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Poste Italiane

Quarterly Report Aug 5, 2016

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Quarterly Report

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Consiglio di Amministrazione del 23 marzo 2015 RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2016

INDICE

PRINCIPALI DATI ECONOMICI FINANZIARI E GESTIONALI DEL GRUPPO 3
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2016 5
1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO 7
2. MISSIONE E INDIRIZZI STRATEGICI 8
3. ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO 9
4. INDICATORI DI PERFORMANCE 16
5. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO 18
6. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 43
7. RISORSE UMANE 47
8. GESTIONE DEI RISCHI 53
9. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2016 56
10. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 56
11. PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA' 58
12. ALTRE INFORMAZIONI 65
APPENDICE - DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 67
1. PREMESSA………………………………………………………………………………………………………………72
2. CRITERI GENERALI DI REDAZIONE……………………………………………………………….……………72
3. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 30 GIUGNO 2016……………………………………………………….……85
4. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI……………………………………………………………………………………154
5. PROCEDIMENTI IN CORSO ………………………………………………………………………………………163
6. ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE……170

PRINCIPALI DATI ECONOMICI FINANZIARI E GESTIONALI DEL GRUPPO

1° semestre
Dati economici 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Ricavi totali 17.682 15.950
di cui:
Servizi Postali e Commerciali 1.884 1.933
Servizi Finanziari 2.830 2.664
Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 12.854 11.230
Altri Servizi 114 123
EBITDA 1.142 927
Risultato Operativo e di intermediazione 843 638
Utile del periodo 565 435
ROE lordo 9,4% 8,0%
Dati Patrimoniali e Finanziari 30 giugno
2016
31 dicembre
2015
(dati in milioni di euro)
Capitale immobilizzato 2.855 3.010
Capitale d'esercizio 1.773 1.301
Capitale investito netto 1.617 999
Patrimonio netto 8.658 9.658
Posizione finanziaria netta 7.041 8.659
Posizione finanziaria netta industriale
(al lordo dei rapporti intersettoriali)
276 307
1° semestre
Investimenti industriali del Gruppo 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Investimenti industriali del Gruppo 151 137
1° semestre
Numero medio dipendenti 2016 2015
Totale organico stabile e flessibile espresso in full time equivalent 142.014 143.488
Altri dati della gestione 30 giugno
2016
31 dicembre
2015
Numero di Conti Correnti (in migliaia) 1 6.369 6.362
Masse gestite/amministrate (dati in miliardi di euro) 2 488 476
Numero Uffici Postali 12.843 13.048
1° semestre
2016 2015
Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 1.799 2.006
Servizi di Corriere Espresso, Logistica e Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) 46 40
Conti Correnti (Giacenza media del periodo in milioni di euro) 3 48.101 45.157
Gruppo Poste Vita (premi netti in milioni di euro) 10.551 9.474
SIM PosteMobile (consistenza media in migliaia) 3.619 3.394

1 Il dato non include i Conti Correnti di servizio

2 Gli importi comprendono le giacenze del Risparmio Postale, i Fondi comuni promossi, le Riserve Tecniche Vita e le giacenze medie dei Conti Correnti.

3 Gli importi comprendono sia la raccolta effettuata presso clientela privata (compresi gli impieghi di liquidità delle società del Gruppo e i debiti verso istituzioni finanziarie per operazioni di Pronti contro termine), sia la raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

4 Gruppo Poste Italiane – Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2016

6 Gruppo Poste Italiane – Relazione intermedia sulla gestione al 30 giugno 2016

1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Luisa Todini
Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Caio
Consiglieri Giovanni Azzone
Elisabetta Fabri
Mimi Kung
Umberto Carlo Maria Nicodano
Chiara Palmieri
Filippo Passerini
Roberto Rao
Collegio Sindacale (2)
Presidente Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Alessia Bastiani
Maurizio Bastoni
Marina Colletta
Sindaci supplenti Andrea Bonechi
Ermanno Sgaravato
Organismo di Vigilanza (3)
Presidente Nadia Fontana
Componenti Gennaro Terracciano
Paolo Casati (4)
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Francesco Petronio
Società di revisione
PricewaterhouseCoopersSpA

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 10 settembre 2015 ha deliberato la costituzione di 3 comitati endo-consiliari che hanno funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio medesimo. Al 30 giugno 2016 i suddetti Comitati sono così composti:

Comitato Nomine Comitato Remunerazioni Comitato Controllo e Rischi
- Roberto Rao - Presidente - Filippo Passerini - Presidente - Umberto Carlo Maria Nicodano - Presidente
- Chiara Palmieri - Elisabetta Fabri - Chiara Palmieri
- Filippo Passerini - Umberto Carlo Maria Nicodano - Roberto Rao
- Giovanni Azzone - Mimi Kung - Giovanni Azzone

(1) L'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016, ha integrato, al fine di dare corso agli impegni assunti in sede di quotazione dalla Società e dall'Azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze, la composizione del Consiglio di Amministrazione, aumentando da sette a nove il numero dei componenti e nominando, quali nuovi membri dell'organo amministrativo, Giovanni Azzone e Mimi Kung.

Il Consiglio di Amministrazione rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018.

(3) Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 17 maggio 2016 ha deliberato di attribuire a due organismi separati le funzioni di organo di controllo (proprie del Collegio Sindacale) e quelle di Organismo di Vigilanza. Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ha nominato, con decorrenza 24 maggio 2016, il nuovo Organismo di Vigilanza. La durata in carica dell'Organismo di Vigilanza è di tre anni.

(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.

2. MISSIONE E INDIRIZZI STRATEGICI

Poste Italiane vuole essere il motore di sviluppo inclusivo per il Paese, accompagnando cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale offrendo servizi di qualità, semplici, trasparenti e affidabili.

Gli indirizzi strategici del Gruppo si concentrano principalmente sullo sviluppo delle tre aree di business:

  • (i) Servizi Postali e Commerciali;
  • (ii) Servizi Finanziari;
  • (iii) Servizi Assicurativi e Risparmio gestito;

nonché sull'evoluzione dei fattori abilitanti il business (sviluppo dei canali digitali, piattaforme tecnologiche e risorse umane).

Nel primo semestre 2016, il Gruppo è stato impegnato nel completamento di alcuni progetti avviati lo scorso anno nonché nella realizzazione di nuove iniziative volte in particolare, a:

  • rinnovare l'offerta nei business caratteristici;
  • garantire l'ulteriore evoluzione del modello di servizio, assicurando una maggiore centralità del cliente;
  • sostenere il ruolo del Gruppo quale motore della digitalizzazione del Paese.

Per quanto attiene il settore Postale e Commerciale, nel semestre sono divenuti visibili i primi effetti del rinnovamento e dalla semplificazione dell'offerta implementati nei mesi scorsi evidenziando una buona crescita del comparto Pacchi, che compensa il fisiologico calo di volumi della corrispondenza tradizionale.

In ambito Servizi Finanziari le strategia hanno consentito:

  • il lancio del full acquiring per la clientela Business e la Pubblica Amministrazione;
  • l'introduzione di nuove soluzioni specifiche per i cittadini (per es. cessione del quinto e nuovi strumenti di finanziamento);
  • il rinnovo dell'App Postepay mediante l'introduzione di nuove funzionalità, fra cui un innovativo sistema di scambio denaro su app in ambito P2P, e un completo ridisegno della user experience.

Infine, in ambito Servizi Assicurativi e Risparmio gestito il semestre è stato caratterizzato da:

  • il lancio del nuovo prodotto di ramo III, che ha permesso di conseguire risultati importanti in termini di raccolta;
  • il rilascio di nuove soluzioni di investimento.

Per quanto attiene al nuovo modello di servizio retail, nonché al programma di digitalizzazione, le attività previste dal Piano strategico e implementate nel corso del semestre, sono specificamente declinate nella presente Relazione.

3. ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO

A seguito di modifiche organizzative, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. Nello specifico, BancoPosta Fondi SpA SGR, precedentemente allocata nel settore Servizi Finanziari, è ora rappresentata nel settore dedicato ai Servizi Assicurativi e Risparmio gestito; la società Poste Tributi ScpA, precedentemente allocata nel settore Servizi Postali e Commerciali, è ora rappresentata nel settore Servizi Finanziari. Pertanto, nella presente Relazione, i dati comparativi relativi al primo semestre 2015 sono stati coerentemente riclassificati.

Inoltre, nel corso del primo semestre 2016, nell'ambito del più vasto piano di razionalizzazione dell'assetto societario del Gruppo, sono intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • in data 18 aprile 2016 l'Assemblea di SDS System Data Software Srl ha deliberato la fusione per incorporazione della società SDS Nuova Sanità Srl e di modificare, con effetto dall'efficacia dell'atto di fusione (sottoscritto in data 25 luglio), la denominazione sociale in Poste Welfare Servizi Srl. Gli effetti contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° gennaio 2016.
  • In data 22 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società PosteShop SpA in Postel SpA. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° maggio 2016.
  • In data 27 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di scissione parziale del ramo d'azienda cd. "Rete Fissa TLC" in favore di Poste Italiane, la cui efficacia decorre dal 1° maggio 2016.

Per quanto concerne le altre società del Gruppo si segnala:

  • La controllata SDA Express Courier SpA, chiude il semestre con una perdita di 13,9 milioni di euro (14,9 milioni di euro di perdita nel primo semestre 2015), facendo ricadere la Società nella fattispecie di cui all'art. 2447 c.c. (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale). A tal riguardo è stata convocata l'Assemblea dell'Azionista al fine di procedere alla ricapitalizzazione della Società1 .
  • In data 11 luglio 2016, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Poste Tributi ScpA ha convocato per il 3 agosto 2016 l'Assemblea Straordinaria della società consortile al fine di deliberare in merito allo scioglimento e messa in liquidazione.

1 Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl, almeno sino al 31 dicembre 2016.

In data 31 maggio 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) - all'esame delle Commissioni parlamentari - che definisce i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - MEF (che allo stato detiene il 64,7%) nel capitale di Poste Italiane SpA tale da mantenere una partecipazione pubblica anche tramite Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), nel capitale della Società non inferiore al 35%, da assegnare alla gestione separata di CDP, relativamente alla quale l'attività di indirizzo e gestione continuerà a essere esercitata dal MEF. In data 24 giugno 2016, l'assemblea straordinaria di Cassa depositi e prestiti SpA ha approvato un aumento del capitale sociale riservato al MEF per un ammontare, comprensivo di sovrapprezzo, di 2,930 miliardi di euro. L'aumento di capitale sarà liberato mediante il conferimento in Cassa Depositi e Prestiti da parte del MEF del 35% del capitale sociale di Poste Italiane SpA. L'aumento di capitale e il conferimento di Poste Italiane saranno eseguiti entro il 31 dicembre 2016, al termine dell'iter autorizzativo necessario per il trasferimento della partecipazione. All'esito di tale operazione, il MEF rimarrà in possesso di una quota pari a circa il 29,7% del capitale di Poste. E' previsto che tale quota possa formare oggetto di collocamento sul mercato tramite offerta pubblica di vendita (OPV) rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali.

CANALI COMMERCIALI E STRATEGIA MULTICANALE

Nel corso del semestre sono proseguiti gli interventi volti a garantire un più efficace presidio organizzativo e commerciale per i segmenti retail e Piccole e Medie Imprese.2

I principali interventi organizzativi hanno riguardato:

  • l'evoluzione dei formati di vendita (sale e corner) presenti all'interno dei 12.8433 Uffici Postali (13.048 Uffici al 31 dicembre 2015), al fine di massimizzare l'efficacia e la capillarità degli stessi in linea con il potenziale di sviluppo del relativo target di clientela. A tal proposito, il semestre ha visto il superamento del formato di vendita "Corner assicurativo" e la riconduzione delle relative attività commerciali all'interno di "Sale assicurative" specializzate (al 30 giugno 2016 gli Uffici Postali con sala assicurativa sono 174); nonché l'introduzione, in circa 56 Uffici Postali ad alto potenziale di sviluppo, del nuovo formato di vendita "Corner UP", finalizzato alla proposizione commerciale di servizi accessori al conto corrente e a fornire informazioni sull'offerta assicurativa orientando, in caso di interesse, il cliente verso gli specialisti dedicati al comparto;
  • l'implementazione su ulteriori 609 Uffici Postali (900 a tutto il 2015) del "nuovo modello di servizio retail" (al 30 giugno 2016 sono quindi 1.509 gli Uffici Postali su cui è stato attivato il modello) che prevede una maggiore focalizzazione sul cliente attraverso l'introduzione di consulenti specializzati per target di clientela nonché nuove figure dedicate alla accoglienza del cliente e orientamento del medesimo all'interno dell'Ufficio;
  • l'introduzione di una rete di 50 referenti Filatelia in ambito Filiale, al fine di rafforzare il presidio sul comparto filatelico attraverso la gestione delle relative attività commerciali; tali figure garantiscono, inoltre, il supporto agli Uffici Postali con specializzazione sulla vendita di prodotti filatelici, nonché lo sviluppo delle

2 I canali di vendita e di contatto con la clientela retail e le Piccole e Medi e Imprese(PMI) sono presidiati dalla funzione

Mercato Privati che coordina la rete degli Uffici Postali e dei servizi di contact center. 3 La razionalizzazione della rete degli Uffici Postali, finalizzata a contenere i costi relativi alla prestazione del servizio universale, è in corso secondo i criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 7 ottobre 2008 e dalla delibera dell'Agcom 342/14/CONS.

relazioni sul territorio per il loro ambito di competenza.

Ulteriori interventi sulla rete degli Uffici Postali hanno riguardato l'incremento delle Sale fisiche dedicate alla consulenza che al 30 giugno 2016 sono 6.337 e contemplano 1.500 sale con risorsa dedicata alla clientela affluent (900 al 31 dicembre 2015), 169 con risorsa dedicata ai prodotti di finanziamento (159 al 31 dicembre 2015) e 174 con risorsa dedicata ai prodotti assicurativi ( 47 al 31 dicembre 2015). Inoltre:

  • sono stati creati nuovi uffici con "sportelli Postamat" (2.829 al 30 giugno 2016 contro 2.808 al 31 dicembre 2015);
  • sono state effettuate ulteriori installazioni del sistema "Nuovo gestore attese" presente al 30 giugno 2016 in 1.272 Uffici Postali (720 al 31 dicembre 2015);
  • è stato incrementato il numero degli Specialisti Commerciali Promotori Finanziari (237 risorse al 30 giugno 2016, rispetto alle 206 risorse del 31 dicembre 2015);
  • è stata consolidata la rete dei corner PosteMobile , che al 30 giugno 2016 consta di 340 unità attive (339 corner attivi al 31 dicembre 2015);
  • è stata messa a disposizione gratuita della clientela la connettività Wi-Fi su ulteriori 641 Uffici (al 30 giugno 2016 sono 1.558 gli Uffici dotati di tale connettività);
  • con riferimento al Canale Impresa, sono proseguite le attività di potenziamento dell'efficacia commerciale attraverso l'incremento del numero degli Specialisti Consulenti Finanziari Impresa e dei Venditori Imprese che al 30 giugno 2016 si attestano a 479 unità (464 al 31 dicembre 2015) e operano per lo sviluppo della clientela PMI.

Il Contact Center "Poste Risponde" nel primo semestre 2016 ha gestito circa 9,6 milioni di contatti (11,8 milioni di contatti nell'analogo periodo del 2015), di cui il 91% per il mercato captive. Accanto ai consueti servizi di gestione della relazione con i clienti e di assistenza alla rete commerciale, nel periodo sono state avviate nuove iniziative a supporto dei business del Gruppo. Tra queste, in ambito finanziario sono state introdotte nuove modalità di contatto attraverso l'abilitazione della messaggistica privata con i clienti sulla pagina Facebook "Poste Italiane" ed è in uso la nuova barra di accesso multicanale per la gestione dei contatti da parte dei clienti. Lo strumento permette la gestione dei contatti provenienti da qualsiasi tipo di canale (telefono, e-mail, canali innovativi quali social network o app) al fine di migliorare la customer experience dei clienti finali.

In ambito assicurativo è stata potenziata l'assistenza in termini di risorse dedicate, mentre con riguardo al comparto postale il canale supporta i cittadini nell'abilitazione al servizio SPID. A tal riguardo, Poste Italiane, in qualità di Gestore dell'Identità Digitale accreditato presso Agenzia per l'Italia Digitale ID, ha completato le attività finalizzate all'avvio del Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale – SPID che consente a tutti i cittadini e alle imprese di accedere a qualunque servizio delle pubbliche amministrazioni e imprese aderenti con un unico PIN e di autenticarsi una sola volta.

La soluzione d'Identità Digitale di Poste Italiane è "PosteID abilitato a SPID" che può essere richiesto, a seconda dei requisiti posseduti dall'utente, sia on line che presso tutti gli Uffici Postali del territorio nazionale.

In ambito customer satisfaction, con l'obiettivo infine di offrire servizi di assistenza sempre più elevati, è stato avviato un processo strutturato di analisi della qualità percepita sul canale, attraverso indagini erogate ai clienti che contattano il Contact Center. Tali survey vengono proposte su tutti i servizi, in modalità automatica, con periodicità giornaliera e permanente.

Inoltre il canale commerciale web, attraverso il sito www.poste.it e gli altri portali dedicati, costituisce il punto di accesso ai servizi on line per 11,4 milioni4 (10,7 milioni al 31 dicembre 2015) di utenti retail e business e si posiziona, sia come canale di vendita diretto (end to end), sia come supporto agli altri canali.

Nel corso del semestre sono state svolte attività di manutenzione evolutiva del portale e sono proseguiti, in linea con il percorso di digital transformation, gli interventi volti al miglioramento della proposizione dell'offerta on line del Gruppo.

In particolare, il sito www.postepay.it è stato arricchito con nuove funzionalità quali l'estensione a un anno della lista storica movimenti, la possibilità di effettuare un bonifico estero dalla nuova carta prepagata PostePay Evolution e di attivare la carta Postepay direttamente dal canale web. Anche il sito www.postevita.it è stato oggetto di evoluzione in termini di funzionalità erogate al cliente finale tra cui l'introduzione di nuove applicazioni di simulazione legate al lancio di alcuni prodotti e la possibilità di avviare l'iter di apertura/denuncia di un sinistro legato alla propria polizza personale seguendone lo stato attraverso il suo ciclo di vita.

Avuto riguardo al segmento Grandi Imprese, Business e Pubblica Amministrazione Centrale e Locale5 nel corso del semestre è proseguita l'implementazione del modello commerciale e organizzativo introdotto nel 2015 e basato su approcci differenziati in funzione delle caratteristiche dei settori in cui opera la clientela e del valore attuale e potenziale dei diversi target individuati. In particolare, a seguito della riconduzione in un'unica filiera di governo nella funzione MBPA dei clienti della Pubblica Amministrazione Locale (PAL), è stata attivata una rete commerciale dedicata. Con riferimento infine al business assicurativo, nel corso del semestre si è proceduto a orientare la forza vendita anche verso i servizi welfare per le grandi imprese.

4 Il dato si riferisce agli utenti registrati e attivi. 5 I canali di vendita e di contatto con la clientela Grandi Imprese, Business e Pubblica Amministrazione Centrale e Locale sono presidiati dalla funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione (MBPA).

Distribuzione territoriale Uffici Postali, Filiali

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

La quotazione in Borsa ha rappresentato un primo importante traguardo nel processo di profonda trasformazione avviato dall'Azienda. Per raggiungerlo è stato necessario avviare, nel corso del 2015, il ridisegno dell'assetto organizzativo e dei processi di governance, per renderli coerenti con le priorità strategiche del Piano industriale e con il nuovo profilo di azienda quotata. Completata tale fase, nel corso del primo semestre 2016, gli interventi sono stati finalizzati al consolidamento del modello organizzativo e di funzionamento del Gruppo per migliorarne ulteriormente qualità ed efficienza.

Inoltre, la decisione dell'Azionista di maggioranza di offrire al mercato una ulteriore quota del capitale coerentemente con il percorso avviato e la sua tempistica, ne accelera l'attuazione. Come nel caso della quotazione, questa seconda offerta di azioni al mercato vedrà, nella seconda metà dell'anno, un significativo impegno e attenzione dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale e un forte ruolo di governo da parte del CFO e del suo team sulle attività per la preparazione del nuovo prospetto informativo e la presentazione dell'offerta agli investitori.

In tale contesto i principali interventi hanno riguardato:

  • l'individuazione di due Vice Direttori Generali ai quali è stata attribuita, in aggiunta a responsabilità organizzative rilevanti, la conduzione di iniziative trasversali particolarmente significative per la realizzazione degli obiettivi strategici di piano. E' stata creata inoltre la funzione Risorse Umane, Relazioni Esterne e Servizi, coordinata da uno dei due Vice Direttori Generali, in cui sono state allocate le funzioni Risorse Umane e Organizzazione, Immobiliare, Tutela Aziendale, Comunicazione e Relazioni Istituzionali;
  • l'accentramento nella funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, dei presidi aziendali dedicati alle attività amministrativo-contabili (centrali e territoriali) nell'ambito del progetto di progressiva

centralizzazione dei servizi amministrativi e delle attività di ciclo contabile svolte all'interno del Gruppo, nonché il rafforzamento delle attività di "Merger and Acquisition" attraverso l'istituzione di un presidio dedicato alla valutazione e realizzazione di operazioni;

• la creazione, in ambito Sistemi Informativi, di un presidio dedicato alla progettazione, sviluppo ed esercizio della "Rete Fissa TLC", conferita alla Capogruppo a seguito dell'operazione di scissione del ramo d'azienda di Poste Mobile SpA;

Inoltre, avuto riguardo alla funzione Posta, Comunicazione e Logistica sono proseguite le azioni di razionalizzazione previste dal Piano Industriale e dagli accordi sindacali del 25 settembre 2015 e del 24 febbraio 2016, attraverso l'implementazione dei nuovi modelli di recapito a giorni alterni sulle aree definite e l'efficientamento del numero di zone di recapito. Attualmente è stato riorganizzato il 28% del totale dei Centri di Distribuzione.

4. INDICATORI DI PERFORMANCE

I criteri di rilevazione, valutazione e classificazione contabile adottati sono uniformi a quelli di predisposizione della Relazione finanziaria annuale 2015 e sono quelli stabiliti dai principi contabili internazionali - International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 2 agosto 2016, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016.

I contenuti informativi della Relazione sono finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, fatti e circostanze intercorsi esclusivamente nel 1° semestre 2016. Per una trattazione completa, si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2015.

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415) che, come comunicato dalla Consob6 , a partire dal 3 luglio 2016 sostituiscono la Raccomandazione CESR/05-178b del Committee of European Securities Regulators presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli IFRS, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite della Capogruppo e delle sue controllate.

In particolare, la riclassificazione del conto economico dei settori Finanziario e Assicurativo e risparmio gestito, in aggiunta a quanto previsto dall'informativa per settori operativi presentata in conformità dell'IFRS 8, è elaborata dal management al solo fine di integrare e approfondire l'analisi dell'andamento della gestione dei citati settori specifici di attività del Gruppo.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato economico prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.

ROE (Return On Equity) lordo – è calcolato come rapporto tra il Risultato prima delle imposte e la media del valore del "Patrimonio netto" all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento. L'andamento di tale indicatore risente, tra l'altro, della variazione delle riserve di fair value delle attività finanziarie classificate come disponibili per la vendita. Al fine di agevolare la comparabilità della redditività del Gruppo, per il calcolo di tale indicatore è stato utilizzato il Risultato prima delle imposte anziché l'utile netto di periodo, tenuto conto della diversa tassazione prevista per i settori operativi del Gruppo.

CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

CAPITALE D'ESERCIZIO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività, e dei Debiti/Crediti per imposte correnti.

6 Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato e del Capitale d'esercizio, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Passività finanziarie, delle Riserve tecniche assicurative, delle Attività finanziarie, delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, della Cassa e Depositi BancoPosta e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE ESMA dei settori operativi Postale e commerciale e Altri servizi - è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n.319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE al lordo dei rapporti intersettoriali: è la somma della Posizione finanziaria netta del settore operativo Postale e commerciale e di quella del settore operativo Altri servizi al lordo dei rapporti con gli altri settori operativi.

5. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

CONTESTO MACROECONOMICO

Il primo semestre del 2016 ha confermato le tendenze già in atto negli ultimi mesi del 2015, ovvero una moderata crescita dell'economia mondiale e del commercio internazionale, frenato dalla debolezza della domanda globale e, in particolare, dalla riduzione dell'interscambio commerciale cinese.

Il calo di fiducia sulle prospettive dell'economia a livello internazionale ha avuto forti ripercussioni sui mercati finanziari a inizio anno con una discesa significativa anche dei prezzi delle commodity. Le tensioni sono state comunque temporanee e già da metà febbraio i livelli azionari hanno cominciato lentamente a risalire. Successivamente, a fine giugno, la vittoria nel Regno Unito dello schieramento favorevole all'uscita dall'Unione Europea (Brexit) ha determinato una nuova discesa dei mercati finanziari e dei listini azionari allarmati dalle possibili conseguenze del voto. La situazione è destinata a rimanere fortemente instabile poiché le trattative per i nuovi accordi commerciali tra UE-Regno Unito potrebbero durare alcuni anni.

Le quotazioni petrolifere hanno mostrato un andamento volatile, caratterizzato da una forte riduzione dei corsi a inizio d'anno e una successiva crescita per effetto del riequilibrio tra domanda e offerta, resa possibile dalla diminuzione della produzione di greggio in alcuni paesi.

Tra i Paesi industrializzati, gli Stati Uniti confermano il trend positivo di crescita, anche se in diminuzione per effetto della debolezza della domanda estera che, assieme al significativo apprezzamento del dollaro, penalizza le esportazioni. L'incertezza del contesto macroeconomico mondiale ha influenzato le decisioni della Federal Reserve, che ha rinviato nuovamente il rialzo del costo del denaro.

Nel Regno Unito la crescita continua su valori positivi, ma dopo il risultato del referendum l'incertezza e il rischio politico sono le due variabili che domineranno lo scenario nei prossimi mesi. In Giappone, la crescita del PIL si attesta su valori modesti nonostante le politiche espansive del Governo e della Banca Centrale.

Tra i paesi emergenti la situazione rimane fragile, la decelerazione dell'economia cinese è proseguita anche se i timori di una brusca frenata si sono in parte ridotti negli ultimi mesi.

In Europa il PIL continua a crescere ma a ritmi moderati e con una inflazione costantemente al di sotto delle aspettative. Le informazioni disponibili indicano che le misure espansive della Banca Centrale Europea (BCE) stanno iniziando a irrobustire la domanda interna, contribuendo a controbilanciare la debolezza delle esportazioni nette. Anche l'indice anticipatore dell'OCSE (leading indicator) suggerisce una crescita stabile anche se Brexit potrà portare elementi di incertezza con potenziali effetti negativi.

In Italia, il primo trimestre ha visto un PIL positivo e in modesto miglioramento rispetto ai valori, pur positivi, degli ultimi trimestri 2015. La positiva evoluzione della situazione occupazionale e del potere d'acquisto delle famiglie continuano a sostenere i consumi. La conferma della ripresa congiunturale si registra anche nel mercato del credito, dove la domanda di prestiti ha mostrato segnali di recupero sia per le famiglie, con un incremento delle compravendite immobiliari e del credito al consumo, sia per le aziende, con l'aumento, pur modesto, degli investimenti. Per rafforzare l'offerta di credito alle imprese da parte delle banche il Governo sta studiando alcune iniziative per la creazione di un mercato secondario per i crediti a rischio e per il risanamento dei bilanci bancari, precondizione importante per incrementare l'offerta di credito.

Nei prossimi mesi, le più recenti previsioni indicano una leggera ripresa del ciclo economico; il PIL e i consumi delle famiglie dovrebbero crescere, così come il reddito disponibile. Nello stesso periodo, in linea con le previsioni di ripresa dei mercati finanziari favoriti dall'andamento del risparmio, si prevede un aumento dello stock finanziario detenuto dalle famiglie.

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

La gestione del primo semestre dell'esercizio 2016 ha prodotto un utile di periodo di 565 milioni di euro, in miglioramento di 130 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015.

Il Risultato operativo e di intermediazione cresce del 32,1%, passando da 638 milioni di euro del primo semestre del 2015 a 843 milioni di euro dei primi sei mesi del 2016 beneficiando delle buone performance di tutti i comparti nei quali il Gruppo opera.

La contribuzione al Risultato operativo dei servizi Postali e commerciali è positiva per 74 milioni di euro (89 milioni di euro di risultato operativo negativo nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) essenzialmente per effetto del positivo apporto derivante dalla remunerazione dei servizi resi dalla rete distributiva al Patrimonio BancoPosta.

Buona la performance del comparto dei servizi Finanziari, con un Risultato operativo di 485 milioni di euro (456 milioni di euro nel primo semestre 2015), prevalentemente legato a proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione della partecipazione in Visa Europe Ltd7 , avvenuta nell'ambito dell'acquisizione della stessa da parte della Visa Inc, nonché al rendimento degli impieghi del Patrimonio BancoPosta.

Il settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ha conseguito un Risultato operativo di 270 milioni di euro (+8,9%) ed evidenzia un ottimo risultato commerciale con 10,6 miliardi di euro di premi raccolti nel periodo (9,5 miliardi di euro nel primo semestre 2015).

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e premi assicurativi 14.867 13.864 1.003 7,2%
Servizi postali e commerciali 1.855 1.906 (51) -2,7%
Servizi finanziari 2.315 2.341 (26) -1,1%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 10.583 9.495 1.088 11,5%
Altri servizi 114 122 (8) -6,6%
Proventi diversi da operatività finanziaria e assicurativa 2.781 2.055 726 35,3%
Servizi finanziari 512 320 192 60,0%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 2.269 1.735 534 30,8%
Altri ricavi e proventi 34 31 3 9,7%
Servizi postali e commerciali 29 27 2 7,4%
Servizi finanziari 3 3 - n.s.
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 2 - 2 n.s.
Altri servizi - 1 (1) n.s.
Totale ricavi 17.682 15.950 1.732 10,9%
Costi per beni e servizi 1.215 1.239 (24) -1,9%
Variazioni riserve tecniche assicurative ed oneri relativi a sinistri 11.944 10.385 1.559 15,0%
Oneri diversi da operatività finanziaria e assicurativa 309 305 4 1,3%
Costo del lavoro 2.985 2.983 2 0,1%
Incrementi per lavori interni (8) (12) 4 -33,3%
Altri costi e oneri 95 123 (28) -22,8%
Totale costi 16.540 15.023 1.517 10,1%
EBITDA 1.142 927 215 23,2%
Ammortamenti e svalutazioni 299 289 10 3,5%
Risultato operativo e di intermediazione 843 638 205 32,1%
Proventi/(oneri) finanziari 9 27 (18) -66,7%
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 6 - 6 n.s.
Risultato prima delle imposte 858 665 193 29,0%
Imposte 293 230 63 27,4%
Utile del periodo 565 435 130 29,9%

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

n.s.: non significativo

7 Con comunicazione del 21 dicembre 2015, Visa Europe Ltd aveva informato i suoi Principal Member, tra cui Poste Italiane che deteneva una azione assegnata in sede di costituzione, che a ciascuno di essi sarebbe stato riconosciuto un corrispettivo derivante dall'operazione di acquisizione e incorporazione della Visa Europe Ltd nella società di diritto statunitense Visa Incorporated. Tale operazione è stata perfezionata in data 21 giugno 2016 e conseguentemente a Poste è stato riconosciuto il suddetto provento, corrispondente a un fair value di complessivi 121 milioni di euro.

Ricavi totali per settore operativo

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Servizi Postali e Commerciali 1.884 1.933 (49) -2,5%
Servizi Finanziari 2.830 2.664 166 6,2%
Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 12.854 11.230 1.624 14,5%
Altri Servizi 114 123 (9) -7,3%
Ricavi totali 17.682 15.950 1.732 10,9%

I ricavi totali ammontano a 17,7 miliardi di euro ed evidenziano un incremento del 10,9% rispetto all'analogo periodo del 2015 attribuibile prevalentemente alle positive performance del comparto assicurativo e del risparmio gestito, i cui ricavi totali si attestano a 12,9 miliardi di euro (+14,5% rispetto al primo semestre del 2015).

I Servizi Postali e Commerciali hanno contribuito alla formazione dei ricavi totali per 1.884 milioni di euro, registrando una riduzione del 2,5% (1.933 milioni di euro nel primo semestre 2015) imputabile all'atteso declino dei prodotti tradizionali di corrispondenza. Da notare che la riduzione del fatturato complessivo nel comparto è in costante frenata da diversi trimestri; ciò a seguito della parziale sostituzione dei ricavi da corrispondenza tradizionale con ricavi provenienti dal business pacchi.

I ricavi totali dei Servizi Finanziari ammontano a 2.830 milioni di euro e segnano una crescita del 6,2% ascrivibile ai maggiori Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, che passano da 320 milioni di euro del primo semestre 2015 a 512 milioni di euro nel 2016 e accolgono, per 121 milioni di euro, i proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione della partecipazione di Visa Europe Ltd.

Il saldo dei Proventi diversi da operatività finanziaria beneficia, inoltre, dei proventi derivanti dalla gestione attiva delle attività finanziarie disponibili per la vendita in cui è investita la raccolta effettuata sui conti correnti postali accesi presso la clientela privata dal Patrimonio BancoPosta.

Come già anticipato, il comparto assicurativo e del risparmio gestito, che a partire dal 1° gennaio 2016 accoglie anche le attività di BancoPosta Fondi Sgr, ha registrato nel periodo ottimi risultati, con una raccolta premi assicurativi, realizzata da Poste Vita e dalla sua controllata Poste Assicura, di 10,6 miliardi di euro (9,5 miliardi di euro di premi nel primo semestre del 2015), conseguiti principalmente sui tradizionali prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I, ormai fortemente presidiati dal Gruppo.

I ricavi totali degli Altri Servizi si attestano a 114 milioni di euro (123 milioni di euro conseguiti nell'analogo periodo del 2015) e afferiscono alla gestione di Poste Mobile.

Costi per beni e servizi

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Costi per servizi 952 943 9 1,0%
Godimento beni di terzi 170 179 (9) -5,0%
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 74 83 (9) -10,8%
Interessi passivi 19 34 (15) -44,1%
Totale costi per beni e servizi 1.215 1.239 (24) -1,9%

I costi per beni e servizi segnano una riduzione dell'1,9%, passando da 1.239 milioni di euro del primo semestre del 2015 a 1.215 milioni di euro nel primo semestre del 2016, principalmente per effetto della diminuzione del costo della raccolta, rappresentato dagli interessi passivi riconosciuti alla clientela del Patrimonio BancoPosta.

La variazione delle riserve tecniche assicurative, che è strettamente correlata alla crescita della raccolta da Poste Vita, ammonta a 11,9 miliardi di euro (10,4 miliardi di euro nel primo semestre dell'esercizio precedente).

Gli oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa passano da 305 milioni di euro del primo semestre del 2015 a 309 milioni di euro nel 2016, e accolgono le fluttuazioni del fair value degli strumenti finanziari della controllata PosteVita e del Patrimonio BancoPosta.

Costo del lavoro

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Stipendi, contributi e oneri diversi (*) 2.975 2.969 6 0,2%
Incentivi all'esodo 11 17 (6) -35,3%
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze (1) (3) 2 -66,7%
Totale costo del lavoro 2.985 2.983 2 0,1%

n.s. non significativo

(*) La voce include le seguenti voci riportate nella nota C8 del Bilancio semestrale abbreviato: salari e stipendi; oneri sociali; trattamento di fine rapporto; contratti di somministrazione/a progetto; compensi e spese amministratori; altri costi (recuperi di costo).

La componente ordinaria del costo del lavoro, connessa a stipendi, contributi e oneri diversi si attesta a 2.975 milioni di euro, ed è sostanzialmente in linea con il dato del primo semestre del 2015 (+0,2% corrispondente a +6 milioni di euro).

Il costo per incentivi all'esodo sostenuto nel corso del semestre ammonta a 11 milioni di euro (17 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) e si riferisce al personale dirigente. Per il personale non dirigente è stato utilizzato parte del fondo di ristrutturazione costituito in chiusura del precedente esercizio per far fronte alle passività che Poste Italiane dovrà sostenere per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2017.

ANDAMENTO ECONOMICO PER SETTORE DI ATTIVITA'

(dati in milioni di euro)
1° semestre 2016 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 1.884 2.830 12.854 114 - 17.682
Ricavi altri settori 2.440 280 - 33 (2.753) -
Totale ricavi 4.324 3.110 12.854 147 (2.753) 17.682
Costi 4.197 203 12.316 123 - 16.839
Costi altri settori 53 2.422 268 10 (2.753) -
Totale costi 4.250 2.625 12.584 133 (2.753) 16.839
Risultato operativo e di intermediazione 74 485 270 14 - 843
(dati in milioni di euro)
1° semestre 2015 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 1.933 2.664 11.230 123 - 15.950
Ricavi altri settori 2.257 254 - 44 (2.555) -
Totale ricavi 4.190 2.918 11.230 167 (2.555) 15.950
Costi 4.216 223 10.740 133 - 15.312
Costi altri settori 63 2.239 242 11 (2.555) -
Totale costi 4.279 2.462 10.982 144 (2.555) 15.312
Risultato operativo e di intermediazione (89) 456 248 23 - 638

SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI

IL MERCATO DEI SERVIZI POSTALI

Nell'ambito dei servizi di corrispondenza, nel corso del primo semestre del 2016 è proseguito il trend di flessione dei volumi per tutti i principali incumbents europei. Tale flessione continua a registrarsi a velocità e intensità diverse tra gli operatori riflettendo fattori quali il grado di penetrazione di internet, l'intensità delle iniziative pubbliche e private in materia di electronic invoicing and billing (e-substitution), il grado di competizione e liberalizzazione del mercato, l'intensità dell'elasticità dei volumi alle manovre tariffarie e le contingenze macroeconomiche.

In Italia gli interventi dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sulle modalità di erogazione del Servizio Universale consentono di procedere nell'attuazione del Piano di trasformazione del servizio postale, necessario per poter continuare a servire con efficacia il cittadino nei suoi nuovi bisogni dell'era digitale.

Prosegue per contro la crescita del mercato dei servizi di Corriere Espresso e Pacchi trainata principalmente dallo sviluppo dell'eCommerce e con ulteriori previsioni di crescita per il secondo semestre 20168 .

Conto Economico del settore Postale e Commerciale

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 1.855 1.906 (51) -2,7%
Altri ricavi e proventi 29 27 2 7,4%
Totale Ricavi da terzi 1.884 1.933 (49) -2,5%
Ricavi altri settori 2.440 2.257 183 8,1%
Totale Ricavi 4.324 4.190 134 3,2%
Costi per beni e servizi 994 1.013 (19) -1,9%
Costo del lavoro 2.893 2.894 (1) n.s.
Ammortamenti e svalutazioni 274 265 9 3,4%
Incrementi per lavori interni (8) (12) 4 -33,3%
Altri costi e oneri 44 56 (12) -21,4%
Costi altri settori 53 63 (10) -15,9%
Totale Costi 4.250 4.279 (29) -0,7%
Risultato operativo (EBIT) 74 (89) 163 n.s.

n.s.: non significativo

Il settore dei servizi Postali e Commerciali presenta un Risultato operativo positivo per 74 milioni di euro (89 milioni di euro di risultato negativo nell'analogo periodo del 2015).

Tale andamento riflette l'incremento dei ricavi da altri settori (+183 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2015, +8,1%) regolati dai disciplinari interni per la remunerazione dei servizi resi al segmento finanziario, che hanno più che compensato la riduzione dei volumi e conseguentemente dei ricavi e proventi (-51 milioni di euro, corrispondenti a -2,7% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente), prevalentemente ascrivibili al calo del mercato tradizionale della corrispondenza e filatelia.

Ai maggiori ricavi intersettoriali per servizi di distribuzione, hanno concorso i risultati della gestione attiva del portafoglio BancoPosta e la citata plusvalenza derivante della cessione della partecipazione Visa Europe.

8 Fonte: Osservatorio eCommerce B2C - School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm.

Al positivo risultato di periodo del settore hanno altresì contribuito, sia i minori costi per l'acquisto di beni e servizi (-19 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015), sia la riduzione degli altri costi e oneri che passano da 56 milioni di euro del primo semestre 2015 a 44 milioni di euro.

Analisi dei risultati

Corrispondenza di Gruppo

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
1° sem.
2016
1° sem.
2015
Variazioni 1° sem.
2016
1° sem.
2015
Variazioni
Posta Indescritta e Filatelia 788 795 (7) -0,9% 503 525 (22) -4,2%
Posta Descritta 101 103 (2) -1,9% 485 481 4 0,8%
Direct Marketing e Posta non Indirizzata 388 492 (104) -21,1% 86 97 (11) -11,3%
Servizi Integrati 18 22 (4) -18,2% 103 112 (9) -8,0%
Altro (*) 504 594 (90) -15,2% 131 146 (15) -10,3%
Compensazioni per il Servizio Postale Universale (**) 131 131 - n.s.
Totale Corrispondenza di Gruppo 1.799 2.006 (207) -10,3% 1.439 1.492 (53) -3,6%

n.s.: non significativo

(*) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base.

(**) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario.

Corriere Espresso, Logistica e Pacchi di Gruppo

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
1° sem.
2016
1° sem.
2015
Variazioni 1° sem.
2016
1° sem.
2015
Variazioni
Corriere Espresso 44,7 39,1 5,6 14,3% 267,8 236,2 31,6 13,4%
Espresso Nazionale 35,6 30,9 4,7 15,2% 210,9 185,7 25,2 13,6%
Espresso Internazionale 9,1 8,2 0,9 11,0% 56,9 50,5 6,4 12,7%
Pacchi 1,0 1,0 - n.s. 17,5 19,0 -1,5 -7,9%
Pacchi nazionali 0,7 0,7 - n.s. 7,0 6,4 0,6 9,4%
Pacchi internazionali 0,3 0,3 - n.s. 10,5 12,6 -2,1 -16,7%
Altro (*) 28,2 37,4 -9,2 -24,6%
Totale Corriere Espresso, Logistica e Pacchi di Gruppo 45,7 40,1 5,6 14,0% 313,5 292,6 20,9 7,1%

(*) La voce "Altro" include i Servizi Dedicati, Logistica, altri servizi di SDA Exspess Courier SpA e altri ricavi del Consorzio Logistica Pacchi ScpA.

I risultati dei servizi postali di Corrispondenza e Filatelia conseguiti dal Gruppo evidenziano nel primo semestre del 2016, un arretramento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 10,3% (-207 milioni di invii) e del 3,6% (-53 milioni di euro) rispetto al medesimo periodo del 2015, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali anche per effetto della progressiva sostituzione della posta cartacea con quella elettronica (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line ecc.).

Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-7 milioni di invii, -0,9% rispetto al primo semestre del 2015), ha generato un corrispondente calo dei ricavi per 22 milioni di euro (-4,2%) in considerazione della crescente pressione competitiva presente nel comparto.

Il settore della Posta Descritta ha conseguito ricavi per 485 milioni di euro, registrando una lieve crescita (+0,8% corrispondente a +4 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente principalmente per effetto degli adeguamenti tariffari introdotti sul prodotto Raccomandata a partire dal 1° dicembre 2015.

Il Direct Marketing e la Posta non indirizzata mostrano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 21,1% e dell'11,3%, ascrivibile alla razionalizzazione effettuata da parte della clientela delle spese in comunicazione a mezzo Posta.

Gli Altri ricavi accolgono, tra l'altro, i servizi editoriali che diminuiscono per effetto della continua riduzione della clientela abbonata ai prodotti editoriali e alla maggiore diffusione degli abbonamenti digitali.

La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per il semestre 2016 è di 131 milioni di euro rilevati nei limiti degli stanziamenti del Bilancio dello Stato allo scopo previsti dalla Legge di Stabilità 2015.

I risultati del comparto Corriere Espresso, Logistica e Pacchi evidenziano una crescita dei volumi trasportati e dei ricavi conseguiti rispettivamente del 14,0% (+5,6 milioni di invii) e del 7,1% (+20,9 milioni di euro) rispetto al primo semestre del 2015. Tale positivo andamento è essenzialmente ascrivibile alla crescita del comparto Espresso Nazionale, che ha conseguito maggiori volumi per 4,7 milioni di invii e maggiori ricavi per 25,2 milioni di euro (+15,2% in termini di volumi e +13,6% in termini di ricavi rispetto al primo semestre del 2015) per effetto del positivo andamento del mercato dell'e-commerce nel segmento B2C.

Il comparto dell'Espresso Internazionale ha registrato un positivo andamento (+11,0% di volumi e +12,7% di ricavi) anche esso trainato dallo sviluppo degli invii transfrontalieri di pacchi legati al commercio elettronico.

NORMATIVA DEL SETTORE POSTALE

Il Servizio Universale è stato affidato a Poste Italiane SpA con il D.Lgs. 261/1999 (art. 23, comma 2) e successivamente, con Decreto Ministeriale del 17 aprile 2000, tale affidamento è stato confermato per un periodo massimo di quindici anni, suscettibile di riduzione in relazione all'andamento del processo di liberalizzazione. Il D.Lgs. 58/2011 ha nuovamente affidato a Poste Italiane per quindici anni a decorrere dall'entrata in vigore del decreto la fornitura del Servizio Universale, prevedendo verifiche quinquennali che la fornitura del servizio sia conforme ai criteri previsti dal decreto e che nello svolgimento dello stesso si registri un miglioramento dell'efficienza. AGCom, con comunicazione dell'11 maggio 2016 ha avviato la suindicata verifica quinquennale, nell'ambito della quale l'Autorità dovrà, altresì, definire e quantificare gli indicatori volti ad accertare che nello svolgimento del Servizio Universale si sia registrato un miglioramento di efficienza.

In data 26 gennaio 2015 il Ministero per lo Sviluppo Economico aveva emanato il Decreto recante Misura e modalità di versamento del contributo dovuto dai soggetti operanti nel settore postale all'AGCom per gli anni 2012, 2013 e 2014, relativo al contributo che i suddetti soggetti devono versare all'Autorità per il funzionamento della medesima, secondo le previsioni del D.Lgs. 261/99, art. 2, comma 14, lett. b). In data 30 marzo 2015 Poste Italiane aveva effettuato il pagamento dei contributi per gli anni 2012 e 2013. Per quanto concerne invece il 2014, il relativo pagamento è stato effettuato in data 11 dicembre 2015, con riserva di ripetizione all'esito del ricorso promosso dall'AICAI (Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali) e da altri operatori per l'annullamento del citato Decreto. Il Tar Lazio – sezione prima, con sentenza di primo grado n.1930 del 10 febbraio 2016 ha statuito la illegittimità della retroattività della contribuzione per gli anni 2012- 2014 e, pertanto, si resta in attesa della definitività del contenzioso in essere.

In data 10 marzo 2016, il MISE ha emanato il Decreto interministeriale (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 72 del 26 marzo 2016), con cui disciplina il versamento del contributo per l'anno 2016, dovuto all'AGCom da parte degli operatori postali, nelle more dell'emanazione da parte dello stesso MISE del decreto di determinazione del contributo per gli anni 2015 e 2016 di cui al D.Lgs. 261/99, art. 2, comma 14, lett. b).

Successivamente, nel mese di maggio 2016, Poste Italiane ha effettuato il pagamento in conformità alle modalità indicate dall'AGCom nella delibera 145/16/CONS del 19 aprile 2016.

Con altro Decreto interministeriale del 10 marzo 2016 sono stati poi ridefiniti i contributi per gli anni 2016 e 2017 dovuti al MISE per l'istruttoria relativa al rilascio dei titoli abilitativi (licenza individuale e autorizzazione generale) e ai controlli e verifica sulla permanenza dei relativi requisiti. Nel mese di maggio 2016, Poste ha effettuato il pagamento per l'anno 2016 e acconto per l'anno 2017.

In data 29 luglio 2016, l'AGCom ha pubblicato la Delibera n. 166/16/CONS con la quale viene avviata la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento concernente la valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014.

Tra gli altri interventi normativi di settore, il Disegno di Legge n. 3012 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza", presentato dal Governo nel mese di giugno 2015, ha previsto all'art. 18 l'abrogazione, dal 10 giugno 2017, dell'art. 4 del D.Lgs 261/99 che attribuisce in esclusiva a Poste Italiane (quale fornitore del Servizio Universale) la riserva sulle notifiche a mezzo posta di atti giudiziari e verbali di infrazione al Codice della Strada. Ad oggi, l'iter parlamentare non si è ancora concluso, per cui la riserva resta attribuita a Poste Italiane.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Il comparto postale e logistico, in continuità con quanto avviato nel precedente esercizio, è stato interessato dalla prosecuzione del processo di ristrutturazione che mira, come anticipato nel commento alla Struttura Organizzativa, alla rivisitazione di un nuovo Servizio Universale di qualità, sostenibile e allineato alle nuove esigenze dei cittadini.

In tale contesto e nell'ambito del percorso di ottimizzazione, digitalizzazione e automazione, sono stati completati i seguenti interventi:

  • progetto "Firma Digitale per i portalettere" che consente l'acquisizione, direttamente sul palmare dei portalettere, della firma dell'avvenuta consegna al destinatario dell'oggetto di corrispondenza o pacco con contestuale acquisizione delle coordinate GPS del luogo di consegna;
  • implementazione, presso i Centri di Recapito, di una soluzione ICT per la gestione, consuntivazione e reporting dei pagamenti in contrassegno effettuati dai portalettere (per es. incassi in contanti o tramite POS per la vendita a domicilio di servizi quali raccomandata, ricarica Postepay, ecc.);
  • attivazione di 6 impianti DSP (Driven Sorting Parcel) per l'automazione e la tracciatura dei pacchi presso i CMP di Bologna, Firenze, Milano Peschiera Borromeo, Torino; Padova e Roma Fiumicino;
  • completamento dell'insourcing dei prodotti Crono1 "lento" e Promopacco Plus J1 (10mila pz/gg su 8 regioni) sulla rete dei portalettere.

È altresì proseguito il programma di rinnovamento della flotta di recapito, mediante aggiudicazione della gara che assicurerà, per i prossimi 4 anni, la distribuzione di circa 17mila autoveicoli presso i Centri della Rete da utilizzare per il trasporto e il recapito dei prodotti postali.

Infine, avuto riguardo alle iniziative volte al miglioramento delle performance di qualità, è proseguita l'attività di monitoraggio dei più importanti processi di erogazione dei servizi, attraverso la diffusione a livello territoriale del Cruscotto Qualità9 . Ciascun indicatore del Cruscotto consente di apprezzare sia le prestazioni globali che quelle di ciascuna unità organizzativa (Centro di Distribuzione/Primario/Secondario/Presidi Decentrati di Distribuzione, rispetto agli obiettivi assegnati.

Con riferimento alle attività di Contact Center svolte nell'ambito del Gruppo, nel corso dell'esercizio 2015, allo scopo di ottimizzare le risorse interne ed esterne, è stata prevista una gestione unitaria del suddetto servizio per tutte le società del gruppo e, nel corso dell'esercizio 2015, è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore idoneo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA a controllo congiunto e la Gepin Contact SpA (altro socio della Uptime SpA), non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione si evidenzia che, in data 16 marzo 2016, l'Assemblea Ordinaria della Uptime ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016, Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente la ricollocazione professionale dei lavoratori che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non abbia trovato ricollocazione sul mercato entro il 31 dicembre 2016. Per quanto riguarda Gepin sono a tutt'oggi in corso trattative tra le aziende aggiudicatarie della commessa, Poste e le organizzazioni sindacali per risolvere il problema occupazionale.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nei mesi di giugno e luglio 2016, sono pervenute a Poste e a SDA due distinte diffide ai sensi dell'art. 29 del D. Lgs. 276/2003, con le quali, tra l'altro: (i) sono stati chiesti chiarimenti sulla mancata chiusura della procedura di mobilità da parte di Uptime (ii) è stato richiesto alla SDA di effettuare ulteriori pagamenti in favore della società. Delle probabili passività del Gruppo al 30 giugno 2016 si è tenuto conto in Bilancio secondo i principi di riferimento.

Sul piano civilistico, come riportato nel Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, la Gepin ha chiesto a SDA un risarcimento di un asserito danno emergente quantificato in 10,5 milioni di euro, a cui ha aggiunto un'ulteriore pretesa per danni non patrimoniali di 5 milioni di euro. Infine, nel maggio 2016, Gepin ha ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti della SDA, prontamente opposto, per il presunto mancato pagamento di fatture per circa 3,7 milioni di euro, prive tuttavia di riferimenti contrattuali e riferite a costi asseritamente sostenuti per l'erogazione del servizio. SDA, sulla scorta del parere espresso dai propri legali, ritiene le pretese formulate prive di fondamento giuridico.

Qualità dei Servizi Postali

Con riferimento alla verifica degli obiettivi di qualità per l'anno 2014, pubblicati dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) il 22 dicembre 2015, l'Autorità ha rilevato uno scostamento di lieve entità (- 0,1%) rispetto all'obiettivo regolatorio a livello nazionale della tratta extraregionale della posta Prioritaria.

9 Il cruscotto o dashboard è un sistema di sintesi e di aggregazione delle informazioni aziendali, che vengono rappresentate graficamente e numericamente mediante un impatto visivo immediato e di facile lettura.

Inoltre con delibera 5/16/CONS del 14 gennaio 2016, l'AGCom ha confermato l'applicazione di una penale di 50mila euro per il mancato raggiungimento, per l'anno 2014, dell'obiettivo regionale in Abruzzo (scostamento rispetto all'obiettivo regolatorio dell'1,12%). In data 7 marzo 2016 Poste Italiane ha effettuato il pagamento della suddetta penale.

Con nota del 27 novembre 2015, l'AGCom ha invitato la società IZI SpA a traslare, a partire dal mese di dicembre 2015, le verifiche campionarie sulla qualità del recapito dal servizio di posta prioritaria al servizio di posta ordinaria. Inoltre, con la delibera 699/15/CONS pubblicata il 15 gennaio 2016, l'Autorità, nell'ambito del contratto con la società IZI, ha disposto una variazione in aumento per l'affidamento di prestazione aggiuntive concernenti l'attività di monitoraggio dei tempi di recapito della posta ordinaria nei Comuni dove è attivo il recapito a giorni alterni (prima fase attuativa), per il periodo 1° febbraio – 30 giugno 2016.

Il 31 marzo 2016 sono stati trasmessi all'AGCom i risultati conseguiti nel secondo semestre 2015 sulla posta registrata, massiva e prioritaria10 (relativamente al periodo ottobre-dicembre 2015) e pacco ordinario. Tutti i risultati sono in linea con gli obiettivi regolatori.

Il 30 giugno 2016, in ottemperanza all'art. 9, comma 1, lett. b) e c) dell'allegato A alla delibera AGCom 413/14/ CONS, è stata inviata all'Autorità, e pubblicata sul sito istituzionale di Poste Italiane, la relazione con i risultati di qualità del recapito raggiunti nei servizi offerti liberamente sul mercato, relativi all'anno 2015.

In data 29 maggio il Garante Privacy, tenuto conto di alcune notizie stampa, ha formulato a Poste Italiane una richiesta di informazioni in relazione all'asserito trattamento dei dati personali di soggetti operanti presso imprese (in particolare IZI SPA) incaricate di svolgere il controllo degli standard di qualità del servizio postale. Tali trattamenti sarebbero avvenuti secondo il Garante senza avere reso l'Informativa privacy agli interessati e senza avere acquisito il loro consenso privacy. Poste Italiane ha dato completo riscontro alle richieste del Garante fornendo ampia e documentata informativa in ordine alle verifiche di audit effettuate, ai provvedimenti assunti nei confronti dei dipendenti e alle comunicate misure organizzative e procedurali adottate o in corso di adozione. Alla luce di ciò il Garante, con provvedimento del 23 marzo 2016, ha ritenuto allo stato insussistenti, in ragione di quanto previsto dall'art. 11, c.1, lett. d) del regolamento Garante n. 1/2007, i presupposti per promuovere l'adozione di provvedimenti prescrittivi o inibitori da parte del Collegio. Dalle risultanze dell'audit condotto internamente sono tuttavia emersi alcuni comportamenti di dipendenti attinenti all'interferenza con i sistemi di controllo di qualità e non conformi alle policy della Società. Allo stato non è possibile determinare se tali comportamenti possano aver avuto riflessi sulla determinazione degli indici di qualità del servizio rilevati e non è possibile escludere che per effetto di tali vicende possano derivare giudizi o sanzioni. Sulla base delle suddette risultanze, sono state notificate 246 contestazioni disciplinari e adottati complessivamente, alla data del 31 marzo 2016, 15 licenziamenti e 156 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Per la gestione di tali procedimenti è stato costituito un comitato tecnico finalizzato alla verifica delle evidenze di audit contestate, tenendo conto delle argomentazioni difensive fornite dagli interessati e di ogni eventuale ulteriore dato probatorio emerso. Tutti i provvedimenti hanno incluso, inoltre, una riserva di azione a tutela dei

10 Con riferimento ai risultati 2015 della posta prioritaria l'Autorità, con una nota del 18 dicembre 2015, ha comunicato a Poste Italiane che il relativo monitoraggio non è stato effettuato a partire dal 1° ottobre 2015 (data di entrata in vigore della manovra tariffaria e a partire dalla quale il prodotto è stato sostituito dal prodotto Posta 1). Pertanto, a partire da tale data, il monitoraggio degli obiettivi di qualità della Posta1 si basa sui sistemi interni alla Società.

diritti e degli interessi della Società rispetto a quanto dovesse ancora emergere e ai danni che la Società stessa dovesse comunque subire a qualsiasi titolo o causa.

Per completezza - e sempre con riferimento alle iniziative disciplinari attivate - si fa presente che, a seguito della chiusura dell'audit nel frattempo intervenuta, si è dato successivamente corso ai necessari approfondimenti in ordine alle risultanze di dettaglio da cui sono emerse specifiche evidenze addebitabili al personale coinvolto.

Per effetto di quanto sopra, a partire dalla prima decade del mese di maggio 2016, sono stati attivati ulteriori 988 procedimenti disciplinari; a conclusione dei relativi iter, per la cui gestione ci si è avvalsi del medesimo comitato tecnico, sono state complessivamente adottate 976 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non. Con i riferiti procedimenti si sono esaurite le iniziative disciplinari attivabili, non risultando agli atti ulteriori profili di addebito da contestare.

Nel corso del 2015 era stato avviato un programma di trasformazione pluriennale finalizzato a incrementare il livello di automazione dei processi logistici di corrispondenza e pacchi, in tutte le fasi di lavorazione, dall'accettazione fino alla consegna, anche attraverso l'evoluzione dei sistemi e delle piattaforme ICT di supporto; tale programma consentirà di traguardare un sostanziale rafforzamento del monitoraggio delle performance.

In tale contesto la Società ha presentato un esposto alla magistratura costituendosi persona offesa e depositando report redatto dalla funzione Controllo Interno nel quale ha illustrato le misure adottate dalla Società anche con riferimento al personale coinvolto, come peraltro fatto con le altre Autorità Indipendenti.

Corrispondenza

1° semestre 2016
Consegna entro Obiettivo Risultato
Posta 1 - Prioritaria (1) 1 giorno 80,0% 87,7%
Posta 4 (2) 4 giorni 90,0% 97,0%
Posta Internazionale (3)
in entrata 3 giorni 85,0% 85,0%
in uscita 3 giorni 85,0% 66,0%
Posta Raccomandata (1) 4 giorni 90,0% 98,0%
Posta Assicurata (1) 4 giorni 90,0% 99,8%

(1) Monitorata attraverso il sistema di tracciatura elettronica.

(2) Elaborazione su dati certificati da IZI su incarico di AGCom. Dati riferiti al periodo gennaio-maggio 2016.

(3) Dati IPC - UNEX End-to-End Official Rule.

Il prodotto Posta internazionale in uscita presenta nel semestre un significativo scostamento rispetto agli obiettivi di qualità dovuto a criticità logistiche, ad oggi risolte, che non hanno temporaneamente permesso l'la corretta segregazione del prodotto domestico da quello internazionale. Il trend dell'indicatore mostra comunque un miglioramento progressivo del livello di servizio negli ultimi mesi del semestre.

Corriere Espresso e Pacchi

1° semestre 2016
Consegna entro Obiettivo Risultato
Pacco Ordinario 4 giorni 90,0% 97,0%
Corriere Espresso Postacelere 1 giorno 90,0% 90,0%
Paccocelere 3 giorni 98,0% 98,0%

Tutti i prodotti sono monitorati attraverso il sistema di tracciatura elettronica.

SERVIZI FINANZIARI

ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI

Nel corso del mese di marzo la Banca Centrale Europea (BCE) ha potenziato le misure espansive di politica monetaria, prevedendo, oltre al taglio del tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema (da 0,05% a 0,00%) e del tasso sui depositi delle banche (da -0,30% a -0,40%), l'ampliamento a partire dal mese di aprile degli interventi mensili nell'ambito del programma di acquisti di Titoli di Stato da 60 a 80 miliardi di euro e l'introduzione da giugno 2016 di quattro nuove operazioni mirate di rifinanziamento (Targeted Longer-Term Refinancing Operations, TLTRO2) con durata quadriennale e con un meccanismo di incentivazione per stimolare i prestiti al settore privato (il 29 giugno, in occasione della prima delle quattro operazioni di TLTRO2, sono stati assegnati fondi alle istituzioni finanziarie europee per circa 400 miliardi di euro). Tali misure, hanno contribuito a contenere la fase di ampliamento degli spread sovrani in alcuni paesi dell'area euro registrata nelle prime settimane del 2016 e sul finire del mese di giugno; il differenziale BTP-Bund decennale, nei giorni immediatamente successivi al referendum sul Brexit, ha superato i 160 punti base, riportandosi già nei primi giorni di luglio intorno ai 130 p.b..

In tale contesto, i mercati azionari internazionali sono stati caratterizzati da un'accentuata volatilità e da un forte incremento dell'avversione al rischio da parte degli investitori.

Nel complesso i mercati statunitensi hanno registrato performance nettamente migliori delle borse europee: l'indice S&P 500 a fine giugno ha registrato un incremento del 5,4% da inizio anno, mentre le borse europee (indice Eurostoxx 500) hanno perso il 5%; l'indice azionario italiano ha registrato le performance peggiori (- 19% da inizio anno).

Tali risultati sono da ascrivere, oltre a fattori di natura macroeconomica (ripresa economica modesta, instabilità geopolitica, risultato referendario sul Brexit), alle performance negative del settore bancario, per effetto della gestione di elevate sofferenze in rapporto agli impieghi (l'indice del settore bancario italiano nel semestre in esame ha perso circa il 53%).

A differenza di quanto registrato nel corso del 2015, in cui vi era stata una fase di massima divergenza tra le politiche monetarie delle due principali banche centrali, nel primo semestre 2016 la Federal Reserve ha interrotto il processo di aumento dei tassi. Tale circostanza si è riflessa sui mercati valutari con un deprezzamento del dollaro (il cambio EUR/USD medio di giugno 2016 è stato pari a 1,12 vs. 1,09 di dicembre 2015).

A seguito poi del referendum inglese vi è stato un repentino deprezzamento anche della sterlina rispetto a tutte le principali valute, compreso l'euro (il cambio GBP/EUR al 30 giugno è stato pari a 0,827 mentre in precedenza si aggirava intorno allo 0,78).

SISTEMA CREDITIZIO

Nel corso dei primi mesi del 2016 la raccolta delle banche italiane presso i risparmiatori residenti ha registrato una dinamica in flessione con lo stock che a giugno 2016 si è attestato a circa 1.669 miliardi di euro (-1,1% su base annua). Tale negativa performance è da attribuirsi al calo della raccolta da obbligazioni, solo in parte compensata dalla crescita dei depositi da clientela residente.

Anche il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) nel corso del semestre è in leggera diminuzione, con un tasso medio che a giugno 2016 si è attestato all'1,07% contro l'1,19% di dicembre 2015 e l'1,32% di giugno 2015.

L'andamento dei finanziamenti bancari ha registrato un trend di stabilità; a giugno 2016 il totale dei prestiti a residenti in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.826 miliardi di euro, segnando una variazione annua pari a -0,03%. Segnali di miglioramento arrivano anche dal mercato dei mutui (a maggio 2016, l'ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie è cresciuto dell'1,5%).

Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni, a maggio 2016 ammontano a 85 miliardi di euro (+1,5 miliardi rispetto a maggio 2015); nel rapporto con gli impieghi, a maggio 2016 le sofferenze rappresentano il 4,72% (4,62% a maggio 2015 e 4,94% a dicembre 2015). Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese ha continuato a registrare un trend in contrazione, attestandosi a giugno 2016 al 3,02% contro il 3,25% di dicembre 2015 e il 3,43% di giugno 2015.

CONTESTO NORMATIVO

Con riferimento al percorso di adeguamento alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, 16° agg.to del 17 maggio 2016), che recepiscono totalmente gli "Orientamenti finali sulla sicurezza dei pagamenti via internet", proseguono le attività (da completarsi entro la fine del mese di settembre 2016) volte al rafforzamento dei presidi di prevenzione, monitoraggio e contrasto delle frodi, tramite la razionalizzazione dell'assetto organizzativo, l'evoluzione dei sistemi di monitoraggio delle transazioni fraudolente, l'adeguamento delle procedure e il rafforzamento dell'informativa alla clientela.

Sono inoltre proseguite le attività procedurali e informatiche di consolidamento dei presidi inerenti la gestione della continuità operativa e in materia di Sistema Informativo, nell'ambito di un programma biennale di adeguamento.

In relazione ai servizi di pagamento, si sono concluse le attività di adeguamento allo schema SEPA (Single Euro Payments Area), con la migrazione procedurale allo schema dei RID finanziari (addebito diretto nazionale utilizzato per pagamenti collegati alla gestione di strumenti finanziari) e dei RID a importo fisso (addebito diretto a importo prefissato all'atto del rilascio dell'autorizzazione all'addebito in conto).

Per quanto concerne le attività di intermediazione assicurativa, nel corso del primo semestre sono state completate le attività del "Piano di adeguamento" definito nel corso del 2015 da Poste Italiane e PosteVita, a valle dalla comunicazione congiunta IVASS e Banca d'Italia del 26 agosto 2015 avente a oggetto la richiesta di misure per l'innalzamento del livello di tutela della clientela nell'offerta di polizze assicurative vendute in abbinamento a mutui e/o altri finanziamenti (PPI - Payment Protection Insurance). Gli interventi hanno riguardato principalmente:

  • il rafforzamento, in fase di distribuzione, della trasparenza informativa e dei controlli preventivi, anche informatici;
  • l'ottimizzazione delle procedure di "post-vendita", automatizzando e semplificando le modalità di esercizio del recesso o di estinzione anticipata dei finanziamenti;
  • l'aggiornamento delle procedure interne e la formazione delle risorse di rete.

Infine, a seguito dell'entrata in vigore del Decreto del MEF del 29 febbraio 2016 che prevede l'introduzione, a partire dal 15 novembre 2016, dei Libretti di Risparmio dematerializzati, sono state avviate le attività progettuali per lo sviluppo dei necessari adeguamenti contrattuali, procedurali e informatici. Tale innovazione si pone l'obiettivo di favorire l'accesso al risparmio attraverso il ricorso a uno strumento rappresentato unicamente da registrazioni contabili, in aggiunta a libretti rappresentati da documento cartaceo.

Con riferimento alle attività inerenti i servizi di investimento la Consob, con la delibera n. 19602 del 4 maggio 2016, ha istituito l'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) che possano insorgere con gli investitori nella prestazione dei servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio e ha adottato il relativo Regolamento di organizzazione. Per tale nuovo sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie della Consob, in analogia all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) della Banca d'Italia, è prevista l'adesione obbligatoria degli intermediari, inclusa Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta, e la natura decisoria della procedura. L'inizio dell'operatività del nuovo Arbitro è prevista a seguito dell'emanazione di ulteriori disposizioni organizzative e di funzionamento da parte della Consob.

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Margine di interesse 760 765 (5) -0,7%
Interessi attivi e proventi assimilati 782 799 (17) -2,1%
Interessi passivi e oneri assimilati (22) (34) 12 -35,3%
Commissioni nette 1.780 1.765 15 0,8%
Commissioni attive 1.807 1.791 16 0,9%
Commissioni passive (27) (26) (1) 3,8%
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura e cessione riacquisto 499 316 183 57,9%
Margine di intermediazione 3.039 2.846 193 6,8%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (5) (6) 1 -16,7%
Risultato netto della gestione finanziaria 3.034 2.840 194 6,8%
Spese amministrative (2.521) (2.337) (184) 7,9%
spese per il personale (64) (63) (1) 1,6%
altre spese amministrative (2.457) (2.274) (183) 8,0%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (16) (30) 14 -46,7%
Altri oneri/proventi di gestione (12) (17) 5 -29,4%
Costi operativi (2.549) (2.384) (165) 6,9%
Risultato operativo (EBIT) 485 456 29 6,4%

Conto Economico del settore Servizi Finanziari – Schema bancario

L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per i primi sei mesi del 2016 un positivo risultato della gestione operativa che si attesta a 485 milioni di euro, in crescita del 6,4% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (456 milioni di euro nel primo semestre 2015) essenzialmente ascrivibile alla gestione del Patrimonio BancoPosta sulle cui performance hanno positivamente inciso i proventi non ricorrenti derivanti dalla già commentata cessione della partecipazione di Visa Europe Ltd, nonché le commissioni derivanti dal collocamento di prodotti di finanziamento e servizi di intermediazione assicurativa.

Il Margine di interesse si attesta a 760 milioni di euro, evidenziando una lieve diminuzione dello 0,7% (765 milioni di euro nel primo semestre 2015) essenzialmente ascrivibile alla contrazione del rendimento degli impieghi del Patrimonio BancoPosta in depositi presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in linea con l'andamento dei tassi di mercato.

Le Commissioni nette passano da 1.765 milioni di euro del primo semestre 2015 a 1.780 milioni di euro nel 2016 e accolgono prevalentemente commissioni attive derivanti dal servizio di raccolta del risparmio postale per 771 milioni di euro e 1.012 milioni di euro derivanti da bollettini, servizi di intermediazione assicurativa, collocamento di prodotti finanziari e altri servizi di incasso e pagamento.

Il Margine di Intermediazione passa da 2.846 milioni di euro del primo semestre del 2015 a 3.039 milioni di euro (+6,8%) e beneficia prevalentemente dell'utile da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) del Patrimonio BancoPosta per 506 milioni di euro (309 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) che accoglie i proventi della citata cessione della partecipazione Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016 e che ha permesso di conseguire proventi non ricorrenti per 121 milioni di euro, riconosciuti in funzione dell'apporto fornito negli anni da Poste Italiane quale operatore nel settore della monetica.

Sul margine incidono altresì 11 milioni di euro di rettifiche di valore su crediti relative a posizioni classificate a credito deteriorato effettuate dalla Banca del Mezzogiorno-MCC.

Il Risultato netto della gestione finanziaria si incrementa di 194 milioni di euro, passando da 2.840 milioni di euro del primo semestre del 2015 a 3.034 milioni di euro nel 2016 e comprende rettifiche di valore su crediti per 5 milioni di euro che includono la svalutazione dei conti correnti della clientela BancoPosta con saldo debitore.

L'analisi dei Costi operativi evidenzia un incremento del 6,9 % rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio, imputabile prevalentemente al maggiori costi del disciplinare interno per la remunerazione dei servizi resi dalla Rete Commerciale al segmento finanziario.

Analisi dei risultati

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi da:
gestione della liquidità raccolta e relativi impieghi (1) 1.143 1.082 61 5,6%
raccolta del risparmio postale 771 809 (38) -4,7%
commissioni per incassi e pagamenti (2) 520 525 (5) -1,0%
collocamento e distribuzione di prodotti finanziari (3) 166 135 31 23,0%
servizi di monetica (4) 230 113 117 n.s.
Totale Ricavi Servizi Finanziari di Gruppo 2.830 2.664 166 6,2%

n.s.: non significativo

(1) La voce comprende rendimenti e plusvalenze da alienazione.

(2) La voce comprende commissioni bollettini, servizi delegati, trasferimento fondi e altri ricavi da conti correnti.

(3) La voce comprende ricavi relativi a finanziamenti, carte di credito, altri prodotti di investimento e Banca del Mezzogiorno.

(4) La voce comprende commissioni su carte prepagate, carte di debito e servizi di acquiring.

I risultati commerciali del settore operativo Servizi finanziari evidenziano un incremento dei ricavi che passano da 2.664 milioni di euro del primo semestre 2015 a 2.830 milioni di euro nel primo semestre 2016. Nel dettaglio, i ricavi degli impieghi della liquidità hanno registrato un incremento del 5,6% passando da 1.082 milioni di euro del primo semestre 2015 a 1.143 milioni di euro nel primo semestre 2016 per effetto della positiva gestione finanziaria della raccolta da clientela che, pur in presenza di condizioni di mercato non particolarmente favorevoli, ha consentito di realizzare plusvalenze da alienazione di titoli di proprietà per 386 milioni di euro (309 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015). Tale risultato ha più che compensato la riduzione degli interessi attivi sugli impieghi che passano da 771 milioni di euro del primo semestre 2015 a 757 milioni di euro nel primo semestre 2016 risentendo, pur in presenza di un aumento delle consistenze conseguente alla crescita della raccolta11, della diminuzione dei tassi medi della remunerazione in depositi presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Il Servizio di raccolta del risparmio postale, i cui proventi sono legati al meccanismo convenzionale negoziato con Cassa Depositi e Prestiti SpA (e su cui si riflette il conseguimento di predeterminati obiettivi di raccolta

11 La giacenza media della raccolta passa da 45 miliardi di euro del primo semestre 2015 a 48 miliardi di euro del primo semestre 2016.

netta e giacenza media), ha concorso alla formazione dei ricavi per 771 milioni di euro (809 milioni di euro nel primo semestre 2015). Al 30 giugno 2016 la consistenza dei Libretti è di 118 miliardi di euro (117 miliardi di euro al 30 giugno 2015), mentre la consistenza dei Buoni Postali Fruttiferi è di 206 miliardi di euro (210 miliardi di euro al 30 giugno 2015).

I ricavi dei servizi di incasso e pagamento segnano nel semestre una riduzione dell'1,0% (520 milioni di euro nel primo semestre del 2016, contro 525 milioni di euro dell'analogo periodo dell'esercizio precedente) imputabile ai minori ricavi da Servizi delegati - la cui flessione deriva dalla riduzione dei pagamenti dei voucher per prestazioni occasionali e alla riduzione del corrispettivo degli accrediti su conti correnti, in seguito alla revisione dell'accordo con INPS avvenuta a giugno 2015 - che hanno assorbito i maggiori proventi derivanti dalle commissioni da accettazione Bollettini e F23/F24.

I Servizi di collocamento e distribuzione di prodotti finanziari di terzi crescono del 23% per effetto della crescita dei ricavi da collocamento di prodotti di finanziamento (98 milioni di euro nel primo semestre 2016 rispetto ai 60 milioni di euro del primo semestre 2015).

Per quanto concerne infine i Servizi di monetica, l'incremento dei ricavi, che passano da 113 milioni di euro del primo semestre 2015 a 230 milioni di euro nel primo semestre 2016, è prevalentemente attribuibile all'operazione di acquisizione di Visa Europe da parte di Visa Inc, che ha previsto da parte di quest'ultima il riconoscimento a Poste Italiane di una plusvalenza di 121 milioni di euro per la cessione dell'azione detenuta in Visa Europe. Buona anche la performance del prodotto Postepay, i cui ricavi si attestano a 69 milioni di euro (61 milioni di euro nel primo semestre 2015), beneficiando dell'incremento dei proventi connessi all'emissione e utilizzo della Postepay Evolution.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel settore dei servizi finanziari il primo semestre 2016 è stato caratterizzato dalla prosecuzione delle iniziative commerciali finalizzate a sviluppare l'offerta e incentivare il cross-selling, facendo leva su un modello di business incentrato sulla relazione interpersonale di lungo periodo e di fiducia con la clientela.

In tale contesto, le principali iniziative sono state finalizzate a valorizzare l'offerta dei prodotti di Risparmio Postale, mediante un processo di rivisitazione della gamma, rilanciare l'offerta dei finanziamenti retail e crescere nel portafoglio dei servizi di transazione (transaction banking) quali monetica, incassi e pagamenti. Proprio con riferimento ai servizi di incasso e pagamento, sono proseguite le attività finalizzate ad aggiornare e rinnovare, anche in ottica digital e omnicanale, il tradizionale servizio "Bollettino"; a tal riguardo è stata lanciata la nuova sezione Pagamenti accessibile dal sito "poste.it", un unico ambiente digitale per il pagamento di bollette, utenze e oneri verso imprese e Pubblica Amministrazione. Gli utenti, in pochi semplici passi, possono pagare bollettini con conto corrente Bancoposta, carta Postepay o carta di credito, da web, smartphone e tablet. Al termine del pagamento è possibile richiedere l'invio della ricevuta direttamente presso una propria casella mail.

Nel settore della monetica, il numero delle carte Postamat in circolazione è stabile a 7,1 milioni, mentre le carte Postepay hanno superato i 15 milioni di cui oltre 2,5 milioni sono le nuove Postepay Evolution. Inoltre nel mese giugno è stata rilasciata una versione dell'app che, oltre a una veste grafica nuova e a una maggiore semplicità d'uso, offre il nuovo servizio di trasferimento fondi in tempo reale.

Con riguardo ai finanziamenti erogati da partner terzi, sono state introdotte nuove soluzioni, tra cui, l'ampliamento della gamma cessione del quinto per i clienti retail, e l'offerta di nuove tipologie di prestiti per i clienti business (titolari di Libretto Postale e professionisti) che devono, per es. finanziare l'acquisto di beni strumentali o la ristrutturazione di immobili funzionali alla propria attività professionale.

Avuto riguardo a Banca del Mezzogiorno (MCC), nel corso del mese di luglio Banca d'Italia ha reso noto gli esiti degli accertamenti della visita ispettiva completata nel mese di aprile. Si rimanda per approfondimenti al capitolo Procedimenti e rapporti con le Autorità.

SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO

MERCATO ASSICURATIVO

Secondo i dati ANIA disponibili alla data della presente Relazione, nel corso dei primi tre mesi del 2016 la nuova produzione di polizze vita raccolta in Italia è stata di 30 miliardi di euro, in calo del 5,2% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Tale dinamica è da ricondurre principalmente alla significativa contrazione dei prodotti di Ramo III, in particolare polizze unit linked che, con una raccolta di circa 5,5 miliardi di euro, hanno registrato una contrazione di circa il 33% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Positivo invece l'andamento della raccolta dei prodotti tradizionali di Ramo I che, con circa 23,5 miliardi di euro di premi complessivi, segnano un incremento del 7% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.

Ancora marginale, rispetto alla raccolta totale, sia la nuova produzione di ramo VI afferente alla gestione dei fondi pensione sia quella di ramo IV afferente alle polizze malattia di lungo termine.

Si conferma dunque, un significativo interesse della clientela verso polizze tradizionali, più sicure durante periodi caratterizzati da elevata volatilità dei mercati.

La raccolta netta si mantiene positiva e ammonta a circa 14 miliardi di euro, mentre le riserve tecniche si attestano a circa 585 miliardi di euro, con un incremento dell'8% rispetto ai primi tre mesi del 2015.

Per quanto attiene invece al mercato assicurativo "danni", la produzione ha registrato, nel corso dei primi tre mesi del 2016, una contrazione nella raccolta premi complessiva dell'1,2% rispetto al primo trimestre del 2015, con un portafoglio di 8,9 miliardi di euro. A tale flessione ha contribuito una diminuzione dei premi del comparto Auto (-4,7%) in parte compensata dalla crescita degli altri rami danni (+2,3%).

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi netti 10.551 9.474 1.077 11,4%
premi lordi di competenza 10.573 9.496 1.077 11,3%
premi ceduti in riassicurazione di competenza (22) (22) - n.s.
Commissioni attive 28 21 7 33,3%
Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 2.101 1.255 846 67,4%
Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unit linked (113) 191 (304) n.s.
Variazione netta riserve tecniche (11.944) (10.385) (1.559) 15,0%
Importi pagati (3.693) (3.756) 63 -1,7%
Variazione delle riserve tecniche (8.262) (6.642) (1.620) 24,4%
Quote a carico dei riassicuratori 11 13 (2) -15,4%
Spese di gestione degli investimenti (9) (7) (2) 28,6%
Spese di gestione (329) (284) (45) 15,8%
Provvigioni nette (250) (227) (23) 10,1%
Costi di funzionamento (79) (57) (22) 38,6%
Altri ricavi/costi netti (15) (17) 2 -11,8%
Risultato operativo (EBIT) 270 248 22 8,9%

Conto economico del settore Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito

n.s.: non significativo

Il Risultato Operativo del settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ammonta a 270 milioni di euro ed evidenzia una crescita dell'8,9% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Tale risultato è prevalentemente attribuibile alla positiva performance della gestione operativa del Gruppo Poste Vita, la cui attività commerciale ha condotto alla realizzazione di una produzione complessiva che, al netto della quota ceduta in riassicurazione, ammonta a 10,6 miliardi di euro (9,5 miliardi di euro di premi nel primo semestre del 2015).

Di questi, 10,5 miliardi di euro (9,4 miliardi di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) attengono al collocamento di prodotti "vita" e 38 milioni di euro al collocamento di prodotti "danni".

Con riferimento alle attività di Risparmio gestito, il periodo è stato caratterizzato da una crescita della raccolta di fondi comuni di investimento che ha generato commissioni attive per 28 milioni di euro (+33,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente).

I proventi finanziari netti riferiti a titoli a copertura di prodotti tradizionali, pur in un contesto di mercato caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse sui rendimenti dei titoli governativi, ammontano a 2.101 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1.255 milioni di euro del 2015 per effetto, sia dei maggiori proventi ordinari correlati alla crescita delle masse gestite, sia soprattutto per le dinamiche dei mercati finanziari che hanno comportato la rilevazione di plusvalenze da valutazione nette per complessivi 698 milioni di euro, mentre nel 2015 erano state rilevate minusvalenze per 150 milioni di euro. Tuttavia, trattandosi di investimenti inclusi nelle gestioni separate a copertura delle corrispondenti passività assicurative, tale importo è interamente attribuito agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

L'accresciuta volatilità dei mercati finanziari, nonché la riduzione dei volumi in virtù della scadenza di alcuni prodotti di Ramo III, si sono riflessi anche sugli investimenti a copertura di prodotti index e unit linked, il cui risultato finanziario complessivamente conseguito nel semestre è negativo per 113 milioni di euro (191 milioni di euro di risultato positivo nel primo semestre del 2015). Tale importo si riflette pressoché integralmente nella valutazione delle correlate riserve tecniche.

Per effetto delle dinamiche commerciali e della rivalutazione delle passività assicurative in virtù dei positivi risultati finanziari conseguiti, la variazione delle riserve tecniche, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammonta a 11,9 miliardi di euro contro 10,4 miliardi di euro del medesimo periodo del precedente esercizio. Della variazione indicata, le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a circa 3,7 miliardi di euro (3,8 miliardi di euro nel medesimo periodo del 2015) comprensive di scadenze di polizze per circa 2,3 miliardi di euro. L'incidenza dei riscatti rispetto alle riserve iniziali è del 3,0% (3,3% al 30 giugno 2015) dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato.

Le spese di gestione degli investimenti (9 milioni di euro nel primo semestre 2016, contro 7 milioni di euro del 2015), si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione del portafoglio finanziario e a quelle di custodia titoli. L'incremento della voce è connesso alla crescita del portafoglio.

Per l'attività di distribuzione e incasso, stante le positive dinamiche commerciali, sono state corrisposte provvigioni per 250 milioni di euro (227 milioni di euro nel primo semestre del 2015). Delle stesse hanno beneficiato il Settore Operativo Finanziario del Gruppo che cura il collocamento dei prodotti e quello Postale e Commerciale per i servizi di distribuzione resi.

I costi di funzionamento ammontano a 79 milioni di euro e segnano un incremento del 38,6% rispetto ai 57 milioni di euro del primo semestre del 2015 per effetto del rafforzamento quali/quantitativo dell'organico della Società, necessario a fronte della costante crescita in termini di dimensioni e di volumi, e degli investimenti effettuati nell'ottica del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. L'incidenza dei costi di funzionamento comunque anche nel corso del periodo continua a mantenersi su livelli di gran lunga inferiori rispetto alla media di mercato (0,7% dei premi emessi e 0,1% delle riserve).

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel corso del semestre, la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con gli obiettivi strategici perseguiti negli ultimi anni, è stata principalmente finalizzata a:

  • rafforzare la leadership nel mercato vita e consolidare il posizionamento rispetto agli altri player,
  • crescere nel segmento welfare, investendo nel comparto delle coperture sanitarie, anche grazie all'acquisto della società SDS Srl avvenuto a fine 2015.

L'attività commerciale, in un contesto di mercato contraddistinto da bassi tassi di interesse e da una elevata volatilità, è stata indirizzata ad avviare un graduale e progressivo ribilanciamento della produzione verso prodotti assicurativi non garantiti con un più alto contenuto finanziario (prodotti "multiramo" e "unit linked"), caratterizzati da un profilo rischio rendimento comunque moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo, ma potenzialmente con ritorni sugli investimenti più attrattivi. Al contempo, la gestione è stata impegnata nello sviluppo di nuovi strumenti e nella formazione della rete al fine di supportare la consulenza, la vendita e la gestione nel tempo della relazione con il cliente.

Nel complesso, la produzione supera i 10,5 miliardi di euro (9,5 miliardi di euro nel primo semestre del 2015) di cui circa 10 miliardi di euro (9,3 miliardi di euro nello stesso periodo del 2015) afferenti la commercializzazione di prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I e V (prodotti tradizionali con gestione separata), mentre la raccolta nel prodotto Multiramo e di una Unit (il cui collocamento è stato avviato nel mese di aprile) ammonta a 472 milioni di euro rispetto ai 189 milioni dell'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Soddisfacente la commercializzazione di prodotti a premio ricorrente (Multiutile Ricorrente, Long Term Care, Posta Futuro Da Grande), con oltre 68mila polizze vendute nel periodo, così come le vendite del prodotto PostaPrevidenzaValore che, con oltre 43mila polizze collocate e un livello di adesioni che ha raggiunto le circa 824mila unità, hanno permesso a Poste Vita di consolidare il proprio ruolo anche nel mercato della previdenza.

Positivi sono stati infine i risultati afferenti alla vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute "stand alone" (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre 10mila nuove polizze vendute nel semestre, mentre oltre 40mila sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, correlate a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane.

Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, in particolare promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità.

In particolare sono state identificate specifiche iniziative di marketing e commerciali orientate verso un'offerta di prodotti sempre più modulabili, in grado di soddisfare le esigenze eterogenee di un vasto bacino di clienti. In tale contesto, la Compagnia ha indirizzato la propria offerta verso prodotti modulari per la salute e prevenzione, PosteProtezione Innova Salute e PosteProtezione Innova Infortuni. Sebbene la contribuzione al risultato sia ancora marginale i risultati commerciali appaiono comunque positivi, con una produzione complessiva di circa 57,2 milioni di euro, in crescita del 19,8% rispetto al dato dello stesso periodo del 2015 (47,7 milioni di euro), accompagnati anche da un positivo andamento tecnico conseguente una ridotta sinistrosità rispetto alle dinamiche registrate lo scorso anno.

Per quanto attiene alla gestione finanziaria, nel corso del periodo, in un contesto caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse e dei rendimenti dei titoli governativi, le scelte di investimento sono state improntate a obiettivi di prudenza con un portafoglio che continua a essere investito prevalentemente in Titoli di Stato e obbligazioni "corporate", con una esposizione complessiva che, seppur ridottasi rispetto al 2015, rappresenta oltre l'88 % dell'intero portafoglio. Inoltre, in linea anche con le nuove indicazioni Solvency II, nel corso del primo semestre del 2016, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti attraverso il contestuale incremento di quelli in titoli di capitale (dal 10,6% all'11,1%) in particolare in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITS. In linea con la strategic asset allocation, inoltre, è proseguita la realizzazione di investimenti in Fondi che investono nel settore immobiliare (con target su immobili di tipo retail e uffici) in Europa.

La Compagnia, sempre in un'ottica di diversificazione degli investimenti, e considerando altresì il contesto finanziario attuale ha deliberato la sottoscrizione di un investimento di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso denominato "Atlante", gestito da Quaestio Capital Management, la cui sottoscrizione è riservata esclusivamente agli investitori professionali. Il fondo investe prevalentemente in emittenti che si trovino ad avere ratio patrimoniali inadeguati rispetto ai minimi regolamentari (e che quindi realizzino, su richiesta dell'Autorità di Vigilanza, interventi di rafforzamento patrimoniale da attuarsi mediante aumento di capitale) e investimenti in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane. Alla data della presente relazione, il Fondo ha richiamato 155,0 milioni di euro, di cui 137,1 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 17,9 milioni di euro allocati al patrimonio libero della Società.

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali e finanziarie, le riserve tecniche del portafoglio diretto italiano ammontano a 97,4 miliardi di euro (90,5 miliardi di euro a fine 2015), di cui 89,1 miliardi di euro riferiti ai prodotti di Ramo I e V (81,7 miliardi di euro a fine 2015) mentre le riserve afferenti a prodotti, allorché il rischio d'investimento è sopportato dagli assicurati, ammontano a 7,3 miliardi di euro (7,2 miliardi di euro anche al 31 dicembre 2015). La Riserva di Deferred Policyholder Liability (DPL), correlata alla variazione di fair value degli strumenti finanziari a copertura delle riserve, è passata da 9,7 miliardi di euro rilevati alla fine del 2015 a 11,8 miliardi di euro, per effetto dell'incremento del fair value quale conseguenza dell'andamento più favorevole dei mercati finanziari rispetto alla fine del precedente esercizio.

Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del semestre a 0,1 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al dato rilevato alla fine del 2015.

Per quanto attiene agli aspetti di carattere organizzativo, nel corso del primo semestre 2016 sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. In particolare, sono state portate avanti tutte le iniziative funzionali al rispetto dei requisiti della normativa di vigilanza prudenziale Solvency II in vigore dal 2016, incluso l'adeguamento del modello di Governance e dell'assetto organizzativo e operativo, allo scopo di rafforzare i processi decisionali e ottimizzare quelli di gestione del rischio, così da incrementare e salvaguardare la creazione di valore.

Con riferimento, infine, alla linea di business rappresentata dai Fondi Comuni di Investimento, la raccolta lorda è stata di oltre 1,1 miliardi di euro, in crescita del 12% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, mentre la significativa contrazione dei riscatti si è riflessa in una crescita della raccolta netta passata da 195 milioni di euro del primo semestre del 2015 a 716 milioni di euro; conseguentemente il patrimonio della "clientela retail" gestito da Banco Posta Fondi Sgr è passato da 5,7 miliardi di euro di fine dicembre 2015 a 6,4 miliardi di euro al 30 giugno 2016 . Tenuto conto della quota in gestione delle riserve del Gruppo Poste Vita, il patrimonio complessivamente gestito al 30 giugno 2016 ha raggiunto complessivamente i 79,7 miliardi di euro, facendo registrare un aumento del 13% rispetto ai 70,1 miliardi di euro di fine 2015.

ALTRI SERVIZI

MERCATO DEGLI OPERATORI MOBILI

Nel corso dei primi mesi del 2016 l'andamento del mercato dei servizi di telefonia mobile è in continuità con quanto già registrato dagli operatori negli ultimi mesi del 2015; si conferma il processo di razionalizzazione delle offerte tariffarie, caratterizzate dalla presenza di bundle ulteriormente ampliati nella quantità di traffico (prevalentemente navigazione mobile). Attraverso il perseguimento di una strategia incentrata su offerte di pacchetti triple e quadruple play12 si amplia ulteriormente l'offerta con l'introduzione di opzioni legate a contenuti tv / video on demand, streaming con l'intento di intercettare, su un'unica piattaforma commerciale, la gran parte della spesa del consumatore per la comunicazione e l'intrattenimento. Prosegue sia il trend di convergenza tra servizi di rete fissa e mobile, sia la prospettiva di realizzazione di partnership, più o meno forti, tra fornitori di contenuti digitali e operatori di rete di telecomunicazioni.

Sul mercato retail si confermano alcuni trend di sviluppo, in cui l'utilizzo dei social media è ancora proiettato a crescere in tutti i mercati chiave, sia a scopo ricreativo, sia per ricerche on line, in particolare per i servizi di m-commerce. Sul mercato business gli operatori mirano invece a essere i protagonisti della digital transformation delle aziende italiane in tutti i settori, compresa la Pubblica Amministrazione.

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 114 122 (8) -6,6%
Altri ricavi e proventi - 1 (1) n.s.
Totale Ricavi da terzi 114 123 (9) -7,3%
Ricavi altri settori 33 44 (11) -25,0%
Totale Ricavi 147 167 (20) -12,0%
Costi per beni e servizi 94 101 (7) -6,9%
Costo del lavoro 10 11 (1) -9,1%
Ammortamenti e svalutazioni 17 18 (1) -5,6%
Altri costi e oneri 2 3 (1) -33,3%
Costi altri settori 10 11 (1) -9,1%
Totale Costi 133 144 (11) -7,6%
Risultato operativo (EBIT) 14 23 (9) -39,1%

Conto Economico del settore Altri Servizi

n.s.: non significativo

Il settore Altri servizi, che include la società PosteMobile, presenta nel primo semestre 2016 un Risultato Operativo di 14 milioni di euro, in riduzione di 9 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (23 milioni di euro nel primo semestre 2015). Tale flessione è ascrivibile all'andamento dei ricavi, il cui volume raggiunge i 147 milioni di euro e registra una riduzione del 12% per effetto, sia di minori ricavi del traffico non ripetibili afferenti al primo semestre 2015 (2,8 milioni di euro contro 8 milioni di euro del primo semestre 2015), sia dell'operazione straordinaria di scissione del ramo d'azienda cd. "Rete Fissa TLC"13 in favore di Poste Italiane SpA che ha determinato minori ricavi da altri settori per 11 milioni di euro.

12 Gli operatori che utilizzano reti di telecomunicazioni possono sfruttare la convergenza tra telecomunicazioni e televisioni e offrire pacchetti di servizi congiunti triple play (telefonia fissa, banda larga e pay-TV) e quadruple play (telefonia fissa,

mobile, banda larga e pay-TV). 13 In data 26 gennaio 2016 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il progetto di scissione parziale del ramo d'azienda cd. "Rete Fissa TLC" di PosteMobile, in favore della capogruppo. L'atto è stato formalmente stipulato in data 27 aprile 2016.

I costi per beni e servizi evidenziano una riduzione del 6,9% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, attestandosi a 94 milioni di euro e beneficiano delle efficienze rivenienti dal contratto con il nuovo operatore relativamente alle SIM commercializzate su piattaforma FULL.

Il costo del lavoro si riduce del 9,1% (-1,5 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2015) per effetto principalmente della citata scissione del ramo rete Fissa TLC che ha comportato la riduzione dell'organico (282 risorse FTE mediamente impiegate nel primo semestre 2016, contro 309 del primo semestre 2015).

La base clienti di PosteMobile a fine giugno 2016 supera le 3,6 milioni di linee (circa 3,6 milioni al 31 dicembre 2015). Buone le performance, sia dei volumi di traffico voce, che hanno superato nel semestre 2,7 miliardi di minuti (+5% rispetto al corrispondente periodo del 2015), sia soprattutto dei volumi di traffico dati, che registrano una importante crescita raggiungendo 2,8 migliaia di Terabyte (quasi +80% rispetto all'analogo periodo del 2015).

Nel corso del semestre il ruolo di PosteMobile nel mercato dei servizi di pagamento fruibili da mobile sì è ulteriormente consolidato traguardando un valore complessivo di transato di 448 milioni di euro, raddoppiando i risultati conseguiti nel primo semestre del 2015.

Tale crescita è stata possibile grazie al ruolo svolto dall'APP PosteMobile che, beneficiando dei continui rinnovamenti in termini di funzionalità e di user experience, continua a essere una delle maggiormente apprezzate e utilizzate del proprio segmento. Con quasi 1,7 milioni di download raggiunti, una copertura completa in termini di piattaforme tra quelle disponibili sul mercato e una valutazione media sugli store pari a 4,2 (scala 1-5), costituisce uno dei principali mobile wallet del mercato mobile italiano.

Anche l'APP BancoPosta, lanciata a luglio 2015 per tutti i clienti di Poste Italiane indipendentemente dall'operatore telefonico, ha consolidato i propri risultati, con oltre 1,7 milioni di download e 430mila clienti abilitati ai propri servizi dispositivi. Nel semestre il transato di questo specifico canale ammonta a quasi 200 milioni di euro.

6. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Capitale investito netto e relativa copertura

30 giugno 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Capitale immobilizzato:
Immobili, impianti e macchinari 2.087 2.190 (103) -4,7%
Investimenti immobiliari 58 61 (3) -4,9%
Attività immateriali 498 545 (47) -8,6%
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 212 214 (2) -0,9%
Totale Capitale immobilizzato
(a)
2.855 3.010 (155) -5,1%
Capitale d'esercizio:
Rimanenze 137 134 3 2,2%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 5.892 5.546 346 6,2%
Debiti commerciali e Altre passività (4.150) (4.398) 248 -5,6%
Crediti (Debiti) per imposte correnti (106) 19 (125) n.s.
Totale Capitale d'esercizio:
(b)
1.773 1.301 472 36,3%
Capitale investito lordo
(a+b)
4.628 4.311 317 7,4%
Fondi per rischi e oneri (1.370) (1.397) 27 -1,9%
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza (1.457) (1.361) (96) 7,1%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite (184) (554) 370 -66,8%
Capitale investito netto 1.617 999 618 61,9%
Patrimonio netto 8.658 9.658 (1.000) -10,4%
Posizione finanziaria netta 7.041 8.659 (1.618) -18,7%

n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 30 giugno 2016 un Capitale investito netto di 1.617 milioni di euro ampiamente coperto dal Patrimonio netto. Dal confronto con i dati di chiusura del precedente esercizio, in cui l'indicatore ammontava a 999 milioni di euro, emerge un incremento per 618 milioni di euro.

Il Capitale immobilizzato si attesta a 2.855 milioni di euro ed evidenzia, rispetto alla situazione di fine esercizio 2015, un decremento di 155 milioni di euro. Alla formazione del saldo hanno principalmente concorso, oltre ad Ammortamenti e svalutazioni (comprensivi di riprese di valore) per 299 milioni di euro rilevati nel periodo, investimenti industriali per 151 milioni, di cui 118 milioni di euro effettuati da Poste Italiane e inerenti alle attività legate all'Information Technology quali: l'ampliamento delle nuove Infrastrutture Server Farm, il proseguimento delle attività finalizzate a consolidare l'infrastruttura dei Data Center del Gruppo e l'allineamento dei sistemi alle necessità di business e della relativa infrastruttura centralizzata. Importante inoltre l'impegno volto al supporto della digital trasformation. Per quanto concerne invece l'attività finalizzata all'ammodernamento e alla ristrutturazione immobiliare, in continuità con la strategia di valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste Italiane, è proseguita l'attività di investimento che ha interessato prevalentemente il patrimonio immobiliare strumentale. In particolare, sono proseguite le attività di ristrutturazione e manutenzione straordinaria programmata mediante la realizzazione di interventi finalizzati alla riqualificazione e all'adeguamento degli immobili strumentali, secondo le esigenze funzionali dei luoghi di lavoro e dei servizi svolti, nonché interventi volti a migliorare la sicurezza e la salute dei dipendenti. Inoltre, nel corso del primo semestre 2016 sono stati realizzati circa 760 interventi per attività di manutenzione straordinaria non programmata (impianti di riscaldamento e condizionamento, impianti elettrici e antincendio, ecc.) oltre a interventi per il ripristino dell'operatività degli Uffici Postali oggetto di attacchi criminosi.

Il Capitale d'esercizio al 30 giugno 2016 ammonta a 1.773 milioni di euro e si incrementa di 472 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2015 essenzialmente per effetto della variazione dei crediti per sostituto di imposta afferenti all'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita.

Il decremento del saldo netto passivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 370 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo (incremento di crediti per imposte anticipate e/o decremento di debiti per imposte differite) sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita.

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2016 ammonta a 8,7 miliardi di euro ed evidenzia un decremento di 1 miliardo di euro rispetto al 31 dicembre 2015 principalmente ascrivibile alla movimentazione delle riserve di fair value (1.052 milioni di euro, al netto degli effetti fiscali) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) degli investimenti del settore operativo Finanziario in titoli disponibili per la vendita, nonché in virtù della distribuzione di dividendi, così come deliberato dalla Assemblea degli azionisti del 24 maggio 2016, per 444 milioni di euro (34 centesimi di euro per azione) corrisposti agli azionisti il 22 giugno 2016.

Tali variazioni sono state parzialmente compensate dall'Utile periodo per 565 milioni di euro.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Posizione finanziaria netta del Gruppo per settore operativo

(dati in milioni di euro)
Saldo al 30 giugno 2016 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio
Gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (1.808) (61.735) (1.206) (4) 1.638 (63.115)
Riserve tecniche assicurative - - (109.397) - - (109.397)
Attività finanziarie 1.460 62.603 112.351 32 (1.257) 175.189
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 65 - - 65
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (348) 868 1.813 28 381 2.742
Cassa e depositi BancoPosta - 2.556 - - - 2.556
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 584 838 690 12 (381) 1.743
Posizione finanziaria netta 236 4.262 2.503 40 - 7.041
(dati in milioni di euro)
Saldo al 31 dicembre 2015 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (2.442) (55.418) (1.218) (4) 1.604 (57.478)
Riserve tecniche assicurative - - (100.314) - - (100.314)
Attività finanziarie 1.396 57.574 102.409 26 (1.315) 160.090
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 58 - - 58
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (1.046) 2.156 935 22 289 2.356
Cassa e depositi BancoPosta - 3.161 - - - 3.161
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.315 485 1.615 16 (289) 3.142
Posizione finanziaria netta 269 5.802 2.550 38 - 8.659

La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 giugno 2016 è in avanzo di 7.041 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai valori al 31 dicembre 2015 (in cui presentava un avanzo di 8.659 milioni di euro) e riflette, tra l'altro, la componente valutativa legata al fair value degli investimenti in titoli in portafoglio per circa 2.352 milioni di euro (3.775 milioni di euro al 31 dicembre 2015), prevalentemente ascrivibile al portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta e, in misura minore, agli impieghi della controllata Poste Vita.

LIQUIDITA'

1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.142 1.704
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa (292) (212)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria 342 552
Liquidità generata/(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria 225 (1.006)
Liquidità generata/(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa (859) 242
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (152) (342)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (955) 235
Flusso delle disponibilità liquide (1.399) (319)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 1.743 1.385
di cui:
Disponibilità assoggettate a vincolo d'impiego 202 -
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative 487 999
Altra liquidità indisponibile 36 43

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA dei Settori Operativi Servizi Postali e Commerciali e Altri Servizi al 30 giugno 2016, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n. 319 del 2013 è la seguente:

30 giugno 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2016 2015
A. Cassa 3 2
B. Altre disponibilità liquide 593 1.329
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 596 1.331
E. Crediti finanziari correnti 69 169
F. Debiti bancari correnti (6) (515)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (1) (16)
H. Altri debiti finanziari correnti (20) (20)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (27) (551)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 638 949
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (797) (797)
M. Altri debiti non correnti (64) (57)
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) (1.261) (1.254)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) (623) (305)
Attività finanziarie non correnti 659 553
Posizione Finanziaria Netta Industriale 36 248
Crediti finanziari intersettoriali 732 674
Debiti finanziari intersettoriali (492) (615)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti intersettoriali 276 307
di cui:
- Postale e commerciale 236 269
- Altro 40 38

La posizione finanziaria netta ESMA presenta un avanzo di 276 milioni di euro e riflette, da un lato, il positivo contributo della gestione operativa, dall'altro la variazione del capitale circolante netto legata alle plusvalenze realizzate nel primo semestre del 2016, che tuttavia sarà riassorbita nel corso del secondo semestre dell'esercizio.

I dividendi conseguiti dalle controllate nonché il contributo del Patrimonio Bancoposta hanno consentito il pagamento di dividendi agli azionisti per 444 milioni di euro e compensato il cash out relativo agli investimenti.

7. RISORSE UMANE

ORGANICO

L'organico del Gruppo è di seguito evidenziato:

Numero medio dei dipendenti (*)
1° semestre 2016 Esercizio 2015 1° semestre 2015
Organico stabile
Dirigenti 782 793 783
Quadri 16.064 16.042 16.027
Aree operative 119.467 121.487 121.789
Aree di base 1.129 1.408 1.548
Totale unità a tempo indeterminato 137.442 139.730 140.147
Contratti di apprendistato 35 43 46
Totale 137.477 139.773 140.193
Organico flessibile
Contratti di somministrazione 21 120 126
Contratti a tempo determinato 4.516 3.807 3.169
Totale 4.537 3.927 3.295
Totale organico stabile e flessibile 142.014 143.700 143.488

(*) Dati espressi in full time equivalent .

E' proseguita nel corso del primo semestre 2016 l'attività di recruiting e selezione dal mercato esterno di neolaureati in discipline economico/finanziarie da inserire, con finalità di rafforzamento del front end commerciale, in qualità di specialisti commerciali e promotori finanziari.

All'interno degli Uffici Postali sono stati, altresì, potenziati i ruoli di operatori di sportello multi-etnico.

In ambito Corporate sono state rafforzate le funzioni Marketing Strategico, con specifico riguardo alle competenze digital, e le funzioni Sistemi Informativi e Bancoposta.

Gli inserimenti dal mercato esterno hanno anche riguardato specifiche esigenze di business delle aziende del Gruppo con particolare riferimento a Poste Vita.

Diverse le iniziative di sviluppo condotte nel corso del semestre che, in logica di continuità con quanto pianificato nel 2015, sono state destinate a tutta la popolazione aziendale.

Con riferimento ai giovani impiegati con alto potenziale ma limitata seniority aziendale è proseguito il Programma di Orientamento Professionale, un processo di assessment e orientamento professionale funzionale alla crescita verso ruoli di area quadri, che ha coinvolto 195 partecipanti.

Nell'ambito dell'area quadri, il processo "MLab"- Managerial Lab, finalizzato a intercettare solidi professionisti da sviluppare su posizioni di maggiore complessità, ha visto la partecipazione di 160 persone.

In ottica di valorizzazione e sviluppo delle competenze "core" per il business, i processi di mappatura e assessment delle competenze di "mestiere", realizzati attraverso il progetto "SkillUp", hanno riguardato nel semestre circa 400 capicentro di recapito della funzione Posta, Comunicazione e Logistica.

Tutte le iniziative descritte sono state seguite da sessioni di feedback finalizzate a condividere le azioni di sviluppo per i singoli partecipanti.

Il processo di valutazione delle prestazioni 2015, conclusosi con la fase di feedback nel mese di giugno, è stato esteso la prima volta anche alla popolazione dei portalettere (circa 34mila risorse). In concomitanza allo svolgimento di tale processo è stata condotta una campagna di comunicazione interna per sensibilizzare le risorse sull'importanza del colloquio capo-collaboratore in un coerente percorso di gestione e sviluppo.

Le valutazioni complessive effettuate sono state oltre 123mila (30mila valutati in più rispetto al 2015), mentre il numero di valutatori è in linea con gli anni precedenti (circa 8.200).

In merito alle politiche di incentivazione sono state emesse le nuove "Linee Guida Sistemi di Incentivazione Commerciale e Operativa del Gruppo Poste Italiane", che descrivono gli apporti delle diverse funzioni aziendali coinvolte nel processo, in coerenza con le normative vigenti di settore.

Avuto riguardo al sistema di incentivazione manageriale MBO è stata completata la consuntivazione degli obiettivi relativi all'anno 2015 con l'erogazione dei bonus nel mese di giugno.

Per quanto attiene l'MBO 2016 è stato definito l'impianto generale del sistema, gli obiettivi per il Direttore Generale e l'impostazione per i dirigenti con responsabilità strategiche, in linea con i principi illustrati nella "Relazione sulla Remunerazione 2016" approvata dall'Assemblea degli Azionisti riunitasi il 24 maggio 2016. Peraltro nella stessa seduta l'Assemblea ha approvato il documento informativo, redatto ai sensi dell'art 84 bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock".

Hanno preso avvio diverse iniziative di formazione manageriale tra cui il percorso Customer Accademy - MOC (Marketing on line Course), che ha coinvolto circa 1.300 tra dirigenti e quadri responsabili di ruoli organizzativi. Le risorse più giovani sono state destinatarie di interventi formativi finalizzati a supportare i partecipanti nell'interpretazione dei nuovi scenari, traendone ispirazione e stimolo per l'adozione di strategie e soluzioni lavorative innovative, nonché a fornire strumenti utili ad acquisire una visione globale e sempre più ampia del mondo in cui vive e si lavora.

Nell'ambito delle iniziative a valenza sociale è proseguito il progetto "integrazione disabili", con un iniziativa a favore del personale non udente (circa 72 risorse), avente l'obiettivo di favorire l'integrazione nei luoghi di lavoro, aumentarne i livelli di performance e di inclusione sociale e professionale.

Avuto riguardo alla formazione tecnico-specialistica, sono state erogate iniziative:

  • sui temi di compliance normativa (225mila partecipazioni);
  • sullo "SPID Sistema Pubblico per la gestione dell'identità digitale" con target trasversale (oltre 118mila partecipazioni) con la finalità di fornire elementi di contesto tecnologico e sociale per la proposizione in rete di servizi da parte di pubbliche amministrazioni e soggetti privati nonché abilitare le conoscenze normative per l'attivazione del servizio attraverso i sistemi aziendali;
  • a supporto del business per le strutture commerciali, con circa 107mila partecipazioni;
  • a supporto delle attività in ambito logistico, con circa 15mila partecipazioni;
  • finalizzate allo sviluppo delle competenze specialistiche per i ruoli non manageriali, con oltre 1.300 partecipazioni;
  • dirette alla valorizzazione del knowledge interno, con oltre 220 partecipazioni (trainer aziendali operanti nei diversi contesti organizzativi).

Nel complesso, nel semestre sono state erogate oltre 1,4 milioni di ore di formazione.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Il sistema di relazioni industriali di Poste Italiane ha visto, nel primo semestre del 2016, Azienda e Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) impegnate principalmente nelle trattative di seguito argomentate.

Posta, Comunicazione e Logistica

In relazione alle esigenze emerse nell'ambito delle attività di recapito, il 27 gennaio 2016 è stato sottoscritto un verbale di accordo sull'opportunità di procedere alla trasformazione a tempo indeterminato, in regime di part time, per un numero massimo di 125 contratti a termine stipulati in applicazione dei verbali sottoscritti con le OO.SS. tra il 2013 e il 2014 . La conversione a tempo indeterminato, avvenuta entro il mese di marzo 2016, è stata riferita ai lavoratori in servizio alla data di sottoscrizione dell'intesa per lo svolgimento di attività di recapito, presso le sedi di assegnazione; tali lavoratori sono stati impiegati a tempo parziale.

Il 24 febbraio 2016 è stato sottoscritto con tutte le OO.SS., ad eccezione della UILposte, un verbale di accordo a conclusione dell'esame congiunto dei progetti di riorganizzazione relativi all'anno 2016, definiti in coerenza con le linee guida condivise nell'accordo del 25 settembre 2015. L'intesa prevede, a decorrere dall'anno 2016, l'implementazione dei nuovi modelli di recapito per i capoluoghi di provincia ed aree extraurbane non regolate e per le aree extraurbane regolate (già individuati nell'accordo del 2015); tale modalità favorirà una gestione ottimale delle relative ricadute occupazionali. L'intesa individua oltre 4mila eccedenze.

Nel confermare l'attuale gestione dell'istituto della flessibilità operativa, le Parti hanno inoltre previsto l'innalzamento dei limiti mensili e annuali entro i quali sarà compresa l'esecuzione di tale flessibilità per i portalettere con orario settimanale articolato su 5 giorni lavorativi.

Infine, sempre con l'intesa del 24 febbraio 2016 l'Azienda si è resa disponibile a proporre la trasformazione del rapporto di lavoro da part time in full time ad almeno 150 lavoratori, ovunque applicati, per lo svolgimento di attività di recapito presso le province di Milano e Monza Brianza. Al riguardo, in data 14 aprile 2016, è stato sottoscritto un ulteriore accordo che ha definito i tempi e i criteri per l'adesione da parte dei lavoratori alla suddetta proposta di trasformazione.

Mercato Privati

In data 8 marzo 2016 è stato sottoscritto con le OO.SS. un verbale di incontro che definisce, oltre l'evoluzione dei formati di vendita presenti negli Uffici Postali (sale e corner), diverse soluzioni organizzative per la gestione dei quadri fuori posizione e da riqualificare, individuando tre specifici progetti (Rafforzamento Presidio Territoriale Filatelia, Rafforzamento Presidio sui Processi Operativi e Professional di Filiale). Inoltre, con riferimento alle risorse eccedenti per effetto degli accordi del giugno e del novembre 2015, le Parti hanno condiviso:

  • per il personale di livello B, un processo di mobilità volontaria da sedi eccedenti a sedi carenti, a valle del quale eventuali eccedenze residue, nelle more dell'individuazione di una proficua collocazione professionale in coerenza con gli assetti organizzativi previsti e con il proprio livello inquadramentale, verranno temporaneamente impiegate negli Uffici Postali in attività di front end;
  • per il personale quadro, il reimpiego in attività di supporto al direttore degli Uffici Postali caratterizzati da particolare complessità operativa e organizzativa e situati nella provincia di assegnazione o, su base volontaria, al di fuori della provincia.

Mobilità Volontaria Nazionale

Il 12 aprile 2016 è stato sottoscritto un accordo che disciplina le modalità di gestione delle domande di trasferimento volontario per il lavoratori interessati a svolgere le proprie mansioni in regioni diverse da quelle di assegnazione. L'intesa, di vigenza biennale (2016 e 2017), conferma l'impianto del precedente accordo in materia, rafforzando le tutele nei confronti delle situazioni socialmente rilevanti. Infatti, l'agevolazione al trasferimento, già prevista per i lavoratori affetti dalle "gravi patologie" espressamente indicate nell'art. 41 del CCNL o che abbiano figli conviventi ovvero coniuge/convivente "more uxorio" affetti dalle medesime patologie, viene estesa ai dipendenti che effettuino terapie salvavita o che hanno figli per i quali ricorrano le condizioni qualificate come "croniche ed invalidanti" dal Ministero della Salute.

Uptime SpA in liquidazione

A seguito dell'apertura della procedura di licenziamenti collettivi per la totalità dei dipendenti da parte della società Uptime SpA – partecipata da SDA Express Courier SpA - il 31 maggio 2016 Poste italiane ha sottoscritto, come si è detto in precedenza, un accordo con le OO.SS. volto a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. Nel dettaglio, l'intesa prevede - dal momento del licenziamento - il ricorso agli ammortizzatori sociali con contestuale avvio, per il tramite di una società di outplacement individuata da Poste Italiane, della ricerca di alternative occupazionali, con contratto di lavoro a tempo indeterminato full time e coerenti con le esperienze professionali maturate. Nei confronti dei lavoratori per i quali non emerga, nel corso di un periodo di 6 mesi, la possibilità di ricollocazione sul mercato del lavoro, Poste Italiane proporrà l'assunzione con contratto a tempo indeterminato part time, nell'ambito del comune di Roma.

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane

A partire da maggio 2016 è stato avviato il confronto con le OO.SS. per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e per il Premio di risultato per il personale non dirigente di Poste Italiane.

In via generale, la finalità è quella di rendere il CCNL più rispondente alle esigenze di maggiore flessibilità nella gestione del personale, attraverso il recepimento delle recenti modifiche legislative introdotte dal Jobs Act e la modifica della disciplina di alcuni istituti. Inoltre, è stata presentata alle OO.SS. una proposta per l'istituzione di un Fondo Sanitario preposto a erogare prestazioni assicurative integrative.

Enti Bilaterali

E' proseguita nel semestre l'attività dell'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione del personale che ha supportato l'elaborazione, la presentazione e l'attivazione di diversi progetti, nonché la sottoscrizione di accordi che hanno consentito di accedere ai finanziamenti erogati da Fondimpresa. Nel semestre, sono stati rendicontati 142 piani formativi per un valore complessivo di circa 5,4 milioni di euro.

Sul piano normativo, sono state redatte note esplicative riguardanti le novità giuslavoristiche introdotte relativamente alle modalità di presentazione delle dimissioni, alla regolamentazione delle unioni civili e convivenze di fatto nonché al congedo per le donne vittime di violenza.

In materia di collocamento mirato di personale disabile, è stato definito il percorso assunzionale per l'anno 2016 nei limiti delle cornici definite dalle convenzioni sottoscritte con le province/città metropolitane su cui, per effetto delle compensazioni territoriali, sono emersi fabbisogni.

In tema di Responsabilità Sociale d'Impresa, nel corso del primo semestre 2016 il sistema di welfare aziendale è stato orientato alla qualità dei servizi inclusivi a favore delle fasce deboli e delle iniziative rivolte ai dipendenti e ai loro familiari.

Nell'ambito delle iniziative a sostegno dello sviluppo delle generazioni future, è stato avviato il progetto "PosteOrienta", con la realizzazione di seminari di orientamento professionale e agli studi, dedicati ai figli dei dipendenti, nelle sedi di Roma, Milano e Palermo, aventi l'obiettivo di fornire ai giovani un contributo concreto rispetto alle scelte future.

E' proseguita l'iniziativa "maam u" mirata a favorire lo sviluppo della genitorialità attiva, con il coinvolgimento di 250 dipendenti in maternità ed è stato avviato il Piano Salute su più sedi a livello nazionale, con incontri informativi e visite specialistiche gratuite per i dipendenti.

Con riferimento al telelavoro, quale strumento di innovazione sociale, organizzativa e tecnologica, i dipendenti che hanno utilizzato tale modalità di lavoro nel semestre sono stati 220.

Nel corso del semestre il Contenzioso del Lavoro di Poste Italiane SpA ha registrato, rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, una flessione di circa il 28% delle controversie, il cui numero complessivo dei ricorsi notificati è stato di 563 unità rispetto alle 780 del 2015.

Con riferimento specifico alle vertenze riguardanti il lavoro flessibile:

  • per i contratti di lavoro a tempo determinato (CTD), il numero delle nuove cause attivate si è attestato a 29 notifiche rispetto alle 47 dello stesso periodo dell'anno precedente. Quanto al tasso di soccombenza di tale filone vertenziale, calcolato sugli esiti ricevuti indipendentemente dall'anno di notifica, lo stesso si è collocato all'11% circa (18% circa nel 2015);
  • per i contratti di lavoro temporaneo (interinale/somministrazione), sono pervenuti in Azienda 14 nuovi ricorsi rispetto agli 11 del primo semestre 2015. Il tasso di soccombenza si è attestato al 46% circa (il 45% nel primo semestre 2015).

Con riferimento alle controversie originate dagli altri istituti contrattuali, le nuove cause attivate nel primo semestre 2016 sono state 520, in riduzione rispetto alle 724 dell'analogo periodo 2015. In tale ambito si inserisce il contenzioso afferente ai licenziamenti disciplinari, i cui nuovi ricorsi nel primo semestre 2016 sono stati 112 a fronte dei 137 dell'analogo periodo 2015. La soccombenza di tali controversie è in crescita, passando dal 20% circa del primo semestre 2015 al 28% circa del primo semestre 2016.

Per quanto attiene all'esercizio del potere disciplinare, nel corso del semestre sono stati complessivamente attivati 2.733 procedimenti disciplinari, sulla base di report delle strutture Tutela Aziendale e/o Controllo Interno, ovvero sulla scorta di specifiche segnalazioni pervenute alle competenti funzioni territoriali. A completamento di tali iter sono state comminate 2.436 sanzioni conservative e 112 sanzioni espulsive; 185 procedimenti si sono chiusi con archiviazione. Rispetto ai volumi del primo semestre dell'esercizio precedente, si registra un incremento dei provvedimenti conservativi che erano stati 2.303 e un decremento invece di quelli espulsivi (136 nel primo semestre 2015) e delle archiviazioni, attestatesi sulle 119 unità.

Per i provvedimenti espulsivi, le principali dorsali di intervento sono state: "assenza ingiustificata" (22% circa); "irregolare negoziazione titoli" (13% circa); "procedimenti/condanne penali" (22% circa) e "irregolarità nel monitoraggio della qualità del recapito" (11%); per i provvedimenti conservativi: "comportamenti scorretti" (10% circa); "assenza visita fiscale e inosservanza della normativa in tema di malattia" (20% circa); "inosservanza dei doveri e obblighi di servizio" (15% circa) e " irregolarità nel monitoraggio della qualità del recapito" (25%).

Sono stati infine presidiati specifici processi di gestione del pre-contenzioso riguardanti materie diverse dai contratti di lavoro a tempo determinato, con l'obiettivo di ridurre il numero complessivo delle controversie. Ciò attraverso l'analisi puntuale delle circa 470 impugnative e/o diffide pervenute nel semestre e la relativa valutazione di intervento.

8. GESTIONE DEI RISCHI

Poste Italiane sta progressivamente consolidando, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), un modello di Governo dei Rischi di Gruppo (di seguito anche "GRG") in linea con i requisiti del codice di Autodisciplina delle società quotate e con le best practice di riferimento. Il modello GRG persegue l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi può incidere sul raggiungimento degli obiettivi strategici.

Il modello GRG si esplicita attraverso un processo di gestione integrata del rischio continuo e dinamico, che valorizza i sistemi di gestione del rischio già esistenti a livello di singolo segmento (finanziario, assicurativo, postale e logistico) e di processi aziendali, promuovendone l'armonizzazione con le metodologie e gli strumenti specifici del modello stesso, nonché consolidando la cultura del risk management ai diversi livelli aziendali, in modo da contribuire allo sviluppo di attitudini e competenze di gestione del rischio in tutti gli ambiti di attività del Gruppo.

Nel corso del semestre sono state svolte le attività di monitoraggio rischi, con particolare riguardo ai top risk individuati nei precedenti cicli di assessment; inoltre è stato avviato un ulteriore ciclo di assessment, attualmente in corso, che tiene conto delle evoluzioni del contesto interno/esterno e della strategia del Gruppo.

Il modello GRG ha adottato lo strumento del Risk Model a supporto della fase di identificazione e descrizione dei rischi, attraverso il quale i rischi individuati possono essere ricondotti a categorie omogenee sulla base di uno schema di classificazione condiviso a livello di Gruppo, in linea con le best practice di riferimento e, ove presenti, con le specifiche prescrizioni normative. Il Risk Model rappresenta un costante punto di riferimento per la gestione, il controllo e il reporting integrato dei rischi, pertanto viene assicurato l'aggiornamento periodico anche rispetto all'operatività aziendale nonché in relazione agli esiti delle attività di assessment. Il Risk Model prevede cinque categorie di rischi: strategici, evoluzione normativa e compliance, assicurativi, operativi e finanziari come di seguito riportate.

RISCHI STRATEGICI

Rischi di flessione degli utili o del capitale derivanti da cambiamenti del contesto operativo, decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni di contesto competitivo.

EVOLUZIONE NORMATIVA E COMPLIANCE

Rischio attuale o prospettico connesso al mancato rispetto di leggi e regolamenti imposti dal legislatore, da autorità di settore nonché da normativa interna.

RISCHI ASSICURATIVI

Rischi tecnici derivanti dal contesto operativo del settore assicurativo (tecnico danni, tecnico salute e tecnico vita) per la cui trattazione si rimanda al Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2016 4. Analisi e presidio dei rischi) che costituiscono, con la Relazione sulla Gestione, un'ulteriore sezione della Relazione Finanziaria Semestrale.

RISCHI OPERATIVI

Rischi di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, il rischio di incidenti o infortuni dei dipendenti sul luogo di lavoro, il rischio di azioni criminali e attentati commessi ai danni delle strutture operative o delle relative attività, le truffe, ivi comprese le truffe online (c.d. phishing), nonché le operazioni non autorizzate, ivi compresi gli errori derivanti dal malfunzionamento dei sistemi informatici o di telecomunicazione.

Di seguito sono evidenziate alcune delle tipologie di rischi operativi.

Rischi di attacchi/eventi esterni

Uno dei temi da sempre all'attenzione di Poste Italiane è rappresentato dalla sicurezza degli Uffici Postali, al fine di tutelare i dipendenti, la clientela e il patrimonio aziendale e fronteggiare i rischi derivanti da azioni fraudolente e/o attacchi criminosi dall'esterno. Poste, in considerazione dell'attività di movimentazione di fondi è esposta ai rischi connessi al compimento di atti delittuosi (furti e/o rapine) che, qualora si verificassero, potrebbero comportare effetti negativi sull'immagine, sull'attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Nel corso del primo semestre 2016, sono proseguite le attività di potenziamento della sicurezza attiva degli Uffici Postali, fra l'altro attraverso l'implementazione, integrazione e sostituzione di impianti di allarme e di videosorveglianza con apparati tecnologicamente avanzati nonché della sicurezza passiva attraverso l'implementazione dei sistemi di protezione antirapina.

Particolare attenzione e specifiche iniziative di prevenzione hanno riguardato anche i rischi derivanti da potenziali truffe e frodi interne ed esterne all'Azienda, tra cui il furto di identità digitale, il phishing, le minacce alle risorse informatiche costituite fra l'altro da malicious code, indirizzi IP tracciati come malevoli e altri dati.

Rischi connessi alla normativa in materia di salute e sicurezza

Poste Italiane dopo aver ridefinito, nel corso del 2015, il modello aziendale di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro individuando 5 nuove unità produttive (4 coincidenti con le funzioni di business Posta, Comunicazione e Logistica, BancoPosta, Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione e 1 coincidente con le restanti funzioni di staff) unificate nella struttura organizzativa Tutela Aziendale.

Nel corso del semestre è stato portato avanti un progetto specifico nell'ambito dei Centri di Meccanizzazione Postale, finalizzato all'individuazione di misure correttive, tese alla riduzione dell'indice di movimentazione manuale dei carichi con riferimento a specifici processi di lavoro.

E' proseguita infine la formazione obbligatoria in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, in continuità con quanto fatto negli anni precedenti e sono stati aggiornati i processi formativi dedicati agli addetti alla gestione delle emergenze antincendio e primo soccorso.

Sicurezza delle informazioni

Negli ultimi anni Poste Italiane ha definito un modello di Information Security Governance integrato a livello di Gruppo in cui sono delineati ruoli, responsabilità e attività aventi l'obiettivo di fornire la guida strategica necessaria per monitorare l'infrastruttura di sicurezza dei dati aziendali. Alla sicurezza dei dati, infatti, è stata dedicata, nel corso del 2016, ampia attenzione, conducendo specifiche attività di analisi e valutazione dei rischi di Information Security che hanno portato alla definizione di requisiti di sicurezza necessari per garantire un adeguato livello di protezione delle informazioni trattate da Sistemi Informativi. Tali attività hanno riguardato: lo sviluppo delle soluzioni per la protezione delle infrastrutture tecnologiche, l'incremento dell'efficienza operativa e del livello di sicurezza di processi e sistemi per il controllo degli accessi utente al sistema informativo aziendale; nonché l'implementazione: delle soluzioni per la protezione della rete dati aziendale; delle misure di sicurezza per la protezione delle applicazioni; di adeguate misure e presidi per la sicurezza del contesto cyber con particolare attenzione ai servizi erogati ai clienti tramite canali digitali.

A tale ultimo riguardo Poste Italiane è attualmente la prima organizzazione italiana ad aver realizzato un CERT (Computer Emergency Response Team) operativo e accreditato a livello internazionale, che rappresenta un punto di sintesi e coordinamento unitario delle attività di prevenzione e risposta agli incidenti. Inoltre, per quanto riguarda le Società del Gruppo, è stato completato il programma di verifica dello stato di sicurezza dei Sistemi Informativi per Postel, Postecom, SDA, PosteVita, PosteMobile (per gli ambiti fisso e mobile).

RISCHI FINANZIARI

Per la trattazione di tali tipologie di rischi finanziari si rimanda al Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2016 (4. Analisi e presidio dei rischi).

9. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2016

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2015 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2016.

10. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Sul fronte dei servizi postali tradizionali, nel secondo semestre del 2016 il Gruppo seguiterà con il processo di ristrutturazione del comparto, facendo leva, da un lato, sul nuovo assetto regolatorio, e dall'altro sugli efficientamenti ottenuti grazie all'implementazione del nuovo modello di recapito, d'intesa con le organizzazioni sindacali. Proseguirà inoltre l'impegno nelle attività di ottimizzazione e semplificazione dei diversi portafogli d'offerta, sia sul target retail che business, anche nell'ottica di mantenere la leadership nel mercato dei servizi postali e migliorare ulteriormente il posizionamento competitivo sul mercato corriere espresso e pacchi, per il quale si conferma l'attenzione sul B2C, segmento in crescita trainato dall'ecommerce.

Anche il Patrimonio BancoPosta proseguirà nell'attuazione degli obiettivi strategici con particolare attenzione: alla valorizzazione dell'attuale base clienti, attraverso la proposizione mirata di prodotti e servizi che rispondano ai loro bisogni, per consolidare la relazione e incrementare le giacenze; al rafforzamento del proprio posizionamento nel comparto della monetica e degli incassi e pagamenti, favorendo la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione; alla crescita nel mercato del credito al consumo e al riposizionamento "digital" nell'ambito della più ampia strategia multicanale di Poste Italiane. Inoltre, proseguirà la strategia di gestione attiva del portafoglio titoli mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate.

Infine, nel corso del 2016 si prevede di proseguire il lavoro congiunto con Cassa Depositi e Prestiti per assicurare il mantenimento dell'attrattività del risparmio postale.

Per quanto attiene al Polo del Risparmio, il Gruppo continuerà a puntare alla crescita del Ramo I con l'obiettivo di capitalizzare la posizione di leadership di PosteVita e di rafforzare il business del risparmio gestito attraverso un ulteriore ampliamento della gamma d'offerta.

In coerenza con le priorità strategiche, il comparto Assicurativo mirerà a rinnovare gli attuali prodotti e a sviluppare soluzioni volte a rispondere ai crescenti bisogni di tutela della persona, dei beni e di previdenza integrativa, rendendo semplice e accessibile l'offerta e migliorando il posizionamento nel settore del welfare (Previdenza, Salute e Assistenza).

Per supportare questo processo, particolare attenzione sarà data all'azione di rafforzamento e potenziamento dei sistemi IT attraverso cui sviluppare soluzioni digitali volte a rendere sempre più accessibile l'offerta.

PosteMobile seguiterà nel percorso strategico intrapreso che prevede il consolidamento del proprio core business, con un posizionamento distintivo sul mercato e un'offerta maggiormente sinergica e integrata con il Gruppo.

Come si è detto, infine, in data 31 maggio 2016, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare, al fine di acquisire i pareri delle Commissioni parlamentari, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che ha definito i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal MEF nel capitale di Poste Italiane SpA e, in data 20 luglio 2016, l'ottava Commissione Lavori pubblici del Senato ha espresso parere favorevole con osservazioni. Alla data della presente Relazione, si ritiene che l'offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali possa perfezionarsi nell'autunno del corrente esercizio.

11. PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Quanto di seguito riportato è finalizzato a fornire un aggiornamento su fatti e circostanze intercorsi tra la chiusura dell'esercizio e la data di approvazione della presente Relazione. Per una trattazione completa dei temi in oggetto, si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2015.

Principali rapporti con l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom)

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in conformità a quanto previsto dalla Legge n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015), ha autorizzato una serie di interventi mirati a ridefinire il Servizio Postale Universale per garantirne una gestione economicamente sostenibile e in linea con le mutate esigenze degli utenti,. In particolare:

  • con la delibera 395/15/CONS l'AGCom ha autorizzato l'attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale;
  • con la delibera 396/15/CONS l'AGCom ha introdotto nuovi obiettivi statistici di qualità e nuove tariffe degli invii postali universali.

Nello specifico, la delibera 395/15/CONS prevede che l'attuazione del recapito a giorni alterni avvenga in tre fasi successive. La fase, avviata nel mese di ottobre 2015, ha interessato 256 Comuni appartenenti alle Regioni Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto. La seconda è stata avviata a partire dal mese di aprile 2016 e interesserà, gradualmente, circa 2.400 Comuni in 14 regioni italiane. Da ultimo, la terza fase del nuovo modello di recapito dovrà essere avviata, ai sensi di quanto previsto dall'art. 3, comma 1, della delibera, non prima di febbraio 2017.

La delibera 395/15/CONS è stata oggetto di impugnativa, innanzi al TAR del Lazio, attraverso i ricorsi promossi da FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e Avvenire, dall'Associazione dei consumatori Codacons e infine da Anci Piemonte insieme a 41 Comuni piemontesi. In particolare, quest'ultimo ricorso è l'unico ad aver finora raggiunto la fase del giudizio che è stato tuttavia sospeso, con ordinanza del 29 aprile 2016, perché il TAR - nel dichiarare non fondati i motivi proposti dai ricorrenti e legittimando, allo stato, la predetta delibera - ha contestualmente disposto il rinvio degli atti alla Corte di Giustizia Europea per valutare la compatibilità della legge nazionale con la direttiva postale europea.

La decisione del TAR sui ricorsi promossi da FIEG e Avvenire e da Codacons è stata, invece, rimandata a data da destinarsi.

L'AICAI (Associazione dei corrieri espressi) ha impugnato al TAR Lazio la delibera 396/15/CONS e gli atti presupposti e conseguenti nella parte in cui prevedono la tracciatura della Posta Prioritaria, funzionalità che renderebbe sostituibile tale servizio universale con i prodotti dei corrieri e potrebbe comportare per questi ultimi l'obbligo di contribuire al Fondo di compensazione dell'Onere del Servizio Universale. Una questione di rinvio pregiudiziale è stata inviata dal TAR alla Corte di Giustizia che sarà chiamata a valutare la compatibilità della legislazione nazionale con la direttiva europea.

Sullo stesso tema, il 6 novembre 2015 l'AGCM ha inviato ad AGCom una segnalazione, chiedendo al Regolatore di rivedere la decisione di includere la nuova Posta Prioritaria all'interno del Servizio Universale, in particolare nella sua versione «pro» (business), operazione, secondo l'AGCM, idonea ad alterare la concorrenza nel mercato del pacco/corriere. Il 9 dicembre 2015, AGCom ha tuttavia confermato la propria decisione di includere il servizio in questione nell'ambito universale (con la delibera 662/15/CONS).

In tema di diritto di accesso alla rete postale universale pende ancora il ricorso promosso da Poste Italiane contro la delibera 728/13/CONS che ha posto in capo alla Società l'obbligo di fornire, su richiesta di soggetti terzi, l'accesso a condizioni eque e ragionevoli liberamente negoziate con le parti. Nelle more del ricorso, Poste Italiane aveva ricevuto due richieste di accesso alla rete postale universale, a febbraio e a ottobre 2014. Nessuna delle due trattative si è conclusa. Relativamente alla prima richiesta, nel mese di ottobre 2014 l'operatore richiedente aveva interessato l'Autorità, che aveva sollecitato le parti a proseguire con la negoziazione. A gennaio 2015, l'operatore aveva informalmente comunicato a Poste di aver rinnovato la richiesta d'intervento, stante il perdurare dello stallo della trattativa, ma a seguito di ciò l'Autorità non ha – al momento – dato alcun seguito alla richiesta di intervento.

Inoltre, in data 1° luglio 2016 l'AGCom ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato con cui ha reso noto l'avvio di un procedimento volto a rivedere gli obblighi di accesso alla rete sulla base di quanto disposto dall'art. 6 della delibera 728/13/CONS. L'avvio di tale procedimento era stato previsto nell'ambito della delibera 396/15/CONS di approvazione delle nuove condizioni economiche e dei nuovi obiettivi di qualità del servizio universale, in considerazione delle mutate condizioni del mercato postale. Il termine del procedimento è fissato in 150 giorni dalla data di pubblicazione della comunicazione, salvo proroghe motivate.

L'AGCom – a seguito di un contenzioso sollevato dall'operatore GPS (Globe Postal Services) e previo esperimento dell'iter di consultazione pubblica – aveva adottato la delibera 621/15/CONS recante disciplina del tema della restituzione degli invii di altri operatori rinvenuti nella rete di Poste Italiane. In tale ambito è previsto l'obbligo per Poste di modificare le "Condizioni generali di contratto per la restituzione di invii affidati dai mittenti ad altri operatori postali rinvenuti nella rete di Poste Italiane" prevedendo tre distinte modalità per la restituzione14 e, sulla base di esse, la rimodulazione delle condizioni economiche tenendo conto, tra l'altro, del principio dell'orientamento al costo (costo evitabile) e applicando una scontistica sui volumi.

Poste aveva provveduto ad adeguare le proprie Condizioni generali di contratto e a informare tutti gli operatori contrattualizzati, oltre alla società GPS, in merito alle nuove Condizioni generali di contratto.

In ragione degli impatti finanziari che tale provvedimento può determinare in capo a Poste, in particolare avuto riguardo alla possibilità di recuperare con la tariffa i soli costi addizionali, la Società aveva impugnato il provvedimento innanzi al TAR Lazio. L'udienza di merito si è tenuta in data 8 giugno 2016 e si è in attesa della pubblicazione della decisione.

La società GPS ha impugnato innanzi al TAR Lazio alcune comunicazioni indirizzatele da AGCom, miranti a obbligare l'operatore a sottoscrivere le nuove Condizioni generali di contratto di Poste (ritenute da AGCom in linea con la delibera), nonché altro ricorso avverso l'inibitoria di Agcom volta a far cessare di impiegare il termine stamp/francobollo per identificare le "vignette" adesive di GPS.

In data 14 aprile 2015 l'AGCom, con l'atto di contestazione n. 02/15/DSP, aveva avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione degli obblighi normativi legati alla fornitura del Servizio Postale Universale, con riferimento alla chiusura temporanea di 21 Uffici Postali di Messina città e provincia in alcune giornate dei mesi di luglio e agosto 2014. A seguito della presentazione delle memorie difensive della Società, l'Autorità con delibera 517/15/CONS del 25 settembre 2015, notificata il 26 ottobre 2015, aveva archiviato il procedimento sanzionatorio per 29 delle 42 violazioni inizialmente

14 1) Ritiro presso il CMP di rinvenimento e/o di riferimento;

2) ritiro presso uno o più centri di aggregazione;

3) consegna da parte di Poste all'indirizzo indicato dagli altri operatori.

contestate. Per le restanti violazioni l'AGCom, non accogliendo le difese di Poste Italiane, con delibera 631/15/CONS del 21 dicembre 2015 ha definito una sanzione complessiva di 296mila euro. Poste avverso tale sanzione ha presentato ricorso al TAR del Lazio, innanzi al quale è tuttora pendente il giudizio; comunque l'importo sanzionatorio è stato pagato.

In data 10 luglio 2015 l'AGCom, con l'atto di contestazione 04/15/DISP, aveva avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione di alcuni obblighi normativi relativamente ad alcuni Uffici Postali e Direzioni di Area Territoriale, a seguito del monitoraggio svolto per il 2014 dalla Società IZI sulle rimodulazioni orarie degli Uffici Postali nel periodo estivo. Avverso tale atto di contestazione Poste Italiane in data 7 agosto 2015 aveva inviato all'Autorità la propria memoria difensiva. In data 18 marzo 2016 il Consiglio di AGCom ha convocato in audizione Poste Italiane in relazione al suddetto procedimento in vista della quale, in data 4 aprile 2016, la Società ha inviato all'Autorità le proprie memorie conclusive. Successivamente con la delibera n. 143/16/CONS del 19 aprile 2016, l'AGCom ha archiviato integralmente il procedimento.

Con il provvedimento 07/15/DISP del 19 ottobre 2015 l'AGCom aveva contestato a Poste Italiane la violazione degli obblighi connessi alle prescrizioni in materia di notificazioni degli atti giudiziari, a seguito delle verifiche ispettive condotte presso l'Ufficio Postale di Roma Prati, in relazione al ritardo nel trattamento di 14 Avvisi di ricevimento di atti giudiziari (mod 23L). Avverso tale atto di contestazione la Società, in data 18 novembre 2015, aveva presentato le proprie memorie difensive. Con la delibera 161/16/CONS del 5 maggio 2016 l'AGCom ha ingiunto alla Società il pagamento di una sanzione di 50mila euro che è stato effettuato. Avverso tale provvedimento, la Società potrà presentare ricorso al TAR Lazio entro 60 giorni dalla notifica dello stesso (avvenuta il 16 giugno 2016).

Analogamente, in tema di trattamento degli atti giudiziari, AGCom ha notificato a Poste Italiane nel corso del mese di giugno due provvedimenti sanzionatori per un importo complessivo di 180mila euro (delibere 188/16/CONS e 251/16/CONS), sui quali si sta valutando ricorso innanzi al TAR. Successivamente, in data 2 agosto 2016 l'Autorità ha notificato delibere sanzionatorie 338/16/CONS e 339/16/CONS per un importo complessivo di 342.500 euro.

Allo stato, in merito a tale tematica resta aperto il procedimento 9/16/DISP.

Con Delibera 366/16/CONS, notificata il 2 agosto 2016, AGCom ha rivolto formale diffida a Poste Italiane a dare corretta attuazione alle previsioni di cui alla Legge 890/1982 in materia di notificazione di atti e comunicazioni connesse agli stessi, nonché a presentare una pianificazione di misure organizzative correttive.

Avuto riguardo invece agli obblighi inerenti alla gestione degli Uffici Postali, l'Autorità ha notificato due delibere di archiviazione (184/16/CONS e 187/16/CONS) e una delibera sanzionatoria per una somma di 50mila euro (186/16/CONS). Allo stato restano aperti ulteriori tre procedimenti (8/16/DSP, 10/16/DSP e 11/16/DSP) uno dei quali avente medesimo oggetto della contestazione già archiviata con delibera 143/16CONS.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Con riferimento al procedimento PS/10009 avviato dall'AGCM nel 2015 per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e avente a oggetto il "Libretto Smart, l'Autorità in data 21 dicembre 2015 ha irrogato a Poste Italiane la sanzione amministrativa pecuniaria di 540mila euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile tenuto conto della circostanza attenuante per la quale Poste ha adottato iniziative finalizzate a consentire ai consumatori l'effettiva fruizione del tasso premiale.

Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane, in data 24 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio (r.g. 2288/16) che, nell'udienza del 23 marzo 2016, ha rinviato la causa al giudizio di merito.

Inoltre, in data 7 marzo 2016 l'AGCM, nell'ambito della verifica di ottemperanza, ha inviato una richiesta volta ad acquisire informazioni in merito alle caratteristiche del Libretto Smart previste a partire dal 1° luglio 2015 nonché alla connessa offerta "Supersmart". Il 22 marzo 2016 Poste ha trasmesso all'AGCM la relativa nota di riscontro e in data 24 giugno 2016 l'Autorità ha comunicato a Poste di aver deliberato che, allo stato, non sussistono elementi sufficienti per un approfondimento istruttorio.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento (SP/157), volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. L'Autorità, nel mese di luglio 2015 ha accolto l'istanza di partecipazione al procedimento delle società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV. Contestualmente all'avvio del procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane. PosteMobile ha presentato istanza di intervento al fine di dimostrare, per quanto di sua competenza, l'assenza di qualsiasi infrazione. L'audizione si è tenuta in data 18 settembre 2015 e in data 29 ottobre 2015, l'AGCM ha comunicato le risultanze istruttorie. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale. Con lo stesso provvedimento, l'Autorità ha altresì deliberato che Poste si astenga per il futuro dal porre in essere comportamenti analoghi. L'Autorità non ha peraltro irrogato alcuna sanzione. Avverso il suddetto provvedimento, Poste Italiane, in data 25 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio (r.g. 2325/16); nella camera di consiglio per l'istanza cautelare fissata in data 9 marzo 2016 la trattazione è stata rinviata al merito. Anche per PosteMobile, in data 19 febbraio 2016, è stato depositato ricorso al Tar Lazio (r.g. 2381/16) avverso il provvedimento finale.

All'udienza del 22 giugno 2016 le Parti hanno discusso il merito di entrambi i giudizi. Si è in attesa della pronuncia del TAR. In data 28 giugno 2016, l'AGCM ha richiesto informazioni utili a valutare l'ottemperanza di Poste Italiane al provvedimento, con riferimento alla descrizione dello stato delle trattative in essere con H3G ai fini dell'accesso ex art. 8, comma 2 quater L. 287/90. Poste Italiane ha riscontrato la richiesta dell'AGCM in data 15 luglio 2016.

A valle del predetto provvedimento, in data 23 dicembre 2015, la società H3G ha presentato al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane e PosteMobile per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra per circa 338 milioni di euro oltre alla condanna alle spese di giudizio.

All'udienza di prima comparizione, tenuta innanzi al Tribunale civile di Roma il 7 aprile 2016, Poste, assistita dai propri difensori, si è costituita depositando apposita memoria di costituzione e risposta con allegata documentazione difensiva sulla quantificazione del danno, ritenendo di aver operato nel pieno rispetto della normativa vigente. Il giudice, accogliendo l'eccezione pregiudiziale sollevata da Poste, ha rinviato la trattazione all'udienza tenutasi il 22 giugno 2016; in tale sede, dopo ampia discussione, il giudice istruttore ha dichiarato che deciderà sulla eccezione pregiudiziale, relativa ad una carenza di potere in capo al legale rappresentante di H3G in ordine al potere di instaurare un giudizio, insieme con il merito e ha rinviato la causa all'udienza del 1° dicembre 2016, assegnando i termini per le memorie ai sensi dell'art. 183 c.p.c.. Allo stato attuale la complessa novità delle questioni trattate e l'incertezza propria di ogni giudizio, impediscono di formulare una attendibile previsione circa l'esito del contenzioso.

In data 8 giugno 2016, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio dell'istruttoria A493 ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE. In particolare, l'AGCM intende verificare se Poste rifiuta di offrire a Nexive, nelle aree geografiche nelle quali

essa non è presente con le proprie reti distributive, il servizio Posta Time, vale a dire il servizio che in quelle stesse aree Poste Italiane offre ai clienti finali, rendendo disponibile il solo servizio di Posta Massiva che ha prezzi superiori a Posta Time. Secondo l'Antitrust Poste, inoltre, applicherebbe ai i clienti finali una politica di sconti fidelizzanti sul proprio prodotto Posta Time. Il procedimento terminerà il 31 ottobre 2017.

L'AGCM ha promosso ricorso al TAR Lazio nei confronti di INPS e Poste Italiane per l'annullamento della gara per l'affidamento dei servizi di recapito e gestione della corrispondenza non automatizzata della direzione generale e delle direzioni regionali. Con sentenza del maggio 2016 il TAR ha respinto il ricorso confermando la legittimità della gara INPS. Allo stato, pendono ancora i termini per l'eventuale appello al Consiglio di Stato da parte dell'AGCM.

Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)

L'ANAC in data 28 settembre 2015 ha trasmesso a Poste un atto di avvio di un procedimento istruttorio volto a verificare le procedure amministrative svolte per la realizzazione dei lavori di riqualificazione e di adeguamento presso il CMP Sesto Fiorentino (FI). L'Autorità ha richiesto a Poste l'invio di una relazione illustrativa in merito allo svolgersi dell'appalto, unitamente alla relativa documentazione. In data 17 novembre 2015 il Responsabile del procedimento ha inviato all'ANAC la relazione documentata e ha chiesto all'Autorità di essere sentito in audizione. In data 27 gennaio 2016 si è tenuta l'audizione nel corso della quale la Società ha reso chiarimenti e precisazioni in merito all'appalto in questione. Si è in attesa di conoscere l'esito del procedimento.

Banca d'Italia

Il 18 luglio 2016 Banca d'Italia, a seguito della recente visita ispettiva completata il 20 aprile 2016 presso Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, ha reso noto gli esiti degli accertamenti, in cui vengono individuati taluni profili della organizzazione e dell'attività della Banca che richiedono interventi correttivi, esprimendo un giudizio parzialmente sfavorevole. L'ispezione non ha dato luogo all'avvio di procedure sanzionatorie a carico della Banca o degli esponenti aziendali.

Come disposto dalla normativa di riferimento, la Banca provvederà a comunicare all'Autorità di Vigilanza le proprie considerazioni in ordine ai rilievi e alle osservazioni formulati nonché il piano complessivo degli interventi di adeguamento, in parte già adottati.

Nel mese di dicembre 2015, l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia (UIF) ha avviato nei confronti della Compagnia Poste Vita SpA accertamenti ispettivi in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D.Lgs 231 del 2007

In data 8 luglio 2016 l'UIF ha notificato a Poste Vita un "Processo verbale di accertamento e contestazione" a carico della stessa Compagnia per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette (in relazione a operazioni afferenti a una singola polizza) ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 231/2007. La violazione contestata è punibile a norma dell'art. 57, comma 4, del D.Lgs. 231/2007 con pena pecuniaria dall'1% al 40% del valore delle operazioni come quantificato nel richiamato "Processo verbale di accertamento e contestazione" e, quindi, nel caso di specie, fino e 406mila euro. Poste Vita potrà trasmettere al Ministero dell'economia e delle finanze propri scritti difensivi o documenti e chiedere di essere sentita dalla medesima Autorità ai sensi della L. 689/1981.

CONSOB

È proseguito lo sviluppo degli interventi propedeutici all'introduzione del nuovo servizio di "consulenza guidata" previsto dal Piano trasmesso alla Consob a seguito dell'intervento ispettivo concluso nel 2014. In particolare, con nota trasmessa il 1° giugno 2016, è stata fornita su richiesta dell'Autorità una informativa sullo stato di avanzamento complessivo del piano e sulla previsione di avvio a partire da ottobre 2016 del rollout della nuova piattaforma. Quest'ultima ha come obiettivo l'adozione di iter standardizzati che supportino l'individuazione della migliore soluzione di investimento per il cliente, consentendo una sistematica storicizzazione delle modalità di interazione gestore–cliente. L'avvio del nuovo servizio è previsto nell'ultimo trimestre 2016 con graduale estensione sulla rete di Uffici Postali "MiFID" entro il primo semestre 2017.

IVASS

A seguito dell'attività ispettiva condotta tra il 1° aprile e il 14 luglio 2014 tesa a valutare il governo, la gestione e il controllo degli investimenti e dei rischi finanziari nonché il rispetto della normativa antiriciclaggio, l'IVASS, in data 17 settembre 2014, ha notificato a Poste Vita SpA talune raccomandazioni nonché l'avvio di un procedimento amministrativo relativo alla presunta violazione di quattro previsioni concernenti la normativa antiriciclaggio. In data 12 maggio 2016 l'Autorità ha notificato alla Società l'ordinanza con la quale delle quattro violazioni contestate ne sono state ritenute sussistenti due. Poste Vita ha provveduto al pagamento della sanzione e, in seguito all'esito delle analisi e valutazioni svolte, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di non impugnare il provvedimento.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

Nei giorni tra il 29 settembre e 1° ottobre 2015 il Nucleo Speciale Privacy della Guardia di Finanza, in esecuzione della delega n. 21876/97157 del Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha effettuato ai sensi del Codice della Privacy, una visita ispettiva presso i locali di Poste Mobile.

A valle dell'ispezione, in data 3 novembre 2015, il suddetto Nucleo ha notificato a Poste Mobile la contestazione per l'unica presunta difformità riscontrata, relativa alla conservazione dei dati di traffico telematico per le finalità di accertamento e repressione dei reati (documentazione del traffico dati, ovvero accessi Internet) oltre i tempi massimi previsti dal Codice e, nello specifico dall'art. 132, con contestuale applicazione di una sanzione pecuniaria (da un minimo di 10mila a un massimo di 50mila euro).

Poste Mobile, ritenendo non fondata la contestazione, in data 2 dicembre 2015 ha presentato, ai sensi dell'art. 18 della Legge 24 novembre 1981, n. 689, una memoria difensiva nella quale ha rappresentato all'Autorità che l'estensione della conservazione dei dati di traffico telematico per le finalità di accertamento e repressione dei reati oltre i tempi massimi previsti dal Codice, è stata attuata in totale buona fede e in conformità alla prassi interpretativa e applicativa del Decreto Antiterrorismo, n. 43 del 17 aprile, cui ha aderito la totalità degli operatori di telecomunicazioni. In data 2 febbraio 2016, la Società ha confermato al Garante il positivo completamento delle procedure di cancellazione dei dati di traffico telematico relativi a comunicazioni effettuate precedentemente al 21 aprile 2015, ossia alla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto Antiterrorismo. Da ultimo Poste Mobile ha depositato richiesta di archiviazione tenendo conto dell'unicità e isolatezza della circostanza contestata nell'ambito di un quadro generale, emerso nel corso delle Attività Ispettive, di piena conformità alla normativa vigente in materia di protezione dei dati personali.

12. ALTRE INFORMAZIONI

AMBIENTE

Il Gruppo Poste Italiane è molto attento alla salvaguardia dell'ambiente che, nell'ambito della propria green strategy, considera una componente essenziale del suo percorso di crescita; per tale motivo ha sviluppato le proprie attività di business mettendo in atto azioni e politiche di sostenibilità ambientale ispirate ai principi di risparmio, recupero e riciclo, innovazione e sicurezza.

L'energia necessaria per alimentare l'ingente patrimonio immobiliare di Poste Italiane è responsabile per oltre due terzi delle emissioni inquinanti del Gruppo. Per tale motivo, anche nel semestre è proseguito il piano di ottimizzazione dell'uso di energia promuovendo comportamenti virtuosi da parte dei dipendenti, anche attraverso campagne di comunicazione sul risparmio energetico (per esempio sull'attento uso delle "pompe di calore"), e introducendo iniziative tecniche finalizzate all'abbattimento degli sprechi, tramite l'installazione e attivazione di rilevatori di consumi di energia che consentono di monitorare l'andamento degli stessi e permettono, per esempio, di analizzare i consumi il sabato e la domenica, di effettuare la misurazione delle sedi che assorbono più energia e il corretto settaggio delle temperature e degli orari di funzionamento dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento; inoltre sono tati istallati ulteriori sensori di presenza per un totale di 20mila sensori al mese di giugno.

In tale ottica, è proseguita durante il semestre la partecipazione ai programmi degli organismi internazionali finalizzati alla riduzione di gas serra quali l'Environmental Measurement and Monitoring System (EMMS) nell'ambito dell'IPC e il Greenhouse Gas Reduction Programme nell'ambito di Posteurop.

È proseguito il percorso di Mobility Management che, finalizzato al sostegno delle esigenze dei propri lavoratori e a tutela dell'ambiente, supporta soluzioni di mobilità sostenibile nelle aree urbane. A tal riguardo, sono proseguite le convenzioni dedicate all'acquisto agevolato e rateizzato degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale per le città di Roma, Bologna, Milano e Brescia e, dal mese di giugno, anche per la città di Torino; a questo si affiancano anche le agevolazioni dedicate dipendenti per il servizio di car sharing nelle città di Roma, Milano, Torino e Firenze.

INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

L'Azienda, con l'obiettivo di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati si è dotata delle "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati", approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA nel mese di luglio 2015, redatte in conformità con i principi stabiliti dalla Consob nel Regolamento adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e alla Comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010.

Le medesime Linee Guida recepiscono le norme di cui alla Circolare della Banca d'Italia n. 263/2006, "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche", Titolo V, Capitolo 5, "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati" e alla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 ("Disposizioni di Vigilanza"), applicabili a Poste Italiane con riferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con soggetti collegati a Poste.

L'ambito di applicazione delle Linee Guida si differenzia a seconda della normativa applicata ovvero quanto

previsto dal Regolamento Consob si applica a Poste Italiane (nell'esercizio sia delle attività postali sia di BancoPosta e nell'esecuzione di operazioni con Parti Correlate di Poste Italiane effettuate per il tramite di società controllate), mentre la disciplina emanata da Banca d'Italia si applica esclusivamente all'operatività di BancoPosta con Soggetti Collegati di Poste Italiane. La versione aggiornata delle Linee Guida è pubblicata sul sito internet di Poste Italiane all'indirizzo: http://www.posteitaliane.it/it/governance/documenti\_societari/operativita\_parti\_correlate\_sogg\_collegati. shtml.Il documento è riproposto per la sezione la sezione BancoPosta, anche all'indirizzo http://www.posteitaliane.it/it/governance/documenti\_bancoposta/operativita\_parti\_correlate\_sogg\_collegati. shtml.Il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate è riportato nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato del Gruppo Poste Italiane al 30 giugno 2016 (3.5 Parti correlate).

PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 30 giugno 2016 comparativo con quello al 31 dicembre 2015 è riportato nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2016 (3.3 Note delle voci di Bilancio).

APPENDICE - DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

POSTE ITALIANE SPA 1° semestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 4.630 4.544 86 1,9%
Risultato operativo 573 421 152 36,1%
Risultato netto 406 306 100 32,7%
Investimenti (*) 118 317 (199) -62,8%
Patrimonio netto (**) 6.469 7.646 (1.177) -15,4%
Organico stabile - medio 133.284 135.985 (2.701) -2,0%
Organico flessibile - medio 4.344 2.981 1.363 45,7%

(*) Il valore del 1° semestre 2015 include investimenti in Partecipazioni per 212 milioni di euro.

(**) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo, elaborati secondo i princípi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

ALTRE SOCIETA'

POSTEL SPA (*) 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 112.074 112.875 (801) -0,7%
Risultato operativo (3.005) (1.418) (1.587) n.s.
Risultato del periodo (4.390) (2.234) (2.156) 96,5%
Investimenti 4.538 4.488 50 1,1%
Patrimonio netto (**) 99.034 103.265 (4.231) -4,1%
Organico stabile - medio 1.187 1.206 (19) -1,6%
Organico flessibile - medio 37 37 - n.s.

(*) Nel primo semestre 2016 Postel SpA ha incorporato la società PosteShop SpA con effetti fiscali, giuridici e contabili dal 1° maggio 2016.

(**) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

SDA EXPRESS COURIER SPA

SDA EXPRESS COURIER SPA 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 279.977 252.838 27.139 10,7%
Risultato operativo (18.208) (19.124) 916 4,8%
Risultato del periodo (13.946) (14.889) 943 6,3%
Investimenti 1.554 742 812 n.s.
Patrimonio netto (*) (14.317) 498 (14.815) n.s.
Organico stabile - medio 1.409 1.416 (7) -0,5%
Organico flessibile - medio 69 144 (75) -52,1%

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

POSTE TUTELA SPA 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 43.285 42.872 413 1,0%
Risultato operativo 470 435 35 8,0%
Risultato del periodo 369 288 81 28,1%
Investimenti 5 54 (49) -90,7%
Patrimonio netto (*) 12.994 12.662 332 2,6%
Organico stabile - medio 16 14 2 14,3%
-

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

POSTECOM SPA 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 34.690 37.067 (2.377) -6,4%
Risultato operativo 989 792 197 24,9%
Risultato del periodo 310 461 (151) -32,8%
Investimenti 4.494 3.672 822 22,4%
Patrimonio netto (*) 21.084 21.003 81 0,4%
Organico stabile - medio 291 298 (7) -2,3%
Organico flessibile - medio 4 6 (2) -33,3%

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA (*) 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 44.828 7.703 37.125 n.s.
Risultato operativo 1.753 757 996 n.s.
Risultato del periodo 356 1.686 (1.330) -78,9%
Investimenti 248 581 (333) -57,3%
Patrimonio netto (*) 234.169 233.833 336 0,1%
Organico stabile - medio 30 16 14 87,5%

(*) Nel 2015 la società Poste Energia SpA è stata fusa in Europa Gestioni Immobiliari SpA con effetti fiscali e contabili dal 31 dicembre 2015.

(**) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

MISTRAL AIR SRL 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 33.821 52.828 (19.007) -36,0%
Risultato operativo (3.563) (1.495) (2.068) n.s.
Risultato del periodo (2.850) (1.163) (1.687) n.s.
Investimenti 259 58 201 n.s.
Patrimonio netto (*) 1.605 4.577 (2.972) -64,9%
Organico stabile - medio 145 152 (7) -4,6%
Organico flessibile - medio 40 74 (34) -45,9%

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

BANCOPOSTA FONDI SPA SGR

BANCOPOSTA FONDI SPA SGR 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Commissioni attive 35.058 27.990 7.068 25,3%
Commissioni nette 19.684 16.651 3.033 18,2%
Risultato del periodo 9.923 8.110 1.813 22,4%
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) (*) 80.021 65.851 14.170 21,5%
Patrimonio netto (*) 66.575 56.820 9.755 17,2%
Organico stabile - medio 53 55 (2) -4,4%
Organico flessibile - medio 1 - 1 n.s.

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

BANCA DEL MEZZOGIORNO - MEDIOCREDITO

CENTRALE SPA 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Margine d'interesse 21.048 24.365 (3.317) -13,6%
Commissioni nette 23.423 21.916 1.507 6,9%
Risultato del periodo 12.979 19.399 (6.420) -33,1%
Impieghi finanziari (*) 2.540.513 2.523.777 16.736 0,7%
Patrimonio netto (*) 411.600 425.511 (13.911) -3,3%
Organico stabile - medio 281 273 8 2,9%
Organico flessibile - medio 25 19 6 31,6%

(*) Nel corso del primo semestre 2016 la società ha distribuito 25 milioni di euro di dividendi. Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

POSTE VITA SPA (*) 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi assicurativi (**) 10.521.538 9.449.259 1.072.279 11,3%
Risultato del periodo 164.852 156.954 7.898 5,0%
Attività finanziarie (***) 112.137.283 102.210.858 9.926.425 9,7%
Riserve tecniche assicurative (***) 109.269.178 100.201.523 9.067.655 9,0%
Patrimonio netto (***) 3.468.967 3.283.955 185.012 5,6%
Organico stabile - medio 325 282 43 15,2%
Organico flessibile - medio 6 2 4 n.s.

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti bilancio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

(***) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

POSTE ASSICURA SPA (*) 1° semestre
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi assicurativi (**) 51.708 46.092 5.616 12,2%
Risultato del periodo 4.399 4.583 (184) -4,0%
Attività finanziarie (***) 152.955 139.884 13.071 9,3%
Riserve tecniche assicurative (***) 127.619 112.317 15.302 13,6%
Patrimonio netto (***) 70.355 65.225 5.130 7,9%
Organico stabile - medio 54 52 2 3,8%
Organico flessibile - medio 1 - 1 n.s.

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti bilancio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(***) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015. (**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

n.s.: non significativo

POSTEMOBILE SPA (*) 1° semestre
(dati in migliaia di euro)
2016
2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri
146.573
166.114 (19.541) -11,8%
Risultato operativo
14.505
22.453 (7.948) -35,4%
Risultato del periodo
9.181
14.100 (4.919) -34,9%
Investimenti
12.709
7.895 4.814 61,0%
Patrimonio netto (**)
65.188
66.657 (1.469) -2,2%
Organico stabile - medio
274
308 (34) -11,0%
Organico flessibile - medio
8
1 7 n.s.

(*) In data 27 aprile 2016 è stato stipulato l'atto di scissione parziale del ramo d'azienda "Rete fissa TLC" in favore di Poste Italiane SpA. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali decorrono dal 1° maggio 2016.

(**) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

70 Gruppo Poste Italiane – Relazione intermedia sulla gestione al 30 giugno 2016

Bilancio semestrale consolidato abbreviato

al 30 giugno 2016

.

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 30 giugno 2016, la Società risulta partecipata per il 64,7 % dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (di seguito anche MEF) e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

In data 31 maggio 2016, il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM), all'esame delle Commissioni parlamentari, che definisce i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal MEF nel capitale di Poste Italiane SpA tale da mantenere una partecipazione pubblica anche tramite Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), nel capitale della Società non inferiore al 35%, da assegnare alla gestione separata di CDP, relativamente alla quale l'attività di indirizzo e gestione continuerà a essere esercitata dal MEF. E' stato previsto che l'alienazione della ulteriore quota potrà avvenire anche in più fasi e si realizzerà attraverso un'offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali.

In data 24 giugno 2016, l'assemblea straordinaria di Cassa depositi e prestiti SpA ha approvato un aumento del capitale sociale riservato al MEF, per un ammontare, comprensivo di sovrapprezzo, di 2.930 milioni di euro. L'aumento di capitale sarà liberato mediante il conferimento in CDP da parte del MEF di una partecipazione del 35% del capitale sociale di Poste Italiane SpA da assegnare alla gestione separata di CDP, relativamente alla quale l'attività di indirizzo e gestione continuerà a essere esercitata dal MEF. L'aumento di capitale e il conferimento di Poste Italiane saranno eseguiti entro il 31 dicembre 2016, al termine dell'iter autorizzativo necessario per il trasferimento della partecipazione.

Il presente Bilancio consolidato abbreviato riguarda il semestre chiuso il 30 giugno 2016 ed è redatto in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera. È costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) di periodo, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario sintetico e dalle note al bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note illustrative sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.

2. CRITERI GENERALI DI REDAZIONE

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

Il Gruppo Poste Italiane redige il Bilancio semestrale consolidato secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 2 agosto 2016, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato la Relazione finanziaria semestrale.

2.2 MODALITA' DI PRESENTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Il presente Bilancio semestrale consolidato è redatto in conformità allo IAS 34 – Bilanci intermedi e all'articolo 154-ter (comma 3) del Testo Unico della Finanza. In applicazione della facoltà concessa dal citato principio, i contenuti informativi previsti in tale bilancio sono ridotti rispetto a quelli di un bilancio annuale completo (ai sensi dello IAS 1 – Presentazione del bilancio), in quanto finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, fatti e circostanze intercorsi nel semestre di riferimento - se ritenuti rilevanti - oltre che alcune informazioni integrative minime espressamente richieste dal medesimo principio, omettendo pertanto informazioni, dati e note già presentati e commentati nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2015, cui si rimanda per una più completa comprensione delle informazioni riportate nel presente documento. La rilevanza delle informazioni di seguito fornite è stata valutata, secondo quanto previsto dallo IAS 34, nell'ottica di assicurare la comprensibilità delle variazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche rilevate nel corso del primo semestre 2016.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Bilancio semestrale consolidato sono uniformi a quelli di predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. Tuttavia, al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi al semestre e all'esercizio 2015, tenuto conto delle modifiche organizzative intervenute, a seguito delle quali, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni (si veda quanto riportato nella nota 3.4) sono stati riclassificati alcuni dati e note di dettaglio.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) di periodo e Rendiconto finanziario sintetico sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile (perdita) di periodo sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento delle attività. Tenuto conto della diversificata natura e della numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando ricorrono congiuntamente i requisiti di atipicità ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.

Alla data di approvazione del bilancio in commento, per l'interpretazione e applicazione dei principi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione non esiste ancora una prassi consolidata alla quale fare riferimento. Inoltre, la trattazione degli aspetti fiscali15, le interpretazioni formulate

15 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP.

in dottrina e giurisprudenza non possono ancora ritenersi esaustive. Il presente bilancio è stato dunque redatto sulla base delle migliori conoscenze attuali e tenuto conto della migliore dottrina in materia e eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento.

2.3 USO DI STIME

Per la redazione del Bilancio semestrale consolidato è richiesto un uso più esteso dei metodi di stima rispetto all'informativa annuale. Tuttavia, sia in relazione alle fattispecie di riferimento che alle metodologie di calcolo e valutazione adottate, non sono intervenute variazioni rispetto a quanto evidenziato nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2015.

Qui di seguito si fornisce un aggiornamento di quei trattamenti contabili, consistentemente adottati, che, per le rilevazioni prodotte nel corso del semestre, sono meritevoli di aggiornamento. Per una completa descrizione dell'uso di stime si rinvia alla Relazione finanziaria annuale 2015.

Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato

Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 30 giugno 2016 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 30 giugno 2016, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 1,2 miliardi di euro (1,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2015), al lordo delle svalutazioni. I saldi esposti al 30 giugno 2016 e al 31 dicembre 2015, sensibilmente ridotti rispetto al passato, riflettono gli effetti dell'intervenuta ricognizione delle principali esposizioni da parte di un tavolo di lavoro congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria generale dello Stato, conclusosi nel mese di agosto 2015. In particolare, in data 7 agosto 2015, il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha impegnato "il Ministero ad adoperarsi affinché si pervenga al perfezionamento di tutti gli atti necessari alla corresponsione di quanto dovuto secondo modalità e tempi coerenti con l'operazione di privatizzazione (…) ivi comprese le occorrenti coperture finanziarie" e ha trasmesso alla Capogruppo una apposita nota a firma del Direttore Generale del Tesoro e del Ragioniere Generale dello Stato (di seguito, in breve, "Nota MEF") con valore di impegno giuridicamente vincolante.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

Crediti 30.06.2016 31.12.2015
OSU (i) 171 334
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali (ii) 83 83
Remunerazione raccolta su c/c (iii) 10 15
Servizi delegati (iii) 28 28
Distribuzione Euroconvertitori (iv) 6 6
Altro 4 3
Crediti commerciali vs Controllante 302 469
Crediti finanziari vs Controllante
per rimborso mutui iscritti nel passivo 1 3
Operazioni con azionisti:
Credito vs azionista annullamento Dec. CE 16/07/08 (v) 45 45
Totale crediti verso MEF 348 517
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: PdCM per agev.ni editoriali (vi) 52 52
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE (vii) 74 72
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni (viii) 642 557
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 768 681
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione (ix) 8 9
Crediti per imposte correnti e relativi interessi (x) 58 59
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 1.182 1.266

Nel dettaglio, al 30 giugno 2016, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende.

  • (i) Crediti relativi all'OSU per 171 milioni di euro riferiti:
  • per 67 milioni di euro a residui compensi dell'esercizio 2015, metà dei quali inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017, e il rimanente privo di copertura;
  • per 104 milioni di euro a compensi relativi a esercizi precedenti, di cui 32 milioni di euro stanziati nel Bilancio dello Stato 2016, 41 milioni di euro inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017 e 31 milioni di euro privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Nel corso del primo semestre 2016 sono stati incassati 131 milioni di euro per compensi dell'intero periodo, corrisposti mensilmente come previsto dal nuovo Contratto di Programma, ulteriori 131 milioni di euro relativi a compensi 2015 e 32 milioni di euro relativi a compensi pregressi.

  • (ii) Crediti per integrazioni tariffarie elettorali per 83 milioni di euro, oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF e di copertura nel Bilancio dello Stato 2016 e nei precedenti, tuttora al vaglio della Commissione Europea.
  • (iii) Crediti nei confronti del MEF per complessivi 38 milioni di euro maturati nel primo semestre 2016 e comunque privi di particolari criticità.
  • (iv) Crediti per 6 milioni di euro, per il servizio di distribuzione di Euroconvertitori a suo tempo prestato e oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF, tuttora privi di copertura nel Bilancio dello Stato.
  • (v) Crediti per 45 milioni di euro derivanti dall'annullamento della Decisione CE 16/07/08 per interessi relativi alla sentenza del Tribunale (UE) 30 settembre 2013, i cui effetti nel patrimonio netto della Capogruppo sono sospesi o rettificati, oggetto di riconoscimento nella citata Nota MEF nei limiti di 6 milioni di euro, ma tuttora privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

  • (vi) Crediti verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per 52 milioni di euro, dei quali, circa 51 milioni di euro previsti in pagamento nell'esercizio 2016 con DPCM del 13 novembre 2007 e 27 novembre 2008, e un milione di euro oggetto di ricognizione nella Nota MEF.

  • (vii) Crediti verso il MiSE per 74 milioni di euro, il cui riconoscimento in sede transattiva di una quota di circa 50 milioni di euro non ha ottenuto il preventivo favorevole parere dell'Avvocatura dello Stato; alla data del presente Bilancio, crediti per 62 milioni di euro sono oggetto di azione giudiziale di recupero e il complemento al saldo di un tavolo di lavoro congiunto con il debitore, teso a definire l'ammontare delle prestazioni da fatturare.
  • (viii) Crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione centrale e locale per complessivi 642 milioni di euro. In generale, per l'incasso di taluni di detti crediti si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse Amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convenzioni scadute e a sollecitare le richieste di stanziamento.
  • (ix) Altri crediti per 8 milioni di euro il cui recupero è in corso di definizione: tali crediti risultano peraltro interamente svalutati.
  • (x) Crediti per imposte correnti e relativi interessi riferiti all'IRES da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro per Euro 58 milioni. Nella seconda metà dell'esercizio 2015, sono stati incassati crediti pregressi per imposte correnti per Euro 546 milioni, come previsto dalla più volte citata Nota MEF. Con riferimento al credito residuo, per gran parte del quale si è aperto un contenzioso, i relativi tempi di definizione non sono noti e Poste Italiane ha posto in essere quanto necessario per non vedere compromesso il suo diritto al rimborso. Eventuali elementi di incertezza o di rischio che dovessero comportare nuove valutazioni da parte della Società saranno riflessi nei futuri bilanci.

Al 30 giugno 2016, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite ancora prive di copertura nel Bilancio dello Stato, di alcune partite inserite solo in via previsionale nell'esercizio 2017, e delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione. In esito alla finale definizione degli atti normativi, contrattuali e dei procedimenti autorizzativi relativi a tali partite, una quota dei fondi stanziati potrebbe essere assorbita a conto economico, mentre nuovi stanziamenti e valutazioni potrebbero rendersi necessari.

Impairment test e unità generatrici di cassa

Sul valore degli avviamenti e sugli attivi immobilizzati, sono svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento volte a verificare l'eventuale necessità di impairment.

In particolare, per la Capogruppo sono individuate due unità generatrici di flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta e il restante segmento Postale e Commerciale. Su tali unità generatrici di flussi finanziari non sono allocati avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo è considerata una separata Unità generatrice di flussi finanziari. Gli avviamenti iscritti sono dettagliati nella tabella A3.2 e A4.

Per l'esecuzione degli impairment test al 30 giugno 2016 sugli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani quinquennali 2015-2019 delle unità organizzative interessate, ovvero, in assenza degli stessi, alle più recenti informazioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di Piano sono stati utilizzati per la previsione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato quindi applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) 16 .

Valutazione degli attivi immobilizzati

L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 30 giugno 2016, il segmento di attività Postale e commerciale della Capogruppo è stato nuovamente oggetto di impairment test. In tale ambito si è fatto riferimento, tra l'altro, ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane, come riflessi nell'aggiornamento del Piano Industriale 2015-19 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 15 maggio 2015. Il test ha dato esito positivo, permettendo di confermare la congruità dei valori di bilancio.

Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Postale e commerciale sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo aggiornando talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato con le evidenze al 30 giugno 2016. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Postale e Commerciale.

2.4 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. Principi e regole per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2015 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi

16 Per le valutazioni al 30 giugno 2016 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo pari all'1,3% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 6,77% e un valore massimo del 7,17%. Il costo del capitale proprio (Ke) è del 9,55% per l'attività bancaria e dell'8,04% per l'attività di gestione del risparmio.

Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo.

La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.

Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio. Con riferimento ai titoli strutturati a copertura di polizze index linked (ante regolamento ISVAP n. 32), la valutazione viene effettuata facendo riferimento al prezzo bid fornito dalle controparti finanziarie con cui sono stati stipulati accordi di buy-back.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni da valorizzare in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.

  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Ad essi è applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni da valorizzare in azioni quotate.

2.5 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA APPLICAZIONE

I princípi contabili, le interpretazioni e gli emendamenti di seguito elencati sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2016:

Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2010 - 2012 adottato con Regolamento (UE) n. 28/2015 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali.

  • IAS 19 Benefici per i dipendenti - Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti emendato con Regolamento (UE) n. 29/2015. L'emendamento fornisce chiarimenti sull'applicazione dello IAS 19 ai piani a benefici definiti che sottendono contributi non volontari da parte del dipendente o terze parti. Tali contributi riducono il costo dell'entità nel fornire benefici e, nella misura in cui siano commisurati al servizio fornito dal dipendente in un dato periodo, possono essere integralmente dedotti dal costo di periodo, piuttosto che essere ripartiti lungo la vita lavorativa del dipendente stesso.
  • IFRS 11 Accordi a controllo congiunto emendato con Regolamento (UE) n. 2173/2015. L'emendamento stabilisce che un'entità adotti i principi contenuti nell'IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all'acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un business. La novità introdotta si applica sia per l'acquisizione di una interessenza iniziale sia per le acquisizioni successive di ulteriori interessenze. Diversamente, una partecipazione detenuta precedentemente all'entrata in vigore della modifica, non è rivalutata nel caso in cui l'acquisizione di un'ulteriore quota ha come effetto il mantenimento del controllo congiunto (cioè l'acquisizione ulteriore non comporta l'ottenimento del controllo sulla partecipata).
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali emendati con Regolamento (UE) n. 2231/2015. L'emendamento introduce alcune precisazioni sul metodo di ammortamento basato sui ricavi (tra quelli consentiti dalle preesistenti versioni dello IAS 16 e dallo IAS 38, rispettivamente, per le attività materiali e immateriali), definendolo inappropriato per le attività materiali e preservandone la facoltà di applicazione alle attività immateriali nelle sole circostanze in cui si possa dimostrare che i ricavi e il consumo dei benefici economici derivanti dall'attività siano fortemente correlati. Alla base dell'emendamento, la ricorrenza dei casi in cui i ricavi generati dall'attività che prevede l'utilizzo di un bene ammortizzabile riflettono fattori diversi dal consumo atteso dei benefici economici derivanti dal bene stesso, quali ad es. l'attività di vendita, l'andamento di un diverso processo produttivo, le variazioni nei prezzi di vendita.
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2012 - 2014 adottato con Regolamento (UE) n. 2343/2015 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali.
  • IAS 1 Presentazione del bilancio emendato con Regolamento (UE) n. 2406/2015. L'emendamento è finalizzato a migliorare l'efficacia e la chiarezza dell'informativa di bilancio, incoraggiando le società a esprimere e rappresentare il proprio giudizio professionale nell'esposizione delle informazioni da fornire. In particolare, le modifiche introdotte chiariscono le linee guida contenute nel principio contabile sulla materialità, l'aggregazione di voci, la rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle politiche contabili adottate. Sono altresì modificate le richieste di informazioni per la sezione delle altre componenti di Conto economico complessivo; l'emendamento, in particolare, richiede esplicitamente di indicare la quota di Conto economico complessivo di pertinenza di società collegate e joint ventures contabilizzate con il metodo del Patrimonio netto, indicando anche per questi ammontari quali saranno o non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio.
  • IAS 27 - Bilancio separato emendato con Regolamento (UE) n. 2441/2015. Con riguardo alle entità che redigono il bilancio separato, l'emendamento introduce la facoltà di adottare il metodo del Patrimonio netto per la contabilizzazione delle partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures. L'opzione di contabilizzazione va ad aggiungersi a quelle già concesse dalla preesistente versione del

principio contabile (metodo del costo e conformemente allo IAS 39).

I princípi contabili, le interpretazioni e gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2016 sono risultati privi di effetti nel presente Bilancio abbreviato.

3. Gruppo Poste Italiane al 30 giugno 2016

3.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro) (milioni di euro)
ATTIVO Note 30 giugno 2016 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
31 dicembre 2015 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.087 - 2.190 -
Investimenti immobiliari [A2] 58 - 61 -
Attività immateriali [A3] 498 - 545 -
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A4] 212 212 214 214
Attività finanziarie [A5] 153.712 4.059 139.310 3.988
Crediti commerciali [A7] 76 - 54 -
Imposte differite attive [C12] 728 - 623 -
Altri crediti e attività [A8] 2.558 1 2.303 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 65 58
Totale 159.994 145.358
Attività correnti
Rimanenze [A6] 137 - 134 -
Crediti commerciali [A7] 2.224 758 2.292 904
Crediti per imposte correnti [C12] 175 - 72 -
Altri crediti e attività [A8] 1.034 4 897 2
Attività finanziarie [A5] 21.477 7.066 20.780 7.274
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 2.556 - 3.161 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 1.743 773 3.142 391
Totale 29.346 30.478
TOTALE ATTIVO 189.340 175.836
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 30 giugno 2016 di cui parti
correlate
31 dicembre 2015 di cui parti
correlate
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 30 giugno 2016 correlate
(Nota 3.5)
31 dicembre 2015 correlate
(Nota 3.5)
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] 3.014 - 4.047 -
Risultati portati a nuovo 4.338 - 4.305 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 8.658 9.658
Patrimonio netto di terzi - - - -
Totale 8.658 9.658
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [B5] 109.397 - 100.314 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 603 52 634 50
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza [B7] 1.457 - 1.361 -
Passività finanziarie [B8] 8.727 85 7.598 77
Imposte differite passive [C12] 912 - 1.177 -
Altre passività [B10] 886 - 920 -
Totale 121.982 112.004
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B6] 767 10 763 11
Debiti commerciali [B9] 1.293 187 1.453 174
Debiti per imposte correnti [C12] 281 - 53 -
Altre passività [B10] 1.971 77 2.025 91
Passività finanziarie [B8] 54.388 28 49.880 3
Totale 58.700 54.174
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 189.340 175.836
(milioni di euro) (milioni di euro)
Note I Semestre 2016 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
I Semestre 2015 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
Ricavi e proventi
Premi assicurativi
[C1]
[C2]
4.316
10.551
1.122
-
4.390
9.474
1.199
-
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e
assicurativa
[C3] 2.781 43 2.055 31
di cui proventi non ricorrenti
Altri ricavi e proventi
[C4] 121
34
1 -
31
3
Totale ricavi 17.682 15.950
Costi per beni e servizi [C5] 1.215 77 1.239 79
Variazione riserve tecniche assicurative
e oneri relativi ai sinistri
[C6] 11.944 - 10.385 -
Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e
assicurativa
[C7] 309 - 305 -
Costo del lavoro [C8] 2.985 20 2.983 20
Ammortamenti e svalutazioni [C9] 299 - 289 -
Incrementi per lavori interni (8) - (12) -
Altri costi e oneri [C10] 95 6 123 (4)
Risultato operativo e di intermediazione 843 638
Oneri finanziari [C11] 48 - 61 -
Proventi finanziari
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[C11]
[A4]
57
6
-
-
88
-
2
-
Risultato prima delle imposte 858 665
Imposte del periodo
di cui oneri (proventi) non ricorrenti
[C12] 293
-
- 230
(17)
-
UTILE DEL PERIODO 565 435
di cui Quota Gruppo 565 435
di cui Quota di spettanza di Terzi - -
Utile per azione [B3] 0,432 0,333
Utile diluito per azione [B3] 0,432 0,333

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DI PERIODO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Note I Semestre 2016 Esercizio 2015 I Semestre 2015
Utile/(Perdita) del periodo 565 552 435
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Titoli disponibili per la vendita
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo [tab. B4] (942) 1.591 (222)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (482) (467) (350)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo [tab. B4] 47 13 (39)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (21) (71) (39)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
364 (179) 212
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- - -
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Utili/(Perdite) attuariali da TFR e fondi di quiescenza [tab. B7] (126) 81 85
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
38 (30) (27)
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (1.122) 938 (380)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO (557) 1.490 55
di cui Quota Gruppo (557) 1.490 55
di cui Quota di spettanza di Terzi - - -

(milioni di euro) (milioni di euro)

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Patrimonio netto (milioni di euro)
Riserve
Capitale sociale Riserva Legale Riserva per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash
flow hedge
Riserva da partecipazioni
valutate con il metodo del
patrimonio netto
Risultati portati a nuovo Totale Patrimonio
netto di Gruppo
Capitale e
riserve di Terzi
Totale Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2015 1.306 299 1.000 1.813 48 - 3.952 8.418 - 8.418
Totale conto economico complessivo del periodo - - - (385) (53) - 493 55 - 55
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - (250) (250) - (250)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - - - -
Saldo al 30 giugno 2015 1.306 299 1.000 1.428 (5) -
4.195
8.223 - 8.223
Totale conto economico complessivo del periodo - - - 1.311 14 - 110 1.435 - 1.435
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - -
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - 1 1 - 1
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - (1) (1) - (1)
Saldo al 31 dicembre 2015 1.306 299 1.000 2.739 9 -
4.305
9.658 - 9.658
Totale conto economico complessivo del periodo - - - (1.052) 18 - 477 (*) (557) - (557)
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - (444) (444) - (444)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - 1 - 1 - 1
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - - - -
Saldo al 30 giugno 2016 1.306 299 1.000 1.687 27 1
4.338
8.658 - 8.658

(*) La voce comprende l'utile di periodo di 565 milioni di euro e le perdite attuariali sul TFR di 126 milioni di euro al netto del relativo effetto fiscale di 38 milioni di euro.

RENDICONTO FINANZIARIO SINTETICO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
I Semestre 2016 I Semestre 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo 1.783 747
Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego 1 511
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative 1.324 415
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali 18 16
Scoperti di conto corrente 5 8
Gestioni incasso in contrassegno 11 7
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.142 1.704
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.142 1.704
Risultato del periodo 565 435
Ammortamenti e svalutazioni 299 289
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti 18 -
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti 1 -
Svalutazione su investimenti disponibili per la vendita - -
(Incremento)/Decremento Rimanenze (3) (1)
(Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività (397) (149)
Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività (63) (54)
Variazioni dei fondi rischi e oneri (27) 99
Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza (30) (24)
Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa)
Altre variazioni
(29)
8
(28)
(15)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria [a] 342 552
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria detenute per
4.321 621
negoziazione - -
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività finanziaria (2.751) (669)
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM da operatività finanziaria 103 806
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta 605 305
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività finanziaria (1.054) (1.217)
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività finanziaria (999) (852)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria [b] 225 (1.006)
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie al fair value vs CE da operatività assicurativa (2.348) (3.752)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 7.662 6.630
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività assicurativa (4.592) (1.512)
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività assicurativa (5) (122)
(Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value (710) 65
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività assicurativa (866) (1.067)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa [c] (859) 242
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] (292) (212)
- di cui parti correlate 320 (804)
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali
(151) (137)
Partecipazioni - (210)
Altre attività finanziarie (106) -
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita 5 2
Partecipazioni - -
Altre attività finanziarie 100 3
Variazione perimetro di consolidamento - -
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (152) (342)
- di cui parti correlate (9) (212)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari (513) (164)
(Incremento)/Decremento crediti finanziari 2 114
Dividendi pagati (444) (250)
Credito autorizzato da Legge di Stabilità 2015 in attuazione Sentenza Tribunale UE - 535
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [f] (955) 235
- di cui parti correlate (286) 397
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] (1.399) (319)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 1.743 1.385
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 1.743 1.385
Disponibilità assoggettate a vincolo di impiego (202) -
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (487) (999)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (20) (17)
Scoperti di conto corrente (6) (6)
Gestioni incassi in contrassegno (10) (20)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo 1.018 343

3.2 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita, direttamente o indirettamente, il controllo ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 30 giugno 2016, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

I criteri e le metodologie di consolidamento adottati nel presente Bilancio semestrale sono uniformi a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, cui si rinvia per una trattazione esaustiva degli stessi.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate 30/06/2016 31/12/2015
Consolidate con il metodo integrale 18 19
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 3
Totale società 21 22

Nel corso del primo semestre 2016, nell'ambito del più vasto piano di razionalizzazione dell'assetto societario del Gruppo Poste Italiane, sono intervenute le seguenti operazioni societarie, tutte sotto il controllo comune diretto o indiretto della Capogruppo:

  • In data 18 aprile 2016 l'Assemblea di SDS System Data Software Srl ha deliberato la fusione per incorporazione della società SDS Nuova Sanità Srl e di modificare, con effetto dall'efficacia dell'atto di fusione (sottoscritto in data 25 luglio), la denominazione sociale in Poste Welfare Servizi Srl. Gli effetti contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° gennaio 2016.
  • In data 22 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società PosteShop SpA in Postel SpA, iscritto nel Registro delle Imprese il 29 aprile 2016. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° maggio 2016.

Inoltre, in data 28 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha autorizzato la partecipazione di Poste Italiane all'Assemblea Straordinaria di Poste Tributi ScpA per deliberarne in merito allo scioglimento e messa in liquidazione. In data 11 luglio 2016, il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Poste Tributi ScpA, su mandato del consiglio stesso, ha convocato per il 3 agosto 2016 l'Assemblea Straordinaria della società consortile.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella nota 3.8.

3.3 NOTE DELLE VOCI DI BILANCIO

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Nel primo semestre 2016 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature ind.li
e comm.li
Migliorie beni di
terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Costo 76 2.840 2.200 323 398 1.639 43 7.519
Fondo ammortamento - (1.429) (1.792) (288) (202) (1.383) - (5.094)
Fondo svalutazione - (96) (19) (1) (12) (1) - (129)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.315 389 34 184 255 43 2.296
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 35 36 6 23 91 46 237
Rettifiche - - - - - - - -
Riclassifiche
Dismissioni
-
-
11
-
8
-
-
-
6
(2)
12
-
(37)
-
-
(2)
Variazione perimetro consolidamento - - - - - - - -
Ammortamento - (108) (98) (10) (29) (108) - (353)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 8 (3) - 7 - - 12
Totale variazioni - (54) (57) (4) 5 (5) 9 (106)
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo 76 2.883 2.209 329 424 1.719 52 7.692
Fondo ammortamento - (1.534) (1.855) (298) (230) (1.468) - (5.385)
Fondo svalutazione - (88) (22) (1) (5) (1) - (117)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.261 332 30 189 250 52 2.190
Variazioni del periodo
Acquisizioni - 7 8 2 6 17 23 63
Rettifiche (1)
Riclassifiche (2)
-
-
-
3
-
4
-
-
-
3
-
26
-
(29)
-
7
Dismissioni (3) - - - - (1) (2) - (3)
Ammortamento - (54) (46) (5) (16) (57) - (178)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 7 - - 1 - - 8
Totale variazioni - (37) (34) (3) (7) (16) (6) (103)
Saldo al 30 giugno 2016
Costo 76 2.893 2.207 330 430 1.755 46 7.737
Fondo ammortamento - (1.588) (1.887) (302) (244) (1.520) - (5.541)
Fondo svalutazione - (81) (22) (1) (4) (1) - (109)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.224 298 27 182 234 46 2.087
Rettifiche (1)
Costo - - 2 - - 1 - 3
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
-
-
-
-
(2)
-
-
-
-
-
(1)
-
-
-
(3)
-
Totale - - - - - - - -
Riclassifiche (2)
Costo
- 3 4 - 3 27 (29) 8
Fondo ammortamento - - - - - (1) - (1)
Fondo svalutazione - - - - - - - -
Totale - 3 4 - 3 26 (29) 7
Dismissioni (3)
Costo - - (16) (1) (3) (9) - (29)
Fondo ammortamento - - 16 1 2 7 - 26
Fondo svalutazione - - - - - - - -
Totale - - - - (1) (2) - (3)

La voce Immobili, impianti e macchinari al 30 giugno 2016 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 76 milioni di euro.

Gli investimenti del primo semestre 2016 per 63 milioni di euro, di cui circa 2 milioni di euro dovuti a capitalizzazioni di lavori interni, sono composti principalmente da:

7 milioni di euro relativi a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio e locali di smistamento posta;

  • 8 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 5 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati e 2 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza;
  • 6 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica e la parte strutturale degli immobili condotti in locazione;
  • 17 milioni di euro relativi ad Altri beni di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 13 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage e 2 milioni di euro per l'acquisto di dotazioni nell'ambito del progetto del nuovo layout degli Uffici Postali;
  • 23 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione in prevalenza dalla Capogruppo, di cui 10 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali e 5 milioni di euro per lavori di ristrutturazione presso uffici direzionali.

Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e immobili commerciali condotti in locazione (migliorie su beni di terzi) detenuti dalla Capogruppo, per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso (nota 2.3 – Uso di stime).

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 29 milioni di euro e si riferiscono al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso del semestre principalmente riconducibili all'attivazione di hardware stoccato in magazzino e alla conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.

Al 30 giugno 2016 gli Immobili, impianti e macchinari includono beni in leasing finanziario per un valore netto contabile di circa 10 milioni di euro.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Gli Investimenti immobiliari riguardano gli alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA assoggettati alle prescrizioni della Legge 560 del 24 dicembre 1993. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
--------------------------------------------------------- -------------------

I Semestre 2016 Esercizio 2015

Saldo a inizio periodo
Costo 144 147
Fondo ammortamento (82) (79)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a Stato patrimoniale 61 67
Variazioni del periodo
Acquisizioni - -
Riclassifiche (1) - -
Dismissioni (2) (1) (1)
Ammortamento (2) (5)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - -
Totale variazioni (3) (6)
Saldo a fine periodo
Costo 142 144
Fondo ammortamento (83) (82)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a Stato patrimoniale 58 61
Fair value a fine periodo 114 113
Riclassifiche (1)
Costo - -
Fondo ammortamento - -
Fondo svalutazione - -
Totale - -
Dismissioni (2)
Costo (2) (3)
Fondo ammortamento 1 2
Fondo svalutazione - -
Totale (1) (1)

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 30 giugno 2016 è rappresentato per 66 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda17 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

17 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI

Nel primo semestre 2016 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni, licenze,
marchi e simili
Immobilizz. in corso e
acconti
Avviamento Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Costo 2.263 74 104 100 2.541
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (1.874) - (57) (81) (2.012)
Valore a Stato patrimoniale 389 74 47 19 529
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 155 72 18 6 251
Riclassifiche
Cessazioni e Dismissioni
63
-
(68)
-
-
-
5
(1)
-
(1)
Variazione perimetro di consolidamento 1 - - - 1
Ammortamenti e svalutazioni (212) - (12) (11) (235)
Totale variazioni 7 4 6 (1) 16
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo 2.477 78 122 110 2.787
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.081) - (69) (92) (2.242)
Valore a Stato patrimoniale 396 78 53 18 545
Variazioni del periodo
Acquisizioni 36 50 - 2 88
Riclassifiche (1) 30 (38) - 1 (7)
Cessazioni e Dismissioni (2)
Ammortamenti e svalutazioni
-
(122)
(1)
-
-
-
-
(5)
(1)
(127)
Totale variazioni (56) 11 - (2) (47)
Saldo al 30 giugno 2016
Costo 2.542 89 122 113 2.866
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.202) - (69) (97) (2.368)
Valore a Stato patrimoniale 340 89 53 16 498
Riclassifiche (1)
Costo 29 (38) - 1 (8)
Ammortamento cumulato 1 - - - 1
Totale 30 (38) - 1 (7)
Cessazioni e Dismissioni (2)
Costo - (1) - - (1)
Ammortamento cumulato - - - - -
Totale - (1) - - (1)

Gli investimenti del primo semestre 2016 in Attività immateriali ammontano a 88 milioni di euro e comprendono 6 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 36 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nel semestre, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi e alle acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Qui di seguito si riportano i valori della piattaforma informatica per lo sviluppo del progetto Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) condotta in leasing finanziario da PosteMobile SpA. La piattaforma è ammortizzata in 10 anni.

tab. A3.1 - Immobilizzazioni in locazione finanziaria (milioni di euro)
30.06.16 31.12.15
Descrizione Costo Fondo ammortamento Valore netto
contabile
Costo Fondo ammortamento Valore netto
contabile
Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno,
concessioni, licenze, marchi e simili
16
(3)
13 16 (2) 14
Totale 16
(3)
13 16 (2) 14

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo che riguardano principalmente lo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (40 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (18 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (8 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (6 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (3 milioni di euro).

Nel corso del semestre il Gruppo ha effettuato riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso per 38 milioni di euro dovute principalmente al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è composta come segue:

tab. A3.2 - Avviamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Postel SpA 33 33
BdM - MCC SpA 2 2
SDS System Data Software Srl 18 18
Totale 53 53

Sul valore dell'avviamento sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di rettificare gli avviamenti iscritti.

A4 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

tab. A4 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Partecipazioni in imprese controllate 1 1
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto - -
Partecipazioni in imprese collegate 211 213
Totale 212 214

La principale variazione intervenuta nell'esercizio in commento riguarda l'adeguamento netto negativo del valore di carico della partecipazione in Anima Holding SpA per circa 2 milioni di euro, costituito da un decremento di 7,7 milioni di euro per dividendi riconosciuti sul risultato dell'esercizio 2015 e un incremento di 5,4 milioni dovuto alla quota di pertinenza del risultato conseguito dalla partecipata tra il 30 settembre 2015 e il 31 marzo 2016 (ultimi dati disponibili). Sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione in Anima Holding SpA sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di rettificare l'avviamento iscritto al momento di acquisizione della partecipazione come rappresentato nel bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella nota 3.8.

A5 - ATTIVITA' FINANZIARIE

Al 30 giugno 2016 le Attività finanziarie sono le seguenti:

tab. A5 - Attività finanziarie

Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti e crediti 1.288 10.286 11.574 1.303 9.205 10.508
Investimenti posseduti fino a scadenza 10.290 2.679 12.969 11.402 1.484 12.886
Investimenti disponibili per la vendita 122.449 6.641 129.090 109.699 8.170 117.869
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 19.361 1.863 21.224 16.233 1.899 18.132
Strumenti finanziari derivati 324 8 332 673 22 695
Totale 153.712 21.477 175.189 139.310 20.780 160.090
Attività finanziarie per settore di operatività (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
OPERATIVITA' FINANZIARIA 48.062 14.057 62.119 45.294 11.703 56.997
Finanziamenti e crediti 1.200 10.155 11.355 1.217 9.084 10.301
Investimenti posseduti fino a scadenza 10.290 2.679 12.969 11.402 1.484 12.886
Investimenti disponibili per la vendita 36.364 1.220 37.584 32.247 1.113 33.360
Strumenti finanziari derivati 208 3 211 428 22 450
OPERATIVITA' ASSICURATIVA 104.991 7.351 112.342 93.463 8.908 102.371
Finanziamenti e crediti - 73 73 - 66 66
Investimenti disponibili per la vendita 85.514 5.410 90.924 76.985 6.943 83.928
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 19.361 1.863 21.224 16.233 1.899 18.132
Strumenti finanziari derivati 116 5 121 245 - 245
OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE 659 69 728 553 169 722
Finanziamenti e crediti 88 58 146 86 55 141
Investimenti disponibili per la vendita 571 11 582 467 114 581
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
Totale 153.712 21.477 175.189 139.310 20.780 160.090

I dettagli della voce Attività finanziarie sono distinti nel modo seguente:

Operatività Finanziaria, in cui sono rappresentate principalmente le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta18 e della BdM-MCC SpA;

18 Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Capogruppo ai sensi del DPR 144/2001, che dal 2 maggio 2011 rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato, e in particolare la gestione della raccolta diretta, svolta in nome proprio ma con vincoli riguardanti l'impiego in conformità alla normativa applicabile, e la gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta diretta effettuata da clientela

  • Operatività Assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA della sua controllata Poste Assicura SpA e di BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività Postale e Commerciale, in cui sono rappresentate tutte le altre attività finanziarie del Gruppo.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Finanziamenti e crediti

tab. A5.1 - Finanziamenti e crediti (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti 1.192 311 1.503 1.217 689 1.906
Crediti 8 9.844 9.852 - 8.395 8.395
Depositi presso il MEF - 4.752 4.752 - 5.855 5.855
MEF conto Tesoreria dello Stato - 2.223 2.223 - 1.331 1.331
Altri crediti finanziari 8 2.869 2.877 - 1.209 1.209
Totale 1.200 10.155 11.355 1.217 9.084 10.301

Al 30 giugno 2016, la voce Finanziamenti di 1.503 milioni di euro, riferita interamente alla BdM-MCC SpA, risulta costituta da mutui e prestiti concessi ad aziende e a persone fisiche. Il fair value19 dei finanziamenti in commento è di 1.699 milioni di euro.

Finanziamenti per un ammontare complessivo di 757 milioni di euro sono stati concessi in garanzia. In particolare:

  • 660 milioni di euro risultano impegnati a fronte della provvista accordata (tramite Banca d'Italia) nell'ambito delle operazioni di mercato aperto e di rifinanziamento a lungo termine della BCE (nota B8);
  • 97 milioni di euro sono a garanzia di provvista erogata dalla Cassa Depositi e Prestiti.

La voce Crediti di 9.852 milioni di euro include:

  • Depositi presso il MEF di 4.752 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica.
  • Il saldo del conto MEF tenuto dalla Capogruppo presso Tesoreria dello Stato di 2.223 milioni di euro, così composto:

privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro. Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF. Nell'ambito della gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi rientrano invece l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite creditorie in attesa di regolazione finanziaria. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.

19 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 3.

tab. A5.1.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato
(milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 2.194 2.194 - 1.693 1.693
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - 223 223 - (170) (170)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - (159) (159) - (158) (158)
Debiti per rischi operativi - (35) (35) - (34) (34)
Totale - 2.223 2.223 - 1.331 1.331

Il saldo dei flussi finanziari per anticipazioni di 2.194 milioni di euro accoglie il credito dovuto ai versamenti della raccolta e delle eventuali eccedenze di liquidità al netto del debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. A5.1.1 a) - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni
tab. A5.1.1 a) - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni
(milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Anticipazioni nette - 2.194 2.194 - 1.694 1.694
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - (671) (671) - (672) (672)
Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento - - - - (1) (1)
MEF - Gestione pensioni di Stato - 671 671 - 672 672
Totale - 2.194 2.194 - 1.693 1.693

Il saldo a credito delle anticipazioni nette al 30 giugno 2016 si incrementa rispetto al 31 dicembre 2015 per l'effetto congiunto del pagamento di emolumenti aggiuntivi a talune categorie di pensionati, in base al quale alle maggiori rimesse accreditate all'ente erogante INPS e rilevate nei Debiti verso correntisti, corrisponde un maggior credito verso la Tesoreria dello Stato, e del ridotto fabbisogno di cassa degli Uffici Postali registrato alla data di chiusura del semestre in commento.

Il saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 223 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni del periodo in commento e regolati nel periodo successivo. Al 30 giugno 2016, il saldo è rappresentato da un credito di 66 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 157 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

Altri crediti finanziari di 2.877 milioni di euro così composti:

tab. A5.1.2 - Altri crediti finanziari (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia - 2.489 2.489 - 864 864
Partite da addebitare alla clientela - 244 244 - 233 233
Partite in corso di regolamento con il sistema bancario - 129 129 - 106 106
Altri crediti 8 7 15 - 6 6
Totale 8 2.869 2.877 - 1.209 1.209

I crediti per Depositi in garanzia di 2.489 milioni di euro sono relativi per 2.474 milioni di euro a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 15 milioni di euro a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Le partite da addebitare alla clientela di 244 milioni di euro sono prevalentemente costituite da: prelievi da ATM BancoPosta, utilizzi di carte di debito emesse da BancoPosta, assegni e altri titoli postali regolati in Stanza di compensazione, etc.

Gli Altri crediti comprendono un credito di 8 milioni di euro relativo al corrispettivo differito (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuto il 21 giugno 2016) riconosciuto a Poste Italiane a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated (l'operazione è descritta di seguito alla tabella A5.2.1).

Investimenti in titoli e azioni

Sono così composti:

tab. A5.2 - Investimenti in titoli e azioni
(milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Investimenti posseduti sino a scadenza 10.290 2.679 12.969 11.402 1.484 12.886
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 10.290 2.679 12.969 11.402 1.484 12.886
Invest.disponibili per la vendita 36.364 1.220 37.584 32.247 1.113 33.360
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 36.277 1.220 37.497 32.176 1.002 33.178
Azioni 87 - 87 71 111 182
Totale 46.654 3.899 50.553 43.649 2.597 46.246

Gli investimenti in titoli riguardano titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 43.235 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta20 e in via residuale dalla BdM-MCC SpA.

Nell'esercizio 2015 e nel primo semestre 2016 la movimentazione degli investimenti in titoli è la seguente: tab. A5.2.1 - Movimentazione degli Investimenti in titoli (milioni di euro)

HTM AFS FV vs CE TOTALE
Titoli Valore Nominale Valore di bilancio Valore Nominale Fair value Valore Nominale Fair value Valore Nominale Valore di bilancio
Saldo al 1° gennaio 2015 13.808 14.100 24.575 29.448 - - 38.383 43.548
Acquisti - 11.214 5.862 17.076
Trasf.ti riserve di PN - (395) - (395)
Var. costo ammortizzato 3 (20) - (17)
Variazioni fair value a PN - 1.412 - 1.412
Variazioni fair value a CE - (432) - (432)
Var.ni per op. di CFH - - - -
Effetti delle vendite a CE - 385 1 386
Ratei 187 304 - 491
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.404) (8.738) (5.863) (16.005)
Saldo al 31 dicembre 2015 12.612 12.886 27.165 33.178 - - 39.777 46.064
Acquisti 84 6.988 - 7.072
Trasf.ti riserve di PN - (373) - (373)
Var. costo ammortizzato 1 (15) - (14)
Variazioni fair value a PN - (964) - (964)
Variazioni fair value a CE - 2.112 - 2.112
Var.ni per op. di CFH - 3 - 3
Effetti delle vendite a CE - 378 - 378
Ratei 186 330 - 516
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (188) (4.140) - (4.328)
Saldo al 30 Giugno 2016 12.692 12.969 30.543 37.497 - - 43.235 50.466

* La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

20 Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. L'andamento previsionale e quello prudenziale di persistenza delle masse raccolte sono approssimati mediante opportuno modello statistico per l'elaborazione del quale Poste Italiane SpA si avvale di un primario operatore di mercato. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management.

Al 30 giugno 2016, il fair value21 del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza, iscritti al costo ammortizzato, è di 15.188 milioni di euro (186 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione). Titoli per un valore nominale di 7.643 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 6.596 milioni di euro sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di pronti contro termine;
  • 567 milioni di euro sono stati consegnati in garanzia (collateral) a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap;
  • 453 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo;
  • 27 milioni di euro a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

I titoli disponibili per la vendita sono iscritti al fair value di 37.497 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è positiva per 1.148 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 964 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 2.112 milioni di euro relativo alla parte coperta.

La Capogruppo detiene due titoli a tasso fisso per un ammontare di 750 milioni di euro ciascuno con cedola semestrale e durata rispettivamente di 4 e 5 anni, emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 30 giugno 2016 fair value complessivo di 1.512 milioni di euro).

Titoli per un valore nominale di 990 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 540 milioni di euro sono concessi in garanzia in relazione alla provvista accordata (tramite Banca d'Italia) nell'ambito delle operazioni di mercato aperto e di rifinanziamento a lungo termine della BCE di cui si è avvalsa la BDM-MCC SpA (nota B8);
  • 445 milioni di euro sono stati consegnati dalla Capogruppo in garanzia a controparti a fronte di operazioni di pronti contro termine;
  • 3 milioni di euro sono concessi a garanzia degli impegni connessi al fondo previdenziale interno della BdM-MCC;
  • 2 milioni di euro sono impegnati per la partecipazione della BdM-MCC SpA a gare nel settore del credito agevolato.

Gli investimenti in azioni sono pertinenti il Patrimonio BancoPosta e sono principalmente rappresentati:

  • per 60 milioni di euro dal fair value di 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated. Tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono convertibili in altrettanti titoli di Classe A, regolarmente quotati sul New York Stock Exchange;
  • per 24 milioni di euro dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016. A seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd22, a Poste Italiane è stato riconosciuto un corrispettivo corrispondente a un fair value di complessivi 121 milioni di euro (rilevato come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritto nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa) così suddiviso:

21 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

22 Con comunicazione del 21 dicembre 2015, Visa Europe Ltd ha informato i suoi Principal Member che a ciascuno di essi sarebbe stato riconosciuto un corrispettivo derivante dall'operazione di acquisizione e incorporazione della Visa Europe Ltd (in cui Poste Italiane deteneva una partecipazione assegnata in sede di costituzione) nella società di diritto statunitense Visa Incorporated.

  • o 88 milioni di euro per cassa;
  • o 25 milioni di euro corrispondenti al controvalore di 32.059 Azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,95223 azioni ordinarie ogni azione di classe C e opportunamente scontate ad un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
  • o 8 milioni di euro pagabili da Visa Incorporated a tre anni dalla conclusione dell'operazione;
  • per 3 milioni di euro, dal fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento delle azioni possedute dal Patrimonio BancoPosta è negativa per 9 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto (par. B4). Strumenti finanziari derivati

Al 30 giugno 2016, il saldo attivo degli strumenti derivati relativi all'operatività finanziaria ammonta complessivamente a 211 milioni di euro e si riferisce per 78 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta e per 133 milioni di euro alla BdM-MCC SpA.

tab. A5.3 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Asset swap Asset swap Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 - - 1.700 1 7.295 (1.672) - - - - 8.995 (1.671)
Incrementi/(decrementi) * - - - 12 4.780 404 108 5 2.700 1 7.588 422
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - - - - - - - -
Operazioni completate *** - - - (39) (320) 75 (108) (5) (2.700) (1) (3.128) 30
Saldo al 31 dicembre 2015 - - 1.700 (26) 11.755 (1.193) - - - - 13.455 (1.219)
Incrementi/(decrementi) * 150 3 - 47 3.575 (2.134) - - - - 3.725 (2.084)
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - (3) - - - - - (3)
Operazioni completate *** (150) (3) (300) (15) (130) 34 - - - - (580) 16
Saldo al 30 Giugno 2016 - - 1.400 6 15.200 (3.296) - - - - 16.600 (3.290)
Di cui:
Strumenti derivati attivi - - 425 67 450 11 - - - - 875 78
Strumenti derivati passivi - - 975 (61) 14.750 (3.307) - - - - 15.725 (3.368)

I movimenti degli strumenti derivati del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel semestre sul portafoglio complessivo.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nel semestre in commento una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 50 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedge in essere, detenuti per limitare la volatilità del prezzo di taluni impieghi a tasso fisso disponibili per la vendita, hanno complessivamente subito nel semestre in commento una variazione negativa netta efficace del fair value di 2.134 milioni di euro (di cui 255 milioni di euro di variazione negativa relativa a strumenti finanziari stipulati nel corso del semestre in commento), i titoli coperti (tab. A5.2.1) hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 2.112 milioni di euro, essendo la differenza di 22 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati e in corso di maturazione.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa.

23 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

Nel semestre in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • stipula di nuovi asset swap di fair value hedge per un nozionale di 3.575 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 130 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di cash flow hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 300 milioni di euro.

I movimenti degli strumenti derivati della BdM-MCC SpA sono i seguenti:

tab. A5.4 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
I° semestre 2016 Esercizio 2015
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio - 122 - 122 - 133 - 133
Incrementi/(decrementi) - 22 - 22 - - - -
Proventi / (Oneri) a CE - - - - - - -
Operazioni completate - (11) - (11) - (11) - (11)
Saldo a fine periodo - 133 - 133 - 122 - 122
di cui:
Strumenti derivati attivi - 133 - 133 - 122 - 122
Strumenti derivati passivi - - - - - - - -

Il fair value positivo di 133 milioni di euro dei derivati di fair value hedge si riferisce al valore di quattro contratti di Interest rate swap per la copertura dal rischio di tasso delle obbligazioni emesse dalla BdM-MCC SpA (tab. B8), per un nozionale complessivo di 347 milioni di euro.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Crediti

I Crediti per 73 milioni di euro si riferiscono principalmente per 49 milioni di euro a sottoscrizioni e versamenti di quote di fondi comuni d'investimento da parte di Poste Vita SpA e dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote e per 23 milioni di euro a crediti per cedole scadute da incassare.

Investimenti disponibili per la vendita

La movimentazione degli investimenti disponibili per la vendita è la seguente:

tab. A5.5 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore Nominale Fair value Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 68.732 75.561 1.492 9 77.062
Acquisti 24.846 180 11 25.037
Trasf.ti riserve di PN (371) - - (371)
Variaz. per costo ammortizzato 227 - - 227
Variazioni del fair value a PN 1.092 (7) (1) 1.084
Effetti delle vendite a CE 328 - 1 329
Ratei 682 - - 682
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (20.061) (49) (12) (20.122)
Saldo al 31 dicembre 2015 74.226 82.304 1.616 8 83.928
Acquisti 12.375 412 23 12.810
Trasf.ti riserve di PN (151) - - (151)
Variaz. per costo ammortizzato 73 - - 73
Variazioni del fair value a PN 1.598 1 (3) 1.596
Effetti delle vendite a CE 197 - - 197
Ratei 689 - - 689
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (8.190) (17) (11) (8.218)
Saldo al 30 Giugno 2016 78.998 88.895 2.012 17 90.924

Tali strumenti finanziari hanno registrato nel semestre in commento una variazione positiva netta di fair value per 1.596 milioni di euro. A tale importo concorrono:

  • proventi netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA per 1.595 milioni di euro, di cui 1.563 milioni di euro retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting" ;
  • proventi netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Assicura SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA per 1 milione di euro.

La somma algebrica delle summenzionate variazioni del fair value degli Strumenti finanziari disponibili per la vendita intervenute nel primo semestre 2016 corrisponde a un effetto positivo netto sulla apposita riserva di Patrimonio netto di 33 milioni di euro (tab. B4).

La voce Titoli a reddito fisso si riferisce a investimenti di Poste Vita SpA per 88.690 milioni di euro (valore nominale di 78.807 milioni di euro) rappresentati da titoli emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e, in via residuale, a investimenti del patrimonio libero della Compagnia. La voce in commento comprende obbligazioni emesse da CDP SpA per un fair value di 1.452 milioni di euro (valore nominale di 1.263 milioni di euro).

Il complemento al saldo, per un fair value di 205 milioni di euro si riferisce ai titoli a reddito fisso detenuti dalla compagnia Poste Assicura SpA e dalla BancoPosta Fondi SGR SpA.

La voce Altri investimenti, è costituita da quote di fondi comuni di investimento di cui 1.010 milioni di euro a prevalente composizione azionaria e 900 milioni di euro a prevalente composizione obbligazionaria, sottoscritte da Poste Vita SpA e assegnate alle Gestioni Separate della compagnia assicurativa. Il complemento al saldo per un fair value di 102 milioni di euro si riferisce alle quote di fondi comuni immobiliari.

La voce Azioni si riferisce a investimenti della compagnia Poste Vita SpA assegnate alle Gestioni Separate.

Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico

La movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico è la seguente:

tab. A5.6 - Movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Obbligazioni strutturate Altri
investimenti
Totale
Valore nominale Fair value Valore nominale Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 7.404 7.369 1.965 2.368 2.418 12.155
Acquisti 816 - 7.394 8.210
Variazioni del fair value vs CE 65 22 (392) (305)
Ratei 26 - - 26
Effetti delle vendite a CE (6) 21 - 15
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (711) (1.065) (193) (1.969)
Saldo al 31 dicembre 2015 7.542 7.559 1.155 1.346 9.227 18.132
Acquisti 1.604 - 1.098 2.702
Variazioni del fair value vs CE 140 (5) 577 712
Ratei 34 - - 34
Effetti delle vendite a CE 1 - (3) (2)
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (217) (15) (122) (354)
Saldo al 30 Giugno 2016 8.958 9.121 1.142 1.326 10.777 21.224

Tali strumenti finanziari sono detenuti dalla controllata Poste Vita SpA e sono rappresentati da:

  • Titoli a reddito fisso per 9.121 milioni di euro costituiti per 5.587 milioni di euro da BTP stripped acquisiti principalmente a copertura di polizze di Ramo III e per 3.534 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti a copertura di polizze di Ramo I e V.
  • Obbligazioni strutturate per 1.326 milioni di euro riferite a investimenti il cui rendimento è legato all'andamento di particolari indici di mercato, prevalentemente a copertura di prodotti index linked di Ramo III; gli strumenti finanziari in commento comprendono un private placement emesso dalla CDP SpA per un fair value complessivo di 569 milioni di euro (nozionale di 500 milioni di euro) destinato alla copertura degli impegni di Ramo I.
  • Altri investimenti per 10.777 milioni di euro relativi a quote di Fondi comuni di investimento. La voce in commento include 5.769 milioni di euro di investimenti nel Fondo UCITS Blackrock Diversified Distribution Fund e un investimento di 4.112 milioni di euro nel Fondo UCITS Multiflex, a fronte di prodotti di Ramo I, allo scopo di diversificare l'esposizione della compagnia assicurativa verso Titoli di Stato (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 3.7 sulle Entità strutturate non consolidate). Ulteriori investimenti per 896 milioni di euro sono posti a copertura di prodotti unit linked di Ramo III.

Strumenti finanziari derivati

Al 30 giugno 2016, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati dalla compagnia Poste Vita destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 121 milioni di euro e un nozionale complessivo di 5.558 milioni di euro. La riduzione di valore è dovuta al decremento di fair value di 124 milioni di euro. Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente.

(milioni di euro)
30.06.16 31.12.15
Polizza Valore nominale Fair value Valore nominale Fair value
Alba 712 5 712 18
Terra 1.355 12 1.355 35
Quarzo 1.254 16 1.254 36
Titanium 656 17 656 36
Arco 174 18 174 30
Prisma 175 14 175 25
6Speciale 200 - 200 -
6Avanti 200 - 200 -
6Sereno 181 10 181 15
Primula 184 9 184 15
Top5 233 9 233 15
Top5 edizione II
-
234 11 234 20
Totale 5.558 121 5.558 245

tab. A5.7 - Warrants

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Finanziamenti e crediti

Ammontano complessivamente a 146 milioni di euro e sono costituiti da Finanziamenti per 80 milioni di euro e Crediti per 66 milioni di euro.

La voce Finanziamenti di 80 milioni di euro (valore nominale complessivo 75 milioni di euro) si riferisce alle Contingent Convertible Notes24 sottoscritte in data 23 dicembre 2014 da Poste Italiane SpA, nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI SpA25 , emesse dalla Midco SpA che, a sua volta, detiene il 51% della Alitalia SAI. Le Contingent Convertible Notes, di durata ventennale, maturano dal 1° gennaio 2015 un interesse contrattuale del 7% nominale annuo. Il pagamento degli interessi e del capitale sarà effettuato dalla Midco SpA se, e nella misura in cui, esistono risorse liquide disponibili. Sulla base dell'ultimo Piano industriale del Gruppo Alitalia, redatto alla fine dell'esercizio 2014, una ragionevole stima del tasso di interesse effettivo che maturerà sulle Notes è di circa il 4,6%.

Il dettaglio della voce Crediti, detenuti pressoché interamente dalla Capogruppo, è il seguente:

tab. A5.8 - Crediti (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
correnti
Totale
Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo - 1 1 - 3 3
Depositi in garanzia - 57 57 - 52 52
Vs. acquirenti alloggi di servizio 8 - 8 8 - 8
Totale 8 58 66 8 55 63

I crediti per Depositi in garanzia di 57 milioni di euro sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.

Investimenti disponibili per la vendita

Il dettaglio degli Investimenti disponibili per la vendita detenuti principalmente dalla Capogruppo e delle relative movimentazioni è il seguente:

Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Fair value Valore
nominale
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 500 570 5 6 5 581
Acquisti - - - -
Rimborsi - - - -
Trasf.ti riserve di PN - - - -
Var. costo ammortizzato 1 - - 1
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN 4 - - 4
Var. fair value a CE (5) - - (5)
Effetti delle vendite a CE - - - -
Ratei 6 - - 6
Vendite ed estinzione ratei (6) - - (6)
Saldo al 31 dicembre 2015 500 570 5 6 5 581
Acquisti 101 - - 101
Rimborsi (100) - - (100)
Trasf.ti riserve di PN - - - -
Var. costo ammortizzato - - - -
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN (2) - - (2)
Var. fair value a CE 5 - - 5
Effetti delle vendite a CE - - - -
Ratei esercizio corrente 5 - - 5
Vendite ed estinzione ratei (8) - - (8)
Saldo al 30 Giugno 2016 500 571 5 6 5 582

24 Prestito convertibile, al verificarsi di determinate condizioni negative, in uno strumento finanziario partecipativo ai sensi dell'art. 2346 comma 6 del Codice Civile dotato degli stessi diritti associati al prestito.

25 Trattasi della c.d."Nuova Alitaila" società in cui è stata conferita tutta l'attività operativa di vettore aereo della Alitalia Compagnia Aerea Italiana, oggi CAI SpA. Tale società detiene il 100% del pacchetto azionario della Midco SpA.

La voce Titoli a reddito fisso accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro (fair value di 571 milioni di euro). Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.

La voce Altri investimenti accoglie fondi comuni di investimento di tipo azionario.

La voce Azioni è costituita principalmente dal costo storico di 4,5 milioni di euro della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione, invariata rispetto al 31 dicembre 2015.

La partecipazione di Poste Italiane in CAI SpA (ex Alitalia-CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 al costo storico di 75 milioni di euro, è interamente svalutata.

Strumenti finanziari derivati

La movimentazione delle attività e passività è la seguente:

tab. A5.10 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
I° semestre 2016 Esercizio 2015
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio (5) (47) - (52) - (52) (7) (59)
Incrementi/(decrementi) (*) (4) (9) - (13) 1 (4) 1 (2)
Perfezionamento copertura - - - - (6) - 6 -
Proventi / (Oneri) a CE (**) - - - - - - - -
Operazioni completate (***) - 5 - 5 - 9 - 9
Saldo a fine periodo (9) (51) - (60) (5) (47) - (52)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - - - - - - -
Strumenti derivati passivi (9) (51) - (60) (5) (47) - (52)

* Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel periodo sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri finanziari.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Al 30 giugno 2016 gli strumenti derivati, detenuti dalla Capogruppo, con un fair value negativo di 60 milioni di euro sono costituiti:

  • da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da un contratto di Swap stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (par. B.8); con tale operazione la Capogruppo si è assunta l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 30 giugno 2016, al 1,902%.

A6 - RIMANENZE

Al 30 giugno 2016 le rimanenze nette sono così composte:

(milioni di euro)
tab. A6 - Rimanenze
Descrizione Saldo al 31.12.15 Variazioni
economiche
Saldo al 30.06.16
Immobili destinati alla vendita 114 2 116
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 12 2 14
Materie prime, sussidiarie e di consumo 8 (1) 7
Totale 134 3 137

La voce in commento si riferisce principalmente alle Rimanenze di immobili destinati alla vendita relativa alla porzione del portafoglio immobiliare della EGI SpA, il cui fair value26 al 30 giugno 2016 è di circa 310 milioni

di euro.

A7 - CREDITI COMMERCIALI

Il dettaglio dei Crediti commerciali è il seguente:

tab. A7 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti vs. clienti 76 2.065 2.141 54 1.968 2.022
Crediti vs. Controllanti 155
-
155 -
322
322
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto -
4
4 -
2
2
Anticipi a fornitori -
-
- -
-
-
Totale 76 2.224 2.300 54 2.292 2.346

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Ministeri ed Enti Pubblici 71 697 768 49 632 681
Cassa Depositi e Prestiti - 364 364 - 397 397
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 27 323 350 27 322 349
Corrispondenti esteri - 256 256 - 236 236
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere - 224 224 - 227 227
Crediti per conto con saldo debitore - 137 137 - 138 138
Crediti per altri servizi BancoPosta - 147 147 - 109 109
Crediti per gestione immobiliare - 7 7 - 7 7
Crediti verso altri clienti 1 404 405 1 379 380
Fondo svalutazione crediti verso clienti (23) (494) (517) (23) (479) (502)
Totale 76 2.065 2.141 54 1.968 2.022

I crediti verso Ministeri ed Enti Pubblici riguardano, per complessivi 301 milioni di euro, servizi integrati di notifica, di gestione della corrispondenza e per 52 milioni di euro il rimborso delle riduzioni tariffarie praticate agli editori negli esercizi dal 2001 al 2010, dovuto alla Capogruppo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento dell'Editoria.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:

tab. A7.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al 31.12.15 Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Variazione
perimetro
Saldo al 30.06.16
Amm.ni postali estere 5 (1) - -
4
- - - -
4
Amm.ni pubbliche 134 (5) 3 -
132
2 2 (1) -
135
Privati 314 27 - (7) 334 13 - (4) -
343
453 21 3 (7) 470 15 2 (5) -
482
Per interessi per ritardati pagamenti 17 17 - (2) 32 5 - (2) -
35
Totale 470 38 3 (9) 502 20 2 (7) -
517

26 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Crediti verso Controllanti

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A7.3 - Crediti verso Controllanti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Servizio Universale 171 334
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 83 83
Remunerazione raccolta su c/c 10 15
Servizi delegati 28 28
Distribuzione Euroconvertitori 6 6
Altri 4 3
F.do sval.cred. vs. Controllanti (147) (147)
Totale 155 322

Nel dettaglio:

I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A7.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Primo semestre 2016 - -
Residuo esercizio 2015 67 198
Residuo esercizio 2014 55 55
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2011 18 50
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 171 334

Nel corso del primo semestre 2016 sono stati incassati 131 milioni di euro per compensi dell'intero periodo, corrisposti mensilmente come previsto dal nuovo Contratto di Programma 2015-2019 in vigore dal 1° gennaio 2016. Inoltre:

  • con riferimento al residuo credito relativo al compenso 2015, 33,3 milioni di euro risultano inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017 e 33,3 milioni sono al momento privi di copertura. L'ammontare di 131 milioni di euro, già stanziato nel Bilancio dello Stato 2015, è stato incassato nel mese di marzo 2016.
  • Del residuo credito relativo all'esercizio 2014, 13,9 milioni di euro risultano stanziati nel Bilancio dello Stato 2016 e 41,5 milioni di euro sono inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017.
  • Con riferimento al compenso 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 22,6 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014 la Società ha presentato ricorso al TAR.
  • Per il residuo credito relativo al compenso dell'esercizio 2011 è prevista copertura nel Bilancio dello Stato 2016.
  • Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Società che, in data 24 luglio 2015 l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014.

  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2016 e nei precedenti, ma tuttora al vaglio della Commissione Europea.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nel periodo e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nel periodo e sono relativi alla remunerazione dei servizi di Tesoreria svolti dal Bancoposta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata l'11 giugno 2014 per il triennio 2014-2016.

Al 30 giugno 2016, come si è detto, alcuni dei crediti in commento sono privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello Stato ovvero il relativo incasso risulta sospeso o dilazionato (nota 2.3 – Uso di stime). La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllanti è la seguente:

tab. A7.4 - Movimentazione del fondo svalutazione crediti verso Controllanti (milioni di euro)
Saldo al
01.01.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
30.06.16
Fondo svalutazione 166 (68) 49 - 147 - - - 147

Tale fondo, che non si è movimentato nel semestre in commento, riflette, nel suo complesso, le assenze di copertura e/o l'alea connessa a previsioni di medio-lungo termine nel Bilancio dello Stato che rendono difficoltoso l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA'

Il dettaglio degli altri crediti e attività è il seguente:

tab. A8 - Altri crediti e attività
(milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Note Attività non
Attività correnti
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti per sostituto di imposta 2.409 611 3.020 2.147 520 2.667
Crediti per accordi CTD 134 93 227 144 95 239
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) -
77
77 -
77
77
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari -
71
71 -
68
68
Ratei e risconti attivi di natura commerciale 1
30
31 -
16
16
Crediti tributari -
5
5 -
6
6
Altri crediti verso imprese collegate -
-
- -
-
-
Altri crediti verso imprese controllate -
-
- -
-
-
Altri crediti verso imprese a controllo congiunto -
-
- -
-
-
Crediti diversi 14 160 174 12 127 139
Fondo svalutazione crediti verso altri -
(60)
(60) -
(59)
(59)
Altri crediti e attività 2.558 987 3.545 2.303 850 3.153
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12.1] -
47
47 -
47
47
Totale 2.558 1.034 3.592 2.303 897 3.200

In particolare:

I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:

  • per 1.666 milioni di euro ai crediti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2012-2016, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita27;
  • per 761 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 30 giugno 201628; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
  • per 544 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2016 e 2017 e da recuperare dalla clientela;
  • per 16 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2016 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013 e 30 luglio 2015 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 227 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 58 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo.
  • I Crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 47 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 30 giugno 2016 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro. Del residuo credito complessivo di 58 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) commentato nella nota 2.3 – Uso di stime, i relativi tempi di definizione non sono noti e Poste Italiane ha posto in essere quanto necessario per non vedere compromesso il suo diritto al rimborso del credito restante. In maggior dettaglio, Poste Italiane ha provveduto a presentare ricorsi dinanzi alla competente Commissione Tributaria avverso il silenzio-rifiuto parziale dell'Amministrazione finanziaria alle suddette richieste di rimborsi. L'Agenzia delle Entrate si è costituita in giudizio riservandosi di comunicare l'esito dei controlli che starebbe ancora svolgendo in merito a quanto chiesto a rimborso a titolo di IRES e contestando i termini iniziali e finali per la determinazione degli interessi. Detti contenziosi sono tutt'ora pendenti e Poste Italiane, ritenendo comunque fondato il proprio diritto al rimborso, ha fin d'ora provveduto a replicare alle affermazioni erariali, illustrando le ragioni per le quali esse sarebbero infondate.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è la seguente:

27 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 416 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 30 giugno 2016, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

28 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

tab. A8.1 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 01.01.15 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.15 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 30.06.16
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 13 - - 13 - (2) 11
Crediti per accordi CTD 6 1 - 7 - - 7
Altri crediti 38 3 (2) 39 3 - 42
Totale 57 4 (2) 59 3 (2) 60

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA

Il dettaglio è il seguente:

tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Denaro e valori in cassa 2.353 2.943
Assegni - -
Depositi bancari 203 218
Totale 2.556 3.161

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (989 milioni di euro) e presso le Società di service (1.364 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 201 milioni di euro.

A10 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 959 2.741
Depositi presso il MEF 773 391
Denaro e valori in cassa 11 10
Totale 1.743 3.142

Le disponibilità liquide sul Deposito presso il MEF, cd. conto "Buffer", al 30 giugno 2016, si riferiscono per 202 milioni di euro a risorse raccolte presso la clientela assoggettate a vincolo d'impiego e non ancora investite.

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 12 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 64,7 % dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 30 giugno 2016, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie.

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto (milioni di euro)
Patrimonio netto
30.06.16
Variazioni
patrimoniali I
Semestre 2016
Risultato I Semestre
2016
Patrimonio netto
31.12.15
Variazioni
patrimoniali
esercizio 2015
Risultato d'esercizio
2015
Patrimonio netto
01.01.15
Bilancio Poste Italiane SpA 6.469 (1.583) 406 7.646
-
690 451 6.505
-
- Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate 2.493 -
182
2.311 -
424
1.887
-
- Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 10 1 6 3 -
3
- -
- Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate 218 20 - 198 (4) - 202 -
- Differenze attuariali su TFR società partecipate (7) (3) - (4) 2
-
(6)
-
- Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (40) -
(1)
(39) -
(5)
(34)
-
-
Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo:
SDA Express Courier SpA
EGI SpA
Postel SpA
PosteShop SpA
2
(71)
17
1
-
-
-
-
-
-
-
-
2
(71)
17
1
-
-
-
(6)
-
-
-
-
2
(65)
17
1 -
- Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) (672)
-
-
(34)
(638) -
(392)
(246)
-
- Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 364 -
1
363 -
84
279 -
-
Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento
(139) -
-
(139) -
(12)
(127)
-
- Effetti del Consolidato fiscale - -
-
- -
-
-
- Altre rettifiche di consolidamento 13 -
5
8 -
5
3
Patrimonio netto del Gruppo 8.658 (1.565) 565 9.658 688 552 8.418
- Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
- -
-
-
-
-
-
-
- Risultato di Terzi - -
-
-
-
-
-
-
Patrimonio netto di Terzi - -
-
- -
-
-
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 8.658 (1.565) 565 9.658 688 552 8.418

B2 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI29

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 24 maggio 2016, in data 22 giugno 2016 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 444 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,34).

B3 – UTILE PER AZIONE

Utile per azione

Per la determinazione dell'Utile base e dell'Utile diluito è stato assunto il risultato netto consolidato. Il denominatore utilizzato nel calcolo è rappresentato dal numero delle azioni emesse dalla Capogruppo, sia nel calcolo dell'Utile base che dell'Utile diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 30 giugno 2016 né al 30 giugno 2015.

29 Nell'ambito delle operazioni con gli azionisti, come meglio descritto nel Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, a seguito della sentenza del tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013 favorevole alla Società, la Capogruppo vanta un credito residuo di 45 milioni di natura patrimoniale nei confronti dell'Azionista MEF, riferito alla restituzione di somme che a suo tempo furono versate al MEF con imputazione alla voce Risultati portati a nuovo. Nelle more di un espresso riconoscimento di tale credito da parte del MEF, al 30 giugno 2016, come al 31 dicembre 2015, la relativa componente del patrimonio netto della Capogruppo è cautelativamente esposta per un valore pari a zero.

B4 – RISERVE

tab. B4 - Riserve (milioni di euro)
Riserva legale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash Flow
Hedge
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015 299 1.000 1.813 48 - 3.160
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo
Effetto fiscale sulla variazione di fair value
Trasferimenti a Conto economico
-
-
-
-
-
-
(222)
73
(350)
(39)
12
(39)
-
-
-
(261)
85
(389)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 114 13 - 127
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (385) (53) - (438)
Saldo al 30 giugno 2015 299 1.000 1.428 (5) - 2.722
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo
Effetto fiscale sulla variazione di fair value
Trasferimenti a Conto economico
-
-
-
-
-
-
1.813
(546)
(117)
52
(16)
(32)
-
-
-
1.865
(562)
(149)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio
netto (al netto dell'effetto fiscale)
-
-
-
-
37
124
-
10
-
-
-
-
-
47
124
-
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - 1.311 14 - 1.325
Altre variazioni - - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2015 299 1.000 2.739 9 - 4.047
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo
Effetto fiscale sulla variazione di fair value
-
-
-
-
(942)
264
47
(14)
-
-
(895)
250
Trasferimenti a Conto economico
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio
-
-
-
-
-
-
(482)
108
-
(21)
6
-
-
-
-
(503)
114
-
netto (al netto dell'effetto fiscale) - - - - - -
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (1.052) 18 - (1.034)
Altre variazioni - - - - 1 1
Saldo al 30 giugno 2016 299 1.000 1.687 27 1 3.014

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso del primo semestre 2016 le variazioni negative complessivamente intervenute riflesse nella riserva per 942 milioni di euro si riferiscono:
  • per 973 milioni di euro alla variazione negativa netta di valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività finanziaria del Gruppo, composta per 964 milioni di euro dalla oscillazione negativa degli Investimenti in titoli e per 9 milioni di euro dall'oscillazione positiva degli Investimenti in azioni;
  • per 33 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività assicurativa del Gruppo;
  • per 2 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività postale e commerciale del Gruppo.
  • La riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso del primo semestre 2016 la variazione positiva netta di fair value di complessivi 47 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.16
Saldo al
31.12.15
Riserve matematiche 89.478 82.015
Riserve per somme da pagare 585 1.179
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 7.303 7.218
Altre Riserve 11.903 9.790
per spese di gestione 79 79
passività differite verso gli assicurati 11.824 9.711
Riserve tecniche danni 128 112
Totale 109.397 100.314

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati degli utili e delle perdite da valutazione al 30 giugno 2016 del portafoglio degli investimenti disponibili per la vendita e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI

La movimentazione è la seguente:

tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nel I° semestre 2016 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.15
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
30.06.16
Fondo oneri non ricorrenti 295 21 - (10) (15) 291
Fondo vertenze con terzi 399 26 - (51) (6) 368
Fondo vertenze con il personale (1) 142 7 - (6) (15) 128
Fondo oneri del personale 131 264 - - (37) 358
Fondo di ristrutturazione 316 - - - (214) 102
Fondo buoni postali prescritti 14 - - - - 14
Fondo oneri fiscali/previdenziali 24 3 1 - (1) 27
Altri fondi per rischi e oneri 76 9 - - (3) 82
Totale 1.397 330 1 (67) (291) 1.370
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 634 603
- quota corrente 763 767
1.397 1.370

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 1 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 2 milioni di euro.

Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2015 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.14
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.15
Fondo oneri non ricorrenti 278 50 - (4) (29) 295
Fondo vertenze con terzi 383 73 1 (32) (26) 399
Fondo vertenze con il personale (1) 184 16 - (22) (36) 142
Fondo oneri del personale 115 80 - (25) (39) 131
Fondo di ristrutturazione 256 316 - - (256) 316
Fondo buoni postali prescritti 14 - - - - 14
Fondo oneri fiscali/previdenziali 24 3 - (3) - 24
Altri fondi per rischi e oneri 80 12 - (10) (6) 76
Totale 1.334 550 1 (96) (392) 1.397
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 601 634
- quota corrente 733 763
1.334 1.397

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 13 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 7 milioni di euro.

Al riguardo:

  • Il fondo oneri non ricorrenti è relativo ai rischi operativi connessi prevalentemente alle attività finanziarie del Gruppo. Gli accantonamenti del periodo, riflettono principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative all'offerta di taluni prodotti di risparmio, per rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e per frodi subite. Gli utilizzi si riferiscono alla composizione di vertenze o alla definizione di passività nel periodo. L'assorbimento a Conto economico è dovuto al venir meno di passività identificate in passato.
  • Il fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti del periodo di 26 milioni di euro si riferiscono al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato per 51 milioni di euro e per passività definite pari a 6 milioni di euro.
  • Il fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti netti di 1 milione di euro riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito a giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore del lavoratore CTD il cui contratto di lavoro sia convertito

giudizialmente a tempo indeterminato. Gli utilizzi, pari a 15 milioni di euro, si riferiscono all'estinzione di contenziosi.

  • Il fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nel periodo per il valore stimato di nuove passività (264 milioni di euro) e si decrementa per passività definite (37 milioni di euro).
  • Il fondo di ristrutturazione è stato costituito nell'esercizio 2015 e riflette la stima delle passività che la Capogruppo sosterrà per trattamenti di incentivazione all'esodo, secondo le prassi gestionali in atto, per i dipendenti che risolveranno il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2017. Il Fondo è stato utilizzato nel semestre in commento per 214 milioni di euro.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO E FONDO DI QUIESCENZA

Nel primo semestre 2016 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR e Fondo di quiescenza (milioni di euro)
I° semestre 2016 I° semestre 2015
TFR F.do di
quiescenza
Totale TFR F.do di
quiescenza
Totale
Saldo al 1° gennaio 1.357 4 1.361 1.475 3 1.478
Variazione di perimetro - - - - - -
Costo relativo alle prestazioni correnti - - - - - -
Componente finanziaria 15 - 15 13 - 13
Effetto (utili)/perdite attuariali 126 - 126 (85) - (85)
Utilizzi dell'esercizio (45) - (45) (37) - (37)
Saldo a fine periodo 1.453 4 1.457 1.366 3 1.369

Il costo relativo alle prestazioni correnti, è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR e del Fondo di quiescenza, che è interamente riferito a dipendenti della BdM-MCC, sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

30.06.2016 31.12.2015 30.06.2015
Tasso di attualizzazione 1,05% 2,03% 2,06%
1,50% per il 2016 1,50% per il 2016 0,60% per il 2015
1,80% per il 2017 1,80% per il 2017 1,20% per il 2016
Tasso di inflazione 1,70% per il 2018 1,70% per il 2018 1,50% 2017 e 2018
1,60% per il 2019 1,60% per il 2019 2,00% dal 2019 in poi
2,00% dal 2020 in poi 2,00% dal 2020 in poi
2,625% per il 2016 2,625% per il 2016 1,95% per il 2015
2,85% per il 2017 2,85% per il 2017 2,40% per il 2016
Tasso annuo incremento TFR 2,775% per il 2018 2,775% per il 2018 2,625% 2017 e 2018
2,70% per il 2019 2,70% per il 2019 3,00% dal 2019 in poi
3,00% dal 2020 in poi 3,00% dal 2020 in poi

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

30.06.2016
Mortalità RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione
Generale Obbligatoria

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali

TFR al
30.06.2016
FIP al
30.06.2016
TFR al
30.06.2015
FIP al
30.06.2015
Variazione ipotesi demografiche - - - -
Variazione ipotesi finanziarie 135 - (79) -
Altre variazioni legate all'esperienza (9) - (6) -
Totale 126 - (85) -

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR e del Fondo pensione rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.4 - Analisi di sensitività

TFR al FIP al TFR al FIP al
30.06.2016 30.06.2016 30.06.2015 30.06.2015
Tasso di inflazione +0,25% 1.476 4 1.407 3
Tasso di inflazione -0,25% 1.429 4 1.365 3
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.415 4 1.352 3
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.492 4 1.420 3
Tasso di turnover +0,25% 1.449 - 1.365 -
Tasso di turnover -0,25% 1.456 - 1.368 -

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.5 - Altre informazioni

30.06.2016
Service Cost previsto 1
Duration media del Piano a benefici definiti 11,4
Turnover medio dei dipendenti 0,41%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE

Al 30 giugno 2016, le passività finanziarie sono le seguenti:

tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali - 44.695 44.695 - 43.468 43.468
Finanziamenti 5.315 6.071 11.386 6.003 3.074 9.077
Obbligazioni 2.022 4 2.026 2.011 37 2.048
Debiti vs. istituzioni finanziarie 3.286 6.063 9.349 3.984 3.034 7.018
Debiti per mutui - 1 1 - 1 1
Debiti per leasing finanziari 7 3 10 8 2 10
Strumenti finanziari derivati 3.412 16 3.428 1.595 4 1.599
Cash flow hedging 76 (6) 70 88 (9) 79
Fair Value hedging 3.336 22 3.358 1.507 13 1.520
Fair Value vs. conto economico - - - - - -
Altre passività finanziarie - 3.606 3.606 - 3.334 3.334
Totale 8.727 54.388 63.115 7.598 49.880 57.478

Debiti per conti correnti postali

I debiti per conti correnti postali rappresentano la raccolta diretta Bancoposta.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari o al mantenimento di livelli minimi di rating.

Obbligazioni

La voce obbligazioni si riferisce a:

  • Due prestiti iscritti al costo ammortizzato di 798 milioni di euro emessi da Poste Italiane SpA nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:
  • o un prestito del valore nominale di 750 milioni di euro, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali, emesso in data 18 giugno 2013 al prezzo sotto la pari di 99,66; la durata del prestito è di cinque anni con cedole annuali al tasso fisso del 3,25%; il fair value 30 del prestito al 30 giugno 2016 è di 797 milioni di euro;
  • o un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento con cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte in nota A5; il fair value 31 del prestito al 30 giugno 2016 è di 53 milioni di euro.
  • Un prestito subordinato32 del valore nominale di 750 milioni di euro e iscritto al costo ammortizzato di 748 milioni di euro, emesso sotto la pari a 99,597 da Poste Vita SpA il 30 maggio 2014 e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. La durata del prestito obbligazionario è quinquennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 2,875%. Il fair value33 della passività in commento al 30 giugno 2016 è di 784 milioni di euro.
  • Quattro prestiti iscritti ad un valore di 480 milioni di euro emessi dalla BdM-MCC SpA tra il 1998 e il 1999 e scadenza compresa tra il 2018 ed il 2028, quotati presso il MOT, a tasso variabile o reso tale mediante operazioni di copertura di fair value hedge, del valore di rimborso a scadenza di 508 milioni di euro (valore nominale e cedole premio alla scadenza) e un costo ammortizzato alla data di riferimento di 372 milioni di euro. Al 30 giugno 2016, per effetto delle citate operazioni di copertura, il valore di iscrizione delle obbligazioni in commento tiene conto dell'adeguamento di valore complessivo di 108 milioni di euro. Il fair value34 dei prestiti obbligazionari in commento al 30 giugno 2016 è di 468 milioni di euro. Nel mese di giugno 2016 la Banca ha effettuato un riacquisto sul mercato secondario dei titoli obbligazionari

30 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

31 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2. 32 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela

assicurata. 33 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il

valore indicato è di livello 1. 34 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

in commento per un valore di 15 milioni di euro procedendo anche alla cancellazione della relativa quota dei derivati di copertura.

Debiti verso istituzioni finanziarie

Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie
tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie Saldo al 30.06.16 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 2.601 5.212 7.813 3.384 2.021 5.405
Fin.to BCE 200 670 870 - 830 830
Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 200 - 200 200 - 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 200 - 200 200 - 200
Fin.to BEI TV scad. 2017 - 1 1 - 1 1
Altri finanziamenti 85 174 259 200 175 375
Scoperti di conto corrente bancario - 6 6 - 5 5
Ratei di interesse - - - - 2 2
Totale 3.286 6.063 9.349 3.984 3.034 -
7.018

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge. 35 .

Al 30 giugno 2016 sono in essere debiti per 7.813 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 7.041 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:

  • 4.108 milioni di euro si riferiscono a Long Term RePo stipulati con i primari operatori finanziari le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • 3.705 milioni di euro si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di Pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati all'ottimizzazione degli impieghi rispetto alle oscillazioni di breve termine della raccolta privata e come provvista per il versamento di depositi incrementali a garanzia di operazioni di Asset Swap.

Il fair value36 dei pronti contro termine in commento al 30 giugno 2016 ammonta a 7.872 milioni di euro.

Finanziamenti BCE di complessivi 870 milioni di euro accesi dalla BdM-MCC SpA di cui 670 milioni di euro accordato da Banca d'Italia nell'ambito delle operazioni di mercato aperto e 200 milioni di euro derivanti dalla partecipazione della Banca alla seconda serie di operazioni di rifinanziamento a lungo termine TLTRO-II (Targeted Long Term Refinancing Operation). Il fair value37 al 30 giugno 2016 dei finanziamenti BCE è di 874 milioni di euro .

I due Finanziamenti BEI a tasso fisso di complessivi 400 milioni di euro hanno un fair value38 al 30 giugno 2016 di 407 milioni di euro.

Gli Altri finanziamenti di 259 milioni di euro si riferiscono a:

35 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

36 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

37 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 3.

38 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

  • finanziamento di breve termine stipulato da BdM-MCC SpA per 145 milioni di euro (il valore di bilancio approssima il relativo fair value al 30 giugno 2016);
  • finanziamenti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti SpA alla BdM-MCC SpA prevalentemente per i prestiti a favore delle piccole e medie imprese per complessivi 102 milioni di euro, oltre rate incassate da restituire per 9 milioni di euro (il valore di bilancio approssima il relativo fair value al 30 giugno 2016);
  • finanziamenti per ulteriori 2 milioni di euro circa stipulati dalla BdM-MCC SpA.

Affidamenti

Al 30 giugno 2016 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.670 milioni di euro utilizzate per 870 milioni di euro;
  • linee di credito a revoca uncommitted per 1.812 milioni di euro, utilizzate per 249 milioni di euro per finanziamenti a breve termine;
  • affidamenti per scoperto di conto corrente per 89 milioni di euro, utilizzati per 6 milioni di euro;
  • affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 492 milioni di euro (di cui 347 milioni di euro relativi alla Capogruppo), utilizzati per 276 milioni di euro nell'interesse di società del Gruppo Poste Italiane a favore di terzi.

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale di 453 milioni di euro, non utilizzata al 30 giugno 2016.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nel primo semestre 2016 sono commentate nel par. A5.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value e si riferiscono prevalentemente all'operatività del Patrimonio BancoPosta.

tab. B8.2 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 1.733 1.733 - 1.454 1.454
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 575 575 - 532 532
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 226 226 - 508 508
per depositi in garanzia - 145 145 - 205 205
per assegni vidimati - 146 146 - 135 135
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 160 160 - 106 106
per importi da accreditare alla clientela - 315 315 - 160 160
per debiti verso clientela BdM-MCC SpA - 129 129 - 88 88
per altri importi da riconoscere a terzi - 68 68 - 65 65
per altre partite in corso di lavorazione - 92 92 - 60 60
altri - 17 17 - 21 21
Totale - 3.606 3.606 - 3.334 3.334

I debiti per la gestione di carte prepagate riguardano per 1.733 milioni di euro le somme dovute alla clientela per il "monte moneta" delle carte Postepay.

B9 - DEBITI COMMERCIALI

Il dettaglio è il seguente:

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Debiti verso fornitori 1.117 1.254
Anticipi e acconti da clienti 167 186
Altri debiti commerciali 6 10
Debiti verso imprese controllate 1 2
Debiti verso imprese collegate 1 -
Debiti verso imprese a controllo congiunto 1 1
Totale 1.293 1.453

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Fornitori Italia 967 1.118
Fornitori estero 31 21
Corrispondenti esteri (1) 119 115
Totale 1.117 1.254

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2 - Anticipi e acconti da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Anticipi da corrispondenti esteri 73 92
Affrancatura meccanica 59 60
Spedizioni senza affrancatura 14 12
Spedizioni in abbonamento postale 6 5
Altri servizi 15 17
Totale 167 186

B10 - ALTRE PASSIVITA'

Il dettaglio è il seguente:

tab. B10 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale - 710 710 - 794 794
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 41 367 408 41 443 484
Altri debiti tributari 740 706 1.446 773 642 1.415
Debiti verso Controllante - 21 21 - 21 21
Debiti diversi 90 89 179 90 69 159
Ratei e risconti passivi di natura commerciale 15 78 93 16 56 72
Totale 886 1.971 2.857 920 2.025 2.945

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 30 giugno 2016. Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B10.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
per 13^ e 14^ mensilità 247 240
per incentivi 285 413
per permessi e ferie maturate e non godute 101 56
per altre partite del personale 77 85
Totale 710 794

Al 30 giugno 2016, talune passività nei confronti del personale, il cui ammontare è ancora in corso di definizione, sono state accertate nel Fondo oneri del personale (nota B.6).

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso INPS - 291 291 - 351 351
Debiti verso fondi pensione - 66 66 - 82 82
Debiti verso INAIL 41 3 44 41 3 44
Debiti verso altri Istituti - 7 7 - 7 7
Totale 41 367 408 41 443 484

In particolare:

  • I Debiti verso INPS riguardano i contributi previdenziali dovuti all'Istituto per le competenze del personale liquidate e per quelle maturate al 30 giugno 2016. La voce accoglie inoltre le quote relative al TFR ancora da versare. Rispetto al 31 dicembre 2015, l'accertamento delle passività contributive per 13° e 14° mensilità è riferito al semestre
  • I Debiti verso fondi pensione riguardano le somme dovute al FondoPoste e ad altre forme di previdenza per effetto dell'adesione dei dipendenti alla previdenza complementare.
  • I Debiti verso INAIL riguardano principalmente gli oneri relativi all'erogazione di rendite infortunistiche ai dipendenti della Capogruppo per sinistri verificatisi fino al 31 dicembre 1998.

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debito per imposta di bollo 740 125 865 773 43 816
Debito per imposta sulle riserve assicurative - 416 416 - 385 385
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 72 72 - 113 113
Ritenute su c/c postali - 1 1 - 7 7
Debito per IVA - 41 41 - 21 21
Debito per imposta sostitutiva - 18 18 - 55 55
Debiti tributari diversi - 33 33 - 18 18
Totale 740 706 1.446 773 642 1.415

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo assolta in modo virtuale al 30 giugno 2016 è esposta al lordo del credito degli acconti versati. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 30 giugno 2016 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nel par. A8.
  • I Debiti per imposta sulle riserve assicurative si riferiscono a Poste Vita SpA e sono commentati nella par. A8

Debiti verso Controllante

sono dovuti :

  • per 12 milioni di euro, a pensioni erogate dal MEF a ex dipendenti delle Poste Italiane SpA nel periodo 1° gennaio 1994 – 31 luglio 1994;
  • per 9 milioni di euro, alla restituzione del contributo straordinario, ai sensi dell'art. 2 Legge 778/85, ricevuto dal MEF per la copertura dei disavanzi del fondo per il trattamento di quiescenza afferenti la gestione previdenziale dell'ex Amministrazione delle Poste e delle Telecomunicazioni.

Le partite in commento sono state oggetto di ricognizione da parte di un tavolo congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria Generale dello Stato, concluso con nota del 7 agosto 2015.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16
Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 5 80 76 8 84
Depositi cauzionali 8 3 11 8 2 10
Altri debiti 7 81 88 6 59 65
Totale 90 89 179 90 69 159

I debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

Ratei e risconti passivi di natura commerciale

I risconti passivi comprendono:

  • per 22 milioni di euro traffico telefonico prepagato venduto alla data del 30 giugno 2016 da PosteMobile SpA e non ancora consumato dalla clientela;
  • per 21 milioni di euro commissioni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscosse anticipatamente dalla Capogruppo;
  • per 9 milioni di euro proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Capogruppo, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti.

CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI

I Ricavi e proventi ammontano a 4.316 milioni di euro e sono così costituiti:

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Ricavi per Servizi Postali e Commerciali 1.855 1.906
Ricavi per Servizi Finanziari 2.315 2.341
Ricavi per Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 32 21
Ricavi per Servizi di Telefonia mobile 114 122
Totale 4.316 4.390

Ricavi per Servizi postali e commerciali

I ricavi per Servizi postali e commerciali per il semestre in commento sono i seguenti:

tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali e Commerciali (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Spedizioni senza la materiale affrancatura 586 592
Francatura meccanica presso terzi e presso UP 415 427
Pacchi Posta celere e Corriere Espresso 218 202
Carte valori 100 114
Servizi integrati 102 112
Corrispondenza e pacchi - estero 71 60
Spedizioni in abbonamento postale 50 57
Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procurement 21 21
Telegrammi 18 21
Servizi di logistica 6 15
Servizi innovativi 8 10
Altri servizi postali 42 37
Totale ricavi per servizi postali 1.637 1.668
Servizi di trasporto aereo 20 35
Proventi per richieste permessi di soggiorno 14 15
Canoni di locazione 8 7
Vendita prodotti PosteShop 1 5
Altri servizi commerciali 44 45
Totale ricavi per servizi commerciali 87 107
Totale ricavi da mercato 1.724 1.775
Compensi per Servizio Universale 131 131
Integrazioni tariffarie Elettorali - -
Totale 1.855 1.906

I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso nel conto economico del periodo è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016.

Ricavi per Servizi finanziari

Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e dalla BdM-MCC SpA derivanti dalle seguenti forme tecniche:

tab. C1.2 - Ricavi per Servizi Finanziari
(milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 771 809
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 757 771
Ricavi dei servizi di c/c 222 234
Commissioni su bollettini di c/c postale 238 224
Proventi dei servizi delegati 54 63
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 69 61
Collocamento prodotti di finanziamento 99 61
Interessi attivi su finanziamenti e altri proventi 24 28
Servizi di trasferimento fondi 20 22
Commissioni gestione fondi pubblici 24 22
Deposito Titoli 3 4
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 2 3
Altri prodotti e servizi 32 39
Totale 2.315 2.341

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale, si riferisce al calcolo del compenso di competenza del periodo riferito al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:
tab. C1.3 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Proventi degli impieghi in titoli 746 752
Interessi su titoli detenuti a scadenza (HTM) 278 290
Interessi su titoli disponibili per la vendita (AFS) 475 457
Interessi su titoli posseduti per la negoziazione - -
Interessi su asset swap su titoli disponibili per la vendita (10) 5
Interssi su operazioni di pronti contro termine 3 -
Proventi degli impieghi presso il MEF 11 19
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 11 19
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti - -
Totale 757 771

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano gli interessi maturati nel periodo sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione e, in misura minore, i rendimenti delle somme depositate sul c.d. conto "Buffer" presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Ricavi servizi assicurativi e risparmio gestito

Ammontano a 32 milioni di euro e si riferiscono per 27 milioni di euro alle commissioni percepite dalla BancoPosta Fondi SGR SpA per le Gestioni collettive e 5 milioni di euro ai ricavi del Gruppo SDS.

Ricavi per servizi di telefonia mobile

Ammontano a 114 milioni di euro realizzati da PosteMobile SpA.

C2 - PREMI ASSICURATIVI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Premi Assicurativi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Premi Vita (*) 10.513 9.442
Ramo I 10.146 9.296
Ramo III 310 89
Ramo IV 3 4
Ramo V 54 53
Premi di competenza Danni (*) 38 32
Totale 10.551 9.474

(*) I Premi assicurativi sono esposti al netto delle cessioni in riassicurazione

C3 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVA

Il dettaglio è il seguente:

tab. C3 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a CE 933 391
Interessi 77 245
Utili da valutazione
Utili realizzati
853
3
132
14
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 1.837 1.653
Interessi 1.132 1.129
Utili realizzati 584 524
Utili realizzati su altre partecipazioni
Dividendi da altre partecipazioni
121
-
-
-
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge - 2
Utili da valutazione - 2
Utili su cambi 2 3
Utili da valutazione - 1
Utili realizzati 2 2
Proventi diversi 9 6
Totale 2.781 2.055

Gli utili realizzati su altre partecipazioni si riferiscono alla plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella Visa Europe Ltd derivanti dall'operazione descritta nella tabella A5.2.1.

C4 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 13 14
Contributi pubblici 7 6
Rimborso spese personale c/o terzi 1 1
Plusvalenze da alienazione 1 1
Altri ricavi e proventi diversi 12 9
Totale 34 31

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI

Riguardano:

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Costi per servizi 952 943
Godimento beni di terzi 170 179
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 74 83
Interessi passivi 19 34
Totale 1.215 1.239

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi (milioni di euro)

Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 262 250
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 124 131
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 93 81
Spese per servizi del personale 82 81
Utenze energetiche e idriche 64 67
Servizi di telefonia mobile per la clientela 54 55
Servizio movimento fondi 50 50
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 33 37
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 36 35
Pulizia, smaltimento e vigilanza 31 31
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 31 30
Consulenze varie e assistenze legali 15 22
Pubblicità e propaganda 30 20
Servizi di stampa e imbustamento 14 17
Costi aeroportuali 8 12
Premi di assicurazione 7 8
Provvigioni ai rivenditori e diverse 6 7
Commissioni per attività di gestione patrimoni 9 7
Oneri per custodia e gestione titoli 1 1
Compensi e spese sindaci 1 1
Altro 1 -
Totale 952 943

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Affitto immobili e spese accessorie 95 97
Veicoli in full rent 34 39
Noleggi apparecchiature e licenze software 24 25
Altri costi per godimento di beni di terzi 17 18
Totale 170 179

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2016 I Semestre 2015
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 48 44
Carburanti, lubrificanti e combustibili 25 33
Stampa francobolli e carte valori 3 5
SIM card e scratch card 1 1
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci [tab. A6] (2) (2)
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A6] 1 4
Var.ne immobili destinati alla vendita [tab. A6] (2) (2)
Altri - -
Totale 74 83

Interessi passivi

tab. C5.4 - Interessi passivi (milioni di euro)

Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Interessi passivi a favore della clientela 6 21
Interessi passivi su operazioni di pronti contro termine 10 11
Interessi passivi vs Controllante 1 -
Altri Interessi passivi e oneri assimilati 2 2
Totale 19 34

Gli interessi passivi a favore della clientela si riducono, rispetto al semestre di comparazione, principalmente per effetto della contrazione dei tassi di interesse riconosciuti su talune forme tecniche di conti correnti postali.

C6 - VARIAZIONE RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE E ONERI RELATIVI AI SINISTRI

Riguardano:

tab. C6 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Somme pagate 4.275 3.751
Variazione delle Riserve matematiche 7.465 7.141
Variazione della Riserva per somme da pagare (595) (6)
Variazione delle Altre riserve tecniche 700 (121)
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 85 (391)
Oneri relativi a sinistri e variazione altre riserve - Danni 14 11
Totale 11.944 10.385

C7 - ONERI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVA

Riguardano:

tab. C7 - Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 270 241
Perdite da valutazione 263 239
Perdite da realizzo 7 2
Oneri da investimenti disponibili per la vendita 4 43
Perdite da realizzo 4 43
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge - -
Perdite da valutazione - -
Variazione di fair value delle passività finanziarie - -
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge 3 -
Perdite da valutazione 3 -
Perdite su cambi - -
Perdite da valutazione - -
Perdite da realizzo - -
Altri oneri 32 21
Totale 309 305

C8 - COSTO DEL LAVORO

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C8 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2016 I Semestre 2015
Salari e stipendi 2.226 2.221
Oneri sociali 626 626
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] - -
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 133 135
Contratti di somministrazione/a progetto 1 3
Compensi e spese amministratori 1 1
Incentivi all'esodo 11 17
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze con il personale [tab. B6] (1) (3)
Accantonamento al fondo di ristrutturazione [tab. B6] - -
Altri costi (recuperi di costo) del personale (12) (17)
Totale costi 2.985 2.983
Proventi per accordi CTD e somministrati - -
Totale 2.985 2.983

La voce Accantonamenti netti per vertenze con il personale è commentata nel par. B6.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:

tab. C8.1 - Numero dei dipendenti

Numero dei dipendenti (*)
Unità
Dirigenti
Medio
I Semestre 2016 I Semestre 2015
782 783
Quadri 16.064 16.027
Aree operative 119.467 121.789
Aree di base 1.129 1.548
Tot. unità tempo indeterminato 137.442 140.147
Contratti d'inserimento - -
Contratti di apprendistato 35 46
Totale 137.477 140.193
Numero medio
I Semestre 2016 I Semestre 2015
Contratti di somministrazione/a progetto 21 126
Contratti a tempo determinato
4.516
3.169
Totale 4.537 3.295
Totale organico stabile e flessibile 142.014 143.488

(*) Dati espressi in full time equivalent

C9 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C9 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 178 179
Fabbricati strumentali 54 54
Impianti e macchinari 46 52
Attrezzature industriali e commerciali 5 5
Migliorie beni di terzi 16 14
Altri beni 57 54
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (8) (7)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 2 2
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Investimenti immobiliari - -
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 127 115
Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili 122 110
Altre 5 5
Impairment avviamento - -
Totale 299 289

C10 - ALTRI COSTI E ONERI

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C10 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2016 I Semestre 2015
Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione) 18 -
Svalutazione crediti verso clienti [tab. A7.2] 15 6
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante [tab. A7.4] - (7)
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi [tab. A8.1] 3 1
Perdite su crediti - -
Manifestazione rischi operativi 17 21
Rapine subite 4 3
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 1 1
Altre perdite operative del BancoPosta 12 17
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri (5) 44
per vertenze con terzi [tab. B6] (25) 22
per oneri non ricorrenti [tab. B6] 11 22
per altri rischi e oneri [tab. B6] 9 -
Minusvalenze 2 1
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse 42 40
Altri costi correnti 21 17
Totale 95 123

C11 - PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C11.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 I Semestre 2015
Proventi da strumenti finanziari disponibili per la vendita
Interessi
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo
Dividendi
49
49
(5)
5
-
65
61
(4)
8
-
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico - -
Altri proventi finanziari
Interessi attivi da Controllante
Interessi su c/c bancari
Proventi finanziari su crediti attualizzati
Interessi di mora
Svalutazione crediti per interessi di mora
Proventi da società controllate
6
-
-
3
5
(5)
-
17
2
-
6
4
(4)
-
Interessi su Crediti rimborso IRES
Rettifica interessi su credito rimborso IRES
Altri proventi
-
-
3
5
-
4
Utili su cambi 2 6
Totale 57 88

Oneri finanziari

tab. C11.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2016 I Semestre 2015
Oneri sulle passività finanziarie 27 30
su prestiti obbligazionari 25 25
su debiti verso Cassa Depositi e Prestiti - -
su debiti verso istituzioni finanziarie 1 5
da strumenti finanziari derivati 1 -
Oneri diversi sulle attività finanziarie - 8
Perdite da realizzo su strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico - 8
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR e F.do di quiescenza [tab. B7] 15 13
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B6] 1 -
Altri oneri finanziari 3 3
Perdite su cambi 2 7
Totale 48 61

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO

Il dettaglio è il seguente:

tab. C12 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
I Semestre 2016 I Semestre 2015
Descrizione IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 235 52 287 206 39 245
Imposte differite attive 10 1 11 (27) (28) (55)
Imposte differite passive (3) (2) (5) 32 8 40
Totale 242 51 293 211 19 230

Imposte correnti

Nel corso del primo semestre 2016, la movimentazione dei saldi patrimoniali per imposte correnti è la seguente.

tab. C12.1 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti I Semestre 2016 Imposte correnti 2015
Descrizione IRES IRAP IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio (16) 35 19 587 48 635
Pagamenti 125 9 134 225 50 275
per acconti dell'esercizio corrente 106 8 114 213 46 259
per saldo esercizio precedente 19 1 20 12 4 16
Incasso credito istanza di rimborso IRES - - - (518) - (518)
Rettifica credito istanza di rimborso IRES - - - (9) - (9)
Accantonamenti a Conto Economico (235) (52) (287) (288) (59) (347)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 20 6 26 (22) (4) (26)
Altro 2 - 2 9 - 9
Saldo a fine periodo (104) (2) (106) (16) 35 19
di cui:
Crediti per imposte correnti 133 42 175 34 38 72
Debiti per imposte correnti (237) (44) (281) (50) (3) (53)

I Crediti per imposte correnti al 30 giugno 2016 di 175 milioni di euro, oltre agli acconti sulle imposte di competenza dell'esercizio 2016 comprendono 11 milioni di euro riferiti al residuo credito IRES da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'articolo 6 del D.L. 29 novembre 2008 n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, che hanno previsto una parziale

deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per i relativi interessi nella tab. A8).

Imposte differite

Al 30 giugno 2016, i crediti/(debiti) per imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C12.2 - Imposte differite (milioni di euro)
Descrizione saldo al 30.06.16 Saldo al 31.12.15
Imposte differite attive 728 623
Imposte differite passive (912) (1.177)
Totale (184) (554)

L'aliquota nominale dell'IRES, attualmente del 27,5%, è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota IRAP media teorica del Gruppo calcolata al 31 dicembre 2015 era del 6,16%39. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C12.3 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2016 Esercizio 2015
Saldo al 1° gennaio (554) (345)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico (6) (18)
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico - 17
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico adeguamento aliquota IRES - (24)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto 376 (303)
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Patrimonio netto adeguamento aliquota IRES - 119
Saldo a fine periodo (184) (554)

Al 30 giugno 2016 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.4 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione I Semestre 2016 Esercizio 2015
Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita 372 (198)
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura (8) 19
Utili/(Perdite) attuariali da TFR 12 (4)
Risultati a nuovo per operazioni con azionisti - (1)
Totale 376 (184)

39 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,9% per la generalità dei soggetti passivi (maggiorata al 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori), del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

3.4 INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

I settori operativi identificati sono quelli dedicati a: i Servizi postali e commerciali, i Servizi finanziari, i Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito e, in via residuale, gli Altri Servizi.

A seguito delle modifiche organizzative intervenute, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. In particolare, BancoPosta Fondi SGR SpA dal settore Servizi Finanziari è rappresentata dal 2016 nel settore dei Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito (sino al 31 dicembre 2015 il settore prendeva nome di Servizi Assicurativi) e la società Poste Tributi ScpA, dal settore Servizi Postali e Commerciali è rappresentata dal 2016 nel settore Servizi Finanziari. I dati del primo semestre 2015 sono stati pertanto riclassificati.

Il settore dei Servizi postali e commerciali beneficia dei ricavi per le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'Informativa sui settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale in ambito postale, finanziario e assicurativo, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
I Semestre 2016 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi e
Risparmio
Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 1.884 2.830 12.854 114 - 17.682
Ricavi da altri settori 2.440 280 - 33 (2.753) -
Totale ricavi 4.324 3.110 12.854 147 (2.753) 17.682
Risultato operativo e di intermediazione 74 485 270 14 - 843
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- - 6 - - 6
Proventi/(oneri) finanziari 9
Imposte del periodo (293)
Utile/(perdita) del periodo 565
(milioni di euro)
I Semestre 2015 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi e
Risparmio
Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 1.933 2.664 11.230 123 - 15.950
Ricavi da altri settori 2.257 254 - 44 (2.555) -
Totale ricavi 4.190 2.918 11.230 167 (2.555) 15.950
Risultato operativo e di intermediazione (89) 456 248 23 - 638
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- - - - - -
Proventi/(oneri) finanziari 27
Imposte del periodo (230)
Utile/(perdita) del periodo 435

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 30 giugno 2016 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

3.5 PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito. tab. 3.5.1 - Rapporti patrimoniali con entità correlate al 30 giugno 2016 (milioni di euro)

Saldo al 30.06.16
Denominazione Attività
Finanz.
Disponibilità
Cred. comm.li Altre attività Altri
Passività
liquide e mezzi
crediti
finanz.
equivalenti
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - 1 -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
3
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.976 385 15 773 1 105 21
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.817 365 - - 112 14 -
Gruppo Enel 64 56 - - - 11 -
Gruppo Eni 179 16 - - - 12 -
Gruppo Equitalia - 86 - - - 2 8
Gruppo Leonardo 14 - - - - 28 -
Altre correlate esterne 75 3 - - - 12 48
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (156) (10) - - - -
Totale 11.125 758 5 773 113 187 77

Al 30 giugno 2016, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 62 milioni di euro.

Saldo al 31.12.15
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività Altri
crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - 1 -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.189 541 13 391 2 102 21
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.764 397 - - 78 11 -
Gruppo Enel 79 45 - - - 12 -
Gruppo Eni 140 15 - - - 12 -
Gruppo Equitalia - 56 - - - 1 8
Gruppo Leonardo 14 - - - - 30 -
Altre correlate esterne 76 5 - - - 3 62
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (157) (10) - - - -
Totale 11.262 904 3 391 80 174 91

tab. 3.5.2 - Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2015 (milioni di euro)

tab. 3.5.3 - Rapporti economici con entità correlate nel I° semestre 2016 (milioni di euro)

I° semestre 2016
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi diversi
da operatività
fin. e ass.
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - - 1 - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 252 1 - - - - 1 - 2 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 777 - 34 - - - 12 - - -
Gruppo Enel 47 - 6 - - - 17 - - -
Gruppo Eni 12 - 2 - - - 21 - - -
Gruppo Equitalia 28 - - - - - 1 - - -
Gruppo Leonardo - - - - 2 1 15 - - -
Altre correlate esterne 4
-
1 - - - 6 20 2 -
Totale 1.122 1 43 - 2 1 77 20 4 -

Al 30 giugno 2016, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 2 milioni di euro.

tab. 3.5.4 - Rapporti economici con entità correlate nel I° semestre 2015 (milioni di euro)
I° semestre 2015
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi diversi
da operatività fin.
e ass.
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - - 3 - - -
Collegate
Altre collegate del gruppo SDA
- - - - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 271 - - - - - 1 - (6) -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 809 - 26 2 - - 10 - 1 -
Gruppo Enel 60 1 1 - - - 19 - - -
Gruppo Eni 15 - 2 - - - 18 - - -
Gruppo Equitalia 32 - - - - - 1 - - -
Gruppo Leonardo - - 1 - - 2 15 - - -
Altre correlate esterne 12 2 1 - - - 9 20 2 -
Totale 1.199 3 31 2 - 2 79 20 (4) -

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito.

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, al rimborso di riduzioni e agevolazioni elettorali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per l'affrancatura di corrispondenza a credito e per l'accettazione di dichiarazioni fiscali.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura, per affrancatura di corrispondenza a credito e spedizioni in abbonamento postale etc. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas.

  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Equitalia si riferiscono principalmente a compensi per il servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione telematica dei flussi F24.

  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di carburanti per moto e autoveicoli. e di gas.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Finmeccanica SpA (ex Selex ES SpA) di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza e ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, consulenza specialistica e manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

tab. 3.5.5 - Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione I° semestre 2016 I° semestre 2015
Competenze con pagamento a breve/medio termine 7.106 6.856
Benefici successivi alla fine del rapporto 261 296
Altri benefici con pagamento a lungo termine - -
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 3.764 -
Totale 11.131 7.152
tab. 3.5.6 - Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione I° semestre 2016 I° semestre 2015
Compensi 731 774
Spese 30 63
Totale 761 837

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza, la cui composizione dal 24 maggio 2016 non è più corrispondente a quella del Collegio Sindacale, ammontano complessivamente a circa 9 migliaia di euro per il periodo compreso dal suo insediamento al 30 giugno 2016. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso del primo semestre 2016 non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 30 giugno 2016 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il personale non dirigente. Come indicato dall'art. 14 comma 1 dello Statuto del Fondoposte, per quanto concerne gli Organi sociali del Fondo (Assemblea dei delegati; Consiglio di Amministrazione; Presidente e Vice Presidente; Collegio dei Sindaci), la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su:

  • criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché le politiche di investimento;
  • scelta dei soggetti gestori e individuazione della banca depositaria.

3.6 ALTRE INFORMAZIONI SU ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Posizione finanziaria netta

A seguito delle modifiche organizzative intervenute, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. In particolare, BancoPosta Fondi SGR SpA dal settore Servizi Finanziari è rappresentata dal 2016 nel settore dei Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito (sino al 31 dicembre 2015 il settore prendeva nome di Servizi Assicurativi) e la società Poste Tributi ScpA, dal settore Servizi Postali e Commerciali è rappresentata dal 2016 nel settore Servizi Finanziari. I dati al 31 dicembre 2015 sono stati pertanto riclassificati.

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2016 del Gruppo Poste Italiane è la seguente:
------------------------------------------------------------------------------------------- -- -- --
tab. 3.6.1 - Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 30.06.16 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie (1.808) (61.735) (1.206) (4) 1.638 (63.115)
Debiti per conti correnti postali - (45.076) - - 381 (44.695) -
Obbligazioni (798) (480) (748) - - (2.026) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (406) (8.943) - - - (9.349) (111)
Debiti per mutui (1) - - - - (1) (1)
Debiti per leasing finanziari (6) - - (4) - (10) -
Strumenti finanziari derivati (60) (3.368) - - - (3.428) -
Altre passività finanziarie (13) (3.589) (4) - - (3.606) (1)
Passività finanziarie verso altri settori (524) (279) (454) - 1.257 - -
Riserve tecniche assicurative - - (109.397) - - (109.397) -
Attività finanziarie 1.460 62.603 112.351 32 (1.257) 175.189
Finanziamenti e crediti 146 11.355 73 - - 11.574 8.523
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.969 - - - 12.969 -
Investimenti disponibili per la vendita 582 37.584 90.924 - - 129.090 2.033
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 21.224 - - 21.224 569
Strumenti finanziari derivati - 211 121 - - 332 -
Attività finanziarie verso altri settori 732 484 9 32 (1.257) - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 65 - - 65 -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (348) 868 1.813 28 381 2.742
Cassa e depositi BancoPosta - 2.556 - - - 2.556 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 584 838 690 12 (381) 1.743 773
Posizione finanziaria netta 236 4.262 2.503 40 - 7.041
tab. 3.6.2 - Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.15 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie (2.442) (55.418) (1.218) (4) 1.604 (57.478)
Debiti per conti correnti postali - (43.757) - - 289 (43.468) (1)
Obbligazioni (811) (479) (758) - - (2.048) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (917) (6.101) - - - (7.018) (77)
Debiti per mutui (1) - - - - (1) (1)
Debiti per leasing finanziari (6) - - (4) - (10) -
Strumenti finanziari derivati (52) (1.547) - - - (1.599) -
Altre passività finanziarie (14) (3.314) (6) - - (3.334) (2)
Passività finanziarie verso altri settori (641) (220) (454) - 1.315 -
Riserve tecniche assicurative - - (100.314) - - (100.314) -
Attività finanziarie 1.396 57.574 102.409 26 (1.315) 160.090 -
Finanziamenti e crediti 141 10.301 66 - - 10.508 8.724
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.886 - - - 12.886 -
Investimenti disponibili per la vendita 581 33.360 83.928 - - 117.869 1.969
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 18.132 - - 18.132 569
Strumenti finanziari derivati - 450 245 - - 695 -
Attività finanziarie verso altri settori 674 577 38 26 (1.315) - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 58 - - 58 -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (1.046) 2.156 935 22 289 2.356 -
Cassa e depositi BancoPosta - 3.161 - - - 3.161 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.315 485 1.615 16 (289) 3.142 391
Posizione finanziaria netta 269 5.802 2.550 38 - 8.659 -

Al 30 giugno 2016 le riserve di fair value relative a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammontano al lordo del relativo effetto fiscale a 2.352 milioni di euro (3.775 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA dei Settori Operativi Servizi Postali e Commerciali e Altri Servizi al 30 giugno 2016, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n.319 del 2013 è la seguente:

(milioni di euro)
Al 30 giugno 2016 Al 31 dicembre
2015
A. Cassa 3 2
B. Altre disponibilità liquide 593 1.329
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 596 1.331
E. Crediti finanziari correnti 69 169
F. Debiti bancari correnti (6) (515)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (1) (16)
H. Altri debiti finanziari correnti (20) (20)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (27) (551)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 638 949
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (797) (797)
M. Altri debiti non correnti (64) (57)
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) (1.261) (1.254)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) (623) (305)
Attività finanziarie non correnti 659 553
Posizione Finanziaria Netta Industriale 36 248
Crediti finanziari intersettoriali 732 674
Debiti finanziari intersettoriali (492) (615)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti con gli altri settori 276 307
di cui:
- Postale e commerciale 236 269
- Altro 40 38

Informativa sulla determinazione del fair value

Le tecniche di valutazione del fair value del Gruppo Poste Italiane sono descritte nella nota 2.4. Nel presente paragrafo si forniscono le informazioni integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al fair value. Le informazioni integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al costo ammortizzato sono riportate nelle note delle rispettive voci di bilancio.

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività e passività per livello di gerarchia:

Gruppo Poste Italiane - Gerarchia del fair value (milioni di euro)
30.06.2016 31.12.2015
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 123.628 4.772 690 129.090 112.267 5.123 479 117.869
Azioni 17 63 29 109 8 70 117 195
Titoli a reddito fisso 123.605 3.358 - 126.963 112.253 3.799 - 116.052
Altri investimenti 6 1.351 661 2.018 6 1.254 362 1.622
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 9.721 11.503 - 21.224 8.067 10.065 - 18.132
Titoli a reddito fisso 9.119 2 - 9.121 7.537 22 - 7.559
Obbligazioni strutturate - 1.326 - 1.326 - 1.346 - 1.346
Altri investimenti 602 10.175 - 10.777 530 8.697 - 9.227
Strumenti finanziari derivati - 332 - 332 - 695 - 695
Totale 133.349 16.607 690 150.646 120.334 15.883 479 136.696
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (3.428) - (3.428) - (1.599) - (1.599)
Totale - (3.428) - (3.428) - (1.599) - (1.599)

Di seguito si forniscono gli importi dei trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

Trasferimenti netti tra Livello 1 e 2 al 30 giugno 2016 (milioni di euro)
da Livello 1 a Livello 2 da Livello 2 a Livello 1
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (47) 47 507 (507)
Investimenti disponibili per la vendita
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (45) 45 487 (487)
Altri investimenti - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E
Titoli a reddito fisso (2) 2 20 (20)
Obbligazioni strutturate - - - -
Altri investimenti - - - -
Trasferimenti netti (47) 47 507 (507)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 effettuate al 30 giugno 2016 si riferiscono principalmente a titoli a reddito fisso disponibili per la vendita, il cui fair value, al termine del semestre, non è riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo.

Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 riguardano principalmente i titoli di Stato italiani coupon stripped (per un valore nominale di 299 milioni di euro) e titoli emessi da CDP SpA (per un valore nominale di 157 milioni di euro) classificati come disponibili per la vendita, il cui fair value è osservabile al 30 giugno 2016 in un mercato liquido e attivo.

Di seguito si fornisce la riconciliazione dei saldi di apertura e di chiusura degli strumenti finanziari iscritti a fair value di Livello 3.

Gruppo Poste Italiane - Variazioni strumenti finanziari livello 3
Attività finanziarie (milioni di euro)
Descrizione Investimenti
disponibili
per la vendita
Strumenti
finanziari al
fair value
rilevato a C/E
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1° gennaio 2015 248 - - 248
Acquisti/Emissioni 151 - - 151
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (49) - - (49)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - - - -
Variazioni del fair value a PN 129 - - 129
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione - - - -
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 31 dicembre 2015 479 - - 479
Acquisti/Emissioni 327 - - 327
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (128) - - (128)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - - - -
Variazioni del fair value a PN 12 - - 12
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione - - - -
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 30 giugno 2016 690 - - 690

Le variazioni intervenute nel livello 3 della gerarchia si riferiscono a nuovi investimenti e a rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati (variazione netta di circa 290 milioni di euro), nell'ambito dell'operatività di Poste Vita SpA. Rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata a partire dall'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, successivamente revisionato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate.

Nel semestre in commento, le variazioni intercorse comprendono la cessione della partecipazione della Capogruppo nella Visa Europe Ltd (al 31 dicembre 2015 un fair value di 111 milioni di euro) descritta nella nota A5.2 e l'iscrizione delle azioni Series C Visa Inc convertible preferred stock ottenute in parziale contropartita. Il fair value delle azioni "Series C Visa Inc convertible preferred stock" (al 30 giugno 2016 pari a 24 milioni di euro) può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tale azioni. Tale fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 38%.

3.7 ULTERIORI INFORMAZIONI

Risparmio postale

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

tab. 3.7.1 - Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 30.06.16 31.12.15
Libretti di deposito 118.110 118.721
Buoni Fruttiferi Postali 206.201 206.114
Cassa Depositi e Prestiti 135.581 135.497
Ministero dell' Economia e delle Finanze 70.620 70.617
Totale 324.311 324.835

Informazioni relative a patrimoni gestiti

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile del semestre, è riportato qui di seguito:

tab. 3.7.2 - Informazioni relative ai patrimoni gestiti (milioni di euro)
Descrizione 30.06.16 31.12.15
Gestioni collettive 6.444 5.734
Gestioni proprie 6.412 5.625
Gestioni date in delega a terzi 32 109
Totale 6.444 5.734

Il patrimonio medio complessivo dei Fondi Comuni d'Investimento della clientela nel primo semestre 2016 è risultato pari a 6.031 milioni di euro. BancoPosta Fondi SpA SGR gestisce inoltre il servizio di portafoglio individuale di Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA.

Impegni

Gli Impegni di acquisto, come dettagliati nella tabella che segue, sono riferiti principalmente alla Capogruppo.

tab. 3.7.3 - Impegni (milioni di euro)
Descrizione 30.06.16 31.12.15
Impegni di acquisto
Contratti per affitti passivi di immobili 522 539
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 58 52
Contratti per acquisto di Attività immateriali 49 32
Contratti per Investimenti immobiliari - -
Contratti per leasing flotta automezzi 266 61
Contratti per altri canoni 37 15
Impegni per finanziamenti da erogare
Mutui stipulati da erogare 43 58
Totale 975 757

L'incremento degli impegni di acquisto riguardanti i contratti per leasing della flotta di automezzi aziendali è dovuto al rinnovo contrattuale stipulato dalla Capogruppo nel corso del semestre.

La società EGI SpA, si è impegnata per il secondo semestre 2016 e per il 2017 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 12,3 milioni di euro. Al 30 giugno 2016 il corrispondente valore di mercato è di 11,8 milioni di euro.

Garanzie

Le Garanzie in essere per le quali esiste un impegno del Gruppo sono le seguenti:

tab. 3.7.4 - Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 30.06.16 31.12.15
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi
rilasciate dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi
277
-
281
-
Totale 277 281
Beni di terzi
tab. 3.7.5 - Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 30.06.16 31.12.15
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi
Altri beni
5.648
-
5.592
3
Totale 5.648 5.595

Attività in corso di rendicontazione

Al 30 giugno 2016, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 132 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

Entità Strutturate non consolidate

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali.

In tale definizione rientrano, al 30 giugno 2016, gli investimenti della Compagnia nei seguenti fondi:

  • BlackRock MultiAssets diversiefied distribution fund (Fondo Aperto)
  • MFX – Global Multi – Asset Income Fund (Fondo Aperto)
  • Advance Capital Energy Fund (Fondo Chiuso)
  • Piano 400 Fund Deutsche Bank (Fondo Aperto)
  • Tages Capital Platinum (Fondo Aperto)
  • Tages Platinum Growth (Fondo Aperto)
  • Shopping Property Fund 2 (Fondo chiuso)

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato Italiani e Corporate Bond denominati in euro. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

(milioni di euro)
ISIN Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento NAV del Fondo
Data di rif. Importo
IE00BP9DPZ45 BLACKROCK
DIVERSIFIED
DISTRIBUTION FUND
Fondo Aperto
Armonizzato UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities)
100% 30/06/2016 5.769
LU1193254122 MFX - GLOBAL FUND -
ASSET GLOBAL FUND
(PIMCO MULTI ASSET)
Fondo Aperto
Armonizzato UCITS
Investimento in un mix di asset classes
(corporate bonds, government bonds e
equities).
100% 30/06/2016 4.112
IT0004597396 ADVANCE CAPITAL
ENERGY FUND
Fondo di Fondi Chiuso
non armonizzato
Investimento
in imprese
nel
settore
dell'energia allo scopo di incrementarne il
valore
e
mediante
la
successiva
dismissione, conseguirne delle plusvalenze
86,21% 30/06/2016 21
IE00B1VWGP80 PIANO 400 FUND
DEUTSCHE BANK
Fondo Aperto
Armonizzato
Investimento in un mix di asset classes,
soprattutto strumenti di debito di vari settori
e paesi
100% 17/06/2016 493
IT0004801996 TAGES CAPITAL
PLATINUM
Fondo di Hedge Fund
non armonizzato
Perseguimento di rendimenti assoluti, con
un basso livello di volatilità e di correlazione
di lungo termine rispetto ai principali mercati
finanziari
100% 29/04/2016 254
IT0004937691 TAGES PLATINUM
GROWTH
Fondo di Hedge Fund
non armonizzato
Perseguimento di rendimenti assoluti, con
un basso livello di volatilità e di correlazione
di lungo termine rispetto ai principali mercati
finanziari
100% 29/04/2016 189
LU1081427665 SHOPPING PROPERTY
FUND 2
Fondo Chiuso
Armonizzato
Investe nel Shopping Property Fund 2:
master fund che principalmete investe in
immobili
del
settore
commerciale
secondariamente uffici e settori alternativi.
Non investe nel debito immobiliare
63,27% 30/06/2016 86

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della scala gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I (cd. Gestioni Separate) e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

Di seguito si forniscono alcune informazioni di dettaglio al 30 giugno 2016.

(milioni di euro)
ISIN Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile investimento Massima
esposizione
alla perdita *
Confronto tra valore
contabile e massima
esposizione
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
IE00BP9DPZ45 BLACKROCK DIVERSIFIED
DISTRIBUTION FUND
Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
5.769 639 5.130 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1193254122 MFX - GLOBAL FUND - ASSET
GLOBAL FUND (PIMCO MULTI
ASSET)
Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
4.112 577 3.535 Analytical VaR 99,5% 1y
IT0004597396 ADVANCE CAPITAL ENERGY
FUND
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
18 8 10 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
IE00B1VWGP80 PIANO 400 FUND DEUTSCHE
BANK
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
493 46 447 Delta tra valore di mercato alla data e valore della
prestazione garantita
IT0004801996 TAGES CAPITAL PLATINUM Attività finanziarie
disponibili per la vendita
254 55 199 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
IT0004937691 TAGES PLATINUM GROWTH Attività finanziarie
disponibili per la vendita
189 34 155 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
LU1081427665 SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziarie disponibili per la vendita 55 21 34 Analytical VaR 99,5% annualizzato
*La massima perdita è stimata al lordo della capacità di assorbimento delle perdite delle passività rappresentando quindi una stima più prudenziale

Per i Fondi BlackRock MultiAssets diversiefied distribution fund e MFX – Global Fund – Asset Global Fund (PIMCO MultiAsset) si forniscono di seguito le diverse tipologie di strumenti finanziari in cui investono i Fondi e i principali mercati di riferimento.

BlackRock MultiAsset Diversified Distribution Fund

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Azioni 302
Titoli di Stato 1.753
Obbligazioni Corporate 3.611
Disponibilità liquide 261
Altri investimenti (Fondi, etc) (48)
Strumenti finanziari derivati
Forw
ard
(111)
Future -
Sw
ap
1
Totale 5.769
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
Hong Kong 63
Dublino 247
Parigi 10
Lussemburgo 43
Singapore 2
Londra 218
Eurotlx 47
Euromtf 227
Euronext 74
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 797
Trace 1.110
Tokyo 24
New
York
1.920
Altri 984
Fondi 3
Totale 5.769

MFX - Global Fund - Asset Global Fund (PIMCO MultiAsset)

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Titoli di Stato 1.405
Obbligazioni Corporate 2.466
Disponibilità liquide 198
Altri investimenti (Fondi, etc) 50
Strumenti finanziari derivati
Sw
ap
(7)
Totale 4.112
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
Hong Kong 12
Dublino 173
Lussemburgo 66
Londra 296
Eurotlx 62
Euromtf 100
Euronext 76
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 615
Trace 490
Tokyo 211
New
York
877
Altri 1.134
Totale 4.112

3.8 DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

tab. 3.8.1 - Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
del periodo
Patrimonio
netto
BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) 100,00% 12.000 9.923 66.575
Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale SpA (Roma) 100,00% 364.509 12.979 411.599
Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) 100,00% 516 - 516
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) (*) 100,00% 120 - 120
Consorzio PosteMotori (Roma) 80,75% 120 - 120
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 356 234.169
Mistral Air Srl (Roma) (**) 100,00% 1.000 (2.850) 1.605
PatentiViaPoste ScpA (Roma) (*) 86,86% 120 45 165
Postecom SpA (Roma) 100,00% 6.450 310 21.084
PosteMobile SpA (Roma) 100,00% 32.561 9.181 65.188
Poste Tributi ScpA (Roma) (*) 90,00% 2.583 - 2.506
PosteTutela SpA (Roma) 100,00% 153 369 12.994
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 164.852 3.468.967
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 4.399 70.355
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 (4.390) 99.034
SDA Express Courier SpA (Roma) (**) 100,00% 10.000 (13.946) (14.317)
SDS System Data Software Srl (Roma) (*) 100,00% 16 821 3.537
SDS Nuova Sanità Srl (Roma) (*) 100,00% 15 421 1.287

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl almeno sino al 31 dicembre 2016.

La società PosteShop SpA è stata fusa per incorporazione nella società Postel SpA, con effetti giuridici, fiscali e contabili dal 1° maggio 2016. Il risultato dei primi 4 mesi dell'esercizio 2016 è stato negativo per 0,8 milioni di euro.

La società Conio Srl, il cui capitale sociale è interamente detenuto dalla Conio Inc, dal 16 febbraio 2016, a seguito della sottoscrizione di un Shareholder agreement tra Postecom SpA, Conio Inc., Conio Holding LLS (e i suoi soci fondatori), è divenuta una società collegata.

tab. 3.8.2 - Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio netto Ricavi e proventi Risultato
del periodo
Address Software Srl (Roma) 172 51,00% 909 573 336 457 (55)
Anima Holding SpA (Milano) (a) 211.583 10,32% 1.285.894 464.936 820.958 174.663 (*) 21.684
Conio Inc. (San Francisco) (b) 83 20,00% 378 110 268 - 288
ItaliaCamp Srl (Roma) (c) 21 20,00% 640 536 104 613 83
Kipoint SpA (Roma) 530 100,00% 2.534 2.005 529 2.121 35
Programma Dinamico SpA (Roma) (d) - 0,00% 136 166 (30) - (149)
Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (e) - 28,57% 4.302 4.125 177 5.817 (6)
Altre collegate del gruppo SDA (f) 9

(a) Dati dell'ultimo bilancio consolidato approvato dalla società al 31.03.2016.

(b) Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata Conio Srl.

(c) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2015

(d) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2014; le società del Gruppo non detengono partecipazioni in Programma Dinamico SpA.

(e) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2014. Il 16 marzo 2016 la società è stata messa in liquidazione.

(f) Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono: Epiemme srl inattiva, International Speedy Srl in liquidazione , MDG Express Srl, Speedy Express Courier Srl, T.W.S. Express Courier Srl.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

3.9 EVENTI SUCCESSIVI

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2016.

4. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

Rischi finanziari

Di seguito, si fornisce una breve disamina sulle partite patrimoniali soggette ai rischi finanziari (declinati secondo l'impostazione dell'IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative), resa in forma sintetica secondo quanto previsto dallo IAS 34 – Bilanci intermedi (si rinvia al paragrafo "Criteri generali di redazione" del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato").

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e a Poste Vita SpA.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta di Poste Italiane SpA, è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro40 mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa, tra l'altro, sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management.

Nel corso del primo semestre 2016, l'indice di leva finanziaria del Patrimonio BancoPosta, o leverage ratio (rapporto tra patrimonio di vigilanza e totale attivo) è diminuito per il significativo incremento dei volumi operativi connesso al positivo andamento della raccolta e ai relativi impieghi. Al 30 giugno 2016, l'indice è lievemente al di sotto del limite del 3%, fissato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA che, già nel mese di maggio 2016, informato della contrazione dell'indice nel primo trimestre, ha deliberato di continuare a monitorarne con attenzione l'evoluzione e ha preso atto della possibilità di dover rafforzare i mezzi propri del Patrimonio BancoPosta, a fine esercizio, nella misura che sarà necessaria per riequilibrare l'indice ai valori obiettivo fissati nel Risk Appetite Framework.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla compagnia Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked. Con riferimento alle polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) gli utili e perdite da valutazione degli investimenti a copertura vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. L'impatto economico dei

40 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su correnti ipotesi finanziarie e commerciali) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

Rischio prezzo

Attiene a quelle poste finanziarie attive che nei programmi del Gruppo sono "disponibili per la vendita" ovvero "detenute a fini di negoziazione", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano prevalentemente la posizione di Poste Vita SpA in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 1.112 milioni di euro, principalmente a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate e la posizione della Capogruppo, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, in titoli azionari Mastercard Incorporated per 60 milioni di euro e in titoli azionari Visa Incorporated per complessivi 27 milioni di euro (tab. A5.2).

Nell'ambito della voce Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio prezzo riguarda investimenti di Poste Vita SpA per complessivi 11.534 milioni di euro, di cui 1.649 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III, 9.881 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I, e 4 milioni di euro di quote di fondi comuni detenuti nel patrimonio libero della Compagnia.

Infine, nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants, per 121 milioni di euro, detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.

Rischio valuta

Al rischio in commento sono esposti principalmente i Crediti e Debiti Commerciali detenuti dalla Capogruppo verso Corrispondenti Esteri e i citati investimenti della Capogruppo in azioni Mastercard e Visa (96 milioni di USD al 30 giugno 2016).

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa (spread) degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano principalmente impieghi a tasso fisso detenuti nella quasi totalità dalla Capogruppo e da Poste Vita SpA. Nel dettaglio:

  • titoli di Stato a reddito fisso (comprensivi delle emissioni CDP) detenuti da Poste Vita SpA per complessivi 74.678 milioni di euro (di cui 7.479 milioni di euro di titoli indicizzati all'inflazione); di tale importo, 71.128 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 3.550 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 35.222 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 10.879 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante asset swap di cash flow hedge per 1.782 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 3.223 milioni di euro (di cui 3.051 milioni di euro indicizzati all'inflazione e 172 milioni di euro per CCTeu), titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 19.338 milioni di euro (di cui 17.239 milioni di euro riferiti a derivati forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 14.012 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate di Ramo I e V;
  • titoli di debito a tasso fisso emessi da CDP e garantiti dallo Stato italiano per 1.512 milioni di euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda una quota degli investimenti di Poste Vita SpA impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 9.121 milioni di euro (costituiti per un fair value di 5.587 milioni di euro da BTP coupon stripped41 principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 3.534 milioni di euro da titoli corporate a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V) e da titoli emessi dalla CDP SpA per un fair value di 569 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda il fair value negativo per 9 milioni di euro di un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo nell'esercizio 2013 e finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (tab. A5.10). La copertura di cash flow hedge del derivato in commento si è perfezionata a decorrere dal 25 ottobre 2015, data in cui il Prestito obbligazionario prevede il pagamento di interessi a tasso variabile. Anteriormente a tale data il contratto era classificato tra gli strumenti derivati al fair value rilevato a Conto economico.

Al 30 giugno 2016 con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration42 degli impieghi complessivi BancoPosta è di 5,46 mentre, con riguardo ai prodotti collegati alle Gestioni separate della compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi è di 6,18 e quella delle passività è di 7,31. Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

41 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.

42 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato (i.e. + 100 bps).

Rischio spread

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli di Stato al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli ossia sia la componete a tasso fisso sia la componente a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano i titoli in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile, mentre una variazione del solo tasso di interesse si riflette unicamente sul portafoglio a tasso fisso che non siano stati oggetto di copertura di fair value hedge.

Nel corso del primo semestre 2016, i differenziali di rendimento rispetto al Bund tedesco (cd. Spread) dei Titoli di Stato di molti paesi europei, tra cui anche l'Italia, hanno evidenziato un trend crescente influenzati, in particolare a fine giugno, dalla vicenda Brexit. Tali movimenti hanno condotto lo spread, per i titoli italiani a dieci anni, ad un valore di 139 bps al 30 giugno 2016 (97 bps al 31 dicembre 2015). Nel semestre in commento i tassi di rendimento hanno subito nel loro complesso una generale riduzione per effetto di una contrazione dei tassi di interesse "risk free" superiore all'incremento dello spread creditizio, determinando nel portafoglio del Gruppo i seguenti effetti:

(i) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 30 miliardi) ha beneficiato nel semestre di una complessiva variazione netta positiva del fair value di oltre 1,1 miliardi di euro: la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 2,1 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1 miliardo di euro;

(ii) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di 79 miliardi circa) ha registrato una variazione di fair value positiva complessiva di circa 1,6 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting (gli effetti rilevati nella specifica riserva di fair value ammontano a circa 33 milioni di euro).

Rischio di credito

Attiene a tutti gli strumenti finanziari dell'Attivo patrimoniale, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • monitoraggio delle concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

Nel corso del primo semestre 2016, l'attività di revisione dei rating espressi dalle principali agenzie non ha comportato variazioni del rating medio ponderato delle esposizioni del Gruppo che, per le posizioni diverse da quelle nei confronti dello Stato Italiano, al 30 giugno 2016 è pari ad A3 invariato rispetto al 31 dicembre 2015.

A presidio del rischio di credito in operazioni derivate, in particolare, sono previsti idonei limiti di rating ed un monitoraggio delle concentrazioni per gruppo/controparte. Inoltre, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta e di BdM-MCC SpA, i contratti di interest rate e asset swap sono oggetto di collateralizzazione mediante la prestazione di depositi o la consegna di strumenti finanziari in garanzia (collateral previsti da Credit Support Annex). La quantificazione e il monitoraggio delle esposizioni avvengono applicando il metodo del "valore di mercato" previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Basilea 3).

In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, come anche illustrato nella nota 2.3, per talune attività della Capogruppo, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, e il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione di compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.

Tutti i crediti sono oggetto di attività di monitoraggio e di reporting a supporto delle azioni di sollecito e incasso.

Infine, con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano43 del Gruppo al 30 giugno 2016, ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni, con l'evidenza del valore nominale, valore contabile e fair value per ogni tipologia di portafoglio.

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano 30.06.2016 (milioni di euro)
31.12.2015
Descrizione Valore Valore di Valore di Valore Valore di Valore di
nominale Bilancio mercato nominale Bilancio mercato
Italia 109.712 125.260 127.479 104.304 117.688 119.859
Investimenti posseduti sino a scadenza 12.692 12.969 15.188 12.612 12.886 15.057
Attività finanziarie disponibili per la vendita 91.436 106.704 106.704 86.014 99.137 99.137
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE 5.584 5.587 5.587 5.678 5.665 5.665
Austria - - - 10 11 11
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 10 11 11
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Belgio 95 112 112 95 93 93
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 95 112 112 95 93 93
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Finlandia - - - - - -
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - -
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Francia 151 201 201 208 217 217
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 151 201 201 208 217 217
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Germania 13 24 24 25 32 32
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 13 24 24 25 32 32
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Irlanda - - - 355 365 365
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 355 365 365
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Olanda - - - 10 10 10
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE
-
-
-
-
-
-
10
-
10
-
10
-
Portogallo - - - 28 29 29
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 28 29 29
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Spagna 2.367 2.770 2.770 1.359 1.487 1.487
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.367 2.770 2.770 1.359 1.487 1.487
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Slovenia 93 101 101 40 43 43
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 93 101 101 40 43 43
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Totale 112.431 128.468 130.687 106.435 119.974 122.145

Rischio di liquidità

Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo, attraverso:

la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;

43 Per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.

  • la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile all'impiego in titoli eurogovernativi della raccolta in conti correnti. Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Riguarda gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 11.788 milioni di euro;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore di 4.752 milioni di euro;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dalla Capogruppo sia a tasso variabile per un nominale complessivo di 170 milioni di euro, sia a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 2.340 milioni di euro (comprendono 500 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge produce i suoi effetti a partire dal 1° agosto 2016); rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge;
  • i crediti per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati, principalmente detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 2.489 milioni di euro.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo c.d. conto "Buffer", nonché i depositi bancari e postali detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 30 giugno 2016, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA per un nominale di 6.518 milioni di euro, e dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.510 milioni di euro.

Altri rischi

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali.

Nella parte finale dell'esercizio 2015, sono giunte a scadenza talune forniture di servizi informatici riguardanti la gestione dei prodotti di investimento del Patrimonio BancoPosta, parzialmente rinnovate nel primo semestre 2016. Le implicazioni operative sono oggetto di attento monitoraggio, anche nell'ambito dello sviluppo degli interventi propedeutici all'introduzione del nuovo servizio di "consulenza guidata" previsto dal Piano trasmesso alla Consob a seguito dell'intervento ispettivo concluso nel 2014. In particolare, con nota trasmessa il 1° giugno 2016, su richiesta dell'Autorità, è stata fornita una informativa sullo stato di avanzamento complessivo del piano e sulla previsione di avvio a partire da ottobre 2016 del roll-out della nuova piattaforma.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.). Per una trattazione completa si rimanda alla Relazione finanziaria annuale 2015.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio in commento a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento di strumenti di investimento, emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

In tale ambito al fine di ottimizzare il profilo rischio rendimento dei prodotti offerti alla propria clientela, Poste Italiane SpA adotta policy e procedure di selezione competitiva degli emittenti terzi, che consentono esclusivamente la selezione di emittenti nazionali ed esteri di natura bancaria-finanziaria con rating investment grade. Inoltre, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo, nonché di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un'eventuale insoddisfazione dei risparmiatori, viene svolta un'adeguata attività di monitoraggio a livello di Gruppo, finalizzata ad assicurare la consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull'evoluzione dei rischi a carico della clientela, valutando la natura contrattuale dei prodotti in questione sotto l'aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela stessa. In particolare, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, oltre a valutarne i riflessi in eventuali accantonamenti di bilancio, si continua a monitorare con particolare attenzione l'evoluzione del mercato nell'interesse della propria clientela.

Il Gruppo Poste Italiane eroga molteplici servizi di Contact Center, integrando diversi canali di contatto, con l'obiettivo di conseguire una gestione efficace delle relazioni con la clientela. Allo scopo di ottimizzare le risorse interne ed esterne, è stata prevista una gestione unitaria del suddetto servizio per tutte le società del gruppo e, nel corso dell'esercizio 2015, è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore idoneo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA a controllo congiunto e la Gepin Contact SpA (altro socio della Uptime SpA), non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione si evidenzia che, in data 16 marzo 2016, l'Assemblea Ordinaria della Uptime ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016, Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente la ricollocazione professionale dei lavoratori che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non abbia trovato ricollocazione sul mercato entro il 31 dicembre 2016. Per quanto riguarda Gepin sono a tutt'oggi in corso trattative tra le aziende aggiudicatarie della commessa, Poste e le organizzazioni sindacali per risolvere il problema occupazionale.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nei mesi di giugno e luglio 2016, sono pervenute a Poste e a SDA due distinte diffide ai sensi dell'art. 29 del D. Lgs. 276/2003, con le quali, tra l'altro: (i) sono stati chiesti chiarimenti sulla mancata chiusura della procedura di mobilità da parte di Uptime (ii) è stato richiesto alla SDA di effettuare ulteriori pagamenti in favore della società. Delle probabili passività del Gruppo al 30 giugno 2016 si è tenuto conto in Bilancio secondo i principi di riferimento.

Sul piano civilistico, come riportato nel Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, la Gepin ha chiesto a SDA un risarcimento di un asserito danno emergente quantificato in 10,5 milioni di euro, a cui ha aggiunto un'ulteriore pretesa per danni non patrimoniali di 5 milioni di euro. Infine, nel maggio 2016, Gepin ha ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti della SDA, prontamente opposto, per il presunto mancato pagamento di fatture per circa 3,7 milioni di euro, prive tuttavia di riferimenti contrattuali e riferite a costi asseritamente sostenuti per l'erogazione del servizio. SDA, sulla scorta del parere espresso dai propri legali, ritiene le pretese formulate prive di fondamento giuridico.

5. PROCEDIMENTI IN CORSO

Procedimenti giudiziari

Nel corso del primo semestre 2016 non sono intervenute variazioni rispetto a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2015, a cui si rimanda per la trattazione dei procedimenti in questione.

Procedimenti tributari

In data 22 dicembre 2011, a conclusione di una verifica dell'Agenzia delle Entrate sull'anno di imposta 2008, è pervenuto a BdM-MCC SpA un Processo Verbale di Constatazione con cui è stata contestata la deducibilità di costi sostenuti per complessivi 19,6 milioni di euro (relativi a transazioni concluse nell'esercizio 2008 per l'estinzione di controversie con il Gruppo Parmalat) e l'asserita sottrazione di base imponibile per 16,2 milioni di euro (ascritta alla cessione di posizioni in sofferenza a favore di una società del Gruppo Unicredit a cui all'epoca apparteneva la Banca). Il ricorso opposto contro l'avviso di accertamento relativo alla seconda delle due asserite violazioni è stato accolto positivamente dalla Commissione Tributaria Provinciale in data 2 ottobre 2014 e confermato nell'udienza d'appello tenutasi il 10 maggio 2016. Non risulta ad oggi presentata opposizione da parte dell'Agenzia delle Entrate. Per le eventuali obbligazioni derivanti dagli eventi e comportamenti in questione è responsabile il precedente azionista dell'Istituto, ai cui legali, nelle circostanze, è affidata la difesa e si ritiene che possibili residue passività derivanti dalle contestazioni in oggetto non possano essere, in nessun caso, ascritte a BdM-MCC SpA.

Nel novembre 2011, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI SpA tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008 eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi. A seguito della sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, in data 7 maggio 2014, la Società ha provveduto a corrispondere l'importo complessivo di circa 2,1 milioni di euro e, per effetto della sentenza di secondo grado della Commissione Tributaria Regionale di Roma favorevole a EGI SpA, in data 10 giugno 2015 la società ha ottenuto il rimborso della somma corrisposta. In data 24 aprile 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI il ricorso in Cassazione per richiedere l'annullamento della sentenza di appello e in data 12 giugno 2015 EGI SpA ha presentato il proprio controricorso. Il contenzioso è attualmente pendente innanzi alla Suprema Corte di Cassazione.

Nel corso dell'esercizio 2009, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita SpA un atto di contestazione relativo all'anno d'imposta 2004 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Contro tale atto, la Compagnia ha presentato nei termini ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Nel dicembre 2010 e nel settembre 2011, l'Agenzia ha notificato alla Compagnia due ulteriori atti di contestazione, con analoghe motivazioni ma sanzioni di ammontare non rilevante, relativi rispettivamente agli anni di imposta 2005 e 2006. Anche per tali atti la Compagnia ha proposto ricorso chiedendone l'annullamento. In relazione ai contenziosi in materia IVA relativi agli anni 2004 e 2006, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia, ritenendo infondate le pretese dell'Agenzia delle Entrate. Le sentenze sono state tuttavia impugnate da parte dell'Agenzia delle Entrate con ricorso in appello. La Commissione Tributaria Regionale di Roma ha respinto entrambi i ricorsi proposti dall'Agenzia delle Entrate e ha confermato l'annullamento delle pretese impositive avanzate nei confronti di Poste Vita. In data 23 ottobre 2015 l'Avvocatura dello Stato ha deciso di impugnare tali sentenze e ha notificato alla Società i ricorsi innanzi alla Corte di Cassazione. I controricorsi per Cassazione di Poste Vita sono stati entrambi notificati all'Agenzia delle Entrate in data 3 dicembre 2015 e, successivamente depositati presso la cancelleria della Cassazione in data 17 dicembre 2015. Attualmente il giudizio pende innanzi alla Corte di Cassazione. Con riferimento, invece, alle contestazioni relative al 2005, con sentenza depositata in data 24 dicembre 2015, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia. La sentenza è stata successivamente impugnata dall'Agenzia delle Entrate con ricorso in appello notificato alla compagnia in data 26 giugno 2016. I termini per la costituzione in giudizio scadono il prossimo 26 settembre 2016. Dei probabili esiti del contenzioso tributario in oggetto si continua a tener conto nella determinazione dei Fondi per rischi ed oneri.

In data 22 luglio 2014, la Guardia di Finanza, Nucleo Polizia Tributaria di Roma, ha avviato una verifica fiscale nei confronti di Postel SpA relativa alle imposte dirette e all'IVA per i periodi di imposta dal 2009 al 2012 compreso, a seguito del quale, in data 21 dicembre 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla società un avviso di accertamento, limitatamente al periodo di imposta 2010, con il quale ha quantificato la maggiore IVA dovuta per tale esercizio in 5,6 milioni di euro, oltre a sanzioni e interessi. Ritenendo che l'avviso di accertamento presenti dei profili di criticità tali da giustificarne una radicale revisione e considerando quanto rappresentato in sede di osservazioni ex art 12, co. 7, della L. 27 luglio 2000, n. 212, Postel SpA ha presentato istanza di accertamento con adesione che è stato respinto. In data 18 maggio 2016 la Società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 2,35 milioni di euro. Dei probabili esiti si continua a tener conto negli stanziamenti dei Fondi per rischi e oneri..

Inoltre, in data 6 luglio 2015 la Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Tributaria di Roma si era recata presso Postel SpA per intraprendere un controllo fiscale ai fini delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle Ritenute, ai sensi e per gli effetti degli artt. 32 e 33 del DPR del 29 settembre 1973 n. 600, dell'art. 35 della legge 7 gennaio 1929 n. 4 e dell'art. 2 del DLGS 19 marzo 2001 n. 68: in particolare, il controllo aveva per oggetto asseriti omessi versamenti contributivi da parte della società negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore. In data 8 ottobre 2015 si è conclusa la verifica con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP esercitati dalla società negli anni 2010 e 2014. In data 4 dicembre 2015, la società ha depositato presso l'Agenzia delle Entrate le osservazioni ex art. 12, comma 7, della Legge n. 212/2000. Col medesimo atto del 21 dicembre 2015 di cui al punto che precede, l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla società un accertamento per l'anno 2010, in cui, facendo propri i rilievi concernenti la riqualificazione dei contratti di collaborazione stipulati con il fornitore in rapporti di lavoro subordinato di cui al predetto processo verbale, ha accertato maggiori imposte ai fini IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi. Ritenendo che l'avviso di accertamento presenti dei profili di criticità tali da giustificare una radicale revisione dell'accertamento stesso e considerando quanto rappresentato in sede di osservazioni ex art. 12, co. 7, della L. 27 luglio 2000, n. 212, Postel SpA in data 27 gennaio 2016 ha presentato istanza di accertamento con adesione, che è stata respinta. In data 18 maggio 2016 la Società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento. Il grado di intrinseca infondatezza delle contestazioni mosse dai verificatori su tale vicenda fa ritenere che allo stato, si possa ragionevolmente ipotizzare di giungere ad un esito positivo della vicenda.

Procedimenti in materia previdenziale

Nel corso del primo semestre 2016 non sono intervenute significative variazioni rispetto a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2015, a cui si rimanda per una trattazione dei procedimenti in questione.

Principali procedimenti pendenti e rapporti con le Autorità

Commissione Europea

In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato., condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione, e in conformità alle disposizioni dell'Azionista, Poste Italiane SpA, nel novembre del 2008 aveva rimesso a disposizione del MEF, che lo ritirava nel gennaio 2009, l'ammontare di 443 milioni di euro oltre a interessi per 41 milioni di euro. In attuazione della sentenza del Tribunale UE divenuta definitiva, come previsto dall'art.1 comma 281 della Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, in data 13 maggio 2015 la Società ha incassato l'importo di 535 milioni di euro dall'azionista MEF (nota B2). A seguito della sentenza del Tribunale UE, comunque, la Commissione Europea ha riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006") siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento. La decisione è prevista entro la fine dell'esercizio 2016.

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane SpA per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità in particolare ha contestato che nelle campagne pubblicitarie del febbraio 2015 è stato enfatizzato il rendimento offerto dal Libretto Smart senza precisare le caratteristiche dell'offerta, cui il rendimento pubblicizzato è connesso. In data 12 giugno 2015 l'AGCM ha comunicato di aver rigettato gli impegni proposti da Poste Italiane SpA e di voler procedere all'accertamento dell'eventuale infrazione. Il procedimento è stato esteso nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti SpA con provvedimento notificato a Poste Italiane SpA in data 3 luglio 2015. In data 21 dicembre 2015, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata cioè a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane SpA, in data 24 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che, nell'udienza, del 23 marzo 2016, ha rinviato la causa al giudizio di merito. Inoltre, in data 7 marzo 2016, l'AGCM, nell'ambito della verifica di ottemperanza, ha inviato una richiesta volta ad acquisire informazioni in merito alle caratteristiche del Libretto Smart previste a partire dal 1° luglio 2015 nonché alla connessa offerta "Supersmart". Il 22 marzo 2016 la Società ha trasmesso all'AGCM la relativa nota di riscontro e in data 24 giugno 2016 l'Autorità ha comunicato a Poste Italiane di aver deliberato che, allo stato, non sussistono elementi sufficienti per un approfondimento istruttorio.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento volto a verificare se le condotte poste in essere dalla Capogruppo siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. L'Autorità, nel mese di luglio 2015 ha accolto l'istanza di partecipazione al procedimento delle società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV. Contestualmente all'avvio del procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane, PosteMobile ha presentato istanza di intervento al fine di dimostrare, per quanto di sua competenza, l'assenza di qualsiasi infrazione. L'audizione si è tenuta in data 18 settembre 2015 e in data 29 ottobre 2015, l'AGCM ha comunicato le risultanze istruttorie. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale. Con lo stesso provvedimento, l'Autorità ha altresì deliberato che Poste si astenga per il futuro dal porre in essere comportamenti analoghi. L'Autorità non ha peraltro irrogato alcuna sanzione. Avverso il suddetto provvedimento, Poste Italiane e PosteMobile, rispettivamente in data 25 febbraio e 19 febbraio 2016, hanno depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio; nella camera di consiglio per l'istanza cautelare fissata in data 9 marzo 2016 la trattazione è stata rinviata al merito. All'udienza del 22 giugno 2016 le parti hanno discusso il merito di entrambi i giudizi e si è in attesa della pronuncia del TAR. In data 28 giugno 2016, L'AGCM ha richiesto informazioni utili a valutare l'ottemperanza di Poste Italiane al provvedimento, con riferimento alla descrizione dello stato delle trattative in essere con H3G ai fini dell'accesso ex art. 8, comma 2 quarter L. 287/90. Poste Italiane ha riscontrato la richiesta dell'AGCM in data 15 luglio 2016.

Inoltre, in data 23 dicembre 2015, la società H3G SpA ha presentato al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane SpA e PosteMobile SpA per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle asserite violazioni, oggetto del procedimento di cui sopra, per circa 338 milioni di euro oltre alla condanna alle spese di giudizio. Nel corso della prima udienza tenutasi in data 7 aprile 2016, il giudice, accogliendo un'eccezione pregiudiziale di rito sollevata, ha rinviato le parti al 22 giugno 2016. In detta udienza, il giudice adito ha dichiarato che deciderà sulla eccezione pregiudiziale insieme con il merito e ha rinviato la causa all'udienza del 1° dicembre 2016, assegnando i termini per il deposito delle memorie ex art. 183 c.p.c.

Allo stato attuale, la complessa novità delle questioni trattate, e l'incertezza propria di ogni giudizio, impediscono di formulare una attendibile previsione circa l'esito del contenzioso.

In data 8 giugno 2016, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane l'avvio di un'istruttoria ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE. In particolare, l'AGCM intende verificare se Poste Italiane rifiuta di offrire a Nexive, nelle aree geografiche nelle quali essa non è presente con le proprie reti distributive, il servizio Posta Time, vale a dire il servizio che in quelle stesse aree Poste Italiane offre ai clienti finali, rendendo disponibile il solo servizio di Posta Massiva che ha prezzi superiori a Posta Time. Secondo l'Antitrust Poste Italiane, inoltre, applicherebbe ai i clienti finali una politica di sconti fidelizzanti sul proprio prodotto Posta Time. Il procedimento terminerà il 31 ottobre 2017.

AGCom

Il Servizio Universale è stato affidato a Poste Italiane SpA con il D.Lgs. 261/1999 (art. 23, comma 2) e successivamente, con Decreto Ministeriale del 17 aprile 2000, tale affidamento è stato confermato per un periodo massimo di quindici anni, suscettibile di riduzione in relazione all'andamento del processo di liberalizzazione. Il D.Lgs. n. 58 del 31 marzo 2011 ha nuovamente affidato a Poste Italiane per quindici anni a decorrere dall'entrata in vigore del decreto la fornitura del Servizio Universale, prevedendo verifiche quinquennali che la fornitura del servizio sia conforme ai criteri previsti dal decreto e che nello svolgimento dello stesso si registri un miglioramento dell'efficienza. AGCOM, con comunicazione dell'11 maggio 2016 ha avviato la suindicata verifica quinquennale, nell'ambito della quale l'Autorità dovrà, altresì, definire e quantificare gli indicatori volti ad accertare che nello svolgimento del Servizio Universale si sia registrato un miglioramento di efficienza.

In materia di accesso alla rete postale, inoltre, in data 1° luglio 2016, l'AGCom ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato con cui ha reso noto l'avvio di un procedimento volto a rivedere gli obblighi di accesso alla rete attualmente in capo a Poste Italiane sulla base di quanto disposto dall'art. 6 della Delibera 728/13/CONS. L'avvio di tale procedimento era stato previsto nell'ambito della Delibera 396/15/CONS di approvazione delle nuove condizioni economiche e dei nuovi obiettivi di qualità del servizio universale, in considerazione delle mutate condizioni del mercato postale. Il termine del procedimento è fissato in 150 giorni dalla data di pubblicazione della comunicazione, salvo proroghe motivate.

In data 29 luglio 2016, l'AGCom ha pubblicato la Delibera n. 166/16/CONS con la quale viene avviata la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento concernente la valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014.

Banca d'Italia

Nel mese di dicembre 2015, l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia (UIF) ha avviato nei confronti della Compagnia Poste Vita SpA accertamenti ispettivi in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D.Lgs 231 del 2007. In data 8 luglio 2016 l'UIF ha notificato a Poste Vita un "Processo verbale di accertamento e contestazione" a carico della stessa Compagnia per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette (in relazione ad operazioni afferenti ad una singola polizza) ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 231/2007. La violazione contestata è punibile a norma dell'art. 57, comma 4, del D.Lgs. 231/2007 con pena pecuniaria dall'1% al 40% del valore delle operazioni come quantificato nel richiamato "Processo verbale di accertamento e contestazione" e, quindi, nel caso di specie, sino a un massimo di 406 migliaia di euro. Poste Vita potrà trasmettere al Ministero dell'economia e delle finanze propri scritti difensivi o documenti e chiedere di essere sentita dalla medesima Autorità ai sensi della l. 689/1981.

IVASS

A seguito dell'attività ispettiva condotta tra il 1° aprile ed il 14 luglio 2014 tesa a valutare il governo, la gestione e il controllo degli investimenti e dei rischi finanziari nonché il rispetto della normativa antiriciclaggio, l'IVASS, in data 17 settembre 2014, ha notificato a Poste Vita SpA talune raccomandazioni nonché l'avvio di un procedimento amministrativo relativo alla presunta violazione di quattro previsioni concernenti la normativa antiriciclaggio. In data 12 maggio 2016 l'IVASS ha notificato alla società l'ordinanza con la quale delle quattro

violazioni contestate ne sono state ritenute sussistenti due. Poste Vita SpA ha provveduto al pagamento della sanzione e, in seguito all'esito delle analisi e valutazioni svolte, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di non impugnare il provvedimento.

Infine, nel periodo compreso tra settembre 2015 e giugno 2016, l'IVASS ha notificato alla società sei atti di contestazioni concernenti la violazione dell'art. 183, comma 1 lett. a) del Codice delle Assicurazioni Private stante l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze assicurative. Tali procedimenti sono tutt'ora in corso.

Consob

Nel corso del primo semestre 2016 non sono intervenute variazioni rispetto a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2015, a cui si rimanda per una trattazione dei procedimenti in questione. Si veda peraltro quanto esposto nella Nota 4 – Rischi operativi

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 29 maggio il Garante Privacy, tenuto conto di alcune notizie stampa, ha formulato a Poste Italiane una richiesta di informazioni in relazione all'asserito trattamento dei dati personali di soggetti operanti presso imprese incaricate di svolgere il controllo degli standard di qualità del servizio postale. Tali trattamenti sarebbero avvenuti secondo il Garante senza avere reso l'Informativa privacy agli interessati e senza avere acquisito il loro consenso privacy. Poste Italiane ha dato completo riscontro alle richieste del Garante fornendo ampia e documentata informativa in ordine alle verifiche di audit effettuate, ai provvedimenti assunti nei confronti dei dipendenti e alle comunicate misure organizzative e procedurali adottate o in corso di adozione. Alla luce di ciò il Garante, con provvedimento del 23 marzo 2016, ha ritenuto allo stato insussistenti, in ragione di quanto previsto dall'art. 11, c.1, lett. d) del regolamento Garante n. 1/2007, i presupposti per promuovere l'adozione di provvedimenti prescrittivi o inibitori da parte del Collegio. Dalle risultanze dell' audit condotto internamente sono tuttavia emersi alcuni comportamenti di dipendenti attinenti all'interferenza con i sistemi di controllo di qualità e non conformi alle policy della Società. Allo stato non è possibile determinare se tali comportamenti possano aver avuto riflessi sulla determinazione degli indici di qualità del servizio rilevati e non è possibile escludere che per effetto di tali vicende possano derivare giudizi o sanzioni.

Sulla base delle suddette risultanze di audit, sono state notificate 246 contestazioni disciplinari e adottati complessivamente, alla data del 31 marzo 2016, 15 licenziamenti e 156 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Per la gestione di tali procedimenti è stato costituito un comitato tecnico finalizzato alla verifica delle evidenze di audit contestate, tenendo conto delle argomentazioni difensive fornite dagli interessati e di ogni eventuale ulteriore dato probatorio emerso. Tutti i provvedimenti hanno incluso, inoltre, una riserva di azione a tutela dei diritti e degli interessi della Società rispetto a quanto dovesse ancora emergere e ai danni che la Società stessa dovesse comunque subire a qualsiasi titolo o causa.

A seguito della chiusura dell'audit nel frattempo intervenuta, si è dato successivamente corso ai necessari approfondimenti in ordine alle risultanze di dettaglio da cui sono emerse specifiche evidenze addebitabili al personale coinvolto.

Per effetto di quanto sopra, a partire dalla prima decade del mese di maggio 2016, sono stati attivati ulteriori 988 procedimenti disciplinari; a conclusione dei relativi iter, per la cui gestione ci si è avvalsi del medesimo

comitato tecnico, sono state complessivamente adottate 976 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Con i riferiti procedimenti, si sono esaurite le iniziative disciplinari attivabili, non risultando agli atti ulteriori profili di addebito da contestare.

Nel corso del 2015 è stato avviato un programma di trasformazione pluriennale finalizzato a incrementare il livello di automazione dei processi logistici di corrispondenza e pacchi, in tutte le fasi di lavorazione, dall'accettazione fino alla consegna, anche attraverso l'evoluzione dei sistemi e delle piattaforme ICT di supporto; tale programma consentirà di traguardare un sostanziale rafforzamento del monitoraggio delle performance.

In tale contesto la Società ha presentato un esposto alla magistratura costituendosi persona offesa e depositando report redatto dalla funzione Controllo Interno nel quale ha illustrato le misure adottate dalla Società anche con riferimento al personale coinvolto, come peraltro fatto con le altre Autorità Indipendenti.

6. ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

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