Annual Report • Apr 5, 2017
Annual Report
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Affrontiamo ogni sfida con soluzioni innovative, affidabili e sicure per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Attraverso gruppi di lavoro multiculturali siamo in grado di offrire sviluppo sostenibile per la nostra azienda e per le comunità in cui operiamo.
Innovazione; salute, sicurezza e ambiente; multiculturalità; passione; integrità.
La Relazione finanziaria annuale contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements), in particolare nella sezione "Evoluzione prevedibile della gestione". I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.
I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni.
Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nel paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" e nelle Note illustrative al bilancio consolidato.
I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.
Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia
Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Panama, Perù, Stati Uniti, Suriname, Venezuela
Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia, Turkmenistan, Ucraina
Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Libia, Marocco, Mozambico, Namibia, Nigeria, Uganda
Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar
Australia, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Malaysia, Singapore, Taiwan, Thailandia
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Paolo Andrea Colombo
Amministratore Delegato (CEO) Stefano Cao
Consiglieri Maria Elena Cappello, Federico Ferro-Luzzi, Francesco Antonio Ferrucci, Guido Guzzetti, Flavia Mazzarella, Nicla Picchi, Leone Pattofatto1
COLLEGIO SINDACALE Presidente Mario Busso
Sindaci effettivi Giulia De Martino Massimo Invernizzi
Sindaci supplenti Paolo Sfameni Maria Francesca Talamonti
(1) Nominato Consigliere con delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2016, in sostituzione del Consigliere Stefano Siragusa dimessosi in pari data, e confermato con delibera dell'Assemblea Ordinaria del 29 aprile 2016.
EY SpA
In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.
| Lettera agli Azionisti Struttura partecipativa del Gruppo Saipem |
2 5 |
|---|---|
| Relazione sulla gestione | |
| Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA | 10 |
| Glossario | 12 |
| Andamento operativo | 17 |
| Il contesto di mercato | 17 |
| Piano Strategico 2017-2020 | 17 |
| Le acquisizioni e il portafoglio | 17 |
| Gli investimenti | 18 |
| Engineering & Construction Offshore | 20 |
| Engineering & Construction Onshore | 26 |
| Drilling Offshore | 31 |
| Drilling Onshore | 34 |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 36 |
| Risultati economici | 36 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 40 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 43 |
| Principali indicatori reddituali e finanziari | 44 |
| Sostenibilità | 45 |
| Attività di ricerca e sviluppo | 48 |
| Qualità, sicurezza e ambiente | 51 |
| Risorse umane e salute | 54 |
| Sistema informativo Governance |
60 62 |
| Gestione dei rischi d'impresa | 63 |
| Altre informazioni | 70 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati | 73 |
| utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori | |
| Relazione sulla gestione di Saipem SpA | |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 76 |
| Risultati economici | 76 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 78 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 80 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati | 81 |
| utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori | |
| Bilancio consolidato | |
| Schemi di bilancio | 86 |
| Note illustrative al bilancio consolidato | 92 |
| Attestazione del management | 174 |
| Relazione della Società di revisione | 175 |
| Bilancio di esercizio | |
| Schemi di bilancio | 178 |
| Note illustrative al bilancio di esercizio | 185 |
| Attestazione del management | 257 |
| Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti | 258 |
| Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti | 259 |
| Relazione della Società di revisione | 265 |
| Riassunto delle deliberazioni assembleari | 267 |
| Consolidato di Sostenibilità | |
| Consolidato di Sostenibilità | 269 |
Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2017 L'avviso di convocazione è stato pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 18 marzo 2017
nel corso del 2016 il prezzo medio del Brent si è attestato a circa 45 dollari al barile, in calo di oltre il 15% rispetto ai circa 52 dollari al barile del 2015, a causa della debolezza della domanda e dell'ingente produzione disponibile di greggio. Malgrado la risoluzione OPEC in novembre, che ha contribuito ad una recente stabilizzazione del prezzo su livelli superiori ai 50 dollari, il mercato di riferimento nel quale la vostra Società opera continua ad essere penalizzato dal ritardo o cancellazioni nelle decisioni di investimento delle Oil Company.
In un contesto di mercato, caratterizzato da un'elevata volatilità delle quotazioni del greggio, i nostri clienti continuano a focalizzarsi sul contenimento dei costi: ciò impatta negativamente sia le attività di perforazione, sia le attività di sviluppo progetti, in particolare nel settore delle acque profonde.
La debolezza dello scenario di mercato si è dimostrata ancora più marcata e prolungata di quanto precedentemente ipotizzato, nel 2016 sono stati conseguiti importanti risultati.
I nuovi ordini acquisiti nell'esercizio ammontano a 8.349 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto all'esercizio precedente, con significative acquisizioni nel settore Engineering & Construction Offshore, frutto di nuovi importanti progetti principalmente nel Mediterraneo, nel Mar Caspio, nel Medio Oriente e nel Far East. Il portafoglio ordini a fine 2016 si attesta a 14.219 milioni di euro, con una buona visibilità per l'esercizio 2017.
È stato inoltre completato il consolidamento della struttura finanziaria, conseguente all'uscita dal perimetro del Gruppo Eni, i cui elementi fondamentali, a valle dell'aumento di capitale di 3,5 miliardi di euro e del contestuale rifinanziamento di 4,7 miliardi di euro, sono stati la prima emissione obbligazionaria "dual tranche" a settembre, la negoziazione di ulteriori linee, nonché il rimborso anticipato a dicembre 2016 del finanziamento ponte da 1,6 miliardi di euro con scadenza 2017.
La performance operativa 2016 è da ritenersi nel suo complesso buona: i settori offshore, sia Engineering & Construction che Drilling, hanno avuto ottimi risultati, il settore Engineering & Construction Onshore ha raggiunto il breakeven, mentre il settore Drilling Onshore ha risentito significativamente del calo di attività in America Latina.
Il deterioramento del mercato ha comportato prospettive di recupero sempre più spostate nel tempo, determinando la necessità di una razionalizzazione dell'"asset base", riguardante principalmente alcuni mezzi Drilling Offshore e alcuni cantieri di fabbricazione, nonché la svalutazione di ulteriori asset, per un totale di circa 2,3 miliardi di euro, che hanno impattato negativamente i risultati.
Il risparmio sui costi operativi derivante dall'attuazione del programma Fit For the Future 1.0 precedentemente annunciato, è già arrivato a quasi il 90% del valore target. Inoltre, dato il peggioramento dello scenario, nel corso del 2016, è stato lanciato ed è attualmente in corso il programma Fit For the Future 2.0, il cui scopo è quello di rivedere l'organizzazione delle quattro divisioni in cui opera la vostra Società, per ottimizzarne il processo decisionale, renderle maggiormente autonome nel perseguimento delle priorità e degli obiettivi e focalizzare ancora di più il management sulla performance operativa. Nell'ambito dello stesso programma è stata poi avviata la creazione di una nuova linea di business operante nel settore dei servizi di alta ingegneria, per ampliare la gamma di servizi forniti e anticipare il coinvolgimento con i clienti in una fase decisiva per la definizione delle scelte progettuali.
I principali risultati dell'anno sono stati:
Più in dettaglio, nell'Engineering & Construction Offshore i ricavi del 2016 ammontano a 5.686 milioni di euro, con una riduzione del 17,5% rispetto al 2015, riconducibile principalmente ai minori volumi registrati in Medio Oriente, in Australia e Russia, in parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Azerbaijan e Kazakhstan. Il risultato operativo adjusted del 2016 ammonta a 379 milioni di euro, pari al 6,7% dei ricavi, rispetto a 192 milioni di euro del 2015, pari al 2,8% dei ricavi. Il miglioramento è ascrivibile principalmente al maggior contributo dei progetti in esecuzione in Kazakhstan e in Azerbaijan. Nell'Engineering & Construction Onshore i ricavi del 2016 ammontano a 2.844 milioni di euro. L'incremento del 2% rispetto al 2015 è dovuto ai maggiori volumi di attività registrati in Medio Oriente. Il risultato operativo adjusted del 2016 ammonta a 5 milioni di euro rispetto alla perdita dell'esercizio di 693 milioni di euro del 2015. L'attività di Drilling Offshore ha registrato ricavi del 2016 per 903 milioni di euro, con un decremento del 15,4% rispetto al 2015, per effetto principalmente dei minori ricavi registrati dalla nave di perforazione Saipem 12000, a causa della chiusura anticipata del contratto e dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 6. Il risultato operativo adjusted del 2016 ammonta a 234 milioni di euro rispetto a 295 milioni di euro del 2015, con un'incidenza sui ricavi pari al 25,9%. Nel Drilling Onshore i ricavi del 2016 ammontano a 543 milioni di euro, con un decremento del 28,7% rispetto al 2015, riconducibile principalmente alla ridotta attività in Sud America per gli effetti della grave crisi delle economie dell'area. Il risultato operativo adjusted del 2016 è negativo per 36 milioni di euro, rispetto all'utile di 52 milioni di euro del 2015, per effetto dell'incremento di costi di inattività dei mezzi in Sud America.
Gli special items afferenti il risultato sono dovuti a:
svalutazioni di asset risultanti dal test di impairment; nel Drilling Offshore, alcuni mezzi navali, prevalentemente piattaforme semisommergibili, sono stati parzialmente svalutati a seguito del test di impairment. Inoltre, due jack-up e una piattaforma semisommergibile sono stati completamente svalutati in quanto per essi non si prevede la possibilità di utilizzo nel medio termine. Nel Drilling Onshore, alcuni impianti di perforazione sono stati parzialmente o completamente svalutati in quanto la possibilità di utilizzo nel medio termine è prevista nulla o limitata. Nell'E&C Offshore, un mezzo navale è stato completamente svalutato in quanto non si prevede la possibilità di utilizzarlo nel medio termine, una FPSO è stata parzialmente svalutata, ed è stata rivista la vita utile di un'altra FPSO, facendola coincidere con la fine del contratto attivo a causa delle ridotte possibilità di rinnovo. Inoltre, alcuni cantieri di fabbricazione con ridotte prospettive di utilizzo nel medio termine, sono stati parzialmente svalutati. Nell'E&C Onshore, un cantiere di fabbricazione è stato totalmente svalutato data l'assenza di prospettive di utilizzo nel medio termine, e una base logistica è stata parzialmente svalutata. A causa delle svalutazioni di cui sopra, nonché della riduzione di attività e di marginalità in alcuni Paesi, sono stati conseguentemente svalutati i relativi attivi fiscali;
svalutazione di crediti drilling in Sud America;
oneri da riorganizzazione.
Le azioni prese a fronte di uno scenario di mercato negativo hanno portato a un contenimento significativo degli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio, che ammontano a 296 milioni di euro (561 milioni di euro nel 2015), principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading. Gli investimenti sono così ripartiti: per l'Engineering & Construction Offshore 117 milioni di euro; per l'Engineering & Construction Onshore 8 milioni di euro; per il Drilling Offshore 94 milioni di euro; per il Drilling Onshore 77 milioni di euro.
Nel corso del 2016 l'indice infortunistico LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) si è attestato a 0,20 registrando un significativo miglioramento rispetto al dato 2015 (0,31), rafforzando di fatto un trend pluriennale di performance in costante miglioramento. Si è tuttavia verificato un infortunio mortale negli Emirati Arabi Uniti che ha coinvolto un lavoratore di un'impresa subappaltatrice del cantiere di fabbricazione a cui Saipem aveva affidato dei lavori per la realizzazione di una struttura offshore. Sono state effettuate indagini approfondite su tale evento: le cause sono state individuate e le relative azioni correttive sono in corso di implementazione.
L'attenzione alla sicurezza è mantenuta sempre a livelli molti alti e i programmi di sensibilizzazione e formazione, nonché le attività di analisi dei rischi e l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sono stati mantenuti in tutti i siti, cantieri e mezzi navali dove Saipem opera.
L'anno 2017 è previsto essere contraddistinto da uno scenario di mercato ancora debole e i recenti segnali di stabilizzazione del prezzo dell'olio non hanno al momento determinato un miglioramento del contesto di riferimento. Malgrado ciò, la buona visibilità del portafoglio ordini a fine 2016 permette una previsione di ricavi di circa 10 miliardi di euro, con EBITDA previsto a circa 1 miliardo di euro e utile netto superiore a 200 milioni di euro. Gli investimenti tecnici si aggireranno attorno ai 400 milioni di euro, mentre il debito netto è previsto attestarsi attorno 1,4 miliardi di euro a fine 2017.
16 marzo 2017
per il Consiglio di Amministrazione
Paolo Andrea Colombo Stefano Cao
Il Presidente L'Amministratore Delegato (CEO)
(società controllate)


Relazione sulla gestione
Nel corso dell'anno 2016 la quotazione delle azioni ordinarie Saipem presso la Borsa Italiana ha registrato un decremento del 42%; nello stesso periodo l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori titoli italiani, ha fatto registrare un decremento del 7%.
I primi giorni dell'anno sono stati condizionati negativamente dal brusco calo delle quotazioni del petrolio: il 20 gennaio il Brent toccava i 28 dollari al barile, la quotazione più bassa mai raggiunta negli ultimi dodici anni. Il 4 gennaio il titolo Saipem inaugurava l'anno a 7,28 euro e il 20 gennaio si attestava a 5,78 euro.
In questo difficile contesto, il 21 gennaio il Consiglio di Amministrazione si riuniva per fissare le condizioni dell'aumento di capitale sociale a pagamento deliberato dall'Assemblea dei Soci il 2 dicembre 2015.
Il prezzo di emissione era stato determinato applicando uno sconto del 37% sul TERP delle azioni ordinarie di Saipem calcolato sulla base del prezzo ufficiale di Borsa al 31 gennaio 2017. Il prezzo di emissione veniva quindi definito a 0,362 euro per azione, per un'emissione di titoli aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie Saipem in circolazione, in base a un rapporto di assegnazione di n. 22 nuove azioni ogni n. 1 azione detenuta e per un valore complessivo di 3.499.947.586 euro.
Il 25 gennaio si apriva il periodo di sottoscrizione e iniziava la negoziazione presso Borsa Italiana dei diritti di opzione. Contestualmente, Borsa Italiana operava l'intervento di rettifica sul prezzo dell'azione ordinaria reso necessario dall'operazione di aumento di capitale, fissando un coefficiente di rettifica pari a K=0,12588209. In chiusura di giornata il titolo registrava un prezzo ufficiale di 0,597 euro per azione.
L'operazione di aumento di capitale si concludeva il 18 febbraio con 8.489.181.690 azioni ordinarie complessivamente sottoscritte, pari all'87,8% delle azioni ordinarie di nuova emissione. Le rimanenti 1.179.181.806 azioni sono state sottoscritte dalle banche garanti.
L'aumento di capitale di 3.499.947.586 euro risultava quindi totalmente sottoscritto (1.749.973.793 euro a titolo di capitale e 1.749.973.793 euro a titolo di sovrapprezzo). Il nuovo capitale sociale di Saipem risultava pertanto pari a 2.191.384.693 euro, suddiviso in n. 10.109.665.070 azioni ordinarie e n. 109.326 azioni di risparmio.
Durante il periodo di sottoscrizione la forte volatilità in un trend ribassista delle quotazioni del petrolio determinava forti turbolenze sui mercati azionari che colpivano in particolare i titoli del settore energetico e condizionavano negativamente lo svolgimento del collocamento, accentuando la debolezza del titolo Saipem. Il 12 febbraio l'azione toccava il minimo dell'anno a 0,302 euro.
Nel mese di marzo le quotazioni del titolo si portavano inizialmente fino al livello di 0,417, seguendo il trend di ripresa del prezzo dell'olio,
| Principali dati e indici di Borsa | 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | (euro) | 441.410.900 | 441.410.900 | 441.410.900 | 441.410.900 10.109.774.396 | |
| Numero azioni ordinarie | 441.297.465 | 441.297.615 | 441.301.574 | 441.301.574 10.109.668.270 | ||
| Numero azioni di risparmio | 113.435 | 113.285 | 109.326 | 109.326 | 106.126 | |
| Capitalizzazione di Borsa | (milioni di euro) | 12.983 | 6.860 | 3.872 | 3.324 | 5.419 |
| Dividendo lordo unitario: | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 0,68 | - | - | - | - |
| - azioni di risparmio | (euro) | 0,71 | 0,05 | 0,05 | - | - |
| Prezzo/utile per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 14,39 | ||||
| - azioni di risparmio | (euro) | 17,13 | ||||
| Prezzo/cash flow per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 7,97 | 12,45 | 4,18 | 21,58 | 16,88 |
| - azioni di risparmio | (euro) | 9,49 | 13,70 | 8,59 | 27,23 | 170,39 |
| Prezzo/utile adjusted per azione: | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 14,39 | 21,51 | 23,98 | ||
| - azioni di risparmio | (euro) | 17,13 | 44,26 | 242,01 | ||
| Prezzo/cash flow adjusted per azione: | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 7,97 | 12,45 | 4,18 | 21,58 | 4,28 |
| - azioni di risparmio | (euro) | 9,49 | 13,70 | 8,59 | 27,23 | 43,20 |
(1) Valori riferiti al bilancio consolidato.
supportate anche dalla presentazione dei risultati dell'anno 2015, accolti positivamente dalla comunità finanziaria. Successivamente, in corrispondenza del collocamento sul mercato della quota di titoli sottoscritta dalle banche garanti (salvo Banca Intesa), si innestava un movimento ribassista che spingeva il titolo a testare nuovamente il minimo di 0,30 euro all'inizio di aprile.
Nei mesi successivi e fino a novembre l'andamento dell'azione rimaneva altalenante, all'interno di un corridoio tra 0,30 e 0,44 euro, condizionato da un contesto di mercato incerto e volatile e dalla cautela dei mercati finanziari sulle prospettive del settore petrolifero e dei servizi, nonostante un miglioramento delle quotazioni del greggio che si mantenevano mediamente al di sopra dei 42 dollari al barile (Brent) per il resto del 2016.
Alla fine del mese di novembre il raggiungimento di un accordo sulla limitazione della produzione di petrolio da parte dei Paesi dell'OPEC determina un repentino rialzo delle quotazioni del greggio; il Brent risale oltre i 50 dollari al barile per chiudere l'anno sopra i 55 dollari. La notizia è percepita positivamente dalla comunità finanziaria innestando ottimismo sulle prospettive e sui titoli del settore energetico. Il titolo Saipem ha chiuso l'anno a 0,536 euro.
Alla fine del mese di dicembre la capitalizzazione di mercato di Saipem era di circa 5,4 miliardi di euro. In termini di liquidità del titolo le azioni trattate nell'anno sono state 22 miliardi, con una media giornaliera di periodo che si attesta sugli 86 milioni di titoli scambiati. Il controvalore degli scambi è stato di 8,8 miliardi di euro, mentre nel corso del 2015 era stato di poco inferiore ai 16 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, alla fine del mese di dicembre 2016 il loro numero era di 106.126. Nel corso dell'anno il loro valore, influenzato dalla poca liquidità, ha registrato un decremento del 7% avendo concluso il 2016 con una quotazione di 5,41 euro.
| Quotazioni alla Borsa Valori di Milano | (euro) | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie: | ||||||
| - massima | 4,974 | 4,051 | 2,629 | 1,606 | 0,917 | |
| - minima | 3,774 | 1,586 | 1,951 | 0,918 | 0,302 | |
| - media | 4,467 | 2,883 | 2,268 | 1,257 | 0,423 | |
| - fine esercizio | 4,317 | 1,586 | 2,483 | 1,198 | 0,536 | |
| Azioni di risparmio: | ||||||
| - massima | 20,40 | 21,47 | 12,87 | 11,07 | 6,20 | |
| - minima | 18,40 | 15,33 | 9,95 | 9,38 | 3,90 | |
| - media | 18,83 | 16,92 | 11,17 | 10,78 | 5,72 | |
| - fine esercizio | 19,99 | 16,56 | 12,27 | 9,38 | 5,41 |

prietà dello Stato, o da esso controllate, coinvolte in diversi modi nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
la miscela liquida o dalla massa solida in cui sono disciolti.
Nel 2016 il PIL mondiale cresce circa il 3%, evidenziando un rallentamento sia per le economie avanzate, dove peseranno anche le conseguenze dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, sia per i mercati emergenti, in particolare per i Paesi dell'area sub-sahariana e dell'America Latina. Non si arresta la fase di deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro, chiudendo con un tasso di cambio che ha raggiunto alla fine del 2016 i minimi storici degli ultimi anni. Durante il 2016 il prezzo medio del Brent si ferma intorno ai 45 dollari al barile, in calo rispetto al 2015, il cui prezzo medio era intorno ai 52 dollari, a causa della debolezza della domanda a livello globale e dell'ingente produzione di greggio disponibile.
Le quotazioni al ribasso del prezzo del greggio hanno portato nel 2016 le società petrolifere a ridurre ulteriormente il volume degli investimenti globali previsti nel breve-medio termine. Il calo rispetto agli anni precedenti è la conseguenza sia degli slittamenti nelle assegnazioni di progetti in corso e delle cancellazioni di progetti a maggior rischio, sia delle politiche di riduzione costi messe in atto dalle società petrolifere.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato in data 25 ottobre 2016 il Piano Strategico 2017-2020, che individua una serie di azioni per affrontare un contesto di mercato progressivamente deterioratosi e con prospettive di recupero spostate nel tempo rispetto a quanto ipotizzato nel precedente piano 2016-2019, alla luce dell'ulteriore riduzione prevista degli investimenti delle Oil Company. Conseguentemente, il nuovo piano recepisce un calo delle rate di noleggio e dei tassi di utilizzo nei settori Drilling Onshore e Offshore, nonché una revisione al ribasso di ricavi e marginalità nei settori Engineering & Construction Offshore e Onshore dovuta al posticipo o cancellazione di alcuni progetti.
Tale scenario di mercato "lower for longer" è stato la base per la valutazione delle prospettive di recupero di tutti gli asset aziendali; conseguentemente, già in sede di relazione infrannuale al 30 settembre 2016 in via preliminare, e successivamente all'atto della relazione finanziaria annuale in versione finale, è stato effettuato un impairment test che ha portato alla svalutazione di alcuni mezzi navali. Inoltre, altri mezzi navali, cantieri di fabbricazione e magazzini sono stati, in funzione della modifica delle previsioni, completamente svalutati.
Infine, il piano prevede ridotte prospettive di attività in alcuni Paesi; ciò ha conseguentemente determinato la svalutazione di alcune poste del circolante, nonché di crediti fiscali ritenuti non più recuperabili.
Al 31 dicembre 2016 il complesso delle svalutazioni conseguenti a quanto sopra, che ammontano a 2.313 milioni di euro, è stato definito come "special items"; la natura delle svalutazioni e le business unit impattate sono dettagliati a pag. 37.
Inoltre specifici dettagli sono forniti nella presente relazione sulla gestione nell'ambito dei commenti ai risultati economico-finanziari e nelle note illustrative.
Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2016 ammontano a 8.349 milioni di euro (6.515 milioni di euro nel 2015).
Delle acquisizioni complessive, il 64% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 26% l'attività Engineering & Construction Onshore, l'1% il Drilling Offshore e il 9% il Drilling Onshore.
ordini acquisiti per area geografica


| Gruppo Saipem - Ordini acquisiti nell'esercizio chiuso al 31 dicembre | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 | ||||
| Importi | % | Importi | % | |||
| Saipem SpA | 2.243 | 34 | 1.472 | 18 | ||
| Imprese del Gruppo | 4.272 | 66 | 6.877 | 82 | ||
| Totale | 6.515 | 100 | 8.349 | 100 | ||
| Engineering & Construction Offshore | 4.479 | 69 | 5.316 | 64 | ||
| Engineering & Construction Onshore | 1.386 | 21 | 2.159 | 26 | ||
| Drilling Offshore | 234 | 4 | 134 | 1 | ||
| Drilling Onshore | 416 | 6 | 740 | 9 | ||
| Totale | 6.515 | 100 | 8.349 | 100 | ||
| Italia | 279 | 4 | 703 | 8 | ||
| Estero | 6.236 | 96 | 7.646 | 92 | ||
| Totale | 6.515 | 100 | 8.349 | 100 | ||
| Gruppo Eni | 507 | 8 | 309 | 4 | ||
| Terzi | 6.008 | 92 | 8.040 | 96 | ||
| Totale | 6.515 | 100 | 8.349 | 100 | ||
Le acquisizioni all'estero hanno rappresentato il 92% del totale e le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 4%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 18% di quelle complessive.
Il portafoglio ordini residuo alla fine dell'esercizio ammonta a 14.219 milioni di euro.
Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 50% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 32% all'attività Engineering & Construction Onshore, il 9% al Drilling Offshore e il 9% al Drilling Onshore.
Il 94% degli ordini è da eseguirsi all'estero, mentre quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 7% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 34% del portafoglio ordini.
| Gruppo Saipem - Portafoglio ordini al 31 dicembre | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 | |||||
| Importi | % | Importi | % | ||||
| Saipem SpA | 5.386 | 34 | 4.899 | 34 | |||
| Imprese del Gruppo | 10.460 | 66 | 9.320 | 66 | |||
| Totale | 15.846 | 100 | 14.219 | 100 | |||
| Engineering & Construction Offshore | 7.518 | 47 | 7.148 | 50 | |||
| Engineering & Construction Onshore | 5.301 | 34 | 4.616 | 32 | |||
| Drilling Offshore | 2.010 | 13 | 1.241 | 9 | |||
| Drilling Onshore | 1.017 | 6 | 1.214 | 9 | |||
| Totale | 15.846 | 100 | 14.219 | 100 | |||
| Italia | 496 | 3 | 822 | 6 | |||
| Estero | 15.350 | 97 | 13.397 | 94 | |||
| Totale | 15.846 | 100 | 14.219 | 100 | |||
| Gruppo Eni | 1.736 | 11 | 983 | 7 | |||
| Terzi | 14.110 | 89 | 13.236 | 93 | |||
| Totale | 15.846 | 100 | 14.219 | 100 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2016 ammontano a 296 milioni di euro (561 milioni di euro nel 2015) e hanno principalmente riguardato:
per il Drilling Offshore 94 milioni di euro per lavori di classe della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 e Scarabeo 9, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;
per il Drilling Onshore 77 milioni di euro per l'attività di upgrading dei due impianti destinati a operare in Kuwait, nell'ambito di due contratti già in portafoglio, nonché upgrading degli altri asset.
In sintesi, gli investimenti dell'esercizio 2016 presentano la seguente articolazione:
| Investimenti | (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Saipem SpA | 102 | 59 | |
| Altre imprese del Gruppo | 459 | 237 | |
| Totale | 561 | 296 | |
| Engineering & Construction Offshore | 168 | 117 | |
| Engineering & Construction Onshore | 36 | 8 | |
| Drilling Offshore | 247 | 94 | |
| Drilling Onshore | 110 | 77 | |
| Totale | 561 | 296 |
Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.
Il Gruppo Saipem dispone sia di un'importante flotta navale, tecnologicamente all'avanguardia e di grande versatilità, che di competenze ingegneristiche e di project management di eccellenza. Queste distintive capacità e competenze, unitamente a un forte presidio in mercati strategici di frontiera determinato dalla presenza di cantieri di fabbricazione in alcuni dei Paesi più distintivi, cioè Nigeria, Angola, Brasile, Arabia Saudita e Indonesia, assicurano un modello industriale particolarmente adatto per i progetti EPCI.
Il mezzo di più recente costruzione della flotta è la nave posatubi Castorone, un monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, che è stato progettato per eseguire i più sfidanti progetti di posa per grandi diametri e alte profondità, ma con la necessaria flessibilità e produttività per essere efficace anche in progetti di minor complessità. Le sue caratteristiche principali sono il posizionamento dinamico (DP classe 3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametro fino a 60 pollici (incluso il rivestimento) con una capacità di tensionamento di 750 tonnellate (fino a 1.500 tonnellate in condizioni di allagamento del tubo attraverso l'utilizzo di una speciale clampa brevettata), la linea di varo a elevata automazione composta da sette stazioni di lavoro, lo stinger modulare per il varo sia in basse che alte profondità con un avanzato sistema di controllo e la possibilità di lavorare in ambienti estremi (Ice Class A0).
Per quanto riguarda lo sviluppo dei giacimenti in acque profonde il mezzo di riferimento è la FDS 2, un monoscafo lungo 183 metri, largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico (DP classe 3), dotato di un sistema di prefabbricazione e varo a "J" in alta profondità di tubi in quadruplo giunto fino a un diametro di 36 pollici, con una capacità di tiro e ritenuta di 2.000 tonnellate, con la possibilità di installare un sistema di varo a "S".
Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e ai due verricelli da 750 e 500 tonnellate, entrambi dotati di sistema attivo di compensazione del moto ondoso, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde. Gli altri mezzi che completano la flotta per lo sviluppo dei giacimenti su alto fondale sono la FDS, nave speciale per lo sviluppo di campi sottomarini in acque profonde, dotata di posizionamento dinamico e di gru per il sollevamento fino a 600 tonnellate, nonché di un sistema per la posa di condotte in verticale fino a una profondità superiore ai 2.000 metri e la Normand Maximus, una nave attualmente noleggiata a lungo termine per le sue caratteristiche di installazione subacquea e posa di ombelicali e linee flessibili, grazie alla gru da 900 tonnellate e alla torre verticale che ha una capacità di tensionamento di 550 tonnellate. La predisposizione della Normand Maximus alla posa di linee rigide può diventare una discriminante positiva nello sviluppo dei campi marginali.
Tra gli altri mezzi navali più avanzati si evidenziano la nave semisommergibile Saipem 7000, con posizionamento dinamico, capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate e di posa di condotte in acque ultra-profonde con il sistema a "J", idoneo a mantenere in sospensione durante la posa un peso complessivo di 1.450 tonnellate, la Castoro Sei, nave posatubi semisommergibile idonea per la posa di condotte di grande diametro e infine la Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili, ombelicali e sistemi di ormeggio in acque profonde e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate.
Saipem, attraverso la costante manutenzione e il continuo aggiornamento e miglioramento dei propri mezzi, in linea con lo sviluppo tecnologico e le richieste dei clienti, è continuamente impegnata nella gestione e lo sviluppo della flotta al fine di preservarne le capacità operative e di sicurezza in un contesto di mercato in continuo sviluppo.
Saipem può inoltre vantare una valida posizione nel mercato delle attività sottomarine, grazie alla linea di business Sonsub, disponendo di mezzi tecnologicamente molto sofisticati, come i veicoli sottomarini pilotati da posizione remota (ROV e Hydrone) e delle tecnologie di intervento su condotte e sistemi in acque profonde.
Presso la linea di business Sonsub si stanno anche effettuando altre attività che riguardano lo studio e l'industrializzazione di sistemi di processo e trattamento sottomarino, come lo SPRINGS che riguarda il trattamento sottomarino dell'acqua di mare per iniezione nei pozzi che è stato sviluppato con Total e Veolia.
Infine, il Gruppo Saipem è attivo nel segmento Leased FPSO con le unità Cidade de Vitoria e Gimboa, operanti rispettivamente in Brasile e Angola.
La riduzione degli investimenti delle Oil Company ha portato a un calo generalizzato della domanda nel 2016 e a prospettive di recupero negli esercizi successivi ridotte e posticipate nel tempo. Nel 2016 il mercato Engineering & Construction Offshore ha risentito del difficile quadro macroeconomico su tutti i fronti. Gli investimenti nel settore da parte delle società petrolifere hanno accentuato il trend di contrazione, con una generale riduzione rispetto al 2015, che ha impattato le principali aree geografiche come il Golfo del Messico, l'area dell'Asia-Pacifico e dell'Africa Occidentale; il Medio Oriente si è confermata l'area più stabile, con un declino contenuto rispetto al 2015. Il 2016 è stato anche un anno caratterizzato da limitati investimenti e, conseguentemente, successi esplorativi, con nuove scoperte nell'Europa Nord Occidentale e nell'Africa Occidentale, per la maggior parte in acque profonde e ultra profonde.
Tra le decisioni finali di investimento (FID) più importanti raggiunte nel 2016 si possono citare Zohr (Petrobel) in Egitto, con un piano di sviluppo fast-track che prevede l'inizio della produzione entro la fine del 2017; Greater Enfield (Woodside) in Australia, che dovrebbe entrare in produzione entro il 2020; Mad Dog II (BP) in USA e Tengiz (Chevron) in Kazakhstan con tempi di sviluppo previsti in circa 5 anni.
Durante il corso dell'anno diversi operatori hanno riconsiderato i propri piani di sviluppo, cancellando o rimandando alcuni progetti come Fortuna Block R (Ophir Energy) in Guinea Equatoriale e Johan Castberg (Statoil) in Norvegia, che potrebbero arrivare alla fase finale di investimento nel corso del 2017. Si registrano tra le altre la cancellazione nel Golfo del Messico dello sviluppo dei campi Buckskin and Moccasin (Chevron) e la sospensione del progetto Thunder Bird (Murphy Oil).
Nell'attuale contesto sono state firmate numerose alleanze e partnership, la maggior parte delle quali nel secondo semestre, a dimostrazione che la crescente collaborazione a livello di conoscenze e tecnologie acquisisce un valore strategico rilevante al fine di abbassare il break-even degli investimenti.
Il 2016 è stato un anno difficile per il mercato degli sviluppi sottomarini che si è contratto ulteriormente e significativamente rispetto al 2015. Nel 2016 la regione più attiva a livello di assegnazioni è stata il Mediterraneo, grazie all'intensa attività in Egitto, dovuta a progetti come Zohr (Petrobel), West Nile Delta (BP) e Pharaonic Atoll (PHPC). In termini assoluti Africa ed Europa sono le aree dove si è concentrata maggiormente la domanda di sviluppi sottomarini.
La domanda di pipeline è calata significativamente nel 2016 causando un ridimensionamento delle attività dei contrattisti, alcuni dei quali hanno optato per il retirement e lo smantellamento dei mezzi meno competitivi in un'ottica di riduzione costi. L'andamento degli utilizzi dei mezzi ha registrato un generale trend di calo, in particolar modo nel segmento deepwater, causato anche dall'entrata in operatività di nuovi mezzi. Il calo di attività è stato più accentuato in Europa, Medio Oriente e Africa. In Asia-Pacifico si concentrano i volumi di operatività più elevati, in particolare negli sviluppi in acque poco profonde.
Nell'ambito delle condotte di grande diametro, si evidenzia nel Mediterraneo l'assegnazione del contratto di costruzione della parte offshore del Trans Adriatic Pipeline (TAP), destinata a trasportare gas tra l'Albania e l'Italia attraverso il Mare Adriatico, e l'aggiudicazione del TurkStream (Gazprom), che porterà attraverso il Mar Nero il gas russo in Turchia.
Per quanto concerne l'installazione di piattaforme fisse, il 2016 ha segnato un'ulteriore flessione del livello di attività. È stata installata solo una piattaforma fissa di grandi dimensioni nel campo Peregrino C, operato da Statoil, mentre le altre installazioni hanno coinvolto principalmente piattaforme di dimensioni più piccole in Asia-Pacifico, tra cui Zawtika I (PTTEP) in Myanmar e Weizhou (CNOOC) in Cina, Arabia Saudita (Hasbah) e Thailandia (Bongkot). Alcune decisioni di investimento sono state riviste da parte delle società petrolifere: il progetto relativo al Blocco B operato da Phu Quoc (POC) in Vietnam è stato rimandato di diversi anni, mentre Statoil ha cancellato l'ordine a DSME per la costruzione di una piattaforma per il campo Bressay nel Regno Unito.
Per quanto riguarda il segmento delle FPSO, nel 2016 la domanda si è ulteriormente indebolita e gli operatori hanno posposto o cancellato diverse decisioni di investimento con la conseguenza che non c'è stato alcun ordine di unità FPSO durante l'anno. Petrobras ha deciso di posticipare al 2017 l'assegnazione delle due FPSO negli sviluppi Pre-Salt Libra e Sepia in Brasile, mentre Shell assegnerà il FID del Penguins FPSO nel Mare del Nord nel 2017, anziché alla fine del 2016. A fine 2016 Chevron ha cancellato l'ordine di una FPSO per il progetto Rosebank nel Mare del Nord e a inizio 2017 lancerà una nuova gara. L'Asia-Pacifico continua a essere la regione in cui si registra la maggior richiesta di FPSO: Husky CNOOC sta considerando una FPSO per lo sviluppo dei campi gas MDA/MBH in Indonesia, mentre Repsol sta finalizzando la decisione finale di investimento per il progetto Ca Rong in Vietnam che prevede il coinvolgimento sia di una FPSO leased che di una Tension Leg Platform.
Nel segmento FLNG non ci sono state nuove assegnazioni di contratti nel corso del 2016 e numerose iniziative sono ancora in fase di fattibilità/FEED. Si stima che entro il 2020 verranno approvati solo due progetti: Eni ha ottenuto l'approvazione del Piano di Sviluppo della scoperta di Coral, nell'offshore del Mozambico, da parte del governo mozambicano, mentre Delfin FLNG, il primo sviluppo FLNG negli Stati Uniti, ha ottenuto le autorizzazioni a livello di impatto ambientale e l'operatività dell'impianto è attesa per il 2020. In Guinea Equatoriale Ophir Energy ha valutato la possibilità di raggiungere la decisione finale di investimento per il progetto Fortuna FLNG nella prima metà del 2017, anziché a fine 2016.
Le acquisizioni più significative dell'esercizio sono relative ai seguenti lavori:
Nel comparto Engineering & Construction Offshore gli investimenti dell'esercizio sono principalmente riconducibili a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti. In particolare sulla nave posatubi Castorone gli investimenti sono stati finalizzati a incrementare l'efficienza e la capacità produttiva.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati nel corso dell'esercizio del 2016.
In Arabia Saudita, per conto Saudi Aramco:
In Indonesia:
per conto BP Berau Ltd, sono iniziate le attività di ingegneria e approvvigionamento relative al progetto Tangguh LNG Expansion. Il progetto prevede l'installazione di due piattaforme non presidiate e condotte sottomarine;
per conto Eni Muara, in Indonesia, sono terminate le attività di ingegneria e approvvigionamento e sono in fase di completamento le attività di fabbricazione relative al progetto EPCI Jangrik. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e fabbricazione della FPU (Floating Production Unit), oltre all'installazione del sistema di ancoraggio e alla sua connessione all'unità di produzione galleggiante e all'avvio degli impianti di produzione. Nell'anno sono state anche completate le attività di installazione delle linee di ormeggio che saranno successivamente connesse alla FPU.
Per conto Inpex, in Australia, sono terminate le attività di posa relative al progetto Ichthys LNG, che ha riguardato le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di una condotta sottomarina che collegherà la Central Processing Facility offshore con l'impianto di trattamento a terra, presso Darwin.
di installazione relative al progetto East Hub Development, che prevede la fornitura di cinque collettori flessibili e di venti chilometri di condotte rigide, nonché l'installazione di strutture sottomarine che comprendono sezioni di ombelicali, sezioni di tubi di collegamento con connettori e quattordici collettori multipli di terminazione.
In Kuwait, per conto di Kuwait National Petroleum Corp (KNPC), sono in corso le attività nell'ambito della realizzazione della nuova raffineria di Al-Zour in joint venture con Hyundai Engineering & Construction ed SK Engineering & Construction. Il contratto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni per un pontile di gestione degli oggetti solidi, la pellettizzazione di condotte per il trasporto dello zolfo, le linee di scarico sottomarine, una zona portuale di costruzione, un'isola offshore a 17 chilometri al largo e un piccolo porto navale.
Nel Mare del Nord:
In Azerbaijan, per conto BP, proseguono le attività relative al progetto T&I Shah Deniz 2, che prevede servizi di trasporto e installazione di jacket e topside, sistemi di produzione e le strutture sottomarine per lo sviluppo della Fase 2 del campo Shah Deniz. Nell'ambito dell'Accordo Quadro per la Fase 2 del progetto sono iniziate le attività del contratto call-off 007 per il trasporto e l'installazione di sistemi di produzione e strutture sottomarine, la posa di cavi in fibra ottica e gli ombelicali di produzione, l'avviamento, la fornitura dell'equipaggio e la gestione operativa del nuovo mezzo navale, le attività di supporto al mezzo e, dal 2017, la gestione di una base marittima.
In Egitto, per conto Petrobel, sono iniziate le attività di fabbricazione relative al progetto Zohr, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di una condotta per l'esportazione del gas, di condotte di servizio, nonché lavori per lo sviluppo in acque profonde di sei pozzi e l'installazione di cavi ombelicali.
In Cina sono state completate le attività relative al progetto Liwan 3-1, per conto Husky Oil China Ltd, che prevedeva servizi di ingegneria, approvvigionamento e installazione di due condotte, di sistemi ombelicali, nonché il trasporto e l'installazione di un sistema di produzione sottomarino che collegherà le teste di pozzo a una piattaforma di processo.
Nel Golfo del Messico, per conto Pemex, nell'ambito del progetto per lo sviluppo del campo di Lakach, nel corso dell'esercizio sono continuate le attività di ingegneria e approvvigionamento nonostante il progetto sia stato sospeso in aprile per "convenience" del cliente. Le attività che prevedono servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione del sistema di connessione tra il campo offshore e l'impianto di condizionamento del gas a terra, dovrebbero riprendere nel secondo semestre del 2017 secondo un nuovo contratto in fase di definizione.
In Brasile, per conto Petrobras:
In Venezuela, per conto PDVSA sono sospese, in attesa di pagamento da parte del cliente, le attività relative al contratto per la realizzazione della condotta Dragon - CIGMA, che prevede il trasporto e l'installazione di un gasdotto che collegherà la piattaforma gas Dragon con il complesso CIGMA.
A Panama, per conto di PSA (Port Singapore Authority), proseguono le attività per l'estensione delle facility nell'ambito del progetto Panama Phase-2, che prevede la progettazione e la costruzione della banchina del porto di Panama.
Nel Principato di Monaco, per conto di Bouygues Travaux Publics, nell'ambito del progetto Ansie du Portier, proseguono gli studi di fattibilità per il traino e l'immissione di cassoni in mare e anche le operazioni preliminari per l'installazione degli stessi.
In Italia:
Nel segmento "Leased FPSO" nel corso dell'esercizio hanno operato:
| Saipem 7000 | Nave semisommergibile autopropulsa a posizionamento dinamico per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 me tri. |
|---|---|
| Saipem FDS | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate per la posa di con dotte fino a 22 pollici di diametro oltre i 2.000 metri di profondità, con capacità di solle vamento fino a 600 tonnellate. |
| Saipem FDS 2 | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per il varo per la posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, predisposta per la posa di condotte dello stesso diametro con la tecnica a "S" e con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate. |
| Castoro Sei | Nave posatubi semisommergibile per la posa di condotte di largo diametro e in profon dità fino a 1.000 metri. |
| Castorone | Nave posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico in grado di posare con configu razione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensio namento fino a 1.000 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diame tro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a bordo delle stesse. |
| Castoro Otto | Nave posatubi e sollevamento, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diame tro e per il sollevamento di strutture fino a 2.200 tonnellate. |
| Saipem 3000 | Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, idonea per la posa di condotte flessibili in acque profonde e per il sollevamento di strutture fino a 2.200 ton nellate. |
| Bar Protector | Nave di supporto multiruolo, a posizionamento dinamico, per immersioni in alti fondali e per lavori offshore. |
| Castoro II | Pontone posatubi e sollevamento, idoneo per la posa di condotte fino a 60 pollici di dia metro e per il sollevamento di strutture fino a 1.000 tonnellate. |
| Castoro 10 | Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco profonde. |
| Castoro 12 | Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Castoro 16 | Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissi mo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Ersai 1 | Pontone per sollevamento e installazione con possibilità di lavorare adagiata sul fondo del mare, dotata di un sistema di rampe posatubi e di due gru cingolate, rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate. |
| Ersai 2 Ersai 3 Ersai 4 |
Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate. Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone. Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone. |
| Bautino 1 | Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale. |
| Bautino 2 Ersai 400 |
Bettolina per esecuzione tie-in e trasporto materiali. Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di evacua |
| Castoro XI | zione per H2S. Bettolina da trasporto carichi pesanti. |
| Castoro 14 | Bettolina da carico in coperta. |
| Castoro 15 | Bettolina da carico in coperta. |
| S42 | Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per va ro a "J" della Saipem 7000. |
| S43 S44 |
Bettolina da carico in coperta. Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. |
| S45 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate. |
| S46 | Bettolina da carico in coperta. |
| S47 | Bettolina da carico in coperta. |
| S 600 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. FPSO - Cidade de Vitoria Nave di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di |
| FPSO - Gimboa | 100.000 barili. Nave di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di |
| 60.000 barili. |
In data 29 febbraio 2016 il mezzo Saibos 230 è stato dismesso.
Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un forte orientamento verso attività in aree complesse e difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.
Saipem ha raggiunto un posizionamento competitivo globale di eccellenza, fornendo una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria petrolifera, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali. In numerosi mercati di attività, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del contenuto locale nella realizzazione dei progetti.
In un contesto di mercato caratterizzato dalla caduta del prezzo del petrolio e dalla conseguente riduzione degli investimenti da parte delle compagnie petrolifere, le assegnazioni nel settore Engineering & Construction Onshore (Upstream, Midstream and Downstream) si sono ulteriormente indebolite. Questo ha portato il volume dei contratti EPC assegnati al livello più basso degli ultimi dieci anni. In questo contesto le società di servizi sono state costrette a riorganizzarsi per migliorare i loro processi, e a ricercare una maggiore efficienza e produttività al fine di mantenere una posizione competitiva in un mercato sempre più sfidante. Il segmento che ha sofferto maggiormente delle mutate condizioni è stato l'Upstream, perché influenzato direttamente dalle variazioni del prezzo del petrolio. Il Midstream (Condotte, LNG) che è maggiormente esposto a scelte dipendenti dalle politiche energetiche dei singoli Paesi ed è caratterizzato da progetti di grosse dimensioni, sostiene oltre la metà delle acquisizioni del mercato nel 2016.
Il Downstream (Raffinazione, Petrolchimica e Fertilizzanti) che risulta più influenzato da politiche di domanda/offerta dei prodotti e dei relativi margini di produzione che dalle variazioni del prezzo del Brent, rappresenta una quota significativa dei progetti EPC assegnati nel 2016, con il contributo maggioritario dei contratti nel segmento della Raffinazione.
A livello mondiale una quota consistente dei progetti EPC è stata assegnata in Asia-Pacifico (Cina, Sud Corea, Cambogia, Indonesia, Pakistan, Bangladesh, Australia e India), area sostenuta dalla crescita della domanda interna e dal potenziamento delle infrastrutture, con attività distribuite in quasi tutti i segmenti Engineering & Construction Onshore (Condotte, Raffinazione, LNG, Petrolchimica e Upstream). Il Nord America (principalmente Stati Uniti e Messico), pur riducendo il volume complessivo degli investimenti a causa degli alti costi di produzione contrapposti a un calo significativo del prezzo dell'olio, rimane un'area con volumi rilevanti nel settore Engineering & Construction Onshore, sostenuta dall'abbondanza di materie prime non convenzionali. Gli investimenti in Nord America sono focalizzati nei segmenti LNG, Condotte, Fertilizzanti, Raffinazione e Petrolchimica. Il Medio Oriente (Arabia Saudita, Kuwait, Iraq e Emirati Arabi), grazie a politiche legate al mantenimento della produzione di petrolio (offerta) e di esportazione, rappresenta un'area interessante nonostante il calo della disponibilità finanziaria delle società petrolifere nazionali. Nell'area si è investito in particolare nei segmenti Raffinazione, LNG, Upstream e Condotte. L'area CSI (Russia e Azerbaijan), caratterizzata da Paesi produttori, favorita da politiche a sostegno dell'export, ha visto l'assegnazione di contratti EPC nei segmenti Condotte, Raffinazione, LNG, Petrolchimica e Upstream. In Nord Africa (Egitto, Algeria e Marocco) si sono fatti investimenti nei segmenti Upstream, Fertilizzanti e Petrolchimica, ma il valore dei contratti assegnati rimane al di sotto delle aspettative del mercato. In Europa (Grecia e Olanda, ma anche Turchia, Italia, Inghilterra, Croazia e Svezia con progetti di dimensioni più contenute) gli investimenti hanno riguardato i segmenti Condotte e Raffinazione. In Sud America (Argentina, Panama, Cile e Brasile) e Africa Centrale (Nigeria) ci sono stati investimenti minori nei segmenti Raffinazione, LNG e Condotte.
Il segmento Upstream è stato colpito duramente dalla consistente riduzione degli investimenti da parte delle società petrolifere causata da un eccesso di offerta di olio e gas rispetto alla relativa domanda. Le condizioni di mercato non favorevoli hanno causato uno slittamento/ritardo degli investimenti di nuovi progetti di sviluppo campi. Rimane comunque invariata la necessità di coprire la capacità persa dal costante declino dei giacimenti in produzione con la ricerca di nuovi giacimenti o, dove possibile, con investimenti per migliorare la produzione in quelli esistenti.
Il segmento delle Condotte ha risentito solo in parte della crisi legata al basso costo del petrolio e vede assegnare interessanti contratti EPC favoriti da una maggiore richiesta di collegamento delle aree Russia e Caspio con Europa e Asia e dai consistenti investimenti in Cina e Medio Oriente (Arabia Saudita) per il miglioramento della rete di distribuzione gas. Gli sviluppi in USA, destinati principalmente allo sviluppo della rete interna e all'ampliamento del collegamento con il Messico, rimangono ancora al di sotto delle aspettative del mercato. Il segmento continua a essere dominato da assegnazioni di condotte per il trasporto del gas, e solo in misura minore per il trasporto del petrolio o di prodotti di raffineria. Il fenomeno è giustificato da una costante abbondanza di gas disponibile, in particolare per quelle aree che sviluppano giacimenti non convenzionali, che deve necessariamente essere trasportato dai campi di produzione verso i mercati di utilizzo.
Il valore dei contratti EPC nel segmento LNG si riduce rispetto ai valori dell'anno precedente, ma rimane comunque uno dei segmenti principali nel settore Engineering & Construction Onshore. I principali investimenti sono stati sostenuti sia da contratti per impianti di rigassificazione, localizzati in Medio Oriente (Kuwait) e Asia-Pacifico (Pakistan, Bangladesh, India e Cina), ma anche Europa (Croazia) e America Centrale (Panama), sia da contratti per impianti di liquefazione in Asia-Pacifico (Indonesia) e Nord America (USA), anche se molti dei contratti EPC assegnati sono condizionati all'ottenimento dell'approvazione finale dell'investimento. Nel 2016 la capacità produttiva mondiale di LNG è cresciuta con l'avviamento di nuovi impianti di liquefazione in Nord America e Australia. Il segmento è influenzato da un'abbondante capacità produttiva e da un prezzo del gas liquefatto che probabilmente rimarrà basso nel medio-lungo termine e che lascia prevedere una contrazione degli investimenti, nonostante i numerosi progetti annunciati. Inoltre, gli investimenti complessivi negli impianti di rigassificazione Onshore possono essere erosi da scelte alternative a favore di soluzioni Offshore (FSRU).
Il segmento della Raffinazione mantiene un ruolo di primaria importanza nel settore Engineering & Construction Onshore, anche se i valori dei contratti acquisiti nel 2016 si sono ridotti sensibilmente per il secondo anno consecutivo. Il 2016 ha visto assegnazioni importanti in Asia-Pacifico (Cambogia, Sud Corea), Medio Oriente (Iraq, Emirati Arabi e assegnazioni minori anche in Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait e Oman), Nord America (Messico, USA), Europa (Olanda), CSI (Azerbaijan) e Nord Africa (contratti minori in Algeria). La domanda di prodotti petroliferi è sostenuta principalmente dall'aumento dei consumi nei settori dei trasporti e del petrolchimico, in particolare nei Paesi non-OECD. Si assiste però a un rallentamento della crescita della domanda a seguito di un costante aumento di efficienza, sviluppo e utilizzo di combustibili alternativi. Nonostante si sia rilevata una contrazione degli investimenti nel breve-medio periodo, causata dallo slittamento in avanti di alcuni progetti, il volume è sempre considerevole e coinvolge la totalità delle aree geografiche monitorate.
Il segmento della Petrolchimica mostra un 2016 con valori di contratti EPC assegnati ai valori minimi degli ultimi dieci anni. Si registrano alcuni contratti importanti in Nord Africa (Egitto), in Asia-Pacifico (Sud Corea), area CSI (Azerbaijan) e Nord America (USA). Assegnazioni di contratti minori anche in Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi). Gli investimenti nel segmento sono correlati all'andamento della domanda mondiale di prodotti petrolchimici (etilene, metanolo, propilene, fra i principali) e sono influenzati dalla continua ricerca verso tecnologie sia convenzionali, ad esempio deidrogenazione del propano (PDH), sia non-convenzionali, da gas a propilene (GTP), da gas a olefine (GTO), da carbone a olefine (CTO), da metanolo a olefine (MTO). Gli investimenti rimangono favoriti anche dalla continua ricerca di economie di scala e dall'integrazione con complessi di raffineria.
Nel 2016 le assegnazioni di nuovi progetti EPC nel segmento Fertilizzanti sono diminuite sia confrontate con le acquisizioni dello scorso anno sia confrontate con la media degli ultimi anni. Il segmento è comunque sostenuto dalle assegnazioni di nuovi contratti in Nord America (USA) e Nord Africa (Marocco, Egitto). Il segmento risente di una capacità produttiva abbondante e di un prezzo dei prodotti basso che non favorisce nel breve ulteriori investimenti e penalizza la produzione sia dei piccoli impianti sia di quelli vecchi e poco efficienti. Un fenomeno che potrà portare alla chiusura degli impianti più obsoleti, riequilibrando la domanda e l'offerta, e a stimolare la ripresa degli investimenti con la costruzione di impianti più moderni ed efficienti. Il segmento dei Fertilizzanti è caratterizzato anche da investimenti di medio-piccola dimensione per espansioni e modernizzazioni di impianti esistenti.
Il rapido sviluppo economico dei Paesi emergenti crea un nuovo e rilevante mercato per grandi Infrastrutture civili e portuali cui Saipem punta in particolare nelle regioni strategiche.
Le acquisizioni più significative nel corso del 2016 sono relative ai seguenti lavori:
Nel comparto Engineering & Construction Onshore gli investimenti dell'esercizio sono relativi principalmente all'acquisto di equipment e al mantenimento dell'asset base.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante l'esercizio 2016.
te e un complesso per la produzione di composti aromatici. Sempre per il progetto Rabigh II, nel primo semestre del 2016 Saipem si è aggiudicata ulteriori lavori aggiuntivi per nuovi sistemi ausiliari all'interno del complesso industriale, tra cui un impianto di trattamento vanadio;
Negli Emirati Arabi Uniti:
In Kuwait:
to delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour.
In Indonesia, per conto BP Berau Ltd, sono iniziate le attività di ingegneria ed è stato aperto il cantiere per l'esecuzione del progetto Tangguh LNG Expansion, che prevede la realizzazione di un impianto GNL onshore, servizi ausiliari, un jetty GNL e relative infrastrutture.
In Turchia, per conto Star Refinery AS, sono continuate le attività relative al progetto Aegean Refinery, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una nuova raffineria con un terminal marino composto da due jetty di importazione e un jetty di esportazione.
In Congo l'impianto onshore del progetto Litchendjili è stato completato e consegnato al cliente Eni Congo. L'impianto gestisce la separazione e il trattamento degli idrocarburi provenienti dalla piattaforma offshore di Litchendjili per la produzione di gas e di idrocarburi per la Centrale Electrique du Congo.
In Italia:
In Polonia, per conto Polskie Lng, sono terminate le attività relative al progetto Polskie, per la realizzazione di un terminale di rigassificazione consegnato al cliente nel corso dell'esercizio. Il contratto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione delle strutture di rigassificazione, inclusi due serbatoi di stoccaggio di gas liquido. Al momento le attività contrattuali residue in corso di esecuzione prevedono l'assistenza in garanzia che si concluderà alla fine del 2018 e il supporto al cliente nella conduzione dell'impianto che si completerà alla fine del primo semestre del 2017.
In Canada sono terminate le attività per conto di Canadian Natural Resources (CNR) del progetto Hydrotreater Fase 3 e SRU-SWC, che prevedeva unità addizionali del complesso di raffinazione Horizon.
In Messico:
Tula) e Antonio M. Amor (nei pressi della città di Salamanca), a un'altitudine rispettivamente di 2.000 e 1.700 metri sopra il livello del mare. Per i due impianti si è ottenuta la certificazione di accettazione provvisoria;
In Azerbaijan e Georgia, per conto del consorzio Shah Deniz, sono in corso le attività relative al contratto SCPX Pipeline, che prevede la costruzione di una condotta e le installazioni di superficie. I due cantieri sono in piena fase operativa.
A dicembre 2016 la flotta drilling offshore di Saipem si compone di quattordici mezzi, così suddivisi: sette unità deep-water per operazioni oltre i 1.000 metri di profondità (le drillship Saipem 10000 e Saipem 12000; i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 6, Scarabeo 7, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), due high specifications jack-up per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7 e Perro Negro 8), quattro standard jack-up per attività fino a 300 piedi (Perro Negro 2, Perro Negro 3, Perro Negro 4 e Perro Negro 5) e un barge tender rig (TAD); completano la flotta altre unità minori attive nell'offshore del Perù. Nel corso dell'esercizio è stato alienato il semisommergibile mid water Scarabeo 3 in assenza di prospettive di utilizzo nel breve-medio termine.
La flotta drilling offshore di Saipem ha operato nell'offshore della Norvegia, in Egitto (sia nel Mediterraneo, sia nel Mar Rosso), nel Golfo Persico, in Africa Occidentale, in Indonesia e nell'offshore del Perù.
Come già accennato precedentemente nel paragrafo relativo all'evoluzione del Piano Strategico 2017-2020, la fase negativa di mercato, iniziata nel 2014, ha interessato in modo particolarmente marcato tutto l'esercizio 2016: la debolezza delle quotazioni del petrolio ha penalizzato tutto il segmento e in particolare le prospettive di medio termine, con uno spostamento della previsione di ripresa dal 2017 a oltre il 2018.
Il momento di difficoltà del mercato si è riflesso principalmente negli investimenti delle Oil Company: si è infatti accentuato il trend di diminuzione della spesa per l'acquisizione di servizi di perforazione, con un calo nell'ordine del 30% rispetto al 2015, anno che già a sua volta aveva fatto registrare una significativa discesa di oltre il 15% rispetto al precedente. L'andamento degli utilizzi ha segnato un deciso generale trend di discesa, attestandosi in media al di sotto del 70%; solo le unità tecnicamente più moderne sono riuscite a riportare tassi di occupazione della flotta più elevati, comunque di poco superiori alla media generale del mercato. Come già accaduto nel 2015, la fase di difficoltà ha spinto diverse Oil Company a decidere di terminare anticipatamente gli impegni contrattuali sottoscritti negli anni precedenti con vari contrattisti di perforazione; ciò è accaduto sia nel segmento shallow water, sia in quello deep water. Il ciclo negativo del settore Oil & Gas ha anche continuato a spingere diversi contrattisti a optare per il ritiro e lo smantellamento dei mezzi più datati: alle 40 unità ritirate nel solo anno 2015 per via di mancanza di attività e prospettive nel medio termine, nell'esercizio 2016 se ne sono aggiunte ulteriori 41, portando il calo dell'offerta di impianti di perforazione dall'inizio della crisi a circa il 12%. Numerosi impianti, in particolare floater, sono stati ritirati dal mercato, dove il calo dell'offerta è pari a oltre il 20%; la crisi del mercato ha colpito tale segmento in particolare negli impianti più datati e con trent'anni e oltre di attività, ma sono stati registrati casi di ritiro di mezzi di perforazione piuttosto recenti e realizzati tra la fine degli anni '90 e il 2000.
Anche l'andamento delle rate dei contratti assegnati nel periodo ha continuato a essere condizionato da una generale debolezza; l'ultra deep water si è attestato attorno a 200.000- 250.000 dollari al giorno e gli high spec jack-up hanno registrato valori inferiori a 100.000 dollari al giorno.
Per via del significativo numero di ordini assegnati negli anni precedenti, l'attività di costruzione di nuove unità di perforazione offshore ha continuato a mantenersi su livelli importanti con 150 nuove unità in fase di realizzazione (104 jack-up, 16 semisommergibili e 30 drillship), di cui ben 127 risultano non avere ancora un impegno contrattuale per il loro utilizzo. La fase negativa attraversata dal mercato ha indotto in vari casi al posticipo delle tempistiche di consegna degli impianti in costruzione (tendenzialmente al 2017-2018 e oltre). Il significativo numero di unità che saranno consegnate nel breve-medio termine e la già menzionata riduzione di impianti sul mercato attivo rappresentano modifiche strutturali del segmento drilling offshore che potranno avere effetti significativi nel medio-lungo periodo.
Le acquisizioni più rilevanti nel corso dell'esercizio sono le seguenti:
Gli investimenti sostenuti nell'esercizio hanno riguardato interventi di rimessa in classe e di adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Gli impianti oggetto di attività di manutenzione sono state le piattaforme semisommergibili Scarabeo 8 e Scarabeo 9.
Nel corso dell'esercizio le unità drilling offshore di Saipem hanno completato 92 pozzi (di cui 47 work over), per un totale di 79.540 metri perforati.
La flotta è stata impegnata nel seguente modo: - unità deep-water: la drillship Saipem 12000 ha proseguito il periodo di stand-by in Namibia iniziato in seguito alla decisione dell'ottobre 2015 di Total di interrompere i lavori in svolgimento in Angola; il periodo di sosta è stato utilizzato per attività di ottimizzazione dell'impianto; la drillship Saipem 10000, nell'ambito di un contratto pluriennale con Eni, ha proseguito le operazioni in Egitto; il semisommergibile Scarabeo 9 ha operato in Angola per conto Eni nell'ambito di un contratto pluriennale; nel mese di agosto l'impianto è stato trasferito a Las Palmas, nelle Canarie, dove è stato poi sottoposto a un periodo di manutenzione previsto terminare nel primo trimestre 2017; il semisommergibile Scarabeo 8 ha proseguito nello svolgimento di attività nel settore norvegese del Mare di Barents per conto Eni Norge ed è stato sottoposto, dopo un periodo di standby remunerato dal committente, a interventi di manutenzione nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio; il semisommergibile Scarabeo 7 ha continuato a operare in Indonesia per conto Eni Muara Bakau nell'ambito di un contratto pluriennale; il semisommergibile Scarabeo 6, concluse le operazioni in Egitto per conto Burullus e le attività di manutenzione, è stato posto in cold stacked in attesa dell'acquisizione di ulteriori lavori; il semisommergibile Scarabeo 5 ha proseguito il periodo di stand-by in Norvegia fino al mese di luglio in seguito alla decisione presa dalla committente Statoil di sospendere le attività operative da settembre 2015; il periodo di sosta, remunerato alla rata di sospensione, è stato utilizzato per il completamento di attività di ottimizzazione dell'impianto in vista della ripresa delle operazioni avvenuta poi nel secondo semestre dell'esercizio;
L'utilizzo dei principali mezzi navali nel corso del 2016 è stato il seguente:
| 31 dicembre 2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Mezzo navale | (N. giorni) | venduti | non operativi | ||
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 3 (1) | - | 315 (2) | |||
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 | 350 | 16 (3) | |||
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 6 | 14 | 352 (2) (4) | |||
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 | 365 | 1 (3) | |||
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 | 305 | 61 (4) | |||
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 | 324 | 42 (4) | |||
| Nave di perforazione Saipem 10000 | 364 | 2 (3) | |||
| Nave di perforazione Saipem 12000 | 366 | - | |||
| Jack-up Perro Negro 2 | 366 | - | |||
| Jack-up Perro Negro 3 | 119 | 247 (2) | |||
| Jack-up Perro Negro 4 | 364 | 2 (3) | |||
| Jack-up Perro Negro 5 | 314 | 52 (3) (4) | |||
| Jack-up Perro Negro 7 | 366 | - | |||
| Jack-up Perro Negro 8 | 366 | - | |||
| Tender Assisted Drilling Barge | 366 | - |
(1) Mezzo venduto in data 10 novembre 2016.
(2) Giorni in cui il mezzo è stato inattivo senza contratto.
(3) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da interventi di manutenzione a seguito di problematiche tecniche.
(4) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe e/o approntamento.
A dicembre 2016 la flotta drilling onshore di Saipem si compone di cento unità, di cui novantasei di proprietà e quattro di terzi in gestione a Saipem. Le aree di operazione sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador, Cile e Venezuela), il Medio Oriente (Arabia Saudita), il Kazakhstan e l'Africa (Congo e Marocco).
Come già accennato precedentemente nel paragrafo relativo all'evoluzione del Piano Strategico 2017-2020, nel corso dell'esercizio il volume complessivo di investimenti delle Oil Company per l'acquisizione di servizi di perforazione onshore ha continuato a far registrare un trend negativo, con un calo nei mercati in cui opera Saipem di oltre il 25% rispetto al 2015, anno a sua volta già fortemente condizionato da un calo della spesa di circa il 20% rispetto al precedente.
Gli Stati Uniti sono tra le aree che hanno fatto registrare i più rilevanti cali di attività, con una diminuzione degli investimenti di oltre il 40% rispetto all'esercizio precedente. I livelli di stoccaggio record che sono stati toccati nel Paese e un inverno più mite del solito hanno ulteriormente contribuito a creare le condizioni per deprimere la domanda di servizi di perforazione; il picco negativo di attività è stato toccato tra i mesi di giugno e agosto con circa 400 impianti operativi, dato ben lontano dalle 2.000 unità attive toccato nel 2014 prima dell'inizio della crisi. Grazie a una graduale ripresa dell'attività nel segmento shale (che ha portato il numero di impianti operativi a crescere a circa 600 unità) nella seconda parte dell'esercizio la produzione nel Paese è cresciuta fino a stabilizzarsi attorno ai valori precedenti ai livelli record toccati nel 2014.
L'America Latina, area storicamente oil price sensitive, ha registrato un significativo calo di attività, quantificabile in oltre il 40% in meno rispetto al 2015. Le diminuzioni registrate nelle altre regioni sono state più contenute, mentre l'unica eccezione è rappresentata, come nell'esercizio precedente, dal Medio Oriente: quest'area ha infatti continuato a mostrare, pur con una pressione sulle rate di noleggio, una sostanziale stabilità nel livello di attività grazie all'Arabia Saudita (che si conferma come mercato di riferimento nella regione) e ai Paesi che hanno avviato significativi programmi di crescita quali il Kuwait.
Tra le acquisizioni più significative nel corso dell'esercizio si segnalano:
Le principali attività di investimento realizzate nel periodo hanno riguardato, nell'ambito di contratti pluriennali già acquisiti, l'approntamento degli impianti per operazioni in Kuwait. Sono stati inoltre effettuati interventi di miglioramento e integrazione finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti.
Durante l'esercizio sono stati completati 189 pozzi (di cui 14 work-over), per un totale di 597.736 metri perforati.
In America Latina Saipem ha operato in diversi Paesi: in Perù sono state svolte attività per conto di vari clienti (tra i quali Cepsa, CNPC, Pacific Rubiales, Repsol e GMP) e Saipem è stata presente nel Paese con diciotto unità (sedici di proprietà e due fornite dal committente); durante la seconda parte dell'esercizio la flotta presente nel Paese è stata ridotta in seguito all'alienazione di due impianti per via dell'assenza di prospettive di utilizzo nel breve termine; in Bolivia sono stati impiegati complessivamente tre mezzi per attività per conto YPFB Andina, Pluspetrol e Repsol; è stata inoltre iniziata la preparazione di un ulteriore impianto proveniente dalla Colombia in vista di attività che saranno avviate nel corso dell'esercizio successivo; in Cile sono stati svolti lavori per conto ENAP ed Enerco con l'impiego di due impianti; l'unità sotto contratto con Enerco è stata inoltre utilizzata in farm-out nella prima parte dell'esercizio per lavori per conto MRP; due unità presenti nel Paese sono state impegnate inoltre nella preparazione a future attività (già acquisite o prossime all'acquisizione) che verranno svolte in Argentina nel corso dell'esercizio successivo; in Colombia Saipem è stata presente con sei impianti e ha svolto attività per conto Equion; come menzionato in precedenza, un impianto è stato spostato in Bolivia durante l'esercizio in vista di attività che verranno svolte nel corso del 2017; in Ecuador sono state dislocate quattro unità e nel Paese Saipem ha operato per conto Agip Oil; infine in Venezuela Saipem ha progressivamente ridotto le attività dei 27 impianti presenti nel Paese, fino alla totale fermata nell'attesa della definizione delle pendenze relative ai pagamenti arretrati e delle nuove modalità di collaborazione con il committente per possibili attività future; nel corso della seconda parte dell'esercizio si è inoltre proceduto all'alienazione di due impianti presenti nel Paese, portando la presenza Saipem nel Paese a 25 unità. Inoltre due impianti solitamente dislocati in Sud America sono stati trasferiti negli Stati Uniti per essere sottoposti ad attività di manutenzione.
In Arabia Saudita Saipem è stata presente con ventotto impianti che hanno svolto operazioni per conto Saudi Aramco nell'ambito degli impegni contrattuali assunti.
In Kuwait è stato completato nel mese di dicembre l'approntamento della prima delle due unità che Saipem, nell'ambito di contratti già acquisiti, si è impegnata a fornire a KOC; le attività operative saranno avviate nella prima parte del 2017. Durante l'esercizio è iniziata inoltre la preparazione del secondo impianto (proveniente dalla flotta Saipem dislocata in Kazakhstan) in vista della sua entrata in attività nella seconda metà del 2017.
In Kazakhstan Saipem ha operato per vari clienti (quali KPO, Agip KCO e Zhaikmunai) con quattro impianti forniti da un partner e cinque di proprietà; durante l'esercizio un impianto è stato restituito al partner, mentre, come menzionato in precedenza, uno degli impianti di proprietà è stato spostato in Medio Oriente per iniziare la preparazione alle attività in Kuwait per conto KOC già acquisite.
In Africa Saipem ha operato in Congo e in Marocco; nel primo caso per conto di Eni Congo SA con la gestione di un'unità di proprietà del cliente, nel secondo con un impianto di proprietà proveniente dalla Mauritania che ha iniziato le attività nel mese di aprile per conto Sound Energy.
In Italia sono proseguite le attività di preparazione di un impianto per lavori per conto Eni; l'avvio dei lavori, inizialmente previsto per il primo semestre del 2016, è stato successivamente posticipato dal committente al 2017; tale ritardo è comunque remunerato a una rata di stand-by.
L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 64,1% (90,5% nel corrispondente periodo del 2015); gli impianti di proprietà al 31 dicembre 2016 ammontano a 96 (a fine 2016 sono stati rottamati 4 impianti), dislocati nei seguenti Paesi: 28 in Arabia Saudita, 26 in Venezuela, 18 in Perù, 4 in Bolivia, 4 in Colombia, 4 in Kazakhstan, 4 in Ecuador, 2 in Kuwait, 1 in Argentina, 1 in Cile, 1 in Congo, 1 in Italia, 1 in Marocco e 1 in Tunisia.
Inoltre sono stati utilizzati 2 impianti di terzi in Perù, 1 impianto di terzi in Congo e 1 in Cile.
I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem dell'esercizio 2016 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS). Le analisi per settori di attività sono esposte sulla base dei risultati adjusted.
| Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|
| 2015 | (milioni di euro) | 2016 |
| 11.507 | Ricavi della gestione caratteristica | 9.976 |
| 5 | Altri ricavi e proventi | 9 |
| (8.782) | Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (7.294) |
| (2.222) | Lavoro e oneri relativi | (1.782) |
| 508 | Margine operativo lordo (EBITDA) | 909 |
| (960) | Ammortamenti e svalutazioni | (2.408) |
| (452) | Risultato operativo (EBIT) | (1.499) |
| (244) | Oneri finanziari netti | (154) |
| 34 | Proventi netti su partecipazioni | 18 |
| (662) | Risultato prima delle imposte | (1.635) |
| (127) | Imposte sul reddito | (445) |
| (789) | Risultato prima degli interessi di terzi azionisti | (2.080) |
| (17) | Risultato di competenza di terzi azionisti | (7) |
| (806) | Utile (perdita) dell'esercizio | (2.087) |
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 9.976 milioni di euro, in diminuzione del 13,3% rispetto al 2015, a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore e Drilling, come dettagliato in seguito nell'analisi per settore di attività.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 909 milioni di euro, in aumento rispetto ai 508 milioni di euro nel 2015.
Il risultato operativo (EBIT) è pari a -1.499 milioni di euro, contro i -452 milioni di euro dell'esercizio precedente. Il peggioramento è dovuto all'incremento delle svalutazioni derivanti da razionalizzazione di asset, test di impairment e svalutazioni crediti commerciali drilling per un totale di 2.081 milioni di euro, di cui 1.724 milioni di euro ammortamenti e svalutazioni.
Gli oneri finanziari netti diminuiscono, rispetto
al 2015, di 90 milioni di euro, principalmente a causa del minore indebitamento medio netto a fronte dell'aumento di capitale.
I proventi netti su partecipazioni risultano pari a 18 milioni di euro, inferiori di 16 milioni di euro rispetto al 2015, che comprendeva i proventi derivanti dalla cessione delle partecipazioni Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC e Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA.
Il risultato prima delle imposte si attesta a -1.635 milioni di euro.
Le imposte sul reddito si attestano a 445 milioni di euro e comprendono la svalutazione di attività per imposte anticipate e per imposte sul reddito per complessivi 232 milioni di euro. La perdita dell'esercizio 2016 ammonta a 2.087 milioni di euro, rispetto alla perdita di 806 milioni di euro nel 2015.
| Esercizio 2015 |
(milioni di euro) | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| (452) | Risultato operativo (EBIT) | (1.499) |
| 298 | Special items | 2.081 |
| (154) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 582 |
| (milioni di euro) | Esercizio 2016 |
|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (2.087) |
| Special items | 2.313 |
| Utile (perdita) dell'esercizio adjusted | 226 |
La perdita dell'esercizio, pari a 2.087 milioni di euro (806 milioni di euro nel 2015), sconta rispetto all'utile dell'esercizio adjusted i seguenti special items:
svalutazione di crediti drilling: 171 milioni di euro (100 milioni di euro nel 2015);
oneri da riorganizzazione: 24 milioni di euro. Le svalutazioni di asset derivanti dal piano strategico e successivo test di impairment sono così descritte:
nel Drilling Offshore due jack-up e una piattaforma semisommergibile, e le relative rimanenze di magazzino, sono stati completamente svalutati in quanto non si prevede la possibilità di utilizzo nell'arco di piano; inoltre alcuni mezzi navali, prevalentemente piattaforme semisommergibili, sono stati parzialmente svalutati a seguito del test di impairment. Impatto pari a 1.183 milioni di euro;
l'arco di piano è prevista nulla o limitata. Impatto pari a 189 milioni di euro;
| (milioni di euro) | E&C Offshore |
E&C Onshore |
Drilling Offshore |
Drilling Onshore |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| EBIT adjusted | 379 | 5 | 234 | (36) | 582 |
| Impairment/svalutazioni asset | 341 | 58 | 1.170 | 155 | 1.724 |
| Svalutazione magazzini | 20 | 1 | 13 | 34 | 68 (1) |
| Svalutazione tax asset | 17 | 77 | - | - | 94 (1) |
| Svalutazione crediti | - | - | 17 | 154 | 171 (1) |
| Oneri da riorganizzazione | 9 | 11 | 2 | 2 | 24 (1) |
| Totale svalutazioni | (387) | (147) | (1.202) | (345) | (2.081) |
| EBIT | (8) | (142) | (968) | (381) | (1.499) |
(1) Totale 357 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 1.266 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 909 milioni di euro.
| Esercizio 2015 |
(milioni di euro) | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| 11.507 | Ricavi della gestione caratteristica | 9.976 |
| 5 | Altri ricavi e proventi | 9 |
| (8.682) | Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (6.961) |
| (2.222) | Lavoro e oneri relativi | (1.758) |
| 608 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 1.266 |
| (762) | Ammortamenti e svalutazioni | (684) |
| (154) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 582 |
| (244) | Oneri finanziari netti | (154) |
| 34 | Proventi netti su partecipazioni | 18 |
| (364) | Risultato prima delle imposte adjusted | 446 |
| (127) | Imposte sul reddito | (213) |
| (491) | Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted | 233 |
| (17) | Risultato di competenza di terzi azionisti | (7) |
| (508) | Utile (perdita) dell'esercizio adjusted | 226 |
| Esercizio 2015 |
(milioni di euro) | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| 11.507 | Ricavi della gestione caratteristica | 9.976 |
| (11.110) | Costi della produzione | (8.741) |
| (198) | Costi di inattività | (316) |
| (118) | Costi commerciali | (104) |
| (14) | Costi di ricerca e sviluppo | (19) |
| (22) | Proventi (oneri) diversi operativi netti | (24) |
| (199) | Spese generali | (190) |
| (154) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 582 |
Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2016 ricavi della gestione caratteristica pari a 9.976 milioni di euro, con un decremento di 1.531 milioni di euro rispetto al 2015, a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore e Drilling, come dettagliato in seguito nell'analisi per settori di attività.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 8.741 milioni di euro, con un decremento di 2.369 milioni di euro rispetto al 2015 per effetto della diminuzione dei ricavi.
I costi di inattività, pari a 316 milioni di euro, sono aumentati di 118 milioni di euro rispetto al 2015, principalmente per effetto dell'inattività dei mezzi della flotta E&C Offshore S7000, Castorone, Castoro 2, Castoro 6 e Castoro 8, per l'inattività del Perro Negro 3, Scarabeo 6 e Scarabeo 3 della flotta Drilling Offshore e degli impianti Drilling Onshore in Sud America.
I costi commerciali, grazie alla razionalizzazione dei costi in fase di offerta, sono pari a 104 milioni di euro, in diminuzione di 14 milioni di euro rispetto al 2015.
Le spese di ricerca rilevate tra i costi di gestione, pari a 19 milioni di euro, registrano un incremento di 5 milioni di euro.
Le spese generali, pari a 190 milioni di euro, registrano un decremento di 9 milioni di euro.
I proventi (oneri) diversi operativi netti, pari a 24 milioni di euro, registrano un aumento di 2 milioni di euro rispetto al 2015.
Analizzando i risultati espressi dalle principali attività:
| Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|
| 2015 | (milioni di euro) | 2016 |
| 6.890 | Ricavi della gestione caratteristica | 5.686 |
| (6.401) | Costo del venduto | (5.057) |
| 489 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 629 |
| (297) | Ammortamenti e svalutazioni | (250) |
| 192 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 379 |
| (138) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (387) |
| 54 | Risultato operativo (EBIT) | (8) |
Engineering & Construction Offshore
I ricavi 2016 ammontano a 5.686 milioni di euro, con un decremento del 17,5% rispetto al 2015, riconducibile principalmente ai minori volumi registrati in Medio Oriente, in Australia e Russia, in parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Azerbaijan e Kazakhstan.
Il costo del venduto è pari a 5.057 milioni di euro con un decremento di 1.344 milioni di euro rispetto al 2015 per effetto della diminuzione dei ricavi. Gli ammortamenti diminuiscono di 47 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel 2015, per effetto del minor contributo di un mezzo la cui vita utile è terminata a giugno 2015, dei mezzi svalutati nel 2015 e di una base il cui valore originario è stato completamente ammortizzato.
Il risultato operativo (EBIT) adjusted del 2016 ammonta a 379 milioni di euro, pari al 6,7% dei ricavi, rispetto a 192 milioni di euro dell'esercizio 2015, pari al 2,8% dei ricavi. Il miglioramento è ascrivibile principalmente al maggior contributo dei progetti in esecuzione in Kazakhstan e in Azerbaijan. L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) adjusted sui ricavi si attesta all'11,1%, rispetto al 7,1% del 2015.
Il risultato operativo (EBIT) del 2016, negativo per 8 milioni di euro, sconta la svalutazione totale di un mezzo navale e le relative rimanenze di magazzino in quanto non si prevede la possibilità di utilizzo nell'arco di piano, la svalutazione parziale di una FPSO a seguito del test di impairment, la rivisitazione della vita utile di una FPSO facendola coincidere con la fine del contratto attivo, a causa delle ridotte possibilità di rinnovo, la svalutazione di crediti fiscali, nonché oneri da riorganizzazione.
| Esercizio 2015 |
(milioni di euro) | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| 2.788 | Ricavi della gestione caratteristica | 2.844 |
| (3.442) | Costo del venduto | (2.803) |
| (654) | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 41 |
| (39) | Ammortamenti e svalutazioni | (36) |
| (693) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 5 |
| (49) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (147) |
| (742) | Risultato operativo (EBIT) | (142) |
I ricavi ammontano a 2.844 milioni di euro, con un incremento del 2% rispetto al 2015, caratterizzato da una significativa contrazione delle stime di ricavi su vari contratti in Nord America, Australia e Africa Occidentale. Maggiori volumi di attività si sono registrati in Medio Oriente. Il costo del venduto ammonta a 2.803 milioni di euro, rispetto a 3.442 milioni di euro dell'esercizio 2015.
Gli ammortamenti risultano pari a 36 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto al 2015. Il risultato operativo (EBIT) adjusted dell'esercizio 2016 ammonta a 5 milioni di euro, rispetto alla perdita di 693 milioni di euro dell'esercizio 2015 comprensiva delle correzioni di stima di cui sopra.
Il risultato operativo (EBIT) del 2016, negativo per 142 milioni di euro, sconta la completa svalutazione di un cantiere di fabbricazione e le relative rimanenze di magazzino data l'assenza di prospettive di utilizzo nell'arco di piano, la parziale svalutazione di una base logistica, la svalutazione di crediti fiscali, nonché oneri da riorganizzazione.
| Esercizio 2015 |
(milioni di euro) | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| 1.067 | Ricavi della gestione caratteristica | 903 |
| (531) | Costo del venduto | (449) |
| 536 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 454 |
| (241) | Ammortamenti e svalutazioni | (220) |
| 295 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 234 |
| (11) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (1.202) |
| 284 | Risultato operativo (EBIT) | (968) |
I ricavi ammontano a 903 milioni di euro, con un decremento del 15,4% rispetto al 2015, per effetto dei minori ricavi registrati dalla nave di perforazione Saipem 12000, a causa della chiusura anticipata del contratto, dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 6, interessata da lavori di rimessa in classe nel primo trimestre e inattiva nei successivi mesi, dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 8, interessata da lavori di rimessa in classe nel corso del quarto trimestre dell'esercizio, nonché dalle piattaforme semisommergibili Scarabeo 3 e Scarabeo 4, operative per buona parte del 2015, e inattive o dismesse nel 2016. Il decremento è in minima parte compensato dai maggiori ricavi derivanti dalla piena attività della nave di perforazione Saipem 10000, interessata da lavori di approntamento nel 2015.
Il costo del venduto ammonta a 449 milioni di euro, rispetto a 531 milioni di euro dell'esercizio 2015, in linea con la diminuzione dei ricavi. Gli ammortamenti diminuiscono di 21 milioni di euro rispetto al 2015, per effetto della cessione delle piattaforme semisommergibili Scarabeo 3 e Scarabeo 4.
Il risultato operativo (EBIT) adjusted dell'esercizio 2016 ammonta a 234 milioni di euro, rispetto a 295 milioni di euro dell'esercizio 2015, con un'incidenza sui ricavi che si attesta al 25,9%, in flessione di quasi due punti percentuali rispetto al 2015, per effetto del minor contributo dei mezzi inattivi o interessati da lavori di manutenzione nel periodo; il peggioramento registrato è stato in parte compensato dal maggior contributo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 (efficienza operativa) e della nave di perforazione Saipem 10000 (interessata da lavori nel 2015).
L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) adjusted sui ricavi si attesta al 50,3%, in linea rispetto al 50,2% del 2015.
Il risultato operativo (EBIT) del 2016, negativo per 968 milioni di euro, sconta la parziale svalutazione a seguito del test di impairment di alcuni mezzi navali, prevalentemente piattaforme semisommergibili, la completa svalutazione di due jack-up e una piattaforma semisommergibile e le relative rimanenze di magazzino in quanto non si prevede la possibilità di utilizzo nell'arco di piano, la svalutazione di crediti scaduti, nonché oneri da riorganizzazione.
| Esercizio 2015 |
(milioni di euro) | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| 762 | Ricavi della gestione caratteristica | 543 |
| (525) | Costo del venduto | (401) |
| 237 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 142 |
| (185) | Ammortamenti e svalutazioni | (178) |
| 52 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | (36) |
| (100) | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | (345) |
| (48) | Risultato operativo (EBIT) | (381) |
I ricavi del 2016 ammontano a 543 milioni di euro, con un decremento del 28,7% rispetto al 2015, riconducibile principalmente alla ridotta attività in Sud America.
Il costo del venduto, pari a 401 milioni di euro, registra una diminuzione del 23,6% rispetto all'esercizio 2015.
Gli ammortamenti, pari a 178 milioni di euro, sono in diminuzione di 7 milioni di euro rispetto al 2015, riconducibile al fermo per migliorie di un impianto destinato a operare per un contratto in Kuwait.
Il risultato operativo (EBIT) adjusted dell'esercizio 2016 registra una perdita dell'esercizio di 36 milioni di euro, rispetto all'utile di 52 milioni di euro del 2015, per effetto dell'incremento di costi di inattività dei mezzi in Sud America.
L'incidenza del margine operativo lordo (EBITDA) adjusted sui ricavi si attesta al 26,2%, rispetto al 31,1% del 2015. Il risultato operativo (EBIT) del 2016, negativo per 381 milioni di euro, sconta la svalutazione completa o parziale di alcuni impianti di perforazione e le relative rimanenze di magazzino in quanto la possibilità di utilizzo nell'arco di piano è prevista nulla o limitata, la svalutazione di crediti scaduti, nonché oneri da riorganizzazione.
Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.
Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| Attività materiali nette | 7.287 | 5.192 | |
| Attività immateriali nette | 758 | 755 | |
| 8.045 | 5.947 | ||
| - Engineering & Construction Offshore | 3.392 | 2.924 | |
| - Engineering & Construction Onshore | 536 | 444 | |
| - Drilling Offshore | 3.050 | 1.754 | |
| - Drilling Onshore | 1.067 | 825 | |
| Partecipazioni | 134 | 147 | |
| Capitale immobilizzato | 8.179 | 6.094 | |
| Capitale di esercizio netto | 941 | 447 | |
| Fondo per benefici ai dipendenti | (211) | (206) | |
| Attività (passività) disponibili per la vendita | - | - | |
| Capitale investito netto | 8.909 | 6.335 | |
| Patrimonio netto | 3.474 | 4.866 | |
| Capitale e riserve di terzi | 45 | 19 | |
| Indebitamento finanziario netto | 5.390 | 1.450 | |
| Coperture | 8.909 | 6.335 | |
| Leverage (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) | 1,53 | 0,30 | |
| N. azioni emesse e sottoscritte | 441.410.900 | 10.109.774.396 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 73.
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).
Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2016 a 6.094 milioni di euro, con un decremento di 2.085 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. La variazione deriva da investimenti per 296 milioni di euro, dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 18 milioni di euro, da ammortamenti e svalutazioni per 2.408 milioni di euro conseguenti il nuovo piano strategico, da dismissioni per 19 milioni di euro, dall'effetto netto positivo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 28 milioni di euro.
Le svalutazioni conseguenti il piano strategico hanno comportato effetti anche sul capitale di esercizio netto che diminuisce di 494 milioni di euro passando da 941 milioni di euro al 31 dicembre 2015 a 447 milioni di euro al 31 dicembre 2016.
Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 206 milioni di euro, con un decremento di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015.
A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 2.574 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2016, a 6.335 milioni di euro, rispetto a 8.909 milioni di euro del 31 dicembre 2015.
Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, ammonta al 31 dicembre 2016 a 4.885 milioni di euro, in aumento di 1.366 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. L'incremento è riconducibile all'effetto positivo dell'aumento di capitale per 3.453 milioni di euro al netto di oneri e imposte in parte compensato dall'effetto negativo della perdita dell'esercizio pari a 2.080 milioni di euro, dall'effetto positivo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 88 milioni di euro, dall'effetto negativo derivante dal pagamento di dividendi per 36 milioni di euro, dall'acquisto di azioni proprie per 26 milioni di euro, nonché dall'effetto negativo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 33 milioni di euro.
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 è pari a 1.450 milioni di euro, rispetto a 5.390 milioni di euro del 31 dicembre 2015.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri finanziatori esigibili oltre l'esercizio successivo | (1) | - |
| Debiti verso banche esigibili oltre l'esercizio successivo | 252 | 2.193 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili oltre l'esercizio successivo | 2.589 | 1.001 |
| Indebitamento finanziario netto a medio/lungo termine | 2.840 | 3.194 |
| Depositi bancari, postali e presso imprese finanziarie di Gruppo | (1.065) | (1.890) |
| Titoli disponibili per la vendita | (26) | (55) |
| Denaro e valori in cassa | (1) | (2) |
| Crediti verso altri finanziatori esigibili entro l'esercizio successivo | (30) | (3) |
| Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo | 180 | 179 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili entro l'esercizio successivo | 3.492 | 27 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine | 2.550 | (1.744) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) | 5.390 | 1.450 |
Le attività (passività) connesse al fair value dei contratti derivati sono rappresentate nelle "Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato" 7 "Altre attività correnti", 13 "Altre attività non correnti", 18 "Altre passività correnti" e 23 "Altre passività non correnti".
Per la suddivisione per valuta dell'indebitamento finanziario lordo di 3.400 milioni di euro si rimanda a quanto indicato nella nota 14
"Passività finanziarie a breve termine" e nella nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine e quota a breve di passività a lungo termine".
| Prospetto del conto economico complessivo | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (789) | (2.080) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | ||
| - rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | 3 | 1 |
| - quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
- | (1) |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | (2) | (1) |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | ||
| - variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (1) | 125 |
| - variazione del fair value di partecipazioni immobilizzate | - | 1 |
| - differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | 100 | (37) |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | 8 | (37) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | 108 | 51 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (681) | (2.029) |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | (702) | (2.039) |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2015 | 3.519 | |
| Totale risultato complessivo dell'esercizio | (2.080) | |
| Dividendi distribuiti | (36) | |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto di fair value dei piani di incentivazione | (21) | |
| Aumento di capitale al netto oneri | 3.435 | |
| Altre variazioni | 68 | |
| Totale variazioni | 1.366 | |
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2016 | 4.885 | |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | 4.866 | |
| - terzi azionisti | 19 |
| Patrimonio netto | Utile (perdita) dell'esercizio | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
| Come da bilancio di Saipem SpA | 1.301 | 3.948 | (127) | (808) |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di esercizio, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
1.581 | 723 | (850) | (993) |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: | ||||
| - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile | 801 | 797 | (7) | (4) |
| - eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati | (343) | (310) | 30 | 37 |
| - altre rettifiche | 179 | (273) | 165 | (312) |
| Totale patrimonio netto | 3.519 | 4.885 | (789) | (2.080) |
| Capitale e riserve di terzi | (45) | (19) | (17) | (7) |
| Come da bilancio consolidato | 3.474 | 4.866 | (806) | (2.087) |
Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine esercizio dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine esercizio dello schema riclassificato. L'indicatore che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di esercizio, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di esercizio, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo | (806) | (2.087) |
| Risultato dell'esercizio di terzi azionisti | 17 | 7 |
| a rettifica: | ||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 905 | 2.208 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | (18) | 5 |
| Dividendi, interessi e imposte | 318 | 516 |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio | 416 | 649 |
| Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione | (468) | 647 |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | (455) | (318) |
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | (507) | 978 |
| Investimenti tecnici | (561) | (296) |
| Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda | (1) | - |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali | 155 | 17 |
| Altre variazioni relative all'attività di investimento | - | (1) |
| Free cash flow | (914) | 698 |
| Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | 12 | 1 |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | 370 | (3.253) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | (26) |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (16) | 3.399 |
| Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità | 12 | 7 |
| FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO | (536) | 826 |
| Free cash flow | (914) | 698 |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | - | (26) |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (16) | 3.399 |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni | (36) | (131) |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | (966) | 3.940 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 73.
Il flusso di cassa netto da attività di esercizio, positivo per 978 milioni di euro, unitamente alle dismissioni e cessioni di asset non strategici pari a 17 milioni di euro, al netto del flusso negativo degli investimenti netti in attività materiali e altre variazioni relative all'attività di investimento pari a 297 milioni di euro, ha generato un free cash flow positivo per 698 milioni di euro.
Il flusso di cassa del capitale proprio, pari a 3.399 milioni di euro, è stato generato dall'operazione di aumento di capitale proprio per 3.500 milioni di euro nettato degli oneri associati all'operazione di 65 milioni di euro e dalla distribuzione dividendi per 36 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie ha generato un effetto negativo per 26 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto ha generato un effetto negativo per 131 milioni di euro. Pertanto l'indebitamento finanziario netto ha subito un decremento di 3.940 milioni di euro. Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio,
di 649 milioni di euro, deriva:
dal risultato negativo del periodo di 2.080 milioni di euro;
dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali e immateriali per 2.408 milioni di euro, compensati in parte dall'effetto della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto per 18 milioni di euro, dalla variazione del fondo benefici ai dipendenti per 5 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni per 177 milioni di euro;
La variazione positiva del capitale dell'esercizio relativa alla gestione di 647 milioni di euro è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.
La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito pagati nell'esercizio 2016, negativa per 318 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati.
Gli investimenti tecnici in attività materiali e immateriali ammontano a 296 milioni di euro. La suddivisione per area di business è: Drilling Offshore (94 milioni di euro), Engineering & Construction Offshore (117 milioni di euro), Drilling Onshore (77 milioni di euro) ed Engineering & Construction Onshore (8 milioni di euro). Ulteriori informazioni, in ordine agli investimenti effettuati nell'esercizio 2016, sono riportate nel commento all'andamento operativo.
Il flusso di cassa generato dai disinvestimenti, pari a 17 milioni di euro, si riferisce principalmente alla cessione di asset non strategici.
Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) dell'esercizio, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 27,5% prevista dalla normativa fiscale italiana.
Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio. Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (milioni di euro) | (789) | (2.080) |
| Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito | |||
| (al netto dell'effetto fiscale) | (milioni di euro) | 177 | 112 |
| Utile (perdita) dell'esercizio unlevered | (milioni di euro) | (612) | (1.968) |
| Capitale investito netto: | (milioni di euro) | ||
| - a inizio periodo | 8.602 | 8.909 | |
| - a fine periodo | 8.909 | 6.335 | |
| Capitale investito netto medio | (milioni di euro) | 8.756 | 7.622 |
| ROACE | (%) | (6,99) | (25,82) |
| ROACE operative | (%) | (6,99) | (25,82) |
Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.
| 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|
| Leverage 1,53 |
0,30 |
Saipem si impegna a gestire le operazioni in modo sostenibile e responsabile, a promuovere il dialogo e consolidare le relazioni con i propri stakeholder. La presenza di Saipem sul territorio permette la creazione di valore condiviso che contribuisce allo sviluppo socio-economico delle aree in cui opera.
Saipem è stata ufficialmente ammessa nell'iniziativa Global Compact promossa dalle Nazioni Unite, ai cui principi di protezione dell'ambiente, rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro, e lotta alla corruzione, la Società si ispira per la gestione di un business etico e sostenibile che crei valore per i suoi stakeholder. L'inclusione di Saipem tra le imprese aderenti all'iniziativa è conseguente a un processo di analisi sull'idoneità della Società svolto dal Global Compact. Questo impegno si inserisce all'interno delle strategie già avviate da tempo da Saipem volte a promuovere la sicurezza e salute dei propri dipendenti, la prevenzione degli impatti sull'ambiente anche attraverso una costante innovazione tecnologica, la lotta alla corruzione e una particolare attenzione alla governance. La Società inoltre promuove il rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro nei Paesi in cui opera, grazie anche a una gestione responsabile della catena di fornitura.
L'identificazione e il coinvolgimento di tutti i portatori di legittimi interessi sono aspetti fondamentali della strategia di sostenibilità di Saipem. L'approccio all'engagement con tutte le tipologie di stakeholder, le attività svolte e il feedback ricevuto nel corso del 2016 sono dettagliati di seguito.
Gli eventi principali in cui il Management di Saipem ha incontrato la comunità finanziaria sono stati in occasione dell'aumento di capitale, dell'emissione del bond e dell'aggiornamento della strategia. Più in generale, nell'ambito delle comunicazioni istituzionali di carattere finanziario, nel 2016 Saipem ha organizzato 24 giornate di road show e ha presenziato a 5 conferenze internazionali per gli investitori. In occasione di questi eventi i rappresentanti della Società hanno presentato le attività e i risultati di Saipem ad Amsterdam, Boston, Francoforte, Londra, Milano, Monaco, New York, Parigi, Oslo, Zurigo, Ginevra e Yountville (California). Inoltre, Saipem ha ospitato 3 giornate di reverse-road show presso la sede di Milano. Nel 2016, durante questi eventi, oltre 800 persone, tra cui gestori di portafoglio e analisti buy side/sell side, sono state contattate durante incontri individuali o di gruppo, conference call e video conferenze, mentre più di 1.150 persone hanno assistito alle 4 presentazioni trimestrali dei risultati finanziari tramite conference call e via web.
I clienti sono stakeholder importanti sia a livello Corporate che nei singoli progetti operativi. La relazione a livello dei progetti operativi è costante: project manager e staff di progetto rispondono prontamente alle richieste del cliente, spesso presente on-site, nell'operatività quotidiana. I clienti vengono inoltre coinvolti nelle iniziative di formazione di HSE quali ad esempio campagne di sensibilizzazione ambientale o la LiHS (Leadership in Health and Safety). A fine progetto e con cadenza annuale, viene richiesto al cliente un feedback tramite lo strumento di "Customer Satisfaction". Nel 2016 sono stati raccolti 59 questionari di Customer Satisfaction, nei quali i clienti hanno anche espresso un parere sulle modalità messe in atto da Saipem sulla gestione degli stakeholder locali e il valore generato sul territorio.
Inoltre, incontri con clienti o potenziali clienti sono organizzati nell'ambito commerciale o possono riguardare alcuni aspetti specifici quali l'approccio di Saipem alla sostenibilità. In alcuni progetti Saipem ha coinvolto direttamente i propri clienti nell'esecuzione di iniziative per le comunità sul territorio, soprattutto in Angola e Indonesia.
In Azerbaijan Saipem ha coinvolto il management locale e alcuni rappresentanti del cliente invitandoli a partecipare al programma HOPE (Human OPerational Environment), un training specifico sui Diritti Umani che di volta in volta viene adattato alla realtà del Paese in cui si svolge.
Il capitale umano è un asset fondamentale per il successo di lungo periodo della Società. Saipem è impegnata ad attrarre persone di talento e promuoverne lo sviluppo, la motivazione e competenza ed è altresì impegnata a garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro e ad avere un rapporto proattivo con i sindacati in modo da garantire un confronto aperto e collaborativo.
Nel corso dell'anno è stato lanciato la terza edizione dello "Strategy LineUp", che consiste nell'organizzazione di una serie di meeting indirizzati a tutti i dipendenti aziendali sulle priorità strategiche e obiettivi aziendali.
In diversi Paesi, quali Brasile, Indonesia, Kazakhstan, Nigeria e Venezuela, i dipendenti locali sono stati coinvolti nelle iniziative di sostenibilità per il territorio.
A beneficio di tutti i dipendenti è stata pubblicata la "Guida Saipem alla Business Integrity" per rafforzare ulteriormente la conoscenza e la comprensione del codice etico e del sistema documentale Saipem relativamente a tematiche di Integrity.
Le comunità locali sono stakeholder prioritari dell'approccio di Saipem che tiene in grande considerazione le necessità delle comunità locali e contribuisce al loro progresso in termini di sviluppo socio-economico e di miglioramento delle condizioni di vita. Ogni società operativa o progetto ha un approccio specifico nella relazione con le comunità locali dove opera, in base al ruolo di Saipem e al contesto socioeconomico e culturale. Nel corso dell'anno numerose sono state le iniziative di coinvolgimento delle comunità. In Kazakhstan è stato organizzato un incontro pubblico con la popolazione del villaggio di Kuryk per presentare e discutere il piano di sostenibilità di Ersai, e rafforzare il senso di responsabilità e di riconoscimento di tali iniziative da parte della comunità. Iniziative e progetti per le comunità locali sono stati realizzati in Angola, Azerbaijan, Bolivia, Brasile, Congo, Indonesia, Kazakhstan, Nigeria, Perù e Venezuela (ulteriori dettagli in "Saipem Sustainability 2016"). In numerosi Paesi del mondo Saipem collabora con scuole e università per iniziative a favore dello sviluppo del capitale umano, che includono ad esempio l'organizzazione di internship e progetti di ricerca (Angola, Azerbaijan e Italia), l'erogazione di borse di studio (Nigeria e Kazakhstan) e lo svolgimento di corsi di formazione (Nigeria).
Il coinvolgimento di governi e soprattutto delle autorità viene definito specificatamente per ogni realtà operativa e Paese in cui Saipem opera, considerando le specificità del Paese e del contesto sociale. Oltre alle relazioni istituzionali e ufficiali con le autorità, Saipem collabora con i soggetti pubblici per la realizzazione di programmi di sviluppo socio-economico. In molti Paesi si sono definite collaborazioni proattive volte alla realizzazione di azioni coordinate. In tale contesto si inseriscono le collaborazioni con enti ministeriali per la salute, ospedali o centri medici locali. Ad esempio, progetti di sensibilizzazione contro la Malaria sono stati realizzati in Paesi come Congo, Angola e Nigeria.
I fornitori sono considerati partner chiave per il successo del business di Saipem. Pertanto Saipem è impegnata a sviluppare e mantenere con loro una relazione durevole. Attraverso uno strutturato processo di qualifica dei fornitori (processo di Vendor Management), Saipem è in grado di valutarne l'affidabilità in termini di capacità tecniche, finanziarie e organizzative. Nel corso del 2016 sono proseguiti gli audit di responsabilità sociale che hanno coinvolto fornitori in India, Cina e Indonesia.
A livello locale il coinvolgimento dei fornitori è costante, con la realizzazione di specifiche iniziative volte a migliorare la qualità delle forniture e allineare i fornitori ai requisiti di qualità, salute, sicurezza, ambiente e sociali di Saipem. In particolare, sono stati realizzati incontri con fornitori volti all'informazione e alla formazione.
Anche le organizzazioni locali e non governative sono destinatarie di attività specifiche di engagement. Saipem comunica, con cadenza predefinita e attraverso i propri canali istituzionali, il proprio sistema di governance e di controllo interno, i sistemi di gestione aziendale, nonché gli obiettivi e le performance. Nel 2016 è proseguita la collaborazione con Eurasia Foundation of Central Asia (EFCA), in Kazakhstan, per la realizzazione di iniziative indirizzate alla comunità locale nel campo dell'educazione. Procede inoltre la collaborazione con Junior Achievement Azerbaijan (JAA) per rafforzare le competenze tecniche degli studenti universitari. Una nuova collaborazione con Actions de Solidarité Internationale (ASI) è stata attivata in Congo per contribuire allo sviluppo di competenze tecniche di un gruppo di donne locali.
Infine, nel corso del 2016 Saipem ha coinvolto un campione rappresentativo di stakeholder interni ed esterni in una survey finalizzata all'identificazione delle tematiche di sostenibilità materiali: 11 stakeholder finanziari, 2 rappresentanti di organizzazioni non governative, 9 rappresentanti di autorità locali, 16 rappresentanti di comunità locali, 24 clienti e 72 rappresentanti di organizzazioni di settore e fornitori, oltre a 792 dipendenti e 59 dirigenti, hanno fornito il loro punto di vista attraverso una survey dedicata, fornendo utili indicazioni anche per la definizione delle azioni e obiettivi di sostenibilità futuri.
Il sistema di reporting di sostenibilità di Saipem è composto da numerosi documenti complementari tra loro al fine di coprire le esigenze informative dei principali stakeholder, definite anche grazie a un processo di analisi di materialità su temi di sostenibilità. I temi sono stati definiti coinvolgendo 985 stakeholder interni ed esterni, e sono: Sicurezza, Sicurezza nelle operazioni e nei processi, integrità degli Asset, Prevenzione degli sversamenti e azioni di risposta, Impiego locale, Anti-Corruzione ed etica nella gestione del business, Innovazione tecnologica e di business, Diritti dei lavoratori, Trasparenza, Catena di fornitura etica, Formazione e sviluppo, Salute ed Efficienza Energetica. "Saipem Sustainability" (disponibile sul sito internet www.saipem.com) descrive i principali risultati ottenuti nell'anno, gli obiettivi per gli anni successivi, le strategie e l'approccio della Società ai temi materiali. Il documento funge inoltre da Communication On Progress (COP) nell'ambito dell'impegno di Saipem nei confronti del Global Compact e nel rispetto e promozione dei suoi Dieci Principi.
Questo documento è redatto secondo la linea guida internazionale del Global Reporting Initiative (GRI - versione G4).
All'interno della presente relazione finanziaria viene pubblicato il "Consolidato di Sostenibilità" che descrive la performance di sostenibilità dell'anno e riporta i principali risultati della Società in termini di indicatori e analisi di trend.
Inoltre nell'anno sono stati pubblicati:
"Saipem Biodiversity", che descrive l'approccio di Saipem nella protezione della biodiversità e riporta una panoramica delle principali best practice in tema;
"Local Content for Sustainable Development", che descrive l'approccio di Saipem nella promozione del Local Content e propone numerosi focus paese.
Il cambiamento dello scenario globale delle fonti energetiche e gli aumentati costi per il loro sfruttamento fanno sì che l'industria Oil & Gas necessiti di innovazione per far fronte alle sfide del prossimo futuro. Saipem vanta una lunga tradizione nel campo dell'innovazione, spesso guidata dall'operare in contesti sfidanti; per far fronte all'attuale scenario di mercato sono necessari un cambio nella propensione al cambiamento e una nuova strategia di innovazione, sia in termini di portata che di intensità.
In accordo a tale contesto, Saipem ha recentemente strutturato le proprie attività di innovazione tecnologica secondo tre linee principali:
In Saipem l'innovazione tecnologica è fortemente orientata all'esecuzione di progetti e servizi, spesso condividendone attività e risorse. In tale caso, le attività sono così intimamente associate al business che non vengono usualmente riportate nella spesa R&D.
Le attività sono organizzate per aree tematiche coincidenti con le stesse unità di business al fine di essere allineate alle loro strategie e favorire un efficace trasferimento dei risultati conseguiti dalle attività di sviluppo tecnologico.
Per la Business Unit Offshore lo sviluppo si è focalizzato sul Subsea, Floaters e sull'area delle condotte sottomarine oltre alle tecnologie sui materiali di impatto trasversale sulle aree appena menzionate. Attualmente lo sviluppo dei campi sottomarini sta diventando sempre più complesso e costoso. Al fine di rendere ai propri clienti economicamente fattibile lo sviluppo di tali campi, Saipem sta lavorando su soluzioni innovative in grado di cambiare la modalità con cui saranno sviluppati i campi esistenti o le nuove infrastrutture sottomarine, riducendone il costo totale. Questo è reso possibile dalla combinazione di diverse nuove tecnologie in fase di sviluppo, che rendono tecnicamente ed economicamente sostenibile, anche nelle acque più profonde, lo sbottigliamento di campi già in produzione, lo sfruttamento di campi marginali e persino gli sviluppi di nuovi campi. In realtà, le nuove tecnologie stanno spostando sul fondo sottomarino le operazioni condotte in superficie e stanno consentendo l'aumento della distanza dei pozzi produttivi sottomarini dalle principali infrastrutture, traguardando la cosiddetta "Subsea Factory", le soluzioni di "Long Tie-Back" e campi "All Electric", conseguendo anche la riduzione dell'installazione sottomarina di tubazioni ed equipaggiamenti di collegamento con la superficie. In questo ambito, Saipem ha firmato con Total e Veolia un accordo di comproprietà e commercializzazione esclusiva per SPRINGS® (Subsea PRocess and INjection Gear for Seawater), un'innovativa tecnologia per il trattamento sottomarino dell'acqua di mare progettata per operare in acque profonde. La tecnologia sposta il processo di rimozione dei solfati direttamente sul fondale marino, aumentando di conseguenza l'economicità del recupero di petrolio. Saipem guiderà l'industrializzazione e la commercializzazione della tecnologia. Nel 2016 Saipem ha anche completato un progetto di sviluppo congiunto con alcune delle principali compagnie Oil & Gas sulla sua tecnologia "Spoolsep", per la separazione gravimetrica dal petrolio dell'acqua prodotta, ancora in fase di sviluppo in un centro di test operante in Francia.
Nell'area strategica del SURF Saipem ha stabilito nuovi record nel settore dei servizi per l'industria petrolifera con i lavori di installazione, a una profondità di 2.200 metri, di due Free Standing Hybrid Riser (FSHR) del diametro di 19" e 20" per l'esportazione di gas, situati nella regione Pre-Salt del bacino di Santos. In particolare, Saipem ha raggiunto il primato nel settore dei sistemi FSHR per la profondità di installazione, la grandezza e il peso del riser da 20", nonché per il modulo di galleggiamento più lungo e più pesante mai installato. La tecnologia "Heat Traced Pipe-in-Pipe", adatta alla posa a "J" di condotte rigide, estende l'applicazione del sistema di riscaldamento attivo più efficiente a riser e flowline di diametro maggiore e a linee di tie-back ancora più lunghe. Inoltre, Saipem sta sviluppando e testando una soluzione innovativa a basso costo, che consiste in una stazione sottomarina capace di riscaldare localmente il fluido circolante nelle tubazioni, risolvendo i problemi di flow assurance durante la produzione. La nuova tecnica "Fusion Bonded Joint" consente, in alternativa alle più costose tubazioni rivestite internamente da una lega anticorrosione, di assicurare la continuità del rivestimento protettivo interno in materiale plastico nelle fasi di costruzione e posa di linee di water injection.
Le operazioni sottomarine da remoto e le tecnologie di intervento sono gli elementi chiave per il successo dei servizi di installazione e di "life of field". Tutte le tecnologie di intervento sottomarino sviluppate da Saipem, come Innovator ROV, il sistema di riparazione condotte sottomarine SiRCoS, i sistemi di scavo in acque ultra-profonde e ultra-basse e gli altri sistemi sottomarini ingegnerizzati, hanno beneficiato dell'esperienza acquisita nell'esecuzione di lavori di intervento sottomarino sfidanti.
Nel 2016 Saipem ha completato con successo i test in mare dei suoi nuovi ROV (Remotely Operated Vehicle), il sistema "Innovator 2.0®". Questo nuovo Heavy Work Class ROV è il risultato di tre anni di progettazione e test e rappresenta un riferimento di eccellenza in termini di robotica sottomarina, attingendo dall'esperienza di Saipem nella costruzione di strutture sottomarine. Due Innovator 2.0® saranno operativi a bordo del nuovo mezzo navale "Normand Maximus", che è in grado di utilizzarli in condizioni di mare molto severe.
Inoltre, il nuovo concetto di "Hydrone", ora sottoposto a un programma di sviluppo e di industrializzazione, è stato concepito come evoluzione del sistema Innovator 2.0®, integrando in esso anche funzionalità AUV (Autonomous Underwater Vehicle) e avanzate caratteristiche di automazione, adatto a eseguire tutte le tipologie di ispezione e intervento leggero per lungo periodo, senza nave di supporto.
L'eccellenza di Saipem nel campo dei materiali sarà ulteriormente sfruttata per incrementare la produttività e ridurre i costi della qualità associata; la tecnologia "Internal Plasma Welding", per la saldatura di tubazioni in acciaio al carbonio o rivestite con materiali anticorrosione, utilizzata con successo in Asia, Medio Oriente e nel Caspio, ha chiaramente dimostrato come questo sia possibile. Per affrontare i fenomeni di corrosione, di fatica e l'applicazione dei materiali ad alte pressioni e temperature, sono in via di sviluppo nuove tecniche di saldatura e di "Field Joint Coating" ancora più veloci, insieme a materiali "esotici" e compositi, per tubazioni, valvole, raccordi e componenti ausiliari. In particolare, Saipem è molto attiva nello sviluppo e proposizione alla clientela di soluzioni sottomarine che integrano nuovi prodotti compositi termoplastici innovativi per tubazioni, in grado di affrontare gli stringenti requisiti combinati di cui sopra e di ridurre il costo totale delle apparecchiature sottomarine.
L'eccellenza nella tecnologia dei materiali è anche la chiave del forte posizionamento di Saipem nel business dell'installazione delle lunghe condotte sottomarine: di recente sono state approntate soluzioni innovative per ottimizzare ulteriormente le tecniche utilizzate e per ridurre i costi. Le tecnologie di scavo sottomarino, tecnologie di punta sviluppate e utilizzate con successo nelle operazioni d'installazione in Mar Caspio, stanno continuamente supportando i nostri progetti, in particolare quelli in acque poco profonde.
Per quanto riguarda il Floating LNG è stata ultimata la qualifica del sistema criogenico di trasbordo di LNG in "tandem", attraverso l'uso di tubi flessibili galleggianti, insieme a Trelleborg, mentre la consociata Moss Maritime ha recentemente conseguito esperienze pionieristiche nel mercato della conversione delle navi per il trasporto di LNG a mezzi di liquefazione galleggiante (FLNG) e per la rigasificazione e stoccaggio di LNG (FSRU).
La Business Unit Drilling si è principalmente concentrata sull'adozione di nuove tecniche di perforazione e di soluzioni a basso impatto ambientale: un mezzo navale di Saipem per la perforazione è stato dotato di apparecchiature con tecnologia MPD ("Managed Pressure Drilling") e sta operando per un Cliente nel Mediterraneo. È inoltre disponibile un pacchetto di nuove tecnologie sviluppate recentemente, basate su un approccio progettuale "green", che offre soluzioni a basso impatto ambientale e alto risparmio energetico da applicare a navi e piattaforme semisommergibili di perforazione.
La Business Unit Onshore si è focalizzata principalmente sull'ottimizzazione delle tecnologie di processo proprietarie e su soluzioni tecnologiche innovative per selezionati segmenti di business non-proprietari (gas naturale liquefatto, idrocarburi pesanti, monetizzazione del gas naturale, gestione della CO2) al fine di incrementare il valore delle proposte progettuali verso i clienti.
È in corso un piano di sviluppo pluriennale per mantenere ai massimi vertici di competitività la tecnologia fertilizzanti proprietaria "SnamprogettiTM Urea". Dopo il completamento dello sviluppo degli innovativi piatti "SupercupsTM", le attività in corso includono:
la riduzione del consumo energetico attraverso l'ottimizzazione dei sistemi ausiliari;
la riduzione dell'impatto ambientale ("Urea Zero Emission") grazie a soluzioni altamente innovative in corso di sviluppo.
Nel campo della monetizzazione del gas naturale un particolare sforzo è stato dedicato all'ottimizzazione della tecnologia per la produzione di ammoniaca in collaborazione con il licenziante Haldor Topsoe A/S per mantenere al massimo grado di competitività la nostra offerta di complessi ammoniaca-urea. D'altro canto, il COP-21 Agreement, che si prefigge il contenimento dell'aumento della temperatura media "ben al di sotto dei 2 °C" per la fine del secolo, richiederà un ampio dispiegamento di misure per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. Oltre alle attività in corso per lo sviluppo di soluzioni innovative per la riduzione del consumo energetico nei processi di interesse, Saipem sta creando un portafoglio di tecnologie sia per la purificazione del gas naturale in giacimenti a elevato tenore di CO2, che la cattura di CO2 dai fumi di combustione per la generazione elettrica e dei processi industriali.
È stato avviato nell'anno un esteso programma dedicato al miglioramento e ottimizzazione di diversi aspetti dell'ingegnerizzazione e costruzione delle condotte a terra. In questo campo un risultato notevole nel 2016 è stato l'ottenimento del premio, come environmental runner-up, di IPLOCA (International Pipe Line & Offshore Contractors Association) per la soluzione senza scavo adottata per l'attraversamento di pareti verticali della condotta di Chinipas (Messico). La soluzione adottata (Raise Boring) ha consentito di superare pareti rocciose con altezze da 150 a 200 m, incrementando le condizioni di sicurezza durante la costruzione e minimizzando l'impatto ambientale della costruzione della condotta. Anche se la tecnica di "Raise Boring" per l'attraversamento in condotta di ripidi dislivelli non è comune in Messico, Saipem ha fortemente creduto nel perseguire una soluzione più sicura e con un migliore impatto ambientale. Metodologie alternative, comuni per l'attraversamento di pareti verticali, richiedono un'enorme movimentazione di terra e la necessità di un massivo ripristino del terreno.
Infine, ulteriori sforzi sono proseguiti nell'ambito di due significative aree di interesse trasversale per i business, come l'"Oil Spill Response" e l'"Asset Integrity Management".
Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico, Saipem ha depositato 36 nuove domande di brevetto nel 2016. Nel corso dell'anno la compagnia ha maturato un solido portafoglio brevettuale che, alla data del 31 dicembre 2016, include 334 famiglie brevettuali e circa 2.300 titoli brevettuali.
Nel campo dell'Innovazione Trasformativa, in un contesto di mercato caratterizzato da una forte competizione e incertezza sulle prospettive di sviluppo, Saipem ha lanciato una nuova iniziativa per consolidare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo per le sfide future. È stato concepito un nuovo laboratorio di innovazione, "La Fabbrica dell'Innovazione", mirato a incrementare la produttività di Saipem come richiesto dalla pressione sui costi di progetto dall'industria Oil & Gas. Temi strategici definiti dal management, approccio agile, veloce prototipazione, digitalizzazione, cross-industry open-innovation e la valorizzazione del pensiero innovativo al proprio interno sono le principali chiavi per cogliere il successo.
Più specificatamente, "La Fabbrica dell'Innovazione" si caratterizza per la creazione di una squadra cross-funzionale di giovani, selezionati in base alla propria propensione all'innovazione e alla collaborazione, per l'identificazione di sfide particolarmente rilevanti per la società, affidate alla guida di "senior sponsor" interni, per una spiccata attitudine a relazionarsi con i centri di eccellenza esterni e per un nuovo Innovation Lab realizzato presso la sede di San Donato Milanese e dotato di tecnologie all'avanguardia.
Sono già stati concepiti diversi prototipi concettuali con risultati interessanti; alcuni di essi sono anche stati testati direttamente in campo.
Nell'anno è stata lanciata anche un'altra nuova iniziativa, l'"Idea Innovation Challenge", mirata alla creazione di nuove idee innovative tramite la collaborazione e il knowledge sharing della nostra popolazione, facendo uso di tipici mezzi di crowd-sourcing. Il lancio di un primo challenge ha riscosso un notevole successo con lo sviluppo di idee innovative da parte di parecchi innovatori, per di più provenienti da circa 20 Paesi della realtà Saipem: le idee più attraenti sono ora in via di sviluppo. Ulteriori challenge verranno lanciati nel prossimo futuro, aprendosi anche all'ecosistema esterno alla Società.
Con l'emissione della Management System Guideline relativa al Sistema Normativo Saipem, sono state introdotte nel 2014 sostanziali modifiche alla gestione di Processi di Lavoro, sia relativi agli aspetti di Governance che operativi. Per ogni processo di lavoro identificato sono stati nominati dei Process Owners a livello Corporate, singolarmente responsabili della definizione, gestione e miglioramento del proprio processo in tutto il Gruppo Saipem. Per un'efficace implementazione del nuovo modello è stato avviato un progetto dedicato denominato "Regulatory System Improvement". Nel corso del 2016 le attività si sono svolte sotto il coordinamento di un Programme Manager, con il coinvolgimento diretto di tutti i Process Owners, e di circa 100 referenti per i diversi processi delle sedi di Saipem SpA e Saipem SA. Sono stati anche coinvolti operativamente i Managing Director, i responsabili HR e Qualità di tutte le società controllate e filiali del Gruppo, per gestire in modo uniforme e coordinato il recepimento di tutti i documenti normativi Corporate emessi e la loro graduale implementazione.
È divenuta operativa la standardizzazione, per ogni società controllata, del Document Management System, i cui contenuti sono disponibili in modo omogeneo e strutturato per processi a ogni dipendente Saipem. Al fine di ridurre il volume e semplificare la fruibilità del sistema normativo, è stata approvata dalla Direzione nel corso del riesame annuale per la Qualità un nuovo schema di Corporate Standard basato su "Tavole Sinottiche". È proseguita, come parte del progetto "Fit For the Future", l'analisi della strutture dei Centri di costo Qualità a livello worldwide al fine di omogeneizzarle e tenere sotto controllo i costi allocati.
Sono stati identificati in ambito Qualità due principali aree di ottimizzazione del Processo.
La prima, relativa alle attività di Sistema, di miglioramento e di certificazione, è strettamente correlato con il progetto "Regulatory System Improvement" e ha portato alla definizione di un nuovo schema di certificazione ISO 9001 Multisito, alla ridefinizione delle attività a livello di Qualità Corporate e di società controllata, in modo coerente con l'approccio per processi e con le nuove responsabilità Corporate/società controllata.
La seconda, relativa alle attività di Quality Control eseguite durante la fase di Costruzione Fabbricazione/Installazione, è confluita in uno stream multidisciplinare finalizzato all'analisi e all'ottimizzazione delle attività della fase "Construction" dei progetti; l'output di questo stream, in fase di definizione, è orientato alla riorganizzazione complessiva delle attività di Assicurazione e Controllo Qualità nei progetti.
Durante l'anno sono state inoltre portate a termine le seguenti attività:
esecuzione dei Quality audit pianificati a livelli di processi Corporate e progetti esecutivi;
rilevazione sui progetti esecutivi selezionati del "Costo della non Qualità" in accordo alla nuova metodologia.
Relativamente alle prestazioni in materia di tutela della sicurezza sul lavoro, nel 2016 è stato registrato un valore di TRIFR di 0,78, significativamente migliore rispetto agli anni precedenti, al target annuale e ai dati di benchmark di settore.
Il risultato è connesso alle numerose iniziative svolte nel corso del 2016, volte a mantenere gli standard di sicurezza sul lavoro in tutte le realtà di Saipem, ai livelli più alti. Tra questi si citano:
stione di Saipem all'edizione 2015 della norma internazionale UNI EN ISO 14001. Completata la gap analysis finalizzata a identificare i nuovi requisiti introdotti dalla norma, l'attività proseguirà per tutto il 2017 con l'obiettivo di migliorare la gestione delle tematiche ambientali in Saipem e conseguire il rinnovo della certificazione prevista per fine 2017;
Relativamente agli standard internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001, nel secondo semestre 2016 si è concluso, con esito positivo, l'audit di mantenimento delle certificazioni ambientali e di sicurezza. Si è colta l'occasione anche per avviare un percorso di estensione dei certificati a tutte le branch di Saipem SpA. Tale percorso verrà concluso presumibilmente nel primo trimestre del 2017.
Saipem persegue il miglioramento continuo delle performance ambientali, adottando strategie per la diminuzione di qualsiasi tipo di impatto e per la conservazione/valorizzazione delle risorse naturali.
Per raggiungere tali obiettivi è necessaria una grande diffusione della consapevolezza ambientale in tutti i progetti, siti e sedi di Saipem. A tal riguardo nel corso del 2016 Saipem ha rinforzato il proprio impegno su diversi aspetti tra i quali si citano i seguenti:
Come accaduto in passato, tutte le iniziative citate si inseriscono nel processo continuo di miglioramento che scaturisce dall'attenta analisi degli incidenti, dalle risultanze degli audit HSE e dal riesame HSE da parte della direzione aziendale.
Durante il 2016 la chiusura dei progetti Engineering & Construction e una forte riduzione delle attività di Drilling Onshore hanno portato a una diminuzione della forza lavoro passando dalle 42.408 risorse (di cui 17.110 professionalità critiche) del 2015 alle 36.859 risorse (di cui 14.161 critiche) a fine 2016. I Paesi maggiormente impattati da tale decrescita risultano essere il Messico, il Canada e la Nigeria, a seguito delle azioni di demobilizzazione delle risorse operanti su progetti onshore. Il Sud America rappresenta un'ulteriore area geografica di riduzione degli organici a seguito del completamento di diverse attività in ambito drilling. Il trend della forza manageriale di sesso femminile è in leggero calo (diminuita nel 2016 dello 0,2%), mentre la forza manageriale locale è in crescita, registrando un aumento nel 2016 dello 0,6%.
In linea con l'andamento occupazionale, nel 2016 si assiste a una riduzione anche del valore del costo lavoro rispetto al consuntivo 2015 (1.782 milioni di euro a consuntivo nell'attuale esercizio contro i 2.222 milioni di euro del precedente). In contemporanea si assiste alla diminuzione anche del dato pro-capite da 48,1 migliaia di euro nel 2015 a 45,2 migliaia di euro nel 2016 a causa del rilascio delle risorse impiegate su progetti in modalità "direct hiring" avvenute in aree caratterizzate da un maggior costo (Canada).
In relazione al contesto di mercato caratterizzato dal perdurare della contrazione degli investimenti, da una conseguente elevata competizione, nonché dall'evoluzione di tecnologie, risorse e processi nello sviluppo del nostro business, nel corso del 2016 sotto il profilo organizzativo i diversi interventi sviluppati sono stati orientati alla ricerca della massima flessibilità operativa e al recupero di efficacia ed efficienza.
In tale contesto sono stati avviati i programmi:
Inoltre, nel corso dell'anno sono stati realizzati i seguenti interventi organizzativi nell'ambito delle strutture operative:
Relativamente alle aree di staff e di supporto al business, l'attività si è incentrata principalmente sull'implementazione di soluzioni che permettano l'ottimale governo/gestione dei processi di lavoro:
riorganizzazione della funzione "Risorse Umane, Organizzazione e Servizi alle Persone" per garantire una risposta efficace e ottimizzata a livello societario alle esigenze operative della diverse funzioni aziendali;
istituzione nell'ambito della funzione "Approvvigionamenti" di gruppi polifunzionali di acquisto che, per merceologie strategiche, garantiscono un'ottimale strategia, pianificazione e gestione del processo di approvvigionamento a livello di Gruppo.
È stata revisionata la Matrice delle Autorizzazioni di Saipem SpA in relazione:
È proseguita infine l'attività di adeguamento del sistema organizzativo delle società controllate e delle filiali, con particolare riferimento ai modelli/assetti organizzativi e alla nuova Matrice delle Autorizzazioni introdotti nel periodo.
Alla luce del sopraccitato contesto di riferimento le iniziative messe in campo in ambito di Gestione delle Risorse sono state mirate all'ottenimento di sensibili risparmi sui diversi processi HR. Tali azioni sono state realizzate sia attraverso la rivisitazione di processi aziendali, che attraverso il monitoraggio dei fenomeni gestionali quali ferie, riposi, overtime, trasferte e relativi costi collegati. Le azioni sono state implementate con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, e hanno consentito una rivisitazione della struttura dei costi del personale che meglio si adatta all'attuale contesto internazionale di mercato.
Nell'ambito delle iniziative collegate al "Fit For the Future" è stato avviato in Italia un piano volto ad assicurare un cambiamento del mix quali-quantitativo delle risorse, che, a seguito della condivisione e relativa sottoscrizione di un accordo con le rappresentanze territoriali e le RSU, prevede l'attivazione del prepensionamento, ex art. 4 della Legge Fornero, per un numero complessivo di 400 risorse nel corso del prossimo triennio, 76 delle quali già realizzate nel corso del 2016.
Nell'ottica di rafforzare l'Engagement dei dipendenti e per accrescere il senso di appartenenza al Gruppo, è stato intrapreso un percorso che porterà Saipem, nel 2017, all'introduzione di un nuovo sistema di Welfare aziendale, maggiormente flessibile e rispondente alle esigenze in funzione delle diverse fasce di età.
Tale sistema non solo tiene conto delle diverse esigenze che possono derivare dalle singole situazioni anagrafiche e familiari, ma consente altresì di usufruire delle novità, introdotte nella legislazione in materia, sia dal punto di vista fiscale che contributivo, volte a produrre sia un saving per l'azienda che una maggiore quota netta spendibile per le risorse.
Saipem, ormai da diversi anni, ha consolidato un modello di Relazioni Industriali volto ad assicurare l'armonizzazione e la gestione ottimale, in accordo con le politiche aziendali, delle relazioni con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le associazioni datoriali di settore, le istituzioni e gli enti pubblici. Sempre con riferimento all'impegno a rafforzare il dialogo con il partenariato sociale e facendo seguito al deconsolidamento dalla controllante Eni, ha dato avvio alla procedura per l'elezione dei rappresentanti alla Delegazione Speciale di Negoziazione incaricata di dar forma nel corso del 2017 a un nuovo Comitato Aziendale Europeo (CAE) in rappresentanza dei lavoratori impiegati presso le entità Saipem permanenti operanti nello Spazio Economico Europeo e in Norvegia.
Le Relazioni Industriali Internazionali sono state caratterizzate dal raggiungimento di importanti risultati negoziali prevalentemente caratterizzati dal rinnovo degli aspetti salariali, allowance e premi di risultato nei Paesi quali: Singapore, Nigeria, Brasile, Messico, Perù e Kazakhstan. In particolare, sono stati inseriti riferimenti espliciti all'impegno da parte delle organizzazioni sindacali di riferimento a far propri e a propagare presso la forza lavoro i contenuti del Codice Etico aziendale, ciò al fine di conseguire la massima condivisione e diffusione dei principi ispiratori. L'ammissione di Saipem al Global Compact delle Nazioni Unite testimonia la grande attenzione dell'azienda alle relazioni industriali, così come il crescente impegno sui temi di sostenibilità ambientale e anti-corruzione.
Relativamente al personale operativo operante a bordo dei mezzi nel settore costruzione offshore, si evidenzia l'importante rinnovo dello Special Agreement per il 2016 con l'International Transport Workers' Federation (ITF) per conto delle società Saipem Norway AS, Snamprogetti Saudi Arabia e Saipem (Portugal), Comércio Marítimo.
Relativamente alle relazioni industriali in Italia, è proseguita e si è rafforzata la strutturazione di un autonomo e specifico confronto con le Organizzazioni Sindacali di settore, distinto dalle politiche sindacali afferenti la realtà Eni.
Un lavoro importante è stato svolto nel corso dell'anno relativamente al personale operativo sui siti italiani e operante sui nostri diversi business:
La tutela e sviluppo del know-how aziendale ha rappresentato nel corso del 2016 un ulteriore ambito di azione rispetto al quale la Direzione Risorse Umane, in stretto collegamento con le funzioni di Business, ha promosso l'introduzione di strumenti operativi integrati a sostegno della gestione delle conoscenze specialistiche e dello sviluppo professionale delle risorse.
In particolare, attraverso lo sviluppo del progetto K.Map, è stato consolidato il processo di mappatura e relativa analisi delle competenze e conoscenze tecnico-professionali, maturate dalle risorse nell'ambito dei diversi contesti operativi di riferimento, in grado di consentire una più puntuale valutazione in merito all'adeguatezza quali-quantitativa del capitale umano di Saipem. Nel corso del 2016 è stato assicurato un monitoraggio su scala globale rispetto a 157 Ruoli Professionali, appartenenti alle diverse aree di business, ritenuti particolarmente critici in termini di attraction e retention.
Con riferimento allo sviluppo professionale, attraverso l'implementazione del progetto K-Model, sono stati rivisti e aggiornati tutti i percorsi di crescita, consentendo di meglio indirizzare le azioni di mobilità, anche in ottica interfunzionale, e valorizzare la costruzione di carriere sia di tipo tecnico che manageriale basate su un patrimonio di competenze più ampio e articolato.
Più specificamente, rispetto a quest'ultimo obiettivo, è stato avviato un ulteriore progetto di "Job Rotation Programmata", volto ad assicurare il consolidamento di specifiche competenze, diverse rispetto a quelle appartenenti alla propria famiglia professionale di riferimento. Il progetto, avviato a seguito dell'analisi dei fabbisogni espressi dai referenti di Business, prevede l'attuazione di una serie di rotazioni delle risorse, all'interno delle diverse funzioni coinvolte, per un periodo medio che può variare dai 12 ai 18 mesi, in funzione del grado di consolidamento delle specifiche competenze richiesto.
A seguito dell'introduzione del nuovo Modello di Leadership, nell'ottica di assicurare un più rapido ed efficace sviluppo di figure manageriali, è stata creata una rinnovata "Leadership Pipeline", attraverso un percorso di crescita denominato "Fast Track", che ha coinvolto giovani ad alto potenziale inseriti all'interno di sentieri di carriera caratterizzati da una tempistica molto ristretta nel raggiungimento di una serie di posizioni target a contenuto manageriale, o da potenziare nel medio-lungo periodo.
Le iniziative in ambito formazione sono state focalizzate in particolare sullo sviluppo e consolidamento delle competenze distintive, rispetto al contesto competitivo di riferimento, quali project management, ingegneria, finance and economic.
Più specificatamente la formazione relativa al tema del project management ha consolidato nel 2016 il percorso volto ad approfondire principi e metodologie alla base della "gestione dei progetti" e dedicato alla diffusione delle principali competenze disciplinari in tale ambito.
Inoltre, sempre rispetto alle tematiche di project management nel settore energia e impiantistica, si conferma l'impegno di Saipem nell'assicurare attività di formazione rivolte anche al mondo universitario attraverso la cattedra denominata "Saipem International Chair", sviluppata in collaborazione con il Politecnico di Milano e rivolta a studenti italiani e internazionali.
Con riferimento al filone ingegneria sono state sviluppate, trasversalmente alla popolazione di tecnici e specialisti di disciplina, attività di formazione volte alla diffusione di know-how in grado di assicurare una maggiore integrazione tra i ruoli appartenenti alle diverse strutture tecniche e una più efficace interscambiabilità degli stessi.
Lo sviluppo di know-how specialistico volto alla creazione di competenze spendibili nel settore Oil & Gas da parte di giovani diplomati viene assicurato anche mediante la prosecuzione del programma Sinergia, sottoscritto con due istituti tecnici: I.I.S. "A. Volta" di Lodi e I.I.S.S. "E. Fermi" di Lecce.
La formazione in ambito finance and economic ha dato luogo a un piano complessivo volto a sviluppare macro competenze complementari a quelle tecnico-specialistiche.
Conseguentemente al processo di mappatura delle competenze e al progetto di ridefinizione dei percorsi di sviluppo si è proceduto all'aggiornamento delle training matrix al fine di assicurare un più puntuale ed efficace collegamento tra le competenze distintive dei principali ruoli critici e i relativi programmi di formazione. Relativamente ai temi di Compliance e Governance è proseguita nel corso dell'anno l'attività di formazione, attraverso la modalità e-learning, rivolta a tutti i dipendenti al fine di assicurare una maggiore conoscenza e consapevolezza.
Per rispondere alle sfide che il nostro settore dovrà affrontare nei prossimi anni, oltre a perseguire l'obiettivo del contenimento dei costi, l'Innovazione rappresenta un'ulteriore dimensione indispensabile alla costruzione di una nuova Saipem. La Società ha deciso di perseguire una serie di investimenti opportunamente selezionati, che hanno come unico denominatore l'Innovazione, che già oggi è riconosciuta come elemento chiave, ma che nel futuro assumerà un peso relativo ancora maggiore. Le aspettative prevalenti nei confronti delle Risorse e gli stimoli molteplici che sono stati lanciati nell'ultimo anno risiedono prevalentemente nella capacità di generare nuove idee e sfidare le prassi attuali per perseguire un miglioramento continuo e mirato.
A questo scopo hanno preso avvio le iniziative della Fabbrica dell'Innovazione che vuol essere un vero e proprio incubatore di idee fatto da giovani "innovator thinker" che hanno come obiettivo quello di presentare al Top Management una serie di progetti basati su prassi di lavoro e sistemi "non convenzionali".
Le sfide su cui sono chiamati a misurarsi sono particolarmente rilevanti, poiché affidate alla guida di senior manager nelle vesti di project sponsor a garanzia di un continuo allineamento con la strategia aziendale.
Gli Innovator, inoltre, operano all'interno di un Laboratorio dedicato in cui gli spazi sono studiati per una perfetta integrazione con le tecnologie digitali più moderne e dove si sperimentano nuove modalità flessibili di lavoro e di collaborazione.
Alcune delle iniziative già in corso di presentazione sono:
In coerenza con questo orientamento anche la Direzione Risorse Umane si sta muovendo per affrontare la nuova sfida in ambito di Digital Transformation e cogliere le opportunità derivanti dall'utilizzo di nuovi Sistemi Informativi a supporto delle azioni di gestione e sviluppo. In corso d'anno infatti è stato attivato un team di lavoro internazionale che ha collaborato con l'obiettivo di implementare un nuovo sistema informativo integrato (tecnologia icloud) chiamato "People +" il cui avvio è fissato a febbraio 2017. Il Sistema supporterà la gestione dei processi di Talent Acquisition e Development attraverso:
Tutto ciò oltre a cogliere un obiettivo di modernizzazione consentirà al Management di Linea di focalizzarsi sulla perfomance operativa avendo il pieno controllo di tutte le competenze e le risorse assegnate sia a livello locale che internazionale.
Ai fini della coerenza con l'attuale Piano Strategico Saipem, le Linee Guida di Politica sulla remunerazione 2016 hanno previsto target di performance sfidanti che permettessero di indirizzare, monitorare e valutare le attività legate al contenimento dei costi e al monitoraggio, sviluppo e valorizzazione delle competenze critiche per il business, o determinanti per il raggiungimento degli obiettivi del piano strategico aziendale. Tutta la popolazione manageriale è stata focalizzata sugli sfidanti obiettivi dichiarati al mercato in occasione della presentazione del piano strategico in termini di cost saving e di gestione finanziaria, che hanno rappresentato la priorità per il 2016 e sono stati quindi declinati secondo un processo top-down a tutti i livelli dell'organizzazione.
Massima attenzione è stata posta nella definizione delle politiche retributive annuali in termini di selettività e ponendo particolare enfasi sull'identificazione delle risorse critiche e di difficile reperibilità sul mercato nell'ottica di un miglioramento del posizionamento retributivo, nel rispetto delle specificità dei mercati del lavoro di riferimento e delle dinamiche attuali e prospettiche del business.
Le linee guida di politica retributiva sono state generalmente orientate in un'ottica di lungo periodo e gli incentivi variabili sono stati ridimensionati o adottati in maniera selettiva, in favore di strumenti di incentivazione di lungo termine.
In particolare, col fine di assicurare la retention delle risorse strategiche, è stata prevista l'introduzione di un piano di incentivazione monetaria di lungo termine volto a trattenere e motivare in particolare i giovani con alto potenziale di crescita e le risorse con elevato know-how tecnico.
La Politica sulla remunerazione 2016, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Remunerazione, si conferma coerente con il modello di Governance adottato dalla Società e con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, allo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.
La "Relazione sulla Remunerazione 2016" è stata predisposta in compliance con l'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e l'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 16 marzo 2016, con voto favorevole successivamente espresso dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2016 (per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata nel sito Saipem).
Non essendo stato raggiunto il punteggio minimo soglia (trigger), a seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni 2015 del management, non sono stati erogati incentivi monetari annuali individuali.
Per la popolazione manageriale Saipem ha introdotto un Piano di Incentivazione di Lungo Termine a base azionaria per il triennio 2016- 2018, in sostituzione dei due precedenti piani di incentivazione monetaria di lungo periodo. Il piano, che ha lo scopo di rafforzare la partecipazione del management al rischio di impresa, di promuovere il miglioramento delle performance aziendali e di perseguire gli interessi di lungo periodo degli azionisti, prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA a fronte del conseguimento di performance triennali misurate tramite un obiettivo di business (Posizione Finanziaria Netta) e un obiettivo collegato all'andamento del titolo Saipem rispetto ai competitor (Total Shaholders Return relativo), ed è destinato alla popolazione manageriale di Saipem.
Con riferimento alle attività sviluppate nel corso del 2016 si evidenzia che il totale delle visite mediche Saipem SpA, per Italia ed estero (missioni e contratto), è stato pari a 3.050; 502 sono stati gli ulteriori accertamenti richiesti e gestiti dal Servizio Medico.
In tema di informazione e formazione sanitaria rivolta al personale di Saipem SpA destinato a operare all'estero, prosegue la divulgazione del Programma "Pre-Travel Counselling" (682 dipendenti formati nel 2016) coerentemente con l'evoluzione e l'aggiornamento delle allerte sanitarie internazionali sviluppate. Il programma, dal suo debutto nel 2008, ha consentito di informare puntualmente circa 8.250 dipendenti sui rischi derivanti dalla destinazione come prescritto dalla legislazione vigente.
Come parte integrante del processo di formazione di Travel Medicine prosegue l'aggiornamento dell'app "Sì Viaggiare" seguendo le allerte sanitarie worldwide.
La sensibilizzazione sulle profilassi vaccinali, in particolare sulle profilassi obbligatorie e fortemente raccomandate, procede per quanto riguarda il personale Saipem SpA con destinazione Italia ed estero e 765 (271 dipendenti) sono state le vaccinazioni somministrate nell'anno 2016.
| (unità) | Forza media 2015 | Forza media 2016 | |
|---|---|---|---|
| Engineering & Construction Offshore | 20.002 | 19.492 | |
| Engineering & Construction Onshore | 14.244 | 11.312 | |
| Drilling Offshore | 2.619 | 2.011 | |
| Drilling Onshore | 7.480 | 5.328 | |
| Funzioni di staff | 1.483 | 1.360 | |
| Totale | 45.828 | 39.503 | |
| Italiani | 7.340 | 6.416 | |
| Altre nazionalità | 38.488 | 33.087 | |
| Totale | 45.828 | 39.503 | |
| Italiani a tempo indeterminato | 6.666 | 6.038 | |
| Italiani a tempo determinato | 674 | 378 | |
| Totale | 7.340 | 6.416 | |
| (unità) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | |
| Numero di ingegneri | 7.263 | 6.086 | |
| Numero di dipendenti | 42.408 | 36.859 |
Saipem SpA ha aderito per il terzo anno al programma WHP, Promozione della Salute negli ambienti di lavoro (Workplace Health Promotion), validato dalla Regione Lombardia, per le sedi territorialmente competenti della ASL Milano 2 (San Donato Milanese). A dicembre Saipem ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di azienda che promuove la salute dalla Regione Lombardia, per aver portato a termine il triennio del programma.
Dal mese di maggio 2015 è in corso l'attività di Sorveglianza Sanitaria finalizzata alla prevenzione e monitoraggio dell'obesità in ambito offshore che ha visto coinvolti 73 lavoratori affetti da tale problematica. Grazie a un'attenta opera di responsabilizzazione e sensibilizzazione degli attori coinvolti i risultati raggiunti sono molto incoraggianti e stimolanti per il prosieguo di tale importante iniziativa.
Il programma per il controllo dell'obesità è stato esteso su tutti i siti operativi. 5.980 dipendenti sono stati coinvolti nel programma. Sono stati identificati 3.073 dipendenti, più del 51%, con problemi di sovrappeso e/o obesità.
Relativamente alle altre attività condotte in ambito internazionale, si sottolinea che il programma di tele-cardiologia è stato implementato su 57 siti operativi con l'impegno di 50 dispositivi ECG per la registrazione dei dati. In totale, nel 2016, al centro di riferimento sono stati trasmessi 3.343 ECG per la valutazione cardiologica, di cui 112 in modalità "tempo reale" trattandosi di sospette emergenze cardiache. Le rimanenti registrazioni sono state effettuate nell'ambito del Programma di Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari e per il controllo specialistico (cardiologico) dei dipendenti con noti problemi cardiaci,
Il Programma di Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari (Cardiovascular Disease Prevention Program - CVDPP) di Saipem è un programma completo che affronta molteplici fattori di rischio per malattie cardiovascolari. Quest'anno il Programma ha visto coinvolti 109 cantieri, sui quali complessivamente 18.557 dipendenti con rischi associati alle malattie cardiovascolari sono stati sottoposti allo screening. Questo ha permesso di identificare 2.863 (il 15%) dipendenti con rischio "alto" e il loro arruolamento nel programma di follow-up dei Fattori di Rischio, anche attraverso la telecardiologia. Per ognuno di essi e stato creato un registro con un conseguente follow-up clinico. Grazie a questa iniziativa presso i luoghi di lavoro l'81% dei dipendenti con rischi cardiovascolari stabiliti ha partecipato a corsi di formazione e informazione rivolti ai loro rischi specifici.
La Campagna anti-fumo – Don't Take My Breath Away – è un programma sviluppato interamente in-house. Consiste di 4 fasi, 2 ore ciascuna, ed è costruito sul modello trans-teorico (TTM) di cambiamento comportamentale. Fino a oggi la campagna è stata implementata su 16 siti operativi. Dei 2.373 fumatori presenti su questi siti 273 hanno accettato di partecipare al programma e 66 di essi hanno smesso di fumare, il che rappresenta il tasso di successo del 24%.
Il programma di controllo della Malaria (Malaria Control Programme - MCP) è stato implementato su 31 siti operativi ubicati nelle aree ad alto rischio malarico. Il complessivo tasso d'incidenza della malaria (Malaria Case Rate - MCR) rispetto al 2015 è diminuito di oltre il 40%, e non ci sono stati decessi causati da questa malattia né tra i lavoratori Saipem né tra i subappaltatori.
Nel 2016 è stata avviata la campagna "Stop Malaria!". L'evento è stato condiviso con successo con più di 2.300 dipendenti Saipem e subappaltatori, e ha incluso tutti i dipendenti non-immuni in Nigeria, Congo e Angola.
Nel corso del 2016 la funzione ICT ha affiancato al perseguimento di obiettivi di contenimento dei costi operativi, in continuità con quanto svolto negli anni precedenti, il sostegno alle iniziative di innovazione che l'azienda ha attivato nel corso dell'anno, secondo la nuova dipendenza organizzativa definita nel 2016. Le iniziative di evoluzione dei sistemi informativi di Saipem sono state sostanzialmente dedicate da un lato a consolidare i risultati ottenuti sia in ambito applicativo sia infrastrutturale, in allineamento con le politiche della Direzione, e d'altro lato a creare i presupposti per lo sviluppo di soluzioni innovative.
Sul fronte dei costi, l'adozione dello strumento del Procurement Plan ICT, sviluppato in coordinamento con la funzione Procurement, ha permesso di riesaminare i contratti di prestazioni e servizi in ambito ICT, allo scopo di rinegoziarne le condizioni e di ottenere prezzi in linea con gli obiettivi di contenimento costi.
Rispetto ai risultati tecnici ottenuti nel periodo, in ambito SAP R/3 sono state svolte le attività di roll-out per la società INFRA SpA, dedicata al business infrastrutturale, per la JV del progetto Tangguh onshore e per la nuova filiale argentina di Petrex SA. È stata inoltre completata la messa a punto delle soluzioni applicative che consentono alla Finanza Saipem di svolgere in autonomia le proprie attività finanziarie, a seguito del distacco da Eni. Tali soluzioni si basano sul modulo di SAP/FSCM (SAP Financial Supply Chain Management) che ottimizza i flussi informativi finanziari e si interfaccia con i sistemi di esecuzione delle operazioni sui mercati dei capitali.
A queste iniziative va aggiunto il piano complessivo di interventi che Saipem ha impostato per completare il distacco dai sistemi informativi di Eni. Il piano si articola in circa venti iniziative di natura applicativa e infrastrutturale, una parte delle quali sono già state effettuate e altre si concluderanno nel 2017, e si rivolge principalmente alle funzioni AFC, HR, Legale e Procurement, maggiormente esposte all'impiego di soluzioni di gruppo. Tali iniziative hanno l'obiettivo di offrire un'alternativa applicativa a quanto in precedenza fornito da Eni, in particolare per le aree del consolidato di bilancio, della compliance, del contenzioso lavoro e della segreteria societaria.
A fianco di SAP R/3, la funzione Procurement, affiancata da ICT, ha lanciato l'iniziativa di adozione della piattaforma Cloud SAP/Ariba grazie alla quale, a partire da ottobre 2016, Saipem effettua attività di tipo Procure-to-Pay a catalogo per l'acquisto di parti di ricambio e consumabili di area business. Nel 2017 seguirà, oltre alla fase implementativa menzionata, anche l'analisi delle attività di sourcing per servizi e materiali, con la conduzione di gare elettroniche, e delle attività di vendor management; l'intero ambito applicativo sarà ridisegnato in funzione della piattaforma cloud di SAP/Ariba.
In ambito HR è in corso il progetto di adozione della soluzione Oracle Fusion HCM come naturale evoluzione in cloud del sistema informativo attuale. Di tale soluzione Saipem aveva già adottato il modulo di recruitment basato su Oracle Taleo; il progetto intende ora completare la migrazione di tutte le funzionalità di Talent Management sulla nuova piattaforma Oracle, mentre le funzionalità di workforce administration resteranno temporaneamente sul precedente sistema basato su Oracle Peoplesoft. Prosegue inoltre con soddisfazione il roll-out dell'applicativo Falcon, soluzione in-house Saipem dedicata al payroll internazionale e ai processi di area HR estero, il cui presidio è localizzato presso la Saipem India Projects a Chennai, con significativi risparmi di costo di gestione.
Le iniziative ICT di ambito business sono impostate facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali, in sintonia con quanto indicato dalla nuova Direzione Strategie e Innovazione della Società.
Gli sviluppi di ambito business sono stati pertanto orientati verso l'automazione dei processi, secondo un approccio di trasformazione chiamato Project Information Management, che è stato introdotto da ICT come iniziativa di miglioramento aziendale e messo a disposizione delle funzioni di Ingegneria, Project Management, Qualità e Costruzione. Sono state individuate numerose aree di intervento sia in chiave di efficienza, sia di incremento della qualità dei dati ingegneristici che Saipem deve fornire a fine progetto ai propri clienti, nella cosiddetta fase di Handover dei dati e dei documenti di progetto. A questo scopo sono state messe a punto nuove procedure di automazione della modellazione basate su Intergraph Smart3D e sono state rilasciate nuove soluzioni di controllo incrociato dei dati ingegneristici basate su Aveva Engineering e Intergraph Fusion, allo scopo di elevare la qualità dei dati prodotti grazie ad accurate tecniche di data quality. Sono ormai numerose le commesse nelle quali questa esperienza è stata riutilizzata, trasformando tale soluzione, denominata Digital Project Data Hub, in un vantaggio competitivo per Saipem; nel 2016 sono state rilasciate infine nuove soluzioni per la gestione di liste condivise di progetto quali Item List, Line List ed Electrical Load List.
Nell'ambito delle iniziative di supporto alla costruzione registriamo inoltre la crescita dell'impiego dell'applicativo dedicato alla tracciatura degli spool in cantiere, chiamato STS (Spool Tracking System), utilizzando supporti RFID (Radio Frequency IDentification); sono state diffuse inoltre soluzioni specializzate per favorire una gestione efficace della documentazione di progetto e, infine, applicazioni dedicate alla gestione della documentazione tecnica a bordo dei mezzi navali e presso le yard di fabbricazione.
Nella seconda metà del 2016 è stata infine svolta un'importante sperimentazione di tecnologie Big Data per la gestione di un'ingente mole di dati, applicandola al supporto alla definizione di eventuali azioni di claim management a progetto. Incrociando in modo innovativo informazioni provenienti dalla gestione documentale con quelle relative ai commenti espressi dai clienti su tale documentazione, sono state sostanziate nuove metodologie per individuare casi di disruption causati dal cliente nel corso della revisione documentale degli elaborati ingegneristici, casi che le modalità di analisi tradizionale non avrebbero evidenziato.
In area infrastrutturale, dopo un periodo di netta limitazione degli investimenti, sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, utilizzando lo strumento tecnico Splunk, con il quale sono state coperte numerose aree di analisi tecnica per la corretta configurazione e gestione dei sistemi informatici. Nell'ambito del programma di distacco da Eni va menzionato anche l'intervento di separazione dalla centrale telefonica di San Donato Milanese, di proprietà Eni, che è stato completato nel dicembre 2016; Saipem dispone ora di un proprio centralino in tecnologia CISCO VOIP. La presenza ICT creata nel 2013 a Chennai in Saipem India per l'offshoring di alcune attività infrastrutturali si è ulteriormente accresciuta secondo i piani stabiliti: il team dedicato ha raggiunto le 40 persone ed è stato attivato un presidio 24x7 di primo livello per la gestione internazionale di server, network, security e software applicativi, che nel corso del 2017 consoliderà ulteriormente la propria capacità di presidio dei monitoraggi tecnici e del sistema di posta elettronica aziendale. Oltre il 70% dei ticket aperti in Saipem per attività di gestione server internazionali è stato preso in carico e risolto dai colleghi a Chennai, elevando il livello di servizio a fronte di una riduzione della spesa complessiva.
La parte infrastrutturale IT ha anche svolto un compito rilevante nello strumentare e avviare l'ambito della Fabbrica dell'Innovazione, l'iniziativa Saipem dedicata a favorire l'individuazione di cantieri tecnologici di cambiamento coinvolgendo una squadra cross-funzionale di giovani, selezionati dall'interno dell'organizzazione in base alla loro propensione all'innovazione e alla collaborazione. La Fabbrica è stata il terreno di coltura della sperimentazione di tecnologie IT di collaborazione, con le quali favorire la condivisione di esperienze e metodologie in chiave di innovazione.
Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario. Grazie a un uso sempre più estensivo del sistema CA RCM per il Role Compliance Management, dedicato alla standardizzazione dei profili applicativi dei principali software aziendali, sono state svolte le attività previste dalla metodologia di controllo aziendale per gli ambienti SAP e Oracle Peoplesoft HCM, nonché per i principali software applicativi, in modo da completare l'automazione del processo di associazione profilo-utente abilitando le figure dei client manager interni a svolgere il ruolo di controllo previsto dalle norme aziendali. Questo approccio si combina con un uso avanzato delle tecnologie di sicurezza informatica e tende a mitigare l'esposizione al rischio di minacce alla sicurezza dei dati nell'ambito dei trattamenti previsti dai sistemi informativi aziendali. In ambito sicurezza sono stati infine estesi i perimetri di copertura del sistema per la gestione delle credenziali digitali, FastLogon di Oracle, che consente di accedere alle principali applicazioni aziendali in modalità sicura e sfruttando il Single Sign-On. È stato infine completato il processo di ICT risk assessment con lo svolgimento di un rilevante numero di BIA (Business Impact Analysis) per la corretta valutazione dei rischi associati ai trattamenti informatici e delle misure di mitigazione adottate.
La "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2016" (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123-bis del TUF è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 marzo 2017, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Corporate Governance".
La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - VI Edizione (gennaio 2017)" di Borsa Italiana SpA e nel Codice di Autodisciplina.
Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione del funzionamento e composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, loro ruoli, responsabilità e competenze.
Sono inoltre rappresentate le procedure adottate in relazione alle "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", il cui testo è consultabile sul sito internet della Società nella sezione "Corporate Governance", nonché la politica di comunicazione nei confronti degli investitori istituzionali e degli azionisti, il trattamento delle informazioni societarie, la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (procedura Market Abuse - Internal Dealing e Registro Insider).
I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Remunerazione 2017", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e all'art. 84-quater del regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance" del sito internet della Società.
Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e normative aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito Saipem ha sviluppato e adottato un modello di Risk Management Integrato che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, con l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi può incidere sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.
Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem, cui si rinvia. Saipem è esposta a fattori di rischio relativi al-
le attività di business del Gruppo, nonché relativi al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo Saipem.
Tali fattori di rischio sono stati valutati dal management nell'ambito della predisposizione del bilancio, per ogni singolo rischio, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi accantonate in bilancio.
Per la descrizione dei rischi finanziari si rinvia alla "Nota illustrativa al bilancio consolidato - Gestione dei rischi finanziari".
La Società opera nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria Oil & Gas, il cui andamento è attualmente influenzato da un livello basso del prezzo del petrolio. Il perdurare di tale situazione negli ultimi anni ha avuto effetti significativi sui programmi di investimento dei principali clienti di Saipem determinando un impatto sulla domanda di servizi offerti dalla Società e dei margini a essi associati.
Per tale ragione, l'industria dei servizi per il settore Oil & Gas è stata caratterizzata da una crescente pressione competitiva sui prezzi per i contratti di importo fortettario detti "chiavi in mano" su base lump-sum nei servizi di Engineering & Construction Offshore e Onshore e per le rate dei mezzi nel mercato Drilling Offshore e Onshore.
In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge ogni funzione aziendale e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (cd. contingency). Nonostante questi tentativi, lungo la durata del contratto i costi, i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza su contratti lump-sum, potrebbero variare in modo anche significativo dagli importi stimati per svariati motivi legati ad esempio a: (i) cattiva performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) cattiva performance/produttività di nostra manodopera; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (cd. change order) non riconosciute dal cliente; (iv) condizioni meteorologiche peggiori di quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) aumenti del costo delle materie prime (ad esempio acciaio, rame, carburanti, etc.).
Tutti questi fattori e altri rischi, insiti in generale nel settore in cui la Società opera, possono comportare costi aggiuntivi, il mancato riconoscimento di ricavi e conseguentemente riduzione dei margini originariamente stimati, comportando una riduzione anche significativa della redditività o perdite su progetti. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbero portare a un deterioramento dei risultati economicofinanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione della Società nell'industria di riferimento.
Per allineare il proprio profilo di costo e competitivo all'attuale scenario del prezzo di petrolio e gas, la Società sta svolgendo i programmi "Fit For the Future" e "Fit For the Future 2.0" che fra le varie iniziative prevedono anche una razionalizzazione dei costi di struttura, yard di fabbricazione e mezzi navali e l'implementazione di un nuovo "business model" in linea con il mutato scenario di mercato.
Il contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di un andamento ribassista del prezzo del petrolio, che, a partire da luglio 2014, si è sommato a una situazione di crescita economica mondiale inferiore alle attese, con un impatto negativo sulla domanda mondiale di petrolio e gas.
Tale condizione influisce sulle politiche di investimento dei principali clienti esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (v) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere.
Tale contesto può condurre al deterioramento delle relazioni con i clienti e, nei casi più significativi, portare ad arbitrati internazionali.
Il deterioramento delle condizioni di mercato e della posizione finanziaria dei clienti può causare ritardi sia dei pagamenti da parte degli stessi clienti per servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali, sia del riconoscimento e conseguente pagamento di variation order e claim relativi ai contratti in fase di esecuzione. Tali fluttuazioni dei flussi di cassa si possono verificare nonostante nella prassi contractor e cliente cooperino nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto.
In particolare, con riferimento al mercato dei progetti EPCI, i flussi di cassa del Gruppo sono fortemente condizionati dalla struttura contrattuale negoziata con il cliente, che può richiedere un significativo impegno di risorse finanziarie sia nelle fasi iniziali della commessa (ad esempio, per l'emissione di ordini d'acquisto a fornitori, per la mobilitazione del personale, nonché per la mobilitazione o l'approntamento tecnico dei mezzi navali coinvolti) che nelle fasi successive per il raggiungimento delle milestone previste contrattualmente. Inoltre, nella fase esecutiva dei progetti il contrattista è esposto alla negoziazione di corrispettivi relativi a variazioni di scopo del lavoro richieste dal cliente (variation order) o necessarie per la corretta realizzazione dell'opera, ma non richieste esplicitamente dal cliente (claim).
Il mercato Drilling è, invece, caratterizzato da tariffe di vendita dei relativi servizi che includono la remunerazione dell'impianto impiegato (di proprietà del contractor), del personale e dei costi accessori (ad esempio, subcontrattisti per servizi ancillari). Pertanto, i relativi flussi di cassa si potrebbero deteriorare in caso di disallineamento tra il pagamento delle tariffe di vendita da parte dei clienti e il pagamento a terze parti dei costi relativi alle attività operative.
La Società si è dotata di varie tecniche implementate sin dalla fase negoziale al fine di ottenere condizioni più favorevoli per negoziare (ad esempio, anticipi contrattuali) e monitorare i propri contratti (ad esempio, attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere alla fatturazione, ovvero attraverso un costante monitoraggio e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) con la finalità di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione del progetto. Nonostante le attività poste in essere, i progetti EPCI e Drilling possono subire un deterioramento del capitale circolante esponendo il Gruppo a impatti economico-finanziari, nonché un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento.
Nella realizzazione dei progetti e nel normale corso della propria attività, il Gruppo si affida a numerosi fornitori di beni e servizi e subcontrattisti. Eventuali performance insufficienti da parte di tali fornitori e subcontrattisti potrebbero generare inefficienze nella supply chain e determinare, conseguentemente, costi addizionali legati alla difficoltà di sostituire i fornitori, ovvero di reperire i beni e servizi necessari allo svolgimento dell'attività, ovvero all'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, nonché ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.
Il deterioramento delle relazioni con fornitori e subcontrattisti potrebbe tradursi in uno svantaggio competitivo legato alla riduzione del potere contrattuale di Saipem, con conseguenti incrementi di tempi e di costi, peggioramento delle condizioni contrattuali e deterioramento dei risultati economici del Gruppo.
I settori Engineering & Construction e Drilling sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, asset e licenze utilizzate. Al fine di mantenere la propria posizione competitiva occorre che Saipem aggiorni in maniera adeguata le tecnologie, gli asset e le licenze di cui dispone con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato per lo svolgimento della propria attività. Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie, gli asset e le licenze necessarie a migliorare le proprie prestazioni operative, il Gruppo potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi.
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Per una sintesi dei procedimenti più significativi si rinvia alla nota "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato".
Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale, ovvero coperti in misura insufficiente, ovvero non assicurati, ovvero di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi alla lunghezza dei tempi processuali.
La definizione delle strategie implementate da Saipem si basa sull'analisi degli scenari macroeconomici e geopolitici dei mercati di riferimento e degli sviluppi tecnologici a essi applicati. Saipem inoltre opera in un settore fortemente caratterizzato da mutamenti strategici, in ragione anche della sempre maggiore concentrazione dei concorrenti attraverso operazioni di M&A, creazione di joint venture e alleanze.
Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate può esporre la Società a un deterioramento del posizionamento competitivo all'interno del settore riducendo le quote di mercato e la marginalità del Gruppo.
Il Gruppo è soggetto al rischio di frodi e/o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi. In particolare, nello svolgimento della propria attività, il Gruppo si affida a subcontrattisti e fornitori che potrebbero porre in essere condotte fraudolente di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione, secondo il "Corruption Perception Index" di Transparency International.
Con riferimento al predetto rischio la Società svolge periodicamente attività di audit e verifica, anche con l'ausilio di consulenti esterni. Sebbene Saipem svolga periodicamente tali attività di audit e verifica e abbia implementato, e aggiornato costantemente, nelle società del Gruppo, un sistema di controllo interno, un Codice Etico e un modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti.
Infine, Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder un canale informativo, che fa capo all'Organismo di Vigilanza e garantisce riservatezza, attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, security, etc.). Maggiori informazioni sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti.
Per lo svolgimento delle proprie attività il Gruppo fa affidamento su informazioni e dati, di natura sensibile, elaborati e contenuti in documenti, anche in formato elettronico, il cui accesso e diffusione non autorizzati possono arrecare danni a Saipem.
Sebbene la Società adotti protocolli e politiche di sicurezza informatica, non può escludersi che la Società possa dover fronteggiare minacce alla sicurezza della propria infrastruttura informatica, ovvero tentativi illegali di accesso al proprio sistema informatico (cd. cyber attack) che potrebbero comportare la perdita di dati o danni alla proprietà intellettuale e agli asset, l'estrazione o l'alterazione di informazioni o l'interruzione dei processi produttivi.
Inoltre, interruzioni o guasti nel sistema informatico potrebbero compromettere l'operatività del Gruppo, provocando errori nell'esecuzione delle operazioni, inefficienze e ritardi procedurali nell'esecuzione delle attività.
Infine, la Società potrebbe dover affrontare tentativi di ottenere accesso fisico o informatico alle informazioni personali, confidenziali o ad altre informazioni sensibili che si trovino presso le proprie strutture.
La Società dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della Relazione sulla Remunerazione 2016). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo Saipem, il personale che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.
Qualora il rapporto tra la Società e una o più delle figure menzionate dovesse interrompersi per qualsivoglia motivo, non vi sono garanzie che la Società riesca a sostituirle tempestivamente con soggetti egualmente qualificati e idonei ad assicurare nel breve periodo il medesimo apporto operativo e professionale. Inoltre, durante fasi espansive di mercato, il Gruppo potrebbe subire ritardi nel reperimento di personale dovuti a una maggiore richiesta di risorse specializzate che potrebbero determinare impatti negativi sui risultati e sulla reputazione del Gruppo.
Inoltre, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente. La continua espansione della Società in aree e attività che richiedono conoscenze ulteriori renderanno peraltro necessaria anche l'assunzione di personale dirigenziale e tecnico, sia internazionale che locale, con competenze differenti.
L'interruzione del rapporto con una delle figure chiave, l'incapacità di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e personale direttivo competente, ovvero di integrare la struttura organizzativa con figure capaci di gestire la crescita della Società, potrebbe avere effetti negativi sulle future opportunità di business di Saipem.
Il Gruppo, secondo prassi comune nell'industria di riferimento, riconosce i ricavi su commesse pluriennali del settore Engineering & Construction sia Offshore che Onshore sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). Conseguentemente, la Società analizza periodicamente il valore del contratto e le stime dei costi durante l'esecuzione dei lavori e riflette eventuali aggiustamenti in modo proporzionale alla percentuale di completamento del progetto nel periodo.
Nel caso in cui tali adeguamenti risultassero in una riduzione di utili precedentemente riconosciuti in relazione a un progetto, la Società sarebbe necessariamente costretta ad allineare il risultato di tale commessa. Tale allineamento potrebbe essere materiale e rappresentare una riduzione del risultato dell'esercizio in cui tale aggiustamento viene identificato.
Le attuali stime dei costi di commessa e quindi la redditività dei nostri progetti a lungo termine, anche se ragionevolmente affidabili nel momento in cui vengono effettuate, potrebbero cambiare a seguito delle incertezze associate a questi tipi di contratti. In caso di rettifiche di costo significative, le riduzioni di profitto a vita intera delle commesse potrebbero avere impatto materiale sull'esercizio in corso e su quelli futuri.
Inoltre, varianti contrattuali (cd. change order), che sono una parte ordinaria e ricorrente della nostra attività, possono aumentare (e talvolta sostanzialmente) lo scopo del lavoro e quindi il costo a esso associato. Pertanto, le varianti contrattuali (anche se generalmente benefiche nel lungo termine) possono avere l'effetto nel breve termine, se non tempestivamente e adeguatamente approvate dal cliente, di ridurre la marginalità complessiva della commessa cui sono associati.
Nel caso in cui emergesse una revisione significativa delle stime di costi o dei ricavi relativi a un progetto, il Gruppo sarebbe costretto a effettuare aggiustamenti di tali stime. Sebbene le attuali stime sulle commesse pluriennali siano ritenute probabili e prudenzialmente misurate, il Gruppo è comunque esposto ai rischi connessi alla possibile volatilità dell'andamento dei progetti in fase di esecuzione.
In aggiunta a tali eventi, anche le controversie legate a varianti contrattuali potrebbero portare a riduzioni dei ricavi e dei margini precedentemente dichiarati e quindi comportare una riduzione degli utili correnti.
Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale, internazionale e comunitario. In particolare, le attività svolte dal Gruppo Saipem sono soggette al possibile verificarsi di incidenti che possono avere ripercussioni su persone e ambiente.
Con riferimento a tali rischi, la Società ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione. La gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale della comunità.
Nonostante l'adozione di tali procedure da parte della Società, non può escludersi il rischio che nel corso della normale attività del Gruppo Saipem si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente. Inoltre, il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo alla Società, nonché oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza.
Il Gruppo possiede numerosi asset, in particolare mezzi navali specializzati, yard di fabbricazione e base logistiche, i quali sono utilizzati nell'esecuzione dei propri progetti EPCI e dei servizi Drilling.
Per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera. In particolare, si segnala che tali certificazioni devono essere confermate su base annuale a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo (convenzioni IMO - International Maritime Organization, quali ad esempio MARPOL, ISM, ISPS, etc.).
Gli asset del Gruppo sono inoltre soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali.
In particolare, i rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere caratterizzati da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie.
Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche, abbia attuato procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei predetti asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.
Infine, il Gruppo sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà. I costi di manutenzione di volta in volta sostenuti da Saipem possono subire incrementi legati a eventi quali: (i) aumenti del costo del lavoro e dei materiali e dei servizi; (ii) ammodernamenti tecnologici; (iii) modifiche normative o regolamentari in materia di sicurezza, tutela dell'ambiente.
Saipem svolge una parte significativa della propria attività in Paesi che possono avere un grado minore di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità del Gruppo Saipem di operare in condizioni economiche e la possibilità di recuperare beni patrimoniali aziendali presenti in tali Paesi, ovvero possono richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove sia possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni di contesto differenti da quelle previste originariamente.
Saipem monitora periodicamente i rischi di natura politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera o intende investire sulla base di uno specifico modello di valutazione di tali rischi. In particolare, Saipem si è dotata di un articolato modello di security, ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni antigiuridiche di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni e immagine a potenziali danni.
Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa temporaneamente, la demobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale e dei beni patrimoniali aziendali che rimangono nel Paese soggetto a instabilità politica, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono causare aggravi di costi e un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in tali Paesi.
Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) la mancanza di un quadro legislativo stabile e il cambiamento delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività; (ii) incertezze sulla tutela dei diritti della società straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato; (iii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iv) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (v) cambiamento delle normative locali che impongono l'utilizzo di determinate quote di personale, nonché di beni e servizi forniti da società locali (cd. "Local Content"); (vi) cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, a rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività.
Per tale ragione Saipem monitora la conformità alle normative vigenti e alla minimizzazione degli impatti dovuti alle proprie attività operative. Inoltre, il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem.
L'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di Engineering & Construction e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o, comunque, rallentare lo sviluppo delle attività.
Infine, eventuali violazioni della normativa potrebbero comportare limitazioni all'attività del Gruppo, ovvero comportare l'obbligo di pagamento di multe, sanzioni o penali significative in caso di mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale e di salute e sicurezza.
La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.
Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza statistica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.
Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, inclusi i rischi di responsabilità civile verso terzi, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.
In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.
Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le coperture assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.
La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato.
Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, può riassumersi con le seguenti coperture:
sponsabilità del datore di lavoro e i rischi infortuni dei propri dipendenti sulla base delle normative obbligatorie previste in ogni Paese nel quale il Gruppo opera.
Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio.
Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.
Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.
Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.
Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.
L'elevato livello dei premi assicurativi e di franchigie su queste polizze stimola e guida Saipem verso un continuo miglioramento dei processi di prevenzione e protezione in termini di qualità, salute, sicurezza e di impatto ambientale.
L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 29 aprile 2016 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad acquistare sul mercato azioni proprie al fine di attuare il piano di stock grant 2016.
Sono state acquistate 69.121.512 azioni proprie. Le azioni proprie in portafoglio ammontano a 69 milioni di euro (43 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e sono rappresentate da n. 71.061.344 azioni ordinarie Saipem detenute dalla stessa Saipem SpA (n. 1.939.832 azioni al 31 dicembre 2015).
Il capitale sociale al 16 marzo 2017 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 10.038.713.052.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre alla prossima Assemblea la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, fino a un massimo di n. 84.000.000 azioni ordinarie (salvo gli effetti del raggruppamento azionario) e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 50.000.000 euro, da destinare all'attribuzione 2017 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018 ("Piano") già approvato dall'Assemblea tenutasi il 29 aprile 2016 e che prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA (cd. Performance Share) a decorrere da luglio 2016 per tre assegnazioni con cadenza annuale, ciascuna sottoposta a un periodo di vesting triennale. L'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie è richiesta per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.
La proposta prevede che l'acquisto potrà essere effettuato, con le gradualità ritenute opportune e mediante acquisto sul mercato, a un prezzo unitario massimo e minimo pari al prezzo di riferimento rilevato sul Mercato Telematico Azionario nel giorno precedente a quello dell'acquisto (più o meno il 5% rispettivamente per il prezzo massimo e per quello minimo) e comunque a un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l'acquisto.
In data 27 giugno 2016 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato l'emissione, da effettuarsi in un arco temporale massimo di un anno a decorrere dal 28 giugno 2016, di prestiti obbligazionari non convertibili per un ammontare complessivo massimo di 1,6 miliardi di euro a valere sul programma EMTN (Euro Medium Term Note) del valore complessivo di due miliardi di euro ovvero, in alternativa, l'assunzione della garanzia da parte di Saipem a favore dei sottoscrittori dei medesimi prestiti obbligazionari per il caso di emissione dei prestiti da parte della controllata Saipem Finance International BV.
Il Consiglio di Amministrazione ha attribuito all'Amministratore Delegato il potere di definire l'importo e le condizioni di dettaglio di ciascuna emissione obbligazionaria, nel rispetto dei parametri generali del programma EMTN. Le risorse rinvenienti dal programma EMTN saranno destinate prioritariamente al rimborso della linea Bridge-to-Bond dell'importo di 1.600 milioni di euro scadenti il 1° luglio 2017, salvo esercizio da parte della Società della facoltà di proroga fino al 1° gennaio 2018. BNP Paribas e UniCredit agiscono in qualità di Joint Arrangers del programma EMTN.
In data 1˚ settembre 2016 Saipem ha collocato un'emissione obbligazionaria a tasso fisso in due tranche a 4,5 e a 7 anni, per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro.
Entrambe le emissioni sono state effettuate da Saipem Finance International BV nell'ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Note) in essere. Il prestito obbligazionario della durata di 4,5 anni ammonta a 500 milioni di euro e paga una cedola annua del 3,0%, mentre il prestito obbligazionario della durata di 7 anni ammonta a 500 milioni di euro e paga una cedola annua del 3,75%.
Le obbligazioni, quotate sul segmento Euro MTF del Luxembourg Stock Exchange, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Francia, Germania, Italia e Regno Unito.
Le risorse rinvenienti dal prestito sono state destinate al rimborso parziale della linea Bridge-to-Bond.
In data 1° luglio 2016 Saipem ha sottoscritto una nuova linea di credito per un ammontare fino a 554 milioni di euro, che verrà utilizzata per finanziare o rifinanziare l'acquisto, da parte della Società, di apparecchiature e servizi da esportatori norvegesi. La linea di credito viene garantita da Garantiinstituttet for Eksportkreditt (GIEK), l'agenzia norvegese per l'assicurazione dei crediti all'esportazione, e concessa principalmente da Citibank NA, London Branch (Citibank) ed Eksportkreditt Norge AS (EK), in qualità di Original Lenders.
La linea di credito, utilizzabile nel corso dei 24 mesi successivi alla data di stipula, è suddivisa in più tranche, ciascuna della durata di 8 anni e mezzo. Una prima tranche dell'importo di 195 milioni di euro è stata erogata nel mese di agosto 2016, e una seconda tranche dell'importo di 93 milioni di euro è stata erogata nel mese di dicembre 2016. Entrambe le tranche sono state utilizzate per il rimborso parziale della linea di credito Bridge-to-Bond.
Ciascuna tranche ha un tasso di interesse annuo legato all'Euribor o CIRR, con un costo medio previsto intorno al 2% annuo. Citibank NA London Branch ha coordinato l'accordo di finanziamento in qualità di Mandated Lead Arranger, mentre Citibank Europe Plc ha agito in qualità di Facility Agent.
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:
Come già illustrato nella Relazione finanziaria annuale 2015, il 27 ottobre 2015 Eni aveva annunciato al mercato di aver sottoscritto con CDP Equity SpA un contratto di compravendita in base al quale Eni si è impegnata a cedere una partecipazione pari al 12,503% del capitale sociale ordinario di Saipem, pari a n. 55.176.364 azioni ordinarie Saipem, nonché un accordo parasociale volto a disciplinare i reciproci rapporti tra Eni e CDP Equity SpA quali azionisti dell'Emittente (la "Cessione").
Con comunicato del 27 ottobre 2015 Eni aveva dichiarato che, per effetto della perdita del controllo esclusivo su Saipem che si verificherà subordinatamente al perfezionamento della Cessione, la partecipazione residua detenuta da Eni nella Società pari al 30,42% del capitale sociale ordinario di Saipem sarebbe stata deconsolidata a partire dalla data di efficacia della Cessione e rilevata in bilancio con il metodo del patrimonio netto.
Come indicato nel patto parasociale tra Eni e CDP Equity SpA, alla data di efficacia della Cessione, né Eni né CDP Equity SpA eserciteranno "un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF".
In ragione quindi della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'efficacia dal 22 gennaio 2016 del Patto Parasociale tra Eni e CDP Equity SpA, diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile. Da tale data la Società non è più soggetta alla verifica delle condizioni previste dall'art. 37 del Regolamento Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007, per la quotazione di azioni di società controllate sottoposte all'attività di altra società.
Come indicato nel paragrafo precedente, in ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'efficacia del Patto Parasociale tra Eni e CDP Equity SpA, diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.
Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate, individuate dallo IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.
Gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili.
Al 31 dicembre 2016 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate ex art. 2497 e ss. del codice civile.
Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 44 delle "Note illustrative al bilancio consolidato".
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea Straordinaria il raggruppamento delle azioni in circolazione nel rapporto di una nuova azione ordinaria per ogni 10 azioni ordinarie detenute e di una nuova azione di risparmio per ogni 10 azioni di risparmio detenute, previo annullamento di azioni ordinarie e di risparmio nel numero minimo necessario a consentire la regolare esecuzione del raggruppamento e la conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto Sociale. È previsto che l'operazione di raggruppamento, una volta approvata dall'Assemblea, sia eseguita nei tempi e secondo le modalità che saranno concordate con Borsa Italiana SpA e le altre Autorità competenti, ma comunque entro il 30 giugno 2017.
In data 29 marzo 2017 Saipem ha collocato con successo un'emissione obbligazionaria a tasso fisso a 5 anni, per un valore nominale di 500 milioni di euro. L'emissione è stata effettuata da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note) in essere.
Il prestito obbligazionario paga una cedola annua del 2,75% e ha un prezzo di re-offer del 100%. Le obbligazioni, che saranno quotate sul segmento Euro MTF del Luxembourg Stock Exchange, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Italia, Regno
Unito, Francia, Germania e Svizzera. Le risorse rinvenienti dal prestito saranno destinate al rimborso anticipato parziale della linea di credito di 1.600 milioni di euro.
Malgrado i segnali di stabilizzazione del prezzo dell'olio, il mercato di riferimento di Saipem non ha manifestato segnali di ripresa rispetto a quanto assunto nel piano strategico approvato lo scorso ottobre. Resta quindi confermata la guidance 2017 già annunciata, ovvero:
Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (Non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione. Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS. In particolare le Non-GAAP measures utilizzate nella Relazione sulla gestione sono le seguenti:
Ai sensi dell'art. 2428 del codice civile la Società dichiara di avere una sede secondaria a Cortemaggiore (PC), Via Enrico Mattei, 20.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
| A) Attività materiali nette | 7.287 | 5.192 | ||
| Nota 8 - Immobili, impianti e macchinari | 7.287 | 5.192 | ||
| B) Attività immateriali nette | 758 | 755 | ||
| Nota 9 - Attività immateriali | 758 | 755 | ||
| C) Partecipazioni | 134 | 147 | ||
| Nota 10 - Partecipazioni | 135 | 149 | ||
| Ricl. da E) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | (1) | (2) | ||
| D) Capitale circolante | 1.178 | 713 | ||
| Nota 3 - Crediti commerciali e altri crediti | 3.348 | 3.020 | ||
| Ricl. a I) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (30) | (2) | ||
| Nota 4 - Rimanenze | 2.286 | 2.242 | ||
| Nota 5 - Attività per imposte sul reddito correnti | 253 | 192 | ||
| Nota 6 - Attività per altre imposte correnti | 376 | 241 | ||
| Nota 7 - Altre attività correnti | 209 | 144 | ||
| Nota 11 - Altre attività finanziarie | 1 | - | ||
| Ricl. a I) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (1) | (1) | ||
| Nota 12 - Attività per imposte anticipate | 460 | 302 | ||
| Nota 13 - Altre attività non correnti | 114 | 102 | ||
| Nota 15 - Debiti commerciali e altri debiti | (5.186) | (4.860) | ||
| Nota 16 - Passività per imposte sul reddito correnti | (130) | (96) | ||
| Nota 17 - Passività per altre imposte correnti | (268) | (265) | ||
| Nota 18 - Altre passività correnti | (202) | (244) | ||
| Nota 22 - Passività per imposte differite | (10) | (59) | ||
| Nota 23 - Altre passività non correnti | (42) | (3) | ||
| E) Fondi per rischi e oneri | (237) | (266) | ||
| Nota 20 - Fondi per rischi e oneri | (238) | (268) | ||
| Ricl. a C) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | 1 | 2 | ||
| F) Fondo per benefici ai dipendenti | (211) | (206) | ||
| Nota 21 - Fondi per benefici ai dipendenti | (211) | (206) | ||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 8.909 | 6.335 | ||
| G) Patrimonio netto | 3.474 | 4.866 | ||
| Nota 25 - Patrimonio netto di Saipem | 3.474 | 4.866 | ||
| H) Capitale e riserve di terzi | 45 | 19 | ||
| Nota 24 - Capitale e riserve di terzi azionisti | 45 | 19 | ||
| I) Indebitamento finanziario netto |
5.390 | 1.450 | ||
| Nota 1 - Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.066) | (1.892) | ||
| Nota 2 - Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita | (26) | (55) | ||
| Nota 14 - Passività finanziarie a breve termine | 3.016 | 152 | ||
| Nota 19 - Passività finanziarie a lungo termine | 2.841 | 3.194 | ||
| Nota 19 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 656 | 54 | ||
| Ricl. da D) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 3) | (30) | (2) | ||
| Ricl. da D) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 11) | (1) | (1) | ||
| COPERTURE | 8.909 | 6.335 |
Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.
Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le seguenti riclassifiche:
passività" (148 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione" (647 milioni di euro);
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.
Relazione sulla gestione di Saipem SpA
I risultati economico-finanziari di Saipem SpA dell'esercizio 2016 e dell'esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).
| Variazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 | assoluta | % |
| Ricavi della gestione caratteristica | 3.400 | 2.592 | (808) | (23,8) |
| Altri ricavi e proventi | 66 | 59 | (7) | (10,6) |
| Costi operativi | (3.474) | (2.467) | 1.007 | (29,0) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (120) | (394) | (274) | |
| Altri proventi (oneri) operativi | (1) | - | 1 | |
| Risultato operativo (EBIT) | (129) | (210) | (81) | (62,8) |
| Oneri finanziari netti | (126) | (18) | 108 | (85,7) |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (2) | (557) | (555) | |
| Risultato prima delle imposte | (257) | (785) | (528) | |
| Imposte sul reddito | 130 | (23) | (153) | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (127) | (808) | (681) |
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.592 milioni di euro, con una diminuzione del 23,8% rispetto all'esercizio precedente, a causa della minore attività svolta nell'anno, come più in dettaglio commentato nel successivo paragrafo "Articolazione ricavi della gestione caratteristica".
Il risultato operativo (EBIT) consuntiva una perdita dell'esercizio di 210 milioni di euro, in peggioramento di 81 milioni di euro rispetto alla perdita di 129 milioni di euro all'esercizio precedente, a causa soprattutto dei risultati negativi del settore Drilling, solo parzialmente compensati dal miglioramento conseguito nei settori E&C Offshore e Onshore; le variazioni nelle singole Business Unit sono commentate in seguito nel paragrafo "Risultato operativo (EBIT) per aree di attività".
La gestione finanziaria esprime oneri finanziari netti di 18 milioni di euro; il decremento di 108 milioni di euro è da ricondurre essenzialmente alla diminuzione degli oneri netti correlati all'indebitamento finanziario netto, che sono passati da 91 milioni di euro del 2015 a 9 milioni di euro del 2016; la voce include inoltre oneri netti su operazioni in derivati (67 milioni di euro), proventi netti su cambi (38 milioni di euro), oneri per operazioni di factoring (3 milioni di euro), "net interest" per piani a benefici definiti (2 milioni di euro), interessi su crediti d'imposta (1 milione di euro) e altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate (24 milioni di euro).
Gli oneri netti su partecipazioni di 557 milioni di euro comprendono oneri da svalutazione delle società partecipate Saipem SA (533 milioni di euro), Saipem Maritime Asset Management Sarl (5 milioni di euro), Servizi Energia Italia SpA e INFRA SpA (1 milione di euro), e accantonamenti per copertura perdite della partecipata Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA (18 milioni di euro).
La maggior perdita operativa associata all'incremento degli oneri su partecipazioni e solo parzialmente compensata dalla diminuzione degli oneri finanziari netti determina una diminuzione di 528 milioni di euro del risultato prima delle imposte che si attesta a -785 milioni di euro (-257 milioni di euro nel 2015).
Le imposte sul reddito a carico dell'esercizio evidenziano un importo di 23 milioni di euro, contro un saldo positivo di 130 milioni di euro dell'esercizio precedente; la variazione è dovuta essenzialmente a minori imposte anticipate consuntivate nell'esercizio e minori crediti per imposte assolte all'estero. Il carico fiscale dell'esercizio include: imposte assolte all'estero (53 milioni di euro), oneri per Irap (3 milioni di euro), al netto di imposte anticipate (3 milioni di euro), recuperi e rettifiche d'imposte estere per 28 milioni di euro e di utilizzi di fondi eccedenti (2 milioni di euro).
Il risultato netto presenta pertanto una perdita di 808 milioni di euro, con un peggioramento di 681 milioni di euro rispetto alla perdita di 127 milioni di euro dell'esercizio precedente.
| Incidenza % | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valori 2015 | Valori 2016 | Variazione | 2015 | 2016 |
| 1.443 | 914 | (529) | 42 | 35 |
| 1.289 | 1.222 | (67) | 38 | 48 |
| 513 | 345 | (168) | 15 | 13 |
| 155 | 111 | (44) | 5 | 4 |
| 3.400 | 2.592 | (808) | 100 | 100 |
| 15 | 16 | |||
| 85 | 84 | |||
| 100 | 100 | |||
| 41 | 53 | |||
| 59 | 47 | |||
| 100 | 100 | |||
I ricavi Engineering & Construction Offshore, pari a 914 milioni di euro, registrano una diminuzione di 529 milioni di euro rispetto al 2015, principalmente per la conclusione delle attività relative ai progetti Filanovsky in Russia, Wasit Gas Program in Arabia Saudita e al progetto South Stream in parte compensato dall'aumento delle attività per conto NCOC in Kazakhstan e alle attività per la realizzazione del progetto Al-Zour in Kuwait per conto KNPC.
Il settore Engineering & Construction Onshore ha rappresentato il 48% dei ricavi totali, in leggera riduzione (67 milioni di euro) rispetto al 2015, principalmente negli Emirati Arabi Uniti per la fase finale dei lavori del progetto Shah; tale riduzione è stata compensata dall'avanzamento delle attività del progetto Jazan e dall'entrata in attività del progetto Khurais sviluppati in Arabia Saudita per conto Saudi Aramco. Il settore Drilling Offshore ha consuntivato ricavi per 345 milioni di euro, con una diminuzione di 168 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per effetto essenzialmente dei minori ricavi registrati dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 8, interessata da lavori di rimessa in classe nel corso del quarto trimestre dell'esercizio, dalla nave di perforazione Saipem 12000, a causa della chiusura anticipata del contratto e dalla nave di perforazione Saipem 10000, interessata da lavori di approntamento nel 2015; il decremento è stato in parte compensato dai maggiori ricavi derivanti dall'attività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9.
I ricavi del segmento Drilling Onshore passano da 155 milioni di euro a 111 milioni di euro; la riduzione è da ricondursi principalmente alla minore attività in Sud America (Venezuela) e Kazakhstan, in parte compensata dai maggiori ricavi registrati in Arabia Saudita e Marocco.
I ricavi sono stati realizzati per l'84% all'estero (in linea con l'esercizio precedente) e per il 53% con società del Gruppo Saipem e correlate (41% nel 2015).
| Variazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 | assoluta | % |
| Engineering & Construction Offshore | 5 | 110 | 105 | |
| Engineering & Construction Onshore | (179) | (131) | 48 | 26,8 |
| Drilling Offshore | 28 | (87) | (115) | |
| Drilling Onshore | 17 | (102) | (119) | |
| Risultato operativo (EBIT) | (129) | (210) | (81) | (62,8) |
Il risultato operativo (EBIT) 2016 del segmento Engineering & Construction Offshore ammonta a 110 milioni di euro, pari al 12,0% dei ricavi, rispetto a 5 milioni di euro, pari allo 0,3% dei ricavi, nel 2015.
Il risultato operativo (EBIT) 2016 del segmento Engineering & Construction Onshore ammonta a -131 milioni di euro rispetto a -179 milioni di euro nel 2015.
Il risultato operativo (EBIT) 2016 del segmento Drilling Offshore ammonta a -87 milioni di euro, rispetto a 28 milioni di euro, pari al 5,5% dei ricavi, nel 2015.
Il risultato operativo (EBIT) 2016 del segmento Drilling Onshore ammonta a -102 milioni di euro rispetto a 17 milioni di euro nel 2015.
| Variazione | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | assoluta | % |
| Attività materiali nette | 820 | 481 | (339) | (41,3) |
| Attività immateriali nette | 24 | 24 | - | - |
| Partecipazioni | 2.114 | 1.988 | (126) | (6,0) |
| Capitale immobilizzato | 2.958 | 2.493 | (465) | (15,7) |
| Capitale di esercizio netto | 1.084 | 1.091 | 7 | 0,6 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (92) | (93) | (1) | 1,1 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 3.950 | 3.491 | (459) | (11,6) |
| Patrimonio netto | 1.301 | 3.948 | 2.647 | |
| Indebitamento finanziario netto | 2.649 | (457) | (3.106) | |
| COPERTURE | 3.950 | 3.491 | (459) | (11,6) |
Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2016 a 2.493 milioni di euro, con un decremento netto di 465 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Tale diminuzione è essenzialmente da ricondurre:
Il capitale di esercizio netto aumenta di 7 milioni di euro rispetto alla fine del 2015, attestandosi su un valore di 1.091 milioni di euro, per effetto dell'incremento netto delle rimanenze (54 milioni di euro), della diminuzione dei debiti commerciali (511 milioni di euro), delle passività per imposte (7 milioni di euro) e delle altre passività (44 milioni di euro), in parte compensato dal decremento dei crediti commerciali (375 milioni di euro), delle attività per imposte correnti e anticipate (82 milioni di euro), delle altre attività correnti e non correnti (147 milioni di euro) e dall'aumento dei fondi per rischi e oneri (5 milioni di euro).
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 93 milioni di euro, con un incremento netto di 1 milione di euro rispetto all'esercizio precedente. A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto diminuisce di 459 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 3.491 milioni di euro, rispetto a 3.950 milioni di euro di fine 2015.
Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato un incremento di 2.647 milioni di euro, raggiungendo, a fine 2016, un importo di 3.948 milioni di euro; l'aumento è riconducibile essenzialmente all'operazione di aumento del capitale sociale al netto di oneri per complessivi 3.453 milioni di euro, di cui 1.750 milioni di euro a incremento del capitale sociale e altrettanti come riserva sovrapprezzo azioni, e 47 milioni di euro relativi a oneri al netto di imposte in diminuzione degli utili (perdite) portati a nuovo, dalla variazione positiva delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari (20 milioni di euro) e delle riserve di valutazione al fair value dei piani di incentivazione con utilizzo delle stock grant (5 milioni di euro), parzialmente compensati dal risultato negativo dell'esercizio (808 milioni di euro), dall'acquisto di azioni proprie (26 milioni di euro) e da altre variazioni (3 milioni di euro).
Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2015 | 1.301 | |
| Incremento per: | ||
| - aumento di capitale al netto di oneri e imposte | 3.453 | |
| - variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari | 20 | |
| - fair value piani di incentivazione stock grant | 5 | |
| - altre variazioni | 3 | |
| 3.481 | ||
| Decremento per: | ||
| - perdita 2016 | (808) | |
| - acquisto azioni proprie | (26) | |
| (834) | ||
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 | 3.948 |
Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 22 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | Var. ass. |
|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 2.852 | 652 | 2.200 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (181) | (702) | 521 |
| Crediti finanziari | (22) | (407) | 385 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | 2.649 | (457) | 3.106 |
La posizione finanziaria netta della Società registra un miglioramento netto di 3.106 milioni di euro rispetto a fine 2015, passando da un indebitamento finanziario netto di 2.649 milioni di euro a disponibilità nette per 457 milioni di euro; è rappresentata da disponibilità presso banche e istituti di credito per 702 milioni di euro, da crediti finanziari per 407 milioni di euro al netto di debiti a breve termine per 294 milioni di euro (di cui 228 milioni di euro verso la finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV) e da debiti a medio e lungo termine per 358 milioni di euro.
Il miglioramento della posizione finanziaria netta è dovuto essenzialmente al flusso positivo generato dall'aumento di capitale (3.435 milioni di euro al netto degli oneri connessi capitalizzati), dalle attività di esercizio (170 milioni di euro) e dai disinvestimenti (7 milioni di euro), parzialmente compensati dagli investimenti in immobilizzazioni finanziarie (413 milioni di euro), in immobilizzazioni materiali e immateriali (61 milioni di euro) e dagli acquisti di azioni proprie (26 milioni di euro).
I crediti riguardano essenzialmente la società controllata Saipem Finance International BV (384 milioni di euro) e sono relativi alle attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 | Var. ass. |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (127) | (808) | (681) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa: | |||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 122 | 934 | 812 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni attività | (1) | (1) | - |
| Dividendi, interessi e imposte | (53) | 35 | 88 |
| Variazione del capitale di esercizio | (563) | 44 | 607 |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati | (168) | (34) | 134 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | (790) | 170 | 960 |
| Investimenti tecnici | (115) | (61) | 54 |
| Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa | - | (413) | (413) |
| Disinvestimenti | 159 | 7 | (152) |
| Free cash flow | (746) | (297) | 449 |
| Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | 6 | (385) | (391) |
| Variazione debiti finanziari correnti e non correnti | 768 | (2.200) | (2.968) |
| Acquisto azioni proprie | - | (26) | (26) |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | 3.435 | 3.435 |
| Effetto delle differenze di cambio | (4) | (6) | (2) |
| Altre variazioni | - | - | - |
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | 24 | 521 | 497 |
| Free cash flow | (746) | (297) | 449 |
| Acquisto azioni proprie | - | (26) | (26) |
| Aumento di capitale al netto di oneri | - | 3.435 | 3.435 |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto | (4) | (6) | (2) |
| Variazione indebitamento finanziario netto | (750) | 3.106 | 3.856 |
| Indebitamento finanziario netto inizio esercizio | 1.899 | 2.649 | 750 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) fine esercizio | 2.649 | (457) | (3.106) |
Il flusso di cassa netto da attività operativa, positivo per 170 milioni di euro, e il flusso negativo derivante dall'attività di investimento e disinvestimento (467 milioni di euro), hanno generato un free cash flow negativo di 297 milioni di euro.
Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.
(migliaia di euro)
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Riferimento alle note al bilancio al 31.12.2016 |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
| Capitale immobilizzato | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (nota n. 7) | 819.985 | 481.150 | ||
| Attività immateriali | (nota n. 8) | 24.205 | 23.784 | ||
| Partecipazioni | (nota n. 9) | 2.114.248 | 1.988.780 | ||
| Totale capitale immobilizzato | 2.958.438 | 2.493.714 | |||
| Capitale di esercizio netto | |||||
| Rimanenze | (nota n. 3) | 582.317 | 636.763 | ||
| Crediti commerciali | (nota n. 2) | 1.839.719 | 1.464.713 | ||
| Debiti commerciali | (nota n. 13) | (1.161.144) | (650.621) | ||
| Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da: | |||||
| - passività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 14) | (26.184) | (19.086) | ||
| - passività per altre imposte correnti | (nota n. 15) | (28.478) | (28.514) | ||
| - attività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 4) | 95.358 | 82.071 | ||
| - attività per altre imposte correnti | (nota n. 5) | 103.780 | 32.113 | ||
| - attività per imposte anticipate | (nota n. 10) | 243.752 | 246.512 | ||
| Fondi per rischi e oneri | (nota n. 18) | (82.992) | (88.427) | ||
| Altre attività (passività) di esercizio, composte da: | |||||
| - altre attività (non correnti) | (nota n. 11) | 26.551 | 13.343 | ||
| - altre attività (correnti) | (note n. 2, 6) | 455.113 | 321.454 | ||
| - altre passività (non correnti) | (nota n. 21) | (5.185) | (2.324) | ||
| - altre passività (correnti) | (note n. 13, 16) | (959.133) | (917.593) | ||
| Totale capitale di esercizio netto | 1.083.474 | 1.090.404 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (nota n. 19) | (91.563) | (93.288) | ||
| Attività non correnti destinate alla vendita | (nota n. 34) | 17 | 17 | ||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 3.950.366 | 3.490.847 | |||
| Patrimonio netto | (nota n. 22) | 1.301.404 | 3.947.775 | ||
| Indebitamento finanziario netto | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | 2.069.043 | 358.024 | |||
| Passività finanziarie a breve termine | 783.150 | 293.937 | |||
| a dedurre: | |||||
| - disponibilità liquide ed equivalenti | 181.124 | 701.995 | |||
| - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 22.107 | 406.894 | |||
| Totale indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)(1) | 2.648.962 | (456.928) | |||
| COPERTURE | 3.950.366 | 3.490.847 |
(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) si veda anche la nota 17.
(migliaia di euro)
| 2015 | 2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valori | Valori | ||||
| parziali | Valori | parziali | Valori | ||
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (126.555) | (807.902) | |||
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio | |||||
| al flusso di cassa da attività operativa: | |||||
| - ammortamenti e altri componenti non monetari: | 92.162 | 933.242 | |||
| . ammortamenti | 116.306 | 112.131 | |||
| . svalutazioni (rivalutazioni) di immobilizzazioni materiali e immateriali | 3.986 | 281.813 | |||
| . svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni | 1.590 | 538.671 | |||
| . altre variazioni | (13.717) | (1.098) | |||
| . variazione fondo per benefici ai dipendenti | (16.003) | 1.725 | |||
| - plusvalenze nette su cessioni di attività | (1.468) | (499) | |||
| - dividendi, interessi e imposte: | (39.154) | 35.121 | |||
| . dividendi | (3) | (1) | |||
| . interessi attivi | (3.759) | (7.087) | |||
| . interessi passivi | 94.784 | 19.331 | |||
| . imposte su reddito | (130.176) | 22.878 | |||
| Variazione del capitale di esercizio: | (563.027) | 43.911 | |||
| - rimanenze | 171.916 | (54.446) | |||
| - crediti commerciali | 41.213 | 378.902 | |||
| - debiti commerciali | (430.413) | (503.463) | |||
| - fondi per rischi e oneri | (16.223) | 10.219 | |||
| - altre attività e passività | (329.520) | 212.699 | |||
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: | (152.360) | (34.128) | |||
| - dividendi incassati | 3 | 1 | |||
| - interessi incassati | 4.165 | 6.632 | |||
| - interessi pagati | (94.784) | (18.540) | |||
| - imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati | (61.744) | (22.221) | |||
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | (790.402) | 169.745 | |||
| Investimenti tecnici: | (114.623) | (60.785) | |||
| - attività immateriali | (9.757) | (9.993) | |||
| - attività materiali | (104.866) | (50.792) | |||
| Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: | (1) | (412.688) | |||
| - partecipazioni | (1) | (412.688) | |||
| Disinvestimenti: | 159.165 | 6.611 | |||
| - attività materiali | 19.209 | 6.611 | |||
| - rami d'azienda | 46.042 | - | |||
| - partecipazioni | 93.914 | - | |||
| Altre variazioni relative all'attività di (investimento) disinvestimento: | |||||
| - (investimenti) disinvestimenti finanziari: crediti finanziari | 6.221 | (384.788) | |||
| - riclassifica: (investimenti) disinvestimenti finanziari in titoli | |||||
| e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | |||||
| - (investimenti) disinvestimenti finanziari: crediti finanziari | (6.221) | (384.788) | |||
| Free cash flow | (745.861) | (297.117) |
(migliaia di euro)
| 2015 | 2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
Valori parziali da schema obbligatorio |
Valori da schema riclassificato |
|
| Free cash flow | (745.861) | (297.117) | |||
| (Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento: | 6.221 | (384.788) | |||
| - riclassifica: (investimenti) disinvestimenti finanziari in titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa |
6.221 | (384.788) | |||
| Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: | 767.822 | (2.200.233) | |||
| - assunzione debiti finanziari non correnti | 379.170 | 348.641 | |||
| - rimborsi di debiti finanziari non correnti | (11.511) | (2.269.275) | |||
| - incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 400.163 | (279.599) | |||
| Flusso di cassa del capitale proprio: | (5) | 3.408.787 | |||
| - dividendi distribuiti a terzi | (5) | - | |||
| - aumento di capitale al netto di oneri | - | 3.435.200 | |||
| - acquisto di azioni proprie | - | (26.413) | |||
| Differenze cambio sulle disponibilità: | (3.815) | (5.778) | |||
| - effetto delle differenze di cambio | (3.815) | (5.778) | |||
| Altre variazioni | - | - | |||
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | 24.362 | 520.871 |
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| (milioni di euro) | Nota | Totale | parti correlate (1) |
Totale | parti correlate (1) |
|
| ATTIVITÀ | ||||||
| Attività correnti | ||||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 1) | 1.066 | 177 | 1.892 | - | |
| Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita | (N. 2) | 26 | 55 | |||
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 3) | 3.348 | 744 | 3.020 | 663 | |
| Rimanenze | (N. 4) | 2.286 | 2.242 | |||
| Attività per imposte sul reddito correnti | (N. 5) | 253 | 192 | |||
| Attività per altre imposte correnti | (N. 6) | 376 | 241 | |||
| Altre attività correnti | (N. 7) | 209 | 79 | 144 | 1 | |
| Totale attività correnti | 7.564 | 7.786 | ||||
| Attività non correnti | ||||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 8) | 7.287 | 5.192 | |||
| Attività immateriali | (N. 9) | 758 | 755 | |||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (N. 10) | 135 | 148 | |||
| Altre partecipazioni | (N. 10) | - | 1 | |||
| Altre attività finanziarie | (N. 11) | 1 | - | |||
| Attività per imposte anticipate | (N. 12) | 460 | 302 | |||
| Altre attività non correnti | (N. 13) | 114 | 12 | 102 | 1 | |
| Totale attività non correnti | 8.755 | 6.500 | ||||
| TOTALE ATTIVITÀ | 16.319 | 14.286 | ||||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Passività correnti | ||||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 14) | 3.016 | 2.781 | 152 | - | |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 19) | 656 | 643 | 54 | - | |
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 15) | 5.186 | 281 | 4.860 | 376 | |
| Passività per imposte sul reddito correnti | (N. 16) | 130 | 96 | |||
| Passività per altre imposte correnti | (N. 17) | 268 | 265 | |||
| Altre passività correnti | (N. 18) | 202 | 150 | 244 | 8 | |
| Totale passività correnti | 9.458 | 5.671 | ||||
| Passività non correnti | ||||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 19) | 2.841 | 2.571 | 3.194 | - | |
| Fondi per rischi e oneri | (N. 20) | 238 | 268 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 21) | 211 | 206 | |||
| Passività per imposte differite | (N. 22) | 10 | 59 | |||
| Altre passività non correnti | (N. 23) | 42 | 5 | 3 | - | |
| Totale passività non correnti | 3.342 | 3.730 | ||||
| TOTALE PASSIVITÀ | 12.800 | 9.401 | ||||
| PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Capitale e riserve di terzi azionisti | (N. 24) | 45 | 19 | |||
| Patrimonio netto di Saipem: | (N. 25) | 3.474 | 4.866 | |||
| - capitale sociale | (N. 26) | 441 | 2.191 | |||
| - riserva sopraprezzo delle azioni | (N. 27) | 55 | 1.750 | |||
| - altre riserve | (N. 28) | (115) | (80) | |||
| - utili relativi a esercizi precedenti | 3.942 | 3.161 | ||||
| - utile (perdita) dell'esercizio | (806) | (2.087) | ||||
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (N. 29) | (43) | (69) | |||
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 3.519 | 4.885 | ||||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 16.319 | 14.286 |
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".
| Esercizio 2015 | Esercizio 2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso parti |
di cui verso parti |
|||||
| (milioni di euro) RICAVI |
Nota | Totale | correlate (1) | Totale | correlate (1) | |
| Ricavi della gestione caratteristica | (N. 32) | 11.507 | 1.699 | 9.976 | 1.451 | |
| Altri ricavi e proventi | (N. 33) | 13 | 34 | |||
| Totale ricavi | 11.520 | 10.010 | ||||
| Costi operativi | ||||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (N. 34) | (8.789) | (304) | (7.319) | (183) | |
| Costo del lavoro | (N. 35) | (2.222) | (1) | (1.782) | - | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (N. 36) | (960) | (2.408) | |||
| Altri proventi (oneri) operativi | (N. 37) | (1) | (1) | - | - | |
| RISULTATO OPERATIVO | (452) | (1.499) | ||||
| Proventi (oneri) finanziari | ||||||
| Proventi finanziari | 1.053 | - | 867 | 94 | ||
| Oneri finanziari | (1.206) | (171) | (868) | (111) | ||
| Strumenti derivati | (91) | (85) | (153) | (311) | ||
| Totale proventi (oneri) finanziari | (N. 38) | (244) | (154) | |||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | ||||||
| Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto | 16 | 18 | ||||
| Altri proventi su partecipazioni | 18 | - | ||||
| Totale proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 39) | 34 | 18 | |||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | (662) | (1.635) | ||||
| Imposte sul reddito | (N. 40) | (127) | (445) | |||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO | (789) | (2.080) | ||||
| di competenza: | ||||||
| - Saipem | (806) | (2.087) | ||||
| - terzi azionisti | (N. 41) | 17 | 7 | |||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem (ammontare in euro per azione) |
||||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 42) | (1,83) | (0,25) | |||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 42) | (1,83) | (0,25) |
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (789) | (2.080) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico | ||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | 3 | 1 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
- | (1) |
| Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | (2) | (1) |
| 1 | (1) | |
| Componenti riclassificabili a conto economico | ||
| Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (1) | 125 |
| Variazione del fair value di partecipazioni immobilizzate | - | 1 |
| Differenze di cambio da conversione dei bilanci in valuta diversa dall'euro | 100 | (37) |
| Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | 8 | (37) |
| 107 | 52 | |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale | 108 | 51 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (681) | (2.029) |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | (702) | (2.039) |
| - terzi azionisti | 21 | 10 |
| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
differenze cambio da conversione Riserva per |
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale a benefici definiti Riserva per piani |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa in portafoglio per azioni |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31 dicembre 2013 | 441 | 55 | 7 | 88 | - | 85 | (100) | (5) 4.283 | (159) | (43) 4.652 | 92 | 4.744 | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio 2014 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (230) | - | (230) | (8) | (238) |
| Altre componenti | ||||||||||||||
| del conto economico complessivo | ||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti | ||||||||||||||
| per dipendenti al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | (15) | - | - | - | (15) | (1) | (16) |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | (14) | - | - | - | (14) | (1) | (15) |
| Componenti riclassificabili | ||||||||||||||
| a conto economico | ||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | (359) | - | - | - | - | - | (359) | (3) | (362) |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
- | - | - | - | - | - | 92 | - | (4) | - | - | 88 | 6 | 94 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti | ||||||||||||||
| del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- | - | (1) | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | (1) |
| Totale | - | - | (1) | - | - | (359) | 92 | - | (4) | - | - | (272) | 3 | (269) |
| Totale utile (perdita) | ||||||||||||||
| complessivo esercizio 2014 | - | - | (1) | - | - | (359) | 92 | (14) | (4) | (230) | - | (516) | (6) | (522) |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (45) | (45) |
| Riporto a nuovo utile (perdita) Cessione azioni proprie |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
(159) - |
159 - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | (159) | 159 | - | - | (45) | (45) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||
| Diritti decaduti stock option | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | (1) | - | (1) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | (1) | (1) | - | 4 | - | - | 2 | - | 2 |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | (1) | (1) | - | 3 | - | - | 1 | - | 1 |
| Saldi al 31 dicembre 2014 | 441 | 55 | 6 | 88 | - | (275) | (9) | (19) 4.123 | (230) | (43) 4.137 | 41 | 4.178 | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio 2015 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (806) | - | (806) | 17 | (789) |
| Altre componenti del conto | ||||||||||||||
| economico complessivo | ||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 1 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
||||||||||||||
| afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 1 |
| Componenti riclassificabili | ||||||||||||||
| a conto economico | ||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | 8 | - | - | - | - | - | 8 | (1) | 7 |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
- | - | - | - | - | - | 85 | - | 11 | - | - | 96 | 4 | 100 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate |
||||||||||||||
| secondo il metodo del patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
| (milioni di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
differenze cambio da conversione Riserva per |
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale a benefici definiti Riserva per piani |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa in portafoglio per azioni |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
patrimonio netto Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | - | - | - | - | - | 8 | 85 | - | 11 | - | - | 104 | 3 | 107 |
| Totale utile (perdita) | ||||||||||||||
| complessivo esercizio 2015 | - | - | - | - | - | 8 | 85 | - | 11 | (806) | - | (702) | 21 | (681) |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (17) | (17) |
| Riporto a nuovo utile | - | - | - | - | - | - | - | - | (230) | 230 | - | - | - | - |
| Apporto interessenza di terzi società | ||||||||||||||
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 1 |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | (230) | 230 | - | - | (16) | (16) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||
| Diritti decaduti stock option | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | (1) | - | (1) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 2 | - | - | 3 | (1) | 2 |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | 37 | - | - | 37 | - | 37 |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 38 | - | - | 39 | (1) | 38 |
| Saldi al 31 dicembre 2015 | 441 | 55 | 6 | 88 | - | (267) | 76 | (18) 3.942 | (806) | (43) 3.474 | 45 | 3.519 | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio 2016 | - | - | - | - | - | - | - | - | - (2.087) | - (2.087) | 7 (2.080) | |||
| Altre componenti del conto | ||||||||||||||
| economico complessivo Componenti non riclassificabili |
||||||||||||||
| a conto economico Rivalutazioni di piani a benefici definiti |
||||||||||||||
| per dipendenti al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | (1) | - | (1) |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | (1) | - | (1) |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | 85 | - | - | - | - | - | 85 | 3 | 88 |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
- | - | - | - | - | - | (44) | (1) | 8 | - | - | (37) | - | (37) |
| Variazioni partecipazioni e titoli al fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | 1 | - | 1 |
| Totale | - | - | - | - | - | 85 | (44) | (1) | 9 | - | - | 49 | 3 | 52 |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2016 |
- | - | - | - | - | 85 | (44) | (2) | 9 (2.087) | - (2.039) | 10 (2.029) | |||
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (36) | (36) |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | - | (55) | (5) | - | - | - | - | - | (746) | 806 | - | - | - | - |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | 1.750 | 1.750 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.500 | - | 3.500 |
| Capitalizzazione costi aumento capitale sociale | ||||||||||||||
| al netto delle imposte | - | - | - | - | - | - | - | - | (47) | - | - | (47) | - | (47) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (26) | (26) | - | (26) |
| Totale | 1.750 | 1.695 | (5) | - | - | - | - | - | (793) | 806 | (26) 3.427 | (36) 3.391 | ||
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||
| Diritti decaduti stock option | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Fair value Piano Grant 2016 | - | - | - | - | - | - | - | - | 5 | - | - | 5 | - | 5 |
| Altre variazioni | - | - | 1 | - | - | - | - | - | (4) | - | - | (3) | - | (3) |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | - | - | 2 | - | 2 |
| Totale | - | - | 1 | - | - | - | - | - | 3 | - | - | 4 | - | 4 |
| Saldi al 31 dicembre 2016 | 2.191 | 1.750 | 2 | 88 | - | (182) | 32 | (20) 3.161 (2.087) | (69) 4.866 | 19 | 4.885 |
| (milioni di euro) | Nota | Esercizio 2015 | Esercizio 2016 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo | (806) | (2.087) | |||
| Risultato di pertinenza di terzi azionisti | 17 | 7 | |||
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio | |||||
| al flusso di cassa da attività operativa: | |||||
| - ammortamenti | (N. 36) | 741 | 684 | ||
| - svalutazioni nette di attività materiali e immateriali | (N. 36) | 219 | 1.724 | ||
| - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto | (N. 39) | (16) | (18) | ||
| - (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività | (18) | 5 | |||
| - interessi attivi | (9) | (10) | |||
| - interessi passivi | 200 | 81 | |||
| - imposte sul reddito | (N. 40) | 127 | 445 | ||
| - altre variazioni | (18) | (177) | |||
| Variazioni del capitale di esercizio: | |||||
| - rimanenze | 242 | 19 | |||
| - crediti commerciali | 112 | 262 | |||
| - debiti commerciali | (716) | 168 | |||
| - fondi per rischi e oneri | 30 | 50 | |||
| - altre attività e passività | (136) | 148 | |||
| Flusso di cassa del capitale di esercizio | (468) | 647 | |||
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti | (21) | (5) | |||
| Dividendi incassati | 1 | 1 | |||
| Interessi incassati | 14 | 8 | |||
| Interessi pagati | (204) | (74) | |||
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (266) | (253) | |||
| Flusso di cassa netto da attività operativa | (507) | 978 | |||
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 44) | 1.144 | 1.114 | ||
| Investimenti: | |||||
| - attività materiali | (N. 8) | (550) | (285) | ||
| - attività immateriali | (N. 9) | (11) | (11) | ||
| - partecipazioni | (N. 10) | (1) | - | ||
| - titoli | (18) | (29) | |||
| - crediti finanziari | (1) | (22) | |||
| - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento | 1 | (1) | |||
| Flusso di cassa degli investimenti | (580) | (348) | |||
| Disinvestimenti: | |||||
| - attività materiali | 12 | 14 | |||
| - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | 46 | - | |||
| - partecipazioni | 97 | 3 | |||
| - titoli | 1 | - | |||
| - crediti finanziari | 29 | 52 | |||
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 185 | 69 | |||
| Flusso di cassa netto da attività di investimento (2) | (395) | (279) | |||
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 44) | 62 | 2 | ||
| Assunzione di debiti finanziari non correnti | 457 | 3.228 | |||
| Rimborsi di debiti finanziari non correnti | (905) | (3.481) | |||
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 818 | (3.000) | |||
| 370 | (3.253) | ||||
| Apporti netti di capitale proprio da terzi | 1 | 3.435 | |||
| Dividendi pagati | (17) | (36) | |||
| Acquisto netto di azioni proprie | - | (26) | |||
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 354 | 120 | |||
| di cui verso parti correlate (1) | (N. 44) | 464 | (5.995) | ||
| Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento | (2) | - | |||
| Effetto delle differenze di cambio da conversione e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti |
14 | 7 |
(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".
| (milioni di euro) | Nota Esercizio 2015 |
Esercizio 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | (536) | 826 | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio | (N. 1) | 1.602 | 1.066 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio | (N. 1) | 1.066 | 1.892 |
(2) Il "flusso di cassa netto da attività di investimento" comprende alcuni investimenti che, avuto riguardo alla loro natura (investimenti temporanei di disponibilità o finalizzati all'ottimizzazione della gestione finanziaria), sono considerati in detrazione dei debiti finanziari ai fini della determinazione dell'indebitamento finanziario netto, così come indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione".
Il flusso di cassa di questi investimenti è il seguente:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Investimenti finanziari: | ||
| - titoli | (18) | (29) |
| - crediti finanziari | - | (21) |
| (18) | (50) | |
| Disinvestimenti finanziari: | ||
| - titoli | 1 | - |
| - crediti finanziari | 29 | 51 |
| 30 | 51 | |
| Flusso di cassa netto degli investimenti/disinvestimenti relativi all'attività finanziaria | 12 | 1 |
| Criteri di redazione | Pag. 92 | |
|---|---|---|
| Principi di consolidamento | Pag. 92 | |
| Criteri di valutazione | Pag. 95 | |
| Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 108 | |
| Principi contabili di recente emanazione | Pag. 109 | |
| Area di consolidamento al 31 dicembre 2016 | Pag. 112 | |
| Nota 1 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 118 |
| Nota 2 | Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita | Pag. 118 |
| Nota 3 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 119 |
| Nota 4 | Rimanenze | Pag. 120 |
| Nota 5 | Attività per imposte sul reddito correnti | Pag. 121 |
| Nota 6 | Attività per altre imposte correnti | Pag. 121 |
| Nota 7 | Altre attività correnti | Pag. 121 |
| Nota 8 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 124 |
| Nota 9 | Attività immateriali | Pag. 126 |
| Nota 10 | Partecipazioni | Pag. 128 |
| Nota 11 | Altre attività finanziarie | Pag. 130 |
| Nota 12 | Attività per imposte anticipate | Pag. 130 |
| Nota 13 | Altre attività non correnti | Pag. 132 |
| Nota 14 | Passività finanziarie a breve termine | Pag. 132 |
| Nota 15 | Debiti commerciali e altri debiti | Pag. 133 |
| Nota 16 | Passività per imposte sul reddito correnti | Pag. 134 |
| Nota 17 | Passività per altre imposte correnti | Pag. 134 |
| Nota 18 | Altre passività correnti | Pag. 134 |
| Nota 19 | Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine | Pag. 136 |
| Nota 20 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 137 |
| Nota 21 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 138 |
| Nota 22 | Passività per imposte differite | Pag. 142 |
| Nota 23 | Altre passività non correnti | Pag. 142 |
| Nota 24 | Capitale e riserve di terzi azionisti | Pag. 142 |
| Nota 25 | Patrimonio netto di Saipem | Pag. 143 |
| Nota 26 | Capitale sociale | Pag. 143 |
| Nota 27 | Riserva sopraprezzo delle azioni | Pag. 143 |
| Nota 28 | Altre riserve | Pag. 143 |
| Nota 29 | Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | Pag. 144 |
| Nota 30 | Altre informazioni | Pag. 145 |
| Nota 31 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 145 |
| Nota 32 | Ricavi della gestione caratteristica | Pag. 158 |
| Nota 33 | Altri ricavi e proventi | Pag. 158 |
| Nota 34 | Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | Pag. 159 |
| Nota 35 | Costo del lavoro | Pag. 159 |
| Nota 36 | Ammortamenti e svalutazioni | Pag. 162 |
| Nota 37 | Altri proventi (oneri) operativi | Pag. 162 |
| Nota 38 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 162 |
| Nota 39 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 163 |
| Nota 40 | Imposte sul reddito | Pag. 163 |
| Nota 41 | Utile di terzi azionisti | Pag. 164 |
| Nota 42 | Utile (perdita) per azione | Pag. 164 |
| Nota 43 | Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione | Pag. 164 |
| Nota 44 | Rapporti con parti correlate | Pag. 165 |
| Nota 45 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | Pag. 173 |
| Nota 46 | Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 173 |
| Nota 47 | Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | Pag. 173 |
| Nota 48 | Altre informazioni: Algeria | Pag. 173 |
| Nota 49 | Altre informazioni: verifica ispettiva Consob | Pag. 173 |
Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. 38/20052. Il bilancio consolidato è redatto applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
Il bilancio al 31 dicembre 2016, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 16 marzo 2017, è sottoposto alla revisione contabile di EY SpA. EY SpA, in quanto revisore principale, è interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo; nei limitati casi in cui intervengano altri revisori si assume la responsabilità del lavoro svolto da questi ultimi.
I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.
Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Saipem SpA e delle imprese italiane ed estere controllate direttamente e indirettamente da Saipem.
Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.
Sono escluse dall'area di consolidamento alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, pertanto la loro esclusione non ha comportato effetti rilevanti3 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".
I valori delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.
Le società controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale; conseguentemente le attività e le passività, i costi e i ricavi sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.
Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.
In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.
Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico4. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Quando le perdite riferibili a terzi in una controllata consolidata eccedono la quota di pertinenza di
(4) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.
(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).
(2) I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio consolidato sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2016 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà del Gruppo.
(3) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".
terzi di patrimonio netto della controllata, l'eccedenza, e ogni ulteriore perdita attribuibile agli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, tali utili sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza, ma che erano state precedentemente assorbite dagli azionisti della Capogruppo.
Un accordo a controllo congiunto è un accordo del quale due o più parti detengono il controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".
Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".
Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le joint venture, le partecipazioni in joint operation e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento". Di seguito a tale sezione è riportata anche la variazione dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente.
I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.
Le partecipazioni in imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto5.
In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto, attribuendo, analogamente a quanto previsto per le business combination, l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata; l'eventuale attribuzione di tale differenza, operata in via provvisoria alla data di rilevazione iniziale, è rettificata, con effetto retroattivo, entro i successivi dodici mesi per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di rilevazione iniziale. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; (ii) della quota di pertinenza della partecipante delle altre componenti del conto economico complessivo della partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un interest nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche previste per il processo di consolidamento. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati al successivo punto "Attività materiali". Quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi
(5) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto.
delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta6; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.
Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value8, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.
Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale goodwill a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In alternativa, è rilevato l'intero ammontare del goodwill generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza9. La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna business combination.
Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.
Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.
L'acquisizione di interessenze in una joint operation che rappresenta un business è rilevata, per gli aspetti applicabili, in modo analogo a quanto previsto per le business combination.
Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.
I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta di presentazione del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici;
(6) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.
(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.
(8) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".
(9) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).
(iii) del conto economico, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).
Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo10. La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.
I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:
| Valuta | al 31.12.2015 Cambio |
al 31.12.2016 Cambio |
Cambio medio 2016 |
|---|---|---|---|
| USA dollaro | 1,0887 | 1,0541 | 1,1069 |
| Regno Unito lira sterlina | 0,73395 | 0,85618 | 0,81948 |
| Algeria dinaro | 116,702 | 116,379 | 121,097 |
| Angola kwanza | 147,295 | 175,757 | 182,079 |
| Arabia Saudita riyal | 4,08624 | 3,95446 | 4,15167 |
| Argentina peso | 14,0972 | 16,7488 | 16,3420 |
| Australia dollaro | 1,4897 | 1,4596 | 1,4883 |
| Brasile real | 4,3117 | 3,4305 | 3,85614 |
| Canada dollaro | 1,5116 | 1,4188 | 1,4659 |
| Croazia kuna | 7,638 | 7,5597 | 7,53329 |
| Egitto lira | 8,52049 | 19,2105 | 11,07061 |
| Ghana nuovo cedi | 4,13096 | 4,4073 | 4,32703 |
| India rupia | 72,0215 | 71,5935 | 74,3717 |
| Indonesia rupia | 15.040,0 | 14.173,4 | 14.720,8 |
| Malesia ringgit | 4,6959 | 4,7287 | 4,58355 |
| Nigeria naira | 216,703 | 332,305 | 285,447 |
| Norvegia corona | 9,603 | 9,0863 | 9,2906 |
| Perù new sol | 3,70833 | 3,5402 | 3,73563 |
| Qatar riyal | 3,96287 | 3,83692 | 4,02913 |
| Romania nuovo leu | 4,524 | 4,539 | 4,49043 |
| Russia rublo | 80,6736 | 64,3 | 74,1446 |
| Singapore dollaro | 1,5417 | 1,5234 | 1,5275 |
| Svizzera franco | 1,0835 | 1,0739 | 1,0902 |
I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia del lavoro, l'avanzamento è determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto (metodo del cost-to-cost).
(10) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra i lavori in corso le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra i debiti commerciali vengono iscritte le differenze negative.
I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera.
Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali e delle clausole di revisione quando oggettivamente determinabili.
Le richieste per corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente stabiliti sono riconosciuti solo se probabili e ragionevolmente quantificabili. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita, questa è riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa è considerata probabile.
I costi di partecipazione alle gare sono riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono le attività finanziarie, diverse dai derivati, dai crediti, dalle attività finanziarie destinate al trading e da mantenersi sino alla scadenza. Le attività finanziarie destinate al trading e le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari" e alla riserva di patrimonio netto11 afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo". In quest'ultima fattispecie le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione per perdita di valore o al momento del realizzo.
L'obiettiva evidenza di svalutazioni è verificata considerando, tra l'altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte; le riduzioni di valore dell'attività sono incluse nel valore d'iscrizione.
Gli interessi maturati e i dividendi deliberati relativi ad attività finanziarie valutate al fair value sono rilevati per competenza economica rispettivamente alle voci "Proventi (oneri) finanziari"12 e "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
Quando l'acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell'operazione e la consegna dell'attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati), l'operazione è rilevata alla data del regolamento.
I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione è esposto al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.
In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto "Fondi per rischi e oneri".
Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche.
I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti, alla data di decorrenza del contratto, al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l'ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene.
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici econo-
(11) Le variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita in valuta dovute a variazioni del tasso di cambio sono rilevate a conto economico.
(12) Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi (oneri) da attività finanziarie destinate al trading". Differentemente, gli interessi attivi maturati su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati, all'interno dei Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi finanziari".
mici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per l'ottenimento di benefici di altre attività materiali. L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari perché sia in grado di operare secondo le modalità programmate. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto successivo "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita economica futura attesa, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a
un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business Saipem.
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). In presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.
Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit (CGU) alla quale il goodwill si riferisce. La cash generating unit è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al valore recuperabile13, della medesima CGU, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore14.
Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.
Le attività finanziarie rappresentative di quote di partecipazione15 sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo.
Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino16.
I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale; l'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). I crediti originati da beni concessi in leasing finanziario sono rilevati per l'importo corrispondente al valore attuale dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto, ovvero dell'eventuale valore residuo del bene; l'attualizzazione è effettuata adottando il tasso implicito del leasing.
In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere i repricing contrattualmente previsti. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposti al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione; quando la riduzione di valore dell'attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono imputati alla voce "Proventi (oneri) finanziari".
(13) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".
(14) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore ovvero non rilevata.
(15) Per le partecipazioni in joint venture e collegate v. precedente punto "Metodo del patrimonio netto".
(16) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore ovvero non rilevata.
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Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa. Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie il valore di iscrizione è fatto pari al valore derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Attività finanziarie non correnti - Partecipazioni", salvo che la stessa continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".
Quando la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento, ovvero quando la passività è relativa ad attività materiali, le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita alle attività a cui si riferiscono nei limiti dei relativi valori di iscrizione; l'eventuale eccedenza è rilevata a conto economico.
Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). I lavori in corso su ordinazione, i cui corrispettivi sono pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento dello stato di avanzamento dei lavori in contraddittorio con il committente (accettazione SAL); tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".
Gli anticipi sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I lavori non ancora accettati sono iscritti al cambio di chiusura dell'esercizio.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti correlati alla proprietà o al compimento della prestazione.
Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.
I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock grant assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente alla data di assunzione dell'impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento)17.
La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2. Per i piani di stock grant il fair value è rilevato alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali.
Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un
(17) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.
titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera o variabili simili; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività valutate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value delle passività per strumenti derivati considera le rettifiche per tener conto del non-performance risk dell'emittente (v. successivo punto "Valutazioni al fair value").
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono valutati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere, a conto economico, le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di strumento. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili) o a futuri incassi ed esborsi ritenuti altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions) quali ad esempio i flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa.
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene sospesa in una riserva di patrimonio netto (hedging reserve) afferente le altre componenti del conto economico complessivo; tale riserva viene poi imputata a conto economico nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
I derivati impliciti in strumenti ibridi sono separati dal contratto principale e rilevati separatamente se lo strumento ibrido nel suo complesso non è valutato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico e se le caratteristiche e i rischi del derivato non sono strettamente collegati a quelli del contratto principale. La verifica dell'esistenza di derivati impliciti da scorporare e valutare separatamente è effettuata al momento in cui l'impresa entra a far parte del contratto e, successivamente, in presenza di modifiche nelle condizioni del contratto che determinino significative variazioni dei flussi di cassa generati dallo stesso.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. exit price).
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato (market-based). La valutazione del fair value suppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento di equity in assenza di un prezzo quotato è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. Credit Valuation Adjustment o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. Debit Valuation Adjustment o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura19.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto. Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Con il regolamento n. 2015/2173, emesso dalla Commissione Europea in data 24 novembre 2015, è stata omologata la modifica all'IFRS 11 "Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto" (di seguito modifica all'IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell'interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall'IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono, ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (a eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goodwill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator.
Con il regolamento n. 2015/2406 del 18 dicembre 2015 sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Iniziativa di informativa", contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell'informativa di bilancio, esplicitando il riferimento al concetto di significatività anche per le note al bilancio.
Con il regolamento n. 2015/2343, emesso dalla Commissione Europea in data 15 dicembre 2015, è stato omologato il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012-2014", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali.
I regolamenti di omologazione sopra riportati hanno previsto l'entrata in vigore delle modifiche ai principi contabili interessati a partire dal primo esercizio che abbia inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. L'applicazione di tali disposizioni non ha prodotto effetti significativi.
Anche le altre modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2016 non hanno prodotto effetti significativi.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Saipem, sono i seguenti:
La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra citate "linee di indirizzo" e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'euro, ossia dalla circostanza che i ricavi (costi) di una parte rilevante dei progetti sono denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando i seguenti impatti:
(18) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2015.
(19) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 31 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".
di attività e passività di imprese che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro.
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione del rischio cambio economico e transattivo e l'ottimizzazione del rischio di cambio economico connesso al rischio di prezzo delle commodity.
Il rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, oppure dalla conversione delle attività e passività di imprese che redigono il bilancio con moneta diversa dall'euro, non è oggetto di copertura.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio economico e transattivo attraverso l'utilizzo di contratti derivati. A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Con riferimento alle valute diverse dall'euro considerate maggiormente rappresentative in termini di esposizione al rischio di cambio, per il 2016 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro. L'analisi è stata effettuata per tutte le attività e passività finanziarie rilevanti originariamente espresse nelle valute considerate e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio la sensitivity analysis sul relativo fair value viene determinata confrontando le condizioni sottostanti il prezzo a termine fissato nel contratto (tasso di cambio a pronti e tasso di interesse) con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32. Inoltre, si segnala che la Società non adotta modalità di copertura del rischio derivante dalla conversione in euro di redditi d'esercizio maturati da società estere con valuta funzionale diversa dall'euro.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio economico e transattivo attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Una variazione positiva dei tassi di cambio rispetto all'euro (deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -148 milioni di euro (-63 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -287 milioni di euro (-342 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
Una variazione negativa dei tassi di cambio rispetto all'euro (apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 148 milioni di euro (63 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 287 milioni di euro (342 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento delle singole valute alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di cambio.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.
| 2015 | 2016 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +10% | -10% | +10% | -10% | ||||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
|
| Strumenti derivati | (29) | (308) | 29 | 308 | (195) | (334) | 195 | 334 | |
| Crediti commerciali e altri | 105 | 105 | (105) | (105) | 129 | 129 | (129) | (129) | |
| Debiti commerciali e altri | (95) | (95) | 95 | 95 | (104) | (104) | 104 | 104 | |
| Disponibilità liquide | 8 | 8 | (8) | (8) | 22 | 22 | (22) | (22) | |
| Passività finanziarie a breve termine | (46) | (46) | 46 | 46 | - | - | - | - | |
| Passività finanziarie a medio/lungo termine | (6) | (6) | 6 | 6 | - | - | - | - | |
| Totale | (63) | (342) | 63 | 342 | (148) | (287) | 148 | 287 |
La sensitivity analysis dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valuta | Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% | |
| Crediti | ||||||||
| USD | 970 | (97) | 97 | 1.143 | (114) | 114 | ||
| JPY | 23 | (2) | 2 | 3 | (1) | 1 | ||
| SGD | - | - | - | 35 | (4) | 4 | ||
| KWD | - | - | - | 32 | (3) | 3 | ||
| PLN | 8 | (1) | 1 | 32 | (3) | 3 | ||
| AED | 20 | (2) | 2 | 21 | (2) | 2 | ||
| NOK | 20 | (2) | 2 | 13 | (1) | 1 | ||
| Altre valute | 8 | (1) | 1 | 9 | (1) | 1 | ||
| Totale | 1.049 | (105) | 105 | 1.288 | (129) | 129 | ||
| Debiti | ||||||||
| USD | 679 | 68 | (68) | 746 | 75 | (75) | ||
| GBP | 70 | 7 | (7) | 37 | 4 | (4) | ||
| AED | 36 | 4 | (4) | 27 | 3 | (3) | ||
| SGD | 33 | 3 | (3) | 101 | 10 | (10) | ||
| NOK | 28 | 3 | (3) | 31 | 3 | (3) | ||
| JPY | 6 | 1 | (1) | 27 | 3 | (3) | ||
| AUD | 20 | 2 | (2) | 1 | - | - | ||
| KWD | 20 | 2 | (2) | 28 | 3 | (3) | ||
| PLN | 20 | 2 | (2) | 14 | 1 | (1) | ||
| Altre valute | 39 | 3 | (3) | 31 | 2 | (2) | ||
| Totale | 951 | 95 | (95) | 1.043 | 104 | (104) |
Rischio di mercato - Tasso di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti, essendo alcuni dei finanziamenti sottoscritti a tassi variabili. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata avuto riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse la sensitivity analysis sul fair value viene determinata confrontando le condizioni di tasso di interesse (fisso e variabile) sottostanti il contratto e funzionali al calcolo dei differenziali sulle cedole maturande con le curve attualizzate di tasso di interesse variabile sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale del contratto. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti si è fatto riferimento alla giacenza media e al tasso di rendimento medio dell'esercizio, mentre per quanto riguarda le passività finanziarie a breve e lungo termine si è fatto riferimento all'esposizione media dell'anno e al tasso medio di esercizio.
Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -5 milioni di euro (-13 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -4 milioni di euro (-13 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 5 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 4 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.
| 2015 | 2016 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +10% | -10% | +10% | -10% | ||||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
|
| Disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Strumenti derivati | - | - | - | - | - | 1 | - | (1) | |
| Passività finanziarie a breve termine | (8) | (8) | 8 | 8 | (2) | (2) | 2 | 2 | |
| Passività finanziarie a medio/lungo termine | (5) | (5) | 5 | 5 | (3) | (3) | 3 | 3 | |
| Totale | (13) | (13) | 13 | 13 | (5) | (4) | 5 | 4 |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati anche dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza talvolta anche strumenti derivati "Over The Counter" (in particolare swap, bullet swap), con sottostante rappresentato da prodotti petroliferi (prevalentemente gasolio e nafta) e negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE e NYMEX, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulta ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene la gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity posti in essere da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. hedging anticipato). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio dei prezzi, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.
Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 1 milione di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -1 milione di euro.
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto legato ai differenti prezzi di valutazione che concorrono al calcolo del fair value dello strumento alle scadenze di riferimento.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano linee guida definite dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Saipem. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati, alla luce della situazione di criticità dei mercati finanziari, non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti nei termini e alle condizioni stabiliti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione dei lavori in corso e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato di avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di liquidità.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.
Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione flessibile e funzionale al business della liquidità, degli affidamenti e delle linee di credito, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Saipem dispone di linee di credito e fonti di finanziamento adeguate alla copertura del fabbisogno finanziario complessivo. Mediante le operazioni eseguite sul mercato bancario e dei capitali nel corso del 2016, il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata compresa tra i 3 e 8,5 anni.
In particolare in data 30 giugno 2016 Saipem ha stipulato una nuova linea di credito per un ammontare fino a 554 milioni di euro garantita da Garantiinstituttet for Eksportkreditt (GIEK), l'agenzia norvegese per l'assicurazione dei crediti all'esportazione. Tale linea di credito è stata utilizzata nel corso del 2016 per 287 milioni di euro. In aggiunta a quanto sopra, in data 8 settembre 2016 Saipem ha emesso, a fronte del suo programma di EMTN, titoli obbligazionari a tasso fisso per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro suddiviso in due emissioni da 500 milioni di euro ciascuna, con scadenza marzo 2021 e settembre 2023 rispettivamente.
Alla data del 31 dicembre 2016 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 1.650 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 1.892 milioni di euro.
In aggiunta a quanto sopra, Saipem potrà utilizzare l'ammontare residuo pari a 266 milioni di euro della linea garantita da GIEK in funzione dell'acquisto di apparecchiature e servizi da esportatori norvegesi. Per ulteriori informazioni sulle operazioni effettuate nel corso del 2016 si rimanda al paragrafo "Altre informazioni" nella Relazione sulla gestione.
In data 28 ottobre 2015 la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Ratings Services un preliminary long term corporate credit rating pari a "BBB-", con outlook "stabile", nonché un preliminary issue rating pari a "BBB-" sulla Term Facility e sulla Revolving Credit Facility. Inoltre, in pari data Moody's Investor Service ha assegnato alla Società un provisional issuer rating pari a "(P)Baa3" con outlook "stabile".
In data 4 febbraio 2016 Standard & Poor's Ratings Services ha comunicato alla Società di aver formalmente dato inizio a una procedura di "Credit Watch" con possibili implicazioni negative per il preliminary long term corporate credit rating "BBB- " di Saipem, principalmente a causa del crollo del
prezzo del greggio che potrebbe limitare significativamente la flessibilità finanziaria di Saipem.
In data 10 febbraio 2016 Moody's Investors Service ha annunciato che il provisional issuer rating (P) Baa3 di Saipem è stato posto sotto revisione per downgrade, a causa dei deboli fondamentali del settore Oil & Gas e del conseguente aumento del rischio di cancellazioni e ritardi sui progetti e della riduzione della spesa per investimenti nel settore.
In data 6 maggio 2016 S&P Global Ratings (già Standard & Poor's Ratings Services) ha abbassato il long term corporate credit rating e issue rating della Società da "BBB-" a "BB+" con outlook "negativo", rimuovendoli contestualmente dal "Credit Watch" negativo e portandoli a definitivi a seguito del completamento dell'operazione di aumento di capitale e del rifinanziamento del debito della Società. Tale downgrade rifletteva la visione di S&P Global Rating sull'industria Oil & Gas e una visione più prudente sui parametri creditizi futuri di Saipem, insieme al livello di portafoglio ordini e alla capacità di sostenere i flussi di cassa operativi senza cali di rilievo.
In data 23 maggio 2016 Moody's Investors Service ha abbassato e convertito il provisional issuer rating (P) Baa3 in un Corporate Family Rating (CFR) Ba1, assegnando un outlook stabile su tutti i rating.
I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi.
| (milioni di euro) | Anni di scadenza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | Oltre | Totale | ||
| Passività finanziarie a lungo termine | 54 | 571 | 914 | 567 | 545 | 597 | 3.248 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 152 | - | - | - | - | - | 152 | |
| Passività per strumenti derivati | 200 | - | - | - | - | - | 200 | |
| Totale | 406 | 571 | 914 | 567 | 545 | 597 | 3.600 | |
| Interessi su debiti finanziari | 60 | 65 | 54 | 42 | 35 | 39 | 295 |
Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2017 | 2018-2021 | Oltre | Totale | |||||
| Debiti commerciali | 2.770 | - | - | 2.770 | |||||
| Altri debiti e anticipi | 2.090 | - | - | 2.090 |
In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rappresentati nello stato patrimoniale, il Gruppo Saipem ha in essere obbligazioni contrattuali relative a contratti di leasing operativo non annullabili il cui adempimento comporterà l'effettuazione di pagamenti negli esercizi futuri. Nella tavola che segue sono rappresentati i pagamenti non attualizzati dovuti negli esercizi futuri a fronte delle obbligazioni contrattuali in essere.
| Anni di scadenza | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | Oltre | Totale | |
| Contratti di leasing operativo non annullabili | 112 | 94 | 89 | 83 | 76 | 224 | 678 |
Nella tabella che segue sono rappresentati gli impegni per investimenti relativi ai progetti di maggiori dimensioni, per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement.
| Anni di scadenza | |
|---|---|
| (milioni di euro) | 2017 |
| Impegni per Major Projects | - |
| Impegni per altri investimenti | 66 |
| Totale | 66 |
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.
La determinazione dei lavori in corso è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile.
Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi e le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale.
La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future - quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) sulla base del quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit, fino all'ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita.
La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.
Saipem effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti e ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi sono frutto di un processo che comporta giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
Con il regolamento n. 2016/1905, emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016, è stato omologato l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" (di seguito IFRS 15), che definisce i criteri di rilevazione e valutazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018; è prevista l'applicazione retroattiva del principio con possibilità di rilevare l'effetto sul patrimonio netto al 1° gennaio 2018 avendo riguardo alle fattispecie in essere alla data.
Nel corso dell'esercizio 2016 è stata avviata una attività volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali, a valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare la necessità di eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria. In particolare, allo stato attuale dell'analisi in corso di svolgimento risultano potenzialmente interessati dalle nuove disposizioni del principio i seguenti ambiti di indagine: (i) analisi delle diverse forme contrattuali in essere e delle tipologie di costi a essi correlati; (ii) verifica dei contratti che prevedono la rilevazione di corrispettivi variabili; (iii) verifica sulla presenza di componenti contrattuali significative che richiedono la rilevazione distinta del "time value" quale componente finanziaria; (iv) analisi dell'informativa di dettaglio da fornire nelle Note illustrative al bilancio.
Con il regolamento n. 2016/2067, emesso dalla Commissione Europea in data 22 novembre 2016, è stata omologata la versione completa dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9). Le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basandolo sulle caratteristiche dello strumento finanziario e sul business model adottato dall'impresa; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
È stato avviato un progetto per valutare i potenziali impatti derivanti dall'applicazione del nuovo standard e definire l'informativa da produrre nelle Note illustrative al bilancio, con riferimento ai tre principali ambiti di aggiornamento sopra indicati.
Per quanto riguarda la classificazione e misurazione delle attività e passività finanziarie secondo le nuove disposizioni, allo stato attuale dell'analisi non si prevedono sostanziali impatti rispetto al trattamento in essere.
Con riferimento all'impairment delle attività finanziarie sulla base delle perdite attese, le attività in corso di svolgimento riguardano: (i) l'individuazione e lo sviluppo di un adeguato modello interno per la valutazione dell'esposizione a rischio e la probabilità di default delle controparti finanziarie e commerciali e dei conseguenti possibili impatti, delle capacità di recupero e dei possibili strumenti di mitigazione del rischio di credito da porre in essere; (ii) la definizione del processo operativo funzionale ad assicurare la disponibilità delle informazioni per la redazione dei reporting finanziari.
Infine riguardo al tema dell'hedge accounting, posto che il modello di gestione attualmente adottato dal Gruppo è da ritenersi coerente con le nuove disposizioni introdotte dall'IFRS 9, è stata avviata un'attività di analisi per valutare se le novità introdotte dal nuovo principio possano avere un impatto positivo in termini di ottimizzazione del livello di efficienza ed efficacia dell'attuale modello di copertura: (i) approfondire le possibilità di utilizzo di nuove modalità di hedging per la copertura dei rischi finanziari; (ii) verificare l'applicabilità dei meccanismi di ribilanciamento dell'hedge ratio lungo la durata della copertura (cd. rebalancing), volti a garantire in modo dinamico l'adeguamento del rapporto tra gli strumenti di copertura e le relative esposizioni.
In considerazione dell'attuale stato di analisi, non risultano essere ancora ragionevolmente stimabili i possibili impatti quantitativi derivanti dall'applicazione dei nuovi principi l'IFRS 15 e IFRS 9.
In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (di seguito modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28), che ha definito le modalità di rilevazione degli effetti economici connessi, principalmente, alla perdita del controllo di una partecipazione per effetto del suo trasferimento a una realtà collegata o a una joint venture. Il 17 dicembre 2015 lo IASB ha pubblicato l'amendment che differisce l'entrata in vigore a tempo indeterminato delle modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28.
In data 13 gennaio 2016, lo IASB ha emesso l'IFRS 16 "Leases" (di seguito IFRS 16), che sostituisce lo IAS 17 e le relative interpretazioni. In particolare, l'IFRS 16 definisce il leasing come un contratto che attribuisce al cliente (il lessee) il diritto d'uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il nuovo principio contabile elimina la classificazione dei leasing come operativi o finanziari ai fini della redazione del bilancio delle imprese che operano quali lessee; per tutti i contratti di leasing con durata superiore ai 12 mesi è richiesta la rilevazione di un'attività, rappresentativa del diritto d'uso, e di una passività, rappresentativa dell'obbligazione a effettuare i pagamenti previsti dal contratto. Differentemente, ai fini della redazione del bilancio dei lessor, è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari. L'IFRS 16 rafforza l'informativa di bilancio sia per i lessee che per i lessor. Le disposizioni dell'IFRS 16 sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2019.
Nel corso dell'esercizio 2016 è stata avviata un'attività di analisi volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali, valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria.
In data 19 gennaio 2016, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses", che: (i) confermano l'esistenza di una differenza temporanea deducibile in presenza di un valore di iscrizione di attività valutata al fair value inferiore alla base fiscale (ad es. un titolo a tasso fisso il cui fair value è inferiore al valore fiscalmente riconosciuto); (ii) prevedono la possibilità che il reddito imponibile futuro consideri, in presenza di adeguate evidenze che ne supportino la probabilità, il fatto che alcune attività aziendali siano recuperate a un valore superiore a quello di iscrizione in bilancio. Tale circostanza può verificarsi in presenza di un titolo a tasso fisso, la cui valutazione al fair value alla data di riferimento del bilancio è inferiore al valore di rimborso, che l'impresa intende possedere sino alla maturity date e per il quale si aspetta di incassare i flussi di cassa contrattualmente previsti; (iii) specificano che i redditi imponibili futuri da considerare ai fini della rilevazione di un'attività per imposte anticipate non debbano includere le deduzioni fiscali emergenti alla data di annullamento delle stesse differenze temporanee deducibili; (iv) chiedono, quando un'impresa valuta la probabilità di conseguire redditi imponibili sufficienti nell'esercizio di annullamento delle differenze temporanee deducibili, di considerare eventuali limitazioni, poste dalla normativa tributaria, alle tipologie di redditi imponibili a fronte delle quali operare le deduzioni fiscali. Le modifiche allo IAS 12 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
In data 29 gennaio 2016, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 7 "Disclosure Initiative", che rafforza gli obblighi di disclosure in presenza di variazioni, monetarie e non, di passività finanziarie. Le modifiche allo IAS 7 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
In data 12 aprile 2016, lo IASB ha emesso il documento "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers", che ha apportato alcune modifiche e integrazioni di carattere tecnico. Le modifiche al principio introducono alcuni chiarimenti ed esemplificazioni al fine di agevolarne l'applicazione, per esempio in merito all'identificazione delle singole obbligazioni contrattuali, e di semplificare la transazione alle nuove disposizioni in relazione ai contratti completati e alle modifiche contrattuali intervenute precedentemente al primo periodo comparativo presentato. Le modifiche all'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In data 20 giugno 2016, lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 2 - Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions", con l'obiettivo di chiarire la classificazione e la contabilizzazione di alcuni tipi di operazioni con pagamento basato su azioni. Le modifiche all'IFRS 2 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso l'IFRIC Interpretation 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (di seguito IFRIC 22), in base alla quale il tasso di cambio da utilizzare in sede di rilevazione iniziale di un asset, costo o ricavo correlato a un anticipo, precedentemente pagato/incassato, in valuta estera, è quello vigente alla data di rilevazione dell'attività/passività non monetaria connessa a tale anticipo. L'IFRIC 22 è efficace a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 201820.
Allo stato Saipem sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denuke Scarl | San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
55,00 45,00 |
55,00 | C.I. |
| INFRA SpA | San Donato Milanese | EUR | 50.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese | EUR | 291.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Smacemex Scarl | San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA |
San Donato Milanese | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | C.I. |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 9.494.210 | Saipem SpA Snamprogetti Netherlands BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Boscongo SA | Pointe-Noire (Congo) |
XAF | 1.597.805.000 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 1.105.930.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | C.I. |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 90.760 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Global Petroprojects Services AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 5.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Moss Maritime AS | Lysaker (Norvegia) |
NOK | 40.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| North Caspian Service Co | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 1.910.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Petrex SA | Iquitos (Perù) |
PEN | 1.129.909.045 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Professional Training Center Llc | Karakiyan District, Mangistau Oblast (Kazakhstan) |
KZT | 1.000.000 | ER SAI Caspian Contractor Llc |
100,00 | 50,00 | C.I. |
| PT Saipem Indonesia | Jakarta (Indonesia) |
USD | 152.778.100 | Saipem International BV Saipem Asia Sdn Bhd |
68,55 31,45 |
100,00 | C.I. |
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Ltda |
Luanda (Angola) |
AOA | 1.600.000 | Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saigut SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 90.050.000 | Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| SAIMEP Lda | Maputo (Mozambico) |
MZN | 70.000.000 | Saipem SA Saipem International BV |
99,98 0,02 |
100,00 | C.I. |
| Saimexicana SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 4.033.208.200 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd |
Pechino (Cina) |
USD | 1.750.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | Kuala Lumpur (Malesia) |
MYR | 1.033.500 | Saipem International BV Soci terzi |
41,94 58,06 |
100,00 | C.I. |
| Saipem (Nigeria) Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 259.200.000 | Saipem International BV Soci terzi |
89,41 10,59 |
89,41 | C.I. |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
Caniçal (Portogallo) |
EUR | 299.278.738 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem America Inc | Wilmington (USA) |
USD | 1.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Argentina de Perforaciones, Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, (Argentina) Minera, Industrial, Comercial y Financiera () (*) |
Buenos Aires | ARS | 1.805.300 | Saipem International BV Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | P.N. |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Kuala Lumpur (Malesia) |
MYR | 8.116.500 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Australia Pty Ltd | West Perth (Australia) |
AUD | 566.800.001 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Canada Inc | Montreal (Canada) |
CAD | 100.100 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 827.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
97,94 2,06 |
97,94 | C.I. |
| Saipem Contracting Algérie SpA | Algeri (Algeria) |
DZD | 1.556.435.000 | Sofresid SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Contracting Prep SA | Panama (Panama) |
USD | 500 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 1.850.796.299 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Drilling Co Private Ltd | Chennai (India) |
INR | 50.273.400 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Drilling Norway AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 100.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem East Africa Ltd | Kampala (Uganda) |
UGX | 50.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | P.N. |
| Saipem Finance International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 1.000.000 | Saipem International BV Saipem SpA |
75,00 25,00 |
100,00 | C.I. |
| Saipem India Projects Private Ltd | Chennai (India) |
INR | 407.000.000 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU |
Madrid (Spagna) |
EUR | 80.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 172.444.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Libya LLC - SA.LI.CO. Llc | Tripoli (Libia) |
LYD | 10.000.000 | Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
60,00 40,00 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Ltd | Kingston upon Thames Surrey (Regno Unito) |
EUR | 7.500.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Luxembourg SA | Lussemburgo (Lussemburgo) |
EUR | 31.002 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
99,99 0,01 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
Lussemburgo (Lussemburgo) |
USD | 378.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) |
Port Said (Egitto) |
EUR | 2.000.000 | Saipem International BV ERS - Equipment Rental & Services BV Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
99,92 0,04 0,04 |
100,00 | C.I. |
| Saipem Norge AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 100.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Offshore Norway AS | Sola (Norvegia) |
NOK | 120.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 26.488.695 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Services México SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 50.000 | Saimexicana SA de Cv | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Singapore Pte Ltd | Singapore (Singapore) |
SGD | 28.890.000 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Saipem Ukraine Llc (**) | Kiev (Ucraina) |
EUR | 4.206.061 | Saipem International BV Saipem Luxembourg SA |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. |
| Saiwest Ltd (***) | Accra (Ghana) |
GHS | 937.500 | Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | Co. |
| Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
Baghdad (Iraq) |
IQD | 300.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | Al-Khobar (Arabia Saudita) |
SAR | 5.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. |
| Sigurd Rück AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 25.000.000 | Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd |
Al-Khobar (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 | Snamprogetti Netherlands BV Soci terzi |
70,00 30,00 |
70,00 | C.I. |
| Snamprogetti Engineering BV | Schiedam (Paesi Bassi) |
EUR | 18.151 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Lummus Gas Ltd (**) | Sliema (Malta) |
EUR | 50.000 | Snamprogetti Netherlands BV Soci terzi |
99,00 1,00 |
99,00 | C.I. |
| Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 203.000 | Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Romania Srl | Bucarest (Romania) |
RON | 5.034.100 | Snamprogetti Netherlands BV Saipem International BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | Al-Khobar (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 | Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
95,00 5,00 |
100,00 | C.I. |
| Sofresid Engineering SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 1.267.143 | Sofresid SA Soci terzi |
99,99 0,01 |
100,00 | C.I. |
| Sofresid SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 312.253.842 | Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. |
| Sonsub International Pty Ltd | Sydney (Australia) |
AUD | 13.157.570 | Saipem Australia Pty Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ASG Scarl | San Donato Milanese | EUR | 50.864 | Saipem SpA Soci terzi |
55,41 44,59 |
55,41 | P.N. |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
San Donato Milanese | EUR | 51.646 | Saipem SpA Soci terzi |
52,00 48,00 |
52,00 | P.N. |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno |
San Donato Milanese | EUR | 51.646 | Saipem SpA Soci terzi |
50,36 49,64 |
50,36 | P.N. |
| Consorzio F.S.B. | Venezia - Marghera | EUR | 15.000 | Saipem SpA Soci terzi |
29,10 70,90 |
29,10 | Co. |
| Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino | EUR | 10.329 | Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | Co. |
| Modena Scarl (**) | San Donato Milanese | EUR | 400.000 | Saipem SpA Soci terzi |
59,33 40,67 |
59,33 | P.N. |
| Rodano Consortile Scarl | San Donato Milanese | EUR | 250.000 | Saipem SpA Soci terzi |
53,57 46,43 |
53,57 | P.N. |
| Rosetti Marino SpA | Ravenna | EUR | 4.000.000 | Saipem SA Soci terzi |
20,00 80,00 |
20,00 | P.N. |
| Ship Recycling Scarl | Genova | EUR | 10.000 | Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | W.I. |
| 02 Pearl Snc | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 1.000 | Saipem SA Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CCS LNG Mozambique Lda (***) | Maputo (Mozambico) |
MZN | 150.000 | Saipem International BV Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| CCS Netherlands BV (***) | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 300.000 | Saipem International BV Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| CFSW LNG Constructors GP Inc (***) | Vancouver (Canada) |
CAD | 100 | Saipem International BV Soci terzi |
44,00 56,00 |
44,00 | P.N. |
| Charville - Consultores e Serviços Lda | Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| CMS&A Wll | Doha (Qatar) |
QAR | 500.000 | Snamprogetti Netherlands BV Soci terzi |
20,00 80,00 |
50,00 | P.N. |
| CSC Japan Godo Kaisha (***) | Yokohama (Giappone) |
JPY | 3.000.000 | CCS Netherlands BV | 100,00 | 33,33 | P.N. |
| CSFLNG Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 600.000 | Saipem SA Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Hazira Cryogenic Engineering & Construction Management Private Ltd |
Mumbai (India) |
INR | 500.000 | Saipem SA Soci terzi |
55,00 45,00 |
55,00 | P.N. |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | Luanda (Angola) |
AOA | 25.510.204 | Saipem SA Soci terzi |
40,00 60,00 |
40,00 | P.N. |
| Mangrove Gas Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 2.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Petromar Lda | Luanda (Angola) |
USD | 357.143 | Saipem SA Soci terzi |
70,00 30,00 |
70,00 | P.N. |
| Sabella SAS | Quimper (Francia) |
EUR | 8.596.830 | Sofresid Engineering SA Soci terzi |
13,50 86,50 |
13,50 | P.N. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
di consolidamento di valutazione (*) o criterio Metodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saidel Ltd | Victoria Island - Lagos (Nigeria) |
NGN | 236.650.000 | Saipem International BV Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
| Saipar Drilling Co BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Saipem Dangote E&C Ltd (***) | Victoria Island - Lagos (Nigeria) |
NGN | 100.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd |
Dammam (Arabia Saudita) |
SAR | 40.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
40,00 60,00 |
40,00 | P.N. |
| Saipon Snc | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 20.000 | Saipem SA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | W.I. |
| Sairus Llc | Krasnodar (Federazione Russa) |
RUB | 83.603.800 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée |
Anjra (Marocco) |
EUR | 33.000 | Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| Southern Gas Constructors Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 10.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| SPF - TKP Omifpro Snc | Parigi (Francia) |
EUR | 50.000 | Saipem SA Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Sud-Soyo Urban Development Lda (***) | Soyo (Angola) |
AOA | 20.000.000 | Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
| Tecnoprojecto Internacional Projectos e Realizações Industriais SA |
Porto Salvo - Concelho de Oeiras (Portogallo) |
EUR | 700.000 | Saipem SA Soci terzi |
42,50 57,50 |
42,50 | P.N. |
| T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto Internacional SA |
Luanda (Angola) |
AOA | 9.000.000 | Petromar Lda Soci terzi |
35,00 65,00 |
24,50 | P.N. |
| TMBYS SAS | Guyancourt (Francia) |
EUR | 30.000 | Saipem SA Soci terzi |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi |
Istanbul (Turchia) |
TRY | 600.000 | Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU Soci terzi |
30,00 70,00 |
33,33 | P.N. |
| TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 | TSKJ - Servições de Engenharia Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. |
| TSKJ - Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 50.000.000 | TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. |
| TSKJ - Servições de Engenharia Lda | Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 | Snamprogetti Netherlands BV Soci terzi |
25,00 75,00 |
25,00 | P.N. |
| Xodus Subsea Ltd | Londra (Regno Unito) |
GBP | 1.000.000 | Saipem International BV Soci terzi |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
Le società partecipate sono 104 di cui: 60 consolidate con il metodo integrale, 2 consolidate con il metodo del working interest, 39 valutate con il metodo del patrimonio netto e 3 valutate al costo.
Al 31 dicembre 2016 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:
| Controllate | Collegate e controllate congiunte | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | ||
| Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni | 5 | 55 | 60 | 1 | 1 | 2 | |
| Consolidate con il metodo integrale | 5 | 55 | 60 | - | - | - | |
| Consolidate con il metodo del working interest | - | - | - | 1 | 1 | 2 | |
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | - | 4 | 4 | 8 | 30 | 38 | |
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | 3 | 3 | 6 | 30 | 36 | |
| Valutate con il criterio del costo | - | 1 | 1 | 2 | - | 2 | |
| Totale imprese | 5 | 59 | 64 | 9 | 31 | 40 |
(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.
(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(***) Società non operativa nell'esercizio.
Nel corso del 2016 non sono intervenute variazioni significative nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2015. Le variazioni intervenute sono esposte nel seguito in ordine di accadimento.
Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:
Cambiamenti di ragione sociale o spostamenti da partecipata senza effetti sul consolidato:
Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.892 milioni di euro aumentano di 826 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (1.066 milioni di euro).
Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 34%, in dollari USA per il 40% e in altre valute per il 26%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,334%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2015).
Le disponibilità presso due conti correnti della controllata Saipem Contracting Algérie SpA (per un totale di 83 milioni di euro equivalenti al 31 dicembre 2016) sono oggetto, dal febbraio 2010, di un blocco dei movimenti bancari. Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2015 (82 milioni di euro equivalenti), la variazione in aumento di 1 milione di euro nell'importo bloccato è dovuta a differenze cambio (per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione "Contenziosi - Algeria - Il procedimento in Algeria", nonché alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria").
Inoltre sono in essere blocchi temporanei su un conto di una filiale estera di Saipem SpA e su diversi conti di una società controllata estera, nonché depositi vincolati su tre società controllate estere, a fronte di dispute con alcuni fornitori, per complessivi 8 milioni di euro equivalenti.
Le disponibilità esistenti al 31 dicembre 2016 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Italia | 63 | 639 |
| Resto d'Europa | 418 | 227 |
| CSI | 191 | 554 |
| Medio Oriente | 123 | 281 |
| Estremo Oriente | 30 | 57 |
| Africa Settentrionale | 87 | 85 |
| Africa Occidentale e resto Africa | 134 | 5 |
| Americhe | 20 | 44 |
| Totale | 1.066 | 1.892 |
Le altre attività negoziabili o disponibili per la vendita, pari a 55 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2015), si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 26 | 26 |
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | - | 29 |
| Totale | 26 | 55 |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2016 di 26 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | nominale Valore |
Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poor's Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Francia | 3 | 3 | 2,50 | 2020 | AA |
| Irlanda | 4 | 5 | 5,00 | 2020 | A+ |
| Spagna | 2 | 2 | 3,75 | 2018 | BBB+ |
| Polonia | 7 | 8 | 3,75 | 2023 | BBB+ |
| Altri | 7 | 8 | 1,31-2,50 | 2019-2020 | AAA/BBB+ |
| Totale | 23 | 26 |
I titoli quotati emessi da imprese industriali al 31 dicembre 2016 di 29 milioni di euro si analizzano come segue:

I crediti commerciali e altri crediti di 3.020 milioni di euro (3.348 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| 31.12.2015 (milioni di euro) |
31.12.2016 |
|---|---|
| Crediti commerciali 2.807 |
2.613 |
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa 4 |
3 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 30 |
3 |
| Acconti per servizi 281 |
247 |
| Altri crediti 226 |
154 |
| Totale 3.348 |
3.020 |
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 643 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 441 | 194 | (19) | 19 | 1 | 636 |
| Altri crediti | 5 | 3 | (2) | - | - | 6 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | - | 1 | - | - | - | 1 |
| Totale | 446 | 198 | (21) | 19 | 1 | 643 |
I crediti commerciali di 2.613 milioni di euro diminuiscono di 194 milioni di euro rispetto all'esercizio 2015, principalmente a causa della svalutazione di crediti scaduti in Sud America della Business Unit Drilling.
Al 31 dicembre sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali, anche non scaduti, per un importo di 100 milioni di euro (95 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring. I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per lavori in corso su ordinazione per 331 milioni di euro (223 milioni di euro al 31 dicembre 2015), di cui 131 milioni di euro scadenti entro l'esercizio e 200 milioni di euro scadenti oltre l'esercizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.820 milioni di euro (1.723 milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 793 milioni di euro (1.084 milioni di euro al 31 dicembre 2015), di cui 237 milioni di euro scaduti da 1 a 90 giorni (549 milioni di euro al 31 dicembre 2015), 58 milioni di euro scaduti da 3 a 6 mesi (159 milioni di euro al 31 dicembre 2015), 210 milioni di euro scaduti da 6 a 12 mesi (145 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e 288 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi (231 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia. I crediti riferiti a progetti in contenzioso ammontano a 205 milioni di euro.
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 3 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si riferiscono principalmente al credito vantato da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 3 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2015) diminuiscono sensibilmente a seguito della definizione della vicenda TSKJ.
Gli altri crediti di 154 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| Crediti verso: | |||
| - compagnie di assicurazione | 18 | 9 | |
| - personale | 36 | 26 | |
| Depositi cauzionali | 13 | 10 | |
| Altri crediti | 159 | 109 | |
| Totale | 226 | 154 |
Gli altri crediti e gli acconti per servizi non scaduti e non svalutati ammontano a 400 milioni di euro (488 milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 1 milione di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2015), con scadenza oltre 12 mesi. Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.
I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
I crediti in moneta diversa dall'euro ammontano a 1.962 milioni di euro (2.099 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e sono ripartiti, su base percentuale, nelle seguenti principali valute:
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".
Le rimanenze di 2.242 milioni di euro (2.286 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 497 | 394 |
| Lavori in corso su ordinazione | 1.789 | 1.848 |
| Totale | 2.286 | 2.242 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 143 milioni di euro. In coerenza con la razionalizzazione dell'asset base a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo prevista nel piano strategico al 31 dicembre 2016 sono state completamente svalutate le relative rimanenze di magazzino.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazioni rimanenze | 61 | 100 | (20) | 2 | 143 |
| Totale | 61 | 100 | (20) | 2 | 143 |
La voce "Lavori in corso su ordinazione" è determinata dalla differenza temporale tra stati d'avanzamento operativi dei progetti e il raggiungimento di stati d'avanzamento contrattuali che consentono la fatturazione, nonché dal riconoscimento di corrispettivi aggiuntivi ritenuti probabili e prudenzialmente misurati.
Nonostante l'effetto positivo del riconoscimento delle milestone da parte dei committenti, l'ammontare dei lavori in corso su ordinazione aumenta leggermente, principalmente a causa di progetti con profilo finanziario penalizzante.
Le informazioni sui contratti di costruzione, contabilizzati in accordo allo IAS 11, sono riportate alla nota 43 "Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione".
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".
Le attività per imposte sul reddito correnti di 192 milioni di euro (253 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana | 53 | 52 |
| Amministrazioni finanziarie estere | 200 | 140 |
| Totale | 253 | 192 |
Il decremento delle attività per imposte correnti di 61 milioni di euro è riconducibile principalmente alla diminuzione dei crediti vantati verso amministrazioni finanziarie estere a causa di svalutazioni dovute alla riduzione di attività e di marginalità in alcuni Paesi.
Le attività per altre imposte correnti di 241 milioni di euro (376 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana: | 67 | 16 |
| - per crediti Iva | 65 | 16 |
| - per altri rapporti | 2 | - |
| Amministrazioni finanziarie estere: | 309 | 225 |
| - per crediti per imposte indirette | 293 | 209 |
| - per altri rapporti | 16 | 16 |
| Totale | 376 | 241 |
Il decremento delle attività per altre imposte correnti di 135 milioni di euro è riconducibile principalmente alla diminuzione dei crediti vantati verso le amministrazioni finanziarie estere, a causa di svalutazioni di asset e riduzione di attività e di marginalità in alcuni Paesi; nonché alla diminuzione dei crediti Iva vantati verso l'amministrazione finanziaria italiana da parte di Saipem SpA a seguito dell'operazione di cessione pro-soluto con notifica di crediti Iva per un importo netto di 62 milioni di euro (43 milioni di euro nel 2015).
Le altre attività correnti di 144 milioni di euro (209 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati qualificati di copertura | 42 | 13 |
| Fair value su contratti derivati non qualificati di copertura | 26 | 17 |
| Altre attività | 141 | 114 |
| Totale | 209 | 144 |
Al 31 dicembre 2016 la valutazione del fair value su contratti derivati ha evidenziato un plusvalore pari a 30 milioni di euro (68 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura del periodo. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura del periodo con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
L'analisi complessiva delle attività relative al calcolo del fair value su contratti derivati, comprensivi della parte a lungo termine e suddivisi per tipologia, è la seguente:
| Attivo 31.12.2015 | Attivo 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Impegni di | Fair value | Impegni di | ||||
| (milioni di euro) | acquisto | vendita | acquisto | vendita | |||
| 1) Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||||
| - contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||||
| . acquisti | 20 | 10 | |||||
| . vendite | 34 | 1 | |||||
| Totale | 54 | 11 | |||||
| - contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||||
| . acquisti | 3 | 3 | |||||
| . vendite | (5) | - | |||||
| Totale | (2) | 1.154 | 1.703 | 3 | 292 | 69 | |
| - contratti a termine su merci (componente Forward) | |||||||
| . acquisti | - | 1 | |||||
| Totale | - | - | - | 1 | 6 | - | |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 52 | 1.154 | 1.703 | 15 | 298 | 69 | |
| 2) Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||||
| - contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||||
| . acquisti | 9 | 11 | |||||
| . vendite | 17 | 4 | |||||
| Totale | 26 | 15 | |||||
| - contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||||
| . acquisti | 1 | 2 | |||||
| . vendite | (1) | - | |||||
| Totale | - | 777 | 865 | 2 | 389 | 348 | |
| - contratti a termine su merci (componente Forward) | |||||||
| . vendite | - | - | |||||
| Totale | - | - | |||||
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 26 | 777 | 865 | 17 | 389 | 348 | |
| Totale | 78 | 1.931 | 2.568 | 32 | 687 | 417 |
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2016 sono previsti in un arco temporale fino al 2017.
Nel corso del 2016 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2016 ammonta a 15 milioni di euro (52 milioni di euro al 31 dicembre 2015). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 11 milioni di euro (54 milioni di euro al 31 dicembre 2015), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 10 milioni di euro (50 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 1 milione di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 3 milioni di euro (-2 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Relativamente ai contratti su merci la componente forward di 1 milione di euro è stata sospesa nella riserva di hedging.
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2016, indicato alla nota 18 "Altre passività correnti" e comprensivo della parte a lungo termine illustrato alla nota 23 "Altre passività non correnti", ammonta a 125 milioni di euro (120 milioni di euro al 31 dicembre 2015). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 103 milioni di euro, è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 93 milioni di euro (105 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 10 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre la componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 22 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2015). La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | Utili del periodo | del periodo Perdite |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | ||||||||
| Saipem SpA | (106) | 58 | (80) | (61) | 109 | (5) | 5 | (80) |
| Saipem SA | 80 | 44 | (47) | (126) | 59 | (6) | 5 | 9 |
| Sofresid SA | (267) | 26 | (39) | (19) | 158 | - | - | (141) |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
(55) | 37 | (35) | (42) | 71 | (13) | 7 | (30) |
| Saipem Ltd | 1 | 3 | (7) | (3) | 7 | - | 1 | 2 |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | - | 8 | (6) | (7) | 5 | - | - | - |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | (9) | 3 | - | (1) | 7 | - | - | - |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | 1 | (1) | (1) | - | - | - | (1) |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | (5) | - | - | - | 3 | - | - | (2) |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | (8) | - | (1) | - | 9 | - | - | - |
| Totale riserva per contratti su cambi | (369) | 180 | (216) | (260) | 428 | (24) | 18 | (243) |
| Riserva per contratti su merci | ||||||||
| Saipem Ltd | - | 1 | - | - | - | - | - | 1 |
| Totale riserva per contratti su merci | - | 1 | - | - | - | - | - | 1 |
| Riserva per contratti su tassi di interesse | ||||||||
| Saipem SpA | (2) | 1 | - | - | - | - | - | (1) |
| Saipem Finance International BV | - | (2) | - | - | - | - | (2) | |
| Totale riserva per contratti su tassi di interesse | (2) | 1 | (2) | - | - | - | - | (3) |
| Totale riserva di hedging | (371) | 182 | (218) | (260) | 428 | (24) | 18 | (245) |
Nel corso dell'esercizio 2016 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 168 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le altre attività ammontano al 31 dicembre 2016 a 114 milioni di euro, con un decremento di 27 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015, e sono costituite principalmente da costi non di competenza dell'esercizio.
Le altre attività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Gli immobili, impianti e macchinari di 5.192 milioni di euro (7.287 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Saldo iniziale netto |
Investimenti | Ammortamenti e svalutazioni |
Alienazioni | consolidamento Variazione area di |
su rami d'azienda Operazioni |
da conversione Differenze cambio |
variazioni Altre |
Saldo finale netto |
Saldo finale lordo |
ammortamento e svalutazione Fondo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2015 | |||||||||||
| Terreni | 86 | - | - | - | - | - | (16) | - | 70 | 70 | - |
| Fabbricati | 720 | 17 | (219) | (1) | - | - | 11 | 39 | 567 | 1.097 | 530 |
| Impianti e macchinari | 6.294 | 290 | (648) | (10) | - | - | 94 | 115 | 6.135 | 11.546 | 5.411 |
| Attrezzature industriali e commerciali |
239 | 16 | (59) | (1) | - | - | 3 | (3) | 195 | 822 | 627 |
| Altri beni | 33 | 6 | (13) | - | - | - | - | - | 26 | 141 | 115 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti |
229 | 221 | (10) | - | - | - | 7 | (153) | 294 | 303 | 9 |
| Totale | 7.601 | 550 | (949) | (12) | - | - | 99 | (2) | 7.287 | 13.979 | 6.692 |
| 31.12.2016 | |||||||||||
| Terreni | 70 | - | - | - | - | - | 14 | - | 84 | 84 | - |
| Fabbricati | 567 | 8 | (341) | (1) | - | - | (5) | 11 | 239 | 1.171 | 932 |
| Impianti e macchinari | 6.135 | 151 | (1.962) | (6) | - | - | 17 | 248 | 4.583 | 11.702 | 7.119 |
| Attrezzature industriali e commerciali |
195 | 6 | (77) | (10) | - | - | 4 | 4 | 122 | 613 | 491 |
| Altri beni | 26 | 2 | (13) | - | - | - | 1 | - | 16 | 136 | 120 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti |
294 | 118 | - | (1) | - | - | 1 | (264) | 148 | 154 | 6 |
| Totale | 7.287 | 285 | (2.393) | (18) | - | - | 32 | (1) | 5.192 | 13.860 | 8.668 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2016 ammontano a 285 milioni di euro (550 milioni di euro nel 2015) e hanno principalmente riguardato:
per l'Engineering & Construction Offshore 112 milioni di euro relativi a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
per l'Engineering & Construction Onshore 4 milioni di euro essenzialmente per l'acquisto di attrezzature;
per il Drilling Offshore 93 milioni di euro per lavori di classe della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 e Scarabeo 9, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;
per il Drilling Onshore 76 milioni di euro per l'attività di upgrading dei due impianti destinati a operare in Kuwait, nell'ambito di due contratti già in portafoglio, nonché upgrading degli altri asset.
Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Fabbricati | 2,50 - 15,00 |
| Impianti e macchinari | 7,00 - 25,00 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3,33 - 50,00 |
| Altri beni | 12,00 - 20,00 |
Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro sono positive per 32 milioni di euro.
Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.
Nel corso dell'esercizio non sono stati portati contributi pubblici a decremento degli immobili, impianti e macchinari.
Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2016 garanzie reali.
Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2016 è indicato nel paragrafo "Criteri di valutazione - Gestione dei rischi finanziari".
Gli immobili, impianti e macchinari comprendono beni condotti in locazione finanziaria per un valore netto di 30 milioni di euro equivalenti, riferiti a contratti di locazione finanziaria per l'utilizzo di due impianti di perforazione terra in Arabia Saudita per la durata di 36 mesi a partire dal 2015.
In coerenza con la razionalizzazione dell'asset base prevista nel piano strategico a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo negli anni di piano, nel 2016 sono stati completamente o parzialmente svalutati asset per un totale di 646 milioni di euro. Per la business unit Drilling Offshore due jack-up e una piattaforma semisommergibile; per la business unit Drilling Onshore alcuni impianti di perforazione; per la business unit E&C Offshore un mezzo navale, una FPSO e due cantieri di fabbricazione; per la business unit E&C Onshore due cantieri di fabbricazione.
Nel rivedere i propri indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Al 31 dicembre 2016 la capitalizzazione di mercato del Gruppo era inferiore al valore contabile del patrimonio netto ante impairment, situazione che indica una potenziale perdita di valore dell'avviamento e/o delle altre attività. Per tale ragione, e tenendo conto del perdurare di un contesto di mercato caratterizzato da bassi prezzi del petrolio e grande volatilità, è stato effettuato un test di impairment per tutte le singole cash generating unit. In particolare, le cash generating unit sono rappresentate da due unità di floating production (leased FPSO), dal settore E&C Offshore depurato del leased FPSO, dal settore E&C Onshore, dal settore Drilling Onshore e dai singoli mezzi di perforazione mare (11 distinti offshore rig).
Il Piano Strategico 2017-2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di ottobre 2016, costituisce la base per la stima del valore recuperabile delle singole cash generating unit. Tale Piano, coerentemente con il deterioramento dello scenario di mercato rispetto al Piano 2016-2019, proietta un minore utilizzo dell'asset base, minori rate operative nel segmento delle perforazioni, nonché un calo dei volumi di attività. Nonostante gli sforzi di efficienza sia sul lato dei costi che su quello degli investimenti, nel nuovo Piano i risultati economici e il cash flow generato dalle CGU risultano in calo rispetto a quanto previsto nel precedente Piano.
La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU a valle delle svalutazioni di asset derivanti dal Piano Strategico, è stata effettuata confrontando il rispettivo valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il valore d'uso e il fair value, al netto degli oneri di dismissione. Considerata la natura delle attività Saipem, il calcolo del valore recuperabile delle cash generating unit è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle cash generating unit.
I flussi di cassa prospettici sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima considerando le attese future del management relative ai rispettivi mercati di riferimento. Le proiezioni del Piano Strategico 2017-2020 sono state utilizzate ai fini del test di impairment come base per la stima dei flussi di cassa per i primi quattro anni. Per gli anni successivi al quarto, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un Terminal Value, determinato: (a) per le cash generating unit E&C Onshore, Drilling Onshore ed E&C Offshore depurato del leased FPSO, sulla base del metodo della perpetuity applicando al flusso di cassa terminale "normalizzato" (per tenere conto ad esempio dell'entrata in produzione dei nuovi investimenti previsti a piano o della ciclicità del settore) un tasso di crescita nullo in termini reali; (b) per le cash generating unit Leased FPSO e per i rig di perforazione mare, sulla vita economico-tecnica residua dei singoli asset, considerando oltre l'orizzonte di piano: (i) le rate di noleggio per i singoli mezzi attese dal management; (ii) i giorni di utilizzo "normalizzati" (per tener conto delle fermate degli impianti per manutenzione, etc.); (iii) i costi operativi sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano inflazionati; (iv) gli investimenti per manutenzioni cicliche e sostituzioni normalizzati.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto pari al 7,2% (in aumento di 1 punto percentuali rispetto al 2015 e alla semestrale 2016). Tale tasso di sconto (WACC) riflette l'apprezzamento del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi specifici dell'attività di Saipem, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, ed è stato stimato tenendo conto: (i) di un costo del debito coerente con quello stimato nel quadriennio di Piano; (ii) del leverage medio di Saipem lungo il periodo di Piano; (iii) del beta del titolo Saipem. Il riferimento a flussi di cassa e a tassi di sconto al netto delle imposte è adottato in quanto produce risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.
Il sopracitato test di impairment ha determinato la necessità di ridurre il valore di iscrizione di cinque offshore rig e di una nave FPSO per un valore complessivo pari a 1.078 milioni di euro.
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 13 cash generating unit riferite ai mezzi navali riguardano principalmente il risultato operativo delle cash generating unit (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti che la variazione nei parametri utilizzati per la stima produrrebbe sul valore recuperabile di tali cash generating unit:
Con riferimento alla cash generating unit Drilling Onshore, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al corrispondente valore del capitale investito netto a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile, rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Drilling Onshore, resta positiva anche azzerando i flussi da capitale circolante.
Le attività immateriali di 755 milioni di euro (758 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| Saldo iniziale | Investimenti | Ammortamenti e svalutazioni |
Altre variazioni da conversione e differenze |
Saldo finale | Saldo finale | ammortamento e svalutazione |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | netto | cambio | netto | lordo | Fondo | ||
| 31.12.2015 | |||||||
| Attività immateriali a vita utile definita | |||||||
| Costi di sviluppo | - | - | - | - | - | 7 | 7 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno |
22 | 7 | (11) | 1 | 19 | 170 | 151 |
| Concessioni, licenze e marchi | 4 | 1 | - | (1) | 4 | 15 | 11 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 4 | 3 | - | (1) | 6 | 6 | - |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 2 | - | - | - | 2 | 3 | 1 |
| Attività immateriali a vita utile indefinita | |||||||
| Goodwill | 728 | - | - | (1) | 727 | 727 | - |
| Totale | 760 | 11 | (11) | (2) | 758 | 928 | 170 |
| 31.12.2016 | |||||||
| Attività immateriali a vita utile definita | |||||||
| Costi di sviluppo | - | - | - | - | - | 7 | 7 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno |
19 | 7 | (11) | 2 | 17 | 179 | 162 |
| Concessioni, licenze e marchi | 4 | - | (4) | 1 | 1 | 19 | 18 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 6 | 4 | - | (3) | 7 | 7 | - |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 2 | - | - | - | 2 | 3 | 1 |
| Attività immateriali a vita utile indefinita | |||||||
| Goodwill | 727 | - | - | 1 | 728 | 728 | - |
| Totale | 758 | 11 | (15) | 1 | 755 | 943 | 188 |
Le concessioni, licenze e marchi, i diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno, rispettivamente di 1 e 17 milioni di euro, comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi e dei moduli SAP.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Costi di sviluppo | 20,00 - 20,00 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 6,66 - 33,30 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 20,00 - 20,00 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 20,00 - 33,00 |
Il goodwill di 728 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza fra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (689 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro), del Gruppo Moss Maritime (13 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti cash generating unit:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| E&C Offshore | 415 | 415 |
| E&C Onshore | 312 | 313 |
| Totale | 727 | 728 |
La variazione del goodwill allocato alla cash generating unit E&C Onshore è relativa al goodwill del Gruppo Moss Maritime per effetto della variazione del tasso di cambio.
Il valore recuperabile delle due cash generating unit in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle cash generating unit in esame.
La base di previsione dei flussi di cassa nel periodo esplicito (quattro anni) è il Piano Strategico 2017-2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di ottobre 2016.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa futuri al netto delle imposte con un tasso di sconto pari al 7,2%. Per la determinazione del valore terminale (oltre l'orizzonte di previsione esplicita dei flussi) è stato utilizzato un tasso di crescita perpetua pari al 2% applicato al flusso terminale normalizzato per tenere conto della ciclicità del business. Le assunzioni adottate sono basate sull'esperienza passata e tengono conto degli attuali livelli dei tassi di interesse, dei rischi dell'attività, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.
Il riferimento a flussi di cassa e a tassi di sconto al netto delle imposte è adottato in quanto produce risultati equivalenti a quelli derivati da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.
La tabella seguente riporta le eccedenze del valore recuperabile delle cash generating unit E&C Offshore ed E&C Onshore rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.
| (milioni di euro) | Offshore | Onshore | Totale |
|---|---|---|---|
| Goodwill | 415 | 313 | 728 |
| Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro | 830 | 226 | 1.056 |
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile riguardano principalmente il risultato operativo della cash generating unit (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill).
L'eccedenza del valore recuperabile della cash generating unit Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
una riduzione del 27% del risultato operativo;
l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 9%;
l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.
Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Offshore resta positiva anche azzerando i flussi da capitale circolante. L'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore di libro della cash generating unit Onshore, compreso il goodwill allocato, si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a: - una riduzione del 30% del risultato operativo;
l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 9,3%;
l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.
Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Onshore resta positiva anche azzerando i flussi da capitale circolante.
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono pari a 148 milioni di euro (135 milioni di euro al 31 dicembre 2015), come di seguito dettagliate:
| (milioni di euro) | Valore iniziale netto | e sottoscrizioni Acquisizioni |
e rimborsi Cessioni |
al patrimonio netto da valutazione Quota di utili |
al patrimonio netto Quota di perdite da valutazione |
per dividendi Decremento |
di consolidamento Variazione area |
Differenze cambio da conversione |
effetto a riserva Variazione con |
Altre variazioni | Valore finale netto | Fondo svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2015 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate, joint venture e collegate |
120 | 1 | - | 18 | (9) | (3) | - | 7 | - | 1 | 135 | - |
| Totale | 120 | 1 | - | 18 | (9) | (3) | - | 7 | - | 1 | 135 | - |
| 31.12.2016 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate, joint venture e collegate |
135 | - | (3) | 26 | (7) | (4) | - | 2 | (1) | - | 148 | - |
| Totale | 135 | - | (3) | 26 | (7) | (4) | - | 2 | (1) | - | 148 | - |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nel paragrafo "Area di consolidamento al 31 dicembre 2016".
I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 26 milioni di euro, riguardano per 8 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 18 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 7 milioni di euro riguardano per 4 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 3 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
I decrementi per dividendi di 4 milioni di euro riguardano la società TMBYS SAS (2 milioni di euro), la società Tecnoprojecto Internacional Projectos e Realizações Industriais SA (1 milione di euro) e altre società per 1 milione di euro.
Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:
| (milioni di euro) | Partecipazione del Gruppo (%) |
al 31.12.2015 Valore netto |
al 31.12.2016 Valore netto |
|---|---|---|---|
| Rosetti Marino SpA | 20,00 | 31 | 31 |
| Petromar Lda | 70,00 | 45 | 52 |
| Altre | 59 | 65 | |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 135 | 148 |
Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, compreso nei fondi per rischi e oneri, di 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2015).
Le altre partecipazioni sono pari a 1 milione di euro e si riferiscono alla valutazione al fair value (con imputazione degli effetti a patrimonio netto) delle società Nagarjuna Oil Refinery Ltd e Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd.
I valori inclusi nei bilanci IFRS delle imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, sono i seguenti:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Imprese controllate |
Imprese joint venture |
Imprese collegate |
Imprese controllate |
Imprese joint venture |
Imprese collegate |
|
| Totale attività | 1 | 348 | 372 | 1 | 391 | 349 | |
| di cui disponibilità liquide ed equivalenti | - | 42 | 46 | - | 50 | 54 | |
| Totale passività | - | 276 | 311 | 1 | 320 | 274 | |
| Ricavi netti | 1 | 397 | 258 | 1 | 386 | 213 | |
| Utile operativo | - | 10 | 4 | - | 18 | 21 | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | 15 | 1 | - | 4 | 14 |
Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese joint venture (valori al 100%).
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 546 | 696 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 86 | 102 |
| Attività non correnti | 104 | 104 |
| Totale attività | 650 | 800 |
| Passività correnti | 479 | 647 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 16 | 1 |
| Passività non correnti | 40 | 33 |
| Totale passività | 519 | 680 |
| Patrimonio netto | 131 | 120 |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 73 | 71 |
| Ricavi e altri proventi operativi | 783 | 961 |
| Costi operativi | (736) | (904) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (20) | (18) |
| Risultato operativo | 27 | 39 |
| Proventi (oneri) finanziari | 25 | (28) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | (1) | - |
| Risultato ante imposte | 51 | 11 |
| Imposte sul reddito | (10) | (7) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 41 | 4 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | 7 | (4) |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 48 | - |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | 15 | 4 |
| Dividendi deliberati dalle joint venture | - | 2 |
Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese collegate (valori al 100%).
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 739 | 722 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 127 | 152 |
| Attività non correnti | 278 | 248 |
| Totale attività | 1.017 | 970 |
| Passività correnti | 681 | 586 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 39 | 49 |
| Passività non correnti | 104 | 113 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | 12 | 45 |
| Totale passività | 785 | 699 |
| Patrimonio netto | 232 | 271 |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 61 | 75 |
| Ricavi e altri proventi operativi | 713 | 585 |
| Costi operativi | (674) | (502) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (27) | (25) |
| Risultato operativo | 12 | 58 |
| Proventi (oneri) finanziari | (5) | (19) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | (1) |
| Risultato ante imposte | 7 | 38 |
| Imposte sul reddito | (3) | - |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 4 | 38 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | 7 | 3 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 11 | 41 |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | 1 | 14 |
| Dividendi deliberati dalle collegate | 3 | 2 |
Al 31 dicembre 2016 non sono presenti altre attività finanziarie a lungo termine (1 milione di euro al 31 dicembre 2015).
Le attività per imposte anticipate di 302 milioni di euro (460 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 460 | 69 | (306) | (15) | 94 | 302 |
| Totale | 460 | 69 | (306) | (15) | 94 | 302 |
La voce "Altre variazioni", positiva per 94 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (positiva per 107 milioni di euro); (ii) la rilevazione (negativa per 7 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (negativa per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (negative per 5 milioni di euro).
Le attività nette per imposte anticipate si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito differite | (291) | (233) |
| Imposte sul reddito anticipate compensabili | 281 | 174 |
| Passività per imposte differite | (10) | (59) |
| Attività per imposte anticipate | 460 | 302 |
| Attività (passività) nette per imposte anticipate | 450 | 243 |
La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività nette per imposte anticipate è la seguente:
| Accantonamenti | Altre variazioni | 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2015 | ||||||
| Utilizzi | Differenze di cambio |
|||||
| (milioni di euro) | ||||||
| Imposte sul reddito differite: | ||||||
| - ammortamenti anticipati ed eccedenti | (125) | (5) | 26 | 4 | 1 | (99) |
| - contratti derivati di copertura | (24) | (5) | 2 | - | (32) | (59) |
| - benefici ai dipendenti | (3) | (1) | - | - | 2 | (2) |
| - riserve non distribuite delle partecipate | (67) | - | 32 | - | (1) | (36) |
| - avanzamento progetti | (11) | (12) | 10 | 2 | - | (11) |
| - altre | (61) | (35) | 70 | - | - | (26) |
| (291) | (58) | 140 | 6 | (30) | (233) | |
| a dedurre: | ||||||
| Imposte sul reddito differite compensabili | 281 | - | - | - | (107) | 174 |
| Passività per imposte differite | (10) | (58) | 140 | 6 | (137) | (59) |
| Imposte sul reddito anticipate: - accantonamenti per svalutazione crediti, rischi e oneri non deducibili |
169 | 69 | (146) | (9) | (8) | 75 |
| - ammortamenti non deducibili | 30 | 23 | (7) | (1) | 1 | 46 |
| - contratti derivati di copertura | 40 | 19 | (25) | - | 18 | 52 |
| - benefici ai dipendenti | 16 | 18 | (2) | - | - | 32 |
| - perdite fiscali portate a nuovo | 742 | 146 | (59) | 30 | (25) | 834 |
| - avanzamento progetti | 74 | 52 | (68) | (8) | - | 50 |
| - altre | 44 | 32 | (15) | (1) | 1 | 61 |
| 1.115 | 359 | (322) | 11 | (13) | 1.150 | |
| a dedurre: | ||||||
| - imposte sul reddito anticipate non riconosciute | (374) | (290) | 16 | (26) | - | (674) |
| 741 | 69 | (306) | (15) | (13) | 476 | |
| a dedurre: | ||||||
| Imposte sul reddito anticipate compensabili | (281) | - | - | - | 107 | (174) |
| Attività per imposte anticipate | 460 | 69 | (306) | (15) | 94 | 302 |
| Attività (passività) nette per imposte anticipate | 450 | 11 | (166) | (9) | (43) | 243 |
Le imposte sul reddito anticipate non riconosciute pari a 674 milioni di euro (374 milioni di euro al 31 dicembre 2015) riguardano principalmente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di utili futuri.
Le perdite fiscali ammontano a 3.021 milioni di euro (2.733 milioni di euro al 31 dicembre 2015) con una parte rilevante riportabile a nuovo illimitatamente.
Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le società italiane e a un'aliquota media del 28% per le società estere. Le perdite fiscali sono riferibili principalmente alle società estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:
| (milioni di euro) | Italia | Estero |
|---|---|---|
| 2017 | - | 97 |
| 2018 | - | 37 |
| 2019 | - | 33 |
| 2020 | - | 18 |
| 2021 | - | 53 |
| Oltre 2021 | - | 835 |
| Illimitatamente | 289 | 1.659 |
| Totale | 289 | 2.732 |
Le imposte sono indicate alla nota 40 "Imposte sul reddito".
Le altre attività non correnti di 102 milioni di euro (114 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati qualificati di copertura | 10 | 2 |
| Altri crediti | 18 | 16 |
| Altre attività non correnti | 86 | 84 |
| Totale | 114 | 102 |
L'ammontare del fair value dei derivati qualificati come di copertura si riferisce ai contratti su rischio tasso di cambio con scadenze 2018.
Le altre attività non correnti includono prevalentemente costi di competenza di periodi futuri.
Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Le passività finanziarie a breve termine di 152 milioni di euro (3.016 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Banche | 176 | 144 |
| Altri finanziatori | 2.840 | 8 |
| Totale | 3.016 | 152 |
Le passività finanziarie a breve termine diminuiscono di 2.864 milioni di euro per effetto del rifinanziamento del debito residuo, a seguito dell'aumento di capitale, mediante finanziamenti bancari a medio-lungo termine in sostituzione dei finanziamenti Eni. Le quote a breve di passività finanziarie a lungo termine di 54 milioni di euro (656 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono commentate alla nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".
L'analisi dei debiti finanziari per società erogante, per valuta e tasso di interesse medio, è la seguente:
(milioni di euro)
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso % | Tasso % | ||||||
| Società erogante | Valuta | Importo | da | a | Importo | da | a |
| Eni SpA | Euro | 478 | 2,250 | 2,250 | - | - | - |
| Serfactoring | Dollaro USA | 6 | - | - | - | - | - |
| Eni Finance International SA | Euro | 622 | 1,160 | 2,510 | - | - | - |
| Eni Finance International SA | Dollaro USA | 933 | 1,930 | 2,680 | - | - | - |
| Eni Finance International SA | Dollaro Australiano | 247 | 3,650 | 3,650 | - | - | - |
| Eni Finance International SA | Dollaro canadese | 470 | 2,380 | 2,380 | - | - | - |
| Eni Finance USA | Dollaro USA | 25 | 2,680 | 2,680 | - | - | - |
| Terzi | Euro | 1 | - | - | 51 | 0,00 | 0,50 |
| Terzi | Dollaro USA | 1 | 2,350 | 2,350 | 1 | 0,00 | 0,00 |
| Terzi | Altre | 233 | variabile | 100 | variabile | ||
| Totale | 3.016 | 152 |
Al 31 dicembre 2016 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 1.650 milioni di euro (1.739 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.
Al 31 dicembre 2016 non vi sono inadempimenti di clausole o violazioni contrattuali connesse a contratti di finanziamento. Le passività finanziarie a breve termine verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
I debiti commerciali e altri debiti di 4.860 milioni di euro (5.186 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 2.638 | 2.770 |
| Acconti e anticipi | 2.177 | 1.787 |
| Altri debiti | 371 | 303 |
| Totale | 5.186 | 4.860 |
I debiti commerciali di 2.770 milioni di euro aumentano di 132 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015.
Gli acconti e anticipi di 1.787 milioni di euro (2.177 milioni di euro al 31 dicembre 2015) riguardano principalmente rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati per 1.051 milioni di euro (1.515 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e altri anticipi ricevuti dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di contratti in corso di esecuzione per 736 milioni di euro (662 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 303 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti verso: | ||
| - personale | 157 | 150 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 69 | 63 |
| - compagnie di assicurazione | 3 | 4 |
| - consulenti e professionisti | 4 | 4 |
| - amministratori e sindaci | 1 | 1 |
| Altri debiti | 137 | 81 |
| Totale | 371 | 303 |
La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".
Le passività per imposte sul reddito correnti di 96 milioni di euro (130 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana | 12 | - |
| Amministrazioni finanziarie estere | 118 | 96 |
| Totale | 130 | 96 |
Le passività per altre imposte correnti di 265 milioni di euro (268 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| 31.12.2015 (milioni di euro) |
31.12.2016 |
|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana: 14 |
13 |
| - per altri rapporti 14 |
13 |
| Amministrazioni finanziarie estere: 254 |
252 |
| - per debiti per imposte indirette 194 |
185 |
| - per altri rapporti 60 |
67 |
| Totale 268 |
Le altre passività correnti di 244 milioni di euro (202 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati qualificati di copertura | 113 | 119 |
| Fair value su contratti derivati non qualificati di copertura | 45 | 78 |
| Altre passività | 44 | 47 |
| Totale | 202 | 244 |
Al 31 dicembre 2016 la valutazione del fair value su contratti derivati ha evidenziato una passività pari a 197 milioni di euro (158 milioni di euro al 31 dicembre 2015). L'incremento delle altre passività di 3 milioni di euro è principalmente riconducibile a ricavi per penalità contrattuali applicate ai clienti di competenza degli anni successivi.
Di seguito si riepilogano i saldi relativi al fair value attivo e passivo dei contratti derivati in essere alla data di chiusura del periodo.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Iscrizione fair value attivo su contratti derivati | 78 | 32 |
| Iscrizione fair value passivo su contratti derivati | (165) | (203) |
| Totale | (87) | (171) |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e utilizzando i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2015), è classificato nella nota 19 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".
Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.
L'analisi complessiva delle passività relative al calcolo del fair value su contratti derivati, suddivisi per tipologia, è la seguente:
| Passivo 31.12.2015 | Passivo 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value Impegni di |
Fair value | Impegni di | ||||
| (milioni di euro) | acquisto | vendita | acquisto | vendita | ||
| 1) Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||||
| - contratti su tassi di interesse (componente Spot) | ||||||
| . acquisti | 2 | 3 | ||||
| Totale | 2 | 250 | 3 | 1.450 | ||
| - contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||||
| . acquisti | 34 | 4 | ||||
| . vendite | 75 | 96 | ||||
| Totale | 109 | 100 | ||||
| - contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||||
| . acquisti | (5) | 3 | ||||
| . vendite | 14 | 19 | ||||
| Totale | 9 | 1.235 | 3.452 | 22 | 670 | 1.963 |
| - contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||||
| . acquisti | - | - | ||||
| Totale | - | - | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 120 | 1.485 | 3.452 | 125 | 2.120 | 1.963 |
| 2) Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||||
| - contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||||
| . acquisti | 17 | 7 | ||||
| . vendite | 26 | 60 | ||||
| Totale | 43 | 67 | ||||
| - contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||||
| . acquisti | (1) | - | ||||
| . vendite | 3 | 11 | ||||
| Totale | 2 | 1.300 | 1.211 | 11 | 334 | 1.929 |
| - contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||||
| . acquisti | - | - | ||||
| . vendite | - | - | ||||
| Totale | - | - | - | - | ||
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 45 | 1.300 | 1.211 | 78 | - | - |
| Totale | 165 | 2.785 | 4.663 | 203 | 2.454 | 3.892 |
Per l'analisi complessiva del fair value sui derivati di copertura si rimanda anche alla nota 7 "Altre attività correnti", alla nota 13 "Altre attività non correnti" e alla nota 23 "Altre passività non correnti".
Le altre passività ammontano a 47 milioni di euro (44 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve di passività a lungo termine, di 3.248 milioni di euro (3.497 milioni di euro al 31 dicembre 2015), si analizzano come segue:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Quote a breve termine |
Quote a lungo termine |
Totale | Quote a breve termine |
Quote a lungo termine |
Totale | |
| Banche | 4 | 252 | 256 | 35 | 2.193 | 2.228 | |
| Obbligazioni ordinarie | - | - | - | 9 | 993 | 1.002 | |
| Altri finanziatori | 652 | 2.589 | 3.241 | 10 | 8 | 18 | |
| Totale | 656 | 2.841 | 3.497 | 54 | 3.194 | 3.248 |
Le passività finanziarie non correnti sono evidenziate di seguito con le relative scadenze.
| Tipo | Scadenza | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche | 2018-2025 | 563 | 914 | 567 | 48 | 101 | 2.193 |
| Obbligazioni ordinarie | 2021-2023 | - | - | - | 497 | 496 | 993 |
| Altri finanziatori | 2018 | 8 | - | - | - | - | 8 |
| Totale | 571 | 914 | 567 | 545 | 597 | 3.194 |
Le passività finanziarie a lungo termine di 3.194 milioni di euro aumentano di 353 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2015 (2.841 milioni di euro).
L'analisi delle passività finanziarie a lungo termine, comprese le quote a breve termine, per erogante e per valuta con l'indicazione della scadenza e del tasso di interesse medio, è la seguente:
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||||
| Tasso % | Tasso % | |||||||
| Società erogante | Valuta | Scadenze | Importo | da | a | Importo | da | a |
| Eni SpA | Euro | 2017 | 2.013 | 2,500 | 4,950 | - | - | - |
| Eni Finance International SA | Euro | 2017-2020 | 859 | 1,160 | 2,510 | - | - | - |
| Eni Finance International SA | Dollaro USA | 2017 | 342 | 1,330 | 2,930 | - | - | - |
| Terzi | Euro | 2017-2025 | 278 | 2,085 | 2,085 | 3.246 | 1,31 | 4,10 |
| Terzi | Real brasiliano | 2017 | 5 | 12,500 | 12,500 | 2 | 13,50 | 13,50 |
| Totale | 3.497 | 3.248 |
Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 3.318 milioni di euro (3.539 milioni di euro al 31 dicembre 2015) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento compresi tra i seguenti intervalli:
| 2015 (%) |
2016 |
|---|---|
| Euro 0,77-2,86 |
0,00-3,22 |
| Dollaro USA 1,42-1,42 |
- |
La differenza del valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine rispetto al valore nominale risulta principalmente correlata a un debito in essere di 1.600 milioni di euro con scadenza nel 2020.
Le passività finanziarie a lungo termine verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
L'analisi dell'indebitamento finanziario netto indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione" è la seguente:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | |||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale |
| A. Disponibilità liquide equivalenti | 1.066 | - | 1.066 | 1.892 | - | 1.892 |
| B. Titoli disponibili per la vendita | 26 | - | 26 | 55 | - | 55 |
| C. Liquidità (A+B) | 1.092 | - | 1.092 | 1.947 | - | 1.947 |
| D.Crediti finanziari | 30 | - | 30 | 3 | - | 3 |
| E. Passività finanziarie a breve termine verso banche | 176 | - | 176 | 144 | - | 144 |
| F. Passività finanziarie a lungo termine verso banche | 4 | 252 | 256 | 35 | 2.193 | 2.228 |
| G. Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate |
2.781 | - | 2.781 | - | - | - |
| H. Prestiti obbligazionari | - | - | - | 9 | 993 | 1.002 |
| I. Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate |
643 | 2.571 | 3.214 | - | - | - |
| L. Altre passività finanziarie a breve termine | 59 | - | 59 | 8 | - | 8 |
| M.Altre passività finanziarie a lungo termine | 9 | 18 | 27 | 10 | 8 | 18 |
| N.Indebitamento finanziario lordo (E+F+G+H+I+L+M) | 3.672 | 2.841 | 6.513 | 206 | 3.194 | 3.400 |
| O.Posizione finanziaria netta come da comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 (N-C-D) |
2.550 | 2.841 | 5.391 | (1.744) | 3.194 | 1.450 |
| P. Crediti finanziari non correnti | - | 1 | 1 | - | - | - |
| Q.Indebitamento finanziario netto (O-P) | 2.550 | 2.840 | 5.390 | (1.744) | 3.194 | 1.450 |
L'indebitamento finanziario netto include la passività finanziaria relativa al contratto di IRS, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nella nota 7 "Altre attività correnti", nella nota 13 "Altre attività non correnti", nella nota 18 "Altre passività correnti" e nella nota 23 "Altre passività non correnti".
Le disponibilità liquide includono 91 milioni di euro equivalenti depositati su conti correnti bloccati o depositi vincolati come indicato alla nota 1 "Disponibilità liquide ed equivalenti".
La variazione rispetto al saldo al 31 dicembre 2015, pari a 3.940 milioni di euro, è dovuta principalmente al perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, nonché al cash flow operativo generato nell'esercizio.
I fondi per rischi e oneri di 268 milioni di euro (238 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| Saldo iniziale | Accantonamenti | Altre variazioni | Saldo finale | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Utilizzi | |||||
| (milioni di euro) | |||||
| 31.12.2015 | |||||
| Fondo per imposte | 48 | 17 | (9) | - | 56 |
| Fondo rischi per contenziosi | 28 | 12 | (23) | (1) | 16 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 8 | - | (7) | - | 1 |
| Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali | 102 | 74 | (53) | 3 | 126 |
| Altri fondi | 32 | 20 | (11) | (2) | 39 |
| Totale | 218 | 123 | (103) | - | 238 |
| 31.12.2016 | |||||
| Fondo per imposte | 56 | 10 | (23) | (3) | 40 |
| Fondo rischi per contenziosi | 16 | 78 | (8) | 6 | 92 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 1 | 1 | - | - | 2 |
| Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali | 126 | 17 | (68) | (17) | 58 |
| Altri fondi | 39 | 46 | (12) | 3 | 76 |
| Totale | 238 | 152 | (111) | (11) | 268 |
Il fondo per imposte di 40 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso con le autorità fiscali di Paesi esteri in corso, ovvero potenziali, anche in considerazione dei risultati di recenti accertamenti.
Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 92 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione.
Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 2 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate che eccedono il valore di carico della partecipazione.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 58 milioni di euro e si riferisce alla stima di perdite su commesse pluriennali del segmento Engineering & Construction Offshore e Onshore.
Gli altri fondi ammontano a 76 milioni di euro.
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 206 milioni di euro (211 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| TFR | 52 | 50 |
| Piani esteri a benefici definiti | 95 | 82 |
| FISDE e altri piani medici | 23 | 20 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine | 41 | 54 |
| Totale | 211 | 206 |
I fondi per benefici riconosciuti ai dipendenti del Gruppo Saipem riguardano l'indennità di fine rapporto di lavoro, i piani esteri a benefici definiti, il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende del Gruppo Eni e altri fondi per benefici a lungo termine.
Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso.
A seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni della Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi, a partire dal 1° gennaio 2007 il trattamento di fine rapporto maturando è destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps, ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato nei periodi precedenti.
I dipendenti hanno avuto la facoltà di operare la scelta della destinazione del proprio trattamento di fine rapporto fino al 30 giugno 2007. In relazione a ciò, la destinazione delle quote maturande del trattamento di fine rapporto ai fondi pensione, ovvero all'Inps, comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione, ovvero all'Inps. La passività relativa al trattamento di fine rapporto pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.
La modifica della natura dell'istituto, avvenuta nel 2007, ha comportato la necessità di provvedere alla rideterminazione del valore del fondo trattamento di fine rapporto pregresso per effetto della trasformazione del piano da prestazione definita a contribuzione definita. Questo ha comportato il ricalcolo della passività escludendo le retribuzioni future e le relative ipotesi di incremento e considerando l'eventuale aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria per tener conto del momento di trasferimento del TFR ai fondi pensione.
I piani esteri a benefici definiti riguardano:
La prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.
L'ammontare della passività e del costo assistenziale relativo al Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) viene determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa a favore dei dirigenti in pensione.
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione monetaria differita, i piani di incentivazione di lungo termine, i premi di anzianità, il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) e altri piani a lungo termine.
I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. I piani di incentivazione di lungo termine (LTI) prevedono dopo tre anni dall'assegnazione l'erogazione di un beneficio monetario variabile legato a un parametro di performance. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, stanziato in seguito a un accordo attuativo delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglato in data 23 maggio 2016 tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro.
I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri per benefici a piani medici |
Altri fondi dipendenti a esteri lungo termine |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri per benefici a piani medici |
Altri fondi dipendenti a esteri lungo termine |
Totale | |
| Valore attuale dell'obbligazione | |||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | 62 | 187 | 23 | 51 | 323 | 52 | 181 | 23 | 41 | 297 | |
| Costo corrente | - | 17 | 1 | 14 | 32 | - | 17 | 1 | 6 | 24 | |
| Interessi passivi | 1 | 7 | - | 1 | 9 | 1 | 5 | - | 1 | 7 | |
| Rivalutazioni: | (3) | (2) | - | (11) | (16) | 3 | 3 | (3) | 5 | 8 | |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
- | 3 | - | (1) | 2 | - | (4) | - | - | (4) | |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
- | (7) | - | (9) | (16) | 2 | 7 | - | 1 | 10 | |
| - effetto dell'esperienza passata | (3) | 2 | - | (1) | (2) | 1 | - | (3) | 4 | 2 | |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | (7) | - | - | (7) | - | (27) | - | 9 | (18) | |
| Contributi al piano: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - contributi del datore di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Benefici pagati | (5) | (21) | (1) | (13) | (40) | (6) | (20) | (1) | (8) | (35) | |
| Operazioni su rami d'azienda | (4) | - | - | - | (4) | - | - | - | - | - | |
| Effetto differenze cambio | |||||||||||
| e altre variazioni | 1 | - | - | (1) | - | - | (6) | - | - | (6) | |
| Valore attuale dell'obbligazione | |||||||||||
| alla fine dell'esercizio | 52 | 181 | 23 | 41 | 297 | 50 | 153 | 20 | 54 | 277 | |
| Attività al servizio | |||||||||||
| del piano all'inizio dell'esercizio | - | 86 | - | - | 86 | - | 86 | - | - | 86 | |
| Interessi attivi | - | 3 | - | - | 3 | - | 2 | - | - | 2 | |
| Rendimento delle attività al servizio del piano |
- | (2) | - | - | (2) | - | 4 | - | - | 4 | |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | (5) | - | - | (5) | - | (18) | - | - | (18) | |
| Contributi al piano: | - | 9 | - | - | 9 | - | 6 | - | - | 6 | |
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - contributi del datore di lavoro | - | 9 | - | - | 9 | - | 6 | - | - | 6 | |
| Benefici pagati | - | (4) | - | - | (4) | - | (3) | - | - | (3) | |
| Effetto differenze cambio | |||||||||||
| e altre variazioni | - | (1) | - | - | (1) | - | (6) | - | - | (6) | |
| Attività al servizio | |||||||||||
| del piano alla fine dell'esercizio | - | 86 | - | - | 86 | - | 71 | - | - | 71 | |
| Passività netta rilevata in bilancio | 52 | 95 | 23 | 41 | 211 | 50 | 82 | 20 | 54 | 206 |
Nel corso dell'anno 2016 sono state riviste le regole dei piani di pensionamento della Norvegia, all'interno dei piani esteri a benefici definiti. Nell'ambito di questi piani, una parte significativa del beneficio inizialmente definito come piano a benefici definiti è stata modificata diventando secondo lo IAS 19 un piano a contributi definiti. L'effetto corrispondente è stato la riduzione di circa 7 milioni di euro della passività netta associata ai piani descritti. Come richiesto dal principio contabile, tale riduzione è stata riconosciuta direttamente a conto economico nell'anno 2016.
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 54 milioni di euro (41 milioni di euro al 31 dicembre 2015) riguardano gli incentivi monetari differiti per 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2015), i premi di anzianità per 7 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2015), il piano di incentivazione di lungo termine per 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2015), fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti per 10 milioni di euro e altri piani esteri a lungo termine per 31 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri per benefici a piani medici |
Altri fondi dipendenti a esteri lungo termine |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
piani medici | Altri fondi FISDE e altri per benefici a dipendenti a esteri lungo termine |
Totale |
| Costo corrente | - | 17 | 1 | 14 | 32 | - | 17 | 1 | 6 | 24 |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | (2) | - | - | (2) | - | (9) | - | 9 | - |
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | 1 | 7 | - | 1 | 9 | 1 | 5 | - | 1 | 7 |
| - interessi attivi sulle attività al servizio del piano |
- | (3) | - | - | (3) | - | (2) | - | - | (2) |
| Totale interessi passivi (attivi) netti | 1 | 4 | - | 1 | 6 | 1 | 3 | - | 1 | 5 |
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | - | - | 1 | 1 | - | - | - | 1 | 1 |
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1 | 4 | - | - | 5 | 1 | 3 | - | - | 4 |
| Rivalutazioni dei piani a lungo termine |
- | - | - | (11) | (11) | - | - | - | 5 | 5 |
| Totale | 1 | 19 | 1 | 4 | 25 | 1 | 11 | 1 | 21 | 34 |
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | 15 | 1 | 4 | 20 | - | 8 | 1 | 21 | 30 |
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1 | 4 | - | - | 5 | 1 | 3 | - | - | 4 |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 2015 | 2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Totale |
| Rivalutazioni: | ||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
- | 3 | - | 3 | - | (4) | - | (4) |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
- | (7) | - | (7) | 2 | 7 | - | 9 |
| - effetto dell'esperienza passata | (3) | 2 | - | (1) | 1 | - | (3) | (2) |
| - rendimento delle attività al servizio del piano | - | 2 | - | 2 | - | (4) | - | (4) |
| Totale | (3) | - | - | (3) | 3 | (1) | (3) | (1) |
Le attività al servizio del piano si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | liquide e mezzi Disponibilità equivalenti |
rappresentativi di capitale Strumenti |
rappresentativi Strumenti di debito |
Immobili | Derivati | di investimento Fondi comuni |
Attività detenute di assicurazione da compagnie |
Titoli di debito strutturati |
Altre attività | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività al servizio del piano: | ||||||||||
| - con prezzi quotati in mercati attivi | 12 | 13 | 24 | 3 | 10 | 4 | 2 | - | 3 | 71 |
| - con prezzi non quotati in mercati attivi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 12 | 13 | 24 | 3 | 10 | 4 | 2 | - | 3 | 71 |
Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a dipendenti per benefici Altri fondi termine a lungo |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2015 | |||||
| Principali ipotesi attuariali: | |||||
| - tassi di sconto | (%) | 2 | 2,00-12,00 | 2,00-8,03 | 0,50-12,00 |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2 | 1,50-14,00 | - | 1,00-14,00 |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 2,50-3,65 | - | - |
| - tasso di inflazione | (%) | 2 | 1,50-9,00 | 2,00-6,00 | 2,00-9,00 |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 15-25 | 20-25 | - |
| Esercizio 2016 | |||||
| Principali ipotesi attuariali: | |||||
| - tassi di sconto | (%) | 1 | 1,00-15,85 | 1,00-6,80 | 0,50-7,90 |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 1 | 1,00-14,00 | - | 1,00-14,00 |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 2,60-6,80 | - | - |
| - tasso di inflazione | (%) | 1 | 1,00-12,00 | 1,00-5,00 | 1,00-4,00 |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 15-25 | 20-25 | - |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| Eurozona | Resto Europa | Africa | Altre | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2015 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 0,50-2,00 | 2,50-3,65 | 3,50-12,00 | 2,20-8,80 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,00-3,13 | 2,50 | 1,00-14,00 | 2,50-12,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00 | 1,50-2,95 | 3,50-9,00 | 2,00-7,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | 22-25 | 15-25 | 15 | 17 |
| Esercizio 2016 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 0,50-1,00 | 2,60 | 3,50-15,85 | 1,75-8,10 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 1,00-2,00 | 2,25 | 1,00-14,00 | 2,50-7,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 1,00 | 1,50-3,25 | 3,50-12,00 | 2,00-5,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | 22-25 | 15-25 | 15 | 17 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.
Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.
Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19 tenendo conto di eventuali aggiornamenti.
Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita | Tasso tendenziale di crescita delle pensioni del costo sanitario |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Incremento dello 0,5% |
Riduzione dello 0,5% |
Incremento dello 0,5% |
Incremento dello 0,5% |
Incremento dello 0,5% |
Incremento dell'1% |
| Effetto sull'obbligazione (DBO) | (14) | 16 | 4 | 7 | 1 | 2 |
| TFR | (2) | 3 | 2 | - | - | - |
| Piani esteri a benefici definiti | (8) | 10 | 2 | 6 | 1 | - |
| FISDE e altri piani medici esteri | (2) | 1 | - | - | - | 2 |
| Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine | (2) | 2 | - | 1 | - | - |
L'analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.
L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 5 milioni di euro.
Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a dipendenti per benefici Altri fondi termine a lungo |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2 | 12 | 1 | 12 |
| 2018 | 2 | 9 | 1 | 12 |
| 2019 | 2 | 10 | 1 | 5 |
| 2020 | 3 | 10 | 1 | 4 |
| 2021 | 3 | 11 | 1 | 1 |
| Oltre | 18 | 54 | 4 | 7 |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
medici esteri e altri piani FISDE |
a dipendenti per benefici Altri fondi termine a lungo |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 11 | 13 | 16 | 8 |
| 2016 | 10 | 13 | 15 | 7 |
Le passività per imposte differite di 59 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 174 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 10 | 58 | (140) | (6) | 137 | 59 |
| Totale | 10 | 58 | (140) | (6) | 137 | 59 |
La voce "Altre variazioni", positive per 137 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (positiva per 107 milioni di euro); (ii) la rilevazione (positiva per 30 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge).
L'analisi delle attività per imposte anticipate è indicata alla nota 12 "Attività per imposte anticipate".
Le altre passività non correnti di 3 milioni di euro (42 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati qualificati di copertura | 5 | 3 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 37 | - |
| Totale | 42 | 3 |
Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 31 dicembre 2016 a 19 milioni di euro (45 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Di seguito viene rappresentata la composizione delle interessenze di terzi.
| (milioni di euro) | Utile (perdita) dell'esercizio | Patrimonio netto | ||
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2016 | 2015 | 2016 | |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 6 | - | 41 | 5 |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 14 | 4 | 4 | 10 |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | - | 2 | (2) | 2 |
| Altre | (3) | 1 | 2 | 2 |
| Totale | 17 | 7 | 45 | 19 |
Nel corso del 2016 non si segnalano modifiche di interessenza partecipativa senza perdita o acquisizione del controllo.
Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2016 a 4.866 milioni di euro e si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 441 | 2.191 |
| Riserva sopraprezzo delle azioni | 55 | 1.750 |
| Riserva legale | 88 | 88 |
| Riserva per cash flow hedge | (267) | (182) |
| Riserva per differenze di cambio | 76 | 32 |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (18) | (20) |
| Altre | 6 | 2 |
| Utili relativi a esercizi precedenti | 3.942 | 3.161 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (806) | (2.087) |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (43) | (69) |
| Totale | 3.474 | 4.866 |
Il patrimonio netto di Saipem al 31 dicembre 2016 comprende riserve distribuibili per 269 milioni di euro (1.951 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
Alcune di queste riserve sono soggette a tassazione in caso di distribuzione; il relativo onere d'imposta è stanziato limitatamente alle riserve potenzialmente distribuibili per 36 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 2.191 milioni di euro, corrispondente a 10.109.774.396 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale, di cui 10.109.668.270 azioni ordinarie e 106.126 azioni di risparmio.
Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di Saipem SpA ammontava a 441 milioni di euro; la variazione pari a 1.750 milioni di euro è dovuta all'operazione di aumento di capitale completata il 23 febbraio 2016.
L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Saipem SpA ha deliberato in data 29 aprile 2016 di non distribuire dividendi alle azioni ordinarie e alle azioni di risparmio.
Ammonta al 31 dicembre 2016 a 1.750 milioni di euro e rispetto al 31 dicembre 2015, pari a 55 milioni di euro, si incrementa di 1.695 milioni di euro a seguito dell'aumento di capitale.
Le altre riserve al 31 dicembre 2016 sono negative per 80 milioni di euro (negative per 115 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e si compongono come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Riserva legale | 88 | 88 |
| Riserva per cash flow hedge | (267) | (182) |
| Riserva per differenze di cambio | 76 | 32 |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (18) | (20) |
| Altre | 6 | 2 |
| Totale | (115) | (80) |
Ammonta al 31 dicembre 2016 a 88 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo.
La riserva è negativa per 182 milioni di euro (negativa per 267 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2016.
La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 63 milioni di euro (100 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
La riserva è positiva per 32 milioni di euro (positiva per 76 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).
La riserva è negativa per 20 milioni di euro (negativa per 18 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e accoglie le rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti. La riserva è esposta al netto dell'effetto fiscale.
La voce ammonta a 2 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Al 31 dicembre rimane in essere solo la riserva di rivalutazione costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26. In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 27,5% per l'esercizio 2016 e all'aliquota del 24% a partire dall'esercizio 2017.
La riserva negativa ammonta a 69 milioni di euro e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di stock grant a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
In particolare, nel corso dell'esercizio sono state acquistate 69.121.512 azioni proprie per un controvalore di 26.413 migliaia di euro, alle quali si aggiungono le azioni proprie che residuano a seguito della scadenza dei precedenti piani di incentivazione, pari a 1.939.832 azioni del valore di 42.869 migliaia di euro.
Le azioni proprie alla data del 31 dicembre 2016 sono analizzate nella tabella seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(milioni di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Residuo azioni piani incentivazione precedenti | 1.939.832 | 22,099 | 42.869 | 0,02 |
| Acquisti anno 2016 | 69.121.512 | 0,382 | 26.413 | 0,68 |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2016 | 71.061.344 | 0,975 | 69.282 | 0,70 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2016 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 10.038.713.052.
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Utile (perdita) dell'esercizio |
Patrimonio netto |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Patrimonio netto |
| Come da bilancio di Saipem SpA | (127) | 1.301 | (808) | 3.948 |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
(850) | 1.581 | (993) | 723 |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: | ||||
| - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile | (7) | 801 | (4) | 797 |
| - eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati | 30 | (343) | 37 | (310) |
| - altre rettifiche | 165 | 179 | (312) | (273) |
| Totale patrimonio netto | (789) | 3.519 | (2.080) | 4.885 |
| Capitale e riserve di terzi | (17) | (45) | (7) | (19) |
| Come da bilancio consolidato | (806) | 3.474 | (2.087) | 4.866 |
| (milioni di euro) | 31.12.2015 |
|---|---|
| Analisi dei disinvestimenti in imprese entrate nell'area di consolidamento e rami d'azienda | |
| Attività correnti | - |
| Attività non correnti | 1 |
| Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) | - |
| Passività correnti e non correnti | (6) |
| Effetto netto dei disinvestimenti | (5) |
| Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo | - |
| Plusvalenza per disinvestimenti | 51 |
| Interessenza di terzi | - |
| Totale prezzo di vendita | 46 |
| a dedurre: | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 46 |
Nel corso dell'esercizio 2016 non si sono registrati flussi finanziari in connessione a investimenti o disinvestimenti. I disinvestimenti dell'esercizio 2015 riguardano la cessione dei rami aziendali, Servizi Ambiente e Centro Esecuzione Progetti Roma-Vibo, della società Saipem SpA alle società Syndial SpA e Tecnomare SpA.
Le garanzie ammontano a 7.110 milioni di euro (7.038 milioni di euro al 31 dicembre 2015), così suddivise:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre garanzie |
Altre garanzie |
|||||
| (milioni di euro) | Fidejussioni | personali | Totale | Fidejussioni | personali | Totale |
| Imprese joint venture e collegate | 221 | 136 | 357 | 202 | 54 | 256 |
| Imprese consolidate | 75 | 1.947 | 2.022 | 183 | 1.334 | 1.517 |
| Proprie | 22 | 4.637 | 4.659 | 16 | 5.321 | 5.337 |
| Totale | 318 | 6.720 | 7.038 | 401 | 6.709 | 7.110 |
Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 1.334 milioni di euro (1.947 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali.
Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 48 "Altre informazioni: Algeria".
Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate, joint venture e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 48.354 milioni di euro (44.187 milioni di euro al 31 dicembre 2015), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2016.
Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | di iscrizione Valore |
economico Proventi a conto (oneri) rilevati |
complessivo componenti economico del conto Altre |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | (61) | (153) | - |
| Strumenti finanziari disponibili per la vendita | |||
| Titoli | 55 | - | - |
| Attività finanziarie immobilizzate | |||
| Partecipazioni valutate al fair value | 1 | - | 1 |
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato | |||
| Crediti commerciali e diversi (b) | 3.014 | (128) | - |
| Crediti finanziari (c) | 6 | 169 | - |
| Debiti commerciali e diversi (d) | 4.860 | 10 | - |
| Debiti finanziari (e) | 3.397 | (140) | - |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (f) | (110) | (168) | 125 |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 38 "Proventi (oneri) finanziari".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 176 milioni di euro di oneri (svalutazione al netto degli utilizzi) e nei "Proventi (oneri) finanziari" per 48 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 169 milioni di euro di proventi.
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 10 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).
(e) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 48 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio) e per 92 milioni di euro di oneri (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto).
(f) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 168 milioni di euro di oneri.
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2016 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività finanziarie immobilizzate: | ||||
| - partecipazioni valutate al fair value | 1 | - | - | 1 |
| Attività (passività) finanziarie detenute per le negoziazione: | ||||
| - strumenti derivati non di copertura | - | (61) | - | (61) |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| - titoli | 55 | - | - | 55 |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura | - | (110) | - | (110) |
| Totale | 56 | (171) | - | (115) |
Nell'espletamento della sua attività, il Gruppo utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari sono riportate di seguito.
Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value dei contratti a fine esercizio.
Il Gruppo stipula unicamente contratti di interest rate swap per gestire i rischi dei tassi di interesse.
| (milioni di euro) | al 31.12.2016 nominale Valore |
|---|---|
| Interest rate swap (IRS) | 1.450 |
La tabella che segue riporta i tipi di swap in essere, la media ponderata dei tassi di interesse, nonché le scadenze delle operazioni. I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi medi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|
| Valore nominale | (milioni di euro) | 250 | 1.450 |
| Tasso medio ponderato acquistato | (%) | 0,094 | 0,129 |
| Tasso medio ponderato venduto | (%) | 0,185 | - |
| Scadenza media ponderata | (anni) | 2 | 4 |
Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro dicembre 2020.
Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.
| nominale Valore (milioni di euro) |
al 31.12.2015 al 31.12.2016 nominale Valore |
|---|---|
| Contratti su cambi a termine 2.765 |
2.624 |
La tabella che segue riepiloga, per le più importanti valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.
| Valore nominale al 31.12.2015 | Valore nominale al 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite | |
| AUD | 80 | 47 | 6 | 3 | |
| BRL | - | - | - | 52 | |
| CAD | 8 | - | 4 | 25 | |
| CHF | - | 31 | - | 1 | |
| CNY | 4 | - | - | - | |
| EUR | 145 | 21 | 134 | - | |
| GBP | 128 | 37 | 131 | 15 | |
| JPY | 41 | 1 | 17 | 9 | |
| KWD | 227 | 511 | 3 | 217 | |
| MXN | - | - | - | - | |
| NOK | 67 | 62 | 27 | 22 | |
| PLN | - | - | - | - | |
| SAR | - | - | 73 | 324 | |
| SGD | 606 | 20 | 498 | 48 | |
| USD | 3.160 | 6.501 | 792 | 3.593 | |
| Totale | 4.466 | 7.231 | 1.685 | 4.309 |
La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2016 per bande temporali.
| (milioni di euro) | trimestre Primo 2017 |
trimestre Secondo 2017 |
trimestre Terzo 2017 |
trimestre Quarto 2017 |
e oltre 2018 |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 519 | 581 | 508 | 401 | 721 | 2.730 |
| Costi | 309 | 310 | 242 | 152 | 410 | 1.423 |
Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. La tabella che segue riepiloga l'ammontare degli impegni a termine per tali contratti.
| Valore nominale al 31.12.2015 | Valore nominale al 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite | ||
| Contratti su merci a termine | - | - | 6 | - | ||
| La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2016 per bande temporali. | ||||||
| (milioni di euro) | trimestre Primo 2017 |
trimestre Secondo 2017 |
trimestre Terzo 2017 |
trimestre Quarto 2017 |
e oltre 2018 |
Totale |
| Costi | - | - | - | - | 6 | 6 |
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono la Società. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagine le informazioni disponibili per la valutazione della Società non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari pendenti più significativi.
Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.
Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.
Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.
Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.
Nell'ambito di tale procedimento risultano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction e l'ex Chief Financial Officer). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che potrebbero evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.
Il Consiglio ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione ove emergessero nuovi elementi.
Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menziona come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".
Contenzioso fiscale: il 5 febbraio 2015 il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha avviato una verifica fiscale nei confronti di Saipem SpA che, per quanto riportato nel processo verbale di verifica del 6 febbraio 2015, è svolta: "a) a fini Ires e Irap, per i periodi di imposta dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010, tra l'altro riscontrando gli aspetti fiscalmente rilevanti scaturenti dalle verifiche confluite nel procedimento penale n. 58461/14 - mod. 21, radicato presso la Procura della Repubblica del Tribunale Ordinario di Milano (Sostituti Procuratori Fabio De Pasquale, Giordano Baggio e Isidoro Palma) [n.d.r. cd. vicenda Algeria]; (omissis) b) finalizzata, per il solo periodo di imposta 2010, a rilevare i rapporti economici intrattenuti con le imprese residenti o localizzate in Stati o territori non appartenenti all'Unione Europea, aventi regimi fiscali privilegiati (art. 110, commi 10 e ss. del TUIR); – ai fini del controllo delle norme circa la regolare posizione del personale dipendente e dei collaboratori, per l'annualità 2015 (fino al giorno dell'accesso)". In relazione al punto a) di tale verifica fiscale, sopra riportato, il 14 aprile 2015 la Guardia di Finanza ha notificato a Saipem SpA un processo verbale di constatazione ("PVC"), nel quale sono ritenuti non deducibili come asseriti "costi da reato" (art. 14, comma 4-bis, L. n. 437/1993):
Saipem SpA non ha condiviso i rilievi contenuti nel PVC e in data 12 giugno 2015 ha presentato le proprie osservazioni difensive (ai sensi dell'art. 12, comma 5 della L. n. 212/2000, Statuto del Contribuente) con richiesta di archiviazione all'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Lombardia, Ufficio Grandi Contribuenti, alla quale il PVC era stato trasmesso dalla Guardia di Finanza. Il 9 luglio 2015 l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Lombardia, Ufficio Grandi Contribuenti, ha notificato a Saipem 4 avvisi di accertamento relativamente a Ires e Irap per gli anni 2008 e 2009. Gli importi complessivamente richiesti nei 4 accertamenti per imposte, interessi e sanzioni ammontano a circa 155 milioni di euro (tali avvisi si riferiscono solo a una parte dei costi per i quali è stata contestata dalla Guardia di Finanza l'indeducibilità, nello specifico i soli costi connessi alle annualità 2008 e 2009). Saipem ha presentato 4 ricorsi, sostanzialmente identici, alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano in data 8 ottobre 2015, nei termini di legge, chiedendo nel merito l'annullamento degli accertamenti.
Gli avvisi di accertamento notificati a Saipem SpA hanno valenza di atti immediatamente esecutivi (art. 29, D.L. n. 78/2010); avendo deciso di non presentare istanza di sospensione dell'esecuzione degli accertamenti, la Società, in pendenza della decisione dei giudizi instaurati presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano, in data 15 gennaio 2016 ha versato, a titolo di riscossione provvisoria, una somma pari a un terzo delle imposte accertate e relativi interessi, maggiorata dell'aggio e degli interessi di mora a decorrere dal giorno successivo a quello di notifica degli avvisi di accertamento e fino alla data di pagamento. Nel gennaio 2017 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha parzialmente accolto i ricorsi della Società, principalmente nella parte riguardante l'annullamento degli accertamenti relativi all'Irap per intervenuta decadenza, e ha rigettato le altre doglianze, pur in assenza di una pronuncia del giudice penale sul tema. Il valore complessivo della contestazione è stato quindi ridotto a un ammontare di circa 125 milioni di euro più interessi. Saipem proporrà appello avverso la decisone tributaria di primo grado confidando nel relativo accoglimento. Conseguentemente, Saipem è tenuta al versamento della somma di circa 69 milioni di euro, pari ai due terzi delle imposte, degli interessi e delle sanzioni risultanti dalla sentenza, al netto di quanto già versato a titolo di riscossione provvisoria.
Il 29 dicembre 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento relativamente all'annualità 2010 (di cui si fornisce adeguata informativa nella sezione "Contenziosi fiscali significativi"), confermando, per quanto riguarda la fattispecie qui trattata, il contenuto del PVC della Guardia di Finanza che aveva contestato a Saipem circa 28 milioni di euro quali costi non deducibili ai fini Ires e Irap, perché asseritamente strumentali al compimento di fattispecie di reato in relazione alle pregresse attività in Algeria. Saipem proporrà ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano avverso tale accertamento.
Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.
Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:
corso a consentire, sulla base di criteri di mero favoritismo, l'aggiudicazione a Saipem di 7 contratti in Algeria. Per le sole persone fisiche (non per Saipem) il rinvio a giudizio è stato pronunciato anche con riferimento all'ipotesi di dichiarazione fraudolenta (reato fiscale) promossa dalla Procura.
Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per un ex dirigente di Saipem SpA.
Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.
Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non risulta destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società e di altri due imputati.
Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.
All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.
All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016 e il Tribunale ha disposto il rinvio all'8 maggio 2017.
Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estende di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta di proroga.
Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Tresor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore per una percentuale fino al 60% al prezzo di mercato; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo contrattuale di assegnazione, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 43.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura che sarà eventualmente accertata dal Tribunale, tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 50.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 34.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 83 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2016), che sono stati bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trèsor Civil algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.
Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è sospesa di pieno diritto e, quindi, rimangono sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:
dell'irrogazione dell'ammenda di circa 34.000 euro; e
dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 83 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2016). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile, allo stato, non è stata avviata da Sonatrach, né è stato dalla medesima precisato l'ammontare dell'asserito danno.
Nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA.
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.
Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore di circa 115 milioni di euro). Ciò sarebbe asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reais brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi". Saipem SpA sta prestando la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini. Il Report di audit è stato trasmesso da Saipem SpA alla Procura della Repubblica di Milano e a Consob in segno di trasparenza.
I testimoni ascoltati sino a ora nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem. Anche l'ex collaboratore di Saipem do Brasil – che nel corso del 2015 ha accettato di cooperare con le autorità giudiziarie – per quanto pubblicamente noto a oggi, non ha riferito di episodi illeciti riferibili a società del Gruppo Saipem e, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reais brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìto nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem. L'udienza prevista per l'11 novembre 2015, in cui era previsto l'interrogatorio dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate, è stata rinviata a data da fissarsi. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento e le relative indagini in Brasile risultano in corso.
Il Gruppo Saipem non ha ricevuto alcuna notifica al riguardo da parte delle autorità giudiziarie brasiliane.
Il 21 giugno 2011 è stato notificato a Saipem SpA, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, un decreto di perquisizione dell'ufficio personale di un ex dipendente della stessa Società, in relazione a ipotesi di reati che sarebbero stati messi in atto dall'ex dipendente con soggetti terzi; tali asseriti reati sarebbero stati collegati all'aggiudicazione di gare, da parte di Saipem SpA, a società terze per un progetto in Kuwait. Con riferimento alla medesima vicenda, la Procura ha altresì notificato a Saipem SpA una "informazione di garanzia" ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.
Nel mese di marzo 2017 Saipem SpA ha appreso che il Pubblico Ministero ha deciso di archiviare l'indagine nei confronti di Saipem SpA e che l'Autorità Giudiziaria aveva già assunto analoga decisione di archiviazione nei confronti del sopra citato ex dipendente di Saipem SpA.
Nell'ambito delle indagini avviate dalla magistratura milanese (procedimento penale 2460/2003 R.G.N.R. pendente presso la Procura della Repubblica di Milano) su appalti e forniture commissionati da EniPower a diverse società, era stata notificata a Snamprogetti SpA (oggi Saipem SpA), quale appaltatore di servizi di ingegneria e approvvigionamento oltre che ad altri soggetti, informazione di garanzia ai sensi della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (ex art. 25, D.Lgs. n. 231/2001). Nell'agosto del 2007 si sono concluse le indagini preliminari con esito positivo per Snamprogetti: la società non è stata, infatti, inserita tra i soggetti indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Snamprogetti si è quindi costituita parte civile nei confronti delle persone fisiche e giuridiche in qualche modo riconducibili a operazioni che abbiano riguardato la società e, con alcuni soggetti che hanno chiesto di essere ammessi al patteggiamento, sono stati raggiunti accordi transattivi per il risarcimento del danno. Il procedimento, dopo la conclusione dell'udienza preliminare, prosegue a carico di ex dipendenti delle predette società, nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Eni SpA, EniPower SpA e Snamprogetti SpA si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare. L'udienza preliminare relativa al procedimento principale avanti il Giudice dell'Udienza Preliminare si è conclusa il 27 aprile 2009. Il giudice ha disposto il decreto di rinvio a giudizio di tutte le parti che non hanno fatto richiesta di patteggiamento, a esclusione di alcuni soggetti nei cui confronti è intervenuta la prescrizione. Nel corso dell'udienza del 2 marzo 2010 è stata confermata la costituzione di parte civile di Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA nei confronti degli enti imputati ex D.Lgs. n. 231/2001. Sono stati altresì citati i responsabili civili delle ulteriori società coinvolte. All'udienza del 20 settembre 2011 è stato depositato il dispositivo della sentenza che ha previsto alcune condanne e diverse assoluzioni nei confronti dei numerosi imputati sia persone fisiche che giuridiche, queste ultime ritenute responsabili degli illeciti amministrativi, applicando quindi sanzioni pecuniarie e ordinando altresì la confisca per equivalente di ingenti somme. Il Tribunale ha altresì escluso la costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati in relazione agli illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Il 19 dicembre 2011 è stata depositata in cancelleria la motivazione della sentenza. Le parti condannate hanno provveduto a impugnare tempestivamente il suddetto provvedimento. Il 24 ottobre 2013 la Corte d'Appello di Milano ha pronunciato sentenza, sostanzialmente confermando la decisione di primo grado, riformandola parzialmente solo con riferimento ad alcune persone fisiche per le quali è stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati hanno proposto ricorso in Cassazione. L'udienza avanti la Corte di Cassazione del 30 settembre 2015 è stata rinviata per la decisione al 10 novembre 2015 in ragione della complessità delle questioni sottoposte alla Corte. La sezione VI penale della Suprema Corte, in data 10 novembre 2015, decidendo sui ricorsi presentati dalle parti avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano, ha annullato il provvedimento impugnato nei confronti delle persone giuridiche e, limitatamente alle statuizioni civili, nei confronti delle persone fisiche, e ha rinviato per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano.
Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)]. L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.
Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie. In relazione ai soli suddetti costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in circa 36,4 milioni di euro, cifra contestata da STS) Fosmax potrà eventualmente decidere di iniziare un nuovo procedimento arbitrale. In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbario 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur.
Con riferimento al contratto sottoscritto il 22 marzo 2009 da Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") da una parte, Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") e First Calgary Petroleums LP ("FCP") (insieme la "Cliente"), dall'altra, avente a oggetto l'ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un'unità di trattamento del gas e delle annesse opere nel campo MLE (Algeria), il 23 dicembre 2013 Saipem ha depositato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi ("ICC") una domanda di arbitrato, notificata alla Cliente l'8 gennaio 2014. Nella propria domanda di arbitrato, come successivamente modificata con lo Statement of Claim il 17 dicembre 2014 e successiva memoria in data 15 gennaio 2016, Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale riconosca: (i) un'estensione dei termini contrattuali di circa 30,5 mesi; (ii) il diritto di Saipem a ottenere il pagamento dell'importo di circa 895 milioni di euro equivalenti (al lordo della somma di 246 milioni di euro, già corrisposta da FCP on a without prejudice basis come anticipazione sui variation order requests, "VOR"), a titolo di aumento del prezzo contrattuale per estensione dei termini, VOR, mancato pagamento di fatture arretrate e pezzi di ricambio e bonus di accelerazione. Sonatrach e FCP (società che dal 2008 è controllata al 100% dal Gruppo Eni) hanno nominato congiuntamente il loro arbitro e il 28 marzo 2014 hanno depositato le rispettive Réponses à la requête. Sonatrach e FCP hanno depositato le proprie Mémoires en défense il 14 agosto 2015, introducendo anche domande riconvenzionali, che allo stato attuale ammontano a complessivi circa 280,5 milioni di euro equivalenti, tenuto conto della nuova domanda riconvenzionale, proposta dalla sola Sonatrach, di pagamento a proprio favore del 25% della somma di circa 133,7 milioni di euro (somma pari a una asseritamente ingiustificata maggiorazione dei costi oltre ai danni morali, stimati in non meno di 20 milioni di euro). Il Collegio Arbitrale ha ammesso la nuova domanda di Sonatrach sulla quale il Collegio dovrà, quindi, pronunciarsi. Saipem ha depositato la propria memoria di replica il 15 gennaio 2016.
Sonatrach e FCP hanno depositato le proprie memorie di replica il 15 maggio 2016 e il 30 giugno 2016 Saipem ha depositato la propria memoria sulle riconvenzionali avversarie. Nel mese di luglio 2016 si sono tenute le udienze e il 9 dicembre 2016 sono state depositate le rispettive post hearing briefs. Il 15-16 giugno 2017 si terranno eventuali udienze per rispondere alle domande del Tribunale. L'emissione del lodo è, allo stato, prevista entro la fine del 2017.
Con riferimento al contratto per la costruzione di un impianto di Extraction des liquides des gaz associés Hassi Messaoud et séparation d'huile LDHP ZCINA (progetto LPG), concluso il 12 novembre 2008 tra Sonatrach da una parte e Saipem SA e Saipem Contracting Algérie SpA dall'altra (insieme "Saipem"), il 14 marzo 2014 Saipem ha depositato una domanda di arbitrato presso la Chambre de Commerce Internationale (ICC) di Parigi. Nella propria domanda Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale condanni Sonatrach a pagare circa 172 milioni di euro a titolo di maggiori costi sostenuti dal contractor nel corso dell'esecuzione del progetto per variation orders, extension of time, force majeure, mancato o ritardato pagamento di fatture e relativi interessi. Sonatrach ha depositato la propria Réponse il 10 giugno 2014, respingendo ogni addebito e chiedendo, in via riconvenzionale, che Saipem venisse condannata al pagamento delle penalità di ritardo, quantificate in 70,8 milioni di dollari USA. Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 13 marzo 2015 e la Mémoire en Réplique et en Réponse à la Demande Reconventionnelle il 14 gennaio 2016 e la memoria post udienza il 28 febbraio 2017, nella quale ha infine precisato le proprie domande in 97.327.266 euro, 15.513.586 USD e 5.263.509.252 DZD (pari a circa 161,2 milioni di euro equivalenti) oltre interessi. Sonatrach ha depositato la propria Mémoire en défense il 14 settembre 2015, introducendo una nuova domanda riconvenzionale attinente alla richiesta di pagamento a Sonatrach delle commissioni corrisposte da Saipem a Pearl Partners relativamente al progetto LPG (circa 34,5 milioni di euro), oltre ai danni morali. Il Collegio Arbitrale ha deciso di non ammettere detta nuova domanda riconvenzionale di Sonatrach in quanto tardiva.
Sonatrach ha infine depositato la propria Mémoire en duplique et réplique à la demande reconventionelle il 6 giugno 2016 nella quale ha reiterato le proprie richieste. Da ultimo Sonatrach ha precisato le proprie domande nelle memorie post udienza come segue: 35.175.998 euro, 9.114.335 USD e 1.197.009.692 DZD a titolo di penalità di ritardo; 194.289.527 USD per mancata produzione dell'impianto (quest'ultima asseritamente causata da Saipem per il ritardo nella gestione di alcune chiamate in garanzia); 361.029 euro e 38.557.206 DZD per spese sostenute dalla Sonatrach per la gestione delle chiamate in garanzia che sarebbero state di competenza di Saipem. Saipem ha depositato un'ulteriore memoria di replica sulla riconvenzionale di Sonatrach il 6 settembre 2016 e dal 10 al 14 ottobre 2016 si sono tenute le udienze avanti il Tribunale Arbitrale. Il 28 febbraio 2017 le parti si sono scambiate le memorie post-udienza. L'emissione del lodo è, allo stato, prevista entro la fine del 2017.
Il 12 maggio 2015 Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") hanno depositato domanda di arbitrato avanti la Chambre de Commerce Internationale di Parigi (ICC) nei confronti di Sonatrach per il pagamento di 7.165.849,62 euro e DZD 601.798.393 oltre interessi, a titolo di restituzione di penalità di ritardo illegittimamente applicate, extra works e oneri per il prolungamento del progetto. La domanda è relativa al contratto per la costruzione di un gasdotto tra Hassi R'Mel e Arzew in Algeria, concluso tra Saipem e Sonatrach il 5 novembre 2007 (progetto "LZ2"). La convenuta ha depositato la propria replica il 7 settembre 2015, introducendo una domanda riconvenzionale di ammontare pari a 8.559.000 euro oltre interessi e danno morale, da quantificarsi durante la procedura. La domanda riconvenzionale attiene alla richiesta di pagamento a Sonatrach delle commissioni corrisposte a Pearl Partners relativamente al progetto LZ2 (circa 8,5 milioni di euro).
In base al calendario arbitrale concordato tra le parti nel mese di maggio, Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 29 luglio 2016 e Sonatrach ha depositato la Mémoire en reponse il 23 dicembre 2016 chiedendo il rigetto di tutte le domande di Saipem e precisando la propria domanda riconvenzionale in un totale di circa 33,84 milioni di euro equivalenti (somma comprensiva di asserita maggiorazione dei margini contrattuali e di asseriti danni morali, stimati in non meno di 20 milioni di euro). È previsto che le udienze si tengano dall'11 al 15 dicembre 2017. L'emissione del lodo è, allo stato, prevista entro la fine del 2018.
Con riferimento al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas naturale ad Arzew (Algeria) (progetto GNL3Z ARZEW), concluso il 26 luglio 2008 tra Sonatrach da una parte e Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") e Chiyoda dall'altra, in data 31 luglio 2015 Saipem ha depositato una domanda di arbitrato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi (ICC). Nella propria domanda Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale condanni Sonatrach a pagare circa 550 milioni di euro a titolo di maggiori costi sostenuti dal contractor nel corso dell'esecuzione del progetto per lavori supplementari, extension of time, mancato o ritardato pagamento di fatture e relativi interessi. Sonatrach ha tempestivamente depositato la propria replica il 28 ottobre 2015 chiedendo che Saipem sia condannata a pagare in via riconvenzionale i danni subìti a causa di asseriti inadempimenti di Saipem, quantificando i relativi importi in circa 1,6 miliardi di dollari statunitensi, 54 miliardi di dinari algerini, nonché 77,37 milioni di euro in relazione alle commissioni corrisposte da Saipem a Pearl Partners per il progetto Arzew.
Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 25 novembre 2016 nella quale ha precisato le proprie richieste in 460.399.704 euro oltre interessi. Sonatrach depositerà la Mémoire en reponse il 30 giugno 2017. È previsto che le udienze si tengano alla fine del 2018. L'emissione del lodo è, allo stato, prevista entro la fine del 2019.
Con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che, per quanto appreso dalla notifica di una "Richiesta di proroga del temine delle indagini preliminari", sta svolgendo indagini nei confronti di Saipem SpA con riferimento all'ipotesi di: (i) illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, lett. b) del D.Lgs. n. 231/2001, in relazione al delitto di cui all'art. 2622, commi 1, 3 e 4 c.c., asseritamente commesso dal 13 marzo 2012 al 24 ottobre 2012, nonché dal 13 marzo 2013 all'aprile 2013, con riferimento all'approvazione del bilancio annuale 2011 e 2012 e alle situazioni patrimoniali di Saipem SpA fino al 30 settembre 2012 e fino al 31 marzo 2013; e (ii) illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, in relazione al delitto di cui all'art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 13 marzo 2012 al 24 ottobre 2012 e dal 13 marzo 2013 all'aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione del bilancio annuale 2011 e 2012 e alle situazioni patrimoniali di Saipem SpA fino al 30 settembre 2012 e fino al 31 marzo 2013. Oltre alla società, risultano indagati, in relazione alle medesime ipotesi di cui sopra, gli amministratori delegati di Saipem SpA in carica alla data di approvazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2011 e alla data di approvazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2012.
Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la citata delibera sanzionatoria di Consob. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano.
Il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito. Nel novembre 2015 si è tenuta l'udienza per la prima comparizione delle parti. Il giudizio si trova ancora in una fase iniziale.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del 2015 e nei primi mesi del 2016 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione. Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per
conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro.
Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 4 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo).
Saipem SpA ha risposto alle citate richieste stragiudiziali e di mediazione rigettando ogni responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale 2016 da parte del Consiglio di Amministrazione le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria.
Il 15 novembre 2010 Saipem Canada Inc ("Saipem") e Husky Oil Operations Ltd ("Husky") (quest'ultima per conto della Sunrise Oil Sands Partnership formata da BP Canada Energy Group ULC e dalla Husky Oil Sands Partnership, a sua volta formata da Husky Oil Operations Ltd e HOI Resources Ltd), hanno stipulato il contratto di Engineering, Procurement and Construction No. SR-071 (il "Contratto"), prevalentemente su base rimborsabile, relativo al progetto denominato Sunrise Energy (il "Progetto").
Durante l'esecuzione dei lavori le parti hanno concordato di modificare più volte la formula contrattuale di pagamento. In particolare: (i) nell'ottobre del 2012 le parti hanno stabilito che i lavori fossero da retribuirsi su base lump-sum, concordando l'ammontare di 1.300.000.000 di dollari canadesi quale prezzo contrattuale; (ii) all'inizio del 2013 è stato, poi, concordato un sistema di incentivazione che ha previsto ii diritto di Saipem di ricevere pagamenti ulteriori al raggiungimento di determinati obiettivi; (iii) dall'aprile del 2014 le parti hanno stipulato numerosi accordi scritti mediante i quali Husky ha accettato di rimborsare a Saipem i costi da quest'ultima sostenuti in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum precedentemente concordato, così determinando, secondo l'intendimento di Saipem, una modifica del contratto da lump-sum a rimborsabile. Tuttavia, avvicinandosi la fine dei lavori, Husky ha smesso di corrispondere quanto dovuto a titolo di rimborso e, nel marzo 2015, ha risolto il Contratto, adducendo che Saipem non avesse rispettato il termine contrattuale per la conclusione dei lavori.
Alla luce di quanto sopra, il 16 marzo 2015 Saipem ha agito in giudizio citando Husky, le suddette partnership e i relativi membri dinanzi alla Court of Queen's Bench of Alberta, chiedendone, tra l'altro, che il tribunale dichiari l'illegittimità della risoluzione del Contratto da parte di Husky e la condanni al pagamento: (i) di oltre 800.000.000 di dollari canadesi a titolo di risarcimento danni che includono i pagamenti non effettuati su base rimborsabile, i danni conseguenti alla risoluzione contrattuale, il mancato profitto e l'ingiustificato arricchimento di Husky ai danni di Saipem; ovvero, in alternativa; (ii) del valore di mercato dei servizi, materiali e finanziamenti resi.
Nel mese di settembre 2015 Husky ha notificato a Saipem una Request for Arbitration (Alberta Arbitration Act), affermando che, in seguito alla riduzione dello scope of work richiesta da Husky, il prezzo contrattuale lump-sum concordato con Saipem si sarebbe dovuto ridurre proporzionalmente in base a una specifica previsione contrattuale in tal senso. In base a ciò, Husky ha chiesto la condanna di Saipem a pagare il relativo valore, quantificando tale pretesa in 45.684.000 dollari canadesi.
II 6 ottobre 2015 Husky ha inoltre citato in giudizio Saipem dinanzi la Court of Queen's Bench of Alberta sostenendo, tra l'altro: (i) che i pagamenti dalla stessa effettuati in favore di Saipem, in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum concordato tra le parti, trovassero la loro giustificazione nelle presunte minacce di Saipem di abbandonare i lavori se tali ulteriori pagamenti non fossero stati eseguiti (economic duress); e (ii) che anche dopo l'esecuzione di tali pagamenti, le performance di Saipem non sarebbero migliorate, costringendo Husky a risolvere il contratto e completare i lavori con mezzi propri. In conseguenza di ciò, Husky ha chiesto alla corte canadese di condannare Saipem al pagamento di 1.325.000.000 dollari canadesi a titolo di risarcimento degli asseriti danni, ammontare che include, tra l'altro: (i) i pagamenti in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; (ii) i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; (iii) il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto.
All'udienza del 14 gennaio 2016, Saipem ha richiesto la riunione dei procedimenti pendenti innanzi alla Queen's Bench Court of Alberta e la sospensione dell'arbitrato al fine di includere i relativi claims nel procedimento da riunificarsi. Il 27 maggio 2016 Saipem ha, inoltre, depositato una breve memoria con la quale ha richiesto che la Corte dichiari invalida la procedura arbitrale avviata da Husky. All'udienza per la discussione di questa istanza, tenutasi il 4 luglio 2016, il Giudice si è riservato di decidere. A oggi, tale riserva non è stata sciolta.
Il 4 gennaio 2011 Saipem Australia Pty Ltd ("Saipem") ha stipulato, con GLNG Operations Pty Ltd ("GLNG"), in qualità di agente di Santos GLNG Pty Ltd, PAPL (Downstream) Pty Ltd e Total E&P Australia (congiuntamente, "Joint Venturers"), il contratto di Engineering, Procurement and Construction (il "Contratto") relativo al progetto Gladstone LNG (il "Progetto").
Nel corso dell'esecuzione del Progetto, Saipem ha maturato e presentato a GLNG claims contrattuali inizialmente quantificati in circa AU\$ 570.668.821 basati, tra l'altro, su extensions of time, rimborso di costi legati a ritardi non addebitabili a Saipem, variation orders e pagamento di bonus contrattualmente previsti e non corrisposti da GLNG (il "Claim Contrattuale"). Tuttavia, tale Claim Contrattuale è stato interamente rigettato da GLNG, la quale, a supporto del proprio diniego, ha addotto, tra l'altro, che, all'epoca della stipula del Contratto, Saipem non fosse in possesso di una licenza prevista come necessaria dalla normativa di settore australiana (ossia il Queensland Building and Construction Commission Act 1991) per l'esecuzione di parte dei lavori (ossia i building works) di cui al Contratto.
In conseguenza di tale ultima asserzione di GLNG, Saipem ha: (i) sostenuto che, il fatto che il Contratto fosse stato stipulato in violazione di tale normativa ne avesse determinato l'illegalità, generandone, così, la relativa nullità e inefficacia (unenforceability) e, di conseguenza, (ii) richiesto il pagamento di quanto dovutole su base cd. quantum meruit ("Claim Quantum Meruit"), quantificando il beneficio economico ricevuto da GLNG (al netto di quanto già corrisposto da quest'ultima) in AU\$ 770.899.601. Tuttavia, anche tale pretesa è stata rigettata da GLNG.
Si è aperta, quindi, una fase di negoziazioni tra le parti basata sulla relativa procedura contrattualmente prevista, la quale, però, non è andata a buon fine.
Il 9 ottobre 2015 Saipem ha, pertanto, notificato una domanda di arbitrato contro GLNG chiedendone la condanna al pagamento: (i) del Claim Quantum Meruit; ovvero, in alternativa (ii) di una congrua cifra per il Claim Contrattuale; (iii) oltre a interessi e costi di arbitrato.
Il 6 novembre 2015 la convenuta GLNG si è costituita nel procedimento arbitrale contestando le domande di Saipem e chiedendo in via riconvenzionale: (a) il risarcimento del danno per presunti defective works con particolare riferimento al coating di tutta la linea (tale riconvenzionale non è stata precisamente quantificata da GLNG che, tuttavia, ha sostenuto che i difetti riscontrati potranno essere corretti solo sostenendo una spesa che potrebbe superare il prezzo contrattuale); (b) ove il Claim Quantum Meruit fosse ritenuto valido, la restituzione di quella parte di prezzo contrattuale di cui Saipem non riesca a dimostrare la debenza su base quantum meruit; (c) il risarcimento del danno (non ancora quantificato) derivante da breach of general warranties; (d) l'applicazione dei liquidated damages quantificati in 18 milioni di dollari australiani; (e) il risarcimento del danno per presunti inadempimenti contrattuali di Saipem quantificato in circa 23 milioni di dollari australiani.
Il 6 maggio 2016 Saipem ha notificato a GLNG il proprio Statement of Claim con il quale, tra l'altro, sono stati ridotti gli importi richiesti (in particolare, il claim contrattuale è oggi pari a circa 254 milioni di dollari australiani).
Il 7 ottobre 2016 GLNG ha notificato il proprio Statement of Defence and Counterclaim, nel quale ha chiesto il rigetto delle pretese di Saipem e confermato la propria domanda riconvenzionale consistente, tra l'altro, nel risarcimento del danno derivante dalla necessità di riparare o sostituire l'intera linea, la cui quantificazione appare, tuttavia, ancora oggi poco chiara. GLNG ha inoltre chiesto che la questione relativa al Claim Quantum Meruit sia affrontata e risolta in via preliminare rispetto a quella relativa al Claim Contrattuale. Le relative udienze si sono tenute nel mese di febbraio 2017. Il Collegio Arbitrale con decisione preliminare e parziale ha rigettato il Claim Quantum Meruit. Il procedimento arbitrale continua relativamente alle altre domande di Saipem e GLNG. Si segnala, inoltre, che, in data 13 luglio 2016, GLNG aveva notificato una nuova domanda di arbitrato a Saipem SpA, in relazione alla validità della Parent Company Guarantee rilasciata da quest'ultima (in qualità di garante) a GLNG (in qualità di beneficiario) in sede di aggiudicazione del Contratto a Saipem (in qualità di garantito). In particolare, GLNG aveva sostenuto che, ove il Contratto fosse ritenuto invalido e privo di efficacia e, di conseguenza, il claim su base quantum meruit fosse ritenuto valido dal Tribunale Arbitrale, l'eventuale somma che GLNG sarà condannata a pagare a Saipem, dovrebbe essere rimborsata a GLNG da Saipem SpA in quanto, nella Parent Company Guarantee, Saipem si sarebbe impegnata a tenere GLNG indenne dalle conseguenze negative derivanti dall'eventuale invalidità del Contratto. Saipem si è costituta in tale arbitrato: (i) rigettando la posizione di GLNG in quanto infondata; e (ii) aderendo alla richiesta di GLNG di riunire i due arbitrati. Il rigetto del Claim Quantum Meruit comporterà il venire meno dell'arbitrato relativo alla validità della Parent Company Guarantee rilasciata da Saipem SpA.
Il 10 novembre 2015 Saipem SpA ha depositato domanda di arbitrato nei confronti di South Stream Transport BV ("SSTBV") presso l'International Chamber of Commerce ("ICC") di Parigi. L'iniziale domanda di Saipem era pari a circa 759,9 milioni di euro richiesti a titolo di corrispettivo dovuto per effetto sia della sospensione dei lavori (richiesta dal cliente nel periodo dicembre 2014 maggio 2015) sia della successiva termination for convenience del contratto notificata in data 8 luglio 2015 da parte di SSTBV. La domanda potrà essere integrata da parte di Saipem a fronte di costi direttamente derivanti dalla termination for convenience relativamente ad attività ancora in corso, ovvero non ancora compiutamente calcolati. La notifica da parte dell'ICC della domanda di arbitrato di Saipem a SSTBV è avvenuta il 15 dicembre 2015. SSTBV ha depositato la propria replica il 16 febbraio 2016. Nella propria risposta SSTBV ha contestato tutte le richieste di Saipem riservandosi di proporre e quantificare un'eventuale domanda riconvenzionale in una fase successiva dell'arbitrato.
Il 30 settembre 2016 Saipem ha depositato il proprio Memorial (Statement of Claim), nel quale, sulla base del report redatto dal proprio quantum expert, l'importo dei claim verso SSTBV è stato ridotto a circa 678 milioni di euro (con diritto di integrazione in corso di arbitrato).
Il 10 marzo 2017, SSTBV ha depositato il proprio Counter-Memorial nel quale ha richiesto, oltre al rigetto delle domande di Saipem, il risarcimento:
Seguirà la fase istruttoria del procedimento.
Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1º luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:
Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:
È stato nominato il Presidente del Collegio Arbitrale. Seguirà la definizione del calendario arbitrale.
Il 5 febbraio 2015 il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha avviato una verifica fiscale nei confronti di Saipem che ha portato la Guardia di Finanza a notificare a Saipem in data 14 aprile 2015 un processo verbale di constatazione, seguito da quattro avvisi di accertamento (Ires 2008, Ires 2009, Irap 2008 e Irap 2009) emessi dall'Agenzia delle Entrate il 9 luglio 2015, avverso ai quali Saipem ha presentato ricorso presso la Commissione Provinciale di Milano, la quale lo ha in parte accolto, come riportato al precedente paragrafo "Algeria". Nei termini di legge, la sentenza del giudice di primo grado sarà impugnata da Saipem presso la Commissione Tribunale Regionale.
Nell'ambito della stessa verifica fiscale indicata al precedente paragrafo, la Guardia di Finanza, in data 20 luglio 2015 - in relazione ai costi derivanti da operazioni intercorse nel corso del 2010 con imprese residenti o localizzate in Stati o territori con regime fiscale privilegiato, individuati dal D.M. 23 gennaio 2002 (cd. "costi black list") - ha notificato a Saipem un processo verbale di constatazione a conclusione dei controlli effettuati, con il quale venivano segnalati all'Agenzia delle Entrate per l'avvio della relativa istruttoria costi ritenuti non deducibili per 235 milioni di euro, ai sensi dell'art. 110, comma 10 del TUIR. L'Agenzia delle Entrate in data 30 luglio 2015 ha notificato alla Società un questionario relativamente ai costi segnalati dal verbale della Guardia di Finanza, ai sensi dell'art. 110, comma 11 del TUIR. Nei 90 giorni successivi alla notifica Saipem ha presentato all'Agenzia delle Entrate la propria risposta al questionario corredata da ulteriore documentazione comprovante, in modo oggettivo secondo la Società, almeno una delle due esimenti previste dalla citata disposizione. Il 27 luglio 2016 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale della Lombardia - Ufficio grandi contribuenti ha notificato alla Società un secondo questionario ai sensi dell'art. 110, comma 11, del TUIR, avente a oggetto i costi "black list" sostenuti dalla Società nel periodo d'imposta 2011, ammontanti, come riportato in Unico 2012, a 649 milioni di euro. Anche in tale caso, nei 90 giorni successivi alla notifica, la Società ha presentato all'Agenzia delle Entrate la propria risposta al questionario, corredata da copiosa documentazione comprovante la sussistenza delle esimenti previste. Il 29 dicembre 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato 4 avvisi di accertamento relativamente a Ires e Irap per gli anni 2010 e 2011.
Per quanto riguarda l'annualità 2010, è stato accertato un maggior reddito pari a 92 milioni di euro sulla base di due rilievi. In particolare, nel primo rilievo sono confluite le risultanze del PVC del 14 aprile 2015 relativamente agli asseriti costi da reato per 28 milioni di euro, mentre il secondo rilievo ha ad oggetto il disconoscimento della deducibilità di costi black list pari a 64 milioni di euro (rispetto a 235 milioni di euro originariamente proposti dalla GdF). Complessivamente sono state pertanto accertate, in relazione all'annualità 2010, maggiori imposte per 29 milioni di euro oltre a sanzioni per 5 milioni di euro e relativi interessi. Per quanto riguarda l'annualità 2011 è stato accertato un maggiore imponibile pari a 135 milioni di euro sulla base di due ordini di rilievi. Con il primo rilievo è stata disconosciuta la deducibilità di costi black list per un importo di 130 milioni di euro. Il secondo rilievo invece contesta la deducibilità di taluni costi, pari a 4 milioni di euro perché assoggettati a tassazione in violazione del principio di competenza previsto dall'art. 109, comma 1 del TUIR. Complessivamente sono state dunque accertate, in relazione all'annualità 2011, maggiori imposte per 43 milioni di euro, oltre a sanzioni per 42 milioni di euro e relativi interessi.
La Società, nonostante ritenga che tutti gli avvisi di accertamento siano infondati e illegittimi, in data 17 febbraio 2017 ha presentato all'Agenzia delle Entrate distinte istanze di accertamento con adesione col fine precipuo di ottenere un riesame approfondito delle conclusioni raggiunte negli atti impositivi, limitatamente ai casi di disconoscimento della deducibilità dei costi sostenuti nei confronti di fornitori black list. Il periodo di legge previsto per definire in contradditorio tra le parti gli accertamenti è di 90 giorni, durante i quali i termini per l'impugnazione degli atti sono sospesi. Trascorso tale periodo senza che si sia raggiunto un accordo, Saipem presenterà ricorso avverso tutti gli avvisi presso la Commissione Tribunale Provinciale di Milano.
Entro il termine di presentazione del ricorso, la Società è tenuta a effettuare il versamento di un terzo delle imposte accertate, ai sensi dell'art. 15, D.P.R. n. 602/1973, pari a circa 24 milioni di euro oltre i relativi interessi, a titolo di riscossione provvisoria, fatta salva l'ipotesi di sospensione dell'esecuzione degli atti impugnati a seguito dell'accoglimento da parte della stessa Commissione di idonea istanza da proporre contestualmente al ricorso.
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".
I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 11.698 | 9.892 |
| Variazione dei lavori in corso su ordinazione | (191) | 84 |
| Totale | 11.507 | 9.976 |
e hanno la seguente articolazione per area geografica:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Italia | 411 | 338 |
| Resto Europa | 1.016 | 749 |
| CSI | 2.047 | 2.626 |
| Medio Oriente | 2.218 | 2.104 |
| Estremo Oriente | 1.015 | 545 |
| Africa Settentrionale | 229 | 452 |
| Africa Occidentale e Resto Africa | 2.833 | 2.208 |
| Americhe | 1.738 | 954 |
| Totale | 11.507 | 9.976 |
L'informativa richiesta dallo IAS 11 viene riportata per settore di attività alla nota 43 "Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione".
I ricavi di commessa comprendono: il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste. Le varianti (change orders) sono costituite da modifiche del lavoro originario previsto dal contratto chieste dal committente; le revisioni di prezzo (claims) sono costituite da richieste di rimborso per costi non compresi nel prezzo contrattuale. Change orders e claims sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando: (a) le contrattazioni con il committente sono in una fase avanzata ed è probabile l'approvazione; (b) l'ammontare può essere attendibilmente stimato.
L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claims) al 31 dicembre 2016, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 735 milioni di euro, di cui il 66% è relativo a contratti oggetto di contenzioso. Le valutazioni dei progetti con posizioni di corrispettivi aggiuntivi superiori a 50 milioni di euro sono state supportate anche da pareri tecnico-legali di consulenti esterni.
I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni | 4 | 2 |
| Indennizzi | 1 | 2 |
| Altri proventi | 8 | 30 |
| Totale | 13 | 34 |
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 2.378 | 2.130 |
| Costi per servizi | 4.705 | 3.934 |
| Costi per godimento di beni di terzi | 1.326 | 758 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 19 | 53 |
| Altri oneri | 340 | 348 |
| a dedurre: | ||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (30) | (7) |
| - variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 51 | 103 |
| Totale | 8.789 | 7.319 |
I costi per servizi comprendono compensi d'intermediazione per 1 milione di euro (2 milioni di euro nel 2015).
I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 19 milioni di euro (14 milioni di euro nel 2015).
I costi per godimento di beni di terzi comprendono canoni per contratti di leasing operativo per 735 milioni di euro (1.303 milioni di euro nel 2015), principalmente natanti, fabbricati, mezzi d'opera e costruzione.
I pagamenti minimi futuri dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili ammontano a 678 milioni di euro (623 milioni di euro nel 2015), di cui 112 milioni di euro attesi entro il primo anno, 342 milioni di euro attesi negli anni compresi tra il secondo e il quinto e 224 milioni di euro attesi oltre il quinto anno.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono commentati alla nota 20 "Fondi per rischi e oneri".
Gli altri oneri comprendono accantonamenti netti al fondo svalutazione crediti principalmente riconducibili alle assunzioni più prudenziali di incasso in Sudamerica.
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Il costo del lavoro si analizza come segue:
| 2015 (milioni di euro) |
2016 |
|---|---|
| Salari e stipendi 1.866 |
1.467 |
| Oneri sociali 257 |
254 |
| Oneri per programmi a benefici definiti 20 |
30 |
| Accantonamento TFR rilevato in contropartita ai fondi pensione o Inps 25 |
22 |
| Altri costi 65 |
19 |
| a dedurre: | |
| - incrementi di attività materiali per lavori interni (11) |
(10) |
| Totale 2.222 |
1.782 |
Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono commentati alla nota 21 "Fondo per benefici ai dipendenti".
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito nell'esercizio 2016 un piano di assegnazione gratuita di azioni (stock grant).
Tale piano di incentivazione 2016-2018, approvato dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance conseguite, alla posizione ricoperta e alle competenze detenute.
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento). Il fair value delle stock grant di competenza dell'esercizio, pari a 2.243 migliaia di euro, è rilevato nel costo lavoro.
La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes per l'applicazione del calcolo, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
È stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato, sulla base del confronto dell'indicatore di performance aziendale individuato nel TSR (Total Shareholder Return) delle Società, rispetto a quello di un paniere di società competitor, lungo il periodo di performance, con peso del 50%.
È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare l'obiettivo economico-finanziario definito per ogni ciclo di piano, con peso del 50%. Per il primo ciclo 2016-2018 tale obiettivo è rappresentato dalla Posizione Finanziaria Netta (PFN) di Saipem al termine dell'esercizio 2018.
Per ciascuno degli obiettivi di performance sopra illustrati, sono stati stabiliti 3 livelli di risultati.
Al raggiungimento del massimo risultato il numero di azioni maturate corrisponderà al 100% del numero di azioni assegnate; al conseguimento del livello di risultato "soglia" il numero di azioni maturate corrisponderà al 50% delle azioni assegnate per il TSR e al 30% per la PFN. Sotto il livello "soglia" non è prevista l'erogazione di alcuna azione.
Il fair value unitario medio ponderato complessivo è risultato pari a 0,311 euro per il piano 2016.
Prevedendo il piano che le risorse strategiche investano il 25% delle azioni maturate al termine del vesting period, per un ulteriore periodo biennale (periodo di co-investimento), al termine del quale i beneficiari riceveranno un'azione gratuita aggiuntiva, il fair value medio ponderato unitario è risultato pari a 0,340 euro per le risorse strategiche e pari a 0,275 euro per le risorse non strategiche.
La previsione relativa al co-investimento non si applica all'Amministratore Delegato-CEO, cui carica scadrà prima di tale periodo. Per l'Amministratore Delegato-CEO è previsto un lock-up di durata biennale sul 25% delle azioni maturate, in cui le azioni non potranno essere trasferite e/o cedute.
Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | N. azioni | Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
ponderato unitario Fair value medio |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2016 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 34.078.113 | 75 | 0,12 | 0,43 | 11.586.558 | 1.356.025 | ||
| Dirigenti strategici (periodo di co-investimento) | 99 | 25 | 0,22 | 0,85 | 0,340 | |||
| Dirigenti non strategici | 272 | 23.303.500 | 100 | 0,12 | 0,43 | 0,275 | 6.408.463 | 890.065 |
| Amministratore Delegato-CEO | 1 | 3.653.489 | 100 | 0,12 | 0,43 | 0,275 | 1.004.709 | 139.543 |
| Totale | 372 | 61.035.102 | 0,311 | 18.999.730 | 2.385.633 |
I diritti esistenti al 31 dicembre 2016 sono così rappresentati:
| (migliaia di euro) | di azioni Numero |
(migliaia di euro) di esercizio (a) Prezzo medio |
(migliaia di euro) di mercato (b) Prezzo |
|---|---|---|---|
| Diritti esistenti al 1° gennaio 2016 | - | - | - |
| Nuovi diritti assegnati | 61.035.102 | - | 26.001 |
| (Diritti esercitati nel periodo) | - | - | - |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (83.000) | - | (45) |
| Diritti esistenti al 31 dicembre 2016 | 60.952.102 | 32.914 | |
| Di cui: | |||
| - esercitabili al 31 dicembre 2016 | - | ||
| - esercitabili al termine del vesting period | 52.432.574 | ||
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento | 8.519.528 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant assegnate o scadute nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.
Per i piani stock grant a beneficio dei dipendenti Saipem SpA la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate il fair value delle stock grant è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.
I parametri utilizzati per il calcolo del fair value sono stati i seguenti:
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 0,426 |
|---|---|---|
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | |
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 0,426 |
| Durata | ||
| Vesting period | (anni) | 3 |
| Co-investimento | (anni) | 2 |
| Tasso di interesse privo di rischio | ||
| TSR | (%) | - |
| - vesting period | (%) | 0,023 |
| - co-investimento | (%) | 0,320 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. |
| Dividendi attesi | (%) | - |
| Volatilità attesa | ||
| TSR | (%) | - |
| - vesting period | (%) | 59,13 |
| - co-investimento | (%) | 55,70 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA del giorno precedente la data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente relazione finanziaria annuale, si ritiene opportuno allineare la definizione di key management personnel con quella di altri Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti. Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo. La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.
| 2015 (milioni di euro) |
2016 |
|---|---|
| Salari e stipendi 5 |
4 |
| Indennità per cessazione del rapporto di lavoro - |
- |
| Altri benefici a lungo termine 1 |
1 |
| Stock option - |
- |
| Totale 6 |
5 |
I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 170 migliaia di euro nel 2016.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per la Capogruppo.
Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| (numero) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 408 | 401 |
| Quadri | 4.836 | 4.162 |
| Impiegati | 21.344 | 17.950 |
| Operai | 18.915 | 16.694 |
| Marittimi | 325 | 296 |
| Totale | 45.828 | 39.503 |
Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.
Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 2.408 milioni di euro (960 milioni di euro nel 2015) e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Ammortamenti: | ||
| - attività materiali | 730 | 672 |
| - attività immateriali | 11 | 12 |
| Totale ammortamenti | 741 | 684 |
| Svalutazioni: | ||
| - attività materiali | 219 | 1.721 |
| - attività immateriali | - | 3 |
| Totale svalutazioni | 219 | 1.724 |
| Totale | 960 | 2.408 |
Le svalutazioni di asset derivanti dal piano strategico e conseguente test di impairment sono così descritte:
Per maggiori dettagli si rimanda anche alla "Relazione sulla gestione" nella sezione "Commento ai risultati economico-finanziari".
Negli "Altri proventi (oneri) operativi" sono rilevati gli effetti a conto economico delle valutazioni al fair value dei contratti derivati su commodity privi dei requisiti formali per essere considerati di copertura secondo gli IFRS. Al 31 dicembre 2016 non sono presenti altri proventi (oneri) operativi (1 milione di euro di oneri al 31 dicembre 2015).
I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 1.053 | 867 |
| Oneri finanziari | (1.206) | (868) |
| Totale | (153) | (1) |
| Strumenti derivati | (91) | (153) |
| Totale | (244) | (154) |
Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Differenze attive (passive) nette di cambio | 45 | 100 |
| Differenze attive di cambio | 1.042 | 855 |
| Differenze passive di cambio | (997) | (755) |
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (195) | (92) |
| Interessi attivi e altri proventi verso società finanziarie di Gruppo | - | - |
| Interessi attivi verso banche e altri finanziatori | 8 | 10 |
| Interessi passivi e altri oneri verso società finanziarie di Gruppo | (171) | - |
| Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (32) | (102) |
| Altri proventi (oneri) finanziari | (3) | (9) |
| Altri proventi finanziari verso terzi | 3 | 2 |
| Altri oneri finanziari verso terzi | (1) | (7) |
| Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti | (5) | (4) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | (153) | (1) |
I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Contratti su valute | (91) | (152) |
| Contratti su tassi di interesse | - | (1) |
| Totale | (91) | (153) |
Gli oneri netti su contratti derivati di 153 milioni di euro (91 milioni di euro di oneri nel 2015) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla rilevazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.
L'effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto | 18 | 26 |
| Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto | (9) | (7) |
| Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto | 7 | (1) |
| Totale | 16 | 18 |
La quota di utili (perdite) da valutazione al patrimonio netto è commentata alla nota 10 "Partecipazioni".
Nel corso dell'esercizio non si sono registrati proventi (oneri) su partecipazioni (18 milioni di euro nel 2015).
| 2015 (milioni di euro) |
2016 |
|---|---|
| Imposte correnti: | |
| - imprese italiane 10 |
26 |
| - imprese estere 330 |
264 |
| Imposte differite e anticipate nette: | |
| - imprese italiane (161) |
(43) |
| - imprese estere (52) |
198 |
| Totale 127 |
445 |
Le imposte correnti ammontano a 290 milioni di euro (di cui oneri Irap per 3 milioni di euro).
La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando le aliquote previste dalla normativa fiscale italiana del 27,5% (Ires) al risultato prima delle imposte, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015, è la seguente:
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte | (662) | (1.635) |
| Imposte sul reddito teoriche | (182) | (450) |
| Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione): | ||
| - diversa incidenza fiscale sulle imprese estere | (134) | (143) |
| - differenze permanenti e altre motivazioni | 174 | 719 |
| - effetto Irap società italiane | 2 | - |
| - accantonamenti (utilizzi) fondo per imposte | (3) | (9) |
| - imposte sul reddito anticipate non riconosciute | 270 | 96 |
| - svalutazione attività per imposte anticipate e attività per imposte sul reddito | - | 232 |
| Totale variazioni | 309 | 895 |
| Imposte effettive | 127 | 445 |
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
| Imposte sul reddito nel conto economico consolidato | 127 | 445 |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili | 8 | (37) |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili | (2) | (1) |
| Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di esercizio | 133 | 407 |
L'utile di pertinenza di terzi azionisti ammonta a 7 milioni di euro (17 milioni di euro di utile nel 2015).
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile (perdita) semplice è di 8.348.792.230 e di 439.361.742, rispettivamente nel 2016 e nel 2015.
L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza di Saipem per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. Al 31 dicembre 2016 le azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse riguardano esclusivamente le azioni assegnate a fronte dei piani di stock grant. Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione (perdita) diluito è di 439.471.068 e di 8.409.742.458, rispettivamente per il 2015 e il 2016. La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito è di seguito indicata:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice | 439.361.742 | 8.348.792.230 | |
| Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock grant | - | 60.844.102 | |
| Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie | 109.326 | 106.126 | |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito | 8.409.742.458 | ||
| Utile (perdita) di competenza Saipem | (milioni di euro) | (806) | (2.080) |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | (1,83) | (0,25) |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | (1,83) | (0,25) |
| E&C Offshore | E&C Onshore | Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
Non allocato | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||||||
| 31 dicembre 2015 | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 9.277 | 3.288 | 1.488 | 959 | - | 15.012 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 2.387 | 500 | 421 | 197 | - | 3.505 |
| Ricavi da terzi | 6.890 | 2.788 | 1.067 | 762 | - | 11.507 |
| Risultato operativo | 54 | (742) | 284 | (48) | - | (452) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 435 | 88 | 252 | 185 | - | 960 |
| Proventi netti su partecipazioni | 1 | 32 | - | 1 | - | 34 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 168 | 36 | 247 | 110 | - | 561 |
| Attività materiali e immateriali | 3.392 | 536 | 3.050 | 1.067 | - | 8.045 |
| Partecipazioni (a) | 111 | 17 | - | 6 | - | 134 |
| Attività correnti | 2.414 | 2.291 | 554 | 534 | 1.771 | 7.564 |
| Passività correnti | 2.907 | 2.049 | 283 | 149 | 4.070 | 9.458 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 52 | 122 | 2 | 3 | 58 | 237 |
| 31 dicembre 2016 | ||||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 7.817 | 3.184 | 1.307 | 661 | - | 12.969 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 2.131 | 340 | 404 | 118 | - | 2.993 |
| Ricavi da terzi | 5.686 | 2.844 | 903 | 543 | - | 9.976 |
| Risultato operativo | (8) | (142) | (968) | (381) | - | (1.499) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 591 | 94 | 1.390 | 333 | - | 2.408 |
| Proventi netti su partecipazioni | 21 | (3) | - | - | - | 18 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 117 | 8 | 94 | 77 | - | 296 |
| Attività materiali e immateriali | 2.924 | 444 | 1.754 | 825 | - | 5.947 |
| Partecipazioni (a) | 130 | 10 | - | 7 | - | 147 |
| Attività correnti | 2.368 | 2.345 | 375 | 312 | 2.386 | 7.786 |
| Passività correnti | 2.765 | 1.984 | 191 | 164 | 567 | 5.671 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 97 | 123 | 2 | 2 | 42 | 266 |
(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 73.
In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali. L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 32 "Ricavi della gestione caratteristica".
| Resto Europa | Resto Asia | Settentrionale | Occidentale | Americhe | Non allocabili | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Italia | CSI | Africa | Africa | Totale | ||||
| 2015 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali |
17 | 6 | 26 | 92 | - | 2 | 52 | 366 | 561 |
| Attività materiali e immateriali | 108 | 24 | 290 | 954 | 1 | 140 | 740 | 5.788 | 8.045 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) |
261 | 991 | 876 | 1.604 | 242 | 1.180 | 1.320 | 1.090 | 7.564 |
| 2016 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali |
14 | 3 | 9 | 64 | - | 1 | 16 | 189 | 296 |
| Attività materiali e immateriali | 83 | 25 | 139 | 753 | - | 72 | 450 | 4.425 | 5.947 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) |
881 | 648 | 1.341 | 1.972 | 475 | 901 | 900 | 668 | 7.786 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.
Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
I contratti di costruzione sono contabilizzati in accordo con lo IAS 11.
| 2015 (milioni di euro) |
2016 |
|---|---|
| Contratti di costruzione - attività 1.789 |
1.848 |
| Contratti di costruzione - passività (1.641) |
(1.109) |
| Contratti di costruzione - netto 148 |
739 |
| Costi e margini (percentuale di completamento) 12.058 |
10.229 |
| Fatturazione ad avanzamento lavori (11.886) |
(9.422) |
| Variazione fondo perdite future (24) |
(68) |
| Contratti di costruzione - netto 148 |
739 |
In data 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano), è venuto meno il controllo solitario di Eni su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni e CDP Equity SpA, con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate. Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'area di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Equity SpA, con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem. Ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del 2016 sono state effettuate le seguenti operazioni con parti correlate:
in data 10 febbraio 2016 Saipem SpA ha sottoscritto con SACE Fct SpA due contratti di cessione pro-soluto relativi rispettivamente a due fatture emesse verso il cliente Pemex Transformaciòn Industrial per un importo in aggregato pari a circa 237 milioni di dollari americani; in data 23 febbraio 2016 i contratti sono divenuti efficaci a fronte dell'autorizzazione formale del cliente a tale operazione. Da ciò ne è conseguito il pagamento del corrispettivo totale di cessione da parte di SACE Fct SpA in favore di Saipem SpA. I contratti di factoring sopraindicati sono stati conclusi al fine di supportare l'ordinaria attività finanziaria della società Saipem SpA e delle sue dirette controllate;
il rapporto intrattenuto con Vodafone Omnitel BV, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate". I suddetti rapporti, regolati alle condizioni di mercato, riguardano essenzialmente costi per servizi di comunicazione mobile per 2 milioni di euro e debiti commerciali per 1 milione di euro.
Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:
I rapporti commerciali al 31 dicembre 2015 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2015 | Esercizio 2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi Ricavi |
||||||||
| Crediti commerciali |
Debiti commerciali |
Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | e altri debiti | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento | ||||||||
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão | ||||||||
| de Instalaçao Offshore Lda | - | 1 | - | - | 2 | - | - | |
| Totale controllate escluse dall'area di consolidamento | - | 1 | - | - | 2 | - | - | |
| Imprese joint venture e collegate | ||||||||
| ASG Scarl | - | 9 | - | - | 3 | - | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 60 | 99 | 218 | - | 101 | 145 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 7 | 3 | 122 | - | 3 | 1 | - | |
| Charville - Consultores e Servicos, Lda | 1 | - | - | - | - | 1 | - | |
| Consorzio F.S.B. | - | - | - | - | 1 | - | - | |
| CSFLNG Netherlands BV | 1 | 6 | - | - | - | 26 | - | |
| Gruppo Rosetti Marino SpA | - | 4 | - | 10 | - | - | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 69 | 10 | - | - | 5 | 8 | - | |
| Petromar Lda | 97 | 16 | 18 | - | 16 | 45 | - | |
| Saipar Drilling Co BV | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Saipem Dangote E&C Ltd | - | 1 | - | - | - | - | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 4 | 5 | - | - | 50 | (8) | - | |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| Southern Gas Constructors Ltd | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi |
2 | - | - | - | - | 1 | - | |
| Xodus Subsea Ltd | 2 | 1 | - | - | 1 | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| superiore a 500 migliaia euro) | 1 | 1 | - | - | - | 1 | - | |
| Totale joint venture e collegate | 246 | 155 | 358 | 10 | 180 | 221 | - | |
| Imprese controllate consolidate di Eni | ||||||||
| Eni SpA | 7 | 12 | 3.071 | - | 17 | 4 | - | |
| Eni SpA Divisione Downstream Gas | - | - | - | - | 1 | - | - | |
| Eni SpA Divisione Exploration & Production | 65 | 3 | - | - | (2) | 90 | - | |
| Eni SpA Divisione Gas & Power | 1 | 1 | - | - | 1 | - | - | |
| Eni SpA Divisione Refining & Marketing | 22 | 2 | - | 6 | - | 28 | - | |
| Agip Karachaganak BV | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Agip Oil Ecuador BV | - | 1 | - | - | - | 3 | - | |
| Banque Eni SA | - | - | - | - | 2 | - | - | |
| Eni Adfin SpA | - | - | - | - | 4 | - | - | |
| Eni Angola SpA | 53 | - | - | - | - | 211 | - | |
| Eni Canada Holding Ltd | - | - | - | - | - | 75 | - | |
| Eni Congo SA | 83 | 5 | - | - | - | 297 | - | |
| Eni Corporate University SpA | - | 1 | - | - | 4 | - | - | |
| Eni Cyprus Ltd | 23 | - | - | - | - | 68 | - | |
| Eni Insurance Ltd | - | 6 | - | - | 6 | - | - | |
| Eni Lasmo PLC | 26 | - | - | - | - | 25 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Eni Muara Bakau BV | 56 | 17 | - | - | - | 254 | - | |
| Eni Norge AS | 50 | - | - | - | - | 166 | - | |
| Eni North Africa BV | 1 | - | - | - | - | 1 | - | |
| EniPower SpA | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| EniServizi SpA | - | 8 | - | - | 53 | 1 | - | |
| Eni Trading & Shipping SpA | - | - | - | - | 6 | - | - | |
| Eni Turkmenistan Ltd | 4 | - | - | - | - | 8 | - | |
| Floaters SpA | - | - | - | - | - | 2 | - | |
| Hindustan Oil Exploration Co Ltd | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd | 4 | - | - | - | - | - | - |
Seguono i rapporti commerciali al 31 dicembre 2015:
| (milioni di euro) |
|---|
| ------------------- |
| 31.12.2015 | Esercizio 2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti | Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
commerciali e altri debiti |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri |
| Raffineria di Gela SpA | 1 | - | - | - | - | 4 | - |
| Serfactoring SpA | 4 | 17 | - | - | 2 | - | - |
| Syndial SpA | 1 | 1 | - | - | 1 | 4 | - |
| Tecnomare SpA | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Versalis France SAS | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Versalis SpA | 30 | - | - | - | - | 58 | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia euro) |
1 | - | - | - | - | 2 | - |
| Totale imprese controllate consolidate di Eni | 433 | 74 | 3.071 | 6 | 95 | 1.306 | - |
| Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni | |||||||
| Blue Stream Pipeline Co BV | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Eni East Africa SpA | 1 | - | - | - | - | 42 | - |
| Greenstream BV | 1 | - | - | - | - | 2 | - |
| Mellitah Oil & Gas BV | 9 | - | - | - | 7 | - | - |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 19 | - | - | - | - | 86 | - |
| Raffineria di Milazzo | 3 | - | - | - | - | 5 | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia euro |
2 | - | - | - | - | - | - |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto di Eni | 35 | - | - | - | 7 | 136 | - |
| Totale imprese di Eni | 468 | 74 | 3.071 | 6 | 102 | 1.442 | - |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 25 | 51 | - | - | 4 | 36 | - |
| Fondi pensione: FOPDIRE | - | - | - | - | 1 | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 739 | 281 | 3.429 | 16 | 289 | 1.699 | - |
| Totale generale | 3.348 | 5.186 | 7.038 | 2.378 | 6.371 | 11.507 | 13 |
| Incidenza (%) | 22,22 (2) | 5,42 | 48,72 | 0,67 | 4,52 (3) | 14,76 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) L'incidenza include i crediti riportati nella successiva tabella "Rapporti finanziari".
(3) L'incidenza è calcolata al netto dei fondi pensione.
I rapporti commerciali al 31 dicembre 2016 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2016 | Esercizio 2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali e altri crediti |
Debiti | Costi | Ricavi | |||||
| Denominazione | commerciali e altri debiti |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri | ||
| Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento | ||||||||
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Lda |
- | 1 | - | - | 1 | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario superiore a 500 migliaia euro) |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate escluse dall'area di consolidamento | - | 1 | - | - | 1 | - | - | |
| Imprese joint venture e collegate | ||||||||
| ASG Scarl | - | 5 | - | - | (1) | - | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 44 | 83 | 131 | - | 75 | 98 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 6 | 6 | 121 | - | 2 | - | - | |
| Charville - Consultores e Servicos, Lda | 1 | - | - | - | - | 1 | - | |
| Consorzio F.S.B. | - | - | - | - | 1 | - | - | |
| CSFLNG Netherlands BV | - | - | - | - | - | 6 | - | |
| Gruppo Rosetti Marino SpA | - | 1 | - | 1 | - | - | - |
Seguono i rapporti commerciali al 31 dicembre 2016:
| 31.12.2016 | Esercizio 2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti | Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | commerciali | Beni | Servizi (1) | Beni | Altri | |||
| Denominazione | e altri crediti | e altri debiti | Garanzie | e servizi | ||||
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 64 | 10 | - | - | 3 | 7 | - | |
| Petromar Lda | 93 | 16 | 4 | - | - | 22 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 6 | 8 | - | - | 38 | - | - | |
| Southern Gas Constructors Ltd | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| Tecnoprojecto Internacional Projectos e Realizações Industriais SA |
1 | - | - | - | - | - | - | |
| TMBY SAS | 4 | - | - | - | - | 1 | - | |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi |
8 | - | - | - | (1) | 7 | - | |
| Xodus Subsea Ltd | 3 | 2 | - | - | 2 | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia euro) | - | 1 | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e collegate | 231 | 132 | 256 | 1 | 119 | 142 | - | |
| Imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA | ||||||||
| Eni SpA | 52 | 3 | 2.081 | - | 8 | 52 | - | |
| Eni SpA Divisione Exploration & Production | 9 | - | 2 | (1) | - | 24 | - | |
| Eni SpA Divisione Gas & Power | 1 | 1 | - | - | 1 | - | - | |
| Eni SpA Divisione Refining & Marketing | 2 | - | 11 | 4 | - | 4 | - | |
| Agip Kazakhstan North Caspian | - | - | 20 | - | - | 3 | - | |
| Agip Oil Ecuador BV | 2 | - | 1 | - | - | 4 | - | |
| Banque Eni SA | - | - | - | - | 1 | - | - | |
| Eni Adfin SpA | - | 2 | - | - | 4 | - | - | |
| Eni Angola SpA | 57 | - | 57 | - | - | 250 | - | |
| Eni Congo SA | 23 | 3 | 6 | - | - | 188 | - | |
| Eni Corporate University SpA | - | 1 | - | - | 2 | - | - | |
| Eni East Sepinggan Ltd | 25 | - | 1 | - | - | 23 | - | |
| Eni Insurance Ltd | 7 | 8 | - | - | (3) | - | - | |
| Eni Lasmo PLC | 10 | 3 | - | - | - | 3 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Eni Muara Bakau BV | 21 | 10 | 66 | 1 | - | 232 | - | |
| Eni Norge AS | 15 | - | - | - | - | 130 | - | |
| EniServizi SpA | - | 5 | - | - | 42 | - | - | |
| Eni Turkmenistan Ltd | 2 | - | - | - | - | (1) | - | |
| First Calgary Petroleum Lp | - | - | 100 | - | - | - | - | |
| Ieoc Exploration BV | - | - | 1 | - | - | - | - | |
| Ieoc Production BV | 2 | - | - | - | - | 42 | - | |
| Serfactoring SpA | - | 1 | - | - | - | - | - | |
| Syndial SpA | - | - | 3 | - | - | - | - | |
| Tecnomare SpA | - | - | - | - | 1 | 4 | - | |
| Versalis France SAS | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Versalis SpA | 34 | - | 43 | - | - | 53 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia euro) | 2 | - | - | - | 1 | 3 | - | |
| Totale imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA | 264 | 37 | 2.392 | 4 | 57 | 1.016 | - |
Seguono i rapporti commerciali al 31 dicembre 2016:
(milioni di euro)
| 31.12.2016 | Esercizio 2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti | Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
commerciali e altri debiti |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri |
| Totale imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA | 264 | 37 | 2.392 | 4 | 57 | 1.016 | - |
| Imprese collegate e a controllo congiunto di Eni/CDP Equity SpA |
|||||||
| Blue Stream Pipeline Co BV | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Eni East Africa SpA | 1 | - | - | - | - | - | - |
| Greenstream BV | 3 | - | - | - | - | 3 | - |
| InAgip doo | - | - | 1 | - | - | - | - |
| Mellitah Oil&Gas BV | 1 | - | 30 | - | - | - | - |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 130 | 158 | - | - | - | 248 | - |
| PetroJunìn SA | - | - | 2 | - | - | - | - |
| Pharaonic Petroleum Co | - | - | 6 | - | - | - | - |
| Valvitalia SpA | - | - | - | 1 | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia euro |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale imprese collegate | |||||||
| e a controllo congiunto di Eni/CDP Equity SpA | 135 | 158 | 39 | 1 | - | 252 | - |
| Totale imprese di Eni/CDP Equity SpA | 399 | 195 | 2.431 | 5 | 57 | 1.268 | - |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 30 | 48 | 84 | - | - | 41 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 660 | 376 | 2.771 | 6 | 177 | 1.451 | - |
| Totale generale | 3.020 | 4.860 | 7.110 | 2.130 | 5.040 | 9.976 | 34 |
| Incidenza (%) | 21,95 (2) | 7,74 | 38,97 | 0,28 | 3,51 | 14,55 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) L'incidenza include i crediti riportati nella successiva tabella "Rapporti finanziari".
I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 3 "Crediti commerciali e altri crediti", 15 "Debiti commerciali e altri debiti", 31 "Garanzie, impegni e rischi", 32 "Ricavi della gestione caratteristica", 33 "Altri ricavi e proventi" e 34 "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Altre | Altre | Altre | Altre | ||
| (milioni di euro) | attività | passività | attività | passività | |
| Eni SpA | 87 | 152 | - | 8 | |
| Banque Eni SA | 1 | 3 | - | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 3 | - | 2 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 91 | 155 | 2 | 8 | |
| Totale generale | 323 | 244 | 246 | 247 | |
| Incidenza (%) | 28,17 | 63,52 | 0,81 | 3,24 |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2015 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| Denominazione | 31.12.2015 | Esercizio 2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti (1) | Debiti (2) | Impegni | Oneri | Proventi | Derivati | |||
| Eni SpA | 24 | - | 2.491 | 11.428 | (89) | - | (93) | ||
| Banque Eni SA | 27 | - | - | 183 | - | - | 8 | ||
| Eni Finance International SA | 126 | - | 3.473 | - | (79) | - | - | ||
| Eni Finance USA Inc | - | - | 25 | - | - | - | - | ||
| Eni Trading & Shipping SpA | - | - | - | - | (1) | - | - | ||
| Serfactoring SpA | - | - | 6 | - | (3) | - | - | ||
| TMBYS SAS | - | 5 | - | - | - | - | - | ||
| Totale rapporti con parti correlate | 177 | 5 | 5.995 | 11.611 | (172) | - | (85) |
(1) Esposti nello stato patrimoniale per 5 milioni di euro alla voce "Crediti commerciali e altri crediti".
(2) Esposti nello stato patrimoniale per 2.781 milioni di euro alla voce "Passività finanziarie a breve termine"; per 2.571 milioni di euro alla voce "Passività finanziarie a lungo termine" e per 643 milioni di euro alla voce "Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine".
I rapporti finanziari dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2016 | Esercizio 2016 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Disponibilità liquide ed equivalenti |
Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | Derivati | ||
| Eni SpA | - | - | - | - | (21) | 13 | (301) | ||
| Banque Eni SA | - | - | - | - | (41) | 43 | (10) | ||
| Eni Angola SpA | - | - | - | - | (3) | 2 | - | ||
| Eni Finance International SA | - | - | - | - | (43) | 30 | - | ||
| Eni Muara Bakau BV | - | - | - | - | (2) | 2 | - | ||
| Eni Norge AS | - | - | - | - | - | 1 | - | ||
| Petrobel Belayim Petroleum Co | - | - | - | - | - | 2 | - | ||
| Petromar Lda | - | - | - | - | - | 1 | - | ||
| Serfactoring SpA | - | 3 | - | - | - | - | - | ||
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | (1) | - | - | ||
| Totale rapporti con parti correlate | - | 3 | - | - | (111) | 94 | (311) |
(1) Esposti nello stato patrimoniale per 3 milioni di euro alla voce "Crediti commerciali e altri crediti".
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | ||
| Passività finanziarie a breve | 3.016 | 2.781 | 92,21 | 152 | - | - | ||
| Passività finanziarie a lungo termine | ||||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 3.497 | 3.214 | 91,91 | 3.248 | - | - | ||
| Totale | 6.513 | 5.995 | 3.400 | - | ||||
| Esercizio 2015 | Esercizio 2016 | |||||||
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Proventi finanziari | 1.053 | - | - | 867 | 94 | 10,84 |
| Oneri finanziari | (1.206) | (171) | 14,18 | (868) | (111) | 12,79 |
| Strumenti derivati | (91) | (85) | 93,41 | (153) | (311) | 203,27 |
| Altri proventi (oneri) operativi | (1) | (1) | 100,00 | - | - | - |
| Totale | (245) | (257) | (154) | (328) |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 1.699 | 1.451 |
| Costi e oneri | (305) | (183) |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | (257) | (328) |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | 7 | 174 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 1.144 | 1.114 |
| Variazione crediti finanziari | 16 | 2 |
| Cessione rami d'azienda (1) | 46 | - |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | 62 | 2 |
| Variazione debiti finanziari | 464 | (5.995) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 464 | (5.995) |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate | 1.670 | (4.879) |
(1) Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota 30 "Altre informazioni".
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Flusso di cassa da attività operativa | (507) | 1.144 | (225,64) | 978 | 1.114 | 113,91 | |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (395) | 62 | (15,70) | (279) | 2 | (0,72) | |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | 370 | 464 | 125,41 | (3.253) | (5.995) | 184,29 |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi.
I valori relativi alla situazione al 31 dicembre 2016 delle imprese consolidate con il metodo del working interest sono i seguenti:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Capitale investito netto | (42) | (53) |
| Totale attività | 80 | 63 |
| Totale attività correnti | 80 | 63 |
| Totale attività non correnti | - | - |
| Totale passivo | 76 | 63 |
| Totale passività correnti | 76 | 63 |
| Totale passività non correnti | - | - |
| Totale ricavi | 21 | 13 |
| Totale costi operativi | (22) | (13) |
| Utile operativo | (1) | - |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 1 | - |
Negli esercizi 2015 e 2016 non si segnalano eventi e/o operazioni significative non ricorrenti.
Negli esercizi 2015 e 2016 non si segnalano transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.
I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio sono indicati nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio" della "Relazione sulla gestione".
A completamento dell'informativa inclusa nella nota Algeria del paragrafo "Contenziosi" e al solo fine di fornire un quadro organico e completo, si specifica quanto segue con riferimento ai rapporti patrimoniali relativi ai progetti realizzati in Algeria al 31 dicembre 2016:
Il 7 novembre 2016 Consob – ai sensi dell'art. 115, comma 1, lett. c) del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 – ha avviato una verifica ispettiva nei confronti di Saipem SpA "al fine di acquisire documentazione e ogni altro elemento informativo utile in merito a:
I sottoscritti Stefano Cao e Mariano Avanzi in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2016.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre che:
3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016:
16 marzo 2017
/firma/ Stefano Cao /firma/ Mariano Avanzi Stefano Cao Mariano Avanzi Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto


| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| (euro) | Nota | Totale | parti correlate |
Totale | parti correlate |
|
| ATTIVITÀ | ||||||
| Attività correnti | ||||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 1) | 181.123.575 | 8.872.510 | 701.995.101 | - | |
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 2) | 2.226.119.960 | 1.590.660.963 | 2.097.135.777 | 1.021.484.348 | |
| Rimanenze | (N. 3) | 582.317.248 | 636.763.437 | |||
| Attività per imposte sul reddito correnti | (N. 4) | 87.216.338 | 82.070.610 | |||
| Attività per altre imposte correnti | (N. 5) | 103.780.144 | 32.113.217 | |||
| Altre attività correnti | (N. 6) | 98.843.372 | 37.575.066 | 93.110.663 | 35.500.231 | |
| Totale attività correnti | 3.279.400.637 | 3.643.188.805 | ||||
| Attività non correnti | ||||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 7) | 819.984.553 | 481.150.082 | |||
| Attività immateriali | (N. 8) | 24.204.836 | 23.784.125 | |||
| Partecipazioni | (N. 9) | 2.114.248.006 | 2.114.248.006 | 1.988.779.993 | 1.988.779.993 | |
| Attività per imposte anticipate | (N. 10) | 243.751.362 | 246.511.968 | |||
| Altre attività non correnti | (N. 11) | 26.551.358 | 8.940.578 | 13.343.259 | 4.256.691 | |
| Totale attività non correnti | (N. 12) | 3.228.740.115 | 2.753.569.427 | |||
| Attività non correnti destinate alla vendita | (N. 34) | 17.295 | 17.295 | 17.295 | 17.295 | |
| TOTALE ATTIVITÀ | 6.508.158.047 | 6.396.775.527 | ||||
| PASSIVITÀ | ||||||
| Passività correnti | ||||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 12) | 560.783.189 | 502.052.178 | 284.304.882 | 227.568.582 | |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 17) | 222.366.532 | 213.130.139 | 9.632.568 | - | |
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 13) | 2.047.545.127 | 1.057.273.781 | 1.436.068.948 | 520.627.151 | |
| Passività per imposte sul reddito correnti | (N. 14) | 25.126.521 | 16.457.367 | |||
| Passività per altre imposte correnti | (N. 15) | 27.926.475 | 28.305.003 | |||
| Altre passività correnti | (N. 16) | 74.224.363 | 73.862.799 | 132.168.619 | 109.936.360 | |
| Totale passività correnti | 2.957.972.207 | 1.906.937.387 | ||||
| Passività non correnti | ||||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 17) | 2.069.042.757 | 1.800.000.000 | 358.023.545 | - | |
| Fondo per rischi e oneri | (N. 18) | 82.992.396 | 88.427.362 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 19) | 91.562.838 | 93.287.741 | |||
| Passività per imposte differite | (N. 20) | - | - | |||
| Altre passività non correnti | (N. 21) | 5.184.678 | 5.184.678 | 2.324.189 | 2.324.189 | |
| Totale passività non correnti | 2.248.782.669 | 542.062.837 | ||||
| TOTALE PASSIVITÀ | 5.206.754.876 | 2.449.000.224 | ||||
| PATRIMONIO NETTO | (N. 22) | |||||
| Patrimonio netto: | ||||||
| - capitale sociale | 441.410.900 | 2.191.384.693 | ||||
| - riserva sopraprezzo azioni | 54.909.006 | 1.749.983.069 | ||||
| - altre riserve | 120.632.639 | 68.579.686 | ||||
| - utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi | 750.351.473 | 746.537.379 | ||||
| - utile (perdita) dell'esercizio | (126.555.267) | (807.901.671) | ||||
| - avanzo di fusione | 103.523.495 | 68.473.972 | ||||
| Azioni proprie | (42.869.075) | - | ||||
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | - | (69.281.825) | ||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 1.301.403.171 | 3.947.775.303 | ||||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 6.508.158.047 | 6.396.775.527 |
| 2015 | 2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| (euro) | Nota | Totale | parti correlate |
Totale | parti correlate |
|
| RICAVI | (N. 24) | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 3.399.977.142 | 1.398.736.793 | 2.591.962.226 | 1.371.138.498 | ||
| Altri ricavi e proventi | 65.992.033 | 53.465.471 | 59.353.573 | 37.006.475 | ||
| Totale ricavi | 3.465.969.175 | 2.651.315.799 | ||||
| Costi operativi | (N. 25) | |||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (2.899.298.868) (1.046.014.622) (1.990.767.834) | (551.074.880) | ||||
| Costo del lavoro | (574.899.085) | 10.870.303 | (476.519.889) | 9.329.937 | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | (427.726) | (427.726) | - | - | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (120.292.383) | (393.943.489) | ||||
| Totale costi operativi | (3.594.918.062) | (2.861.231.212) | ||||
| Risultato operativo | (128.948.887) | (209.915.413) | ||||
| Proventi (oneri) finanziari | (N. 26) | |||||
| Proventi finanziari | 256.474.005 | 22.964.029 | 203.857.761 | 29.805.624 | ||
| Oneri finanziari | (311.903.545) | (89.387.021) | (155.675.212) | (11.121.654) | ||
| Strumenti derivati | (70.057.819) | (69.582.624) | (66.664.156) | (29.227.129) | ||
| Totale proventi (oneri) finanziari | (125.487.359) | (18.481.607) | ||||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 27) | (2.295.311) | (2.295.311) | (556.626.668) | (556.626.668) | |
| Risultato ante imposte | (256.731.557) | (785.023.688) | ||||
| Imposte sul reddito | (N. 28) | 130.176.290 | (22.877.983) | |||
| Utile (perdita) dell'esercizio | (N. 29) | (126.555.267) | (807.901.671) | |||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 31) | (0,288) | (0,097) | |||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 31) | (0,288) | (0,096) |
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (126.555) | (807.902) |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | ||
| - valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | 4.465 | 94 |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | (1.767) | (22) |
| Totale | 2.698 | 72 |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | ||
| - variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) | (11.671) | 26.019 |
| - partecipazioni valutate al fair value | 27 | 531 |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (3) | (575) | (6.245) |
| Totale | (12.219) | 20.305 |
| Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale | (9.521) | 20.377 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (136.076) | (787.525) |
(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
(2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda rapporti essenzialmente con Eni e con la società finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV.
(3) Effetto fiscale della variazione del fair value derivati cash flow hedge.
| Altre riserve | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Riserva legale | legge 30.12.1991, di rivalutazione n. 413, art. 26 Riserva |
per azioni proprie in portafoglio Riserva |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
per cash flow hedge Riserva |
a benefici definiti Riserva per piani per dipendenti |
Altre riserve | Riserva per avanzo di fusione |
Utile (perdita) dell'esercizio |
per azioni proprie Riserva negativa in portafoglio |
Azioni proprie | patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31.12.2013 | 441.411 | 54.909 | 88.282 | 2.286 | 42.869 | 182 | 49.126 | (6.446) 449.265 | 103.524 | 277.474 | - | (42.869) 1.460.013 | ||
| Utile (perdita) esercizio 2014 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 70.351 | - | - | 70.351 |
| Altre componenti del conto | ||||||||||||||
| economico complessivo | ||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici | ||||||||||||||
| definiti per i dipendenti al netto | ||||||||||||||
| dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | (8.447) | - | - | - | - | - | (8.447) |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||
| Adeguamento per valutazione | ||||||||||||||
| partecipazioni valutate al fair value | - | - | - | - | - | 26 | - | - | - | - | - | - | - | 26 |
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge, |
||||||||||||||
| al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - (119.072) | - | - | - | - | - | - (119.072) | ||
| Totale utile (perdita) complessivo | ||||||||||||||
| esercizio 2014 | - | - | - | - | - | 26 (119.072) | (8.447) | - | - | 70.351 | - | - | (57.142) | |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (6) | - | - | (6) |
| Destinazione dell'utile residuo | - | - | - | - | - | - | - | - | 277.468 | - (277.468) | - | - | - | |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||
| Operazioni con società under common control |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Decadenza diritti stock option | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.690) | - | - | - | - | (1.690) |
| Saldi al 31.12.2014 | 441.411 | 54.909 | 88.282 | 2.286 | 42.869 | 208 | (69.946) | (14.893) 725.043 | 103.524 | 70.351 | - | (42.869) 1.401.175 | ||
| Utile (perdita) esercizio 2015 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - (126.555) | - | - (126.555) | ||
| Altre componenti del conto economico complessivo |
||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici | ||||||||||||||
| definiti per i dipendenti al netto | ||||||||||||||
| dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | 2.698 | - | - | - | - | - | 2.698 |
| Componenti riclassificabili | ||||||||||||||
| a conto economico | ||||||||||||||
| Adeguamento per valutazione partecipazioni valutate al fair value |
- | - | - | - | - | 27 | - | - | - | - | - | - | - | 27 |
| Variazione del fair value | ||||||||||||||
| derivati cash flow hedge, | ||||||||||||||
| al netto dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | (12.246) | - | - | - | - | - | - | (12.246) |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2015 |
- | - | - | - | - | 27 | (12.246) | 2.698 | - | - (126.555) | - | - (136.076) | ||
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (5) | - | - | (5) |
| Destinazione dell'utile residuo | - | - | - | - | - | - | - | - | 70.346 | - | (70.346) | - | - | - |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||
| Operazioni con società | ||||||||||||||
| under common control Decadenza diritti stock option |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
36.848 (538) |
- - |
- - |
- - |
- - |
36.848 (538) |
| Saldi al 31.12.2015 | 441.411 | 54.909 | 88.282 | 2.286 | 42.869 | 235 | (82.192) | (12.195) 831.699 | 103.524 (126.555) | - | (42.869) 1.301.404 |
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | per soprapprezzo delle azioni Riserva |
Riserva legale | legge 30.12.1991, di rivalutazione n. 413, art. 26 Riserva |
per azioni proprie in portafoglio Riserva |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
per cash flow hedge Riserva |
a benefici definiti Riserva per piani per dipendenti |
Altre riserve | Riserva per avanzo di fusione |
Utile (perdita) dell'esercizio |
per azioni proprie Riserva negativa in portafoglio |
Azioni proprie | patrimonio netto Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31.12.2015 | 441.411 | 54.909 | 88.282 | 2.286 | 42.869 | 235 | (82.192) | (12.195) 831.699 | 103.524 (126.555) | (42.869) 1.301.404 | ||||
| Utile (perdita) esercizio 2016 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - (807.902) | - | - (807.902) | ||
| Altre componenti del conto economico complessivo |
||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | 72 | - | - | - | - | - | 72 |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
||||||||||||||
| Adeguamento per valutazione partecipazioni valutate al fair value |
- | - | - | - | - | 531 | - | - | - | - | - | - | - | 531 |
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge, al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | 19.774 | - | - | - | - | - | - | 19.774 |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2016 |
- | - | - | - | - | 531 | 19.774 | 72 | - | - | - | - (787.525) | ||
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2015 | - | (54.909) | - | - | - | - | - | - | (36.596) | (35.050) 126.555 | - | - | - | |
| Aumento di capitale | 1.749.974 1.749.983 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - 3.499.957 | ||
| Oneri aumento di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | (46.683) | - | - | - | - | (46.683) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (26.413) | - | (26.413) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||||
| Riclassifica azioni proprie in portafoglio | - | - | - | - | (42.869) | - | - | - | 42.869 | - | - | - | - | - |
| Costituzione riserva negativa per azioni proprie in portafoglio |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (42.869) | 42.869 | - |
| Adeguamento effetto fiscale riserva operazioni con società under common control |
- | - | - | - | - | - | - | - | 1.778 | - | - | - | - | 1.778 |
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | - | 5.257 | - | - | - | - | 5.257 |
| Saldi al 31.12.2016 (Nota n. 22) | 2.191.385 1.749.983 | 88.282 | 2.286 | - | 766 | (62.418) | (12.123) 798.324 | 68.474 (807.902) | (69.282) | - 3.947.775 |
Altre riserve
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | (126.555) | (807.902) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa | ||
| Ammortamenti | 116.306 | 112.131 |
| Svalutazioni (rivalutazioni) nette di attività materiali e immateriali | 3.986 | 281.813 |
| Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni | 1.590 | 538.671 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività | (1.468) | (499) |
| (Dividendi) | (3) | (1) |
| (Interessi attivi) | (3.759) | (7.087) |
| Interessi passivi | 94.784 | 19.331 |
| Imposte sul reddito | (130.176) | 22.878 |
| Altre variazioni | (13.717) | (1.098) |
| Variazioni del capitale di esercizio: | ||
| - rimanenze | 171.916 | (54.446) |
| - crediti commerciali | 41.213 | 378.902 |
| - debiti commerciali | (430.413) | (503.463) |
| - fondi per rischi e oneri | (16.223) | 10.219 |
| - altre attività e passività | (329.520) | 212.699 |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio | (563.027) | 43.911 |
| Variazione fondo benefici ai dipendenti | (16.003) | 1.725 |
| Dividendi incassati | 3 | 1 |
| Interessi incassati | 4.165 | 6.632 |
| Interessi pagati | (94.784) | (18.540) |
| Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati | (61.744) | (22.221) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | (790.402) | 169.745 |
| di cui verso correlate | (259.950) | 398.778 |
| Investimenti: | ||
| - attività immateriali | (9.757) | (9.993) |
| - attività materiali | (104.866) | (50.792) |
| - partecipazioni e titoli | (1) | (412.688) |
| - crediti finanziari | (72.235) | (384.788) |
| Flusso di cassa degli investimenti | (186.859) | (858.261) |
| Disinvestimenti: | ||
| - attività materiali | 19.209 | 6.611 |
| - rami d'azienda | 46.042 | - |
| - partecipazioni e titoli | 93.914 | - |
| - crediti finanziari | 78.456 | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 237.621 | 6.611 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | 50.762 | (851.650) |
| di cui verso correlate | 146.767 | (793.254) |
| Assunzione dei debiti finanziari non correnti | 379.170 | 348.641 |
| Rimborso di debiti finanziari non correnti | (11.511) | (2.269.275) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 400.163 | (279.599) |
| Apporti di capitale proprio | - | 3.435.200 |
| Acquisto di azioni proprie | - | (26.413) |
| Dividendi pagati | (5) | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 767.817 | 1.208.554 |
| di cui verso correlate | 693.920 | (2.287.604) |
| Effetto delle differenze cambio | (3.815) | (5.778) |
| Flusso di cassa netto del periodo | 24.362 | 520.871 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo | 156.762 | 181.124 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo | 181.124 | 701.995 |
L'accordo a controllo congiunto, definito Joint Arrangement (JA), è un accordo contrattuale tra due o più parti che condividono il controllo assumendo in modo unanime le decisioni relative alle attività rilevanti.
Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Operation (JO) o come Joint Venture (JV).
Nel caso di un accordo qualificato come JO, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.
Nel caso di un accordo qualificato come JV, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.
In Saipem SpA, alla luce di tale principio, gli accordi a controllo congiunto (JA) sono i seguenti: Consorzio Sapro, Rodano Scarl, ASG Scarl, Modena Scarl, Consorzio FSB e Ship Recycling Scarl.
Solo quest'ultima, la Ship Recycling Scarl, è stata qualificata come Joint Operation.
Seguendo le disposizioni dell'IFRS 11, tutti gli accordi a controllo congiunto qualificati come JV sono stati rilevati nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.
Con riferimento invece all'unico accordo a controllo congiunto qualificato come JO, Ship Recycling Scarl, Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.
Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia". L'interessenza di Saipem SpA in Ship Recycling Scarl è del 51%.
Sulla base delle disposizioni dell'IFRS 11, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 della JO Ship Recycling Scarl è stato consolidato al 51% nel bilancio di Saipem SpA elidendo le partite intercompany, ove necessario. Al fine di garantire completezza informativa, si riporta di seguito il bilancio 31 dicembre 2016 di Ship Recycling Scarl oggetto del consolidamento.
| (euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||
| Attività correnti | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 26.212.422 | 3.069.637 |
| Crediti commerciali e altri crediti | 17.517.193 | 8.431.871 |
| Attività per imposte correnti | - | 22.283 |
| Attività per altre imposte correnti | 3.958.958 | 5.309.611 |
| Altre attività correnti | 911.282 | 9.256 |
| Totale attività correnti | 48.599.855 | 16.842.658 |
| Attività non correnti | ||
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | - | - |
| TOTALE ATTIVITÀ | 48.599.855 | 16.842.658 |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||
| Passività correnti | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 38.752.221 | 5.998.575 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 8.923.305 | 10.834.083 |
| Passività per imposte sul reddito correnti | 3.047 | - |
| Altre passività correnti | 911.282 | - |
| Totale passività correnti | 48.589.855 | 16.832.658 |
| Passività non correnti | ||
| Fondi per rischi e oneri | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| TOTALE PASSIVITÀ | - | - |
| PATRIMONIO NETTO | ||
| Capitale sociale | 10.000 | 10.000 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 10.000 | 10.000 |
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 48.599.855 | 16.842.658 |
| (euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| RICAVI | ||
| Ricavi della gestione caratteristica | 33.322.374 | 24.629.170 |
| TOTALE RICAVI | 33.322.374 | 24.629.170 |
| Costi operativi | ||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (30.938.005) | (24.619.087) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (2.413.856) | - |
| Totale costi operativi | (33.351.861) | (24.619.087) |
| Utile (perdita) operativo | (29.487) | 10.083 |
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 64.325 | 3.681 |
| Oneri finanziari | - | (11.859) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | 64.325 | (8.178) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Utile (perdita) prima delle tasse | 34.838 | 1.905 |
| Imposte sul reddito | (34.838) | (1.905) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |
| Criteri di redazione | Pag. 185 | |
|---|---|---|
| Criteri di valutazione | Pag. 185 | |
| Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 198 | |
| Principi contabili di recente emanazione | Pag. 199 | |
| Nota 1 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 202 |
| Nota 2 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 202 |
| Nota 3 | Rimanenze | Pag. 204 |
| Nota 4 | Attività per imposte sul reddito correnti | Pag. 204 |
| Nota 5 | Attività per altre imposte correnti | Pag. 204 |
| Nota 6 | Altre attività correnti | Pag. 205 |
| Nota 7 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 207 |
| Nota 8 | Attività immateriali | Pag. 210 |
| Nota 9 | Partecipazioni | Pag. 211 |
| Nota 10 | Attività per imposte anticipate | Pag. 215 |
| Nota 11 | Altre attività non correnti | Pag. 215 |
| Nota 12 | Passività finanziarie a breve termine | Pag. 216 |
| Nota 13 | Debiti commerciali e altri debiti | Pag. 216 |
| Nota 14 | Passività per imposte sul reddito correnti | Pag. 217 |
| Nota 15 | Passività per altre imposte correnti | Pag. 217 |
| Nota 16 | Altre passività correnti | Pag. 218 |
| Nota 17 | Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine | Pag. 219 |
| Nota 18 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 221 |
| Nota 19 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 222 |
| Nota 20 | Passività per imposte differite | Pag. 226 |
| Nota 21 | Altre passività non correnti | Pag. 226 |
| Nota 22 | Patrimonio netto | Pag. 226 |
| Nota 23 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 230 |
| Nota 24 | Ricavi | Pag. 233 |
| Nota 25 | Costi operativi | Pag. 234 |
| Nota 26 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 238 |
| Nota 27 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 239 |
| Nota 28 | Imposte sul reddito | Pag. 239 |
| Nota 29 | Risultato d'esercizio | Pag. 240 |
| Nota 30 | Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche |
Pag. 240 |
| Nota 31 | Utile (perdita) per azione | Pag. 241 |
| Nota 32 | Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione | Pag. 242 |
| Nota 33 | Rapporti con parti correlate | Pag. 243 |
| Nota 34 | Attività non correnti destinate alla vendita | Pag. 251 |
| Nota 35 | Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | Pag. 251 |
| Nota 36 | Altre informazioni: Algeria | Pag. 252 |
Secondo le disposizioni del primo comma dell'art. 4 del D.Lgs. n. 38/2005, a partire dall'esercizio 2006 il bilancio di esercizio di Saipem SpA (bilancio separato) è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 20022. Il bilancio è stato redatto applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
I valori delle voci di bilancio, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di euro.
Il bilancio al 31 dicembre 2016, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 16 marzo 2017, è sottoposto alla revisione contabile di EY SpA.
I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia del lavoro, l'avanzamento è determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra i lavori in corso le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra i debiti commerciali vengono iscritte le differenze negative. I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'hedge accounting o in caso contrario al cambio di fine periodo; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera.
Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali e delle clausole di revisione quando oggettivamente determinabili.
Le richieste per corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente stabiliti sono riconosciuti solo se probabili e ragionevolmente quantificabili. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita, questa è riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa è considerata probabile.
I costi di partecipazione alle gare sono riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Le attività finanziarie disponibili per vendita comprendono le attività finanziarie, diverse dai derivati, dai crediti, dalle attività finanziarie destinate al trading e da mantenersi sino alla scadenza. Le attività finanziarie destinate al trading e le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari" e alla riserva di patrimonio netto3
(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).
(2) I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2014 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà del Gruppo.
(3) Le variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita in valuta dovute a variazioni del tasso di cambio sono rilevate a conto economico.
afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo". In quest'ultima fattispecie le variazioni del fair value rilevate a patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione per perdita di valore o al momento del realizzo.
L'obiettiva evidenza di svalutazioni è verificata considerando, tra l'altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte; le riduzioni di valore dell'attività sono incluse nel valore d'iscrizione.
Gli interessi maturati e i dividendi deliberati relativi ad attività finanziarie valutate al fair value sono rilevati per competenza economica rispettivamente alle voci "Proventi (oneri) finanziari"4 e "Proventi (oneri) su partecipazioni".
Quando l'acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell'operazione e la consegna dell'attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati), l'operazione è rilevata alla data del regolamento.
I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso qualora l'investimento non fosse stato fatto. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione è esposto al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.
In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto "Fondi rischi e oneri".
Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche.
I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti, alla data di decorrenza del contratto, al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l'ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene.
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per l'ottenimento di benefici di altre attività materiali.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari perché sia in grado di operare secondo le modalità programmate. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto successivo "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita economica futura attesa, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che
(4) Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi (oneri) da attività finanziarie destinate al trading". Differentemente, gli interessi attivi maturati su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi finanziari".
reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business Saipem.
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post-imposte.
La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). In presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale; oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.
Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.
Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit (CGU) alla quale il goodwill si riferisce. La cash generating unit è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della cash generating unit, è superiore al valore recuperabile5 della medesima CGU, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata proquota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore6.
Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
(5) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".
(6) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la Società è in grado di dimostrare:
I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.
Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione.
In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria interessenza nell'accordo.
In presenza di eventi che fanno presumere una riduzione di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è generalmente determinato, nei limiti della corrispondente frazione del patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio consolidato, attualizzando i flussi di cassa attesi dell'asset e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche prevedibili dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nei settori di attività in cui opera l'impresa.
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Con riferimento alle partecipazioni in società classificate come joint operation, nel bilancio di esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.
Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino.
Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.
(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata congiunta o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.
I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi della quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). I crediti originati da beni concessi in leasing finanziario sono rilevati per l'importo corrispondente al valore attuale dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto, ovvero dell'eventuale valore residuo del bene; l'attualizzazione è effettuata adottando il tasso implicito del leasing.
In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere i repricing contrattualmente previsti. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposte al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione; quando la riduzione di valore dell'attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono imputati alla voce "Proventi (oneri) finanziari".
Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa. Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili.
Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
II fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".
Quando la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e quando si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento, ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali, le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita alle attività a cui si riferiscono nei limiti dei relativi valori di iscrizione; l'eventuale eccedenza è rilevata a conto economico.
Nelle note illustrative al bilancio sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato, ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative ai benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle modifiche delle ipotesi attuariali, ovvero da rettifiche basate sull'esperienza passata, sono rilevati interamente a conto economico.
Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati rispettivamente nel patrimonio netto.
I ricavi relativi ai progetti sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). I corrispettivi pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento contabile; tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".
Gli anticipi sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I lavori non ancora accettati sono iscritti al cambio di chiusura dell'esercizio.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti correlati alla proprietà o al compimento della prestazione.
Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.
I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock grant assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente alla data di assunzione dell'impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period8 e periodo di co-investimento9).
La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2. Per i piani di stock grant il fair value è rilevato alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
A decorrere dall'esercizio 2005 Saipem SpA e le società controllate residenti in Italia hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del Consolidato fiscale nazionale che consente di determinare l'Ires su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra Saipem SpA e le predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di partecipazione al regime di tassazione del consolidato nazionale per le società del Gruppo Saipem", secondo il quale: (i) le società controllate con imponibile positivo trasferiscono a Saipem le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da questa dovuta per effetto della loro partecipazione al Consolidato nazionale; (ii) quelle con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato da Saipem SpA se e nella misura in cui hanno prospettive di redditività che avrebbero consentito, in assenza del Consolidato fiscale nazionale, di rilevare imposte anticipate. Conseguentemente l'Ires corrente è calcolata sulla base della stima: (i) del reddito imponibile di
(8) Periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate.
(9) Periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.
Saipem SpA; (ii) del reddito imponibile negativo delle controllate senza prospettive di redditività partecipanti al Consolidato nazionale, perché il relativo risparmio d'imposta rimane acquisito da Saipem SpA; (iii) del reddito imponibile delle sue controllate e collegate residenti in Paesi con regimi fiscali privilegiati, proporzionalmente alla partecipazione detenuta, qualora ricorrano le condizioni per la tassazione per imputazione prevista dagli articoli 167 e 168 del D.P.R. n. 917/1986.
Il debito per imposte è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti" al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce "Passività per imposte sul reddito correnti" è iscritta l'Ires corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti di Saipem SpA verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale. Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo e con prospettive di redditività è rilevato alla voce "Debiti verso imprese controllate".
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale.
Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali.
Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite sono anch'esse imputate al patrimonio netto.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (a) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera o variabili simili; (b) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (c) che è regolato a una data futura.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività valutate al fair value stimato secondo i criteri indicati al punto "Valutazioni al fair value".
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value delle passività per strumenti derivati considera le rettifiche per tener conto del non performance risk dell'emittente (v. punto successivo "Valutazioni al fair value").
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono valutati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere, a conto economico, le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di strumento. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili) o a futuri incassi ed esborsi ritenuti altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions), quali ad esempio i flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa.
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura, secondo i requisiti previsti dallo IAS 39, viene sospesa in una riserva di patrimonio netto (hedging reserve) afferente le altre componenti del conto economico complessivo; tale riserva viene poi imputata a conto economico nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico nella voce "Strumenti derivati".
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
I derivati impliciti in strumenti ibridi sono separati dal contratto principale e rilevati separatamente se lo strumento ibrido nel suo complesso non è valutato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico e se le caratteristiche e i rischi del derivato non sono strettamente collegati a quelli del contratto principale. La verifica dell'esistenza di derivati impliciti da scorporare e valutare separatamente è effettuata al momento in cui l'impresa entra a far parte del contratto e, successivamente, in presenza di modifiche nelle condizioni del contratto che determinino significative variazioni dei flussi di cassa generati dallo stesso.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (exit price).
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato (market-based). La valutazione del fair value suppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della Società di vendere o di trasferire la passività oggetto di valutazione. La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro partecipante al mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo.
La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente; si presume che l'utilizzo corrente da parte della Società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento di equity in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. Credit Valuation Adjustment o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. Debit Valuation Adjustment o DVA). In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura11.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Con il regolamento n. 2015/2173, emesso dalla Commissione Europea in data 24 novembre 2015, è stata omologata la modifica all'IFRS 11 "Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto" (di seguito modifica all'IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell'interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall'IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono, ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (a eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goodwill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator.
Con il regolamento n. 2015/2406 del 18 dicembre 2015 sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Iniziativa di informativa", contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell'informativa di bilancio, esplicitando il riferimento al concetto di significatività anche per le note al bilancio.
Con il regolamento n. 2015/2343, emesso dalla Commissione Europea in data 15 dicembre 2015,
(10) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2015.
(11) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 23 "Garanzie, impegni e rischi".
è stato omologato il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012-2014", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali.
I regolamenti di omologazione sopra riportati hanno previsto l'entrata in vigore delle modifiche ai principi contabili interessati a partire dal primo esercizio che abbia inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. L'applicazione di tali disposizioni non ha prodotto effetti significativi.
Anche le altre modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2016 non hanno prodotto effetti significativi.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Saipem, sono i seguenti:
La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra indicate "linee di indirizzo" e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'euro, dalla circostanza che i ricavi (costi) di una parte rilevante dei progetti sono denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando l'impatto sul risultato economico individuale per effetto della differente significatività di costi e ricavi denominati in valuta rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo (rischio economico) e per effetto della conversione di crediti (debiti) commerciali o finanziari denominati in valuta (rischio transattivo).
L'obiettivo di risk management di Saipem è la minimizzazione del rischio cambio economico e transattivo e l'ottimizzazione del rischio di cambio economico connesso al rischio di prezzo commodity. Il rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, oppure dalla conversione delle attività e passività di imprese che redigono il bilancio con moneta diversa dall'euro, non è oggetto di copertura.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio economico e transattivo attraverso l'utilizzo di contratti derivati. A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Con riferimento alle valute diverse dall'euro considerate maggiormente rappresentative in termini di esposizione al rischio di cambio per l'esercizio 2016, si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi è stata effettuata avendo riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti originariamente espresse nelle valute interessate e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:
disponibilità liquide ed equivalenti;
passività finanziarie a breve e lungo termine. Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio la sensitivity analysis sul relativo fair value viene determinata confrontando le condizioni sottostanti il prezzo a termine fissato nel contratto (tasso di cambio a pronti e tasso di interesse) con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Inoltre, si segnala che la Società non adotta modalità di copertura con riferimento al rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, ovvero, in ottemperanza all'IFRS 7, non considera gli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società estere con valuta funzionale diversa dall'euro.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio economico e transattivo attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Una variazione positiva dei tassi di cambio rispetto all'euro (deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 31.499 migliaia di euro (41.196 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -77.264 migliaia di euro (- 126.243 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).
Una variazione negativa dei tassi di cambio rispetto all'euro (apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute) comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -31.177 migliaia di euro (-41.236 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 77.586 migliaia di euro (126.203 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento delle singole valute alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di cambio.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.
| 2015 | 2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +10% | -10% | +10% | -10% | |||||
| (migliaia di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Strumenti derivati | (24.815) | (192.254) | 24.731 | 192.170 | (74.076) | (182.839) | 74.302 | 183.065 |
| Crediti commerciali e altri | 75.946 | 75.946 | (75.946) | (75.946) | 73.678 | 73.678 | (73.678) | (73.678) |
| Crediti finanziari | - | - | - | - | 38.752 | 38.752 | (38.752) | (38.752) |
| Debiti commerciali e altri | (21.223) | (21.223) | 21.223 | 21.223 | (13.037) | (13.037) | 13.037 | 13.037 |
| Disponibilità liquide | 11.288 | 11.288 | (11.244) | (11.244) | 6.182 | 6.182 | (6.086) | (6.086) |
| Totale | 41.196 | (126.243) | (41.236) | 126.203 | 31.499 | (77.264) | (31.177) | 77.586 |
La sensitivity analysis dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 2015 | 2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valuta | Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% |
| Crediti | |||||||
| USD | 652.801 | (65.349) | 65.349 | 639.045 | (63.903) | 63.903 | |
| DZD | 2.814 | (281) | 281 | - | - | - | |
| AED | 16.336 | (1.634) | 1.634 | 16.840 | (1.684) | 1.684 | |
| NOK | 86.818 | (8.682) | 8.682 | 44.651 | (4.465) | 4.465 | |
| PLN | - | - | - | 12.883 | (1.288) | 1.288 | |
| KWD | - | - | - | 23.358 | (2.338) | 2.338 | |
| Totale | 758.769 | (75.946) | 75.946 | 736.777 | (73.678) | 73.678 | |
| Debiti | |||||||
| USD | 199.836 | 19.985 | (19.985) | 118.796 | 11.879 | (11.879) | |
| GBP | 2.051 | 205 | (205) | 2.463 | 246 | (246) | |
| JPY | 2.932 | 293 | (293) | 5.687 | 569 | (569) | |
| KWD | 5.617 | 562 | (562) | - | - | - | |
| Altre valute | 1.784 | 178 | (178) | 3.429 | 343 | (343) | |
| Totale | 212.220 | 21.223 | (21.223) | 130.375 | 13.037 | (13.037) |
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti, essendo alcuni dei finanziamenti sottoscritti a tassi variabili. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione dei tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi. Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse, è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata avendo riguardo a tutte le attività e passività finanziarie rilevanti esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti fattispecie:
disponibilità liquide ed equivalenti;
passività finanziarie a breve e lungo termine. Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse la sensitivity analysis sul fair value viene determinata confrontando le condizioni di tasso di interesse (fisso e variabile) sottostanti il contratto e funzionali al calcolo dei differenziali sulle cedole maturande con le curve attualizzate di tasso di interesse variabile sulla base delle quotazioni alla chiusura del periodo, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale del contratto. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti si è fatto riferimento alla giacenza media e al tasso di rendimento medio dell'esercizio, mentre per quanto riguarda le passività finanziarie a breve e lungo termine, si è fatto riferimento all'esposizione media dell'anno e al tasso medio di esercizio. Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 281 migliaia di euro (-3.085 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 744 migliaia di euro (-3.547 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -280 migliaia di euro (3.085 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -739 migliaia di euro (3.548 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta sensitivity analysis.
| 2015 | 2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +10% | -10% | +10% | -10% | |||||
| (migliaia di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Strumenti derivati | (13) | (475) | 13 | 476 | 121 | 584 | (120) | (579) |
| Disponibilità liquide | 35 | 35 | (35) | (35) | 67 | 67 | (67) | (67) |
| Crediti finanziari | - | - | - | - | 564 | 564 | (564) | (564) |
| Passività finanziarie a breve termine | (1.485) | (1.485) | 1.485 | 1.485 | (275) | (275) | 275 | 275 |
| Passività finanziarie a medio/lungo termine | (1.622) | (1.622) | 1.622 | 1.622 | (196) | (196) | 196 | 196 |
| Totale | (3.085) | (3.547) | 3.085 | 3.548 | 281 | 744 | (280) | (739) |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati anche dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza talvolta anche strumenti derivati "Over The Counter" (in particolare swap, bullet swap), con sottostante rappresentato da prodotti petroliferi (prevalentemente gasolio e nafta) e negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE e NYMEX, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulta ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene la gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity posti in essere da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. hedging anticipato). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio dei prezzi, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura. Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.
Nel corso dell'esercizio 2016 non sono in essere contratti di copertura.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.
Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano linee guida definite dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Saipem.
L'impresa non ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle controparti. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati, alla luce della situazione di criticità dei mercati finanziari, non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare, i pagamenti nei termini e alle condizioni stabiliti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione dei lavori in corso e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di liquidità.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.
Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione flessibile e funzionale al business della liquidità, degli affidamenti e delle linee di credito, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni, in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.
Saipem dispone di linee di credito e fonti di finanziamento adeguate alla copertura del fabbisogno finanziario complessivo.
Mediante le operazioni eseguite sul mercato bancario e dei capitali nel corso del 2016 Saipem ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata di 3 anni per Saipem SpA e una durata compresa tra i 3 e gli 8,5 anni per il Gruppo. Alla data del 31 dicembre 2016 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 100 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 702 milioni di euro.
In data 28 ottobre 2015 la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Ratings Services un preliminary long term corporate credit rating pari a "BBB-", con outlook "stabile", nonché un preliminary issue rating pari a "BBB-" sulla Term Facility e sulla Revolving Credit Facility. Inoltre, in pari data, Moody's Investor Service ha assegnato alla Società un provisional issuer rating pari a "(P)Baa3" con outlook "stabile".
In data 4 febbraio 2016 Standard & Poor's Ratings Services ha comunicato alla Società di aver formalmente dato inizio a una procedura di "Credit Watch" con possibili implicazioni negative per il preliminary long term corporate credit rating "BBB" di Saipem, principalmente a causa del crollo del prezzo del greggio che potrebbe limitare significativamente la flessibilità finanziaria di Saipem.
In data 10 febbraio 2016 Moody's Investors Service ha annunciato che il provisional issuer rating (P) Baa3 di Saipem è stato posto sotto revisione per downgrade, a causa dei deboli fondamentali del settore Oil & Gas e del conseguente aumento del rischio di cancellazioni e ritardi sui progetti e della riduzione della spesa per investimenti nel settore.
In data 6 maggio 2016 S&P Global Ratings (già Standard & Poor's Ratings Services) ha abbassato il long term corporate credit rating e issue rating della Società da "BBB-" a "BB+" con outlook "negativo", rimuovendoli contestualmente dal "Credit Watch" negativo e portandoli a definitivi a seguito del completamento dell'operazione di aumento di capitale e del rifinanziamento del debito della Società. Tale downgrade rifletteva la visione di S&P Global Rating sull'industria Oil & Gas e una visione più prudente sui parametri creditizi futuri di Saipem, insieme al livello di portafoglio ordini e alla capacità di sostenere i flussi di cassa operativi senza cali di rilievo.
In data 23 maggio 2016 Moody's Investors Service ha abbassato e convertito il provisional issuer rating (P) Baa3 in un Corporate Family Rating (CFR) Ba1, assegnando un outlook stabile su tutti i rating.
I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti re-
lativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.
| Anni di scadenza | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 9.632 | 7.829 | 351.554 | - | - | - | 369.015 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 284.305 | - | - | - | - | - | 284.305 | |
| Passività per strumenti derivati | 121.640 | 2.324 | - | - | - | 123.964 | ||
| Totale | 415.577 | 10.153 | 351.554 | - | - | - | 777.284 | |
| Interessi su debiti finanziari | 4.900 | 4.700 | 3.000 | - | - | - | 12.600 |
I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 1.436 milioni di euro al 31 dicembre 2016, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.
In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rappresentati nello stato patrimoniale, Saipem ha in essere obbligazioni contrattuali relative a contratti di leasing operativo non annullabili il cui adempimento comporterà l'effettuazione di pagamenti negli esercizi futuri.
Nella tabella che segue sono rappresentati i pagamenti non attualizzati dovuti negli esercizi futuri a fronte delle obbligazioni contrattuali in essere.
| (milioni di euro) | Anni di scadenza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | Oltre | Totale | |
| Contratti di leasing operativo non annullabili | 15 | 16 | 17 | 18 | 18 | 18 | 44 | 146 |
Nella tabella che segue sono rappresentati, con riferimento alla data di bilancio, impegni per investimenti relativi ai progetti di maggiori dimensioni per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement.
| Totale | 27 |
|---|---|
| Impegni per altri investimenti | 27 |
| Impegni per Major Projects | - |
| (milioni di euro) | 2017 |
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.
La determinazione dei lavori in corso è basata sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato per sua natura da significativi elementi valutativi. Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile.
Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi e le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale.
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La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit.
La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico.
L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale, rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.
Saipem effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti e ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi sono frutto di un processo che comporta giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
Con il regolamento n. 2016/1905, emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016, è stato omologato l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" (di seguito IFRS 15), che definisce i criteri di rilevazione e valutazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018; è prevista l'applicazione retroattiva del principio con possibilità di rilevare l'effetto sul patrimonio netto al 1° gennaio 2018 avendo riguardo alle fattispecie in essere alla data.
Nel corso dell'esercizio 2016 è stata avviata una attività volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali, a valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare la necessità di eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria. In particolare, allo stato attuale dell'analisi in corso di svolgimento risultano potenzialmente interessati dalle nuove disposizioni del principio i seguenti ambiti di indagine: (i) analisi delle diverse forme contrattuali in essere e delle tipologie di costi a essi correlati; (ii) verifica dei contratti che prevedono la rilevazione di corrispettivi variabili; (iii) verifica sulla presenza di componenti contrattuali significative che richiedono la rilevazione distinta del "time value" quale componente finanziaria; (iv) analisi dell'informativa di dettaglio da fornire nelle Note illustrative al bilancio.
Con il regolamento n. 2016/2067, emesso dalla Commissione Europea in data 22 novembre 2016, è stata omologata la versione completa dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9). In particolare, le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basandolo sulle caratteristiche dello strumento finanziario e sul business model adottato dall'impresa; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018. È stato avviato un progetto per valutare i potenziali impatti derivanti dall'applicazione del nuovo standard e definire l'informativa da produrre nelle Note illustrative al bilancio, con riferimento ai tre principali ambiti di aggiornamento sopra indicati.
Per quanto riguarda la classificazione e misurazione delle attività e passività finanziarie secondo le nuove disposizioni, allo stato attuale dell'analisi non si prevedono sostanziali impatti rispetto al trattamento in essere.
Con riferimento all'impairment delle attività finanziarie sulla base delle perdite attese, le attività in corso di svolgimento riguardano: (i) l'individuazione e lo sviluppo di un adeguato modello interno per la valutazione dell'esposizione a rischio e la probabilità di default delle controparti finanziarie e commerciali e dei conseguenti possibili impatti, delle capacità di recupero e dei possibili strumenti di mitigazione del rischio di credito da porre in essere; (ii) la definizione del processo operativo funzionale ad assicurare la disponibilità delle informazioni per la redazione dei reporting finanziari.
Infine riguardo al tema dell'hedge accounting, posto che il modello di gestione attualmente adottato dal Gruppo è da ritenersi coerente con le nuove disposizioni introdotte dall'IFRS 9, è stata avviata un'attività di analisi per valutare se le novità introdotte dal nuovo principio possano avere un impatto positivo in termini di ottimizzazione del livello di efficienza ed efficacia dell'attuale modello di copertura: (i) approfondire le possibilità di utilizzo di nuove modalità di hedging per la copertura dei rischi finanziari; (ii) verificare l'applicabilità dei meccanismi di ribilanciamento dell'hedge ratio lungo la durata della copertura (cd. rebalancing), volti a garantire in modo dinamico l'adeguamento del rapporto tra gli strumenti di copertura e le relative esposizioni. In considerazione dell'attuale stato di analisi, non risultano essere ancora ragionevolmente stimabili i possibili impatti quantitativi derivanti dall'applicazione dei nuovi principi IFRS 15 e IFRS 9.
In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (di seguito modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28), che ha definito le modalità di rilevazione degli effetti economici connessi, principalmente, alla perdita del controllo di una partecipazione per effetto del suo trasferimento a una realtà collegata o a una joint venture. Il 17 dicembre 2015 lo IASB ha pubblicato l'amendment che differisce l'entrata in vigore a tempo indeterminato delle modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28.
In data 13 gennaio 2016, lo IASB ha emesso l'IFRS 16 "Leases" (di seguito IFRS 16), che sostituisce lo IAS 17 e le relative interpretazioni. In particolare, l'IFRS 16 definisce il leasing come un contratto che attribuisce al cliente (il lessee) il diritto d'uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il nuovo principio contabile elimina la classificazione dei leasing come operativi o finanziari ai fini della redazione del bilancio delle imprese che operano quali lessee; per tutti i contratti di leasing con durata superiore ai 12 mesi è richiesta la rilevazione di un'attività, rappresentativa del diritto d'uso, e di una passività, rappre- sentativa dell'obbligazione a effettuare i pagamenti previsti dal contratto. Differentemente, ai fini della redazione del bilancio dei lessor, è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari. L'IFRS 16 rafforza l'informativa di bilancio sia per i lessee che per i lessor. Le disposizioni dell'IFRS 16 sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2019.
Nel corso dell'esercizio 2016 è stata avviata un'attività di analisi volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali, valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria.
In data 19 gennaio 2016, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses", che: (i) confermano l'esistenza di una differenza temporanea deducibile in presenza di un valore di iscrizione di attività valutata al fair value inferiore alla base fiscale (ad es. un titolo a tasso fisso il cui fair value è inferiore al valore fiscalmente riconosciuto); (ii) prevedono la possibilità che il reddito imponibile futuro consideri, in presenza di adeguate evidenze che ne supportino la probabilità, il fatto che alcune attività aziendali siano recuperate a un valore superiore a quello di iscrizione in bilancio. Tale circostanza può verificarsi in presenza di un titolo a tasso fisso, la cui valutazione al fair value alla data di riferimento del bilancio è inferiore al valore di rimborso, che l'impresa intende possedere sino alla maturity date e per il quale si aspetta di incassare i flussi di cassa contrattualmente previsti; (iii) specificano che i redditi imponibili futuri da considerare ai fini della rilevazione di un'attività per imposte anticipate non debbano includere le deduzioni fiscali emergenti alla data di annullamento delle stesse differenze temporanee deducibili; (iv) chiedono, quando un'impresa valuta la probabilità di conseguire redditi imponibili sufficienti nell'esercizio di annullamento delle differenze temporanee deducibili, di considerare eventuali limitazioni, poste dalla normativa tributaria, alle tipologie di redditi imponibili a fronte delle quali operare le deduzioni fiscali. Le modifiche allo IAS 12 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
In data 29 gennaio 2016, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 7 "Disclosure Initiative", che rafforza gli obblighi di disclosure in presenza di variazioni, monetarie e non, di passività finanziarie. Le modifiche allo IAS 7 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
In data 12 aprile 2016, lo IASB ha emesso il documento "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers", che ha apportato alcune modifiche e integrazioni di carattere tecnico. Le modifiche al principio introducono alcuni chiarimenti ed esemplificazioni al fine di agevolarne l'applicazione, per esempio in merito all'identificazione delle singole obbligazioni contrattuali, e di semplificare la transazione alle nuove disposizioni in relazione ai contratti completati e alle modifiche contrattuali intervenute precedentemente al primo periodo comparativo presentato. Le modifiche all'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In data 20 giugno 2016, lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 2 - Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions", con l'obiettivo di chiarire la classificazione e la contabilizzazione di alcuni tipi di operazioni con pagamento basato su azioni. Le modifiche all'IFRS 2 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso l'IFRIC Interpretation 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (di seguito IFRIC 22), in base alla quale il tasso di cambio da utilizzare in sede di rilevazione iniziale di un asset, costo o ricavo correlato a un anticipo, precedentemente pagato/incassato, in valuta estera, è quello vigente alla data di rilevazione dell'attività/passività non monetaria connessa a tale anticipo. L'IFRIC 22 è efficace a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 201812.
Allo stato Saipem sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.
(12) La modifica dell'ambito di applicazione dell'IFRS 12 "Informativa sulle partecipazioni in altre entità" è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
Sono costituite dalle disponibilità temporanee generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 564.267 migliaia di euro, presso banche all'estero per 137.728 migliaia di euro.
Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 55.982 migliaia di euro, KWD (dinaro kuwaitiano) per 45.631 migliaia di euro, SAR (riyal saudita) per 19.983 migliaia di euro e PLN (zloty polacco) per 8.113 migliaia di euro.
Il denaro e i valori in cassa ammontano a 172 migliaia di euro, di cui 27 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 145 migliaia di euro presso le filiali estere.
Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia, a eccezione delle disponibilità presenti su un conto corrente di una filiale estera (per un totale di 642 migliaia di euro equivalenti) oggetto di un blocco temporaneo dei movimenti bancari a seguito di un'azione legale da parte di un fornitore.
Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 520.871 migliaia di euro. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2016 è pari a 1.566 migliaia di euro.
Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Italia | 47.494 | 637.865 |
| Resto Europa | 87.564 | 13.594 |
| CSI | 522 | 804 |
| Resto Asia | 20.870 | 46.447 |
| Africa Settentrionale | 1.688 | 1.235 |
| Africa Occidentale | 20.506 | 1.522 |
| Americhe | 2.480 | 528 |
| Totale | 181.124 | 701.995 |
I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 2.097.136 migliaia di euro, con un decremento di 128.984 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| Valore netto al 31.12.2015 | Valore netto al 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | di cui scadenti oltre l'esercizio successivo |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
di cui scadenti oltre l'esercizio successivo |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
|||
| Crediti verso: | |||||||
| - joint venture | 59.361 | - | - | 71.997 | - | - | |
| - clienti | 657.402 | 78.600 | - | 753.905 | 103.797 | - | |
| - imprese controllate | 1.132.354 | - | - | 1.083.463 | - | - | |
| - imprese collegate | 102.978 | - | - | 91.441 | - | - | |
| - imprese controllanti | 90.532 | 1.908 | - | - | - | - | |
| - altri | 183.493 | 3.457 | - | 96.330 | 2.680 | - | |
| Totale | 2.226.120 | 83.965 | - | 2.097.136 | 106.477 | - |
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 83.885 migliaia di euro, in aumento di 13.493 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:
| (migliaia di euro) | svalutazione commerciali crediti Fondo |
svalutazione altri crediti Fondo |
Totale |
|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2015 | 68.172 | 2.220 | 70.392 |
| Accantonamenti dell'esercizio | 16.063 | - | 16.063 |
| Utilizzi dell'esercizio | (729) | (1.841) | (2.570) |
| Valore al 31.12.2016 | 83.506 | 379 | 83.885 |
Le ritenute a garanzia ammontano a 110.544 migliaia di euro, di cui 103.797 migliaia di euro a lungo termine.
I crediti verso controllate comprendono crediti finanziari non strumentali all'attività operativa per 406.894 migliaia di euro, di cui 384.426 migliaia di euro verso Saipem Finance International BV per attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.
I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 33.
Gli altri crediti ammontano al 31 dicembre 2016 a 96.330 migliaia di euro, con un decremento di 87.163 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Importi esigibili entro l'esercizio successivo: | ||
| - acconti a fornitori | 97.649 | 41.832 |
| - crediti verso il personale | 15.235 | 13.067 |
| - depositi cauzionali | 3.229 | 2.697 |
| - conto deposito Serfactoring | 3.653 | 3.044 |
| - assicurazioni | 69 | 2 |
| - crediti verso enti previdenziali | 275 | 49 |
| - crediti diversi | 62.146 | 33.338 |
| a dedurre: | ||
| - fondo svalutazione altri crediti | (2.220) | (379) |
| Totale entro l'esercizio successivo | 180.036 | 93.650 |
| Importi esigibili oltre l'esercizio successivo: | ||
| - depositi cauzionali | 3.457 | 2.680 |
| Totale oltre l'esercizio successivo | 3.457 | 2.680 |
| Totale generale | 183.493 | 96.330 |
I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 1.464.713 migliaia di euro, con un decremento di 375.006 migliaia di euro.
Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.
I crediti commerciali e altri crediti in moneta diversa dall'euro sono pari a 741.193 migliaia di euro e riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 639.045 migliaia di euro, NOK (corona norvegese) per 44.651 migliaia di euro, KWD (dinari Kuwait) per 23.358 migliaia di euro, AED (EAU dirham) per 16.840 migliaia di euro e PLN (zloty polacco) per 12.883 migliaia di euro. La suddivisione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2016 per scadenza verso terzi è la seguente:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| A scadere di cui: | 257.222 |
| - terzi | 148.637 |
| - correlate | 108.585 |
| Scaduti da 0 a 3 mesi di cui: | 77.470 |
| - terzi | 37.437 |
| - correlate | 40.033 |
| Scaduti da 3 a 6 mesi di cui: | 43.790 |
| - terzi | 41.055 |
| - correlate | 2.735 |
| Scaduti da 6 mesi a un anno di cui: | 65.823 |
| - terzi | 59.314 |
| - correlate | 6.509 |
| Scaduti da oltre un anno di cui: | 198.462 |
| - terzi | 181.285 |
| - correlate | 17.177 |
| Totale | 642.767 |
I crediti commerciali scaduti e non svaluti ammontano a 385.545 migliaia di euro.
I crediti scaduti da oltre un anno si riferiscono, prevalentemente, a rapporti commerciali maturati nello svolgimento di attività contrattuali e accettati dalla controparte, il cui pagamento è sospeso da parte del cliente in attesa della definizione in sede arbitrale del contenzioso che non è inerente ai crediti stessi.
L'articolazione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Italia | 493.297 | 542.501 |
| Estero | ||
| Resto Europa | 630.175 | 516.049 |
| CSI | 110.767 | 317.244 |
| Resto Asia | 424.946 | 202.220 |
| Africa Settentrionale | 48.406 | 50.538 |
| Africa Occidentale | 175.969 | 211.250 |
| Americhe | 214.015 | 253.708 |
| Altre aree | 128.545 | 3.626 |
| Totale | 1.732.823 | 1.554.635 |
| Totale generale | 2.226.120 | 2.097.136 |
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 36 "Altre informazioni: Algeria".
Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2016 ammonta a complessivi 636.763 migliaia di euro, con un incremento di 54.446 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015. Il dettaglio è riportato nel prospetto che segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 62.760 | 49.504 |
| Lavori in corso su ordinazione | 519.557 | 587.259 |
| Totale | 582.317 | 636.763 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. L'importo al 31 dicembre 2016 è di 49.504 migliaia di euro, con un decremento netto di 13.256 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 42.455 migliaia di euro, analizzato come segue:
| (migliaia di euro) | svalutazione rimanenze Fondo |
|---|---|
| Valore al 31.12.2015 | 41.436 |
| Accantonamenti dell'esercizio | 11.676 |
| Utilizzi dell'esercizio | (10.657) |
| Valore al 31.12.2016 | 42.455 |
Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, etc.).
I lavori in corso su ordinazione, relativi a commesse in corso di realizzazione nel settore Engineering & Construction Offshore e Onshore, ammontano a 587.259 migliaia di euro, con un aumento netto di 67.702 migliaia di euro rispetto ai valori del 31 dicembre 2015.
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 36 "Altre informazioni: Algeria".
Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 82.071 migliaia di euro, con un decremento di 5.145 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana | 53.141 | 52.324 |
| Amministrazioni finanziarie estere | 34.075 | 29.747 |
| Totale | 87.216 | 82.071 |
I crediti per imposte estere comprendono, principalmente, i crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente. L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 11 migliaia di euro. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 28.
Le attività per altre imposte correnti ammontano a 32.113 migliaia di euro, e risultano così composte:
| 31.12.2015 (migliaia di euro) |
31.12.2016 |
|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana: | |
| - per crediti Iva 64.631 |
13.305 |
| - per altri rapporti 1.941 |
234 |
| Amministrazioni finanziarie estere: | |
| - per crediti Iva 29.656 |
14.222 |
| - per altri rapporti 7.552 |
4.352 |
| Totale 103.780 |
32.113 |
La diminuzione di 71.667 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente è dovuta essenzialmente alla cessione pro-soluto di crediti Iva verso l'Amministrazione finanziaria italiana per 61.501 migliaia di euro.
Il credito Iva verso l'Amministrazione finanziaria italiana al 31 dicembre 2016 ammonta a 463 migliaia di euro, di cui 455 migliaia di euro sono oggetto di cessione pro-solvendo.
Durante l'esercizio sono stati svalutati crediti tributari di competenza di una filiale estera per 16.890 migliaia di euro.
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl per crediti Iva italiani è pari a 2.708 migliaia di euro.
Le altre attività correnti ammontano a 93.111 migliaia di euro, con un decremento di 5.732 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute | 28.214 | 45.206 |
| Altre attività | 70.629 | 47.905 |
| Totale | 98.843 | 93.111 |
Le altre attività al 31 dicembre 2016 sono composte da 42.679 migliaia di euro per costi di competenza di futuri esercizi e da 5.226 migliaia di euro per commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri.
La variazione positiva del valore di mercato dei derivati di copertura cash flow hedge su valuta rilevata a patrimonio netto è pari a 25.700 migliaia di euro.
Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e alle politiche di hedging sono indicate nei criteri di valutazione e nella nota 23.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.
Nel corso del 2016 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | Utili del periodo | del periodo Perdite |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | (106.598) | 56.784 | (83.005) | (60.850) | 112.380 | (4.790) | 5.181 | (80.898) |
| Riserva per contratti su tassi di interesse | (1.549) | 319 | - | - | - | - | - | (1.230) |
| Totale riserva di hedging | (108.147) | 57.103 | (83.005) | (60.850) | 112.380 | (4.790) | 5.181 | (82.128) |
Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati (utili e perdite per rettifiche EBITDA) per un importo netto negativo di 51.530 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.
Il fair value sui contratti derivati su valute è di seguito indicato:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati non di copertura | 8.927 | 15.340 |
| Fair value su contratti derivati di copertura cash flow hedge | 19.287 | 29.866 |
| Totale | 28.214 | 45.206 |
L'analisi complessiva delle attività relativa al calcolo del fair value su contratti derivati suddivisi per tipologia è la seguente:
| Attivo 31.12.2015 | Attivo 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Impegni di | Fair value | Impegni di | |||
| (migliaia di euro) | acquisto | vendita | acquisto | vendita | ||
| 1) Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||||
| - contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||||
| . acquisti | 6.655 | 21.449 | ||||
| . vendite | 13.130 | 484 | ||||
| Totale | 19.785 | 21.933 | ||||
| - contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||||
| . acquisti | 1.017 | 7.952 | ||||
| . vendite | (1.515) | (19) | ||||
| Totale | (498) | 409.731 | 637.493 | 7.933 | 610.276 | 38.250 |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 19.287 | 409.731 | 637.493 | 29.866 | 610.276 | 38.250 |
| 2) Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||||
| - contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||||
| . acquisti | 2.016 | 12.474 | ||||
| . vendite | 7.275 | 2.016 | ||||
| Totale | 9.291 | 14.490 | ||||
| - contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||||
| . acquisti | 184 | 979 | ||||
| . vendite | (548) | (129) | ||||
| Totale | (364) | 222.874 | 337.820 | 850 | 328.255 | 150.318 |
| Totale contratti derivati qualificati non di copertura | 8.927 | 222.874 | 337.820 | 15.340 | 328.255 | 150.318 |
| Totale | 28.214 | 632.605 | 975.313 | 45.206 | 938.531 | 188.568 |
Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:
| 31.12.2015 (migliaia di euro) |
31.12.2016 |
|---|---|
| Eni Corporate University SpA 124 |
- |
| Eni SpA 36.724 |
- |
| Saipem Finance International BV - |
34.782 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 623 |
622 |
| Consorzio F.S.B. 104 |
96 |
| Totale 37.575 |
35.500 |
La consistenza degli immobili ammonta a 481.150 migliaia di euro, con un decremento di 338.835 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; i movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle tabelle seguenti:
| Valore netto al 31.12.2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale Immobilizzazioni materiali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2014 | 190.188 | 1.261.304 | 234.203 | 38.111 | 7.931 | 1.731.737 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - acquisizioni terzi | 1.066 | 68.090 | 5.617 | 149 | 6.828 | 81.750 |
| - produzione interna | - | 4.863 | - | - | - | 4.863 |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | 2.476 | 5.254 | 10.523 | - | - | 18.253 |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | - | 6.972 | - | - | (6.972) | - |
| - alienazioni | (7.519) | (18.713) | (9.464) | (660) | - | (36.356) |
| - alienazioni - Joint Operation Ship Recycling Scarl consolidata in Saipem SpA (*) |
- | - | (2.040) | - | - | (2.040) |
| - radiazioni | (704) | (14.497) | (5.610) | (1.057) | - | (21.868) |
| Saldo al 31.12.2015 | 185.507 | 1.313.273 | 233.229 | 36.543 | 7.787 | 1.776.339 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | ||||||
| Saldo al 31.12.2014 | 77.639 | 596.095 | 181.374 | 33.417 | - | 888.525 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - ammortamenti | 9.959 | 79.977 | 13.897 | 1.337 | - | 105.170 |
| - ammortamenti - Joint Operation Ship Recycling Scarl consolidata in Saipem SpA |
- | - | 1.231 | - | - | 1.231 |
| - svalutazioni | 878 | 2.598 | 40 | 77 | 393 | 3.986 |
| - alienazioni | (4.636) | (9.251) | (5.087) | (331) | - | (19.305) |
| - alienazioni - Joint Operation Ship Recycling Scarl consolidata in Saipem SpA (*) |
- | - | (1.458) | - | - | (1.458) |
| - radiazioni | (640) | (14.491) | (5.610) | (1.054) | - | (21.795) |
| Saldo al 31.12.2015 | 83.200 | 654.928 | 184.387 | 33.446 | 393 | 956.354 |
| Valore netto di bilancio | 102.307 | 658.345 | 48.842 | 3.097 | 7.394 | 819.985 |
(*) Nel corso dell'esercizio 2015 la Joint Operation Ship Recycling Scarl ha venduto i propri Martinetti Idraulici necessari per mantenere stabile il relitto della nave all'interno del porto durante le opere di smantellamento; gli effetti della vendita sono stati consolidati in Saipem SpA.
| Valore netto al 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Terreni | Impianti | industriali | in corso | Immobilizzazioni | ||
| (migliaia di euro) | e fabbricati | e macchinari | e commerciali | Altri beni | e acconti | materiali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2015 | 185.507 | 1.313.273 | 233.229 | 36.543 | 7.787 | 1.776.339 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - acquisizioni terzi | 4.542 | 34.165 | 7.636 | 694 | 1.599 | 48.636 |
| - produzione interna | - | - | - | - | - | - |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | 25 | 1.089 | 1.042 | - | - | 2.156 |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali | ||||||
| in corso | 3.106 | 3.874 | 265 | (2) | (7.243) | - |
| - alienazioni | (929) | (10.184) | (6.525) | (28) | - | (17.666) |
| - radiazioni | (149) | (2.760) | (3.208) | (549) | - | (6.666) |
| Saldo al 31.12.2016 | 192.102 | 1.339.457 | 232.439 | 36.658 | 2.143 | 1.802.799 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | ||||||
| Saldo al 31.12.2015 | 83.200 | 654.928 | 184.387 | 33.446 | 393 | 956.354 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - ammortamenti | 9.040 | 80.204 | 11.694 | 1.092 | - | 102.030 |
| - trasferimenti | 1.062 | (1.152) | 91 | (1) | - | - |
| - svalutazioni | 45.020 | 231.243 | 5.364 | 34 | 152 | 281.813 |
| - alienazioni | (682) | (5.818) | (5.784) | (28) | - | (12.312) |
| - radiazioni | (144) | (2.473) | (3.070) | (549) | - | (6.236) |
| Saldo al 31.12.2016 | 137.496 | 956.932 | 192.682 | 33.994 | 545 | 1.321.649 |
| Valore netto di bilancio | 54.606 | 382.525 | 39.757 | 2.664 | 1.598 | 481.150 |
Nel corso dell'esercizio 2016 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Terreni e fabbricati: | |
| - terreni | 280 |
| - fabbricati | 1.006 |
| - costruzioni leggere | 3.281 |
| Totale | 4.567 |
| Impianti e macchinari: | |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione | 352 |
| - nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione | 8.498 |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione | 26.404 |
| - impianti perforazione in leasing finanziario | - |
| Totale | 35.254 |
| Attrezzature industriali e commerciali: | |
| - acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione | 1.834 |
| - acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi | 1.602 |
| - acquisto di attrezzatura varia di perforazione | 4.890 |
| - autovetture, motoveicoli e simili | 352 |
| Totale | 8.678 |
| Altri beni: | |
| - personal computer, unità di sistema e stampanti | 213 |
| - mobili, arredi | 63 |
| - altri beni in dotazione JO - Saipem - Hyundai E&C - SK E&C | 418 |
| Totale | 694 |
Nel 2015 sono stati stipulati due contratti di locazione finanziaria di rig di perforazione terra per la durata di 36 mesi. Il valore lordo complessivo dei due impianti è pari a 34.533 migliaia di euro; il valore netto al 31 dicembre 2016 comprensivo del fondo ammortamento è pari a 30.219 migliaia di euro.
Nel corso dell'esercizio si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:
| Alienazioni | Radiazioni | |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| Terreni e fabbricati: | ||
| - costruzioni leggere | 929 | 149 |
| Totale | 929 | 149 |
| Impianti e macchinari: | ||
| - impianti generici | 4.683 | 989 |
| - impianti perforazione | 2.017 | 1.745 |
| - impianti specifici di costruzione | 3.484 | 26 |
| - navi e attrezzature di bordo | - | - |
| Totale | 10.184 | 2.760 |
| Attrezzature industriali e commerciali: | ||
| - mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi | 3.140 | 65 |
| - attrezzatura varia di costruzione | 3.186 | 317 |
| - attrezzatura varia di perforazione | 5 | 2.305 |
| - autovetture, motoveicoli e simili | 194 | 521 |
| Totale | 6.525 | 3.208 |
| Altri beni: | ||
| - mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche | 28 | 549 |
| Totale | 28 | 549 |
Nel corso dell'esercizio sono state acquistate da altre società del Gruppo (principalmente da Saimexicana SA de CV, Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda e Saipem Contracting (Nigeria) Ltd), attrezzature varie di montaggio, perforazione, nonché alcuni macchinari, per complessivi 2.156 migliaia di euro.
Sono state inoltre effettuate vendite ad altre società del Gruppo, principalmente:
attrezzature di montaggio a Snamprogetti Romania Srl;
attrezzature di perforazione a Petrex SA;
attrezzature di montaggio a Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc.
Le vendite hanno generato:
plusvalenze per 1.384 migliaia di euro;
minusvalenze per 870 migliaia di euro.
Gli effetti economici delle alienazioni e radiazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri ricavi e proventi" (nota 24) e "Altri oneri" (nota 25).
Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso, riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.
Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2016 ammonta a 27.172 migliaia di euro (29.645 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).
In coerenza con la razionalizzazione dell'asset base prevista nel piano strategico, a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo negli anni di piano, nel 2016 sono stati completamente o parzialmente svalutati asset: per la Business Unit Drilling Onshore alcuni impianti di perforazione e per la Business Unit E&C Onshore un cantiere di fabbricazione. A seguito del test di impairment è stato ridotto il valore di iscrizione di un Offshore rig e di una nave FPSO.
Ammontano a 1.598 migliaia di euro e si riferiscono principalmente a un impianto di filtraggio di acqua sottomarina.
Le immobilizzazioni in corso sono state svalutate per 152 migliaia di euro.
Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:
| (%) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 45 | 72 |
| Impianti e macchinari | 50 | 60 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 79 | 83 |
| Altri beni | 92 | 94 |
| Immobilizzazioni materiali nel complesso | 54 | 65 |
Le quote di ammortamento imputate a conto economico sono definite in base alla durata economico-tecnica dei cespiti con le seguenti aliquote:
| (%) | min | max |
|---|---|---|
| Fabbricati industriali | 3 | 12,5 |
| Impianti e macchinari | 10 | 15 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 20 | 40 |
| Altri beni | 12 | 20 |
Le attività immateriali ammontano a 23.784 migliaia di euro, con un decremento di 421 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle seguenti tabelle:
| Valore netto al 31.12.2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti |
||||||
| Costi | di utilizzazione delle opere |
Immobilizzazioni in corso |
Totale Immobilizzazioni |
|||
| (migliaia di euro) | di sviluppo | dell'ingegno | Goodwill | Altre | e acconti | immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2014 | 7.688 | 153.514 | 3.241 | 95 | 4.069 | 168.607 |
| Acquisizioni | - | 7.352 | - | - | 2.406 | 9.758 |
| Trasferimenti | - | 1.179 | - | - | (1.179) | - |
| Dismissioni | - | (276) | - | - | - | (276) |
| Saldo al 31.12.2015 | 7.688 | 161.769 | 3.241 | 95 | 5.296 | 178.089 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2014 | 7.545 | 136.580 | - | 95 | - | 144.220 |
| Ammortamenti | 76 | 9.830 | - | - | - | 9.906 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Dismissioni | - | (242) | - | - | - | (242) |
| Saldo al 31.12.2015 | 7.621 | 146.168 | - | 95 | - | 153.884 |
| Valore netto | 67 | 15.601 | 3.241 | - | 5.296 | 24.205 |
| Valore netto al 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione |
Immobilizzazioni | Totale | ||||
| Costi | delle opere | in corso | Immobilizzazioni | |||
| (migliaia di euro) | di sviluppo | dell'ingegno | Goodwill | Altre | e acconti | immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2015 | 7.688 | 161.769 | 3.241 | 95 | 5.296 | 178.089 |
| Acquisizioni | - | 6.772 | - | - | 3.221 | 9.993 |
| Trasferimenti | - | 1.303 | - | - | (1.303) | - |
| Dismissioni | - | (706) | - | - | - | (706) |
| Saldo al 31.12.2016 | 7.688 | 169.138 | 3.241 | 95 | 7.214 | 187.376 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2015 | 7.621 | 146.168 | - | 95 | - | 153.884 |
| Ammortamenti | 67 | 10.034 | - | - | - | 10.101 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Dismissioni | (393) | - | - | - | (393) | |
| Saldo al 31.12.2016 | 7.688 | 155.809 | - | 95 | - | 163.592 |
| Valore netto | - | 13.329 | 3.241 | - | 7.214 | 23.784 |
Nel corso dell'esercizio 2016 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: | |
|---|---|
| - rollout Sap controllate | 1.139 |
| - acquisto software di Gruppo | 2.330 |
| - implementazione sistemi without Eni | 763 |
| - altri progetti | 2.540 |
| Totale | 6.772 |
| Trasferimento dalle immobilizzazioni immateriali in corso: | |
| - vari progetti di ricerca e sviluppo brevetti | 1.303 |
| Totale | 1.303 |
Nel corso dell'esercizio 2016 sono state effettuate dismissioni legate principalmente ai software e ai brevetti, generando una minusvalenza di 313 migliaia di euro. Gli effetti economici delle dismissioni di immobilizzazioni immateriali sono indicati alla voce del conto economico "Altri oneri" (nota 25).
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Variazioni in aumento | |
| Cloud | 383 |
| Nuovo ambiente gestione materiali | 394 |
| IT centralized | 452 |
| Enterprice Content Management | 447 |
| Altri progetti | 1.545 |
| Totale | 3.221 |
| Variazioni in diminuzione | |
| Trasferimento a: | |
| - vari progetti di ricerca e sviluppo brevetti | 1.303 |
| Totale | 1.303 |
Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi al potenziamento dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%.
La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 1.988.780 migliaia di euro, con un decremento di 125.468 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il dettaglio è il seguente:
| operazione | Valore | |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Tipo | |
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2016 | 2.114.248 | |
| Operazioni su partecipazioni 2016 | ||
| Saipem SA | Svalutazione | (532.702) |
| Saipem International BV | Apporto in conto capitale | 400.000 |
| Saipem Finance International BV | Acquisizione | 10.000 |
| INFRA SpA | Costituzione | 50 |
| INFRA SpA | Finanziamento per aumento capitale | 500 |
| INFRA SpA | Svalutazione | (153) |
| Servizi Energia Italia SpA | Finanziamento per aumento capitale | 1.000 |
| Servizi Energia Italia SpA | Svalutazione | (386) |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda | Apporto in conto capitale | 1.138 |
| Saipem Maritime Asset Management Sarl | Svalutazione | (5.430) |
| S.B.K. Baltica Scarl Spólka Komandytowa | Liquidazione | (1) |
| Baltica Scarl | Liquidazione | (5) |
| Centro Sviluppo Materiali | Annullamento partecipazione | (10) |
| Nagarjuna Oil Refinery Ltd | Valutazione al fair value | 39 |
| Nagarjuna Fertilizers & Chemical Ltd | Valutazione al fair value | 492 |
| Totale partecipazioni al 31 dicembre 2016 | 1.988.780 |
Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 183.
Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 1.987.491 migliaia di euro, con un decremento rispetto all'esercizio precedente pari a 125.983 migliaia di euro.
| Costo | Rettifiche di valore |
Totale | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) Imprese controllate |
|||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2015 | 2.287.631 | (78.115) | 2.209.516 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - decadenza diritti stock option Saipem SA | (538) | - | (538) |
| - rimborso capitale e riserve Snamprogetti Netherlands BV | (93.914) | - | (93.914) |
| - utilizzo fondo svalutazione Snamprogetti Netherlands BV | - | 3.529 | 3.529 |
| - svalutazione Saipem Maritime Asset Management Sarl | - | (5.119) | (5.119) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2015 | 2.193.179 | (79.705) | 2.113.474 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - svalutazione Saipem SA | - | (532.702) | (532.702) |
| - apporto in conto capitale Saipem International BV | 400.000 | - | 400.000 |
| - acquisizione Saipem Finance International BV | 10.000 | - | 10.000 |
| - costituzione INFRA SpA | 50 | - | 50 |
| - finanziamento per aumento di capitale INFRA SpA | 500 | - | 500 |
| - svalutazione INFRA SpA | - | (153) | (153) |
| - finanziamento per aumento di capitale Servizi Energia Italia SpA | 1.000 | - | 1.000 |
| - svalutazione Servizi Energia Italia SpA | - | (386) | (386) |
| - apporto in conto capitale Andromeda Consultoria Tecnica e Representações | 1.138 | - | 1.138 |
| - svalutazione Saipem Maritime Asset Management Sarl | - | (5.430) | (5.430) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2016 | 2.605.867 | (618.376) | 1.987.491 |
Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:
Ammontano a 462 migliaia di euro, con un decremento netto di 6 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
| Costo | Rettifiche di valore |
Totale | ||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | ||||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2015 | 462 | - | 462 | |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||
| - costituzione Baltica Scarl | 5 | - | 5 | |
| - costituzione S.B.K. Baltica Scarl Spólka Komandytowa | 1 | - | 1 | |
| Saldo finale al 31 dicembre 2015 | 468 | - | 468 | |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||
| - liquidazione S.B.K. Baltica Scarl Spólka Komandytowa | (1) | - | (1) | |
| - liquidazione Baltica Scarl | (5) | - | (5) | |
| Saldo finale al 31 dicembre 2016 | 462 | - | 462 |
Le operazioni su partecipazioni collegate e a controllo congiunto sono analizzate come segue:
Ammontano a 827 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 521 migliaia di euro.
| Costo | Rettifiche di valore |
Totale | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Altre imprese | 307 | (28) | 279 |
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2015 | |||
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - incremento fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd | 27 | - | 27 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2015 | 334 | (28) | 306 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - annullamento partecipazione Centro Sviluppo Materiali | (10) | - | (10) |
| - valutazione fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd | 39 | - | 39 |
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | 492 | - | 492 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2016 | 855 | (28) | 827 |
Le operazioni inerenti le partecipazioni in altre imprese sono analizzate come segue:
| (migliaia di euro) | Bilancio dell'esercizio 2016 (1) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Sede | Valuta | Capitale | Patrimonio netto (escluso risultato) |
Utile (perdita) |
Quota posseduta (%) |
di bilancio (a) |
Valore con il metodo Valore del patrimonio netto (b) |
Differenza rispetto valutazione al patrimonio netto |
Fondo copertura perdita su (c=b-a) partecipazioni |
| Partecipazioni che costituiscono | ||||||||||
| immobilizzazioni in: | ||||||||||
| Imprese controllate | ||||||||||
| Saipem SA (2) | Montigny le Bretonneux |
EUR | 26.489 | 68.036 | (481.153) | 100,00 | 432.391 | 432.391 | - | - |
| Saipem International BV (2) | Amsterdam | EUR 172.444 1.081.775 | 56.213 | 100,00 1.204.333 3.346.389 2.142.056 | - | |||||
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl (3) |
Lussemburgo | USD | 378 | 34.151 | (6.821) | 100,00 | 26.286 | 26.286 | - | - |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda (3) |
Rio de Janeiro | BRL | 9.494 (4) | 9.502 | (2.936) | 99,00 | 1.557 | 1.895 | 338 | - |
| Snamprogetti Netherlands BV (2) | Amsterdam | EUR | 203 | 37.595 | (4.550) | 100,00 | 11.595 | 33.222 | 21.627 | - |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA (5) |
San Donato Milanese |
EUR | 10 | (25.293) | (17.961) | 99,90 | - | (46.118) | (46.118) | (46.118) |
| Saipem Offshore Norway AS | Sola (Norvegia) EUR | 16 | 446.029 | (30.930) | 100,00 | 300.015 | 415.099 | 115.084 | - | |
| Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese |
EUR | 291 | 2.082 | (1.178) | 100,00 | 905 | 905 | - | - |
| Saipem Finance International BV | Amsterdam | EUR | 1.000 | 39.866 | 35.293 | 25,00 | 10.000 | 18.790 | 8.790 | - |
| INFRA SpA | San Donato Milanese |
EUR | 50 | 550 | (152) | 100,00 | 397 | 397 | - | - |
| Smacemex Scarl | San Donato Milanese |
EUR | 10 | 10 | Pareggio | 60,00 | 6 | 6 | - | - |
| Denuke Scarl | San Donato Milanese |
EUR | 10 | 10 | Pareggio | 55,00 | 6 | 6 | - | - |
| Totale | 1.987.491 4.229.268 2.241.777 | (46.118) | ||||||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto |
||||||||||
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno |
San Donato Milanese |
EUR | 52 | 52 | Pareggio | 50,36 | 26 | 26 | - | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
San Donato Milanese |
EUR | 52 | 52 | Pareggio | 52,00 | 27 | 27 | - | - |
| Consorzio F.S.B. | Marghera | EUR | 15 | 18 | Pareggio | 29,10 | 5 | 5 | - | - |
| Modena Scarl (6) | San Donato Milanese |
EUR | 400 | 400 | 50 | 59,33 | 237 | 267 | 30 | - |
| ASG Scarl | San Donato Milanese |
EUR | 51 | 51 | Pareggio | 55,41 | 28 | 28 | - | - |
| Rodano Scarl | San Donato Milanese |
EUR | 250 | 250 | Pareggio | 53,57 | 134 | 134 | - | - |
| Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino |
EUR | 10 | 10 | Pareggio | 51,00 | 5 | 5 | - | - |
| Ship Recycling Scarl (7) | Genova | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 51,00 | - | - | - | - |
| Totale | 462 | 492 | 30 | - |
(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.
(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.
(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.
(4) Aumento di capitale depositato presso il Registro delle Imprese in data 7 febbraio 2017.
(5) Il valore si riferisce al patrimonio netto utilizzato ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.
(6) Il bilancio finale di liquidazione è stato approvato il 23 dicembre 2016. La cancellazione dal Registro delle Imprese è avvenuta il 10 gennaio 2017.
(7) Sulla base dell'IFRS 11 la Ship Recycling Scarl è un accordo a controllo congiunto qualificato come Joint Operation; pertanto Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.
Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2016, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.
Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse a eccezione di n. 5 azioni ordinarie di Saipem SA concesse in prestito temporaneo ad amministratori della stessa, così come stabilito dallo statuto societario. Rispetto al 31 dicembre 2015 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.
Il credito per imposte anticipate ammonta a 246.512 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto del fondo imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | Incrementi | Decrementi | variazioni Altre |
Altre variazioni a patrimonio netto |
31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Imposte anticipate su: | ||||||
| - contratti derivati di copertura | 25.955 | - | - | - | (6.245) | 19.710 |
| - oneri aumento di capitale | - | - | (5.633) | - | 18.065 | 12.432 |
| - fondo svalutazione crediti | 13.820 | 6.085 | (457) | - | - | 19.448 |
| - fondo svalutazione magazzino | 9.945 | 2.802 | (2.558) | - | - | 10.189 |
| - fondi rischi e oneri | 4.127 | 40.044 | (1.725) | (410) | - | 42.036 |
| - fondo benefici ai dipendenti | 10.110 | 3.335 | (1.436) | 1.083 | (22) | 13.070 |
| - ammortamenti non deducibili | 1.763 | 483 | (406) | - | - | 1.840 |
| - fondo commesse pluriennali | 7.235 | 105 | (5.804) | - | - | 1.536 |
| - perdita fiscale Saipem SpA | 172.562 | 129 | (55.391) | (14.646) | 1.778 | 104.432 |
| - cessione Floaters SpA | 86 | - | (2) | - | - | 84 |
| - eccedenza A.C.E. | - | 23.818 | - | - | - | 23.818 |
| - altre | 865 | 109 | (252) | (4) | - | 718 |
| Totale imposte anticipate | 246.468 | 76.910 | (73.664) | (13.977) | 13.576 | 249.313 |
| Imposte differite su: | ||||||
| - beni in leasing finanziario | (2.171) | - | 119 | - | - | (2.052) |
| - contratti derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
| - fondo benefici ai dipendenti | - | - | - | - | - | - |
| - rimanenze | - | - | - | - | - | - |
| - dividendi | - | - | - | - | - | - |
| - altre | (545) | (204) | - | 1 | - | (749) |
| Totale imposte differite | (2.716) | (204) | 119 | - | - | (2.801) |
| Totale come da bilancio | 243.752 | - | - | - | - | 246.512 |
Le perdite fiscali includono, oltre alla perdita fiscale di Saipem SpA, anche le perdite delle filiali estere, e sono illimitatamente utilizzabili.
Ammontano a 13.343 migliaia di euro, con un decremento di 13.208 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Includono il fair value da contratti derivati di copertura cash flow su valute per 2.059 migliaia di euro (7.121 migliaia di euro nell'esercizio precedente) a fronte dei quali sono in essere impegni di acquisto per 74.428 migliaia di euro.
Le passività finanziarie a breve termine di 284.305 migliaia di euro riguardano:
Ammontano a 50.002 migliaia di euro; l'importo è costituito interamente da un finanziamento a breve termine in euro verso un istituto bancario.
Ammontano al 31 dicembre 2016 a 234.303 migliaia di euro, con un decremento di 326.454 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| 31.12.2015 (migliaia di euro) |
31.12.2016 |
|---|---|
| Imprese finanziarie di Gruppo: | |
| - Eni SpA 476.366 |
- |
| - Serfactoring SpA 6.158 |
- |
| - Saipem Maritime Asset Management Sarl 19.529 |
- |
| - Saipem Finance International BV - |
227.569 |
| Altri finanziatori 58.704 |
6.734 |
| Totale generale 560.757 |
234.303 |
Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente NOK (corona norvegese) per 7.941 migliaia di euro e AUD (dollaro australiano) per 2.882 migliaia di euro. Il tasso di interesse medio ponderato del 2016 è del 2,09%.
I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 1.436.069 migliaia di euro, con un decremento di 611.476 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | di cui scadenti oltre l'esercizio successivo |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
Totale | di cui scadenti oltre l'esercizio successivo |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
|
| Acconti | 125.068 | - | - | 237.641 | - | - | |
| Debiti verso: | |||||||
| - joint venture | 53.974 | - | - | 54.571 | - | - | |
| - fornitori | 565.892 | - | - | 443.365 | - | - | |
| - imprese controllate | 681.012 | - | - | 265.350 | - | - | |
| - imprese collegate | 52.103 | - | - | 48.219 | - | - | |
| - imprese controllanti | 15.856 | - | - | - | - | - | |
| Debiti verso committenti: | |||||||
| - imprese controllanti | 25.390 | - | - | - | - | - | |
| - imprese del Gruppo e correlate | 71.147 | - | - | 50.667 | - | - | |
| - joint venture | 10.088 | - | - | - | - | - | |
| - controllate | 101.413 | - | - | 27.394 | - | - | |
| - collegate | 46.718 | - | - | 44.399 | - | - | |
| - terzi | 214.647 | - | - | 191.630 | - | - | |
| Debiti enti previdenziali | 29.471 | - | - | 24.558 | - | - | |
| Debiti verso altri | 54.766 | - | - | 48.275 | - | - | |
| Totale generale | 2.047.545 | - | - | 1.436.069 | - | - |
I debiti commerciali ammontano a 650.621 migliaia di euro, con una diminuzione di 510.523 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Comprendono l'importo di 5.570 migliaia di euro relativo alla Joint Operation Ship Recycling Scarl.
I debiti verso committenti, pari a 314.090 migliaia di euro, riguardano rettifiche di ricavi correlate alla valutazione delle commesse pluriennali.
I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 19.549 migliaia di euro, verso Inail per 2.672 migliaia di euro e per 2.337 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.
Gli altri debiti ammontano a 48.275 migliaia di euro, con un decremento di 6.491 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli importi sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo e sono analizzati come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Creditori diversi | 9.053 | 1.889 |
| Debiti verso dipendenti | 42.651 | 42.549 |
| Consulenti e professionisti | 2.463 | 3.347 |
| Compagnie di assicurazione | 59 | 20 |
| Amministratori e Collegio Sindacale | 540 | 470 |
| Totale | 54.766 | 48.275 |
Gli altri debiti verso consulenti e professionisti comprendono 20 migliaia di euro relativi alla Joint Operation Ship Recycling Scarl. I debiti commerciali e altri debiti in moneta diversa dall'euro sono pari a 132.560 migliaia di euro, e riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 118.796 migliaia di euro, JPY (yen giapponese) per 5.687 migliaia di euro, GBP per 2.463 migliaia di euro, NOK (corone norvegesi) per 2.302 migliaia di euro e SAR (Riyal saudita) per 1.127 migliaia di euro.
L'articolazione dei debiti commerciali e altri debiti per area geografica risulta la seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Italia | 702.848 | 560.385 |
| Estero | ||
| Resto Europa | 669.823 | 380.638 |
| Africa Settentrionale | 19.904 | 8.005 |
| Africa Occidentale | 92.804 | 68.099 |
| Americhe | 112.886 | 44.427 |
| CSI | 151.552 | 14.853 |
| Resto Asia | 296.179 | 358.047 |
| Altre aree | 1.549 | 1.615 |
| Totale | 1.344.697 | 875.684 |
| Totale generale | 2.047.545 | 1.436.069 |
I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota 33.
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 36 "Altre informazioni: Algeria".
Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2016 a 16.457 migliaia di euro, con un decremento di 8.670 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti per imposte sul reddito - Italia | 12.126 | - |
| Debiti per imposte sul reddito - Estero | 13.001 | 16.457 |
| Totale generale | 25.127 | 16.457 |
Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2011 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 28.
Le passività per altre imposte correnti ammontano a 28.305 migliaia di euro, con un incremento di 379 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti per Iva italiana/estera | 11.156 | 12.105 |
| Debiti per ritenute | 15.543 | 13.999 |
| Debiti per altre imposte e tasse | 1.227 | 2.201 |
| Totale | 27.926 | 28.305 |
Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti di competenza delle filiali estere.
Le altre passività correnti di 132.169 migliaia di euro si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute | 73.258 | 121.640 |
| Altre passività | 966 | 10.529 |
| Totale | 74.224 | 132.169 |
Le altre passività di 10.529 migliaia di euro sono relative essenzialmente a ratei su commissioni per fidejussioni, di cui 7.936 migliaia di euro verso Eni e 1.517 migliaia di euro verso terzi.
Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e alle politiche di hedging sono indicate nella nota 23.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e utilizzando i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
Il fair value relativo all'IRS, pari a 1.552 migliaia di euro, è classificato nella nota 17 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".
Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2016 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.
Il fair value su contratti derivati è di seguito indicato:
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati non di copertura | 23.835 | 32.416 |
| Fair value su contratti derivati di copertura cash flow hedge | 51.015 | 90.776 |
| Totale | 74.850 | 123.192 |
Gli strumenti derivati si analizzano come segue.
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Contratti su valute (currency swap/outright) | 23.835 | 32.416 |
| Totale | 23.835 | 32.416 |
| 31.12.2015 (migliaia di euro) |
31.12.2016 |
|---|---|
| Contratti su valute (currency swap/outright) 49.423 |
89.224 |
| Contratti su tassi di interesse (interest rate swap) 1.592 |
1.552 |
| Totale 51.015 |
90.776 |
L'analisi complessiva delle passività relativa al calcolo del fair value su contratti derivati suddivisi per tipologia è la seguente:
| Passivo 31.12.2015 | Passivo 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Impegni di | Fair value | Impegni di | |||
| (migliaia di euro) | acquisto | vendita | acquisto | vendita | ||
| 1) Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||||
| - contratti su tassi di interesse (componente Spot) | ||||||
| . acquisti | 1.592 | 1.552 | ||||
| Totale | 1.592 | 250.000 | 1.552 | 250.000 | ||
| - contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||||
| . acquisti | 7.144 | 731 | ||||
| . vendite | 39.300 | 68.439 | ||||
| Totale | 46.444 | 69.170 | ||||
| - contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||||
| . acquisti | (615) | (43) | ||||
| . vendite | 3.594 | 20.097 | ||||
| Totale | 2.979 | 265.262 | 1.451.869 | 20.054 | 51.001 | 1.794.226 |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 51.015 | 515.262 | 1.451.869 | 90.776 | 301.001 | 1.794.226 |
| 2) Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||||
| - contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||||
| . acquisti | 8.754 | 1.912 | ||||
| . vendite | 13.957 | 27.847 | ||||
| Totale | 22.711 | 29.759 | ||||
| - contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||||
| . acquisti | (511) | (80) | ||||
| . vendite | 1.635 | 2.737 | ||||
| Totale | 1.124 | 481.997 | 639.493 | 2.657 | 113.649 | 858.889 |
| Totale contratti derivati qualificati non di copertura 23.835 | 481.997 | 639.493 | 32.416 | 113.649 | 858.889 | |
| Totale | 74.850 | 997.259 | 2.091.362 | 123.192 | 414.650 | 2.653.115 |
Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 367.656 migliaia di euro (2.291.410 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), si analizzano come segue:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Quote a lungo termine |
Quote a breve termine |
Totale | Quote a lungo termine |
Quote a breve termine |
Totale | ||
| Verso banche | 251.592 | - | 251.592 | 350.195 | 10 | 350.205 | ||
| Verso altri finanziatori | 17.451 | 9.237 | 26.688 | 7.829 | 9.622 | 17.451 | ||
| Verso Eni SpA | 1.800.000 | 213.130 | 2.013.130 | - | - | - | ||
| Totale | 2.069.043 | 222.367 | 2.291.410 | 358.024 | 9.632 | 367.656 |
Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, comprensive delle quote a breve termine di 9.632 migliaia di euro, presentano un decremento di 1.923.754 migliaia di euro.
Tale decremento è dovuto essenzialmente: al rimborso anticipato di finanziamenti verso Eni per 2.013.130 migliaia di euro; all'estinzione del finanziamento verso terzi in essere nell'esercizio precedente per 250.000 migliaia di euro; all'accensione di due finanziamenti verso terzi rispettivamente di 250.000 migliaia di euro e di 100.000 migliaia di euro, entrambi a tasso variabile. Il tasso di interesse medio ponderato del 2016 è del 2,52%.
Le passività finanziarie a lungo termine comprendono il fair value dei derivati di copertura su tassi di interesse, stipulati con banche terze, per 1.552 migliaia di euro (1.592 migliaia di euro nel 2015). Il suddetto importo è stato portato a incremento delle passività finanziarie.
La scadenza dei pagamenti futuri contrattualmente dovuti delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:
| Valore contabile al 31 dicembre |
Scadenza a breve termine |
Scadenza a lungo termine | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | Oltre | Totale |
| Verso banche | 251.592 | 350.205 | 10 | - | 351.554 | - | - | 351.564 |
| Verso altri finanziatori | 26.688 | 17.451 | 9.622 | 7.829 | - | - | - | 17.451 |
| Verso Eni SpA | 2.013.130 | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 2.291.410 | 367.656 | 9.632 | 7.829 | 351.554 | - | - | 369.015 |
La differenza pari a 1.359 migliaia di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine, iscritto in bilancio al 31 dicembre 2016, e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato. Secondo quanto previsto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del Regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" si segnala che la posizione finanziaria netta di Saipem SpA al 31 dicembre 2016 è la seguente:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | ||||||
| (migliaia di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale | |
| A. Disponibilità liquide | 181.124 | - | 181.124 | 701.995 | - | 701.995 | |
| B. Crediti finanziari | 22.107 | - | 22.107 | 406.894 | - | 406.894 | |
| C. Passività finanziarie a breve termine verso terzi |
58.730 | - | 58.730 | 56.736 | - | 56.736 | |
| D. Passività finanziarie a lungo termine verso terzi |
9.237 | 269.043 | 278.280 | 358.024 | 9.632 | 367.656 | |
| E. Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate |
502.053 | - | 502.053 | - | - | - | |
| F. Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate |
213.130 | 1.800.000 | 2.013.130 | 227.569 | - | 227.569 | |
| G.Indebitamento finanziario lordo (C+D+E+F) | 783.150 | 2.069.043 | 2.852.193 | 642.329 | 9.632 | 651.961 | |
| H.Posizione finanziaria netta come da comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 (G-A-B) |
579.919 | 2.069.043 | 2.648.962 | (466.560) | 9.632 | (456.928) | |
| I. Crediti finanziari non correnti | - | - | - | - | - | - | |
| L. Indebitamento finanziario netto (H+I) | 579.919 | 2.069.043 | 2.648.962 | (466.560) | 9.632 | (456.928) |
Il miglioramento della posizione finanziaria netta di 3.105.890 migliaia di euro è dovuto alle seguenti variazioni:
| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Indebitamento finanziario netto al 31.12.2015 | 2.648.962 |
| Flusso monetario del risultato corrente | 124.214 |
| Flusso monetario del capitale di esercizio | 39.380 |
| Flusso monetario degli investimenti | (472.902) |
| Flusso monetario dei disinvestimenti | 6.611 |
| Flusso da acquisto di azioni proprie | (26.413) |
| Flusso monetario del capitale proprio | 3.435.000 |
| Indebitamento finanziario netto al 31.12.2016 | (456.928) |
Nell'espletamento della sua attività l'impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:
L'attualizzazione dei flussi di cassa futuri è effettuata applicando i tassi di interesse che Saipem SpA avrebbe potuto ottenere su posizioni analoghe. Il valore di mercato dei crediti e debiti è stimato equivalente al relativo valore contabile.
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valore contabile |
Valore di mercato |
Valore contabile |
Valore di mercato |
|
| Crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo | 83.965 | 83.965 | 106.477 | 106.477 | |
| Altre attività non correnti | 24.323 | 24.323 | 13.343 | 13.343 | |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve | 2.291.410 | 2.352.919 | 367.656 | 369.600 | |
| Altre passività non correnti | 5.185 | 5.185 | 2.324 | 2.324 |
I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un decremento di 88.427 migliaia di euro e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | oneri sociali su incentivo monetario Fondo |
per imposte Fondo |
su commesse pluriennali Perdite |
Fondo oneri presunti |
Fondo copertura su partecipazioni perdita |
certificazione bilancio Fondo |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio 2015 | 1.944 | 9.884 | 39.881 | 15.343 | 27.467 | 2.180 | 96.699 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||||||
| - accantonamenti | 924 | 4.302 | 3.239 | 7.061 | 709 | 2.067 | 18.302 |
| - utilizzi Joint Operation Ship Recycling Scarl consolidata in Saipem SpA |
- | - | - | - | - | (6) | (6) |
| - utilizzi | (1.342) | - | (17.184) | (1.928) | - | (2.174) | (22.628) |
| - utilizzi per esuberanza | (83) | (1.786) | - | (7.454) | - | - | (9.323) |
| - trasferimenti da società del Gruppo | (52) | - | - | - | - | - | (52) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2015 | 1.391 | 12.400 | 25.936 | 13.022 | 28.176 | 2.067 | 82.992 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||||||
| - accantonamenti | 689 | 36 | 376 | 17.270 | 17.942 | - | 36.313 |
| - utilizzi | (451) | (906) | (20.803) | (1.494) | - | (2.067) | (25.721) |
| - utilizzi per esuberanza | - | (3.914) | - | (1.267) | - | - | (5.181) |
| - trasferimenti da società del Gruppo | 40 | - | - | - | - | - | 40 |
| - altre variazioni | (16) | - | - | - | - | - | (16) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2016 | 1.653 | 7.616 | 5.509 | 27.531 | 46.118 | - | 88.427 |
Il fondo oneri sociali su incentivo monetario si movimenta essenzialmente per l'accantonamento 2016 di 689 migliaia di euro, relativamente agli oneri sociali da corrispondere; l'utilizzo a fronte degli oneri sostenuti nel corso dell'anno pari a 451 migliaia di euro, la quota acquisita in seguito al trasferimento di dirigenti da e verso altra società del Gruppo pari a 40 migliaia di euro.
Il fondo per imposte riguarda situazioni di contenzioso in corso con le autorità fiscali prevalentemente all'estero. Il fondo perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere nei settori Onshore e Offshore.
Il fondo oneri presunti accoglie principalmente la stima di possibili oneri conseguenti a procedimenti giudiziali.
Il fondo copertura perdite su partecipazioni accoglie un accantonamento di 17.942 migliaia di euro relativo alla stima delle perdite future nella partecipata Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA eccedenti il patrimonio netto della stessa.
Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 36 "Altre informazioni: Algeria".
I fondi per benefici ai dipendenti di 93.288 migliaia di euro si analizzano come segue:
| 31.12.2015 (migliaia di euro) |
31.12.2016 |
|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 52.022 |
49.691 |
| Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili 1.957 |
784 |
| Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni 22.740 |
19.700 |
| Piani anzianità 4.427 |
4.652 |
| Piani incentivi monetari dirigenti 2.674 |
2.312 |
| Piani incentivi lungo termine 1.479 |
2.624 |
| Fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) - |
10.363 |
| Piani pensione esteri a benefici definiti 6.253 |
3.151 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti 11 |
11 |
| Totale 91.563 |
93.288 |
Il fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un incremento di 1.725 migliaia di euro, analizzabile come segue:
| (migliaia di euro) | TFR | trattamento quiescenza Fondo |
integrativo sanitario Fondo |
anzianità Piani |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) Fondo |
Piani pensione esteri |
Altri benefici | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2015 | 52.022 | 1.957 | 22.740 | 4.427 | 2.674 | 1.479 | - | 6.253 | 11 | 91.563 |
| Movimenti dell'esercizio | (2.331) | (1.173) | (3.040) | 225 | (362) | 1.145 | 10.363 | (3.102) | - | 1.725 |
| Valore al 31.12.2016 | 49.691 | 784 | 19.700 | 4.652 | 2.312 | 2.624 | 10.363 | 3.151 | 11 | 93.288 |
Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.
I piani di incentivazione monetaria differita e a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.
I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Norvegia, Congo, Kuwait, Qatar e Sharjah. Tali piani sono relativi in particolare a fondi per piani pensione che riguardano schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano; la prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.
Il fondo incentivazione all'esodo, stanziato in seguito a un accordo attuativo delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglato in data 23 maggio 2016 tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro. Attraverso l'accordo attuativo siglato con le organizzazioni sindacali si è definito il numero delle risorse che potranno ricorrere a quanto previsto dall'art. 4 e per le quali l'Inps è tenuta a effettuare un'istruttoria al fine di accertare gli effettivi aventi diritto, il programma di esodo e le prestazioni a cui il dipendente avrà diritto.
I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | Fondo | |||||||||||||||
| Piani | Piani | incentivazione esodo |
Piani | Piani | incentivazione esodo |
|||||||||||
| incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | incentivi | incentivi | dipendenti | Piani | |||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
pensione esteri |
Altri benefici |
| Valore attuale dell'obbligazione | ||||||||||||||||
| all'inizio dell'esercizio | 62.178 | 6.786 | 22.835 | 4.036 | 1.586 | - | 20.569 | 19 | 52.022 | 4.427 | 22.740 | 2.674 | 1.479 | - | 20.068 | 11 |
| Costo corrente | 338 | 805 | 523 | 1.861 | 2.032 | - | 2.032 | 1 | 286 | 503 | 533 | - | 1.078 | - | 1.568 | 1 |
| Interessi passivi | 1.212 | 129 | 448 | 8 | 4 | - | 478 | 1 | 1.022 | 85 | 446 | 11 | 4 | - | 402 | 1 |
| Rivalutazioni: | ||||||||||||||||
| - utili (perdite) attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
(24) | (305) | 61 | 7 | 15 | - | - | - | (110) | (198) | (227) | (5) | (9) | - | (32) | - |
| - utili (perdite) attuariali risultanti da variazioni |
||||||||||||||||
| nelle ipotesi finanziarie | - | (1.987) | - | (794) | (1.396) | - | (1.348) | - | 1.803 | 6 | 86 | 51 | 669 | - | 504 | - |
| - effetto dell'esperienza passata | (2.763) | (461) | (287) | 5 | 44 | - | (203) | (1) | 983 | 76 | (2.888) | 17 | 26 | - | (365) | (1) |
| Costo per prestazioni passate e utili (perdite) per estinzione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 13.265 | (12.628) | - |
| Contributi al piano: | ||||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | (5.029) | (181) | (874) | (2.498) | (659) | - | (1.093) | (9) | (6.073) | (206) | (787) | (724) | (649) | (2.902) | (1.114) | (1) |
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | (253) | - | - | - | - | - | - | - | (194) | - |
| Effetto aggregazioni aziendali, dismissioni, trasferimenti |
(3.890) | (359) | 34 | 49 | (147) | - | (999) | - | (242) | (41) | (203) | 288 | 26 | - | - | - |
| Altri eventi | - | - | - | - | - | - | 885 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto differenze cambio e altre variazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 789 | - |
| Altre rettifiche per piani precedentemente allocati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Valore attuale dell'obbligazione alla fine dell'esercizio (a) |
52.022 | 4.427 | 22.740 | 2.674 | 1.479 | - | 20.068 | 11 | 49.691 | 4.652 | 19.700 | 2.312 | 2.624 | 10.363 | 8.998 | 11 |
| Attività al servizio del piano all'inizio dell'esercizio |
- | - | - | - | - | - | 13.360 | - | - | - | - | - | - | - | 13.815 | - |
| Interessi attivi | - | - | - | - | - | - | 323 | - | - | - | - | - | - | - | 270 | - |
| Rendimento delle attività al servizio del piano |
- | - | - | - | - | - | (99) | - | - | - | - | - | - | - | (151) | - |
| Contributi al piano: | ||||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.571 | - |
| - contributi del datore di lavoro | - | - | - | - | - | - | 2.049 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | - | - | - | - | - | - | (650) | - | - | - | - | - | - | - | (629) | - |
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | (45) | - | - | - | - | - | - | - | (44) | - |
| Costo per prestazioni passate e utili (perdite) per estinzione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (9.384) | - |
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | (253) | - | - | - | - | - | - | - | (194) | - |
| Effetto aggregazioni aziendali, dismissioni, trasferimenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetto differenze cambio e altre variazioni |
- | - | - | - | - | - | (870) | - | - | - | - | - | - | - | 593 | - |
| Altre rettifiche per piani precedentemente allocati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività al servizio del piano alla fine dell'esercizio (b) |
- | - | - | - | - | - | 13.815 | - | - | - | - | - | - | - | 5.847 | - |
| Passività netta | ||||||||||||||||
| rilevata in bilancio (a-b) | 52.022 | 4.427 | 22.740 | 2.674 | 1.479 | - | 6.253 | 11 | 49.691 | 4.652 | 19.700 | 2.312 | 2.624 | 10.363 | 3.151 | 11 |
La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 2.633 migliaia di euro (2.605 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).
I piani pensione esteri a benefici definiti della Norvegia, nello specifico i retirement plan, prevedono delle attività al servizio del piano. La passività lorda e le attività al servizio del piano ammontano rispettivamente a 6.365 migliaia di euro (17.463 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e a 5.847 migliaia di euro (13.815 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Nel corso dell'anno 2016 sono state riviste le regole del piano pensionamento della Norvegia, ne è conseguito che una parte significativa del beneficio inizialmente definito come piano a benefici definiti è stata modificata diventando secondo lo IAS 19 un piano a contributi definiti. L'effetto corrispondente è stato la riduzione di 3.244 migliaia di euro della passività netta associata al piano. Come richiesto dal principio contabile, tale riduzione è stata riconosciuta direttamente a conto economico nell'anno 2016.
I piani medici dei dirigenti ammontano a 19.700 migliaia di euro (22.740 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).
I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi monetari dei dirigenti per 2.312 migliaia di euro (2.674 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), gli incentivi di lungo termine per 2.624 migliaia di euro (1.479 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e i premi di anzianità dei dipendenti per 4.652 migliaia di euro (4.427 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti rileva una passività pari a 10.363 migliaia di euro. La quota accantonata è relativa ai soli dipendenti che nel corso dell'anno 2016 hanno aderito al piano sopra descritto.
Gli altri benefici ammontano a 11 migliaia di euro (11 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e si riferiscono al personale in forza presso la filiale Congo di Saipem SpA.
I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico, si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2016 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Piani | Piani | Fondo incentivazione esodo |
Piani | Piani | Fondo incentivazione esodo |
|||||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
incentivi monetari dirigenti |
incentivi lungo termine |
dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri |
Altri benefici |
TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
incentivi monetari dirigenti |
incentivi lungo termine |
dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri |
Altri benefici |
| Costo corrente | 338 | 805 | 523 | 1.861 | 2.032 | - | 2.032 | 1 | 286 | 503 | 533 | - | 1.078 | - | 1.568 | 1 |
| Costi per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 13.265 | (3.244) | - |
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||||||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | 1.212 | 129 | 448 | 8 | 4 | - | 478 | 1 | 1.022 | 85 | 446 | 11 | 4 | - | 402 | 1 |
| - interessi attivi sulle attività al servizio del piano |
- | - | - | - | - | - | (323) | - | - | - | - | - | - | - | (270) | - |
| Totale interessi passivi (attivi) netti: | 1.212 | 129 | - | 8 | 4 | - | 155 | 1 | 1.022 | 85 | 446 | 11 | 4 | 132 | 1 | |
| - di cui rilevato nel costo lavoro | - | 129 | - | 8 | 4 | - | - | 1 | - | 85 | - | 11 | 4 | - | - | 1 |
| - di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1.212 | - | 448 | - | - | - | 155 | - | 1.022 | - | 446 | - | - | - | 132 | - |
| Rivalutazione dei piani a lungo termine |
- | (2.753) | - | (782) | (1.337) | - | - | (1) | - | (116) | - | 63 | 686 | - | - | (1) |
| Altri costi | - | - | - | - | - | - | 45 | - | - | - | - | - | - | - | 44 | - |
| Totale | 1.550 | (1.819) | 971 | 1.087 | 699 | - | 2.232 | 1 | 1.308 | 472 | 979 | 74 | 1.768 | 13.265 | (1.500) | 1 |
| Di cui rilevato nel costo lavoro | 338 | (1.819) | 523 | 1.087 | 699 | - | 155 | 1 | 286 | 472 | 533 | 74 | 1.768 | 13.265 | (1.632) | 1 |
| Di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1.212 | - | 448 | - | - | - | 2.077 | - | 1.022 | - | 446 | - | - | - | 132 | - |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | Piani medici |
Piani pensione esteri |
Totale | TFR | Piani medici |
Piani pensione esteri |
Totale | |||
| Rivalutazioni: | |||||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
(24) | 61 | - | 37 | (110) | (227) | (32) | (369) | |||
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
- | - | (1.348) | (1.348) | 1.803 | 86 | 504 | 2.393 | |||
| - effetto dell'esperienza passata | (2.763) | (287) | (203) | (3.253) | 983 | (2.887) | (365) | (2.269) | |||
| - rendimento delle attività al servizio del piano |
- | - | 99 | 99 | - | - | 151 | 151 | |||
| Totale | (2.787) | (226) | (1.452) | (4.465) | 2.676 | (3.028) | 258 | (94) |
Le attività al servizio del piano si analizzano come di seguito indicato:
| Totale | 1.228 | 351 | 3.684 | 526 | - | - | - | 58 | 5.847 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| - con prezzi quotati in mercati attivi | 1.228 | 351 | 3.684 | 526 | - | - | - | 58 | 5.847 |
| Attività al servizio del piano: | |||||||||
| (migliaia di euro) | liquide e mezzi Disponibilità equivalenti |
rappresentativi di capitale Strumenti |
rappresentativi Strumenti di debito |
Immobili | Derivati | di investimento Fondi comuni |
Attività detenute di assicurazione da compagnie |
Altre attività | Totale |
Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri |
Altri benefici |
TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri |
Altri benefici |
||
| Tassi di sconto | (%) | 2,00 | 2,00 | 2,00 | 0,5 | 0,5 | - | 2,20-4,00 | 3,50 | 1,00 | 1,00 | 1,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 1,75-3,87 | 3,50 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari |
(%) | 3,00 | 3,00 | - | - | - | - | 1,50-5,00 | 1,50 | 2,00 | 2,00 | - | - | - | - | 1,50-3,00 | 1,50 |
| Tassi di rendimenti attesi delle attività al servizio del piano |
(%) | - | - | - | - | - | - | 2,5 | - | - | - | - | - | - | - | 2,60 | - |
| Tasso di inflazione | (%) | 2,00 | 2,00 | 2,00 | - | - | - | 1,50-3,50 | 3,50 | 1,00 | 1,00 | 1,00 | - | - | - | 1,50-3,50 | 3,50 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni |
(anni) | - | - | 22-25 | - | - | - | 15-25 | - | - | - | 22-25 | - | - | - | 15-25 | - |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Eurozona | Resto Europa | Africa | Altre | Eurozona | Resto Europa | Africa | Altre | ||
| Tassi di sconto | (%) | 2,00 | 2,50 | 3,50 | 2,20-2,50 | 1,00 | 2,60 | 3,50 | 1,75-2,60 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari |
(%) | 3,00 | 2,50 | 1,50 | 5,00 | 2,00 | 2,60 | 1,50 | 3,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00 | 1,50 | 3,50 | 2,20-2,50 | 1,00 | 1,50 | 3,50 | 1,50-3,50 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 | (anni) | 22-25 | 22-25 | 15 | n.d. | 22-25 | 22-25 | 15 | - |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario. Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali. Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali nell'elaborazione delle valutazioni IAS 19, tenendo conto di eventuali aggiornamenti.
Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita | Tasso tendenziale di crescita delle pensioni del costo sanitario |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Incremento dello 0,50% |
Riduzione dello 0,50% |
Incremento dello 0,50% |
Incremento dello 0,50% |
Incremento dello 0,50% |
Incremento dell'1,00% |
| Effetto sull'obbligazione (DBO) | (4.431) | 4.963 | 1.822 | 679 | 51 | 1.567 |
| TFR | (2.274) | 2.462 | 1.539 | - | - | - |
| Piani anzianità | (270) | 292 | 287 | - | - | - |
| Piani medici | (1.393) | 1.570 | - | - | - | 1.567 |
| Piani incentivi monetari dirigenti | (21) | 22 | - | - | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | (20) | 20 | - | - | - | - |
| Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
(73) | 74 | - | - | - | - |
| Piani pensione esteri | (380) | 523 | (4) | 679 | 51 | - |
| Altri benefici | - | - | - | - | - | - |
Tale analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati dell'analisi effettuata per ogni piano a livello locale, elaborando le valutazioni con i parametri modificati come evidenziato nella tabella sopra.
L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 1.807 migliaia di euro.
Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:
| 31.12.2016 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Piani incentivi | Fondo incentivazione Piani incentivi esodo dipendenti |
Piani esteri | |||||||||
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità |
Piani medici |
monetari dirigenti |
lungo termine |
(art. 4, legge n. 92/2012) |
a benefici definiti |
Altri piani | |||
| 2017 | 1.431 | 228 | 787 | 313 | 1.714 | 4.177 | 1.104 | 1 | |||
| 2018 | 1.580 | 98 | 791 | 1.998 | 3.023 | 3.500 | 952 | 1 | |||
| 2019 | 1.979 | 67 | 800 | - | - | 2.102 | 1.017 | 1 | |||
| 2020 | 2.521 | 125 | 809 | - | - | 585 | 839 | 5 | |||
| 2021 | 3.139 | 121 | 816 | - | - | - | 852 | 1 | |||
| Oltre | 16.460 | 1.150 | 4.139 | - | - | - | 4.044 | 5 |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | anzianità Piani |
medici Piani |
monetari dirigenti incentivi Piani |
incentivi termine lungo Piani |
incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) dipendenti Fondo esodo |
a benefici definiti esteri Piani |
piani Altri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2015 | 11 | 12 | 16 | 2 | 1 | - | 16 | 6 |
| 2016 | 10 | 12 | 15 | 2 | 1 | 1,4 | 10 | 5 |
Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte anticipate" (nota 10) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.
Nell'esercizio 2016 ammontano a 2.324 migliaia di euro e sono relativi al fair value su contratti derivati di copertura su valute cash flow hedge a fronte dei quali sono in essere impegni di vendita per 79.736 migliaia di euro.
| Valore al | Valore al | |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 |
| Capitale sociale | 441.411 | 2.191.385 |
| Riserva da sopraprezzo azioni | 54.909 | 1.749.983 |
| Riserva legale | 88.282 | 88.282 |
| Riserva di rivalutazione | 2.286 | 2.286 |
| Riserva per azioni proprie in portafoglio | 42.869 | - |
| Riserva per cash flow hedge | (82.192) | (62.418) |
| Riserva valutazione partecipazione al fair value | 235 | 766 |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (12.195) | (12.123) |
| Altre riserve: | 831.699 | 798.324 |
| - riserva da operazioni con società under common control | 55.101 | 38.628 |
| - riserva contributi a fondo perduto | 3.633 | 3.633 |
| - riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c. | 56 | 56 |
| - riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 | 44 | 44 |
| - riserva utili su cambi | 4.857 | - |
| - riserva di applicazione dei principi IFRS | 465 | 465 |
| - riserva per adeguamento partecipazioni | 3.703 | 3.703 |
| - riserve da fair value piani di incentivazione | 13.488 | 5.257 |
| - utili relativi a esercizi precedenti | 750.352 | 746.538 |
| Avanzo di fusione | 103.524 | 68.474 |
| Azioni proprie | (42.869) | - |
| Riserva negativa per azioni in portafoglio | - | (69.282) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (126.555) | (807.902) |
| Totale | 1.301.404 | 3.947.775 |
A seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti tenutasi il 2 dicembre 2015, nel corso del mese di febbraio 2016 si è dato seguito all'operazione di aumento del capitale della Società mediante l'emissione di 9.668.363.496 nuove azioni ordinarie al prezzo di 0,362 euro cadauna, per un controvalore complessivo di 3.499.947.586 euro, di cui 1.749.973.793 euro a incremento del capitale e 1.749.973.793 euro a titolo di sovraprezzo.
In data 29 febbraio 2016 è stata depositata presso il Registro delle Imprese l'attestazione dell'avvenuta operazione.
Pertanto al 31 dicembre 2016 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 2.191.384.693 euro, di cui 10.109.668.270 azioni ordinarie e 106.126 azioni di risparmio, tutte prive dell'indicazione del valore nominale. Le azioni di risparmio sono convertibili in azioni ordinarie senza limiti di tempo e alla pari.
Al 31 dicembre 2016 gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione che risultano dalle comunicazioni ricevute sono riassunte nella tabella seguente:
| Azionista | di partecipazione Quota (%) |
di azioni Numero |
|---|---|---|
| Eni SpA | 30,54 | 3.087.679.689 |
| CDP Equity SpA | 12,55 | 1.269.056.372 |
| Altri azionisti | 56,21 | 5.681.976.991 |
| Saipem SpA | 0,70 | 71.061.344 |
| Totale | 100 | 10.109.774.396 |
La riserva da soprapprezzo delle azioni ammonta a 1.749.983 migliaia di euro e presenta, rispetto al 31 dicembre 2015, una variazione positiva netta di 1.695.074 migliaia di euro così analizzata:
Secondo quanto disposto dall'art. 2431 del codice civile, la riserva non è disponibile alla distribuzione fino a quando la riserva legale non avrà raggiunto il quinto del capitale sociale.
Ammonta al 31 dicembre 2016 a 88.282 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente.
Ammonta al 31 dicembre 2015 a 2.286 migliaia di euro ed è costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26.
In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 24% a partire dall'esercizio 2017.
La riserva è stata riclassificata interamente per l'importo di 42.869 migliaia di euro alla voce "Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti", ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile.
La riserva presenta un saldo negativo netto di 62.418 migliaia di euro ed è analizzata come segue:
| Riserva lorda derivati di copertura |
Attività (passività) per imposte anticipate (differite) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Cambi | Merci | Interessi | Cambi | Merci | Interessi | Cambi |
| Riserva al 1° gennaio 2016 | (106.598) | - | (1.549) | 25.584 | - | 371 | (82.192) |
| Movimentazione dell'esercizio | 25.700 | - | 319 | (6.169) | - | (76) | 19.774 |
| Riserva al 31 dicembre 2016 | (80.898) | - | (1.230) | 19.415 | - | 295 | (62.418) |
La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati dell'impresa.
La riserva presenta un saldo positivo di 766 migliaia di euro, con una variazione positiva di 531 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, relativa:
La riserva presenta un saldo negativo di 12.123 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 3.858 migliaia di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19 Revised, accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.
L'effetto sull'utile (perdita) complessivo dell'esercizio 2016 è pari a 72 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 22 migliaia di euro (2.698 migliaia di euro nel 2015, al netto dell'effetto fiscale di 1.767 migliaia di euro).
Le "Altre riserve" ammontano a 798.324 migliaia di euro e sono analizzate come segue.
La riserva, pari a 38.628 migliaia di euro al netto dell'effetto fiscale di 12.198 migliaia di euro, è composta dai plusvalori derivanti da due cessioni di rami d'azienda avvenute nel corso dell'esercizio precedente, e presenta una diminuzione netta di 16.473 migliaia di euro così analizzata:
Ammonta a 3.633 migliaia di euro e riguarda il 50% dei contributi a fondo perduto conseguiti a partire dal 1° gennaio 1993, in sospensione d'imposta.
La quota non disponibile, quindi, della suddetta riserva è pari a 168 migliaia di euro.
Ammonta a 56 migliaia di euro e rappresenta la quota non utilizzata della riserva, costituita con utili conseguiti negli esercizi dal 1999 al 2001, destinata all'aumento di capitale mediante emissione di nuove azioni ordinarie da assegnare gratuitamente ai dirigenti Saipem.
Ammonta a 44 migliaia di euro. La riserva è relativa alla quota dell'utile degli esercizi 2002 e 2003 accantonati, in misura pari al 3% dello stanziamento al trattamento di fine rapporto versato nel corso dei suddetti esercizi ai fondi pensione, Fopdire e Fondo Energia, ai quali partecipano rispettivamente i dirigenti e gli altri dipendenti del Gruppo. La riserva è in sospensione d'imposta ai soli fini Ires.
La riserva, costituita ai sensi dell'art. 2426, 8-bis del codice civile mediante attribuzione dell'utile dell'esercizio 2005 per un ammontare pari a 4.857 migliaia di euro, e resasi disponibile per effetto della realizzazione delle differenze attive di cambio in precedenza sospese in quanto non realizzate, è stata nel corso dell'esercizio 2016 interamente utilizzata per il ripianamento della perdita dell'esercizio 2015, così come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2016.
La riserva di 465 migliaia di euro accoglie gli effetti derivanti dalla prima applicazione degli IFRS al 1° gennaio 2006. Comprende l'effetto negativo dello storno delle coperture, su cambi e su interessi, non in accordo con quanto previsto dallo IAS 39, pari a 8.724 migliaia di euro, e l'effetto positivo (9.189 migliaia di euro) degli altri principi internazionali.
La riserva, pari a 3.703 migliaia di euro, accoglie il costo di competenza delle stock option assegnate ai dirigenti della controllata Saipem SA in base ai piani di incentivazione deliberati dalla Società per gli anni 2006, 2007 e 2008.
La riserva, pari a 5.257 migliaia di euro, accoglie il fair value delle stock grant e delle stock option assegnate ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie non transitati a conto economico.
La variazione negativa di 8.231 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente fa riferimento a:
La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 746.538 migliaia di euro.
Rispetto all'esercizio precedente la voce presenta una variazione negativa di 3.814 migliaia di euro così dettagliata:
L'importo di 69.282 migliaia di euro, pari al valore della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, è da considerarsi indisponibile e indistribuibile.
La riserva, relativa a due operazioni di fusione per incorporazione risalenti a esercizi precedenti, ammonta a 68.474 migliaia di euro, con un decremento di 35.050 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, in quanto la riserva è stata utilizzata parzialmente per il ripianamento della perdita dell'esercizio 2015, così come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2016.
Ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile l'importo di 42.869 migliaia di euro è stato riclassificato nella riserva negativa per azioni proprie in portafoglio.
La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 69.282 migliaia di euro e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di stock grant e di stock option a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
In particolare, nel corso dell'esercizio sono state acquistate 69.121.512 azioni proprie per un controvalore di 26.413 migliaia di euro, alle quali si aggiungono le azioni proprie che residuano a seguito della scadenza dei precedenti piani di incentivazione, pari a 1.939.832 azioni del valore di 42.869 migliaia di euro.
Le azioni proprie alla data del 31 dicembre 2016 sono analizzate nella tabella seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(migliaia di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Residuo azioni piani incentivazione precedenti | 1.939.832 | 22,099 | 42.869 | 0,02 |
| Acquisti anno 2016 | 69.121.512 | 0,382 | 26.413 | 0,68 |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2016 | 71.061.344 | 0,975 | 69.282 | 0,70 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2016 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 10.038.713.052.
| disponibile | ||
|---|---|---|
| Quota | ||
| 1.749.983 | A, B | 1.749.983 |
| 3.633 | A, B, C | 3.465 |
| 2.286 | A, B, C | 2.286 |
| 88.282 | B | 88.282 |
| 38.628 | ||
| 56 | ||
| 44 | ||
| 465 | ||
| (62.418) | - | - |
| - | ||
| - | ||
| - | ||
| - | ||
| 677.256 | ||
| - | ||
| 68.474 | ||
| (69.282) | - | - |
| 3.947.775 | ||
| 3.157.566 | ||
| 790.209 | ||
| Importo 2.191.385 38.628 56 44 465 5.257 (12.123) 766 3.703 746.538 (807.902) 68.474 |
di utilizzazione Possibilità A, B, C A, B, C A, B, C B B B B B A, B, C A, B, C A, B, C |
Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.
Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 7.604.521 migliaia di euro (7.643.436 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) sono così analizzabili:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|
| Fidejussioni prestate nell'interesse: | ||
| - di imprese controllate | 75.348 | 183.223 |
| - di imprese collegate | 221.563 | 202.152 |
| Totale fidejussioni | 296.911 | 385.375 |
| Altre garanzie personali prestate nell'interesse: | 4.293.079 | 4.140.704 |
| - di imprese controllate | 3.715.791 | 3.622.825 |
| - di imprese collegate | 577.288 | 517.879 |
| Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: | 3.053.446 | 3.078.442 |
| - buona esecuzione lavori | 1.641.254 | 1.521.082 |
| - partecipazione a gare d'appalto | 73.519 | 66.459 |
| - acconti ricevuti | 621.721 | 772.238 |
| - ritenute a garanzia | 294.244 | 200.004 |
| - oneri fiscali | 202.862 | 348.249 |
| - altre causali | 219.846 | 170.410 |
| Totale altre garanzie personali | 7.346.525 | 7.219.146 |
| Totale generale | 7.643.436 | 7.604.521 |
Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate e collegate sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.
Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.
Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.
I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali e finanziarie.
| Valore nominale al | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | |
| Contratti su cambi a termine: | |||
| - impegni di acquisto valuta | 1.590.760 | 1.177.609 | |
| - impegni di vendita valuta | 3.499.934 | 2.921.419 | |
| Totale | 5.090.694 | 4.099.028 |
L'ammontare distinto per valuta è il seguente:
| Valore nominale al 31.12.2015 | Valore nominale al 31.12.2016 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite |
| Dollaro USA | 1.292.623 | 2.931.090 | 832.741 | 2.329.528 |
| Corona norvegese | 45.935 | 57.509 | 42.842 | 47.773 |
| Dirham Emirati Arabi | - | - | - | 128 |
| Yen giapponese | 17.436 | - | 10.673 | 8.543 |
| Riyal saudita | - | - | 73.049 | 23.612 |
| Dinaro kuwaitiano | 226.747 | 511.335 | 205.446 | 419.411 |
| Franco svizzero | - | - | - | 1.397 |
| Dollaro Singapore | - | - | - | 48.400 |
| Lira sterlina | - | 3.715 | 14.552 | |
| Dollaro australiano | - | - | 5.609 | 3.485 |
| Dollaro canadese | 8.019 | - | 3.534 | 24.590 |
| Totale | 1.590.760 | 3.499.934 | 1.177.609 | 2.921.419 |
Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:
| 31.12.2015 (migliaia di euro) |
31.12.2016 |
|---|---|
| Contratti derivati su valute: | |
| - plusvalore 35.335 |
47.265 |
| - minusvalore (78.443) |
(123.964) |
| Totale (43.108) |
(76.699) |
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2016 per bande temporali.
| (migliaia di euro) | trimestre Primo 2017 |
trimestre Secondo 2017 |
trimestre Terzo 2017 |
trimestre Quarto 2017 |
2018 | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 222.139 | 310.278 | 344.064 | 279.668 | 541.630 | 1.697.779 |
| Costi | 87.970 | 134.360 | 130.784 | 41.929 | 295.745 | 690.788 |
Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse la Società ha stipulato nel corso dell'esercizio 2016 con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).
Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento.
I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|
| Valore nominale | (migliaia di euro) | 250.000 | 250.000 |
| Tasso medio ponderato venduto | (%) | 0,185 | 0,010 |
| Tasso medio ponderato acquistato | (%) | 0,094 | 0,319 |
| Scadenza media ponderata | (anni) | 2 | 2 |
I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.
Al 31 dicembre 2016 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto evidenzia una passività teorica di 1.552 migliaia di euro. Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro dicembre 2019.
Nel corso dell'esercizio 2016 non sono stati stipulati contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. Non sono in essere quindi impegni né di acquisto né di vendita.
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| di iscrizione Valore |
economico Proventi a conto rilevati (oneri) |
complessivo componenti economico del conto Altre |
|
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | (17.076) | (118.194) | - |
| Partecipazioni valutate al fair value | 827 | - | 531 |
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato: | |||
| - crediti commerciali e diversi (b) | 1.690.242 | 30.278 | - |
| - crediti finanziari (a) | 406.894 | 24.821 | - |
| - debiti commerciali e diversi (c) | 1.436.069 | (662) | - |
| - debiti finanziari (a) | 650.409 | (16.141) | - |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (d) | (61.175) | 51.530 | 26.019 |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 27 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 25 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 27 "Proventi (oneri) finanziari".
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi);
c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2016 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività finanziarie valutate al fair value: | ||||
| - partecipazioni | 827 | - | - | 827 |
| Fair value su contratti derivati: | ||||
| - totale attività | - | 47.265 | - | 47.265 |
| - totale passività | - | 125.516 | - | 125.516 |
Saipem SpA è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, l'impresa ritiene che tali procedimenti e azioni non determinino effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio di esercizio. Per una sintesi dei procedimenti più significativi si rinvia alla nota 32 "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato".
Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 44.484 milioni di euro (40.870 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
In occasione dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo Saipem e a supporto dei loan richiesti a un pool di banche necessari a rifinanziare gli impegni della Società e permettere al Gruppo Saipem di operare autonomamente sul mercato finanziario, Saipem SpA insieme ad altre società del Gruppo ha siglato un contratto di garanzia a supporto e a garanzia delle obbligazioni di rimborso delle rate dei loan alla scadenza.
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 2.651.316 migliaia di euro, con un decremento di 814.653 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.591.962 migliaia di euro, con una diminuzione di 808.015 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 3.534.693 | 2.524.260 |
| Variazione dei lavori in corso su ordinazione | (134.716) | 67.702 |
| Totale | 3.399.977 | 2.591.962 |
Per ulteriori commenti si rimanda alla sezione della "Relazione sull'andamento della gestione di Saipem SpA - Commento ai risultati economico-finanziari - Risultati economici".
I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" riguardano prestazioni di servizi per 2.522.201 migliaia di euro, comprensivi anche dei materiali necessari per la costruzione delle opere, e vendite di materiali diversi per 2.059 migliaia di euro.
La ripartizione dei ricavi della gestione caratteristica riportata per area geografica di destinazione e per settore di attività è indicata alla nota 32.
L'informativa richiesta dallo IAS 11 è anch'essa indicata alla nota 32.
I ricavi di commessa comprendono: il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste. Le varianti (change orders) sono costituite da modifiche del lavoro originario previsto dal contratto chieste dal committente; le revisioni di prezzo (claims) sono costituite da richieste di rimborso per costi non compresi nel prezzo contrattuale. Change orders e claims sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando: (a) le contrattazioni con il committente sono in una fase avanzata ed è probabile l'approvazione; (b) l'ammontare può essere attendibilmente stimato.
L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claims) al 31 dicembre 2016, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 414 milioni di euro, di cui il 72% oggetto di contenzioso. Le valutazioni dei progetti con posizioni di corrispettivi aggiuntivi superiori a 50 milioni di euro sono state supportate anche da pareri tecnico-legali di consulenti esterni.
Gli altri ricavi e proventi ammontano a 59.354 migliaia di euro, con un decremento di 6.638 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:
| 2015 (migliaia di euro) |
2016 |
|---|---|
| Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni 2.697 |
1.384 |
| Ricavi diversi della gestione ordinaria 57.559 |
37.975 |
| Indennizzi 345 |
139 |
| Altri proventi 5.391 |
19.856 |
| Totale 65.992 |
59.354 |
La voce "Altri proventi" ammonta a 19.856 migliaia di euro con un incremento di 14.465 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e fa riferimento essenzialmente alla definizione di transazioni commerciali e pratiche legali pregresse.
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 2.861.232 migliaia di euro, con un decremento di 733.686 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 90.186 migliaia di euro relativi a spese generali.
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 1.990.768 migliaia di euro, con un decremento di 908.531 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| 2015 (migliaia di euro) |
2016 |
|---|---|
| Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 578.395 |
471.211 |
| Costi per servizi 1.670.323 |
1.159.983 |
| Costi per leasing operativo 563.909 |
281.864 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 37.200 |
13.256 |
| Altri accantonamenti netti 32.335 |
31.480 |
| Altri oneri 17.137 |
32.974 |
| Totale 2.899.299 |
1.990.768 |
I "Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 471.211 migliaia di euro, con un decremento di 107.184 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e includono incrementi di attività per lavori interni per 520 migliaia di euro. Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 15 migliaia di euro.
I "Costi per servizi" ammontano a 1.159.983 migliaia di euro, con un decremento di 510.340 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
La voce comprende i seguenti costi:
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Subappalti e prestazioni d'opera | 505.463 | 423.507 |
| Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni | 42.063 | 34.773 |
| Costi per servizi relativi al personale | 117.025 | 65.196 |
| Altri servizi di carattere operativo | 306.034 | 270.585 |
| Altri servizi di carattere generale | 168.296 | 123.407 |
| Trasporti | 54.838 | 14.536 |
| Consulenze e prestazioni tecniche professionali | 259.528 | 73.862 |
| Consulenze e prestazioni tecniche amministrative | 10.356 | 9.583 |
| Assicurazioni | 38.372 | 32.709 |
| Manutenzioni | 52.117 | 44.203 |
| Spese legali, giudiziarie e notarili | 18.201 | 19.783 |
| Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile | 8.044 | 5.302 |
| Pubblicità, propaganda e rappresentanza | 2.590 | 1.149 |
| Intermediazioni commerciali | - | - |
| Quote costi consortili | 104.424 | 77.111 |
| Incrementi di attività per lavori interni | (303) | (95) |
| Penalità contrattuali applicate a fornitori | (16.725) | (35.628) |
| Totale | 1.670.323 | 1.159.983 |
L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl per i costi per servizi è pari a 10.484 migliaia di euro.
I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 11.405 migliaia di euro.
I "Costi per leasing operativo" ammontano a 281.864 migliaia di euro, con un decremento di 282.045 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e comprendono costi per godimento di beni di terzi così analizzabili:
| 2015 (migliaia di euro) |
2016 |
|---|---|
| Locazione di natanti 433.747 |
197.637 |
| Locazione di mezzi d'opera e di costituzione 49.071 |
21.964 |
| Locazione di fabbricati 43.192 |
30.568 |
| Locazione e noleggio di hardware 6.753 |
6.454 |
| Locazioni e noleggi diversi 5.369 |
1.748 |
| Canoni per brevetti, licenze, concessioni 19.492 |
20.373 |
| Affitto di terreni 3.551 |
1.214 |
| Locazioni per macchine d'ufficio 2.734 |
1.906 |
| Totale 563.909 |
281.864 |
La voce include canoni per contratti di leasing operativo relativi a impegni non annullabili di competenza dell'esercizio 2016 per 17.482 migliaia di euro.
I pagamenti minimi futuri dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili ammontano a 146.357 migliaia di euro (68.402 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), di cui 15.749 migliaia di euro attesi entro il primo anno, 86.700 migliaia di euro attesi negli anni compresi tra il secondo e il quinto, e 43.908 migliaia di euro oltre il sesto anno. L'incremento rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuto essenzialmente al rinnovo di contratti d'affitto durante l'esercizio.
L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl per i costi per leasing operativo è pari a 662 migliaia di euro.
La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo di 13.256 migliaia di euro, con una variazione di 23.944 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli "Altri accantonamenti netti" presentano un valore di 31.480 migliaia di euro, con una variazione negativa di 855 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Altri accantonamenti | 2.067 | - |
| Accantonamento fondo oneri presunti | 7.061 | 17.270 |
| Utilizzo fondo oneri presunti | (7.454) | (1.267) |
| Accantonamento fondo svalutazione crediti | 27.553 | 16.063 |
| Utilizzo fondo svalutazione crediti | (131) | (962) |
| Accantonamento fondo perdite su commesse pluriennali | 3.239 | 376 |
| Totale | 32.335 | 31.480 |
Gli "Altri oneri" ammontano a 32.974 migliaia di euro, con un aumento di 15.837 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| 2015 (migliaia di euro) |
2016 |
|---|---|
| Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali 1.230 |
870 |
| Perdite e oneri per transazioni e liti 219 |
875 |
| Penalità contrattuali 445 |
345 |
| Perdite su crediti 9 |
- |
| Utilizzo fondo altre imposte indirette per esuberanza (1.515) |
(1.992) |
| Accantonamento fondo altre imposte indirette 2.898 |
- |
| Accantonamento fondo svalutazione altri crediti tributari - |
16.890 |
| Imposte indirette e tasse 11.375 |
6.623 |
| Altri oneri diversi 2.476 |
9.363 |
| Totale 17.137 |
32.974 |
Gli "Altri oneri" includono l'importo di 16.890 migliaia di euro relativo alla svalutazione di alcuni crediti tributari di una filiale estera. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 12 migliaia di euro.
Ammonta a 476.520 migliaia di euro, con un decremento di 98.379 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente. La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:
| Organico al | Organico medio dell'esercizio (*) | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 2015 | 2016 |
| Dirigenti | 227 | 214 | 222 | 218 |
| Quadri | 2.081 | 1.894 | 2.143 | 1.942 |
| Impiegati | 4.106 | 3.127 | 4.623 | 3.500 |
| Operai | 1.128 | 684 | 1.467 | 878 |
| Marittimi | 50 | 31 | 43 | 41 |
| Totale | 7.592 | 5.950 | 8.498 | 6.579 |
(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.
Il "Costo del lavoro" è composto dalle seguenti voci:
| 2015 (migliaia di euro) |
2016 |
|---|---|
| Salari e stipendi 442.012 |
352.060 |
| Oneri sociali 101.168 |
80.800 |
| Trattamento fine rapporto 25.765 |
22.054 |
| Trattamento di quiescenza e simili 1.854 |
1.222 |
| Oneri per il personale ricevuto in comando 4.467 |
2.881 |
| Proventi per il personale dato in comando (3.030) |
(2.004) |
| Altri proventi per il personale distaccato presso società del Gruppo (12.829) |
(10.834) |
| Altri costi 20.052 |
31.954 |
| Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali (4.560) |
(1.613) |
| Totale 574.899 |
476.520 |
Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2016 include 22.962 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo negativo di 909 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.
Gli altri costi comprendono un importo di 10.363 migliaia di euro relativi all'accantonamento al fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, valutato secondo tecniche attuariali e stanziato a seguito degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali, attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012.
Il costo lavoro include il fair value di competenza dell'esercizio relativo alle stock grant assegnate in applicazione dei piani di incentivazione dei dirigenti del Gruppo; il costo di competenza dell'esercizio, al netto dei riaddebiti alle controllate (3.738 migliaia di euro) ammonta a 1.379 migliaia di euro.
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito nell'esercizio 2016 un piano di assegnazione gratuita di azioni (stock grant).
Tale piano di incentivazione 2016-2018, approvato dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance conseguite, alla posizione ricoperta e alle competenze detenute.
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento). Il fair value delle stock grant di competenza dell'esercizio, pari a 1.519 migliaia di euro, è rilevato nel costo lavoro.
La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes per l'applicazione del calcolo, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
È stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato, sulla base del confronto dell'indicatore di performance aziendale individuato nel TSR (Total Shareholder Return) delle società, rispetto a quello di un paniere di società competitor, lungo il periodo di performance, con peso del 50%.
È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare l'obiettivo economico-finanziario definito per ogni ciclo di piano, con peso del 50%. Per il primo ciclo 2016-2018 tale obiettivo è rappresentato dalla Posizione Finanziaria Netta (PFN) di Saipem al termine dell'esercizio 2018.
Per ciascuno degli obiettivi di performance sopra illustrati sono stati stabiliti 3 livelli di risultati.
Al raggiungimento del massimo risultato il numero di azioni maturate corrisponderà al 100% del numero di azioni assegnate; al conseguimento del livello di risultato "soglia", il numero di azioni maturate corrisponderà al 50% delle azioni assegnate per il TSR e al 30% per la PFN. Sotto il livello "soglia" non è prevista l'erogazione di alcuna azione.
Il fair value unitario medio ponderato complessivo è risultato pari a 0,311 euro per il piano 2016.
Prevedendo il piano che le risorse strategiche investano il 25% delle azioni maturate al termine del vesting period, per un ulteriore periodo biennale (periodo di co-investimento), al termine del quale i beneficiari riceveranno un'azione gratuita aggiuntiva, il fair value medio ponderato unitario è risultato pari a 0,340 euro per le risorse strategiche e pari a 0,275 euro per le risorse non strategiche.
La previsione relativa al co-investimento non si applica all'Amministratore Delegato-CEO, cui carica scadrà prima di tale periodo. Per l'Amministratore Delegato-CEO è previsto un lock-up di durata biennale sul 25% delle azioni maturate, in cui le azioni non potranno essere trasferite e/o cedute.
Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | N. azioni | Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 50%) |
Fair value unitario PFN (peso 50%) |
ponderato unitario Fair value medio |
complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2016 |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti strategici (vesting period) | 99 | 75 | 0,12 | 0,43 | |||||||
| Dirigenti strategici (periodo di co-investimento) | 34.078.113 | 25 | 0,22 | 0,85 | 0,340 | 11.586.558 | 1.356.025 | ||||
| Dirigenti non strategici | 272 | 23.303.500 | 100 | 0,12 | 0,43 | 0,275 | 6.408.463 | 890.065 | |||
| Amministratore Delegato-CEO | 1 | 3.653.489 | 100 | 0,12 | 0,43 | 0,275 | 1.004.709 | 139.543 | |||
| Totale | 372 | 61.035.102 | 0,311 | 18.999.730 | 2.385.633 |
I diritti esistenti al 31 dicembre 2016 sono così rappresentati:
| (migliaia di euro) | di azioni Numero |
(migliaia di euro) di esercizio (a) Prezzo medio |
(migliaia di euro) di mercato (b) Prezzo |
|---|---|---|---|
| Diritti esistenti al 1° gennaio 2016 | - | - | - |
| Nuovi diritti assegnati | 61.035.102 | - | 26.001 |
| (Diritti esercitati nel periodo) | - | - | - |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (83.000) | - | (45) |
| Diritti esistenti al 31 dicembre 2016 | 60.952.102 | 32.914 | |
| Di cui: | |||
| - esercitabili al 31 dicembre 2016 | - | ||
| - esercitabili al termine del vesting period | 52.432.574 | ||
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento | 8.519.528 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant assegnate o scadute nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.
Per i piani stock grant a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value delle stock grant è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.
I parametri utilizzati per il calcolo del fair value sono stati i seguenti:
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 0,426 |
|---|---|---|
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | |
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 0,426 |
| Durata | ||
| Vesting period | (anni) | 3 |
| Co-investimento | (anni) | 2 |
| Tasso di interesse privo di rischio | ||
| TSR | (%) | - |
| - vesting period | (%) | 0,023 |
| - co-investimento | (%) | 0,320 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. |
| Dividendi attesi | (%) | - |
| Volatilità attesa | ||
| TSR | (%) | - |
| - vesting period | (%) | 59,13 |
| - co-investimento | (%) | 55,70 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA del giorno precedente la data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Rispetto all'esercizio precedente non sono stati rilevati oneri operativi relativi a contratti derivati su merci.
Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 393.944 migliaia di euro, con un incremento di 273.651 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e dalle svalutazioni effettuate nell'esercizio.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 10.101 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 102.030 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari".
Le svalutazioni di immobilizzazioni materiali effettuate nell'esercizio ammontano a 281.813 migliaia di euro.
La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 9.906 | 10.101 |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 106.401 | 102.030 |
| Svalutazioni immobilizzazioni materiali | 3.986 | 281.813 |
| Totale | 120.293 | 393.944 |
Gli oneri finanziari netti ammontano a 18.482 migliaia di euro, con una diminuzione di 107.005 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Interessi su crediti e altri proventi da imprese controllate e collegate | 21.926 | 24.169 |
| Interessi attivi di mora su crediti verso altri | 1 | 130 |
| Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate | 1.038 | 5.637 |
| Interessi su crediti d'imposta | 2.339 | 592 |
| Interessi su c/c bancari e postali | 382 | 668 |
| Interessi e altri proventi da altri | 1 | 60 |
| 25.687 | 31.256 | |
| Oneri finanziari | ||
| Interessi per debiti e altri oneri verso imprese finanziarie del Gruppo Eni | 89.211 | 9.946 |
| Interessi per debiti verso banche | 4.226 | 3.604 |
| Interessi per debiti verso altri e altri oneri | 982 | 3.684 |
| Interessi per debiti finanziari verso controllate | 176 | 1.176 |
| Interessi per debiti finanziari per beni assunti in leasing | 190 | 922 |
| Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised | 1.815 | 1.600 |
| 96.600 | 20.932 | |
| Differenze di cambio | ||
| Differenze attive di cambio | 230.787 | 172.601 |
| Differenze passive di cambio | (215.303) | (134.743) |
| 15.484 | 37.858 |
Gli oneri netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 66.664 migliaia di euro e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio | (69.583) | (65.552) |
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse | (475) | (1.112) |
| Totale | (70.058) | (66.664) |
I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:
| 2015 | 2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale |
| Partecipazioni in imprese controllate |
||||||||
| INFRA SpA | - | - | - | - | - | - | (153) | (153) |
| Saipem SA | - | - | - | - | - | - | (532.702) | (532.702) |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | - | - | (386) | (386) |
| Snamprogetti Netherlands BV | - | 3.529 | - | 3.529 | - | - | - | - |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA |
- | - | (709) | (709) | - | - | (17.942) | (17.942) |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
- | - | (5.119) | (5.119) | - | - | (5.430) | (5.430) |
| Partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto |
||||||||
| Baltica Scarl | - | - | - | - | - | - | (5) | (5) |
| Centro Sviluppo Materiali | - | - | - | - | - | - | (10) | (10) |
| Partecipazioni in altre imprese | ||||||||
| Acqua Campania SpA | 3 | - | - | 3 | 1 | - | - | 1 |
| Totale | 3 | 3.529 | (5.828) | (2.296) | 1 | - | (556.628) | (556.627) |
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | ||
| Ires | (47.800) | (700) |
| Irap | 3.139 | 2.930 |
| Imposte estere | 53.131 | 25.694 |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte | 1.133 | (1.886) |
| Imposte dirette Joint Operation Ship Recycling Scarl | 18 | 1 |
| Totale | 9.621 | 26.039 |
| Imposte anticipate | (161.807) | (76.910) |
| Imposte differite | 50 | 204 |
| Utilizzo imposte anticipate | 22.428 | 73.664 |
| Utilizzo imposte differite | (468) | (119) |
| Totale | (139.797) | (3.161) |
| Totale imposte sul reddito | (130.176) | 22.878 |
Il consistente aumento del carico fiscale nel corso dell'esercizio 2016 è legato da una parte al decremento della tassazione anticipata per effetto soprattutto della svalutazione di perdite fiscali di alcune filiali estere (pari a 55.263 migliaia di euro), dall'altra al decremento del credito per imposte pagate all'estero calcolato sulle imposte pagate dalle filiali localmente. L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl per imposte dirette è pari a 1 migliaio di euro. Si rimanda alla nota 10 per i dettagli sulle imposte anticipate e differite.
Si riporta nella tabella sottostante il prospetto di riconciliazione tra onere fiscale di bilancio e onere fiscale teorico.
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) ante imposte (a) | (256.749) | (785.024) |
| Differenza tra valori e costi della produzione al lordo degli accantonamenti indeducibili e le svalutazioni dei crediti |
(128.949) | (209.915) |
| Totale costi per il personale | 574.899 | 476.520 |
| Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) | 445.950 | 266.605 |
| Imposte teoriche Ires (a* 27,5%) | (70.606) | (215.882) |
| Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) | 17.392 | 10.398 |
| Totale imposte teoriche (c) | (53.214) | (205.484) |
| Tax rate teorico (c/a* 100)% | 20,73 | 26,18 |
| Imposte sul reddito (d) | (130.176) | 22.878 |
| Tax rate effettivo (d/a* 100)% | 50,70 | 2,91 |
| Imposte teoriche | (53.214) | (205.484) |
| Differenza base imponibile Irap | 4.663 | 3.013 |
| Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) | (7.370) | (6.362) |
| Tassazione dei dividendi | - | - |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte | 1.133 | (1.886) |
| Imposte dirette - Joint Operation Ship Recycling Scarl | 18 | 1 |
| Imposte anticipate filiali estere | (90.126) | 55.256 |
| Altre differenze | 14.720 | 178.340 |
| Imposte effettive | (130.176) | 22.878 |
Il risultato d'esercizio è pari a una perdita di 807.902 migliaia di euro, rispetto alla perdita registrata nell'esercizio precedente pari a 126.555 migliaia di euro.
In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del decreto legislativo n. 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84-quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione sulla Remunerazione 2015" è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 marzo 2015 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto previsto nello "Schema 7-ter dell'Allegato 3" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2015 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2016 a 170 migliaia di euro, come nell'esercizio precedente.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem.
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente Relazione finanziaria annuale, si ritiene opportuno allineare la definizione di key management personnel con quella di altri Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.
Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.
| (milioni di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 5,7 | 4,5 |
| Indennità per cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| Altri benefici a lungo termine | 0,7 | 0,5 |
| Stock grant | - | 0,4 |
| Totale | 6,4 | 5,4 |
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie.
A seguito dell'operazione di aumento di capitale della Società nel corso del mese di febbraio 2016, deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 2 dicembre 2015, mediante l'emissione di 9.668.363.496 nuove azioni ordinarie al prezzo di 0,362 euro cadauna, il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile (perdita) semplice è di 8.348.792.230 e di 439.361.742, rispettivamente nell'esercizio 2016 e 2015.
L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza di Saipem per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 8.409.742.458 e di 439.471.068, rispettivamente nell'esercizio 2016 e 2015.
La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito, è di seguito indicata:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice | 439.361.742 | 8.348.792.230 | |
| Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock grant | - | 60.844.102 | |
| Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie | 109.326 | 106.126 | |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito | 439.471.068 | 8.409.742.458 | |
| Utile (perdita) di competenza Saipem | (migliaia di euro) | (126.555) | (807.902) |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | (0,288) | (0,097) |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | (0,288) | (0,096) |
Le informazioni per settore di attività sono coerenti alle prescrizioni del principio internazionale IFRS 8.
| & Construction Engineering |
& Construction Engineering |
Non allocato | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Offshore | Onshore | Offshore Drilling |
Onshore Drilling |
Totale | |
| Esercizio 2015 | ||||||
| Ricavi netti della gestione caratteristica | 1.442.607 | 1.289.274 | 512.577 | 155.519 | - | 3.399.977 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 492.794 | 488.454 | 350.162 | 67.327 | - | 1.398.737 |
| Ricavi da terzi | 949.813 | 800.820 | 162.415 | 88.192 | - | 2.001.240 |
| Risultato operativo | 5.055 | (178.478) | 27.755 | 16.719 | - | (128.949) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 33.419 | 15.548 | 19.147 | 48.333 | 3.846 | 120.293 |
| Proventi netti su partecipazioni | - | - | - | - | (2.296) | (2.296) |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 7.359 | 22.826 | 16.485 | 58.282 | 9.671 | 114.623 |
| Attività direttamente attribuibili | 847.007 | 1.297.922 | 311.833 | 149.841 | 672.797 | 3.279.400 |
| Passività direttamente attribuibili | 582.263 | 1.021.514 | 194.793 | 48.112 | 1.111.290 | 2.957.972 |
| Fondi per rischi e oneri | 16.353 | 24.569 | - | 306 | 41.764 | 82.992 |
| Esercizio 2016 | ||||||
| Ricavi netti della gestione caratteristica | 913.702 | 1.221.923 | 345.284 | 111.053 | - | 2.591.962 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 562.395 | 536.082 | 235.058 | 37.603 | - | 1.371.138 |
| Ricavi da terzi | 351.307 | 685.841 | 110.226 | 73.450 | - | 1.220.824 |
| Risultato operativo | 110.326 | (131.521) | (86.746) | (101.974) | - | (209.915) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 84.054 | 38.856 | 123.931 | 144.072 | 2.581 | 393.944 |
| Oneri netti su partecipazioni | - | - | - | - | (556.627) | (556.627) |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 7.266 | 3.427 | 5.596 | 34.878 | 9.618 | 60.785 |
| Attività direttamente attribuibili | 843.395 | 1.071.546 | 198.014 | 115.626 | 1.414.608 | 3.643.189 |
| Passività direttamente attribuibili | 276.150 | 869.472 | 76.882 | 67.816 | 616.018 | 1.906.338 |
| Fondi per rischi e oneri | 10.609 | 23.696 | - | 79 | 54.043 | 88.427 |
In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze di magazzino, anch'esse collegate ai mezzi navali.
| (migliaia di euro) | Italia | Resto Europa | CSI | Resto Asia | Settentrionale Africa |
Occidentale Africa |
Americhe | Altre aree | Non allocabili | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2015 | ||||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali |
19.247 | - | 19.434 | 44.589 | 202 | 135 | 2.370 | - | 28.646 | 114.623 |
| Attività materiali e immateriali |
112.217 | 3.375 | 223.899 | 159.972 | 325 | 2.071 | 181.908 | - | 160.423 | 844.190 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) |
739.737 | 761.380 | 141.068 | 642.455 | 124.327 | 206.554 | 225.695 | 128.545 | 309.639 3.279.400 | |
| Esercizio 2016 | ||||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali |
14.245 | - | 2.725 | 34.071 | - | - | - | - | 9.744 | 60.785 |
| Attività materiali e immateriali |
86.898 | 3.446 | 78.814 | 190.780 | 3 | 1.597 | 104.342 | - | 39.054 | 504.934 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) |
1.337.413 | 575.005 | 372.354 | 478.614 | 109.094 | 219.042 | 258.677 | 3.626 | 289.364 3.643.189 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza.
Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi di perforazione, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Italia | 499.152 | 408.871 |
| Resto Europa | 535.315 | 441.795 |
| Africa Settentrionale | 40.918 | 60.388 |
| Africa Occidentale | 371.925 | 220.209 |
| CSI | 843.908 | 589.280 |
| Resto Asia | 747.496 | 676.978 |
| Americhe | 354.271 | 193.405 |
| Altre aree | 6.992 | 1.036 |
| Totale | 3.399.977 | 2.591.962 |
I contratti di costruzione sono contabilizzati in accordo con lo IAS 11.
| 2015 (migliaia di euro) |
2016 |
|---|---|
| Contratti di costruzione - attività 519.557 |
587.259 |
| Contratti di costruzione - passività (495.339) |
(319.599) |
| Contratti di costruzione - netto 24.218 |
267.660 |
| Costi e margini (percentuale di completamento) 3.636.896 |
2.657.034 |
| Fatturazione ad avanzamento lavori (3.598.733) |
(2.368.947) |
| Variazione fondo perdite future (13.945) |
(20.427) |
| Contratti di costruzione - netto 24.218 |
267.660 |
In data 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano), è venuto meno il controllo solitario di Eni su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni e CDP Equity SpA, con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate. Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi, lo scambio di beni e le prestazioni di servizi natura finanziaria e di regolamento monetario con le imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, con imprese controllate e a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA e con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam. Esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse di Saipem.
Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate.
I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2015 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2015 | Esercizio 2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | Ricavi | ||||||
| Crediti commerciali |
Debiti commerciali |
Beni | |||||
| Denominazione | e altri crediti | e altri debiti | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 19 | - | 6.649 | - | - | - | 6 |
| Boscongo SA | 24.793 | 22.675 | 14.670 | - | 1.203 | 26.110 | 724 |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 30 | - | - |
| Denuke Scarl | 2.033 | 2.378 | - | - | 1.768 | 670 | 77 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 23.952 | 58.224 | 359.151 | 19 | 6.523 | 231.292 | 22 |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 4.986 | 1.222 | - | - | 629 | 521 | 492 |
| Global Petroprojects Services AG | 1.719 | 27.206 | 151 | - | 95.714 | 139 | 1.188 |
| Moss Maritime AS | 266 | 61 | 369 | - | 338 | 16 | 151 |
| North Caspian Service Co Ltd | - | 9.300 | - | - | 11.208 | 50 | - |
| Petrex SA | 108.693 | 12.638 | 47.756 | 2.562 | 12 | 30.711 | 2.607 |
| Professional Training Center Llp | - | 16 | - | - | 16 | - | - |
| PT Saipem Indonesia | 8.263 | 12.412 | 71.345 | - | 8.686 | 4.943 | 2.973 |
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão | |||||||
| de Instalaçao Offshore Ltda | - | 878 | - | - | 2.069 | - | - |
| Saigut SA de CV | 60 | - | - | - | - | - | 60 |
| SAIMEP Lda | 1.031 | 374 | - | - | 156 | - | 316 |
| Saimexicana SA de Cv | 22.409 | 224 | 68.497 | 229 | - | 3.391 | 151 |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 917 | 2.329 | 1.700 | - | 2.865 | 250 | 158 |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | 8.180 | 1 | 230 | - | 17 | 1.695 | 187 |
| Saipem (Nigeria) Ltd | 73 | 2.727 | 5.989 | - | 9.799 | - | 45 |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | |||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | 67.478 | 80.479 | 542.668 | 10.893 | 122.161 | 77.020 | 3.061 |
| Saipem America Inc | 5.218 | 10.683 | 15.452 | 19 | 11.960 | 628 | 1.776 |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 1.156 | 2 | 16.733 | - | 3 | 131 | 408 |
| Saipem Australia Pty Ltd | 132.423 | 38 | 29.333 | 12.208 | 41 | 389 | 240 |
| Saipem Canada Inc | 46.509 | 8.691 | 25.556 | 632 | 30 | 8.813 | 1.938 |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 11.355 | 8.521 | 720.632 | - | 61 | 10.408 | 4.859 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 33.994 | 130 | 218.000 | - | 152 | - | 216 |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 29.377 | 56.286 | 37.869 | - | 34.028 | 26.277 | 4.437 |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 12.747 | 6.497 | 142.252 | - | 20.708 | 2.272 | 1.997 |
| Saipem Drilling Co Private Ltd | 282 | - | - | - | - | - | 15 |
| Saipem Drilling Norway AS | 2.026 | 114.051 | - | - | 96.725 | 1.018 | 204 |
| Saipem East Africa Ltd | 360 | - | - | - | - | - | 2 |
| Saipem Finance International BV | 53 | - | - | - | - | - | 53 |
| Saipem India Projects Ltd | 9.137 | 15.741 | 301 | - | 30.549 | 87 | 4.015 |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 2.254 | - | 238.807 | - | - | 1.842 | 176 |
| Saipem International BV | 71.879 | - | 10.000 | - | - | - | 439 |
| Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc | 2.414 | 1.245 | 53 | - | 1.436 | 1.043 | 100 |
| Saipem Ltd | 27.293 | 105.475 | 60.626 | - | 276.369 | 23.553 | 2.910 |
| Saipem Luxembourg SA | 2.199 | 321 | 7.367 | - | 326 | 1.216 | 276 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | (212) | - | - | - | - | (338) | 221 |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 1.810 | 2.445 | 61.983 | 1.724 | 181 | 1.114 | 276 |
| Saipem Norge AS | 575 | 2.879 | - | - | 8.156 | 7 | 559 |
| Saipem Offshore Norway AS | 6.980 | 2.639 | 319 | 1.952 | - | 5.417 | 467 |
| Saipem SA | 51.116 | 24.128 | 501.982 | - | 24.802 | 44.275 | 8.648 |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | 10.092 | 2.458 | 3.215 | - | 2.414 | 218 | 2.131 |
| Saipem Singapore Pte Ltd | 11.244 | 84 | 999 | - | 93 | (50) | 296 |
| Saipem Ukraine Llc | - | - | - | 2.974 | - | - | - |
| Sajer Iraq Company for Petroleum Services, | |||||||
| Trading, General Contracting & Transport Llc | 31.810 | 1.238 | 15.258 | - | 4.631 | 9.630 | 409 |
Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2015
| 31.12.2015 | Esercizio 2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti | Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
commerciali e altri debiti |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 25.162 | 30.696 | 65.053 | 2.861 | 1.115 | 23.497 | 2.379 |
| Servizi Energia Italia SpA | (431) | 1.722 | 10.290 | - | 156 | 549 | 72 |
| Sigurd Rück AG | 29 | 7 | 12.316 | - | 60 | - | 110 |
| Smacemex Scarl | 877 | 992 | - | - | 963 | 591 | 218 |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | 27.056 | - | 38.526 | - | - | 19.713 | 236 |
| Snamprogetti Engineering BV | 4.461 | - | 22.539 | - | - | 3.997 | 41 |
| Snamprogetti Netherlands BV | 16 | - | - | - | - | - | 204 |
| Snamprogetti Romania Srl | 5.639 | 2.214 | 302 | - | 9.044 | 407 | 1.512 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 129.397 | 6.133 | 414.305 | 709 | 935 | 57.578 | 1.656 |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA | 158.322 | 161.205 | - | - | - | 19.892 | 51 |
| Sofresid Engineering SA | 36 | - | 1.834 | - | 130 | 9 | 14 |
| Sofresid SA | 2.687 | - | - | - | - | 2.123 | 22 |
| Sonsub International Pty Ltd | 133 | - | 62 | - | - | 99 | 54 |
| Altre controllate | 7 | (15) | - | - | - | - | - |
| Totale controllate | 1.132.354 | 799.650 3.791.139 | 36.782 | 788.262 | 643.213 | 55.855 | |
| ASG Scarl | - | 8.802 | - | - | 2.650 | - | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 59.751 | 99.305 | 616.770 | - | 101.143 | 144.581 | 16 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 6.764 | 3.486 | 121.580 | - | 3.281 | 723 | - |
| Charville - Consultores e Serviços Lda | 754 | - | - | - | - | 754 | - |
| CMS&A Wll | 81 | - | - | - | - | 177 | - |
| Consorzio F.S.B. | 115 | (19) | - | 37 | 582 | - | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 3.028 | 6 | - | - | (32) | (151) | 342 |
| Modena Scarl | - | 329 | - | - | 149 | - | - |
| Petromar Lda | 26.083 | 500 | 46.405 | - | 413 | 9.801 | 1.163 |
| Rodano Consortile Scarl | - | 305 | - | - | 400 | - | - |
| Rosetti Marino SpA | - | - | - | - | 37 | - | - |
| Saipar Drilling Co BV | 169 | 35 | - | - | 128 | 997 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 3.354 | - | - | - | 72 | 70 | 780 |
| Saipon Snc | - | - | 14.096 | - | - | - | - |
| Sairus Llc (ex Katran-K Llc) | 237 | (5) | - | - | - | - | - |
| Southern Gas Constructors Ltd | 763 | - | - | - | - | (4) | - |
| TSGI Mühendislik I· ns¸aat Ltd S¸irketi |
912 | - | - | - | - | - | 355 |
| Altre collegate e a controllo congiunto | 967 | 680 | - | - | 723 | 291 | 855 |
| Totale collegate e a controllo congiunto | 102.978 | 113.424 | 798.851 | 37 | 109.546 | 157.239 | 3.511 |
| Eni SpA | 3.885 | 12.166 | - | - | 14.881 | 5.066 | 547 |
| Eni SpA - Direzione Downstream | - | 134 | - | - | 1.454 | - | - |
| Eni SpA - Direzione Midstream | 1.068 | 704 | - | - | 903 | - | 7 |
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 63.674 | 15.380 | - | - | (2.424) | 77.404 | 284 |
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 21.905 | 13.166 | - | 2.308 | 276 | 20.716 | 57 |
| Totale controllante | 90.532 | 41.550 | - | 2.308 | 15.090 | 103.186 | 895 |
| Agenzia Giornalistica Italia SpA | - | 150 | - | - | 75 | - | - |
| Ecofuel SpA | 66 | - | - | - | - | 45 | 9 |
| Eni Adfin SpA | (46) | 141 | - | 16 | 4.156 | - | - |
| Eni Canada Holding Ltd | - | - | - | - | - | 8.775 | - |
| Eni Congo SA | 31.125 | - | - | - | - | 58.786 | - |
| Eni Corporate University SpA | 172 | 1.143 | - | - | 3.356 | 248 | - |
| Eni Cyprus Ltd | 23.094 | - | - | - | - | 80.419 | - |
| Eni East Africa SpA | 643 | - | - | 191 | - | 11 | 8.041 |
| 31.12.2015 | Esercizio 2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerciali e altri crediti |
Debiti commerciali e altri debiti |
Garanzie | Costi | Ricavi | |||
| Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri | |||||
| Eni Fuel Centrosud SpA | - | - | - | - | - | 15 | - | |
| Eni Insurance Ltd | - | 275 | - | - | 19.831 | - | - | |
| Eni Iran BV | 140 | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Lasmo Plc | 25.927 | 10.534 | - | - | - | 16.456 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 223 | - | - | - | - | 803 | - | |
| Eni Norge AS | 47.194 | - | - | - | - | 176.629 | - | |
| Eni North Africa BV | 717 | 128 | - | - | - | 588 | - | |
| EniPower Mantova SpA | - | - | - | - | - | 17 | - | |
| EniPower SpA | 461 | - | - | - | - | 852 | 8 | |
| EniServizi SpA | (1) | 5.091 | - | 111 | 43.814 | 729 | 79 | |
| Eni Tunisia BV | 3 | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Turkmenistan Ltd | 3.988 | - | - | - | - | 9.725 | - | |
| Floaters SpA | 99 | 152 | - | - | - | 2.300 | 7 | |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | 4 | - | |
| Raffineria di Gela SpA | 705 | 79 | - | - | 79 | 4.678 | - | |
| Serfactoring SpA | (27) | 10.550 | - | - | 1.684 | - | - | |
| Servizi Aerei SpA | - | - | - | - | 39 | - | - | |
| Società Adriatica Idrocarburi SpA | 105 | - | - | - | - | 238 | - | |
| Società EniPower Ferrara Srl | 1 | - | - | - | - | 39 | - | |
| Société pour la Construction du Gazoduc | ||||||||
| Transtunisien SA - Scogat SA | 46 | - | - | - | - | 94 | - | |
| Syndial SpA | 1.240 | 861 | - | - | 700 | 4.320 | 257 | |
| Tecnomare - Società per lo Sviluppo delle Tecnologie Marine SpA |
- | (5) | - | - | - | 423 | 118 | |
| Versalis SpA | 30.230 | 14.154 | - | - | 2 | 79.715 | 48 | |
| Totale altre controllate Eni | 166.105 | 43.253 | - | 318 | 73.736 | 445.909 | 8.567 | |
| Blue Stream Pipeline Co BV | 476 | - | - | - | - | 908 | - | |
| GreenStream BV | 1.178 | - | - | - | - | 2.276 | - | |
| Mellitah Oil & Gas BV | 9.199 | 12 | - | - | - | (268) | - | |
| Raffineria di Milazzo ScpA | 3.460 | 586 | - | - | - | 1.835 | - | |
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 73 | - | - | - | - | 125 | - | |
| Totale controllate congiuntamente e collegate Eni | 14.386 | 598 | - | - | - | 4.876 | - | |
| Totale joint venture | 59.361 | 53.974 | - | - | 20.625 | - | - | |
| Altre correlate | 24.945 | 4.825 | - | - | 3.803 | 44.314 | - | |
| Totale | 1.590.661 1.057.274 4.589.990 | 39.4451.011.062 | 1.398.737 | 68.828 | ||||
| Ricavi contabilizzati verso correlate | ||||||||
| a deduzione del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | (15.363) | |
| Costi contabilizzati verso correlate | ||||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | (4.492) | - | - | |
| Totale | - | - | - | - | (4.492) | - | (15.363) | |
| Totale generale | 1.590.661 1.057.274 4.589.990 | 39.4451.006.570 | 1.398.737 | 53.465 |
I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2016 | Esercizio 2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | Ricavi | ||||||
| Crediti commerciali |
Debiti commerciali |
Beni | Servizi | Beni | Altri | ||
| Denominazione | e altri crediti | e altri debiti | Garanzie | e servizi | |||
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 3 | - | 8.514 | - | - | - | 4 |
| Boscongo SA | 8.765 | 3.783 | 11.603 | - | 757 | 60.868 | 380 |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 26 | - | - |
| Denuke Scarl | 3.720 | 3.483 | - | - | 2.209 | 1.681 | 135 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | 259.721 | 2.123 | 333.377 | 47 | 2.164 | 409.140 | 9 |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 1.430 | 662 | - | - | 536 | 41 | 606 |
| Global Petroprojects Services AG | 1.042 | 15.157 | 157 | - | 43.526 | 63 | 959 |
| INFRA SpA | 75 | - | - | - | - | 5 | 69 |
| Moss Maritime AS | 133 | 131 | 390 | - | 297 | 7 | 144 |
| North Caspian Service Co Ltd | - | 1.572 | - | - | 7.395 | - | - |
| Petrex SA | 94.622 | 11.438 | 39.138 | (6) | 165 | 2.087 | 1.869 |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - |
| PT Saipem Indonesia | 7.632 | 1.807 | 209.875 | - | 951 | 6.061 | 3.813 |
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão | |||||||
| de Instalaçao Offshore Ltda | - | 987 | - | - | 1.521 | - | - |
| Saigut SA de CV | (27) | - | - | - | - | - | (25) |
| SAIMEP Lda | 1.203 | - | - | - | 12 | - | 125 |
| Saimexicana SA de Cv | 1.689 | 325 | 32.866 | 1.193 | - | 1.493 | 13 |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 1.191 | 2.322 | 1.639 | - | 2.031 | 37 | 132 |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | 293 | - | - | - | 1 | 33 | 118 |
| Saipem (Nigeria) Ltd | 1 | 457 | 2.408 | - | (198) | - | 34 |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
44.400 | 23.740 | 279.287 | 3.319 | 60.053 | 55.810 | 1.946 |
| Saipem America Inc | 1.108 | 3.405 | - | 2 | 9.171 | 1.013 | 826 |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 778 | 827 | 24.968 | - | 837 | 347 | 253 |
| Saipem Australia Pty Ltd | 473 | 761 | 29.445 | - | 36 | 634 | 119 |
| Saipem Canada Inc | 4.025 | 20 | 26.893 | 171 | 56 | 1.251 | 779 |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 6.056 | 93 | 492.714 | 322 | 394 | 8.558 | 3.826 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 13.055 | 140 | 187.895 | 44 | 276 | - | 69 |
| Saipem Contracting Prep SA | 32 | - | 8.776 | - | - | 63 | 25 |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 61.332 | 45.325 | 42.514 | - | 15.196 | 47.088 | 4.314 |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 12.485 | 7.071 | 117.118 | 896 | 21.011 | 83 | 1.307 |
| Saipem Drilling Co Pvt Ltd | 1 | - | - | - | - | - | 6 |
| Saipem Drilling Norway AS | 6.036 | 44.022 | - | - | 80.825 | 6.972 | 154 |
| Saipem East Africa Ltd | 360 | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Finance International BV | 1.203 | - | 100.000 | - | 369 | - | 296 |
| Saipem India Projects Ltd | 281 | 11.267 | - | - | 31.455 | 134 | 4.086 |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 1.603 | - | 269.416 | - | - | 1.622 | 118 |
| Saipem International BV | 33.477 | - | - | - | - | - | 475 |
| Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc | 1.877 | 896 | - | - | 1.077 | 322 | 84 |
| Saipem Ltd | 6.845 | 27.840 | 53.500 | 135 | 2.588 | 9.091 | 2.007 |
| Saipem Luxembourg SA | 8.804 | 521 | 15.575 | - | 184 | 7.695 | 365 |
| Saipem Maritime Asset Management | |||||||
| Luxembourg Sàrl | (206) | - | - | - | - | 23 | 224 |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 2.203 | 30 | 124.594 | - | 81 | 1.294 | 634 |
| Saipem Norge AS | 267 | 1.695 | - | - | 7.002 | - | 411 |
| Saipem Offshore Norway AS | 1.163 | - | 319 | (688) | 670 | 4.954 | 185 |
| Saipem SA | 28.018 | 31.480 | 475.981 | (8) | 24.796 | 39.137 | 7.154 |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | 597 | 674 | 3.320 | - | 2.526 | 93 | 1.101 |
| Saipem Singapore Pte Ltd | 356 | 46 | - | - | 424 | 75 | 123 |
| Saipem Ukraine Llc | - | - | - | - | - | - | - |
| Sajer Iraq Company for Petroleum Services, | |||||||
| Trading, General Contracting & Transport Llc | 10.130 | 15 | 15.760 | - | 831 | 2.686 | 192 |
| 31.12.2016 | Esercizio 2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | Ricavi | |||||||
| Crediti commerciali |
Debiti commerciali |
Beni | Servizi | Beni | Altri | |||
| Denominazione | e altri crediti | e altri debiti | Garanzie | e servizi | ||||
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 7.515 | 23.334 | 57.165 | 1.192 | 10.645 | 24.544 | 1.936 | |
| Servizi Energia Italia SpA | 1.294 | 1.763 | 1.412 | - | (1) | 1.213 | 53 | |
| Sigurd Rück AG | 34 | - | 11.986 | - | - | - | 46 | |
| Smacemex Scarl | 3.529 | 3.717 | - | - | 3.463 | 1.925 | 490 | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | 17.108 | - | 79.695 | - | - | 16.223 | 206 | |
| Snamprogetti Engineering BV | 779 | - | 23.280 | - | - | 2.161 | 30 | |
| Snamprogetti Netherlands BV | 5 | - | - | - | - | - | 42 | |
| Snamprogetti Romania Srl | 2.986 | 1.769 | 315 | - | 4.775 | 847 | 935 | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 18.137 | 8.108 | 595.520 | 4.969 | 389 | 9.938 | 1.868 | |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA | 4 | 23.741 | - | - | - | 7.278 | 45 | |
| Sofresid Engineering SA | 169 | - | 6 | - | - | 40 | 749 | |
| Sofresid SA | 1.083 | 2.293 | 128.627 | - | - | 1.924 | 20 | |
| Sonsub International Pty | 4 | - | - | - | - | 10 | 8 | |
| Altre controllate | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate | 680.899 | 308.840 3.806.048 | 11.588 | 340.522 | 736.564 | 45.892 | ||
| ASG Scarl | - | 5.466 | - | - | (1.217) | - | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 43.711 | 83.169 | 529.757 | - | 74.702 | 98.246 | (16) | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 6.314 | 6.115 | 121.275 | - | 2.409 | (350) | - | |
| Charville - Consultores e Serviços Lda | 423 | - | - | - | - | 423 | - | |
| CMS&A Wll | - | - | - | - | - | 50 | - | |
| Consorzio F.S.B. | 120 | 98 | - | 5 | 719 | - | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 3.262 | - | - | - | - | 17 | 216 | |
| Modena Scarl | - | 193 | - | - | (12) | - | - | |
| Petromar Lda | 25.429 | 451 | 43.395 | - | 432 | 5.029 | 658 | |
| Rodano Consortile Scarl | - | 254 | - | - | 131 | - | - | |
| Rosetti Marino SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipar Drilling Co BV | 58 | 16 | - | - | 82 | 329 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 4.939 | 10 | 22.031 | - | 28 | 59 | 473 | |
| Saipon Snc | - | - | 3.573 | - | - | - | - | |
| Sairus Llc (ex Katran-K Llc) | 6 | - | - | - | - | - | - | |
| Southern Gas Constructors Ltd | 762 | - | - | - | - | - | - | |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | 4.985 | - | - | - | - | - | 412 | |
| Xodus Subsea Ltd | 1.431 | 1.989 | - | - | 1.516 | - | - | |
| Altre collegate e a controllo congiunto | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale collegate e a controllo congiunto | 91.440 | 97.761 | 720.031 | 5 | 78.790 | 103.803 | 1.743 | |
| Agenzia Giornalistica Italia SpA | - | - | - | - | (38) | - | - | |
| Ecofuel SpA | 130 | - | - | - | - | 153 | 43 | |
| Eni Adfin SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Canada Holding Ltd | - | - | - | - | - | 3.996 | - | |
| Eni Congo SA | 11.090 | - | - | - | - | 37.640 | - | |
| Eni Corporate University SpA | - | 769 | - | - | 1.472 | (1) | - | |
| Eni Cyprus Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni East Africa SpA | 664 | - | - | - | - | - | 897 | |
| Eni Fuel Centrosud SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Insurance Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Iran BV | 140 | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Lasmo Plc | 9.617 | 2.844 | - | - | - | 10.208 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 282 | - | - | - | - | 814 | - | |
| Eni Norge AS | 14.196 | - | - | - | - | 124.173 | - | |
| Eni North Africa BV | 25 | - | - | - | - | 129 | - | |
| EniPower Mantova SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| EniPower SpA | 152 | - | - | - | 2 | 292 | 4 | |
| Eni SpA | 49.596 | 3.004 | - | 34 | 7.307 | 52.857 | 4 |
Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016
| 31.12.2016 | Esercizio 2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti | Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
commerciali e altri debiti |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| Eni SpA - Direzione Downstream | - | 116 | - | - | 1.282 | - | - |
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 9.422 | 64 | - | (516) | 210 | 43.489 | 2 |
| Eni SpA - Divisione Gas & Power | 1.064 | 702 | - | - | 702 | - | - |
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 2.243 | 92 | - | 615 | 44 | 17.759 | 62 |
| EniServizi SpA | (9) | 2.429 | - | 87 | 32.028 | 299 | 41 |
| Eni Tunisia BV | 3 | - | - | - | - | - | - |
| Eni Turkmenistan Ltd | 1.518 | - | - | - | - | 27 | - |
| Floaters SpA | - | - | - | - | - | 152 | - |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Raffineria di Gela SpA | 35 | 79 | - | - | - | 346 | - |
| Serfactoring SpA | - | 1.277 | - | - | 174 | - | - |
| Servizi Aerei SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società Adriatica Idrocarburi SpA | 26 | - | - | - | - | 215 | - |
| Società EniPower Ferrara Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| Scogat - Société pour la Construction | |||||||
| du Gazoduc Transtunisien SA | 9 | - | - | - | - | 9 | - |
| Syndial SpA | 164 | 2 | - | - | 129 | (84) | 652 |
| Tecnomare - Società per lo Sviluppo | |||||||
| delle Tecnologie Marine SpA | 362 | (185) | - | - | 1.148 | 4.431 | - |
| Versalis SpA | 34.190 | - | - | - | 3 | 78.397 | - |
| Totale Eni/CDP Equity SpA e controllate | 134.919 | 11.193 | - | 220 | 44.463 | 375.301 | 1.705 |
| Blue Stream Pipeline Co BV | 101 | - | - | - | - | 683 | - |
| GreenStream BV | 2.671 | - | - | - | - | 2.549 | - |
| Mellitah Oil & Gas BV | 9.199 | 13 | - | - | - | - | - |
| Raffineria di Milazzo ScpA | 24 | - | - | - | - | 606 | - |
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 51 | - | - | - | - | 405 | - |
| Totale controllate congiuntamente | |||||||
| e collegate Eni/CDP Equity SpA | 12.046 | 13 | - | - | - | 4.243 | - |
| Totale joint venture | 71.997 | 54.571 | - | - | 78.232 | 113.505 | - |
| Altre correlate | 30.183 | 48.249 | - | - | 259 | 37.722 | - |
| Totale | 1.021.484 | 520.627 4.526.079 | 11.813 | 542.266 | 1.371.138 | 49.341 | |
| Ricavi contabilizzati verso correlate a deduzione del costo lavoro |
- | - | - | - | - | - | (12.334) |
| Costi contabilizzati verso correlate | |||||||
| a incremento del costo lavoro | - | - | - | - | (3.004) | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (3.004) | - | (12.334) |
| Totale generale | 1.021.484 | 520.627 4.526.079 | 11.813 | 539.262 | 1.371.138 | 37.006 |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2015 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2015 | Esercizio 2015 | ||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Eni SpA | - | 2.489.496 | 5.090.694 | 86.678 | - |
| Serfactoring SpA | - | 6.158 | - | 2.532 | - |
| Saipem SA | - | - | - | - | 2.004 |
| Saipem Maritime Asset Management Sarl | - | 19.529 | - | 5.295 | - |
| Altre imprese controllate e collegate Eni | - | - | - | - | 3 |
| Imprese controllate, collegate e altre | 22.107 | - | - | 709 | 24.489 |
| Totale | 22.107 | 2.515.183 | 5.090.694 | 95.214 | 26.496 |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:
(migliaia di euro)
| 31.12.2016 | Esercizio 2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Eni SpA | - | - | - | 9.826 | - |
| Serfactoring SpA | - | - | - | 120 | - |
| Saipem Finance International BV | 384.426 | 224.569 | 2.977.132 | 1.099 | 5.645 |
| Saipem SA | - | - | - | 532.702 | 1.866 |
| Saipem Maritime Asset Management Sarl | - | - | - | 5.507 | - |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA | - | - | - | 17.942 | - |
| Imprese controllate, collegate e altre | 22.468 | - | - | 553 | 22.295 |
| Totale | 406.894 | 224.569 | 2.977.132 | 567.749 | 29.806 |
Saipem SpA intrattiene rapporti commerciali anche con Vodafone Omnitel BV, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate". I suddetti rapporti regolati alle condizioni di mercato, riguardano essenzialmente debiti commerciali per 1.273 migliaia di euro e costi per servizi per 2.293 migliaia di euro.
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 181.124 | 8.873 | 4,90 | 701.995 | - | - |
| Crediti commerciali e altri crediti | 2.226.120 | 1.590.661 | 71,45 | 2.097.136 | 1.021.484 | 48,71 |
| Altre attività correnti | 98.843 | 37.575 | 38,01 | 93.111 | 35.500 | 38,13 |
| Altre attività non correnti | 26.551 | 8.941 | 33,67 | 13.343 | 4.257 | 31,90 |
| Passività finanziarie a breve termine | 560.783 | 502.052 | 89,53 | 284.305 | - | - |
| Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 222.367 | 213.130 | 95,85 | 9.632 | - | - |
| Debiti commerciali e altri debiti | 2.047.545 | 1.057.274 | 51,64 | 1.436.069 | 520.627 | 36,25 |
| Altre passività correnti | 74.224 | 73.863 | 99,51 | 132.169 | 109.936 | 83,18 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 2.069.043 | 1.800.000 | 87,00 | 358.024 | - | - |
| Altre passività non correnti | 5.185 | 5.185 | 100,00 | 2.324 | 2.324 | 100,00 |
L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 2015 | 2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Ricavi della gestione caratteristica | 3.399.977 | 1.398.737 | 41,14 | 2.591.962 | 1.371.138 | 52,90 |
| Altri ricavi e proventi | 65.992 | 53.465 | 81,02 | 59.354 | 37.006 | 62,35 |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | 2.899.299 | 1.046.015 | 36,08 | 1.990.768 | 551.075 | 27,68 |
| Costo del lavoro | 574.899 | (10.870) | (1,89) | 476.520 | (9.330) | (1,96) |
| Altri (oneri) proventi operativi | (427) | (427) | 100,00 | - | - | - |
| Proventi finanziari | 256.474 | 22.964 | 8,95 | 203.857 | 29.806 | 14,62 |
| Oneri finanziari | 311.903 | 89.387 | 28,66 | 155.675 | 11.122 | 7,14 |
| Strumenti derivati | 70.058 | 69.583 | 99,32 | 66.664 | 29.227 | 43,84 |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | 2015 | 2016 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 1.486.036 | 1.447.280 |
| Costi e oneri | (1.207.281) | (1.148.051) |
| Variazione dei crediti commerciali e altre attività | (98.832) | 529.420 |
| Variazione dei debiti commerciali e altre passività | (351.527) | (424.387) |
| Dividendi incassati | 3 | 1 |
| Interessi incassati | 1.038 | 5.637 |
| Interessi pagati | (89.387) | (11.122) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | (259.950) | 398.778 |
| Investimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali | (18.253) | (2.156) |
| - partecipazioni | (1) | (412.688) |
| - crediti finanziari | (52.165) | (384.788) |
| Flusso di cassa degli investimenti | (70.419) | (799.632) |
| Disinvestimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali | 18.844 | 6.378 |
| - rami d'azienda | 46.042 | - |
| - partecipazioni | 93.914 | - |
| - crediti finanziari | 58.386 | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 217.186 | 6.378 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | 146.767 | (793.254) |
| Assunzione di debiti finanziari a lungo termine | 350.000 | - |
| Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine | (10.000) | (2.010.000) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 353.920 | (267.604) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 693.920 | (2.287.604) |
| Totale flussi finanziari verso entità correlate | 580.737 | (2.682.080) |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 2015 | 2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Flusso di cassa da attività operativa | (790.402) | (259.950) | 32,89 | 169.745 | 398.778 | 234,93 |
| Flusso di cassa da attività di investimento | 50.762 | 146.767 | 289,13 | (851.650) | (793.254) | 93,14 |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento | 767.817 | 693.920 | 90,38 | 1.208.554 | (2.287.604) | (189,25) |
In data 19 dicembre 2011 Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta è pari a 17 migliaia di euro.
Negli esercizi 2015 e 2016 non si segnalano posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.
A completamento dell'informativa inclusa nella nota Algeria del paragrafo "Contenziosi" e al solo fine di fornire un quadro organico e completo, si specifica quanto segue con riferimento ai rapporti patrimoniali relativi ai progetti realizzati in Algeria al 31 dicembre 2016:
In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.
Il comma 4 dell'art. 167 del TUIR - D.P.R. n. 917/86, come modificato dal comma 142 dell'art. 1 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016), prevede che: "I regimi fiscali, anche speciali, di Stati o territori si considerano privilegiati laddove il livello nominale di tassazione risulti inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia".
Al 31 dicembre 2016 Saipem controlla 6 società residenti o con filiali (4) in Stati o territori a regime fiscale privilegiato.
Saipem Contracting Netherlands BV - Olanda (100% Saipem), filiale di Sharjah (EAU): la filiale, che ha iniziato a operare nel 2012, è stata registrata per svolgere il ruolo di Project Execution Center per la realizzazione di progetti di tipo EPC ed EPCI nell'area del Medio Oriente, ma in particolare nell'offshore del Golfo Persico.
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) (100% Saipem): la società, con sede a Port Said (Egitto), svolge servizi di perforazione attraverso l'utilizzo dei mezzi di proprietà oltre che attività di installazione nell'ambito dei progetti EPCI per la messa in produzione dei campi petroliferi offshore nell'area del delta del Nilo.
Boscongo SA (100% Saipem): la società, con sede a Pointe-Noire (Congo), è proprietaria di un cantiere nell'area portuale di Pointe-Noire dedicato principalmente alla fabbricazione delle sottostrutture delle piattaforme di perforazione o di produzione. Il cantiere è utilizzato anche come base di supporto terrestre per le operazioni realizzate, da altre società del Gruppo, nell'offshore angolano.
Saipem Contracting Netherlands BV - Olanda (100% Saipem), filiale Georgia: la filiale, costituita il 17 ottobre 2014, è stata registrata per poter eseguire le attività di costruzione, in territorio georgiano, di due condotte e delle relative installazioni di superficie nell'ambito del contratto denominato "SCPX - South Caucasus Pipeline Expansion", assegnato alla società dalla South Caucasus Pipeline Co Ltd.
Saipem (Portugal) Comércio Maritimo, Sociedade Unipessoal Lda (100% Saipem), filiale Egitto: la filiale, costituita il 18 febbraio 2007, svolge principalmente attività di installazione di strutture in mare aperto nell'area del delta del Nilo, utilizzando navi di proprietà, nell'ambito di più ampi contratti EPCI assegnati ad altre società del Gruppo.
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (100% Saipem), filiale Abu Dhabi (EAU): la filiale è stata costituita nel novembre 2015, unicamente per poter ottenere i permessi di lavoro per il personale impegnato a bordo dei propri impianti di perforazione operanti, per conto di clienti locali, in mare aperto al largo di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.
(migliaia di euro)
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Compensi |
|---|---|---|---|
| Revisione legale dei conti | Revisore della capogruppo Rete del revisore della capogruppo |
Società capogruppo Società capogruppo |
1.469 105 |
| Servizi di attestazione | Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | 30 |
| Altri servizi (1) | Revisore della capogruppo | Società capogruppo | 700 |
| Revisione legale dei conti | i) Revisore della capogruppo (2) ii) Rete del revisore della capogruppo (3) iii) Revisori diversi dalla rete della capogruppo (4) |
i) Società controllate ii) Società controllate iii) Società controllate |
188 2.689 92 |
| Servizi di attestazione | i) Revisore della capogruppo ii) Rete del revisore della capogruppo |
i) Società controllate ii) Società controllate |
- 20 |
| Servizi di consulenza fiscale | Revisore della capogruppo | Società controllate | |
| Altri servizi | i) Revisore della capogruppo ii) Rete del revisore della capogruppo (5) |
i) Società controllate ii) Società controllate |
- 157 |
| Totale | 5.450 |
(1) Di cui 650 migliaia di euro per attività di verifica straordinarie connesse con il programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari, 24 migliaia di euro relativi a compensi per bilancio di sostenibilità e 26 migliaia di euro relativi a procedure concordate.
(2) Di cui 27 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(3) Di cui 212 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(4) Di cui 70 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(5) Di cui 29 migliaia di euro per attività in relazione alla legge n. 262/2005 e 8 migliaia di euro per bilancio di sostenibilità.
| Capitale sociale |
Impresa | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero | Valore | ||||||
| azioni o quote |
Moneta di conto |
nominale unitario |
Importo | Ragione sociale | Sede | ||
| Imprese controllate dirette | |||||||
| 9.494.210 | BRL | 1,00 | 9.494.210,00 | Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | Rio de Janeiro | ||
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000,00 | Denuke Scarl | San Donato Milanese | ||
| 380.000 | EUR | 453,80 | 172.444.000,00 | Saipem International BV | Amsterdam | ||
| 6.300 | USD | 60,00 | 378.000,00 | Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | Lussemburgo | ||
| 100.000 | NOK | 1,20 | 120.000,00 | Saipem Offshore Norway AS | Sola (Norvegia) | ||
| 17.426.773 | EUR | 1,52 | 26.488.694,96 | Saipem SA | Montigny le Bretonneux | ||
| 291.000 | EUR | 1,00 | 291.000,00 | Servizi Energia Italia SpA | San Donato Milanese | ||
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000,00 | Smacemex Scarl | San Donato Milanese | ||
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000,00 | Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA | San Donato Milanese | ||
| 203.000 | EUR | 1,00 | 203.000,00 | Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam | ||
| 1.000.000 | EUR | 1,00 | 1.000.000,00 | Saipem Finance International BV | Amsterdam | ||
| 50.000 | EUR | 1,00 | 50.000,00 | INFRA SpA | San Donato Milanese | ||
| Totale imprese controllate dirette | |||||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||||||
| 50.864 | EUR | 1,00 | 50.864,00 | ASG Scarl | San Donato Milanese | ||
| - | EUR | - | 51.645,69 | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | San Donato Milanese | ||
| - | EUR | - | 51.645,69 | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | San Donato Milanese | ||
| - | EUR | - | 15.000,00 | Consorzio F.S.B. | San Donato Milanese | ||
| - | EUR | - | 10.329,14 | Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino | ||
| 400.000 | EUR | 1,00 | 400.000,00 | Modena Consortile Scarl (1) | San Donato Milanese | ||
| 250.000 | EUR | 1,00 | 250.000,00 | Rodano Consortile Scarl | San Donato Milanese | ||
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | |||||||
| Altre imprese partecipate | |||||||
| 32.050 | LYD | 45,00 | 1.442.250,00 | Libyan Italian Joint Co | Tripoli | ||
| 598.065.003 | INR | 1,00 | 598.065.003,00 | Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | Mumbai (India) | ||
| 428.181.821 | INR | 1,00 | 428.181.821,00 | Nagarjuna Oil Refinery Ltd | Hyderabad (India) | ||
| Totale altre imprese partecipate | |||||||
| Totale generale | |||||||
(1) Il bilancio finale di liquidazione è stato approvato il 23 dicembre 2016. La cancellazione dal Registro delle Imprese è avvenuta il 10 gennaio 2017.
| Numero azioni | Valore nominale | Valore | |
|---|---|---|---|
| o quote possedute | Possesso % | moneta di conto | di bilancio |
| 9.399.268 | 99,00 | 9.399.268 | 1.556.266 |
| 5.500 | 55,00 | 5.500 | 5.500 |
| 380.000 | 100,00 | 172.444.000 | 1.204.333.212 |
| 6.300 | 100,00 | 378.000 | 26.285.553 |
| 100.000 | 100,00 | 120.000 | 300.015.346 |
| 17.426.767 | 99,99 | 26.488.686 | 432.391.561 |
| 291.000 | 100,00 | 1.291.000 | 904.607 |
| 6.000 | 60,00 | 6.000 | 6.000 |
| 9.990 | 99,90 | 9.990 | - |
| 203.000 | 100,00 | 203.000 | 11.594.926 |
| 250.000 | 25,00 | 10.000.000 | 10.000.000 |
| 50.000 | 100,00 | 550.000 | 397.570 |
| 1.987.490.541 | |||
| 28.184 | 55,41 | 28.184 | 28.184 |
| - 52,00 |
26.855 | 26.855 | |
| - 50,36 |
26.009 | 26.009 | |
| - 29,10 |
4.358 | 5.000 | |
| - 51,00 |
5.268 | 5.268 | |
| 237.320 | 59,33 | 237.320 | 237.320 |
| 133.925 | 53,57 | 133.925 | 133.925 |
| 462.561 | |||
| 300 | 0,94 | 13.557 | - |
| 4.400.000 | 0,74 | 4.400.000 | 553.123 |
| 4.000.000 | 0,93 | 4.000.000 | 273.768 |
| 826.891 | |||
| 1.988.779.993 |
La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione per i settori di attività Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore. Nell'anno ha realizzato ricavi per 1.279.705 migliaia di euro e una perdita pari a 481.153 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.
La società, di diritto olandese, ha come oggetto il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie, la concessione di finanziamenti e garanzie alle società del Gruppo e terze parti, nonché la gestione di servizi di regolamento monetario. Il 2016 si è chiuso con un utile di 2.756 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2016 si è chiuso con un utile di 56.213 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al Gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2016 si è chiuso con una perdita dell'esercizio di 4.550 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.
La società opera nel settore Engineering & Construction Onshore. Nel corso del 2016 ha realizzato ricavi per 7.656 migliaia di euro e una perdita per 17.961 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.
La società opera nel settore Drilling. I ricavi conseguiti nel 2016 ammontano a 7.386 migliaia di euro, con una perdita dell'esercizio di 6.821 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.
La società, di diritto norvegese, opera nel settore Engineering & Construction Offshore. Nel corso del 2016 ha realizzato ricavi per 92.692 migliaia di euro e una perdita dell'esercizio di 34.070 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2016 è stata effettuata da Ernst & Young.
I sottoscritti Stefano Cao e Mariano Avanzi in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2016.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre che:
3.1 il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016:
16 marzo 2017
/firma/ Stefano Cao /firma/ Mariano Avanzi Stefano Cao Mariano Avanzi Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto
Signori Azionisti,
siete invitati
16 marzo 2017
Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Paolo Andrea Colombo
Signori Azionisti,
nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 abbiamo svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni Consob in materia di controlli societari e dalle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina. Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati consiliari, le audizioni del Management della Società e del Gruppo, gli incontri con il revisore legale e con i corrispondenti organi di controllo di società del Gruppo, l'analisi dei flussi informativi acquisiti dalle competenti strutture aziendali, nonché le ulteriori attività di controllo.
Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 evidenzia un patrimonio netto di 3.947.775.303 euro comprensivo di una perdita di esercizio pari a 807.901.671 euro.
I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal D.Lgs. n. 39/2010. Il Collegio ha preso in esame le modifiche occorse al D.Lgs. n. 39/2010 con il D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE che modifica la Direttiva 2006/43/CE concernente la revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e dal Regolamento Europeo 537/2014.
Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.
Abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto. Nel corso dell'esercizio 2016, e sino alla data dell'odierna Relazione, il Collegio Sindacale si è riunito n. 38 volte (di cui 9 nel corso del 2017) ed ha inoltre partecipato a n. 19 riunioni del Consiglio di Amministrazione (di cui 3 nel corso del 2017), a n.19 riunioni con il Comitato per il Controllo e Rischi della Società (di cui 4 nel corso del 2017), a n. 21 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine (di cui 5 nel corso del 2017) e a n. 11 riunioni del Comitato Corporate Governance e Scenari (di cui 3 nel corso del 2017). Il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 e, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore previsti dalla legge, ha tenuto numerosi incontri con la società di revisione.
Abbiamo vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem SpA alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione. Abbiamo monitorato l'evoluzione della struttura organizzativa a seguito dei cambiamenti avvenuti in alcune posizioni apicali del management di Saipem SpA. Abbiamo vigilato sull'espletamento degli adempimenti correlati alle normative "Market abuse" e "Tutela del risparmio" in materia di informativa societaria e di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico. In particolare, il Collegio Sindacale ha monitorato il rispetto delle disposizioni contenute nell'art. 115-bis del TUF e del Regolamento circa l'aggiornamento del Registro delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate.
Il Collegio Sindacale ha constatato che adeguata documentazione a supporto degli argomenti oggetto di discussione nei consigli di amministrazione è resa disponibile ad amministratori e sindaci con ragionevole anticipo tramite pubblicazione in un apposito database aziendale.
Abbiamo vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
l'esame della valutazione positiva espressa dal Consiglio di Amministrazione sull'adeguatezza ed effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
l'esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull'Assetto Amministrativo e Contabile, sul Sistema di Controllo Interno e sull'Informativa Societaria prodotta semestralmente, nonché gli incontri con il medesimo che ha rilasciato, in data 16 marzo 2017, la dichiarazione prevista dall'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 con riferimento al bilancio di esercizio 2016 e al bilancio consolidato 2016 di Saipem SpA. Con riferimento alla vigilanza richiesta dall'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010 sul processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha verificato che, ai fini delle attestazioni che l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari devono rendere, nel corso del 2016 è stata svolta l'attività di aggiornamento del sistema di controllo interno sotto il profilo amministrativo e contabile. Nell'ambito di tale attività è stata svolta l'analisi, a livello di Gruppo, delle entità in ambito e dei connessi processi rilevanti, attraverso una mappatura delle attività svolte al fine di verificare l'esistenza di controlli (a livello di entità e di processo) atti a presidiare il rischio di non conformità alle leggi, ai regolamenti e ai principi contabili in tema di informativa finanziaria periodica destinata a pubblicazione. L'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi anche della struttura dell'Internal Audit e di primaria società di consulenza;
La Procedura societaria del 26 novembre 2007 n. STD-COR-LEGA-003 "Presidio eventi giudiziari", successivamente aggiornata in data 29 maggio 2013, prevede la tempestiva comunicazione ad amministratori ed organi di controllo di notizia o notifica di indagini in riferimento a un illecito che possa comportare, anche in via potenziale, un danno all'immagine e/o alla reputazione della Società e/o del Gruppo. Gli eventi e le circostanze di maggior rilievo ricevute in tale ambito sono state oggetto di specifica informativa resa al Collegio dalla Direzione Affari Legali e risultano adeguatamente rappresentate nella Relazione sulla gestione.
Con riferimento alla vicenda "Algeria", il Collegio ha incontrato in più occasioni i legali incaricati di assistere la Società nel relativo procedimento penale, ricevendo periodici aggiornamenti al riguardo.
Con riferimento alla vicenda brasiliana "Lava Jato" il Collegio ha preso atto del Report di audit emesso da KPMG Advisory in data 14 luglio 2016 a completamento delle proprie attività di verifica; per quanto rileva, il Report di audit ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e soggetti oggetto di indagine;
Il Collegio Sindacale ha esaminato, con l'assistenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, le procedure amministrative e contabili relative all'attività di formazione del bilancio della Società, del bilancio consolidato e della relazione finanziaria semestrale, oltre che degli altri documenti contabili periodici. Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto e all'Amministratore a ciò delegato, di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.
In particolare il Collegio ha verificato l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi della normativa vigente, anche di natura regolamentare, constatando che le società del Gruppo, cui sono applicabili tali previsioni, siano dotate di procedure idonee a far pervenire regolarmente alla direzione della Società e al revisore della società controllante, i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.
All'esito dell'attività svolta, non sono emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Saipem SpA, nel suo complesso.
La società di revisione EY SpA ha rilasciato in data odierna le relazioni ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39/2010 rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2016, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data.
La società di revisione ha rilasciato la Relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale, ai sensi dell'art. 19, comma 3, del D.Lgs. n. 39/2010 senza individuare carenze significative. Abbiamo tenuto riunioni con i responsabili della società di revisione , ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati.
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, coerentemente con le indicazioni del documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha approvato nel corso della riunione consiliare del 27 gennaio 2017 la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, in via autonoma e anticipata rispetto al momento dell'approvazione dei risultati dell'impairment test avvenuta in occasione dell'approvazione del progetto di bilancio il 16 marzo 2017.
In allegato alle Note del bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. Gli "altri servizi" forniti dalla società di revisione EY SpA e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem SpA e alle società da questa controllate, comprendono: (i) compensi per attività di verifica straordinarie connesse con il programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari; (ii) compensi per la revisione limitata del bilancio di sostenibilità; e (iii) compensi relativi a procedure di verifica concordate. Alla società di revisione EY SpA non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010.
della dichiarazione di indipendenza rilasciata dalla EY SpA ai sensi dell'art. 17, comma 9, del D.Lgs. n. 39/2010, e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa ai sensi dell'art. 18, comma 1, del D.Lgs. n. 39/2010, e pubblicata sul proprio sito internet;
degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Saipem SpA e dalle società del Gruppo, riteniamo che sussistano le condizioni per attestare l'indipendenza della società di revisione EY SpA.
Abbiamo ottenuto dagli amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem SpA, anche per il tramite delle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione finanziaria annuale della Società, alla quale si rinvia.
Con particolare riferimento all'operazione di aumento del capitale sociale deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 2 dicembre 2015, sottoscritto e versato per un controvalore complessivo pari a 3.499.947.586 euro, il Collegio Sindacale ha vigilato sullo svolgimento dell'operazione nel suo complesso e sulla correttezza del processo decisionale adottato dagli amministratori, oltre che sull'adeguatezza del flusso informativo intrattenuto dalla Società con l'Autorità di Vigilanza e con il mercato e ha mantenuto un costante scambio informativo con le competenti funzioni aziendali e con la società di revisione, prendendo atto delle attestazioni dalla stessa rilasciate.
Il Collegio Sindacale ha monitorato il perfezionamento della rilevante operazione di rafforzamento della struttura patrimoniale della Società che, oltre all'aumento di capitale, ha previsto un rifinanziamento straordinario del debito. L'operazione avviata nell'ultimo trimestre del 2015 è proseguita nel corso del 2016 con l'adozione di un programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari (Euro Medium Term Notes Programme, cd. "EMTN Programme") attuato con l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per un massimo di 1,6 miliardi di euro e successiva collocazione in data 1° settembre 2016 di obbligazioni a tasso fisso in due tranche a 4,5 e 7 anni, per un valore nominale di 1 miliardo di euro e in data 29 marzo 2017 di obbligazioni a tasso fisso a 5 anni, per un valore nominale di 500 milioni di euro. In particolare, il Collegio Sindacale ha vigilato sullo svolgimento dell'operazione nel suo complesso e sulla correttezza del processo decisionale adottato dagli amministratori, verificando la conformità dell'operazione con le finalità dell'impresa e con le strategie formulate dal Consiglio di Amministrazione.
Il nuovo Piano Strategico 2017-2020 individua una serie di azioni per affrontare un contesto di mercato deteriorato e con prospettive di recupero spostate nel tempo rispetto a quanto precedentemente ipotizzato e include il programma di introduzione di un nuovo modello organizzativo finalizzato ad affidare ai singoli business maggiori responsabilità sul risultato di progetto. È prevista la creazione di cinque divisioni/società dedicate, rispettivamente, alle attività: costruzioni offshore, costruzioni onshore, drilling offshore, drilling onshore, nonché una realtà dedicata alle attività e ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto. Il Collegio Sindacale ha avviato un costante monitoraggio sull'evoluzione delle azioni individuate dal Piano Strategico 2017-2020 approvato dalla Società nella seduta consiliare del 25 ottobre 2016 e sugli sviluppi del programma "Fit For the Future 2.0" finalizzato all'introduzione del nuovo modello organizzativo.
Abbiamo vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite l'MSG (Management System Guideline) "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" (la "MSG OPC"), approvata in data 24 novembre 2010 e aggiornata da ultimo in data 29 luglio 2016, ai principi indicati nel Regolamento Consob di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 in materia di operazioni con parti correlate. Valutiamo adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La Funzione Internal Audit svolge, su incarico del Collegio, attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa.
Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. Gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nelle note al bilancio.
Il Collegio Sindacale è stato costantemente tenuto informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto delle procedure applicabili da parte della Società. Per quanto a nostra conoscenza, e richiamato quanto rappresentato al precedente punto, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.
Nel corso dell'esercizio non abbiamo ricevuto denunce ex art. 2408 del codice civile.
Abbiamo fornito periodici aggiornamenti alla Commissione Nazionale per la Società e la Borsa in merito all'attività di monitoraggio e di vigilanza svolta, sia in relazione alle iniziative di continuo rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi ("SCIGR") poste in essere dalla Società, sia con riferimento all'attività di vigilanza costantemente svolta in particolare attraverso lo scambio di informazioni con la Funzione Internal Audit della Società.
Il 7 novembre 2016 Consob ha avviato una verifica ispettiva nei confronti di Saipem SpA ai sensi dell'art. 115, comma 1, lett. c) del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 "al fine di acquisire documentazione e ogni altro elemento informativo utile in merito alle modalità di individuazione e determinazione delle svalutazioni esplicitate nel comunicato diffuso al pubblico il 25 ottobre 2016, anche in relazione al processo di formazione del Piano Strategico 2017-2020 oltre che all'eventuale sussistenza delle circostanze originanti dette svalutazioni in epoca antecedente al predetto comunicato"; il Collegio Sindacale è informato che la Società sta fornendo tutti i chiarimenti richiesti.
Dal 1° dicembre 2006 la Società è dotata di una propria procedura "Segnalazioni anche anonime ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie, inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. In data 23 settembre 2014 e successivamente in data 27 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha aggiornato tale procedura prevedendo tra l'altro che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti, come definiti dalla procedura stessa, di tali circostanze ne venga data tempestiva informativa anche al Comitato per il Controllo e Rischi della Società e all'Organismo di Vigilanza per le tematiche di competenza. La Funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2016 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati svolgendo una costante attività di monitoraggio.
Abbiamo vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del D.Lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti e le raccomandazioni della "Relazione annuale 2016 del Comitato Italiano per la Corporate Governance" del 13 dicembre 2016 . Abbiamo verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza ai sensi del D.Lgs n. 58/1998 ("TUF") e del Codice di Autodisciplina in capo agli amministratori e ai sindaci in carica.
In tale ambito il Collegio ha preso atto che la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, in adempimento degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contiene le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione ai codici di comportamento e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina.
Saipem SpA è stata soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni SpA fino al 22 gennaio 2016.
Il 27 ottobre 2015 Eni SpA ha sottoscritto un contratto di compravendita con il Fondo Strategico Italiano SpA ("FSI" - ora CDP Equity SpA) per la cessione al FSI di una partecipazione pari a circa il 12,5% del capitale sociale di Saipem, nonché un accordo parasociale volto a disciplinare la Governance e gli assetti proprietari di Saipem SpA. Come indicato nel suddetto patto parasociale, alla data di efficacia della cessione (22 gennaio 2016), né Eni, né FSI (ora CDP Equity SpA) esercitano "un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF". Inoltre, secondo quanto indicato nel documento informativo redatto da Eni ai sensi dell'art. 5 del Regolamento "Parti correlate" relativo alla cessione della partecipazione detenuta da Eni SpA in Saipem SpA, gli assetti relativi alla Governance concordati con il patto sono diretti a realizzare un controllo congiunto di Saipem SpA da parte di Eni e CDP Equity. Conseguentemente dal 22 gennaio 2016 la Società ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni.
Il Collegio Sindacale ha verificato l'aggiornamento delle informazioni essenziali relative al Patto Parasociale del 27 ottobre 2015 tra Eni SpA e CDP Equity SpA (già Fondo Strategico Italiano SpA). In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 130 del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999, le informazioni essenziali sono state aggiornate in data 3 gennaio 2017 su richiesta di Eni SpA e di CDP Equity SpA al fine di dare atto che nel corso dell'esercizio 2016, rispettivamente in data 28 gennaio 2016 e 3 febbraio 2016 – in esecuzione dell'aumento di capitale deliberato dall'Assemblea di Saipem in data 2 dicembre 2015 – sia Eni, sia CDP Equity hanno sottoscritto la quota di aumento di capitale di propria spettanza.
In data 7 giugno 2016 abbiamo espresso parere favorevole alla nomina di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 dell'Executive Vice President Pianificazione, Amministrazione e Controllo della Società, deliberata in pari data dal Consiglio di Amministrazione.
Nella circostanza, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di separare le cariche di CFO e di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Tale scelta è stata motivata dalle nuove prerogative che l'Amministratore Delegato ha inteso affidare in materia di strategie al Chief Financial Officer. Dette prerogative costituiscono un ampliamento delle competenze attribuite al CFO e sono dirette ad assicurare il presidio unitario e integrato delle attività di indirizzo, pianificazione e controllo dell'andamento societario, e quindi l'integrazione in modo sinergico della pianificazione di breve-medio termine dal punto di vista finanziario con la visione strategica e di lungo periodo del business.
Inoltre abbiamo espresso i seguenti pareri favorevoli:
Sulla base delle attività di controllo svolte, esprimiamo, per quanto di nostra competenza, parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 e di copertura della perdita di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione.
Milano, 3 aprile 2017
Mario Busso, Presidente del Collegio Sindacale
Giulia De Martino, Sindaco Effettivo
Massimo Invernizzi, Sindaco Effettivo


Il "Consolidato di Sostenibilità 2016" riporta i principali risultati della Società nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend. Il documento è redatto in conformità con i principi delle "Sustainability Reporting Guidelines" del Global Reporting Initiatives (GRI) - versione G4.
Il "Consolidato di Sostenibilità 2016" è complementare a "Saipem Sustainability 2016", in quanto fornisce un'analisi più in dettaglio della performance, sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo; il documento è organizzato per paragrafi, come specificato nell'Indice. L'informativa sull'Approccio di Sostenibilità (DMA) e il GRI Content Index sono presenti rispettivamente nell'Annex I e II di "Saipem Sustainability 2016". Entrambi i documenti sono anche presenti online nella sezione documentale del sito internet.
| Metodologia, criteri e principi di reporting | ii |
|---|---|
| Indicatori di sostenibilità | iv |
| Le persone di Saipem | iv |
| Occupazione | iv |
| Lo sviluppo delle competenze | v |
| Relazioni industriali | vi |
| Diversità e pari opportunità | vi |
| Presenza locale | vii |
| Creazione di valore locale | viii |
| Salute e sicurezza sul luogo di lavoro | ix |
| Performance di sicurezza | x |
| La promozione della salute | xi |
| Etica del business | xii |
| Anti-corruzione | xii |
| Una catena di fornitura sostenibile | xii |
| Pratiche di security | xiii |
| Segnalare sospette violazioni | xiii |
| Ambiente | xv |
| Energia ed emissioni | xv |
| Acqua | xvi |
| Biodiversità | xvi |
| Scarichi | xvi |
| Rifiuti | xvii |
| Sversamenti | xvii |
| Altre informazioni | xvii |
| La performance economica | xvii |
| Product responsibility | xviii |
| Customer satisfaction | xviii |
| Adesione ad associazioni | xviii |
Dal 2011 gli indicatori e più in generale le performance di sostenibilità del Gruppo sono riportate all'interno della Relazione finanziaria annuale. Tale documento è complementare a "Saipem Sustainability". I documenti trattano gli argomenti materiali per Saipem e gli stakeholder ai quali è indirizzato e descrivono le azioni e le iniziative realizzate per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo documento e "Saipem Sustainability" sono parte integrante del sistema di comunicazione e reporting di sostenibilità di Saipem, composto da strumenti realizzati per comunicare in maniera esaustiva ed efficace le informazioni sulla performance di sostenibilità ai diversi stakeholder della Società.
Tutti i documenti citati sono disponibili sul sito www.saipem.com.
| strumenti di comunicazione |
stakeholder finanziari |
clienti | dipendenti | stakeholder locali |
|---|---|---|---|---|
| Saipem Sustainability | ||||
| Consolidato di Sostenibilità | ||||
| Report Paese e Progetto | ||||
| Relazione finanziaria annuale | ||||
| Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari e Relazione sulla Remunerazione |
||||
| Leaflet annuali e newsletter |
||||
| Sito web Saipem |
Il presente prospetto è stato redatto facendo riferimento ai principi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, affidabilità e chiarezza (principi per la definizione della qualità del report), come definiti dal Global Reporting Initiative - GRI nelle "G4 Sustainability Reporting Guidelines". Il contenuto del documento è stato definito considerando i principi di materialità, inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza, di nuovo come definito dalle linee guida GRI. Gli indicatori di performance, selezionati in base ai temi individuati come materiali, sono stati raccolti su base annuale. Con la stessa periodicità viene impostata la rendicontazione di Sostenibilità. Il processo di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è stato strutturato in modo da garantire la confrontabilità dei dati e l'analisi dei trend nel triennio, al fine di permettere una corretta lettura delle informazioni e una completa visione a tutti gli stakeholder interessati all'evoluzione delle performance di Saipem.
Per definire i temi di sostenibilità considerati più significativi, sia internamente alla Società che per gli stakeholder di riferimento, nel corso del 2016 è stata condotta per il sesto anno un'analisi di materialità.
Come primo passo sono stati identificati i temi rilevanti tra i quali sono stati individuati quelli materiali. Tale processo si basa sul contesto di sostenibilità e sull'analisi degli stakeholder coinvolti. Per semplicità di analisi e comparabilità dei risultati, i 30 temi individuati sono stati raggruppati in 5 macro-categorie. Il livello di interesse esterno è stato definito, tramite un'intervista o la somministrazione di un questionario, da un mix bilanciato di stakeholder. Sono stati coinvolti clienti, ONG, rappresentanti delle comunità locali, business partner, associazioni di categoria, investitori, rappresentanti delle autorità, fornitori e dipendenti. Il livello di significatività interna è stato valutato da un panel di senior manager Saipem. Il panel ha identificato le tematiche più importanti, in termine di rischi e opportunità, per il successo di lungo periodo della Società. La rilevanza di ogni tema risulta dall'intersezione del livello di significatività interna con il livello di interesse esterno. I temi materiali sono quelli rilevanti sia per Saipem che per gli stakeholder. I risultati finali dell'analisi di materialità sono stati validati dal Comitato di Sostenibilità e dal Comitato di Corporate Governance e Scenari. In questa pagina viene rappresentato il quadrante in alto a destra della matrice di materialità nel quale sono presenti i temi materiali. In questo documento sono riportati sia indicatori associati a tematiche materiali sia indicatori associati a tematiche che sono comunque considerate rilevanti, anche per continuità con gli anni precedenti.
Maggiori dettagli sono presenti nella parte "Methodology and Reporting Criteria" di "Saipem Sustainability 2016".

Questo documento contiene le informazioni e una descrizione degli indicatori relativi alla performance di Saipem SpA e tutte le imprese controllate, direttamente o indirettamente, dal Gruppo. In linea con le linee guida GRI G4, i temi materiali sono associati ai corrispondenti aspetti GRI G4. Inoltre, viene specificato il perimetro entro il quale questi temi hanno un impatto, sia internamente che esternamente. Eventuali limitazioni al perimetro sono anch'esse specificate.
Eventuali variazioni del perimetro di reporting interno sono descritte nella nota metodologica della "Relazione finanziaria annuale 2016". Maggiori informazioni sul perimetro esterno di reporting ed eventuali limitazioni sono presenti nella sezione "Methodology and Reporting Criteria" di "Saipem Sustainability 2016".
La rendicontazione è sottoposta a revisione limitata da parte di una società indipendente, revisore unico della relazione finanziaria annuale, nella quale è inclusa il presente capitolo, e del documento "Saipem Sustainability 2016".
Questa sezione è stata redatta secondo i principi dello standard GRI G4 ed è organizzata per paragrafi, ognuno dei quali approfondisce una diversa tematica.
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Totale dipendenti a fine periodo, di cui: | (n.) | 54.637 | 46.346 | 40.305 |
| - Senior Manager | (n.) | 421 | 417 | 399 |
| - Manager | (n.) | 5.012 | 4.972 | 4.276 |
| - White Collar | (n.) | 23.907 | 21.549 | 18.496 |
| - Blue Collar | (n.) | 25.297 | 19.408 | 17.134 |
| Dipendenti donne | (n.) | 5.832 | 5.257 | 4.251 |
| Dipendenti in Paesi extra-Europa | (n.) | 43.334 | 35.793 | 30.343 |
| Dipendenti con contratto full-time | (n.) | 54.350 | 46.073 | 40.060 |
| Dipendenti con ruolo professionale chiave | (n.) | 19.774 | 17.840 | 14.991 |
| Dipendenti assunti tramite agenzia | (n.) | - | 4.489 | 5.643 |
| Risoluzioni di risorse con ruolo professionale chiave | (n.) | 4.518 | 5.533 | 5.274 |
| Turnover volontario di risorse con ruolo professionale chiave | (%) | 8,01 | 6,38 | 8,28 |
| Turnover complessivo | (%) | - | - | 40 |
Nel 2016 si è assistito a una riduzione della forza lavoro (13%). Queste riduzioni sono dovute principalmente alla conclusione di alcuni progetti e alla riduzione delle attività operative in Messico, Canada, Sud America (in particolar modo in Venezuela) e Nigeria. In Italia vi è stata una riduzione del 12,3% della forza lavoro legata in particolare alla cessione del centro di ingegneria Roma-Vibo Valentia e alla razionalizzazione degli organici. Le dipendenti donne rappresentano l'11% della forza lavoro, un dato in linea con quello del 2015. Per quanto riguarda i dipendenti che ricoprono un ruolo professionale considerato chiave, essi a oggi rappresentano il 37% della forza lavoro, in linea con il valore del 2015 (38%).
Il tasso di turnover volontario delle risorse chiave per il business è stato dell'8,28% nel 2016, un dato in leggero aumento rispetto al 2015, ma sostanzialmente in linea con il dato del 2014. Il tasso di turnover complessivo nel 2016 risulta essere del 40%, un valore che va contestualizzato con a) la situazione estremamente dinamica del mercato dell'Oil & Gas che ha comportato, a seguito di un'importante contrazione degli investimenti nel settore, una considerevole riduzione delle attività operative e con b) la natura del business di Saipem che, essendo una società contrattista, lavora per progetti di grandi dimensioni che hanno durate variabili (da pochi mesi ad anni). Tenuto conto di tali specificità, il dimensionamento quali-quantitativo del capitale umano di Saipem è quindi soggetto a una naturale fluttuazione connessa alle diverse fasi operative dei progetti. Questo comporta un notevole incremento della forza lavoro in una data area in un dato momento e una pari riduzione della forza lavoro quando il progetto finisce. Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.
Considerando solamente il tasso di turnover volontario delle società il cui andamento occupazionale è meno condizionato dal concludersi di progetti (come per esempio Saipem SpA, Saipem SA e Sofresid), il turnover risulta pari al 3,1%, con un decremento di 1,68 punti percentuali rispetto al 2015. Si specifica che il tasso di turnover è stato calcolato come il rapporto tra il numero delle dimissioni volontarie annue e la media delle risorse chiave nell'anno. Saipem in alcune aree geografiche e per alcuni progetti impiega in parte personale di agenzia per un totale che a fine 2016 ammonta a 5.643 persone.
Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit che principalmente possono riguardare: forme di previdenza complementare; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione (ticket lunch); corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di riferimento.
I benefit, ove previsti, vengono a oggi riconosciuti alla totalità della popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato) fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.
Saipem basa il proprio successo di business su una forte capacità tecnica sia di mezzi sia umana. Le competenze del personale di Saipem sono fondamentali per garantire l'eccellenza nello svolgimento delle operazioni. Per questo viene effettuata una periodica valutazione delle competenze e vengono organizzati numerosi programmi formativi e di sviluppo, anche in ottica di riduzione del rischio di perdita di competenze chiave per il business.
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Formazione | ||||
| Totale ore di formazione, di cui: | (ore) | 2.615.706 | 1.638.098 | 1.611.377 |
| - HSE | (ore) | 1.445.829 | 1.209.769 | 1.365.336 |
| - capacità e competenze manageriali | (ore) | 48.425 | 36.390 | 24.446 |
| - IT e lingue | (ore) | 100.106 | 54.226 | 20.969 |
| - competenze tecniche professionali | (ore) | 1.021.346 | 337.713 | 200.626 |
| Valutazione delle competenze | ||||
| Valutazione delle competenze | (n.) | 3.495 | 4.897 | 2.738 |
| Valutazione delle performance | ||||
| (n.) | 28.787 | 18.446 | 24.144 | |
| Valutazione delle performance a cui sono sottoposti i dipendenti, di cui: | (%) | 53 | 40 | 60 |
| - Senior Manager | (n.) | 426 | 398 | 375 |
| - Manager | (n.) | 5.359 | 2.734 | 3.034 |
| - White Collar | (n.) | 15.968 | 9.406 | 10.054 |
| - Blue Collar | (n.) | 7.034 | 5.908 | 10.362 |
Nel 2016 il numero totale di ore di training erogato è rimasto sostanzialmente costante, nonostante l'importante decremento della forza lavoro avvenuto nell'anno. La distribuzione delle ore di training rispetto al 2015 è variata in considerazione delle mutate esigenze del business e in ottica di razionalizzazione degli sforzi formativi.
La formazione HSE rappresenta la fattispecie quantitativamente più rilevante del training organizzato nell'anno. Nel 2016 sono state erogate 5,28 ore di training HSE ogni 1.000 ore lavorate, numero migliorato rispetto al 2015. Sul totale di circa 1,36 milioni di ore di HSE training, 743.296 sono state erogate ai subcontrattisti. Delle rimanenti 622.041 ore di formazione HSE dirette ai dipendenti, 232.684 sono relative a training derivanti da matrice di formazione specifica per ruolo professionale del dipendente. Mediamente ogni dipendente ha partecipato a 21,5 ore di corsi di formazione (24,8 nel 2015), di cui 15,4 su tematiche HSE (15,6 nel 2015).
Nel 2016 Saipem ha finalizzato il nuovo modello di Responsible Leadership declinabile su tutti i livelli aziendali. Il modello è volto a favorire lo sviluppo di manager in modo che siano in grado di prendere le decisioni che meglio contemperano le esigenze di integrità con quelle del business, in ottica di creazione di valore a lungo termine per l'azienda. Il nuovo modello ha reso necessaria un'analisi volta alla revisione dei processi di gestione delle risorse umane, inclusa pertanto la valutazione del potenziale. Per questo motivo i processi di managerial appraisal e assessment/development center sono stati posticipati al fine di garantire coerenza ed efficacia rispetto al nuovo Modello.
Le attività del 2016 si sono concentrate nella ridefinizione dell'approccio verso queste tipologie di interventi, nonché nell'identificazione di nuovi criteri di selezione degli assessment e di strumenti e tecniche più adeguati; la nuova metodologia infatti permette una valutazione più completa e profonda del profilo di potenziale della risorsa; adottando anche test diagnostici on-line, le varie prove sono state progettate e realizzate per rilevare, oltre alle competenze di leadership, tratti distintivi, driver motivazionali e abilità logiche, numeriche e verbali.
La valutazione delle competenze nel 2016 è focalizzata esclusivamente sulle competenze tecniche, legate al proseguimento dell'iniziativa K-Map, facente parte del più ampio progetto K-Factor; tale iniziativa persegue la finalità di mappare e monitorare le competenze delle risorse con particolare focus ai ruoli definiti critici per il business. Il numero di Skill Evaluation pari a 2.738 fa riferimento alle sole valutazioni finalizzate nel corso del 2016. Un numero maggiore di Skill Evaluation create nel 2016 verrà finalizzato, come da piano lavori, nel primo semestre 2017.
Nel 2016 il 60% del personale è stato coperto da un processo di valutazione delle performance, dato che ha visto un deciso incremento nel corso dell'anno; in particolare nel 2016 si assiste a un sostanziale incremento della percentuale di Blue Collar coinvolti nel processo di valutazione delle prestazioni. Questo testimonia il costante impegno di Saipem nella diffusione di una cultura aziendale volta ad apprezzare il contributo di ciascun dipendente agli obiettivi aziendali. Infatti, la performance evaluation risponde all'esigenza di valutare, incoraggiare e sviluppare i risultati ottenuti da ciascuna risorsa e i comportamenti messi in atto in linea con il Saipem Leadership model.
Un importante programma, per la sua rilevanza per il business, è stato il Competence Assurance & Assessment che tra il 2014 e il 2016 è stato lanciato nelle business unit Offshore, Drilling e Floaters. Lo scopo del programma è valutare in modo strutturato, anche tramite prove pratiche e teoriche, se il personale detiene tutte le competenze richieste dal suo ruolo professionale. Garantire la massima professionalità del personale è essenziale per operare in modo efficiente e sicuro.
Maggiori informazioni sul sistema di gestione delle competenze sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".
Il contesto globale in cui Saipem opera, caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socio-economici, politici, industriali e normativi, configura un approccio che prevede un'attenzione massima alla gestione delle Relazioni Industriali. Saipem, ormai da diversi anni, ha consolidato un modello di Relazioni Industriali volto ad assicurare l'armonizzazione e la gestione ottimale, in accordo con le politiche aziendali, delle relazioni con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le associazioni datoriali di settore, le istituzioni e gli enti pubblici.
Ogni qualvolta si viene a verificare un cambiamento organizzativo di rilievo è prassi del Gruppo Saipem illustrare alle rappresentanze sindacali le novità in essere. Con riferimento alla realtà italiana, anche sulla base di una specifica previsione a livello di Contratto Collettivo Nazionale, i sindacati vengono puntualmente convocati ai fini dell'illustrazione/esposizione del cambiamento in essere.
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione | (%) | 53 | 59 | 58 |
| Ore di sciopero | (n.) | 54.456 | 35.018 | 65.196 |
Su più di 34.000 dipendenti monitorati (il totale prende in considerazione i dipendenti italiani a ruolo, i francesi a prescindere dal Paese in cui prestano servizio e i locali per tutti gli altri Paesi), 19.915 sono coperti da accordi collettivi di contrattazione (pari al 58% della popolazione monitorata). È significativo ricordare che Saipem opera anche in Paesi in cui non sono previste queste tipologie di accordi.
Nel 2016 sono stati rinnovati diversi istituti, sia nella forma di accordi collettivi (rinnovo CCNL metalmeccanico e CCNL Marittimo - Sezioni Mezzi Navali Speciali) o accordi supplementari (es. Premio di Partecipazione). Di particolare importanza è stata la firma dell'accordo sul prepensionamento ex art. 4, Legge Fornero.
Nel corso del 2016 le ore di sciopero totali del Gruppo Saipem sono aumentate rispetto all'anno precedente. Gli eventi di sciopero sono avvenuti in Nigeria, Brasile, Italia, Egitto e Angola. Relativamente alla Nigeria, dove si sono registrate più della metà delle ore di sciopero dell'anno, le ragioni alla base delle vertenze sono da ricercarsi nel rilascio di personale a seguito del completamento di attività di progetto. Lo sciopero in Brasile, verificatosi nel gennaio 2016, è scaturito in reazione a provvedimenti disciplinari adottati dalla Società. Lo sciopero, dichiarato illegittimo dalle autorità competenti, è stato subito annullato con il pieno ripristino delle attività lavorative. Con riferimento alla realtà italiana, gli scioperi hanno riguardato principalmente le tematiche legate ai rinnovi del CCNL Energia e Petrolio e del comparto Metalmeccanico.
Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione "Risorse umane e salute" della Relazione sulla gestione presente nella "Relazione finanziaria annuale 2016".
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Presenza femminile | ||||
| Occupazione femminile | (n.) | 5.832 | 5.257 | 4.251 |
| Donne Senior Manager | (n.) | 20 | 22 | 23 |
| Donne Manager | (n.) | 684 | 704 | 600 |
| Compensation | ||||
| Rapporto tra stipendio base delle donne | ||||
| rispetto allo stipendio base degli uomini, per categoria: | ||||
| - Senior Manager | (%) | 91 | 91 | 88 |
| - Manager | (%) | 87 | 82 | 80 |
| - White Collar | (%) | 94 | 92 | 86 |
| - Blue Collar | (%) | 138 | 45 | 101 |
| (n.) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Fasce di età | |||
| Dipendenti con età minore di 30 anni | 10.480 | 7.595 | 5.809 |
| di cui donne | 1.408 | 1.097 | 735 |
| Dipendenti con età tra 30 e 50 anni | 35.264 | 31.436 | 28.418 |
| di cui donne | 3.822 | 3.529 | 2.961 |
| Dipendenti con età maggiore di 50 anni | 8.893 | 7.315 | 6.078 |
| di cui donne | 668 | 631 | 555 |
| (n.) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Multiculturalità | |||
| Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti | 131 | 128 | 120 |
La tutela delle specifiche categorie di lavoratori è salvaguardata attraverso l'applicazione di normative locali e rafforzata da specifiche policy aziendali che evidenziano l'importanza del tema in oggetto. Obiettivo delle stesse è quello di garantire pari opportunità tra tutte le diverse tipologie di lavoratori con l'intento di dissuadere l'insorgenza di possibili pregiudizi, molestie e discriminazioni di ogni tipologia (per esempio collegati a orientamenti sessuali, colore, nazionalità, etnia, cultura, religione, età e disabilità) nel pieno rispetto dei diritti umani. In diverse realtà tale tutela viene particolarmente riflessa nell'ambito di specifiche normative che prevedono ad esempio obblighi di inserimento minimo di personale disabile, di personale in età giovanile o di rispetto di determinate proporzioni tra personale locale ed espatriato.
Per quanto riguarda la diversità di genere, la percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne è aumentata dal 13% del 2015 al 15%.
Saipem è dotata di precise linee guida per normare le politiche retributive. Si evidenzia il costante impegno di Saipem per affermare il principio "equal pay for equal work" e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, nella totalità delle realtà locali in cui opera, anche se, a livello globale, il risultato dell'indicatore di gender pay gap viene influenzato anche dalle dinamiche di manpower che nel 2016 sono state consistenti. Queste ultime hanno determinato la significativa variazione positiva dell'indicatore relativamente ai Blue Collar (101% nel 2016 e 45% nel 2015). Oltre a questo, il cambiamento più rilevante riguarda la categoria dei White Collar, in cui vi è un peggioramento dell'indicatore (86% nel 2016 rispetto al 92% del 2015). Oltre che dalle motivazioni citate prima, si fa presente che la popolazione femminile, in particolare quella con le maggiori qualifiche professionali, è mediamente più giovane di quella maschile, determinando anche una minore seniority aziendale e, conseguentemente, anche una minore retribuzione.
L'indicatore gender pay gap è stato calcolato come rapporto tra lo stipendio medio di una donna rispetto allo stipendio medio di un uomo per categoria di appartenenza.
Saipem tutela l'equilibrio lavoro e famiglia del proprio personale attraverso normative e/o policy locali che garantiscono il congedo parentale. In tutte le realtà i congedi di maternità/paternità sono disciplinati e differiscono solamente per tempi e modalità di astensione dal lavoro. Si evidenzia una crescita relativa all'utilizzo dei congedi parentali dei padri dettata in particolar modo da disposizioni che accentuano il supporto alla famiglia. Saipem nell'anno 2016 conta 1.278 dipendenti, 725 uomini e 553 donne, che hanno usufruito del congedo parentale per un totale di 55.215 giorni; contestualmente si evidenzia nello stesso periodo un rientro a regime dal congedo parentale di 1.037 dipendenti, 665 uomini e 372 donne, con un tasso di rientro dal congedo parentale pari all'81%.
Saipem è presente in molti territori, operando con una struttura decentralizzata al fine di rispondere meglio alle esigenze locali e agli aspetti di Sostenibilità. Ovunque lavori, Saipem svolge un ruolo attivo nella comunità, fornendo il proprio contributo alla vita sociale ed economica del territorio, anche e non solo in termini di occupazione locale e creazione di valore.
In linea con le richieste e le indicazioni dei clienti, Saipem utilizza nella gestione dei progetti operativi valutazioni e studi degli impatti socio-economici forniti dai clienti stessi o realizzati in proprio, se necessario. Le operazioni nelle quali Saipem ha una responsabilità diretta per gli impatti generati sul contesto locale riguardano le yard di fabbricazione o basi logistiche di proprietà. In questi casi Saipem adotta, identifica e valuta potenziali effetti delle proprie attività e azioni per la gestione appropriata di tali effetti, oltre a possibili specifiche attività e progetti volti allo sviluppo del contesto socio-economico locale. Lo strumento tipico utilizzato è il Socio-economic Impact Assessment (SIA) o l'ESIA (Environmental Social Impact Assessment). A seguito di questo studio Saipem predispone, insieme agli stakeholder coinvolti, un Action Plan per definire le azioni di gestione degli impatti generati sulle comunità locali.
In ottica di minimizzazione degli impatti sulle popolazioni locali e il territorio, Saipem ha implementato specifici strumenti di analisi del contesto locale per individuare aree di intervento e linee di azione. Per quanto riguarda le relazioni con il territorio, Saipem dispone di un processo per l'identificazione dei principali stakeholder e l'individuazione delle modalità di coinvolgimento al fine di poter così instaurare un dialogo costruttivo e continuativo.
La presenza di Saipem sul territorio può avvenire prevalentemente in due modi differenti: una presenza a lungo termine, dove l'azienda possiede cantieri di costruzione o altre strutture operative; e una presenza a breve-medio termine, in cui Saipem svolge uno specifico progetto. Il coinvolgimento di Saipem e il dialogo con gli stakeholder locali dipendono dunque dalla tipologia di presenza che la Società ha sul territorio.
| (milioni di euro) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Spese per iniziative indirizzate alle comunità ospitanti | 1,992 | 2,863 | 1,902 |
Nel corso del 2016 Saipem si è impegnata, attraverso le sue società operative, a consolidare le relazioni con gli stakeholder locali, sia attraverso attività di coinvolgimento diretto, che attraverso studi e analisi atti a comprendere le esigenze del territorio e pianificare gli interventi. La diminuzione dello speso nel 2016 è principalmente dovuto alla conclusione di un progetto significativo in Nigeria e alla riduzione delle attività operative nel Sud America.
Di questi 1,902 milioni di euro, più di 1,1 milioni di euro sono stati stanziati dai progetti operativi. Nel 2016 Saipem ha implementato 54 progetti per il territorio, stringendo accordi per la loro implementazione con stakeholder locali in 7 Paesi, e confermando il focus sul tema della formazione e dello sviluppo socio-economico (che insieme totalizzano più del 90% dello speso).
Saipem si è dotata di uno strumento di valutazione delle esternalità positive generate sul territorio dalla propria strategia di massimizzazione del Local Content. Il modello, denominato Saipem Externalities Local Content Evaluation (SELCE), tiene conto degli effetti indiretti sulla catena di fornitura e degli effetti indotti generati nella Società. Nel 2016 il modello è eseguito per il progetto El Elcino Topolobampo in Messico.
Nel corso del 2016 Saipem non è stata coinvolta in conflitti significativi con le comunità locali e le popolazioni indigene.
Maggiori approfondimenti e dettagli sulle iniziative realizzate a favore delle comunità locali e sul modello SELCE sono disponibili nel documento "Saipem Sustainability 2016".
Saipem contribuisce attivamente allo sviluppo socio-economico creando valore localmente investendo nelle economie del territorio e impiegando personale locale. Assumere personale locale non significa solamente l'erogazione di uno stipendio, ma anche sviluppare le competenze del dipendente stesso tramite programmi di formazione o training on-the-job.
| (%) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Ordinato a progetto verso fornitori locali, di cui in: | 56 | 68 | 69 |
| - America | 63 | 77 | 82 |
| - CSI | 40 | 70 | 69 |
| - Europa | 97 | 91 | 98 |
| - Medio Oriente | 74 | 68 | 72 |
| - Nord Africa | 32 | 46 | 50 |
| - Africa del Sud e Centrale | 27 | 51 | 46 |
| - Estremo Oriente e Oceania | 67 | 86 | 93 |
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Ordinato per area geografica (*), di cui in: | (miliardi di euro) | 10,89 | 8,27 | 5,66 |
| - America | (%) | 13 | 9 | 6 |
| - CSI | (%) | 4 | 13 | 8 |
| - Europa | (%) | 45 | 35 | 38 |
| - Medio Oriente | (%) | 16 | 22 | 27 |
| - Nord Africa | (%) | 1 | 0 | 3 |
| - Africa del Sud e Centrale | (%) | 8 | 12 | 9 |
| - Estremo Oriente e Oceania | (%) | 12 | 8 | 9 |
(*) Area geografica del fornitore.
Nel 2016, su un totale di 5,66 miliardi di euro di ordinato, da cui vanno esclusi 1,44 miliardi di euro (principalmente dovuti a investimenti e spese di staff), 2,92 miliardi di euro sono stati ordinati a fornitori locali. L'ordinato è considerato locale solo quando il fornitore è dello stesso Stato in cui si trova il progetto per cui tale ordine è effettuato.
Nel 2016 il totale ordinato è diminuito significativamente rispetto al 2015 (-31%), in linea con le attività operative svolte nell'anno. Nonostante la diminuzione complessiva del procurato, la quota parte di procurato locale rispetto allo speso per progetti operativi è sostanzialmente stabile rispetto al 2015 (68% nel 2015).
Nelle Americhe, sebbene si possa notare una sostanziale riduzione del procurato totale, la percentuale di procurato locale sul totale dell'area è cresciuta rispetto all'anno precedente. Tra i progetti che hanno contribuito a questo risultato, merita sicuramente di essere citato il progetto messicano El Encino Topolobampo in cui la realizzazione di opere civili è stata affidata a fornitori locali. Due ulteriori progetti che hanno favorito questo risultato sono Lula Norte & Lula Extremo in cui i test idrostatici delle pipeline sono stati commissionati a fornitori americani.
L'area CSI rivela una percentuale di procurato locale sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. Tra i progetti che hanno contribuito maggiormente al mantenimento della quota di procurato locale possiamo citare Shah Deniz 2 in cui le attività di noleggio barge e vessel sono state effettuate da fornitori locali.
Il 2016 ha visto un volume d'acquisto dell'area europea quasi dimezzato rispetto allo scorso anno. In questo scenario la percentuale di procurato locale risulta superiore rispetto all'anno precedente con un incremento di 7 punti percentuali. Va tuttavia sottolineato che l'area europea presentava già lo scorso anno una percentuale particolarmente elevata di procurato locale che si assestava al 91% del procurato totale dell'intera area. Lo sviluppo di impianti per lo stoccaggio di gas naturale a Cornegliano Laudense per Ital Gas Storage (IGS) è il progetto che ha contribuito maggiormente al raggiungimento di questo risultato.
L'area del Medio Oriente vede nel 2016 una crescita di 4 punti percentuali del procurato locale; questo risultato merita un ancor maggiore risalto se si considera che l'area del Medio Oriente è quella a più alto volume di procurato.
Il procurato del Nord Africa nel 2016 è aumentato in modo significativo (per un ammontare complessivo di 152 milioni di euro nel 2016 rispetto a 27 milioni di euro del 2015) grazie all'acquisizione del progetto Zohr in Egitto. Anche la percentuale di procurato locale ha subìto un aumento passando dal 46% del 2015 al 50% del 2016.
Nell'area "Oceania e Resto dell'Asia" il procurato locale è aumentato del 7% rispetto al 2015. In particolare il progetto Tangguh ha contribuito all'aumento della percentuale di procurato locale 2016 grazie ai lavori di movimento terra, demolizioni, lavori civili e stoccaggio materiali.
Nell'area "Africa del Sud e Centrale" la riduzione di procurato totale dell'area rispetto al 2015 è sostanzialmente causata dalla fine degli ordini legati al progetto Kaombo non rimpiazzato da nuovi progetti di tale entità economica.
| (%) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Dipendenti locali | 79 | 80 | 80 |
| Manager (*) locali | 43 | 44 | 45 |
(*) Per manager si intende la somma di middle e senior manager.
Per quanto riguarda il personale locale, nel 2016 si attesta a 32.266 (80%), percentuale in linea con il valore del 2015 e che differisce di solo un punto percentuale rispetto al 2014, e la percentuale dei manager locali è aumentata a quota 45%. Questo dato, nonostante la diminuzione in valore assoluto della forza lavoro, dimostra con dati concreti il costante impegno di Saipem nella creazione di valore nei territori in cui opera tramite l'occupazione di personale locale.
La percentuale di manager locali viene calcolata escludendo i dati di Francia e Italia; l'inclusione di tali Paesi porterebbe a una percentuale del 76% di manager locali. La metodologia utilizzata dimostra con trasparenza e senza distorsioni il costante impegno di Saipem nella promozione del Local Content, anche a livello di posizioni manageriali.
Ulteriori dettagli sulle iniziative implementate nel 2016 sono disponibili nel documento "Saipem Sustainability 2016", nella Relazione sulla gestione presente nella "Relazione finanziaria annuale 2016" e nella sezione "Sostenibilità" del sito web.
In Saipem la cultura della salute e sicurezza dei lavoratori è garantita e sostenuta sia dal contesto normativo esterno di riferimento, principalmente caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno contraddistinto da specifiche policy in materia di salute e sicurezza che definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi anche rispetto a contesti locali a oggi ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in fase di evoluzione.
Non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza dei sindacati sia a livello nazionale che locale. Laddove sono presenti accordi specifici, questi possono essere riassunti in tre grandi filoni che vengono perseguiti dall'azienda e condivisi con le organizzazioni sindacali:
piani di formazione specifica per gli operatori della sicurezza (figure aziendali preposte e rappresentanti dei lavoratori) e informazione capillare sui temi della sicurezza a tutti i dipendenti con particolare riferimento a corsi di Salute e Sicurezza sul lavoro, corsi Antincendio, corsi di Primo Soccorso, corsi obbligatori di specializzazione per "Special Operations" (Onshore-Offshore);
consultazioni periodiche tra azienda e rappresentanze dei lavoratori.
In Italia i temi salute, sicurezza e ambiente sono regolati da disposizioni contrattuali specifiche e dal Contratto Nazionale del Lavoro. In particolare, quest'ultimo prevede la nomina di rappresentanti aziendali dei lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; il numero di rappresentanti è previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo. Uno specifico accordo sindacale stipulato tra Saipem e le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza.
Sempre nell'ottica della promozione della salute e della sicurezza dei propri dipendenti, nel 2007 Saipem ha lanciato il programma LiHS (Leadership in Health and Safety). Questo programma è costituito da più fasi che, attraverso dei workshop che coinvolgono tutti i livelli aziendali, si pone l'obiettivo di innescare un cambiamento culturale nelle persone affinché siano più attente e consapevoli sulle tematiche della salute e della sicurezza. Il programma è indirizzato sia a dipendenti che a subcontrattisti presenti nei siti Saipem. Qui di seguito i numeri relativi agli ultimi tre anni.
| 2014 | 2015 | 2016 | |
|---|---|---|---|
| Programma LiHS | |||
| Fase 1 | |||
| Workshops realizzati | 123 | 119 | 71 |
| Numero di partecipanti a workshop della fase 1 | 1.630 | 1.493 | 934 |
| Fase 2 | |||
| Numero di "cascading events" | 179 | 233 | 153 |
| Numero di partecipanti ai "cascading events" | 6.449 | 6.999 | 4.221 |
| Fase 3 | |||
| Numero di "Five Stars training" | 384 | 359 | 190 |
| Numero di partecipanti ai "Five Stars training" | 4.111 | 4.065 | 2.129 |
| Fase 4 | |||
| Numero di "Leading Behaviour Cascading events" | 119 | 257 | 347 |
| Numero di partecipanti ai "Leading Behaviour Cascading events" | 4.060 | 7.283 | 7.625 |
| Fase 5 | |||
| "Choose Life campaign" | 333 | 215 | 21 |
| Numero di partecipanti alla campagna "Choose Life" | 5.570 | 2.682 | 434 |
I dati LiHS sono aggiornati su base periodica, non necessariamente in linea con l'anno di calendario. Dei cambiamenti possono verificarsi da un anno all'altro.
Si specifica che i programmi LiHS coinvolgono anche il personale subcontrattisti; tali soggetti sono inclusi nel conteggio dei partecipanti.
Maggiori informazioni sul programma LiHS sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Ore-uomo lavorate | (milioni di ore) | 265,81 | 234,38 | 258,62 |
| Fatal accidents | (n.) | 1 | 2 | 1 |
| Lost Time Injuries | (n.) | 73 | 70 | 51 |
| Giorni di lavoro persi | (n.) | 3.696 | 4.439 | 3.106 |
| Severity Rate | (ratio) | 0,01 | 0,02 | 0,01 |
| Total Recordable Incidents | (n.) | 289 | 253 | 201 |
| Tasso di assenteismo | (%) | 4,00 | 4,64 (*) | 4,86 |
| LTI Frequency Rate (LTIFR) | (ratio) | 0,28 | 0,31 | 0,20 |
| TRI Frequency Rate (TRIFR) | (ratio) | 1,09 | 1,08 | 0,78 |
| Tool Box Talks | (n.) | 891.256 | 796.723 | 704.900 |
| Safety hazard observation cards | (n.) | 908.340 | 710.817 | 623.981 |
| HSE meetings | (n.) | 41.136 | 25.338 | 19.454 |
| Job Safety Analysis | (n.) | 256.345 | 263.833 | 241.304 |
| HSE inspections | (n.) | 285.118 | 222.598 | 154.338 |
(*) Per coerenza con il 2016 è stata aggiunta la seconda cifra decimale nell'indicatore.
Tutte le statistiche di sicurezza includono anche le performance relative ai subcontrattisti. Per quanto riguarda le prestazioni in materia di tutela della sicurezza sul lavoro, nel 2016 è stato registrato un valore di TRI Frequency Rate (TRIFR) di 0,78, significativamente migliore rispetto agli anni precedenti, al target annuale (TRIFR=1,04 era il target aziendale per il 2016) e ai dati di benchmark di settore. Tale risultato è sicuramente connesso anche alle numerose iniziative svolte nel corso del 2016, volte a mantenere gli standard di sicurezza sul lavoro in tutte le realtà di Saipem, ai livelli più alti. Sfortunatamente nel 2016 è stato anche registrato un infortunio mortale a un subcontrattista di Saipem in una fabbrication yard esterna (Emirati Arabi), durante operazioni di installazione di alcuni supporti a piramide, necessari al sostegno di differenti strutture e impianti.
Le ore totali di assenteismo del personale di Saipem nell'anno 2016 sono state pari a circa 3,4 milioni, con un tasso di assenteismo medio equivalente a 4,86%, che pertanto denota un valore complessivamente soddisfacente. Le ore totali di assenteismo sono determinate maggiormente dalle assenze per malattia, permessi retribuiti e non retribuiti previsti dalle normative locali. Il tasso di assenteismo risulta essere leggermente aumentato rispetto all'anno scorso. Tale aumento è stato principalmente causato dal fatto che il tasso viene calcolato come il totale delle ore di assenteismo nell'anno (considerando anche quei dipendenti che alla fine dell'anno non erano più in organico) diviso il numero dei dipendenti a fine anno, che come è stato descritto nel paragrafo dedicato è diminuita di circa il 13% rispetto al 2015.
Qui di seguito la spiegazione della metodologia di calcolo dei principali indicatori:
Ulteriori iniziative implementate per promuovere la sicurezza sul luogo di lavoro sono descritte nel documento "Saipem Sustainability 2016".
Saipem considera la salute e il benessere dei suoi dipendenti dei valori indiscutibili, e si impegna costantemente a rafforzare il Sistema di Gestione della Salute. Il sistema è concepito per essere pienamente funzionale anche nelle aree più remote e di frontiera, in modo da garantire a tutti gli uffici e cantieri Saipem il medesimo livello qualitativo. Il sistema si pone i seguenti obiettivi:
| (n.) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Dosi di vaccino somministrate ai dipendenti e subcontrattisti | 9.010 | 6.945 | 4.018 |
| Personale medico | 587 | 551 | 427 |
| Consulti medici | 107.890 | 124.224 | 139.354 |
| Medical fitness examination | 47.048 | 44.939 | 27.329 |
| Malattie professionali denunciate | 13 | 26 | 9 |
Nel 2016 sono state effettuate 27.329 visite di idoneità, con un decremento del 39% rispetto al 2015, il cui calo è stato determinato dalla riduzione della forza lavoro e dal prolungamento della validità del certificato di idoneità alla mansione che a partire dal 2015, in linea con gli standard di settore, è stato prolungato a 2 anni. Nel 2016 sono state somministrate 4.018 dosi di vaccino (principalmente contro Epatite A e B, Tetano, Febbre Tifoide, Influenza e Febbre Gialla). Il dipartimento medico ha effettuato 139.354 consulti, di cui 51.422 in merito a misure di profilassi e visite di follow-up.
La Società organizza numerose iniziative e programmi indirizzati ai propri dipendenti per la promozione della salute, come ad esempio:
Nel documento "Saipem Sustainability 2016" sono presenti ulteriori informazioni sull'approccio di Saipem nella promozione della salute per i suoi dipendenti e le comunità locali.
Saipem si impegna a operare nel rispetto della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina e nel rispetto del Codice Etico. Il Codice Etico di Saipem fa riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization), alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali e ai principi dell'United Nations Global Compact, quali principi fondamentali a cui Saipem si ispira nelle sue attività operative.
L'osservanza della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina, l'integrità etica e la correttezza sono impegno costante e dovere di tutte le Persone di Saipem e caratterizzano i comportamenti di tutta la sua organizzazione. La conduzione degli affari e delle attività aziendali di Saipem deve essere svolta in un quadro di trasparenza, onestà, correttezza, buona fede e nel pieno rispetto delle regole poste a tutela della concorrenza.
Saipem organizza corsi di formazione, in modalità sia di e-learning che di workshop, su tematiche di anti-corruzione, sul Codice Etico, sul Modello 231 e su altre tematiche per diffondere la conoscenza di questi argomenti ai dipendenti in modo da prevenire casi di non-conformità alla legge. Si specifica che le ore di formazione sono state calcolate moltiplicando il numero dei partecipanti per la durata media dei corsi.
| (n.) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Dipendenti formati su tematiche di compliance, etica e anti-corruzione | - | - | 2.813 |
| Partecipazioni a corsi su tematiche di compliance, etica e anti-corruzione | 1.353 | 1.929 | 3.032 |
| Ore di formazione effettuate su tematiche di compliance, etica e anti-corruzione | 3.218 | 4.264 | 6.713 |
Il numero delle partecipazioni è superiore a quello dei partecipanti, in quanto alcuni dipendenti hanno seguito più di un corso in questa area.
Il trend si conferma in continua crescita, a testimonianza dell'impegno della Società nel gestire queste tematiche.
Maggiori dettagli sulle misure preventive di episodi di corruzione sono disponibili nel documento "Saipem Sustainability 2016", nella "Relazione finanziaria annuale 2016", nella "Relazione finanziaria semestrale consolidata 2016" e nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2016".
I fornitori coinvolti in attività di approvvigionamento con Saipem devono prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico di Saipem, che si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali. Tale Modello è incluso in tutti i contratti standard emessi da Saipem. Il fornitore, in fase di qualifica, compila la Dichiarazione del Fornitore (Vendor Declaration) nella quale si impegna ad agire in stretta osservanza ai principi definiti nel Codice Etico di Saipem, nonché a rispettare i Diritti Umani in conformità alla Politica di Sostenibilità Saipem e a sottoscrivere le richieste in accordo alla legge nazionale in vigore ad adempiere a tutti gli obblighi retributivi, contributivi e assicurativi relativi al proprio personale.
Inoltre, dal 2011 Saipem ha integrato il proprio processo di valutazione dei fornitori con lo scopo di valutare la Responsabilità Sociale della propria catena di fornitura. L'attuale sistema di qualifica fornitori è stato integrato con i requisiti concernenti il rispetto dei diritti sociali e del lavoro, in linea con i "Fundamental Principles and Rights at Works" dell'International Labour Organization (ILO), nonché con lo standard SA8000, focalizzandosi sui seguenti principali aspetti: lavoro minorile e obbligato, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, remunerazione, orario di lavoro, discriminazione e procedure disciplinari e salute e sicurezza. Un altro importante step nel processo di controllo della catena di fornitura è quello del feedback in cui la performance del fornitore viene dettagliatamente commentata. Nel 2016 sono stata integrate nei questionari diverse domande relativamente al rispetto dei diritti dei lavoratori e del Codice Etico.
| (n.) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Questionari di qualifica su tematiche di diritti dei lavoratori analizzati | 401 | 367 | 106 |
| Audit sociali effettuati | 25 | 13 | 6 |
| Paesi in cui sono stati effettuati gli audit sociali | 2 | 4 | 3 |
| Ore di formazione effettuate su catena di fornitura sostenibile | - | - | 245 |
| Numero di feedback rilasciati ai fornitori | 1.131 | 2.175 | 1.475 |
| Fornitori qualificati da più di 10 anni | - | - | 4.692 |
Nel 2016 sono stati analizzati nel dettaglio i questionari di qualifica di 106 fornitori, selezionati secondo la classe merceologica e le nazioni a potenziale rischio di violazione dei diritti umani e dei lavoratori, chiedendo se necessario ulteriori dettagli e documentazione aggiuntiva.
Nel corso dell'anno sono stati effettuati 6 audit sociali su nuovi fornitori (India, Cina e Indonesia). Complessivamente, dall'inizio della campagna (2011), sono stati effettuati 104 audit. Inoltre, è stato lanciato un programma di formazione interno per migliorare la conoscenza e la sensibilità su tematiche relative ai diritti umani e diritti dei lavoratori nella catena di fornitura. Le funzioni a cui questo training è stato indirizzato sono quelle maggiormente a contatto con i fornitori stessi. Nel 2017 è previsto il lancio di un e-learning sul tema al fine di raggiungere una più ampia platea di persone e coprire più Paesi (nel 2016 il training è stato erogato tramite formazione d'aula in diverse sedi italiane). Nell'anno sono stati finalizzati 1.475 feedback su fornitori, dal 74% dei quali è emersa una valutazione positiva del fornitore.
Maggiori dettagli si possono trovare nel documento "L'approccio di Sostenibilità", in "Saipem Sustainability 2016" e nel Codice Etico.
Nella gestione delle attività di security, Saipem pone la massima attenzione nel rispetto dei Diritti Umani. A testimonianza di ciò, Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti con le società fornitrici di servizi di Security delle clausole inerenti al rispetto dei Diritti Umani, la cui mancata osservanza implica la recessione del contratto. A oggi le clausole contrattuali sui Diritti Umani sono state fatte inserire nelle "General terms and conditions" dei contratti.
Per tutti i nuovi progetti operativi sui quali Saipem è responsabile della Security, preliminarmente alla possibile offerta, viene fatto un Security Risk Assessment sul Paese in oggetto e in caso di decisione a proseguire con l'offerta, viene preparato il Project Security Execution Plan in cui viene analizzato il rischio Security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei Diritti Umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi.
Nel dicembre 2016 è stata erogata la terza edizione del programma di formazione sui Diritti Umani e le pratiche di lavoro al personale in Azerbaijan. Nel 2017 la Società lavorerà per estendere questa formazione anche in altre sedi della Società. Maggiori informazioni sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".
Saipem dispone di uno standard Corporate che descrive il processo di gestione delle segnalazioni.
Per segnalazione s'intende qualsiasi notizia riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a Saipem SpA o a una sua società controllata, riferibili a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali società, in una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della Società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio: violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, security, ecc.).
Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, numeri di fax, yellow box, caselle di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate.
La funzione Internal Audit assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati, attraverso una o più delle seguenti attività, garantendo che tali fasi siano svolte nel minor tempo possibile e nel rispetto della completezza e accuratezza delle attività istruttorie. Le attività istruttorie si compongono delle seguenti fasi: (a) verifica preliminare; (b) accertamento; (c) audit; (d) monitoraggio azioni correttive.
L'Internal Audit predispone un report trimestrale sulle segnalazioni che, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale di Saipem, viene trasmesso alle seguenti persone/funzioni appartenenti a Saipem SpA: il Presidente, il Chief Executive Officer (CEO), la Società di Revisione, i membri del Comitato Segnalazioni e al responsabile della funzione Pianificazione, Amministrazione e Controllo, ai membri del Team Segnalazioni, all'Anti-Corruption Unit and Legal Compliance e, per le segnalazioni di rispettiva competenza, all'Organismo di Vigilanza, al Chief Operating Officer o ai responsabili delle funzioni collocati alle prime dipendenze del CEO, ai vertici di ciascuna società controllata interessata, nonché ai rispettivi organi di controllo.
| (n.) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Numero di fascicoli | |||
| Totali, di cui: | 67 | 78 | 125 |
| - fondati o parzialmente fondati | 16 | 20 | 17 |
| - infondati | 51 | 56 | 72 |
| - aperti | - | 2 | 39 (*) |
I dati del triennio sono aggiornati al 31 dicembre 2016.
(*) Il conteggio di 39 fascicoli include 3 fascicoli chiusi per la parte sistema di controllo interno, ma riaperti per la parte altre materie.
Qui di seguito un dettaglio di alcune categorie di fascicoli:
| (n.) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Fascicoli su casi di discriminazione | |||
| Totali, di cui: | 5 | 11 | 19 |
| - fondati o parzialmente fondati | - | 2 | 1 |
| - infondati | 5 | 9 | 11 |
| - aperti | - | - | 7 |
| Fascicoli relativi ai diritti dei lavoratori | |||
| Totali, di cui: | 19 | 15 | 30 |
| - fondati o parzialmente fondati | 1 | 5 | 4 |
| - infondati | 18 | 10 | 16 |
| - aperti | - | - | 10 |
| Fascicoli relativi alla violazione dei diritti delle comunità locali | |||
| Totali, di cui: | - | 2 | 2 |
| - fondati o parzialmente fondati | - | - | - |
| - infondati | - | 2 | 1 |
| - aperti | - | - | 1 |
I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2016.
Nel corso del 2016 sono stati aperti: 19 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, di cui 7 ancora aperti e 12 chiusi; 30 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche dei diritti dei lavoratori, di cui 10 ancora aperti e i restanti 20 chiusi; 2 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche relative alle comunità indigene, di cui 1 ancora aperto e 1 chiuso. Tutti i 51 fascicoli sono stati trasmessi ai Compliance Committee delle società interessate alle segnalazioni.
Relativamente alle tematiche di discriminazione, con riferimento ai fascicoli di segnalazione chiusi, in 9 casi i Compliance Committee competenti o il Collegio Sindacale di Saipem SpA, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati. In 1 caso è stata confermata la violazione e 2 casi sono risultati non fondati; tuttavia sono state implementate azioni correttive consistenti in un richiamo verbale nei confronti dell'attore dei comportamenti segnalati, nell'effettuazione di specifiche sessioni di training e nell'implementazione del corpo normativo aziendale. Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2016 sono stati chiusi 6 fascicoli di segnalazione del 2015 e 1 del 2014 aventi per oggetto comportamenti discriminatori, che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 7 fascicoli chiusi, 2 sono risultati non fondati, 2 sono risultati parzialmente fondati e 3 casi sono risultati non fondati, ma sono state implementate azioni correttive consistenti nella creazione di una work instruction, nel monitoraggio dei comportamenti intrattenuti sul luogo di lavoro e nella sensibilizzazione al rispetto delle norme contenute nel Codice Etico.
A proposito delle tematiche di diritti dei lavoratori, con riferimento ai fascicoli di segnalazione chiusi, in 9 casi i Compliance Committee competenti o il Collegio Sindacale di Saipem SpA, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 4 casi è stata confermata la violazione e 7 casi sono risultati non fondati, ma sono state implementate azioni correttive consistenti in un richiamo formale o azioni disciplinari nei confronti degli attori dei comportamenti segnalati, nella pianificazione di dedicate sessioni di training, nella sensibilizzazione al rispetto delle norme e dei comportamenti statuiti dal Codice Etico e nell'effettuazione di controlli a campione.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2016 sono stati chiusi 6 fascicoli di segnalazione del 2015 e 2 del 2014 aventi per oggetto i diritti dei lavoratori, che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting.
Un fascicolo è risultato non fondato, 4 sono risultati fondati e 3 casi sono risultati non fondati, ma sono state implementate azioni correttive consistenti in sanzioni disciplinari nei confronti degli attori dei comportamenti segnalati, nella pianificazione di specifiche sessioni di training e nella sensibilizzazione al rispetto delle procedure aziendali.
Per quanto riguarda le tematiche relative i rapporti con le comunità locali, con riferimento al fascicolo di segnalazione chiuso, il Collegio Sindacale di Saipem SpA, sulla base degli accertamenti condotti, ha deliberato la chiusura ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati. In relazione a tali esiti non sono state implementate azioni correttive. Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2016 è stato chiuso 1 fascicolo di segnalazione del 2015 avente per oggetto tematiche relative alle comunità indigene, che è risultato non fondato.
Il principale impegno di Saipem nei confronti dell'ambiente, come definito nella Policy HSE, è volto a minimizzare le ricadute ambientali derivanti dalle attività operative e a perseguire un miglioramento continuo nella performance ambientale.
Alla luce di tale impegno, le strategie ambientali sono orientate alla diminuzione di qualsiasi tipo di impatto e alla conservazione delle risorse naturali. Un elemento chiave di queste strategie è la promozione di una consapevolezza ambientale diffusa e l'adozione di best practice in tutti i cantieri e i progetti Saipem. Ciò comprende anche quelle attività che prevengono l'inquinamento, che contribuiscono al risparmio energetico e idrico, che incoraggiano il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti.
Un miglioramento costante delle prestazioni ambientali nelle fasi operative è caldamente incoraggiato anche dal top management. Saipem riafferma il proprio impegno per ridurre i danni ambientali, l'inquinamento e, più in generale, gli effetti negativi sull'ambiente, attraverso programmi di Ricerca e Sviluppo, attività di monitoraggio ambientale e un'ampia gamma di misure volte alla mitigazione dei rischi.
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Consumo di energia | (ktep) | 564,3 | 514,0 | 411,7 |
| Totale consumo diretto di energia, di cui: | (ktep) | 536,5 | 488,2 | 388,1 |
| - Gas Naturale | (ktep) | 0,9 | 1,5 | 1,4 |
| - Heavy Fuel Oil (HFO) | (ktep) | 0,004 | - | - |
| - Intermediate Fuel Oil (IFO) | (ktep) | 12,7 | 21,0 | 7,5 |
| - Light Fuel Oil (LFO) | (ktep) | 43,2 | 28,7 | 1,4 |
| - Diesel | (ktep) | 321,3 | 290,6 | 256,6 |
| - Diesel Marine Oil | (ktep) | 152,3 | 139,7 | 111,8 |
| - Benzina | (ktep) | 6,1 | 6,8 | 9,5 |
| Consumo indiretto di energia | ||||
| Energia elettrica consumata | (MWh) | 119.867,7 | 112.094,5 | 102.343,4 |
| Energia rinnovabile | ||||
| Energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili | (MWh) | 310,8 | 309,9 | 305,0 |
| Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra | ||||
| Emissioni di GHG dirette | (kt CO2 eq) | 1.420,1 | 1.504,2 (1) | 1.203,4 |
| Emissioni di GHG indirette (scopo 2) | (kt CO2 eq) | 49,1 | 43,0 | 38,9 |
| Altre emissioni significative (1) | ||||
| Emissioni di SO2 | (kt) | 4,2 | 5,1 | 3,8 |
| Emissioni di NOx | (kt) | 24,3 | 26,5 | 20,2 |
| Emissioni di CO | (kt) | 10,6 | 12,0 | 10,3 |
| Emissioni di PM | (kt) | 0,6 | 0,6 | 0,5 |
| Emissioni di NMVOC | (kt) | 0,9 | 1,0 | 0,8 |
(1) La metodologia di calcolo delle emissioni dirette di GHG e delle altre emissioni significative è stata modificata nel 2015.
Il consumo totale di energia nel 2016 è stato di 411,7 ktep in diminuzione di circa il 20% rispetto al consumo del 2015. La riduzione complessiva, in particolare nel consumo di diesel, è principalmente dovuta al contenimento delle attività operative della business unit drilling offshore, drilling onshore (in modo particolare relativamente alle attività di Petrex) e alla conclusione di alcuni progetti, tra cui il progetto Cabiunas (concluso nel 2015) e il progetto Kashagan (concluso nella prima parte del 2016). In particolare, la riduzione di consumo del Diesel Marine Oil è dovuta alla conclusione del progetto Wasit e Normand Clipper (chiusi nel 2015) e dal generale rallentamento delle attività drilling offshore. Per quanto riguarda l'Intermediate Fuel Oil e Light Fuel Oil, la riduzione in generale è determinata dal fatto che alcuni tra i mezzi principali (Castorone e Saipem 7000) sono stati in manutenzione per la maggior parte dell'anno di reporting. In aggiunta anche il Far Samson non ha avuto attività per quasi 5 mesi. Il consumo di benzina è aumentato a causa delle attività svolte dal workshop di saldatura di Ploiesti, dal progetto Jazan e quelle
realizzate a bordo del Castoro 6. Saipem ha sviluppato diverse iniziative con lo scopo di incrementare l'efficienza energetica. La strategia è composta da due step principali: l'analisi degli asset e, in seguito, l'implementazione di soluzioni tecniche accompagnate da iniziative di training e di sensibilizzazione.
Nel 2016 sono stati effettuati gli interventi, identificati nelle diagnosi energetiche svolte nel 2015, volti a migliorare l'efficienza energetica, quali: miglioramento della gestione della potenza di generatori diesel; contenimento del consumo di apparecchiature in stand-by; limitazione dell'utilizzo di luci artificiali durante le ore di luce; riparazione di linee di aria compressa danneggiate; installazione di regolatori di frequenza; implementazione di un sistema di illuminazione più efficiente. A seguito di tali interventi, i saving previsti nelle yard di Karimun (Indonesia) e Arbatax (Italia) sono: 545.681 litri di diesel, 144 MWh di energia elettrica per un totale di 1.523 t di CO2 evitata.
Un altro intervento volto a minimizzare il consumo energetico è quello relativo alla costruzione del nuovo ufficio nella base logistica di Ravenna. Il risparmio energetico è dovuto ai seguenti sistemi adottati nel nuovo edificio: l'isolamento termico dei muri e delle finestre, l'installazione di un sistema di condizionamento a più alta efficienza, un sistema di fotocellule per attivare l'illuminazione nei bagni solo se vi è la presenza di una persona. Il risparmio realizzato nell'anno è di 114 MWh e di circa 50 t di CO2 grazie agli interventi di efficientamento energetico e all'installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico formato da 56 moduli. La produzione di energia elettrica dell'impianto fotovoltaico è stata pari a 18,5 MWh e ha contribuito a un risparmio di 7 t di CO2.
Nel 2016 è proseguita l'iniziativa per l'ottimizzazione delle rotte iniziata nel 2012. L'ottimizzazione delle rotte consiste nell'individuazione, tramite valutazione satellitare effettuata in tempo reale con un software ad hoc, del percorso ottimale della rotta, al fine di ridurre il tempo di navigazione e conseguentemente il consumo di carburante. Ogni giorno viene individuata la rotta migliore, tenendo in considerazione le condizioni metereologiche e le correnti. L'analisi delle condizioni metereologiche viene fornita 4 volte al giorno e sulla base di queste informazioni il Capitano è in grado di scegliere la migliore rotta al fine di minimizzare il consumo di carburante. Nel 2016 sono state risparmiate circa 58 tonnellate di carburante, evitando così circa 180 t di CO2.
Ulteriori informazioni su queste tematiche sono presenti nella Relazione sulla gestione della "Relazione finanziaria annuale 2016" e nel "Saipem Sustainability 2016".
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Totale prelievo di acqua, di cui: | (103 m3 ) |
6.318,6 | 5.226,4 | 6.972,9 |
| - acqua dolce/da acquedotti | (103 m3 ) |
3.968,9 | 2.614,9 | 3.054,5 |
| - acque da acquifero sotterraneo | (103 m3 ) |
1.132,7 | 1.571,6 | 2.571,9 |
| - acqua da corsi d'acqua superficiali | (103 m3 ) |
116,7 | 152,8 | 69,5 |
| - acqua di mare | (103 m3 ) |
1.100,3 | 887,0 | 1.276,9 |
| Acqua riciclata e riutilizzata | ||||
| (103 m3 ) |
1.326,1 | 309,9 | 308,4 | |
| Acqua riutilizzata e/o riciclata | 21 (%) |
6 | 4 |
Saipem promuove la realizzazione di iniziative per ottenere un risparmio idrico sia a livello di progetto che nei siti operativi. Il prelievo di acqua nel 2016 è aumentato del 33% soprattutto a causa delle attività operative dei progetto Jazan e Rabigh. Entrambi i progetti prevedono l'impiego di un grande numero di persone (con impatto sul consumo di acqua per uso domestico) e la realizzazione di importanti attività di costruzione.
Per identificare le aree a rischio idrico Saipem procede con una valutazione che si articola in due step. Come primo passaggio, dopo aver identificato i siti (yard e basi logistiche) in cui sono presenti operazioni, Saipem utilizza i seguenti strumenti per valutare il rischio idrico: Global Water Tool, Aqueduct e Maplecroft. Il secondo passaggio prevede una valutazione sul prelievo, l'utilizzo, lo scarico d'acqua e sugli impianti presenti. Inoltre, qualora richiesto da normativa locale, da requisiti contrattuali o altre esigenze specifiche, Saipem realizza Water Management Plan e Water Assessment.
La conservazione della biodiversità e degli ecosistemi è una componente fondamentale dell'approccio con cui Saipem gestisce le interazioni delle proprie attività con l'ambiente circostante, dando particolare risalto alla presenza di:
Per ogni attività svolta, Saipem garantisce il recepimento dei requisiti e delle misure di controllo atti a preservare la biodiversità e l'integrità degli ecosistemi. Tali requisiti sono dettati dalle norme vigenti e, nel caso in cui Saipem agisca in qualità di contrattista, dai documenti contrattuali (Environmental Impact Assessment, contratto, procedure del cliente, ecc.) che Saipem recepisce. Nei casi invece in cui Saipem si configura come committente della costruzione di nuove opere, quali palazzi uffici o siti permanenti, sono redatti gli opportuni studi, necessari a valutare l'impatto della nuova opera sulla biodiversità e sugli ecosistemi e a definire le opportune misure di controllo e mitigazione.
Maggiori informazioni sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".
| (103 m3 ) |
2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Totale acqua scaricata, di cui: | 4.015,7 | 3.746,3 | 4.858,9 |
| - acqua scaricata nei sistemi fognari | 482,6 | 569,4 | 427,7 |
| - acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali | 1.007,2 | 1.182,2 | 2.556,3 |
| - acqua scaricata in mare | 950,9 | 1.064,6 | 1.142,7 |
| - acqua scaricata in altra destinazione | 1.575,0 | 930,1 | 732,2 |
L'aumento del volume di acqua scaricata è collegata all'aumento dei prelievi idrici.
| (kt) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Peso totale rifiuti prodotti, di cui: | 453,6 | 508,5 | 907,6 |
| - pericolosi smaltiti in discarica | 32,1 | 31,9 | 36,3 |
| - pericolosi inceneriti | 3,5 | 2,8 | 1,6 |
| - pericolosi riciclati | 9,3 | 5,0 | 18,7 |
| - non pericolosi smaltiti in discarica | 192,4 | 285,8 | 138,9 |
| - non pericolosi inceneriti | 3,6 | 6,4 | 3,0 |
| - non pericolosi riciclati | 212,7 | 176,5 | 708,1 |
L'aumento nella produzione di rifiuti non pericolosi è stato influenzato dalle attività del progetto South Stream WP 5.1. Questo progetto si divide in 3 fasi principali: la sezione di approdo (landfall), di nearshore e offshore. Lo scopo del lavoro di Saipem riguarda l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e il completamento meccanico della sezione di approdo.
Il progetto prevede che circa 2,4 km di pipeline saranno sotto il livello del suolo (a 1,5 metri di profondita). In prossimità della riva vi è una ripida scogliera; pertanto i rimanenti 1,4 km di tubazioni saranno posizionati in microtunnel. Come stabilito dai requisiti contrattuali, la terra scavata nell'ambito del progetto viene rendicontata come un rifiuto non pericoloso smaltito in discarica. Saipem si impegna a minimizzare la produzione dei rifiuti, in particolare quelli pericolosi, e a promuovere le best practice già implementate nei siti operativi (es. riciclaggio di alcuni materiali, waste monetisation).
| 2014 | 2015 | 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Numero di sversamenti | ||||
| Totale | (n.) | 50 | 38 | 30 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (n.) | 14 | 4 | 5 |
| Sversamenti di sostanze oleose | (n.) | 36 | 34 | 25 |
| Volume degli sversamenti | ||||
| Totale | (m3 ) |
21,60 | 2,18 | 4,26 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (m3 ) |
17,40 | 0,06 | 0,71 |
| Sversamenti di sostanze oleose | (m3 ) |
4,20 | 2,12 | 3,54 |
Nel 2016 vi è stata una riduzione nel numero di sversamenti. Per quanto riguarda il volume sversato, i maggiori due incidenti si sono verificati in Angola e in Indonesia (entrambi gli sversamenti sono di 1.000 litri). Tutti gli incidenti sono rendicontati e investigati adeguatamente in modo da stabilire le cause e individuare le azioni correttive per evitare che tali eventi accadano nel futuro. Ogni trimestre sono diffusi dei bollettini ambientali e dei report a livello di Gruppo per condividere le "lesson learned". Maggiori dettagli sull'approccio della Società nella prevenzione degli spill sono presenti nel documento "Saipem Sustainability 2016".
| (milioni di euro) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 12.873 | 11.507 | 9.976 |
| Costi operativi | 10.399 | 9.723 | 9.674 |
| Stipendi e benefit dipendenti | 2.408 | 2.222 | 1.782 |
| Piani di anzianità | 6.786 | 4.427 | 4.652 |
| Costi di ricerca e sviluppo | 11 | 14 | 19 |
| Imposte sul reddito | 118 | 127 | 445 |
| Dividendi distribuiti | 45 | 17 | 7 |
Le società del Gruppo Saipem implementano e gestiscono i piani pensionistici complementari sulla base del sistema legislativo e sociale dello Stato in cui l'azienda opera. In alcuni Paesi in cui Saipem è presente, come gli Stati Uniti e il Regno Unito, nonostante le norme locali non prevedano la corresponsione di alcun contributo aziendale al fondo pensione sottoscritto dai dipendenti, l'azienda decide comunque di sostenere con una propria quota il piano complementare a cui aderisce il lavoratore. Nel 2016 non sono stati erogati contributi, diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche e sindacali, a loro rappresentanti e candidati, tranne quelli previsti da normative specifiche.
Saipem, come contrattista, opera sempre in compliance con le richieste del cliente nel rispetto dei regolamenti internazionali, mentre la responsabilità del prodotto rimane contrattualmente in capo al cliente.
Saipem fa riferimento per gli standard tecnici e di qualità alle condizioni contrattuali imposte dal cliente. Pertanto, il cliente è responsabile del prodotto in sé, Saipem solo della realizzazione dello stesso. Saipem partecipa alla salvaguardia della salute e della sicurezza per tutto il personale impegnato nelle attività operative e per le comunità ospitanti. La Società ha implementato procedure e processi gestionali specifici per i sistemi particolarmente complessi dove i rischi operativi e legati alla sicurezza sono più alti (si veda documento "Saipem Sustainability 2016").
Analizzare e misurare la percezione del cliente e come è percepito il lavoro di Saipem è un fattore fondamentale dell'approccio al miglioramento continuo. Saipem ritiene che monitorare costantemente la soddisfazione del cliente sia di importanza vitale per raggiungere i migliori risultati. Il processo di customer satisfaction si basa su un questionario somministrato tramite il web in cui viene chiesto un feedback al cliente su molti argomenti sia manageriali che tecnici, dall'ingegneria agli approvvigionamenti e alla costruzione. Delle sezioni specifiche sono dedicate al project management, alla qualità, all'HSE e alla sostenibilità; quest'ultima sezione intende valutare la capacità di Saipem nelle relazioni con le comunità e nella promozione del Local Content. Nel 2016 Saipem ha ricevuto 59 questionari da clienti di progetti onshore, offshore e drilling. I risultati principali sono:
| (n.) | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|
| Questionari di Customer Satisfaction ricevuti | 104 | 91 (1) | 59 |
| Punteggio medio di soddisfazione del cliente (su un punteggio che va da 1 a 10) | 8,14 | 8,27 | 8,17 |
| Punteggio medio di soddisfazione del cliente su tematiche di Sostenibilità (2) | |||
| (su un punteggio che va da 1 a 10) | 7,63 | 8,34 | 7,53 |
(1) Modifica dovuta a correzione del dato.
(2) Si specifica che il numero di questionari considerati per il calcolo del punteggio medio di soddisfazione del cliente su tematiche di sostenibilità è 42 (68 nel 2015 e 82 nel 2014).
Saipem partecipa a numerose iniziative e associazioni che principalmente si pongono come obiettivo la condivisione delle best practice del settore di competenza. Il Gruppo Saipem aderisce a 72 associazioni. In particolare, la capogruppo partecipa a 28 associazioni, tra cui: ANIMP (Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale - Italian Association of Industrial Plant engineering), Assomineraria, IADC (International Association of Drilling Contractors), IMCA (International Maritime Contractors Association), IPLOCA (International Pipeline & Offshore Contractors Association) e WEC (World Energy Council: Comitato Nazionale Italiano del Consiglio Mondiale dell'Energia).



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Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Consolidated Report as of June 30 (in inglese)
Saipem Sustainability (in inglese)
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Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-024421
Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa: Stilgraf Srl - Viadana (Mantova)

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