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Carel Industries

Quarterly Report Nov 10, 2022

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Quarterly Report

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Informazione
Regolamentata n.
2092-52-2022
Data/Ora Ricezione
10 Novembre 2022
15:07:47
Euronext Star Milan
Societa' : CAREL INDUSTRIES
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 169242
Nome utilizzatore : CARELINDUSN03 - Grosso
Tipologia : REGEM
Data/Ora Ricezione : 10 Novembre 2022 15:07:47
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 10 Novembre 2022 15:07:48
Oggetto : CAREL - Il CdA approva i risultati al 30
settembre 2022
Testo del comunicato

Vedi allegato.

Comunicato Stampa

Il Consiglio di Amministrazione di CAREL Industries approva i risultati consolidati al 30 settembre 2022

  • Ricavi consolidati pari a Euro 401,1 milioni, +29,3% rispetto ai primi nove mesi del 2021 (+25,9% a cambi costanti). A parità di perimetro la crescita sarebbe stata pari a 22,3%
  • EBITDA consolidato pari a Euro 85,9 milioni (inclusi Euro 4,7 milioni derivanti dal cambio di perimetro legato al consolidamento integrale di alcune società acquisite nel corso degli ultimi 18 mesi), in aumento del 30,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2021 e corrispondente al 21,4% dei ricavi (21.9% adjusted).
  • Risultato netto consolidato pari a Euro 52,6 milioni, +35,7% rispetto al risultato netto registrato nei primi nove mesi del 2021;
  • Posizione finanziaria netta consolidata negativa pari a Euro 73,6 milioni inclusiva dell'effetto contabile legato all'applicazione dell'IFRS16 pari a Euro 28 milioni. Al 31 dicembre 2021 la Posizione finanziaria netta consolidata era negativa per Euro 57,8 milioni.
  • Miglioramento all'interno del "MSCI ESG rating assessment" con un punteggio pari ad "AA" e assegnazione della "medaglia d'argento" nel rating di sostenibilità ECOVADIS.

Brugine, 10 novembre 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di CAREL Industries S.p.A. ('CAREL', o la 'Società' o la 'Capogruppo'), riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2022.

Francesco Nalini, Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato: "E' con grande orgoglio che presento i risultati di questo trimestre, il settimo consecutivo in cui CAREL registra una crescita organica dei ricavi a doppia cifra percentuale. A tale risultato hanno contribuito in maniera significativa tutte le aree geografiche e tutti i macro-segmenti nei quali il Gruppo è attivo, sottolineando ancora una volta la bontà del portafoglio di business nonché la capacità di adattarsi a scenari sfidanti, difficilmente prevedibili ed in continuo cambiamento. I primi nove mesi dell'anno, infatti, sono stati impattati da un contesto macroeconomico complesso, caratterizzato anzitutto dalla permanenza dello shortage di materiale elettronico (sia di precisione, sia di potenza) che non ci ha permesso di esprimere tutto il potenziale di crescita che il mercato offriva. A ciò si è aggiunto un forte incremento dell'inflazione (nell'area Euro ha sfiorato il 10% a settembre) e più in particolare delle materie prime il cui impatto sulla profittabilità è stato, però, limitato anche grazie al positivo effetto della leva operativa legato agli elevati tassi di crescita. A questi ultimi ha contribuito positivamente lo sforzo posto in essere in termini di M&A: nel corso dell'anno sono state completate, infatti, quattro acquisizioni (Arion, Sauber, Klingenburg e Senva), due in Italia e due all'estero, che permetteranno a CAREL di proporsi sempre più come fornitore di soluzioni di controllo complete ad alto valore aggiunto e di consolidare ulteriormente il proprio profilo internazionale. Anche sul fronte interno il Gruppo ha lavorato senza sosta per aumentare efficienza e flessibilità e sta continuando ad implementare la roadmap di digitalizzazione, ottenendo, tra gli altri risultati, la riduzione significativa dei tempi di design e industrializzazione multi-sito. Per il prossimo futuro, il contesto macro-economico globale si presenta ancora molto sfidante, anche a causa del rallentamento dell'economia dovuto alle politiche monetarie restrittive poste in essere dalla Federal Reserve e dalla Banca Centrale Europea. In tale contesto, CAREL continuerà a sviluppare il business nelle sue nicchie, che presentano dei trend sia di breve che di lungo periodo decisamente positivi, legati anche alla decarbonizzazione, guardando al futuro con ottimismo e fornendo soluzioni sempre più avanzate che anticipino i bisogni del mercato."

Ricavi consolidati

I ricavi consolidati ammontano a Euro 401,1 milioni, rispetto agli Euro 310,3 milioni al 30 settembre 2021, in crescita del 29,3%. Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento delle acquisizioni effettuate negli ultimi 18 mesi pari a Euro 21,6 milioni, e dell'effetto positivo dei cambi, pari a circa Euro 10,3 milioni, l'incremento si sarebbe attestato al 19,0%.

Il terzo trimestre dell'anno è stato caratterizzato dai medesimi trend macro-economici positivi e negativi già presenti nei trimestri precedenti. Si sono, però, fatti più marcati i segnali di un prossimo rallentamento dell'economia globale, sia a causa della perdita del potere d'acquisto dovuto all'inflazione ma anche a seguito di una crescita dei tassi di interesse posta in essere dalle banche centrali europea e statunitense proprio con l'obiettivo di raffreddare l'inflazione. Da un punto di vista più strettamente legato alle nicchie nelle quali opera il Gruppo, è necessario sottolineare la rinnovata sensibilità da parte degli Stati Uniti nei confronti della sostenibilità attraverso il passaggio a gas refrigeranti a basso impatto ambientale: a settembre, infatti, il Senato americano ha approvato la ratifica al cd. "Kigali Amendment" al Protocollo di Montreal, mentre recentemente l'Associazione per la Protezione Ambientale (EPA) ha proposto di implementare il taglio del 40% degli Idrofluorocarburi (HFC), particolarmente dannosi per l'effetto serra, a partire dal 2024. Tale trend è ovviamente favorevole per CAREL, la quale dispone di soluzioni di controllo complete ed efficienti anche per unità finali che utilizzino refrigeranti naturali.

In tale scenario il Gruppo ha mantenuto una robusta crescita dei ricavi organici grazie alla capacità di avvantaggiarsi di una domanda che è rimasta rilevante su tutti i segmenti del condizionamento e della refrigerazione con una particolare accelerazione in alcune applicazioni come i data-centre, le unità finali che possono essere ricondotte al trattamento e all'umidificazione dell'aria e le pompe di calore. La forte espansione di queste ultime, in particolare in Europa, è legata sia ad un trend secolare come quello dell'elettrificazione sia alla recente regolamentazione denominata "REPowerEU". Anche per le pompe di calore è già percepibile un sempre maggiore utilizzo di refrigeranti naturali (in particolare il propano), per la gestione dei quali il Gruppo ha già dei sistemi di controllo completi.

Come già accaduto nei precedenti trimestri, la forte domanda nel condizionamento e nella refrigerazione, tuttavia, non ha potuto essere totalmente soddisfatta a causa della persistente penuria di materie prime e di materiale elettronico. Ciò si è riflesso in un continuo e generalizzato aumento dei costi di approvvigionamento e trasporto al quale il Gruppo ha fatto fronte tramite il dispiegarsi degli effetti derivanti da precedenti incrementi prezzo del proprio listino.

La regione che riveste maggior peso per il Gruppo, l'EMEA (Europa, Medio-Oriente, Africa), da cui deriva il 71% dei ricavi, chiude i primi nove mesi dell'anno con un incremento pari al 26,6% in costanza di cambio valutario (a perimetro costante la crescita sarebbe stata pari al 18,6%): tale performance si basa sul prosieguo di una generalizzata crescita della domanda, già registrata nel 2021, a cui si sommano le performance particolarmente brillanti nel settore delle pompe di calore ad alta efficienza, in quello del raffrescamento dei data-centre e in quello della qualità dell'aria degli ambienti. Ugualmente positiva anche la crescita nel mercato della Refrigerazione grazie ad investimenti sostenuti nella Grande Distribuzione Organizzata, dovuti anche alla regolamentazione. Si confermano buone, infine, le performance nel segmento "food service".

L'APAC (Asia-Pacific), che rappresenta circa il 14% dei ricavi del Gruppo, riporta una crescita a cambi costanti pari al 15,2% rispetto ai risultati registrati nei primi nove mesi del 2021. Il tasso di crescita beneficia di un'ottima performance di tutti i paesi del continente asiatico coperti dalle attività del Gruppo, che hanno ulteriormente accelerato nel corso del terzo trimestre dell'anno. Particolarmente degna di nota è la regione del Sud-Apac che da gennaio a settembre di quest'anno ha fatto registrare una crescita dei ricavi superiore al 25%.

I Ricavi derivanti dal Nord America, che rappresentano circa il 12% del totale, crescono del 30,1% a cambi costanti (19,7% a parità di perimetro) grazie principalmente alle buone performance nelle applicazioni legate all'indoor air quality, al raffrescamento dei centri di calcolo, ad un'accelerazione nel settore della refrigerazione e più in generale ad un'eccellente execution della strategia in tale area geografica. Infine, il Sud America (che rappresenta circa il 3% del totale del volume d'affari del Gruppo) riporta una crescita del 56,3% a cambi costanti, con una ulteriore forte accelerazione nel corso del terzo trimestre dovuta sia alla stagionalità del business che a un'eccellente performance in tutta l'area, in particolare in quelle regioni che erano state maggiormente impattate dalla pandemia.

Per quanto riguarda le singole aree di business, il segmento dell'HVAC chiude i primi nove mesi dell'anno con una crescita che sfiora il 30% a cambi costanti e supera questa soglia a cambi correnti, sostanzialmente confermando le ottime performance registrate nel corso della prima metà dell'anno. Escludendo la variazione di perimetro dovuta alle attività di Merger&Acquisition, pari a circa Euro 19 milioni, l'incremento sarebbe comunque superiore al 20%: tutte le applicazioni, in continuità con precedenti trimestri, registrano significative performance, con picchi marcati in alcuni settori (in particolare pompe di calore ad alta efficienza e data-centre) e una rinnovata attenzione verso soluzioni orientate all'efficienza energetica e alla qualità dell'aria. Ugualmente la Refrigerazione segna una forte crescita, +20,0% a cambi costanti (+17% al netto del cambio di perimetro). Vengono confermati anche in questo caso trend già presenti negli ultimi trimestri e cioè un sostenuto ciclo di investimenti nel segmento Food retail (supermercati/ipermercati/convenience store),

anche grazie alla transizione verso refrigeranti naturali ed il consolidamento della ripresa nel settore "Food service". Ad entrambi si affianca un continuo incremento della quota di mercato globale da parte del Gruppo.

Tab. 1 Ricavi per area di business (migliaia di euro)

30.09.2022 30.09.2021 Delta % Delta fx %
Ricavi HVAC 266.971 200.498 33,2% 29,6%
Ricavi REF 130.855 106.442 22,9% 20,0%
Totale Ricavi Core 397.826 306.940 29,6% 26,2%
Ricavi No Core 3.251 3.369 -3.5% -3,7%
Totale Ricavi 401.076 310.309 29,3% 25,9%

Tab. 2 Ricavi per area geografica (migliaia di euro)

30.09.2022 30.09.2021 Delta % Delta fx %
Europa, Medio Oriente e Africa 283.348 224.112 26,4% 26,6%
APAC 57.333 46.016 24,6% 15,2%
Nord America 48.674 33.375 45,8% 30,1%
Sud America 11.722 6.806 72,2% 56,3%
Ricavi netti 401.076 310.309 29,3% 25,9%

EBITDA consolidato

L'EBITDA consolidato al 30 settembre 2022 è pari a Euro 85,9 milioni, in forte crescita (+30,1%) rispetto agli Euro 66,0 milioni registrati nello stesso periodo dell'anno precedente. Anche escludendo il contributo positivo derivante dal cambio di perimetro legato al consolidamento delle società acquisite negli ultimi 18 mesi (Euro 4,7 milioni), l'incremento dell'EBITDA sarebbe ben al di sopra del 20%. La profittabilità, intesa come rapporto tra EBITDA e Ricavi si attesta a 21,4%, in linea con l'EBITDA margin registrato a giugno di quest'anno (21,5%) e in crescita rispetto all'EBITDA margin riportato alla fine dell'esercizio passato (20,3%): l'effetto positivo della leva operativa unitamente al dispiegarsi di alcuni incrementi dei prezzi di vendita effettuati negli ultimi dodici mesi hanno parzialmente controbilanciato il fenomeno inflattivo legato allo shortage di materiale elettronico e maggiori investimenti legati, fra gli altri, alla digitalizzazione. E' opportuno ricordare che al netto di spese non ricorrenti legate ad operazioni di M&A e pari a circa Euro 1,8 milioni, l'EBITDA margin sarebbe stato pari a 21,9%.

Risultato netto consolidato

Il risultato netto consolidato pari a Euro 52,6 milioni mostra un significativo incremento (+35,7%) rispetto agli Euro 38,8 milioni al 30 settembre 2021 grazie agli eccellenti risultati operativi oltre che al contributo derivante dal cambio di perimetro di consolidamento. Il tax-rate (20,8%) risulta allineato a quanto registrato nello stesso periodo dell'anno passato.

Posizione finanziaria netta consolidata

La posizione finanziaria netta consolidata risulta negativa per Euro 73,6 milioni, inclusiva dell'effetto contabile legato all'applicazione dell'IFRS16 pari a Euro 28 milioni. L'incremento di circa Euro 16 milioni rispetto al dato del 31 dicembre 2021 è principalmente ascrivibile, oltre al pagamento dei dividendi relativi all'esercizio 2021pari ad Euro 17 milioni e ad investimenti pari a Euro 15 milioni, alle dinamiche del capitale circolante netto. La crescita di quest'ultimo, pari a circa Euro 40 milioni è dovuta anzitutto all'aumento dei crediti per maggiori ricavi (da sottolineare che i giorni medi di incasso sono rimasti pressoché identici rispetto ai primi 9 mesi del 2021) e all'incremento strategico del magazzino (circa Euro 21 milioni) in modo tale da essere meglio posizionati nella gestione dell'attuale situazione di penuria delle materie prime. Si ricorda poi l'impatto per le attività di acquisizione per circa Euro 14 milioni.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il terzo trimestre del 2022 ha visto il protrarsi dei medesimi macro-trend già osservati nel corso dei trimestri precedenti e cioè: 1) la persistenza della shortage di commodity energetiche e materiale elettronico; 2) una forte crescita dell'inflazione (+9,9% a settembre 2022 nell'area Euro con previsioni ulteriormente peggiorative per il futuro); 3) forti tensioni geopolitiche dovute principalmente al conflitto tra Russia e Ucraina; 4) l'implementazione da parte della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve di una politica monetaria restrittiva con forti timori per una possibile recessione nel prossimo futuro.

In tale contesto, tuttavia, il Gruppo continua a riportare una robusta crescita dei ricavi grazie sia ad un trend di domanda molto positivo in quasi tutti i settori nei quali opera (in particolare in alcuni segmenti come pompe di calore, centri di calcolo, qualità dell'aria degli ambienti e la refrigerazione nei supermercati), sia all'incessante e significativo impegno e sforzo nel cercare di mitigare gli effetti della penuria di materiale elettronico. Tenuto conto di quanto sopra e in assenza di eventuali ulteriori peggioramenti dello scenario di shortage di materiali, ad oggi non prevedibili, il Gruppo ritiene di poter chiudere il 2022 con una crescita dei ricavi vicina al 20% (a parità di perimetro e a cambi correnti) e un EBITDA margin totale anch'esso vicino al 20%.

ESG

La storia della sostenibilità in CAREL è lunga quasi 50 anni e nasce insieme alla società, nel 1973. Nel corso del tempo si sono evolute le tecnologie, le esigenze, le sensibilità e con esse anche gli obiettivi e i mezzi per raggiungerli, e oggi, ancora più di ieri, la strategia che guida l'innovazione all'interno del Gruppo ha come target principale quello della sostenibilità ambientale. A partire dalla quotazione in Borsa, si è accresciuto ulteriormente l'impegno verso il raggiungimento di quel "successo sostenibile" richiamato anche dal codice di corporate governance, e si è arricchito di un nuovo significato il termine "sostenibilità" con l'obiettivo di sviluppare tutti gli aspetti ESG (Environment; Social; Governance). Il commitmente le iniziative poste in essere nel corso degli anni sono state riconosciute e premiate.

In particolare, CAREL ha incrementato ulteriormente il proprio punteggio all'interno del "MSCI ESG rating assessment", ottenendo lo score "AA" (in una scala che va da "AAA" a "CCC"), che la pone nella categoria "Leader", cioè la categoria di quelle società che, nel proprio settore, gestiscono meglio i rischi e le opportunità relative all'ESG.

Il risultato ottenuto lo scorso ottobre è l'ultimo di una serie di miglioramenti nel "MSCI ESG rating assessment". Il Gruppo ha infatti esordito con un punteggio "B" nel 2019, passando poi a "BB" nel 2020, ad "A" nel 2021 e infine all'attuale "AA". Tale progressione riflette, appunto, il significativo impegno posto in essere da CAREL nel migliorare il proprio profilo ESG, impegno che si è concretizzato nella pubblicazione, alla fine del 2021, del suo primo piano pluriennale di sostenibilità "Driven by the future".

Sempre quest'anno, il Gruppo è stato insignito della medaglia d'argento da parte di EcoVadis, il maggior provider di rating di sostenibilità a livello mondiale con più di 90.000 aziende valutate, in più di 160 paesi. I quattro macro parametri valutati sono stati: Ambiente, Personale e Diritti Umani, Etica e Approvvigionamenti sostenibili. I risultati della valutazione hanno collocato CAREL nel 23% di testa di tutte le aziende del proprio settore.

CONFERENCE CALL

I risultati al 30 settembre 2022 saranno illustrati oggi, 10 novembre 2022, alle ore 18,00 (CET), nel corso di una conference call con la comunità finanziaria trasmessa anche in web casting in modalità listen onlysul sito www.carel.com sezione Investor Relations.

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Nicola Biondo, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Per ulteriori informazioni

INVESTOR RELATIONS MEDIA RELATIONS

Giampiero Grosso - Investor Relations Manager Barabino & Partners [email protected] Fabrizio Grassi +39 049 9731961 [email protected]

+39 392 73 92 125 Marco Trevisan m. [email protected] +39 02 72 02 35 35

CAREL

Il Gruppo Carel è tra i leader nella progettazione, nella produzione e nella commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate per raggiungere alta efficienza energetica nel controllo e la regolazione di apparecchiature e impianti nei mercati del condizionamento dell'aria ("HVAC") e della refrigerazione. Carel è focalizzata su alcune nicchie di mercato verticali caratterizzate da bisogni estremamente specifici, da soddisfare con soluzioni dedicate sviluppate in profondità su tali bisogni, in contrapposizione ai mercati di massa.

Il Gruppo progetta, produce e commercializza soluzioni hardware, software e algoritmiche finalizzate sia ad aumentare le performance di unità e impianti a cui le stesse sono destinate sia al risparmio energetico, con un marchio globalmente riconosciuto nei mercati HVAC e della refrigerazione (complessivamente, "HVAC/R") in cui esso opera e, a giudizio del management della Società, un posizionamento distintivo nelle nicchie di riferimento in tali mercati.

HVAC è il principale mercato del Gruppo, rappresentando il 65% dei ricavi del Gruppo nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, mentre il mercato della refrigerazione ha rappresentato il 34% dei ricavi del Gruppo.

Il Gruppo impegna risorse significative nella ricerca e sviluppo ("Ricerca e Sviluppo"), area a cui viene attribuito un ruolo di rilevanza strategica per mantenere la propria posizione di leadership nelle nicchie di riferimento del mercato HVAC/R, con particolare attenzione all'efficienza energetica, alla riduzione dell'impatto ambientale, ai trend relativi all'utilizzo dei gas refrigeranti naturali, all'automazione e alla connettività remota (Internet of Things), e allo sviluppo di soluzioni e servizi data driven.

Il Gruppo opera attraverso 29 controllate e 10 stabilimenti di produzione situati in vari paesi. Al 31 dicembre 2021, circa l'80% dei ricavi del Gruppo è stato generato al di fuori dell'Italia e circa il 30% al di fuori dell'area EMEA (Europe, Middle East, Africa).

Gli Original Equipment Manufacturer o OEMs, fornitori di unità complete per applicazioni nei mercati HVAC/R, costituiscono la principale categoria di clientela della Società, su cui il Gruppo è focalizzato per la costruzione di relazioni a lungo termine.

Si riportano di seguito i prospetti di bilancio consolidato del Gruppo Carel Industries non soggetti a revisione contabile.

Prospetti di Bilancio consolidato al 30 settembre 2022

Situazione Patrimoniale e finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021
Attività materiali 99.749 84.403
Attività immateriali 135.833 134.570
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.399 1.250
Altre attività non correnti 12.801 10.407
Attività fiscali differite 7.989 7.022
Attività non correnti 257.770 237.652
Crediti commerciali 104.169 74.455
Rimanenze 111.092 80.907
Crediti tributari 2.184 3.886
Crediti diversi 14.617 9.788
Attività finanziarie correnti 5.695 483
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 109.685 100.625
Attività correnti 347.441 270.144
TOTALE ATTIVITA' 605.211 507.796
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 199.764 154.952
Patrimonio netto delle interessenze di terzi 15.709 14.923
Patrimonio netto consolidato 215.473 169.875
Passività finanziarie non correnti 109.753 93.700
Fondi rischi 4.908 2.157
Piani a benefici definiti 8.495 8.612
Passività fiscali differite 17.988 17.110
Altre passività non correnti 53.895 49.894
Passività non correnti 195.039 171.473
Passività finanziarie correnti 79.187 65.250
Debiti commerciali 74.221 66.444
Debiti tributari 7.518 4.775
Fondi rischi 1.526 1.907
Altre passività correnti 32.247 28.073
Passività correnti 194.699 166.449
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 605.211 507.796

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) 30.09.2022 30.09.2021
Ricavi 401.076 310.309
Altri ricavi 3.179 3.409
Acquisti materie prime, componenti, merci e variazione rimanenze (183.684) (138.629)
Costi per servizi (49.674) (35.855)
Costi di sviluppo capitalizzati 482 1.074
Costi del personale (83.767) (73.148)
Altri proventi/(oneri) (1.694) (1.119)
Ammortamenti e svalutazioni (17.033) (15.147)
RISULTATO OPERATIVO 68.885 50.894
Proventi / (oneri) finanziari netti (2.189) (1.719)
Utile/(Perdite) su cambi (549) (310)
Utili/(Perdite) da valutazioni passività per opzioni su quote di minoranza - -
Risultato netto delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 2.361 509
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 68.508 49.375
Imposte sul reddito (14.236) (10.283)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO 54.271 39.092
Interessenza di terzi 1.635 291
UTILE/(PERDITA) DEL GRUPPO 52.636 38.801

Conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di euro) 30.09.2022 30.09.2021
Utile/(perdita) dell'esercizio 54.271 39.092
Altre componenti dell'utile complessivo che si riverseranno nel conto economico in
periodi successivi:
- Variazione fair value derivati di copertura al netto dell'effetto fiscale 1.370 248
- Differenze cambio da conversione 8.282 4.646
Altre componenti dell'utile complessivo che non si riverseranno nel conto
economico in periodi successivi:
- Attualizzazione benefici ai dipendenti al netto dell'effetto fiscale 556 142
Utile/(perdita) complessivo dell'esercizio 64.479 44.128
di cui attribuibile a:
- Soci della controllante 62.501 43.557
- Minoranze 1.978 571
Utile per azione
Utile per azione (in unità di euro) 0,53 0,39

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro) 30.09.2022 30.09.2021
Utile/(perdita) netto 54.271 39.092
Aggiustamenti per:
Ammortamenti e svalutazioni 17.033 15.145
Accantonamento e utilizzo fondi 2.691 1.955
Oneri (proventi) netti non monetari 467 (175)
Imposte (1.988) (864)
(Plusvalenza)/minusvalenze su cessioni di immobilizzazioni - (367)
Movimenti di capitale circolante:
Variazione crediti commerciali e altri crediti correnti (23.163) (14.009)
Variazione magazzino (22.622) (16.474)
Variazione debiti commerciali e altri debiti correnti 7.075 17.137
Variazione attività non correnti (2.625) (2)
Variazione passività non correnti 1.486 (399)
Flusso di cassa da attività operative 32.624 41.039
Interessi netti pagati (1.263) (1.614)
Flusso di cassa netto da attività operative 31.361 39.425
Investimenti in attività materiali (13.381) (11.312)
Investimenti in attività immateriali (2.002) (2.463)
Investimenti in attività finanziarie (543) 5.687
Disinvestimenti in attività materiali e immateriali 71 763
Interessi incassati 67 58
Aggregazioni aziendali al netto della cassa acquisita (10.934) (28.901)
Flusso di cassa netto da attività di investimento (26.722) (36.168)
Aumento di capitale - -
Acquisizione azioni proprie - -
Dividendi agli azionisti (14.995) (11.988)
Dividendi alle minoranze (2.344) -
Investimenti in attività finanziarie correnti (2.812) -
Accensione passività finanziarie 87.420 47.436
Rimborsi passività finanziarie (61.398) (56.845)
Rimborsi passività per canoni di leasing (3.781) (3.537)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 2.090 (24.934)
Variazione nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.729 (21.677)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - iniziali 100.625 105.586
Differenze di conversione 2.331 899
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - finali 109.685 84.808

Variazioni del patrimonio
netto consolidato
(in migliaia di euro)
Capitale
Sociale
Riserva
legale
Riserva di
conversione
Riserva di
Cash Flow
Hedge
Altre
riserve
Utili
(perdite)
esercizi
precedenti
Risultato
del periodo
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldi 1.01.2021 10.000 2.000 (2.686) (436) 56.530 58.795 35.112 159.317 304 159.621
Operazioni tra azionisti
Destinazione del risultato - - - - 20.896 14.216 (35.112) - - -
Piani a benefici definiti - - - - 613 - - 613 - 613
Distribuzione di dividendi - - - - (11.988) - (11.988) - (11.988)
Opzioni su acquisto su quote di
minoranza
(49.075) (49.075) (49.075)
Variazione area di consolidamento - - - - - - - 14.490 14.490
Totale operazioni tra azionisti 10.000 2.000 (2.686) (436) 16.976 73.011 - 98.867 14.794 113.661
Utile/(perdita) del periodo 38.801 38.801 291 39.092
Altre componenti del conto
economico complessivo
- - 4.366 248 142 - - 4.756 280 5.036
Totale altre componenti del conto
economico complessivo
- - 4.366 248 142 - 38.801 43.557 571 44.128
Saldi 30.09.2021 10.000 2.000 1.680 (188) 17.119 73.011 38.801 142.424 15.365 157.788
Saldi 1.01.2022 10.000 2.000 3.853 (51) 17.079 73.011 49.059 154.952 14.923 169.875
Operazioni tra azionisti
Destinazione del risultato - - - - 27.145 21.914 (49.059) - - -
Piani a benefici definiti - - - - 306 306 - 306
Distribuzione di dividendi - - - - (14.995) - (14.995) (2.344) (17.339)
Opzioni su acquisto di quote di
minoranza
(3.000) (3.000) (3.000)
Variazione area di consolidamento - - - - - - - 1.151 1.151
Totale operazioni tra azionisti 10.000 2.000 3.853 (51) 26.535 94.925 - 137.263 13.730 150.993
Utile/(perdita) del periodo 52.636 52.636 1.635 54.271
Altre componenti del conto
economico complessivo
- - 7.939 1.370 556 - - 9.865 343 10.208
Totale altre componenti del conto
economico complessivo
- - 7.939 1.370 556 - 52.636 62.501 1.978 64.479
Saldi 30.09.2022 10.000 2.000 11.792 1.319 27.092 94.925 52.636 199.764 15.709 215.473

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