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Banco BPM SpA

Earnings Release Nov 8, 2022

4282_10-q_2022-11-08_fc238219-dd9b-4bcc-9161-175e9d41b2d1.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
1928-88-2022
Data/Ora Ricezione
08 Novembre 2022
17:38:01
Euronext Milan
Societa' : BANCO BPM
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 169101
Nome utilizzatore : BANCOBPMN08 - Marconi
Tipologia : 3.1
Data/Ora Ricezione : 08 Novembre 2022 17:38:01
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 08 Novembre 2022 17:38:02
Oggetto : CS_RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2022
Testo del comunicato

Vedi allegato.

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2022

REDDITIVITA' RECORD PER IL TERZO TRIMESTRE CONSECUTIVO

UTILE NETTO ADJUSTED A € 652 MILIONI1 (+15,5% A/A): MIGLIOR RISULTATO DALLA NASCITA DEL GRUPPO

UTILE NETTO STATED A € 510 MILIONI (+8,2% A/A)

RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE2 A € 1.001 MILIONI, +27,1% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2021

NPE RATIO LORDO AL 4,7%3: GIA' RAGGIUNTO IL TARGET DEL PIANO STRATEGICO AL 2024

SOLIDA POSIZIONE DI CAPITALE: CET 1 RATIO FULLY PHASED AL 12,4% E MDA BUFFER4 FULLY PHASED A 387 P.B.5

GLI OTTIMI RISULTATI REGISTRATI NEI PRIMI 9 MESI 2022 CONSENTONO DI:

MIGLIORARE L'OUTLOOK 2022: UTILE PER AZIONE (EPS) RIVISTO IN RIALZO A € 0,45 RISPETTO AL PRECEDENTE DI € 0,40

INCREMENTARE IL TARGET DI UTILE 20236: EPS MAGGIORE DI € 0,60 RISPETTO AL PRECEDENTE DI € 0,50

CONFERMARE IL PAY-OUT AL 50%

al 2%.

1 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato. 2 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -151,8 milioni, le rettifiche di valore dell'avviamento, pari a € -8,1 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA), pari a € -33,7 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € +25,3 milioni. Tali componenti sono esposte, al netto del relativo effetto fiscale, in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.

3 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".

4 Differenza tra il Total capital ratio (rapporto tra i fondi propri e le attività ponderate per il rischio) misurato alla data del 30 settembre 2022 (includendo l'utile in corso di formazione al netto del dividend pay-out previsto) ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2022 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R).

5 Dati determinati considerando l'effetto positivo derivante dall'applicazione del Danish Compromise (vedi nota 16); il CET 1 ratio fully phased alla data del 30 settembre 2022 è pari al 12,05% e l'MDA buffer fully phased è pari a 353 p.b. (i dati effettivi alla data del 30 settembre 2022 sono di seguito anche identificati per brevità con la denominazione "stated"). Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato. 6 Target basato su uno scenario macroeconomico per il 2023 che prevede un PIL invariato e un livello medio del tasso Euribor

PROVENTI OPERATIVI "CORE"7 A € 3.167 MILIONI, +2,0% RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2021, GRAZIE AL CONTRIBUTO DEL MARGINE DI INTERESSE PARI A € 1.590 MILIONI (+3,6% A/A) E DELLE COMMISSIONI NETTE PARI A € 1.440 MILIONI (+1,0% A/A)

  • COST/INCOME8 AL 54,4% IN MIGLIORAMENTO RISPETTO AL 55,2% DEL 30 SETTEMBRE 2021 E AL 55,8% DELL'INTERO ESERCIZIO 2021
  • COSTO DEL RISCHIO9 IN DIMINUZIONE A 61 P.B. E COSTO DEL RISCHIO "CORE"10 A 47 P.B. GRAZIE ALLA COSTANTE ATTIVITA' DI DERISKING DELLA BANCA, ATTUATA GARANTENDO UN SOLIDO LIVELLO DI COPERTURA DEI CREDITI DETERIORATI INCREMENTATOSI DAL 47,4% AL 49,4% A/A

CONTINUA LA STRATEGIA DI RIDUZIONE DEL PORTAFOGLIO NON PERFORMING:

  • DERISKING NEI PRIMI NOVE MESI 2022 PER COMPLESSIVI € 1,8 MILIARDI (INCLUSO IL "PROGETTO ARGO" PERFEZIONATO NEL SECONDO TRIMESTRE)
  • ULTERIORE CALO DELL'NPE RATIO LORDO11 AL 4,7% (3,9% SE CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA EBA12) E DELL'NPE RATIO NETTO AL 2,4% (DAL 3,0% DI FINE 2021)

IMPIEGHI NETTI IN BONIS "CORE" 13 ALLA CLIENTELA A € 102,9 MILIARDI (+3,2% A/A)

NUOVE EROGAZIONI ALLA CLIENTELA PARI A € 20,314 MILIARDI, IN CRESCITA DEL 20,6% A/A

RACCOLTA DIRETTA "CORE" 15 A € 103,3 MILIARDI (+0,8% A/A)

SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITÀ: LCR A 179%, NSFR> 100% E CASSA E ATTIVI LIBERI A € 36,4 MILIARDI

11 Vedi nota n. 3.

7 Aggregato rappresentato da margine di interesse, risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto, commissioni nette e, a decorrere dal terzo trimestre 2022, dal risultato dell'attività assicurativa.

8 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato. 9 Calcolato come rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti (dato annualizzato) ed il totale delle esposizioni per cassa verso la clientela al netto delle rettifiche di valore.

10 Costo del credito calcolato escludendo gli impatti straordinari connessi alle cessioni di crediti deteriorati.

12 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito dell'EU Transparency Exercise.

13 Mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali.

14 Dato gestionale.

15 Conti correnti e depositi.

RAFFORZAMENTO DEL BUSINESS MODEL

COMPLETATO IL PRIMO STEP DELL'INTEGRAZIONE BANCASSURANCE:

  • ACQUISIZIONE DEL 100% DI BANCO BPM VITA, CONSOLIDATA LINEA PER LINEA DAL TERZO TRIMESTRE 2022
    • AVVIATO IL PROCESSO PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI CONGLOMERATO FINANZIARIO IN VISTA DELL'APPLICAZIONE DEL DANISH COMPROMISE16
    • IN CORSO L'ASSESSMENT PER VALUTARE UNA NUOVA POTENZIALE PARTNERSHIP NEL BUSINESS DANNI

ULTERIORE PROGRESSIONE NELL'OPERATIVITÀ DIGITALE DELLA CLIENTELA:

  • REMOTE & OMNICHANNEL SALES PARI AL 27% DEL TOTALE RETAIL (+ 4 PUNTI PERCENTUALI VS. Q2 2022)
    • ~ 700.000 CLIENTI CON "DIGITAL IDENTITY" (+ 100.000 VS. Q2 2022)
      • QUOTA DI CLIENTI CON APP HA SUPERATO IL 50% DEL TOTALE
    • QUOTA DELLE TRANSAZIONI DA REMOTO STABILE ALL'84% DEL TOTALE

AVANZAMENTO PROGRAMMA DI DIGITAL & OMNICHANEL TRANSFORMATION IN LINEA COL PIANO. AVVIATA NEL TRIMESTRE ANCHE L'ATTIVITA' DI VENDITA A DISTANZA ALLA CLIENTELA DA PARTE DELLA C.D. "FILIALE DIGITALE"

CONTINUI PROGRESSI NELL'INTEGRAZIONE DELLE TEMATICHE ESG NELLA STRATEGIA E NEL BUSINESS:

  • TRE EMISSIONI DI GREEN BOND PER € 1,55 MILIARDI, DI CUI DUE NEL TERZO TRIMESTRE PER € 800 MILIONI
  • FINANZIAMENTI GREEN: NUOVE EROGAZIONI A € 7,6 MILIARDI NEI 9 MESI

IN MIGLIORAMENTO I RATING ESG:

  • SUSTAINALYTICS ESG RISK RATING DA 26,3 A 22,4
    • S&P ESG SCORE DA 55 A 56

16 Nel presupposto che, per effetto dell'acquisizione di Banco BPM Vita, il Gruppo Banco BPM sia riconosciuto essere un conglomerato finanziario così come definito dall'art. 3 del Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 142, Banco BPM ha presentato istanza per l'applicazione dell'art. 49 (1) del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR). In base a tale disposizione normativa Banco BPM si attende di ottenere l'autorizzazione per non dover dedurre dal CET 1 Capital il valore contabile della partecipazione detenuta in Banco BPM Vita. In tale ipotesi la partecipazione non dedotta dai fondi propri sarà considerata una esposizione al rischio di credito da ponderare in conformità a quanto previsto dal CRR.

Nel corso del periodo, nonostante il difficile quadro macroeconomico, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha fatto registrare ottimi risultati operativi, con una redditività a livelli record che ha consentito il raggiungimento di un risultato netto pari a € 510 milioni, che sale al livello di € 652 milioni in termini di risultato netto adjusted, che rappresenta il miglior risultato dalla nascita del Gruppo Banco BPM.

In particolare, i proventi operativi "core" evidenziano una performance rilevante, risultando pari a € 3.167 milioni con una crescita del 2,0% rispetto ai primi nove mesi del 2021, grazie al contributo positivo del margine di interesse (+3,6% a/a) e delle commissioni nette (+1,0% a/a).

Tale dinamica, unitamente all'attenta gestione dei costi, ha consentito il raggiungimento di un cost/income ratio pari al 54,4% in miglioramento rispetto al 55,2% dei primi nove mesi del 2021 e al 55,8% dell'intero esercizio 2021.

Le rettifiche su finanziamenti alla clientela si attestano a € 498 milioni in riduzione del 26,1% rispetto al 30 settembre 2021, pur garantendo il mantenimento di un solido profilo di copertura dei crediti.

Il risultato lordo dell'operatività corrente sale a € 1.001 milioni rispetto a € 788 milioni dei primi nove mesi del 2021 con una crescita del 27,1%.

Anche sul fronte degli impieghi si evidenziano risultati molto significativi:

  • gli impieghi netti performing "core" (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) raggiungono € 102,9 miliardi con una crescita del 3,4% rispetto al 31 dicembre 2021 e del 3,2% su base annua;
  • il volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese raggiunge l'importo di € 20,3 miliardi, in crescita del 20,6% su base annua.

L'ulteriore progresso del processo di derisking (€ -1,8 miliardi17 nei nove mesi, inclusa la cessione relativa al progetto "Argo" finalizzata nel secondo trimestre dell'anno) ha consentito di proseguire nell'azione di riduzione dei non performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si riduce al 4,7%, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 6,6 miliardi di settembre 2021 a € 5,3 miliardi.

Si conferma molto solida la posizione patrimoniale:

  • CET 1 ratio e MDA buffer fully phased con l'applicazione del Danish Compromise rispettivamente al 12,4% e a 387 p.b.;
  • a livello stated CET 1 Ratio phased-in e CET 1 Ratio fully phased si attestano rispettivamente al 13,50%18 e al 12,05%.

17 Variazione dei crediti deteriorati lordi, senza considerare gli ingressi da bonis registrati nel periodo. Include cessioni, ritorni in bonis, cancellazioni, recuperi, stralci e altre variazioni.

18 I ratio patrimoniali phased-in sono calcolati secondo quanto illustrato nel paragrafo "Disposizioni transitorie" della Nota esplicativa n. 6.

Principali aggregati patrimoniali

  • Impieghi netti a clientela € 109,4 miliardi: +0,6% a/a (di cui crediti in bonis +1,4% e crediti deteriorati -22,9% rispetto al 30 settembre 2021) e stabili rispetto al 31 dicembre 2021 (di cui crediti in bonis +0,5% e crediti deteriorati -17,9%);
  • Raccolta diretta da clientela € 122,7 miliardi19: +1,1% a/a e -0,4% rispetto a fine dicembre 2021; raccolta "core" a € 103,3 miliardi (+0,8% a/a e -1,6% rispetto a fine 2021);
  • Raccolta indiretta20 da clientela € 87,8 miliardi: -9,1% a/a e -11,3% rispetto al 31 dicembre 2021 (per effetto della discesa delle quotazioni delle attività finanziarie), di cui:
    • risparmio gestito € 58,6 miliardi;
    • risparmio amministrato € 29,3 miliardi.

Principali voci di conto economico

  • Margine di interesse:
    • € 551,3 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 527,6 milioni nel 2° trim. 2022; +4,5%)
    • € 1.590,5 milioni al 30 settembre 2022 (€ 1.535,6 milioni nei primi nove mesi del 2021; +3,6%)
  • Commissioni nette:
    • € 473,2 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 486,8 milioni nel 2° trim. 2022; -2,8%)
    • € 1.440,1 milioni al 30 settembre 2022 (€ 1.425,4 milioni nei primi nove mesi del 2021; +1,0%)
  • Oneri operativi:
    • € 631,3 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 632,1 milioni nel 2° trim. 2022; -0,1%); escludendo gli oneri relativi al business assicurativo il dato risulta pari a € 625,3 milioni (-1,1% rispetto al 2° trim. 2022)
    • € 1.888,0 milioni al 30 settembre 2022 (€ 1.891,1 milioni nei primi nove mesi del 2021; -0,2%); escludendo gli oneri relativi al business assicurativo il dato risulta pari a € 1.882,0 milioni (-0,5% rispetto ai primi nove mesi del 2021)
  • Risultato della gestione operativa:
    • € 533,9 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 487,7 milioni nel 2° trim. 2022; +9,5%)
    • € 1.582,8 milioni al 30 settembre 2022 (€ 1.533,1 milioni nei primi nove mesi del 2021; +3,2%)
  • Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela:

19 La raccolta diretta include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 3,8 miliardi al 30 settembre 2022 e € 3,6 miliardi a fine 2021), ed esclude le operazioni di pronti contro termine.

20 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta". Si segnala che la raccolta indiretta comprende anche le polizze assicurative relative a Banco BPM Vita che, a partire dal 30 settembre 2022, sono rilevate nella voce "Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche" dello stato patrimoniale consolidato, a seguito del consolidamento integrale della società nel Gruppo Banco BPM.

  • € 193,9 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 152,6 milioni nel 2° trim. 2022; +27,1%)
  • € 497,6 milioni al 30 settembre 2022 (€ 673,2 milioni nei primi nove mesi del 2021; -26,1%)
  • Risultato lordo dell'operatività corrente21:
    • € 313,5 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 288,5 milioni nel 2° trim. 2022; +8,7%)
    • € 1.001,1 milioni al 30 settembre 2022 (€ 787,6 milioni nei primi nove mesi del 2021; +27,1%)
  • Risultato lordo dell'operatività corrente adjusted22:
    • € 339,2 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 413,3 milioni nel 1° trim. 2022; -17,9%)
    • € 1.183,5 milioni al 30 settembre 2022 (€ 1.013,3 milioni nei primi nove mesi del 2021; +16,8%)
  • Risultato netto:
    • € 126,5 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 206,1 milioni nel 2° trim. 2022; -38,6% principalmente a causa degli oneri relativi al sistema bancario)
    • € 510,5 milioni al 30 settembre 2022 (€ 472,0 milioni nei primi nove mesi del 2021; +8,2%)
  • Risultato netto adjusted:
    • € 155,4 milioni nel 3° trim. 2022 (€ 297,8 milioni nel 2° trim. 2022; -47,8% principalmente a causa degli oneri relativi al sistema bancario)
    • € 652,4 milioni al 30 settembre 2022 (€ 564,8 milioni nei primi nove mesi del 2021; +15,5%)

Posizione patrimoniale23:

  • CET 1 ratio fully phased con l'applicazione del Danish Compromise 12,4%; a livello stated 12,05%;
  • CET 1 ratio phased-in24 stated 13,50%;
  • MDA buffer su TCR fully phased con l'applicazione del Danish Compromise 387 p.b.; a livello stated 353 p.b..

Qualità del credito

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 2,7 miliardi: -17,9% rispetto a fine 2021 e 22,9% a/a
  • Coverage:
    • Sofferenze: 62,7% (58,6% al 31 dicembre 2021 e 56,5% al 30 settembre 2021); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 71,3%;

21 Vedi nota 2.

22 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato. 23 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

24 I ratio patrimoniali phased-in sono calcolati secondo quanto illustrato nel paragrafo "Disposizioni transitorie" della Nota esplicativa n. 6.

  • Inadempienze probabili: 41,7% (44,0% al 31 dicembre 2021 e 43,3% al 30 settembre 2021);
  • Totale crediti deteriorati: 49,4% (48,9% al 31 dicembre 2021 e 47,4% al 30 settembre 2021); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 54,6%;
  • Texas Ratio25 in ulteriore miglioramento al 23,5% rispetto al 27,2% di fine 2021 e al 29,2% del 30 settembre 2021.

Profilo di liquidità

  • Liquidità a € 36,4 miliardi (cassa + attivi liberi);
  • TLTRO III a € 39,2 miliardi
  • LCR 179% e NSFR >100%.

Milano, 8 novembre 2022 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2022 del Gruppo Banco BPM.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2022, la fragile ripresa dall'emergenza internazionale per l'epidemia Coronavirus è stata fortemente condizionata dal conflitto in Ucraina che, dalla fine del mese di febbraio, ha generato pesanti ripercussioni sul sistema economico internazionale e sull'operatività delle imprese.

Il Gruppo ha attivato, già a partire dal secondo trimestre dell'anno, campagne volte al monitoraggio della clientela particolarmente esposta all'incremento dei prezzi dell'energia e all'approvvigionamento di materie prime, al fine di identificare in anticipo i potenziali segnali di deterioramento delle esposizioni. Tali iniziative, che hanno interessato un portafoglio di oltre € 9 miliardi a fine ottobre, hanno fornito segnali confortanti, con solo € 47 milioni di crediti classificati a deteriorati nel periodo luglio-ottobre, oltre ai € 55 milioni già classificati nel corso del secondo trimestre.

Per quanto riguarda invece l'esposizione diretta del Gruppo verso la Russia e l'Ucraina, alla data del 30 settembre 2022, essa risulta ulteriormente in diminuzione e presenta un importo complessivamente trascurabile (circa € 21 milioni).

Nel periodo, il Gruppo ha posto le basi per una completa integrazione del business assicurativo con l'acquisizione, perfezionata in data 22 luglio 2022 a seguito dell'ottenimento delle autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità, dell'81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., per un corrispettivo di € 309,4 milioni. Bipiemme Vita a sua volta detiene il 100% del capitale sociale di Bipiemme Assicurazioni S.p.A., operante nel ramo danni.

Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM nel mese di aprile aveva infatti deliberato di esercitare l'opzione per l'acquisto dal partner Covéa Coopération SA dell'81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., compagnia assicurativa operante nel ramo vita, di cui Banco BPM già possedeva una quota del 19%.

25 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).

Le due compagnie, che hanno contestualmente modificato la propria denominazione sociale in Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, vengono consolidate integralmente a decorrere dalla situazione contabile al 30 settembre 202226.

L'operazione, conclusa in via anticipata rispetto alla data del 31 dicembre 2023 prevista nel Piano Strategico, è inoltre funzionale all'ottenimento del riconoscimento dello status di "conglomerato finanziario" per accedere ai benefici nel trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo derivanti dall'applicazione del c.d. "Danish Compromise"27.

Il Gruppo sta inoltre proseguendo le valutazioni in merito ad una possibile nuova partnership nel settore bancassicurativo esclusivamente per il ramo Danni ed ha avviato approfondite analisi dal punto di vista strategico, finanziario e operativo delle offerte non vincolanti ricevute da alcuni potenziali partner. Il processo di valutazione dovrebbe concludersi entro la fine dell'esercizio in corso.

Nell'ambito del processo di razionalizzazione dell'assetto societario e organizzativo del Gruppo si inserisce anche l'operazione di cessione a Banca Popolare di Sondrio S.p.A., conclusa nel mese di marzo 2022, della partecipazione pari al 39,5% del capitale sociale detenuta in Factorit S.p.A., ad un corrispettivo di € 75 milioni, in linea con il valore di iscrizione nel bilancio consolidato.

Si ricorda altresì che nei primi mesi dell'anno si sono perfezionate le operazioni di fusione per incorporazione nella Capogruppo di Bipielle Real Estate e Release (società già interamente controllate da Banco BPM).

L'ulteriore progresso del processo di derisking (€ -1,8 miliardi nei nove mesi28, inclusa la cessione relativa al progetto "Argo" finalizzata nel secondo trimestre dell'anno) ha consentito di registrare una riduzione dell'NPE ratio lordo che si è attestato al 4,7% (rispetto al 5,6% di inizio anno).

In aggiunta, nell'ambito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati deliberata dal Consiglio di Amministrazione nel corso del mese di luglio, è stato deciso di identificare un nuovo potenziale portafoglio oggetto di cessione, incrementando il target di ulteriori cessioni in arco piano ad oltre € 500 milioni, con un evidente beneficio sul futuro dello stock di crediti deteriorati lordi e degli indicatori della qualità del credito, il cui costo è già stato ricompreso nelle rettifiche su crediti del primo semestre 2022.

Nei primi nove mesi, il Gruppo ha inoltre realizzato importanti operazioni di capital management: nel mese di gennaio 2022 è stata infatti perfezionata una emissione subordinata Tier 2, con scadenza dieci anni per un ammontare di € 400 milioni, destinata ad investitori istituzionali, che si inserisce nel Programma Euro Medium Term Notes del Gruppo; a questa operazione si è aggiunta nel mese di aprile, l'emissione di uno strumento perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a € 300 milioni, riservata ad investitori istituzionali, che consente di raggiungere il target di capitale Additional Tier 1 del Gruppo, rafforzandone ulteriormente la posizione patrimoniale.

Nel periodo si sono inoltre concluse tre emissioni di green bond nell'ambito del Green, Social and Sustainability Bond Framework: la prima, nel mese di marzo, relativa a Green Covered Bond per un ammontare di € 750 milioni e scadenza cinque anni, destinata a investitori istituzionali; la seconda, in luglio, avente ad oggetto Green Senior Preferred Bond per € 300 milioni nominali e la terza, in

26 Per maggiori dettagli sul consolidamento delle due compagnie si fa rinvio al punto 1 delle Note esplicative del presente comunicato.

27 Vedi nota n.16.

28 Variazione dei crediti deteriorati lordi, senza considerare gli ingressi da bonis registrati nel periodo. Include cessioni, ritorni in bonis, cancellazioni, recuperi, stralci e altre variazioni.

settembre, avente ad oggetto titoli Green Senior Non Preferred Bond per € 500 milioni nominali e scadenza quattro anni.

Tali emissioni rappresentano la concreta realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che sempre più indirizzano e caratterizzano le diverse aree di business della Banca.

Nel periodo Banco BPM ha inoltre concluso un programma di acquisto di azioni proprie al servizio dei piani di incentivazione ai dipendenti per complessive n. 4.582.640 azioni (pari allo 0,30% delle azioni ordinarie in circolazione) ed un controvalore totale pari a € 16 milioni. A seguito della conclusione di tale programma e tenuto conto delle assegnazioni effettuate ai dipendenti nel corso del periodo le azioni proprie detenute da Banco BPM al 30 settembre 2022 ammontano a n. 6.167.852, pari allo 0,41% del capitale sociale.

In data 2 febbraio 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la notifica della decisione prudenziale (SREP decision) contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale mantenendo invariato il requisito Pillar 2 Requirement al 2,25%. Per effetto di tale decisione i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2022 sia a livello phased-in che fully phased, fino a nuova comunicazione, sono i seguenti:

  • CET 1 ratio: 8,519%;
  • Tier 1 ratio: 10,441%;
  • Total Capital ratio: 13,003%29.

Al 30 settembre 2022 la piena solidità patrimoniale del Gruppo Banco BPM è confermata dall'ampio superamento di tali requisiti prudenziali, sia assumendo a riferimento i coefficienti effettivi calcolati in conformità ai criteri transitori in vigore per il 2022 (phased-in) sia considerando i coefficienti patrimoniali calcolati in base ai criteri in vigore a regime (fully phased).

Infine, sul fronte dei rating di credito assegnato a Banco BPM, si ricorda che:

  • in data 26 aprile 2022, Fitch Ratings ha proceduto all'assegnazione dei nuovi rating, tutti in area Investment grade, con Outlook Stabile. In dettaglio, il Long Term Issuer Default Rating assegnato è pari a BBB- e il Long-term Deposit rating a BBB. Il giudizio ha riflesso una valutazione positiva su diversi fattori, fra i quali: ricavi, profilo di rischio, raccolta, capitalizzazione e qualità del management;
  • in data 11 maggio 2022, Moody's Investors Service ha migliorato i rating di 1 notch, portando il Long-term senior unsecured rating a Ba1 e il Long-term deposit rating a Baa2, con Outlook Stabile. Tale miglioramento ha riflesso principalmente i miglioramenti raggiunti dalla Banca nella qualità del credito a seguito del continuo processo di derisking nel proprio portafoglio di impieghi. Moody's ha evidenziato altresì la posizione patrimoniale di Banco BPM, che si posiziona ad un livello nettamente superiore rispetto ai requisiti regolamentari;
  • in data 14 ottobre 2022, DBRS ha migliorato i rating di 1 notch, portando il Long-Term Deposits da BBB a BBB (high) e Long-Term Issuer Rating / Senior Debt da BBB (low) a BBB, con trend Stabile. Anche questa azione di rating ha riflesso il successo ottenuto dal Banco BPM nel miglioramento della propria posizione finanziaria, in particolare in termini di qualità degli attivi, redditività ed efficienza operativa.

L'andamento economico della gestione dei primi nove mesi del 2022 rispetto al 30 settembre 2021

29 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio e sui requisiti patrimoniali minimi si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

Il margine di interesse è pari a € 1.590,5 milioni in crescita del 3,6% rispetto al dato dei primi nove mesi del 2021 (pari a € 1.535,6 milioni).

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 122,7 milioni, rispetto al dato del corrispondente periodo dello scorso esercizio (pari a € 144,9 milioni).

L'apporto principale alla voce in esame è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 79,8 milioni, in calo rispetto a € 81,9 milioni del 30 settembre 2021, nonché dal contributo della collegata Anima Holding30, pari a € 28,5 milioni.

Le commissioni nette dei primi nove mesi del 2022 ammontano a € 1.440,1 milioni, in crescita dell'1,0% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Tale dinamica è attribuibile al contributo del comparto dei servizi di banca commerciale (+4,9% rispetto al 30 settembre 2021).

In calo l'apporto dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (-2,8% rispetto al 30 settembre 2021).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 52,1 milioni rispetto a € 66,2 milioni dei primi nove mesi del 2021.

Il risultato netto finanziario31 dei primi nove mesi del 2022 è positivo e pari a € 251,9 milioni rispetto al dato di € 252,1 milioni registrato al 30 settembre 2021.

Il risultato del 2022 deriva per € +185,7 milioni dall'attività di negoziazione (€ +100,7 milioni al 30 settembre 2021), per € +12,8 milioni da variazioni registrate nella valutazione delle attività e passività al fair value (€ +21,5 milioni al 30 settembre 2021) e per € +39,4 milioni da cessioni di attività finanziarie (€ +120,1 milioni nei primi nove mesi del 2021). In particolare, il confronto tra il dato al 30 settembre 2022 rispetto all'analogo periodo del 2021 è influenzato dai risultati della valutazione relativa alla quota partecipativa Nexi che al 30 settembre 2022 presenta un saldo negativo di € -73,1 milioni.

Il risultato dell'attività assicurativa è pari a € 13,6 milioni. In tale voce confluisce l'apporto relativo al terzo trimestre del 2022 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a seguito dell'acquisizione del controllo delle stesse.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 3.470,8 milioni, in crescita rispetto a € 3.424,2 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+1,4%).

Le spese per il personale, pari a € 1.213,7 milioni, evidenziano una contrazione del 3,2% rispetto a € 1.253,9 milioni dei primi nove mesi del 2021, che peraltro includevano risparmi di componenti retributive "one-off" per € 14,4 milioni. Inoltre il dato al 30 settembre 2022 comprende gli oneri (relativi al solo terzo trimestre 2022) delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni pari a € 2,8 milioni. Escludendo tale componente, le spese per il personale ammontano a € 1.211,0 milioni, ed evidenziano, al netto delle componenti non ricorrenti, una contrazione del 4,5% anno su anno. Tale dinamica riflette i risparmi conseguenti alla riduzione degli organici attuata a partire dallo scorso esercizio, nell'ambito del programma che prevedeva l'utilizzo del Fondo di solidarietà di

30 Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio al punto 8 delle Note esplicative del presente comunicato.

31 La voce non include l'effetto contabile, esposto in una voce separata del conto economico riclassificato, derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel periodo di un provento pari a € 37,8 milioni, rispetto all'impatto negativo di € -11,9 milioni registrato al 30 settembre 2021.

settore. Alla data del 30 settembre 2022 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 20.237 risorse (di cui 142 afferenti le compagnie assicurative), rispetto alle n. 21.663 risorse in organico a inizio 202132.

Le altre spese amministrative33, che ammontano a € 478,9 milioni, risultano in crescita del 5,9% rispetto al dato dei primi nove mesi del 2021, pari a € 452,0 milioni. Anche in questo caso la voce comprende gli oneri riferiti al business assicurativo, che ammontano a € 2,8 milioni. Al netto di tale componente, l'aggregato in esame evidenzia una crescita del 5,3% anche per effetto delle dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i consumi energetici.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 195,4 milioni (di cui € 0,4 milioni riferite al business assicurativo) e si confrontano con il dato di € 185,2 milioni del 30 settembre 2021. La voce include rettifiche per € 4,0 milioni relative a svalutazioni di software.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 1.888,0 milioni, in calo dello 0,2% rispetto a € 1.891,1 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Escludendo l'effetto relativo alle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, complessivamente pari a € 6,0 milioni, nonché l'impatto delle componenti non ricorrenti, l'aggregato evidenzia una contrazione dell'1,4%.

Il cost income ratio del periodo è pari al 54,4%, inferiore rispetto sia al 55,2% del 30 settembre 2021 che al dato relativo all'intero esercizio 2021 (55,8%).

Il risultato della gestione operativa dei primi nove mesi risulta pari a € 1.582,8 milioni, in crescita (+3,2%) rispetto a € 1.533,1 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela al 30 settembre 2022, pari a € 497,6 milioni, evidenziano una riduzione del 26,1% rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Le rettifiche nette dei primi nove mesi del 2022 comprendono l'impatto derivante dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati per complessivi € 112,7 milioni (registrato nel primo semestre); al 30 settembre 2021 l'analogo impatto era risultato pari a € 194,0 milioni.

Al 30 settembre 2022 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 61 p.b.. Escludendo gli impatti straordinari connessi all'incremento degli obiettivi di cessione di crediti deteriorati deliberato dal Gruppo, il costo del rischio al 30 settembre 2022 risulterebbe pari a 47 p.b..

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 settembre 2022 è pari a € -48,4 milioni rispetto a € -44,7 milioni dei primi nove mesi dello scorso esercizio, a seguito dell'adeguamento di alcuni immobili a valori di perizia aggiornati.

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate minusvalenze nette per € - 8,6 milioni (€ +0,8 milioni al 30 settembre 2021).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri dei primi nove mesi ammontano a € -29,0 milioni (€ -28,3 milioni al 30 settembre 2021).

32 Alla data del 31 dicembre 2021 le risorse in organico erano n. 20.437.

33 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

Al 30 settembre 2022 sono stati rilevati utili da cessione di partecipazioni e investimenti per € 1,7 milioni, riferibili alla vendita di immobili. Nei primi nove mesi del 2021 la voce in esame era di importo trascurabile.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 1.001,1 milioni rispetto a € 787,6 milioni dei primi nove mesi del 2021, con un incremento del 27,1%.

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -322,4 milioni (€ -216,6 milioni al 30 settembre 2021).

Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 678,7 milioni e risulta in crescita del 18,9% rispetto al dato di € 571,0 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Al conto economico del periodo sono stati inoltre addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 151,8 milioni (€ 140,2 milioni nei primi nove mesi del 2021), riferiti al contributo ordinario al Single Resolution Fund (€ 110,5 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 87,8 milioni del 30 settembre 2021) e alla stima del contributo dovuto al Fondo Interbancario Tutela Depositi (€ 114,5 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 91,3 milioni del 30 settembre 2021). Nell'esercizio precedente erano inoltre stati addebitati contributi addizionali al Fondo di Risoluzione Nazionale per € 28,6 milioni lordi.

Il test di impairment condotto sulle attività immateriali ha portato alla rilevazione di impairment su avviamenti per € 8,1 milioni.

Nel periodo la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € 25,3 milioni34 (€ 37,8 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'onere rilevato nei primi nove mesi del 2021 pari a € -8,0 milioni (€ -11,9 milioni al lordo degli effetti fiscali).

Al 30 settembre 2022 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 33,7 milioni e si confronta con il dato dei primi nove mesi del 2021, pari a € -30,2 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, i primi nove mesi del 2022 si chiudono con un risultato netto di periodo positivo pari a € 510,5 milioni (€ 472,0 milioni al 30 settembre 2021).

Il risultato al netto delle componenti non ricorrenti dei primi nove mesi è pari a € 652,4 milioni, in crescita rispetto all'anno precedente (€ 564,8 milioni; +15,5%).

L'andamento economico della gestione del terzo trimestre 2022 rispetto al secondo trimestre 2022

Il margine di interesse si attesta a € 551,3 milioni in crescita del 4,5% rispetto al dato del secondo trimestre 2022 (pari a € 527,6 milioni), principalmente per effetto del forte incremento degli spread commerciali conseguente alla crescita dei tassi Euribor.

34 L'ammontare complessivo dell'impatto iscritto nello stato patrimoniale al 30 settembre 2022 derivante dalle variazioni intervenute nel proprio merito creditizio dalla data di emissione delle passività finanziarie è pari a € +7,3 milioni.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto è positivo per € 31,6 milioni, con una contribuzione in calo rispetto a quella del secondo trimestre, pari a € 41,5 milioni. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato ed al risultato relativo ad Anima Holding35. Si ricorda che, a partire dal terzo trimestre 2022, il contributo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni è incluso nel conto economico linea per linea e pertanto non è più ricompreso nella voce in esame.

Le commissioni nette del terzo trimestre ammontano a € 473,2 milioni in calo del 2,8% rispetto al risultato rilevato nel secondo trimestre, principalmente per effetto del minor apporto dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, conseguente anche alla situazione di volatilità dei mercati finanziari. Mostra invece una performance positiva il comparto delle commissioni relative all'attività di banca commerciale (+3,4% rispetto al secondo trimestre).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 20,4 milioni rispetto al dato di € 15,0 milioni del secondo trimestre 2022.

Il risultato netto finanziario del terzo trimestre è pari a € 75,1 milioni rispetto a € 48,9 milioni del secondo trimestre. Tale risultato beneficia del contributo dei contratti derivati che, sotto il profilo gestionale, costituiscono una copertura dei rischi collegati al portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Al risultato del trimestre contribuisce inoltre l'impatto della componente di "Credit Value Adjustment" e "Debit Value Adjustment" (CVA/DVA) relativa ai contratti derivati36 (€ +14,7 milioni nel terzo trimestre rispetto a € -0,7 milioni registrati nel secondo trimestre).

La valutazione dell'interessenza detenuta in Nexi ha generato un impatto positivo pari a € 5,2 milioni rispetto all'impatto negativo pari a € -36,6 milioni registrato nel secondo trimestre.

Il risultato dell'attività assicurativa è pari a € 13,6 milioni e rappresenta il contributo del business assicurativo delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni registrato a partire dal terzo trimestre 2022.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.165,2 milioni risultando in crescita del 4,1% rispetto a € 1.119,7 milioni registrati nel secondo trimestre, per effetto della crescita del risultato netto finanziario, a fronte di un contributo sostanzialmente stabile delle componenti "core" di margine di interesse e commissioni.

Le spese per il personale ammontano a € 400,5 milioni ed includono oneri per € 2,8 milioni relativi al comparto assicurativo. Tale voce evidenzia una riduzione dell'1,2% rispetto a € 405,3 milioni del secondo trimestre.

Le altre spese amministrative37 passano da € 162,6 milioni del secondo trimestre 2022 a € 160,7 milioni del 30 settembre 2022, che comprende € 2,8 milioni relativi a Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni. Sul trimestre pesano anche le dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i costi relativi ai consumi energetici.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a €

35 Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 8.

36 L'ammontare complessivo dell'impatto DVA iscritto nello stato patrimoniale al 30 settembre 2022 a fronte dei contratti derivati che rappresentano passività finanziarie è pari a € 41,4 milioni.

37 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

70,1 milioni, di cui € 0,4 milioni riferiti al comparto assicurativo. Nel secondo trimestre 2022 la voce si attestava a € 64,1 milioni.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 631,3 milioni sostanzialmente stabili (-0,1%) rispetto a € 632,1 milioni del secondo trimestre. Escludendo la componente relativa al business assicurativo, pari a complessivi € 6,0 milioni, l'aggregato in esame si attesta a € 625,3 milioni, con una contrazione, al netto delle relative componenti non ricorrenti, dell'1,7%.

Il risultato della gestione operativa del trimestre ammonta a € 533,9 milioni in crescita del 9,5% rispetto a € 487,7 milioni del secondo trimestre.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 193,9 milioni, in aumento rispetto al dato del secondo trimestre pari a € 152,6 milioni.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali del terzo trimestre evidenzia minusvalenze per € 7,5 milioni, a seguito dell'adeguamento di alcuni immobili a valori di perizia aggiornati.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del terzo trimestre ammontano a € 16,3 milioni e includono lo stanziamento, pari a € 14,4 milioni, relativo alla stima degli oneri che si prevede di sostenere a fronte di alcuni impegni contrattuali.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente evidenzia un utile di € 313,5 milioni rispetto all'utile di € 288,5 milioni registrato nel secondo trimestre.

Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente ammontano a € -91,4 milioni (€ -92,6 milioni nel secondo trimestre).

Il risultato netto dell'operatività corrente del terzo trimestre 2022 risulta pertanto pari a € 222,1 milioni, in crescita del 13,4% rispetto al dato di € 195,9 milioni del secondo trimestre 2022.

Al conto economico del terzo trimestre sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 77,3 milioni relativi alla stima del contributo dovuto al Fondo Interbancario Tutela Depositi (€ 114,5 milioni al lordo delle imposte).

Nel terzo trimestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € -0,3 milioni (€ -0,5 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'effetto positivo del secondo trimestre pari a € +25,5 milioni (€ +38,1 milioni lordi).

Nel terzo trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 18,0 milioni e si confronta con il dato del secondo trimestre 2022, pari a € -7,2 milioni. Nel dato del terzo trimestre è compreso anche l'effetto negativo conseguente alla rimisurazione al fair value della quota precedentemente detenuta in Banco BPM Vita pari a € -10,7 milioni, in applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il terzo trimestre 2022 si chiude con un utile netto di periodo pari a € 126,5 milioni, rispetto al risultato positivo netto di € 206,1 milioni realizzato nel secondo trimestre, principalmente come conseguenza dei maggiori oneri sistemici e del minor contributo della variazione del merito creditizio registrati nel terzo trimestre.

L'utile netto adjusted del terzo trimestre risulta pari a € 155,4 milioni rispetto a € 297,8 milioni del secondo trimestre 2022, come conseguenza degli effetti sopra indicati.

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta bancaria38 al 30 settembre 2022 ammonta a € 122,7 miliardi, in calo dello 0,4% nel confronto con il 31 dicembre 2021 ma in crescita dell'1,1% rispetto al 30 settembre 2021.

Più in dettaglio, nel periodo si registra una contrazione di € 1,3 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (-1,2%)39. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 30 settembre è pari a € 12,9 miliardi, in calo (-1,1%) rispetto al 31 dicembre 2021.

Nel confronto su base annua la raccolta a vista evidenzia un incremento di € 1,4 miliardi (+1,4%)40, mentre lo stock dei titoli obbligazionari emessi registra una contrazione del 5,5%.

La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 30 settembre 2022 si attesta a € 3,8 miliardi, rispetto a € 3,6 miliardi del 31 dicembre 2021 e a € 3,7 miliardi del 30 settembre 2021.

A decorrere dal terzo trimestre 2022 trova evidenza l'aggregato costituito dalle riserve tecniche assicurative, esposte nella voce raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche, pari a € 5,9 miliardi, rappresentata dalle riserve matematiche e dalle passività finanziarie delle imprese di assicurazione valutate al fair value ai sensi dello IAS 39.

La raccolta indiretta41, al netto dei certificates a capitale protetto e comprensiva delle polizze assicurative42, è pari a € 87,8 miliardi, in calo del 9,1% su base annua. Tale dinamica è riconducibile esclusivamente alla discesa delle quotazioni delle attività finanziarie: escludendo l'effetto prezzo, i volumi della raccolta indiretta registrano una crescita del 3,0% su base annua e del 2,2% rispetto a fine 2021.

L'andamento negativo dei mercati si è riflesso sia sulla componente della raccolta gestita, che ammonta a € 58,6 miliardi, in calo rispetto al dato di € 65,3 miliardi del 31 dicembre 2021, sia sulla raccolta amministrata che si attesta a € 29,3 miliardi, con una contrazione di € 4,5 miliardi (-13,2%) rispetto a fine 2021.

Le attività finanziarie del comparto bancario ammontano a € 40,5 miliardi e sono in crescita dell'11,5% rispetto a € 36,3 miliardi del 31 dicembre 2021; l'incremento è principalmente concentrato negli strumenti derivati (+€ 4,1 miliardi) il cui fair value ha risentito dell'incremento dei tassi. Al 30 settembre 2022 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 31,0 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 2,9 miliardi e strumenti derivati ed altri finanziamenti per € 6,5 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 26,3 miliardi di cui € 9,5 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 7,3 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 2,1 miliardi e per € 0,1 miliardi nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto

38 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine.

39 Dato gestionale.

40 Dato gestionale.

41 Dati gestionali.

42 Vedi nota n. 20.

economico in quanto detenuti per la negoziazione. I titoli di debito governativi italiani rappresentano il 36,0% del totale dei titoli governativi, ben al di sotto del target di Piano (<50%).

La voce attività finanziarie valutate al fair value ai sensi dello IAS 39 di pertinenza delle imprese di assicurazione include l'apporto al 30 settembre 2022 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni per complessivi € 5,9 miliardi.

Gli impieghi netti verso la clientela43 ammontano al 30 settembre 2022 a € 109,4 miliardi, stabili rispetto al dato del 31 dicembre 2021 ma con un incremento delle esposizioni performing (+0,5%), grazie anche ad un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese pari a € 20,3 miliardi44 nel periodo. Le esposizioni non performing risultano in calo del 17,9% rispetto a fine 2021. Su base annua gli impieghi registrano un incremento di € 0,6 miliardi (+0,6%), derivante dall'aumento delle esposizioni performing di € 1,4 miliardi (+1,4%) e dalla contrazione dei crediti deteriorati di € 0,8 miliardi (-22,9%).

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 settembre 2022 a € 2,7 miliardi.

L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica:

  • sofferenze nette pari a € 0,7 miliardi, in calo del 17,9% rispetto al 31 dicembre 2021 e del 20,4% rispetto al 30 settembre 2021;
  • inadempienze probabili nette pari a € 1,9 miliardi, in calo del 18,8% rispetto a inizio anno e del 24,5% rispetto al 30 settembre 2021;
  • esposizioni scadute nette pari a € 56 milioni (€ 45 milioni al 31 dicembre 2021 e € 52 milioni al 30 settembre 2021).

L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impieghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 4,7% rispetto al 5,6% di inizio anno e al 5,9% del 30 settembre 2021.

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 49,4% (47,4% al 30 settembre 2021).

In maggior dettaglio, al 30 settembre 2022 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • sofferenze 62,7% (56,5% al 30 settembre 2021);
  • inadempienze probabili 41,7% (43,3% al 30 settembre 2021);
  • esposizioni scadute 28,1% (16,6% al 30 settembre 2021).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,41%, rispetto allo 0,44% del 30 settembre 2021.

I ratio patrimoniali del Gruppo45

Includendo l'effetto positivo derivante dall'applicazione del Danish Compromise, per il quale, come in precedenza ricordato, è già stata presentata istanza, il Common Equity Tier 1 ratio del Gruppo fully phased al 30 settembre 2022 sarebbe pari al 12,4%.

Il Common Equity Tier 1 ratio phased-in è pari al 13,50% rispetto al 14,03% del 30 giugno 2022. Il calo è dovuto alla diminuzione del patrimonio regolamentare in seguito alla variazione negativa nel terzo

43 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,3 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.

44 Dato gestionale.

45 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

trimestre delle riserve da valutazione e dell'impatto dell'acquisizione del controllo di Banco BPM Vita, solo in parte bilanciato dalla diminuzione delle attività ponderate per il rischio.

Il Tier 1 ratio phased-in è pari al 15,75% rispetto al 16,23% del 30 giugno 2022, mentre il Total Capital ratio è pari al 18,66% rispetto al 19,82% del 30 giugno 2022. La contrazione del Tier 1 ratio è dovuta alle dinamiche del CET 1 ratio sopra descritte, mentre la diminuzione del Total Capital ratio è dovuta anche al rimborso anticipato di uno strumento subordinato computabile per € 500 milioni nominali. I ratio phased-in beneficiano dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 946, nonché dell'esercizio dell'opzione prevista dall'art. 468 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) che consente di non considerare nel calcolo dei fondi propri una quota pari al 40% degli utili e delle perdite non realizzati accumulati dal 31 dicembre 2019 sui titoli di debito misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentati da esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'art. 115, paragrafo 2, del CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'art. 116, paragrafo 4.

Escludendo gli impatti della disciplina transitoria, i ratio patrimoniali del Gruppo fully phased stated al 30 settembre 2022 sono i seguenti:

  • CET 1 ratio 12,05%;
  • Tier 1 ratio 14,31%;
  • Total Capital ratio 17,23%.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer), con l'applicazione del Danish Compromise, risulta pari a +387 p.b. su base fully phased (rispetto a +424 p.b. al 30 giugno 2022). A livello stated tale indicatore è pari a 353 p.b..

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il quadro generale continua ad essere condizionato dalle tensioni geo-politiche originate dal conflitto russo-ucraino, con impatti significativi sulle prospettive di crescita e sulle dinamiche inflattive innescate dall'aumento del costo delle materie prime, in particolare energetiche.

In tale scenario l'economia italiana, dopo la forte crescita registrata nei primi tre trimestri dell'anno, è attesa rallentare significativamente, scontando anche il netto cambiamento di indirizzo della politica monetaria e il forte rialzo registrato dai tassi.

Stante il contesto, anche nell'ultimo trimestre dell'esercizio le variabili esogene continueranno probabilmente a costituire il principale elemento di influenza sull'andamento operativo del Gruppo. Il margine di interesse, nonostante il peggioramento delle condizioni del funding BCE in forma di TLTRO, trarrà vantaggio dal citato incremento dei tassi Euribor, in particolare nella componente di matrice commerciale; il Gruppo mantiene infatti una significativa "sensitivity", pari a oltre 200 milioni di euro in uno scenario di shift parallelo della struttura dei tassi di +100 p.b..

Le commissioni, pur scontando ancora un quadro che condiziona quelle connesse ai prodotti di investimento, sia up front che running, saranno sostenute dalla dinamica di quelle relative all'attività tipica di banca commerciale.

L'andamento degli oneri operativi, che continuerà a costituire una delle principali aree di focus dell'azione manageriale, nell'ultimo trimestre potrà risentire di taluni effetti connessi alla crescita

46 La percentuale di neutralizzazione degli impatti negativi si è ridotta dal 50% del 2021 al 25% del 2022.

degli investimenti IT e alle pressioni derivanti dal picco dell'inflazione, in particolare sui costi legati alle componenti energetiche.

La dinamica dei flussi a default, per quanto ancora molto contenuta, potrebbe risentire nell'ultima parte dell'anno del rallentamento economico, con un possibile marginale impatto sul costo del credito, senza peraltro pregiudicarne il percorso di riduzione avviato a partire dal 2017, anno della fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. E' previsto il proseguimento del trend di derisking e il mantenimento di solidi livelli di copertura; questo grazie anche all'approccio conservativo nelle valutazioni adottate negli ultimi anni e confermate nel corso del 2022, sia sulle esposizioni performing che non performing.

Per l'intero esercizio si prevede un significativo miglioramento dell'utile netto del Gruppo rispetto al 2021, con un trend che supera sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico.

Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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I risultati al 30 settembre 2022 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 8 novembre 2022 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

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AVVISO DI PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI

Con riferimento al rinnovo dei componenti del Consiglio di Amministrazione, che sarà eletto dalla prossima Assemblea dei soci, e facendo seguito al comunicato stampa del 18 ottobre 2022, si rende noto che, in linea con le best practices del sistema e tenuto conto del Richiamo di attenzione n. 1/22 del 21 gennaio 2022 emanato dalla Consob, avente ad oggetto "Richiamo di attenzione - La presentazione di una lista da parte del Consiglio di Amministrazione per il rinnovo del medesimo Consiglio", è a disposizione del pubblico sul sito internet di Banco BPM www.gruppo.bancobpm.it (sezione "Corporate Governance – Documenti Societari") il documento denominato "Processo di formazione della Lista del Consiglio (art. 20.4.2. dello Statuto sociale)", approvato all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione, che riepiloga i soggetti coinvolti nel processo, le fasi dello stesso e la timetable.

Note esplicative

Il presente Comunicato Stampa rappresenta il documento con il quale Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione del pubblico e del mercato, su base volontaria, informazioni periodiche aggiuntive rispetto a quelle semestrali ed annuali ("informative trimestrali"), in ottemperanza alla politica di comunicazione resa nota al mercato come richiesto dall'art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017. Per completezza si precisa che l'informativa trimestrale è altresì composta dal documento di presentazione dei risultati predisposto a supporto della conference call con la comunità finanziaria che si terrà a valle della diffusione del presente Comunicato Stampa.

L'informativa trimestrale contenuta nel presente documento comprende un commento dell'andamento gestionale del trimestre focalizzato sull'evoluzione delle principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie, sviluppato assumendo a riferimento gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico redatti in forma riclassificata.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili al 30 settembre 2022 e di quelli riferiti all'esercizio precedente, nonché dell'evoluzione dei risultati del trimestre oggetto di commento nel presente comunicato.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

Criteri di redazione

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti, seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, con le integrazioni che si sono rese necessarie per riflettere il già citato consolidamento delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, di seguito illustrate.

In particolare, negli schemi di bilancio riclassificato sono state introdotte alcune voci specificatamente riconducibili ai contratti assicurativi valutati in base al principio contabile IFRS 4, nonchè quelle relative ai portafogli di attività e passività finanziarie detenute dalle compagnie assicurative che sono oggetto di misurazione in base allo IAS 39. Al riguardo si precisa che, nell'assunto che il Gruppo ottenga lo status di "conglomerato finanziario", ci si è avvalsi della facoltà di applicazione del cosiddetto "Deferral Approach", in virtù del quale le attività e le passività fiscali delle compagnie assicurative sono rilevate in base alle disposizioni del principio contabile IAS 39, anziché dell'IFRS 9, in attesa dell'adozione, a partire dal 1° gennaio 2023, del nuovo principio contabile IFRS 17 sui contratti assicurativi.

In particolare per lo schema dello stato patrimoniale consolidato riclassificato sono state introdotte le seguenti voci:

  • "Attività finanziarie valutate al fair value ai sensi dello IAS 39 di pertinenza delle imprese di assicurazione": tale voce accoglie tutte le attività finanziarie rientranti nella disciplina dello IAS 39, principalmente rappresentate dalle attività finanziarie valutate al fair value e classificate nei portafogli delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e delle "Attività finanziarie valutate al fair value";
  • "Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche": in tale voce sono ricondotte le passività rappresentate dagli impegni della compagnia verso gli assicurati. In particolare, trattasi delle "Passività finanziarie valutate al fair value ai sensi dello IAS 39 di pertinenza delle imprese di assicurazione" riconducibili a prodotti di ramo III (unit linked) e alle "Riserve tecniche delle imprese di assicurazione";
  • "Passività finanziarie al costo ammortizzato ai sensi dello IAS 39 di pertinenza delle imprese di assicurazione": tale voce accoglie le passività finanziarie delle imprese di assicurazione rientranti nella disciplina dello IAS 39 e diverse da quelle illustrate nel precedente punto, interamente riconducibili ai debiti valutati al costo ammortizzato.

Con riferimento allo schema del conto economico riclassificato, a partire dal 30 settembre 2022 è stata introdotta la nuova voce "Risultato dell'attività assicurativa" che include tutte le componenti economiche (interessi, dividendi, utili/perdite realizzate, plus/minus da valutazione) relative al portafoglio di attività e passività finanziarie IAS 39 delle compagnie di assicurazione e le voci riconducibili al business assicurativo rappresentate dai premi netti e dal saldo dei proventi e degli oneri della gestione assicurativa (variazione netta delle riserve tecniche, sinistri di competenza ed altri proventi ed oneri della gestione assicurativa). Si evidenzia inoltre che le commissioni di collocamento riconosciute dalle compagnie assicurative consolidate con il metodo integrale alla rete distribuitiva di Banco BPM sono esposte nella voce "Commissioni nette" per le commissioni ricevute dalla rete distributiva e nella voce "Risultato dell'attività assicurativa" per quelle passive pagate dalle compagnie; la mancata elisione di tal rapporti nel conto economico riclassificato ha come obiettivo quello di meglio rappresentare i risultati del Gruppo in ottica gestionale.

Si rappresenta altresì che, in base al principio contabile IFRS 10, il contributo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni è riflesso nello schema di conto economico, linea per linea, a partire dalla data di acquisizione del controllo, ossia dal 1° luglio 2022; diversamente il contributo del primo semestre, quando le società erano detenute per il 19%, è indicato nella voce "Risultato delle partecipazioni valutate al patrimonio netto".

Principi contabili di riferimento

I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 30 settembre 2022 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 settembre 2022 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, con le integrazioni che si sono rese necessarie in relazione al consolidamento delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a partire dal 1° luglio 2022, per tenere conto della misurazione degli strumenti finanziari in base allo IAS 39 e dei contratti assicurativi in base al principio contabile IFRS 4.

Con riferimento ai requisiti di disclosure, si rappresenta che le informazioni contenute nel presente documento non sono predisposte sulla base del principio contabile IAS 34, relativo ai bilanci intermedi.

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA, Consob ed ESMA) ed i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), con i quali sono

state fornite raccomandazioni su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

Di seguito si forniscono informazioni di maggiore dettaglio sulle politiche contabili adottate per talune particolari fattispecie, al fine di consentire una migliore comprensione dei risultati del Gruppo al 30 settembre 2022.

Con riferimento alle operazioni di rifinanziamento TLTRO III, che al 30 settembre 2022 ammontano a € 39,2 miliardi in linea con le consistenze in essere al 31 dicembre 2021, si precisa che, in assenza di specifiche indicazioni nei principi contabili di riferimento per il trattamento della fattispecie, il Gruppo ha definito la propria policy contabile equiparando il finanziamento ad uno strumento finanziario a tasso variabile, con rilevazione degli interessi, tempo per tempo applicabili, da stimare in funzione della probabilità di riuscire a raggiungere determinati obiettivi in termini di "net lending". Al riguardo si precisa che, essendo stati raggiunti tutti gli obiettivi di "net lending", gli interessi maturati sulle citate passività risultano accertati sulla base del più favorevole tasso di interesse dei Deposit Facility, con la riduzione di 50 bps per il periodo speciale (dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022). A seguito degli incrementi nei tassi di interesse approvati dal Consiglio Direttivo di BCE nei mesi di luglio e settembre 2022 si è reso necessario rideterminare il tasso di interesse effettivo applicabile ad ogni operazione a partire dalla revisione dei tassi, con l'obiettivo di ripartire il beneficio conseguente al peculariare meccanismo della media dei tassi nel periodo di riferimento del beneficio stesso. Gli interessi rilevati nei primi nove mesi del 2022 ammontano a € 220,6 milioni, rappresentati per € 94,7 milioni dalla remunerazione aggiuntiva per il periodo speciale. La contribuzione del terzo trimestre del 2022 ammonta a € 27,3 milioni, in riduzione rispetto a quella dei precedenti due trimestri, per effetto del citato innalzamento dei tassi di interesse e del venir meno della remunerazione aggiuntiva.

Da ultimo si precisa che in data 27 ottobre 2022 il Consiglio direttivo di BCE, oltre ad un ulteriore innalzamento dei tassi, ha deciso di ricalibrare le condizioni applicabili ai finanziamenti TLTRO III. Le suddette modifiche non hanno comportato alcun impatto sui saldi di bilancio al 30 settembre 2022, in quanto trattasi di «non adjusting event» ai sensi di quanto previsto dal principio contabile IAS 10 sugli eventi successivi.

Nel corso del primo semestre dell'esercizio in corso, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato alcune modifiche nella strategia di gestione dei crediti deteriorati, rivedendo al rialzo gli obiettivi di derisking da realizzarsi tramite operazioni di vendita massive, rispetto a quanto deliberato nel corso del 2021. A fronte della suddetta strategia di gestione, ai fini della quantificazione delle perdite attese, si è fatto ricorso al consueto approccio "multi-scenario" che ha considerato, mediante opportune ponderazioni, sia i flussi di recupero attesi nello scenario di gestione ordinaria sia i flussi recuperabili nello scenario di vendita. La revisione dei suddetti scenari, avvenuta sia nel primo che nel secondo trimestre, ha comportato la necessità di rilevare rettifiche di valore complessivamente pari a € 117,4 milioni (di cui € 32,3 milioni nel primo trimestre e € 85,1 milioni nel secondo trimestre).

Gli obiettivi di vendita deliberati al 30 giugno 2022 ed il conseguente adeguamento dei fondi rettificativi in ottica multiscenario risultano sostanzialmente confermati al 30 settembre 2022 non essendo intervenuta nel terzo trimestre 2022 alcuna cessione massiva di crediti deteriorati o una revisione negli obiettivi di vendita.

Ai fini del calcolo delle esposizioni creditizie performing (per cassa e fuori bilancio), in linea con quanto effettuato per il bilancio 2021, anche in sede di redazione della situazione contabile al 30 settembre 2022 si è ritenuto necessario applicare alcuni "post model adjustment/management overlays" laddove si è ritenuto che i modelli di stima in uso non fossero in grado di catturare adeguatamente taluni fattori di rischio ritenuti rilevanti ai fini della determinazione delle perdite attese su classi di rischio omogenee, anche alla luce della revisione in corso dei modelli e dei parametri di rischio. Tali "management overlays", che di fatto riducono quasi totalmente gli impatti economici positivi che altrimenti sarebbero stati rilevati nei primi nove mesi, rafforzano la capacità del Gruppo di assorbire eventuali ricadute macroeconomiche negative considerati i significativi fattori di incertezza esistenti alla data di redazione della situazione contabile al 30 settembre 2022.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della situazione contabile al 30 settembre 2022, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Per loro natura, non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione contabile al 30 settembre 2022 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che una revisione nelle stime potrebbe rendersi necessaria a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati agli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina ed all'evoluzione della pandemia Covid-19. Fino a quando il quadro del conflitto non assumerà contorni maggiormente definiti per poterne valutare le conseguenze (specie per quanto attiene agli effetti indiretti), l'inclusione nelle stime di bilancio dei suoi impatti indiretti sarà un esercizio particolarmente complesso, ed i risultati di tali processi di stima saranno soggetti ad un significativo livello di incertezza.

Un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti, anche in relazione agli effetti conseguenti al conflitto Russa-Ucraina e alla crisi sanitaria, è fornita nella relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022. Detta illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene integralmente richiamata interessando anche la situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2022, oggetto del presente comunicato.

Acquisizione del controllo di Banco BPM Vita S.p.A. e Banco BPM Assicurazioni S.p.A. e relativi impatti contabili

Come in precedenza illustrato, la situazione patrimoniale ed economica del Gruppo Banco BPM al 30 settembre 2022 risulta influenzata dal consolidamento integrale, linea per linea, delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni.

In maggior dettaglio, ai fini del consolidamento, la data di acquisizione contabile è stata convenzionalmente assunta il 1° luglio 2022; la situazione patrimoniale di primo consolidamento è pertanto rappresentata dai saldi delle compagnie alla data del 30 giugno 2022, data di riferimento per il cosiddetto processo di "Purchase Price Allocation" (PPA) previsto dal principio contabile IFRS 3.

Più in dettaglio, ai fini contabili, l'operazione in esame si qualifica come un'operazione di aggregazione aziendale realizzata in più fasi (cosiddetta step acquisition), in quanto Banco BPM già deteneva il 19% del capitale di Banco BPM Vita (ed indirettamente di Banco BPM Assicurazioni).

In base al principio IFRS 3, per la quota in precedenza detenuta (19%) il passaggio dal metodo di contabilizzazione del patrimonio netto al consolidamento integrale è visto come un significativo effetto economico, da rilevare come se la quota partecipativa in precedenza detenuta fosse ceduta al fair value e immediatamente riacquistata al medesimo fair value. Il conseguente effetto economico - pari alla differenza tra il fair value ed il precedente valore di carico - considerando altresì l'effetto derivante dallo storno delle riserve negative da valutazione - è risultato negativo per 10,7 milioni. Detto risultato, classificato nel bilancio ufficiale nella voce "utili (perdite) da cessione di investimenti", trova rappresentazione nel bilancio riclassificato nell'ambito della voce di conto economico "Purchase Price Allocation al netto delle imposte", come illustrato nel successivo punto 2.

In aggiunta, l'IFRS 3 prevede che alla data di acquisizione venga determinata la differenza tra il costo dell'aggregazione – pari alla sommatoria tra il fair value del corrispettivo trasferito ed il fair value dell'interessenza già detenuta – ed il fair value delle attività nette identificabili acquisite, comprese le passività potenziali.

Alla data del 30 settembre 2022, l'allocazione del costo dell'aggregazione sopra illustrata (PPA) deve considerarsi ancora come provvisoria; ai sensi del principio IFRS 3 la contabilizzazione delle operazioni di aggregarazione aziendale può infatti essere completata in maniera definitiva entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Assumendo a riferimento il patrimonio netto delle compagnie acquisite quale espressione del fair value netto delle attività e passività acquisite, la differenza di consolidamento è risultata positiva per € 66,9 milioni. Detta differenza, determinata in via provvisoria, è iscritta come "avviamento" nella voce dell'attivo dello stato patrimoniale consolidato riclassificato "Attività immateriali". In linea con le disposizioni contenute con il principio IFRS 3, la suddetta differenza e più in generale gli schemi patrimoniali ed economici resi pubblici saranno oggetto di restatement una volta che il fair value delle attività e passività acquisite sarà stato determinato in modo definitivo.

Altre informazioni

Si segnala che i prospetti contabili consolidati al 30 settembre 2022, utilizzati ai fini della predisposizione dei prospetti contabili riclassificati forniti in allegato, sono sottoposti a revisione contabile limitata da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA ai soli fini del rilascio dell'attestazione prevista dall'art. 26, comma 2, del Regolamento (UE) n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR) e della Decisone della Banca Centrale Europea n. 2015/656. Trattasi, in particolare, dell'attestazione necessaria ai fini dell'istanza da trasmettere a BCE per l'inclusione del risultato del periodo nel capitale primario di classe 1 (CET 1).

In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati dagli amministratori al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.

I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

Al riguardo si precisa che per ciascun IAP è fornita una descrizione della metodologia di calcolo e le grandezze utilizzate sono desumibili, laddove non diversamente precisato, dalle informazioni contenute negli schemi di bilancio riclassificati riportati in allegato al presente comunicato.

2. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) sul conto economico del periodo

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale (IFRS 3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") principalmente derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana realizzata nel 2007. Si evidenzia altresì che nel corso del terzo trimestre 2022 sono stati rilevati gli effetti relativi all'aggregazione di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, comprensivi della rimisurazione a fair value dell'interessenza in precedenza detenuta sulla base di quanto previsto dall'IFRS 3 per le aggregazioni realizzate in più fasi (c.d. step acquisition), come in precedenza illustrato.

Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2022, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -11,0 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati), € -23,3 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA); in aggiunta risulta necessario considerare l'impatto di € -10,7 milioni nella voce utili/perdite su partecipazioni ed investimenti (per effetto della rimisurazione al fair value della quota del 19% precedentemente detenuta in Banco BPM Vita). Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato al 30 settembre 2022 ammonta a € -33,7 milioni (€ -30,2 milioni il dato riferito al corrispondente periodo del 2021).

3. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Nel conto economico dei primi nove mesi 2022 è stato addebitato, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'ammontare dei contributi ordinari dovuti per l'esercizio 2022 al Fondo di Risoluzione Unico e al Fondo Interbancario Tutela Depositi (per complessivi € 225,0 milioni) che, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 151,8 milioni. Nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente l'onere complessivo al netto delle imposte ammontava a € 140,2 milioni (€ 207,7 milioni lordi) e comprendeva, oltre a € 179,1 milioni lordi di contributi ordinari al Fondo di Risoluzione Unico e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, anche contributi addizionali richiesti dal Fondo Nazionale di Risoluzione per € 28,6 milioni lordi.

4. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

La principale variazione dell'area di consolidamento avvenuta nel periodo si riferisce all'acquisizione, perfezionata in data 22 luglio 2022, della totalità del capitale di Bipiemme Vita (ora Banco BPM Vita) e della sua controllata Bipiemme Assicurazioni (ora Banco BPM Assicurazioni) per effetto dell'esercizio della call option avente per oggetto le azioni rappresentative dell'81% del capitale della compagnia. Banco BPM deteneva già una interessenza del 19% in Bipiemme Vita, valutata con il metodo del patrimonio netto.

Dal perimetro delle società consolidate con il metodo integrale si segnala inoltre l'uscita della controllata BP Trading Immobiliare S.r.l. a seguito della cancellazione, nel mese di febbraio 2022, dal competente Registro delle imprese, a conclusione del procedimento di liquidazione.

Nel comparto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto si evidenzia la cessione, nel marzo 2022, dell'interessenza detenuta in Factorit S.p.A.. L'operazione, perfezionata ad un corrispettivo di € 75 milioni, importo corrispondente al valore di carico della partecipazione nel bilancio al 31 dicembre 2021, non ha comportato la rilevazione di impatti sul conto economico del periodo.

Infine si ricorda che, dal 1° gennaio 2022, ha avuto efficacia l'incorporazione di Bipielle Real Estate S.p.A. nella Capogruppo, mentre dal 21 febbraio 2022 ha avuto decorrenza giuridica la fusione per incorporazione di Release S.p.A. in Banco BPM S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali di quest'ultima operazione sono comunque decorsi dal 1° gennaio 2022.

5. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico del Gruppo Banco BPM

Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.

Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:

  • i risultati delle operazioni di cessione di tutte le attività immobilizzate (partecipazioni, immobilizzazioni materiali ad esclusione delle attività finanziarie rientranti nel portafoglio "Hold to Collect" (HtC) alienabili nel rispetto delle soglie di significatività e frequenza previste dal principio contabile IFRS 9);
  • gli utili e le perdite delle attività non correnti in via di dismissione;
  • le rettifiche/riprese di valore su crediti (sia da valutazione, sia per perdite effettive) che traggono origine da un cambio della NPE Strategy deliberato nel corso dell'esercizio dal Consiglio di Amministrazione consistente in una modifica degli obiettivi e/o della tipologia dei crediti oggetto di cessione rispetto a quelli in precedenza previsti;
  • le componenti economiche di importo significativo connesse ad operazioni di efficientamento, ristrutturazione, ecc. (es. oneri per il ricorso al fondo esuberi, incentivazioni all'esodo, oneri per fusione/integrazione);
  • le componenti economiche di importo significativo che non sono destinate a ripetersi frequentemente (es. penali, impairment di attività materiali, avviamenti ed altre attività immateriali, effetti connessi a cambi di normativa, risultati eccezionali);
  • gli impatti economici derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili ed altre attività materiali (opere d'arte);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:

  • gli impatti economici derivanti dalla cessione o valutazione di tutte le attività finanziarie (diverse dai crediti), ivi comprese quelle rientranti nel portafoglio HtC e delle passività finanziarie;
  • fatti salvi casi eccezionali, gli impatti economici derivanti da aspetti valutativi (rettifiche di valore su crediti ed altre attività finanziarie o accantonamenti per rischi ed oneri);
  • gli impatti economici derivanti da variazioni dei parametri valutativi di riferimento considerati dai modelli valutativi applicati in modo continuativo;
  • gli impatti economici di importo singolarmente non significativo o non determinabile aventi natura di sopravvenienze attive e/o passive (es. costi e ricavi e/o rettifiche di costi e ricavi di competenza di altri esercizi);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Ove ritenute significative, informazioni sull'incidenza di componenti economiche che, pur essendo classificate come ricorrenti in base alla policy più sopra illustrata, sono comunque fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci patrimoniali ed economiche.

Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nei primi nove mesi del 2022 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

• le voci "risultato netto finanziario" e "rettifiche nette su finanziamenti verso clientela" includono gli impatti, rispettivamente pari a € 4,7 milioni e € 112,7 milioni, derivanti dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati deliberata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. In particolare, si evidenzia che l'impatto registrato nella voce "risultato netto finanziario" è riferito alle esposizioni creditizie non performing obbligatoriamente valutate al fair value;

  • le "rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali" comprendono svalutazioni per € 4,0 milioni riferibili a software;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" sono rilevate rettifiche di valore nette per € -48,4 milioni, derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili di proprietà;
  • gli "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" includono lo stanziamento, pari a € 14,4 milioni relativo alla stima degli oneri che si prevede di sostenere a fronte di alcuni impegni contrattuali;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti" include l'impatto, positivo per € +1,7 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali;
  • la voce "impairment su avviamenti" evidenzia l'impatto del test di impairment che ha portato alla rilevazione di rettifiche di valore per € 8,1 milioni;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includono gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € +59,4 milioni;
  • la voce "Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte" include l'effetto della rimisurazione al fair value della quota precedentemente detenuta in Banco BPM Vita pari a € 10,7 milioni.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto dei primi nove mesi dell'esercizio 2022 negativo e pari a € -141,9 milioni.

Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) in corso di formazione alla fine del terzo trimestre si attesterebbe a € 652,4 milioni.

Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • la voce "spese per il personale" includeva risparmi di componenti retributive "one-off" costituenti un effetto indiretto della pandemia per € 14,4 milioni;
  • la voce "rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali" includeva svalutazioni dovute ad impairment su immobilizzazioni per € 1,3 milioni;
  • la voce "rettifiche nette su finanziamenti verso clientela" includeva l'importo relativo alle perdite connesse alla cessione di crediti perfezionata nell'ambito del progetto "Rockets" per € 94,0 milioni e gli ulteriori impatti, stimati pari a € 100,0 milioni, derivanti dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing deliberato dal Consiglio di Amministrazione;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" erano rilevate rettifiche di valore nette per € 44,7 milioni;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includevano gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € 72,9 milioni;
  • la voce "oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte" includeva contributi addizionali versati al Fondo di Risoluzione Nazionale per € 19,3 milioni (pari a € 28,6 milioni al lordo del relativo effetto fiscale di € 9,3 milioni);
  • nella voce "impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili" era rilevato il provento, pari a € 79,2 milioni, conseguente all'esercizio della facoltà di riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili strumentali del Gruppo.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza dei primi nove mesi del 2021 erano quindi risultate negative per € 92,8 milioni.

Escludendo il suddetto impatto, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 564,8 milioni.

6. Ratio patrimoniali di vigilanza

Precisazioni sulla modalità di calcolo dei ratio

I ratio patrimoniali al 30 settembre 2022 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione al termine del terzo trimestre 2022 al netto della quota che si prevede di distribuire come dividendo in base alla specifica normativa applicabile47. Al riguardo si precisa che si è in attesa del rilascio da parte della società di revisione della relazione da inviare unitamente all'istanza di inclusione del suddetto risultato economico nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Requisiti minimi da rispettare

Con la propria comunicazione del 18 novembre 2021 la Banca d'Italia ha identificato il Gruppo bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) per l'esercizio 2022. La riserva O-SII, che per il 2021 era pari allo 0,19%, ammonta allo 0,25% a partire dal 1° gennaio 2022.

In data 2 febbraio 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2022, mantenendo fermo al 2,25% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R).

47 Ai sensi di quanto previsto dall'art. 5 della decisione (UE) 2015/656 della Banca Centrale Europea del 4 febbraio 2015 i dividendi da dedurre dall'ammontare del risultato economico in corso di formazione di cui si vuole chiedere l'inclusione nei fondi propri sono pari all'importo formalmente proposto o deliberato dall'organo di amministrazione. Se tale proposta o decisione formale non è stata ancora assunta, il dividendo da dedurre è pari al maggiore tra i seguenti: a) il dividendo massimo calcolato in conformità alla politica interna dei dividendi; b) il dividendo calcolato sulla base della media dei tassi di distribuzione degli ultimi tre anni; c) il dividendo calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente. Applicando tale regola il dividendo dedotto dal risultato economico in corso di formazione alla fine del primo semestre equivale al dividendo calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente che è pari al 50% del suddetto risultato.

Con la comunicazione del 25 marzo 2022, la Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il secondo trimestre 2022.

Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera (pari allo 0,003%), i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2022 sia a livello phase-in che fully phased fino a nuova comunicazione, sono i seguenti48:

  • CET 1 ratio: 8,519%;
  • Tier 1 ratio: 10,441%;
  • Total Capital ratio: 13,003%.

Disposizioni transitorie

Il Banco BPM ha esercitato l'opzione per l'applicazione nella sua integralità della disciplina transitoria prevista dall'articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. La suddetta disciplina transitoria prevede la possibilità di includere nel capitale primario di classe 1 una componente positiva transitoria per una percentuale dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9. Tale quota percentuale è decrescente nel tempo in un arco temporale di cinque anni che va dal 2018 al 2022. La quota percentuale applicabile al periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 è pari al 25% ed è destinata ad azzerarsi dal 1° gennaio 2023.

Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà quindi pienamente riflesso nel computo dei fondi propri. Fermi restando gli impatti previsti dal regime transitorio sopra citato, Banco BPM non beneficia di alcun impatto sul capitale primario di classe 1 per effetto del nuovo regime transitorio previsto dalle modifiche apportate dal Regolamento 873/2020 all'articolo 473 bis in relazione ai maggiori accantonamenti effettuati nel corrente esercizio per perdite attese su crediti in bonis rispetto alla consistenza degli stessi alla data del 1° gennaio 2020.

In data 20 giugno 2022 Banco BPM ha comunicato a BCE, ex art. 1 comma 6 del Regolamento 873/2020, l'intenzione di avvalersi del trattamento temporaneo, applicabile nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, disciplinato dall'art. 468 del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR)49. In virtù di tale trattamento transitorio è consentito di escludere dagli elementi del CET 1 quota parte dei profitti e delle perdite non realizzati accumulati a partire dal 31 dicembre 2019, contabilizzati come variazioni delle riserve da valutazione al fair value delle esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'articolo 115, paragrafo 2, del CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'articolo 116, paragrafo 4, sempreché tali esposizioni non siano classificate tra le attività finanziarie deteriorate. Per il periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 la quota parte dei profitti e delle perdite non realizzate escludibile è pari al 40% ed ammonta, alla data del 30 settembre 2022, a € 230,6 milioni al netto degli effetti fiscali.

Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato le suddette opzioni, vengono denominate per brevità "fully phased". I ratio patrimoniali denominati "phased-in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.

7. Esposizioni al rischio sovrano rappresentate da titoli di debito

Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo bancario al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 30 settembre 2022, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:

30 settembre 2022
(dati in milioni di euro)
Paesi/Portafogli contabili
Att. fin. valutate al
costo ammortizzato
Att. fin. valutate al fair
value con impatto
sulla redditività
complessiva
Att. fin. valutate al fair
value con impatto sul
conto economico
Totale
Italia 7.306 2.101 71 9.478
Francia 3.641 1.416 - 5.057
USA 2.435 1.696 - 4.131
Spagna 2.760 1.005 - 3.765
Germania 2.101 938 4 3.043
Altri Paesi 578 265 - 843
Totale 18.821 7.421 75 26.317

Al 30 settembre 2022 l'esposizione del Gruppo bancario nei titoli di debito sovrani ammonta a € 26,3 miliardi (€ 25,6 miliardi al 31 dicembre 2021), classificati per il 71,5% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 28,2% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per lo 0,3% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione. Detta esposizione si riferisce per circa l'83% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 36% dal Paese Italia.

48 Tali requisiti sono così determinati:

il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1, 1,5% in termini di AT1 e 2% in termini di AT2);

il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,25% da soddisfare con CET 1 per il 56,25% e per il 75% con TIER1;

la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva O-SII buffer pari allo 0,25% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva di capitale anticiclica allo 0,003% da soddisfare interamente con CET 1.

49 Articolo modificato dal Regolamento (UE) n. 2020/873 (c.d. CRR "Quick fix").

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 30 settembre 2022 complessivamente negative per € 628,2 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -569,3 milioni a titoli governativi (€ -88,8 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -480,4 milioni relative a titoli di altri Paesi).

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 18,8 miliardi, di cui € 7,3 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 30 settembre 2022 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 18,3 miliardi (€ 7,1 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).

La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del periodo non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

8. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 settembre 2022 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 settembre 2022 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Al riguardo si deve evidenziare che per l'investimento detenuto in Anima Holding, valutato con il metodo del patrimonio netto, il contributo al conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2022 include anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2021, pari a € 11,8 milioni. Si ricorda infatti che, ai fini della redazione del bilancio 2021, non era stato possibile rilevare il risultato del quarto trimestre in quanto Anima Holding ha approvato il proprio progetto di bilancio successivamente a quello del Banco BPM.

Analogamente, il contributo di Anima Holding relativo ai primi nove mesi del 2021 includeva anche la quota di pertinenza del risultato del quarto trimestre 2020.

Allegati

  • Stato patrimoniale consolidato riclassificato al 30 settembre 2022 comparato con i dati riferiti al 31 dicembre 2021
  • Conto economico consolidato riclassificato al 30 settembre 2022 comparato con i dati riferiti al 30 settembre 2021
  • Conto economico consolidato riclassificato evoluzione trimestrale 2022 e 2021
  • Conto economico consolidato riclassificato al 30 settembre 2022 al netto delle componenti non ricorrenti

Per informazioni:

Investor Relations Roberto Peronaglio +39 02.94.77.2108 [email protected] Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected] Ufficio Stampa Monica Provini +39 02.77.00.3515 [email protected]

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVITÀ
(migliaia di euro)
30/09/2022 31/12/2021 Variaz. Var. %
Cassa e disponibilità liquide 24.370.018 29.153.316 -4.783.298 -16,4%
Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 113.234.260 121.261.260 -8.027.000 -6,6%
- finanziamenti verso banche 3.856.777 11.877.878 -8.021.101 -67,5%
- finanziamenti verso clientela 109.377.483 109.383.382 -5.899 0,0%
Altre attività finanziarie 40.486.395 36.326.393 4.160.002 11,5%
- al fair value con impatto a conto economico 9.521.194 6.464.186 3.057.008 47,3%
- al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.011.697 10.675.079 -663.382 -6,2%
- al costo ammortizzato 20.953.504 19.187.128 1.766.376 9,2%
Attività finanziarie valutate al fair value ai sensi dello
IAS 39 di pertinenza delle imprese di assicurazione
5.947.536 - 5.947.536
Partecipazioni 1.427.419 1.794.116 -366.697 -20,4%
Attività materiali 3.137.076 3.278.245 -141.169 -4,3%
Attività immateriali 1.287.669 1.213.722 73.947 6,1%
Attività fiscali 4.682.857 4.540.229 142.628 3,1%
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 169.905 229.971 -60.066 -26,1%
Altre voci dell'attivo 3.326.880 2.691.964 634.916 23,6%
TOTALE ATTIVITÀ 198.070.015 200.489.216 -2.419.201 -1,2%
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
(migliaia di euro)
30/06/2022 31/12/2021 Variaz. Var. %
Raccolta diretta 119.508.140 120.213.016 -704.876 -0,6%
- debiti verso clientela 106.576.022 107.120.893 -544.871 -0,5%
- titoli e passività finanziarie designate al fair value 12.932.118 13.092.123 -160.005 -1,2%
Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche 5.946.656 - 5.946.656
- passività finanziarie valutate al fair value ai sensi dello
IAS 39 di pertinenza delle imprese di assicurazione
1.494.025 - 1.494.025
- riserve tecniche delle imprese di assicurazione 4.452.631 - 4.452.631
Debiti verso banche 44.150.983 45.685.032 -1.534.049 -3,4%
Debiti per leasing 644.063 673.872 -29.809 -4,4%
Altre passività finanziarie valutate al fair value 9.350.679 15.755.319 -6.404.640 -40,7%
Passività finanziarie al costo ammortizzato ai sensi dello
IAS 39 di pertinenza delle imprese di assicurazione
1.554 - 1.554
Fondi del passivo 999.421 1.196.946 -197.525 -16,5%
Passività fiscali 304.311 302.816 1.495 0,5%
Altre voci del passivo 4.584.847 3.566.156 1.018.691 28,6%
Totale passività 185.490.654 187.393.157 -1.902.503 -1,0%
Patrimonio di pertinenza di terzi 1.353 1.108 245 22,1%
Patrimonio netto del Gruppo 12.578.008 13.094.951 -516.943 -3,9%
Patrimonio netto consolidato 12.579.361 13.096.059 -516.698 -3,9%
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 198.070.015 200.489.216 -2.419.201 -1,2%

La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da proprie cartolarizzazioni di crediti deteriorati

Conto economico consolidato riclassificato

(migliaia di euro) 30/09/2022 30/09/2021 Variaz. Var. %
Margine di interesse 1.590.452 1.535.623 54.829 3,6%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 122.680 144.874 -22.194 -15,3%
Margine finanziario 1.713.132 1.680.497 32.635 1,9%
Commissioni nette 1.440.060 1.425.382 14.678 1,0%
Altri proventi netti di gestione 52.090 66.214 -14.124 -21,3%
Risultato netto finanziario 251.934 252.138 -204 -0,1%
Risultato dell'attività assicurativa 13.607 - 13.607
Altri proventi operativi 1.757.691 1.743.734 13.957 0,8%
Proventi operativi 3.470.823 3.424.231 46.592 1,4%
Spese per il personale -1.213.736 -1.253.862 40.126 -3,2%
Altre spese amministrative -478.904 -452.045 -26.859 5,9%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -195.359 -185.215 -10.144 5,5%
Oneri operativi -1.887.999 -1.891.122 3.123 -0,2%
Risultato della gestione operativa 1.582.824 1.533.109 49.715 3,2%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -497.590 -673.221 175.631 -26,1%
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -48.355 -44.706 -3.649 8,2%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie -8.568 770 -9.338
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -28.994 -28.294 -700 2,5%
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 1.743 -42 1.785
Risultato lordo dell'operatività corrente 1.001.060 787.616 213.444 27,1%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -322.392 -216.600 -105.792 48,8%
Risultato netto dell'operatività corrente 678.668 571.016 107.652 18,9%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -151.838 -140.203 -11.635 8,3%
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili - 79.220 -79.220
Impairment su avviamenti -8.132 - -8.132
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
25.331 -7.966 33.297
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto
delle imposte
-33.703 -30.209 -3.494 11,6%
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 158 140 18 12,9%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 510.484 471.998 38.486 8,2%

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale

(migliaia di euro) III trim. II trim. I trim. IV trim. III trim. II trim. I trim.
2022 2022 2022 2021 2021 2021 2021
Margine di interesse 551.319 527.591 511.542 506.005 516.427 522.367 496.829
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 31.566 41.472 49.642 87.066 46.795 56.535 41.544
Margine finanziario 582.885 569.063 561.184 593.071 563.222 578.902 538.373
Commissioni nette 473.197 486.771 480.092 485.821 475.308 478.679 471.395
Altri proventi netti di gestione 20.397 15.028 16.665 9.066 26.296 21.747 18.171
Risultato netto finanziario 75.138 48.863 127.933 -1.443 35.878 116.533 99.727
Risultato dell'attività assicurativa 13.607 - - - - - -
Altri proventi operativi 582.339 550.662 624.690 493.444 537.482 616.959 589.293
Proventi operativi 1.165.224 1.119.725 1.185.874 1.086.515 1.100.704 1.195.861 1.127.666
Spese per il personale -400.532 -405.342 -407.862 -413.937 -409.823 -417.135 -426.904
Altre spese amministrative -160.701 -162.650 -155.553 -149.106 -144.012 -153.903 -154.130
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -70.062 -64.059 -61.238 -61.610 -61.762 -60.603 -62.850
Oneri operativi -631.295 -632.051 -624.653 -624.653 -615.597 -631.641 -643.884
Risultato della gestione operativa 533.929 487.674 561.221 461.862 485.107 564.220 483.782
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -193.909 -152.553 -151.128 -213.978 -200.643 -255.513 -217.065
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -7.510 -39.609 -1.236 -96.927 -7.817 -36.964 75
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie -3.028 -2.346 -3.194 -1.098 242 939 -411
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -16.260 -4.608 -8.126 2.255 -15.489 -5.615 -7.190
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 277 -60 1.526 -18.726 395 -393 -44
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 313.499 288.498 399.063 133.388 261.795 266.674 259.147
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -91.373 -92.599 -138.420 -37.228 -83.274 -50.628 -82.698
Risultato netto dell'operatività corrente 222.126 195.899 260.643 96.160 178.521 216.046 176.449
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -77.271 - -74.567 -4.792 -61.650 -19.309 -59.244
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili - - - 2.489 - 79.220 -
Impairment su avviamenti - -8.132 - - - - -
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
-323 25.478 176 12.320 3.954 -5.105 -6.815
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto -18.040 -7.173 -8.490 -9.251 -10.172 -9.705 -10.332
delle imposte
Utile/Perdita di pertinenza di terzi
49 66 43 144 28 78 34
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 126.541 206.138 177.805 97.070 110.681 261.225 100.092

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle componenti non ricorrenti

(migliaia di euro) 30/09/2022 30/09/2021 Variaz. Var. %
Margine di interesse 1.590.452 1.535.623 54.829 3,6%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 122.680 144.874 -22.194 -15,3%
Margine finanziario 1.713.132 1.680.497 32.635 1,9%
Commissioni nette 1.440.060 1.425.382 14.678 1,0%
Altri proventi netti di gestione 52.090 66.214 -14.124 -21,3%
Risultato netto finanziario 256.635 252.138 4.497 1,8%
Risultato dell'attività assicurativa 13.607 - 13.607
Altri proventi operativi 1.762.392 1.743.734 18.658 1,1%
Proventi operativi 3.475.524 3.424.231 51.293 1,5%
Spese per il personale -1.213.736 -1.268.220 54.484 -4,3%
Altre spese amministrative -478.904 -452.045 -26.859 5,9%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -191.357 -183.941 -7.416 4,0%
Oneri operativi -1.883.997 -1.904.206 20.209 -1,1%
Risultato della gestione operativa 1.591.527 1.520.025 71.502 4,7%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -384.874 -479.194 94.320 -19,7%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie -8.568 770 -9.338
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -14.545 -28.294 13.749 -48,6%
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 1.183.540 1.013.307 170.233 16,8%
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -381.763 -289.545 -92.218 31,8%
Risultato netto dell'operatività corrente 801.777 723.762 78.015 10,8%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -151.838 -120.903 -30.935 25,6%
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
25.331 -7.966 33.297
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto
delle imposte
-23.000 -30.209 7.209 -23,9%
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 158 140 18 12,9%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO
(SENZA COMPONENTI NON RICORRENTI)
652.428 564.824 87.604 15,5%
IMPATTI ESCLUSI DAL RISULTATO "ADJUSTED" -141.944 -92.826 -49.118 52,9%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 510.484 471.998 38.486 8,2%

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