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Annual / Quarterly Financial Statement Feb 22, 2017

4326_10-k_2017-02-22_d2b4a178-86c5-493e-a1cf-c9b923b23408.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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RELAZIONE FINANZIARIA 2016

BILANCIO CONSOLIDATO

INDICE

RELAZIONE FINANZIARIA 2016

3 Bilancio consolidato

  • 4 Conto Economico e Altre componenti di conto economico complessivo
  • 5 Stato Patrimoniale
  • 6 Rendiconto Finanziario delle disponibilità liquide
  • 7 Variazione del patrimonio netto consolidato

8 Note illustrative al bilancio consolidato

  • 9 Principi contabili e criteri di consolidamento
  • 15 Informativa settoriale
  • 17 Note alle poste del conto economico
  • 23 Note alle poste dello stato patrimoniale
  • 34 Indebitamento finanziario netto
  • 35 Impegni, rischi e attività potenziali
  • 50 Gestione dei rischi finanziari del Gruppo
  • 61 Operazioni infragruppo e con parti correlate
  • 63 Altre informazioni
  • 64 Informazioni supplementari su gas naturale e petrolio
  • 66 Criteri e metodi di consolidamento
  • 68 Criteri di valutazione
  • 74 Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2016
  • 75 Area di consolidamento
  • 82 Attestazione ai sensi dell'Art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971
  • 83 Relazione della società di revisione

Bilancio consolidato Bilancio separato

Bilancio Consolidato

Conto economico

(in milioni di euro) Esercizio 2016 Esercizio 2015
di cui con di cui con
Nota parti correlate parti correlate
Ricavi di vendita
1
11.034 384 11.313 492
Altri ricavi e proventi
2
232 4 804 3
Totale ricavi 11.266 388 12.117 495
Consumi di materie e servizi (-)
3
(10.318) (312) (10.624) (374)
Costo del lavoro (-)
4
(295) (232)
5
Margine operativo lordo
653 1.261
Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi)
6
(166) 161
Ammortamenti e svalutazioni (-)
7
(734) (2.194)
Altri proventi (oneri) netti
8
(13) (23)
Risultato operativo (260) (795)
Proventi (oneri) finanziari netti
9
(94) 9 (29) 78
Proventi (oneri) da partecipazioni
10
7 1 (38) (40)
Risultato prima delle imposte (347) (862)
Imposte sul reddito
11
(25) (97)
Risultato netto da Continuing Operations (372) (959)
Risultato netto da Discontinued Operations - -
Risultato netto (372) (959)
di cui:
Risultato netto di competenza di terzi 17 21
Risultato netto di competenza di Gruppo (389) (980)
Utile (perdita) per azione (in euro)
12
Risultato di base azioni ordinarie (0,0749) (0,1902)
Risultato di base azioni di risparmio 0,0500 0,0500
Risultato diluito azioni ordinarie (0,0749) (0,1902)
Risultato diluito azioni di risparmio 0,0500 0,0500

Altre componenti di conto economico complessivo

(in milioni di euro)
Nota
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Risultato netto (372) (959)
Altre componenti del risultato complessivo:
A) Variazione riserva di Cash Flow Hedge
24
620 (219)
- Utili (Perdite) dell'esercizio 906 (313)
- Imposte (286) 94
B) Variazione riserva di partecipazioni disponibili
24
- -
per la vendita
- Utili (Perdite) su titoli o partecipazioni non realizzati - -
- Imposte - -
C) Variazione riserva di differenze da conversione
di attività in valuta estera 24 4
- Utili (Perdite) su cambi non realizzati 25 10
- Imposte (1) (6)
D) Quota delle altre componenti di utile
complessivo di partecipazioni collegate - -
E) Utili (Perdite) attuariali (*) (2) 3
- Utili (Perdite) attuariali (2) 3
- Imposte - -
Totale altre componenti del risultato complessivo al netto delle 642 (212)
imposte (A+B+C+D+E)
Totale risultato netto complessivo 270 (1.171)
di cui:
di competenza di terzi 17 21
di competenza di Gruppo 253 (1.192)

(*) Voci non riclassificabili a Conto Economico.

Stato patrimoniale

31.12.2016 31.12.2015
(in milioni di euro) Nota di cui con
parti correlate
di cui con
parti correlate
ATTIVITA'
Immobilizzazioni materiali 13 3.937 3.678
Immobili detenuti per investimento 14 5 6
Avviamento 15 2.357 2.355
Concessioni idrocarburi 16 396 480
Altre immobilizzazioni immateriali 17 128 118
Partecipazioni 18 104 104 67 67
Partecipazioni disponibili per la vendita 18 158 167
Altre attività finanziarie 19 94 77 31 4
Crediti per imposte anticipate 20 498 702
Altre attività 21 310 280
Totale attività non correnti 7.987 7.884
Rimanenze 180 253
Crediti commerciali 1.830 34 2.367 50
Crediti per imposte correnti 8 20
Crediti diversi 1.437 89 1.654 28
Attività finanziarie correnti 22 5 113 83
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 206 74 279 -
Totale attività correnti 22 3.683 4.686
Attività in dismissione 23 - 212
Elisioni attività da e verso Discontinued Operations - -
Totale attività 11.670 12.782
PASSIVITA'
Capitale sociale 5.377 5.292
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo 988 1.790
Riserva di altre componenti del risultato complessivo (21) (663)
Risultato netto di competenza di Gruppo (389) (980)
Totale patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 5.955 5.439
Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza 310 437
Totale patrimonio netto 24 6.265 5.876
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza 25 44 31
Fondo imposte differite 26 52 32
Fondi per rischi e oneri 27 1.142 1.123
Obbligazioni 28 - 599
Debiti e altre passività finanziarie 29 215 70 640 467
Altre passività 30 74 315
Totale passività non correnti 1.527 2.740
615 28
Obbligazioni 460 279 306 170
Debiti finanziari correnti
Debiti verso fornitori
1.607 49 1.623 51
Debiti per imposte correnti 7 25
Debiti diversi 1.189 74 2.177 202
Totale passività correnti 31 3.878 4.159
Passività in dismissione 32 - 7
Elisioni passività da e verso Discontinued Operations - -
Totale passività e patrimonio netto 11.670 12.782

Rendiconto finanziario delle disponibilità liquide

Il presente rendiconto finanziario analizza i flussi di cassa relativi alle disponibilità liquide a breve termine (esigibili entro 3 mesi) del 2016. Completa l'informativa in tema di flussi finanziari, ai fini di una migliore comprensione delle dinamiche di generazione e di assorbimento di cassa del Gruppo, un apposito rendiconto finanziario, riportato nella Relazione sulla Gestione, che analizza la variazione complessiva dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo.

(in milioni di euro) Esercizio 2016 Esercizio 2015
di cui con parti di cui con parti
Nota
correlate correlate
Risultato prima delle imposte (347) (862)
Ammortamenti e svalutazioni
7
734 2.194
Accantonamenti netti a fondi rischi (29) 23
Risultato di società valutate con il metodo del patrimonio netto (-) (1) (1) 40 40
Dividendi incassati da società valutate con il metodo del patrimonio netto 7 7 6 6
(Plusvalenze) Minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni (56) 4
Variazione del trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza
25
(3) (2)
Variazione Fair Value iscritto nel risultato operativo 173 (142)
Variazione del capitale circolante operativo 649 14 19 (1)
Variazione del capitale circolante non operativo (177) (13) 40 119
Variazione di altre attività e passività di esercizio 15 63
(Proventi) Oneri finanziari netti
9
94 (9) 29 (78)
Proventi (Oneri) finanziari netti pagati (55) 11 (45) 73
Imposte sul reddito nette pagate (196) (176) (120)
A. Flusso monetario da attività d'esercizio da Continuing Operations 808 1.247
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali ( - )
13-17
(405) (528)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie ( - ) (25) (6) (6)
Prezzo netto di acquisizione business combinations (6) (7)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti da conferimento in natura 52 -
Prezzo di cessione di immobilizzazioni materiali e immateriali 57 -
Prezzo di cessione di immobilizzazioni finanziarie 4 -
Rimborsi di capitale da immobilizzazioni finanziarie 6 6
Variazione altre attività finanziarie correnti 17 3 19 2
B. Flusso monetario da attività di investimento da Continuing Operations (300) (516)
Accensioni di nuovi finanziamenti a medio e lungo termine
28, 29, 31
152 150 470 470
Rimborsi di finanziamenti a medio e lungo termine (-)
28, 29, 31
(590) (570) (1.319) (800)
Altre variazioni nette dei debiti finanziari (66) 17 51
Dividendi e riserve versati a società controllanti o a terzi azionisti (-) (77) (4) (93)
C. Flusso monetario da attività di finanziamento da Continuing Operations (581) (891)
D. Differenze di cambio nette da conversione - -
E. Flusso monetario netto dell'esercizio da Continuing Operations
(A+B+C+D)
(73) (160)
F. Flusso monetario netto dell'esercizio da Discontinued Operations - -
G. Flusso monetario netto dell'esercizio (Continuing e Discontinued
Operations ) (E+F)
(73) (160)
H. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio da
Continuing Operations
279 473
I. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio da
Discontinued Operations
- -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio
L. (Continuing e Discontinued Operations ) (G+H+I) 206 74 313
M. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio da - -
Discontinued Operations
N. Riclassifica attività in dismissione - (34)
O. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio da
Continuing Operations (L-M+N)
206 74 279 -

Variazione del patrimonio netto consolidato

(in milioni di euro) Riserva di altre componenti del risultato complessivo Totale
Capitale
Sociale
Riserve e
utili
(perdite)
portati a
nuovo
Cash Flow
Hedge
Partecipa
zioni
disponibili
per la
vendita
Differenze da
conversione di
attività in
valuta estera
Quota delle altre
componenti di
utile complessivo
di partecipazioni
collegate
Utili
(Perdite)
attuariali
Risultato netto
di competenza
di Gruppo
Patrimonio
Netto
attribuibile ai
soci della
controllante
Patrimonio
Netto
attribuibile ai
soci di
minoranza
Totale
Patrimonio
Netto
Saldi 31 dicembre 2014 5.292 1.746 (458) - 11 - (4) 40 6.627 510 7.137
Destinazione risultato esercizio precedente - 40 - - - - - (40) - - -
Distribuzione dividendi e riserve - - - - - - - - - (93) (93)
Altri movimenti - 4 - - - - - - 4 (1) 3
Totale risultato netto complessivo - - (219) - 4 - 3 (980) (1.192) 21 (1.171)
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto 2015
-
-
-
-
(219)
-
-
-
4
-
-
-
3
-
-
(980)
(212)
(980)
-
21
(212)
(959)
Saldi al 31 dicembre 2015 5.292 1.790 (677) - 15 - (1) (980) 5.439 437 5.876
Destinazione risultato esercizio precedente - (980) - - - - - 980 - - -
Distribuzione dividendi e riserve - - - - - - - - - (77) (77)
Aumento di capitale sociale e riserve 85 162 - - - - - - 247 - 247
Variazione area di consolidamento
Altri movimenti
-
-
-
16
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
16
(67)
-
(67)
16
Totale risultato netto complessivo - - 620 - 24 - (2) (389) 253 17 270
di cui:
- Variazione del risultato complessivo
- Risultato netto 2016
-
-
-
-
620
-
-
-
24
-
-
-
(2)
-
-
(389)
642
(389)
-
17
642
(372)
Saldi al 31 dicembre 2016 5.377 988 (57) - 39 - (3) (389) 5.955 310 6.265

Note illustrative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

Contenuto e forma

Il Bilancio consolidato del gruppo Edison al 31 dicembre 2016, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board, in base al testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (G.U.C.E.).

Metodi applicati alla redazione del bilancio

I principi contabili applicati sono conformi a quelli utilizzati per il Bilancio consolidato 2015.

Si segnala che la Società ha applicato dall'1 gennaio 2016 una differente opzione contabile con riferimento ad alcuni contratti derivati su commodity e cambi, a cui è stata applicata la relazione di copertura di Fair Value Hedge, alla luce delle formule di indicizzazione e dei risk factor ivi inclusi. A tal fine alcune relazioni di copertura di Cash Flow Hedge su commodity sono state revocate e il relativo fair value iscritto alla data di revoca è mantenuto nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo di Cash Flow Hedge" e viene, di tempo in tempo, riflesso a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Nel corso del 2016 sono stati pubblicati due nuovi principi contabili applicabili al più tardi dal 1° Gennaio 2018:

  • l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti": la finalità dell'IFRS 15 è quella di migliorare la rendicontazione dei ricavi nei bilanci introducendo un nuovo modello di contabilizzazione che prevede: (i) l'identificazione del contratto con il cliente; (ii) l'identificazione delle obbligazioni incluse nel contratto; (iii) la determinazione del prezzo della transazione; (iv) l'allocazione del prezzo della transazione alle singole obbligazioni contrattuali; (v) l'iscrizione del ricavo al soddisfacimento della singola obbligazione contrattuale. L'introduzione del principio potrebbe modificare il contenuto della voce ricavi; è in corso di determinazione l'eventuale impatto.
  • l'IFRS 9 "Strumenti finanziari" per il quale è ancora in corso di definizione la modalità di prima applicazione. Il nuovo principio IFRS 9 prevede un unico modello per la classificazione e valutazione degli strumenti finanziari. All'interno del modello le attività finanziarie sono ricondotte a tre categorie (costo ammortizzato, fair value a "Riserva di altre componenti del risultato complessivo" e fair value a conto economico) dipendenti dal business model della società (tale vincolo di dipendenza fa sì che siano vietate le riclassifiche tra le categorie, salvo che a cambiare sia il business model stesso). Viene introdotto un nuovo modello per determinare la svalutazione di crediti e debiti legato alle cd. Perdite attese e il rischio default della controparte è valutato ex-ante. Relativamente alle partecipazioni è stata eliminata l'esenzione dall'applicazione del fair value per la valutazione delle partecipazioni non quotate. Cambiano anche le regole per la hedge accounting.

Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi in data 13 febbraio 2017, ha autorizzato la pubblicazione del presente bilancio consolidato che è assoggettato a revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche Spa in base all'incarico ai sensi del Decreto Legislativo del 27 gennaio 2010 n. 39, conferito dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2011, che ha durata di nove esercizi (2011-2019).

I valori, ove non diversamente specificato, sono esposti in milioni di euro.

Assunzioni significative nella determinazione del controllo in accordo con l'IFRS 12

L'IFRS 10 fornisce la definizione di controllo: una società controlla una partecipata quando è esposta, o ha diritto, ai suoi rendimenti per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione e ha altresì la possibilità di incidere sui ritorni della partecipata nell'esercizio del potere che ha sulla stessa.

In riferimento a tale principio si segnala che il gruppo Edison consolida integralmente alcune società pur non detenendone la maggioranza del capitale; in particolare:

  • nel settore idroelettrico, Dolomiti Edison Energy (detenuta al 49%). Lo scopo e la modalità di costituzione della società fa sì che i diritti di voto non siano il fattore preponderante nel determinare il controllo in quanto essi si riferiscono essenzialmente alla sola gestione corrente che ha natura residuale. Le attività rilevanti sono governate attraverso accordi contrattuali. Tali contratti espongono Edison alla maggioranza dei rendimenti variabili e le conferiscono il potere di influenzare i rendimenti attraverso la gestione delle attività rilevanti (in particolare la gestione, il ritiro a prezzi predefiniti e il dispacciamento dell'energia elettrica).
  • nel settore energie rinnovabili, la società E2i Energie Speciali Srl (E2i), posseduta al 30% tramite Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl. In questa società parte delle attività rilevanti è gestita attraverso i contratti sottoscritti durante il 2014, principalmente off-take e sviluppo (in capo a Edison) e O&M (attività affidata a EDF EN Services Italia Srl), e la variabilità residua è legata principalmente alle decisioni di investimento sui progetti di repowering e di sviluppo. Inoltre, grazie alla governance stabilita che prevede tra l'altro diritti di call in caso di deadlock, i diritti di voto non sono il fattore preponderante nel determinare il controllo. Edison, quindi, controlla la società in quanto può gestire la variabilità residua in relazione alle decisioni di investimento su repowering e progetti di sviluppo avendo il potere, entro certe soglie e con un IRR unlevered non inferiore a quello definito di tempo in tempo dai soci, di assumere unilateralmente tali decisioni per il tramite del Presidente da lei designato (diritto statutario speciale di Edison). Al contrario diritti simili non sono garantiti all'altro investitore. L'effettività dell'esercizio di tale potere è verificata di tempo in tempo.

Il principio IFRS 10 chiarisce infatti che nel fare la valutazione dell'esistenza del controllo si devono considerare lo scopo e la finalità della partecipata, i rischi che sono trasferiti dalla partecipata alle parti coinvolte nonché il livello di coinvolgimento che colui che detiene il controllo ha avuto nella strutturazione della partecipata stessa. A tal proposito il pieno coinvolgimento di Edison ha dimostrato fin dall'origine il suo potere di incidere significativamente e influenzare le attività rilevanti; inoltre Edison, grazie al contratto di off-take sottoscritto continua a gestire l'energia prodotta dagli impianti di E2i: sono stati infatti contrattualizzati il ritiro dell'energia a prezzi prestabiliti e il dispacciamento della stessa da parte di Edison anche nel proprio interesse. Edison quindi è esposta ai rendimenti variabili e ha la capacità di influenzare tali rendimenti attraverso i poteri decisionali statutari. Edison è infatti rilevante in qualunque decisione e senza Edison non si forma alcuna maggioranza su temi rilevanti. Inoltre nell'assemblea degli azionisti le decisioni rilevanti in tema di modifica della governance, riflessa nello statuto e nei contratti in essere, ovvero di applicazione della medesima richiedono maggioranze qualificate ma, in caso di stallo, Edison ha la possibilità di esercitare diritti di call option; questi diritti statutari possono essere considerati sostanziali e, quindi, rilevanti nel confermare l'esistenza del controllo su E2i.

Schemi di bilancio adottati dal Gruppo

Gli schemi di bilancio adottati hanno le seguenti caratteristiche:

  • il Conto Economico consolidato è scalare con le singole poste analizzate per natura ed evidenzia le Altre componenti di conto economico complessivo in cui sono riportate le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
  • nello Stato Patrimoniale consolidato le attività e le passività sono analizzate per scadenza, separando le poste correnti e non correnti con scadenza, rispettivamente, entro e oltre 12 mesi dalla data di bilancio;
  • il Rendiconto Finanziario delle disponibilità liquide è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7;
  • il prospetto Variazione del patrimonio netto consolidato evidenzia separatamente i flussi inerenti le componenti della riserva di altre componenti del risultato complessivo.

Area di consolidamento

Il bilancio consolidato include il bilancio di Edison Spa e quelli delle imprese sulle quali Edison esercita direttamente o indirettamente il controllo. Edison controlla una partecipata quando, nell'esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni variabili della partecipata. L'esercizio del potere sulla partecipata deriva dall'esistenza di diritti che danno a Edison la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel proprio interesse.

Per quanto attiene ai criteri e metodi di consolidamento, conformi a quelli utilizzati per il Bilancio consolidato 2015, si rimanda al successivo capitolo "Criteri e metodi di consolidamento".

Variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2015 – acquisizione e disposal di assets

Filiera Energia Elettrica

  • Il 22 marzo 2016, l'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Edison Spa ha approvato un aumento di capitale in natura, da sottoscrivere mediante conferimento in Edison Spa, da parte del suo azionista di controllo Transalpina di Energia Spa, del 100% della partecipazione in Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (società del gruppo EDF specializzata in servizi energetici e ambientali); conferimento che è divenuto efficace dall'1 aprile 2016. A partire da tale ultima data il gruppo Fenice è consolidato integralmente nel gruppo Edison.
  • Il 31 maggio 2016, con efficacia dall'1 giugno 2016, è stata perfezionata l'operazione tra Edison e Alperia per lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros (40%) e Sel Edison (42%) (già considerate come Disposal Group al 31 dicembre 2015) e la partecipazione totalitaria di Alperia in Cellina Energy, società che detiene il nucleo idroelettrico di Cellina in Friuli Venezia Giulia operante nel settore idroelettrico; dall'1 giugno 2016 Cellina Energy è consolidata con il metodo integrale.
  • Il 25 maggio 2016 è stato sottoscritto l'atto di acquisto di un ramo d'azienda dal Fallimento della IDREG Piemonte Spa che comprende principalmente centrali idroelettriche di piccola derivazione. Il ramo d'azienda è stato acquisito nello stato di fatto e di diritto in cui si trova senza alcuna garanzia da parte del Fallimento. Si precisa che le passività pregresse relative al Fallimento restano a carico dello stesso.
  • Fusione per incorporazione in Edison Spa della società Shen Spa, già detenuta al 100%, con efficacia verso i terzi dall'1 marzo 2016; tale operazione non ha avuto impatti sul Gruppo.
  • Il 1° agosto 2016 è stata perfezionata la cessione della partecipazione detenuta nella società Termica Milazzo precedentemente consolidata con il metodo integrale.
  • Nel mese di settembre 2016, è stata costituita la società Eolo Energia, ora detenuta da E2i Energie Speciali e da Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili, consolidata con il metodo integrale. Nel mese di ottobre la società ha promosso un'Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) per l'acquisizione del 100% di Alerion Clean Power.
  • Con riferimento al gruppo Fenice si segnalano: in settembre 2016 la cessione della partecipazione totalitaria detenuta nella società Fenice Rus Llc a Dalkia (società del gruppo EDF), che era consolidata con il metodo integrale; in ottobre 2016 la costituzione di EDF Fenice Maroc, consolidata con il metodo integrale; in novembre 2016 l'acquisizione di Pavoni Rossano Srl e di Ecologica Marche Srl, consolidate con il metodo integrale.

Filiera Idrocarburi:

Nel mese di novembre 2016 è stata costituita la società Edison Egypt-Energy Service J.S.C., sita in Egitto e operante nel settore Exploration & Production, consolidata con il metodo integrale.

Informazioni relative all'IFRS3 revised

Il 2016 è stato caratterizzato da alcune operazioni di aggregazione aziendale che hanno riguardato in particolare:

  • Fenice Qualità per l'Ambiente Spa e le società da essa controllate;
  • Cellina Energy Spa;
  • Ramo di azienda IDREG Piemonte.

Tali operazioni sono state valutate in bilancio ai sensi dell'IFRS 3 revised ("aggregazioni aziendali"), vale a dire rilevando il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione.

Nel seguito si riporta una breve descrizione di ciascuna operazione.

1) Conferimento in natura di Fenice Qualità per l'Ambiente Spa

Edison, a seguito della delibera dell'Assemblea straordinaria degli azionisti del 22 marzo 2016, ha approvato un aumento di capitale in natura riservato alla controllante Transalpina di Energia, per 247 milioni di euro (di cui 85 milioni a titolo di aumento di capitale e 162 milioni di euro a titolo di sovrapprezzo azioni), che è stato liberato mediante il conferimento della partecipazione pari al 100% del capitale di Fenice Qualità per l'Ambiente Spa. Il valore di conferimento di Fenice è stato determinato da un esperto indipendente, così come il fair value di Edison è stato determinato con il supporto di un esperto indipendente. Inoltre, poiché Transalpina di Energia è la controllante di Edison, il trasferimento delle attività di Fenice si configura come una operazione con parte correlata di minore rilevanza, e pertanto è stato richiesto e ottenuto il parere favorevole del comitato degli amministratori indipendenti, espresso sulla base di una fairness opinion di un consulente indipendente.

Fenice è una società del gruppo EDF specializzata in servizi energetici e ambientali che opera in Italia e, attraverso alcune controllate, in Polonia, Spagna e Russia.

L'effetto della transazione ha efficacia dall'1 aprile 2016 e da tale data il gruppo Fenice è consolidato integralmente in Edison.

Sotto il profilo industriale e di business l'acquisizione di Fenice consentirà a Edison di assumere una posizione di maggior rilievo nel settore dell'efficienza energetica italiana. L'operazione permetterà infatti al gruppo Edison, da un lato, attraverso il valore del brand e del portafoglio-clienti Edison e, dall'altro, capitalizzando il posizionamento e le competenze di Fenice nel suo segmento di attività, di sviluppare e rafforzare la propria posizione nel mercato dei servizi energetici, ampliando al tempo stesso l'offerta di servizi alle piccole-medie imprese e ai settori del terziario e della pubblica amministrazione. Tutto ciò in coerenza con il piano di sviluppo del Gruppo.

Nel seguito sono riportati i valori della Purchase Price Allocation:

(in milioni di euro) Fair value attività e passività
acquisite
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 377
Immobilizzazioni immateriali 9
Crediti per imposte anticipate 61
Attività correnti
Rimanenze 9
Crediti commerciali 73
Crediti diversi 24
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 52
Totale attivo 605
Passività non correnti
Fondo imposte differite 1
Fondi per rischi e oneri 39
Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza 12
Debiti finanziari non correnti 11
Passività correnti
Debiti verso fornitori 78
Debiti finanziari 185
Debiti diversi 32
Totale passivo 358
Fair Value attività nette acquisite 247
- % di competenza di Edison (100%) 247
Valore di conferimento 247

La Purchase Price Allocation è stata oggetto di revisione separata da parte di Deloitte & Touche Spa.

Di seguito si riporta il contributo economico del gruppo Fenice dall'1 aprile 2016 al 31 dicembre 2016.

CONTO ECONOMICO
(in milioni di euro) 2016
Ricavi di vendita 280
Margine operativo lordo 60
Ammortamenti e svalutazioni (41)
Risultato operativo 19
Oneri finanziari netti (2)
Imposte (8)
Risultato netto 9

Inoltre si segnala che nel mese di settembre la società Fenice ha ceduto il 100% della partecipazione detenuta nella società Fenice Russia a Dalkia (società del gruppo EDF) per circa 24 milioni di euro. Tale operazione non ha avuto effetti economici significativi nel gruppo Edison mentre ha portato un beneficio di 36 milioni di euro a livello di indebitamento finanziario netto.

2) Riassetto attività idroelettriche - acquisizione di Cellina Energy

In data 31 maggio 2016, con efficacia dall'1 giugno 2016, Edison e Alperia hanno concluso l'operazione per lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros e Sel Edison e la partecipazione di Alperia in Cellina Energy, la società che detiene il nucleo idroelettrico di Cellina in Friuli Venezia Giulia, dando seguito all'accordo firmato il 29 dicembre 2015 tra Edison e SEL (ora Alperia). Con tale operazione Edison ha rilevato il 100% della società Cellina Energy, consolidandola integralmente dall'1 giugno 2016, cedendo in cambio le proprie partecipazioni pari al 40% di Hydros e al 42% di Sel Edison.

Il nucleo idroelettrico sul torrente Cellina, le cui concessioni scadranno nel 2029, comprende 23 impianti tra grandi e piccole derivazioni per una potenza installata totale pari a circa 90 MW.

Con tale operazione Edison si rafforza nell'idroelettrico, settore chiave nella strategia di sviluppo del Gruppo, e allunga la vita media del proprio portafoglio idroelettrico riducendo i rischi legati ai rinnovi delle concessioni.

Nel complesso la transazione ha determinato un effetto economico positivo netto di 33 milioni di euro, registrato nel margine operativo lordo, tenuto conto sia del risultato positivo della cessione delle quote detenute in Hydros e Sel Edison, avvenuta a un corrispettivo di circa 195 milioni di euro, che delle risultanze della valutazione di Cellina Energy ai sensi dell'IFRS 3 revised. La valutazione del fair value di attività, passività e passività potenziali di Cellina Energy è riportata nella tabella che segue:

(in milioni di euro) Fair value
attività e
passività
acquisite
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 154
Attività correnti
Crediti commerciali 3
Crediti diversi 1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 35
Totale attivo 193
Passività non correnti
Fondo imposte differite 16
Fondi per rischi e oneri 5
Passività correnti
Debiti verso fornitori 1
Debiti diversi -
Totale passivo 22
Fair Value attività nette acquisite 171
- % di competenza di Edison (100%) 171
Costo totale dell'acquisizione 198

Tali valori sono da ritenersi al momento provvisori.

Si segnala che Edison ha trattenuto 25 milioni di euro correlati a garanzie.

Di seguito si riporta il contributo economico di Cellina Energy dal 1 giugno 2016 al 31 dicembre 2016.

CONTO ECONOMICO
(in milioni di euro) 2016
Margine operativo lordo 4
Ammortamenti e svalutazioni (6)
Ris. operativo / Ris. ante Imposte (2)
Imposte 2
Risultato netto -

3) Acquisizione del ramo di azienda IDREG Piemonte

Nel mese di maggio 2016, Edison ha concluso, per un valore di 34 milioni di euro (oltre a 2 milioni di euro per imposte di registro), l'operazione di acquisto dal Fallimento di IDREG Piemonte di un ramo di azienda costituito da alcune centrali mini-idro.

I valori di iscrizione sono stati i seguenti:

(in milioni di euro) Fair value
attività e
passività
acquisite
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
34
Fair Value attività nette acquisite 34
- % di competenza di Edison (100%) 34
Costo dell'acquisizione 34

Utilizzo di valori stimati

Di seguito si riporta il paragrafo riferito all'utilizzo di valori stimati; per quanto attiene invece agli altri criteri di valutazione, conformi a quelli del Bilancio consolidato 2015, si rimanda al successivo capitolo "Criteri di valutazione".

La stesura del bilancio consolidato e delle note illustrative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione delle passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Le stime e le assunzioni considerate sono riviste su base continua e gli effetti di eventuali variazioni sono iscritti immediatamente in bilancio. Le valutazioni relative l'impairment test sono state elaborate sulla base di uno scenario aggiornato come meglio specificato in seguito.

L'utilizzo di stime è particolarmente rilevante per le seguenti poste:

  • ammortamenti (per i beni a vita utile definita) delle immobilizzazioni materiali e delle immobilizzazioni immateriali e impairment test. Per quanto riguarda l'impairment test si rimanda ai commenti inclusi al paragrafo "Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali (nota 17). La valutazione del fondo di smantellamento e ripristino dei siti industriali è sensibile alle ipotesi di costo, di tasso d'inflazione e di tasso d'attualizzazione nonché alle ipotesi riguardanti i tempi di pagamento; a ogni data di bilancio le stime sono riviste al fine di verificare che gli importi iscritti siano la migliore espressione dei costi che eventualmente saranno affrontati dal Gruppo e, nel caso in cui si rilevino variazioni significative, gli importi vengono adeguati;
  • valutazione degli strumenti derivati e, più in generale, degli strumenti finanziari per cui si rimanda ai criteri illustrati in "Strumenti finanziari" (si veda il successivo capitolo "Criteri di Valutazione") e al paragrafo "Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati" contenuto al successivo capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo" cui si rinvia anche per la modalità di determinazione del fair value e di gestione dei rischi inerenti commodity energetiche, cambi e tassi di interesse;
  • determinazione di alcuni ricavi di vendita, fondi per rischi e oneri, fondi svalutazione crediti e altri fondi svalutazione, benefici ai dipendenti e imposte: in questi casi sono state effettuate le migliori stime possibili sulla base delle informazioni disponibili. Tali stime sono frutto di assunzioni del Gruppo completate, eventualmente, dall'esperienza pregressa in operazioni simili e da perizie di esperti indipendenti.

INFORMATIVA SETTORIALE

I segmenti identificati dal Gruppo ai sensi dell'IFRS 8, attengono alla "Filiera Energia Elettrica", alla "Filiera Idrocarburi" e al settore residuale "Corporate e Altri Settori". Tale articolazione informativa corrisponde alla struttura della reportistica periodicamente analizzata dal management e dal Consiglio di Amministrazione per gestire il business ed è oggetto di reporting direzionale periodico e di pianificazione.

CONTO ECONOMICO Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi
Corporate e Altri Settori
Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015
Ricavi di vendita 5.682 6.529 6.031 5.512 51 49 (730) (777) 11.034 11.313
- di cui verso terzi 5.643 6.514 5.385 4.793 6 6 - - 11.034 11.313
- di cui Intersettoriali 39 15 646 719 45 43 (730) (777) - -
Margine operativo lordo 386 360 361 995 (94) (94) - - 653 1.261
% sui ricavi di vendita 6,8% 5,5% 6,0% 18,1% n.s. n.s. 5,9% 11,1%
Variazione netta di fair value su derivati (commodity
e cambi)
11 (16) (177) 177 - - (166) 161
Ammortamenti e svalutazioni (213) (1.321) (513) (866) (8) (7) - - (734) (2.194)
Altri proventi (oneri) (13) (23) (13) (23)
Risultato operativo
% sui ricavi di vendita
184
3,2%
(977)
(15,0%)
(329)
(5,5%)
306
5,6%
(115)
n.s.
(124)
n.s.
- - (260)
(2,4%)
(795)
(7,0%)
Proventi (oneri) finanziari netti
Risultato da partecipazioni valutate ad equity
Imposte sul reddito
(94)
1
(25)
(29)
(40)
(97)
Risultato netto da Continuing Operations (372) (959)
Risultato netto da Discontinued Operations - -
Risultato netto di competenza di terzi 21
Risultato netto di competenza del Gruppo (389) (980)
STATO PATRIMONIALE Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015
Totale attività correnti e non correnti 6.243 5.672 5.242 6.861 3.970 3.445 (3.785) (3.408) 11.670 12.570
Totale attività in dismissione - 212 - - - - - - - 212
Totale attività 6.243 5.884 5.242 6.861 3.970 3.445 (3.785) (3.408) 11.670 12.782
Totale passività correnti e non correnti 1.851 1.586 3.879 5.056 2.346 2.699 (2.671) (2.442) 5.405 6.899
Totale passività in dismissione - 7 - - - - - - - 7
Totale Passività 1.851 1.593 3.879 5.056 2.346 2.699 (2.671) (2.442) 5.405 6.906
Indebitamento finanziario netto 1.062 1.147
ALTRE INFORMAZIONI Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
(in milioni di euro) 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015
Investimenti tecnici 98 42 204 287 3 3 - - 305 332
Investimenti in esplorazione - - 68 139 - - - - 68 139
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 9 1 20 53 3 3 - - 32 57
Totale investimenti 107 43 292 479 6 6 - - 405 528
Filiera Energia Elettrica Filiera Idrocarburi Corporate e Altri Settori Rettifiche e Elisioni GRUPPO EDISON
31.12.2016
(*)
31.12.2015
(**)
31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015 (**)
Dipendenti (numero) 2.949 1.030 1.379 1.414 621 622 - - 4.949 3.066

(*) Includono 2.045 dipendenti del gruppo Fenice

(**) Sono inclusi 76 dipendenti appartenenti a società riclassificate in attività in dismissione e cedute il 31 maggio 2016

Il Gruppo non ritiene rilevante ai fini della propria reportistica l'analisi settoriale per area geografica. Le immobilizzazioni nette relative alle attività estere, riferite alla Filiera Idrocarburi, al 31 dicembre 2016 ammontano complessivamente a 1.078 milioni di euro e sono pari a circa il 14,7% del capitale investito netto. Tra le attività estere si segnalano in particolare le attività di Exploration & Production detenute in Egitto.

Il contributo del settore Exploration & Production, pur importante, continua ad essere penalizzato dall'andamento dello scenario di riferimento, sia a livello di margine operativo lordo, sia a livello di risultato operativo che sconta, tra l'altro, l'iscrizione di svalutazioni derivanti dall'impairment test (254 milioni di euro).

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni Variazioni
%
Ricavi di vendita 399 504 (105) (20,8%)
Margine operativo lordo reported 195 243 (48) (19,8%)
% sui ricavi di vendita 48,9% 48,2%
Risultato operativo (299) (600) 301 n.s.
% sui ricavi di vendita n.s. n.s.

Clienti rilevanti ai sensi dell'IFRS 8

Le vendite del Gruppo generalmente non sono concentrate. Nella Filiera Energia Elettrica è presente un solo cliente rilevante con ricavi di vendita complessivi per circa 1.240 milioni di euro nell'esercizio, equivalenti al 21,8% dei ricavi di vendita della filiera e al 11,2% dei ricavi di vendita del Gruppo.

NOTE ALLE POSTE DEL CONTO ECONOMICO

Nell'esercizio 2016, in presenza di uno scenario sfavorevole e di una congiuntura economica in lieve ripresa, la domanda nazionale di energia elettrica è stata in flessione rispetto all'esercizio 2015 (-2,1%); la minor idraulicità del periodo rispetto al 2015 ha comportato una riduzione della produzione idroelettrica in parte compensata da una maggiore produzione termoelettrica. I consumi italiani di gas naturale registrano un incremento del 5,2% rispetto al 2015, principalmente a seguito di maggiori consumi per usi termoelettrici.

In questo contesto, il margine operativo lordo del Gruppo è positivo per 653 milioni di euro (1.261 milioni di euro nell'esercizio precedente); in particolare:

  • il margine operativo lordo adjusted1 della Filiera Energia Elettrica, pari a 242 milioni di euro, che comprende l'apporto del gruppo Fenice a partire dall'1 aprile 2016 (60 milioni di euro) e il risultato positivo non ricorrente emergente dall'operazione di riassetto delle attività idroelettriche, è in diminuzione rispetto all'esercizio precedente (276 milioni di euro) che includeva l'apporto di Hydros, in conseguenza della contrazione dei margini di generazione, in particolare nel settore termoelettrico, della minore generazione idroelettrica, a causa della minore idraulicità del periodo e del calo dei prezzi di vendita;
  • il margine operativo lordo adjusted1 della Filiera Idrocarburi è pari a 505 milioni di euro contro 1.079 milioni di euro del 2015, che includeva una significativa componente one-off riferita agli esercizi precedenti derivante dalla positiva conclusione dell'arbitrato con ENI riferito al contratto di compravendita di gas naturale di provenienza libica. La performance dell'esercizio beneficia del miglior margine realizzato dalle attività di compravendita di gas naturale in conseguenza alla citata conclusione dell'arbitrato con Eni e dei nuovi accordi intervenuti nel periodo. L'apporto delle attività di Exploration & Production, pur significativo, continua a essere penalizzato dal perdurare di uno scenario negativo del mercato petrolifero; nell'esercizio sono inoltre state cedute alcune facilities con un effetto positivo di circa 22 milioni di euro.

Il risultato netto di competenza di Gruppo è negativo per 389 milioni di euro (negativo per 980 milioni di euro nell'esercizio 2015).

Oltre alla dinamica dei margini industriali summenzionata, sul risultato dell'esercizio hanno inciso principalmente:

  • minori svalutazioni da impairment test: 256 milioni nel 2016 (1.534 milioni di euro nel 2015);
  • la variazione netta di fair value su derivati, negativa per 166 milioni di euro, positiva per 161 milioni di euro nel 2015;
  • oneri finanziari netti per 94 milioni di euro contro 29 milioni di euro del 2015, che beneficiavano di effetti cambi eccezionalmente positivi.

Si ricorda inoltre che le imposte dell'esercizio precedente recepivano gli effetti negativi one-off per complessivi 85 milioni di euro relativi alla regolamentazione fiscale, determinati dal ricalcolo delle imposte differite nette a seguito dell'abolizione della Robin Hood tax e della Legge di Stabilità 2016 che prevedeva la riduzione dell'aliquota IRES al 24% a partire dal primo gennaio 2017.

1 Il margine operativo lordo adjusted è effetto della riclassificazione dei risultati delle coperture su commodity e cambi associate ai contratti per l'importazione di gas naturale dalla Filiera Idrocarburi alla Filiera Energia Elettrica, per la parte di risultato riferibile a quest'ultimo settore (-144 milioni di euro nel 2016, -84 milioni di euro nel 2015). Tale riclassificazione viene effettuata al fine di consentire una miglior lettura gestionale dei risultati industriali. Il margine operativo lordo adjusted non è soggetto a verifica da parte della società di revisione.

1. Ricavi di vendita - 11.034 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni Variazioni %
Energia Elettrica 4.374 4.988 (614) (12,3%)
Gas naturale 4.176 4.200 (24) (0,6%)
Vapore 55 62 (7) (11,3%)
Olio 137 193 (56) (29,0%)
Certificati verdi 83 140 (57) (40,7%)
Altro 15 17 (2) (11,8%)
Sub - Totale 8.840 9.600 (760) (7,9%)
Ricavi per vettoriamento 940 1.356 (416) (30,7%)
Derivati su commodity realizzati 866 195 671 n.s.
Margine attività di trading 3 4 (1) (25,0%)
Servizi di stoccaggio 84 90 (6) (6,7%)
Prestazioni di servizi per conto terzi 11 11 - 0,0%
Altri ricavi per prestazioni diverse 290 57 233 n.s.
Totale Gruppo 11.034 11.313 (279) (2,5%)
Ripartizione per attività Esercizio Esercizio Variazioni Variazioni %
2016 2015
Filiera Energia Elettrica 5.682 6.529 (847) (13,0%)
Filiera Idrocarburi 6.031 5.512 519 9,4%
Corporate e Altri Settori 51 49 2 4,1%
Elisioni (730) (777) 47 (6,0%)
Totale Gruppo 11.034 11.313 (279) (2,5%)

I ricavi di vendita sono realizzati in larga prevalenza sul mercato italiano.

I ricavi della Filiera Energia Elettrica, che dall'1 aprile 2016 comprendono l'apporto del gruppo Fenice (280 milioni di euro), risultano in diminuzione del 13,0% rispetto all'esercizio precedente principalmente a seguito della discesa dei prezzi medi di vendita trainati dallo scenario di riferimento e della diminuzione delle vendite ai clienti finali.

I ricavi della Filiera Idrocarburi, in aumento del 9,4% rispetto al 2015, riflettono i maggiori volumi di vendita che hanno compensato il calo dei prezzi di vendita.

I proventi realizzati da derivati su commodity, 866 milioni dì euro, da analizzare congiuntamente con la relativa voce di costo inclusa nella posta Consumi di materie e servizi (1.276 milioni di euro) riguardano essenzialmente i risultati delle coperture su commodity e cambi poste in essere con la finalità di mitigare il rischio di oscillazione del costo del gas naturale nonché di quello relativo alla vendita del gas naturale medesimo.

In Altri ricavi per prestazioni diverse sono incluse le prestazioni per servizi energetici del gruppo Fenice (220 milioni di euro).

Margine attività di Trading

(in milioni di euro) Esercizio Esercizio Variazioni Variazioni %
2016 2015
Margine attività di trading fisico
Ricavi di vendita 2.270 3.093 (823) (26,6%)
Consumi di materie e servizi (2.261) (3.064) 803 (26,2%)
Totale incluso nei ricavi di vendita 9 29 (20) (69,0%)
Margine attività di trading finanziario
Ricavi di vendita 81 76 5 6,6%
Consumi di materie e servizi (87) (101) 14 (13,9%)
Totale incluso nei ricavi di vendita (6) (25) 19 (76,0%)
Totale margine attività di trading 3 4 (1) (25,0%)

Per una visione complessiva degli effetti si rimanda all'apposita disclosure contenuta nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

2. Altri ricavi e proventi – 232 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni Variazioni %
Recupero costi verso contitolari di ricerche di idrocarburi 24 30 (6) (20,0%)
Rilascio netto di fondi rischi su crediti e diversi 46 8 38 n.s.
Plusvalenze da cessione 58 1 57 n.s.
Sopravvenienze attive e altro 104 765 (661) (86,4%)
Totale Gruppo 232 804 (572) (71,1%)

La voce Sopravvenienze attive e altro nel 2015 includeva i benefici one-off derivanti dalla positiva conclusione dell'arbitrato relativo al contratto di acquisto a lungo temine di gas naturale di provenienza libica.

3. Consumi di materie e servizi - 10.318 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio Esercizio Variazioni Variazioni %
2016
2015
Gas naturale 3.327 3.733 (406) (10,9%)
Energia Elettrica 2.968 3.471 (503) (14,5%)
Diritti di emissione CO2 43 23 20 87,0%
Utilities e altri materiali 98 78 20 25,6%
Sub - Totale 6.436 7.305 (869) (11,9%)
Vettoriamento di energia elettrica e gas naturale 1.722 2.071 (349) (16,9%)
Manutenzione 215 161 54 33,5%
Fee di rigassificazione 115 117 (2) (1,7%)
Prestazioni professionali 99 119 (20) (16,8%)
Svalutazioni di crediti commerciali e diversi 44 82 (38) (46,3%)
Derivati su commodity realizzati 1.276 253 1.023 n.s.
Accantonamenti a fondi rischi diversi 57 62 (5) (8,1%)
Variazione delle rimanenze 22 138 (116) n.s.
Costi godimento beni di terzi 94 107 (13) (12,1%)
Altri usi e consumi 238 209 29 13,9%
Totale Gruppo 10.318 10.624 (306) (2,9%)
Esercizio Esercizio
Ripartizione per attività 2016 2015 Variazioni Variazioni %
Filiera Energia Elettrica 5.259 6.146 (887) (14,4%)
Filiera Idrocarburi 5.697 5.168 529 10,2%
Corporate e Altri Settori 102 97 5 5,2%
Elisioni (740) (787) 47 (6,0%)
Totale Gruppo 10.318 10.624 (306) (2,9%)

4. Costo del lavoro - 295 milioni di euro

L'aumento di 63 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (232 milioni di euro) riflette il consolidamento del gruppo Fenice dall'1 aprile 2016 (72 milioni di euro). Nei prospetti che seguono si forniscono la classificazione dell'organico secondo la filiera di pertinenza e la relativa movimentazione per categoria.

(unità) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Filiera Energia Elettrica (*) 2.949 1.030 1.919
Filiera Idrocarburi 1.379 1.414 (35)
Corporate e Altri Settori 621 622 (1)
Totale Gruppo 4.949 3.066 1.883

Il 31.12.2016 include 2.045 dipendenti del Gruppo Fenice, mentre Il 2015 includeva 76 unità appartenenti a società classificate in attività in dismissione.

Movimentazione per categoria

(unità) Inizio
esercizio
Entrate (*) Uscite Passaggi
di qualifica
Fine
esercizio
Cons.
Media
Dirigenti 196 33 (15) 17 231 221
Impiegati e Quadri 2.336 967 (260) 20 3.063 2.880
Operai 534 1.305 (147) (37) 1.655 1.369
Totale Gruppo 3.066 2.305 (422) - 4.949 4.470

(*) Include l'effetto perimetro riferito al gruppo Fenice.

5. Margine operativo lordo - 653 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2016
% sui ricavi di
vendita
Esercizio
2015
% sui ricavi di
vendita
Margine operativo lordo reported
Filiera Energia Elettrica 386 6,8% 360 5,5%
Filiera Idrocarburi 361 6,0% 995 18,1%
Corporate e Altri Settori (94) n.s. (94) n.s.
Totale Gruppo 653 5,9% 1.261 11,1%
Margine operativo lordo adjusted
Filiera Energia Elettrica 242 4,3% 276 4,2%
Filiera Idrocarburi 505 8,4% 1.079 19,6%
Corporate e Altri Settori (94) n.s. (94) n.s.
Totale Gruppo 653 5,9% 1.261 11,1%

Il margine operativo lordo adjusted rialloca alla Filiera Energia Elettrica la parte di risultato delle coperture poste in essere sui contratti d'importazione di gas naturale che, sotto il profilo gestionale, tutelano i margini delle vendite di energia elettrica.

Per quanto riguarda le performances:

  • il margine operativo lordo adjusted della Filiera Energia Elettrica, pur beneficiando dell'apporto del gruppo Fenice (60 milioni di euro), riflette la contrazione dei margini di generazione e gli effetti derivanti dalla minore idraulicità registrata rispetto al 2015;
  • il margine operativo lordo adjusted della Filiera Idrocarburi è riferito in particolare alle attività di compravendita di gas naturale, che beneficiano della positiva conclusione dell'arbitrato con Eni (novembre 2015) relativo al contratto di acquisto di gas naturale di provenienza libica e dei nuovi accordi intervenuti nell'esercizio; il 2015 a seguito della conclusione del sopracitato arbitrato includeva un significativo effetto one-off riferito a esercizi precedenti. Le attività di Exploration & Production, pur beneficiando del risultato positivo della cessione di alcune facilities, risentono negativamente dello scenario di riferimento.

6. Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) – (166) milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni Variazioni %
Variazione di fair value nella gestione del rischio
prezzo di prodotti energetici:
(40) 114 (154) n.s.
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) 30 (12) 42 n.s.
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) 76 - 76 n.s.
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (146) 126 (272) n.s.
Variazione di fair value nella gestione del rischio
cambio su commodity :
(12) 47 (59) n.s.
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (8) (15) 7 (46,7%)
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) 42 - 42 n.s.
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (46) 62 (108) n.s.
Variazione di fair value contratti fisici (FVH) (114) - (114) n.s.
Totale Gruppo (166) 161 (327) n.s.

(*) Si riferisce alla parte inefficace.

Tale posta include la variazione del periodo del fair value sui contratti derivati su commodity e cambi posti in essere con la finalità di copertura economica del Portafoglio Industriale; si ricorda infatti che il Gruppo, pur applicando ove possibile l'hedge accounting, gestisce il rischio su commodity energetiche e sul cambio a esse correlato anche tramite operazioni a termine e strumenti derivati non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, i cui effetti, pertanto, transitano da conto economico. E' inoltre qui inclusa la porzione inefficace delle variazioni di fair value dei derivati eligibili in Cash Flow Hedge.

Si segnala che nell'esercizio sono state revocate alcune relazioni di copertura al fine di porre in essere prospetticamente nuove relazioni di copertura in Fair Value Hedge.

7. Ammortamenti e svalutazioni - 734 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni Variazioni %
Ammortamenti su: 478 660 (182) (27,6%)
- immobilizzazioni materiali 348 428 (80) (18,7%)
- costi di esplorazione 68 139 (71) (51,1%)
- concessioni idrocarburi 45 76 (31) (40,8%)
- altre immobilizzazioni immateriali 17 17 - -
Svalutazioni di: 256 1.534 (1.278) (83,3%)
- immobilizzazioni materiali 219 656 (437) (66,6%)
- concessioni idrocarburi 37 219 (182) (83,1%)
- altre immateriali - 2 (2) n.s.
- avviamento - 657 (657) n.s.
Totale Gruppo 734 2.194 (1.460) (66,5%)
Ripartizione per attività Esercizio Esercizio
2016 2015 Variazioni Variazioni %
Filiera Energia Elettrica: 213 1.321 (1.108) (83,9%)
- ammortamenti 211 252 (41) (16,3%)
- svalutazioni di immobilizzazioni materiali 2 412 (410) n.s.
- svalutazioni avviamento - 657 (657) n.s.
Filiera Idrocarburi:
- ammortamenti
513
259
866
401
(353)
(142)
(40,8%)
(35,4%)
- svalutazioni di immobilizzazioni materiali 217 244 (27) (11,1%)
- svalutazioni di concessioni idrocarburi 37 219 (182) (83,1%)
- svalutazioni di altre immateriali - 2 (2) n.s.
Corporate e Altri Settori 8 7 1 14,3%
- ammortamenti
Totale Gruppo
8
734
7
2.194
1
(1.460)
14,3%
(66,5%)

Il decremento netto riflette in particolare le minori svalutazioni da impairment test e i minori ammortamenti 2016 conseguenti le svalutazioni effettuate nel 2015.

Gli ammortamenti 2016 comprendono il contributo del gruppo Fenice (41 milioni di euro dall'1 aprile 2016). Per le informazioni concernenti l'impairment test 2016 si rimanda a quanto commentato alla nota 17.

8. Altri proventi (oneri) netti - (13) milioni di euro

Rappresentano poste non direttamente correlate alla attuale gestione industriale del Gruppo e aventi natura non ricorrente e includono principalmente costi legati a vertenze giudiziarie.

Per approfondimenti si rimanda al paragrafo "Fondi per rischi e oneri" (nota 27) e al capitolo "Impegni, rischi e attività potenziali".

9. Proventi (oneri) finanziari netti - (94) milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni
Proventi finanziari
Proventi finanziari su contratti derivati di natura finanziaria 19 27 (8)
Interessi attivi su c/c bancari e postali 4 4 -
Interessi attivi su crediti commerciali 7 17 (10)
Altri proventi finanziari 12 33 (21)
Totale proventi finanziari 42 81 (39)
Oneri finanziari
Interessi passivi su prestiti obbligazionari (24) (28) 4
Adeguamento Fair Value Hedge su prestiti obbligazionari 14 12 2
Oneri finanziari su contratti derivati di natura finanziaria (18) (23) 5
Interessi passivi verso banche (2) (5) 3
Commissioni (17) (22) 5
Oneri finanziari per decommissioning e fondi rischi (27) (27) -
Oneri finanziari su trattamento di fine rapporto (1) (1) -
Interessi passivi verso altri finanziatori (34) (48) 14
Altri oneri finanziari (5) (7) 2
Totale oneri finanziari (114) (149) 35
Utili (perdite) su cambi (22) 39 (61)
Totale proventi (oneri) finanziari netti di Gruppo (94) (29) (65)

Gli oneri finanziari beneficiano di un minor livello di indebitamento e di un minor costo derivante da un diverso mix di risorse finanziarie; si segnala che nell'esercizio sono stati registrati oneri per 20 milioni di euro (17 milioni di euro nel 2015) come breakage costs per il rimborso anticipato del residuo finanziamento in essere con EDF Investissements Groupe Sa.

Per quanto riguarda gli Utili (perdite) su cambi si ricorda che nel 2015 l'andamento del cambio EUR/USD aveva fatto registrare risultati eccezionalmente positivi, in particolare sulle operazioni in derivati effettuate per contenere il rischio cambio associato agli esborsi per l'approvvigionamento di combustibili; nel 2016 invece incide negativamente per circa 30 milioni di euro la svalutazione della lira egiziana.

10. Proventi (oneri) da partecipazioni - 7 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni
Proventi da partecipazioni
Dividendi 5 3 2
Rivalutazioni titoli di Trading - 1 (1)
Rivalutazioni e valutazioni ad equity di partecipazioni 6 13 (7)
Plusvalenze da cessione di partecipazioni 1 - 1
Totale proventi da partecipazioni 12 17 (5)
Oneri da partecipazioni
Svalutazioni e valutazioni ad equity di partecipazioni (5) (53) 48
Svalutazioni di partecipazioni disponibili per la vendita - (2) 2
Totale oneri da partecipazioni (5) (55) 50
Totale proventi (oneri) da partecipazioni di Gruppo 7 (38) 45

11. Imposte sul reddito - 25 milioni di euro

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni
Imposte correnti 43 224 (181)
Imposte (anticipate) differite (19) (119) 100
Imposte esercizi precedenti e altre imposte 1 (8) 9
Totale Gruppo 25 97 (72)

Si ricorda che le imposte anticipate e differite nel 2015 includevano effetti negativi non ricorrenti per complessivi 85 milioni di euro in conseguenza di modifiche introdotte nella normativa fiscale:

  • l'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale dell'11 febbraio 2015, che dichiarava l'abolizione della cd. Robin Hood tax, l'addizionale IRES prevista per le società del settore petrolifero ed energetico (68 milioni di euro);
  • l'approvazione della Legge di Stabilità 2016 che prevedeva il decremento dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dall'1 gennaio 2017 (17 milioni di euro).

In termini relativi il tax rate dei due esercizi risulta così composto:

(in milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni
Risultato prima delle imposte (347) % (862) %
Imposte teoriche calcolate all'aliquota fiscale in vigore (95) 27,5% (237) 27,5% 142
Differenze permanenti 14 (4,0%) 9 (1,0%) 5
Imposte estere 29 (8,4%) 11 (1,3%) 18
IRAP 15 (4,3%) 41 (4,8%) (26)
Imposte relative ad esercizi precedenti 2 (0,6%) (17) 2,0% 19
Tax asset non valorizzato 32 (9,2%) - 0,0% 32
Svalutazione avviamento - 0,0% 181 (21,0%) (181)
Svalutazioni partecipazioni non consolidate - 0,0% 14 (1,6%) (14)
Modifiche aliquote fiscali (cancellazione Robin Hood tax e riduzione IRES) - 0,0% 85 (9,9%) (85)
Differenze tra aliquote fiscali e altre differenze 28 (8,1%) 10 (1,2%) 18
Totale imposte a Conto Economico 25 (7,1%) 97 (11,2%) (72)

La composizione e la movimentazione delle imposte differite e anticipate è riportata nel seguito:

A V ariazione A lt ri moviment i
Accanto- P atrimonio perimet ro di / Riclassif iche/
(in milioni di euro) 31.12.2015 namenti Utilizzi N etto co nsolidament o C ompensazioni 31.12.2016
Fondi imposte differite:
Differenze di valore delle immobilizzazioni 61 - (18) - 17 8 68
Altre 43 - (7) - - 3 39
104 - (25) - 17 11 107
Compensazione (72) - - - - 17 (55)
Fo ndi impost e dif f erit e al net t o della co mpensazio ne 32 - (25) - 17 28 52
Crediti per imposte anticipate:
Perdite fiscali pregresse 47 31 (19) - - (5) 54
Fondi rischi tassati 81 5 (27) - 6 18 83
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39): -
- a Conto economico - 77 (48) - - (29) -
- a Patrimonio netto 309 - - (286) - - 23
Differenze di valore delle immobilizzazioni 303 48 (72) - 48 29 356
Altre 34 2 (3) 1 6 (3) 37
774 163 (169) (285) 60 10 553
Compensazione (72) - - - - 17 (55)
C redit i per impost e ant icipat e al net t o d ella
co mpensazio ne
702 163 (169) (285) 60 27 498

12. Utile (perdita) per azione

Esercizio 2016 Esercizio 2015
(in milioni di euro) Azioni Ordinarie Azioni di
Risparmio (1)
Azioni Ordinarie Azioni di
Risparmio (1)
Risultato netto di competenza di Gruppo (389) (389) (980) (980)
Risultato attribuibile alle diverse categorie di azioni (A) (394) 5 (985) 5
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione
(ordinarie e di risparmio) ai fini del calcolo dell'utile per
azione:
- di base (B)
- diluito (C) (²)
5.266.845.824
5.266.845.824
110.154.847
110.154.847
5.181.545.824
5.181.545.824
110.154.847
110.154.847
Utile (perdita) per azione (in euro)
- di base (A/B)
- diluito (A/C) (²)
(0,0749)
(0,0749)
0,0500
0,0500
(0,1902)
(0,1902)
0,0500
0,0500

(1) 5% del valore nominale quale maggiorazione del dividendo corrisposto alle azioni di risparmio rispetto a quello corrisposto alle azioni ordinarie. Le azioni di risparmio sono considerate come azioni ordinarie in quanto è stata esclusa dal risultato netto di competenza di Gruppo la quota di utili privilegiati a esse spettante.

(2) Qualora si rilevi una perdita d'esercizio non viene conteggiato alcun effetto diluitivo per le azioni potenziali.

NOTE ALLE POSTE DELLO STATO PATRIMONIALE

Attività

13. Immobilizzazioni materiali - 3.937 milioni di euro

(in milioni di euro) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Beni
gratuitamente
devolvibili
Beni in
locazione
finanziaria
(*)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobiliz
. in corso
e acconti
Totale
Valori al 31.12.2015 (A) 384 2.740 54 4 3 7 486 3.678
Variazioni al 31 dicembre 2016:
- acquisizioni 4 75 2 - - 1 223 305
- acquisizioni (IFRS 3 revised ) 64 369 96 2 34 565
- alienazioni (-) (1) (4) - - - - - (5)
- ammortamenti (-) (15) (315) (14) (1) (1) (2) - (348)
- svalutazioni (-) (2) (206) - - - - (11) (219)
- variazione area di consolidamento (3) (23) - - - - - (26)
- altri movimenti 3 142 - - 1 (1) (158) (13)
Totale variazioni (B) 50 38 84 (1) - - 88 259
Valori al 31.12.2016 (A+B) 434 2.778 138 3 3 7 574 3.937
di cui:
- Costo storico 685 7.463 533 6 14 22 614 9.337
- ammortamenti (-) (184) (3.291) (395) (3) (11) (15) - (3.899)
- svalutazioni (-) (67) (1.394) - - - - (40) (1.501)
Valore netto 434 2.778 138 3 3 7 574 3.937

(*) Iscritti secondo lo IAS 17 revised ; il relativo debito finanziario è esposto in "Debiti e altre passività finanziarie" (3 milioni di euro) e in "Debiti finanziari correnti" (inferiori al milione di euro).

Ripartizione per attività delle acquisizioni Esercizio 2016 Esercizio 2015
Filiera Energia Elettrica 98 43
di cui:
- comparto termoelettrico 13 28
- comparto idroelettrico 19 13
- comparto fonti rinnovabili 11 2
- comparto servizi energetici 55 -
Filiera Idrocarburi 204 287
di cui:
- giacimenti Italia 28 82
- giacimenti Estero 169 186
- infrastrutture di trasporto e stoccaggio 7 19
Corporate e Altri Settori 2
3
2
Totale Gruppo 305 332

Nella Filiera Energia Elettrica le acquisizioni investimenti hanno riguardato principalmente:

  • la sostituzione e manutenzione di parti di impianto di alcune centrali termoelettriche e idroelettriche;
  • i nuovi progetti di costruzione e ampliamento di alcuni campi eolici nel comparto delle fonti rinnovabili, a seguito dell'assegnazione a E2i, attraverso la procedura delle aste pubbliche indetta dal Gestore dei Servizi Energetici, di nuova potenza eolica da installare;
  • gli interventi relativi ai servizi energetici, in particolare nel gruppo Fenice.

Nella Filiera Idrocarburi gli investimenti hanno riguardato principalmente il settore Exploration & Production:

  • in l'Italia, con lo sviluppo dei progetti Clara NW e Ibleo;
  • all'estero con lo sviluppo del progetto Reggane in Algeria e con lo sviluppo della piattaforma NAQ PIII in Egitto.

Per un'analisi di dettaglio delle iscrizioni effettuate nell'esercizio in applicazione dell'IFRS 3 revised, si rimanda al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS3 revised".

L'importo degli oneri finanziari capitalizzati nell'esercizio tra le immobilizzazioni materiali in accordo con lo IAS 23 revised è immateriale.

La voce variazione area di consolidamento si riferisce alle cessioni delle società Fenice Rus Llc e Termica Milazzo.

Le svalutazioni, pari a 219 milioni di euro (656 milioni di euro nel 2015), riflettono principalmente gli effetti dell'impairment test. Per un'analisi di dettaglio di ammortamenti e svalutazioni si rimanda alla nota "Ammortamenti e svalutazioni" del conto economico e alla successiva disclosure "Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali" (nota 17).

Si segnala che su un valore di 34 milioni di euro risultano iscritte garanzie reali prestate a fronte di finanziamenti erogati da istituti finanziari.

14. Immobili detenuti per investimento - 5 milioni di euro

Il valore degli immobili detenuti per investimento, riferiti a terreni e fabbricati non strumentali alla produzione, risulta in diminuzione di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (6 milioni di euro), a seguito della vendita di immobili minori non strumentali, con effetti economici non materiali.

15. Avviamento – 2.357 milioni di euro

L'avviamento registra un incremento di 2 milioni di euro conseguente all'acquisizione di una società da parte del gruppo Fenice.

A fine esercizio l'avviamento risulta allocato per 1.654 milioni di euro alla Filiera Energia Elettrica e per 703 milioni di euro alla Filiera Idrocarburi.

Il valore residuo della voce avviamento rappresenta un'attività immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non soggetta ad ammortamento sistematico ma ad impairment test almeno annuale.

Tale posta è stata sottoposta al test di impairment ai sensi dello IAS 36, come indicato nella successiva disclosure (nota 17), senza evidenziare problemi di tenuta del valore.

16. Concessioni idrocarburi - 396 milioni di euro

(in milioni di euro)
Valori al 31.12.2015 (A) 480
Variazioni al 31 dicembre 2016:
- ammortamenti (-) (45)
- svalutazioni (-) (37)
- altre variazioni (2)
Totale variazioni (B) (84)
Valori al 31.12.2016 (A+B) 396
Di cui:
- costo storico 1.489
- ammortamenti (-) (714)
- svalutazioni (-) (379)
Valore netto 396

Le concessioni per la coltivazione e lo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi registrano, rispetto al 31 dicembre 2015, un decremento di 84 milioni di euro dovuto principalmente all'ammortamento dell'esercizio (45 milioni di euro) e a svalutazioni da impairment test per 37 milioni di euro.

Il Gruppo detiene 112 titoli minerari (di cui 3 concessioni di stoccaggio) in Italia e all'estero.

Informativa relativa alle concessioni del Gruppo

Si riporta nel seguito l'informativa inerente alle concessioni detenute dal gruppo Edison, i cui valori sono inclusi nelle poste "Immobilizzazioni materiali", "Concessioni idrocarburi" e "Altre immobilizzazioni immateriali".

Vita residua in anni
Numero da a
Concessioni di Stoccaggio 3 8 23
Concessioni Idroelettriche 51 2 31
Concessioni di Distribuzione 62 2 10
Concessioni di Idrocarburi 109 (*) "unit of production"

(*) L'ammortamento e quindi la vita residua dei giacimenti sono calcolati in funzione della quota estratta rapportata alle riserve

17. Altre immobilizzazioni immateriali – 128 milioni di euro

(in milioni di euro) Concessioni,
licenze,
Costi di Altre
immobilizzazioni
Immobilizza
zioni in
Totale
brevetti e diritti esplorazione immateriali corso e
simili (*) acconti
Valori al 31.12.2015 (A) 96 - 17 5 118
Variazioni al 31 dicembre 2016:
- acquisizioni 8 68 17 7 100
- acquisizioni (IFRS 3 revised ) - - 10 - 10
- alienazioni (5) - - - (5)
- ammortamenti (-) (11) (68) (6) - (85)
- variazione area di consolidamento - - (10) - (10)
- altri movimenti 3 - - (3) -
Totale variazioni (B) (5) - 11 4 10
Valori al 31.12.2016 (A+B) 91 - 28 9 128
Di cui:
- costo storico 275 826 43 9 1.153
- ammortamenti (-) (181) (826) (12) - (1.019)
- svalutazioni (-) (3) - (3) - (6)
Valore netto 91 - 28 9 128

(*) Includono le infrastrutture della distribuzione gas naturale (62 concessioni) ai sensi dell'IFRIC 12.

I costi di esplorazione dell'esercizio, interamente ammortizzati quando sostenuti, sono pari a 68 milioni di euro (139 milioni di euro nel 2015) e principalmente riferiti ad attività in Egitto e Norvegia.

Le voci acquisizioni (IFRS 3 revised) e variazione area di consolidamento sono riferite al gruppo Fenice.

Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Nel corso dell'esercizio sono state registrate svalutazioni di assets per complessivi 256 milioni euro:

  • 245 milioni di euro derivanti dall'impairment test condotto ai sensi dello IAS 36 (243 milioni di euro in Filiera Idrocarburi e 2 milioni di euro in Filiera Energia Elettrica);
  • 11 milioni di euro conseguenti la valutazione di alcuni assets della Filiera Idrocarburi in cessione.

Come di consueto il test di impairment ha riguardato separatamente l'avviamento e le singole CGU degli asset. Per quanto specificamente riguarda l'avviamento, sulla base delle scelte strategiche e organizzative attuate dal gruppo Edison, ai fini del test si è fatto riferimento a due distinti gruppi di Cash Generating Unit (CGU) cui l'avviamento è stato attribuito: "Filiera Energia Elettrica" e "Filiera Idrocarburi". E' stato poi testato il Gruppo nel suo complesso per via della presenza di costi generali non allocati, né allocabili oggettivamente alle suddette CGU.

L'analisi in oggetto, come già nel passato, è stata condotta con il supporto di un esperto indipendente, sulla base dei flussi finanziari riflessi nel Budget 2017, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 dicembre 2016, sulle previsioni di medio termine presentate al suddetto Consiglio di Amministrazione, e sul piano di lungo termine effettuato dalla direzione aziendale.

Tali documenti riflettono le migliori stime effettuabili dal Top Management in merito alle principali assunzioni alla base dell'operatività aziendale (andamenti macro-economici e dei prezzi delle commodities, ipotesi di funzionamento degli assets produttivi e di sviluppo del business). Le assunzioni in parola e i corrispondenti financial sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento dell'impairment test dal Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2017 che ne ha approvato i risultati.

In continuità con quanto effettuato negli scorsi esercizi, il valore recuperabile è stato stimato con riferimento al valore d'uso, utilizzando il cosiddetto "metodo finanziario".

Per la determinazione del valore recuperabile nell'accezione di valore d'uso si è fatto riferimento a:

  • un orizzonte di previsione del piano a medio termine pari a 4 anni e alle previsioni di lungo termine effettuate dalla direzione aziendale (2021-2024) per tener conto del ciclo di vita utilizzato dai principali assets, considerando i flussi al netto dei futuri sviluppi (cd. piano inerziale);
  • un flusso di cassa operativo opportunamente normalizzato per mantenere le condizioni di corrente operatività aziendale e considerando un tasso di crescita fra 0% e 2% e un terminal value;
  • simulazioni relativamente a diverse variabili come la valorizzazione del capacity payment per la Filiera Energia Elettrica, i parametri dei tassi di attualizzazione, i tassi di crescita e gli investimenti non discrezionali per mantenere le normali condizioni di operatività aziendale - tramite l'applicazione di tecniche statistiche di simulazione (metodo Montecarlo).

I tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale (WACC). In particolare è stato stimato un tasso mediano al netto delle imposte determinato come segue:

Tassi di attualizzazione per filiera 31.12.2016 31.12.2015
2016 post 2016
Filiera Energia Elettrica 6,0% 6,1% 6,2%
Filiera Idrocarburi 7,1% 7,9% 8,0%

In generale si evidenzia una riduzione del tasso di attualizzazione legato principalmente alla diminuzione del tasso "risk-free" di base, che riflette i corsi a medio termine rilevabili dai mercati finanziari, e, per la Filiera Idrocarburi, una diminuzione del parametro di rischio sistematico dei comparables. Tali tassi sono stati ulteriormente rettificati per tener conto del differenziale del rischio Paese, rispetto all'Italia, in particolare per le attività ubicate in Egitto, in Croazia ed in Gran Bretagna. Per le Attività Regolate Gas si è fatto riferimento ai tassi regolamentati propri dell'attività.

In continuità con l'esercizio precedente, permangono impairment indicator legati alla forte volatilità dello scenario di riferimento idrocarburi (prezzo del Brent, prezzo delle commodities collegate) e alla contrazione della domanda elettrica seppur in lieve ripresa; in particolare:

1) Filiera Idrocarburi:

  • a. Il prezzo del Brent, e conseguentemente quello delle altre commodities relative alla filiera idrocarburi, è previsto rimanere sui livelli di fine 2016 nel breve/medio termine, mentre nel periodo successivo le previsioni di crescita sono su livelli inferiori rispetto allo scenario preso a riferimento per l'impairment test dell'esercizio precedente.
  • b. La revisione dei profili di produzione e delle riserve disponibili impatta sul valore recuperabile di alcune CGU E&P estere.
  • c. I prezzi del gas nel breve/medio termine sono stati influenzati da un'aspettativa di bassa crescita della domanda internazionale ed abbondanza di offerta sul mercato europeo, che ha portato a una revisione al ribasso dello scenario utilizzato l'anno scorso.

2) Filiera Energia Elettrica:

  • a. Il mercato elettrico italiano continua anch'esso a risentire di una situazione di over capacity oltre che di un contributo sempre maggiore delle energie rinnovabili. Le quotazioni del prezzo dell'energia elettrica (PUN) nel breve/medio termine riflettono i diversi livelli di prezzo dei combustibili in riduzione con un impatto sui profili di produzione.
  • b. Nel lungo termine, invece, il prezzo ritorna a livelli di profittabilità più velocemente di quanto assunto nello scenario preso a riferimento per l'impairment test dell'esercizio precedente.

Attraverso tecniche di simulazione statistica (metodo Montecarlo) sono state pesate le variabili a maggior rischio di volatilità: le tariffe di remunerazione del capacity payment, i parametri dei tassi di sconto e i tassi di crescita.

Seguendo il processo precedentemente descritto, l'esperto ha determinato l'intervallo del valore recuperabile delle filiere (cd. impairment di primo livello) e successivamente del Gruppo nel suo complesso (cd. impairment di secondo livello) e non sono emerse criticità di tenuta del valore dell'Avviamento.

Di seguito si riporta il dettaglio del valore dell'avviamento per filiera.

Allocazione dell'avviamento
(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015
Filiera Energia Elettrica 1.654 1.652
Filiera Idrocarburi 703 703
Totale 2.357 2.355

L'incremento del valore allocato alla Filiera Energia Elettrica è riferito a un'acquisizione effettuata nell'esercizio dal gruppo Fenice.

Ai fini dell'impairment test delle immobilizzazioni materiali e immateriali, Edison ha sottoposto a verifica le immobilizzazioni inerenti al core business del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi di cassa. Tali immobilizzazioni fanno riferimento alle attività di produzione di energia elettrica e idrocarburi.

Le attività, come per gli esercizi precedenti, sono aggregate in 13 CGU, 7 attinenti alla Filiera Energia Elettrica e 6 alla Filiera Idrocarburi; le CGU seguono una duplice dimensione attinente da un lato alla fonte di produzione e relativa tecnologia e dall'altro al mercato di sbocco attuale, distinguendo inoltre per paese di riferimento.

Com'è avvenuto in occasione dell'impairment test dell'avviamento, l'analisi è stata condotta identificando il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi di cassa nell'accezione di valore d'uso.

A tal fine sono stati utilizzati:

  • piani economico-finanziari di ogni singola CGU con orizzonti temporali che riflettono le vite utili delle immobilizzazioni ad essa relative, i quali, fino al 2020, riflettono il piano a medio termine dell'azienda;
  • i flussi finanziari espressivi di specifici profili di produzione e di prezzi e, qualora esistenti, i valori residui;
  • i flussi di cassa netti d'imposta relativi a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa attualizzati a tassi coerenti con quelli applicati per l'impairment test dell'avviamento.

Si riportano qui di seguito i principali impairment indicator e le svalutazioni per gruppi di CGU.

Principali impairment indicator e svalutazioni per gruppi di CGU
Filiera/CGU Principali Impairment indicator Svalutazioni
(in milioni di euro)
Filiera Idrocarburi
- CGU E&P estere Scenario / Profili di produzione / Riserve 63
- CGU E&P Italia Scenario / Profili di produzione 180
Totale Filiera Idrocarburi 243
Filiera Energia Elettrica
- CGU Termoelettrico Profili di produzione 2
Totale Filiera Energia Elettrica 2
Totale svalutazioni immobilizzazioni da impairment 245

18. Partecipazioni e Partecipazioni disponibili per la vendita – 262 milioni di euro

(in milioni di euro) Partecipazioni Partecipazioni Totale
disponibili per la
vendita
Valori al 31.12.2015 (A) 67 167 234
Variazioni al 31 dicembre 2016:
- alienazioni (-) - (3) (3)
- variazioni di riserve di capitale - (6) (6)
- acquisizioni 26 - 26
- valutazioni ad equity 1 - 1
- dividendi (-) (3) - (3)
- altre variazioni 13 - 13
Totale variazioni (B) 37 (9) 28
Valori al 31.12.2016 (A+B) 104 158 262

Si riferiscono per 104 milioni di euro a partecipazioni in imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate e per 158 milioni di euro a partecipazioni disponibili per la vendita che includono principalmente Terminale GNL Adriatico Srl (153 milioni di euro).

Le acquisizioni si riferiscono essenzialmente alle azioni ordinarie di Alerion Clean Power, pari al 22,84% del suo capitale, detenute da Eolo Energia in parte a seguito dell'Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) promossa e in parte per acquisti effettuati fuori OPA. Per i dettagli dell'operazione si rimanda a quanto commentato nel capitolo "Eventi di rilievo" della Relazione sulla Gestione e nel capitolo "Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2016" riportato in seguito nel presente documento.

Le alienazioni si riferiscono alla cessione delle azioni di RCS MediaGroup con un effetto economico positivo di circa 1 milione di euro. Le variazioni di riserve di capitale negative per 6 milioni di euro, sono relative ai rimborsi di riserve versamento soci in conto capitale effettuati da Terminale GNL Adriatico Srl.

19. Altre attività finanziarie – 94 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Depositi bancari vincolati 6 15 (9)
Altre attività finanziarie 88 16 72
Totale altre attività finanziarie 94 31 63

Le Altre attività finanziarie includono i crediti finanziari con esigibilità superiore ai 12 mesi.

Si segnala che 74 milioni di euro sono riferiti alla quota non corrente del credito finanziario vantato verso la società Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa) che a settembre 2016 è stato rinnovato fino a settembre 2018. I pagamenti degli interessi dovuti sono avvenuti regolarmente; Edison monitora costantemente la situazione.

20. Crediti per imposte anticipate – 498 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Crediti per imposte anticipate:
Perdite fiscali pregresse 54 33 21
Fondi rischi tassati 62 81 (19)
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39):
- a Patrimonio netto 23 309 (286)
Differenze di valore delle immobilizzazioni 351 279 72
Altre 8 - 8
Totale crediti per imposte anticipate 498 702 (204)

Si segnala che a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale intervenute nell'esercizio sono stati iscritti crediti per imposte anticipate per 61 milioni di euro; per un'analisi di dettaglio si rimanda al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS3 revised".

La valutazione delle imposte anticipate è stata effettuata nell'ipotesi di probabile realizzo e di recuperabilità fiscale tenuto conto dell'orizzonte temporale limitato sulla base dei piani industriali delle società.

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota 11 "Imposte sul reddito".

21. Altre attività - 310 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale (*) 201 225 (24)
Crediti tributari 91 36 55
Depositi cauzionali / altro 18 19 (1)
Totale altre attività 310 280 30

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

Con riferimento ai crediti tributari, l'incremento dell'esercizio (55 milioni di euro) si riferisce al credito relativo alla richiesta di rimborso IVA di consolidato relativo all'anno d'imposta 2015.

22. Attività Correnti – 3.683 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Rimanenze 180 253 (73)
Crediti commerciali 1.830 2.367 (537)
Crediti per imposte correnti 8 20 (12)
Crediti diversi 1.437 1.654 (217)
Attività finanziarie correnti 22 113 (91)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 206 279 (73)
Totale attività correnti 3.683 4.686 (1.003)

le rimanenze presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) Materiali
tecnici di
consumo
Gas
naturale
stoccato
Combustibili Altro Totale
31.12.2016
Totale
31.12.2015
Variazioni
Filiera Energia Elettrica 7 - - 14 21 71 (50)
Filiera Idrocarburi 33 103 23 - 159 182 (23)
Totale Gruppo 40 103 23 14 180 253 (73)

Il decremento netto dell'esercizio è riferito essenzialmente al destoccaggio di gas naturale e alla movimentazione di certificati verdi inerenti l'attività di trading. Le rimanenze includono 67 milioni di euro riferiti a quantitativi di gas naturale stoccato su cui vi è un vincolo di utilizzo sia come riserva strategica sia come garanzia del regime di bilanciamento.

crediti commerciali presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Filiera Energia Elettrica 892 854 38
Filiera Idrocarburi 951 1.525 (574)
Corporate e Altri Settori ed Elisioni (13) (12) (1)
Totale crediti commerciali 1.830 2.367 (537)
di cui Fondo svalutazione crediti commerciali (251) (327) 76

Si riferiscono, in particolare, a contratti di somministrazione di energia elettrica e vapore, a contratti di fornitura di gas naturale e a cessioni di energia elettrica in borsa.

Di seguito si riporta la movimentazione del "Fondo svalutazione crediti commerciali".

(in milioni di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi 31.12.2016
Fondo svalutazione crediti commerciali (*) (327) (47) 123 (251)

(*) Include la quota relativa agli interessi di mora.

Gli accantonamenti derivano dalla valutazione, in applicazione della policy di Gruppo, dei diversi status creditizi tenendo in considerazione il segmento di clientela, il relativo scaduto e l'aging; gli utilizzi sono stati effettuati prevalentemente a fronte di perdite su crediti registrate nel corso dell'esercizio.

Si ricorda che il Gruppo effettua su base regolare smobilizzi di crediti "pro-soluto" a titolo definitivo; per maggiori dettagli si rimanda all'apposita disclosure contenuta nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

  • i crediti per imposte correnti, pari a 8 milioni di euro, comprendono i crediti verso l'Erario per IRAP e per IRES di società del Gruppo non incluse nel consolidato fiscale della controllante Transalpina di Energia Spa;
  • i crediti diversi sono dettagliati nella seguente tabella:
(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale e attività di trading (*) 758 1.140 (382)
Crediti verso contitolari in ricerche di idrocarburi 47 75 (28)
Anticipi a fornitori 35 11 24
Crediti verso la controllante nell'ambito del consolidato fiscale 59 9 50
Crediti verso l'Erario per IVA 188 141 47
Altri 350 278 72
Totale crediti diversi 1.437 1.654 (217)
(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

le attività finanziarie correnti concorrono alla determinazione dell'indebitamento finanziario netto e sono così costituite:

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Crediti finanziari 5 83 (78)
Strumenti derivati 15 28 (13)
Partecipazioni di trading 2 2 -
Totale attività finanziarie correnti 22 113 (91)

La diminuzione dei crediti finanziari è principalmente riferita alla riclassifica nelle attività finanziarie non correnti del credito finanziario vantato verso la società Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa).

le disponibilità liquide e mezzi equivalenti presentano un valore di 206 milioni di euro (279 milioni di euro al 31 dicembre 2015), sono costituite da depositi bancari e postali e disponibilità a breve termine e includono, per 73 milioni di euro, disponibilità di conto corrente con EDF Sa.

23. Attività in dismissione

Presentano un saldo nullo contro 212 milioni di euro del 31 dicembre 2015; la diminuzione di tale posta è relativa alla cessione di Hydros (valutata con il metodo del patrimonio netto dall'1 gennaio 2016) e Sel Edison avvenuta il 31 maggio 2016.

Passività

24. Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante - 5.955 milioni di euro - e Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza - 310 milioni di euro

Il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante è in aumento di 516 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (5.439 milioni di euro); riflette principalmente per 247 milioni di euro l'aumento di capitale in natura riservato alla controllante Transalpina di Energia Spa, di cui 85 milioni di euro di aumento di capitale e 162 milioni di euro a titolo di sovrapprezzo azioni, la perdita dell'esercizio (389 milioni di euro) e la variazione positiva della riserva di Cash Flow Hedge (620 milioni di euro).

Il patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza è in diminuzione di 127 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (437 milioni di euro); la riduzione netta riflette principalmente oltre all'utile dell'esercizio (17 milioni di euro) e alla distribuzione dei dividendi e riserve a soci terzi (77 milioni di euro), l'effetto correlato alla cessione di Hydros e di Termica Milazzo (67 milioni di euro).

La composizione e la movimentazione del patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante e ai soci di minoranza sono riportate nello specifico prospetto "Variazione del patrimonio netto consolidato".

Il capitale sociale suddiviso in azioni del valore nominale unitario di 1 euro, tutte con godimento regolare, è così composto:

Categoria di azioni Numero di azioni Milioni di euro
Ordinarie 5.266.845.824 5.267
Risparmio 110.154.847 110
Totale 5.377.000.671 5.377
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante per azione 31.12.2016 31.12.2015 (*)
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante (in milioni di euro) 5.955 5.439
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante per azione (in euro) 1,107 1,028

(*) Al 31 dicembre 2015 il numero di azioni era pari a 5.291.700.671 (n. 5.181.545.824 Azioni Ordinarie e n. 110.154.847 Azioni di Risparmio)

Nel seguito si riporta la variazione della riserva di Cash Flow Hedge correlata all'applicazione dello IAS 39 in tema di contratti derivati e riferibile alla sospensione a patrimonio netto della parte efficace dei contratti derivati stipulati per la copertura del rischio prezzo e cambio delle commodity energetiche. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto vengono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Riserva su operazioni di Cash Flow Hedge
(in milioni di euro) Riserva lorda Imposte differite Riserva netta
Valore iniziale al 31.12.2015 (986) 309 (677)
Variazione del periodo 906 (286) 620
Valore al 31.12.2016 (80) 23 (57)

Si ricorda che in dicembre 2015 i prezzi forward degli idrocarburi avevano registrato una brusca discesa raggiugendo nuovi livelli minimi e, quindi, molto al di sotto rispetto ai prezzi contrattualizzati nel momento dell'attivazione delle coperture, volte in particolare a mitigare il rischio di oscillazione del costo dal gas naturale nonché quello della vendita del gas naturale medesimo. Questo fenomeno aveva generato a fine 2015 un fair value prospettico molto negativo che, per quanto riguarda la parte efficace delle coperture in Cash Flow Hedge, figurava in tale riserva in quanto rilevato direttamente a patrimonio netto secondo quanto previsto dallo IAS 39.

Alla variazione intervenuta nel 2016 hanno invece concorso in particolare:

  • la scadenza naturale di parte dei contratti derivati in essere al 31 dicembre 2015, che ha comportato il riversamento della correlata riserva con l'iscrizione a conto economico dei risultati in maniera congiunta con il realizzarsi della commodity oggetto di copertura;
  • un minor volume di coperture in Cash Flow Hedge, in parte per l'avvio di nuove coperture in Fair Value Hedge i cui effetti sono rilevati direttamente a conto economico, in parte per una riduzione del fabbisogno anche a seguito di accordi intervenuti nell'esercizio inerenti alcuni contratti di acquisto gas a lungo termine;
  • lo stabilizzarsi dei prezzi forward su livelli in linea con i prezzi contrattualizzati.

Per maggiori dettagli si rimanda al capitolo 'Gestione dei rischi finanziari del Gruppo'.

25. Trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza - 44 milioni di euro

(in milioni di euro) Totale
Valori al 31.12.2015 (A) 31
Variazioni al 31 dicembre 2016:
- Oneri finanziari 1
- (Utili) perdite da attualizzazione (+/-) 2
- Utilizzi (-) (3)
- Acquisizione (IFRS 3 revised ) 12
- Altre (+/-) 1
Totale variazioni (B) 13
Totale al 31.12.2016 (A+B) 44

Il valore riflette le indennità di fine rapporto e altri benefici maturati a fine esercizio a favore del personale dipendente. La voce acquisizione (IFRS 3 revised) è riferita al gruppo Fenice.

Gli (utili) perdite da attualizzazione sono iscritti direttamente a Patrimonio netto. La valutazione ai fini dello IAS 19 è effettuata solo per la passività relativa al trattamento di fine rapporto maturato rimasto in azienda; i parametri utilizzati per la valutazione sono i seguenti:

tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,90% (2,40% nel 2015)
tasso annuo di inflazione 1,00% (0,60% nel 2015)

26. Fondo imposte differite – 52 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Fondi per imposte differite:
- Differenze di valore delle immobilizzazioni 68 61 7
- Altre imposte differite 39 43 (4)
Totale fondi per imposte differite (A) 107 104 3
Crediti per imposte anticipate portate a compensazione:
- Fondi rischi tassati 20 - 20
- Perdite fiscali pregresse - 14 (14)
- Differenze di valore delle immobilizzazioni 6 24 (18)
- Altre imposte anticipate 29 34 (5)
Totale crediti per imposte anticipate (B) 55 72 (17)
Totale fondo imposte differite (A-B) 52 32 20

La tabella riporta la composizione in base alla natura delle differenze temporanee e i crediti per imposte anticipate portati a compensazione laddove ne ricorrono i requisiti previsti dallo IAS 12.

Si segnala che a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale intervenute nell'esercizio sono stati iscritti fondi imposte differite per 17 milioni di euro; per un'analisi di dettaglio si rimanda al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS3 revised".

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota 11 "Imposte sul reddito" e alla nota 20 "Crediti per imposte anticipate".

27. Fondi per rischi e oneri – 1.142 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2015 Accantonamenti Utilizzi Iscrizioni base
IFRS3 revised
Altri
movimenti
31.12.2016
Vertenze, liti e atti negoziali 129 3 (1) - - 131
Oneri per garanzie contrattuali su cessioni di
partecipazioni 75 - - - 4 79
Rischi di natura ambientale 69 1 (14) - - 56
Altri rischi giudiziari 10 - - - - 10
Contenzioso fiscale 55 26 (3) - - 78
Totale per vertenze giudiziarie e fiscali 338 30 (18) - 4 354
Fondi di smantellamento e ripristino siti 688 23 (19) - (25) 667
Fondo quote emissioni CO2 - - - - - -
Altri rischi e oneri 97 33 (51) 44 (2) 121
Totale Gruppo 1.123 86 (88) 44 (23) 1.142

I fondi per vertenze giudiziarie e fiscali, 354 milioni di euro, hanno registrato nell'esercizio un incremento netto di 16 milioni di euro principalmente rischi legati a attività non core business.

Per un approfondimento sui contenuti che hanno comportato l'attuale composizione di tali fondi si rimanda a quanto commentato al paragrafo "Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali".

I fondi di smantellamento e rispristino siti, 667 milioni di euro, recepiscono la valorizzazione attualizzata alla data di bilancio, dei costi di decommissioning che si prevede di dover sostenere con riferimento ai siti industriali e alle strutture di estrazione mineraria; nell'esercizio è stato registrato un decremento netto di 21 milioni di euro che riflette, tra l'altro, le differenze di conversione valutaria correlate ai bilanci redatti in valuta diversa dall'euro.

Per un'analisi di dettaglio delle iscrizioni effettuate nell'esercizio in applicazione dell'IFRS 3 revised, si rimanda al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS3 revised".

28. Obbligazioni

Presentano un saldo nullo (599 milioni di euro al 31 dicembre 2015), la variazione è riconducibile alla riclassifica nelle Passività correnti del prestito obbligazionario del valore nominale di 600 milioni di euro e scadente in data 10 novembre 2017.

29. Debiti e altre passività finanziarie – 215 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Debiti verso banche 141 165 (24)
Debiti verso altri finanziatori 74 475 (401)
Totale Gruppo 215 640 (425)

I debiti verso altri finanziatori comprendono, per 70 milioni di euro, l'utilizzo della linea di credito a medio-lungo termine (nominali 200 milioni di euro complessivi), concessa a dicembre 2015 da EDF Sa a Edison Spa, legata a progetti di investimento e correlata a una linea di credito concessa da BEI a EDF Sa. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto commentato nel paragrafo 'Rischio di liquidità' contenuto nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

La diminuzione rispetto al 31 dicembre 2016 riflette il rimborso, effettuato in via anticipata a maggio 2016, del finanziamento concesso nel 2013 da EDF Investissements Groupe Sa a Edison Spa (in origine di nominali 800 milioni di euro, con durata di 7 anni, già rimborsato anticipatamente per 400 milioni di euro nel mese di dicembre 2015).

30. Altre passività – 74 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale (*) 74 314 (240)
Altre passività - 1 (1)
Totale altre passività 74 315 (241)

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

31. Passività correnti – 3.878 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Obbligazioni 615 28 587
Debiti finanziari correnti 460 306 154
Debiti verso fornitori 1.607 1.623 (16)
Debiti per imposte correnti 7 25 (18)
Debiti diversi 1.189 2.177 (988)
Totale passività correnti 3.878 4.159 (281)

In particolare si segnala che:

le obbligazioni, pari a 615 milioni di euro, includono la riclassifica dalla voce Obbligazioni del prestito obbligazionario (valore nominale di 600 milioni di euro, scadenza 10 novembre 2017), nonché il valore complessivo delle cedole in corso di maturazione al 31 dicembre 2016.

La tabella seguente ne riepiloga il debito complessivo in essere al 31 dicembre 2016 e le condizioni.

(in milioni
Quotazione
di euro)
Valuta Valore
nominale
in circola
zione
Cedola Tasso Scadenza Quota
corrente
Fair
value
Edison Spa Borsa Valori Lussemburg euro 600 Annuale posticipata 3,875% 10.11.2017 615 643

L'emissione obbligazionaria, su cui sono stati stipulati derivati a copertura del rischio di variazione del fair value per effetto dell'oscillazione dei tassi d'interesse, è valutata al costo ammortizzato rettificato in applicazione dell'hedge accounting per tener conto della variazione del rischio coperto.

i debiti finanziari correnti comprendono:

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Debiti verso banche 62 45 17
Debiti verso società EDF 151 59 92
Debiti verso società del Gruppo non consolidate 16 16 -
Debiti verso altri finanziatori 231 186 45
Totale debiti finanziari correnti 460 306 154

Si segnala che il finanziamento a lungo termine concesso da EDF Investissements Groupe Sa a Fenice, alla data di acquisizione pari a 170 milioni di euro nominali, è stato rimborsato da Fenice nel mese di giugno 2016 alla sua scadenza naturale.

i debiti verso fornitori, presentano la seguente ripartizione per attività:

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Filiera Energia Elettrica 922 846 76
Filiera Idrocarburi 673 742 (69)
Corporate e Altri Settori ed Elisioni 12 35 (23)
Totale debiti verso fornitori 1.607 1.623 (16)

Sono principalmente inerenti agli acquisti di energia elettrica, gas naturale e altre utilities e a prestazioni ricevute nell'ambito degli interventi di manutenzione degli impianti.

  • i debiti per imposte correnti, 7 milioni di euro, si riferiscono ad imposte sul reddito la cui liquidazione viene effettuata autonomamente dalle società alle stesse assoggettate;
  • i debiti diversi sono dettagliati nella seguente tabella:
(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Fair value su portafoglio industriale e attività di trading (*) 730 1.623 (893)
Debiti verso la controllante nell'ambito del consolidato fiscale 68 196 (128)
Debiti verso contitolari in ricerche di idrocarburi 88 131 (43)
Debiti tributari (escluso le imposte correnti) 52 8 44
Debiti verso personale dipendente 32 29 3
Debiti verso Istituti Previdenziali 22 21 1
Altri 197 169 28
Totale debiti diversi 1.189 2.177 (988)

(*) Per una visione di insieme si rimanda al capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

32. Passività in dismissione

Presentano un saldo nullo contro 7 milioni di euro del 31 dicembre 2015; la diminuzione di tale posta è relativa alla società Hydros che al 31 dicembre 2015 era consolidata integralmente; valutata con il metodo del patrimonio netto dall'1 gennaio 2016 è poi stata ceduta il 31 maggio 2016.

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 è pari a 1.062 milioni di euro, in diminuzione di 85 milioni di euro rispetto ai 1.147 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

La composizione dell'indebitamento finanziario netto è rappresentato in forma semplificata nel seguente prospetto, analogamente a quanto esposto al 31 dicembre 2015:

(in milioni di euro) Nota 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Obbligazioni - parte non corrente 28 - 599 (599)
Finanziamenti bancari non correnti 29 141 165 (24)
Debiti verso altri finanziatori non correnti 29 74 475 (401)
Indebitamento finanziario netto non corrente 215 1.239 (1.024)
Obbligazioni - parte corrente 31 615 28 587
Debiti finanziari correnti 31 460 306 154
Attività finanziarie correnti 22 (22) (113) 91
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22 (206) (279) 73
Indebitamento finanziario netto corrente 847 (58) 905
Debiti finanziari di attività in dismissione - - -
Crediti finanziari di attività in dismissione - (34) 34
Totale indebitamento finanziario netto 1.062 1.147 (85)

La riduzione dei Debiti verso altri finanziatori non correnti è relativa al rimborso anticipato, effettuato a maggio 2016, del finanziamento in essere con EDF Investissements Groupe Sa.

Si segnala inoltre che i Debiti finanziari correnti includono finanziamenti in essere con EDF Sa per un valore nominale di 150 milioni di euro, il conto corrente in essere con Transalpina di Energia per 112 milioni di euro (al 31 dicembre 2015 deposito a breve termine per 95 milioni di euro) e debiti verso società del gruppo Edison non consolidate per 16 milioni di euro.

IMPEGNI, RISCHI E ATTIVITA' POTENZIALI

Impegni - 1.625 milioni di euro

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni
Garanzie personali prestate 1.432 1.173 259
Garanzie reali prestate 75 65 10
Altri impegni e rischi 118 124 (6)
Totale Gruppo 1.625 1.362 263

Le garanzie personali prestate (1.432 milioni di euro) sono determinate sulla base dell'ammontare potenziale dell'impegno non attualizzato alla data di bilancio e comprendono essenzialmente le garanzie rilasciate dalla Capogruppo o da banche dalla stessa controgarantite nell'interesse di società controllate e collegate per adempimenti di natura contrattuale. Includono per 54 milioni di euro, le garanzie rilasciate a favore dell'Agenzia delle Entrate nell'interesse di società controllate per la compensazione del credito IVA e per la cessione infragruppo di crediti d'imposta. Inoltre risultano iscritti impegni per circa 66 milioni di euro relativi all'Offerta Pubblica di Acquisto sulle azioni di Alerion Clean Power, lanciata da Eolo Energia; tale garanzia è scaduta in gennaio 2017 a valle della conclusione dell'OPA.

Le garanzie reali prestate (75 milioni di euro) rappresentano il valore alla data di bilancio del bene o del diritto dato a garanzia e comprendono essenzialmente ipoteche e privilegi iscritti su impianti della Filiera Energia Elettrica a fronte di finanziamenti erogati da istituti finanziari (34 milioni di euro).

Gli altri impegni e rischi (118 milioni di euro) comprendono per 66 milioni di euro gli impegni assunti per il completamento degli investimenti in corso in Italia e all'estero.

Con particolare riferimento ai contratti di importazione di gas naturale a lungo termine, per i quali le clausole di takeor-pay prevedono l'obbligo per il compratore di pagare il quantitativo non ritirato rispetto a una soglia prefissata, si segnala che al 31 dicembre 2016, analogamente all'esercizio precedente, non risultano iscritti impegni.

A commento di tale posta si segnala inoltre che in relazione all'approvvigionamento di certificati di CO2, Certified Emission Reduction (CERs) / Emission Reduction Unit (ERUs) per il periodo 2013-2020, risultano sottoscritti da Edison Spa, Amendment Agreement agli originari Emission Reductions Purchase Agreement (ERPA) per l'acquisto di CERs in Cina, pari a un impegno massimo di 26 milioni di euro. Si tratta dell'estensione dei contratti già in portafoglio e precedentemente siglati per il periodo 2008-2013.

Impegni e rischi non valorizzati

I principali impegni e rischi non valorizzati sono evidenziati nel seguito:

1) nella Filiera Idrocarburi, sono in essere contratti di lungo termine per le importazioni di idrocarburi da Russia, Libia, Algeria e Qatar per una fornitura complessiva nominale massima di 14,4 miliardi di mc/anno. Tali contratti hanno una durata compresa tra 3 e 18 anni. La seguente tabella fornisce il dettaglio temporale delle forniture del gas naturale in base ai ritiri minimi contrattuali:

entro 1 anno da 2 a 5 anni oltre 5 anni Totale
Gas naturale Miliardi di mc 13,6 46,8 107,0 167,4
I valori economici sono in funzione delle formule di prezzo prospettiche.

Con riferimento all'importazione di gas naturale, si segnala anche l'accordo di importazione dall'Algeria sottoscritto con Sonatrach a novembre 2006 ("Protocole d'accord") per il futuro approvvigionamento di gas naturale attraverso il progetto del gasdotto promosso dalla partecipata Galsi Spa.

2) con riferimento alla partecipazione Terminale GNL Adriatico Srl, società di rigassificazione del gas naturale, di cui Edison Spa possiede circa il 7,3% del capitale, gli accordi con i soci prevedono il diritto per gli altri azionisti di acquisire la quota di Edison nel caso la stessa interrompa il contratto di fornitura con RasGas, a un valore pari alla somma dei versamenti in conto capitale effettuati fino alla data dell'esercizio dell'opzione.

Grazie al contratto di rigassificazione in essere Edison beneficia dell'80% della capacità di rigassificazione del terminale per un periodo residuo di 18 anni; la stima della fee annuale per la rigassificazione è di circa 100 milioni di euro. Relativamente alla quota da pagare per la rigassificazione, il rischio di Edison è limitato alle seguenti situazioni:

  • per causa di forza maggiore relativamente alla catena (upstream e midstream) del Terminale GNL Adriatico, Edison ha il diritto di recedere dal contratto di rigassificazione corrispondendo un ammontare che non ecceda la quota di rigassificazione dovuta per tre anni;
  • per causa di forza maggiore del Terminale GNL Adriatico, Edison non è più tenuta a corrispondere la quota di rigassificazione e può chiudere il contratto di rigassificazione dopo 36 mesi senza effettuare alcun pagamento;
  • in caso di guasto del terminale e non dovuto a cause di forza maggiore, Edison non corrisponderà alcuna quota di rigassificazione.

Inoltre Edison riceverà per i danni subiti un'indennità dal fornitore RasGas, che comprende anche la quota di rigassificazione, secondo le circostanze previste dal contratto.

Rischi e passività potenziali legati a vertenze giudiziarie e fiscali

In questo paragrafo vengono commentate le evoluzioni intercorse nel 2016 delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in essere sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, separatamente per Edison Spa e per le altre società del Gruppo, suddividendole tra:

  • passività probabili, per cui è stato possibile effettuare una stima attendibile della corrispondente obbligazione attesa, con conseguente stanziamento di un fondo rischi a bilancio, ancorché non sia oggettivamente possibile prevedere il timing degli eventuali esborsi monetari ad esse correlati, e
  • passività potenziali, in dipendenza di eventi possibili, ma non probabili, ovvero probabili ma non quantificabili in modo attendibile e per i quali gli esborsi monetari non sono ragionevolmente stimabili, per cui viene esclusivamente fornita un'informativa nelle note di commento.

Passività probabili legate a vertenze giudiziarie

A) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi rischi relativi a vertenze, liti e atti negoziali:

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Crollo della diga di Stava
25 ottobre 2000 Si tratta dell'ultimo contenzioso civile tuttora pendente per risarcimento danni, relativo È stato proposto
Tribunale di Milano ai fatti occorsi in Val di Stava nel 1985, quando due bacini di decantazione di fanghi ricorso per
/ Corte d'Appello di di miniera, gestiti da una società di Montedison, ruppero gli argini e causarono il noto Cassazione.
Milano/Corte di disastro. La sentenza di primo grado ha riconosciuto la prescrizione dell'azione rivolta
Cassazione contro Edison e con sentenza pubblicata nel mese di novembre 2015 la Corte
d'Appello di Milano ha confermato tale decisione.
Cause per danni e procedimenti amministrativi dipendenti dall'esercizio di impianti apportati in Enimont
Edison ne è parte quale successore a titolo universale di Montedison Spa
Porto Marghera – procedimenti civili
25 ottobre 2000
Tribunale di
Venezia / Corte
d'Appello di
Venezia
I contenziosi di cui trattasi sono l'ultima coda del cd. "Maxiprocesso Marghera", che
riguardava, come è noto, presunti fatti di i) omicidio colposo per esposizione a cloruro
di vinile monomero e ii) disastro ambientale per inquinamento, di cui si sarebbero resi
responsabili, tra gli altri, ex-dirigenti e dipendenti di Montedison.
Si tratta dei contenziosi promossi dalle difese di alcune delle parti civili costituite nel
processo (eredi di ex-dipendenti, associazioni ambientaliste, nonché enti territoriali,
quali il Comune e la Provincia di Venezia e la Regione Veneto) per la liquidazione
I procedimenti
risultano variamente
pendenti in primo o
secondo grado.
delle spese legali sostenute in tale sede.
Mantova – procedimento penale
25 ottobre 2000 La vicenda processuale riguarda il sito petrolchimico di Mantova esercito per svariati Il contenzioso
Tribunale di decenni prima da società del gruppo Montedison e, successivamente, da società del pende ora avanti la
Mantova / Corte
d'Appello di
Brescia/ Corte di
Cassazione
gruppo Eni. I fatti oggetto del processo pendente riguardano l'accertamento della
causalità di una serie di decessi da tumore, riscontrati dalla Procura della Repubblica
e relativi a dipendenti dello stabilimento.
Dopo che in primo grado il Tribunale di Mantova aveva condannato dieci dei dodici
imputati per il reato di omicidio colposo di undici persone, la Corte d'Appello di
Brescia in data 5 febbraio 2016 ha confermato nove condanne, riducendo largamente
le pene. Anche la Corte d'Appello ha comunque ritenuto non sussistente l'ipotesi di
reato, aggravata dal disastro, di "rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli
infortuni sul lavoro".
Corte di
Cassazione.
Mantova – procedimenti amministrativi
2012 – 2016
Tutti i provvedimenti di "diffida" ai sensi dell'art. 244 del Decreto Legislativo n.
Per tutti i giudizi si è
TAR Lombardia -
152/2006 (cd. "Codice dell'Ambiente"), notificati tra il 2012 e il 2015 alla società
in attesa della
sede di Brescia
Edison dalla Provincia di Mantova e che riguardano la bonifica di differenti aree
fissazione
all'interno e all'esterno dello stabilimento petrolchimico ex-Montedison di Mantova,
dell'udienza di
oggi gestito dal gruppo Eni (aree rispettivamente denominate "Versalis, ex-impianto
discussione.
Cloro-Soda", "Discariche fanghi di mercurio area L", "Canale di presa dello
stabilimento Versalis e il fornice di Formigosa", "Basso Mincio", "Canale Sisma",
"N","B+I" e "R1"), sono stati impugnati dalla Società e i relativi procedimenti risultano
pendenti in primo grado avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per la
Lombardia – sede di Brescia.
Brindisi – procedimento amministrativo
25 febbraio 2013
La vertenza di cui trattasi riguarda l'area industriale del porto di Brindisi, in cui il
In attesa della
TAR Puglia – sede
gruppo Montedison ha esercito attività petrolchimica per oltre 60 anni.
fissazione
di Lecce
In data 25 febbraio 2013, la Provincia di Brindisi ha notificato a Edison, Eni, Syndial e
dell'udienza di
Versalis un'ordinanza ai sensi dell'art. 244, comma 2°, del Decreto Legislativo n.
discussione.
152/2006 (cd. Codice dell'Ambiente), inerente una presunta discarica adiacente lo
stabilimento petrolchimico di Brindisi.
La diffida è stata impugnata dalla Società e, dopo che il ricorso è stato respinto in
primo grado, si è in attesa della decisione in appello del Consiglio di Stato.
Crotone – contenziosi penali
2005
I contenziosi di cui trattasi sono tre.
Come da
Tribunale di
Il primo riguarda presunte malattie professionali che sarebbero state determinate
descrizione delle liti
Crotone
dall'esposizione all'amianto di lavoratori dell'impianto chimico di Crotone, gestito da
Montecatini Spa (società del gruppo Montedison), per fatti occorsi fino al 1989. Il
processo è nella fase conclusiva.
Il secondo è relativo a una contestazione di avvelenamento della falda e, di
conseguenza, delle acque destinate alla alimentazione ed è in corso un incidente
probatorio.
Il terzo è ancora relativo a malattie professionali e anche qui si sta svolgendo un
incidente probatorio.
Belvedere di Spinello – procedimento civile
31 ottobre 1986
La vicenda relativa alla concessione mineraria di Belvedere di Spinello deriva dalle
Si attende il
Tribunale di
attività di coltivazione di salgemma svolte nel sito da Montedipe Spa per oltre 20 anni.
deposito della
Catanzaro / Corte
Il procedimento in commento riguarda il risarcimento dei danni patiti dalle due
perizia.
d'Appello di
amministrazioni provinciali con riferimento a una strada provinciale distrutta a seguito
Catanzaro
del crollo della miniera occorso nel 1984.
Il procedimento è pendente in grado di appello ed è stata disposta una perizia
tecnica.

Richieste di risarcimento danni per esposizione ad amianto

Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un importante aumento del numero delle richieste di risarcimento danni in relazione alla morte o malattia di lavoratori asseritamente causate dall'esposizione degli stessi a diverse forme di amianto presso stabilimenti già di proprietà di Montedison Spa (ora Edison) o relative a posizioni giuridiche acquisite da Edison a seguito di operazioni societarie. Impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità di tali richieste, considerati i tempi di latenza delle malattie connesse all'esposizione a diverse forme di amianto e le attività industriali, anche pregresse, esercite dalla Società e dal Gruppo, specie nel settore chimico, l'ampia diffusione territoriale di esse e le tecnologie impiantistiche impiegate, avuto riguardo al tempo in cui tali attività vennero svolte e al relativo stato dell'arte, pur nel pieno rispetto della normativa allora vigente, non si può escludere che emergano nuove legittime richieste di risarcimento, in aggiunta a quelle per cui sono già in corso vari procedimenti civili e penali.

Altre società del Gruppo

Insediamento Pizzo Sella e sequestro dei beni in Sicilia

L'azione di accertamento negativo spiegata da Finimeg (ora Nuova Cisa), già controllante di Poggio Mondello, avanti l'autorità giudiziaria amministrativa per sentire dichiarare non opponibile a sé e alla Poggio Mondello la confisca per lottizzazione abusiva dell'insediamento edilizio di Pizzo Sella, disposta dalla Corte d'Appello di Palermo e poi confermata dalla Corte di Cassazione nel dicembre 2001 (confisca comprendente anche gli immobili di proprietà della Poggio Mondello) è proseguita senza novità di rilievo. Allo stesso modo per il giudizio di appello di pari oggetto contro la sentenza del Tribunale di Palermo, che ha dichiarato il difetto di competenza del giudice adito (per essere questa del giudice penale) e ha rigettato le domande risarcitorie proposte da Finimeg (ora Nuova Cisa) nei confronti del Comune di Palermo, non vi sono sviluppi da segnalare.

Principali vertenze di Fenice

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Ritardata comunicazione della contaminazione - Impianto di Termovalorizzazione di Melfi (ITM Melfi): disastro
ambientale – contenzioso penale
3 febbraio 2009, Contenzioso per il presunto reato di disastro ambientale a seguito di un evento di Primo grado.
Tribunale di Melfi contaminazione del suolo/sottosuolo causato da uno sversamento accidentale da Si è nella fase
poi Tribunale di una vasca e comunicato in ritardo. dibattimentale.
Potenza Si sono costituiti parti civili la Regione Basilicata (chiesto un risarcimento danni di
1 milione di euro per danno all'immagine e all'ambiente), Legambiente Basilicata
Onlus (che non ha quantificato il danno lasciando tale valutazione al giudice per
danno all'ambiente) e la Provincia di Potenza (chiesto un risarcimento danni di 10
milioni di euro)
Ritardata comunicazione di contaminazione - Impianto di Termovalorizzazione di Melfi (ITM Melfi): sanzione per il
ritardo – contenzioso civile
31 maggio 2010, La Provincia ha notificato l'Ordinanza-ingiunzione di pagamento per circa 1 Primo grado.
Tribunale di milione di euro per la violazione dell'art. 304 comma 2 D.Lgs.152/06 perché La causa è stata
Potenza Fenice non ha effettuato la comunicazione di contaminazione nei termini di legge, rinviata per il giorno
nello specifico ha effettuato la suddetta comunicazione con n. 1039 giorni di 18 aprile 2018 per
ritardo dalla data di superamento delle CSC. Il conteggio della sanzione decorre la discussione.
dalla data di entrata in vigore del D.Lgs. 152/06 (ossia dal 29/04/2006 e fino al
03/03/2009). Con detta contestazione è stato prospettato a Fenice il pagamento
in misura ridotta della sanzione pari a circa 1 milione di euro (minimo edittale);
tale somma, poiché Fenice si è opposta e ha presentato ricorso di ricorso,
potrebbe arrivare al massimo edittale di 3 milioni di euro.
Il 6/5/2013 il Tribunale di Melfi, in accoglimento dell'istanza cautelare proposta
dalla società, ha sospeso l'efficacia esecutiva dell'ordinanza di ingiunzione.
Reti Interne di Utenza (RIU): ricorso contro l'Autorità Energia Elettrica Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) per
l'annullamento della Deliberazione AEEGSI del 12/11/2015 n.539/2015 "Regole dei servizi di connessione, misura,
trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita nel caso di SDC" - contenzioso amministrativo
11 gennaio 2016, Presentato ricorso contro la Delibera dell'AEEGSI insieme ai Clienti ai quali Primo grado.
TAR Lombardia Fenice fornisce il servizio, essendo i Clienti i Gestori delle RIU e quindi i diretti Udienza di merito il
destinatari della Delibera. 17/11/2016: in
Tale Delibera infatti ha stabilito l'equiparazione delle reti private alle reti di attesa della
distribuzione (pubbliche) per cui il Gestore delle RIU viene equiparato a un pubblicazione della
distributore di energia elettrica a decorrere dall'1/10/2017 (termine originario sentenza.
dell'1/1/2017 poi prorogato all'1/10/2017 con successiva Delibera di dicembre
2016) con effetti economici e organizzativi molto dispendiosi per il gestore.
Inoltre la Delibera ha stabilito, sempre a decorrere dall'1/10/2017 il pagamento
degli oneri di dispacciamento (ad oggi circa 15 €/MWh) sull'energia elettrica
consumata all'interno delle RIU (prima si pagavano solo su quella prelevata dalla
rete).
La società ritiene basso il rischio anche tenuto conto che, se del caso, gli oneri di
dispacciamento dovrebbero essere di competenza dei Gestori, cioè dei Clienti di
Fenice, e non di Fenice stessa.
Contratto Fenice – FCA Unità Plastica Melfi
24 marzo 2016, Il 24/3/2016 ricevuto il documento del GSE con il quale è stato comunicato In attesa di ricevere
Documento del l'annullamento del riconoscimento CAR per le produzioni riferite agli anni di la comunicazione di
GSE di rendicontazione 2012, 2013 e 2014 per mancato rispetto del DM 5/9/2011; mancato
annullamento del conseguenza dell'annullamento del riconoscimento CAR è la restituzione dei riconoscimento
riconoscimento Certificati Bianchi ed il mancato riconoscimento della qualifica SEU con SEU dalla quale poi
CAR per gli anni conseguente pagamento degli oneri di dispacciamento (si stima un importo di deriveranno gli
2012, 2013 e 2014 3.900.000 euro). Fenice ritiene che l'annullamento del riconoscimento CAR è obblighi di
stato causato dalla mancata approvazione da parte di FCA degli investimenti pagamento degli
necessari per raggiungere il "Requisito CAR" su almeno il 50% dell'energia oneri di
elettrica prodotta. Dovrà essere raggiunto un accordo tra Fenice e FCA per la dispacciamento.
suddivisione del pagamento degli oneri di dispacciamento.

B) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi rischi per garanzie contrattuali rilasciate su cessioni di partecipazioni:

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Cause civili, penali e procedimenti amministrativi relativi correlati alla cessione della società Agorà Spa, che deteneva il
100% delle azioni di Ausimont Spa
Edison ne è parte quale successore a titolo universale di Montedison Spa
Ausimont – Bussi sul Tirino – procedimenti amministrativi
Giugno 2011 Il contenzioso in esame riguarda gli interventi di bonifica e messa in sicurezza imposti Come da
TAR Lazio - sede a Solvay Solexis (oggi Solvay Specialty Polymers) e Solvay Chimica Bussi, descrizione delle liti.
di Roma e TAR relativamente ad aree interne allo stabilimento chimico di Bussi sul Tirino, gestito,
Abruzzo - sede di sino al 2002, dalla società del gruppo Montedison denominata Ausimont Spa, poi
Pescara ceduta al gruppo Solvay.
Edison è stata evocata in giudizio dalle società del gruppo Solvay come
controinteressato e quale ex-controllante di Ausimont.
Il procedimento è tuttora pendente avanti il Consiglio di Stato dopo che il TAR Lazio,
con sentenze del marzo 2011 aveva dichiarato in parte inammissibili ed in parte
aveva respinto i ricorsi proposti da Solvay Chimica Bussi e Solvay Solexis.
Ausimont – Bussi sul Tirino – procedimento penale
Ausimont – Bussi sul Tirino – procedimento penale
2008 La vicenda, relativa a presunti fatti di avvelenamento doloso di acque destinate Come da
Tribunale di all'uso umano e di disastro ambientale di cui si sarebbero resi responsabili, tra gli descrizione della
Pescara / Corte altri, tre ex dirigenti del gruppo Montedison, è oggi pendente aventi la Corte di lite.
d'Assise di Chieti / Cassazione.
Corte di Come notato nelle note a bilancio precedenti, nel dicembre 2014 la Corte di Assise di
Cassazione/Corte Chieti aveva disposto l'assoluzione di tutti gli imputati.
d'Assise d'Appello Tale sentenza era stata poi impugnata direttamente presso la Corte di Cassazione
de L'Aquila sia dalla Procura, sia dalle difese degli imputati, per profili differenti; la Corte nel
mese di marzo 2016 ha però respinto i ricorsi, convertendoli in ricorsi in appello e
rinviando gli atti del procedimento avanti la Corte d'Assise d'Appello de L'Aquila.
Il dibattimento ha avuto inizio nel mese di dicembre 2016 e la sentenza è attesa per il
mese di febbraio 2017.
****
Si rammenta comunque che Edison, a seguito dell'adesione di tutti gli imputati al cd.
rito abbreviato, è stata esclusa ex lege da questo processo, dove era stata citata
quale responsabile civile. Per Edison, quindi, continuano a prospettarsi i seguenti
scenari alternativi: i) ove si addivenisse a un'assoluzione in via definitiva, dei tre
imputati ex-Montedison, la sentenza esplicherebbe effetti diretti nei confronti delle
parti civili costituite, con ciò escludendo qualsivoglia diritto risarcitorio in danno al
responsabile civile citato Edison; ii) qualora, per contro, in riforma della sentenza di
assoluzione di primo grado, si giungesse a una decisione definitiva di condanna dei
tre imputati ex-dipendenti del gruppo Montedison, tale sentenza avrebbe comunque
effetti diretti soltanto nei confronti degli imputati, ma non nei confronti di Edison Spa.
Chi ne avesse interesse dovrebbe perciò procedere a un nuovo accertamento in
sede civile che ricostruisca la responsabilità di Edison Spa per il fatto dei propri ex
dipendenti.
Ausimont – Spinetta Marengo – procedimenti amministrativi
Febbraio 2012 La vicenda riguarda gli interventi di bonifica e messa in sicurezza imposti, a vario Come da
TAR Piemonte titolo, a Solvay Specialty Polymers, relativamente alle aree interne dello stabilimento descrizione del
chimico di Spinetta Marengo (AL). Tale stabilimento è stato gestito, sino al 2002, procedimento.
dalla società del gruppo Montedison denominata Ausimont Spa, società ceduta al
gruppo Solvay, nel maggio 2002.
Edison si è limitata a intervenire in tale procedimento allo scopo di tutelare i propri
diritti e legittimi interessi a seguito delle impugnazioni degli atti amministrativi assunti
dalla Conferenza di Servizi competente e proposte da Solvay Specialty Polymers,
che ha contestato, in particolare, la mancata identificazione di Edison medesima
come obbligato (o coobbligato) nel procedimento.
Ausimont – Spinetta Marengo – procedimento penale
Ottobre 2009 Anche in relazione al sito industriale ex Ausimont di Spinetta Marengo, la Procura Come da
Corte d'Assise di della Repubblica presso il locale Tribunale ha avviato un'indagine a carico di svariate descrizione della
Alessandria persone, tra le quali tre ex dirigenti di Montedison (oggi Edison), ipotizzando a loro lite.
carico reati in materia ambientale. Edison è coinvolta quale responsabile civile citato
da talune parti civili.
In data 14 dicembre 2015 la Corte d'Assise ha disposto la condanna di 4 degli 8
imputati per il reato di disastro ambientale colposo e imposto a questi, in solido con la
sola Solvay Specialty Polymers, il risarcimento dei danni civili a favore delle parti civili
costituite.
Avverso tale sentenza sono stati proposti ricorsi in appello avanti la Corte d'Assise
d'Appello di Torino e si è in attesa della fissazione dell'udienza di discussione.
Ausimont – arbitrato Solvay
Maggio 2012 Il procedimento arbitrale è quello avviato da Solvay Sa e Solvay Specialty Polymers Come da
ICC - Ginevra Italy Spa nel 2012 nei confronti di Edison, per asserita violazione di talune descrizione della
rappresentazioni e garanzie in materia ambientale relative ai siti industriali di Bussi lite.
sul Tirino e Spinetta Marengo contenute nel contratto di cessione della società Agorà
Spa (controllante di Ausimont Spa) sottoscritto tra Montedison Spa e Longside
International Sa da una parte e da Solvay Solexis Spa (oggi Solvay Specialty
Polymers) dall'altra nel dicembre 2001.
A seguito del deposito delle motivazioni delle sentenze penali di primo grado per i
processi relativi ai siti di Bussi sul Tirino e Spinetta Marengo le parti hanno convenuto
di proseguire il procedimento per discutere del merito delle reciproche richieste.

C) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi relativi a rischi di natura ambientale:

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Montedison – Area ex-Montedison denominata "ex Officine del Gas" di Milano - Bovisa
Giugno 2013 In data 5 maggio 2016 le parti, impregiudicate le censure formulate nel corso del Concluso.
Tribunale di Milano giudizio, hanno raggiunto un accordo transattivo per un ammontare complessivo di
circa 5 milioni di euro.
Montedison – Impianto industriale di Melegnano – Chimica Saronio – procedimento amministrativo
18 dicembre 2007 La vicenda si inserisce in un ampio contesto di procedimenti amministrativi e In attesa che venga
TAR Lombardia - contenziosi fra Edison e i Comuni di Melegnano e Cerro al Lambro, afferenti le fissata l'udienza di
Milano e Consiglio presunte conseguenze di lavorazioni che Industrie Chimiche Saronio Spa ("Saronio") discussione.
di Stato condusse in Cerro al Lambro sino ai primi anni '40 e in Melegnano sino ai primi anni
'60 del '900.
Le controparti affermano che Edison sarebbe – a seguito di una serie di passaggi
societari – avente causa di Saronio con la conseguenza che la stessa dovrebbe oggi
rispondere di pretese problematiche ambientali nella zona de qua, asseritamente
frutto dell'attività svolta da Saronio.
Le diverse ordinanze di bonifica e messa in sicurezza emesse dai Comuni per i due
siti sono state oggetto di impugnazione da parte di Edison e il contenzioso, dopo
un'articolata fase cautelare è tuttora pendente avanti il Consiglio di Stato dopo che il
TAR Lombardia nel 2009, pur non addebitando ad Edison alcuna responsabilità per
l'inquinamento delle aree, ha imposto alla stessa di procedere alla messa in
sicurezza temporanea della falda (i.e. attraverso la realizzazione di una barriera
idraulica).
Sito di Interesse Nazionale di Bussi sul Tirino – area "ex-Montedison Srl" e sito di Bolognano
2011 e 2015 Area "ex-Montedison Srl": il sito di cui trattasi è la cd. area "Tre Monti", oggi di Per entrambi i
TAR Abruzzo - proprietà di Edison Spa (già Montedison Srl, società fusa in Edison a decorrere dal 1° procedimenti si è in
sede di Pescara luglio 2012), limitrofa al sito industriale in Bussi sul Tirino oggi del gruppo Solvay e attesa della
dove nel corso degli anni settanta sono stati abbancati rifiuti anche di natura fissazione
industriale. Il sito, sotto sequestro giudiziario dal 2007, è oggi gestito dal Ministero dell'udienza di
dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che è succeduto nel 2016 al discussione.
Commissario Straordinario nominato dalla Presidenza del Consiglio nel 2007.
Si ricorda in ogni caso che tra 2010 e 2011 Edison ha già contribuito
economicamente ad interventi di messa in sicurezza dell'area. Tuttavia nel mese di
novembre 2012, a seguito della richiesta formulata dal predetto Commissario e
finalizzata all'effettuazione di ulteriori interventi, pur in assenza di caratterizzazione
dei terreni, Edison si è vista costretta a proporre un ricorso avanti il TAR Abruzzo –
sezione di Pescara, per contestare la legittimità dei provvedimenti commissariali.
Sito di Bolognano: sempre con riferimento al SIN di Bussi sul Tirino, in data 24
settembre 2015 la Provincia di Pescara ha notificato a Edison Spa un'ordinanza di
bonifica e ripristino ambientale, ai sensi dell'art. 244 del D.Lgs. 152/2006, con
riferimento all'area cd. "ex-Montecatini" di Piano d'Orta, sita in Comune di Bolognano
(PE), dove la medesima società Montecatini aveva esercito un impianto chimico
dismesso negli anni '60 del secolo scorso. Edison ha impugnato tale provvedimento
innanzi il TAR Abruzzo - sede di Pescara.

Altre Società del Gruppo

Fenice

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Sito di Melfi - Procedura di bonifica per un evento di contaminazione del suolo/sottosuolo - procedimento
amministrativo
12 marzo 2009, Il 12/3/2009 Fenice ha comunicato, ai sensi dell'art.242 comma 1 del D.Lgs. Come da
comunicazione di 152/2006, la presenza di una situazione di contaminazione del suolo/sottosuolo descrizione del
contaminazione causato da uno sversamento accidentale e contestualmente ha messo in atto la procedimento.
messa in Sicurezza di emergenza (MISE).
Ciò ha dato avvio a un procedimento di bonifica nell'ambito del quale la società ha
proposto un progetto di bonifica strutturato in più fasi.
Attualmente è in corso la redazione del progetto degli interventi in campo, con
verifiche di laboratorio, interventi pilota e la predisposizione di un progetto
operativo di ripristino.

D) Passività per cui risultano iscritti a bilancio fondi relativi ad altri rischi giudiziari:

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
Contenzioso tra Axpo Italia ed Edison - contratto somministrazione di gas naturale
23 dicembre 2013 L'azione promossa contro Edison Spa da Axpo Italia Spa è finalizzata a ottenere il Il procedimento è
Tribunale di Milano risarcimento dei danni derivanti dal presunto inadempimento di Edison a quanto tuttora pendente in
previsto dal contratto di somministrazione di gas naturale in essere tra le parti, primo grado in fase
sottoscritto in data 26 ottobre 2012. In particolare, Axpo Italia richiede il risarcimento istruttoria.
dei presunti danni derivanti dall'asserita mancata fornitura di volumi di gas pattuiti.
Edison si è costituita in giudizio, contestando recisamente l'inadempimento e
promuovendo domanda riconvenzionale per inadempimento della stessa Axpo Italia
al contratto.

* * * * *

Passività potenziali legate a vicende giudiziarie

Normativa in materia ambientale

Oltre alle passività probabili per rischi ambientali già coperte da fondi e precedentemente descritte, si segnala come negli anni recenti si è assistito a un'espansione ed evoluzione della normativa in materia ambientale (da ultimo con il D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 "Norme in materia ambientale" e successive modifiche e integrazioni) e, per quanto qui interessa, più specificamente in tema di responsabilità per danni all'ambiente. In particolare, la circolazione e l'applicazione in vari ordinamenti del principio di internalizzazione dei costi ambientali (meglio noto con la locuzione "chi inquina paga") hanno provocato l'introduzione di nuove ipotesi di responsabilità da inquinamento di tipo oggettivo (che prescinde dall'elemento soggettivo della colpa) e indiretto (dipendente da fatto altrui), rispetto alle quali pare assumere rilevanza anche un fatto precedente che faccia superare i limiti di accettabilità della contaminazione stabiliti nel presente. Pertanto, considerate le attività industriali, anche pregresse, esercite dalla Società e dal Gruppo, specie nel settore chimico, pur nel pieno rispetto della normativa allora vigente, non si può escludere che emergano, alla stregua del diritto attuale, nuove ipotesi di contaminazione, oltre a quelle che sono oggetto dei procedimenti amministrativi e giudiziari in essere.

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Giurisdizione procedimento
ACEA – Citazione per concorrenza sleale in relazione all'acquisto di Edipower Spa
7 agosto 2006
Tribunale di Roma
La lite di cui trattasi è la citazione formulata dalla società ACEA Spa contro, tra gli
altri, AEM Spa (ora A2A Spa), EdF Sa, Edipower Spa ed Edison per un presunto atto
di concorrenza sleale ai sensi dell'art. 2598, n. 3, cod. civ., legato alla violazione del
limite del 30% alla partecipazione da parte di imprese pubbliche nel capitale sociale
di Edipower Spa, previsto dal d.p.c.m. 8 novembre 2000. Tale violazione si sarebbe
realizzata a seguito dell'acquisizione del controllo congiunto di Edison, da parte di
EdF e AEM avvenuto nel 2005. Secondo ACEA, da tale modifica dell'assetto di
controllo di Edison, e conseguentemente di Edipower, sarebbero conseguiti per la
stessa ACEA dei danni di cui è richiesto il risarcimento a AEM (oggi A2A) ed EdF.
ACEA inoltre ha richiesto al Tribunale l'adozione di provvedimenti volti a eliminare gli
effetti dell'acquisizione.
Con riferimento a tale ultima richiesta di ACEA, si rileva come a decorrere dal 24
maggio 2012 la partecipazione in Edipower, detenuta da Edison, sia stata ceduta da
questa a Delmi Spa. Con riferimento a Edison il processo di primo grado si è chiuso
con sentenza che ha dichiarato la carenza di legittimazione passiva della stessa
Edison.
Con atto notificato il
29 settembre 2014
Acea ha proposto
appello avverso la
sentenza del
Tribunale di Roma e
in data 15 dicembre
2016 la Corte
d'Appello di Roma
ha respinto il ricorso
di ACEA.
Montedison – Procedimento civile relativo ai presunti danni derivanti dall'esercizio di attività industriale in località
Malcontenta
7 agosto 2006 La vicenda, da cui deriva il contenzioso avviato da 3V CPM Chimica, attiene alla Come da
Tribunale di attività industriale svolta dal gruppo Montedison nell'ambito del Petrolchimico di descrizione della
Venezia / Corte Marghera e, in particolare, a un presunto danno ambientale cagionato nell'area della lite.
d'Appello di Darsena Canale sud in località Malcontenta, ubicata nella zona industriale di Porto
Venezia Marghera.
Con sentenza depositata il 4 febbraio 2010, il Tribunale di Venezia ha rigettato la
domanda presentata contro Edison.
Tale sentenza è stata poi confermata il 14 aprile 2015 dalla Corte d'Appello di
Venezia.
Acquisizione Rizzoli Editore
25 settembre 2009 Il contenzioso concerne l'azione promossa dal dott. Angelo Rizzoli contro Edison Come da
Tribunale di Milano (quale avente causa di Iniziativa Meta Spa), RCS MediaGroup, Mittel, il signor descrizione della
/ Corte d'Appello di Giovanni Arvedi, nonché Intesa San Paolo (quale avente causa del Banco lite.
Milano Ambrosiano) in relazione all'acquisto nel 1984, da parte di detti soggetti, del controllo
della Rizzoli Editore (titolare della testata giornalistica Corriere della Sera). L'azione
era finalizzata all'accertamento e alla dichiarazione di nullità dei contratti che
portarono al predetto acquisto, con condanna dei convenuti alla restituzione mediante
pagamento dell'equivalente economico dei diritti e delle partecipazioni sociali oggetto
di detti contratti.
Con sentenza in data 11 gennaio 2012 il Tribunale ha integralmente respinto le
domande condannando l'attore al pagamento delle spese legali e al risarcimento del
danno per lite temeraria (quantificati in circa 1,3 milioni di euro).
Il processo è oggi pendente in grado di appello avanti la Corte d'Appello di Milano.
Montecatini Spa – Montefibre Spa – Verbania – procedimenti penali
2002- 2015 Le vertenze processuali di cui trattasi si riferiscono tutte alla presunta responsabilità Come da
Tribunale di di ex-amministratori e dirigenti della società Montefibre Spa, già parte del gruppo descrizione delle liti.
Verbania / Corte Montedison, relativamente a reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose,
d'Appello di Torino commesse in violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro,
determinati da esposizione ad amianto e correlati a morti o malattie di dipendenti
occupati presso l'ex-stabilimento Montefibre di Pallanza (VB).
Edison è coinvolta esclusivamente nella sua veste di ex-controllante (fino al 1989) di
Montefibre.
Un primo procedimento, avviato nel 2002, si è chiuso nel 2012 con l'assoluzione degli
imputati, confermata dalla Corte di Cassazione.
Un secondo procedimento, avviato nel 2007, dopo l'assoluzione in primo grado degli
imputati, ha visto la riforma in grado d'appello della sentenza; avverso tale sentenza
è stato promosso ricorso per Cassazione.
Per un terzo procedimento, avviato nel 2015, il dibattimento è attualmente in corso.
Campo minerario offshore "Vega" – Unità galleggiante "Vega Oil"
Agosto 2007 Con sentenza del 6 maggio 2016 il Tribunale di Ragusa ha riconosciuto il decorso dei Concluso.
Tribunale di termini di prescrizione per tutti i capi d'imputazione e a beneficio di tutti gli imputati.
Modica/ Tribunale
di Ragusa
Aprile 2010 Partecipazione di Ausimont a un cartello nel mercato dei perossidi e perborati – Risarcimento del danno
Nel mese di aprile 2010, sono stati notificati a Edison quattro atti di integrazione del
Il procedimento di
Tribunale di contraddittorio da parte delle società Akzo Nobel Nv, Kemira Oyi, Arkema Sa e FMC merito continua con
Düsseldorf – Corte Foret Sa chiamate in giudizio dalla società Cartel Damage Claims Hydrogen lo scambio di
di Giustizia Peroxide Sa – una società di diritto belga specializzata in class actions – davanti al memorie tra le parti
dell'Unione Tribunale di Düsseldorf per il risarcimento del presunto danno concorrenziale causato in attesa che il
Europea dai partecipanti al cartello nel settore della produzione e commercializzazione dei giudice decida se
perossidi e perborati sanzionato dalla Commissione Europea nel 2006. Edison è trattenere la causa
stata chiamata in giudizio visto il coinvolgimento di Ausimont nella procedura antitrust in decisione.
avviata dalla Commissione. Il processo è tuttora nella sua fase preliminare. Infatti, nel
2013 il giudice competente aveva rimesso alcune questioni pregiudiziali alla Corte di
Giustizia dell'Unione Europea che si è pronunciata in data 21 maggio 2015, con la
sentenza C-352/13.

* * * * *

Vertenze riportate a Bilancio a titolo informativo

Carlo Tassara Spa – causa civile in relazione al riassetto del gruppo Edison
Marzo 2015 Il 18 marzo 2015 la Carlo Tassara Spa ha notificato a EDF Sa, A2A Spa ed Edison All'udienza del 20
Tribunale di Milano Spa un atto di citazione per il risarcimento dei presunti danni dalla stessa patiti a dicembre 2016 il
seguito del riassetto azionario del gruppo Edison, avvenuto nel 2012, con l'OPA Tribunale ha
totalitaria lanciata da Transalpina di Energia (100% EDF) su Edison e la assegnato alle parti
contemporanea cessione da parte di Edison a Delmi del 50% delle azioni di i termini per le
Edipower. memorie ex art. 186
Il procedimento civile è rivolto, in particolare, contro A2A ed EDF. Edison è evocata in cpc, comma sesto.
giudizio solo affinché la stessa, ove lo ritenesse opportuno, possa partecipare al
processo per tutelare i propri interessi. In tale veste, Edison non è destinataria di
alcuna domanda di danno formulata da Tassara.
La Società si è costituita comunque nel giudizio entro i termini di rito contestando le
richieste di Tassara.
Nell'ambito del procedimento si segnala che in data 3 novembre 2016 il Tribunale di
Milano ha emesso la sentenza con cui ha respinto le eccezioni preliminari e
pregiudiziali formulate dai convenuti e ha rinviato la causa per la discussione del
merito.

* * * * *

Passività probabili legate a vertenze fiscali

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Ufficio procedimento
accertatore
Accertamenti imposte dirette esercizi 1995 – 1997 (Incorporata Edison Spa)
Accertamenti A seguito delle sentenze della Corte di Cassazione, emesse nel corso del 2016, le Controversie
notificati nel 2001 e controversie sono state riassunte avanti la Commissione Tributaria Regionale riassunte avanti la
2002 dall'Agenzia affinché venga riesaminata la questione della qualificazione ai fini fiscali dei Commissione
delle Entrate di versamenti in conto capitale effettuati dalla incorporata Edison Spa a favore di alcune Tributaria
Milano (ex Uff. controllate estere. Regionale.
Imposte Dirette di A fronte degli oneri che potrebbero derivare dai contenziosi è stato appostato un
Milano) fondo rischi negli anni e in base all'andamento del contenzioso potrà essere
adeguato.
Accertamenti imposte dirette esercizi 1991 e 1992 (Ex Calcestruzzi Spa)
Accertamenti Le controversie riguardano i redditi dichiarati per gli esercizi 1991 e 1992, in La controversia è
notificati nel 1997- particolare la contestazione degli effetti fiscali di operazioni di usufrutto di azioni pendente avanti la
1998 dall'ex Ufficio effettuate dalla società Calcestruzzi Spa (Edison Spa attuale avente causa), per le Suprema Corte in
Imposte Dirette di quali in sede giudiziale è stata anche invocata la sussistenza di fattispecie di "abuso attesa di trattazione.
Ravenna del diritto".
Nel 2012 la Società ha proposto nuovo ricorso avanti la Corte di Cassazione al fine di
ottenere il riesame delle sentenze della Commissione Regionale, emesse in sede di
riassunzione dopo un primo giudizio della Suprema Corte. La data della nuova
trattazione non è ancora stata fissata. A seguito di iscrizione a ruolo la Società ha
anche provveduto nel 2012 al pagamento, in pendenza di giudizio, delle imposte,
sanzioni e interessi derivanti dalle sentenze emesse dalla Commissione Regionale. Il
pagamento effettuato ha trovato totale copertura nel fondo rischi esistente, mentre il
fondo oggi residuo è riferibile ai recuperi minori, oggetto di ricorso in Cassazione da
parte dell'Amministrazione Finanziaria.
Accertamenti IRES ed IRAP – esercizi 2005-2009
Accertamenti A seguito degli esiti della verifica generale conclusa dalla Guardia di Finanza nel Accertamenti
notificati negli anni 2011 ai fini delle imposte dirette, dell'IRAP e dell'IVA per gli anni d'imposta dal 2005 pendenti avanti la
2011 – 2014 dalla al 2009, la Società ha ricevuto avvisi di accertamento ai fini IRES ed IRAP per gli Corte di Cassazione
Agenzia delle
Entrate - Direzione
Regionale della
Lombardia
esercizi 2005-2008, annullati nel corso del contenzioso in via di autotutela, per la
parte relativa ai costi black list. Attualmente gli accertamenti per le annualità dal 2005
al 2007 sono stati oggetto di ricorso avanti la Corte di Cassazione da parte
dell'Agenzia con riferimento ai rilievi, annullati nei gradi di merito, relativi ad alcuni
costi considerati "non di competenza" nell'esercizio in cui erano stati dedotti, ma
comunque deducibili in altro periodo di imposta.
L'accertamento per l'annualità 2008 è attualmente pendente avanti la Commissione
Regionale sempre per appello proposto dall'Agenzia delle Entrate, mentre l'annualità
2009 è invece stata definita mediante accertamento con adesione.
Con riferimento invece all'accertamento ai fini IVA relativo all'anno 2006, il giudizio è
attualmente pendente avanti la Suprema Corte di Cassazione a seguito di ricorso
proposto dalla Società. Nel settembre 2014 si è proceduto al pagamento, in
pendenza di giudizio, di quanto dovuto per maggiore imposta, sanzioni e interessi in
base alla sentenza emessa dalla Commissione Regionale.
Il fondo rischi esistente copre eventuali oneri derivanti dai contenziosi ancora
pendenti.
e la Commissione
Tributaria
Regionale.
Contenziosi ICI e IMU, nonché per Rendite Catastali per centrali idro e termo
Accertamenti vari a
rettifica delle
rendite catastali
notificati negli anni
dall'Agenzia delle
Entrate - Territorio.
Accertamenti ICI e
IMU notificati negli
anni da vari comuni
nel cui territorio
sono ubicati in tutto
o in parte gli
impianti
La Società ha in essere alcuni residui contenziosi relativi ad accertamenti per le
imposte locali sugli immobili (dapprima ICI e successivamente IMU) emessi da
Comuni su cui insistono le centrali o parte di esse. Gli esiti dei contenziosi non sono
uniformi. La Società, ove possibile, negli anni ha definito con conciliazione le
controversie pendenti o potenziali.
Il fondo rischi esistente in bilancio, periodicamente aggiornato, tiene conto degli
eventuali oneri derivanti dal contenzioso ovvero dalle definizioni extragiudiziali con i
Comuni.
La Società ha inoltre in essere alcuni contenziosi relativi alla contestazione, da parte
dell'Agenzia delle Entrate – Territorio, delle Rendite Catastali proposte in sede di
accatastamento degli impianti. Anche in questo caso gli esiti del contenzioso non
sono stati uniformi e, ove possibile, sono stati raggiunti accordi in via di conciliazione
con l'Amministrazione Finanziaria.
Accertamenti
pendenti in vari
gradi di giudizio
avanti le Corti di
merito e di
legittimità.
Si ricorda che la Legge di Stabilità 2016 ha previsto, per gli impianti industriali
classati in Categoria catastale D, la modifica degli elementi rilevanti ai fini della
determinazione della rendita catastale e quindi, nel corso del 2016 la Società ha
proceduto a aggiornare le rendite catastali, escludendo dal valore rilevante ai fini
catastali la parte di impianti funzionali allo specifico processo produttivo (cd.
"imbullonati"), con la conseguente riduzione dell'onere a partire dallo stesso 2016.
Contenziosi ICI su piattaforme a mare per estrazione idrocarburi
Vari accertamenti
per ICI e IMU con
vari Comuni emessi
dal 2005 ad oggi
Nei confronti di Edison Spa negli anni sono stati notificati avvisi di accertamento ai
fini ICI (e successivamente IMU) con i quali alcuni Comuni del litorale adriatico
(Termoli, Porto Sant'Elpidio, Torino di Sangro, Scicli, Vasto e Civitanova Marche)
hanno richiesto il pagamento dell'ICI/IMU che assumono dovuta su alcune
piattaforme di estrazione di idrocarburi situate nel Mare Adriatico o nel Canale di
Sicilia.
Dopo un andamento sostanzialmente favorevole alla Società nei giudizi di merito sino
al 2015, nel febbraio 2016 la Corte di Cassazione nella controversia Eni/Comune di
Pineto ha deciso per l'assoggettabilità alle imposte locali delle piattaforme offshore
entro le acque territoriali, a prescindere dalla loro accatastabilità e sulla base dei
valori contabili.
Nel giugno 2016, il Ministero delle Finanze si è formalmente pronunciato sulla
mancanza di legittimità dell'assoggettamento alle imposte locali delle stesse
piattaforme, evidenziando la necessità di un duplice espresso intervento normativo
sia per definire la competenza territoriale e i criteri di accatastabilità sia per
modificare in maniera estensiva la disciplina IMU.
Nel mese di settembre 2016, tuttavia, la Corte di Cassazione ha emesso le sentenze
in merito a due ricorsi presentati rispettivamente da Edison Spa e dal Comune di
Accertamenti
pendenti in vari
gradi di giudizio
avanti le Corti di
merito e di
legittimità.
Termoli per due differenti contenziosi ICI relativi a Rospo Mare, che hanno avuto in
fase di appello esiti contrapposti. La Cassazione, riprendendo in parte le
argomentazioni della sentenza di febbraio, ha cassato entrambe le decisioni,
rinviando le controversie alla Commissione Regionale perché questa determini
l'eventuale base imponibile in base alle risultanze di bilancio e, in un caso, verifichi
l'effettiva competenza territoriale del comune di Termoli.
La Società ha effettuato un prudenziale fondo rischi e provvederà a riassumere nei
termini le controversie. Si ribadisce tuttavia la mancanza di una chiara normativa in
merito alla questione, anche con riferimento alla determinazione della eventuale base
imponibile. In base alla futura evoluzione della situazione potranno essere valutati
adeguamenti del fondo rischi.

Altre società del Gruppo

Edison Trading Spa – Accertamenti IRES e IRAP esercizio 2005
Accertamenti Gli accertamenti IRES di I livello ed IRAP per l'esercizio 2005, relativi essenzialmente Pendenti avanti la
notificati nel 2010 e a costi considerati "non di competenza" dell'esercizio in cui sono stati imputati e Corte di
2011 dalla dedotti, sono stati oggetto di ricorso avanti le Commissioni Tributarie con esiti non Cassazione.
Direzione favorevoli. La società ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione nei termini.
Regionale della Gli accertamenti IRES di II livello, con i quali veniva liquidata la maggiore imposta
Lombardia – IRES, sono stati invece annullati con decisione sia della Commissione Tributaria
Agenzia delle Provinciale che di quella Regionale. Attualmente pende giudizio in Cassazione a
Entrate seguito di ricorso da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Anche l'avviso di irrogazione sanzioni correlato all'accertamento IRES è stato oggetto
di ricorso. Anche per questo giudizio l'Agenzia delle Entrate ha proposto ricorso
avanti la Suprema Corte di Cassazione, a seguito di decisioni favorevoli alla società
nei gradi di merito.
In bilancio è iscritto un fondo che tiene conto degli oneri derivanti dal contenzioso,
utilizzato parzialmente nell'esercizio per i minori importi pagati in pendenza di
giudizio.

* * * * *

Passività potenziali legate a vertenze fiscali

Edison Spa

Data di inizio / Descrizione della lite Stato del
Ufficio procedimento
Accertatore
Accertamenti IRPEG e IRAP esercizio 2002
Accertamenti Il contenzioso è relativo agli accertamenti ai fini IRPEG ed IRAP per l'esercizio 2002 Controversia
notificati nel 2005 con cui è stata rettificata la perdita dichiarata e contestata principalmente la riassunta avanti la
da parte deducibilità fiscale di costi connessi alle operazioni di dismissione effettuate Commissione
dell'Agenzia delle nell'esercizio accertato. Tributaria
Entrate di Milano 1 Le decisioni dei gradi di merito sono state sostanzialmente favorevoli e la Corte di Regionale.
Cassazione nel corso del 2016 ha definitivamente annullato il recupero principale,
mentre ha cassato con rinvio per alcuni recuperi minori. La controversia è stata
pertanto riassunta avanti la Commissione Tributaria Regionale.
La Società non ha mai ritenuto di appostare un fondo rischi sia in ragione dell'oggetto
della controversia sia in relazione all'ammontare dei possibili oneri.
Contenzioso per imposte di registro su operazioni riqualificate come cessioni di azienda relativo a centrali di Taranto
Avviso di L'Agenzia delle Entrate di Rho nel 2012 ha ritenuto di riqualificare ai fini dell'imposta Pendente avanti la
liquidazione di registro l'operazione di conferimento di azienda (costituita dalle attività e passività Suprema Corte di
notificato nel 2012 connesse alle centrali termoelettriche di Taranto – CET2 e CET3) in Taranto Energia Cassazione
da parte Srl e della successiva cessione della partecipazione a ILVA Spa in mera operazione
dell'Agenzia delle di cessione di azienda. Conseguentemente ha richiesto con avviso di liquidazione
Entrate di Rho l'imposta proporzionale di registro per un ammontare di oltre 17 milioni di euro.
Attualmente il giudizio è pendente avanti la Corte di Cassazione a seguito di ricorso
della Società avverso la decisione della Commissione Tributaria Regionale (la
decisione di primo grado era stata totalmente favorevole). A oggi non risulta ancora
fissata la data per la trattazione della causa.
La Società ritiene di aver operato legittimamente e nel pieno rispetto delle norme, per
ragioni non di esclusivo carattere fiscale. Si ritiene che l'onere eventualmente
derivante dal contenzioso sia da valutare nell'ambito dei possibili rischi contrattuali,
derivanti dal contratto stipulato con ILVA e che trovano idonea copertura in bilancio.

Altre società del Gruppo

Edison Energia Spa – Accertamento IVA Doganale anni 2001-2003 (incorporata EDF Energia Italia Srl)
Avviso di La controversia è relativa alla richiesta di IVA doganale per gli anni 2001 – 2003 Decisione
accertamento all'importazione accertata dalla Dogana di Milano in relazione ad alcune operazioni di favorevole della
notificato nel 2006 acquisti di energia elettrica da soggetti esteri, assoggettate dalla società (l'incorporata Commissione
da Agenzia delle EDF Energia Italia) al regime del reverse charge. Tributaria Regionale
Dogane di Milano La Suprema Corte nel 2014 ha cassato con rinvio la sentenza, sfavorevole alla divenuta definitiva e
società, emessa dalla Commissione Tributaria Regionale nel 2011, richiedendo che in corso procedura
venisse accertato se le operazioni contestate erano state assoggettate al per rimborso.
meccanismo del reverse charge – come in effetti sono state – e se quindi si è
determinata una duplicazione di imposta in caso di applicazione anche dell'IVA
doganale, in violazione dei principi comunitari.
La Commissione Tributaria Regionale, in sede di riassunzione, ha riconosciuto la
duplicazione della tassazione e conseguentemente il diritto al rimborso a quanto
pagato in pendenza di giudizio. La decisione della Regionale è divenuta definitiva ed
è stata già avviata la procedura per ottenere l'effettivo rimborso di quanto dovuto.
Si ricorda comunque che l'IVA (doganale) versata in pendenza di giudizio, una volta
rimborsata, dovrà essere riversata ad EDF International, che ha sostenuto tutti gli
oneri relativi alla controversia in virtù delle garanzie contrattuali rilasciate al momento
dell'acquisizione della partecipazione.
Edison International Spa – Verifica generale dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2010-2013
Processo Verbale Nel corso del 2015, la Direzione Regionale delle Entrate della Lombardia – Ufficio Pendente avanti la
di Constatazione Grandi Contribuenti ha effettuato una verifica generale per gli esercizi 2010-2013 a Commissione
concluso carico della società Edison International Spa, società attraverso cui il Gruppo effettua, Tributaria
nell'ottobre 2015 da attraverso branch estere, le principali attività estere di E&P. Provinciale.
parte della Il principale rilievo è relativo al trattamento contabile e fiscale attribuito al tax refund
Direzione riconosciuto dal fisco norvegese in relazione al valore fiscale dei costi esplorativi,
Regionale delle derivante dalla dichiarazione dei redditi presentata in Norvegia dalla stabile
Entrate della organizzazione norvegese della società.
Lombardia - Alla fine di dicembre 2015 è stato notificato il conseguente avviso di accertamento
Conseguenti avvisi IRES per l'esercizio 2010, oggetto di ricorso che sarà oggetto di trattazione avanti la
di accertamenti per Commissione Tributaria Provinciale di Milano nel mese di febbraio 2017. Nel
esercizi 2010 e dicembre 2016 sono stati notificati gli accertamenti IRES e Robin Tax per l'esercizio
2011 2011.
La società, anche sulla base di autorevoli pareri acquisiti in Italia e in Norvegia, ritiene
di aver operato nel pieno rispetto delle regole di bilancio e di quelle fiscali e quindi
insisterà in tutte le sedi per ottenere la revisione dei rilievi. In considerazione delle
fondate argomentazioni che si intendono portare avanti, nessun fondo è stato
stanziato.
Edison Trading Spa – Avviso di accertamento IVA anno 2010
Accertamento IVA A seguito di questionario notificato nel corso del 2015 dalla DRE, con il quale Pendente avanti la
notificato nel venivano richieste informazioni e documentazione relative ad alcune transazioni per Commissione
dicembre 2015 l'acquisto di certificati verdi effettuate nel corso del 2010, l'Agenzia delle Entrate ha Tributaria
dalla Direzione notificato a fine 2015 avviso di accertamento IVA con cui ha contestato a Edison Provinciale.
Regionale delle Trading la deduzione dell'IVA riferita alle suddette transazioni, irrogando le relative
Entrate della sanzioni.
Lombardia La società ha proposto ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale,
ritenendo pienamente legittimo e fondato il proprio comportamento, tenuto anche
conto che gli acquisti dei certificati verdi contestati sono stati effettuati sulla
piattaforma del GME – Gestore Mercati Energetici - con controparte abilitata alle
transazioni dallo stesso GME. La Commissione ha sospeso la riscossione e trattato
nel merito la controversia nel settembre 2016. Si è in attesa di conoscere la
decisione.
In considerazione del corretto e legittimo comportamento tenuto dalla società, non si
ritiene di dover appostare alcun fondo rischi.

* * * * *

Attività potenziali

.

In ambito fiscale, con riferimento ad attività potenziali il cui beneficio, ai sensi dello IAS 37, non risulta iscritto in bilancio in quanto non virtualmente certo, si segnala quanto segue:

Edison Spa – Contenzioso per imposte di registro su operazioni riqualificate come cessioni di azienda relativo a centrali
CIP 6/92
Avviso di L'Agenzia delle Entrate di Rho nel 2010 ha ritenuto di riqualificare ai fini dell'imposta In attesa di udienza
liquidazione di registro l'operazione di conferimento di azienda (costituita dalle attività e passività avanti la Suprema
notificato nel 2010 connesse alle centrali termoelettriche CIP 6/92) in una newco e della successiva Corte di
dall'Agenzia delle cessione della partecipazione a Cofatech Spa in una mera operazione di cessione di Cassazione.
Entrate di Rho azienda. Conseguentemente ha richiesto con avviso di liquidazione l'imposta
proporzionale di registro per un ammontare di oltre 11 milioni di euro, che la Società
ha provveduto a pagare per evitare sanzioni e/o riscossioni coattive.
La controversia è attualmente pendente in Cassazione a seguito del ricorso proposto
dalla Società avverso la decisione sfavorevole della Commissione Tributaria
Regionale di Milano (la Commissione Provinciale aveva emesso decisione
pienamente favorevole).
Quanto versato in pendenza di giudizio potrà essere ottenuto a rimborso dalla Società
all'esito finale del contenzioso, che
la Società ritiene possa concludersi
favorevolmente con il riconoscimento delle ragioni economiche e giuridiche che
hanno portato a scegliere lo strumento giuridico del conferimento d'azienda.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI DEL GRUPPO

In questo capitolo vengono sinteticamente descritte le politiche e i principi del gruppo Edison per la gestione e il controllo del rischio prezzo commodity, legato alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche e dei titoli ambientali e degli altri rischi derivanti da strumenti finanziari (rischio tasso di cambio, rischio tasso di interesse, rischio di credito, rischio di liquidità).

In accordo con l'IFRS 7, coerentemente con quanto esposto nella Relazione sulla Gestione, i paragrafi che seguono presentano informazioni sulla natura dei rischi risultanti da strumenti finanziari basate su analisi di carattere contabile o di gestione.

1. Rischio prezzo delle commodity e tasso di cambio connesso all'attività in commodity

Il gruppo Edison è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodity energetiche trattate (energia elettrica, gas naturale, prodotti petroliferi, titoli ambientali) poiché questi influiscono, direttamente tramite formule di prezzo ovvero indirettamente tramite correlazioni statistiche e relazioni economiche, sui ricavi e costi delle attività di produzione, stoccaggio e compravendita. Inoltre, poiché alcuni contratti sono regolati in valute diverse dall'euro e/o contengono il cambio con altre valute all'interno delle formule di indicizzazione del prezzo, il Gruppo è anche esposto al rischio cambio.

Le attività di gestione e controllo di tali rischi sono disciplinati dalle Energy Risk Policy, che prevedono l'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto.

Dal punto di vista organizzativo, il modello di governance adottato dal Gruppo prevede la separazione delle funzioni di controllo e gestione del rischio in oggetto dall'operatività in derivati.

Dal punto di vista operativo, sull'intero portafoglio di asset e contratti del Gruppo (cd. Portafoglio Industriale), con l'esclusione di quelli relativi all'attività di trading commentati in seguito (cd. Portafogli di Trading), viene calcolata l'esposizione netta, cioè l'esposizione che residua dopo aver sfruttato le possibilità di integrazione verticale e orizzontale delle diverse filiere di business. Sulla base dell'esposizione netta viene calcolato un livello complessivo di Capitale Economico di rischio associato (espresso in milioni di euro), misurato tramite il Profit at Risk (PaR2), con intervallo di confidenza pari al 97,5% e orizzonte temporale annuale.

Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il limite massimo di Capitale Economico, in concomitanza con l'approvazione del budget annuale. Mensilmente, il Comitato Rischi, presieduto dal Vertice Aziendale, verifica l'esposizione netta del Gruppo e, nel caso in cui il Profit at Risk superi il limite stabilito, definisce adeguate politiche di Hedging Strategico a copertura del rischio attraverso l'utilizzo di idonei strumenti derivati. Tale attività viene svolta in coerenza con la politica del Gruppo orientata a minimizzare il ricorso ai mercati finanziari per coperture, mediante la valorizzazione dell'integrazione verticale e orizzontale delle varie filiere di business e l'omogeneizzazione delle formule e indicizzazioni tra le fonti e gli impieghi fisici. Inoltre, la gradualità dell'Hedging Strategico assicura la minimizzazione del rischio di esecuzione, legato alla concentrazione di tutte le coperture in una fase di mercato sfavorevole, del rischio volume, legato alla variabilità del sottostante da coprire in funzione delle migliori previsioni di volume, e del rischio operativo, legato a errori d'implementazione.

Il gruppo Edison attiva anche, previo parere positivo della Direzione Risk Office che ne valuta la coerenza con gli obiettivi di risk management di Gruppo e con l'esposizione netta complessiva di Gruppo, altre forme di coperture, definite di Hedging Operativo, sulla base delle richieste originate dalle singole Business Unit con la finalità di bloccare il margine relativo a una singola transazione o a un insieme limitato di transazioni tra loro correlate.

Gli strumenti derivati utilizzati al 31 dicembre 2016 sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato rilevata alla data di bilancio, qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano quotazioni di

2 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine atteso in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

prezzo forward ufficiali e liquide. Nel caso in cui il mercato non presenti quotazioni forward, vengono utilizzate curve di prezzo previsionali basate su modelli di simulazione sviluppati internamente al gruppo Edison.

Il mercato forward dell'energia elettrica in Italia non soddisfa ancora i requisiti previsti dagli IFRS per essere qualificato come un mercato attivo. Infatti, sia i mercati Over The Counter (OTC) gestiti da società di brokeraggio (es. TFS), sia i mercati gestiti da Borsa Italiana (IDEX) e dal Gestore dei Mercati Energetici (MTE) sono caratterizzati da un insufficiente grado di liquidità in particolare per i prodotti peak e off-peak, nonché più in generale per scadenze superiori all'anno. La possibilità di negoziare tali prodotti anche su EEX (European Energy Exchange) ha contribuito minimamente allo sviluppo della liquidità, determinando, più che un incremento, uno spostamento dei volumi scambiati su altre piattaforme. Così come quello elettrico, anche il mercato forward del gas non può essere qualificato come un mercato attivo. Le negoziazioni sono concentrate per la quasi totalità Over The Counter (OTC), con una quota pari a circa 1% scambiata su mercati regolati come MT-GAS (mercato a termine gestito dal GME) o Powernext.

Le informazioni sui prezzi di mercato fornite da tali mercati sono quindi considerate quale input del modello di valutazione interno utilizzato per valorizzare il fair value dei suddetti prodotti.

Per i contratti derivati di copertura del Portafoglio Industriale, in parte qualificati come tali ai sensi dello IAS 39 (Cash Flow Hedge o Fair Value Hedge) e in parte secondo una prospettiva di Economic Hedge, viene effettuata una simulazione ai fini di misurare il potenziale impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sul fair value dei derivati in essere, ai sensi dell'IFRS 7. La simulazione è svolta con riferimento all'arco temporale della vita residua dei contratti derivati in essere, il cui termine massimo è a oggi il 2019. Per i contratti derivati in scadenza entro il 2017, la metodologia prevede la simulazione di diecimila scenari relativamente ad ogni driver di prezzo rilevante tenendo conto della volatilità e delle correlazioni dei mercati spot. Per i contratti derivati in scadenza oltre il 2017 la metodologia prevede l'utilizzo delle volatilità e delle correlazioni dei mercati forward. Come livello di riferimento si utilizzano le curve forward di mercato alla data di bilancio, ove disponibili.

Ottenuta, in questo modo, una distribuzione di probabilità delle variazioni di fair value, è possibile estrapolare il massimo scostamento negativo atteso sul fair value dei contratti derivati in essere, nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile, per un dato livello di probabilità, fissato convenzionalmente al 97,5%.

La tabella che segue mostra, in base alla metodologia illustrata, il massimo scostamento negativo atteso di fair value dei contratti derivati di copertura in essere entro la fine dell'esercizio 2017 con una probabilità del 97,5% rispetto al fair value determinato al 31 dicembre 2016.

Profit at Risk (PaR) (in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015
Massimo scostamento negativo atteso sul fair value (*) 641,7 653,6
(*) Con un livello di probabilità del 97,5%.

In altri termini, rispetto al fair value determinato al 31 dicembre 2016 sui contratti derivati di copertura in essere, la probabilità di scostamento negativo maggiore di 641,7 milioni di euro entro la fine dell'esercizio 2017 è limitata al 2,5% degli scenari. La diminuzione rispetto al livello misurato al 31 dicembre 2015 è attribuibile essenzialmente a una riduzione dei volumi legati al cambio.

L'attività di hedging effettuata nel corso dell'esercizio ha permesso di rispettare gli obiettivi di risk management di Gruppo; il profilo di rischio prezzo commodity del Portafoglio Industriale all'interno del limite di Capitale Economico approvato in termini di assorbimento di capitale economico è il seguente:

Portafoglio Industriale Esercizio 2016 Esercizio 2015
Assorbimento di Capitale Economico senza derivati con derivati senza derivati con derivati
Assorbimento medio del limite approvato di Capitale Economico 86% 34% 75% 55%
Assorbimento massimo 264% - Gen. '16 87% - Gen. '16 175% - Dic. ' 15 100% - Dic. ' 15

All'interno delle attività caratteristiche del gruppo Edison sono state approvate anche attività di trading fisico e finanziario su commodity; tali attività sono consentite nel rispetto delle apposite procedure e devono essere segregate ex ante in appositi Portafogli di Trading, separati rispetto al Portafoglio Industriale. I Portafogli di Trading sono monitorati tramite stringenti limiti di rischio il cui rispetto viene verificato da una struttura organizzativa indipendente da chi esegue le operazioni.

Value at Risk (VaR) (*) 31.12.2016 31.12.2015
Limite VaR giornaliero (**) 2,3 milioni di euro 2,7 milioni di euro
Limite di Stop Loss 12 milioni di euro 13,9 milioni di euro
Limite di VaR utilizzato a fine periodo 11% 24%
Limite di VaR utilizzato mediamente nel periodo 14% 18%

(*) Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value del portafoglio in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza.

(**) Con un livello di probabilità del 95%.

In analogia a quanto avviene per il Portafoglio Industriale, anche al complesso dei Portafogli di Trading è allocato un Capitale Economico, che rappresenta il capitale di rischio totale a supporto dei rischi di mercato per le attività di trading. In questo caso, il limite di Capitale Economico tiene conto del capitale di rischio associato al VaR dei portafogli e del capitale di rischio stimato tramite stress test per eventuali posizioni non liquide.

Portafogli di Trading
Assorbimento di Capitale Economico
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Limite di Capitale Economico 35,7 milioni di euro 42,0 milioni di euro
Utilizzo a fine periodo 14% 27%
Utilizzo medio nel periodo 16% 24%

2. Rischio di tasso di cambio

Il rischio di tasso di cambio deriva dalle attività del gruppo Edison parzialmente condotte in valute diverse dall'euro o legate alle variazioni di tasso di cambio attraverso componenti contrattuali indicizzate a una valuta estera. Ricavi e costi denominati in valuta possono essere influenzati dalle fluttuazioni del tasso di cambio con impatto sui margini commerciali (rischio economico), così come i debiti e i crediti commerciali e finanziari denominati in valuta possono essere impattati dai tassi di conversione utilizzati, con effetto sul risultato economico (rischio transattivo). Infine, le fluttuazioni dei tassi di cambio si riflettono anche sui risultati consolidati e sul patrimonio netto attribuibile ai soci della capogruppo, poiché i bilanci di alcune società partecipate sono redatti in valuta diversa dall'euro e successivamente convertiti in euro (rischio traslativo).

Gli obiettivi di gestione del rischio tasso di cambio sono delineati all'interno di specifiche Policy di Rischio Cambio. L'esposizione al rischio cambio economico e transattivo, legato all'attività in commodity, è gestita in accordo a limiti e strategie specifiche (al riguardo si veda il paragrafo precedente).

3. Rischio di tasso d'interesse

Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e la gestisce principalmente attraverso la negoziazione dei finanziamenti. Fanno eccezione gli strumenti finanziari di copertura, qualificati come tali ai sensi dello IAS 39 (Fair Value Hedge), associati all'emissione obbligazionaria.

Indebitamento Finanziario Lordo 31.12.2016 31.12.2015
Composizione tasso fisso e tasso variabile: senza con % con senza con % con
(in milioni di euro) derivati derivati derivati derivati derivati derivati
- a tasso fisso (incluso strutture con CAP) 611 11 1% 1.009 409 26%
- a tasso variabile 679 1.279 99% 564 1.164 74%
Totale indebitamento finanziario lordo (*) 1.290 1.290 100% 1.573 1.573 100%

(*) Per la composizione dell'indebitamento finanziario lordo si veda il successivo paragrafo "Rischio di liquidità".

Dopo il rimborso anticipato (in data 9 maggio 2016) per 400 milioni di euro del finanziamento a tasso fisso concesso da EDF Investissements Groupe Sa, il gruppo Edison ha in essere finanziamenti negoziati a tasso variabile (principalmente il tasso Euribor). Anche il prestito obbligazionario di 600 milioni di euro a tasso fisso con scadenza 10 novembre 2017 è convertito a tasso variabile per il tramite di Interest Rate Swap, parametrati al tasso Euribor a 6 mesi. Attualmente Edison beneficia del minor costo del tasso variabile rispetto al costo del tasso fisso, con un significativo risparmio negli oneri finanziari.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis che illustra gli effetti determinati sul conto economico da un'ipotetica traslazione delle curve di +50 o di -50 basis point rispetto ai tassi effettivamente applicati nel 2016, confrontata con i corrispondenti dati comparativi del 2015.

Sensitivity analysis Esercizio 2016 Esercizio 2015
(in milioni di euro) effetto sugli oneri finanziari (C.E.) effetto sugli oneri finanziari (C.E.)
+50 bps base -50 bps +50 bps base -50 bps
Gruppo Edison 21 16 13 42 36 30

4. Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del gruppo Edison a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali che finanziarie.

Al fine di controllare tale rischio il Gruppo ha implementato procedure e azioni per la valutazione del credit standing della clientela, anche attraverso opportune griglie di scoring, per il monitoraggio dei relativi flussi di incassi attesi e le eventuali azioni di recupero.

Il gruppo Edison ha in corso operazioni di smobilizzo di crediti commerciali "pro-soluto" su base revolving mensile e tramite il trasferimento su base "pro-soluto" del rischio credito. Nel 2016 tali operazioni sono state effettuate per un valore complessivo di 4.729 milioni di euro (6.208 milioni di euro nel 2015). Tali crediti al 31 dicembre 2016 sono ancora assoggettati ad un rischio di recourse per un valore inferiore al milione di euro.

Nella scelta delle controparti per la gestione di risorse finanziarie temporaneamente in eccesso e nella stipula di contratti di copertura finanziaria (strumenti derivati) il Gruppo ricorre solo a interlocutori di elevato standing creditizio. Al riguardo si segnala che al 31 dicembre 2016 non si evidenziano significative esposizioni a rischi connessi a un eventuale deterioramento del quadro finanziario complessivo né livelli significativi di concentrazione in capo a singole controparti non istituzionali. Di seguito si riporta un quadro di sintesi dei crediti commerciali lordi, del relativo fondo svalutazione e delle garanzie in portafoglio a fronte degli stessi.

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti commerciali lordi 2.081 2.694
Fondo svalutazione crediti commerciali (-) (251) (327)
Crediti commerciali 1.830 2.367
Garanzie in portafoglio (*) 457 428
Crediti scaduti entro 6 mesi 156 163
Crediti scaduti da 6 a 12 mesi 93 116
Crediti scaduti oltre i 12 mesi 404 402

(*) Di cui a copertura di crediti in essere al 31 dicembre 2016 per 145 milioni di euro.

La diminuzione dei crediti scaduti rispetto al 31 dicembre 2015 è legata principalmente al prosieguo nel corso dell'esercizio di una gestione del credito differenziata sui tre segmenti di mercato (Retail, Business e Pubblica Amministrazione) volta, tramite azioni strutturali, a prevenire la formazione di nuovo credito e ad aggredire rapidamente i crediti in bonis e in sofferenza. Si segnalano in particolare:

  • nel segmento Retail il focus sulla qualità della customer base e sull'efficacia dei processi di gestione del credito, nonché il Credit Check più stringente per il segmento PMI e il controllo qualità sui contratti acquisiti;
  • nel segmento Business l'attenzione posta al contenimento dello scaduto entro 60 giorni e la gestione di casi specifici attraverso una forte sinergia con le strutture di vendita;
  • nel segmento Pubblica Amministrazione il ricorso a operazioni di smobilizzo di crediti "pro-soluto" su base revolving e spot.

Con riferimento alle attività estere si segnala in particolare che in Egitto i crediti scaduti rilevati al 31 dicembre 2016 verso Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC) (307 milioni di euro) risultano incrementati di 123 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015, anche per effetto della attuale situazione di bassa liquidità del mercato egiziano. Edison monitora costantemente la situazione.

Il dimensionamento del fondo svalutazione crediti commerciali è determinato in via prudenziale in funzione dei diversi status creditizi sottostanti, ovvero – in particolare per il credito verso la clientela retail – tenuto conto dell'anzianità relativa dell'impagato.

5. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. La tabella che segue, rappresentativa del worst case scenario, fornisce una valutazione prudenziale delle passività, infatti:

  • sono inclusi, oltre alla quota capitale e ai ratei maturati, anche tutti gli interessi futuri stimati per l'intera durata del debito sottostante nonché l'effetto dei contratti derivati sui tassi di interesse;
  • non sono prese in considerazione le attività (siano esse la liquidità, i crediti commerciali, ecc.);
  • i finanziamenti sono fatti scadere a vista, se si tratta di linee a revoca, e in caso contrario sulla base della prima scadenza in cui possono essere chiesti a rimborso.

Pertanto le passività complessive così calcolate sono maggiori rispetto al dato dell'indebitamento finanziario lordo utilizzato per definire l'indebitamento finanziario netto di Gruppo.

31.12.2016 31.12.2015
Worst case scenario da 1 a 3 oltre 3 mesi da 1 a 3 oltre 3 mesi
(in milioni di euro) mesi e fino a 1 oltre 1 anno mesi e fino a 1 oltre 1 anno
anno anno
Obbligazioni - 623 - - 23 623
Debiti e altre passività finanziarie 312 7 227 172 14 673
Debiti verso fornitori 1.564 43 - 1.594 29 -
Totale 1.876 673 227 1.766 66 1.296
Garanzie personali prestate a terzi (*) 815 177 440 683 211 279

(*) Tali garanzie, essenzialmente di natura commerciale collegate all'attività caratteristica, sono state indicate in base alla residua scadenza contrattuale. Per un'analisi di dettaglio di tali garanzie si rimanda al capitolo "Impegni, rischi e attività potenziali".

L'indebitamento finanziario in scadenza entro l'anno (942 milioni di euro) è rappresentato principalmente dal Prestito Obbligazionario per nominali 600 milioni di euro, che sarà rimborsato il 10 novembre 2017. Concorre, in misura minore, un utilizzo (150 milioni di euro) sulla linea di credito di 600 milioni di euro concessa nel 2015 da EDF Sa a Edison e in scadenza nell'aprile 2017.

A questo proposito si segnala che Edison sta già predisponendo un piano complessivo di rifinanziamento in grado di assicurare non solo la copertura di tutte le necessità finanziarie previste in base al piano di spesa, ma anche la necessaria elasticità di cassa per fronteggiare le incertezze previsionali. La finalizzazione di tale manovra avverrà nel corso del 2017, ben prima delle principali scadenze finanziarie.

Si ricorda che l'indebitamento include il contributo del gruppo Fenice consolidato nel gruppo Edison dall'1 aprile 2016, tuttavia il relativo debito lordo in scadenza entro l'anno incide per circa 10 milioni di euro più che bilanciati da disponibilità liquide per circa 24 milioni di euro. Si segnala inoltre che Fenice ha in essere una linea di credito concessa da EDF Sa, ridotta nel periodo a 30 milioni di euro, in scadenza a marzo 2017, interamente disponibile.

A garantire la copertura del fabbisogno finanziario previsto provvederà la manovra finanziaria sopra menzionata. Nel frattempo, il gruppo Edison può contare, oltre che sulla generazione di cassa derivante dall'attività operativa e sulle suddette linee di credito in essere con EDF disponibili al 31 dicembre 2016 per 480 milioni di euro, anche sull'affidamento pari a 199 milioni di euro sul conto corrente di tesoreria con EDF Sa (interamente disponibile al 31 dicembre 2016).

In flessione l'indebitamento a medio lungo termine, si ricorda infatti che a maggio 2016 Edison Spa ha rimborsato anticipatamente il finanziamento di EDF Investissements Groupe Sa, che residuava per 400 milioni di euro, dopo un primo rimborso anticipato effettuato a dicembre 2015. Tale operazione è stata resa possibile grazie all'incasso della seconda tranche del provento derivante dal lodo arbitrale con l'Eni.

Il debito finanziario oltre l'anno (227 milioni di euro) comprende quindi principalmente:

  • la parte non corrente (17 milioni di euro) del finanziamento concesso da Intesa Sanpaolo a Edison Spa per originari 120 milioni di euro, soggetto a piano di ammortamento, con scadenza 15 giugno 2019;
  • gli utilizzi per 132 milioni di euro della linea diretta a medio-lungo termine della Banca Europea degli Investimenti (BEI) destinata al finanziamento dei progetti di stoccaggio;
  • il ricorso per 70 milioni di euro alla linea concessa da EDF Sa su fondi BEI (di complessivi 200 milioni di euro e durata decennale) per il finanziamento di alcuni progetti di investimento Exploration & Production in Italia.

Nella tabella che segue è fornita la suddivisione per scadenza dell'indebitamento finanziario lordo alla data di bilancio. Si precisa che tali valori non sono esattamente rappresentativi dell'esposizione al rischio di liquidità in quanto non esprimono flussi di cassa nominali attesi bensì valutazioni a costo ammortizzato o a fair value.

(in milioni di euro) 31.12.2017 31.12.2018 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2021 Oltre 5 anni Totale
Obbligazioni 615 - - - - - 615
Debiti e altre passività finanziarie:
- debiti bancari 62 23 17 12 12 77 203
- debiti verso altri finanziatori 398 2 11 11 10 40 472
Indebitamento finanziario lordo 1.075 25 28 23 22 117 1.290

6. Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio in esame attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, di cui le società del Gruppo sono parti, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità (si veda anche il paragrafo precedente "Rischio di liquidità").

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha in essere il seguente prestito obbligazionario (Euro Medium Term Notes) per complessivi 600 milioni di euro nominali.

Descrizione Emittente Mercato di
quotazione
Codice ISIN Durata
(anni)
Scadenza Valore
nominale
(in milioni di euro)
Cedola Tasso
Attuale
EMTN 11/2010 Edison Spa Borsa Valori XS0557897203 7 10.11.2017 600 Fissa, 3,875%
Lussemburgo annuale

Inoltre, il Gruppo ha in essere contratti di finanziamento non sindacati per complessivi 868 milioni di euro, di cui 480 milioni di euro non utilizzati al 31 dicembre 2016.

Sia i contratti di finanziamento, sia il programma di emissioni obbligazionarie (EMTN), in linea con la prassi internazionale per operazioni analoghe, prevedono in generale il diritto del finanziatore/dell'obbligazionista di chiedere il rimborso del proprio credito risolvendo anticipatamente il rapporto con il debitore in tutti i casi in cui quest'ultimo sia dichiarato insolvente e/o sia oggetto di procedure concorsuali (quali l'amministrazione controllata o il concordato preventivo), oppure abbia avviato una procedura di liquidazione o un'altra procedura con simili effetti.

In particolare, i regolamenti che disciplinano il prestito obbligazionario, come avviene normalmente sul mercato, contengono una serie di clausole tipiche la cui violazione comporta il sorgere in capo all'emittente dell'obbligo di immediato rimborso delle obbligazioni emesse. Tra queste, le principali: (i) clausole di negative pledge, per effetto delle quali l'emittente si impegna a non costituire garanzie reali sui beni del gruppo Edison a favore di nuovi obbligazionisti, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default / cross acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei titoli obbligazionari al verificarsi di gravi inadempienze che trovano ragione o titolo in altri contratti di finanziamento, avuto riguardo a una parte cospicua del debito complessivo delle società del gruppo Edison; e (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato anche nel caso di insolvenza dichiarata di alcune altre società del gruppo Edison.

Per quel che concerne, poi, i contratti di apertura di credito e i contratti di finanziamento di cui Edison è parte, si segnala in particolare che i finanziamenti con EDF Sa (600 milioni di euro e 200 milioni di euro) obbligano Edison a rispettare alcuni impegni: tra essi, quello di riservare ai finanziatori un trattamento analogo a quello spettante agli altri creditori non garantiti (pari passu), così come sono contemplate limitazioni alla facoltà di concedere garanzie reali a nuovi finanziatori (negative pledge).

Non è prevista, né nei contratti di finanziamento, né nei regolamenti delle emissioni obbligazionarie, alcuna clausola che determini ipso facto la risoluzione anticipata del prestito come effetto del declassamento (o del venir meno) del rating creditizio che le società di rating assegnano ad Edison Spa. Inoltre, Edison Spa non è sottoposta, in alcuna linea di credito, al rispetto di particolari rapporti di bilancio che limitino l'indebitamento in funzione dei risultati economici (financial covenants).

Infine si ricorda che la linea diretta a medio-lungo termine della Banca Europea degli Investimenti (BEI) (132 milioni di euro interamente utilizzati), destinata al finanziamento dei progetti di stoccaggio è soggetta, oltre alle clausole usuali nei finanziamenti diretti a lungo termine, anche alle limitazioni nell'utilizzo che la BEI prevede per i finanziamenti di scopo alle imprese industriali. Clausole analoghe, sia pure mitigate, sono contenute nella nuova linea (200 milioni di euro) concessa da EDF Sa su fondi BEI per il finanziamento di alcuni progetti di investimento italiani nel campo degli idrocarburi.

Con riferimento alle altre società del Gruppo, si rileva che i finanziamenti in capo ad alcune di esse, oltre a quanto sopra esposto, contemplano obblighi di rispetto e/o mantenimento di certi indici finanziari: questi si sostanziano tipicamente nell'obbligo di mantenere l'indebitamento finanziario, in sé o in rapporto al margine operativo lordo, al di sotto di un certo livello massimo, e/o ad assicurare che il patrimonio netto, in sé o in relazione all'indebitamento finanziario, non scenda sotto un predeterminato valore minimo.

Allo stato attuale, il Gruppo non è a conoscenza dell'esistenza di alcuna situazione di default o mancato rispetto dei covenants.

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Operazioni a termine e strumenti derivati

Il gruppo Edison svolge un'Attività di trading proprietario fisico e finanziario su commodity energetiche, attività disciplinata da apposite Energy Risk Policy. Per tale attività sono state definite la struttura di controllo dei rischi associati e le linee guida con procedure specifiche; questa attività è considerata dal Gruppo attività caratteristica e i risultati che ne derivano sono iscritti a conto economico nel risultato operativo. Si ricorda che il Gruppo, ove possibile, applica l'hedge accounting, verificandone la rispondenza ai requisiti di compliance con il principio IAS 39.

Le operazioni a termine e gli strumenti derivati sono così classificabili:

  • 1) strumenti derivati definibili di copertura ai sensi dello IAS 39: in tale fattispecie sono incluse sia le operazioni poste in essere a copertura dell'oscillazione di flussi finanziari (Cash Flow Hedge - CFH) sia quelle a copertura del fair value dell'elemento coperto (Fair Value Hedge - FVH);
  • 2) operazioni a termine e strumenti derivati non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, si dividono fra:
  • a. gestione del rischio su tassi d'interesse e di cambio e su commodity energetiche: per tutti gli strumenti derivati rispondenti ai requisiti di compliance con le politiche aziendali di gestione del rischio, il risultato maturato e il valore prospettico sono stati ricompresi nel risultato operativo se relativi all'attività inerente il Portafoglio Industriale, tra i proventi e oneri finanziari se relativi a operazioni di natura finanziaria;
  • b. Portafogli di Trading: come indicato in precedenza includono contratti sia fisici che finanziari su commodity energetiche; per queste operazioni sia il risultato maturato sia il valore prospettico sono iscritti nel margine operativo lordo.

Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 13

La classificazione degli strumenti finanziari al fair value prevista dall'IFRS 13, determinata in base alla qualità delle fonti degli input utilizzati nella valutazione, comporta la seguente gerarchia:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati (unadjusted) in mercati attivi per identici assets o liabilities. Rientrano in questa categoria gli strumenti con cui il gruppo Edison opera direttamente in mercati attivi (es. future);
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "Livello 1" ma che sono osservabili direttamente o indirettamente (es. forward o swap riferiti a mercati future);
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili (unobservable inputs). Al momento, analogamente al 31 dicembre 2015, risulta presente una categoria di strumenti che rientra in questo livello.

Si precisa che la valutazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità ancorché Edison utilizzi, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

Strumenti in essere al 31 dicembre 2016

Nelle tabelle sottostanti sono illustrate le seguenti informazioni:

  • la gerarchia del fair value applicata;
  • l'outstanding dei contratti derivati in essere, analizzato per scadenza;
  • il valore di stato patrimoniale di tali contratti, rappresentato dal loro fair value;

A) Gestione del rischio su tassi di interesse e su tassi di cambio

(in milioni di euro) Gerarchia
del Fair
Value
Valore nozionale (*) Valore di
stato
patrimoniale
al 31.12.2016
(**)
Valore Nozionale
al 31.12.15 (*)
Valore di
stato
patrimoniale
al 31.12.15 (**)
(***) scadenza entro 1
anno
anni scadenza tra 2 e 5 scadenza oltre 5
anni
Totale Totale
Gestione del rischio su tassi di interesse:
- a copertura del rischio di variazione del fair value
dell'elemento coperto ai sensi IAS 39 (Fair Value Hedge)
2 600 - - 600 15 600 28
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 2 - - - 0 - 0 -
Totale derivati sui tassi di interesse 600 - - 600 15 600 28
scadenza entro 1
anno
anni scadenza tra 2 e 5 scadenza oltre 5
anni
Totale Totale
Da
ricevere
Da
pagare
Da
ricevere
Da
pagare
Da
ricevere
Da
pagare
Da
ricever
Da
pagare
Da
ricevere
Da
pagare
Gestione del rischio su tassi di cambio:
A. a copertura di flussi di cassa (Cash Flow Hedge)
ai sensi dello IAS 39:
53 197
. su operazioni commerciali 2 778 (211) 358 - - - 1.136 (211) 53 3.037 (548) 197
. su operazioni finanziarie 2 - - - - - - - - - - - -
B. a copertura del fair value (Fair Value Hedge) ai
sensi dello IAS 39:
48 -
. su operazioni commerciali 2 - - - - - - - - 48 - - -
C. non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, a
copertura del margine:
- - 22 - - 67
. su operazioni commerciali 2 380 (28) 2 - - - 382 (28) 22 901 (373) 67
. su operazioni finanziarie 2 - - - - - - - - - - - -
Totale derivati su cambi 1.158 (239) 360 - - 1.518 (239) 123 3.938 (921) 264

(*) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale scomposizione dei contratti complessi.

(**) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nello stato patrimoniale a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(***) Per le definizioni si veda il paragrafo precedente "Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 13".

B) Gestione del rischio su commodity

Gerarchia
del Fair
Value (***)
Va lo re No zio na le (*) Valo re di
stato
patrimo niale
al 31.12.16(**)
Valo re
No zio na le al
31.12.15 (*)
Valo re di
stato
patrimo niale
al 31.12.15 (**)
Unità di mis ura Scadenza
entro un anno
Scadenza entro
due anni
Scadenza
o ltre due anni
To tale (in milio ni di
euro )
To tale (in milio ni di
euro )
Ge s tio ne de l ris c hio pre zzo di
pro do tti e ne rg e tic i
A . a c o pe rtura di flus s i di c a s s a
( C a s h F lo w H e dg e ) a i s e n s i IA S 3 9
di c ui:
( 2 2 ) ( 1.19 0 )
- Elettricità 3 TWh 4,00 - - 4 (3) - -
- Gas naturale 2 Milio ni di Therm (876,00) (228,00) - (1.104,00) (24) (1.768,31) 333
- Gas liquido , petro lio 2 Barili 13.631.856 8.137.025 - 21.768.881 3 65.477.095 (1.529)
- CO2 2 Milio ni di to nn. 5,38 2,54 - 7,92 2 6,27 6
B . a c o pe rtura de l fa ir v a lue (F a ir
Va lu e H e d g e ) a i s e n s i IA S 3 9
75 -
- Gas 2 Milio ni di Therm (147) (638) (166) (951) 75 - -
C . no n de finibili di c o pe rtura a i
s e n s i IA S 3 9 , a c o p e rt u ra d e l
m a rg ine :
88 342
- Elettricità 3 TWh - - - - - (5,49) (14)
- Gas naturale 2 Milio ni di Therm (257,90) 2,99 - (254,91) 11 (1.101,27) 292
- Gas liquido , petro lio 2 Barili 4.779.035 97.800 - 4.876.835 77 (1.418.245) 62
- CO2 2 Milio ni di to nn. (1,50) - - (1,50) - 0,59 2
TOTA LE 14 1 (848)

(*) + per s aldo acquis ti, - per s aldo vendite.

(**) Rappres enta il credito (+) o il debito (-) netto is critto in s tato patrimo niale a s eguito della valutazio ne a fair value dei derivati.

(***) P er le definizio ni s i veda il paragrafo precedente "Gerarchia del Fair Value s e c o ndo l'IF R S 13".

C) Portafogli di Trading

Gerarchia
del Fair
Value (***)
Valo re No zio nale (*) Valo re di
stato
patrimo niale
al 31.12.16 (**)
Valo re
No zio na le al
31.12.15 (*)
Valo re di
stato
patrimo niale
al 31.12.15 (**)
Unità di mis ura Scadenza
entro un anno
Scadenza
entro due anni
Scadenza
o ltre due anni
To tale (in milio ni di
euro )
To tale (in milio ni di
euro )
C o ntratti de riv ati 1 (66)
- Elettricità 1/2 TWh 1,45 (0,22) - 1,23 3 (0,28) (66)
- Gas naturale 2 Milio ni di Therm (13,17) (19,49) - (32,66) (1) (1,53) -
- Gas liquido , petro lio 2 Barili - - - - - 72.400 -
- CO2 1/2 Milio ni di to nn. (2,31) 0,60 - (1,71) (1) 0,28 -
C o ntratti fis ic i 4 7 8
- Elettricità 2 TWh (1,02) 1,47 - 0,45 3 2,30 78
- Gas naturale 2 Milio ni di Therm (13) - - (13) 1 (8) -
TOTA LE 5 12

(*) + per s aldo acquis ti, - per s aldo vendite.

(**) Rappres enta il credito (+) o il debito (-) netto is critto in s tato patrimo niale a s eguito della valutazio ne a fair value dei derivati.

(***) P er le definizio ni s i veda il paragrafo precedente "Gerarchia del Fair Value s ec o ndo l'IF RS 13".

Effetti economici e patrimoniali delle attività in derivati e di trading dell'esercizio 2016

Effetti economici

(in milioni di euro) Realizzati Variazione di
Fair Value
dell'esercizio
Valori iscritti a
Conto
Economico al
31.12.2016
Valori iscritti a
Conto
Economico al
31.12.2015
(A) (B) (A+B)
Risultato da gestione rischio prezzo e cambio su commodity di cui:
Totale definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) (*) (136) 22 (114) (278)
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici (177) 30 (147) (740)
Gestione del rischio cambio su commodity 41 (8) 33 462
Totale definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) (***) 52 3 55 -
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici (3) 75 72 -
Gestione del rischio cambio su commodity 55 42 97 -
Fair value contratti fisici - (114) (114) -
Totale non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (326) (191) (517) 381
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici (423) (146) (569) 302
Gestione del rischio cambio su commodity 97 (45) 52 79
Totale gestione rischio prezzo e cambio su commodity (A) (410) (166) (576) 103
Margine attività di trading di cui:
Margine attività di trading fisico (**) 83 (74) 9 29
Margine attività di trading finanziario (73) 67 (6) (25)
Totale margine attività di trading (B) 10 (7) 3 4
TOTALE ISCRITTO NEL RISULTATO OPERATIVO (A+B) (400) (173) (573) 107
Risultato da gestione del rischio su tassi di interesse
definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (FVH) 14 (13) 1 3
Non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 - - - -
Totale gestione del rischio su tassi di interesse (C) 14 (13) 1 3
Risultato da gestione del rischio su tassi di cambio:
definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (CFH) 27 (7) 20 99
Non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 4 - 4 23
Totale del rischio su tassi di cambio (D) 31 (7) 24 122
TOTALE ISCRITTO NEI PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI
(C+D)
45 (20) 25 125

(*) Comprende la parte inefficace

(**) Comprende anche l'adeguamento a fair value del magazzino di trading, il cui valore al 31 dicembre 2016 è immateriale.

(***) Relativi alle relazioni di copertura poste in essere prospetticamente a partire dall'1 gennaio 2016.

Fair value iscritto a stato patrimoniale e classificazione ai sensi dell'IFRS 13:

(in milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015
Iscritto tra: Crediti Debiti Netto Crediti Debiti Netto
- Attività / Debiti finanziari correnti 15 0 15 28 0 28
- Altre attività / passività (non correnti) 201 (74) 127 225 (314) (89)
- Crediti / Debiti diversi (correnti) 758 (730) 28 1.140 (1.623) (483)
Fair Value iscritto nelle attività e passività (a) 974 (804) 170 1.393 (1.937) (544)
di cui di (a) riferito a:
- gestione rischio tassi di interesse 15 0 15 28 0 28
- gestione rischio tassi di cambio 135 (12) 123 274 (10) 264
- gestione rischio su commodity 496 (355) 141 800 (1.648) (848)
- portafogli di trading (fisico e finanziario) 290 (285) 5 291 (279) 12
- Fair value su contratti fisici 38 (152) (114) 0 0 0
di cui gerarchia del Fair value :
- Livello 1 70 (72) (2) 25 (16) 9
- Livello 2 904 (729) 175 1.368 (1.914) (546)
- Livello 3 (*) 0 (3) (3) 0 (7) (7)
Compensazioni potenziali IFRS 7 (b) (458) 458 (602) 602
Fair Value netto potenziale (a+b) 516 (346) 170 791 (1.335) (544)

(*) Il fair value classificato nel livello 3 è iscritto nei consumi per materie e servizi.

Si segnala in particolare che, in conseguenza dell'applicazione prospettica dall'1 gennaio 2016 della Fair Value Hedge, sono state revocate alcune relazioni di copertura. Il fair value iscritto alla data della revoca è stato mantenuto nella riserva di Cash Flow Hedge e viene riflesso nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto; al 31 dicembre 2016 tale fair value è negativo per circa 103 milioni di euro.

Nell'esercizio sono state anche revocate alcune altre relazioni di copertura di Cash Flow Hedge per porre in essere, prospetticamente, nuove relazioni di copertura sempre di Cash Flow Hedge.

A integrazione di quanto esposto precedentemente, con particolare riferimento alla gerarchia del Fair Value ai sensi dell'IFRS 13, si segnala che:

  • le partecipazioni disponibili per la vendita includono per 153 milioni di euro (159 milioni di euro al 31 dicembre 2015) titoli non quotati classificati al livello 3; a seguito della cessione delle azioni di RCS MediaGroup non sono più presenti titoli classificati al livello 1 (3 milioni di euro al 31 dicembre 2015);
  • le attività finanziarie correnti includono per 2 milioni di euro (invariati rispetto al 31 dicembre 2015) partecipazioni di trading classificate al livello 1.

OPERAZIONI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Vengono di seguito riportati, in coerenza con le relative policy di Gruppo, i rapporti economici, patrimoniali e finanziari in essere al 31 dicembre 2016 con parti correlate in accordo con l'informativa richiesta dallo IAS 24. Si tratta di rapporti posti in essere nell'ambito della normale attività di gestione, regolati a condizioni contrattuali stabilite dalle parti in linea con le ordinarie prassi di mercato.

Si segnala inoltre l'operazione di conferimento in Edison da parte di Transalpina di Energia del 100% della propria partecipazione in Fenice; tale operazione, che ha avuto efficacia dall'1 aprile 2016, è stata eseguita con un aumento di capitale in natura riservato a Transalpina di Energia di complessivi 247 milioni di euro.

Nel mese di settembre 2016 la società Fenice Qualità per l'Ambiente Spa ha ceduto il 100% della partecipazione detenuta nella società Fenice Rus Llc a Dalkia (società del gruppo EDF), per circa 24 milioni di euro, senza effetti economici significativi nel gruppo Edison.

(in milioni di euro) Parti Correlate ai sensi dello IAS 24
verso società
del gruppo
Edison non
consolidate
verso
controllanti
verso altre
società del
gruppo EDF
Totale parti
correlate
Totale voce
di bilancio
Incidenza
%
Rapporti patrimoniali:
Partecipazioni 102 - 2 104 104 100,0%
Altre attività finanziarie 77 - - 77 94 81,9%
Crediti commerciali - - 34 34 1.830 1,9%
Crediti diversi 2 64 23 89 1.437 6,2%
Attività finanziarie correnti 5 - - 5 22 22,7%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - 73 1 74 206 -
Debiti e altre passività finanziarie - 70 - 70 215 32,6%
Debiti finanziari correnti 16 263 - 279 460 60,7%
Debiti verso fornitori 1 1 47 49 1.607 3,1%
Debiti diversi 1 70 3 74 1.189 6,2%
Rapporti economici:
Ricavi di vendita 1 4 379 384 11.034 3,5%
Altri ricavi e proventi 2 1 1 4 232 1,7%
Consumi di materie e servizi (15) (18) (279) (312) (10.318) 3,0%
Proventi finanziari 6 - - 6 42 14,3%
Oneri finanziari - (3) (27) (30) (114) 26,3%
Utili (perdite) su cambi - 33 - 33 (22) n.s.

A) Rapporti verso società del gruppo Edison non consolidate

Tali rapporti rappresentano le transazioni in essere con società del Gruppo controllate non consolidate, joint venture e collegate; attengono prevalentemente a:

  • rapporti di natura finanziaria, rappresentati da finanziamenti;
  • rapporti commerciali connessi principalmente al settore elettrico.

Consolidato IVA

Edison Spa ha in essere un consolidato IVA di gruppo (cd. pool IVA) al quale aderiscono le società del gruppo Edison che presentano i requisiti previsti dalle norme in materia (art.73, terzo comma D.P.R. 633/72). La liquidazione IVA di Gruppo relativa al mese di dicembre 2016 presenta un saldo a credito verso l'Erario pari a 126 milioni di euro, che verrà parzialmente richiesto a rimborso in sede di dichiarazione annuale.

B) Rapporti verso controllanti

Consolidato fiscale ai fini IRES in capo a Transalpina di Energia Spa

E' stato rinnovata, nei termini di legge, per un ulteriore triennio (2016-2018) l'opzione per la tassazione di Gruppo ai fini IRES di cui agli artt. 117 e seguenti del TUIR - cd. consolidato fiscale nazionale - facente capo a Transalpina di Energia Spa (TdE) e che coinvolge le principali società del Gruppo. Conseguentemente le società aderenti provvedono a determinare l'IRES dovuta in coordinamento con la controllante TdE e al fine di regolamentare reciprochi impegni ed azioni sono stati sottoscritti nuovi accordi bilaterali tra la consolidante TdE e le singole società.

Conto corrente intercompany verso Transalpina di Energia Spa (TdE)

Ai fini di ottimizzare le risorse finanziarie disponibili TdE aveva messo a disposizione di Edison fondi nella forma di short term deposit che, al 31 dicembre 2015, presentava un saldo a debito di 95 milioni di euro. Nell'ottica della semplificazione e standardizzazione dei rapporti finanziari infragruppo nel mese di dicembre 2016 tale deposito è stato sostituito con un contratto di conto corrente intercompany; al 31 dicembre 2016 tale conto evidenzia un saldo a debito di 112 milioni di euro.

Gestione accentrata della tesoreria in capo a EDF Sa

Si segnala che al 31 dicembre 2016 il conto corrente in essere tra Edison Spa e EDF Sa presenta un saldo a credito per 73 milioni di euro (al 31 dicembre 2015 presentava un saldo a debito per 57 milioni di euro).

Finanziamenti in essere con EDF Sa

La linea di credito concessa da EDF Sa a Edison Spa (600 milioni di euro nominali) è stata rinnovata a scadenza il 9 aprile 2015 con durata biennale. Le condizioni applicate su tale finanziamento sono in linea con quelle offerte sul mercato a una società con il merito di credito di Edison. Tale linea al 31 dicembre 2016 risulta utilizzata per 150 milioni di euro.

Nel mese di dicembre 2015 inoltre EDF Sa aveva concesso a Edison Spa una nuova linea di credito a medio-lungo termine di importo massimo pari a 200 milioni di euro, legata a progetti di investimento e correlata a una linea di credito concessa da BEI a EDF Sa; al 31 dicembre 2016 tale linea risulta utilizzata, come a fine 2015, per 70 milioni di euro. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto commentato nel paragrafo 'Rischio di liquidità' contenuto nel capitolo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo".

Si segnala inoltre che la linea di credito in essere tra Fenice Qualità per l'Ambiente Spa e EDF Sa, in origine di nominali 60 milioni di euro, è stata ridotta nell'esercizio a 30 milioni di euro e al 31 dicembre 2016 è interamente disponibile.

Altri rapporti con EDF Sa

Con riferimento ai contratti di prestazione di servizi resi da EDF Sa (essenzialmente finanziari e assicurativi) e ad altri riaddebiti di oneri, si segnala un costo di esercizio pari a circa 18 milioni di euro. Si segnala che nell'ambito delle operazioni finanziarie Edison ha sottoscritto operazioni di copertura del rischio cambio che, influenzate dall'andamento delle valute, hanno registrato proventi netti realizzati per 30 milioni di euro.

C) Rapporti con altre società del gruppo EDF

I principali rapporti con altre società del gruppo EDF sono riportati in sintesi nel seguito:

1) Rapporti di natura operativa

(in milioni di euro) EDF Trading Ltd EDF EN Service Italia Citelum EDF Polska Altre
(*)
Totale
Rapporti patrimoniali:
Crediti Commerciali 31 - 3 - - 34
Crediti Diversi 20 - - 1 2 23
Debiti verso fornitori 38 8 - 1 - 47
Debiti diversi 3 - - - - 3
Rapporti economici:
Ricavi di Vendita 360 1 14 - 4 379
Energia elettrica e Gas naturale 229 - 14 - 1 244
Derivati su commodity realizzati 138 - - - - 138
Margine di trading fisico (6) - - - - (6)
Margine di trading finanziario (1) - - - - (1)
Altri - 1 - - 3 4
Consumi di materie e servizi (236) (30) - (10) (3) (279)
Energia elettrica e Gas naturale (239) - - - - (239)
Derivati su commodity realizzati 4 - - - - 4
Manutenzione impianti - (30) - - - (30)
Utilities e altri materiali (1) - - (10) (3) (14)

(*) I ricavi di vendita includono per 1 milione di euro i rapporti economici in essere con il gruppo Fenice nel periodo gennaio-marzo 2016.

2) Rapporti di natura finanziaria

Con riferimento alle operazioni di natura finanziaria in essere con altre società del gruppo EDF si segnala:

Rimborsi dei finanziamenti in essere con EDF Investissements Groupe Sa

Nel mese di maggio 2016 è stato rimborsato in via anticipata per ulteriori 400 milioni di euro e, quindi, estinto il finanziamento a lungo termine concesso a Edison Spa (800 milioni di euro nominali, in origine in scadenza il 9 aprile 2020, già rimborsati in via anticipata per 400 milioni di euro in dicembre 2015). Gli oneri finanziari maturati nell'esercizio ammontano complessivamente a 28 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro come breakage costs.

Inoltre Fenice Qualità per l'Ambiente Spa nel mese di giugno 2016, ha rimborsato, alla sua scadenza naturale, il finanziamento in essere per 170 milioni di euro nominali. Gli oneri finanziari maturati nel periodo aprile-giugno 2016 su tale finanziamento ammontano a circa 1 milione di euro.

ALTRE INFORMAZIONI

Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si segnala che:

  • in data 22 marzo 2016 l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Edison Spa ha approvato il conferimento in Edison, da parte dell'azionista di controllo Transalpina di Energia Spa, del 100% della partecipazione in Fenice Qualità per l'Ambiente Spa, società del gruppo EDF specializzata nei servizi energetici e ambientali, che opera in Italia, e attraverso alcune controllate, in Polonia, Spagna e Russia. L'operazione è stata eseguita con un aumento di capitale in natura riservato a Transalpina di Energia Spa per complessivi 247 milioni di euro, di cui circa 85 milioni di euro a titolo di aumento di capitale e circa 162 milioni di euro a titolo di sovrapprezzo azioni; il conferimento ha avuto efficacia dall'1 aprile 2016.
  • nel secondo trimestre 2016, Edison ed Eni hanno firmato un accordo per la revisione della formula di prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dalla Libia. La nuova formula viene applicata sui volumi importati a partire dall'1 ottobre 2015 con validità triennale. Con questo accordo si chiude la price review, avviata dall'Eni nell'ultimo trimestre del 2015, del contratto long term per complessivi 4 miliardi di metri cubi di gas all'anno.
  • in data 1 settembre 2016 Edison e RasGas hanno firmato un accordo per la revisione del prezzo del contratto long term di fornitura di gas naturale dal Qatar per adeguarlo alle attuali condizioni di mercato. Questo accordo chiude le trattative commerciali avviate alla fine del 2015 e rinforza lo spirito di collaborazione tra le due società relativamente al contratto long term per la fornitura di 6,4 miliardi di metri cubi di gas all'anno che è in essere dal 2009.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Si precisa che nel corso del 2016 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293.

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI SU GAS NATURALE E PETROLIO (non soggette a revisione contabile)

1) Riserve di gas naturale e di petrolio

Le riserve di gas e di petrolio "certe" (P1) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si ritiene, con ragionevole certezza ed in base alle risultanze dei dati geologici e ingegneristici disponibili, possano essere estratti negli anni futuri dai giacimenti noti alle condizioni economiche e operative esistenti, ai prezzi ed ai costi alla data in cui viene fatta la stima.

Le riserve "certe sviluppate" sono i volumi di idrocarburi che si stima di recuperare dai pozzi esistenti con le attrezzature e i metodi operativi esistenti.

Le riserve "certe non sviluppate" sono i volumi stimati di idrocarburi che potranno essere recuperati negli anni futuri da giacimenti noti con nuovi investimenti di sviluppo per la perforazione di nuovi pozzi e la realizzazione dei relativi impianti di produzione.

Le riserve di gas e di petrolio "probabili" (P2) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si stima possano essere recuperati attraverso la perforazione di nuovi pozzi, interventi su pozzi esistenti dedicati allo sviluppo di livelli non drenati, benefici dovuti all'abbassamento della pressione di esercizio. Tali riserve non sono classificate come "certe" per mancanza di prove e/o prove non conclusive e si basano su strutture note ipotizzando volumi in posto maggiori, estendendo la mineralizzazione ad ipotetici contatti non ancora confermati. Le riserve probabili devono essere considerate con un minor grado di certezza rispetto alle riserve provate o certe.

Le riserve di gas e di petrolio "possibili" (P3) sono i volumi stimati di gas naturale e di greggio che si stima possano essere prodotti da strutture note i cui volumi vengono stimati a spill point in assenza di contatti certi. L'ipotesi quindi è quella di estendere la mineralizzazione alla massima profondità consentita che di norma coincide con lo spill point strutturale. Naturalmente lo sviluppo di queste riserve presuppone la perforazione di pozzi appraisal ed è evidente una natura più incerta delle riserve probabili.

Le stime relative alle riserve certe e probabili al 31 dicembre 2016 di gas naturale e di petrolio grezzo sono state certificate a fine gennaio 2017 dallo studio SIM (Studio di Ingegneria Mineraria).

I metodi di stima delle riserve, delle previsioni di produzione e della tempistica degli investimenti per lo sviluppo hanno un margine di aleatorietà. L'accuratezza di ogni stima sulle riserve è funzione della qualità delle informazioni disponibili e delle valutazioni di tipo ingegneristico e geologico. Rispetto alla stima effettuata, successivi risultati delle perforazioni e delle verifiche della produzione possono richiedere degli aggiustamenti della stima iniziale in aumento o in diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi del gas naturale e del petrolio possono avere un effetto sulle quantità delle riserve, in quanto le stime delle riserve si basano sui prezzi e sui costi alla data in cui sono effettuate.

La tabella che segue evidenzia la variazione avvenuta nell'anno 2016 delle riserve certe stimate, sviluppate e non sviluppate, di gas naturale e di petrolio.

Riserve certe di gas naturale e di Italia Egitto Altri Totale
petrolio sviluppate e non sviluppate (*) Gas Petrolio Gas Petrolio Gas Petrolio Gas Petrolio
Riserve al 31.12.2015 (A) 7,39 34,69 7,12 6,84 8,76 11,07 23,27 52,60
Variazioni al 31 dicembre 2016:
- revisione di precedenti stime (0,71) 0,24 5,30 4,58 (1,85) 0,43 2,74 5,25
- acquisti o cessioni di diritti minerari - - - - - - - -
- estensioni, scoperte e altri incrementi - - - - - - - -
- produzione (0,42) (2,15) (1,33) (1,35) (0,24) (0,59) (1,99) (4,09)
Totale variazioni (B) (1,13) (1,91) 3,97 3,23 (2,09) (0,16) 0,75 1,16
Riserve al 31.12.2016 (A+B) 6,26 32,78 11,09 10,07 6,67 10,91 24,02 53,76

(*) Le riserve di gas naturale sono espresse in miliardi di metri cubi, le riserve di petrolio sono espresse in milioni di barili.

Oltre alle sopra dettagliate riserve certe, il gruppo Edison detiene riserve probabili pari complessivamente a 15,1 miliardi di metri cubi equivalenti, di cui circa il 38% in Italia.

2) Costi capitalizzati relativi alle attività degli idrocarburi in produzione

I costi capitalizzati rappresentano gli importi complessivi delle immobilizzazioni materiali e delle concessioni relative alle riserve e delle altre immobilizzazioni di supporto utilizzate nelle attività di produzione di idrocarburi, con indicazione del fondo ammortamento e svalutazione.

Costi capitalizzati al 31 dicembre 2016 relativi alle attività di produzione idrocarburi

(in milioni di euro) Italia Egitto Altri Totale
Costi capitalizzati lordi 1.480 1.851 700 4.031
Fondi ammortamento e svalutazione (1.146) (1.151) (322) (2.619)
Totale costi capitalizzati netti 334 700 378 1.412

3) Costi sostenuti nell'anno per acquisizioni, esplorazione e sviluppo di giacimenti di gas naturale e di petrolio

I costi sostenuti rappresentano gli importi imputati all'attivo patrimoniale nel corso dell'esercizio in quanto sostenuti in connessione alle attività di acquisizione, di ricerca di idrocarburi e di sviluppo dei giacimenti.

Costi sostenuti nel 2016 per acquisizione, esplorazione e sviluppo

(in milioni di euro) Italia Egitto Norvegia UK Algeria Altri Totale
Acquisizioni - 12 - - - - 12
Costi di esplorazione 1 24 34 3 - 6 68
Costi di sviluppo 28 65 20 9 74 - 196
Totale costi sostenuti 29 101 54 12 74 6 276

CRITERI E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Criteri e metodi di consolidamento

Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito dal Gruppo.

I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli d'esercizio di società o consolidati di settore approvati dagli organi sociali competenti delle rispettive società, opportunamente modificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di Gruppo.

Nei casi in cui l'esercizio sociale non coincida con l'anno solare sono state considerate situazioni approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione che riflettono l'esercizio sociale del Gruppo.

Le imprese controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale; le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate sono assunti integralmente nel bilancio consolidato. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo e alle passività potenziali il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo non corrente "Avviamento". In particolare, se l'acquisto è realizzato in più fasi è necessario, alla data di acquisizione del controllo, rimisurare a fair value l'intera partecipazione posseduta; successivamente a tale data, le eventuali ulteriori acquisizioni ovvero cessioni di quote di partecipazione, nell'ipotesi di mantenimento del controllo, sono trattate come transazioni tra i soci iscritte a patrimonio netto. I costi sostenuti per l'acquisizione sono sempre spesati immediatamente a conto economico; le variazioni delle contingent consideration sono iscritte a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e del risultato di periodo attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel conto economico complessivo.

I debiti e i crediti, gli oneri e i proventi relativi a operazioni effettuate tra le imprese incluse nell'area di consolidamento sono elisi. Gli utili conseguenti a operazioni fra dette imprese e relativi a valori ancora compresi nel patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante sono eliminati.

Le partecipate cessano di essere consolidate dalla data in cui il controllo viene trasferito a terzi; la cessione di una quota di partecipazione con perdita del controllo determina l'iscrizione a conto economico (i) dell'utile o della perdita determinata quale differenza tra il corrispettivo di cessione e la rispettiva quota di patrimonio netto della partecipata trasferita a terzi, (ii) di qualunque risultato riferibile alla società ceduta iscritto tra le altre componenti di conto economico complessivo che può essere riclassificato nel conto economico e (iii) del risultato da adeguamento al suo fair value, determinato alla data di perdita del controllo, per l'eventuale partecipazione di minoranza mantenuta da Edison.

Le imprese gestite per il tramite di accordi contrattuali in base ai quali due o più soggetti, che condividono il controllo attraverso il consenso unanime, hanno il potere di dirigere le decisioni rilevanti e governare l'esposizione ai rendimenti variabili futuri, qualificabili come joint operation, sono iscritte proporzionalmente direttamente nel bilancio individuale del soggetto che è parte degli accordi. Oltre che a iscrivere la quota di attività e passività, di costi e di ricavi di propria pertinenza sono altresì valorizzate le obbligazioni di propria spettanza. Analogamente, quando una società per il tramite di accordi contrattuali partecipa a una joint operation, anche senza condividere il controllo congiunto, contabilizza nel bilancio individuale la propria quota di attività e passività, di costi e di ricavi nonché le obbligazioni di sua spettanza ai sensi del contratto.

Le altre partecipazioni in joint venture e in imprese collegate, sulle quali si esercita un'influenza notevole, ma non qualificabili come joint operation, sono valutate applicando il metodo del patrimonio netto, in base al quale il valore di bilancio delle partecipazioni è adeguato per tenere conto essenzialmente della quota di risultato di pertinenza della partecipante maturata nell'esercizio e dei dividendi distribuiti dalla partecipata.

Le imprese controllate che sono in liquidazione o soggette a procedura concorsuale sono escluse dall'area di consolidamento e vengono valutate al presunto valore di realizzo; la loro influenza sul totale delle attività, delle passività e sull'indebitamento finanziario netto è marginale.

Consolidamento d'imprese estere e criteri di conversione di poste in valuta

Le attività e le passività d'imprese estere consolidate espresse in una moneta diversa dall'euro sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data di riferimento dei bilanci; i proventi e gli oneri sono convertiti invece al cambio medio dell'esercizio. Le differenze di conversione risultanti sono incluse nel patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", fino alla cessione della partecipazione.

Si ricorda che in sede di prima applicazione degli IFRS le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento delle imprese estere sono state azzerate e, pertanto, la riserva iscritta nel bilancio consolidato rappresenta esclusivamente le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004.

Le operazioni in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie sono poi convertite al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Le differenze di cambio generate dalla conversione e quelle realizzate al momento dell'estinzione dell'operazione sono iscritte tra i proventi e oneri finanziari.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Immobilizzazioni materiali e Immobili detenuti per investimento

Gli immobili strumentali sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali" mentre gli immobili non strumentali sono classificati come "Immobili detenuti per investimento".

In bilancio sono iscritti al costo di acquisto, di produzione o di conferimento, comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso e al netto di eventuali contributi in conto capitale.

Le singole componenti di un impianto che risultino caratterizzate da una diversa vita utile sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti. In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso vengono separati e solo il fabbricato viene assoggettato ad ammortamento.

Anche gli eventuali costi di smantellamento e ripristino dei siti industriali che si stima di dover sostenere sono iscritti come componente assoggettata ad ammortamento; il valore a cui tali costi sono iscritti è pari al valore attuale dell'onere futuro che si stima di sostenere.

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi sostenuti per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Il range delle aliquote è riportato nella seguente tabella:

Filiera
Energia Elettrica
Filiera Corporate e Altri
Settori
Idrocarburi
minimo massimo minimo massimo minimo massimo
Fabbricati 2,1% 12,2% 2,0% 5,0% - 2,1%
Impianti e macchinari 4,0% 14,7% 3,0% 50,0% 9,6% 24,7%
Attrezzature industriali e commerciali 5,0% 25,0% 17,0% 35,0% 5,0% 25,0%
Altri beni 6,0% 20,0% 5,0% 20,0% 6,0% 20,0%
Immobili detenuti per investimento - - - - 1,6% 2,4%

L'ammortamento delle immobilizzazioni materiali pertinenti le concessioni per la coltivazione di idrocarburi nonché i relativi costi per chiusura dei pozzi, abbandono dell'area e smantellamento o rimozione delle strutture sono rilevati nell'attivo patrimoniale e sono ammortizzati secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP), metodo che è anche utilizzato per ammortizzare le relative concessioni. L'aliquota di ammortamento è pertanto individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità delle riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio; il valore delle riserve iniziali è basato sulle migliori e più aggiornate stime disponibili alla chiusura di ciascun periodo.

L'ammortamento dei beni, per la quota gratuitamente devolvibile, è calcolato a quote costanti sulla base del periodo minore fra la durata residua del contratto - tenendo altresì conto degli eventuali rinnovi/proroghe - e la vita utile stimata degli stessi.

I beni acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali" con iscrizione al passivo di un debito finanziario di pari importo. Il debito viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote capitale incluso nei canoni contrattualmente previsti mentre il valore del bene iscritto tra le "Immobilizzazioni materiali" viene sistematicamente ammortizzato in funzione della vita economico-tecnica del bene stesso.

Si ricorda che in sede di prima applicazione degli IFRS il Gruppo ha adottato il criterio del fair value quale sostituto del costo e, quindi, i fondi ammortamento e svalutazione cumulati fino all'1 gennaio 2004 sono stati azzerati. Conseguentemente il fondo ammortamento e il fondo svalutazione indicati nelle note illustrative che corredano il bilancio rappresentano esclusivamente gli ammortamenti e le svalutazioni cumulati successivamente all'1 gennaio 2004.

Se vi sono indicatori di svalutazione le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (cd. impairment test) che è illustrata nel seguito in "Perdita di valore delle attività"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno portato alla loro svalutazione.

A partire dall'1 gennaio 2009 gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene di durata significativa sono capitalizzati qualora l'investimento superi una soglia dimensionale predefinita; si precisa che fino al 31 dicembre 2008 gli oneri finanziari non venivano capitalizzati.

Avviamento, Concessioni idrocarburi e Altre immobilizzazioni immateriali

Sono definibili attività immateriali solo le attività identificabili, controllate dall'impresa, che sono in grado di produrre benefici economici futuri. Includono anche l'avviamento quando acquisito a titolo oneroso.

Tali attività sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori secondo i criteri già indicati per le immobilizzazioni materiali. Sono capitalizzati anche i costi di sviluppo a condizione che il costo sia attendibilmente determinabile e che sia dimostrabile che l'attività è in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente a partire dal momento in cui l'attività è disponibile per l'utilizzo lungo il periodo di prevista utilità.

L'avviamento e le altre attività aventi vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico ma sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (cd. impairment test) condotta a livello della singola Cash Generating Unit (CGU) o insiemi di CGU cui le attività a vita indefinita possono essere allocate ragionevolmente; il test è descritto nel seguito in "Perdita di valore delle attività". Per l'avviamento le eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Concessioni idrocarburi, attività di esplorazione e valutazione delle risorse minerarie

I costi sostenuti per l'acquisizione di titoli minerari o per l'estensione dei permessi esistenti sono iscritti tra le attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla durata della licenza in fase esplorativa. Se successivamente l'esplorazione è abbandonata il costo residuo è imputato immediatamente a conto economico.

I costi di esplorazione e i costi relativi alle prospezioni geologiche, ai sondaggi esplorativi, ai rilievi geologici e geofisici nonché le perforazioni esplorative sono imputati all'attivo tra le "Immobilizzazioni immateriali" e sono ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo relativi a pozzi con esito minerario positivo e i costi di produzione relativi alla costruzione di impianti per l'estrazione e lo stoccaggio di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale tra le "Immobilizzazioni materiali" secondo la natura del bene e sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto (UOP).

I costi per la chiusura dei pozzi, l'abbandono dell'area e lo smantellamento o rimozione delle strutture (costi di smantellamento e ripristino dei siti industriali) sono rilevati nell'attivo patrimoniale e sono ammortizzati secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP).

Le concessioni per la coltivazione d'idrocarburi sono ammortizzate secondo il metodo dell'unità di prodotto (UOP). L'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità delle riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio; il valore delle riserve iniziali è basato sulle migliori e più aggiornate stime disponibili alla chiusura di ciascun periodo. Inoltre, annualmente si verifica che il valore di bilancio non sia superiore al maggior valore tra quello recuperabile determinato attualizzando i flussi di cassa futuri stimati in base ai programmi futuri di produzione e il loro valore di mercato.

Titoli ambientali

Il Gruppo si approvvigiona principalmente di quote di emissione per fare fronte al proprio fabbisogno nell'esercizio della propria attività industriale (cd. own use) e in parte a scopo di negoziazione (cd. Attività di trading). Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati funzionali allo scopo perseguito all'atto di acquisto.

In particolare, tra le "Altre immobilizzazioni immateriali" possono essere incluse anche le quote di emissione (Emission Rights), iscritte al costo sostenuto per l'acquisto nel caso in cui, alla data di bilancio, il Gruppo abbia un eccesso di quote rispetto al fabbisogno determinato in relazione alle emissioni rilasciate nell'esercizio. Le eventuali quote assegnate gratuitamente e utilizzate ai fini di compliance sono iscritte a un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate ecceda, alla data di bilancio, quello delle emissioni assegnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per l'eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote restituite annualmente in relazione al quantitativo di emissioni di gas inquinanti rilasciate nell'atmosfera durante ciascun anno civile o alle produzioni effettuate sono cancellate (cd. compliance) con contestuale utilizzo dell'eventuale fondo rischi stanziato nell'esercizio precedente.

I titoli ambientali posseduti e detenuti nell'esercizio dell'Attività di trading sono invece iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value, come descritto nel seguito in "Attività di trading" e "Rimanenze".

Perdita di valore delle attività

Lo IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore (cd. impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che ne segnalino l'evidenza.

Nel caso dell'avviamento, di altre attività immateriali a vita utile indefinita o di attività non disponibili per l'uso, l'impairment test è effettuato almeno annualmente.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando (i) il valore contabile iscritto in bilancio con (ii) il maggiore tra il fair value dedotti i costi di vendita e il valore d'uso del bene previa deduzione da entrambi i valori del fondo iscritto al passivo per fondi di smantellamento e ripristino dei siti industriali. Lo IAS 36 definisce il valore recuperabile come il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari dedotti i costi di vendita e il proprio valore d'uso.

Il valore d'uso è definito generalmente mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o di una Cash Generating Unit nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.

Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse.

Strumenti finanziari

Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) e quelle disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'impresa e le altre attività finanziarie correnti come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Sono disponibilità liquide e mezzi equivalenti i depositi bancari e postali, i titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e i crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Vi si includono anche i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.

Le attività e le passività finanziarie sono rilevate contabilmente al fair value all'insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento.

La loro iscrizione iniziale tiene conto dei costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione e dei costi di emissione che sono inclusi nella valutazione iniziale di tutte le attività o passività definibili strumenti finanziari. La valutazione successiva dipende dalla tipologia dello strumento.

In particolare:

  • le attività detenute per la negoziazione, esclusi gli strumenti derivati, sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico. Tale categoria è prevalentemente costituita dalle partecipazioni di trading e dalle cd. Attività di trading illustrate nel seguito;
  • le altre attività e passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati e dalle partecipazioni, con pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione iniziali sono portate a diretta rettifica del valore nominale dell'attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi sostenuti per l'acquisizione di finanziamenti, ecc.). Sono poi rideterminati i proventi/oneri finanziari sulla base del

metodo del tasso effettivo d'interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare l'eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore sono rilevate come costo nel conto economico del periodo. In questa categoria rientrano i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'impresa, i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie;

  • le attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value e gli utili e le perdite che si determinano sono iscritti a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo"; il fair value iscritto si riversa a conto economico al momento dell'effettiva cessione. Le perdite da valutazione a fair value sono invece iscritte direttamente a conto economico nei casi in cui sussistano evidenze obiettive che l'attività finanziaria abbia subito una riduzione di valore anche se l'attività non è ancora stata ceduta. Sono invece valutate al costo ridotto per perdite durevoli di valore le partecipazioni non quotate per le quali il fair value non sia misurabile attendibilmente. In questa categoria sono incluse le partecipazioni possedute per una percentuale inferiore al 20%;
  • gli strumenti derivati sono valutati al fair value e le relative variazioni sono iscritte a conto economico; il Gruppo peraltro applica, ove possibile, la cd. hedge accounting, di conseguenza gli strumenti derivati sono classificati come strumento di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata ai sensi dello IAS 39. In questo caso si applicano in particolare i seguenti trattamenti contabili:
  • a) qualora i derivati di copertura coprano il rischio di variazione dei flussi di cassa degli elementi oggetto di copertura (Cash Flow Hedge), la porzione efficace delle variazioni di fair value dei derivati è rilevata direttamente a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", mentre la porzione inefficace è iscritta direttamente a conto economico. Gli importi rilevati direttamente a patrimonio netto sono riflessi nel conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto;
  • b) qualora i derivati di copertura coprano il rischio di variazione del fair value degli elementi oggetto di copertura (Fair Value Hedge), le variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni di fair value associate al rischio coperto rilevandone gli effetti a conto economico.

Le attività finanziarie sono eliminate dallo stato patrimoniale quando è estinto il diritto a ricevere i flussi di cassa e sono trasferiti in modo sostanziale tutti i rischi e i benefici connessi alla detenzione dell'attività (cd. derecognition) o nel caso in cui la posta è considerata definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.

Le passività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando la specifica obbligazione contrattuale è estinta. Si configura come un'estinzione anche la modifica dei termini contrattuali esistenti, qualora le nuove condizioni abbiano mutato significativamente le pattuizioni originarie e comunque quando il valore attuale dei flussi di cassa che si genereranno dagli accordi rivisti si discostino di oltre il 10% dal valore dei flussi di cassa attualizzati della passività originaria.

Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio. Il fair value di strumenti non quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione.

Attività di trading

All'interno delle attività caratteristiche del gruppo Edison, sono state autorizzate Attività di trading fisico e finanziario su commodity e titoli ambientali. Tali attività sono governate da apposite procedure e sono segregate ex ante dalle altre attività caratteristiche (le cd. Attività industriali) in appositi "Portafogli di Trading". Queste attività includono contratti fisici e finanziari su commodity e titoli ambientali e sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico. I singoli contratti possono prevedere la consegna fisica; in tale caso, le eventuali rimanenze sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico.

Si segnala che le poste di conto economico relative ai ricavi e ai consumi dell'Attività di trading riflettono l'esposizione del solo "margine di negoziazione" (cd. net presentation).

Rimanenze

Le rimanenze riferibili alla cd. Attività industriale sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori determinato applicando il criterio del FIFO e il valore presunto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Le rimanenze riferibili alla cd. Attività di trading sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico trattandosi di attività di negoziazione.

Valutazione dei contratti di lungo termine take-or-pay

I contratti per l'importazione di gas naturale a medio/lungo termine prevedono il ritiro obbligatorio di quantità minime annuali. In caso di mancato raggiungimento di tali quantità minime annuali, il Gruppo è comunque tenuto al pagamento del corrispettivo riferibile alla parte non ritirata. Tale pagamento può assumere la natura di anticipo su future forniture o quella di penale su mancati ritiri. Il primo caso (anticipo su future forniture) si configura per le quantità non ritirate alla data di bilancio, di cui, tuttavia, nell'arco della durata residua dei contratti, sia prevedibile con ragionevole certezza un futuro recupero sotto forma di maggiori ritiri di gas naturale rispetto alle quantità minime annuali previste contrattualmente. Il secondo caso (penale per mancato ritiro) si configura, invece, per le quantità non ritirate di cui non sia ipotizzabile il futuro recupero. La parte di pagamento qualificabile come anticipo su future forniture viene inizialmente iscritta tra le "Altre attività" ai sensi dello IAS 38, tale valore è mantenuto previa verifica periodica che: i) nella durata residua contrattuale, la società stima di poter recuperare i volumi inferiori al minimo contrattuale (valutazione quantitativa); ii) si stima che i contratti presentino, sull'intera vita residua, flussi di cassa attesi netti positivi in base ai piani aziendali approvati (valutazione economica). Le valutazioni di recuperabilità sono estese anche alle quantità maturate, non ancora ritirate e non pagate alla data di bilancio, per le quali il relativo pagamento sarà effettuato nell'esercizio successivo e il cui valore è iscritto tra gli impegni.

Gli anticipi sono riclassificati a magazzino solo al momento dell'effettivo ritiro del gas ovvero iscritti a conto economico come penali nel caso di mancato ritiro del gas. Con riferimento alla valutazione del magazzino gas, le stime del valore netto di realizzo si basano sulle migliori stime di prezzo di cui si ha evidenza nel momento della valutazione tenuto conto del mercato di destinazione. Tali stime possono considerare, come rettifica di prezzo, se del caso, le eventuali rinegoziazioni contrattuali su base triennale nei prezzi di ritiro del gas.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce "Costo del lavoro" mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i "Proventi (Oneri) finanziari netti". Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.

In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (cd. Defined contribution plan).

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono stanziati esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale e stimabile in modo attendibile, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell'impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa che l'impresa stessa sia responsabile o si assuma la responsabilità di adempiere a una obbligazione (cd. "Obbligazioni implicite"). Se l'effetto finanziario del tempo è significativo la passività è attualizzata, l'effetto dell'attualizzazione è iscritto tra gli oneri finanziari.

Riconoscimento dei ricavi e dei costi

I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei beni e la prestazione dei servizi. I ricavi per vendite sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà, che di regola corrisponde alla consegna o alla spedizione dei beni. I contributi in conto esercizio sono rilevati integralmente a conto economico quando sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità; sono qualificabili come tali gli incentivi accordati a fronte della produzione di energia effettuata con impianti che utilizzano fonti rinnovabili, che sono valorizzati al fair value ai sensi dello IAS 20. Tra i consumi sono inclusi i costi per titoli ambientali di competenza del periodo, nonché, se del caso, quelli riferibili a impianti dismessi per il periodo di competenza del cedente; mentre gli acquisti titoli ambientali destinati alla negoziazione sono inseriti tra le rimanenze. I proventi e gli oneri finanziari vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I dividendi sono riconosciuti quando sorge il diritto all'incasso da parte degli azionisti che normalmente avviene nell'esercizio in cui si tiene l'assemblea della partecipata che delibera la distribuzione di utili o riserve.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna impresa, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo in ciascun Paese, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, sulla base delle aliquote in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile il loro futuro recupero. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati. Quando i risultati sono rilevati direttamente a patrimonio netto, in particolare nella "Riserva di altre componenti del risultato complessivo", le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch'esse imputate direttamente al patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2016

Offerta Pubblica di Acquisto di Alerion Clean Power

Il 16 gennaio 2017 è terminato il periodo di adesione all'Offerta Pubblica Obbligatoria sul capitale di Alerion Clean Power; l'OPA, promossa da Eolo Energia in data 6 dicembre 2016, aveva preso avvio, previa pubblicazione del relativo documento di offerta, il 23 dicembre 2016. Durante tale periodo sono state portate in adesione ulteriori 26.342 azioni ordinarie Alerion, corrispondenti allo 0,061% del capitale. Il relativo pagamento è avvenuto in data 18 gennaio 2017, per un controvalore di euro 64.801,32.

Al termine di quest'ultima operazione il possesso aggregato di Eolo Energia e F2i, società con la quale il 12 ottobre 2016 era stato sottoscritto un accordo parasociale riguardante, tra l'altro, le linee guida della governance di Alerion e di Eolo Energia, è risultato pari al 38,931% del capitale di Alerion.

Si segnala inoltre che in data 30 gennaio 2017 si è tenuta l'assemblea di Alerion avente tra l'altro ad oggetto la nomina del consiglio di amministrazione. In vista di tale assemblea Eolo Energia ha promosso una sollecitazione di deleghe di voto e presentato, congiuntamente a F2i, una lista di candidati. Da tale lista è stato nominato un solo amministratore.

Milano, 13 febbraio 2017 Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Marc Benayoun

Area di consolidamento al 31 dicembre 2016

AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 31 DICEMBRE 2016

ELENCO PARTECIPAZIONI

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2016
31.12.2015
Quota di
partecipazione
sul capitale
% (b)
Azionista
Rapporto Note
di
partecipaz.
(c)

A) Partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento

A.1) Imprese consolidate con il metodo integrale

Capogruppo
Edison Spa Milano (I) EUR 5.377.000.671
Filiera Energia Elettrica
Cellina Energy Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 - 100,00 Edison Spa CO (i)
Compagnia Energetica Bellunese CEB Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 1.200.000 86,12 86,12 100,00 Sistemi di Energia Spa CO (i)
Conef Solutions Slu Madrid (E) EUR 3.001 100,00 - 100,00 EDF Fenice Iberica Slu CO -
Cryoptima Luxembourg Sarl Lussemburgo (L) EUR 12.500 51,00 - 100,00 Modularis Group Srl CO -
Cryoptima Polska Sp Zoo Varsavia (PL) PLZ 50.000 51,00 - 100,00 Cryoptima Sas CO -
Cryoptima Sas Decines (F) EUR 100.000 51,00 - 100,00 Modularis Group Srl CO -
Dolomiti Edison Energy Srl Trento (I) EUR 5.000.000 49,00 49,00 49,00 Edison Spa CO -
E2i Energie Speciali Srl Milano (I) EUR 4.200.000 24,99 24,99 30,00 Edison Partecipazioni
Energie Rinnovabili Srl
CO -
Ecologica Marche Srl Monsano (AN) (I) EUR 20.000 51,00 - 51,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
EDF Fenice Iberica Slu Madrid (E) EUR 12.000.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
Edf Fenice Maroc Casablanca (MA) MAD 300.000 100,00 - 99,97
0,03
EDF Fenice Iberica Slu
Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
EDF Fenice Services Iberica Sl Madrid (E) EUR 6.010 100,00 - 100,00 EDF Fenice Iberica Slu CO -
Edison Energia Spa (Socio unico) - Attività Energia Elettrica Milano (I) EUR 23.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison Energy Solutions Spa (Socio unico) - Attività Energia Elettrica Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Energia Spa (Socio unico) CO (i)
Edison Engineering Sa Atene (GR) EUR 260.001 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Edison Partecipazioni Energie Rinnovabili Srl Milano (I) EUR 20.000.000 83,30 83,30 83,30 Edison Spa CO (i)
Edison Trading Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 30.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Eolo Energia Srl Milano (I) EUR 10.000 54,73 - 49,00
51,00
E2i Energie Speciali Srl
Edison Partecipazioni
Energie Rinnovabili Srl
CO (i)
Fenice Poland Sp.z.o.o. Bielsko-Biala (PL) PLZ 30.000.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 330.500.000 100,00 - 100,00 Edison Spa CO (i)
Fenice Services Polska Bielsko Biala (PL) PLZ 600.000 100,00 - 100,00 Fenice Poland Sp.z.o.o. CO -
Fompedraza Cogeneracion Sa Fompedraza (Valladolid) (E) EUR 649.093 90,00 - 90,00 EDF Fenice Iberica Slu CO -
Gever Spa Milano (I) EUR 10.500.000 51,00 51,00 51,00 Edison Spa CO -
Interecogen Srl (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 110.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO (v)
Jesi Energia Spa Milano (I) EUR 5.350.000 70,00 70,00 70,00 Edison Spa CO (i)
Modularis Group Srl Rivoli (TO) (I) EUR 200.000 51,00 - 51,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO -
Modularis Sas Decines (F) EUR 2.000 51,00 - 100,00 Modularis Group Srl CO -
Novaction Energies Sas Decines (F) EUR 150.000 51,00 - 100,00 Modularis Group Srl CO -
Ooo Cryoptima Rus ex Ooo Novotek Mosca (RUS) RUR 120.000 51,00 - 100,00 Novaction Energies Sas CO -
Pavoni Rossano Srl Filottrano (AN) (I) EUR 100.000 60,00 - 60,00 Fenice Qualità per L'ambiente
Spa (Socio Unico)
CO -
Rendina Ambiente Srl (Socio unico) Rivoli (TO) (I) EUR 50.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO (v)
Sinergia Srl (Socio unico) (In Liq.) Rivoli (TO) (I) EUR 99.000 100,00 - 100,00 Fenice Qualità per l'Ambiente
Spa (Socio unico)
CO (v)
Sistemi di Energia Spa Milano (I) EUR 10.083.205 86,12 86,12 86,12 Edison Spa CO (i)
Società Idroelettrica Calabrese Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 10.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Termica Cologno Srl Milano (I) EUR 1.000.000 65,00 65,00 65,00 Edison Spa CO (i)
Denominazione sociale Sede Valuta ale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
Quota di
partecipazione
sul capitale
Rapporto Note
di
partecipaz.
31.12.2016 31.12.2015 % (b) Azionista (c)
Filiera Idrocarburi
Amg Gas Srl Palermo (I) EUR 100.000 80,00 80,00 80,00 Edison Spa CO (i)
Edison E&P UK Ltd Londra (GB) GBP 81.867.411 100,00 100,00 100,00 Edison International
Holding Nv
CO -
Edison Egypt-Energy Service J.s.c. New Cairo (ET) EGP 20.000.000 100,00 - 1,00
98,00
1,00
Edison International
Holding Nv
Edison International Spa
(Socio unico)
Edison Spa
CO -
Edison Energia Spa (Socio unico) - Attività Idrocarburi Milano (I) EUR 23.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison Energy Solutions Spa (Socio unico) - Attività Idrocarburi Milano (I) EUR 5.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Energia Spa
(Socio unico)
CO (i)
Edison Idrocarburi Sicilia Srl (Socio unico) Ragusa (I) EUR 1.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison International Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 75.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Edison Norge As Stavanger (N) NOK 2.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison International Spa
(Socio unico)
CO -
Edison North Sea Ltd Londra (GB) GBP 2 100,00 100,00 100,00 Edison E&P UK Ltd CO -
Edison Stoccaggio Spa (Socio unico) Milano (I) EUR 90.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Euroil Exploration Ltd Londra (GB) GBP 9.250.000 100,00 100,00 100,00
0,00
Edison International
Holding Nv
Edison Spa
CO -
Infrastrutture Distribuzione Gas Spa (Socio unico)
ex Edison DG Spa (Socio unico)
Selvazzano Dentro (PD) (I) EUR 460.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Infrastrutture Trasporto Gas Spa (Socio Unico) Milano (I) EUR 10.000.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Corporate
Atema Dac ex Atema Limited Dublino 2 (IRL) EUR 1.500.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Edison Hellas Sa Atene (GR) EUR 263.700 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Edison International Development Bv Amsterdam (NL) EUR 18.018.000 100,00 100,00 100,00 Edison International
Holding Nv
CO -
Edison International Holding Nv Amsterdam (NL) EUR 123.500.000 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO -
Nuova Alba Srl (Socio unico) Milano (I) EUR 2.016.457 100,00 100,00 100,00 Edison Spa CO (i)
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2015
Quota di
partecipazione
sul capitale
% (b)
Azionista
Valore di
carico
(in milioni
di euro) (d)
Rapporto Note
di
partecipaz.
(c)
B) Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
Abu Qir Petroleum Company Alexandria (ET) EGP 20.000 50,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- JV (iii) (iv)
Ed-Ina D.o.o. Zagabria (HR) HRK 20.000 50,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- JV (iii)
Elpedison Bv (*) Amsterdam (NL) EUR 1.000.000 50,00 Edison International
Holding Nv
- JV (iii)
Fayoum Petroleum Co - Petrofayoum Il Cairo (ET) EGP 20.000 30,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- JV (iii) (iv)
Ibiritermo Sa Ibirité - Estado de
Minas Gerais (BR)
BRL 7.651.814 50,00 Edison Spa 34,2 JV (iii)
IGI Poseidon Sa-Nat. Gas Subm.
Interc. Gre-Ita-Poseidon (**)
Herakleio Attiki (GR) EUR 33.400.000 50,00 Edison International
Holding Nv
5,6 JV (iii)
Parco Eolico Castelnuovo Srl Castelnuovo
di Conza (SA) (I)
EUR 10.200 50,00 Edison Spa 0,5 JV (iii)
Alerion Clean Power Spa Milano (I) EUR 161.242.315 22,84 Eolo Energia Srl 25,8 CL -
Consorzio Barchetta Jesi (AN) (I) EUR 2.100 47,62 Jesi Energia Spa - CL -
EDF EN Services Italia Srl Bologna (I) EUR 10.000 30,00 Edison Spa 1,9 CL -
EL.IT.E Spa Milano (I) EUR 3.888.500 48,45 Edison Spa 2,9 CL -
Eta 3 Spa Arezzo (I) EUR 2.000.000 33,01 Edison Spa 3,5 CL -
Fenice Assets Iberica Sl Madrid (E) EUR 10.000 40,00 EDF Fenice Iberica Slu 0,7 CL -
Iniziativa Universitaria 1991 Spa Varese (I) EUR 16.120.000 32,26 Edison Spa 4,2 CL -
Kraftwerke Hinterrhein Ag Thusis (CH) CHF 100.000.000 20,00 Edison Spa 22,5 CL -
Soc. Svil. Rea. Gest. Gasdot.
Alg-ITA V. Sardeg. Galsi Spa
Milano (I) EUR 37.419.179 23,53 Edison Spa - CL -

Totale partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 101,8

(*) Il valore di carico include la valutazione di Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa).

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2015
Quota di
partecipazione
sul capitale
Rapporto
di
partecipaz.
(c)
Note
Elpedison Sa (ex Elpedison Power Sa) Marousi Attiki (GR) EUR 99.633.600 % (b)
75,78
Azionista
Elpedison Bv
JV (iii)

(**) Il valore di carico include la valutazione di ICGB AD.

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
31.12.2015
% (b) Quota di
partecipazione
sul capitale
Azionista
Rapporto
di
partecipaz.
(c)
Note
ICGB AD Sofia (BG) BGL 33.053.560 50,00 IGI Poseidon Sa - Nat.
Gas Subm. Interc.
Gre-Ita-Poseidon
JV (iii)
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
consolidata di
Gruppo (a)
Quota di
partecipazione
sul capitale
Valore di
carico
(in milioni
Rapporto Note
di
partecipaz.
31.12.2015 % (b) Azionista di euro) (d) (c)
C) Partecipazioni in imprese in liquidazione o soggette a restrizioni durevoli
Auto Gas Company S.A.E. (In liq.) Il Cairo (ET) EGP 1.700.000 30,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- CL -
Interenergoeffect LLC (In liq.) Mosca (RUS) RUR 8.000.000 50,00 Fenice qualità per l'ambiente
Spa (Socio unico)
- CL -
Nuova C.I.S.A. Spa (In liq.) (Socio unico) Milano (I) EUR 1.549.350 100,00 Edison Spa 2,4 CO (i)
Nuova I.S.I. Impianti Selez.
Inerti Srl (In fallimento)
Vazia (RI) (I) LIT
pari ad EUR
150.000.000
77.468,53
33,33 Edison Spa - CL -
Poggio Mondello Srl (Socio unico) Palermo (I) EUR 364.000 100,00 Nuova C.I.S.A. Spa
(In liq.) (Socio unico)
- CO (i)
Sistema Permanente di Servizi Spa (In fallimento) Roma (I) EUR 154.950 12,60 Edison Spa - TZ -
Soc. Gen. per Progr. Cons. e
Part. Spa (In amm. straord.)
Roma (I) LIT
pari ad EUR
300.000.000
154.937,07
59,33 Edison Spa - CO -
Totale partecipazioni in imprese in liquidazione o soggette a restrizioni durevoli 2,4

D) Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value

D.1) Trading

Totale partecipazioni 264,5
Totale partecipazioni in altre imprese valutate al fair value 160,3
Terminale GNL Adriatico Srl Milano (I) EUR 200.000.000 7,30 Edison Spa 152,9 TZ -
Syremont Spa Rose (CS) (I) EUR 1.550.000 19,35 Edison Spa - TZ (ii)
Rashid Petroleum Company - Rashpetco Il Cairo (ET) EGP 20.000 10,00 Edison International Spa
(Socio unico)
- TZ -
Prometeo Spa Osimo (AN) (I) EUR 2.818.277 14,45 Edison Spa 0,5 TZ -
Istituto Europeo di Oncologia Srl Milano (I) EUR 80.579.007 4,28 Edison Spa 3,5 TZ -
European Energy Exchange Ag - Eex Lipsia (D) EUR 40.050.000 0,76 Edison Spa 0,7 TZ -
Emittenti Titoli Spa Milano (I) EUR 4.264.000 3,89 Edison Spa 0,2 TZ -
D.2) Disponibili per la vendita
Amsc-American Superconductor Devens (MA) (USA) USD 141.992 0,11 Edison Spa 0,1 TZ -
Acsm-Agam Spa Monza (I) EUR 76.619.105 1,94 Edison Spa 2,4 TZ -

Imprese entrate nell'area di consolidamento durante l'esercizio chiuso al 31/12/2016

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale
al 31/12/2016
Quota consolidata
di Gruppo
Imprese Acquisite
Cellina Energy Srl (Socio Unico) Milano (I) EUR 5.000.000 100,00
Conef Solutions Slu Madrid (E) EUR 3.001 100,00
Cryoptima Luxembourg Sarl Lussemburgo (L) EUR 12.500 51,00
Cryoptima Polska Sp Zoo Varsavia (Pl) PLZ 50.000 51,00
Cryoptima Sas Decines (F) EUR 100.000 51,00
Ecologica Marche Srl Monsano (AN) (I) EUR 20.000 51,00
Edf Fenice Iberica Slu Madrid (E) EUR 12.000.000 100,00
Edf Fenice Maroc Casablanca (MA) MAD 300.000 100,00
Edf Fenice Services Iberica Sl Madrid (E) EUR 6.010 100,00
Edison Egypt-Energy Service J.s.c. New Cairo (ET) EGP 20.000.000 100,00
Fenice Poland Sp.z.o.o. Bielsko-Biala (Pl) PLZ 30.000.000 100,00
Fenice Qualità per l'Ambiente Spa (Socio Unico) Rivoli (TO) (I) EUR 330.500.000 100,00
Fenice Rus Llc Mosca (RUS) RUR 1.162.497.900 100,00
Fenice Services Polska Bielsko Biala (Pl) PLZ 600.000 100,00
Fompedraza Cogeneracion Sa Fompedraza (Valladolid) (E) EUR 649.093 90,00
Interecogen Srl (Socio Unico) Rivoli (TO) (I) EUR 110.000 100,00
Modularis Group Srl Rivoli (TO) (I) EUR 200.000 51,00
Modularis Sas Decines (F) EUR 2.000 51,00
Novaction Energies Sas Decines (F) EUR 150.000 51,00
Ooo Cryoptima Rus Mosca (RUS) RUR 120.000 51,00
Pavoni Rossano Srl Filottrano (AN) (I) EUR 100.000 60,00
Rendina Ambiente Srl (Socio Unico) Rivoli (TO) (I) EUR 50.000 100,00
Sinergia Srl (Socio Unico) (In Liq.) Rivoli (TO) (I) EUR 99.000 100,00
Imprese Costituite
Eolo Energia Srl Milano (I) EUR 10.000 100,00

Imprese uscite dall'area di consolidamento durante l'esercizio chiuso al 31/12/2016

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale
al 31/12/2015
Quota consolidata
di Gruppo al 2016
Quota consolidata
di Gruppo al 31/12/2015
Imprese Vendute
Fenice Rus Llc Mosca (RUS) RUR 1.162.497.900 100,00 100,00
Hydros Srl - Hydros Gmbh Bolzano (I) EUR 30.018.000 40,00 40,00
Termica Milazzo Srl Milano (I) EUR 23.241.000 60,00 60,00
Imprese Fuse
Shen Spa Milano (I) EUR 120.000 100,00 100,00

Note

  • (a) La quota consolidata di Gruppo è calcolata tenendo conto delle quote di capitale sociale possedute dalla Capogruppo o da imprese controllate consolidate con il criterio dell'integrazione globale e da imprese a controllo congiunto consolidate con il criterio dell'integrazione proporzionale.
  • (b) La quota di partecipazione sul capitale è data dal rapporto tra il valore nominale di tutti i titoli rappresentativi del capitale sociale posseduti direttamente ed il capitale sociale complessivo. Nel calcolo del rapporto il denominatore (capitale sociale complessivo) viene diminuito delle eventuali azioni proprie.
  • (c) CO = controllata; JO = joint operation; JV = joint venture; CL = collegata; TZ = terza.
  • (d) Il valore di carico è indicato solo per le imprese valutate al patrimonio netto o al costo, possedute direttamente dalla Capogruppo o da altre imprese consolidate integralmente o proporzionalmente e solo nel caso in cui tale valore sia uguale o superiore al milione di euro.
  • (i) Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Edison Spa.
  • (ii) Edison ha esercitato il 30/01/2007 l'opzione di vendita della partecipazione rispetto alla quale la controparte si è resa inadempiente.
  • (iii) Dall'1/1/2014 società valutata con il metodo del patrimonio netto ai sensi dell'IFRS 11.
  • (iv) Società operativa operante in qualità di Agent di Edison International Spa, i cui rapporti intrattenuti per conto della stessa società in esecuzione del Concession Agreement, continuano a essere consolidati proporzionalmente tramite il bilancio individuale di società.
  • (v) Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Fenice Qualità per l'Ambiente SpA (Socio Unico).

I codici delle valute qui utilizzati sono conformi alla International Standard ISO 4217.

BGL lev bulgaro EUR euro NOK corona norvegese
BRL real brasiliano GBP sterlina inglese PLZ zloty polacco
CHF franco svizzero HRK kuna croata RON leu della romania
EGP sterlina egiziana

RUR rublo russo USD dollaro statunitense MAD dirham marocchino

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Marc Benayoun in qualità di "Amministratore Delegato", Didier Calvez e Roberto Buccelli in qualità di "Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari" della Edison Spa attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2016.

    1. Si attesta inoltre che:
  • 2.1. il bilancio consolidato:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 2.2. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 13 febbraio 2017

L'Amministratore Delegato I Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili societari Marc Benayoun Didier Calvez Roberto Buccelli

Relazione della società di revisione

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