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Edison Rsp

Annual Report Feb 22, 2017

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA 2016

RELAZIONE SULLA GESTIONE

INDICE

RELAZIONE FINANZIARIA 2016

  • 3 Profilo di Gruppo
  • 4 Lettera agli azionisti
  • 6 Presenza operativa
  • 8 Catena del valore
  • 10 Principali dati del Gruppo
  • 12 Notizie relative ai titoli e Organi sociali

13 Relazione sulla gestione

  • 14 Eventi di rilievo
  • 18 Contesto esterno
  • 18 Quadro economico di riferimento
  • 22 Andamento del mercato energetico italiano
  • 26 Quadro normativo e regolamentare di riferimento
  • 37 Risultati economico-finanziari al 31 dicembre 2016
  • 37 Ricavi e Margine operativo lordo di Gruppo e per Filiera
  • 42 Altre voci del conto economico di Gruppo
  • 43 Indebitamento finanziario netto e flussi di cassa
  • 44 Evoluzione prevedibile nel 2017
  • 45 Edison Spa
  • 46 Rischi e incertezze
  • 52 Altri risultati della gestione
  • 52 Innovazione, ricerca e sviluppo
  • 53 Salute, sicurezza e ambiente
  • 54 Risorse umane e relazioni industriali
  • 58 Relazioni con i fornitori
  • 59 Altre informazioni
  • 60 Proposta di deliberazione
  • 61 Relazione del Collegio Sindacale

PROFILO DI GRUPPO

Costruiamo insieme un futuro di energia sostenibile: questa è l'essenza del nostro brand. Una nuova visione e una nuova missione, al passo con il cambiamento che sta vivendo il settore dell'energia, un nuovo posizionamento di business, che mette al centro la sostenibilità e il cliente.

Oggi più che mai i clienti vogliono soluzioni energetiche intelligenti in grado di ottimizzare i benefici legati all'energia sostenibile. Il nostro compito è mettere l'innovazione e la competenza a loro disposizione per supportare le loro attività ed esigenze quotidiane.

Una sfida che l'azienda energetica più antica d'Europa vuole cogliere in coerenza con la propria storia di primati industriali e commerciali.

Edison, infatti, vuole essere un operatore di riferimento del settore energetico italiano con un ruolo attivo nel processo di consolidamento del mercato retail e dell'efficienza energetica. Attualmente opera in Italia, Europa e nel Bacino del Mediterraneo impiegando circa 5.000 persone, anche attraverso Fenice, acquisita nel corso dell'anno.

Edison vende energia elettrica e gas naturale ai clienti finali come pure servizi energetici e ambientali, in particolare alle realtà industriali. Inoltre, è fortemente impegnata ad aumentare nei prossimi anni, tramite crescita organica e acquisizioni, la propria base clienti pari ad oltre 1milione di utenze in Italia.

Grazie al parco centrali tra i più efficienti e sostenibili del Paese, che comprende impianti a gas (CCGT), idroelettrici, eolici, solari e a biomassa, Edison, nel 2016, ha generato 20,4 TWh di elettricità, il 7,4% della produzione elettrica italiana.

Sul fronte idrocarburi, Edison è presente in Italia, nel Mediterraneo e nel Nord Europa, con oltre 100 concessioni e permessi di esplorazione e produzione di gas naturale e greggio, con riserve pari a 248,4 milioni di barili di petrolio equivalenti.

Nel 2016, ha importato 14,6 miliardi di metri cubi di gas coprendo così il 22,5% del totale importazioni gas in Italia e contribuendo alla sicurezza del sistema energetico nazionale.

Il Gruppo è inoltre impegnato nella diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento di gas per la transizione e la sicurezza del sistema energetico nazionale. La società ha allo studio la realizzazione di nuove infrastrutture per l'importazione di gas per l'Italia e l'Europa e, attraverso proprie controllate, gestisce il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione del gas. Edison opera anche nei mercati all'ingrosso di energia elettrica, gas e, più in generale, delle commodity.

Dal 2012 Edison è controllata da EDF. Le azioni di risparmio sono la sola categoria di azioni negoziata sul mercato gestito da Borsa Italiana Spa.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Signori Azionisti,

il 2016 è stato un anno importante in cui Edison ha ridefinito le proprie strategie focalizzandole verso il cliente finale e verso un modello di energia sostenibile che promuove e sviluppa soluzioni a bassa emissione di CO2 per il mercato.

L'anno trascorso è stato caratterizzato da un contesto di mercato difficile, in cui i prezzi di tutte le commodity energetiche hanno registrato un calo, a fronte di una domanda elettrica in riduzione del 2,1% e di una domanda gas ancora debole, anche se in ripresa del 5,2% per effetto della scarsa generazione idroelettrica e della riduzione delle importazioni. Ciononostante, Edison ha massimizzato il proprio impegno nella gestione operativa e nella ricerca dell'efficienza gestionale. La Società ha infatti reagito positivamente in tutti i settori in cui opera, intensificando lo sforzo di trasformazione in coerenza con i profondi cambiamenti dei mercati energetici e con uno sguardo orientato al futuro.

Il perfezionamento dei processi di vendita ai clienti finali ha permesso il miglioramento del livello del servizio al consumatore. La maggiore soddisfazione dei nostri acquirenti crea i presupposti per sostenere in futuro l'allargamento della base clienti con una piattaforma di gestione efficiente, moderna e avanzata digitalmente. Il potenziale creato potrà essere valorizzato se il processo di liberalizzazione del mercato in Italia avverrà secondo principi di concorrenzialità, per mezzo di un sistema di regole che consenta agli operatori di contendersi i clienti sulla base di offerte di valore ad elevato contenuto di innovazione tecnologica e competenze di gestione.

L'integrazione di Fenice, società tra i leader in Italia per i servizi energetici ai grandi clienti industriali, ha permesso il forte potenziamento della linea di business dedicata a questo settore. Grazie allo sviluppo per linee organiche e per acquisizioni mirate, la Divisione Energy Services ha l'obiettivo di posizionarsi tra i più importanti operatori del mercato, offrendo soluzioni complete e ad alto contenuto innovativo ai diversi segmenti di clientela.

Per meglio sostenere la sua presenza nei mercati di riferimento, Edison ha adottato una nuova piattaforma di brand identity che fonda la sua forza sull'energia sostenibile, sulla centralità del cliente e sulla vicinanza ai territori in cui offre valore dalla generazione alla vendita di energia.

In questo quadro si collocano le soluzioni innovative che sono in fase di sperimentazione e di sviluppo, quali ad esempio il progetto 'aggregatore' che, facendo leva sull'infrastruttura Internet of Things, permetterà di ottimizzare la flessibilità dei carichi e degli impianti di generazione diffusi secondo logiche di efficienza per il sistema elettrico e di creazione di valore condiviso; così come lo Small Scale LNG dove il gas, combustibile chiave nel processo di transizione energetica, sostituirà i prodotti petroliferi per gli approvvigionamenti di territori difficilmente raggiungibili e per specifici usi finali quali la mobilità dei veicoli.

Anche la generazione da fonti rinnovabili nel 2016 è stata connotata da un passaggio fondamentale sul fronte dell'eolico: Edison ha realizzato importanti passi per diventare, attraverso la piattaforma E2i, il primo operatore eolico per capacità in Italia. In questo ambito va collocato l'importante successo conseguito con l'aggiudicazione di 153MW di capacità nell'Asta del GSE del dicembre 2016.

A questo si aggiunge l'attività di Edison nel campo della generazione mini-idro con significative operazioni di acquisizione, tra cui Cellina Energy e Idreg Piemonte, per un totale di 105 MW di nuova capacità in Piemonte e Friuli-Venezia Giulia.

L'orientamento verso nuove sfide e assi di crescita è stato possibile grazie all'efficace gestione delle attività tradizionali di generazione termoelettrica. In particolare, nell'ultima parte dell'anno, l'elevata affidabilità dei cicli combinati Edison ha dato un importante contributo alla sicurezza e al rafforzamento del sistema energetico nazionale sollecitato dalla riduzione delle importazioni d'oltralpe.

Alla performance tecnica degli asset si unisce la competenza di energy management, che in questi anni si è ulteriormente evoluta verso una gestione del portafoglio industriale caratterizzato dal crescente peso delle fonti intermittenti rispetto a quelle programmabili ed operante in mercati energetici altamente volatili.

Anche la gestione del portafoglio di contratti gas ha visto nell'anno significativi risultati, in particolare l'accordo con RasGas per la revisione del prezzo del contratto di fornitura a lungo termine di gas naturale dal Qatar per adeguarlo alle attuali condizioni di mercato. Questo accordo ha chiuso le trattative commerciali avviate alla fine del 2015 per la fornitura di 6,4 miliardi di metri cubi di gas all'anno.

Sono fortemente convinto che un approvvigionamento competitivo e sicuro continui a rappresentare la migliore garanzia di poter fornire un'offerta gas competitiva al mercato. Edison ha lavorato con impegno nel 2016 anche su nuove rotte di importazione del gas, soprattutto con riferimento al 'Corridoio Sud', un'area geografica alle porte dell'Europa dove il progetto ITGI-Poseidon di Edison ha trovato rinnovato interesse e valorizzazione nell'ambito di un memorandum di intesa firmato con Gazprom e la compagnia elettrica greca DEPA per la fornitura di gas dalla Russia verso la Grecia e poi l'Italia, attraverso il Mar Nero.

Edison è stata infine attiva nell'area del Mediterraneo Orientale, in particolare Israele e Egitto, paese quest'ultimo dove Edison opera importanti impianti e detiene concessioni esplorative in un'area ad alto potenziale di ritrovamento. Nell'anno, in particolare, è stata completata la realizzazione della Piattaforma NAQ PI#3 che entrerà in funzione nei primi mesi 2017 aumentando la produzione della concessione di Abu Qir che raggiungerà i 55.000 barili/giorno dagli attuali 35.000 barili/giorno.

Per quanto riguarda le attività di Esplorazione e Produzione, Edison si è focalizzata su una gestione operativa degli asset, in Italia e all'estero, sempre più efficiente ed orientata a ottimizzare produzioni e riserve, che si è concretizzata nella razionalizzazione delle proprie posizioni e nella riduzione del 50% degli investimenti esplorativi con l'obiettivo di concentrarci nelle aree a più alto potenziale di sviluppo.

Nel complesso nel 2016 Edison è stata in grado di conseguire positivi risultati economico finanziari, realizzando un EBITDA di 653 milioni di Euro, in linea con le attese. Ciò è stato possibile anche grazie all'ulteriore riduzione del 5% dei costi operativi, a parità di perimetro, dopo un miglioramento del 12% già conseguito nel 2015. Edison ha inoltre dimostrato un'efficace gestione finanziaria, riducendo ulteriormente l'indebitamento finanziario netto a 1.062 milioni di euro, anche considerando l'integrazione di Fenice, in particolare grazie al contributo positivo delle attività ordinarie di riduzione del Capitale Circolante Netto.

In particolare, Edison chiude l'anno con un ottimo rapporto tra indebitamento e EBITDA pari a 1,6: segnale di solidità finanziaria che faciliterà Edison nel cogliere le opportunità più interessanti che possano derivare dal consolidamento del mercato energetico italiano.

Nel quadro di una più complessiva performance sociale, è inoltre fondamentale ricordare l'eccellente risultato di Edison (compresa la realtà industriale di Fenice) nella sicurezza dei lavoratori, con l'indice di frequenza degli infortuni globale pari a 1,96 infortuni per milione di ore lavorate. Da sottolineare inoltre gli incoraggianti risultati dell'indagine sul clima aziendale che vede in crescita il coinvolgimento dei dipendenti Edison e una significativa adesione degli stessi ai nuovi assi di sviluppo aziendale, oltre che ai progetti di trasformazione del modello operativo in atto.

In conclusione, in un contesto sfidante di trasformazione del settore energetico, stiamo proseguendo il piano di azione di Edison fondato su competenze distintive, solidità finanziaria e innovazione che caratterizzano la Società dalle sue origini. Abbiamo fatto significativi passi avanti in questa direzione e siamo convinti che, attraverso il perseguimento del nostro obiettivo di costruire insieme un futuro di energia sostenibile, Edison continuerà a creare valore per le comunità, i suoi clienti, i suoi dipendenti, i suoi azionisti e, più in generale, per tutti i suoi Stakeholder.

Marc Benayoun CEO Edison

PRESENZA OPERATIVA

CATENA DEL VALORE

ATTIVITÀ

Gas

2016 - Fabbisogno totale Italia 70,4 mld m3

22,5% quota Edison su totale import Italia

quota di produzione Edison su totale Italia

PRINCIPALI DATI DEL GRUPPO

Principali dati Economico-Finanziari, Operativi e Altri Risultati della Gestione

Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria le tabelle che seguono riportano alcuni "Indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS. In calce alle medesime si fornisce la metodologia di calcolo di tali indici in linea con le indicazioni dell'European Securities and Markets Authority (ESMA).

Dati economici (in milioni di euro) 2016 % sui 2015 % sui Var. %
Ricavi di vendita 11.034 ricavi 11.313 ricavi (2,5%)
Margine operativo lordo 653 5,9% 1.261 11,1% (48,2%)
Risultato operativo (260) n.s. (795) n.s. 67,3%
Risultato netto di competenza di Gruppo (389) (980) 60,3%
Dati finanziari (in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Var.%
Investimenti in immobilizzazioni 337 389 (13,4%)
Investimenti in esplorazione 68 139 (51,1%)
Capitale investito netto (A + B) 7.327 7.023 4,3%
Indebitamento finanziario netto (A) (1) 1.062 1.147 (7,4%)
Patrimonio netto totale (B) 6.265 5.876 6,6%
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 5.955 5.439 9,5%
Rating 31.12.2016 31.12.2015
Standard & Poor's
Rating M/L BB+ BBB+
Outlook M/L termine Stable Negative
Rating B/T B A-2
Moody's
Rating Baa3 Baa3
Outlook M/L termine Stable Stable
Principali indicatori 2016 2015 Var.%
Debt / Equity (A/B) 0,17 0,20
Gearing (A/A+B) 14% 16%
Dipendenti (numero) (2) 4.949 3.066 61,4%

(1) La composizione di questa voce è illustrata nel paragrafo "Indebitamento finanziario netto" delle Note illustrative al Bilancio Consolidato.

(2) Valori di fine periodo delle società consolidate integralmente.

Dati operativi 2016 2015 Var. %
Produzione netta di energia elettrica (Twh) 20,4 18,5 10,3%
Vendite di energia elettrica a clienti finali (TWh) 11,6 17,1 (32,2%)
Importazioni di gas (Mld m3
)
14,6 12,7 15,0%
Totale vendite nette gas in Italia (Mld m3
)
21,9 17,6 24,4%
Siti serviti energia elettrica e gas (migliaia) 1.059 1.153 (8,2%)
Riserve idrocarburi (Mboe) 248,4 257,5 (3,5%)
Produzione idrocarburi in Italia e Estero (Mboe) 16,1 16,7 (3,6%)
Altri risultati della gestione 2016 2015 Var.%
Emissioni di CO2 (t) 7.828.802 6.083.394 28,7%
Emissioni specifiche di CO2 (g/Kwh lordi) 367 319 15,0%
Indice di frequenza infortuni sociale e terzi 1,96 2,10 (6,7%)
Indice di gravità infortuni sociale e terzi 0,14 0,11 27,3%
Investimenti e spese per salute e sicurezza (€/000) 20.580 10.495 96,1%
Ore di formazione totali 125.205 97.106 28,9%

NOTIZIE RELATIVE AI TITOLI

Azioni al 31 dicembre 2016 numero quotazione
Azioni ordinarie 5.266.845.824 (*)
Azioni di risparmio 110.154.847 0,7401
Azionisti con partecipazioni rilevanti al 31 dicembre 2016
% diritti di voto % possesso
Transalpina di Energia Spa (1) 99,484% 97,446%
(*) Revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012.

(1) Controllata indiretta al 100% da EDF Eléctricité de France Sa.

ORGANI SOCIALI

Al 31 dicembre 2016
Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Jean-Bernard Lévy (2)
Amministratore Delegato Marc Benayoun (3)
Amministratori Marie-Christine Aulagnon (4)
Béatrice Bigois (5)
indipendente Paolo Di Benedetto (6)
indipendente Gian Maria Gros-Pietro (7)
Sylvie Jéhanno (8)
indipendente Nathalie Tocci (9)
Nicole Verdier-Naves (10)
Segretario del Consiglio Lucrezia Geraci
Collegio sindacale (11)
Presidente Serenella Rossi
Sindaci effettivi Giuseppe Cagliero
Leonello Schinasi
Società di revisione (12) Deloitte & Touche Spa
(1)
Nominato dall'Assemblea del 22 marzo 2016 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2018.

(2) Confermato Amministratore e Presidente dall'Assemblea del 22 marzo 2016.

(3) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 22 marzo 2016 e Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2016.

(4) Nominata Amministratore dall'Assemblea del 22 marzo 2016. Componente del Comitato Controllo e Rischi.

(5) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 22 marzo 2016. Presidente del Comitato Controllo e Rischi.

(6) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 22 marzo 2016. Presidente del Comitato per la Remunerazione e componente del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Indipendenti e dell'Organismo di Vigilanza.

(7) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 22 marzo 2016. Presidente del Comitato Indipendenti, Lead Independent Director e componente del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato per la Remunerazione e dell'Organismo di Vigilanza.

(8) Nominata Amministratore dall'Assemblea del 22 marzo 2016.

(9) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 22 marzo 2016. Componente del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Indipendenti.

(10) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 22 marzo 2016. Componente del Comitato per la Remunerazione.

(11) Nominato dall'Assemblea del 28 marzo 2014 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2016.

(12) Incarico conferito dall'Assemblea del 26 aprile 2011 per il novennio 2011 – 2019.

Relazione sulla gestione

EVENTI DI RILIEVO

Sviluppo attività

Gazprom, Depa e Edison firmano un Memorandum of Understanding

Il 24 febbraio 2016, Gazprom, Edison e Depa hanno firmato il "Memorandum of Understanding in relazione alle forniture di gas dalla Russia attraverso il Mar Nero verso la Grecia e l'Italia" volto allo sviluppo di un progetto di gasdotto tra Grecia e Italia funzionale all'apertura di una nuova rotta di approvvigionamento di gas naturale.

L'accordo evidenzia l'interesse delle parti in una nuova rotta di trasporto di gas naturale dalla Russia - attraverso il Mar Nero e paesi terzi - verso la Grecia e dalla Grecia verso l'Italia. A tal fine, le parti intendono utilizzare nella massima misura possibile le attività già eseguite da Edison e Depa in relazione al progetto ITGI Poseidon.

Conferimento di Fenice in Edison

Il 22 marzo 2016, l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Edison Spa ha approvato il conferimento in Edison, da parte del suo azionista di controllo Transalpina di Energia Spa, del 100% della propria partecipazione in Fenice Spa.

L'operazione, attuata attraverso un aumento di capitale in natura riservato a Transalpina di Energia Spa di complessivi 247 milioni di euro, di cui 85,3 milioni a titolo di aumento di capitale nominale e 161,7 milioni a titolo di sovrapprezzo, è divenuta efficace dal 1° aprile 2016. Per effetto dell'operazione, a partire da tale data, Edison controlla direttamente Fenice e i risultati della società sono stati consolidati integralmente in Edison.

Fenice è una Energy Service Company (E.S.Co.), specializzata in soluzioni di efficienza energetica e in servizi ambientali principalmente per la grande industria. In particolare, Fenice ha una posizione consolidata e competenze per offrire una gamma completa di soluzioni integrate e personalizzate per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale dei propri clienti, con un'offerta integrata lungo l'intera catena del valore, tra cui l'elaborazione di diagnosi energetiche, audit ambientali, progettazione, realizzazione e gestione "chiavi in mano" di impianti energetici complessi e soluzioni energetiche a basso impatto ambientale. Fenice opera in Italia, Polonia, Spagna e Russia. Si segnala che nel settembre 2016 è avvenuta la cessione della partecipazione totalitaria detenuta nella società Fenice Rus Llc.

Con l'acquisizione di Fenice, Edison punta a diventare un operatore chiave nel mercato italiano dei servizi energetici in coerenza con i propri obiettivi strategici, potenziando e diversificando la propria offerta. Attraverso il valore del brand e del portafoglio clienti di Edison e capitalizzando il posizionamento e le competenze di Fenice nel proprio segmento di mercato, il Gruppo potrà sviluppare e rafforzare la propria posizione nel mercato dei servizi energetici, ampliando al tempo stesso la propria offerta di servizi alle piccole-medie imprese e ai settori del terziario e della Pubblica Amministrazione.

Edison si rafforza nell'idroelettrico con l'acquisizione di 9 centrali mini-idro in Piemonte e Friuli

Il 25 maggio 2016 Edison ha acquisito, dal Fallimento di IDREG Piemonte, 9 centrali idroelettriche - di cui 7 in Piemonte e 2 in Friuli Venezia Giulia - per una potenza totale installata pari a 15 MW e una produzione media annua di 70 GWh. L'operazione di acquisto delle centrali si è conclusa con un esborso pari a 36 milioni di euro, che includono 2 milioni di euro per oneri accessori. Grazie a questa acquisizione, il parco di generazione idroelettrica di Edison comprende 72 centrali idroelettriche, tra impianti di grande taglia e mini-idro.

Edison completa l'acquisizione di Cellina Energy in Friuli Venezia Giulia

Il 31 maggio 2016, Edison e Alperia hanno concluso l'operazione per lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros e Sel Edison in provincia di Bolzano e la partecipazione di Alperia in Cellina Energy, la società che detiene il nucleo idroelettrico di Cellina in Friuli Venezia Giulia. Con questo accordo, che fa seguito alla firma del 29 dicembre 2015 tra Edison e SEL (divenuta oggi Alperia a seguito della fusione con AEW), Edison ha allungato la vita media del proprio portafoglio idroelettrico riducendo i rischi legati ai rinnovi delle concessioni. Edison ha rilevato il 100% della società Cellina Energy di proprietà di Alperia cedendo in cambio le proprie partecipazioni pari al 40% di Hydros e al 42% di Sel Edison. Tale operazione ha permesso a Edison di consolidare integralmente Cellina Energy.

Il nucleo idroelettrico sul torrente Cellina, le cui concessioni scadranno nel 2029, comprende 23 impianti tra grandi e piccole derivazioni per una potenza installata di 90 MW.

Edison-ENI: Accordo per contratto long term gas libico

Nel secondo trimestre 2016, Edison ed Eni hanno firmato un accordo per la revisione della formula di prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dalla Libia. La nuova formula viene applicata sui volumi importati a partire dal 1°ottobre 2015 con validità triennale. Con questo accordo si chiude la price review avviata da ENI nell'ultimo trimestre del 2015, del contratto long term per complessivi 4 miliardi di metri cubi di gas all'anno.

Edison-RasGas: Accordo per contratto long term gas dal Qatar

Il primo settembre 2016, Edison e RasGas hanno firmato un accordo per la revisione del prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dal Qatar per adeguarlo alle attuali condizioni di mercato.

Questo accordo ha chiuso le trattative commerciali avviate alla fine del 2015 e ha rinforzato lo spirito di collaborazione tra le due società relativamente al contratto long term per la fornitura di 6,4 miliardi di metri cubi di gas all'anno che è in essere dal 2009.

Operazione Alerion

Edison, nell'ambito della propria strategia di consolidamento e sviluppo nel settore della generazione elettrica da fonti rinnovabili, in data 12 ottobre 2016 ha raggiunto con F2i SGR Spa (in seguito F2i) un'intesa per promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Alerion Clean Power Spa (in seguito Alerion), da parte di una società di nuova costituzione, Eolo Energia Srl, controllata al 51% da Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl - in seguito Eper - (83,3% Edison e 16,7% EDF EN Italia) e posseduta per la residua quota da E2i Energie Speciali Srl (30% Eper e 70% F2i).

Alerion ha un parco produttivo di 10 campi eolici in Italia, con una capacità installata di 259 MW (cui si aggiunge un impianto da 6 MW in Bulgaria).

Edison è peraltro già presente nel settore, proprio per il tramite di E2i Energie Speciali Srl. A sua volta F2i, attraverso la controllata F2i Energie Rinnovabili Srl, detiene già una partecipazione pari al 16,03% del capitale di Alerion. L'obiettivo era quindi quello di diventare il primo operatore del settore eolico.

In tale ambito sono contestualmente stati sottoscritti tra le diverse parti interessate, e cioè Edison, F2i, Eper, E2i e Eolo Energia una serie di accordi, aventi ad oggetto, tra l'altro, le modalità di svolgimento dell'offerta volontaria, il suo finanziamento, l'eventuale conferimento in Eolo Energia da parte di F2i della partecipazione in Alerion, e le linee guida della governance di Eolo Energia e della stessa Alerion.

L'efficacia dell'offerta, che ha riguardato n. 43.579.004 azioni ordinarie Alerion, al prezzo di 2,46 euro per azione, era inizialmente subordinata alla condizione del raggiungimento di un possesso in Alerion pari ad almeno il 50% più una azione, ove il citato conferimento avesse avuto luogo prima della chiusura dell'offerta; percentuale automaticamente ridotta al 35% più una azione nel caso contrario.

L'offerta di Eolo Energia, che si è qualificata come concorrente rispetto a quella parziale, lanciata da FGPA Srl il precedente 28 agosto 2016 sul 29,9% dei diritti di voto di Alerion, e il cui periodo di adesione era iniziato l'11 ottobre 2016, è stata annunciata al mercato lo stesso 12 ottobre 2016, e ha preso avvio, dopo la pubblicazione del documento di offerta approvato dalla Consob, il successivo 31 ottobre, con termine 2 dicembre 2016.

Peraltro, il 30 novembre 2016 le parti hanno rinunciato alla condizione di raggiungimento delle soglie minime di adesioni soprarichiamate, rendendo immediatamente efficaci anche le pattuizioni parasociali sottoscritte il precedente 12 ottobre 2016, e determinando così il presupposto dell'obbligo di promuovere un'offerta pubblica totalitaria su Alerion, al medesimo prezzo dell'offerta volontaria. Ciò in quanto il possesso di Eolo Energia, che nel frattempo aveva effettuato acquisti di azioni Alerion al di fuori dell'offerta in corso pari al 14,997% del capitale di Alerion, con un esborso complessivo di circa 16,1 milioni di euro, sommato alla partecipazione in Alerion di F2i del 16,030%, aveva portato al superamento della soglia del 30% del capitale della società.

Il pagamento delle n. 3.288.137 azioni portate in adesione all'offerta volontaria di Eolo, pari al 7,545% del capitale di Alerion, è stato poi effettuato il successivo 9 dicembre 2016, per un controvalore di circa 8,1 milioni di euro. All'esito dell'offerta volontaria, tenuto anche conto delle n. 6.665.288 azioni ordinarie di Alerion acquistate fuori opa, corrispondenti al 15,295% del capitale, Eolo Energia ha raggiunto una partecipazione pari al 22,840% del capitale di Alerion, portando il possesso complessivo dell'aggregato Eolo Energia/F2i a n. 16.939.281 azioni, pari al 38,870% del capitale di Alerion.

L'obbligo di dare corso all'offerta totalitaria è stato successivamente assolto da Eolo Energia anche per conto dei soggetti con essa solidalmente tenuti. L'offerta è stata promossa il 6 dicembre e ha preso avvio, previa pubblicazione del relativo documento di offerta, il 23 dicembre con termine 16 gennaio 2017. Durante tale periodo sono state portate in adesione ulteriori 26.342 azioni ordinarie Alerion, corrispondenti allo 0,061% del capitale. Il relativo pagamento è avvenuto in data 18 gennaio 2017, per un controvalore di euro 64.801,32.

Al termine di quest'ultima operazione il possesso aggregato di Eolo Energia e F2i è risultato pari al 38,931% del capitale di Alerion.

Si segnala, da ultimo, che in data 30 gennaio 2017 si è tenuta l'assemblea di Alerion avente tra l'altro ad oggetto la nomina del consiglio di amministrazione. In vista di tale assemblea Eolo Energia ha promosso una sollecitazione di deleghe di voto e presentato, congiuntamente a F2i, una lista di candidati. Da tale lista è stato nominato un solo amministratore.

Edison: Accordo in Norvegia per lo sviluppo di Dvalin (Zidane)

Il 21 dicembre 2016, Edison ha confermato l'interesse nella concessione di Dvalin (Zidane), che si trova nel Mar di Norvegia e che contribuirà all'investimento necessario al suo sviluppo futuro, pur riducendo la propria partecipazione dal 20% al 10% in favore di Dea Norge AS e Petoro AS che ne hanno acquisito il 5% ciascuno. Tali accordi avranno efficacia dal 1° gennaio 2017 e sono soggetti all'approvazione governativa.

L'operazione si inserisce nella strategia di Edison finalizzata a una rigorosa definizione delle priorità degli investimenti nel settore E&P. Il piano di sviluppo del progetto Dvalin sarà implementato da una joint venture, molto forte finanziariamente, costituita (oltre che da Edison Norge AS), da Dea Norge AS, in qualità di operatore, e dalla società di stato Petoro AS, ed è stato presentato il 3 ottobre 2016 al Ministero del Petrolio e dell'Energia per l'approvazione ai sensi della legge norvegese.

Aste eolico

Alla fine del mese di dicembre 2016 E2i Energie Speciali, la società costituita da Edison e F2i nel 2014, si è aggiudicata 153 MW di nuova potenza eolica che entreranno a far parte del suo parco produttivo.

E2i ha partecipato alla procedura d'asta competitiva, indetta dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), per l'ottenimento di nuova capacità produttiva di parchi eolici on-shore e ha visto l'ammissione alla graduatoria delle aste GSE di tutti gli otto progetti presentati, che prevedono un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro per la loro realizzazione.

Nello specifico, verranno realizzati 5 impianti green-field in Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata e 3 impianti di integrale ricostruzione di parchi eolici in esercizio in Abruzzo e Basilicata per oltre 150 MW complessivi. Le integrali ricostruzioni permetteranno di sfruttare l'evoluzione tecnologica degli aerogeneratori per aumentare la producibilità degli impianti stessi e diminuire il numero delle pale eoliche sul territorio. La nuova capacità produttiva va ad aggiungersi ai circa 600 MW che fanno già parte del portafoglio impianti di E2i.

Inoltre, E2i si avvale delle specifiche competenze di EDF Energies Nouvelles nei servizi di Operation & Maintenance degli impianti.

Sulla base di quanto indicato nelle regole del bando di gara del GSE gli impianti andranno completati entro 31 mesi dalla data di assegnazione.

Altri fatti di rilievo

Edison: S&P rivede il rating a BB+ da BBB- con outlook stabile

Il 4 ottobre 2016 Standard & Poor's ha rivisto il merito di credito della società a lungo termine a BB+ da BBB- e quello a breve termine a B da A-3 con outlook stabile. La revisione del rating è conseguenza dell'intervento sul merito di credito di EDF (ridotto a A- da A, outlook stabile) a seguito dell'approvazione del progetto Hinkley Point C.

Edison: Moody's conferma il rating a Baa3 con outlook stabile

Il 19 ottobre 2016 Moody's ha confermato il rating Edison a Baa3 con outlook stabile. La conferma riflette il miglioramento del profilo di rischio della società derivante dalle rinegoziazioni dei contratti gas e un marginale miglioramento nello scenario dei prezzi energetici, malgrado permangano le forti pressioni strutturali sul settore.

Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2016

Per la descrizione di altri eventi successivi alla data di chiusura dell'esercizio cui la presente relazione si riferisce, si rimanda al paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2016" contenuto nel Bilancio Consolidato.

CONTESTO ESTERNO

Quadro economico di riferimento

Nel corso del 2016 l'economia mondiale, nonostante le molte incertezze, ha mostrato una discreta resilienza ad eventi potenzialmente destabilizzanti. Molti erano infatti i timori sulla prosecuzione della ripresa ciclica a livello mondiale e sulla dinamica delle economie europee e in particolare di quella italiana. I rischi erano dettati principalmente dalle scelte elettorali negli Stati Uniti e referendarie nel Regno Unito e in Italia, ma anche dal perdurare dei conflitti in Medio Oriente e degli attentati terroristici.

La dinamica del PIL e quella del commercio internazionale risultano, nel periodo, positive: al maggior vigore mostrato nella seconda parte dell'anno dalle principali economie mondiali sono corrisposti segnali di risalita e prospettive di un lieve miglioramento per i flussi commerciali, che restano però ancora piuttosto deboli.

Negli Stati Uniti, la crescita ha beneficiato del miglioramento nel mercato del lavoro e delle politiche accomodanti portate avanti dalla Federal Reserve. Dopo le elezioni presidenziali americane si sono tuttavia acuite alcune incertezze interne e di conseguenza per l'economia mondiale, con riferimento soprattutto alle politiche di espansione di bilancio, quelle protezionistiche con restrizioni agli scambi e quelle sull'immigrazione.

In Giappone, il trend di espansione è ancora moderato, mentre è probabile che il perdurare della graduale decelerazione dell'economia cinese si ripercuota sugli altri paesi emergenti.

In Europa, la crescita economica ha mantenuto complessivamente un ritmo contenuto. Da un lato, vi sono stati progressi nelle finanze pubbliche, nel mercato del lavoro e nei consumi privati. Dall'altro, restano taluni ostacoli quali l'incertezza politica che caratterizza sia il quadro comunitario sia alcuni paesi membri, la lentezza della crescita anche al di fuori dell'Unione Europea e l'insufficiente ripresa del commercio mondiale che non garantisce un adeguato sostegno alle esportazioni. Secondo le ultime previsioni economiche della Commissione Europea permane il rischio che le mediocri prestazioni economiche degli ultimi anni rallentino la crescita; inoltre, nei prossimi anni, l'economia europea non potrà più contare sul sostegno eccezionale di cui ha beneficiato grazie a fattori esterni quali il crollo dei prezzi del petrolio e il deprezzamento monetario.

Nel 2016, mentre la Germania ha segnato una crescita superiore rispetto alla media dell'Area euro, la Francia si è attestata al di sotto della stessa. La Spagna è cresciuta ad un livello sensibilmente più elevato, ma facendo leva sull'indebitamento, e non potrà mantenere questo trend a lungo.

Nel Regno Unito, nonostante tutte le incognite legate alle modalità con cui avverrà l'uscita dall'Unione Europea, la ripresa economica si è confermata robusta, smentendo le previsioni di un brusco arresto all'indomani dell'esito del referendum. A causa dell'incertezza generata dalla cosiddetta Brexit non si esclude tuttavia che nei mesi a venire gli investimenti e la crescita possano andare incontro a un rallentamento.

In Italia la crescita è stata alquanto moderata e molto al di sotto della media europea; tuttavia la situazione delle finanze pubbliche è migliorata, sia per il deficit sia per il debito, e si sono visti alcuni segnali incoraggianti sul mercato del lavoro oltre che il rinvigorirsi dei consumi e della produzione industriale. Per contro, il ridimensionamento dell'espansione della domanda interna e in parte delle esportazioni si è riflesso sul ritmo - già modesto - di crescita che, peraltro, è stato accompagnato dal perdurare del trend di bassa inflazione. Infine, occorre considerare che l'impostazione delle politiche fiscali maggiormente espansive messe in atto dovrebbe sostenere i consumi e la spesa delle famiglie, nonché il miglioramento nei conti delle imprese e l'attuazione di progetti di investimento.

Nel corso del 2016, il cambio euro/dollaro è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al 2015, attestandosi su un valor medio di 1,11 USD per euro. Viceversa, analizzando l'andamento mensile, si osserva un progressivo apprezzamento dell'euro tra i mesi di gennaio e maggio (raggiungendo in maggio il valore massimo di 1,16) e una significativa discesa nel corso dell'ultimo trimestre quando, il 20 dicembre, la quotazione ha toccato il valore minimo dal 2003 attestandosi a 1,04. Il trend ribassista è stato acuito dall'effetto Brexit, che avendo portato gli analisti a rivedere al ribasso la ripresa di un'economia europea senza il Regno Unito ha spinto gli investitori verso un massiccio acquisto di dollari, oltre che dall'incremento dei tassi d'interesse da parte della FED nell'ultimo trimestre dell'anno.

Per quanto riguarda i mercati petroliferi, la quotazione media annua del Brent è calata del 16%, passando da 53,7 USD/bbl nel 2015 a 45,1 USD/bbl nel 2016. Dopo aver toccato nel mese di gennaio il minimo degli ultimi dodici anni, pari a 27,9 USD/bbl, il Brent è stato caratterizzato da un trend rialzista e si è via via apprezzato raggiungendo il 30 dicembre 2016 il valore massimo dell'anno a 56,8 USD/bbl.

Se da una parte le aspettative circa possibili accordi trasversali tra paesi OPEC e non-OPEC per un taglio o un congelamento della produzione sono state più volte disattese nel corso dell'anno, altri fattori rialzisti hanno sostenuto la continua crescita dei prezzi. Tra questi occorre sicuramente annoverare le interruzioni alle produzioni di Kuwait, Canada, Libia e Nigeria che si sono avvicendate nel corso del secondo trimestre dell'anno, oltre che l'andamento della produzione di greggio americana, in flessione di quasi il 10% rispetto all'inizio del 2016.

Dopo una battuta d'arresto giunta nel mese di luglio - visti i record storici di produzione OPEC, gli alti livelli di scorte di olio e prodotti, soprattutto di gasolio, e il mancato contributo di una deludente driving season americana - le aspettative circa una possibile intesa sul livello di produzione tra i paesi OPEC e non OPEC, Russia in particolare, in occasione del World Energy Forum di Algeri di settembre, a partire dalla metà di agosto hanno nuovamente sostenuto la crescita dei prezzi.

L'effettivo raggiungimento dell'accordo, a fine novembre, con un limite di produzione pari a 32,5 milioni di barili al giorno, ovvero con una riduzione di 1,2 milioni di barili al giorno, ha contribuito a un significativo aumento del prezzo del barile, ulteriormente spinto dall'accordo del 10 dicembre tra alcuni paesi non-OPEC per un taglio supplementare della produzione di 0,6 milioni di barili al giorno (di cui 0,3 milioni di barili al giorno da parte della Russia). Nel solo mese di dicembre si è registrata una variazione positiva dei prezzi pari al 16,6% rispetto al mese precedente.

La quotazione del greggio in Euro ha ricalcato l'andamento annuo di quella in dollari con il deprezzamento della moneta unica nel quarto trimestre che ha lievemente accentuato la risalita dei prezzi dell'olio. La media 2016 si è attestata a 40,8 euro/bbl, inferiore del 15,8 % rispetto alla media 2015.

La tabella e il grafico che seguono, riportano i valori annuali medi e la dinamica mensile nel corso dell'anno corrente e dell'anno precedente:

Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Prezzo petrolio USD/bbl(1) 45,1 53,7 (16,0%)
Cambio USD/euro 1,11 1,11 (0,27%)
Prezzo petrolio euro/bbl 40,8 48,4 (15,8%)

(1) IPE Brent

Analogamente al petrolio, anche i prodotti distillati hanno avuto nell'anno 2016 un andamento crescente registrando i valori massimi dell'anno a dicembre 2016. Nonostante l'andamento positivo, il prezzo medio del gasolio nel 2016 è diminuito del 20,4% rispetto alla media del 2015, attestandosi a quota 399,9 USD/MT, mentre gli oli combustibili hanno segnato una riduzione delle quotazioni medie annue del 16,9% per i prodotti con basso contenuto di zolfo (BTZ) e del 19,3% per quelli con alto contenuto di zolfo (ATZ).

Anche il prezzo del carbone, in particolare sul mercato atlantico, ha avuto un trend crescente, specialmente nell'ultimo trimestre dell'anno, con un aumento del 66% rispetto al quarto trimestre 2015. Il prezzo del carbone nel 2016 si è attestato a quota 59,8 USD/t in aumento di circa il 5% rispetto all'anno precedente, sostenuto in particolare dalla politica

cinese che ha offerto nuovi stimoli alle importazioni straniere e dalla indisponibilità di diversi impianti nucleari in Francia, sul finire di settembre e nel mese di ottobre.

Il prezzo del gas ai principali hub europei ha invece evidenziato un decremento sulla media annua con quotazioni piuttosto stabili nei primi tre trimestri, sebbene su livelli più bassi rispetto al medesimo periodo 2015, e una successiva crescita nell'ultima parte dell'anno, in conseguenza delle temperature più rigide della media del periodo e delle tensioni sul mercato elettrico francese. In particolare, il prezzo del gas al TTF (principale hub europeo) nel 2016 si è attestato in media a quota 148 euro/000smc, in diminuzione di circa il 30% rispetto all'anno precedente, sebbene il quarto trimestre 2016 abbia segnato invece una significativa ripresa, registrando un incremento del 34,4% rispetto al trimestre precedente e attestandosi ad un livello più alto dello 0,6% rispetto al medesimo periodo del 2015.

Lo spread PSV-TTF si è attestato in media a quota 18 euro/000smc, in diminuzione di circa il 25% rispetto all'anno precedente. Il livello del differenziale, che si è spesso attestato al di sotto dei costi di importazione (logistica e trasporto) del gas dal Nord Europa, ha determinato una riduzione dei flussi in ingresso da Passo Gries, in diminuzione del 37% rispetto al 2015. I minori volumi in arrivo dal Nord Europa sono stati più che compensati dai crescenti volumi provenienti dall'Algeria (circa 19 miliardi di metri cubi nel 2016 rispetto ai circa 7 miliardi di metri cubi nel 2015) che hanno registrato nel mese di dicembre il massimo degli ultimi tre anni (2,2 miliardi di metri cubi) sostenuti dall'alta domanda, dalla riduzione di importazione di energia elettrica e dagli stringenti vincoli di erogazione da stoccaggio.

Il mercato dei titoli di emissione CO2 è stato piuttosto volatile nel corso del 2016, alternando movimenti fortemente ribassisti a periodi di crescita, sebbene il livello dei prezzi sia rimasto stabilmente al di sotto di quello registrato nel 2015. Le quotazioni medie annue hanno infatti chiuso a quota 5,4 euro/t, in diminuzione di circa il 30% rispetto all'anno precedente. Analizzando l'andamento mensile dei prezzi si osserva come la maggiore variazione si sia registrata nel corso del primo trimestre dell'anno, dove i valori hanno segnato un decremento del 32,9% rispetto all'ultimo trimestre del 2015. Nel corso del secondo trimestre 2016 invece i prezzi sono stati trainati dall'aumento dei volumi scambiati a ridosso della compliance annuale sulle quote da detenere da parte del settore industriale. Il sentimento ribassista dalla fine di giugno in poi è stato alimentato dall'esito del referendum britannico e dalla possibile uscita della Gran Bretagna dal sistema dell'Emissions Trading System (ETS), con conseguente riversamento sul mercato di una significativa quota di titoli. Nell'ultimo trimestre la variabilità dei prezzi è stata legata prevalentemente alle incertezze regolatorie sul modello di mercato post 2020, oltre alle incertezze legate alla produzione nucleare in Francia. Infine, a metà dicembre, la commissione europea in materia di ambiente (ENVI) ha approvato una serie di emendamenti alla proposta di direttiva ETS post 2020 da discutere nella plenaria del Parlamento Europeo nel mese di febbraio 2017.

Andamento del mercato energetico italiano

Bilancio di Energia Elettrica in Italia e scenario di riferimento

TWh Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Produzione netta: 275,6 272,4 1,2%
- Termoelettrica 187,5 182,9 2,5%
- Idroelettrica 42,3 46,5 (8,9%)
- Fotovoltaica 22,5 22,6 (0,2%)
- Eolica 17,5 14,7 18,7%
- Geotermoelettrica 5,9 5,8 0,7%
Saldo netto import/export 37,0 46,4 (20,2%)
Consumo pompaggi (2,4) (1,9) 27,0%
Totale domanda 310,3 316,9 (2,1%)

Fonte: elaborazioni su dati ufficiali 2015, preconsuntivi 2016 Terna, al lordo delle perdite di rete.

La domanda lorda di energia elettrica in Italia nel 2016 è stata pari a 310,3 TWh (TWh = miliardi di kWh), in calo di 6,6 TWh (-2,1%) rispetto all'esercizio precedente.

La produzione nazionale, al netto dei pompaggi, ha coperto l'88% della domanda, valore in crescita (+2,6%) rispetto al 2015.

Nel 2016, la produzione netta di energia elettrica, in aumento di 3,2 TWh, ha visto una riduzione della produzione idroelettrica di 4,2 TWh (-8,9%), in parte compensata da una maggiore produzione termoelettrica di 4,6 TWh (+2,5%).

Per quanto riguarda le altre fonti rinnovabili, continua il trend positivo degli ultimi anni, con una crescita di 2,8 TWh (+6,5%), per effetto principalmente di una maggiore produzione degli impianti eolici (+2,8 TWh, +18,7%) che ha più che compensato il lieve calo della produzione fotovoltaica (-0,1 TWh, -0,2%).

Il saldo netto d'importazione è risultato in diminuzione di 9,4 TWh (-20,2%) a causa di minori flussi dalla Francia, mentre i consumi dei pompaggi sono cresciuti di 0,5 TWh (+27%).

Con riferimento allo scenario prezzi al 31 dicembre 2016, la quotazione media del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average), si è attestata su un livello di 42,7 euro/MWh, in riduzione del 18% rispetto all'anno precedente (52,3 euro/MWh). Questa diminuzione si inquadra in un contesto di rilevante contrazione dei costi di generazione termoelettrica (gas e carbone), di minore richiesta di energia elettrica (-2,1% su base annua) e di grande disponibilità di energia rinnovabile da fonte eolica (+18,7%).

Osservando l'andamento mensile del PUN, nel corso del 2016 si possono individuare due trend opposti: il primo ha caratterizzato i primi nove mesi del 2016 con una rilevante diminuzione del prezzo (-26,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) in conseguenza di temperature medie più elevate e di una significativa riduzione dei costi di generazione termoelettrica associata ad una grande disponibilità di generazione rinnovabile. Il secondo trend, che ha contraddistinto il quarto trimestre 2016, ha visto una crescita dei prezzi del 6% trainata dal fermo di numerosi impianti nucleari francesi con la conseguente diminuzione delle importazioni (-48% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e di una crescita della produzione termoelettrica nazionale del 19%.

Nel corso del 2016, i gruppi di ore F1, F2 e F3, così come le fasce picco e fuori picco, hanno registrato decrementi pressoché analoghi, nell'intorno del 18%, rispetto all'anno precedente.

Anche per quanto riguarda i prezzi zonali, nel 2016 si sono rilevate flessioni di circa il 18% su tutte le zone.

L'andamento mensile rispetto all'anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:

Analogamente, anche i prezzi degli altri paesi europei hanno evidenziato una generale riduzione. La Germania ha chiuso a quota 29 euro/MWh (-8,5% rispetto al 2015) grazie ad una significativa produzione da fonte eolica. Il differenziale tra Italia e Germania si è ridotto del 33% rispetto al 2015, attestandosi a quota 13,8 euro/MWh.

La Francia ha chiuso il 2016 a 36,7 euro/MWh con una flessione del 4,8% rispetto all'anno precedente. In particolare, nel corso dell'ultimo trimestre 2016 il susseguirsi di fuori servizio degli impianti nucleari (circa un terzo della capacità installata), insieme agli scioperi per la riforma del lavoro che hanno interessato più volte nel corso dell'anno gli impianti termoelettrici, hanno fornito un notevole sostegno ai prezzi e hanno più che compensato il forte calo registrato nei primi nove mesi. Ne è conseguita una riduzione del differenziale tra Italia e Francia che si è attestato a 6 euro/MWh, in riduzione del 56,1% rispetto al 2015.

Bilancio di Gas Naturale in Italia e scenario di riferimento

Mld/mc Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Servizi e usi civili 28,3 28,3 (0,1%)
Usi industriali 16,7 15,9 4,9%
Usi termoelettrici 23,3 20,8 12,4%
Autoconsumi e perdite 2,1 2,0 6,2%
Totale domanda 70,4 66,9 5,2%

Fonte: dati consuntivi 2015 e preliminari 2016 Snam Rete Gas, Ministero Sviluppo Economico e stime Edison.

La domanda di gas naturale in Italia nel 2016 ha fatto registrare un aumento del 5,2% rispetto all'anno precedente, attestandosi a circa 70,4 miliardi di metri cubi, con un incremento complessivo di circa 3,5 miliardi di metri cubi.

Tale dinamica è da attribuirsi prevalentemente al settore termoelettrico che ha beneficiato di una forte riduzione dell'import elettrico e una minor produzione idroelettrica e degli impianti a carbone: il consumo degli impianti a gas è cresciuto di 2,5 miliardi di metri cubi rispetto al 2015 (+12,4%).

Anche il settore industriale ha visto crescere i consumi del 4,9% rispetto allo scorso anno, con un incremento dei volumi di 0,8 miliardi di metri cubi.

Stabili nell'arco dell'anno solare i consumi per servizi e usi civili per effetto di una situazione climatica 2016 simile, nei mesi invernali, a quella dello scorso anno e in linea con le medie stagionali.

In termini di fonti di approvvigionamento il 2016 ha registrato:

  • una produzione nazionale in diminuzione (-0,9 miliardi di metri cubi; -14% verso il 2015);
  • importazioni di gas in aumento (+4 miliardi di metri cubi; +7% verso il 2015);
  • un saldo a stoccaggio in iniezione per circa 0,7 miliardi di metri cubi.

Nel corso del 2016, i prezzi del gas indicizzato (rappresentati nel grafico sottostante che prende a riferimento la formula della Gas Release 2) hanno subito un calo del 35,5% rispetto al 2015, registrando un valor medio di 207,3 euro/000smc. Nei primi mesi dell'anno il trend riflette i movimenti ribassisti sul mercato del petrolio, specialmente nel corso del primo trimestre. A partire da maggio la formula inizia a scontare la ripresa del petrolio e dei prodotti distillati fino a segnare nel corso dell'ultimo trimestre una crescita del 10,9% rispetto al trimestre precedente, sostenuta anche dal contestuale deprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro.

Nel corso del 2016 il prezzo del gas spot in Italia ha seguito l'andamento dei prezzi agli altri hub europei, le quotazioni del PSV si sono attestate a quota 165,3 euro/000smc, in diminuzione del 29% rispetto al 2015.

Il trend mensile dei prezzi del gas sul mercato spot (rappresentato nel grafico seguente), così come era avvenuto nel corso del 2015, si è discostato dai movimenti stagionali che vedono le quotazioni al ribasso nei mesi estivi e poi al rialzo in concomitanza dell'inizio del nuovo anno termico. Lo scorso inverno è stato infatti caratterizzato da temperature al di sopra delle medie stagionali, ad eccezione di qualche sporadica punta di freddo: ciò ha determinato nel primo trimestre

un ridotto consumo nel settore residenziale con volumi in calo del 4,6% rispetto al primo trimestre 2015. Nel secondo trimestre i prezzi sono tornati a crescere data l'alternanza di manutenzioni, programmate e non, ai campi di produzione del Nord Europa oltre che per effetto della dinamica degli stoccaggi che ha visto una più alta domanda di iniezione rispetto al secondo trimestre del 2015 (+4,9%), quando le immissioni a stoccaggio erano state ritardate, e concentrate prevalentemente nel terzo trimestre, al fine di sfruttare al meglio l'effetto della caduta del petrolio sui contratti long term. Durante il terzo trimestre, fatta eccezione per il mese di luglio che ha segnato un leggero aumento, soprattutto nell'ultima parte del mese per la manutenzione programmata al gasdotto austriaco TAG, i prezzi sono tornati a diminuire. Gli ultimi mesi dell'anno hanno visto invece le quotazioni del gas in crescita (circa +30% rispetto al terzo trimestre 2016), superando nel mese di dicembre i prezzi registrati lo scorso anno (circa +5 % rispetto a dicembre 2015). L'aumento della domanda, in crescita del 14% rispetto al quarto trimestre 2015, ha sostenuto le quotazioni. In particolare, hanno contribuito al trend ascendente sia le temperature al di sotto delle medie stagionali che l'accresciuto fabbisogno del settore termoelettrico (circa +30 % rispetto al quarto trimestre 2015), influenzato anche dal fermo di numerosi impianti nucleari francesi.

Quadro normativo e regolamentare di riferimento

Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell'evoluzione normativa e regolatoria relativa all'anno 2016 per i diversi ambiti del business aziendale, a prescindere dagli impatti sul Gruppo che, ove materiali, sono oggetto di specifico commento nei paragrafi dedicati ai risultati e ai rischi.

Energia Elettrica

Ambiente

Collegato Ambientale - Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali: la legge n. 221 del 28 dicembre 2015 (c.d. legge sulla Green Economy) è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2016 e contiene, tra l'altro, novità in materia di idrocarburi, sovracanone di bacino imbrifero montano, rifiuti, bonifiche, energia, VIA, aria, acque, codice appalti e criteri ambientali minimi, emission trading, istituzione della nuova ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico e sostenibile), con un nuovo statuto e regolamento di amministrazione, e SEU (Sistemi Efficienti di utenza).

Conto Termico: il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 16 febbraio 2016, che aggiorna il meccanismo del Conto Termico, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo 2016, introducendo una serie di semplificazioni e di nuove tecnologie incentivabili. Il decreto, entrato in vigore il 31 maggio 2016, prevede incentivi per 900 milioni di euro annui a cui potranno accedere Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati. Le variazioni più significative riguardano anche l'aumento della dimensione degli impianti ammissibili, la semplificazione della procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo, l'aumento del limite per l'erogazione degli incentivi in un'unica rata, nonché la riduzione dei tempi di pagamento da sei a due mesi con il nuovo meccanismo.

Mercato all'ingrosso

Delibera 101/2016/R/eel - Avvio di procedimento per la formazione di provvedimenti in merito ad alcuni aspetti riguardanti la rete della società Edison Spa, ubicata a Torviscosa, ai sensi della deliberazione dell'Autorità 539/2015/R/eel: l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (l'Autorità) in data 11 marzo 2016 ha avviato un procedimento con riguardo alla rete elettrica di Torviscosa gestita da Edison. Il suddetto procedimento aveva il fine di:

  • a) confermare o escludere la rete di Torviscosa dall'elenco delle RIU (Reti interne d'utenza), anche mediante l'eventuale individuazione di condizioni da rispettare (condizioni di adeguamento o riperimetrazione impiantistica al fine di fare rientrare la rete nella fattispecie RIU);
  • b) determinare, in conseguenza della decisione assunta ai sensi della precedente lettera a), gli eventuali principi per la quantificazione e il riconoscimento dei corrispettivi di trasmissione e di distribuzione, e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema versati e non dovuti.

A fine dicembre l'Autorità ha pubblicato la delibera n.788/2016/R/eel, con la quale:

  • completa il quadro definitorio e regolatorio in materia di Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC) e Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC);
  • aggiorna il registro delle reti interne di utenza (RIU), dal quale risulta che Torviscosa è inserita nell'elenco;
  • proroga al 1° ottobre 2017 la data di decorrenza del Testo Integrato dei Sistemi di Distribuzione Chiusi (TISDC) (adempimenti alla delibera 539/15).

Valorizzazione degli sbilanciamenti pregressi (2012 - 2014): con la delibera n. 333/2016/R/eel del 24 giugno 2016 l'Autorità ha disciplinato i corrispettivi di sbilanciamento per l'intervallo temporale luglio 2012 – settembre 2014, a seguito del contenzioso innescato dal ricorso della società Illumia.

Il documento conferma la possibilità di applicazione della disciplina standard che prevede in sostanza misure analoghe a quelle vigenti al momento in cui gli operatori hanno programmato le proprie immissioni ed i propri prelievi. La delibera consente comunque, su base volontaria, la possibilità di richiedere in alternativa l'applicazione della disciplina previgente, di cui alla delibera 111/06, sottoponendosi tuttavia alla possibilità di essere oggetto di verifiche a campione da parte dell'Autorità circa eventuali condotte opportunistiche.

La Deliberazione 333/16 è attualmente oggetto di ricorsi da parte di alcuni utenti del dispacciamento. Edison, al fine di salvaguardare quanto ottenuto, sta valutando un ricorso ad adiuvandum nei confronti dell'Autorità.

L'impatto netto per Edison, a livello di gruppo, è di circa 3,5 milioni di euro.

Interventi prioritari in materia di valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi nell'ambito del dispacciamento elettrico: con la delibera n. 444/2016/R/eel del 28 luglio 2016 l'Autorità ha introdotto un nuovo regime di valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi nell'ambito del servizio di dispacciamento, attraverso un'applicazione graduale a partire dal 1° agosto 2016. In particolare, la delibera prevede:

  • per le unità di consumo e unità di produzione non abilitate, diverse da quelle alimentate da fonti rinnovabili, il passaggio ad una valorizzazione mista single-dual price;
  • per le unità di produzione rilevanti alimentate da fonti rinnovabili non programmabili, di lasciare inalterata la regolazione vigente ossia la possibilità di optare per la valorizzazione al single price per l'intero volume sbilanciato, o di aderire al regime alternativo previsto dalla deliberazione 522/2014/R/eel;
  • per le unità di produzione non rilevanti alimentate da fonti rinnovabili non programmabili, a partire dal 1° gennaio 2017, l'alternativa tra un meccanismo single-dual pricing e il regime perequativo definito con la delibera 522/2014/R/eel.

A fine novembre l'Autorità ha pubblicato il documento di consultazione 684/2016/R/eel, col quale illustra alcuni aggiustamenti da apportare al meccanismo di valorizzazione degli sbilanciamenti effettivi (valorizzazione mista singledual price) del regime transitorio definito dalla delibera 444/2016 a valere da gennaio 2017, e fornisce alcune indicazioni sulle tempistiche di introduzione della riforma complessiva della disciplina degli sbilanciamenti basata su prezzi nodali. Il documento, in particolare, ha sottoposto a consultazione l'ipotesi di:

  • posticipare la data (ad oggi prevista al 1°gennaio 2017) di riduzione della banda standard per le unità di consumo e unità di produzione non abilitate, diverse da quelle alimentate da fonti rinnovabili non programmabili, e di avvio del sistema misto single-dual price per le unità di produzione alimentate da fonti rinnovabili non programmabili non rilevanti;
  • confermare il mantenimento del regime esistente per le unità di produzione alimentate da fonti rinnovali non programmabili rilevanti;
  • bilanciare l'intervento di cui al punto sopra con una modifica delle modalità di calcolo del segno dello sbilanciamento aggregato zonale, volto ad approssimare meglio l'effettivo sbilanciamento del sistema. Si è previsto, pertanto, il ritorno alla modalità di determinazione del segno di sbilanciamento aggregato zonale in vigore fino al 2009, basata sull'acquisizione dei dati di misura e dei prelievi effettivi.

Edison ha espresso una posizione favorevole per i primi due punti, mentre ha espresso parere fortemente negativo circa l'applicazione del metodo di calcolo per gli sbilanciamenti aggregati zonali basato sulle misure effettive.

Prima fase della riforma del mercato per il servizio di dispacciamento - apertura alla domanda, alle fonti rinnovabili non programmabili e alla generazione distribuita: con il documento di consultazione 298/2016/R/eel del 10 giugno 2016 l'Autorità ha illustrato i propri orientamenti in merito alla prima fase di attuazione del progetto di riforma del mercato per il servizio di dispacciamento (MSD), in cui si prevede un allargamento della partecipazione alla fornitura di risorse di dispacciamento: alle fonti rinnovabili non programmabili, alla domanda e alla generazione distribuita. La prima fase del progetto di riforma (RDE-1), deve considerarsi transitoria (biennio 2017-2018).

Gli aspetti di maggiore interesse per Edison, posti a consultazione, riguardano:

  • i criteri per la definizione degli aggregati intesi come insiemi di punti di immissione e/o prelievo afferenti al medesimo punto di dispacciamento e costituenti unità virtuali abilitate alla partecipazione a MSD: in questa prima fase, non si prevede la possibilità di aggregare unità di produzione e consumo, né che il confine geografico di aggregazione possa eccedere la zona di mercato;
  • il corrispettivo uplift per le unità di consumo abilitate: l'Autorità ritiene opportuno che i prelievi relativi alle unità virtuali di consumo abilitate su MSD non siano assoggettati al pagamento di una quota del corrispettivo uplift al fine di tenere conto dei vantaggi sistemici potenzialmente derivanti dalla loro partecipazione a MSD.

La pubblicazione di una delibera in materia è attesa nei primi mesi del 2017.

Mercato italiano della capacità: con il documento di consultazione 713/2016/R/eel del 5 dicembre 2016 l'Autorità ha espresso i propri orientamenti su aspetti puntuali della regolazione in vista del prossimo avvio del Mercato della capacità. Il documento si inserisce nell'ambito di un più ampio processo di modifica e integrazione della disciplina di tale mercato che è stato avviato con la pubblicazione di una proposta sviluppata da Terna a fine ottobre 2016, a seguito di uno specifico atto di indirizzo del Ministro dello Sviluppo Economico. Gli aspetti trattati nel documento di consultazione, che non hanno ancora trovato trattazione nella proposta di Terna, devono essere definiti per consentire una rapida esecuzione delle prime aste di capacità nel 2017 e riguardano:

  • la definizione del valore massimo del premio riconoscibile alla capacità esistente e nuova;
  • la modifica degli obblighi contrattuali previsti per i sottoscrittori di contratti di approvvigionamento di capacità, con particolare riferimento all'articolazione dei prezzi di riferimento (rispetto a quanto definito nella delibera 98/2011);
  • la definizione dei criteri per il calcolo del corrispettivo a copertura degli oneri netti di approvvigionamento della capacità applicato agli utenti del dispacciamento in prelievo, titolari di unità di consumo che hanno impegni di capacità.

Mercato retail

Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 13 maggio 2016, n. 94: il Regolamento recante l'attuazione dell'articolo 1, comma 154, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Canone Rai in bolletta), è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.129 del 4 giugno 2016. Il provvedimento disciplina le regole per l'attuazione della misura introdotta dalla Legge di Stabilità (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), che ha previsto il pagamento del canone Rai attraverso le bollette elettriche.

Processo di Rimozione della Tutela di prezzo nel settore elettrico - "Tutela 2.0": con la delibera 369/2016/R/eel del 7 luglio 2016, l'Autorità ha istituito lo strumento della Tutela Simile per il settore elettrico che sarà introdotto a partire dal 1° gennaio 2017. Il provvedimento è stato emesso a conclusione del procedimento avviato nel mese di febbraio 2016 con il documento di consultazione 75/2016, contenente gli orientamenti finali in materia di ridefinizione delle condizioni dei servizi di tutela nel settore dell'energia elettrica per i clienti finali domestici e le piccole imprese, in linea con il processo di rimozione della tutela in discussione a livello parlamentare (DDL Concorrenza).

Relativamente alla Tutela Simile è stato previsto che i clienti domestici e le piccole imprese serviti in maggior tutela possano volontariamente richiedere di essere serviti su tale mercato tramite il sito centrale gestito dall'Acquirente Unico che metterà in contatto clienti e fornitori prescelti.

Per poter servire la Tutela Simile gli operatori dovranno soddisfare requisiti di solidità economica e finanziaria, di onorabilità e di natura operativa e potranno servire un numero massimo di clienti, inizialmente pari a 500.000.

Il contratto avrà la durata di un anno senza possibilità di proroga e riguarderà la sola fornitura di energia elettrica. Per quanto riguarda invece le condizioni economiche applicate, il prezzo in Tutela Simile sarà così composto:

  • un bonus una tantum (in euro/punto di prelievo) riconosciuto in un'unica soluzione nella prima fattura e il cui livello (differenziato per tipologia di cliente) sarà definito da ciascun fornitore al momento della procedura di ammissione. In caso di risoluzione anticipata del contratto, il fornitore potrà richiederne la restituzione in misura proporzionale al periodo compreso tra la cessazione del contratto e la scadenza originaria del medesimo (ciò non vale nei casi in cui il cliente receda per mancata risposta a un reclamo nei termini previsti e qualora il contratto si interrompa per perdita dei requisiti da parte del fornitore);
  • il corrispettivo PED e la componente DISPBT applicati ai clienti di maggior tutela;
  • il corrispettivo PCR, appositamente introdotto per la Tutela Simile al fine di garantire la copertura dei rischi connessi all'approvvigionamento di energia (da determinare con successivo provvedimento);
  • il corrispettivo PCV di riferimento per i clienti della Tutela Simile (da determinare con successivo provvedimento).

Riforma della fatturazione: l'Autorità, successivamente alla delibera 100/2016/R/com del 10 marzo 2016 che regolava l'emissione della fattura di chiusura, ha pubblicato la delibera 463/2016/R/com del 4 agosto 2016 concernente il Testo Integrato della Fatturazione (TIF), in vigore dal 1° gennaio 2017. Tale delibera, che contiene la nuova regolazione in materia di fatturazione di ciclo e di chiusura, conferma anche l'obbligo di prevedere, probabilmente a partire da gennaio 2018, un'offerta standard per tutti i venditori del mercato libero. Il documento è applicabile a tutti i clienti connessi in bassa tensione (ad esclusione dell'illuminazione pubblica) per il settore elettrico e ai clienti con consumi inferiori a 200.000 Smc/anno gas per il settore del gas, siano essi serviti nei regimi di tutela o nel mercato libero. Le principali decisioni dell'Autorità riguardano le tempistiche di emissione della fattura, la periodicità di fatturazione, il divieto di emettere fatture miste per determinate casistiche, le autoletture, gli indennizzi automatici per il cliente sia da parte del distributore che del venditore e la rilevazione delle misure gas ed elettriche da parte dei distributori.

Idrocarburi

Tariffe e mercato

Tariffe Distribuzione: con la delibera 99/2016/R/gas del 10 marzo 2016 sono state determinate le tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2015, calcolate sulla base dei dati patrimoniali consuntivi relativi all'anno 2014. Ai fini di tale determinazione sono state recepite le istanze di rideterminazione tariffaria e di applicazione della tariffa di ufficio con decorrenza dall'anno 2015 e sono state considerate le istanze di rettifica di dati patrimoniali e fisici pervenute entro il 15 febbraio 2016.

Con la delibera 173/2016/R/gas del 7 aprile 2016 sono state determinate le tariffe di riferimento provvisorie per i servizi di distribuzione e misura del gas e sono stati approvati gli importi di perequazione bimestrale d'acconto, relativi al servizio di distribuzione del gas naturale, per l'anno 2016.

Con la delibera 186/2016/R/gas del 21 aprile 2016 sono stati inoltre rettificati errori materiali nella Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), con riferimento alla componente UG3 della tariffa obbligatoria a copertura degli oneri connessi all'intervento di interruzione.

Infine, con la Delibera 775/2016/R/gas del 22 dicembre 2016, in esito al documento per la consultazione 629/2016 di aggiornamento infra-periodo della Regolazione delle tariffe 2014-2019 (RTDG), viene approvata la nuova versione della RTDG, con modifiche in materia di: tasso di recupero efficienza sui costi operativi riconosciuti, componente tariffaria a copertura dei costi delle verifiche metrologiche (CVER), costi dei sistemi di telelettura/telegestione e dei concentratori (t(tel) e t(con)) e costi standard dei gruppi di misura elettronici, per il triennio 2017-2019, a valere dal 1° gennaio 2017.

Implementazione del regolamento EU n. 312/2014 in tema di bilanciamento gas: Il Regolamento Europeo 312/2014 ha istituito un codice di rete relativo al bilanciamento del gas nelle reti di trasporto (Network Code Balancing) con specifico riferimento a tutti i punti delle reti di trasporto che interconnettono gli Stati Membri. Tutti i paesi europei sono chiamati a implementare il nuovo meccanismo basato su criteri di mercato e l'Italia ha stabilito il 1° Ottobre 2016 come data di avvio del nuovo sistema, fermo restando il potere dell'Autorità di differire tale data qualora non vi fossero state le condizioni di certezza del quadro generale. In particolare, con la delibera 312/2016/R/gas del 16 giugno 2016, l'Autorità ha provveduto a disciplinare gli aspetti attuativi del Regolamento, raccogliendo in un unico Testo Integrato del Bilanciamento Gas (TIB) gli aspetti relativi al nuovo regime di bilanciamento.

Nel corso dell'estate, si sono perfezionate le disposizioni regolatorie e operative necessarie all'avvio del nuovo sistema. In particolare, durante il mese di agosto 2016 l'Autorità, con il documento di consultazione 469/2016/R/gas, ha avviato un secondo processo di consultazione sul regime di incentivazione del responsabile del bilanciamento, finalizzato alla determinazione dei valori dei parametri di incentivazione definiti dal TIB e finalizzati al perseguimento, da parte di Snam Rete Gas, di azioni di bilanciamento coerenti con il funzionamento economico ed efficiente della rete di trasporto. Il processo di definizione del meccanismo incentivante si è concluso ad ottobre con la pubblicazione della delibera 554/2016/R/gas, che ha definito i parametri dell'incentivazione del Responsabile del Bilanciamento.

Nel mese di settembre, con delibera 487/2016/R/gas l'Autorità ha provveduto all'approvazione della proposta di aggiornamento del Codice Stogit per il recepimento della delibera 193/2016/R/gas che introduce, con l'avvio del nuovo regime di bilanciamento, conferimenti ad asta per le capacità di stoccaggio su base mensile, settimanale e giornaliera (day-ahead), nonché il meccanismo dell'overnomination (intra-day) per la gestione delle congestioni contrattuali nell'utilizzo della capacità dello stoccaggio.

Inoltre, il GME ha provveduto ad aggiornare, in coerenza con le previsioni della delibera 312/2016/R/gas, i regolamenti della piattaforma PB-Gas e del mercato regolamentato M-Gas, prevedendo un periodo di prova e una fase transitoria (dal 1° ottobre 2016) che prevede che la sessione per la negoziazione dei prodotti locational (MPL) nonché la sessione per la negoziazione del gas in stoccaggio (MGS) siano svolte nell'ambito della piattaforma per il bilanciamento PB-GAS che prevede Snam Rete Gas quale controparte centrale delle transazioni.

Infine, con particolare riferimento al terminale di rigassificazione di Rovigo, a valere dal 1° ottobre 2016, Adriatic ALNG ha provveduto all'introduzione di un nuovo servizio di flessibilità infra-giornaliero, in aggiunta all'attuale servizio della flessibilità del giorno prima, con lo scopo di offrire agli utenti un ulteriore strumento per cogliere le opportunità del nuovo sistema di bilanciamento.

Disposizioni in materia di gestione degli scostamenti presso i punti della rete nazionale di trasporto di gas interconnessi con l'estero: il 26 maggio 2016 è stata pubblicata la delibera 270/2016/R/gas, con la quale l'Autorità ha aggiornato la disciplina degli scostamenti di capacità di trasporto ai punti di interconnessione con l'estero, al fine di rendere il sistema più coerente con il portafoglio di prodotti di capacità attualmente disponibile.

La precedente disciplina prevedeva che nel caso di scostamenti superiori al 2 per cento tra le capacità conferite ed utilizzate dall'utente, l'impresa di trasporto applicasse un corrispettivo pari a 1,125 volte l'ammontare del corrispettivo di capacità annuale, moltiplicato per il massimo scostamento registrato nel mese presso i punti di interconnessione con l'estero. La delibera 270/2016/R/gas ha introdotto una distinzione della disciplina fra i punti a nord (Tarvisio, Gorizia e Passo Gries) e quelli a sud (Mazara e Gela); in particolare, presso i punti a nord, ha previsto l'applicazione di un corrispettivo pari a 1,125 volte l'ammontare del corrispettivo di capacità giornaliero, moltiplicato per il massimo scostamento registrato nel giorno, mentre presso i punti a sud l'applicazione di un corrispettivo pari a 1,125 volte l'ammontare mensile del corrispettivo unitario di capacità, moltiplicato per il massimo scostamento registrato nel mese. In base alle modifiche apportate dalla delibera, non sarebbe quindi stata mantenuta la soglia di tolleranza del 2%, con conseguente penalizzazione degli scostamenti inferiori al 2%.

Successivamente, con delibera 556/2016/R/gas del 6 ottobre 2016 l'Autorità ha disposto la reintroduzione della soglia di tolleranza del 2% per l'applicazione dei corrispettivi di scostamento per i soli punti di Mazara del Vallo e Gela.

Le disposizioni introdotte sono state recepite da Snam Rete Gas nel proprio codice di trasporto per l'avvio delle nuove modalità di gestione degli scostamenti previsto a partire dal 1° ottobre 2016.

Integrazione della disciplina di gestione delle congestioni presso i punti di interconnessione con l'estero: con la delibera 464/2016/R/gas del 4 agosto 2016, l'Autorità ha completato il processo di recepimento delle disposizioni europee in tema di gestione delle congestioni presso i punti di interconnessione con l'estero, contenute nell'allegato I del Regolamento 715/2009 (Regolamento CMP - Congestion Management Procedures).

Il provvedimento conferma gli orientamenti già espressi dall'Autorità in fase di consultazione. In particolare, la delibera dispone l'introduzione del meccanismo di use-it-or-lose-it su base day-ahead, per la gestione delle congestioni contrattuali eventualmente rilevate presso i punti di interconnessione di Tarvisio, Passo Gries e Gorizia. Attraverso tale misura, gli utenti della rete dovranno rispettare vincoli più stringenti per l'utilizzo della capacità contrattualizzata, al fine di liberare più capacità per il mercato. Il meccanismo prevede infatti l'applicazione di restrizioni ai diritti di rinomina giornaliera in capo ai titolari di capacità continua di trasporto, permettendo così a terzi l'utilizzo della capacità non utilizzata. A valle di tale provvedimento, Snam Rete Gas ha predisposto e posto in consultazione una proposta di aggiornamento del proprio codice di rete finalizzata all'attuazione della suddetta disposizione. Il codice di rete aggiornato è in attesa di essere approvato da parte dell'Autorità.

Avvio di un progetto pilota relativo al conferimento di capacità presso i punti di riconsegna della rete di trasporto gas che alimentano impianti di generazione di energia elettrica: l'Autorità ha avviato un progetto pilota per la riforma della regolazione in materia di conferimento della capacità short term presso i punti di riconsegna della rete di trasporto gas che alimentano impianti di generazione di energia elettrica. Il progetto pilota intende realizzare il passaggio verso più flessibili ed efficienti meccanismi di conferimento e riguarda inizialmente i soli impianti termoelettrici, in considerazione delle loro maggiori esigenze di flessibilità indotte prevalentemente dallo sviluppo delle fonti rinnovabili nella generazione di energia elettrica.

Gli utenti potranno così scegliere la composizione del portafoglio di prodotti di capacità che meglio soddisfa le proprie esigenze di produzione, con la possibilità, in particolare, di acquistare capacità su base giornaliera e non più esclusivamente annuale entro il mese di gennaio 2017.

Nel mese di luglio, l'Autorità per l'energia ha confermato il valore del coefficiente moltiplicativo, pari a dieci volte il valore del corrispettivo annuale riproporzionato. Snam Rete Gas ha concluso durante l'estate la consultazione per recepire nel proprio codice la nuova disciplina prevista dall'Autorità.

Infine, dal mese di ottobre 2016 il progetto pilota prevede la riduzione delle penali applicabili in caso di scostamento tra la capacità utilizzata da un utente e la capacità conferita in un punto di riconsegna che alimenta impianti di generazione di energia elettrica.

Contenzioso Tariffe di trasporto 2010 – 2013: l'Autorità per l'energia ha pubblicato, nel mese di giugno, il documento di consultazione 321/2016/R/gas "Ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato relativa alle tariffe di trasporto gas per il periodo 2010-2013 (ricorso Enel Trade) – orientamenti finali". L'Autorità ha ritenuto necessario un secondo confronto con gli operatori (dopo una consultazione avvenuta a gennaio), a valle della pronuncia del Consiglio di Stato che accoglieva il ricorso di Enel Trade, incentrato sulla ripartizione dei ricavi capacity/commodity e sulla disciplina degli autoconsumi del periodo tariffario 2010 – 2013, ritenuta particolarmente penalizzante per gli importatori da Sud.

Nel 2010, infatti, Enel Trade aveva fatto ricorso al TAR Lombardia contro le delibere che stabilivano i valori delle tariffe di trasporto del gas per il periodo 2010 – 2013. In seguito all'accoglimento da parte del TAR del ricorso (sentenza 995/13), l'Autorità ha presentato appello al Consiglio di Stato, che però ha respinto il ricorso dell'Autorità contro la pronuncia del TAR. L'Autorità ha quindi presentato ricorso per revocazione della sentenza del Consiglio di Stato, con riferimento alla ripartizione dei ricavi.

Nel mese di ottobre l'Autorità ha pubblicato la delibera 550/2016/R/gas che conferma nuovamente il mantenimento della ripartizione capacity/commodity (in attesa della pronuncia finale del giudice) e conferma la nuova modalità di gestione del fuel gas per il periodo 2010-2013, posta precedentemente in consultazione e in linea con i dettami della sentenza del Consiglio di Stato. Tale nuova modalità prevede il passaggio da un conferimento in natura a un conferimento monetario, mantenendo però la logica del diverso contributo dei vari punti di entry alla copertura dei costi di funzionamento delle centrali di compressione.

Nuove regole per il riconoscimento degli investimenti nelle reti di distribuzione gas: la delibera 704/2016/R/gas del 1° dicembre 2016 ha introdotto le Disposizioni in materia di riconoscimento dei costi relativi agli investimenti nelle reti di distribuzione del gas naturale a partire dagli investimenti realizzati nel 2018. Tale delibera introduce inoltre un tetto al riconoscimento dei costi unitari di capitale per le località in avviamento, a partire dagli investimenti del 2017.

A tal fine si è aperto un tavolo tecnico tra Associazioni e Autorità con lo scopo di definire la struttura del prezzario che sarà poi a sua volta messa in consultazione.

Entro il mese di ottobre 2017 è previsto un provvedimento finale, che definirà anche i meccanismi di sharing dei maggiori/minori costi sostenuti dalle imprese rispetto ai costi standard e introdurrà eventuali vincoli in termini di percentuale massima di capitalizzazione delle spese. Tale provvedimento inoltre, definirà meccanismi di monitoraggio dell'efficacia nell'applicazione dei costi standard, soprattutto nei casi di rinnovo delle reti esistenti.

I costi standard, in attesa degli affidamenti per ambiti, sarebbero applicati anche per le gestioni comunali o sovracomunali.

Infrastrutture

Stoccaggio - Tariffe 2012-2014: Il 6 maggio 2016 è stata pubblicata la sentenza di rigetto al ricorso di Edison Stoccaggio sui costi operativi incrementali (CONI) conseguenti agli investimenti realizzati nel 2009-2010 avverso la delibera 75/2015/R/gas relativa alle tariffe 2012-2013 e la delibera 126/2015/R/gas relativa alle tariffe 2014. La società ha proposto appello al Consiglio di Stato.

Stoccaggio - Tariffe 2015: con la delibera 66/2016/R/gas del 25 febbraio 2016 l'Autorità ha determinato, in via definitiva, i ricavi d'impresa, per Edison Stoccaggio, relativi all'anno 2015, dopo un lungo iter istruttorio avviato a fine 2014, la cui conclusione si è protratta a causa degli approfondimenti richiesti dall'Autorità in merito allo stato di avanzamento del progetto di S. Potito e Cotignola, in esercizio dal 2013 ed attualmente in piena fase di regimazione delle sue prestazioni, alla luce della nuova normativa per il IV Periodo Regolatorio (2015-2018) - definita con la delibera 531/2014/R/gas del 30 ottobre 2014 - che ha introdotto una forte discontinuità con i precedenti Periodi Regolatori.

Nella sostanza, con la recente deliberazione, il Regolatore non ha ritenuto adeguatamente efficiente l'investimento realizzato per il sito di San Potito e Cotignola rispetto alle prestazioni offerte, quest'ultime valutate sulla base di un confronto tra le prestazioni esclusivamente di spazio - non vincolanti - previste in sede di rilascio della concessione di stoccaggio (2009) e quelle effettivamente rese disponibili con l'avvio dell'esercizio commerciale nel 2015. In tale quadro, il Regolatore ha introdotto un meccanismo di riduzione dei ricavi da capex del sito (calcolato sulla base del rapporto investimenti realizzati / prestazioni spazio conseguite), che verrà applicato ogni anno fino al completamento della regimazione del sito (previsto nel 2019), prevedendo al contempo un conguaglio parziale dei minori ricavi percepiti, in funzione delle prestazioni di spazio che la concessione garantirà a regime.

Per il solo 2015, inoltre, sempre sulla base della delibera 531/2014/R/gas, l'Autorità ha subordinato il riconoscimento di alcune componenti di ricavo (quote di ammortamento e quota di incentivo) all'entrata in esercizio "commerciale" del sito, ovvero la data in cui il sito ha cominciato ad offrire commercialmente la propria capacità per i servizi di stoccaggio (2015), di fatto traslando il riconoscimento di tali componenti di un anno (a partire dal 2016).

A tutela dei propri interessi, in data 20 aprile 2016, la Società ha impugnato la delibera 66/2016/R/gas con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e l'Autorità, con delibera 257/2016/C/gas del 26 maggio 2016, ha disposto l'opposizione al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto da Edison Stoccaggio richiedendone la trasposizione innanzi al TAR come ricorso ordinario, ossia in sede giurisdizionale.

Stoccaggio - Tariffe 2016 e 2017: i ricavi per il servizio di stoccaggio di Edison Stoccaggio Spa sono stati approvati dall'Autorità, in forma definitiva per l'anno 2016 e in via provvisoria per l'anno 2017, rispettivamente con le delibere 418/2016/R/gas del 21 luglio 2016 e 441/2016/R/gas del 28 luglio 2016.

Sia i ricavi 2016 che quelli 2017, risultano ridotti in funzione del coefficiente di riproporzionamento applicato alle immobilizzazioni del sito di S. Potito e Cotignola, ai sensi della citata delibera 66/2016/R/gas.

In merito ai costi operativi emergenti, la delibera 418/2016/R/gas conferma il parziale riconoscimento di quanto richiesto dalla società nella proposta tariffaria 2016, mentre nella delibera 441/2016/R/gas l'Autorità riconosce per il 2017, a differenza dei due anni precedenti, la copertura dei costi operativi emergenti sulla base dei costi operativi effettivi 2015 di San Potito e Cotignola.

Pertanto le citate deliberazioni sono state impugnate dalla società: quella relative all'anno 2016 come motivi aggiunti al ricorso principale verso la delibera 66/2016/R/gas (tariffe 2015), quella relativa al 2017 con procedimento autonomo, essendo venuto meno, rispetto ai due anni precedenti, il mancato riconoscimento dei costi operativi incrementali.

Reintegro dei ricavi per le imprese di stoccaggio: con la delibera 323/2016/R/gas del 16 giugno 2016 l'Autorità ha definito, come nei precedenti tre anni, i meccanismi per il reintegro dei ricavi per le imprese di stoccaggio nei casi in cui il prezzo di assegnazione nelle procedure competitive di conferimento delle capacità risulti differente dai corrispettivi tariffari per i servizi conferiti con criteri non di mercato.

Inoltre, l'Autorità conferma anche per il 2016 il valore pari a 1 del "fattore gamma", ovvero il coefficiente da applicare alla quota di ricavo legata alla remunerazione degli investimenti incentivati entrati in esercizio nei periodi regolatori precedenti nell'ambito del meccanismo di garanzia dei ricavi.

La definizione del meccanismo che deve regolare la fissazione di tale coefficiente, indice dell'efficienza che le imprese di stoccaggio registreranno nella gestione delle procedure di conferimento delle capacità, è rimandato a valle della conclusione dell'istruttoria conoscitiva disposta dal medesimo provvedimento sullo stato delle prestazioni fornite dai campi di stoccaggio in concessione alla società Stogit Spa.

Aste Stoccaggio per l'anno termico 2016/2017: con la delibera 77/2016/R/gas del 29 febbraio 2016 l'Autorità ha regolato le modalità di organizzazione delle procedure d'asta per il conferimento di capacità di stoccaggio, in esito alla consultazione 30/2016/R/gas del 28 gennaio 2016 e in attuazione del decreto ministeriale del 25 febbraio 2016. Il provvedimento riporta le disposizioni per i servizi di stoccaggio per l'anno termico 2016-2017, definendo i criteri per l'organizzazione delle procedure concorsuali per l'assegnazione delle capacità relative ai diversi servizi di stoccaggio, per il calcolo dei prezzi di riserva e dei corrispettivi applicati alle capacità conferite, nonché alcuni affinamenti relativi alle modalità di utilizzo delle stesse.

L'impostazione generale delle aste per l'anno termico 2016/2017 ricalca quella dell'anno precedente, con il conferimento delle capacità per i servizi uniforme e di punta, svolto dalle imprese di stoccaggio sulla base di procedure mensili, da effettuarsi nei mesi sino a settembre 2016, secondo un calendario pubblicato dalle imprese di stoccaggio (solo per le prime aste il calendario è stato pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico). Le medesime procedure si applicano anche per il conferimento del servizio uniforme su base pluriennale (solo per Stogit).

I criteri di calcolo dei prezzi di riserva sono stati comunicati con successivi provvedimenti (per Edison Stoccaggio con la delibera 85/2016/R/gas), con obbligo di riservatezza. A differenza dello scorso anno, sono determinati i prezzi di riserva a condizioni di mercato anche per il prodotto pluriennale e per il servizio integrato di rigassificazione/stoccaggio.

Sono stati inoltre confermati i criteri per la copertura dei costi di trasporto associati ai punti di interconnessione con gli stoccaggi e le modalità di definizione della prestazione e della capacità di iniezione e di erogazione, per i diversi servizi di modulazione, compreso l'obbligo di pubblicazione da parte delle imprese di stoccaggio prima dello svolgimento delle procedure.

Edison Stoccaggio ha conferito tutta la capacità di modulazione (755 MSmc), come servizio di punta, nell'ambito della prima asta conclusasi il 16 marzo 2016.

Codice Stoccaggio: con la delibera 475/2016 del 1° settembre 2016 è stata approvata, in via sperimentale, una proposta di aggiornamento del codice di Edison Stoccaggio finalizzata a consentire agli utenti di usufruire di cicli di riprogrammazione delle proprie movimentazioni dagli stoccaggi con frequenza oraria nel corso del giorno di flusso, in coerenza con le previsioni del Regolamento Europeo 312/2014 in materia di bilanciamento del sistema gas. Le modalità di esecuzione fisica dei programmi degli utenti sono oggetto di un periodo di monitoraggio da parte del Responsabile del Bilanciamento (SRG) sulla compatibilità di tali modalità di esecuzione con il bilanciamento della rete nel corso del giorno gas.

Un secondo aggiornamento del codice ha riguardato le norme introdotte con la delibera 193/2016/R/gas al fine di aumentare la disponibilità per gli utenti di risorse di flessibilità ai fini del bilanciamento nel sistema del gas nazionale, attraverso il conferimento e la cessione fra utenti della capacità di stoccaggio su base short-term, ovvero per periodi pari o inferiori al mese.

In particolare, sono state definite le procedure per il conferimento della capacità di stoccaggio (spazio, capacità di iniezione, capacità di erogazione) su base mensile, settimanale e giornaliera, organizzate ciascuna su due sessioni in successione per le capacità "continue" e quelle "interrompibili".

Inoltre, è stato introdotto un meccanismo di riprogrammazione delle capacità di stoccaggio inutilizzate da parte degli utenti, su base interrompibile, nel corso del giorno gas, cosiddetto "overnomination".

Le imprese di stoccaggio hanno provveduto ad aggiornare e porre in consultazione degli utenti i propri codici di stoccaggio, al fine di recepire negli stessi le disposizioni relative alle nuove procedure di conferimento short-term.

La versione aggiornata del codice di Edison Stoccaggio è stata approvata dall'Autorità il 19 gennaio 2017 con la delibera 14/2017/R/Gas.

Tematiche trasversali

Il decreto legislativo n. 33/2016, di attuazione della direttiva 2014/61/UE, recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.57 del 9 marzo 2016.

Con il provvedimento, vengono fissate regole affinché i gestori di infrastrutture fisiche (incluse le reti di distribuzione/trasporto gas ed energia elettrica), se richiesto da operatori di rete di comunicazione, debbano acconsentire all'utilizzo delle proprie reti per la realizzazione di reti a banda larga/ultralarga, prevedendo possibili sinergie sin dalla fase della progettazione delle opere di genio civile.

Disciplina dei contratti di appalto: il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 di attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 91 del 19 aprile 2016. La disciplina contenuta nel codice è di tipo autoapplicativo, non sarà infatti adottato un regolamento di esecuzione e di attuazione, ma linee guida di carattere generale da approvarsi con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, su proposta dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e previo parere delle competenti commissioni parlamentari, con l'intento di assicurare maggiore trasparenza, omogeneità e speditezza delle procedure.

Il codice inoltre, attuando i criteri specifici dettati dalla legge delega, innova la disciplina delle concessioni, recependo la direttiva 2014/23 che reca, per la prima volta, una disciplina unitaria in materia, unificando le concessioni di lavori, servizi e forniture. Per i cosiddetti settori "speciali", in cui sono compresi acqua, energia, trasporti e servizi postali, permane un regime specifico con norme ad hoc.

Oneri Concessioni idroelettriche di grande derivazione: Delibera Regione Lombardia n. X/5130 del 9 maggio 2016 e Legge Regione Lombardia 12 dicembre 2003, n. 26, articolo 53 bis (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche).

Con riferimento al processo di rinnovo delle concessioni idroelettriche di grande derivazione, la Regione Lombardia ha previsto all'art. 53 bis della L.R. 26/2003, per le sole concessioni in scadenza, la prosecuzione temporanea da parte del concessionario uscente, non oltre il 31 dicembre 2017, dell'esercizio degli impianti di grande derivazione ad uso idroelettrico per il tempo strettamente necessario al completamento delle procedure di rinnovo. Tuttavia, la prosecuzione temporanea è subordinata al rispetto delle condizioni tecniche ed economiche definite dalla Giunta regionale con propria deliberazione.

Nel periodo di prosecuzione temporanea, il concessionario uscente è tenuto pertanto a versare alla Regione, secondo le modalità e gli importi stabiliti con la Delibera della Giunta della Regione Lombardia n. X/5130 del 9 maggio 2016 di cui in oggetto, un canone aggiuntivo rispetto ai canoni e sovracanoni e alla cessione gratuita di energia già stabiliti.

Parte dei proventi del suddetto canone aggiuntivo sarà trasferita alle province e comuni interessati, prevedendo particolari condizioni per quelli rivieraschi, in misura non inferiore al 50 per cento delle somme introitate. Gli importi fissati sono destinati a concorrere al finanziamento di misure e interventi di miglioramento ambientale dei territori interessati. Inoltre, è previsto un obbligo per il concessionario uscente, durante il periodo di prosecuzione temporanea dell'esercizio, di realizzare con oneri a proprio carico i necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per assicurare la piena efficienza dei beni e delle opere, ivi compresi gli interventi necessari per la sicurezza indicati dagli organi

competenti. Il concessionario uscente è tenuto, infine, a comunicare alla Giunta regionale, entro le date e nei modi da questa stabiliti, il programma degli interventi da effettuare, che restano a carico del concessionario uscente. In data 8 luglio 2016, Edison Spa ha notificato un ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche per l'annullamento della delibera regionale sopramenzionata. In particolare, si è fatta valere l'illegittimità della previsione del

canone unico aggiuntivo sotto diversi profili tra cui l'eccesso di potere per difetto dei presupposti e travisamento dei fatti, la violazione del principio di legittimo affidamento nonché la violazione di diverse disposizioni di legge.

Qualità commerciale: nel corso del 2016 l'Autorità ha avviato un riforma per la razionalizzazione del sistema di tutele dei clienti finali in materia di trattamento dei reclami e risoluzione extragiudiziale delle controversie.

Con la delibera 413/2016/R/com del 21 luglio 2016 sono state introdotte significative modifiche al Testo Integrato della regolazione della qualità commerciale dei servizi di vendita, tra cui:

  • modifiche agli indicatori di qualità commerciale della vendita;
  • aumenti degli indennizzi per il mancato rispetto degli standard di qualità sia a capo dei venditori che dei distributori;

  • previsione di un percorso di riduzione delle tempistiche di risposta ai reclami scritti da 40 e 30 giorni;

  • un nuovo rapporto annuale su reclami e controversie;
  • l'imposizione da gennaio 2018 di una nuova classificazione dei reclami, in linea con le Raccomandazioni europee, nei sistemi di venditori e distributori.

Inoltre, è stato approvato il Testo integrato in materia di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie tra clienti o utenti finali e operatori o gestori nel settori regolati dall'Autorità (TICO), che rende obbligatorio il tentativo di conciliazione ai fini della procedibilità giudiziale e ne regola le procedure.

Infine, con il documento di consultazione 621/2016/E/com del 4 novembre 2016, l'Autorità ha consultato gli operatori rispetto alla proposta di istituire un terzo livello di giudizio in capo all'Autorità. In particolare, si prevede che il meccanismo del terzo livello, che sarà di stampo decisorio, sia attivabile volontariamente da parte dei clienti finali dei settori regolati, in caso di fallimenti della conciliazione posta al secondo livello del medesimo sistema.

Tale meccanismo, il cui esito è costituito da un provvedimento amministrativo vincolante per le parti, impugnabile presso il TAR competente, non pregiudica il ricorso al giudice ordinario.

Qualora l'istanza del cliente risultasse fondata, l'Autorità potrebbe condannare l'operatore ad effettuare i rimborsi di somme non dovute oppure imporre altri obblighi. In caso di mancata ottemperanza alla decisione, si configurerebbe una violazione sanzionabile, e la decisione, comunicata alle parti, verrebbe pubblicata nel sito web dell'Autorità.

Protocollo Organismo ADR (Alternative Dispute Resolution): accogliendo le prescrizioni del decreto legislativo 6 agosto 2015, n. 130 di attuazione della direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, il 27 settembre 2016 Edison Energia e le 19 associazioni di consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti) hanno sottoscritto il protocollo per la costituzione dell'Organismo ADR (Alternative Dispute Resolution) di negoziazione paritetica al fine di assicurare un'efficace tutela dei diritti dei consumatori.

La procedura di conciliazione paritetica dell'organismo ADR è una procedura gratuita per il cliente che garantirà efficacia, trasparenza ed imparzialità, competenza ed indipendenza.

L'Organismo ADR sarà composto in ugual misura da rappresentanti di Edison e delle Associazioni di consumatori del CNCU e agirà con l'obiettivo di gestire tempestivamente eventuali controversie.

A seguito della sottoscrizione del Protocollo, l'Organismo ADR ha presentato all'Autorità la domanda d'iscrizione definitiva all'elenco degli organismi ADR riconosciuti.

Approvazione da parte della Commissione Europea del meccanismo temporaneo di remunerazione della capacità in Grecia rispetto alla disciplina sugli aiuti di stato: la Commissione Europea ha dichiarato compatibile con la disciplina europea sugli aiuti di stato, e quindi approvato con Decisione del 31 Marzo 2016, il meccanismo temporaneo di remunerazione della capacità di generazione in Grecia a più di un anno di distanza dalla scadenza del precedente meccanismo, che ha cessato di remunerare a partire dal 31 Dicembre 2014 i servizi di flessibilità offerti dai produttori di energia, inclusi i cicli combinati di Elpedison. Lo schema approvato dalla Commissione Europea prevede il pagamento di 45.000 euro per MW per un totale di 225 milioni di euro su un periodo di 12 mesi a far data dal 1° maggio 2016. Una successiva decisione delle autorità greche ha ridotto a 171 milioni di euro il montante che sarà erogato alle 30 unità di produzione considerate eleggibili, di cui 21 gestite dall'incumbent PPC e 9 gestite dai Produttori Indipendenti, per una capacità totale di 4.672,284 MW. Sono inoltre già in corso le discussioni fra le autorità greche e la Commissione Europea per il futuro meccanismo permanente di remunerazione della capacità che, se definito in tempo utile, entrerà a regime prima della scadenza dei 12 mesi previsti per la durata del meccanismo temporaneo.

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI AL 31 DICEMBRE 2016

Ricavi e margine operativo lordo di Gruppo e per Filiera

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazione Variazione %
Filiera Energia Elettrica (1)
Ricavi di vendita 5.682 6.529 847 (13,0%)
Margine operativo lordo reported 386 360 26 7,2%
Margine operativo lordo adjusted (2) 242 276 (34) (12,3%)
Filiera Idrocarburi (1)
Ricavi di vendita 6.031 5.512 519 9,4%
Margine operativo lordo reported 361 995 (634) (36,7%)
Margine operativo lordo adjusted (2) 505 1.079 (574) (53,2%)
Corporate e Altri Settori (3)
Ricavi di vendita 51 49 2 4,1%
Margine operativo lordo (94) (94) - -
Elisioni
Ricavi di vendita (730) (777) 47 6,0%
Gruppo Edison
Ricavi di vendita 11.034 11.313 (279) (2,5%)
Margine operativo lordo 653 1.261 (608) (48,2%)
% sui ricavi di vendita 5,9% 11,1%

(1) Vedi Catena del valore a pagina 8.

(2) Il margine operativo lordo adjusted è effetto della riclassificazione dei risultati delle coperture su commodity e cambi associate ai contratti per l'importazione di gas naturale dalla Filiera Idrocarburi alla Filiera Energia Elettrica, per la parte di risultato riferibile a quest'ultimo settore. Tale riclassificazione viene effettuata al fine di consentire una miglior lettura gestionale dei risultati industriali.

Il margine operativo lordo adjusted non è soggetto a verifica da parte della società di revisione.

(3) Include l'attività della Capogruppo Edison Spa non pertinente alla gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari.

Nel 2016, i ricavi di vendita di Gruppo si attestano a 11.034 milioni di euro, in calo del 2,5% rispetto all'anno precedente. Il margine operativo lordo si attesta a 653 milioni di euro (1.261 milioni di euro nel 2015) e registra un decremento di 608 milioni di euro.

Si rimanda ai paragrafi seguenti per un un'analisi più approfondita dell'andamento nelle singole Filiere.

Filiera Energia elettrica

Fonti

GWh (*) Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Produzione Edison: 20.358 18.481 10,2%
- termoelettrica 16.765 14.116 18,8%
- idroelettrica 2.490 3.378 (26,3%)
- eolica e altre rinnovabili 1.103 987 11,7%
Altri acquisti (grossisti, IPEX, ecc.)(1) 70.836 70.952 (0,2%)
Totale fonti 91.194 89.433 2,0%

(1) Al lordo delle perdite ed escluso portafoglio di trading.

(*) Un GWh è pari a un milione di kWh; riferito a volumi fisici.

Impieghi

GWh (*) Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Clienti finali (1) 11.582 17.108 (32,3%)
Altre vendite (grossisti, IPEX, ecc.)(2) 79.612 72.325 10,1%
Totale impieghi 91.194 89.433 2,0%

(1) Al lordo delle perdite.

(2) Escluso portafoglio di trading.

(*) Un GWh è pari a un milione di kWh.

Il Gruppo opera secondo un modello di business che prevede una separazione tra la gestione della generazione (termoelettrica e rinnovabili), le vendite al mercato finale (business e retail), le attività di proprietary trading nonché le attività di compravendita tese a garantire adeguate politiche di segregazione e copertura del rischio sui portafogli citati nonché alla massimizzazione della redditività attraverso l'ottimizzazione degli stessi.

Nell'ambito di tale modello le produzioni nette di Edison nel 2016 si attestano a 20.358 GWh, in crescita del 10,2% rispetto al 2015; in particolare, la produzione termoelettrica evidenzia un incremento del 18,8%, che rispecchia in parte il trend nazionale per le centrali alimentate a gas, nonostante la cessione di Termica Milazzo effettuata il 1° agosto 2016. Per quanto riguarda la produzione idroelettrica, l'andamento del 2016 ha visto un sensibile decremento (-26,3%) per effetto delle variazioni di perimetro (-22% circa ) - a seguito del deconsolidamento della società Hydros (con decorrenza dal 1° gennaio 2016, come già previsto dagli accordi di governance con il socio SEL), solo in parte attenuato dalla contribuzione degli impianti di Cellina Energy e IDREG Piemonte acquisiti a fine maggio 2016 – e, per la parte restante, in conseguenza dell'andamento dell'idraulicità relativa ai due periodi.

Si registra invece un aumento della produzione eolica e altre rinnovabili dell'11,7% principalmente grazie alla maggiore ventosità avutasi nel periodo.

Le vendite ai clienti finali sono in diminuzione del 32,3% principalmente a causa dei minori volumi venduti al segmento business e della riduzione del numero dei clienti residenziali.

Gli Altri acquisti sono pressoché invariati rispetto all'anno precedente mentre le Altre vendite hanno registrato un aumento di circa il 10%; si ricorda peraltro come questa voce includa oltre alle compra-vendite sul mercato wholesale anche acquisti e vendite su IPEX, per quanto caratterizzati da una minore marginalità unitaria, legati alle modalità operative di bidding degli impianti, al bilanciamento dei portafogli nonché all'attività di make or buy.

Servizi energetici

GWh(*) Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Produzione di energia elettrica da impianti
di cogenerazione, trigenerazione e altri minori 797 0 n.a.

(*) Un GWh è pari a un milione di kWh.

La produzione di energia elettrica da servizi energetici si riferisce alla nuova divisione Energy Services Market creata a seguito dell'integrazione delle attività del gruppo Fenice, acquisito nell'aprile 2016.

Dati economici

in milioni di euro Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Ricavi di vendita 5.682 6.529 (13,0%)
Margine operativo lordo adjusted (1) 242 276 (12,3%)

(1) Vedi nota pagina 37.

I ricavi di vendita del 2016 sono pari a 5.682 milioni di euro e, pur in presenza dei ricavi di vendita di Fenice (280 milioni di euro per i nove mesi consolidati), risultano in calo del 13% rispetto al 2015 in conseguenza del calo dei prezzi medi di vendita trainati dallo scenario di riferimento (PUN TWA -18%) e per l'incidenza dei minori volumi venduti ai clienti finali.

Il margine operativo lordo adjusted, che include il contributo di Fenice per 60 milioni di euro, si attesta a 242 milioni di euro (276 milioni di euro nel 2015) e registra un decremento del 12,3% principalmente a causa dell'ulteriore contrazione dei margini di generazione. In particolare, nel comparto termoelettrico si registra una contrazione degli spread per le vendite a termine effettuate sui mercati OTC (over the counter) e per le vendite su MGP/MSD.

Anche nel comparto della generazione idroelettrica si registra una riduzione dei margini per gli effetti negativi di volumi e perimetro (-26 milioni di euro) nonché scenario, in parte compensata dal risultato positivo non ricorrente di 33 milioni di euro iscritto a seguito dell'operazione di scambio delle partecipazioni di Edison in Hydros e Sel Edison e la partecipazione di Alperia in Cellina Energy.

Filiera Idrocarburi

Fonti Gas

Gas in milioni di mc Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Produzioni(1) 521 485 7,4%
Import (Pipe + GNL) 14.615 12.722 14,9%
Altri Acquisti 6.745 4.172 61,7%
Variazione stoccaggi(2) 0 197 n.s.
Totale fonti 21.881 17.576 24,5%
Produzioni estero(3) 1.403 1.508 (7,0%)

(1) Al netto degli autoconsumi e a Potere Calorifico Standard; include le produzioni della concessione Izabela in Croazia importate in Italia.

(2) Include perdite di rete; la variazione negativa indica immissione a stoccaggio.

(3) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

Impieghi Gas

Gas in milioni di mc Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Usi civili 2.562 2.648 (3,3%)
Usi industriali 3.970 3.385 17,3%
Usi termoelettrici 7.320 5.671 29,1%
Altre vendite 8.029 5.872 36,7%
Totale impieghi 21.881 17.576 24,5%
Vendite produzioni estero (1) 1.403 1.508 (7,0%)

(1) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

La produzione di gas del 2016, totalizzando Italia e estero, è risultata pari a 1.924 milioni di metri cubi, in calo del 3,5% rispetto all'anno precedente. Le produzioni commercializzate in Italia sono in aumento del 7,4%, grazie al campo di Clara North West, entrato in produzione nel corso del mese di aprile 2016; tale incremento ha contrastato il naturale declino delle curve di produzione di altri campi e il lieve calo delle produzioni estere (-7%), che hanno scontato una fermata per manutenzioni dei campi Tors e Wenlock (UK).

Il totale delle importazioni di gas (in aumento di 1.893 milioni di metri cubi) e gli Altri acquisti (in aumento di 2.573 milioni di metri cubi) sono entrambi in forte aumento per soddisfare le maggiori vendite del periodo.

I quantitativi venduti pari a 21.881 milioni di metri cubi, evidenziano un incremento del 24,5% rispetto al 2015, trainati dalle vendite per usi termoelettrici (+29,1%, imputabile al maggior consumo di gas delle centrali termoelettriche del Gruppo e di terzi), dalle vendite per usi industriali (+17,3% grazie all'acquisizione di nuovi clienti), nonché dalle maggiori vendite sui mercati wholesale e spot (+36,7%).

Produzioni olio

migliaia di barili Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Produzione Italia 2.163 2.546 (15,1%)
Produzione estero (1) 1.980 1.808 9,5%
Totale produzioni 4.143 4.354 (4,9%)

(1) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.

La produzione di olio grezzo del 2016 evidenzia complessivamente un calo dei volumi del 4,9%, interamente imputabile alle produzioni dei campi in Italia per effetto del naturale declino (-383 migliaia di barili), sebbene contrastato da un aumento delle produzioni estere (+172 migliaia di barili), grazie al contributo delle produzioni dei campi Scott e Telford (UK) acquisiti a maggio.

Dati economici

in milioni di euro Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Ricavi di vendita 6.031 5.512 9,4%
Margine operativo lordo adjusted (1) 505 1.079 (53,2%)
- di cui attività gas 323 836 (61,4%)
- di cui Exploration&Production 182 243 (25,1%)

(1) Vedi nota pagina 37.

I ricavi di vendita del 2016 si attestano a 6.031 milioni di euro, in aumento del 9,4% rispetto al 2015, grazie all'aumento dei volumi venduti che ha più che compensato la diminuzione dei prezzi medi di vendita che riflette quotazioni petrolifere ancora al di sotto dei livelli del 2015, sebbene in ripresa.

Il margine operativo lordo adjusted del 2016 è pari a 505 milioni di euro, in diminuzione di 574 milioni di euro rispetto al 2015, che aveva beneficiato del provento straordinario a seguito della conclusione dell'arbitrato con Eni per l'importazione del gas libico.

L'attività di Exploration & Production che si attesta a 182 milioni di euro, mostra una riduzione del 25,1% per effetto dell'andamento delle quotazioni sia del Brent che dei prezzi agli hub, che nel corso dell'anno risultano in media sensibilmente al di sotto dei livelli del 2015.

Riserve Idrocarburi

Le riserve di idrocarburi del Gruppo (riserve certe + 50% riserve probabili) al 31 dicembre 2016 risultano pari a circa 40,4 miliardi di metri cubi equivalenti (248,4 MBoe) contro i 42,0 miliardi di metri cubi equivalenti dell'anno precedente (257,5 MBoe) e pertanto, al netto delle produzioni lorde 2016 pari a circa 2,7 miliardi di metri cubi equivalenti (16,4 MBoe), risultano in aumento di circa 1,1 miliardi di metri cubi equivalenti (7,2 MBoe). Tale variazione è il risultato della revisione o riclassificazione delle riserve di alcune concessioni. Le revisioni al ribasso più significative hanno riguardato le concessioni gas in Italia, Reggane in Algeria e le concessioni in UK. Tali riduzioni sono state più che compensate dalla riclassificazione a riserve certe di una parte delle riserve probabili della concessione di Abu Qir in Egitto, con conseguente rivalutazione complessiva di 3,5 miliardi di metri cubi (22 MBoe).

Per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo "Informazioni supplementari su gas naturale e petrolio" contenuto nel Bilancio Consolidato.

Corporate e Altri Settori

Dati economici

in milioni di euro Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Ricavi di vendita 51 49 4,1%
Margine operativo lordo (94) (94) -

Nel settore Corporate e Altri Settori confluiscono la parte dell'attività della Capogruppo Edison Spa di gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari. Sia i ricavi di vendita che il margine operativo lordo risultano sostanzialmente invariati rispetto al 2015.

Altre voci del conto economico di Gruppo

in milioni di euro Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Margine operativo lordo 653 1.261 (48,2%)
Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) (166) 161 n.s.
Ammortamenti e svalutazioni (734) (2.194) 66,5%
Altri proventi (oneri) netti (13) (23) 43,5%
Risultato operativo (260) (795) 67,3%
Proventi (oneri) finanziari netti (94) (29) n.s.
Proventi (oneri) da partecipazioni 7 (38) n.s.
Imposte sul reddito (25) (97) 74,2%
Risultato netto da Continuing Operations (372) (959) 61,2%
Risultato netto di competenza di Gruppo (389) (980) 60,3%

Il risultato operativo, negativo per 260 milioni di euro, recepisce ammortamenti e svalutazioni per 734 milioni di euro, la variazione netta di fair value relativa alle attività di hedging sulle commodity e sui cambi negativa per 166 milioni di euro (positiva per 161 milioni di euro nel 2015) e altri oneri netti per 13 milioni di euro.

Gli ammortamenti, pari a 478 milioni di euro, risultano in diminuzione di 182 milioni di euro in conseguenza delle svalutazioni di asset contabilizzate nel 2015 e dei minori investimenti in esplorazione (71 milioni di euro) e includono i maggiori ammortamenti netti relativi alle già citate variazioni di perimetro per Fenice e Hydros (-27 milioni di euro).

Le svalutazioni, pari a 256 milioni di euro (1.534 milioni di euro nel 2015), includono gli effetti del processo di impairment test annuale sugli asset per 245 milioni di euro. Tale svalutazione si riferisce principalmente alle concessioni idrocarburi in Italia (180 milioni di euro), a seguito della minore marginalità attesa conseguente l'andamento dello scenario, e alle concessioni idrocarburi estere (63 milioni di euro), a seguito della revisione al ribasso delle riserve di idrocarburi oltre che delle stime di redditività attesa sui margini per effetto dell'andamento dello scenario.

Il risultato netto da Continuing Operations, negativo per 372 milioni di euro (negativo per 959 milioni di euro nel 2015), recepisce oneri finanziari netti per 94 milioni di euro nonché imposte sul reddito per 25 milioni di euro.

Pur in presenza di un minor livello di indebitamento medio e di un minor costo del debito, ascrivibile a un diverso mix di risorse finanziare, gli oneri finanziari netti sono in forte peggioramento a causa di perdite nette registrate sui cambi nel corso del 2016 (rispetto a utili netti eccezionalmente positivi registrati nel 2015).

Si ricorda inoltre che le imposte sul reddito del 2015 includevano un effetto negativo one-off di 85 milioni di euro, conseguente il ricalcolo delle imposte differite nette a seguito sia della dichiarazione d'illegittimità costituzionale della Robin Hood tax sia della riduzione dell'aliquota IRES al 24% a partire dal 1° gennaio 2017.

Indebitamento finanziario netto e flussi di cassa

L'indebitamento finanziario netto, al 31 dicembre 2016 è risultato pari a 1.062 milioni di euro, in diminuzione di 85 milioni di euro rispetto ai 1.147 milioni rilevati a fine dicembre 2015.

Per un'analisi più dettagliata delle principali componenti si rimanda al paragrafo "Indebitamento finanziario netto" contenuto all'interno del Bilancio Consolidato.

Di seguito si riporta l'analisi della variazione dell'indebitamento finanziario netto:

in milioni di euro Esercizio 2016 Esercizio 2015
A. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO INIZIALE (1.147) (1.766)
Margine operativo lordo 653 1.261
Eliminazione poste non monetarie incluse nel margine operativo lordo (76) 38
Oneri finanziari netti pagati (55) (45)
Imposte sul reddito nette pagate (-) (196) (120)
Dividendi incassati 12 8
Altre poste di attività operative (15) (16)
B. CASH FLOW OPERATIVO 323 1.126
Variazione del capitale circolante operativo 649 19
Variazione del capitale circolante non operativo (177) 40
Investimenti netti (-) (555) (535)
C. CASH FLOW DOPO INVESTIMENTI NETTI E VARIAZIONE DEL CAPITALE
CIRCOLANTE 240 650
Dividendi pagati (-) (77) (93)
Altro (78) 62
D. CASH FLOW NETTO DI PERIODO 85 619
E. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO FINALE (1.062) (1.147)

Oltre al già commentato margine operativo lordo i principali flussi di cassa del periodo derivano:

  • dalla variazione del capitale circolante che registra un forte miglioramento principalmente grazie all'incasso del credito residuo derivante dall'arbitrato con ENI relativo al gas libico, per oltre 500 milioni di euro;
  • dalla variazione degli investimenti netti che ha assorbito cassa per 555 milioni di euro riferibili principalmente:
  • agli investimenti nel settore della generazione elettrica, per circa 66 milioni di euro, in particolare nel comparto idroelettrico, con l'acquisizione di 9 centrali mini-idro da IDREG Piemonte per 34 milioni di euro;
  • alla focalizzazione sul business dei servizi energetici, per circa 224 milioni di euro complessivi, in particolare attraverso il consolidamento di Fenice per 159 milioni di euro;
  • agli investimenti nelle attività di Exploration&Production per 187 milioni di euro al netto della cessione di alcune facilities per 22 milioni di euro. In particolare, gli investimenti in Italia hanno riguardato le attività di sviluppo del campo di Clara North West (17 milioni di euro) e Ibleo (5 milioni di euro).

All'estero gli investimenti hanno riguardato: l'Algeria per le attività di sviluppo della concessione di Reggane (74 milioni di euro), la concessione egiziana di Abu Qir per il completamento delle attività di costruzione della piattaforma NAQ PIII (50 milioni di euro), le licenze esplorative egiziane di North Thekah, South Idku e North Port Fouad per l'incremento della quota di partecipazione (10 milioni di euro), la concessione norvegese di Zidane (10 milioni di euro), la realizzazione della pipeline Polarled che collegherà Zidane alla terraferma (10 milioni di euro) e la Gran Bretagna, per le attività di sviluppo sui campi petroliferi di Scott e Telford (9 milioni di euro).

  • Sono stati inoltre realizzati investimenti in esplorazione per circa 68 milioni di euro, in Egitto (24 milioni di euro) per le attività esplorative nelle aree East Med e delta onshore del Nilo, in Norvegia per le attività di perforazione del pozzo esplorativo Aurelia (16 milioni di euro), del pozzo Ornen (2 milioni di euro), nelle isole Falkland per le attività di ricerca di idrocarburi nelle aree Nord e Sud (1 milione di euro), in Grecia per attività di studio relative alla licenza esplorativa nel Golfo di Patrasso (3 milioni di euro) e nel Regno Unito per attività di esplorazione sui permessi del mare del Nord (3 milioni di euro).

Infine, nell'ambito della revisione strategica delle attività del Gruppo, nel corso dell'anno sono state realizzate alcune operazioni di riassetto del portafoglio che hanno visto: la cessione delle partecipazioni in Fenice Rus Llc e in Termica Milazzo Srl, il deconsolidamento di Hydros e la successiva conclusione dell'operazione di scambio delle partecipazioni di Edison Spa in Hydros e Sel Edison con Cellina Energy posseduta da Alperia e, infine, nel comparto eolico l'acquisizione della partecipazione in Alerion, per un effetto netto positivo di 17 milioni di euro.

Evoluzione prevedibile nel 2017

In un contesto di mercato che si prevede rimanga stabile, nonostante qualche segnale di ripresa registrato in gennaio, Edison stima un EBITDA 2017 in linea con quello dello scorso anno.

Edison Spa

Dati significativi

in milioni di euro Esercizio 2016 Esercizio 2015 Variazione %
Ricavi di vendita 6.154 5.517 11,5%
Margine operativo lordo 27 662 n.s.
% sui Ricavi di vendita 0,4% 12,0%
Risultato operativo (438) (535) (18,1%)
% sui Ricavi di vendita n.s. n.s.
Risultato netto da Continuing Operations (250) (776) n.s.
Risultato netto da Discontinued Operations - - -
Risultato netto del periodo (250) (776) n.s.
Investimenti in immobilizzazioni 94 120 (21,7%)
Capitale investito netto 5.155 5.029 2,5%
Indebitamento finanziario netto 66 410 (83,9%)
Patrimonio netto 5.089 4.619 10,2%
Debt/equity 0,01 0,09
Dipendenti 1.419 1.473 (3,7%)

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato netto del periodo di competenza di Gruppo e il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante al 31 dicembre 2016 con gli analoghi valori della Capogruppo Edison Spa:

Raccordo tra il risultato netto di Edison Spa e il risultato netto di Gruppo

in milioni di euro Esercizio 2016 Esercizio 2015
Risultato netto del periodo di Edison Spa (250) (776)
Dividendi infragruppo eliminati nel bilancio consolidato (199) (212)
Risultati delle società controllate, collegate e a controllo congiunto non recepiti
nel bilancio di Edison Spa 112 135
Valutazione delle partecipazioni valutate con il criterio del Patrimonio netto (1) 9
Altre rettifiche di consolidamento (51) (136)
Risultato netto di competenza di Gruppo (389) (980)

Raccordo tra il patrimonio netto di Edison Spa e il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante

in milioni di euro 31.12.2016 31.12.2015
Patrimonio netto di Edison Spa 5.089 4.619
Valore contabile delle partecipazioni eliminate a fronte della corrispondente
frazione di Patrimonio netto delle imprese partecipate di cui:
- Eliminazione dei valori di carico delle partecipazioni consolidate (1.202) (944)
- Iscrizione dei patrimoni netti delle società consolidate 2.086 1.914
Valutazione delle partecipazioni valutate con il criterio del Patrimonio netto 48 41
Altre rettifiche di consolidamento (66) (191)
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 5.955 5.439

Rischi e incertezze

Gestione del rischio nel gruppo Edison

Edison ha sviluppato un modello aziendale integrato di gestione dei rischi che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM), in particolare al framework COSO, il cui scopo principale è quello di adottare un approccio sistematico all'individuazione dei rischi prioritari dell'azienda, a valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi e a intraprendere le opportune azioni per mitigarli.

A tal fine, Edison si è dotata di una metodologia di risk mapping e risk scoring, che assegna un indice di rilevanza al rischio in funzione della valutazione di impatto globale, probabilità di accadimento e livello di controllo, e di un Modello di Rischio Aziendale, sviluppato sulla base delle best practice di settore ed internazionali, che ricomprende in un framework integrato le diverse tipologie di rischio caratterizzanti il business in cui il Gruppo opera:

  • rischi legati all'ambiente esterno, dipendenti dalle condizioni di mercato e dell'ambiente competitivo all'interno del quale il Gruppo opera, nonché dall'evoluzione del contesto politico, normativo e regolamentare;
  • rischi operativi, legati ai processi, strutture e sistemi di gestione aziendale, in particolare con riferimento alle attività di produzione e commercializzazione;
  • rischi strategici, relativi alla definizione ed implementazione degli indirizzi strategici della Società.

In particolare, con il coordinamento della Direzione Risk Office, i responsabili delle diverse aree aziendali individuano e valutano i rischi di competenza attraverso un processo di Risk Self Assessment, fornendo una prima indicazione delle azioni di mitigazione ad essi associate. I risultati del processo sono successivamente consolidati a livello centrale in una mappatura, nella quale i rischi vengono prioritizzati in funzione dello scoring risultante e aggregati per favorire il coordinamento dei piani di mitigazione in un'ottica di gestione integrata dei rischi stessi.

Il processo di Enterprise Risk Management è strettamente legato al processo di pianificazione di medio e lungo periodo con la finalità di associare il profilo di rischio complessivo del Gruppo alla redditività prospettica risultante dal documento di piano/budget. I risultati dell'ERM sono oggetto di comunicazione a scadenze prestabilite in sede di Comitato Controllo e Rischi e Consiglio di Amministrazione, e sono utilizzati dalla Direzione Internal Audit come elementi informativi finalizzati alla predisposizione di specifici piani di audit risk-based.

Nel paragrafo "Risk Factors" sono di seguito commentati i risultati di sintesi del processo per quanto concerne il semestre appena concluso, mentre nel paragrafo "Rischi finanziari" sono riportati i principali elementi relativi ai rischi prezzo commodity, tasso di cambio, credito, liquidità e tasso di interesse, per i quali nel corso degli anni sono stati sviluppati presidi specifici finalizzati a gestire e limitare l'impatto sull'equilibrio economico-finanziario del Gruppo. Per maggiori dettagli su tali rischi si rimanda a quanto riportato ai fini dell'IFRS 7 nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016.

Risk Factors

1. Rischi legati all'ambiente esterno

Rischio normativo e regolamentare

Una potenziale fonte di incertezza per Edison deriva dalla costante evoluzione del contesto normativo e regolamentare di riferimento con effetti sul funzionamento dei mercati, sui piani tariffari, sui livelli di qualità del servizio richiesti e sugli adempimenti tecnico-operativi.

A tal riguardo, Edison è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e periferiche volto a ricercare momenti di contraddittorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse.

In questo contesto tra le principali evoluzioni normative in corso, descritte nel paragrafo "Quadro normativo e regolamentare di riferimento", gli elementi di rischio più significativi riguardano:

  • il rinnovo delle concessioni idroelettriche di grande derivazione, la cui disciplina è stata ampiamente rivista con l'art. 37 del Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 recante "Misure urgenti per la crescita del Paese" (convertito con Legge n. 134/2012). In particolare, al momento risultano in corso approfondimenti da parte del Ministero dello Sviluppo Economico al fine di completare il quadro normativo di riferimento e la disciplina di dettaglio in merito alle procedure di rinnovo delle concessioni idroelettriche;
  • il nuovo sistema di remunerazione della capacità produttiva, del quale l'Autorità ha proposto al Ministero dello Sviluppo con delibera 95/2015/I/eel di anticipare al 2017 gli effetti attraverso l'adozione di un sistema transitorio, i cui criteri sono ancora in fase di definizione. In particolare, l'Autorità ha posto in consultazione un documento in merito agli aspetti della disciplina che non hanno ancora trovato trattazione nelle proposte sviluppate da Terna e che devono essere definiti per consentire una rapida esecuzione delle prime aste di capacità.

Mercato ed ambiente competitivo

I mercati energetici all'interno dei quali il Gruppo opera stanno vivendo, negli ultimi anni, una condizione di eccesso di offerta e di persistente contrazione dei prezzi delle commodity energetiche trattate, che ha posto una notevole pressione sui volumi e margini di commercializzazione, negativamente condizionati anche da un'elevata pressione competitiva.

Nel mercato elettrico italiano, la situazione di overcapacity impatta principalmente la produzione termoelettrica a gas, che rappresenta una quota rilevante nel mix produttivo del Gruppo. Quest'ultimo, per la parte di generazione legata a concessioni idroelettriche di grande derivazione, è inoltre esposto al sopracitato rischio di revisione del contesto normativo di riferimento e all'esito delle gare per il rinnovo delle concessioni scadute o in scadenza. In aggiunta, cambiamenti tecnologi nel settore elettrico potrebbero rendere alcune tecnologie/servizi maggiormente competitivi rispetto a quelli che costituiscono il business della Società. Al fine di mitigare tale rischio, Edison compie una costante attività di monitoraggio e valutazione dello sviluppo di nuove tecnologie, per un approfondimento delle quali si rimanda alla sezione "Innovazione, ricerca e sviluppo" della presente Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2016.

Nel mercato del gas naturale la domanda si conferma su livelli contenuti e le prospettive di settore rimangono incerte, nonostante nel 2016 i consumi abbiano registrato un incremento rispetto all'anno precedente soprattutto per effetto della crisi delle centrali nucleari francesi e di temperature inferiori rispetto alle medie stagionali verificatesi negli ultimi mesi dell'anno. In tale contesto, un importante elemento di mitigazione alle variazioni dello scenario energetico e delle condizioni di mercato è rappresentato dalle clausole di rinegoziazione del prezzo dei contratti di approvvigionamento gas a lungo termine. Con riferimento a tali contratti, Edison ha concluso positivamente sia il primo che il secondo ciclo di rinegoziazione del prezzo e ha firmato, nel corso del 2016, altri importanti accordi per la revisione dei contratti long term di fornitura di gas naturale.

Rischio Paese

La presenza del gruppo Edison in mercati internazionali, che interessa sia le attività di commercializzazione dell'energia elettrica sia il settore dell'esplorazione e produzione d'idrocarburi, espone la Società ad un insieme di rischi derivanti prevalentemente dalle differenze di tipo politico, economico, sociale, normativo e finanziario rispetto al Paese di origine. Attualmente, le aree di maggiore rilevanza per il Gruppo sono la Grecia, dove Edison, attraverso Elpedison Sa, produce e commercializza energia elettrica in joint venture con il partner greco Hellenic Petroleum, e l'Egitto, nel quale la Società è presente come operatore nella produzione di gas naturale e petrolio attraverso l'esercizio della concessione offshore di Abu Qir. Non si evidenziano, invece, criticità di rilievo per le attività di esplorazione e produzione di idrocarburi condotte dal Gruppo nel Mare del Nord in relazione all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, sancita dal referendum popolare svoltosi nel mese di giugno.

• In Grecia, la stabilità politica e finanziaria sono fortemente dipendenti dagli aiuti da parte delle istituzioni europee ed internazionali, il cui rilascio è condizionato all'attuazione di un programma di riforme da parte del governo. Per quanto concerne il settore energetico, è stata approvata da parte della Commissione Europea e del parlamento greco l'adozione di un meccanismo temporaneo di remunerazione della capacità produttiva, a partire dal 1° maggio 2016 e per la durata di un anno, per alcune tipologie di impianti di produzione di energia elettrica, tra cui i cicli combinati a gas di cui Elpedison Sa dispone per una potenza installata di circa 800 MW. La definizione di un analogo sistema permanente è attesa nel corso del 2017. In tale contesto, la Società monitora costantemente il quadro politico-economico del Paese, al quale il Gruppo risulta esposto al 31 dicembre 2016 come indicato di seguito:

Milioni di euro
Credito finanziario verso la partecipata 77
Garanzie prestate 27
Partecipazioni 6
Totale 110

• In Egitto, permane una situazione di instabilità politico-economica a seguito dell'espansione dello Stato Islamico nelle aree strategiche della regione e del verificarsi di proteste e disordini. Il recente accordo tra lo stato egiziano e il Fondo Monetario Internazionale per un programma di finanziamento, rappresenta un importante segnale per la ripresa della crescita economica. Determinante per ottenere tale prestito è stata la decisione della Banca Centrale Egiziana di liberalizzare il tasso di cambio della valuta locale, adottando un regime di libera fluttuazione del cambio. Tali accordi, congiuntamente a quelli con la Banca Mondiale e la Banca Africana dello Sviluppo (AfDB), rappresentano anche segnali positivi per gli investitori stranieri e per riequilibrare il mercato valutario. Il Gruppo monitora costantemente il quadro politico-economico, rispetto al quale le incertezze più rilevanti riguardano l'esposizione commerciale nei confronti della compagnia petrolifera nazionale d'Egitto EGPC (Egyptian General Petroleum Corporation) per oltre 300 milioni di dollari al 31.12.2016, la volatilità del tasso di cambio (ancorché a fine anno le disponibilità liquide in valuta locale siano estremamente contenute) le condizioni di sicurezza all'interno delle quali la Società opera, e mette in atto gli interventi più opportuni a mitigazione dei rischi.

2. Rischi operativi

Processi, strutture e sistemi di gestione aziendale

L'attività caratteristica di Edison prevede la costruzione e la gestione d'impianti di produzione di energia elettrica e idrocarburi tecnologicamente complessi e interconnessi lungo tutta la catena del valore, la gestione di centri di stoccaggio, lo sviluppo di infrastrutture gas, la vendita di servizi e soluzioni di efficienza energetica e la vendita di energia elettrica e gas nei mercati finali e all'ingrosso. Tali attività, che potrebbero prevedere anche il coinvolgimento di terze parti, espongono la Società a rischi derivanti dalla possibile inefficienza dei processi interni e delle strutture organizzative di supporto, oppure da eventi esogeni come malfunzionamenti o indisponibilità di apparecchiature e macchinari. Tali rischi potrebbero avere potenziali ripercussioni sulla redditività, sull'efficienza delle attività di business e/o sulla reputazione della Società stessa.

La politica di gestione di tali rischi prevede l'adozione di standard di sicurezza e qualità specifici, adeguamenti a normative internazionali, nazionali e requisiti di enti locali che disciplinano la materia, attività di miglioramento della qualità dei processi nelle diverse aree aziendali, con un'attenzione particolare per i servizi offerti al cliente. Eventuali eventi di crisi sono disciplinati da specifiche linee guida interne finalizzate ad un governo rapido ed efficace di possibili situazioni che potrebbero comportare danni a persone, all'ambiente, agli impianti ed alla reputazione della Società stessa.

Per quanto riguarda la gestione di rischi ambientali e di sicurezza si rimanda alla sezione "Salute, sicurezza e ambiente" della presente Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2016.

Information Technology

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. Relativamente al primo punto, nel corso del 2016 è stato avviato il programma "Digital Transformation" per la Divisione Gas & Power Market con l'obiettivo di fornire strumenti sempre più in linea con le esigenze dei clienti. Tale programma, suddiviso in diversi stream progettuali, avrà la durata di circa due anni. Inoltre, nel corso della seconda metà del 2016 sono stati finalizzati importanti progetti avviati nel 2015, tra cui l'adeguamento dei sistemi di gestione del business gas e power alle nuove direttive e lo sviluppo di un nuovo sistema informativo a supporto del processo di rolling forecast aziendale.

Per quanto riguarda il rischio di indisponibilità a fronte di un fault dei sistemi, Edison si è dotata di architetture hardware e software in configurazione ad alta affidabilità per le applicazioni a supporto delle attività critiche e di una soluzione di business continuity. In merito a tale rischio, assume particolare rilevanza il complesso progetto di migrazione del sistema informativo aziendale dall'attuale datacenter a quello di EDF, che si concluderà nel 2017 e per il quale sono state completate, nel corso del 2016, le attività propedeutiche e le prime due wave di migrazione.

Infine, il rischio di integrità/riservatezza dei dati ed informazioni aziendali e disponibilità a fronte di un attacco informatico viene mitigato con l'adozione di elevati standard e soluzioni di sicurezza; a seguito di uno studio effettuato nel corso del 2015, è stato attivato, a partire dal 1° gennaio 2016, un servizio di Security Operation Center (SOC), volto a prevenire e gestire nuove forme di attacchi informatici.

3. Rischi strategici

Lo sviluppo delle attività caratteristiche del gruppo Edison prevede il ricorso a investimenti, acquisizioni e ad alcuni mirati disinvestimenti, come parte di una strategia di razionalizzazione del portafoglio complessivo e di costante adeguamento all'ambiente competitivo: dall'efficace implementazione di tali iniziative dipende la capacità del Gruppo di rafforzare le proprie attività caratteristiche nei mercati in cui opera.

In particolare, per quanto concerne gli investimenti diretti, essi comportano tipicamente un rischio legato a possibili incrementi dei costi operativi e di investimento, nonché a possibili ritardi nell'entrata in esercizio commerciale, anche a causa di incertezze autorizzative, con conseguenti impatti sulla redditività delle iniziative stesse.

Per quanto riguarda, invece, la strategia di sviluppo attraverso acquisizioni, questa dipende dalla disponibilità sul mercato di opportunità che consentano di sviluppare il core business del Gruppo in termini accettabili e dalla capacità della Società di identificarle tempestivamente integrando efficacemente gli asset acquisiti nelle attività del Gruppo.

Ai fini di una mitigazione di tali rischi, la Società si è dotata di una serie di processi interni a presidio delle varie fasi istruttorie e valutative delle iniziative d'investimento. I processi prevedono, oltre alle opportune procedure formalizzate, operazioni di due diligence, contratti vincolanti, processi autorizzativi interni multi-livello, attività di project risk assessment, di project management e project control.

Rischi finanziari

Rischio prezzo commodity

Il gruppo Edison è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodity energetiche trattate, le quali agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo. Inoltre, poiché una parte dei prezzi di dette commodity energetiche è denominata in valuta estera, il Gruppo è esposto anche al relativo rischio cambio.

Le attività di gestione e controllo di tale rischio sono disciplinate dalle Energy Risk Policy, che prevedono l'adozione di specifici limiti di rischio in termini di Capitale Economico e l'impiego di strumenti derivati finanziari comunemente utilizzati sul mercato al fine di contenere l'esposizione entro i limiti stabiliti.

All'interno delle attività caratteristiche del gruppo Edison sono state approvate anche attività di trading fisico e finanziario su commodity, consentite nel rispetto delle apposite procedure e segregate ex ante in appositi Portafogli di Trading, monitorati tramite stringenti limiti di rischio il cui rispetto viene verificato da una struttura organizzativa indipendente da chi esegue le operazioni.

Rischio tasso di cambio

L'operatività del Gruppo in valute diverse dall'euro, nonché le strategie di sviluppo sui mercati internazionali, espongono la Società alle variazioni dei tassi di cambio. Le linee guida relative alla governance e alle strategie di mitigazione del rischio cambio generato dalle attività di business sono delineate all'interno di specifiche Policy, le quali descrivono gli obiettivi di gestione del rischio di tasso di cambio in funzione della diversa natura del rischio in oggetto.

La Società adotta un modello di gestione di tipo accentrato, attraverso il quale la capogruppo garantisce un costante presidio dell'equilibrio economico-finanziario di Gruppo grazie ad un'attività di costante monitoraggio delle esposizioni e di implementazione di idonee strategie di copertura e provvista valutaria finalizzate alla loro mitigazione.

Rischio credito

Con riferimento al rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle diverse controparti con cui la Società opera, il Gruppo ha da tempo implementato procedure e strumenti per la valutazione e selezione delle controparti sulla base del credit standing, il monitoraggio continuo dell'esposizione nei confronti delle diverse controparti e l'implementazione di adeguate azioni di mitigazione, principalmente volte al recupero ed al trasferimento del credito.

Rischio tasso d'interesse

Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse prevalentemente per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse e la gestisce principalmente definendo le caratteristiche dei finanziamenti in sede negoziale.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità attiene alla possibilità che le risorse finanziarie disponibili all'azienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. La politica di gestione di tale rischio, integrata a livello di gruppo EDF, ha la finalità di assicurare al gruppo Edison sia la disponibilità di affidamenti sufficienti a fronteggiare le scadenze finanziarie a breve sia di consolidare le fonti della provvista.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente alle attività di gestione e mitigazione dei rischi, il gruppo Edison, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti a eventi passati, che possono essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell'impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa che l'impresa stessa sia responsabile o si assuma la responsabilità di adempiere a una obbligazione, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi per rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (si vedano anche le Note Illustrative al Bilancio consolidato). In particolare le società del Gruppo sono parte in procedimenti giudiziari e in alcuni contenziosi fiscali per una descrizione dei quali si rimanda al paragrafo "Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali" contenuto nel capitolo "Impegni, rischi e attività potenziali" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016.

ALTRI RISULTATI DELLA GESTIONE

Innovazione, ricerca e sviluppo

Nel corso del 2016 la Direzione Research, Development & Innovation ha sviluppato una serie di attività, relative sia al settore dell'energia elettrica sia a quello degli idrocarburi, indirizzate dalle sfide poste dal contesto di business, competitivo e in continuo mutamento, e ovviamente dall'esigenza di assicurare la sostenibilità ambientale.

Identificare e valutare soluzioni innovative a tali sfide, applicabili non solo nel breve periodo, rappresenta la missione che la Direzione Research, Development & Innovation (RD&I) persegue attraverso attività di studio, sperimentazione, assessment e sviluppo, svolte in stretto coordinamento con le altre Direzioni aziendali.

I principali temi su cui sono state indirizzate le attività nel corso del 2016 sono: la crescente digitalizzazione del settore energetico, l'implementazione di soluzioni smart, di prodotto e di processo, basate su tecniche di data analytics e l'efficienza energetica.

La Direzione RD&I ha inoltre svolto azioni di indirizzo e monitoraggio delle iniziative di Innovazione di Edison, proponendo e gestendo tecniche e modalità operative per accelerare e rendere strutturale questo importante processo.

Le competenze della Direzione RD&I sono state arricchite dalle numerose e sedimentate collaborazioni con partner industriali e accademici, oltre che con la struttura internazionale di ricerca del gruppo EDF.

L'attenzione di Edison verso il mondo accademico e i giovani ricercatori è testimoniato anche dal premio Edison Volta per la Fisica, che è stato attribuito, l'8 ottobre 2016, al Professor Michel Orrit, per le sue ricerche pioneristiche nel campo della spettroscopia molecolare, che gli hanno permesso di osservare per la prima volta una singola molecola.

Nella stessa occasione è stata attribuita anche la borsa di studio Edison a Gennaro Sepede, laureato all'Università degli Studi del Molise e attualmente dottorando in Energie Rinnovabili all'Università di Cartagena (Spagna). La Borsa permetterà al vincitore di approfondire i suoi studi sulla trasmissione del calore e la fluidodinamica nel campo della geotermia e sviluppare specifici codici di calcolo presso il Dipartimento di Fisica Applicata dell'Università di Cartagena.

Salute, sicurezza e ambiente

Si riportano di seguito i principali risultati raggiunti nel corso del 2016 e i progetti in sviluppo:

Andamento infortuni

In continuità con gli anni passati, si è consolidata la scelta di gestire con approccio globale ed integrato la prevenzione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, tenendo conto sia del personale Edison sia di quello dei fornitori e attribuendo diffusamente a tutto il management obiettivi di miglioramento rispetto alla media dei risultati dell'ultimo triennio.

A seguito del consolidamento di Fenice in Edison, avvenuto nel mese di aprile, gli indicatori infortunistici della società sono stati consolidati nel perimetro del Gruppo Edison per l'interno anno di riferimento. Conseguentemente, il 2016 si chiude con l'indice di frequenza degli infortuni complessivo per le attività in Italia e all'estero pari a 1,96 in miglioramento rispetto al dato di fine 2015 (2,4 considerando proforma il nuovo perimetro di Edison con Fenice). In dettaglio, seguendo la stessa logica di consuntivazione, l'indice di frequenza per il personale sociale si chiude su un valore di 1,6 mentre quello del personale d'impresa si attesta su un valore di 2,7.

L'indice di gravità complessivo è risultato nel 2016 pari a 0,14 sostanzialmente in linea con il dato di fine 2015 (0,13 considerando il nuovo perimetro).

Gestione della salute, sicurezza e ambiente

Di seguito le principali attività relative al 2016.

  • Gli adempimenti previsti dalle normative applicabili in ambito salute, sicurezza e ambiente sono stati assolti e verificati anche mediante specifici audit di controllo della conformità legislativa, in particolare per quanto riguarda l'aggiornamento delle valutazioni dei rischi e l'effettuazione delle periodiche riunioni di sicurezza, durante le quali sono stati presentati anche gli stati di avanzamento dei processi formativi e i macro risultati della sorveglianza sanitaria svolta sui dipendenti. Inoltre, è stata rispettata la conformità temporale e qualitativa delle scadenze previste dalla normativa ambientale nazionale, che si concentrano soprattutto nel primo semestre dell'anno.
  • Sono state portate a termine con successo tutte le previste visite di sorveglianza e/o rinnovo dei sistemi di gestione certificati secondo le norme UNI EN 14001 per l'ambiente, BSI OHSAS 18001 per la salute e sicurezza, UNI EN ISO 9001 per la qualità e UNI EN ISO 5001 in ambito energetico. Inoltre, laddove applicabile, sono state effettuate le previste visite di audit per il mantenimento delle registrazioni ambientali EMAS.

In particolare, si segnala che la società Edison Energy Solutions, che opera all'interno della nuova Divisione Energy Services Market, ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 14001:2015. La certificazione raggiunta vale anche per tutti i siti operativi gestiti dalla Società. Sempre nell'ambito della Divisione Energy Services Market, la società EDF-Fenice ha esteso la certificazione energetica UNI EN ISO 5001 per diciotto dei propri siti, sedici in Italia e due in Spagna, e ha visto confermata la propria abilitazione al Registro nazionale per le attività di installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse contenenti gas fluorurati ad effetto serra.

  • Nel mese di febbraio è stato effettuato il riesame aziendale complessivo dei sistemi di gestione ambiente e sicurezza, in coerenza anche con il Modello Organizzativo e i protocolli specifici ai sensi del D.lgs. 231/2001; in tale occasione sono stati individuati gli obiettivi per il 2016 e condivisi il programma di audit interno nonché l'attività formativa trasversale della famiglia professionale Protezione Ambiente Sicurezza e Qualità (Pasq). Uno degli impegni più rilevanti avviati a partire dal 2016 riguarda l'attivazione dell'accademia professionale per la famiglia Pasq, tramite laboratori su tematiche specifiche supportati da nuovi strumenti digitali.
  • È stata rivolta una particolare attenzione e impegno, a tutti i livelli aziendali, alla diffusione della cultura della sicurezza con attività di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento del personale mediante la diffusione settimanale dei Safety Message, la partecipazione alla settimana della sicurezza promossa dall'Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro EU-OHSA, l'individuazione, l'analisi, la condivisione e la risoluzione di

situazioni o eventi pericolosi rilevati nelle diverse unità produttive, la sistematica e periodica formazione di tutti i lavoratori in tema di salute e sicurezza, avviando anche la formazione specifica per migliorare le competenze dei responsabili Health & Safety nell'analisi degli eventi e delle situazioni non conformi con sistemi di analisi delle cause profonde.

  • È stato confermato l'impegno verso la gestione puntuale dei rischi intrinseci dei luoghi di lavoro con la gestione delle attività negli spazi confinati o aree poco frequentate o accessibili, tramite identificazione delle situazioni di potenziale pericolo ed individuazione di adeguate azioni preventive.
  • Nel corso del 2016 non si sono verificati incidenti con impatto sulle matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque superficiali e biodiversità). Si segnala che sono state avviate due procedure di comunicazione di potenziale inquinamento conseguenti a perdite di olio da torri eoliche presso siti di proprietà della società E2i, concluse senza evidenze di danni per l'ambiente. Inoltre, si sono registrati due incendi che hanno coinvolto parte dell'impianto di trattamento acque di falda presso il sito sottoposto a bonifica di Dogaletto, e parte dell'impianto a biomasse di Castellavazzo, senza danni a persone o al territorio circostante.
  • Sono proseguite le attività di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica di siti, la maggior parte delle quali in aree industriali particolarmente significative e potenzialmente inquinate da attività pregresse, facenti capo all' ex gruppo Montedison, da tempo cedute e/o dismesse. In tale ambito si segnala che nel corso del 2016 si sono completate alcune attività importanti quali la chiusura della bonifica presso il sito di Muggia (Provincia di Trieste) e via Grazioli in Milano, mentre si resta in attesa del certificato definitivo per la Stazione Prima di Porto Marghera, oltre al completamento delle barriere che permetteranno l'avvio della fase di degradazione biologica dei contaminanti presenti presso il sito di Dogaletto della società Nuova Alba. Inoltre, sono state autorizzate, dalle competenti autorità, attività di indagine propedeutiche all'eventualità di procedere all'avvio di possibili interventi di bonifica presso alcune aree del sito di interesse nazionale di Bussi, appartenuta in passato all'ex gruppo Montedison e ceduta a terzi.
  • È stato portato a termine nei tempi e modi richiesti dagli standard di riferimento il processo di raccolta e analisi dei dati ambientali e di salute e sicurezza necessari per la redazione ed emissione dei Rapporti di Sostenibilità sia di Edison sia del Gruppo EDF.

Risorse umane e relazioni industriali

Risorse Umane

Il totale dei dipendenti al 31 dicembre 2016 è risultato pari a 4.949 dipendenti contro i 3.066 del 31 dicembre 2015, con un incremento complessivo pari a 1.883 addetti. L'incremento è dovuto principalmente alle rilevanti variazioni di perimetro registrate nell'anno, in particolare:

  • consolidamento del Gruppo Fenice dal 1° aprile 2016 (2.045 dipendenti);
  • acquisizione della società Cellina Energy Spa dal 1° giugno 2016 (29 dipendenti);
  • acquisizione del ramo d'azienda della società Idreg Piemonte Spa (società in liquidazione) dal 1° giugno 2016 (10 dipendenti);
  • deconsolidamento di Hydros Spa dal 1° gennaio 2016 (76 dipendenti);
  • cessione della centrale di Milazzo (16 dipendenti);
  • cessione della centrale di Piombino (16 dipendenti);
  • cessione del ramo della distribuzione acqua del comune di Pomezia (5 dipendenti).

A parità di perimetro con il 2015, l'organico risulta inferiore di 76 unità, delle quali 38 dovute alla riduzione del personale in Egitto e, per la parte restante, ad efficienze nelle unità operative in Italia.

Il costo del lavoro complessivo dell'esercizio ha consuntivato un valore pari a 295 milioni di euro, di cui 72 milioni di euro dovuti al consolidamento dal mese di aprile 2016 del Gruppo Fenice. Escludendo Fenice, rispetto all'anno precedente, si registra una riduzione del 3,7%, di cui il 2,2% connesso alle attività estere e l'1,5% per le attività in Italia.

Relazioni industriali

Nel 2016 sono state perfezionate le cessioni dei siti produttivi di Piombino e di Milazzo a soggetti imprenditoriali operanti nei rispettivi territori garantendo continuità occupazionale a tutti i dipendenti coinvolti con strumenti definiti da apposite intese sottoscritte con le organizzazioni sindacali.

Nel corso dell'anno Edison ha acquisito il ramo d'azienda della società Idreg Piemonte Spa e la società Cellina Energy Srl, rafforzando la presenza di Edison nel settore idroelettrico. In relazione a tali operazioni – dopo aver garantito la prima fase dell'inserimento dei dipendenti – sono stati avviati tavoli di confronto con le rispettive Organizzazioni Sindacali territoriali per definire gli aspetti relativi all'armonizzazione dei trattamenti.

Nel mese di ottobre è stato sottoscritto un verbale di accordo tra le Fonti Istitutive del Fondo di Previdenza Complementare Montedison (Fiprem), che ha avviato il processo di scioglimento del Fondo stesso. La delibera dell'Assemblea Straordinaria del 21 dicembre 2016 ha formalmente avviato il processo di liquidazione con decorrenza dal 1° gennaio 2017. La decisione di procedere allo scioglimento del Fondo è stata dettata dalla necessità di garantire la sostenibilità nel lungo periodo e verrà attuata con la priorità di garantire la massima tutela delle posizioni individuali degli stessi, anche privilegiando l'opportunità di trasferimento di tali iscrizioni in esistenti fondi previdenziali di categoria senza soluzione di continuità.

In chiusura d'anno sono stati rinnovati i Premi di Risultato/Produttività dei settori elettrico, idrocarburi e gas-acqua per l'anno 2016 attraverso la sottoscrizione di un unico accordo per tutti i diversi settori. Tale intesa ha introdotto elementi di unificazione tra i diversi settori quali un nuovo indicatore di redditività uguale per tutte le società del gruppo (EBITDA), ad eccezione delle società sottoposte alla normativa unbundling gas. L'accordo valorizza, inoltre, la possibilità di conversione degli importi del premio in servizi welfare attraverso un'ulteriore specifica intesa da sottoscrivere con le organizzazioni sindacali entro i primi mesi del 2017.

Per quanto attiene i principali Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) applicati nel Gruppo, nel corso del 2016 sono proseguite le trattative per giungere ai rispettivi rinnovi.

Infine, nell'ambito delle attività operate da Fenice in Italia:

  • nel corso dell'anno si è chiuso il processo di riorganizzazione delle Unità Operative dei siti di Termoli e Foggia, funzionale a ridurre i costi operativi e migliorare il servizio al cliente.
  • Negli ultimi mesi dell'anno si è provveduto a gestire una contrazione dei servizi erogati dall'Unità Operativa di Rivalta e la conseguente ulteriore riduzione di organico. Tutto il personale in esubero è stato ricollocato presso altre unità operative della provincia di Torino.
  • Nel secondo semestre dell'anno è stato prorogato, fino ad aprile 2017, il Contratto di Solidarietà finalizzato a gestire gli esuberi di personale di Rendina Ambiente Srl, società controllata, che esercisce il termovalorizzatore di Melfi.
  • Nel mese di dicembre sono iniziate le trattative con le organizzazioni sindacali Nazionali del settore Auto per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale di Fenice Spa, anche a seguito dell'accordo di rinnovo del CCNL Metalmeccanico.

Organizzazione e Servizi ai dipendenti

I principali cambiamenti organizzativi aziendali nel periodo di riferimento sono stati i seguenti.

• Nel mese di settembre è stato avviato il riassetto organizzativo e manageriale del Gruppo Edison, ridefinendo la macrostruttura del Gruppo di primo livello e il nuovo comitato esecutivo (COMEX) e conseguentemente sono state avviate le attività di ridefinizione delle strutture organizzative di dettaglio:

  • o è stata creata la nuova Divisione Energy Services Market che opera per contribuire alla crescita dell'azienda sul mercato finale, attraverso lo sviluppo, la vendita e la gestione di servizi energetici e per l'ambiente integrando le attività del Gruppo Fenice, acquisito ad aprile 2016, con quelle gestite da Edison.
  • o sono state ridefinite la struttura e le responsabilità della Divisione Exploration & Production che contribuisce allo sviluppo ed alla realizzazione della strategia di Edison attraverso lo sviluppo e la gestione delle attività di esplorazione e produzione idrocarburi e la valorizzazione delle riserve di Edison nei paesi di riferimento, assicurando il presidio e lo sviluppo delle competenze e del know-how sulle diverse attività upstream;
  • o sono state ridefinite la struttura e le responsabilità della Divisione Power Asset & Engineering: la Divisione opera per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Edison attraverso lo sviluppo e la gestione delle attività di generazione elettrica (idroelettrica, altre fonti rinnovabili e termoelettrica). La Divisione garantisce inoltre un presidio unitario centrale per le attività di ingegneria a supporto e servizio di tutte le aree di business del perimetro del Gruppo Edison;
  • o è stato costituito uno specifico Transformation Team, con la missione di orientare e guidare la trasformazione dell'azienda, supportando Edison nell'affrontare le nuove sfide imposte dall'evoluzione dei mercati e dalla digitalizzazione. Il team si focalizza su tematiche ed iniziative che, agendo sull'evoluzione e l'innovazione dei modelli di funzionamento operativo dell'azienda, ne incrementino flessibilità, efficienza ed efficacia, sia in termini di collaborazione interna che di servizio e risposte al mercato.
  • Il 2 novembre 2016 il Consiglio di Amministrazione di Edison ha adottato una versione aggiornata del Modello Organizzativo e di Gestione di cui al Decreto legislativo 231/2001 della Società (Modello 231). I relativi Protocolli sono stati integrati relativamente a nuove fattispecie di reati ambientali e per recepire una serie di aggiornamenti in materia di gestione e utilizzo dei sistemi informativi aziendali e gestione della contabilità e della formazione del bilanci.

Relativamente ai servizi per i dipendenti, è proseguito l'impegno dell'azienda nel programma di welfare aziendale "Edison per Te", che si propone di conciliare le esigenze personali con quelle professionali dei dipendenti con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone. Il programma continua a ricevere da parte dei dipendenti una valutazione molto positiva: più del 94% lo trova infatti utilissimo, molto o abbastanza utile, come testimoniato dagli esiti della survey annuale My Edf, i cui risultati sono stati presentati in azienda nei primi mesi dell'anno.

Formazione e sviluppo

Nel 2016 Edison ha realizzato un piano di formazione complessivo, che include Fenice Spa acquisita nel mese di aprile, di oltre 125.000 ore che ha interessato 3.626 persone per un costo di oltre 7 milioni di euro, in parte recuperato attraverso l'utilizzo del conto formazione dei fondi interprofessionali Fondimpresa e Fondirigenti. Rispetto all'anno precedente, comparando il perimetro preesistente, si è registrata una riduzione in termini di ore totali per effetto della riduzione di organico in Egitto.

Le attività di sviluppo e formazione del 2016 hanno visto realizzarsi le consuete iniziative di carattere istituzionale dedicate ai giovani neolaureati e professionals, tra le quali si segnala il Corso di Perfezionamento in Energy Business and Utilities, programma sviluppato da Edison in collaborazione con MIP Politecnico di Milano, dedicato ad un gruppo di 28 giovani professionals di Edison, il cui focus sulle competenze professionali e la prospettiva sul cliente finale e sull'innovazione fornisce una visione integrata dell'azienda e dei mercati in cui essa opera.

È stato avviato inoltre il programma di formazione sulle nuove Linee Guida Anti Corruzione, teso a diffondere i principi e le regole di comportamento per tutti i dipendenti Edison in Italia e all'estero, attraverso un metodo e-learning innovativo.

Al fine di sensibilizzare i dipendenti su un utilizzo consapevole, efficace e sicuro dei principali social network è stato inoltre attivato un programma e-learning volto a promuovere la cura della e-reputation aziendale e personale.

Nell'ambito della formazione manageriale si segnala l'avvio del programma dedicato ai capi di nuova nomina, oltre che il consolidamento della piattaforma aziendale di formazione manageriale Ecampusmanagers, focalizzato in particolare su contenuti di scenario economico e di innovazione. Continua inoltre la collaborazione con la Corporate University di Gruppo, attiva su tutti i programmi di leadership e managerialità, che nel 2016 è stata dedicata ai temi dell'innovazione e della trasformazione digitale. E' infine stata lanciata per la prima volta un'iniziativa di formazione riguardante il tema della Leadership al femminile dedicato a un gruppo di donne manager.

Nel corso dell'anno, sono proseguiti, come in passato, gli specifici programmi di formazione dedicati alla Young Community di Edison.

Per quanto riguarda le competenze relative alle famiglie professionali, oltre alla strutturale attività della Market Accademy, nel corso dell'anno sono proseguiti alcuni programmi di formazione specialistica, in particolare il "programma Nautilus" sulle geoscienze e il sottosuolo che coinvolge a livello internazionale i professionals dell'Exploration and Production e della Ricerca e Sviluppo. E' inoltre stato realizzato il programma a docenza interna sul processo di approvvigionamento con la finalità di fornire ai partecipanti una visione d'insieme attraverso una simulazione pratica sul sistema SAP.

Infine, per supportare la familiarizzazione e la comprensione delle logiche di funzionamento della nuova Intranet aziendale lanciata nel maggio del 2016, è stata realizzata una campagna di formazione tesa a illustrare le funzionalità e le opportunità offerte dai nuovi strumenti di collaborazione digitale.

Relazioni con i fornitori

L'ottimizzazione dei costi, l'efficienza degli acquisti, la tutela degli interessi locali, l'adeguata remunerazione dei fornitori e il rispetto dei tempi di pagamento sono gli elementi che caratterizzano la sostenibilità della supply chain Edison, che consolidano nel tempo rapporti equi con i fornitori, basati sulla fiducia e trasparenza, investendo per creare valore nel lungo termine.

Nel 2016 Edison ha ridotto di circa il 4% il valore complessivo dell'ordinato rispetto all'anno precedente: questa contrazione è dovuta prevalentemente alla riduzione dei costi operativi del Gruppo.

La percentuale dell'acquistato da fornitori qualificati si è attestata a circa il 93%, leggermente superiore rispetto allo scorso anno; le gare sono state veicolate sul Portale Gare del gruppo EDF, attivo dal 2015.

Il presidio degli aspetti di sostenibilità nella catena di fornitura

La correttezza e la trasparenza che animano il modo di fare business di Edison caratterizzano tutta la sua catena del valore. Per l'approvvigionamento di beni e servizi, Edison opera con fornitori che applicano i più alti standard in materia di salute e sicurezza del personale e di tutela dell'ambiente. Tutti i nostri fornitori devono superare il processo di qualifica, strutturato attraverso un sistema informativo dedicato per gestire la raccolta e la tracciabilità delle informazioni. Edison mantiene il presidio della propria supply chain sostenibile, garantendo ed incentivando il rispetto degli aspetti legati alla salute, sicurezza e diritti sul lavoro, alla riduzione degli impatti ambientali, alla lotta alla corruzione.

In aggiunta alla Sustainable Supply Chain Self-Assessment Platform lanciata nel 2014 nell'ambito del progetto "TenP" (Ten Principles) con l'obiettivo di sensibilizzare i fornitori su diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione, invitando tutti i fornitori ad effettuare il questionario di autovalutazione e inserire il risultato nella richiesta di qualifica, sono stati definiti interventi per aumentare la raccolta di informazioni per la valutazione delle politiche di sostenibilità dei fornitori durante il processo di qualifica, che nel corso del 2017 si concretizzeranno nell'aggiornamento del portale di qualifica fornitori.

Altre informazioni

Per ulteriori approfondimenti della presente Sezione si rimanda al Rapporto di Sostenibilità 2016 di Edison.

ALTRE INFORMAZIONI

Ai sensi dell'art. 2428 del Codice civile, si precisa che:

  • al 31 dicembre 2016 non risultano in portafoglio azioni proprie o azioni della società controllante, neppure indirettamente tramite società fiduciarie o per interposta persona. Nel corso del periodo non sono state effettuate operazioni relative ad azioni proprie o ad azioni della società controllante, neppure indirettamente tramite società fiduciarie o per interposta persona;
  • il Gruppo ha intrattenuto nel corso dell'esercizio operazioni con parti correlate. Per la descrizione delle più rilevanti si rimanda al capitolo "Operazioni infragruppo e con parti correlate" contenuto nel Bilancio Consolidato;
  • non sono state istituite sedi secondarie.

La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dall'art. 70, comma 8 e dall'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare all'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.

Alla luce delle modifiche intervenute nel corso del 2016 del quadro normativo di riferimento, la Società ha invece ritenuto, in linea con le best practice delle altre società con strumenti finanziari quotati e in continuità con la disciplina previgente, di confermare la scelta, attuata dal 2016, di comunicare al mercato anche le informazioni finanziarie trimestrali su base consolidata, aggiuntive rispetto alla relazione finanziaria semestrale e annuale.

Tali informazioni, rispetto al passato, assumeranno una forma più sintetica e focalizzata sul business e, per la loro pubblicazione, verranno rispettati gli stessi termini previsti dalle norme abrogate.

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

Signori Azionisti,

il bilancio separato al 31 dicembre 2016 della Vostra Società chiude con una perdita di euro 249.942.725.

Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del Bilancio e con i principi e metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni:

PRIMA DELIBERAZIONE

"L'assemblea degli Azionisti,

  • esaminato il bilancio separato della Società ed il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2016, nonché la relazione degli amministratori sulla gestione e la relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari;
  • vista la relazione del Collegio sindacale all'assemblea di cui all'art. 153 del decreto legislativo 58/1998 (TUF);
  • viste le relazioni della società di revisione al bilancio separato e al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016;

delibera

di approvare il bilancio separato della Società dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, nel suo insieme e nelle singole appostazioni, che evidenzia una perdita di euro 249.942.725."

SECONDA DELIBERAZIONE

"L'assemblea degli Azionisti,

  • preso atto che il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 evidenzia una perdita di euro 249.942.725;
  • rilevato che nel suddetto bilancio non sussistono riserve disponibili, utilizzabili per la copertura della perdita;

delibera

di riportare a nuovo la perdita di euro 249.942.725."

Milano, 13 febbraio 2017

Per il Consiglio di amministrazione L'Amministratore delegato Marc Benayoun

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI EDISON S.P.A. AI SENSI DEGLI ARTT. 153 DEL D.LGS. 58/1998

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 il Collegio Sindacale di Edison S.p.A. (in seguito: la "Società" o "Edison") ha svolto la propria attività di vigilanza in conformità alla legge, osservando i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e le comunicazioni emanate dalla Consob inerenti ai controlli societari e all'attività del Collegio Sindacale. La presente relazione è redatta in conformità alle indicazioni fornite dalla stessa Consob con Comunicazione DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997 e con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001, modificata e integrata dalle Comunicazioni DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e DEM/6031329 del 7 aprile 2006.

Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea del 28 marzo 2014 in conformità alle disposizioni Iegali, regolamentari e statutarie, secondo le modifiche apportate allo Statuto della Società nell'assemblea del 22 marzo 2013 in cui sono state previste, inter alia, l'eliminazione del voto di lista per la nomina dei sindaci in conseguenza della revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie della Società e nuove regole di nomina dei sindaci conformi alle disposizioni legali e regolamentari in materia di equilibrio tra generi. Il Collegio Sindacale terminerà il proprio mandato con l'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.

I componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite di cumulo degli incarichi previsto dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti.

L'incarico di revisione legale a norma del d.lgs. n. 58/1998 e del d.lgs. n. 39/2010 è svolto dalla società Deloitte & Touche S.p.A., come deliberato dall'Assemblea del 26 aprile 2011 per la durata di nove esercizi (2011-2019).

$#####$

Con riferimento all'attività di sua competenza, nel corso dell'esercizio in esame, il Collegio Sindacale dichiara di avere:

  • partecipato alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di $2\mu$ M

Amministrazione, ottenendo dagli Amministratori adeguate informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate;

  • acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di verifica del rispetto della legge, dello statuto, dei principi di corretta amministrazione e dell'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, attraverso indagini dirette, acquisizione di documenti e di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, periodici scambi di informazioni con la società incaricata della revisione legale dei conti annuali e consolidati;

  • partecipato, almeno attraverso il suo Presidente, alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato per la Remunerazione e dell'Organismo di Vigilanza, nonché assistito, di norma, a quelle del Comitato Indipendenti;

  • vigilato sul funzionamento e sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, in particolare sotto il profilo dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare i fatti di gestione;

  • svolto l'attività di vigilanza in conformità a quanto previsto dall'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010 che attribuisce al Collegio Sindacale il ruolo di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" con riferimento: a) al processo di informativa finanziaria; b) all'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio; c) alla revisione legale dei conti annuali e consolidati; d) all'indipendenza della Società di Revisione legale;

  • effettuato il periodico scambio di informazioni con i responsabili della società di revisione in merito all'attività svolta ai sensi dell'art. 150 del d.lgs. 58/98, attraverso l'esame dei risultati del lavoro svolto e la ricezione delle relazioni previste dall'art. 14 e dall'art. 19, 3° comma, del d.lgs. n 39/2010, nonché della dichiarazione di conferma dell'indipendenza di cui all'art. 17, 9° comma, lett. a), del d.lgs. n. 39/2010;

  • discusso con la società incaricata della revisione legale dei rischi per la sua indipendenza e delle misure adottate per limitarli, a norma dell'art. 17, 9° comma, lett. a), del d.lgs. n. 39/2010;

  • monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle società del Gruppo e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, 2° comma, del d.lgs. n. 58/1998;

  • preso atto dell'avvenuta predisposizione della Relazione sulla remunerazione ex art.

$\Leftrightarrow$

123-ter del d.lgs. n. 58/1998 ed ex art. 84-quater del Regolamento Emittenti, senza osservazioni particolari da segnalare;

  • accertato la conformità delle previsioni statutarie alle disposizioni di legge e regolamentari;

  • monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario adottate dalla Società in conformità al Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A.;

  • vigilato sulla conformità della procedura interna riguardante le Operazioni con Parti Correlate ai principi indicati nel Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sulla sua osservanza, ai sensi dell'art. 4, 6° comma, del medesimo Regolamento;

  • vigilato sul processo di informazione societaria, verificando l'osservanza da parte degli Amministratori delle norme procedurali inerenti alla redazione, all'approvazione e alla pubblicazione del bilancio separato e del bilancio consolidato;

  • accertato l'adeguatezza, sotto il profilo del metodo, del processo di impairment attuato, al fine di acclarare l'eventuale esistenza di perdite di valore sugli attivi iscritti a bilancio; - verificato che la Relazione degli Amministratori sulla gestione per l'esercizio 2016 fosse conforme alla normativa vigente, oltre che coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati dal bilancio separato e da quello consolidato;

  • preso atto del contenuto della Relazione semestrale consolidata, senza che risultasse necessario esprimere osservazioni, nonché accertato che quest'ultima sia stata resa pubblica secondo le modalità previste dall'ordinamento;

  • preso atto che la Società ha continuato a pubblicare su base volontaria le Relazioni trimestrali nei termini previsti dalla previgente disciplina.

Dall'entrata in vigore delle modifiche apportate all'art. 19 del d. lgs. 39/2010 dal d. lgs. 135/2016 (decorrenti dall'esercizio sociale 2017) il Collegio, nel suo ruolo di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, svolge inoltre le specifiche funzioni di informazione, monitoraggio, controllo e verifica ivi previste ed adempie ai doveri e ai compiti indicati dalla predetta normativa.

Nel corso dell'attività di vigilanza, svolta dal Collegio Sindacale secondo le modalità sopra descritte, sulla base delle informazioni e dei dati acquisiti, non sono emersi fatti da cui desumere il mancato rispetto della legge e dell'atto costitutivo o tali da

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giustificare segnalazioni alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.

$ * * $

Di seguito vengono fornite le ulteriori indicazioni richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 come successivamente modificata.

  1. In relazione all'esercizio oggetto della presente relazione si segnalano le seguenti operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società nel corso dell'esercizio 2016, anche per il tramite di società controllate, di cui è stata data informazione nella Relazione sulla Gestione:

· il 22 marzo 2016, l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Edison ha approvato il conferimento in Edison, da parte del suo azionista di controllo Transalpina di Energia S.p.A., del 100% della propria partecipazione in Fenice S.p.A. L'operazione, attuata attraverso un aumento di capitale in natura riservato a Transalpina di Energia S.p.A. di complessivi 247 milioni di euro, di cui 85,3 milioni a titolo di aumento di capitale nominale e 161,7 milioni a titolo di sovrapprezzo, è divenuta efficace il 1º aprile 2016;

· nel secondo trimestre 2016, Edison ed Eni S.p.A. hanno firmato un accordo per la revisione della formula di prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dalla Libia, per un periodo triennale, a partire dal 1 ottobre 2015; la proposta di accordo e modifica del contratto è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società il 20 aprile 2016;

· il 1° settembre 2016, Edison e RasGas hanno firmato un accordo per la revisione del prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dal Qatar per adeguarlo alle attuali condizioni di mercato; la proposta di accordo e modifica del contratto è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società il 27 luglio 2016;

· il 12 ottobre 2016 il Consiglio di Amministrazione di Edison ha approvato il lancio di un'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria sulle 43.579.004 azioni ordinarie di Alerion Clean Power S.p.A., pari al 100% del capitale sociale di Alerion, a un prezzo di 2,46 euro per azione, promossa da Eolo Energia s.r.l., società di nuova costituzione, controllata al 51% da Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili s.r.l. (azionisti: 83,3% Edison e 16,7% Edf EN Italia S.p.A.) e al 49% da E2i Energie Speciali s.r.l. (30% Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili, 70% F2i), ai sensi degli artt. 102 comma 1 e 106 comma 4 del D.Lgs 58/1998 e delle disposizioni di attuazione del Regolamento Consob n. 11971/99. All'esito dell'Offerta Pubblica di Acquisto

$\mathscr{A}^{\mathcal{N}}$

volontaria, tenuto conto delle azioni acquisite al di fuori dell'offerta, Eolo Energia s.r.l. ha raggiunto una partecipazione pari al 22,840% del capitale di Alerion Clean Power S.p.A., che sommata alla partecipazione detenuta da F2i (società con la quale era stato sottoscritto, il precedente 12 ottobre 2016, un accordo parasociale riguardante, tra l'altro, le linee guida della governance di Eolo Energia e di Alerion) pari al 16,030% ha portato, al 31 dicembre 2016, al possesso complessivo da parte dell'aggregato Eolo Energia s.r.l./F2i di una partecipazione pari al 38,870% del capitale, incrementatasi a 38,931% a seguito della Offerta Pubblica di Acquisto obbligatoria promossa da Eolo Energia e conclusasi nel mese di gennaio 2017.

Sulla base delle informazioni fornite dalla Società e dei dati acquisiti relativamente alle predette operazioni, il Collegio Sindacale ne ha accertato la conformità alla legge, all'atto costitutivo e ai principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le medesime non fossero manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto d'interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea degli Azionisti o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.

  1. Il Collegio non ha individuato nel corso delle proprie verifiche operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293.

Si dà atto che l'informazione resa nella Relazione finanziaria in ordine ad eventi e operazioni significative che non si ripetono frequentemente e ad eventuali operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlati, risulta adeguata.

  1. Le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate attuate dalla Società e dalle sue controllate nel corso del 2016, i soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici sono indicati nella sezione "Operazioni infragruppo e con parti correlate" del Bilancio Consolidato 2016, alla quale si rinvia. In tale sede è specificato che tutti i rapporti ivi richiamati sono regolati secondo condizioni in linea con le prassi di mercato. Quanto ai rapporti intrattenuti nell'ambito del consolidato IVA di gruppo e del consolidato fiscale IRES con la controllante Transalpina di Energia S.p.A., gli stessi sono stati negoziati tra le parti in conformità alle disposizioni di legge. Il Collegio valuta complessivamente adeguata l'informazione fornita nei modi indicati in merito alle predette operazioni e valuta che queste ultime, sulla base dei dati così acquisiti,

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appaiono congrue e rispondenti all'interesse sociale, considerato anche il costante monitoraggio delle stesse richiesto alla Società in considerazione delle caratteristiche dei suoi assetti proprietari.

Le Operazioni con Parti Correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate dalla Consob, sono regolate da una procedura interna (la "Procedura"), adottata dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 3 dicembre 2010 - nel rispetto di quanto disposto dall'art. 2391 bis, c.c. e dalla disciplina emanata dalla Consob - e modificata, da ultimo, in data 12 novembre 2014. Il Collegio Sindacale ha esaminato la Procedura accertandone la conformità al Regolamento della Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 ed interpretato con delibera n. 78683 del 24 settembre 2010.

Nel corso dell'esercizio 2016 la Società ha posto in essere, anche tramite società da essa controllate, cinque operazioni con parti correlate qualificabili come operazioni di "Minore rilevanza" ai sensi della predetta Procedura, rispettivamente relative al conferimento in natura da parte di Transalpina di Energia S.p.A. a Edison della partecipazione in Fenice S.p.A., meglio descritta al precedente par. 1; ad un contratto di gestione dell'infrastruttura informatica tra Edison e EDF G2S; al rinnovo dell'adesione al consolidato fiscale nazionale facente capo a Transalpina di Energia S.p.A. relativo all'imposta sul reddito delle società per il triennio 2016-2018; alla cessione di una partecipazione (100% di Fenice RUS LLC) da parte di Fenice S.p.A. a Dalkia SA (partecipata al 100% dal gruppo EDF); ad un contratto di licenza tra Edison e EDF SA per l'utilizzo del brand EDF.

Sulle predette operazioni è stato acquisito il prescritto parere rilasciato dal Comitato Indipendenti.

Nell'esercizio 2016 la Società ha posto in essere, anche tramite società da essa controllate, ulteriori operazioni con parti correlate non qualificabili come Operazioni di Maggiore o di Minore rilevanza ai sensi della Procedura, alcune delle quali sono state pure esaminate e valutate dal Comitato Indipendenti.

Il Collegio Sindacale ha verificato che tutte le predette operazioni con parti correlate fossero poste in essere nel rispetto delle modalità di approvazione e di esecuzione previste dalla relativa Procedura.

  1. La Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso in data 14 febbraio 2017 le relazioni ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010, con le quali ha

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attestato che:

  • il bilancio separato e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 sono stati redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa della Società e del Gruppo;

  • la Relazione sulla Gestione e le informazioni richiamate dall'art. 123-bis, comma 4, del d.lgs. n. 58/1998 contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari (nel testo applicabile all'esercizio sociale 2016) sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo.

Nella predetta relazione della Società di Revisione non risultano rilievi o richiami di informativa.

Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la società incaricata della revisione legale dei conti, ai sensi dell'art. 150, 3° comma, del d.lgs. n. 58/1998 non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione.

  1. Nel corso dell'esercizio 2016 il Collegio non ha ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c. né esposti da parte dei soci o dei terzi.

  2. Nell'esercizio 2016, sulla base di quanto riferito dalla Società di Revisione, Edison ha conferito alla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. i seguenti ulteriori incarichi:

    1. espressione del parere di congruità sul prezzo di emissione delle azioni ai sensi degli artt. 2441, 6° comma, c.c. e 158, 1° comma, d.lgs. 58/98, nella prospettata operazione di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, da liberare mediante conferimento della partecipazione totalitaria nel capitale di Fenice S.p.A. detenuta da Transalpina di Energia S.p.A. per il corrispettivo di euro 200.000;
    1. svolgimento di talune attività consistenti in verifiche aggiuntive, in conformità ad assunti e procedure concordate, e relative all'acquisizione di Fenice-Qualità per l'Ambiente S.p.A. per un corrispettivo complessivo di euro 40.000;
    1. analisi tecnica sull'applicazione della fair value hedge ai contratti di acquisto gas a lungo termine; verifica della corretta applicazione della fair value hedge al 31 gennaio 2016; verifica della corretta applicazione della fair value hedge al 31 marzo 2016, per un corrispettivo complessivo di euro 20.000.

Dando atto che alcuni servizi resi nel 2016 dalla Società di Revisione a Edison derivano

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da incarichi precedenti, il Collegio Sindacale ha espresso il proprio parere in merito agli incarichi conferiti da Edison alla Società di Revisione nell'esercizio 2016 sopra elencati verificandone la compatibilità con la normativa vigente nel corso dell'esercizio, e specificamente con le disposizioni di cui all'art. 17, d. lgs. 39/2010, secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob DAC/RM/97001574 del 1997.

Successivamente alla chiusura dell'esercizio 2016, e precisamente nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2017, la Società ha conferito alla Società di Revisione l'incarico di effettuare la revisione limitata del Rapporto di Sostenibilità 2016, per un corrispettivo di euro 19.000. Il Collegio sindacale ha verificato la compatibilità di tale incarico con la normativa vigente, e specificamente con le disposizioni di cui all'art. 17, d. 1gs. 39/2010 come modificato dal d. 1gs. 135/2016 e con i divieti di cui all'art. 5 del Reg. Europeo 537/2014 ivi richiamato. Sulla base di tali verifiche ha espresso il proprio parere secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob DAC/RM/97001574 del 1997 e dalla normativa vigente.

  1. Nell'esercizio 2016, sulla base di quanto riferito dalla Società di Revisione, sono stati conferiti da società controllate da Edison incarichi alla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. relativi a servizi di revisione contabile, attestazioni richieste da autorità regolatorie e adempimenti obbligatori per onorari complessivi di Euro 162.313.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione, 8. anche ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010 accertando il rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia, nonché la compatibilità con le limitazioni previste dalla legge per i servizi diversi dalla revisione legale prestati ad Edison e alle sue controllate, rilevando che, nel corso dell'esercizio, in base a quanto riferito dalla Società, non sono stati conferiti incarichi ai soggetti legati alla società incaricata della revisione da rapporti continuativi ai sensi del par. 2, punto 8 della Comunicazione Consob 6 aprile 2001.

Sulla base delle informazioni acquisite non sono emersi aspetti critici in relazione all'indipendenza della società incaricata di effettuare la revisione.

  1. Il Collegio Sindacale ha rilasciato i pareri richiesti, anche ai sensi di legge e di norme regolamentari, in particolare in merito:

a. all'approvazione del consuntivo dell'MBO 2015 per l'Amministratore Delegato

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e il top management;

  • b. al compenso stabilito dal Consiglio di Amministrazione per gli amministratori rivestiti di particolari cariche (Presidente e Amministratore Delegato);
  • c. al compenso stabilito per i componenti dei Comitati del Consiglio di amministrazione (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per la Remunerazione, Comitato Indipendenti) e dell'Organismo di Vigilanza;
  • d. alla proposta concernente l'identificazione degli obiettivi 2016 da porre alla base della componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato, prendendo atto altresì della proposta di piano LTI 2016-2018 per il top management.
  • e. al conferimento alla Società di Revisione degli ulteriori incarichi elencati al par. 6) della presente Relazione.

Si è altresì espresso in tutti quei casi in cui è stato richiesto dal Consiglio di Amministrazione in adempimento alle disposizioni che, per talune decisioni, richiedono la preventiva consultazione del Collegio Sindacale.

  1. In generale, al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale, nel 2016.

  2. si è riunito sette volte, secondo la periodicità richiesta dalla legge. Le attività svolte nelle predette riunioni sono documentate nei relativi verbali;

  3. ha partecipato a tutte le nove riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società, ottenendo dagli amministratori in via continuativa informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate;

  4. ha partecipato all'Assemblea del 22 marzo 2016;

  5. ha partecipato, almeno tramite il Presidente, alle cinque riunioni del Comitato Controllo e Rischi e alle tre riunioni del Comitato per la Remunerazione;

  6. ha scambiato informazioni con gli organi di controllo delle società controllate ai sensi dell'art. 151 del d.lgs. n. 58/1998, anche attraverso una riunione congiunta con alcuni di essi, senza che gli siano stati sottoposti aspetti rilevanti o circostanze accertate da segnalare nella presente relazione;

  7. ha partecipato, tramite il Presidente, alle cinque riunioni dell'Organismo di Vigilanza $50$ del Modello di organizzazione e di gestione di cui al d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e alla riunione collegiale con i Presidenti degli Organismi di Vigilanza delle società controllate;

  8. ha assistito, almeno tramite il Presidente, a sette delle dieci riunioni del Comitato Indipendenti nelle quali tale Comitato si è riunito per l'esame di operazioni con parti correlate.

  9. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli amministratori fossero conformi alle predette regole e principi, oltre che ispirate a principi di razionalità economica e non manifestamente imprudenti o azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, ovvero tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale. Il Collegio ritiene che gli strumenti e gli istituti di governance adottati dalla Società rappresentino un valido presidio al rispetto dei principi di corretta amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione conserva ampi poteri decisionali. Sono infatti riservate alla sua competenza, oltre alle materie previste dalla legge e dallo statuto, le decisioni relative a materie ed operazioni particolarmente significative che risultano, pertanto, escluse dalle deleghe di attribuzione agli amministratori esecutivi.

Deleghe di poteri sono attribuite dal Consiglio di Amministrazione esclusivamente all'Amministratore Delegato e gli consentono di compiere tutti gli atti che rientrano nell'oggetto sociale, salve le limitazioni previste dalla legge o dallo statuto sociale e con esclusione delle operazioni che il Consiglio di Amministrazione ha inteso riservare alla propria competenza.

Al Presidente e all'Amministratore Delegato spettano, per statuto, la legale rappresentanza della Società nei confronti dei terzi ed in giudizio.

Al Presidente non sono assegnate deleghe operative e gli sono riservati compiti istituzionali di indirizzo e controllo.

  1. La vigilanza sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo si è svolta attraverso la conoscenza della struttura amministrativa della Società e lo scambio di dati e di informazioni con i responsabili delle diverse funzioni aziendali, con la Direzione Internal Audit e con la Società di Revisione.

La struttura organizzativa della Società e del Gruppo è curata dall'Amministratore Delegato e implementata attraverso un sistema di comunicazioni interne che hanno individuato i dirigenti responsabili delle diverse direzioni e Business Unit e conferito

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procure coerenti con le responsabilità assegnate, le cui linee guida sono indicate nell'ambito del Modello 231. Le responsabilità del Top Management della Società sono definite in modo chiaro, mediante la puntuale specificazione delle competenze dei direttori delle principali aree di business e delle funzioni corporate facenti parte del "Comitato Esecutivo" (COMEX).

Nel corso dell'esercizio 2016, e con effetti dal 1º settembre 2016, la struttura organizzativa della Società e del Gruppo ha visto rinnovata la sua articolazione. Sono state diversamente articolate e organizzate alcune Divisioni operative con riflessi sulla composizione del COMEX, i cui membri sono stati ridotti a nove, incluso l'Amministratore Delegato, e affiancati da tre senior advisor per alcune tematiche. E' stato altresì istituito un Comitato per la Trasformazione, con funzioni consultive e di supporto al COMEX e all'Amministratore Delegato in materia di innovazione della cultura aziendale e "change management".

Alla definizione degli aspetti maggiormente operativi dell'assetto organizzativo provvedono ulteriori comunicazioni organizzative emesse dai direttori delle diverse Direzioni e Business Unit, con presa visione da parte dell'Amministratore Delegato, e pubblicate all'interno dell'intranet aziendale. Alla luce delle verifiche effettuate, in assenza di criticità rilevate, la struttura organizzativa della Società appare adeguata in considerazione dell'oggetto, delle caratteristiche e delle dimensioni dell'impresa.

Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza e l'efficacia del sistema di 13. controllo interno, anche ai sensi del vigente art. 19 del d.lgs. n. 39/2010, il Collegio ha avuto incontri periodici con i responsabili della Direzione Internal Audit e di altre funzioni aziendali e, tramite la partecipazione almeno del Presidente del Collegio alle relative riunioni, con il Comitato Controllo e Rischi e l'Organismo di Vigilanza del Modello ex d.lgs. 231/2001.

Il sistema di controllo interno di Edison si basa su un insieme strutturato e organico di regole, procedure e strutture organizzative volte a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e a consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi (ovvero di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato (reporting).

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Spetta al Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo e Rischi, (i) definire le linee guida del sistema di controllo interno, (ii) esaminare periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore Delegato cui spetta anche l'esecuzione delle linee d'indirizzo del sistema di controllo interno, e (iii) valutare, almeno con cadenza annuale, l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno.

Nell'ambito del sistema dei controlli è prevista la funzione di Internal Audit finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Controllo e Rischi, nonché il management aziendale, nel perseguimento degli obiettivi di corretto funzionamento del sistema di controlli interni e di gestione dei rischi; al responsabile di tale funzione il Consiglio di Amministrazione ha assegnato il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo sistema dei controlli interni. L'attività di tale Direzione si esplica principalmente attraverso un piano annuale di interventi di audit e di compliance, nonché di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow up).

Il Collegio Sindacale si è interfacciato con la Direzione Internal Audit al fine di valutare il piano di audit e le sue risultanze sia nella fase di impostazione, sia in quella di analisi delle verifiche effettuate e dei relativi follow-up.

In continuità con il passato, il Collegio Sindacale, per quanto di competenza, si è sincerato della tempestiva attivazione dei presidi di controllo interno, anche nelle società controllate, ove ciò si sia reso necessario o anche solo opportuno in relazione alle circostanze del caso.

La Società, anche a livello di gruppo, si avvale inoltre di altri strumenti a presidio degli obiettivi operativi e degli obiettivi di compliance, tra cui un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting, una struttura di governo dei rischi finanziari (principalmente rischi commodity e di cambio), un sistema di gestione dei rischi aziendali secondo i principi dell'Enterprise Risk Management (ERM), nonché il Modello di controllo contabile secondo la 1. 262/2005 in materia di informazione finanziaria.

Con riferimento al modello ERM, risulta identificata una mappa dei principali rischi aziendali attraverso un'attività strutturata di risk mapping e di risk scoring realizzata mediante un processo di auto-valutazione dei rischi che ha coinvolto tutti i responsabili di Direzioni e Business Unit. Al Risk Officer di Edison è affidata la responsabilità di sovrintendere al processo di gestione dei rischi, supportando il management nel

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processo di definizione della strategia complessiva, delle politiche di rischio e nell'analisi, identificazione, valutazione e gestione dei rischi stessi, nonché nella definizione e gestione del relativo sistema di controllo e reporting.

Nell'ambito del modello ERM la Società ha da tempo adottato una Energy Risk Policy che, oltre a definire le linee di governo e controllo dei rischi (in particolare dei rischi legati alle oscillazioni dei prezzi delle commodity energetiche e al rischio di cambio delle stesse, ove in valuta estera), fissa specifici limiti di rischio.

Il Collegio ha periodicamente rivisto l'evoluzione della mappatura dei rischi secondo la metodologia ERM con i responsabili della funzione a ciò preposta.

Il Collegio ha altresì vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa e sul corretto funzionamento dei presidi adottati dalla Società per assicurare il rispetto della normativa di cui al Regolamento EMIR.

Edison è dotata del modello organizzativo previsto dal d.lgs. n. 231/2001 ("Modello 231"), di cui è parte integrante il Codice Etico, finalizzato a prevenire il compimento degli illeciti rilevanti ai sensi del decreto e, conseguentemente, l'estensione alla Società della responsabilità amministrativa. Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 maggio 2016, la Società ha proceduto ad un aggiornamento del Modello 231 con riferimento ai reati ambientali (l. 68/2015), aggiornando altresì il Protocollo per la gestione dei rischi in materia ambientale. Sono stati inoltre aggiornati il Protocollo per la gestione ed utilizzo dei sistemi informativi aziendali e il Protocollo per la gestione della contabilità e della formazione del bilancio. Con delibera del Consiglio di amministrazione del 6 dicembre 2016, la Società ha altresì proceduto ad un aggiornamento del proprio Codice Etico.

L'Organismo di Vigilanza, con il supporto della Direzione Internal Audit, ha provveduto, nel corso dell'esercizio 2016, a curare l'aggiornamento del modello 231 e dei relativi Protocolli, le iniziative di formazione del personale sui principi e le prescrizioni del Modello 231, sul Codice etico, nonché sul funzionamento del nuovo sistema di whistleblowing, per il quale è stata predisposta una nuova piattaforma internet dedicata alle segnalazioni e pubblicata una specifica Policy volta a disciplinare l'utilizzo dello strumento. Ha inoltre monitorato l'evoluzione della normativa rilevante nell'ambito del d.lgs. n. 231/2001 e la conclusione delle attività di aggiornamento dei Modelli 231 delle società controllate, curando altresì l'adozione delle Linee Guida Anticorruzione da parte delle medesime. La Società è dotata di una Procedura, parte

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integrante del Modello 231, per la comunicazione all'esterno dei documenti e delle notizie afferenti all'emittente, che prevede l'adozione di specifici presidi per la gestione delle informazioni di natura privilegiata. Tale Procedura è stata aggiornata dalla Società nell'ottobre 2016 per recepire le subentrate novità normative di matrice comunitaria (Regol. 596/2014 e Dir. 57/2014 - disciplina sugli abusi di mercato e disposizioni di secondo livello in vigore dal 3 luglio 2016). Dopo la chiusura dell'esercizio 2016, la Società ha proceduto altresì alla revisione del relativo Protocollo 231 (Protocollo sulle Informazioni Privilegiate).

Infine, la Società è dotata di un Codice Antitrust ad integrazione del Codice Etico, al fine di supportare e facilitare il rispetto delle regole a tutela della concorrenza

In tema di internal dealing, fermi restando gli obblighi relativi alla disciplina del market abuse, la Società ha regolato l'obbligo di astensione dal compimento di operazioni su strumenti finanziari emessi dalla società e quotati in mercati regolamentati secondo quanto previsto dal Regol. UE 596/2014 relativo agli abusi di mercato, applicando l'obbligo di astensione ai soli documenti finanziari obbligatori e indicando i tempi e la durata dell'obbligo in conformità a quanto disposto sul punto dal citato Regolamento. In relazione al 2016, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato, sulla base delle informazioni ed evidenze raccolte, anche con il supporto dell'attività istruttoria del Comitato Controllo e Rischi, una valutazione complessiva dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ritenendo che esso sia complessivamente idoneo a consentire con ragionevole certezza un'adeguata gestione dei principali rischi identificati. Ad avviso del Collegio, alla luce delle informazioni acquisite, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società appare adeguato, efficace e dotato di effettiva operatività.

Il Collegio ha inoltre vigilato sull'adeguatezza e affidabilità del sistema 14. amministrativo-contabile a rappresentare correttamente i fatti di gestione, ottenendo informazioni da parte dei responsabili delle rispettive funzioni, esaminando documenti aziendali e analizzando i risultati del lavoro svolto dalla società di revisione. Ai due Dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari sono state attribuite in modo congiunto le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti, Inoltre, all'Amministratore Delegato, per il tramite dei Dirigenti preposti, spetta l'attuazione del "Modello di controllo contabile ex l. 262/2005" avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo Edison con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154-bis del d.lgs.

58/1998 in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione. La predisposizione dell'informativa contabile e di bilancio, civilistica e consolidata, è disciplinata dal Manuale dei principi contabili di Gruppo e dalle altre procedure amministrativo-contabili che fanno parte del Modello ex 1. 262/2005, inclusa la procedura di fast closing di cui è dotata la Società.

Nell'ambito del Modello di cui alla I. 262/2005 sono formalizzate anche le procedure inerenti il processo di impairment in conformità al principio contabile IAS 36. L'analisi sulla recuperabilità dei valori degli asset e dell'avviamento è stata condotta con l'ausilio di un esperto indipendente altamente qualificato e condivisa dal Consiglio di amministrazione del 13 febbraio 2017. Per una più completa descrizione delle metodologie e assunzioni applicate si rimanda alla relativa nota del Bilancio Consolidato.

La procedura di impairment e le sue risultanze sono state monitorate dal Collegio Sindacale attraverso incontri con il management aziendale e la Società di Revisione e la partecipazione di un suo membro alla riunione del Comitato Controllo e Rischi che le ha esaminate.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato e dai Dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari di Edison in merito all'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile in relazione alle caratteristiche dell'impresa e all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato di Edison e del bilancio consolidato del Gruppo Edison. Inoltre, ha vigilato sul processo di informativa finanziaria, anche mediante assunzione di informazioni dal management della Società e valuta complessivamente adeguato il sistema amministrativo-contabile della società ed affidabile nel rappresentare correttamente i fatti di gestione.

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società 15. alle controllate ai sensi dell'art. 114, comma secondo, del d.lgs. n. 58/98, accertandone, sulla base delle informazioni rese dalla Società, l'idoneità a fornire le informazioni necessarie per adempiere gli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza eccezioni.

Per quanto concerne la verifica sulle modalità di concreta attuazione delle 16. regole di governo societario, previste dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana

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("Codice") nell'edizione in vigore, il Collegio ha svolto tale attività di verifica con l'assistenza della Direzione Affari Societari, anche con riferimento al loro adeguamento alle disposizioni del Codice di Autodisciplina introdotte a seguito della sua revisione operata nel luglio 2015.

La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari dà conto delle raccomandazioni del Codice che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di non attuare, fornendone la relativa motivazione e descrivendo l'eventuale comportamento alternativo adottato.

  1. Il Consiglio d'Amministrazione della Società è attualmente composto da 9 amministratori, di cui tre indipendenti. La sua composizione rispetta le regole in tema di equilibri di genere. Gli amministratori sono stati nominati dall'Assemblea del 22 marzo 2016 e scadranno con l'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

Nel 2016 il Consiglio di amministrazione ha proceduto ad un'autovalutazione della dimensione, della composizione e del funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, i cui risultati sono stati presentati alla riunione del Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2017 e sono richiamati nella Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari.

In merito alla procedura seguita dal Consiglio d'Amministrazione ai fini della verifica dell'indipendenza dei propri consiglieri, il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza di cui alla legge e al Codice di Autodisciplina ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'organo amministrativo nel suo complesso.

In occasione dell'ultima verifica sulla sussistenza dei requisiti d'indipendenza avvenuta in data 13 febbraio 2017 e con specifico riferimento alla permanenza ininterrotta nella carica per più di nove esercizi da parte del Consigliere Prof. Gian Maria Gros-Pietro, il Consiglio di Amministrazione ha confermato la permanenza del requisito d'indipendenza in capo al citato Consigliere avendo riguardo, tra l'altro a criteri sostanziali ed alle qualità etiche e professionali dell'interessato. Tale Consigliere svolge, inoltre, la funzione di Lead Independent Director dall'ottobre 2012.

Infine, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei componenti del Collegio Sindacale stesso, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli

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amministratori ed ha fatto propria la raccomandazione del Codice di Autodisciplina, che prescrive di dichiarare l'interesse proprio o di terzi in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione; nel corso del 2016 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano dovuto effettuare tali dichiarazioni.

All'interno del Consiglio d'Amministrazione risultano istituiti i seguenti comitati:

Comitato Controllo e Rischi, con funzioni di natura consultiva e propositiva, che riferisce al Consiglio d'Anuninistrazione almeno semestralmente sull'attività svolta e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; tale comitato è composto di quattro amministratori non esecutivi, di cui solo due indipendenti, e si è riunito cinque volte nel 2016; la prescrizione del Codice di Autodisciplina circa l'integrale composizione del Comitato Controllo e Rischi con amministratori indipendenti non risulta rispettata per le motivazioni esposte nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari;

Comitato per la Remunerazione, composto da quattro amministratori non esecutivi, di cui tre indipendenti e si è riunito tre volte nel corso del 2016;

Comitato Indipendenti, composto da tre aministratori indipendenti, nell'esercizio 2016 ha tenuto dieci riunioni, nel corso delle quali ha esaminato e valutato alcune operazioni con parti correlate, di cui cinque operazioni qualificabili come operazioni di Minore Rilevanza ai sensi della Procedura Operazioni con Parti correlate (richiamate al par. 3 della presente relazione), sulle quali il Comitato Indipendenti ha rilasciato il proprio parere.

Si rinvia alla Relazione sul Governo societario e gli Assetti proprietari per ulteriori approfondimenti sulla corporate governance della Società in merito alla quale il Collegio non ha rilievi da formulare.

  1. Il Collegio Sindacale ha esaminato la Relazione sulla remunerazione approvata dal Consiglio di amministrazione il 13 febbraio 2017 su proposta del Comitato per la remunerazione e ne ha verificato la conformità alle prescrizioni di legge e regolamentari, la chiarezza e completezza informativa con riguardo alla politica di remunerazione adottata dalla Società.

  2. Il Collegio Sindacale ha altresì esaminato le proposte che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 febbraio 2017, ha deliberato di sottoporre

all'assemblea, e dichiara di non avere osservazioni al riguardo.

Infine il Collegio Sindacale ha svolto le proprie verifiche sull'osservanza delle 20. norme di legge inerenti alla formazione del progetto di bilancio separato e di bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2016, delle rispettive note illustrative e della Relazione degli Amministratori a corredo degli stessi, in via diretta e con l'assistenza dei responsabili di funzione ed attraverso le informazioni ottenute dalla società di revisione. In particolare, il Collegio Sindacale, in base ai controlli esercitati e alle informazioni fornite dalla società, nei limiti della propria competenza secondo l'art. 149, d.lgs. 58/98, dà atto che i prospetti del bilancio separato e del bilancio consolidato di Edison al 31 dicembre 2016 sono stati redatti in conformità alle disposizioni di legge che regolano la loro formazione e impostazione e agli International Financial Reporting Standards" emessi dall'International Accounting Standards Board, in base al testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee.

Il bilancio separato e quello consolidato sono accompagnati dalle prescritte dichiarazioni di conformità sottoscritte dall'Amministratore Delegato e dai Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari.

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Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha rilevato specifiche criticità, omissioni, fatti censurabili o irregolarità e non ha osservazioni, né proposte da formulare all'assemblea ai sensi dell'art. 153 del d.lgs. 58/1998, per quanto di propria competenza in ordine al bilancio separato ed al bilancio consolidato, alle relative note illustrative ed alla relazione sulla gestione, non rilevando motivi ostativi all'approvazione delle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione all'Assemblea.

Il mandato conferito al Collegio Sindacale dall'Assemblea degli azionisti del 28 marzo 2014 viene a scadere con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.

Il Collegio Sindacale invita pertanto i Signori Azionisti ad assumere le determinazioni di competenza ai fini del rinnovo dell'Organo di controllo.

Milano, 21 febbraio 2017

Il Collegio Sindacale

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avv. prof. Serenella Rossi dott. Leonello Schinasi dott. Giuseppe Cagliero

Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo

leal Soyle Ethney

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