Interim / Quarterly Report • Nov 16, 2016
Interim / Quarterly Report
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Distribuzione da parte di Enel SpA di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2016 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile
| Organi sociali di Enel SpA 5 | |
|---|---|
| Premessa 7 | |
|---|---|
| Attività di Enel SpA e fatti di rilievo dei primi nove mesi del 2016 10 | |
| Andamento economico di Enel SpA nei primi nove mesi del 2016 14 | |
| Situazione finanziaria di Enel SpA al 30 settembre 2016 16 | |
| Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo 18 | |
| Principali rischi e incertezze 19 | |
| Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA 22 | |
| Conto economico 24 | |
|---|---|
| Prospetto dell'utile complessivo rilevato nel periodo 25 | |
| Stato patrimoniale 26 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 28 | |
| Rendiconto finanziario 29 | |
| Note di commento 30 | |
Amministratore Delegato e Direttore Generale Sindaci effettivi
Alfredo Antoniozzi Sindaci supplenti Alessandro Banchi Alberto Bianchi Paola Girdinio Alfonso Tono Alberto Pera Anna Chiara Svelto
Segretario del Consiglio
Claudio Sartorelli
Presidente Presidente Patrizia Grieco Sergio Duca
Francesco Starace Romina Guglielmetti Roberto Mazzei
Michela Barbiero Franco Tutino
Angelo Taraborrelli Società di revisione Ernst & Young SpA
Si segnala che il Piano strategico 2017-2021 contempla, tra le misure intese ad ottimizzare la remunerazione degli azionisti, la reintroduzione da parte della Capogruppo Enel SpA di una politica di acconto sui dividendi, destinata a trovare applicazione già con riferimento agli utili maturati nel corso dell'esercizio 2016. Tale politica era stata già adottata dal Gruppo nel periodo a partire dall'esercizio 2004 e fino a quelli relativi all'esercizio 2011.
Le motivazioni che giustificano la reintroduzione della politica di acconto sui dividendi vanno ricercate:
nell'esigenza di allineare sotto tale profilo Enel SpA alle principali utilities con cui essa è confrontata dagli investitori. Circa il 50% delle società comprese nell'indice EuroStoxx Utilities che in concreto pagano un dividendo risulta infatti avere adottato una politica di acconto sui dividendi;
nella composizione dell'azionariato di Enel SpA. Innanzitutto, quasi il 70% del capitale di Enel SpA posseduto da investitori istituzionali è in mano ad investitori caratterizzati da uno stile di investimento c.d. "long-only", il 30% dei quali risulta guidato essenzialmente da valutazioni inerenti la distribuzione dei dividendi (anche per quanto riguarda la relativa frequenza). Inoltre, la pratica di distribuzione di uno o più acconti sui dividendi è assai diffusa negli Stati Uniti, dove essa è seguita da circa il 99% degli emittenti; a tale riguardo si segnala che oltre il 30% del capitale di Enel SpA posseduto da investitori istituzionali è in mano ad investitori statunitensi;
in una valutazione positiva da parte degli investitori circa la capacità di Enel SpA di assicurare stabilità dei flussi di cassa.
Nell'ambito della politica sui dividendi contemplata dal Piano strategico 2017-2021 è pertanto previsto che i dividendi vengano corrisposti agli azionisti in due tranche nel corso di ciascun esercizio. In linea con la prassi prevalente delle società comprese nell'indice EuroStoxx Utilities che risultano avere adottato una politica di acconto sui dividendi, si prevede che d'ora in avanti il pagamento dei dividendi da parte di Enel SpA abbia luogo nei mesi di gennaio a titolo di acconto e di luglio a titolo di saldo.
L'art. 2433-bis del Codice Civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio è assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.
Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti deve essere acquisito il parere della società di revisione. La normativa prevede, altresì, che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo
Tutto ciò premesso, si precisa che il bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2015, compreso nella Relazione finanziaria annuale 2015 e approvato dall'Assemblea degli Azionisti il 26 maggio 2016, è stato assoggettato a revisione legale da parte di Ernst & Young SpA che ha rilasciato, in data 13 aprile 2016, un giudizio senza rilievi. Dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 non sono risultate perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.
legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.
Infine, l'art. 26.3 dello Statuto di Enel SpA prevede che il Consiglio di Amministrazione possa distribuire agli azionisti acconti sui dividendi.
Nel caso di Enel SpA la distribuzione dell'acconto è determinata sulla base del prospetto contabile al 30 settembre 2016, predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai princípi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dalla Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2015, al quale si rinvia per una più completa presentazione, integrati dai princìpi e dalle interpretazioni di prima adozione al 1° gennaio 2016. In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) esclusivamente per le finalità dell'articolo 2433-bis del codice civile.
Il presente Prospetto contabile è composto dal Conto economico del periodo intermedio dal 1° gennaio al 30 settembre 2016, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2016, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2016, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2016 e dalle relative Note di commento.
I valori esposti sono confrontati, secondo quanto previsto dal menzionato principio contabile, con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale è confrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2015.
Le riserve disponibili risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2016 ammontano a 14.314 milioni di euro, mentre l'utile di periodo disponibile ammonta a 2.059 milioni di euro.
Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione, nonché la riduzione di utile netto stimata con riferimento al quarto trimestre dell'esercizio 2016 di Enel SpA e pari a 200 milioni di euro.
La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella.
| Milioni di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ----------------- | -- | -- | -- | -- | -- |
| Utile di Enel SpA del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2016 | 2.259 |
|---|---|
| Quota dell'utile da destinare a Riserva legale (1) | - |
| Utile di periodo disponibile (2) | 2.059 |
| Riserve disponibili | 14.314 |
| Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, cod.civ.) | 2.059 |
| Acconto massimo del dividendo oggetto di distribuzione | 915 |
| Acconto dividendo per azione (in euro) | 0,09 |
(1) La riserva legale, pari a 2.034 milioni di euro, rappresenta il 20,0% del capitale sociale al 30 settembre 2016.
(2) Utile di periodo 1° gennaio – 30 settembre 2016 al netto del risultato negativo pari a 200 milioni di euro previsto per il quarto trimestre del 2016.
Pertanto, ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo è pari a 2.059 milioni di euro.
Tenuto conto che le condizioni previste dai commi da 1 a 4 dell'art. 2433-bis sono state rispettate, il Consiglio di Amministrazione, alla luce di quanto riportato nei successivi paragrafi in merito all'andamento della situazione economica e finanziaria di Enel SpA nei primi nove mesi del 2016 e delle informazioni incluse nel paragrafo "Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA", intende distribuire un acconto pari a 0,09 euro per azione da mettere in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2017, con "data stacco" della cedola n. 25 coincidente con il 23 gennaio 2017 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 24 gennaio 2017.
Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data prevista per lo "stacco cedola" (n. 10.166.679.946) l'ammontare complessivo dell'acconto risulta pari a 915 milioni di euro.
Nel presente documento, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economicafinanziaria di Enel SpA vengono utilizzati alcuni "indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS-EU. In linea con la Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015 e con gli Orientamenti pubblicati in data 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) ai sensi del Regolamento n. 1095/2010/EU, si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:
Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".
Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato come somma dei "Finanziamenti a lungo termine", delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine", dei "Finanziamenti a breve termine", al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" e dei crediti finanziari inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti" e nelle "Altre attività finanziarie correnti".
Enel SpA che opera nel settore dell'energia elettrica e del gas, ha la forma giuridica di società per azioni e ha sede in Roma, Viale Regina Margherita 137.
Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere così sintetizzate:
attività di Holding Functions, connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo:
attività di Global Business line, responsabili in tutte le geografie del Gruppo del coordinamento e dello sviluppo dei business di riferimento:
attività di Global Service, responsabili a livello di Gruppo del coordinamento di tutte le attività relative all'information technology e agli acquisti:
Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA svolge, direttamente e tramite la controllata Enel Finance International NV, la funzione di tesoreria accentrata (con l'eccezione dei Gruppi Endesa e Enersis) garantendo l'accesso al mercato monetario e dei capitali. La società, inoltre, provvede direttamente e attraverso la sua controllata Enel Insurance NV alla copertura dei rischi assicurativi.
In data 11 gennaio 2016, l'Assemblea straordinaria di Enel SpA ("Enel") ha approvato la scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA ("EGP") in favore di Enel (la "Scissione"). Prima dello svolgimento dell'Assemblea di Enel, sempre l'11 gennaio si è tenuta l'Assemblea di EGP, che in sede straordinaria ha anch'essa approvato la Scissione. In particolare, l'Assemblea straordinaria di Enel ha approvato, senza modifiche o integrazioni, il progetto di scissione che prevede:
(1) l'assegnazione da parte di EGP in favore di Enel del compendio scisso essenzialmente rappresentato: (i) dalla partecipazione totalitaria detenuta dalla stessa EGP in Enel Green Power International BV, holding di diritto olandese che detiene partecipazioni in società operanti nel settore delle energie rinnovabili nel Nord, Centro e Sud America, in Europa, in Sudafrica e in India, e (ii) da attività, passività, contratti e rapporti giuridici connessi a tale partecipazione;
L'atto di scissione è stato successivamente stipulato in data 25 marzo 2016, con data di efficacia posticipata allo scadere dell'ultimo istante del 31 marzo 2016.
Gli azionisti di EGP che non avevano concorso all'approvazione della Scissione sono stati legittimati a esercitare il diritto di recesso, ai sensi dell'art. 2437, comma 1, lett. a), del codice civile ("Diritto di Recesso") ovvero il diritto di far acquistare le proprie azioni EGP da parte di Enel ai sensi dell'art. 2506 bis, comma 4, del codice civile ("Diritto di Vendita"). Il Diritto di Recesso e il Diritto di Vendita potevano essere esercitati per un valore di liquidazione unitario dell'azione EGP, determinato ai sensi dell'art. 2437 ter, comma 3, del codice civile, pari a euro 1,780 per ciascuna azione EGP. Al termine del periodo di offerta, tali diritti sono stati validamente esercitati per complessive n. 16.428.393 azioni ordinarie EGP (pari a circa lo 0,33% del capitale sociale di EGP) e, quindi, per un controvalore totale pari a circa 29,2 milioni di euro (di cui n.
14.951.772 azioni sono state acquistate da Enel per un controvalore di 26,6 milioni di euro). L'indicato controvalore totale delle azioni è, pertanto, inferiore alla soglia di 300 milioni di euro, che era stata posta come condizione sospensiva per il perfezionamento della Scissione.
A seguito del completamento della Scissione, tutte le n. 1.570.621.711 azioni ordinarie EGP detenute dagli azionisti EGP diversi da Enel sono state annullate e concambiate con azioni ordinarie Enel di nuova emissione, in applicazione del rapporto di cambio di 0,486 azioni Enel per ciascuna azione EGP portata in concambio, senza conguagli in denaro. In favore di Enel sono state destinate – e contestualmente annullate in ossequio al divieto di cui all'art. 2504 ter, comma 2, c.c., come richiamato dall'art. 2506 ter, comma 5, c.c. – complessive n. 1.005.717.849 azioni ordinarie Enel, a fronte dell'annullamento, in sede di concambio, di complessive n. 2.069.378.289 azioni ordinarie EGP detenute dalla stessa Enel e riferibili al compendio oggetto della Scissione. Pertanto, a fronte dell'emissione di n. 763.322.151 nuove azioni ordinarie Enel destinate ai soci di EGP diversi da Enel, il capitale sociale di Enel è stato aumentato di nominali Euro 763.322.151 e risulta quindi pari a euro 10.166.679.946, interamente sottoscritto e versato, e dunque suddiviso in n. 10.166.679.946 azioni ordinarie dal valore nominale di euro 1 ciascuna.
Le azioni EGP sono state negoziate sul mercato italiano fino alla chiusura dei mercati del 31 marzo 2016 e sui mercati spagnoli fino alla chiusura dei mercati del 30 marzo 2016, mentre a decorrere dal 1° aprile 2016 ha avuto inizio la negoziazione delle azioni Enel di nuova emissione sul mercato italiano.
Il 14 gennaio 2016 Enel SpA, nel contesto dell'ottimizzazione della struttura delle passività di Enel mediante una gestione attiva delle scadenze e del costo del debito, ha lanciato un'offerta volontaria non vincolante, avente a oggetto il riacquisto per cassa fino a un ammontare nominale complessivo pari a 500.000.000 di euro di due serie di obbligazioni emesse dalla stessa Enel; allo scadere dell'offerta (in data 20 gennaio 2016) la società ha deciso di esercitare la facoltà, riconosciuta dalla documentazione dell'offerta, di incrementare l'ammontare nominale originariamente previsto e ha pertanto deciso di acquistare:
591.088.000 euro in valore nominale di obbligazioni con scadenza 20 giugno 2017, a seguito dell'applicazione del fattore di riparto del 92,5715%;
158.919.000 euro in valore nominale di obbligazioni con scadenza 12 giugno 2018, a seguito dell'applicazione del fattore di riparto del 100%.
La data di regolamento dell'offerta è stata il 25 gennaio 2016.
Il 26 gennaio 2016 a Madrid è stata presentata la nuova identità societaria globale del Gruppo presso la sede della controllata spagnola Endesa. Contestualmente, nel quadro della nuova identità societaria di Gruppo, sono stati presentati anche i loghi di Enel Green Power e di Endesa.
La nuova identità è l'ideale prosecuzione della strategia "Open Power", annunciata nel mese di novembre 2015 a Londra in occasione del Capital Markets Day di Enel e che si fonda sull'apertura come chiave di volta dell'approccio strategico e operativo del Gruppo; in particolare "Open Power" punta a:
aprire l'accesso all'energia a più persone;
aprire il mondo dell'energia a nuove tecnologie;
aprire la gestione dell'energia alle persone;
aprire l'energia a nuovi utilizzi;
aprirsi a più partnership.
La nuova strategia di brand trasmette l'immagine di Enel come una moderna utility aperta, flessibile, reattiva e in grado di guidare la transizione energetica. Il Gruppo introduce un nuovo sistema visivo – che comprende i loghi – attraente e colorato che riprende i princípi flessibili e dinamici di "Open Power". La nuova identità visiva e il nuovo logo sono composti da molti colori per riflettere la varietà dello spettro energetico, la natura poliedrica di un Gruppo presente in oltre 30 Paesi e la crescente diversificazione dei servizi offerti dall'azienda nell'ambito del sistema energetico globale.
Nell'ambito del rinnovo del brand è stato presentato anche il nuovo sito internet Enel.com, un sito che pone al centro l'utente e l'utilizzo tramite applicazioni mobili. Nel corso del 2016 verrà finalizzato l'aggiornamento dell'intera presenza online del Gruppo.
In data 23 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha esaminato e condiviso il piano strategico di Enel Open Fiber SpA ("EOF"), la società costituita da Enel nel mese di dicembre 2015 per realizzare e gestire infrastrutture in fibra ottica a banda ultralarga su tutto il territorio nazionale.
EOF agirà come operatore wholesale only, ossia come soggetto operante esclusivamente nel mercato all'ingrosso, che realizza l'infrastruttura per altri operatori autorizzati.
Il piano di EOF, in linea con l'Agenda Digitale Europea e la Strategia Italiana per la banda ultralarga, prevede che EOF realizzi, attraverso varie fasi da rilasciare in sequenza, la rete di telecomunicazioni in fibra ottica in 224 città italiane situate nelle aree a successo di mercato (c.d. "cluster A e B"). Tale rete sarà realizzata interamente in fibra ottica fino a casa del cliente, in modalità FTTH (Fiber to the home).
Nell'ambito dei primi anni del piano, è prevista la copertura ad altissima velocità di circa 7,5 milioni di case, contribuendo così a colmare il ritardo digitale dell'Italia.
Il piano nelle sue fasi prevede investimenti, da approvare gradatamente, per circa 2,5 miliardi di euro dedicati allo sviluppo della rete, aperta alla partecipazione di altri investitori.
Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha inoltre condiviso la lettera d'intenti tra EOF, Vodafone e Wind, finalizzata, attraverso una serie di passi successivi, a definire una partnership strategica e commerciale per lo sviluppo della rete di telecomunicazioni a banda ultralarga sul territorio nazionale.
Successivamente, sono state avviate delle trattative in esclusiva (la cui scadenza, originariamente fissata per il 3 luglio, è stata poi posticipata al 20 luglio 2016) tra la Società, F2i SGR SpA e CDP Equity SpA/FSI Investimenti SpA, questi ultimi soci di Metroweb Italia SpA ("Metroweb"), volte a un'eventuale integrazione tra la controllata Enel OpEn Fiber SpA e la stessa Metroweb. Nel corso di tale periodo di esclusiva sono state effettuate delle attività di due diligence usuali per questo tipo di operazioni.
In data 28 luglio 2016, il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, ha approvato l'operazione volta all'integrazione tra la controllata Enel OpEn Fiber SpA e il gruppo facente capo a Metroweb Italia SpA. In vista dell'operazione, EOF ha aggiornato il proprio piano industriale, allargando il perimetro oggetto di cablaggio da 224 a 250 città situate nelle aree a successo di mercato (c.d. "cluster A e B") e includendo le città italiane di maggiori dimensioni. Al riguardo, si segnala che la lettera d'intenti stipulata lo scorso marzo tra EOF, Vodafone e Wind, finalizzata, attraverso una serie di passi successivi, a definire una partnership strategica e commerciale per lo sviluppo della rete di telecomunicazioni a banda ultralarga sul territorio nazionale, aveva già ad oggetto 250 città.
Il piano industriale aggiornato di EOF prevede, nell'arco di piano 2016-2030:
la copertura con fibra ad altissima velocità di circa 9,5 milioni di case (rispetto alle 7,5 milioni di case del piano precedente) nel periodo 2016-2021, contribuendo così a colmare il ritardo digitale dell'Italia;
un incremento progressivo degli investimenti dedicati allo sviluppo della rete da circa 2,5 miliardi di euro a circa 3,7 miliardi di euro, di cui circa l'85% nel periodo 2016-2021;
nel 2021, un EBITDA pari a circa 300 milioni di euro e un EBITDA margin pari a circa il 75%.
È previsto che il cablaggio delle prime 10 città previste nel piano industriale – Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Padova, Palermo, Perugia e Venezia – inizi a completarsi a partire dal secondo trimestre del 2017, progredendo via via fino alla conclusione dell'ultima città nel primo trimestre del 2019.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | ||
| Ricavi | ||||
| Ricavi delle prestazioni | 160 | 165 | (5) | |
| Altri ricavi e proventi | 6 | 3 | 3 | |
| Totale | 166 | 168 | (2) | |
| Costi | ||||
| Acquisti di materiali di consumo | - | 1 | (1) | |
| Servizi e godimento beni di terzi | 93 | 113 | (20) | |
| Costo del personale | 124 | 114 | 10 | |
| Altri costi operativi | 6 | 15 | (9) | |
| Totale | 223 | 243 | (20) | |
| Margine operativo lordo | (57) | (75) | 18 | |
| Ammortamenti e impairment | 113 | 6 | 107 | |
| Risultato operativo | (170) | (81) | (89) | |
| Proventi / (Oneri) finanziari netti e da partecipazioni | ||||
| Proventi da partecipazioni | 2.882 | 1.545 | 1.337 | |
| Proventi finanziari | 3.367 | 2.860 | 507 | |
| Oneri finanziari | 3.976 | 3.419 | 557 | |
| Totale | 2.273 | 986 | 1.287 | |
| Risultato prima delle imposte | 2.103 | 905 | 1.198 | |
| Imposte | (156) | (161) | 5 | |
| UTILE DEL PERIODO | 2.259 | 1.066 | 1.193 |
I ricavi delle prestazioni, pari a 160 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 (165 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2015), si riferiscono prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse.
Il decremento complessivo, pari a 5 milioni di euro, è imputabile principalmente alla nuova struttura organizzativa adottata dal Gruppo, che ha previsto lo spostamento di una parte delle attività di comunicazione dalla Holding alle Country ed il conseguente venir meno dei relativi ricavi per riaddebiti intercompany. Parziale compensazione è intervenuta per l'incremento dei ricavi per management fees e technical fees.
Gli altri ricavi e proventi, pari a 6 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente, sia nel periodo corrente che in quello a raffronto, al personale in distacco (3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015).
I costi includono:
prestazioni di servizi e godimento beni di terzi per complessivi 93 milioni di euro, di cui 44 milioni di euro da terzi (68 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e 49 milioni di euro da società del Gruppo (45 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015). Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi promozionali, di pubblicità, propaganda, stampa, provvigioni e commissioni, oneri per acquisizioni e cessioni di aziende, consulenze diverse e prestazioni professionali, nonché a servizi informatici. Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili
essenzialmente alla controllata Enel Italia Srl e sono relative a servizi informatici e amministrativi, servizi alla persona, servizi di edificio e di approvvigionamento, nonché a canoni di locazione. Rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, i costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi presentano un decremento di 20 milioni di euro, principalmente a seguito della riduzione dei costi sostenuti verso fornitori terzi per pubblicità, servizi promozionali, propaganda e stampa;
costo del personale per 124 milioni di euro, a fronte di una consistenza media del periodo di 1.160 unità. L'incremento di 10 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 è riferibile principalmente all'effetto congiunto dell'andamento della consistenza media dei dipendenti (1.089 unità medie nei primi nove mesi del 2015) che ha comportato un aumento dei salari e stipendi e dei relativi oneri sociali, e dei minori costi per esodi individuali;
altri costi operativi per 6 milioni di euro, presentando un decremento di 9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015. Tale variazione è relativa principalmente all'aggiornamento di stima su talune posizioni sorte in esercizi precedenti relativamente al fondo per contenzioso legale e ai minori contributi e quote associative versate nell'esercizio in corso rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
Il margine operativo lordo risulta negativo per 57 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un miglioramento di 18 milioni di euro da ricondurre sostanzialmente alla riduzione dei costi operativi ed in particolare dei costi per prestazioni di servizi.
La voce ammortamenti e impairment, pari a 113 milioni di euro, si riferisce ad ammortamenti delle attività materiali e immateriali per 10 milioni di euro e all'adeguamento di valore effettuato sulla partecipazione detenuta in Enel Trade SpA per 103 milioni di euro.
Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, tale voce si incrementa complessivamente di 107 milioni di euro per effetto essenzialmente della rettifica di valore rilevata, nel 2016, sulla partecipazione in Enel Trade SpA.
Il risultato operativo, per effetto di quanto sopra, risulta negativo per 170 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un peggioramento di 89 milioni di euro.
La voce include i dividendi incassati dalle società controllate, collegate e in altre imprese per 2.882 milioni di euro parzialmente compensati da oneri finanziari netti per complessivi 609 milioni di euro. Questi ultimi mostrano una variazione in aumento di 50 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 30 settembre 2015, attribuibile essenzialmente all'effetto dell'incremento degli oneri netti da strumenti derivati di Enel SpA in buona parte compensato dalla variazione positiva netta delle differenze cambio.
Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 156 milioni di euro (positive per 161 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015). Tale andamento risente essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti nei due periodi di riferimento.
La situazione finanziaria complessiva di Enel SpA al 30 settembre 2016 è riepilogata nella seguente tabella.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Indebitamento a lungo termine: | |||
| - finanziamenti bancari | 50 | - | 50 |
| - obbligazioni | 12.371 | 14.503 | (2.132) |
| - quote accollate e finanziamenti ricevuti da società controllate | 1.200 | - | 1.200 |
| Indebitamento a lungo termine | 13.621 | 14.503 | (882) |
| - crediti finanziari verso terzi | (6) | (5) | (1) |
| - quote accollate e finanziamenti concessi alle società controllate | (40) | (72) | 32 |
| Indebitamento netto a lungo temine | 13.575 | 14.426 | (851) |
| Indebitamento / (Disponibilità) a breve termine: | |||
| - quota a breve dei finanziamenti a lungo termine | 973 | 3.062 | (2.089) |
| - indebitamento a breve verso banche | 18 | 2 | 16 |
| - cash collateral ricevuti | 874 | 1.669 | (795) |
| Indebitamento a breve termine | 1.865 | 4.733 | (2.868) |
| - quota a breve dei finanziamenti accollati/concessi | (64) | (46) | (18) |
| - altri crediti finanziari a breve | (2) | (8) | 6 |
| - cash collateral versati | (1.383) | (86) | (1.297) |
| - posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo | 1.208 | 331 | 877 |
| - disponibilità presso banche e titoli a breve | (1.252) | (5.925) | 4.673 |
| Indebitamento / (Disponibilità) netto a breve termine | 372 | (1.001) | 1.373 |
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 13.947 | 13.425 | 522 |
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 risulta pari a 13.947 milioni di euro e registra un incremento di 522 milioni di euro, come risultato di un peggioramento dell'esposizione debitoria netta a breve termine per 1.373 milioni di euro in parte compensato dal decremento dell'indebitamento finanziario netto a lungo termine per 851 milioni di euro. Le principali operazioni effettuate nel corso del 2016 che hanno avuto un impatto sull'indebitamento finanziario sono state:
il rimborso per 3.000 milioni di euro di due prestiti obbligazionari retail giunti a scadenza il 26 febbraio 2016;
un'offerta volontaria non vincolante, promossa i 14 gennaio 2016 e conclusa il 20 gennaio 2016, avente ad oggetto il riacquisto per cassa di obbligazioni, emesse dalla stessa Enel, per un importo pari a 750 milioni di euro, nell'ottica di una strategia volta all'ottimizzazione della struttura delle passività della Società mediante una gestione attiva delle scadenze e del costo del debito;
il rimborso per 31 milioni di euro di due tranches dei prestiti obbligazionari INA e ANIA;
l'assegnazione per 1.200 milioni di euro, nell'ambito della già citata operazione di scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA, di una passività rappresentata da un finanziamento a lungo termine, a tasso fisso nei confronti della controllata Enel Green Power International BV;
la stipula di un contratto di finanziamento con Unicredit SpA per un importo massimo di 500 milioni di euro, fruibile in tre tranches fino al 15 marzo 2017, ed utilizzato al 30 settembre 2016 per 50 milioni di euro.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 1.252 milioni di euro, presentano un decremento di 4.673 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015, principalmente dovuto agli effetti del rimborso e del riacquisto dei prestiti obbligazionari soprariportati, nonché alla normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta da Enel SpA.
Si ricorda infine che, nel mese di giugno 2016, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti di Enel SpA del 26 maggio 2016, sono stati distribuiti a favore degli azionisti dividendi per 1.626 milioni di euro.
L'indice "Debt to Equity" al 30 settembre 2016 è pari a 0,49 rispetto allo 0,54 del 31 dicembre 2015.
I flussi finanziari dei primi nove mesi del 2016 di Enel SpA sono evidenziati di seguito.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 5.925 | 6.972 | (1.047) | |
| Cash flow da attività operativa | 2.462 | 648 | 1.814 | |
| Cash flow da attività di investimento/disinvestimento | (147) | (3) | (144) | |
| Cash flow da attività di finanziamento | (6.988) | (3.670) | (3.318) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 1.252 | 3.947 | (2.695) |
Nel corso dei primi nove mesi del 2016 il cash flow da attività di finanziamento, ha assorbito liquidità per 6.988 milioni di euro (pari a 3.670 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015). In particolare, tale risultato risente principalmente dei rimborsi dei finanziamenti a lungo termine (3.809 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (1.626 milioni di euro), nonché della variazione netta subita dai cash collateral necessari per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi (2.092 milioni di euro).
Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 147 milioni di euro (pari a 3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), ed è stato essenzialmente generato sia dalla ricapitalizzazione della controllata Enel OpEn Fiber SpA (120 milioni d euro), sia dall'acquisto da parte di Enel SpA dei diritti di recesso e dei diritti di vendita riconosciuti agli azionisti di Enel Green Power SpA che non avevano concorso all'approvazione dell'operazione di scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA (26 milioni di euro).
I citati fabbisogni derivanti dall'attività di finanziamento e di investimento, sono stati fronteggiati dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 2.462 milioni di euro (pari a 648 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), riflette essenzialmente l'incasso dei dividendi dalle società partecipate (2.882 milioni di euro) e dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che al 30 settembre 2016 si attestano a 1.252 milioni di euro (5.925 milioni di euro al 1° gennaio 2016).
Successivamente all'approvazione, avvenuta in data 28 luglio 2016, dell'operazione volta all'integrazione tra Enel OpEn Fiber SpA e il gruppo facente capo a Metroweb Italia SpA, da parte del Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, in data 10 ottobre 2016 sono stati sottoscritti i relativi accordi vincolanti.
Nello specifico tale operazione prevede nell'ordine:
un apporto di capitale a favore di EOF da parte di Enel e CDP Equity SpA ("CDPE"), affinché EOF disponga delle risorse necessarie per l'acquisto della totalità del capitale di Metroweb. Ad esito di tale apporto di capitale, Enel e CDPE verranno a detenere una partecipazione paritetica nel capitale di EOF;
l'acquisto da parte di EOF della totalità del capitale di Metroweb, detenuto da F2i SGR SpA ("F2i") e da FSI Investimenti SpA, per un corrispettivo di circa 714 milioni di euro;
la fusione per incorporazione di Metroweb e delle società da essa interamente controllate nella società del gruppo denominata Metroweb SpA;
la successiva fusione per incorporazione di Metroweb SpA in EOF ("NewCo").
Rimane inoltre ferma la previsione in base alla quale Enel e CDPE riconoscono a F2i l'opzione di reinvestire nella società emergente dalla fusione, mediante l'acquisizione dalle medesime Enel e CDPE di una partecipazione fino al 30% del capitale della società. Il prezzo di esercizio di tale opzione sarà basato sul valore dell'acquisizione di Metroweb da parte di EOF.
Viene ribadito che, a seguito di tali operazioni, EOF sarà controllata congiuntamente da Enel e CDPE (anche in caso di reinvestimento di F2i) e sarà pertanto consolidata da Enel secondo il metodo del patrimonio netto.
L'attuazione dell'operazione permetterà a EOF di:
accelerare lo sviluppo del progetto di realizzazione della rete in fibra ottica;
ampliare il perimetro di cablaggio, sviluppando un'offerta commerciale che includa le più importanti città italiane e, quindi, che risulti di interesse per tutti gli operatori alternativi che apprezzano un progetto su scala nazionale (si ricorda che il gruppo Metroweb ha cablato la città di Milano e sta cablando le città di Bologna e Torino);
sfruttare determinate competenze industriali e il know-how sviluppati dal gruppo Metroweb;
migliorare il profilo finanziario del progetto e, quindi, le sue opportunità di finanziamento.
È previsto che l'acquisizione di Metroweb venga completata entro la fine del mese di dicembre 2016, subordinatamente al rilascio delle autorizzazioni necessarie da parte delle autorità competenti.
In esito alla segnalazione trasmessa dall'AEEGSI relativamente alle condotte tenute da alcuni utenti del dispacciamento in immissione operanti sul mercato per il servizio di dispacciamento, al fine di valutare la potenziale violazione della normativa in materia di diritto della concorrenza, l'AGCM, in data 6 ottobre 2016, ha notificato un procedimento istruttorio nei confronti di Enel SpA ed Enel Produzione SpA per accertare l'esistenza di un presunto abuso di posizione dominante su tale mercato.
Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze connesse al business del Gruppo, nonché a quelli più specifici di carattere finanziario correlati alla funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo.
Per contenere l'esposizione a tali rischi Enel SpA svolge una serie di attività di analisi, monitoraggio, gestione e controllo degli stessi che sono di seguito descritte.
I mercati energetici nei quali il Gruppo Enel è presente sono interessati da processi di progressiva liberalizzazione, che viene attuata in diversa misura e con tempistiche differenti da Paese a Paese. Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva derivante dall'ingresso di nuovi operatori e dallo sviluppo di mercati organizzati. I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione del Gruppo a mercati che presentano queste caratteristiche, sono stati fronteggiati con una strategia di integrazione lungo la catena del valore, con una sempre maggiore spinta all'innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica.
Il cambiamento delle regole di funzionamento dei mercati, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, possono influire sull'andamento della gestione e dei risultati del Gruppo stesso.
A fronte dei rischi che possono derivare da tali fattori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto regolatorio.
Inoltre la normativa comunitaria sul sistema di scambio di quote di anidride carbonica (CO2) impone degli oneri per il settore elettrico, che in futuro potranno essere sempre più rilevanti. In tale contesto, l'instabilità del mercato delle quote ne accentua la difficoltà di gestione e monitoraggio. Al fine di ridurre i fattori di rischio legati alla normativa in materia di CO2, il Gruppo svolge un'attività di presidio dello sviluppo e dell'attuazione della normativa comunitaria e nazionale, diversifica il mix produttivo a favore di tecnologie e fonti a basso tenore di carbonio, con particolare attenzione alle fonti rinnovabili e al nucleare, sviluppa strategie che gli consentono di acquisire quote a un costo più competitivo, ma soprattutto migliora le prestazioni ambientali dei propri impianti incrementandone l'efficienza energetica.
Ulteriori rischi legati al business del Gruppo sono ravvisabili nel malfunzionamento dei propri impianti, negli eventi accidentali avversi o nelle interruzioni di forniture di combustibili che possono compromettere la temporanea funzionalità degli stessi. Per mitigare tali rischi, il Gruppo fa ricorso alle migliori strategie di prevenzione e protezione, incluse tecniche di manutenzione preventiva e predittiva, survey tecnologici mirati alla rilevazione e al controllo dei rischi, nonché il ricorso alle best practices internazionali. Il rischio residuo, industriale e ambientale, viene gestito con il ricorso a specifici contratti di assicurazione, rivolti sia alla protezione dei beni aziendali che alla tutela dell'azienda nei confronti di terzi danneggiati da eventi accidentali, incluso l'inquinamento, che possono aver luogo nel corso dei processi legati alla generazione e distribuzione dell'energia elettrica e del gas. Per quanto concerne la generazione nucleare, Enel è attiva in Spagna attraverso Endesa e in Slovacchia attraverso la società Slovenske Elektrarne, detenuta per il tramite della joint venture olandese Slovak Power Holding BV. Nell'ambito delle sue attività nucleari, il Gruppo è esposto anche a rischi operativi e potrebbe dover fronteggiare costi aggiuntivi a causa tra gli altri di incidenti, violazioni della sicurezza, atti di terrorismo, calamità naturali, malfunzionamenti di attrezzature, stoccaggio, movimentazione, trasporto, trattamento delle sostanze e dei materiali nucleari. Nei Paesi in cui Enel ha attività nucleari, specifiche disposizioni di legge, basate su convenzioni internazionali, richiedono che l'operatore si doti di una copertura assicurativa per la responsabilità civile legata ai rischi derivanti dall'uso e trasporto di combustibile nucleare, con massimali e condizioni di garanzia stabiliti per legge. Altre misure di mitigazione sono state messe in atto secondo le best practice internazionali.
Con riferimento infine ai rischi di interruzione delle forniture di combustibili, il Gruppo ha sviluppato una strategia di stabilizzazione dei margini che prevede il ricorso alla contrattualizzazione anticipata dell'approvvigionamento dei combustibili e delle forniture ai clienti finali o a operatori del mercato all'ingrosso.
Si è dotato, inoltre, di una procedura formale che prevede la misurazione del rischio commodity residuo, la definizione di un limite di rischio massimo accettabile e la realizzazione di operazioni di copertura mediante il ricorso a contratti derivati su mercati regolamentati o over the counter (OTC).
I citati rischi di business a cui il Gruppo è esposto nella sua naturale partecipazione ai diversi mercati dell'energia potrebbero limitare la capacità reddituale delle società partecipate direttamente e indirettamente da Enel SpA con conseguenti effetti sui risultati della gestione finanziaria della Società.
La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta ad una varietà di rischi finanziari quali i rischi di mercato (relativi a tasso di interesse e tasso di cambio), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed i rischi connessi al rating. La governance dei rischi finanziari adottata da Enel prevede:
la presenza di specifici comitati interni, composti dal top management del Gruppo e presieduti dall'Amministratore Delegato della Società, cui spetta l'attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi;
l'emanazione di specifiche policy e procedure che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione del business e le strutture responsabili del controllo dei rischi;
la definizione di un sistema di limiti di rischio, periodicamente monitorati dalle unità deputate al controllo dei rischi.
Il Gruppo è esposto al rischio di cambio sui flussi di cassa connessi all'acquisto e/o alla vendita di combustibili ed energia sui mercati internazionali, sui flussi di cassa relativi a investimenti o altre partite in divisa estera e sull'indebitamento denominato in valuta diversa da quella di conto dei rispettivi paesi. La principale esposizione del Gruppo al rischio di cambio è nei confronti del dollaro statunitense.
Al fine di minimizzare i rischi di natura economica Enel SpA pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter, diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap.
Nel corso dei primi nove mesi del 2016 la gestione del rischio tasso di cambio è proseguita nell'ambito del rispetto della politica di gestione dei rischi, che prevede la copertura delle esposizioni significative, senza alcun tipo di difficoltà nell'accesso al mercato dei derivati.
Con riferimento al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse, la principale fonte di esposizione per Enel SpA deriva dalla variabilità degli oneri connessi all'indebitamento finanziario espresso a tasso variabile.
La politica di gestione del rischio di tasso di interesse prevede il mantenimento di una struttura dell'indebitamento bilanciata in termini di rapporto tra debito a tasso fisso e a tasso variabile, al fine di limitare la volatilità dei risultati contenendo nel tempo il costo della provvista. Le politiche di gestione poste in essere da Enel SpA sono volte altresì a ottimizzare la situazione finanziaria complessiva del Gruppo, l'allocazione ottimale delle risorse finanziarie e il controllo dei rischi finanziari.
Il mantenimento del livello desiderato del rapporto di copertura del debito è raggiunto anche attraverso l'utilizzo di varie tipologie di contratti derivati e in particolare interest rate swap e interest rate collar. Le coperture in derivati possono essere effettuate anche in anticipo rispetto a future emissioni obbligazionarie (c.d. operazioni di pre-hedge), ove la Società decida di fissare anticipatamente il costo dell'indebitamento.
In base a tali politiche, l'operatività in derivati per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio viene effettuata avendo particolare riguardo, tra l'altro, alla selezione delle controparti finanziarie e al monitoraggio delle relative esposizioni e livelli di rating.
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie. Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:
garantire un adeguato livello di liquidità per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità;
mantenere una struttura del debito equilibrata in termini di profilo di maturity e fonti di finanziamento.
Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.
Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati /valute e controparti.
Il rischio di credito è rappresentato dalla possibilità che una variazione del merito di credito delle controparti di operazioni finanziarie determini effetti sulla posizione creditoria, in termini di insolvenza e mancato pagamento (rischio di default) o di variazioni nel valore di mercato della stessa (rischio di spread), tale da generare una perdita. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.
Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subito variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio. La gestione del rischio di credito da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali con elevato standing creditizio considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.
In tale ambito generale, Enel ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di controparte.
La possibilità di accesso al mercato dei capitali ed alle altre forme di finanziamento nonché i costi connessi dipendono, tra l'altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo.
Eventuali riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero costituire una limitazione alla possibilità di acceso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. L'attuale rating di Enel è pari a: (i) "BBB", con outlook stabile, secondo Standard & Poor's; (ii) "BBB+", con outlook stabile, secondo Fitch; e (iii) "Baa2", con outlook stabile, secondo Moody's.
Il Gruppo Enel nel corso del terzo trimestre 2016 ha confermato i trend positivi della prima parte dell'anno evidenziando importanti risultati per ciascuno degli obiettivi del piano strategico 2016-2019, presentato in versione aggiornata nel novembre 2015.
I risultati economici e la struttura finanziaria di Enel SpA saranno, pertanto, influenzati dai risultati delle partecipate e potranno trarre vantaggio dalla crescita prevista dei margini reddituali derivanti dai nuovi investimenti, nonché dal crescente contributo dei progetti di efficientamento e di miglioramento dei flussi di cassa operativi. L'utile netto di Enel SpA per l'esercizio 2016 è atteso in diminuzione rispetto a quanto rilevato al 30 settembre, per effetto principalmente dell'andamento dei proventi da partecipazione che, relativi ai dividendi corrisposti dalle società controllate, sono rilevati per il loro totale ammontare entro i primi nove mesi dell'anno. Si stima che l'effetto complessivo di riduzione dell'utile netto nel corso del quarto trimestre dell'esercizio 2016 possa ammontare a 200 milioni di euro.
| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Ricavi | |||||
| Ricavi delle prestazioni | 3.a | 160 | 160 | 165 | 166 |
| Altri ricavi e proventi | 3.b | 6 | 6 | 3 | 2 |
| (SubTotale) | 166 | 168 | |||
| Costi | |||||
| Acquisti di materiali di consumo | 4.a | - | 1 | ||
| Servizi e godimento beni di terzi | 4.b | 93 | 49 | 113 | 45 |
| Costo del personale | 4.c | 124 | 114 | ||
| Ammortamenti e impairment | 4.d | 113 | 6 | ||
| Altri costi operativi | 4.e | 6 | 15 | ||
| (SubTotale) | 336 | 249 | |||
| Risultato operativo | (170) | (81) | |||
| Proventi da partecipazioni | 5 | 2.882 | 2.882 | 1.545 | 1.545 |
| Proventi finanziari da contratti derivati | 6 | 2.819 | 1.695 | 2.730 | 399 |
| Altri proventi finanziari | 7 | 548 | 106 | 130 | 116 |
| Oneri finanziari da contratti derivati | 6 | 3.255 | 224 | 2.462 | 1.889 |
| Altri oneri finanziari | 7 | 721 | 36 | 957 | 1 |
| (SubTotale) | 2.273 | 986 | |||
| Risultato prima delle imposte | 2.103 | 905 | |||
| Imposte | 8 | (156) | (161) | ||
| UTILE DEL PERIODO | 2.259 | 1.066 |
| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| Utile del periodo | 2.259 | 1.066 | |
| Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi: |
|||
| Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari | (137) | 84 | |
| Variazione di fair value degli investimenti finanziari disponibili alla vendita | - | - | |
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi |
(137) | 84 | |
| Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi: |
|||
| Rimisurazione delle passività per Piani a benefici ai dipendenti | - | - | |
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto non riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi |
- | - | |
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto | 21 | (137) | 84 |
| UTILE COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 2.122 | 1.150 |
| Milioni di euro | Note | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | ||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
|||||
| Attività non correnti | ||||||
| Attività materiali | 9 | 5 | 7 | |||
| Attività immateriali | 10 | 7 | 14 | |||
| Attività per imposte anticipate | 11 | 397 | 373 | |||
| Partecipazioni | 12 | 42.882 | 38.984 | |||
| Derivati attivi | 13 | 2.740 | 1.311 | 2.591 | 317 | |
| Altre attività finanziarie non correnti | 14 | 69 | 40 | 107 | 71 | |
| Altre attività non correnti | 15 | 396 | 153 | 409 | 164 | |
| (Totale) | 46.496 | 42.485 | ||||
| Attività correnti | ||||||
| Crediti commerciali | 16 | 224 | 219 | 283 | 278 | |
| Crediti per imposte sul reddito | 17 | 173 | 319 | |||
| Derivati attivi | 13 | 348 | 13 | 299 | 26 | |
| Altre attività finanziarie correnti | 18 | 2.536 | 1.054 | 3.403 | 3.130 | |
| Altre attività correnti | 19 | 849 | 442 | 460 | 422 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 20 | 1.252 | 5.925 | |||
| (Totale) | 5.382 | 10.689 | ||||
| TOTALE ATTIVITA' | 51.878 | 53.174 |
| Milioni di euro | Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | |||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 10.167 | 9.403 | |||
| Altre riserve | 11.383 | 9.163 | |||
| Utili/(Perdite) accumulati | 4.535 | 5.303 | |||
| Utile del periodo | 2.259 | 1.011 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 21 | 28.344 | 24.880 | ||
| Passività non correnti | |||||
| Finanziamenti a lungo termine | 22 | 13.621 | 1.200 | 14.503 | |
| Benefíci ai dipendenti | 23 | 274 | 291 | ||
| Fondi rischi e oneri | 24 | 49 | 53 | ||
| Passività per imposte differite | 11 | 262 | 291 | ||
| Derivati passivi | 25 | 3.476 | 605 | 2.717 | 1.365 |
| Altre passività non correnti | 26 | 243 | 243 | 243 | 243 |
| (Subtotale) | 17.925 | 18.098 | |||
| Passività correnti | |||||
| Finanziamenti a breve termine | 22 | 2.937 | 2.045 | 4.914 | 3.243 |
| Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine | 22 | 973 | 3.062 | ||
| Debiti commerciali | 27 | 111 | 44 | 164 | 59 |
| Derivati passivi | 25 | 437 | 338 | 367 | 276 |
| Altre passività finanziarie correnti | 28 | 419 | 79 | 643 | 84 |
| Altre passività correnti | 30 | 732 | 677 | 1.046 | 354 |
| (Subtotale) | 5.609 | 10.196 | |||
| TOTALE PASSIVITA' | 23.534 | 28.294 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 51.878 | 53.174 |
| Mil ion i di eu ro |
Ca ital p e iale soc |
Ris erv a da sov r. azi oni |
Ris erv a leg ale |
Ris erv e leg ex e /93 292 |
Alt re rise rve div ers e |
Ris a d erv a rim isu ion e d ella raz ità/ (a ità) siv ttiv pas ian i a net ta p er p ben efic i ai dip end i ent |
Ris e d erv a val zio uta ne di s nti tru me fina nzi ari |
Uti li/( Pe rdit e) ula ti acc um |
Uti le d el iod per o |
To tale trim io pa on net to |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 1° nai o 2 015 gen |
9.4 03 |
5.2 92 |
1.8 81 |
2.2 15 |
68 | ( 10) |
( 332 ) |
6.0 61 |
558 | 25. 136 |
| Alt ri m ovi nti me |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rip tile 20 14: art o u |
||||||||||
| - D istr ibu zio div ide ndi ne |
- | - | - | - | - | - | - | ( ) 846 |
( ) 470 |
( 1.3 16) |
| - R ise leg ale rva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - U tili tati por a n uov o |
- | - | - | - | - | - | - | 88 | ( 88) |
- |
| Uti le/( Pe rdi ta) les siv ilev l pe rio do ato co mp o r ne : |
||||||||||
| Uti li e dite rile vat e d iret tam ent Pa trim oni etto per e a o n |
- | - | - | - | - | - | 84 | - | - | 84 |
| Uti le d el p erio do |
- | - | - | - | - | - | - | - | 1.0 66 |
1.0 66 |
| To tale al 30 set tem bre 20 15 |
9.4 03 |
5.2 92 |
1.8 81 |
2.2 15 |
68 | ( 10) |
( 248 ) |
5.3 03 |
1.0 66 |
24. 970 |
| Al nai 1° o 2 016 gen |
9.4 03 |
5.2 92 |
1.8 81 |
15 2.2 |
68 | ( 16) |
( ) 277 |
5.3 03 |
1.0 11 |
24. 880 |
| Alt ri m ovi nti me |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rip tile 20 15: art o u |
||||||||||
| - D istr ibu zio div ide ndi ne |
- | - | - | - | - | - | - | ( 813 ) |
( 813 ) |
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- | - | 153 | - | - | - | - | - | ( 153 ) |
- |
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||||||||||
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- | - | - | - | - | - | ( 137 ) |
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- | - | - | - | - | - | - | - | 2.2 59 |
2.2 59 |
| To tale al 30 bre 20 16 set tem |
10. 167 |
7.4 96 |
2.0 34 |
2.2 15 |
68 | ( 16) |
( 414 ) |
4.5 35 |
2.2 59 |
28. 344 |
Capitale sociale e riserve - (Nota 21)
| Milioni di euro | Note Primi nove mesi |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||||
| di cui con parti |
di cui con parti |
||||
| correlate | correlate | ||||
| Risultato prima delle imposte | 2.103 | 905 | |||
| Rettifiche per: | |||||
| Ammortamenti e impairment di attività materiali e immateriali | 4.d | 10 | 6 | ||
| Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta | (431) | 226 | |||
| Accantonamenti ai fondi | 14 | 22 | |||
| Dividendi da società controllate, collegate e altre imprese | 5 | (2.882) | (2.882) | (1.545) | (1.545) |
| (Proventi)/Oneri finanziari netti | 1.036 | (1.540) | 330 | 1.375 | |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze e altri elementi non monetari | 103 | - | |||
| Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale circolante netto |
(47) | (56) | |||
| Incremento/(Decremento) fondi | (36) | (28) | |||
| (Incremento)/Decremento di crediti commerciali | 16 | 59 | 59 | (84) | (84) |
| (Incremento)/Decremento di attività/passività finanziarie e non | 1.145 | 70 | 58 | 161 | |
| Incremento/(Decremento) di debiti commerciali | 27 | (53) | (16) | (21) | (13) |
| Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati | 647 | 405 | 1.416 | 652 | |
| Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati | (1.529) | (284) | (2.091) | (610) | |
| Dividendi incassati da società controllate, collegate, altre imprese | 5 | 2.882 | 2.882 | 1.545 | 1.545 |
| Imposte pagate (consolidato fiscale) | (606) | (91) | |||
| Cash flow da attività operativa (a) | 2.462 | 648 | |||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 9-10 | (1) | (1) | (1) | (1) |
| Investimenti in partecipazioni | 12 | (146) | (146) | (2) | (2) |
| Cash flow da attività di investimento/disinvestimento (b) | (147) | (3) | |||
| Finanziamenti a lungo termine assunti nel periodo | 22 | 50 | 50 | - | |
| Finanziamenti a lungo termine rimborsati nel periodo | 22 | (3.809) | (2.356) | ||
| Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo | 1.708 | 32 | (431) | 13 | |
| Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve | (3.301) | 858 | 433 | (2.029) | |
| Dividendi pagati | 21 | (1.626) | (1.316) | ||
| Aumento di capitale e riserve | 21 | (10) | - | ||
| Cash flow da attività di finanziamento (c) | (6.988) | (3.670) | |||
| Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (a+b+c) | (4.673) | (3.025) | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 20 | 5.925 | 6.972 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 20 | 1.252 | 3.947 |
Il Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2016, predisposto esclusivamente per finalità previste dall'articolo 2433-bis del Codice Civile per la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2016, è stato redatto in conformità ai criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dai princípi contabili internazionali (International Accounting Standard – IAS e International Financial Reporting Standard – IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) riconosciuti nella Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura del periodo. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati sono di seguito definiti "IFRS-EU". In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) ed è composto dal Conto economico del periodo rappresentato dai primi nove mesi del 2016 e avente termine al 30 settembre 2016, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2016, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2016, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2016 e dalle relative Note di commento.
Tale Prospetto contabile, pertanto, può non comprendere tutte le informazioni richieste dal bilancio d'esercizio e deve essere letto unitamente al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 incluso nella Relazione Finanziaria Annuale 2015 del Gruppo Enel.
Pur avendo il Gruppo adottato il semestre quale periodo intermedio di riferimento ai fini dell'applicazione del citato principio contabile internazionale IAS 34 e della definizione di bilancio intermedio ivi indicata, il presente Prospetto contabile al 30 settembre 2016 è stato eccezionalmente redatto in osservanza di tale principio, per le finalità informative di cui all'art. 2433-bis del codice civile.
I princípi contabili ed i criteri di rilevazione e misurazione utilizzati per la redazione del Prospetto contabile sono conformi a quelli adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015, cui si rimanda per una loro più ampia trattazione, fatto salvo l'applicazione dei principi contabili internazionali e le interpretazioni di prima adozione applicabili dal 1° gennaio 2016 e indicati alla nota 2.
La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro e i valori riportati nelle Note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.
Gli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto economico e del Rendiconto finanziario, evidenziano le transazioni con parti correlate. Per la natura delle principali transazioni e per la definizione di parte correlata si rimanda a quanto indicato nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015.
L'utile per azione non è riportato giacché presentato su base consolidata nell'ambito del Resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2016.
Ad integrazione dei principi contabili utilizzati al 31 dicembre 2015, si riportano di seguito i principi contabili internazionali e le interpretazioni di prima adozione, applicabili dal 1° gennaio 2016:
"Modifiche allo IAS 1: Iniziativa di informativa", emesso a dicembre 2014. Le modifiche, parte di una più ampia iniziativa di miglioramento della presentazione e delle disclosure del bilancio, includono aggiornamenti nelle seguenti aree:
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente prospetto contabile.
"Modifiche allo IAS 19 Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti", emesso a novembre 2013. Le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come rilevare i contributi versati dai dipendenti nell'ambito di un piano a benefici definiti. In particolare, i contributi correlati ai servizi resi devono essere rilevati a riduzione del service cost:
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente prospetto contabile.
"Modifiche allo IAS 27 – Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato" emesso ad agosto 2014. Le modifiche consentono l'utilizzo dell'equity method nel bilancio separato per la contabilizzazione delle partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture. Le modifiche chiariscono inoltre alcuni aspetti relativi alle cosiddette investment entity; in particolare è stato chiarito che quando una società cessa di essere una investment entity, essa deve rilevare le partecipazioni in società controllate in accordo allo IAS 27. D'altro canto, quando una società diviene una investment entity, essa deve rilevare le partecipazioni in imprese controllate al fair value through profit or loss secondo quanto previsto dall'IFRS 9.
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente prospetto contabile in quanto la società non ha adottato l'opzione di utilizzo dell'equity method nel bilancio separato.
"Modifiche all'IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28 – Entità d'investimento: applicazione dell'eccezione di consolidamento", emesso a dicembre 2014. Le modifiche chiariscono che se la Capogruppo (o controllante intermedia) predispone un bilancio in conformità all'IFRS 10 (incluso il caso di una investment entity che non consolidi le proprie partecipazioni in imprese controllate, ma le valuti al fair value), l'esenzione dalla presentazione del bilancio consolidato si estende alle controllate di una investment entity che sono a loro volta qualificate come investment entity. Inoltre, le modifiche chiariscono che una controllante che si qualifichi come investment entity, deve consolidare una controllata che fornisce attività o servizi di investimento collegati alle proprie attività di investimento, se la controllata non è essa stessa una investment entity. Le modifiche semplificano altresì l'applicazione del metodo del patrimonio netto per una società che non è una investment entity, ma detiene una partecipazione in un'impresa collegata o in una joint venture che si qualifichi come "investment entity". In particolare, la società, quando applica il metodo del patrimonio netto, può mantenere la valutazione al fair value applicata dalle collegate o joint venture, alle rispettive partecipazioni in imprese controllate. L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente prospetto contabile.
"Modifiche all'IFRS 11 – Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in joint operation", emesso a maggio 2014. Le modifiche chiariscono il trattamento contabile per le acquisizioni di interessenze in una joint operation che costituisce un business, ai sensi dell'IFRS 3, richiedendo di applicare tutte le regole di contabilizzazione delle business combination dell'IFRS 3 e degli altri IFRS a eccezione di quei principi che sono in conflitto con la guida operativa dell'IFRS 11. In base alle modifiche in esame, un joint operator nella veste di acquirente di tali interessenze deve valutare al fair value le attività e passività identificabili; rilevare a conto economico i relativi costi di acquisizione (a eccezione dei costi di emissione di debito o capitale); rilevare le imposte differite; rilevare l'eventuale avviamento o utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli; effettuare l'impairment test per le cash generating unit alle quali è stato allocato l'avviamento; fornire le disclosure delle rilevanti business combination.
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente prospetto contabile.
"Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili", emesso a maggio 2014. Le modifiche forniscono una guida supplementare sulla modalità di calcolo dell'ammortamento relativo a immobili, impianti, macchinari e alle immobilizzazioni immateriali. Le previsioni dello IAS 16 sono state modificate per non consentire, esplicitamente, un metodo di ammortamento basato sui ricavi generati (cosiddetto revenue-based method). Le previsioni dello IAS 38 sono state modificate per introdurre la presunzione che l'ammortamento calcolato secondo il revenue-based method non sia ritenuto appropriato. Tuttavia, tale presunzione può essere superata se:
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente prospetto contabile.
"Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 41 – Piante fruttifere, emesso a giugno 2014. Le modifiche hanno variato i requisiti di contabilizzazione delle attività biologiche che soddisfano la definizione di "piante fruttifere" (cosiddette bearer plants), quali ad esempio gli alberi da frutta, che ora rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e che conseguentemente sono soggette a tutte le previsioni di tale principio. Ne consegue che, per la valutazione successiva alla rilevazione iniziale, la società potrà scegliere tra il modello del costo e quello della rideterminazione del valore. I prodotti agricoli maturati sulle piante fruttifere (quali, per esempio, la frutta) continuano a rimanere nell'ambito applicativo dello IAS 41 Agricoltura.
L'applicazione di tali modifiche non ha comportato impatti nel presente prospetto contabile.
"Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010 2012", emesso a dicembre 2013; contiene modifiche formali e chiarimenti a principi già esistenti che non hanno comportato impatti nel presene prospetto contabile. In particolare, sono stati modificati i seguenti principi:
relative variazioni sono rilevate a conto economico in conformità all'IFRS 9. Le contingent consideration che non rappresentano strumenti finanziari sono valutate al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.
"Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012 2014", emesso a settembre 2014; contiene modifiche formali e chiarimenti a principi già esistenti che non hanno comportato impatti nel presente prospetto contabile. In particolare, sono stati modificati i seguenti principi:
localizzata. Se non esiste un mercato profondo di titoli di aziende primarie in tale valuta, deve essere utilizzato il corrispondente tasso di rendimento dei titoli pubblici.
− "IAS 34 – Bilanci intermedi"; la modifica prevede che le disclosure richieste per le situazioni infrannuali devono essere fornite o nel bilancio intermedio o richiamate nel bilancio intermedio attraverso un riferimento ad altro prospetto (per esempio la relazione degli amministratori sulla gestione del rischio) che sia disponibile agli utilizzatori del bilancio negli stessi termini e allo stesso tempo del bilancio intermedio.
I "Ricavi delle prestazioni" sono così composti:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | |||||
| Prestazioni di servizi | |||||||
| Società del Gruppo | 160 | 165 | (5) | ||||
| Terzi | - | - | - | ||||
| Totale ricavi delle prestazioni | 160 | 165 | (5) |
I ricavi per "Prestazioni di servizi", pari a 160 milioni di euro, si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse. La variazione in diminuzione di 5 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, è da ricondurre principalmente alla riduzione, pari a 25 milioni di euro, dei ricavi connessi all'attività di comunicazione conseguente alla nuova struttura organizzativa adottata dal Gruppo, che ha previsto lo spostamento di una parte delle attività di comunicazione dalla Holding alle Country. Parziale compensazione è intervenuta per l'incremento, pari a 22 milioni di euro, delle management fees e technical fees conseguente alle maggiori attività effettuate nei confronti delle partecipate estere..
Gli altri ricavi e proventi, complessivamente pari a 6 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente, sia nel periodo corrente che in quello a raffronto, al personale in distacco e presentano un incremento di 3 milioni di euro (3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015).
Gli "Acquisti di materiali di consumo" risultano pari a zero milioni di euro nei primi nove mesi del 2016. Nello stesso periodo del 2015 risultavano pari a 1 milione di euro ed erano riferiti all'acquisto da fornitori terzi di materiali di consumo di diversa natura.
I costi per prestazioni di "Servizi e godimento beni di terzi" sono così ripartiti:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | |||
| Costi per servizi | 81 | 101 | (20) | ||
| Costi per godimento beni di terzi | 12 | 12 | - | ||
| Totale servizi e godimento beni di terzi | 93 | 113 | (20) |
I "Costi per servizi" pari a 81 milioni di euro si riferiscono a servizi resi da terzi per 43 milioni di euro (66 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e a servizi resi da società del Gruppo per 38 milioni di euro (35 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015).
Il decremento dei costi per servizi resi da società terze pari a 23 milioni di euro è riferibile principalmente alle minori spese di pubblicità, propaganda e stampa (20 milioni di euro) conseguenti alla nuova struttura organizzativa adottata dal Gruppo, che ha previsto lo spostamento di una parte delle attività di comunicazione dalla Holding alle Country.
I costi per servizi resi da società del Gruppo registrano un incremento pari a 3 milioni di euro, da riferirsi essenzialmente ai maggiori costi per prestazioni rese da Enel Italia (4 milioni di euro) e connessi sostanzialmente ai servizi di assistenza informatica, ai servizi alla persona nonché ai servizi di edificio erogati dalla controllata.
I "costi per godimento beni di terzi", principalmente riferibili al godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia Srl, ammontano complessivamente a 12 milioni di euro e risultano invariati rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (12 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015).
| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | ||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | ||
| Salari e stipendi | 76 | 69 | 7 | |
| Oneri sociali | 26 | 21 | 5 | |
| Benefici successivi al rapporto di lavoro | 23 | 6 | 5 | 1 |
| Altri benefici a lungo termine | 23 | 12 | 12 | - |
| Altri costi e altri piani di incentivazione | 24 | 4 | 7 | (3) |
| Totale costo del personale | 124 | 114 | 10 |
Il "Costo del personale" ammonta complessivamente a 124 milioni di euro con un incremento pari a 10 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015. Tale variazione è riferibile principalmente all'incremento della consistenza media dei dipendenti (+71 risorse medie rispetto all'analogo periodo del 2015) che ha comportato un aumento dei salari e stipendi e dei relativi oneri sociali per 12 milioni di euro. Tale effetto è stato parzialmente compensato dai minori costi, pari a 3 milioni di euro, sostenuti per esodi individuali. Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella dello stesso periodo dell'esercizio precedente, nonché la consistenza effettiva al 30 settembre 2016 e al 30 settembre 2015.
| Numero dipendenti | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | ||||||||
| Consistenza del personale (alla data) | 1.164 | 1.090 | 74 | |||||
| Dirigenti | 254 | 200 | 54 | |||||
| Quadri | 533 | 517 | 16 | |||||
| Impiegati | 377 | 373 | 4 | |||||
| Consistenza media del personale | 1.160 | 1.089 | 71 | |||||
| Dirigenti | 254 | 199 | 55 | |||||
| Quadri | 534 | 518 | 16 | |||||
| Impiegati | 372 | 372 | - |
La voce ammortamenti e impairment si riferisce ad ammortamenti delle attività materiali e immateriali per 10 milioni di euro e all'adeguamento di valore effettuato sulla partecipazione detenuta in Enel Trade SpA per 103 milioni di euro. In particolare, gli ammortamenti pari 10 milioni di euro, riferiti alle attività materiali per 3 milioni di euro e alle attività immateriali per 7 milioni di euro, presentano un aumento di 4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, da riferirsi sostanzialmente alla maggiore consistenza media dei diritti di brevetto industriale e delle opere di ingegno a seguito degli investimenti e passaggi in esercizio effettuati nel secondo semestre 2015. Nei primi nove mesi del 2016 la voce impairment risulta pari a 103 milioni di euro (zero milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) ed è interamente riferita alla rettifica di valore rilevata sulla partecipazione detenuta in Enel Trade SpA.
Gli altri costi operativi, nei primi nove mesi del 2016, pari a 6 milioni di euro, presentano un decremento di 9 milioni di euro rispetto al valore rilevato nei primi nove mesi del 2015. Tale variazione è da ricondurre essenzialmente sia ai minori contributi e quote associative versate nell'esercizio in corso per 4 milioni di euro, sia all'aggiornamento di stima sulle posizioni sorte in esercizi precedenti relativamente al fondo contenzioso legale, effettuato in base alle indicazioni dei legali interni ed esterni, che ha determinato rilasci netti per 3 milioni di euro.
I proventi da partecipazioni, pari a 2.882 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle Assemblee degli Azionisti delle società controllate, collegate e in altre imprese (2.532 milioni di euro) e al dividendo straordinario erogato, nel mese di settembre 2016, da Enel Iberoamérica SL per 350 milioni di euro:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | ||||
| Dividendi da imprese controllate e collegate | 2.876 | 1.544 | 1.332 | |||
| Enel Produzione SpA | 304 | - | 304 | |||
| e-distribuzione SpA | 1.610 | 1.245 | 365 | |||
| Enel.Factor SpA | 3 | - | 3 | |||
| Enel Italia Srl | - | 9 | (9) | |||
| Enel Energia SpA | 358 | 159 | 199 | |||
| Enel Green Power SpA | 50 | 109 | (59) | |||
| Enel Iberoamérica SL | 550 | 21 | 529 | |||
| CESI SpA | 1 | 1 | - | |||
| Dividendi da altre imprese | 6 | 1 | 5 | |||
| Emittenti Titoli SpA | 6 | 1 | 5 | |||
| Totale proventi da partecipazioni | 2.882 | 1.545 | 1.337 |
Gli oneri finanziari netti sono di seguito riepilogati:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | |
| Proventi finanziari da derivati | |||
| - posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: | 2.629 | 2.350 | 279 |
| proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 2.629 | 2.350 | 279 |
| - posti in essere nell'interesse di Enel SpA: | 190 | 380 | (190) |
| proventi da derivati di fair value hedge | 29 | 30 | (1) |
| proventi da derivati di cash flow hedge | 82 | 341 | (259) |
| proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 79 | 9 | 70 |
| Totale Proventi finanziari da derivati | 2.819 | 2.730 | 89 |
| Oneri finanziari da derivati | |||
| - posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: | 2.632 | 2.361 | 271 |
| oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 2.632 | 2.361 | 271 |
| - posti in essere nell'interesse di Enel SpA: | 623 | 101 | 522 |
| oneri da derivati di fair value hedge | 23 | 26 | (3) |
| oneri da derivati di cash flow hedge | 507 | 70 | 437 |
| oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 93 | 5 | 88 |
| Totale Oneri finanziari da derivati | 3.255 | 2.462 | 793 |
| TOTALE PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI | (436) | 268 | (704) |
Gli oneri finanziari netti da contratti derivati ammontano a 436 milioni di euro (proventi finanziari netti per 268 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e riflettono essenzialmente gli oneri finanziari netti da strumenti finanziari derivati posti in essere nell'interesse di Enel SpA.
La variazione, rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell'esercizio precedente, è negativa per 704 milioni di euro ed è determinata essenzialmente dall'effetto combinato dell'incremento degli oneri finanziari netti su derivati di cash flow hedge (696 milioni di euro), dell'aumento dei oneri finanziari netti su derivati valutati al fair value through profit or loss (18 milioni di euro), dei minori oneri finanziari netti su derivati di fair value hedge (2 milioni di euro), stipulati tutti nell'interesse di Enel SpA, sia su tassi di interesse che su tassi di cambio.
Il dettaglio è di seguito specificato.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | |
| Altri proventi finanziari | |||
| Interessi attivi | |||
| Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine | 3 | 3 | - |
| Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine | 33 | 59 | (26) |
| Totale | 36 | 62 | (26) |
| Differenze positive di cambio | 439 | 4 | 435 |
| Proventi FVH - adeguamento posta coperta | 3 | 4 | (1) |
| Altro | 70 | 60 | 10 |
| Totale Altri Proventi finanziari | 548 | 130 | 418 |
| Altri Oneri finanziari | |||
| Interessi passivi | |||
| Interessi passivi su finanziamenti bancari | 19 | 19 | - |
| Interessi passivi su prestiti obbligazionari | 645 | 701 | (56) |
| Interessi passivi su altri finanziamenti | 36 | 1 | 35 |
| Totale | 700 | 721 | (21) |
| Differenze negative di cambio | 8 | 230 | (222) |
| Interessi passivi su piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine relativi al personale | 4 | 5 | (1) |
| Altro | 9 | 1 | 8 |
| Totale Altri Oneri finanziari | 721 | 957 | (236) |
| TOTALE ALTRI PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI | (173) | (827) | 654 |
Gli altri oneri finanziari netti pari a 173 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario pari a 700 milioni di euro, parzialmente compensati da differenze positive di cambio per 439 milioni di euro, da interessi attivi su attività finanziarie sia a breve che a lungo termine, complessivamente pari a 36 milioni di euro, nonché da altri proventi finanziari su garanzie prestate a favore di società del Gruppo per 67 milioni di euro. Il decremento degli altri oneri finanziari netti, complessivamente pari a 654 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2015, è stato determinato principalmente dall'effetto combinato dell'incremento, pari a 435 milioni di euro, delle differenze positive di cambio e del decremento, pari a 222 milioni di euro, delle differenze negative di cambio entrambe su finanziamenti in valuta coperti che hanno risentito dell'andamento positivo delle quotazioni dell'euro sia sul dollaro che sulla sterlina.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | Variazione | |||||
| Imposte correnti | (155) | (161) | 6 | ||||
| Imposte anticipate | (1) | - | (1) | ||||
| Imposte differite | - | - | - | ||||
| Totale imposte | (156) | (161) | 5 |
Le imposte dei primi nove mesi del 2016 sono state stimate sulla base delle specifiche norme tributarie applicabili determinando un tasso di incidenza fiscale coerente con quello medio atteso a fine esercizio.
Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 156 milioni di euro (positive per 161 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) per effetto essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti. In particolare, la determinazione delle imposte correnti di competenza risente della normativa tributaria applicabile al trattamento fiscale dei dividendi percepiti dalle società controllate, collegate e in altre imprese, esclusi nella misura del
95%, nonché della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia Ires (art. 96 TUIR).
Le imposte sul reddito di periodo hanno un'incidenza sul risultato ante imposte pari a -7,1%.
Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali relativi ai primi nove mesi del 2016 sono di seguito riportati:
| Attrezzature | Migliorie su |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Impianti e | industriali e | immobili | |||||
| Milioni di euro | Terreni | Fabbricati | macchinari | commerciali | Altri beni | di terzi | Totale |
| Costo storico | 1 | 3 | 3 | 5 | 19 | 35 | 66 |
| Fondo ammortamento | - | (2) | (3) | (5) | (18) | (31) | (59) |
| Consistenza al 31.12.2015 | 1 | 1 | - | - | 1 | 4 | 7 |
| Investimenti | - | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Ammortamenti | - | - | - | - | (1) | (2) | (3) |
| Totale variazioni | - | - | - | - | - | (2) | (2) |
| Costo storico | 1 | 3 | 3 | 5 | 20 | 35 | 67 |
| Fondo ammortamento | - | (2) | (3) | (5) | (19) | (33) | (62) |
| Consistenza al 30.09.2016 | 1 | 1 | - | - | 1 | 2 | 5 |
Le attività materiali al 30 settembre 2016 sono pari a 5 milioni di euro ed evidenziano, rispetto al valore del 31 dicembre 2015, un decremento di 2 milioni di euro da riferirsi alle quote di ammortamento del periodo.
La voce "Migliorie su immobili di terzi" riguarda principalmente i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza di alcuni edifici in cui ha sede Enel SpA e sono ammortizzati lungo la durata residua del contratto di locazione del fabbricato.
Il dettaglio e la movimentazione delle attività immateriali, tutte a vita utile definita, relativi ai primi nove mesi del 2016 sono di seguito riportati:
| Milioni di euro | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Altre attività immateriali in corso |
Totale |
|---|---|---|---|
| Costo storico | 90 | - | 90 |
| Fondo ammortamento | (76) | - | (76) |
| Consistenza al 31.12.2015 | 14 | - | 14 |
| Investimenti | - | - | - |
| Passaggi in esercizio | - | - | - |
| Ammortamenti | (7) | - | (7) |
| Totale variazioni | (7) | - | (7) |
| Costo storico | 90 | - | 90 |
| Fondo ammortamento | (83) | - | (83) |
| Consistenza al 30.09.2016 | 7 | - | 7 |
Le attività immateriali sono costituite dai "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", derivanti in prevalenza dai costi sostenuti per l'acquisizione di software applicativi a titolo di proprietà e a titolo di licenza d'uso a tempo indeterminato e per la manutenzione evolutiva sugli stessi. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi)
Le attività immateriali al 30 settembre 2016 evidenziano, rispetto al valore del 31 dicembre 2015, un decremento di 7 milioni di euro da attribuire agli ammortamenti dei primi nove mesi del 2016.
Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali.
| Milioni di euro | al 31.12.2015 |
Increm./(Decrem.) con imputazione a Conto economico |
Increm./(Decrem.) con imputazione a patrimonio netto |
al 30.09.2016 |
|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||
| Attività per imposte anticipate | ||||
| Natura delle differenze temporanee: | ||||
| - accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore | 8 | - | - | 8 |
| - strumenti finanziari derivati | 301 | - | 21 | 322 |
| - costi aumento capitale | - | - | 2 | 2 |
| - altre partite | 64 | 1 | - | 65 |
| Totale Attività per imposte anticipate | 373 | 1 | 23 | 397 |
| Passività per imposte differite | ||||
| Natura delle differenze temporanee: | ||||
| - valutazione strumenti finanziari | 284 | - | (29) | 255 |
| - altre partite | 7 | - | - | 7 |
| Totale Passività per imposte differite | 291 | - | (29) | 262 |
| Attività per imposte anticipate su Ires risultanti anche dopo un'eventuale compensazione |
136 | 189 | ||
| Passività per imposte differite su Irap risultanti anche dopo un'eventuale compensazione |
(54) | (54) |
Le "Attività per imposte anticipate", pari a 397 milioni di euro, registrano un incremento per complessivi 24 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2015. Tale variazione è da riferire essenzialmente alla rilevazione della fiscalità anticipata relativa alla valutazione a fair value delle operazioni di cash flow hedge (21 milioni di euro) e allo stanziamento delle imposte anticipate (2 milioni di euro) relative ai costi di transazione sostenuti dalla società nel corso del 2016 a seguito dell'operazione di scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA, che ha determinato un aumento del capitale della Capogruppo di 763 milioni di euro.
Le "Passività per imposte differite", pari a 262 milioni di euro, registrano un decremento di 29 milioni di euro da riferirsi alle imposte differite relative alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge (29 milioni di euro).
Il prospetto seguente riassume i movimenti intervenuti nel corso dei primi nove mesi del 2016 per ciascuna partecipazione in imprese controllate, collegate e in altre imprese, con i corrispondenti valori di inizio e fine periodo.
| Mili oni di e uro |
Cos to orig inar io |
(Sv alut azio ni) / Riv alut azio ni |
Altr e Var iazi oni - IF RIC 11 e IF RS 2 |
Val ore a bila ncio |
Quo ta d i pos ses so % |
App orti in to con itale cap e a ertu cop ra dite per |
i / (C ) Acq uisi zion ioni ess / (Liq uida zion i)/(R imb i) ors |
Cos tituz ioni / Con ti (+ /-) / feri men Fus ioni (+/ -) / (Sc issi oni) |
Ret tific he di v alor e |
Sal do ime nti mov |
Cos to orig inar io |
(Sv alut azio ni)/ Riv alut azio ni |
Altr e Var iazi oni RIC - IF 11 e IFR S 2 |
Val a b ilan cio ore |
Quo ta d i pos ses so % |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 3 | 1.12 .201 5 |
Mov | ime nti del 20 16 |
al 3 | 0.09 .201 6 |
||||||||||
| Imp roll ont ate res e c |
|||||||||||||||
| Ene l Pr odu zion e S pA |
4.8 92 |
(51 2) |
4 | 4.3 84 |
100 ,0 |
- | - | - | - | - | 4.8 92 |
(51 2) |
4 | 4.3 84 |
100 ,0 |
| Ene l Ing eria e R icer ca S pA egn |
86 | (84 ) |
1 | 3 | 100 ,0 |
- | - | - | - | - | 86 | (84 ) |
1 | 3 | 100 ,0 |
| e-d istri buz ione Sp A |
4.0 54 |
- | 2 | 4.0 56 |
100 ,0 |
- | - | - | - | - | 4.0 54 |
- | 2 | 4.0 56 |
100 ,0 |
| l Se SpA Ene rviz io E lettr ico |
110 | - | - | 110 | 100 ,0 |
- | - | - | - | - | 110 | - | - | 110 | 100 ,0 |
| Ene l Tr ade Sp A |
1.40 1 |
(25 0) |
1 | 1.15 2 |
100 ,0 |
- | - | - | (10 3) |
(10 3) |
1.40 1 |
(35 3) |
1 | 1.04 9 |
100 ,0 |
| Ene l Gr Po Sp A een wer |
3.64 0 |
- | 2 | 3.64 2 |
68,3 | - | 3.8 81 |
(5.4 75) |
- | (1.5 94) |
2.04 6 |
- | 2 | 2.04 8 |
100 ,0 |
| l Gr Ene Po Int atio nal BV een wer ern |
- | - | - | - | - | - | - | 5.4 75 |
- | 5.4 75 |
5.4 75 |
- | - | 5.4 75 |
100 ,0 |
| Ene l Inv estm ent Hol ding BV |
8.4 98 |
(4.4 73) |
- | 4.02 5 |
100 ,0 |
- | - | - | - | - | 8.4 98 |
(4.4 73) |
- | 4.02 5 |
100 ,0 |
| Ene lpow er S pA |
189 | (15 9) |
- | 30 | 100 ,0 |
- | - | - | - | - | 189 | (15 9) |
- | 30 | 100 ,0 |
| Ene l Op En Fibe r Sp A |
5 | - | - | 5 | 100 ,0 |
120 | - | - | - | 120 | 125 | - | - | 125 | 100 ,0 |
| ia S Ene l En pA erg |
1.32 1 |
(8) | - | 1.31 3 |
100 ,0 |
- | - | - | - | - | 1.32 1 |
(8) | - | 1.31 3 |
100 ,0 |
| Ene l Ibe mér ica SL roa |
18.3 00 |
- | - | 18.3 00 |
100 ,0 |
- | - | - | - | - | 18.3 00 |
- | - | 18.3 00 |
100 ,0 |
| Ene l.Fa Sp A ctor |
18 | - | - | 18 | 100 ,0 |
- | - | - | - | - | 18 | - | - | 18 | 100 ,0 |
| l So le S Ene rl |
5 | - | - | 5 | 100 ,0 |
- | - | - | - | - | 5 | - | - | 5 | 100 ,0 |
| Ene l Ita lia S rl |
525 | (41 ) |
3 | 487 | 100 ,0 |
- | - | - | - | - | 525 | (41 ) |
3 | 487 | 100 ,0 |
| Ene l.Ne wH ydr o S rl |
70 | (54 ) |
- | 16 | 100 ,0 |
- | - | - | - | - | 70 | (54 ) |
- | 16 | 100 ,0 |
| Ene l Fin e In atio nal NV tern anc |
1.41 4 |
- | - | 1.41 4 |
100 ,0 |
- | - | - | - | - | 1.41 4 |
- | - | 1.41 4 |
100 ,0 |
| Tot ale trol late con |
44.5 28 |
(5.5 81) |
13 | 38.9 60 |
120 | 3.8 81 |
- | (10 3) |
3.89 8 |
48.5 29 |
(5.6 84) |
13 | 42. 858 |
||
| Imp olle gat res e c e |
|||||||||||||||
| CES I Sp A |
23 | - | - | 23 | 42, 7 |
- | - | - | - | - | 23 | - | - | 23 | 42, 7 |
| Tot ale col lega te |
23 | - | - | 23 | - | - | - | - | - | 23 | - | - | 23 | ||
| Altr e im pre se |
|||||||||||||||
| Elco SA gas |
5 | (5) | - | - | 4,3 | - | - | - | - | - | 5 | (5) | - | - | 4,3 |
| Em itten ti T itoli Sp A |
1 | - | - | 1 | 10,0 | - | - | - | - | - | 1 | - | - | 1 | 10,0 |
| Idro sici lia S pA |
- | - | - | - | 1,0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1,0 |
| Tot ale altr e im pre se |
6 | (5) | - | 1 | - | - | - | - | - | 6 | (5) | - | 1 | ||
| TOT ALE PA RTE CIP AZI ON I |
44.5 57 |
(5.5 86) |
13 | 38.9 84 |
120 | 3.8 81 |
- | (10 3) |
3.89 8 |
48.5 58 |
(5.6 89) |
13 | 42. 882 |
Nel corso dei primi nove mesi del 2016 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 3.898 milioni di euro a seguito:
della scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA avente efficacia dall'ultimo istante del 31 marzo 2016 e che ha determinato:
dell'aumento di capitale, in data 7 luglio 2016, della controllata Enel OpEn Fiber SpA mediante versamento, sul conto corrente intersocietario, di un importo pari a 120 milioni di euro;
dell'adeguamento di valore, pari a 103 milioni di euro, della partecipazione detenuta in Enel Trade SpA, necessario per tenere conto del peggioramento rilevato nell'andamento degli scenari delle commodities energetiche. Tale adeguamento di valore è stato determinato utilizzando il modello discounted cash flow che ha confermato la piena recuperabilità del valore residuo pur essendo superiore al patrimonio netto contabile della partecipata.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Milioni di euro | Non correnti | Correnti | ||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | |
| Attività finanziarie - Derivati attivi | 2.740 | 2.591 | 348 | 299 |
Più dettagliatamente, la tabella seguente indica, il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività non correnti e correnti.
| Mili oni di e uro |
Non te ( Not a 1 3.1 ) Co te ( Not a 1 3.2 ) co rren rren |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Val ore no |
zio nal e |
Fai r va |
lue | Val ore no |
zio nal e |
Fai lue r va |
||||
| al 3 0.0 9.2 016 |
al 31. 12. 201 5 |
al 3 0.0 9.2 016 |
al 31. 12. 201 5 |
Var iazi one |
al 3 0.0 9.2 016 |
al 31. 12. 201 5 |
al 3 0.0 9.2 016 |
al 31. 12. 201 5 |
Var iazi one |
|
| Der iva ti d esi ti c nti di c tru rtu gna om e s me ope ra |
||||||||||
| Cas h fl he dge ow |
||||||||||
| l ris chio di di i tas nte - su so res se |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| l ris chio di di c bio tas - su so am |
2.4 44 |
3.9 28 |
801 | 888 | (87 ) |
- | - | - | - | - |
| Tot ale Ca sh flow he dge |
2.4 44 |
3.9 28 |
801 | 888 | (87 ) |
- | - | - | - | - |
| Fai lue he dge r va |
||||||||||
| l ris chio di di i tas nte - su so res se |
800 | 800 | 31 | 35 | (4 ) |
- | - | - | - | - |
| Tot ale Fa ir v alu e h edg e |
800 | 800 | 31 | 35 | (4 ) |
- | - | - | - | - |
| Der iva ti a l FV TP L |
||||||||||
| l ris chio di di i tas nte - su so res se |
10. 583 |
9.8 22 |
829 | 413 | 416 | 32 | 96 | 1 | 2 | (1 ) |
| l ris chio di di c bio tas - su so am |
7.8 28 |
9.4 74 |
1.0 79 |
1.2 55 |
(17 6) |
4.2 05 |
5.3 42 |
347 | 297 | 50 |
| Tot ale De riva ti a l FV TP L |
18. 411 |
19. 296 |
1.9 08 |
1.6 68 |
240 | 4.2 37 |
5.4 38 |
348 | 299 | 49 |
| TO TA LE DE RIV AT I AT TIV I |
21. 655 |
24. 024 |
2.7 40 |
2.5 91 |
149 | 4.2 37 |
5.4 38 |
348 | 299 | 49 |
I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2016, presentano un valore nozionale di 2.444 milioni di euro e un fair value di 801 milioni di euro e sono riferiti essenzialmente all'operazione di copertura del tasso di cambio su emissioni obbligazionarie in sterline inglesi e dollari statunitensi. Il decremento del fair value rispetto al precedente esercizio, pari a 87 milioni di euro, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese e del dollaro statunitense.
I contratti derivati di fair value hedge, al 30 settembre 2016, presentano un valore nozionale di 800 milioni di euro e un fair value di 31 milioni di euro.
I derivati di fair value hedge sono riferiti all'operazione di copertura della variazione di fair value della tranche di 800 milioni di euro del Bond ibrido, emesso nel mese di settembre 2013, per la parte connessa alla variazione dei tassi di interesse.
I contratti derivati al fair value through profit or loss, sia su tassi d'interesse che su tassi di cambio, al 30 settembre 2016, presentano un valore nozionale di 18.411 milioni di euro e un fair value di 1.908 milioni di euro.
L'incremento del fair value dei derivati su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 416 milioni di euro, è riconducibile alla generale riduzione della curva dei tassi di interesse rispetto al 31 dicembre 2015.
Il decremento del fair value dei derivati su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 176 milioni di euro, riguarda sostanzialmente le operazioni di copertura gestionale delle emissioni obbligazionarie in valuta tramite cross currency interest rate swap.
Tali operazioni hanno risentito negativamente, nella valutazione al 30 settembre 2016, dell'andamento dei cambi.
I contratti derivati classificati tra le attività correnti sono rappresentati esclusivamente da derivati al fair value through profit or loss, costituiti principalmente dalle operazioni di copertura del cambio su commodity energetiche effettuate per conto delle società del Gruppo. L'incremento complessivo del fair value, pari a 49 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, è connesso alla normale operatività e alla riclassifica, da attività non correnti ad attività correnti, di cross currency swap, con scadenza settembre 2017.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Risconti attivi finanziari | 23 | 30 | (7) |
| Crediti finanziari (*) | 46 | 77 | (31) |
| Crediti verso imprese controllate | 40 | 72 | (32) |
| Altri crediti finanziari | 6 | 5 | 1 |
| TOTALE | 69 | 107 | (38) |
(*) Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento
I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono essenzialmente ai costi di transazione residui sia sulla linea di credito revolving di 10 miliardi di euro stipulata, in data 19 aprile 2010, tra Enel, Enel Finance International e Mediobanca nonché a quelli relativi al Forward Start Facility Agreement sottoscritto, in data 8 febbraio 2013 e alla successiva rinegoziazione effettuata il 12 febbraio 2015 per 9,4 miliardi di euro. La rinegoziazione ha comportato una generale riduzione del costo e
l'estensione della durata fino al 2020. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è fatto in funzione della tipologia delle fee e della durata delle linee.
La voce "Crediti finanziari verso imprese controllate", pari a 40 milioni di euro, si riferisce a crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle quote di competenza dell'indebitamento finanziario. I termini degli accordi prevedono il riaddebito dei relativi oneri finanziari di competenza, degli oneri e proventi maturati sui contratti di copertura contro il rischio di oscillazione dei tassi di interesse, nonché del rimborso delle quote capitale alle scadenze previste per ogni prestito. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2015, pari a 32 milioni di euro, è riferibile sia alla riduzione dell'ammontare del credito, conseguente ai rimborsi delle quote capitale, sia alla riclassifica tra le altre attività finanziarie correnti della quota dei crediti in scadenza entro i dodici mesi successivi.
La voce accoglie le partite di seguito descritte.
Milioni di euro
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari | 243 | 244 | (1) |
| Crediti verso società controllate per accollo PIA | 150 | 162 | (12) |
| Altri crediti a lungo termine | 3 | 3 | - |
| TOTALE ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 396 | 409 | (13) |
La voce "Crediti tributari" accoglie il credito emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. Le suddette istanze sono state effettuate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003 mentre per le annualità 2004-2011 sono state effettuate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante. Rispetto al precedente esercizio, l'ammontare del credito è sostanzialmente immutato.
La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA", pari a 150 milioni di euro, si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefici definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefici ai dipendenti". Gli "altri crediti a lungo termine", pari a 3 milioni di euro, si riferiscono al residuo credito vantato verso la società controllata Enel Ingegneria e Ricerca SpA per la cessione, avvenuta nel 2011, della partecipazione detenuta in Sviluppo Nucleare Italia Srl.
La composizione della voce "Crediti commerciali" è la seguente:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Crediti commerciali: | |||
| - verso imprese controllate | 217 | 276 | (59) |
| - verso clienti terzi | 7 | 7 | - |
| Totale | 224 | 283 | (59) |
I crediti commerciali, complessivamente pari a 224 milioni di euro, sono rappresentati da crediti verso imprese controllate per 217 milioni di euro e da crediti verso clienti terzi per 7 milioni di euro.
I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo. Rispetto al 31 dicembre 2015, il decremento, pari a 59 milioni di euro, è correlato sia alla nuova struttura organizzativa adottata dal Gruppo, che ha previsto lo spostamento di una parte delle attività di comunicazione dalla Holding alle Country, sia all'andamento dei ricavi connessi ai medesimi servizi.
I crediti verso clienti terzi, riferiti a prestazioni di servizi di varia natura, risultano invariati rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2015.
I "Crediti per imposte sul reddito" sono riferiti principalmente alla stima dell'Ires di Enel SpA al 30 settembre 2016 (141 milioni di euro) e al credito emerso in sede di Dichiarazione Consolidata Ires 2016 (31 milioni di euro).
La composizione di tale voce al 30 settembre 2016 è la seguente:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento | 2.286 | 3.052 | (766) |
| Crediti finanziari verso società del Gruppo: | 901 | 2.958 | (2.057) |
| - crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) | 837 | 2.912 | (2.075) |
| - quote correnti dei crediti per accollo di finanziamenti | 64 | 46 | 18 |
| Crediti finanziari verso terzi: | 1.385 | 94 | 1.291 |
| - altri crediti finanziari | 2 | 8 | (6) |
| - cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC | 1.383 | 86 | 1.297 |
| Altre attività finanziarie correnti | 250 | 351 | (101) |
| TOTALE | 2.536 | 3.403 | (867) |
I "Crediti finanziari verso società del Gruppo" complessivamente pari a 901 milioni di euro, si decremento, rispetto al 31 dicembre 2015, di 2.057 milioni di euro essenzialmente per effetto dei minori crediti finanziari a breve termine vantati sul conto corrente intersocietario (2.075 milioni di euro) solo in piccola parte compensati dall'incremento delle quote correnti dei crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle quote di competenza dell'indebitamento finanziario (18 milioni di euro).
I "Crediti finanziari verso terzi", pari a 1.385 milioni di euro al 30 settembre 2016 evidenziano un incremento di 1.291 milioni di euro rispetto a fine 2015, attribuibile essenzialmente all'incremento dei cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi.
Le "Altre attività finanziarie correnti", pari a 250 milioni di euro al 30 settembre 2016, sono rappresentate principalmente da crediti connessi a interessi e altri proventi maturati sia sui conti correnti intersocietari sia sui crediti vantati verso terzi, ed evidenziano un decremento di 101 milioni di euro rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente, riconducibile essenzialmente alla riduzione del saldo a credito verso le società del gruppo sul conto corrente intercompany.
La composizione di tale voce al 30 settembre 2016 è di seguito descritta.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Crediti tributari | 359 | 21 | 338 |
| Altri crediti verso società del Gruppo | 443 | 422 | 21 |
| Crediti verso altri | 47 | 17 | 30 |
| Totale | 849 | 460 | 389 |
Le "Altre attività correnti", pari a 849 milioni di euro, si sono incrementate di 389 milioni di euro, principalmente per i "Crediti tributari" relativi al versamento, nel mese di giugno 2016, del 1° acconto Ires per l'esercizio 2016 (309 milioni di euro), nonché per l'incremento sia degli "Altri crediti verso società del Gruppo" per 21 milioni di euro, che dei "Crediti verso altri" per 30 milioni di euro.
I "Crediti verso altri", pari a 47 milioni di euro al 30 settembre 2016, presentano un incremento di 30 milioni di euro essenzialmente per gli anticipi erogati (per conto di tutte le società del Gruppo aderenti) per contributi spettanti alle associazioni ricreativo-assistenziali per il personale (33 milioni di euro).
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così costituite:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Depositi bancari e postali | 1.252 | 5.925 | (4.673) |
| Denaro e valori in cassa | - | - | - |
| Totale | 1.252 | 5.925 | (4.673) |
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 1.252 milioni di euro, presentano un decremento di 4.673 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015, principalmente dovuto agli effetti del rimborso di alcuni prestiti obbligazionari, al pagamento dei dividendi 2016 così come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti di Enel SpA in data 26 maggio 2016, nonché alla normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.
Il patrimonio netto è pari a 28.344 milioni di euro in aumento di 3.464 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. Tale variazione è riferibile all'utile complessivo rilevato nei primi nove mesi del 2016 (2.122 milioni di euro), all'operazione di scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA che ha determinato un aumento del capitale sociale e della riserva da sovrapprezzo azioni (rispettivamente di 764 milioni di euro e di 2.204 milioni di euro), alla distribuzione del dividendo dell'esercizio 2015 nella misura di 0,16 euro per azione (complessivamente pari a 1.626 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 26 maggio 2016.
Al 30 settembre 2016, a seguito della scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA, il capitale sociale della capogruppo Enel SpA interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. Pertanto, rispetto all'esercizio precedente, il capitale sociale presenta un aumento di 763.322.151 euro.
Alla stessa data, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 nonché delle altre informazioni a disposizione, gli unici azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,59% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,006% del capitale sociale, posseduto tramite controllate alla data del 3 agosto 2016 a titolo di gestione del risparmio).
A valle della sopramenzionata operazione di scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA, la riserva sovrapprezzo azioni si è incrementata di 2.212 milioni di euro. Parziale compensazione è intervenuta per la rilevazione dei costi di transazione, pari a 10 milioni di euro, e del correlato effetto fiscale complessivo, pari a 2 milioni di euro. Pertanto il valore di detta riserva al 30 settembre 2016 risulta pari a 7.496 milioni di euro.
La riserva legale, a seguito della destinazione dell'utile dell'esercizio 2015, deliberata dall'Assemblea degli Azionisti in data 26 maggio 2016, ha raggiunto l'importo, pari al 20,0% del capitale sociale, indicato all'art. 2430, comma 1 del codice civile.
Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.
In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve ex art. 47 del TUIR.
La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art.55 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986) rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione, oltre alla riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.
La voce al 30 settembre 2016 è costituita esclusivamente dalla riserva da valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow hedge negativa per 414 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo per 67 milioni di euro).
Al 30 settembre 2016 la riserva per Piani a benefici ai dipendenti è pari a 16 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 3 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevate direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto corridor approach secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 – Benefici per i dipendenti".
Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione della passività/attività netta per Piani a benefici ai dipendenti avvenuti nel corso degli esercizi 2015 e 2016.
| Milioni di euro | Utili/(Perdite) lordi rilevati a patrimonio netto nell'esercizio |
Rilasci a Conto economico lordi |
Imposte | Utili/(Perdite) netti rilevati a patrimonio netto nell'esercizio |
Utili/(Perdite) lordi rilevati a patrimonio netto nel periodo |
Rilasci a Conto economico lordi |
Imposte | Utili/(Perdite) netti rilevati a patrimonio netto nel periodo |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 01.01.2015 | al 31.12.2015 | al 30.09.2016 | |||||||
| Riserva da valutazione di strumenti finanziari di cash flow hedge |
(332) | 441 | (334) | (52) | (277) | (611) | 425 | 49 | (414) |
| Riserva da rimisurazione della passività/(attività) netta per piani a benefici ai dipendenti |
(10) | (5) | - | (1) | (16) | - | - | - | (16) |
| Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto |
(342) | 436 | (334) | (53) | (293) | (611) | 425 | 49 | (430) |
Al 30 settembre 2016, la voce ha presentato un decremento di 768 milioni di euro per effetto di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 26 maggio 2016, che ha previsto l'utilizzo di tale riserva, per 813 milioni di euro, per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti e la destinazione a "utili portati a nuovo" di una quota parte del risultato positivo dell'esercizio 2015, pari a 45 milioni di euro.
Il risultato dei primi nove mesi del 2016, pari a 2.259 milioni di euro, presenta un incremento di 1.193 milioni di euro rispetto al risultato del corrispondente periodo del precedente esercizio.
Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.
Milioni di euro
| al 30.09.2016 | Possibilità di utilizzare |
Quota disponibile |
||
|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 10.167 | |||
| Riserve di capitale: | ||||
| - riserva da sovrapprezzo azioni | 7.496 | ABC | 7.496 | |
| Riserve di utili: | ||||
| - riserva legale | 2.034 | B | - | |
| - riserva ex lege 292/1993 | 2.215 | ABC | 2.215 | |
| - riserve da valutazione di strumenti finanziari | (414) | - | ||
| - riserva contributi in conto capitale | 19 | ABC | 19 | |
| - riserva stock option | 29 | ABC | 29 | (1) (2) |
| - riserva da rimisurazione della passività per piani a benefici ai dipendenti | (16) | - | ||
| - altre | 20 | ABC | 20 | |
| Utili / (Perdite) accumulati | 4.535 | ABC | 4.535 | |
| Totale | 26.085 | 14.314 | ||
| di cui quota distribuibile | 14.311 |
A: aumento di capitale.
B: per copertura perdite.
C: per distribuzione ai soci.
(1) Relativi a opzioni non più esercitabili.
(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.
Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.
Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.659 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.
Gli obiettivi di Enel nella gestione del capitale sono ispirati alla creazione di valore per gli azionisti, alla garanzia degli interessi degli stakeholder e alla salvaguardia della continuità aziendale, nonché al mantenimento di un adeguato livello di patrimonializzazione che consenta un economico accesso a fonti esterne di finanziamento tese a supportare adeguatamente lo sviluppo dell'attività del Gruppo.
| Milioni di euro | Non corrente Corrente |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | ||
| Finanziamenti a lungo termine | 22.1 | 13.621 | 14.503 | 973 | 3.062 | |
| Finanziamenti a breve termine | 22.2 | - | - | 2.937 | 4.914 |
Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari e ad altri fnanziamenti, in euro e altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 973 milioni di euro), ammonta al 30 settembre 2016 a 14.594 milioni di euro.
La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 30 settembre 2016, inclusa la quota in scadenza nei dodici mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso d'interesse. Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna
categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura del periodo, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.
| Milioni di euro | Valore nominale |
Valore contabile |
Quota corrente al 30.09.2016 |
Quota con scadenza oltre i 12 mesi |
Fair value |
Valore nominale |
Valore contabile |
Quota corrente al 31.12.2015 |
Quota con scadenza oltre i 12 mesi |
Fair value |
Valore contabile Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligazioni: | |||||||||||
| - tasso fisso | 11.505 | 11.421 | 908 | 10.513 | 13.927 | 14.693 | 14.586 | 1.999 | 12.587 | 17.001 | (3.165) |
| - tasso variabile | 1.927 | 1.923 | 65 | 1.858 | 1.915 | 2.986 | 2.979 | 1.063 | 1.916 | 2.931 | (1.056) |
| Totale | 13.432 | 13.344 | 973 | 12.371 | 15.842 | 17.679 | 17.565 | 3.062 | 14.503 | 19.932 | (4.221) |
| Finanziamenti bancari: | |||||||||||
| - tasso variabile | 50 | 50 | - | 50 | 50 | - | - | - | - | - | 50 |
| Totale | 50 | 50 | - | 50 | 50 | - | - | - | - | - | 50 |
| Finanziamenti da società del Gruppo: |
|||||||||||
| - tasso fisso | 1.200 | 1.200 | - | 1.200 | 1.631 | - | - | - | - | - | 1.200 |
| Totale | 1.200 | 1.200 | - | 1.200 | 1.631 | - | - | - | - | - | 1.200 |
| Totale finanziamenti a tasso fisso | 12.705 | 12.621 | 908 | 11.713 | 15.558 | 14.693 | 14.586 | 1.999 | 12.587 | 17.001 | (1.965) |
| Totale finanziamenti a tasso variabile |
1.977 | 1.973 | 65 | 1.908 | 1.965 | 2.986 | 2.979 | 1.063 | 1.916 | 2.931 | (1.006) |
| TOTALE | 14.682 | 14.594 | 973 | 13.621 | 17.523 | 17.679 | 17.565 | 3.062 | 14.503 | 19.932 | (2.971) |
Il saldo delle obbligazioni è al netto dell'importo di 835 milioni di euro relativo alle obbligazioni a tasso variabile non quotate "Serie speciale riservata al personale 1994-2019" detenute da Enel SpA.
La seguente tabella sintetizza il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base dei flussi di pagamento contrattuali non attualizzati.
| Milioni di euro | Saldo contabile |
Quote correnti |
Quote con scadenza |
Quote scadenti nel | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 4° trim. | ||||||||
| al 30.09.2016 | <12 mesi | >12 mesi | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | Oltre | |
| Obbligazioni: | ||||||||
| - tasso fisso quotate | 11.421 | 908 | 10.513 | - | 3.069 | 1.891 | 1.449 | 4.104 |
| - tasso variabile quotate | 746 | - | 746 | - | 496 | - | - | 250 |
| - tasso variabile non quotate | 1.177 | 65 | 1.112 | 33 | 66 | 254 | 27 | 732 |
| Totale | 13.344 | 973 | 12.371 | 33 | 3.631 | 2.145 | 1.476 | 5.086 |
| Finanziamenti bancari: | ||||||||
| - tasso variabile | 50 | - | 50 | - | - | - | 50 | - |
| Totale | 50 | - | 50 | - | - | - | 50 | - |
| Finanziamenti da società del Gruppo: | ||||||||
| - tasso fisso | 1.200 | - | 1.200 | - | - | - | - | 1.200 |
| Totale | 1.200 | - | 1.200 | - | - | - | - | 1.200 |
| TOTALE | 14.594 | 973 | 13.621 | 33 | 3.631 | 2.145 | 1.526 | 6.286 |
Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.
| Milioni di euro | Saldo contabile | Valore nominale |
Tasso medio di interesse in vigore |
Tasso di interesse effettivo in vigore |
|
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2015 | al 30.09.2016 | al 30.09.2016 | |||
| Euro | 13.691 | 11.148 | 11.193 | 4,9% | 5,2% |
| Dollari USA | 1.130 | 1.103 | 1.120 | 8,8% | 9,2% |
| Sterline inglesi | 2.744 | 2.343 | 2.369 | 6,5% | 6,7% |
| Totale valute non Euro | 3.874 | 3.446 | 3.489 | ||
| TOTALE | 17.565 | 14.594 | 14.682 |
La movimentazione del periodo del valore nominale dell'indebitamento a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella:
| Milioni di euro | Valore nominale |
Rimborsi | Nuove emissioni |
Accolli | Obbligazioni proprie riacquistate |
Differenze di cambio |
Valore nominale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2015 | al 30.09.2016 | ||||||
| Obbligazioni | 17.679 | (3.031) | - | - | (778) | (438) | 13.432 |
| Finanziamenti bancari | - | - | 50 | - | - | - | 50 |
| Finanziamenti da società del Gruppo | - | - | 1.200 | - | - | - | 1.200 |
| Totale | 17.679 | (3.031) | 1.250 | - | (778) | (438) | 14.682 |
Rispetto al 31 dicembre 2015 il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un decremento di 2.997 milioni di euro quale saldo di 3.031 milioni di euro riferiti a rimborsi, di 778 milioni di euro riferiti al riacquisto di obbligazioni proprie, di 438 milioni di euro relativi a differenze positive di cambio e di 1.250 milioni di euro connessi a nuove emissioni.
Tra le principali operazioni effettuate nel corso dei primi nove mesi del 2016 si segnalano:
il rimborso per 3.000 milioni di euro di due prestiti obbligazionari, di cui 2.000 milioni di euro a tasso fisso e 1.000 milioni di euro a tasso variabile, emessi nel 2010, nell'ambito di un'offerta paneuropea di obbligazioni riservate ai risparmiatori retail e giunti a scadenza il 26 febbraio 2016;
un'offerta volontaria non vincolante, promossa i 14 gennaio 2016 e conclusa il 20 gennaio 2016, avente ad oggetto il riacquisto per cassa di obbligazioni, emesse dalla stessa Enel, per un importo pari a 750 milioni di euro, nell'ottica di una strategia volta all'ottimizzazione della struttura delle passività della Società mediante una gestione attiva delle scadenze e del costo del debito;
il rimborso per 31 milioni di euro di due tranches dei prestiti obbligazionari INA e ANIA;
l'assegnazione per 1.200 milioni di euro, nell'ambito della già citata operazione di scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA, di una passività rappresentata da un finanziamento a lungo termine, a tasso fisso nei confronti della controllata Enel Green Power International BV;
la stipula di un contratto di finanziamento con Unicredit SpA per un importo massimo di 500 milioni di euro, fruibile in tre tranches fino al 15 marzo 2017, ed utilizzato al 30 settembre 2016 per 50 milioni di euro.
I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "Bond Ibridi"), dal Forward Start Facility Agreement sottoscritto in data 8 febbraio 2013 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche, per un importo di 9,4 miliardi di euro, e dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con Unicredit SpA.
I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV possono essere riassunti come segue:
clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente ed il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;
clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili. I principali covenant relativi ai Bond Ibridi di Enel possono essere riassunti come segue:
clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente ed ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset ad un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.
I principali covenant previsti nel Forward Start Facility Agreement e nei contratti di finanziamento sottoscritti tra Enel SpA ed Unicredit SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue:
clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;
clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;
clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti ad esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;
clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.
Si precisa inoltre che a seguito della scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA ("EGP") in favore di Enel SpA, a far data dal 31 marzo 2016 alcuni elementi patrimoniali e rapporti giuridici di EGP sono stati assegnati ad Enel. Tra i rapporti giuridici oggetto di assegnazione sono incluse le garanzie rilasciate da EGP nell'interesse di Enel Green Power International BV e le sue controllate a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie ed i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant tipici della prassi internazionale.
Tutti gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, ad esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.
Nessuno dei covenant sopra considerati risulta ad oggi disatteso.
La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 30 settembre 2016, distinti per natura.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Finanziamenti da terzi | |||
| Debiti verso banche (conto corrente ordinario) | 18 | 2 | 16 |
| Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti | 874 | 1.669 | (795) |
| Totale | 892 | 1.671 | (779) |
| Finanziamenti dal gruppo | |||
| Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente intersocietario) | 2.045 | 3.243 | (1.198) |
| Altri finanziamenti a breve termine da società del Gruppo | - | - | - |
| Totale | 2.045 | 3.243 | (1.198) |
| TOTALE | 2.937 | 4.914 | (1.977) |
I finanziamenti a breve termine ammontano a 2.937 milioni di euro (4.914 milioni di euro nel 2015) e si decremento di 1.977 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito principalmente:
del decremento, per 795 milioni di euro, dei cash collateral ricevuti dalle controparti per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi;
del decremento, per 1.198 milioni di euro, della voce "Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo", da imputare al miglioramento della posizione debitoria sul conto corrente intersocietario intrattenuto con le società controllate.
Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.
La società riconosce ai dipendenti varie forme di benefici individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, Indennità per Mensilità Aggiuntive e Indennità Sostitutiva del Preavviso, Premi di Fedeltà, Previdenza Integrativa Aziendale, Assistenza Sanitaria, Indennità aggiuntiva contributi Fopen, Contributi Fopen superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale. A seguito della disdetta della regolamentazione collettiva sulle agevolazioni tariffarie, alla data del 31 dicembre 2015, è stato estinto e rilasciato il fondo Sconto Energia (energia a tariffa ridotta limitatamente al personale in quiescenza) per 10 milioni di euro.
La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefici dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefici definiti nonché altri benefici a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.
Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".
Tale passività pari a 274 milioni di euro è essenzialmente costituita dalla Previdenza Integrativa Aziendale (PIA e ASI) per 200 milioni di euro, dall'Assistenza Sanitaria (ASEM) per 37 milioni di euro, dai piani Long Term Incentive per 20 milioni di euro e dal TFR per 12 milioni di euro.
Con riguardo alla PIA si precisa che, in seguito agli avvenuti conferimenti dei vari rami d'azienda, gli obblighi pensionistici verso i dirigenti in quiescenza, stante la loro permanenza ope legis in capo a Enel SpA, sono stati accollati alle conferitarie, ai sensi dell'art. 1237 cod. civ. ("accollo semplice", avente cioè validità unicamente interna) iscrivendo tra le "altre attività non correnti" della conferente il credito risultante dall'accollo alle società conferitarie e rilevando a conto
economico tra gli "altri proventi finanziari" le quote degli oneri riaddebitate. Al 30 settembre 2016 il credito residuo dell'accollo alle società conferitarie ammonta a 150 milioni di euro.
I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le potenziali passività ritenute possibili che potrebbero derivare alla Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti di quelle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.
Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nel periodo, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti e non riguardanti i rami aziendali conferiti.
La movimentazione del periodo dei fondi per rischi ed oneri è di seguito riportata:
| Rilevazione a Conto economico | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | Accantonamenti | Rilasci | Utilizzi | Totale | ||
| al 31.12.2015 | al 30.09.2016 | |||||
| di cui quota corrente |
||||||
| Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi: |
||||||
| - contenzioso legale | 15 | - | (3) | - | 12 | 7 |
| - altri | 6 | - | - | (1) | 5 | 2 |
| Totale Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi |
21 | - | (3) | (1) | 17 | 9 |
| Fondo oneri per incentivi all'esodo | 32 | 1 | - | (1) | 32 | 1 |
| TOTALE FONDI RISCHI E ONERI | 53 | 1 | (3) | (2) | 49 | 10 |
Il decremento del fondo relativo al contenzioso legale nei primi nove mesi del 2016, pari a 3 milioni di euro, riflette essenzialmente la revisione di stima su alcuni contenziosi in essere.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Milioni di euro | Non correnti | Correnti | ||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | |
| Passività finanziarie - Derivati passivi | 3.476 | 2.717 | 437 | 367 |
Più dettagliatamente, la tabella seguente indica, il valore nozionale e il fair value dei derivati passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in passività non correnti e correnti.
| Mili oni di e uro |
Non te ( Not a 2 5.1 ) co rren |
Co te ( Not a 2 5.2 ) rren |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Val zio nal Fai lue ore no e r va |
Val zio nal Fai lue ore no e r va |
|||||||||
| al 3 0.0 9.2 016 |
al 31. 12. 201 5 |
al 3 0.0 9.2 016 |
al 31. 12. 201 5 |
Var iazi one |
al 3 0.0 9.2 016 |
al 31. 12. 201 5 |
al 3 0.0 9.2 016 |
al 31. 12. 201 5 |
Var iazi one |
|
| Der iva ti d esi ti c nti di c tru rtu gna om e s me ope ra |
||||||||||
| Cas h fl he dge ow |
||||||||||
| l ris chio di di i tas nte - su so res se |
390 | 390 | 177 | 143 | 34 | - | - | - | - | - |
| l ris chio di di c bio tas - su so am |
2.3 80 |
1.5 56 |
1.3 80 |
887 | 493 | - | - | - | - | - |
| Tot ale Ca sh flow he dge |
2.7 70 |
1.9 46 |
1.5 57 |
1.0 30 |
527 | - | - | - | - | - |
| iva ti a Der l FV TP L |
||||||||||
| l ris chio di di i tas nte - su so res se |
10. 621 |
9.8 60 |
832 | 419 | 413 | 132 | 195 | 87 | 67 | 20 |
| l ris chio di di c bio tas - su so am |
7.8 28 |
9.4 75 |
1.0 87 |
1.2 68 |
(18 1) |
4.2 34 |
5.3 43 |
350 | 300 | 50 |
| Tot ale De riva ti a l FV TP L |
18. 449 |
19. 335 |
1.9 19 |
1.6 87 |
232 | 4.3 66 |
5.5 38 |
437 | 367 | 70 |
| TO TA LE DE RIV AT I PA SS IVI |
21. 219 |
21. 281 |
3.4 76 |
2.7 17 |
759 | 4.3 66 |
5.5 38 |
437 | 367 | 70 |
I derivati finanziari classificati tra le passività non correnti, al 30 settembre 2016, presentano un valore nozionale complessivo pari a 21.219 milioni di euro e un fair value pari a 3.476 milioni di euro, ed evidenziano, se confrontati con i valori al 31 dicembre 2015, rispettivamente un decremento di 62 milioni di euro e un incremento di 759 milioni di euro. I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2016, presentano un valore nozionale di 2.770 milioni di euro e un fair value di 1.557 milioni di euro.
I derivati su cambi di cash flow hedge sono riferiti principalmente alle operazioni di copertura del tasso di cambio della tranche di 1,1 miliardi di sterline inglesi dell'emissione obbligazionaria, che rientra nel programma Global Medium Term Notes, del 2007. Il peggioramento del fair value, rispetto al precedente esercizio, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese.
I derivati su tassi di cash flow hedge hanno risentito negativamente, nella valutazione al 30 settembre 2016, dell'andamento dei tassi.
Il peggioramento del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 413 milioni di euro, è riconducibile alla generale riduzione della curva dei tassi di interesse verificatasi nei primi nove mesi dell'anno.
Il miglioramento del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 181 milioni di euro, riguarda sostanzialmente le operazioni di copertura gestionale delle emissioni obbligazionarie in valuta tramite cross currency interest rate swap.
Tali operazioni hanno risentito positivamente, nella valutazione al 30 settembre 2016, dell'andamento dei cambi.
I derivati passivi correnti presentano un valore nozionale pari a 4.366 milioni di euro e un corrispondente fair value pari a 437 milioni di euro.
Il decremento del valore nozionale dei derivati di tasso di fair value through profit or loss, è connesso principalmente alla naturale scadenza di interest rate swap per un ammontare nozionale pari a 68 milioni di euro.
I derivati su cambi al fair value through profit or loss variano per effetto sia della normale operatività che per la riclassifica, da passività non correnti a passività correnti, di cross currency swap con scadenza settembre 2017.
Le "Altre passività non correnti" pari a 243 milioni di euro sono rimaste inalterate rispetto all'esercizio 2015 e sono riferite al debito verso le società del Gruppo, rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 15).
I debiti commerciali accolgono prevalentemente i debiti per forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse per attività svolte entro il 30 settembre 2016, e sono costituiti da debiti verso terzi per 67 milioni di euro (105 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e da debiti verso le società del Gruppo per 44 milioni di euro (59 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
Milioni di euro
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti commerciali: | |||
| - verso terzi | 67 | 105 | (38) |
| - verso società del Gruppo | 44 | 59 | (15) |
| Totale | 111 | 164 | (53) |
Milioni di euro
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie differite | 391 | 584 | (193) |
| Altre partite | 28 | 59 | (31) |
| Totale | 419 | 643 | (224) |
Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine periodo.
In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono essenzialmente i debiti verso le società del Gruppo maturati al 30 settembre 2016, liquidabili nel periodo successivo, connessi sia a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity sia a interessi passivi maturati sui conti correnti intercompany.
La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Note | al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Finanziamenti a lungo termine | 22 | 13.621 | 14.503 | (882) |
| Finanziamenti a breve termine | 22 | 2.937 | 4.914 | (1.977) |
| Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine | 22 | 973 | 3.062 | (2.089) |
| Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento | 14 | 46 | 77 | (31) |
| Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento | 18 | 2.286 | 3.052 | (766) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 20 | 1.252 | 5.925 | (4.673) |
| TOTALE | 13.947 | 13.425 | 522 |
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Debiti tributari | 14 | 650 | (636) |
| Debiti diversi verso società del Gruppo | 677 | 354 | 323 |
| Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali | 18 | 24 | (6) |
| Debiti verso istituti di previdenza | 8 | 11 | (3) |
| Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi | 1 | 1 | - |
| Altri | 14 | 6 | 8 |
| Totale | 732 | 1.046 | (314) |
Al 30 settembre 2016, i "Debiti tributari", pari a 14 milioni di euro, sono relativi essenzialmente al debito per Iva di Gruppo del 3° trimestre 2016 e a ritenute Irpef da versare. Il decremento rispetto al precedente esercizio, pari a 636 milioni di euro, è dovuto essenzialmente alla chiusura, effettata in sede di dichiarazione del Modello Unico al 30 settembre 2016, della posizione a debito verso l'Erario per l'Ires riferita al consolidato fiscale nazionale.
La voce "debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 677 milioni di euro, è composta per 559 milioni di euro dai debiti generati dal consolidato fiscale Ires (233 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e per 118 milioni di euro dai debiti generati dall'IVA di Gruppo (121 milioni di euro al 31 dicembre 2015). L'incremento di 323 milioni di euro rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2015, riflette essenzialmente l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.
Gli impegni contrattuali assunti da Enel SpA e le garanzie prestate sono di seguito riepilogati:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2016 | al 31.12.2015 | Variazione | |
| Fideiussioni e garanzie prestate a: | |||
| - terzi | 376 | 376 | - |
| - imprese controllate | 43.377 | 35.015 | 8.362 |
| Totale | 43.753 | 35.391 | 8.362 |
Le fideiussioni prestate a terzi riguardano garanzie rilasciate dalla Capogruppo in occasione della cessione di determinate attività aziendali facenti capo ad Enel SpA e a società da questa controllate e si riferiscono sostanzialmente alla garanzia prestata nell'operazione di vendita del patrimonio immobiliare (375 milioni di euro). Oggetto della garanzia è il corretto adempimento degli obblighi contrattuali in termini di pagamento dei canoni dovuti e l'impegno per il rinnovo per 6 anni dei contratti di locazione long term per un ammontare non inferiore al 50%.
Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:
per 20.541 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura di prestiti obbligazionari in dollari statunitensi, sterline inglesi, euro e yen, nell'ambito del programma Global Medium Term Notes da 35 miliardi di euro;
per 7.814 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro Enel Green Power, in prevalenza acquisite attraverso le operazioni straordinarie di riassetto del gruppo;
per 2.884 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione, Enel Produzione e Enel Green Power;
per 2.599 milioni di euro a garanzie rilasciate all'Amministrazione Finanziaria per l'adesione alla procedura "IVA di Gruppo", nell'interesse delle società Enel New.Hydro, Enel Trade, Enel Produzione, Enelpower, Enel Servizio Elettrico, Nuove Energie, Enel Ingegneria e Ricerca, Enel M@p, Enel.si, Enel Green Power Enel Sole ed Energy Hydro Piave;
per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di e-distribuzione, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Enel Servizio Elettrico SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;
per 818 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art.4 legge 92/2012);
per 516 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell'interesse di e-distribuzione, Enel Trade, Enel Produzione, Enel Green Power ed Enel Energia, relative alle "Convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";
per 1.000 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura del programma di Euro Commercial Paper;
per 360 milioni di euro a una garanzia rilasciata in favore delle controparti finanziarie del prestito obbligazionario emesso da Enel Investment Holding, nell'ambito del programma Global Medium Term Notes da 35 miliardi di euro;
per 347 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas e nell'interesse di Enel Trade per "capacità di trasporto gas";
per 335 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il "Gestore dei Mercati Energetici", nell'interesse di Enel Trade e di Enel Produzione;
per 80 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Trade per "Acquisti di energia elettrica";
per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata ad E.ON nell'interesse di Enel Trade per "attività di trading sul mercato elettrico";
per 32 milioni di euro a una garanzia rilasciata in favore di Wingas GmbH & CO.KG e nell'interesse di Enel Trade per "forniture di gas";
per 3.444 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla holding nell'interesse delle società controllate.
Rispetto al 31 dicembre 2015, l'incremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è principalmente ascrivibile agli effetti dell'operazione di integrazione con Enel Green Power che ha comportato il trasferimento di garanzie rilasciate da EGP nell'interesse di Enel Green Power International BV e le sue controllate.
Si evidenzia inoltre che Enel SpA in qualità di controllante ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative ad operazioni di cessione di crediti.
Il giudizio avanti alla Corte di Appello di Venezia è attualmente pendente e la prossima udienza è fissata per il 17 novembre 2016. Si prevede che la sentenza possa essere emessa entro la fine dell'anno.
In relazione alla centrale termoelettrica di Brindisi Sud, si è concluso il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale di Brindisi nei confronti di alcuni dipendenti di Enel Produzione – citata quale responsabile civile nel corso del 2013 – per i reati di danneggiamento e getto pericoloso di cose riguardo a presunte contaminazioni di polveri di carbone su terreni adiacenti l'area della centrale con riferimento a condotte che si sarebbero verificate dal 1999 al 2011. Con sentenza del 26 ottobre 2016, il Tribunale di Brindisi ha disposto nei confronti dei tredici imputati dipendenti/dirigenti di Enel Produzione: (i) l'assoluzione di nove di essi per non aver commesso il fatto; (ii) il non doversi procedere per intervenuta prescrizione dei reati contestati per due imputati; (iii) la condanna dei restanti due imputati, con tutti i benefici di legge, a 9 mesi di reclusione. Nell'ambito della stessa sentenza, con riferimento alle richieste di risarcimento del danno, il Tribunale ha disposto altresì: (i) il rigetto di tutte le domande delle parti civili pubbliche e delle associazioni costituitesi parte civile; (ii) l'accoglimento della maggior parte delle domande presentate delle parti private, rinviando queste ultime dinanzi al giudice civile per la quantificazione, senza disporre il riconoscimento di provvisionali.
Sono inoltre in corso processi penali presso i Tribunali di Reggio Calabria e Vibo Valentia nei confronti di alcuni dipendenti di Enel Produzione per il reato di illecito smaltimento dei rifiuti a seguito di presunte violazioni in merito allo smaltimento dei rifiuti della centrale termoelettrica di Brindisi. Enel Produzione non è stata citata quale responsabile civile. Il procedimento penale dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria si è concluso all'udienza del 23 giugno 2016. Con questa sentenza il Tribunale ha assolto la quasi totalità degli imputati Enel dai principali reati, perché il fatto non sussiste. In un solo caso ha proclamato la prescrizione. Parimenti è stata proclamata la prescrizione per tutti i restanti reati, di minore rilevanza penale. Il procedimento dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia è stato rinviato dal 28 giugno 2016 al 4 maggio 2017 per i medesimi incombenti e cioè per sentire gli ultimi testi indicati dagli altri imputati.
Sulla base della sentenza del 21 ottobre 2013, a ottobre 2014, Enel ha citato in giudizio Cattolica dinanzi al Tribunale di Roma al fine di ottenere la quantificazione delle somme dovute a Enel e il pagamento delle stesse da parte di Cattolica. All'udienza del 3 ottobre 2016, il giudice ha dichiarato inammissibile la richiesta delle controparti di sospensione del processo in attesa della definizione di quello di appello, concedendo i termini per le memorie istruttorie ed ha rinviato la causa per esame delle richieste istruttorie al 4 luglio 2017.
Nel febbraio 2012 Albania BEG Ambient Shpk ha convenuto Enel SpA ed Enelpower SpA davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi per ottenere il riconoscimento in Francia della sentenza albanese. Enel SpA ed Enelpower SpA si sono costituite in giudizio contestando tale iniziativa. Il procedimento è in corso di svolgimento.
Albania BEG Ambient Shpk nel marzo 2014 ha convenuto Enel SpA ed Enelpower SpA dinanzi al tribunale dello Stato di New York per ottenere il riconoscimento in detto Stato della sentenza albanese.
In data 22 aprile 2014, a seguito di un'istanza di Enel ed Enelpower, il giudice ha revocato l'ordine emesso in precedenza "inaudita altera parte" nei confronti delle due società che disponeva l'astensione dal compiere atti di disposizione dei beni dalle stesse posseduti nei limiti dell'importo di circa 600 milioni di dollari statunitensi. Il procedimento è pendente e nessun provvedimento sul merito, neppure preliminare, è stato assunto da detto Tribunale. In data 27 aprile 2015 Enel SpA ed Enelpower SpA hanno chiesto che il giudizio sia rimesso dal tribunale dello Stato di New York alla Corte Federale. Con decisione del 10 marzo 2016 la Corte Federale non ha accolto l'istanza di Enel SpA ed Enelpower SpA e pertanto il procedimento prosegue davanti al giudice dello Stato di New York. Enel SpA ed Enelpower SpA hanno proposto appello avverso la decisione che aveva rigettato l'eccezione di carenza di giurisdizione del tribunale dello Stato di New York e anche tale procedimento di appello è pendente.
In relazione al procedimento pendente in Olanda, la Corte d'Appello dell'Aja, con decisione del 9 febbraio 2016, ha accolto i ricorsi disponendo la revoca dei provvedimenti cautelari previo rilascio di una garanzia da parte di Enel per l'importo di 440 milioni di euro e di una controgaranzia da parte di Albania BEG Ambient Shpk di 50 milioni di euro circa (valore stimato dei danni di Enel ed Enelpower in relazione ai citati sequestri conservativi e al rilascio della garanzia bancaria).
La garanzia di Enel è stata rilasciata in data 30 marzo 2016. Albania BEG Ambient Shpk non ha rilasciato la propria controgaranzia entro il termine di tre settimane. Il 4 aprile 2016 Albania BEG Ambient ha impugnato la sentenza del 9 febbraio 2016 dinanzi alla Corte di Cassazione olandese. Enel ed Enelpower si sono costituite il 20 maggio 2016. Inoltre, a fine luglio 2014, Albania BEG Ambient Shpk ha promosso un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda, nel contesto del quale a fine gennaio 2016 si è tenuta l'ultima udienza. Il 29 giugno 2016 il Tribunale ha depositato la sentenza, con cui: (i) ha statuito che la sentenza albanese soddisfa i requisiti per il riconoscimento e l'esecuzione nei Paesi Bassi; (ii) ha ordinato a Enel ed Enelpower di pagare euro 433.091.870,00 ad Albania BEG Ambient, oltre spese e accessori per euro 60.673,78; (iii) ha respinto la richiesta di Albania BEG Ambient di dichiarare la sentenza provvisoriamente esecutiva. Il 29 giugno 2016 Enel ed Enelpower hanno presentato appello avverso la sentenza. L'appello ha effetto devolutivo pieno (c.d. "de novo"); infatti la Corte di Appello riesaminerà l'intero oggetto del contendere. Pertanto, Enel ed Enelpower potranno far valere nuovamente in toto le proprie argomentazioni. Successivamente, in data 27 settembre 2016, anche Albania BEG Ambient Shpk ha presentato appello avverso la decisione del Tribunale del 29 giugno 2016 per chiedere la riforma della sua parziale soccombenza nel merito. Il 14 luglio 2016 Albania BEG Ambient Shpk ha notificato un sequestro conservativo sulla base di un provvedimento cautelare emesso inaudita altera parte per l'importo di 440 milioni di euro presso alcune entità e il pignoramento delle azioni di tre società controllate da Enel SpA nei Paesi Bassi. Enel ha proposto ricorso e con decisione del 26 agosto 2016 il tribunale di Amsterdam ha deciso che i provvedimenti cautelari emessi nel 2014 e nel 2016 sarebbero risultati revocati se Albania BEG Ambient Shpk non avesse rilasciato una garanzia bancaria a favore di Enel ed Enelpower dell'importo di 7 milioni di euro entro il 21 ottobre 2016. Albania BEG Ambient Shpk non ha rilasciato la garanzia e pertanto i sequestri conservativi su beni di Enel SpA e Enelpower SpA nei Paesi Bassi sono stati revocati e non risultano più in essere dal 21 ottobre 2016.
Albania BEG Ambient Shpk ha altresì iniziato procedimenti in Irlanda e in Lussemburgo per far riconoscere in questi due Paesi la pronuncia del Tribunale di Tirana. In Irlanda, il tribunale, con sentenza dell'8 marzo 2016, ha accolto le difese di Enel ed Enelpower dichiarando la carenza di giurisdizione in Irlanda. Si è in attesa dell'approvazione della sentenza da parte della Corte. In Lussemburgo il procedimento è ancora in fase di svolgimento. Nessun provvedimento giudiziario è stato assunto.
In data 5 luglio 2013 Electrica ha notificato a Enel, Enel Investment Holding, Enel Distributie Muntenia ed Enel Energie Muntenia (limitatamente ad alcune pretese) una domanda arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi con una richiesta di danni per asserite violazioni di specifiche clausole del Privatization Agreement. Viene, in particolare, richiesto il pagamento di penali per circa 800 milioni di euro, oltre interessi e ulteriori danni da quantificare. In data 18 luglio 2016 è stato notificato il lodo con il quale il Tribunale Arbitrale all'unanimità ha rigettato integralmente le pretese di SAPE dichiarando le richieste inammissibili o infondate e ha condannato quest'ultima al pagamento delle spese del procedimento arbitrale.
Inoltre, in data 29 settembre 2014 SAPE ha notificato a Enel ed EIH un'ulteriore domanda di arbitrato presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi con una richiesta di pagamento di circa 500 milioni di euro (oltre interessi) in relazione all'esercizio da parte di SAPE di un'opzione put prevista nel Privatization Agreement e relativa a una quota pari al 13,57% delle azioni detenute da SAPE nelle società Enel Distributie Muntenia ed Enel Energie Muntenia. Il procedimento è in corso di svolgimento e l'udienza si è tenuta a luglio 2016.
In data 20 aprile 2016 SAPE ha presentato un'ulteriore domanda di arbitrato dinanzi alla Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti di Enel SpA ed Enel Investment Holding BV in relazione alla mancata distribuzione dei dividendi più gli interessi. Successivamente, a settembre 2016, SAPE ha modificato la propria domanda di arbitrato convenendo in giudizio anche Enel Energie Muntenia e Enel Distributie Muntenia e riqualificando il valore complessivo della controversia in US \$ 64.074.767. Il procedimento è nella fase preliminare.
Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti successivamente al 30 settembre 2016, si rinvia a quanto illustrato nella "Relazione degli Amministratori" che precede il presente "Prospetto contabile di Enel SpA".
Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto De Paoli dichiara, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente fascicolo che riporta la relazione circa la distribuzione di un acconto sul dividendo per l'esercizio 2016 a favore degli azionisti di Enel SpA, nonché il prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2016, corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Roma, 10 novembre 2016
Alberto De Paoli Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA
Società per Azioni Sede legale in Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale Sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Codice Fiscale e Registro Imprese di Roma n. 00811720580 R.E.A. di Roma n. 756032 Partita IVA n. 00934061003
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