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Gas Plus

Annual Report Apr 12, 2017

4146_10-k_2017-04-12_866d67a2-3bce-45f0-8317-e17c0301ea37.pdf

Annual Report

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GAS PLUS S.p.A.

BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2016

Sede legale MILANO – Viale Enrico Forlanini, 17

INDICE

Organi sociali 3
Dati di sintesi 4

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2016

Osservazioni sulla gestione 7
Commento ai risultati consolidati 29
Andamento della capogruppo 36
Altre informazioni 53
Indicatori alternativi di performance 55
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. 56

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016

Prospetti contabili 59
Note esplicative 64
Attestazione del bilancio consolidato 137
Compensi della società di revisione 138

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016

Prospetti contabili 141
Note esplicative 146
Attestazione del bilancio consolidato 192
Compensi della società di revisione 193

ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1)

Sig. Davide Usberti Presidente e Consigliere Delegato Amministratore esecutivo

Dott. Lino Gilioli (*) (**) Vicepresidente Amministratore indipendente

Dott. Gianni Dell'Orto (3) Consigliere

Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente

Avv. Roberto Pistorelli Consigliere

Ing. Cinzia Triunfo Consigliere

Dott.sa Anna Maria Varisco (**) Consigliere Amministratore indipendente

COLLEGIO SINDACALE (1)

Prof. Lorenzo Pozza Presidente

Dott.sa Laura Guazzoni Sindaco Effettivo

Dott. Claudio Raimondi Sindaco Effettivo

Dott. Giuseppe Leoni Sindaco Supplente

Dott. Manuel Menis Sindaco Supplente

SOCIETÀ DI REVISIONE (2) Deloitte & Touche S.p.A.

(*) Nominato Vice Presidente e Lead Indipendent Director dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2015.

(**) Membri del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.

(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2017.

(2) Nominata dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.

(3) Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 29 aprile 2016 a seguito delle dimissioni presentate dal consigliere prof. Domenico Laforgia

DATI DI SINTESI

(in migliaia di euro)

Principali indicatori di mercato 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015 var.% 2H 2016 2H 2015 var. %
Prezzo medio Brent dated (\$/bbl)(1) 43,69 52,46 -16,7% 47,65 46,98 1,4%
Cambio medio EUR/USD(2) 1,107 1,110 -0,2% 1,098 1,104 -0,5%
Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh)(1) 14,02 19,80 -29,2% 15,00 18,45 -18,7%
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (3) -0,265 -0,020 1225,0% -0,306 -0,059 418,6%
Principali dati operativi del Gruppo 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015 var.% 2H 2016 2H 2015 var. %
Produzione di idrocarburi (Msmce) 141,4 154,1 -8,3% 65,3 74,6
Vendite di idrocarburi (MSmce) 224,3 395,5 -43,3% 100,1 119,9 -12,5%
-16,5%
Volumi di gas distribuito (MSmc) 194,1 180,4 7,6% 88,3 79,2 11,4%
2H 2016 2H 2015 var. %
47,65 46,98 1,4%
1,098 1,104 $-0.5%$
15,00 18,45 $-18,7%$
$-0.306$ $-0,059$ 418,6%
2H 2016 2H 2015 var. %
65,3 74,6 $-12.5%$
100,1 119,9 $-16,5%$
88,3 79,2 11,4%
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015 var.% 2H 2016 2H 2015 var. %
Ricavi da vendite 82.424 104.606 -21,2% 36.909 42.279 -12,7%
Costi Operativi 65.299 73.139 -10,7% 28.963 31.666 -8,5%
EBITDA 17.125 31.467 -45,6% 7.946 10.613 -25,1%
% sui ricavi di vendita 20,78% 30,08% 21,53% 25,10%
EBIT 886 3.420 -74,1% 1.501 (8.442) 117,8%
Risultato operativo 1.241 5.024 -75,3% 1.581 (7.094) 122,3%
% sui ricavi di vendita 1,51% 4,80% 4,28% (16,78%)
Risultato prima delle imposte (7.319) (1.398) -423,5% (2.185) (10.693) 79,6%
Risultato del periodo (4.222) 8.434 -150,1% (755) 1.829 -141,3%
Risultato del periodo da attività operative cessate 0 (1.284) 100,0% 0 (513) 100,0%
Risultato netto (4.222) 7.150 -159,0% (755) 1.316 -157,4%
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Investimenti in immobilizzazioni 18.778 9.874
di cui investimenti in esplorazione 1.695 3.627
Capitale circolante netto 1.546 1.906
Capitale investito netto (A) + (B) 267.262 264.722
Indebitamento netto (A) 52.968 41.139
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 214.294 223.583
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
2H 2016 2H 2015 var. %
36.909 42.279 $-12,7%$
28.963 31.666 $-8,5%$
7.946 10.613 $-25,1%$
21,53% 25.10%
1.501 (8.442) 117,8%
1.581 (7.094) 122,3%
4,28% (16,78%)
(2.185) (10.693) 79,6%
(755) 1.829 $-141,3%$
0 (513) 100,0%
(755) 1.316 $-157.4%$
Indebitamento netto (A)
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B)
52.968
214.294
41.139
223.583
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
ROI (4) 0,47% 1,80%
ROE (5)
Utile (perdita) per azione
-1,93%
(0,10)
3,21%
0,16
PFN / EBITDA (6) 3,09 1,31
Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) 0,25 0,18
Gearing (A/A+B) 20% 16%

(1) fonte: Reuters.

(2) fonte: BCE.

(3) fonte: European Money Markets Institute.

(4) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.

(5) = Risultato / patrimonio netto medio.

(6) = Posizione finanziaria netta / EBITDA.

PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI(1)

2016 2015
Riserve di idrocarburi (2P risked) 4.505,3 4.673,0
Metri cubi di idrocarburi venduti (in mln) (3) 224 252
Km di rete gestita (2) 1.601 1.517
Istanze di conversione a stoccaggio 3 3

(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"

(2) comprende 42 km di rete addetta al trasporto di gas metano

(3) il dato non comprende i volumi della B.U. S&S, chiusa a partire da ottobre 2015

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori azionisti,

la già prevista appostazione di un risultato economico negativo, tipico del contesto dell'attività di Esplorazione & Produzione (E&P) per effetto degli scenari dei prezzi energetici dell'anno 2016, è stata fronteggiata sia con importanti progressi nei programmi di sviluppo di tale Business Unit che con azioni di efficientamento gestionale.

Inoltre le Business Unit "downstream" della distribuzione e trasporto regionale e della vendita ai clienti finali hanno registrato un progresso nei loro risultati.

Il Gruppo sta quindi affrontando una fase negativa nella propria più importante Business Unit ma può contare:

  • - su un portafoglio di assets di notevole valore in tutti i suoi settori di attività;
  • - su prospettive di miglioramento dei risultati conseguente alla messa in produzione dei propri progetti E&P attualmente in fase di sviluppo;
  • - su di un basso livello di indebitamento, suscettibile di crescita solo per finanziare tali remunerativi progetti, e su una generazione di cassa tuttora positiva delle attività caratteristiche.

Circa i progetti di sviluppo E&P quello di "Longanesi" tra la fine dell'anno 2016 ed i primi mesi del corrente anno ha registrato consistenti progressi nel relativo iter, grazie anche alle specifiche caratteristiche dell'iniziativa, che ben si sposa con le linee individuate dalla Regione Emilia-Romagna (mediante il suo atto di indirizzo dell'assemblea legislativa del 29 settembre 2015), in quanto si tratta di un progetto di coltivazione di metano, fonte principale di transizione verso le energie rinnovabili, che vede un ridotto impatto ambientale e una contenuta occupazione di suolo.

Tale percorso, ha visto negli ultimi mesi la concretizzazione dei seguenti importanti passi in avanti:

  • conferenza dei servizi finale della VIA: il 7/11/2016;
  • delibera della Giunta Regionale di approvazione della VIA: il 21/12/2016, pubblicata in data 8/2/2017;
  • assemblea pubblica locale sull'iniziativa: il 24/2/2017;
  • approvazione nei Consigli Comunali dei principali comuni delle aree interessate dal

progetto: tra la fine del mese di Febbraio e la metà del mese di Marzo 2017.

I passi finali dell'iter prevedono l'Intesa della Regione con in Ministero dello Sviluppo Economico e, da parte di quest'ultimo, infine, il conferimento dei titoli autorizzativi.

Per quanto concerne l'altro progetto importante del Gruppo, Mezzocolle, si è nelle fasi finali dei lavori, i quali hanno però subito dei ritardi rispetto alle previsioni. Ormai i lavori sono in fase di collaudo e il gas-in è previsto nel corso del II trimestre del 2017.

In merito alle attività E&P all'estero e in particolare alla licenza Midia Deep le attuali condizioni di mercato hanno senza dubbio inciso sulla decisione della Joint Venture di non procedere con l'entrata nella seconda fase esplorativa e di rilasciare la licenza stessa. Proseguiranno al contrario gli approfondimenti sui programmi di sviluppo delle licenze in acque superficiali, dove sono già state ritrovate risorse minerarie a suo tempo valutate da un soggetto indipendente in circa 1,4 miliardi di metri cubi per la quota Gas Plus.

I progetti dell'E&P internazionale continueranno comunque a rappresentare una direttrice di potenziale crescita del Gruppo nel medio termine e si opererà anche per individuare nuove opportunità in aree geografiche ritenute di interesse.

Le attività downstream (distribuzione e vendite al dettaglio) stanno mostrando positive performance in termini di risultati economici, in sensibile crescita rispetto al precedente esercizio. Nell'attuale contesto di mercato si è inoltre rivelata premiante la scelta fatta lo scorso anno di abbandonare l'impegnativa e scarsamente redditizia attività di commercializzazione all'ingrosso.

Le iniziative sviluppate nelle attività downstream confermano inoltre che il Gruppo sta riprendendo a valutare attivamente opportunità di crescita anche in quest'ambito.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE

I risultati economici del 2016 hanno risentito della generale flessione dei prezzi degli idrocarburi, in particolare del gas metano che ha registrato una riduzione di circa il 30%, e della conseguente riduzione dei margini delle B.U. E&P che, tra l'altro, ha ancora subito il mancato avvio dei nuovi gas-in, anche a causa della dilatazione dei tempi degli iter autorizzativi, e la nuova interruzione dell'attività produttiva di una delle sue principali concessioni, non operata dal Gruppo.

Ne è conseguita una forte contrazione dei ricavi rispetto all'esercizio precedente (82,4 milioni di euro rispetto a 104,6 milioni di euro del 2015) che però aveva potuto beneficiare di proventi non ricorrenti per l'importo di circa 5,3 milioni di euro a seguito del rinnovo di un contratto di servizio della B.U. E&P con la definizione di una nuova tariffa unitaria per il servizio stesso e la riduzione di quella complessivamente dovuta per i servizi resi nei precedenti esercizi.

L'anomalo andamento degli scenari energetici ha inciso negativamente sull'EBITDA che è passato da 31,5 milioni di euro del 2015 ai 17,1 milioni di euro del 2016 e sull'EBIT che è passato da 3,4 milioni di euro del 2015 a 0,9 milioni di euro del 2016, determinando una forte riduzione di entrambe le voci.

Il risultato netto è stato pertanto di segno negativo per 4,2 milioni di euro (positivo per 7,2 milioni di euro nel 2015), dopo componenti finanziarie con un saldo negativo di 8,6 milioni di euro (saldo negativo di 6,4 milioni di euro nel 2015) ed imposte sul reddito con un saldo positivo di 3,1 milioni di euro (saldo positivo di 9,8 milioni di euro nel 2015).

Gli investimenti del periodo in esame sono stati complessivamente in crescita (18,8 milioni di euro del 2016 contro 9,9 milioni di euro del 2015). Si è trattato tuttavia di interventi ben inferiori a quelli programmati e potenzialmente realizzabili dal Gruppo a causa della dilatazione dei tempi degli iter autorizzativi di alcuni progetti della B.U. E&P.

La posizione finanziaria netta (pari a 53,0 milioni di euro contro i 41,1 milioni di euro di fine 2015) è rimasta su livelli contenuti, pur evidenziando un peggioramento a causa dei maggiori investimenti e dei minori flussi derivanti dall'attività operativa.

Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, del gas naturale (TTF).

Grafico 2 – Trend Prezzo del Brent (EUR)

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

Il titolo Gas Plus ha chiuso l'anno 2016 con una quotazione in calo rispetto alla fine del precedente esercizio, rispecchiando, tranne nell'ultimo trimestre dell'anno, il generale andamento del mercato azionario.

Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.

Grafico 4 - Andamento dell'indice di Borsa e del titolo Gas Plus dal 1° gennaio 2016 ad oggi

Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31.12.2016:

Forniamo di seguito un commento dell'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso negli IFRS):

Business unit Exploration & Production

Nella tabella sotto riportata, al fine di consentire una corretta comparazione dei dati, sono evidenziati separatamente i dati delle società costituenti le attività italiane della B.U. E&P ossia Gas Plus Italiana (di seguito branch GPI) e Società Padana Energia (di seguito branch SPE). I principali dati delle società facenti parte della Business Unit sono i seguenti:

GPI SPE TOTALE
83,6 50,3 133,9
83,6 50,3 133,9
- - -
18,0 12,0 30,0
17,9 12,0 29,9
0,1 - 0,1
1,9 3,1 5,0
2,8 3,1 5,9
(0,9) - (0,9)
1,7 - 1,7
0,5 - 0,5
1,2 - 1,2
2,5 9,1 11,6
1,6 9,1 10,7
0,9 - 0,9
31/12/2016
31/12/2015
GPI SPE TOTALE
Produzione netta (MSmce) 91,1 55,7 146,8
di cui Italia 91,1 55,7 146,8
di cui Estero - - -
Ricavi (mln €) 33,3 14,7 48,0
di cui Italia 33,1 14,7 47,8
di cui Estero 0,2 - 0,2
EBITDA (mln €) 13,5 6,6 20,1
di cui Italia 14,7 6,6 21,3
di cui Estero (1,2) - (1,2)
Investimenti esplorativi (mln €) 3,6 - 3,6
di cui Italia 3,1 - 3,1
di cui Estero 0,5 - 0,5
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,4 4,8 5,2
di cui Italia 0,2 4,8 5,0
di cui Estero 0,2 - 0,2

ITALIA

Risultati economici

Oltre al già descritto contesto di prezzi che penalizza l'intero comparto Oil & Gas a livello mondiale, l'esercizio è stato caratterizzato:

  • della persistente interruzione della produzione sulla concessione di Garaguso, non operata dal Gruppo, il cui apporto avrebbe portato invece la branch Gas Plus Italiana della BU E&P a livelli di risultato soddisfacenti nell'attuale contesto; nel corso dell'anno sono proseguite le verifiche e discussioni con il Rappresentante Unico della Concessione e con il titolare della facility al fine di evidenziare la migliore soluzione di ripristino della condotta dai pozzi alla centrale di trattamento (la cui rottura ha reso inevitabile la sospensione della produzione). Nei riguardi del Rappresentante Unico della Concessione è stata attivata a luglio 2016 una nuova procedura arbitrale alla luce dell'inadempimento con "colpa grave" consumato dall'Operatore stesso e accertato con lodo arbitrale del 2 dicembre 2015, con l'obiettivo di giungere all'accertamento della intervenuta destituzione a seguito della dichiarazione di destituzione inviata in data 25 gennaio 2016.
  • da flessioni nei livelli produttivi nei campi "maturi" della BU, in parte fisiologici, e inoltre per effetto di una dilatazione nei tempi di messa in esercizio della concessione di Mezzocolle.

Più in particolare nel corso dell'esercizio precedente sono state intraprese azioni ed interventi di ottimizzazione gestionale degli impianti di produzione nelle aree dell'Emilia Ovest e del Centro Sud. Tale azione ha comportato la riorganizzazione dei poli, in termini di presenza di personale al fine di garantire la sorveglianza ed il presidio dei siti.

La Business Unit ha conseguito per gli effetti prima descritti un EBITDA di 5,0 milioni di euro rispetto ai 20,1 milioni di euro del corrispondente periodo precedente che includeva però componenti positive non ricorrenti per circa 5,3 milioni di euro.

Produzione

PRODUZIONE LORDA DI GAS (MSmc)

PRODUZIONE LORDA DI OLIO E CONDENSATI (Msmce)

2016 2015 Differenza
2016-2015
2016 2015 Differenza
2016-2015
GPI 89,0 96,6 (7,6) GPI (*) 0,9 1,0 (0,1)
SPE 26,9 30,2 (3,3) SPE 24,6 26,3 (1,7)
Totale 115,9 126,8 (10,9) Totale 25,5 27,3 (1,8)

* Il dato GPI di Produzione lorda di Olio e Condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e non del valore del campo Sarago Mare.

La produzione lorda di gas, condensati e olio nel 2016 è stata pari a 141,4 MSmce, di cui 89,9 MSmce relativi alla branch GPI e 51,5 MSmce relativi alla branch SPE. In termini di tipologia di prodotto, la produzione lorda nel 2016 è stata di 115,9 MSmc (gas) e 25,5 MSmce (olio e condensati) contro 126,8 MSmc (gas) e 27,3 MSmce (olio e condensati) del 2015. Nel 2016 è stato registrato un calo complessivo della produzione rispetto al 2015 di circa l'8%.

Gli interventi di miglioramento della produzione effettuati quest'anno nei pozzi di campi operati dal Gruppo, alcuni dei quali in avanzata fase di depletion, non hanno potuto controbilanciare integralmente la riduzione della produzione.

Sviluppo

Le attività di sviluppo sono state focalizzate nel corso dell'anno sulla progressione dei progetti autorizzati, sulla conclusione delle iniziative di progettazione, sulla continua analisi di attività di ripresa delle produzioni interrotte e sull'ottimizzazione di quelle esistenti.

Per quanto concerne Mezzocolle, uno dei principali progetti di sviluppo, nel corso dell'anno sono stati conclusi i lavori di realizzazione delle condotte di collegamento dall'area pozzo alla centrale di trattamento e sono proseguite le attività di cantiere per il revamping della centrale di trattamento e l'allestimento alla produzione dell'area pozzo; l'avviamento è previsto nel secondo trimestre del corrente anno.

In Emilia Romagna, la revoca della sospensione degli iter autorizzativi dei progetti di attività esplorative ed estrattive di idrocarburi e di stoccaggio di gas naturale (Delibera di Giunta Regionale del 13 luglio 2015) ha permesso la ripresa dei progetti, consentendo gli importanti risultati descritti in precedenza del progetto Longanesi.

Chiusure Minerarie

Nel corso dell'anno non sono state effettuate chiusure minerarie. Sono in corso le attività propedeutiche sia alla seconda fase della chiusura del pozzo Masseria Morano 1 che alla chiusura mineraria di ulteriori pozzi in altre concessioni in particolare Lombardia, Emilia Romagna, Puglia e Basilicata.

Esplorazione e ricerca

Nel corso del 2016 sono proseguite le revisioni e gli studi geologici e geofisici sui principali giacimenti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione.

Parallelamente a tali attività, gli studi si sono concentrati anche nell'identificazione di eventuali nuovi progetti esplorativi all'interno dei titoli minerari di Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A. e in nuove aree. Inoltre, è proseguita l'attività di verifica della fattibilità di alcuni progetti esplorativi in titoli in Joint Venture non operate.

Il 15 Novembre 2016 è stato siglato il nuovo Protocollo del "Laboratorio Cavone" tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Emilia-Romagna e Società Padana Energia S.p.A.. Tale protocollo rappresenta la prosecuzione di quello siglato nel 2015 e, per il settore di coltivazione idrocarburi, pone Cavone come il primo ed unico sito di sperimentazione delle Linee guida per il monitoraggio la cui implementazione avrà validità in campo nazionale.

Patrimonio Titoli

Nel corso del 2016 è stata rinunciata l'istanza di proroga per la Concessione Nova Siri Scalo (GPI 100%) ed è stata presentata Istanza di rinuncia al Permesso di ricerca Faenza (GPI 100%), la quale deve essere ancora formalizzata da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il patrimonio titoli è variato rispetto al 2015 e le concessioni del Gruppo in qualità di operatore sono diventate 33, mentre il numero complessivo delle concessioni di coltivazione scende a 47. Rimane invariato il numero delle istanze di permesso di ricerca (3) e delle istanze di concessione (2).

Gruppo Terzi Totale
operatore operatori
Istanze di permesso 0 3 3
Istanze di concessione 1 1 2
Permessi di ricerca 1 1 2
Concessioni di coltivazione 33* 14 47

* di cui Società Padana Energia: 12 Concessioni di coltivazione

Riserve

Le riserve 2P rischiate complessive (Gas Plus Italiana e Società Padana Energia) di idrocarburi al termine del 2016 sono stimate pari a 4.505,3 MSmce.

31/12/2015 31/12/2016
GPI SPE Totale GPI SPE Totale
Gas naturale (milioni di metri cubi) 1.942,5 2.465,2 4.407,7 1.834,3 2.430,5 4.264,8
Olio e condensati (milioni metri cubi equiv.) 8,7 256,6 265,3 8,2 232,3 240,5
Totale Idrocarburi (milioni metri cubi equiv.) * 1.951,2 2.721,8 4.673,0 1.842,5 2.662,8 4.505,3

* Il barile di olio e condensati è stato convertito in metri cubi di gas equivalente utilizzando il coefficiente divisore di 0,00636

Per quanto riguarda l'entità delle riserve, nel corso del 2016 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P al dicembre 2016 in 4.505,3 milioni di metri cubi di gas equivalente, con un decremento, al netto della produzione 2016, di circa l'1% rispetto al 31 dicembre 2015. Tale certificazione è stata svolta in linea agli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.

ESTERO

Romania

Nel corso del 2016, all'interno delle concessioni offshore in acque superficiali XVa Midia Shallow e XIII Pelican (Black Sea Oil & Gas Operatore con il 65%, Petro Venture con il 20% e Gas Plus con il 15%), sono proseguite le attività esplorative, in particolare, con l'acquisizione di sismica 3D all'interno dell'area di Midia Shallow; successivamente sono iniziati gli studi di Processing ed Inversion che permetteranno di validare il nuovo potenziale esplorativo da aggiungere alle scoperte a gas, già realizzate, di Ana e Doina.

Su questi ultimi giacimenti, dopo la conclusione del Processing, Inversion e Mapping, sono continuati gli approfondimenti relativi alla definizione del programma di sviluppo; nel mese di novembre 2016, è stato assegnato il contratto di FEED (Front End Engineering and Design), passo necessario per la futura pianificazione del progetto.

Per quanto riguarda la concessione offshore in acque profonde Midia Deep (ExxonMobil Operatore con il 42,5%, OMV Petrom con il 42,5% e Gas Plus con il 15%), la valutazione complessiva del modello geologico, insieme ai risultati ottenuti dalle attività di perforazione che

sono state condotte da ExxonMobil/OMV Petrom nella concessione Neptun Deep e da altri operatori nell'offshore rumeno del Mar Nero, hanno portato alla definizione delle potenzialità esplorative della concessione e del grado di rischio associato; la Joint Venture, considerando inoltre i termini di scadenza della prima fase esplorativa prevista per Agosto 2016, ha ritenuto anche in relazione agli attuali scenari energetici, di non procedere con l'entrata nella successiva seconda fase comunicando ufficialmente la decisione alla NAMR (National Agency for Mineral Resources).

La NAMR ha fornito un primo nulla osta nei primi mesi del 2017 e successivamente pubblicato gli atti sulla "Gazzetta Ufficiale" Rumena per il rilascio definitivo.

Altri Paesi

In Olanda, l'Operatore GDF SUEZ E&P Nederland (Engie Group) del permesso E15c (GDF SUEZ E&P Nederland Operatore con il 30%, Tullow Oil con il 20%, EBN con il 40% e Gas Plus con il 10%) dopo l'estensione del titolo fino a gennaio 2018 da parte delle Autorità olandesi, ha concluso la prima fase del nuovo programma lavori che prevedeva il Reprocessing di tutti i dati geofisici 2D/3D già disponibili, integrati da studi geologici.

Le indicazioni date dagli studi di G&G hanno permesso un Mapping preliminare di una nuova struttura geologica non distante dalle facilities di produzione attive nell'area che potrebbe portare, previa validazione del rischio e dell'economicità del progetto, alla programmazione di un pozzo esplorativo tra il 2017 e il 2018.

Alla luce di tale potenziale è stata richiesta un'ulteriore estensione del titolo, con parziale riduzione dell'area, fino a gennaio 2019.

Le valutazioni tecniche, in Polonia, sulle strutture già individuate negli scorsi anni all'interno del Blocco 106, le incertezze sulle tempistiche riguardanti la pianificazione del nuovo rilievo sismico 3D di Ledyczek, unite alle valutazioni sui possibili rischi legati alla perforazione del prospect "Silvia", hanno portato nel mese di novembre 2016 alla decisione di non proseguire con la successiva fase esplorativa della concessione, con inizio previsto per dicembre 2016.

L'iter amministrativo è iniziato quindi con la comunicazione alle Autorità polacche e la conseguente attesa del rilascio ufficiale.

Business Unit Storage

Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo

di metri cubi (working gas), per circa il 60% di competenza Gas Plus, da raffrontare con i circa 12 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre Regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.

Le attività nel settore dello "stoccaggio di idrocarburi" sono state incluse tra le "altre attività e attività non allocate" nella nota esplicativa al bilancio consolidato n. 7, Informativa di settore, che comprendono principalmente, oltre alle attività della Business Unit Storage, le attività di funzioni comuni e servizi centralizzati della holding. L'inclusione nelle "altre attività e attività non allocate" della Business Unit Storage è stata decisa in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, essa è tuttora in fase di avviamento. Da segnalare infatti che la B.U. non consuntiva significativi valori patrimoniali e costi di gestione, essendo state mantenute in carico esclusivamente le spese per gli studi (in particolare tecnici e progettuali) e per le attività connesse alla prosecuzione dei relativi iter autorizzativi ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi, imputando invece, nell'esercizio 2014, a conto economico integralmente le opere nel contempo sino ad allora eseguite sui siti prima del completamento degli iter autorizzativi.

A seguito del rilascio dei provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti San Benedetto e Poggiofiorito nel corso del 2014 sono stati presentati vari ricorsi ai TAR delle Regioni Abruzzo e Marche da parte di Enti locali e di gruppi di residenti, ricorsi che, a prescindere dagli esiti, inevitabilmente influiranno sulle residue tempistiche degli iter autorizzativi. A tale proposito si segnala che il TAR per il Lazio ha dichiarato, con sentenza pubblicata nel mese di febbraio del corrente anno, improcedibile l'impugnazione del decreto "VIA" del progetto Poggiofiorito presentata da alcuni comuni dell'area.

Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nello svolgimento degli adempimenti tecnici ancora necessari, di un attento vaglio legale e di possibili iniziative per progetti di rilevanza energetica nazionale.

Business Unit Retail

I principali dati economici della Business Unit Retail sono i seguenti:

31/12/16 31/12/15 2H
2016
2H
2015
Volumi venduti (MSmc) 90,7 97,4 38,2 37,7
Ricavi (mln €) 43,6 51,2 18,1 19,9
EBITDA (mln €) 6,7 5,7 3,0 2,7

L'anno è stato caratterizzato da un andamento sostanzialmente mite ad eccezione di una discesa delle temperature medie fatta registrare alla fine del secondo semestre dell'anno che ha portato ad un leggero incremento dei consumi del periodo. I prezzi medi di mercato ben più bassi del precedente esercizio hanno fatto registrare una riduzione del 15% dei ricavi complessivi dell'anno, leggermente in ripresa, circa il 10%, se si analizza l'andamento nel secondo semestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2015.

I consumi, nonostante il citato piccolo aumento nell'ultimo trimestre dell'anno legato alla termica, sono rimasti infatti inferiori quelli del 2015 (-7%).

Nonostante l'andamento dei prezzi medi e climatico descritti in precedenza, la BU Retail ha conseguito un sensibile miglioramento dell'Ebitda sia rispetto a quanto fatto registrare alla chiusura del 2° semestre (+11%), ma soprattutto rispetto alla chiusura dell'anno precedente (+18%). Grazie infatti alle buone marginalità unitarie fatte registrare nei vari cluster, mediamente ben migliori sull'anno (si segnala un sensibile miglioramento, quantificabile in +15% per il cluster dei clienti Civili e +29% per quello relativo ai clienti Small Business), nonostante la già citata flessione dei volumi venduti nel corso dell'anno, anche dovuta alla leggera diminuzione del parco Clienti (-3,1% medio rispetto al 31 dicembre 2015), l'EBITDA è risultato in forte aumento rispetto al valore dell'anno precedente.

Importante valutazione è necessaria nell'ambito commerciale in previsione dell'abolizione del Mercato Tutelato prevista nel corso dell'anno 2018; si evidenzia, a questo proposito, la necessità di far migrare verso il Mercato Libero gli attuali clienti civili all'interno del parco clienti.

Continua il costante monitoraggio del mercato nazionale, al fine di poter redigere offerte che, pur mantenendosi competitive rispetto alla concorrenza, assicurino le migliori performances in termini di marginalità.

Oltre all'apertura di un nuovo sportello commerciale nella provincia di Brescia, è ripresa l'opera di ricontatto di quegli ex-clienti migrati a nuovi fornitori nel corso degli ultimi anni, con lo scopo, oltre che di comprenderne le ragioni dell'abbandono, della loro ricontrattualizzazione nell'immediato futuro.

Si ricorda infine che nel decorso esercizio si è concluso il processo di ristrutturazione del modello di business della commercializzazione del gas che ha previsto, dal mese di Ottobre 2015 e quindi a partire dal nuovo anno gas, la chiusura della Business Unit Supply & Sales. Per effetto della suddetta chiusura, le B.U. Retail e E&P hanno svolto gare con i principali players del mercato per approvvigionarsi di gas e per collocare il gas di produzione direttamente a partire da ottobre 2015, inizio del nuovo anno gas.

Business Unit Network & Transportation

Nel corso del 2016, ed in particolare durante il secondo trimestre dell'anno, oltre alla ordinaria attività, sono venute a compimento le seguenti operazioni:

  • 1) in applicazione delle normativa primaria e regolatoria riferita alla separazione funzionale, con decorrenza 1° giugno 2016, sono state modificate le denominazioni delle società appartenenti alla B.U. Network:
  • Gas Plus Reti S.r.l. ha modificato la propria denominazione in GP Infrastrutture S.r.l.;
  • Gas Plus Salso S.r.l. ha modificato la propria denominazione in GP Infrastrutture Salso S.r.l.;
  • Gas Plus Trasporto S.r.l. ha modificato la propria denominazione in GP Infrastrutture Trasporto S.r.l.;
  • 2) a seguito dell'aggiudicazione definitiva, nel corso del 1° trimestre, della gara per la vendita delle quote sociali della società BBS Reti Gas S.r.l. e dei rami d'azienda relativi agli impianti di distribuzione del gas metano di proprietà dei comuni di Manerbio (BS) e di Bassano Bresciano (BS), nel mese di aprile sono stati stipulati i relativi atti notarili. Con atto a Repertorio n. 50331/17710 del 27 giugno 2016 del Notaio Dott. Arrigo Roveda è stata poi perfezionata l'operazione di fusione per incorporazione della società BBS Reti Gas S.r.l. in GP Infrastrutture S.r.l.. Tale acquisizione consente l'esercizio dell'attività di distribuzione del gas naturale nei suddetti comuni sino all'avvio della gara nell'ambito territoriale di riferimento, oltre naturalmente all'indennizzo spettante al gestore uscente nel caso di mancata aggiudicazione della gara stessa.
31/12/16 31/12/15 2H 2016 2H 2015
Volumi distribuiti (MSmc) 194,0 180,4 88,1 78,6
Fatturato (mln €) 21,9 19,1 10,1 8,1
EBITDA (mln €) 6,8 6,5 3,1 2,7
Investimenti (mln €) 5,4 0,9 0,6 0,4

I principali dati della Business Unit sono i seguenti:

Nel 2016 la Business Unit Network e Transportation ha distribuito circa 194,0 MSmc di gas, in incremento (+7,5%) rispetto all'anno 2015, grazie, principalmente, al contributo degli impianti acquisiti nei comuni di Manerbio e Bassano Bresciano.

Network: la Business Unit Network opera, al 31/12/2016, direttamente nell'attività di distribuzione gas in 39 Comuni.

Tariffe di distribuzione

Con la delibera n. 573/2013/R/gas l'Autorità ha approvato una parte significativa del nuovo metodo tariffario, valido per gli anni 2014-2019. La B.U. a tutela del suo patrimonio ha ritenuto opportuno, a valle di una attenta lettura del documento, procedere ad impugnare il nuovo metodo tariffario che, in tema di valorizzazione della RAB, si pone in continuità con il previgente metodo.

Con la delibera n. 367/2014/R/gas il Regolatore ha approvato (integrando e modificando la delibera n.573/2013) le regole tariffarie per le future gare d'ambito.

È stato avviato il procedimento (delibera 704/2016/R/gas) per il riconoscimento tariffario dei nuovi investimenti. Il nuovo metodo sarà basato sui Costi Standard e ne è prevista la decorrenza dagli investimenti realizzati dall'anno 2018. Per la definizione dei Costi Standard è stato istituito un tavolo di lavoro congiunto con le Associazioni dei distributori.

Rapporti con Enti Concedenti

In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

Tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016 sono stati pubblicati 15 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.

Negli ultimi giorni dell'anno sono stati pubblicati ulteriori 3 bandi, di cui uno solo (Belluno) ha concluso il lungo l'iter di approvazione previsto dalla normativa.

Infine, si segnala che all'inizio del 2017 sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte di gara dell'ATEM Milano 1 (città e hinterland) a cui hanno partecipato Unareti (ex A2A Reti S.p.A., gestore uscente) e 2i Reti Gas S.p.A..

Anche per le ragioni sopra esposte ed in aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016). Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di approvazione dei bandi gara.

Si segnala infine la risoluzione del contenzioso arbitrale in precedenza in essere con una Amministrazione comunale concedente con riconoscimento di un valore degli impianti in linea con i valori della società del gruppo titolare della concessione.

Ambito regolatorio e normativo

In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici previsto dalla Delibera AEEGSI n. 554/2015/R/gas, si segnala che:

  • è stato raggiunto il 50% dei contatori calibro G10, soddisfacendo l'obbligo;
  • è iniziata la campagna relativa ai contatori con calibro minore di G10 (G4 e G6), sono stati installati n. 1.859 contatori al fine di raggiungere l'obbligo previsto al 31/12/2018 dell'8% dei contatori attivi installati.

Investimenti

La Business Unit, nel corso del 2016, ha effettuato investimenti sugli impianti per 5,4 milioni di euro, compresi quelli acquisiti a seguito della gara sopra descritta.

Tee (certificati di risparmio energetico)

Con riferimento ai certificati di risparmio energetico (TEE), sono stati determinati gli obiettivi specifici di risparmio di energia primaria nell'anno 2016 in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale soggetti agli obblighi.

L'obiettivo 2016 per la B.U. Network ammonta a 22.381 TEE, da conseguire entro maggio 2017.

Transportation: la Business Unit, che fa parte del Settore Operativo Network & Transportation, è operativa dal 1° ottobre 2009, esercita l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante 31,4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC), mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della B.U. E&P del Gruppo.

Nel corso dell'anno 2016 sono stati trasportati 9,2 MSmc, in linea con l'anno 2015 (8,9 MSmc).

Per quanto concerne le modifiche normative e regolatorie, non si segnalano novità di rilievo.

RISORSE UMANE

Di seguito si definisce un quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative:

2016 2015 Δ
al 31.12 Media al 31.12 Media al 31.12 Media
Dirigenti 5 4,78 5 5,50 0 -0,22
Quadri/Impiegati 143 134,93 136 140,2 7 -5,27
Operai 44 46,67 46 47,34 -2 -0,67
Totale 192 186,38 187 193,04 5 -6,16

Tab. 1. Composizione del personale per qualifica

Nota: nel numero viene compreso anche il personale in comando da ENI così composto (Quadri: 1 – Impiegati: 11 – Operai: 6 – Totale: 18)

Tab. 2. Composizione del personale per genere e per qualifica

DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI Totale % per
genere
MASCHI 4 15 80 44 143 74,48
FEMMINE 1 3 45 0 49 25,52
Totale 5 18 125 44 192 100%
% per qualifica 2,60 9,38 65,10 22,92 100

Nota: nel numero viene compreso anche il personale, tutto di genere maschile, in comando da ENI così composto (Quadri:1 – Impiegati:11 – Operai: 6 – Totale: 18)

Tab. 3. Distribuzione del personale per BU

2016 2015 Δ
HOLDING 48 43 +4
ALTRE ATTIVITA' STORAGE 2 2 0
OTHER 2 3 -1
E&P 61(di cui 18 61(di cui 19 0
in comando) in comando
)
RETAIL 30 29 +1
NETWORK & TRANSPORTATION 49 48 +1
Totale 192 187 +5

Circa il 56,77% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui il 53,21% con età pari o inferiore a 40 anni).

Come per il passato il Gruppo dedica alle Risorse Umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future, nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.

Anche nel 2017 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di ore 603. In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente.

Con riferimento alle vertenze connesse al personale di Società Padana Energia reintegrato in Eni si ricorda che, a seguito dei ricorsi di primo grado accolti dal giudice del lavoro territorialmente competente, la totalità del personale della controllata Società Padana Energia S.p.A., in forza al momento dell'acquisizione della società , risulta attualmente reintegrata in Eni e che quello dei siti produttivi in provincia di Modena è tuttora mantenuto in distacco dalla stessa Eni a Società Padana Energia S.p.A..

Gli esiti dei primi ricorsi in appello presentati da entrambe le società hanno riconfermato, sia per il personale di Modena in data 10 gennaio 2017 sia per il personale di Ravenna in data 23 marzo 2017, l'esito della sentenza di primo grado.

Nei prossimi mesi Società Padana Energia S.p.A. dovrà pertanto gestire, in coerenza dei propri diritti contrattuali, con il venditore (Eni) la fase immediatamente successiva all'ultima sentenza.

SICUREZZA E AMBIENTE

Sicurezza

Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloquio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.

Nell'anno 2016 si è proseguito il percorso di formazione rivolto ai lavoratori del gruppo Gas Plus in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. Nello specifico sono stati erogati i corsi di formazione per i neoassunti e i corsi di aggiornamento e/o mantenimento per i lavoratori che ricoprono figure specifiche nella gestione sicurezza ( RSPP, RLS, addetti alle emergenze..).

Nell'anno 2016 sono state inoltre sviluppate le seguenti attività significative:

  • Aggiornamento alla nuova Direttiva Seveso D. Lgs. 105/15 per il Centro Olio di Cavone di Società Padana Energia, sia in termini di Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) che di Notifica ad ISPRA;
  • Audit e riunioni periodiche di sensibilizzazione presso i siti operativi del Gruppo.

Nel corso dell'anno 2016, nelle Aziende del Gruppo si sono registrati 5 infortuni (3 in Gas Plus S.p.A., 1 in GP Infrastrutture S.r.l. ed 1 in Società Padana Energia S.p.A.): l'andamento degli indici infortunistici è analogo a valori già riscontrati nel quinquennio, sebbene relativamente a Gas Plus S.p.A. si siano verificati esclusivamente 3 infortuni in interim non collegabili alle attività aziendali.

Per quanto concerne l'infortunio avvenuto nel mese di settembre al lavoratore di GP Infrastrutture S.r.l., con una prognosi di 42 giorni, è riconducibile all'effettuazione di un'operazione senza attuare le idonee misure di prevenzione e protezione previste e più volte illustrate durante i corsi di formazione.

Relativamente a quello di Società Padana energia S.p.A. si tratta di un lieve infortunio conseguente ad un guasto impianto fortuito, risoltosi in 6 giorni ed occorso ad un lavoratore dipendente di Eni S.p.A. (la denuncia infortunio è pertanto stata fatta formalmente da tale datore di lavoro) distaccato presso la società del nostro gruppo. La società ha condotto una campagna di verifica di tali impianti al fine di prevenire altri eventuali infortuni.

■2012
■2013
■2014
■2015
■2016
2012 2013 2014 2015 2016
N° infortuni 5 0 5
N° giorni assenza 216 0 70 210
Ore lavorate 404.401 368.988 355.171 327.680 314.175
N° lavoratori 237 209 207 187 185
IF 12,36 0.00 5.63 3.05 15.91
IG 0.53 0,00 0,20 0,01 0.67
21,10 0,00 9,66 5,35 27,03
GRUPPO GAS PLUS – ANNO 2016 INDICE DI INCIDENZA
ESTRAZIONE DI ELETTRICITÀ, GAS, INTERMEDIAZIONE n.ro infortuni_ x 1000
MINERALI ACQUA FINANZIARIA nr.ro lavoratori
GAS PLUS ITALIANA 0,0
SOCIETA' PADANA
ENERGIA 38,46
GAS PLUS STORAGE 0,0
REGGENTE 0,0
GP INFRASTRUTTURE 0,0
SALSO
GAS PLUS VENDITE 0,0
GAS PLUS ENERGIA 0,0
GP INFRASTRUTTURE 22,73
GAS PLUS TRASPORTO 0,0
GAS PLUS 68,18

Ambiente

La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura

nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:

  • pianificazione delle attività nel rispetto di leggi nazionali e norme internazionali;
  • riduzione della produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e rumore;
  • caratterizzazione periodica dei rifiuti al fine di individuare le migliori modalità di smaltimento o recupero;
  • valutazione e controllo del rischio in termini di impatto sulla popolazione e sull'ambiente;
  • pianificazione delle emergenze;
  • qualificazione dei contrattisti a garanzia dell'esecuzione e controllo delle attività;
  • ripristino delle aree sulla base dei progetti approvati dagli Enti competenti in materia una volta terminate le attività in progetto.

In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformemente alla normativa ambientale vigente, prosegue il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni in atmosfera, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti. Stante anche la persistenza delle garanzie su tali materie da parte del venditore, Società Padana Energia ha proseguito nel 2016 la campagna di monitoraggio ambientale su larga parte dei propri siti avviata nell'anno 2015.

Le Società facenti parte del Gruppo Gas Plus non sono state soggette a sanzioni in tema ambientale.

Al fine di mantenere un elevato standard gestionale degli impianti, è proseguita nell'anno 2016 l'applicazione delle procedure interne per le società del Gruppo – approvate nell'anno 2015 ed in particolare la procedura "Gestione delle tematiche ambientali" per la B.U. E&P branch Italia. Sebbene il Gruppo ritenga che la propria attività sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:

  • o la possibilità che emergano contaminazioni derivanti da attività sui siti precedenti a quelle svolte dal Gruppo;
  • o la possibilità che sorgano controversie in relazione alle eventuali responsabilità ambientali di altri soggetti ed ai relativi indennizzi.

Il Gruppo Gas Plus ha comunque sostenuto, e prevede che continuerà a sostenere, spese operative nonché investimenti per adempiere a quanto previsto dalla normativa ambientale; inoltre, il Gruppo fa ricorso, in merito a tali rischi, ad un programma significativo di copertura assicurativa.

Prospetto di riconciliazione del risultato del periodo e del patrimonio netto consolidato

Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.

(migliaia di Euro) Patrimonio
Netto
Risultato di
periodo
Variazione
riserve
Patrimonio
Netto
2015 2016 2016 2016
Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. 200.651 7.173 (3.913) 203.911
- Contributo al Gruppo delle società controllate 22.469 (3.902) (1.149) 17.418
- elisione dividendi infragruppo dell'anno (7.526) (7.526)
- Elminazione svalutazione partecipazioni in società del
gruppo dell'anno
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto
delle minoranze 223.120 (4.255) (5.062) 213.803
Interessi di terzi 463 33 (5) 491
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus 223.583 (4.222) (5.067) 214.294

COMMENTO AI RISULTATI CONSOLIDATI

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Importi in migliaia di euro

31/12/2016 31/12/2015
Ricavi 75.230 95.205
Altri ricavi e proventi 7.194 9.401
TOTALE RICAVI 82.424 104.606
Costi per materie prime e materiali di consumo (25.685) (31.474)
Costi per servizi e altri (30.093) (31.033)
Costo del personale (9.521) (10.632)
Quota del risultato delle società collegate - -
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 17.125 31.467
Ammortamenti e svalutazioni (16.239) (28.047)
EBIT 886 3.420
(Oneri) e Proventi diversi 355 1.604
RISULTATO OPERATIVO 1.241 5.024
Proventi finanziari 168 1.975
Oneri finanziari (8.728) (8.397)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (7.319) (1.398)
Imposte sul reddito 3.097 9.832
RISULTATO DEL PERIODO (4.222) 8.434
Risultato delle attività operative cessate - (1.284)
RISULTATO DEL PERIODO NETTO (4.222) 7.150
Attribuibile a:
Gruppo (4.255) 7.128
Terzi 33 22

Nel precedente esercizio si è concluso il processo di ristrutturazione del modello di business della commercializzazione del gas che ha previsto, dal mese di Ottobre 2015 e quindi a partire dal successivo anno gas, la chiusura della Business Unit Supply & Sales. A seguito di detta chiusura il Gruppo non esercita più l'attività di commercializzazione all'ingrosso di gas metano e pertanto i ricavi e i costi conseguiti nell'esercizio di tale attività sino al termine del terzo trimestre 2015 sono stati riclassificati nell'ambito della voce "Risultato delle attività operative cessate" secondo i criteri del principio contabile IFRS 5.

I risultati economici dell'esercizio 2016 hanno risentito della generale flessione dei prezzi degli idrocarburi e della conseguente riduzione dei margini delle B.U. E&P che, tra l'altro, subisce il mancato avvio dei nuovi gas-in a causa dei rallentamenti degli iter autorizzativi. Si segnala che, nel 2015, i risultati economici avevano beneficiato degli effetti del rinnovo di un contratto di servizio della B.U. E&P con la definizione di una nuova tariffa unitaria per il servizio stesso e la riduzione di quella complessivamente dovuta per i servizi resi in precedenti esercizi e con un impatto positivo, non ricorrente, a conto economico di circa 5,3 milioni di euro, al lordo delle relative imposte.

In questo periodo si è pertanto registrata una riduzione dei ricavi che sono passati da 104.606 migliaia di euro a 82.424 migliaia di euro con una riduzione complessiva di 22.182 migliaia di euro. I ricavi riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano, petrolio e condensati provenienti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas al dettaglio, poiché l'attività di distribuzione e trasporto gas è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.

L'attività di vendita del gas metano proveniente dai giacimenti del Gruppo ha determinato ricavi per 17.142 migliaia di euro (27.261 migliaia di euro nel 2015), mentre quella a clienti finali ricavi per 42.196 migliaia di euro (49.628 migliaia di euro nel 2015). La riduzione di entrambe le componenti è dovuta all'andamento dei volumi di vendita e dei relativi prezzi.

Per i minori prezzi anche i ricavi per la vendita di petrolio e condensati hanno subito una forte riduzione (da 7.508 migliaia di euro del 2015 a 4.434 migliaia di euro del 2016).

I ricavi per l'attività di distribuzione e trasporto gas metano sono invece risultati in crescita a seguito dell'aggiudicazione della gara per la vendita delle quote sociali della società BBS Reti Gas S.r.l. e dei rami d'azienda relativi agli impianti di distribuzione del gas metano di proprietà dei comuni di Manerbio (BS) e di Bassano Bresciano (BS) (6.440 migliaia di euro del 2016 contro 5.605 migliaia di euro del 2015).

La voce altri ricavi e proventi è risultata in calo rispetto al valore del corrispondente periodo del 2015 (7.194 migliaia di euro contro 9.401 migliaia di euro nel 2015) che comprendeva però proventi non ricorrenti per 5,3 milioni di euro. Le sue principali restanti componenti sono costituite dalle royalties sull'attività di estrazione gas, dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai ricavi derivanti dall'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), quest'ultimi in forte crescita rispetto al 2015.

Dal lato dei costi, sono stati in calo i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 31.474 migliaia di euro del 2015 a 25.685 migliaia di euro del 2016. La riduzione è dovuta all'andamento dei prezzi della principale materia prima, il gas metano, i cui costi d'acquisto hanno raggiunto l'importo di 20.913 migliaia di euro contro 28.818 migliaia di euro del 2015.

Una riduzione più contenuta ha registrato la voce costi per servizi ed altri il cui importo complessivo è stato pari a 30.093 migliaia di euro contro 31.033 migliaia di euro dell'esercizio precedente. In questo ambito si segnala, in particolare, il sostenimento di costi per il personale distaccato nella sede di lavoro di Modena di Società Padana Energia S.p.A. e di costi non ricorrenti (per i quali è già stata avanzata richiesta di indennizzo nei confronti del precedente proprietario e gestore dei siti e previsto l'addebito) per la campagna di monitoraggio ambientale avviata, su larga parte dei propri siti, dalla stessa società controllata nel corso del 2015 e proseguita nel 2016. Sono infine risultati ancora in calo gli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per perdite su crediti (da 684 migliaia di euro del 2015 a 471 migliaia di euro del 2016).

I costi del personale si sono ridotti rispetto ai valori del corrispondente periodo precedente, passando da 10.632 migliaia di euro a 9.521 migliaia di euro a seguito delle variazioni dell'organico.

Il forte calo dei prezzi degli idrocarburi ed il conseguente andamento delle componenti economiche sopra descritte ha determinato quindi una sensibile riduzione dell'EBITDA che è passato da 31.467 migliaia di euro del 2015 a 17.125 migliaia di euro del 2016.

L'EBIT è risultato pari a 886 migliaia di euro (3.420 migliaia di euro nel 2015) e sul relativo ammontare nel 2016 ha inciso negativamente la svalutazione (2.150 migliaia di euro) degli asset minerari della licenza Midia Deep (a seguito del mancato ingresso nella seconda fase esplorativa e della conseguente scadenza naturale della licenza) mentre nel 2015 le svalutazioni per adeguare il valore di alcuni asset minerari ai vigenti scenari di mercato (10.955 migliaia di euro). L'andamento degli ammortamenti, in calo rispetto al precedente esercizio, ha riflesso le minori produzioni di idrocarburi e i minori investimenti esplorativi.

Positivo è stato anche il risultato operativo (1.241 migliaia di euro contro 5.024 migliaia di euro del 2015) che ha registrato una riduzione maggiore, in termini assoluti, principalmente per la minore entità dei dividendi distribuiti da parte della partecipata Serenissima Gas S.p.A. (275 migliaia di euro nel 2016 contro 1.076 migliaia di euro nel 2015).

E' in aumento rispetto al dato del 2015 il saldo negativo della gestione finanziaria che ha raggiunto l'importo di 8.560 migliaia di euro contro 6.422 migliaia di euro del 2015 per effetto della riduzione dei proventi finanziari (da 1.975 migliaia di euro a 168 migliaia di euro) e dell'aumento degli oneri finanziari (da 8.397 migliaia di euro a 8.728 migliaia di euro).

Nell'ambito dei proventi finanziari, a differenza del 2015, si sono registrate minori variazioni positive di fair value di strumenti finanziari (30 migliaia di euro contro 1.297 migliaia di euro del 2015) e non sono stati rilevati utili su cambi (463 migliaia di euro del 2015). I dividendi da partecipazioni si sono invece mantenuti in linea rispetto all'anno precedente (87 migliaia di euro contro 92 migliaia di euro nel 2015).

Tra gli oneri finanziari sono risultati in calo gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (1.457 migliaia di euro contro 1.693 migliaia di euro del 2015) e gli oneri finanziari su prodotti derivati (977 migliaia di euro contro 1.148 migliaia di euro del corrispondente periodo precedente. Sono invece rimasti in linea con il precedente esercizio gli oneri per attualizzazione fondi (4.359 migliaia di euro del 2016 contro 4.309 migliaia di euro del 2015). A differenza del 2015, sono invece risultati in crescita gli interessi passivi su linee a breve termine (550 migliaia di euro contro 373 migliaia di euro del 2015) e le perdite su cambi (194 migliaia di euro nel 2016).

Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo positivo complessivamente pari a 3.097 migliaia di euro contro un saldo positivo pari a 9.832 migliaia di euro del 2015. Sul relativo importo hanno positivamente inciso le imposte anticipate relative all'eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica) maturata nel 2016 per cui è previsto un utilizzo differito nei successivi esercizi. Si segnala infine che l'esercizio 2015 aveva beneficiato degli effetti non ricorrenti della riduzione dell'aliquota Ires (dal 27,5% al 24,0%), prevista dalla legge di Stabilità 2016 a decorrere dal 2017, che aveva reso necessario l'adeguamento alla nuova aliquota delle imposte differite attive e passive iscritte a bilancio con un effetto positivo a conto economico di circa 7,8 milioni di euro.

L'esercizio 2016 si è chiuso con una perdita di 4.222 migliaia di euro contro un utile di 7.150 migliaia di euro del 2015 (al netto della perdita di 1.284 migliaia di euro derivante dalle attività cessate nel periodo).

STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 340.079 343.121
Immobilizzazioni materiali 106.520 102.607
Immobilizzazioni finanziarie - -
Altre attività e passività non correnti 1.584 1.404
Totale 448.183 447.132
Capitale circolante netto
Rimanenze 4.116 4.153
Crediti commerciali 19.033 16.842
Debiti commerciali (22.232) (21.838)
Altri debiti e crediti di circolante 629 2.749
Totale 1.546 1.906
Fondi rischi per oneri e imposte differite
nette
Trattamento di fine rapporto di lavoro
(177.745) (179.892)
subordinato (4.722) (4.424)
Capitale investito netto 267.262 264.722
Patrimonio netto 214.294 223.583
Posizione finanziaria netta 52.968 41.139
Coperture 267.262 264.722

La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto di 267.262 migliaia di euro contro 264.722 migliaia di euro del 31 dicembre 2015 con un incremento complessivo di 2.540 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.

Il capitale immobilizzato risulta pari a 448.183 migliaia di euro contro 447.132 migliaia di euro del 31 dicembre 2015 e registra un incremento complessivo di 1.051 migliaia di euro rispetto all'importo del suddetto esercizio. In questo ambito le immobilizzazioni immateriali, pari a 340.079 migliaia di euro, si riducono complessivamente di 3.042 migliaia di euro mentre le immobilizzazioni materiali, pari a 106.520 migliaia di euro, presentano un incremento di 3.913 migliaia di euro. La variazione complessiva delle immobilizzazioni (+871 migliaia di euro) deriva dal saldo tra gli incrementi netti (17.110 migliaia di euro) e gli ammortamenti e le svalutazioni effettuate nel periodo (16.239 migliaia di euro). Gli incrementi comprendono gli impianti di distribuzione gas metano dei comuni di Manerbio e Bassano Bresciano acquisiti nel corso del 1° semestre dell'esercizio.

Le altre attività e passività non correnti, costituite rispettivamente dalla partecipazione in Serenissima Gas S.p.A. e da depositi cauzionali attivi e passivi, si mantengono sui valori del precedente esercizio (1.584 migliaia di euro contro 1.404 migliaia di euro del 31 dicembre 2015).

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo di 1.546 migliaia di euro (saldo positivo di 1.906 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e diminuisce complessivamente di 360 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio. In questo ambito si registra un aumento dei crediti commerciali (+2.191 migliaia di euro) e, in particolare, di quelli relativi a fatture da emettere della B.U. E&P. In forte riduzione è anche il saldo degli altri debiti e crediti del circolante che risulta positivo per 629 migliaia di euro contro un saldo positivo di 2.749 migliaia di euro nel 2015 a causa dell'aumento dei debiti correnti.

I fondi per rischi ed oneri, le cui componenti principali sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti e dal fondo imposte differite nette, ammontano complessivamente a 177.745 migliaia di euro contro 179.892 migliaia di euro del 2015. In questo ambito il fondo smantellamento e ripristino siti ammonta a 112.157 migliaia di euro contro 109.601 migliaia di euro del precedente esercizio mentre il fondo imposte differite nette ammonta a 60.464 migliaia di euro contro 64.699 migliaia di euro del precedente esercizio ed il relativo importo è stato adeguato nel 2015 alla minore aliquota Ires in vigore dall'esercizio 2017.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ammonta a 4.722 migliaia di euro (4.424 migliaia di euro nel 2015) e si incrementa per effetto degli accantonamenti e delle variazioni dell'organico dell'esercizio.

L'indebitamento finanziario netto ammonta a 52.968 migliaia di euro contro 41.139 migliaia di euro al 31 dicembre 2015 e risulta in crescita rispetto al dato di fine esercizio per la ripresa degli investimenti e i minori flussi di cassa delle attività operative. In questo ambito è in calo la liquidità che si riduce da 33.053 migliaia di euro a 18.036 migliaia di euro del 2016 e l'indebitamento finanziario non corrente (34.825 migliaia di euro del 2016 contro 69.593 migliaia di euro del 2015) mentre risulta in aumento l'indebitamento finanziario corrente (36.308 migliaia di euro del 2016 contro 6.668 migliaia di euro del 2015). Tale andamento è dovuto alla riclassificazione a breve termine del finanziamento il cui rimborso è contrattualmente previsto al termine dell'esercizio, oltreché ai rimborsi effettuati nell'esercizio e alle rate in scadenza dei restanti finanziamenti nel medesimo periodo.

Il livello della posizione finanziaria netta resta tuttora contenuto, nonostante gli investimenti e i minori flussi di cassa del periodo, per effetto dello slittamento temporale di alcuni investimenti ed è da considerarsi pertanto, almeno in parte, temporaneo sino all'avvio di detti investimenti. A fronte di tali investimenti il Gruppo ha già ottenuto un apposito finanziamento a medio-lungo termine per l'importo complessivo di Euro 64 milioni che al momento non risulta ancora utilizzato.

Il patrimonio netto ammonta a 214.294 migliaia di euro (223.583 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e presenta una riduzione di 9.289 migliaia di euro rispetto alla fine del precedente esercizio principalmente dovuta alla perdita conseguita nel periodo (4.222 migliaia di euro) e ai dividendi distribuiti (4.362 migliaia di euro) nel corso del primo semestre dell'anno.

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO

DATI DI SINTESI

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015 Variazione %
Ricavi da vendite 4.660 6.074 (23,3%)
Costi Operativi (6.090) (6.750) (9,8%)
EBITDA (1.430) (677) (111,4%)
EBIT (1.604) (926) (73,2%)
Risultato operativo 5.922 3.477 70,3%
Risultato prima delle
imposte 3.842 2.300 67,1%
Risultato netto 7.173 4.710 52,3%
Utile per azione 0,16 0,11 45,4%
Costi del personale (3.564) (3.591) (0,8%)
Numero di dipendenti 48 44 9,1%
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015 Variazione %
Indebitamento netto 94.653 99.910 (5,3%)
Patrimonio netto 203.911 200.651 1,6%
Attivo immobilizzato 297.332 296.532 0,3%

Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2016 e nel 2015 pari a 43.573.

Gas Plus S.p.A.
Sede legale Milano, Viale Enrico Forlanini 17
Sedi secondarie Porzano di Leno (BS),Via Copernico 13
Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2

COMMENTO AI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

Conto economico

Importi in migliaia di Euro 31/12/2016 31/12/2015
Ricavi 4.645 6.026
Altri ricavi e proventi 15 47
Totale Ricavi 4.660 6.074
Costi per materie prime e materiali di consumo (25) (35)
Costi per servizi e altri (2.501) (3.125)
Costo del personale (3.564) (3.591)
(Oneri) e Proventi diversi 7.526 4.404
Ammortamenti (173) (250)
RISULTATO OPERATIVO 5.922 3.477
Proventi finanziari 1.808 4.230
Oneri finanziari (3.887) (5.408)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 3.842 2.300
Imposte sul reddito 3.330 2.410
RISULTATO DEL PERIODO 7.173 4.710
Utile per azione base (importi in Euro) 0,16 0,11
Utile per azione diluito (importi in Euro) 0,16 0,11

Gas Plus S.p.A. fornisce alle società del Gruppo servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Nell'esercizio 2016, tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 4.645 migliaia di euro (6.026 migliaia di euro nel 2015), di cui 4.631 migliaia di euro (6.013 migliaia di euro nel 2015) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 14 migliaia di euro (14 migliaia di euro nel 2015) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.

Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 15 migliaia di euro (47 migliaia di euro nel 2015) costituiti prevalentemente da rimborsi assicurativi e da sopravvenienze attive.

Per l'erogazione di tali servizi, la Società ha sostenuto costi per acquisti pari a 25 migliaia di euro (35 migliaia di euro nel 2015) e costi per servizi e altri pari a 2.501 migliaia di euro (3.125 migliaia di euro nel 2015).

I costi del personale sono risultati in linea con il precedente esercizio (3.564 migliaia di euro contro 3.591 migliaia di euro nel 2015) non essendo intervenute variazioni significative nell'organico.

Gli oneri e proventi diversi, hanno registrato un saldo positivo pari a 7.526 migliaia di euro (4.404 migliaia di euro nel 2015). Nell'esercizio 2016, sono stati conseguiti esclusivamente proventi diversi, costituiti dai dividendi erogati dalle controllate GP Infrastrutture S.r.l. (5.500 migliaia di euro del 2016 contro 2.987 migliaia di euro del 2015), Gas Plus Energia S.r.l. (26 migliaia di euro del 2016 contro 28 migliaia di euro nel 2015) e Idrocarburi Italiana S.r.l. (2.000 migliaia di euro del 2016 come nel 2015). Nel precedente esercizio sono stati invece registrati oneri diversi per la svalutazione della partecipazione in Gas Plus Storage (612 migliaia di euro) a copertura delle perdite dell'esercizio.

E' risultato in aumento il saldo negativo tra proventi ed oneri finanziari (2.079 migliaia di euro del 2016 contro 1.178 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

L'aumento è da attribuire alla riduzione dei proventi finanziari che sono passati da 4.230 migliaia di euro del 2015 a 1.808 migliaia di euro del 2016 e la cui principale componente è costituita dai proventi finanziari su strumenti derivati per 1.650 migliaia di euro (2.723 migliaia di euro nel 2015). A differenza del precedente esercizio non sono state conseguite significative variazioni positive di fair value di strumenti finanziari (30 migliaia di euro contro 1.297 migliaia di euro nel 2015).

Una riduzione hanno invece registrato gli oneri finanziari che sono passati da 5.408 migliaia di euro a 3.887 migliaia di euro per effetto dell'andamento degli oneri relativi ai derivati (da 3.871 migliaia di euro del 2015 a 2.627 migliaia di euro del 2016) e degli interessi e degli oneri sui finanziamenti a medio e lungo termine (da 1.348 migliaia di euro del 2015 a 1.186 migliaia di euro del 2016).

Dopo imposte sul reddito con un saldo positivo di 3.330 migliaia di euro (saldo positivo di 2.410 migliaia di euro nel 2015) per il recepimento dei benefici fiscali dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) che non ha trovato capienza nel reddito imponibile dell'esercizio e che sarà pertanto utilizzabile nei successivi e delle perdite fiscali delle società controllate estere trasferite nell'ambito del consolidato mondiale, l'esercizio 2016 si è chiuso con un utile di 7.173 migliaia di euro contro 4.710 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 532 864
Immobilizzazioni materiali 165 242
Immobilizzazioni finanziarie 295.193 295.193
Imposte anticipate 1.442 234
297.332 296.532
Capitale di esercizio netto
Altre attività di esercizio 6.464 8.361
Passività di esercizio (4.037) (3.287)
Totale 2.426 5.074
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (1.195) (1.045)
Fondi rischi per oneri - -
Capitale investito netto 298.564 300.561
Patrimonio netto 203.911 200.651
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 94.653 99.910
Coperture 298.564 300.561

La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto di 298.564 migliaia di euro (300.561 migliaia di euro nel 2015) che si riduce di 1.997 migliaia di euro rispetto a quello risultante alla fine dell'esercizio 2015.

Il capitale immobilizzato ammonta a 297.332 migliaia di euro (296.532 migliaia di euro nel 2015) e presenta un incremento complessivo di 801 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 532 migliaia di euro (864 migliaia di euro nel 2015) e presentano un decremento di 332 migliaia di euro.

Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 165 migliaia di euro (242 migliaia di euro nel 2015) e presentano una riduzione di 77 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio.

Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 295.193 migliaia di euro, non presentano variazioni rispetto al precedente esercizio.

Risulta positivo ed in aumento il saldo delle imposte anticipate, che ammonta a 1.442 migliaia di euro contro un saldo positivo di 234 migliaia di euro del precedente esercizio, principalmente per la rilevazione dei benefici fiscali dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) che non ha trovato capienza nel reddito imponibile dell'esercizio e che sarà utilizzabile nei successivi.

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo di 2.426 migliaia di euro in forte calo

rispetto al precedente esercizio (saldo positivo di 5.074 migliaia di euro nel 2015) per la riduzione dei crediti nei confronti delle controllate. In quest'ambito le attività sono passate da 8.361 migliaia di euro a 6.464 migliaia di euro mentre le passività da 3.287 migliaia di euro a 4.037 migliaia di euro.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato risulta in lieve crescita rispetto al dato del precedente esercizio (1.195 migliaia di euro contro 1.045 migliaia di euro del 2015) per gli accantonamenti dell'esercizio.

Non sono iscritti a bilancio fondi per rischi e oneri.

Il patrimonio netto ammonta a 203.911 migliaia di euro (200.651 migliaia di euro nel 2015) e presenta un incremento di 3.260 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio. Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammonta a 94.653 migliaia di euro (rispetto a 99.910 migliaia di euro del 2015) e comprende il finanziamento a medio lungo termine ottenuto per l'acquisizione di Padana del valore nominale residuo di 41,6 milioni di euro. Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (67.555 migliaia di euro) e dalle disponibilità liquide (15.545 migliaia di euro).

Le disponibilità liquide sono in calo rispetto al precedente esercizio per effetto della riduzione del saldi delle operazioni di cash pooling a seguito della ripresa degli investimenti da parte delle controllate e comprendono anche gli investimenti temporanei di liquidità in partecipazioni e titoli per 3.112 migliaia di euro (3.121 migliaia di euro nel 2015) in calo per le variazioni negative di fair value registrate nell'esercizio.

Per quanto concerne la struttura finanziaria si segnala infine che, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante, è stato inoltre ridotto l'importo della linea di credito prevista dal contratto di finanziamento revolving da 30 milioni di euro a 15 milioni di euro.

Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

RAPPORTI TRA LA CAPOGRUPPO E LE PRINCIPALI SOCIETA' CONTROLLATE

Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.

Gas Plus S.p.A., esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, risorse umane, acquisti e sistemi informativi.

Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con società controllate si segnala che Gas Plus S.p.A. utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo. L'operatività delle controllate estere del Gruppo, attive nel settore esplorativo, è finanziata attraverso la controllata, capogruppo di settore, Gas Plus Italiana S.r.l. tramite versamenti in conto capitale.

A partire dall'esercizio 2009, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l. (già Gas Plus Reti S.r.l.), Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Salso S.r.l. (già Gas Plus Salso S.r.l.), GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. (già Gas Plus Trasporto S.r.l.), a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e ulteriormente rinnovato nell'esercizio 2015 per un triennio) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. ha presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

In prossimità della chiusura dell'esercizio 2015, Gas Plus S.p.A. ha presentato istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate per rinnovare l'opzione per la tassazione di Gruppo per il triennio 2015-2017. In data 2 maggio 2016 la DRE Lombardia ha comunicato il parere favorevole alla suddetta istanza.

Nel corso del mese di febbraio 2016, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società

Padana Energia S.p.A., ha presentato all'Agenzia delle Entrate il modello IVA 26 per l'adesione al regime IVA di Gruppo.

Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Negli anni 2015 e 2016, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.

Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, altri rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE

Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE

Le principali partecipazioni in società direttamente o indirettamente controllate sono rappresentate dalla:

  • partecipazione in GP Infrastrutture S.r.l. (già Gas Plus Reti S.r.l.) corrispondente al 100% del relativo capitale sociale;
  • partecipazione, tramite GP Infrastrutture S.r.l., in GP Infrastrutture Salso S.r.l. (già Gas Plus Salso S.r.l.) corrispondente al 96,96% del relativo capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Italiana S.r.l. corrispondente al 100,00% del relativo capitale sociale;
  • partecipazione in Società Padana Energia S.p.A., tramite Idrocarburi Italiana S.r.l., corrispondente al 100,00% del relativo capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.l. corrispondente complessivamente al 100,00% del relativo capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Energia S.r.l. corrispondente al 85,29% del relativo capitale sociale.

Si rimanda al prospetto delle partecipazioni contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente.

Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle società partecipate sopra menzionate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

GP Infrastrutture S.r.l. (già Gas Plus Reti S.r.l.)

GP Infrastrutture S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore della commercializzazione di tale materia prima, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.l..

Nell'esercizio 2016, la partecipata che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 39 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, ha proseguito nell'attività di sviluppo, realizzazione e gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 5,3 milioni di euro.

In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel 2016 tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a circa 155,2 milioni di metri cubi (143,3 milioni di metri cubi nel 2015).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di GP Infrastrutture S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Utile d'esercizio 4.593
Imposte sul reddito d'esercizio 2.612
Risultato prima dell'imposte 7.205
Rettifiche di valore di attività finanziarie 80
Svalutazioni 0
Rivalutazioni 80
Differenza tra oneri e proventi finanziari 192
Oneri finanziari 89
Proventi finanziari 281
Differenza tra valore e costi della produzione 6.933
Costi della produzione 16.232
Valore della produzione 23.165

GP Infrastrutture Salso (già Gas Plus Salso S.r.l.)

GP Infrastrutture Salso S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore della commercializzazione di tale materia

prima, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.l..

Nell'esercizio 2016, la partecipata che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 2 comuni della provincia di Parma (Salsomaggiore Terme e Fontanellato) ha proseguito nell'attività di sviluppo, realizzazione e gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 109 migliaia di euro. In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel 2016 tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a 38,8 milioni di metri cubi (37,0 milioni di metri cubi nel corso del 2015).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di GP Infrastrutture Salso S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

3.522
2.208
1.314
1
1
0
0
0
0
1.314
404
910

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 35 concessioni di coltivazione, di 2 permessi di ricerca, 2 istanze di concessione e 3 istanze di permesso.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 2,2 milioni di euro (3,4 milioni di euro nel 2015).

Al termine dell'esercizio 2016 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 1.842,5 milioni di metri cubi (1.951,2 milioni di metri cubi nel 2015) mentre la produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 90 milioni di metri cubi.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Italiana S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 20.627
Costi della produzione 26.418
Differenza tra valore e costi della produzione -5.791
Proventi finanziari 5
Oneri finanziari 342
Differenza tra oneri e proventi finanziari -337
Rivalutazioni 0
Svalutazioni 3.410
Rettifiche di valore di attività finanziarie -3.410
Risultato prima dell'imposte -9.538
Imposte sul reddito d'esercizio -1.567
Utile d'esercizio -7.971

Società Padana Energia S.p.A.

Società Padana Energia S.p.A. è stata acquisita dal gruppo ENI in data 19 ottobre 2010 ed opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale, essendo titolare di 12 concessioni di coltivazione.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale ed olio, ha effettuato investimenti per circa 9,1 milioni di euro (4,8 milioni di euro nel 2015).

Al termine dell'esercizio 2016 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.662,9 milioni di metri cubi (2.721,8 milioni di metri cubi nel 2015) mentre la produzione lorda dell'anno è stata pari 51,5 milioni di metri cubi.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Società Padana Energia S.p.A. sono riassunti qui di seguito:

Utile d'esercizio -986
Imposte sul reddito d'esercizio -602
Risultato prima dell'imposte -1.588
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Svalutazioni 0
Rivalutazioni 0
Differenza tra oneri e proventi finanziari -359
Oneri finanziari 364
Proventi finanziari 5
Differenza tra valore e costi della produzione -1.229
Costi della produzione 13.478
Valore della produzione 12.249

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 77.000 clienti finali. La società gestisce la totalità dei propri clienti civili, nonché parte dei clienti industriali, attraverso contratti d'affitto di ramo d'azienda i cui proprietari sono società partecipate dal gruppo, GP Infrastrutture S.r.l. e GP Infrastrutture Salso S.r.l..

In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2016 hanno raggiunto i 90,7 milioni di metri cubi (97,4 milioni di metri cubi nel 2015) di cui 83,7 milioni di metri cubi (87,7 milioni di metri cubi nel 2015) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 7,0 milioni di metri cubi (9,7 milioni di metri cubi nel 2015) a clienti industriali.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Vendite S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 43.559
Costi della produzione 40.941
Differenza tra valore e costi della produzione 2.618
Proventi finanziari 39
Oneri finanziari 642
Differenza tra oneri e proventi finanziari -603
Rivalutazioni 0
Svalutazioni 0
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Risultato prima dell'imposte 2.015
Imposte sul reddito d'esercizio 636
Utile d'esercizio 1.379

Gas Plus Energia S.r.l.

Gas Plus Energia S.r.l. opera nel settore della gestione di impianti energetici (impianti termici tradizionali, impianti di cogenerazione, impianti di climatizzazione a gas naturale, ecc.) ed esercita tale attività nei confronti di enti pubblici, strutture sanitarie, industrie e complessi civili. La Società gestisce attualmente servizi "calore" e servizi di conduzione e manutenzione di centrali termiche nell'ambito delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Nel periodo in esame la controllata non ha effettuato investimenti di entità rilevante.

A partire dall'esercizio 2008, inoltre, la Società svolge l'attività relativa alla fornitura di titoli di efficienza energetica alla consociata GP Infrastrutture S.r.l..

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Energia S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 4.645
Costi della produzione 4.588
Differenza tra valore e costi della produzione 57
Proventi finanziari 0
Oneri finanziari 1
Differenza tra oneri e proventi finanziari -1
Rivalutazioni 0
Svalutazioni 0
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Risultato prima dell'imposte 56
Imposte sul reddito d'esercizio 19
Utile d'esercizio 37

FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE: GESTIONE DEL RISCHIO

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.

Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:

  • Rischi operativi
  • Rischi normativi e regolatori
  • Rischi finanziari:
  • rischi di credito
  • rischi di liquidità
  • rischi di mercato

Rischi operativi

Le attività svolte da Gas Plus sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali. In particolare, le attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessarie per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti e, nella fase di smantellamento e ripristino dei siti minerari, il rispetto delle disposizioni di legge in merito alla bonifiche ambientali. Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di gas (B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.

Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.

La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale di cui la quasi totalità risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione che sono superiori ai valori contabili.

La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.

La capacità commerciale della B.U. può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'AEEGSI. Una delle principali aree di rischio della B.U. è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).

Altri fattori di rischio che interessano la B.U. riguardano la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in acquisto/vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Infine un'altra area di rischio operativo della B.U. può riguardare l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale.

Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.

Rischi normativi e regolatori

Oltre a quanto evidenziato nell'ambito dei rischi operativi sopra descritti, i rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si cita, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione e del trasporto del gas (B.U. Network & Transportation) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria.

Il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

a) rischi su crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite.

L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio. Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o depositi per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Con riferimento al rischio di credito si segnala infine che il Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 35 milioni di euro. Tale contratto prevede, nei limiti del plafond previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

b) rischi su strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

c) rischi su attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. In conseguenza della natura e del rating degli emittenti, i rischi di credito legati ai titoli iscritti nell'attivo circolante (e valutati al fair value imputato a conto economico) per la possibile inadempienza dei relativi emittenti sono attualmente ritenuti non significativi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

I contratti di finanziamento a medio lungo termine stipulati con Banca Imi prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio alla nota n. 21, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine, a cui si rimanda.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

a) Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a

date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

b) Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a medio lungo termine, la Capogruppo ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

c) Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nella formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2016 e 2015 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

d) Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo in quanto detentore di titoli di capitale (azioni) iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Considerata la natura dei valori mobiliari detenuti in portafoglio e l'entità dello stesso il rischio è ritenuto non significativo.

ALTRE INFORMAZIONI

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniale e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Relazione annuale sul sistema di corporate governance, sull'adesione al codice di autodisciplina ed informazioni sugli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari sono depositate con il fascicolo di bilancio e saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società nei termini di legge. La documentazione è inoltre disponibile sul sito www.gasplus.it e sul meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE consultabile all'indirizzo .

Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.

Continuità aziendale

Gli amministratori ritengono che gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale.

Attività di direzione e coordinamento

Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.l. non esercita attività di direzione e coordinamento sulla società Gas Plus S.p.A..

Azioni proprie

Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:

  • la capogruppo Gas Plus S.p.A. alla data del 28 marzo 2017 detiene direttamente n. 1.336.677 azioni proprie, acquistate ad un prezzo medio di 7,18 Euro per azione, per un valore totale di 9.600 migliaia di euro corrispondente al 2,98 % delle quote della Società;
  • la capogruppo Gas Plus S.p.A. non detiene quote della propria controllante, né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, né ha acquistato o alienato, nel corso del 2016, quote della società controllante;
  • non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

In prossimità della chiusura dell'esercizio GP Infrastrutture S.r.l. ha partecipato all'asta pubblica per l'alienazione delle quote di partecipazione nella società GP Infrastrutture Salso S.r.l. detenute dal comune di Salsomaggiore Terme. Dopo la chiusura dell'esercizio la società ha ricevuto la formale comunicazione di aggiudicazione dell'asta e pertanto provvederà a stipulare nel corso dei prossimi mesi l'atto notarile di trasferimento.

Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In considerazione degli attuali scenari energetici, dell'apporto delle nuove produzioni E&P di Mezzocolle solo per parte dell'anno e della persistente interruzione della produzione per una concessione non operata dal Gruppo, per l'esercizio 2017 è prevedibile attendersi un risultato netto ancora di segno negativo.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nel presente documento, in aggiunta agli schemi ed indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance. Tuttavia, tali schemi ed indicatori, non devono essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

In particolare, tra gli indicatori alternativi utilizzati nella relazione sulla gestione per i commenti alle B.U. del Gruppo, segnaliamo:

EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti ma al lordo degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

Indebitamento finanziario netto (posizione finanziaria netta): è determinata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti.

ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.

ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.

Riserve 2P rischiate: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve provate (P1) e le riserve probabili (P2) rischiate.

Patrimonio Titoli: rappresenta l'insieme delle concessioni di ricerca e coltivazione ottenute e delle istanze per permessi di ricerca concesse dall'UNMIG.

Investimenti esplorativi: indicano le spese sostenute per l'attività finalizzata al ritrovamento di accumuli di idrocarburi. Tale attività consiste, in una prima fase, in rilievi geologici e geofisici che consentono di localizzare la potenziale presenza nel sottosuolo di accumuli di idrocarburi. In una seconda fase, l'attività di esplorazione consiste nella perforazione di pozzi esplorativi per stabilire la reale esistenza di tali accumuli e la loro sfruttabilità commerciale.

Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

Investimenti di sviluppo: indicano le spese sostenute per le attività di costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi entro i limiti di un giacimento noto come produttivo.

PROPOSTE SULLA DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO DI GAS PLUS S.P.A.

A conclusione della presente relazione Vi invitiamo ad approvare il bilancio dell'esercizio 2016 di Gas Plus S.p.A., proponendo di rinviare a nuovo l'utile dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Sig. Davide Usberti)

GRUPPO GAS PLUS

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA 59
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 60
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 62
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 63
NOTE ESPLICATIVE 64
1. Informazioni generali 64
2. Forma e contenuto del bilancio 64
3. Area di consolidamento 66
4. Principi contabili e criteri di valutazione 68
5. Attività operative cessate 90
6. Aggregazioni aziendali 91
7. Utilizzo di stime 92
8. Informativa di settore 95
9. Immobili, impianti e macchinari 98
10. Avviamento 99
11. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 99
12. Altre attività non correnti 102
13. Imposte sul reddito 102
14. Rimanenze 104
15. Crediti commerciali 104
16. Altri crediti 105
17. Crediti verso imprese controllanti 105
18. Attività finanziarie 106
19. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 106
20. Patrimonio netto 106
21. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine 108
22. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili 112
23. Debiti per acquisizioni aziendali 114
24. Altri debiti 115
25. Fondi 115
26. Debiti commerciali 117
27. Ricavi 117
28. Costi operativi 118
29. Costi per il personale 119
30. Oneri e proventi diversi 119
31. Proventi ed oneri finanziari 119
32. Risultato per azione 120
33. Impegni e rischi 121
34. Rapporti con parti correlate 122
35. Eventi successivi alla data di bilancio 123
36. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 123

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2016 e al 31 Dicembre 2015

Importi in migliaia di Euro Note 31/12/2016 31/12/2015
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 9 106.520 102.607
Avviamento 10 750 750
Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 11 339.329 342.371
Altre attività non correnti 12 4.808 4.598
Imposte differite attive 13 26.853 25.311
Totale attività non correnti 478.260 475.637
Attività correnti
Rimanenze 14 4.116 4.153
Crediti commerciali (a) 15 19.033 16.842
Crediti per imposte sul reddito 13 1.616 1.472
Altri crediti 16 10.418 10.990
Crediti verso controllante 17 193 320
Attività finanziarie 18 3.241 5.190
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 19 14.924 29.932
Totale attività correnti 53.541 68.899
TOTALE ATTIVITÀ 531.801 544.536
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 20 23.353 23.353
Riserve 20 195.934 192.869
Altre componenti di patrimonio netto 20 (1.229) (230)
Risultato del periodo 20 (4.255) 7.128
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 213.803 223.120
Patrimonio netto di Terzi 20 491 463
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI TERZI 214.294 223.583
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari a lungo termine 21 34.825 41.836
TFR, quiescenza ed obblighi simili 22 4.722 4.424
Fondo imposte differite 13 87.317 90.010
Debiti per acquisizioni aziendali 23 - 27.757
Altri debiti 24 3.224 3.194
Fondi 25 117.281 115.193
Totale passività non correnti 247.369 282.414
Passività correnti
Debiti commerciali (b) 26 22.232 21.838
Debiti finanziari correnti 21 8.450 6.556
Debiti per acquisizioni aziendali 23 27.858 112
Altri debiti 24 11.431 10.030
Debiti per imposte sul reddito 13 167 3
Totale passività correnti 70.138 38.539
TOTALE PASSIVITÀ 317.507 320.953
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 531.801 544.536

(a) = di cui con parti correlate Euro 2 al 31 dicembre 2016 ed Euro 6 al 31 dicembre 2015. (b)= di cui con parti correlate Euro 24 al 31 dicembre 2016 ed Euro 23 al 31 dicembre 2015.

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2016 e al 31 Dicembre 2015

Importi in migliaia di Euro Note 2016 2015
Ricavi (a) 27 75.230 95.205
Altri ricavi e proventi 27 7.194 9.401
Totale Ricavi 82.424 104.606
Costi per materie prime e materiali di consumo 28 (25.685) (31.474)
Costi per servizi e altri (b) 28 (30.093) (31.033)
Costo del personale 29 (9.521) (10.632)
(Oneri) e Proventi diversi 30 355 1.604
Ammortamenti e svalutazioni 9-11 (16.239) (28.047)
RISULTATO OPERATIVO 1.241 5.024
Proventi finanziari 31 168 1.975
Oneri finanziari 31 (8.728) (8.397)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (7.319) (1.398)
Imposte sul reddito 13 3.097 9.832
RISULTATO DEL PERIODO (4.222) 8.434
Risultato del periodo derivante da attività operative cessate - (1.284)
RISULTATO DEL PERIODO NETTO (4.222) 7.150
Gruppo (4.255) 7.128
Terzi 33 22
Utile (perdita) per azione base (importi in Euro) 32 (0,10) 0,16
Utile (perdita) per azione diluito (importi in Euro) 32 (0,10) 0,16

(a) = di cui con parti correlate per Euro 19 al 31 dicembre 2016 e per Euro 26 al 31 dicembre 2015. (b) = di cui con parti correlate per Euro 516 al 31 dicembre 2016 e per Euro 511 al 31 dicembre 2015.

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2016 e al 31 Dicembre 2015

Importi in migliaia di Euro 2016 2015
Risultato del periodo (4.222) 7.150
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge accounting (1.095) (36)
Imposte 408 (54)
Differenze di conversione nella traduzione dei bilanci di società estere (441) (224)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali fondo TFR (126) 160
Imposte 25 (76)
Totale altre componenti del conto economico al netto delle imposte (1.229) (230)
Risultato del periodo complessivo al netto delle imposte (5.451) 6.920
Attribuibile a:
Gruppo (5.484) 6.898
Terzi 33 22

Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 20, Patrimonio netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2016 e al 31 Dicembre 2015

Capitale Riserva
sovrap.
azioni
Riserva
legale
Versamenti
c/ capitale
Acquisto
azioni
Proprie
(1)
Riserva
cash
flow
hedge
Riserva
differenze
attuariali
TFR
Riserva
di
traduzione
cambio
Utili
Indivisi
Risultato
di
esercizio
Totale
patrimonio
netto
di gruppo
Totale
patrimonio
di terzi
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2014 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 632 (878) 1.005 92.077 16.886 220.793 446 221.239
Destinazione utile - - - - - - - - 16.886 (16.886) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (4.357) - (4.357) (5) (4.362)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - (214) - (214) - (214)
Risultato del periodo complessivo - - - - - (90) 84 (224) - 7.128 6.898 22 6.920
Saldo al 31 dicembre 2015 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 542 (794) 781 104.392 7.128 223.120 463 223.583
Destinazione utile - - - - - - - - 7.128 (7.128) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (4.357) - (4.357) (5) (4.362)
Variazione area di consolidamento - - - - - - - - 527 - 527 - 527
Variazioni altre riserve - - - - - - - - (3) - (3) - (3)
Risultato del periodo complessivo - - - - - (687) (101) (441) - (4.255) (5.484) 33 (5.451)
Saldo al 31 dicembre 2016 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) (145) (895) 340 107.687 (4.255) 213.803 491 214.294

(1) = al 31 dicembre 2016, Gas Plus S.p.A. ha in portafoglio 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015

Importi in migliaia di Euro 2016 2015
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato del periodo
(4.222) 8.434
Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali (1) 15.171 24.057
Accantonamento (utilizzo) altri fondi non monetari (1.077) (1.012)
Attualizzazione fondo abbandono 4.289 4.229
Interessi su finanziamento per acquisizione 548 588
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali 3 138
Variazione del fair value delle attività e passività 9 (1.297)
Variazione imposte differite (3.802) (12.984)
Variazione delle attività e passività operative
Variazione rimanenze 76 (390)
Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate (1.024) 388
Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate 225 4.943
Oneri d'abbandono sostenuti (53) (667)
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili 102 (64)
Variazione delle altre passività e attività operative 1.242 155
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 11.487 26.518
Flussi finanziari dell'attività di investimento
Uscite per acquisto beni materiali e immateriali (1) (16.188) (6.494)
Acquisizioni da aggregazioni di imprese, al netto della cassa acquisita (1.498) -
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (17.686) (6.494)
Flussi finanziari dell'attività finanziamento
Variazione netta delle passività finanziarie 436 685
Vendita attività finanziarie a breve termine - 929
Finanziamenti rimborsati (5.000) (5.000)
Dividendi pagati (4.362) (4.362)
Altre variazioni di patrimonio netto (3) (214)
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell' attività di finanziamento (8.929) (7.962)
Effetto cambi traduzione bilanci di società estere 120 (280)
Flussi finanziari netti generati dalle attività operative cessate - 11.764
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (15.008) 23.546
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 29.932 6.386
Disponibilità liquide alla fine del periodo 14.924 29.932
Dividendi incassati 362 1.168
Imposte pagate nel periodo 525 900
Oneri finanziari netti pagati nel periodo 3.073 2.611

(1) al netto degli ammortamenti dei costi di esplorazione di riserve di idrocarburi sostenuti nell'esercizio (rispettivamente Euro 1.068 e Euro 3.380 nel 2016 e 2015).

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni generali

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156) e controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l..

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

Il Gruppo opera in Italia e in Europa e svolge le seguenti attività:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P Exploration & Production);
  • distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • stoccaggio gas (Business Unit Storage): attività in fase di start up, come documentato nella Relazione sulla Gestione.

A partire dal 1° ottobre 2015, a conclusione della ristrutturazione del modello di business per la commercializzazione del gas, il Gruppo ha cessato di operare nell'attività di approvvigionamento e vendita all'ingrosso del gas naturale (Business Unit S&S – Supply & Sales).

Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2017.

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa nel corso dell'esercizio 2016 non vi sono state operazioni atipiche/inusuali e altre operazioni non ricorrenti oltre a quanto evidenziato nella Relazione sulla Gestione e nella presente Nota Integrativa.

Si segnala che i risultati economici del Gruppo dell'esercizio 2015 avevano beneficiato degli effetti del rinnovo di un contratto di servizio della Business Unit E&P con la definizione di una nuova tariffa unitaria per il servizio stesso e la riduzione di quella complessivamente dovuta per i servizi resi in precedenti esercizi con un impatto positivo, al lordo delle imposte, non ricorrente, a conto economico di Euro 5.275.

2. Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006, della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting

Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n° 38/2005.

Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa e, più in dettaglio:

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti;

  • eventuali oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).

Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio sono stati evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella Nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), sulla base del principio del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie rappresentate da titoli per i quali si è optato per la classificazione tra le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione a conto economico e delle attività disponibili per la vendita, la cui variazione di fair value è imputata direttamente a patrimonio netto.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dall'organo amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 36, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale consolidato sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;

  • il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte. Viene evidenziato il risultato netto di competenza dei terzi ed il risultato netto di competenza del gruppo;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a conto Economico, ma imputata direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS. Tale prospetto include solo i dettagli delle transazioni con i soci, le transazioni con i non soci sono presentate in una riconciliazione di ciascun componente di patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario consolidato evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A., ed il bilancio delle imprese sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.

Il controllo avviene quando il Gruppo ha il potere di determinare direttamente o indirettamente le scelte operative-gestionali ed amministrative e di ottenerne i relativi benefici. In generale si presume l'esistenza del controllo quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, ivi inclusi i potenziali diritti di voto derivanti da titoli convertibili.

Società controllate

Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2016 sono le seguenti:

Denominazione, sede ed attività Capitale % di Società % di % voti
svolta sociale possesso Controllante possesso spettanti in
diretta indiretta assemblea
GP Infrastrutture S.r.l. (già Gas € 30.730.000 100% 0 % 100%
Plus Reti S.r.l.)
Milano (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
GP Infrastrutture Salso S.r.l.(1) € 5.460.000 GP 96,96% 96,96%
(già Gas Plus Salso S.r.l.) Infrastrutture
Milano (operante nella S.r.l.
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Energia S.r.l. Milano € 51.480 85,29% 0 % 85,29%
(operante nell'attività di gestione
degli impianti termici gas)
Gas Plus Italiana S.r.l. Milano € 70.000.000 100% 0 % 100%
(operante nell'attività di
esplorazione, produzione e
vendita di gas)
Idrocarburi Italiana S.r.l. € 10.000 100% 0% 100%
Milano (holding industriale)
Società Padana Energia S.p.A. € 20.000.000 Idrocarburi 100% 100%
(1) Italiana S.r.l.
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e
vendita di gas ed olio)
Gas Plus Vendite S.r.l., € 1.000.000 100%
Milano (operante nell'attività di
vendita di gas naturale)
Reggente S.p.A.(1) € 260.000 Gas Plus 81,63% 81,63%
Lucera (Fg) (operante Italiana S.r.l
nell'attività di trattamento e
compressione gas)
GP Infrastrutture Trasporto € 110.000 GP Infrastrutture 100% 100%
S.r.l.(1) (già Gas Plus Trasporto S.r.l.
S.r.l.)
Milano (operante nell'attività di
trasporto regionale del gas)
Gas Plus International B.V. (1) € 10.000.000 Gas Plus Italiana 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (holding) S.r.l.
Gas Plus Netherlands B.V.(1) € 18.000 Gas Plus 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (operante International B.V.
nell'attività di esplorazione)
Gas Plus Storage S.r.l. € 2.000.000 100% 0% 100 %
Milano (costituita per operare
nell'attività di stoccaggio gas)
Gas Plus Dacia S.r.l. (1) RON Gas Plus 100% 100%
Bucarest – Romania (operante nel 3.500.000 International B.V.
settore immobiliare)
Czarne OIL LLP(1) (2) Gas Plus 100% 100%
Londra – Regno Unito International B.V.

(1) controllate indirettamente

(2) società non operativa

Si segnala che, in applicazione della normativa primaria e regolatoria riferita alla separazione funzionale, con decorrenza dal 1° giugno 2016, sono state modificate le denominazioni delle seguenti società appartenenti al Gruppo Gas Plus:

  • Gas Plus Reti S.r.l. ha modificato la propria denominazione in GP Infrastrutture S.r.l.;
  • Gas Plus Salso S.r.l. ha modificato la propria denominazione in GP Infrastrutture Salso S.r.l.;
  • Gas Plus Trasporto S.r.l. ha modificato la propria denominazione in GP Infrastrutture Trasporto S.r.l..

Nel mese di aprile 2016, la società GP Infrastrutture S.r.l. ha acquisito i rami d'azienda relativi agli impianti di distribuzione gas metano dei comuni di Manerbio (BS) e Bassano Bresciano (BS) e il 100% delle quote di BBS Reti Gas S.r.l., e, successivamente, con atto a Repertorio n. 50331/17710 del 27 giugno 2016 del Notaio Dott. Arrigo Roveda è stata perfezionata l'operazione di fusione per incorporazione della società BBS Reti Gas S.r.l. in GP Infrastrutture S.r.l..

Nel mese di novembre 2016 si è conclusa la procedura per la liquidazione volontaria delle società Gasplus E&P UK Ltd e Gasplus O&G UK Ltd, iniziata nell'ultimo trimestre dello scorso esercizio, con la cancellazione delle due società dal Registro delle Imprese.

Infine, sempre nel mese di novembre 2016, si segnala che, Gas Plus Dacia S.r.l. ha aumentato il proprio capitale sociale da 3.000.000 RON a 3.500.000 RON. Tale aumento di capitale, pari a 500.000 RON, è stato sottoscritto completamente dalla società controllata Gas Plus International B.V..

Società collegate

In data 28 dicembre 2016, l'assemblea dell'unica società collegata Salso Servizi S.p.A. in liquidazione ha approvato il progetto di bilancio finale di liquidazione. Nei primi mesi del 2017, si è provveduto alla sua cancellazione dal Registro delle Imprese.

Il Gruppo non detiene altre partecipazioni in società collegate.

4. Principi contabili e criteri di valutazione

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2016.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di trasferimento);
  • l'esposizione o i diritti ha rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili) deve considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritto di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate rilevate a patrimonio netto;
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
  • rilevare l'utile o la perdita nel conto economico;
  • riclassificare la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.

La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.

Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di traduzione. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta.

Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.

L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.

I cambi applicati nella conversione dei bilanci delle società estere di paesi non aderenti all'Euro sono i seguenti:

2016 2015
Medio 31/12 Medio 31/12
Sterlina inglese 0, 8195 0,8562 0, 7259 0,7334
Nuovo Leu rumeno 4,4904 4,5390 4, 4454 4,5240

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.

L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:

  • il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento è eliminato contro le corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle stesse alla data di acquisizione;
  • la differenza tra il costo sostenuto per l'acquisizione della partecipazione e la relativa quota del patrimonio netto è iscritta in bilancio all'atto dell'acquisto ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale al loro valore corrente. L'eventuale differenza residua se positiva è attribuita alla voce avviamento, se negativa viene imputata al conto economico;
  • la quota di interessenza degli azionisti di minoranza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell'acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data;
  • nella predisposizione del bilancio consolidato, i crediti e i debiti, gli oneri e i proventi derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate sono eliminati integralmente al pari degli utili e delle perdite non realizzate su operazioni infragruppo; le perdite non sono eliminate nel caso in cui esse rappresentino un effettivo minor valore del bene.

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Immobili civili 3,0%
Immobili industriali 5,5%
Costruzioni leggere 10,0%
Centrali gas 15,0%
Centrali termoelettriche 9,0%
Rete di trasporto gas 2,4%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%
Attrezzi 10,0%
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%
Altri impianti 8,0-10,0%

L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Settore operativo E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dello IAS 39, Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se

il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione, ricerca e sviluppo (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che le società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e GP Infrastrutture Salso S.r.l. gestiscono in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.

Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.

Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, cosi come previsti dal quadro normativo di riferimento.

Le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Rete di distribuzione gas 2,4%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Attività minerarie

Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali

Le concessioni di sfruttamento minerario acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione. I costi per l'acquisizione delle concessioni di sfruttamento minerario sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso di ricerca; se il diritto viene abbandonato, il costo residuo viene spesato a conto economico.

I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).

Quando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo, il costo è attribuito alle diverse attività acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.

I costi di acquisizione delle riserve sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

I costi del potenziale esplorativo sono rilevati alla voce "Attività immateriali" e sono assoggettati ad impairment test, fintantoché non ne inizia il processo di ammortamento.

Costi di esplorazione, ricerca e sviluppo

I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzate interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tuttavia i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di gas sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.

Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.

Costi di produzione

I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo Gas Plus effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le

perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, in quote costanti lungo la restante vita utile.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri di gas, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di gas e gli sviluppi del quadro normativo.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.

Attività finanziarie

Lo IFRS 7 e lo IAS 39 prevedono le seguenti tipologie di strumenti finanziari: 1) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 2) finanziamenti e crediti; 3) investimenti posseduti fino alla scadenza; 4) attività finanziarie disponibili per la vendita; 5) derivati designati come di copertura (per cui si rimanda al successivo criterio di valutazione "Strumenti finanziari derivati e hedge accounting").

Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al fair value a conto economico, degli oneri accessori. La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Finanziamenti e crediti

I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Investimenti posseduti fino a scadenza

Tale voce include le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, laddove il Gruppo abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza.

Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel conto economico. Le svalutazioni sono rilevate nel conto economico tra gli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione né quelle designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, le attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rari casi, il Gruppo non è in grado di cedere queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi e l'intento del management di venderli in un prevedibile futuro cambia significativamente, il Gruppo può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l'utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel conto economico.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non

ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita durevole di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini del valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione dei valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Riserva di traduzione cambio

Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.

Distribuzione di dividendi

La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazioni di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Fondi

I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflettono i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico ; 2) mutui e finanziamenti o 3) derivati designati come strumenti di copertura (hedge instruments). Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IAS 39. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associate

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alle vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.

Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.

Al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.

Attività operative cessate

Un'attività operativa cessata è un'attività che è stata dismessa e che rappresenta o fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.

I risultati economici e finanziari delle attività operative cessate sono distintamente rappresentati negli schemi di bilancio di conto economico e rendiconto finanziario.

Nel conto economico il totale degli utili o delle perdite delle attività operative cessate al netto degli effetti fiscali è esposto nella voce "Risultato del periodo derivante da attività operative cessate".

Nel rendiconto finanziario il totale dei flussi di cassa operativi, di investimento e di finanziamento generati dalla attività operative cessate è esposto nella voce "Flussi finanziari netti generati dalle attività operative cessate".

In presenza di attività operative cessate, gli schemi comparativi dell'esercizio precedente di conto economico e rendiconto finanziario sono riesposti.

Nella nota integrativa si fornisce il dettaglio della composizione della voce di conto economico "Risultato del periodo derivante da attività operative cessate" e della voce di rendiconto finanziario "Flussi finanziari netti generati dalle attività operativi cessate".

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:

  • I ricavi per vendita e trasporto di gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura.
  • I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale prodotti in campi in cui il Gruppo detiene un interesse congiuntamente con altri produttori sono iscritti in proporzione alla quantità prodotta di spettanza (entitlement method).
  • I contributi di allacciamento versati dagli utenti vengono rilevati a conto economico, al momento del loro incasso alla voce "Altri ricavi e proventi".
  • I contributi versati dagli utenti a fronte di estensione della rete di gas vengono contabilizzati, in deduzione del costo sostenuto dal Gruppo per l'estensione della rete e vengono riconosciuti a conto economico in relazione alla durata degli investimenti, a diretta riduzione dell'ammortamento economico-tecnico degli impianti.
  • I ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori rispetto alle quote di spettanza sono valorizzate ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita.
  • Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi.
  • I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero ancora quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficiente a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Utile/perdita per azione

L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale è uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.

Informativa per settore

Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.

Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2016

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2016.

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2016, senza peraltro avere effetti sul bilancio consolidato:

  • emendamenti allo IAS 19, "Defined benefits plans: employees contributions";
  • emendamenti all'IFRS 11, "Accounting for acquisition of interests in joint operations";
  • emendamenti allo IAS 16 e allo IAS 38 "Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation";

  • emendamento allo IAS 1, "Disclosure initiative";

  • emendamenti all'IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28, "Investment entities: applying the consolidation exception".

Inoltre, nell'ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, lo IASB ha pubblicato il documento "Annual improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" e "Annual improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" che integrano parzialmente i principi preesistenti. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Al 31 dicembre 2016, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Sono di seguito illustrati i principi che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo risultavano già emanati ma non ancora in vigore.

IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: (i) 'identificazione del contratto con il cliente; (ii) l'identificazione delle performance obligations del contratto; (iii) la determinazione del prezzo; (iv) l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto; (v) i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Gruppo sta analizzando il principio indicato e valutando se la sua adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

IFRS 9 – Financial Instruments

Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39: (i) introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie; (ii) con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici; (iii) introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia). Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018. Il Gruppo sta analizzando il principio indicato e valutando se la sua adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi qui sotto descritti.

IFRS 16 – Leases

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che applicano in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Per maggiori informazioni riguardo all'entità ed alla tipologia dei leasing operativi in essere al 31 dicembre 2016, si rimanda alla successiva nota n. 33, Impegni e rischi.

Emendamento allo IAS 12 - Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses

Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma ne è consentita l'adozione anticipata.

Emendamento allo IAS 7 - Disclosure Initiative

Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma è consentita un'applicazione anticipata. Non è richiesta la presentazione delle informazioni comparative relative ai precedenti esercizi.

Emendamento all'IFRS 2 - Classification and measurement of share-based payment transactions

L'emendamento contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle

Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property"

Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il Gruppo sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

5. Attività operative cessate

A partire dal 1° ottobre 2015, a conclusione della ristrutturazione del modello di business per la commercializzazione del gas, il Gruppo ha cessato di operare nell'attività di approvvigionamento e vendita all'ingrosso del gas naturale (Business Unit S&S – Supply & Sales).

In applicazione del principio IFRS 5, Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, i risultati economici e finanziari di tale attività operativa cessata sono stati distintamente rappresentati negli schemi di bilancio di conto economico e rendiconto finanziario al 31 dicembre 2015, come meglio sintetizzato nelle tabella seguenti:

Gruppo Gas Plus
2015
Attività operative
cessate
principio IFRS 5
Attività operative
2015
Ricavi 142.281 47.076 95.205
Altri ricavi e proventi 9.918 517 9.401
Totale Ricavi 152.199 47.593 104.606
Costi per materie prime e materiali di
consumo (68.993) (37.519) (31.474)
Costi per servizi e altri (41.418) (10.385) (31.033)
Costo del personale (11.146) (514) (10.632)
(Oneri) e proventi diversi 1.604 - 1.604
Quota del risultato delle società
collegate - - -
Ammortamenti e svalutazioni (28.070) (23) (28.047)
Risultato operativo 4.176 (848) 5.024
Proventi finanziari 1.939 (36) 1.975
Oneri finanziari (9.338) (941) (8.397)
Risultato prima delle imposte (3.223) (1.825) (1.398)
Imposte sul reddito 10.373 541 9.832
Risultato del periodo 7.150 (1.284) 8.434
Risultato del periodo derivante da
attività operative cessate - 1.284 (1.284)
Risultato del periodo netto 7.150 - 7.150

2015

Risultato netto (1.284)
Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e
immateriali 23
Accantonamenti (ed utilizzi) fondi non monetari (36)
Variazione rimanenze 15.666
Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate 18.244
Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate (18.650)
Variazione TFR (218)
Variazione delle altre passività e attività operative 116
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 13.861
Variazione netta delle passività finanziarie (2.097)
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento (2.097)
Flussi finanziari netti generati dalle attività operative cessate 11.764

6. Aggregazioni aziendali

Acquisizione di BBS Reti Gas S.r.l.

In data 15 aprile 2016, la società controllata GP Infrastrutture S.r.l.) ha acquisito il 100% delle quote di BBS Reti Gas S.r.l., società a cui è affidato il servizio di vettoriamento del gas naturale nei comuni di Manerbio (BS) e Bassano Bresciano (BS).

Il corrispettivo dell'operazione è stato pari a 1,8 milioni di Euro, pagati mediante le disponibilità del Gruppo.

L'allocazione del costo dell'acquisizione ai fair values delle attività e delle passività acquisite nonché delle passività potenziali assunte, richiesto dallo IFRS3 Revised "Aggregazione di imprese", è effettuata come riportato nella seguente tabella:

(Valori in migliaia di Euro) Valori storici Valori correnti
Avviamento 264 -
Immobilizzazioni immateriali 1.711 1.994
Totale Attivo non corrente 1.975 1.994
Capitale circolante netto (218) (218)
Disponibilità liquide 307 307
Totale Attivo corrente 89 89
Fondi 20 20
TFR 70 70
Fondo imposte differite 165 165
Altri debiti non correnti 24 24
Totale Passività non correnti 279 279
Valore dell'acquisizione 1.785 1.804

Il conto economico consolidato recepisce i costi ed i ricavi di BBS Reti Gas S.r.l. a partire dalla data di acquisizione (15 aprile 2016).

7. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.

Ricavi e rimanenze

La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva.

Attività mineraria

La valutazione delle riserve di gas naturale si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà. Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di gas che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima.

Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la direzione aziendale. La produzione di gas naturale effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi del gas naturale possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di gas che saranno effettivamente estratte.

Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e delle svalutazioni. I tassi di ammortamento delle attività di estrazione di gas in base al metodo delle unità di prodotto sono definiti rapportando la quantità estratta nel periodo alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa. Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di gas che rappresentano un elemento fondamentale per determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione.

Impairment test delle attività immateriali non assoggettate ad ammortamento

Tra le attività immateriali, nella voce concessioni di coltivazione, è incluso il valore di riserve provate e probabili e di potenziale esplorativo in alcuni siti non ancora produttivi. Al momento, tale valore non è assoggettato ad ammortamento ma è stato sottoposto ad impairment test.

L'eventuale svalutazione è determinata raffrontando il valore di iscrizione in bilancio con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono determinati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali prezzi delle commodity, costi, profili produttivi attesi – e sono attualizzati utilizzando un tasso al netto delle imposte che tiene in considerazione il rischio inerente l'attività interessata.

La perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che si sia ridotta o non esista più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Smantellamento e ripristino di siti

Gli obblighi derivanti dallo smantellamento e ripristino delle attività materiali e di relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. La stima dei costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo altamente complesso e richiede il giudizio e l'apprezzamento della direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere, per la tempistica di effettuazione di tali interventi. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche, e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.

Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi

di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata dall'andamento futuro dei prezzi del gas.

Passività ambientali

Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.

Gas Plus attualmente non ritiene che vi saranno effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale, tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in ulteriori costi o passività anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:

  • la possibilità che emergano delle contaminazioni;
  • gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente;
  • gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale;
  • la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi.

Fair value degli strumenti finanziari

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i fair values. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbe avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Durata e valore residuo dei beni in regime di concessione

L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 ha stabilito il termine degli affidamenti entro il 31.12.2012.

Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune, le gare per ambiti territoriali minimi (ATEM), delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).

Con il Decreto Legislativo 93/2011, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

L'anno 2013, dopo che nel 2012 ono stati approvati il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di

rimborso degli impianti viene calcolato in base alle Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico con il D.M. del 22.5.2014.

Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gara d'ATEM).

In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016).

In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

8. Informativa di settore

L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività. L'attività della società è stata svolta nel 2016 quasi interamente sul territorio nazionale e pertanto non viene presentata l'informativa secondaria per settori geografici in quanto non applicabile al Gruppo Gas Plus.

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P);
  • distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • altre attività: include il settore stoccaggio di idrocarburi (Business Unit Storage), attività in fase di start up, e le funzioni comuni e servizi centralizzati della holding.

A partire dal 1° ottobre 2015, a conclusione della ristrutturazione del modello di business per la commercializzazione del gas, il Gruppo ha cessato di operare nell'attività di approvvigionamento e vendita all'ingrosso del gas naturale (Business Unit S&S – Supply & Sales).

Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo ha costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali. In ugual misura, non è stato ritenuto significativo il settore di attività "trasporto" in quanto l'attività, che riguarda un tratto di condotta a media pressione di 41 chilometri, non è rilevante; esso è stato accorpato con il settore di attività "distribuzione", da cui deriva. Si rinvia alla relazione sulla gestione per ulteriori approfondimenti in merito.

La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015:

Altre attività
Exploration & Network & e attività non Rettifiche Totale
Production Transportation Retail allocate ed elisioni consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti 27.229 11.936 42.904 355 - 82.424
Vendite infrasettoriali 2.790 9.999 662 9.203 (22.654) -
Totale ricavi 30.019 21.935 43.566 9.558 (22.654) 82.424
EBITDA 5.021 6.847 6.726 (1.469) - 17.125
Ammortamenti e
svalutazioni (13.095) (2.859) (89) (196) - (16.239)
EBIT
(Oneri) e proventi
(8.074) 3.988 6.637 (1.665) - 886
diversi - 355 - - - 355
Risultati operativi di
settore (8.074) 4.343 6.637 (1.665) - 1.241
Oneri finanziari netti (8.560)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza
Imposte sul reddito
(7.319)
3.097
Risultato del periodo derivante da attività operative cessate -
Utile netto
dell'esercizio (4.222)
Attività e passività
Attivo immobilizzato 378.256 69.787 (2.652) 457.549 (454.758) 448.183
Capitale circolante 892 4.246 (6.376) 5.591 (2.807) 1.546
Fondi netti ed altre
passività (171.442) (12.034) (381) 1.390 - (182.467)
(Posizione) /
Indebitamento
finanziario netto
(40.830) (16.234) (14.344) 124.376 - 52.968
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni
materiali 12.302 16 - 17 - 12.335
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali
Ammortamenti delle
994 5.696 17 20 - 6.727
immobilizzazioni
materiali (4.457) (73) (4) (100) - (4.634)
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
materiali (1.932) - - - - (1.932)
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*) (5.420) (2.786) (85) (96) - (8.387)
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
immateriali (218) - - - - (218)
Attività di esplorazione 1.068 - - - - 1.068

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2016)

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2015)

Altre attività
Exploration &
Production
Network &
Transportation
Retail e attività non
allocate
Rettifiche
ed elisioni
Totale
consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti 44.616 8.400 50.504 375 - 103.895
Vendite infrasettoriali 1.903 10.657 715 8.370 (20.934) 711
Totale ricavi 46.519 19.057 51.219 8.745 (20.934) 104.606
EBITDA 20.086 6.540 5.685 (844) - 31.467
Ammortamenti e
svalutazioni (24.840) (2.848) (98) (261) - (28.047)
EBIT (4.754) 3.692 5.587 (1.105) - 3.420
(Oneri) e proventi
diversi - 1.604 - - - 1.604
Risultati operativi di
settore (4.754) 5.296 5.587 (1.105) - 5.024
Oneri finanziari netti (6.422)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza
Imposte sul reddito
(1.398)
9.832
Risultato del periodo derivante da attività operative cessate (1.284)
Utile netto
dell'esercizio
7.150
Attività e passività
Attivo immobilizzato 379.884 67.051 (2.701) 457.360 (454.462) 447.132
Capitale circolante (838) 5.163 (7.153) 8.507 (3.773) 1.906
Fondi netti ed altre
passività
(170.446) (15.850) (149) 2.129 - (184.316)
(Posizione )/
Indebitamento
finanziario netto (57.061) (18.473) (13.442) 130.115 - 41.139
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni
materiali 5.437 47 - 79 - 5.563
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali 3.475 816 2 18 - 4.311
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
materiali (3.991) (81) (10) (137) - (4.219)
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
materiali - - - - - -
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*) (5.904) (2.767) (88) (124) - (8.883)
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
immateriali (10.955) - - - - (10.955)
Attività di esplorazione 3.989 - - - - 3.989

*Esclusa attività di esplorazione

9. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 106.520 al 31 dicembre 2016 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinari
(E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2015
Saldo iniziale netto 7.703 1.193 1.494 67.650 33 717 25.379 104.170
Investimenti 36 - 30 657 15 45 4.781 5.563
Ammortamenti e
svalutazioni
- (116) (64) (3.841) (6) (191) - (4.219)
Alienazioni - - - - - (4) - (4)
Altre variazioni (5) - - (1.912) - - (986) (2.903)
Saldo finale netto 7.734 1.077 1.461 62.554 41 566 29.173 102.607
Saldo finale lordo 7.734 1.899 2.065 143.238 356 4.883 34.544 194.719
Fondo ammortamento e
Svalutazioni
- (822) (605) (80.683) (315) (4.316) (5.371) (88.237)
Saldo finale netto 7.734 1.077 1.461 62.554 41 566 29.173 102.607
31 dicembre 2016
Saldo iniziale netto 7.734 1.077 1.461 62.554 41 566 29.173 102.607
Investimenti 171 202 8 317 3 34 11.600 12.335
Ammortamenti e
svalutazioni
- (117) (57) (4.338) (7) (135) (1.912) (6.566)
Altre variazioni (2) - - (1.564) - - (290) (1.856)
Saldo finale netto 7.903 1.162 1.412 56.969 37 465 38.572 106.520
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
7.903 2.101 2.074 141.991 359 4.846 45.855 205.129
Svalutazioni - (939) (662) (85.022) (322) (4.381) (7.283) (98.609)
Saldo finale netto 7.903 1.162 1.412 56.969 37 465 38.572 106.520

Nell'esercizio 2016, la voce si incrementa per complessivi Euro 3.913 principalmente per l'effetto congiunto di investimenti effettuati nell'anno per Euro 12.335, di ammortamenti e svalutazioni per Euro 6.566 e di una variazione negativa della stima dei costi futuri di smantellamento siti per Euro 1.678.

La voce ammortamenti e svalutazioni comprende per complessivi Euro 2.127 (inclusi per Euro 1.912 nelle immobilizzazioni materiali in corso e per Euro 215 nelle concessioni di coltivazione, tra le immobilizzazioni immateriali) la svalutazione degli asset minerari della licenza Midia Deep, a seguito del mancato ingresso nella seconda fase esplorativa, già comunicata ufficialmente alle autorità rumene interessate.

Gli investimenti dell'anno hanno riguardato principalmente la voce immobilizzazioni in corso e acconti in relazione all'attività di esplorazione e produzione gas. Tali investimenti includono lavori in economia in corso di realizzazione alla data di bilancio per la costruzione di nuovi impianti di estrazione gas e l'avvio di lavori di work over nell'ambito delle concessioni possedute dalle controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus International B.V..

Gli immobili, impianti macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alla categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni. Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.

Il Gruppo Gas Plus non ha immobilizzazioni acquisite per il tramite di contratti di leasing finanziario; i contratti di leasing in essere, di entità non significativa, sono di tipo operativo ed i relativi canoni sono rilevati a conto economico secondo la loro competenza temporale.

10. Avviamento

L'avviamento si riferisce all'acquisizione della società Stargas S.p.A. (attualmente denominata Gas Plus Italiana S.r.l.) avvenuta nel 2004.

Le riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2016 di Gas Plus Italiana S.r.l. relative a titoli minerari in Italia sono state stimate in 1.842,5 milioni di Smce. La relativa entità è stata di recente certificata dall'esperto indipendente SIM e il valore netto di iscrizione a bilancio delle attività è sensibilmente inferiore agli attuali valori di mercato delle riserve. Il valore dell'avviamento risulta giustificato dal maggior valore di mercato delle riserve rispetto al valore netto di iscrizione a bilancio delle relative attività.

11. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 339.329 al 31 dicembre 2016 e sono dettagliabili come segue:

Concessioni
di
coltivazione
Costi di
esplorazione
Beni in
concessione
(IFRIC 12)
Concessioni
di
distribuzione
gas e altre
Totale
31 dicembre 2015
Saldo iniziale netto 296.868 - 62.491 2.276 361.636
Investimenti - 3.380 766 165 4.311
Ammortamenti e svalutazioni (16.763) (3.989) (2.578) (520) (23.851)
Alienazioni (3) - - - (3)
Altre variazioni (17) 609 - (314) 278
Saldo finale netto 280.085 - 60.679 1.607 342.371
Saldo finale lordo 383.282 3.989 87.832 8.396 483.499
Fondo ammortamento e svalutazioni (103.197) (3.989) (27.153) (6.789) (141.128)
Saldo finale netto 280.085 - 60.679 1.607 342.371
31 dicembre 2016
Saldo iniziale netto 280.085 - 60.679 1.607 342.371
Investimenti - 880 3.604 249 4.733
Acquisizione BBS Reti Gas S.r.l. - - 1.994 - 1.994
Ammortamenti e svalutazioni (5.506) (1.068) (2.649) (450) (9.673)
Altre variazioni (22) 188 - (262) (96)
Saldo finale netto 274.557 - 63.628 1.144 339.329
Saldo finale lordo 383.255 1.068 93.425 8.378 486.126
Fondo ammortamento e svalutazioni (108.698) (1.068) (29.797) (7.234) (146.797)
Saldo finale netto 274.557 - 63.628 1.144 339.329

Concessioni di coltivazione

Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2016 hanno un valore netto di Euro 274.557 e sono rappresentate in Italia da 47 concessioni di coltivazione, 2 istanze di concessione, 2 permessi di ricerca e 3 istanze di permesso.

Inoltre, all'estero, il Gruppo ha 1 licenza esplorativa off-shore nel Mare del Nord e detiene una partecipazione del 15% nella licenza esplorativa nei blocchi off-shore Midia e Pelican Shallow nel Mar Nero in Romania.

Le concessioni di coltivazione presentano un decremento netto complessivo di Euro 5.528, in ragione esclusivamente degli ammortamenti e svalutazioni effettuati nel corso dell'esercizio.

La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate e probabili nonché di potenziale esplorativo in alcuni siti non ancora produttivi, valore che non è quindi soggetto ad ammortamento. Al 31 dicembre 2016, tale valore, che risulta pari a Euro 161.298, è stato quindi sottoposto ad impairment test.

In particolare, per le concessioni di coltivazione relative a riserve provate e probabili, la configurazione di valore utilizzata per determinare il relativo valore recuperabile è il valore d'uso inteso come il valore attuale dei flussi finanziari attesi a vita intera delle singole concessioni coerenti con i dati del budget 2017 e del business plan esteso all'esercizio 2021 approvati dagli amministratori di Gas Plus S.p.A..

Le principali assunzioni operative per la determinazione dei flussi di cassa sono rappresentate da:

  • i profili di produzione attesa, ove le stime dei volumi e dei periodi di estrazione delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente;
  • il prezzo degli idrocarburi, la cui dinamica riflette l'andamento degli scenari di mercato delle commodity petrolifere, maggiorato dell'inflazione attesa per gli esercizi successivi al periodo di piano;
  • gli investimenti di sviluppo pianificati nel periodo di piano;
  • i costi operativi e le royalties rispettivamente attesi in linea con il recente passato e con la normativa di riferimento.

I flussi così determinati sono stati quindi attualizzati applicando un costo medio ponderato del capitale, al netto delle imposte, stimato pari al 6,37% (6,80% nel 2015) che riflette le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e il rischio specifico connesso al Paese.

L'impairment test condotto secondo quanto sopra descritto non ha evidenziato perdite durevole di valore, nel 2015 la perdita di valore di talune concessioni era pari ad Euro 10.995.

E' stata inoltre effettuata l'analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test rispetto a possibili variazioni degli assunti di base descritti in precedenza sulla base della quale il valore recuperabile oggetto di verifica risulterebbe comunque superiore al suo valore contabile; in particolare, le variazioni ipotizzate hanno riguardato modifiche del WACC.

In aggiunta, stante lo scenario di riferimento che caratterizza il settore E&P, gli amministratori hanno provveduto a verificare il valore recuperabile del capitale investito netto rappresentato dalle attività e passività riferibili alla controllata Società Padana Energia S.p.A..

La valutazione effettuata, che si è basata sulle proiezioni dei flussi di cassa previsti dal budget 2017 e dal business plan esteso all'esercizio 2021 approvati dagli amministratori di Gas Plus S.p.A., non ha evidenziato svalutazioni.

Le principali ipotesi sulle quali è stata basata la valutazione dei flussi finanziari ai fini della verifica in oggetto sono le seguenti:

il valore residuo ipotizza un tasso di crescita del 1% oltre il periodo di piano, in linea con la crescita economica attesa nel periodo;

  • il tasso di attualizzazione applicato è il costo medio ponderato calcolato sul capitale investito (WACC), pari a 6,37% per il 2016 (6,80% nel 2015), al netto dell'effetto fiscale;
  • le assunzioni operative, per le quali, per il periodo di piano, si rimanda a quanto descritto in precedenza.

E' stata inoltre effettuata l'analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test rispetto a possibili variazioni degli assunti di base descritti in precedenza sulla base della quale il valore recuperabile oggetto di verifica risulterebbe comunque superiore al suo valore contabile; in particolare, le variazioni ipotizzate hanno riguardato modifiche del WACC.

Costi di esplorazione

I costi di ricerca ed esplorazione che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 880 (di cui Euro 327 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 3.380 (di cui Euro 273 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2015. Inoltre, sono stati imputati a conto economico Euro 188 di costi propedeutici alla perforazione di pozzi esplorativi sostenuti nei precedenti esercizi.

Beni in concessione (IFRIC 12)

Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1° gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalle società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e GP Infrastrutture Salso S.r.l. per un importo complessivo al 31 dicembre 2015 di Euro 60.679 e al 31 dicembre 2016 di Euro 63.628.

I beni in concessione presentato un incremento complessivo di Euro 2.949 da attribuire all'effetto congiunto tra gli investimenti per complessivi Euro 5.598, principalmente relativi all'acquisizione degli impianti di distribuzione nei comuni di Manerbio (BS) e Bassano Bresciano (BS) per Euro 4.551, e la riduzione per effetto degli ammortamenti sugli impianti di distribuzione detenuti in concessione.

Concessioni di distribuzione

Alla data del 31 dicembre 2016, il Gruppo Gas Plus è titolare di 39 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali concessioni al 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 145. In alcuni casi, a fronte delle concessioni, il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della scadenza della concessione

In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara d'ambito. Si rimanda alla nota n. 6, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.

Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 76 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software e parte degli oneri accessori sostenuti dal Gruppo per la sottoscrizione e successiva estensione del Finanziamento Revolving stipulato con Banca IMI in data 27 settembre 2011 e del Finanziamento Linea Capex stipulato con la stessa Banca IMI in data 23 dicembre 2014 che ad

oggi non risultano utilizzati (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 21, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine).

12. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti sono così dettagliate:

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Partecipazioni in altre società
- Serenissima Gas S.p.A. 4.279 4.279
Depositi cauzionali 357 200
Anticipi per gare d'ambito 172 119
Totale altre attività non correnti 4.808 4.598

Le partecipazioni in altre società si riferiscono a partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities. Tali partecipazioni sono classificate come disponibili per la vendita, in applicazione dello IAS 39, e sono valutate al fair value con variazioni inserite nel conto economico complessivo ed imputate direttamente a patrimonio netto come riportato nella nota n. 20, Patrimonio Netto.

I dividendi ricevuti dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A. nel corso del 2016 ammontano a Euro 275 (Euro 1.076 nel corso del 2015), come riportato nella nota n. 30, Oneri e Proventi diversi.

13. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Migliaia di Euro 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Imposte differite attive, relative a:
Fondo svalutazione crediti 585 657
Fondo TFR 81 106
Fondo abbandono 20.492 20.030
Ammortamenti e svalutazioni civilistiche eccedenti 4.578 4.012
Fair value derivati in hedge accounting 101 255
Eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica) 941 -
Altro 75 251
Totale imposte differite attive 26.853 25.311
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalore delle concessioni di coltivazione e degli impianti E&P (75.812) (77.544)
Plusvalore delle concessioni di distribuzione (11.477) (11.910)
Fair value derivati in hedge accounting (28) (553)
Altro - (3)
Totale imposte differite passive (87.317) (90.010)

Le imposte differite attive e passive per gli esercizi 2015 e 2016 tengono conto della riduzione di aliquota Ires dal 27,5% al 24% prevista, a decorrere dal 1° gennaio 2017, dalla Legge di Stabilità 2016.

Nel corso dell'esercizio 2016 il Gruppo ha provveduto a rilevare il beneficio fiscale differito relativo all'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) che non ha trovato capienza nel reddito imponibile dell'esercizio.

I saldi delle voci di crediti per imposte correnti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Crediti per imposte 1.616 1.472
Debiti per imposte (167) (3)
Totale crediti e (debiti) per imposte 1.449 1.469

La voce crediti per imposte include principalmente l'eccedenza degli acconti IRES ed IRAP versati nel corso del periodo, rispetto al saldo delle imposte correnti stimato a fine anno, per un importo di Euro 1.267 (Euro 1.172 al 31 dicembre 2015). Inoltre, in tale voce sono inclusi per Euro 237 (importo pari al 31 dicembre 2015) il credito per il rimborso IRES richiesto dalla Società capogruppo, nell'ambito del consolidato fiscale, per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011 e per Euro 60 (importo pari al 31 dicembre 2015) per il rimborso dell'addizionale Ires richiesto dalle società controllate per la medesima ragione e gli stessi anni.

La voce debiti per imposte al 31 dicembre 2016 include per Euro 117 il debito residuo legato all'affrancamento ex art. 176, comma 2-ter del T.U.I.R. dei maggiori valori civilistici rispetto a quelli fiscali su parte degli impianti di distribuzione del comune di Manerbio (BS) e Bassano Bresciano (BS) detenuti dalla società BBS Reti Gas S.r.l. (incorporata a fine giugno 2016 nella società controllata GP Infrastrutture S.r.l.).

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Risultato ante imposte (7.319) (1.398)
Imposte correnti (790) (3.504)
Imposte differite 3.887 13.336
Totale imposte sul reddito dell'esercizio 3.097 9.832
Aliquota effettiva d'imposta 42,31% 703,29%

Il risultato ante imposte e le imposte sul reddito dell'esercizio sono le seguenti:

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono indicati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Risultato ante imposte (7.319) (1.398)
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 32,32% 32,32%
Imposte teoriche 2.366 452
Effetto fiscale sulle differenze permanenti :
Costi non deducibili (1.011) (417)
Plusvalenze ed altri proventi non imponibili 93 419
Adeguamento imposte effetto riduzione Ires 24% - 7.766
Effetto consolidato fiscale mondiale 349 295
Altre variazioni in diminuzione 1.878 1.626
IRAP non deducibile (577) (310)
Imposte sul reddito dell'esercizio 3.097 9.832
Imposte correnti (790) (3.504)
Imposte differite 3.887 13.336
Imposte sul reddito dell'esercizio 3.097 9.832
Aliquota effettiva d'imposta 42,31% 703,29%

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Salso S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 23 dicembre 2015, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per il rinnovo per il triennio 2015-2017 del regime di consolidato mondiale di cui agli articoli 130 e seguenti del D.P.R. n. 917/86. Il Gruppo ha, quindi, incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2016 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento e sono state incluse in tale rinnovo (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.). In data 2 maggio 2016, la Direzione Regionale Lombardia dell'Agenzia delle Entrate ha dato parere favorevole a tale richiesta di rinnovo.

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2016 sono stati pari ad un minor carico fiscale di Euro 349 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 295 nel bilancio 2015).

14. Rimanenze

Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2016 a Euro 4.116, si dettagliano come segue:

Migliaia di euro 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Materie prime, suss. e di consumo 3.430 3.395
Prodotti finiti e merci 692 803
Svalutazione (65) (45)
Totale 4.116 4.153

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.

Al 31 dicembre 2016, la categoria "Prodotti finiti e merci" include principalmente l'olio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.p.A..

15. Crediti commerciali

I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2016 a Euro 19.033 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Crediti commerciali: 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Utenti civili 8.271 9.404
Utenti industriali 1.877 1.877
Grossisti 2.829 2.776
Altri 9.099 6.378
Totale crediti 22.076 20.435
Fondo svalutazione (3.043) (3.593)
Crediti commerciali netti 19.033 16.842
Fondo svalutazione crediti 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Fondo al 1° gennaio (3.593) (4.646)
Accantonamenti (2) (23)
Altre variazioni (8) -
Utilizzi 560 1.076
Fondo al 31 dicembre (3.043) (3.593)

I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti.

Il fondo svalutazione crediti si decrementa di Euro 550 principalmente per effetto degli utilizzi dell'anno.

16. Altri crediti

Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2016 a Euro 10.418, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
IVA 992 1.834
Imposta di consumo ed add. regionale 349 396
Crediti verso consorzi 2.089 2.181
Crediti contributi AEEGSI - Progetto TEE 4.050 1.967
Crediti verso CSEA – saldo perequazione 83 1.748
Crediti diversi 213 95
Ratei e risconti 2.642 2.769
Totale altri crediti 10.418 10.990

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore e crediti per contributi da ricevere dall'Autorità dell'Energia Elettrica, del Gas e del Sistema Idrico (AEEGSI) relativamente all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.

17. Crediti verso imprese controllanti

I crediti verso imprese controllanti al 31 dicembre 2016 sono pari ad Euro 193 (Euro 320 al 31 dicembre 2015) ed includono per Euro 191, il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us.Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

18. Attività finanziarie

Le attività finanziarie al 31 dicembre 2016 sono costituite da investimenti in titoli, fondi quotati e strumenti derivati di copertura. I dettagli sono riportati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Attività finanziarie correnti 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Strumenti finanziari
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazioni del prezzo delle
commodities 129 2.069
Investimenti in titoli
A2A S.p.A. 1.945 1.983
ACSM-AGAM S.p.A. 379 379
Iren S.p.A. 327 313
Altri titoli minori e non quotati 461 446
Totale attività finanziarie correnti 3.241 5.190

Gli strumenti finanziari derivati stipulati a fronte del rischio di oscillazione del prezzo delle commodities soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili e sono valutati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

Gli investimenti in titoli, essendo mantenuti a titolo di negoziazione, sono valutati al fair value con variazioni imputate al conto economico di esercizio.

Per i titoli quotati, il fair value è determinato in base agli ultimi corsi di borsa dell'anno 2016.

I dividendi ricevuti dalle partecipazioni iscritte nelle attività finanziarie ammontano a Euro 87 (nel precedente esercizio i dividendi erano pari a Euro 92).

19. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliate:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Cassa 9 16
Conti correnti bancari 14.915 29.916
Totale 14.924 29.932

Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.

20. Patrimonio netto

Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:

Capitale Sociale

Nel corso dell'esercizio 2016 e 2015 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2016 e 2015 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2016 e 2015, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per l'esercizio 2016 e 2015 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.

Riserve

Le riserve sono costituite da:

  • La Riserva legale, la Riserva Versamenti c/capitale e la Riserva Sovrapprezzo azioni che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2015.
  • Azioni proprie che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2015. Al 31 dicembre 2016, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600. Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre

senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

  • La riserva di cash flow hedge che accoglie le variazioni di fair value dei derivati su commodities stipulati dal Gruppo, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • La riserva di traduzione cambi, che accoglie le differenze legate al differente cambio utilizzato per la conversione delle attività e passività delle imprese controllate estere e delle loro filiali (cambio corrente alla data di fine periodo) rispetto al cambio utilizzato per la conversione dei rispettivi proventi ed oneri (cambi medi di periodo).
  • Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle immobilizzazioni materiali costituite dalle reti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2016, la Capogruppo Gas Plus S.p.A., come da delibera dell'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2016, ha erogato dividendi per un importo complessivo di Euro 4.357, pari a 10 centesimi di euro per azione in circolazione.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2016, le altre componenti del conto economico complessivo transitate

direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value dell'interest rate swap stipulato dal Gruppo con Banca IMI in data 23 novembre 2011 e designato come strumento di copertura, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione positiva di Euro 490 (nell'esercizio 2015 la variazione positiva era di Euro 506);
  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione negativa di Euro 1.177 (nell'esercizio 2015 la variazione negativa era di Euro 596);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione negativa di complessivi Euro 101, al netto delle imposte differite (nel esercizio 2015 la variazione era positiva di Euro 84);
  • la riserva di traduzione dei bilanci esteri la cui valuta funzionale è diversa dall'euro per una variazione negativa di Euro 441 (nell'esercizio 2015 la variazione negativa era di Euro 224). In relazione alla chiusura della liquidazione volontaria delle società inglesi Gasplus E&P UK Ltd e Gasplus O&G UK Ltd, si segnala che è stata riclassificata tra le altre riserve e gli utili indivisi una variazione positiva di Euro 527.

Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala qui di seguito l'ammontare delle altre componenti del conto economico complessivo degli esercizi precedenti che sono state riclassificate nel conto economico di esercizio nell'anno 2016:

  • la variazione di fair value dell'interest rate swap è stata contabilizzata tra gli oneri finanziari per Euro 666, con il corrispondente utilizzo delle imposte anticipate per Euro 176;
  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, è stata contabilizzata in aumento dei ricavi delle vendite per Euro 1.733, in riduzione dei costi per acquisto di materie prime per Euro 233, con il corrispondente complessivo utilizzo delle imposte differite per Euro 470.

21. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre
2016
31 dicembre
2015
A breve termine
Scoperti bancari A richiesta 24 7
Banca IMI- incassi per crediti
cartoralizzati Quindicinale 481 812
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread 7.000 5.000
Fair value derivati commodities swap 478 255
Fair value derivati interest rate swap 467 482
Totale debiti finanziari a breve termine 8.450 6.556
A medio lungo termine
Fair value derivati interest rate swap 641 843
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread 31/12/2020 34.184 40.993
Totale debiti finanziari a medio/lungo termine 34.825 41.836
Totale debiti finanziari 43.275 48.392

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

La tabella di cui sopra, nonché la presente nota n. 21, non comprende i debiti finanziari per acquisizioni aziendali, commentati nella successiva nota n. 23, Debiti per acquisizioni aziendali.

Al 31 dicembre 2016, il Gruppo ha in essere debiti finanziari a breve termine per 8.450 euro e debiti finanziari a medio lungo termine per 34.825 euro.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:

Scoperti c/c bancario

Gli scoperti di c/c bancario, pari a 24 Euro, riguardano la Capogruppo e le società operative del Gruppo Gas Plus e comprendono principalmente disposizioni di pagamento disposte negli ultimi giorni del mese di dicembre 2016, ma addebitate sul conto corrente nei primi giorni del mese successivo.

Banca IMI – incassi per crediti cartoralizzati

A fine aprile 2013, il Gruppo ha sottoscritto con Banca IMI un accordo quadro per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali, con un plafond rotativo di 35 milioni di Euro per un periodo di 5 anni. Tale accordo prevede la cessione, ogni due settimane, dei crediti commerciali gas che attualmente riguardano la sola B.U. Retail, fino al predetto limite ed un rimborso, sempre con cadenza bisettimanale degli incassi ricevuti dai clienti finali. Il debito per incassi di crediti cartoralizzati per Euro 481 al 31 dicembre 2016 è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.

Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Banca IMI:

  • una commissione per anticipazione finanziaria indicizzata ad un tasso di interesse di mercato;
  • una commissione per rischio di credito, che varia a seconda del segmento di clientela oggetto di cessione.

Finanziamento Revolving Banca IMI

In data 27 settembre 2011, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l. hanno stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 50 milioni, da utilizzarsi per cassa o per firma. In data 20 febbraio 2015, Gas Plus S.p.A., insieme alle sue società controllate, ha sottoscritto con Banca IMI S.p.A. un accordo modificativo di alcune previsioni del contratto originario, tra cui, innanzitutto, la riduzione della linea di finanziamento ad Euro 30 milioni, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante netto del Gruppo.

In data 14 settembre 2016, Gas Plus S.p.A. ha esercitato l'opzione per il rinnovo di tale finanziamento sino alla data del 31 dicembre 2020 per l'importo di Euro 15 milioni.

Al 31 dicembre 2016, tale finanziamento non risulta essere utilizzato per firma e per cassa.

Il finanziamento non è assistito da garanzie.

Per gli utilizzi per cassa, il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2016 è pari a Euro 194 (nel 2015 pari ad Euro 92) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2012, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);

il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio – vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna delle situazioni semestrali o del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2016 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l, tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.

Finanziamento Medio Lungo Termine

In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:

  • una linea di credito a breve termine per un importo pari ad Euro 15 milioni, con scadenza il 31 gennaio 2012. Tale linea è stata rimborsata anticipatamente in data 23 dicembre 2011 a seguito del perfezionamento dell'operazione "Agosta";
  • una linea di credito a medio-lungo termine per un importo pari ad Euro 85 milioni, con scadenza al 30 settembre 2016, di cui al termine del primo semestre 2014, il Gruppo, utilizzando la liquidità disponibile, ha effettuato un rimborso anticipato per Euro 10 milioni, secondo quanto previsto dall'art. 5.2 "Rimborso Anticipato facoltativo delle Linee di Credito", oltre al rimborso della rata in scadenza nel periodo per Euro 5,4 milioni.

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2016, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 5 milioni di Euro, giungendo così ad un debito residuo pari a 41,6 milioni di Euro, da rimborsare secondo il seguente piano di ammortamento.

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2017 3.500.000
31 dicembre 2017 3.500.000
30 giugno 2018 6.000.000
31 dicembre 2018 6.000.000
30 giugno 2019 6.000.000
31 dicembre 2019 6.000.000
30 giugno 2020 5.300.000
31 dicembre 2020 5.300.000
Totale 41.600.000

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2016 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte del Gruppo Gas Plus.

Finanziamento Capex Banca IMI

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.

Gas Plus S.p.A. potrà chiedere di utilizzare la linea di credito entro il termine del 31 dicembre 2018. In caso di suo utilizzo, il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 4.500.000
31 dicembre 2019 4.500.000
30 giugno 2020 5.000.000
31 dicembre 2020 50.000.000
Totale 64.000.000

Al 31 dicembre 2016, tale contratto di finanziamento non risulta utilizzato.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari al 25% del margine sopra indicato, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2016 è pari a Euro 324 (nel 2015 pari ad Euro 345) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2016 tali parametri risultano rispettati.

L'erogazione del finanziamento è limitata ai progetti di esplorazione e sviluppo previsti nel Piano Capex.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2016 e 2015:

importi in migliaia di euro 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
A. Cassa 9 16
B. Conti correnti bancari 14.915 29.916
C. Titoli detenuti per la negoziazione 3.112 3.121
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 18.036 33.053
E. Crediti finanziari correnti 129 2.069
F. Debiti bancari correnti (505) (819)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (7.000) (5.000)
H. Altri debiti correnti (28.803) (849)
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (36.308) (6.668)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) (18.143) 28.454
K. Debiti bancari non correnti (34.184) (40.993)
L. Obbligazioni emesse - -
M. Altri debiti non correnti (641) (28.600)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (34.825) (69.593)
O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) (52.968) (41.139)

22. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili del Gruppo al 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 4.722 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-

finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2016 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 1,31%
- Tasso annuo di inflazione 1,50%
- Tasso annuo di incremento TFR 2,625%
- Incremento annuo retribuzioni 3,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2016 e 2015:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Saldo iniziale 4.422 4.866
Aggiustamenti per scarico a fondi - (308)
Benefici pagati (217) (287)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (217) (595)
Costo del servizio 233 231
Interessi netti 70 80
Subtotale incluso nel conto economico 303 311
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare 166 (202)
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (40) 42
Subtotale incluso nel conto economico complessivo 126 (160)
Saldo finale 4.705 4.422

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2016, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di
inflazione
(91) 89 Tasso di attualizzazione 120 (125)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 304
Entro 2 anni 198
Entro 3 anni 201
Entro 4 anni 293
Entro 5 anni 230

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2016 è di 14,9 anni.

A partire dal 1° gennaio 2007 la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri. In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 17 (Euro 2 al 31 dicembre 2015) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2025, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della

23. Debiti per acquisizioni aziendali

Al 31 dicembre 2016, i debiti per acquisizioni si riferiscono esclusivamente al finanziamento venditore (Vendor Loan) concesso da Eni per un importo complessivo di Euro 27.858 destinato all'acquisizione della società controllata Società Padana Energia S.p.A. (Euro 27.869 al 31 dicembre 2015). L'intero finanziamento per complessivi Euro 27.757 è stata riclassificato tra i debiti correnti, poiché la sua scadenza è prevista alla fine dell'esercizio 2017.

cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

A partire dal 22 aprile 2014, inizio dell'ottavo periodo di interessi, gli interessi sono versati con cadenza semestrale al Venditore. I debiti per acquisizioni correnti includono quindi Euro 101 degli interessi maturati a partire dal 20 ottobre fino alla fine del mese di dicembre 2016.

VENDOR LOAN
Fonte dei dati Contratto
Importo 25 milioni di Euro
Contraente Idrocarburi Italiana S.r.l.
Scopo Acquisizione Padana
Finanziatori Eni
Scadenza 30/12/2017
Modalità di rimborso Bullet a scadenza
Tasso Euribor 6 mesi
Margine 2%
Interessi capitalizzati per i primi sette periodi di
interessi e pagati a scadenza
Financial covenants n/a

Le principali condizioni di tale finanziamento sono le seguenti:

Il contratto di finanziamento prevede la concessione in pegno delle azioni di Società Padana Energia S.p.A. e dei crediti rivenienti dal finanziamento soci a Idrocarburi Italiana S.r.l.

(convertito in versamento in conto capitale nel corso del 2012); prevede altresì limitazioni all'assunzione di nuovo indebitamento finanziario, salvo il preventivo consenso dei finanziatori. Il Vendor Loan prevede anche che l'attività di impresa da parte di Società Padana Energia S.p.A. sia mantenuta nel perimetro dello sviluppo e sfruttamento dei titoli minerari esistenti all'atto dell'acquisizione e che non siano effettuate distribuzioni di utili da parte della società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l. sino a che le riserve disponibili non siano almeno pari all'ammontare in linea capitale del finanziamento concesso dal Venditore.

24. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2016 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Debiti verso Cassa per i Servizi Ambientali 1.369 1.455
Debiti verso consorzi 3.158 1.669
Debiti verso il personale 2.198 2.474
Debiti verso istituti di previdenza 1.175 1.256
Premi comunali 354 269
Ritenute 414 356
IVA 510 134
Debiti per royalties 311 691
Amministratori e sindaci 239 250
Acconti 29 77
Debiti diversi 1.591 1.188
Ratei e risconti passivi 83 71
Totale altri debiti 11.431 10.030

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

Altri debiti non correnti 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Depositi cauzionali passivi 3.224 3.194
Totale altri debiti non correnti 3.224 3.194

Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.

25. Fondi

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2015 e 2016:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Fondo smantellamento
e ripristino siti
Fondo per
contenziosi
Fondo oneri
ambientali
Altri fondi Totale
Al 31 dicembre 2014 108.246 314 5.017 200 113.777
Rilevazione iniziale e variazione di stima (2.207) - - 70 (2.137)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 4.229 - - - 4.229
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (667) - - (9) (676)
Al 31 dicembre 2015 109.601 314 5.017 261 115.193
Acquisizione BBS Reti Gas S.r.l. - - - 20 20
Rilevazione iniziale e variazione di stima (1.680) - - - (1.680)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri
4.289
(53)
-
(265)
-
(10)
-
(213)
4.289
(541)

Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione del gas o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

Nell'esercizio 2016, il fondo smantellamento e ripristino siti si incrementa complessivamente di Euro 2.556 principalmente per effetto:

  • dell'incremento per oneri finanziari conseguente all'attualizzazione dei costi di chiusura per Euro 4.289 (Euro 4.229 nell'esercizio 2015);
  • del decremento per la variazione di stima dei costi di chiusura per Euro 1.680 (Euro 2.207 nell'esercizio 2015);
  • della riduzione per gli utilizzi dell'esercizio per Euro 53 (Euro 667 nell'esercizio 2015), che si riferiscono agli oneri sostenuti per le chiusura minerarie dell'esercizio.

Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.

Il fondo per contenziosi accoglie i costi previsti relativamente ad eventuali controversie in corso. Nel corso dell'esercizio 2016, tale fondo è stato utilizzato per Euro 265 per la risoluzione di alcuni contenziosi.

Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali che dovranno essere svolti nei siti di produzione del gas.

Al 31 dicembre 2016, infine, gli altri fondi includono quasi esclusivamente l'accantonamento effettuato dal Gruppo per coprire gli addizionali oneri previsti per la messa in liquidazione della società controllata Czarne Oil LLP.

Il Gruppo, nell'esercizio 2013, aveva accantonato tra gli altri fondi un importo pari ad Euro 200 per far fronte agli addizionali oneri stimati per il completamento della liquidazione della società collegata Salso Servizi S.p.A. in liquidazione. A seguito dell'approvazione del bilancio finale di liquidazione della società partecipata in data 28 dicembre 2016 e al successivo versamento soci a copertura perdita per Euro 120, il residuo importo di Euro 80 è stato rilasciato a conto economico quale provento diverso.

Si segnala che, in relazione all'operazione di acquisizione della partecipazione nella controllata Società Padana Energia S.p.A., in prossimità della chiusura dell'esercizio 2012, la società acquirente (Idrocarburi Italiana S.r.l.) e la società acquisita (Società Padana Energia S.p.A.), unitamente al Venditore, hanno ricevuto un avviso di accertamento dell'importo di 6,4 milioni di euro, per la riqualificazione ai fini dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale della suddetta

operazione. Le due società controllate, congiuntamente con il Venditore, hanno impugnato tale avviso di accertamento ed ottenuto, nel mese di febbraio 2013, la sospensione dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano della sua esecutività.

La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha successivamente accolto i ricorsi presentati da Idrocarburi Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e da ENI e ha annullato gli avvisi di accertamento. Contro tale sentenza, in data 31 ottobre 2013, l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Tale ricorso è stato respinto con sentenza pronunciata il 13 giugno 2014. Contro la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia l'Agenzia delle Entrate, in data 14.11.2014, ha presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.

Le società controllate coinvolte, unitamente al Venditore, si sono nuovamente costituite in giudizio per il proseguimento del contenzioso.

Il Gruppo ha ritenuto, sulla base delle indicazioni ricevute dai propri legali, di non dover contabilizzare alcuna passività potenziale relativamente a tale accertamento, essendo remota l'evenienza di un esborso.

26. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2016 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Fornitori Italia 22.089 21.496
Fornitori estero 143 342
Totale debiti commerciali 22.232 21.838

I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di vettoriamento di gas metano.

I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 – 90 giorni.

27. Ricavi

Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 8, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Ricavi 2016 2015
Vendita di gas metano
utenti civili 34.601 39.531
utenti industriali 7.595 10.097
gas prodotto 17.142 27.261
Vendita greggio 4.279 7.260
Vendita condensati 155 248
Raccolta–trattamento gas 88 144
Ricavi da consorzi 1.738 2.830
Ricavi per distribuzione gas terzi 7.458 6.256
Cassa perequazione (1.018) (651)
Gestione calore e altri 3.192 2.229
Totale ricavi 75.230 95.205
Altri ricavi e proventi
Contributi allacciamenti 299 181
Royalties 615 536
Rimborso canone assicurativo 171 175
Servizi per utenti gas 340 402
Contributo AEEGSI - Progetto TEE 4.215 1.932
Altri ricavi di gestione 1.554 6.175
Totale altri ricavi e proventi 7.194 9.401
Totale ricavi 82.424 104.606

Come già evidenziato nella precedente nota n. 1, Informazioni generali, al 31 dicembre 2015 la voce "Altri ricavi di gestione" includeva una componente positiva non ricorrente per un importo di Euro 5.275.

28. Costi operativi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2016 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

2016 2015
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Gas metano (20.913) (28.818)
Costi progetto TEE (4.204) (1.965)
Altri (511) (895)
Variazione rimanenze (57) 204
Totale costi per materie prime (25.685) (31.474)
Costi per servizi ed altri
Trasporto / stoccaggio gas (2.068) (1.550)
Misurazione / trattamento gas (1.723) (1.785)
Amministratori e sindaci (593) (615)
Spese e consulenze professionali (2.571) (4.225)
Assicurazioni (614) (733)
Manutenzioni (2.658) (3.250)
Trattamento reflui e rifiuti (501) (836)
Servizi specialisti E&P (3.048) (2.542)
Riaddebiti servizi da consorzi (2.802) (2.570)
Spese e commissioni bancarie (348) (375)

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

(471) (684)
(2.857) (3.693)
(1.487) (336)
(5.021) (4.381)
(1.184) (868)
(305) (691)
(1.842) (1.899)

29. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2016 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2016 2015
Costo del personale
Salari e stipendi (6.727) (7.312)
Oneri sociali (2.319) (2.787)
TFR (475) (533)
Totale costo del personale (9.521) (10.632)

Per informazioni circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.

30. Oneri e proventi diversi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi diversi relativi all'esercizio 2016 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Oneri e proventi diversi 2016 2015
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente 275 1.076
Rilascio accantonamento ad altri fondi 80 -
Plusvalenze da partecipazioni - 528
Totale oneri e proventi diversi 355 1.604

I dividendi si riferiscono alle partecipazioni in altre società classificate tra le altre attività non correnti e sono state iscritti tra gli oneri e proventi diversi in relazione alla tipologia di investimento strutturale in società non quotate operanti nel settore della distribuzione del gas. Il rilascio a conto economico per Euro 80 degli altri fondi è correlata alla chiusura della liquidazione della società collegata Salso Servizi S.p.A., avvenuto alla fine dell'esercizio 2016; per maggiori commenti si rinvia alla precedente nota n. 25, Fondi.

31. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2016 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2016 2015
Proventi finanziari
Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti 87 92
Variazione di fair value di strumenti finanziari 30 1.297
Altri proventi finanziari 51 123
Totale proventi finanziari 168 1.512
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (920) (1.105)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (550) (361)
Interessi passivi su conti correnti bancari - (12)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (4.359) (4.309)
Interessi passivi su debiti per acquisizioni (537) (588)
Commissioni su finanziamenti (1.015) (771)
Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse (977) (1.148)
Variazione di fair value di strumenti finanziari (38) -
Altri oneri finanziari (138) (103)
Totale oneri finanziari (8.534) (8.397)
Utili (Perdite) su cambi (194) 463
Proventi (Oneri) finanziari netti (8.560) (6.422)

I proventi finanziari presentano un decremento di Euro 1.344 principalmente per i minor proventi per variazione di fair value di strumenti finanziari passati da Euro 1.297 dell'esercizio precedente ad Euro 30 dell'esercizio 2016. Tutti i titoli iscritti nelle attività finanziarie sono valutati agli ultimi corsi di borsa dell'anno 2016.

32. Risultato per azione

Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo.

Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria e diluito. Gli importi per azione sono esposti in Euro.

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Utile netto/ (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli (4.255) 7.128
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) 43.573 43.573
Utile / (perdita) base per azione ordinaria (ammontare in Euro (0,10) 0,16
per azione)
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Utile netto / (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli (4.255) 7.128
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie e potenziali in 43.573 43.573
circolazione (nr./000)
Utile (perdita) base per azione diluito (ammontare in Euro per (0,10) 0,16
azione)

33. Impegni e rischi

Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.p.A.

Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l., da ENI il 100% delle azioni di Società Padana Energia S.p.A..

Ai sensi del contratto quadro, il corrispettivo dell'operazione (totalmente liquidato dal Gruppo Gas Plus salvo il Vendor Loan, per cui si veda la precedente nota n. 23, Debiti per acquisizioni aziendali) potrà subire integrazioni fino ad un importo di Euro 25 milioni, in quanto soggetto, secondo le previsioni contrattuali, ad aggiustamento da determinarsi con riferimento alla eventuale maggior produzione del campo Longanesi nel quinquennio 2011-2015, successivamente prorogato al 30 giugno 2017, rispetto alle stime di produzione effettuate dall'acquirente ed identificate nel contratto di acquisto; allo stato attuale, il corrispettivo dell'acquisizione non include tali integrazioni, essendo le valutazioni del fair value del corrispettivo dell'acquisizione basate su stime di produzione che non prevedono l'estrazione di quantità tali da far scaturire integrazioni del corrispettivo nel periodo di interesse. Il campo Longanesi, per cui procede l'iter autorizzativo con le aspettative temporali tipiche di tale iter, non è ancora entrato in produzione e determinerebbe comunque un fair value per la società superiore rispetto al valore legato all'aggiustamento prezzo nell'eventualità di best performance del campo.

Inoltre, per ciascun nuovo giacimento scoperto tra i prospects facenti parte del Potenziale Esplorativo, sarà dovuto un importo pari al 6,5% annuo per dodici anni del valore della produzione calcolato secondo predeterminati criteri; anche in questo caso allo stato attuale non si configura tale fattispecie.

Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.

Impegni derivanti da contratti di leasing operativo

Ai sensi del nuovo principio IFRS 16, Leases in corso di omologazione il Gruppo ha impegni per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 2.349. Il dettaglio per scadenza e tipologia contrattuale è riportato nella seguente tabella:

<1 anno >1<5 anni >5 anni Totale
Affitto di immobili 577 1.250 0 1.827
Locazione autovetture 76 27 0 103
Noleggio impianti di produzione E&P 219 200 0 419
Totale 872 1.477 0 2.349

Nel corso dell'esercizio 2016, il Gruppo Gas Plus ha sostenuto costi per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 958, di cui relativi ad affitto di immobili per Euro 622, locazione di autovetture per Euro 117 e noleggio impianti di produzione E&P per Euro 219.

Impegni relativi alle concessioni di sfruttamento minerario

Il Gruppo ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessive Euro 732. Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella.

<1 anno >1<5 >5 Totale
Impegni per canoni di concessione 117 366 249 732

34. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.l..

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Crediti commerciali 2 5
Debiti commerciali (24) (23)
Ricavi 13 20
Costi per servizi e altri (516) (511)

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2016 Euro 280, rispetto a Euro 278 del precedente esercizio.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante US.FIN S.r.l.

Come descritto alla nota n. 20, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2016, la Capogruppo Gas Plus S.p.A., come da delibera dell'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2016, ha erogato dividendi per un importo complessivo di Euro 4.357, pari a 10 centesimi di euro per azione in circolazione.

Per i restanti rapporti con l'impresa controllante Us.Fin. S.r.l. si veda più in dettaglio la precedente nota n. 17, Crediti verso imprese controllanti.

35. Eventi successivi alla data di bilancio

In prossimità della chiusura dell'esercizio, la società controllata GP Infrastrutture S.r.l. ha partecipato all'asta pubblica per l'alienazione delle quote di partecipazione nella società controllata GP Infrastrutture Salso S.r.l. detenute dal comune di Salsomaggiore Terme. Dopo la chiusura dell'esercizio, GP Infrastrutture S.r.l. ha ricevuto la formale comunicazione di aggiudicazione dell'asta e pertanto provvederà a stipulare nel corso dei prossimi mesi l'atto notarile di trasferimento.

36. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi del Gruppo ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente.

I crediti iscritti a bilancio sono segmentabili per classi di clienti; l'esposizione creditoria è certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione creditoria.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o assicurative a prima richiesta per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e di una sempre più efficiente gestione dei rischi su crediti, il Gruppo ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 35 milioni di euro. Tale contratto prevede, nei limiti del plafond previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della sola B.U. Retail.

In nota n. 15, Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito, per quanto riguarda i crediti commerciali, richieste dall'IFRS 7.

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie disponibili alla negoziazione

In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. In conseguenza della natura e del rating degli emittenti, i rischi di credito legati ai titoli iscritti nell'attivo circolante (e valutati al fair value imputato a conto economico) per la possibile inadempienza dei relativi emittenti sono attualmente ritenuti non significativi.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 10,3 milioni di euro, principalmente composte da:

  • fideiussioni per adempimento di imposta di consumo ed addizionale regionale per 3,6 milioni di euro;
  • fideiussioni per trasporto e stoccaggio strategico gas per 2,0 milioni di euro;
  • fideiussioni per garanzia esecuzione lavori di sviluppo o di ripristino nelle concessioni di coltivazione per 2,9 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di società di distribuzione gas metano a garanzia del rispetto dei propri obblighi contrattuali per 0,9 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di alcuni enti locali per il servizio di gestione della distribuzione di gas metano per 0,4 milioni di euro;
  • altre tipologie di fideiussioni per 0,5 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie. Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 16,8 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 15 milioni di Euro il finanziamento revolving stipulato con Banca IMI assistito dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 21, Debiti finanziari a medio/lungo e a breve termine e per i restanti 1,8 milioni di Euro per linee di credito non assistite da garanzie;
  • 35 milioni di Euro per la linea di credito rotativa a fronte di cartolarizzazione (cessione prosoluto) dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail;
  • 2,8 milioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 1 milione di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 49,0 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture, non assistite da garanzie;
  • 25,0 milioni di Euro per crediti di firma, non assistite da garanzie;
  • 64 milioni di Euro per linea di credito Capex relativi al finanziamento stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 come già dettagliato nella nota n. 21, Debiti finanziari a medio/lungo e a breve termine;
  • 6 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 0,2 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o esigenze di liquidità delle singole società del gruppo.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 21, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex, tutti stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 21, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, fronteggiare questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni, in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni e di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

Al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap. In considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, si segnala che il contratto derivato di copertura del tasso di interesse stipulato non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei flussi finanziari

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nella formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Società capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2016 e 2015 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo in quanto detentore di titoli di capitale (azioni) iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Considerata la natura dei valori mobiliari detenuti in portafoglio e l'entità dello stesso il rischio è ritenuto non significativo.

Ipotizzando una correlazione tra gli indici delle borse dove sono quotati i titoli detenuti per la negoziazione ed i titoli stessi, e assumendo che le altre variabili che influenzano il prezzo siano costanti, un incremento/decremento degli indici di borsa del 10% avrebbe comportato un utile/perdita, al netto dell'effetto fiscale, come risultato di utili/perdite sui titoli di capitale classificati come attività finanziarie al fair value imputato a conto economico, pari a Euro 226 sia al 31 dicembre 2016 che al 31 dicembre 2015.

2. Esposizione al rischio

Rischio di credito

Rischio di credito delle attività finanziarie

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:

in migliaia di Euro 2016 2015
Attività finanziarie correnti e non correnti
Altre attività non correnti, di cui:
-
attività disponibili per la vendita
4.279 4.279
-
depositi cauzionali fornitori
357 200
-
anticipi per gare d'ambito
172 119
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 3.112 3.121
Finanziamenti e crediti 21.124 19.023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14.924 29.932
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione
del prezzo delle commodities 129 2.069
TOTALE 44.097 58.743

In considerazione della natura, caratteristiche e diversificazione delle azioni che compongono le attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico, si ritiene che le variazioni del fair value intervenute durante il periodo non siano dipendenti da variazioni del rischio credito degli emittenti valori mobiliari.

La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Utenti civili 8.271 9.404
Utenti industriali 1.877 1.877
Grossisti 2.829 2.776
Altri 9.099 6.378
Totale crediti 22.076 20.435

Perdite per riduzione di valore

L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Crediti commerciali totali 22.076 20.435
Fondo svalutazione crediti (3.043) (3.593)
Crediti commerciali netti 19.033 16.842
Crediti a scadere e scaduti da
meno di 60 gg. 18.230 15.894
Crediti scaduti da 60 a 180 gg. 236 135
Crediti scaduti da oltre 180 gg. 567 814
Totale crediti commerciali netti 19.033 16.842

Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro stipulato a fine aprile 2013 con Banca IMI per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2016 il Gruppo ha riconosciuto a Banca IMI una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 473 (per Euro 738 nel corso dell'esercizio 2015).

I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2016 e 2015 sono stati i seguenti:

Fondo svalutazione crediti 2016 2015
Fondo al 1° gennaio (3.593) (4.646)
Altre variazioni (8) -
Accantonamenti (2) (23)
Utilizzi 560 1.076
Fondo al 31 dicembre (3.043) (3.593)

La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.

Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

Rischio di liquidità

Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:

31.12.2016

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 41.184 44.064 234 3.737 3.958 12.774 23.361 -
Debiti per acquisizioni aziendali 27.858 28.364 - 252 28.112 - - -
Scoperti di c/c bancario 2
4
2
4
2
4
- - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 481 481 481 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 32.670 32.670 29.446 - - - - 3.224
Totale 102.217 105.603 30.185 3.989 32.070 12.774 23.361 3.224
di cui:
per capitale 102.532 29.951 3.500 31.257 12.000 22.600 3.224
per interessi 3.072 234 490 813 774 761 -
Contratti su commodities
Flussi in uscita (5.710) (4.408) (656) (646)
Flussi in entrata 5.448 4.298 572 578
Interest rate swap
Flussi in uscita (1.139) (127) (126) (230) (356) (300)
Flussi in entrata 4 1 3

31.12.2015

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 45.993 49.806 236 2.738 3.002 7.909 35.921 -
Debiti per acquisizioni aziendali 27.869 28.868 - 254 287 28.327 - -
Scoperti di c/c bancario 7 7 7 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 812 812 812 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 30.690 30.690 27.496 - - - - 3.194
Totale 105.371 110.183 28.551 2.992 3.289 36.236 35.921 3.194
di cui:
per capitale 105.454 28.315 2.500 2.500 34.757 34.600 2.782
per interessi 4.318 236 493 789 1.479 1.321 -
Contratti su commodities
Flussi in uscita (6.285) (4.638) (523) (1.124)
Flussi in entrata 7.813 5.330 828 1.655
Interest rate swap
Flussi in uscita (1.534) (126) (129) (249) (424) (606)
Flussi in entrata 167 2
5
142

I flussi futuri indicizzati all'Euribor dei debiti per acquisizioni aziendali e del Finanziamento Medio Lungo termine sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
USD PLN RON USD PLN RON
Crediti commerciali 16.095 - - 14.861 - -
Debiti finanziari (16.095) (2.097) (3.511) (14.861) (2.069) (2.283)
Disponibilità liquide 6 1 3 4 6 1
Debiti commerciali (99) - - (81) - -
Esposizione netta nello
Stato Patrimoniale (93) (2.096) (3.508) (77) (2.063) (2.282)

I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:

2016 2015
Medio 31/12 Medio 31/12
Dollaro statunitense 1,1069 1,0541 1,1095 1,0887
Zloty Polacco 4,3632 4,4103 4,1841 4,2639
Leu Romeno 4,4904 4,5390 4,4454 4,5240

Analisi di sensitività

Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano costanti ed è stata svolta per il 2016 utilizzando gli stessi presupposti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2016 2015 2016 2015
USD 8 7 12 8
PLN (191) (188) (170) (152)
RON (319) (207) (284) (171)

Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2016 2015 2016 2015
USD (10) (9) (5) (7)
GBP - - - -
PLN 233 229 258 273
RON 390 254 432 298

Un apprezzamento o deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alla quotazione del dollaro di fine esercizio avrebbe comportato sugli strumenti derivati di copertura su commodities, in essere al 31 dicembre 2016, un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Effetto a P.N. Effetto a C.E. Effetto a P.N. Effetto a C.E.
Apprezzamento Euro + 10 % 100 - 192 -
Deprezzamento Euro – 10 % (124) - (234) -

Rischio di tasso di interesse

Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Valore contabile
2016 2015
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (72.290) (77.063)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie 44.097 58.745
Passività finanziarie (29.927) (28.308)

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche e per acquisizione.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di Euro 378 (al 31 dicembre 2015 -/+ 391 Euro ). L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo effettua operazioni di copertura tramite swap sul prezzo di vendita ed acquisto del gas metano e sul prezzo di vendita del brent, per evitare i possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito.

La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di vendita e/o di approvvigionamento.

Al 31 dicembre 2016, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dallo IAS 39 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2016, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge negativa pari ad Euro 262 (al 31 dicembre 2015 riserva positiva pari a Euro 1.500), al lordo del relativo impatto fiscale.

Analisi di sensitività derivanti dall'utilizzo di strumenti finanziari

Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas di un Euro al megawattora e/o una variazione del prezzo del brent del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Effetto a P.N. Effetto a C.E. Effetto a C.E. Effetto a C.E.
Prezzo Brent + 10%
e prezzo TTF + 1€/MWh
(198) - (315) -
Prezzo Brent – 10%
E prezzo TTF + 1€/MWh
198 - 315 -

Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

3. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2015 e 2016.

Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.

Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

2016 2015
Debiti finanziari 71.133 76.261
Disponibilità (14.924) (29.932)
Debito Netto 56.209 46.329
Patrimonio Netto 214.294 223.583
Totale Capitale 270.503 269.912
Gearing ratio 20,78% 17,16%

4. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:

Totale di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
valutato a fair
value
Altro
ATTIVO
Altre attività non correnti
Attività finanziarie
4.808
3.241
-
3.112
-
129
4.279
-
4.279
3.241
529
-
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari correnti
34.825
8.450
-
-
641
922
-
23
641
945
34.184
7.505

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

Le altre attività non correnti includono per Euro 4.279 partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities, classificate come attività disponibili per la vendita. La valutazione al fair value di tali attività, classificate tra gli strumenti finanziari di livello 3, è stata effettuata con il metodo del patrimonio netto rettificato tenendo conto del fair value degli impianti di distribuzione della società partecipata.

5. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value): 31.12.2016

Valore
contabile
Finanziame
nti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/
passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili
per la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizz
ato
Totale
voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 4.808 529 - - 4.279 - - 4.808 4.808
Attività finanziarie 3.241 - 3.112 129 - - - 3.241 3.241
Crediti commerciali 19.033 19.033 - - - - - 19.033 19.033
Crediti vs. altri 2.089 2.089 - - - - - 10.418 2.089
Crediti vs. controllanti 2 2 - - - - - 193 2
Disponibilità liquide 14.924 14.924 - - - - - 14.924 14.924
Totale 44.097 36.577 3.112 129 4.279 - - 52.617 44.097
PASSIVO
Debiti finanziari non
correnti
Debiti vs. altri non
34.825 - - 641 - - 34.184 34.825 34.825
correnti
Debiti per acquisizioni
3.224 - - - - 3.224 - 3.224 3.224
aziendali non correnti - - - - - - - - -
Debiti finanziari correnti 8.450 - - 945 - 505 7.000 8.450 8.450
Debiti per acquisizioni
aziendali correnti
27.858 - - - - 27.858 - 27.858 27.858
Debiti commerciali 22.232 - - - - 22.232 - 22.232 22.232
Debiti vs. altri correnti 7.214 - - - - 7.214 - 11.431 7.214
Totale 103.803 - - 1.586 - 61.033 41.184 108.020 103.803

31.12.2015

Valore
contabile
Finanziame
nti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/
passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili
per la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizz
ato
Totale
voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 4.598 319 - - 4.279 - - 4.598 4.598
Attività finanziarie 5.190 - 3.121 2.069 - - - 5.190 5.190
Crediti commerciali 16.842 16.842 - - - - - 16.842 16.842
Crediti vs. altri 2.181 2.181 - - - - - 10.990 2.181
Crediti vs. controllanti 2 2 - - - - - 320 2
Disponibilità liquide 29.932 29.932 - - - - - 29.932 29.932
Totale 58.745 49.276 3.121 2.069 4.279 - - 67.872 58.745
PASSIVO
Debiti finanziari non
correnti
Debiti vs. altri non
41.836 - - 843 - - 40.993 41.836 41.836
correnti
Debiti per acquisizioni
3.194 - - - - 3.194 - 3.194 3.194
aziendali non correnti 27.757 - - - - 27.757 - 27.757 27.757
Debiti finanziari correnti 6.556 - - 737 - 819 5.000 6.556 6.556
Debiti per acquisizioni
aziendali correnti
112 - - - - 112 - 112 112
Debiti commerciali 21.838 - - - - 21.838 - 21.838 21.838
Debiti vs. altri correnti 5.658 - - - - 5.658 - 10.030 5.658
Totale 106.951 - - 1.580 - 59.378 45.993 111.323 106.951

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Disponibilità investite in valori mobiliari

Il fair value delle attività finanziarie rilevate al fair value tramite conto economico è determinato con riferimento al loro prezzo bid rilevato in borsa alla data di chiusura del bilancio.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del prezzo del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value

I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente (Sig. Davide Usberti)

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Davide Usberti e Germano Rossi, in qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gas Plus S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2016.

    1. L'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2016 è stata valutata utilizzando come standard di riferimento l'Internal Control – Integrated Framework pubblicato dal COSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) nel mese di maggio 2013 e che rappresenta un modello di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2016:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.

Milano, 28 marzo 2017

Davide Usberti Amministratore Delegato

Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2016
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. 62
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A.
Rete Deloitte & Touche
Società controllate
Società controllate
97
4
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Gas Plus S.p.A.
Capogruppo Gas Plus S.p.A.
Società controllate
Società controllate
Società controllate
(1)
(4)
(2)
(3)
(4)
12
4
10
2
10

Totale 201

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Certificazione tariffe joint ventures.

(3) Asseverazione prospetto relativo a crediti e debiti ai sensi del decreto legge n. 95/2012.

(4) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

GAS PLUS S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA 141
CONTO ECONOMICO 142
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 143
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 144
RENDICONTO FINANZIARIO 145
NOTE ESPLICATIVE 146
1. Informazioni societarie 146
2. Forma e contenuto del bilancio 146
3. Principi contabili e criteri di valutazione 147
4. Immobilizzazioni immateriali 162
5. Immobili, impianti e macchinari 162
6. Partecipazioni in società controllate 163
7. Imposte sul reddito 165
8. Crediti commerciali 167
9. Crediti verso controllante 167
10. Crediti verso controllate 167
11. Altri crediti 168
12. Attività finanziarie 168
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 169
14. Patrimonio netto 169
15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine 171
16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili 175
17. Debiti commerciali 177
18. Debiti verso controllate 177
19. Altri debiti 178
20. Ricavi 179
21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi 179
22. Costi per il personale 179
23. Oneri e proventi diversi 180
24. Proventi ed oneri finanziari 180
25. Impegni e rischi 181
26. Rapporti con parti correlate 182
27. Eventi successivi alla data di bilancio 184
28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 184
29. Altre informazioni 191

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015

Importi in Euro Note 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
ATTIVITA'
Attività non corrente
Immobilizzazioni immateriali 4 532.087 863.765
Immobili, impianti e macchinari 5 165.439 241.873
Partecipazioni in società controllate 6 295.192.544 295.192.544
Imposte differite attive 7 1.442.230 233.510
Totale attività non corrente 297.332.300 296.531.692
Attività corrente
Crediti commerciali 8 2.301 4.603
Di cui con parti correlate: 2.288 4.575
Crediti verso controllate 10 7.298.387 9.474.436
Crediti verso controllante 9 79.915 81.048
Crediti per imposte sul reddito 7 1.254.812 710.862
Altri crediti 11 299.758 379.410
Attività finanziarie 12 3.241.245 5.190.424
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 12.432.069 22.460.224
Totale attività corrente 24.608.488 38.301.007
TOTALE ATTIVITA' 321.940.788 334.832.699
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 14 23.353.002 23.353.002
Riserve 14 172.940.920 172.061.009
Altre componenti di patrimonio netto 14 444.929 527.537
Risultato del periodo 14 7.172.522 4.709.668
TOTALE PATRIMONIO NETTO 203.911.373 200.651.216
PASSIVITA'
Passività non correnti
Debiti finanziari 15 34.824.833 41.835.896
TFR, quiescenza ed obblighi simili 16 1.194.697 1.044.882
Totale passività non correnti 36.019.530 42.880.778
Passività correnti
Debiti commerciali 17 403.962 708.762
Di cui con parti correlate: 13.900 13.106
Debiti verso controllate 18 71.892.632 83.284.436
Debiti finanziari correnti 15 7.945.812 5.736.967
Altri debiti 19 1.767.479 1.570.540
Totale passività correnti 82.009.885 91.300.705
TOTALE PASSIVITA' 118.029.415 134.181.483
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 321.940.788 334.832.699

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015

Importi in Euro Note 2016 2015
Ricavi 20 4.644.691 6.026.447
Di cui con controllante, controllate e parti correlate: 4.644.691 6.026.447
Altri ricavi e proventi 20 15.261 47.197
Totale Ricavi 4.659.951 6.073.644
Costi per materie prime e materiali di consumo 21 (25.185) (34.520)
Costi per servizi e altri 21 (2.501.384) (3.124.512)
Di cui con controllate e parti correlate: (236.926) (248.326)
Costo del personale 22 (3.563.736) (3.591.236)
(Oneri) e Proventi diversi 23 7.525.526 4.403.666
Di cui con controllate e parti correlate: 7.525.526 4.403.666
Ammortamenti 4-5 (173.415) (249.592)
RISULTATO OPERATIVO 5.921.758 3.477.450
Proventi finanziari 24 1.807.747 4.229.897
Di cui con controllate e parti correlate: 1.048.690 475.590
Oneri finanziari 24 (3.887.400) (5.407.656)
Di cui con controllate e parti correlate: (651.503) (2.461.036)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 3.842.105 2.299.691
Imposte sul reddito 7 3.330.417 2.409.977
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 7.172.522 4.709.668

Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015

Importi in Euro 2016 2015
Risultato del periodo 7.172.522 4.709.668
Altre componenti di conto economico complessivo che
saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali Fondo TFR (59.392) 39.363
Imposte 14.254 (17.385)
Altre componenti di conto economico complessivo che
non saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge
accounting 666.278 706.998
Imposte (176.211) (201.440)
Totale utile (perdita) di Conto economico
complessivo al netto delle imposte 444.929 527.537
Risultato del periodo complessivo al netto delle
imposte 7.617.451 5.237.205

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 14, Patrimonio Netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015

Importi in Euro Capitale Riserva
sovrap.
azioni
Riserva
legale
Versamenti
C/ capitale
Riserva
per azioni
proprie
(1)
Riserva
cash flow
hedge
Riserva
differenze
attuariali TFR
Utili
indivisi
Risultato
d'esercizio
Totale
patrimonio
Saldo al 1 gennaio 2015 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (995.625) (199.819) 87.863.344 2.031.973 199.771.306
Destinazione utile e dividendi - - - - - - - (2.325.321) (2.031.973) (4.357.294)
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte - - - - - 505.559 21.978 - 4.709.668 5.237.205
Saldo al 31 dicembre 2015 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (490.066) (177.841) 85.538.023 4.709.668 200.651.216
Destinazione utile e dividendi - - - - - - - 352.374 (4.709.668) (4.357.294)
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte - - - - - 490.066 (45.138) - 7.172.522 7.617.451
Saldo al 31 dicembre 2016 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) - (222.978) 85.890.397 7.172.522 203.911.373

(1) = al 31 dicembre 2016, Gas Plus S.p.A. ha acquistato 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.599.592 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2015

2016 2015
Flussi finanziari dell'attività operativa
Utile netto 7.172.522 4.709.668
Ammortamenti 173.415 249.592
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali - (3.615)
Variazione di fair value delle attività e passività finanziarie 8.626 (684.422)
Variazione imposte differite (1.370.677) 5.955
Variazione crediti commerciali verso società correlate 554.967 429.215
Variazione debiti commerciali (439.396) (85.666)
Variazione netta crediti/debiti da consolidato fiscale verso società
controllate 2.380.096 (2.389.508)
Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate (419.741) (1.029.013)
Variazione netta crediti/debiti imposte sul reddito da consolidato fiscale (543.950) 1.724.047
Variazione netta altre attività e passività correnti 276.589 (391.429)
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili 149.815 16.742
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 8.781.748 2.551.565
Acquisto di beni materiali (13.153) (28.982)
Acquisto di beni immateriali (17.500) (16.770)
Altre variazioni delle attività finanziarie - (4.000.000)
Ricavi per cessione di beni materiali - 3.615
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (30.653) (4.042.136)
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 240.066 476.682
Variazione netta per attività di cash pooling (10.268.908) 29.832.635
Ricavi per vendita attività finanziarie a breve termine - 927.195
Finanziamenti (rimborsati) e ricevuti (5.000.000) (5.000.000)
Dividendi pagati (4.357.294) (4.357.294)
Altre variazioni di patrimonio netto 606.886 746.361
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento (18.779.250) 22.625.578
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (10.028.155) 21.135.007
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 22.460.224 1.325.217
Disponibilità liquide alla fine del periodo 12.432.069 22.460.224
Dividendi incassati da società controllate 7.525.526 5.015.312
Imposte pagate nell'esercizio - -
Oneri finanziari netti pagati nell'esercizio 1.389.346 659.384

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni societarie

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A.. La società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.

Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio d'esercizio. La pubblicazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2017.

2. Forma e contenuto del bilancio

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.

In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato, dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.

Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a Conto Economico, ma imputata direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il rendiconto finanziario evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Principi contabili e criteri di valutazione

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le vite economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla data di acquisizione.

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di impairment, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile. Le eventuali svalutazioni sono rilevate come oneri diversi nel conto economico.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, in quote costanti lungo la restante vita utile.

Attività finanziarie

Lo IFRS 7 e lo IAS 39 prevedono le seguenti tipologie di strumenti finanziari: 1) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 2) finanziamenti e crediti; 3) investimenti posseduti fino alla scadenza; 4) attività finanziarie disponibili per la vendita; 5) derivati designati come di copertura, laddove la copertura sia efficace (per cui si rimanda al successivo criterio di valutazione "Strumenti finanziari derivati e hedge accounting").

Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al fair value a conto economico, degli oneri accessori. La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Finanziamenti e crediti

I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Investimenti detenuti fino a scadenza

Tale voce include le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, laddove la Società abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza.

Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel conto economico. Le svalutazioni sono rilevate nel conto economico tra gli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione né quelle designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, le attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rari casi, la Società non è in grado di cedere queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi e l'intento del management di venderli in un prevedibile futuro cambia significativamente, la Società può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l'utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel conto economico.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie. ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che

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indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini del valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. La Società considera significativa una riduzione dei valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la

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differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Distribuzione di dividendi

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazioni di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

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Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti o 3) derivati designati come strumenti di copertura (hedge instruments). La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IAS 39. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

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Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

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Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente

rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal recepimento del reddito (perdita) fiscale delle

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società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficiente a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Conversione delle poste in valuta

La valuta di presentazione e funzionale della Società è l'Euro.

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Utilizzo di stime contabili

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Impairment test delle partecipazioni in società controllate

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di impairment, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.

Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle loro attività di produzione e

compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Valutazioni discrezionali

Gli amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2016

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2016.

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2016, senza peraltro avere effetti sul bilancio d'esercizio:

  • emendamenti allo IAS 19, "Defined benefits plans: employees contributions";
  • emendamenti all'IFRS 11, "Accounting for acquisition of interests in joint operations";
  • emendamenti allo IAS 16 e allo IAS 38 "Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation";
  • emendamento allo IAS 1, "Disclosure initiative";
  • emendamenti all'IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28, "Investment entities: applying the consolidation exception";
  • emendamento allo IAS 27, "Equity method in separate financial statements".

Inoltre, nell'ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, lo IASB ha pubblicato il documento "Annual improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" e "Annual improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" che integrano parzialmente i principi preesistenti. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società.

Al 31 dicembre 2016, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Sono di seguito illustrati i principi che, alla data di redazione del bilancio d'esercizio della Società risultavano già emanati ma non ancora in vigore.

IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.

I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: (i) 'identificazione del contratto con il cliente; (ii) l'identificazione delle performance obligations del contratto; (iii) la determinazione del prezzo; (iv) l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto; (v) i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata. La Società sta analizzando il principio indicato e valutando se la sua adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

IFRS 9 – Financial Instruments

Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39: (i) introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie; (ii) con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici; (iii) introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia). Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018. La Società sta analizzando il principio indicato e valutando se la sua adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Alla data di riferimento del presente bilancio d'esercizio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi qui sotto descritti.

IFRS 16 – Leases

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che applicano in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Per maggiori informazioni riguardo all'entità ed alla tipologia dei leasing operativi in essere al 31 dicembre 2016, si rimanda alla successiva nota n. 25, Impegni e rischi.

Emendamento allo IAS 12 - Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses

Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma ne è consentita l'adozione anticipata.

Emendamento allo IAS 7 - Disclosure Initiative

Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma è consentita un'applicazione anticipata. Non è richiesta la presentazione delle informazioni comparative relative ai precedenti esercizi.

Emendamento all'IFRS 2 - Classification and measurement of share-based payment transactions

L'emendamento contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle

Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property"

Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un'applicazione anticipata.

La Società sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

4. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 532.087 al 31 dicembre 2016 e sono dettagliabili come segue:

Licenze Altre
d'uso Marchi e Migliorie su immobilizzazion Immobilizzazi
software Licenze beni di terzi i immateriali oni in corso Totale
31 dicembre 2015
Saldo iniziale netto 145.480 7.111 3.321 1.038.809 89.630 1.284.351
Investimenti 16.770 - - - - 16.770
Ammortamenti (119.423) (2.667) (1.992) - - (124.082)
Altre variazioni 89.630 - - (313.274) (89.630) (313.275)
Saldo finale netto 132.457 4.444 1.329 725.535 - 863.765
Saldo finale lordo 1.807.541 8.000 14.432 725.535 - 2.555.508
Fondo ammortamento e svalutazioni (1.675.084) (3.556) (13.103) - - (1.691.743)
Saldo finale netto 132.457 4.444 1.329 725.535 - 863.765
31 dicembre 2016
Saldo iniziale netto 132.457 4.444 1.329 725.535 - 863.765
Investimenti 17.500 - - - - 17.500
Ammortamenti (79.833) (2.667) (1.328) - - (83.827)
Altre variazioni - - (1) (265.350) - (265.351)
Saldo finale netto 70.125 1.777 - 460.185 - 532.087
Saldo finale lordo 1.825.541 8.000 14.431 460.185 - 2.307.657
Fondo ammortamento e svalutazioni (1.754.916) (6.223) (14.431) - - (1.775.570)
Saldo finale netto 70.125 1.777 - 460.185 - 532.087

Le immobilizzazioni immateriali si decrementano complessivamente per Euro 331.678 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 17.500 per costi capitalizzati nel corso dell'esercizio riguardanti l'acquisizione di licenze software;
  • un decremento di Euro 83.827 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio;
  • un decremento di Euro 143.774 contabilizzato nelle altre variazioni, per il rilascio a conto economico della quota di competenza dell'esercizio 2016 relativa agli oneri accessori pagati dalla Società, per la sottoscrizione e successiva estensione della linea di credito Revolving con Banca IMI (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine), che ad oggi non risulta utilizzata, iscritti tra le altre immobilizzazioni immateriali;
  • un decremento di Euro 121.576 contabilizzato nelle altre variazioni, per il rilascio a conto economico della quota di competenza dell'esercizio 2016 relativa agli oneri accessori pagati dalla Società nel corso del 2014, per la sottoscrizione della linea di credito CAPEX (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine), che ad oggi non risulta utilizzata, iscritti tra le altre immobilizzazioni immateriali.

5. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 165.439 al 31 dicembre 2016 e sono dettagliabili come segue:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Impianti e
macchinari Altri beni Totale
31 dicembre 2015
Saldo iniziale netto 3.870 334.531 338.401
Investimenti - 28.982 28.982
Ammortamenti (508) (125.002) (125.510)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 3.362 238.511 241.873
Saldo finale lordo 16.355 1.444.561 1.460.916
Fondo ammortamento (12.993) (1.206.050) (1.219.043)
Saldo finale netto 3.362 238.511 241.873
31 dicembre 2016
Saldo iniziale netto 3.362 238.511 241.873
Investimenti - 13.153 13.153
Ammortamenti (508) (89.079) (89.587)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 2.854 162.585 165.439
Saldo finale lordo 16.355 1.457.714 1.474.069
Fondo ammortamento (13.501) (1.295.129) (1.308.630)
Saldo finale netto 2.854 162.585 165.439

Le immobilizzazioni si incrementano per effetto dell'acquisto di apparecchiature informatiche ed impianti telefonici per complessivi Euro 13.153 e si decrementano per gli ammortamenti dell'esercizio per Euro 89.587.

6. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente ed hanno un valore di Euro 295.192.544, come viene evidenziato nella seguente tabella.

Versamenti
Saldo iniziale soci Svalutazioni Saldo Finale
31 dicembre 2016
Gas Plus Energia S.r.l. 251.643 - - 251.643
Gas Plus Italiana S.r.l. 91.000.016 - - 91.000.016
GP Infrastrutture S.r.l.
(già Gas Plus Reti S.r.l.) 65.714.019 - - 65.714.019
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.500.000 - - 2.500.000
Gas Plus Storage S.r.l. 1.788.354 - - 1.788.354
Idrocarburi Italiana S.r.l. 133.938.512 - - 133.938.512
Totale 295.192.544 - - 295.192.544

Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Dati al 31 dicembre 2016
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus
Italiana
S.r.l.
GP
Infrastrutture
S.r.l.
Gas Plus
Energia
S.r.l.
Gas Plus
Vendite
S.r.l.
Gas Plus
Storage
S.r.l.
Idrocarburi
Italiana
S.r.l.
Percentuale diretta di
partecipazione 100,00% 100,00% 85,29% 100,00 % 100,00 % 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2016 31.12.2016 31.12.2016 31.12.2016 31.12.2016 31.12.2016
Attività* 135.933 88.173 3.536 25.097 3.148 159.429
Passività* 59.806 10.847 2.765 20.162 1.402 28.289
Ricavi* 20.627 23.165 4.645 43.559 244 -
Utile/(perdita)* (7.971) 4.593 38 1.379 (43) (420)
Patrimonio Netto 76.127 77.326 771 4.935 1.746 131.140
Patrimonio Netto di
Competenza 76.127 77.326 657 4.935 1.746 131.140
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2016 91.000 65.714 252 2.500 1.788 133.939

*Dati secondo principi contabili italiani

I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore

GasPlus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. ha conseguito nel corso dell'esercizio 2016 una perdita pari a Euro 7.970.567 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 76.126.736. Nel periodo compreso tra gli anni 2011 e 2016 il patrimonio netto è aumentato da Euro 73.950.908 a Euro 76.126.736, nonostante la distribuzione nel suddetto periodo di dividendi per Euro 9.934.039.

Rispetto al precedente esercizio il differenziale tra valore di carico della partecipazione, pari a Euro 91.000.016, e il relativo patrimonio netto, pari a Euro 76.126.736, si è però ridotto a causa della perdita conseguita nel 2016 le cui principali ragioni sono da attribuire, oltre all'anomalo andamento degli scenari energetici, alla nuova interruzione della produzione della concessione di Garaguso a seguito di un ulteriore guasto della condotta di trasporto e alla svalutazione della partecipazione nella società controllata Gas Plus International B.V. a seguito della decisione della joint venture di rilasciare la licenza Midia Deep.

Il maggior valore di iscrizione a bilancio rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto resta comunque giustificato, oltreché dalle prospettive reddituali della società in Italia e all'estero, dal valore delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2016, superiore al dato di bilancio delle attività riferite a tali riserve, anche con riferimento agli attuali scenari di mercato, essendo dette riserve state acquisite nell'anno 2004.

In Italia, l'entità delle riserve di idrocarburi al 31 dicembre 2016 relative ai titoli minerari è stata di recente certificata dall'esperto indipendente SIM in 1.842,5 milioni di Smc e si mantiene in linea con il dato del precedente esercizio.

All'estero le risorse minerarie in Romania sono state valutate da un esperto indipendente in circa 1.400 milioni di Smc per la quota di competenza della società controllata Gas Plus International B.V..

Non sussistono pertanto indicatori di perdite durevoli di valore che richiedano di verificare il valore recuperabile della partecipazione.

Idrocarburi Italiana S.r.l.

Il patrimonio netto di Idrocarburi Italiana S.r.l., che ammonta ad Euro 131.139.883, deriva dal bilancio d'esercizio redatto secondo i principi contabili italiani. Nel caso di Idrocarburi Italiana S.r.l. l'attivo patrimoniale è costituito quasi esclusivamente dalla partecipazione in Società Padana Energia S.p.A.. Il patrimonio netto della società controllata risulta inferiore rispetto al valore di carico della partecipazione per circa 3 milioni di Euro e tale differenziale è giustificato dal maggior valore di Società Padana Energia S.p.A. rispetto al valore di iscrizione della stessa nel bilancio di Idrocarburi Italiana S.r.l..

Il valore di iscrizione di Società Padana Energia S.p.A è pari ad Euro 159.268.428 a fronte di una corrispondente quota di patrimonio netto pari ad Euro 170.404.632.

In considerazione del fatto che nel bilancio della controllata Società Padana Energia S.p.A. sono iscritte delle immobilizzazioni non ancora soggette a procedura d'ammortamento in attesa dell'avvio della produzione dei relativi siti minerari è stato inoltre effettuato un test di impairment.

Ai fini dell'impairment test al 31 dicembre 2016, il valore recuperabile della partecipazione in Società Padana Energia S.p.A. è stato determinato in base all'"equity value" utilizzando le proiezioni dei flussi di cassa previsti dal budget 2017 e dal business plan esteso all'esercizio 2021 approvati dagli amministratori di Gas Plus S.p.A.. Le principali ipotesi sulle quali è stata basata la valutazione dei flussi finanziari ai fini della verifica sulla eventuale perdita di valore della partecipazione sono le seguenti:

  • il valore residuo ipotizza un tasso di crescita del 1% oltre il periodo di piano, in linea con la crescita economica attesa nel lungo periodo.
  • il tasso di attualizzazione applicato è il costo medio ponderato calcolato sul capitale investito (WACC), pari al 6,37% per il 2016 (6,80% nel 2015), al netto dell'effetto fiscale.

La valutazione effettuata al 31 dicembre 2016 ha evidenziato un valore della partecipazione superiore rispetto al valore contabile di iscrizione della stessa in Idrocarburi Italiana S.r.l., tale da giustificare il valore di carico di Idrocarburi Italiana S.r.l. in Gas Plus S.p.A..

E' stata inoltre effettuata l'analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test rispetto a possibili variazioni degli assunti di base descritti in precedenza sulla base della quale il valore recuperabile della partecipazione risulterebbe comunque superiore al suo valore contabile; in particolare, le variazioni ipotizzate hanno riguardato modifiche del WACC.

In considerazione dei positivi risultati conseguiti nell'esercizio e del valore del patrimonio netto delle altre società partecipate, Gas Plus S.p.A. non ha individuato ulteriori potenziali indicatori d'impairment.

7. Imposte sul reddito

Il saldo della voce attività per imposte anticipate è dettagliato nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Imposte differite attive, relative a:
Eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica) 858.559 -
Fondo TFR 62.096 47.842
Svalutazione civilistiche eccedenti 516.083 -
Fair value Interest Rate Swap - 176.211
Altro 5.492 9.457
Totale imposte differite attive 1.442.230 233.510

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Nel corso dell'esercizio 2016 la Società ha provveduto a rilevare il beneficio fiscale differito relativo all'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) che non ha trovato capienza nel reddito imponibile dell'esercizio.

I crediti per le imposte sul reddito sono pari a Euro 1.254.812 al 31 dicembre 2016 (Euro 710.862 al 31 dicembre 2015). La voce include per Euro 236.885 (importo pari al 31 dicembre 2015) il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla Società per gli anni 2009- 2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011. Rispetto all'esercizio precedente, la voce si incrementa di Euro 543.950 per effetto principalmente degli acconti di imposta versati durante l'esercizio 2016.

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, la Società non aveva debiti per imposte sul reddito.

Il risultato ante imposte e le imposte sul reddito dell'esercizio sono evidenziati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Risultato ante imposte 3.842.105 2.299.691
Imposte correnti 1.961.585 2.415.932
Imposte differite 1.368.832 (5.955)
Totale imposte sul reddito dell'esercizio 3.330.417 2.409.977
Aliquota effettiva d'imposta (86,68%) (104,80%)

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Risultato ante imposte 3.842.105 2.299.691
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 33,07% 33,07%
Imposte teoriche (1.270.584) (760.508)
Costi non deducibili (32.710) (207.399)
Plusvalenze e dividendi non imponibili 1.966.043 1.310.250
IRAP non deducibile 214.005 128.093
Effetto consolidato fiscale mondiale 348.727 294.855
Svalutazioni civilistiche eccedenti 516.082 -
Adeguamento IRES 24% su imposte differite - 287
Altre variazioni 1.588.852 1.644.398
Imposte sul reddito dell'esercizio 3.330.417 2.409.977
Imposte correnti 1.961.585 2.415.932
Imposte differite 1.368.832 (5.955)
Imposte sul reddito dell'esercizio 3.330.417 2.409.977
Aliquota effettiva d'imposta (86,68%) (104,80%)

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Salso S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la Società in data 23 dicembre 2015, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per il rinnovo per il triennio 2015-2017 del regime di consolidato mondiale di cui agli articoli 130 e seguenti del D.P.R. n. 917/86. In data 2 maggio 2016, la Direzione Regionale Lombardia dell'Agenzia delle Entrate ha dato parere favorevole a tale richiesta di rinnovo. La Società ha, quindi, incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2016 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento e sono state incluse in tale rinnovo (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.).

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2016 per un minor carico fiscale di Euro 348.727 (nel bilancio 2015 per un minor carico fiscale di Euro 294.855).

8. Crediti commerciali

I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2016 ad Euro 2.301, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Crediti per servizi 2.301 18.588
Totale crediti 2.301 18.588
Fondo svalutazione - (13.985)
Crediti commerciali netti 2.301 4.603

I crediti per servizi derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Al 31 dicembre 2016 i crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni e non svalutati sono pari a 8 Euro (0 Euro al 31 dicembre 2015).

Il fondo svalutazione crediti accantonato nell'esercizio 2015 per Euro 13.985 è stato interamente utilizzato nell'esercizio 2016, a fronte della rinuncia dei crediti nei confronti di una società correlata per cui si è conclusa la liquidazione volontaria.

9. Crediti verso controllante

I crediti verso controllante, pari ad Euro 79.915 al 31 dicembre 2016, includono per Euro 1.830 crediti commerciali per servizi che derivano da prestazioni svolte nelle aree tesoreria e segreteria di direzione e per Euro 78.085 il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us.Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

10. Crediti verso controllate

I crediti verso controllate al 31 dicembre 2016 sono pari ad Euro 7.298.387 classificati tra le attività correnti. I crediti verso controllate correnti sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Crediti verso controllate 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Crediti finanziari 1.993.136 2.033.805
Crediti per consolidato fiscale 3.258.034 4.488.983
Crediti per regime IVA di Gruppo 1.199.629 1.775.595
Crediti per fair value su derivati 478.442 255.375
Crediti commerciali 369.146 920.678
Totale crediti verso controllate 7.298.387 9.474.436

I crediti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2016 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

I crediti per consolidato fiscale derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2016 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 7, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2016, la Società, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A., ha presentato all'Agenzia delle Entrate il Modello IVA 26 per l'adesione al regime IVA di Gruppo. I crediti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il debito IVA trasferito dalle società controllate alla fine dell'esercizio 2016.

I crediti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2016 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione ai rischi di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato nel corso dell'anno 2016, contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. . Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I crediti commerciali verso controllate derivano da prestazioni di servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

11. Altri crediti

Gli altri crediti, pari ad Euro 299.758 al 31 dicembre 2016, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2016 31 dicembre 2054
IVA 26.763 118.579
Acconti a fornitori 17.657 101.740
Crediti diversi 136 5.400
Ratei e risconti 255.202 153.691
Totale altri crediti 299.758 379.410

12. Attività finanziarie

Le attività finanziarie, pari a Euro 3.241.245 al 31 dicembre 2016, sono costituite da investimenti in titoli quotati e non quotati, oltre che dal fair value di contratti derivati su commodity. I dettagli sono riportati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Attività finanziarie correnti 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Investimenti in titoli
ACSM-AGAM S.p.A. 379.200 379.200
A2A S.p.A. 1.945.431 1.983.390
Iren S.p.A. 326.760 312.900
Altri titoli 461.072 445.598
Derivati su commodity 128.783 2.069.335
Totale attività finanziarie correnti 3.241.245 5.190.424

Le attività finanziarie relative ad investimenti in titoli quotati, essendo mantenute a titolo di negoziazione, sono valutate al fair value con variazioni imputate al conto economico tra i proventi e gli oneri finanziari.

Le attività finanziarie subiscono un decremento nel corso dell'esercizio complessivamente di Euro 1.949.179 per effetto di:

  • variazioni negative pari ad Euro 37.960 di fair value registrate nelle partecipazioni iscritte tra le attività correnti,
  • variazioni positive pari ad Euro 30.302 di fair value registrate nelle partecipazioni e nei fondi comuni d'investimento iscritti tra le attività correnti;
  • variazioni negative pari ad Euro 968 per vendita di quote di fondi comuni d'investimento, per la liquidazione della relativa imposta di bollo annuale;
  • variazioni negative pari ad Euro 1.940.553 di fair value dei strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società con gli istituti di credito.

Per i titoli quotati, il fair value è determinato sulla base delle quotazioni di borsa al 31 dicembre 2016. Nel periodo in esame non sono stati effettuati ulteriori acquisti e cessioni di partecipazioni in società quotate, oltre a quanto sopra segnalato.

Nell'esercizio 2016, Gas Plus S.p.A. ha percepito dalle partecipazioni iscritte tra le attività finanziarie dividendi per Euro 87.063 (contro Euro 91.512 nell'esercizio 2015).

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a Euro 12.432.069 al 31 dicembre 2016, sono dettagliate nella tabella seguente:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2015
Cassa 517 1.141
Conti correnti bancari 12.431.552 22.459.083
Totale 12.432.069 22.460.224

Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.

Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

14. Patrimonio netto

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto della variazioni del patrimonio netto

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2016 e 2015, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2016 e 2015 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2016 e 2015, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Riserve

Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:

  • La Riserva legale, la Riserva sovraprezzo azioni e la Riserva Versamenti c/capitale che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2015.
  • Azioni proprie, che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2015. Al 31 dicembre 2016, la società detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.599.592.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

  • La riserva di cash flow hedge che risulta nulla al 31 dicembre 2016. Si segnala, infatti, che in considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, il contratto derivato di copertura in essere non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
  • La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo attuariale del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2016, la Società, come da delibera dell'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2016, ha erogato dividendi per un importo complessivo di Euro 4.357.294, pari a Euro 0,10 per azione in circolazione.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2016, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value dell'interest rate swap stipulato con Banca IMI, per una variazione positiva, al netto delle relative imposte anticipate, di Euro 490.066 (nell'esercizio 2015, la

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

variazione positiva era di Euro 505.558);

  • gli oneri attuariali legati alla valutazione del fondo TFR per una variazione negativa, al netto delle relative imposte anticipate, di Euro 45.138 (nell'esercizio 2015, la variazione positiva era di Euro 21.978).

Infine, relativamente all'interest rate swap, si segnala che dell'ammontare iscritto nell'esercizio 2015 e negli esercizi precedenti tra le altre componenti del conto economico complessivo è stato riclassificato nell'anno 2016 nel conto economico di esercizio tra gli oneri finanziari l'importo di Euro 666.278, con il corrispondente utilizzo delle imposte anticipate per Euro 176.211, in quanto tale strumento finanziario non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve

Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis, del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve:

Possibilità Quota Utilizzazioni effettuate nei
Natura/descrizione Importo d
i
disponibile tre esercizi precedenti
utilizzazione Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 23.353.002
Riserve di capitale:
- Riserva da sovraprezzo azioni 85.605.531 A-B-C 85.605.531
- Versamenti in conto capitale 7.041.890 A-B-C 7.041.890
Riserve di utili:
- Riserva legale 4.670.600 A-B 4.670.600
Utili portati a nuovo 75.042.878 A-B-C 75.042.878 20.915.013
Utili portati a nuovo (riserva per avanzo
di scissione) 1.024.949 A-B-C 1.024.949
Totale 196.738.850 173.385.848
Quota non distribuibile 4.670.600
Residua quota distribuibile 168.715.248

Legenda:

A disponibile per aumento di capitale

B disponibile per copertura perdite

C distribuibile ai soci

15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
A breve
Scoperti bancari A richiesta - 22
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread 7.000.000 5.000.000
Fair value derivato interest rate swap 467.370 481.570
Fair value derivati commodities swap 478.442 255.375
Totale a breve termine 7.945.812 5.736.967
A medio/lungo
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread 31/12/2020 34.183.861 40.992.577
Fair value derivato interest rate swap 640.972 843.319
Totale a medio/lungo termine 34.824.833 41.835.896
Totale debiti finanziari 42.770.645 47.572.862

Al 31 dicembre 2016 Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari a breve termine per 7.945.812 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per Euro 34.824.833.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:

Scoperti c/c bancario

A differenza del 2015 non vi sono scoperti di c/c bancario al 31 dicembre 2016 (Euro 22 nell'esercizio 2015).

Finanziamento Revolving Banca IMI

In data 27 settembre 2011, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l. hanno stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 50 milioni, da utilizzarsi per cassa o per firma.

In data 20 febbraio 2015, Gas Plus S.p.A., insieme alle sue società controllate, ha sottoscritto con Banca Imi S.p.A. un accordo modificativo di alcune previsioni del contratto originario, tra cui, innanzitutto, la riduzione della linea di finanziamento ad Euro 30 milioni, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante del Gruppo.

In data 14 settembre 2016, Gas Plus S.p.A. ha esercitato l'opzione per il rinnovo di tale finanziamento sino alla data del 31 dicembre 2020 per l'importo di Euro 15 milioni.

Al 31 dicembre 2016, tale finanziamento non risulta essere utilizzato per firma e per cassa.

Il Finanziamento non è assistito da garanzie.

Per gli utilizzi per cassa, il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato alla Società nel corso del 2016 è pari a Euro 40.557 (Euro 30.849 nel 2015) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2012, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna delle situazioni semestrali o del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2016 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l. tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.

Finanziamento Medio Lungo Termine

In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:

  • una linea di credito a breve termine per un importo pari ad Euro 15 milioni, con scadenza il 31 gennaio 2012. Tale linea è stata rimborsata anticipatamente in data 23 dicembre 2011 a seguito del perfezionamento dell'operazione "Agosta";
  • una linea di credito a medio-lungo termine per un importo pari ad Euro 85 milioni, con scadenza al 30 settembre 2016, di cui al termine del primo semestre 2014, la Società, utilizzando la liquidità disponibile generata dall'attività del Gruppo, ha effettuato un rimborso anticipato per Euro 10 milioni, secondo quanto previsto dall'art. 5.2 "Rimborso Anticipato facoltativo delle Linee di Credito", oltre al rimborso della rata in scadenza nel periodo per Euro 5,4 milioni.

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2016, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 5 milioni di Euro, giungendo così ad un debito residuo pari a 41,6 milioni di Euro, da rimborsare secondo il seguente piano di ammortamento.

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2017 3.500.000
31 dicembre 2017 3.500.000
30 giugno 2018 6.000.000
31 dicembre 2018 6.000.000
30 giugno 2019 6.000.000
31 dicembre 2019 6.000.000
30 giugno 2020 5.300.000
31 dicembre 2020 5.300.000
Totale 41.600.000

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2016 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte di Gas Plus S.p.A..

Finanziamento Capex Banca IMI

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.

Gas Plus S.p.A. potrà chiedere di utilizzare la linea di credito entro il termine del 31 dicembre 2018.

In caso di suo utilizzo, il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 4.500.000
31 dicembre 2019 4.500.000
30 giugno 2020 5.000.000
31 dicembre 2020 50.000.000
Totale 64.000.000

Al 31 dicembre 2016, tale contratto di finanziamento non risulta utilizzato.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio – vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2016 tali parametri risultano rispettati.

L'erogazione del finanziamento è limitata ai progetti di esplorazione e sviluppo previsti nel Piano Capex.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2016 e 2015. Si evidenziano separatamente i crediti e i debiti correnti verso società correlate per rapporti di cash pooling.

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
A. Cassa 517 1.141
B. Altre disponibilità liquide:
Conti correnti bancari 12.431.552 22.459.083
B. Totale altre disponibilità liquide 12.431.552 22.459.083
C. Titoli detenuti per la negoziazione 3.112.463 3.121.089
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 15.544.532 25.581.313
E. Crediti finanziari correnti da parti correlate 2.471.578 2.289.180
F. Altri crediti correnti 128.783 2.069.335
G. Debiti bancari correnti - 22
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 7.000.000 5.000.000
I. Debiti finanziari correnti verso parti correlate 70.026.783 82.276.913
J. Altri debiti correnti 945.812 736.945
K. Indebitamento finanziario corrente (G)+(H)+(I)+(J) 77.972.595 88.013.880
L. Indebitamento finanziario netto corrente (K)–(D)-(E)-(F) 59.827.703 58.074.052
M. Debiti bancari non correnti 34.183.861 40.992.577
N. Obbligazioni emesse - -
O. Altri debiti non correnti 640.972 843.319
P. Indebitamento finanziario non corrente (M)+(N)+(O) 34.824.833 41.835.896
Q. Indebitamento finanziario netto (L) + (P) 94.652.536 99.909.948

16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 1.190.009 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2016 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 1,31%
- Tasso annuo di inflazione 1,50%
- Tasso annuo di incremento TFR 2,625%
- Incremento annuo retribuzioni 3,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2016 e 2015:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Saldo iniziale 1.044.286 1.028.140
Aggiustamento per scarico a fondi - (18.542)
Trasferimenti - 20.061
Benefici pagati (7.404) (41.890)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (7.404) (40.371)
Costo del servizio 76.840 78.103
Interessi netti 16.895 17.777
Subtotale incluso nel conto economico 93.735 95.880
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare 48.234 -
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
demografiche
- (53.220)
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza 11.158 13.857
Subtotale incluso nel conto economico complessivo 59.392 (39.363)
Saldo finale 1.190.009 1.044.286

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2016, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (24.893) 24.148 Tasso di attualizzazione 32.297 (33.737)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 72.612
Entro 2 anni 57.222
Entro 3 anni 59.953
Entro 4 anni 62.450
Entro 5 anni 79.206

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2016 è di 15,9 anni.

A partire dal 1° gennaio 2007 la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 4.688 (per Euro 596 al 31 dicembre 2015) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2026, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

17. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali, al 31 dicembre 2016 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Fornitori Italia 384.963 708.262
Fornitori estero 18.999 500
Totale debiti commerciali 403.962 708.762

Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 – 90 giorni.

18. Debiti verso controllate

La seguente tabella riporta il dettaglio dei debiti verso controllate al 31 dicembre 2016 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Debiti verso controllate 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Debiti finanziari 69.898.000 80.207.577
Debiti per consolidato fiscale 1.265.379 116.231
Debiti per regime IVA di Gruppo 590.357 746.582
Debiti per fair value su derivati 128.783 2.069.335
Debiti commerciali 10.113 144.710
Totale debiti verso controllate 71.892.632 83.284.436

I debiti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2016 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le altre società del gruppo. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata ed una ottimizzazione della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

I debiti per consolidato fiscale si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2016 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 7, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2016, la Società, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A., ha presentato all'Agenzia delle Entrate il Modello IVA 26 per l'adesione al regime IVA di Gruppo. I debiti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il credito IVA trasferito dalle società controllate alla fine dell'esercizio 2016.

I debiti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2016 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione al rischio di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato, nel corso dell'anno 2016, contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I debiti commerciali derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire alla società Capogruppo l'erogazione dei servizi centrali.

Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

19. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2016 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Altri debiti 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Debiti verso il personale 615.644 832.332
Debiti verso istituti di previdenza 377.096 434.345
Ritenute 163.845 160.219
IVA 474.829 -
Altri 9.819 11.932
Amministratori e sindaci 126.246 131.588
Ratei e risconti passivi - 123
Totale altri debiti 1.767.479 1.570.540

Come già segnalato nella precedente nota n. 18, Debiti verso controllate, a partire dall'esercizio 2015, nella posizione IVA della Società confluiscono i crediti/debiti IVA anche delle società controllate che anno aderito al regime IVA di Gruppo.

20. Ricavi

I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2016 2015
Prestazioni di servizi a:
- società controllante 6.000 6.000
- società controllate 4.631.191 6.012.947
- società correlate 7.500 7.500
Totale ricavi 4.644.691 6.026.447
Rimborsi vari 8.489 1.707
Plusvalenza su alienazioni di imm. materiali - 3.615
Sopravvenienze attive 6.771 41.874
Totale altri ricavi e proventi 15.261 47.197
Totale ricavi 4.659.951 6.073.644

I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate e correlate nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio al 31 dicembre 2016 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costi per materie prime e materiali di consumo 2016 2015
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Cancelleria (5.423) (12.245)
Carburanti (17.005) (17.585)
Materiale informatico (2.372) (2.269)
Altri acquisti (385) (2.421)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (25.185) (34.520)
Costi per servizi ed altri 2016 2015
Servizi e altri
Amministratori, sindaci e altri organi societari (308.160) (308.465)
Spese e consulenze professionali (918.013) (1.534.682)
Assicurazioni (50.853) (54.339)
Manutenzioni (276.294) (248.702)
Utenze passive (175.778) (179.635)
Spese e commissioni bancarie (12.391) (18.168)
Altri affitti e locazioni (284.357) (281.234)
Altri servizi (155.781) (217.846)
Oneri diversi di gestione (319.758) (281.441)
Totale costi per servizi ed altri (2.501.384) (3.124.512)
Totale costi operativi (2.526.569) (3.159.032)

22. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio al 31 dicembre 2016 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Costo del personale 2016 2015
Personale
Salari e stipendi (2.650.165) (2.656.521)
Oneri sociali (729.959) (777.235)
TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili (183.612) (157.480)
Totale costo del personale (3.563.736) (3.591.236)

Il costo del personale dell'esercizio 2016 è in linea con il costo dell'anno precedente.

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2016 e 2015 della Società è dettagliato nella tabella che segue:

Numero medio dipendenti 2016 2015
dirigenti
quadri / impiegati
operai
3
40
1
3
40
1
Totale 44 44

23. Oneri e proventi diversi

Gli oneri e proventi diversi, al 31 dicembre 2016, risultano pari a Euro 7.525.526 (nel 2015 Euro 4.403.666).

I proventi diversi includono unicamente i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente. Tali dividendi sono stati distribuiti dalle controllate GP Infrastrutture S.r.l. (già Gas Plus Reti S.r.l.) per Euro 5.500.000 (nel 2015 per Euro 2.986.923), Idrocarburi Italiana S.r.l. per Euro 2.000.000 (nel 2015 per pari importo), Gas Plus Energia S.r.l. per Euro 25.526 (nel 2015 Euro 28.389).

Nel 2016 non risultano iscritti oneri diversi, a differenza del 2015, ove la voce includeva la svalutazione della partecipazione nella società controllata Gas Plus Storage S.r.l. per Euro 611.646. Tali componenti sono state iscritte tra gli oneri e proventi diversi in relazione alla tipologia di investimento strutturale in società operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas.

24. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2016 2015
Proventi finanziari
Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti 87.063 91.512
Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling 34.584 95.566
Interessi attivi su conti correnti bancari 4.350 22.588
Altri proventi finanziari verso imprese controllate e verso
terzi 1.417 125
Proventi finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi 1.650.032 2.723.115
Variazione di fair value di strumenti finanziari 30.302 1.296.991
Totale proventi finanziari 1.807.747 4.229.897

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine (919.528) (1.105.375)
Interessi passivi su conti correnti bancari - (2.520)
Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling (15.577) (117.946)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (16.895) (17.777)
Commissioni su finanziamenti (266.144) (242.632)
Altri oneri finanziari (3.400) (49.671)
Oneri finanziari liquidati su interest rate swap (976.595) (1.147.985)
Oneri finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi (1.650.032) (2.723.115)
Variazione di fair value di strumenti finanziari (37.960) -
Totale oneri finanziari (3.886.130) (5.407.020)
Utili (perdite) su cambi (1.270) (636)
Proventi (Oneri) finanziari netti (2.079.653) (1.177.759)

I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati stipulati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.. L'effetto netto di tali strumenti, considerati speculativi ai fini IFRS per la Società capogruppo Gas Plus S.p.A., è nullo nel 2016 e nel 2015, grazie alla stipula di derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 9, Crediti verso controllate e n. 18, Debiti verso controllate.

Nell'esercizio 2016 la voce variazione di fair value di strumenti finanziari presente tra i proventi finanziari accoglie per Euro 30.302 (nel 2015 per Euro 1.296.991) la rivalutazione agli ultimi corsi di borsa dell'anno 2016 dei titoli iscritti nelle attività finanziarie.

Nell'esercizio 2016 la voce variazione di fair value di strumenti finanziari presente tra gli oneri finanziari accoglie per Euro 37.960 (nel 2015 il saldo era pari a 0) la svalutazione agli ultimi corsi di borsa dell'anno 2016 dei titoli iscritti nelle attività finanziarie. Per un maggior dettaglio si rimanda alla nota n. 12, Attività finanziarie.

25. Impegni e rischi

Impegni per investimenti

Per un maggior dettaglio degli impegni rivenienti dal contratto di Finanziamento Revolving, dal contratto di Finanziamento Medio Lungo Termine e dal contratto di Finanziamento Capex stipulati tutti con Banca IMI, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Al 31 dicembre 2016, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2016 Gas Plus S.p.A. ha in essere garanzie a favore della società controllata Gas Plus Italiana S.r.l. per acquisto gas nei confronti di terzi per 18 milioni di Euro.

Impegni derivanti da contratti di leasing operativo

Ai sensi del nuovo principio IFRS 16, Leases in corso di omologazione la Società ha impegni per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 954.771. Il dettaglio per scadenza e tipologia contrattuale è riportato nella seguente tabella:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

<1 anno >1<5 anni >5 anni Totale
Affitto di immobili 207.470 726.145 0 933.615
Locazione autovetture 15.000 6.156 0 21.156
Totale 222.470 732.301 0 954.771

Nel corso dell'esercizio 2016, la Società ha sostenuto costi per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 226.835, di cui relativi ad affitto di immobili per Euro 209.545 e locazione di autovetture per Euro 17.290.

26. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Crediti verso società correlate
Immobiliare Forlanini S.r.l. 2.288 4.575
Totale crediti verso società correlate 2.288 4.575
Crediti verso società controllate
GP Infrastrutture S.r.l. 2.618.677 2.234.779
Gas Plus Italiana S.r.l. 381.759 1.224.395
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.412.883 2.307.680
Gas Plus Energia S.r.l. 21.452 20.815
GP Infrastrutture Salso S.r.l. 315.045 309.268
Gas Plus International B.V. (8.110) -
Gas Plus Storage S.r.l. 1.315.932 1.525.220
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 39.175 19.263
Società Padana Energia S.p.A. 786.708 1.833.016
Idrocarburi Italiana S.r.l. 414.866 -
Totale crediti verso società controllate 7.298.387 9.474.436
Crediti verso società controllante
Us.Fin. S.r.l. 79.915 81.048
Totale crediti verso società controllante 79.915 81.048
Debiti verso società correlate
Immobiliare Forlanini S.r.l. (13.900) (13.106)
Totale debiti verso società correlate (13.900) (13.106)
Debiti verso società controllate
Gas Plus Energia S.r.l. (159.627) (275.334)
Gas Plus Italiana S.r.l. (23.558.639) (25.180.231)
GP Infrastrutture S.r.l. (11.053.051) (12.544.075)
Gas Plus Storage S.r.l. (23.020) (224.724)
Gas Plus Vendite S.r.l. (14.009.873) (12.075.810)
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. (477.728) (354.885)
GP Infrastrutture Salso S.r.l. (3.889.187) (2.981.001)
Idrocarburi Italiana S.r.l. (159.330) (2.172.431)
Società Padana Energia S.p.A. (18.562.177) (27.475.945)
Totale debiti verso società controllate (71.892.632) (83.284.436)

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

2016 2015
Ricavi con società correlate:
Immobiliare Forlanini S.r.l. 7.500 7.500
Totale ricavi con società correlate 7.500 7.500
Ricavi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.l. 864.171 908.392
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.429.370 2.227.361
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.019.083 1.118.304
Gas Plus Energia S.r.l. 32.980 32.845
Gas Plus Storage S.r.l. 109.224 293.397
Società Padana Energia S.p.A. 921.285 1.046.695
GP Infrastrutture Salso S.r.l. 114.262 150.573
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 27.366 42.989
Gas Plus International B.V. 108.688 192.392
Reggente S.p.A. 4.762 -
Totale ricavi con società controllate 4.631.191 6.012.947
Ricavi con società controllate:
Us.Fin S.r.l. 6.000 6.000
Totale ricavi con società controllante 6.000 6.000
Totale ricavi 4.644.691 6.026.447
Proventi diversi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.l. 5.500.000 2.986.923
Gas Plus Energia S.r.l. 25.526 28.389
Idrocarburi Italiana S.r.l. 2.000.000 2.000.000
Totale proventi diversi con società controllate 7.525.526 5.015.312
Oneri diversi con società controllate:
Gas Plus Storage S.r.l. - (611.646)
Totale oneri diversi con società controllate - (611.646)
Totale proventi e (oneri) diversi con società controllate 7.525.526 4.403.666
Costi con società correlate:
Immobiliare Forlanini S.r.l. (214.334) (211.277)
Totale costi con società correlate (214.334) (211.277)
Costi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.l. (18.526) (21.103)
Gas Plus Italiana S.r.l. (4.066) (3.112)
Gas Plus Storage S.r.l. - (8.333)
Gas Plus Energia S.r.l. - (4.500)
Totale costi con società controllate (22.592) (37.049)
Totale costi (236.926) (248.326)
Proventi finanziari:
Gas Plus Italiana S.r.l. 477.558 71.134
Gas Plus Energia S.r.l. 603 -
Gas Plus Vendite S.r.l. 91.099 299.149
Gas Plus Storage S.r.l. 30.236 85.645
Idrocarburi Italiana S.r.l. 3.745 -
Società Padana Energia S.p.A. 445.449 19.662
Totale proventi finanziari con imprese controllate 1.048.690 475.590
Oneri finanziari:
GP Infrastrutture S.r.l. (2.544) (24.217)
Gas Plus Energia S.r.l. (46) (741)
Gas Plus Vendite S.r.l. (102.632) (18.829)
Gas Plus Italiana S.r.l. (407.128) (717.836)
GP InfrastruttureTrasporto S.r.l. (79) (586)
GP Infrastrutture Salso S.r.l.
Idrocarburi Italiana S.r.l.
(677)
(268)
(4.400)
(3.090)
Società Padana Energia S.p.A. (138.129) (1.691.337)
Totale oneri finanziari con imprese controllate (651.503) (2.461.036)

I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • i proventi ed oneri finanziari derivanti dalla gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo (cash pooling), regolata sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato;
  • le variazioni positive e negative di fair value, nonché i proventi ed oneri finanziari liquidati sui derivati infragruppo stipulati nel corso dell'esercizio 2016 e 2015.

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2016 compensi per 90 migliaia di euro rispetto a 87 migliaia di euro percepiti nell'esercizio 2015.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente la gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Nell'esercizio 2016 la Società ha utilizzato il fondo svalutazione crediti per un importo pari ad Euro 13.985 a fronte della rinuncia dei crediti verso una società correlata che ha completato la procedura di liquidazione volontaria.

Rapporti con la controllante Us.fin. S.r.l.

Come descritto alla nota 14, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2016 Gas Plus S.p.A., come da delibera dell'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2016, ha erogato dividendi per un importo complessivo di Euro 4.357.294, pari a Euro 0,10 per azione in circolazione.

27. Eventi successivi alla data di bilancio

Per quanto concerne gli eventi successivi alla data di bilancio si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione. Non si sono comunque manifestati eventi successivi alla data di bilancio che possano avere impatti significativi sul bilancio d'esercizio della Società.

28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi della Società ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali la Società è esposta;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativo in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte, come anche verificato tramite i test di impairment (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 6, Partecipazioni in società controllate).

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura dei depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie disponibili alla negoziazione

In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. In conseguenza della natura e del rating degli emittenti, i rischi di credito legati ai titoli iscritti nell'attivo circolante (e valutati al fair value imputato a conto economico) per la possibile inadempienza dei relativi emittenti sono attualmente ritenuti non significativi.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2016 Gas Plus S.p.A. ha in essere fideiussioni a favore della società controllata Gas Plus Italiana S.r.l. nei confronti di terzi per acquisto gas per 18 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie. Per quanto possibile, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio della Società prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria della Società effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2016, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 16,7 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 15 milioni di Euro il contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banca IMI assistito dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine;
  • 0,5 milioni di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 24,5 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture, non assistite da garanzie, utilizzabili anche dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l.;
  • 64 milioni di Euro per la linea di credito relativa al contratto di Finanziamento Linea Capex stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 come già dettagliato nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine;
  • 6,0 milioni di Euro per la linea promiscua a copertura delle variazioni di fair value dei derivati, di cui 1,2 milioni di Euro utilizzabili anche dalle società controllate Gas Plus Vendite S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l.;
  • 0,1 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Al 31 dicembre 2016, la Società non ha utilizzato né il Finanziamento Revolving né il Finanziamento Linea Capex.

La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016

(Importi in Euro se non diversamente indicato)

Rischio di cambio

Non esistono problematiche relative alla gestione del rischio di cambio, salvo quanto relativo agli strumenti derivati correlati al prezzo del brent sottoscritti dalla Società nel corso dell'esercizio 2016 e 2015. La Società ha, tra l'altro, neutralizzato tale rischio di cambio, poiché gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alla società controllata Società Padana Energia S.p.A., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

La quasi totalità delle altre operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A..

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

In considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, si segnala che il contratto derivato di copertura del tasso di interesse stipulato non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex, tutti stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2016 2015
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie 1.993.136 2.033.805
Passività finanziarie (111.081.861) (126.200.176)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2016 e 2015, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso banche. Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita dell'1% alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di +/- 112.432 Euro (al 31 dicembre 2015 pari a Euro +/- 125.858).

Rischio di variazione del prezzo delle commodities e dei flussi finanziari

La Società non è esposta al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del brent poiché, nel corso del 2016 e 2015, gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano di copertura ai fini contabili per la Società.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

La Società è esposta al rischio prezzo in quanto detentore di titoli di capitale (azioni) iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

I valori mobiliari di capitale detenuti per la negoziazione sono quotati presso mercati organizzati. Ipotizzando una correlazione tra gli indici delle borse dove sono quotati i titoli detenuti per la negoziazione ed i titoli stessi, e assumendo che le altre variabili che influenzano il prezzo siano costanti, un incremento/decremento degli indici di borsa del 10% avrebbe comportato un utile/perdita, al netto dell'effetto fiscale, come risultato di utili/perdite sui titoli di capitale classificati come attività finanziarie al fair value imputato a conto economico, pari a Euro 225.654 e Euro 226.209 rispettivamente al 31 dicembre 2016 e 2015.

2. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2016 e 2015.

3. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in migliaia di Euro):

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Totale di Totale
valutato a fair
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 value Altro
ATTIVO
Attività finanziarie
3.241 3.112 129 - 3.241 -
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 34.825 - 641 - 641 34.184
Debiti finanziari correnti 7.946 - 923 23 946 7.000

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

4. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro):

31.12.2016 Valore contabile Finanziame nti e crediti Attività/ passività finanziarie al fair value a conto economico Attività/ passività finanziarie in regime di hedge accounting Attività disponibili per la vendita Altre attività/ passività Costo ammortizzato Totale voce contabile Fair value ATTIVO Crediti commerciali 2 2 - - - - - 2 2 Crediti verso controllate correnti 7.298 6.820 478 - - - - 7.298 7.298 Crediiti verso controllante 8 0 8 0 - - - - - 8 0 8 0 Crediti vs. altri 1 8 - - - - 1 8 - 300 1 8 Attività finanziarie 3.241 3.241 - - - - 3.241 3.241 Disponibilità liquide 12.432 12.432 - - - - - 12.432 12.432 Totale 23.071 19.334 3.719 - - 1 8 - 23.353 23.071 PASSIVO Debiti finanziari non correnti 34.825 - 641 - - - 34.184 34.825 34.825 Debito finanziari correnti 7.946 - 946 - - - 7.000 7.946 7.946 Debiti commerciali 404 - - - - 404 - 404 404 Debiti vs. imprese controllate 71.893 - 129 - - 71.764 - 71.893 71.893 Debiti vs. altri correnti 751 - - - - 751 - 1.767 751 Totale 115.819 - 1.716 - - 72.919 41.184 116.835 115.819

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016

(Importi in Euro se non diversamente indicato)

31.12.2015
Attività/ Attività/
passività passività
finanziarie al fair finanziarie in Attività Altre Totale
Valore Finanziame value a conto regime di hedge disponibili attività/ Costo voce
contabile nti e crediti economico accounting per la vendita passività ammortizzato contabile Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali
Crediti verso controllate
5 5 - - - - - 5 5
correnti 9.474 9.219 255 - - - - 9.474 9.474
Crediiti verso controllante 8
1
8
1
- - - - - 8
1
8
1
Crediti vs. altri 102 - - - - 102 - 379 102
Attività finanziarie 5.190 5.190 - - - - 5.190 5.190
Disponibilità liquide 22.460 22.460 - - - - - 22.460 22.460
Totale 37.312 31.765 5.445 - - 102 - 37.589 37.312
PASSIVO
Debiti finanziari non
correnti
41.836 - - 843 - - 40.993 41.836 41.836
Debito finanziari correnti 5.737 - 255 482 - - 5.000 5.737 5.737
Debiti commerciali
Debiti vs. imprese
709 - - - - 709 - 709 709
controllate 83.284 - 2.069 - - 81.215 - 83.284 83.284
Debiti vs. altri correnti 976 - - - - 976 - 1.571 976
Totale 132.542 - 2.324 1.325 - 82.900 45.993 133.137 132.542

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Disponibilità investite in valori mobiliari

Il fair value delle attività finanziarie rilevate al fair value tramite conto economico è determinato con riferimento al loro prezzo bid rilevato in borsa alla data di chiusura del bilancio.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del prezzo del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance della Società e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato di copertura sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance della Società e della controparte.

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value

I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.

29. Altre informazioni

Con riferimento alla informativa richiesta da Consob non si segnalano eventi significativi non ricorrenti né operazioni atipiche e inusuali, oltre a quanto già esposto.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente (Sig. Davide Usberti)

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Davide Usberti e Germano Rossi, in qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gas Plus S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.

    1. L'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 è stata valutata utilizzando come standard di riferimento l'Internal Control – Integrated Framework pubblicato dal COSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) nel mese di maggio 2013 e che rappresenta un modello di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.

Milano, 28 marzo 2017

Davide Usberti Amministratore Delegato

Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2016
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. 62
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (1) 12
Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (2) 4
Totale 78

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

÷. Attestazioni conformità covenants finanziari €. 12.000
- Certificazione tariffe joint ventures e. 10.000
Asseverazione crediti e debiti ai sensi D.L. 95/12 -2.000
Tipologia di servizi Soggetto che
ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(Euro)
Revisione contabile società
controllate estere
Rete
Deloitte
Società controllate 3.500
Totale 3.500

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