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Edison Rsp

Quarterly Report Nov 4, 2016

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Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE al 30 settembre 2016

EDISON IN BREVE (Dati riferiti al 30 giugno 2016) III
Profilo di Gruppo III
Presenza operativa IV
Catena del valore VI
Notizie relative ai titoli e Organi sociali (al 30 settembre 2016) VIII
RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2016 1
Principali dati del Gruppo 2
Eventi di rilievo del terzo trimestre 2016 3
Contesto esterno 4
Quadro economico di riferimento 4
Andamento del mercato energetico italiano 8
Quadro normativo e regolamentare di riferimento 12
Risultati economico finanziari al 30 settembre 2016 15
Ricavi e Margine operativo lordo di Gruppo e per Filiera 15
Altre voci del conto economico di Gruppo 21
Indebitamento finanziario netto e flussi di cassa 21
Evoluzione prevedibile della gestione 23
Rischi e incertezze 24
Altre informazioni 24
SINTESI ECONOMICO-FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2016 25
Conto Economico e Altre componenti di conto economico complessivo 26
Stato Patrimoniale 27
Rendiconto Finanziario delle disponibilità liquide 28
Variazione del patrimonio netto consolidato 29
Note illustrative al Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016 30
Principi contabili e criteri di consolidamento 30
Informativa settoriale 33
Note alle poste del conto economico 35
Note alle poste dello stato patrimoniale 41
Indebitamento finanziario netto 49
Impegni, rischi e attività potenziali 50
Gestione dei rischi finanziari del gruppo 54
Operazioni infragruppo e con parti correlate 61
Altre informazioni 64
Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 settembre 2016 65
Area di consolidamento al 30 settembre 2016 67

EDISON IN BREVE (Dati riferiti al 30 giugno 2016)

PROFILO DI GRUPPO

L'energia del futuro è sostenibile e intelligente: fonti rinnovabili, efficienza energetica, nuovi servizi ai clienti, digitalizzazione. Un nuovo modo di guardare all'energia come valore indispensabile per la qualità della vita e la competitività delle aziende.

La chiave di questo futuro è l'innovazione al servizio del cliente. Una sfida che Edison vuole cogliere per mantenere vivo lo spirito pionieristico che ha guidato sino a oggi lo sviluppo dell'azienda energetica più antica d'Europa.

Oggi Edison intende continuare ad essere un operatore di riferimento del settore energetico italiano con un ruolo attivo nel processo di consolidamento sia del mercato retail che dell'efficienza energetica. Attualmente opera in più di 15 paesi nel mondo impiegando oltre 5.000 persone, anche attraverso Fenice recentemente acquisita.

Grazie al parco centrali tra i più efficienti e sostenibili d'Italia, che comprende impianti a gas (CCGT), idroelettrici, eolici, solari e a biomassa, Edison, nel primo semestre del 2016, ha generato 9,1 TWh di elettricità, il 7% della produzione elettrica italiana.

Sul fronte idrocarburi, Edison è presente in Italia, nel Mediterraneo e nel Nord Europa, con oltre 100 concessioni e permessi di esplorazione e produzione di gas naturale e greggio, con riserve pari a 257,5 milioni di barili di petrolio equivalenti al 31 dicembre 2015.

Nel primo semestre del 2016, ha importato 7,3 miliardi di metri cubi di gas coprendo così il 23% del totale importazioni gas in Italia e contribuendo alla sicurezza del sistema energetico nazionale.

Edison offre energia elettrica e gas naturale ai clienti finali come pure servizi energetici e ambientali, in particolare alle realtà industriali. Inoltre serve oltre 1 milione di clienti in Italia, clienti che ha l'obiettivo di aumentare nei prossimi anni tramite crescita organica e acquisizioni.

Il Gruppo è inoltre impegnato nella diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento di gas per la transizione e la sicurezza del sistema energetico nazionale. La società ha allo studio la realizzazione di nuove infrastrutture per l'importazione di gas per l'Italia e l'Europa e, attraverso proprie controllate, gestisce il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione del gas. Edison opera anche nei mercati all'ingrosso di energia elettrica, gas e, più in generale, delle commodity.

Dal 2012, Edison è controllata dal gruppo EDF ed è quotata alla Borsa Italiana, limitatamente alle azioni di risparmio.

PRESENZA OPERATIVA (Dati riferiti al 30 giugno 2016)

CATENA DEL VALORE (Dati riferiti al 30 giugno 2016)

ATTIVITÀ

Upstream Midstream Downstream
ENERGIA
ELETTRICA
Power assets
Gestione e sviluppo di impianti di
generazione elettrica Italia ed estero
Energy Management
Dispacciamento impianti,
ottimizzazione del portafoglio
e trading di energia
6,9
9,1TWh
72 centrali idroelettriche
GW
21 centrali termoelettriche
potenza netta installata
produzione netta
35 campi eolici
1HV
9 campi fotovoltaici
1 centrale a biomassa
elettrodotto merchant
(150 MW)
45,2
TWh
8,4 MBoe
127 concessioni,
257
5
MBoe
,
permessi e licenze
riserve idrocarburi
produzione idrocarburi
60 in Italia
(al 31/12/2015)
2,2 MBoe Italia
67 all'estero
6,2 MBoe estero
volumi gestiti
10,5 mld m3
4progetti
3centri
80
km
71
di pipeline
di stoccaggio
di gasdotti in alta pressione
1terminale GNL
3.626
km
(8 mld m3/anno, di cui
di gasdotti in bassa
47
6,4 utilizzati da Edison)
e media pressione
IDROCARBURI Esplorazione, sviluppo e
produzione idrocarburi
Italia ed estero
Gestione approvvigionamenti contratti
gas lungo termine, logistica, vendita gas
al termoelettrico e mercato grossista
Sviluppo infrastrutture
Gestione stoccaggio,
800
trasporto gas Italia ed
trasporto e distribuzione
estero
gas in Italia
Exploration
& Production
Gas Midstream,
energy management
& optimization
(Gas regulated assets)
3

Marketing & Sales Energy Services

NOTIZIE RELATIVE AI TITOLI

Azioni al 30 settembre
2016
numero quotazione
Azioni ordinarie 5.266.845.824 (*)
Azioni di risparmio 110.154.847 0,6634
Azionisti con partecipazioni rilevanti al 30 settembre 2016
% diritti di voto % possesso
Transalpina di Energia Spa (1) 99,484% 97,446%
(1) Controllata indiretta al 100% da EDF Eléctricité de France Sa.
(*) Revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012.

ORGANI SOCIALI

Al 30 settembre 2016
Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Jean-Bernard Lévy (2)
Amministratore Delegato Marc Benayoun (3)
Amministratori Marie-Christine Aulagnon (4)
Béatrice Bigois (5)
indipendente Paolo Di Benedetto (6)
indipendente Gian Maria Gros-Pietro (7)
Sylvie Jéhanno
indipendente Nathalie Tocci (8)
Nicole Verdier-Naves (9)
Segretario del Consiglio Lucrezia Geraci
Collegio sindacale (10)
Presidente Serenella Rossi
Sindaci effettivi Giuseppe Cagliero
Leonello Schinasi
Società di revisione (11) Deloitte & Touche Spa

(1) Nominato dall'Assemblea del 22 marzo 2016 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2018.

(2) Confermato Presidente dall'Assemblea del 22 marzo 2016.

(3) Confermato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2016.

(4) Componente del Comitato Controllo e Rischi.

(5) Presidente del Comitato Controllo e Rischi.

(6) Presidente del Comitato per la Remunerazione e componente del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Indipendenti e dell'Organismo di Vigilanza.

(7) Presidente del Comitato Indipendenti, Lead Independent Director e componente del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato per la Remunerazione e dell'Organismo di Vigilanza.

(8) Componente del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Indipendenti.

(9) Componente del Comitato per la Remunerazione.

(10) Nominato dall'Assemblea del 28 marzo 2014 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2016.

(11) Incarico conferito dall'Assemblea del 26 aprile 2011 per il novennio 2011 – 2019.

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2016

PRINCIPALI DATI DEL GRUPPO

Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria le tabelle che seguono riportano alcuni "Indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS. In calce alle medesime si fornisce la metodologia di calcolo di tali indici in linea con le indicazioni dell'European Securities and Markets Authority (ESMA).

Esercizio 9 mesi 9 mesi 3° trim. 3° trim.
2015 Dati economici (milioni di euro) 2016 2015 Var. % 2016 2015 Var. %
11.313 Ricavi di vendita 7.974 8.309 (4,0%) 2.506 2.690 (6,9%)
1.261 Margine operativo lordo 489 272 79,8% 149 68 n.s.
11,1% % sui Ricavi di vendita 6,1% 3,3% - 5,9% 2,5% -
(795) Risultato operativo (10) (157) 93,6% (31) (2) n.s.
n.s. % sui Ricavi di vendita n.s. n.s. n.s. n.s.
(980) Risultato netto di competenza di (107) (231) 53,7% (40) (24) (66,7%)
Gruppo
31.12.2015 Dati finanziari (milioni di euro) 30.09.2016 30.09.2015 Var. % 3° trim.
2016
3° trim.
2015
Var. %
389 Investimenti in immobilizzazioni 217 281 (22,8%) 71 93 (23,7%)
139 Investimenti in esplorazione 57 106 (46,2%) 16 37 (56,8%)
7.023 Capitale investito netto (A + B)(1) 7.578 8.523 7,9%
1.147 Indebitamento finanziario netto (A)(1)(2) 1.206 1.718 5,1%
5.876 Patrimonio netto totale (B)(1) 6.372 6.805 8,4%
5.439 Patrimonio netto attribuibile ai soci
della controllante(1)
6.037 6.338 11,0%

(1) Valore di fine periodo. Le variazioni di questi valori sono calcolate rispetto al 31 dicembre 2015.

(2) La composizione di questa voce è illustrata nel paragrafo "Indebitamento finanziario netto" della Sintesi economico-finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Rating Corrente 31.12.2015
Standard & Poor's
-Rating M/L BB+ BBB+
-Outlook M/L termine Stable Negative
-Rating B/T B A-2
Moody's
-Rating Baa3 Baa3
-Outlook M/L termine Stable Stable

EVENTI DI RILIEVO DEL TERZO TRIMESTRE 2016

Edison-RasGas: Accordo per contratto long term gas dal Qatar

Il primo settembre 2016, Edison e RasGas hanno firmato un accordo per la revisione del prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dal Qatar per adeguarlo alle attuali condizioni di mercato.

Questo accordo chiude le trattative commerciali avviate alla fine del 2015 e rinforza lo spirito di collaborazione tra le due società relativamente al contratto long term per la fornitura di 6,4 miliardi di metri cubi di gas all'anno che è in essere dal 2009.

Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 settembre 2016

Per la descrizione di altri eventi successivi alla data di chiusura del trimestre cui la presente relazione si riferisce, si rimanda al paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 settembre 2016" contenuto nella Sintesi economico-finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

CONTESTO ESTERNO

Quadro economico di riferimento

Lo scenario economico internazionale nei primi nove mesi del 2016 si presenta ancora molto debole sia con riferimento alla componente del PIL sia a quella del commercio. I pochi fattori positivi, come il rialzo delle aspettative di crescita degli Stati Uniti per il 2016 e i segnali di miglioramento per alcuni paesi esportatori di commodity come Russia e Brasile, non bastano a controbilanciare i numerosi fattori negativi che deprimono gli scambi internazionali di beni e mantengono il PIL mondiale in una situazione di stagnazione.

Sulle possibilità di intraprendere un nuovo sentiero di crescita mondiale giocano sfavorevolmente soprattutto le perduranti tensioni geopolitiche globali, che negli ultimi mesi si sono intensificate. Nel contesto internazionale, alla già nota instabilità dovuta al terrorismo si è aggiunto il tentativo di golpe in Turchia e l'incertezza sul risultato delle elezioni negli Stati Uniti.

Nel contesto europeo, invece, l'incertezza è alimentata dal lungo negoziato che interesserà l'Unione europea e il Regno Unito dopo il voto favorevole di giugno sull'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, dal referendum costituzionale in Italia fissato a inizio dicembre e dalle elezioni in Francia e Germania previste il prossimo anno; inoltre, la questione irrisolta dei flussi migratori alimenta l'emergere di movimenti populistici.

Dal punto di vista prettamente economico i fattori principali che influenzano negativamente la ripresa nel periodo sono rappresentati dall'incremento del protezionismo, dal rallentamento dell'economia cinese e in generale dei paesi emergenti, e dalla fragilità del Giappone che ha spinto il suo Governo ad annunciare un nuovo piano di stimolo all'economia. Tutti questi fattori hanno influenzato pesantemente anche l'Area Euro, dove si evidenzia una crescita ancora molto debole. I mercati finanziari europei stanno soffrendo, in particolare, per la difficile situazione delle banche. Per quanto riguarda l'Italia, frenata dal debito pubblico storicamente alto, la crescita risulta più in affanno rispetto ai principali partner europei.

Inoltre, sia la Banca Centrale Europea sia la FED nelle riunioni di settembre hanno mantenuto un comportamento attendista lasciando invariati i tassi di interesse, in particolare quelli europei, che permangono ai minimi storici.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 il cambio euro/dollaro è rimasto sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2015 (+0,1%), attestandosi a quota 1,12 USD per euro. Analizzando l'andamento mensile si osserva un progressivo apprezzamento dell'euro durante i primi mesi dell'anno, fino al massimo sfiorato lo scorso aprile, un successivo calo nei mesi tra maggio e luglio e un lieve apprezzamento nell'ultima parte del terzo trimestre.

Le oscillazioni del tasso di cambio nel corso degli ultimi nove mesi sono state più contenute rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, a seguito delle aspettative di un intervento, che non si è ancora concretizzato, da parte della BCE e in particolare della FED.

Sul fronte europeo infatti, la congiuntura economica continua ad essere negativa nonostante lo sforzo di stimolare ulteriormente l'economia attraverso una maggiore immissione di liquidità nel sistema e il prolungamento del programma di quantitave easing.

Negli Stati Uniti, nonostante i segnali positivi provenienti dall'economia statunitense, la FED ha invece ritenuto i tempi ancora non maturi per supportare un ulteriore aumento dei tassi d'interesse dopo quello

Sintesi economico-finanziaria e
Relazione
sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

avvenuto sul finire dello scorso anno. E' rimandata quindi al prossimo dicembre l'opportunità di innalzare il costo del denaro americano, in attesa anche dell'esito del voto presidenziale che sta aggiungendo incertezza al contesto.

La quotazione del petrolio nei primi nove mesi dell'anno ha continuato a mostrare un andamento crescente, sebbene nel corso del terzo trimestre i valori siano stati stabili intorno ai 47 USD/bbl. Il valor medio dei primi nove mesi del 2016 si è attestato a quota 43 USD/bbl, in diminuzione del 24% rispetto allo stesso periodo del 2015. Le quotazioni del Brent in euro, scontando la sostanziale stabilità del cambio, registrano un calo del 24,3%, e si attestano a quota 38,5 €/bbl.

Nonostante il manifestarsi di elementi ribassisti, tra i quali il ritorno dell'Iran sul mercato a partire da gennaio 2016, e la crescita dell'economia cinese inferiore alle aspettative con il suo possibile effetto domino sulle economie degli altri Paesi emergenti, nei primi nove mesi del 2016 la crescita dei prezzi è stata continua, fatta eccezione per la flessione di circa 3 USD/bbl registrata nel mese di luglio. Durante i primi mesi del 2016 si sono susseguiti i dibattiti circa possibili accordi trasversali tra paesi OPEC e non-OPEC per un taglio o un congelamento della produzione. Sebbene tali aspettative siano poi state sistematicamente disattese, altri fattori rialzisti hanno sostenuto la continua crescita dei prezzi tra i quali le interruzioni alle produzioni di Kuwait, Canada, Libia e Nigeria che si sono avvicendate nel corso del secondo trimestre dell'anno e la flessione della produzione di greggio americana di quasi il 10% rispetto all'inizio del 2016.

Nel mese di luglio, visti i record storici di produzione OPEC (Arabia Saudita 10,4 milioni di barili al giorno), gli alti livelli di scorte di prodotti, soprattutto di gasolio, e la deludente driving season americana, le quotazioni hanno registrato una battuta d'arresto. Tuttavia, a partire da metà agosto le aspettative circa una possibile intesa sul livello di produzione tra i paesi OPEC e non OPEC, Russia in particolare, in occasione del World Energy Forum di Algeri, hanno sostenuto un rialzo dei prezzi. Sebbene le discussioni di fine settembre non abbiano portato alla sigla di un accordo, i paesi dell'OPEC si sono proposti di valutare, nella prossima riunione interna di fine novembre, un nuovo tetto di produzione compreso tra i 32,5 e i 33 milioni di barili al giorno.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

La tabella e il grafico che seguono riportano i valori medi per trimestre e la dinamica mensile nel corso dell'anno corrente e dell'anno precedente:

Esercizio
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variaz.
%
3° trim.
2016
3° trim.
2015
Variaz.
%
53,7 Prezzo petrolio USD/bbl(1) 43,0 56,7 (24,0%) 47,0 51,2 (8,1%)
1,11 Cambio USD/euro 1,12 1,11 0,1% 1,12 1,11 0,4%
48,4 Prezzo petrolio euro/bbl 38,5 50,9 (24,3%) 42,1 46,1 (8,6%)

(1) IPE Brent

I prodotti distillati hanno seguito un trend analogo a quello appena descritto per il greggio, mostrando valori crescenti nel corso dei primi nove mesi dell'anno, ma in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2015. In particolare il gasolio si è attestato a quota 380,5 USD/MT, in diminuzione di circa il 29% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre gli olii combustibili hanno registrato una discesa di circa il 31% per i prodotti con basso contenuto di zolfo (BTZ) e del 33% per quelli con alto contenuto di zolfo (ATZ).

Anche i prezzi del carbone sul mercato atlantico hanno registrato un movimento ascendente, toccando nei mesi di agosto e settembre 2016 valori superiori all'anno precedente. In media, i primi nove mesi dell'anno hanno chiuso a quota 51,3 USD/t, in diminuzione di circa il 13% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre il terzo trimestre del 2016 ha segnato una crescita del 7% attestandosi su valore di 60 USD/t. La politica cinese volta a riequilibrare il mercato interno ha mostrato i primi risultati determinando la riduzione della disponibilità di produzione locale con conseguente aumento dei prezzi del carbone di importazione. La riduzione delle forniture russe e colombiane, dirottate verso i più profittevoli mercati asiatici, ha sostenuto ulteriormente i prezzi seppure in un contesto di domanda europea debole.

Contrariamente alle altre commodity energetiche, i prezzi gas ai principali hub europei hanno registrato un andamento decrescente: il prezzo del gas al TTF (principale hub europeo) si è attestato a quota 137 €/000 metri cubi, in diminuzione di circa il 38% rispetto ai primi nove mesi del 2015, variazione in linea con gli andamenti sugli altri hub.

Nel mercato europeo permane una situazione di eccesso di offerta, che è stata nel corso dei mesi turbata da diversi fattori: da aprile a luglio, in Norvegia, le manutenzioni programmate e non programmate e sul finire di settembre le manutenzioni nucleari in alcuni paesi.

Lo spread PSV-TTF si è attestato a quota 17 €/000 metri cubi, in diminuzione di circa il 23% rispetto ai primi nove mesi del 2015. L'economicità dei contratti long-term indicizzati al Brent ha determinato un aumento dei volumi in ingresso da Sud ed una conseguente riduzione delle importazioni da Passo Gries, fenomeno che ha contribuito alla riduzione dello spread con il Nord Europa.

Il mercato europeo dei diritti di emissione CO2 ha proseguito il trend discendente iniziato a gennaio 2016, il prezzo della CO2 ha registrato un valor medio di 5,3 €/t, in diminuzione di quasi il 30% rispetto ai primi nove mesi del 2015, mentre il trimestre appena conclusosi ha segnato un -43% rispetto allo stesso periodo 2015.

Il mercato è stato caratterizzato da una forte variabilità in un contesto di forte disequilibrio strutturale.

La debolezza del comparto elettrico e di quello industriale hanno limitato la domanda di certificati e la riduzione delle quote da accantonare in backloading ne ha fatto crescere il numero in circolazione, acuendo il preesistente eccesso di offerta. Dalla fine di giugno e nel mese di luglio il sentimento ribassista determinato dall'esito del referendum della Gran Bretagna e dalla sua possibile uscita dal meccanismo ETS, ha compensato il precedente aumento dei prezzi verificatosi a ridosso della compliance annuale sulle quote da detenere da parte del settore industriale. In settembre, invece, sono stati i dibattiti a livello europeo sulla ratifica dell'Accordo di Parigi e sulla revisione delle fase 4 dell'ETS a determinare la volatilità delle quotazioni.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

Andamento del mercato energetico italiano

Esercizio 9 mesi 9 mesi Variaz. 3° trim. 3° trim. Variaz.
2015 TWh 2016 2015 % 2016 2015 %
272,4 Produzione netta: 200,6 207,1 (3,2%) 70,9 74,0 (4,2%)
182,9 - Termoelettrica 130,3 134,6 (3,3%) 46,5 49,9 (6,8%)
46,5 - Idroelettrica 33,7 37,3 (9,6%) 12,2 12,5 (2,3%)
22,6 - Fotovoltaica 19,0 19,2 (0,5%) 7,8 7,5 3,7%
14,7 - Eolica 13,1 11,7 12,2% 3,0 2,7 10,9%
5,8 - Geotermoelettrica 4,4 4,3 2,0% 1,5 1,4 0,7%
46,4 Saldo netto Import/export 31,5 32,9 (4,0%) 9,0 10,0 (9,9%)
(1,9) Consumo pompaggi (1,7) (1,4) 21,4% (0,4) (0,4) 9,2%
316,9 Totale domanda 230,5 238,7 (3,4%) 79,5 83,6 (4,9%)

Bilancio di Energia Elettrica in Italia e scenario di riferimento

Fonte: elaborazioni su dati Terna consuntivi 2015 e preconsuntivi 2016, al lordo delle perdite di rete.

La domanda lorda di energia elettrica in Italia nel terzo trimestre 2016 è stata pari a 79,5 TWh, in calo del 4,9% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Rispetto alle temperature eccezionalmente elevate registrate nel 2015, con un conseguente aumento dei consumi per la climatizzazione degli edifici, l'estate del 2016 è stata caratterizzata da una situazione climatica in linea con la media del periodo. Di conseguenza, sia la produzione nazionale netta che le importazioni risultano in calo rispetto terzo trimestre del 2015 (rispettivamente -3,1 TWh e -1,0 TWh).

La produzione nazionale del periodo, al netto dei pompaggi, ha coperto l'88,7% della domanda, in lieve aumento rispetto al 2015, mentre le importazioni nette hanno soddisfatto il restante 11,3%.

La produzione nazionale ha visto una riduzione sia nel comparto termoelettrico (-3,4 TWh; -6,8%), in particolare più accentuata per gli impianti alimentati a carbone, che in quello idroelettrico (-0,3 TWh; -2,3%). La produzione delle altre rinnovabili presenta un lieve aumento di 0,6 TWh, (+5,0%) per effetto principalmente di una migliore performance degli impianti eolici (+10,9%).

Complessivamente, la domanda lorda di energia elettrica nei primi nove mesi del 2016 è risultata pari a 230,5 TWh, in calo del 3,4% rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso.

La quotazione media del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average) con riferimento allo scenario prezzi al 30 settembre 2016, si è attestata su un livello di 38,3 €/MWh, in riduzione del 26% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (52,1 €/MWh).

Questa decisa flessione di prezzo si inquadra in un contesto di rilevante diminuzione dei costi di generazione termoelettrica (gas, carbone e CO2), di una minore richiesta di energia elettrica e di una maggiore disponibilità di energia rinnovabile da fonte eolica (circa il 12%).

Per quanto riguarda i prezzi zonali, nei primi nove mesi del 2016 si sono registrate flessioni del 29% nella zona Nord e del 25% nella zona Sud. Si segnala che, nonostante l'entrata in esercizio del nuovo elettrodotto Sorgente-Rizziconi (28 maggio 2016), con una capacità di trasporto di 1100 MW, il differenziale fra le zone Sicilia-Sud si è attestato a 9 €/MWh nei primi nove mesi del 2016, contro gli 8,3 €/MWh dello stesso periodo dell'anno precedente, a causa di un guasto al cavo che ha ridotto il transito fra le due zone nel corso del terzo trimestre. Tuttavia, l'effetto sul PUN è rimasto limitato a causa dello scarso peso del carico dell'Isola sulla totalità della domanda.

Osservando l'andamento mensile del PUN, gli scostamenti più significativi si sono registrati nei mesi di febbraio, aprile e luglio. I mesi di febbraio e di aprile (rispettivamente -32,2% e -33,1% verso lo stesso mese dell'anno precedente) sono stati caratterizzati da temperature medie più elevate (rispettivamente +3°C e +1,5°C) e da una significativa riduzione dei costi di generazione termoelettrica. In particolare, nel mese di febbraio si segnala una domanda elettrica sostanzialmente stabile ed un'elevata ventosità mentre, nel mese di aprile, una minore richiesta di energia elettrica combinata ad una maggiore disponibilità di generazione rinnovabile ha determinato un prezzo medio di acquisto dell'energia di 32,0 euro/MWh, nuovo minimo storico dall'aprile del 2004, ovvero dall'avvio della borsa elettrica.

Il mese di luglio 2016 ha registrato un forte calo (-36,8%) rispetto al mese di luglio 2015 caratterizzato da un caldo eccezionale che aveva determinato il livello record di domanda di energia con una punta pari a circa 60 GW.

Durante i primi nove mesi del 2016 i gruppi di ore F1, F2 e F3 hanno registrato un decremento di circa il 26% su tutte le fasce, fenomeno più evidente nei sopraccitati mesi di febbraio, aprile e luglio.

L'andamento mensile rispetto all'anno precedente è rappresentato dal grafico seguente:

Analogamente, anche i prezzi dei paesi esteri hanno evidenziato una generale riduzione. La Francia ha chiuso i primi nove mesi del 2016 a 29 €/MWh (-23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Il susseguirsi degli scioperi nazionali contro la riforma sul lavoro, che hanno causato il fuori servizio di numerosi impianti nucleari e termoelettrici, non ha fornito sufficiente supporto ai prezzi in presenza di una significativa riduzione

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

della domanda elettrica. La Germania ha chiuso a quota 26,1 €/MWh (-16% rispetto allo stesso periodo 2015) grazie a una significativa produzione da fonte eolica.

Il differenziale tra Italia e Francia si è ridotto del 34,4% rispetto ai primi nove mesi del 2015, attestandosi a quota 9,3 €/MWh, mentre quello con la Germania ha chiuso a 12,3 €/MWh (-41,5%).

Bilancio di Gas Naturale in Italia e scenario di riferimento

Esercizio Mld/mc 9 mesi 9 mesi Variaz. 3° trim. 3° trim. Variaz.
2015 2016 2015 % 2016 2015 %
28,3 Servizi e usi civili 18,2 18,8 (3,0%) 2,1 1,9 9,1%
15,9 Usi industriali 12,3 11,9 2,7% 3,7 3,6 2,7%
20,8 Usi termoelettrici 16,1 15,2 6,1% 5,9 6,0 (0,6%)
2,0 Consumi e perdite di sistema 1,4 1,4 2,7% 0,6 0,5 2,0%
66,9 Totale domanda 48,0 47,3 1,5% 12,3 12,0 2,0%

Fonte: Preconsuntivi 2015 e preliminari 2016 Snam Rete gas, Ministero Sviluppo Economico e stime Edison.

Nel corso del terzo trimestre del 2016 la domanda di gas naturale in Italia ha fatto registrare un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a circa 12,3 miliardi di metri cubi, con un aumento complessivo di circa 0,3 miliardi di metri cubi.

Tale dinamica è da attribuirsi a un lieve aumento della domanda rispetto allo stesso periodo del 2015 sia del settore civile (+0,2 miliardi di metri cubi; +9,1%) che del settore industriale (+0,1 miliardi di metri cubi; +2,7%). Malgrado una domanda elettrica in forte calo, il consumo di gas del comparto termoelettrico si mantiene ai livelli del corrispondente trimestre 2015, sebbene con un lieve calo dello 0,6%, per effetto di una diminuzione significativa della produzione di energia elettrica degli impianti a carbone.

Per quanto riguarda le fonti di approvvigionamento, il terzo trimestre 2016 ha registrato rispetto al corrispondente periodo 2015:

  • una produzione nazionale in calo (-16%);
  • importazioni di gas in aumento (+0,5 miliardi di mc; +3% );
  • un volume analogo immesso a stoccaggio.

Con riferimento ai primi nove mesi dell'anno, la domanda di gas naturale si è attestata a 48 miliardi di metri cubi, con un aumento di 0,7 miliardi di metri cubi (+1,5%) rispetto allo stesso periodo del 2015.

Nei primi nove mesi dell'anno il prezzo del gas indicizzato (rappresentato nel grafico che segue che prende a riferimento la formula della Gas Release 2) si è attestato a quota 205,6 €/000 mc, in diminuzione di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo 2015. Fino al mese di aprile la formula ha scontato ancora i movimenti al ribasso registrati sul Brent e sui prodotti distillati tra il secondo semestre 2015 ed il primo trimestre 2016. Progressivamente, sebbene il trend sia stato sostanzialmente stabile, soltanto dal mese di maggio in poi si inizia ad avvertire l'effetto della ripresa del mercato petrolifero.

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euro/000 mc

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 il PSV ha registrato un valor medio di 154,1 €/000 metri cubi, segnando una flessione di circa il 36% rispetto allo stesso periodo 2015. L'andamento mensile dei prezzi del gas sul mercato spot (rappresentato nel grafico seguente), così come era avvenuto nel 2015, si è discostato dal trend stagionale che vede le quotazioni al ribasso nei mesi estivi e successivamente al rialzo, in vista dell'inizio del nuovo anno termico. Mentre nel corso del primo trimestre 2016 le quotazioni in discesa riflettevano un mercato in oversupply, nei successivi tre mesi i prezzi sono tornati a salire, di concerto con gli altri hub europei, data l'alternanza di manutenzioni programmate e non ai campi di produzione del Nord Europa. L'inversione di trend osservata nel periodo maggio-luglio è stata altresì influenzata da un aumento della richiesta di gas per iniezione a stoccaggio. Per contro, nel corso del terzo trimestre 2016, proprio gli alti livelli di stoccaggio e di produzioni nazionali, nonostante il lieve aumento della domanda rispetto al trimestre precedente (+0,7%), hanno determinato una nuova riduzione dei prezzi.

Quadro normativo e regolamentare di riferimento

Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell'evoluzione normativa e regolatoria relativa al terzo trimestre 2016 per i diversi ambiti del business aziendale.

Energia Elettrica

Mercato retail

Processo di Rimozione della Tutela di prezzo nel settore elettrico - "Tutela 2.0": con la delibera 369/16/R/eel del 7 luglio 2016, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (l'Autorità) ha istituito lo strumento della Tutela Simile per il settore elettrico che sarà introdotto a partire dal 1° gennaio 2017. Il provvedimento è stato emesso a conclusione del procedimento avviato nel mese di febbraio 2016 con il documento di consultazione 75/2016, contenente gli orientamenti finali in materia di ridefinizione delle condizioni dei servizi di tutela nel settore dell'energia elettrica per i clienti finali domestici e le piccole imprese, in linea con il processo di rimozione della tutela in discussione a livello parlamentare (DDL Concorrenza).

Relativamente alla Tutela Simile è stato previsto che i clienti domestici e le piccole imprese serviti in maggior tutela possano volontariamente richiedere di essere serviti su tale mercato tramite il sito centrale gestito dall'Acquirente Unico che metterà in contatto clienti e fornitori prescelti.

Per poter servire la Tutela Simile gli operatori dovranno soddisfare requisiti di solidità economica e finanziaria, di onorabilità e di natura operativa e potranno servire un numero massimo di clienti, inizialmente pari a 500.000.

Il contratto avrà la durata di un anno senza possibilità di proroga e riguarderà la sola fornitura di energia elettrica. Per quanto riguarda invece le condizioni economiche applicate, il prezzo in Tutela Simile sarà così composto:

  • un bonus una tantum (in euro/punto di prelievo) riconosciuto in un'unica soluzione nella prima fattura e il cui livello (differenziato per tipologia di cliente) sarà definito da ciascun fornitore al momento della procedura di ammissione. In caso di risoluzione anticipata del contratto, il fornitore potrà richiederne la restituzione in misura proporzionale al periodo compreso tra la cessazione del contratto e la scadenza originaria del medesimo (ciò non vale nei casi in cui il cliente receda per mancata risposta a un reclamo nei termini previsti e qualora il contratto si interrompa per perdita dei requisiti da parte del fornitore);
  • il corrispettivo PED e la componente DISPBT applicati ai clienti di maggior tutela;
  • il corrispettivo PCR, appositamente introdotto per la Tutela Simile al fine di garantire la copertura dei rischi connessi all'approvvigionamento di energia (da determinare con successivo provvedimento);
  • il corrispettivo PCV di riferimento per i clienti della Tutela Simile (da determinare con successivo provvedimento).

Riforma della fatturazione: l'Autorità, a seguito della delibera 100/2016/R/com del 10 marzo 2016 che regolava l'emissione della fattura di chiusura, ha pubblicato la delibera 463/2016/R/com del 4 agosto 2016 concernente il Testo Integrato della Fatturazione (TIF). Tale delibera, che contiene la nuova regolazione in materia di fatturazione di ciclo e di chiusura, conferma anche l'obbligo di prevedere, probabilmente a partire da gennaio 2018, un'offerta standard per tutti i venditori del mercato libero. Il documento è applicabile a tutti i

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

clienti connessi in bassa tensione (ad esclusione dell'illuminazione pubblica) per il settore elettrico e ai clienti con consumi inferiori a 200.000 Smc/anno gas per il settore del gas, siano essi serviti nei regimi di tutela o nel mercato libero. Le principali decisioni dell'Autorità riguardano le tempistiche di emissione della fattura, la periodicità di fatturazione, il divieto di emettere fatture miste per determinate casistiche, le autoletture, gli indennizzi automatici per il cliente sia da parte del distributore che del venditore e la rilevazione delle misure gas ed elettriche da parte dei distributori.

Il testo integrato entrerà in vigore il 1° gennaio 2017.

Idrocarburi

Tariffe e mercato

Implementazione del regolamento EU 312/2014 in tema di bilanciamento gas: l'Autorità, con il Documento di consultazione 469/2016/R/gas del 4 agosto 2016, ha avviato un secondo processo di consultazione sul regime di incentivazione del responsabile del bilanciamento, finalizzato alla determinazione dei valori dei parametri di incentivazione definiti dal Testo Integrato del Bilanciamento Gas (TIB) e finalizzati al perseguimento, da parte di Snam Rete Gas, di azioni di bilanciamento coerenti con il funzionamento economico ed efficiente della rete di trasporto.

Nel mese di settembre, con delibera 487/2016/R/gas l'Autorità ha provveduto all'approvazione della proposta di aggiornamento del Codice Stogit per il recepimento della delibera 193/2016/R/gas che introduce, con l'avvio del nuovo regime di bilanciamento, conferimenti ad asta per le capacità di stoccaggio su base mensile, settimanale e giornaliera (day-ahead), nonché il meccanismo dell'overnomination (intra-day) per la gestione delle congestioni contrattuali nell'utilizzo della capacità dello stoccaggio.

Inoltre, il GME ha provveduto ad aggiornare, in coerenza con le previsioni della delibera 312/2016/R/gas del 16 giugno 2016, i regolamenti della piattaforma PB-Gas e del mercato regolamentato M-Gas, prevedendo un periodo di prova.

Con riferimento al terminale di rigassificazione di Rovigo, dal 1° ottobre 2016, Adriatic ALNG ha provveduto all'introduzione di un nuovo servizio di flessibilità infra-giornaliero, in aggiunta all'attuale servizio della flessibilità del giorno prima, con lo scopo di offrire agli utenti un ulteriore strumento per cogliere le opportunità del nuovo sistema di bilanciamento.

Integrazione della disciplina di gestione delle congestioni presso i punti di interconnessione con l'estero: con la delibera 464/2016/R/gas del 4 agosto 2016, l'Autorità ha completato il processo di recepimento delle disposizioni europee in tema di gestione delle congestioni presso i punti di interconnessione con l'estero, contenute nell'allegato I del Regolamento 715/2009 (Regolamento CMP - Congestion Management Procedures).

Il provvedimento conferma gli orientamenti già espressi dall'Autorità in fase di consultazione. In particolare, la delibera dispone l'introduzione del meccanismo di use-it-or-lose-it su base day-ahead, per la gestione delle congestioni contrattuali eventualmente rilevate presso i punti di interconnessione di Tarvisio, Passo Gries e Gorizia. Attraverso tale misura, gli utenti della rete dovranno rispettare vincoli più stringenti per l'utilizzo della capacità contrattualizzata, al fine di liberare più capacità per il mercato. Il meccanismo prevede infatti l'applicazione di restrizioni ai diritti di rinomina giornaliera in capo ai titolari di capacità continua di trasporto, permettendo così a terzi l'utilizzo della capacità non utilizzata. A valle di tale provvedimento, Snam Rete Gas predisporrà e sottoporrà a consultazione una proposta di aggiornamento del proprio codice di rete finalizzata all'attuazione della suddetta disposizione.

Tematiche trasversali

Protocollo Organismo ADR (Alternative Dispute Resolution): accogliendo le prescrizioni del decreto legislativo 6 agosto 2015, n. 130 di attuazione della direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, il 27 settembre 2016 Edison Energia e le 19 associazioni di consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti) hanno sottoscritto il protocollo per la costituzione dell'Organismo ADR (Alternative Dispute Resolution) di negoziazione paritetica al fine di assicurare un'efficace tutela dei diritti dei consumatori.

La procedura di conciliazione paritetica dell'organismo ADR è una procedura gratuita per il cliente che garantirà efficacia, trasparenza ed imparzialità, competenza ed indipendenza.

L'Organismo ADR sarà composto in ugual misura da rappresentanti di Edison e delle Associazioni di consumatori del CNCU e agirà con l'obiettivo di gestire tempestivamente eventuali controversie.

A seguito della sottoscrizione del Protocollo, l'Organismo ADR ha presentato all'Autorità la domanda d'iscrizione definitiva all'elenco degli organismi ADR riconosciuti.

RISULTATI ECONOMICO FINANZIARI AL 30 SETTEMBRE 2016

Ricavi e margine operativo lordo di Gruppo e per Filiera

Esercizio (in milioni di euro) 9 mesi 9 mesi Variaz. 3° trim. 3° trim. Variaz.
2015 2016 2015 % 2016 2015 %
Filiera Energia Elettrica (1)
6.529 Ricavi di vendita 4.063 4.997 (18,7%) 1.413 1.713 (17,5%)
360 Margine operativo lordo reported 289 325 (11,1%) 100 122 (18,0%)
276 Margine operativo lordo adjusted (2) 182 287 (36,6%) 60 79 (24,1%)
Filiera Idrocarburi (1)
5.512 Ricavi di vendita 4.362 3.873 12,6% 1.251 1.156 8,2%
995 Margine operativo lordo reported 260 16 n.s. 67 (31) n.s.
1.079 Margine operativo lordo adjusted (2) 367 54 n.s. 107 12 n.s.
Corporate e Altri Settori (3)
49 Ricavi di vendita 37 36 2,8% 12 12 -
(94) Margine operativo lordo (60) (69) 13,0% (18) (23) 21,7%
Elisioni
(777) Ricavi di vendita (488) (597) 18,3% (170) (191) 11,0%
Gruppo Edison
11.313 Ricavi di vendita 7.974 8.309 (4,0%) 2.506 2.690 (6,9%)
1.261 Margine operativo lordo 489 272 79,8% 149 68 n.s.
11.1% % sui ricavi di vendita 6,1% 3,3% 5,9% 2,5%

(1) Vedi Catena del valore a pagina VI.

(2) Il margine operativo lordo adjusted è effetto della riclassificazione dei risultati delle coperture su commodity e cambi associate ai contratti per l'importazione di gas naturale dalla Filiera Idrocarburi alla Filiera Energia Elettrica, per la parte di risultato riferibile a quest'ultimo settore. Tale riclassificazione viene effettuata al fine di consentire una miglior lettura gestionale dei risultati industriali.

(3) Include l'attività della Capogruppo Edison Spa non pertinente alla gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari.

Nel terzo trimestre 2016 i ricavi di vendita di Gruppo si attestano a 2.506 milioni di euro, in calo del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il margine operativo lordo del terzo trimestre si attesta a 149 milioni di euro (68 milioni di euro nel terzo trimestre del 2015) e registra un incremento di 81 milioni di euro.

Si rimanda ai paragrafi seguenti per un un'analisi più approfondita dell'andamento del periodo nelle singole Filiere.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

Filiera Energia elettrica

Fonti

Esercizio
2015
GWh (*) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variaz.
%
3° trim.
2016
3° trim.
2015
Variaz.
%
18.481 Produzione Edison: 14.456 14.339 0,8% 5.377 5.370 0,1%
14.116 - termoelettrica 11.703 10.874 7,6% 4.443 4.161 6,8%
3.378 - idroelettrica 1.920 2.673 (28,2%) 746 1.033 (27,8%)
987 - eolica e altre rinnovabili 833 792 5,2% 188 176 7,0%
Altri acquisti (grossisti, IPEX,
70.952 ecc.)(1) 54.085 53.314 1,4% 17.963 18.225 (1,4%)
89.433 Totale fonti Italia 68.541 67.653 1,3% 23.340 23.595 (1,1%)

(1) Al lordo delle perdite ed escluso portafoglio di trading.

(*) Un GWh è pari a un milione di kWh; riferito a volumi fisici.

Impieghi

Esercizio GWh (*) 9 mesi 9 mesi Variaz. 3° trim. 3° trim. Variaz.
2015 2016 2015 % 2016 2015 %
17.108 Clienti finali (1) 8.800 13.276 (33,7%) 2.878 4.203 (31,5%)
72.325 Altre vendite 59.741 54.377 9,9% 20.462 19.392 5,5%
(grossisti, IPEX, ecc.)(2)
89.433 Totale impieghi Italia 68.541 67.653 1,3% 23.340 23.595 (1,1%)

(1) Al lordo delle perdite.

(2) Escluso portafoglio di trading.

(*) Un GWh è pari a un milione di kWh.

Il Gruppo opera secondo un modello di business che prevede una separazione tra la gestione della generazione (termoelettrica e rinnovabili), le vendite al mercato finale (business e retail), le attività di proprietary trading nonché le attività di compravendita tese a garantire adeguate politiche di segregazione e copertura del rischio sui portafogli citati nonché alla massimizzazione della redditività attraverso l'ottimizzazione degli stessi.

Nell'ambito di tale modello le produzioni nette di Edison in Italia nel terzo trimestre 2016 si attestano a 5.377 GWh, invariate rispetto al terzo trimestre 2015; in particolare, la produzione termoelettrica evidenzia un incremento del 6,8%, che rispecchia il trend nazionale per le centrali alimentate a gas, nonostante la cessione di Termica Milazzo effettuata il 1° agosto 2016. Per quanto riguarda la produzione idroelettrica, l'andamento del terzo trimestre 2016 ha visto un sensibile decremento della produzione (-27,8%) a causa dell'andamento dell'idraulicità relativa ai due periodi e, in parte, del deconsolidamento della società Hydros (con effetto dal 1° gennaio 2016, come già previsto dagli accordi di governance con il socio SEL) solo in parte attenuato dalla contribuzione degli impianti di Cellina Energy e IDREG Piemonte acquisiti a fine maggio 2016.

Si registra invece un aumento della produzione eolica e altre rinnovabili del 7% principalmente grazie alla maggiore ventosità avutasi nel periodo.

Le vendite ai clienti finali sono in diminuzione del 31,5% principalmente a causa dei minori volumi venduti al segmento business.

Gli Altri acquisti del terzo trimestre 2016 sono lievemente in calo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mentre le Altre vendite hanno registrato un leggero aumento; si ricorda peraltro come questa voce includa oltre alle compra-vendite sul mercato wholesale anche acquisti e vendite su IPEX, per quanto caratterizzati da una minore marginalità unitaria, legati alle modalità operative di bidding degli impianti, al bilanciamento dei portafogli nonché all'attività di make or buy.

Nel corso dei primi nove mesi:

  • le produzioni nette di Edison si attestano a 14.456 GWh (+0,8% rispetto ai primi nove mesi del 2015);
  • le vendite complessive del Gruppo si attestano a 68.541 GWh (+1,3%) nell'ambito delle quali le vendite ai clienti finali pari a 8.800 GWh si riducono del 33,7% rispetto ai primi nove mesi del 2015 per la menzionata riduzione sul segmento business.

Dati economici

Esercizio
2015
(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variaz.
%
3° trim.
2016
3° trim.
2015
Variaz.
%
6.529 Ricavi di vendita 4.063 4.997 (18,7%) 1.413 1.713 (17,5%)
276 Margine operativo lordo adjusted (1) 182 287 (36,6%) 60 79 (24,1%)

(1) Vedi nota pagina 15.

I ricavi di vendita del terzo trimestre 2016 sono pari a 1.413 milioni di euro e, pur in presenza dei ricavi di vendita di Fenice (88 milioni di euro), risultano in calo del 17,5% rispetto allo stesso periodo del 2015 in conseguenza del calo dei prezzi medi di vendita trainati dallo scenario di riferimento (PUN TWA -28%).

Il margine operativo lordo adjusted, che include il contributo di Fenice per 18 milioni di euro, si attesta a 60 milioni di euro (79 milioni di euro nel terzo trimestre del 2015) e registra un decremento del 24,1%. In particolare, nel comparto termoelettrico si registra una ulteriore contrazione degli spread per le vendite a termine effettuate sui mercati OTC (over the counter) e per le vendite su MGP/MSD mentre il comparto della generazione idroelettrica si caratterizza per gli effetti negativi di volumi e perimetro nonché scenario.

Complessivamente, nei primi nove mesi dell'anno, i ricavi di vendita ammontano a 4.063 milioni di euro, in diminuzione del 18,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 confermando il trend di riduzione dei prezzi medi di vendita già commentato per i primi sei mesi e il terzo trimestre 2016.

Il margine operativo lordo adjusted pari a 182 milioni di euro registra un calo di 105 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015, imputabile principalmente al comparto termoelettrico per la contrazione dei margini di generazione già commentati per il terzo trimestre 2016 oltre che l'effetto del phasing di alcune manutenzioni e di proventi per certificati verdi per alcune centrali del Gruppo.

I risultati nel comparto della generazione idroelettrica sono sostanzialmente stabili grazie al risultato positivo non ricorrente dell'operazione di scambio delle partecipazioni di Edison in Hydros e Sel Edison e la

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sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

partecipazione di Alperia in Cellina Energy, che ha compensato la riduzione dei margini legata alla discesa del PUN e l'effetto negativo del deconsolidamento di Hydros.

Filiera Idrocarburi

Fonti Gas

Esercizio
2015
Gas in milioni di mc 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variaz.
%
3° trim.
2016
3° trim.
2015
Variaz.
%
485 Produzioni (1) 384 373 3,0% 143 120 19,4%
12.722 Import (Pipe + GNL) 10.825 9.235 17,2% 3.516 3.039 15,7%
4.172 Altri Acquisti 4.422 2.355 87,8% 1.508 1.100 37,1%
197 Variazione stoccaggi (2) (88) 106 n.s. (162) (233) 30,5%
17.576 Totale fonti Italia 15.543 12.069 28,8% 5.005 4.026 24,3%
1.508 Produzioni estero (3) 1.114 1.135 (1,9%) 356 355 0,2%

(1) Al netto degli autoconsumi e a Potere Calorifico Standard; include le produzioni della concessione Izabela in Croazia importate in Italia. (2) Include perdite di rete; la variazione negativa indica immissione a stoccaggio.

(3) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

Impieghi Gas

Esercizio
2015
Gas in milioni di mc 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variaz.
%
3° trim.
2016
3° trim.
2015
Variaz.
%
2.648 Usi civili 1.668 1.713 (2,6%) 165 124 33,0%
3.385 Usi industriali 2.890 2.445 18,2% 907 789 14,9%
5.671 Usi termoelettrici 4.928 4.046 21,8% 1.862 1.623 14,7%
5.872 Altre vendite 6.057 3.865 56,7% 2.071 1.489 39,1%
17.576 Totale impieghi 15.543 12.069 28,8% 5.005 4.026 24,3%
1.508 Vendite produzioni estero (1) 1.114 1.135 (1,9%) 356 355 0,2%

(1) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

La produzione di gas del terzo trimestre, totalizzando Italia e estero, è risultata pari a 499 milioni di metri cubi, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le produzioni commercializzate in Italia registrano un aumento del 19,4%, grazie al campo di Clara Nord-Ovest, entrato in produzione nel corso del mese di aprile 2016, che ha più che compensato il naturale declino degli altri campi; le produzioni estere sono invece allineate al terzo trimestre dell'anno precedente.

Il totale delle importazioni di gas (in aumento di 477 milioni di metri cubi) e gli Altri acquisti (in aumento di 408 milioni di metri cubi) sono entrambi in forte aumento per soddisfare le maggiori vendite del periodo.

I quantitativi venduti pari a 5.005 milioni di metri cubi, evidenziano un incremento del 24,3% rispetto al terzo trimestre 2015, trainati dalle vendite per usi termoelettrici (+14,7%, imputabile al maggior consumo di gas delle centrali termoelettriche del Gruppo e di terzi), dalle vendite per usi industriali (+14,9% grazie all'acquisizione di nuovi clienti), nonché dalle maggiori vendite sui mercati wholesale e spot (+39,1%).

In termini progressivi, nei primi nove mesi il bilancio fonti – impieghi di Edison si attesta a oltre 15,5 miliardi di metri cubi (+28,8% rispetto allo stesso periodo del 2015) grazie ad un sensibile incremento in tutti i

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sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

segmenti di vendita ad eccezione degli usi civili (-2,6%) che hanno risentito di temperature più miti rispetto ai primi nove mesi del 2015.

Produzioni olio

Esercizio migliaia di barili 9 mesi 9 mesi Variaz. 3° trim. 3° trim. Variaz.
2015 2016 2015 % 2016 2015 %
2.546 Produzione Italia 1.677 1.953 (14,1%) 552 633 (12,7%)
1.808 Produzione estero (1) 1.554 1.253 24,0% 454 448 1,4%
4.354 Totale produzioni 3.231 3.206 0,8% 1.006 1.080 (6,9%)

(1) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

La produzione di olio grezzo del terzo trimestre 2016 evidenzia complessivamente un calo dei volumi del 6,9% interamente imputabile alle produzioni dei campi in Italia, per effetto del naturale declino; sono invece sostanzialmente allineate al terzo trimestre del 2015 le produzioni all'estero.

Al contrario, in termini progressivi, la produzione di olio grezzo resta allineata ai valori del 2015, grazie al contributo delle produzioni dei campi Scott e Telford (UK) acquisiti a maggio 2015 che compensano il declino registrato su quelle italiane (-276 migliaia di barili).

Dati economici

Esercizio
2015
in milioni di euro 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variaz.
%
3° trim.
2016
3° trim.
2015
Variaz.
%
5.512 Ricavi di vendita 4.362 3.873 12,6% 1.251 1.156 8,2%
1.079 Margine operativo lordo adjusted (1) 367 54 n.s. 107 12 n.s.
836 - di cui attività gas 221 (138) n.s. 41 (35) n.s.
243 - di cui Exploration&Production 146 192 (24,0%) 66 47 40,4%

(1) Vedi nota pagina 15.

I ricavi di vendita del terzo trimestre 2016 si attestano a 1.251 milioni di euro, in aumento dell'8,2% rispetto al allo stesso periodo del 2015, grazie all'aumento dei volumi venduti che ha più che compensato la diminuzione dei prezzi medi di vendita che riflette quotazioni petrolifere più basse che, sebbene in lieve ripresa, permangono al di sotto dei livelli del 2015.

Il margine operativo lordo adjusted del terzo trimestre 2016 è pari a 107 milioni di euro, in aumento di 95 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2015 grazie al margine realizzato dall'attività di compravendita del gas naturale, che torna a registrare valori positivi per l'effetto combinato dei maggiori volumi venduti e della revisione del costo di acquisto del gas importato dalla Libia a seguito della conclusione dell'arbitrato e del successivo accordo commerciale con Eni a partire da ottobre 2015; positiva anche la variazione del settore Exploration & Production che nel terzo trimestre 2016 ha beneficiato di proventi non ricorrenti per la cessione di alcune facilities (22 milioni di euro).

Anche nei primi nove mesi del 2016 il sensibile incremento dei volumi venduti ha più che contrastato la diminuzione dei prezzi, determinando ricavi di vendita pari a 4.362 milioni di euro, in aumento del 12,6% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Il margine operativo lordo adjusted è in aumento di 313 milioni di euro per effetto di due trend contrapposti:

  • sul fronte delle attività gas, il margine operativo lordo adjusted è pari a 221 milioni di euro, in netta contrapposizione rispetto ai valori negativi registrati nei primi nove mesi 2015, che ancora non beneficiavano della revisione del costo di acquisto del gas importato dalla Libia.
  • al contrario, l'attività di Exploration & Production che si attesta a 146 milioni di euro, mostra una riduzione del 24% per effetto dell'andamento delle quotazioni sia del Brent che degli indicatori indicizzati agli hub, che nel corso dei primi nove mesi dell'anno risultano in media sensibilmente al di sotto dei livelli del 2015.

Corporate e Altri Settori

Dati economici

Esercizio
2015
in milioni di euro 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variaz.
%
3° trim.
2016
3° trim.
2015
Variaz.
%
49 Ricavi di vendita 37 36 2,8% 12 12 -
(94) Margine operativo lordo (60) (69) 13,0% (18) (23) 21,7%

Nel settore Corporate e Altri Settori confluiscono la parte dell'attività della Capogruppo Edison Spa di gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari.

I ricavi di vendita sia del terzo trimestre 2016 che dei primi nove mesi dell'anno sono sostanzialmente invariati rispetto agli stessi periodi del 2015.

Il margine operativo lordo, negativo rispettivamente per 18 milioni di euro nel trimestre e per 60 milioni di euro nei primi nove mesi 2016, è in miglioramento rispetto allo scorso anno, in parte grazie agli effetti del programma in atto per il contenimento delle spese operative e in parte grazie ad un diverso phasing delle stesse.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

Altre voci del conto economico di Gruppo

Esercizio
2015
in milioni di euro 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variaz.
%
3° trim.
2016
3° trim.
2015
Variaz.
%
1.261 Margine operativo lordo 489 272 79,8% 149 68 n.s.
161 Variazione netta di fair value su derivati
(commodity e cambi)
(133) 43 n.s. (56) 91 n.s
(2.194) Ammortamenti e svalutazioni (360) (450) 20,0% (119) (150) 20,7%
(23) Altri proventi (oneri) netti (6) (22) 72,7% (5) (11) 54,5%
(795) Risultato operativo (10) (157) 93,6% (31) (2) n.s.
(29) Proventi (oneri) finanziari netti (69) (22) n.s. (9) (28) 67,9%
(38) Proventi (oneri) da partecipazioni 7 (1) n.s. 4 2 100,0%
(97) Imposte sul reddito (21) (28) 25,0% (1) 12 n.s.
(959) Risultato netto da Continuing Operations (93) (208) 55,3% (37) (16) n.s.
(980) Risultato netto di competenza di Gruppo (107) (231) 53,7% (40) (24) (66,7%)

Il risultato operativo, negativo per 10 milioni di euro, recepisce ammortamenti e svalutazioni per 360 milioni di euro, la variazione netta di fair value relativa alle attività di hedging sulle commodity e sui cambi negativa per 133 milioni di euro (positiva per 43 milioni di euro nel 2015) e altri oneri netti per 6 milioni di euro.

Gli ammortamenti e svalutazioni del periodo si riducono di 90 milioni di euro. Tale variazione è imputabile principalmente a minori ammortamenti in conseguenza delle svalutazioni di asset contabilizzate nel 2015, a minori investimenti in esplorazione (49 milioni di euro) oltre che a maggiori ammortamenti netti relativi alle già citate variazioni di perimetro per Fenice e Hydros (-21 milioni di euro).

Il risultato netto da Continuing Operations, negativo per 93 milioni di euro (negativo per 208 milioni nei primi nove mesi del 2015), recepisce oneri finanziari netti per 69 milioni di euro nonché imposte sul reddito per 21 milioni di euro.

Pur in presenza di un minor livello di indebitamento medio e di un minor costo del debito, ascrivibile a un diverso mix di risorse finanziare, gli oneri finanziari netti sono in forte peggioramento a causa di perdite nette registrate sui cambi nel corso dei primi nove mesi del 2016 (rispetto a utili netti eccezionalmente positivi registrati nello stesso periodo 2015) oltre che 20 milioni di euro come breakage cost per il rimborso anticipato del finanziamento a lungo termine, del valore residuo di 400 milioni di euro, concesso a Edison Spa da EDF IG Sa.

Si ricorda inoltre che le imposte sul reddito dei primi nove mesi 2015 includevano l'effetto negativo di 68 milioni di euro conseguente la dichiarazione d'illegittimità costituzionale della Robin Hood tax, a seguito della quale si era provveduto all'azzeramento dei crediti per imposte anticipate e del fondo imposte differite relativi all'addizionale Ires del 6,5% .

Indebitamento finanziario netto e flussi di cassa

L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 è risultato pari a 1.206 milioni di euro (1.718 milioni di euro al 30 settembre 2015), in aumento di 59 milioni di euro rispetto ai 1.147 milioni di euro rilevati a fine dicembre 2015.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla Gestione Patrimoniale del Gruppo Area di consolidamento

Per un'analisi più dettagliata delle principali componenti si rimanda al paragrafo "Indebitamento finanziario netto" contenuto all'interno della Sintesi economico-finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Di seguito si riporta l'analisi della variazione dell'indebitamento finanziario netto:

Esercizio
2015
in milioni di euro 30 settembre
2016
30 settembre
2015
(1.766) A. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO INIZIALE (1.147) (1.766)
1.261 Margine operativo lordo 489 272
38 Eliminazione poste non monetarie incluse nel margine operativo lordo (59) 20
(45) Oneri finanziari netti pagati (44) (17)
(120) Imposte sul reddito nette pagate (-) (232) (53)
8 Dividendi incassati 12 5
(16) Altre poste di attività operative (49) (83)
1.126 B. CASH FLOW OPERATIVO 117 144
19 Variazione del capitale circolante operativo 416 521
40 Variazione del capitale circolante non operativo (72) (137)
(535) Investimenti netti (-) (405) (396)
650 C. CASH FLOW DOPO INVESTIMENTI NETTI E VARIAZIONE DEL
CAPITALE CIRCOLANTE
56 132
(93) Dividendi pagati (-) (49) (61)
62 Altro (66) (23)
619 D. CASH FLOW NETTO DI PERIODO (59) 48
(1.147) E. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO FINALE (1.206) (1.718)

Oltre al già commentato margine operativo lordo i principali flussi di cassa del periodo derivano:

  • dalla variazione del capitale circolante che registra un forte miglioramento principalmente grazie all'incasso del credito residuo derivante dall'arbitrato con ENI relativo al gas libico, per oltre 500 milioni di euro;
  • dalla variazione degli investimenti netti che ha assorbito cassa per 405 milioni di euro riferibili principalmente:
  • agli investimenti nel settore della generazione elettrica, per circa 58 milioni di euro, in particolare nel comparto idroelettrico, con l'acquisizione di 9 centrali mini-idro da IDREG Piemonte per 36 milioni di euro;
  • alla focalizzazione sul business dei servizi energetici, per circa 184 milioni di euro complessivi, in particolare attraverso il consolidamento di Fenice per 159 milioni di euro;
  • agli investimenti nelle attività di Exploration&Production per 134 milioni di euro al netto della cessione di alcune facilities per 22 milioni di euro. In particolare, gli investimenti in Italia hanno riguardato le attività di sviluppo del campo di Clara nord-ovest (16 milioni di euro) e Ibleo (3 milioni di euro).

All'estero gli investimenti hanno riguardato: l'Algeria per le attività di sviluppo della concessione di Reggane (56 milioni di euro), la concessione egiziana di Abu Qir dove continuano le attività di costruzione della piattaforma NAQ PIII (38 milioni di euro), le licenze esplorative egiziane di North Thekah, South Idku e North Port Fouad per l'incremento della quota di partecipazione (10 milioni di euro), la concessione norvegese di Zidane (2 milioni di euro), la realizzazione della pipeline Polarled che collegherà Zidane alla terraferma (8 milioni di euro) e la Gran Bretagna, per le attività di sviluppo sui campi petroliferi di Scott e Telford (7 milioni di euro).

  • Sono stati inoltre realizzati investimenti in esplorazione per circa 57 milioni di euro, in Egitto (18 milioni di euro) per le attività esplorative nelle aree East Med e delta onshore del Nilo, in Norvegia per le attività di perforazione del pozzo esplorativo Aurelia (16 milioni di euro), del pozzo Ornen (2 milioni di euro), nelle isole Falkland per le attività di ricerca di idrocarburi nelle aree Nord e Sud (2 milioni di euro), e in Grecia per attività di studio relative alla licenza esplorativa nel Golfo di Patrasso (3 milioni di euro).

Infine, nel corso dei primi nove mesi dell'anno, nell'ambito della revisione strategica delle attività del Gruppo, sono state realizzate alcune operazioni di riassetto del portafoglio, che hanno visto la cessione delle partecipazioni in Fenice Rus Llc e in Termica Milazzo Srl, nonché il deconsolidamento di Hydros e la successiva conclusione dell'operazione di scambio delle partecipazioni di Edison Spa in Hydros e Sel Edison, con Cellina Energy posseduta da Alperia, per un effetto netto positivo di 38 milioni di euro.

Evoluzione prevedibile della gestione

Alla luce dei risultati dei 9 mesi e delle attuali condizioni di mercato si conferma la previsione dell'EBITDA 2016 a circa 650 milioni di euro includendo il contributo di Fenice dal primo aprile, pari a circa 60 milioni di euro. Si ricorda che l'EBITDA 2016 non beneficerà delle componenti straordinarie registrate nel 2015 (arbitrato contratto libico).

RISCHI E INCERTEZZE

Si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo" contenuto all'interno della Sintesi economico-finanziaria e patrimoniale del Gruppo in cui vengono illustrate le attività del gruppo Edison in merito alla gestione dei rischi finanziari.

ALTRE INFORMAZIONI

Operazioni con parti correlate

Si rimanda al paragrafo "Operazioni infragruppo e con parti correlate" contenuto all'interno della Sintesi economico-finanziaria e patrimoniale del Gruppo per le informazioni sulle operazioni più rilevanti con parti correlate.

Ulteriori informazioni

La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dall'art. 70, comma 8 e dall'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare all'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.

SINTESI ECONOMICO-FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO al 30 settembre 2016

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

Conto economico

(in milioni di euro) 9 mesi 2016 9 mesi 2015 3° trimestre
2016
3° trimestre
2015
di cui con di cui con
Nota parti correlate parti correlate
Ricavi di vendita 1 7.974 472 8.309 298 2.506 2.690
Altri ricavi e proventi 2 151 3 101 1 55 31
Totale ricavi 8.125 475 8.410 299 2.561 2.721
Consumi di materie e servizi (-) 3 (7.426) (301) (7.968) (245) (2.337) (2.596)
Costo del lavoro (-) 4 (210) (170) (75) (57)
Margine operativo lordo 5 489 272 149 68
Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) 6 (133) 43 (56) 91
Ammortamenti e svalutazioni (-) 7 (360) (450) (119) (150)
Altri proventi (oneri) netti 8 (6) (22) (5) (11)
Risultato operativo (10) (157) (31) (2)
Proventi (oneri) finanziari netti 9 (69) (3) (22) 69 (9) (28)
Proventi (oneri) da partecipazioni 10 7 1 (1) (4) 4 2
Risultato prima delle imposte (72) (180) (36) (28)
Imposte sul reddito 11 (21) (28) (1) 12
Risultato netto da Continuing O perations (93) (208) (37) (16)
Risultato netto da Discontinued Operations - - - -
Risultato netto (93) (208) (37) (16)
di cui:
Risultato netto di competenza di terzi 14 23 3 8
Risultato netto di competenza di Gruppo (107) (231) (40) (24)
Utile (perdita) per azione (in euro) 12
Risultato di base azioni ordinarie (0,0212) (0,0455)
Risultato di base azioni di risparmio 0,0375 0,0375
Risultato diluito azioni ordinarie (0,0212) (0,0455)
Risultato diluito azioni di risparmio 0,0375 0,0375

Altre componenti di conto economico complessivo

(in milioni di euro)
Nota
9 mesi 2016 9 mesi 2015 3° trimestre
2016
3° trimestre
2015
Risultato netto (93) (208) (37) (16)
Altre componenti del risultato complessivo:
A) Variazione riserva di Cash Flow Hedge
24
440 (57) 153 (246)
- Utili (Perdite) del periodo 645 (84) 221 (360)
- Imposte (205) 27 (68) 114
B) Variazione riserva di partecipazioni disponibili
per la vendita - - - (1)
- Utili (Perdite) su titoli o partecipazioni non realizzati - - - (1)
- Imposte - - - -
C) Variazione riserva di differenze da conversione
di attività in valuta estera 12 2 1 (13)
- Utili (Perdite) su cambi non realizzati 14 7 4 (13)
- Imposte (2) (5) (3) -
D) Quota delle altre componenti di utile
complessivo di partecipazioni collegate - - - -
E) Utili (Perdite) attuariali (*) (2) 1 - -
- Utili (Perdite) attuariali (2) 1 - -
- Imposte - - - -
Totale altre componenti del risultato complessivo al netto delle
imposte (A+B+C+D+E) 450 (54) 154 (260)
Totale risultato netto complessivo 357 (262) 117 (276)
di cui:
di competenza di terzi 14 23 3 8
di competenza di Gruppo 343 (285) 114 (284)

(*) Voci non riclassificabili a Conto Economico.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e Area di Consolidamento
sulla gestione patrimoniale del Gruppo

Stato patrimoniale

30.09.2016 31.12.2015
(in milioni di euro)
Nota
di cui con
parti correlate
di cui con
parti correlate
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali
13
4.152 3.678
Immobili detenuti per investimento
14
5 6
Avviamento
15
2.355 2.355
Concessioni idrocarburi
16
437 480
Altre immobilizzazioni immateriali
17
124 118
Partecipazioni
18
76 76 67 67
Partecipazioni disponibili per la vendita
18
160 167
Altre attività finanziarie
19
106 78 31 4
Crediti per imposte anticipate
20
567 702
Altre attività
21
254 280
Totale attività non correnti 8.236 7.884
Rimanenze 236 253
Crediti commerciali 1.761 34 2.367 50
Crediti per imposte correnti 9 20
Crediti diversi 1.338 65 1.654 28
Attività finanziarie correnti 41 6 113 83
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 238 54 279 -
Totale attività correnti
22
3.623 4.686
23
Attività in dismissione
- 212
Elisioni attività da e verso Discontinued Operations - -
Totale attività 11.859 12.782
PASSIVITA'
Capitale sociale 5.377 5.292
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo 980 1.790
Riserva di altre componenti del risultato complessivo (213) (663)
Risultato netto di competenza di Gruppo (107) (980)
Totale patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 6.037 5.439
Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza 335 437
Totale patrimonio netto
24
6.372 5.876
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza
25
44 31
Fondo imposte differite
26
51 32
Fondi per rischi e oneri
27
1.145 1.123
Obbligazioni
28
600 599
Debiti e altre passività finanziarie
29
226 70 640 467
Altre passività
30
114 315
Totale passività non correnti 2.180 2.740
Obbligazioni 36 28
Debiti finanziari correnti 623 458 306 170
Debiti verso fornitori 1.378 41 1.623 51
Debiti per imposte correnti 7 25
Debiti diversi 1.263 60 2.177 202
Totale passività correnti
31
3.307 4.159
32
Passività in dismissione
- 7
Elisioni passività da e verso Discontinued Operations - -
Totale passività e patrimonio netto 11.859 12.782
Relazione Sintesi economico-finanziaria e Area di Consolidamento
sulla gestione patrimoniale del Gruppo

Rendiconto finanziario delle disponibilità liquide

Il presente rendiconto finanziario analizza i flussi di cassa relativi alle disponibilità liquide a breve termine (esigibili entro 3 mesi) nei primi nove mesi del 2016. Completa l'informativa in tema di flussi finanziari, ai fini di una migliore comprensione delle dinamiche di generazione e di assorbimento di cassa, un apposito rendiconto finanziario, riportato nella Relazione sulla Gestione, che analizza la variazione complessiva dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo.

(in milioni di euro) 9 mesi 2016 9 mesi 2015
di cui con di cui con
Nota
Risultato prima delle imposte (72) parti correlate (180) parti correlate
Ammortamenti e svalutazioni
7
360 450
Accantonamenti netti a fondi rischi (35) (7)
Risultato di società valutate con il metodo del patrimonio netto (-) (1) (1) 4 4
Dividendi incassati da società valutate con il metodo del patrimonio netto 7 7 3 3
(Plusvalenze) Minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni (55) 2
Variazione del trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza
25
(2) (1)
Variazione Fair Value iscritto nel risultato operativo 137 (37)
Variazione del capitale circolante operativo
Variazione del capitale circolante non operativo
416
(72)
6
(8)
521
(137)
(4)
29
Variazione di altre attività e passività di esercizio 14 (65)
(Proventi) Oneri finanziari netti
9
69 3 22 (69)
Proventi (Oneri) finanziari netti pagati (44) 2 (17) 73
Imposte sul reddito nette pagate (232) (171) (53)
A. Flusso monetario da attività d'esercizio da Continuing Operations 490 505
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali ( - )
13-17
(274) (387)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie ( - ) - (6) (6)
Prezzo netto di acquisizione business combinations (4) (7)
Disponibiltà liquide e mezzi equivalenti da conferimento in natura 52 -
Prezzo di cessione di immobilizzazioni materiali e immateriali 50 24 -
Prezzo di cessione di immobilizzazioni finanziarie 4 -
Rimborsi di capitale da immobilizzazioni finanziarie 4 4
Variazione altre attività finanziarie correnti (5) 1 2
B. Flusso monetario da attività di investimento da Continuing Operations (173) (395)
Accensioni di nuovi finanziamenti a medio e lungo termine
28 ,29, 31
151 150 400 400
Rimborsi di finanziamenti a medio e lungo termine (-)
28 ,29, 31
(583) (570) (761) (250)
Altre variazioni nette dei debiti finanziari 123 62 88 148
Dividendi pagati a società controllanti o a terzi azionisti (-) (49) (4) (61) -
C. Flusso monetario da attività di finanziamento da Continuing Operations (358) (334)
D. Differenze di cambio nette da conversione - -
E. Flusso monetario netto del periodo da Continuing Operations
(A+B+C+D)
(41) (224)
F. Flusso monetario netto del periodo da Discontinued Operations - -
G. Flusso monetario netto del periodo (Continuing e Discontinued
Operations) (E+F)
(41) (224)
H. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio da
Continuing Operations
279 473
I. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio da
Discontinued Operations
- -
L. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo
(Continuing e Discontinued Operations) (G+H+I)
238 54 249 -
M. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo da
Discontinued Operations
- -
N. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo da 238 54 249 -
Continuing Operations (L-M)
Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

Variazione del patrimonio netto consolidato

(in milioni di euro) Riserva di altre componenti del risultato complessivo
Capitale
Sociale
Riserve e
utili
(perdite)
portati a
nuovo
Cash Flow
Hedge
Partecipa
zioni
disponibili
per la
vendita
Differenze da
conversione di
attività in
valuta estera
Quota delle altre
componenti di
utile complessivo
di partecipazioni
collegate
Utili
(Perdite)
attuariali
Risultato netto di
competenza di
Gruppo
Totale
Patrimonio Netto
attribuibile ai
soci della
controllante
Patrimonio
Netto
attribuibile ai
soci di
minoranza
Totale
Patrimonio
Netto
Saldi 31 dicembre 2014 5.292 1.746 (458) - 11 - (4) 40 6.627 510 7.137
Destinazione risultato esercizio precedente - 40 - - - - - (40) - - -
Distribuzione dividendi e riserve - - - - - - - - - (66) (66)
Altri movimenti - (4) - - - - - - (4) - (4)
Totale risultato netto complessivo - - (57) - 2 - 1 (231) (285) 23 (262)
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto al 30 settembre 2015
-
-
-
-
(57)
-
-
-
2
-
-
-
1
-
-
(231)
(54)
(231)
-
23
(54)
(208)
Saldi al 30 settembre 2015 5.292 1.782 (515) - 13 - (3) (231) 6.338 467 6.805
Distribuzione dividendi e riserve
Altri movimenti
-
-
-
8
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8
(27)
(1)
(27)
7
Totale risultato netto complessivo - - (162) - 2 - 2 (749) (907) (2) (909)
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015
-
-
-
-
(162)
-
-
-
2
-
-
-
2
-
-
(749)
(158)
(749)
-
(2)
(158)
(751)
Saldi al 31 dicembre 2015 5.292 1.790 (677) - 15 - (1) (980) 5.439 437 5.876
Destinazione risultato esercizio precedente
Distribuzione dividendi e riserve
Aumento di capitale sociale e riserve
Variazione area di consolidamento
-
-
85
(980)
-
162
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
980
-
-
-
247
-
-
(49)
(68)
-
(49)
247
(68)
Altri movimenti - 8 - - - - - - 8 1 9
Totale risultato netto complessivo - - 440 - 12 - (2) (107) 343 14 357
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto al 30 settembre 2016
-
-
-
-
440
-
-
-
12
-
-
-
(2)
-
-
(107)
450
(107)
-
14
450
(93)
Saldi al 30 settembre 2016 5.377 980 (237) - 27 - (3) (107) 6.037 335 6.372

NOTE ILLUSTRATIVE AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2016

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

Contenuto e forma

Il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016 del gruppo Edison è stato redatto ai sensi dello IAS 34 "Bilanci Intermedi", in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board, in base al testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (G.U.C.E.), pur avendo il Gruppo definito il semestre come periodo di riferimento ai sensi del citato principio contabile.

Metodi applicati alla redazione del bilancio

I principi contabili, i criteri di valutazione e i criteri di consolidamento applicati sono sostanzialmente conformi a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio Consolidato 2015, cui si rimanda per una loro più ampia trattazione.

Con riferimento agli "Strumenti finanziari" si ricorda che il Gruppo applica, ove possibile, la hedge accounting verificandone la rispondenza ai requisiti di compliance con il principio IAS 39. Nel periodo alcune relazioni di copertura di Cash Flow Hedge su commodity sono state revocate e, in alcuni casi, sono state poste in essere, prospetticamente, nuove relazioni di copertura sia di Cash Flow Hedge che, per la prima volta, di Fair Value Hedge; questo alla luce delle formule di indicizzazione e dei risk factor ivi inclusi. Si precisa che il fair value iscritto in bilancio alla data di revoca della relazione di copertura è mantenuto nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo di Cash Flow Hedge" e viene, di tempo in tempo, riflesso a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Il Consiglio di Amministrazione del 2 novembre 2016, ha autorizzato la pubblicazione del presente Resoconto Intermedio di Gestione che non è assoggettato a revisione contabile.

I valori, ove non diversamente specificato, sono esposti in milioni di euro.

Utilizzo di valori stimati

La stesura del Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016 e delle note illustrative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione delle passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni considerate sono riviste su base continua e gli effetti di eventuali variazioni sono iscritti immediatamente in bilancio. In generale l'utilizzo di stime è particolarmente rilevante per ammortamenti, valutazione degli strumenti derivati, determinazione di fondi rischi e fondi svalutazione, anticipi corrisposti a fronte di contratti di importazione di lungo termine (take-or-pay) di gas nonché per l'impairment test.

Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, invariati rispetto al precedente esercizio, si rinvia al paragrafo "Utilizzo di valori stimati" contenuto nel Bilancio Consolidato 2015.

Assunzioni significative nella determinazione del controllo in accordo con l'IFRS 12

Con riferimento alla definizione di controllo fornita dall'IFRS 10 si segnala che il gruppo Edison consolida integralmente due società pur non detenendone la maggioranza del capitale; in particolare, nel settore idroelettrico, Dolomiti Edison Energy Srl (detenuta al 49%) e, nel settore energie rinnovabili, la società E2i Energie Speciali Srl, detenuta al 30% tramite Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl. Per una più completa ed esaustiva informativa si rimanda a quanto commentato nel Bilancio Consolidato 2015.

La società Hydros (al 31 dicembre 2015 detenuta al 40%) dall'1 gennaio 2016 è stata deconsolidata e valutata con il metodo del patrimonio netto in quanto i presupposti del controllo ai sensi dell'IFRS 10 erano decaduti e poi venduta in data 31 maggio 2016 come riportato nelle note di seguito.

Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2015 acquisizione e disposal di assets

Filiera Energia Elettrica

  • Il 22 marzo 2016, l'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Edison Spa ha approvato un aumento di capitale in natura, da sottoscrivere mediante conferimento in Edison Spa, da parte del suo azionista di controllo Transalpina di Energia Spa, del 100% della partecipazione in Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (società del gruppo EDF specializzata in servizi energetici ed ambientali); conferimento che è divenuto efficace dall'1 aprile 2016. A partire da tale ultima data il gruppo Fenice è consolidato integralmente nel gruppo Edison.
  • Il 31 maggio 2016, con efficacia dall'1 giugno 2016, è stata perfezionata l'operazione tra Edison e Alperia per lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros (40%) e Sel Edison (42%) (già considerate come Disposal Group al 31 dicembre 2015) e la partecipazione totalitaria di Alperia in Cellina Energy, società che detiene il nucleo idroelettrico di Cellina in Friuli Venezia Giulia operante nel settore idroelettrico; dall'1 giugno 2016 Cellina Energy è consolidata con il metodo integrale.
  • Il 25 maggio 2016 è stato sottoscritto l'atto di acquisto di un ramo d'azienda dal Fallimento della IDREG Piemonte Spa che comprende principalmente centrali idroelettriche di piccola derivazione. Il ramo d'azienda è stato acquisito nello stato di fatto e di diritto in cui si trova senza alcuna garanzia da parte del Fallimento. Si precisa che le passività pregresse relative al Fallimento restano a carico dello stesso.
  • Fusione per incorporazione in Edison Spa della società Shen Spa, già detenuta al 100%, con efficacia verso i terzi dall'1 marzo 2016; tale operazione non ha avuto impatti sul Gruppo.
  • Il 1° agosto 2016 è stata perfezionata la cessione della partecipazione detenuta nella società Termica Milazzo precedentemente consolidata con il metodo integrale.
  • In settembre 2016 la società Fenice ha ceduto il 100% della partecipazione detenuta nella società Fenice Russia a Dalkia (società del gruppo EDF).
Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

Informazioni relative all'IFRS3 revised

I primi nove mesi del 2016 sono stati caratterizzati da alcune operazioni di aggregazione aziendale che hanno riguardato:

  • Fenice;
  • Cellina Energy Spa;
  • Ramo di azienda IDREG Piemonte.

Tali operazioni sono state valutate in bilancio ai sensi dell'IFRS 3 revised ("aggregazioni aziendali"), vale a dire rilevando il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione.

Per l'analisi dettagliata delle operazioni e dei valori di iscrizione si rimanda a quanto ampiamente riportato nella Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2016.

Di seguito si riporta il contributo economico del gruppo Fenice dal 1° aprile 2016 al 30 settembre 2016.

CONTO ECONOMICO
(in milioni di euro) 9 mesi 2016
Ricavi di vendita 182
Margine operativo lordo 36
Ammortamenti e svalutazioni (32)
Risultato operativo 4
Oneri finanziari netti (3)
Imposte (2)
Risultato netto (1)

Inoltre si segnala che nel mese di settembre la società Fenice ha ceduto il 100% della partecipazione detenuta nella società Fenice Russia a Dalkia (società del gruppo EDF) per circa 24 milioni di euro. Tale operazione non ha avuto effetti economici significativi nel gruppo Edison mentre ha portato un beneficio di 36 milioni di euro a livello di indebitamento finanziario netto.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

INFORMATIVA SETTORIALE

I segmenti identificati dal Gruppo ai sensi dell'IFRS 8, attengono alla "Filiera Energia Elettrica", alla "Filiera Idrocarburi" e al settore residuale "Corporate e Altri Settori". Tale articolazione informativa corrisponde alla struttura della reportistica periodicamente analizzata dal management e dal Consiglio di Amministrazione per gestire il business ed è oggetto di reporting direzionale periodico e di pianificazione.

CONTO ECONOMICO Filiera Energia
Elettrica
Filiera Idrocarburi Corporate e Altri
Settori
Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
Ricavi di vendita 4.063 4.997 4.362 3.873 37 36 (488) (597) 7.974 8.309
- di cui verso terzi
- di cui Intersettoriali
4.037
26
4.984
13
3.933
429
3.321
552
4
33
4
32
-
(488)
-
(597)
7.974
-
8.309
-
Margine operativo lordo
% sui ricavi di vendita
289
7,1%
325
6,5%
260
6,0%
16
0,4%
(60)
n.s.
(69)
n.s.
- - 489
6,1%
272
3,3%
Variazione netta di fair value su derivati
(commodity e cambi)
5 7 (138) 36 - - (133) 43
Ammortamenti e svalutazioni (155) (174) (200) (271) (5) (5) - - (360) (450)
Altri proventi (oneri) (6) (22) (6) (22)
Risultato operativo
% sui ricavi di vendita
139
3,4%
158
3,2%
(78)
(1,8%)
(219)
(5,7%)
(71)
n.s.
(96)
n.s.
- - (10)
(0,1%)
(157)
(1,9%)
Proventi (oneri) finanziari netti
Risultato da partecipazioni valutate ad equity
Imposte sul reddito
(69)
1
(21)
(22)
(4)
(28)
Risultato netto da Continuing Operations (93) (208)
Risultato netto da Discontinued Operations - -
Risultato netto di competenza di terzi 14 23
Risultato netto di competenza del Gruppo (107) (231)
STATO PATRIMONIALE Filiera Energia
Elettrica
Filiera Idrocarburi Corporate e Altri
Settori
Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2016 31.12.2015
Totale attività correnti e non correnti 6.139 5.672 5.346 6.861 3.937 3.445 (3.563) (3.408) 11.859 12.570
Totale attività in dismissione - 212 - - - - - - - 212
Totale attività 6.139 5.884 5.346 6.861 3.937 3.445 (3.563) (3.408) 11.859 12.782
Totale passività correnti e non correnti 1.782 1.586 3.905 5.056 2.238 2.699 (2.438) (2.442) 5.487 6.899
Totale passività in dismissione - 7 - - - - - - - 7
Totale Passività 1.782 1.593 3.905 5.056 2.238 2.699 (2.438) (2.442) 5.487 6.906
Indebitamento finanziario netto 1.206 1.147
ALTRE INFORMAZIONI Filiera Energia
Elettrica
Filiera Idrocarburi Corporate e Altri
Settori
GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
9 mesi
2016
9 mesi
2015
Investimenti tecnici 47 22 150 207 2 1 - - 199 230
Investimenti in esplorazione - - 57 106 - - - - 57 106
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 1 1 15 49 2 1 - - 18 51
Totale investimenti 48 23 222 362 4 2 - - 274 387
Filiera Energia
Elettrica
Filiera Idrocarburi Corporate e Altri
Settori
Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
30.09.2016
(*)
31.12.2015
(**)
30.09.2016 31.12.2015 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2016 31.12.2015
Dipendenti (numero) 2.908 1.030 1.386 1.414 626 622 -
-
4.920 3.066

(*) Includono 1.975 dipendenti del gruppo Fenice

(**) Sono inclusi 76 dipendenti appartenenti a società riclassificate in attività in dismissione e cedute il 31 maggio 2016

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

Il Gruppo non ritiene rilevante ai fini della propria reportistica l'analisi settoriale per area geografica. Le immobilizzazioni nette relative alle attività estere, riferite alla Filiera Idrocarburi, al 30 settembre 2016 ammontano complessivamente a 1.125 milioni di euro e sono pari a circa il 14,8% del capitale investito netto. Tra le attività estere si segnalano in particolare le attività di Exploration & Production detenute in Egitto.

Il contributo del settore Exploration & Production, pur importante, è penalizzato, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dall'andamento dello scenario di riferimento.

(in milioni di euro) 9 mesi 2016 9 mesi 2015 Variazioni Variazioni %
Ricavi di vendita 310 383 (73) (19.1%)
Margine operativo lordo reported
% sui ricavi di vendita
152
49.0%
192
50.1%
(40) (20.8%)
Risultato operativo (36) (61) 25 41.0%
% sui ricavi di vendita (11.6%) (15.9%)

Clienti rilevanti ai sensi dell'IFRS 8

Le vendite del Gruppo generalmente non sono concentrate. Nella Filiera Energia Elettrica è presente un solo cliente rilevante con ricavi di vendita complessivi per circa 822 milioni di euro nel periodo, equivalenti al 20,2% dei ricavi di vendita della filiera e al 10,3% dei ricavi di vendita del Gruppo.

NOTE ALLE POSTE DEL CONTO ECONOMICO

Nei primi nove mesi del 2016, in presenza di uno scenario sfavorevole e di una congiuntura economica in lieve ripresa, la domanda nazionale di energia elettrica è in flessione rispetto ai primi nove mesi del 2015 (-3,4%); la minor idraulicità del periodo rispetto ai primi nove mesi del 2015 ha comportato una significativa riduzione della produzione idroelettrica, cui si aggiunge l'effetto della produzione termoelettrica anch'essa in calo. I consumi italiani di gas naturale registrano un incremento dell'1,5% rispetto ai primi nove mesi del 2015, principalmente a seguito dell'effetto combinato di maggiori consumi per usi termoelettrici e minori consumi per servizi e usi civili.

In questo contesto, il margine operativo lordo del Gruppo è risultato positivo per 489 milioni di euro (272 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente); in particolare:

  • il margine operativo lordo adjusted 1 della Filiera Energia Elettrica, pari a 182 milioni di euro, che comprende l'apporto del gruppo Fenice a partire dall'1 aprile 2016 (36 milioni di euro) e il risultato positivo non ricorrente emergente dall'operazione di riassetto delle attività idroelettriche, è in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (287 milioni di euro) che includeva l'apporto di Hydros, in conseguenza della contrazione dei margini di generazione, in particolare nel settore termoelettrico, della minore generazione idroelettrica, a causa della minore idraulicità del periodo, e del calo dei prezzi di vendita;
  • il margine operativo lordo adjusted 1 della Filiera Idrocarburi è pari a 367 milioni di euro contro 54 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015. La performance del periodo beneficia del miglior margine realizzato dalle attività di compravendita di gas naturale in conseguenza della positiva conclusione dell'arbitrato con Eni riferito al contratto di acquisto di gas naturale di provenienza libica avvenuta in novembre 2015 e del nuovo accordo intervenuto nel periodo. L'apporto delle attività di Exploration & Production, pur significativo, continua a essere penalizzato dal perdurare di uno scenario negativo del mercato petrolifero; nel periodo sono inoltre state cedute alcune facilities con un effetto positivo di circa 22 milioni di euro.

Il risultato netto di competenza di Gruppo è negativo per 107 milioni di euro (negativo per 231 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015).

Oltre alla dinamica dei margini industriali summenzionata, sul risultato del periodo hanno inciso principalmente:

  • la variazione netta di fair value su derivati, negativa per 133 milioni di euro, positiva per 43 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015;
  • ammortamenti e svalutazioni per 360 milioni di euro (450 milioni di euro nel 2015);

oneri finanziari netti per 69 milioni di euro contro 22 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015, che beneficiavano di effetti cambi eccezionalmente positivi.

Si ricorda inoltre che le imposte dei primi nove mesi del 2015 recepivano l'effetto negativo one-off legato all'abolizione della Robin Hood tax (68 milioni di euro).

1 Il margine operativo lordo adjusted è effetto della riclassificazione dei risultati delle coperture su commodity e cambi associate ai contratti per l'importazione di gas naturale dalla Filiera Idrocarburi alla Filiera Energia Elettrica, per la parte di risultato riferibile a quest'ultimo settore (-107 milioni di euro nel 2016, +38 milioni di euro nel 2015). Tale riclassificazione viene effettuata al fine di consentire una miglior lettura gestionale dei risultati industriali.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e Area di Consolidamento
sulla gestione patrimoniale del Gruppo

1. Ricavi di vendita - 7.974 milioni di euro

(in milioni di euro) 9 mesi 9 mesi Variazioni Variazioni %
2016 2015
Energia Elettrica 3.152 3.797 (645) (17,0%)
Gas naturale 2.920 2.897 23 0,8%
Vapore 41 46 (5) (10,9%)
Olio 110 144 (34) (23,6%)
Certificati verdi 6 124 (118) (95,2%)
Altro 9 15 (6) (40,0%)
Sub - Totale 6.238 7.023 (785) (11,2% )
Ricavi per vettoriamento 715 1.039 (324) (31,2%)
Derivati su commodity realizzati 753 128 625 n.s.
Margine attività di trading 6 3 3 100,0%
Servizi di stoccaggio 60 68 (8) (11,8%)
Prestazioni di servizi per conto terzi 7 7 - -
Altri ricavi per prestazioni diverse 195 41 154 n.s.
Totale Gruppo 7.974 8.309 (335) (4,0% )
Ripartizione per attività 9 mesi 9 mesi Variazioni Variazioni %
2016 2015
Filiera Energia Elettrica 4.063 4.997 (934) (18,7%)
Filiera Idrocarburi 4.362 3.873 489 12,6%
Corporate e Altri Settori 37 36 1 2,8%
Elisioni (488) (597) 109 (18,3%)
Totale Gruppo 7.974 8.309 (335) (4,0% )

I ricavi di vendita sono realizzati in larga prevalenza sul mercato italiano.

I ricavi della Filiera Energia Elettrica, che dall'1 aprile 2016 comprendono l'apporto del gruppo Fenice (182 milioni di euro), risultano in diminuzione del 18,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente principalmente a seguito della discesa dei prezzi medi di vendita trainati dallo scenario di riferimento.

I ricavi della Filiera Idrocarburi, in aumento del 12,6% rispetto ai primi nove mesi del 2015, riflettono maggiori volumi di vendita per usi industriali e termoelettrici che hanno compensato il calo dei prezzi di vendita.

I proventi realizzati da derivati su commodity, 753 milioni dì euro, da analizzare congiuntamente con la relativa voce di costo inclusa nella posta Consumi di materie e servizi (1.084 milioni di euro) riguardano essenzialmente i risultati delle coperture su commodity e cambi poste in essere con la finalità di mitigare il rischio di oscillazione del costo del gas naturale destinato ai portafogli del gruppo Edison nonché di quello relativo alla vendita diretta del gas naturale medesimo.

Margine attività di Trading

(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variazioni Variazioni %
Margine attività di trading fisico
Ricavi di vendita 1.627 2.162 (535) (24,7%)
Consumi di materie e servizi (1.612) (2.143) 531 (24,8%)
Totale incluso nei ricavi di vendita 15 19 (4) n.s.
Margine attività di trading finanziario
Ricavi di vendita 46 42 4 9,5%
Consumi di materie e servizi (55) (58) 3 n.s
Totale incluso nei ricavi di vendita (9) (16) 7 n.s
Totale margine attività di trading 6 3 3 100,0%

Per una visione complessiva degli effetti si rimanda all'apposita disclosure contenuta nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

2. Altri ricavi e proventi – 151 milioni di euro

(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variazioni Variazioni %
Recupero costi verso contitolari di ricerche di idrocarburi 17 21 (4) (19,0%)
Rilascio netto di fondi rischi su crediti e diversi 17 1 16 n.m.
Plusvalenze da cessioni 56 - 56 n.a.
Sopravvenienze attive e altro 61 79 (18) (22,8%)
Totale Gruppo 151 101 50 49,5%
Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

3. Consumi di materie e servizi - 7.426 milioni di euro

(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variazioni Variazioni %
Gas naturale 2.268 2.911 (643) (22,1%)
Energia Elettrica 2.135 2.588 (453) (17,5%)
Certificati verdi 1 - 1 -
Diritti di emissione CO2 23 26 (3) (11,5%)
Utilities e altri materiali 68 60 8 13,3%
Sub - Totale 4.495 5.585 (1.090) (19,5% )
Vettoriamento di energia elettrica e gas naturale 1.266 1.554 (288) (18,5%)
Manutenzione 158 121 37 30,6%
Fee di rigassificazione 87 87 - -
Prestazioni professionali 68 84 (16) (19,0%)
Svalutazioni di crediti commerciali e diversi 56 51 5 9,8%
Derivati su commodity realizzati 1.084 138 946 n.s.
Accantonamenti a fondi rischi diversi 19 11 8 72,7%
Variazione delle rimanenze 12 81 (69) (85,2%)
Costi godimento beni di terzi 68 80 (12) (15,0%)
Altri usi e consumi 113 176 (63) (35,8%)
Totale Gruppo 7.426 7.968 (542) (6,8% )
Ripartizione per attività 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variazioni Variazioni %
Filiera Energia Elettrica 3.736 4.652 (916) (19,7%)
Filiera Idrocarburi 4.118 3.851 267 6,9%
Corporate e Altri Settori 68 69 (1) (1,4%)
Elisioni (496) (604) 108 (17,9%)
Totale Gruppo 7.426 7.968 (542) (6,8% )

4. Costo del lavoro - 210 milioni di euro

L' aumento di 40 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (170 milioni di euro) riflette il consolidamento del gruppo Fenice dall'1 aprile 2016 (48 milioni di euro).

5. Margine operativo lordo - 489 milioni di euro

(in milioni di euro) 9 mesi 2016 % sui ricavi di vendita 9 mesi 2015 % sui ricavi di
vendita
Margine operativo lordo reported
Filiera Energia Elettrica 289 7.1% 325 6.5%
Filiera Idrocarburi 260 6.0% 16 0.4%
Corporate e Altri Settori (60) n.s. (69) n.s.
Totale Gruppo 489 6.1% 272 3.3%
Margine operativo lordo adjusted
Filiera Energia Elettrica 182 4.5% 287 5.7%
Filiera Idrocarburi 367 8.4% 54 1.4%
Corporate e Altri Settori (60) n.s. (69) n.s.
Totale Gruppo 489 6.1% 272 3.3%

Il margine operativo lordo adjusted rialloca alla Filiera Energia Elettrica la parte di risultato delle coperture poste in essere sui contratti d'importazione di gas naturale che, sotto il profilo gestionale, tutelano i margini delle vendite di energia elettrica.

Per quanto riguarda le performances:

  • il margine operativo lordo adjusted della Filiera Energia Elettrica, pur beneficiando dell'apporto del gruppo Fenice, riflette la contrazione dei margini di generazione e gli effetti derivanti dalla minor idraulicità registrata nel periodo rispetto al 2015;
  • il miglioramento del margine operativo lordo adjusted della Filiera Idrocarburi è riferito in particolare alle attività di compravendita di gas naturale, che beneficiano della positiva conclusione dell'arbitrato con Eni (novembre 2015) relativo al contratto di acquisto di gas naturale di provenienza libica e del nuovo accordo intervenuto nel periodo. Le attività di Exploration & Production, pur beneficiando del risultato positivo della cessione di alcune facilities, risentono negativamente dello scenario di riferimento.
Relazione Sintesi economico-finanziaria e Area di Consolidamento
sulla gestione patrimoniale del Gruppo

6. Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) – (133) milioni di euro

9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variazioni Variazioni %
49 41 8 19,5%
n.m.
n.a.
n.m.
(75) 2 (77) n.m.
83,3%
n.a.
n.m.
n.a.
n.m.
29
126
(106)
(11)
(18)
(46)
(107)
(133)
(15)
-
56
(6)
-
8
-
43
44
126
(162)
(5)
(18)
(54)
(107)
(176)

(*) Si riferisce alla parte inefficace.

Tale posta include la variazione del periodo del fair value sui contratti derivati su commodity e cambi posti in essere con la finalità di copertura economica del Portafoglio Industriale; si ricorda infatti che il Gruppo, pur applicando ove possibile l'hedge accounting, gestisce il rischio su commodity energetiche e sul cambio a esse correlato anche tramite operazioni a termine e strumenti derivati non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, i cui effetti, pertanto, transitano da conto economico. E' inoltre qui inclusa la porzione inefficace delle variazioni di fair value dei derivati eligibili in Cash Flow Hedge.

Si segnala che nel periodo sono state revocate alcune relazioni di copertura al fine di porre in essere prospetticamente nuove relazioni di copertura in Fair Value Hedge.

(in milioni di euro) 9 mesi 9 mesi Variazioni Variazioni %
2016 2015
Ammortamenti su: 360 439 (79) (18,0% )
- immobilizzazioni materiali 251 269 (18) (6,7%)
- costi di esplorazione 57 106 (49) (46,2%)
- concessioni idrocarburi 40 51 (11) (21,6%)
- altre immobilizzazioni immateriali 12 13 (1) (7,7%)
Svalutazioni di: - 11 (11) (100,0% )
- immobilizzazioni materiali - 11 (11) (100,0%)
Totale Gruppo 360 450 (90) (20,0% )
9 mesi 9 mesi Variazioni
Ripartizione per attività 2016 2015 Variazioni %
Filiera Energia Elettrica: 155 174 (19) (10,9% )
- ammortamenti 155 174 (19) (10,9%)
Filiera Idrocarburi: 200 271 (71) (26,2% )
- ammortamenti 200 260 (60) (23,1%)
- svalutazioni di immobilizzazioni materiali - 11 (11) (100,0%)
Corporate e Altri Settori 5 5 - -
- ammortamenti 5 5 - -
Totale Gruppo 360 450 (90) (20,0% )

7. Ammortamenti e svalutazioni - 360 milioni di euro

Il decremento netto riflette, tra l'altro, gli ammortamenti del gruppo Fenice (32 milioni di euro dall'1 aprile 2016), nonché gli effetti derivanti dalle svalutazioni da impairment test effettuate a dicembre 2015.

8. Altri proventi (oneri) netti - (6) milioni di euro

Figurano in bilancio con un valore negativo di 6 milioni di euro (oneri netti di 22 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015). Rappresentano poste non direttamente correlate alla gestione industriale del Gruppo e aventi natura non ricorrente.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

9. Proventi (oneri) finanziari netti – (69) milioni di euro

(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variazioni
Proventi finanziari
Proventi finanziari su contratti derivati di natura finanziaria 5 16 (11)
Interessi attivi su c/c bancari e postali 3 - 3
Interessi attivi su crediti commerciali 4 14 (10)
Altri proventi finanziari 9 11 (2)
Totale proventi finanziari 21 41 (20)
Oneri finanziari
Interessi passivi su prestiti obbligazionari (18) (22) 4
Adeguamento Fair Value Hedge su prestiti obbligazionari 10 9 1
Oneri finanziari su contratti derivati di natura finanziaria (4) (13) 9
Interessi passivi verso banche (1) (3) 2
Commissioni (9) (19) 10
Oneri finanziari per decommissioning e fondi rischi (21) (20) (1)
Oneri finanziari su trattamento di fine rapporto (1) (1) -
Interessi passivi verso altri finanziatori (36) (25) (11)
Altri oneri finanziari (1) (6) 5
Totale oneri finanziari (81) (100) 19
Utili (perdite) su cambi (9) 37 (46)
Totale proventi (oneri) finanziari netti di Gruppo (69) (22) (47)

Gli oneri finanziari beneficiano di un minor livello di indebitamento e di un minor costo derivante da un diverso mix di risorse finanziarie; si segnala che nel periodo sono stati registrati oneri per 20 milioni di euro come breakage costs per il rimborso anticipato del finanziamento in essere con EDF Investissements Groupe Sa.

Per quanto riguarda gli Utili (perdite) su cambi si ricorda che nei primi nove mesi del 2015 l'andamento del cambio EUR/USD aveva fatto registrare risultati eccezionalmente positivi, in particolare sulle operazioni in derivati effettuate per contenere il rischio cambio associato agli esborsi per l'approvvigionamento di combustibili.

10. Proventi (oneri) da partecipazioni - 7 milioni di euro

(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variazioni
Proventi da partecipazioni
Dividendi 5 3 2
Plusvalenze da cessione di partecipazioni 1 - 1
Valutazioni ad equity di partecipazioni 6 11 (5)
Totale proventi da partecipazioni 12 14 (2)
Oneri da partecipazioni
Svalutazioni e valutazioni ad equity di partecipazioni (5) (15) 10
Totale oneri da partecipazioni (5) (15) 10
Totale proventi (oneri) da partecipazioni di Gruppo 7 (1) 8

11. Imposte sul reddito – 21 milioni di euro

(in milioni di euro) 9 mesi
2016
9 mesi
2015
Variazioni
Imposte correnti 28 36 (8)
Imposte (anticipate) differite (7) - (7)
Imposte esercizi precedenti e altre imposte - (8) 8
Totale Gruppo 21 28 (7)

Si ricorda che le imposte anticipate e differite dei primi nove mesi del 2015 includevano un effetto one-off, negativo di 68 milioni di euro, a seguito dell'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale dell'11 febbraio 2015, che dichiarava l'abolizione della cd. Robin Hood tax, l'addizionale IRES prevista per le società del settore petrolifero ed energetico.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

12. Utile (perdita) per azione

9 mesi 2016 9 mesi 2015
(in milioni di euro) Azioni Ordinarie Azioni di
Risparmio (1)
Azioni Ordinarie Azioni di
Risparmio (1)
Risultato netto di competenza di Gruppo (107) (107) (231) (231)
Risultato attribuibile alle diverse categorie di azioni (A) (111) 4 (235) 4
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione
(ordinarie e di risparmio) ai fini del calcolo dell'utile per
azione:
- di base (B) 5.266.845.824 110.154.847 5.181.545.824 110.154.847
- diluito (C) (²) 5.266.845.824 110.154.847 5.181.545.824 110.154.847
Utile (perdita) per azione (in euro)
- di base (A/B) (0,0212) 0,0375 (0,0455) 0,0375
- diluito (A/C) (²) (0,0212) 0,0375 (0,0455) 0,0375

(1) 5% del valore nominale quale maggiorazione del dividendo corrisposto alle azioni di risparmio rispetto a quello corrisposto alle azioni ordinarie. Le azioni di risparmio sono considerate come azioni ordinarie in quanto è stata esclusa dal risultato netto di competenza di Gruppo la quota di utili privilegiati a esse spettante.

(2) Qualora si rilevi una perdita d'esercizio non viene conteggiato alcun effetto diluitivo per le azioni potenziali.

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sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

NOTE ALLE POSTE DELLO STATO PATRIMONIALE

Attività

13. Immobilizzazioni materiali – 4.152 milioni di euro

(in milioni di euro) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Beni
gratuitamente
devolvibili (*)
Beni in
locazione
finanziaria
(**)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobiliz.
in corso e
acconti
Totale
Valori al 31.12.2015 (A) 384 2.740 54 4 3 7 486 3.678
Variazioni al 30 settembre 2016:
- acquisizioni 1 42 - - - 1 155 199
- acquisizioni (IFRS 3 revised) 65 369 97 2 34 567
- alienazioni (-) - (2) - - - - - (2)
- ammortamenti (-) (9) (230) (9) - (1) (2) - (251)
- variazione area di consolidamento (3) (25) - - - - - (28)
- altri movimenti (2) 77 - - 1 - (87) (11)
Totale variazioni (B) 52 231 88 - - 1 102 474
Valori al 30.09.2016 (A+B) 436 2.971 142 4 3 8 588 4.152

(*) Riferiti a 50 concessioni idroelettriche, di cui 19 acquisite nel corso del periodo (IFRS 3 revised).

(**) Iscritti secondo lo IAS 17 revised; il relativo debito finanziario è esposto in "Debiti e altre passività finanziarie" (3 milioni di euro) e in "Debiti finanziari correnti" (inferiori al milione di euro).

Ripartizione per attività delle acquisizioni 9 mesi 2016 9 mesi 2015
Filiera Energia Elettrica 47 22
di cui:
- comparto termoelettrico 11 14
- comparto idroelettrico 11 6
- comparto fonti rinnovabili 25 2
Filiera Idrocarburi 150 207
di cui:
- giacimenti Italia 22 60
- giacimenti Estero 123 139
- infrastrutture di trasporto e stoccaggio 5
2
8
Corporate e Altri Settori 2 1
Totale Gruppo 199 230

In particolare nella Filiera Idrocarburi gli investimenti hanno riguardato principalmente il settore Exploration & Production in Italia, Algeria ed Egitto.

L'importo degli oneri finanziari capitalizzati nel periodo tra le immobilizzazioni materiali in accordo con lo IAS 23 revised è immateriale.

Per un'analisi di dettaglio delle acquisizioni (IFRS 3 revised) si rimanda al paragrafo "Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2015 – acquisizione e disposal di assets" contenuto nella Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2016; per gli ammortamenti si rimanda invece alla nota 7 "Ammortamenti e svalutazioni".

La voce variazione area di consolidamento si riferisce alle cessioni di Fenice Russia e Termica Milazzo.

Si segnala che su un valore di 35 milioni di euro risultano iscritte garanzie reali prestate a fronte di finanziamenti erogati da istituti finanziari.

14. Immobili detenuti per investimento - 5 milioni di euro

Il valore degli immobili detenuti per investimento, riferiti a terreni e fabbricati non strumentali alla produzione, risulta in diminuzione di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (6 milioni di euro), a seguito della vendita di immobili minori non strumentali, con effetti economici non materiali.

15. Avviamento – 2.355 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015
Filiera Energia Elettrica 1.652 1.652
Filiera Idrocarburi 703 703
Totale 2.355 2.355

Il valore residuo della voce avviamento rappresenta un'attività immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non soggetta ad ammortamento sistematico ma ad impairment test almeno annuale (nota 17).

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

16. Concessioni idrocarburi – 437 milioni di euro

Le concessioni per la coltivazione e lo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi registrano, rispetto al 31 dicembre 2015, un decremento di 43 milioni di euro dovuto principalmente all'ammortamento del periodo (40 milioni di euro). Il Gruppo detiene 117 titoli minerari (di cui 3 concessioni di stoccaggio) in Italia e all'estero.

17. Altre immobilizzazioni immateriali – 124 milioni di euro

(in milioni di euro) Concessioni,
licenze,
brevetti e
diritti simili (*)
Costi di
esplorazione
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizza
zioni in
corso e
acconti
Totale
Valori iniziali al 31.12.2015 (A) 96 - 17 5 118
Variazioni al 30 settembre 2016:
- acquisizioni 4 57 11 3 75
- acquisizioni (IFRS 3 revised) - - 10 - 10
- ammortamenti (-) (7) (57) (5) - (69)
- variazione area di consolidamento - - (10) - (10)
- altri movimenti 1 - - (1) -
Totale variazioni (B) (2) - 6 2 6
Valori al 30.09.2016 (A+B) 94 - 23 7 124

(*) Includono le infrastrutture della distribuzione gas naturale (62 concessioni) ai sensi dell'IFRIC 12.

I costi di esplorazione del periodo, che sono interamente ammortizzati quando sostenuti, sono pari a 57 milioni di euro, mentre nei primi nove mesi del 2015 ammontavano a 106 milioni di euro.

Le voci acquisizioni (IFRS 3 revised) e variazione area di consolidamento sono riferite al gruppo Fenice.

Impairment test degli assets ai sensi dello IAS 36

Conformemente allo IAS 36, nel corso del periodo il Gruppo ha condotto un aggiornamento delle analisi di impairment test delle singole Cash Generating Unit (CGU) laddove sono stati rilevati specifici impairment indicators tali da influire sul valore recuperabile.

Per quanto attiene al goodwill, in attesa che il Gruppo elabori un nuovo piano industriale, sono state analizzate le variabili economiche e di scenario di breve termine che non hanno evidenziato, anche rispetto al budget 2016, specifici triggers tali da elaborare un test nel periodo. Anche le analisi condotte con riferimento agli assets non hanno comportato riduzioni di valore.

18. Partecipazioni e Partecipazioni disponibili per la vendita – 236 milioni di euro

(in milioni di euro) Partecipazioni Partecipazioni Totale
disponibili per la vendita
Valori iniziali al 31.12.2015 (A) 67 167 234
Variazioni al 30 settembre 2016:
- alienazioni (-) - (3) (3)
- variazioni di riserve di capitale - (4) (4)
- acquisizioni 1 - 1
- valutazioni ad equity 1 - 1
- dividendi (-) (3) - (3)
- altre variazioni 10 - 10
Totale variazioni (B) 9 (7) 2
Valori al 30.09.2016 (A+B) 76 160 236

Le alienazioni si riferiscono alla cessione delle azioni di RCS Mediagroup con un effetto economico positivo di circa 1 milione di euro; le variazioni di riserve di capitale sono relative ai rimborsi di riserve versamento soci in conto capitale effettuati da Terminale GNL Adriatico Srl.

19. Altre attività finanziarie – 106 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Depositi bancari vincolati 15 15 -
Altre attività finanziarie 91 16 75
Totale altre attività finanziarie 106 31 75

Le Altre attività finanziarie includono i crediti finanziari con esigibilità superiore ai 12 mesi.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

L'incremento di 75 milioni di euro è riferito alla quota non corrente del credito finanziario vantato verso la società Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa) che a settembre 2016 è stato rinnovato fino a settembre 2018. I pagamenti degli interessi dovuti sono avvenuti regolarmente; la società monitora costantemente la situazione.

20. Crediti per imposte anticipate – 567 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Crediti per imposte anticipate:
Perdite fiscali pregresse 66 33 33
Fondi rischi tassati
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39):
72 81 (9)
- a Patrimonio netto 104 309 (205)
Differenze di valore delle immobilizzazioni 325 279 46
Totale crediti per imposte anticipate 567 702 (135)

Si segnala che le aggregazioni aziendali IFRS 3 revised hanno determinato nel periodo in esame un incremento dei crediti per imposte anticipate per 61 milioni di euro.

La valutazione delle imposte anticipate è stata effettuata nell'ipotesi di probabile realizzo e di recuperabilità fiscale tenuto conto dell'orizzonte temporale limitato sulla base dei piani industriali delle società.

21. Altre attività - 254 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale (*) 145 225 (80)
Crediti tributari 91 36 55
Depositi cauzionali / altro 18 19 (1)
Totale altre attività 254 280 (26)

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

Con riferimento ai crediti tributari, l'incremento del periodo (55 milioni di euro) si riferisce al credito relativo alla richiesta di rimborso IVA di consolidato relativo all'anno d'imposta 2015.

22. Attività Correnti – 3.623 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Rimanenze 236 253 (17)
Crediti commerciali 1.761 2.367 (606)
Crediti per imposte correnti 9 20 (11)
Crediti diversi 1.338 1.654 (316)
Attività finanziarie correnti 41 113 (72)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 238 279 (41)
Totale attività correnti 3.623 4.686 (1.063)

le rimanenze presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) Materiali
tecnici di
consumo
Gas naturale
stoccato
Combustibili Diritti di
emissione
CO2
Altro Totale
30.09.2016
Totale
31.12.2015
Variazioni
Filiera Energia Elettrica 8 - - 43 15 66 71 (5)
Filiera Idrocarburi 34 123 13 - - 170 182 (12)
Totale Gruppo 42 123 13 43 15 236 253 (17)

Il decremento netto del periodo è riferito essenzialmente al destoccaggio di gas naturale e alla movimentazione di certificati verdi e diritti di emissione CO2 inerenti l'attività di trading. Le rimanenze includono 60 milioni di euro riferiti a quantitativi di gas naturale stoccato su cui vi è un vincolo di utilizzo sia come riserva strategica sia come garanzia del regime di bilanciamento.

crediti commerciali presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Filiera Energia Elettrica 993 854 139
Filiera Idrocarburi 779 1.525 (746)
Corporate e Altri Settori ed Elisioni (11) (12) 1
Totale crediti commerciali 1.761 2.367 (606)
di cui Fondo svalutazione crediti commerciali (301) (327) 26

Si riferiscono, in particolare, a contratti di somministrazione di energia elettrica e vapore, a contratti di fornitura di gas naturale e a cessioni di energia elettrica in borsa.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

La riduzione registrata nella Filiera Idrocarburi riflette, tra l'altro, l'incasso, avvenuto nel secondo trimestre 2016, dei corrispettivi ancora dovuti da Eni a seguito della positiva conclusione (novembre 2015) dell'arbitrato sul contratto di acquisto di gas naturale di provenienza libica.

Di seguito si riporta la movimentazione del "Fondo svalutazione crediti commerciali".

(in milioni di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi 30.09.2016
Fondo svalutazione crediti commerciali (*) (327) (29) 55 (301)

(*) Include la quota relativa agli interessi di mora.

Gli accantonamenti derivano dalla valutazione, in applicazione della policy di Gruppo, dei diversi status creditizi tenendo in considerazione il segmento di clientela, il relativo scaduto e l'aging; gli utilizzi sono stati effettuati a fronte di perdite su crediti registrate nel corso del periodo.

Si ricorda che il Gruppo effettua su base regolare smobilizzi di crediti "pro-soluto" a titolo definitivo; per maggiori dettagli si rimanda all'apposita disclosure contenuta nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

  • i crediti per imposte correnti, pari a 9 milioni di euro, comprendono i crediti verso l'Erario per IRAP e per IRES di società del Gruppo non incluse nel consolidato fiscale della controllante Transalpina di Energia Spa;
  • i crediti diversi sono dettagliati nella seguente tabella:
(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale e attività di trading (*) 653 1.140 (487)
Crediti verso contitolari in ricerche di idrocarburi 62 75 (13)
Anticipi a fornitori 41 11 30
Crediti verso la controllante nell'ambito del consolidato fiscale 37 9 28
Crediti verso l'Erario per IVA 166 141 25
Altri 379 278 101
Totale crediti diversi 1.338 1.654 (316)

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

le attività finanziarie correnti concorrono alla determinazione dell'indebitamento finanziario netto e sono così costituite:

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Crediti finanziari 5 83 (78)
Strumenti derivati 34 28 6
Partecipazioni di trading 2 2 -
Totale attività finanziarie correnti 41 113 (72)

La diminuzione dei crediti finanziari è principalmente riferita alla riclassifica nelle attività finanziarie non correnti del credito finanziario vantato verso la società Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa).

le disponibilità liquide e mezzi equivalenti presentano un valore di 238 milioni di euro (279 milioni di euro al 31 dicembre 2015), sono costituite da depositi bancari e postali e disponibilità a breve termine e includono, per 54 milioni di euro, disponibilità di conto corrente con EDF Sa.

23. Attività in dismissione

Presentano un saldo nullo contro 212 milioni di euro del 31 dicembre 2015; la diminuzione di tale posta è relativa alla cessione di Hydros (valutata con il metodo del patrimonio netto dall'1 gennaio 2016) e Sel Edison avvenuta il 31 maggio 2016.

Passività

24. Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante – 6.037 milioni di euro - e Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza – 335 milioni di euro

Il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante è in aumento di 598 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (5.439 milioni di euro); riflette principalmente per 247 milioni di euro l'aumento di capitale in natura riservato alla controllante Transalpina di Energia Spa, di cui 85 milioni di euro di aumento di capitale e 162 milioni di euro a titolo di sovraprezzo azioni, la perdita del periodo (107 milioni di euro) e la variazione positiva della riserva di Cash Flow Hedge (440 milioni di euro).

Il patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza è in diminuzione di 102 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (437 milioni di euro); la riduzione netta riflette principalmente oltre all'utile del periodo (14 milioni di euro) e alla distribuzione dei dividendi e riserve a soci terzi (49 milioni di euro), l'effetto correlato alla cessione di Hydros e di Termica Milazzo.

La composizione e la movimentazione del patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante e ai soci di minoranza sono riportate nello specifico prospetto "Variazione del patrimonio netto consolidato".

Il capitale sociale suddiviso in azioni del valore nominale unitario di 1 euro, tutte con godimento regolare, è così composto:

Categoria di azioni Numero di azioni Milioni di euro
Ordinarie 5.266.845.824 5.267
Risparmio 110.154.847 110
Totale 5.377.000.671 5.377
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante per azione 30.09.2016 31.12.2015
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante (in milioni di euro) 6.037 5.439
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante per azione (in euro) 1,123 1,028

Nel seguito si riporta la variazione della riserva di Cash Flow Hedge correlata all'applicazione dello IAS 39 in tema di contratti derivati e riferibile alla sospensione a patrimonio netto della parte efficace dei contratti derivati stipulati per la copertura del rischio prezzo e cambio delle commodity energetiche. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto vengono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Riserva su operazioni di Cash Flow Hedge
(in milioni di euro) Riserva lorda Imposte differite Riserva netta
Valore iniziale al 31.12.2015 (986) 309 (677)
Variazione del periodo 645 (205) 440
Valore al 30.09.2016 (341) 104 (237)

25. Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza – 44 milioni di euro

L'aumento di 13 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (31 milioni di euro) è principalmente correlato al consolidamento del gruppo Fenice (12 milioni di euro). Tali fondi riflettono le indennità di fine rapporto e altri benefici maturati a fine periodo a favore del personale dipendente. Gli utili (perdite) attuariali sono iscritti direttamente a patrimonio netto. La valutazione ai fini dello IAS 19 è effettuata solo per la passività relativa al trattamento di fine rapporto maturato rimasto in azienda.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

26. Fondo imposte differite – 51 milioni di euro

La tabella riporta la composizione in base alla natura delle differenze temporanee e i crediti per imposte anticipate portati a compensazione laddove ne ricorrono i requisiti previsti dallo IAS 12.

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Fondi per imposte differite:
- Differenze di valore delle immobilizzazioni 70 61 9
- Altre imposte differite 36 43 (7)
Totale fondi per imposte differite (A) 106 104 2
Crediti per imposte anticipate portate a compensazione:
- Fondi rischi tassati 22 - 22
- Perdite fiscali pregresse - 14 (14)
- Differenze di valore delle immobilizzazioni 6 24 (18)
- Altre imposte anticipate 27 34 (7)
Totale crediti per imposte anticipate (B) 55 72 (17)
Totale fondi per imposte differite (A-B) 51 32 19

Si segnala che le aggregazioni aziendali IFRS 3 revised hanno determinato nel periodo un incremento del fondo imposte differite per 17 milioni di euro.

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota 20 "Crediti per imposte anticipate".

27. Fondi per rischi e oneri – 1.145 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi Iscrizioni base
IFRS3 revised
Altri
movimenti
30.09.2016
Vertenze, liti e atti negoziali 129 3 (1) - - 131
Oneri per garanzie contrattuali su cessioni
di partecipazioni 75 - - - 4 79
Rischi di natura ambientale 69 1 (14) - 1 57
Altri rischi giudiziari 10 - - - - 10
Contenzioso fiscale 55 12 (1) - - 66
Totale per vertenze giudiziarie e fiscali 338 16 (16) - 5 343
Fondi di smantellamento e ripristino siti 688 19 (2) - (31) 674
Fondo quote emissioni CO2 - - - - 20 20
Altri rischi e oneri 97 7 (37) 44 (3) 108
Totale Gruppo 1.123 42 (55) 44 (9) 1.145

I fondi per vertenze giudiziarie e fiscali sono principalmente correlati a rischi legati ad attività non core business.

Per un approfondimento sui contenuti che hanno comportato l'attuale composizione dei fondi per vertenze giudiziarie e fiscali si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali" contenuto nel Bilancio Consolidato 2015, nella Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2016 nonché al relativo aggiornamento riportato successivamente in queste note.

I fondi di smantellamento e rispristino siti, 674 milioni di euro, recepiscono la valorizzazione, attualizzata alla data di bilancio, dei costi di decommissioning che si prevede di dover sostenere con riferimento ai siti industriali e alle strutture di estrazione mineraria; il decremento netto registrato nel periodo (14 milioni di euro) riflette, tra l'altro, le differenze di conversione valutaria correlate ai bilanci redatti in valuta diversa dall'euro.

Per un'analisi di dettaglio delle iscrizioni effettuate nel periodo in applicazione dell'IFRS 3 revised, si rimanda al paragrafo "Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2015 – acquisizione e disposal di assets" contenuto nella Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2016.

28. Obbligazioni – 600 milioni di euro

Il saldo di 600 milioni di euro (599 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si riferisce alla quota non corrente del prestito obbligazionario di Edison Spa; la tabella seguente ne riepiloga il debito complessivo in essere al 30 settembre 2016 e le condizioni.

Valore Valore di bilancio
(in milioni
di euro)
Quotazione Valuta nominale
in circola
zione
Cedola Tasso Scadenza Quota
non
corrente
Quota
corrente
Totale Fair
value
Edison Spa Borsa Valori Lussemburgo euro 600 Annuale posticipata 3,875% 10.11.2017 600 36 636 647
Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

L'emissione obbligazionaria, su cui sono stati stipulati derivati a copertura del rischio di variazione del fair value per effetto dell'oscillazione dei tassi d'interesse, è valutata al costo ammortizzato rettificato in applicazione dell'hedge accounting per tener conto della variazione del rischio coperto.

29. Debiti e altre passività finanziarie – 226 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Debiti verso banche 153 165 (12)
Debiti verso altri finanziatori 73 475 (402)
Totale Gruppo 226 640 (414)

I debiti verso altri finanziatori comprendono, per 70 milioni di euro, l'utilizzo della linea di credito a mediolungo termine (nominali 200 milioni di euro complessivi), concessa a dicembre 2015 da EDF Sa a Edison Spa, legata a progetti di investimento e correlata a una linea di credito concessa da BEI a EDF Sa. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto commentato nel paragrafo 'Rischio di liquidità' contenuto nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo" del Bilancio Consolidato 2015.

La diminuzione rispetto al 31 dicembre 2015 riflette il rimborso, effettuato in via anticipata a maggio 2016, del finanziamento concesso nel 2013 da EDF Investissements Groupe Sa a Edison Spa (in origine di nominali 800 milioni di euro, con durata di 7 anni, già rimborsato anticipatamente per 400 milioni di euro nel mese di dicembre 2015).

30. Altre passività – 114 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale (*) 111 314 (203)
Altre passività 3 1 2
Totale altre passività 114 315 (201)

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

31. Passività correnti – 3.307 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Obbligazioni 36 28 8
Debiti finanziari correnti 623 306 317
Debiti verso fornitori 1.378 1.623 (245)
Debiti per imposte correnti 7 25 (18)
Debiti diversi 1.263 2.177 (914)
Totale passività correnti 3.307 4.159 (852)

In particolare si segnala che:

  • le obbligazioni, pari a 36 milioni di euro, includono il valore complessivo delle cedole in corso di maturazione al 30 settembre 2016;
  • i debiti finanziari correnti comprendono:
(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Debiti verso banche 93 45 48
Debiti verso società EDF 285 59 226
Debiti verso società del Gruppo non consolidate 16 16 -
Debiti verso altri finanziatori 229 186 43
Totale debiti finanziari correnti 623 306 317

Si segnala che il finanziamento a lungo termine concesso da EDF Investissements Groupe Sa a Fenice, alla data di acquisizione pari a 170 milioni di euro nominali, è stato rimborsato da Fenice nel mese di giugno 2016 alla sua scadenza naturale.

i debiti verso fornitori, presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Filiera Energia Elettrica 841 846 (5)
Filiera Idrocarburi 537 742 (205)
Corporate e Altri Settori ed Elisioni - 35 (35)
Totale debiti verso fornitori 1.378 1.623 (245)
Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

Sono principalmente inerenti agli acquisti di energia elettrica, gas naturale e altre utilities e a prestazioni ricevute nell'ambito degli interventi di manutenzione degli impianti.

  • i debiti per imposte correnti, 7 milioni di euro, si riferiscono ad imposte sul reddito la cui liquidazione viene effettuata autonomamente dalle società alle stesse assoggettate;
  • i debiti diversi sono dettagliati nella seguente tabella:
(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale e attività di trading (*) 749 1.623 (874)
Debiti verso la controllante nell'ambito del consolidato fiscale 50 196 (146)
Debiti verso contitolari in ricerche di idrocarburi 127 131 (4)
Debiti tributari (escluso le imposte correnti) 29 8 21
Debiti verso personale dipendente 27 29 (2)
Debiti verso Istituti Previdenziali 19 21 (2)
Altri 262 169 93
Totale debiti diversi 1.263 2.177 (914)

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

32. Passività in dismissione

Presentano un saldo nullo contro 7 milioni di euro del 31 dicembre 2015; la diminuzione di tale posta è relativa alla società Hydros che al 31 dicembre 2015 era consolidata integralmente; valutata con il metodo del patrimonio netto dall'1 gennaio 2016 è poi stata ceduta il 31 maggio 2016.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 è pari a 1.206 milioni di euro, in aumento di 59 milioni di euro rispetto ai 1.147 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

La composizione dell'indebitamento finanziario netto è rappresentato in forma semplificata nel seguente prospetto, analogamente a quanto esposto al 31 dicembre 2015:

(in milioni di euro) Nota 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Obbligazioni - parte non corrente 28 600 599 1
Finanziamenti bancari non correnti 29 153 165 (12)
Debiti verso altri finanziatori non correnti 29 73 475 (402)
Indebitamento finanziario netto non corrente 826 1.239 (413)
Obbligazioni - parte corrente 31 36 28 8
Debiti finanziari correnti 31 623 306 317
Attività finanziarie correnti 22 (41) (113) 72
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22 (238) (279) 41
Indebitamento finanziario netto corrente 380 (58) 438
Debiti finanziari di attività in dismissione - - -
Crediti finanziari di attività in dismissione 23 - (34) 34
Totale indebitamento finanziario netto 1.206 1.147 59

La riduzione dei Debiti verso altri finanziatori non correnti è relativa al rimborso anticipato, effettuato a maggio 2016, del finanziamento in essere con EDF Investissements Groupe Sa.

Si segnala inoltre che i Debiti finanziari correnti includono finanziamenti in essere con EDF Sa per complessivi 285 milioni di euro nominali (ivi incluso il conto corrente di tesoreria), il deposito a breve termine in essere con Transalpina di Energia per 157 milioni di euro (95 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e debiti verso società del gruppo Edison non consolidate per 16 milioni di euro.

IMPEGNI, RISCHI E ATTIVITA' POTENZIALI

Impegni – 1.404 milioni di euro

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015 Variazioni
Garanzie personali prestate 1.223 1.173 50
Garanzie reali prestate 71 65 6
Altri impegni e rischi 110 124 (14)
Totale Gruppo 1.404 1.362 42

Le garanzie personali prestate (1.223 milioni di euro) sono determinate sulla base dell'ammontare potenziale dell'impegno non attualizzato alla data di bilancio e comprendono essenzialmente le garanzie rilasciate dalla Capogruppo o da banche dalla stessa controgarantite nell'interesse di società controllate e collegate per adempimenti di natura contrattuale. Includono, per 71 milioni di euro, invariate rispetto al 31 dicembre 2015, le garanzie rilasciate a favore dell'Agenzia delle Entrate nell'interesse di società controllate per la compensazione del credito IVA e per la cessione infragruppo di crediti d'imposta.

Le garanzie reali prestate (71 milioni di euro) rappresentano il valore alla data di bilancio del bene o del diritto dato a garanzia e comprendono essenzialmente ipoteche e privilegi iscritti su impianti della Filiera Energia Elettrica a fronte di finanziamenti erogati da istituti finanziari (35 milioni di euro).

Gli altri impegni e rischi (110 milioni di euro) comprendono per 62 milioni di euro gli impegni assunti per il completamento degli investimenti in corso in Italia e all'estero.

Con particolare riferimento ai contratti di importazione di gas naturale a lungo termine, per i quali le clausole di take or pay prevedono l'obbligo per il compratore di pagare il quantitativo non ritirato rispetto a una soglia prefissata, si segnala che al 30 settembre 2016, come al 31 dicembre 2015, non risultano iscritti impegni.

Impegni e rischi non valorizzati

Per quanto riguarda i principali impegni e rischi non riflessi in quanto sopra esposto, non si segnalano variazioni significative nel corso del periodo rispetto a quanto commentato nel Bilancio Consolidato 2015, al quale si rimanda per una più completa ed esaustiva informativa. In particolare si segnala che nella Filiera Idrocarburi sono in essere contratti di lungo termine per le importazioni di idrocarburi provenienti da Algeria, Libia, Qatar e Russia.

La seguente tabella fornisce il dettaglio temporale delle forniture del gas naturale in base ai ritiri minimi contrattuali:

entro 1 anno da 2 a 5 anni oltre 5 anni Totale
Gas naturale Miliardi di mc 13,4 47,7 109,5 170,6

I valori economici sono in funzione delle formule di prezzo prospettiche.

Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali

In questo paragrafo vengono commentate le evoluzioni intercorse nel corso del terzo trimestre 2016 delle principali vertenze giudiziarie in essere sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, separatamente per Edison Spa e per le altre società del Gruppo, suddividendole tra:

  • passività probabili, per cui è stato possibile effettuare una stima attendibile della corrispondente obbligazione attesa, con conseguente stanziamento di un fondo rischi a bilancio, ancorché non sia oggettivamente possibile prevedere il timing degli eventuali esborsi monetari ad esse correlati, e
  • passività potenziali, in dipendenza di eventi possibili, ma non probabili, ovvero probabili ma non quantificabili in modo attendibile e per i quali gli esborsi monetari non sono ragionevolmente stimabili, per cui viene esclusivamente fornita un'informativa nelle note di commento.

Per una visione complessiva si rimanda a quanto ampiamente riportato nel Bilancio Consolidato 2015 e nella Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2016.

Passività probabili legate a vertenze giudiziarie

A) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi rischi relativi a vertenze, liti e atti negoziali:

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Crollo della diga di Stava
25 ottobre 2000 Si tratta dell'ultimo contenzioso civile tuttora pendente per risarcimento Come da
Tribunale di danni, relativo ai fatti occorsi in Val di Stava nel 1985, quando due bacini descrizione della
Milano / Corte di decantazione di fanghi di miniera, gestiti da una società di Montedison, lite
d'Appello di ruppero gli argini e causarono il noto disastro. La sentenza di primo grado
Milano/Corte di ha riconosciuto la prescrizione dell'azione rivolta contro Edison e con
Cassazione sentenza pubblicata nel mese di novembre 2015 la Corte d'Appello di
Milano ha confermato tale decisione. Avverso tale sentenza è stato
proposto ricorso per Cassazione.

Cause per danni e procedimenti amministrativi dipendenti dall'esercizio di impianti apportati in Enimont Edison ne è parte quale successore a titolo universale di Montedison Spa

Mantova – procedimento penale

25 ottobre 2000 La vicenda processuale riguarda il sito petrolchimico di Mantova esercito Il
contenzioso
Tribunale
di
per svariati decenni prima da società del Gruppo Montedison e, pende ora avanti
Mantova / Corte successivamente, da società del Gruppo Eni. I fatti oggetto del processo la
Corte
di
d'Appello
di
pendente riguardano l'accertamento della causalità di una serie di decessi Cassazione.
Brescia/Corte di da tumore, riscontrati dalla Procura della Repubblica e relativi a dipendenti
Cassazione dello stabilimento.
Dopo che in primo grado il Tribunale di Mantova aveva condannato dieci
dei dodici imputati per il reato di omicidio colposo di 11 persone, la Corte
d'Appello di Brescia in data 5 febbraio 2016 ha confermato nove
condanne, riducendo largamente le pene. Anche la Corte d'Appello
ha
comunque ritenuto non sussistente l'ipotesi di reato, aggravata dal disastro,
di "rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul
lavoro".

* * * * *

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

B) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi rischi per garanzie contrattuali rilasciate su cessioni di partecipazioni:

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Cause civili, penali e procedimenti amministrativi relativi correlati alla cessione della società Agorà Spa,
che deteneva il 100% delle azioni di Ausimont Spa
Edison ne è parte quale successore a titolo universale di Montedison Spa
Ausimont – Bussi sul Tirino – procedimento penale
2008
Tribunale di
Pescara / Corte
d'Assise di Chieti
/ Corte di
Cassazione/Corte
d'Assise
d'Appello
dell'Aquila
La vicenda, relativa a presunti fatti di avvelenamento doloso di acque
destinate all'uso umano e di disastro ambientale di cui si sarebbero resi
responsabili, tra gli altri, tre ex dirigenti del Gruppo Montedison, è oggi
pendente avanti la Corte di Cassazione.
Come notato nelle note a bilancio precedenti, nel dicembre 2014 la Corte
di Assise di Chieti aveva disposto l'assoluzione di tutti gli imputati.
Tale sentenza era stata poi impugnata direttamente presso la Corte di
Cassazione sia dalla Procura, sia dalle difese degli imputati, per profili
differenti. La Corte nel mese di marzo 2016 ha però respinto i ricorsi,
convertendoli in ricorsi in appello e rinviando gli atti del procedimento
avanti la Corte d'Assise d'Appello di Torino. Si è in attesa della fissazione
dell'udienza.
***
Si rammenta comunque che Edison, a seguito dell'adesione di tutti gli
imputati al cd. rito abbreviato, è stata esclusa ex lege da questo processo,
dove era stata citata quale responsabile civile. Per Edison, quindi,
continuano a prospettarsi i seguenti scenari alternativi: i) ove si
addivenisse ad un'assoluzione in via definitiva, dei tre imputati ex
Montedison, la sentenza esplicherebbe effetti diretti nei confronti delle
parti civili costituite, con ciò escludendo qualsivoglia diritto risarcitorio in
danno al responsabile civile citato Edison; ii) qualora, per contro, in
riforma della sentenza di assoluzione di primo grado, si giungesse ad una
decisione definitiva di condanna dei tre imputati ex-dipendenti del Gruppo
Montedison, tale sentenza avrebbe comunque effetti diretti soltanto nei
confronti degli imputati, ma non nei confronti di Edison Spa. Chi ne
avesse interesse dovrebbe perciò procedere ad un nuovo accertamento in
sede civile che ricostruisca la responsabilità di Edison Spa per il fatto dei
propri ex-dipendenti.
Come da
descrizione della
lite
Ausimont – Spinetta Marengo – procedimento penale
Ottobre 2009
Corte d'Assise di
Alessandria/Corte
d'Appello di
Torino
Anche in relazione al sito industriale ex Ausimont di Spinetta Marengo, la
Procura della Repubblica presso il locale Tribunale ha avviato un'indagine
a carico di svariate persone, tra le quali tre ex dirigenti di Montedison
(oggi Edison), ipotizzando a loro carico reati in materia ambientale. Edison
è coinvolta quale responsabile civile citato da talune parti civili.
In data 14 dicembre 2015 la Corte d'Assise ha disposto la condanna di 4
degli 8 imputati per il reato di disastro ambientale colposo e imposto a
questi, in solido con la sola Solvay Specialty Polymers, il risarcimento dei
danni civili a favore delle parti civili costituite.
Avverso tale sentenza sono stati proposti ricorsi in appello avanti la Corte
d'Assise d'Appello di Torino.
Come da
descrizione della
lite

* * * * *

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

Passività probabili legate a vertenze fiscali

Edison Spa

Data di inizio /
Ufficio
Accertatore
Descrizione della lite Stato del
procedimento
Contenziosi ICI su piattaforme a mare per estrazione idrocarburi
Vari
accertamenti per
ICI e IMU con
vari comuni dal
2005 ad oggi
Successivamente alla sentenza della Corte di Cassazione del febbraio
2016 (controversia Eni/Comune di Pineto), ed alla formale posizione
assunta dal Ministero delle Finanze nel giugno 2016 con cui veniva
evidenziata la necessità di un duplice espresso intervento normativo per
poter ritenere soggette ad IMU (ICI in precedenza) le piattaforme
offshore, nel mese di settembre 2016 la Corte di Cassazione ha emesso
le sentenze in merito ai due ricorsi presentati rispettivamente da Edison
Spa e dal Comune di Termoli per due differenti conteziosi ICI relativi a
Rospo Mare, che hanno avuto in fase di appello esiti contrapposti. La
Cassazione ha cassato entrambe le decisioni, rinviando le controversie
alla
Commissione
Regionale
perché
determini
l'eventuale
base
imponibile in base alle risultanze di bilancio ed, in un caso, verifichi
l'effettiva competenza territoriale del comune di Termoli.
La Società ha stanziato un prudenziale fondo rischi e provvederà a
riassumere nei termini le controversie. Si ribadisce tuttavia la mancanza
di una chiara normativa in merito alla questione, anche con riferimento
alla determinazione della eventuale base imponibile. In base alla futura
evoluzione della situazione potranno essere valutati adeguamenti del
fondo rischi.
Accertamenti
pendenti in vari
gradi di giudizio
avanti alle Corti
di merito e di
legittimità.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI DEL GRUPPO

In questo capitolo vengono sinteticamente descritte le politiche e i principi del gruppo Edison per la gestione e il controllo del rischio prezzo commodity, legato alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche e dei titoli ambientali (diritti di emissione CO2, certificati verdi, certificati bianchi) e degli altri rischi derivanti da strumenti finanziari (rischio tasso di cambio, rischio tasso di interesse, rischio di credito, rischio di liquidità).

Per una descrizione più completa di tali aspetti si rimanda al Bilancio Consolidato 2015.

In accordo con l'IFRS 7 i paragrafi che seguono presentano informazioni sulla natura dei rischi risultanti da strumenti finanziari basate su analisi di carattere contabile o di gestione.

1. Rischio prezzo delle commodity e tasso di cambio connesso all'attività in commodity

In linea con le Energy Risk Policy, il gruppo Edison gestisce tale rischio all'interno del limite di Capitale Economico - misurato tramite il Profit at Risk (PaR2 1 ) - approvato dal Consiglio di Amministrazione per il Portafoglio Industriale, che comprende l'attività di copertura dei contratti di acquisto/vendita di commodity nonché della produzione e degli asset. Il Capitale Economico rappresenta il capitale di rischio, espresso in milioni di euro, allocato per coprire i rischi di mercato.

Per i contratti derivati di copertura del Portafoglio Industriale, in parte qualificati come tali ai sensi dello IAS 39 (Cash Flow Hedge o Fair Value Hedge) e in parte secondo una prospettiva gestionale (Economic Hedge), viene effettuata una simulazione ai fini di misurare il potenziale impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sul fair value dei derivati in essere. Per quanto concerne le considerazioni relative al mercato forward dell'energia elettrica in Italia si rimanda al Bilancio Consolidato 2015.

Nella tabella seguente è riportato il massimo scostamento negativo atteso sul fair value dei derivati finanziari in essere, sull'orizzonte temporale dell'esercizio in corso con una probabilità del 97,5%, rispetto al fair value determinato al 30 settembre 2016. In altri termini, rispetto al fair value determinato al 30 settembre 2016 sui contratti derivati di copertura in essere, la probabilità di scostamento negativo maggiore di 270,5 milioni di euro entro la fine dell'esercizio 2016 è limitata al 2,5% degli scenari.

Profit at Risk (PaR) (in milioni di euro) 30.09.2016 30.09.2015 31.12.2015
Massimo scostamento negativo atteso sul fair value (*) 270,5 497,5 653,6

(*) Con un livello di probabilità del 97,5%.

La diminuzione rispetto al livello misurato al 30 settembre 2015 è attribuibile principalmente ad una riduzione del volume netto di contratti finanziari legati al cambio e al gas.

L'attività di hedging effettuata nel corso del periodo ha permesso di rispettare gli obiettivi di risk management di Gruppo; il profilo di rischio prezzo commodity del Portafoglio Industriale all'interno del limite di Capitale Economico approvato in termini di assorbimento di capitale economico è il seguente:

Portafoglio Industriale 9 mesi 2016 9 mesi 2015
Assorbimento di Capitale Economico senza derivati con derivati senza derivati con derivati
Assorbimento medio del limite approvato di Capitale Economico 90% 33% 61% 50%
Assorbimento Massimo 264% - Gen.'16 87% - Gen. '16 88% - Gen. '15 91% - Gen. '15

All'interno delle attività caratteristiche del gruppo Edison sono state approvate anche attività di trading fisico e finanziario su commodity; tali attività sono consentite nel rispetto delle apposite procedure e devono essere segregate ex ante in appositi Portafogli di Trading, separati rispetto al Portafoglio Industriale. I Portafogli di Trading sono monitorati tramite stringenti limiti di rischio il cui rispetto viene verificato da una struttura organizzativa indipendente da chi esegue le operazioni.

1 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine atteso in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento
Value at Risk (VaR) (*) 30.09.2016 30.09.2015
Limite VaR giornaliero (**) 2,3 milioni di euro 2,7 milioni di euro
Limite di Stop Loss 12 milioni di euro 13,9 milioni di euro
Limite di VaR utilizzato a fine periodo 15% 15%
Limite di VaR utilizzato mediamente nel periodo 12% 21%

(*) Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value del portafoglio in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

(**) Con un livello di probabilità del 95%.

In analogia a quanto avviene per il Portafoglio Industriale, anche al complesso dei Portafogli di Trading è allocato un Capitale Economico, che rappresenta il capitale di rischio totale a supporto dei rischi di mercato per le attività di trading. In questo caso, il limite di Capitale Economico tiene conto del capitale di rischio associato al VaR dei portafogli e del capitale di rischio stimato tramite stress test per eventuali posizioni non liquide.

Portafogli di Trading
Assorbimento di Capitale Economico
9 mesi 2016 9 mesi 2015
Limite di Capitale Economico 35,7 milioni di euro 42,0 milioni di euro
Utilizzo a fine periodo 18% 20%
Utilizzo medio nel periodo 14% 26%

2. Rischio di tasso di cambio

Il rischio di tasso di cambio deriva dalle attività del gruppo Edison parzialmente condotte in valute diverse dall'euro o legate alle variazioni di tasso di cambio attraverso componenti contrattuali indicizzate a una valuta estera. Per approfondimenti su tipologie di rischio e obiettivi di gestione del rischio tasso di cambio si rimanda a quanto commentato nel Bilancio Consolidato 2015.

3. Rischio di tasso d'interesse

Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e la gestisce principalmente attraverso la negoziazione dei finanziamenti. Fanno eccezione gli strumenti finanziari di copertura, qualificati come tali ai sensi dello IAS 39 (Fair Value Hedge), associati all'emissione obbligazionaria.

Indebitamento Finanziario Lordo 30.09.2016
31.12.2015
Composizione tasso fisso e tasso variabile: senza con % con senza con % con
(in milioni di euro) derivati derivati derivati derivati derivati derivati
- a tasso fisso (incluso strutture con CAP) 611 11 1% 1.009 409 26%
- a tasso variabile 874 1.474 99% 564 1.164 74%
Totale indebitamento finanziario lordo 1.485 1.485 100% 1.573 1.573 100%

Dopo il rimborso anticipato (in data 9 maggio 2016) per 400 milioni di euro del finanziamento a tasso fisso concesso da EDF Investissements Groupe Sa, il gruppo Edison ha in essere finanziamenti negoziati a tasso variabile (principalmente il tasso Euribor). Anche il prestito obbligazionario di 600 milioni di euro a tasso fisso con scadenza 10 novembre 2017 è convertito a tasso variabile per il tramite di Interest Rate Swap, parametrati al tasso Euribor a 6 mesi. Attualmente Edison beneficia del minor costo del tasso variabile rispetto al costo del tasso fisso, con un significativo risparmio negli oneri finanziari.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis che illustra gli effetti determinati sul conto economico da un'ipotetica traslazione delle curve di +50 o di -50 basis point rispetto ai tassi effettivamente applicati nel 2016, confrontata con i corrispondenti dati comparativi del 2015.

Sensitivity analysis 9 mesi 2016 9 mesi 2015
(in milioni di euro) Effetto sugli oneri finanziari (C.E.) Effetto sugli oneri finanziari (C.E.)
+50 bps base -50 bps +50 bps Base -50 bps
Gruppo Edison 17 13 12 34 30 26

4. Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del gruppo Edison a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali che finanziarie.

Al fine di controllare tale rischio il Gruppo ha implementato procedure e azioni per la valutazione del credit standing della clientela, anche attraverso opportune griglie di scoring, per il monitoraggio dei relativi flussi di incassi attesi e le eventuali azioni di recupero.

Il gruppo Edison ha in corso operazioni di smobilizzo di crediti commerciali "pro-soluto" su base revolving mensile e tramite il trasferimento su base "pro-soluto" del rischio credito. Nei primi nove mesi del 2016 tali operazioni sono state effettuate per un valore complessivo di 3.427 milioni di euro (4.460 milioni di euro al 30 settembre 2015). Tali crediti al 30 settembre 2016 sono ancora assoggettati ad un rischio di recourse per un valore inferiore al milione di euro.

Nella scelta delle controparti per la gestione di risorse finanziarie temporaneamente in eccesso e nella stipula di contratti di copertura finanziaria (strumenti derivati) il Gruppo ricorre solo a interlocutori di elevato standing creditizio. Al riguardo si segnala che al 30 settembre 2016 non si evidenziano significative esposizioni a rischi connessi ad un eventuale deterioramento del quadro finanziario complessivo né livelli significativi di concentrazione in capo a singole controparti non istituzionali. Di seguito si riporta un quadro di sintesi dei crediti commerciali lordi, del relativo fondo svalutazione e delle garanzie in portafoglio a fronte degli stessi.

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015
Crediti commerciali lordi 2.062 2.694
Fondo svalutazione crediti commerciali (-) (301) (327)
Crediti commerciali 1.761 2.367
Garanzie in portafoglio (*) 483 428
Crediti scaduti entro 6 mesi 134 163
Crediti scaduti da 6 a 12 mesi 114 116
Crediti scaduti oltre i 12 mesi 448 402

(*) Di cui a copertura di crediti in essere al 30 settembre 2016 per 135 milioni di euro.

Prosegue la gestione del credito differenziata sui tre segmenti di mercato (Retail, Business e Pubblica Amministrazione) volta, tramite azioni strutturali, a prevenire la formazione di nuovo credito e ad aggredire rapidamente i crediti in bonis e in sofferenza. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto commentato nel Bilancio Consolidato 2015.

Con riferimento alle attività estere si segnala in particolare che in Egitto i crediti scaduti rilevati al 30 settembre 2016 verso Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC) (267 milioni di euro) risultano incrementati di 83 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015.

Il dimensionamento del fondo svalutazione crediti commerciali è determinato in via prudenziale in funzione dei diversi status creditizi sottostanti, ovvero – in particolare per il credito verso la clientela retail – tenuto conto dell'anzianità relativa dell'impagato.

5. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. La tabella che segue rappresenta il worst case scenario; le uscite di cassa future riferite alle passività comprendono, oltre alla quota capitale ed ai ratei maturati, anche tutti gli interessi futuri stimati per l'intera durata del debito sottostante nonché l'effetto dei contratti derivati sui tassi di interesse. Pertanto le passività complessive così calcolate sono maggiori rispetto al dato dell'indebitamento finanziario lordo utilizzato per definire l'indebitamento finanziario netto di Gruppo. Inoltre le attività (siano esse la liquidità, i crediti commerciali, ecc.) non sono prese in considerazione, e i finanziamenti sono fatti scadere a vista, se si tratta di linee a revoca, ed in caso contrario sulla base della prima scadenza in cui possono essere chiesti a rimborso.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento
Worst case scenario
(in milioni di euro)
30.09.2016 31.12.2015
da 1 a 3 mesi oltre 3 mesi e
fino a 1 anno
oltre 1 anno da 1 a 3 mesi oltre 3 mesi e
fino a 1 anno
oltre 1 anno
Obbligazioni 23 - 623 - 23 623
Debiti e altre passività finanziarie 483 18 217 172 14 673
Debiti verso fornitori 1.342 36 - 1.594 29 -
Totale 1.848 54 840 1.766 66 1.296
Garanzie personali prestate a terzi (*) 694 258 271 683 211 279

(*) Tali garanzie, essenzialmente di natura commerciale collegate all'attività caratteristica, sono state indicate in base alla residua scadenza contrattuale. Per un'analisi di dettaglio di tali garanzie si rimanda al capitolo "Impegni, rischi e attività potenziali".

L'indebitamento finanziario in scadenza entro l'anno (524 milioni di euro) deriva principalmente dal ricorso a forme flessibili di provvista finanziaria, prontamente riutilizzabili a discrezione di Edison, come il fido sul conto corrente di tesoreria con EDF Sa per 119 milioni di euro, il ricorso per 150 milioni di euro alla linea di credito su base rotativa concessa da EDF Sa e la liquidità che la controllante Transalpina di Energia Spa ha messo a disposizione di Edison Spa nella forma di deposito a breve termine per 157 milioni di euro.

In flessione l'indebitamento a medio lungo termine: a maggio 2016 Edison Spa ha rimborsato anticipatamente il finanziamento di EDF Investissements Groupe Sa, che residuava per 400 milioni di euro, dopo un primo rimborso anticipato effettuato a dicembre 2015. Tale operazione è stata resa possibile grazie all'incasso della seconda tranche del provento derivante dal lodo arbitrale con l'Eni.

Il debito finanziario oltre l'anno (840 milioni di euro) comprende quindi:

  • il prestito obbligazionario di nominali 600 milioni di euro con scadenza 10 novembre 2017;
  • gli utilizzi per 133 milioni di euro della linea diretta a medio-lungo termine della Banca Europea degli Investimenti (BEI) destinata al finanziamento dei progetti di stoccaggio;
  • il ricorso per 70 milioni di euro alla linea concessa da EDF Sa su fondi BEI (di complessivi 200 milioni di euro e durata decennale) per il finanziamento di alcuni progetti di investimento Exploration & Production in Italia.

Si segnala inoltre che l'indebitamento include il contributo del gruppo Fenice consolidato nel gruppo Edison dall'1 aprile 2016 a seguito dell'apporto di Fenice Qualità per l'Ambiente Spa in Edison. Al 30 settembre 2016, il debito lordo in scadenza entro l'anno di tale gruppo incide per circa 30 milioni di euro, peraltro più che bilanciati da disponibilità liquide per circa 87 milioni di euro. In particolare si segnala l'utilizzo, per 15 milioni di euro, di una linea di credito su base rotativa concessa da EDF Sa (complessivi 60 milioni di euro).

A garantire la copertura del fabbisogno prevedibile di cassa del gruppo Edison nel breve termine concorrono:

  • l'affidamento pari a 199 milioni di euro sul conto corrente di tesoreria con EDF Sa (disponibile per 80 milioni di euro al 30 settembre 2016),
  • le linee di credito concesse da EDF Sa pari a 660 milioni di euro e utilizzabili per 495 milioni di euro, e
  • in subordine la linea di credito revolving, con scadenza in novembre 2016, sottoscritta con un gruppo di banche su base Club Deal per un ammontare di 500 milioni di euro interamente disponibile. In merito a quest'ultima, Edison sta considerando la possibilità e convenienza a procedere ad un suo rifinanziamento totale o parziale.

6. Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio in esame attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, di cui le società del Gruppo sono parti, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi,

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sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità (si veda anche il paragrafo precedente "Rischio di liquidità").

Al 30 settembre 2016 il Gruppo ha in essere il seguente prestito obbligazionario (Euro Medium Term Notes) per complessivi 600 milioni di euro nominali.

Descrizione Emittente Mercato di
quotazione
Codice ISIN Durata
(anni)
Scadenza Valore
nominale
(in milioni di euro)
Cedola Tasso
Attuale
EMTN 11/2010 Edison Spa Borsa Valori XS0557897203 7 10.11.2017 600 Fissa, 3,875%
Lussemburgo annuale

Inoltre, il Gruppo ha in essere contratti di finanziamento non sindacati per complessivi 907 milioni di euro, di cui 500 milioni di euro non utilizzati al 30 settembre 2016, e finanziamenti sindacati su base Club Deal per complessivi 500 milioni di euro, interamente non utilizzati al 30 settembre 2016.

In merito alle operazioni in essere e ai relativi regolamenti nonché ai covenant ad essi associati, nulla è cambiato rispetto al 31 dicembre 2015, si rimanda quindi a quanto ampiamente commentato nel Bilancio Consolidato 2015.

Allo stato attuale, il Gruppo non è a conoscenza dell'esistenza di alcuna situazione di default o mancato rispetto dei covenants.

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Operazioni a termine e strumenti derivati

Il gruppo Edison svolge un'Attività di trading proprietario fisico e finanziario su commodity energetiche, attività disciplinata da apposite Energy Risk Policy. Per tale attività sono state definite la struttura di controllo dei rischi associati e le linee guida con procedure specifiche; questa attività è considerata dal Gruppo attività caratteristica e i risultati che ne derivano sono iscritti a conto economico nel risultato operativo. Si ricorda che il Gruppo, ove possibile, applica l'hedge accounting, verificandone la rispondenza ai requisiti di compliance con il principio IAS 39.

Le operazioni a termine e gli strumenti derivati sono così classificabili:

  • 1) strumenti derivati definibili di copertura ai sensi dello IAS 39: in tale fattispecie sono incluse sia le operazioni poste in essere a copertura dell'oscillazione di flussi finanziari (Cash Flow Hedge - CFH) sia quelle a copertura del fair value dell'elemento coperto (Fair Value Hedge - FVH);
  • 2) operazioni a termine e strumenti derivati non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, si dividono fra:
  • a. gestione del rischio su tassi di cambio e su commodity energetiche relativo all'attività inerente il Portafoglio Industriale: per tutti gli strumenti derivati rispondenti ai requisiti di compliance con le politiche aziendali di gestione del rischio, il risultato maturato e il valore prospettico sono stati ricompresi nel risultato operativo;
  • b. Portafogli di Trading: come indicato in precedenza includono contratti sia fisici che finanziari su commodity energetiche; per queste operazioni sia il risultato maturato sia il valore prospettico sono iscritti nel margine operativo lordo.

Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 13

La classificazione degli strumenti finanziari al fair value prevista dall'IFRS 13, determinata in base alla qualità delle fonti degli input utilizzati nella valutazione, comporta la seguente gerarchia:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati (unadjusted) in mercati attivi per identici assets o liabilities. Rientrano in questa categoria gli strumenti con cui il gruppo Edison opera direttamente in mercati attivi (es. future);
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "Livello 1" ma che sono osservabili direttamente o indirettamente (es. forward o swap riferiti a mercati future);
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili (unobservable inputs). Al momento, analogamente al 31 dicembre 2015, risulta presente una categoria di strumenti che rientra in questo livello.

Si precisa che la valutazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità ancorché Edison utilizzi, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

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sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

Nel seguito sono analizzati i valori iscritti in stato patrimoniale a fronte della valutazione a fair value dei contratti derivati e dei contratti fisici in essere al 30 settembre 2016 e la classificazione degli stessi in base alla gerarchia del fair value prevista dall'IFRS 13:

Fair value iscritto a stato patrimoniale e classificazione ai sensi dell'IFRS 13:
----------------------------------------------------------------------------------- --
(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015
Crediti Debiti Crediti Debiti
Operazioni su cambi 54 (24) 274 (10)
Operazioni su tassi d'interesse 34 - 28 -
Operazioni di Trading fisico su commodity 131 (109) 216 (138)
Operazioni su altre commodity 613 (727) 875 (1.789)
Fair value iscritto nelle attività e passività (a) 832 (860) 1.393 (1.937)
di cui di (a) iscritto tra:
- i "Crediti e debiti diversi" 653 (749) 1.140 (1.623)
- le "Altre Attività e Altre passività" 145 (111) 225 (314)
- le "Attività finanz. correnti" e i "Debiti finanz. correnti" 34 - 28 -
di cui gerarchia del Fair Value:
- Livello 1 41 (52) 25 (16)
- Livello 2 791 (805) 1.368 (1.914)
- Livello 3 (*) - (3) - (7)
Compensazioni potenziali IFRS7 (b) (373) 373 (602) 602
Fair value netto potenziale (a + b) 459 (487) 791 (1.335)

(*) Il fair value classificato nel livello 3 è iscritto nei Consumi per materie e servizi.

Fair value su derivati portafoglio industriale e attività di trading:

(in milioni di euro) 30.09.2016 31.12.2015
Fair value su derivati portafoglio industriale e Crediti Debiti Saldo netto Crediti Debiti Saldo netto
attività di trading
di cui iscritto tra:
- i "Crediti e debiti diversi" 653 (680) (27) 1.140 (1.623) (483)
- le "Altre Attività e Altre passività" 145 (73) 72 225 (314) (89)
Totale 798 (753) 45 1.365 (1.937) (572)
di cui su:
- su portafoglio industriale 600 (569) 31 1.074 (1.658) (584)
- su attività di trading (fisico e finanziario) 198 (184) 14 291 (279) 12

Si segnala che nel 2016 sono state revocate alcune relazioni di copertura anche al fine di porre in essere prospetticamente nuove relazioni di copertura di Fair Value Hedge; il fair value iscritto alla data della revoca è stato mantenuto nella riserva di Cash Flow Hedge e viene riflesso nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Ad integrazione di quanto esposto precedentemente, con particolare riferimento alla gerarchia del Fair Value ai sensi dell'IFRS 13, si segnala che:

  • le partecipazioni disponibili per la vendita includono per 155 milioni di euro (159 milioni di euro al 31 dicembre 2015) titoli non quotati classificati al livello 3; a seguito della cessione delle azioni di RCS Mediagroup non sono più presenti titoli classificati al livello 1 (3 milioni di euro al 31 dicembre 2015);
  • le attività finanziarie correnti includono per 2 milioni di euro (invariati rispetto al 31 dicembre 2015) partecipazioni di trading classificate al livello 1.

Si ricorda inoltre che il gruppo Edison non ha adottato la cd. fair value option e, dunque, né i debiti finanziari né i prestiti obbligazionari sono stati adeguati al rispettivo fair value.

OPERAZIONI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Vengono di seguito riportati, in coerenza con le relative policy di Gruppo, i rapporti economici, patrimoniali e finanziari in essere al 30 settembre 2016 con parti correlate in accordo con l'informativa richiesta dallo IAS 24. Si tratta di rapporti posti in essere nell'ambito della normale attività di gestione, regolati a condizioni contrattuali stabilite dalle parti in linea con le ordinarie prassi di mercato.

Si segnala inoltre l'operazione di conferimento in Edison da parte di Transalpina di Energia del 100% della propria partecipazione in Fenice; tale operazione, che ha avuto efficacia dall'1 aprile 2016, è stata eseguita con un aumento di capitale in natura riservato a Transalpina di Energia di complessivi 247 milioni di euro.

Nel mese di settembre 2016 la società Fenice Qualità per l'Ambiente Spa ha ceduto il 100% della partecipazione detenuta nella società Fenice Rus Llc a Dalkia (società del gruppo EDF), per circa 24 milioni di euro, senza effetti economici significativi nel gruppo Edison.

(in milioni di euro) Parti Correlate ai sensi dello IAS 24
verso società
del gruppo
Edison non
consolidate
verso
controllanti
verso altre
società del
gruppo EDF
Totale parti
correlate
Totale voce
di bilancio
Incidenza
%
Rapporti patrimoniali:
Partecipazioni 75 - 1 76 76 100,0%
Altre attività finanziarie 78 - - 78 106 73,6%
Crediti commerciali - - 34 34 1.761 1,9%
Crediti diversi 2 42 21 65 1.338 4,9%
Attività finanziarie correnti 5 - 1 6 41 14,6%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - 54 - 54 238 22,7%
Debiti e altre passività finanziarie - 70 - 70 226 31,0%
Debiti finanziari correnti 16 442 - 458 623 73,5%
Debiti verso fornitori 1 2 38 41 1.378 3,0%
Debiti diversi 1 52 7 60 1.263 4,8%
Rapporti economici:
Ricavi di vendita 1 2 469 472 7.974 5,9%
Altri ricavi e proventi 2 - 1 3 151 2,0%
Consumi di materie e servizi (10) (13) (278) (301) (7.426) 4,1%
Proventi finanziari 5 - - 5 21 23,8%
Oneri finanziari - (2) (29) (31) (81) 38,3%
Utili (perdite) su cambi - 23 - 23 (9) n.s.

A) Rapporti verso società del gruppo Edison non consolidate

Tali rapporti rappresentano le transazioni in essere con società del Gruppo controllate non consolidate, joint venture e collegate; attengono prevalentemente a:

  • rapporti di natura finanziaria, rappresentati da finanziamenti;
  • rapporti commerciali connessi principalmente al settore elettrico.

Consolidato IVA

Si ricorda che Edison Spa ha in essere un consolidato IVA di gruppo (cd. pool IVA) al quale aderiscono le società del gruppo Edison che presentano i requisiti previsti dalle norme in materia (art.73, terzo comma D.P.R. 633/72). La liquidazione IVA di Gruppo relativa al mese di settembre 2016 presenta un saldo a credito verso l'Erario pari a 105 milioni di euro.

B) Rapporti verso controllanti

Consolidato fiscale ai fini IRES in capo a Transalpina di Energia Spa

E' stato rinnovato per un ulteriore triennio (2016-2018) il consolidato fiscale ai fini IRES facente capo a Transalpina di Energia Spa (TdE), che coinvolge le principali società del Gruppo.

Relazione Sintesi economico-finanziaria e
sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

Short term deposit di Transalpina di Energia Spa

Ai fini di ottimizzare le risorse finanziarie disponibili Transalpina di Energia Spa ha messo a disposizione di Edison Spa fondi nella forma di short term deposit; tale deposito presenta al 30 settembre 2016 un saldo di 157 milioni di euro (95 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Gestione accentrata della tesoreria in capo a EDF Sa

Si segnala che al 30 settembre 2016 il conto corrente in essere tra Edison Spa e EDF Sa presenta un saldo a debito per 119 milioni di euro, mentre quello in essere tra Fenice Qualità per l'Ambiente Spa e EDF Sa rileva un saldo a credito per 54 milioni di euro.

Finanziamenti in essere con EDF Sa

La linea di credito concessa da EDF Sa a Edison Spa (600 milioni di euro nominali), rinnovata a scadenza il 9 aprile 2015 con durata biennale, al 30 settembre 2016 risulta utilizzata per 150 milioni di euro. Le condizioni applicate su tale finanziamento sono in linea con quelle offerte sul mercato a una società con il merito di credito di Edison.

Nel mese di dicembre 2015 inoltre EDF Sa ha concesso a Edison Spa una nuova linea di credito a medio-lungo termine di importo massimo pari a 200 milioni di euro, legata a progetti di investimento e correlata a una linea di credito concessa da BEI a EDF Sa; al 30 settembre 2016, come a fine 2015, tale linea è utilizzata per 70 milioni di euro.

Si segnala inoltre che Fenice Qualità per l'Ambiente Spa ha in essere con EDF Sa una linea di credito disponibile per 60 milioni di euro, utilizzata al 30 settembre 2016 per 15 milioni di euro.

Altri rapporti con EDF Sa

Con riferimento ai contratti di prestazione di servizi resi da EDF Sa (essenzialmente finanziari e assicurativi) e ad altri riaddebiti di oneri, si segnala un costo di periodo pari a circa 13 milioni di euro. Si segnala che nell'ambito delle operazioni finanziarie Edison ha sottoscritto operazioni di copertura del rischio cambio che, influenzate dall'andamento delle valute, hanno registrato nel periodo proventi netti realizzati per circa 23 milioni di euro.

C) Rapporti con altre società del gruppo EDF

I principali rapporti con altre società del gruppo EDF sono riportati in sintesi nel seguito:

(in milioni di euro) EDF Trading Ltd EDF EN Service Italia Citelum Gruppo Fenice (*) Altre Totale
Rapporti patrimoniali:
Crediti Commerciali 30 - 4 - - 34
Crediti Diversi 20 - - - 1 21
Debiti verso fornitori 30 7 - - 1 38
Debiti diversi 7 - - - - 7
Rapporti economici:
Ricavi di Vendita 455 - 10 1 3 469
Energia elettrica e Gas naturale 166 - 10 1 - 177
Derivati su commodity realizzati 295 - - - - 295
Margine di trading fisico (4) - - - - (4)
Margine di trading finanziario (2) - - - - (2)
Altro - - - - 3 3
Consumi di materie e servizi (250) (23) - - (5) (278)
Energia elettrica e Gas naturale (181) - - - - (181)
Derivati su commodity realizzati (68) - - - - (68)
Manutenzione impianti - (23) - - - (23)
Altro (1) - - - (5) (6)

1) Rapporti di natura operativa

(*) Il gruppo Fenice, consolidato integralmente dall'1 aprile 2016, è considerato come parte correlata unicamente per i rapporti economici del periodo gennaio-marzo 2016.

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sulla gestione patrimoniale del Gruppo Area di Consolidamento

2) Rapporti di natura finanziaria

Con riferimento alle operazioni di natura finanziaria in essere con altre società del gruppo EDF si segnala:

Rimborsi dei finanziamenti in essere con EDF Investissements Groupe Sa

Nel mese di maggio 2016 è stato interamente rimborsato in via anticipata per 400 milioni di euro il finanziamento a lungo termine concesso a Edison Spa (800 milioni di euro nominali, in origine in scadenza il 9 aprile 2020, già rimborsati in via anticipata per 400 milioni di euro in dicembre 2015). Gli oneri finanziari maturati nel periodo ammontano complessivamente a 28 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro come breakage costs.

Inoltre Fenice Qualità per l'Ambiente Spa nel mese di giugno 2016, ha rimborsato, alla sua scadenza naturale, il finanziamento in essere per 170 milioni di euro nominali. Gli oneri finanziari maturati nel periodo aprilegiugno 2016 su tale finanziamento ammontano a circa 1 milione di euro.

ALTRE INFORMAZIONI

Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si segnala che:

  • in data 22 marzo 2016 l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Edison Spa ha approvato il conferimento in Edison, da parte dell'azionista di controllo Transalpina di Energia Spa, del 100% della partecipazione in Fenice Qualità per l'Ambiente Spa, società del gruppo EDF specializzata nei servizi energetici e ambientali, che opera in Italia, e attraverso alcune controllate, in Polonia, Spagna e Russia. L'operazione è stata eseguita con un aumento di capitale in natura riservato a Transalpina di Energia Spa per complessivi 247 milioni di euro, di cui circa 85 milioni di euro a titolo di aumento di capitale e circa 162 milioni di euro a titolo di sovrapprezzo azioni; il conferimento ha avuto efficacia dall'1 aprile 2016.
  • nel secondo trimestre 2016, Edison ed Eni hanno firmato un accordo per la revisione della formula di prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dalla Libia. La nuova formula viene applicata sui volumi importati a partire dall' 1 ottobre 2015 con validità triennale. Con questo accordo si chiude la price review, avviata dall'Eni nell'ultimo trimestre del 2015, del contratto long term per complessivi 4 miliardi di metri cubi di gas all'anno.
  • in data 1 settembre 2016 Edison e RasGas hanno firmato un accordo per la revisione del prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dal Qatar per adeguarlo alle attuali condizioni di mercato. Questo accordo chiude le trattative commerciali avviate alla fine del 2015 e rinforza lo spirito di collaborazione tra le due società relativamente al contratto long term per la fornitura di 6,4 miliardi di metri cubi di gas all'anno che è in essere dal 2009.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Si precisa che nel periodo il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO IL 30 SETTEMBRE 2016

Offerta Pubblica di Acquisto volontaria sul 100% di Alerion Clean Power

Il 12 ottobre 2016 il Consiglio di Amministrazione di Edison ha approvato il lancio di un'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria sulle 43.579.004 azioni ordinarie di Alerion Clean Power, pari al 100% del capitale sociale, a un prezzo di 2,46 euro per azione. L'operazione rientra nella strategia della Società di rafforzarsi nelle energie rinnovabili con l'obiettivo di diventare il secondo operatore del settore eolico.

L'offerta è stata promossa da Eolo Energia Srl, società controllata al 51% da Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili (azionisti: Edison ed Edf Energies Nouvelles) e al 49% da E2i Energie Speciali (30% Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili, 70% F2i), ai sensi degli art. 102 e 106 comma 4 del D.Lgs 58/1998 e delle disposizioni di attuazione del Regolamento Consob 11971/99; ha avuto inizio il 31 ottobre 2016 e terminerà il 2 dicembre 2016, salvo proroghe, come concordato con Borsa Italiana.

Milano, 2 novembre 2016 Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Marc Benayoun

Pagina intenzionalmente lasciata in bianco

AREA DI CONSOLIDAMENTO

al 30 settembre 2016

AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 30 SETTEMBRE 2016 Elenco partecipazioni

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
Quota di
partecipazione
sul capitale
Rapporto Note
di
partecipaz.
30.09.2016 31.12.2015 % (b)
Azionista
(c)
A) Partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento

A.1) Imprese consolidate con il metodo integrale

Capogruppo Edison Spa Milano (I) EUR 5.377.000.671 Filiera Energia Elettrica Cellina Energy Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 - 100,00 Edison Spa CO (i) Compagnia Energetica Bellunese CEB Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 1.200.000 86,12 86,12 100,00 Sistemi di Energia Spa CO (i) Conef Solutions Slu Madrid (E) EUR 3.001 100,00 - 100,00 EDF Fenice Iberica Slu CO - Cryoptima Luxembourg Sarl Lussemburgo (L) EUR 12.500 51,00 - 100,00 Modularis Group Srl CO - Cryoptima Polska Sp Zoo Varsavia (PL) PLZ 50.000 51,00 - 100,00 Cryoptima Sas CO - Cryoptima Sas Decines (F) EUR 100.000 51,00 -- 100,00 Modularis Group Srl CO - Dolomiti Edison Energy Srl Trento (I) EUR 5.000.000 49,00 49,00 49,00 Edison Spa CO - E2i Energie Speciali Srl Milano (I) EUR 4.200.000 24,99 24,99 30,00 Edison Partecipazioni CO - Energie Rinnovabili Srl EDF Fenice Iberica Slu Madrid (E) EUR 12.000.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio unico) CO - EDF Fenice Services Iberica Sl Madrid (E) EUR 6.010 100,00 - 100,00 EDF Fenice Iberica Slu CO - Edison Energia Spa (Socio unico) - Attività Energia Elettrica Milano (I) EUR 23.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i) Edison Energy Solutions Spa (Socio unico) - Attività Energia Elettrica Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Energia Spa (Socio unico) CO (i) Edison Engineering Sa Atene (GR) EUR 260.001 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO - Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl Milano (I) EUR 20.000.000 83,30 83,30 83,30 Edison Spa CO (i) Edison Trading Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 30.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i) Eolo Energia Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 10.000 100,00 - 100,00 Edison Spa CO - Fenice Poland Sp.z.o.o. Bielsko-Biala (PL) PLZ 30.000.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio unico) CO - Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 330.500.000 100,00 - 100,00 Edison Spa CO - Fenice Services Polska Bielsko Biala (PL) PLZ 600.000 100,00 - 100,00 Fenice Poland Sp.z.o.o. CO Fompedraza Cogeneracion Sa Fompedraza (Valladolid) (E) EUR 649.093 90,00 - 90,00 EDF Fenice Iberica Slu CO Gever Spa Milano (I) EUR 10.500.000 51,00 51,00 51,00 Edison Spa CO - Interecogen Srl (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 110.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio unico) CO - Jesi Energia Spa Milano (I) EUR 5.350.000 70,00 70,00 70,00 Edison Spa CO (i) Modularis Group Srl Rivoli (TO) (I) EUR 200.000 51,00 - 51,00 Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio unico) CO - Modularis Sas Decines (F) EUR 2.000 51,00 - 100,00 Modularis Group Srl CO - Novaction Energies Sas Decines (F) EUR 150.000 51,00 - 100,00 Modularis Group Srl CO - Ooo Cryoptima Rus ex Ooo Novotek Mosca (RUS) RUR 120.000 51,00 - 100,00 Novaction Energies Sas CO - Rendina Ambiente Srl (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 50.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio unico) CO - Sistemi di Energia Spa Milano (I) EUR 10.083.205 86,12 86,12 86,12 Edison Spa CO (i) Società Idroelettrica Calabrese Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 10.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i) Termica Cologno Srl Milano (I) EUR 9.296.220 65,00 65,00 65,00 Edison Spa CO (i)

Elenco partecipazioni (segue)

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Gruppo (a) Quota
consolidata di
Quota di
partecipazione
sul capitale
Rapporto Note
di
partecipaz.
30.09.2016 31.12.2015 % (b) Azionista (c)
Filiera Idrocarburi
Amg Gas Srl Palermo (I) EUR 100.000 80,00 80,00 80,00 Edison Spa CO (i)
Edison E&P UK Ltd Londra (GB) GBP 81.867.411 100,00 100,00 100,00 Edison International Holding Nv CO -
Edison Energia Spa (Socio unico) - Attività Idrocarburi Milano (I) EUR 23.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison Energy Solutions Spa (Socio unico) - Attività Idrocarburi Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Energia Spa (Socio unico) CO (i)
Edison Idrocarburi Sicilia Srl (Socio unico) Ragusa (I) EUR 1.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison International Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 75.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison Norge As Stavanger (N) NOK 2.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison International Spa
(Socio unico)
CO -
Edison North Sea Ltd Londra (GB) GBP 2 100,00 100,00 100,00 Edison E&P UK Ltd CO -
Edison Stoccaggio Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 90.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Euroil Exploration Ltd Londra (GB) GBP 9.250.000 100,00 100,00 100,00
0,00
Edison International Holding Nv
Edison Spa
CO -
Infrastrutture Distribuzione Gas Spa (Socio unico)
ex Edison DG Spa (Socio unico)
Selvazzano Dentro (PD) (I) EUR 460.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Infrastrutture Trasporto Gas Spa (Socio Unico) Milano (I) EUR 10.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Corporate
Atema Dac ex Atema Limited Dublino 2 (IRL) EUR 1.500.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Edison Hellas Sa Atene (GR) EUR 263.700 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Edison International Development Bv Amsterdam (NL) EUR 18.018.000 100,00 100,00 100,00 Edison International Holding Nv CO -
Edison International Holding Nv Amsterdam (NL) EUR 123.500.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Nuova Alba Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 2.016.457 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)

Elenco partecipazioni (segue)

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2015
Quota di
partecipazione
sul capitale
% (b)
Azionista
Rapporto
di
partecipaz.
(c)
Note
B) Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
Abu Qir Petroleum Company Alexandria (ET) EGP 20.000 50,00 Edison International Spa
(Socio unico)
JV (iii)(iv)
Ed-Ina D.o.o. Zagabria (HR) HRK 20.000 50,00 Edison International Spa (Socio unico) JV (iii)
Elpedison Bv (*) Amsterdam (NL) EUR 1.000.000 50,00 Edison International Holding Nv JV (iii)
Fayoum Petroleum Co - Petrofayoum Il Cairo (ET) EGP 20.000 30,00 Edison International Spa (Socio unico) JV (iii)(iv)
Ibiritermo Sa Ibirité - Estado de
Minas Gerais (BR)
BRL 7.651.814 50,00 Edison Spa JV (iii)
IGI Poseidon Sa-Nat. Gas Subm. Interc. Gre-Ita-Poseidon (**) Herakleio Attiki (GR) EUR 33.400.000 50,00 Edison International Holding Nv JV (iii)
Parco Eolico Castelnuovo Srl Castelnuovo di Conza (SA) (I) EUR 10.200 50,00 Edison Spa JV (iii)
Consorzio Barchetta Jesi (AN) (I) EUR 2.100 47,62 Jesi Energia Spa CL -
EDF EN Services Italia Srl Bologna (I) EUR 10.000 30,00 Edison Spa CL -
EL.IT.E Spa Milano (I) EUR 3.888.500 48,45 Edison Spa CL -
Eta 3 Spa Arezzo (I) EUR 2.000.000 33,01 Edison Spa CL -
Fenice Assets Iberica Sl Madrid (E) EUR 10.000 40,00 EDF Fenice Iberica Slu CL -
Iniziativa Universitaria 1991 Spa Varese (I) EUR 16.120.000 32,26 Edison Spa CL -
Kraftwerke Hinterrhein Ag Thusis (CH) CHF 100.000.000 20,00 Edison Spa CL -
Soc. Svil. Rea. Gest. Gasdot.
Alg-ITA V. Sardeg. Galsi Spa
Milano (I) EUR 37.419.179 23,53 Edison Spa CL -

(*) Il valore di carico include la valutazione di Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa).

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2015
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Rapporto
di
partecipaz.
(c)
Note
Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa) Marousi Atene (GR) EUR 99.633.600 75,78 Elpedison Bv JV (iii)

(**) Il valore di carico include la valutazione di ICGB AD.

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2015
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Rapporto
di
partecipaz.
(c)
Note
ICGB AD Sofia (BG) BGL 33.053.560 50,00 IGI Poseidon Sa - Nat. Gas Subm. Interc.
Gre-Ita-Poseidon
JV (iii)

Note

  • (a) La quota consolidata di Gruppo è calcolata tenendo conto delle quote di capitale sociale possedute dalla Capogruppo o da imprese controllate consolidate con il criterio dell'integrazione globale e da imprese a controllo congiunto consolidate con il criterio dell'integrazione proporzionale.
  • (b) La quota di partecipazione sul capitale è data dal rapporto tra il valore nominale di tutti i titoli rappresentativi del capitale sociale posseduti direttamente ed il capitale sociale complessivo.
  • Nel calcolo del rapporto il denominatore (capitale sociale complessivo) viene diminuito delle eventuali azioni proprie.
  • (c) CO = controllata; JO = joint operation; JV = joint venture; CL = collegata; TZ = terza.
  • (i) Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Edison Spa.
  • (iii) Dall'1/1/2014 società valutata con il metodo del patrimonio netto ai sensi dell'IFRS 11.
  • (iv) Società operativa operante in qualità di Agent di Edison International Spa, i cui rapporti intrattenuti per conto della stessa società in esecuzione del Concession Agreement, continuano a essere consolidati proporzionalmente tramite il bilancio individuale di società.

I codici delle valute qui utilizzati sono conformi alla International Standard ISO 4217.

BGL lev bulgaro EGP sterlina egiziana
BRL real brasiliano EUR euro
CHF franco svizzero GBP sterlina inglese

HRK kuna croata NOK corona norvegese PLZ zloty polacco

RON leu della romania RUR rublo russo USD dollaro statunitense

Dichiarazione dei dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis comma 2 del D.Lgs. 58/1998

I dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari di Edison Spa Didier Calvez e Roberto Buccelli dichiarano, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2 del Testo Unico della Finanza (D.Lgs. 58/1998) che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Milano, 2 novembre 2016

I dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari Didier Calvez Roberto Buccelli

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