Governance Information • Apr 5, 2017
Governance Information
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Ai sensi dell'articolo 123-bis, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2017 (Modello di Amministrazione e Controllo tradizionale)
Affrontiamo ogni sfida con soluzioni innovative, affidabili e sicure per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Attraverso gruppi di lavoro multiculturali siamo in grado di offrire sviluppo sostenibile per la nostra azienda e per le comunità in cui operiamo.
Innovazione; salute, sicurezza e ambiente; multiculturalità; passione; integrità.
Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia
Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Panama, Perù, Stati Uniti, Suriname, Venezuela
CSI
Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia, Turkmenistan, Ucraina
Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Libia, Marocco, Mozambico, Namibia, Nigeria, Uganda
MEDIO ORIENTE Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar
Australia, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Malaysia, Singapore, Taiwan, Thailandia
| Glossario Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari |
2 3 |
|---|---|
| Profilo dell'Emittente | 3 |
| Principi e valori | 3 |
| Sistema di amministrazione e controllo | 4 |
| Il Sistema Normativo | 4 |
| Modello di Sostenibilità | 6 |
| Il Codice Etico | 7 |
| Informazioni sugli assetti proprietari (ex art. 123-bis, comma 1, TUF) | 8 |
| Struttura del capitale sociale Restrizioni al trasferimento di titoli |
8 9 |
| Partecipazioni rilevanti nel capitale | 10 |
| Titoli che conferiscono diritti speciali | 10 |
| Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto | 10 |
| Restrizioni al diritto di voto | 10 |
| Accordi tra gli azionisti ai sensi dell'art. 122 del TUF | 10 |
| Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) | 14 |
| e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1) | |
| Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento senza giusta causa | 15 |
| o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto | |
| Nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche dello Statuto | 15 |
| Delega ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e seguenti del codice civile) |
16 16 |
| Adesione al Codice di Autodisciplina | 16 |
| Consiglio di Amministrazione | 16 |
| Composizione, nomina e sostituzione degli amministratori | 16 |
| Piani di successione | 18 |
| Cumulo degli incarichi ricoperti | 19 |
| Formazione del Consiglio di Amministrazione | 20 |
| Ruolo, funzionamento e competenze del Consiglio di Amministrazione | 20 |
| Frequenza delle adunanze | 24 |
| Autovalutazione | 24 |
| Organi delegati | 26 |
| Amministratori indipendenti Trattamento delle informazioni societarie |
27 28 |
| Comitati interni al Consiglio di Amministrazione | 29 |
| Comitato Remunerazione e Nomine | 30 |
| Remunerazione degli amministratori | 32 |
| Comitato per il Controllo e Rischi | 32 |
| Comitato Corporate Governance e Scenari | 33 |
| Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria | 35 |
| Principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione | 35 |
| al processo di informativa finanziaria | |
| Soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi | 37 |
| Consiglio di Amministrazione | 38 |
| Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno Collegio Sindacale |
38 39 |
| Comitato per il Controllo e Rischi | 39 |
| Responsabile della Funzione Internal Audit | 39 |
| Risk Management and Business Integrity | 40 |
| Società di revisione | 44 |
| Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari | 44 |
| Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi | 45 |
| Interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate | 46 |
| Collegio Sindacale | 47 |
| Composizione, nomina e funzionamento del Collegio Sindacale | 47 |
| Rapporti con gli azionisti e gli investitori | 52 |
| Assemblea | 52 |
| Ulteriori pratiche di governo societario applicate da Saipem Programma "Fit For the Future" |
54 55 |
| Cambiamenti dalla chiusura dell'esercizio di riferimento | 57 |
| Tabelle | |
| Tabella 1. Informazioni sugli assetti proprietari | 58 |
| Tabella 2. Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati | 59 |
| Tabella 3. Struttura del Collegio Sindacale | 60 |
La Relazione è pubblicata nel sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Governance".
Codice/Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2015 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana SpA, ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.
Consiglio di Amministrazione: il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.
CoSO Report: modello di sistema di controllo interno pubblicato dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission - 1992.
Emittente: l'emittente valori mobiliari cui si riferisce la Relazione.
Esercizio: l'esercizio sociale 2016 a cui si riferisce la Relazione.
Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.
Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 16191 del 12 marzo 2007 (come successivamente modificato) in materia di mercati.
Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.
Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis TUF.
TUF: il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza).
La presente Relazione intende fornire un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA ("Saipem"). Adempiendo agli obblighi normativi e regolamentari in materia, tenuto conto degli orientamenti e raccomandazioni di Borsa Italiana SpA e delle associazioni di categoria più rappresentative, la Relazione contiene altresì le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione ai codici di comportamento1 e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina. Il testo della Relazione è messo a disposizione presso la sede sociale, pubblicato sul sito internet della Società e trasmesso a Borsa Italiana SpA e al meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" (), con le modalità e nei termini previsti dalla regolamentazione vigente.
Le informazioni contenute nella presente Relazione sono riferite all'esercizio 2016 e, con riferimento a specifici temi, aggiornate al giorno 16 marzo 2017, data della riunione del Consiglio di Amministrazione che l'ha approvata, unitamente alla proposta di Relazione finanziaria annuale 2016 da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti convocata per il 28 aprile 2017.
Prima della redazione della presente Relazione, su invito del Presidente del Consiglio di Amministrazione, il Comitato endo-consiliare Corporate Governance e Scenari ha esaminato nel corso della riunione del 19 gennaio 2017, alla presenza del Presidente del Collegio Sindacale, la Relazione Annuale 2016 - 4° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina inviata a tutti i presidenti delle società quotate italiane e per conoscenza all'Amministratore Delegato-CEO e al Presidente del Collegio Sindacale dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana.
L'esame si è concentrato in particolare sulle raccomandazioni formulate nella Relazione Annuale 2016 che sono state portate all'attenzione dell'intero Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
Il Comitato Corporate Governance e Scenari ha analizzato sia la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2015 che la presente Relazione prendendo atto della conformità del contenuto delle medesime alle citate raccomandazioni e verificando ulteriormente il permanere dell'adesione della Società al Codice di Autodisciplina. Le conclusioni del Comitato Corporate Governance e Scenari sono state condivise con il Consiglio di Amministrazione nel corso della riunione consiliare del 27 gennaio 2017.
Saipem è una società contrattista, leader a livello mondiale, con significative presenze locali in aree strategiche ed emergenti quali l'Africa, l'Asia Centrale, l'America, il Medio Oriente e il Sud-Est Asiatico. Saipem gode di un posizionamento competitivo di eccellenza per la fornitura di servizi EPCI (Engineering, Procurement, Construction and Installation) ed EPC (Engineering, Procurement and Construction) nel settore Oil & Gas, sia onshore che offshore, con un focus particolare verso progetti complessi e tecnologicamente avanzati: attività in aree remote, acque profonde e progetti che comportano lo sfruttamento di gas o greggi difficili. I servizi di perforazione offerti dalla Società si distinguono in quanto vengono eseguiti in molte delle aree più critiche dell'industria petrolifera, spesso in sinergia con le sue attività onshore e offshore. La capacità della Società di sviluppare progetti in aree critiche o remote è garantita dall'efficace coordinamento tra le attività locali e la Corporate, dal supporto logistico assicurato in tutto il mondo e la consolidata abilità di gestire localmente tutte le difficoltà che si possono presentare in tali aree. Saipem è quotata alla Borsa Valori di Milano dal 1984.
L'azienda ha attività in oltre 60 Paesi, impiegando risorse locali e un elevato numero di persone provenienti da Paesi emergenti, per un totale di circa 40.000 dipendenti di 123 nazionalità diverse.
Saipem si impegna a mantenere e rafforzare un sistema di Governance allineato agli standard delle best practice internazionali, idoneo a gestire la complessità delle situazioni in cui si trova a operare e le sfide da affrontare per lo sviluppo sostenibile.
(1) Il riferimento è al codice di Borsa del 2006, come modificato nel luglio 2015, accessibile all'ndirizzo internet http://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/regolamenti/corporategovernance/codice2015.pdf.
L'osservanza della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina, l'integrità etica e la correttezza sono un dovere per tutte le persone di Saipem, la quale persegue con impegno e determinazione l'obiettivo che tali principi e valori caratterizzino i comportamenti di tutta la sua organizzazione.
Saipem rispetta i canoni del diritto del lavoro universalmente accettati e i Core Labour Standard contemplati nelle convenzioni fondamentali dell'ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro); in relazione a ciò garantisce la libertà di associazione sindacale e il diritto di contrattazione collettiva, ripudia ogni forma di lavoro forzato, di lavoro minorile e ogni forma di discriminazione. Saipem, inoltre, assicura a tutti i lavoratori le medesime opportunità di impiego e professione e un trattamento equo basato su criteri di merito.
Saipem ispira i suoi comportamenti imprenditoriali al rispetto delle culture, religioni, tradizioni, diversità etniche e delle comunità in cui opera ed è impegnata a preservare le identità biologiche, ambientali, socio-culturali ed economiche.
È impegno di Saipem contribuire fattivamente alla promozione della qualità della vita e allo sviluppo socio-economico delle comunità in cui il Gruppo è presente.
La Società adotta il modello di amministrazione e controllo tradizionale, caratterizzato dalla presenza del Consiglio di Amministrazione (organo centrale nel sistema di governo societario, a cui è affidata in via esclusiva la gestione aziendale) e del Collegio Sindacale, a cui è affidata la funzione di controllo.
L'Assemblea degli Azionisti è l'organo sociale che manifesta, con le sue deliberazioni adottate in conformità della legge e dello Statuto, la volontà sociale.
L'Assemblea nomina i consiglieri per un periodo non superiore a tre esercizi.
L'Assemblea ha nominato il Presidente e il Consiglio di Amministrazione e ha attribuito le deleghe di gestione all'Amministratore Delegato-CEO.
Il Presidente ha la rappresentanza della Società ai sensi dell'art. 21 dello Statuto Sociale, insieme con gli amministratori cui siano state conferite deleghe (art. 26 dello Statuto).
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 maggio 2015 ha deliberato di istituire il Comitato Corporate Governance – ridenominato Comitato Corporate Governance e Scenari dal Consiglio di Amministrazione nel corso della riunione del 23 maggio 2016 con l'ulteriore funzione istruttoria, propositiva e consultiva finalizzata a "esaminare gli scenari per la predisposizione del piano strategico, esprimendo un parere al Consiglio di Amministrazione" – portando a quattro il numero dei membri.
Nel corso del 2015 erano già stati costituiti il Comitato per il Controllo e Rischi e il Comitato Remunerazione e Nomine che anche nel corso del 2016 hanno continuato a operare.
Il Responsabile della Funzione Internal Audit, nominato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 gennaio 2015 con decorrenza 10 marzo 2015, dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione e, per esso, dal Presidente, fatta salva la dipendenza funzionale del responsabile della Funzione Internal Audit dal Comitato per il Controllo e Rischi e dall'Amministratore Delegato-CEO quale amministratore incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente d'intesa con l'Amministratore Delegato-CEO, sentito il Comitato Remunerazione e Nomine e con il parere favorevole del Collegio Sindacale, in data 7 giugno 2016 ha nominato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 l'Executive Vice President Pianificazione, Amministrazione e Controllo della Società.
Il Sistema Normativo costituisce una componente del sistema di governo societario ed è uno degli strumenti con cui Saipem esercita la propria attività di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti delle proprie società controllate, italiane ed estere.
Il Sistema Normativo Saipem è un sistema dinamico, che prevede il miglioramento continuo in accordo all'evoluzione del contesto interno ed esterno, ed è organizzato, sviluppato e diffuso in modo da facilitarne la fruibilità e la comprensione da parte degli utenti.
Il Sistema Normativo è ispirato a una logica per processi. Pertanto, indipendentemente dalla collocazione delle attività nell'assetto organizzativo e societario di Saipem SpA e delle società controllate, tutte le attività di Saipem sono ricondotte a una mappa di processi e/o tematiche trasversali. Per ciascun processo/tematica è identificato il Process Owner, responsabile dell'adeguatezza del disegno degli strumenti normativi riferiti al processo/tematica di compliance o governance di competenza e di promuoverne il pieno rispetto e la corretta applicazione in Saipem SpA e nelle sue società controllate. I Process Owner di strumenti normativi di compliance o governance hanno inoltre la responsabilità di monitorare l'evoluzione delle leggi, della giurisprudenza e delle best practice di riferimento, al fine di garantire il coerente adeguamento del Sistema Normativo nel suo complesso.
Saipem, attraverso il Sistema Normativo, promuove l'integrazione dei principi di compliance all'interno dei processi aziendali, con l'obiettivo di calare e diffondere le regole e gli standard di controllo previsti dai diversi modelli di compliance all'interno dei processi aziendali delle diverse realtà operative. Negli strumenti normativi sono descritti i principi di controllo minimi che le persone coinvolte nel processo disciplinato sono tenute a rispettare al fine di operare in conformità con le normative di legge e i regolamenti vigenti e con gli altri strumenti di gestione Saipem, quali il sistema organizzativo, il sistema di poteri e deleghe e il piano strategico.
L'intero corpo normativo Saipem, inoltre, si fonda ed è coerente con un quadro di riferimento generale che comprende: disposizioni di legge, Statuto, Codice di Autodisciplina, CoSO Report, Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo – che include il Codice Etico – e il Sistema di Controllo sull'Informativa Finanziaria.
Il Sistema Normativo si articola in quattro livelli gerarchici, ognuno costituito da una tipologia di strumento normativo:
I documenti relativi ai primi tre livelli sono emessi da Saipem SpA e orientati all'esercizio dell'attività di indirizzo, coordinamento e controllo. I documenti relativi al quarto livello sono emessi da Saipem SpA e dalle varie entità di Saipem per garantire, unitamente ai primi tre livelli, una loro ottimale gestione operativa; sono gli strumenti normativi specifici delle singole società che declinano in dettaglio, ove necessario, principi, regole e controlli definiti dalle Policy, dalle MSG e dagli altri Documenti Normativi Corporate.
Definiscono i principi e le regole generali di comportamento inderogabili che devono ispirare tutte le attività svolte da Saipem al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi aziendali, tenuto conto di rischi e opportunità.
Si applicano a Saipem SpA e sono formalmente recepite dalle sue società controllate.
Rappresentano le linee guida comuni a tutte le realtà del Gruppo Saipem e si distinguono in:
MSG di processo: definiscono per ciascun processo aziendale, principi non derogabili e linee guida finalizzate a un'adeguata gestione del processo di riferimento, individuando ruoli, comportamenti, flussi informativi, principi di controllo.
MSG di Compliance e MSG di Governance: definiscono, per ciascuna tematica di Compliance o di Governance societaria, regole di riferimento finalizzate ad assicurare il rispetto di leggi, regolamenti o norme di autodisciplina, individuando ruoli, comportamenti, flussi informativi, principi e/o standard di controllo.
Si applicano a Saipem SpA e, previo formale recepimento, alle sue società controllate.
Identificano l'insieme di documenti che regolamentano, a livello Saipem, processi e specifiche tematiche/aspetti di interesse aziendale, integrando i contenuti delle MSG, ovvero articolandoli con livello di dettaglio maggiore. Indirizzano l'operatività delle diverse realtà Saipem con l'obiettivo di garantire uniformità di comportamenti, perseguire obiettivi di Compliance, descrivere compiti e responsabilità delle strutture/posizioni aziendali coinvolte nei processi regolamentati, le modalità di gestione e controllo e i flussi di comunicazione. Si distinguono in:
Le Procedure Standard e le Procedure Operative si applicano a Saipem SpA e, previo processo di recepimento, alle sue società controllate.
Definiscono principi e modalità operative riferite a una specifica realtà societaria al fine di assicurare la Compliance con la legislazione locale/internazionale di riferimento, normare in dettaglio i sottoprocessi o le attività legate ai macro-processi già definiti in un documento normativo Corporate e/o descrivere un processo in dettaglio e in linea con le caratteristiche specifiche di società. Si applicano alla singola società che ne cura l'emissione.
Anche nel corso del 2016 il Sistema Normativo è stato sottoposto a un costante processo di revisione e integrazione attraverso l'emissione di documenti sia a livello Corporate sia a livello di società controllate.
Durante l'anno sono state inoltre svolte le periodiche attività di monitoraggio del recepimento dei documenti normativi da parte delle società controllate e di attestazione dell'adeguatezza del disegno delle MSG da parte dei Process Owner interessati.
Tutte le policy, le MSG e gli altri documenti normativi vigenti sono diffusi all'interno di Saipem e alle società controllate e pubblicati sul sito intranet aziendale. Alcuni documenti normativi sono pubblicati anche sul sito internet www.saipem.com.
Saipem adotta dal 2008 un Modello di Sostenibilità orientato al supporto del business e all'integrazione nelle strategie aziendali per la creazione di valore per i suoi stakeholder. In questo Modello la salvaguardia della salute, della sicurezza e dell'ambiente, la responsabilità sociale dei fornitori e la loro crescita, il rispetto delle diverse culture e dei diritti umani, la trasparenza nella conduzione del business e il rapporto con le comunità e gli altri stakeholder locali sono elementi centrali del ruolo di Saipem come creatore di valore.
Il Modello è basato sui valori e princìpi aziendali stabiliti nel Codice Etico e nella Policy di Sostenibilità che regolano la vita dell'azienda nei confronti dei suoi stakeholder interni ed esterni; la Politica di Sostenibilità, approvata nell'ultima versione del 2012, definisce la visione, gli obiettivi, i processi e gli strumenti che guidano l'operare dell'azienda verso un business sostenibile. La direzione strategica e l'approvazione dei programmi di sostenibilità sono affidati al Comitato di Sostenibilità, organismo presieduto dall'Amministratore Delegato-CEO e composto dai direttori delle funzioni Corporate e delle Business Unit.
Il Comitato di Sostenibilità si è riunito 3 volte nel corso del 2016; ha discusso i risultati ottenuti nell'anno precedente, ha approvato il report Saipem Sustainability 2015 e gli obiettivi di Sostenibilità 2016, derivanti anche dal processo strutturato di Analisi di Materialità condotta sia sugli stakeholder esterni che su quelli interni (management e dipendenti). Data la trasversalità del tema, gli obiettivi di Sostenibilità sono definiti per tutte le funzioni societarie, in coerenza con i diversi contesti operativi e con le richieste avanzate dagli stakeholder. Lo svolgimento delle attività e il raggiungimento degli obiettivi viene monitorato dalla funzione Corporate Sostenibilità.
Dal 2015 è coinvolto sulle tematiche di Sostenibilità anche il Comitato endo-consiliare Corporate Governance e Scenari di Saipem presieduto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, che ha il compito di "... valutare l'adeguatezza dell'impegno dedicato ai temi della responsabilità sociale d'impresa; esaminare l'impostazione generale del bilancio di sostenibilità e l'articolazione dei relativi contenuti, nonché la completezza e la trasparenza dell'informativa fornita riguardo ai temi della responsabilità sociale d'impresa attraverso il medesimo bilancio, rilasciando in proposito un parere preventivo al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare tale documento; monitorare il posizionamento della Società rispetto ai mercati finanziari sui temi di sostenibilità;...".
Detto Comitato ha tenuto riunioni aventi ad oggetto il tema della sostenibilità il 3 marzo, il 5 maggio e il 30 novembre 2016
L'11 ottobre 2016, a seguito della richiesta avanzata dalla Società di partecipare al United Nations Global Compact e della relativa valutazione effettuata dal Segretariato di New York e dal Global Compact Network Italia, Saipem è stata ammessa nell'iniziativa che convoglia l'impegno del settore privato e delle maggiori aziende internazionali verso il rispetto di 10 principi sui temi dei diritti umani e del lavoro, della protezione ambientale e della lotta alla corruzione.
Oltre ai riconoscimenti attributi nel recente passato da numerose istituzioni e organismi internazionali, l'azienda è stata inclusa, anche nel 2016, nell'indice di Sostenibilità FTSE4Good.
Il Codice Etico – capitolo 1 del Modello 231 – rappresenta un principio generale non derogabile e definisce con chiarezza, nell'osservanza delle norme di legge, l'insieme dei valori che la Società riconosce, accetta e condivide, nonché l'insieme delle responsabilità che essa assume verso l'interno e verso l'esterno. Esso impone correttezza, lealtà, integrità e trasparenza nelle operazioni, nei comportamenti, nel modo di lavorare e nei rapporti sia interni al Gruppo che nei confronti dei soggetti esterni.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato il Codice di Comportamento in data 19 maggio 1999. Tale documento è stato successivamente integrato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 13 dicembre 2005.
Nell'adunanza del 22 marzo 2004 il Consiglio di Amministrazione ha approvato per la prima volta il "Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231 del 2001".
In seguito al progetto di adeguamento del Modello, avviato dal Presidente e Amministratore Delegato-CEO della Società nel maggio del 2008 in relazione all'evoluzione dell'assetto organizzativo generale, il Consiglio di Amministrazione, nell'adunanza del 14 luglio 2008, ha approvato il "Modello 231 (include il Codice Etico)" specifico di Saipem SpA.
Da ultimo il Codice Etico è stato aggiornato con delibera del Consiglio di Amministrazione il 27 aprile 2015.
Il Codice Etico prevede l'istituzione del Garante del Codice Etico, le cui funzioni sono state assegnate all'Organismo di Vigilanza (capitolo 3 del Modello 231), organo societario dotato di "autonomi poteri di iniziativa e controllo" ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 231 del 2001, sulla responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato. I compiti assegnati al Garante riguardano, fra gli altri, la promozione di attività divulgative e di formazione dei dipendenti di Saipem, che sono tenuti all'osservanza dei principi enunciati dal Codice Etico.
L'Organismo di Vigilanza rimane in carica per un periodo che coincide con quello del Consiglio di Amministrazione che lo ha nominato. La composizione dell'Organismo di Vigilanza, e le sue modifiche e integrazioni, sono approvate con delibera del Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per il Controllo e Rischi, del Comitato Remunerazione e Nomine e del Collegio Sindacale, su proposta dell'Amministratore Delegato-CEO d'intesa con il Presidente.
La necessaria autonomia e indipendenza dell'Organismo di Vigilanza ai sensi dell'art. 6, comma 1, lett. b) del D.Lgs. n. 231/2001, è garantita in ragione del posizionamento riconosciuto alle funzioni citate nel contesto dell'organigramma aziendale e delle linee di riporto a esse attribuite.
Il 27 gennaio 2017 il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito del miglioramento continuo del sistema di controllo interno, ha anche deliberato di istituire la Funzione Risk Management and Business Integrity, con le prerogative meglio illustrate al paragrafo "Risk Management and Business Integrity" (pag. 40).
La Funzione Risk Management and Business Integrity è invitata alle riunioni del Consiglio di Amministrazione al fine di riportare periodicamente in merito alle attività di competenza.
Ciascuna società controllata in via diretta o indiretta, in Italia e all'estero, emette un proprio Modello di Organizzazione e Controllo ("OM&C Model"), di cui il Codice Etico è parte integrante, che prevede altresì l'assegnazione, con atto formale, della funzione di Garante del Codice Etico, al proprio Organismo di Vigilanza se trattasi di società italiana o al proprio Compliance Committee se trattasi di società estera.
Saipem è impegnata ad assicurare la massima diffusione dei principi e dei contenuti del Codice Etico presso le Persone Saipem e gli altri stakeholder. A ogni persona di Saipem è richiesta la conoscenza dei principi e dei contenuti del Codice Etico, nonché delle procedure di riferimento che regolano le funzioni e le responsabilità ricoperte.
Al fine di promuovere la conoscenza e facilitare l'attuazione del Codice Etico, il Codice stesso prevede la costituzione del Team di Promozione del Codice Etico alle dipendenze del Garante di Saipem SpA.
La composizione del Team è definita dall'Amministratore Delegato-CEO di Saipem SpA su proposta del Garante di Saipem SpA; da ultimo la composizione del Team è stata rinnovata in data 1° dicembre 2014. Attualmente il Team è composto da 11 membri di diverse funzioni societarie (Investor Relations, Relazioni Industriali Italia, Gestione Risorse Umane, Segreteria Societaria, Learning, Recruitment and Skill Management, Organizzazione, Internal Communication, HR Analytics and Services, Sostenibilità, Coordinamento Approvvigionamenti di Settore, Tendering E&C, Coordinamento Operativo Drilling).
Il Team promuove in Saipem la messa a disposizione di ogni possibile strumento conoscitivo e di chiarimento per l'interpretazione e l'attuazione del Codice.
Ad oggi il Codice Etico è affisso presso le bacheche aziendali e pubblicato sul sito internet e intranet di Saipem, in versione integrale in lingua italiana, in lingua inglese e in altre 16 lingue estere, rappresentative delle realtà in cui Saipem si trova a operare. È, inoltre, particolarmente seguita l'attività di formazione dei dipendenti di sede e delle controllate estere, erogata in aula o tramite e-learning.
Attraverso tali iniziative si è ulteriormente rafforzato il sistema di controllo interno, nella ferma convinzione che l'esercizio dell'attività d'impresa, mirante all'accrescimento di valore per gli azionisti, debba fondarsi sul rispetto del principio della correttezza dei comportamenti nei confronti degli stakeholder, nell'accezione più ampia del termine che comprende, oltre ai soci, dipendenti, fornitori, clienti, partner commerciali e finanziari, nonché le collettività con cui il Gruppo interagisce in tutti i Paesi in cui è presente. Fondamentali inoltre le iniziative a carattere sociale di rilevanza promosse dalle società del Gruppo, nell'incessante sforzo di promuovere fra tutti gli stakeholder la consapevolezza che un approccio di business che colga opportunità e gestisca i rischi derivanti dallo sviluppo economico, ambientale e sociale, generi un valore di lungo termine per tutti gli attori coinvolti.
Sempre nell'ottica di una migliore ed efficace diffusione dei principi enunciati nel Codice Etico e nel Modello 231, Saipem ha altresì pubblicato, nel corso del 2016, sul sito intranet, la "Guida Saipem alla Business Integrity", avente l'obiettivo di fornire ai dipendenti Saipem uno strumento di facile lettura e consultazione per meglio comprendere e condividere i valori etici di Saipem. La Guida fornisce una panoramica sui principi e sulle policy di riferimento, oltre ad alcuni chiarimenti e alla descrizione di casi pratici nella sezione "Cosa fare se". La Guida non si sostituisce al Codice Etico, al Modello 231 o alle procedure, ma ne agevola la comprensione.
Il capitale sociale di Saipem SpA al 31 dicembre 2016 ammontava a 2.191.384.693 euro, interamente versato, rappresentato da n. 10.109.668.270 azioni ordinarie pari al 99,999% del capitale e da n. 106.126 azioni di risparmio pari allo 0,0014% del capitale sociale, tutte prive di indicazione del valore nominale, tutte quotate sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana SpA (vedi anche Tabella 1). Le azioni sono indivisibili e ogni azione dà diritto a un voto. I possessori di azioni Saipem possono esercitare i diritti sociali e patrimoniali loro attribuiti dalla normativa vigente, nel rispetto dei limiti posti da quest'ultima. Alle azioni di risparmio, convertibili alla pari senza oneri né limiti di tempo in azioni ordinarie, spetta un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello dell'azione ordinaria. In particolare, a seguito delle decisioni dell'Assemblea Straordinaria tenutasi in data 2 dicembre 2015: (i) alle azioni di risparmio sono distribuiti gli utili netti risultanti dal bilancio regolarmente approvato, dedotta la quota di riserva legale, fino alla concorrenza di 0,05 euro per ciascuna azione di risparmio; (ii) gli utili che residuano dopo l'assegnazione alle azioni di risparmio del dividendo privilegiato stabilito alla lettera (i), di cui l'Assemblea deliberi la distribuzione, sono ripartiti fra tutte le azioni in modo che alle azioni di risparmio spetti un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello dell'azione ordinaria in misura pari a 0,03 euro per ciascuna azione di risparmio; (iii) quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore alla misura indicata alla lettera (i) o stabilita alla lettera (ii), la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi.
L'Assemblea predetta aveva deliberato un aumento del capitale sociale a pagamento per un importo massimo pari a circa 3.500 milioni di euro, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, eseguito entro il 31 marzo 2016, in forma scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, prive dell'indicazione del valore nominale e con godimento regolare, offerto in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio della Società, ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del codice civile, in proporzione al numero di azioni dagli stessi detenuto. In data 21 gennaio 2016 il Consiglio di Amministrazione ha fissato le condizioni definitive dell'aumento del capitale sociale a pagamento predetto. In particolare, lo stesso ha avuto luogo mediante l'emissione di massime n. 9.668.363.496 nuove azioni ordinarie, offerte in opzione agli aventi diritto nel rapporto di assegnazione di n. 22 nuove azioni ogni n. 1 azione ordinaria e/o di risparmio Saipem detenuta, a un prezzo di emissione pari a 0,362 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 3.499.947.586 euro (quanto a 1.749.973.793 euro a titolo di capitale sociale e quanto a 1.749.973.793 euro a titolo di sovrapprezzo). Il prezzo di sottoscrizione è stato determinato sulla base di quanto deliberato dall'Assemblea Straordinaria dei Soci e applicando uno sconto del 37% sul TERP2 delle azioni ordinarie Saipem, calcolato sulla base del prezzo ufficiale di chiusura di Borsa del 21 gennaio 2016, pari a 5,26 euro. I diritti di opzione, validi per la sottoscrizione di azioni Saipem di nuova emissione, sono stati negoziati in Borsa ed esercitati dal 25 gennaio all'11 febbraio 2016, estremi inclusi (il "Periodo di Offerta"). Ai sensi dell'art. 2441, comma 3, del codice civile, i diritti di opzione non esercitati entro il termine del Periodo di Offerta sono stati offerti sulla Borsa Italiana nei cinque giorni di mercato aperto successivi alla fine del Periodo di Offerta. L'avvio del Periodo di Offerta è stato subordinato al rilascio da parte di Consob del provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del Documento di Registrazione, della Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari e della Nota di Sintesi relativi all'aumento di capitale intervenuto il 22 gennaio 2016.
Eni e FSI (ora CDP Equity SpA) hanno sottoscritto tutte le azioni ordinarie di nuova emissione, proporzionalmente spettanti alla partecipazione detenuta in Saipem, rispettivamente del 30,41% e del 12,50%.
Alla data di chiusura dell'offerta, 11 febbraio 2016, sono stati esercitati n. 385.871.894 diritti di opzione per la sottoscrizione di n. 8.489.181.688 azioni, pari a circa l'87,8% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a circa 3,073 miliardi di euro.
I n. 53.599.174 diritti di opzione non esercitati nel periodo di offerta sono stati offerti in Borsa nelle sedute del 15, 16, 17, 18, 19 febbraio 2016 e sono stati integralmente venduti all'asta del 15 e 16 febbraio 2016.
Alla data del 19 febbraio 2016 risultavano esercitati n. 385.871.894 diritti di opzione per la sottoscrizione di n. 8.489.181.668 azioni, pari a circa l'87,8% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a circa 3,073 miliardi di euro.
Ai sensi del contratto di garanzia sottoscritto in data 21 gennaio 2016, Goldman Sachs International, J.P. Morgan, in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner, Banca IMI, Citigroup, Deutsche Bank AG - London Branch, Mediobanca, UniCredit, in qualità di Joint Bookrunner e HSBC Bank Plc, BNP Paribas, ABN AMRO Bank NV e DNB Markets in qualità di Co-Lead Managers (insieme, i "Garanti") hanno sottoscritto le rimanenti n. 1.179.181.806 azioni, per un controvalore complessivo pari a circa 427 milioni di euro.
A seguito di tale sottoscrizione da parte dei Garanti, l'aumento di capitale è stato sottoscritto per un controvalore complessivo pari a 3.499.947.586 euro (di cui 1.749.973.793 euro a titolo di capitale e 1.749.973.793 euro a titolo di sovrapprezzo).
Alla data del 23 febbraio 2016 il nuovo capitale sociale di Saipem risulta pertanto essere pari a 2.191.384.693 euro, suddiviso in n. 10.109.665.070 azioni ordinarie e n. 106.126 azioni di risparmio prive di indicazione del valore nominale.
L'Assemblea degli Azionisti di Risparmio ha nominato quale proprio rappresentante comune, in data 29 aprile 2016, per la durata di tre esercizi, il dottor Augusto Clerici Bagozzi.
Il Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 ha deliberato di convocare l'assemblea in sede straordinaria per deliberare un Raggruppamento azionario. Il Raggruppamento delle azioni in circolazione sarà proposto nel rapporto di una nuova azione ordinaria per ogni dieci azioni ordinarie detenute e di una nuova azione di risparmio per ogni dieci azioni di risparmio detenute, previo annullamento di azioni di risparmio nel numero minimo necessario a consentire la regolare esecuzione del raggruppamento e la conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto Sociale.
È previsto che l'operazione di Raggruppamento, una volta approvata dall'Assemblea, sia eseguita nei tempi e secondo le modalità che saranno concordate con Borsa Italiana SpA e le altre autorità competenti, ma comunque entro il 30 giugno 2017.
Non ci sono piani di incentivazione a base azionaria che comportino aumenti, anche gratuiti, del capitale sociale.
Non esistono restrizioni al trasferimento dei titoli.
Sulla base delle informazioni disponibili e delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF, gli azionisti possessori di quote superiori al 3% del capitale di Saipem SpA alla data del 31 dicembre 2016 sono (vedi anche Tabella 1):
| Azionisti | Numero di azioni | % sul capitale |
|---|---|---|
| Eni SpA | 3.087.679.689 | 30,54 |
| CDP Equity SpA | 1.269.056.372 | 12,55 |
| Dodge & Cox | 648.867.383 | 6,42 |
| Azionisti | Numero di azionisti | Numero di azioni | % sul capitale |
|---|---|---|---|
| Italia | 76.429 | 6.465.517.003 (*) | 63,95 |
| Altri Stati Unione Europea | 1.004 | 433.898.206 | 4,29 |
| America | 695 | 1.525.867.590 | 15,09 |
| Regno Unito e Irlanda | 383 | 1.336.245.559 | 13,22 |
| Altri Stati Europa | 182 | 250.623.733 | 2,48 |
| Resto del Mondo | 302 | 97.622.305 | 0,97 |
| Totale | 78.995 | 10.109.774.396 | 100,00 |
(*) Comprende 71.061.344 azioni proprie in portafoglio.
| Azionisti | Numero di azionisti | Numero di azioni | % sul capitale |
|---|---|---|---|
| 10% | 2 | 4.356.736.061 | 43,09 |
| 2% | 2 | 1.171.750.894 | 11,59 |
| 1%-2% | 1 | 171.813.862 | 1,70 |
| 0,5%-1% | 5 | 305.230.162 | 3,02 |
| 0,1%-0,5% | 31 | 696.122.134 | 6,89 |
| ≤ 0,1% | 78.953 | 3.337.059.939 | 33,01 |
| Azioni proprie | 1 | 71.061.344 | 0,70 |
| Totale | 78.995 | 10.109.774.396 | 100,00 |
Non vi sono possessori di titoli che conferiscano diritti speciali di controllo.
Non vi sono meccanismi di esercizio del diritto di voto da parte dei dipendenti con partecipazioni azionarie.
Non esistono restrizioni al diritto di voto.
Il 22 gennaio 2016 è divenuto efficace il patto parasociale stipulato il 27 ottobre 2015 tra Eni e il Fondo Strategico Italiano - FSI (ora CDP Equity), aggiornato in data 31 dicembre 2016, le cui informazioni essenziali, nella versione aggiornata pubblicata nel gennaio 2017, sono di seguito riportate:
Il Patto ha ad oggetto azioni ordinarie di Saipem SpA, con sede legale in San Donato Milanese (MI), Via dei Martiri di Cefalonia, 67, codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Milano: 00825790157.
Il capitale sociale di Saipem è pari a 2.191.384.693 euro ed è ripartito in n. 10.109.774.396 azioni, tutte prive dell'indicazione del valore nominale, di cui n. 10.109.668.270 azioni ordinarie e n. 106.126 azioni di risparmio.
Come indicato, il Patto contiene disposizioni che riguardano azioni ordinarie di Saipem ("Azioni"). Le Parti hanno convenuto che il numero di Azioni apportate al Patto da ciascuna di esse, nei limiti di quanto previsto dal Patto medesimo, sarà in ogni momento, per l'intera durata dello stesso, paritetico.
In particolare, il Patto ha ad oggetto le seguenti azioni conferite allo stesso dalle Parti (le "Azioni Sindacate"): quanto a CDP Equity, n. 1.264.011.824 Azioni, rappresentative di circa il 12,503% del capitale ordinario di Saipem (ovvero della diversa percentuale risultante a seguito dell'eventuale conversione di azioni di risparmio convertibili della Società); e quanto a Eni, la stessa partecipazione e quindi n. 1.264.011.824 Azioni rappresentative di circa il 12,503% del capitale ordinario di Saipem (ovvero della diversa percentuale risultante a seguito dell'eventuale conversione di azioni di risparmio convertibili della Società).
Entrambe le Parti hanno dunque conferito nel Patto, complessivamente, una partecipazione pari a circa il 25,006% del capitale ordinario della Società (ovvero la diversa percentuale del capitale ordinario risultante a seguito dell'eventuale conversione di azioni di risparmio convertibili di Saipem), che salvo diverso accordo rappresenterà altresì la partecipazione massima conferita nel Patto da Eni e CDP Equity per l'intera durata dello stesso.
Ai sensi del Patto, sono definite "Azioni non Sindacate" le Azioni di tempo in tempo detenute da Eni e/o da CDP Equity, diverse dalle Azioni Sindacate. Come meglio indicato ai successivi paragrafi 4.1.5 e 4.2.2, tale definizione assume rilevanza in quanto il Patto prevede alcuni obblighi di consultazione e, per quanto consentito, impegni di voto che vincolano anche le Azioni non Sindacate, nonché talune limitazioni ai trasferimenti di Azioni non Sindacate.
I soggetti che aderiscono al Patto sono:
Nessuna delle Parti esercita un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF. Eni e CDP Equity sono società soggette al comune controllo indiretto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"). In particolare:
Si sintetizza di seguito il contenuto delle principali pattuizioni contenute nel Patto.
Sino alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione della Società in corso alla Data di Efficacia, ai fini del Patto Parasociale sono considerati consiglieri designati da CDP Equity: (i) il Consigliere Leone Pattofatto, il quale, dopo essere stato cooptato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 21 gennaio 2016, in sostituzione del Consigliere dimissionario Stefano Siragusa, è stato successivamente nominato dall'Assemblea della Società in data 29 aprile 2016 (e in favore della cui conferma Eni si era impegnata a votare); e (ii) il Consigliere Flavia Mazzarella.
Alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione di Saipem in carica alla Data di Efficacia, ovvero in caso di cessazione anticipata dello stesso, il Consiglio di Amministrazione di Saipem sarà composto da nove membri, tre dei quali tratti dalla lista eventualmente presentata dagli azionisti di minoranza di Saipem in conformità allo Statuto della stessa.
Eni e CDP Equity presenteranno congiuntamente, e si impegnano a votare in Assemblea, una lista di nove consiglieri secondo l'ordine progressivo di seguito indicato:
i candidati contraddistinti con i numeri 1, 5 e 7 saranno designati da Eni;
i candidati contraddistinti con i numeri 2, 6 e 8 saranno designati da CDP Equity.
Resta inteso che i candidati contraddistinti dai numeri 7, 8 e 9 saranno designati ed eventualmente nominati solo nel caso in cui non sia possibile trarre tre consiglieri dalla lista di minoranza ai sensi delle applicabili norme di legge e regolamentari.
Salvo diverso accordo, il numero dei consiglieri di amministrazione di Saipem designati da Eni e il numero dei consiglieri di amministrazione designati da CDP Equity dovrà essere paritetico quanto al novero dei soggetti (a) muniti dei requisiti di indipendenza e (b) appartenenti al genere meno rappresentato, in entrambi i casi ai sensi dello Statuto di Saipem e/o delle applicabili disposizioni di legge. Qualora non sia possibile applicare il principio paritetico di cui sopra, tenuto anche conto degli eventuali consiglieri indipendenti designati dalle minoranze, le Parti convengono che la designazione dei consiglieri indipendenti sarà ispirata a un criterio di alternanza tale per cui, alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione in carica alla Data di Efficacia, ovvero in caso di cessazione anticipata dello stesso, il Consiglio di Amministrazione della Società sarà composto da un numero di consiglieri indipendenti designati in prevalenza da una delle due Parti. Al successivo atto di rinomina, il Consiglio di Amministrazione della Società sarà composto da un numero di consiglieri indipendenti designati in prevalenza dall'altra Parte (il "Criterio di Alternanza"). Il Criterio di Alternanza sarà applicato, mutatis mutandis, con riferimento alla designazione di consiglieri appartenenti al genere meno rappresentato.
In caso di dimissioni o di cessazione per altra causa di uno o più dei consiglieri designati su indicazione di una delle Parti, Eni e CDP Equity faranno quanto nelle proprie possibilità affinché il Consiglio di Amministrazione coopti nuovi amministratori in modo tale che la parte che l'ha designato possa far nominare altro consigliere in sua sostituzione.
Sino alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione della Società in corso alla Data di Efficacia, sono confermati gli attuali componenti di ciascuno dei comitati interni al Consiglio di Saipem medesimo (i comitati di tempo in tempo istituiti dal Consiglio di Saipem sono definiti i "Comitati").
Le Parti faranno in modo che i componenti dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione di Saipem siano nominati coerentemente con i meccanismi di designazione dei candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione, in modo tale che sia assicurata in ogni momento una rappresentanza paritetica delle Parti in seno ai Comitati medesimi. In particolare, alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione di Saipem in carica alla Data di Efficacia, ovvero in caso di cessazione anticipata dello stesso, e a decorrere dalla ricomposizione del Consiglio medesimo, Eni e CDP Equity faranno in modo che almeno un Consigliere di Amministrazione designato da Eni e almeno un Consigliere di Amministrazione designato da CDP Equity facciano parte di ciascuno dei suddetti Comitati. Qualora, per qualsivoglia motivo, in relazione a un dato Comitato non fosse possibile rispettare il criterio paritetico sopra enunciato, le Parti convengono che la composizione di tale Comitato sarà ispirata al Criterio di Alternanza.
In caso di dimissioni o cessazione per altra causa di uno o più dei componenti dei Comitati designati su indicazione di una delle Parti, ciascuna Parte farà quanto nelle proprie possibilità affinché il Consiglio di Amministrazione di Saipem sostituisca detto componente in modo tale che la Parte che l'ha designato possa far nominare altro Consigliere in sua sostituzione.
Alla scadenza del mandato del Collegio Sindacale di Saipem in carica alla Data di Efficacia, ovvero in caso di cessazione anticipata dello stesso, Eni e CDP Equity si sono impegnate a presentare congiuntamente, e a votare in assemblea, una lista di sindaci dalla quale saranno tratti almeno due sindaci effettivi e un sindaco supplente, ferme le prerogative delle minoranze sulla base delle norme di legge e dello statuto di Saipem.
I candidati saranno indicati secondo il seguente ordine progressivo:
un candidato sindaco supplente designato congiuntamente dalle Parti;
un candidato sindaco supplente designato da una delle Parti secondo il Criterio di Alternanza. Resta inteso che i candidati sub (iii) e (v) saranno destinati a essere eletti (uno in funzione di Presidente del Collegio Sindacale) in caso di mancata presentazione di liste di minoranza.
In caso di dimissioni o cessazione per altra causa di uno o più sindaci designati su indicazione di una delle Parti, ciascuna Parte farà quanto nelle proprie possibilità affinché subentri un sindaco designato dalla Parte che abbia originariamente designato il sindaco dimissionario o cessato.
I reciproci impegni e obblighi delle Parti relativi alla Corporate Governance di Saipem, previsti nel Patto, troveranno applicazione nella misura e nei limiti in cui l'adempimento degli stessi sia consentito dalle norme di legge, di regolamento e di Statuto di Saipem di tempo in tempo in vigore. In caso di disaccordo relativo ai candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione o di sindaco di designazione congiunta, alla presenza in uno o più dei Comitati dei consiglieri di amministrazione designati dalle parti, ovvero a ogni altra eventuale questione afferente alla rappresentanza paritetica di Eni e CDP Equity nel Consiglio di Amministrazione, nei Comitati e nel Collegio Sindacale di Saipem, le Parti si consulteranno in buona fede al fine di risolvere la situazione di disaccordo nella maniera più efficace e soddisfacente per entrambe.
Eni e CDP Equity si sono impegnate a consultarsi prima di ogni assemblea e prima di ogni riunione del Consiglio di Amministrazione di Saipem che sia convocato per deliberare sulle seguenti materie rilevanti: (i) l'approvazione o la modifica del piano strategico di Saipem e/o del Gruppo Saipem, che saranno rivisti su base annuale; (ii) l'approvazione di eventuali operazioni di acquisizione o cessione, da parte di Saipem, di società, aziende o rami di aziende aventi ciascuna, per sé o considerata complessivamente ad altre riferite alla medesima business unit, un enterprise value superiore a 250.000.000 di euro, nella misura in cui queste ultime non siano inserite tra le operazioni indicate nel piano strategico; e (iii) operazioni che comportino un cambiamento significativo del perimetro di attività del Gruppo Saipem, solo nell'ipotesi in cui il piano strategico in corso alla data in cui verrà convocato il Consiglio di Amministrazione chiamato a deliberare sulle stesse sia stato approvato e/o modificato e/o aggiornato da oltre dodici mesi.
Eni e CDP Equity si sono altresì impegnate a esprimere il proprio voto nell'Assemblea di Saipem (avuto riguardo sia alle Azioni Sindacate, sia alle Azioni non Sindacate) e, nella misura consentita dalle norme di legge e di regolamento di tempo in tempo vigenti, nei limiti dei propri poteri quali soci di Saipem, a far sì che, salvaguardando l'autonomia gestionale, i consiglieri di Saipem di rispettiva designazione esprimano il proprio voto in sede consiliare, in conformità alla decisione comune assunta da Eni e CDP Equity in sede di consultazione preventiva.
In difetto di accordo su una comune linea di condotta e di voto in sede di preventiva consultazione, Eni e CDP Equity si impegnano rispettivamente a non esprimere voto favorevole (avuto riguardo sia alle Azioni Sindacate che alle Azioni non Sindacate) e, nella misura consentita dalle norme di legge e di regolamento di tempo in tempo vigenti e, nei limiti dei propri poteri quali soci della Società, a far sì che, salvaguardando l'autonomia gestionale, i consiglieri di Saipem di rispettiva designazione non esprimano in sede consiliare voto favorevole, in merito all'adozione di ogni delibera che abbia ad oggetto le materie rilevanti sopra indicate.
Per l'intera durata del Patto, le Parti non potranno trasferire le rispettive Azioni Sindacate, fatta eccezione per i trasferimenti, in tutto o in parte, di Azioni a società controllanti, ovvero controllate, a condizione che: (i) la parte cedente si sia preventivamente impegnata a riacquistare dalla società cessionaria, che si dovrà preventivamente impegnare a ritrasferire, le Azioni Sindacate prima che cessi il rapporto di controllo tra la parte cedente e la parte cessionaria; e (ii) la parte cessionaria aderisca al Patto, subentrando in tutti i diritti e tutti gli obblighi della parte cedente ai sensi del Patto stesso, ferma in ogni caso la responsabilità solidale della parte cedente che continuerà a rispondere, insieme alla società cessionaria, dell'adempimento da parte di quest'ultima di tutti gli obblighi derivanti dal Patto (in caso di cessioni parziali di Azioni Sindacate, parte cedente e parte cessionaria costituiranno un'unica parte contrattuale ai fini dell'esercizio dei diritti previsti nel Patto).
Le Azioni non Sindacate potranno essere liberamente trasferite in tutto o in parte con qualsiasi modalità, fermo restando che qualsiasi trasferimento, da parte di Eni, di una partecipazione di Azioni non Sindacate superiore al 5% del capitale ordinario di Saipem, in favore, direttamente e/o indirettamente, di un medesimo soggetto, sarà soggetto alla preventiva espressione di gradimento da parte di CDP Equity, eccezion fatta tuttavia per i soli trasferimenti in favore di investitori finanziari di natura istituzionale (incluse le banche, gli intermediari autorizzati, le società assicurative, i fondi di investimento e i fondi sovrani), per i quali il suddetto limite del 5% non troverà applicazione.
Eni e CDP Equity si sono inoltre impegnate, per quanto occorrer possa, a porre in essere ogni ragionevole sforzo affinché eventuali trasferimenti sul mercato di Azioni non Sindacate avvengano secondo il principio cd. di "orderly market disposal".
Le Azioni non Sindacate potranno essere liberamente trasferite dalle Parti a società controllanti o controllate, nel rispetto delle condizioni di cui ai punti (i) e (ii) del precedente paragrafo 4.2.1, restando inteso che l'impegno di cui al punto (ii) troverà applicazione solo con riferimento alle pattuizioni del Patto relative alle Azioni non Sindacate.
Eni e CDP Equity si sono impegnate, per tutta la durata del Patto, a non sottoscrivere né partecipare, direttamente e/o indirettamente, anche attraverso proprie controllate, ovvero parti correlate, a qualsivoglia accordo o operazione, ovvero comunque a non porre in essere alcun comportamento (ivi incluso l'acquisto di Azioni), dai quali possa derivare la circostanza che le Parti siano tenute a promuovere, ai sensi della normativa applicabile (e anche in considerazione delle Azioni proprie tempo per tempo eventualmente detenute da Saipem), un'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria. Qualora uno dei paciscenti violi tale divieto, il Patto si intenderà automaticamente risolto e il soggetto inadempiente dovrà: (i) manlevare e tenere indenne l'altra parte da qualsivoglia danno, perdita, costo e spesa derivante da tale violazione; (ii) assumersi la totale responsabilità dell'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria, se necessaria, e/o della vendita della partecipazione in eccedenza; e (iii) sostenere tutti i costi connessi con l'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria e tutti gli altri costi (inclusi i costi di consulenza) sostenuti dall'altra parte.
Ai sensi del Patto, le controversie comunque derivanti dallo stesso o comunque a esso connesse saranno risolte in via definitiva secondo il Regolamento Arbitrale della Camera Arbitrale di Milano da tre arbitri nominati in conformità a detto Regolamento. L'arbitrato avrà sede a Milano. Per qualsiasi provvedimento per il quale non sia competente il Collegio Arbitrale, il foro competente in via esclusiva sarà il Tribunale di Milano.
Il Patto ha una durata di tre anni dalla Data di Efficacia e scadrà pertanto in data 22 gennaio 2019. Lo stesso sarà automaticamente rinnovato alla scadenza per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta con un preavviso pari ad almeno sei mesi.
Il Patto cesserà, altresì, immediatamente i suoi effetti nel caso in cui le parti cessino di essere assoggettate, direttamente o indirettamente, al comune controllo del MEF.
Si segnalano le seguenti due fattispecie:
1) Finanziamenti in essere con istituti di credito terzi o con il Gruppo Eni soggetti a clausole di change of control per un ammontare complessivo al 31 dicembre 2016 di 3.238 milioni di euro.
Nel corso del primo trimestre 2016 è stato erogato da un pool di banche un finanziamento di 3,2 miliardi di euro. Attraverso le risorse finanziarie derivanti da tale finanziamento, nonché grazie ai proventi derivanti dalla sottoscrizione dell'aumento di capitale di 3,5 miliardi di euro concluso in febbraio, Saipem ha provveduto a estinguere integralmente il debito nei confronti del Gruppo Eni, in adempimento agli accordi sottoscritti con Eni SpA nell'ottobre 2015 ("Accordo Ricognitivo"). Al 31 dicembre 2016 la quota ancora in essere di tale finanziamento è pari a 1,6 miliardi di euro.
Nel corso del terzo trimestre 2016 Saipem ha sottoscritto una nuova linea di credito per un ammontare fino a 554 milioni di euro, garantita da Garantiinstituttet for Eksportkreditt (GIEK), l'agenzia norvegese per l'assicurazione dei crediti all'esportazione. La linea di credito è utilizzabile nel corso dei 24 mesi successivi alla stipula. Al 31 dicembre 2016 la quota in essere di tale finanziamento è pari a circa 288 milioni di euro.
Nel corso del terzo trimestre 2016 Saipem ha inoltre collocato un'emissione obbligazionaria a tasso fisso in due tranche con scadenza rispettivamente a 4,5 e a 7 anni, per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro, a valere sul programma EMTN (Euro Medium Term Note), e ha sottoscritto due nuove linee di finanziamento bancario per complessivi 350 milioni di euro. Al 31 dicembre 2016 tali finanziamenti erano interamente utilizzati per l'importo di 350 milioni di euro.
Nel caso in cui Saipem cessi di essere controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, e/o da Eni SpA, e/o da CDP Equity SpA e/o da Cassa Depositi e Prestiti SpA, le banche finanziatrici hanno la possibilità di ridiscutere in buona fede, nel termine che varia a seconda dei contratti tra i 30 e i 45 giorni, le eventuali modifiche alle condizioni del contratto con la Società; ciascuna banca che non fosse d'accordo nel proseguire il finanziamento avrà il diritto di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento a essa riferibile entro il termine di decadenza di 30 o 45 giorni dallo scadere del precedente termine.
Nel caso in cui Saipem cessi di essere controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, e/o da Eni SpA, e/o da CDP Equity SpA e/o da Cassa Depositi e Prestiti SpA e inoltre, espressamente per effetto di tale evento, le agenzie di rating decidano di ridurre il rating creditizio delle obbligazioni emesse da Saipem al di sotto di determinati livelli3, i possessori delle obbligazioni emesse da Saipem potranno chiedere il rimborso anticipato dei titoli.
2) Garanzie bancarie rilasciate da Eni o da istituti di credito terzi soggetti a clausole di change of control al 31 dicembre 2016 per un ammontare complessivo pari a 2.481 milioni di euro. Per le garanzie rilasciate da Eni agli istituti di credito nell'interesse del Gruppo Saipem, in essere al 31 dicembre 2016 per un importo pari a 2.081 milioni di euro, in base all'Accordo Ricognitivo stipulato tra Eni e Saipem nell'ottobre 2015 è previsto che, in caso di cambiamento di controllo della Società, la modifica dell'azionista di riferimento non comporti il disimpegno delle linee attualmente utilizzate a fronte delle garanzie. Il termine ultimo per la cessazione delle Garanzie esistenti coincide con lo scadere del terzo anno dalla data del 21 gennaio 2016.
Per le garanzie bancarie rilasciate da istituti di credito terzi nell'interesse del Gruppo Saipem soggette a clausole di change of control, in essere al 31 dicembre 2016 per un importo pari a circa 400 milioni di euro, è in generale previsto che, in caso di cambiamento di controllo della Società, gli istituti di credito terzi possano discutere in buona fede eventuali nuovi termini commerciali da applicare alle Garanzie esistenti o richiedere entro trenta giorni: a) la sostituzione delle stesse con una nuova garanzia emessa da un altro istituto di credito; b) la ricezione di un'idonea manleva da parte di un altro istituto di credito; o c) il deposito di un ammontare equivalente.
In materia di OPA, lo Statuto di Saipem non deroga alle disposizioni concernenti la Passivity Rule previste dall'art. 104, commi 1 e 1-bis, del TUF, né prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.
In coerenza con le linee guida di politica di incentivazione 2015, approvate dal Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2015 e sulle quali l'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2015 ha espresso voto favorevole, è stato stipulato con l'Amministratore Delegato-CEO nominato a valle dell'Assemblea del 30 aprile 2015 un accordo che prevede:
Per quanto attiene alle norme applicabili alla nomina degli amministratori si rinvia al paragrafo relativo al Consiglio di Amministrazione (vedi paragrafo "Composizione, nomina e sostituzione degli amministratori", pag. 16).
Il Consiglio di Amministrazione ha la facoltà di modificare lo Statuto Sociale per adeguarlo a norme di legge e dispone delle altre competenze attribuitegli, ai sensi dell'art. 2365 del codice civile, dall'art. 20 dello Statuto (vedi paragrafo "Ruolo, funzionamento e competenze del Consiglio di Amministrazione", pag. 20). Il Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 ha deliberato di convocare l'assemblea straordinaria, oltre che per deliberare sul raggruppamento azionario, anche al fine di adottare alcune modifiche formali allo Statuto volte a allineare lo Statuto al contesto sopravvenuto dalla data di ultima approvazione da parte dell'assemblea.
(3) Cfr. riduzione del rating a "non-investment grade" se al momento del cambio di controllo il rating fosse "investment grade", oppure qualunque riduzione del rating se al momento del cambio di controllo il rating fosse "non-investment grade".
Il Consiglio di Amministrazione non ha delega ai sensi dell'art. 2343 del codice civile ad aumentare il capitale sociale4.
Le azioni proprie in portafoglio alla chiusura dell'esercizio 2016 ammontano a 71.061.344, pari allo 0,703% delle azioni ordinarie emesse, delle quali 1.939.832 acquistate in esecuzione di delibere dell'Assemblea Ordinaria al servizio dei Piani di Stock Option dal 2002 fino al 2008. Tale autorizzazione all'acquisto non è più efficace.
L'Assemblea del 29 aprile 2016 ha deliberato l'acquisto di azioni proprie fino a massime n. 85.000.000 al servizio di un unico piano di incentivazione manageriale. A partire dal 28 luglio 2016 è stato avviato il programma (il "Programma") di acquisto di azioni ordinarie Saipem. Il Programma aveva ad oggetto l'acquisto di azioni proprie destinate al Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018 (il "Piano") – per l'attribuzione 2016 – come approvato dall'Assemblea, ai sensi dell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento Emittenti e dell'art. 114-bis del TUF. Il Programma si è concluso il 4 agosto 2016 mediante l'acquisto di complessive n. 69.121.512 azioni proprie (pari allo 0,684% delle azioni ordinarie emesse), al prezzo medio di 0,3816 euro per azione per un controvalore complessivo di 26.376.482 euro.
In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI, diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.
Il sistema di governo di Saipem SpA si fonda in generale sulle migliori pratiche diffuse internazionalmente in materia e, in particolare, sui principi inclusi nel Codice di Autodisciplina (Codice) delle società quotate, approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana, nonché sulle disposizioni applicabili incluse nel quadro normativo di riferimento emanato dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob).
Dall'adesione al Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione ha assunto apposite delibere di attuazione e specificazione delle disposizioni in esso contenute, fino al recepimento degli ultimi aggiornamenti del Codice del luglio 2015. Un'ulteriore verifica della conformità al Codice di Autodisciplina è stata svolta nel mese di gennaio 2017 in occasione dell'esame da parte del Consiglio di Amministrazione e del Comitato endo-consiliare Corporate Governance e Scenari della Relazione Annuale 2016 - 4° rapporto sull'applicazione del Codice di Autodisciplina inviata a tutti i presidenti delle società quotate italiane e per conoscenza all'Amministratore Delegato-CEO e al Presidente del Collegio Sindacale dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana. La redazione della presente relazione annuale sul governo della Società è stata elaborata, come per gli anni precedenti, sulla base del format di Borsa Italiana SpA per la Relazione sul Governo Societario, VI Edizione (gennaio 2017)5, avendo dunque cura di fornire, coerentemente con la peculiarità dell'attività e scopi sociali, informazioni corrette, esaustive ed efficaci, corrispondenti a quelle che il mercato richiede.
Saipem SpA e le sue controllate non sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di Corporate Governance dell'Emittente.
Il Consiglio di Amministrazione in carica, composto da nove amministratori, è stato nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2015 per tre esercizi e scade alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017. La medesima Assemblea ha nominato il Presidente del Consiglio di Amministrazione. Nell'adunanza del 30 aprile 2015 il Consiglio di
(4) Cfr. paragrafo "Struttura del capitale sociale".
(5) Il format di Borsa Italiana SpA per la Relazione sul Governo Societario, VI Edizione (gennaio 2017), è accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana www.borsaitaliana.it.
Amministrazione ha attribuito all'Amministratore Delegato-CEO, i poteri di gestione della Società, salvo quelli riservati al Consiglio di Amministrazione. Detti poteri sono stati aggiornati in data 27 luglio 2016, avendo riguardo alla revisione dei poteri che il Consiglio stesso si è riservato nell'adunanza del 27 giugno 2016. L'aggiornamento è stato svolto al fine di allineare i poteri riservati del Consiglio di Amministrazione: (i) alle differenti condizioni di coinvolgimento del Consiglio nel processo commerciale, condizioni riviste dal Consiglio stesso nell'ambito della definizione del Risk Appetite; (ii) all'autonomia finanziaria acquisita da Saipem dopo l'esecuzione dell'operazione di rifinanziamento nel gennaio-febbraio 2016; (iii) all'adozione del nuovo processo di designazione dei membri degli Audit and Compliance Committee delle principali 7 società controllate; (iv) alle decisioni assunte nel corso del 2016 dal Consiglio di Amministrazione con riferimento ai regolamenti dei Comitati endo-consiliari.
La nomina degli amministratori avviene, a norma dell'art. 19 dello Statuto, mediante voto di lista al fine di consentire la presenza di rappresentanti designati dalle minoranze azionarie e per garantire l'equilibrio tra i generi. Le liste sono depositate presso la sede sociale almeno venticinque giorni prima della data dell'Assemblea in prima convocazione e pubblicate secondo le modalità prescritte dalle disposizioni di legge e regolamentari emanate da Consob; sono corredate dal curriculum professionale di ciascun candidato e dalle dichiarazioni con le quali i medesimi accettano la propria candidatura e attestano l'inesistenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità, nonché il possesso dei requisiti di onorabilità ed eventuale indipendenza. Le liste possono essere presentate da soci che da soli o insieme ad altri siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno l'1% dell'intero capitale sociale come stabilito dalla Delibera Consob n. 19856 del 25 gennaio 2017. Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono includere candidati di genere diverso, ai fini del rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi.6 Quando il numero dei rappresentanti del genere meno rappresentato deve essere, per legge, almeno pari a tre, le liste che concorrono per la nomina della maggioranza dei componenti del Consiglio devono includere almeno due candidati del genere meno rappresentato nella lista.
Dalla lista che ottiene la maggioranza dei voti vengono tratti i sette decimi degli amministratori, con arrotondamento, in caso di numero decimale, all'intero inferiore. I restanti amministratori sono tratti dalle altre liste che non siano collegate, in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista di maggioranza e sono nominati attribuendo a ciascun candidato il quoziente ottenuto dividendo i voti ottenuti da ciascuna lista con il numero progressivo di amministratori da eleggere; nel caso di più candidati che abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulta eletto il candidato della lista che non abbia ancora eletto alcun Amministratore o ne abbia eletto il minor numero. Nel caso di ulteriore parità, risulterà eletto il candidato della lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti di lista e sempre a parità di quoziente, si procede a una nuova votazione da parte dell'Assemblea, che nominerà Amministratore il candidato con il maggior numero di voti.
Qualora, a seguito dell'applicazione della procedura sopra descritta, non risultasse nominato il numero minimo di amministratori indipendenti statutariamente prescritto, viene calcolato il quoziente di voti da attribuire a ciascun candidato tratto dalle liste, dividendo il numero di voti ottenuti da ciascuna lista per il numero d'ordine di ciascuno dei candidati; i candidati non in possesso dei requisiti di indipendenza con i quozienti più bassi tra quelli tratti da tutte le liste sono sostituiti, a partire dall'ultimo, dai candidati indipendenti eventualmente indicati nella stessa lista di quello sostituito (seguendo l'ordine nel quale sono indicati), altrimenti da persone, in possesso dei requisiti di indipendenza, nominate dall'Assemblea secondo le maggioranze di legge. Nel caso in cui candidati di diverse liste abbiano ottenuto lo stesso quoziente, verrà sostituito il candidato della lista dalla quale è tratto il maggior numero di amministratori, ovvero, in subordine, il candidato tratto dalla lista che ha ottenuto il minor numero di voti, ovvero, in caso di parità di voti, il candidato che ottenga meno voti da parte dell'Assemblea in un'apposita votazione. Qualora l'applicazione della procedura summenzionata non consenta il rispetto della normativa sull'equilibrio tra i generi, viene calcolato il quoziente di voti da attribuire a ciascun candidato tratto dalle liste, dividendo il numero di voti ottenuti da ciascuna lista per il numero d'ordine di ciascun candidato; il candidato del genere più rappresentato con il quoziente più basso tra i candidati tratti da tutte le liste è sostituito, fermo il rispetto del numero minimo di amministratori indipendenti, dall'appartenente al genere meno rappresentato eventualmente indicato (con il numero d'ordine successivo più alto) nella stessa lista del candidato sostituito, altrimenti dalla persona nominata dall'Assemblea secondo le maggioranze di legge. Nel caso in cui candidati di diverse liste abbiano ottenuto lo stesso quoziente minimo, verrà sostituito il candidato della lista dalla quale è tratto il maggior numero di amministratori, ovvero, in subordine, il candidato tratto dalla lista che abbia ottenuto il minor numero di voti, ovvero, in caso di parità di voti, il candidato che ottenga meno voti da parte dell'Assemblea in un'apposita votazione. La procedura del voto di lista si applica solo in caso di rinnovo dell'intero Consiglio di Amministrazione. Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, si provvede ai sensi dell'art. 2386 del codice civile. Se viene meno la maggioranza degli amministratori, si intenderà dimissionario l'intero Consiglio e l'Assemblea dovrà essere convocata senza indugio dal Consiglio di Amministrazione per la ricostituzione dello stesso; in ogni caso deve essere assicurato il rispetto del numero minimo di amministratori indipendenti e della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi.
Per la formazione del Consiglio di Amministrazione, nel 2015, sono state depositate due liste di candidati, rispettivamente presentate da Eni SpA e da investitori istituzionali.
Gli amministratori posseggono i requisiti di onorabilità prescritti dalle disposizioni normative, nonché i requisiti di professionalità, competenza ed esperienza necessari a svolgere con efficacia ed efficienza il loro mandato al quale sono in grado di dedicare tempo e risorse adeguate. In ottemperanza alle indicazioni del Codice (Criterio 1.C.2), informazioni sulle cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dai consiglieri in società quotate, in società finanziarie, assicurative o di rilevanti dimensioni sono indicate successivamente al punto "Cumulo degli incarichi ricoperti" del presente paragrafo.
Il Consiglio è composto dal Presidente Paolo Andrea Colombo (non indipendente, non esecutivo), dall'Amministratore Delegato-CEO Stefano Cao (non indipendente, esecutivo) e dagli amministratori Maria Elena Cappello (indipendente, non esecutivo), Francesco Antonio Ferrucci (indipendente, non esecutivo), Flavia Mazzarella (indipendente, non esecutivo), Guido Guzzetti (indipendente, non esecutivo), Nicla Picchi (indipendente, non esecutivo), Federico Ferro-Luzzi (indipendente, non esecutivo), Leone Pattofatto (non indipendente, non esecutivo), nominato per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2016 in sostituzione di Stefano Siragusa (non indipendente, non esecutivo), dimissionario. L'Assemblea del 29 aprile 2016 ha confermato la nomina di Leone Pattofatto quale Amministratore. Il Presidente, l'Amministratore Delegato-CEO e i consiglieri Maria Elena Cappello, Francesco Antonio Ferrucci e Flavia Mazzarella sono in carica dal 30 aprile 2015. I consiglieri Federico Ferro-Luzzi, Guido Guzzetti e Nicla Picchi sono invece membri del Consiglio sin dal 6 maggio 2014 – eletti con mandato annuale e riconfermati nella carica il 30 aprile 2015. Il Consigliere Leone Pattofatto è in carica dal 21 gennaio 2016.
Paolo Andrea Colombo, Stefano Cao, Maria Elena Cappello, Stefano Siragusa, Flavia Mazzarella e Francesco Antonio Ferrucci sono stati candidati da Eni, la cui lista ha ottenuto il 43,13% del capitale votante. Federico Ferro-Luzzi, Guido Guzzetti e Nicla Picchi sono stati candidati da investitori istituzionali – AcomeA SGR SpA più altri – la cui lista ha ottenuto il 21,22% del capitale votante. La candidatura di Leone Pattofatto è stata comunicata a Saipem dall'azionista Eni SpA su indicazione di Fondo Strategico Italiano SpA sulla base delle previsioni del patto parasociale Eni/FSI sottoscritto il 27 ottobre 2015.
Il curriculum con le caratteristiche personali e professionali degli amministratori è disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Governance".
Il Consiglio di Amministrazione del 30 aprile 2015 ha confermato Segretario del Consiglio di Amministrazione l'Avv. Mario Colombo, Executive Vice President General Counsel, Company Affairs and Governance.
L'art. 19 dello Statuto Sociale, a seguito dell'emanazione della legge n. 120 del 12 luglio 2011 (efficace dal 12 agosto 2011) sulle cd. "quote di genere" e del Regolamento Consob n. 18098 dell'8 febbraio 2012, è stato modificato per garantire la parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate.
Successivamente alla nomina e in seguito con cadenza annuale, gli amministratori effettuano le dichiarazioni relative al possesso dei requisiti di indipendenza e onorabilità richiesti dalle norme a essi applicabili e il Consiglio ne valuta la sussistenza.
Nella riunione del 16 marzo 2017 il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle dichiarazioni rese e delle informazioni a disposizione della Società, ha constatato la permanenza dei requisiti di indipendenza e onorabilità e l'assenza di cause di incompatibilità e ineleggibilità. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri componenti.
In considerazione dell'attuale assetto organizzativo e tenuto conto del Patto Parasociale Eni/CDP Equity che prevede la designazione congiunta da parte dei due soci dell'Amministratore Delegato-CEO e del Presidente e l'impegno dei due soci a cooptare gli amministratori eventualmente venuti meno in corso di mandato con le stesse modalità, il Consiglio di Amministrazione di Saipem non ha previsto piani di successione per gli amministratori esecutivi. Il Consiglio di Amministrazione nel corso della riunione del 14 dicembre 2016 ha preso atto del benchmark sulla predisposizione di piani di successione e contingency plan da parte delle società quotate italiane predisposto dal Comitato Remunerazione e Nomine.
Quanto, invece, alla possibilità di predisporre un contingency plan che preveda le azioni da intraprendere nel caso di eventi improvvisi che impediscono all'Amministratore Delegato-CEO o al Presidente di esercitare le funzioni, il Consiglio di Amministrazione, stante la riorganizzazione in corso nell'ambito del programma "Fit For the Future 2.0" che è previsto sia efficace dal 1° maggio 2017, ha deliberato che il Comitato Corporate Governance e Scenari esamini nei prossimi mesi il tema, invitando il Presidente del Comitato Remunerazione e Nomine, per elaborare una proposta condivisa per il Consiglio una volta che l'assetto organizzativo sarà completo.
Saipem ha inoltre definito una metodologia per l'individuazione dei successori nelle posizioni manageriali di interesse strategico o che rappresentano il perimetro di competenza del Comitato Remunerazione e Nomine e cioè i dirigenti della Società la cui nomina è avvenuta da parte del Consiglio di Amministrazione di Saipem (Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Responsabile Internal Audit e membri interni dell'Organismo di Vigilanza).
Il processo di pianificazione della successione per le citate posizioni rappresenta un'attività consolidata sin dal 2012 in Saipem e prevede le seguenti fasi:
La disponibilità di piani di successione strutturati per le posizioni di interesse strategico rappresenta per Saipem un efficace riferimento nei processi decisionali che accompagna la mobilità e lo sviluppo manageriale nel contesto di riferimento.
Ai fini dei punti 1.C.2 e 1.C.3 del Codice di Autodisciplina, per assicurare che gli amministratori possano dedicare il tempo necessario per l'efficace svolgimento del loro incarico, il Consiglio ha espresso con delibera consiliare del 28 marzo 2007 il seguente orientamento sul cumulo degli incarichi degli amministratori:
Restano escluse dal limite di cumulo le cariche ricoperte in società del medesimo Gruppo. Nel caso di superamento dei limiti indicati, gli amministratori informano tempestivamente il Consiglio, il quale valuta la situazione alla luce dell'interesse della Società e invita l'Amministratore ad assumere le conseguenti decisioni.
Sulla base delle comunicazioni ricevute, sono indicate di seguito le cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dai consiglieri in altre società.
Vice Presidente Banca Intesa Sanpaolo SpA (società quotata).
Consigliere di Amministrazione di Prysmian SpA (società quotata), Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (società quotata), Italia on Line SpA (società quotata), A2A SpA (società quotata), Fondazione Eni Enrico Mattei.
Componente del Comitato di Sorveglianza di ASSID SpA in Liquidazione Coatta Amministrativa, Sindaco Effettivo di Roma Invest Holding Srl; Commissario di C.P.M.A. Scarl, sede di Ancona; Commissario Liquidatore di Vita Residence Cooperativa Sociale a.r.l., C.R.I. Servizi alle Imprese Scarl, Unitaria Scarl, Medusa Scarl, Gamma Delta s.c.s.
Consigliere di Amministrazione di Safilo SpA (società quotata).
Presidente di Banca Finnat Euramerica SpA (società quotata7).
Presidente di CDP Equity SpA e di F2i SGR SpA; Amministratore Delegato di CDP Reti SpA e di CDP Gas SpA; Consigliere di Amministrazione di Fintecna SpA.
Consigliere di Amministrazione di Unipol-SAI SpA (società quotata) e Sabaf SpA (società quotata); Managing Partner Associazione Professionale Studio legale Picchi, Angelini & Associati.
A seguito della nomina del Consiglio di Amministrazione da parte dell'Assemblea del 30 aprile 2015, la Società fin dal maggio 2015 ha predisposto e dato esecuzione a un programma di "Board Induction", al fine di consentire ai consiglieri di approfondire progressivamente la conoscenza della Società sia sotto il profilo industriale-operativo-commerciale che sotto il profilo finanziario e della governance-compliance.
Nel corso del 2016 l'attività di Board Induction è proseguita: il 23 maggio 2016 si è tenuta un'adunanza del Consiglio di Amministrazione alla presenza del Collegio Sindacale a Parigi presso la sede di Saipem SA nel corso della quale sono state approfondite le tematiche strategiche, operative e commerciali presidiate da tale società controllata anche attraverso un incontro con il relativo management.
Il 7 settembre si è svolto il Vertice Strategico annuale nel corso del quale alla presenza di relatori esterni del mondo accademico sono state approfondite tematiche di scenario e strategiche preliminari all'elaborazione del Piano Strategico 2017-2020.
Il 14 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno partecipato a un workshop in materia di sicurezza presso la sede Saipem di San Donato Milanese.
Il Consiglio di Amministrazione è l'organo centrale nel sistema di Corporate Governance di Saipem SpA e del Gruppo Saipem. L'art. 20 dello Statuto dispone che la gestione dell'impresa spetti esclusivamente al Consiglio di Amministrazione.
Ai sensi dell'art. 2365 del codice civile e dell'art. 20 dello Statuto è attribuita al Consiglio di Amministrazione la competenza, altrimenti dell'Assemblea Straordinaria, a deliberare sulle proposte aventi a oggetto:
In aggiunta alle competenze attribuitegli in via esclusiva dall'art. 2381 del codice civile, tenuto conto anche delle indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e sulla base della delibera del 27 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione Saipem:
(7) Società quotata al segmento STAR di Borsa Italiana.
conto proprio o di terzi, valutandone con cadenza annuale l'eventuale necessità di revisione; adotta, inoltre, su proposta dell'Amministratore Delegato-CEO, una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società con particolare riferimento alle informazioni privilegiate;
ticolare attenzione alle situazioni di conflitto di interesse e confrontando i risultati conseguiti, risultanti dal bilancio e dalle situazioni contabili periodiche, con quelli di budget;
L'Assemblea non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 del codice civile.
Ai sensi dell'art. 2391 del codice civile, gli amministratori danno notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale di ogni interesse che per conto proprio o di terzi abbiano in una determinata operazione della Società.
In occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Presidente ricorda preliminarmente agli amministratori, ai sensi dell'art. 2391 del codice civile, di segnalare eventuali interessi, per conto proprio o di terzi, di cui fossero portatori in relazione alle materie all'ordine del giorno prima della trattazione di ciascuna di esse; degli eventuali interessi dovranno essere precisati la natura, i termini, l'origine e la portata.
Il Presidente organizza i lavori del Consiglio e si adopera affinché siano fornite ai consiglieri e ai sindaci la documentazione e le informazioni necessarie all'assunzione delle decisioni, con tempestività e ragionevole anticipo. La documentazione pre-consiliare viene inviata di regola non più tardi della diffusione dell'avviso di convocazione (almeno cinque giorni prima della data della riunione). A tal fine, nel corso del 2013, è stato introdotto l'utilizzo di una piattaforma informatica denominata "BoardVantage" che consente la condivisione e lo scambio di documenti, note e altre comunicazioni tra gli uffici amministrativi della Società e il Consiglio di Amministrazione o tra i membri dello stesso, in forma strettamente riservata mediante la disponibilità di apposite credenziali di autenticazione. Il Segretario del Consiglio di Amministrazione è a disposizione dei consiglieri e dei sindaci per assicurare la tempestività e l'accuratezza dell'informativa pre-consiliare, fornendo eventualmente integrazioni e chiarimenti. Laddove non fosse stato possibile fornire la necessaria informativa pre-consiliare con congruo anticipo, il Presidente cura che siano effettuati adeguati approfondimenti durante le sessioni consiliari. Al fine di accrescere la conoscenza della realtà e delle dinamiche aziendali, vengono di norma invitati periodicamente a partecipare ai consigli di amministrazione sia i responsabili di funzioni di Staff che i responsabili delle Business Unit, i quali illustrano i progetti più significativi, le strategie, la situazione di mercato delle aree di competenza. In particolare, nel corso del 2016 sono intervenuti alle riunioni del Consiglio di Amministrazione il Chief Operating Officer-COO Giuseppe Caselli, il Chief Financial & Strategy Officer-CFSO Giulio Bozzini e i Responsabili delle Funzioni "General Counsel, Affari Societari e Governance", "Risorse Umane, Organizzazione e Servizi alle Persone", "Risk Management Integrato", "Anti-Corruption", "Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente e Sostenibilità" e "Innovazione, Sistemi e Corporate Marketing". Nel corso della riunione consiliare di maggio 2016 il Consiglio di Amministrazione ha incontrato a Parigi il management della controllata Saipem SA.
Lo Statuto non dispone in modo specifico la frequenza delle adunanze consiliari, anche se l'art. 21 ne assume la periodicità almeno trimestrale.
Nel corso del 2016 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 16 volte con una durata media di 5,56 ore. Nel primo semestre 2017 sono previste da Calendario Finanziario 4 adunanze; alla data del 16 marzo 2017 il Consiglio si è riunito 3 volte. È data preventiva notizia al pubblico delle date delle adunanze previste per l'esame dei rendiconti periodici richiesti dalla normativa vigente. Nel 2016 hanno partecipato alle adunanze consiliari in media il 94,57% degli amministratori e il 94,79% degli amministratori indipendenti.
In ottemperanza al Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha effettuato anche per il 2016 la propria valutazione sulla dimensione, sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem, con il supporto del lavoro istruttorio del Comitato Corporate Governance e Scenari, ha confermato l'incarico di assisterlo nel processo di autovalutazione alla società di consulenza Management Search Srl, società indipendente che non svolge altri servizi per Saipem.
L'obiettivo della Board Review ha riguardato la verifica dell'operatività complessiva e del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati per evidenziare i punti di forza e di debolezza e le eventuali aree di miglioramento. Tutti gli argomenti oggetto della Board Review sono stati esaminati con l'ausilio di un questionario predisposto da Management Search e hanno riguardato principalmente: (a) la struttura e la composizione del Consiglio di Amministrazione anche in termini di competenze dei consiglieri; (b) l'integrazione e la formazione dei consiglieri finalizzate all'approfondimento delle tematiche individuate come rilevanti per la Società; (c) il funzionamento del Consiglio di Amministrazione incluso il numero delle riunioni, la durata e la gestione delle stesse; la completezza e la tempestività delle informazioni fornite al Consiglio di Amministrazione in preparazione delle sedute consiliari; il clima interno al Consiglio di Amministrazione e le modalità di svolgimento delle riunioni e dei processi decisionali; il ruolo del Presidente; (d) l'adeguatezza del tempo dedicato dal Consiglio di Amministrazione alla discussione di tutte le tematiche rilevanti per la Società e il Gruppo, incluso il controllo e la gestione dei rischi e la strategia a lungo termine della Società; (e) il ruolo di impulso del Presidente del Consiglio di Amministrazione sulle attività dei lavori consiliari; (f) il funzionamento dei Comitati, incluso la definizione della loro missione, la loro autonomia e autorevolezza, l'efficacia della loro attività di supporto al Consiglio di Amministrazione; (g) le relazioni con il top management e la conoscenza dello stesso da parte dei consiglieri; (h) l'approfondimento dei principali fattori di rischio per la Società e il Gruppo con particolare riferimento all'analisi dei rischi e dei relativi sistemi di controllo; (i) il giudizio espresso dai consiglieri sul lavoro da loro stessi svolto nell'ambito del Consiglio di Amministrazione e sul loro contributo al dibattito consiliare e al processo decisionale; (l) la sensibilità di tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione alle tematiche e ai principi relativi alla Sostenibilità e a una corretta Governance, nonché quanto questi temi siano pervasivi nell'organizzazione aziendale e integrati nel modo di fare business.
A ciascuna domanda del questionario ogni consigliere ha potuto rispondere attraverso diversi livelli di consenso. La Board Review ha preso spunto dalle risposte agli argomenti riportati nel questionario per approfondirle ulteriormente nel corso delle interviste condotte singolarmente con tutti i membri del Consiglio di Amministrazione. Le interviste sono state inoltre estese ai membri del Collegio Sindacale in qualità di osservatori per acquisire anche la loro prospettiva sui temi affrontati nel questionario.
Per supportare le riflessioni del Consiglio di Amministrazione, Management Search ha inoltre predisposto un raffronto (benchmarking) a livello internazionale con altre società del settore e non, quotate in Borsa. Il confronto con le società prese come benchmark di riferimento ha riguardato la composizione dei relativi consigli di amministrazione, il numero dei consiglieri esecutivi e non, il background professionale dei consiglieri non esecutivi, la nazionalità del Consiglio di Amministrazione e quanto altro di significativo, in base ai dati disponibili, incluso le modalità di conduzione delle rispettive Board Review.
Management Search ha inoltre esaminato tutta la documentazione societaria rilevante e in particolare i verbali delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, relativamente al periodo considerato per: 1) analizzare le procedure e i sistemi di governo societario che fanno capo a questi organi; 2) verificare la corrispondenza delle pratiche dagli stessi adottate rispetto alla normativa applicabile alla Società e alla regolamentazione interna da questa adottata; 3) valutare l'efficacia del loro funzionamento e l'adeguatezza dei processi decisionali anche in relazione al contesto normativo e regolamentare riferito alle società quotate.
Le interviste condotte e le risultanze delle risposte alle domande del questionario hanno evidenziato il forte impegno di tutti i consiglieri, oltre che dei componenti il Collegio Sindacale, nella partecipazione alle attività del Consiglio di Amministrazione e nel voler esercitare in modo costruttivo la funzione di controllo e di indirizzo che ad esso compete.
Questo impegno è manifestato altresì nella capacità del Consiglio di Amministrazione di monitorare il suo stesso funzionamento affrontando con franchezza e trasparenza tutti i temi relativi alle aree di possibile miglioramento anche nella diversità delle opinioni.
All'esito dell'autovalutazione sono emerse le seguenti conclusioni:
derano importanti per il Gruppo ed elementi alla base di una strategia di creazione di valore di lungo termine.
La valutazione sul funzionamento dei Comitati da parte dei consiglieri è nel complesso positiva. La maggioranza dei consiglieri ritiene che la composizione dei Comitati si sia dimostrata adeguata a svolgere in modo esaustivo l'attività di rispettiva competenza, approfondendo adeguatamente i temi da trattare e fornendo completa informativa al Consiglio sull'attività svolta.
Alcuni aspetti emersi dall'autovalutazione, che possono essere oggetto di analisi da parte del Consiglio per ottimizzare ulteriormente il proprio funzionamento – per temi di particolare complessità e rilevanza e per le operazioni più importanti sottoposti al Consiglio stesso – sono:
Inoltre in linea con quanto già emerso nella Board Review dell'anno precedente è emersa l'opportunità di:
L'esame della documentazione societaria e dei verbali evidenzia che il Consiglio e i Comitati operano in modo conforme alle indicazioni e prescrizioni contenute: (a) nelle previsioni normative e regolamentari applicabili agli emittenti; (b) nel Codice di Autodisciplina delle società quotate; (c) nell'impianto normativo interno adottato dalla Società.
Dal benchmarking con altre società quotate emerge che Saipem si colloca tra le migliori società del campione di riferimento, operando inoltre in modo strettamente conforme alle migliori pratiche di Governance domestiche e internazionali, in considerazione dell'attenzione prestata al processo di Board Review e della disclosure delle relative risultanze.
Sin dal 2008, conformemente alla best practice internazionale, al fine di evitare la concentrazione di cariche in una sola persona, Saipem ha deciso di separare i ruoli di Presidente e di Chief Executive Officer, quest'ultimo inteso come amministratore che, in virtù delle deleghe ricevute e dell'esercizio in concreto delle stesse, è il principale responsabile della gestione della Società.
Il Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana ritiene che la separazione dei predetti ruoli possa rafforzare le caratteristiche di imparzialità ed equilibrio che si richiedono al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al quale la legge e la prassi affidano compiti di organizzazione dei lavori del Consiglio e di raccordo tra amministratori esecutivi e amministratori non esecutivi.
La separazione delle cariche di Presidente e Amministratore Delegato-CEO non rende necessaria la nomina di un Lead Independent Director.
È Amministratore esecutivo Stefano Cao (Amministratore Delegato-CEO), il quale non ricopre altri incarichi presso altro emittente.
Il Consiglio ha conferito all'Amministratore Delegato-CEO, in qualità di principale responsabile della gestione della Società, tutti i poteri di ordinaria amministrazione, a eccezione di quelli indelegabili e di quelli che il Consiglio stesso ha riservato alla propria competenza.
Il Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 30 aprile 2015 ha conferito al Presidente, oltre ai poteri di legge e di statuto, il potere di:
b) proporre, d'intesa con l'Amministratore Delegato-CEO, sentito il Comitato Remunerazione e Nomine, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, la nomina e revoca del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
c) provvedere, d'intesa con l'Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, alla formulazione al Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato per il Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, delle proposte relative alla nomina, alla revoca e alla remunerazione del Responsabile dell'Internal Audit;
Dall'Amministratore Delegato-CEO, dipendono:
Il Presidente, oltre alle attribuzioni descritte, presiede l'Assemblea, convoca e presiede le riunioni del Consiglio di Amministrazione e verifica l'attuazione delle deliberazioni assunte dal Consiglio stesso.
All'interno del Consiglio di Amministrazione non vi sono altri consiglieri esecutivi.
L'art. 147-ter, comma 3, del TUF, in materia di elezione e composizione del Consiglio di Amministrazione, stabilisce che almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione è espresso dalla lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti e non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti. In aggiunta a quanto disposto dal comma 3, l'art. 147-ter, comma 4, stabilisce che almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione sia composto da più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci dall'art. 148, comma 3, del TUF, nonché, se lo Statuto lo prevede, gli ulteriori requisiti previsti da codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria.
L'Assemblea del 30 aprile 2015 ha nominato il Consiglio di Amministrazione per tre esercizi, rispettando la composizione prevista dall'allora applicabile art. 37, comma 1, lettera d) del Regolamento Mercati: sei amministratori su nove risultano infatti indipendenti.
Non posseggono il requisito di indipendenza il Presidente Paolo Andrea Colombo, l'Amministratore esecutivo Stefano Cao e il Consigliere Leone Pattofatto (subentrato a Stefano Siragusa, anch'egli non in possesso dei requisiti di indipendenza, il 21 gennaio 2016).
L'indipendenza degli amministratori, dopo la nomina, viene valutata dal Consiglio di Amministrazione con cadenza annuale. Nell'adunanza del 16 marzo 2017 è stato accertato il permanere dei requisiti di indipendenza degli amministratori Maria Elena Cappello, Federico Ferro-Luzzi, Francesco Antonio Ferrucci, Guido Guzzetti, Flavia Mazzarella e Nicla Picchi; il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri con esito positivo. Gli amministratori si impegnano a comunicare al Consiglio di Amministrazione eventuali variazioni che si verificassero nel corso del mandato consiliare. I criteri mediante i quali viene a essere realizzata detta valutazione sono quelli previsti dall'art. 148, comma 3, del TUF e dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina.
Il 18 novembre 2016 gli amministratori indipendenti si sono riuniti in assenza degli altri amministratori, come suggerito dal Codice di Autodisciplina.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 13 marzo 2013, ha approvato la Management System Guideline (MSG) "Market Abuse"8, accorpando in un unico documento le procedure precedentemente in vigore in materia di Informazioni Privilegiate e relativo Registro, e di Internal Dealing. La MSG "Market Abuse" stabilisce i principi e le regole cui Saipem SpA, e le società dalla stessa controllate, direttamente e indirettamente, in Italia e all'estero, devono attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie riguardanti Saipem, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate. A tal fine la MSG disciplina, altresì, l'istituzione, tenuta e aggiornamento del Registro dei soggetti che hanno accesso alle predette informazioni, nonché l'identificazione dei soggetti rilevanti e le modalità di comunicazione delle operazioni effettuate, anche per interposta persona, su azioni emesse da Saipem SpA o su altri strumenti finanziari a dette azioni collegati (Internal Dealing).
Il 3 luglio 2016 hanno trovato applicazione le disposizioni contenute nel Regolamento (UE) n. 596/2014 contenente la disciplina sugli abusi di mercato (meglio noto come "Market Abuse Regulation", ovvero "MAR") e nella Direttiva 2014/57/UE che riguarda le sanzioni penali in caso di abusi di mercato (meglio nota come "Market Abuse Directive n. 2", ovvero "MAD2") oltre al Regolamento di esecuzione (UE) n. 2016/347 della Commissione.
Detti documenti introducono modifiche sostanziali riguardanti le definizioni e l'ambito di applicazione della disciplina, determinati oneri informativi e procedurali e la disciplina dei programmi di riacquisto e stabilizzazione che hanno richiesto la messa in atto di azioni finalizzate all'adeguamento delle procedure in essere alla nuova disciplina. Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato tali novità normative nel corso della riunione consiliare di giugno 2016 e sulla base di una nota illustrativa predisposta sul tema dalla Funzione General Counsel, Affari Societari e Governance. In relazione a quanto sopra, Consob ha emesso la Comunicazione n. 0110353 del 14 dicembre 2016 in merito al recepimento degli orientamenti ESMA concernenti il ritardo nella pubblicazione al pubblico di informazioni privilegiate, ai sensi del Regolamento (UE) n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato. Inoltre, ha emesso un documento di consultazione contenente proposte di modifica dei regolamenti di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la disciplina degli emittenti e dei mercati, nonché del Regolamento in materia di operazioni con parti correlate.
Il Consiglio di Amministrazione del 28 ottobre 2013, previo parere favorevole del Comitato per il Controllo e Rischi, ha individuato quali Soggetti Rilevanti ai fini delle comunicazioni Internal Dealing, ai sensi della procedura Market Abuse, "i dirigenti tenuti a partecipare al Comitato di Direzione (ora Advisory Committee) e, comunque, i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO". Secondo quanto disposto dal Regolamento MAR entrato in vigore il 3 luglio 2016, sono considerati Soggetti Rilavanti anche i soggetti a loro strettamente legati (nucleo familiare e conviventi).
Al verificarsi delle condizioni previste dalla legge, le operazioni di acquisto o vendita di azioni Saipem vengono comunicate a Consob, a Borsa Italiana e al pubblico mediante apposito modello elaborato tramite la piattaforma informatica SDIR-NIS, successivamente inviata al meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" (), e quindi pubblicato sul sito internet della Società.
A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento MAR, sono state poste in atto azioni volte ad adeguare il Registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate alla nuova disciplina che, in aggiunta all'inserimento di ulteriori dati personali al fine di agevolare l'identificazione dei soggetti iscritti, prevede la suddivisione del Registro stesso in sezioni distinte, una per ciascuna informazione privilegiata, oltre a una sezione permanente ove risultano iscritti coloro che hanno accesso sempre a tutte le informazioni privilegiate.
Sulla base della MSG Market Abuse vigente, tutte le società controllate del Gruppo hanno provveduto a recepire la MSG mediante delibera consiliare e le società controllate identificate come rilevanti hanno delegato a Saipem la tenuta dei propri registri che sono stati debitamente istituiti. Le società controllate rilevanti, a oggi, comunicano al Responsabile del Registro di Saipem SpA i dati e le informazioni relative alle persone (inclusi i soggetti esterni alla Società che abbiano accesso a informazioni privilegiate) da iscrivere nel Registro e comunicano l'aggiornamento delle informazioni relative alle persone iscritte. In occasione dell'aggiornamento delle società rilevanti ai fini Sarbanes-Oxley Act o all'emergere di circostanze rilevanti, le funzioni Corporate competenti comunicano al Registro eventuali aggiornamenti nell'elenco delle società controllate rilevanti. Le società rilevanti che hanno attualmente conferito delega a Saipem SpA per la tenuta del Registro sono le seguenti:
(8) La procedura "Market Abuse" è disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Governance".
| Società | Paese |
|---|---|
| Saipem International BV | Olanda |
| Saipem SA | Francia |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda | Portogallo |
| Saipem Maritime Asset Management Sarl | Lussemburgo |
| ERSAI Caspian Contractor Llc | Kazakhstan |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Nigeria |
| Saipem Ltd | Regno Unito |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | Brasile |
| Petrex SA | Perù |
| Saimexicana SA de Cv | Messico |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | Messico |
| Snamprogetti Saudi Arabia Ltd | Arabia Saudita |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | Arabia Saudita |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | Arabia Saudita |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | Egitto |
| Saipem America Inc | Stati Uniti d'America |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Malesia |
| Sofresid SA | Francia |
| Global Petroprojects Services AG | Svizzera |
| Sigurd Rück AG | Svizzera |
| PT Saipem Indonesia | Indonesia |
| Saipem Australia Pty Ltd | Australia |
| Saipem Canada Inc | Canada |
| Sajer Iraq Llc | Iraq |
| Saipem Nigeria Ltd | Nigeria |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Olanda |
| Snamprogetti Netherlands BV | Olanda |
| Boscongo SA | Congo |
| Saipem Contracting Algérie SpA | Algeria |
| Saipem Offshore Norway AS | Norvegia |
| Saipem Drilling Norway AS | Norvegia |
| Moss Maritime AS | Norvegia |
| Saipem Luxembourg SA | Lussemburgo |
| Saipem India Project Private Ltd | India |
| Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU | Spagna |
| Saipem Finance International BV | Olanda |
| Sofresid Engineering SA | Francia |
Alla luce della nuova disciplina in vigore è in corso una revisione della Management System Guideline Market Abuse che sarà ultimata non appena il quadro normativo e regolamentare si sarà completato. Nel frattempo sono state emesse direttive specifiche al fine di assicurare immediata attuazione alle novità normative in vigore dal 3 luglio 2016.
Per un più efficace svolgimento dei propri compiti, il Consiglio ha nominato al proprio interno il Comitato Remunerazione e Nomine e il Comitato per il Controllo e Rischi, composti esclusivamente da amministratori non esecutivi indipendenti; i componenti di entrambi i Comitati sono esperti in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi. Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2015 è stato inoltre istituito il Comitato Corporate Governance composto da tre amministratori non esecutivi, dei quali uno indipendente, ridenominato Comitato Corporate Governance e Scenari dal Consiglio di Amministrazione del 23 maggio 2016 con ulteriori compiti e integrato con un ulteriore componente.
Il Comitato Remunerazione e Nomine svolge funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio disciplinate dal Codice di Autodisciplina tra le quali: (i) sottopone all'approvazione del Consiglio di Amministrazione la Relazione sulla Remunerazione e in particolare la Politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, per la sua presentazione all'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio, nei termini previsti dalla legge; (ii) formula le proposte relative alla remunerazione del Presidente e degli amministratori esecutivi, con riguardo alle varie forme di compenso e di trattamento economico; (iii) formula le proposte relative alla remunerazione degli amministratori non esecutivi chiamati a far parte di comitati costituiti dal Consiglio. La composizione del Comitato Remunerazione e Nomine rispecchia i criteri fissati dal Codice essendo composto da amministratori non esecutivi tutti indipendenti.
Il Comitato per il Controllo e Rischi svolge funzioni consultive e propositive, nei confronti del Consiglio di Amministrazione, in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e in particolare nella definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e nella valutazione periodica della sua adeguatezza, efficacia ed effettivo funzionamento. Il Comitato sovrintende alle attività di Internal Audit. La composizione del Comitato per il Controllo e Rischi risponde ai requisiti richiesti dal nuovo Codice di Autodisciplina, essendo composto da amministratori non esecutivi tutti indipendenti.
A seguito dell'introduzione della procedura "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", il Comitato Remunerazione e Nomine e il Comitato per il Controllo e Rischi forniscono al Consiglio di Amministrazione i pareri previsti dalla predetta procedura (vedi paragrafo "Interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", pag. 46).
Il Comitato Corporate Governance e Scenari ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e decisioni relative alla Corporate Governance della Società e del Gruppo e alla responsabilità sociale d'impresa con particolare attenzione alle tematiche di Sostenibilità e nell'esame degli scenari per la predisposizione del Piano Strategico.
Per dare attuazione alle indicazioni del Codice di Autodisciplina del luglio 2015 e intensificare sul piano funzionale il rapporto tra le attività svolte dai singoli comitati e i lavori del Consiglio, attivando un flusso informativo tempestivo e sistematico, il Consiglio di Amministrazione, nell'adunanza del 28 settembre 2015, ha accolto la proposta del Comitato Corporate Governance e Scenari, prevedendo che: "l'avviso di convocazione di ogni singola riunione di ciascun comitato sia inviato per conoscenza anche ai consiglieri che non fanno parte del medesimo; all'inizio di ciascuna riunione consiliare i presidenti dei Comitati endo-consiliari relazionino sull'attività svolta dai Comitati da loro presieduti a far data dall'ultima riunione del Consiglio; i verbali delle riunioni dei Comitati siano a disposizione in visione su richiesta degli amministratori".
Il Comitato Remunerazione e Nomine è composto dai seguenti amministratori non esecutivi tutti indipendenti: Maria Elena Cappello, con funzioni di Presidente, Francesco Antonio Ferrucci e Federico Ferro-Luzzi.
L'Executive Vice President Risorse Umane, Organizzazione e Servizi alle Persone, o in sua vece il Senior Vice President Corporate Human Resources, svolge il ruolo di Segretario del Comitato. Il Comitato svolge funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione e in particolare:
propone al Consiglio candidati alla carica di amministratori qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare uno o più amministratori (art. 2386, comma 1, del codice civile), assicurando il rispetto delle prescrizioni sul numero minimo di amministratori indipendenti e sulle quote riservate al genere meno rappresentato;
formula al Consiglio valutazioni sulle designazioni dei dirigenti della Società e dei componenti degli organi della Società la cui nomina sia di competenza del Consiglio;
Nell'esercizio di tali funzioni il Comitato esprime i pareri eventualmente richiesti dalla vigente procedura aziendale in tema di operazioni con parti correlate, nei termini previsti dalla medesima procedura.
Il Comitato è dotato dal Consiglio di Amministrazione delle risorse necessarie per l'efficace svolgimento delle proprie funzioni di analisi e istruttorie. Il Comitato, nello svolgimento delle proprie funzioni, ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché di avvalersi di consulenti esterni, che non si trovino in situazioni tali da comprometterne l'indipendenza di giudizio, nei limiti del budget approvato dal Consiglio di Amministrazione; il Comitato definisce annualmente un budget di spesa che sottopone al Consiglio di Amministrazione in occasione della relazione annuale. Il Presidente del Comitato dà informativa al Consiglio di Amministrazione circa l'attività svolta e i contenuti delle riunioni del Comitato tenutesi a far data dall'ultima riunione del Consiglio di Amministrazione, riferendone nella prima riunione consiliare utile.
Alle riunioni del Comitato partecipa il Presidente del Collegio Sindacale o un Sindaco Effettivo da questi designato; possono comunque partecipare anche gli altri sindaci quando il Comitato tratta argomenti per i quali il Consiglio di Amministrazione delibera con il parere obbligatorio del Collegio Sindacale. Alle riunioni possono inoltre partecipare altri soggetti, per fornire, su richiesta del Presidente del Comitato, le informazioni e valutazioni di competenza con riferimento a singoli punti all'ordine del giorno.
Nessun Amministratore prende parte alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate le proposte al Consiglio relative alla propria remunerazione.
Nel corso del 2016 il Comitato si è riunito complessivamente 16 volte per una durata media di 2,3 ore, con una partecipazione media del 98% dei suoi componenti. Il Presidente del Collegio Sindacale o un Sindaco Effettivo hanno preso parte a tutte le riunioni, che sono state regolarmente verbalizzate.
Nella seconda parte dell'anno le attività hanno riguardato:
valutazione sulla designazione dei membri di Audit e Compliance Committee delle società di Cluster A e proposta di definizione dei relativi compensi;
definizione della proposta di compenso per il Responsabile della funzione Internal Audit;
Per l'esercizio 2017 il Comitato ha programmato lo svolgimento di almeno 9 riunioni, delle quali 5 si sono già svolte alla data di approvazione della presente Relazione (16 marzo 2017).
Il Comitato riferisce sulle modalità di esercizio delle proprie funzioni all'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio tramite il Presidente del Comitato, secondo quanto previsto nel proprio Regolamento, aderendo alle indicazioni del Codice di Autodisciplina e con l'obiettivo di instaurare un appropriato canale di dialogo con azionisti e investitori.
Maggiori informazioni sul Comitato Remunerazione e Nomine sono rese nell'ambito della Relazione sulla Remunerazione di cui all'art.123-ter del Testo Unico della Finanza.
L'art. 123-ter del TUF ha introdotto l'obbligo per le società quotate di pubblicare una "Relazione sulla Remunerazione".
Per le tematiche relative ai compensi di amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche si rinvia, pertanto, alla "Relazione sulla Remunerazione", il cui testo è messo a disposizione del pubblico, presso la sede sociale e nella sezione "Governance" del sito internet della Società www.saipem.com, entro il ventunesimo giorno precedente la data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2016 e chiamata a esprimersi, con delibera non vincolante, sulla Sezione I della medesima Relazione, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2015, ha designato in data 15 maggio 2015 quali membri del Comitato per il Controllo e Rischi i seguenti amministratori non esecutivi, tutti indipendenti ai sensi di legge e del Codice di Autodisciplina: Nicla Picchi, con funzioni di Presidente, Guido Guzzetti e Flavia Mazzarella.
L'Executive Vice-President Internal Audit svolge la funzione di Segretario del Comitato. Il Comitato per il Controllo e Rischi ha il compito di assistere, con funzioni consultive e propositive, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche. Al Comitato per il Controllo e Rischi sono attribuiti, tra gli altri, i seguenti compiti:
dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ed esaminare, valutare ed esprimere parere sull'adeguatezza dei poteri e dei mezzi assegnati al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
Il Comitato per il Controllo e Rischi ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti. Il Comitato per il Controllo e Rischi dispone di adeguate risorse finanziarie per lo svolgimento delle proprie attività approvate dal Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente del Comitato dà informativa al Consiglio di Amministrazione circa l'attività svolta e i contenuti delle riunioni del Comitato tenutesi a far data dall'ultima riunione del Consiglio di Amministrazione riferendone nella prima riunione consiliare utile.
Il Comitato assicura inoltre l'instaurazione di un flusso informativo nei confronti del Collegio Sindacale ai fini dello scambio tempestivo delle informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti e del coordinamento delle attività nelle aree di comune competenza, al fine di assicurare l'ordinato svolgimento delle attività d'impresa.
Il Comitato per il Controllo e Rischi nel corso del 2016 si è riunito 16 volte con una durata media di ciascun incontro pari a circa 5 ore, con la partecipazione totalitaria dei suoi componenti.
Le riunioni sono state regolarmente verbalizzate.
Nell'esercizio 2017 alla data di approvazione della presente Relazione (16 marzo 2017) il Comitato si è riunito 4 volte.
Il Comitato Corporate Governance e Scenari è presieduto da Paolo Andrea Colombo. Gli altri componenti sono Francesco Antonio Ferrucci (anche membro del Comitato Remunerazione e Nomine), Leone Pattofatto e Guido Guzzetti (anche membro del Comitato per il Controllo e Rischi). Il relativo regolamento prevede la partecipazione ai lavori del Collegio Sindacale, ed è stato aggiornato alla luce degli ulteriori compiti attribuiti al Comitato stesso.
L'Executive Vice President General Counsel, Affari Societari e Governance svolge la funzione di Segretario del Comitato.
Al Comitato Corporate Governance e Scenari sono attribuiti i seguenti compiti:
monitorare l'evoluzione della normativa di legge e delle best practice nazionali e internazionali in materia di Corporate Governance, provvedendo ad aggiornare il Consiglio di Amministrazione in presenza di modificazioni significative;
verificare l'allineamento del sistema di governo societario di cui la Società e il Gruppo sono dotati con la normativa di legge, le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e le best practice nazionali e internazionali;
Nel corso del 2016 il Comitato Corporate Governance e Scenari si è riunito 8 volte per una durata media di 1,40 ore, con una partecipazione media del 94,28% dei suoi componenti.
Il Presidente del Collegio Sindacale e/o un Sindaco Effettivo hanno preso parte a tutte le riunioni, che sono state regolarmente verbalizzate.
Il Presidente del Comitato dà informativa al Consiglio di Amministrazione circa l'attività svolta e i contenuti delle riunioni del Comitato tenutesi a far data dall'ultima riunione del Consiglio di Amministrazione riferendone nella prima riunione consiliare utile.
Il regolamento del Comitato Corporate Governance e Scenari, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 25 maggio 2015 e aggiornato nella riunione del 23 maggio 2016, è pubblicato sul sito internet della Società.
Nel corso dell'esercizio 2016 il Comitato ha trattato le seguenti principali tematiche:
Nell'esercizio 2017 il Comitato si è riunito 2 volte alla data di approvazione della presente Relazione (16 marzo 2017).
Il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è il sistema volto a fornire la ragionevole certezza sull'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria medesima e sulla capacità del processo di redazione del bilancio di produrre l'informativa finanziaria in accordo con i principi contabili di generale accettazione.
Conformemente alle prescrizioni di legge, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha la responsabilità del Sistema di Controllo Interno in materia di Informativa Finanziaria e, a tal fine, predispone le procedure amministrative e contabili per la formazione della documentazione contabile periodica e di ogni altra comunicazione finanziaria, attestandone, unitamente all'Amministratore Delegato-CEO, con apposita relazione sul bilancio di esercizio, sul bilancio semestrale abbreviato e sul bilancio consolidato, l'adeguatezza ed effettiva applicazione nel corso del periodo cui si riferiscono i citati documenti contabili. Il Consiglio di Amministrazione vigila, ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998, affinché il Dirigente Preposto disponga di adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti attribuiti, nonché sul rispetto effettivo delle predette procedure.
Le "Linee Guida sul Sistema di Controllo Saipem sull'Informativa Societaria" sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 29 ottobre 2007, in seguito aggiornate tramite la Management System Guideline "Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Societaria - Norme e Metodologie" approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 13 dicembre 2011; in data 14 dicembre 2015 il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'ultimo aggiornamento della Management System Guideline. In tali documenti si definiscono le norme e le metodologie per la progettazione, l'istituzione e il mantenimento nel tempo del Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Saipem a rilevanza esterna per la valutazione della sua efficacia. In data 26 gennaio 2015 il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato per il Controllo e Rischi, ha approvato un ulteriore aggiornamento della MSG "Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi" su quattro tematiche rilevanti:
Tali norme e metodologie sono state definite coerentemente alle previsioni dell'art. 154-bis del Testo Unico della Finanza e articolate sulla base del modello adottato nel CoSO Report ("Internal Control - Integrated Framework" pubblicato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission - 1992, aggiornato nel maggio 2013).
La Management System Guideline "Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria" si applica a Saipem SpA e tutte le sue società direttamente e indirettamente controllate in Italia e all'estero a norma dei principi contabili internazionali in considerazione della loro significatività ai fini della predisposizione dell'informativa finanziaria. Tutte le imprese controllate, indipendentemente dalla loro rilevanza ai fini del sistema di controllo Saipem, adottano la Management System Guideline quale riferimento per la progettazione e l'istituzione del proprio sistema di controllo, in modo da renderlo adeguato rispetto alle loro dimensioni e alla complessità delle attività svolte.
Il sistema di controllo è stato definito seguendo due principi fondamentali, ovvero la diffusione dei controlli a tutti i livelli della struttura organizzativa, coerentemente con le responsabilità operative affidate, e la sostenibilità dei controlli nel tempo, in modo tale che il loro svolgimento risulti integrato e compatibile con le esigenze operative.
La progettazione, l'istituzione e il mantenimento del sistema di controllo sono garantiti attraverso: il Risk Assessment, l'individuazione dei controlli, la valutazione dei controlli e i flussi informativi (reporting).
Il processo di Risk Assessment condotto secondo un approccio "topdown" è mirato a individuare le entità organizzative, i processi e le specifiche attività in grado di generare rischi di errore, non intenzionale, o di frode che potrebbero avere effetti rilevanti sul bilancio.
In particolare, l'individuazione delle entità organizzative che rientrano nell'ambito del sistema di controllo è effettuata sia sulla base della contribuzione delle diverse entità a determinati valori del bilancio consolidato (totale attività, totale indebitamento finanziario, ricavi netti, risultato prima delle imposte) sia in relazione a considerazioni circa la rilevanza per processi e rischi specifici9. Nell'ambito delle imprese rilevanti per il sistema di controllo vengono successivamente identificati i processi significativi in base a un'analisi di fattori quantitativi (processi che concorrono alla formazione di voci di bilancio per importi superiori a una determinata percentuale dell'utile ante imposte) e fattori qualitativi (ad esempio: complessità del trattamento contabile del conto; novità o cambiamenti significativi nelle condizioni di business).
A fronte dei processi e delle attività rilevanti vengono identificati i rischi, ossia gli eventi potenziali il cui verificarsi può compromettere il raggiungimento degli obiettivi di controllo inerenti l'informativa finanziaria. I rischi così identificati sono valutati in termini di potenziale impatto e di probabilità di accadimento, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi e assumendo l'assenza di controlli (valutazione a livello inerente). In particolare, con riferimento ai rischi di frode10, in Saipem è condotto un Risk Assessment dedicato sulla base di una specifica metodologia relativa ai "Programmi e controlli antifrode" richiamata all'interno della Management System Guideline "Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria".
A fronte di società, processi e relativi rischi considerati rilevanti sono definite le opportune attività di controllo. La struttura del sistema di controllo prevede controlli a livello di entità che operano in maniera trasversale rispetto all'entità di riferimento (Gruppo/singola società) e controlli a livello di processo.
I controlli a livello di entità sono organizzati in una check-list definita, sulla base del modello adottato nel CoSO Report.
Il Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO) ha aggiornato, nel maggio del 2013, il "framework" per il sistema di controllo interno (cd. "CoSO Framework") utilizzato da Saipem come riferimento per il proprio sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria.
Le principali modifiche apportate al CoSO hanno avuto l'obiettivo di:
Rispetto alla precedente versione del CoSO, a fronte delle 5 componenti del sistema di controllo interno previste dal framework e rimaste invariate (Ambiente di controllo, Valutazione del Rischio, Attività di controllo, Informazione e Comunicazione e Monitoraggio), sono stati esplicitati 17 principi la cui esistenza e corretta implementazione è essenziale per garantire l'efficacia delle singole componenti del sistema di controllo interno cui si riferiscono.
In particolare, tra i controlli della componente "ambiente di controllo", sono inserite le attività relative alla definizione delle tempistiche per la redazione e diffusione dei risultati economico-finanziari ("circolare semestrale e di bilancio" e relativi calendari); tra i controlli della componente "attività di controllo" rientra l'esistenza di strutture organizzative e di un corpo normativo adeguati per il raggiungimento degli obiettivi in materia di informativa finanziaria (tali controlli prevedono, ad esempio, attività di revisione e aggiornamento da parte di funzioni aziendali specializzate delle Norme in materia di bilancio e del Piano di contabilità); tra i controlli della componente "sistemi informativi e flussi di comunicazione" sono incluse le attività relative al sistema informativo per la gestione del processo di consolidamento.
I controlli a livello di processo si suddividono in: controlli specifici intesi come l'insieme delle attività, manuali o automatizzate, volte a prevenire, individuare e correggere errori o irregolarità che si verificano nel corso dello svolgimento delle attività operative; controlli pervasivi intesi come elementi strutturali del sistema di controllo volti a definire un contesto generale che promuova la corretta esecuzione e controllo delle attività operative (quali ad esempio la segregazione dei compiti incompatibili e i controlli generali sui sistemi informatici).
I controlli specifici sono individuati in apposite procedure che definiscono sia lo svolgimento dei processi aziendali sia i cosiddetti "controlli chiave" la cui assenza o la cui mancata operatività comporta il rischio di un errore/frode rilevante sul bilancio che non ha possibilità di essere intercettato da altri controlli.
I controlli sia a livello di entità che di processo sono oggetto di valutazione (monitoraggio) per verificarne nel tempo la bontà del disegno e l'effettiva operatività; a tal fine, sono state previste attività di monitoraggio di linea (Ongoing Monitoring Activities), affidate al management responsabile dei processi/attività rilevanti, e attività di monitoraggio indipendente (Separate Evaluations), affidate anche all'Internal Audit, che opera secondo un piano prestabilito comunicato dal Dirigente
(9) Tra le entità organizzative considerate in ambito al sistema di controllo interno sono comunque comprese le società costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea, cui si applicano le prescrizioni regolamentari dell'art. 36 del Regolamento Mercati Consob.
(10) Frode: nell'ambito del sistema di controllo, qualunque atto od omissione intenzionale che si risolve in una dichiarazione ingannevole nell'informativa.
Preposto alla redazione dei documenti contabili societari volto a definire l'ambito e gli obiettivi del proprio intervento attraverso procedure di audit concordate.
Le attività di monitoraggio consentono l'individuazione di eventuali carenze del sistema di controllo che sono oggetto di valutazione in termini di probabilità e impatto sull'informativa finanziaria di Saipem e in base alla loro rilevanza sono qualificate come "carenze", "significativi punti di debolezza" o "carenze rilevanti".
Gli esiti delle attività di monitoraggio sono oggetto di un flusso informativo periodico (reporting) sullo stato del sistema di controllo che viene garantito dall'utilizzo di strumenti informatici volti ad assicurare la tracciabilità delle informazioni circa l'adeguatezza del disegno e l'operatività dei controlli.
L'attività del Dirigente Preposto è supportata all'interno di Saipem da diversi soggetti i cui compiti e responsabilità sono definiti dalla Management System Guideline. In particolare, le attività di controllo coinvolgono tutti i livelli della struttura organizzativa di Saipem quali i responsabili operativi di business e i responsabili di funzione fino ai responsabili amministrativi. In tale contesto organizzativo assume particolare rilievo ai fini del sistema del controllo interno la figura del risk owner che esegue il monitoraggio di linea valutando il disegno e l'operatività dei controlli specifici e pervasivi e alimentando il flusso informativo di reporting sull'attività di monitoraggio.
Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi11 costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e normative aziendali volti a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello Statuto e delle procedure aziendali. La struttura del Sistema di Controllo Interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del Framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.
I principali rischi industriali identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
Informazioni maggiormente dettagliate sui suddetti rischi sono contenute nella Relazione finanziaria annuale 2015, nella sezione "Gestione dei rischi d'impresa".
Le principali responsabilità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi sono affidate a organi e organismi di Saipem dotati di poteri, mezzi e strutture adeguati al perseguimento degli obiettivi.
Saipem è consapevole che un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi contribuisce a garantire una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi strategici, definiti dal Consiglio di Amministrazione. Saipem sostiene un approccio alla gestione dei rischi preventivo e volto a orientare le scelte e le attività del management in un'ottica di riduzione della probabilità di accadimento degli eventi negativi e del loro impatto. A tal fine Saipem adotta delle strategie di gestione dei rischi in funzione della loro natura e tipologia quali, principalmente, quelli di natura finanziaria e industriale, nonché alcuni rischi strategici e operativi collegati allo svolgimento dell'attività specifica della Società.
Saipem si impegna a garantire l'integrità, la trasparenza, la correttezza e l'efficienza dei propri processi attraverso l'adozione di adeguati strumenti, norme e regole per lo svolgimento dell'attività e l'esercizio dei poteri e promuove regole di comportamento ispirate ai principi generali di tracciabilità e segregazione delle attività. In particolare, il management di Saipem anche in funzione dei rischi gestiti, ha istituito specifiche attività di controllo e processi di monitoraggio idonei ad assicurare l'efficacia e l'efficienza nel tempo del sistema di controllo interno. Coerentemente, Saipem è da tempo impegnata a favorire lo sviluppo e la diffusione a tutto il personale aziendale della sensibilità per le tematiche di controllo interno. In tale contesto Saipem gestisce, attraverso un'apposita normativa interna, la ricezione – attraverso canali informativi facilmente accessibili – l'analisi e il trattamento delle segnalazioni da chiunque inviate o trasmesse anche in forma confiden-
(11) Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, con delibera del 26 gennaio 2015, ha aggiornato le linee di indirizzo sul Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
ziale o anonima, relative a problematiche di controllo interno, informativa finanziaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (cd. Whistleblowing)12.
Il sistema di controllo interno è sottoposto nel tempo a verifica e aggiornamento, al fine di garantirne costantemente l'idoneità a presidiare le principali aree di rischio dell'attività aziendale, in rapporto alla tipicità dei propri settori operativi e della propria configurazione organizzativa, e in funzione di eventuali novità legislative e regolamentari.
Il Consiglio di Amministrazione si è riservato un ruolo centrale in materia di controllo interno, definendo le linee fondamentali dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società, delle principali società controllate e del Gruppo; in tale ambito definisce, esaminate le proposte del Comitato per il Controllo e Rischi, la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società e le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione del rischio, in modo da assicurare l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi della Società e delle sue controllate. Nella definizione delle linee, il Consiglio applica la normativa di settore e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practice nazionali e internazionali. Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 13 febbraio 2012, ha confermato il proprio ruolo di indirizzo e valutazione dell'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
Il Consiglio infine valuta annualmente, con l'assistenza del Comitato per il Controllo e Rischi, l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso rispetto alle caratteristiche di Saipem. Nel corso della riunione del 16 marzo 2017 al Consiglio di Amministrazione sono state presentate le seguenti relazioni:
Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto dei pareri indicati nelle citate relazioni e ha inoltre valutato adeguato l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società.
In forza delle Linee Guida contenute nella MSG "Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi", il Consiglio di Amministrazione ha individuato nell'Amministratore Delegato-CEO il responsabile del mantenimento di un efficace Sistema di Controllo Interno.
L'Amministratore Delegato-CEO cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, riferendone periodicamente al Consiglio; dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio in merito al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi; si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare; fornisce al Consiglio di Amministrazione gli elementi necessari per adempiere ai suoi compiti esponendo al Consiglio stesso il sistema di individuazione, monitoraggio e gestione dei rischi d'impresa, le procedure e gli standard relativi, le strutture organizzative coinvolte.
L'Amministratore Delegato-CEO ha, inoltre, il potere di chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio, al Presidente del Comitato per il Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale e riferisce tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche
(12) Saipem assicura la piena garanzia della tutela delle persone che effettuano le segnalazioni in buona fede e sottopone gli esiti delle istruttorie al vertice aziendale e agli organi di controllo e di vigilanza preposti.
e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia affinché il Consiglio possa prendere le opportune iniziative.
Il Collegio Sindacale, anche in quanto Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010, vigila:
Il Comitato assiste il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei suoi compiti in materia di Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e in particolare nella definizione delle linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e nella valutazione periodica della sua adeguatezza, efficacia ed effettivo funzionamento. Il Comitato sovrintende alle attività dell'Internal Audit ed esamina, più in generale, le problematiche inerenti il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, con il supporto delle strutture, funzioni e organi coinvolti nella gestione e/o vigilanza sul sistema stesso, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Il Responsabile Internal Audit Luigi Siri è stato nominato, nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 26 gennaio 2015 con decorrenza dal 10 marzo 2015, previo parere favorevole del Comitato per il Controllo e Rischi, sulla base dell'indicazione del Chief Executive Officer e sentiti i pareri del Comitato Remunerazione e Nomine e del Collegio Sindacale. Il Responsabile Internal Audit dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione e, per esso, dal Presidente, fatta salva la dipendenza funzionale dal Comitato per il Controllo e Rischi e dall'Amministratore Delegato-CEO quale Amministratore incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente d'intesa con l'Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno, previo parere favorevole del Comitato Remunerazione e Nomine e del Comitato per il Controllo e Rischi, ha deliberato la remunerazione del Responsabile della Funzione Internal Audit sulla base dell'attuale struttura retributiva e del mercato di riferimento, nonché in coerenza con la più generale strategia retributiva rivolta alle risorse manageriali con posizioni equiparabili.
Il Responsabile della Funzione Internal Audit è incaricato di sovrintendere alla verifica di operatività e idoneità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi; esso non è responsabile di alcuna area operativa. Il Comitato per il Controllo e Rischi sovrintende alle attività della Funzione Internal Audit in relazione ai compiti del Consiglio in materia, monitorando che le stesse siano svolte assicurando il mantenimento delle necessarie condizioni di indipendenza, autonomia, adeguatezza, efficacia ed efficienza. Il Responsabile della Funzione Internal Audit riferisce al Collegio Sindacale anche in quanto "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016.
Il Responsabile della Funzione Internal Audit ha i poteri di stipulare contratti di prestazione d'opera intellettuale e di servizi professionali per le finalità da perseguire, ed è dotato di adeguati mezzi finanziari (fino a 750.000 euro per atto singolo per contratti con persone giuridiche e fino a 500.000 euro per atto singolo per contratti con persone fisiche senza limiti di budget).
In data 10 marzo 2017 il Responsabile della Funzione Internal Audit ha rilasciato la propria Relazione annuale sui principali risultati delle attività svolte dalla Funzione Internal Audit Saipem (riferita al periodo 1° gennaio-31 dicembre 2016 con aggiornamento alla data della sua emissione) e, in tale ambito, ha anche espresso una valutazione in merito all'idoneità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi sulla base degli esiti delle attività di monitoraggio svolte nel periodo di riferimento.
In linea con gli "Standards for the Professional Practice of Internal Audit", emessi dall'"Institute of Internal Auditors", è affidato alla Funzione Internal Audit il compito di fornire un'attività indipendente e obiettiva finalizzata a promuovere azioni di miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e dell'organizzazione aziendale.
L'Internal Audit assiste il Consiglio di Amministrazione e il Comitato per il Controllo e Rischi, nonché il management aziendale nel perseguimento degli obiettivi dell'organizzazione tramite un approccio professionale sistematico, finalizzato a valutare e migliorare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di governo dell'impresa.
I principali compiti dell'Internal Audit sono: (i) sovrintendere alla verifica di operatività e idoneità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Saipem SpA e delle società controllate, anche a supporto delle valutazioni da parte degli organi societari e delle strutture aziendali preposte, attraverso la pianificazione integrata degli interventi di audit e di vigilanza in accordo al Modello 231, lo svolgimento degli interventi, inclusi quelli non pianificati, e il monitoraggio dell'implementazione delle azioni correttive; (ii) assicurare il supporto specialistico al management in materia di Sistema di Controllo Interno e di Gestionedei Rischi al fine di favorire l'efficacia, l'efficienza e l'integrazione dei controlli nei processi aziendali; (iii) assicurare le attività di monitoraggio indipendente previste dai modelli di controllo interno adottati dalla Società; (iv) assicurare la gestione delle attività di istruttoria sulle segnalazioni anche anonime; (v) assicurare la gestione delle attività connesse all'assegnazione degli incarichi alle società di revisione e il mantenimento dei rapporti con le stesse; (vi) assicurare inoltre le attività di supporto al Comitato per il Controllo e Rischi di Saipem SpA, anche per quanto concerne lo svolgimento delle relative attività di segreteria, e il supporto al Collegio Sindacale di Saipem SpA, mantenere i rapporti e assicurare i flussi informativi con l'Organismo di Vigilanza, il Comitato per il Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale. Nel corso dell'esercizio la Funzione Internal Audit ha svolto il Piano di Audit approvato dal Consiglio di Amministrazione e ha dato informativa della sua attuazione almeno trimestralmente al Comitato per il Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza per quanto di competenza. Il Responsabile della Funzione Internal Audit e l'Internal Audit hanno libero accesso ai dati, alla documentazione e alle informazioni utili allo svolgimento delle proprie attività.
Al fine di rafforzare il ruolo di sviluppo indipendente del sistema di business integrity aziendale e di focalizzare maggiormente la struttura aziendale sulle attività di analisi e miglioramento continuo del sistema di Compliance di Saipem attraverso la sua gestione integrata nel più ampio sistema Risk Management ("RM") societario, il 27 gennaio 2017 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di istituire la funzione Risk Management and Business Integrity, assegnando a tale funzione in relazione alle tematiche di Compliance il compito di:
Si descrivono di seguito il processo di Risk Management, il Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 / Organismo di Vigilanza - Compliance Committee e le Procedure Anti-Corruzione.
Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato per il Controllo e Rischi, con delibera del 30 luglio 2013, aveva approvato i "Principi di Risk Management Integrato". Il processo Risk Management ("RM"), caratterizzato da un approccio strutturato e sistematico, prevede che i principali rischi siano efficacemente identificati, valutati, gestiti, monitorati, rappresentati e, ove possibile, tradotti in opportunità e vantaggio competitivo. Saipem, sulla base dei principi approvati dal Consiglio di Amministrazione, ha sviluppato e attuato un modello per la gestione integrata dei rischi aziendali, che è parte integrante del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
Il Modello, definito in coerenza ai principi e alle best practice internazionali13, persegue gli obiettivi di conseguire una visione organica e di sintesi dei rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi di varia natura può incidere sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
A tal fine, il Modello è caratterizzato dai seguenti elementi costituitivi:
Nell'ambito della Risk Governance è presente:
La Funzione di Risk Management and Business Integrity assicura quindi: (i) lo sviluppo e il mantenimento del sistema di Enterprise Risk Management rivolto all'individuazione, analisi, trattamento e monitoraggio dei rischi aziendali che potrebbero influenzare il conseguimento degli obiettivi aziendali; (ii) l'Enterprise Risk Assessment rivolto all'individuazione, valutazione e trattamento dei
principali rischi aziendali, in collegamento con le aree di business e le funzioni di Saipem; (iii) l'applicazione della metodologia e degli strumenti di Risk Management industriale per i progetti, sia in fase commerciale che esecutiva, e più in generale per le iniziative di Saipem; (iv) la presentazione dei risultati sui principali rischi e sui relativi piani di trattamento all'Advisory Committee e agli altri organi di amministrazione, controllo e vigilanza.
Nell'ambito della Funzione Risk Management and Business Integrity, il processo Enterprise Risk Management (ERM) si compone di quattro sotto-processi:
Con riferimento, in particolare, al sotto-processo "indirizzo nella gestione dei rischi", come anticipato, il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato per il Controllo e Rischi, definisce gli indirizzi sul Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, in modo che i principali rischi di Saipem risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione determina, previo parere del Comitato per il Controllo e Rischi, il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici. A tal fine l'Amministratore Delegato-CEO sottopone almeno semestralmente all'esame del Consiglio di Amministrazione lo status dei principali rischi di Saipem, tenendo in considerazione l'operatività e i profili di rischio specifici di ciascuna area di business e dei singoli processi, in modo da realizzare una politica di governo dei rischi integrata.
Nell'ambito del sotto-processo "risk assessment" sono identificati e valutati i principali rischi e definite le relative azioni di trattamento. In funzione degli obiettivi strategici declinati per Area di Business sono identificate le funzioni/unità organizzative che si prevede contribuiranno in termini rilevanti al loro raggiungimento. Quindi, attraverso un approccio top-down, sono individuati i cosiddetti "Risk Owner", ossia figure responsabili, a diversi livelli della struttura organizzativa, di identificare e valutare, gestire e monitorare i principali rischi di competenza, nonché le eventuali relative azioni di trattamento.
Nello specifico l'attività di identificazione dei rischi è finalizzata all'identificazione e alla descrizione dei principali eventi che potrebbero influire sul conseguimento degli obiettivi aziendali. L'attività di valutazione dei rischi è volta a valutare l'entità dei rischi identificati e fornisce informazioni utili per stabilire se e con quali strategie e modalità è necessario attivare azioni di gestione. Infine, con riferimento ai principali rischi identificati e valutati nelle attività di Risk Assessment, sono definite le strategie di trattamento del rischio più opportune, come evitare il rischio, accettarlo, ridurlo o condividerlo.
Il sotto-processo "monitoring" garantisce le attività di monitoraggio dei rischi e dei relativi piani di trattamento.
In particolare, il monitoraggio dei rischi permette di: (i) individuare aree di miglioramento e criticità attinenti alla gestione dei principali rischi; (ii) analizzare l'andamento di tali rischi e rilevare eventuali ulteriori azioni di trattamento, anche con riferimento all'adeguamento e sviluppo dei modelli di risk management; (iii) individuare e comunicare tempestivamente l'insorgere di nuovi rischi. Lo svolgimento delle attività di monitoraggio è documentato al fine di garantirne la tracciabilità e la verifica, nonché la ripetibilità della rilevazione e la reperibilità delle informazioni e dei dati acquisiti.
Infine, il sotto-processo "reporting" assicura la rappresentazione delle attività dei sotto-processi "risk assessment" e "monitoring" all'Advisory Committee e agli altri organi di amministrazione, controllo e vigilanza. In particolare, al fine di supportare i processi decisionali aziendali, i risultati delle attività periodiche di risk assessment e di monitoraggio sono presentati all'Advisory Committee, presieduto dall'Amministratore Delegato-CEO. Quest'ultimo li sottopone all'esame del Consiglio di Amministrazione per consentire a esso di valutare, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza e l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, rispetto alle caratteristiche di Saipem e al profilo di rischio assunto e compatibile con gli obiettivi aziendali.
In coerenza con il processo RM, nel corso del primo semestre 2016 è stato effettuato il ciclo di risk assessment annuale. Sulla base dei principali aspetti che hanno caratterizzato le evoluzioni del contesto interno/esterno e della strategia di Saipem, sono state individuate e condivise con il management le linee di azione strategiche e le attività di trattamento per la mitigazione/gestione dei principali rischi emersi nell'assessment. Gli esiti di tale ciclo annuale di risk assessment sono stati presentati al Consiglio di Amministrazione il 27 luglio 2016. Successivamente, nel corso del secondo semestre 2016 è stato effettuato un aggiornamento e un approfondimento sull'identificazione, valutazione e trattamento esclusivamente dei top risk di Saipem, emersi dal risk assessment annuale. Gli esiti di queste attività sono stati presentati al Consiglio di Amministrazione il 27 gennaio 2017.
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 22 marzo 2004, ha approvato per la prima volta il "Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001" e ha istituito l'Organismo di Vigilanza. Il Modello costituisce uno strumento volto a prevenire la responsabilità amministrativa degli enti come regolata dal D.Lgs. n. 231/2001.
In seguito al progetto di adeguamento del modello, avviato dal Presidente e Amministratore Delegato-CEO della Società nel maggio del 2008 in relazione all'evoluzione dell'assetto organizzativo generale, il Consiglio di Amministrazione, nell'adunanza del 14 luglio 2008, ha approvato il "Modello 231 (include il Codice Etico)", specifico di Saipem SpA.
Successivamente, in conseguenza delle novità legislative intervenute in relazione all'ambito di applicazione del D.Lgs. n. 231/2001 e all'esito di specifici progetti, sono stati approvati gli aggiornamenti del Modello 231 che hanno tenuto conto, oltre che dell'evoluzione normativa, anche dei mutamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA.
L'attuale versione del Modello 231 di Saipem SpA è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 27 aprile 2015, mentre il documento "Attività sensibili e standard di controllo specifici del Modello 231" è stato altresì aggiornato, da ultimo, il 27 giugno 2016.
Nel 2016, inoltre, a seguito del venir meno della direzione e coordinamento di Eni SpA, l'Organismo di Vigilanza ha segnalato all'Amministratore Delegato-CEO la necessità di predisporre una generale rivisitazione del Modello 231 e di un risk assessment su tutti i reati presupposto ex D.Lgs. n. 231/2001. In data 28 luglio 2016 l'Amministratore Delegato-CEO di Saipem SpA ha dato avvio al relativo Programma di Recepimento, come previsto al capitolo 7 del Modello 231.
I consigli di amministrazione delle società controllate hanno proceduto all'adozione di un proprio Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, comprendente il Codice Etico, istituendo in composizione collegiale anche il relativo Organismo di Vigilanza quando trattasi di società italiane o il relativo Compliance Committee quando trattasi di società estere.
Inoltre, con lo scopo di migliorare la Governance e rendere più efficace la vigilanza sulle società controllate del Gruppo Saipem, nel corso del 2014 si è proceduto a predisporre una nuova classificazione risk based raggruppandole in quattro gruppi "Cluster", e cioè:
Sono state quindi introdotte nuove regole di composizione dei Compliance Committee in funzione della classificazione predetta. Si sottolinea come, per le società di Cluster "A", il Compliance Committee ha anche la funzione di corrispondente organo del Collegio Sindacale.
Nel corso del 2016 il Comitato Corporate Governance e Scenari, tenuto conto delle osservazioni formulate dal Comitato per il Controllo e Rischi e dal Comitato Remunerazione e Nomine della Società, ha proposto al Consiglio di Amministrazione di prevedere per le società Cluster "A" dei nuovi criteri di nomina per gli amministratori, che prevedono la composizione del Consiglio di Amministrazione costituito da 5 membri, di cui 2 componenti l'Audit and Compliance Committee. L'Organismo di Vigilanza riferisce in merito all'adeguatezza e all'attuazione del Modello 231, all'emersione di eventuali aspetti critici e comunica l'esito delle attività svolte nell'esercizio dei compiti assegnati. Sono previste le seguenti linee di riporto: continuativa, nei confronti dell'Amministratore Delegato-CEO, il quale informa il Consiglio di Amministrazione nell'ambito dell'informativa sull'esercizio delle deleghe conferite; semestrale, nei confronti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato per il Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale; a tale proposito è predisposto un rapporto semestrale relativo all'attività svolta con segnalazione dell'esito delle verifiche e delle innovazioni legislative in materia di responsabilità amministrativa degli enti.
L'attività dell'Organismo, che nel 2016 si è riunito 12 volte, coerentemente con il ruolo di vigilanza attribuitogli in merito all'effettività e adeguatezza del Modello 231, di monitoraggio delle attività di attuazione e di aggiornamento dello stesso, e con le funzioni di Garante del Codice Etico (sezione IV, paragrafo 2.1 del Codice Etico), si è concentrata tra l'altro sulle seguenti tematiche:
Il Consiglio di Amministrazione il 27 gennaio 2017, su proposta dell'Amministratore Delegato-CEO, d'intesa con il Presidente, sentito il parere del Comitato per il Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, nonché del Comitato Remunerazione e Nomine, ha deliberato di aggiornare la composizione dell'Organismo di Vigilanza come segue: Dott. Angelo Casò (Presidente, esterno), Prof. Avv. Mario Casellato (esterno), Dott. Alessandro Riva, Dott. Luigi Siri e Avv. Mario Colombo.
In accordo con i valori che da sempre ispirano l'attività di Saipem quali la trasparenza, la lealtà, l'onestà, l'integrità, il condurre affari in modo etico, nonché la puntuale applicazione delle leggi, il 10 febbraio 2010 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'adozione di ulteriori e dettagliate procedure interne in tema di lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali sia italiani che stranieri, finalizzate a integrare l'esistente sistema di Compliance societario e in particolare la procedura "Anti-Corruption Compliance Guideline" e le procedure complementari denominate "Intermediary Agreements" e "Joint Venture Agreements - Prevention of Illegal Activity". Tali documenti, oltre ad avere quale riferimento le convenzioni internazionali in materia di anti-corruzione, sono in linea con le "best practice" internazionali. Le suddette procedure sono state recepite dai consigli di amministrazione di tutte le società controllate di Saipem, mentre per le società collegate i rappresentanti di Saipem nei consigli di amministrazione hanno informato dell'adozione in ambito Corporate delle procedure anti-corruption e hanno formalmente richiesto la condivisione dei principi e l'adozione, nelle rispettive società, di procedure simili.
In tale contesto Saipem ha costituito già da diversi anni la funzione "Anti-Corruption Unit and Legal Compliance", con il ruolo di "Anti-Corruption Legal Support Unit", per fornire a tutti i dipendenti di Saipem supporto legale in tema di anti-corruzione.
Il 23 aprile 2012, a seguito dell'attività di revisione della normativa interna esistente o di emanazione di nuove normative sull'argomento, il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato la nuova procedura Management System Guideline "Anti-Corruzione", che ha abrogato e sostituito la procedura "Anti-Corruption Compliance Guideline".
Da ultimo, in data 30 giugno 2015, Saipem ha emesso l'ultima revisione della Management System Guideline "Anti-Corruzione", comunicata successivamente a tutto il personale Saipem. La MSG Anti-Corruzione è stata recepita da tutte le società controllate di Saipem tramite delibera dei rispettivi consigli di amministrazione.
Il sistema di Compliance e Corporate Governance di Saipem in materia di anti-corruption, inoltre, prevede l'esistenza di Strumenti Normativi Anti-Corruzione, strumenti normativi finalizzati a prevenire i rischi relativi a diversi temi e aree particolarmente sensibili ai rischi di corruzione, inclusi quelli concernenti le seguenti tematiche:
Le citate tematiche sono state revisionate alla luce dei principi e degli aggiornamenti contenuti nella citata Management System Guideline "Anti-corruzione" e sono oggetto di costante aggiornamento.
La revisione legale dei conti è affidata, ai sensi di legge, a una società di revisione iscritta nell'albo speciale Consob, la cui nomina spetta all'Assemblea. La società di revisione in carica è EY SpA per il periodo 2010-2018, nominata dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2010.
I bilanci delle società controllate sono oggetto di revisione contabile affidata in massima parte a EY SpA.
Ai fini dell'espressione del giudizio sul bilancio consolidato, EY SpA si è assunta la responsabilità dei lavori svolti sui bilanci delle società oggetto di revisione legale dei conti da parte di altri revisori, che rappresentano una parte irrilevante dell'attivo e del fatturato consolidato.
La società di revisione ha libero accesso ai dati, alla documentazione e alle informazioni utili allo svolgimento delle proprie attività.
Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 154-bis del Testo Unico della Finanza, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, sentiti il Comitato Remunerazione e Nomine e il Comitato per il Controllo e Rischi, su proposta del Presidente d'intesa con l'Amministratore Delegato-CEO, nomina il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Questo deve essere scelto fra le persone che abbiano svolto per almeno un triennio:
Il Consiglio di Amministrazione vigila affinché il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari disponga di adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, nonché sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili. Il Dirigente Preposto ha il potere di stipulare, qualora lo ritenesse necessario a supporto delle sue attività, contratti di prestazione d'opera intellettuale e di servizi professionali per importi fino a 750.000 euro per singolo atto, senza limiti di budget.
Il Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 7 giugno 2016, previo parere favorevole del Collegio Sindacale e valutazione positiva del Comitato Remunerazione e Nomine, ha nominato Dirigente Preposto, a norma dell'art. 154-bis del TUF, il dott. Mariano Avanzi, Executive Vice President Pianificazione Amministrazione e Controllo della Società. Il Consiglio di Amministrazione ha accertato l'esistenza dei requisiti di professionalità e di onorabilità richiesti dallo Statuto che vengono annualmente verificati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA valuta con cadenza semestrale l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) rispetto alle caratteristiche di Saipem e al profilo di rischio assunto e compatibile con gli obiettivi aziendali, nonché la sua efficacia.
Il Consiglio di Amministrazione, come già detto, ha individuato l'Amministratore Delegato-CEO quale incaricato per l'istituzione, il mantenimento e il coordinamento di un efficace Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, al fine di verificarne costantemente l'adeguatezza e l'efficacia con il supporto del Comitato per il Controllo e Rischi e del Responsabile della Funzione Internal Audit. L'Amministratore Delegato-CEO dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione in merito al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
L'Amministratore Delegato-CEO ha il potere di chiedere alla Funzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Presidente del Comitato per il Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale; l'Amministratore Delegato-CEO riferisce tempestivamente al Comitato per il Controllo e Rischi (o al Consiglio di Amministrazione) in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia affinché il Comitato per il Controllo e Rischi (o Consiglio di Amministrazione) possa prendere le opportune iniziative.
Il Responsabile della Funzione Internal Audit e il Comitato per il Controllo e Rischi, costituito da tre membri indipendenti e non esecutivi del Consiglio di Amministrazione, svolgono un ruolo fondamentale nel coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
Il Comitato, infatti, assiste il Consiglio di Amministrazione con funzioni consultive e propositive e tramite un'adeguata attività istruttoria, nell'assolvimento delle proprie responsabilità relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché a quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche. Il Responsabile della Funzione Internal Audit assolve al ruolo di Segretario e assiste il Comitato per il Controllo e Rischi nello svolgimento delle relative attività.
Alle riunioni del Comitato partecipa il Presidente del Collegio Sindacale, che può designare altro Sindaco Effettivo a presenziare in sua vece. Il Presidente del Comitato può di volta in volta invitare alle riunioni del Comitato l'Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, il CFSO, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il COO e/o altri componenti il Consiglio di Amministrazione, ovvero esponenti delle funzioni aziendali o soggetti terzi, la cui presenza possa risultare di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato stesso.
Tutti i flussi a supporto delle valutazioni del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi da parte del Consiglio di Amministrazione sono preliminarmente esaminati dal Comitato per il Controllo e Rischi di Saipem SpA, che riferisce gli esiti dell'attività istruttoria svolta direttamente al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nell'ambito delle proprie relazioni periodiche e/o attraverso il rilascio di specifici pareri.
Tali flussi sono garantiti, tra gli altri, da incontri specifici tramite i quali il Comitato acquisisce:
Il Comitato per il Controllo e Rischi assicura inoltre l'instaurazione di un flusso informativo nei confronti del Collegio Sindacale al fine di garantire lo scambio tempestivo delle informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti e del coordinamento delle attività nelle aree di comune competenza, in modo da assicurare l'ordinato svolgimento delle attività d'impresa.
Infine, Il Comitato per il Controllo e Rischi riferisce almeno semestralmente al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta e sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
L'attività di Internal Audit è un'attività indipendente e obiettiva di assurance e consulenza, finalizzata al miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza di Saipem. L'Internal Audit assiste le funzioni aziendali e gli organi di gestione e controllo nel perseguimento dei propri obiettivi tramite un approccio professionale sistematico, che genera valore aggiunto finalizzato a valutare e migliorare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di Corporate Governance.
La Funzione Internal Audit, tra i principali compiti svolti, garantisce le attività connesse con l'assegnazione degli incarichi alle società di revisione e il mantenimento dei rapporti con le stesse, e assicura, per quanto di competenza, i flussi informativi con l'Organismo di Vigilanza, il Comitato per il Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale. Il Comitato per il Controllo e Rischi sovraintende alle attività della Funzione Internal Audit.
In attuazione della delega contenuta nell'art. 2391-bis del codice civile, il 12 marzo 2010 Consob ha approvato un Regolamento che imponeva alle società quotate l'adozione entro il 1° dicembre 2010 di procedure che assicurassero trasparenza e correttezza sostanziale e procedurale alle operazioni con parti correlate.
A questo fine, tenendo anche conto delle raccomandazioni in materia stabilite dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, il Consiglio di Amministrazione di Saipem tenutosi il 24 novembre 2010 ha approvato all'unanimità la procedura "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", che ha trovato applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2011. Da tale data ha quindi sostituito la procedura denominata "Principi di comportamento in materia di operazioni con parti correlate", approvata dal Consiglio di Amministrazione del 7 luglio 2003.
Il Comitato per il Controllo e Rischi, interamente composto da amministratori indipendenti ai sensi del Codice di Autodisciplina e del citato Regolamento, ha espresso preventivo unanime parere favorevole sull'adozione di tale procedura.
La procedura adottata riprende in larga parte definizioni e previsioni del Regolamento Consob; le operazioni con parti correlate sono state distinte in operazioni di maggiore rilevanza, operazioni di minore rilevanza e operazioni esenti, con la previsione di regimi procedurali e di trasparenza differenziati in relazione alla tipologia e alla rilevanza dell'operazione.
In particolare, nel caso di operazioni di maggiore rilevanza è prevista una riserva decisionale al Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato per il Controllo e Rischi, che deve anche essere coinvolto nella fase delle trattative con la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo. Il Comitato per il Controllo e Rischi esprime un parere motivato non vincolante sull'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.
Il Consiglio di Amministrazione, su parere del Comitato per il Controllo e Rischi, ha inoltre individuato le operazioni d'importo esiguo, come tali escluse dalla procedura e alcune tipologie di operazioni che, per natura di ricavo e di costo, rientrano nelle operazioni ordinarie, nonché concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e che, pur non di importo esiguo, sono anch'esse escluse dalla procedura.
La procedura attribuisce un ruolo centrale agli amministratori indipendenti, riuniti nel Comitato per il Controllo e Rischi o nel Comitato Remunerazione e Nomine, in materia di remunerazioni.
Con riferimento all'informativa al pubblico, le procedure richiamano integralmente le disposizioni in materia previste dal Regolamento Consob.
Il Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2012 aveva aggiornato, dopo il primo anno di applicazione, la procedura tenendo conto delle esigenze operative emerse.
La procedura adottata definisce i tempi, le responsabilità e gli strumenti di verifica da parte delle risorse interessate, nonché i flussi informativi che devono essere rispettati per la corretta applicazione delle regole.
È stata integrata nella procedura una disciplina specifica per le operazioni nelle quali un Amministratore o un Sindaco abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi.
In particolare, sono stati precisati gli obblighi di verifica, valutazione e motivazione connessi all'istruttoria e al compimento di un'operazione con un soggetto di interesse, di un Amministratore o di un Sindaco, fermo il parere obbligatorio non vincolante da parte del Comitato per il Controllo e Rischi, qualora l'operazione sia di competenza del Consiglio di Amministrazione.
Gli amministratori, i sindaci, i direttori generali e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili, nonché l'esistenza di eventuali rapporti rilevanti ai fini dell'identificazione delle parti correlate (ad es. familiari stretti).
L'ammontare dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate, la descrizione della tipologia delle operazioni più rilevanti, nonché l'incidenza di tali rapporti e operazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria sul risultato economico e sui flussi finanziari, sono evidenziati nelle note al bilancio consolidato e al bilancio di esercizio di Saipem SpA.
Gli amministratori e i sindaci dichiarano, almeno semestralmente e in caso di variazione, i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo.
Nel corso del 2015 l'Amministratore Delegato-CEO ha reso periodica informativa al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'esecuzione di operazioni con parti correlate.
Entro la fine dell'esercizio era previsto un riesame della procedura attualmente in essere nell'ottica di un miglioramento della stessa, in tema di accesso alla banca dati, definizione delle soglie di esclusione, rilevazione delle operazioni compiute, nonché per tenere conto del controllo congiunto esercitato da Eni e Fondo Strategico Italiano.
Il Consiglio di Amministrazione del 27 giugno 2016 ha quindi aggiornato la procedura, previo unanime parere favorevole del Comitato per il Controllo e Rischi, tenendo conto delle esigenze operative emerse e dell'intervenuta variazione della compagine azionaria e dei soggetti che controllano Saipem. È stata inoltre emessa una procedura operativa interna con l'obiettivo di disciplinare ulteriormente le attività, ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti nella procedura stessa.
Il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 149 del D.Lgs. n. 58/1998, vigila: sull'osservanza della legge e dello Statuto; sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria, cui la Società, mediante informativa al pubblico, dichiara di attenersi; sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate. Il Collegio Sindacale svolge inoltre, in quanto Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, i compiti previsti dall'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010. Ai sensi dello stesso D.Lgs. n. 39/2010, il Collegio Sindacale formula la proposta motivata all'Assemblea relativamente al conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti e alla determinazione del compenso da riconoscere al revisore e, nel caso di revoca dell'incarico di revisione legale dei conti da parte dell'Assemblea, deve essere preliminarmente consultato. Il Sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente informa tempestivamente ed esaurientemente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione per ciò che attiene alla natura, ai
(15) Il curriculum dei sindaci è disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Governance".
termini, all'origine e alla portata del proprio interesse. Nell'ambito delle proprie attività, i sindaci possono chiedere alla Funzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali. Il Collegio Sindacale e il Comitato per il Controllo e Rischi si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti.
Il Collegio è composto da tre sindaci effettivi e due supplenti, nominati dall'Assemblea il 6 maggio 2014. Un Sindaco Effettivo e un Supplente sono stati nominati dall'Assemblea del 2 dicembre 2015 su proposta dell'azionista Eni, a seguito delle dimissioni di Anna Gervasoni dalla carica di Sindaco Effettivo il 30 ottobre 2015. Il mandato dei sindaci, di durata triennale, scade con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016. Per ciò che attiene alla remunerazione dovuta al Collegio Sindacale, all'atto della nomina l'Assemblea ha approvato la proposta formulata dall'azionista Eni SpA di determinare il compenso annuo lordo spettante al Presidente del Collegio Sindacale e a ciascun Sindaco Effettivo rispettivamente in 70.000 euro e 50.000 euro, oltre al rimborso delle spese sostenute, ritenendola congrua e in linea con il benchmark di società comparabili.
Ai sensi dell'art. 27 dello Statuto, i sindaci sono nominati mediante voto di lista; un Sindaco Effettivo e uno Supplente sono scelti tra i candidati degli azionisti di minoranza. Per il deposito, la presentazione e la pubblicazione delle liste si applicano le procedure dell'art. 19 dello Statuto, nonché le disposizioni emanate dalla Consob con proprio regolamento in materia di elezione dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, così come previsto per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
Le liste si articolano in due sezioni: la prima riguarda i candidati alla carica di Sindaco Effettivo, la seconda i candidati alla carica di Sindaco Supplente. Le liste che, considerando entrambe le sezioni, presentano un numero di candidati pari o superiore a tre e concorrono per la nomina della maggioranza dei componenti del Collegio, devono includere, nella sezione dei sindaci effettivi, candidati di genere diverso, ai fini del rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi. Qualora la sezione dei sindaci supplenti di dette liste indichi due candidati, essi devono appartenere a generi diversi.
Dalla lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti sono tratti due sindaci effettivi e un Sindaco Supplente. L'altro Sindaco Effettivo e l'altro Sindaco Supplente sono nominati attribuendo a ciascun candidato il quoziente ottenuto dividendo i voti ottenuti da ciascuna lista con il numero progressivo dei sindaci da eleggere; nel caso di più candidati che abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulta eletto il candidato della lista che non abbia ancora eletto alcun Sindaco o ne abbia eletto il minor numero. Nel caso di ulteriore parità, risulterà eletto il candidato della lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti di lista e sempre a parità di quoziente, si procede a una nuova votazione da parte dell'Assemblea, che nominerà Sindaco il candidato con il maggior numero di voti.
L'Assemblea nomina Presidente del Collegio Sindacale il Sindaco Effettivo nominato con queste modalità e quindi tratto dalla lista di minoranza.
Qualora l'applicazione della procedura di cui sopra non consenta, per i sindaci effettivi, il rispetto della normativa sull'equilibrio tra i generi, viene calcolato il quoziente di voti da attribuire a ciascun candidato tratto dalle sezioni dei sindaci effettivi delle diverse liste, dividendo il numero di voti ottenuti da ciascuna lista per il numero d'ordine di ciascuno dei detti candidati; il candidato del genere più rappresentato con il quoziente più basso tra i candidati tratti da tutte le liste è sostituito dall'appartenente al genere meno rappresentato eventualmente indicato, con il numero d'ordine successivo più alto, nella stessa sezione dei sindaci effettivi della lista del candidato sostituito, ovvero, in subordine, nella sezione dei sindaci supplenti della stessa lista del candidato sostituito (il quale in tal caso subentra nella posizione del candidato supplente che sostituisce), altrimenti, se ciò non consente il rispetto della normativa sull'equilibrio tra i generi, è sostituito dalla persona nominata dall'Assemblea con le maggioranze di legge, in modo tale da assicurare una composizione del Collegio Sindacale conforme alla legge e allo Statuto. Nel caso in cui candidati di diverse liste abbiano ottenuto lo stesso quoziente, verrà sostituito il candidato della lista dalla quale è tratto il maggior numero di sindaci, ovvero, in subordine, il candidato tratto dalla lista che ha ottenuto meno voti, ovvero, in caso di parità di voti, il candidato che ottenga meno voti da parte dell'Assemblea in un'apposita votazione.
Per la nomina di sindaci, per qualsiasi ragione, non nominati secondo le procedure sopra previste, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, in modo tale da assicurare una composizione del Collegio Sindacale conforme alla legge e allo Statuto.
In caso di sostituzione di un Sindaco tratto dalla lista di maggioranza subentra il Sindaco Supplente tratto dalla stessa lista; in caso di sostituzione del Sindaco tratto dalle altre liste, subentra il Sindaco Supplente tratto da queste ultime. Se la sostituzione non consente il rispetto della normativa sull'equilibrio tra i generi, l'Assemblea deve essere convocata al più presto per assicurare il rispetto di detta normativa.
La procedura del voto di lista si applica solo in caso di rinnovo dell'intero Collegio Sindacale.
Ai sensi dell'art. 27 dello Statuto hanno diritto di presentare le liste, i soci che da soli o insieme ad altri azionisti rappresentino almeno il 2% o la diversa percentuale fissata da disposizioni di legge o regolamentari, delle azioni aventi diritto di voto nell'Assemblea Ordinaria.
Le liste sono corredate dalle dichiarazioni, rese da ciascun candidato, attestanti il possesso dei requisiti di professionalità e indipendenza (vedi art. 148, comma 3 del TUF) normativamente prescritti, nonché del relativo curriculum professionale.
L'Assemblea del 6 maggio 2014 ha provveduto al rinnovo del Collegio Sindacale mediante la nomina del Presidente Mario Busso, dei sindaci effettivi Anna Gervasoni e Massimo Invernizzi e dei sindaci supplenti Elisabetta Maria Corvi (dimessasi in data 14 gennaio 2015) e Paolo Domenico Sfameni. L'Assemblea del 30 aprile 2015 ha provveduto a integrare il Collegio Sindacale mediante la nomina della dott.ssa Giulia De Martino quale Sindaco Supplente.
In data 30 ottobre 2015 la dott.ssa Anna Gervasoni ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Sindaco Effettivo a causa di "sopraggiunti impegni professionali e incarichi accademici". Nell'adunanza del 2 dicembre 2015 l'Assemblea Ordinaria ha integrato il Collegio Sindacale nominando la dott.ssa Giulia De Martino alla carica di Sindaco Effettivo e la dott.ssa Maria Francesca Talamonti alla carica di Sindaco Supplente.
Il curriculum con le caratteristiche personali e professionali dei sindaci è disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Governance".
L'art. 27 dello Statuto dispone che i sindaci siano scelti tra coloro che siano in possesso dei requisiti stabiliti dalla normativa applicabile, in particolare dal decreto n. 162/2000; ai fini del decreto stesso, lo Statuto dispone che sono strettamente attinenti all'attività della Società le materie di diritto commerciale, economia aziendale e finanza aziendale e i settori ingegneristico e geologico. I sindaci di Saipem sono tutti iscritti nel Registro dei Revisori Contabili.
In ottemperanza alle indicazioni del Codice di Autodisciplina, volte ad assicurare il possesso da parte dei sindaci dei requisiti di indipendenza, successivamente alla loro nomina, anche in base ai criteri previsti dal Codice medesimo con riferimento agli amministratori, il Collegio Sindacale verifica annualmente, attraverso le dichiarazioni rese dai suoi componenti, che questi ultimi posseggano tutti i requisiti di indipendenza.
Ai sindaci è fornita prima delle adunanze la documentazione sui temi oggetto di valutazione e di delibera consiliare.
Anche a tal fine il Collegio Sindacale si avvale di un Segretario. Tale ruolo è ricoperto da Simone Negri, dirigente di Saipem SpA.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione, verificando tanto il rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l'entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati alla Società e alle sue controllate da parte della stessa società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima.
Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con la Funzione Internal Audit e con il Comitato per il Controllo e Rischi, partecipando alle riunioni del Comitato stesso, unitamente al quale ha svolto diverse riunioni in seduta congiunta anche alla presenza del Responsabile della Funzione Internal Audit.
Il Presidente del Collegio Sindacale o un Sindaco Effettivo da questi designato, partecipa alle riunioni del Comitato Corporate Governance e Scenari istituito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2015 e del Comitato Remunerazione e Nomine.
Il Collegio Sindacale può riunirsi anche in video o teleconferenza.
Il Collegio Sindacale di Saipem SpA si è riunito 29 volte nel corso del 2016, con una durata media delle riunioni di 4,32 ore. Alle riunioni del Collegio hanno partecipato in media il 94,25% dei sindaci, mentre alle riunioni del Consiglio di Amministrazione hanno partecipato in media il 95,83% dei componenti del Collegio Sindacale.
Nel corso dell'esercizio 2017 il Collegio Sindacale si è già riunito 7 volte alla data di approvazione della presente Relazione.
Il Collegio Sindacale ha inoltre svolto nel corso del 2016 numerose e specifiche attività di verifica e controllo relativamente alle seguenti aree di vigilanza: (i) il rispetto della legge e dell'atto costitutivo; (ii) il rispetto dei principi di corretta amministrazione; (iii) l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; (iv) le modalità di concreta attuazione delle regole di autodisciplina sul governo societario cui la società aderisce; (v) l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, TUF; (vi) la nomina del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998; (vii) in relazione al perfezionamento della rilevante operazione di rafforzamento della struttura patrimoniale con un aumento di capitale e un rifinanziamento straordinario del debito, avviata dalla Società nell'ultimo trimestre del 2015 e proseguita nel corso del 2016, a cui ha fatto seguito l'adozione di un programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari (Euro Medium Term Notes Programme, cd. "EMTN Programme") attuato con l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per un massimo di 1,6 miliardi di euro e successiva collocazione di obbligazioni a tasso fisso in due tranche a 4,5 e 7 anni, per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro. Il Collegio Sindacale ha vigilato sullo svolgimento dell'operazione nel suo complesso e sulla correttezza del processo decisionale adottato dagli amministratori, verificando la conformità dell'operazione con le finalità dell'impresa e con le strategie formulate dal Consiglio di Amministrazione della Società.
Il programma nel suo complesso è stato caratterizzato dal coinvolgimento della Consob, della società di revisione, delle banche d'affari e dei consulenti della Società, con numerose richieste di informazioni che, anche per l'esercizio 2016, hanno visto il Collegio porre in essere una costante attività di vigilanza.
Le principali attività svolte dal Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2016 sono consistite in: - approvazione del Piano di Audit per l'esercizio;
dotta, anche con riferimento al rispetto da parte della Società dell'iter procedurale di designazione e nomina, ha espresso il proprio parere favorevole alla proposta formulata dal Presidente della Società in ordine alla nomina del dott. Mariano Avanzi quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA;
te, alle attività: costruzioni offshore, costruzioni onshore, drilling offshore, drilling onshore, nonché una realtà dedicata alle attività e ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto. Nell'ambito della propria attività di vigilanza il Collegio Sindacale ha avviato un costante monitoraggio sull'evoluzione delle azioni individuate dal Piano Strategico 2017-2020 approvato dalla Società nella seduta consiliare del 25 ottobre 2016 e sugli sviluppi del programma "Fit For the Future 2.0" finalizzato all'introduzione del nuovo modello organizzativo;
Ai sensi dell'art. 27 dello Statuto i sindaci possono assumere incarichi di componente di organi di amministrazione e controllo in altre società nei limiti fissati dalla Consob con l'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti, e in ogni caso ai sensi di detta norma non possono assumere la carica di Sindaco, e se eletti decadono dalla carica, coloro che già sono sindaci effettivi in cinque società emittenti titoli quotati nei mercati regolamentati.
Anna Gervasoni16, Massimo Invernizzi (sindaci effettivi) ed Elisabetta Corvi17 (Sindaco Supplente) sono stati candidati da Eni SpA, ottenendo il 44,22% del capitale votante; Mario Busso (Presidente) e Paolo Sfameni (Sindaco Supplente) sono stati candidati da investitori istituzionali ottenendo il 28,75%.
Sulla base delle comunicazioni ricevute sono indicate di seguito le cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte da ciascun Sindaco in altre società.
Consigliere di Amministrazione di FCA - Fiat Chrysler Bank SpA; Presidente del Collegio Sindacale di Ersel S.i.m. SpA; Sindaco Effettivo di Ersel Investimenti SpA, Permicro SpA, Millbo SpA e Way SpA; Presidente del Collegio dei Revisori di Compagnia di San Paolo e IOR - Istituto Opere Religiose - Vaticano; Revisore legale di Quasar SpA.
Consigliere di Amministrazione di Itaca Comunicazione Srl; Presidente del Collegio Sindacale di Industria e Innovazione SpA (società quotata) e Cinemeccanica SpA; Componente del Collegio Sindacale di Rosetti Marino SpA (società quotata18), Lombarda Vita SpA, Charme Capital Partners SGR SpA, Istituto Javotte Bocconi Manca di Villahermosa - "Associazione Amici della Bocconi".
Consigliere di Amministrazione di Elettra Investimenti SpA (società quotata18); Presidente del Collegio Sindacale di Novasim SpA in liquidazione; Sindaco Effettivo di ANAS International SpA, Quadrilatero Marche-Umbria SpA, Armonia SGR SpA, Autostrade del Molise SpA, e-geos SpA, Eni Trading & Shipping SpA, Raffinerie di Gela SpA, Agi SpA, EniAdfin SpA, Partenopea Finanza di Progetto ScpA; Componente del Comitato di Sorveglianza di Credito Cooperativo Interprovinciale Veneto in liquidazione coatta amministrativa.
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Investitori SGR SpA; Consigliere di Amministrazione di Allianz Bank Financial Advisors SpA, Italmobiliare SpA (socetà quotata); Sindaco Effettivo di Pirelli Tyre SpA e La Fenice Srl.
Consiglere di Amministrazione di Elettra Investimenti SpA (società quotata18), Presidente del Collegio Sindacale di BasicNet SpA (società quotata19), Servizi Aerei SpA; Sindaco Effettivo di Costiero Gas Livorno SpA, Driver Servizi Retail SpA, Raffineria di Milazzo, Romairport SpA; Sindaco Supplente di Unicredit SpA (società quotata), Alitalia Loyalty Srl, Agenzia Giornalistica Italia SpA, Eni Rete Oil&Non Oil SpA, Eniservizi SpA, Sigemi Srl, Sirti SpA, Driver Italia SpA, MBDA Italia SpA, Anas International Enterprise SpA, PS Reti SpA, Eni Fuel SpA.
(16) Dimessasi in data 30 ottobre 2015.
(17) Dimessasi in data 14 gennaio 2015.
(18) Societa quotata sull'indice FTSE AIM Italia - ex Mercato Alternativo del Capitale (MAC).
(19) Societa quotata sull'indice FTSE Italia All Share.
Saipem ha adottato una politica di comunicazione volta a instaurare un costante dialogo con gli investitori istituzionali, con gli azionisti e con il Mercato e a garantire la sistematica diffusione di un'informativa esauriente e tempestiva sulla propria attività, con l'unico limite delle esigenze di riservatezza che talune informazioni possono presentare. In tale ottica l'informativa agli investitori, al Mercato e alla Stampa, è assicurata dai comunicati stampa, da incontri periodici con gli investitori istituzionali, con la comunità finanziaria e con la Stampa, nonché dall'ampia documentazione resa disponibile e costantemente aggiornata sul sito internet.
I rapporti con gli investitori e gli analisti finanziari sono intrattenuti dal Responsabile dell'unità Investor Relations, Vincenzo Maselli Campagna. Le informazioni di loro interesse sono disponibili sul sito internet www.saipem.com e possono essere chieste anche tramite l'indirizzo e-mail: [email protected].
I rapporti con gli azionisti sono intrattenuti dal General Counsel, Affari Societari e Governance, nonché Responsabile della Segreteria Societaria, Avv. Mario Colombo. Le informazioni di loro interesse sono disponibili sul sito Saipem e possono essere chieste anche tramite l'indirizzo e-mail: [email protected].
Inoltre la Funzione Identity and Corporate Communication, affidata a Gaetano Colucci, che ha sostituito in data 8 agosto 2016 Camilla Alessandra Palladino, alle dipendenze dirette dell'Amministratore Delegato-CEO, ha il compito di definire le strategie e le linee guida in materia di comunicazione esterna, sviluppo dell'immagine aziendale e relazioni istituzionali a livello nazionale e internazionale della Società.
Entro il mese di gennaio viene diffuso al mercato e pubblicato sul sito internet il calendario finanziario con il dettaglio dei principali eventi finanziari dell'anno in corso. Per l'anno 2017 la pubblicazione è avvenuta come di consueto mediante comunicato stampa del 16 dicembre 2016.
Le informazioni riguardanti i rendiconti periodici e le operazioni rilevanti, nonché le procedure emanate in materia di Corporate Governance, sono diffuse tempestivamente al pubblico, anche mediante pubblicazione sul sito internet www.saipem.com. Sempre nel sito sono disponibili i comunicati stampa della Società e gli avvisi agli azionisti.
L'impegno di Saipem a fornire agli investitori e ai mercati un'informativa finanziaria veritiera, completa, trasparente, tempestiva e non selettiva è sancito dal Codice Etico che individua quali valori fondamentali nello svolgimento della propria attività e nei rapporti con i terzi la completezza e la trasparenza delle informazioni, la legittimità formale e sostanziale di tutti i comportamenti posti in essere dai propri dipendenti a qualunque livello organizzativo, nonché la chiarezza e verità dei riscontri contabili secondo le norme di legge e le procedure interne.
Il Consiglio di Amministrazione del 13 dicembre 2010 ha deliberato l'adeguamento dello Statuto alle nuove norme in materia di diritti degli azionisti (D.Lgs. n. 27 del 27 gennaio 2010) e in materia di revisione legale dei conti (D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010). Le modifiche statutarie per le quali le nuove norme attribuiscono alla Società una facoltà di scelta sono state approvate dall'Assemblea Straordinaria del 4 maggio 2011. Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 13 marzo 2013 ha adeguato lo Statuto, in particolare gli artt. 11, 13 e 19, a quanto previsto dal decreto legislativo 18 giugno 2012 (cd. Decreto Correttivo), che ha a sua volta modificato e integrato il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 27 (in attuazione della Direttiva "Shareholders' Rights"). Si veda quanto riportato nel successivo paragrafo "Assemblea".
In occasione dell'Assemblea Ordinaria e dell'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio del 29 aprile 2016 sono state rese disponibili sul sito internet www.saipem.com la documentazione assembleare e le istruzioni per l'esercizio dei diritti degli azionisti, in particolare il diritto di porre domande prima dell'Assemblea (anche mediante la predisposizione di un'apposita sezione del sito internet dedicata alle FAQ - Domande Frequenti), l'integrazione dell'ordine del giorno, il voto per delega (anche mediante l'utilizzo dell'apposita sezione del sito internet www.saipem.com), il voto per delega al rappresentante designato, le modalità di presentazione delle liste per il rinnovo degli organi sociali e le informazioni sul capitale sociale.
Nell'adunanza del 29 aprile 2016 è stata data risposta in Assemblea alle domande precedentemente ricevute.
L'Assemblea è il momento istituzionale di incontro tra il Consiglio di Amministrazione della Società e i suoi azionisti. Nel corso delle adunanze assembleari i soci possono chiedere informazioni sia sulle materie all'ordine del giorno sia sull'andamento della gestione in generale. L'informativa è fornita nel rispetto della disciplina delle informazioni privilegiate.
L'Assemblea Ordinaria esercita le funzioni previste all'art. 2364 del codice civile, fatta eccezione per le materie la cui competenza è demandata dall'art. 20 dello Statuto al Consiglio di Amministrazione. Il 30 gennaio 2001 l'Assemblea ha approvato il Regolamento delle proprie riunioni, disponibile sul sito internet www.saipem.com, al fine di assicurare lo svolgimento ordinato e funzionale dei lavori assembleari e garantire in particolare il diritto di ciascun azionista di prendere la parola sugli argomenti in discussione.
L'Assemblea Straordinaria del 30 aprile 2007 aveva deliberato le modifiche richieste per uniformare lo Statuto alle nuove disposizioni normative introdotte dalla legge n. 262/2005, legge sulla Tutela del Risparmio, e aveva attribuito al Consiglio di Amministrazione la possibilità di deliberare sugli adeguamenti normativi dello Statuto stesso.
Il Consiglio di Amministrazione del 13 dicembre 2010 ha deliberato l'adeguamento dello Statuto alle nuove norme in materia di diritti degli azionisti (D.Lgs. n. 27 del 27 gennaio 2010). Su proposta del Consiglio di Amministrazione dell'8 marzo 2011, l'Assemblea Straordinaria del 4 maggio 2011 ha approvato le modifiche statutarie, non di mero adeguamento normativo, per le quali il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 27 ("Shareholders' Rights") attribuiva alle società una facoltà di scelta.
In particolare l'Assemblea è convocata mediante avviso da pubblicare sul sito internet della Società, nonché con le modalità previste da Consob con proprio regolamento, nei termini di legge e in conformità con la normativa vigente.
La legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata dalla comunicazione alla Società effettuata ai sensi di legge da un intermediario abilitato in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto, in conformità alle proprie scritture contabili.
La comunicazione è effettuata sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione. Le registrazioni in accredito e in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto in Assemblea. Le comunicazioni effettuate dagli intermediari abilitati devono pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione.
I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli argomenti proposti.
Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare nell'Assemblea ai sensi di legge mediante delega scritta, ovvero conferita in via elettronica; la notifica elettronica della delega potrà essere effettuata mediante utilizzo di un'apposita sezione del sito internet della Società, ovvero tramite posta elettronica certificata, secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione e in conformità alle norme e ai regolamenti vigenti. Secondo quanto previsto dall'art. 135-undecies del TUF, la Società ha individuato per l'Assemblea Ordinaria del 2016, l'Avv. Dario Trevisan quale Rappresentante Designato al quale i soci possono conferire gratuitamente delega, con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno.
Su proposta del Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2012 l'Assemblea Straordinaria del 27 aprile 2012 ha approvato le modifiche statutarie necessarie al recepimento delle norme, in materia di quote di genere, finalizzate a garantire la parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate (legge 12 luglio 2011, n. 120 e Regolamento Consob n. 18098 dell'8 febbraio 2012), mediante modifica degli artt. 19 e 27 dello Statuto Sociale e tramite l'introduzione della clausola transitoria disposta dal nuovo art. 31.
Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 13 marzo 2013 ha adeguato lo Statuto, in particolare gli artt. 11, 13 e 19, a quanto previsto dal decreto legislativo 18 giugno 2012 (cd. Decreto Correttivo), che ha a sua volta modificato e integrato il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 27 (in attuazione della Direttiva "Shareholders' Rights"). In particolare è ora prevista la possibilità per i soci, che rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, di presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno dell'Assemblea, secondo le modalità e i termini già previsti per l'integrazione dello stesso (art. 126-bis del TUF). Si tratta del mero adeguamento dello Statuto a disposizioni normative, facoltà attribuita al Consiglio di Amministrazione dall'art. 20 dello Statuto in virtù di quanto previsto dall'art. 2365, comma 2, del codice civile.
L'Assemblea Straordinaria del 2 dicembre 2015 ha approvato l'eliminazione dell'indicazione del valore nominale delle azioni ordinarie e delle azioni di risparmio modificando di conseguenza gli artt. 5 e 6 dello Statuto Sociale. L'Assemblea ha altresì approvato la proposta di aumento del capitale sociale, in forma scindibile, per un importo complessivo massimo (comprensivo di eventuale sovrapprezzo) pari a 3.500 milioni di euro, mediante emissione di azioni ordinarie aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie Saipem in circolazione e godimento regolare, da offrirsi in opzione agli azionisti titolari di azioni ordinarie e di risparmio Saipem SpA ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del codice civile, e la modifica dell'art. 5 dello Statuto Sociale, operazione che si è perfezionata in data 23 febbraio 2016.
Nel corso dell'Assemblea di Bilancio, il Consiglio di Amministrazione riferisce sull'attività svolta, sia con le relazioni al bilancio, rese pubbliche preventivamente con le modalità previste dalla legge e dai regolamenti, sia rispondendo a richieste di chiarimenti da parte degli azionisti.
Per l'Assemblea vengono adottate modalità di votazione (tramite telecomandi) che hanno l'obiettivo di facilitare l'azionista nell'esercizio del suo diritto e di garantire l'immediatezza del risultato della votazione.
All'Assemblea del 29 aprile 2016 erano presenti oltre al Presidente Paolo Andrea Colombo, l'Amministratore Delegato-CEO Stefano Cao e i consiglieri Maria Elena Cappello, Federico Ferro-Luzzi, Francesco Antonio Ferrucci, Guido Guzzetti, Flavia Mazzarella e Nicla Picchi.
Per quanto riguarda l'andamento del titolo, si rinvia allo specifico paragrafo "Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA" contenuto nella Relazione finanziaria annuale.
Nel corso del 2016 sono proseguite le attività di approfondimento delle best practice in materia di governo societario al fine di valutare possibili affinamenti della Corporate Governance del Gruppo Saipem.
Una prima parte delle attività ha continuato a concentrarsi in particolare sulla Governance delle società estere del Gruppo Saipem, proseguendo nell'affinamento delle seguenti iniziative già adottate nel corso del 2013:
Nel corso del 2016, al fine di affinare ulteriormente la Governance delle società estere del Gruppo, sono state, in particolare, adottate le seguenti iniziative:
cietà del Gruppo Saipem, per favorire l'allineamento di processi, strumenti e flussi informativi all'evoluzione del sistema procedurale e alle best practice di riferimento; (ii) l'assistenza tecnico-specialistica ai Compliance Committee su richiesta di questi ultimi, anche nelle relazioni con le funzioni aziendali competenti; (iii) la definizione e proposta di piani di formazione rivolti ai candidati e ai componenti dei Compliance Committee al fine di garantire la disponibilità di competenze professionali adeguate alle esigenze di Gruppo. Tutto quanto sopra ferma l'indipendenza e l'autonomia dei Compliance Committee.
Nel corso del 2016 è, inoltre, proseguito l'approfondimento avviato nel 2015 in merito alla collocazione organizzativa della funzione Compliance che ha portato all'inizio del 2017 il Consiglio di Amministrazione di Saipem, su proposta del Comitato Corporate Governance e Scenari, a decidere di ridenominare Business Integrity la funzione Anti-Corruption Unit e di collocare la stessa funzione nell'ambito della direzione a riporto dell'Amministratore Delegato-CEO Risk Management Integrato (ridenominata Risk Management and Business Integrity), al fine di enfatizzarne maggiormente l'indipendenza e di cogliere sinergie della gestione integrata di tutti i rischi.
Nel corso del 2016 sono state inoltre adottate le seguenti iniziative in materia di Corporate Governance:
Alla data della redazione della presente Relazione è, inoltre, in corso da parte del Consiglio di Amministrazione un approfondimento in merito alla futura eventuale adozione da parte della Società di un contingency plan al fine di prevedere le azioni da intraprendere nel caso di eventi improvvisi che impediscono all'Amministratore Delegato-CEO o al Presidente di esercitare le proprie funzioni. Tale approfondimento segue un'analisi da parte del Consiglio di Amministrazione del benchmark delle prassi delle società quotate sul tema. L'analisi sul punto sarà completata all'esito del complessivo progetto di riorganizzazione in corso, denominato "Fit For the Future" come di seguito illustrato.
Il Programma "Fit For the Future" è stato lanciato nel maggio 2015 allo scopo di rendere Saipem più efficace e flessibile in uno scenario di significativa turbolenza di mercato. Più che un progetto mirato a identificare efficienze, il programma "Fit For the Future" rappresenta un percorso di trasformazione volto a ridefinire la posizione di Saipem in termini di costi e del miglioramento della performance, consentendo alla Società di mantenere il suo vantaggio competitivo anche in un contesto in cui il prezzo del petrolio è basso e il mercato instabile. Il programma, che coinvolge attivamente più di 250 persone provenienti da tutte le aree geografiche e tutte le funzioni aziendali, mette in campo circa 160 iniziative. Tutte queste iniziative sono caratterizzate da specifici target e piani di implementazione e sono raggruppabili in quattro aree di intervento: (i) ottimizzazione dell'assetto geografico; (ii) riduzione delle complessità e ottimizzazione dei processi; (iii) ottimizzazione della flotta e dei mezzi; e (iv) contenimento delle spese generali e di struttura. Globalmente si prevede che il programma porterà a un risparmio di circa 1,7 miliardi di euro tra il 2015 e il 2017. Il programma rappresenta la risposta di Saipem all'attuale scenario di mercato e porterà a una struttura più flessibile e leggera necessaria per reagire rapidamente non appena la congiuntura migliorerà. Per questa ragione il programma è fortemente appoggiato dal top management di Saipem e viene costantemente monitorato da un team dedicato. Dal giorno del suo annuncio "Fit For the Future" ha avuto impatti significativi e ha raggiunto importanti risultati. Nell'arco del 2015 il programma ha portato più di 300 milioni di euro di saving ai quali si aggiungono altri 650 milioni di euro nel 2016, che confermano così l'obiettivo generale di 1,7 miliardi di euro cumulati per la fine del 2017.
In continuità con gli indirizzi del "Fit For the Future", il 25 ottobre 2016 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato il Piano Strategico 2017-2020, che individua una serie di azioni per affrontare l'attuale e particolare contesto di mercato, quali:
(iv) la tecnologia e l'innovazionez che vengono confermate come basi della strategia del Gruppo. Per meglio raggiungere tali obiettivi è stata decisa l'adozione di un nuovo modello organizzativo, più snello, efficace ed efficiente, finalizzato ad affidare ai singoli business maggiori responsabilità sul risultato di progetto e garantirne le performance. Ciò permetterà una maggiore agilità decisionale, una maggiore coerenza tra responsabilizzazione sui risultati e attribuzione delle leve decisionali, una completa autonomia nell'identificazione delle priorità e una maggiore focalizzazione sull'esecuzione dei progetti. È prevista la creazione di cinque realtà dedicate, rispettivamente, alle attività: (i) E&C Offshore, (ii) E&C Onshore, (iii) Drilling Offshore, (iv) Drilling Onshore, (v) High Value Engineering Services realtà dedicata alle attività e ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto, orientata a migliorare in modo strutturato l'offerta per avvicinarsi ulteriormente alle esigenze dei clienti. La nuova organizzazione, oltre a generare efficienza nelle strutture in Europa, grazie ai nuovi e più snelli processi operativi, mira a favorire anche un cambiamento di mix qualitativo e quantitativo delle risorse. Inoltre, permetterà la massima flessibilità nella valutazione delle opzioni strategiche per singolo business.
L'implementazione del nuovo modello organizzativo viene garantita dall'avvio di un nuovo programma dedicato, chiamato "Fit For the Future 2.0", con l'obiettivo di accompagnare l'impresa durante il periodo di transizione. Il nuovo modello industriale sarà volto a:
Le attività del "Fit For the Future 2.0" sono sviluppate da gruppi di lavoro interfunzionali dedicati inizialmente a 6 workstream tecnici (Persone, Governance e Compliance, Assetto Societario e Fiscalità, Amministrazione, Comunicazione Esterna, Contratti) che, successivamente a una prima fase di configurazione e allocazione delle attività di staff e supporto al business, vengono integrati con ulteriori gruppi di lavoro di business (E&C Onshore, E&C Offshore, Drilling Onshore, Drilling Offshore e High Value Engineering Services), dedicati alla definizione e allo sviluppo dei modelli operativo-industriali di ciascuna realtà operativa. Il Programma è presieduto da uno Steering Committee composto dall'Amministratore Delegato-CEO, dal Chief Operating Officer, dal Chief Financial and Strategy Officer e dall'Executive Vice President Risorse Umane, Organizzazione e Servizi alle Persone che definisce le linee guida e gli indirizzi del Programma e approva le proposte formulate da appositi gruppi di lavoro. È stato inoltre istituito un Team di Programme Management, Organizzazione, Competenze e ICT, responsabile: (i) della definizione di modelli e assetti organizzativi e del coordinamento della revisione dei processi di lavoro e del sistema dei poteri; (ii) della definizione degli organici target da assegnare alle diverse strutture aziendali; (iii) della valutazione delle implicazioni sui sistemi informativi e il loro allineamento ai nuovi modelli e processi. Infine due Programme Manager assicurano: (i) il coordinamento delle attività del Programma sviluppate nell'ambito dei gruppi di lavoro interfunzionali; (ii) l'analisi e il consolidamento delle soluzioni emerse nell'ambito del Programma, garantendo la coerenza con le linee di indirizzo e gli obiettivi generali definiti dallo Steering Committee; (iii) la rappresentazione complessiva dell'avanzamento del Programma e la sottomissione per validazione allo Steering Committee delle soluzioni identificate. Il "Fit For the Future 2.0", avviato negli ultimi mesi del 2016, ha già prodotto i primi risultati e porterà a pieno compimento la transizione verso il nuovo assetto organizzativo nel corso del primo semestre 2017 con la finalità di completare entro l'anno la messa a punto di tutti gli obiettivi. In ragione di tale modifica organizzativa in corso, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il 14 dicembre 2016 di rinviare all'esito dell'entrata a regime della stessa riorganizzazione la decisione circa l'eventuale adozione di un contingency plan per sostituire l'Amministratore Delegato-CEO o il Presidente in caso di temporanea impossibilità di esercizio delle relative funzioni.
Al fine di rafforzare il ruolo di sviluppo indipendente del sistema di business integrity aziendale e di focalizzare maggiormente la struttura aziendale sulle attività di analisi e miglioramento continuo del sistema di Compliance di Saipem attraverso la sua gestione integrata nel più ampio sistema Risk Management Integrato ("RMI") societario, il 27 gennaio 2017 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di:
Il Consiglio di Amministrazione il 27 gennaio 2017, su proposta dell'Amministratore Delegato-CEO, d'intesa con il Presidente, sentito il parere del Comitato per il Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, nonché del Comitato Remunerazione e Nomine, ha deliberato di aggiornare la composizione dell'Organismo di Vigilanza come segue: Dott. Angelo Casò (Presidente, esterno), Prof. Avv. Mario Casellato (esterno), Dott. Alessandro Riva, Dott. Luigi Siri e Avv. Mario Colombo.
| N. azioni | % rispetto al capitale sociale |
Quotato (indicare i mercati) / non quotato |
Diritti e obblighi | |
|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie | 10.109.668.270 | 99,999% | Mercato Telematico Azionario Italia - Segmento MTA |
Dividendo /diritto di voto in Assemblea |
| Azioni con diritto di voto limitato (azioni di risparmio) |
106.126 | 0,001% | Mercato Telematico Azionario Italia - Segmento MTA |
Convertibili in azioni ordinarie senza limiti di tempo /dividendo complessivo maggiorato rispetto azioni ordinarie nella misura di 0,03 euro per ciascuna azione / diritto al dividendo fino alla concorrenza di 0,05 euro per ciascuna azione in presenza di utili / non hanno diritto di voto in Assemblea |
| Azioni prive del diritto di voto |
Partecipazioni rilevanti nel capitale al 31 dicembre 2016
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su capitale ordinario |
Quota % su capitale votante |
|---|---|---|---|
| Cassa Depositi e Prestiti SpA | Cassa Depositi e Prestiti SpA | 12,55 | 12,55 |
| Dodge & Cox | Dodge & Cox | 6,42 | 6,42 |
| Ministero dell'Economia e delle Finanze | Eni SpA | 30,54 | 30,54 |
| Consiglio di Amministrazione | Comitato Corporate Governance Scenari |
Comitato per il Controllo e Rischi |
Comitato Remun. e Nomine |
||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina (1) |
In carica da |
In carica fino a |
Lista (M/m) (2) |
Non Esec. esec. |
Indip. da Codice |
Indip. da TUF |
Numero altri incarichi (3) |
(4) | (4) | (5) | (4) | (5) | (4) | (5) |
| Presidente | Colombo Paolo Andrea |
1960 | 1999 | 30.04.15 | Approv. Bil. 2017 |
M | X | 1 16/16 | 8/8 | P | |||||||
| Amministratore Delegato-CEO•Δ |
Cao Stefano |
1951 | 1997 | 30.04.15 | Approv. Bil. 2017 |
M | X | - 16/16 | |||||||||
| Amministratore | Cappello Maria Elena |
1968 | 2015 | 30.04.15 | Approv. Bil. 2017 |
M | X | X | X | 4 15/16 | 16/16 | P | |||||
| Amministratore | Ferrucci Francesco Antonio |
1948 | 2015 | 30.04.15 | Approv. Bil. 2017 |
M | X | X | X | - 16/16 | 8/8 | M | 16/16 | M | |||
| Amministratore | Ferro-Luzzi Federico |
1968 | 2014 | 30.04.15 | Approv. Bil. 2017 |
m | X | X | X | - 14/16 | 15/16 | M | |||||
| Amministratore | Guzzetti Guido |
1955 | 2014 | 30.04.15 | Approv. Bil. 2017 |
m | X | X | X | 1 15/16 | 5/5 | M 16/16 | M | ||||
| Amministratore | Mazzarella Flavia |
1958 | 2015 | 30.04.15 | Approv. Bil. 2017 |
M | X | X | X | 1 15/16 | 16/16 | M | |||||
| Amministratore | Picchi Nicla |
1960 | 2014 | 30.04.15 | Approv. Bil. 2017 |
m | X | X | X | 2 16/16 | 16/16 | P | |||||
| Amministratore | Pattofatto Leone |
1968 | 2016 | 21.01.16 | Approv. Bil. 2017 |
M | X | - 10/13 | 5/7 | M | |||||||
| Amministratori cessati durante l'esercizio di riferimento | |||||||||||||||||
| Amministratore | Siragusa Stefano |
1976 | 2015 | 30.04.15 | 21.01.16 | M | X | - | 3/3 | 1/1 | M | ||||||
| N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: | CdA: 16 | CCGS: 8 | CCR:16 | CRN: 16 | |||||||||||||
| Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 1% |
• Questo simbolo indica l'Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
Δ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'Emittente (Chief Executive Officer o Amministratore Delegato-CEO).
(1) Per data di prima nomina di ciascun Amministratore si intende la data in cui l'Amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.
(2) In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun Amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "Consiglio di Amministrazione": lista presentata dal Consiglio di Amministrazione).
(3) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di Amministratore o Sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione sulla Corporate Governance gli incarichi sono indicati per esteso.
(4) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8; ecc.).
(5) In questa colonna è indicata la qualifica del Consigliere all'interno del Comitato: "P": Presidente; "M": Membro.
| Presidente Busso Mario |
(1) | da | In carica fino a |
(M/m) (2) |
Indipendenza da Codice |
del Collegio (3) |
incarichi (4) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1951 | 2011 | 06.05.14 | Approvazione Bilancio 2016 |
m | X | 26/29 | - | |
| Sindaco Effettivo De Martino Giulia |
1978 | 2015 | 02.12.15 | Approvazione Bilancio 2016 |
M | X | 25/29 | 1 |
| Sindaco Effettivo Invernizzi Massimo |
1960 | 2014 | 06.05.14 | Approvazione Bilancio 2016 |
M | X | 28/29 | 2 |
| Sindaco Supplente Talamonti Maria Francesca |
1978 | 2015 | 02.12.15 | Approvazione Bilancio 2016 |
M | X | - | 2 |
| Sindaco Supplente Sfameni Paolo |
1965 | 2011 | 06.05.14 | Approvazione Bilancio 2016 |
m | X | - | 1 |
| Sindaci cessati durante l'esercizio di riferimento |
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 1%
(1) Per data di prima nomina di ciascun Sindaco si intende la data in cui il Sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.
(2) In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun Sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).
(3) In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8; ecc.).
(4) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di Amministratore o Sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Sedi secondarie: Cortemaggiore (PC) - Via Enrico Mattei, 20
Società per Azioni Capitale Sociale euro 2.191.384.693 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 00825790157
Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)
Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]
Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127
Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano)
Interim Consolidated Report as of June 30 (in inglese)
Saipem Sustainability (in inglese)
Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com
Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-024421
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