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Aeffe

Annual Report Mar 21, 2017

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2016

LETTERA DEL PRESIDENTE

L'Italia prosegue nella sua crescita "stabile, ma modesta", in cui i bassi tassi di interesse e la rafforzata domanda esterna agiscono da fattori positivi, mentre le "debolezze strutturali", "l'incertezza politica" e il "lento aggiustamento del settore bancario" sono di ostacolo a una più solida ripresa.

A fronte di una crescita dello 0.9% in Italia nel 2016, la progressione del Pil nei principali paesi della zona euro è più rapida e consistente: Germania +1,6% e +1,8%, Spagna +2,3% e +2,1%, Francia +1,4% e +1,7%. Solo la Grecia è cresciuta meno dell'Italia.

La Commissione europea ha recentemente corretto al rialzo la stima di crescita del Pil nella zona euro a 1,6% nel 2017 e a 1,8% nel 2018 rispetto alla stima precedente, risalente all'autunno scorso, che indicava rispettivamente a 1,5% e 1,7%. Nel 2016 il Pil è cresciuto dell'1,7%. Per la prima volta in almeno un decennio, scrive Bruxelles, tutte le economie dei Paesi europei sono previste in crescita per il triennio 2016-2018, anche se l'outlook è circondato da una crescente incertezza. Ci sono infatti "rischi eccezionali" sul futuro altrimenti positivo dell'Eurozona. Il macroeconomico e finanziario per l'Eurozona è infatti "fortemente messo alla prova" e l'incertezza che circonda le previsioni d'inverno è "eccezionale" a causa "del brusco cambio di politiche negli Usa, per l'incerto risultato del negoziato sulla Brexit, per le crescenti divergenze in politica monetaria a livello globale e per le imminenti elezioni in grandi Stati membri".

Quanto al nostro Gruppo, siamo soddisfatti della continua crescita che sta registrando e, in particolare, del forte impulso impresso alla redditività. La costante attenzione e la ponderazione di iniziative volte alla valorizzazione dei nostri brand in termini di progetti speciali e ai mercati ad elevato potenziale, unitamente ad un'ottimizzazione del modello di business, rappresentano i cardini dell'efficace strategia adottata e le basi per lo sviluppo di lungo periodo. Siamo quindi fiduciosi sul futuro, alla luce dei trend del 2016 e dei positivi riscontri della campagna vendite Autunno/Inverno 2017-2018 in corso.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Massimo Ferretti

INDICE

ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2016 5
BRAND PORTFOLIO 6
SEDI 7
SHOWROOM 8
PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA 9
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 10
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE 12
PROSPETTI CONTABILI 26
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 31
NOTE ILLUSTRATIVE 33
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 75
PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2016 82
RELAZIONE SULLA GESTIONE 83
PROSPETTI CONTABILI 91
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 96
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 103
NOTE ILLUSTRATIVE 105
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 140

Organi sociali della Capogruppo

Presidente

Massimo Ferretti

Vice Presidente

Alberta Ferretti

Amministratore Delegato

Simone Badioli

Consiglieri

  • Marcello Tassinari Direttore Generale Roberto Lugano
  • Pierfrancesco Giustiniani
  • Marco Salomoni
  • Sabrina Borocci

Presidente

Fernando Ciotti

Sindaci Daniela Saitta

Luca Sapucci

Sindaci Supplenti

Barbara Ceppellini

la Remunerazione

Presidente Sabrina Borocci

Consiglieri Roberto Lugano Pierfrancesco Giustiniani

Comitato per il Controllo Interno

Comitato per

Presidente Roberto Lugano

Consiglieri Sabrina Borocci Pierfrancesco Giustiniani

Consiglio di Amministrazione Collegio sindacale

Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2016

Brand portfolio

Sedi

AEFFE

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

MOSCHINO

Via San Gregorio, 28 20124 – Milano (MI) Italia

POLLINI

Via Erbosa I° tratto, 92 47030 - Gatteo (FC) Italia

VELMAR

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

Showroom

MILANO

(FERRETTI - POLLINI – CEDRIC CHARLIER) Via Donizetti, 48 20122 - Milano Italia

LONDRA

(FERRETTI – MOSCHINO) 28-29 Conduit Street W1S 2YB - Londra Inghilterra

PARIGI

(FERRETTI – MOSCHINO) 43, Rue du Faubourg Saint Honoré 75008 - Parigi Francia

NEW YORK

(GRUPPO) 30 West 56th Street 10019 - New York Stati Uniti

MILANO

(MOSCHINO) Via San Gregorio, 28 20124 - Milano Italia

MILANO

(LOVE MOSCHINO) Via Settembrini, 1 20124 - Milano Italia

PARIGI

(CEDRIC CHARLIER) 28, Rue de Sevigne 75004 - Parigi Francia

Principali location dei punti vendita a gestione diretta

ALBERTA FERRETTI

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles

POLLINI

Milano Venezia Bolzano Varese Verona

SPAZIO A

Firenze Venezia

MOSCHINO

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles New York Seoul Pusan Daegu

Principali dati ed indici economico finanziari

Esercizio Esercizio
2015 2016
Totale ricavi (Valori in milioni di Euro) 274,0 287,5
Margine operativo lordo (EBITDA) (Valori in milioni di Euro) 19,3 25,2
Risultato operativo (EBIT) (Valori in milioni di Euro) 5,9 10,1
Risultato ante imposte (Valori in milioni di Euro) 2,9 8,3
Risultato d'esercizio per il gruppo (Valori in milioni di Euro) 1,5 3,6
Risultato base per azione (Valori in unità di Euro) 0,015 0,036
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) (Valori in milioni di Euro) 14,4 16,3
Cash Flow/Totale ricavi (Valori in percentuale) 5,2 5,7
31 dicembre 31 dicembre
2015 2016
Capitale Investito Netto (Valori in milioni di Euro) 230,2 227,6
Indebitamento Finanziario Netto (Valori in milioni di Euro) 80,5 59,5
Patrimonio netto di Gruppo (Valori in milioni di Euro) 131,7 135,8
Patrimonio netto di gruppo per azione (Valori in unità di Euro) 1,2 1,3
Attività a breve/Passività a breve Quoziente 2,0 1,8
Attività a breve-magazzino/Passività a breve Quoziente 0,9 0,8
Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto Quoziente 0,5 0,4
ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto (Valori in percentuale) 2,6 4,4

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali il nostro Gruppo si è trovato ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

La crescita globale si è andata gradualmente rafforzando dall'estate, ma non si è tradotta, come atteso, in una solida ripresa del commercio mondiale. Un sostegno all'attività economica potrebbe derivare dall'attuazione di un programma di espansione fiscale da parte della nuova amministrazione statunitense, le cui caratteristiche sono tuttavia ancora incerte; è emerso il rischio che la ripresa dell'economia globale sia frenata dall'innescarsi e dal diffondersi di spinte protezionistiche, nonché da possibili turbolenze nelle economie emergenti.

Secondo le valutazioni del Fondo monetario internazionale, il prodotto mondiale sarebbe aumentato del 3,1 per cento nel 2016; accelererebbe al 3,4 nel 2017 e al 3,6 nel 2018, dove le stime sono state riviste leggermente al rialzo per quasi tutte le maggiori economie avanzate (a eccezione dell'Italia) e marginalmente al ribasso per la media dei paesi emergenti, per i quali è comunque prevista un'accelerazione nel prossimo biennio. Le revisioni per le economie avanzate riflettono le sorprese positive registrate nel terzo trimestre e i benefici attesi dalle politiche di bilancio espansive annunciate negli Stati Uniti e in Giappone. La crescita nelle economie emergenti risentirebbe di condizioni finanziarie meno favorevoli: in Brasile si prospetta un miglioramento più modesto di quanto anticipato in precedenza; in India la crescita subirebbe un temporaneo rallentamento; la Cina continuerebbe nel breve periodo a beneficiare dell'espansione fiscale e monetaria attuata dalle autorità; si conferma il miglioramento delle prospettive per la Russia e per gli altri paesi produttori di materie prime.

Dopo aver dato prova di saper reagire alle sfide globali lo scorso anno, la ripresa economica europea dovrebbe continuare quest'anno e l'anno prossimo: per la prima volta in quasi dieci anni, le economie di tutti gli Stati membri dell'UE dovrebbero crescere per tutto il periodo di previsione (2016, 2017 e 2018). Tuttavia le prospettive sono avvolte da un'incertezza più fitta del solito.

Il PIL reale della zona euro è cresciuto per 15 trimestri consecutivi, l'occupazione aumenta a ritmo sostenuto e la disoccupazione continua a calare, anche se resta al di sopra dei livelli pre-crisi. I consumi privati sono ancora il motore della ripresa e la crescita degli investimenti continua, pur restando modesta.

I rischi che gravano su tali proiezioni sono eccezionalmente ampi e, benché siano aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso, il bilancio complessivo punta verso il basso.

Le prospettive di crescita per le economie avanzate non appartenenti all'UE sono migliorate negli ultimi mesi, in gran parte grazie alle aspettative di incentivi di bilancio negli Stati Uniti che hanno generato tassi di interesse a lungo termine più alti e un apprezzamento del dollaro statunitense. Anche la crescita nelle economie di mercato emergenti è destinata a consolidarsi fino al 2018, benché in misura diversa a seconda dei paesi e delle regioni. Nel complesso, questo scenario potrebbe rilanciare le esportazioni europee di beni e servizi dopo un 2016 fiacco.

Il grado di incertezza particolarmente elevato che avvolge queste previsioni d'inverno è dovuto alle intenzioni ancora poco chiare della nuova amministrazione statunitense in alcuni settori strategici fondamentali, come pure alle numerose elezioni che si terranno in Europa quest'anno e ai prossimi negoziati con il Regno Unito a norma dell'articolo 50.

La bilancia dei rischi continua a pendere verso il basso, anche se sono aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso. A breve termine, gli incentivi di bilancio negli Stati Uniti potrebbero avere un impatto più incisivo sulla crescita rispetto a quello previsto attualmente. A medio termine, i rischi per le prospettive di crescita derivano dagli strascichi delle crisi recenti, dal voto del Regno Unito per uscire dall'Unione europea, da potenziali perturbazioni degli scambi commerciali, da una stretta monetaria negli Stati Uniti che potrebbe avere ricadute negative sulle economie di mercato emergenti e dalle potenziali conseguenze di livelli di debito elevati e in aumento in Cina.

Le proiezioni per l'economia italiana indicano che in media il PIL dovrebbe essere aumentato dello 0,9 per cento nel 2016; crescerebbe attorno allo 0,9 per cento anche nell'anno in corso e all'1,1 sia nel 2018 sia nel 2019. L'attività economica verrebbe ancora sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera. Il livello del PIL nel 2019 sarebbe ancora inferiore di circa quattro punti percentuali rispetto al 2007.

Il quadro economico presuppone il mantenimento di un livello contenuto dei rendimenti a lungo termine e condizioni del credito, in termini di costo e disponibilità, complessivamente distese. Ciò riflette l'ipotesi che non si verifichino tensioni sui mercati finanziari e bancari nell'area dell'euro e in Italia, né episodi di significativo aumento dei premi per il rischio e della volatilità; rispecchia altresì l'ipotesi, incorporata nelle quotazioni di mercato, che nel nostro paese non si interrompa la realizzazione del processo di riforma avviato negli ultimi anni.

Nel complesso si valuta che, rispetto a queste proiezioni, i rischi per la crescita siano ancora orientati prevalentemente al ribasso. I principali fattori di incertezza provengono, oltre che dalle condizioni finanziarie, dal contesto mondiale. È in particolare elevato il rischio che l'espansione dell'economia globale, rispetto a quanto incorporato nelle proiezioni, possa risentire del manifestarsi e del diffondersi di spinte protezionistiche, oltre che di possibili turbolenze nelle economie emergenti.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso dovrebbe chiudere il 2016 con un calo dell'1% a tassi di cambio correnti, attestandosi a 249 miliardi di euro contro i 253 miliardi del 2015, soprattutto a causa delle fluttuazioni monetarie e dell'impatto negativo degli attentati in Europa. Nel 2015 la crescita era stata del 12%.

Un duro colpo arriva dagli acquirenti cinesi che, pur continuando a comprare beni di lusso a livello locale, hanno diminuito gli acquisti all'estero: il loro contributo al mercato globale del lusso è diminuito del 31% nel 2015 e del 30% nel 2016. A Hong Kong e Macao il settore continua a calare, con una diminuzione prevista del 16% a tassi di cambio correnti.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il mercato accusa un calo del 3% a tassi di cambio correnti su un anno: "i brand del lusso presenti sul territorio continuano a subire la diminuzione del turismo, a causa del dollaro forte e dei consumi locali deboli". In Europa, dove l'indebolimento dell'euro ha avuto come conseguenza una crescita dello shopping da parte dei turisti, Francia e Germania in particolare hanno subito l'effetto degli attentati.

L'analisi prevede che entro il 2020 il mercato del lusso potrebbe raggiungere i 280/285 miliardi di euro, con una crescita annuale dal 3% al 4% a partire dal 2017, anche se potrebbero emergere nuove difficoltà.

2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA' SVOLTE DAL GRUPPO

Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott". Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali e altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e pelletteria.

La divisione prêt-à-porter

La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quale "Blugirl".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea Love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

Aeffe

L'attività di Aeffe trae origine dall'iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell'evoluzione di Aeffe.

La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.

In quest'ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio "Moschino Couture!".

Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-à-porter donna a marchio "Jean Paul Gaultier".

Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive linee di accessori.

Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.

Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Offerta Pubblica e la quotazione sull'MTA - Segmento STAR – delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo l'Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull'MTA - Segmento STAR – di Borsa Italiana.

Moschino

La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli amici raccolgono l'eredità dello stilista rispettandone l'identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile dell'immagine e dello stile del marchio.

La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le collezioni Moschino, sia per l'Italia sia per l'estero.

La società gestisce, inoltre, direttamente sei boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino, tre delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri e una on-line.

Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.

Velmar

Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di lingerie, underwear, beachwear, loungewear.

Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.

Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee active e sport, rispettivamente per il marchio "Extee" e "Prada" per la linea uomo.

Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di "Byblos" uomo e donna.

Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle linee "Blugirl".

Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l'acquisizione costituisce la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.

Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear uomo e beachwear e lingerie donna a marchio "Moschino".

Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.

Nel 2012 Velmar sigla un accordo di licenza con il gruppo Blufin per il design, produzione e distribuzione internazionale della linea di abbigliamento femminile "teen" a marchio Blugirl Folies.

Aeffe Usa

Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello Stato di New York.

La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L'attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan. Aeffe Usa gestisce, inoltre, una boutique monomarca a West Hollywood Los Angeles.

Aeffe Retail

Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 12 tra boutique e outlet, sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri, gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.

Clan Cafè

Clan Cafè S.r.l., nasce nel 2007, è controllata al 62,9% da Aeffe Retail. Dal 2011 ha stipulato un contratto di affitto di ramo di azienda con la società Jader S.r.l. per la gestione della Boutique sita in Milano Via Pontaccio 19, che commercializza abbigliamento e accessori prodotti sia dal Gruppo Aeffe sia da fornitori terzi.

Aeffe Uk

Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".

Aeffe France

Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini". La società svolge anche attività di agenzia per il mercato francese.

Aeffe Japan

Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini", a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Japan

Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Korea

Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera esclusivamente nel comparto retail tramite negozi a gestione diretta che commercializzano le linee Moschino nel Paese.

Fashoff Uk

Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, e Aeffe, e l'attività d'importazione per le altre collezioni jeans.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.

Moschino France

Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, eccezion fatta per le linee relative al bambino, occhiali, profumi e orologi.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Parigi.

Moschino Gmbh

Moschino Gmbh, società che gestiva direttamente una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a Berlino, dal 1 gennaio 2016 è in fase di liquidazione.

Bloody Mary

Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal 2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York.

Moschino USA

Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., gestisce direttamente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino, una a Los Angeles e una a New York.

La divisione calzature e pelletteria

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.

L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Pollini

L'attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L'Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.

Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.

Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando collezioni "a tema" (tra le quali la collezione di calzature sportive "Daytona" ispirata al mondo delle corse motociclistiche).

Già negli anni settanta l'attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.

Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un'estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.

Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l'acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini. L'acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.

Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..

Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l'unico azionista.

Pollini Retail

Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.

Pollini Suisse

Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.

Pollini Austria

Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Pandorf.

3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2016 sui ricavi 2015 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 280.690.885 100,0% 268.824.621 100,0% 11.866.264 4,4%
Altri ricavi e proventi 6.816.595 2,4% 5.213.423 1,9% 1.603.172 30,8%
TOTALE RICAVI 287.507.480 102,4% 274.038.044 101,9% 13.469.436 4,9%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 913.774) (0,3%) 5.085.669 1,9% ( 5.999.443) (118,0%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 89.794.049) (32,0%) ( 91.297.185) (34,0%) 1.503.136 (1,6%)
Costi per servizi ( 81.289.495) (29,0%) ( 79.178.229) (29,5%) ( 2.111.266) 2,7%
Costi per godimento beni di terzi ( 22.847.255) (8,1%) ( 23.537.688) (8,8%) 690.433 (2,9%)
Costi per il personale ( 63.490.261) (22,6%) ( 61.088.027) (22,7%) ( 2.402.234) 3,9%
Altri oneri operativi ( 3.978.106) (1,4%) ( 4.679.511) (1,7%) 701.405 (15,0%)
Totale costi operativi ( 262.312.940) (93,5%) ( 254.694.971) (94,7%) ( 7.617.969) 3,0%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 25.194.540 9,0% 19.343.073 7,2% 5.851.467 30,3%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 6.805.687) (2,4%) ( 7.152.791) (2,7%) 347.104 (4,9%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 5.149.208) (1,8%) ( 5.502.233) (2,0%) 353.025 (6,4%)
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 3.153.669) (1,1%) ( 804.250) (0,3%) ( 2.349.419) 292,1%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 15.108.564) (5,4%) ( 13.459.274) (5,0%) ( 1.649.290) 12,3%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 10.085.976 3,6% 5.883.799 2,2% 4.202.177 71,4%
Proventi finanziari 1.523.856 0,5% 976.300 0,4% 547.556 56,1%
Oneri finanziari ( 3.278.335) (1,2%) ( 4.007.510) (1,5%) 729.175 (18,2%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 1.754.479) (0,6%) ( 3.031.210) (1,1%) 1.276.731 (42,1%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 8.331.497 3,0% 2.852.589 1,1% 5.478.908 192,1%
Imposte ( 3.955.128) (1,4%) ( 1.143.861) (0,4%) ( 2.811.267) 245,8%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 4.376.369 1,6% 1.708.728 0,6% 2.667.641 156,1%
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 735.125) (0,3%) ( 186.632) (0,1%) ( 548.493) 293,9%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 3.641.244 1,3% 1.522.096 0,6% 2.119.148 139,2%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2016 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 280.691 migliaia rispetto a Euro 268.825 migliaia dell'esercizio 2015, con un incremento del 4,4% (+4,7% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 215.855 migliaia con un incremento del 4,2% a cambi correnti (+4,5% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2015. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 95.962 migliaia con un incremento dello 0,2%.

Ripartizione dei ricavi per marchio

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 % 2015 % %
Alberta Ferretti 23.964 8,5% 23.939 8,9% 25 0,1%
Philosophy 13.140 4,7% 10.561 3,9% 2.579 24,4%
Moschino 197.647 70,4% 186.579 69,4% 11.068 5,9%
Pollini 29.604 10,5% 29.305 10,9% 299 1,0%
Altri 16.336 5,9% 18.441 6,9% ( 2.105) (11,4%)
Totale 280.691 100,0% 268.825 100,0% 11.866 4,4%

Nell'esercizio 2016, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento dello 0,1% (+1,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato dell'8,5%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un incremento del 24,4% (+25,0% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 4,7%.

Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento del 5,9% (+6,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 70,4%.

Il marchio Pollini ha registrato una crescita dell'1,0% (+1,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato consolidato pari al 10,5%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento dell'11,4% (-11,5% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 5,8%.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 % 2015 % %
Italia 126.079 44,9% 119.754 44,5% 6.325 5,3%
Europa (Italia e Russia escluse) 59.934 21,4% 56.842 21,1% 3.092 5,4%
Russia 9.107 3,2% 9.172 3,4% ( 65) (0,7%)
Stati Uniti 22.941 8,2% 22.248 8,3% 693 3,1%
Resto del mondo 62.630 22,3% 60.809 22,7% 1.821 3,0%
Totale 280.691 100,0% 268.825 100,0% 11.866 4,4%

Ripartizione dei ricavi per area geografica

Nell'esercizio 2016 le vendite in Italia hanno registrato un andamento molto positivo aumentando del 5,3% a Euro 126.079 migliaia pari al 44,9% del fatturato consolidato.

Le vendite in Europa sono aumentate del 5,4% (+6,4% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 21,4%, trainate dal buon andamento di Germania, Spagna e Paesi dell'Est Europa.

Il mercato russo, pari al 3,2% del fatturato consolidato, è diminuito dello 0,7% e ha mostrato timidi segni di recupero rispetto al calo avvenuto lo scorso esercizio.

Le vendite negli Stati Uniti hanno registrato un aumento pari al 3,1% (+2,9% a tassi di cambio costanti), pari all'8,2% del fatturato consolidato.

Nel Resto del mondo la crescita è stata del 3,0% (+3,2% a tassi di cambio costanti) a Euro 62.630 migliaia con un'incidenza sul fatturato del 21,3%, grazie soprattutto all'ottimo andamento dell'area della Greater China, che è cresciuta del 7,1%.

Ripartizione dei ricavi per canale distributivo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 % 2015 % %
Wholesale 201.271 71,7% 185.859 69,1% 15.412 8,3%
Retail 70.334 25,1% 74.272 27,6% ( 3.938) (5,3%)
Royalties 9.086 3,2% 8.694 3,3% 392 4,5%
Totale 280.691 100,0% 268.825 100,0% 11.866 4,4%

I ricavi generati dal gruppo nell'esercizio 2016 derivano:

  • per il 71,7%, dalle vendite effettuate dal Gruppo tramite la propria struttura commerciale, gli showroom del Gruppo, gli agenti e gli importatori, i punti vendita in franchising, i corner e gli shop in shop (canale wholesale), che passano da Euro 185.859 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 201.271 migliaia dell'esercizio 2016 con un incremento dell'8,3% (+8,3% a tassi di cambio costanti);

  • per il 25,1%, dalle vendite effettuate attraverso punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (canale retail), che passano da Euro 74.272 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 70.334 migliaia dell'esercizio 2016 con un decremento del 5,3% (-4,5% a tassi di cambio costanti);

  • per il 3,2%, dalle royalties derivanti dai contratti di licenza con società terze per la produzione e distribuzione di linee di prodotti con brand del Gruppo. Le royalties, che passano da Euro 8.694 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 9.086 migliaia dell'esercizio 2016, crescendo del 4,5%.

Costo per il personale

Il costo del personale passa da Euro 61.088 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 63.490 migliaia dell'esercizio 2016, registrando un incremento pari a Euro 2.402 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,7% dell'esercizio 2015 al 22,6% dell'esercizio 2016.

La forza lavoro passa da una media di 1.276 unità dell'esercizio 2015 alle 1.301 unità dell'esercizio 2016.
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Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Operai 229 226 3 1,3%
Impiegati-quadri 1.049 1.027 22 2,1%
Dirigenti 23 23 - 0,0%
Totale 1.301 1.276 25 2,0%

Margine operativo lordo (EBITDA)

Nell'esercizio 2016, l'EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 25.195 migliaia (con un'incidenza del 9,0% sul fatturato), registrando un incremento del 30,3% rispetto all'EBITDA del 2015 pari a Euro 19.343 migliaia (con un'incidenza del 7,2% sul fatturato). Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi, a sua volta strettamente legata al modello di business del Gruppo tale per cui ad un aumento del fatturati corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.

L'incremento della marginalità ha interessato principalmente la divisione prêt-à-porter.

In particolare, per la divisione prêt-à-porter l'EBITDA del 2016 è stato pari a Euro 18.925 migliaia (pari al 8,8% del fatturato), rispetto a Euro 12.187 migliaia del 2015 (pari al 5,9% delle vendite), con un incremento di Euro 6.738 migliaia.

Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2016 l'EBITDA è stato di Euro 6.270 migliaia (pari al 6,5% delle vendite), rispetto all' EBITDA di Euro 7.156 migliaia del 2015 (pari al 7,5% del fatturato), con un decremento di Euro 886 migliaia, riferibile principalmente alla diminuzione del fatturato.

Risultato operativo (EBIT)

L'EBIT consolidato è stato pari a Euro 10.086 migliaia (pari al 3,6% del fatturato), registrando un miglioramento pari a Euro 4.202 migliaia, rispetto all'EBIT del 2015 pari a Euro 5.884 migliaia (pari al 2,2% del fatturato).

Risultato ante imposte

Grazie al miglioramento del risultato operativo e al calo degli oneri finanziari netti, il risultato ante imposte ha registrato un utile di esercizio pari a Euro 8.331 migliaia, con un incremento pari a Euro 5.478 migliaia, rispetto all'utile di Euro 2.853 migliaia dell'esercizio 2015.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio ha registrato un utile di Euro 4.376 migliaia, con un miglioramento di Euro 2.667 migliaia, rispetto all'utile di Euro 1.709 migliaia nell'esercizio 2015.

Risultato netto dell'esercizio per il Gruppo

Il risultato netto di Gruppo ha registrato un utile di Euro 3.641 migliaia, con un miglioramento di Euro 2.119 migliaia, rispetto all'utile di Euro 1.522 migliaia nell'esercizio 2015.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Crediti commerciali 40.711.059 38.256.285 2.454.774 6,4%
Rimanenze 89.389.833 89.988.199 ( 598.366) (0,7%)
Debiti commerciali ( 61.880.670) ( 61.428.950) ( 451.720) 0,7%
CCN operativo 68.220.222 66.815.534 1.404.688 2,1%
Altri crediti correnti 25.082.908 26.254.111 ( 1.171.203) (4,5%)
Crediti tributari 4.094.261 7.229.775 ( 3.135.514) (43,4%)
Altri debiti correnti ( 16.958.605) ( 14.963.436) ( 1.995.169) 13,3%
Debiti tributari ( 7.376.339) ( 3.015.292) ( 4.361.047) 144,6%
Capitale circolante netto 73.062.447 82.320.692 ( 9.258.245) (11,2%)
Immobilizzazioni materiali 61.376.021 63.260.612 ( 1.884.591) (3,0%)
Immobilizzazioni immateriali 115.131.885 122.820.750 ( 7.688.865) (6,3%)
Partecipazioni 131.558 131.558 - n.a.
Altre attività non correnti 3.961.836 4.265.083 ( 303.247) (7,1%)
Attivo immobilizzato 180.601.300 190.478.003 ( 9.876.703) (5,2%)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 6.366.872) ( 6.551.605) 184.733 (2,8%)
Accantonamenti ( 2.558.786) ( 1.068.715) ( 1.490.071) 139,4%
Attività disponibili per la vendita 436.885 436.885 - n.a.
Passività disponibili per la vendita - - - n.a.
Passività non finanziarie ( 469.000) ( 14.330.132) 13.861.132 (96,7%)
Attività fiscali per imposte anticipate 13.856.302 11.089.214 2.767.088 25,0%
Passività fiscali per imposte differite ( 30.985.927) ( 32.207.692) 1.221.765 (3,8%)
CAPITALE INVESTITO NETTO 227.576.349 230.166.650 ( 2.590.301) (1,1%)
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 - n.a.
Altre riserve 115.641.684 114.336.595 1.305.089 1,1%
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 8.883.005) ( 9.486.229) 603.224 (6,4%)
Risultato di periodo 3.641.244 1.522.096 2.119.148 139,2%
Patrimonio Netto del Gruppo 135.771.330 131.743.869 4.027.461 3,1%
Patrimonio Netto di Terzi 32.298.194 17.884.148 14.414.046 80,6%
Totale Patrimonio Netto 168.069.524 149.628.017 18.441.507 12,3%
Crediti finanziari correnti ( 2.235.854) ( 1.815.854) ( 420.000) 23,1%
Disponibilità liquide ( 14.521.334) ( 9.992.726) ( 4.528.608) 45,3%
Passività finanziarie non correnti 23.840.201 18.393.626 5.446.575 29,6%
Crediti finanziari non correnti ( 3.390.633) ( 2.031.138) ( 1.359.495) 66,9%
Passività finanziarie correnti 55.814.445 75.984.725 ( 20.170.280) (26,5%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 59.506.825 80.538.633 ( 21.031.808) (26,1%)
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 227.576.349 230.166.650 ( 2.590.301) (1,1%)

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2015, il capitale investito netto è diminuito dell'1,1%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 73.062 migliaia (26,0% dei ricavi) rispetto a Euro 82.321 migliaia del 31 dicembre 2015 (30,6% dei ricavi).

L'analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:

  • il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente del 2,1% (Euro +1.405 migliaia), con un calo dell'incidenza sui ricavi, passando al 24,3% rispetto al 24,9% del 2015, grazie principalmente al miglioramento della gestione operativa.
  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti diminuisce di complessivi Euro 3.166 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per l'incremento dei debiti;
  • la somma dei crediti tributari e debiti tributari diminuisce di complessivi Euro 7.497 migliaia. Tale decremento è dovuta principalmente alla diminuzione del credito IVA e dall'incremento del debito per IRES.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2016 diminuiscono di Euro 9.877 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015.

Le variazioni delle principali voci sono le seguenti:

  • la variazione in diminuzione delle Immobilizzazioni materiali di Euro 1.885 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
  • o incrementi relativi a investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche per Euro 3.984 migliaia;
  • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 5.149 migliaia.
  • La variazione in diminuzione delle Immobilizzazioni immateriali per Euro 7.689 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
  • o incrementi, pari a Euro 1.420 migliaia, principalmente relativi a key money e software;
  • o decrementi per vendite e dismissioni pari a Euro 2.278 migliaia;
  • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 6.806 migliaia;

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 59.507 migliaia al 31 dicembre 2016 rispetto a Euro 80.539 migliaia del 31 dicembre 2015. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 18.442 migliaia passando da Euro 149.628 migliaia al 31 dicembre 2015 a Euro 168.070 migliaia al 31 dicembre 2016. I motivi di questo incremento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative. Il numero di azioni è di 107.362.504.

I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 5,000%
Altri azionisti (*) 33,203%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2016 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2016 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:

(Valori in migliaia di Euro) Patrimonio netto al 31
dicembre 2016
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2016
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe 136.685 1.715
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al
Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni
( 11.614) 3.891
Effetto riapertura business combinations 34.820 ( 1.394)
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di
controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
( 963) -
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo 2.289 51
Effetto netto di altre scritture di consolidamento 6.853 113
Totale rettifiche di consolidamento 31.385 2.661
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo 135.771 3.641
Patrimonio Netto e Utile di Terzi 32.299 735
Patrimonio Netto e Utile Totale 168.070 4.376

4. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.

5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

6. CORPORATE GOVERNANCE

Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo del 2006 (e modificato nel luglio 2015) dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.. Laddove non diversamente specificato, i riferimenti del presente paragrafo sono da intendersi al Codice del 2015.

Il Codice di Autodisciplina costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana, non vincolante e caratterizzato dalla flessibilità necessaria alla sua adozione da parte delle società.

L'adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina non è, infatti, attualmente imposto da alcuna norma di legge: l'adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il "Testo Unico della Finanza"), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il "Regolamento Emittenti"), nonché nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il "Regolamento di Borsa") e nelle Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alle negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.

In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state effettivamente adottate dall'emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

7. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2016 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nell'esercizio 2016 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Capogruppo.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 39 del Bilancio consolidato.

9. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

In relazione all'attività svolta dal nostro Gruppo, che non comporta particolari livelli di rischio per i propri addetti, non si segnalano infortuni gravi sul lavoro, né l'emergere di patologie legate a malattie professionali. Non si segnalano inoltre azioni per mobbing.

Per quanto riguarda l'ambiente, ancora una volta l'attività svolta dal nostro Gruppo non comporta particolari riflessi sull'ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico, notevolmente ridotto grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici con una conseguente riduzione di emissioni di CO2. Si segnala pertanto che, nel corso dell'esercizio, il Gruppo non ha causato alcun danno all'ambiente, per il quale sia stato dichiarato colpevole, né è stato oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

10. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Siamo soddisfatti della continua crescita del Gruppo e, in particolare, del forte impulso impresso alla redditività. La costante attenzione e la ponderazione di iniziative volte alla valorizzazione dei nostri brand in termini di progetti speciali e ai mercati ad elevato potenziale, unitamente ad un'ottimizzazione del modello di business, rappresentano i cardini dell'efficace strategia adottata e le basi per lo sviluppo di lungo periodo. Siamo quindi fiduciosi sul futuro, alla luce dei trend del 2016 e dei positivi riscontri della campagna vendite Autunno/Inverno 2017-2018 in corso.

Prospetti contabili

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 28.923.062 33.208.388 ( 4.285.326)
Marchi 85.468.751 88.962.178 ( 3.493.427)
Altre attività immateriali 740.072 650.184 89.888
Totale attività immateriali (1) 115.131.885 122.820.750 ( 7.688.865)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 17.118.773 16.958.413 160.360
Fabbricati 22.658.662 23.134.692 ( 476.030)
Opere su beni di terzi 14.465.641 15.979.003 ( 1.513.362)
Impianti e macchinari 2.665.840 2.583.550 82.290
Attrezzature 311.406 358.278 ( 46.872)
Altre attività materiali 4.155.699 4.246.676 ( 90.977)
Totale attività materiali (2) 61.376.021 63.260.612 ( 1.884.591)
Altre attività
Partecipazioni (3) 131.558 131.558 -
Crediti finanziari non correnti (4) 3.390.633 2.031.138 1.359.495
Altre attività (5) 3.961.836 4.265.083 ( 303.247)
Imposte anticipate (6) 13.856.302 11.089.214 2.767.088
Totale altre attività 21.340.329 17.516.993 3.823.336
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 197.848.235 203.598.355 ( 5.750.120)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 89.389.833 89.988.199 ( 598.366)
Crediti commerciali (8) 40.711.059 38.256.285 2.454.774
Crediti tributari (9) 4.094.261 7.229.775 ( 3.135.514)
Disponibilità liquide (10) 14.521.334 9.992.726 4.528.608
Crediti finanziari correnti (11) 2.235.854 1.815.854 420.000
Altri crediti (12) 25.082.908 26.254.111 ( 1.171.203)
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 176.035.249 173.536.950 2.498.299
Attività disponibili per la vendita (13) 436.885 436.885 -
TOTALE ATTIVITA' 374.320.369 377.572.190 ( 3.251.821)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015
PATRIMONIO NETTO (14)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Altre riserve 115.641.684 114.336.595 1.305.089
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 8.883.005) ( 9.486.229) 603.224
Risultato d'esercizio di gruppo 3.641.244 1.522.096 2.119.148
Patrimonio netto del gruppo 135.771.330 131.743.869 4.027.461
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 31.563.069 17.697.516 13.865.553
Risultato d'esercizio di terzi 735.125 186.632 548.493
Patrimonio netto di terzi 32.298.194 17.884.148 14.414.046
TOTALE PATRIMONIO NETTO 168.069.524 149.628.017 18.441.507
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (15) 2.558.786 1.068.715 1.490.071
Imposte differite (6) 30.985.927 32.207.692 ( 1.221.765)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (16) 6.366.872 6.551.605 ( 184.733)
Passività finanziarie (17) 23.840.201 18.393.626 5.446.575
Passività non finanziarie (18) 469.000 14.330.132 ( 13.861.132)
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 64.220.786 72.551.770 ( 8.330.984)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (19) 61.880.670 61.428.950 451.720
Debiti tributari (20) 7.376.339 3.015.292 4.361.047
Passività finanziarie (21) 55.814.445 75.984.725 ( 20.170.280)
Altri debiti (22) 16.958.605 14.963.436 1.995.169
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 142.030.059 155.392.403 ( 13.362.344)
Passività disponibili per la vendita - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 374.320.369 377.572.190 ( 3.251.821)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2016 2015
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (23) 280.690.885 268.824.621
Altri ricavi e proventi (24) 6.816.595 5.213.423
TOTALE RICAVI 287.507.480 274.038.044
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 913.774) 5.085.669
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (25) ( 89.794.049) ( 91.297.185)
Costi per servizi (26) ( 81.289.495) ( 79.178.229)
Costi per godimento beni di terzi (27) ( 22.847.255) ( 23.537.688)
Costi per il personale (28) ( 63.490.261) ( 61.088.027)
Altri oneri operativi (29) ( 3.978.106) ( 4.679.511)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (30) ( 15.108.564) ( 13.459.274)
Proventi/(Oneri) finanziari (31) ( 1.754.479) ( 3.031.210)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 8.331.497 2.852.589
Imposte (32) ( 3.955.128) ( 1.143.861)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 4.376.369 1.708.728
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 735.125) ( 186.632)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 3.641.244 1.522.096

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell'allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Complessivo Consolidato

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2016 2015
Utile/(perdita) del periodo (A) 4.376.369 1.708.728
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 115.249) 133.260
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1) ( 115.249) 133.260
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 135.260 ( 185.765)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2) 135.260 ( 185.765)
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 20.011 ( 52.505)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 4.396.380 1.656.223
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: 4.396.380 1.656.223
Soci della controllante 4.027.466 1.686.797
Interessenze di pertinenza di terzi 368.914 ( 30.574)

Rendiconto Finanziario Consolidato (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2016 2015
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 9.993 6.692
Risultato del periodo prima delle imposte 8.331 2.853
Ammortamenti / svalutazioni 15.110 13.459
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 1.305 ( 1.885)
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.583) ( 3.596)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.754 3.031
Variazione nelle attività e passività operative ( 12.195) ( 1.097)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (33) 10.722 12.765
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali 883 ( 2.047)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 3.265) ( 4.992)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) 77 ( 51)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (34) ( 2.305) ( 7.090)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 20 ( 52)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 679) 1.402
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 1.476) ( 693)
Proventi e oneri finanziari ( 1.754) ( 3.031)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (35) ( 3.889) ( 2.374)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 14.521 9.993

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell'allegato IV, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2015 25.371 71.240 26.481 7.901 11.459 ( 12.112) ( 1.229) 2.742 ( 1.796) 130.057 17.915 147.972
Destinazione utile/(perdita) 2014 - - 35 - - 2.707 - ( 2.742) - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2015 - - - - 131 1.522 34 1.687 ( 31) 1.656
Altre variazioni - - - - - ( 81) 81 - - - - -
SALDI AL 31 DICEMBRE 2015 25.371 71.240 26.516 7.901 11.459 ( 9.486) ( 1.017) 1.522 ( 1.762) 131.744 17.884 149.628
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2016 25.371 71.240 26.516 7.901 11.459 ( 9.486) ( 1.017) 1.522 ( 1.762) 131.744 17.884 149.628
Destinazione utile/(perdita) 2015 - - 919 - - 603 - ( 1.522) - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2016 - - - - - - ( 113) 3.641 500 4.028 369 4.397
Altre variazioni - - - - - - - - - 14.045 14.045

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39

Ria Grant Thornton S.p.A Via San Donato, 197 40127 Bologna Italy

T 0039 (0) 51 – 6045911 F 0039 (0) 51 – 6045999 E [email protected] W www.ria-grantthornton.it

Agli azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sul bilancio consolidato

Abbiamo svolto la revisione contabile dell'allegato bilancio consolidato della società Aeffe S.p.A. e delle sue controlla (di seguito anche il "Gruppo Aeffe"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2016, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative.

Responsabilità degli amministratori per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità gli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 39/10. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato non contenga errori significativi.

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio consolidato. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio consolidato dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni di rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio consolidato dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio consolidato nel suo complesso.

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Società di revisione ed organizzazione contabile

Sede Legale: Corso Vercelli n. 40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420 Registro dei revisori legali n.157902 , già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato

Uffici:Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli-Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-Verona

Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate, one another and are not liable for one another's acts or omissions.

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2016, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Altri aspetti

Il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2015 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 22 marzo 2016, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio consolidato

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4 del D.Lgs. 58/98, la cui responsabilità compete agli amministratori della Aeffe S.p.A., con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2016. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2016.

Bologna, 21 marzo 2017

Ria Grant Thornton S.p.A.

Sandro Gherardini Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.

Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello internazionale, sia di proprietà come "Alberta Ferretti", "Philosophy di Lorenzo Serafini", "Moschino" e "Pollini", sia in licenza tra i quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott".

Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.

La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VII si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2015 approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.

Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. E' costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.

Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2016 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita un'influenza dominante.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2016 a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
  • la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate alla data di acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle partecipate e, per l'eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie dell'IFRS 3, il Gruppo, nel caso fosse presente, ha cessato di ammortizzare l'avviamento assoggettandolo invece a test di impairment;
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di credito e debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni compiute fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell'esercizio di competenza di terzi sono esposte in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
  • le Società acquisite nel corso dell'esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la maggioranza.

Controllate

Le controllate sono le entità sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

L'acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell'acquisto. Il costo dell'acquisizione è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. L'eventuale eccedenza del costo dell'acquisizione, rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.

Nel caso in cui la quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.

Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d'iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.

Collegate

Una collegata è un'impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.

Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un'impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2016.

Società Sede Valuta Cap. sociale Part.diretta Part.indiretta
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 8.585.150 100%
Clan Cafè S.r.l. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 100.000 62,9% (iii)
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 66.817.108 70%
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 6.000.000 100%
Pollini Retail S.r.l. Gatteo (FC) Italia EUR 5.000.000 100% (i)
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 120.000 100%
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 100%
Aeffe UK Ltd. Londra (GB) GBP 310.000 100%
Aeffe USA Inc. New York (USA) USD 600.000 100%
Divè S.a. Galazzano (RSM) EUR 260.000 75%
Fashoff UK Ltd. Londra (GB) GBP 1.550.000 70% (ii)
Moschino Japan Ltd. Tokyo (J) JPY 120.000.000 70% (ii)
Moschino Korea Ltd. Seoul (ROK) KRW 6.192.940.000 70% (ii)
Moschino France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 1.612.000 70% (ii)
Moschino Retail G.m.b.h. Berlino (D) EUR 395.500 70% (ii)
Moschino USA Inc. New York (USA) USD 10.000 70% (ii)
Aeffe Japan Inc. Tokyo (J) JPY 3.600.000 100%
Bloody Mary Inc. New York (USA) USD 100.000 70% (ii)
Pollini Suisse S.a.g.l. Chiasso (CH) CHF 20.000 100% (i)
Pollini Austria G.m.b.h. Vienna (A) EUR 35.000 100% (i)

Note (dettaglio partecipazioni indirette):

  • (i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
  • (ii) detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
  • (iii) detenuta al 62,893% da Aeffe Retail.

Nel corso del periodo sono state perfezionate le seguenti operazioni:

a) incremento del capitale sociale di Moschino S.p.A. di Euro 46.817.108;

VALUTA ESTERA

Valuta funzionale e moneta di presentazione

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la valuta dell'area economica prevalente in cui l'entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.

Operazioni e saldi in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.

Bilanci delle società estere

I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti procedure:

(i) attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;

(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle operazioni;

(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una società estera, l'importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale società estera viene rilevato nel conto economico.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell'area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.

Descrizione delle valute Cambio puntuale Cambio medio Cambio puntuale Cambio medio
31 dicembre 2016 2016 31 dicembre 2015 2015
Dollaro USA 1,0541 1,1069 1,0887 1,1095
Sterlina britannica 0,8562 0,8195 0,7340 0,7259
Yen Giapponese 123,4000 120,1967 131,0700 134,3140
Won Sudcoreano 1.269,3600 1.284,1811 1.280,7800 1.256,5444
Franco Svizzero 1,0739 1,0902 1,0835 1,0679

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:

• Classificazione e valutazione

L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.

• Passività finanziarie e merito creditizio proprio

Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.

L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.

Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.

• Impairment

La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.

Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.

A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.

L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.

• Hedge accounting

Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.

L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.

Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi". Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).

In febbraio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IAS 12- Income taxes on Recognition of deferred tax assets for unrealised losses. Il documento mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 25 febbraio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IAS 7- Statement of cash flows on disclosure initiative. Le modifiche riguardano l'introduzione di una migliore informativa tesa a permettere ai lettori di bilancio di comprendere meglio i cambiamenti delle passività derivanti dalla gestione finanziaria. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato alcune ulteriori modifiche all'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers, "Clarifications to IFRS 15″, chiarendo alcune disposizioni e fornendo ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicano per la prima volta il nuovo principio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 – "Share based payments" fornendo alcuni chiarimenti in merito ai criteri di misurazione dei "cash-settled share-based payment" ed alla contabilizzazione di alcune particolari tipologie di pagamenti basati su azioni. Viene inoltre introdotta un'eccezione all'IFRS 2 richiedendo di trattare interamente come share-based payment i premi per i quali la normativa fiscale prevede una trattenuta e quindi un successivo versamento all'erario. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche al principio IAS 40,'Investment Property' chiarendo i requisiti necessari per effettuare cambi di classificazione da e verso la voce Investment Properties e precisando che gli stessi avvengono in presenza di un effettivo cambio di destinazione del bene in questione, opportunamente documentato. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs 2014- 2016 Cycle). Le disposizioni approvate hanno apportato modifiche: (i) al principio IFRS 1,'First-time adoption of IFRS' relativamente all'eliminazione di alcune esenzioni relative ai principi IFRS 7, IAS 19 ed IFRS 10 in caso di first-time adoption; (ii) al principio IFRS 12,'Disclosure of interests in other entities' relativamente al perimetro di applicazione del principio; (iii) al principio IAS 28,'Investments in associates and joint ventures' relativamente alla valutazione al fair value di società collegate o di joint venture. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento IFRIC 22 'Foreign currency transactions and advance consideration'. Il documento fornisce chiarimenti in relazione alla contabilizzazione di transazioni o di parti di transazioni che prevedono un prezzo determinato in valuta estera. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 sono di seguito riportati:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Avviamento

L'avviamento derivante dall'acquisizione di una controllata o di un'entità a controllo congiunto rappresenta l'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell'attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell'entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L'avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.

In caso di cessione di un'impresa controllata o di un'entità a controllo congiunto, l'ammontare non ancora ammortizzato dell'avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.

Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell'acquisto in base ad eventi futuri, la stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell'acquisizione se la rettifica appare probabile e l'importo può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica all'avviamento.

Al 31 dicembre 2016, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.

Key money

Tra le immobilizzazioni immateriali figurano anche i key money, ovvero gli importi pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali relative ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, il fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione. Tali attività sono considerate attività immateriali a vita utile definita. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo. L'applicazione dell'IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell'acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.

Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2016, la società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2% - 2,56%
Macchinari e Impianti 10% - 12,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui il Gruppo non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

I key money, i marchi e le altre attività immateriali sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano indicazioni di possibile perdita di valore.

Le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.

Il raffronto tra il valore del patrimonio netto di Gruppo per azione ed il valore di quotazione dell'azione a fine anno e nel periodo fino alla data di redazione del progetto di bilancio evidenzia un valore contabile superiore a quello di mercato. Gli amministratori ritengono che tale evidenza sia sostanzialmente imputabile alla particolare situazione dei mercati finanziari verificatasi a seguito della difficile situazione attuale dei mercati mondiali. Pertanto il valore di mercato non è considerato rappresentativo del valore del Gruppo.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Attività destinate alla dismissione (held for sale)

In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dal Gruppo, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • (i) vendite retail all'atto della consegna dei beni;
  • (ii) vendite wholesale al momento della spedizione dei beni;
  • (iii) royalties e provvigioni secondo il principio di competenza.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;

(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;

(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

AI fini della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

Key Money

Il valore recuperabile dei key money è stato determinato utilizzando l'importo di maggior valore tra il valore corrente ed il valore determinabile tramite l'uso.

Valore corrente: tale valore è stato determinato stimando sia il costo di realizzazione del network delle boutique oggetto di impairment test a valori correnti, sia come valori correnti di mercato in caso di cessione a terzi dei contratti d'affitto delle singole boutique (considerate quali "cash generating unit").

Le stime utilizzate per la determinazione dei valori come sopra indicati sono di seguito illustrate:

  • − valore annuo dei contratti di locazione da consuntivo 2016;
  • − aumento annuo ipotetico degli affitti pari a circa il 2,5%;
  • − possibilità di rinnovo alla scadenza di ciascun contratto per un periodo di eguale durata a quella prevista dal contratto in essere al 31 dicembre 2016;
  • − valore terminale dopo il primo rinnovo.

I tassi utilizzati per l'attualizzazione sono i seguenti:

  • − Tasso risk free per i contratti in essere pari al 3%;
  • − Tasso per l'ipotesi di rinnovo dopo la prima scadenza 5%;
  • − Tasso per il valore terminale 20%.

Valore determinabile tramite l'uso: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'attività caratteristica delle singole boutique ("cash generating unit"). I flussi di cassa delle "cash generating unit" attribuibili a ciascun key money sono stati desunti per l'anno 2017 da una simulazione di budget, che, a seconda della boutique, prevede una variazione di fatturato intorno ad un range che va dal +48% nelle ipotesi più ottimistiche al -18% in quelle più pessimistiche. Si precisa che tali stime non sono indicative dell'andamento del retail per l'esercizio 2017 ma sono state utilizzate al fine di procedere ad un calcolo prudenziale per il test in oggetto. Per gli anni 2018 e 2019 e per il calcolo del terminal value è stato in genere considerato un tasso di crescita del fatturato del 5%. Quale tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,06%.

Marchi

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti in bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo di tempo pari a 40 anni. Per il calcolo dei valori determinati come appena esposto, si è utilizzato per l'esercizio 2017 il budget di gruppo. Per i restanti periodi è stata stimata una crescita del fatturato con un CAGR variabile dal 2,2% al 2,5%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,06%.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso d'inflazione previsto è pari al 1,50%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,21%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,625%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., del 10% per la Società Aeffe Retail S.p.A., dell'8% per le Società Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A. e del 5% per le Società Velmar S.p.A. e Pollini S.p.A..
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,21%.

ALTRE INFORMAZIONI

Informativa per settore

All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:

  • (i) divisione prêt-à-porter;
  • (ii) divisione calzature e pelletteria.

In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai "Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore".

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata e salvo pochi casi (Gruppo Pollini) è gestita dalle singole società che, comunque, risultano coordinate dalla tesoreria sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(i) Rischio di liquidità:

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.

Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.

Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini, da Moschino e da Velmar.

(ii) Rischio di cambio:

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio l'apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a termine.

(iii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2016 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 223 migliaia su base annua (Euro 345 migliaia al 31 dicembre 2015).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2016 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(iv) Rischio di prezzo

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:

  • a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito ne da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 25.125 migliaia al 31 dicembre 2016, rappresenta il 62% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in leggera diminuzione rispetto al 65% dell'esercizio precedente.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Crediti commerciali 40.711 38.256 2.455 6,4%
Altri crediti correnti 25.083 26.254 ( 1.171) (4,5%)
Altre attività 3.962 4.265 ( 303) (7,1%)
Totale 69.756 68.775 981 1,4%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le "Altre attività", alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 12 per gli "Altri crediti correnti".

Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2016, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 15.586 migliaia di Euro (13.399 migliaia di Euro nel 2015). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Fino a 30 giorni 7.036 4.665 2.371 50,8%
31 - 60 giorni 3.662 1.034 2.628 254,2%
61 - 90 giorni 913 1.124 ( 211) (18,8%)
Superiore a 90 giorni 3.975 6.576 ( 2.601) (39,6%)
Totale 15.586 13.399 2.187 16,3%

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.

Rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Key money Altre Totale
Saldo al 01.01.15 92.456 34.917 554 127.927
Incrementi - 1.588 485 2.073
- incrementi per acquisti - 1.588 485 2.073
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - - ( 56) ( 56)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 30 30
Ammortamenti del periodo ( 3.494) ( 3.296) ( 363) ( 7.153)
Saldo al 31.12.15 88.962 33.209 650 122.821
Incrementi - 938 482 1.420
- incrementi per acquisti - 938 482 1.420
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 2.278) - ( 2.278)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - ( 25) ( 25)
Ammortamenti del periodo ( 3.493) ( 2.946) ( 367) ( 6.806)
Saldo al 31.12.16 85.469 28.923 740 115.132

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti variazioni:

  • incrementi, pari a Euro 1.420 migliaia, principalmente relativi a key money e software;
  • decrementi, pari a Euro 2.278 migliaia relativi principalmente alla vendita di una boutique;
  • differenze di traduzione/altre variazione, pari a Euro 25 migliaia;
  • ammortamenti dell'esercizio pari a Euro 6.806 migliaia.

Marchi

La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino", "Love Moschino", " Pollini", "Studio Pollini"). Il valore è così suddiviso tra i differenti marchi:

(Valori in migliaia di Euro) Vita residua del marchio 31 dicembre 31 dicembre
espressa in anni 2016 2015
Alberta Ferretti 26 3.275 3.400
Moschino 28 47.623 49.551
Pollini 24 34.571 36.011
Totale 85.469 88.962

La variazione tra i due periodi è ricollegabile esclusivamente all'ammortamento dell'esercizio.

Key money

Tale voce si riferisce alle somme pagate dal Gruppo per il subentro in contratti di locazione relativi ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, al fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione.

Gli amministratori hanno prudenzialmente ritenuto corretto effettuare il cambio di stima della vita utile degli stessi passando da vita utile indefinita a vita utile definita.

In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Altre

La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)
Opere su beni di immobilizzazioni
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Fabbricati materiali
Terreni terzi Altre Totale
Saldo al 01.01.15 16.828 23.688 16.178 2.953 309 3.815 63.771
Incrementi 130 8 2.478 531 133 1.487 4.767
Decrementi - - ( 79) ( 16) ( 1) ( 100) ( 196)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 197 ( 6) 44 186 421
Ammortamenti del periodo - ( 561) ( 2.795) ( 878) ( 127) ( 1.141) ( 5.502)
Saldo al 31.12.15 16.958 23.135 15.979 2.584 358 4.247 63.261
Incrementi 161 86 1.796 791 95 1.055 3.984
Decrementi - - ( 357) ( 10) ( 7) ( 133) ( 507)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - ( 277) ( 3) 2 65 ( 213)
Ammortamenti del periodo - ( 562) ( 2.676) ( 696) ( 137) ( 1.078) ( 5.149)
Saldo al 31.12.16 17.119 22.659 14.465 2.666 311 4.156 61.376

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 3.984 migliaia. Essi si riferiscono principalmente ai nuovi investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche.
  • Decrementi per alienazioni al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 507 migliaia.
  • Decrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 213 migliaia, principalmente riconducibile alla differenza di traduzione delle controllate estere.
  • Ammortamenti per Euro 5.149 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.

4. Crediti finanziari non correnti

I crediti finanziari non correnti passano da Euro 2.031 migliaia al 31 dicembre 2015 a Euro 3.391 migliaia al 31 dicembre 2016. La variazione è determinata principalmente dalla quota a lungo del credito finanziario generato dalla vendita di una boutique.

5. Altre attività

La voce include principalmente il credito a lungo per il provento riconosciuto da Woollen Co., Ltd. a favore del Gruppo Aeffe in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e ai crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.

6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre
2016 2015 2016 2015
Beni materiali 35 - ( 26) ( 32)
Attività immateriali 3 3 ( 144) ( 163)
Accantonamenti 2.425 1.625 - -
Oneri deducibili in esercizi futuri 5.958 4.849 - -
Proventi tassabili in esercizi futuri 399 443 ( 1.638) ( 1.658)
Perdite fiscali portate a nuovo 4.174 3.557 - -
Altre 5 5 ( 156) ( 59)
Imposte da passaggio IAS 857 607 ( 29.022) ( 30.296)
Totale 13.856 11.089 ( 30.986) ( 32.208)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Differenze di
traduzione
Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 32) 2 39 - 9
Attività immateriali ( 160) - 19 - ( 141)
Accantonamenti 1.625 12 788 - 2.425
Oneri deducibili in esercizi futuri 4.849 9 1.100 - 5.958
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 1.215) - ( 24) - ( 1.239)
Perdite fiscali portate a nuovo 3.557 97 1.116 ( 596) 4.174
Altre ( 54) ( 6) ( 76) ( 15) ( 151)
Imposte da passaggio IAS ( 29.689) - 1.468 56 ( 28.165)
Totale ( 21.119) 114 4.430 ( 555) ( 17.130)

La variazione in diminuzione pari a Euro 555 migliaia della colonna "Altro" si riferisce sostanzialmente alla parziale compensazione del debito per IRES dell'esercizio generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in alcune società del Gruppo

Le imposte differite attive relative agli oneri deducibili in esercizi futuri si riferiscono principalmente alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione partecipazioni e al fondo rischi e oneri futuri.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

7. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 15.887 15.649 238 1,5%
Prodotti in corso di lavorazione 6.696 6.752 ( 56) (0,8%)
Prodotti finiti e merci 66.787 67.506 ( 719) (1,1%)
Acconti 20 81 ( 61) (75,3%)
Totale 89.390 89.988 ( 598) (0,7%)

La voce Rimanenze diminuisce di Euro 598 migliaia.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2017, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2016, primavera/estate 2017 e il campionario dell'autunno/inverno 2017.

8. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Crediti verso clienti
(Fondo svalutazione crediti)
43.499
( 2.788)
40.215
( 1.959)
3.284
( 829)
8,2%
42,3%
Totale 40.711 38.256 2.455 6,4%

Al 31 dicembre 2016 i crediti commerciali sono pari a Euro 43.499 migliaia, con un incremento dell'8,2% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2015.

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili ed, in generale, sulla base dell'andamento storico.

9. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
IVA 1.917 3.636 ( 1.719) (47,3%)
IRES 844 1.234 ( 390) (31,6%)
IRAP 150 975 ( 825) (84,6%)
Erario c/ritenute 17 33 ( 16) (48,5%)
Altri crediti tributari 1.166 1.352 ( 186) (13,8%)
Totale 4.094 7.230 ( 3.136) (43,4%)

Al 31 dicembre 2016 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 4.094 migliaia. La variazione di Euro 3.136 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuta principalmente alla riduzione del credito per IVA.

10. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Depositi bancari e postali 13.489 9.200 4.289 46,6%
Assegni 34 25 9 36,0%
Denaro e valori in cassa 998 768 230 29,9%
Totale 14.521 9.993 4.528 45,3%

La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 4.528 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

11. Crediti finanziari

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Crediti Finanziari 2.236 1.816 420 23,1%
Totale 2.236 1.816 420 23,1%

La variazione di periodo è determinata dalla quota a breve del credito finanziario generato dalla vendita di una boutique.

12. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Crediti per costi anticipati 18.506 19.068 ( 562) (2,9%)
Acconti per royalties e provvigioni 774 741 33 4,5%
Acconti da fornitori 79 203 ( 124) (61,1%)
Ratei e risconti attivi 2.646 3.167 ( 521) (16,5%)
Altri 3.078 3.075 3 0,1%
Totale 25.083 26.254 ( 1.171) (4,5%)

Gli altri crediti a breve termine diminuiscono di Euro 1.171 migliaia principalmente per il decremento dei crediti per costi anticipati.

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2017 e autunno/inverno 2017 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

13. Attività e passività disponibili per la vendita

La voce non si è movimentata nel corso del periodo.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre
2016
31 dicembre
2015
Altre attività 437 437
Totale Attività 437 437

14. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2016, mentre le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 27.435 26.516 919
Riserva Fair Value 7.901 7.901 -
Riserva IAS 11.459 11.459 -
Utili/(Perdite) esercizi precedenti ( 8.883) ( 9.486) 603
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 1.130) ( 1.017) ( 113)
Risultato d'esercizio di Gruppo 3.641 1.522 2.119
Riserva da conversione ( 1.262) ( 1.762) 500
Patrimonio netto di terzi 32.298 17.884 14.414
Totale 168.070 149.628 18.442

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2016, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2016 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo azioni ammonta a Euro 71.240 migliaia e non subisce variazioni rispetto al 31 dicembre 2015.

Altre riserve

Nel corso dell'esercizio tale voce si è incrementata per l'utile dell'esercizio precedente della Capogruppo.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dall'IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi.

Utili/(Perdite) esercizi precedenti

La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva per effetto del risultato consolidato al 31 dicembre 2015.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2015 di Euro 113 migliaia.

Riserva da conversione

L'incremento pari a Euro 500 migliaia relativo a tale riserva è dovuto principalmente agli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall'Euro.

Patrimonio netto delle minoranze

La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire alla sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale di Moschino Spa da parte dei soci di minoranza e alla quota parte del risultato del periodo di competenza di terzi.

Il patrimonio attribuito ai terzi rappresnta la quota di patrimoni netti delle consolidate di proprietà di altri soci e comprende le riserve IAS di loro pertinenza.

PASSIVITA' NON CORRENTI

15. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2015 2016
Trattamento di quiescenza 818 85 ( 171) 732
Altri 251 1.623 ( 47) 1.827
Totale 1.069 1.708 ( 218) 2.559

L'accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

16. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

Totale 6.552 220 ( 405) 6.367
lavoro 6.552 220 ( 405) 6.367
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di
2015 2016
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / Altre variazioni 31 dicembre

La composizione e la movimentazione del fondo è illustrata nella tabella seguente:

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR pari a Euro 515 migliaia, e per un utile attuariale di Euro 152 migliaia.

17. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
23.768
72
18.322
72
5.446
-
29,7%
n.a.
Totale 23.840 18.394 5.446 29,6%

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato a novembre 2013 alla Capogruppo Aeffe Spa per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.

Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2016 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 32.378 8.610 23.768
Totale 32.378 8.610 23.768

Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 2.495 migliaia.

18. Passività non finanziarie

Tale voce si riduce per Euro 14.045 migliaia in seguito alla sottoscrizione dell'aumento di capitale di Moschino Spa da parte della Capogruppo e del socio Sinv S.p.A..

PASSIVITA' CORRENTI

19. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti commerciali 61.881 61.429 452 0,7%
Totale 61.881 61.429 452 0,7%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

Il valore al 31 dicembre 2016 rimane sostanzialmente in linea con il precedente esercizio.

20. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti per Irap 271 - 271 n.a.
Debiti per Ires 4.235 - 4.235 n.a.
Debiti verso Erario per ritenute 2.556 2.549 7 0,3%
Debiti verso Erario per IVA 287 453 ( 166) (36,6%)
Altri 27 13 14 107,7%
Totale 7.376 3.015 4.361 144,6%

21. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti verso banche 55.814 75.985 ( 20.171) (26,5%)
Totale 55.814 75.985 ( 20.171) (26,5%)

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

22. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti verso Istituti previdenziali 3.993 3.715 278 7,5%
Debiti verso dipendenti 5.501 4.662 839 18,0%
Debiti verso clienti 1.921 1.693 228 13,5%
Ratei e risconti passivi 2.052 2.194 ( 142) (6,5%)
Altri 3.492 2.699 793 29,4%
Totale 16.959 14.963 1.996 13,3%

Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 16.959 migliaia al 31 dicembre 2016 in aumento di Euro 1.996 migliaia rispetto all'esercizio precedente, principalmente per l'incremento dei debiti verso dipendenti.

INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA' E PASSIVITA'

Ai fini dell'applicazione dell'IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.

La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-àporter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear. La distribuzione delle collezioni avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl", "Cedric Charlier"" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quali "Blugirl".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2016 e 2015 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2016 pelletteria
Ricavi di settore 215.855 95.962 ( 31.126) 280.691
Ricavi infradivisione ( 7.258) ( 23.868) 31.126 -
Ricavi da clienti terzi 208.597 72.094 - 280.691
Margine operativo lordo (EBITDA) 18.925 6.270 - 25.195
Ammortamenti ( 9.090) ( 2.865) - ( 11.955)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 2.873) ( 281) - ( 3.154)
Margine operativo (EBIT) 6.962 3.124 - 10.086
Proventi finanziari 529 1.425 ( 431) 1.523
Oneri finanziari ( 2.505) ( 1.204) 431 ( 3.278)
Risultato ante imposte 4.986 3.345 - 8.331
Imposte ( 2.626) ( 1.329) - ( 3.955)
Risultato netto 2.360 2.016 - 4.376
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2015 pelletteria
Ricavi di settore 207.221 95.751 ( 34.147) 268.825
Ricavi infradivisione ( 7.668) ( 26.479) 34.147 -
Ricavi da clienti terzi 199.553 69.272 - 268.825
Margine operativo lordo (EBITDA) 12.187 7.156 - 19.343
Ammortamenti ( 9.815) ( 2.840) - ( 12.655)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 530) ( 274) - ( 804)
Margine operativo (EBIT) 1.842 4.042 - 5.884
Proventi finanziari 1.288 228 ( 539) 977
Oneri finanziari ( 3.313) ( 1.234) 539 ( 4.008)
Risultato ante imposte ( 183) 3.036 - 2.853
Imposte ( 1.224) 80 - ( 1.144)
Risultato netto ( 1.407) 3.116 - 1.709

Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
31 dicembre 2016
ATTIVITA' DI SETTORE 296.856 117.117 ( 57.604) 356.369
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 74.990 40.142 - 115.132
Attività materiali 58.308 3.068 - 61.376
Altre attività non correnti 11.260 666 ( 4.442) 7.484
ALTRE ATTIVITA' 15.322 2.629 - 17.951
ATTIVITA' CONSOLIDATE 312.178 119.746 ( 57.604) 374.320
(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2016
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato (*)
PASSIVITA' DI SETTORE 148.916 76.577 ( 57.604) 167.889
ALTRE PASSIVITA' 27.609 10.753 - 38.362
PASSIVITA' CONSOLIDATE 176.525 87.330 ( 57.604) 206.251

diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
31 dicembre 2015 pelletteria
ATTIVITA' DI SETTORE 301.369 114.482 ( 56.598) 359.253
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 80.812 42.009 - 122.821
Attività materiali 60.115 3.146 - 63.261
Altre attività non correnti 10.207 663 ( 4.442) 6.428
ALTRE ATTIVITA' 15.902 2.417 - 18.319
ATTIVITA' CONSOLIDATE 317.271 116.899 ( 56.598) 377.572

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2015
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
PASSIVITA' DI SETTORE 174.107 75.212 ( 56.598) 192.721
ALTRE PASSIVITA' 23.973 11.250 - 35.223
PASSIVITA' CONSOLIDATE 198.080 86.462 ( 56.598) 227.944

Informativa per area geografica

La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 suddivisi per area geografica:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 % 2015 % %
Italia 126.079 44,9% 119.754 44,5% 6.325 5,3%
Europa (Italia e Russia escluse) 59.934 21,4% 56.842 21,1% 3.092 5,4%
Russia 9.107 3,2% 9.172 3,4% ( 65) (0,7%)
Stati Uniti 22.941 8,2% 22.248 8,3% 693 3,1%
Resto del mondo 62.630 22,3% 60.809 22,7% 1.821 3,0%
Totale 280.691 100,0% 268.825 100,0% 11.866 4,4%

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

23. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2016 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 280.691 migliaia rispetto a Euro 268.825 migliaia dell'esercizio 2015, con un incremento del 4,4% (+4,7% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 215.855 migliaia con un incremento del 4,2% a cambi correnti (+4,5% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2015. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 95.962 migliaia con un incremento dello 0,2%.

24. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Sopravvenienze attive 867 1.253 ( 386) (30,8%)
Altri ricavi 5.950 3.960 1.990 50,3%
Totale 6.817 5.213 1.604 30,8%

La voce Sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti da istanze di fallimento e ricavi di competenza di anni precedenti, diminuisce di Euro 386 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente.

La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 5.950 migliaia nell'esercizio 2016, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi ed una plusvalenza relativa alla vendita di due boutique.

25. Materie prime e di consumo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 89.794 91.297 ( 1.503) (1,6%)
Totale 89.794 91.297 ( 1.503) (1,6%)

La voce Materie prime e di consumo diminuisce di Euro 1.503 migliaia.

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

26. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Lavorazioni esterne 25.369 26.336 ( 967) (3,7%)
Consulenze 14.896 14.951 ( 55) (0,4%)
Pubblicità e promozione 12.883 11.514 1.369 11,9%
Premi e provvigioni 6.787 5.232 1.555 29,7%
Trasporti 5.358 5.494 ( 136) (2,5%)
Utenze 1.967 2.170 ( 203) (9,4%)
Compensi amministratori e collegio sindacale 2.958 2.675 283 10,6%
Assicurazioni 569 560 9 1,6%
Commissioni bancarie 1.717 1.720 ( 3) (0,2%)
Spese di viaggio 2.048 2.244 ( 196) (8,7%)
Altri servizi 6.737 6.282 455 7,2%
Totale 81.289 79.178 2.111 2,7%

I costi per servizi passano da Euro 79.178 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 81.289 migliaia dell'esercizio 2016, con un incremento del 2,7%. La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" legate all'aumento di fatturato;
  • all'incremento dei costi per "Consulenze" e "Pubblicità e promozione" relativi sia all'incremento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione dei brand Moschino e Alberta Ferretti, unitamente al rilancio del brand Philosophy di Lorenzo Serafini, sia agli eventi dedicati al brand Moschino e volti a promuovere la nuova collezione uomo, collezione che, dalla stagione Autunno/Inverno 2015, viene prodotta internamente;
  • all'incremento dei costi per "premi e provvigioni" legato all'aumento di fatturato.

27. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Affitti passivi 20.028 20.806 ( 778) (3,7%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi 1.960 1.939 21 1,1%
Noleggi ed altri 859 793 66 8,3%
Totale 22.847 23.538 ( 691) (2,9%)

La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 691 migliaia passando da Euro 23.538 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 22.847 migliaia dell'esercizio 2016.

28. Costi per il personale

Il costo del personale passa da Euro 61.088 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 63.490 migliaia dell'esercizio 2016, registrando un incremento pari a Euro 2.402 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,7% dell'esercizio 2015 al 22,6% dell'esercizio 2016. L'incremento è relativo principalmente allo sviluppo del reparto produttivo e ricerca e sviluppo

Di seguito il confronto con l'anno precedente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio
2016
Esercizio
2015
Variazioni
%
Costi del personale 63.490 61.088 2.402 3,9%
Totale 63.490 61.088 2.402 3,9%

Nell'esercizio 2016, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Operai 229 226 3 1,3%
Impiegati-quadri 1.049 1.027 22 2,1%
Dirigenti 23 23 - 0,0%
Totale 1.301 1.276 25 2,0%

29. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Imposte e tasse 773 700 73 10,4%
Omaggi 313 162 151 93,2%
Sopravvenienze passive 573 633 ( 60) (9,5%)
Svalutazione crediti dell'attivo circolante 180 344 ( 164) (47,7%)
Perdite su cambi 1.583 2.128 ( 545) (25,6%)
Altri oneri operativi 556 713 ( 157) (22,0%)
Totale 3.978 4.680 ( 702) (15,0%)

La voce altri oneri operativi, pari a Euro 3.978 migliaia, diminuisce di Euro 702 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente per le minori perdite su cambi di natura commerciale, generati dalla variazione del dollaro e della sterlina.

30. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 6.806 7.153 ( 347) (4,9%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 5.149 5.502 ( 353) (6,4%)
Svalutazioni e accantonamenti 3.154 804 2.350 292,3%
Totale 15.109 13.459 1.650 12,3%

L'incremento della voce da Euro 13.459 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 15.109 migliaia dell'esercizio 2016 è sostanzialmente generato da accantonamenti a fondi per oneri e rischi futuri nel 2016 prevalentemente legati a cambiamenti organizzativi che avverranno all'interno del Gruppo.

31. Proventi / oneri finanziari

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Interessi attivi 173 225 ( 52) (23,1%)
Differenze cambio 1.291 731 560 76,6%
Sconti finanziari 60 20 40 200,0%
Proventi finanziari 1.524 976 548 56,1%
Interessi passivi vs banche 2.033 3.186 ( 1.153) (36,2%)
Altri interessi passivi 241 310 ( 69) (22,3%)
Differenze cambio 473 145 328 226,2%
Altri oneri 531 366 165 45,1%
Oneri finanziari 3.278 4.007 ( 729) (18,2%)
Totale 1.754 3.031 ( 1.277) (42,1%)

La variazione in diminuzione della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 1.277 migliaia. Tale effetto è principalmente correlato ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche, e da maggiori utili su cambi.

Nel corso del 2016 la società Pollini Spa ha sottoscritto contratti con obbligo di acquisto di valuta a termine per un controvalore in USD pari a Euro 15.410 migliaia. I contratti non hanno i connotati di copertura e pertanto si è provveduto a valutarli al fair value. La valutazione dei contratti non ancora scaduti al 31 dicembre 2016 ha fatto registrare un effetto positivo per Euro 1.192 migliaia, il nozionale sottostante dei contratti ancora in essere a fine esercizio è pari a USD 17.500 migliaia.

32. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Imposte correnti 8.532 4.719 3.813 80,8%
Imposte anticipate/differite ( 4.430) ( 3.644) ( 786) 21,6%
Imposte relative ad esercizi precedenti ( 147) 69 ( 216) n.a.
Totale imposte 3.955 1.144 2.811 245,8%

La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività fiscali differite.

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2016 e il 2015 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
Risultato prima delle imposte 8.331 2.853
Aliquota fiscale applicata 27,5% 27,5%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 2.291 785
Effetto fiscale ( 828) ( 3.037)
Effetto aliquote fiscali di altri paesi 1.239 2.210
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 2.702 ( 42)
IRAP (corrente e differita) 1.253 1.186
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 3.955 1.144

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nell'esercizio 2016 è stato pari a Euro 14.521 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 9.993 6.692
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C)
10.722
( 2.305)
12.765
( 7.090)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D)
( 3.889)
4.528
( 2.374)
3.301
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 14.521 9.993

33. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa dell'esercizio 2016 ha generato flussi di cassa pari a Euro 10.722 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
Risultato del periodo prima delle imposte 8.331 2.853
Ammortamenti / svalutazioni 15.110 13.459
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 1.305 ( 1.885)
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.583) ( 3.596)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.754 3.031
Variazione nelle attività e passività operative ( 12.195) ( 1.097)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 10.722 12.765

34. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato dall'attività di investimento nell'esercizio 2016 è di Euro 2.305 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI
INVESTIMENTO
( 2.305) ( 7.090)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) 77 ( 51)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 3.265) ( 4.992)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali 883 ( 2.047)
2016 2015
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio

35. Disponibilità liquide nette impiegate nell'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria dell'esercizio 2016 è di Euro 3.889 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 20 ( 52)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 679) 1.402
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 1.476) ( 693)
Proventi e oneri finanziari ( 1.754) ( 3.031)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA ( 3.889) ( 2.374)

ALTRE INFORMAZIONI

36. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

37. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2016 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2016 2015
A - Cassa 1.032 793
B - Altre disponibilità liquide 13.489 9.200
C - Titoli detenuti per la negoziazione - -
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 14.521 9.993
E - Crediti finanziari correnti 2.236 1.816
F - Debiti finanziari correnti ( 47.205) ( 71.142)
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 8.610) ( 4.843)
H - Altri debiti finanziari correnti - -
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 55.815) ( 75.985)
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 39.058) ( 64.176)
K - Debiti bancari non correnti ( 23.768) ( 18.322)
L - Crediti finanziari non correnti 3.391 2.031
M - Altri debiti non correnti ( 72) ( 72)
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 20.449) ( 16.363)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 59.507) ( 80.539)

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 59.507 migliaia al 31 dicembre 2016 rispetto a Euro 80.539 migliaia al 31 dicembre 2015.

38. Risultato per azione

Risultato base per azione

Risultato base per azione 0,036 0,015
Risultato consolidato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo
Numero medio di azioni del periodo
3.641
101.486
1.522
101.486
2016 2015
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre

Si precisa che a seguito dell'aumento di capitale di 19 milioni di nuove azioni, avvenuto in data 24 Luglio 2007, interamente sottoscritte, il numero di azioni attualmente in circolazione è pari a 107.362.504.

39. Operazioni con parti correlate

Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell'area di consolidamento, sono stati eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Natura
2016 2015 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 300 300 Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale 1.247 733 Ricavo
Affitto immobile 50 50 Costo
Costi per servizi 74 72 Costo
Commerciale 763 893 Credito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.779 1.783 Costo
Acquisto terreno - 130 Terreni
Società Aeffe USA con Ferrim USA
Affitto immobile 723 721 Costo
Proventi finanziari 126 125 Proventi finanziari
Commerciale 468 325 Credito
Commerciale 253 184 Debito
Finanziario non corrente 2.131 2.031 Credito
Finanziario corrente 1.000 1.000 Credito
Società Ferrim con Società Moschino S.p.a.
Affitto immobile - 734 Costo
Società Aeffe France con Società Solide Real Estate France
Affitto immobile - 225 Costo
Commerciale - 284 Debito
Società Moschino France con Società Solide Real Estate France
Affitto immobile - 274 Costo
Commerciale - 7 Debito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 280.691 1.247 0,4% 268.825 733 0,3%
Costi per servizi 81.289 374 0,5% 79.178 372 0,5%
Costi per godimento beni di terzi 22.847 2.552 11,2% 23.538 3.787 16,1%
Proventi/oneri finanziari 1.754 126 7,2% 3.031 125 4,1%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Terreni 17.119 - 0,0% 16.958 130 0,8%
Crediti finanziari non correnti 3.391 2.131 62,8% 2.031 2.031 100,0%
Crediti commerciali 40.711 1.231 3,0% 38.256 1.218 3,2%
Crediti finanziari correnti 2.236 1.000 44,7% 1.816 1.000 55,1%
Debiti commerciale 61.881 253 0,4% 61.429 475 0,8%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa 10.722 ( 1.788) n.a. 12.765 ( 3.999) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento( 2.305) - 0,0% ( 7.090) ( 130) 1,8%
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria ( 3.889) ( 100) 2,6% ( 2.374) ( 313) 13,2%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 59.507) ( 1.888) 3,2% ( 80.539) ( 4.442) 5,5%

40. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2016 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

41. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006

Nel corso del 2016 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

42. Garanzie ed impegni

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 6.944 migliaia (Euro 2.736 migliaia al 31 dicembre 2015) e non ha ricevuto garanzie (0 anche al 31 dicembre 2015).

43. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Il contenzioso fiscale del Gruppo si riferisce alle seguenti società:

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.

E' stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.

In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. In data 13 settembre 2016 la Società ha formulato una proposta di conciliazione giudiziale volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che qualora raggiunto non comporterebbe alcun esborso a carico della Società.

In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.

La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 06 giugno 2016 sono stati notificati, per l'anno 2011, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) e n. TGB0CC700083/2016 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 299 migliaia.

L'avviso di accertamento n. TGB0CC700083/2016 (IRAP) è stato impugnato davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

Per l'avviso di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) è ancora in corso il procedimento di accertamento con adesione.

In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.

Velmar S.p.A.: in data 30 novembre 2015, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per l'anno di imposta 2011, da parte dell'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini, è stato emesso un processo verbale di constatazione nel quale è stata contestata, ai fini IRES, IRAP e IVA, la deduzione di costi afferenti alcuni contratti di licenza in esito ad un giudizio di non congruità dei medesimi.

La società ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 14 dicembre 2016 sono stati notificati, dall'Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Rimini, l'avviso di accertamento n. THU0ES104990/2016 (IRES), unitamente alla società consolidante Aeffe SpA, con un recupero di imposte pari ad Euro 35 migliaia e l'avviso di accertamento n. THU03S105024/2016 (IVA e IRAP) con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 13 migliaia.

La società intende opporsi alla contestazione tributaria in sede contenziosa.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

44. Informazione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di competenza dell'esercizio
2016
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON 170
Revisione contabile WARD DIVECHA 8
Revisione contabile ARI AUDIT 4
Revisione contabile MAZARS KOREA 3
Attestazione dei costi R&S BDO ITALIA 7
Visto di conformità dichiarazione IVA BDO ITALIA 1

Totale 193

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I : Stato Patrimoniale Attivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale Passivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO III: Conto Economico Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO V: Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali ed ai dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO VI: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2015

ALLEGATO I

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2016 correlate 2015 correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 28.923.062 33.208.388
Marchi 85.468.751 88.962.178
Altre attività immateriali 740.072 650.184
Totale attività immateriali (1) 115.131.885 122.820.750
Immobilizzazioni materiali
Terreni 17.118.773 16.958.413 130.000
Fabbricati 22.658.662 23.134.692
Opere su beni di terzi 14.465.641 15.979.003
Impianti e macchinari 2.665.840 2.583.550
Attrezzature 311.406 358.278
Altre attività materiali 4.155.699 4.246.676
Totale attività materiali (2) 61.376.021 63.260.612
Altre attività
Partecipazioni (3) 131.558 131.558
Crediti finanziari non correnti (4) 3.390.633 2.130.633 2.031.138 2.031.138
Altre attività (5) 3.961.836 4.265.083
Imposte anticipate (6) 13.856.302 11.089.214
Totale altre attività 21.340.329 17.516.993
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 197.848.235 203.598.355
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 89.389.833 89.988.199
Crediti commerciali (8) 40.711.059 1.230.887 38.256.285 1.217.814
Crediti tributari (9) 4.094.261 7.229.775
Disponibilità liquide (10) 14.521.334 9.992.726
Crediti finanziari a breve (11) 2.235.854 1.000.000 1.815.854 1.000.000
Altri crediti (12) 25.082.908 26.254.111
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 176.035.249 173.536.950
Attività disponibili per la vendita (13) 436.885 436.885
TOTALE ATTIVITA' 374.320.369 377.572.190

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2016 correlate 2015 correlate
PATRIMONIO NETTO (14)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407
Altre riserve 115.641.684 114.336.595
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 8.883.005) ( 9.486.229)
Risultato d'esercizio di gruppo 3.641.244 1.522.096
Patrimonio netto del gruppo 135.771.330 131.743.869
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 31.563.069 17.697.516
Risultato d'esercizio di terzi 735.125 186.632
Patrimonio netto di terzi 32.298.194 17.884.148
TOTALE PATRIMONIO NETTO 168.069.524 149.628.017
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (15) 2.558.786 1.068.715
Imposte differite (6) 30.985.927 32.207.692
Benefici suc. alla cessazione del rapporto di lavoro (16) 6.366.872 6.551.605
Passività finanziarie (17) 23.840.201 18.393.626
Passività non finanziarie (18) 469.000 14.330.132
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 64.220.786 72.551.770
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (19) 61.880.670 252.981 61.428.950 474.823
Debiti tributari (20) 7.376.339 3.015.292
Passività finanziarie (21) 55.814.445 75.984.725
Altri debiti (22) 16.958.605 14.963.436
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 142.030.059 155.392.403
Passività disponibili per la vendita -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 374.320.369 377.572.190

ALLEGATO III

Conto Economico – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2016 correlate 2015 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (23) 280.690.885 1.246.673 268.824.621 733.499
Altri ricavi e proventi (24) 6.816.595 5.213.423
TOTALE RICAVI 287.507.480 274.038.044
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 913.774) 5.085.669
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (25) ( 89.794.049) ( 91.297.185)
Costi per servizi (26) ( 81.289.495) ( 373.703) ( 79.178.229) ( 372.393)
Costi per godimento beni di terzi (27) ( 22.847.255) ( 2.552.042) ( 23.537.688) ( 3.786.815)
Costi per il personale (28) ( 63.490.261) ( 61.088.027)
Altri oneri operativi (29) ( 3.978.106) ( 4.679.511)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (30) ( 15.108.564) ( 13.459.274)
Proventi/(Oneri) finanziari (31) ( 1.754.479) 125.558 ( 3.031.210) 124.921
RISULTATO ANTE IMPOSTE 8.331.497 2.852.589
Imposte (32) ( 3.955.128) ( 1.143.861)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 4.376.369 1.708.728
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 735.125) ( 186.632)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 3.641.244 1.522.096

ALLEGATO IV

Rendiconto Finanziario – Consolidato con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2016 correlate 2015 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 9.993 6.692
Risultato del periodo prima delle imposte 8.331 ( 1.553) 2.853 ( 3.551)
Ammortamenti / svalutazioni 15.110 13.459
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 1.305 ( 1.885)
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.583) ( 3.596)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.754 3.031
Variazione nelle attività e passività operative ( 12.195) ( 234) ( 1.097) ( 447)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
OPERATIVA
(33) 10.722 12.765
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali 883 ( 2.047)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 3.265) - ( 4.992) ( 130)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) 77 ( 51)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
DI INVESTIMENTO
(34) ( 2.305) ( 7.090)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 20 ( 52)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 679) 1.402
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 1.476) ( 100) ( 693) ( 313)
Proventi e oneri finanziari ( 1.754) ( 3.031)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
FINANZIARIA
(35) ( 3.889) ( 2.374)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 14.521 9.993

ALLEGATO V

Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2015

(Valori in unità di euro) BILANCIO DI BILANCIO DI
ESERCIZIO 2015 ESERCIZIO 2014
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 162.405 131.596
Immobilizzazioni materiali 1.547.778 1.623.765
Partecipazioni 60.695.372 66.639.155
Attività non correnti 62.405.555 68.394.516
Crediti commerciali 1.381.624 1.416.374
Crediti tributari 341.690 1.905.720
Disponibilità liquide 83.161 91.924
Altri crediti 87.280 188.356
Attività correnti 1.893.755 3.602.374
Totale attività 64.299.310 71.996.890
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 63.195.446 63.627.616
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti -
Risultato d'esercizio ( 666.366) ( 432.169)
Patrimonio netto 62.644.118 63.310.485
Accantonamenti 195.885 230.526
Passività finanziarie -
Passività non correnti 195.885 230.526
Debiti commerciali 1.459.307 8.455.879
Passività correnti 1.459.307 8.455.879
Totale patrimonio netto e passività 64.299.310 71.996.890
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 343.594 373.892
Totale ricavi 343.594 373.892
Costi operativi ( 393.855) ( 727.332)
Costi per godimento beni di terzi ( 489.341) ( 478.179)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 76.175) ( 59.766)
Accantonamenti ( 24.894) ( 14.873)
Proventi/(Oneri) finanziari 213.695 310.615
Proventi /(Oneri) straordinari 232
Risultato ante imposte ( 717.892) ( 595.411)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 51.526 163.242
Risultato netto dell'esercizio ( 666.366) ( 432.169)

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d'Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2016.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

9 marzo 2017

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2016

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali la nostra Società si è trovata ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

La crescita globale si è andata gradualmente rafforzando dall'estate, ma non si è tradotta, come atteso, in una solida ripresa del commercio mondiale. Un sostegno all'attività economica potrebbe derivare dall'attuazione di un programma di espansione fiscale da parte della nuova amministrazione statunitense, le cui caratteristiche sono tuttavia ancora incerte; è emerso il rischio che la ripresa dell'economia globale sia frenata dall'innescarsi e dal diffondersi di spinte protezionistiche, nonché da possibili turbolenze nelle economie emergenti.

Secondo le valutazioni del Fondo monetario internazionale, il prodotto mondiale sarebbe aumentato del 3,1 per cento nel 2016; accelererebbe al 3,4 nel 2017 e al 3,6 nel 2018, dove le stime sono state riviste leggermente al rialzo per quasi tutte le maggiori economie avanzate (a eccezione dell'Italia) e marginalmente al ribasso per la media dei paesi emergenti, per i quali è comunque prevista un'accelerazione nel prossimo biennio. Le revisioni per le economie avanzate riflettono le sorprese positive registrate nel terzo trimestre e i benefici attesi dalle politiche di bilancio espansive annunciate negli Stati Uniti e in Giappone. La crescita nelle economie emergenti risentirebbe di condizioni finanziarie meno favorevoli: in Brasile si prospetta un miglioramento più modesto di quanto anticipato in precedenza; in India la crescita subirebbe un temporaneo rallentamento; la Cina continuerebbe nel breve periodo a beneficiare dell'espansione fiscale e monetaria attuata dalle autorità; si conferma il miglioramento delle prospettive per la Russia e per gli altri paesi produttori di materie prime.

Dopo aver dato prova di saper reagire alle sfide globali lo scorso anno, la ripresa economica europea dovrebbe continuare quest'anno e l'anno prossimo: per la prima volta in quasi dieci anni, le economie di tutti gli Stati membri dell'UE dovrebbero crescere per tutto il periodo di previsione (2016, 2017 e 2018). Tuttavia le prospettive sono avvolte da un'incertezza più fitta del solito.

Il PIL reale della zona euro è cresciuto per 15 trimestri consecutivi, l'occupazione aumenta a ritmo sostenuto e la disoccupazione continua a calare, anche se resta al di sopra dei livelli pre-crisi. I consumi privati sono ancora il motore della ripresa e la crescita degli investimenti continua, pur restando modesta.

I rischi che gravano su tali proiezioni sono eccezionalmente ampi e, benché siano aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso, il bilancio complessivo punta verso il basso.

Le prospettive di crescita per le economie avanzate non appartenenti all'UE sono migliorate negli ultimi mesi, in gran parte grazie alle aspettative di incentivi di bilancio negli Stati Uniti che hanno generato tassi di interesse a lungo termine più alti e un apprezzamento del dollaro statunitense. Anche la crescita nelle economie di mercato emergenti è destinata a consolidarsi fino al 2018, benché in misura diversa a seconda dei paesi e delle regioni. Nel complesso, questo scenario potrebbe rilanciare le esportazioni europee di beni e servizi dopo un 2016 fiacco.

Il grado di incertezza particolarmente elevato che avvolge queste previsioni d'inverno è dovuto alle intenzioni ancora poco chiare della nuova amministrazione statunitense in alcuni settori strategici fondamentali, come pure alle numerose elezioni che si terranno in Europa quest'anno e ai prossimi negoziati con il Regno Unito a norma dell'articolo 50.

La bilancia dei rischi continua a pendere verso il basso, anche se sono aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso. A breve termine, gli incentivi di bilancio negli Stati Uniti potrebbero avere un impatto più incisivo sulla crescita rispetto a quello previsto attualmente. A medio termine, i rischi per le prospettive di crescita derivano dagli strascichi delle crisi recenti, dal voto del Regno Unito per uscire dall'Unione europea, da potenziali perturbazioni degli scambi commerciali, da una stretta monetaria negli Stati Uniti che potrebbe avere ricadute negative sulle economie di mercato emergenti e dalle potenziali conseguenze di livelli di debito elevati e in aumento in Cina.

Le proiezioni per l'economia italiana indicano che in media il PIL dovrebbe essere aumentato dello 0,9 per cento nel 2016; crescerebbe attorno allo 0,9 per cento anche nell'anno in corso e all'1,1 sia nel 2018 sia nel 2019. L'attività economica verrebbe ancora sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera. Il livello del PIL nel 2019 sarebbe ancora inferiore di circa quattro punti percentuali rispetto al 2007.

Il quadro economico presuppone il mantenimento di un livello contenuto dei rendimenti a lungo termine e condizioni del credito, in termini di costo e disponibilità, complessivamente distese. Ciò riflette l'ipotesi che non si verifichino tensioni sui mercati finanziari e bancari nell'area dell'euro e in Italia, né episodi di significativo aumento dei premi per il rischio e della volatilità; rispecchia altresì l'ipotesi, incorporata nelle quotazioni di mercato, che nel nostro paese non si interrompa la realizzazione del processo di riforma avviato negli ultimi anni.

Nel complesso si valuta che, rispetto a queste proiezioni, i rischi per la crescita siano ancora orientati prevalentemente al ribasso. I principali fattori di incertezza provengono, oltre che dalle condizioni finanziarie, dal contesto mondiale. È in particolare elevato il rischio che l'espansione dell'economia globale, rispetto a quanto incorporato nelle proiezioni, possa risentire del manifestarsi e del diffondersi di spinte protezionistiche, oltre che di possibili turbolenze nelle economie emergenti.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso dovrebbe chiudere il 2016 con un calo dell'1% a tassi di cambio correnti, attestandosi a 249 miliardi di euro contro i 253 miliardi del 2015, soprattutto a causa delle fluttuazioni monetarie e dell'impatto negativo degli attentati in Europa. Nel 2015 la crescita era stata del 12%.

Un duro colpo arriva dagli acquirenti cinesi che, pur continuando a comprare beni di lusso a livello locale, hanno diminuito gli acquisti all'estero: il loro contributo al mercato globale del lusso è diminuito del 31% nel 2015 e del 30% nel 2016. A Hong Kong e Macao il settore continua a calare, con una diminuzione prevista del 16% a tassi di cambio correnti.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il mercato accusa un calo del 3% a tassi di cambio correnti su un anno: "i brand del lusso presenti sul territorio continuano a subire la diminuzione del turismo, a causa del dollaro forte e dei consumi locali deboli". In Europa, dove l'indebolimento dell'euro ha avuto come conseguenza una crescita dello shopping da parte dei turisti, Francia e Germania in particolare hanno subito l'effetto degli attentati.

L'analisi prevede che entro il 2020 il mercato del lusso potrebbe raggiungere i 280/285 miliardi di euro, con una crescita annuale dal 3% al 4% a partire dal 2017, anche se potrebbero emergere nuove difficoltà.

2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA'

CONTO ECONOMICO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2016 sui ricavi 2015 sui ricavi 2016/15
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 145.903.311 100,0% 137.380.089 100,0% 8.523.222 6,2%
Altri ricavi e proventi 5.244.463 3,6% 6.689.275 4,9% ( 1.444.812) (21,6%)
TOTALE RICAVI 151.147.774 103,6% 144.069.364 104,9% 7.078.410 4,9%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 2.421.624) (1,7%) 1.860.217 1,4% ( 4.281.841) (230,2%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 52.763.256) (36,2%) ( 53.739.047) (39,1%) 975.791 (1,8%)
Costi per servizi ( 42.807.543) (29,3%) ( 42.477.050) (30,9%) ( 330.493) 0,8%
Costi per godimento beni di terzi ( 16.350.282) (11,2%) ( 15.619.367) (11,4%) ( 730.915) 4,7%
Costi per il personale ( 27.659.494) (19,0%) ( 25.491.649) (18,6%) ( 2.167.845) 8,5%
Altri oneri operativi ( 1.680.642) (1,2%) ( 2.092.760) (1,5%) 412.118 (19,7%)
Totale costi operativi ( 143.682.842) (98,5%) ( 137.559.656) (100,1%) ( 6.123.186) 4,5%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 7.464.931 5,1% 6.509.708 4,7% 955.223 14,7%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 410.416) (0,3%) ( 439.765) (0,3%) 29.349 (6,7%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 1.492.381) (1,0%) ( 1.866.583) (1,4%) 374.202 (20,0%)
Rivalutazione e Svalutazioni ( 300.000) (0,2%) ( 300.000) (0,2%) - 0,0%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 2.202.797) (1,5%) ( 2.606.348) (1,9%) 403.551 (15,5%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 5.262.135 3,6% 3.903.360 2,8% 1.358.775 34,8%
Proventi finanziari 395.773 0,3% 510.990 0,4% ( 115.217) (22,5%)
Oneri finanziari ( 2.188.671) (1,5%) ( 2.971.544) (2,2%) 782.873 (26,3%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 1.792.898) (1,2%) ( 2.460.554) (1,8%) 667.656 (27,1%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 3.469.237 2,4% 1.442.806 1,1% 2.026.431 140,5%
Imposte correnti ( 2.346.303) (1,6%) ( 799.662) (0,6%) ( 1.546.641) 193,4%
Imposte anticipate/(differite) 591.613 0,4% 275.728 0,2% 315.885 114,6%
Totale Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio ( 1.754.690) (1,2%) ( 523.934) (0,4%) ( 1.230.756) 234,9%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 1.714.547 1,2% 918.872 0,7% 795.675 86,6%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2016 i ricavi passano da Euro 137.380 migliaia del 2015 a Euro 145.903 migliaia del 2016 con un incremento del 6,2% a cambi correnti (6,8% a cambi costanti). Tale aumento ha interessato prevalentemente il brand Moschino e il brand di Philosophy di Lorenzo Serafini.

I ricavi sono stati conseguiti per il 41% sul mercato italiano e per il 59% sui mercati esteri.

Costo per il personale

I costi del personale passano da Euro 25.492 migliaia del 2015 a Euro 27.659 migliaia del 2016, con un incremento del 8,5% determinato prevalentemente dal potenziamento della struttura produttiva e ricerca e sviluppo.

Margine operativo lordo (EBITDA)

L'Ebitda del 2016 è stato pari ad Euro 7.465 migliaia rispetto al risultato del 2015 di Euro 6.510.

In termini percentuali il MOL passa dal 4,7% del 2015 al 5,1% del 2016.

Risultato operativo (EBIT)

Il risultato operativo passa da Euro 3.903 migliaia del 2015 ad Euro 5.262 migliaia del 2016.

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte passa da Euro 1.443 migliaia del 2015 ad Euro 3.469 migliaia del 2016 registrando un miglioramento di Euro 2.026 migliaia. Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi e oneri finanziari, a sua volta strettamente legata al modello di business della società tale per cui ad un aumento del fatturati corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato di esercizio passa da Euro 919 migliaia del 2015 ad Euro 1.715 migliaia del 2016 registrando un miglioramento di Euro 796 migliaia.

STATO PATRIMONIALE

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni %
2016 2015 2016/15
Crediti commerciali 63.925.587 59.353.105 4.572.482 7,7%
Rimanenze 28.351.623 30.919.627 ( 2.568.004) (8,3%)
Debiti commerciali ( 71.790.444) ( 70.443.766) ( 1.346.678) 1,9%
CCN operativo 20.486.766 19.828.966 657.800 3,3%
Altri crediti correnti 11.699.317 12.603.459 ( 904.142) (7,2%)
Crediti tributari 2.425.764 4.466.667 ( 2.040.903) (45,7%)
Altri debiti correnti ( 7.277.490) ( 5.879.318) ( 1.398.172) 23,8%
Debiti tributari ( 5.871.625) ( 1.363.372) ( 4.508.253) 330,7%
Capitale circolante netto 21.462.732 29.656.402 ( 8.193.670) (27,6%)
Immobilizzazioni materiali 42.870.488 43.290.666 ( 420.178) (1,0%)
Immobilizzazioni immateriali 3.758.530 3.886.799 ( 128.269) (3,3%)
Partecipazioni 139.408.853 105.936.877 33.471.976 31,6%
Altre attività non correnti 6.889.259 40.928.739 ( 34.039.480) (83,2%)
Attivo immobilizzato 192.927.130 194.043.081 ( 1.115.951) (0,6%)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 4.284.423) ( 4.292.867) 8.444 (0,2%)
Accantonamenti ( 281.528) ( 310.722) 29.194 (9,4%)
Altri debiti non correnti ( 761.303) ( 1.316.021) 554.718 (42,2%)
Attività fiscali per imposte anticipate 2.279.104 1.686.821 592.283 35,1%
Passività fiscali per imposte differite ( 7.325.777) ( 7.350.043) 24.266 (0,3%)
CAPITALE INVESTITO NETTO 204.015.935 212.116.651 ( 8.100.716) (3,8%)
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 - 0,0%
Altre riserve 107.251.531 106.402.179 849.352 0,8%
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959 - 0,0%
Risultato di esercizio 1.714.547 918.872 795.675 86,6%
Patrimonio netto 136.685.444 135.040.417 1.645.027 1,2%
Disponibilità liquide ( 2.634.547) ( 1.339.797) ( 1.294.750) 96,6%
Passività finanziarie non correnti 25.118.429 17.917.927 7.200.502 40,2%
Passività finanziarie correnti 44.846.608 60.498.104 ( 15.651.496) (25,9%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 67.330.491 77.076.234 -
( 9.745.743)
(12,6%)
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 204.015.935 212.116.651 ( 8.100.716) (3,8%)

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2015 il capitale investito è diminuito del 3,8%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2016 risulta pari a Euro 21.463 migliaia rispetto a Euro 29.656 migliaia del 31 dicembre 2015.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente del 3,3% pari ad Euro 658 migliaia. Tale variazione è correlabile principalmente all'incremento dei crediti commerciali e alla riduzione delle giacenze di magazzino. Entrambe le variazioni sono conseguenza dell'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2016;

  • la variazione complessiva degli altri crediti e debiti correnti di Euro 2.302 migliaia è principalmente dovuta all'incremento dei debiti verso dipendenti ed istituti previdenziali;

  • la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 6.549 migliaia è riferibile principalmente all'incremento del debito per IRES maturato nell'esercizio dalla società e dal consolidato fiscale oltre alla riduzione del credito IVA.

Attivo immobilizzato

Le attività immobilizzate sono diminuite di Euro 1.116 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015. Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • le immobilizzazioni materiali diminuiscono complessivamente di Euro 420 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • ammortamenti per Euro 1.493 migliaia;
  • dismissioni per Euro 25 migliaia in opere su beni di terzi;
  • investimenti per Euro 1097 migliaia in fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • le immobilizzazioni immateriali diminuiscono complessivamente di Euro 128 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • investimenti per Euro 298 migliaia in software;
  • dismissioni per Euro 16 migliaia in software;
  • ammortamenti per Euro 410 migliaia;
  • le partecipazioni si movimentano per Euro 33.472 migliaia a seguito di:
  • aumento di capitale sociale, mediante rinuncia di crediti finanziari, nei confronti della società controllata Moschino S.p.A. per Euro 32.772 migliaia;
  • aumento di capitale sociale mediante rinuncia di crediti commerciali nei confronti della società controllata Aeffe Retail S.p.A. per Euro 300 migliaia;
  • aumento di capitale sociale, mediante versamenti in conto capitale nei confronti della società controllata Velmar S.p.A. per Euro 400 migliaia.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La posizione finanziaria netta della Società passa da Euro 77.076 migliaia del 31 dicembre 2015 a Euro 67.330 migliaia del 31 dicembre 2016. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 1.645 migliaia. I motivi di questo aumento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative.

3. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.

Tali costi sono stati contabilizzati a Conto Economico nell'esercizio 2016 e ammontano a Euro 15.596 migliaia.

4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile

Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.

In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO

Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2017, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.

I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 5,000%
Altri azionisti (*) 33,203%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

6. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2016 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie del valore nominale di Euro 0,25 ciascuna, che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2016 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Società.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

7. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 36 e 37 del Bilancio al 31 dicembre 2016.

8. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

In relazione all'attività svolta dalla nostra Società, che non comporta particolari livelli di rischio per i propri addetti, non si segnalano infortuni gravi sul lavoro, né l'emergere di patologie legate a malattie professionali. Non si segnalano inoltre azioni per mobbing.

Per quanto riguarda l'ambiente, ancora una volta l'attività svolta dalla nostra Società non comporta particolari riflessi sull'ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico, notevolmente ridotto grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici e con una conseguente riduzione di emissioni di CO2. Si segnala pertanto che, nel corso dell'esercizio, la Società non ha causato alcun danno all'ambiente, per il quale sia stata dichiarata colpevole, né è stata oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

9. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

10. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Non sono interventi fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Siamo soddisfatti della continua crescita della Società e, in particolare, del forte impulso impresso alla redditività. La costante attenzione e la ponderazione di iniziative volte alla valorizzazione dei nostri brand in termini di progetti speciali e ai mercati ad elevato potenziale, unitamente ad un'ottimizzazione del modello di business, rappresentano i cardini dell'efficace strategia adottata e le basi per lo sviluppo di lungo periodo. Siamo quindi fiduciosi sul futuro, alla luce dei trend del 2016 e dei positivi riscontri della campagna vendite Autunno/Inverno 2017/2018 in corso.

12. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2016

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, Vi proponiamo di destinare l'utile di 'esercizio di Euro 1.714.547 come segue:

  • alla riserva legale Euro 85.727;
  • alla riserva straordinaria Euro 1.628.820.

9 Marzo 2017

Per Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Massimo Ferretti

Prospetti Contabili

Stato Patrimoniale Attivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 2016/15
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.274.434 3.400.195 ( 125.761)
Altre attività immateriali 484.096 486.604 ( 2.508)
Totale attività immateriali (1) 3.758.530 3.886.799 ( 128.269)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.944.871 16.944.871 -
Fabbricati 22.370.366 22.846.130 ( 475.764)
Opere su beni di terzi 1.288.435 1.386.230 ( 97.795)
Impianti e macchinari 1.682.299 1.550.611 131.688
Attrezzature 46.406 25.572 20.834
Altre attività materiali 538.111 537.252 859
Totale attività materiali (2) 42.870.488 43.290.666 ( 420.178)
Altre attività
Partecipazioni (3) 139.408.853 105.936.877 33.471.976
Altre attività (4) 6.889.259 40.928.739 ( 34.039.480)
Imposte anticipate (5) 2.279.104 1.686.821 592.283
Totale altre attività 148.577.216 148.552.437 24.779
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 195.206.234 195.729.902 ( 523.668)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 28.351.623 30.919.627 ( 2.568.004)
Crediti commerciali (7) 63.925.587 59.353.105 4.572.482
Crediti tributari (8) 2.425.764 4.466.667 ( 2.040.903)
Disponibilità liquide (9) 2.634.547 1.339.797 1.294.750
Altri crediti (10) 11.699.317 12.603.459 ( 904.142)
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 109.036.839 108.682.655 354.184
TOTALE ATTIVITA' 304.243.073 304.412.557 ( 169.484)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Stato Patrimoniale Passivo (*)

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 304.243.073 304.412.557 ( 169.484)
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 129.786.168 138.184.560 ( 8.398.392)
Altri debiti (19) 7.277.490 5.879.318 1.398.172
Passività finanziarie (18) 44.846.608 60.498.104 ( 15.651.496)
Debiti tributari (17) 5.871.625 1.363.372 4.508.253
Debiti commerciali (16) 71.790.444 70.443.766 1.346.678
PASSIVITA' CORRENTI
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 37.771.461 31.187.580 6.583.881
Passività non finanziarie (15) 761.303 1.316.021 ( 554.718)
Passività finanziarie (14) 25.118.429 17.917.927 7.200.502
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 4.284.423 4.292.867 ( 8.444)
Imposte differite (5) 7.325.777 7.350.043 ( 24.266)
Accantonamenti (12) 281.528 310.722 ( 29.194)
PASSIVITA' NON CORRENTI
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 136.685.444 135.040.417 1.645.027
Risultato di esercizio 1.714.547 918.872 795.675
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959 -
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 654.663) ( 585.143) ( 69.520)
Riserva legale 2.909.073 2.863.130 45.943
Riserva IAS 1.085.602 1.085.602 -
Riserva Fair Value 7.742.006 7.742.006 -
Altre Riserve 24.929.262 24.056.333 872.929
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240.251 71.240.251 -
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
PATRIMONIO NETTO -
2016 2015 2016/15
(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato V e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Conto Economico (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2016 2015
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 145.903.311 137.380.089
Altri ricavi e proventi (21) 5.244.463 6.689.275
TOTALE RICAVI 151.147.774 144.069.364
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 2.421.624) 1.860.217
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 52.763.256) ( 53.739.047)
Costi per servizi (23) ( 42.807.543) ( 42.477.050)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 16.350.282) ( 15.619.367)
Costi per il personale (25) ( 27.659.494) ( 25.491.649)
Altri oneri operativi (26) ( 1.680.642) ( 2.092.760)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.202.797) ( 2.606.348)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 1.792.898) ( 2.460.554)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 3.469.237 1.442.806
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 1.754.690) ( 523.934)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 1.714.547 918.872

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato VI e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Conto Economico Complessivo

(Valori in unità di Euro)
Note
Esercizio
2016
Esercizio
2015
Utile/(perdita) del periodo (A) 1.714.547 918.872
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 69.520) 95.267
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto
dell'effetto fiscale (B1) ( 69.520) 95.267
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - -
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale
(B2) - -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) ( 69.520) 95.267
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 1.645.027 1.014.139

Rendiconto Finanziario (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2016 2015
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 1.339 578
Risultato del periodo prima delle imposte 3.469 1.443
Ammortamenti e svalutazioni 2.203 2.606
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 38) ( 460)
Imposte corrisposte sul reddito 2.162 ( 669)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.793 2.461
Variazione nelle attività e passività operative 2.506 ( 5.056)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (30) 12.095 325
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 282) ( 280)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.072) ( 1.307)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 400) ( 838)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (31) ( 1.754) ( 2.426)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 70) 672
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 8.451) 3.929
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.267 721
Proventi e oneri finanziari ( 1.793) ( 2.461)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (32) ( 9.047) 2.862
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 2.633 1.339

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato VII e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Prospetti di Patrimonio Netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale rimisurazione piani a
benefici definiti
Riserva da
Utili/(perdite) a nuovo Risultato esercizio Totale Patrimonio
netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2015 25.371 71.240 23.620 7.742 1.086 2.861 ( 681) 2.175 35 133.449
Destinazione utile 31/12/14
Altre variazioni fusione Nuova
33 2 ( 35) -
Stireria Tavoleto S.r.l. 404 173 577
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/15
95 95
Risultato al 31/12/15 919 919
SALDI AL 31 DICEMBRE 2015 25.371 71.240 24.057 7.742 1.086 2.863 ( 586) 2.348 919 135.040
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale rimisurazione piani a
benefici definiti
Riserva da
Utili/(perdite) a nuovo Risultato esercizio Totale Patrimonio
netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2016 25.371 71.240 24.057 7.742 1.086 2.863 ( 586) 2.348 919 135.040
Destinazione utile 31/12/15
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/16
Risultato al 31/12/16
873 46 ( 70) ( 919)
1.715
-
( 70)
1.715
SALDI AL 31 DICEMBRE 2016 25.371 71.240 24.930 7.742 1.086 2.909 ( 656) 2.348 1.715 136.685

Relazione del Collegio Sindacale all'assemblea degli azionisti della AEFFE S.p.A., sul bilancio di esercizio 2016, emessa ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2429, comma 3 del codice civile.

Signori Azionisti,

ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1988, n. 58, Vi riferiamo sull'attività svolta dal Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il Collegio Sindacale della AEFFE S.p.A. (di seguito la "Società") ha svolto la propria attività di vigilanza in conformità alla legge, adeguando l'operatività ai principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitale con azioni quotate nei mercati regolamentati, raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nella versione approvata con delibera del 15 aprile 2015, nonché alle comunicazioni CO.N.SO.B., in materia di controlli societari e di attività dell'organo di controllo.

* * *

Il Collegio Sindacale nominato dalla assemblea del 16 aprile 2014, terminerà il proprio mandato con l'assemblea di approvazione del presente bilancio.

Si dà atto che i componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite degli incarichi sancito dall'articolo 23.2 dello statuto della Società e dall'articolo 148 bis del D.Lgs. 58/98, del regolamento emittenti, come modificato dalla delibera CO.N.SO.B. n. 18671, del 8 dicembre 2013, adempiendo nel corso dell'anno ai relativi obblighi di informativa.

Per quanto concerne i compiti di revisione legale, l'assemblea degli azionisti del 13 aprile 2016 ha conferito l'incarico alla società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., a norma del D.Lgs. 58/1998 "Testo Unico della Finanza" e del D.Lgs. 39/2010, alle cui relazioni si rimanda. L'incarico alla società di revisione ha durata di 9 esercizi (2016 – 2025) come previsto dalle attuali disposizioni.

La presente relazione è stata redatta in conformità della normativa vigente in materia di Società quotate in Borsa, in ossequio alla Comunicazione CO.N.SO.B. n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, poiché le azioni di AEFFE S.p.A., sono trattate nel segmento STAR del mercato gestito da Borsa Italiana.

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio 2016 sono quelli internazionali (I.A.S./I.F.R.S.), in ossequio all'articolo 2 del D.Lgs. 38/2005.

* * *

In relazione alle modalità di svolgimento della attività di vigilanza cui il Collegio Sindacale è preposto, diamo atto di avere, tra l'altro:

  • partecipato alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione, tenutesi nel corso dell'esercizio, ottenendo dagli Amministratori, in ossequio all' art. 150, primo comma, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 19.2 dello Statuto Sociale, tempestive ed idonee informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e sue controllate;
  • acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di nostra competenza sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul grado di adeguatezza della struttura organizzativa della Società, mediante indagini dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, periodici scambi di informazione con la società incaricata della revisione legale dei conti annuali e consolidati, con l'Organismo di Vigilanza e la partecipazione alle riunioni del Comitato di Controllo Interno;
  • verificato il funzionamento e l'efficacia dei sistemi di controllo interno, essendoci intrattenuti ripetutamente con il responsabile dell'internal audit, puntando l'attenzione sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, sotto il profilo, in particolare, dell'affidabilità di quest'ultimo a

rappresentare i fatti di gestione ed estendendo la nostra attività alla verifica di talune procedure interne;

  • svolto le funzioni di competenza del Collegio Sindacale, di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010. In tale contesto abbiamo: i) recepito quanto riferitoci in relazione alle verifiche trimestrali sulla corretta tenuta della contabilità sociale svolte dalla società incaricata della revisione legale dei conti; ii) ricevuto dalla medesima società la Relazione prevista dall'art. 14 e 16 D.Lgs. n 39/2010; iii) ricevuto dalla società di revisione, la "Conferma annuale dell'indipendenza" ai sensi dell'art. 17, comma nove, lett. a) del D.Lgs. n. 39/2010; vi) analizzato, ai sensi del medesimo art. 17, comma nove, lett. a) del D.Lgs. n. 39/2010, i rischi relativi all'indipendenza della società di revisione legale dei conti e le misure da essa adottate per limitare tali rischi, prendendo visione della relazione di trasparenza per l'anno 2016, pubblicata sul sito internet istituzionale, all'indirizzo: http://www.ria-grantthornton.it/ globalassets/1.-member-firms/italyria/pdf/report/report-di-trasparenza-def-2016.pdf;
  • monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle società del Gruppo e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998;
  • preso atto della avvenuta predisposizione della Relazione sulla Remunerazione ex art. 123 ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ed ex art. 84 quater del Regolamento CONSOB 11971/1999 ("Regolamento Emittenti"), senza particolari osservazioni da segnalare;
  • accertato la coerenza degli adeguamenti statutari alle disposizioni di legge e regolamentari, ivi inclusa la Legge 12 luglio 2011, n. 120 che ha introdotto nel D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 agli articoli 147 ter e 148 la disciplina inerente l'equilibrio dei generi negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate, cui la Società si è attenuta;
  • monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana SpA, che ha appreso la Raccomandazione UE n. 208/2014, nonché la comunicazione CO.N.SO.B. n. DCG/DSR/0051400 del 19 giugno 2014, volte essenzialmente a recepire principi e orientamenti in materia di corporate social responsability emersi nel contesto internazionale ed europeo, anche al fine di adeguare il Codice al quadro normativo internazionale di riferimento, rafforzando i controlli sulle strutture aziendali, in una prospettiva di maggiore effettività dei principi di legalità e di trasparenza.
  • vigilato sulla conformità della procedura interna riguardante le Operazioni con Parti Correlate ai principi indicati nel Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sulla sua osservanza, ai sensi dell'art. 4, comma 6, del medesimo regolamento;
  • verificato l'osservanza delle norme di legge e regolamentari inerenti la formazione e l'impostazione degli schemi del bilancio della Società e del bilancio consolidato, nonché dei relativi documenti di corredo;
  • verificato che il bilancio della Società e quello consolidato, siano accompagnati dalle prescritte dichiarazioni di conformità sottoscritte dal Consigliere Delegato, il quale è anche dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, giusta disposizione della Legge 28 dicembre 2005, numero 262;
  • verificato che la Relazione degli Amministratori sulla gestione per l'esercizio 2016 risulti conforme alle leggi e ai regolamenti vigenti, coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati dal bilancio della Società e da quello consolidato, dando atto che la Relazione semestrale consolidata non ha richiesto osservazioni da parte del Collegio Sindacale e precisando che tanto le Relazioni trimestrali, quanto la Relazione semestrale, hanno avuto la pubblicità prevista dalla legge e dai regolamenti vigenti.

* * *

Le specifiche indicazioni da fornire con la presente Relazione vengono elencate nel seguito, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 6 aprile 2001 n. DEM/1025564 e successivi aggiornamenti.

  1. Dalle informazioni ricevute e dalle analisi condotte dal Collegio Sindacale, non sono state rilevate operazioni di particolare rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di società controllate, approvate dal Consiglio d'Amministrazione.

Per ciò che riguarda ulteriori operazioni avulse dal contesto economico, finanziario e patrimoniale, si rinvia alla Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori.

  1. Nella relazione sulla gestione degli amministratori, viene evidenziato che, giusta comunicazione inviata alla CO.N.SO.B. n. DEM/6064293, la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo e con parti correlate.

  2. Le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nel corso del 2016, dai soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici sono adeguatamente indicati nella sezione "Operazioni infragruppo", al paragrafo 36 della relazione sulla gestione, mentre le "Operazioni con parti correlate", sono rappresentate nel successivo paragrafo. Ulteriori informazioni sulle operazioni infragruppo sono contenute nel Bilancio Consolidato 2016, a cui il Collegio rinvia.

Gli effetti economici delle operazioni infragruppo si riepilogano di seguito:

Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 145.903 1.247 0.9% 137.380 733 0.5%
Costi per servizi 42.808 424 1.0% 42 477 422 $1,0\%$
Costi per godimento beni di terzi 16.350 1 779 10.9% 15.619 L.783 11.4%

Quanto alle operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, si precisa che trattasi prevalentemente di operazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato, nel rispetto della disciplina sul transfer-price.

I soggetti coinvolti sono riferibili a società partecipate e/o controllate e loro partecipate e/o controllate.

In generale le operazioni con parti correlate esaminate dal Collegio, sono state ritenute congrue e rispondenti all'interesse della Società.

Ai sensi dell'articolo 4, comma 6 del regolamento CO.N.SO.B. approvato con la citata delibera n. 17221/2010, Vi confermiamo di aver vigilato sulla conformità della procedura adottata dalla Società ai principi indicati nel "Regolamento delle operazioni con parti correlate" e sulla sua osservanza.

  1. La società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., all'esito delle verifiche e dei controlli effettuati, il 21 marzo, ha rilasciato le relazioni sul bilancio al 31 dicembre 2016, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. n. 39, del 27 gennaio 2010, attestanti che: i) i bilanci della società - ordinario e consolidato - al 31 dicembre 2016, sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto: la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e le altre componenti di conto economico complessivo, le variazioni del patrimonio netto ed i flussi di cassa della Società e del Gruppo; ii) la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui all'art. 123 bis, comma 4 del D.Lgs. n. 58/1998 contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari, sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo.

Nella relazione della società di revisione al bilancio d'esercizio 2016 rilasciata dalla società di revisione legale, non emergono osservazioni e/o rilievi, né, tantomeno, richiami di informativa.

  1. Nel corso dell'esercizio 2016 il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.

  2. Non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti da parte di terzi.

  3. Nel corso del 2016 non sono stati conferiti alla società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., da parte della Società, ulteriori incarichi oltre quello della revisione legale per le società del gruppo.

  4. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, accertando il rispetto delle disposizioni normative in materia, nonché la compatibilità con le limitazioni previste dalla legge per i servizi diversi dalla revisione legale prestati alla Società ed alle sue controllate, rilevando che nel corso dell'esercizio non sono stati conferiti incarichi ai soggetti appartenenti alla medesima rete della società di revisione.

  5. Nel corso del 2016 il Collegio Sindacale non ha rilasciato pareri ai sensi di legge.

  6. Nell'esercizio delle proprie funzioni, al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale:

  7. si e' riunito con frequenza regolare ed ha redatto n. 6 verbali relativi attività effettuata;

  8. ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio d'Amministrazione, in numero di 5 adunanze, ottenendo dagli Amministratori in via continuativa informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate;
  9. ha partecipato, tramite il Presidente del Collegio o membro delegato, a tutte le riunioni del Comitato di Controllo Interno, nonché al Comitato per la Remunerazione;
  10. ha partecipato all'Assemblea della Società del 13 aprile 2016, la sola tenutasi;
  11. ha avuto rapporti con gli organi di controllo delle società controllate, ai sensi dell'art. 151 del D.Lgs. n. 58/1998, con periodiche consultazioni e attraverso una riunione congiunta con i corrispondenti organi;
  12. ha partecipato con la presenza istituzionale di uno dei suoi componenti in qualità di membro permanente, alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza del Modello Organizzativo ex lege 231/2001.

  13. Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli Amministratori fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale, fossero ispirate a principi di razionalità economica e non fossero manifestamente imprudenti od azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale, ritenendo che gli strumenti e gli istituti di governance adottati dalla Società, rappresentino un valido presidio rispetto ai principi di corretta amministrazione nella prassi operativa.

  14. In merito all'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo, la vigilanza del Collegio Sindacale si è svolta attraverso la conoscenza della struttura organizzativa e mediante raccolta di informazioni dai vari centri di competenza preposti; incontri con i responsabili delle diverse funzioni aziendali; incontri con il responsabile del Controllo Interno e con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni.

A tale proposito, relativamente ai poteri ed alle deleghe attribuite, il Collegio Sindacale ha avuto modo di accertare che:

  • al Consiglio d'Amministrazione, anche attraverso gli organi da esso delegati, spetta la gestione della Società;
  • al Presidente ed al Vice Presidente in funzione vicaria spettano, a norma di statuto, la legale rappresentanza nei confronti dei terzi ed in giudizio;
  • al Presidente sono assegnate deleghe operative e gli sono riservati compiti istituzionali, di indirizzo e di controllo;
  • all'Amministratore Delegato sono stati attribuiti i più ampi poteri per la gestione della Società.

  • Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, il Collegio ha avuto incontri periodici con il preposto all'internal audit e di altre funzioni aziendali e, tramite la partecipazione dei propri membri alle relative riunioni, con il Comitato Controllo Interno e l'Organismo di Vigilanza del Modello 231/2001.

Il sistema di controllo interno della Società è costituito da un insieme strutturato e organico di regole, procedure e strutture organizzative che interessa tutta la Società, con la finalità di prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e di consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi (ovvero di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato (reporting).

Spetta al Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo Interno: i) definire le linee guida del sistema di controllo interno; ii) esaminare periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore Delegato, cui spetta anche l'esecuzione alle linee di indirizzo del sistema di controllo interno, e iii) valutare l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno.

Nell'ambito del sistema dei controlli è prevista la funzione di internal audit finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione e il Comitato di Controllo, nonché il management aziendale. Al responsabile di tale funzione il Consiglio di Amministrazione ha assegnato il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo sistema dei controlli interni. L'attività di tale Direzione si esplica principalmente attraverso un piano annuale di interventi di audit e di compliance, nonché di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow up).

Il Gruppo si avvale inoltre di altri strumenti a presidio degli obiettivi: operativi e di compliance, tra i quali un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting e una struttura di governance dei rischi finanziari.

La Società ha approvato il modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231/2001 (di seguito: "Modello 231"), finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del richiamato decreto e, conseguentemente, attenuare, ove non elidere, la responsabilità amministrativa della società. Il Modello 231 adottato, partendo dall'analisi delle attività aziendali, volto ad individuare le attività potenzialmente a rischio, è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo, procedure organizzative, attività formativa ed informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare, per quanto possibile, la prevenzione della commissione di reati penalmente rilevanti.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'aggiornamento degli schemi di risk assessment, atti ad accogliere i reati presupposti introdotti in corso d'anno.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di vigilanza ("OdV"), cui è stato affidato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello 231 e di curarne l'aggiornamento.

Il Collegio Sindacale - come riferito in precedenza - ha partecipato, tramite propri membri, alle riunioni del Comitato Controllo Interno ed a quelle dell'Organismo di Vigilanza ed ha analizzato le relative relazioni periodiche indirizzate al Consiglio d'Amministrazione, circa le quali non ha rilievi da opporre.

  1. Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'adeguatezza e affidabilità del sistema amministrativocontabile a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante: osservazioni dirette; ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni; esame di documenti aziendali; analisi dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione. Anche a tale riguardo non sono stati rilevati disfunzioni e/o mancanza di comunicazione tra i vari enti.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato, ai sensi di legge e previo parere del Collegio Sindacale, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, al quale sono stati attribuiti i poteri e le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.

La Società ha adottato il "Modello di controllo contabile" in ossequio alla legge 262/2005, avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo, con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154 bis del decreto legislativo n. 58/1998, in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, in merito all'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa ed all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo.

  1. Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2 del D.Lgs. n. 58/98, affinché le stesse forniscano le informazioni necessarie per adempiere gli obblighi di comunicazione previsti dalla Legge, senza rilevare eccezioni.

  2. Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la società incaricata della revisione legale dei conti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, non sono emersi aspetti che si ritiene debbano essere evidenziati nella presente Relazione.

  3. Per quanto concerne la verifica sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario, previste dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana nell'edizione in vigore, il Collegio ha svolto tale attività di verifica con l'assistenza del responsabile dell'Ufficio di Corporate Governance.

Il Consiglio d'Amministrazione della Società in carica dal 16 aprile 2014, è composto da 8 membri, di cui 4 amministratori non esecutivi, 3 dei quali qualificati come indipendenti dal Consiglio stesso, sulla base delle rispettive dichiarazioni.

Nella cooptazione, quanto dei consiglieri che dei membri del Collegio sindacale, è stato rispettato l'obbligo di inserire all'interno degli organi societari le c.d. "quote rosa".

Il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza adottati dal Consiglio d'Amministrazione nei confronti dei propri membri ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'organo amministrativo nella sua collegialità.

Inoltre, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei propri membri effettivi, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli amministratori ed ha fatto propria la raccomandazione del Codice, che dispone di dichiarare l'interesse proprio o di terzi, in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione, inviando al Consiglio medesimo i relativi report. A tal fine si attesta che nel corso del 2016 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano avuto necessità di effettuare tali dichiarazioni.

Si rinvia alla specifica Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari per ulteriori approfondimenti sulla corporate governance della Società, in merito alla quale il Collegio non ha rilievi da formulare all'Assemblea.

La società aderisce al codice di autodisciplina del Comitato per la corporate governance delle società quotate nel segmento STAR.

  1. Infine il Collegio Sindacale ha svolto verifiche sull'osservanza delle norme di legge inerenti la formazione del progetto di bilancio della Società e di bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2016, delle rispettive note illustrative e della Relazione degli Amministratori a corredo degli stessi, in via diretta e con l'assistenza dei responsabili di funzione ed attraverso le informazioni ottenute dalla società di revisione.

In ordine all'attività di vigilanza svolta, il Collegio non ha rilevato omissioni, fatti censurabili o irregolarità poste in essere da parte degli organi societari.

Si dà atto che i principi contabili applicati, tanto al bilancio della Società, quanto al consolidato di gruppo al 31 dicembre 2016, sono quelli internazionali dell'IFRS (International Financial Reporting Standards) emessi dall'International Accounting Standards Board.

  1. In relazione al secondo comma dell'articolo 153, del D.Lgs. 58/98, il Collegio Sindacale non ha particolari proposte da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti.

L'attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio Sindacale, come descritta in precedenza, non ha fatto emergere fatti significativi meritevoli di essere menzionati nella Relazione all'Assemblea, ovvero da segnalare agli organi di vigilanza e controllo.

Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha osservazioni da formulare, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998, su quanto di propria competenza, in ordine al bilancio e relative note illustrative ed alla relazione sulla gestione, concordando con la proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea in merito al trattamento del risultato d'esercizio.

San Giovanni in Marignano 21 marzo 2017 Per il Collegio sindacale

Il Presidente Dott. Fernando Ciotti

Elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai membri del Collegio Sindacale alla data del 21 marzo 2016, data di emissione della Relazione del Collegio per l'Assemblea

Allegato ex art. 144 quinquiesdecies Regolamento Emittenti, redatto sulla base delle istruzioni contenute nell'Allegato 5-bis, Schema 4 del citato Regolamento

Dottoressa Daniela SAITTA
Incarichi in altre emittenti: 1
Aeffe S.p.A. Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2016
Zucchi S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2018
Impresa S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
Dirpa S.C. a r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Impresa P.I. Giuseppe Rabbiosi S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
S.a.f. S.r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Consorzio Stabile T.& T. Commissario Straordinario fino a revoca
Eutelia S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
Equiter S.r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Capodarco Soc. Coop. Sociale Integrata Amministratore Giudiziario 30 marzo 2017
Ist.to Vigilanza Partenopea Combattenti
e Reduci S.r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Voxson S.p.A. Commissario Liquidatore fino a revoca
Aerolinee Itavia S.p.A. Commissario Liquidatore fino a revoca
Nova Soc. Coop. a r.l. Commissario Liquidatore fino a revoca
Soc. Generale Progettazioni Consulenze
e Partecipazioni S.p.A. (ex Italconsult) Commissario Liquidatore fino a revoca
SIOG Soc. Italiana Oleodotti Gaeta S.p.A Commissario Liquidatore fino a revoca
S.I.C.I.E.T. S.p.A. Commissario Liquidatore fino a revoca
G4 S.r.l. Commissario Liquidatore fino a revoca
Domenico Bosi & Figli S.n.c. Commissario Liquidatore fino a revoca
Gitran S.p.A. Commissario Liquidatore fino a revoca
Smet S.r.l. Commissario Liquidatore fino a revoca
Impresa Mario Genghini Commissario Liquidatore fino a revoca
Sime S.p.A. Commissario Liquidatore fino a revoca
Sofir S.p.A. Commissario Liquidatore fino a revoca
Dottor Luca Sapucci
Incarichi in altre emittenti: 0
Aeffe S.p.A Sindaco Effettivo 31 dicembre 2016
Pollini S.p.A Sindaco Effettivo 31 dicembre 2017
Pollini Retail S.r.l. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2017
Velmar S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2017
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2018
Aeffe Retail S.r.l Sindaco Effettivo 31 dicembre 2017
Montegridolfo S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2017
Badioli S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2017
Dottor Fernando CIOTTI
Incarichi in altre emittenti: 0
Aeffe S.p.A Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2016
Pollini Retail S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017
Velmar S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2018
Aeffe Retail S.r.l Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017
Moschino S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2017

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39

Ria Grant Thornton S.p.A Via San Donato, 197 40127 Bologna Italy

T 0039 (0) 51 – 6045911 F 0039 (0) 51 – 6045999 E [email protected] W www.ria-grantthornton.it

Agli azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sul bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto la revisione contabile dell'allegato bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A., costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2016, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative.

Responsabilità degli amministratori per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio d'esercizio sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 39/10. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio non contenga errori significativi.

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio d'esercizio. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni di rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio d'esercizio dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio d'esercizio nel suo complesso.

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Società di revisione ed organizzazione contabile

Sede Legale: Corso Vercelli n. 40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420 Registro dei revisori legali n.157902 , già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato

Uffici:Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli-Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-Verona

Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate, one another and are not liable for one another's acts or omissions.

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2016, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Altri aspetti

Il bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A. per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2015 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 22 marzo 2016, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4 del D.Lgs. 58/98, la cui responsabilità compete agli amministratori della Aeffe S.p.A., con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2016. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2016.

Bologna, 21 marzo 2017

Ria Grant Thornton S.p.A.

Sandro Gherardini Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.

La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:

  • 1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
  • 2) Deposito in Via degli Olmi San Giovanni in Marignano (RN);
  • 3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
  • 4) Deposito in Via Chitarrara 910 Monte Colombo (RN);
  • 5) Deposito in Via Tavollo snc San Giovanni in Marignano (RN);
  • 6) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC).
  • 7) Deposito in Via Raibano 55/A Coriano (RN)

Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.

Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2016 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.

Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.

Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VI si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2015 approvato. La società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA'

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:

• Classificazione e valutazione

L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.

• Passività finanziarie e merito creditizio proprio

Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.

L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.

Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.

• Impairment

La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.

Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.

A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.

L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.

• Hedge accounting

Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.

L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.

Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi". Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).

In febbraio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IAS 12- Income taxes on Recognition of deferred tax assets for unrealised losses. Il documento mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 25 febbraio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IAS 7- Statement of cash flows on disclosure initiative. Le modifiche riguardano l'introduzione di una migliore informativa tesa a permettere ai lettori di bilancio di comprendere meglio i cambiamenti delle passività derivanti dalla gestione finanziaria. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

In data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato alcune ulteriori modifiche all'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers, "Clarifications to IFRS 15″, chiarendo alcune disposizioni e fornendo ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicano per la prima volta il nuovo principio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 – "Share based payments" fornendo alcuni chiarimenti in merito ai criteri di misurazione dei "cash-settled share-based payment" ed alla contabilizzazione di alcune particolari tipologie di pagamenti basati su azioni. Viene inoltre introdotta un'eccezione all'IFRS 2 richiedendo di trattare interamente come share-based payment i premi per i quali la normativa fiscale prevede una trattenuta e quindi un successivo versamento all'erario. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche al principio IAS 40,'Investment Property' chiarendo i requisiti necessari per effettuare cambi di classificazione da e verso la voce Investment Properties e precisando che gli stessi avvengono in presenza di un effettivo cambio di destinazione del bene in questione, opportunamente documentato. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs 2014- 2016 Cycle). Le disposizioni approvate hanno apportato modifiche: (i) al principio IFRS 1,'First-time adoption of IFRS' relativamente all'eliminazione di alcune esenzioni relative ai principi IFRS 7, IAS 19 ed IFRS 10 in caso di first-time adoption; (ii) al principio IFRS 12,'Disclosure of interests in other entities' relativamente al perimetro di applicazione del principio; (iii) al principio IAS 28,'Investments in associates and joint ventures' relativamente alla valutazione al fair value di società collegate o di joint venture. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento IFRIC 22 'Foreign currency transactions and advance consideration'. Il documento fornisce chiarimenti in relazione alla contabilizzazione di transazioni o di parti di transazioni che prevedono un prezzo determinato in valuta estera. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

La società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono di seguito riportati:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.

La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Per quanto riguarda gli unici marchi detenuti dalla Società, ossia il marchio Alberta Ferretti e Philosophy, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti in bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo di tempo pari a 40 anni. Per il calcolo dei valori determinati come appena esposto, si è utilizzato per l'esercizio 2017 il budget di gruppo. Per i restanti periodi è stata stimata una crescita del fatturato con un CAGR del 2,5%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,06% (4,13% lo scorso anno).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2016, la società non ha iscritte in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui la Società non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

Alla data del 31 dicembre 2016 non sono iscritti in bilancio avviamenti o immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.

Le immobilizzazioni immateriali, le partecipazioni, le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore al fine di determinare se tali attività possono aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a Conto Economico.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività ad un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene ed a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Si segnala che la situazione causata dalla attuale crisi economica e finanziaria internazionale, seppure in ripresa, ha indotto la società a procedere con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.

Per le società Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l. e Aeffe Usa Inc., il valore recuperabile è stato sviluppato utilizzando il metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF). Da tale analisi non sono emerse riduzioni durevoli di valore.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale, come previsto dai principi contabili internazionali, per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dalla Società, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • (i) vendite retail all'atto della consegna dei beni;
  • (ii) vendite wholesale al momento della spedizione dei beni;
  • (iii) royalties e provvigioni secondo il principio di competenza.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I fondi per imposte differite si riferiscono a:

  • (i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;
  • (ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

  • (i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
  • (ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di esercizio.

Le imposte differite e anticipate sono calcolate sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le seguenti:

Partecipazione in Pollini S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'intero Gruppo Pollini. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2017 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 ad un tasso di crescita costante del 10%. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2021. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) specificamente calcolato per il Gruppo Pollini e pari all' 6,78% (6,02% lo scorso anno).

Partecipazioni Aeffe Retail S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l e Aeffe Usa Inc.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2017 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2017. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2021. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) del Gruppo pari al 4,06% (4,13% lo scorso anno).

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso di inflazione previsto è pari al 1,50%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,21%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,625%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:

  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,21%.

ALTRE INFORMAZIONI

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(v) Rischio di liquidità:

La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

(vi) Rischio di cambio:

La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.

(vii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.

Al 31/12/2016 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 167 migliaia su base annua (Euro 270 migliaia al 31/12/2015).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2016 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(viii) Rischio di prezzo

La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:

  • a) Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Crediti commerciali 63.925 59.353 4.572 7,7%
Altre voci attive correnti 11.699 12.603 ( 904) (7,2%)
Totale 75.624 71.956 3.668 5,1%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 7 per i "Crediti commerciali" e alla nota 10 "Altre voci attive correnti".

Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2016, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 31.595 migliaia di Euro (39.468 migliaia di Euro nel 2015). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Fino a 30 giorni 4.003 2.776 1.227 44,2%
31 - 60 giorni 1.495 2.483 ( 988) (39,8%)
61 - 90 giorni 964 1.738 ( 774) (44,5%)
Superiore a 90 giorni 25.133 32.471 ( 7.338) (22,6%)
Totale 31.595 39.468 ( 7.873) (19,9%)

Il decremento dei crediti commerciali scaduti di Euro 7.873 migliaia è il risultato di una sempre più attenta gestione finanziaria di gruppo.

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.

Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.15 3.526 520 4.046
Incrementi per acquisti 336 336
Decrementi ( 56) ( 56)
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 314) ( 440)
Saldo al 01.01.16 3.400 486 3.886
Incrementi per acquisti 298 298
Decrementi ( 16) ( 16)
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 284) ( 410)
Saldo al 31.12.16 3.274 484 3.758

Marchi

La voce include il valore del marchio di proprietà della Società: "Alberta Ferretti" e "Philosophy".

Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 26 anni.

Altre

La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)
Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.15 16.535 23.009 1.808 1.982 25 492 43.851
Incrementi
Decrementi
130 5 89
( 14)
39 17
( 2)
271
( 22)
551
( 38)
Ammortamenti del periodo
Altre variazioni fusione NST S.r.l.
280 ( 561)
393
( 497) ( 589)
119
( 15)
1
( 205)
1
( 1.867)
794
Saldo al 01.01.16 16.945 22.846 1.386 1.551 26 537 43.291
Incrementi 86 222 560 36 193 1.097
Decrementi
Ammortamenti del periodo
( 562) ( 24)
( 295)
( 429) ( 16) ( 1)
( 191)
( 25)
( 1.493)
Saldo al 31.12.16 16.945 22.370 1.289 1.682 46 538 42.870

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 1.097 migliaia. Essi si riferiscono prevalentemente a terreni, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • Decrementi per Euro 25 migliaia in opere su beni di terzi.
  • Ammortamenti per Euro 1.493 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.

Le partecipazioni si movimentano per Euro 33.472 migliaia a seguito di:

  • aumento di capitale sociale, mediante rinuncia di crediti finanziari, nei confronti della società controllata Moschino S.p.A. per Euro 32.772 migliaia;
  • aumento di capitale sociale mediante rinuncia di crediti commerciali nei confronti della società controllata Aeffe Retail S.p.A. per Euro 300 migliaia.
  • aumento di capitale sociale, mediante versamenti in conto capitale nei confronti della società controllata Velmar S.p.A. per Euro 400 migliaia.

4. Altre Attività

Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.

5. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
2016 2015 2016 2015
Beni materiali ( 17) ( 20)
Attività immateriali ( 130) ( 149)
Accantonamenti 510 317
Oneri deducibili in esercizi futuri 988 806
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 39) ( 82)
Perdite fiscali portate a nuovo 158 181
Imposte da passaggio IAS 623 383 ( 7.140) ( 7.100)
Totale 2.279 1.687 ( 7.326) ( 7.351)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 20) 3 ( 17)
Attività immateriali ( 149) 19 ( 130)
Accantonamenti 317 193 510
Oneri deducibili in esercizi futuri 806 182 988
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 82) 43 ( 39)
Perdite fiscali portate a nuovo 181 ( 23) 158
Imposte da passaggio IAS ( 6.717) 178 22 ( 6.517)
Totale ( 5.664) 595 22 ( 5.047)

La variazione in conto economico pari a Euro 595 migliaia è principalmente riferibile alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione magazzino e alle perdite su cambi non realizzate.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

6. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.452 4.562 ( 110) (2,4%)
Prodotti in corso di lavorazione 4.725 4.795 ( 70) (1,5%)
Prodotti finiti e merci 19.157 21.509 ( 2.352) (10,9%)
Acconti 17 54 ( 37) (68,5%)
Totale 28.352 30.920 ( 2.568) (8,3%)

Il decremento della voce Rimanenze pari a Euro 2.568 migliaia è legato alle maggiori vendite realizzate della stagione primavera/estate 2017.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2017.

I prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni della primavera/estate 2017, autunno/inverno 2016 e il campionario dell'autunno/inverno 2017.

7. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Crediti verso clienti 12.420 8.724 3.696 42,4%
Crediti verso imprese controllate 51.838 50.929 909 1,8%
(Fondo svalutazione crediti) ( 333) ( 300) ( 33) 11,0%
Totale 63.925 59.353 4.572 7,7%

Al 31 dicembre 2016 i crediti commerciali sono pari a Euro 63.925 migliaia, con un incremento del 7,7% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2015 determinato principalmente dall'incremento di fatturato realizzato nel corso dell'esercizio 2016.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

In particolare il fondo in essere al 31 dicembre 2015 è stato utilizzato per l'importo di Euro 267 migliaia a coperture delle perdite relative a crediti sorti in esercizi precedenti.

L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante un accantonamento a fondo svalutazione crediti di Euro 300 migliaia.

8. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
IVA 1.604 2.955 ( 1.351) (45,7%)
IRES 799 1.190 ( 391) (32,8%)
Altri crediti tributari 22 43 ( 21) (48,1%)
IRAP 279 ( 279) (100,0%)
Totale 2.426 4.467 ( 2.041) (45,7%)

La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all'utilizzo dei crediti tributari in compensazione con il debito per IRES maturato nell'esercizio dalla società e dal consolidato fiscale oltre alla riduzione del credito IVA.

9. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Depositi bancari e postali 2.606 1.317 1.289 97,9%
Assegni 4 - 4 n.a.
Denaro e valori in cassa 25 22 3 13,6%
Totale 2.635 1.339 1.296 96,8%

La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio.

La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 1.296 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

10. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni 8.856 9.666 ( 810) (8,4%)
Acconti per royalties e provvigioni 808 740 68 9,2%
Acconti e note di accredito da ricevere da fornitori 414 380 34 8,9%
Ratei e risconti attivi 513 340 173 50,9%
Altri 1.108 1.477 ( 369) (25,0%)
Totale 11.699 12.603 ( 904) (7,2%)

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2017 e autunno inverno 2017 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.

11. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2016.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva legale 2.909 2.863 46
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 24.929 24.057 872
Riserva Fair value 7.742 7.742 -
Riserva Ias 1.086 1.086 -
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 655) ( 586) ( 69)
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348 -
Risultato di esercizio 1.715 919 796
Totale 136.685 135.040 1.645

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2016, interamente sottoscritto e versato, risultava pari a Euro 26.841 migliaia (al lordo delle azioni proprie) ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2016 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione (non considerando le azioni proprie) non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva Legale

La riserva legale al 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 2.909 migliaia. L'incremento di Euro 46 migliaia è determinata dalla destinazione del 5% dell'utile di esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo al 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 71.240 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2015.

Altre riserve

La voce si è movimentata per effetto della destinazione dell'utile d'esercizio 2015 per Euro 872 migliaia. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2014 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2015 di Euro 69 migliaia.

Utili/perdite esercizi precedenti

Gli utili esercizi precedenti al 31 dicembre 2016 ammontano a Euro 2.348 migliaia e non hanno subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2015.

Risultato di esercizio

La voce evidenzia il risultato di periodo pari a Euro 1.715 migliaia.

Informazioni sulle riserve distribuibili

Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.

(Valori in migliaia di Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Utilizzi precedenti esercizi
Per
copertura
perdite
Per
aumento
capitale
sociale
Per
distribuzione ai
soci
Capitale sociale 25.371
Riserva legale 2.909 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 69.075 A,B,C 69.075
- di cui 2.165 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 24.526 A,B,C 24.526
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) 1.086 B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Riserva da fusione (NST) 404 B
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 A,B,C 2.348
Totale 135.626 95.949 - - -

LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)

Vincolo Patrimoniale

In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2016 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.

Tale vincolo, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

12. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2015 2016
Trattamento di quiescenza 311 30 ( 59) 282
Totale 311 30 ( 59) 282

Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

13. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i dipendenti della Società, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

77 ( 86) 4.284
variazioni
Incrementi Decrementi e altre
31 dicembre 2016

La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.

14. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti verso banche 22.712 17.883 4.829 27,0%
Debiti verso altri finanziatori 2.407 35 2.372 6.777,1%
Totale 25.119 17.918 7.201 40,2%

La voce "Debiti verso banche" si riferisce principalmente all'erogazione di un mutuo ipotecario avvenuta a novembre 2013 per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.

Gli altri debiti verso banche si riferiscono alla quota esigibile oltre 12 mesi di finanziamenti concessi da istituti di credito e comprendono esclusivamente mutui chirografari e finanziamenti bancari e che non esistono forme di garanzie reali su tali finanziamenti e/o mutui e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.

I "Debiti verso altri finanziatori", si incrementano di Euro 2.372 migliaia per effetto di finanziamenti fruttiferi concessi dalla controllata americana Aeffe Usa nel corso dell'esercizio 2016. L'importo di Euro 35 migliaia, derivante dalla fusione per incorporazione avvenuta in data 18 novembre 2015 con la società controllata Nuova Stireria Tavoleto S.r.l, è relativo ad un finanziamento diretto a sostenere lo sviluppo di un software per il miglioramento dell'attività di pianificazione e controllo della produzione (Quick-Response).

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2016 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 30.435 7.723 22.712
Totale 30.435 7.723 22.712

Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 2.495 migliaia.

15. Passività non finanziarie

Le passività non finanziarie si riferiscono ai debiti per imposte sorti per effetto dell'applicazione del consolidato fiscale verso le società del gruppo relativamente alle perdite fiscali.

Tale voce registra un decremento di Euro 555 relativo all'utilizzo delle perdite fiscali pregresse da parte della Capogruppo Aeffe S.p.A. con conseguente riduzione del debito verso le società controllate.

PASSIVITA' CORRENTI

16. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti verso imprese controllate 41.784 42.886 ( 1.102) (2,6%)
Debiti verso fornitori 30.006 27.558 2.448 8,9%
Totale 71.790 70.444 1.346 1,9%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2016.

17. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti verso Erario per ritenute 5.872 1.363 4.509 330,8%
Totale 5.872 1.363 4.509 330,8%

L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente al debito IRES e IRAP maturato nell'esercizio dalla Società e dal consolidato fiscale di gruppo.

18. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

Totale 44.847 60.498 ( 15.651) (25,9%)
Debiti verso banche 44.847 60.498 ( 15.651) (25,9%)
2016 2015 %
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

La tabella seguente illustra la composizione di queste voci:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti verso banche a breve termine
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine
37.124
7.723
55.778
4.720
( 18.654)
3.003
(33,4%)
63,6%
Totale 44.847 60.498 ( 15.651) (25,9%)

La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

19. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Debiti verso Istituti previdenziali 1.994 1.808 186 10,3%
Debiti verso dipendenti 2.503 1.833 670 36,6%
Debiti verso clienti 2.078 1.835 243 13,2%
Altri 701 403 298 73,9%
Totale 7.276 5.879 1.397 23,8%

I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2016 i ricavi passano da Euro 137.380 migliaia del 2015 a Euro 145.903 migliaia del 2016 con un incremento del 6,2% a cambi correnti (6,8% a cambi costanti). Tale aumento ha interessato prevalentemente il brand Moschino e il brand di Philosophy di Lorenzo Serafini.

I ricavi sono stati conseguiti per il 41% sul mercato italiano e per il 59% sui mercati esteri.

La ripartizione dei ricavi per area geografica è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 % 2015 % %
Italia 59.504 40,8% 54.058 39,3% 5.446 10,1%
Europa (Italia e Russia escluse) 29.439 20,2% 26.693 19,4% 2.746 10,3%
Stati Uniti 10.563 7,2% 10.967 8,0% ( 404) (3,7%)
Russia 5.496 3,8% 5.777 4,2% ( 281) (4,9%)
Giappone 3.651 2,5% 6.057 4,4% ( 2.406) (39,7%)
Resto del mondo 37.250 25,5% 33.828 24,6% 3.422 10,1%
Totale 145.903 100,0% 137.380 100,0% 8.523 6,2%

21. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Affitti attivi 3.523 3.803 ( 280) (7,4%)
Sopravvenienze attive 363 828 ( 465) (56,2%)
Altri ricavi 1.358 2.037 ( 679) (33,3%)
Totale 5.244 6.668 ( 1.424) (21,4%)

La voce altri ricavi, che ha un valore di Euro 1.358 migliaia nell'esercizio 2016, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.

22. Materie prime e di consumo

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 52.763 53.739 ( 976) (1,8%)
Totale 52.763 53.739 ( 976) (1,8%)

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

23. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Lavorazioni esterne 17.128 16.786 342 2,0%
Consulenze 7.206 7.838 ( 632) (8,1%)
Pubblicità e promozione 3.857 3.814 43 1,1%
Premi e provvigioni 6.858 6.443 415 6,4%
Trasporti 1.871 1.874 ( 3) (0,2%)
Utenze 545 597 ( 52) (8,7%)
Compensi amministratori e collegio sindacale 1.823 1.580 243 15,4%
Assicurazioni 154 142 12 8,5%
Commissioni bancarie 310 376 ( 66) (17,6%)
Spese di viaggio 965 1.057 ( 92) (8,7%)
Servizi industriali diversi 754 681 73 10,7%
Altri servizi 1.337 1.289 48 3,7%
Totale 42.808 42.477 330 0,8%

I costi per servizi passano da Euro 42.477 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 42.808 migliaia dell'esercizio 2016, con un incremento dello 0,8%.

La variazione è riferibile principalmente all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" e costi per "premi e provvigioni" legate all'aumento di fatturato.

24. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Affitti passivi 2.557 2.556 1 0,0%
Royalties su licenze, brevetti e marchi 13.332 12.646 686 5,4%
Noleggi ed altri 461 417 44 10,6%
Totale 16.350 15.619 731 4,7%

La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 731 migliaia passando da Euro 15.619 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 16.350 migliaia dell'esercizio 2016, imputabile principalmente all'incremento delle royalties conseguentemente all'aumento di fatturato.

25. Costi per il personale

Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Costi per il personale 27.659 25.492 2.167 8,5%
Totale 27.659 25.492 2.167 8,5%

I costi del personale passano da Euro 25.492 migliaia del 2015 a Euro 27.659 migliaia del 2016 con un incremento di Euro 2.167 migliaia determinato prevalentemente dal potenziamento della struttura produttiva e ricerca e sviluppo.

Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento del Dicembre 2013.

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Operai 134 133 1 0,8%
Impiegati 383 382 1 0,3%
Dirigenti 12 13 ( 1) (7,7%)
Totale 529 528 1 0,2%

Il numero medio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2016 è il seguente:

26. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Imposte e tasse 276 302 ( 26) (8,6%)
Omaggi 276 119 157 131,9%
Sopravvenienze passive 74 114 ( 40) (35,1%)
Altri oneri operativi 1.055 1.558 ( 503) (32,3%)
Totale 1.681 2.093 ( 412) (19,7%)

La voce altri oneri operativi passa da Euro 2.093 migliaia del 2015 a Euro 1.681 migliaia dell'esercizio 2016 principalmente per le minori perdite su cambi di natura commerciale, generati dalla variazione del dollaro e della sterlina e per le minori perdite su crediti.

27. Ammortamenti e Svalutazioni

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 411 440 ( 30) (6,7%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 1.492 1.867 ( 375) (20,1%)
Svalutazioni e accantonamenti 300 300 - n.a.
Totale 2.203 2.607 ( 405) (15,5%)

28. Proventi e oneri finanziari

La voce "Proventi finanziari" comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2016 2015 %
Interessi attivi 347 509 ( 162) (31,8%)
Sconti finanziari 49 2 47 2.350,0%
Totale 396 511 ( 115) (22,5%)

Il decremento della voce "Interessi attivi" di Euro 162 migliaia è relativo principalmente alla riduzione degli interessi su finanziamenti concessi alle società del gruppo per effetto del decremento del credito medio dell'anno 2016 e dell'allineamento dei tassi di interesse ai tassi di mercato.

Totale 2.189 2.972 ( 783) (26,3%)
Altri oneri 178 117 61 52,1%
Differenze cambio 191 111 80 72,1%
Interessi passivi 1.820 2.744 ( 924) (33,7%)
2016 2015 %
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni

La voce "Oneri finanziari" comprende gli interessi passivi sono così dettagliati:

La variazione in diminuzione della voce "Oneri finanziari" è principalmente correlata ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche e alla riduzione dell'indebitamento bancario avvenuto nel corso dell'esercizio 2016.

29. Imposte sul reddito

La voce comprende:

Totale imposte sul reddito 1.755 524 1.231 234,9%
Imposte relative ad esercizi precedenti 3 63 ( 60) (95,2%)
Imposte differite e anticipate ( 594) ( 339) ( 255) 75,2%
Imposte correnti 2.346 800 1.546 193,3%
2016 2015 %
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni

La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2015 e il 2016 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
Risultato prima delle imposte 3.469 1.443
Aliquota fiscale applicata 27,5% 27,5%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 954 397
Effetto fiscale 291 ( 239)
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 1.245 158
IRAP (corrente e differita) 509 366
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 1.754 524

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nel 2016 è stato pari a Euro 1.294 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 1.339 578
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 12.095 325
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 1.754) ( 2.426)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) ( 9.047) 2.862
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 1.294 761
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 2.633 1.339

30. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa del 2016 ha generato flussi di cassa pari a Euro 12.095 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
Risultato del periodo prima delle imposte 3.469 1.443
Ammortamenti e svalutazioni 2.203 2.606
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 38) ( 460)
Imposte sul reddito corrisposte 2.162 ( 669)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.793 2.461
Variazione nelle attività e passività operative 2.506 ( 5.056)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 12.095 325

31. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato nell'attività di investimento nel 2016 è di Euro 1.754 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 282) ( 280)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.072) ( 1.307)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 400) ( 838)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO ( 1.754) ( 2.426)

32. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato dall'attività finanziaria nel 2016 è di Euro 9.047 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2016 2015
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 70) 672
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 8.451) 3.929
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.267 721
Proventi e oneri finanziari ( 1.793) ( 2.461)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA ( 9.047) 2.862

ALTRE INFORMAZIONI

33. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

34. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione Finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2016 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015
A - Cassa 29 22 7
B - Altre disponibilità liquide 2.606 1.317 1.289
C - Titoli detenuti per la negoziazione
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 2.635 1.339 1.296
E - Crediti finanziari correnti
F - Debiti finanziari correnti ( 37.123) ( 55.778) 18.655
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 7.723) ( 4.720) ( 3.003)
H - Altri debiti finanziari correnti
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 44.846) ( 60.498) 15.652
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 42.211) ( 59.159) 16.948
K - Debiti bancari non correnti ( 25.119) ( 17.918) ( 7.201)
L - Obbligazioni emesse
M - Altri debiti non correnti
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 25.119) ( 17.918) ( 7.201)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 67.330) ( 77.076) 9.746

I debiti finanziari correnti includono gli anticipi concessi da istituti di credito che rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

35. Risultato per azione

Risultato base per azione

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2016 2015
Risultato del periodo 1.715 919
Numero medio di azioni del periodo 101.486 101.486
Risultato base per azione 0,0169 0,009

36. Operazioni infragruppo

Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2016 e 2015, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:

COSTI E RICAVI

(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi e costi materie costi per servizi costi per altri oneri proventi
vendite e proventi prime, mat. di godimento operativi (oneri)
delle consumo e beni di terzi finanziari
prestazioni merci
Anno 2016
Gruppo Moschino 15.843 574 272 3.488 12.219 1 ( 75)
Gruppo Pollini 388 2.590 17.628 28 307
Gruppo Aeffe Retail 9.839 885 105 147
Velmar S.p.A. 131 244 121 43
Aeffe Usa Inc. 6.701 12 440 ( 28)
Aeffe UK L.t.d. 996 15 65 251 1
Aeffe France S.a.r.l. 636 4 95 761 34
Totale imprese del gruppo 34.534 4.322 18.286 5.158 12.219 1 238
Totale voce di bilancio 145.903 5.244 52.763 42.808 16.350 ( 1.681) ( 1.793)
Incidenza % sulla voce di bilancio 23,7% 82,4% 34,7% 12,0% 74,7% (0,1%) (13,3%)
(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi e costi materie costi per servizi costi per altri oneri proventi
vendite e proventi prime, mat. di godimento operativi (oneri)
delle consumo e beni di terzi finanziari
prestazioni merci
Anno 2015
Gruppo Moschino 14.816 575 316 3.533 11.530 ( 166)
Gruppo Pollini 1.226 2.898 19.999 26 414
Gruppo Aeffe Retail 8.342 864 103 145
Velmar S.p.A. 89 330 107 1 3
Aeffe Usa Inc. 7.237 9 806
Aeffe UK L.t.d. 1.020 16 56 250 7
Aeffe France S.a.r.l. 696 4 65 1.012 54
Totale imprese del gruppo 33.426 4.698 20.645 5.772 11.533 - 309
Totale voce di bilancio 137.380 6.689 53.739 42.477 15.619 ( 2.093) ( 2.461)
Incidenza % sulla voce di bilancio 24,3% 70,2% 38,4% 13,6% 73,8% 0,0% (12,6%)

CREDITI E DEBITI

(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti
Commerciali
Debiti
Commerciali
Passività
finanziarie non
correnti
Anno 2016
Gruppo Moschino 10.646 30.442
Gruppo Pollini 4.000 26.977 8.435
Gruppo Aeffe Retail 5.899 37
Velmar S.p.A. 507 784
Aeffe Usa Inc. 783 1.356 2.371
Aeffe UK L.t.d. 4.009 250
Aeffe France S.a.r.l. 2.079 2.499 480
Aeffe Japan Inc. 518
Totale imprese del gruppo 6.079 51.838 41.784 2.371
Totale voce di bilancio 6.889 63.926 71.790 25.118
Incidenza % sulla voce di bilancio 88,2% 81,1% 58,2% 9,4%
(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti
Commerciali
Debiti
Commerciali
Passività
finanziarie non
correnti
Anno 2015
Gruppo Moschino 32.772 8.261 29.317
Gruppo Pollini 4.000 29.184 7.351
Gruppo Aeffe Retail 7.228 2.621
Velmar S.p.A. 16 1.589
Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. 319 568
Aeffe Usa Inc. 3.702 305
Aeffe UK L.t.d. 3.230 1.835 1.134
Aeffe France S.a.r.l. 385
Aeffe Japan Inc.
Totale imprese del gruppo 50.930 42.885 -
Totale voce di bilancio 40.002
40.929
59.353 70.444 17.918

37. Operazioni con parti correlate

Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Natura
2016 2015 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 300 300 Costo
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.779 1.783 Costo
Acquisto terreno - 130 Terreni
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 1.247 733 Ricavo
Costi per servizi 74 72 Costo
Affitto immobile 50 50 Costo
Commerciale 763 893 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
2016 2016 2015 2015
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 145.903 1.247 0,9% 137.380 733 0,5%
Costi per servizi 42.808 424 1,0% 42.477 422 1,0%
Costi per godimento beni di terzi 16.350 1.779 10,9% 15.619 1.783 11,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Terreni 16.945 0,0% 16.945 130 0,8%
Altri crediti correnti 11.699 0,0% 12.603 0,0%
Crediti commerciali 63.926 763 1,2% 59.353 893 1,5%
Debiti commerciali 71.790 0,0% 70.444 0,0%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività
operativa 12.095 ( 826) n.a. 325 ( 1.855) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di
investimento ( 1.754) 0,0% ( 2.426) ( 130) 5,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 67.330) ( 826) 1,2% ( 77.076) ( 1.985) 2,6%

38. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2016 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

39. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

Nel corso del 2016 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

40. Garanzie ed impegni

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2016 2015 %
Fidejussioni
- nell'interesse di terzi 5.261 1.719 3.542 206,1%
Totale 5.261 1.719 3.542 206,1%

41. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.

E' stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.

In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. In data 13 settembre 2016 la Società ha formulato una proposta di conciliazione giudiziale volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che qualora raggiunto non comporterebbe alcun esborso a carico della Società.

In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.

La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 06 giugno 2016 sono stati notificati, per l'anno 2011, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) e n. TGB0CC700083/2016 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 299 migliaia.

L'avviso di accertamento n. TGB0CC700083/2016 (IRAP) è stato impugnato davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

Per l'avviso di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) è ancora in corso il procedimento di accertamento con adesione.

In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalla società e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

42. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2016
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON S.p.A. 76
Attestazione dei costi R&S BDO ITALIA S.p.A. 4
Totale 80

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e altre imprese
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate
  • ALLEGATO III: Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Conto Economico con parti correlate
  • ALLEGATO V: Rendiconto Finanziario con parti correlate
  • ALLEGATO VI: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2015

ALLEGATO I

Elenco delle partecipazioni in imprese controllate

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società Sede
Valuta
Cap. sociale
(euro)
Risultato ultimo
esercizio (euro)
Patrimonio netto
(euro)
Partec.
diretta
Numero azioni Valore contabile
(Valori in unità di Euro)
In imprese controllate:
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/15 8.585.150 ( 404.473) 8.812.346 100% 8.585.150 26.293.345
Al 31/12/16 8.585.150 ( 271.393) 8.840.952 100% 8.585.150 26.593.345
Moschino S.p.A.
Al 31/12/15
S.G. in Marignano (RN) Italia 20.000.000 ( 8.060.269) 23.856.608 70% 14.000.000 14.085.199
Al 31/12/16 66.817.108 699.024 71.372.739 70% 14.000.000 46.857.175
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia
Al 31/12/15 6.000.000 3.824.048 20.853.243 100% 6.000.000 41.945.452
Al 31/12/16 6.000.000 4.853.842 25.838.027 100% 6.000.000 41.945.452
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/15 120.000 ( 1.497.199) ( 75.491) 100% 60.000 7.890.057
Al 31/12/16 120.000 131.844 456.393 100% 60.000 8.290.057
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR)
Al 31/12/15 50.000 ( 317.616) 55.255 100% n.d. * 4.568.720
Al 31/12/16 50.000 ( 266.676) ( 211.421) 100% n.d. * 4.568.720
Aeffe UK L.t.d. Londra (GB)
Al 31/12/15 GBP 310.000 ( 542.707) ( 819.153) 100% n.d. *
422.343 ( 739.383) ( 1.116.012) 100% n.d. * 478.400
Al 31/12/16 GBP 310.000 ( 801.623) ( 1.620.776) 100% n.d. *
362.065 ( 936.257) ( 1.892.988) 100% n.d. * 478.400
Aeffe USA Inc. New York (USA)
Al 31/12/15 USD 600.000 ( 195.437) 12.032.143 100% n.d. *
551.116 ( 179.514) 11.051.844 100% n.d. * 10.664.812
Al 31/12/16 USD 600.000 ( 105.101) 11.927.042 100% n.d. *
569.206 ( 99.707) 11.314.906 100% n.d. * 10.664.812
Aeffe Japan Inc. Tokyo (Japan)
Al 31/12/15 JPY 3.600.000 ( 3.020.276) ( 268.990.201) 100% n.d. * -
27.466 ( 23.043) ( 2.052.264) 100% n.d. * -
Al 31/12/16 JPY 3.600.000 ( 9.638.376) ( 278.628.577) 100% n.d. * -

Totale partecipazioni in imprese controllate: 139.397.961

29.173 ( 78.107) ( 2.257.930) 100% n.d. * -

* trattasi di quote

Elenco delle partecipazioni in altre imprese

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società Sede Valuta Cap. sociale (euro) Risultato ultimo Patrimonio Partec. Numero azioni Valore contabile
esercizio (euro) netto (euro) diretta
(Valori in unità di Euro)
In altre imprese
Conai
Al 31/12/15 109
Al 31/12/16 109
Caaf Emilia Romagna
AI 31/12/15 0,688% 5.000 2.600
AI 31/12/16 0,688% 5.000 2.600
Assoform
Al 31/12/15 1,670% n.d. * 1.667
Al 31/12/16 1,670% n.d. * 1.667
Consorzio Assoenergia Rimini
Al 31/12/15 2,100% n.d. * 516
Al 31/12/16 2,100% n.d. * 516
Effegidi
Al 31/12/15 6.000
Al 31/12/16 6.000
Totale partecipazioni in altre imprese: 10.892
* trattasi di quote
Totale partecipazioni 139.408.853

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre
2016
Di cui parti
correlate
31 dicembre
2015
Di cui parti
correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.274 3.400
Altre attività immateriali 484 487
Totale attività immateriali (1) 3.759 3.887
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.945 16.945 130
Fabbricati 22.370 22.846
Opere su beni di terzi 1.288 1.386
Impianti e macchinari 1.682 1.551
Attrezzature 46 26
Altre attività materiali 538 537
Totale attività materiali (2) 42.870 43.291
Altre attività
Partecipazioni (3) 139.409 139.398 105.937 105.926
Altre attività (4) 6.889 6.079 40.929 40.002
Imposte anticipate (5) 2.279 1.687
Totale altre attività 148.577 148.552
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 195.206 195.730
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 28.352 30.920
Crediti commerciali (7) 63.926 52.601 59.353 51.823
Crediti tributari (8) 2.426 4.467
Disponibilità liquide (9) 2.635 1.340
Altri crediti (10) 11.699 12.603
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 109.037 108.683
TOTALE ATTIVITA' 304.243 304.413

ALLEGATO III

Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre
2016
Di cui parti
correlate
31 dicembre
2015
Di cui parti
correlate
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 25.371 25.371
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240
Altre riserve 24.929 24.056
Riserva Fair Value 7.742 7.742
Riserva IAS 1.086 1.086
Riserva legale 2.909 2.863
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 655) ( 585)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348
Risultato di esercizio 1.715 919
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 136.685 135.040
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (12) 282 311
Imposte differite (5) 7.326 7.350
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 4.284 4.293
Passività finanziarie (14) 25.118 2.371 17.918
Passività non finanziarie (15) 761 1.316
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 37.771 31.188
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (16) 71.790 41.784 70.444 42.885
Debiti tributari (17) 5.872 1.363
Passività finanziarie (18) 44.847 60.498
Altri debiti (19) 7.277 5.879
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 129.786 138.185
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 304.243 304.413

ALLEGATO IV

Conto Economico con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2016 correlate 2015 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 145.903 35.781 137.380 34.159
Altri ricavi e proventi (21) 5.244 4.322 6.689 4.698
TOTALE RICAVI 151.148 144.069
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 2.422) 1.860
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 52.763) ( 18.286) ( 53.739) ( 20.645)
Costi per servizi (23) ( 42.808) ( 5.582) ( 42.477) ( 6.194)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 16.350) ( 13.998) ( 15.619) ( 13.316)
Costi per il personale (25) ( 27.659) ( 25.492)
Altri oneri operativi (26) ( 1.681) ( 1) ( 2.093)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.203) ( 2.606)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 1.793) 238 ( 2.461) 309
RISULTATO ANTE IMPOSTE 3.469 1.443
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 1.755) ( 524)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 1.715 919

ALLEGATO V

Rendiconto Finanziario con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2016 correlate 2015 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 1.339 578
Risultato del periodo prima delle imposte 3.469 1.443
Ammortamenti e svalutazioni 2.203 2.606
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 38) ( 460)
Imposte corrisposte sul reddito 2.162 ( 669)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.793 2.461
Variazione nelle attività e passività operative 2.506 ( 1.879) ( 5.056) ( 10.576)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
OPERATIVA
(30) 12.095 324
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 282) ( 280)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.072) ( 130) ( 1.307) 130
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) ( 400) ( 400) ( 838) ( 838)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
DI INVESTIMENTO (31) ( 1.754) ( 2.426)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 70) 672
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 8.451) ( 2.371) 3.929
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.267 851 721 601
Proventi e oneri finanziari ( 1.793) ( 2.461)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
FINANZIARIA
(32) ( 9.047) 2.863
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 2.633 1.339

ALLEGATO VI

Prospetto dei dati essenziali dell'ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2015

BILANCIO DI BILANCIO DI
(Valori in unità di euro) ESERCIZIO 2015 ESERCIZIO 2014
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 162.405 131.596
Immobilizzazioni materiali 1.547.778 1.623.765
Immobilizzazioni finanziarie 60.695.372 66.639.155
Attività non correnti 62.405.555 68.394.516
Crediti commerciali 1.381.624 1.416.374
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 341.690 1.905.720
Disponibilità liquide 83.161 91.924
Ratei e risconti 87.280 188.356
Attività correnti 1.893.755 3.602.374
Totale attività 64.299.310 71.996.890
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 63.195.446 63.627.616
Altre riserve 15.038 15.038
Arrotondamenti ( 1)
Risultato d'esercizio ( 666.366) ( 432.169)
Patrimonio netto 62.644.118 63.310.484
Accantonamenti 195.885 230.526
Passività finanziarie
Passività non correnti 195.885 230.526
Debiti commerciali 1.459.307 8.455.880
Passività correnti 1.459.307 8.455.880
Totale patrimonio netto e passività 64.299.310 71.996.890
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 343.594 373.893
Totale ricavi 343.594 373.893
Costi per servizi ( 393.855) ( 727.332)
Costi per godimento beni di terzi ( 489.341) ( 478.179)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 76.175) ( 59.766)
Oneri diversi di gestione ( 24.894) ( 14.873)
Proventi/(Oneri) finanziari 213.695 312.592
Proventi /(Oneri) da partecipazioni
Rettifiche valore attività finanziarie ( 290.916)
Proventi /(Oneri) straordinari ( 1.746)
Risultato ante imposte ( 717.892) ( 595.411)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 51.526 163.242
Risultato netto dell'esercizio ( 666.366) ( 432.169)

Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • L'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • L'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2016.

Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

9 marzo 2017

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

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