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Annual Report Apr 5, 2017

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Consiglio di Amministrazione del 23 marzo 2015 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2016

INDICE GENERALE

PRINCIPALI DATI ECONOMICI FINANZIARI E GESTIONALI DEL GRUPPO 3
RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2016 7
1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO 9
2. MISSIONE E INDIRIZZI STRATEGICI 13
3. ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO 14
4. INDICATORI DI PERFORMANCE 27
5. ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 29
6. RISORSE UMANE 61
7. GESTIONE DEI RISCHI 68
8. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2016 71
9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 71
10. PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 73
11. ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA 83
12. RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA 89
13. ALTRE INFORMAZIONI 99
14. PROPOSTE DELIBERATIVE 102
APPENDICE - DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 103
I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2016……………………………………………………………107
1. PREMESSA………………………………………………………………………………………………………110
2. MODALITA' DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI…………………112
3. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2016………………………………………………………….145
4. POSTE ITALIANE SPA – PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2016……………………………265
5. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2016………………363
6. RELAZIONI E ATTESTAZIONI……………………………………………………………………………………471
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PRINCIPALI DATI ECONOMICI FINANZIARI E GESTIONALI DEL GRUPPO

Dati economici 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Ricavi totali 33.112 30.739
di cui:
Servizi Postali e Commerciali 3.822 3.882
Servizi Finanziari 5.294 5.155
Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 23.772 21.459
Altri Servizi 224 243
EBITDA 1.622 1.461
Risultato Operativo e di intermediazione 1.041 880
Utile d'esercizio 622 552
ROE lordo 11,9% 10,3%
Dati Patrimoniali e Finanziari
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Capitale immobilizzato 2.867 3.010
Capitale d'esercizio 1.183 1.301
Capitale investito netto 1.909 999
Patrimonio netto 8.134 9.658
Posizione finanziaria netta 6.225 8.659
Posizione finanziaria netta industriale
(al lordo dei rapporti intersettoriali)
893 307
Investimenti industriali del Gruppo 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Investimenti industriali del Gruppo 451 488
Numero medio dipendenti 2016 2015
Totale organico stabile e flessibile espresso in full time equivalent 141.246 143.700
Altri dati della gestione 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Numero di Conti Correnti (in migliaia) 1 6.377 6.362
Masse gestite/amministrate (dati in miliardi di euro) 2 493 476
Numero Uffici Postali 12.845 13.048
2016 2015
Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 3.506 3.937
Servizi di Corriere Espresso, Logistica e Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) 97 86
Conti Correnti (Giacenza media del periodo in milioni di euro) 3 49.643 45.169
Gruppo Poste Vita (premi netti in milioni di euro) 19.884 18.197
SIM PosteMobile (consistenza media in migliaia) 3.643 3.471

1Il dato non include i Conti Correnti di servizio.

2 Gli importi comprendono le giacenze del Risparmio Postale, i Fondi comuni promossi, le Riserve Tecniche Vita e le giacenze medie dei Conti Correnti.

3 Gli importi comprendono sia la raccolta effettuata presso clientela privata (compresi gli impieghi di liquidità delle società del Gruppo e i debiti verso istituzioni finanziarie per operazioni di Pronti contro termine), sia la raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

RICAVI TOTALI PER SETTORE OPERATIVO

(dati in milioni di euro)

RISULTATO OPERATIVO DEL GRUPPO UTILE NETTO DEL GRUPPO (dati in milioni di euro) (dati in milioni di euro)

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2016 5

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2016


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1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Luisa Todini
Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Caio
Consiglieri Giovanni Azzone
Elisabetta Fabri
Mimi Kung
Umberto Carlo Maria Nicodano
Chiara Palmieri
Filippo Passerini
Roberto Rao
Collegio Sindacale (2)
Presidente Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Alessia Bastiani
Maurizio Bastoni
Sindaci supplenti Marina Colletta
Andrea Bonechi
Ermanno Sgaravato
Organismo di Vigilanza (3)
Presidente Nadia Fontana
Componenti Gennaro Terracciano
Paolo Casati (4)
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Francesco Petronio
Società di revisione
PricewaterhouseCoopersSpA
Comitato
Controllo e Rischi(5)
Comitato
Remunerazioni(5)
Comitato
Nomine(5)
Comitato
Parti Correlate e Soggetti
Collegati(6)
Umberto Carlo Maria Nicodano (presidente) Filippo Passerini (presidente) Roberto Rao (presidente) Giovanni Azzone (presidente)
Chiara Palmieri Elisabetta Fabri Giovanni Azzone Mimi Kung
Filippo Passerini Mimi Kung Chiara Palmieri Roberto Rao
Roberto Rao

(1) L'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016, ha integrato, al fine di dare corso agli impegni assunti in sede di quotazione dalla Società e dall'Azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze, la composizione del Consiglio di Amministrazione, aumentando da sette a nove il numero dei componenti e nominando, quali nuovi membri dell'organo amministrativo, Giovanni Azzone e Mimi Kung.

Il Consiglio di Amministrazione rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018. Il 30 gennaio 2017 il Sindaco supplente Andrea Bonechi ha rassegnato, con efficacia immediata, le proprie dimissioni dall'incarico.

(3) Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 17 maggio 2016 ha deliberato di attribuire a due organismi separati le funzioni di organo di controllo (proprie del Collegio Sindacale) e quelle di Organismo di Vigilanza. Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ha nominato, con decorrenza 24 maggio 2016, il nuovo Organismo di Vigilanza. La durata in carica dell'Organismo di Vigilanza è di tre anni.

(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.

(5) Comitato costituito dal Consiglio di Amministrazione in data 10 settembre 2015.

(6) Comitato costituito dal Consiglio di Amministrazione in data 15 settembre 2016 con decorrenza 1 ottobre 2016.

CORPORATE GOVERNANCE

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. La Società è sottoposta al controllo del Ministero dell'Economia e della Finanze (MEF) che ne detiene direttamente una quota del 29,3% e indirettamente, per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP) a sua volta controllata dal MEF, una partecipazione del 35% del capitale sociale. Tale assetto è venuto delineandosi in conseguenza delle seguenti operazioni:

  • L'approvazione, avvenuta il 31 maggio 2016 da parte del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, dello schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che ha definito i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal MEF (che alla data del DPCM deteneva il 64,7%) nel capitale di Poste Italiane SpA tale da mantenere una partecipazione pubblica anche tramite CDP non inferiore al 35%, da assegnare alla gestione separata di CDP, relativamente alla quale l'attività di indirizzo e gestione continua a essere esercitata dal MEF. In data 24 giugno 2016 l'Assemblea straordinaria di CDP ha approvato un aumento del capitale sociale riservato al MEF per un ammontare, comprensivo di sovrapprezzo, di 2,930 miliardi di euro. A liberazione di tale aumento del capitale sociale, in data 20 ottobre 2016 è stata conferita a CDP da parte del MEF una partecipazione in Poste Italiane costituita da 457.138.500 azioni ordinarie (35% del capitale sociale). A conclusione di tale operazione il MEF deteneva una partecipazione del 29,7% del capitale di Poste.
  • L'assegnazione, in data 30 dicembre 2016 e in data 7 febbraio 2017, di complessive 5.739.602 azioni ordinarie agli azionisti che - così come indicato nel Prospetto Informativo relativo all'Offerta Pubblica di Vendita e all'ammissione alle negoziazioni sull'MTA - hanno mantenuto ininterrottamente la piena proprietà delle azioni acquistate in sede della citata offerta pubblica per dodici mesi (cd. bonus share). Per effetto di tale assegnazione, la percentuale di possesso da parte dell'azionista venditore (MEF) si è ridotta, passando al 29,3%.

L'assetto di corporate governance riflette le raccomandazioni del Codice di autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana, le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, nonché le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta.

Il modello di governance adottato da Poste Italiane è quello "tradizionale", caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'Assemblea degli azionisti nomina e revoca i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel

corso dell'esercizio 2016 si è riunito 16 volte. Dei nove membri del Consiglio sei sono in possesso dei requisiti di indipendenza.

In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina e delle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, quattro Comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato Nomine, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati. Quest'ultimo è interamente composto da amministratori indipendenti, con funzioni e competenze previste dalla normativa sulle operazioni con parti correlate e soggetti collegati.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 7 maggio 2014.

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello, ha, in base sempre alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 7 maggio 2014, i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.

Il Collegio Sindacale in carica è costituito da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti. Vigila sull'osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 17 maggio 2016, ha deliberato di attribuire a due organismi separati le funzioni di organo di controllo proprie del Collegio Sindacale e quelle di Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. n. 231/2001. Conseguentemente ha nominato, con decorrenza 24 maggio 2016, il nuovo Organismo di Vigilanza le cui funzioni, fino a tale data, sono state svolte dal Collegio Sindacale in carica.

Nel corso dell'esercizio il Collegio si è riunito 22 volte a cui vanno aggiunti ulteriori 2 incontri in occasione dei quali si è riunito esclusivamente in qualità di Organismo di Vigilanza.

A far data dalla sua costituzione, l'Organismo di Vigilanza in carica si è riunito 7 volte.

La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2011/2019 alla società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA; l'incarico è stato attribuito ai sensi del D.lgs 39/2010 di "Attuazione della Direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati".

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nell'apposito regolamento del Patrimonio BancoPosta approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 31 luglio 2015.

Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014, delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile - ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane, approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance.

2. MISSIONE E INDIRIZZI STRATEGICI

Poste Italiane vuole essere il motore di sviluppo inclusivo per il Paese, accompagnando cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale offrendo servizi di qualità, semplici, trasparenti e affidabili.

Al fine di realizzare con successo la propria missione, il Gruppo ha attivato un piano di azione completo con interventi sia sui business, sia sui fattori abilitanti i business medesimi.

Per quanto attiene al settore Postale e Commerciale, è proseguita l'attuazione del nuovo modello di recapito, con conseguente adeguamento dei processi e dell'offerta, in modo tale da renderlo sostenibile nel mediolungo periodo. Inoltre, nel comparto Pacchi è stato completato il percorso di semplificazione e arricchimento dell'offerta anche per beneficiare della crescita del settore e-commerce che si conferma strategico per il Gruppo.

Con riferimento ai Servizi Finanziari nel 2016 sono proseguite le implementazioni di soluzioni innovative di pagamento on line e lo sviluppo delle competenze nel settore della monetica, nel cui ambito, nel mese di settembre, è stato perfezionato l'accordo per l'acquisizione, da parte di Poste Italiane, della partecipazione indiretta del 14,85% del capitale di SIA SpA, società leader nel business della monetica, dei pagamenti e dei servizi in rete. Tale acquisizione rappresenta un importante strumento attraverso il quale il Gruppo potrà accelerare la crescita nel settore della digitalizzazione dei pagamenti, delle transazioni e quindi dell'ecommerce, in piena aderenza alle direttrici del Piano Industriale.

Nel comparto dei Servizi Assicurativi e Risparmio gestito, anche nel 2016 il Gruppo ha confermato il proprio posizionamento quale interlocutore privilegiato e di fiducia nei confronti dei cittadini. Questo grazie anche allo sviluppo ulteriore dell'offerta, con particolare focus su protezione e danni, nonché all'alleanza con Anima Holding.

Sul fronte del programma di digitalizzazione, è proseguito il percorso di sviluppo delle modalità di accesso multicanale. Le attività intraprese hanno dato luce a nuove soluzioni di dematerializzazione dei contratti per migliorare l'esperienza degli utenti negli Uffici Postali mediante la App Ufficio Postale, la App Postepay e la versione digitale del programma Sconti BancoPosta. Inoltre, nel 2016 Poste si è accreditata come soggetto in grado di fornire il Servizio Pubblico di Identità Digitale attraverso la soluzione PosteID abilitata a SPID.

I fattori abilitanti i suddetti business risiedono negli investimenti che il Gruppo ha effettuato sulle risorse umane e sulle piattaforme tecnologiche, con una costante attenzione al mondo dell'innovazione e delle startup che ha, tra l'altro, condotto a: (i) la creazione del Talent Garden di Poste Italiane, una piattaforma dove gli innovatori del digitale, della tecnologia e della creatività lavorano, apprendono e si connettono, (ii) l'acquisizione della start-up IndaBox Srl che offre ai propri utenti la possibilità di ricevere o spedire pacchi attraverso la sua rete di punti di consegna e recapito, costituita da oltre 3.100 esercizi commerciali convenzionati.

3. ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO

L'attività del Gruppo è segmentata in quattro settori operativi: Servizi Postali e Commerciali, Servizi Finanziari, Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito, Altri Servizi, presidiati da funzioni e/o società del Gruppo. L'organizzazione si basa inoltre su due canali commerciali, dedicati rispettivamente ai clienti retail e ai clienti business e Pubblica Amministrazione, cui si affiancano funzioni Corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

Il modello organizzativo è funzionale allo sviluppo di sinergie nell'ambito del Gruppo in ottica di integrazione industriale e trova applicazione attraverso modelli di governance e di funzionamento caratterizzati da:

  • gestione unitaria e integrata del Gruppo che garantisca un approccio al mercato univoco e coordinato, assicurando la centralità del cliente e valorizzando le possibili sinergie, nonché assegnando il coordinamento delle società controllate alle specifiche funzioni della Capogruppo attinenti per settore di attività;
  • una struttura organizzativa focalizzata sulle attività centrali (core business): corrispondenza e logistica, pagamenti e servizi finanziari, risparmio e assicurazioni;
  • funzioni Corporate in grado di garantire, in una logica di coordinamento e integrazione delle rispettive famiglie professionali, il governo unitario del processo assegnato a livello di Gruppo e l'erogazione dei servizi in ottica di condivisione e di prossimità al business, per assicurare efficienza, economie di scala, qualità e supporto efficace alle differenti funzioni di business.

Nel corso del 2016 l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. Nello specifico, BancoPosta Fondi SpA SGR, precedentemente allocata nel settore Servizi Finanziari, è ora rappresentata nel settore dedicato ai Servizi Assicurativi e Risparmio gestito; la società Poste Tributi ScpA in liquidazione, precedentemente allocata nel settore Servizi Postali e Commerciali, è ora rappresentata nel settore Servizi Finanziari. Pertanto, nella presente Relazione i dati comparativi relativi all'esercizio 2015 sono stati coerentemente riclassificati.

Inoltre, le operazioni societarie intervenuto nel corso dell'esercizio, sono di seguito rappresentate:

  • In data 22 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società PosteShop SpA in Postel SpA. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° maggio 2016.
  • In data 27 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di scissione parziale del ramo d'azienda cd. "Rete Fissa TLC" di PosteMobile in favore di Poste Italiane, la cui efficacia decorre dal 1° maggio 2016.
  • in data 25 luglio 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società SDS Nuova Sanità Srl con contestuale cambio di denominazione in Poste Welfare Servizi Srl (100% PosteVita). Gli effetti contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° gennaio 2016, mentre quelli giuridici dalla data di iscrizione dell'atto di fusione presso il Registro delle Imprese (29 luglio 2016).
  • In data 7 ottobre 2016 e in data 17 ottobre 2016 sono stati sottoscritti gli atti costitutivi rispettivamente di Risparmio Holding SpA, partecipata da Poste Italiane (80%) e da CDP (20%) e di Equam SpA, partecipata per l'80% da Risparmio Holding SpA e per il 20% da Anima Holding SpA. Le società sono state costituite per partecipare alla procedura competitiva promossa da Unicredit SpA per la cessione delle attività di asset management appartenenti al gruppo di società facente capo a Pioneer Global Asset Management SpA. In data 10 novembre 2016 Equam SpA ha presentato - per conto e nell'interesse dei suoi soci - l'offerta vincolante d'acquisto alla stessa Unicredit, la quale ha poi annunciato in data 5 dicembre 2016 l'avvio dei negoziati in esclusiva con la Società francese Amundi.
  • In data 7 novembre 2016 Poste Italiane ha acquisito il 100% del capitale sociale della start up Indabox Srl, il cui core business consiste nell'offerta di servizi di ritiro di prodotti acquistati on line presso una rete di esercizi commerciali convenzionati. La società si avvale di una rete di circa 3mila esercizi convenzionati tra bar, supermercati (tra cui la catena Carrefour), tabaccai, ecc. Tale operazione si inserisce nel quadro di sviluppo delle reti terze finalizzato ad acquisire importanti competenze in questo campo.
  • In data 10 novembre 2016 Poste Italiane SpA e Anima Holding hanno sottoscritto un accordo quadro, in virtù del quale Poste conferirà nel corso del 2017 ad Anima Holding la propria partecipazione in BancoPosta Fondi SpA SGR. A seguito di tale operazione, che conferma la strategia di crescita nel settore del risparmio gestito, Poste Italiane aumenterà la propria quota di partecipazione in Anima, oggi pari al 10,32%, fino ad un massimo del 24,9%. L'operazione, nei termini e con gli impegni assunti a tutto il 2016, configura uno scambio azionario a seguito del quale Poste Italiane rafforzerà la propria partecipazione di collegamento in Anima Holding SpA senza tuttavia assumerne, in base alle condizioni esistenti alla data di predisposizione del presente bilancio, il relativo controllo1 .
  • in data 30 dicembre 2016 l'Assemblea Straordinaria di Poste Tributi ScpA ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione volontaria della società. Tale decisione è motivata dal fatto che le attività di riscossione tributi non appaiono più coerenti con il rinnovato contesto strategico e non più funzionali allo sviluppo del business di Poste Italiane, fermo restando che Poste Tributi provvederà comunque a dare adempimento agli impegni assunti in data antecedente alla liquidazione direttamente o attraverso l'individuazione, nell'ambito della liquidazione, di un soggetto cui alienare l'Azienda. La nomina del liquidatore è stata pubblicata nel Registro delle imprese in data 24 gennaio 2017.
  • In data 30 gennaio 2017 è stato stipulato l'atto di scissione e di fusione inerente il riassetto societario di Postecom SPA, che si articola in due passaggi:
    • (i) scissione parziale da Postecom in favore di Postel del ramo d'azienda relativo alle attività connesse alla partecipazione di Postecom in PatentiVIaPoste ScpA e nel Consorzio Poste Motori;

1 In data 14 ottobre 2016, Poste Italiane ha reso noto di aver comunicato a Banca Popolare di Milano Scarl di non rinnovare tacitamente il patto parasociale sottoscritto tra le parti in data 26 giugno 2015 e in scadenza il 16 aprile 2017, avente a oggetto le rispettive partecipazioni azionarie di Anima Holding SpA. In conseguenza di quanto sopra, alla data di scadenza del 16 aprile 2017, il patto parasociale non avrà più effetti tra le parti.

(ii) fusione per incorporazione di ciò che residua di Postecom in Poste Italiane.

L'operazione spiegherà la sua efficacia giuridica, contabile e fiscale a partire dal 1° aprile 2017.

  • Facendo seguito alle negoziazioni intervenute nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2016, in data 8 febbraio 2017 è stato perfezionato l'accordo di trasferimento da Poste Italiane all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA (Invitalia), dell'intero pacchetto azionario di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale per un valore complessivo di 390 milioni di euro. Con tale operazione Poste Italiane prosegue nell'attuazione del Piano industriale focalizzato su tre principali aree di business, corrispondenza e logistica, pagamenti e servizi finanziari, risparmio e assicurazioni, su cui il Gruppo ha deciso di concentrare investimenti e allocazione di capitale per perseguire importanti obiettivi di innovazione e crescita. Il perfezionamento dell'operazione è previsto nel corso del 2017, subordinatamente all'approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca d'Italia e della Banca Centrale Europea. L'operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste e Invitalia sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze), e ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno.
  • In data 15 febbraio 2017 in esecuzione dell'accordo preliminare sottoscritto il 16 settembre 2016 tra Poste Italiane SpA e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per il trasferimento da FSI Investimenti SpA (Società controllata da CDP Equity SpA attraverso una partecipazione del 77%) a Poste di una partecipazione azionaria indiretta in SIA SpA (pari al 14,85%), società leader nel business della monetica, dei pagamenti e dei servizi di rete - è stato perfezionato l'acquisto di una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl (società che detiene il 49,5% di SIA), posseduta al 100% da FSI Investimenti SpA. Al perfezionamento dell'operazione, avvenuto a seguito del rilascio delle prescritte autorizzazioni da parte delle autorità antitrust competenti e della Banca d'Italia, Poste ha corrisposto l'80% del prezzo della transazione - che ammonta complessivamente a 278 milioni di euro. Il prezzo finale potrebbe essere oggetto di aggiustamento, in aumento o in diminuzione, in funzione di predeterminati valori della Posizione Finanziaria Netta di SIA al 31 dicembre 2016 e dei risultati economici della stessa per l'esercizio 2017. Contestualmente al perfezionamento della transazione, ha altresì acquistato efficacia il patto parasociale tra Poste Italiane e Cdp Equity che disciplina la governance e gli assetti proprietari di FSIA e di SIA sulla quale le parti eserciteranno controllo congiunto. Anche questa operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste Italiane e FSI Investimenti sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze) di minore rilevanza.

SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI

I Servizi Postali e Commerciali comprendono le attività della corrispondenza, del corriere espresso, della logistica, dei pacchi e della filatelia, svolte da Poste Italiane SpA e da alcune società controllate, nonché le attività svolte dalle varie strutture di Poste a favore della gestione del Patrimonio destinato BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo.

Ai sensi del D.Lgs. 58/2011 Poste Italiane SpA è fornitore del Servizio postale Universale per quindici anni a decorrere dal 30 aprile 2011, con un meccanismo di verifica quinquennale sul livello di efficienza nella fornitura del servizio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, sulla base di un'analisi effettuata dall'Autorità di regolamentazione (AGCom). Nel comparto della corrispondenza, Poste offre servizi postali tradizionali, servizi di direct marketing e servizi innovativi all'interno del più ampio settore delle comunicazioni cartacee ed elettroniche, nonché servizi di e-Government. In particolare, Postel SpA opera nel settore dei servizi di comunicazione per le aziende e la Pubblica Amministrazione, offrendo una gamma completa di servizi di stampa e imbustamento della corrispondenza (mass printing), di gestione elettronica documentale, direct marketing e commercial printing.

Le attività del Corriere Espresso e Pacchi riguardano l'offerta di prodotti di corriere espresso commercializzati, in regime di libera concorrenza, da Poste Italiane SpA alla clientela retail e PMI e da SDA Express Courier SpA alla clientela business. SDA offre inoltre alla propria clientela soluzioni integrate per la distribuzione, la logistica e la vendita a distanza. L'offerta del Pacco Ordinario è soggetta all'obbligo del Servizio Universale.

A supporto delle attività di corrispondenza, del corriere espresso, della logistica, dei pacchi e della filatelia, come anticipato, operano diverse società tra cui:

Mistral Air Srl, è una compagnia aerea che svolge servizi di trasporto aereo per Poste (tramite il Consorzio Logistica Pacchi ScpA) di effetti postali nell'ambito dell'operatività del servizio postale e attività di trasporto aereo di merci e passeggeri per conto di altri clienti.

Europa Gestioni Immobiliari SpA (EGI) opera nel settore immobiliare per la gestione e la valorizzazione del proprio patrimonio mediante attività di trasformazione urbanistica ed edilizia, al fine della relativa commercializzazione (nuove locazioni e disinvestimenti). In relazione alla tipologia degli asset di proprietà, i principali interlocutori sono grandi clienti, spesso Pubbliche Amministrazioni. Svolge, inoltre, attività di approvvigionamento energetico in favore di Poste Italiane e di altre società del Gruppo, in qualità di acquirente grossista, e segue progetti di efficienza energetica per Poste Italiane.

PosteTutela SpA offre servizi relativi al movimento fondi (trasporto, scorta, custodia, contazione valori), servizi di vigilanza fissa e mobile, nonché della sorveglianza in generale e della tutela delle informazioni sensibili. Tali servizi sono resi alle strutture operative di Poste Italiane e a clienti esterni a cui offre prevalentemente servizi di trasporto valori.

PatentiViaPoste ScpA è una società consortile per azioni senza scopo di lucro e costituisce lo strumento comune dei soci per la gestione ed esecuzione del contratto di appalto, relativo ai servizi di stampa centralizzata, consegna e recapito delle patenti europee e delle carte di circolazione.

Il Consorzio ordinario PosteMotori, non ha scopo di lucro e costituisce lo strumento comune dei soci per la gestione ed esecuzione del contratto relativo ai servizi di gestione e rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le pratiche di competenza del Dipartimento dei Trasporti.

Le funzione Posta, Comunicazione e Logistica garantisce un presidio unitario a livello di Gruppo2 dell'area di business relativa ai servizi postali logistici e di comunicazione, assicurando il governo, in una logica end to end, dei processi operativi, lo sviluppo e la gestione dell'offerta, nonché le relative attività di erogazione.

Il processo logistico3 è articolato territorialmente su due livelli di presidio: uno di coordinamento, rappresentato dalle Aree Logistiche con competenza regionale o pluriregionale e uno operativo, comprendente i centri di smistamento (di tipo meccanizzato o manuale) e i centri di distribuzione (Uffici di Recapito).

2 Riportano alla funzione Posta, Comunicazione e Logistica le società Postel SpA, SDA Express Courier SpA, Consorzio Logistica Pacchi ScpA, Mistral Air Srl.

3 Il processo logistico si articola operativamente nelle fasi di accettazione, raccolta, trasporto, smistamento e recapito.

Logistica di Poste Italiane SpA

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Unità Risorse Unità Risorse
Aree Logistiche (*) 9 1.836 9 2.428
Centri di Meccanizzazione Postale 16 7.833 16 8.164
Centri Prioritario 7 849 7 906
Supporto alla Logistica 2 248 2 265
Uffici di Recapito (**) 2.117 40.717 2.372 43.601

Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent.

(*) L'articolazione geografica al 31 dicembre 2016 delle Aree Logistiche è la seguente: Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria; Lombardia; Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia; Emilia Romagna e Marche; Toscana e Umbria; Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna; Campania e Calabria; Puglia e Basilicata; Sicilia.

(**) Le risorse dedicate al Recapito includono 30.959 risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (33.523 al 31 dicembre 2015).

Gli interventi realizzati nel corso del 2016 sono riconducibili al consolidamento dell'assetto organizzativo della funzione Posta, Comunicazione e Logistica, alle azioni di razionalizzazione previste dal Piano Industriale e dagli accordi sindacali del 25 settembre 2015 e del 24 febbraio 2016, nonché alla sperimentazione di nuove modalità operative di lavorazione e consegna della posta. In particolare, le azioni di razionalizzazione sono state effettuate attraverso l'implementazione dei nuovi modelli di recapito a giorni alterni sulle aree definite e il relativo efficientamento del numero di zone di recapito.

A tutto il mese di dicembre 2016 sono stati completati gli interventi di riorganizzazione sul 51% del totale dei centri di distribuzione. Tali interventi hanno interessato circa 4.500 comuni e 462 centri di distribuzione.

Inoltre, nell'ambito della razionalizzazione delle attività di smistamento, è in fase di attivazione la "messa in gita" automatica presso i CMP mediante l'utilizzo, sia di impianti di smistamento esistenti, sia di impianti di ultima generazione.

Con riferimento al processo di ammodernamento della flotta operativa (autoveicoli e furgoni), è stata avviata la progressiva introduzione di nuovi veicoli dotati dei moderni dispositivi Black Box14 che, con modalità telematica, inviano informazioni al centro servizi delle società di leasing fornitrici i veicoli aziendali ed è stata avviata la fase di test del nuovo Palmare Portalettere su tre centri di distribuzione delle province di Roma, Padova e Bari.

SERVIZI FINANZIARI

Il settore operativo Servizi Finanziari riguarda prevalentemente l'offerta del Patrimonio separato BancoPosta le cui attività sono disciplinate dal D.P.R. 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche. Tali attività comprendono: la gestione della liquidità raccolta da clientela privata e pubblica e relativi impieghi, la raccolta del risparmio postale emesso da Cassa Depositi e Prestiti (Libretti e Buoni Fruttiferi Postali), i servizi di incasso e pagamento, il collocamento e la distribuzione di prodotti finanziari emessi da banche e altri intermediari finanziari abilitati e servizi di investimento, i servizi di monetica tramite emissione di carte di debito e carte prepagate.

La funzione BancoPosta5 presiede alla ideazione, progettazione e gestione del portafoglio di offerta dei prodotti e servizi finanziari e alla verifica di compliance dei prodotti assicurativi, di risparmio e investimento collocati in qualità di intermediario. Tale attività, per il 2016, è stata condotta anche attraverso il

4 La black box o scatola nera per l'auto è un dispositivo satellitare che, se montato sul veicolo, monitora e registra tutte le informazioni sul mezzo.

5 Alla funzione BancoPosta riporta la società Poste Tributi ScpA.

coordinamento commerciale della Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale SpA e ferma restando l'autonomia gestionale della stessa nel rispetto del quadro normativo e regolatorio di riferimento. BancoPosta assicura inoltre le attività di lavorazione dei prodotti e servizi di competenza, anche attraverso il coordinamento dei centri operativi territoriali, quali:

  • tre Centri Unificati Automazione Servizi (CUAS) dedicati prevalentemente alla lavorazione dei bollettini dei versamenti effettuati negli Uffici Postali;
  • due Poli per la lavorazione degli assegni negoziati;
  • due Centri Multiservizi, con sede a Torino e Ancona, nei quali vengono svolte alcune lavorazioni di back office (analisi e gestione frodi, esecuzione accertamenti patrimoniali, gestione mandati pagamento spese di giustizia e prodotti di risparmio postale).

SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO

Il settore operativo dei servizi assicurativi è presidiato dal Gruppo Assicurativo Postevita iscritto all'albo dei gruppi assicurativi e composto dalla Capogruppo Poste Vita SpA e dalle sue controllate Poste Assicura SpA e Poste Welfare Servizi Srl. Il Gruppo opera nel settore assicurativo Vita e Danni, nonché nel welfare sanitario.

Come già anticipato, nel corso del 2016 la Società BancoPosta Fondi SpA SGR - che svolge l'attività di gestione collettiva del risparmio attraverso l'istituzione e la gestione di fondi comuni di investimento nonché il servizio di gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo - precedentemente allocata nel settore Servizi Finanziari, è ora rappresentata nel settore dedicato ai Servizi Assicurativi e Risparmio gestito.

ALTRI SERVIZI

Il settore operativo Altri Servizi, accoglie le attività svolte da PosteMobile SpA e dal Consorzio per i servizi di telefonia Mobile ScpA.

PosteMobile è l'operatore mobile del Gruppo che, coerentemente con il proprio percorso evolutivo, è passato gradualmente da un modello operativo di tipo Enhanced Service Provider (c.d. ESP) a un modello Full Mobile Virtual Network Operator (Full MVNO).

Il Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA ha per oggetto l'esecuzione, attraverso il coordinamento, l'organizzazione e gestione di risorse, mezzi e persone delle società consorziate, della fornitura all'utenza di Poste Italiane di reti aziendali di comunicazioni elettroniche e relative piattaforme, sistemi e terminali, nonché dei relativi servizi di comunicazioni mobili, integrati e a valore aggiunto.

ALTRO

A poco più di un anno dall'inizio della sua attività, Fondazione Poste Insieme Onlus la Fondazione di Poste Italiane nata nel mese di aprile 2015 per promuovere politiche di inclusione e solidarietà sociale, nel corso del 2016 ha raggiunto importanti obiettivi nelle tappe del suo percorso di prossimità ai territori, alle famiglie e al terzo settore, con 44 nuovi progetti approvati e la costituzione di una rete di volontariato aziendale cui partecipano 1200 dipendenti.

I temi dei progetti diffusi sull'intero territorio nazionale nel corso del 2016 hanno riguardato percorsi di aiuto e reinserimento lavorativo per donne vittime di violenza, servizi di assistenza domiciliare e residenziale per persone colpite da patologie, iniziative di sostegno all'invecchiamento attivo e al mantenimento dell'autonomia, azioni di contrasto delle nuove forme di povertà estrema, attività di formazione professionale e valorizzazione del talento e della creatività di giovani svantaggiati e disabili.

Alle forme di sostegno finanziario – con un investimento complessivo che ha già superato i 2,5 milioni di euro – improntate a innovative modalità di accompagnamento e valutazione in itinere, cui seguirà anche un monitoraggio sull'impatto sociale conforme agli standard internazionali SROI (Ritorno Sociale sull'Investimento) – Poste Insieme Onlus intende unire, grazie alla sinergia operativa con la funzione di responsabilità sociale d'impresa del Gruppo Poste Italiane, una inedita attività di volontariato aziendale al di fuori dell'orario di lavoro che costituisce a livello nazionale un'assoluta novità e che si prevede di ampliare ulteriormente nel corso del 2017.

CANALI COMMERCIALI E STRATEGIA MULTICANALE

Il Gruppo dispone di una piattaforma distributiva multicanale e integrata che, attraverso una rete fisica di Uffici Postali e operatori sul territorio e una infrastruttura virtuale con canali multimediali all'avanguardia, è in grado di servire l'intera popolazione nazionale.

I canali di contatto con la clientela sono presidiati da due funzioni di business di Poste Italiane dedicate alla commercializzazione dei prodotti/servizi e specializzati per tipologia di clientela: Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione.

La funzione Mercato Privati gestisce il front end commerciale e le attività di back office (assistenza pre e post vendita) per i segmenti di clientela Privati e Piccole Medie Imprese, oltre a presidiare lo sviluppo dei prodotti filatelici, la loro distribuzione e commercializzazione.

L'organizzazione della rete commerciale e dei relativi processi operativi di supporto è articolata su tre livelli:

  • Aree Territoriali pluriregionali;
  • Filiali;

Uffici Postali, classificati dal punto di vista commerciale, in Uffici centrali, di relazione, standard, base.

Le attività di back office sono assicurate in parte dagli Uffici Postali, in parte dai 15 centri servizi specializzati TSC (Team Servizi Centralizzati) presenti sul territorio, che rappresentano il presidio unico e qualificato verso l'Ufficio Postale per le tematiche di riferimento6 sia per la clientela Privati, sia per la clientela Imprese.

Nel corso del 2016, nel prosieguo delle attività di razionalizzazione7 , il numero degli Uffici Postali si è ridotto passando da 13.048 unità al 31 dicembre 2015 a 12.845 unità al 31 dicembre 2016.

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Unità Risorse Unità Risorse
Aree Territoriali pluriregionali 9 1.600 9 2.196
Filiali 132 3.664 132 3.876
Uffici Postali 12.845 57.779 13.048 58.875

Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent.

Sono proseguiti nell'esercizio gli interventi volti a garantire un più efficace presidio organizzativo e commerciale per i segmenti retail e Piccole e Medie Imprese. E' stato quindi implementato su ulteriori 1.409 Uffici Postali (per un totale di 2.309 Uffici al 31 dicembre 2016 contro 900 al 31 dicembre 2015) il "nuovo modello di servizio retail" che prevede una maggiore focalizzazione sul cliente attraverso l'introduzione di consulenti specializzati per target di clientela, nonché nuove figure dedicate all'orientamento e all'accoglienza del cliente. Al fine di massimizzare l'efficacia e la capillarità degli stessi in linea con il potenziale di sviluppo del relativo target di clientela è altresì proseguita l'evoluzione dei formati di vendita specializzati (sale e corner) presenti all'interno degli Uffici Postali. A tal proposito è stato introdotto in 108 Uffici Postali ad alto potenziale di sviluppo, il nuovo formato di vendita "Corner UP", finalizzato alla proposizione commerciale di servizi accessori al conto corrente e a fornire informazioni sull'offerta assicurativa orientando, in caso di interesse, il cliente verso gli specialisti dedicati al comparto. Inoltre è stato completato il superamento dei

6 Trattasi delle lavorazioni relative ad alcuni prodotti/servizi quali conti correnti, prodotti di finanziamento, successioni, nonché gli adempimenti antiriciclaggio.

7 La razionalizzazione della rete degli Uffici Postali, finalizzata a contenere i costi relativi alla prestazione del servizio universale, è in corso secondo i criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 7 ottobre 2008 e dalla delibera dell'Agcom 342/14/CONS.

"Corner assicurativi", con la riconduzione delle relative attività commerciali all'interno di "Sale assicurative" specializzate (al 31 dicembre 2016 gli Uffici Postali dotati ognuno di una sala assicurativa sono 175). E' stato incrementato poi il numero delle sale fisiche dedicate alla consulenza, che al 31 dicembre 2016 sono 6.376 e contemplano, oltre alle citate "Sale assicurative", 2.300 sale con risorsa dedicata alla clientela affluent (900 al 31 dicembre 2015) e 182 con risorsa dedicata ai prodotti di finanziamento (159 al 31 dicembre 2015).

A partire dal mese di ottobre sono stati abilitati 105 Uffici Postali alla piattaforma "Consulenza Guidata" che, oltre a supportare l'operatore di sportello nell'adempimento normativo in materia di investimento, rappresenta una guida finalizzata a individuare la migliore soluzione di investimento per i clienti.

Nelle Filiali è stata introdotta una rete di 51 referenti Filatelia, al fine di rafforzare il presidio sul comparto filatelico attraverso la gestione delle relative attività commerciali; tali figure garantiscono inoltre il supporto agli Uffici Postali con specializzazione sulla vendita di prodotti filatelici, nonché lo sviluppo delle relazioni sul territorio per il loro ambito di competenza. Sono stati altresì rafforzati i presidi antiriciclaggio presso i TSC con il contestuale rafforzamento dell'organico anche sui siti post vendita.

E' stata inoltre potenziata la rete degli Specialisti Commerciali Promotori Finanziari8 (374 risorse al 31 dicembre 2016, rispetto alle 206 risorse del 31 dicembre 2015) ed è stata introdotta in ciascuna Area territoriale una figura professionale preposta al coordinamento e supporto dell'attività commerciale dei medesimi anche tramite affiancamento diretto nella fase di vendita.

Ulteriori attività hanno riguardato:

  • l'incremento del numero degli Uffici Postali dotati di sportello dedicato ai correntisti BancoPosta (2.831 al 31 dicembre 2016 contro 2.808 al 31 dicembre 2015), nonché di quelli presso cui è installato il sistema "Nuovo gestore attese", presente al 31 dicembre 2016 in 1.746 Uffici Postali (720 al 31 dicembre 2015);
  • l'ampliamento della rete degli Uffici multietnici (23 al 31 dicembre 2016 rispetto ai 18 attivi al 31 dicembre 2015);
  • il consolidamento della rete degli ATM, che si attesta a 7.249 apparati al 31 dicembre 2016 (7.235 al 31 dicembre 2015) e della rete dei corner PosteMobile, che al 31 dicembre 2016 consta di 340 unità attive (339 corner attivi al 31 dicembre 2015);
  • l'estensione su ulteriori Uffici Postali della connettività Wi-Fi gratuita per la clientela (al 31 dicembre 2016 sono 3.224 gli Uffici dotati di tale connettività contro 917 Uffici al 31 dicembre 2015);
  • il potenziamento dell'efficacia commerciale del Canale Impresa attraverso l'incremento del numero degli Specialisti Consulenti Finanziari Impresa e dei Venditori Imprese9 (491 unità al 31 dicembre 2016 contro 464 al 31 dicembre 2015), la redistribuzione degli Specialisti Consulenti impresa su un numero maggiore di Uffici Postali per garantire un presidio più efficace delle aree con alta concentrazione di attività economiche (al 31 dicembre 2016 gli Uffici Postali dotati di Specialisti Consulenti Imprese sono 946 contro 907 al 31 dicembre 2015) e l'attivazione in via sperimentale su 422 Uffici Postali del servizio di prenotazione appuntamento con uno Specialista Consulente Imprese di un Ufficio limitrofo.

In conseguenza dei drammatici eventi sismici che hanno colpito nel corso del 2016 la popolazione del centro Italia, Poste Italiane ha immediatamente avviato una serie di iniziative a favore degli abitanti dei centri più

8 Gli Specialisti Commerciali Promotori Finanziari sono abilitati alla promozione e al collocamento di alcuni prodotti/servizi di investimento.

9 Gli Specialisti Consulenti Finanziari Impresa e Venditori Imprese sono dedicati alle aziende (manifatturiere, di servizi, etc.) di piccole e medie dimensioni. Gli Specialisti Consulenti Impresa sono orientati ai clienti che tradizionalmente operano presso gli Uffici Postali e in particolar modo a professionisti e artigiani.

colpiti attraverso l'apertura di Uffici Postali mobili sin dalle ore immediatamente successive alle scosse, per garantire la funzionalità di tutti i servizi. Tra l'altro, ciò ha garantito la possibilità, per i pensionati residenti nelle zone colpite dal sisma, di riscuotere la pensione in qualsiasi Ufficio Postale attivo sul territorio nazionale. Si è altresì decisa la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti in corso su esplicita richiesta degli interessati. Infine, tramite l'attivazione del servizio "Seguimi", è stata garantita la consegna della corrispondenza al recapito delle persone temporaneamente trasferite anche attraverso la collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e le altre strutture che si occupano delle gestione dell'emergenza.

Il Contact Center "Poste Risponde" ha gestito nel 2016 oltre 21 milioni di contatti, di cui l'89% per il mercato captive. Accanto ai consueti servizi di gestione della relazione con i clienti e di assistenza alla rete commerciale, nel periodo sono state avviate nuove iniziative a supporto dei business del Gruppo. Tra queste, è stato reso disponibile l'applicativo Nuovo Front-End Assistenza - NFEA, che consente agli operatori di migliorare la gestione del cliente ottimizzando i tempi necessari per evadere le richieste.

E' stata potenziata l'assistenza in termini di risorse dedicate ai servizi finanziari e assicurativi e, a partire dal mese di marzo, il Contact Center gestisce anche tutte le segnalazioni e le richieste di informazioni e di assistenza pervenute sulle fanpage PosteItaliane e Postepay. Inoltre tutti i siti di Contact Center sono stati dotati della barra telefonica multicanale che consente la gestione unitaria dei contatti con il cliente a prescindere dal canale scelto (chat, e-mail, telefono).

Il canale inoltre supporta i cittadini nell'abilitazione al servizio SPID. A tal riguardo, Poste Italiane, in qualità di Gestore dell'Identità Digitale accreditato presso Agenzia per l'Italia Digitale ID, ha completato le attività finalizzate all'avvio del Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale – SPID che consente a tutti i cittadini e alle imprese di accedere a qualunque servizio delle pubbliche amministrazioni e delle imprese aderenti con un unico PIN e di autenticarsi una sola volta.

La soluzione d'Identità Digitale di Poste Italiane è "PosteID abilitato a SPID" che può essere richiesto, a seconda dei requisiti posseduti dall'utente, on line, presso tutti gli Uffici Postali del territorio nazionale oppure al domicilio del cliente tramite la rete dei portalettere. A fine 2016 Poste Italiane ha raggiunto 900mila identità digitali PosteID attivate, qualificandosi come primo Identity Provider del sistema SPID.

Nell'ambito delle attività di monitoraggio e governo della customer satisfaction, con l'obiettivo di offrire servizi di assistenza qualitativamente sempre migliori, è stato avviato un processo strutturato di analisi della qualità percepita sul canale, attraverso indagini erogate ai clienti che contattano il Contact Center. Tali survey vengono proposte su tutti i servizi, in modalità automatica, con periodicità giornaliera e permanente.

Il canale commerciale web attraverso il sito www.poste.it e gli altri portali dedicati, costituisce il punto di accesso ai servizi on line per 12,7 milioni10 (10,7 milioni al 31 dicembre 2015) di utenti retail e business e si posiziona, sia come canale di vendita diretto (end to end), sia come supporto agli altri canali.

Nel corso del 2016 sono state svolte attività di manutenzione evolutiva dei portali e sono proseguiti, in linea con il percorso di digital transformation, gli interventi volti al miglioramento della proposizione dell'offerta on line del Gruppo.

In particolare, il portale Poste.it è stato oggetto di reingegnerizzazione e ridefinizione in termini architetturali, applicativi e di user experience. Il nuovo sito, in linea con la strategia di accesso multicanale, è strettamente

10 Il dato si riferisce agli utenti registrati e attivi.

correlato con gli altri "touchpoint" di Poste, come app, ATM e soprattutto Uffici Postali (per es. funzionalità di ricerca dell'Ufficio Postale o la possibilità di prenotare on line il proprio turno allo sportello).

Anche il portale www.postepay.it è stato arricchito con nuove funzionalità quali l'estensione a un anno della lista storica movimenti, la possibilità di effettuare un bonifico estero dalla nuova carta prepagata PostePay Evolution e di attivare la carta Postepay direttamente dal canale web.

Il sito www.postevita.it è stato oggetto di evoluzione in termini di funzionalità erogate al cliente finale, tra cui l'introduzione di nuove applicazioni di simulazione legate al lancio di alcuni prodotti e la possibilità di avviare l'iter di apertura/denuncia di un sinistro legato alla propria polizza personale seguendone lo stato attraverso il suo ciclo di vita.

La funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane garantisce il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo per i grandi clienti e la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale.

Nel corso dell'esercizio è proseguita l'adozione del modello commerciale e organizzativo in linea con quello introdotto nel 2015 e basato su approcci differenziati in funzione delle caratteristiche dei settori in cui opera la clientela e del valore attuale e potenziale dei diversi target individuati.

In particolare, il modello prevede:

  • un presidio centrale dedicato al coordinamento commerciale della forza vendita top business, al fine di assicurare un adeguato presidio della clientela a maggior valore;
  • un presidio centrale dedicato alla gestione commerciale della pubblica amministrazione centrale;
  • funzioni dedicate alle attività di prevendita e postvendita, sia a livello centrale che territoriale;
  • lo sviluppo di canali indiretti e della clientela prospect attraverso una funzione organizzativa dedicata;
  • 5 Aree Territoriali (Lombardia e Nord Ovest, Nord Est, Centro Nord, Centro, Sud) con la responsabilità, ciascuna per il territorio di propria competenza, del presidio commerciale attraverso la gestione della forza vendita territoriale e l'implementazione delle azioni commerciali definite sulla base del modello di specializzazione per segmento di clientela.

Distribuzione Uffici Postali e Filiali

Distribuzione Aree Territoriali pluriregionali

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE SPA

In coerenza con il percorso di trasformazione avviato dal Gruppo, i principali interventi organizzativi realizzati in Poste Italiane SpA nel corso dell'esercizio, hanno riguardato:

  • l'individuazione di due Vice Direttori Generali ai quali è stata attribuita, in aggiunta a responsabilità organizzative rilevanti, la conduzione di iniziative trasversali particolarmente significative per la realizzazione degli obiettivi strategici di piano. E' stata creata inoltre la funzione Risorse Umane, Relazioni Esterne e Servizi, coordinata da uno dei due Vice Direttori Generali, in cui sono state allocate le funzioni Risorse Umane e Organizzazione, Immobiliare, Tutela Aziendale, Comunicazione, Relazioni Istituzionali;
  • l'accentramento nella funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, sotto la responsabilità del Chief Financial Officer, dei presidi aziendali dedicati alle attività amministrativo-contabili (centrali e territoriali) funzionale alla progressiva centralizzazione dei servizi amministrativi e delle attività di ciclo contabile svolte all'interno del Gruppo;
  • la ridefinizione del modello di funzionamento degli acquisti, al fine di garantire la massimizzazione dei saving e, contestualmente, conseguire maggiore flessibilità nei processi di procurement funzionali alle necessità di business. Il nuovo modello prevede la focalizzazione della funzione Acquisti Corporate sulle attività di indirizzo e coordinamento, oltre alla responsabilità sugli acquisti comuni a più funzioni/Società del Gruppo, e il decentramento operativo presso le funzioni di business BancoPosta e Posta, Comunicazione e Logistica delle attività di acquisto per specifici ambiti merceologici;
  • l'avvio dei progetti Customer Operations e Integrazione Back Office Finanziario per l'integrazione, razionalizzazione e semplificazione dei processi di assistenza al cliente nonché del back office dei servizi finanziari, nell'ambito del quale si è provveduto all'accentramento, in ambito Mercato Privati, delle risorse dedicate alle attività di assistenza precedentemente operanti nelle funzioni di business;
  • il rafforzamento delle aree di responsabilità della funzione Tutela Aziendale con particolare riferimento alle tematiche di tutela delle informazioni, attraverso la valorizzazione delle attività di security information sharing e di prevenzione e risposta a potenziali minacce informatiche.

4. INDICATORI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415) che, come comunicato dalla Consob11, a partire dal 3 luglio 2016 sostituiscono la Raccomandazione CESR/05-178b del Committee of European Securities Regulators, presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS) e utilizzati per la redazione dei Bilanci al 31 dicembre 2016, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite della Capogruppo e delle sue controllate.

In particolare, la riclassificazione del conto economico dei settori finanziario e assicurativo, in aggiunta a quanto previsto dall'informativa per settori operativi presentata in conformità dell'IFRS 8, è elaborata dal management al solo fine di integrare e approfondire l'analisi dell'andamento della gestione dei citati settori specifici di attività del Gruppo.

Inoltre, per effetto delle operazioni di dismissione in corso di realizzazione delle controllate BancoPosta Fondi SpA SGR e di Banca del Mezzogiorno-MCC SpA (argomentate nell'Assetto organizzativo del Gruppo), nella redazione dei Bilanci 2016 sono state applicate le disposizioni di cui al principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate". L'adozione dell'IFRS 5 per la rappresentazione delle citate operazioni societarie ha comportato, nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste, l'esposizione degli attivi netti delle due Società come "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione" e "Passività associate ad attività in dismissione" e l'allineamento dei relativi valori, ove inferiori, al presumibile valore di realizzo.

Nel Bilancio di Poste Italiane SpA, invece, le partecipazioni in BancoPosta Fondi SpA SGR e BdM-MCC SpA sono state esposte nelle "Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione".

Coerentemente con l'esposizione presente nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016, i valori 2015 del Capitale immobilizzato, del Capitale d'Esercizio, del Capitale investito netto e della Posizione Finanziaria Netta, non sono stati rideterminati.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato al lordo degli effetti gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.

ROE (Return On Equity) lordo – è calcolato come rapporto tra il Risultato prima delle imposte e la media del valore del "Patrimonio netto" all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento. L'andamento di tale indicatore risente, tra l'altro, della variazione delle riserve di fair value delle attività finanziarie classificate come disponibili per la vendita. Al fine di agevolare la comparabilità della redditività del Gruppo, per il calcolo di tale indicatore è stato utilizzato il Risultato prima delle imposte anziché l'utile netto di periodo, tenuto conto della diversa tassazione prevista per i settori operativi del Gruppo.

CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

11 Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

CAPITALE D'ESERCIZIO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività, e dei Debiti per imposte correnti.

CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato e del Capitale d'esercizio, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza. Per l'esercizio 2016, in conseguenza dell'applicazione dell'IFRS 5 sopra descritto, nel Capitale investito netto del Gruppo sono stati isolati gli attivi e passivi delle Società BancoPosta Fondi Sgr e BdM-MCC nella voce "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione", ivi comprese le attività e passività finanziarie, che nel 2015 erano rappresentate nella Posizione Finanziaria netta di Gruppo. Nel Capitale investito netto di Poste Italiane SpA, invece, le partecipazioni nelle citate Società sono state isolate nella voce "Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione".

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Passività finanziarie, delle Riserve tecniche assicurative, delle Attività finanziarie, delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, della Cassa e Depositi BancoPosta e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo. Per l'esercizio 2016, in conseguenza dell'applicazione dell'IFRS 5, la Posizione Finanziaria Netta non tiene conto delle attività e passività finanziarie riferite a BdM-MCC SpA e a BancoPosta Fondi SpA SGR, classificate nella voce "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione"

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE ESMA dei settori operativi Postale e commerciale e Altri servizi- è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n.319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE al lordo dei rapporti intersettoriali: è la somma della Posizione finanziaria netta del settore operativo Postale e commerciale e di quella del settore operativo Altri servizi al lordo dei rapporti con gli altri settori operativi.

5. ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

CONTESTO MACROECONOMICO

Il 2016 ha confermato il contesto di crescita moderata e di sostanziale assenza di inflazione che caratterizza lo scenario macro-economico ormai da diversi anni. La crescita globale si è andata gradualmente rafforzando dall'estate, grazie ai segnali positivi provenienti dai Paesi emergenti, ma non si è tradotta in una solida ripresa del commercio mondiale. Le quotazioni dei prezzi dei prodotti petroliferi sono state particolarmente volatili a causa di un eccesso di offerta; tuttavia, l'accordo raggiunto nell'ambito dei paesi OPEC a fine novembre per un taglio della produzione, ha portato a una veloce risalita delle quotazioni, riducendo temporaneamente i timori di una possibile instabilità finanziaria dei paesi produttori.

Tra le economie avanzate, negli Stati Uniti la crescita sostenuta, riscontrata nei primi nove mesi del 2016 e trainata principalmente dall'incremento della domanda domestica, ha perso slancio nell'ultimo trimestre dell'anno. A fine anno, alla luce dei progressi nel mercato del lavoro e delle aspettative di inflazione, la Federal Reserve ha ripreso il ciclo di rialzo dei tassi che era stato interrotto alla fine del 2015. Le prospettive statunitensi rimangono tuttavia soggette a diversi fattori di incertezza che dipendono dalle politiche economiche della nuova amministrazione: se da un lato potrebbero portare maggiori stimoli alla crescita economica statunitense, per effetto delle manovre di deregolamentazione e di stimolo fiscale previste nel programma presidenziale, dall'altro potrebbero rappresentare un rischio per l'economia globale, vista la paventata diffusione di misure di restrizione commerciale.

Anche il Regno Unito ha chiuso il 2016 in crescita per il settimo anno consecutivo, grazie a consumi ed esportazioni favorite dalla debolezza della sterlina.

In Giappone, la politica espansiva della Banca Centrale e gli stimoli messi in atto dal governo non hanno ancora dato i risultati sperati e l'attività economica mantiene una dinamica modesta con una crescita negativa dei prezzi.

Nelle principali economie emergenti, la Cina e l'India hanno chiuso il 2016 con tassi di crescita di poco inferiori ai valori del 2015, sostenute dalla forte domanda interna, mentre Brasile e Russia hanno registrato un nuovo anno in recessione.

In Europa, l'espansione ciclica è proseguita a ritmi moderati, ma in graduale consolidamento grazie al rafforzamento della domanda interna che ha compensato la minor vivacità di quella estera. Anche l'inflazione ha iniziato una lenta risalita dal secondo semestre, alimentata altresì dalla ripresa dei corsi petroliferi. La Banca Centrale Europea (BCE) ha comunque confermato a dicembre la sua politica monetaria espansiva, estendendo il programma di acquisto di attività almeno sino alla fine del 2017, al fine di assicurare un ritorno dei tassi inflattivi verso livelli prossimi al 2%.

In Italia, dopo l'accelerazione del primo trimestre del 2016, la crescita dell'economia ha subìto un rallentamento, attestandosi su tassi inferiori rispetto alla media europea. Il principale motore di ripresa dell'economia italiana è rappresentato dagli investimenti privati (grazie anche agli incentivi fiscali) e dai consumi. Di fatto, il mercato del lavoro in miglioramento e i prezzi al consumo contenuti hanno permesso di proteggere il potere d'acquisto delle famiglie. È comunque opportuno sottolineare che nella media d'anno i prezzi al consumo hanno registrato una variazione negativa per la prima volta dopo molti anni.

L'incertezza nello scenario politico italiano, a seguito dell'esito del referendum di inizio dicembre, ha contribuito all'ampliamento dello spread tra BTP-Bund decennale registrato nell'ultima parte dell'anno (al 31 dicembre 2016 pari a 161 punti base), mentre nei mesi precedenti, grazie anche alla politica monetaria espansiva della BCE, aveva registrato mediamente valori più contenuti.

L'incertezza politica, amplificata anche dalle prossime tornate elettorali europee, nonché la discussione interna circa la riforma della Legge elettorale, caratterizza i primi mesi del 2017 causando un periodo di elevata volatilità e un ulteriore allargamento dello spread BTP-Bund (al 1° marzo 2017 pari a 182 punti base).

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

La gestione dell'esercizio 2016 del Gruppo Poste ha consentito di generare un Utile netto di 622 milioni di euro, in crescita del 12,7% rispetto al 2015 in cui si attestava a 552 milioni di euro e un Risultato operativo e di intermediazione di 1.041 milioni di euro (+18,3% in confronto con gli 880 milioni di euro conseguiti nel 2015). La contribuzione al Risultato operativo dei servizi Postali e Commerciali, pur essendo negativa per 436 milioni di euro, registra un miglioramento del 23,2% (568 milioni di euro di risultato operativo negativo nell'esercizio precedente) essenzialmente ascrivibile al positivo apporto derivante dalla remunerazione dei servizi resi dalla rete distributiva al Patrimonio BancoPosta.

Il comparto dei servizi Finanziari ha conseguito un Risultato operativo di 813 milioni di euro (907 milioni di euro nel 2015) e beneficia dei proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione dell'azione in Visa Europe Ltd12 , avvenuta nell'ambito dell'acquisizione della stessa da parte della Visa Inc, nonché del rendimento degli impieghi del Patrimonio BancoPosta. Per contro, come meglio specificato nel seguito, il risultato tiene conto di altri accantonamenti a fondi per rischi e oneri, conseguenti l'iniziativa straordinaria di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del fondo immobiliare IRS.

Il settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ha conseguito un Risultato operativo di 636 milioni di euro, in crescita del 24,7%) ed evidenzia un ottimo risultato commerciale con 19,9 miliardi di euro di premi raccolti nell'esercizio (18,2 miliardi di euro nel 2015).

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e premi assicurativi 28.627 27.007 1.620 6,0%
Servizi postali e commerciali 3.768 3.818 (50) -1,3%
Servizi finanziari 4.683 4.707 (24) -0,5%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 19.953 18.243 1.710 9,4%
Altri servizi 223 239 (16) -6,7%
Proventi diversi da operatività finanziaria e assicurativa 4.421 3.657 764 20,9%
Servizi finanziari 604 442 162 36,7%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 3.817 3.215 602 18,7%
Altri ricavi e proventi 64 75 (11) -14,7%
Servizi postali e commerciali 5
4
6
4
(10) -15,6%
Servizi finanziari 7 6 1 16,7%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 2 1 1 n.s.
Altri servizi 1 4 (3) -75,0%
Totale ricavi 33.112 30.739 2.373 7,7%
Costi per beni e servizi 2.476 2.590 (114) -4,4%
Variazioni riserve tecniche assicurative ed oneri relativi a sinistri 21.958 19.683 2.275 11,6%
Oneri diversi da operatività finanziaria e assicurativa 539 689 (150) -21,8%
Costo del lavoro 6.241 6.151 90 1,5%
Incrementi per lavori interni (25) (33) 8 24,2%
Altri costi e oneri 301 198 103 52,0%
Totale costi 31.490 29.278 2.212 7,6%
EBITDA 1.622 1.461 161 11,0%
Ammortamenti e svalutazioni 581 581 - n.s.
Risultato operativo e di intermediazione 1.041 880 161 18,3%
Proventi/(oneri) finanziari 9 50 (41) -82,0%
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 6 3 3 n.s.
Risultato prima delle imposte 1.056 933 123 13,2%
Imposte 434 381 53 13,9%
Utile d'esercizio 622 552 70 12,7%

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

n.s.: non significativo

12 Con comunicazione del 21 dicembre 2015, Visa Europe Ltd aveva informato i suoi Principal Member, tra cui Poste Italiane che deteneva una azione assegnata in sede di costituzione, che a ciascuno di essi sarebbe stato riconosciuto un corrispettivo derivante dall'operazione di acquisizione e incorporazione della Visa Europe Ltd nella società di diritto statunitense Visa Incorporated. Tale operazione è stata perfezionata in data 21 giugno 2016 e conseguentemente a Poste è stato riconosciuto il suddetto provento, corrispondente a un fair value di complessivi 121 milioni di euro.

Ricavi totali per settore operativo

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Servizi Postali e Commerciali 3.822 3.882 (60) -1,5%
Servizi Finanziari 5.294 5.155 139 2,7%
Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 23.772 21.459 2.313 10,8%
Altri Servizi 224 243 (19) -7,8%
Ricavi totali 33.112 30.739 2.373 7,7%

I ricavi totali ammontano a 33,1 miliardi di euro ed evidenziano un incremento del 7,7% rispetto al 2015 attribuibile prevalentemente alle positive performance del comparto assicurativo e del risparmio gestito, i cui ricavi totali si attestano a 23,8 miliardi di euro (+10,8% rispetto al precedente esercizio).

I Servizi Postali e Commerciali hanno contribuito alla formazione dei ricavi totali per 3.822 milioni di euro, registrando una riduzione dell'1,5% imputabile all'atteso declino dei prodotti tradizionali di corrispondenza. Da notare che la riduzione del fatturato complessivo nel comparto è in costante frenata da diversi trimestri e che la contrazione dei ricavi da corrispondenza tradizionale è parzialmente compensata dalla crescita dei ricavi provenienti dal business pacchi. I ricavi dell'esercizio accolgono inoltre quote di contributi per lo svolgimento del Servizio Universale relativi ad anni precedenti, come meglio specificato nel seguito.

I ricavi totali dei Servizi Finanziari ammontano a 5.294 milioni di euro e segnano una crescita del 2,7% ascrivibile ai maggiori Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, che passano da 442 milioni di euro del 2015 a 604 milioni di euro nel 2016 e accolgono, per 121 milioni di euro, i proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione dell'azione di Visa Europe Ltd.

Come anticipato, il comparto assicurativo e del risparmio gestito, che a partire dal 1° gennaio 2016 accoglie anche le attività di BancoPosta Fondi Sgr, ha registrato nel periodo ottimi risultati (23,8 miliardi di euro di ricavi totali), con una raccolta premi assicurativi, realizzata da Poste Vita e dalla sua controllata Poste Assicura, di 19,9 miliardi di euro (18,2 miliardi di euro di premi nel 2015), conseguiti principalmente sui tradizionali prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I, ormai fortemente presidiati dal Gruppo.

I ricavi totali degli Altri Servizi si attestano a 224 milioni di euro (243 milioni di euro conseguiti nel 2015) e afferiscono alla gestione di PosteMobile.

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Costi per servizi 1.960 1.999 (39) -2,0%
Godimento beni di terzi 336 359 (23) -6,4%
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 146 175 (29) -16,6%
Interessi passivi 34 57 (23) -40,4%
Totale costi per beni e servizi 2.476 2.590 (114) -4,4%

Costi per beni e servizi

L'analisi dei costi per beni e servizi, che diminuiscono del 4,4% passando da 2.590 milioni di euro del 2015 a 2.476 milioni di euro, evidenzia una riduzione di tutte le voci spesa, a conferma dell'attività di controllo dei costi governabili intrapreso dal Gruppo.

La variazione delle riserve tecniche assicurative, che è strettamente correlata alla crescita della raccolta da Poste Vita, ammonta a 22 miliardi di euro (19,7 miliardi di euro nell'esercizio precedente).

Gli oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa passano da 689 milioni di euro del 2015 a 539 milioni di euro nel 2016 e accolgono le fluttuazioni del fair value degli strumenti finanziari della controllata PosteVita e del Patrimonio BancoPosta.

Costo del Lavoro

Costo del Lavoro
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Stipendi, contributi e oneri diversi (*) 5.738 5.787 (49) -0,8%
Incentivi all'esodo 167 7
8
8
9
n.s.
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze 3 (13) 1
6
n.s.
Recuperi del personale per vertenze (9,0) (6,0) (3) 50,0%
Accantonamento al fondo di ristrutturazione 342 316 2
6
8,2%
Totale 6.241 6.162 7
9
1,3%
Proventi per accordi CTD e somministrati - (11) 1
1
n.s.
Totale costo del lavoro 6.241 6.151 9
0
1,5%
n.s. non significativo

n.s. non significativo

(*) La voce include le seguenti voci riportate nella nota C8 del Bilancio consolidato: salari e stipendi; oneri sociali; trattamento di fine rapporto; contratti di somministrazione/a progetto; compensi e spese amministratori; altri costi (recuperi di costo).

La componente ordinaria del costo del lavoro, connessa a stipendi, contributi e oneri diversi si riduce di 49 milioni di euro, passando da 5.787 milioni di euro del 2015 a 5.738 milioni di euro nel 2016, per effetto della riduzione dell'organico stabile e flessibile mediamente impiegato nell'anno (circa -2.400 risorse full time equivalent - FTE rispetto al 2015) che ha compensato i maggiori costi derivanti da festività cadenti di domenica, dal mancato riconoscimento della decontribuzione sul premio di risultato, e dagli accantonamenti connessi con le attese di rinnovo della componente economica del contratto collettivo nazionale di lavoro.

La componente non ordinaria registra maggiori costi per incentivi all'esodo, che passano da 78 milioni di euro del 2015 a 167 milioni di euro nel 2016 e un accantonamento di 342 milioni di euro (316 milioni di euro accantonati nel 2015) al fondo di ristrutturazione, costituto per far fronte alle passività che Poste Italiane SpA dovrà sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo, secondo le prassi gestionali in atto, per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2018.

L'accantonamento di 316 milioni di euro effettuato nel 2015 è stato interamente utilizzato nel corso del 2016. Sulla variazione del costo totale del lavoro (+1,5%) incide infine il provento conseguito nell'esercizio precedente per 11 milioni di euro, a seguito delle intese raggiunte con le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto da Poste Italiane con contratto a tempo determinato.

Il saldo della voce Proventi/oneri da valutazione di partecipazioni con il metodo del patrimonio netto è positivo per 6 milioni di euro (3 milioni di euro di proventi nel 2015) e afferisce prevalentemente alla partecipazione in Anima Holding SpA.

Le imposte sul reddito passano da 381 milioni di euro del 2015 a 434 milioni di euro nel 2016. Il tax rate effettivo si attesta al 41,09% ed è composto dalla somma del tax rate IRES (34,48%) e del tax rate IRAP (6,61%).

ANDAMENTO ECONOMICO PER SETTORI DI ATTIVITA'

(dati in milioni di euro)
2016 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi
Ricavi altri settori
3.822
4.540
5.294
543
23.772
1
224
44
-
(5.128)
33.112
-
Totale ricavi 8.362 5.837 23.773 268 (5.128) 33.112
Costi
Costi altri settori
8.713
85
518
4.506
22.620
517
220
20
-
(5.128)
32.071
-
Totale costi 8.798 5.024 23.137 240 (5.128) 32.071
Risultato operativo e di intermediazione (436) 813 636 28 - 1.041
(dati in milioni di euro)
2015 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi
Ricavi altri settori
3.882
4.331
5.155
491
21.459
-
243
91
-
(4.913)
30.739
-
Totale ricavi 8.213 5.646 21.459 334 (4.913) 30.739
Costi
Costi altri settori
8.650
131
441
4.298
20.484
465
284
19
-
(4.913)
29.859
-
Totale costi 8.781 4.739 20.949 303 (4.913) 29.859
Risultato operativo e di intermediazione (568) 907 510 31 - 880

SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI

IL MERCATO DEI SERVIZI POSTALI

Il mercato dei servizi postali ha mostrato, nel corso del 2016, una tendenza, ormai consolidata, alla diminuzione dei volumi e dei ricavi dei servizi tradizionali di corrispondenza, cui per contro si accompagna una graduale crescita dei volumi e dei ricavi del segmento pacchi legato alla crescita dell'e-commerce.

La flessione dei servizi di corrispondenza continua a mostrare velocità e intensità diverse tra gli operatori europei riflettendo fattori quali il grado di penetrazione di internet, l'intensità delle iniziative pubbliche e private in materia di electronic invoicing and billing (e-substitution), il grado di competizione e liberalizzazione del mercato, l'intensità dell'elasticità dei volumi alle manovre tariffarie e le contingenze macroeconomiche.

In Italia gli interventi dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sulle modalità di erogazione del Servizio Universale consentono di procedere nell'attuazione del Piano di trasformazione del servizio postale, necessario per poter continuare a servire con efficacia il cittadino nei suoi nuovi bisogni dell'era digitale.

Conto Economico del settore Postale e Commerciale

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 3.768 3.818 (50) -1,3%
Altri ricavi e proventi 54 64 (10) -15,6%
Totale Ricavi da terzi 3.822 3.882 (60) -1,5%
Ricavi altri settori 4.540 4.331 209 4,8%
Totale Ricavi 8.362 8.213 149 1,8%
Costi per beni e servizi 2.048 2.116 (68) -3,2%
Costo del lavoro 6.059 5.974 85 1,4%
Ammortamenti e svalutazioni 536 530 6 1,1%
Incrementi per lavori interni (25) (33) 8 24,2%
Altri costi e oneri 95 63 32 50,8%
Costi altri settori 85 131 (46) -35,1%
Totale Costi 8.798 8.781 17 0,2%
Risultato operativo (EBIT) (436) (568) 132 23,2%

Il settore dei servizi Postali e Commerciali presenta un Risultato operativo che, seppur negativo per 436 milioni di euro, evidenzia un miglioramento di 132 milioni di euro rispetto al 2015 (-568 milioni di euro). Tale andamento riflette principalmente l'incremento dei Ricavi da altri settori (+209 milioni di euro rispetto al 2015), regolati dai disciplinari interni per la remunerazione dei servizi resi al segmento finanziario, che hanno compensato la riduzione dei ricavi da terzi (-60 milioni di euro rispetto al 2015) prevalentemente ascrivibili al calo del mercato tradizionale della corrispondenza. Ai maggiori ricavi intersettoriali per servizi di distribuzione, hanno concorso i risultati della gestione attiva del portafoglio BancoPosta e la citata plusvalenza derivante della cessione dell'azione Visa Europe.

L'analisi dei costi evidenzia una riduzione dei costi per l'acquisto di beni e servizi (-68 milioni di euro rispetto al 2015), prevalentemente riconducibile alle iniziative di efficienza poste in essere nell'esercizio, mentre il costo del lavoro registra un incremento (+85 milioni di euro rispetto al 2015) derivante dalla sua componente straordinaria connessa ai costi sostenuti nell'esercizio per incentivi all'esodo e all'accantonamento al fondo di ristrutturazione costituto per far fronte alle passività che Poste dovrà sostenere sempre per trattamenti di incentivazione all'esodo; tali partite hanno assorbito gli effetti derivanti dalla riduzione dell'organico mediamente impiegato nel corso del 2016 in confronto con quello dell'esercizio precedente.

Analisi dei risultati

Corrispondenza di Gruppo

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
2016 2015 Variazioni 2016 2015 Variazioni
Posta Indescritta e Filatelia 1.491 1.556 (65) -4,2% 934 1.020 (86) -8,4%
Posta Descritta 201 207 (6) -2,9% 965 971 (6) -0,6%
Direct Marketing e Posta non indirizzata 813 980 (167) -17,0% 176 192 (16) -8,3%
Servizi Integrati 3
4
4
2
(8) -19,0% 207 220 (13) -5,9%
Altro (*) 967 1.152 (185) -16,1% 254 280 (26) -9,3%
Compensazioni per il Servizio Postale Universale (**) 371 279 9
2
33,0%
Totale Corrispondenza di Gruppo 3.506 3.937 (431) -10,9% 2.907 2.962 (55) -1,9%

(*) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base.

(**) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario.

I risultati dei servizi postali di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano un arretramento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 10,9% (-431 milioni di invii) e dell'1,9% (-55 milioni di euro) rispetto al 2015, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali anche per effetto della progressiva sostituzione della posta cartacea con quella elettronica (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line, ecc.).

Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-65 milioni di invii, -4,2% rispetto al 2015) ha generato un corrispondente calo dei ricavi per 86 milioni di euro (-8,4%) su cui incide, come descritto, la contrazione generale del mercato in conseguenza della e-substitution. Il settore della Posta Descritta evidenzia, pur in presenza di una riduzione dei volumi del 2,9%, una sostanziale tenuta dei ricavi, che passano da 971 milioni di euro del 2015 a 965 milioni di euro nel 2016, per effetto degli adeguamenti tariffari introdotti sul prodotto Raccomandata a partire dal 1° dicembre 2015.

Il Direct Marketing e la Posta non indirizzata mostrano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 17% e dell'8,3% ascrivibile, sia alla scelta del Gruppo di uscire dal mercato della corrispondenza non indirizzata, sia alla razionalizzazione effettuata da parte della clientela delle spese in comunicazione a mezzo Posta. Gli Altri ricavi accolgono, tra l'altro, i servizi editoriali che diminuiscono per effetto della continua riduzione della clientela abbonata ai prodotti editoriali e alla maggiore diffusione degli abbonamenti digitali.

Il contributo a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per l'esercizio 2016, così come previsto dal nuovo Contratto di Programma 2015-2019 in vigore dal 1° gennaio 2016, ammonta a 262 milioni di euro. L'importo complessivo dei ricavi ascrivibili a tale voce ammonta tuttavia a 371 milioni di euro per effetto del rilascio di compensi, come sopra anticipato, sospesi nel Fondo svalutazione crediti in esercizi precedenti, a seguito di nuovi stanziamenti da parte del Controllante MEF a copertura di impegni contrattuali pregressi.

Corriere Espresso, Logistica e Pacchi di Gruppo

Ricavi (in milioni di euro)
2016 Volumi (in milioni)
2015
Variazioni 2016 2015 Variazioni
Corriere Espresso 9
5
8
4
1
1
13,1% 558 501 5
7
11,4%
Espresso Nazionale 7
6
6
7
9 13,4% 441 395 4
6
11,6%
Espresso Internazionale 1
9
1
7
2 11,8% 117 106 1
1
10,4%
Pacchi 2 2 - n.s. 3
6
3
9
(3) -7,7%
Pacchi nazionali 1 1 - n.s. 1
4
1
3
1 7,7%
Pacchi internazionali 1 1 - n.s. 2
2
2
6
(4) -15,4%
Altro (*) 5
5
7
0
(15) -21,4%
Totale Corriere Espresso, Logistica e Pacchi di Gruppo 9
7
8
6
1
1
12,8% 649 610 3
9
6,4%

(*) La voce "Altro" include i Servizi Dedicati, Logistica, altri servizi di SDA Exspess Courier SpA e altri ricavi del Consorzio Logistica Pacchi ScpA.

n.s.: non significativo

I risultati del comparto Corriere Espresso, Logistica e Pacchi evidenziano una crescita dei volumi e dei ricavi conseguiti, rispettivamente del 12,8% (+11 milioni di invii) e del 6,4% (+39 milioni di euro) rispetto al 2015. Tale positivo andamento è essenzialmente ascrivibile alla crescita del comparto Espresso Nazionale, che ha realizzato maggiori volumi per 9 milioni di invii e maggiori ricavi per 46 milioni di euro (+13,4% in termini di volumi e +11,6% in termini di ricavi rispetto al 2015) per effetto del positivo andamento del mercato dell'ecommerce nel segmento B2C.

Il comparto dell'Espresso Internazionale ha registrato una buona performance (+11,8% di volumi e +10,4% di ricavi) trainato dallo sviluppo degli invii transfrontalieri di pacchi legati, anche in questo caso, al commercio elettronico.

NORMATIVA DEL SETTORE POSTALE

Contratto di Programma

Il Contratto di programma regola i rapporti fra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e Poste Italiane per l'espletamento del Servizio Postale Universale.

Attualmente è in vigore il Contratto di Programma 2015-2019, sottoscritto dalle Parti in data 15 dicembre 2015, con efficacia dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019.

Il Contratto di programma 2015-2019 è stato formalmente notificato alla Commissione Europea per le consuete valutazioni legate alla disciplina europea sugli aiuti di Stato.

La Commissione Europea ha approvato le compensazioni statali per i periodi 2012-2015 e 2016-2019 in favore di Poste Italiane per la fornitura del Servizio Postale Universale, ritenendole compatibili con la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato13 .

Altri interventi normativi

Sulla base dell'art. 23 comma 2 del Decreto legislativo. 261/99 e ss.mm., ogni cinque anni - a partire dall'entrata in vigore del D.Lgs 58/2011 che ha affidato il Servizio Universale a Poste Italiane per quindici anni - il MISE verifica, sulla base di un'analisi effettuata dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom), che tale affidamento sia conforme a determinati criteri previsti dal decreto (continuità nella fornitura del servizio, stato economico, ecc.) e che nello svolgimento dello stesso si registri un miglioramento dell'efficienza.

A seguito della suindicata verifica quinquennale effettuata dall'AGCom il MISE, con Decreto del 25 agosto 2016, ha attestato la conformità dell'affidamento del Servizio Universale a Poste Italiane per il periodo 30 aprile 2011 - 30 aprile 2016.

13 Decisione "State Aid SA. 43243 (2015/N) – Italy" del 4 dicembre 2015.

In data 26 gennaio 2015 il MISE aveva emanato il Decreto recante Misura e modalità di versamento del contributo dovuto dai soggetti operanti nel settore postale all'AGCom per gli anni 2012, 2013 e 2014, relativo al contributo che i suddetti soggetti devono versare all'Autorità per il funzionamento della medesima, secondo le previsioni del D.Lgs. 261/99. Poste Italiane ha effettuato il pagamento dei suddetti contributi. All'esito del ricorso promosso dall'AICAI (Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali) e da altri operatori per l'annullamento del citato Decreto, il Tar Lazio, con sentenza di primo grado del 10 febbraio 2016, ha statuito la illegittimità della retroattività della contribuzione per gli anni 2012-2014 poi confermata in secondo grado dal Consiglio di Stato.

Per quanto concerne il contributo ex art. 2 comma 14 del D.Lgs 261/99 afferente agli anni 2015 e 2016, nelle more dell'emanazione da parte del MISE del relativo decreto di determinazione, il medesimo MISE ha emanato in data 10 marzo 2016 un decreto interministeriale con cui disciplina il versamento del contributo per l'anno 2016. Successivamente, nel mese di maggio 2016, Poste Italiane ha effettuato il pagamento in conformità alle modalità indicate dall'AGCom nella delibera 145/16/CONS del 19 aprile 2016.

Con altro Decreto interministeriale sempre del 10 marzo 2016 sono stati poi ridefiniti i contributi per gli anni 2016 e 2017 dovuti al MISE per l'istruttoria relativa al rilascio dei titoli abilitativi (licenza individuale e autorizzazione generale) e ai controlli e verifica sulla permanenza dei relativi requisiti. Poste ha effettuato i pagamenti per entrambi gli anni.

In data 29 luglio 2016 l'AGCom ha pubblicato la Delibera 166/16/CONS con la quale è stata avviata la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento concernente la valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014. In data 27 settembre 2016 Poste Italiane ha presentato all'Autorità il proprio contributo alla consultazione.

Tra gli altri interventi normativi di settore, il Disegno di Legge n. 2085 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" - approvato dalla Camera il 7 ottobre 2015 e attualmente all'esame del Senato - prevede all'art. 27 l'abrogazione, dal 10 giugno 2017, dell'art. 4 del D.Lgs 261/99 che attribuisce in esclusiva a Poste Italiane (quale fornitore del Servizio Universale) la riserva sulle notifiche a mezzo posta di atti giudiziari e verbali di infrazione al Codice della Strada. Ad oggi, l'iter parlamentare non si è ancora concluso per cui la riserva resta attribuita a Poste Italiane.

Il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe) in vigore dal 1° gennaio 2017 ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha rispristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.

La Legge di bilancio 2017 ha previsto lo stanziamento di 60 milioni di euro a decorrere dall'anno 2017, che si prevede siano sufficienti a compensare le spedizioni a tariffa agevolata dei soggetti abilitati dalla legge; tale stanziamento si configura come aiuto di Stato e dovrà dunque essere oggetto di notifica e approvazione ai sensi delle norme UE.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Il comparto postale e logistico è stato interessato dalla prosecuzione del processo di ristrutturazione che mira, come anticipato nel commento alla Struttura organizzativa, alla rivisitazione di un nuovo Servizio Universale di qualità, sostenibile e allineato alle nuove esigenze dei cittadini.

In tale contesto e nell'ambito del percorso di ottimizzazione, digitalizzazione e automazione, sono stati completati i seguenti interventi:

  • progetto "Firma Digitale per i portalettere" che consente l'acquisizione, direttamente sul palmare dei portalettere, della firma dell'avvenuta consegna al destinatario dell'oggetto di corrispondenza o pacco con contestuale acquisizione delle coordinate GPS del luogo di consegna;
  • nuova modalità per il rilascio dell'identità digitale PosteID14 attraverso il canale portalettere, con la possibilità per il cittadino di completare le fasi necessarie a ricevere la propria "Identità Digitale" direttamente al proprio domicilio;
  • attivazione degli impianti DSP (Driven Sorting Parcel) per l'automazione e la tracciatura dei pacchi presso i CMP di Bologna, Firenze, Milano Peschiera Borromeo, Torino, Padova e Roma Fiumicino;
  • avvio di una partnership con il cliente Amazon per il recapito dei pacchi di piccolo formato su tutto il territorio nazionale, attraverso la rete dei portalettere.

È stata altresì rinnovata la flotta con la sostituzione di circa 17mila autoveicoli presso i Centri della Rete da utilizzare per il trasporto e il recapito dei prodotti postali.

Con riferimento alle iniziative volte al miglioramento delle performance di qualità, è proseguita l'attività di monitoraggio dei più importanti processi di erogazione dei servizi, attraverso la diffusione a livello territoriale del Cruscotto Qualità15. Ciascun indicatore del Cruscotto consente di apprezzare sia le prestazioni globali che quelle di ciascuna unità organizzativa (Centro di Distribuzione/Primario/Secondario/Presidi Decentrati di Distribuzione), rispetto agli obiettivi assegnati.

Nel corso dell'esercizio 2015, è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore del servizio delle attività di Customer Service in ambito di Gruppo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA a controllo congiunto (28,57% SDA e 71,43% Gepin) e la Gepin Contact SpA, non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione si evidenzia che, in data 16 marzo 2016, l'Assemblea Ordinaria della Uptime ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016, Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente la ricollocazione professionale dei lavoratori che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non abbia trovato ricollocazione

14 PosteID è la soluzione di identità Digitale utilizzabile per i servizi di Poste Italiane abilitati e per l'accesso a tutti i servizi aderenti al Sistema Pubblico di Identità digitale (SPID) che espongono il logo "SPID". SPID è la modalità di accesso a tutti i servizi on line della Pubblica Amministrazione utilizzabile da computer, tablet e smartphone.

15 Il cruscotto o dashboard è un sistema di sintesi e di aggregazione delle informazioni aziendali, che vengono rappresentate graficamente e numericamente mediante un impatto visivo immediato e di facile lettura.

sul mercato. Nella seconda metà del mese di febbraio 2017, a valle dell'attività di outplacement prevista dal citato accordo, sono state avviate le procedure per l'inserimento in Poste Italiane delle risorse non ricollocate. Per quanto riguarda Gepin, in raccordo con il MISE si stanno valutando eventuali possibilità di gestione del problema occupazionale.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nel corso degli ultimi mesi, diversi ex dipendenti di Uptime/Gepin hanno fatto pervenire diffide e impugnativa di licenziamento, nonostante gli accordi raggiunti o le trattative in atto.

Sul piano civilistico la Gepin e la Uptime SpA hanno intrapreso diverse azioni legali. La Gepin ha chiesto in giudizio a SDA circa 15,5 milioni di euro per asserito ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate e comunque non rese. Le avverse pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria e, nel corso della prima udienza di comparizione, il giudice non ha concesso la provvisoria esecuzione del decreto, richiesta dalla controparte, rinviando la valutazione alle successive fasi del giudizio.

In ultimo, con atto di citazione notificato il 21 dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno richiesto a Poste e a SDA, anche in via solidale tra loro: circa 66,4 milioni di euro quale risarcimento del danno subito da Uptime per asserita ingiustificata interruzione dei rapporti commerciali oltre a circa 16,2 milioni di euro quale risarcimento del danno subito da Gepin per la presunta perdita di valore della partecipazione sociale. Anche tali richieste verranno opposte in sede giudiziaria.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta un'Assemblea straordinaria della Uptime SpA nel corso della quale il liquidatore unico della Società ha constatato l'esistenza di una passività di circa 3,5 milioni di euro, ancora soggetta a ulteriore verifica. Considerata detta circostanza l'Assemblea ha deliberato, tra l'altro, di ripianare le perdite emerse mediante azzeramento e ricostituzione del capitale sociale, con versamento in conto capitale o riserva sovrapprezzo azioni di tutti gli importi necessari, anche in base alla situazione patrimoniale in corso di aggiornamento. Avendo il socio Gepin Contact rinunciato al proprio diritto di opzione, l'intero aumento di capitale potrà essere sottoscritto dal solo socio SDA Express Courier. I termini per l'esercizio del diritto di opzione sono fissati in giorni 90 dalla data dell'Assemblea.

QUALITÀ DEI SERVIZI POSTALI

Con riferimento alla verifica degli obiettivi di qualità per l'anno 2014, pubblicata dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) il 22 dicembre 2015, l'Autorità ha rilevato uno scostamento di lieve entità (- 0,1%) rispetto all'obiettivo regolatorio a livello nazionale della tratta extraregionale della posta Prioritaria e uno scostamento (-1,1%) rispetto all'obiettivo regionale in Abruzzo per il quale ha applicato una penale di 50mila euro confermata dalla delibera 5/16/CONS del 14 gennaio 2016. In data 7 marzo 2016 Poste Italiane ha effettuato il pagamento della suddetta penale.

Il 31 marzo 2016 sono stati trasmessi all'AGCom i risultati conseguiti nel secondo semestre 2015 sulla posta registrata, massiva e prioritaria (quest'ultima relativamente al periodo ottobre-dicembre 2015) e pacco ordinario16. Tutti i risultati sono in linea con gli obiettivi regolatori.

16 La Legge n.190/2014 (Legge di Stabilità 2015), entrata in vigore il 1° gennaio 2015, ha previsto la reintroduzione della posta ordinaria come servizio base di corrispondenza non massiva e la configurazione della posta prioritaria come servizio celere di corrispondenza non massiva, nonché la modifica dell'obiettivo di recapito (al quarto giorno lavorativo successivo all'inoltro nella rete postale) per tutti i prodotti universali, salvo la posta prioritaria (recapitata entro un giorno lavorativo).

Con riferimento ai risultati conseguiti nell'intero esercizio 2015, per i servizi offerti liberamente sul mercato, il 30 giugno 2016, in ottemperanza all'art. 9, comma 1, lett. b) e c) dell'allegato A alla delibera AGCom 413/14/ CONS, è stata inviata all'Autorità e pubblicata sul sito istituzionale di Poste Italiane la relazione con i risultati di qualità del recapito raggiunti; mentre per i servizi postali rientranti nel Servizio Universale, in data 30 dicembre 2016 l'AGCom ha pubblicato la propria verifica.

In considerazione del fatto che, a partire dal 1° ottobre 2015 sono stati modificati gli standard di qualità per tutti i prodotti rientranti nel Servizio Universale, che è stata implementata la posta ordinaria (Posta4) e la nuova posta prioritaria (Posta1) per la quale sono stati altresì eliminati i sub obiettivi regionali e per tratte, per l'anno 2015 non è stato possibile rilevare il dato annuale sul quale misurare le performance complessivamente raggiunte.

Il 26 settembre 2016 sono stati infine trasmessi all'AGCom i risultati conseguiti nel primo semestre 2016 sulla posta registrata, massiva, prioritaria e pacco ordinario, tutti in linea con gli obiettivi regolatori.

Inoltre, sono stati trasmessi i risultati della qualità degli atti giudiziari per i quali, in mancanza di obiettivi regolatori stabiliti dall'Autorità ai sensi dell'art. 12 D.lgs 261/99, sono state rilevate le performance conseguite in conformità alla Legge di stabilità 2015 e assumendo a mero riferimento gli indici della posta registrata. Le performance conseguite risultano in linea rispetto a tali indici.

In data 22 dicembre 2016, in ottemperanza alla citata Delibera 413/14/CONS, la Società ha inviato all'Autorità una tabella esplicativa che indica, per l'anno 2017, gli standard di qualità e i relativi metodi di misurazione definiti dall'Azienda per i servizi postali offerti liberamente sul mercato.

Con la Delibera 608/16/CONS del 6 dicembre 2016 pubblicata in data 10 gennaio 2017 l'Autorità, all'esito della procedura di gara avviata con Determina 132/16/SAG del 21 luglio 2016, ha selezionato l'organismo specializzato indipendente per il monitoraggio della qualità del Servizio postale Universale relativamente al triennio 1° dicembre 2016 - 30 novembre 2019.

In data 29 maggio 2015 il Garante Privacy, tenuto conto di alcune notizie stampa, ha formulato a Poste Italiane una richiesta di informazioni in relazione all'asserito trattamento dei dati personali di soggetti operanti presso imprese (in particolare IZI SPA) incaricate di svolgere il controllo degli standard di qualità del servizio postale. Tali trattamenti sarebbero avvenuti secondo il Garante senza avere reso l'Informativa privacy agli interessati e senza avere acquisito il loro consenso privacy. Poste Italiane ha dato completo riscontro alle richieste del Garante fornendo ampia e documentata informativa in ordine alle verifiche interne di audit, ai provvedimenti assunti nei confronti dei dipendenti e alle comunicate misure organizzative e procedurali adottate o in corso di adozione, tenendolo informato dei successivi esiti e dell'audit finale.

Dal 1° ottobre 2015, con la Delibera AGCom 396/15/CONS, è entrata in vigore la manovra tariffaria che ha definito, in relazione a ciascun prodotto rientrante nel Servizio Universale, le soglie percentuali per il raggiungimento del relativo standard di qualità.

Con nota del 27 novembre 2015, l'AGCom ha invitato la società IZI SpA a traslare, a partire dal mese di dicembre 2015, le verifiche campionarie sulla qualità del recapito dal servizio di posta prioritaria, al servizio di posta ordinaria.

Con riferimento ai risultati 2015 della posta prioritaria l'Autorità, con una nota del 18 dicembre 2015, ha comunicato a Poste Italiane che il relativo monitoraggio non è stato più effettuato a partire dal 1° ottobre 2015. Pertanto, a partire da tale data, il monitoraggio degli obiettivi di qualità della posta prioritaria (prodotto denominato Posta1) si basa sui sistemi interni alla Società.

Alla luce di ciò il Garante, con provvedimento del 23 marzo 2016, ha ritenuto allo stato insussistenti, in ragione di quanto previsto dall'art. 11, c.1, lett. d) del regolamento Garante n. 1/2007, i presupposti per promuovere l'adozione di provvedimenti prescrittivi o inibitori da parte del Collegio. Dalle prime risultanze dell'audit condotto internamente sono tuttavia emersi alcuni comportamenti di dipendenti attinenti all'interferenza con i sistemi di controllo di qualità e non conformi alle policy della Società. Allo stato non è possibile determinare se tali comportamenti possano aver avuto riflessi sulla determinazione degli indici di qualità del servizio rilevati e non è possibile escludere che per effetto di tali vicende possano derivare giudizi o sanzioni. Sulla base delle suddette risultanze, sono state notificate 246 contestazioni disciplinari e adottati complessivamente 15 licenziamenti e 156 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Per la gestione di tali procedimenti è stato costituito un comitato tecnico finalizzato alla verifica delle preliminari evidenze di audit contestate, tenendo conto delle argomentazioni difensive fornite dagli interessati e di ogni eventuale ulteriore dato probatorio emerso. Tutti i provvedimenti hanno incluso, inoltre, una riserva di azione a tutela dei diritti e degli interessi della Società rispetto a quanto dovesse ancora emergere e ai danni che la Società stessa dovesse comunque subire a qualsiasi titolo o causa.

Per completezza - e sempre con riferimento alle iniziative disciplinari attivate - si fa presente che, a seguito della chiusura dell'audit nel frattempo intervenuta, si è dato corso ai necessari approfondimenti, avvalendosi del comitato tecnico citato, in ordine alle risultanze di dettaglio da cui sono emerse specifiche evidenze addebitabili al personale coinvolto.

Per effetto di quanto sopra, a partire dalla prima decade del mese di maggio 2016, sono stati attivati ulteriori 988 procedimenti disciplinari; a conclusione dei relativi iter, per la cui gestione ci si è avvalsi del medesimo comitato tecnico, sono state complessivamente adottate 976 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non. Con i riferiti procedimenti si sono esaurite le iniziative disciplinari attivabili, non risultando agli atti ulteriori profili di addebito da contestare.

Nel corso del 2015 era stato avviato un programma di trasformazione pluriennale finalizzato a incrementare il livello di automazione dei processi logistici di corrispondenza e pacchi, in tutte le fasi di lavorazione, dall'accettazione fino alla consegna, anche attraverso l'evoluzione dei sistemi e delle piattaforme ICT di supporto; tale programma consentirà di traguardare un sostanziale rafforzamento del monitoraggio delle performance.

In tale contesto la Società ha presentato un esposto alla magistratura costituendosi persona offesa e depositando report redatto dalla funzione Controllo Interno nel quale ha illustrato le misure adottate dalla Società anche con riferimento al personale coinvolto, come peraltro fatto con le altre Autorità Indipendenti.

Infine, nel corso del 2016 l'Agcom ha rivolto alla Società alcune richieste di informazioni in merito ai fatti e all'attività di audit interno condotta dalla stessa. Poste ha prestato la massima collaborazione nel fornire puntuale riscontro all'Autorità in relazione alle risultanze dell'audit e alle iniziative intraprese.

Risultati della qualità

Corrispondenza

Ai sensi della delibera AGCom 396/15/CONS, la consegna dei prodotti Posta1 e Posta4 deve rispettare i seguenti obiettivi di consegna:

  • per il prodotto Posta1 un giorno lavorativo successivo a quello di accettazione per almeno l'80% degli invii (nei Comuni in cui è previsto il recapito a giorni alterni, tale obiettivo può variare da 1 a 3 giorni a seconda della zona di raccolta/destinazione degli invii) e quattro giorni lavorativi successivi a quello di accettazione per almeno il 98% della totalità degli invii;
  • per il prodotto Posta4 quattro giorni lavorativi successivi a quello di accettazione per il 90% degli invii e sei giorni lavorativi successivi a quello di accettazione per il 98% della totalità degli invii.
2016 2015
Consegna entro Obiettivo Risultato Consegna
entro
Obiettivo Risultato
Posta 1 - Prioritaria (1) 1 giorno 80.0% 83.9% n.a. n.a. n.a.
Posta 1 - Prioritaria (1) 4 giorni 98.0% 99.2% n.a. n.a. n.a.
Posta 4 (2) 4 giorni 90.0% 95.8% * n.a. n.a. n.a.
Posta 4 (2) 6 giorni 98.0% 98.7% * n.a. n.a. n.a.
Posta Internazionale (3)
in entrata 3 giorni 85.0% 76.9% 3 giorni 85.0% 83.9%
in uscita 3 giorni 85.0% 67.0% 3 giorni 85.0% 84.4%
Posta Raccomandata (1) 4 giorni 90.0% 97.0% 4 giorni 90.0% 97.9%
Posta Assicurata (1) 4 giorni 90.0% 99.8% 4 giorni 90.0% 99.5%

n.a.: non applicabile

(1) Monitorata attraverso il sistema di tracciatura elettronica.

(2) Elaborazione su dati certificati da IZI su incarico di AGCom.

(3) Dati IPC - UNEX End-to-End Official Rule.

* In attesa del dato ufficiale comprensivo dello standard di precisione da parte dell'AGCom. Risultati riferiti al mese di Dicembre YtD.

Corriere espresso e Pacchi

2016 2015
Consegna
entro
Obiettivo Risultato Consegna
entro
Obiettivo Risultato
Pacco Ordinario 4 giorni 90,0% 96,8% 4 giorni 90,0% 96,7%
Corriere Espresso Postacelere 1 giorno 90,0% 87,4% 1 giorno 90,0% 84,6%
Pacchi 3 giorni 98,0% 97,9% 3 giorni 98,0% 95,8%

Tutti i prodotti sono monitorati attraverso il sistema di tracciatura elettronica.

SERVIZI FINANZIARI

ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI

Come anticipato nel commento al Contesto Macroeconomico, in un quadro caratterizzato da incertezza circa l'andamento dell'economia mondiale, in parte condizionata dalle tensioni geopolitiche, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, nella riunione dell'8 dicembre 2016, ha esteso il programma di acquisto di attività dell'Eurosistema (Expanded Asset Purchase Programme, APP) fino a tutto il 2017.

Sui mercati finanziari le attese di una politica di bilancio espansiva e di un'inflazione più elevata negli Stati Uniti, emerse dopo le elezioni presidenziali, si sono tradotte in uno spostamento di portafoglio dalle obbligazioni alle azioni; i mercati azionari statunitensi hanno registrato una performance positiva, con l'indice S&P500 che a fine dicembre ha evidenziato una crescita del 9,4% su base annua, mentre le borse europee (indice Dow Jones Euro Stoxx) nello stesso periodo hanno segnato una perdita del 3%, derivante dalla diversa impostazione delle politiche monetarie. Le performance peggiori sono state registrate dall'indice azionario italiano (-10% su base annua); a pesare sul listino è stata la performance negativa del settore bancario (-39% ) alle prese con elevate sofferenze in rapporto agli impieghi.

Sul mercato dei cambi, dopo una fase di deprezzamento del dollaro, nell'ultimo trimestre dell'anno vi è stata un'inversione di tendenza, derivante dalle decisioni della Federal Reserve di rialzo dei tassi e dalle attese circa la nuova amministrazione (il cambio EUR/USD al 31 dicembre 2016 è pari a 1,05 rispetto a 1,11 al 30 giugno 2016 e a 1,09 registrato a dicembre 2015).

Nel Regno Unito, per effetto dell'esito del referendum (Brexit) che ha determinato l'uscita del Paese dall'Unione Europea, la sterlina ha subìto un repentino deprezzamento rispetto a tutte le principali valute compreso l'euro (il cambio EUR/GBP nella seconda parte dell'anno ha registrato un valore medio di 0,86 mentre nel primo semestre si aggirava intorno a valori vicini allo 0,78).

SISTEMA CREDITIZIO

Nel corso del 2016 la dinamica della raccolta delle banche italiane presso i risparmiatori residenti ha registrato una flessione; lo stock della raccolta a dicembre 2016 si è attestato a circa 1.676 miliardi di euro, registrando una variazione annua negativa dell'1,3%. Nel dettaglio, si è registrato un calo della raccolta da obbligazioni (a dicembre 2016 pari a -77 miliardi di euro su base annua), parzialmente compensato dalla crescita dei depositi da clientela residente (+55 miliardi di euro su base annua). Il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) ha avuto un trend in contrazione: il tasso medio della raccolta bancaria da clientela a dicembre 2016 si è attestato allo 0,97% contro l'1,08% di giugno 2016 e l'1,19% di dicembre 2015.

I finanziamenti bancari hanno registrato una dinamica positiva. A dicembre 2016 il totale dei prestiti a residenti in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.808 miliardi di euro, con una variazione annua pari a +0,7%. L'ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato a novembre 2016 una variazione annua positiva dell'1,8%,confermando la ripresa del mercato dei mutui, già avviata negli ultimi mesi del 2015.

Le sofferenze del sistema bancario al netto delle svalutazioni a novembre 2016 sono risultate pari a circa 85 miliardi di euro, in diminuzione di circa 3,6 miliardi di euro rispetto allo stesso mese del 2015; nel rapporto con gli impieghi, a novembre 2016 le sofferenze sono risultate pari al 4,80% (un anno prima erano pari al 4,89%). Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese ha registrato una fase di contrazione, arrivando a dicembre 2016 al 2,85% contro il 3,05% di giugno 2016 e il 3,25% di dicembre 2015.

CONTESTO NORMATIVO

Con riferimento al percorso di adeguamento alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, 16° agg.to del 17 maggio 2016), che recepiscono gli "Orientamenti finali sulla sicurezza dei pagamenti via internet", sono proseguite le attività di rafforzamento dei presidi di prevenzione, monitoraggio e contrasto delle frodi, nonché quelle procedurali e informatiche relative al consolidamento dei presidi inerenti alla gestione della continuità operativa e in materia di Sistema Informativo, nell'ambito di un programma biennale di adeguamento. A seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs 21 aprile 2016 n.72 finalizzato ad assicurare un'adeguata protezione ai consumatori che stipulano contratti di credito relativi a beni immobili residenziali, Poste Italiane ha finalizzato, d'intesa con il partner Deutsche Bank, le attività necessarie ai fini del recepimento della normativa, definendo i contenuti dei nuovi contratti e adeguando i processi e le modalità di offerta del prodotto, anche tramite un percorso formativo.

In relazione alla Delibera del CICR (Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio) n. 343 del 3 agosto 2016, che detta le nuove disposizioni sulle "modalità e criteri per la produzione di interessi sugli interessi scaduti nelle operazioni poste in essere nell'esercizio dell'attività bancaria e finanziaria (art. 120, comma 2, del Testo unico bancario, come modificato dall'art. 25 del d.lgs. 342/99)", sono state effettuate le attività di condivisione con il partner Deutsche Bank volte alla predisposizione dei nuovi contratti e all'adeguamento di quelli esistenti.

Per quanto concerne le attività di intermediazione assicurativa, nel mese di novembre sono stati completati, congiuntamente con Poste Vita e Poste Assicura, gli interventi organizzativi di adeguamento al Provvedimento IVASS n.46 del 3 maggio 2016, che ha esteso l'applicabilità del regolamento Isvap n. 24 del 2008 in materia di gestione dei reclami, agli intermediari di prodotti assicurativi.

A seguito dell'entrata in vigore del Decreto del MEF del 29 febbraio 2016, che ha previsto l'introduzione dei Libretti di Risparmio dematerializzati a partire dal 15 novembre 2016, Poste Italiane, in accordo con Cassa Depositi e Prestiti, ha introdotto il nuovo libretto postale che non richiede il tradizionale documento cartaceo; è contraddistinto unicamente da registrazioni contabili e richiede obbligatoriamente l'utilizzo della carta elettronica denominata "Carta Libretto".

Con riferimento alle attività inerenti ai servizi di investimento, la Consob, con la delibera n. 19602 del 4 maggio 2016, ha istituito l'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) che possano insorgere con gli investitori nella prestazione dei servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio e ha adottato il relativo Regolamento di organizzazione. Il nuovo Istituto, a seguito delle disposizioni organizzative e di funzionamento emanate da Consob, è in vigore dal 9 gennaio 2017. Per tale nuovo sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie, in analogia all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) della Banca d'Italia, è prevista l'adesione obbligatoria degli intermediari, inclusa Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta, che ha completato le attività necessarie per assicurare la corretta applicazione.

Infine, con riferimento al Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 sugli abusi di mercato (Market Abuse), applicabile dal mese di luglio 2016, sono stati completati gli interventi di adeguamento alle nuove disposizioni attraverso l'aggiornamento dei processi di monitoraggio su operatività in titoli disposta dalla clientela e riconducibile a fattispecie di Manipolazione del Mercato o Abuso di Informazioni Privilegiate.

Conto Economico del settore Servizi Finanziari

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Margine di interesse 1.517 1.543 (26) -1,7%
Interessi attivi e proventi assimilati 1.591 1.601 (10) -0,6%
Interessi passivi e oneri assimilati 7
4
5
8
1
6
27,6%
Commissioni nette 3.586 3.528 58 1,6%
Commissioni attive 3.653 3.583 7
0
2,0%
Commissioni passive 6
7
5
5
1
2
21,8%
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura e cessione riacquisto 582 429 153 35,7%
Margine di intermediazione 5.685 5.500 185 3,4%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (6) (9) 3 -33,3%
Risultato netto della gestione finanziaria 5.679 5.491 188 3,4%
Spese amministrative 4.702 4.495 207 4,6%
spese per il personale 126 124 2 1,6%
altre spese amministrative 4.576 4.371 205 4,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 132 59 73 n.s.
Altri oneri/proventi di gestione 32 30 2 6,7%
Costi operativi 4.866 4.584 282 6,2%
Risultato operativo (EBIT) 813 907 (94) -10,4%

n.s.: non significativo

L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per l'esercizio 2016 un risultato della gestione operativa che si attesta a 813 milioni di euro, in diminuzione del 10,4% rispetto al precedente esercizio (907 milioni di euro nel 2015). Tale variazione è essenzialmente ascrivibile all'incremento dei costi operativi (+6,2% rispetto al 2015 e di seguito dettagliati) in parte compensati dal miglioramento del margine di intermediazione, che ammonta a 5.685 milioni di euro (+3,4% rispetto a 5.500 milioni di euro conseguiti nel 2015).

Il Margine di interesse si attesta a 1.517 milioni di euro, evidenziando una lieve diminuzione dell'1,7% (1.543 milioni di euro nel 2015) essenzialmente ascrivibile alla contrazione del rendimento degli impieghi del Patrimonio BancoPosta in titoli e depositi presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in linea con l'andamento del mercato.

Le Commissioni nette passano da 3.528 milioni di euro del 2015 a 3.586 milioni di euro nel 2016 e accolgono prevalentemente commissioni attive derivanti dal servizio di raccolta del risparmio postale per 1.577 milioni di euro e 2.026 milioni di euro derivanti da bollettini, servizi di intermediazione assicurativa, collocamento di prodotti finanziari e altri servizi di incasso e pagamento.

Il Margine di Intermediazione passa da 5.500 milioni di euro del 2015 a 5.685 milioni di euro (+3,4%) e beneficia dell'utile da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) del Patrimonio BancoPosta per 594 milioni di euro (426 milioni di euro nell'esercizio precedente), che accoglie proventi non ricorrenti per 121 milioni di euro derivanti dalla cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated. Tali proventi sono stati riconosciuti in funzione dell'apporto fornito negli anni da Poste Italiane quale operatore nel settore della monetica. Sul margine in questione incidono 13,7 milioni di euro di rettifiche di valore analitiche su crediti deteriorati effettuate dalla Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale (BdM-MCC).

Il Risultato netto della gestione finanziaria si incrementa di 188 milioni di euro, passando da 5.491 milioni di euro del 2015 a 5.679 milioni di euro nel 2016, e accoglie rettifiche di valore su crediti per 6 milioni di euro che includono la svalutazione dei conti correnti della clientela BancoPosta con saldo debitore.

L'analisi dei Costi operativi evidenzia un incremento del 6,2% rispetto al precedente esercizio, imputabile prevalentemente ai maggiori costi per la remunerazione dei servizi resi dalla Rete Commerciale al segmento finanziario (come da disciplinare interno) e all'incremento degli accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri dovuto all'iniziativa di tutela a favore dei clienti che hanno investito nei Fondi Immobiliari collocati da Poste Italiane nel periodo dal 2002 al 2005 (per ulteriori dettagli si rinvia al capitolo Relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta - Sistema di gestione dei rischi).

E' opportuno evidenziare, inoltre, che la voce accoglie rettifiche di valore per 37 milioni di euro riferite a BdM-MCC al fine di allineare il valore delle attività nette al presumibile valore di realizzo. Tale impairment si è reso necessario a seguito dell'accordo di trasferimento – perfezionato in data 8 febbraio 2017 e da realizzarsi nel corso del 2017 - da Poste Italiane a Invitalia dell'intero pacchetto azionario di BdM-MCC.

Analisi dei risultati

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi da:
gestione della liquidità raccolta e relativi impieghi (1) 1.983 1.974 9 0,5%
raccolta del risparmio postale 1.577 1.610 (33) -2,0%
commissioni per incassi e pagamenti (2) 1.048 1.058 (10) -0,9%
collocamento e distribuzione di prodotti finanziari (3) 327 272 55 20,2%
servizi di monetica (4) 359 241 118 49,0%
Totale Ricavi Servizi Finanziari di Gruppo 5.294 5.155 139 2,7%

(1) La voce comprende rendimenti e plusvalenze da alienazione.

(2) La voce comprende commissioni bollettini, servizi delegati, trasferimento fondi e altri ricavi da conti correnti.

(3) La voce comprende ricavi relativi a finanziamenti, carte di credito, altri prodotti di investimento e Banca del Mezzogiorno.

(4) La voce comprende commissioni su carte prepagate, carte di debito e servizi di acquiring.

I risultati commerciali del settore operativo Servizi finanziari evidenziano un incremento dei ricavi che passano da 5.155 milioni di euro del 2015 a 5.294 milioni di euro nel 2016. Nel dettaglio, i ricavi degli impieghi della raccolta sui conti correnti postali si attestano a 1.983 milioni di euro (1.974 milioni di euro nel 2015) e beneficiano della positiva gestione del portafoglio titoli che ha consentito di realizzare plusvalenze da alienazione per 473 milioni di euro (426 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015). Tale risultato ha più che compensato la riduzione degli interessi attivi sugli impieghi che passano da 1.546 milioni di euro del 2015 a 1.509 milioni di euro nel 2016 risentendo, pur in presenza di un aumento delle consistenze conseguente alla crescita della raccolta17 , della diminuzione dei tassi medi della remunerazione degli impieghi (sia del portafoglio Titoli che dei depositi presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze).

Il Servizio di raccolta del risparmio postale, i cui proventi sono legati al meccanismo convenzionale negoziato con Cassa Depositi e Prestiti SpA e su cui si riflette il conseguimento di predeterminati obiettivi di raccolta netta e giacenza media18, ha concorso alla formazione dei ricavi per 1.577 milioni di euro (1.610 milioni di euro nel 2015). Al 31 dicembre 2016 la consistenza dei Libretti è di 119 miliardi di euro (in linea con la consistenza al 31 dicembre 2015), mentre quella dei Buoni Postali Fruttiferi è di 204 miliardi di euro (206 miliardi di euro al 31 dicembre 2015).

I ricavi dei servizi di incasso e pagamento registrano un decremento di 10 milioni di euro, attestandosi a 1.048 milioni di euro, ascrivibile essenzialmente alla flessione dei proventi per i Servizi Delegati, sul cui andamento hanno inciso, oltre alla riduzione del numero di pensioni pagate (sia allo sportello, sia mediante accredito su Libretto postale), le minori commissioni sugli accrediti delle pensioni per effetto della revisione dell'accordo con INPS avvenuta a giugno 2015.

17 La giacenza media della raccolta passa da 45,2 miliardi di euro del 2015 a 49,6 miliardi di euro del 2016 (compresi gli impieghi delle società del Gruppo e i Debiti verso istituzioni finanziarie per operazioni di Pronti contro termine).

18 Nel corso dell'esercizio 2016 si sono consolidate talune condizioni contemplate dalla Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018, per le quali è previsto che le parti rinegozino in buona fede gli accordi in vigore. Nelle more della definizione di eventuali nuovi termini e condizioni dell'accordo, per i servizi resi nell'esercizio 2016, Poste Italiane ha accertato i compensi nella misura prevista dalla Convenzione del 4 dicembre 2014.

Tale decremento è stato parzialmente compensato da maggiori ricavi non ricorrenti su F24 derivanti dall'accordo con l'Agenzia delle Entrate per il recupero di compensi relativi ad anni precedenti (15 milioni di euro incassati nel mese di settembre 2016).

I Servizi di collocamento e distribuzione dei prodotti finanziari di terzi hanno registrato una crescita del 20,2% per effetto dei maggiori ricavi da distribuzione di prodotti di finanziamento (199 milioni di euro nel 2016 rispetto ai 136 milioni del 2015).

Per quanto concerne infine i Servizi di monetica l'incremento dei ricavi, che passano da 241 milioni di euro del 2015 a 359 milioni nel 2016, è prevalentemente attribuibile all'operazione di acquisizione di Visa Europe da parte di Visa Inc, che ha comportato per Poste Italiane il conseguimento di una plusvalenza di 121 milioni di euro derivante dalla cessione dell'azione detenuta in Visa Europe. Buona anche la performance del prodotto Postepay, i cui ricavi si attestano a 152 milioni di euro (131 milioni di euro nel 2015), che beneficia dell'incremento dei proventi connessi all'emissione e utilizzo della Postepay Evolution.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel settore dei servizi finanziari l'esercizio 2016 è stato caratterizzato dalla prosecuzione delle iniziative commerciali finalizzate a sviluppare l'offerta e incentivare il cross-selling, facendo leva su un modello di business incentrato sulla relazione interpersonale di lungo periodo e di fiducia con la clientela.

In tale contesto, le principali iniziative sono state finalizzate a valorizzare l'offerta dei prodotti di Risparmio Postale, rilanciare l'offerta dei finanziamenti retail e crescere nel portafoglio dei servizi transaction banking (per es. monetica, incassi e pagamenti). Proprio con riferimento ai servizi di incasso e pagamento, sono proseguite le attività finalizzate ad aggiornare e rinnovare, anche in ottica digital e omnicanale, il tradizionale servizio "Bollettino"; a tal riguardo è stata lanciata la nuova sezione Pagamenti accessibile dal sito "www.poste.it", un unico ambiente digitale per il pagamento di bollette, utenze, oneri verso imprese e Pubblica Amministrazione, modelli F24 e, dal mese di ottobre, il pagamento del bollo auto.

Nell'ambito delle attività di Trasferimento fondi internazionali è stata realizzata una campagna di comunicazione del prodotto MoneyGram, finalizzata a rafforzare i servizi offerti in relazione alla conoscenza del brand BancoPosta.

Nel settore della monetica, il numero delle carte Postamat in circolazione è stabile a 7 milioni, mentre le carte Postepay hanno superato i 16 milioni, di cui 3,3 milioni sono le nuove Postepay Evolution. Inoltre, nel corso dell'anno è stata rilasciata una versione dell'app postepay che, oltre a una rinnovata veste grafica e a una maggiore semplicità d'uso, è stata arricchita con il nuovo servizio di trasferimento fondi in tempo reale (P2P), con una nuova modalità di pagamento per acquisti on line mediante un "portafoglio digitale" (wallet) e un codice di identificazione con la nuova funzionalità di pagamento del bollettino.

Con riferimento ai finanziamenti erogati da partner terzi, sono state introdotte nuove soluzioni tra cui, l'ampliamento della gamma cessione del quinto per i clienti retail e l'offerta di nuove tipologie di prestiti per i clienti business (titolari di Libretto Postale e professionisti) che devono per es. finanziare l'acquisto di beni strumentali o la ristrutturazione di immobili funzionali alla propria attività professionale. In particolare, è stato introdotto un nuovo strumento a supporto delle attività di consulenza al fine di agevolare l'individuazione dell'offerta più adeguata e sostenibile per ogni cliente. Infine, attraverso la partnership con Banca del Mezzogiorno, è stata estesa l'offerta della cessione del quinto per i dipendenti di Poste Italiane e delle principali Società del Gruppo ed è stata ampliata l'offerta dei prodotti di finanziamento a medio/lungo termine rivolti a clienti business, destinati a supportare le necessità finanziarie di società di capitali, correntiste da almeno sei mesi e con determinati requisiti di fatturato e di dislocazione territoriale.

SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO

MERCATO ASSICURATIVO

Nel 2016 pur non disponendo di dati ufficiali definitivi a livello nazionale è possibile ipotizzare che i premi lordi contabilizzati nell'ambito del mercato assicurativo vita raggiungano quota 103 miliardi di euro, in diminuzione del 10% rispetto all'anno 2015. Tale dinamica è da ricondurre principalmente alla significativa contrazione della raccolta di polizze di ramo III (-28% rispetto al 2015), nonché al decremento di oltre 2 miliardi di euro (-3%) del ramo I, la cui incidenza sui premi totali passa tuttavia dal 68% del 2015 al 74% del 2016.

La nuova produzione di polizze individuali e collettive sulla vita delle imprese italiane ed extra-UE, inclusi i premi unici aggiuntivi, ammonta a circa 87 miliardi di euro di premi e registra una riduzione di circa il 12% rispetto all'esercizio precedente. I nuovi premi delle sole polizze individuali hanno raggiunto gli 84,2 miliardi di euro, in diminuzione di quasi il 13% rispetto al 2015.

Dall'andamento per tipologia di ramo/prodotto emerge che le polizze di ramo I, pur registrando un calo rispetto all'anno precedente con un ammontare di premi di nuova produzione di 61,3 miliardi di euro (-4,5% rispetto al 2015), hanno confermato anche per il 2016 il loro ruolo principale, con una raccolta di oltre il 70% della nuova produzione vita totale.

Per contro, i premi di ramo III delle polizze individuali unicamente di tipo Unit-Linked, hanno evidenziato una diminuzione del 30% rispetto al 2015, attestandosi a 21 miliardi di euro di nuovi premi. Andamento negativo anche per le polizze di ramo V, con una raccolta di 2,3 miliardi di euro (3 miliardi di euro nel 2015), corrispondente solo al 3% dei nuovi affari complessivi.

La nuova produzione individuale e collettiva dei prodotti di ramo VI ammonta a 729 milioni di euro e registra un discreto aumento (circa il 4%) rispetto all'anno precedente. Positivo anche l'andamento del volume dei contributi per nuove adesione ai piani pensionistici individuali che, a fronte di un importo di 1,5 miliardi di euro, ha registrato un incremento del 10,7% rispetto al 2015.

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto al terzo trimestre 2016 si sono attestati a circa 25,5 miliardi di euro, in contrazione dell'1,6% rispetto all'analogo dato dell'anno precedente (fonte: ANIA). La contrazione complessiva è imputabile all'andamento del comparto Auto (RC Autoveicoli terrestri e Corpi veicoli terrestri), che registra una contrazione del 4,2% mentre gli altri rami danni registrano una leggera crescita dell'1,1%.

Nel dettaglio, i premi del ramo RC Autoveicoli terrestri sono stati 10,5 miliardi di euro (-5,9% rispetto al terzo trimestre del 2015), mentre i premi del ramo Corpi veicoli terrestri sono stati 2,0 miliardi di euro (+5,5% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente). Come sopra anticipato, gli altri rami danni hanno registrato una leggera crescita e i relativi premi si attestano a circa 13,0 miliardi di euro. Tra questi, per volumi e livello di crescita, le migliori performance sono state registrate dal ramo malattia, con premi che ammontano a 1,7 miliardi di euro in crescita dell'8,3% e il ramo infortuni con premi per 2,3 miliardi di euro, in crescita dello 0,5% sempre rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi netti 19.884 18.197 1.687 9,3%
premi lordi di competenza 19.929 18.238 1.691 9,3%
premi ceduti in riassicurazione di competenza 4
5
4
1
4 9,8%
Commissioni attive 60 44 16 36,4%
Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 3.274 2.352 922 39,2%
Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unit linked 35 193 (158) -81,9%
Variazione netta riserve tecniche 21.958 19.683 2.275 11,6%
Importi pagati 7.471 8.038 (567) -7,1%
Variazione delle riserve tecniche 14.507 11.660 2.847 24,4%
Quote a carico dei riassicuratori (20) (15) 5 33,3%
Spese di gestione degli investimenti 17 15 2 13,3%
Spese di gestione 633 562 71 12,6%
Provvigioni nette 482 436 4
6
10,6%
Costi di funzionamento 151 126 2
5
19,8%
Altri ricavi/costi netti (9) (16) 7 -43,8%
Risultato operativo (EBIT) 636 510 126 24,7%

Conto economico del settore Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito

Il Risultato Operativo del settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ammonta a 636 milioni di euro ed evidenzia una crescita del 24,7% rispetto all'esercizio precedente. Tale risultato è prevalentemente attribuibile alla positiva performance della gestione operativa del Gruppo Poste Vita, la cui attività commerciale ha condotto alla realizzazione di una produzione complessiva che, al netto della quota ceduta in riassicurazione, ammonta a 19,9 miliardi di euro (+9,3% rispetto ai 18,2 miliardi di euro di premi nel 2015) e attiene essenzialmente al collocamento di prodotti "vita" con 19,8 miliardi di euro (18,1 miliardi di euro nel 2015), mentre 80 milioni di euro afferiscono al collocamento di prodotti "danni".

Con riferimento alle attività di Risparmio gestito, il 2016 è stato caratterizzato da una crescita della raccolta di fondi comuni di investimento che ha generato commissioni attive per 60 milioni di euro (+36,4% rispetto all'esercizio precedente).

I proventi finanziari netti riferiti a titoli a copertura di prodotti assicurativi tradizionali, pur in un contesto di mercato caratterizzato da elevata volatilità e da una flessione dei tassi di interesse sui rendimenti dei titoli governativi, ammontano a 3.274 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2.352 milioni di euro del 2015 per effetto, sia dei maggiori proventi ordinari correlati alla crescita delle masse gestite, sia soprattutto delle dinamiche dei mercati finanziari che hanno comportato la rilevazione di plusvalenze da valutazione nette per complessivi 475 milioni di euro, mentre nel 2015 erano state rilevate minusvalenze per 435 milioni di euro. Tuttavia, trattandosi di investimenti inclusi nelle gestioni separate a copertura delle corrispondenti passività assicurative, tale importo è interamente attribuito agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Per quanto attiene agli investimenti a copertura di prodotti index e unit linked, i proventi finanziari complessivamente conseguiti nel 2016 sono positivi per circa 35 milioni di euro, in calo rispetto al risultato finanziario conseguito nel 2015, pari a 193 milioni di euro, per effetto principiamene dell'accresciuta volatilità dei mercati finanziari e della scadenza di alcuni prodotti di Ramo III. Tale importo si riflette pressoché integralmente nella valutazione delle correlate riserve tecniche.

Per effetto delle dinamiche commerciali e della corrispondente rivalutazione delle passività assicurative in virtù dei positivi risultati finanziari conseguiti, la variazione delle riserve tecniche, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammonta a 22,0 miliardi di euro contro 19,7 miliardi di euro del precedente esercizio. Della variazione indicata, le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a circa 7,5 miliardi di euro (8,0 miliardi di euro nel medesimo periodo del 2015) comprensive di scadenze di polizze per circa 3,8

miliardi di euro. L'incidenza dei riscatti rispetto alle riserve iniziali è del 2,9 % (3,3% al 31 dicembre 2015) dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato.

In relazione a quanto sopra, la raccolta netta alla fine del 2016 ammonta a 12,4 miliardi di euro (10,1 miliardi di euro nel 2015).

Le spese di gestione degli investimenti, che ammontano a 17 milioni di euro rispetto ai 15 milioni di euro del 2015, si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione del portafoglio finanziario e a quelle di custodia titoli. L'incremento della voce è connesso alla crescita del portafoglio.

Per l'attività di distribuzione e incasso, stante le positive dinamiche commerciali, sono state corrisposte provvigioni per 482 milioni di euro (436 milioni di euro nel corso del 2015). Delle stesse hanno beneficiato il Settore operativo Finanziario del Gruppo che cura il collocamento dei prodotti e quello Postale e Commerciale per i servizi di distribuzione resi.

I costi di funzionamento ammontano a 151 milioni di euro e segnano un incremento del 19,8% rispetto ai 126 milioni di euro del 2015 per effetto del rafforzamento quali/quantitativo dell'organico del Gruppo, necessario a fronte della costante crescita in termini di dimensioni e di volumi, e degli investimenti effettuati nell'ottica del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. L'incidenza dei costi di funzionamento comunque anche nel corso del 2016 è continuata a mantenersi su livelli di gran lunga inferiori rispetto alla media di mercato (0,8% dei premi emessi e 0,1% delle riserve).

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel corso del 2016 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con gli obiettivi strategici perseguiti negli ultimi anni, è stata principalmente finalizzata a:

  • rafforzare la leadership nel mercato vita e consolidare il posizionamento rispetto agli altri player,
  • crescere nel segmento welfare, investendo nel comparto delle coperture sanitarie, anche grazie alla controllata Poste Welfare Servizi Srl.

L'attività commerciale dell'esercizio, in un contesto di mercato contraddistinto da bassi tassi di interesse e da un'elevata volatilità, è stata indirizzata, coerentemente con le linee strategiche individuate nel piano industriale, ad avviare un graduale e progressivo ribilanciamento della produzione verso prodotti assicurativi non garantiti (Multiramo, unit-linked), caratterizzati da un profilo rischio rendimento comunque moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo, ma potenzialmente con ritorni sugli investimenti più attrattivi. Inoltre, il Gruppo ha proseguito a indirizzare i propri sforzi nello sviluppo di nuovi strumenti, supporti e formazione della rete (a copertura delle fasi di pre vendita, vendita e post vendita), finalizzati a migliorare e consolidare nel tempo la relazione con il cliente.

Nel complesso, come già commentato, la produzione si è attestata a oltre 19,9 miliardi di euro (18,2 miliardi di euro nel 2015) di cui circa 19,1 miliardi di euro (18,1 miliardi di euro nel 2015) afferenti alla commercializzazione di prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I e V (prodotti tradizionali con gestione separata), mentre la raccolta di prodotti di Ramo III (Multiramo e una Unit il cui collocamento è stato avviato nel mese di aprile) ammonta a circa 722 milioni di euro rispetto ai 342 milioni dello scorso anno.

Soddisfacente la commercializzazione di prodotti a premio ricorrente (Multiutile Ricorrente, Long Term Care, Posta Futuro Da Grande), con oltre 117mila polizze vendute nel 2016, così come le vendite del prodotto PostaPrevidenzaValore che, con oltre 96mila polizze collocate nell'esercizio e un livello di adesioni che ha raggiunto le circa 874mila unità, hanno permesso a PosteVita di consolidare il proprio ruolo anche nel mercato della previdenza. Positivi sono stati infine i risultati afferenti alla vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute "stand alone" (al di fuori cioè di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre 23mila nuove polizze vendute nel corso del 2016, mentre oltre 90mila sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, correlate a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane.

Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. In particolare, nel corso dell'esercizio sono state identificate specifiche iniziative di marketing e commerciali orientate verso un'offerta di prodotti sempre più modulabili per la salute e prevenzione (per es. PosteProtezione Innova Salute e PosteProtezione Innova Infortuni), in grado di soddisfare le esigenze eterogenee di un vasto bacino di clienti. Sebbene la contribuzione al risultato sia ancora marginale, i risultati commerciali sono stati comunque positivi, con una produzione complessiva di 118,819 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto al dato del 2015 (93,0 milioni di euro). Tali dinamiche sono state accompagnate anche da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.

Per quanto attiene alla gestione finanziaria, in un contesto caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse e dei rendimenti dei titoli governativi, le scelte di investimento sono state improntate, tenuto conto delle linee strategiche del piano industriale sopra richiamate, a obiettivi di prudenza con un portafoglio che continua ad essere investito prevalentemente in Titoli di Stato e obbligazioni "corporate", con una esposizione complessiva che, seppur ridottasi rispetto al 2015, rappresenta oltre l'85% dell'intero portafoglio. Inoltre, nel corso del 2016, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti, attraverso il contestuale incremento degli investimenti in titoli di capitale (la cui incidenza sul portafoglio è passata dal 10,6% all'attuale 14,2%) in particolare in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITS. In linea con la strategic asset allocation, inoltre, è proseguita la realizzazione di investimenti in Fondi che investono nel settore immobiliare (con target su immobili di tipo retail e uffici) principalmente in Europa.

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali e finanziarie, le riserve tecniche del portafoglio diretto italiano ammontano a 104,3 miliardi di euro (90,5 miliardi di euro a fine 2015), di cui 95,9 miliardi di euro riferiti ai prodotti di Ramo I e V (81,7 miliardi di euro a fine 2015) mentre le riserve afferenti a prodotti, allorché il rischio d'investimento è sopportato dagli assicurati, ammontano a 6,8 miliardi di euro (7,2 miliardi di euro anche al 31 dicembre 2015). La Riserva di Deferred Policyholder Liability (DPL), correlata alla variazione di fair value degli strumenti finanziari a copertura delle riserve, è passata da 9,7 miliardi di euro rilevati alla fine del 2015 a 9,3 miliardi di euro, per effetto del decremento di fair value quale conseguenza dell'andamento meno favorevole dei mercati finanziari rispetto alla fine del precedente esercizio.

Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 143,3 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto al dato rilevato alla fine del 2015.

Con riferimento ai requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale Solvency II, entrata in vigore il 1° gennaio 2016, una preliminare indicazione della posizione di solvibilità di Poste Vita al 31 dicembre 2016 evidenzia mezzi propri per 8.057 milioni di euro (6.841 milioni di euro a fine 2015), un requisito di capitale di

19 I premi lordi di competenza ammontano a 108,4 milioni di euro.

2.734 milioni di euro (1.687 milioni di euro a fine 2015) e un coefficiente di solvibilità che, seppur in flessione rispetto al dato del 2015 (passando dal 405% al 295% di fine 2016), continua comunque a mantenersi su livelli ampiamente superiori rispetto ai vincoli regolamentari e alla media di mercato.

La crescita dei mezzi patrimoniali (+1.216 milioni di euro) è da ricondurre principalmente a un significativo incremento del valore attuale degli utili futuri afferenti il portafoglio in essere - quale diretta conseguenza della crescita del business - che ha più che compensato la distribuzione di riserve patrimoniali e il rimborso parziale di prestiti subordinati effettuato nel corso del 2016. La positiva dinamica dei mezzi propri è stata, tuttavia, accompagnata da un incremento dei requisiti patrimoniali di 1.046 milioni di euro riferibile principalmente a un maggior assorbimento per i rischi di mercato riconducibile alle dinamiche, registrate nell'ultimo trimestre del 2016, dei tassi di interesse e dello spread dei titoli governativi italiani, alla maggior diversificazione degli investimenti (con minori titoli governativi) oltre che alla menzionata crescita del business.

I valori sopra riportati riflettono l'applicazione della Formula Standard di Solvency II e sono coerenti con la normativa fino a oggi emanata e, in particolare, con il Regolamento Delegato (UE) 2015/35 della Commissione del 10 ottobre 2014 e successive modifiche. Si evidenzia che il gruppo Poste Vita non ha a oggi in programma l'utilizzo di un modello interno. Dalle verifiche svolte, la Formula Standard risulta adeguata per rappresentare il capitale a rischio di Poste Vita SpA e, di conseguenza, valutare la posizione di solvibilità della Società.

Infine, per quanto concerne la linea di business rappresentata dai Fondi Comuni di Investimento, la raccolta lorda è stata di oltre 2,4 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto all'esercizio precedente, mentre la significativa contrazione dei riscatti si è riflessa in una crescita della raccolta netta passata da 676 milioni di euro del 2015 a 1.445 milioni di euro; conseguentemente il patrimonio della "clientela retail" gestito da BancoPosta Fondi Sgr è passato da 5,7 miliardi di euro di fine dicembre 2015 a 7,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2016. Tenuto conto dei patrimoni conferiti in delega dal Gruppo Poste Vita, il patrimonio complessivamente gestito da BancoPosta Fondi SGR - al 31 dicembre 2016 ha raggiunto i 79,8 miliardi di euro, facendo registrare un aumento del 14% rispetto ai 70,2 miliardi di euro di fine 2015.

Programma Dinamico SpA

Nel mese di dicembre 2016 sono state avviate le azioni finalizzate alla chiusura della società Programma Dinamico SpA, Veicolo di cartolarizzazione costituito nel 2001 ai sensi e per gli effetti della Legge n. 130 del 30 Aprile 1999, che ha operato sino al 2012 nell'ambito di sei operazioni di cartolarizzazione che hanno costituito il sottostante di diverse polizze di ramo III di tipo Index linked emesse da Poste Vita. In particolare, i titoli strutturati emessi dal Veicolo sono stati utilizzati quali attivi a copertura delle polizze stesse in conformità con la regolamentazione pro tempore applicabile. Al riguardo, essendo attualmente le polizze tutte scadute, il Veicolo è stato posto in liquidazione.

Fondo Atlante e Fondo Atlante 2

Nel mese di aprile 2016 Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" e, in data 27 luglio 2016, la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante 2". Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR SpA, sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell'ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane.

Al 31 dicembre 2016, le quote sottoscritte da Poste Vita richiamate dal Fondo Atlante ammontano a 211,0 milioni di euro, di cui 186,6 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 24,4 milioni di euro allocati al patrimonio libero della compagnia, mentre per il Fondo Atlante 2 le quote sottoscritte, interamente allocate alla gestione separata PostaValorePiù, non sono state ancora oggetto di richiamo. Per maggior trasparenza delle performance, in data 31 gennaio 2017 la Società di Gestione ha diffuso i risultati di una valutazione del Fondo Atlante dalla quale è emersa una possibile svalutazione del valore iniziale dell'investimento di circa il 24%. La Società di Gestione ha altresì precisato che "come dichiarato dallo stesso valutatore, tale valutazione è soggetta a una significativa incertezza derivante dalla disponibilità limitata di dati oggettivi e da una metodologia di calcolo che si è basata solo su multipli di mercato azionario, pur essendo in presenza di società non quotate, e all'inizio di un profondo processo di ristrutturazione e fusione". Tenuto conto delle più recenti notizie di mercato e in linea con l'orientamento seguito anche da altri investitori istituzionali, la Compagnia ha ritenuto opportuno procedere cautelativamente alla svalutazione dell'investimento nella misura del 50%, pari a complessivi 106 milioni di euro circa. Tali rettifiche da valutazione sono state rilevate per una quota di 94 milioni di euro, riferita agli investimenti a copertura delle gestioni separate, nelle Passività differite verso gli assicurati (come previsto dall'applicazione del meccanismo dello shadow accounting) e per una quota di 12 milioni di euro, riferita al patrimonio libero della Compagnia, nella voce Oneri Finanziari.

ALTRI SERVIZI

MERCATO DEGLI OPERATORI MOBILI

Nel corso del 2016 l'andamento del mercato dei servizi di telefonia mobile presenta evidenze in continuità con quanto già registrato dagli operatori negli ultimi mesi del 2015; si conferma il processo di razionalizzazione delle offerte tariffarie, caratterizzate dalla presenza di bundle ulteriormente ampliati nella quantità di traffico (prevalentemente navigazione mobile). Attraverso il perseguimento di una strategia incentrata su offerte di pacchetti triple e quadruple play20 si amplia ulteriormente l'offerta con l'introduzione di opzioni legate a contenuti tv/video on demand, streaming con l'intento di intercettare la gran parte della spesa del consumatore per la comunicazione e l'intrattenimento. Prosegue sia il trend di convergenza tra servizi di rete fissa e mobile, sia la prospettiva di realizzazione di partnership tra fornitori di contenuti digitali e operatori di rete di telecomunicazioni.

Sul mercato retail si confermano alcuni trend di sviluppo, in cui l'utilizzo dei social media è ancora proiettato a crescere in tutti i mercati chiave, sia a scopo ricreativo, sia per ricerche on line, in particolare per i servizi di m-commerce. Sul mercato business gli operatori mirano invece a essere i protagonisti della digital transformation delle aziende italiane in tutti i settori, compresa la Pubblica Amministrazione.

Nel corso del 2016, dopo l'annunciata unione tra le attività di comunicazione delle Società Wind e H3G, la Commissione Europea, al termine dell'indagine avviata nel primo trimestre 2016, ha dato il via libera alla joint venture, condizionandola tuttavia all'ingresso di un nuovo operatore di rete mobile affinché in Italia il settore rimanga competitivo e che i consumatori possano continuare a godere di servizi mobili innovativi a prezzi equi e su reti di qualità. Tale operatore è stato individuato nella società francese Iliad. Si rimanda per ulteriori dettagli a quanto descritto nel capitolo "Principali rapporti con le Autorità".

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 223 239 (16) -6,7%
Altri ricavi e proventi 1 4 (3) -75,0%
Totale Ricavi da terzi 224 243 (19) -7,8%
Ricavi altri settori 44 91 (47) -51,6%
Totale Ricavi 268 334 (66) -19,8%
Costi per beni e servizi 167 217 (50) -23,0%
Costo del lavoro 17 21 (4) -19,0%
Ammortamenti e svalutazioni 30 39 (9) -23,1%
Altri costi e oneri 6 7 (1) -14,3%
Costi altri settori 20 19 1 5,3%
Totale Costi 240 303 (63) -20,8%
Risultato operativo (EBIT) 28 31 (3) -9,7%

Conto Economico del settore Altri Servizi

Il settore Altri servizi, che include la società PosteMobile, presenta nel 2016 un Risultato Operativo di 28 milioni di euro, in riduzione di 3 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (31 milioni di euro nel 2015).

Tale flessione è ascrivibile all'andamento dei ricavi, il cui volume raggiunge i 268 milioni di euro e registra una riduzione del 19,8% per effetto, principalmente, dell'operazione straordinaria di scissione del ramo d'azienda

20 Gli operatori che utilizzano reti di telecomunicazioni possono sfruttare la convergenza tra telecomunicazioni e televisioni e offrire pacchetti di servizi congiunti triple play (telefonia fissa, banda larga e pay-TV) e quadruple play (telefonia fissa, mobile, banda larga e pay-TV).

cd. "Rete Fissa TLC"21 in favore di Poste Italiane SpA che ha determinato minori ricavi da altri settori per 47 milioni di euro (-51,6% rispetto al 2015).

Con riferimento alla telefonia mobile, si conferma il trend di graduale riposizionamento del portafoglio di offerta sul segmento relativo ai Piani a Canone, con una riduzione dei ricavi da offerta a consumo sui servizi Voce e SMS solo in piccola parte compensato dall'aumento dei ricavi per i servizi Dati.

I costi per beni e servizi evidenziano una riduzione del 23% rispetto all'esercizio precedente, attestandosi a 167 milioni di euro per effetto della citata scissione e delle efficienze rivenienti dal contratto con il nuovo operatore relativamente alle SIM commercializzate su piattaforma FULL e a quelle migrate da piattaforma ESP.

Il costo del lavoro si contrae del 19% (-4 milioni di euro rispetto al 2015) a seguito della riduzione dell'organico che passa da 309 risorse FTE mediamente impiegate nel 2015 a 249 risorse del 2016; tale diminuzione deriva principalmente dal trasferimento del personale della Rete Fissa TLC confluito nella Capogruppo.

Gli ammortamenti si riducono di circa 9 milioni di euro principalmente per effetto della scissione del Ramo "Rete Fissa TLC", mentre, tra gli altri costi e oneri gli accantonamenti decrescono di 1 milione di euro a seguito di minori svalutazioni sia su crediti di natura commerciale che di altra natura.

La base clienti PosteMobile al 31 dicembre 2016 si attesta a 3,65 milioni di linee, segnando ancora una crescita rispetto all'anno precedente (+1,3% rispetto al 31 dicembre 2015). Buone le performance, sia dei volumi di traffico voce, che hanno superato 5,3 miliardi di minuti (+0,2% rispetto al 2015), sia soprattutto dei volumi di traffico dati transitati su rete PosteMobile, che hanno raggiunto 6,7 migliaia di Terabyte, in crescita del 76% rispetto al 2015.

Nel 2016 il ruolo di PosteMobile nel mercato dei servizi di pagamento fruibili da mobile si è ulteriormente consolidato, traguardando un valore complessivo transato superiore al miliardo di euro, in crescita dell'89% rispetto ai risultati conseguiti nel 2015. Tale sviluppo è ascrivibile al ruolo svolto sia dall'APP PosteMobile che dall'APP BancoPosta.

L'APP PosteMobile, beneficiando dei continui rinnovamenti in termini di funzionalità e di user experience, continua a essere una delle maggiormente apprezzate e utilizzate del proprio segmento. Con oltre 2 milioni di download raggiunti e una valutazione media sugli store pari a 4,2 (scala 1-5), costituisce uno dei principali mobile wallet del mercato mobile italiano, traguardando un valore complessivo transato di 520 milioni di euro e migliorando ulteriormente la performance conseguita nel precedente esercizio del 6%e portando a quasi 2 milioni il numero di clienti (con SIM PosteMobile o con SIM di altri operatori) che possono eseguire operazioni finanziarie dispositive in modo semplice e sicuro direttamente da canali digitali mobili. Anche l'APP BancoPosta, lanciata a luglio 2015 per tutti i clienti di Poste Italiane indipendentemente dall'operatore telefonico, ha conseguito buoni risultati con oltre 600mila clienti abilitati ai propri servizi dispositivi e un transato di oltre 518 milioni di euro.

21 In data 26 gennaio 2016 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il progetto di scissione parziale del ramo d'azienda cd. "Rete Fissa TLC" di PosteMobile, in favore della capogruppo. L'atto è stato formalmente stipulato in data 27 aprile 2016.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Capitale investito netto e relativa copertura

31 dicembre 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Capitale immobilizzato:
Immobili, impianti e macchinari 2.080 2.190 (110) -5,0%
Investimenti immobiliari 56 61 (5) -8,2%
Attività immateriali 513 545 (32) -5,9%
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 218 214 4 1,9%
Totale Capitale immobilizzato
(a)
2.867 3.010 (143) -4,8%
Capitale d'esercizio:
Rimanenze 137 134 3 2,2%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 5.843 5.546 297 5,4%
Debiti commerciali e Altre passività (4.724) (4.398) (326) 7,4%
Crediti (Debiti) per imposte correnti (73) 19 (92) n.s.
Totale Capitale d'esercizio:
(b)
1.183 1.301 (118) -9,1%
Capitale investito lordo
(a+b)
4.050 4.311 (261) -6,1%
Fondi per rischi e oneri (1.507) (1.397) (110) 7,9%
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza (1.347) (1.361) 14 -1,0%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 53 (554) 607 n.s.
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad 660 - 660 n.s.
attività in dismissione (1)
Capitale investito netto 1.909 999 910 91,1%
Patrimonio netto 8.134 9.658 (1.524) -15,8%
Posizione finanziaria netta 6.225 8.659 (2.434) -28,1%

n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 31 dicembre 2016 un Capitale investito netto di 1.909 milioni di euro ampiamente coperto dal Patrimonio netto. Dal confronto con i dati di chiusura del precedente esercizio, in cui l'indicatore ammontava a 999 milioni di euro, emerge un incremento di 910 milioni di euro su cui incide, per effetto dell'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 5 già descritto, l'esposizione per il solo esercizio 2016 delle attività e passività finanziarie (595 milioni di euro complessivi netti) di BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SpA SGR nella voce "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione". Inoltre, poiché tale voce accoglie i saldi di tutti gli attivi e passivi delle due Società in dismissione, ne consegue che i valori del Capitale immobilizzato e del Capitale d'esercizio non includono – per il 2016 - le attività e le passività correnti e non correnti di BdM-MCC e di BancoPosta Fondi.

Il Capitale immobilizzato si attesta a 2.867 milioni di euro (3.010 milioni di euro a fine esercizio 2015). Alla formazione del saldo hanno principalmente concorso, oltre ad Ammortamenti e svalutazioni per 581 milioni di euro rilevati nell'esercizio, investimenti industriali per 451 milioni, di cui 381 milioni di euro effettuati da Poste Italiane e prevalentemente inerenti alle attività legate all'Information Technology che continua a rappresentare un importante fattore abilitante al perseguimento degli obiettivi delineati nel Piano di Gruppo. In particolare, sono proseguite le attività di evoluzione dei sistemi hardware, storage e backup e quelle finalizzate alla razionalizzazione e consolidamento dell'infrastruttura dei Data Center del Gruppo. Tali attività hanno portato negli anni a ridurre le originarie 35 sale sistemi distribuite sul territorio nazionale agli attuali 7 Data Center compreso il nuovo sito di viale Europa a Roma, la cui conclusione, comprensiva di collaudi, è prevista nei primi mesi del 2017. Da segnalare inoltre il completamento, avvenuto nel corso del secondo semestre 2016, dei lavori di ampliamento (sale 3 e 4) del Data Center di Torino.

In coerenza con il piano di messa in sicurezza delle infrastrutture tecnologiche è continuato il progetto "Rinnovo Tecnologico dei sistemi PosteItaliane", finalizzato all'upgrade dei sistemi presenti nei Data Center razionalizzati, con l'obiettivo di massimizzarne l'efficienza. In tale contesto, nel corso dell'esercizio sono state ampliate le infrastrutture di server farm, anche attraverso la contrattualizzazione di accordi, a livello di Gruppo, con i principali fornitori informatici (i.e. Oracle, Microsoft) funzionali a una miglior prestazione sistemica e al conseguimento di saving economici di scala. Relativamente all'infrastruttura di Storage, nel corso del 2016 è proseguita l'attività di allineamento alle accresciute necessità di business.

Tale percorso di aggiornamento delle dotazioni hardware è proseguito anche presso la rete territoriale (Uffici Postali, Direzionali e di Recapito), così come l'ulteriore estensione presso gli Uffici Postali dei free Wi-Fi point per un totale di 3.224 Wi-Fi point attivati a tutto il 2016.

Con riferimento alle attività a supporto del programma di Digital Transformation, nel 2016 si è proceduto con l'integrazione della nuova piattaforma all'interno dell'infrastruttura in essere, sia dal punto di vista hardware che software.

Ulteriori investimenti hanno riguardato la realizzazione di soluzioni evolutive relative al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), nonché l'attivazione del servizio di full acquiring per tutte le principali carte di pagamento operanti sul circuito nazionale (Pagobancomat) o sui circuiti internazionali VISA, VISA Electron, VPAY e Mastercard, Maestro). Sono altresì proseguite le attività in ambito Anagrafica Unica, in linea con il percorso avviato lo scorso esercizio che prevede importanti integrazioni con i sistemi di Customer Relationship Management (CRM) ed Enterprise DataWarehouse (EDWH).

In ambito sicurezza informatica, sono proseguite le attività di analisi e valutazione dei rischi di Information Security che hanno portato alla definizione di requisiti di sicurezza necessari per garantire un adeguato livello di protezione delle informazioni.

Con riferimento alle società del Gruppo, l'attività investitoria di PosteMobile ha riguardato per oltre il 60% le attività di sviluppo dei servizi di rete fissa con l'obiettivo di supportare l'evoluzione dei processi di business del Gruppo. Con riferimento invece alla rete mobile i principali interventi condotti nell'esercizio sono stati finalizzati ad accrescere la competitività e l'innovatività dell'offerta retail sul mercato della telefonia mobile, ad ampliare i servizi offerti alla clientela business e a sviluppare le APP BancoPosta e PosteMobile.

Le iniziative del comparto della Logistica postale sono proseguite nel 2016 lungo tre linee di intervento costituite dall'Esercizio della rete postale, che ha previsto attività volte a garantire, mediante l'approvvigionamento delle attrezzature, la continuità operativa degli stabilimenti e dei centri di recapito, dall'Ottimizzazione della rete postale, che nel corso del 2016 ha visto il completamento dell'implementazione della firma elettronica da palmare su tutto il territorio nazionale, che permetterà di migliorare l'efficienza dell'attività di consegna dei prodotti a firma e di fornire un servizio sempre più innovativo e di prossimità al cliente e dall'Evoluzione della Rete Postale, nel cui ambito è proseguita la riprogettazione del network logistico attraverso l'introduzione di nuovi modelli di recapito, in coerenza anche con il nuovo quadro regolatorio.

Con riferimento alle piattaforme applicative, sono proseguite le attività volte all'evoluzione del sistema di tracciatura integrato a livello di Gruppo degli oggetti postali.

Inoltre, per le attività a supporto del business sono stati completati gli sviluppi necessari all'implementazione del servizio "next day" nell'ambito della partnership con il cliente Amazon.

Per quanto concerne l'attività finalizzata all'ammodernamento e alla ristrutturazione immobiliare, in continuità con la strategia di valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste Italiane, è proseguita l'attività di investimento che ha interessato prevalentemente il patrimonio strumentale. In particolare, sono proseguite le attività di ristrutturazione e manutenzione straordinaria programmata mediante la realizzazione di interventi finalizzati alla riqualificazione e all'adeguamento degli immobili strumentali, secondo le esigenze funzionali dei luoghi di lavoro e dei servizi svolti, nonché interventi volti a migliorare la sicurezza e la salute dei dipendenti. Inoltre, nel corso del 2016 sono stati realizzati 2.386 interventi per attività di manutenzione straordinaria non programmata (impianti di riscaldamento e condizionamento, impianti elettrici e antincendio, ecc.) oltre a interventi per il ripristino dell'operatività degli Uffici Postali oggetto di attacchi criminosi.

Il Capitale d'esercizio al 31 dicembre 2016 si attesta a 1.183 milioni di euro e si decrementa di 118 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2015. Tale variazione riflette essenzialmente la diversa esposizione, in applicazione del principio contabile IFRS 5, dei crediti e dei debiti (correnti e non correnti) afferenti a BdM-MCC e BancoPosta Fondi, il cui saldo netto al 31 dicembre 2016 – confluito nella voce Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione - ammonta a 96 milioni di euro.

Il decremento del saldo netto passivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 607 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo (incremento di crediti per imposte anticipate e/o decremento di debiti per imposte differite) sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita.

Il saldo netto delle "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione" ammonta a 660 milioni di euro, si riferisce per 616 milioni di euro a BdM-MCC e per 44 milioni di euro a BancoPosta Fondi e accoglie, oltre alle sopra descritte attività e passività finanziarie (per complessivi 595 milioni di euro) anche gli effetti della svalutazione di 37 milioni di euro effettuata per allineare il valore delle attività nette della società BdM-MCC SpA al presumibile valore di realizzo, al netto dei costi di vendita.

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 ammonta a 8,1 miliardi di euro ed evidenzia un decremento di 1,5 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2015 principalmente ascrivibile alla movimentazione delle riserve di fair value (1,6 miliardi di euro, al netto degli effetti fiscali) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) degli investimenti del settore operativo Finanziario in titoli disponibili per la vendita, nonché alla distribuzione di dividendi, così come deliberato dalla Assemblea degli azionisti del 24 maggio 2016, per 444 milioni di euro (34 centesimi di euro per azione) corrisposti agli azionisti il 22 giugno 2016.

Tali variazioni sono state parzialmente compensate dall'Utile dell'esercizio per 622 milioni di euro.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Posizione finanziaria netta del Gruppo per settore operativo

(dati in milioni di euro)

Saldo al 31 dicembre 2016 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (1.947) (59.225) (1.012) (2) 1.265 (60.921)
Riserve tecniche assicurative - - (113.678) - - (113.678)
Attività finanziarie 1.236 58.681 115.596 2
9
(1.180) 174.362
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 6
6
- - 6
6
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (711) (544) 972 2
7
8
5
(171)
Cassa e depositi BancoPosta - 2.494 - - - 2.494
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.556 1.320 1.324 2
1
(319) 3.902
Posizione finanziaria netta 845 3.270 2.296 4
8
(234) 6.225
Saldo al 31 dicembre 2015 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (2.442) (55.418) (1.218) (4) 1.604 (57.478)
Riserve tecniche assicurative - - (100.314) - - (100.314)
Attività finanziarie 1.396 57.574 102.409 2
6
(1.315) 160.090
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 5
8
- - 5
8
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (1.046) 2.156 935 2
2
289 2.356
Cassa e depositi BancoPosta - 3.161 - - - 3.161
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.315 485 1.615 1
6
(289) 3.142
Posizione finanziaria netta 269 5.802 2.550 3
8
- 8.659

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2016 è in avanzo di 6.225 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2015 (in cui presentava un avanzo di 8.659 milioni di euro) principalmente per effetto della componente valutativa legata al fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita per circa 2.265 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale, in larga parte ascrivibile al portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta e, in misura minore, agli impieghi della controllata Poste Vita; nonché per effetto della variazione negativa conseguente alla riclassifica delle attività e passività finanziarie di BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SpA SGR per complessivi 595 milioni di euro netti nelle specifiche voci componenti il saldo delle "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione" in applicazione dell'IFRS 5.

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA dei Settori Operativi Servizi Postali e Commerciali e Altri Servizi al 31 dicembre 2016, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n. 319 del 2013 è la seguente:

31 dicembre 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2016 2015
A. Cassa 2 2
B. Altre disponibilità liquide 1.575 1.329
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.577 1.331
E. Crediti finanziari correnti 6
3
169
F. Debiti bancari correnti (2) (515)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (14) (16)
H. Altri debiti finanziari correnti (22) (20)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (38) (551)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 1.602 949
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (798) (797)
M. Altri debiti non correnti (50) (57)
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) (1.248) (1.254)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) 354 (305)
Attività finanziarie non correnti 651 553
Posizione Finanziaria Netta Industriale 1.005 248
Crediti finanziari intersettoriali 522 674
Debiti finanziari intersettoriali (634) (615)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti intersettoriali 893 307
di cui:
- Postale e commerciale 845 269
- Altro 4
8
3
8

LIQUIDITA'

(dati in milioni di euro) 2016 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.142 1.704
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 2.258 2.563
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle variazioni del circolante 1.439 1.192
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla variazione del capitale circolante (83) 2.040
Liquidità generata/(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria 864 (835)
Liquidità generata/(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa 3
8
166
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (444) (689)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (964) (436)
Disponibilità liquide riclassificate nella voce Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione (90) -
Flusso delle disponibilità liquide 760 1.438
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 3.902 3.142
di cui:
Disponibilità assoggettate a vincolo d'impiego 780 1
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative 799 1.324
Altra liquidità indisponibile 3
1
3
4

La gestione operativa dell'esercizio è stata caratterizzata da un flusso positivo delle disponibilità liquide di 2.258 milioni di euro generato, tra l'altro, dall'utile netto conseguito nell'esercizio (622 milioni di euro).

La cassa generata è stata principalmente utilizzata per la realizzazione di investimenti industriali che, al netto delle dismissioni, hanno assorbito 446 milioni di euro, nonché per l'estinzione di finanziamenti a breve termine per complessivi 521 milioni di euro.

La disponibilità di cassa, dopo il pagamento di dividendi per 444 milioni di euro aumenta di 760 milioni di euro.

6. RISORSE UMANE

ORGANICO

L'organico del Gruppo è di seguito evidenziato:

Numero dei dipendenti (*)
Medio Puntuale
Organico stabile 2016 2015 31/12/2016 31/12/2015
Dirigenti 773 793 748 790
Quadri 16.113 16.042 15.807 15.878
Aree operative 118.720 121.487 115.035 119.792
Aree di base 1.052 1.408 912 1.141
Totale unità a tempo indeterminato 136.658 139.730 132.502 137.601
Contratti di apprendistato 32 43 23 37
Totale 136.690 139.773 132.525 137.638
Organico flessibile 2016 2015 31/12/2016 31/12/2015
Contratti di somministrazione 11 120 3 118
Contratti a tempo determinato 4.545 3.807 4.211 5.042
Totale 4.556 3.927 4.214 5.160
Totale organico stabile e flessibile 141.246 143.700 136.739 142.798

(*) Dati espressi in full time equivalent .

FORMAZIONE

Nell'anno 2016 sono state gestite complessivamente oltre 3 milioni di ore di formazione, corrispondenti a circa 1,3 milioni di partecipazioni22 e a quasi 420mila giornate/uomo.

Ore gestite in Presenza e On line

2016
2015
ORE GESTITE IN AULA Livelli
B-C-D-E-F
Quadri (A1 e A2) Dirigenti TOTALE Livelli
B-C-D-E-F
Quadri (A1 e A2) Dirigenti TOTALE
Posta, Comunicazione e Logistica 413.643 36.259 1.520 451.422 594.459 32.873 1.796 629.128
BancoPosta 12.553 11.041 1.165 24.759 5.632 3.023 884 9.539
Mercato Privati 1.015.166 392.512 6.937 1.414.615 1.232.711 368.385 2.661 1.603.757
Mercato Business e PA 5.557 26.818 1.021 33.396 1.844 8.067 858 10.769
Corporate 23.461 37.435 3.416 64.312 13.923 20.996 3.904 38.823
Totale ore aula 1.470.380 504.065 14.059 1.988.504 1.848.569 433.344 10.103 2.292.016
Ore aula trasformate in gg/uomo 204.219 70.009 1.953 276.181 256.746 60.187 1.403 318.336
2016 2015
ORE GESTITE ON LINE Livelli
B-C-D-E-F
Quadri
(A1 e A2)
Dirigenti TOTALE Livelli
B-C-D-E-F
Quadri
(A1 e A2)
Dirigenti TOTALE
Posta, Comunicazione e Logistica 160.335 10.662 2.004 173.001 143.682 7.398 715 151.795
BancoPosta 3.705 2.027 570 6.302 3.321 972 463 4.756
Mercato Privati 714.203 96.865 5.172 816.240 515.294 124.294 2.520 642.108
Mercato Business e PA 997 4.673 1.088 6.758 706 2.983 476 4.165
Corporate 10.350 14.825 3.495 28.670 8.553 9.251 2.630 20.434
Totale ore on line 889.590 129.052 12.329 1.030.971 671.556 144.898 6.804 823.258
Ore on line trasformate in gg/uomo 123.554 17.924 1.712 143.190 93.272 20.125 945 114.341

22 Le partecipazioni includono i dipendenti che hanno partecipato ad un solo corso e i dipendenti che hanno partecipato a più di un corso.

Sotto il profilo delle metodologie didattiche, la formazione in aula ha rappresentato il 66% delle ore complessivamente erogate e il 27% delle partecipazioni totali, mentre la formazione on line rispettivamente il 34% e il 73%.

La formazione manageriale, caratterizzata come nel precedente esercizio da una notevole pervasività in termini sia di iniziative che di target coinvolti, ha sviluppato oltre 92mila ore di formazione, erogate a circa 2mila risorse (dirigenti e quadri responsabili di ruoli organizzativi).

In particolare, sono proseguiti i percorsi formativi finalizzati ad approfondire gli scenari macroeconomici, geopolitici e i temi dell'etica, nonché quelli orientati a trasferire conoscenze di marketing management, con la finalità di creare le condizioni propedeutiche per un consolidamento sistematico della cultura mercato-cliente. Per il management operativo di linea sono state attuate diverse iniziative formative finalizzate a rafforzare la leadership professionale delle risorse operanti in Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione ed è proseguita la formazione orientata rispettivamente dal nuovo modello di servizio retail per le risorse di Mercato Privati e dal nuovo modello del recapito per le risorse di Posta, Comunicazione e Logistica.

Per le risorse più i giovani, quadri e neolaureati, anche nel 2016 sono state attivate iniziative finalizzate a: supportare i partecipanti nell'interpretazione dei nuovi scenari di mercato, traendone ispirazione e stimolo per l'adozione di strategie e soluzioni lavorative innovative, accrescere le competenze professionali, rafforzare la motivazione e l'ingaggio, allenare a elaborare soluzioni semplici all'interno della complessità organizzativa.

Per i neoassunti (con contratto a tempo indeterminato o determinato) nonché per gli inserimenti in rapporto di stage, è stato avviato un percorso denominato "Sistema InPoste" finalizzato a favorire la conoscenza e la comprensione della cultura organizzativa e dei business del Gruppo.

La formazione tecnico-specialistica, oltre alle iniziative dedicate alle succitate trasformazioni del modello di servizio degli Uffici Postali e della rete di vendita sotto il profilo della relazione con il cliente, ha contemplato l'avvio di corsi dedicati agli specialisti finanziari e assicurativi sui temi a valenza strategica: "Sviluppo Cultura Assicurativa – Protezione Risparmio", "Consulenza Guidata" e "Risparmio gestito".

Le attività trasversali a più funzioni, oltre alla formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (circa 488mila ore e oltre 72mila partecipazioni), annoverano:

  • corsi sulla Compliance (Ivass, Trasparenza, Antiriciclaggio, Mifid, Sicurezza nei trasporti, Dlgs 231, Privacy e Sicurezza Informatica) con oltre 983mila ore di formazione;
  • corsi di Project management (650 partecipazioni e 10mila ore di formazione);
  • attività formative riferite allo sviluppo e consolidamento di competenze c.d. soft skills (autoefficacia professionale, gestione e sviluppo dei collaboratori, tecniche di comunicazione interpersonale, gestione per obiettivi e orientamento al risultato, ecc.).

GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE

Nel 2016 l'attività di recruiting e selezione dal mercato esterno si è prevalentemente focalizzata sulla ricerca di neolaureati in discipline economico/finanziarie da inserire, con finalità di rafforzamento del front end commerciale, in qualità di specialisti commerciali e promotori finanziari.

All'interno degli Uffici Postali sono stati altresì potenziati i ruoli di operatori di sportello multi-etnico.

In ambito Corporate sono state rafforzate le funzioni Marketing Strategico, con specifico riguardo alle competenze digital, e le funzioni Sistemi Informativi e BancoPosta.

Gli inserimenti dal mercato esterno hanno anche riguardato specifiche esigenze di business delle aziende del Gruppo con particolare riferimento a Poste Vita.

Con riferimento alle attività finalizzate a favorire una adeguata distribuzione territoriale delle risorse è stato dato seguito ai trasferimenti sulla base delle domande presentate ai sensi dell'Accordo Sindacale sulla mobilità nazionale e dei fabbisogni aziendali di volta in volta presenti.

Nel corso dell'esercizio è stato consolidato il Modello di competenze manageriali avviato nel 2015 e articolato in tre processi per ciascuno dei quali sono state effettuate attività specifiche che hanno coinvolto distinti target della popolazione aziendale: scouting con iniziative finalizzate all'intercettazione e sviluppo di giovani talenti, alla valorizzazione dei quadri in sviluppo con ulteriori potenzialità di crescita, nonché alla valutazione del potenziale di dirigenti; pianificazione manageriale che ha consentito l'individuazione di 111 potenziali successori a posizioni di primo e secondo livello organizzativo appartenenti a varie fasce della popolazione; sviluppo con iniziative individuali per sostenere la crescita degli alti potenziali.

Il processo di valutazione delle prestazioni, conclusosi con la fase di feedback nel mese di giugno 2016, è stato esteso la prima volta anche alla popolazione dei portalettere (circa 34mila risorse). Le valutazioni complessive effettuate sono state oltre 123mila (30mila valutati in più rispetto al 2015), mentre il numero di valutatori è in linea con gli anni precedenti (circa 8.200). E' stata inoltre attivata, già a partire da luglio 2016, una riprogettazione complessiva del processo, che troverà la sua implementazione nel corso del 2017.

Compensation

In merito alle politiche di incentivazione sono state emesse le nuove "Linee Guida Sistemi di Incentivazione Commerciale e Operativa del Gruppo Poste Italiane", che descrivono gli apporti delle diverse funzioni aziendali coinvolte nel processo, in coerenza con le normative vigenti di settore.

Sono stati autorizzati ed erogati, per quadri e impiegati, interventi retributivi nell'ambito del processo di Salary Review, con l'obiettivo di valorizzare il merito e la complessità dei ruoli, con particolare attenzione agli ambiti critici per il business.

Il sistema di incentivazione manageriale MBO ha visto il completamento della consuntivazione degli obiettivi relativi all'anno 2015 con l'erogazione dei bonus e la formalizzazione degli obiettivi 2016. A tale ultimo riguardo è stato definito l'impianto generale del sistema, gli obiettivi per il Direttore Generale e l'impostazione per i dirigenti con responsabilità strategiche, in linea con i principi illustrati nella "Relazione sulla Remunerazione 2016" approvata dall'Assemblea degli Azionisti il 24 maggio 2016. Peraltro nella stessa seduta l'Assemblea ha approvato il documento informativo, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock".

RELAZIONI INDUSTRIALI

Il sistema di relazioni industriali di Poste Italiane ha visto, nel corso del 2016, Azienda e Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) impegnate principalmente nelle trattative di seguito argomentate.

Posta, Comunicazione e Logistica

In relazione alle esigenze emerse nell'ambito delle attività di recapito, il 27 gennaio 2016 è stato sottoscritto un verbale di accordo sull'opportunità di procedere alla trasformazione a tempo indeterminato, in regime di part time, per un numero massimo di 125 contratti a termine stipulati in applicazione dei verbali sottoscritti con le OO.SS. tra il 2013 e il 2014. La conversione a tempo indeterminato, avvenuta entro il mese di marzo 2016, è stata riferita ai lavoratori in servizio alla data di sottoscrizione dell'intesa per lo svolgimento di attività di recapito, presso le sedi di assegnazione.

Il 24 febbraio 2016 è stato sottoscritto con tutte le OO.SS., ad eccezione della UILposte, un verbale di accordo a conclusione dell'esame congiunto dei progetti di riorganizzazione relativi all'anno 2016, definiti in coerenza con le linee guida condivise nell'accordo del 25 settembre 2015. L'intesa prevede, a decorrere dall'anno 2016, l'implementazione dei nuovi modelli di recapito per i capoluoghi di provincia ed aree extraurbane non regolate e per le aree extraurbane regolate (già individuati nell'accordo del 2015); tale modalità favorirà una gestione ottimale delle relative ricadute occupazionali. L'intesa individua oltre 4mila eccedenze. Nel confermare l'attuale gestione dell'istituto della flessibilità operativa, le Parti hanno inoltre previsto l'innalzamento dei limiti mensili e annuali entro i quali sarà compresa l'esecuzione di tale flessibilità per i portalettere con orario settimanale articolato su 5 giorni lavorativi. Infine, sempre con l'intesa del 24 febbraio 2016 l'Azienda si è resa disponibile a proporre la trasformazione del rapporto di lavoro da part time in full time ad almeno 150 lavoratori, ovunque applicati, per lo svolgimento di attività di recapito presso le province di Milano e Monza Brianza. Al riguardo, in data 14 aprile 2016, è stato sottoscritto un ulteriore accordo che ha definito i tempi e i criteri per l'adesione da parte dei lavoratori alla suddetta proposta di trasformazione.

Mercato Privati – Amministrazione Finanza e Controllo

In data 8 marzo 2016 è stato sottoscritto con le OO.SS. un verbale di incontro che definisce, oltre l'evoluzione dei formati di vendita presenti negli Uffici Postali (sale e corner), diverse soluzioni organizzative per la gestione dei quadri fuori posizione e da riqualificare in ambito Mercato Privati, individuando tre specifici progetti (Rafforzamento Presidio Territoriale Filatelia, Rafforzamento Presidio sui Processi Operativi e Professional di Filiale). Inoltre, nei mesi di novembre e dicembre 2016 l'Azienda ha presentato alle Organizzazioni Sindacali i progetti organizzativi delle funzioni Mercato Privati e Amministrazione Finanza e Controllo afferenti a: riassetto della Gestione operativa territoriale; evoluzione di Servizi al cliente; evoluzione organizzativa di Amministrazione e Controllo delle Aree Territoriali Mercato Privati; rivisitazione del modello di presidio dei Servizi Amministrativi di Amministrazione Finanza e Controllo.

Il verbale del 21 dicembre 2016 riporta le modalità di gestione delle ricadute occupazionali dei citati progetti. Mobilità Volontaria Nazionale

Il 12 aprile 2016 è stato sottoscritto un accordo che disciplina le modalità di gestione delle domande di trasferimento volontario per il lavoratori interessati a svolgere le proprie mansioni in regioni diverse da quelle di assegnazione. L'intesa, di vigenza biennale (2016 e 2017), conferma l'impianto del precedente accordo in materia, rafforzando le tutele nei confronti delle situazioni socialmente rilevanti. Infatti, l'agevolazione al trasferimento, già prevista per i lavoratori affetti dalle "gravi patologie" espressamente indicate nell'art. 41 del CCNL o che abbiano figli conviventi ovvero coniuge/convivente "more uxorio" affetti dalle medesime patologie, viene estesa ai dipendenti che effettuino terapie salvavita o che hanno figli per i quali ricorrano le condizioni qualificate come "croniche e invalidanti" dal Ministero della Salute.

Uptime SpA in liquidazione

A seguito dell'apertura della procedura di licenziamenti collettivi per la totalità dei dipendenti da parte della società Uptime SpA – partecipata da SDA Express Courier SpA - il 31 maggio 2016 Poste Italiane ha sottoscritto, come si è detto in precedenza, un accordo con le OO.SS. volto a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non abbia trovato ricollocazione sul mercato. Nella

seconda metà del mese di febbraio 2017, a valle dell'attività di outplacement prevista dal citato accordo, sono state avviate le procedure per l'inserimento in Poste Italiane delle risorse non ricollocate. Per quanto riguarda Gepin, in raccordo con il MISE si stanno valutando eventuali possibilità di gestione del problema occupazionale.

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane

Nel mese di maggio è stato avviato il confronto con le OO.SS. per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, tutt'ora in corso, nel cui ambito l'Azienda ha, tra l'altro, presentato una proposta per l'istituzione di un Fondo Sanitario preposto a erogare prestazioni assicurative integrative.

Premio di Risultato

Il 26 luglio 2016 è stata raggiunta l'intesa sul premio di risultato per: Poste Italiane SpA, Poste Vita SpA, Poste Assicura SpA, Postetutela SpA, Poste Tributi ScpA, EGI SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2016, rinviando la definizione della struttura del premio per il successivo triennio al primo trimestre del 2017.

Nuova Flotta Aziendale dotata del sistema "Black Box"

In relazione alla consegna della nuova flotta aziendale dotata del sistema Black Box23, l'Azienda ha avviato il confronto con le OO.SS., conclusosi il 20 luglio 2016 con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo. In coerenza con le disposizioni legislative in materia (art. 4 Statuto dei Lavoratori – "Impianti audiovisivi") Poste, in data 25 luglio 2016, ha presentato al Ministero del Lavoro l'istanza finalizzata a ottenere l'autorizzazione all'utilizzo del citato sistema e dei relativi dati.

Il 7 ottobre 2016 il Ministero ha emesso un provvedimento autorizzativo riconoscendo la possibilità di utilizzare i dati rilevati dal Sistema in questione per finalità organizzative e produttive, di tutela del patrimonio aziendale e di sicurezza sul lavoro. Pertanto, in ottemperanza al nuovo dettato normativo ed alla suddetta autorizzazione ministeriale, è stata predisposta ed inviata a tutti i lavoratori interessati l'informativa sulle modalità di utilizzo ed effettuazione dei controlli dei dispositivi che compongono il sistema Black Box.

Enti Bilaterali

E' proseguita l'attività dell'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione del personale con la sottoscrizione di accordi per l'accesso ai finanziamenti erogati da Fondimpresa e dal Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale del Gruppo Poste Italiane.

Sono altresì proseguiti i lavori dell'Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in ordine alla uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Politiche sociali e Responsabilità Sociale d'Impresa

Anche nel 2016 il consolidato sistema di welfare ha continuato a promuovere la qualità dei servizi inclusivi a favore delle fasce deboli e a sviluppare specifiche iniziative orientate alle esigenze dei dipendenti e loro familiari.

Le attività a sostegno dell'inclusione e della partecipazione attiva delle donne nel mondo del lavoro sono proseguite con varie iniziative tra cui la "maam u", mirata a favorire lo sviluppo della genitorialità attiva e che ha visto il coinvolgimento di 270 dipendenti in congedo di maternità, mentre nell'area salute e prevenzione è

23 La black box o scatola nera per l'auto è un dispositivo satellitare che, se montato sul veicolo, monitora e registra tutte le informazioni sul mezzo.

stato avviato il Piano Salute su più sedi a livello nazionale, con incontri informativi e visite specialistiche gratuite per 450 dipendenti in 15 città.

Il telelavoro quale strumento di innovazione sociale, organizzativa e tecnologica, è stato utilizzato nel 2016 da 220 dipendenti.

Tra le iniziative a sostegno di istruzione e sviluppo delle future generazioni è stato avviato il progetto "PosteOrienta", con la realizzazione di seminari di orientamento professionale e agli studi dedicati ai figli dei dipendenti e l'abilitazione a un portale on line per fornire ai giovani, a partire dai 13 anni, un contributo concreto rispetto alle scelte future. Oltre 500 i giovani sono stati coinvolti nelle 17 edizioni dei seminari. Inoltre Poste, in collaborazione con Intercultura, ha offerto ai figli dei dipendenti l'opportunità di vivere e studiare all'estero mettendo a concorso 14 Borse di studio per l'intero anno scolastico o per l'estate.

E' stata, inoltre, emanata la Procedura 231 "Accordi con soggetti terzi per l'offerta di prodotti servizi a condizioni agevolate" in base alla quale sono stati attivati a livello nazionale campagne tematiche temporanee e 160 accordi dedicati alla proposta di prodotti e servizi a condizioni agevolate, con specifica attenzione alle offerte di servizi legati alla salute e campus estivi per bambini e ragazzi.

In sinergia con la Fondazione Poste Insieme Onlus, nel 2016 è stato avviato il progetto "Volontariato d'Impresa" finalizzato a creare un network di solidarietà, aumentare il valore etico di Poste Italiane, rafforzare le capacità collaborative fra le persone e sviluppare reti di relazioni sul territorio. La prima fase dell'iniziativa si è conclusa con la raccolta di oltre mille candidature spontanee dei dipendenti del Gruppo e successivamente sono stati definiti i progetti finanziati, in collaborazione con la Fondazione in cui potranno essere impegnati i volontari aziendali.

Sempre in collaborazione con la Fondazione PosteInsieme Onlus, è stato avviato il primo progetto di volontariato denominato "Mentoring contro la dispersione scolastica", con il coinvolgimento attivo di oltre 20 dipendenti volontari nel ruolo di mentor, rivolto a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Infine sono stati erogati 7 sussidi nei confronti di dipendenti con situazioni di documentate necessità ed è stato rafforzato, l'impegno in iniziative sulla diversità di genere attraverso l interventi formativi, eventi, testimonianze e tavoli di lavoro.

In relazione agli eventi sismici che hanno interessato il centro Italia, l'Azienda (anche in rappresentanza delle società del Gruppo che applicano il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane) ha sottoscritto con le OO.SS. due verbali di accordo relativi alle iniziative a favore dei dipendenti e delle popolazioni colpite.

Le intese prevedono la possibilità di richiedere l'anticipo del trattamento di fine rapporto per far fronte a eventuali impegni di natura economica conseguenti al terremoto, confermando inoltre l'impegno a tenere conto delle giornate di mancata operatività degli Uffici Postali per quanto attiene agli obiettivi commerciali, a sospendere temporaneamente l'avvio della riorganizzazione del recapito nei comuni colpiti dal sisma e a esaminare con particolare attenzione il tema dei trasferimenti individuali e delle applicazioni temporanee presso altre sedi. Inoltre, è stata convenuta la partecipazione del Gruppo Poste Italiane all'iniziativa avviata da Confindustria e CGIL-CISL-UIL in merito all'attivazione del Fondo di Solidarietà per le Popolazioni del Centro Italia; nello specifico, con l'istituzione della "Ora Etica", i dipendenti hanno potuto contribuire versando un contributo pari a un'ora della propria retribuzione, o una giornata della propria retribuzione se trattasi di personale dirigente, a fronte del quale l'Azienda donerà un importo equivalente.

CONTENZIOSO DEL LAVORO

Il Contenzioso del Lavoro ha registrato, rispetto all'esercizio precedente una flessione di circa il 27 % delle controversie, il cui numero complessivo è stato di 1.002 unità rispetto alle 1.379 del 2015. Con riferimento specifico alle vertenze riguardanti il lavoro flessibile:

  • per i contratti di lavoro a tempo determinato (CTD), il numero delle nuove cause attivate si è attestato a 49 notifiche rispetto alle 91 dell'anno precedente. Quanto al tasso di soccombenza, calcolato sugli esiti ricevuti indipendentemente dall'anno di notifica, lo stesso si è collocato al 10% circa (13% circa nel 2015);
  • per i contratti di lavoro temporaneo (interinale/somministrazione), sono pervenuti in Azienda 14 nuovi ricorsi rispetto ai 12 dell'anno precedente. Il tasso di soccombenza si è attestato al 47% circa (il 46,6 % nel 2015).

Le nuove cause attivate al 31 dicembre 2016 e originate dagli altri istituti contrattuali sono state 939, in riduzione rispetto alle 1.276 dell'esercizio 2015. In tale ambito si inserisce il contenzioso legato ai licenziamenti disciplinari i cui nuovi ricorsi sono stati 139 a fronte dei 183 del 2015; la soccombenza di tali controversie è risultata leggermente in calo, passando dal 22% circa del 2015 al 21% circa del 2016.

Per quanto attiene all'esercizio del potere disciplinare, nel corso dell'anno sono stati complessivamente attivati 5.604 procedimenti disciplinari, sulla base di report delle strutture Tutela Aziendale e/o Controllo Interno, ovvero sulla scorta di specifiche segnalazioni pervenute alle competenti funzioni territoriali.

A chiusura di tali iter sono state comminate 192 sanzioni espulsive (241 nel 2015) e 5.099 sanzioni conservative (4.052 nel 2015); 313 procedimenti si sono chiusi con archiviazione (347 nel 2015). Dal confronto con i dati registrati nel 2015 emerge una riduzione dei licenziamenti e un sensibile incremento dei provvedimenti conservativi imputabile all'azione disciplinare attivata nell'esercizio precedente nei confronti di oltre 1.200 risorse per irregolarità nel monitoraggio qualità del recapito.

In merito ai provvedimenti espulsivi, si segnala che le principali dorsali di intervento sono state: "assenza ingiustificata" (24% circa); "irregolare negoziazione titoli" (23% circa) , "procedimenti/condanne penali" (13% circa) e irregolarità nel monitoraggio qualità del recapito (7% circa); per i provvedimenti conservativi le dorsali interessate sono state: "inosservanza dei doveri e obblighi di servizio" (30% circa);"assenza visita fiscale e inosservanza della normativa in tema di malattia"(20% circa); "comportamenti scorretti" (14% circa) e irregolarità nel monitoraggio qualità del recapito (19% circa).

7. GESTIONE DEI RISCHI

Poste Italiane ha adottato, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), un modello di Governo dei Rischi di Gruppo (di seguito anche "GRG") in linea con i requisiti del codice di Autodisciplina delle società quotate e con le best practice di riferimento. Il modello GRG persegue l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi può incidere sul raggiungimento degli obiettivi strategici.

Il modello GRG si esplicita attraverso un processo di gestione integrata del rischio continuo e dinamico, che valorizza i sistemi di gestione del rischio già esistenti a livello di singolo segmento (finanziario, assicurativo, postale e logistico) e di processi aziendali, promuovendone l'armonizzazione con le metodologie e gli strumenti specifici del modello stesso in modo da contribuire allo sviluppo di attitudini e competenze di gestione del rischio in tutti gli ambiti di attività del Gruppo.

Nel corso del 2016 sono state svolte le attività di monitoraggio rischi, con particolare riguardo ai top risk individuati nei precedenti cicli di assessment coerentemente con le evoluzioni del contesto interno/esterno e della strategia del Gruppo.

Il modello GRG ha adottato lo strumento del Risk Model a supporto della fase di identificazione e descrizione dei rischi, attraverso il quale i rischi individuati possono essere ricondotti a categorie omogenee sulla base di uno schema di classificazione condiviso a livello di Gruppo, in linea con le best practice di riferimento e, ove presenti, con le specifiche prescrizioni normative. Il Risk Model rappresenta un costante punto di riferimento per la gestione, il controllo e il reporting integrato dei rischi, pertanto viene assicurato l'aggiornamento periodico anche rispetto all'operatività aziendale nonché in relazione agli esiti delle attività di assessment. Il Risk Model prevede cinque categorie di rischi: strategici, evoluzione normativa e compliance, assicurativi, operativi e finanziari come di seguito riportate.

RISCHI STRATEGICI

Rischi di flessione degli utili o del capitale derivanti da cambiamenti del contesto operativo, decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni di contesto competitivo.

EVOLUZIONE NORMATIVA E COMPLIANCE

Rischio attuale o prospettico connesso al mancato rispetto di leggi e regolamenti imposti dal legislatore, da autorità di settore nonché da normativa interna.

RISCHI ASSICURATIVI

Rischi tecnici derivanti dal contesto operativo del settore assicurativo (tecnico danni, tecnico salute e tecnico vita) per la cui trattazione si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016 2016 (Note delle voci del Bilancio del Gruppo Poste Italiane - Analisi e presidio dei rischi; Note delle voci del Bilancio di Poste Italiane SpA - Analisi e presidio dei rischi) che costituiscono, con la Relazione sulla Gestione, un'ulteriore sezione della Relazione Finanziaria Annuale.

RISCHI OPERATIVI

Rischi di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, il rischio di incidenti o infortuni dei dipendenti sul luogo di lavoro, il rischio di azioni criminali e attentati commessi ai danni delle strutture operative o delle relative attività, le truffe, ivi comprese le truffe online (c.d. phishing), nonché le operazioni non autorizzate, ivi compresi gli errori derivanti dal malfunzionamento dei sistemi informatici o di telecomunicazione.

Di seguito sono evidenziate alcune delle tipologie di rischi operativi.

Rischi di attacchi/eventi esterni

Uno dei temi da sempre all'attenzione di Poste Italiane è rappresentato dalla sicurezza degli Uffici Postali, al fine di tutelare i dipendenti, la clientela e il patrimonio aziendale e fronteggiare i rischi derivanti da azioni fraudolente e/o attacchi criminosi dall'esterno. Poste, in considerazione dell'attività di movimentazione di fondi è esposta ai rischi connessi al compimento di atti delittuosi (furti e/o rapine) che, qualora si verificassero, potrebbero comportare effetti negativi sull'immagine, sull'attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Nel corso del 2016, sono proseguite le attività di potenziamento della sicurezza attiva degli Uffici Postali, fra l'altro attraverso l'attivazione, l'integrazione e la sostituzione di impianti di allarme e di videosorveglianza con apparati tecnologicamente avanzati nonché della sicurezza passiva, attraverso l'implementazione dei sistemi di protezione antirapina.

Particolare attenzione e specifiche iniziative di prevenzione hanno riguardato anche i rischi derivanti da potenziali truffe e frodi interne ed esterne all'Azienda, tra cui il furto di identità digitale, il phishing, le minacce alle risorse informatiche costituite fra l'altro da malicious code, indirizzi IP tracciati come malevoli e altri dati.

Rischi connessi alla normativa in materia di salute e sicurezza

Poste Italiane dopo aver ridefinito il modello aziendale di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro individuando 5 nuove unità produttive (4 coincidenti con le funzioni di business Posta, Comunicazione e Logistica, BancoPosta, Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione e 1 coincidente con le restanti funzioni di staff) unificate nella struttura organizzativa Tutela Aziendale.

Nel corso del 2016 è proseguita l'attività di informazione denominata "sensibilizzazione nel recapito" che ha visto coinvolti molteplici Uffici Postali e Centri di Distribuzione, al fine di agire ulteriormente sul fenomeno infortunistico.

Infine, è continuata la formazione obbligatoria in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, in continuità con quanto fatto negli anni precedenti e sono stati aggiornati i processi formativi dedicati agli addetti alle squadre d'emergenza capillarizzando le sedi di erogazione e favorendo, in tal modo, una maggiore partecipazione ai corsi.

Rischi di natura informatica

Nell'ambito dei rischi provenienti da eventi di natura materiale (per es. incendio, terremoto, danni d'acqua, guasti macchina) e/o immateriale (infedeltà, blocco improvviso della rete, cyber crime) stanno assumendo sempre maggiore rilevanza le minacce alla protezione di beni "intangibili" c.d. "data breaches" (o violazione della sicurezza) le cui conseguenze dirette sono la perdita, distruzione o divulgazione non autorizzata di informazioni sensibili e riservate. Poste Italiane sta quindi svolgendo attività di analisi al fine di valutare l'opportunità di prevedere condizioni di polizza più idonee a tutelare l'Azienda, stante il considerevole aumento delle informazioni digitalizzate che incrementano i rischi di perdita di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati.

Sicurezza delle informazioni

Negli ultimi anni Poste Italiane ha definito un modello di Information Security Governance integrato a livello di Gruppo in cui sono delineati ruoli, responsabilità e attività aventi l'obiettivo di fornire la guida strategica necessaria per monitorare l'infrastruttura di sicurezza dei dati aziendali. Alla sicurezza dei dati, infatti, è stata dedicata, nel corso del 2016, ampia attenzione, conducendo specifiche attività di analisi e valutazione dei rischi di Information Security che hanno portato alla definizione di requisiti di sicurezza necessari per garantire un adeguato livello di protezione delle informazioni trattate da Sistemi Informativi. Tali attività hanno riguardato: lo sviluppo delle soluzioni per la protezione delle infrastrutture tecnologiche, l'incremento dell'efficienza operativa e del livello di sicurezza di processi e sistemi per il controllo degli accessi utente al sistema informativo aziendale; nonché l'implementazione delle soluzioni per la protezione della rete dati aziendale, delle misure di sicurezza per la protezione delle applicazioni, delle nuove misure Anti Spam, di adeguate misure e presidi per la sicurezza del contesto cyber con particolare attenzione ai servizi erogati ai clienti tramite canali digitali.

A tale ultimo riguardo Poste Italiane è attualmente la prima organizzazione italiana ad aver realizzato un CERT (Computer Emergency Response Team) operativo e accreditato a livello internazionale, che rappresenta un punto di sintesi e coordinamento unitario delle attività di prevenzione e risposta agli incidenti. Sono in corso di realizzazione prototipi per la sperimentazione di nuove tecnologie; di progetti pilota per l'ingegnerizzazione delle soluzioni sperimentate, con un focus specifico sulle tecnologie Big Data applicate, sia alle tematiche di Sicurezza, sia alla evoluzione del business: in tale ambito sono state sperimentate nuove soluzioni a supporto del digital marketing, in particolare nell'ambito del processo di customer journey. Inoltre, per quanto riguarda le Società del Gruppo, è stato completato il programma di verifica dello stato di sicurezza dei Sistemi Informativi per Postel, Postecom,SDA, PosteVita, PosteMobile (per gli ambiti fisso e mobile).

RISCHI FINANZIARI

I rischi finanziari sono declinati secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative che distingue quattro principali tipologie di rischio (classificazione non esaustiva):

  • rischio di mercato;
  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari.

Per la trattazione di tali tipologie di rischi finanziari si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016 (Note delle voci del Bilancio del Gruppo Poste Italiane - Analisi e presidio dei rischi; Note delle voci del Bilancio di Poste Italiane SpA - Analisi e presidio dei rischi).

8. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2016

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2016 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2016.

9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel settore dei Servizi Postali e Commerciali il 2017 vedrà il Gruppo impegnato nella prosecuzione del processo di ristrutturazione del comparto già avviato negli ultimi anni, facendo leva da un lato sul nuovo assetto regolatorio, dall'altro sugli efficientamenti ottenuti grazie al completamento del nuovo modello di recapito.

Proseguiranno inoltre le attività di revisione dell'assetto logistico-produttivo e dello sviluppo del business attraverso l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi. L'obiettivo sarà quello di mantenere la leadership nel mercato dei servizi postali, aumentare efficienza e qualità e migliorare il posizionamento competitivo sul mercato del Corriere Espresso e Pacchi, in particolare attraverso partnership industriali con i top player dell'e-Commerce per sfruttare la crescita del mercato B2C e con la rifocalizzazione della controllata SDA sul mercato del B2B.

Sul fronte dei servizi Finanziari proseguirà l'attuazione degli obiettivi strategici, con particolare attenzione al posizionamento nel comparto del Transaction banking, al consolidamento del digital banking, nonché alle attività di gestione del Risparmio Postale, nel cui ambito proseguiranno nel 2017 i negoziati per la definizione delle condizioni della Convenzione che regola le modalità di fornitura dei servizi di intermediazione a favore di Cassa Depositi e Prestiti SpA.

Inoltre, si ricorda che, come anticipato nell'Assetto Organizzativo del Gruppo, in data 8 febbraio 2017 è stato sottoscritto tra Poste Italiane e Invitalia un contratto per la cessione dell'intero pacchetto azionario della Banca del Mezzogiorno. Sulla base delle previsioni di tale contratto si apre, a far data dalla sottoscrizione del medesimo, un periodo interinale per il quale sono state previste indicazioni sulle modalità di svolgimento della gestione, con riferimento, in particolare, allo sviluppo dell'attività creditizia.

Nel comparto Assicurativo il Gruppo, oltre a consolidare la posizione di leadership nel mercato Vita aumentando la propria base clienti, sarà impegnato a sviluppare una nuova logica di offerta "integrata" Risparmio, Protezione e Servizi anche attraverso il potenziamento del modello di offerta e operativo di Poste Vita e Poste Welfare Servizi (Previdenza, Salute e Assistenza), valorizzando gli asset e la vocazione sociale del Gruppo Poste, mentre in quello del Risparmio Gestito continuerà a puntare al consolidamento delle attività sui prodotti di Ramo I con l'obiettivo di capitalizzare la posizione di leadership di PosteVita. Proseguirà altresì il percorso di crescente penetrazione sui prodotti Fondi e polizze Ramo III, coerentemente con quanto previsto nelle strategie di Piano e nel rispetto delle normative vigenti, garantendo trasparenza e massima aderenza ai bisogni della clientela in uno scenario a tassi zero. Inoltre, come già anticipato nell'Assetto Organizzativo del Gruppo, proseguiranno nel corso del 2017 i negoziati per valutare la possibilità di ulteriore crescita nel capitale di Anima Holding.

PosteMobile, pur in uno scenario competitivo che sarà caratterizzato da una forte discontinuità data dalla fusione tra Wind e H3G e dall'entrata del nuovo operatore Iliad, seguiterà nel percorso strategico intrapreso, che prevede il consolidamento del proprio core business e la crescita in mercati adiacenti e integrati con il Gruppo Poste.

Il canale digitale costituirà un ulteriore veicolo di sviluppo che si affianca alla tradizionale distribuzione fisica degli Uffici Postali, nei quali proseguirà il processo di evoluzione verso una offerta sempre più completa di prodotti semplici ed efficaci a coprire i bisogni in evoluzione della clientela di Poste.

L'attività di reinvestimento dei titoli in scadenza nel primo trimestre 2017 è stata svolta in larga parte nell'ultimo trimestre del 2016. La gestione sarà pertanto concentrata sull'investimento della nuova liquidità dei c/c postali. La gestione attiva, che ha l'obiettivo di stabilizzare il rendimento del portafoglio, proseguirà nel corso dell'anno in base all'andamento delle condizioni di mercato.

Per quanto attiene gli investimenti finanziari della Capogruppo, tenuto conto delle notizie stampa circa lo stato di liquidità, solvibilità, esposizione a rischi finanziari, commerciali e reputazionali del Gruppo di appartenenza del debitore Midco SpA, società che detiene il 51% della Alitalia SAI e di cui Poste Italiane ha sottoscritto in data 23 dicembre 2014 Contingent Convertible Notes per un valore originario di 75 milioni di euro, la Società continuerà a monitorare le informazioni che verranno rese disponibili dal debitore secondo le previsioni contrattuali vigenti. Sulla base delle migliori informazioni a disposizione della Società, dei termini contrattuali delle notes e del più recente piano industriale del Gruppo Alitalia redatto alla fine dell'esercizio 2014, alla data di redazione della presente Relazione, non si ritiene sussistano le condizioni per rettificare il valore dell'investimento. Non si può escludere che eventuali evoluzioni degli accordi fra la compagnia aerea, la relativa compagine azionaria e gli istituti finanziatori, oltre agli eventuali rischi di settore, possano influire sulla valutazione futura circa la realizzabilità del credito di 82 milioni di euro al 31 dicembre 2017 (al riguardo, si rimanda ai dettagli riportati nelle Note delle voci del Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Attività Finanziarie e nelle Note delle voci del Bilancio di Poste Italiane SpA - Attività Finanziarie). Si precisa, infine, che l'investimento in commento non contempla interessenze di Poste Italiane nella gestione della società emittente.

10. PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom)

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in conformità a quanto previsto dalla Legge n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015), ha autorizzato una serie di interventi mirati a ridefinire il Servizio postale Universale per garantirne una gestione economicamente sostenibile e in linea con le mutate esigenze degli utenti. In particolare:

  • con la delibera 395/15/CONS è stata autorizzata l'attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel Servizio Universale;
  • con la delibera 396/15/CONS sono stati introdotti nuovi obiettivi statistici di qualità e nuove tariffe degli invii postali universali.

Nello specifico, la delibera 395/15/CONS prevede che l'attuazione del recapito a giorni alterni, che a regime coinvolgerà circa il 23,2% della popolazione nazionale, avvenga in tre fasi successive. La prima fase, avviata nel mese di ottobre 2015, ha interessato 256 Comuni appartenenti alle Regioni Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto. La seconda è stata avviata a partire dal mese di aprile 2016 e ha interessato, gradualmente, circa 2.400 Comuni in 14 regioni italiane. Da ultimo, la terza fase del nuovo modello di recapito verrà avviata, ai sensi della Delibera sopra citata, non prima di febbraio 2017 e coinvolgerà progressivamente circa 2.500 Comuni appartenenti a 18 Regioni. Inoltre, Poste ai sensi della medesima Delibera ha definito con l'Autorità un'offerta integrativa per la distribuzione dei prodotti editoriali in abbonamento nelle aree nelle quali si realizza il modello di recapito a giorni alterni.

La delibera 395/15/CONS è stata oggetto di impugnativa, innanzi al TAR del Lazio, attraverso i ricorsi promossi da FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e Avvenire, dall'Associazione dei consumatori Codacons e infine da Anci Piemonte insieme a 41 Comuni piemontesi. In particolare, quest'ultimo ricorso era stato sospeso, con ordinanza del 29 aprile 2016, perché il TAR - nel dichiarare non fondati i motivi proposti dai ricorrenti e ritenendo legittima la predetta delibera - aveva tuttavia disposto il rinvio degli atti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea per valutare la compatibilità della legge nazionale con la direttiva postale europea. In data 16 settembre 2016 Poste Italiane aveva trasmesso le proprie osservazioni alla Corte di Giustizia.

In data 8 marzo 2017 Anci Piemonte insieme a 41 Comuni piemontesi hanno depositato atto di rinuncia al predetto ricorso al TAR. Correlativamente, l'Avvocatura generale dello Stato depositerà, a breve, istanza alla Corte di Giustizia di rinvio dell'udienza fissata per il 22 marzo 2017 nelle more della notifica, da parte del TAR, dell'avvenuta estinzione del procedimento principale.

In data 13 marzo 2017 FIEG e Avvenire hanno notificato atto di rinuncia al ricorso. La decisione sul ricorso promosso da Codacons è stata, invece, rimandata a data da destinarsi.

Le associazioni AICAI e Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) hanno impugnato al TAR la Delibera AGCom 129/15/Cons ("Regolamento in materia di titoli abilitativi per l'offerta al pubblico di servizi postali" con cui l'AGCom ha definito le condizioni per il rilascio della licenza individuale e dell'autorizzazione generale da parte del MISE) e gli atti presupposti e conseguenti, ritenendo illegittima l'applicazione degli obblighi disposti da tali atti in capo ai propri rispettivi associati. Nel ricorso, l'AICAI sostiene, fra l'altro, l'esclusione dei corrieri espressi dal contributo al fondo di compensazione per il finanziamento del servizio universale.

Il TAR del Lazio, con due distinte Ordinanze del 27 gennaio 2016, ha rimesso la questione alla Corte di

Giustizia dell'Unione Europea ("CGUE") che sarà chiamata a valutare la compatibilità della normativa nazionale con la Direttiva Postale, incluso il contributo al fondo di compensazione da parte dei corrieri espressi. In data 27 settembre 2016 Poste Italiane, in qualità di controinteressata nella causa promossa da AICAI, ha depositato la propria memoria presso la CGUE in difesa della legittimità dell'applicazione degli obblighi previsti dalla normativa in parola a corrieri e autotrasportatori nella misura in cui questi svolgano servizi postali. Hanno presentato le proprie osservazioni anche la Commissione Europea, il Governo italiano, Confetra e AICAI.

In tema di diritto di accesso alla rete postale universale pende ancora il ricorso promosso da Poste Italiane contro la delibera 728/13/CONS che ha posto in capo alla Società l'obbligo di fornire, su richiesta di soggetti terzi, l'accesso a condizioni eque e ragionevoli liberamente negoziate con le parti. Nelle more del ricorso, Poste Italiane aveva ricevuto due richieste di accesso alla rete postale universale, a febbraio e a ottobre 2014. Nessuna delle due trattative si è conclusa. Con riferimento alla prima richiesta, nel mese di ottobre 2014 l'operatore richiedente aveva interessato l'Autorità, che aveva sollecitato le parti a proseguire con la negoziazione. A gennaio 2015, l'operatore aveva informalmente comunicato a Poste di aver rinnovato la richiesta d'intervento, stante il perdurare dello stallo della trattativa, ma a seguito di ciò l'Autorità non ha – al momento – dato alcun seguito alla richiesta di intervento.

Inoltre, in data 1° luglio 2016 l'AGCom ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato con cui ha reso noto l'avvio di un procedimento volto a rivedere gli obblighi di accesso alla rete previsti dall'art. 6 della delibera 728/13/CONS24 . Nel mese di settembre 2016 Poste Italiane ha inviato un documento in cui ha espresso la propria posizione sul tema richiedendo la rimozione del suddetto obbligo in quanto ritenuto non giustificato; successivamente ha altresì inviato all'Autorità le risultanze di uno studio sul tema svolto dal Copenaghen Economics, corredato da alcune informazioni aggiuntive rilevanti per il procedimento.

Con delibera 651/16/CONS, pubblicata il 23 dicembre 2016, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento inerente il riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all'infrastruttura postale di Poste Italiane. L'Autorità, nella sua analisi, riconosce un significativo e crescente livello di contendibilità del mercato postale e di replicabilità della rete di Poste Italiane, ponendo al centro della consultazione i seguenti temi: la possibilità di ridurre l'ambito degli obblighi di accesso alla rete di Poste Italiane (al solo livello dei Centri di Meccanizzazione Postale); la regolazione di alcuni aspetti legati all'accesso all'infrastruttura postale (Uffici Postali per la gestione della posta registrata inesitata, informazioni su CAP, data base indirizzi, cassette modulari e caselle postali), la possibilità di indirizzare il tema della replicabilità delle offerte di Poste Italiane attraverso un test di prezzo.

Poste Italiane ha inviato in data 6 febbraio 2017 il proprio contributo all'AGCom in cui: ha dichiarato di condividere l'analisi concorrenziale del mercato svolta dall'Autorità; si è dichiarata contraria all'imposizione di obblighi in materia di accesso alle infrastrutture, in quanto tali obblighi non sarebbero giustificati da "fallimenti di mercato"; ha chiesto la rimozione in toto dei vigenti obblighi di accesso alla rete (e non solo una loro rimodulazione), anche in considerazione degli esiti dell'analisi di mercato; pur sottolineando l'esistenza di criticità in relazione all'introduzione di un "test di prezzo" per la verifica delle proprie offerte commerciali, si è dichiarata comunque disponibile a un confronto. La Società ha esposto la propria posizione nel corso di un'audizione tenutasi presso l'Autorità in data 21 febbraio 2017.

24 L'avvio di tale procedimento era stato previsto nell'ambito della delibera 396/15/CONS di approvazione delle nuove condizioni economiche e dei nuovi obiettivi di qualità del Servizio Universale, in considerazione delle mutate condizioni del mercato postale.

Sulla base della Delibera 728/13/CONS Poste Italiane ha definito e comunicato all'Autorità (in data 1° settembre 2016) e al pubblico (in data 7 dicembre 2016) una manovra tariffaria sui prodotti a firma (per es. raccomandate, assicurate, Atti Giudiziari), le cui nuove tariffe decorrono dal 10 gennaio 2017.

Il provvedimento di manovra e gli atti presupposti sono stati impugnati, con ricorso notificato il 16 gennaio 2017, dall'Associazione dei consumatori CODACONS, che ha altresì formulato istanza di sospensione degli atti impugnati. La stessa Associazione aveva impugnato una precedente manovra tariffaria di Poste Italiane entrata in vigore il 1° dicembre 2014 il cui giudizio è ad oggi ancora pendente.

L'AGCom – a seguito di un'istanza sollevata dall'operatore GPS (Globe Postal Services) e previo esperimento dell'iter di consultazione pubblica – aveva adottato la delibera 621/15/CONS recante disciplina del tema della restituzione degli invii di altri operatori rinvenuti nella rete di Poste Italiane. In tale ambito è previsto l'obbligo per Poste di modificare le "Condizioni generali di contratto per la restituzione di invii affidati dai mittenti ad altri operatori postali rinvenuti nella rete di Poste Italiane" prevedendo tre distinte modalità per la restituzione25 e, sulla base di esse, la rimodulazione delle condizioni economiche tenendo conto, tra l'altro, del principio dell'orientamento al costo (costo evitabile) e applicando una scontistica sui volumi.

Poste ha provveduto ad adeguare le proprie Condizioni generali di contratto e a informare tutti gli operatori contrattualizzati, oltre alla società GPS, in merito a tali nuove Condizioni.

In ragione degli impatti finanziari che tale provvedimento può determinare in capo a Poste, in particolare avuto riguardo alla possibilità di recuperare con la tariffa i soli costi addizionali, la Società ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR del Lazio. In data 22 settembre 2016 il TAR ha pubblicato la propria decisione, accogliendo parzialmente i motivi di ricorso proposti da Poste Italiane. In particolare, il TAR ha accolto il ricorso con riferimento al principio di copertura dei soli costi addizionali, stabilendo il diritto di Poste Italiane di recuperare attraverso le tariffe del servizio il costo pieno dello stesso. Ad esito del pronunciamento del TAR, Poste ha sottoposto ad AGCom alcune modifiche delle Condizioni del Servizio, l'Autorità ha però chiesto all'operatore di attendere una sua nuova deliberazione sul tema prima di procedere all'emanazione di nuove Condizioni.

Tuttavia, sia AGCom che Nexive (nonché GPS che ha presentato appello incidentale sul ricorso promosso da AGCom) hanno proposto impugnativa al Consiglio di Stato; in particolare AGCom ha richiesto la sospensione della esecutività della decisione del TAR. Il Consiglio di Stato, non trattando la richiesta di sospensione, ha fissato l'udienza di merito il 4 maggio 2017.

La società GPS ha impugnato innanzi al TAR Lazio alcune comunicazioni indirizzatele da AGCom, miranti a obbligare l'operatore a sottoscrivere le nuove Condizioni generali di contratto di Poste (ritenute da AGCom in linea con la delibera), nonché altro ricorso avverso l'inibitoria di AGCom volta a far cessare di impiegare il termine stamp/francobollo per identificare le "vignette" adesive di GPS. Poste si è costituita in giudizio. Su quest'ultimo tema, con Delibera 412/16/CONS del 16 settembre 2016 l'Autorità ha ingiunto formalmente a GPS di rimuovere, entro il termine perentorio di 15 giorni dalla notifica della delibera, i termini "francobollo" e "affrancatura" e i corrispondenti termini tradotti in inglese, tra cui il termine "stamp", da tutti i prodotti offerti al pubblico e dalla documentazione informativa destinata alla clientela in qualsiasi forma diffusa. In relazione a tale tema, il TAR Lazio adito da GPS ha accolto, con ordinanza n. 6880/16 pubblicata il 4 novembre 2016, l'istanza cautelare dell'operatore in ragione del "pericolo di un pregiudizio grave di natura economica e

25 1) Ritiro presso il CMP di rinvenimento e/o di riferimento;

2) ritiro presso uno o più centri di aggregazione;

3) consegna da parte di Poste all'indirizzo indicato dagli altri operatori.

organizzativa in danno della Società". Allo stato, si è in attesa della discussione di merito fissata al 5 aprile 2017.

In data 14 aprile 2015 l'AGCom, con l'atto di contestazione 02/15/DSP, aveva avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione degli obblighi normativi legati alla fornitura del Servizio postale Universale, con riferimento alla chiusura temporanea di 21 Uffici Postali di Messina città e provincia in alcune giornate dei mesi di luglio e agosto 2014. A seguito della presentazione delle memorie difensive della Società, l'Autorità con delibera 517/15/CONS del 25 settembre 2015, notificata il 26 ottobre 2015, aveva archiviato il procedimento sanzionatorio per 29 delle 42 violazioni inizialmente contestate. Per le restanti violazioni l'AGCom, non accogliendo le difese di Poste Italiane, con delibera 631/15/CONS del 21 dicembre 2015 ha definito una sanzione complessiva di 296mila euro. Avverso tale sanzione Poste ha presentato ricorso al TAR del Lazio che, con sentenza n. 11023/2016, lo ha respinto. Avverso tale decisione Poste ha presentato ricorso al Consiglio di Stato che ha fissato l'udienza di merito per il 18 gennaio 2018.

In data 10 luglio 2015 l'AGCom, con l'atto di contestazione 04/15/DISP, aveva avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione di alcuni obblighi normativi relativamente ad alcuni Uffici Postali e Direzioni di Area Territoriale, a seguito del monitoraggio svolto per il 2014 dalla Società IZI sulle rimodulazioni orarie degli Uffici Postali nel periodo estivo. Avverso tale atto di contestazione Poste Italiane in data 7 agosto 2015 aveva inviato all'Autorità la propria memoria difensiva. In data 18 marzo 2016 il Consiglio di AGCom ha convocato in audizione Poste Italiane in relazione al suddetto procedimento in vista della quale, in data 4 aprile 2016, la Società ha inviato all'Autorità le proprie memorie conclusive. Successivamente con la delibera 143/16/CONS del 19 aprile 2016, l'AGCom ha archiviato integralmente il procedimento.

In tema di notifica degli atti giudiziari, l'AGCom ha avviato, nei confronti della Società, alcuni procedimenti sanzionatori, inerenti presunte violazioni delle prescrizioni in materia di notificazione di atti a mezzo posta di cui alla Legge 20 novembre 1982, n. 890, che si sono conclusi, nel corso del 2016, con provvedimenti sanzionatori (delibere n. 161/16/CONS, 188/16/CONS, 251/16/CONS, 338/16/CONS, 339/16/CONS, 413/16/CONS). Avverso tali provvedimenti la Società ha presentato ricorso dinnanzi al TAR del Lazio. Inoltre, con Delibera 366/16/CONS notificata il 2 agosto 2016, AGCom ha rivolto formale diffida a Poste Italiane a dare corretta attuazione alle previsioni di cui alla citata Legge 890/1982, nonché a presentare una pianificazione di misure organizzative atte a garantire una corretta esecuzione del servizio. Con nota del 5 agosto 2016, la Società ha trasmesso all'Autorità il documento contenente "Proposte per la revisione del processo di lavorazione e consegna degli atti giudiziari", già inviato alla stessa in data 10 dicembre 2015, con cui ha inteso formalizzare una serie di proposte volte a migliorare i processi operativi di gestione degli atti giudiziari nonché meglio illustrare all'Autorità le iniziative e le misure correttive nel frattempo già intraprese. Avverso la Delibera 366/16/CONS la Società ha presentato ricorso al TAR del Lazio in data 31 ottobre 2016. Successivamente, in data 9 novembre 2016 si è tenuta presso l'Autorità un'audizione sul tema, nel corso della quale la Società ha puntualmente illustrato le iniziative intraprese e quelle in corso di implementazione. L' AGCom con una nota dell'8 febbraio 2017 ha dichiarato di aver valutato positivamente i progetti operativi presentati da Poste giudicandoli satisfattivi delle previsioni della Delibera 366/16/CONS.

Per quanto concerne gli obblighi inerenti alla gestione degli Uffici Postali, l'Autorità ha notificato quattro delibere di archiviazione (184/16/CONS, 187/16/CONS, 414/16/CONS e 434/16/CONS) e due delibere sanzionatorie (186/16/CONS- avverso la quale la Società ha presentato ricorso al TAR del Lazio il 5 settembre 2016 - e Delibera 57/17/CONS).

In relazione al procedimento 10/16/DSP, avente medesimo oggetto della contestazione già archiviata con delibera 143/16/CONS, l'AGCom, ne ha disposto l'archiviazione con delibera 5/17/CONS, avendo escluso che l'Autorità possa avvalersi dell'organismo specializzato indipendente al fine di verificare l'osservanza degli obblighi informativi imposti al fornitore del Servizio Universale.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Con riferimento al procedimento PS/10009 avviato dall'AGCM nel 2015 per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e avente a oggetto il "Libretto Smart, l'Autorità in data 21 dicembre 2015 ha irrogato a Poste Italiane la sanzione amministrativa pecuniaria di 540mila euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile tenuto conto della circostanza attenuante per la quale Poste ha adottato iniziative finalizzate a consentire ai consumatori l'effettiva fruizione del tasso premiale.

Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane, in data 24 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che, nell'udienza del 23 marzo 2016, ha rinviato la causa al giudizio di merito.

Inoltre, in data 7 marzo 2016 l'AGCM, nell'ambito della verifica di ottemperanza, ha inviato una richiesta volta ad acquisire informazioni in merito alle caratteristiche del Libretto Smart previste a partire dal 1° luglio 2015 nonché alla connessa offerta "Supersmart". Il 22 marzo 2016 Poste ha trasmesso all'AGCM la relativa nota di riscontro e in data 24 giugno 2016 l'Autorità ha comunicato a Poste di aver deliberato che, allo stato, non sussistono elementi sufficienti per un approfondimento istruttorio.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2-quater, della L. 287/90 un procedimento (SP/157), volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

A valle del succitato provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha presentato in data 23 dicembre 2015 al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane e PosteMobile per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra per 375,8 milioni di euro oltre alla condanna alle spese di giudizio. All'udienza tenutasi il 22 giugno 2016, dopo ampia discussione il giudice istruttore ha accolto l'eccezione pregiudiziale sollevata da Poste, relativa a una carenza di potere in capo al legale rappresentante di H3G di instaurare un giudizio e ha rinviato la causa all'udienza del 1° dicembre 2016, assegnando i termini per le memorie ai sensi dell'art. 183 c.p.c. Terminata la fase istruttoria, a seguito del deposito delle rispettive memorie ex art. 183 c.p.c., la causa è stata rinviata per trattative all'udienza del 29 marzo 2017.

Avverso il suddetto provvedimento adottato dall'AGCM, Poste Italiane in data 25 febbraio 2016 e PosteMobile in data 19 febbraio 2016, hanno depositato ricorso al Tar Lazio avverso il provvedimento finale.

In data 28 settembre 2016 è stata pubblicata la sentenza del Tar Lazio che respinge i ricorsi proposti da Poste e PosteMobile, affermando l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata a un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da26 Poste alla propria controllata PosteMobile.

A seguito delle opportune valutazioni del caso effettuate da PosteMobile e Poste Italiane la sentenza del TAR non è stata impugnata, divenendo pertanto giudicato.

Anche tenendo conto della percentuale di incertezza propria di ogni giudizio, che impedisce qualsivoglia quantificazione, allo stato è possibile constatare una sensibile diminuzione del rischio di soccombenza di Poste afferente al contenzioso sopra descritto.

In data 8 giugno 2016, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio dell'istruttoria A493 ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.

In particolare, l'AGCM intende verificare se Poste rifiuta di offrire a Nexive, nelle aree geografiche nelle quali essa non è presente con le proprie reti distributive, il servizio Posta Time, vale a dire il servizio che in quelle stesse aree Poste Italiane offre ai clienti finali, rendendo disponibile il solo servizio di Posta Massiva che ha prezzi superiori a Posta Time. Secondo l'Antitrust Poste, inoltre, applicherebbe ai i clienti finali una politica di sconti fidelizzanti sul proprio prodotto Posta Time. Il procedimento terminerà il 31 ottobre 2017.

In data 9 settembre 2016, Poste ha presentato il Formulario recante impegni volti a superare le preoccupazioni concorrenziali dell'Autorità e, stante il rigetto da parte dell'Autorità in data 4 ottobre 2016, sta curando la difesa nell'ambito del prosieguo del procedimento.

In tema di servizi postali acquistabili on line, in data 22 aprile 2016, l'AGCM ha inviato a Poste una comunicazione contenente un invito a rimuovere i profili di possibile illiceità della condotta commerciale (PS/10408), ai sensi dell'art. 4, comma 5, del "Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti, violazione del divieto di discriminazioni, clausole vessatorie".

L'invito dell'AGCM atteneva: i) all'indicazione dell'indirizzo elettronico di Poste Italiane nell'ambito del sito di Poste, in homepage o in una sezione in essa richiamata ii) ad una più chiara indicazione, prima della conferma di acquisto, dei prezzi dei servizi postali acquistabili on line, soprattutto con riferimento al valore di eventuali costi accessori, quali quelli relativi all'imposta di bollo.

In data 13 maggio 2016, Poste ha trasmesso all'Autorità una nota di riscontro unitamente ai relativi documenti allegati. Successivamente, in data 9 agosto 2016, l'AGCM ha richiesto ulteriori informazioni sul numero telefonico e sull'email di Poste, quali canali di contatto da parte del consumatore; il 6 settembre 2016, Poste ha fornito adeguato riscontro, all'esito del quale, con comunicazione del 30 novembre 2016, l'AGCM ha archiviato il caso poiché Poste Italiane ha dato seguito all'invito dell'Autorità di rimuovere i possibili profili di illiceità rilevati.

26 L'AGCM Infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quater, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.

L'AGCM ha promosso ricorso al TAR Lazio nei confronti di INPS e Poste Italiane per l'annullamento della gara per l'affidamento dei servizi di recapito e gestione della corrispondenza non automatizzata della direzione generale e delle direzioni regionali. Con sentenza n. 5335 del maggio 2016 il TAR ha respinto il ricorso confermando la legittimità della gara INPS; nel mese di settembre 2016 l'AGCM ha notificato l'appello avverso la suddetta sentenza e allo stato si è in attesa della decisione.

L'AGCM ha notificato in data 13 marzo 2017 a Poste Italiane l'avvio di un procedimento ai sensi dell'art. 27, comma 3, del Codice del Consumo volto ad accertare se le condotte connesse alla modifica unilaterale del contratto Bancopostaclick e delle condizioni economiche della carta di pagamento Postamat integrino delle pratiche commerciali scorrette. In particolare, l'Autorità intende accertare se Poste abbia fornito informazioni non rispondenti al vero in merito alla gratuità della carta Postamat relativa al conto corrente Bancopostaclick e se abbia indebitamente condizionato i correntisti inducendoli ad accettare l'introduzione del costo della Carta Postamat, non riconoscendo la possibilità di esercitare il diritto di recesso relativamente alla sola carta Postamat e prevedendo il recesso per l'intero rapporto di conto corrente.

Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)

L'ANAC in data 28 settembre 2015 ha trasmesso a Poste un atto di avvio di un procedimento istruttorio volto a verificare le procedure amministrative svolte per la realizzazione dei lavori di riqualificazione e di adeguamento presso il CMP Sesto Fiorentino (FI). L'Autorità ha richiesto a Poste l'invio di una relazione illustrativa in merito allo svolgersi dell'appalto, unitamente alla relativa documentazione. In data 17 novembre 2015 il Responsabile del procedimento ha inviato all'ANAC la relazione documentata e ha chiesto all'Autorità di essere sentito in audizione. In data 27 gennaio 2016 si è tenuta l'audizione nel corso della quale la Società ha reso chiarimenti e precisazioni in merito all'appalto in questione. In data 8 febbraio 2017 si è tenuta un'ulteriore audizione e si è in attesa dell'esito.

Banca d'Italia

Nel mese di dicembre 2015, l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia (UIF) ha avviato nei confronti della Compagnia Poste Vita SpA accertamenti ispettivi in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D.Lgs 231 del 2007. I predetti accertamenti si sono conclusi in data 8 aprile 2016 con la ricezione dell'ultima nota trasmessa dalla Compagnia recante i chiarimenti e le informazioni richiesti dalla UIF.

In data 8 luglio 2016 l'UIF ha notificato a Poste Vita un "Processo verbale di accertamento e contestazione" a carico della Compagnia per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette (in relazione ad operazioni afferenti ad una singola polizza) ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 231/2007. La violazione contestata (punibile a norma dell'art. 57, comma 4, del D.Lgs. 231/2007 con pena pecuniaria dall'1% al 40% del valore delle operazioni) può comportare una sanzione sino a un massimo di circa 400mila euro. Poste Vita ha trasmesso al Ministero dell'Economia e delle Finanze i propri scritti difensivi con contestuale richiesta di audizione. Con riferimento a tali accertamenti ispettivi, l'Autorità ha inviato alla Compagnia una comunicazione datata 27 luglio 2016 affinché venissero intraprese azioni correttive al fine di rimuovere alcune criticità emerse nel corso delle verifiche svolte, chiedendo riscontro. La Compagnia ha dapprima informato l'Autorità di aver avviato un piano di lavoro operativo all'esito del quale avrebbe dato informativa sulle iniziative e sulle azioni correttive intraprese, Tale informativa è stata trasmessa in data 20 dicembre 2016 con una descrizione del piano degli interventi in corso di realizzazione per accogliere i suggerimenti ricevuti dalla stessa Unità.

Il 18 luglio 2016 Banca d'Italia, a seguito della visita ispettiva completata il 20 aprile 2016 presso Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, ha reso noto gli esiti degli accertamenti, in cui vengono individuati taluni profili della organizzazione e dell'attività della Banca che richiedono interventi correttivi, esprimendo un giudizio parzialmente sfavorevole. L'ispezione non ha dato luogo all'avvio di procedure sanzionatorie a carico della Banca o degli esponenti aziendali.

Come disposto dalla normativa di riferimento, la Banca ha provveduto in data 5 agosto 2016 a comunicare all'Autorità di Vigilanza le proprie considerazioni in ordine ai rilievi e alle osservazioni formulati nonché il piano complessivo degli interventi di adeguamento, in parte già adottati e oggetto di monitoraggio continuo degli Organi aziendali.

In data 10 febbraio 2017 è stato avviato dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo ai sensi dell'art. 54, Decreto Legislativo 1993 n. 385, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta.

CONSOB

È stato completato lo sviluppo degli interventi propedeutici all'introduzione del nuovo servizio di "consulenza guidata" previsto dal Piano trasmesso alla Consob a seguito dell'intervento ispettivo concluso nel 2014. In particolare, in linea con quanto pianificato e comunicato il 1° giugno 2016 all'Autorità, il 17 ottobre è stata rilasciata in 5 Uffici Postali "pilota" la nuova piattaforma informatica di consulenza "guidata", successivamente estesa a ulteriori 100 Uffici nel corso dell'ultimo trimestre del 2016.

La nuova piattaforma di consulenza "guidata" prevede l'adozione di iter standardizzati che supportino l'individuazione della migliore soluzione di investimento per il cliente, consentendo una sistematica storicizzazione delle modalità di interazione gestore–cliente. Al riguardo, come riportato nella nota informativa trasmessa a Consob nel mese di dicembre 2016, è prevista la graduale estensione della piattaforma su tutta la rete secondo un piano di roll-out che si completerà a fine 2017, con priorità per gli "Uffici MiFID con sala consulenza" (circa 3.900 a cui è riconducibile l'83% dei clienti profilati) che migreranno nel primo semestre del 2017.

IVASS

A seguito di attività ispettiva condotta tra il 1° aprile ed il 14 luglio 2014 tesa a valutare il governo, la gestione e il controllo degli investimenti e dei rischi finanziari nonché il rispetto della normativa antiriciclaggio, l'IVASS, in data 17 settembre 2014, ha notificato a Poste Vita SpA talune raccomandazioni nonché l'avvio di un procedimento amministrativo relativo alla presunta violazione di quattro previsioni concernenti la normativa antiriciclaggio. In data 12 maggio 2016 l'IVASS ha notificato alla società l'ordinanza con la quale delle quattro violazioni contestate ne sono state ritenute sussistenti due. Poste Vita SpA ha provveduto al pagamento della sanzione di 70 mila di euro e, in seguito, all'esito delle analisi e valutazioni svolte, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di non impugnare il provvedimento.

Nel periodo compreso tra settembre 2015 e dicembre 2016, l'IVASS ha notificato a Poste Vita otto contestazioni concernenti la violazione dell'art. 183, comma 1 lett. a) del Codice delle Assicurazioni Private riguardanti l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze assicurative. Con riferimento a quattro delle predette contestazioni, l'Ivass, avendo ritenuto sussistenti le violazioni, ha notificato tre ordinanze nel mese di agosto 2016 e una nel mese di gennaio 2017 ingiungendo a Poste Vita di pagare le sanzioni corrispondenti. Per una delle altre contestazioni l'Autorità ha notificato alla Compagnia l'archiviazione del procedimento sanzionatorio. Le rimanenti contestazioni sono tuttora pendenti.

Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione

In data 4 ottobre 2016 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ha avviato una verifica ispettiva sul piano individuale pensionistico PostaPrevidenza Valore le cui attività sono tutt'ora in corso.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

Nei giorni tra il 29 settembre e 1° ottobre 2015 il Nucleo Speciale Privacy della Guardia di Finanza, in esecuzione della delega n. 21876/97157 del Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha effettuato ai sensi del Codice della Privacy, una visita ispettiva presso i locali di PosteMobile.

A valle dell'ispezione, in data 3 novembre 2015, il suddetto Nucleo ha notificato a PosteMobile la contestazione per l'unica presunta difformità riscontrata, relativa alla conservazione dei dati di traffico telematico per le finalità di accertamento e repressione dei reati (documentazione del traffico dati, ovvero accessi Internet) oltre i tempi massimi previsti dal Codice e, nello specifico dall'art. 132, con contestuale applicazione di una sanzione pecuniaria (da un minimo di 10mila a un massimo di 50mila euro).

PosteMobile, ritenendo non fondata la contestazione, in data 2 dicembre 2015 ha presentato, ai sensi dell'art. 18 della Legge 24 novembre 1981, n. 689, una memoria difensiva nella quale ha rappresentato all'Autorità che l'estensione della conservazione dei dati di traffico telematico per le finalità di accertamento e repressione dei reati oltre i tempi massimi previsti dal Codice, è stata attuata in totale buona fede e in conformità alla prassi interpretativa e applicativa del Decreto Antiterrorismo, n. 43 del 17 aprile, cui ha aderito la totalità degli operatori di telecomunicazioni. In data 2 febbraio 2016, la Società ha confermato al Garante il positivo completamento delle procedure di cancellazione dei dati di traffico telematico relativi a comunicazioni effettuate precedentemente al 21 aprile 2015, ossia alla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto Antiterrorismo. PosteMobile ha depositato richiesta di archiviazione tenendo conto dell'unicità e isolatezza della circostanza contestata nell'ambito di un quadro generale, emerso nel corso delle Attività Ispettive, di piena conformità alla normativa vigente in materia di protezione dei dati personali.

Peraltro, a livello legislativo, relativamente all'erogazione delle prestazioni di giustizia ai sensi dell'art. 96 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, si segnala l'entrata in vigore del decreto Milleproroghe pubblicato in GU il 26 febbraio 2016 che, all'art. 4-quater, modifica l'articolo 4-bis del decreto-legge 18 febbraio 2015 n. 7 convertito con modificazioni dalla legge 17 aprile 2015 n. 43. Per ciò che concerne gli adempimenti di PosteMobile, la novella legislativa ha modificato i tempi di conservazione dei dati relativi al traffico telefonico e telematico per le finalità di accertamento e di repressione dei reati con particolare riguardo al terrorismo, detenuti alla data di entrata in vigore della legge ed effettuato successivamente a tale data, stabilendone la conservazione fino al 30 giugno 2017.

Commissione Europea

In data 13 settembre 2013 il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato (decisione C42/2006), condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione e in conformità alle disposizioni dell'Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Società nel

novembre del 2008 aveva effettuato la restituzione delle somme richieste (443 milioni di euro oltre interessi per 41 milioni di euro). Con la Legge di Stabilità 2015, al fine di dare attuazione alla sentenza del Tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013, è stata autorizzata la spesa di 535 milioni di euro per l'anno 2014 a favore di Poste Italiane. L'incasso di tali somme presso la Tesoreria Centrale dello Stato è avvenuto il 13 maggio 2015.

La Commissione Europea ha successivamente riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006"), siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.

Il 5 febbraio 2016 le società Hutchison e VimpelCom hanno notificato alla Commissione Europea, ai sensi del Regolamento Comunitario sulle concentrazioni (Regolamento (CE) n. 139/2004), un progetto di concentrazione nel mercato radiomobile in Italia attraverso la creazione di una Joint Venture fra le rispettive controllate Hutchison 3G Italy e WIND. La concentrazione ridurrebbe da quattro a tre il numero degli operatori mobili in Italia dotati di un'infrastruttura di rete propria. La Commissione ha conseguentemente attivato la procedura di valutazione della concentrazione a cui ha partecipato anche PosteMobile come terza parte interessata (PosteMobile è un operatore mobile virtuale in quanto non dotato di una propria rete).

Il 30 marzo 2016 la Commissione ha deciso di avviare la seconda fase della procedura, comunicando alle parti che la concentrazione notificata solleva dubbi di compatibilità con il mercato comune. Infatti l'operazione potrebbe dar luogo a prezzi più elevati, meno scelta da parte dei consumatori e una riduzione dell'innovazione nella telefonia mobile in Italia. Inoltre, gli operatori mobili virtuali potrebbero avere una minore scelta e un minore potere contrattuale nell'accesso alle reti degli operatori dotati di un'infrastruttura propria (segmento dell'accesso Wholesale).

Il 6 giugno 2016 i soggetti notificanti hanno presentato, ai sensi della procedura comunitaria, i propri impegni al fine di eliminare i possibili effetti anticoncorrenziali a cui la concentrazione potrebbe dar luogo.

Il 1° settembre 2016, alla luce degli impegni presentati dai soggetti notificanti, la Commissione ha approvato il progetto di concentrazione, ponendo specifiche condizioni ("remedies"), con l'obiettivo di consentire l'ingresso in Italia di un quarto operatore di rete mobile. Tale operatore era già stato selezionato dai soggetti notificanti attraverso un accordo con l'operatore francese Iliad.

Le condizioni poste dalla Commissione sono principalmente le seguenti:

  • la cessione, da parte di Wind/H3G, di una parte dello spettro radio a Iliad;
  • la co-locazione e la messa a disposizione di Iliad di alcune migliaia di siti ("mobile base station sites");
  • un accordo transitorio con Iliad per l'accesso alle nuove tecnologie di Wind/H3G, dando modo ad Iliad di dotarsi progressivamente di un'infrastruttura propria.

Con riferimento ai procedimenti giudiziari, tributari e in materia previdenziale si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016 (Note delle voci del Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Procedimenti in corso e rapporti con le Autorità; Note delle voci del Bilancio di Poste Italiane SpA - Procedimenti in corso e rapporti con le Autorità).

11. ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA

ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE SPA

CONTO ECONOMICO

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 8.218 8.205 13 0,2%
Proventi diversi da operatività finanziaria 599 433 166 38,3%
Altri ricavi e proventi 478 399 79 19,8%
Totale ricavi 9.295 9.037 258 2,9%
Costi per beni e servizi 1.734 1.819 (85) -4,7%
Oneri diversi da operatività finanziaria 15 3 12 n.s.
Costo del lavoro 5.992 5.895 97 1,6%
Incrementi per lavori interni (4) (5) 1 -20,0%
Altri costi e oneri 254 226 28 12,4%
Totale costi 7.991 7.938 53 0,7%
EBITDA 1.304 1.099 205 18,7%
Ammortamenti e svalutazioni 504 485 19 3,9%
Risultato operativo e di intermediazione 800 614 186 30,3%
Proventi (oneri) finanziari (21) (18) (3) 16,7%
Risultato prima delle imposte 779 596 183 30,7%
Imposte 154 145 9 6,2%
Utile d'esercizio 625 451 174 38,6%

n.s.: non significativo

Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2016 ha conseguito Utili per 625 milioni di euro, in crescita di 174 milioni di euro (+38,6%) rispetto al 2015.

I Ricavi e proventi ammontano a 8.218 milioni di euro registrando un incremento di 13 milioni di euro per effetto del positivo andamento dei proventi per servizi BancoPosta che hanno compensato i minori ricavi dei servizi postali e commerciali.

I Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria evidenziano una crescita, passando da 433 milioni di euro del 2015 a 599 milioni di euro nel 2016, principalmente riconducibile ai proventi non ricorrenti per 121 milioni di euro derivanti dalla cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated, nonché agli utili da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita del Patrimonio BancoPosta.

Gli Altri ricavi e proventi passano da 399 milioni di euro del 2015 a 478 milioni di euro nel 2016 e accolgono per 423 milioni di euro dividendi da società controllate.

I Costi totali, pur in presenza di una riduzione dei Costi per beni e servizi (-85 milioni di euro corrispondenti a - 4,7% rispetto al precedente esercizio), registrano un incremento di 53 milioni di euro, passando da 7.938 milioni di euro del 2015 a 7.991 milioni di euro nel 2016, in buona parte ascrivibile all'andamento del costo del lavoro di seguito commentato.

Costo del Lavoro

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Stipendi, contributi e oneri diversi (*) 5.490 5.532 (42) -0,8%
Incentivi all'esodo 165 76 89 n.s.
Accantonamenti netti per vertenze 4 (12) 16 n.s.
Recuperi del personale per vertenze (9) (6) (3) 50,0%
Accantonamento al fondo di ristrutturazione 342 316 26 8,2%
Totale 5.992 5.906 86 1,5%
Proventi per accordo CTD e somministrati - (11) 11 n.s.
Totale Costo del lavoro 5.992 5.895 97 1,6%

n.s. non significativo

(*) La voce include le seguenti voci riportate nella nota C6 al Bilancio di esercizio: salari e stipendi; oneri sociali; trattamento di fine rapporto; contratti di somministrazione/a progetto; compensi e spese Amministratori; altri costi (recuperi di costo) del personale.

Il costo del lavoro complessivamente sostenuto nel corso del 2016 ammonta a 5.992 milioni di euro e registra una crescita dell'1,6% rispetto al 2015, esercizio che peraltro beneficiava di 12 milioni di euro quali recuperi di costo afferenti all'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali per vertenze e 11 milioni di euro conseguiti dalla Società a seguito delle intese raggiunte nel mese di luglio 2015 con le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto dalla Società con contratto a tempo determinato.

La componente ordinaria del costo del lavoro, connessa a stipendi, contributi e oneri diversi, si riduce dello 0,8% (-42 milioni di euro) rispetto al 2015 per effetto, della riduzione degli organici mediamente impiegati nell'esercizio (oltre 2mila risorse full time equivalent - FTE in meno mediamente impiegate nel 2016) che ha ampiamente compensato i maggiori costi derivanti da festività cadenti di domenica, dal mancato riconoscimento della decontribuzione sul premio di risultato e dagli accantonamenti connessi con le attese di rinnovo della componente economica del contratto collettivo nazionale di lavoro.

La componente non ordinaria del costo del lavoro registra maggiori costi per incentivi all'esodo, che passano da 76 milioni di euro del 2015 a 165 milioni di euro nel 2016 e un accantonamento di 342 milioni di euro (316 milioni di euro accantonati nel 2015) al fondo di ristrutturazione, costituto per far fronte alle passività che Poste Italiane SpA dovrà sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo, secondo le prassi gestionali in atto, per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2018.

Con riferimento alla tematica dei contratti di lavoro a termine (CTD), nel 2016 il numero complessivo di CTD è stato di 7.036 unità (7.277 nel 2015) corrispondenti a 6.953 FTE (7.144 FTE nel 2015). In ragione delle specifiche disposizioni che prevedono appositi limiti percentuali di utilizzo (c.d. clausole di contingentamento), è opportuno precisare inoltre che: l'organico a tempo indeterminato puntuale al 1° gennaio 201627 era di 138.236 risorse (141.459 al 1° gennaio 2015) corrispondenti a 133.392 FTE (135.797 al 1° gennaio 2015); il numero di CTD ai sensi dell'art. 2 comma 1 bis D.Lgs. 368/0128 – c.d. "causale finanziaria" – è stato complessivamente di zero unità; il numero di CTD ai sensi dell'art. 1, comma 1, D.Lgs. 368/01 come novellato dal D.L. 34/1429 - c.d. Jobs Act - è stato complessivamente di 12.111 unità, corrispondenti a 11.941 FTE30 .

27 L'organico in forza al 1° gennaio di ogni anno è identico all'organico in essere al 31 dicembre dell'anno precedente.

28 L'art. 2 comma 1 bis D.Lgs. 368/01 dispone, tra l'altro, che i contratti a termine debbano rappresentare una percentuale non superiore al 15% dell'organico aziendale rilevato al 1° gennaio dell'anno al quale le assunzioni si riferiscono.

29 L'art. 1, comma 1, del D.Lgs. n. 368/01 come novellato dal D.L. 34/14 (c.d. Jobs Act) dispone, tra l'altro, che non possono essere assunti lavoratori a tempo determinato in misura superiore al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione con un arrotondamento del decimale all'unità superiore qualora esso sia uguale o superiore a 0,5.

30 Tale numero di contratti a tempo determinato – espresso tanto in "unità" (teste intere) che in "FTE" – comprende, per l'anno 2016, sia i contratti che i rinnovi intervenuti nell'anno di riferimento (7.036 unità corrispondenti a 6.953 FTE) sia i

Gli Altri costi e oneri registrano una crescita del 12,4% (+28 milioni di euro) rispetto all'esercizio precedente in virtù della circostanza che il saldo del 2015 beneficiava di maggiori rilasci per accantonamenti effettuati in precedenti esercizi e legati alle modalità e tempistiche di incasso di alcune partite creditorie verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Le imposte sul reddito passano da 145 milioni di euro del 2015 a 154 milioni di euro nel 2016. Il tax rate totale effettivo nell'esercizio 2016 si attesta al 19,72% di cui il 16,59% riferito all'IRES e il 3,13% all'IRAP. Lo scostamento del tax rate IRES effettivo rispetto all'aliquota teorica del 27,5% è principalmente attribuibile al non assoggettamento a imposta del 95% dei dividendi percepiti da alcune società controllate.

contratti che i rinnovi ancora attivi al 1° gennaio 2016 (5.075 unità corrispondenti a 4.988 FTE), ancorché stipulati in data anteriore.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
(dati in milioni di euro) 2016 2015
Capitale immobilizzato:
Immobili, impianti e macchinari 1.999 2.074 (75) -3,6%
Investimenti immobiliari 56 61 (5) -8,2%
Attività immateriali 365 374 (9) -2,4%
Partecipazioni 1.815 2.204 (389) -17,6%
Totale Capitale immobilizzato
(a)
4.235 4.713 (478) -10,1%
Capitale d'esercizio:
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 4.027 3.840 187 4,9%
Debiti commerciali e Altre passività (3.942) (3.563) (379) 10,6%
Crediti (Debiti) per imposte correnti (67) - (67) n.s.
Totale Capitale d'esercizio:
(b)
18 277 (259) -93,5%
Capitale investito lordo
(a+b)
4.253 4.990 (737) -14,8%
Fondi per rischi e oneri (1.408) (1.298) (110) 8,5%
Trattamento di fine rapporto (1.315) (1.320) 5 -0,4%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 136 (476) 612 n.s.
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione 384 - 384 n.s.
Capitale investito netto 2.050 1.896 154 8,1%
Patrimonio netto 6.160 7.646 (1.486) -19,4%
Posizione finanziaria netta 4.110 5.750 (1.640) -28,5%

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale di Poste Italiane evidenzia al 31 dicembre 2016 un Capitale investito netto di 2.050 milioni di euro ampiamente coperto dal Patrimonio netto. Dal confronto con i dati di chiusura del precedente esercizio, in cui l'indicatore ammontava a 1.896 milioni di euro, emerge un incremento di 154 milioni di euro attribuibile principalmente alla variazione del saldo netto passivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite come più avanti dettagliato.

Il Capitale immobilizzato si attesta a 4.235 milioni di euro ed evidenzia un decremento di 478 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2015. Tale variazione riflette essenzialmente la diversa esposizione, in applicazione del principio contabile IFRS 5, delle partecipazioni nelle Società BdM-MCC e di BancoPosta Fondi – confluite nella voce Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione - il cui saldo ammonta a 384 milioni di euro. Ulteriori movimentazioni delle partecipazioni, che hanno concorso alla determinazione del Capitale immobilizzato, riguardano: gli interventi di ricapitalizzazione della SDA Express Courier SpA (38 milioni di euro), in considerazione degli impegni assunti da Poste Italiane a supportare finanziariamente e patrimonialmente31 la controllata per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 31 marzo 2016 e costituzione di altre riserve patrimoniali; nonché le svalutazioni di SDA Express Courier SpA per 29 milioni di euro e di EGI SpA per 4 milioni di euro svolte sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti al 31 dicembre 2016.

La movimentazione del Capitale immobilizzato è stata inoltre interessata, nell'ambito dell'operazione di scissione parziale del ramo d'azienda "Rete Fissa" di PosteMobile in favore di Poste Italiane, dalla acquisizione di impianti di rete infrastrutturale, asset tecnologici e applicativi software per complessivi 38 milioni di euro. Concorrono infine alla formazione dell'indicatore: investimenti industriali per 381 milioni di euro

31 Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le società SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'intero esercizio 2017 e la società Poste Tributi ScpA relativamente all'intero periodo di liquidazione.

descritti nel commento al Capitale immobilizzato del Gruppo e ammortamenti e svalutazioni per 504 milioni di euro rilevati nell'esercizio su Immobili, impianti e macchinari, Attività immateriali e Investimenti immobiliari.

Il Capitale d'esercizio al 31 dicembre 2016 ammonta a 18 milioni di euro e si decrementa di 259 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio principalmente per effetto di maggiori debiti commerciali e altre passività, che passano da 3.563 milioni di euro di fine esercizio 2015 a 3.942 milioni di euro. Alla determinazione di tale saldo hanno, tra l'altro, concorso maggiori debiti verso il personale per effetto dell'iscrizione nei debiti per incentivi all'esodo di partite che al 31 dicembre 2015 erano comprese nei Fondi rischi e maggiori debiti per imposta di bollo maturati al 31 dicembre 2016 sui buoni fruttiferi postali in circolazione.

Il decremento del saldo netto passivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 612 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo (incremento di crediti per imposte anticipate e/o decremento di debiti per imposte differite) sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita.

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 ammonta a 6.160 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente, si decrementa di 1.486 milioni di euro per effetto principalmente: della movimentazione delle riserve di fair value al netto del relativo effetto fiscale (1.613 milioni di euro) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) degli investimenti in titoli del Patrimonio BancoPosta; nonché della distribuzione di dividendi, così come deliberato dalla Assemblea degli azionisti del 24 maggio 2016, per 444 milioni di euro (34 centesimi di euro per azione) corrisposti agli azionisti il 22 giugno 2016. Tali variazioni decrementative del Patrimonio sono state parzialmente compensate dall'Utile netto conseguito nell'esercizio (625 milioni di euro).

(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Passività finanziarie (60.495) (55.083) (5.412) 9,8%
Attività finanziarie 59.396 56.152 3.244 5,8%
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (1.099) 1.069 (2.168) n.s.
Cassa e depositi BancoPosta 2.494 3.161 (667) -21,1%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.715 1.520 1.195 78,6%
Posizione finanziaria netta 4.110 5.750 (1.640) -28,5%

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI POSTE ITALIANE SPA

n.s.: non significativo

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2016 presenta un avanzo di 4.110 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2015 (in cui presentava un avanzo di 5.750 milioni di euro) principalmente per effetto della componente valutativa legata al fair value degli investimenti in titoli in portafoglio, del Patrimonio BancoPosta per 2.215 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale.

Posizione finanziaria netta ESMA

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2016 2015
A. Cassa 1 1
B. Altre disponibilità liquide 1.460 1.197
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.461 1.198
E. Crediti finanziari correnti 243 577
F. Debiti bancari correnti - (510)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (14) (16)
H. Altri debiti finanziari correnti (42) (77)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (56) (603)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 1.648 1.172
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (798) (797)
M. Altri debiti non correnti (48) (48)
N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) (1.246) (1.245)
O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) 402 (73)
Attività finanziarie non correnti 1.101 953
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato 1.503 880
Crediti finanziari per rapporti intergestori 1
4
1
4
Debiti finanziari per rapporti intergestori (630) (577)
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti
intergestori
887 317

LIQUIDITA'

(dati in milioni di euro) 2016 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 1.520 986
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 2.422 2.303
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (240) (518)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (987) (1.251)
Flusso delle disponibilità liquide 1.195 534
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 2.715 1.520
di cui:
Disponibilità liquide assoggettate a vincolo d'impiego 1.071 217
Altra liquidità indisponibile 12 11

La gestione operativa dell'esercizio è stata caratterizzata da un flusso positivo delle disponibilità liquide di 2.422 milioni di euro generato, tra l'altro, dall'utile netto conseguito nell'esercizio (625 milioni di euro).

La cassa generata è stata principalmente utilizzata per la realizzazione di investimenti industriali che, al netto delle dismissioni, hanno assorbito circa 380 milioni di euro, nonché per l'estinzione di finanziamenti a breve termine per 546 milioni di euro.

La disponibilità di cassa, dopo il pagamento di dividendi per 444 milioni di euro aumenta di 1.195 milioni di euro.

12. RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nell'apposito regolamento del Patrimonio BancoPosta approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 31 luglio 2015. Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, a BancoPosta si applicano le disposizioni sul governo societario delle banche (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo I "Governo societario" della Circolare n. 285). Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance.

CONTROLLI INTERNI E GESTIONE DEI RISCHI DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Il sistema dei controlli interni è costituito da un insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.

Nell'ambito dei principi di riferimento adottati a livello di Gruppo, l'"Ambiente di controllo", inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli. Esso include l'integrità e i valori etici dell'Azienda, la struttura organizzativa, il sistema di attribuzione e il relativo esercizio di deleghe e responsabilità, la segregazione delle funzioni, le politiche di gestione e incentivazione del personale, la competenza delle risorse e, più in generale, la "cultura" dell'Azienda. Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano tale ambito, sono principalmente rappresentati da:

  • il Codice Etico di Gruppo;
  • il Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 e le relative procedure aziendali predisposte;
  • la struttura organizzativa di BancoPosta, costituita da organigrammi, ordini di servizio, comunicazioni e procedure organizzative, che attribuiscono alle funzioni compiti e responsabilità;
  • il "Regolamento Generale del processo di affidamento di funzioni di BancoPosta a Poste Italiane" che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio BancoPosta, disciplina l'affidamento di attività del Patrimonio a funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo;
  • la Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) che descrive ruoli e attività delle funzioni di controllo del Patrimonio BancoPosta, nonché le modalità di coordinamento e i flussi informativi tra queste e le funzioni di controllo di Poste Italiane e i flussi informativi verso gli organi aziendali;
  • il sistema di deleghe utilizzato, che prevede l'attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte.

Con riguardo all'assetto del Patrimonio BancoPosta, il modello organizzativo in essere delineato nel relativo Regolamento prevede tra l'altro:

  • unità organizzative di staff (per es. Amministrazione Pianificazione e Controllo BancoPosta; HR Business Partner BancoPosta) che operano in raccordo funzionale con le omologhe funzioni Corporate di Poste Italiane;
  • funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Revisione Interna, Compliance e Antiriciclaggio.

In un'ottica di ricerca di sinergie e valorizzazione delle specifiche competenze, sono condivise tra le suddette funzioni di controllo le tecniche e le metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli e periodicamente gli esiti delle verifiche effettuate.

La Revisione Interna BancoPosta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e nel regolamento Consob in tema di controlli cui Bancoposta è sottoposta, ha predisposto nei primi mesi del 2017 la Relazione annuale 2016, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli, con specifico riferimento ai sistemi informativi, ai processi, alle procedure e ai meccanismi di controllo a presidio delle attività di BancoPosta, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2016.

La Relazione annuale 2016, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è stata inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento, è invece oggetto di invio alla Consob.

Tali attività sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo al "Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane", le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane che svolgono attività e servizi BancoPosta.

La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale (2017) e pluriennale (2017-2019) basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative, agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono stati illustrati al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.

SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Patrimonio BancoPosta è dotato di un'autonoma struttura di Risk Management responsabile di garantire, in raccordo con la funzione Governo dei Rischi di Gruppo, una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. Tra l'altro, la funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati alla clientela, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica. Nel corso del 2016 è stato aggiornato, in coerenza con il budget, il Risk Appetite Framework ed è stata presentata al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione la relazione

annuale sul 2015 e il programma di attività per il 2016, nonché il Resoconto ICAAP e l'Informativa al Pubblico sui Rischi riferite all'esercizio 2015; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentati da:

  • rischio di credito (compreso controparte);
  • rischio di mercato (compreso il rischio di tasso sul portafoglio bancario);
  • rischio di liquidità;
  • rischio operativo.

Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti l'esercizio 2016 è stato caratterizzato, nella prima parte dell'anno, da una nuova riduzione dei rendimenti dei titoli di stato italiani, che ha ulteriormente incrementato le plusvalenze da valutazione - in parte realizzate a conto economico - anche in relazione all'annuncio della nuova fase del Quantitative Easing da parte della BCE. Nella seconda parte dell'anno si è manifestata un'inversione di tendenza e i rendimenti dei BTP hanno iniziato una fase di crescita spinta dagli eventi politici internazionali (Brexit nel Regno Unito ed elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America) e nazionali (referendum costituzionale); tale tendenza si è riflessa nelle plusvalenze da valutazione, che si sono significativamente ridotte, per effetto dell'andamento crescente registrato nell'esercizio dallo spread BTP-Bund, passato da poco meno di 100 a circa 161 punti base.

L'indice di leva finanziaria (leverage ratio di Basilea 3) è rimasto coerente con gli obiettivi aziendali di propensione al rischio attestandosi a fine esercizio attorno al 3%, valore minimo di riferimento normativo.

Il naturale "invecchiamento" del portafoglio titoli e la sua gestione attiva realizzata nel periodo, coerentemente con lo scenario di mercato, hanno determinato un contenimento della duration media dell'attivo; tale trend, a fronte delle positive dinamiche della raccolta in conti correnti postali e carte prepagate, ha determinato una riduzione della misura di esposizione al rischio di tasso di interesse sul banking book. Peraltro, a partire dalla fine del primo trimestre 2016, in termini di valore economico, il Patrimonio BancoPosta è stato esposto a una riduzione dei tassi, piuttosto che a un loro aumento; l'entità dell'esposizione è coerente con gli obiettivi di propensione al rischio, fissati in termini di incidenza sul patrimonio di vigilanza.

Per quanto concerne i rischi operativi, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, Poste Italiane continua a monitorare con particolare attenzione l'evoluzione del mercato e le connesse iniziative intraprese nell'interesse della propria clientela, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Al riguardo, in data 16 gennaio 2017 a valle di una delibera del Consiglio di Amministrazione, Poste Italiane ha definito - con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza - un'iniziativa di tutela a favore di tutti i sottoscrittori delle quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security ("IRS") che hanno mantenuto l'investimento sino alla scadenza avvenuta il 31 dicembre 2016.

Per le informazioni di dettaglio delle diverse aree di rischio e delle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi si fa rinvio ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Principali indicatori (*) 2016 2015
ROA (1) 0,87% 0,96%
ROE (2) 29% 30%
Margine interesse / Margine intermediazione (3) 26% 28%
Costi operativi / Margine intermediazione (4) 84% 83%

(*) I principali indici di redditività comunemente utilizzati, risentono delle peculiarità del Patrimonio BancoPosta e del fatto che i valori riconosciuti alle funzioni di Poste Italiane sono classificati nella voce "spese amministrative"; tali indici, pertanto, non devono essere valutati in valore assoluto o in confronto con il mercato, ma unicamente nel tempo.

(1) Return On Assets. Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo.

(2) Return On Equity. Rappresenta il rapporto tra il Risultato d'esercizio e il Patrimonio netto dedotti l'Utile di periodo e le Riserve da valutazione.

(3) Rappresenta il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'attività di intermediazione.

(4) Cost/income ratio.

ANDAMENTO ECONOMICO

Conto economico riclassificato
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Interessi attivi e proventi assimilati 1.543 1.545 (2) -0,1%
Interessi passivi e oneri assimilati (74) (55) (19) 34,5%
Margine di interesse 1.469 1.490 (21) -1,4%
Commissioni attive 3.603 3.538 6
5
1,8%
Commissioni passive (66) (55) (11) 20,0%
Commissioni nette 3.537 3.483 5
4
1,6%
Dividendi e proventi simili 1 - 1 n.s.
Risultato netto dell'attività di rinegoziazione 3 9 (6) -66,7%
Risultato netto dell'attività di copertura (1) 1 (2) n.s.
Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie 587 426 161 37,8%
Margine di intermediazione 5.596 5.409 187 3,5%
Proventi operativi netti 5.596 5.409 187 3,5%
Spese amministrative (4.653) (4.443) (210) 4,7%
Altri proventi/(oneri) di gestione (39) (37) (2) 5,4%
Oneri operativi netti (4.692) (4.480) (212) 4,7%
Risultato netto della gestione operativa 904 929 (25) -2,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (95) (60) (35) 58,3%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (6) (11) 5 -45,5%
Risultato corrente al lordo delle imposte 803 858 (55) -6,4%
Imposte sul reddito dell'esercizio (235) (271) 3
6
-13,3%
Utile (Perdita) d'esercizio 568 587 (19) -3,2%

n.s.: non significativo

L'andamento economico del Patrimonio BancoPosta evidenzia un utile di esercizio di 568 milioni di euro, in diminuzione di 19 milioni di euro (-3,2%) rispetto al 2015; tale variazione è principalmente ascrivibile all'incremento delle spese amministrative generato dai maggiori costi del disciplinare interno per la remunerazione dei servizi resi dalla Rete Commerciale al segmento finanziario (+4,7%) e ai maggiori accantonamenti netti al fondi rischi (+58,3% rispetto al 2015), solo in parte compensati dal miglioramento del margine di intermediazione (+3,5%).

Il Margine di interesse si attesta a 1.469 milioni di euro (1.490 milioni di euro nel 2015) e rappresenta il saldo tra:

  • gli interessi attivi, derivanti principalmente dal rendimento degli impieghi in titoli e depositi fruttiferi presso il MEF, per 1.543 milioni di euro (1.545 milioni di euro nel 2015);
  • gli interessi passivi, che ammontano a 74 milioni di euro (55 milioni di euro nel 2015) di cui 20 milioni di euro (34 milioni di euro nel 2015) da riconoscere alla clientela sulla raccolta da conti correnti, 16 milioni di euro (21 milioni di euro nel 2015) per operazioni in Pronti contro Termine, 33 milioni di euro di differenziali di competenza dell'esercizio a fronte di operazioni di Asset Swap (nel 2015 tali differenziali erano positivi per circa 4 milioni di euro) e 5 milioni di euro (1 milione di euro nel 2015) di interessi su depositi a garanzia.

Le Commissioni nette ammontano a 3.537 milioni di euro (3.483 milioni di euro nel 2015), quale saldo tra:

  • commissioni attive per 3.603 milioni di euro (3.538 milioni di euro nel 2015), di cui 1.577 milioni di euro legate alla convenzione con Cassa Depositi e Prestiti (1.610 milioni di euro nel 2015) e 2.026 milioni di euro (1.928 milioni di euro nel 2015) derivanti da attività di incasso bollettini, pagamenti vari e altri servizi offerti alla clientela (per es. servizi di intermediazione assicurativa);
  • commissioni passive per 66 milioni di euro (55 milioni di euro nel 2015), prevalentemente connesse all'adesione ai circuiti di regolamento delle carte di debito/credito.

Il Margine di Intermediazione si attesta a 5.596 milioni di euro (5.409 milioni di euro nel 2015) e comprende, oltre al Margine di interesse e alle Commissioni nette, l'utile netto da cessione di attività/passività finanziarie per 587 milioni di euro (426 milioni nel 2015), che beneficia per 121 milioni di euro di proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione dell'azione Visa Europe, avvenuta nell'ambito dell'acquisizione della stessa da parte della Visa Inc.

Gli Oneri operativi netti ammontano a 4.692 ed evidenziano un incremento del 4,7% rispetto all'esercizio precedente (4.480 milioni di euro nel 2015) principalmente per effetto, come sopra anticipato, dell'incremento delle Altre spese amministrative, che passano da 4.348 milioni di euro del 2015 a 4.555 milioni di euro nel 2016 e accolgono, per 4.457 milioni di euro (4.251 milioni di euro nell'esercizio precedente), gli apporti di valore ricevuti dalle altre funzioni di Poste Italiane in coerenza con il "Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane" e relativi Disciplinari esecutivi per l'esercizio 2016. In particolare, la valorizzazione del contributo della Rete Commerciale si attesta a 4.092 milioni di euro, in aumento rispetto al 2015 per 194 milioni di euro (3.898 milioni di euro nel 2015). Le spese per il personale ammontano a 98 milioni di euro (95 milioni di euro nel 2015) e si riferiscono alle risorse impiegate nell'ambito della funzione BancoPosta e rappresentate nella tabella sotto riportata. Di fatto, però, occorre evidenziare che il Patrimonio destinato si avvale, nello svolgimento delle proprie attività, dell'apporto delle altre funzioni di Poste Italiane, in particolare dei servizi resi dal personale operante nell'ambito degli Uffici Postali e del Contact Center.

Gli Altri oneri di gestione netti ammontano a 39 milioni di euro (37 milioni di euro nel 2015) e sono principalmente riconducibili a perdite operative connesse a operazioni di prelevamento disconosciute dalla clientela.

Organico Patrimonio BancoPosta

Numero medio dei dipendenti (*)
Organico stabile 2016 2015
Dirigenti 5
4
5
2
Quadri - A1, A2 460 450
Livelli B, C, D, E, F 1.310 1.343
Totale 1.824 1.845
Organico flessibile 2016 2015
Contratti a tempo determinato 3 -
Totale 3 -
Totale organico stabile e flessibile 1.827 1.845

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent .

L'utile dell'operatività corrente, al lordo delle imposte, ammonta a 803 milioni di euro (858 milioni di euro nel 2015) ed è comprensivo degli accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri che passano da 60 milioni di euro del 2015 a 95 milioni di euro per effetto dell'iniziativa di tutela a favore dei clienti che hanno investito nei Fondi Immobiliari collocati da Poste Italiane nel periodo dal 2002 al 2005.

GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Stato patrimoniale riclassificato

(dati in milioni di euro)
Voci dell'attivo 31 dicembre 31 dicembre
2016 2015
Cassa e disponibilità liquide 2.511 3.169
Attività finanziarie disponibili per la vendita 37.263 32.597
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 12.683 12.886
Crediti verso banche 1.314 1.211
Crediti verso clientela 9.004 9.023
Derivati di copertura 191 328
Attività fiscali 321 130
Altre attività 1.766 1.626
Totale dell'attivo 65.053 60.970
(dati in milioni di euro)
Voci del passivo e Patrimonio netto 31 dicembre 31 dicembre
2016 2015
Debiti verso banche 5.799 5.259
Debiti verso clientela 50.374 45.469
Derivati di copertura 2.304 1.547
Passività fiscali 530 968
Altre passività 2.179 2.282
Trattamento di fine rapporto del personale 19 19
Fondi per rischi e oneri 462 384
Totale del passivo 61.667 55.928
Patrimonio netto 3.386 5.042
di cui:
Riserva di costituzione 1.000 1.000
Utili portati a nuovo esercizi precedenti 949 949
Riserve da valutazione 869 2.506
Utile d'esercizio 568 587
Totale del passivo e del patrimonio netto 65.053 60.970

Con riferimento alle consistenze patrimoniali, al 31 dicembre 2016 la voce Cassa e disponibilità liquide ammonta a 2.511 milioni di euro (3.169 milioni di euro a fine 2015) e accoglie per 2.288 milioni di euro (2.953 milioni di euro al 31 dicembre 2015) le disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che derivano dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) non ancora riversati a Cassa Depositi e Prestiti, o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali.

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a 37.263 milioni di euro (32.597 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e accolgono investimenti in titoli di Stato italiano, titoli garantiti dallo Stato italiano e azioni (prevalentemente Mastercard Incorporated, Visa Incorporated). L'aumento delle consistenze dei titoli di debito, che passano da 32,4 milioni di euro del 2015 a 37,2 milioni di euro, è legato all'acquisto di nuovi titoli per far fronte all'incremento della raccolta su conti correnti registrata nel 2016, che compensa la variazione negativa del fair value. Inoltre nell'esercizio, in considerazione del quadro macroeconomico di riferimento, è proseguita la strategia operativa mirata a ottimizzare la gestione della duration del portafoglio immunizzandolo in particolare dal rischio di variazioni di fair value dei titoli determinate dal potenziale rialzo dei tassi.

I titoli di capitale ammontano a 104 milioni di euro e segnano una riduzione del 43% (-78 milioni di euro) essenzialmente imputabile alla cessione di una azione ordinaria di Visa Europe, perfezionata in data 21 giugno 2016 a favore di Visa Incorporated, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2015 era di 111 milioni di euro. A Poste Italiane è stato riconosciuto un corrispettivo pari a un fair value di 121 milioni di euro (rilevato come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritto nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria), di cui 88 milioni di euro per cassa, 25 milioni di euro in Azioni privilegiate di Visa Inc (Series C Convertible Partecipating Preferred Stock) convertibili in azioni ordinarie in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo sulla base di un tasso di conversione e di un idoneo tasso di sconto per tener conto della relativa illiquidità e 8 milioni di euro pagabili da Visa Incorporated a tre anni dalla conclusione dell'operazione.

Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza, che corrispondono al portafoglio Held To Maturity e comprendono investimenti in titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, si attestano a 12.683 milioni di euro e registrano una variazione in diminuzione di 203 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015, imputabile prevalentemente al rimborso di titoli giunti a scadenza per un valore di 1.300 milioni di euro e a nuovi acquisti effettuati pari ad un nozionale di 1.080 milioni di euro.

I Crediti verso la clientela passano da 9.023 milioni di euro del 31 dicembre 2015 a 9.004 milioni di euro al 31 dicembre 2016 e accolgono, per 7.499 milioni di euro (6.246 milioni di euro al 31 dicembre 2015) gli impieghi presso il MEF della raccolta effettuata presso privati e Pubblica Amministrazione e, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF, sono remunerati a un tasso variabile commisurato rispettivamente al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA) e a un paniere di Titoli di Stato e indici del mercato monetario.

Le Altre attività passano da 1.626 milioni al 31 dicembre 2015 a 1.766 milioni di euro a fine 2016 e ineriscono essenzialmente a partite di natura tributaria versate a titolo di sostituto d'imposta e a partite in corso di lavorazione che trovano regolazione sui rapporti nei primi giorni successivi alla chiusura dell'esercizio.

I debiti verso banche ammontano a 5.799 milioni di euro (5.259 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e accoglie principalmente debiti per operazioni in Pronti contro termine per 5.381 milioni di euro (4.895 milioni di euro al 31 dicembre 2015); tali debiti si riferiscono:

  • per 3.904 milioni di euro a Long Term Repo stipulati con primari operatori le cui risorse sono state interamente investite in Titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • per 1.477 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento con primari operatori per il versamento di depositi incrementali a garanzia di operazioni di Asset Swap e Pronti contro termine.

I debiti verso clientela passano da 45.469 milioni di euro di fine dicembre 2015 a 50.374 milioni di euro al 31 dicembre 2016 e accolgono debiti verso correntisti per 45.098 milioni di euro (43.093 milioni di euro al 31 dicembre 2015), debiti verso clienti per raccolta effettuata con altre forme tecniche per 2.833 milioni di euro (1.977 milioni di euro al 31 dicembre 2015) di cui principalmente carte Postepay e Postepay evolution per 2.141 milioni di euro (1.438 milioni al 31 dicembre 2015) e debiti verso il MEF conto Tesoreria dello Stato per 2.429 milioni di euro che al 31 dicembre 2015 presentava complessivamente un saldo del conto positivo e pertanto iscritto nella voce "Crediti verso la clientela".

La formazione del saldo a debito verso il MEF del conto Tesoreria dello Stato è conseguente all'entrata in vigore del D.L. 244/2016 (c.d. Decreto "mille proroghe"), che ha modificato il calendario di corresponsione delle pensioni posticipandone il pagamento del mese di gennaio 2017 di un giorno lavorativo bancario. Conseguentemente, rispetto al 31 dicembre 2015, l'accredito delle rimesse per il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017 da parte dell'ente erogante INPS è stato effettuato il primo giorno lavorativo del mese di corresponsione anziché l'ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre 2016.

La variazione in aumento della raccolta diretta è ascrivibile a una più generale condizione di mercato caratterizzato da tassi bassi e da assenza di offerta di prodotti di liquidità alternativi particolarmente vantaggiosi.

Le Altre passività si attestano a 2.179 milioni di euro (2.282 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e sono prevalentemente imputabili a partite di natura tributaria prelevate a titolo di sostituto d'imposta, partite in corso di lavorazione che trovano regolazione sui rapporti nei primi giorni successivi alla chiusura dell'esercizio e partite debitorie verso le altre funzioni di Poste Italiane. A tal riguardo occorre rilevare che il Patrimonio BancoPosta, nello svolgimento delle proprie attività si avvale dell'infrastruttura immobiliare (per es. utilizzo e gestione degli spazi per lo svolgimento della propria attività operativa) e tecnologica (per es. progettazione e realizzazione nuovi servizi, gestione evolutiva e manutenzione delle applicazioni gestionali e di business) proprie di Poste Italiane SpA. Lo svolgimento di tali attività è regolato dai disciplinari operativi interni e remunerato mediante i prezzi di trasferimento riconosciuti dal Patrimonio alle diverse funzioni di Poste.

Il Patrimonio Netto del Patrimonio BancoPosta si attesta al 31 dicembre 2016 a 3.386 milioni di euro (5.042 milioni di euro la consistenza di fine 2015) e accoglie, oltre alla riserva di costituzione di 1 miliardo di euro e all'attribuzione a riserva degli utili conseguiti negli esercizi precedenti (949 milioni di euro), le riserve da valutazione per 869 milioni di euro, in cui è riflessa la variazione negativa di valore delle riserve di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita, nonché l'utile netto conseguito nell'esercizio di 568 milioni di euro.

EVENTI DI RILIEVO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2016

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2016 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2016.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE DEL PATRIMONIO

Il Patrimonio BancoPosta proseguirà nel corso del 2017 nell'attuazione degli obiettivi strategici posti alla base del Piano Industriale con particolare attenzione:

  • alla valorizzazione della base clienti, attraverso la proposizione mirata di prodotti e servizi che consolidino la relazione con i medesimi e aumentino le giacenze sulla raccolta e i connessi impieghi in strumenti finanziari;
  • alla focalizzazione delle attività di gestione del Risparmio Postale, nel cui ambito proseguiranno nel 2017 i negoziati per la definizione delle condizioni della Convenzione che regola le modalità di fornitura dei servizi di intermediazione a favore di Cassa Depositi e Prestiti SpA.
  • al rafforzamento del posizionamento nel comparto del Transaction banking con particolare focus in materia di incassi e pagamenti;
  • alla crescita nella distribuzione dei prodotti del credito al consumo e al consolidamento delle attività di "digital banking" nell'ambito della più ampia strategia multicanale di Poste Italiane.

Inoltre, proseguirà, tenuto conto di un contesto dei mercati finanziari internazionali e nazionali ancora volatili, la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate.

ALTRE INFORMAZIONI DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016 (5. Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa - Parte H).

Prospetto integrativo

Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".

Rapporti intergestori

I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane, in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016 (5. Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta -- Nota Integrativa - Parte A).

Per quanto concerne i procedimenti e i rapporti con le Autorità relativi al Patrimonio BancoPosta si rimanda al capitolo "Principali rapporti con le Autorità".

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13. ALTRE INFORMAZIONI

AMBIENTE

Il Gruppo Poste Italiane è molto attento alla salvaguardia dell'ambiente che, nell'ambito della propria green strategy, considera come componente essenziale del suo percorso di crescita; per tale motivo ha sviluppato le proprie attività di business mettendo in atto azioni e politiche di sostenibilità ambientale ispirate ai principi di risparmio, recupero e riciclo, innovazione e sicurezza.

L'energia necessaria per alimentare l'ingente patrimonio immobiliare di Poste Italiane è responsabile per oltre due terzi delle emissioni inquinanti del Gruppo. Per tale motivo, anche nel 2016 è proseguito il piano di ottimizzazione dell'uso di energia promuovendo comportamenti virtuosi da parte dei dipendenti, anche attraverso campagne di comunicazione sul risparmio energetico (per esempio sull'attento uso delle "pompe di calore"), e introducendo iniziative tecniche finalizzate all'abbattimento degli sprechi, tramite l'installazione e attivazione di rilevatori di consumi di energia che consentono di monitorare l'andamento degli stessi e permettono, per esempio, di analizzare i consumi il sabato e la domenica, di effettuare la misurazione delle sedi che assorbono più energia e il corretto settaggio delle temperature e degli orari di funzionamento dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento; inoltre le installazioni dei sensori di presenza hanno superato le 20mila unità.

La green strategy del Gruppo si riflette anche sull'impegno che viene riservato alla gestione della flotta aziendale, attraverso l'utilizzo di un sempre maggior numero di veicoli a basso impatto ambientale. A tal riguardo, nel 2016 sono stati impiegati per i collegamenti su strada circa 4mila veicoli ad alimentazione alternativa (2.750 a tutto il 2015), di cui circa mille ad alimentazione elettrica e circa 3mila tra metano e gpl. Inoltre, grazie al rinnovo dell'intera flotta a quattro ruote, Poste Italiane oggi dispone di autoveicoli caratterizzati da classi di inquinamento, consumi ed emissioni specifiche inferiori rispetto a quelli precedentemente utilizzati.

Inoltre, nell'ambito del percorso di mobility management, finalizzato a supportare soluzioni di mobilità sostenibile nelle aree urbane, sono proseguite le convenzioni per l'acquisto agevolato e rateizzato da parte dei dipendenti, degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale per diverse città italiane, nonché iniziative volte a trasferire l'importanza di nuovi stili di vita equi e sostenibili alla popolazione dei dipendenti con l'impegno di contribuire alla significativa riduzione delle immissioni di CO2 nell'aria. Per tale motivo è stato avviato il nuovo servizio di carpooling sulle città di Roma e Milano, accessibile sia dalla intranet aziendale, sia da internet, che consente di agevolare l'utilizzo di un solo mezzo privato da parte di gruppi di dipendenti negli spostamenti quotidiani casa-lavoro; inoltre, per favorire il raggiungimento del luogo di lavoro attraverso l'utilizzo della bicicletta o a piedi, sono stati realizzati degli spogliatoi aziendali nella sede di Mestre (VE) in aggiunta a quelli già presenti presso la sede centrale di Roma.

E' altresì proseguita la partecipazione ai programmi degli organismi internazionali finalizzati alla riduzione di gas serra quali l'Environmental Measurement and Monitoring System (EMMS) nell'ambito dell'International Post Corporation (IPC) e il Greenhouse Gas Reduction Programme nell'ambito di Posteurop, nonché il nuovo programma OSCAR (Online Solution for Carbon Analysis and Reporting), partito nel mese di luglio in ambito UPU (Unione Postale Universale) e finalizzato a rendicontare e monitorare le emissioni di CO2 degli operatori postali. In particolare, grazie al crescente impegno nei confronti di tali tematiche, nel 2016 il Gruppo Poste Italiane è entrato nella c.d. "fascia argento" del programma EMMS che contraddistingue gli operatori postali che sono riusciti a conseguire importanti risultati qualitativi (per esempio efficienza energetica nei sistemi di

gestione, politiche e procedure) accompagnati da una congrua riduzione delle emissioni di CO2; il Gruppo, in una scala da 0 a 100 ha ottenuto un punteggio superiore a 80.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Poste Italiane, con l'obiettivo di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati si è dotata delle "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati", approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA nel mese di luglio 2015, redatte in conformità con i principi stabiliti dalla Consob nel Regolamento adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e alla Comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010.

Le medesime Linee Guida recepiscono le norme di cui alla Circolare della Banca d'Italia n. 263/2006, "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche", Titolo V, Capitolo 5, "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati" e alla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 ("Disposizioni di Vigilanza"), applicabili a Poste Italiane con riferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con soggetti collegati a Poste.

L'ambito di applicazione delle Linee Guida si differenzia a seconda della normativa applicata ovvero quanto previsto dal Regolamento Consob si applica a Poste Italiane (nell'esercizio sia delle attività postali sia di BancoPosta e nell'esecuzione di operazioni con Parti Correlate di Poste Italiane effettuate per il tramite di società controllate), mentre la disciplina emanata da Banca d'Italia si applica esclusivamente all'operatività del Patrimonio BancoPosta con soggetti collegati di Poste Italiane. La versione aggiornata delle Linee Guida è pubblicata sul sito internet di Poste Italiane all'indirizzo:

http://www.posteitaliane.it/it/governance/documenti\_societari/operativita\_parti\_correlate\_sogg\_collegati.shtml. Il documento è riproposto, per la sezione BancoPosta, anche all'indirizzo

http://www.posteitaliane.it/it/governance/documenti\_bancoposta/operativita\_parti\_correlate\_sogg\_collegati.sh tml.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione dell'11 ottobre 2016, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la stipula di operazioni di finanziamento in pronti contro termine a breve scadenza con Cassa Depositi e Prestiti per un importo nominale cumulato complessivo non superiore a 2,5 miliardi di euro. L'operazione, pur qualificandosi come di maggiore rilevanza ai sensi della normativa Consob, riveste carattere di ordinarietà sempre ai fini Consob ed è quindi esente dall'iter deliberativo previsto per tali operazioni. Le prime operazioni di finanziamento, ai sensi dell'accordo sopra descritto, sono state effettuate nel corso dei primi mesi del 2017.

Il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate è riportato nei Bilanci di Poste Italiane al

31 dicembre 2016 (Note delle voci del Bilancio del Gruppo Poste Italiane - Informazioni Aggiuntive; Note delle voci del Bilancio di Poste Italiane SpA - Informazioni Aggiuntive)

PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2016 comparativo con quello al 31 dicembre 2015 è riportato nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016 (Note delle voci di Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Patrimonio netto).

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Per le informazioni su operazioni atipiche e/o inusuali relative all'esercizio 2016 si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016 (Note delle voci del Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Operazioni atipiche e/o inusuali; Note delle voci del Bilancio di Poste Italiane SpA - Operazioni atipiche e/o inusuali)

14. PROPOSTE DELIBERATIVE

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2016 di Poste Italiane SpA (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.

Tenuto conto che l'utile netto consolidato del Gruppo Poste Italiane relativo all'esercizio 2016 risulta pari a circa 622.160 migliaia di euro (interamente di pertinenza del Gruppo), in coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi pattuita, il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:

  • di destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta di 568.276.740 euro come segue:
    • a.1) 110.000.000 euro a "Riserve di utili";
    • a.2) 458.276.740 euro a disposizione della Società.
  • di destinare l'utile netto dell'esercizio 2016 di Poste Italiane SpA di 625.341.360 euro, come segue:
    • b.1) 509.382.900 euro alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, di 0,39 euro per ognuna delle 1.306.110.000 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 19 giugno 2017, data prevista per lo "stacco cedola";
    • b.2) 115.958.460 euro a "Risultati portati a nuovo", di cui 110.000.000 euro, per quanto riportato al punto a.1, con destinazione Patrimonio BancoPosta.
  • di porre in pagamento l'indicato dividendo dell'esercizio 2016 di 0,39 euro per azione ordinaria al lordo delle eventuali ritenute di legge – a decorrere dal 21 giugno 2017, con "data stacco" della cedola n. 2 coincidente con il 19 giugno 2017 e record date (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA), coincidente con il 20 giugno 2017.

APPENDICE - DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo, elaborati secondo i princípi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

POSTEL SPA (*)
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 215.593 224.366 (8.773) -3,9%
Risultato operativo (7.721) 570 (8.291) n.s.
Risultato netto (7.968) (3.535) (4.433) n.s.
Investimenti 12.120 13.561 (1.441) -10,6%
Patrimonio netto 96.081 103.265 (7.184) -7,0%
Organico stabile - puntuale 1.162 1.186 (24) -2,0%
Organico flessibile - medio 29 33 (4) -12,1%

(*) Postel SpA ha incorporato la società PosteShop SpA con effetti fiscali, giuridici e contabili dal 1° maggio 2016.

n.s.: non significativo

SDA EXPRESS COURIER SPA
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 568.165 534.950 33.215 6,2%
Risultato operativo (35.612) (51.071) 15.459 -30,3%
Risultato netto (28.904) (39.322) 10.418 -26,5%
Investimenti 4.858 10.267 (5.409) -52,7%
Patrimonio netto (*) 9.125 498 8.627 n.s.
Organico stabile - puntuale 1.376 1.434 (58) -4,0%
Organico flessibile - medio 66 144 (78) -54,2%

(*) Il patrimonio netto comprende la ricapitalizzazione di 38 milioni di euro effettuata nel corso dell'esercizio 2016 dalla Capogruppo. n.s.: non significativo

In a American continues a di con a
POSTE TUTELA SPA
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 87.138 84.039 3.099 3,7%
Risultato operativo 694 411 283 68,9%
Risultato netto 503 258 245 95,0%
Investimenti 59 41 18 43,9%
Patrimonio netto 13.153 12.662 491 3,9%
Organico stabile - puntuale 15 15 - n.s.

n.s.: non significativo

Variazioni
-6,6%
29,6%
n.s.
-12,8%
-26,1%
-1,9%
-66,7%

(*) Nel corso dell'esercizio 2016 la società ha distribuito 7 milioni di euro di dividendi.

n.s.: non significativo

EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 94.948 14.447 80.501 n.s.
Risultato operativo 4.671 2.000 2.671 n.s.
Risultato netto 1.585 943 642 68,1%
Investimenti 380 812 (432) -53,2%
Patrimonio netto 235.402 233.833 1.569 0,7%
Organico stabile - puntuale 26 30 (4) -13,3%

n.s.: non significativo

MISTRAL AIR SRL
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 84.919 115.772 (30.853) -26,6%
Risultato operativo (3.979) 1.078 (5.057) n.s.
Risultato netto (2.942) 573 (3.515) n.s.
Investimenti 611 88 523 n.s.
Patrimonio netto 1.687 4.577 (2.890) -63,1%
Organico stabile - puntuale 143 152 (9) -5,9%
Organico flessibile - medio 43 77 (34) -44,2%

n.s.: non significativo

BANCA DEL MEZZOGIORNO - MEDIOCREDITO CENTRALE SPA
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Margine d'interesse 41.678 47.725 (6.047) -12,7%
Commissioni nette 49.581 44.055 5.526 12,5%
Risultato netto 29.146 32.427 (3.281) -10,1%
Impieghi finanziari 2.685.827 2.523.777 162.050 6,4%
Patrimonio netto (*) 425.042 425.511 (469) -0,1%
Organico stabile - puntuale 293 274 19 6,9%
Organico flessibile - medio 24 21 3 14,3%

(*) Nel corso dell'esercizio 2016 la società ha distribuito 26 milioni di euro di dividendi.

POSTE VITA SPA (*)
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi assicurativi (**) 19.820.265 18.145.452 1.674.813 9,2%
Risultato netto 377.511 388.421 (10.910) -2,8%
Attività finanziarie 115.417.452 102.210.858 13.206.594 12,9%
Riserve tecniche assicurative 113.534.750 100.201.523 13.333.227 13,3%
Patrimonio netto (***) 3.292.074 3.283.955 8.119 0,2%
Organico stabile - puntuale 361 311 50 16,1%
Organico flessibile - medio 4 3 1 33,3%

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

(***) Nel corso dell'esercizio 2016 la società ha distribuito 340 milioni di euro di dividendi.

POSTE ASSICURA SPA (*)
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi assicurativi (**) 108.415 93.287 15.128 16,2%
Risultato netto 12.607 8.954 3.653 40,8%
Attività finanziarie 178.146 139.884 38.262 27,4%
Riserve tecniche assicurative 143.164 112.317 30.847 27,5%
Patrimonio netto 76.057 65.225 10.832 16,6%
Organico stabile - puntuale 48 57 (9) -15,8%

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

BANCOPOSTA FONDI SPA SGR
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Commissioni attive 75.493 58.084 17.409 30,0%
Commissioni nette 42.571 34.188 8.383 24,5%
Risultato netto 21.751 16.496 5.255 31,9%
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) 62.242 65.851 (3.609) -5,5%
Patrimonio netto (*) 46.013 56.820 (10.807) -19,0%
Organico stabile - puntuale 55 52 3 5,8%
Organico flessibile - medio 1 1 - n.s.

(*) Nel corso dell'esercizio 2016 la società ha distribuito 32 milioni di euro di dividendi.

n.s.: non significativo

POSTEMOBILE SPA (*)
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 267.685 333.530 (65.845) -19,7%
Risultato operativo 28.345 31.116 (2.771) -8,9%
Risultato netto 17.903 18.726 (823) -4,4%
Investimenti 20.549 29.077 (8.528) -29,3%
Patrimonio netto (**) 56.043 66.657 (10.614) -15,9%
Organico stabile - puntuale 211 308 (97) -31,5%
Organico flessibile - medio 7 5 2 40,0%

(*) In data 27 aprile 2016 è stato stipulato l'atto di scissione parziale del ramo d'azienda "Rete fissa TLC" in favore di Poste Italiane SpA. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali decorrono dal 1° maggio 2016.

(**) Nel corso dell'esercizio 2016 la società ha distribuito 18 milioni di euro di dividendi.

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I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2016

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INDICE

1. PREMESSA
110
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI E PRINCIPI CONTABILI
APPLICATI
112
3. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2016145
4. POSTE ITALIANE SPA
265
5. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA
363
5. RELAZIONI E ATTESTAZIONI471

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) e, al 31 dicembre 2015, la Società risultava partecipata per il 64,7% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (di seguito anche MEF). In data 20 ottobre 2016, il MEF ha sottoscritto l'aumento di capitale sociale di Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), per un ammontare, comprensivo di sovrapprezzo, di 2.930 milioni di euro, liberato mediante il conferimento in CDP di una partecipazione del 35% del capitale sociale di Poste Italiane SpA. In data 30 dicembre 2016, il MEF ha assegnato circa 5,7 milioni di azioni, pari allo 0,4% del capitale sociale di Poste Italiane, in favore degli assegnatari dell'Offerta Pubblica di Vendita del 27 ottobre 2015 che hanno mantenuto senza soluzione di continuità la piena proprietà dei titoli per dodici mesi, Al 31 dicembre 2016, pertanto, la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA continua a essere esercitata dal MEF.

L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali. Le modalità di valutazione e rappresentazione del business del Gruppo sono ricondotte a quattro macroaree (cd. Settori operativi): Servizi Postali e Commerciali, Servizi Finanziari, Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito, Altri Servizi. I Servizi Postali e Commerciali comprendono le attività della Corrispondenza, del Corriere Espresso, Logistica e Pacchi, e della Filatelia, nonché le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore degli Altri settori in cui opera il Gruppo. I Servizi Finanziari si riferiscono principalmente alle attività del Bancoposta elencate all'art. 2 del DPR 144 del 14 marzo 2001, a cui - nell'ambito di Poste Italiane SpA - è destinato un patrimonio separato, e comprendono la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto ogni forma, la prestazione di servizi di pagamento, l'intermediazione in cambi, la promozione e il collocamento di finanziamenti da banche e altri intermediari finanziari abilitati, e la prestazione di servizi di investimento. I Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito riguardano l'attività della controllata Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, della sua controllata Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni e l'attività di gestione del risparmio, svolta nell'esercizio 2016 dalla controllata BancoPosta Fondi SGR SpA, di cui è previsto il conferimento nella collegata Anima Holding SpA (si veda al riguardo quanto riportato nel paragrafo "Criteri, metodologie di consolidamento e operazioni societarie"). Gli Altri Servizi accolgono le attività svolte da PosteMobile SpA e dal Consorzio per i servizi di telefonia Mobile ScpA.

La presente sezione della Relazione Finanziaria Annuale per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e il bilancio separato di Poste Italiane SpA, a cui è allegato il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. L'informativa relativa ai principi contabili, criteri di valutazione e metodologie di stima adottati, identicamente riferita sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA (nota 2 – Modalità di presentazione dei bilanci e principi contabili applicati), è resa una sola volta in paragrafi comuni. Quanto rappresentato in tali paragrafi, salvo diversamente indicato, è da considerarsi valido sia per il bilancio consolidato che per il bilancio separato.

Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, che costituisce parte integrante del Bilancio di Poste Italiane SpA, ma che è redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, è dedicata una trattazione distinta, nell'ambito della nota 5. Il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e il bilancio separato di Poste Italiane SpA (in breve, i conti annuali) riguardano l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 e sono redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo32, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.

Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro salvo diversamente indicato.

32 Il Prospetto di Conto economico complessivo rappresenta l'Utile (perdita) dell'esercizio e le Altre componenti di Conto economico complessivo rilevate in diretta contropartita del Patrimonio netto; tra queste ultime, a titolo esemplificativo non esaustivo: gli utili/perdite attuariali derivanti da piani a benefici definiti (TFR e fondi di quiescenza), gli utili/perdite derivanti dalla valutazione di Attività finanziarie disponibili per la vendita e la parte efficace delle copertura di cash flow. All'interno del Prospetto sono distinte le componenti che saranno oggetto di "recycling" a Conto economico e quelle che invece non lo saranno.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

I conti annuali sono redatti secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 15 marzo 2017, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato i conti annuali.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE

I princípi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro, sono applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione dei conti annuali del precedente esercizio. Le modifiche intercorse al corpo dei principi contabili, applicate a partire dall'esercizio in commento non hanno comportato effetti sui presenti bilanci (par. 2.6).

Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"33. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto34 .

Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Tenuto conto della diversificata natura e delle numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando sussistono congiuntamente i requisiti di non ricorrenza ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati,

33 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 revised par. 68).

34 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2016, in cui, a seguito delle modifiche organizzative intervenute, si è proceduto a una diversa allocazione di alcune società del Gruppo ai relativi settori operativi35, e di alcuni affinamenti espositivi, taluni dati e note di dettaglio dell'esercizio di comparazione sono stati oggetto di riclassifica.

Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali36 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenzali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.

2.3 PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").

Di seguito si forniscono i princípi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.

Immobili, impianti e macchinari

Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli interessi passivi sostenuti per finanziare l'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono imputati al Conto economico, a eccezione del caso in cui siano specificamente correlati all'acquisizione o costruzione dell'attività: in tal caso, infatti, gli oneri finanziari sono capitalizzati ad integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component

35 A partire dell'esercizio 2016, per effetto di modifiche organizzative intercorse nel corso del 2015, Bancoposta Fondi SGR SpA in precedenza allocata al settore Servizi Finanziari è rappresentata nel settore Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito, mentre Poste Tributi ScpA in precedenza allocata al settore Servizi Postali e Commerciali è rappresentata nel settore Servizi Finanziari.

36 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP.

approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del suo valore è trattata distintamente. Il valore di iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile. La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti periodicamente e aggiornati, ove necessario, alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando il bene oggetto di ammortamento è composto da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del suindicato metodo del component approach, per un periodo comunque non superiore a quello del cespite principale.

La vita utile stimata per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari per il Gruppo Poste Italiane è la seguente:

Categoria Anni
Fabbricati 25-33
Migliorie strutturali su beni di proprietà 20
Impianti 4-10
Costruzioni leggere 10
Attrezzature 5-10
Mobili e arredi 8
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione*
Altri beni 3-5

(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione

Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.

Investimenti immobiliari

Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi princípi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e delle eventuali perdite di valore. Gli interessi passivi sono capitalizzati ad integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento solo se direttamente imputabili all'acquisizione o alla realizzazione di attività immateriali, altrimenti sono normalmente rilevati come costo di competenza nell'esercizio in cui sono stati sostenuti. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla sua residua possibilità di utilizzazione, ossia sulla base della stimata vita utile.

Avviamento

L'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì a test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. L'eventuale riduzione di valore, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico. Per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, e il valore d'uso37, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Non è consentito il ripristino di valore dell'avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore.

Quando la riduzione di valore derivante dal test è superiore al valore dell'avviamento allocato alla cash generating unit, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione al loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività, al netto delle spese di vendita,
  • il relativo valore d'uso, ove determinabile, e
  • zero.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili

I costi relativi all'acquisizione di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono capitalizzati. L'ammortamento è calcolato col metodo lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

I costi riguardanti lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono imputati al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici e identificabili e che generano benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno vengono imputati alla voce Attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l'onere relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché l'eventuale appropriata quota di costi generali. L'ammortamento è calcolato in base alla stimata vita utile del software, di norma in 3 anni. I costi di ricerca non sono mai capitalizzati.

Beni in leasing

I beni posseduti mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefíci legati alla proprietà, sono iscritti nelle attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore, pari alla quota capitale dei canoni futuri da rimborsare, è iscritta nei debiti finanziari. I beni sono ammortizzati

37 La metodologia per la determinazione del Valore d'uso è descritta nella presente sezione, al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

applicando il metodo lineare, in base alla vita utile delle varie categorie di beni, stimata con le stesse modalità indicate per le attività materiali e immateriali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate nei leasing operativi. I costi per leasing operativi sono rilevati linearmente a Conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Riduzione di valore di attività

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate, imputando l'eventuale svalutazione al Conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività.

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore di realizzo delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.

Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:

  • attività immateriali con una vita utile indefinita o che non sono ancora disponibili: tale verifica può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno;
  • l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale.

Una riduzione di valore è rilevata nel Conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della CGU in cui la stessa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni

Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate, non significative e non consolidate, e in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota Criteri e metodologie di consolidamento.

Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore sono rilevate a Conto economico come svalutazioni. Nel caso in cui, successivamente, vengano meno i motivi che hanno generato una perdita di valore, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate, rilevando a Conto economico il relativo effetto.

Strumenti finanziari

Gli Strumenti finanziari riguardano le attività e le passività finanziarie la cui classificazione è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività della gestione assicurativa e di quella del Bancoposta, alla data di regolamento (Settlement date) 38; nel caso del Bancoposta tale data corrisponde, nella quasi totalità dei casi, alla data di negoziazione. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.

Attività finanziarie

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie e valutate come segue:

Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico

Tale categoria include: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine; (b) quelle designate nella categoria in oggetto al momento della rilevazione iniziale, qualora ricorrano i presupposti per tale designazione, ovvero sia esercitabile la fair value option; (c) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa cash flow hedge. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value; le relative variazioni durante il periodo di possesso sono imputate a Conto economico. Gli strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nel breve termine se sono "detenuti per la negoziazione" o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto contrattualmente.

Finanziamenti e crediti

Sono strumenti finanziari prevalentemente relativi a crediti verso clienti, anche di natura commerciale, non-derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Vengono inclusi nella parte corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore a dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato39, sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Se vi è un'obiettiva evidenza di elementi che indicano riduzioni di valore, l'attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato. Il procedimento logico valutativo di stima adottato nella determinazione dell'accantonamento a fondo svalutazione crediti, ovvero dei ricavi d'esercizio da sospendere in tale fondo, riflette in primo luogo l'accertamento e la valutazione di elementi che comportino specifiche riduzioni di valore delle attività individualmente significative. Successivamente, sono valutate collettivamente le attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio, tenendo conto, tra l'altro,

38 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).

dell'anzianità del credito, della natura della controparte, dell'esperienza passata di perdite e incassi su crediti simili e delle informazioni sui mercati di riferimento.

Investimenti detenuti fino alla scadenza

Sono strumenti finanziari non-derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che il Gruppo ha l'intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza. Tali attività sono valutate secondo il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore si applicano gli stessi princípi sopra descritti in relazione ai Finanziamenti e crediti.

Investimenti disponibili per la vendita

Sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali strumenti finanziari sono valutati al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva di fair value); la loro imputazione a Conto economico è eseguita solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta (o estinta) o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro. Limitatamente ai titoli di debito se, in un periodo successivo, il fair value aumenta come oggettiva conseguenza di un evento verificatosi dopo che una perdita di valore era stata rilevata nel Conto economico, il valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell'importo a Conto economico. Inoltre, sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato avviene con effetto sul Conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell'ambito della specifica riserva del Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo. La classificazione nelle attività correnti o non correnti dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento finanziario, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio.

Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo.

39 Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è l'ammontare cui l'attività o passività è valutata al momento della rilevazione iniziale, meno i rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento accumulato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, di tutte le differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza, e meno le riduzioni per perdite di valore o per insolvenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che rende equivalente il valore attuale dei futuri flussi di cassa contrattuali (o attesi) con il valore contabile iniziale dell'attività o passività. Il calcolo del costo ammortizzato deve comprendere anche i costi esterni e i proventi direttamente imputabili in sede di iscrizione iniziale dell'attività o passività.

Passività finanziarie

Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le passività finanziarie sono classificate nelle Passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento dell'estinzione ovvero del trasferimento di tutti i rischi e oneri relativi allo strumento stesso.

Strumenti derivati

Alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se essi non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio. Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati.

Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.

Fair value hedge40

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazioni di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.

Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.

Cash flow hedge41

40 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.

41Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico.

Nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nelle componenti dedicate del Conto economico dell'esercizio considerato.

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Classificazione dei crediti e debiti del Patrimonio BancoPosta

I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti , sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

Own use exemption

I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption).

Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica effettuati dalla controllata EGI SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:

  • vi sia la consegna fisica del bene oggetto del contratto;
  • non vi sia la possibilità di compensare le transazioni di acquisto e vendita;
  • l'operazione deve essere effettuata sulla base delle aspettative di acquisto e/o vendita o per esigenze d'uso.

Nel caso di applicazione della Own use exemption gli impegni assunti sono riportati nel par. D3.

Imposte

Le Imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino (IAS12 paragrafi 39 e 40). Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.

Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.

La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Mistral Air Srl e, dal 1° gennaio 2016, Postel SpA. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. A partire dall'esercizio 2013, a seguito dell'adozione del nuovo regolamento di consolidato fiscale, il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio.

Per le unità immobiliari destinate alla vendita42, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 43 .

Certificati ambientali (Quote di emissione)

Con riferimento alle imprese del Gruppo interessate dalla relativa disciplina44, i Certificati ambientali (o Quote di emissione) rappresentano uno strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali.

Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.

In conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter il trattamento contabile è quello che segue.

Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio. L'acquisto a titolo oneroso o la vendita di quote di emissione sono rilevati nel Conto

42 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.

43 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data.

44 La società controllata Mistral Air Srl.

economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali quote di emissione in surplus derivanti da acquisti a titolo oneroso sono rilevate tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali. In caso di eventuali quote di emissione in deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.

Cassa e depositi BancoPosta

Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2016 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate (discontinued operations)

In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.

Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.

Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

Riserve

Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce la dotazione iniziale del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto e la Riserva da cash flow hedge, relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio.

Risultati portati a nuovo

Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR, e, in conformità a quanto previsto dall'IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni, gli effetti dell'assegnazione di bonus share ai dipendenti nell'ambito della Offerta Pubblica di Vendita della azioni della Capogruppo del 2015. La voce accoglie, inoltre, i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte.

Contratti assicurativi

I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane.

I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.

I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.

Contratti assicurativi

I contratti classificati come assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4 si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, le polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e i contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono rilevati nel modo che segue:

  • i premi, contabilizzati al momento della sottoscrizione, vengono iscritti tra le componenti positive di reddito e classificati tra i ricavi; comprendono, al netto degli annullamenti, gli importi maturati nell'esercizio per premi annuali, unici o pluriennali, derivanti da contratti di assicurazione in essere alla data di bilancio;
  • a fronte dei ricavi per premi, è accantonato alle riserve tecniche l'importo degli impegni verso gli

assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettico, sulla base di assunzioni attuariali appropriate per fronteggiare tutti gli impegni in essere. La variazione in aumento delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono iscritti tra le componenti negative di reddito in una specifica voce del Conto economico, mentre un eventuale decremento delle riserve tecniche, rispetto al periodo precedente, sarà iscritto tra i componenti positivi di reddito.

Contratti relativi a Gestioni separate con partecipazione discrezionale agli utili

Per i contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili45 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4), l'IFRS 4 rimanda alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:

  • i premi, la variazione delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono rilevati in modo analogo a quanto previsto per i contratti assicurativi sopra descritti;
  • le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati sono loro attribuite e rilevate nelle riserve tecniche (passività differite verso gli assicurati) secondo il meccanismo dello shadow accounting (IFRS 4.30).

La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.

Contratti di investimento non legati alle Gestioni separate

I contratti di investimento (fattispecie al momento non presente) senza elementi di partecipazione discrezionale e quindi non correlati alle Gestioni separate, sono contabilizzati secondo i princípi dettati dallo IAS 39, come di seguito sintetizzato:

  • le riserve tecniche sono esposte in bilancio nelle passività finanziarie e sono valutate al fair value così come i relativi strumenti finanziari iscritti nell'attivo;
  • tra i componenti di reddito non sono rilevati i premi e la variazione delle riserve tecniche, ma le sole componenti di ricavo, rappresentate dai caricamenti, dalle commissioni e dalle componenti di costo costituite dalle provvigioni e dagli altri oneri. Più in dettaglio, gli IAS 18 e 39 prevedono che i ricavi e i costi relativi ai contratti in oggetto siano ripartiti lungo la vita del prodotto, in funzione del servizio fornito.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è

45 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata.

attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.

Benefíci ai dipendenti

Benefíci a breve termine

I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro

I benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefíci definiti e piani a contribuzione definita. Nei piani a benefíci definiti, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Piani a benefíci definiti

Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.

Per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, soggette all'applicazione della riforma sulla previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007, le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 200646 .

Nel caso di aziende con meno di 50 dipendenti, per le quali non si applica la riforma sulla previdenza complementare, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.

La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

46 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.

Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto nel Prospetto afferente le Altre componenti di Conto economico complessivo.

Nei piani a benefíci definiti rientrano altresì i fondi di quiescenza per garantire agli iscritti e ai loro superstiti una pensione integrativa a quelle gestiste dall'INPS nella misura e con le modalità previste da specifici Regolamenti, dal contratto collettivo di lavoro e dalla legge. In relazione a tale fattispecie, si applicano i principi di rilevazione iniziale e valutazione successiva indicati per il TFR. Inoltre, come per il TFR, la valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro

I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Altri benefíci a lungo termine per i dipendenti

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La valutazione degli Altri benefici a lungo termine non presenta di norma lo stesso grado di incertezza di quella relativa ai benefici successivi al rapporto di lavoro, e pertanto sono previste dallo IAS 19 alcune semplificazioni nelle metodologie di contabilizzazione: la variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per Altri benefici a lungo termine è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Pagamenti basati su azioni

I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall'euro

Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti, in base al principio della competenza economica. I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati, quando possono essere attendibilmente stimati, sulla base del metodo della percentuale di completamento. I ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato sono rilevati per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata. I ricavi relativi alla vendita dei beni sono rilevati quando l'impresa ha trasferito all'acquirente i rischi significativi e i benefíci connessi alla proprietà dei beni.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono accreditati al Conto economico nella voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti e rendicontati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto e i cui costi sono stati rendicontati all'ente erogatore.

Proventi e oneri finanziari

Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.

Dividendi

I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. I Dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.

Utile per azione

Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:

Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.

Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi47 .

Parti correlate

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

2.4 USO DI STIME

Per la redazione dei conti annuali è richiesta l'applicazione di princípi e metodologie contabili che talvolta si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci in commento.

47 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.

Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato

Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2016 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 31 dicembre 2016, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 1 miliardo di euro (1,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2015), al lordo delle svalutazioni. I saldi esposti al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, sensibilmente ridotti rispetto al passato, riflettono gli effetti dell'intervenuta ricognizione delle principali esposizioni da parte di un tavolo di lavoro congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria generale dello Stato, conclusosi nel mese di agosto 2015. In particolare, in data 7 agosto 2015, il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha impegnato "il Ministero ad adoperarsi affinché si pervenga al perfezionamento di tutti gli atti necessari alla corresponsione di quanto dovuto secondo modalità e tempi coerenti con l'operazione di privatizzazione (…) ivi comprese le occorrenti coperture finanziarie" e ha trasmesso alla Capogruppo una apposita nota a firma del Direttore Generale del Tesoro e del Ragioniere Generale dello Stato (di seguito, in breve, "Nota MEF") con valore di impegno giuridicamente vincolante.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

(milioni di euro)
Crediti 31.12.2016 31.12.2015
OSU (i) 139 334
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali (ii) 83 83
Remunerazione raccolta su c/c (iii) 8 15
Servizi delegati (iii) 28 28
Distribuzione Euroconvertitori (iv) 6 6
Altro 3 3
Crediti commerciali vs Controllante 267 469
Crediti finanziari vs Controllante
per rimborso mutui iscritti nel passivo 1 3
Operazioni con azionisti:
Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 (v) 45 45
Totale crediti verso MEF 313 517
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: PdCM per agev.ni editoriali (vi) 1 52
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE (vii) 75 72
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni (viii) 557 557
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 633 681
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione (ix) 8 9
Crediti per imposte correnti e relativi interessi (x) 56 59
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 1.010 1.266

Nel dettaglio, al 31 dicembre 2016, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende.

  • (i) Crediti relativi all'OSU per 139 milioni di euro riferiti:
  • per 67 milioni di euro a residui compensi dell'esercizio 2015, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017;
  • per 72 milioni di euro a compensi relativi a esercizi precedenti, di cui 41 milioni di euro inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017 e 31 milioni di euro privi di copertura nel Bilancio dello Stato. Nel corso dell'esercizio 2016, come previsto dal nuovo Contratto di Programma, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo, ulteriori 131 milioni di euro relativi a compensi 2015 e 64 milioni di euro relativi a compensi pregressi.
  • (ii) Crediti per integrazioni tariffarie elettorali per 83 milioni di euro, oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF, interamente stanziati nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.
  • (iii) Crediti nei confronti del MEF per complessivi 36 milioni di euro maturati nel periodo e comunque privi di particolari criticità.
  • (iv) Crediti per 6 milioni di euro, per il servizio di distribuzione di Euroconvertitori a suo tempo prestato e oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017.
  • (v) Crediti per 45 milioni di euro derivanti dall'annullamento della Decisione CE 16/07/08 per interessi relativi alla sentenza del Tribunale (UE) 30 settembre 2013, i cui effetti nel patrimonio netto della Capogruppo sono sospesi o rettificati, oggetto di riconoscimento nella citata Nota MEF nei limiti di 6 milioni di euro e oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017.
  • (vi) Crediti verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per residui 1 milione di euro oggetto di ricognizione nella Nota MEF e di copertura nel Bilancio dello Stato 2017.
  • (vii) Crediti verso il MiSE per 75 milioni di euro, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane a seguito del mancato parere favorevole preventivo dell'Avvocatura dello Stato sul riconoscimento in sede transattiva di una quota di circa 50 milioni di euro; per il complemento al saldo è aperto un tavolo di lavoro congiunto con il debitore, teso a definire l'ammontare delle prestazioni da fatturare anche in relazione all'esito delle operazioni peritali nell'ambito dell'azione giudiziale in corso.
  • (viii) Crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione centrale e locale per complessivi 557 milioni di euro. In generale, per l'incasso di taluni di detti crediti si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse Amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convenzioni scadute e a sollecitare le richieste di stanziamento.
  • (ix) Altri crediti per 8 milioni di euro il cui recupero è in corso di definizione: tali crediti risultano peraltro interamente svalutati.
  • (x) Crediti residui per imposte correnti e relativi interessi riferiti all'IRES da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro per 56 milioni di euro. Per il recupero di gran parte dell'importo in questione, relativo alla controllante Poste Italiane, si è aperto un contenzioso e, in data 24 novembre 2016, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha accolto il ricorso di Poste Italiane

dichiarando l'Agenzia delle Entrate di Roma tenuta al rimborso delle somme richieste oltre agli interessi. I relativi tempi di incasso non sono tuttavia ancora noti. Eventuali elementi di incertezza o di rischio che, a seguito della evoluzione del contenzioso, dovessero comportare nuove valutazioni da parte della Società saranno riflessi nei futuri bilanci.

Al 31 dicembre 2016, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Fondi rischi

Il Gruppo accerta nei Fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, degli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché di prevedibili conguagli da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

Impairment test unità generatrici di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento volte a verificare l'eventuale necessità di impairment.

In particolare, per la Capogruppo sono individuate due unità generatrici di flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta e il restante segmento Postale e Commerciale. Su tali unità generatrici di flussi finanziari non sono allocati Avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo è considerata una separata unità generatrice di flussi finanziari. Gli Avviamenti iscritti sono dettagliati nella tabella A3.2.

Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2016, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani quinquennali delle unità organizzative interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di Piano sono stati utilizzati per la previsione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato quindi applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) 48 .

Avviamento

L'Avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l'esistenza di eventuali riduzioni di valore da rilevare a Conto economico.

In particolare, la verifica in oggetto comporta l'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la successiva determinazione del relativo valore recuperabile; se il valore recuperabile risulta

48 Per le valutazioni al 31 dicembre 2016 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo pari all'1,2% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 6,16% e un valore massimo 6,97%. Il costo del capitale proprio (Ke) è del 7,42% per l'attività bancaria e del 7,47% per l'attività di gestione del risparmio.

inferiore al valore contabile delle unità generatrici di flussi finanziari, si procede a una svalutazione dell'avviamento allocato alle stesse. L'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la determinazione del loro fair value comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate.

Valutazione degli altri attivi immobilizzati

L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 31 dicembre 2016, il segmento Postale e Commerciale della Capogruppo è stato nuovamente oggetto di impairment test. In tale ambito si è fatto riferimento, tra l'altro, ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane, come riflessi nell'aggiornamento del Piano Industriale 2015-19 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 15 maggio 2015. Il test ha dato esito positivo, permettendo di confermare la congruità dei valori di bilancio.

Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Postale e commerciale sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, aggiornando talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato con le evidenze al 31 dicembre 2016. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Postale e Commerciale.

Ammortamento delle Attività materiali e immateriali

Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Si valutano annualmente i cambiamenti tecnologici e di settore e, per le Attività materiali, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero, per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento può modificare il periodo di ammortamento e quindi anche la quota di ammortamento a carico dell'esercizio corrente e di quelli futuri.

Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui nelle more della formalizzazione del rinnovo la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi quadro stipulati con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.

Fondo svalutazione crediti

Il Fondo svalutazione crediti riflette le stime relative alle perdite sul portafoglio crediti avendo comunque riguardo, per specifiche partite verso la Pubblica Amministrazione, a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica. Gli accantonamenti per le perdite attese esprimono la stima della rischiosità creditizia che scaturisce dall'esperienza passata per crediti simili, dall'analisi di scaduti (correnti e storici), perdite e incassi, e infine dal monitoraggio dell'andamento delle condizioni economiche correnti e prospettiche dei mercati di riferimento. Gli accantonamenti netti al fondo svalutazione sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri costi e oneri, ovvero, se riferiti a crediti maturati nell'esercizio, mediante la sospensione dei ricavi interessati.

Fair value strumenti finanziari non quotati

In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base ad elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito (vedi oltre nota 2.5 - Tecniche di valutazione del fair value).

Riserve tecniche assicurative

La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su conclusioni raggiunte da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA. Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), per misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nel par. D4, in data 24 maggio 2016 l'assemblea degli azionisti di Poste Italiane ha approvato il "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Le condizioni del piano contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale e/o di liquidità a breve termine. Per tali motivi, la valutazione delle passività, basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo, comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

2.5 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2015 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo.

La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene

valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio. Con riferimento ai titoli strutturati a copertura di polizze index linked (ante regolamento ISVAP n. 32), la valutazione viene effettuata facendo riferimento al prezzo bid fornito dalle controparti finanziarie con cui sono stati stipulati accordi di buy-back.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

2.6 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

2.6.1 Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2016

  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2010 - 2012 adottato con Regolamento (UE) n. 28/2015 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali.
  • IAS 19 Benefici per i dipendenti - Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti emendato con Regolamento (UE) n. 29/2015. L'emendamento fornisce chiarimenti sull'applicazione dello IAS 19 ai piani a benefici definiti che sottendono contributi non volontari da parte del dipendente o terze parti. Tali contributi riducono il costo dell'entità nel fornire benefici e, nella misura in cui siano commisurati al servizio fornito dal dipendente in un dato periodo, possono essere integralmente dedotti dal costo di periodo, piuttosto che essere ripartiti lungo la vita lavorativa del dipendente stesso.
  • IFRS 11 Accordi a controllo congiunto emendato con Regolamento (UE) n. 2173/2015. L'emendamento stabilisce che un'entità adotti i principi contenuti nell'IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all'acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un business. La novità introdotta

si applica sia per l'acquisizione di una interessenza iniziale sia per le acquisizioni successive di ulteriori interessenze. Diversamente, una partecipazione detenuta precedentemente all'entrata in vigore della modifica, non è rivalutata nel caso in cui l'acquisizione di un'ulteriore quota ha come effetto il mantenimento del controllo congiunto (cioè l'acquisizione ulteriore non comporta l'ottenimento del controllo sulla partecipata).

  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali emendati con Regolamento (UE) n. 2231/2015. L'emendamento introduce alcune precisazioni sul metodo di ammortamento basato sui ricavi (tra quelli consentiti dalle preesistenti versioni dello IAS 16 e dallo IAS 38, rispettivamente, per le attività materiali e immateriali), definendolo inappropriato per le attività materiali e preservandone la facoltà di applicazione alle attività immateriali nelle sole circostanze in cui si possa dimostrare che i ricavi e il consumo dei benefici economici derivanti dall'attività siano fortemente correlati. Alla base dell'emendamento, la ricorrenza dei casi in cui i ricavi generati dall'attività che prevede l'utilizzo di un bene ammortizzabile riflettono fattori diversi dal consumo atteso dei benefici economici derivanti dal bene stesso, quali ad es. l'attività di vendita, l'andamento di un diverso processo produttivo, le variazioni nei prezzi di vendita.
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2012 - 2014 adottato con Regolamento (UE) n. 2343/2015 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali.
  • IAS 1 Presentazione del bilancio emendato con Regolamento (UE) n. 2406/2015. L'emendamento è finalizzato a migliorare l'efficacia e la chiarezza dell'informativa di bilancio, incoraggiando le società a esprimere e rappresentare il proprio giudizio professionale nell'esposizione delle informazioni da fornire. In particolare, le modifiche introdotte chiariscono le linee guida contenute nel principio contabile sulla materialità, l'aggregazione di voci, la rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle politiche contabili adottate. Sono altresì modificate le richieste di informazioni per la sezione delle Altre componenti di Conto economico complessivo; l'emendamento, in particolare, richiede esplicitamente di indicare la quota di Conto economico complessivo di pertinenza di società collegate e joint ventures contabilizzate con il metodo del Patrimonio netto, indicando anche per questi ammontari quali saranno o non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) d'esercizio.
  • IAS 27 - Bilancio separato emendato con Regolamento (UE) n. 2441/2015. Con riguardo alle entità che redigono il bilancio separato, l'emendamento introduce la facoltà di adottare il metodo del Patrimonio netto per la contabilizzazione delle partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures. L'opzione di contabilizzazione va ad aggiungersi a quelle già concesse dalla preesistente versione del principio contabile (metodo del costo e conformemente allo IAS 39).
  • Modifiche agli IFRS 10, 12 e allo IAS 28 adottate con Regolamento (UE) n. 1703/2016 finalizzate ad introdurre alcuni chiarimenti in materia di Entità di investimento - applicazione dell'eccezione al consolidamento.

2.6.2 Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Quanto di seguito elencato è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018:

IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti, adottato con Regolamento (UE) n. 1905/2016.

Il nuovo standard, destinato a sostituire lo IAS 18 - Ricavi, lo IAS 11 - Lavori su ordinazione e l'IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela, introduce un modello di rilevazione dei ricavi non più riferito alle caratteristiche dell'oggetto di scambio con il cliente (merci, prestazioni di servizi, interessi, royalties, ecc.), ma basato sulla distinzione tra obbligazione contrattuale adempiuta in un unico momento e obbligazione adempiuta nel corso del tempo.

Nel caso di obbligazione contrattuale adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici correlati al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali correlati, ecc.

Nel caso di obbligazione contrattuale adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente; in pratica, l'entità applica un metodo contabile basato sull'avanzamento della produzione o costi sostenuti. Il principio fornisce una specifica guida per orientare le entità nella scelta del metodo contabile più appropriato.

Infine, il nuovo principio prescrive che ogni singola obbligazione assunta dal venditore (c.d. "performance obligation") sia oggetto di separata valutazione, ancorché prevista nell'ambito di un unico contesto contrattuale e o commerciale.

Per effetto di tale approccio, la misura e il momento di rilevazione dei ricavi di vendita potrebbero divergere da quelli individuati in conformità alle disposizioni dello IAS 18.

IFRS 9 - Strumenti finanziari, adottato con Regolamento (UE) n. 2067/2016.

Il nuovo principio contabile che a partire dal 1° gennaio 2018 sostituirà in gran parte l'attuale IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, è finalizzato a migliorare l'informativa finanziaria sugli strumenti finanziari nell'intento di tener conto delle difficoltà sorte nel corso della crisi finanziaria, introducendo altresì un modello contabile volto a riflettere con tempestività anche perdite attese sulle attività finanziarie. Le novità introdotte dallo standard possono essere sintetizzate nei seguenti tre ambiti:

i) Classificazione e valutazione delle attività finanziarie, basata sia sul modello di business formalizzato dall'Alta Direzione per definire le modalità di gestione delle attività finanziarie e le relative finalità, sia sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali attesi. Il nuovo principio prevede tre differenti categorie di attività finanziarie (in luogo delle quattro previste dal vigente IAS 39):

Costo ammortizzato; attività finanziarie detenute al fine di incassare i flussi di cassa contrattuali rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi;

Fair value rilevato nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI); attività finanziarie detenute al fine di incassare sia i flussi di cassa contrattuali, rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi, sia i flussi derivanti dalla vendita delle attività;

Fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL); categoria residuale all'interno della quale sono classificate le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti.

ii) Impairment; basato sul nuovo modello Expected Losses o perdite attese, presuppone una visione prospettica delle perdite su crediti lungo la vita dello strumento finanziario, richiedendone la rilevazione immediata piuttosto che al verificarsi di un trigger event come richiesto dal modello Incurred Losses attualmente previsto. L'IFRS 9 richiede alle imprese di contabilizzare le perdite attese nei 12 mesi successivi (stage 1) sin dall'iscrizione iniziale dello strumento finanziario. L'orizzonte temporale di calcolo della perdita attesa diventa, invece, l'intera vita residua dell'asset oggetto di

valutazione, ove la qualità creditizia dello strumento finanziario abbia subito un deterioramento "significativo" rispetto alla misurazione iniziale (stage 2) o nel caso risulti "impaired" (stage 3)

iii) General Hedge accounting; parzialmente modificato rispetto alle disposizioni dello IAS 39. Tra le principali novità introdotte, particolare rilievo rivestono: l'ampliamento del novero delle fattispecie cui può essere applicato l'hedge accounting; la verifica dell'efficacia della copertura, solo prospettica; l'introduzione della facoltà di modificare il rapporto di copertura senza interrompere il preesistente (cd. rebalancing).

Per quanto riguarda le passività finanziarie, non vengono introdotte sostanziali variazioni rispetto allo IAS 39 in merito alla loro classificazione e valutazione. L'unica novità è rappresentata dal trattamento contabile dell'own credit risk: per le passività finanziarie designate al fair value (cd. passività in fair value option) lo standard prevede che le variazioni di fair value delle passività finanziarie attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito siano rilevate a patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile nell'utile d'esercizio, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività deve essere rilevato a conto economico.

Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:

  • IFRS 14 Regulatory deferral accounts;
  • IFRS 16 Lease, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2019.
  • Il nuovo principio definisce il trattamento contabile delle operazioni di leasing in sostituzione della disciplina attualmente esistente e dettata dallo IAS 17 - Leasing e dalle interpretazioni IFRIC 4 - Determinare se un accordo contiene un leasing, SIC 15 - Leasing operativo - Incentivi e SIC 27 - La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. Il nuovo standard introduce un criterio basato sul diritto d'uso di un bene (right of use), che porterà ad uniformare il trattamento contabile del leasing operativo attualmente applicato dal locatario a quello del leasing finanziario.
  • Modifiche agli IFRS 10 e IAS 28: Vendita o contribuzione di attività tra un investitore e la sua collegata o joint venture.
  • Modifiche allo IAS 12, in materia di rilevazione di imposte differite attive per perdite non realizzate.
  • Modifiche allo IAS 7, in materia di informativa da fornire sul flusso di cassa derivante dall'operatività finanziaria.
  • Chiarimenti in merito all'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
  • Modifiche all'IFRS 2: Classificazione e valutazione dei pagamenti basati su azioni;.
  • Modifiche all'IFRS 4: Disposizioni transitorie per l'applicazione dell'IFRS 9 Strumenti finanziari ai contratti assicurativi, in attesa dell'emanazione di un nuovo principio contabile dedicato.
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2014 2016.
  • Interpretazione IFRIC 22 Operazioni in valuta estera e considerazioni aggiuntive.
  • Modifiche allo IAS 40: Trasferimenti di investimenti immobiliari.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione.

2.6.3 IFRS 15 e 9: Disposizioni transitorie e informativa ESMA

In conformità alle raccomandazioni emesse nel corso del 2016 dall'European Securities and Markets Authority nei Public Statements finalizzati ad agevolare una graduale e trasparente applicazione dell'IFRS 15 e dell'IFRS 9, e a garantirne adeguata informativa nei bilanci annuali e intermedi, precedenti a quelli dell'effettiva entrata in vigore di tali principi, si riporta l'informativa che segue.

IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 15 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore (1° gennaio 2018, come da Regolamento europeo n. 1905/2016 di pubblicazione del principio). Non è stata prevista applicazione anticipata.

Nel corso del 2016 il Gruppo ha avviato una valutazione preliminare, in fase di completamento, degli effetti dell'IFRS 15 considerando i chiarimenti emessi dallo IASB nell'Aprile 2016 nonché gli esiti delle discussioni del Technical Resource Group ad-hoc istituito dallo IASB per facilitare la prima applicazione del novellato Standard e valuterà ogni ulteriore sviluppo anche con riferimento alla prassi settoriale.

Le analisi preliminari avviate sino alla data di redazione del presente bilancio si riferiscono ad una percentuale significativa del valore dei Ricavi del Gruppo al 31 dicembre 2016 rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 1549. Il Gruppo sta seguendo una metodologia di valutazione che ripercorre gli step logici in cui si articola il nuovo processo di identificazione e misurazione dei ricavi contenuto nell'IFRS 15 mediante l'utilizzo di un tool definito internamente. In particolare, sono state avviate attività di assessment dei contratti di vendita, raggruppati per tipologia di attività in essere nell'ambito del Gruppo, per identificare gli eventuali gap tra criteri contabili correntemente applicati rispetto ai principi di riferimento nel nuovo Standard. Di seguito si riportano sinteticamente i revenue stream50 individuati, che presentano specifiche ed omogenee caratteristiche contrattuali, e le principali evidenze emerse dall'analisi finora condotta:

Ricavi per servizi postali e commerciali: in base alle risultanze delle analisi in corso ci si attende che i modelli contabili attualmente adottati non divergano in modo significativo da quelli di imminente introduzione. Ricavi per servizi finanziari: in base alle risultanze delle analisi in corso ci si attende che i modelli contabili attualmente adottati non divergano in modo significativo da quelli di imminente introduzione.

Ricavi per servizi di telefonia mobile: in base alle risultanze delle analisi in corso ci si attende una diversa modalità di riconoscimento dei ricavi per una differente allocazione degli sconti impliciti per le offerte c.d. "bundle".

In linea generale e per lo stato di avanzamento delle attività, non sono state individuate aree di impatto significative.

Infine, alla luce dei nuovi obblighi di informativa, il Gruppo ha in programma di avviare parallelamente un assessment dettagliato sui propri sistemi, policy e procedure per valutarne gli impatti derivanti.

Il Gruppo si attende che l'avanzamento delle analisi confermi le attese circa i potenziali impatti dell'IFRS 15; inoltre il Gruppo ritiene che la pianificazione e la finalizzazione delle attività di valutazione in corso

49 I ricavi rientranti nello scope dell'IFRS15 rappresentano circa il 20% dei Ricavi totali consolidati; la rilevazione della restante parte dei Ricavi è disciplinata da diversi principi contabili (IFRS 4, IAS 39, ecc).

50 L'individuazione dei revenue stream elencati potrà variare alla luce delle risultanze della suddetta analisi in corso.

consentiranno di poter disporre, nei prossimi mesi, di un quadro qualitativo e quantitativo esauriente, nonché degli elementi necessari al completo recepimento dell'IFRS 15 in tempo utile per la sua entrata in vigore.

IFRS 9 - Strumenti finanziari

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 9 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore (1° gennaio 2018, come da Regolamento europeo n. 2067/2016 di pubblicazione del principio). Non è stata prevista applicazione anticipata.

Il Gruppo Poste Italiane, dopo aver valutato preliminarmente le principali aree di impatto, ha avviato nel 2017 un apposito progetto volto ad approfondire le diverse aree di influenza del principio, a definire i suoi impatti qualitativi e quantitativi, nonché ad individuare ed implementare gli interventi applicativi ed organizzativi necessari per un'adozione coerente, organica ed efficace all'interno del Gruppo nel suo complesso e per ciascuna delle entità partecipate che lo compongono.

Sulla base delle valutazioni preliminari effettuate, i maggiori impatti prevedibili, almeno dal punto di vista qualitativo, riguardano la classificazione e misurazione degli investimenti finanziari in titoli detenuti dal Gruppo e dei crediti a medio lungo termine verso la Pubblica Amministrazione.

In particolare, pur non essendo stata ancora definita la classificazione del portafoglio sulla base delle nuove regole, è possibile che la presenza significativa in portafoglio di Titoli di Stato (principalmente emessi dallo Stato Italiano) possa comportare la rilevazione di una perdita attesa a dodici mesi (stage 1). Ove confermato, tale accantonamento per perdite attese, al momento non quantificabile, avrà un impatto in sede di prima applicazione del nuovo principio contabile sul patrimonio netto del Gruppo e possibili riflessi nei conti economici degli anni successivi al primo.

Anche per i crediti verso la Pubblica Amministrazione, in considerazione delle loro caratteristiche e delle tempistiche di incasso storiche, è prevedibile un impatto in tema di classificazione fra i diversi "stage" previsti dal principio contabile nonché un conseguente accantonamento per le perdite attese, ovviamente determinate in coerenza con le classificazioni effettuate.

Con riferimento all'hedge accounting, l'analisi preliminare non evidenzia discontinuità relativamente alla possibilità di mantenere le relazioni di copertura in essere.

Infine, ulteriore area di potenziale impatto è identificabile nelle classificazioni e valutazioni del comparto assicurativo in cui il Gruppo è presente tramite la società Poste Vita SpA e la sua controllata Poste Assicura. In attesa che il quadro normativo venga definito (anche in considerazione che alla data di redazione del presente bilancio l'"Amendment to IFRS 4 – Appliyng IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts", non è stato ancora oggetto di endorsment), il Gruppo sta proseguendo le attività di analisi e al momento non sono individuabili le aree che potrebbero subire gli impatti più significativi.

3. Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2016

INDICE

PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO148
CRITERI, METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO E OPERAZIONI
SOCIETARIE
153
NOTE DELLE VOCI DI BILANCIO
158
ATTIVO158
PATRIMONIO NETTO
181
PASSIVO
183
CONTO ECONOMICO196
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE210
ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI229
PROCEDIMENTI IN CORSO E RAPPORTI CON LE AUTORITA' 253
EVENTI E/O OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI263
OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI264
EVENTI SUCCESSIVI
264

PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro) (milioni di euro)
ATTIVO Note 31 dicembre 2016 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
31 dicembre 2015 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.080 - 2.190 -
Investimenti immobiliari [A2] 56 - 61 -
Attività immateriali [A3] 513 - 545 -
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A4] 218 218 214 214
Attività finanziarie [A5] 155.819 3.964 139.310 3.988
Crediti commerciali [A7] 4 - 54 -
Imposte differite attive [C13] 799 - 623 -
Altri crediti e attività [A8] 2.682 1 2.303 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 66 - 58 -
Totale 162.237 145.358
Attività correnti
Rimanenze [A6] 137 - 134 -
Crediti commerciali [A7] 2.168 789 2.292 904
Crediti per imposte correnti [C13] 15 - 72 -
Altri crediti e attività [A8] 989 10 897 2
Attività finanziarie [A5] 18.543 6.226 20.780 7.274
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 2.494 - 3.161 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 3.902 1.310 3.142 391
Totale 28.248 30.478
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione [A11] 2.720 49 - -
TOTALE ATTIVO 193.205 175.836
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre 2016 di cui parti
correlate
31 dicembre 2015
di cui parti
correlate
(Nota 3.5) (Nota 3.5)
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] 2.374 - 4.047 -
Risultati portati a nuovo 4.454 - 4.305 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 8.134 9.658
Patrimonio netto di terzi - - - -
Totale 8.134 9.658
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [B5] 113.678 - 100.314 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 658 50 634 50
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza [B7] 1.347 - 1.361 -
Passività finanziarie [B8] 8.404 - 7.598 77
Imposte differite passive [C13] 746 - 1.177 -
Altre passività [B10] 1.071 - 920 -
Totale 125.904 112.004
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B6] 849 10 763 11
Debiti commerciali [B9] 1.506 205 1.453 174
Debiti per imposte correnti [C13] 88 - 53 -
Altre passività [B10] 2.147 89 2.025 91
Passività finanziarie [B8] 52.517 2.430 49.880 3
Totale 57.107 54.174
Passività associate ad attività in dismissione [A11] 2.060 130 - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 193.205 175.836
PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO CONSOLIDATO
--------------------------------------------------------
(milioni di euro) (milioni di euro)
Note Esercizio 2016 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
Esercizio 2015 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
Ricavi e proventi [C1] 8.743 2.312 8.810 2.390
Premi assicurativi [C2] 19.884 - 18.197 -
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e
assicurativa
[C3] 4.421 80 3.657 104
di cui proventi non ricorrenti 121 -
Altri ricavi e proventi [C4] 64 5 75 6
Totale ricavi 33.112 30.739
Costi per beni e servizi [C5] 2.476 193 2.590 173
Variazione riserve tecniche assicurative
e oneri relativi ai sinistri
[C6] 21.958 - 19.683 -
Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e
assicurativa
[C7] 539 - 689 -
Costo del lavoro [C8] 6.241 43 6.151 40
di cui oneri (proventi) non ricorrenti - (11)
Ammortamenti e svalutazioni [C9] 581 - 581 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti - 12
Incrementi per lavori interni [C10] (25) - (33) -
Altri costi e oneri [C11] 301 3 198 (46)
di cui oneri non ricorrenti 37 -
Risultato operativo e di intermediazione 1.041 880
Oneri finanziari [C12] 100 1 108 1
Proventi finanziari [C12] 109 1 158 3
di cui proventi non ricorrenti - 4
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[A4] 6 - 3 -
Risultato prima delle imposte 1.056 933
Imposte dell'esercizio [C13] 434 - 381 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti 14 16
UTILE DELL'ESERCIZIO 622 552
di cui Quota Gruppo 622 552
di cui Quota di spettanza di Terzi - -
Utile per azione [B3] 0,476 0,423
Utile diluito per azione [B3] 0,476 0,423

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro)

Note Esercizio 2016 Esercizio 2015
Utile/(Perdita) d'esercizio 622 552
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Titoli disponibili per la vendita
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] (1.673) 1.591
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (592) (467)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] (15) 13
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (22) (71)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
627 (179)
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- -
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Utili/(Perdite) attuariali da TFR e fondi di quiescenza [tab. B7] (51) 81
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
18 (30)
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (1.708) 938
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (1.086) 1.490
di cui Quota Gruppo (1.086) 1.490
di cui Quota di spettanza di Terzi - -

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Patrimonio netto (milioni di euro)
Riserve
Capitale sociale Riserva Legale Riserva per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash
flow hedge
Riserve relative a gruppi di attività e
passività in dismissione
Riserva da partecipazioni
valutate con il metodo del
patrimonio netto
Risultati portati a nuovo Totale Patrimonio
netto di Gruppo
Capitale e
riserve di Terzi
Totale Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2015 1.306 299 1.000 1.813 48 - - 3.952 8.418 - 8.418
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - 926 (39) - - 603 1.490 - 1.490
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - (250) (250) - (250)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - 1 1 - 1
Altre variazioni - - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - (1) (1) - (1)
Saldo al 31 dicembre 2015 1.306 299 1.000 2.739 9 - -
4.305
9.658 - 9.658
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - (1.648) (27) - - 589 (*) (1.086) - (1.086)
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - (444) (444) - (444)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - - -
Riclassifica a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - - 1 - (1) - - - - -
Altre variazioni - - - - - - 2 - 2 - 2
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti (**) - - - - - - - 4 4 - 4
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 - - - - - - - 6 6 - 6
Effetto fiscale - - - - - - - (2) (2) - (2)
Saldo al 31 dicembre 2016 1.306 299 1.000 1.092 (18) (1) 2
4.454
8.134 - 8.134

* La voce comprende l'utile dell'esercizio di 622 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 51 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite di 18 milioni di euro.

** Le Operazioni con gli azionisti sono descritte nel par. B2.51

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio 2016 Esercizio 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 3.142 1.704
Risultato prima delle imposte 1.056 933
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C9] 581 569
Impairment avviamento [tab. A3] - 12
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B6] 563 454
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B6] (448) (392)
Accantonamento per trattamento fine rapporto [tab. B7] 1 1
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza pagato [tab. B7] (82) (66)
Impairment gruppi di attività in dismissione [tab. A11] 37 -
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti [tab. C11] 3 -
Svalutazione su investimenti disponibili per la vendita [tab. C12.2] 12 -
(Dividendi) [tab. C12.1] - (1)
Dividendi incassati - 1
(Proventi Finanziari da realizzo) [tab. C12.1] (7) (23)
(Proventi Finanziari per interessi) [tab. C12.1] (99) (127)
Interessi incassati 94 123
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C12.2] 85 101
Interessi pagati (60) (72)
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti [tab. C11] 22 (42)
Imposte sul reddito pagate [tab. C13.3] (317) (275)
Altre variazioni (2) (4)
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle variazioni del circolante [a] 1.439 1.192
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [tab. A6] (3) 5
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 86 1.444
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività (357) (115)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 62 31
Incremento/(Decremento) Altre passività 129 129
Incasso crediti per imposte correnti - 546
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante [b] (83) 2.040
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria 5.225 3.127
- 1
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria detenute per negoziazione
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività finanziaria (5.127) (2.477)
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM da operatività finanziaria 370 1.404
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta [tab. A9] 667 (288)
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività finanziaria 773 (1.683)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria (1.044) (919)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria [c] 864 (835)
Rimborsi di passività da contratti finanziari da operatività assicurativa [tab. B8] - -
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie al fair value vs CE da operatività assicurativa (6.100) (6.236)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 14.266 12.353
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività assicurativa [tab. A5.5] (6.453) (4.914)
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività assicurativa 12 (43)
(Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value (624) 290
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività assicurativa (1.063) (1.284)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa [d] 38 166
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [e]=[a+b+c+d] 2.258 2.563
- di cui parti correlate 3.648 1.221
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (221) (237)
Investimenti immobiliari [tab. A2] - -
Attività immateriali [tab. A3] (230) (251)
Partecipazioni (1) (211)
Altre attività finanziarie (100) -
Disinvestimenti:
Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla vendita 5 4
Partecipazioni - -
Altre attività finanziarie 103 4
Variazione perimetro di consolidamento - 2
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [f] (444) (689)
- di cui parti correlate (22) (1.725)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine - -
(Incremento)/Decremento crediti finanziari 1 114
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve (521) (835)
Dividendi pagati [B2] (444) (250)
Incasso autorizzato da Legge di Stabilità 2015 in attuazione Sentenza Tribunale UE - 535
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [g] (964) (436)
- di cui parti correlate (286) (139)
Disponibilità liquide riclassificate nella voce attività non correnti e gruppi di attività in dismissione [h] [tab. A11] (90) -
Flusso delle disponibilità liquide [i]=[e+f+g+h] 760 1.438
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 3.902 3.142
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 3.902 3.142
Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego (780) (1)
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (799) (1.324)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (12) (11)
Scoperti di conto corrente (2) (5)
Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli (17) (18)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 2.292 1.783

CRITERI, METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO E OPERAZIONI SOCIETARIE

CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimenti;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2016, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono indicate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di un'aggregazione aziendale è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;
  • le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonio netto dell'eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;
  • gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto economico per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonio netto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto.

All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con il metodo del Patrimonio netto, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza della entità nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:

  • a) l'avviamento relativo a una società collegata o a una joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione; l'ammortamento di tale avviamento non è consentito;
  • b) nella determinazione del valore iniziale della partecipazione nell'entità, qualunque eccedenza della quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto delle attività e passività identificabili della partecipata, rispetto al costo della partecipazione, è inclusa come provento nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari.

Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:

  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposito fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;
  • gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate/controllo congiunto 31/12/2016 31/12/2015
Consolidate con il metodo integrale 17 19
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 6 4
Totale società 23 23

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nel par. D5.

PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE INTERVENUTE O AVVIATE NELL'ESERCIZIO

Nel corso dell'esercizio 2016 sono intervenute o state avviate le seguenti operazioni societarie:

  • In data 22 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società PosteShop SpA in Postel SpA, iscritto nel Registro delle Imprese il 29 aprile 2016. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° maggio 2016.
  • In data 25 luglio 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società SDS Nuova Sanità Srl in SDS System Data Software Srl, la cui de nominazione sociale è cambiata in Poste Welfare Servizi Srl. Gli effetti contabili e fiscali dell'atto di fusione decorrono dal 1° gennaio 2016.
  • In data 7 ottobre 2016 è stato sottoscritto l'atto costitutivo della Risparmio Holding SpA, partecipata da Poste Italiane SpA (80%) e da Cassa Depositi e Prestiti SpA (20%). L'oggetto sociale della nuova società prevede l'istruttoria volta all'assunzione di partecipazioni, finanziamenti delle società o enti alle quali partecipa, compravendita titoli per via diretta e/o tramite partecipazione a una società appositamente costituita.
  • In data 17 ottobre 2016 è stato sottoscritto l'atto costitutivo della Equam SpA, partecipata per l'80% dalla Risparmio Holding SpA e per il 20% dalla Anima Holding SpA. L'oggetto sociale della nuova società prevede l'istruttoria volta all'assunzione di partecipazioni, finanziamenti delle società o enti alle quali partecipa, compravendita titoli.
  • In data 7 novembre 2016 Poste Italiane SpA ha acquisito al prezzo di 0,65 milioni di euro il 100% del capitale sociale della Indabox Srl, società attiva nel mercato del commercio elettronico con una piattaforma destinata a favorire gli scambi commerciali.

Inoltre, nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2017 sono avvenuti i seguenti fatti di rilievo:

  • in data 24 gennaio 2017 è avvenuta la pubblicazione nel Registro delle imprese della nomina e dei poteri del liquidatore della società Poste Tributi ScpA, la cui Assemblea straordinaria ne ha deliberato la messa in liquidazione in data 30 dicembre 2016.
  • In data 30 gennaio 2017 è stato stipulato l'Atto di scissione parziale di Postecom SpA in favore di Postel SpA e il successivo Atto di fusione per incorporazione di Postecom SpA in Poste Italiane SpA. L'efficacia giuridica, contabile e fiscale delle operazioni decorrerà dal 1° aprile 2017.
  • In data 15 febbraio 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust e dell'autorizzazione all'operazione da parte di Banca d'Italia, nonché del verificarsi delle altre condizioni sospensive previste da contratto preliminare del 16 settembre 2016, Poste Italiane ha acquistato – per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro – una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl, società che detiene il 49,5% della SIA SpA (SIA), posseduta al 100% da FSI Investimenti, a sua volta

controllata da CDP Equity Spa che detiene una partecipazione pari al 77,1% del suo capitale sociale. A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione pari al 14,85% del capitale della SIA. Il prezzo della transazione è stato corrisposto per l'80% al perfezionamento dell'acquisto. Il prezzo finale potrebbe essere oggetto di aggiustamento, in aumento o in diminuzione, in funzione di predeterminati valori della Posizione Finanziaria Netta della SIA al 31 dicembre 2016 e dei risultati economici della stessa per l'esercizio 2017. Contestualmente al perfezionamento della transazione, ha altresì acquistato efficacia il patto parasociale tra Poste Italiane e Cdp Equity che disciplina la governance e gli assetti proprietari di FSIA e di SIA sulla quale le parti eserciteranno controllo congiunto.

GRUPPI DI ATTIVITA' DESTINATI ALLA VENDITA

Di seguito si riportano ulteriori operazioni societarie in corso di realizzazione che, per i requisiti sottesi, rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate.

BancoPosta Fondi SpA SGR: in data 10 novembre 2016, Poste Italiane SpA, Cassa depositi e prestiti SpA e Anima Holding SpA hanno sottoscritto un Accordo Quadro per lo sviluppo di un progetto comune finalizzato alla creazione di un primario operatore del settore della gestione del risparmio. Nell'ambito dell'accordo Poste Italiane e Anima Holding si sono impegnate a perfezionare nel più breve tempo possibile il conferimento da parte di Poste Italiane del 100% della partecipazione nella controllata BancoPosta Fondi SpA SGR in Anima Holding. A seguito di tale operazione Poste Italiane aumenterà la quota di partecipazione in Anima Holding dal 10,32% fino ad un massimo del 24,9%. L'operazione, nei termini e con gli impegni assunti a tutto il 31 dicembre 2016, configura uno scambio azionario a seguito del quale Poste Italiane rafforzerà la propria partecipazione di collegamento in Anima Holding SpA senza tuttavia assumerne, in base alle condizioni esistenti alla data di predisposizione del presente bilancio, il relativo controllo52 .Il perfezionamento dell'operazione è subordinato agli adempimenti e alle autorizzazioni previste dalla Legge e dai regolamenti applicabili. Eventuali sviluppi futuri dell'alleanza e/o nelle modalità di esecuzione della prospettata operazione saranno rilevati secondo i principi contabili di riferimento.

52 In data 14 ottobre, Poste Italiane ha reso noto di aver comunicato a Banca Popolare di Milano Scarl di non rinnovare tacitamente il patto parasociale sottoscritto tra le parti in data 26 giugno 2015 e in scadenza il 16 aprile 2017, avente ad oggetto le rispettive partecipazioni azionarie di Anima Holding SpA. In conseguenza di quanto sopra, alla data di scadenza del 16 aprile 2017, il patto parasociale non avrà più effetti tra le parti.

BdM-MCC SpA: in coerenza con gli indirizzi strategici di Gruppo e facendo seguito alle negoziazioni intervenute nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2016, sfociate in una proposta formulata dal compratore in data 10 gennaio 2017 a seguito delle delibere dei Consigli di Amministrazione di Poste Italiane SpA e dell'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa SpA (Invitalia) in data 8 febbraio 2017 è stato stipulato l'accordo di trasferimento da Poste Italiane a Invitalia dell'intero pacchetto azionario di Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA (BdM-MCC SpA), al prezzo complessivo di 390 milioni di euro. L'incasso del corrispettivo è previsto per circa 360 milioni di euro, in più soluzioni entro l'esercizio 2017 e per 30 milioni di euro a cinque anni. Il perfezionamento dell'operazione, subordinato all'approvazione da parte della Banca d'Italia, del Ministero dello Sviluppo Economico e della Banca Centrale Europea, è previsto nel primo semestre dell'esercizio 2017.

L'adozione dell'IFRS 5 per la rappresentazione delle citate operazioni societarie ha comportato, alla data del presente bilancio, l'esposizione degli attivi netti di BancoPosta Fondi SpA SGR e di BdM-MCC SpA come "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione" e "Passività associate ad attività in dismissione" e l'allineamento dei relativi valori, ove inferiori, al presumibile valore di realizzo (par. A11).

NOTE DELLE VOCI DI BILANCIO

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Nel 2016 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)

Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature ind.li
e comm.li
Migliorie beni di
terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Costo 76 2.840 2.200 323 398 1.639 43 7.519
Fondo ammortamento - (1.429) (1.792) (288) (202) (1.383) - (5.094)
Fondo svalutazione - (96) (19) (1) (12) (1) - (129)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.315 389 34 184 255 43 2.296
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni
Rettifiche
-
-
35
-
36
-
6
-
23
-
91
-
46
-
237
-
Riclassifiche - 11 8 - 6 12 (37) -
Dismissioni - - - - (2) - - (2)
Variazione perimetro consolidamento - - - - - - - -
Ammortamento
(Svalutazioni) / Riprese di valore
-
-
(108)
8
(98)
(3)
(10)
-
(29)
7
(108)
-
-
-
(353)
12
Totale variazioni - (54) (57) (4) 5 (5) 9 (106)
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo 76 2.883 2.209 329 424 1.719 52 7.692
Fondo ammortamento - (1.534) (1.855) (298) (230) (1.468) - (5.385)
Fondo svalutazione - (88) (22) (1) (5) (1) - (117)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.261 332 30 189 250 52 2.190
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 29 46 7 26 72 41 221
Rettifiche (1)
Riclassifiche (2)
-
-
-
3
-
7
-
-
-
3
-
35
-
(39)
-
9
Dismissioni (3) - - (1) - (2) (1) - (4)
Ammortamento - (110) (87) (9) (33) (110) - (349)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 10 4 - - - - 14
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione (4) - - - - - (1) - (1)
Totale variazioni - (68) (31) (2) (6) (5) 2 (110)
Saldo al 31 dicembre 2016
Costo
Fondo ammortamento
76
-
2.915
(1.644)
2.211
(1.893)
333
(304)
448
(260)
1.807
(1.562)
54
-
7.844
(5.663)
Fondo svalutazione - (78) (17) (1) (5) - - (101)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.193 301 28 183 245 54 2.080
Rettifiche (1)
Costo - - 2 - - 1 - 3
Fondo ammortamento - - (2) - - (1) - (3)
Fondo svalutazione - - - - - - - -
Totale - - - - - - - -
Riclassifiche (2)
Costo
Fondo ammortamento
-
-
3
-
7
-
-
-
3
-
36
(1)
(39)
-
10
(1)
Fondo svalutazione - - - - - - - -
Totale - 3 7 - 3 35 (39) 9
Dismissioni (3)
Costo - - (52) (3) (5) (18) - (78)
Fondo ammortamento - - 50 3 3 16 - 72
Fondo svalutazione - - 1 - - 1 - 2
Totale - - (1) - (2) (1) - (4)
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione (4)
Costo
Fondo ammortamento
-
-
-
-
(1)
1
-
-
-
-
(3)
2
-
-
(4)
3
Fondo svalutazione - - - - - - - -
Totale - - - - - (1) - (1)

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2016 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto di libro di complessivi 67 milioni di euro.

I beni detenuti in leasing finanziario sono costituiti da immobili, il cui valore netto contabile è riportato qui di seguito:

tab. A1.1 - Immobilizzazioni in locazione finanziaria (milioni di euro)
31.12.16
31.12.15
Descrizione Costo Fondo ammortamento Valore netto
contabile
Costo Fondo ammortamento Valore netto
contabile
Fabbricati 17 (7) 10 17 (7) 10

Gli investimenti del 2016 per 221 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro dovuti a capitalizzazioni di lavori interni, sono composti principalmente da:

  • 29 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (21 milioni di euro) e locali di smistamento posta (7 milioni di euro);
  • 46 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 27 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 6 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza, 5 milioni di euro per l'installazione di ATM e 5 milioni di euro per l'acquisizione dell'infrastruttura di telecomunicazione;
  • 26 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica e la parte strutturale degli immobili condotti in locazione;
  • 72 milioni di euro relativi ad Altri beni, di cui 53 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage e 7 milioni di euro per l'acquisto di dotazioni nell'ambito del progetto del nuovo layout degli Uffici Postali e 2 milioni di euro per il rinnovo della dotazione strumentale per l'attività di recapito;
  • 41 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 35 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 19 milioni di euro a lavori di restyling degli Uffici Postali, 6 milioni di euro per lavori di ristrutturazione presso Uffici direzionali, 6 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione) e 3 milioni per all'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo.

Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) detenuti dalla Capogruppo, per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso. (nota 2.4 – Uso di stime).

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 39 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano l'attivazione di hardware stoccato in magazzino e la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Gli Investimenti immobiliari riguardano gli alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali e gli ex alloggi di servizio di proprietà di Poste Italiane SpA, ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Saldo al 1° gennaio
Costo 144 147
Fondo ammortamento (82) (79)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a Stato patrimoniale 61 67
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - -
Dismissioni (1) (1) (1)
Ammortamento (4) (5)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - -
Totale variazioni (5) (6)
Saldo al 31 dicembre
Costo 142 144
Fondo ammortamento (85) (82)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a Stato patrimoniale 56 61
Fair value al 31 dicembre 113 113
Dismissioni (1)
Costo (2) (3)
Fondo ammortamento 1 2
Fondo svalutazione - -
Totale (1) (1)

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2016 è rappresentato per 65 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli ex alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda53 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono oggetto di contratti di locazione classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

53 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI

Nel 2016 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)

Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni, licenze,
marchi e simili
Immobilizz. in corso e
acconti
Avviamento Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Costo
2.263 74 104 100 2.541
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (1.874) - (57) (81) (2.012)
Valore a Stato patrimoniale 389 74 47 19 529
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 155 72 18 6 251
Riclassifiche 63 (68) - 5 -
Cessazioni e Dismissioni - - - (1) (1)
Variazione perimetro di consolidamento
Ammortamenti e svalutazioni
1
(212)
-
-
-
(12)
-
(11)
1
(235)
Totale variazioni 7 4 6 (1) 16
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo
Ammortamenti e svalutazioni cumulati
2.477
(2.081)
78
-
122
(69)
110
(92)
2.787
(2.242)
Valore a Stato patrimoniale 396 78 53 18 545
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 138 87 - 5 230
Riclassifiche (1) 53 (68) - 6 (9)
Cessazioni e Dismissioni (2) - (2) - (1) (3)
Ammortamenti e svalutazioni (232) - - (10) (242)
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione (3) - (1) (2) (5) (8)
Totale variazioni (41) 16 (2) (5) (32)
Saldo al 31 dicembre 2016
Costo 2.662 94 120 109 2.985
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.307) - (69) (96) (2.472)
Valore a Stato patrimoniale 355 94 51 13 513
Riclassifiche (1)
Costo 51 (68) - 7 (10)
Ammortamento cumulato 2 - - (1) 1
Totale 53 (68) - 6 (9)
Cessazioni e Dismissioni (2)
Costo (3) (2) - (1) (6)
Ammortamento cumulato 3 - - - 3
Totale - (2) - (1) (3)
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione (3)
Costo (1) (1) (2) (12) (16)
Ammortamento e svalutazione cumulati 1 - - 7 8
Totale - (1) (2) (5) (8)

Gli investimenti del 2016 in Attività immateriali ammontano a 230 milioni di euro e comprendono 20 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 138 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi e alle acquisizioni di licenze software.

Qui di seguito si riportano i valori della piattaforma informatica per lo sviluppo del progetto Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) condotta in leasing finanziario da PosteMobile SpA. La piattaforma è ammortizzata in 10 anni.

tab. A3.1 - Immobilizzazioni in locazione finanziaria (milioni di euro)
31.12.16
31.12.15
Descrizione Costo Fondo ammortamento Valore netto
contabile
Costo Fondo ammortamento Valore netto
contabile
Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno,
concessioni, licenze, marchi e simili
16
(4)
12 16 (2) 14

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente per lo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (35 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (21 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (12 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (8 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (6 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 53 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è composta come segue:

tab. A3.2 - Avviamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Postel SpA 33 33
Poste Welfare Servizi Srl 18 18
BdM - MCC SpA - 2
Totale 51 53

Sul valore dell'avviamento sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni disponibili e degli impairment test eseguiti non è emersa la necessità di rettificare gli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2016.

L'avviamento di circa 2 milioni di euro riferito alla BdM – MCC SpA è stato riclassificato nella voce Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione; per le valutazioni conseguenti agli accordi di compravendita aventi ad oggetto la banca, si veda quanto riportato nel par. A11.

A4 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

tab. A4 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Partecipazioni in imprese collegate 217 213
Partecipazioni in imprese controllate 1 1
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto - -
Totale 218 214

Nell'esercizio in commento il valore di carico della partecipazione in Anima Holding SpA è stato adeguato per tener conto dell'adeguamento netto positivo per circa 3,4 milioni di euro, costituito da un decremento di 7,7 milioni di euro per dividendi riconosciuti sul risultato dell'esercizio 2015 e un incremento di 11,1 milioni di euro, di cui 9,7 milioni di euro dovuto alla quota di pertinenza del risultato conseguito dalla partecipata fra il 30 settembre 2015 e il 30 settembre 2016 (ultimi dati disponibili) e 1,4 milioni di euro circa a partite rilevate in diretta contropartita del patrimonio netto;

Pertanto al 31 dicembre 2016 il valore di carico della partecipazione in Anima Holding è di circa 216,6 milioni di euro.

Inoltre, al 31 dicembre 2016 è stato effettuato un accantonamento ad Altri fondi per rischi e oneri di circa 4 milioni di euro per tener conto delle passività di competenza di Poste Italiane SpA relative alle perdite sostenute dalle società Risparmio Holding SpA ed Equam SpA. Gli effetti economici di tale accantonamento, trattandosi di società a controllo congiunto sono stati rilevati nella voce "Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del patrimonio netto".

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nel par. D5.

A5 - ATTIVITA' FINANZIARIE

Al 31 dicembre 2016 le Attività finanziarie sono le seguenti:

tab. A5 - Attività finanziarie

Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti e crediti 98 8.011 8.109 1.303 9.205 10.508
Investimenti posseduti fino a scadenza 11.213 1.470 12.683 11.402 1.484 12.886
Investimenti disponibili per la vendita 123.175 5.068 128.243 109.699 8.170 117.869
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 20.996 3.907 24.903 16.233 1.899 18.132
Strumenti finanziari derivati 337 87 424 673 22 695
Totale 155.819 18.543 174.362 139.310 20.780 160.090
Attività finanziarie per settore di operatività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
OPERATIVITA' FINANZIARIA 47.299 10.753 58.052 45.294 11.703 56.997
Finanziamenti e crediti 8 7.907 7.915 1.217 9.084 10.301
Investimenti posseduti fino a scadenza 11.213 1.470 12.683 11.402 1.484 12.886
Investimenti disponibili per la vendita 35.893 1.370 37.263 32.247 1.113 33.360
Strumenti finanziari derivati 185 6 191 428 22 450
OPERATIVITA' ASSICURATIVA 107.868 7.728 115.596 93.463 8.908 102.371
Finanziamenti e crediti - 54 54 - 66 66
Investimenti disponibili per la vendita 86.720 3.686 90.406 76.985 6.943 83.928
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 20.996 3.907 24.903 16.233 1.899 18.132
Strumenti finanziari derivati 152 81 233 245 - 245
OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE 652 62 714 553 169 722
Finanziamenti e crediti 90 50 140 86 55 141
Investimenti disponibili per la vendita 562 12 574 467 114 581
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
Totale 155.819 18.543 174.362 139.310 20.780 160.090

I dettagli della voce Attività finanziarie sono distinti nel modo seguente:

Operatività Finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta;

  • Operatività Assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività Postale e Commerciale, in cui sono rappresentate tutte le altre attività finanziarie del Gruppo.

Le attività finanziarie della BdM-MCC SpA e della BancoPosta Fondi SGR SpA, rappresentate al 31 dicembre 2015 rispettivamente nell'ambito dell'Operatività Finanziaria e dell'Operatività Assicurativa, al 31 dicembre 2016, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 5, come meglio precisato nelle note che precedono, sono rappresentate nel par. A11.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Finanziamenti e crediti

tab. A5.1 - Finanziamenti e crediti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti - - - 1.217 689 1.906
Crediti 8 7.907 7.915 - 8.395 8.395
Depositi presso il MEF - 6.189 6.189 - 5.855 5.855
MEF conto Tesoreria dello Stato - - - - 1.331 1.331
Altri crediti finanziari 8 1.718 1.726 - 1.209 1.209
Totale 8 7.907 7.915 1.217 9.084 10.301

Al 31 dicembre 2016, la voce Finanziamenti non comprende i mutui e prestiti concessi dalla BdM-MCC SpA (pari, al 31 dicembre 2015, a 1.489 milioni di euro) riclassificati a seguito dell'applicazione dell'IFRS 5 nella voce Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione.

La voce Crediti di 7.915 milioni di euro include:

  • Depositi presso il MEF di 6.189 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario54 .
  • Al 31 dicembre 2016, la voce MEF conto Tesoreria dello Stato presenta un saldo a debito e pertanto le variazioni intervenute nell'esercizio in commento sono commentate nel par. B8.
  • Altri crediti finanziari di 1.726 milioni di euro così composti:
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia - 1.435 1.435 - 864 864
Partite da addebitare alla clientela - 116 116 - 233 233
Partite in corso di regolamento con il sistema bancario - 147 147 - 106 106
Altri crediti 8 20 28 - 6 6
Totale 8 1.718 1.726 - 1.209 1.209

I crediti per Depositi in garanzia di 1.435 milioni di euro sono relativi per 1.391 milioni di euro a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 44 milioni di euro a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

54 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

Le partite in corso di regolamento con il sistema bancario di 147 milioni di euro sono prevalentemente costituite da: versamenti tramite assegni bancari e prelevamenti tramite bancomat effettuati presso gli Uffici Postali.

Le Partite da addebitare alla clientela di 116 milioni di euro sono prevalentemente costituite da: prelievi da ATM BancoPosta, utilizzi di carte di debito emesse da BancoPosta, assegni e altri titoli postali regolati in Stanza di compensazione.

Gli Altri crediti comprendono un credito di 8 milioni di euro relativo al corrispettivo differito (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuto il 21 giugno 2016) riconosciuto a Poste Italiane a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated (l'operazione è descritta di seguito alla tabella A5.2).

Investimenti in titoli e azioni

Sono così composti:

tab. A5.2 - Investimenti in titoli e azioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Investimenti posseduti sino a scadenza 11.213 1.470 12.683 11.402 1.484 12.886
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 11.213 1.470 12.683 11.402 1.484 12.886
Invest.disponibili per la vendita 35.893 1.370 37.263 32.247 1.113 33.360
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 35.789 1.370 37.159 32.176 1.002 33.178
Azioni 104 - 104 71 111 182
Totale 47.106 2.840 49.946 43.649 2.597 46.246

Gli investimenti in titoli riguardano titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 44.570 milioni di euro detenuti dal Patrimonio BancoPosta.

Negli esercizi 2015 e 2016 la movimentazione degli investimenti in titoli è la seguente:
-- ------------------------------------------------------------------------------------------ --
tab. A5.2.1 - Movimentazione degli Investimenti in titoli (milioni di euro)
HTM AFS FV vs CE TOTALE
Titoli Valore Nominale Valore di bilancio Valore Nominale Fair value Valore Nominale Fair value Valore Nominale Valore di bilancio
Saldo al 1° gennaio 2015 13.808 14.100 24.575 29.448 - - 38.383 43.548
Acquisti - 11.214 5.862 17.076
Trasf.ti riserve di PN - (395) - (395)
Var. costo ammortizzato 3 (20) - (17)
Variazioni fair value a PN - 1.412 - 1.412
Variazioni fair value a CE - (432) - (432)
Var.ni per op. di CFH - - - -
Effetti delle vendite a CE - 385 1 386
Ratei 187 304 - 491
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.404) (8.738) (5.863) (16.005)
Saldo al 31 dicembre 2015 12.612 12.886 27.165 33.178 - - 39.777 46.064
Acquisti 1.121 11.228 316 12.665
Trasf.ti riserve di PN - (476) - (476)
Var. costo ammortizzato (3) (38) - (41)
Variazioni fair value a PN - (1.643) - (1.643)
Variazioni fair value a CE - 856 - 856
Var.ni per op. di CFH (*) - 3 - 3
Effetti delle vendite a CE - 471 - 471
Ratei 170 334 - 504
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione - (749) - (749)
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.491) (6.005) (316) (7.812)
Saldo al 31 dicembre 2016 12.392 12.683 32.178 37.159 - - 44.570 49.842

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Al 31 dicembre 2016, il fair value55 del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza, iscritti al costo ammortizzato, è di 14.447 milioni di euro (di cui 170 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione).

I titoli disponibili per la vendita sono iscritti al fair value di 37.159 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 787 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.643 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 856 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Nel portafoglio dei titoli disponibili per la vendita sono compresi due titoli a tasso fisso per un ammontare di 750 milioni di euro ciascuno con cedola semestrale e durata rispettivamente di 4 e 5 anni, emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2016 fair value complessivo di 1.509 milioni di euro).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nel par. D2.

Gli investimenti in azioni sono investimenti pertinenti il Patrimonio BancoPosta e sono rappresentati:

  • per 74 milioni di euro, dal fair value di 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono convertibili in altrettanti titoli di Classe A, regolarmente quotati sul New York Stock Exchange;
  • per 27 milioni di euro dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016. A seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd56, a Poste Italiane è stato riconosciuto un corrispettivo corrispondente a un

55 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

56 Con comunicazione del 21 dicembre 2015, Visa Europe Ltd ha informato i suoi Principal Member che a ciascuno di essi sarebbe stato riconosciuto un corrispettivo derivante dall'operazione di acquisizione e incorporazione della Visa Europe Ltd (in cui Poste Italiane deteneva una partecipazione assegnata in sede di costituzione) nella società di diritto statunitense Visa Incorporated.

fair value di complessivi 121 milioni di euro (rilevato come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritto nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa) così suddiviso:

  • o 88 milioni di euro per cassa;
  • o 25 milioni di euro corrispondenti al controvalore di 32.059 Azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13.95257 azioni ordinarie ogni azione di classe C e opportunamente scontate ad un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
  • o 8 milioni di euro pagabili da Visa Incorporated a tre anni dalla conclusione dell'operazione;
  • per 3 milioni di euro, dal fair value di 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 9 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto (par. B4).

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2016, il saldo attivo degli strumenti derivati relativi all'operatività finanziaria ammonta complessivamente a 191 milioni di euro e si riferisce al Patrimonio BancoPosta58 .

tab. A5.3 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Asset swap
Asset swap
Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 - - 1.700 1 7.295 (1.672) - - - - 8.995 (1.671)
Incrementi/(decrementi) * - - - 12 4.780 404 108 5 2.700 1 7.588 422
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - - - - - - - -
Operazioni completate *** - - - (39) (320) 75 (108) (5) (2.700) (1) (3.128) 30
Saldo al 31 dicembre 2015 - - 1.700 (26) 11.755 (1.193) - - - - 13.455 (1.219)
Incrementi/(decrementi) * 875 6 100 (19) 4.525 (885) - - - - 5.500 (898)
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - (1) - - - - - (1)
Operazioni completate *** (475) (3) (410) (20) (130) 27 - - - - (1.015) 4
Saldo al 31 dicembre 2016 400 3 1.390 (65) 16.150 (2.052) - - - - 17.940 (2.114)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 200 6 175 33 3.585 152 - - - - 3.960 191
Strumenti derivati passivi 200 (3) 1.215 (98) 12.565 (2.204) - - - - 13.980 (2.305)

I movimenti degli strumenti derivati del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 13 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedge in essere, detenuti per limitare la volatilità del prezzo di taluni impieghi a tasso fisso disponibili per la vendita, hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione negativa netta efficace del fair value di 885 milioni di euro (di cui 69 milioni di euro di variazione

57 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

58 Al 31 dicembre 2015, la voce, pari complessivamente a 450 milioni di euro, comprendeva, per 122 milioni di euro, il fair value di strumenti derivati di fair value hedge stipulati da BdM-MCC SpA, il cui valore al 31 dicembre 2016 è stato riclassificato, come si è detto, in applicazione dell'IFRS5.

positiva relativa a strumenti finanziari stipulati nel corso dell'esercizio in commento), i titoli coperti (tab. A5.2.1) hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 856 milioni di euro, essendo la differenza di 29 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.

Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • stipula di acquisti a termine per un nozionale di 875 milioni di euro di cui 475 milioni regolati entro il 31 dicembre 2016;
  • stipula di nuovi asset swap di cash flow hedge per un nozionale di 100 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di cash flow hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 410 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di fair value hedge per un nozionale di 4.525 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 130 milioni di euro.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Crediti

I Crediti per 54 milioni di euro si riferiscono principalmente a conferimenti a titolo di sottoscrizione e richiami di capitale su fondi comuni d'investimento effettuati da Poste Vita SpA e dei quali non sono ancora state emesse le corrispondenti quote (30 milioni di euro) e crediti per cedole scadute da incassare (22 milioni di euro).

Investimenti disponibili per la vendita

La movimentazione degli investimenti disponibili per la vendita è la seguente:

tab. A5.5 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)

Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore Nominale Fair value Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 68.732 75.561 1.492 9 77.062
Acquisti 24.846 180 11 25.037
Trasf.ti riserve di PN (371) - - (371)
Variaz. per costo ammortizzato 227 - - 227
Variazioni del fair value a PN 1.092 (7) (1) 1.084
Effetti delle vendite a CE 328 - 1 329
Ratei 682 - - 682
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (20.061) (49) (12) (20.122)
Saldo al 31 dicembre 2015 74.226 82.304 1.616 8 83.928
Acquisti 21.670 734 25 22.429
Trasf.ti riserve di PN (282) 12 - (270)
Variaz. per costo ammortizzato 174 - - 174
Variazioni del fair value a PN (680) - (4) (684)
Svalutazioni - (106) - (106)
Effetti delle vendite a CE 261 (11) 1 251
Ratei 704 - - 704
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione (44) - - (44)
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (15.730) (232) (14) (15.976)
Saldo al 31 dicembre 2016 80.524 88.377 2.013 16 90.406

Tali strumenti finanziari hanno registrato nell'esercizio una variazione negativa netta di fair value per 684 milioni di euro. A tale importo concorrono:

  • oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA per 682 milioni di euro, di cui 648 milioni di euro retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting" ;
  • oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Assicura SpA per 2 milioni di euro.

La somma algebrica delle summenzionate variazioni del fair value degli Strumenti finanziari disponibili per la vendita intervenute nell'esercizio 2016 corrisponde a un effetto negativo netto sulla apposita riserva di Patrimonio netto di 36 milioni di euro (tab. B4).

La voce Titoli a reddito fisso si riferisce a investimenti di Poste Vita SpA per 88.199 milioni di euro (valore nominale di 80.356 milioni di euro) rappresentati da valori emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting". La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 1.320 milioni di euro (nozionale di 1.164 milioni di euro).

Il complemento al saldo per un fair value di 178 milioni di euro si riferisce ai titoli a reddito fisso detenuti dalla compagnia Poste Assicura SpA.

La voce Altri investimenti, accoglie quote di fondi comuni di investimento per 2.013 milioni di euro di cui 892 milioni di euro a prevalente composizione azionaria e 805 milioni di euro a prevalente composizione obbligazionaria, sottoscritte totalmente da Poste Vita SpA e assegnate alle Gestioni Separate della compagnia assicurativa. Il complemento al saldo per un fair value di 316 milioni di euro si riferisce alle quote di fondi comuni immobiliari.

Nel mese di aprile 2016, Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante", e, nel mese di luglio 2016, la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante 2". Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR SpA, sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell'ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane. Al 31 dicembre 2016, le quote sottoscritte dalla Compagnia richiamate dal Fondo Atlante ammontano a 211,0 milioni di euro, di cui 186,6 milioni di Euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 24,4 milioni di euro allocati al patrimonio libero della Compagnia, mentre per il Fondo Atlante 2, le quote sottoscritte, interamente allocate alla gestione separata PostaValorePiù, non sono state ancora oggetto di richiamo. Per maggior trasparenza delle performance, in data 31 gennaio 2017, la Società di Gestione ha diffuso i risultati di una valutazione del Fondo Atlante, di cui è stato incaricato un esperto indipendente, dalla quale è emersa una possibile svalutazione del valore iniziale dell'investimento di circa il 24%. La Società di Gestione ha altresì precisato che "come dichiarato dallo stesso valutatore, tale valutazione è soggetta a una significativa incertezza derivante dalla disponibilità limitata di dati oggettivi e da una metodologia di calcolo che si è basata solo su multipli di mercato azionario, pur essendo in presenza di società non quotate, e all'inizio di un profondo processo di ristrutturazione e fusione". Tenuto conto delle più recenti notizie di mercato e in linea con l'orientamento seguito anche da altri investitori istituzionali, la Compagnia ha ritenuto opportuno procedere cautelativamente alla svalutazione dell'investimento nella misura del 50%, pari a complessivi 106 milioni di euro circa. Tali rettifiche da valutazione sono state rilevate per una quota di 94 milioni di euro, riferita agli investimenti a copertura delle gestioni separate nelle Passività differite verso gli assicurati (come previsto dall'applicazione del meccanismo dello shadow accounting, descritto nella nota 2.3) e per una quota di 12 milioni di euro, riferita al patrimonio libero della Compagnia, nella voce Oneri finanziari.

Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico

La movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico è la seguente:

tab. A5.6 - Movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico
Titoli a reddito fisso Obbligazioni strutturate Altri
investimenti
Totale
Valore nominale Fair value Valore nominale Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 7.404 7.369 1.965 2.368 2.418 12.155
Acquisti
Variazioni del fair value vs CE
Ratei
Effetti delle vendite a CE
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei
816
65
26
(6)
(711)
-
22
-
21
(1.065)
7.394
(392)
-
-
(193)
8.210
(305)
26
15
(1.969)
Saldo al 31 dicembre 2015 7.542 7.559 1.155 1.346 9.227 18.132
Acquisti
Variazioni del fair value vs CE
Ratei
Effetti delle vendite a CE
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei
2.579
145
47
6
(770)
346
(3)
-
(4)
(693)
5.537
485
-
(5)
(899)
8.462
627
47
(3)
(2.362)
Saldo al 31 dicembre 2016 9.379 9.566 857 992 14.345 24.903

Tali strumenti finanziari sono detenuti dalla controllata Poste Vita SpA e sono rappresentati da:

  • Titoli a reddito fisso per 9.566 milioni di euro costituiti per 5.451 milioni di euro da BTP stripped acquisiti principalmente a copertura di polizze di Ramo III e, per 4.086 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate e per i rimanenti 29 milioni di euro da titoli del patrimonio libero della Compagnia.
  • Obbligazioni strutturate per 992 milioni di euro riferite a investimenti il cui rendimento è legato all'andamento di particolari indici di mercato; gli strumenti finanziari in commento comprendono titoli emessi dalla CDP SpA per un fair value complessivo di 551 milioni di euro (nozionale di 500 milioni di euro) destinati alla copertura degli impegni di Ramo I.
  • Altri investimenti per 14.345 milioni di euro relativi a quote di Fondi comuni di investimento. La voce in commento include 5.738 milioni di euro di investimenti nel Fondo UCITS Blackrock Diversified Distribution Fund e un investimento di 4.047 milioni di euro nel Fondo UCITS Multiflex, a fronte dei prodotti di Ramo I, allo scopo di diversificare l'esposizione della compagnia assicurativa (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 3.7 sulle Entità strutturate non consolidate). Investimenti per 849 milioni di euro sono posti a copertura dei prodotti unit linked di Ramo III.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2016, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati dalla compagnia Poste Vita destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 233 milioni di euro e un nozionale complessivo di 5.558 milioni di euro. La riduzione di valore di 12 milioni di euro intervenuta nell'esercizio 2016 è interamente ascrivibile al fair value. Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente.

tab. A5.7 - Warrants

(milioni di euro)

31.12.16 31.12.15
Polizza Valore nominale Fair value Nominal value Fair value
Alba 712 17 712 18
Terra 1.355 27 1.355 35
Quarzo 1.254 35 1.254 36
Titanium 656 34 656 36
Arco 174 30 174 30
Prisma 175 25 175 25
6Speciale 200 - 200 -
6Avanti 200 - 200 -
6Sereno 181 15 181 15
Primula 184 15 184 15
Top5 233 16 233 15
Top5 edizione II
-
234 19 234 20
Totale 5.558 233 5.558 245

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Finanziamenti e crediti

Ammontano complessivamente a 140 milioni di euro e sono costituiti da Finanziamenti per 82 milioni di euro e Crediti per 58 milioni di euro.

La voce Finanziamenti si riferisce per 82 milioni di euro (valore nominale 75 milioni di euro) alle Contingent Convertible Notes59 sottoscritte in data 23 dicembre 2014 da Poste Italiane SpA, nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI SpA60 , emesse dalla Midco SpA che, a sua volta, detiene il 51% della Alitalia SAI. Tali Contingent Convertible Notes, di durata ventennale, maturano dal 1° gennaio 2015 un interesse contrattuale del 7% nominale annuo. Il pagamento degli interessi e del capitale sarà effettuato dalla Midco SpA se, e nella misura in cui, esistono risorse liquide disponibili. Sulla base dell'ultimo Piano industriale disponibile del Gruppo Alitalia, redatto alla fine dell'esercizio 2014, una ragionevole stima del tasso di interesse effettivo che maturerà sulle Notes è di circa il 4,6%.

Alla data di redazione del presente bilancio, sulla base delle migliori informazioni a nostra disposizione, dei termini contrattuali del prestito e del menzionato piano industriale del Gruppo Alitalia, nonché sulla base delle risultanze dell'ultimo bilancio approvato il 4 luglio 2016 della Midco, relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2015 (recante un patrimonio netto di 323 milioni di euro e un valore della partecipazione in Alitalia pari a 403 milioni di euro), seppur in presenza di impairment indicators (quali: notizie stampa circa lo stato di liquidità, solvibilità, esposizione a rischi finanziari, commerciali e reputazionali del Gruppo di appartenenza del debitore), non sussistono le condizioni per rettificare il valore delle Contingent Convertible Notes.

59 Prestito convertibile, al verificarsi di determinate condizioni negative, in uno strumento finanziario partecipativo ai sensi dell'art. 2346 comma 6 del Codice Civile dotato degli stessi diritti associati al prestito.

60 Trattasi della c.d. "Nuova Alitalia" società in cui è stata conferita tutta l'attività operativa di vettore aereo della Alitalia Compagnia Aerea Italiana, oggi CAI SpA. Tale società detiene il 100% del pacchetto azionario della Midco SpA.

Tuttavia, fermo restando il continuo monitoraggio delle informazioni che verranno rese disponibili dalla citata Midco SpA sulla base delle previsioni contrattuali vigenti, non si può escludere che eventuali sviluppi degli accordi fra la compagnia aerea, la relativa compagine azionaria e gli istituti finanziatori, oltre agli eventuali rischi di settore, possano influire su future valutazioni circa la realizzabilità del credito.

Degli eventuali effetti di tali sviluppi, si terrà conto secondo i principi di riferimento.

Il dettaglio della voce Crediti è il seguente:

tab. A5.8 - Crediti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo - 1 1 - 3 3
Depositi in garanzia - 50 50 - 52 52
Vs. acquirenti alloggi di servizio 7 - 7 8 - 8
Totale 7 51 58 8 55 63

I crediti per Depositi in garanzia di 50 milioni di euro sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.

Investimenti disponibili per la vendita

Il dettaglio degli Investimenti disponibili per la vendita detenuti principalmente dalla Capogruppo e delle relative movimentazioni è il seguente:

tab. A5.9 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore
nominale
Fair value Valore
nominale
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 500 570 5 6 5 581
Acquisti - - - -
Rimborsi - - - -
Trasf.ti riserve di PN - - - -
Var. costo ammortizzato 1 - - 1
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN 4 - - 4
Var. fair value a CE (5) - - (5)
Effetti delle vendite a CE - - - -
Ratei 6 - - 6
Vendite ed estinzione ratei (6) - - (6)
Saldo al 31 dicembre 2015 500 570 5 6 5 581
Acquisti 100 - - 100
Rimborsi (100) - - (100)
Trasf.ti riserve di PN - - - -
Var. costo ammortizzato - - - -
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN (4) 1 - (3)
Var. fair value a CE (3) - - (3)
Effetti delle vendite a CE - - - -
Ratei esercizio corrente 5 - - 5
Vendite ed estinzione ratei (6) - - (6)
Saldo al 31 dicembre 2016 500 562 5 7 5 574

La voce Titoli a reddito fisso accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro (fair value di 562 milioni di euro). Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.

La voce Azioni è costituita principalmente dalla partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014, e dal costo storico di circa 4,5 milioni di euro della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione, invariata dallo scorso esercizio.

Strumenti finanziari derivati

La movimentazione delle attività e passività è la seguente:

tab. A5.10 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio (5) (47) - (52) - (52) (7) (59)
Incrementi/(decrementi) (*) (3) (7) - (10) 1 (4) 1 (2)
Perfezionamento copertura - - - - (6) - 6 -
Operazioni completate (**) 1 10 - 11 - 9 - 9
Saldo a fine periodo (7) (44) - (51) (5) (47) - (52)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - - - - - - -
Strumenti derivati passivi (7) (44) - (51) (5) (47) - (52)

* Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2016 gli strumenti derivati in essere con un fair value negativo di 51 milioni di euro sono rappresentati:

  • da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Capogruppo ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da un contratto di Swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (par. B.8); con tale operazione, la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2016, al 1,339%.

A6 - RIMANENZE

Al 31 dicembre 2016 le rimanenze nette sono così composte:

tab. A6 - Rimanenze (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.15 Variazioni
economiche
Saldo al 31.12.16
Immobili destinati alla vendita 114 4 118
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 12 - 12
Materie prime, sussidiarie e di consumo 8 (1) 7
Totale 134 3 137

La voce in commento si riferisce principalmente alle Rimanenze di immobili destinati alla vendita relativa alla porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value 61 al 31 dicembre 2016 è di circa 302 milioni di euro.

A7 - CREDITI COMMERCIALI

Il dettaglio dei Crediti commerciali è il seguente:

61 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

tab. A7 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti vs. clienti 4
1.929
1.933 54 1.968 2.022
Crediti vs. Controllanti -
236
236 -
322
322
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto -
3
3 -
2
2
Anticipi a fornitori -
-
- -
-
-
Totale 4
2.168
2.172 54 2.292 2.346

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Ministeri ed Enti Pubblici - 633 633 49 632 681
Cassa Depositi e Prestiti - 364 364 - 397 397
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 24 274 298 27 322 349
Corrispondenti esteri - 285 285 - 236 236
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere - 238 238 - 227 227
Crediti per altri servizi BancoPosta - 113 113 - 109 109
Crediti per conto con saldo debitore - 142 142 - 138 138
Crediti per gestione immobiliare - 7 7 - 7 7
Crediti verso altri clienti - 376 376 1 379 380
Fondo svalutazione crediti verso clienti (20) (503) (523) (23) (479) (502)
Totale 4 1.929 1.933 54 1.968 2.022

Nel dettaglio:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente ai servizi:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 314 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 80 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, per 74 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per compensi maturati nell'esercizio.
    • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 59 milioni di euro.

Con riferimento a tale ultima partita, per la liquidazione di parte di quanto dovuto, l'INPS ha manifestato la propria disponibilità a definire una compensazione tra crediti vantati da parte della Capogruppo con passività che, secondo Poste Italiane, non hanno lo stesso grado di certezza, liquidità e esigibilità e che la Società ha rilevato con le modalità e nella misura prevista dai principi contabili di riferimento. Sulla questione si è aperto un tavolo di lavoro con la controparte, anche riferito ad altre partite creditorie di Poste Italiane, volto alla verifica e composizione delle relative posizioni.

  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato da Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2016.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) e altri servizi a valore aggiunto si riferiscono al servizio di Posta Massiva e altri servizi a valore aggiunto.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per Pacchi, corriere espresso e pacco celere si riferiscono ai servizi prestati dalla controllata SDA Express Courier SpA e alle spedizioni svolte dalla Capogruppo.
  • I crediti per Conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta e comprendono rapporti pregressi, in gran parte oggetto di svalutazione, per i quali sono in corso attività di recupero.
  • I crediti per altri servizi Bancoposta si riferiscono per 92 milioni di euro ai servizi di intermediazione bancaria e assicurativa, su prestiti personali, scoperti di conto e mutui erogati per conto di terzi.

I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: 60 milioni di euro vantati da PosteMobile Spa per la vendita di terminali, per servizi resi ad altri operatori e per la vendita di ricariche tramite altri canali, 38 milioni di euro per il servizio Posta Time, 33 milioni di euro per il servizio di Posta Target, 19 milioni di euro relativi al servizio di Notifica Atti giudiziari, 18 milioni di euro per servizi telegrafici, 18 milioni di euro per servizi di trasporto aereo della Mistral Air Srl e 15 milioni di euro per il servizio Advise and Billing Mail.

tab. A7.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al 31.12.15 Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Riclassifica ad att.
non corr. e gruppi
di att. in
dismissione
Saldo al 31.12.16
Amm.ni postali estere 5 (1) - - 4 1 - - - 5
Amm.ni pubbliche 134 (5) 3 - 132 2 3 (2) (3) 132
Privati 314 27 - (7) 334 21 - (7) - 348
453 21 3 (7) 470 24 3 (9) (3) 485
Per interessi per ritardati pagamenti 17 17 - (2) 32 10 - (4) - 38

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:

Il fondo svalutazione crediti verso la Pubblica Amministrazione si riferisce a partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici.

Totale 470 38 3 (9) 502 34 3 (13) (3) 523

Il fondo svalutazione crediti verso clienti privati comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore.

Crediti verso Controllanti

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A7.3 - Crediti verso Controllanti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Servizio Universale 139 334
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 83 83
Remunerazione raccolta su c/c 8 15
Servizi delegati 28 28
Distribuzione Euroconvertitori 6 6
Altri 3 3
F.do sval.cred. vs. Controllanti (31) (147)
Totale 236 322

Nel dettaglio:

I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A7.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Esercizio 2016 - -
Residuo esercizio 2015 67 198
Residuo esercizio 2014 41 55
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2011 - 50
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 139 334

Nel corso dell'esercizio 2016 sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi dell'intero periodo. Inoltre:

  • per il residuo credito relativo al compenso 2015 è prevista copertura nel Bilancio dello Stato 2017. Un ammontare di 131 milioni di euro, già stanziato nel Bilancio dello Stato 2015, è stato incassato nel mese di marzo 2016.
  • Per il residuo credito relativo al compenso 2014 è prevista copertura nel Bilancio dello Stato 2017; nel corso dell'esercizio 2016 sono stati incassati 14 milioni di euro.
  • Con riferimento al compenso 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014 Poste Italiane SpA ha presentato ricorso al TAR.
  • Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto da Poste Italiane SpA che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. Con delibera 166/16/CONS, pubblicata in data 29 luglio 2016, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014, in cui risulta che lo stimato onere del servizio universale sia stato pari a 345 milioni di euro per il 2013 e 365 milioni di euro per il 2014 a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Capogruppo per i servizi resi negli esercizi di competenza. In data 27 settembre 2016, la Capogruppo ha presentato le proprie osservazioni alla consultazione pubblica.

  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2016 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal Bancoposta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF scaduta al 31 dicembre 2016 e in corso di rinnovo.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllante è la seguente:

tab. A7.4 - Movimentazione del fondo svalutazione crediti verso Controllanti (milioni di euro)
Saldo al
01.01.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.16
Fondo svalutazione 166 (68) 49 - 147 (7) (109) -
31

Tale fondo riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che rendono difficoltoso l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione. Il rilascio di accantonamenti e di ricavi a suo tempo sospesi, per complessivi 116 milioni di euro, rilevati nell'esercizio 2016 è dovuto a nuovi stanziamenti nel Bilancio dello Stato 2017.

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA'

Il dettaglio degli altri crediti e attività è il seguente:

tab. A8 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti per sostituto di imposta 2.546 564 3.110 2.147 520 2.667
Crediti per accordi CTD 121 89 210 144 95 239
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) - 89 89 - 77 77
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 71 71 - 68 68
Ratei e risconti attivi di natura commerciale - 16 16 - 16 16
Crediti tributari - 4 4 - 6 6
Altri crediti verso imprese collegate - - - - - -
Altri crediti verso imprese controllate - - - - - -
Altri crediti verso imprese a controllo congiunto - - - - - -
Crediti diversi 15 163 178 12 127 139
Fondo svalutazione crediti verso altri - (60) (60) - (59) (59)
Altri crediti e attività 2.682 936 3.618 2.303 850 3.153
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 [B2] - 6 6 - - -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12.1] - 47 47 - 47 47
Totale 2.682 989 3.671 2.303 897 3.200

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
    • per 1.614 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2012-2016, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita62;
    • per 945 milioni di euro (927 milioni di euro non correnti) alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2016 63; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
    • per 329 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2017 e da recuperare dalla clientela di Poste Italiane;
    • per 154 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che Poste Italiane SpA assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
    • per 16 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2016 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013 e 30 luglio 2015 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 210 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 58 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo.

62Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 443 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2016, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

63 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

  • Il credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 di 6 milioni di euro è commentato nel par.B2.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 47 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2016 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro e quasi totalmente vantati dalla Capogruppo. Per il recupero di questi ultimi, si è aperto un contenzioso e, in data 24 novembre 2016, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha accolto il ricorso di Poste Italiane dichiarando l'Agenzia delle Entrate di Roma tenuta al rimborso delle somme richieste oltre agli interessi. Del residuo credito complessivo di 56 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) commentato nella nota 2.4 – Uso di stime, i relativi tempi di incasso non sono tuttavia ancora noti.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è la seguente:

tab. A8.1 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 01.01.15 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.15 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.16
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 13 - - 13 - - 13
Crediti per accordi CTD 6 1 - 7 - - 7
Altri crediti 38 3 (2) 39 4 (3) 40
Totale 57 4 (2) 59 4 (3) 60

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA

Depositi bancari
Totale
225
2.494
218
3.161
Denaro e valori in cassa 2.269 2.943
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Il dettaglio è il seguente:

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (753 milioni di euro) e presso le Società di service (1.516 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 223 milioni di euro.

A10 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 2.581 2.741
Depositi presso il MEF 1.310 391
Denaro e valori in cassa 11 10
Totale 3.902 3.142

Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2016 comprende disponibilità vincolate per circa 1.608 milioni di euro, di cui 780 milioni di euro si riferiscono a risorse sul Deposito presso il MEF, cd. conto "Buffer", raccolte presso la clientela e assoggettate a vincolo d'impiego, 799 milioni di euro di liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 12 milioni di euro per somme indisponibili per provvedimenti giudiziali e 17 milioni di euro per le gestioni degli incassi in contrassegno e altri vincoli.

A11 - ATTIVITA' NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA' IN DISMISSIONE E PASSIVITA' ASSOCIATE AD ATTIVITA' IN DISMISSIONE

Le Attività nette in dismissione, dopo l'eliminazione delle partite infragruppo, ammontano a 660 milioni di euro e si riferiscono alle società BdM-MCC SpA per 616 milioni di euro e a BancoPosta Fondi SpA SGR per 44 milioni di euro che in ragione delle decisioni assunte dal management rispondono ai requisiti previsti dall'IFRS 5 per la classificazione in tali voci.

Le Attività non correnti e gruppi in attività in dismissione ammontano a 2.720 milioni di euro e si riferiscono alle società BdM-MCC SpA per 2.665 milioni di euro e a BancoPosta Fondi SpA SGR per 55 milioni di euro.

La movimentazione è la seguente:

Descrizione Saldo al 31.12.15 Riclassifica ad att.
non corr. e gruppi
di att. in
dismissione
Impairment Saldo al 31.12.16
Immobili, impianti e macchinari - 2 - 2
Attività immateriali - 7 - 7
Attività finanziarie non correnti - 2.154 - 2.154
Crediti commerciali non correnti - 56 56
Imposte differite attive - 12 - 12
Altre attività non correnti - - - -
Crediti commerciali correnti - 9 - 9
Attività finanziarie correnti - 375 - 375
Crediti per imposte correnti - 9 - 9
Altre attività correnti - 43 - 43
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - 90 - 90
Impairment gruppi di attività in dismissione - - (37) (37)
Totale - 2.757 (37) 2.720

tab. A11.1 - Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione

L'impairment di 37 milioni di euro si riferisce alla società BdM-MCC SpA per allineare il valore delle attività nette al presumibile valore di realizzo, al netto dei costi di vendita (si veda al riguardo quanto riportato nel paragrafo "Criteri, metodologie di consolidamento e operazioni societarie").

Le Passività associate ad attività in dismissione ammontano 2.060 milioni di euro e si riferiscono alle società BdM-MCC SpA per 2.049 milioni di euro e a BancoPosta Fondi SpA SGR per 11 milioni di euro.

La movimentazione è la seguente:

tab. A11.2 - Passività associate ad attività in dismissione

Descrizione Riclassifica a
passività
Saldo al 31.12.15
associate ad
attività in
dismissione
Saldo al 31.12.16
Fondi rischi e oneri non correnti - 1 1
Trattamento di fine rapporto e fondo di quiescenza - 8 8
Passività finanziarie non correnti - 880 880
Imposte differite passive - 1 1
Altre passività non correnti - - -
Debiti commerciali - 9 9
Passività finanziarie correnti - 1.144 1.144
Fondi rischi e oneri correnti - 5 5
Debiti per imposte correnti - 3 3
Altre passività correnti - 9 9
Totale - 2.060 2.060

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2016, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie.

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto (milioni di euro)
Patrimonio netto
31.12.16
Variazioni
patrimoniali
Esercizio 2016
Risultato Esercizio
2016
Patrimonio netto
31.12.15
Variazioni
patrimoniali
esercizio 2015
Risultato d'esercizio
2015
Patrimonio netto
01.01.15
Bilancio Poste Italiane SpA 6.160 (2.111) 625 7.646 690 451 6.505
- Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate 2.736 - 425 -
2.311
-
424
-
1.887
- Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 10 1 6 3 -
3
-
- -
- Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate 163 (35) - 198 (4) - 202 -
- Differenze attuariali su TFR società partecipate (5) (1) - (4) 2
-
(6)
-
- Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (39) - - (39) -
(5)
(34)
-
- Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo:
SDA Express Courier SpA
EGI SpA
Postel SpA
PosteShop SpA
2
(71)
17
1
-
-
-
-
-
-
-
-
2
(71)
17
1
-
-
-
(6)
-
-
-
-
2
(65)
17
1 -
- Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) (1.068)
-
- (430) (638) -
(392)
(246)
-
- Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 400 - 37 363 -
84
279 -
- Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento (139) - - (139) -
(12)
(127)
- Impairment gruppi di attività in dismissione (37) - (37) - -
-
-
-
- Altre rettifiche di consolidamento 4 - (4) 8 -
5
3
Patrimonio netto del Gruppo 8.134 (2.146) 622 9.658 688 552 8.418
- Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
- - - -
-
-
-
-
- Risultato di Terzi - - - -
-
-
-
-
Patrimonio netto di Terzi - - - - -
-
-
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 8.134 (2.146) 622 9.658 688 552 8.418

B2 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 24 maggio 2016, in data 22 giugno 2016 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 444 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,34).

Nell'ambito delle altre operazioni con gli azionisti, a seguito della sentenza favorevole del tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013, Poste Italiane SpA vanta un credito residuo di 45 milioni di euro di natura patrimoniale nei confronti dell'Azionista MEF, riferito alla restituzione di somme che a suo tempo furono versate al MEF con imputazione alla voce Risultati portati a nuovo. Al 31 dicembre 2016, un importo di 6 milioni di euro, già riconosciuto nella Nota MEF del 7 agosto 2015, ha trovato copertura nel Bilancio dello Stato 2017 ed è stato pertanto rilevato nella voce Altri crediti e attività64 .

B3 – UTILE PER AZIONE

Utile per azione

Per la determinazione dell'Utile base e dell'Utile diluito è stato assunto il risultato netto consolidato. Il denominatore utilizzato nel calcolo è rappresentato dal numero delle azioni emesse dalla Capogruppo, sia nel

64 Sull'ammontare in commento sono state spesate imposte differite attive di circa 2 milioni di euro; l'effetto complessivo sul Patrimonio netto ammonta pertanto a circa 4 milioni di euro. In assenza di ulteriori riconoscimenti da parte del MEF, al 31 dicembre 2016, coerentemente con il passato, la componente di Patrimonio netto della Società relativa al residuo credito di circa 39 milioni di euro è esposta per un valore pari a zero.

calcolo dell'Utile base che dell'Utile diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 31 dicembre 2016 né al 31 dicembre 2015. Pertanto, al 31 dicembre 2016 l'utile per azione è di 0,476 euro (0,423 euro al 31 dicembre 2015).

B4 – RISERVE

tab. B4 - Riserve (milioni di euro)
Riserva legale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash Flow Hedge Riserve relative a
gruppi di attività
e passività in
dismissione
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015 299 1.000 1.813 48 - - 3.160
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio - - 1.591 13 - - 1.604
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - (473) (4) - - (477)
Trasferimenti a Conto economico - - (467) (71) - - (538)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 151 23 - - 174
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016 124 - - 124
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto
(al netto dell'effetto fiscale)
-
- - - - - - -
-
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - 926 (39) - - 887
-
Altre variazioni - - - - - - -
Destinazione utile residuo 2014 - - - - - - -
- -
Saldo al 31 dicembre 2015 299 1.000 2.739 9 - - 4.047
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio - - (1.673) (15) - - (1.688)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - 477 4 - - 481
Trasferimenti a Conto economico - - (592) (22) - - (614)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 140 6 - - 146
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto
(al netto dell'effetto fiscale)
-
- - - - - - -
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (1.648) (27) - - (1.675)
Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - 1 - (1) - -
Altre variazioni - - - - - 2 2
Destinazione utile residuo 2015 - - - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2016 299 1.000 1.092 (18) (1) 2 2.374

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso dell'esercizio 2016 le variazioni negative complessivamente intervenute per 1.673 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.634 milioni di euro alla variazione negativa netta di valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività Finanziaria del Gruppo, composta per 1.643 milioni di euro dalla oscillazione negativa degli Investimenti in titoli e per 9 milioni di euro dall'oscillazione positiva degli Investimenti in azioni;
    • per 36 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività Assicurativa del Gruppo;
    • per 3 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività Postale e Commerciale del Gruppo.
  • La riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2016 la variazione negativa netta di fair value di complessivi 15 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce principalmente agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.16
Saldo al
31.12.15
Riserve matematiche 96.333 82.015
Riserve per somme da pagare 942 1.179
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 6.900 7.218
Altre Riserve 9.360 9.790
per spese di gestione 79 79
passività differite verso gli assicurati 9.281 9.711
Riserve tecniche danni 143 112
Totale 113.678 100.314

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2016 del portafoglio degli investimenti disponibili per la vendita e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI

La movimentazione è la seguente:

tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2016 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.15
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi V
Riclassifica a
a
pass.
r
associate ad
i
att. in
a
dismissione
z
Saldo al
31.12.16
Fondo oneri non ricorrenti 295 96 - (10) (17) - 364
Fondo vertenze con terzi 399 54 - (82) (22) - 349
Fondo vertenze con il personale (1) 142 22 - (13) (30) (1) 120
Fondo oneri del personale 131 152 - (28) (56) (3) 196
Fondo di ristrutturazione 316 342 - - (316) - 342
Fondo buoni postali prescritti 14 - - - - - 14
Fondo oneri fiscali/previdenziali 24 5 1 (1) (1) - 28
Altri fondi per rischi e oneri (2) 76 27 - (1) (6) (2) 94
Totale 1.397 698 1 (135) (448) (6) 1.507
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 634 658
- quota corrente 763 849
1.397 1.507

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 3 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 6 milioni di euro.

(2) Gli accantonamenti netti sono rilevati per 22 milioni di euro nella voce Altri costi e oneri e per 4 milioni di euro nella voce Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto

Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2015 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.14
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Riclassifica a
pass.
associate ad
att. in
dismissione
V
a
r
Saldo al
i
31.12.15
a
z
Fondo oneri non ricorrenti 278 50 - (4) (29) - 295
Fondo vertenze con terzi 383 73 1 (32) (26) - 399
Fondo vertenze con il personale (1) 184 16 - (22) (36) - 142
Fondo oneri del personale 115 80 - (25) (39) - 131
Fondo di ristrutturazione 256 316 - - (256) - 316
Fondo buoni postali prescritti 14 - - - - - 14
Fondo oneri fiscali/previdenziali 24 3 - (3) - - 24
Altri fondi per rischi e oneri (2) 80 12 - (10) (6) - 76
Totale 1.334 550 1 (96) (392) - 1.397
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 601 634
- quota corrente 733 763
1.334 1.397

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 13 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 7 milioni di euro.

Nel dettaglio:

  • Il fondo oneri non ricorrenti relativo prevalentemente ai rischi operativi della gestione Bancoposta, riflette principalmente la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione di Poste Italiane SpA, passività per rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, frodi, violazioni di natura amministrativa, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi legati a istanze della clientela per errata applicazione dei termini di prescrizione e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 96 milioni di euro, riflettono, per 47 milioni di euro, l'adeguamento di passività per oneri stimati in conseguenza dell'iniziativa straordinaria di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del fondo immobiliare IRS (meglio descritta nell'Analisi e presidio dei rischi – Rischio reputazionale), e, per il complemento, l'adeguamento di altre passività, principalmente connesse a rischi legati a prodotti di investimento, a suo tempo collocati presso la clientela e con performance non in linea con le attese, frodi e rischi inerenti servizi delegati. Gli utilizzi di 17 milioni di euro si riferiscono alla composizione di vertenze o alla definizione di passività nell'esercizio. L'assorbimento a Conto economico, di 10 milioni di euro, è dovuto al venir meno di passività identificate in passato.
  • Il fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti dell'esercizio di 54 milioni di euro si riferiscono

al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato per 82 milioni di euro e per passività definite pari a 22 milioni di euro.

  • Il fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti netti di 9 milioni di euro, riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito a giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore del lavoratore CTD il cui contratto di lavoro sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato. Gli utilizzi, pari a 30 milioni di euro, si riferiscono al pagamento per l'estinzione di contenziosi.
  • Il fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (152 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (28 milioni di euro) e per passività definite (56 milioni di euro).
  • Il fondo di ristrutturazione riflette la stima delle passività che la Capogruppo sosterrà per trattamenti di incentivazione all'esodo, secondo le prassi gestionali in atto, per i dipendenti che risolveranno il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2018. Il Fondo è stato utilizzato nell'esercizio in commento per 316 milioni di euro.
  • Il fondo Buoni Postali Prescritti è stanziato in ambito Bancoposta per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare è stato imputato quale provento nel Conto economico negli esercizi in cui è avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento del fondo fu effettuato nel 1998 a seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2016, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.
  • Il fondo oneri fiscali/previdenziali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria e previdenziale.
  • Gli altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Capogruppo risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito e il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO E FONDO DI QUIESCENZA

Nel 2016 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

|--|

tab. B7 - Movimentazione TFR e Fondo di quiescenza (milioni di euro)
Esercizio 2016 Esercizio 2015
TFR F.do di
quiescenza
Totale TFR F.do di
quiescenza
Totale
Saldo al 1° gennaio 1.357 4 1.361 1.475 3 1.478
Variazione di perimetro - - - 1 - 1
Costo relativo alle prestazioni correnti 1 - 1 1 - 1
Componente finanziaria 24 - 24 28 - 28
Effetto (utili)/perdite attuariali 50 1 51 (82) 1 (81)
Utilizzi dell'esercizio (82) - (82) (66) - (66)
Riclassifica a pass. associate ad att. in dismissione (3) (5) (8) - - -
Saldo al 31 dicembre 1.347 - 1.347 1.357 4 1.361

Il costo relativo alle prestazioni correnti, è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR e del Fondo di quiescenza, quest'ultimo interamente riferito a dipendenti della BdM-MCC, sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2016 30.06.2016 31.12.2015
Tasso di attualizzazione 1,31% 1,05% 2,03%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,625% per il 2016
2,85% per il 2017
2,775% per il 2018
2,70% per il 2019
3,00% dal 2020 in poi
2,625% per il 2016
2,85% per il 2017
2,775% per il 2018
2,70% per il 2019
3,00% dal 2020 in poi

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

31.12.2016
Mortalità RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione
Generale Obbligatoria

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
TFR F.do di
quiescenza
TFR F.do di
quiescenza
Variazione ipotesi demografiche - - 3 1
Variazione ipotesi finanziarie 67 - (68) -
Altre variazioni legate all'esperienza (17) 1 (17) -
Totale 50 1 (82) 1

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR e del Fondo pensione rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.4 - Analisi di sensitività (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
TFR F.do di
quiescenza
TFR F.do di
quiescenza
Tasso di inflazione +0,25% 1.368 - 1.379 4
Tasso di inflazione -0,25% 1.326 - 1.337 3
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.314 - 1.325 3
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.381 - 1.392 4
Tasso di turnover +0,25% 1.345 - 1.357 -
Tasso di turnover -0,25% 1.349 - 1.359 -

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.5 - Altre informazioni
31.12.2016
Service Cost previsto 1
Duration media del Piano a benefici definiti 10,9
Turnover medio dei dipendenti 0,41%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE

Al 31 dicembre 2016, le passività finanziarie sono le seguenti:

tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
Totale
correnti
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali - 45.125 45.125 - 43.468 43.468
Finanziamenti
Obbligazioni
6.097
1.545
1.265
26
7.362
1.571
6.003
2.011
3.074
37
9.077
2.048
Debiti vs. istituzioni finanziarie 4.551 1.232 5.783 3.984 3.034 7.018
Debiti per mutui - - - - 1 1
Debiti per leasing finanziari 1 7 8 8 2 10
MEF conto tesoreria dello Stato - 2.429 2.429 - - -
Strumenti finanziari derivati 2.306 50 2.356 1.595 4 1.599
Cash flow hedging 87 21 108 88 (9) 79
Fair Value hedging 2.219 29 2.248 1.507 13 1.520
Fair Value vs. conto economico - - - - - -
Altre passività finanziarie 1 3.648 3.649 - 3.334 3.334
Totale 8.404 52.517 60.921 7.598 49.880 57.478

Debiti per conti correnti postali

Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta. Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2016 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2017.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating.

Obbligazioni

La voce obbligazioni si riferisce a:

Due prestiti iscritti al costo ammortizzato di 812 milioni di euro emessi da Poste Italiane SpA nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:

  • o un prestito del valore nominale di 750 milioni di euro, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali, emesso in data 18 giugno 2013 al prezzo sotto la pari di 99,66; la durata del prestito è di cinque anni con cedole annuali al tasso fisso del 3,25%; il fair value 65 del prestito al 31 dicembre 2016 è di 799 milioni di euro;
  • o un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento con cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte in nota A5; il fair value 66 del prestito al 31 dicembre 2016 è di 52 milioni di euro.
  • Un prestito subordinato67 del valore nominale di 750 milioni di euro iscritto al costo ammortizzato di 759 milioni di euro, emesso sotto la pari a 99,597 da Poste Vita SpA il 30 maggio 2014 e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. La durata del prestito obbligazionario è quinquennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 2,875%. Il fair value68 della passività in commento al 31 dicembre 2016 è di 784 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2016, il valore dei quattro prestiti obbligazionari detenuti dalla BdM-MCC SpA (479 milioni di euro al 31 dicembre 2015) è stato riclassificato a seguito dell'applicazione dell'IFRS 5 nella voce Passività associate ad attività in dismissione (par. A11).

Debiti verso istituzioni finanziarie

Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 4.151 1.230 5.381 3.384 2.021 5.405
Fin.to BCE - - - - 830 830
Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 200 - 200 200 - 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 200 - 200 200 - 200
Fin.to BEI TV scad. 2017 - - - - 1 1
Altri finanziamenti - - - 200 175 375
Scoperti di conto corrente bancario - 2 2 - 5 5
Ratei di interesse - - - - 2 2
Totale 4.551 1.232 5.783 3.984 3.034 7.018

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge69 .

Al 31 dicembre 2016 sono in essere debiti per 5.381 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 4.761 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:

65 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

66 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

67 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela assicurata.

68 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

69 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

  • 3.904 milioni di euro relativi a Long Term RePo stipulati con primari operatori finanziari le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • 1.477 milioni di euro relativi a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di Pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collatelarizzazione.

Il fair value70 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2016 ammonta a 5.419 milioni di euro.

Il fair value71 dei due Finanziamenti BEI a tasso fisso percepiti dalla Capogruppo per complessivi 400 milioni di euro è di 404 milioni di euro.

I saldi delle voci Finanziamento BCE e Altri finanziamenti riferite alla BdM-MCC SpA sono state riclassificate, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 5 nella voce Passività associate ad attività in dismissione (par. A11).

Debiti per leasing finanziari

Riguardano la quota capitale non scaduta del debito finanziario assunto all'acquisizione di beni di investimento durevole con contratti di leasing finanziario, come riportato di seguito.

tab. B8.2 - Prospetto di riconciliazione tra totale dei pagamenti futuri e il loro valore attuale (milioni di euro)
31.12.16
Descrizione Rate dal 01.01.2017 a
finire
Interessi Valore attuale
Fabbricati strumentali 6 - 6
Altri beni
Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno, concessioni, licenze,
marchi e simili
-
2
-
-
-
2
Totale 8 - 8
tab. B8.3 - Suddivisione temporale del debito finanziario (milioni di euro)
31.12.16
Descrizione entro 1 anno da 1 a 5 anni oltre 5 anni Totale
Fabbricati strumentali
Altri beni
- 6 -
-
-
-
6
-
Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno, concessioni,
licenze, marchi e simili
1 1 - 2
Totale 7 1 - 8

MEF conto Tesoreria dello Stato

Al 31 dicembre 2016, la voce MEF conto Tesoreria dello Stato presenta un saldo a debito di 2.429 milioni di euro. Il dettaglio è il seguente:

tab. B8.4 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 2.239 2.239 - (1.693) (1.693)
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (4) (4) - 170 170
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 159 159 - 158 158
Debiti per rischi operativi - 35 35 - 34 34
Totale - 2.429 2.429 - (1.331) (1.331)

70 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

71 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Il saldo dei flussi finanziari per anticipazioni di 2.239 milioni di euro accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è cosi composto:

tab. B8.4.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
Passività correnti
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Anticipazioni nette - 2.239 2.239 - (1.694) (1.694)
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - 671 671 - 672 672
Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento - - - - 1 1
MEF - Gestione pensioni di Stato - (671) (671) - (672) (672)
Totale - 2.239 2.239 - (1.693) (1.693)

Per effetto di quanto previsto dal D.L. 244/2016 (c.d. Decreto "mille proroghe") il calendario di corresponsione delle pensioni è stato modificato e il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017 è stato posticipato di un giorno lavorativo bancario. Conseguentemente, rispetto al 31 dicembre 2015, l'accredito delle rimesse per il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017 da parte dell'ente erogante INPS, è stato effettuato il primo giorno lavorativo del mese di corresponsione anziché l'ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre 2016.

  • Il saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 4 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2016, il saldo è rappresentato da un debito di 92 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 96 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.
  • I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

Nel corso dell'esercizio 2016, Poste Italiane SpA ha subito rapine per 8 milioni di euro, ha effettuato rimborsi alla Tesoreria dello Stato a fronte di rapine subite fino al 31 dicembre 2015 per 3 milioni di euro e nel primo semestre 2016 per 4 milioni di euro.

I Debiti per rischi operativi (35 milioni di euro) si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Affidamenti

Al 31 dicembre 2016 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.173 milioni di euro non utilizzate;
  • linee di credito a revoca uncommitted per 1.118 milioni di euro non utilizzate;
  • affidamenti per scoperto di conto corrente per 89 milioni di euro, utilizzati per 2 milioni di euro;
  • affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 517 milioni di euro (di cui 377 milioni di euro relativi alla Capogruppo) utilizzati per 320 milioni di euro a favore di terzi.

Le informazioni sopra dettagliate non tengono conto degli affidamenti relativi alla BdM-MCC SpA.

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Inoltre, il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale di 464 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2016.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2016 sono commentate nel par. A5.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value e si riferiscono quasi interamente all'operatività del Patrimonio BancoPosta.

tab. B8.5 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 2.161 2.161 - 1.454 1.454
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 599 599 - 532 532
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 284 284 - 508 508
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 153 153 - 106 106
per assegni vidimati - 148 148 - 135 135
per importi da accreditare alla clientela - 75 75 - 160 160
per depositi in garanzia - 32 32 - 205 205
per altri importi da riconoscere a terzi - 66 66 - 65 65
per altre partite in corso di lavorazione - 117 117 - 60 60
per debiti verso clientela BdM-MCC SpA - - - - 88 88
altri 1 13 14 - 21 21
Totale 1 3.648 3.649 - 3.334 3.334

Nel dettaglio:

  • I debiti per la gestione di carte prepagate riguardano le somme dovute alla clientela per il "monte moneta" delle carte Postepay. La variazione in aumento è dovuta principalmente al "monte moneta" presente sul prodotto Postepay Evolution.
  • I debiti per trasferimento fondi nazionali e internazionali riguardano l'esposizione verso terzi:
    • per vaglia nazionali per 536 milioni di euro;
    • per bonifici nazionali, internazionali e domiciliati per 63 milioni di euro.
  • I debiti per RAV, F23, F24 e bolli auto riguardano somme dovute rispettivamente ai concessionari alla riscossione, all'Agenzia delle Entrate ed alle regioni per i pagamenti effettuati dalla clientela.
  • I debiti per importi da accreditare alla clientela sono dovuti a bollettini in corso di accredito sui conti dei beneficiari, incasso per premi da riversare e pagamenti da effettuare per conto delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA, somme da riconoscere a fronte di promozioni BancoPosta etc.
  • I debiti per depositi in garanzia di 32 milioni di euro sono relativi per 29 milioni di euro a somme ricevute dalla Capogruppo da controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 3 milioni di euro da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

B9 - DEBITI COMMERCIALI

Il dettaglio è il seguente:

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Debiti verso fornitori 1.283 1.254
Anticipi e acconti da clienti 209 186
Altri debiti commerciali 12 10
Debiti verso imprese controllate 2 2
Debiti verso imprese collegate - -
Debiti verso imprese a controllo congiunto - 1
Totale 1.506 1.453

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Fornitori Italia 1.131 1.118
Fornitori estero 24 21
Corrispondenti esteri (1) 128 115
Totale 1.283 1.254

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2 - Anticipi e acconti da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
92
Anticipi da corrispondenti esteri 123
Affrancatura meccanica 53 60
Spedizioni senza affrancatura 14 12
Spedizioni in abbonamento postale 7 5
Altri servizi 12 17
Totale 209 186

B10 - ALTRE PASSIVITA'

Il dettaglio è il seguente:

tab. B10 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 1 913 914 - 794 794
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 38 451 489 41 443 484
Altri debiti tributari 927 624 1.551 773 642 1.415
Debiti verso Controllante - 21 21 - 21 21
Debiti diversi 91 70 161 90 69 159
Ratei e risconti passivi di natura commerciale 14 68 82 16 56 72
Totale 1.071 2.147 3.218 920 2.025 2.945

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2016. Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B10.1 - Debiti verso il personale

Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità - 236 236 - 240 240
per incentivi 1 533 534 - 413 413
per permessi e ferie maturate e non godute - 55 55 - 56 56
per altre partite del personale - 89 89 - 85 85
Totale 1 913 914 - 794 794

Al 31 dicembre 2016, talune componenti delle passività per incentivi, che al 31 dicembre 2015, erano comprese nel Fondo di ristrutturazione, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività correnti Totale Passività non
correnti
Passività correnti Totale
Debiti verso INPS - 358 358 - 351 351
Debiti verso fondi pensione - 83 83 - 82 82
Debiti verso INAIL 38 3 41 41 3 44
Debiti verso altri Istituti - 7 7 - 7 7
Totale 38 451 489 41 443 484

In particolare:

  • I Debiti verso INPS riguardano i contributi previdenziali dovuti all'Istituto per le competenze del personale liquidate e per quelle maturate al 31 dicembre 2016. La voce accoglie inoltre le quote relative al TFR ancora da versare.
  • I Debiti verso fondi pensione riguardano le somme dovute al FondoPoste e ad altre forme di previdenza per effetto dell'adesione dei dipendenti alla previdenza complementare.
  • I Debiti verso INAIL riguardano gli oneri relativi all'erogazione di rendite infortunistiche ai dipendenti della Capogruppo per sinistri verificatisi fino al 31 dicembre 1998.

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debito per imposta di bollo 927 - 927 773 43 816
Debito per imposta sulle riserve assicurative - 443 443 - 385 385
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 113 113 - 113 113
Debito per IVA - 18 18 - 21 21
Debito per imposta sostitutiva - 24 24 - 55 55
Ritenute su c/c postali - 3 3 - 7 7
Debiti tributari diversi - 23 23 - 18 18
Totale 927 624 1.551 773 642 1.415

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo si riferisce prevalentemente a quanto maturato al 31 dicembre 2016 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nel par. A8.
  • I Debiti per imposta sulle riserve assicurative si riferiscono a Poste Vita SpA e sono commentati nel par. A8.
  • Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalle Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2017.
  • Le Ritenute sui conti correnti postali, relative al Patrimonio BancoPosta, riguardano le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati nell'esercizio sui conti correnti della clientela.
  • I Debiti per imposta sostitutiva, relativi principalmente alla Poste Vita SpA, riguardano l'imposta sulle rivalutazioni annuali del prodotto PIP (Piano individuale pensionistico) e le ritenute mensili sulle liquidazioni di dicembre, versate entrambe nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2017.

Debiti verso Controllante

Riguardano per:

  • 12 milioni di euro, debiti per pensioni erogate dal MEF a ex dipendenti delle Poste Italiane SpA nel periodo 1° gennaio 1994 – 31 luglio 1994;
  • 9 milioni di euro, riferiti alla restituzione del contributo straordinario, ai sensi dell'art. 2 Legge 778/85, che la Capogruppo a suo tempo ricevuto dal MEF per la copertura dei disavanzi del fondo per il trattamento di quiescenza afferenti la gestione previdenziale dell'ex Amministrazione delle Poste e delle Telecomunicazioni.

Le partite in commento sono state oggetto di ricognizione da parte di un tavolo congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria Generale dello Stato ed incluse nella nota del 7 agosto 2015.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 7 82 76 8 84
Depositi cauzionali 9 2 11 8 2 10
Altri debiti 7 61 68 6 59 65
Totale 91 70 161 90 69 159

Nel dettaglio:

i debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti della Capogruppo a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

Ratei e risconti passivi di natura commerciale

tab. B10.5 - Ratei e risconti passivi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Ratei passivi - 6 6 - 5 5
Risconti passivi 14 62 76 16 51 67
Totale 14 68 82 16 56 72

I risconti passivi comprendono:

  • per 21 milioni di euro al traffico telefonico prepagato venduto alla data del 31 dicembre 2016 da PosteMobile SpA e non ancora consumato dalla clientela;
  • per 21 milioni di euro a canoni su carte Postamat e carte "Postepay Evolution" riscosse anticipatamente dalla Capogruppo;
  • per 8 milioni di euro a proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Capogruppo, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti;
  • per 4 milioni di euro a canoni di competenza futura, riscossi anticipatamente, derivanti dalla concessione in uso per un periodo trentennale di un impianto di posta pneumatica in Roma.

CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI

I Ricavi e proventi ammontano a 8.743 milioni di euro e sono così costituiti:

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Ricavi per Servizi Postali e Commerciali 3.768 3.818
Ricavi per Servizi Finanziari 4.683 4.707
Ricavi per Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 69 46
Ricavi per Servizi di Telefonia mobile 223 239
Totale 8.743 8.810

Ricavi per Servizi postali e commerciali

I ricavi per Servizi postali e commerciali per l'esercizio in commento sono i seguenti:

tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali e Commerciali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Spedizioni senza la materiale affrancatura 1.109 1.152
Francatura meccanica presso terzi e presso UP 789 827
Pacchi Posta celere e Corriere Espresso 440 422
Servizi integrati 206 220
Carte valori 190 224
Corrispondenza e pacchi - estero 150 127
Spedizioni in abbonamento postale 102 115
Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procurement 39 38
Telegrammi 40 40
Servizi innovativi 15 22
Servizi di logistica 12 25
Altri servizi postali 121 108
Totale ricavi per servizi postali 3.213 3.320
Servizi di trasporto aereo 57 82
Proventi per richieste permessi di soggiorno 27 29
Canoni di locazione 16 15
Altri servizi commerciali 84 93
Totale ricavi per servizi commerciali 184 219
Totale ricavi da mercato 3.397 3.539
Compensi per Servizio Universale 371 279
Integrazioni tariffarie Elettorali - -
Totale 3.768 3.818

Nel dettaglio:

  • la voce Spedizioni senza la materiale affrancatura riguarda i ricavi relativi a spedizione di corrispondenza eseguita dai grandi clienti presso i centri di rete e gli Uffici Postali abilitati, ivi incluse le spedizioni effettuate con la formula degli invii di corrispondenza massiva.
  • La voce Francatura meccanica presso terzi e presso Uffici Postali riguarda i ricavi relativi alle spedizioni di corrispondenza affrancata direttamente dal cliente o presso gli Uffici Postali attraverso l'utilizzo della macchina affrancatrice.
  • La voce Pacchi, Postacelere e Corriere Espresso è relativa ai servizi prestati principalmente dalla controllata SDA Express Courier SpA.
  • La voce Servizi integrati riguarda principalmente il servizio di notifica di atti amministrativi e contravvenzioni (182 milioni di euro).
  • La voce Carte valori riguarda vendite di francobolli dagli Uffici Postali e dai punti vendita autorizzati e la vendita dei francobolli utilizzati per l'affrancatura dei conti di credito.
  • La voce Spedizioni in abbonamento postale riguarda i ricavi relativi a spedizioni di stampe periodiche e vendita per corrispondenza effettuate da clienti editori.
  • I ricavi per servizi GED ed e-procurement si riferiscono rispettivamente alla gestione elettronica documentale e alla distribuzione e fornitura di materiale di cancelleria, modulistica e stampati della società Postel SpA.
  • I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso nel conto economico dell'esercizio di 262 milioni di euro è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016. Il complemento al saldo di 371 milioni di euro è dovuto alla rilevazione di ricavi a suo tempo sospesi del Fondo svalutazione crediti verso il Controllante MEF a seguito di nuovi stanziamenti a copertura di impegni contrattuali pregressi. Al riguardo, si rimanda a quanto riportato nelle precedenti note 2.4 – Uso di stime e A7.4 – Crediti verso controllanti.

Ricavi per Servizi finanziari

Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e dalla BdM-MCC SpA derivanti dalle seguenti forme tecniche:

tab. C1.2 - Ricavi per Servizi Finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.577 1.610
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.509 1.546
Commissioni su bollettini di c/c postale 463 456
Ricavi dei servizi di c/c 447 472
Collocamento prodotti di finanziamento 189 125
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 151 130
Proventi dei servizi delegati 107 123
Commissioni gestione fondi pubblici 50 45
Interessi attivi su finanziamenti e altri proventi 48 55
Servizi di trasferimento fondi 41 45
Deposito Titoli 6 8
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 4 5
Altri prodotti e servizi 91 87
Totale 4.683 4.707

In particolare:

La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018. Nel corso dell'esercizio 2016 si sono consolidate talune condizioni contemplate dalla Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018, per le quali è previsto che le parti rinegozino in buona fede gli accordi in vigore. Nelle more della definizione di

eventuali nuovi termini e condizioni dell'accordo, per i servizi resi nell'esercizio 2016, Poste Italiane ha accertato i compensi nella misura prevista dalla Convenzione del 4 dicembre 2014. Degli eventuali effetti economici del nuovo accordo, al momento non prevedibili, sarà tenuto conto, per competenza, nel momento in cui gli stessi potranno ritenersi ragionevolmente definibili.

La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:

tab. C1.3 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Proventi degli impieghi in titoli 1.489 1.508
Interessi su titoli detenuti a scadenza (HTM) 541 573
Interessi su titoli disponibili per la vendita (AFS) 974 930
Interessi su titoli posseduti per la negoziazione - 1
Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli disponibili per la vendita (33) 4
Interessi su operazioni di pronti contro termine 7 -
Proventi degli impieghi presso il MEF 20 38
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 20 34
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti - 4
Totale 1.509 1.546

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nel par. A5.

I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano prevalentemente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela, le commissioni su carte di debito annuali e quelle relative alle transazioni.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Capogruppo per il servizio di pagamento delle pensioni e dei voucher dell'INPS e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF.
  • Gli interessi attivi su finanziamenti e le commissioni di gestione fondi pubblici si riferiscono interamente alla BdM-MCC SpA.
  • La voce Altri prodotti e servizi accoglie principalmente le commissioni derivanti dall'accettazione dei modelli F24.

Ricavi servizi assicurativi e risparmio gestito

Ammontano a 69 milioni di euro e si riferiscono per 60 milioni di euro alle commissioni percepite dalla BancoPosta Fondi SGR SpA per le Gestioni collettive e 9 milioni di euro ai ricavi della Poste Welfare Servizi Srl.

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Ricavi per servizi di telefonia mobile

Riguardano per 223 milioni di euro i proventi realizzati da PosteMobile SpA prevalentemente per servizi di telefonia mobile.

C2 - PREMI ASSICURATIVI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Premi Assicurativi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Premi Vita (*) 19.804 18.130
Ramo I 19.252 17.898
Ramo III 475 163
Ramo IV 8 3
Ramo V 69 66
Premi di competenza Danni (*) 80 67
Totale 19.884 18.197

(*) I Premi assicurativi sono esposti al netto delle cessioni in riassicurazione

C3 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVA

Il dettaglio è il seguente:

tab. C3 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a CE 1.256 567
Interessi 328 468
Utili da valutazione 913 72
Utili realizzati 15 27
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 3.139 3.067
Interessi 2.221 2.278
Utili realizzati 796 789
Utili realizzati su altre partecipazioni 121 -
Dividendi da altre partecipazioni 1 -
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge - 2
Utili da valutazione - 2
Utili su cambi 4 5
Utili da valutazione - 1
Utili realizzati 4 4
Proventi diversi 22 16
Totale 4.421 3.657

Nell'ambito dei proventi da investimenti disponibili per la vendita, gli utili realizzati nell'esercizio 2016 dal Settore operativo finanziario ammontano a 477 milioni di euro e sono riferibili per 473 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta, e gli utili realizzati nel Settore operativo assicurativo ammontano a 319 milioni di euro. Inoltre, nell'esercizio in commento a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd, a Poste Italiane è stato riconosciuto un corrispettivo corrispondente a un fair value di complessivi 121 milioni di euro (rilevato come provento da realizzo di natura non ricorrente).

C4 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
----------------------------------- -------------------
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 28 25
Contributi pubblici 11 14
Rimborso spese personale c/o terzi 1 1
Plusvalenze da alienazione 1 2
Altri ricavi e proventi diversi 23 33
Totale 64 75

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI

Riguardano:

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Costi per servizi 1.960 1.999
Godimento beni di terzi 336 359
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 146 175
Interessi passivi 34 57
Totale 2.476 2.590

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi (milioni di euro)

Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 534 521
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 256 264
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 194 190
Spese per servizi del personale 155 164
Utenze energetiche e idriche 129 139
Servizi di telefonia mobile per la clientela 100 112
Servizio movimento fondi 101 98
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 83 73
Pulizia, smaltimento e vigilanza 64 64
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 62 73
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 67 62
Pubblicità e propaganda 75 85
Consulenze varie e assistenze legali 35 50
Costi aeroportuali 24 26
Servizi di stampa e imbustamento 27 29
Commissioni per attività di gestione patrimoni 18 16
Premi di assicurazione 15 16
Provvigioni ai rivenditori e diverse 14 12
Oneri per custodia e gestione titoli 2 2
Compensi e spese sindaci 2 2
Altro 3 1
Totale 1.960 1.999

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)

Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Affitto immobili e spese accessorie 189 192
Veicoli in full rent 64 77
Noleggi apparecchiature e licenze software 50 54
Altri costi per godimento di beni di terzi 33 36
Totale 336 359

Gli oneri sostenuti per affitto di immobili sono pressoché interamente relativi a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza", in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. La Capogruppo, inoltre, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Nota
[tab. A6]
[tab. A6]
[tab. A6]
Esercizio 2016
86
55
6
2
-
1
(4)
Esercizio 2015
94
66
8
2
2
4
- (1)
-
146 175
(milioni di euro)
Esercizio 2015
30
21
1
5
-
57
Esercizio 2016
12
17
2
4
(1)
34

Gli interessi passivi a favore della clientela si riducono, rispetto all'esercizio di comparazione, principalmente per effetto della contrazione dei tassi di interesse riconosciuti su talune forme tecniche di conti correnti postali.

C6 - VARIAZIONE RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE E ONERI RELATIVI AI SINISTRI

Riguardano:

tab. C6 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Somme pagate 7.682 7.313
Variazione delle Riserve matematiche 14.325 13.383
Variazione della Riserva per somme da pagare (238) 704
Variazione delle Altre riserve tecniche 478 (459)
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati (319) (1.285)
Oneri relativi a sinistri e variazione altre riserve - Danni 30 27
Totale 21.958 19.683

La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:

  • le somme pagate nell'esercizio da Poste Vita SpA per sinistri, riscatti e spese di liquidazione per la gestione dei sinistri per 7.682 milioni di euro;
  • la variazione delle Riserve matematiche di 14.325 milioni di euro per l'incremento degli impegni a favore degli assicurati;
  • la variazione negativa delle Riserve tecniche, allorché il rischio è sopportato dagli assicurati, c.d. "classe D", per 319 milioni euro.

C7 - ONERI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVA

Riguardano:

tab. C7 - Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
314
290
24
611
604
7
Oneri da investimenti disponibili per la vendita
Impairment
Perdite da realizzo
178
94
84
47
-
47
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge
Perdite da valutazione
-
-
-
-
Variazione di fair value delle passività finanziarie - -
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge
Perdite da valutazione
1
1
-
-
Perdite su cambi
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
1
1
-
-
-
-
Oneri da operazioni di pronti contro termine 6 -
Altri oneri 39 31
Totale 539 689

C8 - COSTO DEL LAVORO

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C8 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2016 Esercizio 2015
Salari e stipendi 4.297 4.346
Oneri sociali 1.218 1.226
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] 1 1
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 265 269
Contratti di somministrazione/a progetto 1 5
Compensi e spese amministratori 2 2
Incentivi all'esodo 167 78
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze con il personale [tab. B6] 3 (13)
Accantonamento al fondo di ristrutturazione [tab. B6] 342 316
Recuperi del personale per vertenze (9) (6)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (46) (62)
Totale costi 6.241 6.162
Proventi per accordi CTD e somministrati - (11)
Totale 6.241 6.151

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di ristrutturazione sono commentate nel par. B6.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

tab. C8.1 - Numero dei dipendenti

Numero medio Numero puntuale
Unità Esercizio 2016 Esercizio 2015 31.12.15
Dirigenti 773 793 748 790
Quadri 16.113 16.042 15.807 15.878
Aree operative 118.720 121.487 115.035 119.792
Aree di base 1.052 1.408 912 1.141
Tot. unità tempo indeterminato (*) 136.658 139.730 132.502 137.601

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 141.246 (nell'esercizio 2015: 143.700).

C9 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C9 - Ammortamenti e svalutazioni
(milioni di euro)
------------------------------------------------------------ --
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 349 353
Fabbricati strumentali 110 108
Impianti e macchinari 87 98
Attrezzature industriali e commerciali 9 10
Migliorie beni di terzi 33 29
Altri beni 110 108
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (14) (12)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 4 5
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Investimenti immobiliari - -
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 242 223
Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili 232 212
Altre 10 11
Impairment avviamento - 12
Totale 581 581

La svalutazione dell'avviamento si riferisce alla società Postel SpA il cui commento è riportato nel par. A3.

C10 - INCREMENTI PER LAVORI INTERNI

La voce è così composta:

tab. C10 - Incrementi per lavori interni (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2016 Esercizio 2015
Immobili impianti e macchinari [A1] 5 7
Attività immateriali [A3] 20 26
Totale 25 33

C11 - ALTRI COSTI E ONERI

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C11 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2016 Esercizio 2015
Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione)
Svalutazione crediti verso clienti
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi
Perdite su crediti
[tab. A7.2]
[tab. A7.4]
[tab. A8.1]
22
24
(7)
4
1
(42)
21
(68)
4
1
Manifestazione rischi operativi
Rapine subite
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
42
8
1
33
39
6
5
28
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri
per vertenze con terzi
per oneri non ricorrenti
per altri rischi e oneri
[tab. B6]
[tab. B6]
[tab. B6]
80
(28)
86
22
89
41
46
2
Minusvalenze 4 2
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse 75 68
Impairment gruppi di attività in dismissione [tab. A11.1] 37 -
Altri costi correnti 41 42
Totale 301 198

C12 - PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C12.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Proventi da strumenti finanziari disponibili per la vendita
Interessi
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo (1)
Dividendi (1)
95
98
(10)
7
-
128
113
(9)
23
1
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico - -
Altri proventi finanziari
Interessi attivi da Controllante
Interessi su c/c bancari
Proventi finanziari su crediti attualizzati
Interessi di mora
Svalutazione crediti per interessi di mora
Proventi da società controllate
Interessi su Crediti rimborso IRES
Rettifica interessi su credito rimborso IRES
Altri proventi
11
-
-
7
10
(10)
-
-
-
4
23
2
-
11
17
(17)
-
5
(1)
6
Utili su cambi (1) 3 7
Totale 109 158

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2016 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo, dei dividendi e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 99 milioni di euro (127 milioni di euro nell'esercizio 2015).

(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD 2006, 2008, 2010, 2012 e 2013.

Oneri finanziari

tab. C12.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2016 Esercizio 2015
Oneri sulle passività finanziarie 52 59
su prestiti obbligazionari 49 50
su debiti verso istituzioni finanziarie 2 8
da strumenti finanziari derivati 1 1
Oneri diversi sulle attività finanziarie 12 6
Svalutazioni su investimenti disponibili per la vendita (1) 12 -
Perdite da realizzo su strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico - 6
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR e F.do di quiescenza [tab. B7] 24 28
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B6] 1 1
Altri oneri finanziari 7 7
Perdite su cambi (1) 3 7
Totale 100 108

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2016 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi e delle svalutazioni su investimenti disponibili per la vendita ammontano a 85 milioni di euro (101 milioni di euro nell'esercizio 2015).

C13 - IMPOSTE SUL REDDITO

Il dettaglio è il seguente:

tab. C13 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 358 73 431 297 59 356
Imposte differite attive (10) (8) (18) 21 (24) (3)
Imposte differite passive 16 5 21 22 6 28
Totale 364 70 434 340 41 381

Il tax rate dell'esercizio 2016 è del 41,09% ed è così composto:

tab. C13.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
IRES
Incidenza %
IRES Incidenza %
Utile ante imposte 1.056 933
Imposta teorica 290 27,5% 256 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Utili realizzati su altre partecipazioni (32) -3,01% - 0,00%
Sopravvenienze passive indeducibili 8 0,71% 9 0,98%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 19 1,79% 12 1,30%
Imposte indeducibili 8 0,72% 6 0,64%
Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti 11 1,09% (4) -0,40%
Riserve tecniche assicurative 55 5,20% 52 5,56%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro - 0,00% (4) -0,40%
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016 14 1,35% 23 2,49%
Rettifica credito istanza di rimborso IRES - 0,00% 9 1,02%
(Proventi)/Oneri non ricorrenti per imposte differite imputate a CE - 0,00% 7 0,71%
Altre (9) -0,88% (26) -2,97%
Imposta effettiva 364 34,48% 340 36,42%

tab. C13.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP

Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 1.056 933
Imposta teorica 63 5,96% 57 6,16%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Costo del personale indeducibile 7 0,67% 29 3,15%
Rettifiche di valore su investimenti disponibili per la vendita - 0,00% - 0,00%
Sopravvenienze passive indeducibili 1 0,08% 2 0,17%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 2 0,22% (12) -1,32%
Imposte indeducibili 1 0,13% 1 0,14%
Oneri e proventi finanziari - -0,02% (3) -0,31%
Riallineamento valori civilistici/discali e imposte esercizi precedenti (3) -0,33% (1) -0,10%
(Proventi)/Oneri non ricorrenti per imposte differite imputate a CE - 0,00% (24) -2,54%
Altre (1) -0,10% (8) -1,00%
Imposta effettiva 70 6,61% 41 4,35%

(milioni di euro)

Imposte correnti

(milioni di euro)
Imposte correnti 2015
Totale
635
275
259
16
(518)
(9)
(347)
(26)
9
19
72
(53)

(*) Principalmente dovuti a crediti per ritenute su provvigioni.

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I Crediti per imposte correnti comprendono il residuo credito IRES di 9 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nel par. A8).

Imposte differite tab. C13.4 - Imposte differite (milioni di euro) Imposte differite attive 799 623 Imposte differite passive (746) (1.177) Totale 53 (554) Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15

L'aliquota nominale dell'IRES, del 27,5% per l'esercizio 2016, è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota media teorica del Gruppo IRAP del 5,96% 72 . Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

72 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

tab. C13.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Saldo al 1° gennaio (554) (345)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico 11 (18)
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico - 17
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico adeguamento aliquota IRES (14) (24)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto 621 (303)
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Patrimonio netto adeguamento aliquota IRES - 119
Riclassifica relativa a gruppi di attività e passività in dismissione (11) -
Saldo al 31 dicembre 53 (554)

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno

generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C13.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive
Descrizione Attività materiali
e immateriali
Provv.ni da
ammortiz.
Attività e
passività
finanziarie
Fondi rettif.vi
dell'attivo
Fondi per
rischi e oneri
Crediti
comm.li e altri
Comp.ze del
personale
Attualiz
zazione
Fondo TFR
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2015 55 18 110 129 292 (1) 2 36 61 702
Proventi/(Oneri) imputati a CE 1 1 (2) (40) 44 1 - - 5 10
Proventi/(OnerI) non ricorrenti imputati a CE - - - 24 - - - - - 24
Proventi/(OnerI) imputati a CE adeguamento aliquota IRES (6) (2) - (3) (14) - - - (6) (31)
Proventi/(Oneri) imputati a PN - - (73) - - - - - - (73)
Proventi/(OnerI) imputati a PN adeguamento aliquota IRES - - (4) - - - - (4) (1) (9)
Saldo al 31 dicembre 2015 50 17 31 110 322 - 2 32 59 623
Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico (1) 1 - (6) 18 - (1) - 21 32
Proventi/(OnerI) imputati a CE adeguamento aliquota IRES - - - (9) (5) - - - - (14)
Proventi/(Oneri) imputati a Patrimonio netto - - 176 - - - - (4) (2) 170
Riclassifica relativa a gruppi di attività e passività in dismissione - - (2) (6) (2) (1) (1) - - (12)
Saldo al 31 dicembre 2016 49 18 205 89 333 (1) - 28 78 799

tab. C13.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive

Descrizione Attività
materiali
Attività immat.li Attività e
passività
finanziarie
Plusval.ze
rateizzate
Attualiz.ne Fondo
TFR
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Oneri/(Proventi) imputati a CE
- 1
1
-
1.021
39
1
-
1
-
22
(11)
1.047
28
Proventi/(Oneri) non ricorrenti imputati a CE
Proventi/(OnerI) imputati a CE adeguamento aliquota IRES
-
-
-
-
-
(5)
-
-
-
-
7
(2)
7
(7)
Oneri/(Proventi) imputati a PN
Proventi/(OnerI) imputati a PN adeguamento aliquota IRES
-
-
-
-
230
(128)
-
-
-
-
-
-
230
(128)
Saldo al 31 dicembre 2015 1
1
1.157 1 1 16 1.177
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico - - 20 - - 1 21
Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto
Riclassifica relativa a gruppi di attività e passività in dismissione
-
-
-
-
(451)
(1)
-
-
-
-
-
-
(451)
(1)
Saldo al 31 dicembre 2016 1
1
725 1 1 17 746

Il decremento del saldo delle imposte differite passive riferito alle attività e passività finanziarie è riconducibile principalmente alle variazioni intervenute nella riserva di fair value commentate nel par. B4.

I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C13.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita 617 (198)
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura 10 19
Utili/(Perdite) attuariali da TFR (4) (4)
Risultati a nuovo per operazioni con azionisti (2) (1)
Totale 621 (184)

Sono state imputate a Patrimonio netto minori imposte correnti per 22 milioni di euro calcolati sulle perdite attuariali da valutazione del TFR. Pertanto, il decremento del Patrimonio netto nell'esercizio in commento per imposte sul reddito è stato di 643 milioni di euro.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

D1 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

I settori operativi identificati sono quelli dedicati a: i Servizi Postali e Commerciali, i Servizi Finanziari, i Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito e, in via residuale, gli Altri Servizi73 .

A seguito delle modifiche organizzative intervenute, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. In particolare, BancoPosta Fondi SGR SpA dal settore Servizi Finanziari è rappresentata dal 2016 nel settore dei Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito (sino al 31 dicembre 2015 il settore prendeva nome di Servizi Assicurativi) e la società Poste Tributi ScpA, dal settore Servizi Postali e Commerciali è rappresentata dal 2016 nel settore Servizi Finanziari. I dati dell'esercizio 2015 sono stati pertanto riclassificati.

Il settore dei Servizi Postali e Commerciali beneficia dei ricavi per le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'Informativa sui settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale in ambito postale, finanziario e assicurativo, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

Infine, alla data del 31 dicembre 2016, come meglio descritto nei Criteri, metodologie di consolidamento e operazioni societari, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 5 alle operazioni riguardanti BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SpA SGR, le attività e le passività delle due società sono state riclassificate nelle due voci: Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione.

73 I Servizi Postali e Commerciali comprendono anche le attività svolte dalle varie strutture della Capogruppo a favore della gestione del Patrimonio destinato BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Tale settore include inoltre le attività svolte dalle società Postel SpA, SDA SpA, Mistral Air Srl e Postecom SpA. I Servizi Finanziari si riferiscono alle attività del Bancoposta previste dal DPR 144 del 14 marzo 2001, a cui, nell'ambito della Capogruppo, è destinato l'apposito Patrimonio; tale settore comprende inoltre le attività svolte da BdM-MCC SpA e Poste Tributi Scarl. I Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito riguardano le attività svolte dal Gruppo Poste Vita e BancoPosta Fondi SpA SGR. Gli Altri Servizi comprendono i servizi di telefonia mobile svolti da PosteMobile SpA.

(milioni di euro)
Esercizio 2016 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 3.822 5.294 23.772 224 - 33.112
Ricavi da altri settori 4.540 543 1 44 (5.128) -
Totale ricavi 8.362 5.837 23.773 268 (5.128) 33.112
Ammortamenti e svalutazioni (536) (1) (14) (30) - (581)
Costi non monetari 2 (138) (14.264) (4) - (14.404)
Totale costi non monetari (534) (139) (14.278) (34) - (14.985)
Risultato operativo e di intermediazione (436) 813 636 28 - 1.041
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
(4) - 10 - - 6
Proventi/(oneri) finanziari 9
Imposte dell'esercizio (434)
Utile/(perdita) dell'esercizio 622
Attività 10.174 67.706 119.102 179 (3.956) 193.205
Attività non correnti 6.092 48.481 109.883 53 (2.272) 162.237
Attività correnti 4.082 16.560 9.148 126 (1.668) 28.248
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - 2.665 71 - (16) 2.720
Passività 7.415 63.928 115.740 123 (2.135) 185.071
Passività non correnti 2.916 8.289 115.002 3 (306) 125.904
Passività correnti 4.499 53.339 711 120 (1.562) 57.107
Passività associate ad attività in dismissione - 2.300 27 - (267) 2.060
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 408 2 20 21 - 451
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 212 - 6 - - 218
(milioni di euro)
Esercizio 2015 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 3.882 5.155 21.459 243 - 30.739
Ricavi da altri settori 4.331 491 - 91 (4.913) -
Totale ricavi 8.213 5.646 21.459 334 (4.913) 30.739
Ammortamenti e svalutazioni (530) (2) (10) (39) - (581)
Costi non monetari 42 (70) (12.360) (5) - (12.393)
Totale costi non monetari (488) (72) (12.370) (44) - (12.974)
Risultato operativo e di intermediazione (568) 907 510 31 - 880
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- - 3 - - 3
Proventi/(oneri) finanziari 50
Imposte dell'esercizio (381)
Utile/(perdita) dell'esercizio 552
Attività 10.217 63.525 105.822 255 (3.983) 175.836
Attività non correnti 6.092 46.208 95.189 99 (2.230) 145.358
Attività correnti 4.125 17.317 10.633 156 (1.753) 30.478
Passività 7.616 58.055 102.473 188 (2.154) 166.178
Passività non correnti 2.973 7.711 101.766 5 (451) 112.004
Passività correnti 4.643 50.344 707 183 (1.703) 54.174
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 420 2 37 29 - 488
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 211 - 3 - - 214

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2016 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.

D2 - PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito. Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)

Saldo al 31.12.16
Denominazione Attività Finanz. Cred. comm.li Altre attività Altri crediti Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass. Attività non
correnti e gruppi
di attività in
dismissione
Passività
associate ad
attività in
dismissione
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.190 330 21 1.310 2.430 108 20 1 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.637 365 - - - 19 - 22 129
Gruppo Enel 65 31 - - - 11 - - -
Gruppo Eni 219 7 - - - 14 - 19 -
Gruppo Equitalia - 90 - - - 3 8 - -
Gruppo Leonardo 14 - - - - 30 - - -
Altre correlate esterne 65 6 - - - 18 61 7
-
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (42) (10) - - - - - -
Totale 10.190 789 11 1.310 2.430 205 89 49 130

Al 31 dicembre 2016, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 60 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2015 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.15
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività Altri
crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - 1 -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.189 541 13 391 2 102 21
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.764 397 - - 78 11 -
Gruppo Enel 79 45 - - - 12 -
Gruppo Eni 140 15 - - - 12 -
Gruppo Equitalia - 56 - - - 1 8
Gruppo Leonardo 14 - - - - 30 -
Altre correlate esterne 76 5 - - - 3 62
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (157) (10) - - - -
Totale 11.262 904 3 391 80 174 91
Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2016 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi diversi
da operatività
fin. e ass.
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
4
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3
4
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 539 4 - - - - 4 - (6) 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.589 - 66 1 - 4 24 - 1 -
Gruppo Enel 90 - 7 - - - 35 - - -
Gruppo Eni 23 - 5 - - - 40 - - -
Gruppo Equitalia 59 - - - - - 3 - - -
Gruppo Leonardo - - 1 - - 10 33 - - -

Al 31 dicembre 2016, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 6 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Altre correlate esterne 8 1 1 - - - 45 43 2 - Totale 2.312 5 80 1 - 14 193 43 (3) 1

Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2015 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.15
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi diversi
da operatività fin.
e ass.
Proventi
finanziari
Immob., imp. e macchin. Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - - 6 - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Other SDA group associates
-
3
-
-
- -
-
-
-
-
-
-
3
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 563 3 - 2 - - 2 - (63) -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.612 - 93 1 - 2 21 - 1 -
Gruppo Enel 111 - 3 - - - 42 - - -
Gruppo Eni 30 - 4 - - - 44 - - -
Gruppo Equitalia 54 - - - - - 4 - 4 -
Gruppo Finmeccanica - - 2 - - 12 35 - - -
Altre correlate esterne 17 3
2
- - 1 14 40 3 1
Totale 2.390 6 104 3 - 15 173 40 (55) 1

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito.

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso e rendicontazione dei pagamenti tramite F24, e con riferimento ai soli esercizi pregressi, al rimborso di riduzioni e agevolazioni elettorali.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale. I costi sostenuti verso il Gruppo CDP si riferiscono principalmente a manutenzione software e servizio di gestione carte elettroniche di pagamento effettuati da parte di SIA SpA.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura, per affrancatura di corrispondenza a credito e spedizioni in abbonamento postale e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Equitalia si riferiscono principalmente a compensi per il servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione telematica dei flussi F24.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Totale voce
di bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza
(%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 174.362 10.190 5,8 160.090 11.262 7,0
Crediti commerciali 2.172 789 36,3 2.346 904 38,5
Altri crediti e attività 3.671 11 0,3 3.258 3 0,1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.902 1.310 33,6 3.142 391 12,4
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 2.720 49 1,8 - - -
Fondi per rischi e oneri 1.507 60 4,0 1.397 61 4,4
Passività finanziarie 60.921 2.430 4,0 57.478 80 0,1
Debiti commerciali 1.506 205 13,6 1.453 174 12,0
Altre passività 3.218 89 2,8 2.945 91 3,1
Passività associate ad attività in dismissione 2.060 130 6,3 - - -
Rapporti economici
Ricavi e proventi 8.743 2.312 26,4 8.810 2.390 27,1
Proventi diversi derivanti da operatività finanziarie e assicurativa 4.421 80 1,8 3.657 104 2,8
Altri ricavi e proventi 64 5 7,8 75 6 8,0
Costi per beni e servizi 2.476 193 7,8 2.590 173 6,7
Costo del lavoro 6.241 43 0,7 6.151 40 0,7
Altri costi e oneri 301 - n.a. 198 (46) n.a.
Oneri finanziari 100 1 1,0 108 1 0,9
Proventi finanziari 109 1 0,9 158 3 1,9
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 2.258 3.648 n.a. 2.563 1.221 47,6
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (444) (22) 5,0 (689) (1.725) n.a.
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (964) (286) 29,7 (436) (139) 31,9

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)

Descrizione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Competenze con pagamento a breve/medio termine 13.503 18.241
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 552 634
Altri benefici con pagamento a lungo termine 452 392
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 3.845 -
Pagamenti basati su azioni 812 -
Totale 19.164 19.267

Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)

Denominazione Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15

Compensi 1.436 1.537
Spese 66 109
Totale 1.502 1.646

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo, la cui composizione dal 24 maggio 2016 non è più corrispondente a quella del Collegio Sindacale, ammontano complessivamente a circa 51 migliaia di euro per il periodo compreso dal suo insediamento al 31 dicembre 2016. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2016 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il personale non dirigente. Come indicato dall'art. 14 comma 1 dello Statuto del Fondoposte, per quanto concerne gli Organi sociali del Fondo (Assemblea dei delegati; Consiglio di Amministrazione; Presidente e Vice Presidente; Collegio dei Sindaci), la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su:

  • criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché le politiche di investimento;
  • scelta dei soggetti gestori e individuazione della banca depositaria.

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione dell'11 ottobre 2016, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la stipula di operazioni di finanziamento in pronti contro termine a breve scadenza con Cassa Depositi e Prestiti per un importo nominale cumulato complessivo non superiore a 2,5 miliardi di euro. L'operazione, pur qualificandosi come di maggiore rilevanza ai sensi della normativa Consob, riveste carattere di ordinarietà sempre ai fini Consob ed è quindi esente dall'iter deliberativo previsto per tali operazioni. Le prime operazioni di finanziamento, ai sensi dell'accordo sopra descritto, sono state effettuate nel corso dei primi mesi del 2017.

D3 - ALTRE INFORMAZIONI SU ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Posizione finanziaria netta per settore operativo

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 del Gruppo Poste Italiane è la seguente:

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie (1.947) (59.225) (1.012) (2) 1.265 (60.921)
Debiti per conti correnti postali - (45.456) - - 331 (45.125) -
Obbligazioni (812) - (759) - - (1.571) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (402) (5.381) - - - (5.783) -
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing finanziari (6) - - (2) - (8) -
MEF conto tesoreria dello Stato - (2.429) - - - (2.429) (2.429)
Strumenti finanziari derivati (51) (2.305) - - - (2.356) -
Altre passività finanziarie (13) (3.634) (2) - - (3.649) (1)
Passività finanziarie verso altri settori (663) (20) (251) - 934 - -
Riserve tecniche assicurative - - (113.678) - - (113.678) -
Attività finanziarie 1.236 58.681 115.596 29 (1.180) 174.362
Finanziamenti e crediti 140 7.915 54 - - 8.109 6.190
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.683 - - - 12.683 -
Investimenti disponibili per la vendita 574 37.263 90.406 - - 128.243 3.430
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 24.903 - - 24.903 570
Strumenti finanziari derivati - 191 233 - - 424 -
Attività finanziarie verso altri settori 522 629 - 29 (1.180) - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 66 - - 66 -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (711) (544) 972 27 85 (171)
Cassa e depositi BancoPosta - 2.494 - - - 2.494 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.556 1.320 1.324 21 (319) 3.902 1.310
Posizione finanziaria netta 845 3.270 2.296 48 (234) 6.225

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 (milioni di euro)

Saldo al 31.12.15 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie (2.442) (55.418) (1.218) (4) 1.604 (57.478)
Debiti per conti correnti postali - (43.757) - - 289 (43.468) (1)
Obbligazioni (811) (479) (758) - - (2.048) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (917) (6.101) - - - (7.018) (77)
Debiti per mutui (1) - - - - (1) (1)
Debiti per leasing finanziari (6) - - (4) - (10) -
MEF conto tesoreria dello Stato - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati (52) (1.547) - - - (1.599) -
Altre passività finanziarie (14) (3.314) (6) - - (3.334) (2)
Passività finanziarie verso altri settori (641) (220) (454) - 1.315 -
Riserve tecniche assicurative - - (100.314) - - (100.314) -
Attività finanziarie 1.396 57.574 102.409 26 (1.315) 160.090 -
Finanziamenti e crediti 141 10.301 66 - - 10.508 8.724
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.886 - - - 12.886 -
Investimenti disponibili per la vendita 581 33.360 83.928 - - 117.869 1.969
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 18.132 - - 18.132 569
Strumenti finanziari derivati - 450 245 - - 695 -
Attività finanziarie verso altri settori 674 577 38 26 (1.315) - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 58 - - 58 -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (1.046) 2.156 935 22 289 2.356 -
Cassa e depositi BancoPosta - 3.161 - - - 3.161 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.315 485 1.615 16 (289) 3.142 391
Posizione finanziaria netta 269 5.802 2.550 38 - 8.659 -

Al 31 dicembre 2016 la variazione negativa della posizione finanziaria netta risente del decremento della riserva di fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita (2.265 milioni di euro al lordo dell'effetto imposte) e della variazione negativa conseguente alla riclassifica delle attività e passività finanziarie (595 milioni di euro complessivi netti) della BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SpA SGR nelle specifiche voci inerenti l'applicazione dell'IFRS 5. La riserva di fair value relativa a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammonta al lordo del relativo effetto fiscale a 1.512 milioni di euro (3.775 milioni di euro al 31 dicembre 2015)

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA dei Settori Operativi Servizi Postali e Commerciali e Altri Servizi al 31 dicembre 2016, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n. 319 del 2013 è la seguente:

Posizione finanziaria netta industriale ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre
2016
Al 31 dicembre
2015
A. Cassa 2 2
B. Altre disponibilità liquide 1.575 1.329
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.577 1.331
E. Crediti finanziari correnti 63 169
F. Debiti bancari correnti (2) (515)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (14) (16)
H. Altri debiti finanziari correnti (22) (20)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (38) (551)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 1.602 949
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (798) (797)
M. Altri debiti non correnti (50) (57)
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) (1.248) (1.254)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) 354 (305)
Attività finanziarie non correnti 651 553
Posizione Finanziaria Netta Industriale 1.005 248
Crediti finanziari intersettoriali 522 674
Debiti finanziari intersettoriali (634) (615)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti con gli altri settori 893 307
di cui:
- Postale e commerciale 845 269
- Altro 48 38

Informativa sulla determinazione del fair value

Le tecniche di valutazione del fair value del Gruppo Poste Italiane sono descritte nella nota 2.5. Nel presente paragrafo si forniscono le informazioni integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al fair value. Le informazioni integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al costo ammortizzato sono riportate nelle note delle rispettive voci di bilancio.

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività e passività per livello di gerarchia:

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 122.497 4.958 788 128.243 112.267 5.123 479 117.869
Azioni 16 77 32 125 8 70 117 195
Titoli a reddito fisso 122.474 3.624 - 126.098 112.253 3.799 - 116.052
Altri investimenti 7 1.257 756 2.020 6 1.254 362 1.622
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 10.094 14.635 174 24.903 8.067 10.065 - 18.132
Titoli a reddito fisso 9.535 31 - 9.566 7.537 22 - 7.559
Obbligazioni strutturate - 992 - 992 - 1.346 - 1.346
Altri investimenti 559 13.612 174 14.345 530 8.697 - 9.227
Strumenti finanziari derivati - 424 - 424 - 695 - 695
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 793 123 - 916 - - - -
Totale 133.384 20.140 962 154.486 120.334 15.883 479 136.696
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (2.356) - (2.356) - (1.599) - (1.599)
Totale - (2.356) - (2.356) - (1.599) - (1.599)

Nella voce attività non correnti e gruppi di attività in dismissione sono classificati gli strumenti finanziari al fair value detenuti dalle società BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA.

Di seguito si forniscono gli importi dei trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

Trasferimenti netti tra Livello 1 e 2 al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)
Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (312) 312 466 (466)
Investimenti disponibili per la vendita
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (288) 288 455 (455)
Altri investimenti - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E
Titoli a reddito fisso (24) 24 11 (11)
Obbligazioni strutturate - - - -
Altri investimenti - - - -
Trasferimenti netti (312) 312 466 (466)

I trasferimenti dei Titoli a reddito fisso tra i Livelli 1 e 2 (e viceversa) riguardano principalmente gli strumenti detenuti dalla Poste Vita SpA. In particolare, i trasferimenti dal livello 1 al livello 2 sono la conseguenza dell'applicazione dei parametri stringenti definiti dalla Fair value policy di Gruppo nella definizione di mercato "liquido e attivo", caratteristica misurata principalmente sulla base dello spread bid/ask. I trasferimenti della categoria Investimenti disponibili per la vendita avvenuti nel periodo in commento si riferiscono a Titoli corporate e Titoli di Stato italiani sottoposti a operazioni di coupon stripping. Con riferimento alle riclassifiche da livello 2 a livello 1, i trasferimenti hanno riguardato Titoli corporate della categoria Investimenti disponibili per la vendita e Titoli di Stato italiani sottoposti a operazioni di coupon stripping i cui mercati di negoziazione hanno manifestato caratteristiche di liquidità tali da consentirne l'attribuzione al livello 1 della gerarchia del fair value.

Di seguito si fornisce la riconciliazione dei saldi di apertura e di chiusura degli strumenti finanziari iscritti a fair value di Livello 3.

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Investimenti
disponibili
per la vendita
Strumenti
finanziari al
fair value
rilevato a C/E
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1° gennaio 2015 248 - - 248
Acquisti/Emissioni 151 - - 151
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (49) - - (49)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - - - -
Variazioni del fair value a PN 129 - - 129
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione - - - -
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 31 dicembre 2015 479 - - 479
Acquisti/Emissioni 656 174 - 830
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (266) - - (266)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - - - -
Variazioni del fair value a PN 25 - - 25
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione (106) - - (106)
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 31 dicembre 2016 788 174 - 962

Le variazioni intervenute nel livello 3 della gerarchia si riferiscono, nell'ambito dell'operatività di Poste Vita SpA, a nuovi investimenti, a rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio nonché alla svalutazione dell'investimento nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" descritta nel par. A5.5 (variazione netta riferibile alla Compagnia di circa 568 milioni di euro). Rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata a partire dall'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, successivamente revisionato in base ai richiami e ai rimborsi comunicati dai gestori e intercorso tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestione separate.

Nell'esercizio in commento, le variazioni intercorse comprendono inoltre la cessione della partecipazione della Capogruppo nella Visa Europe Ltd (al 31 dicembre 2015 un fair value di 111 milioni di euro) descritta nel par. A5.2 e l'iscrizione delle azioni Series C Visa Inc convertible preferred stock ottenute in parziale contropartita. Il fair value delle azioni Series C Visa Inc convertible preferred stock (al 31 dicembre 2016 pari a 27 milioni di euro) può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Tale fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 34% circa.

Compensazioni di attività e passività finanziarie

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono nel presente paragrafo le informazioni sulle attività e passività finanziarie che sono soggette ad un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 3274 .

In particolare, le informazioni integrative in commento riguardano le seguenti posizioni al 31 dicembre 2016:

  • strumenti derivati attivi e passivi e i relativi depositi di collateralizzazione sia essi in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, nonché i relativi depositi di collateralizzazione sia essi in contanti che in Titoli di Stato.

Per l'esercizio 2016, a seguito delle riclassifiche intervenute in applicazione dell'IFRS 5, le posizioni relative ai finanziamenti passivi e i relativi Titoli di Stato forniti a garanzia per le operazioni poste in essere dalla BdM-MCC SpA con la BCE non sono rappresentate nella tabella che segue.

Attività/Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Ammontare delle
(passività)/attività
Ammontare netto
delle
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio Ammontare netto
Ammontare lordo Ammontare lordo Collateral delle
delle attività
Forme tecniche
finanziarie(*)
(a)
delle passività
finanziarie(*)
(b)
finanziarie
compensato in
bilancio
(c)
attività/(passività)
finanziarie
(d=a+b+c)
Strumenti finanziari
trasferiti o concessi
in garanzia
(e)
Titoli dati/(ricevuti) in
garanzia
(f)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(g)
attività/(passivtà)
finanziarie
(h=d+e+f+g)
Esecizio 2016
Derivati 191 (2.356) - (2.165) - 714 1.413 (38)
Pronti contro termine - (5.381) - (5.381) 5.374 - 7 -
Altre - - - - - - - -
Totale al 31 dicembre 2016 191 (7.737) - (7.546) 5.374 714 1.420 (38)
Esecizio 2015
Derivati 450 (1.599) - (1.149) - 349 779 (21)
Pronti contro termine 417 (5.405) - (4.988) 4.987 - (1) (2)
Altre - (897) - (897) 897 - - -
Totale al 31 dicembre 2015 867 (7.901) - (7.034) 5.884 349 778 (23)

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni aggiuntive nei casi di operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment). Al 31 dicembre 2016, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari.

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente (milioni di euro)
Descrizione Nota 31.12.2016 31.12.2015
Valore nominale Valore di Bilancio Fair value Valore nominale Valore di Bilancio Fair value
Operatività finanziaria
Investimenti posseduti fino a scadenza [A5] 4.596 4.688 5.276 4.072 4.101 4.621
Investimenti disponibili per la vendita [A5] 165 206 206 497 544 544
Passività finanziarie per PCT [B8] (5.379) (5.381) (5.419) (4.885) (4.895) (4.949)
Operatività postale e commerciale
Investimenti posseduti fino a scadenza - - - - - -
Investimenti disponibili per la vendita [A5] - - - 450 510 510
Passività finanziarie per PCT [B8] - - - (510) (510) (510)
Totale (618) (487) 63 (376) (250) 216

74 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Asset Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Valore
nominale
Valore di
bilancio
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Finanziamenti e Crediti 1.485 1.485 1.602 1.602
Finanziamenti in garanzia per operazioni promosse dalla BCE - - 614 614
Finanziamenti in garanzia per operazioni con CdP - - 72 72
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 1.441 1.441 909 909
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 44 44 7 7
Investimenti posseduti sino a scadenza 5.765 5.909 4.992 5.057
Titoli per operazioni in PCT 4.596 4.688 4.072 4.101
Titoli per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 676 716 344 373
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e
per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
493 505 576 583
Investimenti disponibili per la vendita 165 206 1.515 1.647
Titoli per operazioni in PCT 165 206 947 1.054
Titoli in garanzia per operazioni promosse dalla BCE - - 563 588
Titoli in garanzia per altre operazioni di finanziamento - - 5 5
Totale attività finanziarie indisponibili 7.415 7.600 8.109 8.306

Per l'esercizio 2016, a seguito delle riclassifiche intervenute in applicazione dell'IFRS 5, le posizioni relative alle attività finanziarie date in garanzia dalla BdM-MCC SpA per operazioni promosse dalla BCE e con Cassa Depositi e Prestiti non sono rappresentate nella tabella.

D4 - ULTERIORI INFORMAZIONI

Per l'esercizio 2016, a seguito delle riclassifiche intervenute in applicazione dell'IFRS 5, gli impegni e le garanzie relativi alla BdM-MCC SpA e a BancoPosta Fondi SGR SpA non sono rappresentati nelle tabelle che seguono.

Risparmio postale

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Libretti di deposito 118.938 118.721
Buoni Fruttiferi Postali 203.962 206.114
Cassa Depositi e Prestiti 134.121 135.497
Ministero dell' Economia e delle Finanze 69.841 70.617
Totale 322.900 324.835

Informazioni relative a patrimoni gestiti

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2016 era di 7.269 milioni di euro (5.734 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Impegni

Gli Impegni di acquisto, come dettagliati nella tabella che segue, sono riferiti principalmente alla Capogruppo.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Impegni di acquisto
Contratti per affitti passivi di immobili 501 521
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 41 52
Contratti per acquisto di Attività immateriali 27 32
Contratti per leasing flotta automezzi 260 61
Contratti per altri canoni 28 33
Impegni per finanziamenti da erogare
Mutui stipulati da erogare - 58
Totale 857 757

L'incremento degli impegni di acquisto riguardanti i contratti per leasing della flotta di automezzi aziendali è dovuto al rinnovo contrattuale stipulato dalla Capogruppo nel corso del periodo.

La società EGI SpA al 31 dicembre 2016, si è impegnata per il 2017 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 11,3 milioni di euro. Al 31 dicembre 2016 il corrispondente valore di mercato è di 12,9 milioni di euro.

Relativamente ai soli contratti per affitti passivi di immobili, risolvibili di norma con preavviso di sei mesi, gli impegni futuri sono così suddivisi in base all'anno di scadenza dei canoni:

Impegni per canoni di affitto (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Canoni di affitto scadenti:
entro l'esercizio successivo a quello di bilancio 139 143
tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio 310 327
oltre il 5° anno 52 51
Totale 501 521

Garanzie

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno del Gruppo sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi 321 281
Totale 321 281

Beni di terzi

Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi
Altri beni
5.262
-
5.992
3
Totale 5.262 5.995

Attività in corso di rendicontazione

Al 31 dicembre 2016, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 96 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

Informazioni relative ai compensi alla società di revisione

Si riportano nella tabella che segue i corrispettivi espressi in migliaia di euro, distinti per tipologia di attività, riconosciuti per l'esercizio 2016 con la società di revisione della Capogruppo PricewaterhouseCoopers o con le società appartenenti alla sua rete.

Informazioni relative ai corrispettivi alla Società di Revisione (migliaia di euro)
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi (*)
Servizi di revisione contabile (**) PricewaterhouseCoopers SpA
Rete PricewaterhouseCoopers
2.446
-
Servizi di attestazione PricewaterhouseCoopers SpA
Rete PricewaterhouseCoopers
804
-
Altri servizi PricewaterhouseCoopers SpA
Rete PricewaterhouseCoopers
475
-
Totale 3.725

(*) Gli importi non includono spese e oneri accessori.

(**) Gli importi esposti non includono i compensi per servizi di revisione contabile svolta sui fondi amministrati da BancoPosta Fondi SGR SpA a carico dei sottoscrittori per 103 migliaia di euro.

I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione.

ENTITA' STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali.

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

(milioni di euro)
ISIN Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento NAV del Fondo
Data di rif.
Importo
IE00BP9DPZ45 BLACKROCK DIVERSIFIED DISTRIBUTION
FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds, government bonds e
equities)
100 29/12/2016 5.738
LU1193254122 MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL
FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds, government bonds e
equities).
100 30/12/2016 4.047
LU1407711800 MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2016 1.304
LU1407712014 MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2016 1.294
LU1407712287 MULTIFLEX - Strategic Insurance Distribution Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds, government bonds e
equities)
100 30/12/2016 938
IE00B1VWGP80 PIANO 400 FUND DEUTSCHE BANK Fondo Aperto Armonizzato Investimento i
n u
n mix d
i asset classes, soprattutto strumenti d
i debito d
i vari
settori e paesi
100 16/12/2016 486
IT0004801996 TAGES CAPITAL PLATINUM Fondo di Hedge Fund non armonizzato Perseguimento d i rendimenti assoluti, con u
n basso livello d
i volatilità e d
i
correlazione di lungo termine rispetto ai principali mercati finanziari
100 30/11/2016 250
IT0004937691 TAGES PLATINUM GROWTH Fondo di Hedge Fund non armonizzato Perseguimento d i rendimenti assoluti, con u
n basso livello d
i volatilità e d
i
correlazione di lungo termine rispetto ai principali mercati finanziari
100 30/11/2016 190
IT0005212193 DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento i
n beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli derivanti d
a
contratti d
i leasing immobiliare con natura traslativa e d
a rapporti concessori,
nonché degli altri diritti assimilabili ai sensi della normativa pro tempore vigente
100 31/12/2016 118
LU1081427665 SHOPPING PROPERTY FUND 2 Fondo Chiuso Armonizzato Master fund che principalmente investe i
n immobili del settore commerciale
secondariamente uffici e settori alternativi. Non investe nel debito immobiliare
63,77 30/09/2016 8
6
IT0005174450 FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE UBS Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano Investimento i
n beni immobili "core" e "core plus" destinati a
d uso lavorativo
(uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro,
100 31/12/2016 5
6
IT0004597396 ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Fondo di Fondi Chiuso non
armonizzato
Investimento i
n imprese nel settore dell'energia allo scopo d
i incrementarne i
l
valore e mediante la successiva dismissione, conseguirne delle plusvalenze
86,21 30/12/2016 2
4
IT0005210593 DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli derivanti da
contratti d
i leasing immobiliare, partecipazioni i
n società immobiliari e l
a
gestione professionale e la valorizzazione del patrimonio del Fondo
100 31/12/2016 1
IT0005215113 FONDO CBRE DIAMOND Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli derivanti da
contratti d
i leasing immobiliare, partecipazioni i
n società immobiliari e quote d
i
investimento alternativi immobiliari.
100 30/09/2016 0
IT0005210387 DIAMOND EUROZONE RETAIL PROPERTY
FUND
Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento i
n beni immobili "core" e "core plus" destinati a
d uso retail, situati
nell'Eurozona, e denominati in Euro.
100 30/09/2016 0

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I (cd. gestioni separate) e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

Di seguito si forniscono alcune informazioni di dettaglio al 31 dicembre 2016.

ISIN Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita *
Confronto tra valore
contabile e massima
esposizione
(milioni di euro)
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
IE00BP9DPZ45 BLACKROCK DIVERSIFIED DISTRIBUTION FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5.738 671 5.067 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1193254122 MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL FUND (PIMCO
MULTI ASSET)
Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.047 487 3.560 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407711800 MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
1.304 135 1.169 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407712014 MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
1.294 168 1.126 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407712287 MULTIFLEX - Strategic Insurance Distribution Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
938 105 833 Historical VaR 99,5% 1y
IE00B1VWGP80 PIANO 400 FUND DEUTSCHE BANK Attività finanziarie disponibili
per la vendita
486 5
8
428 Delta tra valore di mercato alla data e valore
della prestazione garantita
IT0004801996 TAGES CAPITAL PLATINUM Attività finanziarie disponibili
per la vendita
250 6
8
182 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0004937691 TAGES PLATINUM GROWTH Attività finanziarie disponibili
per la vendita
190 3
6
154 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005212193 DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
118 2
9
8 9 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1081427665 SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziarie disponibili
per la vendita
5
5
2
1
3 4 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005174450 FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE UBS Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5
6
1
4
4 2 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0004597396 ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Attività finanziarie disponibili
per la vendita
2
1
1
0
1 1 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005210593 DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
1 0 1 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005215113 FONDO CBRE DIAMOND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
- 0 - Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005210387 DIAMOND EUROZONE RETAIL PROPERTY FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
- 0 - Analytical VaR 99,5% annualizzato

* La massima perdita è stimata al lordo della capacità di assorbimento delle perdite delle passività rappresentando quindi una stima più prudenziale

Si forniscono di seguito le diverse tipologie di strumenti finanziari in cui investono i Fondi e i principali mercati di riferimento.

(milioni di euro)
Fair Value
7.560
4.389
982
661
625
494
-
(179)
14.532
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
New
York
4.788
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 1.349
Londra 574
Parigi 582
Lussemburgo 473
Dublino 426
Tokyo 259
Euronext 183
Singapore 100
Hong Kong 34
Altri 4.936
Fondi 828
Totale 14.532

PIANO DI PHANTOM STOCK

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale. Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategica, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:

  • per il Direttore Generale e gli altri beneficiari del piano dipendenti di Poste Italiane diversi dal personale Bancoposta, un indicatore di redditività individuato nell'EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • per i Beneficiari inclusi tra i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta, l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • per i Beneficiari inclusi tra il personale del Gruppo assicurativo Poste Vita, un indicatore di redditività individuato nel RORAC del gruppo assicurativo Poste Vita relativo al triennio e utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.

Comune a tutti i beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR fine periodo.

Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, Risk Takers Bancoposta e personale del Gruppo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle condizioni di accesso.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Primo Ciclo del Piano a 55 beneficiari è stato di 706.643 unità, il cui fair value unitario al 31 dicembre 2016 è stato stimato in euro 5,435 relativamente ai Piani per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, per il personale del Patrimonio BancoPosta e della società Poste Vita e in euro 5,721 relativamente al Piano per il restante personale di Poste Italiane. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le migliori prassi di mercato. Il costo rilevato per l'esercizio 2016 è stato di circa 1,3 milioni di euro che equivale alla passività iscritta tra i debiti del personale.

D5 - DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
netto
Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) 100,00% 516 - 516
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) (*) 100,00% 120 - 120
Consorzio PosteMotori (Roma) 80,75% 120 - 120
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 1.585 235.402
Mistral Air Srl (Roma) (**) 100,00% 1.000 (2.942) 1.687
PatentiViaPoste ScpA (Roma) (*) 86,86% 120 7 127
Postecom SpA (Roma) 100,00% 6.450 1.786 15.529
PosteMobile SpA (Roma) 100,00% 32.561 17.903 56.043
Poste Tributi ScpA (Roma) () (*) 90,00% 2.583 1 2.538
PosteTutela SpA (Roma) 100,00% 153 503 13.153
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 377.511 3.292.074
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 12.607 76.057
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 (7.968) 96.081
SDA Express Courier SpA (Roma) (**) 100,00% 10.000 (28.904) 9.125
Poste Welfare Servizi Srl (Roma) (*) 100,00% 16 2.253 5.018
Società possedute per la vendita o la dismissione
Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale SpA (Roma) 100,00% 364.509 29.146 425.042
BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) 100,00% 12.000 21.751 46.013

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2017 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.

Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto
Denominazione (sede sociale) Natura del rapporto Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio netto Ricavi e proventi Risultato
dell'esercizio
Address Software Srl (Roma) Controllata 218 51,00% 1.130 704 426 1.169 36
Anima Holding SpA (Milano) (a) Collegata 216.580 10,32% 1.196.453 402.033 794.420 560.505 (*) 63.262
Conio Inc. (San Francisco) (b) Collegata 24 20,00% 45 56 (11) 132 9
Equam SpA (Roma) Controllo congiunto - 64,00% 50 5.713 (5.663) - (5.713)
Indabox Srl (Roma) Controllata 704 100,00% 133 41 92 74 (139)
ItaliaCamp Srl (Roma) (c) Collegata 21 20,00% 640 536 104 613 83
Kipoint SpA (Roma) Controllata 557 100,00% 2.106 1.549 557 4.204 62
Programma Dinamico SpA - in liquidazione (Roma) (d) Controllata - 0,00% 136 166 (30) - (149)
Risparmio Holding SpA (Roma) Controllo congiunto - 80,00% 40 4.922 (4.882) - (4.932)
Altre collegate del gruppo SDA (e) Collegate 9

(a) Dati dell'ultimo bilancio consolidato approvato dalla società al 30.09.2016.

(b) Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata conio Srl.

(c) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2015.

(d) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2015; le società del Gruppo non detengono partecipazioni in Programma Dinamico SpA.

(e) Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono: Uptime SpA in liquidazione, MDG Express Srl, Speedy Express Courier Srl, T.W.S. Express Courier Srl.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

E1 - RISCHI FINANZIARI

Premessa

Premessa

Il coordinamento e la gestione delle operazioni d'impiego e la copertura dei rischi sul mercato dei capitali sono affidati alla funzione Coordinamento Gestione Investimenti della Capogruppo con l'obiettivo di garantire l'unitarietà di indirizzo tra le diverse entità finanziarie del Gruppo Poste Italiane. Le attività di tesoreria aziendale e centralizzata, la definizione della struttura di capitale ottimale del Gruppo, nonché la valutazione delle operazioni di funding e di finanza straordinaria e agevolata, sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta, dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro75, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività vengano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 28576, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework -

75 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

Dal 1° aprile 2015, la corrispondenza tra raccolta dalla clientela privata BancoPosta e relativi impieghi, verificata con cadenza trimestrale, è riferita al costo ammortizzato calcolato sul corso secco degli strumenti in portafoglio. In precedenza, l'equivalenza era misurata con riferimento al valore nominale degli strumenti in portafoglio.

76 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

RAF77), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

Nel corso dell'esercizio 2016, l'indice di leva finanziaria del Patrimonio BancoPosta, o Leverage ratio (rapporto tra patrimonio di vigilanza e totale attivo) è diminuito per il significativo incremento dei volumi operativi connesso al positivo andamento della raccolta e ai relativi impieghi. Al 31 dicembre 2016, l'indice è ancora lievemente al di sotto del 3%, limite fissato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA . Il Consiglio di Amministrazione di conseguenza propone, in data pari a quella in cui approva il presente bilancio consolidato, un rafforzamento dei mezzi propri del Patrimonio BancoPosta nella misura necessaria per riequilibrare l'indice ai valori obiettivo fissati nel Risk Appetite Framework.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si avvale di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla compagnia Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.

Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Su tali tipologie di prodotto la Compagnia presta di norma la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza (al 31 dicembre 2016, compreso tra 0% e 1,5%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata dal Gruppo per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).

L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su correnti ipotesi

77 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

finanziarie e commerciali) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo index e unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in strumenti finanziari strutturati, titoli di Stato italiani, warrant e fondi comuni d'investimento. Per i prodotti in questione emessi anteriormente all'introduzione del Regolamento ISVAP n. 32 del 11 giugno 2009, la Compagnia non offre garanzie sul capitale o di rendimento minimo e pertanto i rischi finanziari sono pressoché interamente a carico dell'assicurato. Per le polizze emesse successivamente all'introduzione di tale Regolamento, invece, la Compagnia assume il rischio di insolvenza del soggetto emittente i titoli a copertura e, laddove previsto contrattualmente, offre la garanzia al cliente di un rendimento minimo. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti con particolare focus sul rischio legato alla solvibilità dell'emittente.

Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione del 29 settembre 2016. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni non dovrà tenere conto dei citati vincoli circa il rendimento minimo garantito, ma sarà rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.

In tale contesto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha adottato la Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) come strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA

Il modello si caratterizza organizzativamente come segue:

  • il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Poste Italiane SpA.
  • il Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti ha il compito di indirizzare le tematiche di gestione del risparmio della clientela retail, nonché le strategie di gestione degli asset finanziari del Gruppo; il Comitato, in ragione dei temi trattati, si articola in tre sezioni:
    • Finanza, con il compito di indirizzo e supervisione della strategia finanziaria;
    • Risparmio, con il compito di definire le linee guida finalizzate a orientare lo sviluppo dei prodotti di risparmio;
    • Strategie di investimento finanziario, con il compito di garantire un efficace processo di governance e il massimo allineamento sulle scelte strategiche relative alla allocazione e gestione degli asset finanziari del Gruppo.
  • il Comitato Investimenti della Compagnia assicurativa Poste Vita SpA, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti Funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all'Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all'attuazione e al monitoraggio della stessa;
  • apposite funzioni istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (Bancoposta Fondi SpA SGR, BdM-MCC SpA e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio;
  • il Comitato Interfunzionale BancoPosta, istituito con il Regolamento del Patrimonio, ha funzioni consultive e propositive con compiti di raccordo della Funzione di BancoPosta con le altre funzioni della società gemmante; il Comitato è presieduto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Capogruppo ed è composto in modo permanente dal Responsabile della Funzione BancoPosta e dai responsabili delle funzioni interessate di Poste Italiane SpA.

I rischi finanziari sono declinati secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative che distingue quattro principali tipologie di rischio (classificazione non esaustiva):

  • rischio di mercato;
  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari.

Il rischio di mercato, a sua volta, riguarda:

  • rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • rischio di valuta: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

A partire dal biennio 2011-2012, ha assunto altresì un ruolo fondamentale nell'ambito di tale ultima fattispecie, il rischio spread, cioè il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

Il rischio di credito è il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni creditorie.

Il rischio di liquidità è il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo. A titolo esemplificativo, il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi eccessivamente onerosi o, in casi estremi, dall'impossibilità di reperire finanziamenti sul mercato.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari è definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.

Rileva altresì il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari, definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Rischio prezzo

Attiene a quelle poste finanziarie attive che nei programmi del Gruppo sono "disponibili per la vendita" ovvero "detenute a fini di negoziazione", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore. I valori iscritti in bilancio al 31 dicembre 2016 sono stati sottoposti, dove applicabile, a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Rischio prezzo (milioni di euro)
Descrizione Esposizione Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
al rischio + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 1.335 183 (183) 158 (158) - - 25 (25)
Azioni 120 26 (26) 4 (4) - - 22 (22)
Altri investimenti 1.215 157 (157) 154 (154) - - 3 (3)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 14.786 586 (586) 586 (586) - - - -
Obbligazioni strutturate 441 15 (15) 15 (15) - - - -
Altri investimenti 14.345 571 (571) 571 (571) - - - -
Strumenti finanziari derivati 233 59 (59) 59 (59) - - - -
Fair Value rilevato a CE 233 59 (59) 59 (59) - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2016 16.354 828 (828) 803 (803) - - 25 (25)
Effetti 2015
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 1.427 162 (162) 146 (146) - - 16 (16)
Azioni 190 17 (17) 2 (2) - - 15 (15)
Altri investimenti 1.237 145 (145) 144 (144) - - 1 (1)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 10.004 436 (436) 436 (436) - - - -
Obbligazioni strutturate 777 36 (36) 36 (36) - - - -
Altri investimenti 9.227 400 (400) 400 (400) - - - -
Strumenti finanziari derivati 245 58 (58) 58 (58) - - - -
Fair Value rilevato a CE 245 58 (58) 58 (58) - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 11.676 657 (657) 641 (641) - - 16 (16)

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano prevalentemente la posizione della Capogruppo in titoli azionari e la posizione di Poste Vita SpA in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni.

Al 31 dicembre 2016, i titoli azionari si riferiscono a:

  • azioni detenute dal Patrimonio BancoPosta, per complessivi 104 milioni di euro, in prevalenza costituiti, per 74 milioni di euro dalle azioni di classe B della Mastercard Incorporated e per 27 milioni di euro dalle azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock). Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE;
  • azioni detenute da Poste Vita SpA nell'ambito delle Gestioni separate di Ramo I, per 16 milioni di euro.

Gli Altri investimenti si riferiscono a:

  • quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA per 1.208 milioni di euro a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate;
  • quote di fondi comuni di investimento detenute dal patrimonio non destinato della Capogruppo, per 7 milioni di euro.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio prezzo riguarda investimenti di Poste Vita SpA per complessivi 14.786 milioni di euro, di cui circa 1.290 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III, 13.495 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I, e circa 1 milione di euro di quote di fondi comuni detenuti nel patrimonio libero della Compagnia.

Infine, nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.

Rischio valuta

L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Al 31 dicembre 2016, le posizioni più significative sono quelle detenute da Poste Italiane SpA (denominate in Dollari USA e in Diritti Speciali di Prelievo) e da Poste Vita SpA (denominate in Dollari USA).

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio valuta effettuata al 31 dicembre 2016.

Rischio valuta USD (dati in milioni)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 143 136 11 (11) - - 11 (11)
Azioni 110 104 9 (9) - - 9 (9)
Altri investimenti 33 32 2 (2) - - 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2016 143 136 11 (11) - - 11 (11)
Effetti 2015
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 77 71 9 (9) - - 9 (9)
Azioni 77 71 9 (9) - - 9 (9)
Altri investimenti - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 77 71 9 (9) - - 9 (9)

Il rischio indicato riguarda titoli azionari detenuti dalla Capogruppo e un fondo private equity detenuto da Poste Vita SpA.

Rischio valuta DSP (dati in milioni)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore delle imposte Risultato prima Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
DSP Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg
- Vol 260gg
+ Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2016
Attività correnti in DSP 119 151 7 (7) 7 (7) - -
Passività correnti in DSP (101) (129) (6) 6 (6) 6 - -
Variabilità al 31 dicembre 2016 18 22 1 (1) 1 (1) - -
Effetti 2015
Attività correnti in DSP 75 95 5 (5) 5 (5) - -
Passività correnti in DSP (72) (92) (5) 5 (5) 5 - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 3 3 - - - - - -

Il rischio indicato riguarda la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese) e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Rischio di tasso di interesse sul fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 113.211 126.903 (6.386) 6.319 (5.144) 5.144 - - (1.242) 1.175
Titoli a reddito fisso 113.202 126.098 (6.359) 6.292 (5.117) 5.117 - - (1.242) 1.175
Altri investimenti 9 805 (27) 27 (27) 27 - - - -
Stumenti finanziari al fair value rilevato a CE 9.879 10.117 (341) 329 (340) 328 (1) 1 - -
Titoli a reddito fisso 9.379 9.566 (326) 326 (325) 325 (1) 1 - -
Obbligazioni Strutturate 500 551 (15) 3 (15) 3 - - - -
Strumenti finanziari derivati 200 6 (28) 33 - - - - (28) 33
Cash flow
Hedging
200 6 (28) 33 - - - - (28) 33
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Passività finanziarie -
Strumenti finanziari derivati 150 (10) (23) 27 - - - - (23) 27
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
150 (10) (23) 27 - - - - (23) 27
Variabilità al 31 dicembre 2016 123.440 137.016 (6.778) 6.708 (5.484) 5.472 (1) 1 (1.293) 1.235
Effetti 2015
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 101.896 116.437 (6.272) 6.290 (4.822) 4.822 - - (1.450) 1.468
Titoli a reddito fisso 101.892 116.052 (6.264) 6.282 (4.814) 4.814 - - (1.450) 1.468
Altri investimenti 4 385 (8) 8 (8) 8 - - - -
Stumenti finanziari al fair value rilevato a CE 8.042 8.128 (249) 247 (249) 247 - - - -
Titoli a reddito fisso 7.542 7.559 (233) 233 (233) 233 - - - -
Obbligazioni Strutturate 500 569 (16) 14 (16) 14 - - - -
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
- - - - - - - - - -
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Passività finanziarie -
Strumenti finanziari derivati (50) (5) 3 (4) - - - - 3 (4)
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
(50) (5) 3 (4) - - - - 3 (4)
Variabilità al 31 dicembre 2015 109.888 124.560 (6.518) 6.533 (5.071) 5.069 - - (1.447) 1.464

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano principalmente impieghi a tasso fisso detenuti nella quasi totalità dalla Capogruppo e da Poste Vita SpA. In particolare:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per complessivi 72.941 milioni di euro (di cui 8.775 milioni di euro di titoli indicizzati all'inflazione); di tale importo, 69.802 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate, 3.139 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 35.650 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 12.324 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante asset swap di cash flow hedge per 1.758 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 2.776 milioni di euro (di cui 2.605 milioni di euro indicizzati all'inflazione e 171 milioni di euro di CCTeu) e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 18.792 milioni di euro (di cui 16.087 milioni di euro con partenza forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 15.258 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate di Ramo I e V;
  • titoli di debito a tasso fisso emessi da CDP e garantiti dallo Stato italiano per 1.509 milioni di euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta.

Al 31 dicembre 2016, a seguito delle riclassifiche intervenute in applicazione dell'IFRS 5, le posizioni relative a titoli governativi a reddito fisso detenuti dalla BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SpA SGR non sono rappresentate nella tabella che precede.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda una quota degli investimenti di Poste Vita SpA impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 9.566 milioni di euro (costituiti per un fair value di 5.451 milioni di euro da BTP coupon stripped78 principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 4.115 milioni di euro da titoli corporate a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e ad investimenti riferiti al patrimonio libero della Compagnia) e da titoli emessi dalla CDP SpA per un fair value di 551 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda contratti di acquisto a termine di titoli di Stato per un valore nominale complessivo di 400 milioni di euro stipulati nel corso dell'esercizio dal Patrimonio BancoPosta e un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro (tab. A5.10).

Al 31 dicembre 2016 con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration79 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,58 a 5,56. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 6,19 al 31 dicembre 2015 a 6,08 al 31 dicembre 2016, mentre la duration delle passività è passata da 7,05 a 7,26. Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

Rischio spread

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi, sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

Il progressivo peggioramento del merito creditizio della Repubblica Italiana percepito dal mercato nel corso dell'esercizio 2016, nonostante il Quantitative Easing applicato dalla BCE, ha influenzato negativamente il

78 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.

79 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

prezzo dei Titoli di Stato italiani. In particolare, il differenziale di rendimento dei titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd. Spread) presenta al 31 dicembre 2016 un valore di circa 161 bps (97 bps al 31 dicembre 2015).

Nel periodo in commento la contrazione dei prezzi dei Titoli di Stato italiani legata al movimento dello spread e alla riduzione del livello dei tassi "risk free" su valori prossimi ai minimi storici, ha determinato nel portafoglio del Gruppo i seguenti effetti:

  • (i) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 32 miliardi) ha subito una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 0,8 miliardi di euro: la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,8 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1,6 miliardi di euro;
  • (ii) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di 80 miliardi circa) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 0,7 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting (gli effetti rilevati nella specifica riserva di fair value ammontano a circa 36 milioni di euro)

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio Paese, effettuata al 31 dicembre 2016 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 32.678 37.721 (3.636) 4.314 - - (3.636) 4.314
Titoli a reddito fisso 32.678 37.721 (3.636) 4.314 - - (3.636) 4.314
Strumenti finanziari derivati 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Cash flow
Hedging
200 6 (28) 33 - - (28) 33
Fair value Hedging - - - - - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Fair value rilevato a CE - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Variabilità al 31 dicembre 2016 33.078 37.724 (3.690) 4.378 - - (3.690) 4.378
Effetti 2015
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 26.928 32.985 (3.058) 3.622 - - (3.058) 3.622
Titoli a reddito fisso 26.928 32.985 (3.058) 3.622 - - (3.058) 3.622
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
- - - - - - - -
Fair value Hedging - - - - - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Fair value rilevato a CE - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
- - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 26.928 32.985 (3.058) 3.622 - - (3.058) 3.622
Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nozionale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 80.533 89.182 (6.071) 6.071 (5.895) 5.895 - - (176) 176
Titoli a reddito fisso 80.524 88.377 (6.009) 6.009 (5.833) 5.833 - - (176) 176
Altri investimenti 9 805 (62) 62 (62) 62 - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 9.879 10.117 (364) 364 (363) 363 (1) 1 - -
Titoli a reddito fisso 9.379 9.566 (329) 329 (328) 328 (1) 1 - -
Obbligazioni strutturate 500 551 (35) 35 (35) 35 - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2016 90.412 99.299 (6.435) 6.435 (6.258) 6.258 (1) 1 (176) 176
-
Effetti 2015
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 74.176 82.632 (5.630) 5.630 (5.440) 5.440 - - (190) 190
Titoli a reddito fisso 74.172 82.247 (5.622) 5.622 (5.432) 5.432 - - (190) 190
Altri investimenti 4 385 (8) 8 (8) 8 - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 8.042 8.128 (298) 298 (298) 298 - - - -
Titoli a reddito fisso 7.542 7.559 (252) 252 (252) 252 - - - -
Obbligazioni strutturate 500 569 (46) 46 (46) 46 - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 82.218 90.760 (5.928) 5.928 (5.738) 5.738 - - (190) 190

Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.

Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2016 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Analisi di VAR (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio
Nominale Fair value SpreadVaR
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 32.678 37.721 461
Titoli a reddito fisso 32.678 37.721 461
Strumenti finanziari derivati 200 6 4
Cash flow
Hedging
200 6 4
Fair value Hedging - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 200 (3) 3
Fair value rilevato a CE - - -
Cash flow
Hedging
200 (3) 3
Variabilità al 31 dicembre 2016 33.078 37.724 469
Effetti 2015
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 26.928 32.985 262
Titoli a reddito fisso 26.928 32.985 262
Strumenti finanziari derivati - - -
Cash flow
Hedging
- - -
Fair value Hedging - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati - - -
Fair value rilevato a CE - - -
Cash flow
Hedging
- - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 26.928 32.985 262

Gruppo Poste Vita - Analisi di VAR (milioni di euro)

Descrizione Esposizione al rischio
Nominale Fair value SpreadVaR
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 80.533 89.182 622
Titoli a reddito fisso 80.524 88.377 622
Altri investimenti 9 805 1
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 9.879 10.117 8
Titoli a reddito fisso 9.379 9.566 8
Obbligazioni strutturate 500 551 1
Variabilità al 31 dicembre 2016
-
90.412 99.299 628
Effetti 2015
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 74.176 82.632 425
Titoli a reddito fisso 74.172 82.247 425
Altri investimenti 4 385 -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 8.042 8.128 15
Titoli a reddito fisso 7.542 7.559 18
Obbligazioni strutturate 500 569 3
Variabilità al 31 dicembre 2015 82.218 90.760 437

Rischio di credito

Attiene a tutti gli strumenti finanziari dell'Attivo patrimoniale, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

Nel corso dell'esercizio 2016, l'attività di revisione dei rating espressi dalle principali agenzie ha comportato variazioni del rating medio ponderato delle esposizioni del Gruppo che, per le posizioni diverse da quelle nei confronti dello Stato Italiano, al 31 dicembre 2016 è pari ad A2, in miglioramento rispetto ad A3 registrato al 31 dicembre 2015.

Per ciascuna classe di Attività finanziarie soggetta al rischio in commento, si riporta l'esposizione del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2016. Nell'esposizione si fa riferimento alle classi di merito creditizio stabilite dall'agenzia Moody's.

Rischio di credito Attività finanziarie

Rischio di credito Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie
Finanziamenti e crediti 161 7.436 512 8.109 96 8.173 2.239 10.508
Finanziamenti - - 82 82 - 229 1.755 1.984
Crediti 161 7.436 430 8.027 96 7.944 484 8.524
Investimenti posseduti sino a scadenza - 12.683 - 12.683 - 12.886 - 12.886
Titoli a reddito fisso - 12.683 - 12.683 - 12.886 - 12.886
Investimenti disponibili per la vendita 2.777 122.634 687 126.098 2.579 112.999 474 116.052
Titoli a reddito fisso 2.777 122.634 687 126.098 2.579 112.999 474 116.052
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 249 9.892 417 10.558 190 8.639 76 8.905
Titoli a reddito fisso 249 8.900 417 9.566 190 7.293 76 7.559
Obbligazioni strutturate - 992 - 992 - 1.346 - 1.346
Strumenti finanziari derivati 20 382 22 424 23 624 48 695
Cash flow
hedging
- 39 - 39 2 45 - 47
Fair Value hedging 20 110 22 152 21 334 48 403
Fair Value rilevato a CE - 233 - 233 - 245 - 245
Totale 3.207 153.027 1.638 157.872 2.888 143.321 2.837 149.046

A presidio del rischio di credito in operazioni derivate, in particolare, sono previsti idonei limiti di rating ed un monitoraggio della concentrazione per gruppo/controparte. Inoltre i contratti di interest rate, asset swap e acquisti a termine sono oggetto di collateralizzazione mediante la prestazione di depositi o la consegna di strumenti finanziari in garanzia (collateral previsti da Credit Support Annex). La quantificazione e il monitoraggio delle esposizioni avvengono applicando il metodo del "valore di mercato" previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Basilea 3).

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2016.

Rischio su crediti commerciali (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Saldo di
bilancio
Impairment
analitico
Saldo di
bilancio
Impairment
analitico
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 1.933 (430) 2.022 (419)
Cassa Depositi e Prestiti 364 - 397 -
Ministeri ed enti pubblici 478 (115) 529 (112)
Corrispondenti esteri 280 - 232 -
Privati 811 (314) 864 (307)
Crediti verso Controllanti 236 (31) 322 (147)
Crediti vs imprese controllate, collegate e a controllo congiunto 3 - 2 -
Anticipi a fornitori - - - -
Totale 2.172 2.346
di cui scaduto 433 569

In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, come anche illustrato nella nota 2.4, per talune attività della Capogruppo, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione dei compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.

Tutti i crediti sono oggetto di attività di monitoraggio e di reporting a supporto delle azioni di sollecito e incasso.

Per ciascuna classe di Altri crediti e attività viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2016.

Rischio su altri crediti e attività (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Saldo di Impairment Saldo di Impairment
bilancio analitico analitico
Altri crediti e attività
Crediti per sostituto di imposta 3.110 - 2.667 -
Crediti per accordi CTD 203 (7) 232 (7)
Ratei e risconti attivi di natura commerciale 16 - 16 -
Crediti tributari 4 - 6 -
Altri crediti 285 (53) 232 (52)
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 6 - - -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 47 - 47 -
Totale 3.671 3.200
di cui scaduto 46 46

Infine, con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano80 del Gruppo al 31 dicembre 2016, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni, con l'evidenza del valore nominale, valore contabile e fair value per ogni tipologia di portafoglio.

Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Valore Valore di Valore di Valore Valore di Valore di
nominale Bilancio mercato nominale Bilancio mercato
Italia 114.065 125.851 127.615 104.304 117.688 119.859
Investimenti posseduti sino a scadenza 12.392 12.683 14.447 12.612 12.886 15.057
Attività finanziarie disponibili per la vendita 95.479 106.924 106.924 86.014 99.137 99.137
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE 5.445 5.451 5.451 5.678 5.665 5.665
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 749 793 793 - - -
Austria 40 42 42 10 11 11
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 40 42 42 10 11 11
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Belgio 95 103 103 95 93 93
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE
95
-
103
-
103
-
95
-
93
-
93
-
Finlandia 35 36 36 - - -
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 35 36 36 - - -
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Francia 151 176 176 208 217 217
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 151 176 176 208 217 217
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Germania 13 22 22 25 32 32
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 13 22 22 25 32 32
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Irlanda - - - 355 365 365
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 355 365 365
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Olanda - - - 10 10 10
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE
-
-
-
-
-
-
10
-
10
-
10
-
Portogallo - - - 28 29 29
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 28 29 29
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Spagna 1.566 1.850 1.850 1.359 1.487 1.487
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.566 1.850 1.850 1.359 1.487 1.487
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Slovenia 93 104 104 40 43 43
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 93 104 104 40 43 43
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Altri Paesi - - - - - -
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - -
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Totale 116.058 128.184 129.948 106.434 119.975 122.146

A seguito delle riclassifiche intervenute in applicazione dell'IFRS 5, i titoli di Stato detenuti dalla BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SpA SGR sono rappresentati in tabella tra le Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione.

80 Per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.

Rischio di liquidità

Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Di seguito si riporta il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2016, in relazione al Gruppo Poste Italiane.

Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Flusso del portafoglio polizze del gruppo Poste Vita 13.174 39.603 84.851 137.628 9.728 40.039 69.376 119.143
Passività finanziarie 21.860 15.414 21.377 58.651 21.409 14.178 20.568 56.155
Debiti per conti correnti postali 15.991 8.683 20.479 45.153 15.404 8.364 19.727 43.495
Finanziamenti 1.267 6.085 54 7.406 3.606 5.400 312 9.318
Altre passività finanziarie 4.602 646 844 6.092 2.399 414 529 3.342
Debiti commerciali 1.506 - - 1.506 1.453 - - 1.453
Altre passività 2.149 1.077 30 3.256 2.039 899 35 2.973
Totale Passivo 38.689 56.094 106.258 201.041 34.629 55.116 89.979 179.724

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2016. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.

Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie 21.862 57.839 138.153 217.854 19.622 55.472 113.273 188.367
Finanziamenti - - 180 180 697 790 785 2.272
Crediti
Depositi presso il MEF 6.214 - - 6.214 5.899 - - 5.899
Altri crediti finanziari 1.769 8 7 1.784 2.594 - 188 2.782
Investimenti posseduti sino a scadenza 1.399 6.389 7.837 15.625 1.864 6.544 7.689 16.097
Investimenti disponibili per la vendita 7.997 46.455 107.835 162.287 7.551 40.035 89.619 137.205
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 4.483 4.987 22.294 31.764 1.017 8.103 14.992 24.112
Crediti commerciali 2.168 1 3 2.172 2.292 51 3 2.346
Altri crediti e attività 971 2.663 66 3.700 905 2.315 81 3.301
Cassa e Depositi BancoPosta 2.494 - - 2.494 3.161 - - 3.161
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.902 - - 3.902 3.142 - - 3.142
Totale Attivo 31.397 60.503 138.222 230.122 29.122 57.838 113.357 200.317

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte PostePay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Riguarda gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)

Descrizione Esposizione
al rischio
Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Effetti 2016
Attività finanziarie
Finanziamenti
- - - - - - -
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
6.189
1.485
62
15
(62)
(15)
-
-
-
-
62
15
(62)
(15)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
15.249 152 (152) 117 (117) 35 (35)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE
Titoli a reddito fisso
Obbligazioni strutturate
106
500
1
5
(1)
(5)
1
5
(1)
(5)
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
225 2
-
(2)
-
- - 2 (2)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
2.088
1.310
21
13
(21)
(13)
7
-
(7)
-
14
13
-
(14)
(13)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni
Debiti vs istituzioni finanziarie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Altre passività finanziarie (32) - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2016 27.120 271 (271) 130 (130) 141 (141)
Effetti 2015
Attività finanziarie
Finanziamenti
1.310 13 - - - 13 -
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
5.855
916
59
9
(59)
(9)
-
-
-
-
59
9
(59)
(9)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
11.561 116 (116) 90 (90) 26 (26)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE
Titoli a reddito fisso
Obbligazioni strutturate
619
500
6
5
(6)
(5)
6
5
(6)
(5)
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
218 2
-
(2)
-
- - 2 (2)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.608
391
16
4
(16)
(4)
4
-
(4)
-
12
4
(12)
(4)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni
Debiti vs istituzioni finanziarie
(357)
(1.204)
(4)
(12)
-
-
-
-
-
-
(4)
(12)
-
-
Altre passività finanziarie (293) (3) 1 - - (3) 1
Variabilità al 31 dicembre 2015 21.124 211 (216) 105 (105) 106 (111)

Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore di 6.189 milioni di euro;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dalla Capogruppo sia a tasso variabile per un nominale complessivo di 170 milioni di euro, sia a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 2.340 milioni di euro; rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge;
  • una quota del portafoglio titoli detenuti dal Gruppo Poste Vita per un nominale complessivo di 13.245 milioni di euro.

i crediti di complessivi 1.485 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo "Buffer", nonché i depositi bancari della controllata Poste Vita SpA.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 9.825 11.399 37 (37) 35 (35) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 9.825 11.399 37 (37) 35 (35) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2016 9.825 11.399 37 (37) 35 (35) 2 (2)
Effetti 2015
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 8.138 9.458 31 (30) 28 (28) 3 (2)
Titoli a reddito fisso 8.138 9.458 31 (30) 28 (28) 3 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2015 8.138 9.458 31 (30) 28 (28) 3 (2)

Al 31 dicembre 2016, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, per un nominale complessivo di 9.825 milioni di euro, di cui 7.705 milioni di euro detenuti dal Gruppo Poste Vita e 2.120 milioni di euro detenuti dal Patrimonio BancoPosta.

E2 ALTRI RISCHI

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato quali/quantitativo, consente il monitoraggio della rischiosità finalizzato ad una sua sempre più consapevole gestione.

Alla data del 31 dicembre 2016, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Totale al 31 dicembre 2016 307
Esecuzione, gestione e consegna del processo 164
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 7
Danni a beni materiali 4
Clientela, prodotti e prassi operative 37
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 8
Frode esterna 52
Frode interna 35
Tipologia Evento (Event Type ) N. tipologie di rischio

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è di natura quali-quantitativa ed è realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta nel complesso contenuta anche grazie ai presidi organizzativi e di controllo a mitigazione del rischio.

In ambito assicurativo, le tipologie di eventi più numerose per il Gruppo sono quelle relative agli errori nell'esecuzione dei processi.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.).

Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società. I principali riassicuratori del Gruppo sono caratterizzati da una elevata solidità finanziaria.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 31 dicembre 2016, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing; i primi sono risultati sempre significativamente inferiori ai secondi. Inoltre il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative (circa il 4%). Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

  • scelte inappropriate delle basi tecniche,
  • non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto,
  • non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

  • Opzione di riscatto
  • Opzione di rendimento minimo garantito
  • Opzione di conversione in rendita

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi.

Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:

  • Rischio di assunzione: è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e la selezione dei rischi, e all'andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata. Tale rischio può essere suddiviso nelle seguenti categorie:
    • Rischio di tariffazione: è il rischio connesso alle scelte tariffarie della Compagnia e dipende dall'adozione delle ipotesi adottate in sede di determinazione del premio. Se la tariffazione è basata su ipotesi inadeguate, l'assicuratore può correre il rischio di non essere in grado di soddisfare gli impegni contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Tra questi rischi si annoverano quelli connessi all'invalidità e morbilità, ovvero il rischio associato al pagamento di prestazioni o rimborsi di spese mediche a seguito di malattia e/o infortunio. E' anche ricompreso in questa categoria il rischio che i caricamenti applicati sui premi siano insufficienti a sostenere le effettive spese sostenute nella gestione del contratto e il rischio di una eccessiva crescita produttiva associata ad una scarsa selezione dei rischi e all'assenza di mezzi propri sufficienti a sostenere il ritmo di sviluppo.
    • Rischio di riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime da parte dell'impresa e/o da mutamenti del contesto generale.
  • Rischio catastrofe: rappresenta il rischio che eventi estremi ed eccezionali abbiano un impatto negativo non considerato nella tariffazione delle polizze.
  • Rischi di antiselezione: attiene alla volontà della compagnia di non assicurare un evento che non sia caratterizzato dall'essere futuro, incerto e dannoso.

In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, iniziata nel 2010, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa. In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione in quota (definendo la quota di cessione in base alla specificità e alla consistenza del rischio), integrati da ulteriori trattati a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" relativamente a rischi di particolare entità (rischi compresi nel ramo infortuni e i cosiddetti "rischi catastrofali"). Inoltre in fase di definizione delle garanzie offerte al fine di mitigare l'assunzione di specifiche tipologie di rischio sono state introdotti limiti di indennizzo nel caso di alcune fattispecie specifiche di sinistro.

Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.

Rischio reputazionale

L'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta a elementi di rischio reputazionale, connesso all'andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento di strumenti di investimento, emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

In tale ambito al fine di ottimizzare il profilo rischio rendimento dei prodotti offerti alla propria clientela, Poste Italiane SpA adotta policy e procedure di selezione competitiva degli emittenti terzi, che consentono esclusivamente la selezione di emittenti nazionali ed esteri di natura bancaria-finanziaria con rating investment grade. Inoltre, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo, nonché di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un'eventuale insoddisfazione dei risparmiatori, viene svolta un'adeguata attività di monitoraggio a livello di Gruppo, finalizzata ad assicurare la consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull'evoluzione dei rischi a carico della clientela, valutando la natura contrattuale dei prodotti in questione sotto l'aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela stessa.

In particolare, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Capogruppo sta monitorando attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze. In tale ambito, Poste Italiane SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16/01/2017, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2016, data di scadenza. Con riferimento esclusivo a tale prodotto, l'obiettivo perseguito è stato di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarà dallo stesso incassato con il "Valore Intermedio di Liquidazione" del fondo (la Differenza). A coloro che al 31/12/2016 hanno compiuto 80 anni, Poste Italiane ha assunto l'impegno di riconoscere, con proprie risorse, la Differenza sotto forma di accredito in conto corrente o sul libretto di risparmio postale; agli altri clienti sarà proposta la sottoscrizione di una polizza vita di Ramo I in cui versare le somme liquidate dal fondo. Affinché la Polizza, la cui durata è di 5 anni, consenta a scadenza di recuperare la Differenza, Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno di contribuire all'investimento con proprie risorse. Le stimate passività derivanti dall'iniziativa sono rilevate nei Fondi per rischi e oneri (nota B6).

Con riferimento a tipologie di rischio reputazionale diverse da quelli legati al collocamento di prodotti finanziari, si informa altresì di quanto segue.

Nel corso dell'esercizio 2015, è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore del servizio di attività di Customer Service in ambito di Gruppo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA81 e la Gepin Contact SpA (altro socio della Uptime SpA), non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione, in data 16 marzo 2016, l'Assemblea Ordinaria della Uptime SpA ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016, Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente la ricollocazione professionale dei lavoratori che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non ha trovato ricollocazione sul mercato. Nella seconda metà del

81 La società (71,43% Gepin Contact SpA; 28,57% SDA Express Courier SpA) non ha potuto partecipare alla gara, in quanto non in possesso dei requisiti richiesti

mese di febbraio 2017, a valle dell'attività di outplacement prevista dal citato accordo, sono state avviate le procedure per l'inserimento in Poste Italiane delle risorse non ricollocate. Per quanto riguarda Gepin, in raccordo con il MISE si stanno valutando eventuali possibilità di gestione del problema occupazionale.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nel corso degli ultimi mesi, diversi ex dipendenti di Uptime/Gepin hanno fatto pervenire diffide e impugnativa di licenziamento, nonostante gli accordi raggiunti o le trattative in atto.

Sul piano civilistico Gepin e Uptime SpA hanno intrapreso diverse azioni legali. La Gepin ha chiesto in giudizio alla SDA circa 15,5 milioni di euro per asserito ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate e comunque non rese. Le pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria.

In ultimo, con atto di citazione notificato il 21 dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno richiesto a Poste Italiane e a SDA - anche in via solidale tra loro - circa 66,4 milioni di euro quale risarcimento del danno subito da Uptime SpA per asserita ingiustificata interruzione dei rapporti commerciali, e circa 16,2 milioni di euro quale risarcimento del danno subito da Gepin per la presunta perdita di valore della partecipazione sociale. Anche tali richieste verranno opposte in sede giudiziaria.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta un'Assemblea straordinaria della Uptime SpA nel corso della quale il liquidatore unico della Società ha constatato l'esistenza di una passività di circa 3,5 milioni di euro, ancora soggetta a ulteriore verifica. Considerata detta circostanza l'Assemblea ha deliberato, tra l'altro, di ripianare le perdite emerse mediante azzeramento e ricostituzione del capitale sociale, con versamento in conto capitale o riserva sovrapprezzo azioni di tutti gli importi necessari, anche in base alla situazione patrimoniale in corso di aggiornamento. Avendo il socio Gepin Contact rinunciato al proprio diritto di opzione, l'intero capitale d'aumento potrà essere sottoscritto dal solo socio SDA Express Courier. I termini per l'esercizio del diritto di opzione sono fissati in giorni 90 dalla data dell'Assemblea.

PROCEDIMENTI IN CORSO E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

F1- PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

Nel corso dell'esercizio 2011, la Guardia di Finanza di Roma, nell'ambito di una indagine penale a carico di soggetti terzi, delegata dalla locale Autorità Giudiziaria, ha acquisito presso la Postel SpA documentazione contabile ed amministrativa relativa ad operazioni di compravendita svolte, principalmente nell'esercizio 2010 e, in misura minore, nell'esercizio 2011, nell'ambito dell'attività di e-procurement, sospesa a scopo precauzionale e cautelativo sin dal 2011. La società, assistita da autorevoli professionisti, valuterà eventuali provvedimenti da assumere per la miglior tutela del proprio interesse ove ne sorgesse la necessità.

L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste Italiane SpA la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio riguardante alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. L'udienza si è tenuta in data 2 luglio 2015. Con sentenza n. 332 del 9 luglio 2015, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado la Capogruppo al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria ed interessi legali. La sentenza è stata notificata il 9 settembre 2015. La Società ha presentato ricorso in appello. Nelle more di tale pronunzia, l'Agenzia delle Entrate ha escusso la fideiussione a garanzia e richiesto il pagamento della restante somma in esecuzione della sentenza. La Società ha eseguito la sentenza pagando quanto richiesto. La Corte dei Conti ha fissato l'udienza di appello in data 26 aprile 2017.

F2 - PROCEDIMENTI TRIBUTARI

In data 22 dicembre 2011, a conclusione di una verifica dell'Agenzia delle Entrate sull'anno di imposta 2008, è pervenuto a BdM-MCC SpA un Processo Verbale di Constatazione con cui è stata contestata la deducibilità di costi sostenuti per complessivi 19,6 milioni di euro (relativi a transazioni concluse nell'esercizio 2008 per l'estinzione di controversie con il Gruppo Parmalat) e l'asserita sottrazione di base imponibile per 16,2 milioni di euro (ascritta alla cessione di posizioni in sofferenza a favore di una società del Gruppo Unicredit a cui all'epoca apparteneva la Banca). Il ricorso opposto contro l'avviso di accertamento relativo alla seconda delle due asserite violazioni è stato accolto positivamente dalla Commissione Tributaria Provinciale in data 2 ottobre 2014 e confermato nell'udienza d'appello tenutasi il 10 maggio 2016. . In data 13 gennaio 2017 l'Agenzia delle Entrate ha proposto nuova opposizione alla sentenza. A tale riguardo come per gli anni precedenti la banca ha ritenuto di non effettuare alcun accantonamento a Fondi rischi ed oneri, in quanto trattasi di potenziali oneri, obbligazioni e responsabilità riferibili al precedente azionista.

Nel novembre 2011, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI SpA tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008 eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi. A seguito della sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, in data 7 maggio 2014, la Società ha provveduto a corrispondere l'importo complessivo di circa 2,1 milioni di euro e, per effetto della sentenza di secondo grado della Commissione Tributaria Regionale di Roma favorevole a EGI SpA, in data 10 giugno 2015 la società ha ottenuto il rimborso della somma corrisposta. In data 24 aprile 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI il ricorso in Cassazione per richiedere l'annullamento della sentenza di appello e in data 12 giugno 2015 EGI SpA ha presentato il proprio controricorso. Il contenzioso è attualmente pendente innanzi alla Suprema Corte di Cassazione.

Nel corso dell'esercizio 2009, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita SpA un atto di contestazione relativo all'anno d'imposta 2004 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Contro tale atto, la Compagnia ha presentato nei termini ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Nel dicembre 2010 e nel settembre 2011, l'Agenzia ha notificato alla Compagnia due ulteriori atti di contestazione, con analoghe motivazioni ma sanzioni di ammontare non rilevante, relativi rispettivamente agli anni di imposta 2005 e 2006. Anche per tali atti la Compagnia ha proposto ricorso chiedendone l'annullamento. In relazione ai contenziosi in materia IVA relativi agli anni 2004 e 2006, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia, ritenendo infondate le pretese dell'Agenzia delle Entrate. Le sentenze sono state tuttavia impugnate da parte dell'Agenzia delle Entrate con ricorso in appello. La Commissione Tributaria Regionale di Roma ha respinto entrambi i ricorsi proposti dall'Agenzia delle Entrate e ha confermato l'annullamento delle pretese impositive avanzate nei confronti di Poste Vita. In data 23 ottobre 2015, l'Avvocatura dello Stato ha deciso di impugnare tali sentenze e ha notificato alla Società i ricorsi innanzi alla Corte di Cassazione. I controricorsi per Cassazione di Poste Vita sono stati entrambi notificati all'Agenzia delle Entrate in data 3 dicembre 2015 e, successivamente depositati presso la cancelleria della Cassazione in data 17 dicembre 2015. Attualmente il giudizio pende innanzi alla Corte di Cassazione. Con riferimento, invece, alle contestazioni relative al 2005, con sentenza depositata in data 24 dicembre 2015, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia. La sentenza è stata successivamente impugnata dall'Agenzia delle Entrate con ricorso in appello notificato alla compagnia in data 26 giugno 2016. La Compagnia ha provveduto a costituirsi in giudizio in data 27 luglio 2016 e l'udienza di fronte alla Commissione Tributaria Regionale di Roma si è tenuta il 17 gennaio 2017. Ad oggi la sentenza non è ancora stata depositata. Dei probabili esiti del contenzioso tributario in oggetto si continua a tener conto nella determinazione dei Fondi per rischi ed oneri.

Nell'ambito delle attività di cd. tutoraggio fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Lazio, nel mese di settembre 2016 è pervenuta a Poste Vita SpA una richiesta di esibizione di documentazione ai sensi dell'art. 32 del D.P.R. 600/1973 alla quale ha fatto seguito, il 22 novembre 2016, un accesso mirato ai sensi dell'art. 52 del D.P.R. 633/1972 e art. 33 del D.P.R. 600/73 presso la sede della Compagnia, volto a verificare, per i periodi d'imposta 2012 e 2013, la corretta determinazione della riserva per somme da pagare e il relativo trattamento fiscale ai fini IRES e IRAP. In data 30 novembre 2016 è stato notificato alla Compagnia un Processo Verbale di Constatazione (PVC) recante un unico rilievo ai fini IRES e IRAP relativo dalla presunta indeducibilità del costo per alcuni sinistri "prescritti" non ancora liquidati e quindi ancora presenti nella riserva per al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2013.Il rilievo mosso dall'Agenzia delle Entrate, avente ad oggetto circa 340 polizze per un totale pari a circa 2,1 milioni di euro per il 2012 e circa 0,2 milioni di euro per il 2013, attiene esclusivamente a un profilo di competenza temporale di tali oneri. La tesi sostenuta dai verificatori, infatti, si fonda sull'assunto che la Compagnia, con riferimento alle polizze prescritte, avrebbe dovuto recuperare a tassazione gli importi iscritti nella riserva per somme da pagare in quanto non più dovuti ai beneficiari, e successivamente operare una corrispondente variazione in diminuzione del reddito imponibile negli esercizi successivi, all'atto del pagamento di ciascuna polizza. Questo in quanto, a parere dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, la rinuncia alla prescrizione da parte delle Compagnia, e quindi la possibilità di dedurre tali oneri, si manifesterebbe in modo irrevocabile e definitivo unicamente all'atto dell'effettivo pagamento della polizza. Allo stato attuale, la Compagnia ha preso atto dei rilievi mossi dai verificatori e, in data 23 dicembre 2016, ha presentato una istanza di accertamento con adesione ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218, per la quale ad oggi si è ancora in attesa di un riscontro.

In data 22 luglio 2014, la Guardia di Finanza, Nucleo Polizia Tributaria di Roma, ha avviato una verifica fiscale nei confronti di Postel SpA relativa alle imposte dirette e all'IVA per i periodi di imposta dal 2009 al 2012 compreso. La verifica si è conclusa in data 25 novembre 2014 con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione, nel quale è stato contestato il diritto alla detrazione dell'IVA sugli acquisiti effettuati dalla società negli anni 2010 e 2011. In data 21 dicembre 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla società un avviso di accertamento, limitatamente al periodo di imposta 2010, con il quale ha quantificato la maggiore IVA dovuta per tale esercizio in 5,6 milioni di euro, oltre a sanzioni e interessi. Ritenendo che l'avviso di accertamento presenti dei profili di criticità tali da giustificarne una radicale revisione e considerando quanto rappresentato in sede di osservazioni ex art 12, co. 7, della L. 27 luglio 2000, n. 212, Postel SpA ha presentato istanza di accertamento con adesione che è stato respinto. In data 18 maggio 2016 la Società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 2,35 milioni di euro. L'udienza per la trattazione del ricorso non è stata ancora fissata. Dei probabili esiti si continua a tener conto negli stanziamenti dei Fondi per rischi e oneri.

Inoltre, in data 6 luglio 2015 la Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Tributaria di Roma si era recata presso Postel SpA per intraprendere un controllo fiscale ai fini delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle Ritenute, ai sensi e per gli effetti degli artt. 32 e 33 del DPR del 29 settembre 1973 n. 600, dell'art. 35 della legge 7 gennaio 1929 n. 4 e dell'art. 2 del DLGS 19 marzo 2001 n. 68: in particolare, il controllo aveva per oggetto asseriti omessi versamenti contributivi da parte della società negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore. In data 8 ottobre 2015 si è conclusa la verifica con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP esercitati dalla società negli anni 2010 e 2014. In data 4 dicembre 2015, la società ha depositato presso l'Agenzia delle Entrate le osservazioni ex art. 12, comma 7, della Legge n. 212/2000. Col medesimo atto del 21 dicembre 2015 di cui al punto che precede, l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla società un accertamento per l'anno 2010, in cui, facendo propri i rilievi concernenti la riqualificazione dei contratti di collaborazione stipulati con il fornitore in rapporti di lavoro subordinato di cui al predetto processo verbale, ha accertato maggiori imposte ai fini IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi. Ritenendo che l'avviso di accertamento presenti dei profili di criticità tali da giustificare una radicale revisione dell'accertamento stesso e considerando quanto rappresentato in sede di osservazioni ex art. 12, co. 7, della L. 27 luglio 2000, n. 212, Postel SpA in data 27 gennaio 2016 ha presentato istanza di accertamento con adesione, che è stata respinta. In data 18 maggio 2016 la Società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento. L'udienza per la trattazione del ricorso non è stata ancora fissata. Il grado di intrinseca infondatezza delle contestazioni mosse dai verificatori su tale vicenda fa ritenere che allo stato, si possa ragionevolmente ipotizzare di giungere ad un esito positivo della vicenda.

In data 18 ottobre 2016, inoltre, l'Agenzia delle Entrate ha poi notificato a Postel SpA un avviso di accertamento per 1,2 milioni di euro oltre a sanzioni e interessi relativo all'anno 2011: tale atto si riferisce ai PVC notificati in data 25 novembre 2014 e in data 8 ottobre 2015, relativi alle verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza per le operazioni di e-procurement svolte dalla Società e ai rilievi concernenti la riqualificazione dei contratti stipulati con un fornitore. In data 16 dicembre 2016 la società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 0,48 milioni di euro. L'udienza per la trattazione del ricorso non è stata ancora fissata. Dei probabili esiti si continua a tener conto negli stanziamenti dei Fondi per rischi e oneri.

Infine in data 25 novembre 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato a Postel SpA un avviso di accertamento ai fini IRES, IRAP, IVA e ritenute d'imposta per l'esercizio 2012, sulla base delle risultanze evidenziate nel Processo Verbale di Constatazione dell'8 ottobre 2015. Con il suddetto atto l'Agenzia ha accertato maggiori imposte ai fini IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,12 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi. In data 19 gennaio 2017, la società ha proposto ricorso avverso l'atto, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 0,05 milioni di euro. L'udienza per la trattazione del ricorso non è ancora stata fissata. Il grado di intrinseca infondatezza delle contestazioni mosse dai verificatori su tale vicenda fa ritenere che allo stato, si possa ragionevolmente ipotizzare di giungere ad un esito positivo della vicenda.

F3 - PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel SpA e di Postelprint SpA (di cui in data 27 aprile 2015, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Postel SpA con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2015) delle note di rettifica, alcune delle quali confermate in avvisi di addebito, per complessivi 14,8 milioni di euro al 31 dicembre 2016, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali che, a dire dell'Istituto, le due società avrebbero omesso. Avverso le richieste formulate, sono stati proposti tempestivi ricorsi, dapprima in via amministrativa al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e poi in via giudiziale al Tribunale di Genova, al fine di farne accertare la infondatezza. Il Tribunale ha disposto la sospensione degli avvisi di addebito e rinviato per la discussione alle relative udienze. Con memoria depositata il 24 maggio 2014 in uno dei giudizi pendenti, l'INPS ha per la prima volta chiarito la natura delle pretese contributive avanzate, sostenendo che le due società, benché abbiano correttamente versato le contribuzioni pensionistiche a IPOST (circostanza oramai incontestabile alla luce della norma di interpretazione autentica di cui all'art 7, comma 9 sexies, del DL 101/2013), avrebbero comunque dovuto versare all'INPS le contribuzioni di natura non pensionistica, sull'assunto che IPOST costituirebbe un regime previdenziale sostitutivo e non esclusivo del regime generale, e avrebbe come unico fine quello di assicurare le prestazioni pensionistiche di vecchiaia, invalidità e superstiti. Secondo tale interpretazione, Postel SpA sarebbe dunque tenuta ad assicurare i propri dipendenti presso l'INPS per le altre forme di tutela (afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF) non coperte dal regime IPOST. Anche sulla scorta del parere dei propri legali, la società ritiene di aver correttamente applicato la normativa in vigore e che le pretese dell'INPS debbano essere rigettate. La correttezza dell'operato delle società sembra essere stata confermata dal Ministero del Lavoro che, in risposta all'interpello formulato da Poste Italiane in merito alla corretta interpretazione della normativa di riferimento, con nota del 20 ottobre 2016, ha concluso nel senso che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.

Degli elementi di incertezza comunque legati all'esito dei giudizi in corso, la cui prossima udienza è stata fissata dal Tribunale di Genova al 16 marzo 2017, si continua cautelativamente a tener conto nel calcolo dei fondi per oneri e rischi al 31 dicembre 2016.

F4 - PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Commissione Europea

In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato, condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione, e in conformità alle disposizioni dell'Azionista, Poste Italiane SpA, nel novembre del 2008 aveva rimesso a disposizione del MEF, che lo ritirava nel gennaio 2009, l'ammontare di 443 milioni di euro oltre a interessi per 41 milioni di euro. In attuazione della favorevole sentenza del Tribunale UE divenuta definitiva, come previsto dall'art.1 comma 281 della Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, in data 13 maggio 2015 la Società ha incassato l'importo di 535 milioni di euro dall'azionista MEF (nota B2). La Commissione Europea ha comunque riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006") siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane SpA per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità in particolare ha contestato che nelle campagne pubblicitarie del febbraio 2015 è stato enfatizzato il rendimento offerto dal Libretto Smart senza precisare le caratteristiche dell'offerta, cui il rendimento pubblicizzato è connesso. In data 12 giugno 2015 l'AGCM ha comunicato di aver rigettato gli impegni proposti da Poste Italiane SpA e di voler procedere all'accertamento dell'eventuale infrazione. Il procedimento è stato esteso nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti SpA con provvedimento notificato a Poste Italiane SpA in data 3 luglio 2015. In data 21 dicembre 2015, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata cioè a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane SpA, in data 24 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che, nell'udienza, del 23 marzo 2016, ha rinviato la causa al giudizio di merito. Inoltre, in data 7 marzo 2016, l'AGCM, nell'ambito della verifica di ottemperanza, ha inviato una richiesta volta ad acquisire informazioni in merito alle caratteristiche del Libretto Smart previste a partire dal 1° luglio 2015 nonché alla connessa offerta "Supersmart". Il 22 marzo 2016 la Società ha trasmesso all'AGCM la relativa nota di riscontro e in data 24 giugno 2016 l'Autorità ha comunicato a Poste Italiane di aver deliberato che, allo stato, non sussistono elementi sufficienti per un approfondimento istruttorio.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento, volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

A valle del succitato provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha presentato in data 23 dicembre 2015 al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane e PosteMobile per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra per 375,8 milioni di euro oltre alla condanna alle spese di giudizio. All'udienza tenutasi il 22 giugno 2016 dopo ampia discussione, il giudice istruttore ha accolto l'eccezione pregiudiziale, sollevata da Poste, relativa a una carenza di potere in capo al legale rappresentante di H3G di instaurare un giudizio e ha rinviato la causa all'udienza del 1° dicembre 2016, assegnando i termini per le memorie ai sensi dell'art. 183 c.p.c.. Terminata la fase istruttoria, a seguito del deposito delle ispettive memorie ex art. 183 c.p.c., la causa è stata rinviata pe trattative all'udienza del 29 marzo 2017.

Avverso il suddetto provvedimento adottato dall'AGCM Poste Italiane, in data 25 febbraio 2016, e PosteMobile, in data 19 febbraio 2016, hanno depositato ricorso al Tar Lazio avverso il provvedimento finale. In data 28 settembre 2016, è stata pubblicata la sentenza del Tar Lazio che respinge i ricorsi proposti da Poste e PosteMobile, affermando l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata ad un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate dalla stessa Poste alla propria controllata PosteMobile82 . A seguito delle opportune valutazioni del caso effettuate da PosteMobile e Poste Italiane la sentenza del TAR non è stata impugnata, divenendo pertanto in giudicato. Anche tenendo conto della percentuale di incertezza propria di ogni giudizio, che impedisce qualsivoglia quantificazione, allo stato è possibile constatare una sensibile diminuzione del rischio di soccombenza di Poste afferente al contenzioso sopra descritto.

In data 8 giugno 2016, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio di un'istruttoria ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.

In particolare, l'AGCM intende verificare se Poste rifiuta di offrire a Nexive, nelle aree geografiche nelle quali essa non è presente con le proprie reti distributive, il servizio Posta Time, vale a dire il servizio che in quelle stesse aree Poste Italiane offre ai clienti finali, rendendo disponibile il solo servizio di Posta Massiva che ha prezzi superiori a Posta Time. Secondo l'Antitrust, Poste, inoltre, applicherebbe ai clienti finali una politica di sconti fidelizzanti sul proprio prodotto Posta Time. Il procedimento terminerà il 31 ottobre 2017. In data 9 settembre 2016, Poste Italiane ha presentato il Formulario recante impegni volti a superare le preoccupazioni concorrenziali dell'Autorità e, stante il rigetto da parte dell'Autorità in data 4 ottobre 2016, sta curando la difesa nell'ambito del prosieguo del procedimento.

In data 13 marzo 2017, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha notificato a Poste Italiane SpA l'avvio di un procedimento ai sensi dell'art. 27, comma 3, del Codice del Consumo volto ad accertare se le

82 L'AGCM infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quarter, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.

condotte connesse alla modifica unilaterale del contratto Bancopostaclick e delle condizioni economiche della carta di pagamento Postamat integrino delle pratiche commerciali scorrette.

In particolare, l'Autorità intende accertare se Poste abbia fornito informazioni non rispondenti al vero in merito alla gratuità della carta Postamat relativa al conto corrente Bancopostaclick e se abbia indebitamente condizionato i correntisti inducendoli ad accettare l'introduzione del costo della Carta Postamat, non riconoscendo la possibilità di esercitare il diritto di recesso relativamente alla sola carta Postamat e prevedendo il recesso per l'intero rapporto di conto corrente.

AGCom

Con D.L. n° 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n° 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale sono state trasferite dal Ministero dello Sviluppo Economico all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).

Il Servizio Universale è affidato a Poste Italiane SpA sulla base del D.Lgs. 261/1999 (art. 23, comma 2) come modificato dal D.Lgs. n. 58 del 31 marzo 2011 per un periodo di quindici anni a decorrere dall'entrata in vigore di tale decreto. Ogni cinque anni il Ministero dello sviluppo economico verifica, sulla base di un'analisi effettuata dall'AGCom, che la fornitura del Servizio Universale sia conforme ai criteri previsti dal decreto e che nello svolgimento dello stesso si registri un miglioramento dell'efficienza. A seguito della verifica quinquennale effettuata dall'AGCom, il Ministero dello sviluppo economico, con decreto del 25 agosto 2016, ha attestato la conformità dell'affidamento del servizio universale a Poste Italiane per il periodo 30 aprile 2011- 30 aprile 2016.

A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato". Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi. Al riguardo:

  • (i) In data 29 luglio 2014, il Consiglio dell'AGCom, con delibera 412/14/CONS, ha approvato il provvedimento che definisce le modalità di calcolo e quantifica il costo netto del Servizio Universale postale per gli anni 2011 e 2012. La delibera, nel confermare che l'onere del Servizio Universale ha presentato caratteri di iniquità e che è quindi meritevole di compensazione, ha quantificato l'onere per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati da Poste Italiane SpA rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro circa. In data 13 novembre 2014, contro tale delibera, Poste Italiane SpA ha presentato ricorso al TAR. La relativa udienza di merito non risulta ancora fissata.
  • (ii) In data 23 settembre 2014 l'Autorità ha avviato il procedimento di analisi e applicabilità del meccanismo di ripartizione e di valutazione dell'eventuale costo netto del servizio postale e universale per l'anno 2013 e, in data 24 luglio 2015, ha comunicato l'estensione del procedimento istruttorio anche all'anno 2014. Con delibera del 29 luglio 2016, l'Autorità ha quindi avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per detti anni, in cui risulta che lo stimato onere del servizio universale sia stato pari a 345 milioni di euro per il 2013 e 365 milioni di euro per il 2014 a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici di Poste Italiane per i servizi resi negli esercizi di competenza. In data 27 settembre 2016, la

Società ha presentato le proprie osservazioni alla consultazione pubblica. Il procedimento non si è ancora concluso.

(iii) L'AGCom non ha invece ancora comunicato l'apertura del procedimento relativo all'onere per l'esercizio 2015, la cui compensazione, in applicazione del meccanismo del subsidy-cup previsto dal Contratto di Programma 2009-2011, è stata quantificata da Poste Italiane nella misura di 329,1 milioni di euro (nota 2.4).

In materia di accesso alla rete postale, in data 1° luglio 2016, l'AGCom ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato con cui ha reso noto l'avvio di un procedimento volto a rivedere gli obblighi di accesso alla rete attualmente in capo a Poste Italiane sulla base di quanto disposto dall'art. 6 della Delibera 728/13/CONS. L'avvio di tale procedimento era stato previsto nell'ambito della Delibera 396/15/CONS di approvazione delle nuove condizioni economiche e dei nuovi obiettivi di qualità del servizio universale, in considerazione delle mutate condizioni del mercato postale. In data 1 settembre 2016, Poste Italiane ha inviato un primo documento di posizionamento sul tema, richiedendo la rimozione del suddetto obbligo in quanto non giustificato; successivamente, in data 27 settembre, Poste Italiane ha inviato uno studio sul tema, corredato da alcune informazioni aggiuntive rilevanti per il procedimento.

Con delibera pubblicata il 23 dicembre 2016, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento inerente il riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all'infrastruttura postale di Poste Italiane. L'Autorità, nella sua analisi, riconosce un significativo e crescente livello di contendibilità del mercato postale e di replicabilità della rete di Poste Italiane, ponendo al centro della consultazione i seguenti temi: la possibilità di ridurre l'ambito degli obblighi di accesso alla rete di Poste Italiane (al solo livello dei Centri di Meccanizzazione Postale); la regolazione di alcuni aspetti legati all'accesso all'infrastruttura postale (Uffici Postali per la gestione della posta registrata inesitata, informazioni su CAP, data base indirizzi, cassette modulari e caselle postali), la possibilità di indirizzare il tema della replicabilità delle offerte di Poste Italiane attraverso un test di prezzo.

Poste Italiane ha inviato in data 6 febbraio 2017 il proprio contributo all'AGCom in cui: ha dichiarato di condividere l'analisi concorrenziale del mercato svolta dall'Autorità; si è dichiarata contraria all'imposizione di obblighi in materia di accesso alle infrastrutture, in quanto tali obblighi non sarebbero giustificati da "fallimenti di mercato"; ha chiesto la rimozione in toto dei vigenti obblighi di accesso alla rete (e non solo una loro rimodulazione), anche in considerazione degli esiti dell'analisi di mercato; pur sottolineando l'esistenza di criticità in relazione all'introduzione di un "test di prezzo" per la verifica delle proprie offerte commerciali, si è dichiarata comunque disponibile a un confronto. Poste esporrà la propria posizione in un'audizione presso AGCom fissata per il 21 febbraio 2017.

Banca d'Italia

Nel mese di dicembre 2015, l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia (UIF) ha avviato nei confronti della Compagnia Poste Vita SpA accertamenti ispettivi in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D.Lgs 231 del 2007. I predetti accertamenti si sono conclusi in data 8 aprile 2016 con la ricezione dell'ultima nota trasmessa dalla Compagnia recante i chiarimenti e le informazioni richiesti dalla UIF.

In data 8 luglio 2016 l'UIF ha notificato a Poste Vita un "Processo verbale di accertamento e contestazione" a carico della Compagnia per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette (in relazione ad operazioni afferenti ad una singola polizza) ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 231/2007. La violazione contestata (punibile a norma dell'art. 57, comma 4, del D.Lgs. 231/2007 con pena pecuniaria dall'1% al 40% del valore delle operazioni) può comportare una sanzione sino a un massimo di circa 0,4 milioni di euro. Poste Vita ha trasmesso al Ministero dell'economia e delle finanze i propri scritti difensivi con contestuale richiesta audizione. L'Autorità ha invitato alla Compagnia una comunicazione datata 27 luglio 2016 affinché vengano intraprese azioni correttive al fine di rimuovere alcune criticità emerse nel corso delle verifiche svolte, chiedendo riscontro. La Compagnia ha informato l'Autorità di aver avviato un piano di lavoro operativo all'esito del quale verrà data informativa sulle iniziative e sulle azioni correttive intraprese. Tale informativa è stata trasmessa in data 20 dicembre 2016 con una descrizione del piano degli interventi in corso di realizzazione per accogliere i suggerimenti ricevuti dalla stessa Unità.

Il 18 luglio 2016 Banca d'Italia, a seguito di visita ispettiva completata il 20 aprile 2016 presso Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, ha reso noto gli esiti degli accertamenti, in cui vengono individuati taluni profili della organizzazione e dell'attività della Banca che richiedono interventi correttivi, esprimendo un giudizio parzialmente sfavorevole. L'ispezione non ha dato luogo all'avvio di procedure sanzionatorie a carico della Banca o degli esponenti aziendali. Come disposto dalla normativa di riferimento, la Banca ha provveduto in data 5 agosto 2016 a comunicare all'Autorità di Vigilanza le proprie considerazioni in ordine ai rilievi e alle osservazioni formulati nonché il piano complessivo degli interventi di adeguamento, in parte già adottati.

In data 10 febbraio 2017 la Banca d'Italia ha disposto un accertamento ispettivo nei confronti di Poste Italiane SpA, ai sensi dell'art. 54 del d. Lgs. 1/09/1993 n.385, mirato a valutare le analisi dei sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico.

IVASS

A seguito di attività ispettiva condotta tra il 1° aprile ed il 14 luglio 2014 tesa a valutare il governo, la gestione e il controllo degli investimenti e dei rischi finanziari nonché il rispetto della normativa antiriciclaggio, l'IVASS, in data 17 settembre 2014, ha notificato a Poste Vita SpA talune raccomandazioni nonché l'avvio di un procedimento amministrativo relativo alla presunta violazione di quattro previsioni concernenti la normativa antiriciclaggio. In data 12 maggio 2016 l'IVASS ha notificato alla società l'ordinanza con la quale delle quattro violazioni contestate ne sono state ritenute sussistenti due. Poste Vita SpA ha provveduto al pagamento della sanzione di 70 migliaia di euro e, in seguito all'esito delle analisi e valutazioni svolte, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di non impugnare il provvedimento.

Nel periodo compreso tra settembre 2015 e settembre 2016, l'IVASS ha notificato alla società otto contestazioni concernenti la violazione dell'art. 183, comma 1 lett. a) del Codice delle Assicurazioni Private riguardanti l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze assicurative. Con riferimento a quattro delle predette contestazioni l'IVASS, avendo ritenuto sussistenti le violazioni, ha notificato tre Ordinanze nel mese di agosto 2016 e una nel mese di gennaio 2017 ingiungendo a Poste Vita di pagare le sanzioni corrispondenti, di ammontare complessivamente non significativo. Per una delle altre contestazioni l'Autorità ha notificato alla Compagnia l'archiviazione del procedimento sanzionatorio. Le rimanenti contestazioni sono tuttora pendenti.

Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione

In data 4 ottobre 2016 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ha avviato una verifica ispettiva sul piano individuale pensionistico PostaPrevidenza Valore le cui attività sono tutt'ora in corso.

Consob

È stato completato lo sviluppo degli interventi propedeutici all'introduzione del nuovo servizio di "consulenza guidata" previsto dal Piano trasmesso alla Consob a seguito dell'intervento ispettivo concluso nel 2014. In particolare, in linea con quanto pianificato e comunicato il 1° giugno 2016 all'Autorità, il 17 ottobre è stata rilasciata in 5 Uffici Postali "pilota" la nuova piattaforma informatica di consulenza "guidata", successivamente estesa a ulteriori 100 Uffici nel corso dell'ultimo trimestre del 2016.

La nuova piattaforma di consulenza "guidata" prevede l'adozione di iter standardizzati che supportino l'individuazione della migliore soluzione di investimento per il cliente, consentendo una sistematica storicizzazione delle modalità di interazione gestore–cliente. Al riguardo, come riportato nella nota informativa trasmessa a Consob nel mese di dicembre 2016, è prevista la graduale estensione della piattaforma su tutta la rete secondo un piano di roll-out che si completerà a fine 2017, con priorità per gli "Uffici MiFID con sala consulenza" (circa 3.900 a cui è riconducibile l'83% dei clienti profilati) che migreranno nel primo semestre del 2017.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 29 maggio 2015 il Garante Privacy, tenuto conto di alcune notizie stampa, ha formulato a Poste Italiane una richiesta di informazioni in relazione all'asserito trattamento dei dati personali di soggetti operanti presso imprese incaricate di svolgere il controllo degli standard di qualità del servizio postale. Tali trattamenti sarebbero avvenuti secondo il Garante senza avere reso l'Informativa privacy agli interessati e senza avere acquisito il loro consenso privacy. Poste Italiane ha dato completo riscontro alle richieste del Garante fornendo ampia e documentata informativa in ordine alle verifiche interne di audit effettuate, ai provvedimenti assunti nei confronti dei dipendenti e alle comunicate misure organizzative e procedurali adottate o in corso di adozione, tenendolo informato dei successivi esiti dell'audit finale. Alla luce di ciò il Garante, con provvedimento del 23 marzo 2016, ha ritenuto allo stato insussistenti, in ragione di quanto previsto dall'art. 11, c.1, lett. d) del regolamento Garante n. 1/2007, i presupposti per promuovere l'adozione di provvedimenti prescrittivi o inibitori da parte del Collegio. Dalle prime risultanze dell'audit condotto internamente sono tuttavia emersi alcuni comportamenti di dipendenti attinenti all'interferenza con i sistemi di controllo di qualità e non conformi alle policy della Società. Allo stato non è possibile determinare se tali comportamenti possano aver avuto riflessi sulla determinazione degli indici di qualità del servizio rilevati e non è possibile escludere che per effetto di tali vicende possano derivare giudizi o sanzioni.

Sulla base delle suddette risultanze, sono state notificate 246 contestazioni disciplinari e adottati complessivamente, 15 licenziamenti e 156 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Per la gestione di tali procedimenti è stato costituito un comitato tecnico finalizzato alla verifica delle preliminari evidenze di audit contestate, tenendo conto delle argomentazioni difensive fornite dagli interessati e di ogni eventuale ulteriore dato probatorio emerso. Tutti i provvedimenti hanno incluso, inoltre, una riserva di azione a tutela dei diritti e degli interessi della Società rispetto a quanto dovesse ancora emergere e ai danni che la Società stessa dovesse comunque subire a qualsiasi titolo o causa.

A seguito della chiusura dell'audit nel frattempo intervenuta, si è dato corso ai necessari approfondimenti, avvalendosi del comitato tecnico citato, in ordine alle risultanze di dettaglio da cui sono emerse specifiche evidenze addebitabili al personale coinvolto. Per l'effetto, a partire dalla prima decade del mese di maggio 2016, sono stati attivati ulteriori 988 procedimenti disciplinari. A conclusione dei relativi iter, per la cui gestione ci si è avvalsi del medesimo comitato tecnico, sono state complessivamente adottate 976 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Con i riferiti procedimenti, si sono esaurite le iniziative disciplinari attivabili, non risultando agli atti ulteriori profili di addebito da contestare.

Nel corso del 2015 è stato avviato un programma di trasformazione pluriennale finalizzato a incrementare il livello di automazione dei processi logistici di corrispondenza e pacchi, in tutte le fasi di lavorazione, dall'accettazione fino alla consegna, anche attraverso l'evoluzione dei sistemi e delle piattaforme ICT di supporto; tale programma consentirà di traguardare un sostanziale rafforzamento del monitoraggio delle performance.

In tale contesto la Società ha presentato un esposto alla magistratura costituendosi persona offesa e depositando report redatto dalla funzione Controllo Interno nel quale ha illustrato le misure adottate dalla Società anche con riferimento al personale coinvolto, come peraltro fatto con le altre Autorità Indipendenti. Infine, nel corso del 2016 l'Agcom ha rivolto alla Società alcune richieste di informazioni in merito ai fatti e all'attività di audit interno condotta dalla stessa. Poste ha prestato la massima collaborazione nel fornire puntuale riscontro all'Autorità in relazione alle risultanze dell'audit e alle iniziative intraprese.

In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti della Postel SpA nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti si era tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione è stato proposto ricorso e istanza di sospensione degli effetti al Tribunale civile di Roma, accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016, il giudice designato ha annullato l'ordinanza di ingiunzione limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito. Per effetto della suddetta sentenza le passività di cui si è tenuto conto nel presente bilancio sono state conseguentemente aggiornate.

Autorità Nazionale Anticorruzione

In data 18 novembre 2016, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha notificato a Postel SpA l'avvio di un procedimento sanzionatorio conseguente alla segnalazione della Stazione Appaltante Fondimpresa effettuata a seguito dell'esclusione di Postel da una gara per l'affidamento dei servizi di gestione digitale e archiviazione di corrispondenza e di documenti. L' importo complessivo dell'appalto era pari ad 0,362 milioni di euro. La misura espulsiva si è fondata sul presupposto che Postel, sottoposta a verifica ex art. 48, comma 2 del d.lgs. 163/2006, non avrebbe comprovato, entro il termine prescritto, il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa richiesti dal Disciplinare. L'Anac ha fissato l'audizione nel mese di marzo 2017 avendo cura di precisare che il termine per la conclusione del procedimento (180 giorni dall'avvio) sarà sospeso per il suddetto lasso temporale. Si precisa che in ordine a questo procedimento il rischio che lo stesso si concluda con una sanzione è stato valutato possibile. In caso di esito negativo il procedimento potrebbe concludersi con una sanzione massima di 51 migliaia di euro.

EVENTI E/O OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

G1 – EVENTI E/O OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2016, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. A tal proposito, sono definiti come tali, gli eventi e le operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività:

  • cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated a seguito della quale la Capogruppo ha realizzato un provento di natura non ricorrente di complessivi 121 milioni di euro (si veda al riguardo quanto riportato nel par. A5);
  • accordo di trasferimento dell'intero pacchetto azionario di BdM-MCC SpA a seguito del quale è stato rilevato un impairment di 37 milioni di euro per allineare il valore delle attività nette al presumibile valore di realizzo, al netto dei costi di vendita (si veda al riguardo quanto riportato nel par. A11);
  • la Legge di Stabilità 2016 ha previsto la riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1 gennaio 2017; nell'esercizio in commento sono stati rilevati oneri non ricorrenti, per complessivi 14 milioni di euro, a seguito dell'adeguamento delle imposte differite attive dovuto al manifestarsi delle differenze temporali di imposta in modo difforme da quanto stimato nell'esercizio 2015.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

H1 – OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2016.

A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

EVENTI SUCCESSIVI

I1 – EVENTI SUCCESSIVI

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2016.

4. Poste Italiane SpA - Bilancio al 31 dicembre 2016

PROSPETTI DI BILANCIO 268
INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA 275
NOTE AL BILANCIO 281
ATTIVO 281
PATRIMONIO NETTO 305
PASSIVO 307
CONTO ECONOMICO 320
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE 334
ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 345
PROCEDIMENTI IN CORSO E RAPPORTI CON LE AUTORITÀ 361
EVENTI E/O OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI 361
OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI 362
EVENTI SUCCESSIVI 362

PROSPETTI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
ATTIVO Note 31 dicembre
2016
di cui parti
correlate
31 dicembre
2015
di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 1.999.184.993 - 2.074.370.693 -
Investimenti immobiliari [A2] 56.069.941 - 60.828.032 -
Attività immateriali [A3] 365.485.226 - 374.346.738 -
Partecipazioni [A4] 1.815.097.205 1.815.097.205 2.204.019.035 2.204.019.035
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 47.299.107.112 1.508.858.153 43.214.825.954 1.500.064.238
Attività finanziarie [A6] 1.101.079.196 450.000.000 953.364.988 400.000.000
Crediti commerciali [A7] 4.215.000 - 5.000.000 -
Imposte differite attive [C10] 671.921.335 - 502.185.920 -
Altri crediti e attività [A8] 989.780.655 1.465.574 866.177.199 1.465.574
Totale 54.301.940.663 50.255.118.559
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 2.094.957.975 1.071.299.709 2.136.938.455 1.182.136.389
Crediti per imposte correnti [C10] 5.914.922 - 33.037.579 -
Altri crediti e attività [A8] 937.064.274 68.990.476 832.037.455 5.140.667
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 10.752.544.243 6.189.333.872 11.407.328.893 7.185.619.804
Attività finanziarie [A6] 243.411.037 181.548.490 576.863.696 412.395.498
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 2.494.150.897 - 3.160.654.030 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 2.715.198.980 1.309.580.485 1.519.732.866 390.911.052
Totale 19.243.242.328 19.666.592.974
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione [A11] 384.308.792 383.978.080 - -
TOTALE ATTIVO 73.929.491.783 69.921.711.533
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre di cui parti 31 dicembre di cui parti
2016 correlate 2015 correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306.110.000 - 1.306.110.000 -
Riserve [B3] 2.186.144.274 - 3.826.038.095 -
Risultati portati a nuovo 2.667.930.819 - 2.514.289.615 -
Totale 6.160.185.093 7.646.437.710
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 589.611.766 49.962.342 568.950.071 49.900.737
Trattamento di fine rapporto [B5] 1.315.043.763 - 1.319.863.214 -
Passività finanziarie BancoPosta [B6] 6.409.893.597 - 4.930.051.750 -
Passività finanziarie [B7] 1.245.813.299 - 1.245.490.530 -
Imposte differite passive [C10] 536.290.271 - 977.014.825 -
Altre passività [B9] 1.002.066.304 6.039.926 861.126.059 6.550.690
Totale 11.098.719.000 9.902.496.449
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 818.399.423 10.488.457 728.854.041 10.570.973
Debiti commerciali [B8] 1.384.577.042 464.278.724 1.229.523.982 419.958.662
Debiti per imposte correnti [C10] 72.924.479 - 32.519.074 -
Altre passività [B9] 1.556.324.717 106.595.007 1.473.866.252 119.118.319
Passività finanziarie BancoPosta [B6] 52.782.494.828 2.747.319.692 48.305.103.683 222.957.889
Passività finanziarie [B7] 55.867.201 38.262.982 602.910.342 73.126.907
Totale 56.670.587.690 52.372.777.374
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 73.929.491.783 69.921.711.533

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2016

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.999.184.993 - - 1.999.184.993
Investimenti immobiliari 56.069.941 - - 56.069.941
Attività immateriali 365.485.226 - - 365.485.226
Partecipazioni 1.815.097.205 - - 1.815.097.205
Attività finanziarie BancoPosta [A5] - 47.299.107.112 - 47.299.107.112
Attività finanziarie 1.101.079.196 - - 1.101.079.196
Crediti commerciali 4.215.000 - - 4.215.000
Imposte differite attive [C10] 351.050.427 320.870.908 - 671.921.335
Altri crediti e attività [A8] 128.503.354 861.277.301 - 989.780.655
Totale 5.820.685.342 48.481.255.321 - 54.301.940.663
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 1.352.319.776 742.638.199 - 2.094.957.975
Crediti per imposte correnti [C10] 5.914.922 - - 5.914.922
Altri crediti e attività [A8] 335.863.124 601.201.150 - 937.064.274
Attività finanziarie BancoPosta [A5] - 10.752.544.243 - 10.752.544.243
Attività finanziarie 243.411.037 - - 243.411.037
Cassa e depositi BancoPosta [A9] - 2.494.150.897 - 2.494.150.897
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 1.394
.587.838
1.320.611.142 - 2.715.198.980
Totale 3.332.096.697 15.911.145.631 - 19.243.242.328
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione [A11] 384.308.792 - - 384.308.792
Saldo dei rapporti intergestori (281.643.966) - 281.643.966 -
TOTALE ATTIVO 9.255.446.865 64.392.400.952 281.643.966 73.929.491.783
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 - - 1.306.110.000
Riserve [B3] 314.572.060 1.871.572.214 - 2.186.144.274
Risultati portati a nuovo 1.153.335.288 1.514.595.531 - 2.667.930.819
Totale 2.774.017.348 3.386.167.745 - 6.160.185.093
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 196.842.893 392.768.873 - 589.611.766
Trattamento di fine rapporto [B5] 1.296.486.957 18.556.806 - 1.315.043.763
Passività finanziarie BancoPosta [B6] - 6.409.893.597 - 6.409.893.597
Passività finanziarie 1.245.813.299 - - 1.245.813.299
Imposte differite passive [C10] 6.000.151 530.290.120 - 536.290.271
Altre passività [B9] 65.453.709 936.612.595 - 1.002.066.304
Totale 2.810.597.009 8.288.121.991 - 11.098.719.000
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 748.771.523 69.627.900 - 818.399.423
Debiti commerciali 1.384.577.042
[B8] 1.297.439.901 87.137.141 -
Debiti per imposte correnti [C10] 72.924.479 - - 72.924.479
Altre passività [B9] 1.495.829.404 60.495.313 - 1.556.324.717
Passività finanziarie BancoPosta [B6] - 52.782.494.828 - 52.782.494.828
Passività finanziarie 55.867.201 - - 55.867.201
Totale 3.670.832.508 52.999.755.182 - 56.670.587.690
Saldo dei rapporti intergestori - (281.643.966) 281.643.966 -

A partire dall'esercizio 2016, i crediti e debiti per imposte correnti imputati al Patrimonio BancoPosta sono esposti nel saldo dei rapporti intergestori, in quanto si intendono da regolarsi con il Patrimonio non destinato, nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta. Conseguentemente, sono stati riclassificati i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2015.

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2015

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 2.074.370.693 - - 2.074.370.693
Investimenti immobiliari 60.828.032 - - 60.828.032
Attività immateriali 374.346.738 - - 374.346.738
Partecipazioni 2.204.019.035 - - 2.204.019.035
Attività finanziarie BancoPosta [A5] - 43.214.825.954 - 43.214.825.954
Attività finanziarie 953.364.988 - - 953.364.988
Crediti commerciali 5.000.000 - - 5.000.000
Imposte differite attive [C10] 372.272.273 129.913.647 - 502.185.920
Altri crediti e attività [A8] 150.449.722 715.727.477 - 866.177.199
Totale 6.194.651.481 44.060.467.078 - 50.255.118.559
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 1.341.670.235 795.268.220 - 2.136.938.455
Crediti per imposte correnti [C10] 33.037.579 - - 33.037.579
Altri crediti e attività [A8] 267.320.254 564.717.201 - 832.037.455
Attività finanziarie BancoPosta [A5] - 11.407.328.893 - 11.407.328.893
Attività finanziarie 576.863.696 - - 576.863.696
Cassa e depositi BancoPosta [A9] - 3.160.654.030 - 3.160.654.030
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 1.118
.704.353
401.028.513 - 1.519.732.866
Totale 3.337.596.117 16.328.996.857 - 19.666.592.974
Saldo dei rapporti intergestori (214.424.441) - 214.424.441 -
TOTALE ATTIVO 9.317.823.157 60.389.463.935 214.424.441 69.921.711.533
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 - - 1.306.110.000
Riserve [B3] 317.592.249 3.508.445.846 - 3.826.038.095
Risultati portati a nuovo 980.582.038 1.533.707.577 - 2.514.289.615
Totale 2.604.284.287 5.042.153.423 - 7.646.437.710
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 242.037.277 326.912.794 - 568.950.071
Trattamento di fine rapporto [B5] 1.300.825.437 19.037.777 - 1.319.863.214
Passività finanziarie BancoPosta [B6] - 4.930.051.750 - 4.930.051.750
Passività finanziarie 1.245.490.530 - - 1.245.490.530
Imposte differite passive [C10] 9.822.533 967.192.292 - 977.014.825
Altre passività [B9] 69.619.980 791.506.079 - 861.126.059
Totale 2.867.795.757 7.034.700.692 - 9.902.496.449
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 671.474.487 57.379.554 - 728.854.041
Debiti commerciali [B8] 1.164.978.977 64.545.005 - 1.229.523.982
Debiti per imposte correnti [C10] 32.519.074 - - 32.519.074
Altre passività [B9] 1.373.860.233 100.006.019 - 1.473.866.252
Passività finanziarie BancoPosta [B6] - 48.305.103.683 - 48.305.103.683
Passività finanziarie 602.910.342 - - 602.910.342
Totale 3.845.743.113 48.527.034.261 - 52.372.777.374
Saldo dei rapporti intergestori - (214.424.441) 214.424.441 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 9.317.823.157 60.389.463.935 214.424.441 69.921.711.533

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO

(dati in euro)
Note Esercizio 2016 di cui parti
correlate
Esercizio 2015 di cui parti
correlate
Ricavi e proventi [C1] 8.218.552.595 2.909.610.935 8.205.339.001 2.937.333.121
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria
di cui proventi non ricorrenti
[C2] 598.784.197
120.776.622
-
-
432.729.127
-
-
-
Altri ricavi e proventi [C3] 477.863.220 439.544.987 398.603.385 344.660.651
Totale ricavi 9.295.200.012 9.036.671.513
Costi per beni e servizi [C4] 1.733.501.266 656.596.185 1.818.825.347 703.908.697
Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria [C5] 14.645.148 - 2.658.951 -
Costo del lavoro [C6] 5.992.141.750 44.045.010 5.895.395.587 43.499.516
di cui oneri (proventi) non ricorrenti - - (10.990.041) -
Ammortamenti e svalutazioni [C7] 504.354.712 - 484.513.261 -
Incrementi per lavori interni (3.805.665) - (4.877.662) -
Altri costi e oneri [C8] 254.803.828 6.672.306 226.279.057 (45.676.448)
Risultato operativo e di intermediazione 799.558.973 613.876.972
Oneri finanziari [C9] 65.166.194 825.985 76.378.041 2.398.225
Proventi finanziari [C9] 44.594.487 24.399.725 58.443.397 22.122.141
di cui proventi non ricorrenti - - 4.021.772 -
Risultato prima delle imposte 778.987.266 595.942.328
Imposte dell'esercizio [C10] 153.645.906 - 145.143.605 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti 14.225.182 - 12.043.138 -
UTILE DELL'ESERCIZIO 625.341.360 450.798.723

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(dati in euro)
Note Esercizio 2016 Esercizio 2015
Utile / (Perdita) dell'esercizio 625.341.360 450.798.723
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Titoli disponibili per la vendita
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] (1.637.143.892) 1.531.496.129
Trasferimenti a Conto economico (577.650.684) (383.526.596)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] (15.406.658) 12.721.107
Trasferimenti a Conto economico (21.928.766) (70.813.431)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
612.236.179 (197.732.176)
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B5] (48.563.432) 78.728.915
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
16.332.193 (29.541.350)
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (1.672.125.060) 941.332.598
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (1.046.783.700) 1.392.131.321

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capitale sociale Riserva
Legale
Riserva
per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva
Cash flow hedge
Risultati portati a
nuovo
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015 1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 1.586.642.318 48.016.424 2.264.920.280 6.504.923.342
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - 931.179.814 (39.034.781) 499.986.288 1.392.131.321
Dividendi distribuiti - - - - - (250.000.000) (250.000.000)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - 552.284 552.284
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - (1.169.237) (1.169.237)
Saldo al 31 dicembre 2015 1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 2.517.822.132 8.981.643 2.514.289.615 7.646.437.710
di cui Patrimonio BancoPosta - - 1.000.000.000 2.499.982.110 8.463.736 1.533.707.577 5.042.153.423
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - (1.613.166.625) (26.727.196) 593.110.121 (*) (1.046.783.700)
Dividendi distribuiti - - - - - (444.077.400) (444.077.400)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - 260.714 260.714
Altre operazioni con gli azionisti (**) - - - - - 4.347.769 4.347.769
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 - - - - - 5.720.748 5.720.748
Effetto fiscale - - - - - (1.372.979) (1.372.979)
Saldo al 31 dicembre 2016 1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 904.655.507 (17.745.553) 2.667.930.819 6.160.185.093
di cui Patrimonio BancoPosta - - 1.000.000.000 888.943.631 (17.371.417) 1.514.595.531 3.386.167.745

(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 625 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 49 milioni di euro al netto del relativo effetto fiscale di 17 milioni di euro.

(**) Le operazioni con gli azionisti sono descritte nel par. B2.

RENDICONTO FINANZIARIO

(migliaia di euro)
Note Esercizio 2016 Esercizio 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 1.519.733 985.536
Risultato prima delle imposte 778.987 595.942
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 504.355 484.515
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni [tab. A4.1] 33.284 76.644
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B4] 541.169 440.824
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B4] (435.652) (390.820)
Trattamento di fine rapporto pagato [tab. B5] (78.138) (63.203)
(Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti 840 (2.952)
(Dividendi) (7.738) (478)
Dividendi incassati 7.738 478
(Proventi finanziari per interessi) [tab. C9.1] (34.523) (52.452)
Interessi incassati
Interessi passivi e altri oneri finanziari
[tab. C9.2] 31.679
62.817
49.154
70.281
Interessi pagati (36.096) (43.703)
Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti [tab. C8] 9.772 (63.151)
Imposte sul reddito pagate [tab. C10.3] (189.546) (219.293)
Altre variazioni - 813
Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle
variazioni del capitale circolante [a] 1.188.948 882.599
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 52.179 1.398.288
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività 54.006 228.402
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 111.079 7.434
Incremento/(Decremento) Altre passività 68.927 43.535
Incasso crediti per imposte correnti - 545.662
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del
capitale circolante
[b] 286.191 2.223.321
Incremento/(Decremento) Passività finanziarie BancoPosta 5.195.749 2.899.972
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie detenute per negoziazione (89) 939
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS (5.140.342) (2.412.869)
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM 370.245 1.403.512
(Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie BancoPosta 896.512 (1.480.336)
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta 666.503 (287.612)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria (1.041.371) (926.509)
Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività
finanziarie BancoPosta
[c] 947.207 (802.903)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 2.422.346 2.303.017
- di cui parti correlate 3.598.562 (1.616.762)
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (200.278) (206.991)
Investimenti immobiliari [tab. A2] (528) (319)
Attività immateriali
Partecipazioni
[tab. A3] (180.782)
(38.790)
(176.972)
(251.768)
Altre attività finanziarie (357.261) (2.157)
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita 2.493 3.576
Partecipazioni - 3.182
Altre attività finanziarie 535.559 113.371
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (239.587) (518.078)
- di cui parti correlate 112.483 (27.837)
(Incremento)/Decremento crediti finanziari 2.351 113.594
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine (545.571) (1.649.336)
Dividendi pagati [B2] (444.073) (250.000)
Incasso credito autorizzato da Legge di stabilità 2015 - 535.000
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni
con gli azionisti
[f] (987.293) (1.250.742)
- di cui parti correlate (476.590) (419.046)
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] 1.195.466 534.197
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 2.715.199 1.519.733
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 2.715.199 1.519.733
Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego (1.070.530) (217.320)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (12.457) (11.228)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 1.632.212 1.291.185

INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA

Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese.

La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati (tipicamente riscontrabili in caso di: cartolarizzazioni, gestioni patrimoniali collettive e individuali o altre gestioni separate ecc. non riconducibili all'operatività in commento) in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.

Tipo di beni e rapporti giuridici

I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche83:

  • raccolta di risparmio tra il pubblico, come definita dall'art. 11, comma 1, del Testo Unico Bancario (D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385/1993) e attività connesse o strumentali;
  • raccolta del risparmio postale;
  • prestazione di servizi di pagamento, comprese l'emissione di moneta elettronica e di altri mezzi di pagamento, di cui all'art. 1 comma 2, lettera f), numeri 4) e 5), del TUB;
  • servizio di intermediazione in cambi;
  • promozione e collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche ed intermediari finanziari abilitati;
  • servizi di investimento ed accessori, di cui all'art. 12 del DPR 144/2001;
  • servizio di riscossione di crediti;

• esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.

83 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte84 .

Operatività del Patrimonio destinato

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è dunque costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione. A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro85. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato e indici del mercato monetario, in

f. Convenzioni con banche ed intermediari finanziari abilitati per servizi di acquiring o di pagamento;

  • h. Altre convenzioni aventi ad oggetto l'attività di BancoPosta;
  • i. Contratti e correlati rapporti giuridici con i dipendenti della funzione BancoPosta, individuati attraverso uno specifico centro di costo;
  • j. Contratti con fornitori del centro di costo BancoPosta e correlati rapporti giuridici;
  • k. Azioni e partecipazioni detenute in società, consorzi ed enti emittenti carte di pagamento o di credito o che svolgono servizi di trasferimento fondi;
  • l. Titoli governativi di Paesi dell'area euro detenuti in ottemperanza alla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, art. 1, comma 1097 e successive modificazioni e altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano e relative riserve di valutazione espresse nel Patrimonio netto, inclusi gli strumenti finanziari derivati di copertura del rischio, rivenienti dai titoli di cui sopra;
  • m. Crediti e debiti (es. conti correnti postali) inerenti i rapporti giuridici di cui ai punti precedenti;
  • n. Crediti e debiti intergestori con Poste Italiane;
  • o. Crediti e debiti per imposte differite relative all'attività di BancoPosta;
  • p. Disponibilità liquide detenute in conti correnti postali e bancari dedicati all'attività di BancoPosta;
  • q. Disponibilità liquide detenute su un conto cd "Buffer" presso la Tesoreria dello Stato Ministero dell'Economia e delle Finanze;
  • r. Disponibilità liquide sul conto presso la Tesoreria dello Stato Ministero dell'Economia e delle Finanze relative all'impiego della raccolta effettuata presso i soggetti pubblici;
  • s. Valori in cassa degli Uffici Postali derivanti dall'attività di BancoPosta;
  • t. Contenziosi relativi all'attività di BancoPosta, con i connessi esiti;
  • u. Fondi per rischi ed oneri relativi ai beni e rapporti giuridici del Patrimonio BancoPosta.

84 Nel dettaglio sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività di BancoPosta, come sopra individuata, facenti parte delle seguenti categorie:

a. Contratti per la raccolta del risparmio presso il pubblico (es. conti correnti postali) sotto forma di depositi e servizi accessori ad essi collegati e sotto altra forma;

b. Contratti per la prestazione di servizi di pagamento, compresa l'emissione, gestione e vendita di carte di pagamento, anche prepagate (es. carte cd "postamat", "postepay"), per i servizi di acquiring e per il trasferimento fondi (es. vaglia postale);

c. Contratti per la prestazione di servizi di investimento (es. servizio di raccolta ordini, collocamento e consulenza in materia di investimento) e servizi accessori ad essi collegati (es. deposito titoli);

d. Convenzioni con Cassa Depositi e Prestiti SpA per l'attività di raccolta del risparmio postale;

e. Convenzioni con banche ed intermediari finanziari abilitati per promozione e collocamento di finanziamenti presso il pubblico (es. mutui, prestiti personali);

g. Convenzioni con intermediari abilitati per promozione e collocamento di strumenti finanziari, prodotti finanziariassicurativi e prodotti assicurativi (es. sottoscrizione azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, polizze vita, polizze danni);

85 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF stipulata il 27 marzo 2015 per il biennio 2015-2016. Inoltre è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF stipulata l'11 giugno 2014 per il triennio 2014-2016, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA)86. Entrambe le Convenzioni con il MEF, scadute il 31 dicembre 2016, sono in corso di rinnovo.

Criteri adottati per l'imputazione di elementi comuni di costo e di ricavo

Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

  • Individuazione, nell'ambito delle operazioni aziendali rilevate nel sistema di contabilità generale di Poste Italiane SpA, di quelle appartenenti all'operatività del Patrimonio destinato e confluenza delle stesse in un integrato, specifico sistema di contabilità separata.
  • Attribuzione al Patrimonio destinato di tutti i ricavi e i costi afferenti; in particolare, con riferimento alle attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio destinato, l'attribuzione dei connessi oneri avviene esclusivamente nel sistema di contabilità separata, attraverso l'iscrizione in appositi conti intergestori regolati periodicamente.
  • Regolazione di incassi e pagamenti con i terzi, per il tramite della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Poste Italiane SpA.
  • Imputazione delle imposte sul reddito sulla base delle risultanze del Rendiconto separato relativo al Patrimonio destinato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita.
  • Riconciliazione della contabilità separata con la contabilità generale.
  • Le attività o apporti svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono individuate da un apposito Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane (di seguito Regolamento Generale) approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 27 maggio 2015, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

Le relazioni intercorrenti tra le funzioni di Poste Italiane SpA e la funzione BancoPosta sono riconducibili a tre macro aree differenziate per natura di attività svolta per il Patrimonio:

  • Attività commerciale, intesa come la commercializzazione dei prodotti/servizi BancoPosta sui mercati di riferimento e per tutti i segmenti di clientela.
  • Attività di supporto, intesa come servizi di coordinamento e gestione degli investimenti, dei sistemi informativi, del servizio customer care e dei servizi postali.
  • Attività di staff, intese come attività trasversali di supporto al coordinamento e alla gestione del Patrimonio BancoPosta.

86 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).

A loro volta, tali attività, in ottemperanza alla Circolare Banca d'Italia n. 285/201387, sono classificate dal Regolamento Generale in funzioni di controllo e funzioni operative importanti e non importanti.

I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre Funzioni dell'Emittente. Tali Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e divengono efficaci, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.

La valorizzazione dei Disciplinari Esecutivi, in coerenza con l'esercizio 2015, ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono rivisitati annualmente.

Di seguito si riporta una tabella riassuntiva degli apporti delle Funzioni dell'Emittente al patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica delle modalità con cui sono stati determinati i prezzi di trasferimento.

Apporti Criteri di valorizzazione dei prezzi di riferimento
Rete commerciale Quota percentuale dei ricavi conseguiti
Penali in caso di mancato conseguimento degli standard qualitativi previsti
Sistemi informativi Componente fissa: Costi + mark-up
Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance
operative
Coordinamento e gestione investimenti Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Immobiliare Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione
Servizi postali e logistici Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio
Servizio customer care Prezzi per tipologia di contatti gestiti
Amministrazione, Finanza e Controllo
Risorse Umane e Organizzazione
Tutela Aziendale
Affari Legali Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Comunicazione esterna Ribaltamento costi esterni ove applicabile
Gestione processo acquisti
Controllo Interno
Compliance
Funzioni operative importanti Funzioni di controllo

87 Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013, parte quarta, cap. 1 – BancoPosta.

In proposito, si specifica che i nuovi Disciplinari Esecutivi definiti per l'esercizio 2016 e relativi alle funzioni operative importanti ed alle funzioni di controllo, sono stati oggetto di comunicazione alla Banca d'Italia ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza e che è trascorso il termine di 60 giorni entro il quale l'autorità poteva avviare il procedimento amministrativo di divieto.

I conti numerari intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, su cui sono regolati tutti i rapporti tra le due entità, sono remunerati allo stesso tasso riconosciuto dal MEF sul conto operativo (cd "Buffer") commisurato al tasso EONIA.

Alla determinazione del risultato economico e del Patrimonio netto BancoPosta, e quindi del contributo del Patrimonio destinato al risultato economico ed al Patrimonio netto di Poste Italiane SpA nel suo complesso, concorrono dunque i rapporti intergestori con le altre strutture della società gemmante. I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati da tali rapporti trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA, detti rapporti, in quanto intergestori, sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.

Regime di responsabilità

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta. Il Regolamento approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane SpA e successivamente modificato in data 31 luglio 2015 prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.

Rendiconto separato

Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.

Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato88 .

88 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 130 del passivo).

Riconciliazione del patrimonio netto separato (milioni di euro)
Voce del Rendiconto separato 130 160 200
Voce del prospetto integrativo Riserve da
valutazione
Riserve Utile
dell'esercizio
Riserve 1.872 872 1.000 -
Riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.000 - 1.000 -
Riserva fair value hedge 889 889 - -
Riserva cash flow hedge (17) (17) - -
Risultati portati a nuovo 1.514 (3) 949 568
Utili 1.517 - 949 568
Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti (3) (3) - -
Totale 3.386 869 1.949 568

Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.

Ulteriori aspetti normativi

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 22589, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.

In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".

89 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.

NOTE AL BILANCIO

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

La movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)

Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzatur
e ind.li e
comm.li
Migliorie
beni di
terzi
Altri
beni
Immobilizz.
in corso e
acconti
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Costo 75 2.697 1.829 320 392 1.457 36 6.806
Fondo ammortamento - (1.321) (1.453) (285) (196) (1.262) - (4.517)
Fondo svalutazione - (95) (9) (1) (12) - - (117)
Valore a bilancio 75 1.281 367 34 184 195 36 2.172
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 34 33 6 23 75 36 207
Riclassifiche - 12 7 - 5 5 (29) -
Dismissioni - - - - (2) - - (2)
Ammortamento - (106) (88) (9) (29) (82) - (314)
(Svalutazioni)/Riprese di valore - 8 (3) - 7 - - 12
Totale variazioni - (52) (51) (3) 4 (2) 7 (97)
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo 75 2.743 1.837 326 416 1.515 43 6.955
Fondo ammortamento - (1.427) (1.509) (294) (223) (1.322) - (4.775)
Fondo svalutazione - (87) (12) (1) (5) - - (105)
Valore a bilancio 75 1.229 316 31 188 193 43 2.075
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 28 43 7 25 62 35 200
Operazioni Straordinarie (1) - - 1 - - 20 8 29
Rettifiche(2) - - - - - - - -
Riclassifiche(3) - 3 6 - 3 25 (35) 2
Dismissioni(4) - - - - (2) - - (2)
Ammortamento - (108) (80) (10) (32) (89) - (319)
(Svalutazioni)/Riprese di valore - 10 4 - - - - 14
Totale variazioni - (67) (26) (3) (6) 18 8 (76)
Saldo al 31 dicembre 2016
Costo 75 2.774 1.956 330 440 1.642 51 7.268
Fondo ammortamento - (1.535) (1.659) (301) (253) (1.431) - (5.179)
Fondo svalutazione - (77) (7) (1) (5) - - (90)
Valore a bilancio 75 1.162 290 28 182 211 51 1.999
Operazioni straordinarie(1)
Costo - - 113 - - 50 8 171
Fondo ammortamento - - (112) - - (30) - (142)
Totale - - 1 - - 20 8 29
Rettifiche(2)
Costo - - 2 - - 1 - 3
Altre voci del passivo patrimoniale - - - - - - - -
Fondo ammortamento - - (2) - - (1) - (3)
Totale - - - - - - - -
Riclassifiche(3)
Costo
Fondo ammortamento
-
-
3
-
6
-
-
-
3
-
25
-
(35)
-
2
-
Totale - 3 6 - 3 25 (35) 2
Dismissioni(4)
Costo - - (45) (3) (4) (11) - (63)
Fondo ammortamento - - 44 3 2 11 - 60
Fondo svalutazione - - 1 - - - - 1
Totale - - - - (2) - - (2)

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2016 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto di libro di complessivi 67 milioni di euro.

Di seguito si commentano le principali variazioni intervenute nell'esercizio 2016.

I nuovi investimenti per 200 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 28 milioni di euro, relativi a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (21 milioni di euro) e locali di smistamento posta (7 milioni di euro);
  • 43 milioni di euro per impianti, di cui 27 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 6 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza, 5 milioni di euro per l'installazione di ATM (automated teller machine) e 5 milioni di euro per l'acquisizione dell'infrastruttura di telecomunicazione;
  • 25 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (15 milioni di euro) e la parte strutturale (10 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 62 milioni di euro per altri beni, di cui 53 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage, 7 milioni di euro per l'acquisto di dotazioni nell'ambito del progetto del nuovo layout degli Uffici Postali e 2 milioni di euro per il rinnovo della dotazione strumentale per l'attività di recapito;
  • 35 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 19 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali, 6 milioni di euro per lavori di ristrutturazione presso Uffici direzionali, 6 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione) e 3 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo.

Le operazioni straordinarie di complessivi 29 milioni di euro, si riferiscono all'operazione di scissione parziale del ramo d'azienda "Rete Fissa TLC" da parte della controllata PosteMobile SpA, e alla contestuale acquisizione di impianti di rete infrastrutturale (1 milione di euro), di asset tecnologici già in uso (20 milioni di euro) e di asset tecnologici non ancora inseriti nel processo produttivo (8 milioni di euro).

Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso. (nota 2.4 – Uso di stime).

Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 35 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano l'attivazione di hardware stoccato in magazzino e la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente gli ex alloggi di servizio di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e gli alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta. La movimentazione degli Investimenti immobiliari è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Esercizio
2016
Esercizio
2015
Saldo al 1° gennaio
Costo 144 147
Fondo ammortamento (82) (79)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a bilancio 61 67
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - -
Dismissioni (1) (1) (1)
Ammortamento (4) (5)
Totale variazioni (5) (6)
Saldo al 31 dicembre
Costo 142 144
Fondo ammortamento (85) (82)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a bilancio 56 61
Fair value al 31 dicembre 113 113
Dismissioni(1)
Costo (2) (3)
Fondo ammortamento 1 2
Totale (1) (1)

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre è rappresentato per 65 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda90 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane SpA mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

90 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di Livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 2.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI

La movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali
Diritti di
brevetto ind.le e
diritti di utilizz.
opere d'ingegno
Concessioni,
licenze, marchi
e diritti simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Costo 1.953 2 64 2.019
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (1.641) (2) - (1.643)
Valore a bilancio 312 - 64 376
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 126 - 50 176
Riclassifiche 57 - (57) -
Dismissioni - - - -
Ammortamenti e svalutazioni (178) - - (178)
Totale variazioni 5 - (7) (2)
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo 2.134 2 57 2.193
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (1.817) (2) - (1.819)
Valore a bilancio 317 - 57 374
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 106 - 75 181
Operazioni straordinarie (1) 4 - 5 9
Riclassifiche(2) 52 - (55) (3)
Dismissioni(3) - - - -
Ammortamenti e svalutazioni (195) - - (195)
Totale variazioni (33) - 25 (8)
Saldo al 31 dicembre 2016
Costo 2.309 2 82 2.393
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (2.025) (2) - (2.027)
Valore a bilancio 284 - 82 366
Operazioni straordinarie (1)
Costo 19 - 5 24
Ammortamento cumulato (15) - - (15)
Totale 4 - 5 9
Riclassifiche(2)
Costo 52 - (55) (3)
Ammortamento cumulato - - - -
Totale 52 - (55) (3)
Dismissioni(3)
Costo (2) - - (2)
Ammortamento cumulato 2 - - 2
Totale - - - -

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Gli investimenti dell'esercizio 2016 in Attività immateriali ammontano a 181 milioni di euro e comprendono costi interni per 4 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori. Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, di 106 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività che riguardano lo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (35 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (21 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (12 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (8 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (6 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 52 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

Le operazioni straordinarie di complessivi 9 milioni di euro, si riferiscono all'operazione di scissione parziale del ramo d'azienda "Rete Fissa TLC" da parte della controllata PosteMobile SpA, e alla contestuale acquisizione di applicativi software già in uso (4 milioni di euro) e di applicativi collaudati non ancora inseriti nel processo produttivo (5 milioni di euro).

A4 - PARTECIPAZIONI

La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:

tab. A4 - Partecipazioni (milioni di euro)
Saldo al Saldo al
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Partecipazioni in imprese controllate 1.604 1.993
Partecipazioni in imprese collegate 211 211
Totale 1.815 2.204

Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Le Partecipazioni in imprese controllate e collegate si sono movimentate come di seguito rappresentato:

Tab. A4.1 - Movimentazione delle Partecipazioni

Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizio 2016
(milioni di euro)
Incrementi Decrementi Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al
01.01.16
Sottoscr.ni
/Vers. in
c/cap.le
Acquisti Vendite,
liquidazioni,
fusioni,
scissioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Rival. (Sval.) Saldo al
31.12.16
in imprese controllate
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito
Centrale SpA
372 - - - (372) - - -
BancoPosta Fondi SpA SGR 12 - - - (12) - - -
CLP ScpA - - - - - - - -
Consorzio PosteMotori - - - - - - - -
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA - - - - - - - -
EGI SpA 182 - - - - - (4) 178
Indabox Srl - - 1 - - - - 1
Mistral Air Srl - - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - - - -
Poste Tributi ScpA 2 - - - - - - 2
PosteTutela SpA 1 - - - - - - 1
Poste Vita SpA 1.219 - - - - - - 1.219
Postecom SpA 13 - - - - - - 13
Postel SpA 120 - - 1 - - - 121
PosteMobile SpA 71 - - (11) - - - 60
PosteShop SpA 1 - - (1) - - - -
Risparmio Holding SpA(1) - - - - - - - -
SDA Express Courier SpA - 38 - - - - (29) 9
Totale imprese controllate 1.993 38 1 (11) (384) - (33) 1.604
in imprese collegate
Anima Holding SpA 211 - - - - - - 211
Totale imprese collegate 211 - - - - - - 211
Totale 2.204 38 1 (11) (384) - (33) 1.815

(1) Società a controllo congiunto.

Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizio 2015 (milioni di euro)

Incrementi Decrementi Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al
01.01.15
Sottoscr.ni
/Vers. in
c/cap.le
Acquisti Vendite,
liquidazioni,
fusioni,
scissioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Rival. (Sval.) Saldo al
31.12.15
in imprese controllate
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito
Centrale SpA
372 - - - - - - 372
BancoPosta Fondi SpA SGR 12 - - - - - - 12
CLP ScpA - - - - - - - -
Consorzio PosteMotori - - - - - - - -
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA - - - - - - - -
EGI SpA 191 - - - - - (9) 182
Mistral Air Srl - - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - - - -
Poste Holding Participações do Brasil Ltda 1 - - (1) - - - -
Poste Tributi ScpA 2 - - - - - - 2
PosteTutela SpA 1 - - - - - - 1
Poste Vita SpA 1.219 - - - - - - 1.219
Postecom SpA 13 - - - - - - 13
Postel SpA 124 - - - - - (4) 120
PosteMobile SpA 71 - - - - - - 71
PosteShop SpA - 1 - - - - - 1
SDA Express Courier SpA 23 40 - - - - (63) -
Totale imprese controllate 2.029 41 - (1) - - (76) 1.993
in imprese collegate
Telma-Sapienza Scarl 1 - - - - - (1) -
ItaliaCamp Srl - - - - - - - -
Anima Holding SpA - - 211 - - - - 211
Totale imprese collegate 1 - 211 - - - (1) 211
Totale 2.030 41 211 (1) - - (77) 2.204

Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2016 sono le seguenti:

  • Versamenti a favore di SDA Express Courier SpA di complessivi 38 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 31 marzo 2016 e costituzione di altre riserve patrimoniali, come deliberato dalla Assemblea straordinaria del 6 ottobre 2016 della partecipata.
  • Acquisto, in data 7 novembre 2016, dell'intero capitale sociale della Indabox Srl al prezzo di 0,65 milioni di euro, società attiva nel mercato del commercio elettronico con una piattaforma destinata a favorire gli scambi commerciali.
  • Fusione per incorporazione della società PosteShop SpA nella controllata Postel SpA in data 22 aprile 2016, con effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° maggio 2016.
  • Scissione parziale del ramo d'azienda "Rete Fissa TLC" di PosteMobile SpA in favore di Poste Italiane SpA, come deliberato dalle Assemblee straordinarie delle società del 26 gennaio 2016, per un valore netto contabile di circa 11 milioni di euro, con effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° maggio 2016.
  • Sottoscrizione, in data 7 ottobre 2016, del capitale sociale della neo costituita Risparmio Holding SpA, partecipata per l'80% da Poste Italiane SpA e per il 20% da Cassa Depositi e Prestiti SpA. L'oggetto sociale della società prevede l'istruttoria volta all'assunzione di partecipazioni, finanziamenti delle società o enti alle quali partecipa, compravendita titoli per via diretta e/o tramite partecipazione ad una società appositamente costituita. A tal fine, in data 17 ottobre 2016 è stata costituita la Equam SpA (società controllata all'80% da Risparmio Holding SpA e per il 20% da Anima Holding SpA).

Inoltre:

  • In data 10 novembre 2016, Poste Italiane SpA, Cassa Depositi e Prestiti e Anima Holding SpA hanno sottoscritto un Accordo Quadro per lo sviluppo di un progetto comune finalizzato alla creazione di un primario operatore del settore della gestione del risparmio. Nell'ambito dell'accordo Poste Italiane e Anima Holding si sono impegnate a perfezionare nel più breve tempo possibile il conferimento da parte di Poste Italiane del 100% della partecipazione nella controllata BancoPosta Fondi SpA SGR in Anima Holding. A seguito di tale operazione, Poste Italiane aumenterà la quota di partecipazione in Anima Holding dal 10,32% fino ad un massimo del 24,9%. L'operazione, nei termini e con gli impegni assunti a tutto il 31 dicembre 2016, configura uno scambio azionario a seguito del quale Poste Italiane rafforzerà la propria partecipazione di collegamento in Anima Holding SpA senza tuttavia assumerne, in base alle condizioni esistenti alla data di predisposizione del presente bilancio, il relativo controllo91. Il perfezionamento dell'operazione è subordinato agli adempimenti e alle autorizzazioni previste dalla Legge e dai regolamenti applicabili. Eventuali sviluppi futuri dell'alleanza e/o nelle modalità di esecuzione della prospettata operazione saranno rilevati secondo i principi contabili di riferimento.
  • In coerenza con gli indirizzi strategici di Gruppo e facendo seguito alle negoziazioni intervenute nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2016, sfociate in una proposta formulata dal compratore in data 10 gennaio 2017, a seguito delle delibere dei Consigli di Amministrazione di Poste Italiane SpA e dell'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa SpA (Invitalia) in data 8 febbraio 2017 è stato stipulato l'accordo di trasferimento da Poste Italiane a Invitalia dell'intero pacchetto azionario di Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA (BdM-MCC SpA), al prezzo complessivo di 390 milioni di euro. L'incasso del corrispettivo è previsto per circa 360 milioni di euro, in più soluzioni entro l'esercizio 2017 e per 30 milioni di euro a cinque anni. Il perfezionamento dell'operazione, subordinato all'approvazione da parte della Banca d'Italia, del Ministero dello Sviluppo Economico e della Banca Centrale Europea, è previsto nel primo semestre dell'esercizio 2017.

Al 31 dicembre 2016, il valore contabile delle partecipazioni nelle controllate BancoPosta Fondi SpA SGR e BdM-MCC SpA, pari complessivamente a 384 milioni di euro, in conformità di quanto previsto dall'IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", è stato riclassificato nella voce dedicata dell'attivo patrimoniale (par. A11).

91 In data 14 ottobre 2016, Poste Italiane ha reso noto di aver comunicato a Banca Popolare di Milano Scarl di non rinnovare tacitamente il patto parasociale sottoscritto tra le parti in data 26 giugno 2015 e in scadenza il 16 aprile 2017, avente ad oggetto le rispettive partecipazioni azionarie di Anima Holding SpA. In conseguenza di quanto sopra, alla data di scadenza del 16 aprile 2017, il patto parasociale non avrà più effetti tra le parti.

Nei primi mesi dell'esercizio 2017, sono intervenute le seguenti operazioni:

  • In data 13 gennaio 2017, il Consiglio di Amministrazione di Risparmio Holding SpA ha approvato la richiesta ai soci di un versamento a fondo perduto per far fronte agli impegni assunti dalla società nell'esercizio 2016. Le relative passività di competenza di Poste Italiane, pari a circa 4 milioni di euro, sono state accertate negli Altri fondi per rischi e oneri92 .
  • In data 24 gennaio 2017 è avvenuta la pubblicazione nel Registro delle imprese della nomina e dei poteri del liquidatore della società Poste Tributi ScpA, la cui Assemblea straordinaria ne ha deliberato la messa in liquidazione in data 30 dicembre 2016.
  • In data 30 gennaio 2017, è stato stipulato l'Atto di scissione parziale di Postecom SpA in favore di Postel SpA del ramo d'azienda relativo alle attività connesse alla partecipazione in PatentiViaPoste ScpA e nel Consorzio Poste Motori e il successivo atto di fusione per incorporazione di Postecom SpA in Poste Italiane SpA. L'efficacia giuridica, contabile e fiscale di entrambe le operazioni decorrerà dal 1° apr ile 2017.
  • In data 2 febbraio 2017, l'Assemblea straordinaria di Indabox Srl ha deliberato l'aumento di capitale sociale e la costituzione di una riserva straordinaria per complessivi 0,8 milioni di euro interamente versati da Poste Italiane SpA.
  • In data 15 febbraio 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust e dell'autorizzazione all'operazione da parte di Banca d'Italia, nonché del verificarsi delle altre condizioni sospensive previste dal contratto preliminare del 16 settembre 2016, Poste Italiane ha acquistato – per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro – una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl, società che detiene il 49,5% della SIA SpA (SIA), posseduta al 100% da FSI Investimenti, a sua volta controllata da CDP Equity SpA che detiene una partecipazione pari al 77,1% del suo capitale sociale. A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione pari al 14,85% del capitale della SIA. Il prezzo della transazione è stato corrisposto per l'80% al perfezionamento dell'acquisto. Il prezzo finale potrebbe essere oggetto di aggiustamento, in aumento o in diminuzione, in funzione di predeterminati valori della Posizione Finanziaria Netta della SIA al 31 dicembre 2016 e dei risultati economici della stessa per l'esercizio 2017. Contestualmente al perfezionamento della transazione, ha altresì acquistato efficacia il patto parasociale tra Poste Italiane e CDP Equity che disciplina la governance e gli assetti proprietari di FSIA e di SIA sulla quale le parti eserciteranno controllo congiunto.

Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2016, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani quinquennali delle unità organizzative interessate (società e loro controllate) o comunque alle più recenti previsioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di piano sono stati utilizzati per la previsione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato quindi applicato il metodo DCF (Discounted cash flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net operating profit less adjusted taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita ed attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted average cost of capital). Per le valutazioni delle partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2016 si è assunto un tasso di crescita pari all'1,2% (1,34% al 31 dicembre 2015) mentre i

92 Essendo la Risparmio Holding SpA controllata da Poste Italiane congiuntamente a CDP SpA, gli effetti economici sono stati rilevati negli oneri finanziari (tab C9.2).

wacc, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 6,16% e un valore massimo del 6,97%. Il costo del capitale proprio (Ke) è del 7,42% per l'attività bancaria e del 7,47% per l'attività di gestione del risparmio.

Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti, il valore delle seguenti partecipazioni è stato complessivamente ridotto di 33 milioni di euro (tab. C8). In particolare:

  • per la società SDA Express Courier SpA, la cui partecipazione è stata svalutata di 29 milioni di euro, si è assunto il patrimonio netto come migliore approssimazione del suo valore d'uso, che, nelle circostanze, si è ritenuto non inferiore al valore recuperabile della società;
  • per la società EGI SpA, la cui partecipazione è stata svalutata di 4 milioni di euro, si è assunto il patrimonio netto rettificato delle plusvalenze latenti degli immobili di proprietà (al netto dei relativi effetti fiscali) come migliore approssimazione del suo valore d'uso, cautelativamente ritenuto un valido indicatore del valore recuperabile della società.

Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2017 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.

L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e possedute per la dismissione al 31 dicembre 2016 è il seguente:

tab. A4.2 - Elenco delle Partecipazioni
(migliaia di euro)
Denominazione Quota % Capitale
Sociale (1)
Utile/(Perdita)
dell'esercizio
Patr. netto
contabile
Patr. netto
pro quota
Valore
contabile al
31.12.16
Diff. tra
Patr. netto e
valore
contabile
in imprese controllate
CLP ScpA 51,00 516 - 516 263 263 -
Consorzio PosteMotori 58,12 120 - 120 70 70 -
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA(2) 51,00 120 - 120 61 61 -
EGI SpA 55,00 103.200 1.585 235.402 129.471 178.351 (48.880)
Indabox Srl(2) 100,00 25 (139) 92 92 750 (658)
Mistral Air Srl 100,00 1.000 (2.942) 1.687 1.687 - 1.687
PatentiViaPoste ScpA(2) 69,65 120 7 127 88 84 4
Poste Tributi ScpA(2) 70,00 2.583 1 2.538 1.777 1.808 (31)
PosteTutela SpA 100,00 153 503 13.153 13.153 818 12.335
Poste Vita SpA(2) 100,00 1.216.608 377.511 3.292.074 3.292.074 1.218.481 2.073.593
Postecom SpA 100,00 6.450 1.786 15.529 15.529 12.789 2.740
Postel SpA 100,00 20.400 (7.968) 96.081 96.081 121.447 (25.366)
PosteMobile SpA 100,00 32.561 17.903 56.043 56.043 60.580 (4.537)
SDA Express Courier SpA 100,00 10.000 (28.904) 9.125 9.125 9.125 -
in imprese a controllo congiunto
Risparmio Holding SpA(2) 80,00 50 (4.932) (4.882) (3.906) - (3.906)
in imprese collegate
ItaliaCamp Srl(3) 20,00 10 83 104 21 2 19
Anima Holding SpA(4) 10,32 5.765 63.262 794.420 81.984 210.468 (128.484)
in imprese possedute per la dismissione
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA 100,00 364.509 29.146 425.042 425.042 371.978 53.064
BancoPosta Fondi SpA SGR 100,00 12.000 21.751 46.013 46.013 12.000 34.013

(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione della società Anima Holding SpA con sede sociale a Milano.

(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto non coincidenti con i conti annuali della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(3) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31 dicembre 2015.

(4) Dati dell'ultimo bilancio consolidato approvato dalla società al 30 settembre 2016.

A5 - ATTIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA

Al 31 dicembre 2016 le Attività finanziarie BancoPosta sono le seguenti.

tab. A5 - Attività finanziarie BancoPosta
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti e crediti 8 7.907 7.915 - 8.811 8.811
Investimenti posseduti sino a scadenza
Titoli a reddito fisso
[tab. A5.2] 11.213
11.213
1.470
1.470
12.683
12.683
11.402
11.402
1.484
1.484
12.886
12.886
Invest.disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
Azioni
[tab. A5.2] 35.893
35.789
104
1.370
1.370
-
37.263
37.159
104
31.488
31.417
71
1.109
998
111
32.597
32.415
182
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedging
Fair value hedging
185
33
152
6
6
-
191
39
152
325
44
281
3
3
-
328
47
281
Totale 47.299 10.753 58.052 43.215 11.407 54.622

Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 144/2001 che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato e in particolare la gestione della liquidità derivante dalla raccolta effettuata, in nome proprio ma con vincoli riguardanti l'impiego, in conformità alla normativa applicabile, e la gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi (nota - Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Finanziamenti e crediti

tab. A5.1 - Finanziamenti e Crediti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Finanziamenti - - - - 417 417
Crediti 8 7.907 7.915 - 8.394 8.394
Depositi presso il M EF - 6.189 6.189 - 5.855 5.855
M EF conto Tesoreria dello Stato - - - - 1.331 1.331
Altri crediti finanziari 8 1.718 1.726 - 1.208 1.208
Totale 8 7.907 7.915 - 8.811 8.811

Crediti

La voce Crediti di 7.915 milioni di euro include:

  • Depositi presso il MEF di 6.189 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario93 .
  • Al 31 dicembre 2016 la voce MEF conto Tesoreria dello Stato presenta un saldo a debito, pertanto, le variazioni intervenute nell'esercizio 2016, sono commentate nel par. B6.
  • Altri crediti finanziari di 1.726 milioni di euro così composti:

93Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

tab. A5.1.1 - Altri crediti finanziari (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività non
correnti
Attività
Totale
correnti
Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia - 1.435 1.435 - 864 864
Partite in corso di regolamento con il sistema bancario - 147 147 - 106 106
Partite da addebitare alla clientela - 116 116 - 233 233
Altri crediti 8 20 28 - 5 5
Totale 8 1.718 1.726 - 1.208 1.208

I crediti per Depositi in garanzia di 1.435 milioni di euro sono relativi per 1.391 milioni di euro a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 44 milioni di euro a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Le partite in corso di regolamento con il sistema bancario di 147 milioni di euro sono prevalentemente costituite da: versamenti tramite assegni bancari e prelevamenti tramite bancomat effettuati presso gli Uffici Postali.

Le Partite da addebitare alla clientela di 116 milioni di euro sono prevalentemente costituite da: prelievi da ATM BancoPosta, utilizzi di carte di debito emesse da BancoPosta, assegni e altri titoli postali regolati in Stanza di compensazione, etc.

Gli Altri crediti comprendono un credito di 8 milioni di euro relativo al corrispettivo differito (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuto il 21 giugno 2016) riconosciuto a Poste Italiane a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated (l'operazione è descritta di seguito alla tab. A5.2).

Investimenti in titoli

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana, e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 44.570 milioni di euro. La movimentazione è la seguente:

tab. A5.2 - Movimentazione degli Investimenti in titoli (milioni di euro)
HTM AFS FV vs CE TOTALE
Titoli Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2015 13.808 14.100 23.941 28.751 - - 37.749 42.851
Acquisti - - 7.575 8.280 5.627 5.862 13.202 14.142
Rimborsi (1.196) (1.196) (2.143) (2.143) (1.650) (1.650) (4.989) (4.989)
Trasf.ti riserve di PN - - - (385) - - - (385)
Var. costo ammortizzato - 3 - (20) - - - (17)
Variazioni fair value a PN - - - 1.401 - - - 1.401
Variazioni fair value a CE - - - (432) - - - (432)
Var.ni per op. di CFH - - - - - - - -
Effetti delle vendite a CE - - - 385 - 1 - 386
Ratei esercizio corrente - 187 - 302 - - - 489
Vendite ed estinzione ratei - (208) (2.945) (3.724) (3.977) (4.213) (6.922) (8.145)
Saldo al 31 dicembre
2015
12.612 12.886 26.428 32.415 - - 39.040 45.301
Acquisti 1.080 1.121 8.350 8.766 315 316 9.745 10.203
Rimborsi (1.300) (1.300) (650) (686) (315) (315) (2.265) (2.301)
Trasf.ti riserve di PN - - - (472) - - - (472)
Var. costo ammortizzato - (3) - (39) - - - (42)
Variazioni fair value a PN - - - (1.643) - - - (1.643)
Variazioni fair value a CE - - - 856 - - - 856
Var.ni per op. di CFH (*) - - - 3 - - - 3
Effetti delle vendite a CE - - - 471 - - - 471
Ratei esercizio corrente - 170 - 331 - - - 501
Vendite ed estinzione ratei - (191) (1.950) (2.843) - (1) (1.950) (3.035)
Saldo al 31 dicembre
2016
12.392 12.683 32.178 37.159 - - 44.570 49.842

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Al 31 dicembre 2016, il fair value94 del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza, iscritti al costo ammortizzato, è di 14.447 milioni di euro (di cui 170 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione).

I titoli disponibili per la vendita sono iscritti al fair value di 37.159 milioni di euro (di cui 331 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione). L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 787 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.643 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 856 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Nel portafoglio dei titoli disponibili per la vendita sono compresi due titoli a tasso fisso per un ammontare di 750 milioni di euro ciascuno con cedola semestrale e durata rispettivamente di 4 e 5 anni, emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2016 fair value complessivo di 1.509 milioni di euro).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nel par. D2.

Investimenti in azioni

Sono rappresentati:

  • per 74 milioni di euro, dal fair value di 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono convertibili in altrettanti titoli di Classe A, regolarmente quotati sul New York Stock Exchange;
  • per 27 milioni di euro, dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016. A seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd95, a Poste Italiane è stato riconosciuto un corrispettivo corrispondente ad un fair value di complessivi 121 milioni di euro (rilevato come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritto nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria) così suddiviso:
    • 88 milioni di euro per cassa;
    • 25 milioni di euro corrispondenti al controvalore di 32.059 Azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,95296 azioni ordinarie ogni azione di classe C e opportunamente scontate ad un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
    • 8 milioni di euro pagabili da Visa Incorporated a tre anni dalla conclusione dell'operazione;

94Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

95Con comunicazione del 21 dicembre 2015, Visa Europe Ltd ha informato i suoi Principal Member che a ciascuno di essi sarebbe stato riconosciuto un corrispettivo derivante dall'operazione di acquisizione e incorporazione della Visa Europe Ltd (in cui Poste Italiane deteneva una partecipazione assegnata in sede di costituzione) nella società di diritto statunitense Visa Incorporated.

96Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

• per 3 milioni di euro, dal fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 9 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto (par. B3).

Strumenti finanziari derivati

La movimentazione degli Strumenti finanziari derivati nell'esercizio è stata la seguente:

(milioni di euro)
FV vs CE
Acquisti a termine
Asset swap
Vendite a termine Totale
nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value
- - 1.700 1 7.295 (1.67 2) - - - - 8.995 (1.671)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
12
-
(39)
4.780
-
(320)
404
-
75
108
-
(108)
4
-
(4)
2.700
-
(2.700)
2
-
(2)
7.588
-
(3.128)
422
-
30
- - 1.700 (26) 11.755 (1.193) - - - - 13.455 (1.219)
-
(475)
6
-
(3)
100
-
(410)
(19)
-
(20)
4.525
-
(130)
(885)
(1)
27
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.500
-
(1.015)
(898)
(1)
4
3 1.390 (65) 16.150 (2.052) - - - - 17.940 (2.114)
6
(3)
175
1.215
33
(98)
3.585
12.565
152
(2.204)
-
-
-
-
-
-
-
-
3.960
13.980
191
(2.305)
875
400
200
200
Acquisti a termine tab. A5.3 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedging
Asset swap Fair value hedging

(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

(**) I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

(***) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 13 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedging in essere, detenuti per limitare la volatilità del prezzo di taluni impieghi a tasso fisso disponibili per la vendita, hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione negativa netta efficace del fair value di 885 milioni di euro (di cui 69 milioni di euro di variazione positiva relativa a strumenti finanziari stipulati nel corso dell'esercizio in commento), i titoli coperti (tab. A5.2) hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 856 milioni di euro, essendo la differenza di 29 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.

Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato le seguenti operazioni:

  • stipula di acquisti a termine per un nozionale di 875 milioni di euro di cui 475 milioni regolati entro il 31 dicembre 2016;
  • stipula di nuovi asset swap di cash flow hedge per un nozionale di 100 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di cash flow hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 410 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di fair value hedge per un nozionale di 4.525 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 130 milioni di euro.

A6 - ATTIVITÀ FINANZIARIE

tab. A6 - Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
Attività
Totale
non correnti
correnti
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Finanziamenti e crediti 539 231 770 486 464 950
Finanziamenti 532 180 712 478 409 887
Crediti 7 51 58 8 55 63
Invest.disponibili per la vendita 562 12 574 467 113 580
Azioni 5 - 5 5 - 5
Titoli a reddito fisso 557 5 562 462 107 569
Altri investimenti - 7 7 - 6 6
Totale 1.101 243 1.344 953 577 1.530

Al 31 dicembre 2016 le Attività finanziarie del patrimonio non destinato sono le seguenti:

Finanziamenti e crediti

Finanziamenti

Quota non corrente

La voce comprende:

  • un prestito subordinato irredimibile per 250 milioni di euro, concesso alla Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo;
  • un prestito di 200 milioni di euro concesso alla Banca del Mezzogiorno–MedioCredito Centrale SpA nell'esercizio 2016 e rimborsabile in un'unica soluzione l'11 febbraio 2018, a supporto dello sviluppo della propria attività;
  • Contingent Convertible Notes97di 82 milioni di euro (valore nominale complessivo 75 milioni di euro) sottoscritte in data 23 dicembre 2014 da Poste Italiane SpA, nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI SpA98, emesse dalla Midco SpA che, a sua volta, detiene il 51% della Alitalia SAI. Tali Contingent Convertible Notes, di durata ventennale, maturano dal 1° gennaio 2015 un interesse contrattuale del 7% nominale annuo. Il pagamento degli interessi e del capitale sarà effettuato dalla Midco SpA se, e nella misura in cui, esistono risorse liquide disponibili. Sulla base dell'ultimo Piano industriale del Gruppo Alitalia, redatto alla fine dell'esercizio 2014, una ragionevole stima del tasso di interesse effettivo che maturerà sulle Notes è di circa il 4,6%. Alla data di redazione del presente bilancio, sulla base delle migliori informazioni a nostra disposizione, dei termini contrattuali del prestito e del menzionato piano industriale del Gruppo Alitalia, nonché sulla base delle risultanze dell'ultimo bilancio approvato il 4 luglio 2016 della Midco SpA, relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2015 (recante un patrimonio netto di 323 milioni di euro e un valore della partecipazione in Alitalia pari a 403 milioni di euro), seppur in presenza di impairment indicators (quali: notizie stampa circa lo stato di liquidità, solvibilità, esposizione a rischi finanziari, commerciali e reputazionali del Gruppo di appartenenza del debitore), non sussistono le condizioni per rettificare il

97 Prestito convertibile, al verificarsi di determinate condizioni negative, in uno strumento finanziario partecipativo ai sensi dell'art. 2346 comma 6 del Codice Civile dotato degli stessi diritti associati al prestito.

98 Trattasi della c.d."Nuova Alitaila" società in cui è stata conferita tutta l'attività operativa di vettore aereo della Alitalia Compagnia Aerea Italiana, oggi CAI SpA. Tale società detiene il 100% del pacchetto azionario della Midco SpA.

valore delle Contingent Convertible Notes. Tuttavia, fermo restando il continuo monitoraggio delle informazioni che verranno rese disponibili dalla citata Midco SpA sulla base delle previsioni contrattuali vigenti, non si può escludere che eventuali sviluppi degli accordi fra la compagnia aerea, la relativa compagine azionaria e gli istituti finanziatori, oltre agli eventuali rischi di settore, possano influire su future valutazioni circa la realizzabilità del credito. Degli eventuali effetti di tali sviluppi, si terrà conto secondo i principi di riferimento.

Quota corrente

La voce (180 milioni di euro) si riferisce ad una linea di credito concessa alla Banca del Mezzogiorno– MedioCredito Centrale SpA, per un importo massimo di 100 milioni di euro e scadenza prevista entro l'esercizio 2017, e conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.

Di seguito il dettaglio:

tab. A6.1 - Quota corrente dei finanziamenti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Denominazione c/c di
Finanzia
corrisponden
menti
za
Totale Finanzia
menti
c/c di
corrisponden
za
Totale
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA 50 - 50 200 - 200
Mistral Air Srl - 10 10 - 6 6
PatentiViaPoste ScpA - 1 1 - 1 1
Poste Tributi ScpA - 6 6 - 6 6
Poste Vita SpA - - - 51 - 51
Postel SpA - 18 18 - 44 44
PosteShop SpA - - - - 1 1
SDA Express Courier SpA - 94 94 - 97 97
50 129 179 251 155 406
Ratei su finanziamenti non correnti 1 - 1 3 - 3
Totale 51 129 180 254 155 409

Crediti

Il dettaglio della voce Crediti è il seguente:

tab. A6.2 - Crediti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo - 1 1 - 3 3
Depositi in garanzia - 50 50 - 52 52
Vs. acquirenti alloggi di servizio 7 - 7 8 - 8
Totale 7 51 58 8 55 63

I crediti per Depositi in garanzia di 50 milioni di euro sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (par. D2).

Investimenti disponibili per la vendita

La movimentazione nell'esercizio in commento è stata la seguente:

tab. A6.3 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)
Azioni Titoli a reddito fisso Altri investimenti Totale
Valore di
bilancio
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2015 5 500 569 5 6 580
Acquisti - - - - - -
Rimborsi - - - - - -
Trasf.ti riserve di PN - - - - - -
Var. costo ammortizzato - - 1 - - 1
Var. fair value a PN - - 4 - - 4
Var. fair value a CE - - (5) - - (5)
Effetti delle vendite a CE - - - - - -
Svalutazione - - - - - -
Ratei esercizio corrente - - 6 - - 6
Vendite ed estinzione ratei - - (6) - - (6)
Saldo al 31 dicembre 2015 5 500 569 5 6 580
Acquisti - 100 101 - - 101
Rimborsi - (100) (100) - - (100)
Trasf.ti riserve di PN - - - - - -
Var. costo ammortizzato - - - - - -
Var. fair value a PN - - (4) - 1 (3)
Var. fair value a CE - - (3) - - (3)
Effetti delle vendite a CE - - - - - -
Svalutazione - - - - - -
Ratei esercizio corrente - - 5 - - 5
Vendite ed estinzione ratei - - (6) - - (6)
Saldo al 31 dicembre 2016 5 500 562 5 7 574

Azioni

Sono rappresentate principalmente dalla partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014, e dal costo storico di 4,5 milioni di euro della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione, invariata dallo scorso esercizio.

Titoli a reddito fisso

La voce accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro (fair value di 562 milioni di euro). Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.

Altri investimenti

La voce accoglie fondi comuni di investimento di tipo azionario per un fair value di 7 milioni di euro.

Strumenti finanziari derivati

tab. A 6.4 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value
vs. conto
economico
Totale Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value
vs. conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio (5) (46) - (51) - (51) (7) (58)
Incrementi/(decrementi)(*) (3) (7) - (10) 1 (4) 1 (2)
Perfezionamento copertura - - - - (6) - 6 -
Operazioni completate(**) 1 9 - 10 - 9 - 9
Saldo al 31 dicembre (7) (44) - (51) (5) (46) - (51)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - - - - - - -
Strumenti derivati passivi (7) (44) - (51) (5) (46) - (51)

La movimentazione degli Strumenti finanziari nell'esercizio è stata la seguente:

(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

(**) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2016 gli strumenti derivati in essere con un fair value99 negativo di 51 milioni di euro sono rappresentati:

  • da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da un contratto di Swap di cash flow hedging, stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (par. B.7); con tale operazione, la Società si è assunta l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31dicembre 2016, all'1,339%.

A7 - CREDITI COMMERCIALI

Il dettaglio è il seguente:

tab. A7 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 4 1.569 1.573 5 1.522 1.527
Crediti vs. imprese controllate - 290 290 - 293 293
Crediti vs. Controllanti - 236 236 - 322 322
Totale 4 2.095 2.099 5 2.137 2.142
di cui Patrimonio BancoPosta - 743 743 - 795 795

99 Il fair value degli strumenti derivati in commento è determinato come il valore attuale dei flussi di cassa attesi relativi ai differenziali da scambiare.

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Ministeri ed Enti Pubblici - 619 619 - 605 605
Cassa Depositi e Prestiti
Corrispondenti esteri
-
-
364
285
364
285
-
-
397
236
397
236
Crediti per servizi SMA
Crediti per conti con saldo debitore - 142 142 - 138 138
Crediti per altri servizi BancoPosta - 113 113 - 109 109
Crediti verso altri clienti - 321 321 - 279 279
Fondo svalutazione crediti vs. clienti (20) (408) (428) (22) (392) (414)
Totale 4 1.569 1.573 5 1.522 1.527
di cui Patrimonio BancoPosta - 545 545 - 587 587

Nel dettaglio:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente ai seguenti servizi:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 314 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 80 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, per 74 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per compensi maturati nell'esercizio.
    • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS, per 59 milioni di euro.
    • Con riferimento a tale ultima partita, per la liquidazione di parte di quanto dovuto, l'INPS ha manifestato la propria disponibilità a definire una compensazione tra crediti vantati da parte della Società con passività che, secondo Poste Italiane, non hanno lo stesso grado di certezza, liquidità e esigibilità e che la Società ha rilevato con le modalità e nella misura prevista dai principi contabili di riferimento. Sulla questione si è aperto un tavolo di lavoro con la controparte, anche riferito ad altre partite creditorie di Poste Italiane, volto alla verifica e composizione delle relative posizioni.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2016.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) si riferiscono per 75 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano il servizio per conto proprio e per 82 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti degli operatori che svolgono il servizio per conto di terzi principalmente di posta massiva. L'incasso di questi ultimi viene delegato agli intermediari autorizzati allo svolgimento del servizio. Una quota di 24 milioni di euro è classificata nelle Attività non correnti.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta e comprendono rapporti pregressi, in gran parte oggetto di svalutazione, per i quali sono in corso attività di recupero.
  • I crediti per altri servizi BancoPosta si riferiscono per 92 milioni di euro ai servizi di intermediazione assicurativa e bancaria, su prestiti personali, scoperti di conto e mutui erogati per conto di terzi.
  • I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: per 47 milioni di euro crediti per servizi di spedizione pacchi, per 38 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Time, per 33 milioni di euro

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crediti riferiti al servizio di Posta Target, per 19 milioni di euro crediti relativi al servizio di Notifica Atti Giudiziari, per 18 milioni di euro crediti per servizi telegrafici e per 15 milioni di euro crediti riferiti al servizio Advise and Billing Mail.

tab. A7.2 - Movimentazione del fondo svalutazione crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al
01.01.15
Acc.ti
netti
Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.15
Acc.ti
netti
Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.16
Amm.ni postali estere 5 (2) - - 3 2 - - 5
Amm.ni pubbliche 131 (6) 3 - 128 - 3 (2) 129
Privati 242 11 - - 253 11 - (3) 261
378 3 3 - 384 13 3 (5) 395
Per interessi per ritardati pagamenti 18 13 - (1) 30 9 - (6) 33
Totale 396 16 3 (1) 414 22 3 (11) 428
di cui Patrimonio BancoPosta 128 10 - - 138 4 - (1) 141

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:

Il fondo svalutazione crediti verso la Pubblica Amministrazione si riferisce a partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti privati comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore.

Crediti verso imprese controllate (dirette e indirette)

tab. A7.3 - Crediti commerciali verso imprese controllate (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.16
Saldo al
31.12.15
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA 1 4
BancoPosta Fondi SpA SGR 16 12
CLP ScpA 15 21
Consorzio PosteMotori 6 9
EGI SpA 1 1
Mistral Air Srl 2 1
PatentiViaPoste ScpA 5 4
Poste Tributi ScpA 6 6
Poste Vita SpA 130 137
Postecom SpA 10 7
Postel SpA 52 58
PosteMobile SpA 22 15
PosteShop SpA - 1
SDA Express Courier SpA 17 12
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 7 5
Totale 290 293
di cui Patrimonio BancoPosta 162 165

Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:

  • Poste Vita SpA: si tratta principalmente (128 milioni di euro) di provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative svolta presso gli Uffici Postali e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta;
  • Postel SpA: si tratta principalmente (40 milioni di euro) di crediti relativi al servizio di recapito della Posta Massiva reso da Poste Italiane SpA e riscossi dalla controllata.

Crediti verso Controllanti

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:

tab. A7.4 - Crediti verso Controllanti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.16
Saldo al
31.12.15
Servizio Universale 139 334
Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. 83 83
Remunerazione raccolta su c/c 8 15
Servizi delegati 28 28
Distribuzione Euroconvertitori 6 6
Altri 3 3
F.do sval.cred. vs. Controllanti (31) (147)
Totale 236 322
di cui Patrimonio BancoPosta 36 43

Nel dettaglio:

• I crediti per compensi del Servizio Universale sono cosi composti:

tab. A7.4.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al Saldo al
31.12.16 31.12.15
Esercizio 2016 - -
Residuo esercizio 2015 67 198
Residuo esercizio 2014 41 55
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2011 - 50
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 139 334

Nel corso dell'esercizio 2016 sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi dell'intero periodo. Inoltre:

  • Per il residuo credito relativo al compenso 2015 è prevista copertura nel Bilancio dello Stato 2017. Un ammontare di 131 milioni di euro, già stanziato nel Bilancio dello Stato 2015, è stato incassato nel mese di marzo 2016.
  • Per il residuo credito relativo al compenso 2014 è prevista copertura nel Bilancio dello Stato 2017. Nel corso dell'esercizio 2016 sono stati incassati 14 milioni di euro.
  • Con riferimento al compenso 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014 la Società ha presentato ricorso al TAR.
  • Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Società che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. Con delibera 166/16/CONS, pubblicata in data 29 luglio 2016, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014, in cui risulta che lo stimato onere del servizio universale sia stato pari a 345 milioni di euro per il 2013 e 365 milioni di euro per il 2014 a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. In data 27 settembre 2016, la Società ha presentato le proprie osservazioni alla consultazione pubblica.

  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2016 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal Bancoposta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF scaduta al 31 dicembre 2016 e in corso di rinnovo.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllanti è la seguente:

tab. A7.5 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllanti (milioni di euro)
Saldo al Acc.ti Ricavi Utilizzi Saldo al
31.12.15
Acc.ti
netti
Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
01.01.15 netti sospesi 31.12.16
Fondo svalutazione crediti 166 (68) 49 - 147 (7) (109) - 31
Totale 166 (68) 49 - 147 (7) (109) - 31
di cui Patrimonio BancoPosta - - - - - - - - -

Tale fondo riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che rendono difficoltoso l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione. Il rilascio di accantonamenti e di ricavi a suo tempo sospesi, per complessivi 116 milioni di euro, rilevati nell'esercizio 2016, è dovuto a nuovi stanziamenti nel Bilancio dello Stato 2017.

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ

Il dettaglio è il seguente:

tab. A8 - Altri crediti e attività
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti per sostituto di imposta 861 527 1.388 716 503 1.219
Crediti per accordi CTD 121 89 210 144 95 239
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) - 88 88 - 77 77
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 71 71 - 68 68
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività - 6 6 - 6 6
Crediti tributari - - - - 1 1
Crediti verso imprese controllate - 60 60 - 3 3
Crediti diversi 8 103 111 6 90 96
Fondo svalutazione crediti verso altri - (59) (59) - (57) (57)
Altri crediti e attività 990 885 1.875 866 786 1.652
Credito vs MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 [B2] - 6 6 - - -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C10] - 46 46 - 46 46
Totale 990 937 1.927 866 832 1.698
di cui Patrimonio BancoPosta 861 601 1.462 716 565 1.281

In particolare:

• I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:

  • per 861 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2016100; per tale voce, un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B9.3);
  • per 329 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2017 e da recuperare dalla clientela;
  • per 154 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che la Società assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
  • per 16 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2016 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela;
  • per 5 milioni di euro al saldo a credito verso l'Erario per imposta di bollo assolta in modo virtuale nell'esercizio 2016.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013 e 30 luglio 2015 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 210 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040. Il dettaglio dei singoli accordi è il seguente:
tab A8.1 - Crediti per accordi CTD (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Crediti
vs. personale per accordo 2006 4 2 6 6 6 3 9 9
vs. personale per accordo 2008 38 13 51 56 47 16 63 69
vs. personale per accordo 2010 35 7 42 54 40 8 48 61
vs. personale per accordo 2012 30 7 37 46 34 7 41 52
vs. personale per accordo 2013 4 1 5 6 5 1 6 7
vs. personale per accordo 2015 5 1 6 7 6 2 8 8
vs. ex IPOST - 42 42 42 - 42 42 42
vs. INPS 5 11 16 18 6 11 17 19
vs. fondi pensione - 5 5 5 - 5 5 5
Totale 121 89 210 144 95 239
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 58 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo.
  • I crediti verso imprese controllate si riferiscono per 56 milioni di euro al credito vantato da Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 Princìpi contabili e criteri di valutazione adottati), nei confronti della controllata Poste Vita SpA.
  • Il credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 di 6 milioni di euro è commentato nel par.B2.

100 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giu gno 2012).

• I crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 46 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2016 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro. Per il recupero dell'importo in questione si è aperto un contenzioso e, in data 24 novembre 2016, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha accolto il ricorso di Poste Italiane dichiarando l'Agenzia delle Entrate di Roma tenuta al rimborso delle somme richieste. Del residuo credito complessivo di 50 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) commentato nella nota 2.4 – Uso di stime, i relativi tempi di incasso non sono tuttavia ancora noti.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è la seguente:
tab. A8.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
Saldo al
01.01.15
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.15
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.16
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 13 - - 13 - (1) 12
Crediti per accordi CTD 6 1 - 7 - - 7
Altri crediti 36 1 - 37 4 (1) 40
Totale 55 2 - 57 4 (2) 59
di cui Patrimonio BancoPosta 19 1 - 20 2 - 22

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA

Il dettaglio è il seguente:

tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.16
Saldo al
31.12.15
Denaro e valori in cassa 2.269 2.943
Depositi bancari 225 218
Totale 2.494 3.161

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sul libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (753 milioni di euro) e presso le Società di service (1.516 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 223 milioni di euro.

A10 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Il dettaglio è il seguente:

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.16
Saldo al
31.12.15
Depositi presso il MEF 1.310 391
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 1.395 1.120
Denaro e valori in cassa 10 9
Totale 2.715 1.520
di cui Patrimonio BancoPosta 1.321 401

Le disponibilità liquide sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", al 31 dicembre 2016, si riferiscono per circa 1.071 milioni di euro a risorse raccolte presso la clientela, assoggettate a vincolo di impiego e non ancora investite (nota - Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 12 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

A11 – ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA E DISMISSIONE

La voce si compone principalmente del valore contabile delle partecipazioni in BancoPosta Fondi SpA SGR e Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA per complessivi 384 milioni di euro, come meglio descritto nel par. A4.

PATRIMONIO NETTO

Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2016 di 625 milioni di euro.

(milioni di euro)
31.12.2016 Possibilità di
utilizzazione
Capitale sociale 1.306
Riserve di utili:
riserva legale 261 B
riserva legale 38 A B D
- riserva legale 299
- riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.000
- -
- riserva fair value 905
- -
- riserva cash flow hedge (18)
- -
risultati portati a nuovo 110 - -
risultati portati a nuovo 949 C
risultati portati a nuovo 1.745 A B D
utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (136) - -
- risultati portati a nuovo 2.668
Totale 6.160
di cui quota distribuibile 1.783
A: aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per copertura perdite BancoPosta

D: per distribuzione ai soci

B1 - CAPITALE SOCIALE

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2016, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Società non possiede azioni proprie.

B2 - OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 24 maggio 2016, in data 22 giugno 2016 la Società ha distribuito dividendi per 444 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,34).

Nell'ambito delle altre operazioni con gli azionisti, come meglio descritto nel Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, a seguito della sentenza favorevole del tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013, la Società vanta un credito residuo di 45 milioni di euro di natura patrimoniale nei confronti dell'Azionista MEF, riferito alla restituzione di somme che a suo tempo furono versate al MEF con imputazione alla voce Risultati portati a nuovo. Al 31 dicembre 2016, un importo di 6 milioni di euro, già riconosciuto nella Nota MEF del 7 agosto 2015, ha trovato copertura nel Bilancio dello Stato 2017 ed è stato pertanto rilevato nella voce Altri crediti e attività101 .

B3 - RISERVE

(milioni di euro)
Riserva
legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva
cash flow
hedge
Totale
299 1.000 1.587 48 2.934
- - 1.531 13 1.544
- - (454) (4) (458)
- - (383) (71) (454)
- - 123 23 146
- - 114 - 114
- - 931 (39) 892
- - - - -
299 1.000 2.518 9 3.826
- 1.000 2.500 8 3.508
- - (1.637) (16) (1.653)
- - 466 4 470
- - (578) (22) (600)
- - 136 7 143
- - (1.613) (27) (1.640)
- - - - -
299 1.000 905 (18) 2.186
- 1.000 889 (17) 1.872

Il dettaglio è il seguente:

  • la Riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso dell'esercizio 2016 le variazioni negative complessivamente intervenute per 1.637 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.634 milioni di euro alla variazione negativa netta di valore degli investimenti del Patrimonio BancoPosta, composta per 1.643 milioni di euro dalla oscillazione negativa netta degli Investimenti in titoli e per 9 milioni di euro dalla oscillazione positiva degli Investimenti in azioni;
    • per 3 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita del patrimonio non destinato.
  • la Riserva di cash flow hedge rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2016 le variazioni negative nette di fair value per complessivi 16 milioni di euro si riferiscono per 13 milioni di euro al valore degli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta e per 3 milioni di euro al valore degli strumenti finanziari del patrimonio non destinato.

Con riferimento alla Riserva del Patrimonio BancoPosta, si rimanda alla nota - Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta.

101 Sull'ammontare in commento sono state spesate imposte differite attive di circa 2 milioni di euro; l'effetto complessivo sul Patrimonio netto ammonta pertanto a circa 4 milioni di euro. In assenza di ulteriori riconoscimenti da parte del MEF, al 31 dicembre 2016, coerentemente con il passato, la componente di Patrimonio netto della Società relativa al residuo credito di circa 39 milioni di euro è esposta per un valore pari a zero.

PASSIVO

B4 - FONDI PER RISCHI E ONERI

La movimentazione è la seguente:

tab. B4 - Movimentazione fondi per rischi e oneri

Movimentazione fondi per rischi e oneri nell' esercizio 2016 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.15
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.16
Fondo oneri non ricorrenti 286 95 - (10) (17) 354
Fondo vertenze con terzi 357 42 - (72) (18) 309
Fondo vertenze con il personale (1) 139 22 - (12) (31) 118
Fondo oneri del personale 123 146 - (27) (48) 194
Fondo di ristrutturazione 316 342 - - (316) 342
Fondo buoni postali prescritti 13 - 1 - - 14
Fondo oneri fiscali 4 - - - - 4
Altri fondi per rischi e oneri (2) 60 19 - - (6) 73
Totale 1.298 666 1 (121) (436) 1.408
di cui Patrimonio BancoPosta 384 115 1 (11) (27) 462
Analisi complessiva fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 569 590
- quota corrente 729 818
1.298 1.408

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 4 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 6 milioni di euro.

(2) Gli accantonamenti netti sono rilevati per 15 milioni di euro nella voce Altri costi e oneri e per 4 milioni di euro nella voce Oneri finanziari.

Movimentazione fondi per rischi e oneri nell' esercizio 2015 (milioni di euro)

Descrizione Saldo al
31.12.14
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.15
Fondo oneri non ricorrenti 270 49 - (4) (29) 286
Fondo vertenze con terzi 346 57 1 (22) (25) 357
Fondo vertenze con il personale (1) 181 15 - (21) (36) 139
Fondo oneri del personale 106 74 - (24) (33) 123
Fondo di ristrutturazione 257 316 - - (257) 316
Fondo buoni postali prescritti 13 - - - - 13
Fondo oneri fiscali 6 - - (2) - 4
Altri fondi per rischi e oneri 68 7 - (5) (10) 60
Totale 1.247 518 1 (78) (390) 1.298
di cui Patrimonio BancoPosta 358 71 1 (7) (39) 384
Analisi complessiva fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 543 569
- quota corrente 704 729
1.247 1.298

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 12 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 7 milioni di euro, i rilasci ammontano a 1 milione di euro.

Nel dettaglio:

• Il Fondo oneri non ricorrenti, relativo ai rischi operativi della gestione Bancoposta, riflette principalmente la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società, passività per rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, frodi, violazioni di natura amministrativa, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi legati a istanze della clientela per errata applicazione dei termini di prescrizione e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 96 milioni di euro, riflettono, per 47 milioni di euro, l'adeguamento di passività per oneri stimati in conseguenza dell'iniziativa straordinaria di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del fondo immobiliare IRS (meglio descritta nell'Analisi e presidio dei rischi – Rischio reputazionale), e, per il complemento, l'adeguamento di altre passività, principalmente connesse a rischi legati a prodotti di investimento, a suo tempo collocati presso la clientela e con performance non in linea con le attese, frodi e rischi inerenti servizi delegati. Gli utilizzi di 17 milioni di euro si riferiscono alla composizione di vertenze o alla definizione di passività nell'esercizio. L'assorbimento a Conto economico, di 10 milioni di euro, è dovuto al venir meno di passività identificate in passato.

  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti dell'esercizio di 42 milioni di euro si riferiscono al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato per 72 milioni di euro e per passività definite pari a 18 milioni di euro.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamento netti di 10 milioni di euro, riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore del lavoratore CTD il cui contratto di lavoro sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato. Gli utilizzi, pari a 31 milioni di euro, si riferiscono a pagamenti per l'estinzione di contenziosi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (146 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (27 milioni di euro) e per passività definite (48 milioni di euro).
  • Il Fondo di ristrutturazione riflette la stima delle passività che la Società sosterrà per trattamenti di incentivazione all'esodo, secondo le prassi gestionali in atto, per i dipendenti che risolveranno il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2018. Il Fondo è stato utilizzato nell'esercizio in commento per 316 milioni di euro.
  • Il Fondo buoni postali prescritti è stanziato in ambito BancoPosta per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare è stato imputato quale provento nel Conto economico negli esercizi in cui è avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento del fondo fu effettuato nel 1998 a seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2016, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.
  • Il Fondo oneri fiscali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria.

• Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme, perdite sostenute da società controllate che la Società intende ripianare, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito dalla Società e il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori. L'accantonamento dell'esercizio di 19 milioni di euro si riferisce in prevalenza alle prime due fattispecie.

B5 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

La movimentazione del TFR è la seguente:

tab. B5 - Movimentazione TFR (milioni di euro)
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Saldo al 1° gennaio 1.320 1.434
componente finanziaria 23 27
effetto (utili)/perdite attuariali 49 (79)
Quota di competenza dell'esercizio: 72 (51)
Utilizzi dell'esercizio(1) (77) (63)
Saldo al 31 dicembre 1.315 1.320
di cui Patrimonio BancoPosta 19 19

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto Finanziario, nell'esercizio 2016 gli utilizzi del TFR al netto dei trasferimenti dovuti all'operazione di scissione parziale del ramo d'azienda "Rete Fissa TLC" da parte della controllata PosteMobile SpA, ammontano a 78 milioni di euro.

La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono stati di 77 milioni di euro, rappresentati da erogazioni eseguite per 75 milioni di euro, dal prelievo di imposta sostitutiva per 4 milioni di euro e da 2 milioni di euro dovuto a trasferimenti da alcune società del Gruppo.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

tab. B5.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2016 30.06.2016 31.12.2015
Tasso di attualizzazione 1,31% 1,05% 2,03%
1,50% per il 2016 1,50% per il 2016
1,50% 1,80% per il 2017 1,80% per il 2017
Tasso di inflazione 1,70% per il 2018 1,70% per il 2018
1,60% per il 2019 1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi 2,00% dal 2020 in poi
2,625% per il 2016 2,625% per il 2016
2,625% 2,850% per il 2017 2,850% per il 2017
Tasso annuo incremento TFR 2,775% per il 2018 2,775% per il 2018
2,70% per il 2019 2,70% per il 2019
3,0% dal 2020 in poi 3,0% dal 2020 in poi
tab. B5.2 - Basi tecniche demografiche
-- -- -- ---------------------------------------- -- --
31.12.2016
Mortalità RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione
Generale Obbligatoria

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B5.3 - (Utili)/perdite attuariali (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Variazione ipotesi demografiche - 3
Variazione ipotesi finanziarie 65 (66)
Altre variazioni legate all'esperienza (16) (16)
Totale 49 (79)

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:

tab. B5.4 - Analisi di sensitività (milioni di euro)
TFR al 31.12.2016 TFR al 31.12.2015
Tasso di inflazione +0,25% 1.336 1.340
Tasso di inflazione -0,25% 1.295 1.300
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.283 1.288
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.349 1.353
Tasso di turnover +0,25% 1.313 1.319
Tasso di turnover -0,25% 1.317 1.321

tab. B5.5 - Altre informazioni

31.12.2016
Service Cost previsto
Duration media del Piano a benefici definiti
-
10,6
Turnover medio dei dipendenti 0,41%

B6 - PASSIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA

Il dettaglio è il seguente:

tab. B6 - Passività finanziarie BancoPosta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
Passività
non correnti
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali - 45.416 45.416 - 43.684 43.684
Finanziamenti 4.151 1.230 5.381 3.384 1.511 4.895
Debiti vs. istituzioni finanziarie 4.151 1.230 5.381 3.384 1.511 4.895
MEF conto Tesoreria dello Stato - 2.429 2.429 - - -
Strumenti finanziari derivati 2.259 46 2.305 1.546 1 1.547
Cash flow hedging 80 21 101 82 (9) 73
Fair value hedging 2.179 25 2.204 1.464 10 1.474
Altre passività finanziarie - 3.662 3.662 - 3.109 3.109
Totale 6.410 52.783 59.193 4.930 48.305 53.235

Debiti per conti correnti postali

Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2016 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2017. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 291 milioni di euro, di cui 159 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA.

Finanziamenti

Debiti verso istituzioni finanziarie

Al 31 dicembre 2016, sono in essere debiti per 5.381 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 4.761 milioni di euro. Tali debiti sono composti da:

  • 3.904 milioni di euro si riferiscono a Long Term RePo stipulati con primari operatori finanziari le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • 1.477 milioni di euro si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value102 dei debiti in commento al 31 dicembre 2016 ammonta a 5.419 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

Al 31 dicembre 2016, la voce MEF conto Tesoreria dello Stato presenta un saldo a debito di 2.429 milioni di euro. Il dettaglio è il seguente:

tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 2.239 2.239 - (1.693) (1.693)
Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (4) (4) - 170 170
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 159 159 - 158 158
Debiti per rischi operativi - 35 35 - 34 34
Totale - 2.429 2.429 - (1.331) (1.331)

• Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni di 2.239 milioni di euro accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B6.1.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Anticipazioni nette - 2.239 2.239 - (1.694) (1.694)
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - 671 671 - 672 672
Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento - - - - 1 1
MEF - Gestione pensioni di Stato - (671) (671) - (672) (672)
Totale - 2.239 2.239 - (1.693) (1.693)

Per effetto di quanto previsto dal D.L. 244/2016 (c.d. Decreto "mille proroghe"), il calendario di corresponsione delle pensioni è stato modificato e il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017 è stato posticipato di un giorno lavorativo bancario. Conseguentemente, rispetto al 31 dicembre 2015, l'accredito delle rimesse per il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017 da parte dell'ente erogante INPS è stato effettuato il primo giorno lavorativo del mese di corresponsione anziché l'ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre 2016.

102 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

  • Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 4 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2016, il saldo è rappresentato da un debito di 92 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 96 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.
  • I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali. La movimentazione del debito nell'esercizio è rappresentata nella tabella che segue:
tab. B6.1.2 - Movimentazione dei Debiti per responsabilità connesse a rapine (milioni di euro)
Note Esercizio
2016
Esercizio
2015
Saldo al 1° gennaio 158 159
Debiti per rapine subite nell'esercizio
Rimborsi effettuati
[tab. C8] 8
(7)
6
(7)
Saldo al 31 dicembre 159 158

Nel corso dell'esercizio 2016, Poste Italiane SpA ha effettuato rimborsi alla Tesoreria dello Stato a fronte di rapine subite fino al 31 dicembre 2015 per 3 milioni di euro e nel primo semestre 2016 per 4 milioni di euro.

• I Debiti per rischi operativi (35 milioni di euro) si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2016, sono commentate nel par. A5.

Altre passività finanziarie

tab. B6.2 - Altre passività finanziarie
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 2.161 2.161 - 1.454 1.454
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 599 599 - 532 532
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 284 284 - 508 508
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 153 153 - 106 106
per assegni vidimati - 148 148 - 135 135
per importi da accreditare alla clientela - 102 102 - 168 168
per altri importi da riconoscere a terzi - 66 66 - 65 65
per depositi in garanzia - 32 32 - 81 81
per altre partite in corso di lavorazione - 117 117 - 60 60
Totale - 3.662 3.662 - 3.109 3.109

Nel dettaglio:

  • I debiti per la gestione di carte prepagate riguardano le somme dovute alla clientela per il "monte moneta" delle carte Postepay. La variazione in aumento è dovuta principalmente al "monte moneta" presente sul prodotto Postepay Evolution.
  • I debiti per trasferimento fondi nazionali e internazionali riguardano l'esposizione verso terzi:
  • per vaglia nazionali per 536 milioni di euro;
  • per bonifici nazionali, internazionali e domiciliati per 63 milioni di euro.
  • I debiti per RAV, F23, F24 e bolli auto riguardano somme dovute rispettivamente ai concessionari alla riscossione, all'Agenzia delle Entrate ed alle Regioni per i pagamenti effettuati dalla clientela.
  • I debiti per importi da accreditare alla clientela sono dovuti a bollettini in corso di accredito sui conti dei beneficiari, incasso di premi da riversare e pagamenti da effettuare per conto della compagnia Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA, somme da riconoscere a fronte di promozioni BancoPosta etc.
  • I debiti per Depositi in garanzia di 32 milioni di euro sono relativi per 29 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 3 milioni di euro da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

B7 - PASSIVITÀ FINANZIARIE

Il dettaglio è il seguente:

tab. B7 - Passività finanziarie (milioni di euro)

Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Finanziamenti 1.198 14 1.212 1.197 527 1.724
Obbligazioni 798 14 812 797 14 811
Debiti vs Cassa Depositi e Prestiti per mutui - - - - 1 1
Debiti verso istituzioni finanziarie 400 - 400 400 512 912
Strumenti finanziari derivati 47 4 51 48 3 51
Fair value hedging 40 4 44 43 3 46
Fair value vs. Conto economico - - - - - -
Cash flow hedging 7 - 7 5 - 5
Passività finanziarie vs imprese controllate - 38 38 - 72 72
Altre passività finanziarie 1 - 1 - 1 1
Totale 1.246 56 1.302 1.245 603 1.848

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la Società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge103 .

Obbligazioni

Nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo, le obbligazioni quotate emesse si riferiscono a:

• un prestito del valore nominale di 750 milioni di euro, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali, emesso in data 18 giugno 2013 al prezzo sotto la pari di 99,66; la durata del prestito è di cinque anni con

103 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

cedole annuali al tasso fisso del 3,25%. Il fair value104 del prestito in commento al 31 dicembre 2016 è di 799 milioni di euro;

• un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nel par. A6. Il fair value105 di tale passività al 31 dicembre 2016 è di 52 milioni di euro.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B7.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine - - - - 510 510
Fin.to BEI TF scad. 11/04/2018 200 - 200 200 - 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/2019 200 - 200 200 - 200
Ratei di interesse - - - - 2 2
Totale 400 - 400 400 512 912

TF: Finanziamento a tasso fisso

Nel corso dell'esercizio 2016, sono giunti a scadenza i debiti relativi a operazioni di pronti contro termine in essere al 31 dicembre 2015.

I due finanziamenti BEI a tasso fisso di complessivi 400 milioni di euro hanno un fair value106 al 31 dicembre 2016 di 404 milioni di euro.

Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella B7 approssima il relativo fair value.

Affidamenti

Al 31 dicembre 2016 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.173 milioni di euro;
  • linee di credito a revoca uncommitted per 1.118 milioni di euro;
  • affidamenti per scoperto di conto corrente per 81 milioni di euro;
  • affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 377 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2016, le linee di credito committed e uncommited non sono state utilizzate. Le linee di credito per il rilascio di garanzie personali sono state utilizzate per 212 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane SpA e per 59 milioni di euro, nell'interesse di società del Gruppo. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

104 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

105 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

106 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Le linee di credito a revoca uncommitted e gli affidamenti per scoperto di conto corrente risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale di 464 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2016.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti a medio e lungo termine in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2016 hanno un fair value di 51 milioni di euro (51 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Le variazioni intervenute nell'esercizio 2016, sono commentate nel par. A6.

Passività finanziarie verso imprese controllate

Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:

tab. B7.2 - Passività finanziarie verso imprese controllate (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Denominazione Finanzia
menti
c/c di
corrisponden
za
Totale Finanzia
menti
c/c di
corrisponden
za
Totale
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - 4 4 - 2 2
EGI SpA - 2 2 - 3 3
PosteTutela SpA - 1 1 - 5 5
Poste Vita SpA - - - - 36 36
Postecom SpA - 2 2 - - -
PosteMobile SpA - 29 29 - 26 26
Totale - 38 38 - 72 72

B8 - DEBITI COMMERCIALI

tab. B8 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al Saldo al
31.12.16 31.12.15
Debiti verso fornitori 895 784
Debiti verso imprese controllate 269 250
Anticipi da clienti 208 185
Altri debiti commerciali 12 10
Totale 1.384 1.229
di cui Patrimonio BancoPosta 87 65

Debiti verso fornitori

tab. B8.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.16
Saldo al
31.12.15
Fornitori Italia 749 655
Fornitori estero 18 15
Corrispondenti esteri (1) 128 114
Totale 895 784
di cui Patrimonio BancoPosta 40 23

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Debiti verso imprese controllate

tab. B8.2 - Debiti verso imprese controllate (milioni di euro)

Denominazione Saldo al Saldo al
31.12.16 31.12.15
Controllate dirette
CLP ScpA 111 101
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 9 38
EGI SpA 16 17
PatentiViaPoste ScpA 1 1
Poste Tributi ScpA 5 4
PosteTutela SpA 47 32
Postecom SpA 20 19
Postel SpA 21 17
PosteMobile SpA 3 3
PosteShop SpA - 2
SDA Express Courier SpA 36 16
Totale 269 250
di cui Patrimonio BancoPosta 35 32

Anticipi da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:

tab. B8.3 - Anticipi da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.16
Saldo al
31.12.15
Anticipi da corrispondenti esteri 123 92
Affrancatura meccanica 53 60
Spedizioni senza affrancatura 14 12
Spedizioni in abbonamento postale 7 5
Altri servizi 11 16
Totale 208 185
di cui Patrimonio BancoPosta - -

B9 - ALTRE PASSIVITÀ

tab. B9 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 1 895 896 - 774 774
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 38 437 475 40 428 468
Altri debiti tributari 861 133 994 716 172 888
Debiti verso Controllante - 21 21 - 21 21
Altri debiti verso imprese controllate 6 17 23 7 29 36
Debiti diversi 84 28 112 84 31 115
Ratei e risconti passivi di natura commerciale 12 25 37 14 19 33
Totale 1.002 1.556 2.558 861 1.474 2.335
di cui Patrimonio BancoPosta 936 61 997 792 100 892

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2016. Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B9.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità - 227 227 - 233 233
per incentivi 1 533 534 - 411 411
per permessi e ferie maturate e non godute - 53 53 - 53 53
per altre partite del personale - 82 82 - 77 77
Totale 1 895 896 - 774 774
di cui Patrimonio BancoPosta - 14 14 - 13 13

Al 31 dicembre 2016, talune componenti delle passività per incentivi, che al 31 dicembre 2015, erano comprese nel Fondo di ristrutturazione, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B9.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)

Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso INPS - 348 348 - 340 340
Debiti verso fondi pensione - 81 81 - 80 80
Debiti verso INAIL 38 3 41 40 3 43
Debiti verso altri Istituti - 5 5 - 5 5
Totale 38 437 475 40 428 468
di cui Patrimonio BancoPosta - 7 7 - 6 6

In particolare:

  • I Debiti verso INPS riguardano i contributi previdenziali dovuti all'Istituto per le competenze del personale liquidate e per quelle maturate al 31 dicembre 2016. La voce accoglie inoltre le quote relative al TFR ancora da versare.
  • I Debiti verso fondi pensione riguardano le somme dovute al FondoPoste e ad altre forme di previdenza per effetto dell'adesione dei dipendenti della Società alla previdenza complementare.
  • I Debiti verso INAIL riguardano gli oneri relativi all'erogazione di rendite infortunistiche ai dipendenti della Società per sinistri verificatisi fino al 31 dicembre 1998.

Altri debiti tributari

Il dettaglio è il seguente:

tab. B9.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 108 108 - 108 108
Ritenute su c/c postali - 3 3 - 7 7
Debito per imposta di bollo 861 - 861 716 43 759
Debito per imposta sostitutiva - 1 1 - - -
Debiti tributari diversi - 21 21 - 14 14
Totale 861 133 994 716 172 888
di cui Patrimonio BancoPosta 861 11 872 716 59 775

In particolare:

  • Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalla Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2017.
  • Le Ritenute sui conti correnti postali, relative al Patrimonio BancoPosta, riguardano le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati nell'esercizio sui conti correnti della clientela.
  • Il Debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2016 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nel par. A8.

Debiti verso Controllante

Riguardano per:

  • 12 milioni di euro, debiti per pensioni erogate dal MEF a ex dipendenti delle Poste Italiane SpA nel periodo 1° gennaio 1994 – 31 luglio 1994;
  • 9 milioni di euro, riferiti alla restituzione del contributo straordinario, ai sensi dell'art. 2 Legge 778/85, che la Società ha a suo tempo ricevuto dal MEF per la copertura dei disavanzi del fondo per il trattamento di quiescenza afferenti la gestione previdenziale dell'ex Amministrazione delle Poste e delle Telecomunicazioni.

Le partite in commento sono state oggetto di ricognizione da parte di un tavolo congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria Generale dello Stato, concluso con la nota del 7 agosto 2015.

Altri debiti verso imprese controllate

tab. B9.4 - Altri debiti verso imprese controllate
tab. B9.4 - Altri debiti verso imprese controllate (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Denominazione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Controllate dirette
Mistral Air Srl 1 1 2 - 2 2
Poste Vita SpA - - - - 12 12
Postel SpA 1 6 7 - 3 3
PosteShop SpA - - - 1 1 2
SDA Express Courier SpA 4 10 14 6 11 17
Totale 6 17 23 7 29 36
di cui Patrimonio BancoPosta - - - - - -

Sono costituiti principalmente dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili e criteri di valutazione adottati), ha verso le controllate per il beneficio connesso alle perdite fiscali apportate dalle stesse nel corso dell'esercizio.

Debiti diversi

Il saldo dei Debiti diversi è così composto:

tab. B9.5 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 7 82 76 8 84
Depositi cauzionali - 9 9 8 - 8
Altri debiti - 21 21 - 23 23
Totale 84 28 112 84 31 115
di cui Patrimonio BancoPosta 75 8 83 76 8 84

Nel dettaglio:

  • I debiti diversi della gestione BancoPosta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.
  • I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

Ratei e risconti passivi di natura commerciale

Il dettaglio è il seguente:

tab. B9.6 - Ratei e risconti passivi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Ratei passivi - 2 2 - 2 2
Risconti passivi 12 23 35 14 17 31
Totale 12 25 37 14 19 33
di cui Patrimonio BancoPosta - 21 21 - 14 14

I Risconti passivi relativi al patrimonio non destinato si riferiscono principalmente:

  • per 8 milioni di euro a proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Società, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti;
  • per 4 milioni di euro a canoni di competenza futura, riscossi anticipatamente, derivanti dalla concessione in uso per un periodo trentennale di un impianto di posta pneumatica in Roma.

I Risconti passivi relativi al Patrimonio BancoPosta (21 milioni di euro) si riferiscono a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscosse anticipatamente.

CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI

I Ricavi e proventi ammontano a 8.219 milioni di euro e sono così costituiti:

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Ricavi per Servizi Postali 3.032 3.044
Ricavi per Servizi BancoPosta 5.114 5.087
Altri ricavi della vendita di beni e servizi 73 74
Totale 8.219 8.205

Ricavi per Servizi postali

I Ricavi per Servizi Postali per l'esercizio in commento sono i seguenti:

tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Spedizioni senza la materiale affrancatura 1.068 1.111
Francatura meccanica presso terzi e presso UP 790 827
Carte valori 190 224
Servizi integrati 207 220
Spedizioni in abbonamento postale 102 115
Corrispondenza e pacchi - estero 150 127
Telegrammi 40 40
Altri servizi postali 114 101
Totale ricavi da mercato 2.661 2.765
Compensi per Servizio Universale 371 279
Totale ricavi 3.032 3.044

Nel dettaglio:

  • la voce Spedizioni senza la materiale affrancatura riguarda i ricavi relativi a spedizione di corrispondenza eseguita dai grandi clienti presso i centri di rete e gli Uffici Postali abilitati, ivi incluse le spedizioni effettuate con la formula degli invii di corrispondenza massiva.
  • La voce Francatura meccanica presso terzi e presso Uffici Postali riguarda i ricavi relativi alle spedizioni di corrispondenza affrancata direttamente dal cliente o presso gli Uffici Postali attraverso l'utilizzo della macchina affrancatrice.
  • La voce Carte valori riguarda vendite di francobolli dagli Uffici Postali e dai punti vendita autorizzati e la vendita dei francobolli utilizzati per l'affrancatura dei conti di credito.
  • La voce Servizi integrati riguarda principalmente il servizio di notifica di atti amministrativi e contravvenzioni (182 milioni di euro).
  • La voce Spedizioni in abbonamento postale riguarda i ricavi relativi a spedizioni di stampe periodiche e vendita per corrispondenza effettuate da clienti editori.
  • I ricavi per telegrammi riguardano principalmente il servizio telegrammi accettati tramite telefono e sportello, rispettivamente per 16 milioni di euro e 7 milioni di euro.
  • I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso nel conto economico dell'esercizio di 262 milioni di euro è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016. Il complemento al saldo di 371 milioni di euro è dovuto alla rilevazione di ricavi a suo tempo sospesi del Fondo svalutazione crediti verso il Controllante MEF a seguito di nuovi stanziamenti a copertura di impegni contrattuali pregressi. Al riguardo, si rimanda a quanto riportato nelle precedenti note 2.4 – Uso di stime e A7.4 – Crediti verso controllanti.

Ricavi per Servizi BancoPosta

Sono costituiti dai servizi derivanti dalle seguenti forme tecniche:

tab. C1.2 - Ricavi per Servizi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.577 1.610
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.509 1.546
Ricavi dei servizi di c/c 486 510
Commissioni su bollettini di c/c postale 463 456
Intermediazione assicurativa 455 418
Collocamento prodotti di finanziamento 203 134
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 151 130
Proventi dei servizi delegati 107 123
Servizi di trasferimento fondi 41 45
Collocamento fondi di investimento 29 22
Deposito Titoli 6 8
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 4 5
Altri prodotti e servizi 83 80
Totale 5.114 5.087

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018. Nel corso dell'esercizio 2016 si sono consolidate talune condizioni contemplate dalla Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018, per le quali è previsto che le parti rinegozino in buona fede gli accordi in vigore. Nelle more della definizione di eventuali nuovi termini e condizioni dell'accordo, per i servizi resi nell'esercizio 2016, Poste Italiane ha accertato i compensi nella misura prevista dalla Convenzione del 4 dicembre 2014. Degli eventuali effetti economici del nuovo accordo, al momento non prevedibili, sarà tenuto conto, per competenza, nel momento in cui gli stessi potranno ritenersi ragionevolmente definibili.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:
tab. C1.2.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Proventi degli impieghi in titoli 1.489 1.508
Interessi attivi su titoli detenuti a scadenza (HTM ) 541 573
Interessi attivi su titoli disponibili per la vendita (AFS) 974 930
Interessi attivi su titoli posseduti per la negoziazione - 1
Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli disponibili per la vendita (33) 4
interessi su operazioni di pronti contro termine 7 -
Proventi degli impieghi presso il MEF 20 38
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il M EF) 20 34
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti - 4
Totale 1.509 1.546

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nel par. A5.

I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano prevalentemente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (210 milioni di euro), le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (115 milioni di euro), le commissioni su carte di debito annuali (26 milioni di euro) e quelle relative alle transazioni (48 milioni di euro).
  • I ricavi per intermediazione assicurativa si riferiscono alle commissioni maturate nell'esercizio nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, per effetto delle attività di collocamento delle polizze.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento di prestiti e mutui erogati da terzi.
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Società per il servizio di pagamento delle pensioni e dei voucher dell'INPS (45 milioni di euro) e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF (57 milioni di euro).
  • La voce Altri prodotti e servizi accoglie principalmente le commissioni derivanti dall'accettazione dei modelli F24 (73 milioni di euro).

Altri ricavi della vendita di beni e servizi

Riguardano numerosi proventi tipici non ascrivibili specificamente all'attività postale o Bancoposta. Tra le principali voci di ricavo si rilevano: i proventi della raccolta delle richieste di permessi di soggiorno per 27 milioni di euro, e i proventi dei servizi di call center per 6 milioni di euro.

C2 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA

tab. C2 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 595 426
Utili realizzati 473 426
Utili realizzati su altre partecipazioni 121 -
Dividendi da altre partecipazioni 1 -
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge - 2
Utili da valutazione - 2
Utili su cambi 4 5
Utili da valutazione - 1
Utili realizzati 4 4
T o tale 599 433

Gli utili realizzati su altre partecipazioni si riferiscono alla plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella Visa Europe Ltd derivanti dall'operazione descritta nel par. A5.

C3 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

Riguardano:

tab. C3 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Dividendi da società controllate 423 331
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 19 16
Canoni di locazione 16 15
Contributi pubblici 11 14
Rimborso spese personale c/o terzi 4 3
Plusvalenze da alienazione 1 5
Altri ricavi e proventi diversi 4 15
Totale 478 399

Dividendi da società controllate

tab. C3.1 - Dividendi da società controllate (milioni di euro)
Denominazione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Poste Vita SpA 340 150
BancoPosta Fondi SpA SGR 32 20
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA 26 34
PosteMobile SpA 18 25
Postecom SpA 7 30
EGI SpA - 72
Totale 423 331

Canoni di locazione

tab. C3.2 - Canoni di locazione (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Canoni di locazione degli investimenti immobiliari 2 2
Affitto immobili residenziali 2 2
Canoni di locazione degli immobili commerciali 9 9
Canoni intercompany 5 5
Canoni per locazioni antenne 1 1
Altri canoni di locazione 3 3
Recupero spese, oneri accessori e altri proventi (1) 5 4
Totale 16 15

(1) La voce accoglie prevalentemente il recupero di oneri sostenuti direttamente da Poste Italiane SpA e riaddebitati al conduttore. Tale fattispecie non comprende spese di manutenzione straordinaria.

Nei contratti di locazione attiva, è di norma concessa al conduttore da Poste Italiane SpA la facoltà di interrompere il rapporto con preavviso di sei mesi. Ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note. Non si rilevano significativi oneri di manutenzione straordinaria trasferiti a carico dei conduttori tramite incremento nei canoni di locazione.

C4 - COSTI PER BENI E SERVIZI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Costi per servizi 1.323 1.360
Godimento beni di terzi 283 300
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 98 107
Interessi passivi 30 52
Totale 1.734 1.819

Costi per servizi

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4.1 - Costi per servizi (milioni di euro)

Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 203 196
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 184 185
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 154 139
Spese per servizi del personale 146 155
Utenze energetiche e idriche 118 130
Servizio movimento fondi 92 88
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 83 73
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 67 64
Pulizia, smaltimento e vigilanza 66 66
Pubblicità e propaganda 65 79
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 59 82
Servizi di stampa e imbustamento 45 44
Consulenze varie e assistenze legali 23 39
Premi di assicurazione 9 10
Provvigioni ai rivenditori e diverse 7 8
Oneri per custodia e gestione titoli 2 2
Totale 1.323 1.360

Godimento beni di terzi

Sono ripartiti nelle principali classi di costo come segue:

tab. C4.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Affitto immobili 163 165
Canoni di locazione 155 157
Spese accessorie 8 8
Veicoli in full rent 62 74
Noleggi apparecchiature e licenze software 52 56
Altri costi per godimento di beni di terzi 6 5
Totale 283 300

Gli oneri sostenuti per affitto di immobili strumentali si riferiscono a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza" in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. Inoltre Poste Italiane SpA, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Riguardano:

tab. C4.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Carburanti, lubrificanti e combustibili 43 48
Cancelleria e stampati 22 23
Stampa francobolli e carte valori 6 8
Materiali di consumo e beni destinati alla vendita 27 28
Totale 98 107

Interessi passivi

Riguardano:

tab. C4.4 - Interessi passivi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Interessi passivi a favore della clientela 12 30
Interssi passivi su operazioni di pronti contro termine 17 21
Interessi passivi vs Controllante 2 1
Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) (1) -
Totale 30 52

Gli interessi passivi a favore della clientela si riducono, rispetto all'esercizio di comparazione, principalmente per effetto della contrazione dei tassi di interesse riconosciuti su talune forme tecniche di conti correnti postali.

C5 - ONERI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA

Gli oneri diversi derivanti da operatività del Patrimonio BancoPosta sono così costituiti:

tab. C5 - Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico
Perdite da realizzo
-
-
2
2
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge
Perdite da valutazione
1
1
-
-
Perdite su cambi
Perdite da valutazione
1
1
-
-
Oneri da operazioni di pronti contro termine 7 -
Altri oneri 6 1
Totale 15 3

C6 - COSTO DEL LAVORO

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C6 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2016
Esercizio
2015
Salari e stipendi 4.117 4.163
Oneri sociali 1.166 1.173
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 254 258
Contratti di somministrazione/a progetto - 1
Compensi e spese Amministratori 1 1
Incentivi all'esodo 165 76
Accantonamenti netti per vertenze con il personale [tab. B4] 4 (12)
Accantonamento al fondo di ristrutturazione [tab. B4] 342 316
Recuperi del personale per vertenze (9) (6)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (48) (64)
Totale costi 5.992 5.906
Proventi per accordi CTD e somministrati - (11)
Totale 5.992 5.895

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di ristrutturazione sono commentate nel par. B4.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:

tab. C6.1 - Numero dei dipendenti

Numero medio Numero puntuale
Organico stabile Esercizio 2016 Esercizio 2015 31.12.16 31.12.15
Dirigenti 608 612 588 612
Quadri - A1 6.489 6.447 6.360 6.392
Quadri - A2 8.248 8.175 8.084 8.065
Livelli B, C, D 116.200 118.934 112.532 117.244
Livelli E, F 1.005 1.346 873 1.079
Tot. unità tempo indeterminato (*) 132.550 135.514 128.437 133.392

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 136.928 (nell'esercizio 2015: 139.133).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
--------------------------------------- -- -- -- -- -- ------------------- --
Descrizione Esercizio
Esercizio
2016
2015
Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari 319 314
Fabbricati strumentali 108 106
Impianti e macchinari 80 88
Attrezzature ind.li e comm.li 10 9
M igliorie beni di terzi 32 29
Altri beni 89 82
Svalutazioni /assorbimento svalut.ni / rettifiche Immobili, impianti e macchinari(1) (14) (12)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 4 5
Ammortamenti e svalutazioni di Attività immateriali 195 178
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 195 178
Totale 504 485

(1) Si veda al riguardo il par. A.1.

C8 - ALTRI COSTI E ONERI

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C8 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2016
Esercizio
2015
Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione) 10 (63)
Svalutazione crediti verso clienti [tab. A7.2] 13 3
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante [tab. A7.5] (7) (68)
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi [tab. A8.3] 4 2
Manifestazione di rischi operativi 42 39
Rapine subite [tab. B6.1.2] 8 6
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 1 5
Altre perdite operative del BancoPosta 33 28
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri 71 82
per vertenze con terzi [tab. B4] (30) 35
per oneri non ricorrenti del BancoPosta [tab. B4] 86 45
per altri rischi e oneri [tab. B4] 15 2
Minusvalenze 2 2
Altre imposte e tasse 67 61
IM U 27 27
TARSU/TARI/TARES/TASI 20 22
Altre 20 14
Accantonamenti (assorbimenti) netti al fondo oneri fiscali e previdenziali [tab. B4] - (2)
Svalutazione partecipazioni [tab. A4.1] 33 77
Altri costi correnti 30 28
Totale 255 226

Le svalutazioni di partecipazioni in imprese controllate sono commentate nel paragrafo A4.

C9 - PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Proventi finanziari

tab C9.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)

Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Proventi da società controllate e collegate 25 20
Interessi su finanziamenti 16 18
Interessi attivi su c/c di corrispondenza 1 2
Dividendi da società collegate(1) 8 -
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 7 10
Interessi su titoli a reddito fisso 17 19
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging (10) (9)
Altri proventi finanziari 11 22
Interessi attivi da Controllante - 2
Proventi finanziari su crediti attualizzati(2) 7 11
Interessi di mora 9 13
Svalutazione crediti per interessi di mora (9) (13)
Interessi su Crediti rimborso IRES - 5
Rettifica interessi su Crediti rimborso IRES - (1)
Interessi attivi su Contingent Convertible Notes 3 3
Proventi da strumenti finanziari derivati a Fair value vs conto economico - 1
Altri proventi 1 1
Utili su cambi(1) 2 6
Totale 45 58

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2016 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 35 milioni di euro (52 milioni di euro nell'esercizio 2015).

(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD 2006, 2008, 2010, 2012 e 2013.

Oneri finanziari

tab. C9.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2016
Esercizio
2015
Oneri sulle passività finanziarie 30 38
su prestiti obbligazionari 27 27
su debiti verso istituzioni finanziarie 2 8
da strumenti finanziari derivati 1 1
su debiti verso controllate - 2
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B5] 23 27
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B4] 1 1
Interessi passivi sulla liquidità propria [tab. C4.4] 1 -
Svalutazione partecipazioni in joint venture [tab. B4] 4 -
Altri oneri finanziari 4 4
Perdite su cambi(1) 2 6
Totale 65 76

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2016 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 63 milioni di euro (70 milioni di euro nell'esercizio 2015).

C10 - IMPOSTE SUL REDDITO

Il dettaglio è il seguente:

tab. C10 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 129 29 158 121 27 148
Imposte differite attive 3 (5) (2) 21 (26) (5)
Imposte differite passive (3) - (3) 2 - 2
Totale 129 24 153 144 1 145

Il tax rate dell'esercizio 2016 è del 19,72% ed è così composto:

tab. C10.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 779 596
Imposta teorica 214 27,5% 164 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Rettifiche di valore su partecipazioni 9 1,17% 21 3,54%
Dividendi da partecipazioni (113) -14,45% (87) -14,63%
Utili realizzati su altre partecipazioni (32) -4,07% - -
Sopravvenienze passive indeducibili 6 0,69% 7 1,15%
Imposte indeducibili 6 0,77% 6 1,01%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 26 3,36% 10 1,72%
Imposte esercizi precedenti (5) -0,66% (3) -0,42%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro - - (4) -0,63%
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016 14 1,83% 20 3,36%
Rettifica credito istanza di rimborso IRES - - 9 1,52%
(Proventi) / Oneri non ricorrenti per imposte differite imputati a CE - - 7 1,11%
Altre 4 0,44% (6) -1,00%
Imposta effettiva 129 16,59% 144 24,24%

tab. C10.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP (milioni di euro)

Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
IRAP Incidenza
%
IRAP Incidenza
%
Utile ante imposte 779 596
Imposta teorica 35 4,55% 27 4,57%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Costo del personale indeducibile 6 0,78% 26 4,32%
Dividendi da partecipazioni (19) -2,52% (15) -2,53%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 1 0,15% (14) -2,31%
Sopravvenienze passive indeducibili 1 0,09% 1 0,19%
Oneri e proventi finanziari (1) -0,05% (1) -0,18%
Imposte indeducibili 1 0,16% 2 0,21%
Imposte esercizi precedenti (4) -0,49% (1) -0,12%
(Proventi) / Oneri non ricorrenti per imposte differite imputati a CE - - (24) -3,97%
Altre 4 0,45% - -0,06%
Imposta effettiva 24 3,13% 1 0,11%

Imposte correnti

La movimentazione dei saldi patrimoniali per imposte correnti è la seguente:

tab. C10.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti
(milioni di euro)
Imposte correnti 2016 Imposte correnti 2015
Descrizione IRES IRAP IRES IRAP
Crediti/ Crediti/ Totale Crediti/ Crediti/ Totale
(Debiti) (Debiti) (Debiti) (Debiti)
Saldo al 1° gennaio (28) 28 - 575 29 604
Pagamenti 190 - 190 189 30 219
per acconti dell'esercizio corrente 183 - 183 189 30 219
per saldo esercizio precedente 7 - 7 - - -
Incasso credito istanza di rimborso IRES - - - (518) - (518)
Rettifica credito istanza di rimborso IRES - - - (9) - (9)
Accantonamenti a Conto Economico (129) (29) (158) (112) (27) (139)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 20 2 22 (22) (4) (26)
Consolidato fiscale (129) - (129) (136) - (136)
Altro 8 (*) - 8 5 - 5
Saldo al 31 dicembre (68) 1 (67) (28) 28 -
di cui:
Crediti per imposte correnti 5 1 6 5 28 33
Debiti per imposte correnti (73) - (73) (33) - (33)

(*) La voce accoglie crediti per ritenute su provvigioni.

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2016 riguardano principalmente:

  • il debito di 72 milioni di euro determinato dagli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio al netto degli acconti IRES versati, dei crediti IRAP rivenienti dal precedente esercizio e delle ritenute IRES subite;
  • il residuo credito IRES di 4 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nel par. A8).

Imposte differite

Al 31 dicembre 2016, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C10.4 - Imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.16
Saldo al
31.12.15
Imposte differite attive
Imposte differite passive
672
(536)
Totale 136 (475)
di cui Patrimonio BancoPosta
Imposte differite attive
Imposte differite passive
321
(530)
130
(967)

L'aliquota nominale dell'IRES, del 27,5% per l'esercizio 2016, è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario). Per tale ultima imposta l'aliquota media ponderata è del 4,55%. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C10.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite
Descrizione Note Esercizio
2016
Esercizio
2015
Saldo al 1° gennaio (475) (275)
Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a CE 19 6
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti per imposte differite imputati a CE - 17
Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a CE adeguamento aliquota IRES (14) (20)
Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a PN [tab. C10.8] 606 (312)
Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a PN adeguamento aliquota IRES [tab. C10.8] - 109
Saldo al 31 dicembre 136 (475)

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno

generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C10.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive (milioni di euro)
Descrizione Invest.ti
Immo b.ri
A ttività e
passività
finanziarie
F o ndi
rettif.vi
dell'attivo
F o ndi per
rischi e
o neri
A ttualiz
zazio ne
F o ndo T F R
A ltre T o tale
Saldo al 1° gennaio 2015 16 112 111 266 34 44 583
Proventi/(Oneri) imputati a CE 1 - (19) 16 - 3 1
Proventi/(Oneri) non ricorrenti imputati a CE - - - 24 - - 24
Proventi/(Oneri) imputati a CE adeguamento aliquota IRES (2) - (2) (11) - (5) (20)
Proventi/(Oneri) imputati a PN - (76) - - - - (76)
Proventi/(Oneri) imputati a PN adeguamento aliquota IRES - (4) - - (4) (1) (9)
Saldo al 31 dicembre 2015 15 32 90 295 30 41 503
Proventi/(Oneri) imputati a CE 1 - (6) 18 - 3 16
Proventi/(Oneri) imputati a CE adeguamento aliquota IRES - - (9) (5) - - (14)
Proventi/(Oneri) imputati a PN - 174 - - (5) (2) 167
Saldo al 31 dicembre 2016 16 206 75 308 25 42 672

tab. C10.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive (milioni di euro)

Descrizione A ttività e
passività
finanziarie
A ttività
materiali
A ltre T o tale
Saldo al 1° gennaio 2015 856 2 - 858
Oneri/(Proventi) imputati a CE - - (5) (5)
Oneri/(Proventi) non ricorrenti imputati a CE - - 7 7
Oneri/(Proventi) imputati a PN 236 - - 236
Oneri/(Proventi) imputati a PN adeguamento aliquota IRES (118) - - (118)
Saldo al 31 dicembre 2015 974 2 2 978
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico - (1) (2) (3)
Oneri/(Proventi) imputati a PN (439) - - (439)
Saldo al 31 dicembre 2016 535 1 - 536

Il decremento del saldo delle imposte differite passive riferito alle attività e passività finanziarie è riconducibile principalmente alle variazioni intervenute nella riserva di fair value commentate nel par. B3.

Al 31 dicembre 2016 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C10.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio
2016
Esercizio
2015
Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita 602 (217)
Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura 11 19
Utili / (Perdite) attuariali da TFR (5) (4)
Risultati a nuovo per operazioni con gli azionisti (2) (1)
Totale 606 (203)

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

D1 - PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile ad entità correlate è esposta di

seguito.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)

Saldo al 31.12.2016
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass.
finanziarie
BancoPosta
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA - 250 1 - - 25 - - -
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 16 - - 12 4 - -
CLP ScpA - - 15 - - 1 - 111 -
Consorzio PosteMotori - - 6 - - 27 - - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - - - 9 -
EGI SpA - - 1 - - 12 2 16 -
Mistral Air Srl - 10 2 - - 1 - - 1
PatentiViaPoste ScpA - 1 5 - - 4 - 1 -
Poste Tributi ScpA - 6 6 - - 2 - 5 -
PosteTutela SpA - - - - - 13 1 47 -
Poste Vita SpA - 251 130 56 - 186 - - -
Postecom SpA - - 10 2 - 5 2 20 -
Postel SpA - 18 52 - - 2 - 21 7
PosteMobile SpA - - 22 1 - 21 29 3 -
SDA Express Courier SpA - 94 17 1 - 4 - 36 14
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - - 7 - - 3 - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.189 1 327 21 1.310 2.429 - 108 21
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.509 - 364 - - - - 18 -
Gruppo Enel - - 29 - - - - 8 -
Gruppo Eni - - 7 - - - - 14 -
Gruppo Equitalia - - 90 - - - - 3 8
Gruppo Leonardo - - - - - - - 30 -
Altre correlate esterne - - 4 - - - - 14 62
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - - (40) (10) - - - - -
Totale 7.698 631 1.071 71 1.310 2.747 38 464 113
Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2015
Saldo al 31.12.2015 (milioni di euro)
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e attività Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass.
finanziarie
BancoPosta
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA - 200 4
-
- 5 - - -
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 12 - - 3 2 - -
CLP ScpA - - 21 - - 5 - 101 -
Consorzio PosteMotori - - 9
-
- 23 - - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - - - 38 -
EGI SpA - - 1
-
- 12 3 17 -
Mistral Air Srl - 6 1
-
- 1 - - 2
PatentiViaPoste ScpA - 1 4
-
- 4 - 1 -
Poste Tributi ScpA - 6 6
-
- 1 - 4 -
PosteTutela SpA - - - - - 21 5 32 -
Poste Vita SpA - 454 137 - - 118 36 - 12

Al 31 dicembre 2016, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 60 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Postecom SpA - - 7 1 - 5 - 19 - Postel SpA - 44 58 - - 3 - 17 3 PosteMobile SpA - - 15 1 - 16 26 3 - PosteShop SpA - 1 1 - - 1 - 2 2 SDA Express Courier SpA - 97 12 1 - 4 - 16 17

Poste Assicura SpA - - 5 - - 1 - - -

Ministero Economia e Finanze 7.186 3 537 13 391 - - 102 21 Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.500 - 397 - - - 1 11 - Gruppo Enel - - 38 - - - - 12 - Gruppo Eni - - 15 - - - - 11 - Gruppo Equitalia - - 55 - - - - 1 8 Gruppo Leonardo - - - - - - - 30 - Altre correlate esterne - - 3 - - - - 3 61 F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - - (156) (9) - - - - - Totale 8.686 812 1.182 7 391 223 73 420 126

Controllate indirette

Correlate esterne

Rapporti economici con entità correlate (milioni di euro)
Esercizio 2016
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del lavoro Altri costi e oneri Oneri finanziari
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA 2 26 2 - - - - - -
BancoPosta Fondi SpA SGR 31 32 - - - - - - -
CLP ScpA 12 - - 5 - 171 - 1 -
Consorzio PosteMotori 40 - - - - - - - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - 47 - - -
EGI SpA - 1 - - - 102 - - -
Mistral Air Srl - 1 - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA 25 - - - - - - 1 -
Poste Tributi ScpA 5 - - - - - - 5 -
PosteTutela SpA - 1 - - - 100 - - -
Poste Vita SpA 456 341 13 - - - - - -
Postecom SpA - 9 - - 15 40 - - -
Postel SpA 4 2 - - - 25 1 - -
PosteMobile SpA 16 20 - - - 3 - - -
SDA Express Courier SpA 5 3 1 - - 58 1 - -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 21 - - - - - - - -
Collegate
Gruppo Anima - - 8 - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 535 4 - - - 3 - (6) 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.588 - - - 5 23 - - -
Gruppo Enel 81 - - - - - - - -
Gruppo Eni 23 - - - - 31 - - -
Gruppo Equitalia 59 - - - - 3 - - -
Gruppo Leonardo - - - - 10 30 - - -
Altre correlate esterne 7 - - - - 21 42 - -
Totale 2.910 440 24 5 30 657 44 1 1
Rapporti economici con entità correlate (milioni di euro)
Esercizio 2015
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp.
e macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Costo del lavoro Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA 2 34 2 - - - - - -
BancoPosta Fondi SpA SGR 23 20 - - - - - - -
CLP ScpA 13 1 - 4 3 173 - 1 -
Consorzio PosteMotori 39 - - - - - - - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - 99 - - -
EGI SpA - 72 - - - 7 - - -
Mistral Air Srl - - - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA 24 - - - - - - 1 -
Poste Energia SpA - - - - - 101 - - -
Poste Tributi ScpA 4 - - - - - - 4 -
PosteTutela SpA - 1 - - - 96 - - -
Poste Vita SpA 419 150 16 - - - - - 2
Postecom SpA - 32 - 1 16 37 1 - -
Postel SpA 8 2 1 - 1 32 - - -
PosteMobile SpA 15 27 - - - 3 1 - -
PosteShop SpA 1 - - - - - - - -
SDA Express Courier SpA 3 3 1 - - 45 1 - -
Controllate indirette
Italia Logistica Srl - - - - - - - - -
Poste Assicura SpA 16 - - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 560 1 2 - - 2 - (64) -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.612 - - - 2 21 - - -
Gruppo Enel 97 - - - - 5 - - -
Gruppo Eni 29 - - - - 31 - - -
Gruppo Equitalia 54 - - - - 4 - 3 -
Gruppo Leonardo 1 1 - - 12 32 - - -
Altre correlate esterne 17 1 - - - 16 40 - -
Totale 2.937 345 22 5 34 704 43 (55) 2

Al 31 dicembre 2016, gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne e riferiti a rapporti di natura commerciale sono pari a 6 milioni di euro (9 milioni al 31 dicembre 2015).

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito.

• I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza materiale affrancatura, per i servizi di incasso e rendicontazione dei pagamenti tramite F24, e con riferimento ai soli esercizi pregressi, al rimborso di riduzioni e agevolazioni elettorali.

  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale. I costi sostenuti verso il Gruppo CDP si riferiscono principalmente a manutenzione software e servizio di gestione carte elettroniche di pagamento effettuati da parte di SIA SpA.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura, per affrancatura di corrispondenza a credito, per spedizioni in abbonamento postale e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Equitalia si riferiscono principalmente a compensi per il servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione telematica dei flussi F24.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Eni si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA (ex Selex ES SpA) di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%) Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie BancoPosta 58.052 7.698 13,3 54.622 8.686 15,9
Attività finanziarie 1.344 631 46,9 1.530 812 53,1
Crediti commerciali 2.099 1.071 51,0 2.142 1.182 55,2
Altri crediti e attività 1.927 71 3,7 1.698 7 0,4
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.715 1.310 48,3 1.520 391 25,7
Fondi per rischi e oneri 1.408 60 4,3 1.298 60 4,6
Passività finanziarie BancoPosta 59.193 2.747 4,6 53.235 223 0,4
Passività finanziarie 1.302 38 2,9 1.848 73 4,0
Debiti commerciali 1.384 464 33,5 1.229 420 34,2
Altre passività 2.558 113 4,4 2.335 126 5,4
Rapporti economici
Ricavi e proventi 8.219 2.910 35,4 8.205 2.937 35,8
Altri ricavi e proventi 478 440 92,1 399 345 86,5
Costi per beni e servizi 1.734 657 37,9 1.819 704 38,7
Costo del lavoro 5.992 44 0,7 5.895 43 0,7
Altri costi e oneri 255 7 2,7 226 (46) n.a.
Oneri finanziari 65 1 1,5 76 2 2,6
Proventi finanziari 45 24 53,3 58 22 37,9
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 2.422 3.599 n.a. 2.303 (1.617) n.a.
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (240) 112 n.a. (518) (28) 5,4
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli
azionisti
(987) (477) 48,3 (1.251) (419) 33,5

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione 2016 2015
Competenze con pagamento a breve/medio termine 13.503 18.241
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 552 634
Altri benefici con pagamento a lungo termine 452 392
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 3.845 -
Pagamenti basati su azioni 812 -
Totale 19.164 19.267
Compensi e spese Sindaci (migliaia di euro)
Descrizione 2016 2015
Compensi 228 134
Spese 1 2
Totale 229 136

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società, la cui composizione dal 24 maggio 2016 non è più corrispondente a quella del Collegio Sindacale, ammontano complessivamente a 51 migliaia di euro per il periodo compreso dal suo insediamento al 31 dicembre 2016. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2016 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano i CCNL, aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il personale non dirigente. Come indicato dall'articolo 14 comma 1 dello Statuto del Fondoposte, per quanto concerne gli Organi sociali del Fondo (Assemblea dei delegati; Consiglio di Amministrazione; Presidente e Vice Presidente; Collegio dei Sindaci), la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su:

  • criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché le politiche di investimento;
  • scelta dei soggetti gestori e individuazione della banca depositaria.

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione dell'11 ottobre 2016, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la stipula di operazioni di finanziamento in pronti contro termine a breve scadenza con Cassa Depositi e Prestiti per un importo nominale cumulato complessivo non superiore a 2,5 miliardi di euro. L'operazione, pur qualificandosi come di maggiore rilevanza ai sensi della normativa Consob, riveste carattere di ordinarietà sempre ai fini Consob ed è quindi esente dall'iter deliberativo previsto per tali operazioni.

Le prime operazioni di finanziamento, ai sensi dell'accordo sopra descritto, sono state effettuate nel corso dei primi mesi del 2017.

D2 - ALTRE INFORMAZIONI SU ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, suddivisa tra Patrimonio non destinato e Patrimonio BancoPosta, al 31 dicembre 2016 è la seguente:

Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane
SpA
di cui parti
correlate
Passività finanziarie (1.932) (59.274) 711 (60.495)
Debiti per conti correnti postali - (45.483) 67 (45.416) (291)
Obbligazioni (812) - - (812) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (400) (5.381) - (5.781) -
MEF conto Tesoreria dello Stato - (2.429) - (2.429) (2.429)
Strumenti finanziari derivati (51) (2.305) - (2.356) -
Altre passività finanziarie (39) (3.662) - (3.701) (65)
Passività finanziarie per rapporti intergestori (630) (14) 644 - -
Attività finanziarie 1.358 58.682 (644) 59.396
Finanziamenti e crediti 770 7.915 - 8.685 6.820
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.683 - 12.683 -
Investimenti disponibili per la vendita 574 37.263 - 37.837 1.509
Strumenti finanziari derivati - 191 - 191 -
Attività finanziarie per rapporti intergestori 14 630 (644) - -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (574) (592) 67 (1.099)
Cassa e depositi BancoPosta - 2.494 - 2.494 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.461 1.321 (67) 2.715 1.310
Posizione finanziaria netta 887 3.223 - 4.110
Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.15 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane
SpA
di cui parti
correlate
Passività finanziarie (2.425) (53.328) 670 (55.083)
Passività finanziarie (2.425) (53.328) 670 (55.083)
Debiti per conti correnti postali - (43.763) 79 (43.684) (215)
Obbligazioni (811) - - (811) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (912) (4.895) - (5.807) -
Debiti verso Cassa Depositi e Prestiti per mutui (1) - - (1) (1)
Strumenti finanziari derivati (51) (1.547) - (1.598) -
Altre passività finanziarie (73) (3.109) - (3.182) (80)
Passività finanziarie per rapporti intergestori (577) (14) 591 - -
Attività finanziarie 1.544 55.199 (591) 56.152
Finanziamenti e crediti 950 8.811 - 9.761 7.998
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.886 - 12.886 -
Investimenti disponibili per la vendita 580 32.597 - 33.177 1.500
Strumenti finanziari derivati - 328 - 328 -
Attività finanziarie per rapporti intergestori 14 577 (591) - -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (881) 1.871 79 1.069
Cassa e depositi BancoPosta - 3.161 - 3.161 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.198 401 (79) 1.520 391
Posizione finanziaria netta 317 5.433 - 5.750

Al 31 dicembre 2016 le riserve di fair value relative a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammontano al lordo dell'effetto fiscale a 1.241 milioni di euro (3.455 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA del Patrimonio non destinato, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n. 319 del 2013 al 31 dicembre 2016 è la seguente:

Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2016 2015
A. Cassa 1 1
B. Altre disponibilità liquide 1.460 1.197
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.461 1.198
E. Crediti finanziari correnti 243 577
F. Debiti bancari correnti - (510)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (14) (16)
H. Altri debiti finanziari correnti (42) (77)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (56) (603)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 1.648 1.172
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (798) (797)
M. Altri debiti non correnti (48) (48)
N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) (1.246) (1.245)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) 402 (73)
Attività finanziarie non correnti 1.101 953
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato 1.503 880
Crediti finanziari per rapporti intergestori 14 14
Debiti finanziari per rapporti intergestori (630) (577)
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti 887 317
intergestori

Informativa sulla determinazione del fair value

Le tecniche di valutazione del fair value della Società sono descritte nella nota 2.5 – Tecniche di valutazione del fair value. Nel presente paragrafo si forniscono le informazioni integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al fair value. Le informazioni integrative relative attività e passività iscritte in bilancio al costo ammortizzato, sono riportate nelle note delle rispettive voci di bilancio.

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività e passività per livello di gerarchia:

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2016 31.12.2015
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie BancoPosta 35.280 2.147 27 37.454 30.648 2.166 111 32.925
Investimenti disponibili per la vendita 35.280 1.956 27 37.263 30.648 1.838 111 32.597
Titoli a reddito fisso 35.280 1.879 - 37.159 30.648 1.767 - 32.415
Azioni - 77 27 104 - 71 111 182
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - 191 - 191 - 328 - 328
Attività finanziarie 569 - 5 574 575 - 5 580
Investimenti disponibili per la vendita 569 - 5 574 575 - 5 580
Titoli a reddito fisso 562 - - 562 569 - - 569
Azioni - - 5 5 - - 5 5
Altri investimenti 7 - - 7 6 - - 6
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Totale Attività al fair value 35.849 2.147 32 38.028 31.223 2.166 116 33.505
Passività finanziarie BancoPosta - (2.305) - (2.305) - (1.547) - (1.547)
Strumenti finanziari derivati - (2.305) - (2.305) - (1.547) - (1.547)
Passività finanziarie - (51) - (51) - (51) - (51)
Strumenti finanziari derivati - (51) - (51) - (51) - (51)
Totale Passività al fair value - (2.356) - (2.356) - (1.598) - (1.598)

Nel corso dell'esercizio 2016 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

Le variazioni intercorse nel Livello 3 si riferiscono alla cessione della partecipazione nella Visa Europe Ltd (al 31 dicembre 2015 un fair value di 111 milioni di euro) descritta nella tab. A5.2 e l'iscrizione delle azioni Series C Visa Inc convertible preferred stock ottenute in parziale contropartita. Il fair value delle azioni "Series C Visa Inc convertible preferred stock" (al 31 dicembre 2016 pari a 27 milioni di euro) può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value

per tenere conto dell'illiquidità propria di tale azioni. Tale fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 34% circa.

Compensazioni di attività e passività finanziarie

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono nel presente paragrafo le informazioni sulle attività e passività finanziarie che sono soggette ad un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32107 .

In particolare, le informazioni integrative in commento riguardano le seguenti posizioni in essere al 31 dicembre 2016:

  • strumenti derivati attivi e passivi e i relativi depositi di collateralizzazione sia essi in contanti che in titoli di Stato;
  • pronti contro termine passivi e i relativi depositi di collateralizzazione sia essi in contanti che in titoli di Stato.
Attività/Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari (milioni di euro)
Ammontare lordo Ammontare lordo Ammontare delle
(passività)/attività
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio
Forme tecniche Ammontare netto
delle
Collateral Ammontare netto
delle
attività/(passivtà)
finanziarie
(h=d+e+f+g)
delle attività
finanziarie(*)
(a)
delle passività
finanziarie(*)
(b)
finanziarie
compensato in
bilancio
(c)
attività/(passività)
finanziarie
(d=a+b+c)
Strumenti finanziari
trasferiti o concessi
in garanzia
(e)
Depositi di contante
Titoli dati/(ricevuti) in
dati/(ricevuti) in
garanzia
garanzia
(f)
(g)
Esecizio 2016
Attività/(Passività) finanziarie BancoPosta
Derivati 191 (2.305) - (2.114) - 714 1.363 (37)
Pronti contro termine - (5.381) - (5.381) 5.374 - 7 -
Altre - - - - - - - -
Attività/(Passività) finanziarie
Derivati - (51) - (51) - - 50 (1)
Pronti contro termine - - - - - - - -
Altre - - - - - - - -
Totale al 31 dicembre 2016 191 (7.737) (7.546)
-
5.374 714 1.420 (38)
Esecizio 2015
Attività/(Passività) finanziarie BancoPosta
Derivati 328 (1.547) - (1.219) - 349 850 (20)
Pronti contro termine 417 (4.895) - (4.478) 4.477 - - (1)
Altre - - - - - - - -
Attività/(Passività) finanziarie
Derivati - (51) - (51) - - 51 -
Pronti contro termine - (510) - (510) 510 - (1) (1)
Altre - - - - - - - -
Totale al 31 dicembre 2015 745 (7.003) - (6.258) 4.987 349 900 (22)

(*) L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni aggiuntive nei casi di operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment). Al 31 dicembre 2016, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulati con primari operatori finanziari.

107 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente (milioni di euro)
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Descrizione Note Valore nominale Valore di Bilancio Fair value Valore nominale Valore di Bilancio Fair value
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti posseduti fino a scadenza
Investimenti disponibili per la vendita
[A5] 4.596
165
4.688
206
5.276
206
4.072
497
4.101
544
4.621
544
Passività finanziarie BancoPosta
Passività finanziarie per PCT
[B6] (5.379) (5.381) (5.419) (4.885) (4.895) (4.949)
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita
[A6] - - - 450 510 510
Passività finanziarie
Passività finanziarie per PCT
[B7] - - - (510) (510) (510)
Totale (618) (487) 63 (376) (250) 216

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso

Nel presente paragrafo si fornisce il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Asset Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Società e a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso (milioni di euro)

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Descrizione Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie BancoPosta
Finanziamenti e Crediti 1.435 1.435 864 864
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 1.391 1.391 857 857
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 44 44 7 7
Investimenti posseduti sino a scadenza 5.765 5.909 4.993 5.057
Titoli per operazioni in PCT 4.596 4.688 4.072 4.101
Titoli per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA) 676 716 345 373
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit 493 505 576 583
Investimenti disponibili per la vendita 165 206 497 544
Titoli per operazioni in PCT 165 206 497 544
Totale attività finanziarie indisponibili 7.415 7.600 6.856 7.027
Titoli per operazioni in PCT - - 450 510
Investimenti disponibili per la vendita - - 450 510
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 50 50 52 52
Finanziamenti e Crediti 50 50 52 52
Attività finanziarie

D3 - ULTERIORI INFORMAZIONI

Risparmio postale

Il risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Libretti di deposito 118.938 118.721
Buoni Fruttiferi Postali 203.962 206.114
Cassa Depositi e Prestiti 134.121 135.497
M inistero dell' Economia e delle Finanze 69.841 70.617
Totale 322.900 324.835

Impegni

Impegni di acquisto (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 di cui verso
società del
gruppo
31.12.15 di cui verso
società del
gruppo
Contratti per affitti passivi di immobili 515 13 539 19
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 43 2 54 2
Contratti per acquisto di Attività immateriali 30 3 32 -
Contratti per leasing flotta automezzi 260 - 61 -
Contratti per altri canoni 18 4 26 14
Totale 866 22 712 35

L'incremento degli impegni di acquisto riguardanti i contratti per leasing della flotta di automezzi aziendali è dovuto al rinnovo contrattuale stipulato nel corso dell'esercizio.

Relativamente ai soli contratti per affitti passivi di immobili, risolvibili di norma con preavviso di sei mesi, gli impegni futuri sono così suddivisi in base all'anno di scadenza dei canoni:

Impegni per canoni di affitto (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 di cui verso società del
gruppo
31.12.15 di cui verso società
del gruppo
Canoni di affitto scadenti:
entro l'esercizio successivo a quello di bilancio 146 7 150 8
tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiu sura di bilancio 316 5 338 11
oltre il 5° anno 53 1 51 -
Totale 515 13 539 19

Garanzie

Le garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno di Poste Italiane SpA sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi 212 162
rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi 59 54
lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate 1 1
Totale 272 217

Beni di terzi

Il dettaglio è il seguente:

Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 31.12.16 31.12.15
Titoli sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 5.262 5.992
Altri beni 4 6
Totale 5.266 5.998

Attività in corso di rendicontazione

Al 31 dicembre 2016, la Società ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 96 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB"

I corrispettivi per l'esercizio 2016, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo PricewaterhouseCoopers e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:

Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione (migliaia di euro)

Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (*)
Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
1.239
-
Servizi di attestazione Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
458
-
Altri Servizi Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
453
-
Società controllate da Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile (**) Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
1.207
-
Servizi di attestazione Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
346
-
Altri Servizi Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
22
-
Totale 3.725

(*) Gli importi esposti non includono spese e oneri accessori.

(**) Gli importi esposti non includono i compensi per servizi di revisione contabile svolta sui fondi amministrati dalla controllata BancoPosta Fondi SGR SpA a carico dei sottoscrittori per 103 migliaia di euro.

I compensi per i Servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione.

Piano di Phantom Stock

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane e Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta, inclusi Dirigenti con responsabilità strategica.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:

  • per il Direttore Generale e gli altri beneficiari del piano dipendenti di Poste Italiane diversi dal personale BancoPosta, un indicatore di redditività individuato nell'EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • per i Beneficiari inclusi tra i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta, l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.

Comune a tutti i beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo Poste Italiane. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale e Risk Takers BancoPosta, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle Condizioni di Accesso.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Primo Ciclo del Piano a 51 beneficiari è stato di 654.319 unità, il cui fair value unitario al 31 dicembre 2016 è stato stimato in euro 5,435 relativamente al piano per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale e per il personale del Patrimonio BancoPosta, mentre 5,721 relativamente al piano per il restante personale di Poste Italiane. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le migliori prassi di mercato. Il costo rilevato per l'esercizio 2016 è stato di circa 1,2 milioni di euro che equivale alla passività iscritta tra i debiti del personale.

ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

E1 - RISCHI FINANZIARI

Premessa

Il coordinamento e la gestione delle operazioni d'impiego e copertura dei rischi sul mercato dei capitali sono affidati alla funzione Coordinamento Gestione Investimenti della Società con l'obiettivo di garantire l'unitarietà di indirizzo tra le diverse entità finanziarie del Gruppo. Le attività di tesoreria aziendale e centralizzata, la definizione della struttura di capitale ottimale di Poste Italiane SpA, nonché la valutazione delle operazioni di funding e di finanza straordinaria e agevolata, sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.

La gestione finanziaria della Società e dei connessi profili di rischio è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta, dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro108, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circola re 285/2013 di Banca d'Italia equiparano BancoPosta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività vengano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio BancoPosta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285109, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk

108 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano. Dal 1° aprile 2015, la corrispondenza tra raccolta dalla clientela privata BancoPosta e relativi impieghi, verificata con cadenza trimestrale, è riferita al costo ammortizzato calcolato sul corso secco degli strumenti in portafoglio. In precedenza, l'equivalenza era misurata con riferimento al valore nominale degli strumenti in portafoglio.

109 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

Appetite Framework - RAF110), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

Nel corso del 2016, l'indice di leva finanziaria del Patrimonio BancoPosta, o Leverage ratio (rapporto tra patrimonio di vigilanza e totale attivo) è diminuito per il significativo incremento dei volumi operativi connesso al positivo andamento della raccolta e ai relativi impieghi.

Al 31 dicembre 2016, l'indice è ancora lievemente al di sotto del 3%, limite fissato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Il Consiglio di Amministrazione di conseguenza propone, in data pari a quella in cui approva il presente progetto di bilancio, un rafforzamento dei mezzi propri del Patrimonio BancoPosta nella misura necessaria per riequilibrare l'indice ai valori obiettivo fissati nel Risk Appetite Framework.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Società, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si avvale di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

In tale contesto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha adottato la Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) come strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Il modello si caratterizza organizzativamente come segue:

  • il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Poste Italiane SpA;
  • il Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti ha il compito di indirizzare le tematiche di gestione del risparmio della clientela retail, nonché le strategie di gestione degli asset finanziari; il Comitato, in ragione dei temi trattati, si articola in tre sezioni:
    • Finanza, con il compito di indirizzo e supervisione della strategia finanziaria;
    • Risparmio, con il compito di definire le linee guida finalizzate a orientare lo sviluppo dei prodotti di risparmio;
    • Strategie di investimento finanziario, con il compito di garantire un efficace processo di governance e il massimo allineamento sulle scelte strategiche relative alla allocazione e gestione degli asset finanziari.

110 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

  • apposite funzioni istituite presso Poste Italiane SpA svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio;
  • il Comitato Interfunzionale BancoPosta, istituito con il Regolamento del Patrimonio, ha funzioni consultive e propositive con compiti di raccordo della Funzione di BancoPosta con le altre funzioni della società gemmante; il Comitato è presieduto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane SpA ed è composto in modo permanente dal Responsabile della Funzione BancoPosta e dai responsabili delle funzioni interessate della Società.

I rischi finanziari sono declinati secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative che distingue quattro principali tipologie di rischio (classificazione non esaustiva):

  • rischio di mercato;
  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari.

Il rischio di mercato, a sua volta, riguarda:

  • rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • rischio di valuta: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

A partire dal biennio 2011-2012, ha assunto altresì un ruolo fondamentale nell'ambito di tale ultima fattispecie, il rischio spread, cioè il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

Il rischio di credito è il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni creditorie.

Il rischio di liquidità è il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo. A titolo esemplificativo, il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi eccessivamente onerosi o, in casi estremi, dall'impossibilità di reperire finanziamenti sul mercato.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari è definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.

Rileva altresì il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari, definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013.

Rischio prezzo

Attiene a quelle poste finanziarie attive che nei programmi della Società sono "disponibili per la vendita" ovvero "detenute a fini di negoziazione", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore. I valori iscritti in bilancio al 31 dicembre 2016 sono stati sottoposti, dove applicabile, a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni della Società.

Rischio prezzo (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 104 22 (22) - - 22 (22)
Azioni 104 22 (22) - - 22 (22)
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 7 1 (1) - - 1 (1)
Altri investimenti 7 1 (1) - - 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2016 111 23 (23) - - 23 (23)
Effetti 2015
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 182 15 (15) - - 15 (15)
Azioni 182 15 (15) - - 15 (15)
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 6 1 (1) - - 1 (1)
Altri investimenti 6 1 (1) - - 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2015 188 16 (16) - - 16 (16)

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano prevalentemente la posizione in titoli azionari. In particolare:

Al 31 dicembre 2016, le posizioni che rilevano al rischio in commento si riferiscono a:

• titoli azionari detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti per 74 milioni di euro dalle azioni di classe B della Mastercard Incorporated, per 27 milioni di euro dalle azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) e per 3 milioni di euro dalle azioni di classe C della Visa Incorporated. Ai fini dell'analisi di sensitivity, ai titoli presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate presso il NYSE.

• quote di fondi comuni di investimento detenute dal patrimonio non destinato, tra gli Altri investimenti, per 7 milioni di euro.

Rischio valuta

L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica , considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Al 31 dicembre 2016, le posizioni più significative sono quelle denominate, rispettivamente, in Dollari USA e in Diritti Speciali di Prelievo (DSP). Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio valuta, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni della Società.

Rischio valuta USD
(milioni di euro)
Descrizione Posizione in
USD
Posizione in
Euro
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 110 104 9 (9) - - 9 (9)
Azioni 110 104 9 (9) - - 9 (9)
Variabilità al 31 dicembre 2016 110 104 9 (9) - - 9 (9)
Effetti 2015
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponiobili per la vendita 77 71 9 (9) - - 9 (9)
Azioni 77 71 9 (9) - - 9 (9)
Variabilità al 31 dicembre 2015 77 71 9 (9) - - 9 (9)

Il rischio indicato riguarda i titoli azionari denominati in Dollari USA.

Rischio vauta DSP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in
DSP
Posizione in
EUR
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2016
Attività correnti in DSP 119 151 7 (7) 7 (7) - -
Passività correnti in DSP (101) (129) (6) 6 (6) 6 - -
Variabilità al 31 dicembre 2016 18 22 1 (1) 1 (1) - -
Effetti 2015
Attività correnti in DSP 75 95 5 (5) 5 (5) - -
Passività correnti in DSP (72) (92) (5) 5 (5) 5 - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 3 3 - - - - - -

Il rischio indicato riguarda la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese) e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata, in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni della Società.

Rischio tasso interesse su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 32.178 37.159 (1.099) 1.031 - - (1.099) 1.031
Titoli a reddito fisso 32.178 37.159 (1.099) 1.031 - - (1.099) 1.031
Strumenti finanziari derivati 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Cash flow hedge 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 562 (5) 6 - - (5) 6
Titoli a reddito fisso 500 562 (5) 6 - - (5) 6
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Cash flow hedge 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati (50) (7) 3 (4) - - 3 (4)
Cash flow hedge (50) (7) 3 (4) - - 3 (4)
Variabilità al 31 dicembre 2016 33.028 37.717 (1.155) 1.097 - - (1.155) 1.097
Effetti 2015
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 26.428 32.415 (1.283) 1.308 - - (1.283) 1.308
Titoli a reddito fisso 26.428 32.415 (1.283) 1.308 - - (1.283) 1.308
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 569 (2) 2 - - (2) 2
Titoli a reddito fisso 500 569 (2) 2 - - (2) 2
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati (50) (5) 3 (4) - - 3 (4)
Cash flow hedge (50) (5) 3 (4) - - 3 (4)
Variabilità al 31 dicembre 2015 26.878 32.979 (1.282) 1.306 - - (1.282) 1.306

Tra gli Investimenti disponibili per la vendita, il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 35.650 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 12.324 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante asset swap di cash flow hedge per 1.758 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 2.776 milioni di euro (di cui 2.605 milioni di euro indicizzati all'inflazione e 171 milioni di euro di CCTeu), titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 18.792 milioni di euro (di cui 16.087 milioni di euro con partenza forward start);
  • titoli di debito a tasso fisso emessi da CDP e garantiti dallo Stato italiano per 1.509 milioni di euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta;
  • investimenti relativi al patrimonio non destinato, per 562 milioni di euro.

Tra gli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda:

  • contratti di acquisto a termine di titoli di Stato con un fair value positivo di 6 milioni di euro (nozionale di 200 milioni di euro) e contratti di acquisto a termine di titoli di Stato con un fair value negativo di 3 milioni di euro (nozionale di 200 milioni di euro), relativi al Patrimonio BancoPosta;
  • il fair value negativo per 7 milioni di euro di un contratto derivato relativo al patrimonio non destinato, stipulato dalla Società nell'esercizio 2013 e finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (tab. A6.4).

Al 31 dicembre 2016 con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration111 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,58 a 5,56.

Rischio spread

La sensitività del valore del portafoglio dei titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia la componente a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano i titoli in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

Il progressivo peggioramento del merito creditizio della Repubblica italiana percepito dal mercato nel corso dell'esercizio 2016, nonostante il Quantitative Easing applicato dalla BCE, ha influenzato negativamente il prezzo dei Titoli di Stato italiani. In particolare, il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd spread) presenta al 31 dicembre 2016 un valore di circa 161 bps (97 bps registrati al 31 dicembre 2015).

Nel periodo in commento, la contrazione dei prezzi dei Titoli di Stato italiani, legata al movimento dello spread e alla riduzione del livello dei tassi "risk free" su valori prossimi ai minimi storici, ha determinato nel portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 32 miliardi) una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 0,8 miliardi di euro: la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,8 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 1,6 miliardi di euro.

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio Paese, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni della Società.

111 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato (i.e. + 100 bps).

Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 32.178 37.159 (3.615) 4.292 - - (3.615) 4.292
Titoli a reddito fisso 32.178 37.159 (3.615) 4.292 - - (3.615) 4.292
Strumenti finanziari derivati 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Cash flow hedge 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 562 (21) 22 - - (21) 22
Titoli a reddito fisso 500 562 (21) 22 - - (21) 22
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Cash flow hedge 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Variabilità al 31 dicembre 2016 33.078 37.724 (3.690) 4.378 - - (3.690) 4.378
Effetti 2015
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 26.428 32.415 (3.036) 3.599 - - (3.036) 3.599
Titoli a reddito fisso 26.428 32.415 (3.036) 3.599 - - (3.036) 3.599
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 569 (22) 23 - - (22) 23
Titoli a reddito fisso 500 569 (22) 23 - - (22) 23
Variabilità al 31 dicembre 2015 26.928 32.984 (3.058) 3.622 - - (3.058) 3.622

Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, la Società monitora il rischio spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.

Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni della Società per il solo rischio spread.

Analisi di VAR (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio
Nominale Fair value SpreadVaR
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 32.178 37.159 460
Titoli a reddito fisso 32.178 37.159 460
Strumenti finanziari derivati 200 6 4
Cash flow hedge 200 6 4
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 562 4
Titoli a reddito fisso 500 562 4
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 200 (3) 3
Cash flow hedge 200 (3) 3
Variabilità al 31 dicembre 2016 33.078 37.724 469
Effetti 2015
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 26.428 32.415 260
Titoli a reddito fisso 26.428 32.415 260
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 569 4
Titoli a reddito fisso 500 569 4
Variabilità al 31 dicembre 2015 26.928 32.984 262

Inoltre, se considerate nel loro complesso, le Attività e le Passività finanziarie del Patrimonio BancoPosta sono soggette a perdite potenziali massime di 468 milioni di euro.

Poste Italiane SpA effettua il calcolo del VaR su investimenti disponibili per la vendita e strumenti derivati, anche tenendo in considerazione congiuntamente il rischio di tasso di interesse sul fair value e il rischio Spread (anche qui, il calcolo del VaR è stimato su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%). In tal caso:

  • nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, al 31 dicembre 2016 si rilevano perdite potenziali massime di 440 milioni di euro (332 milioni di euro al 31 dicembre 2015);
  • nell'ambito del patrimonio non destinato, al 31 dicembre 2016 si rilevano perdite potenziali massime di 3 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Le variazioni intervenute rispetto al 31 dicembre 2015 dipendono dall'aumento della volatilità dei fattori di rischio registrata nel corso del 2016.

Rischio di credito

Attiene a tutti gli strumenti finanziari dell'Attivo patrimoniale, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni. Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

Nel corso dell'esercizio 2016, l'attività di revisione dei rating espressi dalle principali agenzie ha comportato variazioni del rating medio ponderato delle esposizioni della Società che, per le posizioni diverse da quelle nei confronti dello Stato Italiano, al 31 dicembre 2016 è pari ad A2, in miglioramento rispetto ad A3 registrato al 31 dicembre 2015.

Per ciascuna classe di Attività finanziarie soggetta al rischio in commento, si riporta l'esposizione della Società al 31 dicembre 2016. Nell'esposizione si fa riferimento alle classi di merito creditizio stabilite dall'agenzia Moody's.

Rischio di credito Attività finanziarie BancoPosta
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie BancoPosta
Finanziamenti e crediti 161 7.386 368 7.915 96 8.094 621 8.811
Finanziamenti - - - - - 204 213 417
Crediti 161 7.386 368 7.915 96 7.890 408 8.394
Investimenti detenuti fino a scadenza - 12.683 - 12.683 - 12.886 - 12.886
Titoli a reddito fisso - 12.683 - 12.683 - 12.886 - 12.886
Investimenti disponibili per la vendita - 37.159 - 37.159 - 32.415 - 32.415
Titoli a reddito fisso - 37.159 - 37.159 - 32.415 - 32.415
Strumenti finanziari derivati 20 149 22 191 25 256 48 329
Cash flow hedging - 39 - 39 3 44 - 47
Fair Value hedging 20 110 22 152 22 212 48 282
Fair Value vs. Conto economico - - - - - - - -
Totale 181 57.377 390 57.948 121 53.651 669 54.441
Rischio di credito Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie
Finanziamenti e crediti - 51 719 770 - 55 895 950
Finanziamenti - - 712 712 - - 887 887
Crediti - 51 7 58 - 55 8 63
Investimenti detenuti fino a scadenza - - - - - - - -
Titoli a reddito fisso - - - - - - - -
Investimenti disponibili per la vendita - 562 - 562 - 569 - 569
Titoli a reddito fisso - 562 - 562 - 569 - 569
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Cash flow hedging - - - - - - - -
Fair Value hedging - - - - - - - -
Fair Value vs. conto economico - - - - - - - -
Totale - 613 719 1.332 - 624 895 1.519

A presidio del rischio di credito in operazioni derivate, in particolare, sono previsti idonei limiti di rating ed un monitoraggio della concentrazione per gruppo/controparte. Inoltre, i contratti di interest rate, asset swap e di acquisti a termine sono oggetto di collateralizzazione mediante la prestazione di depositi o la consegna di strumenti finanziari in garanzia (collateral previsti da Credit Support Annex). La quantificazione e il monitoraggio delle esposizioni avvengono applicando il metodo del "valore di mercato" previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Basilea 3).

Con riferimento ai Crediti commerciali, la Società ne disciplina l'intero processo di gestione secondo la "Policy del Credito Commerciale" approvata in data 30 luglio 2012. Tale policy definisce le linee guida di gestione dei crediti commerciali lungo tutto il ciclo di relazione con il cliente, dalla valutazione, in fase di stipula di nuovi contratti e di rinnovi contrattuali, della sostenibilità del rischio di credito contenuto nella proposta contrattuale e del merito creditizio del cliente, fino all'estinzione e recupero del credito, ed è integrata da specifiche procedure operative che, anche ai sensi del D.Lgs. 231/2001, regolano nel dettaglio le attività di monitoraggio delle posizioni creditorie in essere e le azioni di recupero bonario e giudiziale.

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito della Società al 31 dicembre 2016.

Rischio su crediti commerciali
(milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Saldo di bilancio Impairment
analitico
Saldo di bilancio Impairment
analitico
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 1.573 (342) 1.527 (328)
Cassa Depositi e Prestiti 364 - 397 -
Ministeri ed enti pubblici 472 (115) 461 (112)
Corrispondenti esteri 280 - 233 -
Privati 457 (227) 436 (216)
Crediti verso Controllanti 236 (31) 322 (147)
Crediti verso imprese controllate 290 - 293 -
Crediti verso imprese collegate - - - -
Totale 2.099 2.142
di cui scaduto 327 421

In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, come anche illustrato nella nota 2.4, per talune attività della Società, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione di compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.

Tutti i crediti sono oggetto di attività di monitoraggio e di reporting a supporto delle azioni di sollecito e incasso.

Per ciascuna classe di Altri crediti e attività viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito della Società al 31 dicembre 2016.

Rischio su Altri crediti e attività (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Saldo di bilancio Impairment
analitico
Saldo di bilancio Impairment
analitico
Altri crediti e attività
Crediti per sostituto di imposta 1.388 - 1.219 -
Crediti per accordi CTD 204 (7) 232 (6)
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività 6 - 6 -
Crediti tributari - - 1 -
Crediti verso imprese controllate 59 - 3 -
Crediti diversi 218 (52) 191 (50)
Credito autorizzato da Legge di Stabilità 2015 in attuazione sentenza Tribunale 6 - - -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 46 - 46 -
Totale 1.927 1.698
di cui scaduto 46 45

Infine, con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano112 di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2016, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni, con l'evidenza del valore nominale, valore contabile e fair value per ogni tipologia di portafoglio.

Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Descrizione Valore nominale
Valore di Bilancio
Valore di mercato Valore nominale Valore di Bilancio Valore di mercato
Attività finanziarie BancoPosta
Italia 43.070 48.334 50.098 37.540 43.801 45.972
Investimenti posseduti sino a scadenza 12.392 12.683 14.447 12.612 12.886 15.057
Attività finanziarie disponibili per la vendita 30.678 35.651 35.651 24.928 30.915 30.915
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Attività finanziarie
Italia 500 562 562 500 569 569
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 500 562 562 500 569 569
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Totale 43.570 48.896 50.660 38.040 44.370 46.541

Rischio di liquidità

La Società applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Di seguito si riporta il raffronto tra passività e attività della Società in essere al 31 dicembre 2016.

112 Per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.

Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Decrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Passività finanziarie BancoPosta 21.923 13.540 21.455 56.918 22.370 12.351 17.129 51.850
Debiti per conti correnti postali 16.095 8.739 20.611 45.445 18.699 8.510 16.600 43.809
Finanziamenti 1.226 4.155 - 5.381 1.504 3.428 - 4.932
Altre passività finanziarie 4.602 646 844 6.092 2.167 413 529 3.109
Passività finanziarie 66 1.184 54 1.304 615 1.209 56 1.880
Debiti commerciali 1.384 - - 1.384 1.229 - - 1.229
Altre passività 1.557 977 30 2.564 1.475 833 35 2.343
Totale passivo 24.930 15.701 21.539 62.170 25.689 14.393 17.220 57.302

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2016.

Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Descrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie BancoPosta
Finanziamenti - - - - 417 - - 417
Crediti 7.932 8 - 7.940 8.394 - - 8.394
Depositi presso il MEF 6.214 - - 6.214 5.899 - - 5.899
Altri crediti finanziari 1.718 8 - 1.726 2.495 - - 2.495
Investimenti posseduti sino a scadenza 1.399 6.389 7.837 15.625 1.864 6.544 7.689 16.097
Titoli a reddito fisso 1.399 6.389 7.837 15.625 1.864 6.544 7.689 16.097
Investimenti disponibili per la vendita 2.005 9.087 36.522 47.614 1.657 9.047 30.059 40.763
Titoli a reddito fisso 2.005 9.087 36.522 47.614 1.657 9.047 30.059 40.763
Attività finanziarie - 740 482 1.222 584 83 1.148 1.815
Crediti commerciali 2.095 1 3 2.099 2.137 2 3 2.142
Altri crediti e attività 937 952 66 1.955 832 820 81 1.733
Cassa e Depositi BancoPosta 2.494 - - 2.494 3.161 - - 3.161
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.715 - - 2.715 1.520 - - 1.520
Totale Attivo 19.577 17.177 44.910 81.664 20.566 16.496 38.980 76.042

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli impieghi in titoli a reddito fisso sono rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Nell'analisi in commento, per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali, secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento, e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte PostePay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità del Patrimonio BancoPosta, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Riguarda gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge. L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando un shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2016 sulle posizioni della Società.

Rischio tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)

Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Crediti
Crediti verso il MEF
Altri crediti finanziari
6.189
1.435
62
14
(62)
(14)
62
14
(62)
(14)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
2.235 22 (22) 22 (22)
Attività finanziarie
Finanziamenti
630 6 (6) 6 (6)
Crediti
Altri crediti finanziari
50 - - - -
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
375 4 (4) 4 (4)
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
226 2 (2) 2 (2)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi presso il MEF
1.310 13 (13) 13 (13)
Depositi bancari 930 9 (9) 9 (9)
Passività finanziarie BancoPosta
Altre passività finanziarie
(32) - - - -
Passività finanziarie
Passività finanziarie verso imprese controllate
Altre passività finanziarie
(38)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2016 13.310 132 (132) 132 (132)
Effetti 2015
Attività finanziarie BancoPosta
Crediti
Crediti verso il MEF
Altri crediti finanziari
5.855
864
59
9
(59)
(9)
59
9
(59)
(9)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
1.335 13 (13) 13 (13)
Attività finanziarie
Finanziamenti
Crediti
805 8 (8) 8 (8)
Altri crediti finanziari 52 1 (1) 1 (1)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
375 4 (4) 4 (4)
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
218 1 (1) 1 (1)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi presso il MEF
Depositi bancari
391
29
4
-
(4)
-
4
-
(4)
-
Passività finanziarie BancoPosta
Altre passività finanziarie
(81) (1) 1 (1) 1
Passività finanziarie
Finanziamenti
Passività finanziarie verso imprese controllate
Altre passività finanziarie
(72)
(1)
(1)
-
1
-
(1)
-
1
-
Variabilità al 31 dicembre 2015 9.770 97 (97) 97 (97)

Nell'ambito delle Attività finanziarie BancoPosta, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata presso il MEF, per un valore di 6.189 milioni di euro; titoli di Stato a reddito fisso sia a tasso variabile per un nominale complessivo di 170 milioni di euro, sia a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 1.965 milioni di euro; rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge;
  • il credito di 1.435 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati.

Nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • finanziamenti nei confronti delle società del Gruppo per 630 milioni di euro;
  • titoli di Stato a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 375 milioni di euro.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente le somme depositate presso il MEF sul conto operativo c.d. "Buffer" di 1.310 milioni di euro.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2016, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.120 milioni di euro e un fair value di 2.605 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

E2 - ALTRI RISCHI

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato quali/quantitativo, consente il monitoraggio della rischiosità finalizzato ad una sua sempre più consapevole gestione.

Alla data del 31 dicembre 2016, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Tipologia Evento (Event Type ) N. tipologie di rischio
Frode interna 35
Frode esterna 52
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 8
Clientela, prodotti e prassi operative 37
Danni a beni materiali 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 7
Esecuzione, gestione e consegna del processo 164
Totale al 31 dicembre 2016 307

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio in commento a cui l'attività della Società è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento di strumenti di investimento, emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

In tale ambito al fine di ottimizzare il profilo rischio rendimento dei prodotti offerti alla propria clientela, la Società adotta policy e procedure di selezione competitiva degli emittenti terzi, che consentono esclusivamente la selezione di emittenti nazionali ed esteri di natura bancaria-finanziaria con rating investment grade. Inoltre, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa della Società, nonché di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un'eventuale insoddisfazione dei risparmiatori, viene svolta un'adeguata attività di monitoraggio, finalizzata ad assicurare la consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull'evoluzione dei rischi a carico della clientela, valutando la natura contrattuale dei prodotti in questione sotto l'aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela stessa.

In particolare, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Società sta monitorando attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze. In tale ambito, Poste Italiane, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16/01/2017, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31/12/2016, data di scadenza. Con riferimento esclusivo a tale prodotto, l'obiettivo perseguito è stato di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarà dallo stesso incassato con il "Valore Intermedio di Liquidazione" del fondo (la Differenza). A coloro che al 31/12/2016 hanno compiuto 80 anni, Poste Italiane ha assunto l'impegno di riconoscere, con proprie risorse, la Differenza sotto forma di accredito in conto corrente o sul libretto di risparmio postale; agli altri clienti sarà proposta la sottoscrizione di una polizza vita di Ramo I in cui versare le somme liquidate dal fondo. Affinché la Polizza, la cui durata è di 5 anni, consenta a scadenza di recuperare la Differenza, Poste ha assunto l'impegno di contribuire all'investimento con proprie risorse. Le stimate passività derivanti dall'iniziativa sono rilevate nei Fondi per rischi e oneri (par. B.4).

Con riferimento a tipologie di rischio reputazionale diverse da quelli legati al collocamento di prodotti finanziari, si informa altresì di quanto segue.

Nel corso dell'esercizio 2015, è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore del servizio delle attività di Customer Service in ambito di Gruppo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA e la Gepin Contact SpA (altro socio in Uptime SpA), non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione, in data 16 marzo 2016, l'Assemblea Ordinaria della Uptime ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016, Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente la ricollocazione professionale dei lavoratori che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non ha trovato ricollocazione sul mercato.

Nella seconda metà del mese di febbraio 2017, a valle dell'attività di outplacement prevista dal citato accordo, sono state avviate le procedure per l'inserimento in Poste Italiane delle risorse non ricollocate. Per quanto riguarda Gepin, in raccordo con il MISE si stanno valutando eventuali possibilità di gestione del problema occupazionale.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nel corso degli ultimi mesi, diversi ex dipendenti di Uptime/Gepin hanno fatto pervenire diffide e impugnativa di licenziamento, nonostante gli accordi raggiunti o le trattative in atto.

Sul piano civilistico la Gepin, e la Uptime SpA, hanno intrapreso diverse azioni legali. La Gepin ha chiesto in giudizio a SDA circa 15,5 milioni di euro per asserito ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate e comunque non rese. Le pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria.

In ultimo, con atto di citazione notificato il 21 dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno richiesto a Poste e a SDA – anche in via solidale tra loro: circa 66,4 milioni di euro quale risarcimento del danno subito da Uptime per asserita ingiustificata interruzione dei rapporti commerciali, e circa 16,2 milioni di euro quale risarcimento del danno subito da Gepin per la presunta perdita di valore della partecipazione sociale. Anche tali richieste verranno opposte in sede giudiziaria.

PROCEDIMENTI IN CORSO E RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

F1 - PROCEDIMENTI IN CORSO E RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

I procedimenti in corso e i rapporti con le autorità sono gli stessi, ove riferiti a Poste Italiane S.p.A., indicati nella specifica sezione del Bilancio consolidato, cui si rinvia.

EVENTI E/O OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

G1 - EVENTI E/O OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti posti in essere da Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2016, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. A tal proposito, sono definiti come tali, gli eventi e le operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività:

  • cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated a seguito della quale la Società ha realizzato un provento di natura non ricorrente iscritto nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, per un fair value di complessivi 121 milioni di euro; gli effetti economici e patrimoniali di tale operazione sono analiticamente descritti nel par. A5;
  • la legge di Stabilità 2016 ha previsto la riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1° gennaio 2017. Nell'esercizio in commento sono stati rilevati oneri non ricorrenti, per complessivi 14 milioni di euro, a seguito dell'adeguamento delle imposte differite attive dovuto al manifestarsi delle differenze temporali di imposta in modo difforme da quanto stimato nell'esercizio 2015.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

H1 - OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2016.

A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

EVENTI SUCCESSIVI

I1 - EVENTI SUCCESSIVI

Gli altri accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio sono descritti nelle Note.

5. Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2016

SCHEMI DI BILANCIO366
STATO PATRIMONIALE 366
CONTO ECONOMICO 368
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA369
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO370
RENDICONTO FINANZIARIO 371
NOTA INTEGRATIVA 373
PARTE A – POLITICHE CONTABILI373
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 392
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 416
PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA426
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA427
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 460
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 466
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 466
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI469
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE 470

INDICE

SCHEMI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci dell'Attivo 31 dicembre
2016
31 dicembre
2015
10. Cassa e disponibilità liquide 2.510.820.434 3.168.696.276
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
30. Attività finanziarie valutate al fair value - -
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 37.263.441.355 32.597.102.765
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 12.682.587.907 12.886.100.728
60. Crediti verso banche 1.314.337.052 1.210.783.397
70. Crediti verso clientela 9.004.203.937 9.023.554.259
80. Derivati di copertura 190.911.119 327.730.373
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - -
100. Partecipazioni - -
110. Attività materiali - -
120. Attività immateriali - -
di cui:
- avviamento - -
130. Attività fiscali: 320.870.907 129.913.647
a) correnti - -
b) anticipate 320.870.907 129.913.647
di cui alla L.214/2011 - -
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
150. Altre attività 1.765.994.097 1.625.831.275
Totale dell'Attivo 65.053.166.808 60.969.712.720

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre
2016
31 dicembre
2015
10. Debiti verso banche 5.798.577.802 5.259.019.447
20. Debiti verso clientela 50.373.852.771 45.469.047.813
30. Titoli in circolazione - -
40. Passività finanziarie di negoziazione - -
50. Passività finanziarie valutate al fair value - -
60. Derivati di copertura 2.304.549.533 1.547.084.115
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - -
80. Passività fiscali: 530.290.120 967.192.292
a) correnti - -
b) differite 530.290.120 967.192.292
90. Passività associate ad attività in via di dismissione - -
100. Altre passività 2.178.775.258 2.281.885.504
110. Trattamento di fine rapporto del personale 18.556.806 19.037.777
120. Fondi per rischi e oneri: 462.396.773 384.292.349
a) quiescenza e obblighi simili - -
b) altri fondi 462.396.773 384.292.349
130. Riserve da valutazione 868.891.183 2.506.187.180
140. Azioni rimborsabili - -
150. Strumenti di capitale - -
160. Riserve 1.948.999.822 1.948.996.672
170. Sovrapprezzi di emissione - -
180. Capitale - -
190. Azioni proprie (-) - -
200. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 568.276.740 586.969.571
Totale del Passivo e del Patrimonio netto 65.053.166.808 60.969.712.720

CONTO ECONOMICO

(dati in euro)
Voci Esercizio
2016
Esercizio
2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.542.998.078 1.544.985.186
20. Interessi passivi e oneri assimilati (73.840.796) (54.907.970)
30. Margine di interesse 1.469.157.282 1.490.077.216
40. Commissioni attive 3.602.704.357 3.538.129.910
50. Commissioni passive (66.084.130) (54.748.272)
60. Commissioni nette 3.536.620.227 3.483.381.638
70. Dividendi e proventi simili 690.388 478.412
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 3.133.641 8.648.747
90. Risultato netto dell'attività di copertura (910.193) 338.982
100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: 587.484.549 426.100.371
a) crediti - -
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 593.952.484 426.100.371
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
d) passività finanziarie (6.467.935) -
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - -
120. Margine di intermediazione 5.596.175.894 5.409.025.366
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (6.363.522) (10.955.347)
a) crediti (6.363.522) (10.955.347)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
d) altre operazioni finanziarie - -
140. Risultato netto della gestione finanziaria 5.589.812.372 5.398.070.019
150. Spese amministrative: (4.653.115.006) (4.443.019.490)
a) spese per il personale (98.478.270) (95.364.883)
b) altre spese amministrative (4.554.636.736) (4.347.654.607)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (94.802.615) (60.108.188)
170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali - -
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali - -
190. Altri oneri/proventi di gestione (39.373.904) (37.100.929)
200. Costi operativi (4.787.291.525) (4.540.228.607)
210. Utili/(Perdite) delle partecipazioni - -
220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - -
230. Rettifiche di valore dell'avviamento - -
240. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti - -
250. Utile/(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 802.520.847 857.841.412
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (234.244.107) (270.871.841)
270. Utile/(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 568.276.740 586.969.571
280. Utile/(Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -
290. Utile/(Perdita) d'esercizio 568.276.740 586.969.571

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(dati in euro)
Voci Esercizio
2016
Esercizio
2015
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 568.276.740 586.969.571
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto
economico
20. Attività materiali - -
30. Attività immateriali - -
40. Piani a benefici definiti (422.365) 667.332
50. Attività non correnti in via di dismissione - -
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto
economico
70. Copertura di investimenti esteri - -
80. Differenze di cambio - -
90. Copertura dei flussi finanziari (25.835.153) (39.552.689)
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (1.611.038.479) 926.865.737
110. Attività non correnti in via di dismissione - -
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto - -
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.637.295.997) 887.980.380
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) (1.069.019.257) 1.474.949.951

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
31 dicembre 2016
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Strumenti di
azioni ordinarie altre
azioni
emissione di utili altre (*) Riserve da valutazione capitale Azioni proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2015 - - - 948.996.672 1.000.000.000 2.506.187.180 - - 586.969.571 5.042.153.423
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - -
Esistenze al 01.01.2016 - - - 948.996.672 1.000.000.000 2.506.187.180 - - 586.969.571 5.042.153.423
Allocazione risultato esercizio precedente - - - - - - - - (586.969.571) (586.969.571)
Riserve - - - - - - - - - -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - - (586.969.571) (586.969.571)
Variazioni dell'esercizio - - - 3.150 - (1.637.295.997) - - 568.276.740 (1.069.016.107)
Variazioni di riserve - - - 3.150 - - - - - 3.150
Operazioni sul Patrimonio netto - - - - - - - - - -
Emissione nuove azioni - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - -
Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - - - - - - - -
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - -
Stock options - - - - - - - - - -
Redditività complessiva esercizio 2016 - - - - - (1.637.295.997) - - 568.276.740 (1.069.019.257)
Patrimonio netto al 31.12.2016 - - - 948.999.822 1.000.000.000 868.891.183 - - 568.276.740 3.386.167.745
(dati in euro)
31 dicembre 2015
Capitale Riserve
Sovrapprezzi di
Azioni
azioni
ordinarie
altre
azioni
emissione di utili altre (*) Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2014 - - - 798.990.000 1.000.000.000 1.618.206.800 - - 439.664.565 3.856.861.365
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - -
Esistenze al 01.01.2015 - - - 798.990.000 1.000.000.000 1.618.206.800 - - 439.664.565 3.856.861.365
Allocazione risultato esercizio precedente - - - 150.000.000 - - - - (439.664.565) (289.664.565)
Riserve - - - 150.000.000 - - - - (150.000.000) -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - - (289.664.565) (289.664.565)
Variazioni dell'esercizio - - - 6.672 - 887.980.380 - - 586.969.571 1.474.956.623
Variazioni di riserve - - - 6.672 - - - - - 6.672
Operazioni sul Patrimonio netto - - - - - - - - - -
Emissione nuove azioni - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - -
Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - - - - - - - -
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - -
Stock options - - - - - - - - - -
Redditività complessiva esercizio 2015 - - - - - 887.980.380 - - 586.969.571 1.474.949.951
Patrimonio netto al 31.12.2015 - - - 948.996.672 1.000.000.000 2.506.187.180 - - 586.969.571 5.042.153.423

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta.

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

Esercizio Esercizio
2016 2015
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 650.037.706 712.635.151
- risultato d'esercizio (+/-) 568.276.740 586.969.571
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair
value (-/+)
68.387 (2.233.704)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 910.193 (338.982)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 6.363.522 10.955.347
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - -
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) 398.219.073 252.210.138
- imposte e tasse non liquidate (+) 234.017.820 270.871.841
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) (557.818.029) (405.799.060)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (5.941.565.182) (3.687.945.062)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attività finanziarie valutate al fair value - -
- attività finanziarie disponibili per la vendita (5.467.991.805) (2.723.802.144)
- crediti verso banche: a vista (399.288) 2.255.643
- crediti verso banche: altri crediti (103.403.902) (387.971.864)
- crediti verso clientela 20.821.972 (447.817.062)
- altre attività (390.592.159) (130.609.635)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 5.041.164.367 2.359.509.304
- debiti verso banche: a vista 101.623.433 (3.119.823)
- debiti verso banche: altri debiti 437.934.922 (288.643.679)
- debiti verso clientela 4.904.804.958 2.901.878.024
- titoli in circolazione - -
- passività finanziarie di negoziazione - -
- passività finanziarie valutate al fair value - -
- altre passività (403.198.946) (250.605.218)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (250.363.109) (615.800.607)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 1.300.000.002 1.196.000.003
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 1.300.000.002 1.196.000.003
- vendite di attività materiali - -
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (1.120.543.164) -
- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (1.120.543.164) -
- acquisti di attività materiali - -
- acquisti di attività immateriali - -
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 179.456.838 1.196.000.003
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (586.969.571) (289.664.565)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (586.969.571) (289.664.565)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (657.875.842) 290.534.831

LEGENDA:

(+) generata

(-) assorbita

(dati in euro)

Riconciliazione

(dati in euro)
Voci di bilancio Esercizio
2016
Esercizio
2015
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 3.168.696.276 2.878.161.445
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (657.875.842) 290.534.831
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 2.510.820.434 3.168.696.276

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI

Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 15 marzo 2017, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il presente Rendiconto separato nell'ambito della Relazione Finanziaria Annuale.

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2016

L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.6 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 – "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" - e successivi aggiornamenti ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circ. n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi. Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, è redatto in euro ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario

è stato redatto secondo il metodo indiretto113 . Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro, inoltre le voci e le relative tabelle che non presentano importi non sono riportate.

In coerenza con la rappresentazione dei dati relativi all'esercizio 2016, sono state effettuate alcune riclassifiche dei dati comparativi nell'ambito degli schemi del bilancio e di specifiche note di dettaglio.

Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro. I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Non si rilevano accadimenti di rilievo intervenuti dopo la data di riferimento del presente Rendiconto separato al 31 dicembre 2016.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

4.1 RAPPORTI INTERGESTORI

Al 31 dicembre 2016 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:

(milioni di euro)
31.12.2016 di cui rapporti
intergestori
31.12.2015 di cui rapporti
intergestori
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 2.511 - 3.169 -
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 37.263 - 32.597 -
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 12.683 - 12.886 -
60. Crediti verso banche 1.314 - 1.211 -
70. Crediti verso clientela 9.004 632 9.023 580
80. Derivati di copertura 191 - 328 -
130. Attività fiscali 321 - 130 -
150. Altre attività 1.766 29 1.626 -
A Totale dell'Attivo 65.053 661 60.970 580
Voci del Passivo e del Patrimonio netto
10. Debiti verso banche 5.799 - 5.259 -
20. Debiti verso clientela 50.374 82 45.469 93
60. Derivati di copertura 2.305 - 1.547 -
80. Passività fiscali 530 - 967 -
100. Altre passività 2.178 297 2.283 273
110. Trattamento di fine rapporto del personale 19 - 19 -
120. Fondi per rischi e oneri 462 - 384 -
130. Riserve da valutazione 869 - 2.506 -
160. Riserve 1.949 - 1.949 -
200. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 568 - 587 -
B Totale del Passivo e del Patrimonio netto 65.053 379 60.970 366
A-B Saldo dei rapporti intergestori 282 214

Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane (di seguito Regolamento Generale), approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Tale Regolamento Generale, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del

113 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e divengono efficaci, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora il BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni operative importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, Capitolo 1 BancoPosta, sezione II paragrafo 2, il Collegio Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.

La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2015, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su peer comparabili. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono rivisitati annualmente.

Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2016 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 4 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2016.

4.2 RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane SpA, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità in particolare ha contestato che nelle campagne pubblicitarie del febbraio 2015 è stato enfatizzato il rendimento offerto dal Libretto Smart senza precisare le caratteristiche dell'offerta, cui il rendimento pubblicizzato è connesso. In data 12 giugno 2015 l'AGCM ha comunicato di aver rigettato gli impegni proposti dalla gemmante e di voler procedere all'accertamento dell'eventuale infrazione. Il procedimento è stato esteso nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti SpA con provvedimento notificato a Poste Italiane SpA in data 3 luglio 2015. In data 21 dicembre 2015, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della gemmante è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata cioè a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui la gemmante Poste Italiane SpA ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane SpA, in data 24 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che, nell'udienza, del 23 marzo 2016, ha rinviato la causa al giudizio di merito. Inoltre, in data 7 marzo 2016, l'AGCM, nell'ambito della verifica di ottemperanza, ha inviato una richiesta volta ad acquisire informazioni in merito alle caratteristiche del Libretto Smart previste a partire dal 1° luglio 2015 nonché alla connessa offerta "Supersmart". Il 22 marzo 2016 Poste Italiane ha trasmesso all'AGCM la relativa nota di riscontro e in data 24 giugno 2016 l'Autorità ha comunicato alla gemmante di aver deliberato che, allo stato, non sussistono elementi sufficienti per un approfondimento istruttorio.

In data 13 marzo 2017, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha notificato a Poste Italiane SpA l'avvio di un procedimento ai sensi dell'art. 27, comma 3, del Codice del Consumo volto ad accertare se le condotte connesse alla modifica unilaterale del contratto Bancopostaclick e delle condizioni economiche della carta di pagamento Postamat integrino delle pratiche commerciali scorrette.

In particolare, l'Autorità intende accertare se Poste abbia fornito informazioni non rispondenti al vero in merito alla gratuità della carta Postamat relativa al conto corrente Bancopostaclick e se abbia indebitamente condizionato i correntisti inducendoli ad accettare l'introduzione del costo della Carta Postamat, non riconoscendo la possibilità di esercitare il diritto di recesso relativamente alla sola carta Postamat e prevedendo il recesso per l'intero rapporto di conto corrente.

Banca d'Italia

In data 10 febbraio 2017 la Banca d'Italia ha disposto, un accertamento ispettivo nei confronti di Poste Italiane SpA riferito al Patrimonio BancoPosta, ai sensi dell'art. 54 del d. Lgs. 1/09/1993 n.385, mirato a valutare le analisi dei sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico.

CONSOB

È stato completato lo sviluppo degli interventi propedeutici all'introduzione del nuovo servizio di "consulenza guidata" previsto dal Piano trasmesso alla Consob a seguito dell'intervento ispettivo concluso nel 2014. In particolare, in linea con quanto pianificato e comunicato il 1° giugno 2016 all'Autorità, il 17 ottobre è stata rilasciata in 5 Uffici Postali "pilota" la nuova piattaforma informatica di consulenza "guidata", successivamente estesa a ulteriori 100 Uffici nel corso dell'ultimo trimestre del 2016.

La nuova piattaforma di consulenza "guidata" prevede l'adozione di iter standardizzati che supportino l'individuazione della migliore soluzione di investimento per il cliente, consentendo una sistematica storicizzazione delle modalità di interazione gestore–cliente. Al riguardo, come riportato nella nota informativa trasmessa a Consob nel mese di dicembre 2016, è prevista la graduale estensione della piattaforma su tutta la rete secondo un piano di roll-out che si completerà a fine 2017, con priorità per gli "Uffici MiFID con sala consulenza" (circa 3.900 a cui è riconducibile l'83% dei clienti profilati) che migreranno nel primo semestre del 2017.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie detenute per la negoziazione avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati i titoli di debito, i titoli di capitale acquisiti principalmente al fine di ottenere profitti nel breve periodo derivanti dalle variazioni dei prezzi di tali strumenti e il valore positivo dei contratti derivati a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione". I derivati sono trattati come attività o passività, a seconda che il relativo fair value sia positivo o negativo.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato. Laddove, eccezionalmente, l'iscrizione avvenisse a seguito di riclassificazione dalle Attività finanziarie detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Nel caso di titoli di debito l'eventuale differenza tra il valore iniziale e il valore di rimborso viene ripartita lungo la vita del titolo.

b) criteri di classificazione

Sono strumenti finanziari non derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle altre categorie commentate nei paragrafi 1, 3 e 4.

c) criteri di valutazione

Tali strumenti finanziari sono valutati al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una riserva di Patrimonio netto; la loro imputazione a Conto economico è eseguita solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta (o estinta) o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro. Limitatamente ai titoli di debito, se in un periodo successivo il fair value aumenta come oggettiva conseguenza di un evento verificatosi dopo che una perdita di valore era stata rilevata nel Conto economico, il valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell'importo a Conto economico. Inoltre, sempre per i titoli di debito, la

rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato114 avviene con effetto sul Conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell'ambito della specifica riserva del Patrimonio netto.

d) criteri di cancellazione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.

3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle Attività finanziarie disponibili per la vendita, il fair value dell'attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell'attività stessa.

b) criteri di classificazione

Sono strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che il Patrimonio BancoPosta ha l'intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

La valutazione delle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza è adeguata al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato per tenere in considerazione gli effetti derivanti da eventuali svalutazioni. Il risultato derivante dall'applicazione di tale metodologia è imputato nel Conto economico nella "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati". Se vi è un'obiettiva evidenza di elementi che indicano riduzioni di valore, l'attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato.

d) criteri di cancellazione

Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo

114 Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è l'ammontare a cui l'attività o passività è valutata al momento della rilevazione iniziale, meno i rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento accumulato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, di tutte le differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza, e meno le riduzioni per perdite di valore o per insolvenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che rende equivalente il valore attuale dei futuri flussi di cassa contrattuali (o attesi) con il valore contabile iniziale dell'attività o passività. Il calcolo del costo ammortizzato deve comprendere anche i costi esterni e i proventi direttamente imputabili in sede di iscrizione iniziale dell'attività o passività.

sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.

4 – CREDITI

a) criteri di classificazione e di iscrizione

Sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a impieghi su depositi presso il MEF, non derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti di funzionamento di natura commerciale. I crediti relativi a impieghi sono iscritti alla data di regolamento, mentre i crediti di funzionamento sono iscritti alla data della prestazione del servizio.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore si applicano gli stessi principi sopra descritti in relazione alle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza.

c) criteri di cancellazione

I crediti sono cancellati quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

6 – OPERAZIONI DI COPERTURA

a) criteri di iscrizione e di classificazione

L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:

  • Fair value hedge: Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.
  • Cash flow hedge: Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.

Fair value hedge

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione del fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".

Cash flow hedge

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico.

Nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

11 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.

Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività BancoPosta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.

12 – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, in base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata.

13 – DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE

a) criteri di iscrizione e di classificazione

Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le voci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia nei confronti della clientela che interbancaria. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche dei flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

c) criteri di cancellazione

I titoli di debito vengono rimossi dal Rendiconto separato al momento in cui sono estinti o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

14 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di classificazione e di iscrizione

La categoria accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non dispongono dei requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno. L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.

b) criteri di valutazione

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico.

c) criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento.

d) criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti economiche positive e negative derivanti dalla variazione del fair value delle Passività finanziarie di negoziazione sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

16 – OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

17 – ALTRE INFORMAZIONI

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti, in base al principio della competenza economica. In particolare:

  • gli interessi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato;
  • i dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi sono stati prestati; sono iscritte quando possono essere attendibilmente stimate sulla base del metodo della percentuale di completamento. Le commissioni per attività svolte a favore o per conto dello Stato sono rilevate per ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica;
  • la remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata alla voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati;
  • analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata;
  • i ricavi relativi alla vendita dei beni sono rilevati quando l'impresa ha trasferito all'acquirente i rischi significativi e i benefíci connessi alla proprietà dei beni.

Parti correlate

Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.

Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate esterne i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine

I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: Piani a benefici definiti e Piani a contribuzione definita.

Nei Piani a benefici definiti, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19.

Nei Piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Piani a benefici definiti

Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto, dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006115. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente la passività accumulata sino al 31 dicembre 2006.

Tale passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.

Piani a contribuzione definita

Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

115 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza complementare.

Benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Altri benefici a lungo termine per i dipendenti

Gli altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La valutazione degli altri benefici a lungo termine non presenta di norma lo stesso grado di incertezza di quella relativa ai benefici successivi al rapporto di lavoro e, pertanto, sono previste dallo IAS 19 alcune semplificazioni nelle metodologie di contabilizzazione: la variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per altri benefici a lungo termine è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni.

Pagamenti basati su azioni

I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel costo del lavoro.

Classificazione dei costi per servizi resi dalla gemmante Poste Italiane SpA

I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, che comprendono una quota di commissioni passive incorporata nei prezzi di trasferimento previsti dal Disciplinare Esecutivo dei servizi dalla Rete commerciale della gemmante, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 150 b) – Altre spese amministrative".

Uso di stime

La redazione del presente Rendiconto separato richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che si basano talora su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili, quali lo Stato patrimoniale, il Conto economico, il Prospetto della redditività complessiva e il Rendiconto finanziario, nonché nella Nota Integrativa. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Di seguito vengono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Rendiconto separato.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.

Fair value strumenti finanziari non quotati

In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito. Per approfondimenti sulle tecniche di valutazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati, si rimanda alla Parte A, paragrafo A.4.1.

Rettifiche e riprese di valore su crediti

In ottemperanza a quanto previsto dal DPR 14 marzo 2001, n. 144, il Patrimonio BancoPosta non può erogare finanziamenti alla clientela. Di conseguenza le rettifiche e le riprese di valore su crediti sono effettuate esclusivamente in relazione al portafoglio dei crediti di funzionamento di natura commerciale rivenienti principalmente dalle competenze contrattualmente previste non ancora incassate. Le rettifiche e le riprese di valore sono effettuate in base a stime della rischiosità creditizia che scaturisce dall'esperienza passata per crediti simili, dall'analisi degli scaduti, corrente e storica, delle perdite e degli incassi e infine dal monitoraggio dell'andamento delle condizioni economiche correnti e prospettiche dei mercati di riferimento.

Fondi rischi

Nei Fondi rischi sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, clienti, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione degli effetti economici di rischi operativi come quelli derivanti da istanze relative a prodotti di investimento con caratteristiche e/o performance ritenute dalla clientela non in linea con le attese, da pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché dal prevedibile riconoscimento alla clientela di conguagli nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, in data 24 maggio 2016 l'assemblea degli azionisti di Poste Italiane SpA ha approvato il "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Le condizioni del piano contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale e di liquidità a breve termine. Per tali motivi, la valutazione delle passività, basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni, comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. Principi e regole per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", omologato con il Regolamento (UE) n. 1255/2012 dell'11 dicembre 2012, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate. Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid rilevati sul mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso). La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli azionari non quotati per i quali è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. A essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Strumenti finanziari derivati:
    • º Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
    • º Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
    • º Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.

  • Buy and Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy and Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
  • Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.

L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni "Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock". In particolare la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 34% circa.

A.4.3 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Nel corso dell'esercizio non si sono verificate fattispecie che abbiano richiesto trasferimenti di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente tra i diversi Livelli di gerarchia del fair value.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3* Livello 1 Livello 2 Livello 3*
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 35.280 1.956 27 30.648 1.838 111
4. Derivati di copertura - 191 - - 328 -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
Totale 35.280 2.147 27 30.648 2.166 111
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 2.305 - - 1.547 -
Totale - 2.305 - - 1.547 -

(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 4.1.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio della controparte (Parte A, paragrafo A.4.1).

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(milioni di euro)
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali - - 111 - - -
2. Aumenti - - 27 - - -
2.1.Acquisti - - 25 - - -
2.2.Profitti imputati a: - - 2 - - -
2.2.1. Conto economico - - - - - -
- di cui plusvalenze - - - - - -
2.2.2. Patrimonio netto x x 2 - - -
2.3.Trasferimenti da altri livelli - - - - - -
2.4.Altre variazioni in aumento - - - - - -
3. Diminuzioni - - (111) - - -
3.1.Vendite - - (111) - - -
3.2.Rimborsi - - - - - -
3.3.Perdite imputate a: - - - - - -
3.3.1. Conto economico - - - - - -
- di cui minusvalenze - - - - - -
3.3.2. Patrimonio netto x x - - - -
3.4.Trasferimenti ad altri livelli - - - - - -
3.5.Altre variazioni in diminuzione - - - - - -
4. Rimanenze finali - - 27 - - -

Nel periodo in commento, le variazioni intercorse comprendono la cessione delle azioni Visa Europe Ltd (aventi al 31 dicembre 2015 un fair value di 111 milioni di euro) descritta nella Parte B, Sezione 4 dell'Attivo e l'iscrizione delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock ottenute in parziale contropartita.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Nil.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Attività/Passività non misurate al fair value o
misurate al fair value su base non ricorrente
Fair Value
Valore
Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 12.683 14.447 - - 12.886 15.057 - -
2. Crediti verso banche 1.314 - - 1.314 1.211 - 417 794
3. Crediti verso la clientela 9.004 - - 9.004 9.023 - - 9.023
4. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - - -
5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 23.001 14.447 - 10.318 23.120 15.057 417 9.817
1. Debiti verso banche 5.799 - 5.419 418 5.259 - 4.949 364
2. Debiti verso clientela 50.374 - - 50.374 45.469 - - 45.469
3. Titoli in circolazione - - - - - - - -
4. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 56.173 - 5.419 50.792 50.728 - 4.949 45.833

Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • per i titoli di debito classificati nella categoria detenuti sino alla scadenza, sono state applicate le medesime regole previste per la valutazione al fair value dei titoli disponibili per la vendita; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 1;
  • per i pronti contro termine il fair value è stato valutato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 2;
  • per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.

A.5 – INFORMATIVA SUL CD DAY ONE PROFIT/LOSS

Lo IAS 39 stabilisce che l'iscrizione iniziale degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value, che è pari al "prezzo di transazione". Relativamente agli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value rilevato a Conto economico, il fair value alla data di iscrizione coincide normalmente con il prezzo di transazione (importo incassato o corrisposto). Nel caso degli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a Conto economico e classificabili come livello 3 (fair value determinato tramite input non osservabili), l'eventuale differenza del fair value rispetto al prezzo di transazione genera un cd "day one profit/loss". Tale differenza è riconosciuta a Conto economico se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi (incluso l'effetto tempo). Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

Totale 2.511 3.169
b) Depositi liberi presso Banche Centrali 223 216
a) Cassa 2.288 2.953
31.12.2016 31.12.2015
Totale al Totale al
(milioni di euro)

La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore in euro pari a 9 milioni di euro.

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE – VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.

Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, si sono altresì rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.

2.2 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Nil.

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd "fair value option").

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1.
Titoli di debito
35.280 1.879 - 30.648 1.767 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 35.280 1.879 - 30.648 1.767 -
2.
Titoli di capitale
- 77 27 - 71 111
2.1 Valutati al fair value - 77 27 - 71 111
2.2 Valutati al costo - - - - - -
3.
Quote di OICR
- - - - - -
4.
Finanziamenti
- - - - - -
Totale 35.280 1.956 27 30.648 1.838 111

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 37.159 milioni di euro (di cui 331 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione). Al 31 dicembre 2016 titoli per un valore nominale di 165 milioni di euro ed un fair value di 206 milioni di euro, sono indisponibili in quanto consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine.

Gli investimenti in titoli di capitale sono rappresentati:

  • per 74 milioni di euro, dal fair value di 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono convertibili in altrettanti titoli di Classe A, regolarmente quotati sul New York Stock Exchange;
  • per 27 milioni di euro, dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016. A seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd116, al Patrimonio BancoPosta è stato riconosciuto un corrispettivo corrispondente a un fair value di complessivi 121 milioni di euro (rilevato come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritto nel Conto economico nella voce 100 "Utile/Perdita da cessione o riacquisto") così suddiviso:

    • o 88 milioni di euro per cassa;
  • o 25 milioni di euro corrispondenti al controvalore di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,952117 azioni ordinarie ogni azione di classe C e opportunamente scontate ad un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;

  • o 8 milioni di euro pagabili da Visa Incorporated a tre anni dalla conclusione dell'operazione;
  • per 3 milioni di euro, dal fair value di 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono

116 Con comunicazione del 21 dicembre 2015, Visa Europe Ltd ha informato i suoi Principal Member che a ciascuno di essi sarebbe stato riconosciuto un corrispettivo derivante dall'operazione di acquisizione e incorporazione della Visa Europe Ltd (in cui il Patrimonio BancoPosta deteneva una partecipazione assegnata in sede di costituzione) nella società di diritto statunitense Visa Incorporated

117 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
1.
Titoli di debito
37.159 32.415
a)
Governi e Banche Centrali
35.650 30.915
b)
Altri enti pubblici
- -
c
)
Banche
- -
d)
Altri emittenti
1.509 1.500
2.
Titoli di capitale
104 182
a)
Banche
- -
b)
Altri emittenti:
104 182
- imprese di assicurazione - -
- società finanziarie 104 182
- imprese non finanziarie - -
- altri - -
3.
Quote di OICR
- -
4.
Finanziamenti
- -
a)
Governi e Banche Centrali
- -
b)
Altri enti pubblici
- -
c
)
Banche
- -
d)
Altri soggetti
- -
Totale 37.263 32.597

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

I titoli relativi ad altri emittenti per un fair value di 1.509 milioni di euro si riferiscono a due titoli a tasso fisso, per un ammontare nominale di 750 milioni di euro ciascuno, con cedola semestrale e durata rispettivamente di 4 e 5 anni, emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
1.
Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
18.792 14.927
a)
Rischio di tasso di interesse
18.792 14.927
b)
Rischio di prezzo
- -
c
)
Rischio di cambio
- -
d)
Rischio di credito
- -
e)
Più rischi
- -
2.
Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
1.758 2.177
a)
Rischio di tasso di interesse
1.758 2.177
b)
Rischio di cambio
- -
c
) Altro
- -
Totale 20.550 17.104

4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

(milioni di euro)
Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Quote di
OICR
Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 32.415 182 - - 32.597
B. Aumenti 8.897 33 - - 8.930
B.1 Acquisti 8.766 25 - - 8.791
B.2 Variazioni positive di FV 51 8 - - 59
B.3 Riprese di valore - - - - -
- Imputate al Conto economico - - - - -
- Imputate al Patrimonio netto - - - - -
B.4 Trasferimenti da altri portafogli - - - - -
B.5 Altre variazioni 80 - - - 80
C. Diminuzioni (4.153) (111) - - (4.264)
C.1 Vendite (2.525) (111) - - (2.636)
C.2 Rimborsi (686) - - - (686)
C.3 Variazioni negative di FV (838) - - - (838)
C.4 Svalutazioni da deterioramento - - - - -
- Imputate al Conto economico - - - - -
- Imputate al Patrimonio netto - - - - -
C.5 Trasferimenti ad altri portafogli - - - - -
C.6 Altre variazioni (104) - - - (104)
D. Rimanenze finali 37.159 104 - - 37.263

L'oscillazione complessiva netta del fair value dei titoli di debito nel periodo in commento è negativa per 787 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo netto negativo di 1.643 milioni di euro, relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo netto positivo di 856 milioni di euro relativo alla parte coperta (Parte C, tabella 5.1).

Le vendite di titoli di capitale, perfezionate nel corso dell'esercizio, si riferiscono all'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd, descritta in calce alla tabella 4.1 della presente Sezione.

SEZIONE 5 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA – VOCE 50

5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 12.683 14.447 - - 12.886 15.057 - -
− strutturati - - - - - - - -
− altri 12.683 14.447 - - 12.886 15.057 - -
2. Finanziamenti - - - - - - - -

Al 31 dicembre 2016, del fair value complessivo del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza, 170 milioni di euro sono dovuti a dietimi di interesse in maturazione.

Titoli per un valore nominale di 5.765 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 4.596 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 4.688 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 2), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2016;
  • 676 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 716 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 2), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap e di Repo di finanziamento;
  • 464 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 475 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa;
  • 29 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 30 milioni di euro, sono stati consegnati come garanzia a Banca d'Italia per il servizio di tramitazione offerto da Banca d'Italia per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit.

5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti

(milioni di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale al Totale al
31.12.2016 31.12.2015
1.
Titoli di debito
12.683 12.886
a) Governi e Banche Centrali 12.683 12.886
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri emittenti - -
2.
Finanziamenti
- -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale 12.683 12.886
Totale fair value 14.447 15.057

5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica Nil.

5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue

(milioni di euro)
Titoli di debito Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 12.886 - 12.886
B. Aumenti 1.143 - 1.143
B.1 Acquisti 1.121 - 1.121
B.2 Riprese di valore - - -
B.3 Trasferimenti da altri portafogli - - -
B.4 Altre variazioni 22 - 22
C. Diminuzioni (1.346) - (1.346)
C.1 Vendite - - -
C.2 Rimborsi (1.300) - (1.300)
C.3 Rettifiche di valore - - -
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli - - -
C.5 Altre variazioni (46) - (46)
D. Rimanenze finali 12.683 - 12.683

SEZIONE 6 – CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1
Livello 2
Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali - -
1. Depositi vincolati - x x x - x x x
2. Riserva obbligatoria - x x x - x x x
3. Pronti contro termine - x x x - x x x
4. Altri - x x x - x x x
B. Crediti verso banche 1.314 1.211
1. Finanziamenti 1.314 1.211
1.1 Conti correnti e depositi liberi 4 x x x 3 x x x
1.2 Depositi vincolati - x x x - x x x
1.3 Altri finanziamenti: 1.310 x x x 1.208 x x x
- Pronti contro termine attivi - x x x 417 x x x
- Leasing finanziario - x x x - x x x
- Altri 1.310 x x x 791 x x x
2. Titoli di debito - -
2.1 Titoli strutturati - x x x - x x x
2.2 Altri titoli di debito - x x x - x x x
Totale 1.314 - - 1.314 1.211 - 417 794

La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap (per 1.182 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 44 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

SEZIONE 7 – CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2015
Tipologia operazioni/Valori Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Deteriorati
Non
Non Deteriorati
deteriorati Acquistati Altri Livello 1 Livello 2 Livello 3 deteriorati Acquistati Altri Livello 1 Livello 2 Livello 3
Finanziamenti 9.004 - - 9.023 - -
1. Conti correnti 9 - - x x x 10 - - x x x
2. Pronti contro termine attivi - - - x x x - - - x x x
3. Mutui - - - x x x - - - x x x
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto - - - x x x - - - x x x
5. Leasing finanziario - - - x x x - - - x x x
6. Factoring - - - x x x - - - x x x
7. Altri finanziamenti 8.995 - - x x x 9.013 - - x x x
Titoli di debito - - - - - -
8. Titoli strutturati - - - x x x - - - x x x
9. Altri titoli di debito - - - x x x - - - x x x
Totale 9.004 - - - - 9.004 9.023 - - - - 9.023

La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:

  • per 6.198 milioni di euro, di cui 9 milioni di euro per interessi maturati, da impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario118;
  • per 1.309 milioni di euro, di cui 1 milione di euro per interessi passivi netti maturati, da depositi presso il MEF (cd conto Buffer) la cui remunerazione è commisurata al tasso Eonia119;

118 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

  • per 364 milioni di euro da corrispettivi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il servizio di raccolta del risparmio postale di competenza dell'esercizio, oggetto di fatturazione trimestrale secondo le nuove modalità di pagamento introdotte dalla Convenzione del 4 dicembre 2014;
  • per 209 milioni di euro da crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta
  • per 632 milioni di euro da crediti verso il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, di cui 629 milioni di euro relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati gli incassi e pagamenti con i terzi gestiti per il tramite della funzione Finanza di Poste Italiane SpA.
(milioni di euro)
Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Tipologia operazioni/Valori Deteriorati Non Deteriorati
Non deteriorati Acquistati Altri deteriorati Acquistati Altri
1. Titoli di debito - - - - - -
a) Governi - - - - - -
b) Altri Enti pubblici - - - - - -
c
) Altri emittenti
- - - - - -
- imprese non finanziarie - - - - - -
- imprese finanziarie - - - - - -
- assicurazioni - - - - - -
- altri - - - - - -
2. Finanziamenti verso 9.004 - - 9.023 - -
a) Governi 7.544 - - 7.637 - -
b) Altri Enti pubblici 57 - - 60 - -
c
) Altri soggetti
1.403 - - 1.326 - -
- imprese non finanziarie 652 - - 607 - -
- imprese finanziarie 609 - - 569 - -
- assicurazioni 134 - - 140 - -
- altri 8 - - 10 - -
Totale 9.004 - - 9.023 - -

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

SEZIONE 8 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 80

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2016 Valore
Nozionale* al
Fair Value al 31.12.2015 Valore Nozionale
al
Livello 1 Livello 2 Livello 3 31.12.2016 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31.12.2015
A. Derivati finanziari - 191 - 3.980 - 328 - 4.010
1) Fair value - 152 - 3.585 - 281 - 3.635
2) Flussi finanziari - 39 - 395 - 47 - 375
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 191 - 3.980 - 328 - 4.010

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

119 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area euro).

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8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Flussi finanziari
Operazioni/Tipo di copertura Specifica Investimenti
rischio di
tasso
rischio di
cambio
rischio di
credito
rischio di
prezzo
più rischi Generica Specifica Generica Esteri
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 152 - - - - x 33 x x
2. Crediti - - - x - x - x x
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x
4. Portafoglio x x x x x - x - x
5. Altre operazioni - - - - - x - x -
Totale attività 152 - - - - - 33 - -
1. Passività finanziarie - - - x - x - x x
2. Portafoglio x x x x x - x - x
Totale passività - - - - - - - - -
1. Transazioni attese x x x x x x 6 x x
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - -

SEZIONE 9 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 90

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 10 – LE PARTECIPAZIONI – VOCE 100

Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 110

Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.

SEZIONE 12 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 120

Non sono presenti attività immateriali.

SEZIONE 13 – LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 130 DELL'ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (voce 150 dell'Attivo) e le Altre passività (voce 100 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.

I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di
copertura
Fondi svalutazione
crediti
Fondi per rischi e
oneri
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico - - - - 21 - 78 15 99 15
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 148 28 26 5 - - - - 174 33
Totale 2016 148 28 26 5 21 - 78 15 273 48
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico - - - - 23 - 63 12 86 12
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 3 - 24 5 - - - - 27 5
Totale 2015 3 - 24 5 23 - 63 12 113 17

13.2 Passività per imposte differite: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di
copertura
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico - - - - - -
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 424 84 19 3 443 87
Totale 2016 424 84 19 3 443 87
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico - - - - - -
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 786 149 27 5 813 154
Totale 2015 786 149 27 5 813 154

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
1.
Importo iniziale
98 99
2.
Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a)
relative a precedenti esercizi
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
c
)
riprese di valore
d)
altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3.
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a)
rigiri
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c
)
mutamento di criteri contabili
d)
altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
29
29
-
-
-
29
-
-
(13)
(10)
(10)
-
-
-
(3)
6
6
-
-
-
6
-
-
(7)
-
-
-
-
-
(7)
3.3 Altre diminuzioni
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011
b) altre
-
-
-
-
-
-
4.
Importo finale
114 98

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico)

Nil.

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2016 31.12.2015
1.
Importo iniziale
32 113
2.
Aumenti
185 11
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 185 11
a)
relative a precedenti esercizi
- -
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
- -
c
)
altre
185 11
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3.
Diminuzioni
(10) (92)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (10) (88)
a)
rigiri
(8) (11)
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
- -
c
)
dovute al mutamento di criteri contabili
- -
d)
altre
(2) (77)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - (4)
3.3 Altre diminuzioni - -
4.
Importo finale
207 32

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2016 31.12.2015
1.
Importo iniziale
(967)
(851)
2.
Aumenti
(22)
(394)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
(19)
(393)
a)
relative a precedenti esercizi
-
-
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c
)
altre
(19)
(393)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
(3)
(1)
2.3 Altri aumenti
-
-
3.
Diminuzioni
459
278
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
459
161
a)
rigiri
145
149
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c
)
altre
314
12
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
117
3.3 Altre diminuzioni
-
-
4.
Importo finale
(530)
(967)

Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.

13.7 Altre informazioni

Nil.

SEZIONE 14 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE – VOCE 140 DELL'ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO

Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 15 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 150

15.1 Altre attività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
Crediti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 130 357 326
Partite in corso di lavorazione 203 281
- partite viaggianti a gestione periferica 8 8
- altre 195 273
Assegni di conto corrente tratti su Istituti di credito terzi in corso di negoziazione 100 85
Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti 29 -
Altre partite 1.077 934
Totale 1.766 1.626

I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui: 329 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2017, 16 milioni di euro per acconti sulle ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2016.

La sottovoce "Partite in corso di lavorazione, altre" include:

  • assegni postali negoziati presso circuito bancario da regolare sui rapporti della clientela per 2 milioni di euro;
  • utilizzi di carte di debito emesse da BancoPosta da addebitare sui rapporti della clientela per 14 milioni di euro;
  • importi per prelievi presso ATM BancoPosta, da regolare sui rapporti della clientela o con i circuiti per 40 milioni di euro;
  • somme dovute dai partner commerciali per l'accettazione sulle proprie reti distributive di ricariche di carte "Postepay" per complessivi 29 milioni di euro e bollettini in corso di accredito ai beneficiari per 24 milioni di euro;
  • crediti in corso di regolamento con il sistema bancario per pagamenti effettuati a mezzo bancomat presso gli Uffici Postali per 37 milioni di euro;
  • importi da addebitare sui rapporti dei clienti per le spese di tenuta conto e deposito titoli per 6 milioni di euro.

I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:

(milioni di euro)
Imposte correnti 2016 Imposte correnti 2015
IRES IRAP IRES IRAP
Descrizione Crediti/(Debiti) Crediti/(Debiti) Crediti/(Debiti) Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio vs Patrimonio Totale vs Patrimonio vs Patrimonio Totale
non destinato non destinato non destinato non destinato
Importo iniziale (73) (11) (84) (61) 6 (55)
Pagamenti 303 52 355 236 13 249
per acconti dell'esercizio corrente 230 41 271 163 13 176
per saldo esercizio precedente 73 11 84 73 - 73
Incasso credito istanza di rimborso IRES - - - (12) - (12)
Accantonamenti a Conto economico (211) (40) (251) (240) (30) (270)
imposte correnti (212) (40) (252) (240) (31) (271)
variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 1 - 1 - 1 1
Accantonamenti a Patrimonio netto - - - - - -
Altro (*) 9 - 9 4 - 4
Importo finale 28 1 29 (73) (11) (84)
di cui:
Crediti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 150 Attivo) 28 1 29 - - -
Debiti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 100 Passivo) - - - (73) (11) (84)

(*) Principalmente dovuti a crediti per ritenute subite su provvigioni percepite.

La sottovoce "Altre partite" include:

  • per 861 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2016 120; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti tributari (Parte B, Passivo, tabella 10.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;
  • per 154 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Libretti di risparmio dell'imposta di bollo che il Patrimonio BancoPosta assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
  • crediti in corso di recupero per l'ammontare complessivo di 18 milioni di euro, dovuti a pignoramenti effettuati da creditori del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e non ancora assegnati agli stessi; eventuali perdite, in caso di assegnazione definitiva delle somme pignorate ai creditori, sono di competenza del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA.

120 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

PASSIVO

SEZIONE 1 – DEBITI VERSO BANCHE – VOCE 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

(milioni di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
1.
Debiti verso Banche Centrali
- -
2.
Debiti verso banche
5.799 5.259
2.1
Conti correnti e depositi liberi
385 283
2.2
Depositi vincolati
- -
2.3
Finanziamenti
5.381 4.895
2.3.1 Pronti contro termine passivi 5.381 4.895
2.3.2 Altri - -
2.4
Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
- -
2.5
Altri debiti
33 81
Totale 5.799 5.259
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 5.419 4.949
Fair value - livello 3 418 364
Totale fair value 5.837 5.313

Al 31 dicembre 2016 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 5.381 milioni di euro relativi a titoli per un nominale complessivo di 4.761 milioni di euro; in dettaglio:

  • 3.904 milioni di euro (di cui 3 milioni di euro per ratei di interesse netti in maturazione) si riferiscono a Long Term Repo stipulati con primari operatori le cui risorse sono state interamente investite in Titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • 1.477 milioni di euro si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento mediante contratti di Pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 1.118 milioni di euro e ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 81 milioni di euro concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, entrambi non utilizzati al 31 dicembre 2016. A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 464 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2016.

SEZIONE 2 – DEBITI VERSO CLIENTELA – VOCE 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

(milioni di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale al Totale al
31.12.2016 31.12.2015
1.
Conti correnti e depositi liberi
45.097 43.093
2.
Depositi vincolati
- 384
3.
Finanziamenti
2.443 14
3.1
Pronti contro termine passivi
- -
3.2
Altri
2.443 14
4.
Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
- -
5.
Altri debiti
2.834 1.978
Totale 50.374 45.469
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 3 50.374 45.469
Totale fair value 50.374 45.469

La sottovoce "Conti correnti e depositi liberi" include 68 milioni di euro di debiti per conti correnti postali del Patrimonio non destinato.

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita:

  • per 2.429 milioni di euro dal saldo netto del conto intrattenuto con il MEF presso la Tesoreria dello Stato121, relativo alle seguenti gestioni:
    • saldo netto a debito dei flussi finanziari per anticipazioni di 2.239 milioni di euro, che accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa;
    • saldo netto a credito dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale di 4 milioni di euro, dovuto all'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio in commento e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo; al 31 dicembre 2016, il saldo è rappresentato da un debito di 92 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito verso il MEF per le passate emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza di 96 milioni di euro;
    • debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro, relativi alle obbligazioni assunte nei confronti del MEF c/o Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni; tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali;
    • debiti per rischi operativi di 35 milioni di euro, riferiti a quella parte di anticipazioni ottenute dal MEF per operazioni della gestione per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili;

121 Al 31 dicembre 2015 il saldo del conto era a credito per 1.331 milioni di euro ed era esposto nell'attivo voce 70 "Crediti verso clientela"; la variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta alla modifica del calendario di corresponsione delle pensioni, introdotta dal D.L. 244/2016 (c.d. Decreto "mille proroghe") che ha posticipato il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017 di un giorno lavorativo bancario (dal primo al secondo giorno lavorativo). Conseguentemente, rispetto al 31 dicembre 2015, l'accredito delle rimesse da parte dell'ente erogante INPS, per il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017, è stato effettuato il primo giorno lavorativo del mese di corresponsione anziché l'ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre 2016.

per 14 milioni dal debito residuo verso il Patrimonio non destinato, sorto in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da somme dovute alla clientela per circolazione di carte prepagate "Postepay" nominative per 2.141 milioni di euro e vaglia nazionali per 536 milioni di euro.

Il fair value della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

SEZIONE 3 – TITOLI IN CIRCOLAZIONE – VOCE 30

Non sono in circolazione titoli di propria emissione.

SEZIONE 4 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE – VOCE 40

Al 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2015 il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.

SEZIONE 5 – PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 50

Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).

SEZIONE 6 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 60

(milioni di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Derivati finanziari - 2.305 - 13.976 - 1.547 - 9.445 1) Fair value - 2.204 - 12.565 - 1.474 - 8.120 2) Flussi finanziari - 101 - 1.411 - 73 - 1.325 3) Investimenti esteri - - - - - - - - B. Derivati creditizi - - - - - - - - 1) Fair value - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - - Totale - 2.305 - 13.976 - 1.547 - 9.445 Fair Value al 31.12.2016 Valore Nozionale* al 31.12.2016 Fair Value al 31.12.2015 Valore Nozionale al 31.12.2015

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Fair Value Flussi finanziari
Operazioni/Tipo di copertura Specifica Investimenti
rischio di
tasso
rischio di
cambio
rischio di
credito
rischio di
prezzo
più rischi Generica Specifica
Generica
Esteri
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.204 - - - - x 98 x x
2. Crediti - - - x - x - x x
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x
4. Portafoglio x x x x x - x - x
5. Altre operazioni - - - - - x - x -
Totale attività 2.204 - - - - - 98 - -
1. Passività finanziarie - - - x - x - x x
2. Portafoglio x x x x x - x - x
Totale passività - - - - - - - - -
1. Transazioni attese x x x x x x 3 x x
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - -

SEZIONE 7 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 70

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 8 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 80

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 13 dell'Attivo.

SEZIONE 9 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 90

Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.

SEZIONE 10 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 100

10.1 Altre passività: composizione

(milioni di euro)
Totale al Totale al
Voci/Valori 31.12.2016 31.12.2015
Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 80 1.026 881
Partite in corso di lavorazione 555 872
- somme da accreditare su libretti di risparmio 284 508
- partite viaggianti a gestione periferica 4 4
- diverse 267 360
Debiti verso Patrimonio non destinato per: 294 271
- prestazioni di servizi di Poste Italiane SpA 294 187
- imposte correnti - 84
Somme a disposizione della clientela 64 73
Debiti verso fornitori 90 65
Debiti verso il personale 21 19
Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria 21 14
Altre partite 107 87
Totale 2.178 2.282

La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 80" include principalmente:

  • per 861 milioni di euro l'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2016 sui Buoni Fruttiferi Postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella Parte B, Attivo, tabella 15.1;
  • per 153 milioni di euro i debiti per RAV, F24, F23 e bolli auto relativi a somme dovute ai concessionari alla riscossione, all'Agenzia delle Entrate ed alle Regioni per i pagamenti effettuati dalla clientela;
  • per 3 milioni di euro le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati sui conti correnti della clientela.

Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri per 61 milioni di euro e a somme relative alla gestione di assegni postali impagati per 47 milioni di euro.

I "Debiti verso fornitori" includono un ammontare di 3 milioni di euro per servizi acquisti da terzi e regolati per il tramite del Patrimonio non destinato.

I "Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria" pari a 21 milioni di euro si riferiscono a canoni su carte Postamat e carte "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

La sottovoce "Altre partite" riguarda principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

Per quanto riguarda i movimenti dei debiti verso il Patrimonio non destinato per imposte correnti, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 15 dell'Attivo.

SEZIONE 11 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110

Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2016 31.12.2015
A. Esistenze iniziali 19 20
B. Aumenti 1 1
B.1
Accantonamento dell'esercizio
- -
B.2
Altre variazioni
1 1
C. Diminuzioni (1) (2)
C.1
Liquidazioni effettuate
(1) (1)
C.2
Altre variazioni
- (1)
D. Rimanenze finali 19 19

Le altre variazioni in aumento sono dovute a trasferimenti dalla gemmante o da altre società del Gruppo e dalle perdite attuariali rilevate in contropartita della riserva di Patrimonio netto (Parte D). Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.

Le liquidazioni del TFR per erogazioni eseguite sono comprensive del prelievo di imposta sostitutiva.

Le altre variazioni in diminuzione sono dovute a trasferimenti ad alcune società del Gruppo.

La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2016 e 2015, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2016 30.06.2016 31.12.2015
Tasso di attualizzazione 1,31% 1,05% 2,03%
1,50% per il 2016 1,50% per il 2016
1,50% 1,80% per il 2017 1,80% per il 2017
1,70% per il 2018 1,70% per il 2018
Tasso di inflazione 1,60% per il 2019 1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi 2,00% dal 2020 in poi
2,625% per il 2016 2,625% per il 2016
2,850% per il 2017 2,850% per il 2017
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,775% per il 2018 2,775% per il 2018
2,700% per il 2019 2,700% per il 2019
3,000% dal 2020 in poi 3,000% dal 2020 in poi

Basi tecniche demografiche

Mortalità RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione Generale Obbligatoria

31.12.2016

Utili/perdite attuariali

(milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2015
Variazione ipotesi demografiche - -
Variazione ipotesi finanziarie 1 (1)
Altre variazioni legate all'esperienza - -
Totale 1 (1)

Analisi di sensitività

(milioni di euro)
TFR al 31.12.2016 TFR al 31.12.2015
Tasso di inflazione +0,25% 19 19
Tasso di inflazione -0,25% 18 19
Tasso di attualizzazione +0,25% 18 19
Tasso di attualizzazione -0,25% 19 20
Tasso di turnover +0,25% 19 19
Tasso di turnover -0,25% 19 19

Altre informazioni

31.12.2016 31.12.2015
Service Cost - -
Duration media del Piano a benefici definiti 10,3 10,3
Turnover medio dei dipendenti 0,41% 0,41%

SEZIONE 12 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
1. Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi per rischi ed oneri 462 384
2.1 controversie legali 90 83
2.2 oneri per il personale 3 1
2.3 altri 369 300
Totale 462 384

Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi e oneri" è illustrato alla successiva tabella 12.4.

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(milioni di euro)
Fondi di
quiescenza
Altri fondi Totale
A. Esistenze iniziali - 384 384
B. Aumenti - 116 116
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 115 115
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - 1 1
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni - (38) (38)
C.1 Utilizzo nell'esercizio - (27) (27)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni - (11) (11)
D. Rimanenze finali - 462 462

La sottovoce "B.1 Accantonamento dell'esercizio" comprende Spese per il personale per 10 milioni di euro. Le altre variazioni in diminuzione si riferiscono a riattribuzioni (assorbimenti a Conto economico) effettuate nel corso dell'esercizio e dovute al venir meno di passività identificate in passato, comprensive anche della parte relativa al Fondo oneri per il personale.

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nil.

12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

(milioni di euro)
Descrizione Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
Controversie legali 90 83
Fondo vertenze con terzi 90 83
Fondo vertenze con il personale - -
Oneri per il personale 3 1
Altri rischi e oneri 369 300
Fondo oneri non ricorrenti 355 286
Fondo buoni postali prescritti 14 14
Totale 462 384

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi giudiziali di varia natura con fornitori e terzi, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela.

Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.

Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro.

Il Fondo oneri non ricorrenti riflette rischi operativi della gestione quali passività derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della gemmante Poste Italiane SpA, passività per rischi inerenti Servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, frodi, violazioni di natura amministrativa, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi legati a istanze della clientela per errata applicazione dei termini di prescrizione e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti in qualità di terzo pignorato.

Il Fondo buoni postali prescritti è stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare è stato imputato quale provento nel Conto economico della gemmante negli esercizi in cui è avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento del fondo fu effettuato nel 1998 a seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2016, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.

SEZIONE 13 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 140

Nulla da segnalare.

SEZIONE 14 – PATRIMONIO DELL'IMPRESA – VOCI 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200

14.1 Capitale e azioni proprie: composizione Nil.

14.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue Nil.

14.3 Capitale – Altre informazioni Nil.

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

Al 31 dicembre 2016 gli utili non distribuiti ammontano a 949 milioni di euro. Le altre riserve di utili sono costituite dalla riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta in sede di costituzione.

ALTRE INFORMAZIONI

1. Garanzie rilasciate e impegni

(milioni di euro)
Operazioni Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria - -
a) Banche - -
b) Clientela - -
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale - -
a) Banche - -
b) Clientela - -
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 416 -
a) Banche 393 -
i)
a utilizzo certo
393 -
ii)
a utilizzo incerto
- -
b) Clientela 23 -
i)
a utilizzo certo
23 -
ii)
a utilizzo incerto
- -
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -
6) Altri impegni - 400
Totale 416 400

Gli Impegni irrevocabili a erogare fondi a utilizzo certo riguardano gli acquisti a termine di titoli per un nozionale pari a 400 milioni di euro per i quali è stato indicato il controvalore di regolamento.

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(milioni di euro)
Portafogli Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 206 544
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5.404 4.474
5. Crediti verso banche - -
6. Crediti verso clientela - -
7. Attività materiali - -

Le "Attività finanziarie detenute sino alla scadenza", espresse al costo ammortizzato, si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.

  1. Informazioni su leasing operativo

Nil.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(milioni di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela -
a) acquisti -
1. regolati -
2. non regolati -
b) vendite
1. regolate
-
-
2. non regolate -
2. Gestioni di portafogli -
a) individuali -
b) collettive -
3. Custodia e amministrazione di titoli 49.832
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 5.262
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli 5.262
c
) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
5.262
44.570
4. Altre operazioni 239.149
a) Libretti Postali 118.930
b) Buoni Postali Fruttiferi 120.219

La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato. L'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.

Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.

  1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(milioni di euro)
Ammontare delle
Ammontare lordo
passività finanziarie
Ammontare netto
delle attività
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Forme tecniche delle attività
finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie riportato
in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
ricevuti in garanzia
(e)
al 31 dicembre 2016
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2015
1. Derivati 191 - 191 163 28 - -
2. Pronti contro termine - - - - - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale al 31/12/2016 191 - 191 163 28 - x
Totale al 31/12/2015 745 - 745 672 73 x -
  1. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(milioni di euro)
Ammontare delle
Ammontare lordo
attività finanziarie
Ammontare netto
delle passività
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Forme tecniche delle passività
finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie riportato
in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
posti a garanzia
(e)
al 31 dicembre 2016
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2015
1. Derivati 2.305 - 2.305 877 1.391 37 20
2. Pronti contro termine 5.381 - 5.381 5.374 7 - 1
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2016 7.686 - 7.686 6.251 1.398 37 x
Totale 31/12/2015 6.442 - 6.442 5.571 850 x 21

Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio. Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7 – "Strumenti finanziari: Informazioni integrative", che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati.

  1. Operazioni di prestito titoli Nil.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – GLI INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre operazioni Esercizio
2016
Esercizio
2015
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - 1
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 974 - - 974 930
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 541 - - 541 573
4. Crediti verso banche - - - - -
5. Crediti verso clientela - 20 - 20 36
6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7. Derivati di copertura x x - - 4
8. Altre attività x x 8 8 1
Totale 1.515 20 8 1.543 1.545

La sottovoce "Altre attività, Altre operazioni" è costituita per 7 milioni di euro dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento e per 1 milione di euro dagli interessi maturati verso il Patrimonio non destinato.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi a operazioni di copertura

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2016
Esercizio
2015
A.
B.
Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
-
-
35
(31)
C. Saldo (A-B) - 4

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Nil.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Esercizio
2016
Esercizio
2015
1. Debiti verso Banche Centrali - x - - -
2. Debiti verso banche (23) x - (23) (22)
3. Debiti verso clientela (13) x - (13) (31)
4. Titoli in circolazione x - - - -
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7. Altre passività e fondi x x (5) (5) (2)
8. Derivati di copertura x x (33) (33) -
Totale (36) - (38) (74) (55)

Nella sottovoce "Altre passività e fondi – Altre operazioni" sono inclusi gli interessi passivi verso il Patrimonio non destinato per complessivi 3 milioni di euro.

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi a operazioni di copertura

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2016
Esercizio
2015
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 25 -
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (58) -
C. Saldo (A-B) (33) -

SEZIONE 2 – LE COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(milioni di euro)
Tipologia servizi/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
a) garanzie rilasciate - -
b) derivati su crediti - -
c ) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 2.285 2.210
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute 1 1
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 individuali - -
3.2 collettive - -
4. custodia e amministrazione di titoli 6 8
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli 29 22
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 4 4
8. attività di consulenza: - -
8.1 in materia di investimenti - -
8.2 in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi: 2.245 2.175
9.1 gestioni di portafogli: - -
9.1.1individuali - -
9.1.2collettive - -
9.2 prodotti assicurativi 455 418
9.3 altri prodotti 1.790 1.757
d) servizi di incasso e pagamento 1.070 1.080
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f ) servizi per operazioni di factoring - -
g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
i) tenuta e gestione dei conti correnti 237 239
j) altri servizi 11 9
Totale 3.603 3.538

I "Servizi di gestione, intermediazione e consulenza" comprendono, nell'ambito della distribuzione di altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.577 milioni di euro al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018. Nel corso dell'esercizio 2016 si sono consolidate talune condizioni contemplate dalla Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018, per le quali è previsto che le parti rinegozino in buona fede gli accordi in vigore. Nelle more della definizione di eventuali nuovi termini e condizioni dell'accordo, per i servizi resi nell'esercizio 2016, il Patrimonio BancoPosta ha accertato i compensi nella misura prevista dalla Convenzione del 4 dicembre 2014. Degli eventuali effetti economici del nuovo

accordo, al momento non prevedibili, sarà tenuto conto, per competenza, nel momento in cui gli stessi potranno ritenersi ragionevolmente definibili.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
-------------------------------------------------------------------- -- --
(milioni di euro)
Canali/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
A. presso propri sportelli:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
2.274
-
29
2.245
2.197
-
22
2.175
B. offerta fuori sede:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
-
-
-
-
-
-
-
-
C. altri canali distributivi:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
-
-
-
-
-
-
-
-

Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.

2.3 Commissioni passive: composizione

(milioni di euro)
Servizi/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
a) garanzie ricevute - -
b) derivati su crediti - -
c
) servizi di gestione e intermediazione:
(2) (2)
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli: - -
3.1proprie - -
3.2delegate da terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli (1) (1)
5. collocamento di strumenti finanziari (1) (1)
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
d) servizi di incasso e pagamento (63) (51)
e) altri servizi (1) (2)
Totale (66) (55)

SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi per gli investimenti in azioni di Mastercard Incorporated e Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita.

(milioni di euro)
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Voci/Proventi Dividendi Proventi da
quote di
OICR
Dividendi Proventi da
quote di
OICR
A Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1 - - -
C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
D. Partecipazioni - x - x
Totale 1 - - -

SEZIONE 4 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) − (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione - 3 - - 3
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di OICR - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - 3 - - 3
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio x x x x -
4. Strumenti derivati - - - - -
4.1 Derivati finanziari: - - - - -
- Su titoli di debito e tassi di interesse - - - - -
- Su titoli di capitale e indici azionari - - - - -
- Su valute e oro x x x x -
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale - 3 - - 3

SEZIONE 5 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA – VOCE 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 84 469
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 940 36
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.024 505
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (941) (37)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (84) (468)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (1.025) (505)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A – B) (1) -

SEZIONE 6 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili/(Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(milioni di euro)
Esercizio 2016 Esercizio 2015
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1.
Crediti verso banche
- - - - - -
2.
Crediti verso clientela
- - - - - -
3.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
594 - 594 426 - 426
3.1 Titoli di debito 473 - 473 426 - 426
3.2 Titoli di capitale 121 - 121 - - -
3.3 Quote di OICR - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- - - - - -
Totale attività 594 - 594 426 - 426
Passività finanziarie
1.
Debiti verso banche
- (7) (7) - - -
2.
Debiti verso clientela
- - - - - -
3.
Titoli in circolazione
- - - - - -
Totale passività - (7) (7) - - -

SEZIONE 7 – IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 110

Nulla da segnalare.

SEZIONE 8 – LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Rettifiche di valore Riprese di valore (milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Specifiche Specifiche
Di portafoglio
Esercizio Esercizio
Cancellazioni Altre Di portafoglio Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese 2016 2015
A. Crediti verso banche - - - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela - - (11) - - - 5 (6) (11)
Crediti deteriorati acquistati - - - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - - - -
Altri crediti - - (11) - - - 5 (6) (11)
- Finanziamenti - - (11) - - - 5 (6) (11)
- Titoli di debito - - - - - - - - -
C. Totale - - (11) - - - 5 (6) (11)

SEZIONE 9 – LE SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 150

9.1 Spese per il personale: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
1)
Personale dipendente
(98) (95)
a)
salari e stipendi
(68) (67)
b)
oneri sociali
(18) (17)
c
)
indennità di fine rapporto
(4) (4)
d)
spese previdenziali
- -
e)
accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
- -
f
)
accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g)
versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
(1) (1)
- a contribuzione definita (1) (1)
- a benefici definiti - -
h)
costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
- -
i)
altri benefici a favore dei dipendenti
(7) (6)
2)
Altro personale in attività
- -
3)
Amministratori e sindaci
- -
4)
Personale collocato a riposo
- -
5)
Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
- -
6)
Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
- -
Totale (98) (95)

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria (*)

Esercizio
2016
Esercizio
2015
Personale dipendente 1.827 1.845
a) dirigenti 54 52
b) quadri direttivi 460 450
c
)
restante personale dipendente 1.313 1.343
Altro personale - -
Totale 1.827 1.845

(*) Dati espressi in full time equivalent.

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nil.

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.

9.5 Altre spese amministrative: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
1) Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA: (4.457) (4.251)
- servizi commerciali (4.092) (3.898)
- servizi di supporto (302) (299)
- altri servizi di staff (63) (54)
2) Spese per l'acquisto di beni e servizi non professionali: (42) (41)
- servizi di stampa e spedizione (33) (31)
- servizi di fornitura carte di debito e carte di credito (9) (10)
3) Spese per consulenze e altri servizi professionali (52) (51)
4) Sanzioni imposte e tasse (4) (5)
5) Altre spese - -
Totale (4.555) (4.348)

Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.

SEZIONE 10 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Componenti reddituali Accantonamenti Riattribuzioni Risultato netto
Accantonamenti ai fondi oneri per controversie legali (10) 1 (9)
Accantonamenti ai fondi rischi ed oneri diversi (96) 10 (86)
Totale (106) 11 (95)

Gli accantonamenti dell'esercizio ai fondi rischi e oneri diversi, di complessivi 96 milioni di euro, riflettono per 47 milioni di euro, l'adeguamento di passività per oneri stimati in conseguenza dell'iniziativa straordinaria di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del fondo immobiliare IRS e, per il complemento, l'adeguamento di altre passività, principalmente connesse a rischi legati a prodotti di investimento a suo tempo collocati presso la clientela e con performance non in linea con le attese122, frodi e rischi inerenti servizi delegati. Le riattribuzioni pari a 10 milioni di euro, sono dovute al venir meno di passività identificate in passato.

SEZIONE 11 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 170

122 Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16/01/2017, la gemmante Poste Italiane SpA ha inteso tutelare volontariamente tutti i propri clienti che nel 2003 hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security e che ne erano ancora in possesso al 31/12/2016, data di scadenza del Fondo. L'obiettivo perseguito è stato di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, aumentato dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarà dallo stesso incassato con il "Valore Intermedio di Liquidazione" del Fondo (la Differenza). A coloro che al 31/12/2016 hanno compiuto 80 anni, a seguito della liquidazione delle quote, il Patrimonio destinato ha assunto l'impegno di riconoscere, con proprie risorse, la Differenza sotto forma di accredito in conto corrente; agli altri clienti sarà proposta la sottoscrizione di una Polizza vita di Ramo I in cui versare le somme liquidate dal Fondo. Perché la Polizza, la cui durata è di 5 anni, raggiunga a scadenza l'ammontare della Differenza, il Patrimonio BancoPosta ha assunto l'impegno di contribuire all'investimento con proprie risorse.

Nulla da segnalare.

SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 180

Nulla da segnalare.

SEZIONE 13 – GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
1.
Perdite per furti e rapine
2.
Altri oneri
(8)
(34)
(6)
(34)
Totale (42) (40)

La sottovoce "Altri oneri" è riferita prevalentemente a perdite operative della gestione degli Uffici Postali.

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
1.
Vaglia prescritti
- -
2.
Altri proventi di gestione
3 3
Totale 3 3

SEZIONE 14 – UTILI/(PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 210

Nulla da segnalare.

SEZIONE 15 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI – VOCE 220

Nulla da segnalare.

SEZIONE 16 – RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO – VOCE 230

Nulla da segnalare.

SEZIONE 17 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 240

SEZIONE 18 – LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2016
Esercizio
2015
1. Imposte correnti (-) (252) (271)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 1 1
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 17 (1)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) - -
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (234) (271)

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 803 858
Imposta teorica 221 27,5% 236 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Adeguamento aliquota IRES per Legge di Stabilità 2016 3 0,4% 8 0,9%
(Proventi)/Oneri non ricorrenti per imposte imputati a Conto Economico - 0,0% 3 0,3%
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti 6 0,7% 4 0,5%
Imposte esercizi precedenti (1) -0,1% - 0,0%
Plusvalenze titoli di capitale e dividiendi (32) -4,0% - 0,0%
Altre - 0,0% (9) -1,0%
Imposta effettiva 197 24,5% 242 28,2%

L'art. 1 comma 61 della Legge di Stabilità 2016 n. 208/2015 ha previsto la riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24% con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016 (dal 1° gennaio 2017). Nell'esercizio 2016 sono stati rilevati Oneri per imposte differite imputati a Conto economico per 3 milioni di euro a seguito dell'adeguamento alla nuova aliquota IRES dei saldi per imposte differite relative a fenomeni che avranno il loro riconoscimento fiscale successivamente all'esercizio 2016

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2016 Esercizio 2015
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 803 858
Imposta teorica 37 4,6% 39 4,6%
(Proventi)/Oneri non ricorrenti per imposte imputati a Conto Economico - 0,0% (10) -1,2%
Imposta effettiva 37 4,6% 29 3,4%

SEZIONE 19 – UTILE/(PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 280

Nulla da segnalare.

SEZIONE 20 – ALTRE INFORMAZIONI

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 21 – UTILE PER AZIONE

Nulla da segnalare.

PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(milioni di euro)
Voci Importo
lordo
Imposta sul
reddito
Importo
netto
10. Utile/(Perdita) d'esercizio X X 568
Altre componenti reddituali senza rigiro a
Conto economico
20. Attività materiali - - -
30. Attività immateriali - - -
40. Piani a benefici definiti - - -
50. Attività non correnti in via di dismissione - - -
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a Patrimonio netto - - -
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto
economico - - -
70. Copertura di investimenti esteri: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a Conto economico - - -
c
) altre variazioni
- - -
80. Differenze di cambio: - - -
a) variazioni di valore - - -
b) rigiro a Conto economico - - -
c
) altre variazioni
- - -
90. Copertura dei flussi finanziari: (36) 10 (26)
a) variazioni di fair value (13) 4 (9)
b) rigiro a Conto economico (23) 6 (17)
c
) altre variazioni
- - -
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: (2.212) 601 (1.611)
a) variazioni di fair value (1.634) 468 (1.166)
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche da deterioramento
(578)
-
136
-
(442)
-
- utile/perdite da realizzo (578) 136 (442)
c
) altre variazioni
- (3) (3)
110. Attività non correnti in via di dismissione: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a Conto economico - - -
c
) altre variazioni
- - -
Quota delle riserve da valutazione delle
120. partecipazioni valutate a Patrimonio netto: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a Conto economico - - -
- rettifiche da deterioramento - - -
- utile/perdite da realizzo - - -
c
) altre variazioni
- - -
130. Totale altre componenti reddituali (2.248) 611 (1.637)
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) X X (1.069)

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

L'operatività bancoposta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro123 , ovvero, per un massimo del 50%, in titoli garantiti dallo Stato italiano124 , mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Nel corso del 2016, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della significativa raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.

Nonostante il Quantitative Easing applicato dalla BCE, anche nel corso del 2016, il clima di generale incertezza presente sui mercati ha indotto la crescita dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani, determinando una flessione delle plusvalenze da valutazione dei titoli iscritti in bilancio, che sono comunque state in parte realizzate a Conto economico.

Nel corso del 2016, l'indice di leva finanziaria del Patrimonio BancoPosta, o leverage ratio (rapporto tra patrimonio di vigilanza e totale attivo) è diminuito per il significativo incremento dei volumi operativi connesso al positivo andamento della raccolta e ai relativi impieghi e, al 31 dicembre 2016, l'indice è lievemente al di sotto del limite del 3%, fissato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Il Consiglio di Amministrazione di conseguenza propone, in data pari a quella in cui approva il presente progetto di bilancio, un rafforzamento dei mezzi propri del Patrimonio BancoPosta nella misura necessaria per riequilibrare l'indice ai valori obiettivo fissati nel Risk Appetite Framework.

Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Il citato modello costituisce il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici

123 Dal 1° aprile 2015, la corrispondenza tra raccolta dalla clientela privata BancoPosta e relativi impieghi, verificata con cadenza trimestrale, è riferita al costo ammortizzato calcolato sul corso secco degli strumenti in portafoglio. In precedenza, l'equivalenza era misurata con riferimento al valore nominale degli strumenti in portafoglio.

124 Modifica introdotta all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014).

processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha adottato uno strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA (Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi - SCIGR) che dettaglia in modo organico ed efficiente anche i diversi elementi del sistema di controllo interno e gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta. Il modello si caratterizza organizzativamente per i seguenti aspetti:

  • Il Comitato Controllo e Rischi svolge, con riferimento all'esercizio delle attività di BancoPosta, funzioni di supporto al Consiglio di Amministrazione in materia di rischi e sistema di controlli interni, con particolare riferimento a tutte quelle attività strumentali e necessarie affinché lo stesso Consiglio di Amministrazione possa addivenire ad una corretta ed efficace determinazione del Risk Appetite Framework e delle politiche di governo dei rischi;
  • il Comitato Interfunzionale, istituito con il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, è presieduto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale ed è composto in modo permanente dal Responsabile della funzione BancoPosta e dai responsabili delle funzioni interessate di Poste Italiane SpA; il Comitato ha funzioni consultive e propositive con compiti di raccordo della funzione di BancoPosta con le altre funzioni della società gemmante;
  • il Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti ha il compito di indirizzare le tematiche di gestione del risparmio della clientela retail, nonché le strategie di gestione degli asset finanziari; il Comitato, in ragione dei temi trattati, si articola in tre sezioni:
    • º Finanza, con il compito di indirizzo e supervisione della strategia finanziaria;
    • º Risparmio, con il compito di definire le linee guida finalizzate a orientare lo sviluppo dei prodotti di risparmio;
    • º Strategie di investimento finanziario, con il compito di garantire un efficace processo di governance e il massimo allineamento sulle scelte strategiche relative alla allocazione e gestione degli asset finanziari;
  • la funzione Coordinamento Gestione Investimenti di Poste Italiane SpA, i cui servizi sono regolamentati da apposito Disciplinare Esecutivo, assicura la gestione delle operazioni di impiego e copertura dei rischi sul mercato dei capitali con riferimento alla liquidità proveniente dalle giacenze dei conti correnti BancoPosta, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dagli Organi aziendali.
  • la funzione Risk Management del BancoPosta svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati della sua attività sono esaminati nell'ambito del Comitato Rischi Finanziari di Poste Italiane SpA.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 Maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF);
  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.

Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.

Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.

Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente ai depositi presso il MEF e agli investimenti in Titoli di Stato. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:

  • titoli eurogovernativi (o garantiti dallo Stato) per l'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata;
  • depositi presso il MEF per l'impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti da Pubblica Amministrazione;
  • eventuali posizioni a credito verso la Tesoreria dello Stato dovute ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate;
  • partite in corso di lavorazione: negoziazione assegni, utilizzo carte elettroniche, incassi diversi;
  • conti correnti postali intrattenuti con la clientela con saldi temporaneamente attivi per effetto dell'addebito di competenze periodiche, limitatamente a quelli non oggetto di svalutazione in quanto tornati passivi nel corso dei primi giorni del 2017;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in essere con banche e clientela previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA - Credit Support Annex e GMRA – Global Master Repurchase Agreement);
  • titoli consegnati a garanzia derivanti da collateralizzazioni previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA e GMRA);
  • crediti commerciali verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi.

L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.

Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • soglie di monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare esclusivamente con controparti investment grade; mentre, con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale125 .

Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard126 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle

125 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione migliorativi.

126 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.

controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's e Fitch.

Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:

  • per i derivati finanziari del tipo asset swap e per le operazioni di acquisto a termine di titoli governativi si applica la metodologia del "Valore di Mercato" 127;
  • per le operazioni di Pronti contro termine si applicano le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) "Metodo integrale"128 .

Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, anche ai fini della vigilanza prudenziale, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA e contratti di mitigazione del rischio per l'operatività in Pronti contro termine (GMRA) e in derivati OTC - Over the Counter (CSA). Più specificatamente tali contratti prevedono una fase di netting che consente di compensare le posizioni creditorie con quelle debitorie e una fase di costituzione di collateral a garanzia sotto forma di contanti e/o Titoli di Stato.

2.4 Attività finanziarie deteriorate

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2016 non presenta attività finanziarie classificate nelle categorie "deteriorate".

127 Secondo la metodologia del "Valore di Mercato" l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma di due componenti: il costo corrente di sostituzione, rappresentato dal fair value, se positivo, e l'add-on calcolato come il prodotto tra il valore del nozionale e la probabilità che il fair value se positivo aumenti di valore o se negativo diventi positivo.

128 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione al rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - 37.159 37.159
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - 12.683 12.683
3. Crediti verso banche - - - - 1.314 1.314
4. Crediti verso clientela - - - - 9.004 9.004
5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale al 31.12.2016 - - - - 60.160 60.160
Totale al 31.12.2015 - - - - 55.535 55.535

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(milioni di euro)
Attività deteriorate Attività non deteriorate Totale
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche
specifiche
Esposizione netta Esposizione lorda Rettifiche di
portafoglio
Esposizione netta (esposizione netta)
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 37.159 - 37.159 37.159
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 12.683 - 12.683 12.683
3. Crediti verso banche - - - 1.314 - 1.314 1.314
4. Crediti verso clientela - - - 9.166 162 9.004 9.004
5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X - -
6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -
Totale al 31.12.2016 - - - 60.322 162 60.160 60.160
Totale al 31.12.2015 - - - 55.692 157 55.535 55.535
Attività di evidente scarsa qualità
creditizia
Altre attività
Portafogli/qualità Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - -
2. Derivati di copertura - - 191
Totale al 31.12.2016 - - 191
Totale al 31.12.2015 - - 328
(milioni di euro)
Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Attività deteriorate Rettifiche di
valore
Rettifiche di
valore di
Esposizione
Fino a 3
mesi
Da oltre 3
Da oltre 6
Oltre 1
mesi fino a
mesi fino a
anno
6 mesi
1 anno
Attività non
deteriorate
specifiche portafoglio netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
b) Inadempienze probabili - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
c
) Esposizioni scadute deteriorate
- - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X - X - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 1,314 X - 1,314
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - -
TOTALE A - - - - 1,314 - - 1,314
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - X - X -
b) Non deteriorate X X X X 1,004 X - 1,004
TOTALE B - - - - 1,004 - - 1,004
TOTALE A+B - - - - 2,318 - - 2,318

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al netto degli accordi di compensazione, ai titoli consegnati in garanzia per effetto della collateralizzazione prevista da accordi di mitigazione del rischio e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 129 .

A.1.4/ A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde e delle rettifiche di valore complessive Nil.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto

(milioni di euro)
Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Attività deteriorate Rettifiche di Rettifiche di
valore di
Esposizione netta
Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Oltre 1 anno Attività non
deteriorate
valore specifiche portafoglio
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - - - - X
-
X
-
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X
-
X
-
b) Inadempienze probabili - - - - X
-
X
-
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X
-
X
-
c
) Esposizioni scadute deteriorate
- - - - X
-
X
-
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X
-
X
-
d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X
X
- X - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X
X
- X - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X X X
X
59.008 X 162 58.846
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X
X
- X - -
TOTALE A - - - - 59.008 - 162 58.846
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - X
-
X
-
b) Non deteriorate X X X
X
416 X - 416
TOTALE B - - - - 416 - - 416
TOTALE A+B - - - - 59.424 - 162 59.262

129 Come definita nella normativa prudenziale.

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di credito nei confronti dei debitori sottostanti agli acquisti a termine, iscritto al valore di regolamento.

A.1.7/ A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde e delle rettifiche di valore complessive Nil.

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per classi di rating esterni
-- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
(milioni di euro)
Classi di rating esterni
Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 rating Totale
A. Esposizioni creditizie per cassa 1 1.402 58.306 - - - 451 60.160
B. Derivati - 28 - - - - - 28
B.1 Derivati finanziari - 28 - - - - - 28
B.2 Derivati creditizi - - - - - - - -
C. Garanzie rilasciate - - - - - - - -
D. Impegni a erogare fondi - - - - - - - -
E. Altre 125 231 1.036 - - - - 1.392
Totale 126 1.661 59.342 - - - 451 61.580

Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:

Classe di merito creditizio Fitch Moody's S&P
1 da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA
2 da A+ a A- da A1 a A3 da A+ a A
3 da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB+ a BBB
4 da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB+ a BB
5 da B+ a B- da B1 a B3 da B+ a B
6 CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC+ e inferiori

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
----------------------------------------------------- --
(milioni di euro)
Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Valore
espos. netta
Derivati su crediti Crediti di firma
Immobili - Immobili - Altre Altri derivati Totale (1)+(2)
ipoteche leasing
finanziario
Titoli garanzie
reali
CLN Governi e
Banche
centrali
Altri enti
pubblici
Banche Altri
soggetti
Governi e
Banche
centrali
Altri enti
pubblici
Banche Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite:
1.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
1.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie
fuori bilancio garantite:
2.1 totalmente garantite 28 - - - 28 - - - - - - - - - 28
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Garanzie reali (1) (milioni di euro)
Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Valore Immobili - Immobili - Altre Altri derivati Governi e
Banche
centrali
Altri enti
Banche
pubblici
Totale
espos. netta ipoteche leasing
finanziario
Titoli garanzie
reali
CLN Governi e
Banche
centrali
Altri enti
pubblici
Banche Altri
soggetti
Altri
soggetti
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite:
1.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
1.2 parzialmente garantite 1.509 - - - - - - - - 1.500 - - - 1.500
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie
fuori bilancio garantite:
2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)

(milioni di euro)
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
Esposizioni/
Controparti
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
A.2 Inadempienze probabili - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
A.4 Esposizioni non deteriorate 55.877 X 7 57 X 5 2.118 X - 134 X - 652 X
19
8 X 131
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - X - - X - - X - - X
-
- X -
TOTALE A 55.877 - 7 57 - 5 2.118 - - 134 - - 652 - 19 8
-
131
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
B.2 Inadempienze probabili - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
B.3 Altre attività deteriorate - - X - - X - - X - - X - - X
-
- X
B.4 Esposizioni non deteriorate 416 X - - X - - X - - X - - X
-
- X -
TOTALE B 416 - - - - - - - - - - - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 56.293 - 7 57 - 5 2.118 - - 134 - - 652 - 19 8
-
131
TOTALE (A+B) al 31.12.2015 51.439 - 10 60 - 3 2.069 - - 140 - - 606 - 20 10 - 124

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 58.628 162 210 - 8 - - - - -
TOTALE A 58.628 162 210 - 8 - - - - -
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate 416 - - - - - - - - -
TOTALE B 416 - - - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 59.044 162 210 - 8 - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2015 54.176 157 148 - - - - - - -

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A.
Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 4 4 1 15 58.619 135 4 8
TOTALE A 4 4 1 15 58.619 135 4 8
B.
Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate - - - - 416 - - -
TOTALE B - - - - 416 - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 4 4 1 15 59.035 135 4 8
TOTALE (A+B) al 31.12.2015 10 3 1 15 54.161 133 4 6

La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da Titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche (valore di bilancio)

(milioni di euro)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 248 - 1.066 - - - - - - -
TOTALE A 248 - 1.066 - - - - - - -
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate 316 - 566 - - - - - - -
TOTALE B 316 - 566 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 564 - 1.632 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2015 666 - 1.065 - - - - - - -

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche (valore di bilancio)

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A.
Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 120 - - - 128 - - -
TOTALE A 120 - - - 128 - - -
B.
Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate 316 - - - - - - -
TOTALE B 316 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 436 - - - 128 - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2015 210 - - - 456 - - -

B.4 Grandi esposizioni (secondo la normativa di vigilanza)

Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa 85% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.

Grandi esposizioni
a) Ammontare valore di bilancio (milioni di euro) 66.963
b) Ammontare valore ponderato (milioni di euro) 2.357
c
)
Numero 14

C. Operazioni di cartolarizzazione

Nil.

D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)

Nil.

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazione di natura qualitativa

Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i Titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di Titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.

Informazione di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero

(milioni di euro)
Forme tecniche/
Portafoglio
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
disponibili
per la vendita
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
Crediti verso banche Crediti verso clientela Totale
A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31.12.2016 31.12.2015
A. Attività per cassa - - - - - - 206 - - 4.688 - - - - - - - - 4.894 4.645
1. Titoli di debito - - - - - - 206 - - 4.688 - - - - - - - - 4.894 4.645
2. Titoli di capitale - - - - - - - - - X X X X X X X X X - -
3. O.I.C.R. - - - - - - - - - X X X X X X X X X - -
4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati - - - X X X X X X X X X X X X X X X - -
TOTALE 31.12.2016 - - - - - - 206 - - 4.688 - - - - - - - - 4.894 X
di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - - X
TOTALE 31.12.2015 - - - - - - 544 - - 4.101 - - - - - - - - X 4.645
di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - X -

Legenda

A = Attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

B = Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)

C = Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio

(milioni di euro)
Passività/
Portafoglio attività
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair
value
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
Crediti verso
banche
Crediti verso
clientela
Totale
1. Debiti verso clientela - - - - - - -
a) a fronte di attività rilevate per intero - - - - - - -
b) a fronte di attività rilevate - - - - - - -
2. Debiti verso banche - - 206 5,175 - - 5,381
a) a fronte di attività rilevate per intero - - 206 5,175 - - 5,381
b) a fronte di attività rilevate - - - - - - -
TOTALE 31.12.2016 - - 206 5,175 - - 5,381
TOTALE 31.12.2015 - - 516 4,379 - - 4,895

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato riguarda:

  • º rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • º rischio di cambio: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • º rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio spread: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente;
  • º rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio di tasso d'inflazione sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Al 31 dicembre 2016 non sono presenti Attività e Passività finanziarie di negoziazione. Le "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta escludono che possano essere eseguite operazioni con "intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013 per la classificazione di "portafoglio di negoziazione di vigilanza".

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse

L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi pertanto sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge.; il portafoglio titoli del Patrimonio Bancoposta è prevalentemente investito in strumenti attualmente a tasso fisso, o resi tali mediante l'utilizzo di strumenti derivati di copertura quali gli asset swap di cash flow hedging. In tale ambito si evidenzia come su una parte rilevante dei titoli a tasso fisso, pari al fair value di 16.087 milioni di euro, sono state effettuate operazioni di copertura di fair value hedge con partenza forward start. Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cut-off di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e le PostePay e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio di tasso in ottica ALM determinando i maturity gap relativi al confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.

L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta, il valore degli impieghi e l'andamento dei tassi di interesse - che contribuiscono a determinare la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati, prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta da clientela retail e business, la rivalutazione del portafoglio attivo secondo uno scenario di mercato avverso, variazioni non parallele della curva dei tassi di interesse.

La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Rischio spread

Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso dell'esercizio 2016, il progressivo peggioramento del merito creditizio percepito dal mercato della Repubblica italiana, nonostante il Quantitative Easing applicato dalla BCE, ha influenzato negativamente il prezzo dei Titoli di Stato italiani. In particolare il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta al 31 dicembre 2016 un valore di circa 161 bps al 31 dicembre 2016 (97 bps al 31 dicembre 2015).

Nel periodo in commento, la contrazione dei prezzi dei Titoli di Stato italiani, legata al movimento dello spread e alla riduzione del livello dei tassi "risk free" su valori prossimi ai minimi storici, ha determinato nel portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 32 miliardi) una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 0,8 miliardi di euro: la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,8 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 1,6 miliardi di euro;

Rischio di prezzo

Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come "Attività finanziarie disponibili per la vendita".

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

B. Attività di copertura del fair value

Al fine di limitare il rischio di tasso di interesse sul fair value, l'operatività del Patrimonio BancoPosta include anche la stipula, con controparti principalmente di natura bancaria, di contratti di asset swap OTC di fair value hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. Tali strumenti derivati non sono a copertura del rischio spread in quanto mirati a coprire le variazioni dei tassi di mercato. Nel corso dell'esercizio 2016, considerato il ridotto livello dei tassi interesse, al fine di proteggersi dai potenziali impatti negativi derivanti dal rialzo dei tassi, il Patrimonio BancoPosta ha fatto maggior ricorso a tale tipologia di operatività.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Al fine di limitare il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari, l'operatività del Patrimonio BancoPosta include la stipula, con controparti principalmente di natura bancaria, di contratti di asset swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio.

In concomitanza delle scadenze dei titoli in portafoglio, si pone sistematicamente l'esigenza del reinvestimento della liquidità in nuovi titoli eurogovernativi rilevando, pertanto, un'esposizione ad un rischio di riprezzamento derivante dalla possibile diminuzione dei tassi di interesse. Al fine di limitare tale tipologia di rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta utilizza, dove appropriato, contratti di acquisto a termine (cash flow hedge di forecast transaction).

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
Attività per cassa
1.
8.873 3.284 172 4.889 9.117 13.947 19.876 -
1.1
Titoli di debito
- 1.849 172 4.889 9.109 13.947 19.876 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 1.849 172 4.889 9.109 13.947 19.876 -
Finanziamenti a banche
1.2
86 1.226 - - - - - -
Finanziamenti a clientela
1.3
8.787 209 - - 8 - - -
- c/c 8 - - - - - - -
- altri finanziamenti 8.779 209 - - 8 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 8.779 209 - - 8 - - -
2.
Passività per cassa
50.075 1.130 129 - 4.154 - - -
Debiti verso clientela
2.1
49.690 - - - - - - -
- c/c 45.097 - - - - - - -
- altri debiti 4.593 - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 4.593 - - - - - - -
Debiti verso banche
2.2
385 1.130 129 - 4.154 - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti 385 1.130 129 - 4.154 - - -
2.3
Titoli di debito
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Altre passività
2.4
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - 24 397 -
+ Posizioni corte - 416 - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 2.065 - 170 11.695 3.435 175 -
+ Posizioni corte - 1.455 - 200 - 1.800 14.085 -
Altre operazioni fuori bilancio
4.
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1.
Attività per cassa
1 - - - - - - -
Titoli di debito
1.1
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2
Finanziamenti a banche
1 - - - - - - -
Finanziamenti a clientela
1.3
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.
Passività per cassa
- - - - - - - -
Debiti verso clientela
2.1
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Debiti verso banche
2.2
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
Titoli di debito
2.3
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4
Altre passività
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
Altre operazioni fuori bilancio
4.
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1.
Attività per cassa
1 - - - - - - -
Titoli di debito
1.1
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Finanziamenti a banche
1.2
1 - - - - - - -
Finanziamenti a clientela
1.3
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Passività per cassa
2.
- - - - - - - -
Debiti verso clientela
2.1
- - - - - - - -
- c/c
- altri debiti
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri - - - - - - - -
Debiti verso banche
2.2
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
Titoli di debito
2.3
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4
Altre passività
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4.
Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse sul fair value

La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Alla data del 31 dicembre 2016 il portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 5,79 (al 31 dicembre 2015 la duration del portafoglio titoli era pari a 5,89). La sensitivity risulta evidenziata in tabella.

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale Fair value Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2016
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 32.178 37.159 (1.099) 1.031 - - (1.099) 1.031
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - -
Attivo - Derivati di copertura 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura (200) (3) (26) 31 - - (26) 31
Variabilità al 31 dicembre 2016 32.178 37.162 (1.153) 1.095 - - (1.153) 1.095
Effetti 2015
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 26.428 32.415 (1.283) 1.308 - - (1.283) 1.308
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - -
Attivo - Derivati di copertura - - - - - - - -
Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 26.428 32.415 (1.283) 1.308 - - (1.283) 1.308

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle categorie Attività finanziarie detenute sino a scadenza e Attività finanziarie disponibili per la vendita. La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività.

Rischio spread

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi cd risk free. Tale situazione ha origine, in parte, dal fatto che la variazione dello spread creditizio influenza anche il valore dei titoli a tasso variabile e, soprattutto, dal fatto che per tale fattore di rischio non sono in essere politiche di copertura attraverso derivati, che invece sono adottate per la componente di tasso "puro". Ciò implica che, nel caso di incremento dei rendimenti derivante dalla sola componente tassi di interesse, le minusvalenze potenziali sui titoli a tasso fisso trovano una compensazione dall'aumento di valore degli IRS di copertura (strategia di fair value hedge). Qualora invece l'incremento dei tassi derivi dall'aumento del credit spread della Repubblica italiana, le minusvalenze sui Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano non trovano compensazione in movimenti opposti di altre esposizioni.

La sensitivity allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.

Rischio spread sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale Fair value Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto al lordo
delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2016
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 32.178 37.159 (3.615) 4.292 - - (3.615) 4.292
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - -
Attivo - Derivati di copertura 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura (200) (3) (26) 31 - - (26) 31
Variabilità al 31 dicembre 2016 32.178 37.162 (3.669) 4.356 - - (3.669) 4.356
Effetti 2015
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 26.428 32.415 (3.036) 3.599 - - (3.036) 3.599
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - -
Attivo - Derivati di copertura - - - - - - - -
Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 26.428 32.415 (3.036) 3.599 - - (3.036) 3.599

Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.

Rischio spread - Analisi di VaR

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Esposizione al rischio SpreadVaR
Nozionale Fair value
Effetti 2016
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 32.178 37.159 460
Attivo - Derivati di copertura 200 6 4
Passivo - Derivati di copertura (200) (3) 3
Variabilità al 31 dicembre 2016 32.178 37.162 467
Effetti 2015
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 26.428 32.415 260
Attivo - Derivati di copertura - - -
Passivo - Derivati di copertura - - -
Variabilità al 31 dicembre 2015 26.428 32.415 260

Inoltre, se considerate nel loro complesso, le Attività e le Passività finanziarie sono soggette a perdite potenziali massime di 468 milioni di euro.

Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.

Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento agli investimenti disponibili per la vendita e ai relativi strumenti finanziari derivati, tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:

(milioni di euro)
2016 2015
VaR fine periodo (434) (332)
VaR medio (397) (373)
VaR minimo (278) (201)
VaR massimo (587) (664)

L'aumento del VaR di fine periodo rispetto al 31 dicembre 2015 risente in particolare dell'incremento di volatilità registrato sui mercati.

Tenuto conto sia delle Attività disponibili per la vendita (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che degli acquisti a termine (con fair value positivi e negativi) l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2016 una perdita potenziale pari a 440 milioni di euro (VaR fine periodo).

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2016, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

(milioni di euro)
2016 2015
Nozionale Margine di
intermediazione
Nozionale Margine di
intermediazione
+100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Cassa
- Conto di gestione presso Banca d'Italia 223 2 (2) 216 1 (1)
Crediti verso banche 1.230 12 (12) 725 7 (7)
Crediti verso clientela
- Crediti verso Tesoreria MEF 6.189 62 (62) 5.855 59 (59)
- Deposito presso il MEF (Buffer) 1.310 13 (13) 391 4 (4)
- Crediti verso clientela (collateral a garanzia) 209 2 (2) 143 1 (1)
- Crediti verso clientela (Patrimonio non destinato) 629 6 (6) 577 6 (6)
Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Titoli di debito 2.235 22 (22) 1.335 13 (13)
Debiti verso banche (32) - - (81) (1) 1
Debiti verso clientela (Patrimonio non destinato) (14) - - (14) - -
Totale variabilità 11.979 119 (119) 9.147 90 (90)

Al 31 dicembre 2016, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente all'attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2016 il rischio in commento riguarda i Titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.120 milioni di euro e un fair value di 2.605 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

Rischio di prezzo

L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress test costruito applicando al prezzo di mercato la volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Rischio di prezzo

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2016
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di capitale
104 22 (22) - - 22 (22)
Variabilità al 31 dicembre 2016 104 22 (22) - - 22 (22)
Effetti 2015
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di capitale
182 15 (15) - - 15 (15)
Variabilità al 31 dicembre 2015 182 15 (15) - - 15 (15)

Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 4.1.

Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni di Classe B della Mastercard Incorporated, di Classe C della Visa Incorporated e in azioni Convertible Participating Preferred Stock di serie C della Visa Incorporated presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni quotate, tenuto conto della relativa volatilità rilevata nel corso dell'esercizio 2016. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:

(milioni di euro)
2016 2015
VaR fine periodo (2) (3)
VaR medio (2) (2)
VaR minimo (1) (2)
VaR massimo (3) (3)

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni Mastercard e VISA.

Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.

La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità verificatasi nell'esercizio, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
(milioni di euro)
Valute
Voci Dollari
USA
Franchi
Svizzera
Sterlina
Gran
Bretagna
Yen
Giappone
Dinaro
Tunisia
Altre
valute
A. Attività finanziarie 105 1 - - - -
A.1 Titoli di debito - - - - - -
A.2 Titoli di capitale 104 - - - - -
A.3 Finanziamenti a banche 1 1 - - - -
A.4 Finanziamenti a clientela - - - - - -
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività 5 2 2 - - -
C. Passività finanziarie - - - - - -
C.1 Debiti verso banche - - - - - -
C.2 Debiti verso clientela - - - - - -
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività - - - - - -
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - -
Totale attività 110 3 2 - - -
Totale passività - - - - - -
Sbilancio (+/-) 110 3 2 - - -

Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.

Rischio di cambio - Valuta USD

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione
in
Posizione
in
EUR/000
Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD/000 + Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
Effetti 2016
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli di capitale
110 104 9 (9) - - 9 (9)
Variabilità al 31 dicembre 2016 110 104 9 (9) - - 9 (9)
Effetti 2015
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli di capitale
77 71 9 (9) - - 9 (9)
Variabilità al 31 dicembre 2015 77 71 9 (9) - - 9 (9)

2.4 Gli strumenti derivati

A. Derivati finanziari

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi

Nil.

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.1 Di copertura

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter Controparti
centrali
Over the counter Controparti
centrali
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 17.956 - 13.455 -
a) Opzioni - - - -
b) Swap 17.540 - 13.455 -
c) Forward 416 - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
3. Valute e oro - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
4. Merci - - - -
5. Altri sottostanti - - - -
Totale 17.956 - 13.455 -
Valori medi 16.497 - 11.799 -

A.2.2 Altri derivati

Nil.

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

(milioni di euro)
Fair value positivo
Portafogli/Tipologie derivati Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Over the counter Controparti
centrali
Over the counter Controparti
centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario - di copertura 191 - 328 -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap 185 - 328 -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward 6 - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
Totale 191 - 328 -
(milioni di euro)
Fair value negativo
Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Portafogli/Tipologie derivati Over the counter Controparti
centrali
Over the counter Controparti
centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c
)Cross currency swap
- - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario - di copertura 2.305 - 1.547 -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap 2.302 - 1.547 -
c
)Cross currency swap
- - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward 3 - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c
)Cross currency swap
- - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
Totale 2.305 - 1.547 -

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

A.5 / A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti e non in accordi di compensazione Nil.

A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione Nil.

A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione

(milioni di euro)
Contratti rientranti in accordi di
compensazione
Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri
soggetti
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - 15.073 2.883 - - -
- fair value positivo - - 150 41 - - -
- fair value negativo - - (2.048) (257) - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - - - - -
- fair value positivo - - - - - - -
- fair value negativo - - - - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - - - - -
- fair value positivo - - - - - - -
- fair value negativo - - - - - - -
4) Altri valori
- valore nozionale - - - - - - -
- fair value positivo - - - - - - -
- fair value negativo - - - - - - -

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - - - -
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse - - - -
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - -
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
B. Portafoglio bancario 586 645 16.725 17.956
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 586 645 16.725 17.956
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - -
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -
B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
Totale al 31.12.2016 586 645 16.725 17.956
Totale al 31.12.2015 - 715 12.740 13.455

B. Derivati creditizi

Nulla da segnalare.

C. Derivati finanziari e creditizi

C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti

(milioni di euro)
Governi e
Banche
Centrali
Altri enti
pubblici
Banche Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri
soggetti
1) Accordi bilaterali derivati finanziari
-
fair value positivo
- - 28 - - - -
-
fair value negativo
- - (1.926) (216) - - -
- esposizione futura - - 92 16 - - -
- rischio di controparte netto - - 9 - - - -
2) Accordi bilaterali derivati creditizi
-
fair value positivo
- - - - - - -
-
fair value negativo
- - - - - - -
- esposizione futura - - - - - - -
- rischio di controparte netto - - - - - - -
3) Accordi "cross product"
-
fair value positivo
- - - - - - -
-
fair value negativo
- - - - - - -
- esposizione futura - - - - - - -
- rischio di controparte netto - - - - - - -

SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.

La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo;
  • la possibilità di ricorrere a operazioni interbancarie di finanziamento in Pronti contro termine fornendo in garanzia i titoli compresi nel portafoglio che, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL).

Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile all'attività di impiego in titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano a fronte della raccolta in conti correnti e alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.

Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:

  • operazioni di LTRO, per complessivi 3,9 miliardi di euro
  • le forme tecniche di raccolta a breve termine operate mediante operazioni di Pronti contro termine finalizzati al versamento di depositi incrementali a garanzia di asset swap e Repo (collateral previsti rispettivamente da appositi CSA e GMRA).

L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).

Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.

Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount130 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.

La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Grazie alle caratteristiche del suo Stato patrimoniale (presenza di un elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail), tali indicatori risultano per BancoPosta ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.

Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.

130 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia terzo aggiornamento e relativi chiarimenti emessi dall'Organo di Vigilanza), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.

Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.

(milioni di euro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Oltre 5 anni Durata
indet.
Attività per cassa 9.035 1.435 - - 2.065 116 1.695 10.400 31.888 -
A.1 Titoli di Stato - - - - 2.065 111 1.695 8.892 31.888 -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - 5 - 1.500 - -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 9.035 1.435 - - - - - 8 - -
- Banche 86 1.226 - - - - - - - -
- Clientela 8.949 209 - - - - - 8 - -
Passività per cassa 50.760 32 196 353 553 128 4 4.151 - -
B.1 Depositi e conti correnti 45.482 - - - - - - - - -
- Banche 385 - - - - - - - - -
- Clientela 45.097 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 5.278 32 196 353 553 128 4 4.151 - -
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - 400 -
- Posizioni corte - - - - 416 - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - 3 43 - 51 - - -
- Posizioni corte - - - - 62 - 99 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a
- - - - - - - - - -
erogare fondi
- Posizioni lunghe
- - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: Euro

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

Da oltre 1
Da oltre 7
Da oltre 15
Da oltre 1
Da oltre 3
Da oltre 6
Da oltre 1
Voci/ Scaglioni temporali
A vista
giorno a 7
giorni a 15
giorni a 1
mese fino
mesi fino a
mesi fino a
anno fino a
Oltre 5 anni
giorni
giorni
mese
a 3 mesi
6 mesi
1 anno
5 anni
Durata
indet.
Attività per cassa
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Quote OICR
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Finanziamenti
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Banche
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.1 Depositi e conti correnti
-
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.3 Depositi e finanziamenti
-
da ricevere
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.5 Garanzie finanziarie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
rilasciate
-
C.6 Garanzie finanziarie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
ricevute
-
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

Da oltre 1
Da oltre 7
Da oltre 15
Da oltre 1
Da oltre 3
Da oltre 6
Da oltre 1
Durata
Voci/ Scaglioni temporali
A vista
giorno a 7
giorni a 15
giorni a 1
mese fino
mesi fino a
mesi fino a
anno fino a
Oltre 5 anni
indet.
giorni
giorni
mese
a 3 mesi
6 mesi
1 anno
5 anni
Attività per cassa
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Quote OICR
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Finanziamenti
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Banche
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.5 Garanzie finanziarie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
ricevute
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(milioni di euro)

SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Informazioni di natura quantitativa

Alla data del 31 dicembre 2016 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti;in particolare:

Rischio operativo

Tipologia Evento (Event Type ) N. tipologie di rischio
Frode interna 35
Frode esterna 52
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 8
Clientela, prodotti e prassi operative 37
Danni da eventi esterni 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 7
Esecuzione, gestione e consegna del processo 164
Totale al 31 dicembre 2016 307

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.

L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento UE 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata.

In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF131. Il rispetto delle metriche definite nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.

131 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Importo al
31.12.2016
Importo al
31.12.2015
1. Capitale - -
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 1.949 1.949
- di utili 949 949
a) legale - -
b) statutaria - -
c
) azioni proprie
- -
d) altre 949 949
- altre 1.000 1.000
4. Strumenti di capitale - -
5. (Azioni proprie) - -
6. Riserve da valutazione: 869 2.506
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 889 2.500
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari (17) 8
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (3) (2)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile/(Perdita) d'esercizio 568 587
Totale 3.386 5.042

Le "Riserve, altre" sono costituite dalla specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo.

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2016 Totale al 31.12.2015
Attività/Valori Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito 1.254 (439) 2.329 (8)
2. Titoli di capitale 74 - 179 -
3. Quote di OICR - - - -
4. Finanziamenti - - - -
Totale 1.328 (439) 2.508 (8)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni dell'esercizio

(milioni di euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Quote di OICR Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 2.321 179 - -
2. Variazioni positive 35 8 - -
2.1 Incrementi di fair value 35 8 - -
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative: - - - -
- da deterioramento - - - -
- da realizzo - - - -
2.3 Altre variazioni - - - -
3. Variazioni negative (1.541) (113) - -
3.1 Riduzioni di fair value (1.209) - - -
3.2 Rettifiche da deterioramento - - - -
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo (332) (110) - -
3.4 Altre variazioni - (3) - -
4. Rimanenze finali 815 74 - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2016
Totale al
31.12.2015
Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali (2) (3)
Utili/(Perdite) attuariali
Effetto fiscale su utili e perdite attuariali
(1)
-
1
-
Esistenze finali utili/(perdite) attuariali (3) (2)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

2.1 Fondi propri

A. Informazioni di natura qualitativa

Secondo il framework definito da Banca d'Italia, i fondi propri sono costituiti da due livelli:

  • Capitale di classe 1 (Tier 1 Capital), a sua volta composto da:
    • o Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1);
    • o Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1);
  • Capitale di classe 2 (Tier 2 T2).

I fondi propri del Patrimonio BancoPosta sono costituiti esclusivamente da Common Equity Tier 1.

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)

Il CET1 è costituito da elementi che garantiscono l'assorbimento delle perdite in ipotesi di continuità aziendale (going concern), grazie a particolari caratteristiche quali il massimo livello di subordinazione, l'irredimibilità, l'assenza di obbligo di distribuzione di dividendi.

In particolare il CET1 di BancoPosta è costituito da:

  • altre riserve, ovvero la riserva di utili patrimonializzati, ammontante a un miliardo di euro creata all'atto della costituzione del Patrimonio destinato, e gli ulteriori eventuali apporti effettuati dalla gemmante che rispettino i requisiti di computabilità nei fondi propri132;
  • utili non distribuiti, ovvero gli utili del Patrimonio BancoPosta attribuiti in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane SpA.

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

BancoPosta non possiede un capitale aggiuntivo di classe 1.

132 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 –T2)

BancoPosta non possiede un capitale di classe 2.

B. Informazioni di natura quantitativa

(milioni di euro)
Voci/Valori Importo al
31.12.2016
Importo al
31.12.2015
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
1.949
-
1.949
-
B.
C.
D.
Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
CET1 al lordo degli investimenti da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/- B)
Elementi da dedurre dal CET1
-
1.949
-
-
1.949
-
E.
F.
Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 - CET1) (C - D +/- E)
-
1.949
-
-
1.949
-
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli
effetti del regime transitorio
H.
I.
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
Elementi da dedurre dall'AT1
Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
-
-
-
-
-
-
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) (G - H +/- I) -
-
-
-
M Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) al lordo degli investimenti da dedurre e degli effetti del regime
transitorio
N. di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
Elementi da dedurre dal T2
-
-
-
-
O.
P.
Q.
Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
Totale Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) (M - N +/- O)
Totale Fondi propri (F + L + P)
-
-
1.949
-
-
1.949

Il CET1 è composto dalla riserva patrimoniale di 1.000 milioni di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta in sede di costituzione, e da utili portati a nuovo per un totale di 949 milioni di euro.

L'utile dell'esercizio non è stato computato nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:

Total Capital ratio (rappresentato dal rapporto tra il totale fondi propri e il totale Risk Weighted Assets - RWA133) pari al 10,5% (8% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale134);

133 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

134 La riserva di conservazione del capitale è volta a preservare il livello minimo di capitale regolamentare in momenti di mercato avversi attraverso l'accantonamento di risorse patrimoniali di elevata qualità in periodi non caratterizzati da tensioni di mercato. È previsto dal 01/01/2017 un regime transitorio che riduce tale buffer, con lo scopo di assicurare parità di trattamento alle banche italiane rispetto agli altri intermediari dell'area dell'Euro. I nuovi coefficienti minimi sono ora: 1,250% dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017; 1,875% dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018; 2,500% a partire dal 1° gennaio 2019.

  • Common Equity Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il CET1 e il totale RWA): pari al 7,0% (4,5% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il T1 e il totale RWA): pari all'8,5% (6,0% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale).

Tanto per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativi al rischio di credito e al rischio di controparte, quanto per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al Credit Valuation Adjustment (CVA), BancoPosta applica le metodologie standard previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013.

Per il Patrimonio BancoPosta, il rischio di credito deriva principalmente dalle esposizioni relative a depositi di contanti e a titoli consegnati a garanzia (collateralizzazioni previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte: CSA e GMRA), e a crediti commerciali verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi135 . Le esposizioni derivanti dall'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata e da Pubblica Amministrazione (titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano e depositi presso il MEF) e, eventualmente, dei crediti verso la Tesoreria dello Stato, dovuti ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate, non determinano, ai fini del rischio di credito, un assorbimento patrimoniale in quanto a tali esposizioni è associato un fattore di ponderazione nullo.

Il rischio di controparte deriva dalle esposizioni in contratti derivati, stipulati a fini di copertura di cash flow e di fair value, e dalle esposizioni derivanti dai contratti di Pronti contro termine136 .

I rischi di mercato fanno riferimento esclusivamente al rischio di cambio che, per il Patrimonio BancoPosta, deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni Mastercard e VISA. Per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio di cambio, si applica la metodologia standard riportata nel Regolamento (UE) n. 575/2013.

Per il calcolo del requisito patrimoniale di primo pilastro relativo ai rischi operativi, BancoPosta applica la metodologia semplificata (BIA – Basic Indicator Approach) prevista dal Regolamento (UE) n. 575/2013 che consiste nell'applicare una percentuale del 15% alla media delle ultime tre osservazioni dell'indicatore rilevante137 riferite alla situazione di fine esercizio.

135 Confronta quanto già descritto nella Parte E, Sezione 1 - Rischio di credito.

136 La stima dell'esposizione a rischio per gli strumenti derivati finanziari è basata sulla metodologia del "Valore di mercato", mentre per le operazioni passive di Pronti contro termine vengono applicate tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – "Metodo integrale". Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla Parte E, Sezione 1 - Rischio di credito.

137 Il Patrimonio BancoPosta calcola l'indicatore rilevante come somma delle seguenti voci di Conto economico (secondo i principi contabili IAS): margine di interesse (Voci 10-20); commissioni nette (Voci 40-50); quota riferita agli "altri proventi di gestione" non derivanti da partite straordinarie e irregolari (quota della componente positiva della Voce 190); risultato netto del portafoglio di negoziazione (Voce 80, 90, 100b, 100c, 110); dividendi (Voce 70).

B. Informazioni di natura quantitativa

(milioni di euro)
Categorie / Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 65.532 61.128 1.588 2.255
1.
Metodologia standardizzata
65.532 61.128 1.588 2.255
2. Metodologia basata sui rating interni - - - -
2.1 Base - - - -
2.2 Avanzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - -
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di Credito e di Controparte 127 180
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 14 12
B.3 Rischio di regolamento - -
B.4 Rischi di mercato 9 7
1.
Metodologia standard
9 7
2.
Modelli interni
- -
3.
Rischio di concentrazione
- -
B.5 Rischio operativo 823 810
1.
Metodo base
823 810
2.
Metodo standardizzato
- -
3.
Metodo Avanzato
- -
B.6 Altri elementi del calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 973 1.009
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 12.162 12.613
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio ) 16,0% 15,5%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier1 capital ratio ) 16,0% 15,5%
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio ) 16,0% 15,5%

La tabella illustra la posizione di BancoPosta relativamente al rispetto dei requisiti patrimoniali di primo pilastro secondo quanto disciplinato dal CRR.

Le esposizioni a rischio non ponderate non tengono conto delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito per le esposizioni fuori bilancio.

Il principale rischio risulta essere quello operativo che assorbe circa 85% del totale dei requisiti prudenziali. Il rischio di credito ammonta a circa 118 milioni di euro mentre è residuale l'assorbimento legato al rischio di controparte (circa 9 milioni di euro). Il rischio di mercato fa riferimento al solo rischio di cambio che assorbe meno dell'1% del totale dei requisiti patrimoniali.

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2016 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale specificati nel paragrafo dedicato alle informazioni di natura qualitativa.

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nella tabella 4.4.5 delle note al bilancio di Poste Italiane SpA e sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 9.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2016
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA - 632 - 29 - 82 297
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno MCC SpA - - - - - 25 -
BancoPosta Fondi SpA SGR - 16 - - - 12 -
CLP ScpA - - - - - 1 14
Consorzio PosteMotori - 5 - - - 27 -
EGI SpA - - - - - 12 -
Mistral Air Srl - - - - - 1 -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - 4 -
Poste Tributi ScpA - 2 - - - 2 -
Poste Tutela SpA - - - - - 13 -
Poste Vita SpA - 128 - - - 186 -
Postecom SpA - - - - - 5 2
Postel SpA - - - - - 2 16
PosteMobile SpA - 4 - - - 21 3
PosteShop SpA - - - - - - -
SDA Express Courier SpA - - - - - 4 -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - 6 - - - 3 -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze - 7.550 - - - 2.429 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.509 364 - - - - 12
Gruppo Enel - - - - - - 8
Gruppo Equitalia - - - - - - 3
Altre correlate esterne - - - - - - 2
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - (7) - - - - -
Totale 1.509 8.700 - 29 - 2.829 357

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2015

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2015
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA - 580 - - - 93 273
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno MCC SpA - - - - - 5 -
BancoPosta Fondi SpA SGR - 12 - - - 3 -
CLP ScpA - - - - - 5 27
Consorzio PosteMotori - 9 - - - 23 -
EGI SpA - - - - - 12 -
Mistral Air Srl - - - - - 1 -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - 4 -
Poste Tributi ScpA - 3 - - - 1 -
Poste Tutela SpA - - - - - 21 -
Poste Vita SpA - 135 - - - 118 -
Postecom SpA - - - - - 5 3
Postel SpA - - - - - 3 -
PosteMobile SpA - 2 - - - 16 1
PosteShop SpA - - - - - 1 -
SDA Express Courier SpA - - - - - 4 -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - 5 - - - 1 -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze - 7.646 - - - - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.500 397 - - - - -
Gruppo Enel - 1 - - - - 7
Gruppo Equitalia - - - - - - 1
Altre correlate esterne - - - - - - 10
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - (10) - - - - -
Totale 1.500 8.780 - - - 316 322

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2016

(milioni di euro)
Esercizio 2016
Denominazione Interessi attivi e
proventi
assimilati
Interessi passivi
e oneri assimilati
Commissioni
attive
Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
Rettifiche/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
oneri/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 1 (3) - - - - (4.457) -
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 29 - - - - -
CLP ScpA - - - - - - (16) -
Consorzio PosteMotori - - 36 - - - - -
Poste Vita SpA - - 448 - - - - -
Postecom SpA - - - - - - (4) -
Postel SpA - - - - - - (25) -
PosteMobile SpA - - 2 - - - (3) -
Controllate indirette -
Poste Assicura SpA - - 20 - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 40 (2) 130 - - 2 - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 9 - 1.577 - - - (8) -
Gruppo Enel - - 15 - - - - -
Gruppo Eni - - 4 - - - - -
Gruppo Equitalia - - - - - - (3) -
Altre correlate - - - - - - (2) -
Totale 50 (5) 2.261 - - 2 (4.518) -

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2015

(milioni di euro)
Esercizio 2015
Denominazione Interessi attivi e
proventi
assimilati
Interessi passivi
e oneri assimilati
Commissioni
attive
Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
Rettifiche/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
oneri/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA - (1) - - - - (4.251) -
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 22 - - - - -
CLP ScpA - - - - - - (28) -
Consorzio PosteMotori - - 35 - - - - -
Poste Vita SpA - - 412 - - - - -
Postecom SpA - - - - - - (4) -
Postel SpA - - - - - - (10) -
PosteMobile SpA - - 2 - - - (1) -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - - 15 - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 34 (1) 130 - - (1) - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti - - 1.611 - - - (8) -
Gruppo Enel - - 9 - - - - -
Gruppo Eni - - 4 - - - - -
Gruppo Equitalia - - - - - - (4) -
Altre correlate - - 3 - - - (1) -
Totale 34 (2) 2.243 - - (1) (4.307) -

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione dell'11 ottobre 2016, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la stipula di operazioni di finanziamento in Pronti contro termine a breve scadenza con Cassa Depositi e Prestiti per un importo nominale cumulato complessivo non superiore a 2,5 miliardi di euro. L'operazione, pur qualificandosi come di maggiore rilevanza ai sensi della normativa Consob, riveste carattere di ordinarietà sempre ai fini Consob ed è quindi esente dall'iter deliberativo previsto per tali operazioni.

Le prime operazioni di finanziamento, ai sensi dell'accordo sopra descritto, sono state effettuate nel corso dei primi mesi del 2017.

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

Piano di Phantom Stock

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016- 2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti la conclusione del periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro per i Beneficiari sono di seguito evidenziati:

  • l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance e saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle Condizioni di Accesso.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Primo Ciclo del Piano a 4 beneficiari è stato di 36.190 unità, il cui fair value unitario al 31 dicembre 2016 è stato stimato in euro 5,435. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le migliori prassi di mercato.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.

Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

6. RELAZIONI E ATTESTAZIONI

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Mauro Lonardo - Presidente
Alessia Bastiani - Sindaco effettivo
Maurizio Bastoni - Sindaco effettivo

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