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Fincantieri

Annual Report Apr 19, 2017

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Annual Report

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fincantieri bilancio 2016

Giampiero Massolo Presidente Fincantieri

Signori Azionisti

Il 2016 è stato un anno straordinario per la vostra Azienda entro un contesto di mercato particolarmente difficile per il settore cantieristico, caratterizzato da una domanda mondiale ai minimi storici per tutte le tipologie di naviglio mercantile ed offshore, compensato tuttavia da un picco di ordinativi per le navi da crociera.

Con 25 navi ordinate, che salgono a 32 conteggiando le unità previste da memorandum of understanding e lettere d'intenti, il 2016 ha segnato un record senza precedenti per questo business, con una domanda molto articolata in termini di caratterizzazione e dimensione delle navi, ovvero sia navi di grandi dimensioni che unità di tipo expedition/niche.

Le cause che giustificano l'elevato volume di ordinativi sono fondamentalmente due. La principale è riconducibile alle attese di crescita del numero dei passeggeri, alimentata soprattutto da alcuni mercati emergenti quali Australia e Cina; quest'ultimo è destinato a diventare a breve il secondo mercato al mondo in termini di paese di provenienza dei passeggeri. La seconda, invece, si collega alla necessità di rinnovare quelle navi che sono entrate in servizio nei primi anni novanta, periodo cui risale lo sviluppo dell'industria crocieristica moderna.

Le compagnie crocieristiche sono quindi interessate a programmare lo sviluppo delle flotte, prenotando gli slots produttivi per non lasciarsi sfuggire le opportunità offerte dal mercato. L'andamento positivo della domanda, oltre a promuovere un impiego sempre più diversificato, pieno e sinergico delle capacità produttive dell'Azienda, ha favorito la politica di diversificazione anche della controllata VARD che, nel corso del 2016 e dei primi mesi del 2017, ha sottoscritto accordi con tre diverse compagnie crocieristiche per la costruzione di sette navi, alla cui realizzazione partecipa anche FINCANTIERI con la fornitura di componenti critici e di supporto tecnico.

In tema di concorrenza, inoltre, si sono verificati due segnali contrapposti: da una parte la società nipponica Mitsubishi ha definitivamente rinunciato a costruire altre navi da crociera a fronte delle difficoltà incontrate nella realizzazione della commessa Aida, dall'altra il gruppo asiatico Genting ha acquisito i cantieri tedeschi Lloyd Werft e Nordic Yards, per destinarli ad un impegnativo piano di rinnovo della flotta delle società controllate a fronte dell'indisponibilità di slots presso i cantieri europei specializzati.

Nel comparto delle navi militari, il mercato estero è stato caratterizzato dall'assegnazione di alcuni programmi di importo particolarmente rilevante. Tra questi va citato il contratto del valore di quasi 4 miliardi di euro sottoscritto da FINCANTIERI con le Forze Armate del Qatar per la realizzazione di 7 unità di superficie di ultima generazione tra cui 4 corvette e la fornitura dei servizi di supporto in Qatar per ulteriori 15 anni dopo la consegna delle unità.

Inoltre FINCANTIERI è uno dei tre costruttori preselezionati dal Capability Acquisition and Sustainment Group (CASG), l'ente del Dipartimento della Difesa australiana, per prendere parte al processo di valutazione e selezione, che porterà all'aggiudicazione della commessa di costruzione di 9 fregate di futura generazione da realizzarsi ad Adelaide per la Royal Australian Navy nel quadro del programma SEA 5000.

Questi risultati sono stati raggiunti grazie all'importante visibilità acquisita nell'ambito della costruzione delle fregate FREMM, sviluppate per la Marina Militare italiana; ne è risultata confermata la valenza strategica ricoperta dal mercato nazionale che funge da driver per l'export, con la possibilità di disporre di prodotti all'avanguardia well proven e di sviluppare con continuità l'innovazione necessaria a produrre prodotti sofisticati.

Il bilancio dell'anno appena concluso è sicuramente positivo, non solo per le performance economiche conseguite ma perché è evidente che FINCANTIERI ha superato la crisi uscendone rafforzata e con delle certezze di lavoro per i prossimi anni eccezionali, testimoniate da ben 99 navi in portafoglio e consegne che si estendono al 2025-2026.

Oggi FINCANTIERI è sicuramente la maggiore azienda cantieristica europea, con un grande cuore italiano associato ad un network produttivo mondiale che consente di servire mercati altrimenti irraggiungibili, prima per diversificazione nei comparti a maggior valore e tecnologia e con un futuro solido ben tracciato. L'intesa di principio raggiunta con le Autorità francesi circa la prospettiva di gestire STX France – da noi in corso di acquisizione dalla proprietà coreana – anche in funzione di futuri, auspicabili consolidamenti a livello europeo, fornisce un'ulteriore ed eloquente dimostrazione di questo stato di cose.

La lunga crisi che ha investito il mercato cantieristico ha rimesso completamente in discussione i tradizionali rapporti di forza tra concorrenti; infatti, i tradizionali leader asiatici, in particolare coreani, si trovano in estrema difficoltà come dimostrano i risultati di bilancio negativi, i carichi di lavoro ridottissimi, le prospettive non chiare ed i piani di ristrutturazione appena avviati incentrati su un cospicuo ridimensionamento della struttura produttiva.

A tutti gli effetti, dunque, FINCANTIERI si trova in una posizione privilegiata e grazie al suo straordinario capitale umano e tecnologico è in grado di consolidare la sua leadership e generare valore per tutti i suoi stakeholders.

Giampiero Massolo Presidente Fincantieri

Giuseppe Bono Amministratore Delegato Fincantieri

Signori Azionisti,

lI risultati conseguiti nel corso del 2016 e l'avvio del 2017 consentono di affermare che Fincantieri è oggi un gruppo unico al mondo.

L'efficace implementazione della strategia alla base del nostro Piano Industriale 2016-2020 ci ha consentito di raggiungere risultati lusinghieri e aggiungerei unici, come emerge dal confronto con le altre aziende del settore della navalmeccanica.

Il carico di lavoro complessivo ha superato ancora una volta livelli record, attestandosi a euro 24 miliardi, corrispondenti a circa 5,4 anni di lavoro se rapportati ai ricavi del 2016.

Grazie all'efficacia delle iniziative strategiche e commerciali, nel comparto delle navi da crociera sono stati finalizzati prestigiosi contratti con nuovi clienti quali Virgin Voyages e Norwegian Cruise Lines nel corso dei primi mesi del 2017. Inoltre, è stato concluso un memorandum of understanding vincolante per la costruzione di navi da crociera in Cina, paese che in breve tempo dovrebbe trasformarsi in uno dei più grandi mercati per l'industria crocieristica. La politica di espansione del mercato estero si è concretizzata nel 2016 anche in campo militare con la firma di un contratto del valore di quasi euro 4 miliardi con il Ministero della Difesa del Qatar e l'assegnazione da parte della US Navy di una ulteriore unità LCS della classe "Freedom" (LCS 25).

Le consegne delle unità in portafoglio si estendono al 2025 per le navi da crociera e al 2026 per quelle militari, un orizzonte temporale assolutamente eccezionale nell'attuale panorama industriale.

Il 2016 ha anche evidenziato una significativa ripresa della performance operativa, con la consegna puntuale di quattro navi da crociera prototipo molto complesse, e di quella economico-finanziaria. In dettaglio, i ricavi si sono attestati a euro 4,4 miliardi in crescita del 5,9%, grazie al contributo del settore Shipbuilding, alimentato in particolare dall'area di business navi da crociera che ha raggiunto un peso pari al 44% dei ricavi del Gruppo, compensando la contrazione del settore Offshore che pesa per il 20%.

L'EBITDA è pari a euro 267 milioni, con un incidenza del 6% sui ricavi, per effetto del progressivo miglioramento della performance operativa ed economica di tutti i settori del Gruppo.

L'utile di esercizio è positivo per euro 14 milioni (in miglioramento di oltre euro 300 milioni rispetto al 2015), mentre il risultato di pertinenza del Gruppo è positivo per euro 25 milioni: si tratta di una decisa svolta rispetto al 2015, anno in cui Fincantieri ha archiviato la più lunga crisi del settore.

La posizione finanziaria netta è negativa per euro 615 milioni (negativa per euro 438 milioni al 31 dicembre 2015) ed in leggero miglioramento rispetto alla guidance 2016. La maggior parte dell'indebitamento del Gruppo è riconducibile alla costruzione di navi, ovvero al finanziamento del capitale circolante. La solidità e la credibilità del Gruppo permettono allo stesso di accedere al mercato del credito per supportare eventuali fabbisogni legati alla crescita dei volumi di produzione.

Nel 2016 l'Azienda ha definito con le principali organizzazioni sindacali il nuovo contratto integrativo aziendale basato su premi incentivanti al raggiungimento degli obiettivi, parte dei quali da corrispondere mediante strumenti di welfare. La formulazione innovativa incentrata sulla corresponsabilità dei lavoratori, rappresenta un'ulteriore spinta verso una maggiore efficienza ed un innalzamento della competitività.

Nel 2016, in linea con il Piano Industriale di VARD, si è proceduto alla razionalizzazione della struttura produttiva in Brasile con la chiusura del cantiere di Niterói.

Contemporaneamente sono state sviluppate importanti sinergie produttive nel business delle navi da crociera attraverso l'utilizzo del cantiere rumeno di Tulcea a supporto del network produttivo italiano per la produzione di tronconi di navi da crociera di grandi dimensioni. Inoltre, in campo commerciale, VARD ha finalizzato importanti contratti per la realizzazione di navi "expedition cruises" la cui realizzazione prevede la fornitura da parte di Fincantieri di componenti critici e di supporto tecnico.

Infine, in linea con la politica di diversificazione adottata per superare la situazione di mercato profondamente deteriorata che investe tutto il mercato offshore, VARD ha perfezionato importanti ordini per la costruzione di module carriers vessels e pescherecci.

Per i prossimi anni si prevede per il Gruppo una ulteriore crescita dei volumi ed il miglioramento della marginalità.

L'andamento gestionale trarrà infatti beneficio dalla messa in produzione di navi da crociera derivate dalle unità prototipo, acquisite in tempi più recenti a prezzi superiori e dal maggiore contributo offerto dal business militare in corrispondenza del pieno avvio del programma di rinnovo della flotta della Marina Militare italiana e delle attività di progettazione inerenti il contratto perfezionato con il Ministero della Difesa del Qatar.

Fincantieri, in coerenza con la strategia di crescita e diversificazione perseguita sino ad oggi, intende consolidare la leadership del Gruppo nei settori ad alto valore aggiunto della cantieristica navale.

Fincantieri è oggi l'operatore più credibile e referenziato sul mercato, in grado pertanto di partecipare, in una posizione di rilievo, al processo di consolidamento della cantieristica europea. Entro questo contesto s'inquadra l'operazione di acquisizione della società STX France avviata nel 2016.

Come noto, il 3 gennaio 2017 Fincantieri è stata selezionata dal Tribunale di Seul, che gestisce il processo di vendita del 66,66% di STX France, come Preferred Bidder. La restante quota del 33,34% di STX France è detenuta dal Governo francese attraverso l'APE (Agence des participations de l'Etat).

Il 12 aprile 2017 Fincantieri ha raggiunto con il Governo francese un accordo di principio in merito all'acquisizione di STX France, formalizzato con la firma dell'Heads of Terms tra la stessa Fincantieri e l'APE. Tale accordo costituisce un elemento fondamentale per il perfezionamento degli accordi definitivi tra i futuri azionisti ed include anche le linee guida del piano industriale preparato da Fincantieri per STX France, condiviso con l'APE. ContemporaneamenteFincantieri sta lavorando con il Tribunale di Seul per finalizzare

La combinazione industriale con STX France, uno dei principali operatori nel settore crocieristico con attività anche nel segmento militare e delle energie rinnovabili, consente di accelerare il processo di consolidamento della cantieristica europea e di creare un player europeo dotato di una riconosciuta leadership tecnologica, un portafoglio clienti e prodotti unico, una presenza in tutti i segmenti della cantieristica navale a maggiore valore e,

quanto più rapidamente possibile l'acquisizione.

di conseguenza, una migliore capacità di reazione alle fluttuazioni del mercato ed alla concorrenza internazionale.

La massa critica conseguita dalle due società permetterà di sviluppare importanti aree di creazione di valore con benefici per la forza lavoro e per l'indotto. In particolare consente di sviluppare sinergie industriali nelle attività di ingegneria e di procurement e nelle operations, con importanti impatti in termini di qualità, efficienza e profittabilità nonché di potenziare le attività di ricerca ed innovazione anche attraverso l'avvio di iniziative comuni.

Infine, la partecipazione di DCNS alla compagine azionaria di STX France, voluta dal Governo francese, è da considerarsi un elemento positivo vista la lunga e fruttuosa collaborazione che lega ormai da anni Fincantieri e DCNS nel settore militare e che auspicabilmente dovrebbe facilitare lo sviluppo di ulteriori opportunità in tale ambito.

Questa combinazione industriale segna un capitolo importante nella storia di Fincantieri: porterà alla creazione di un Gruppo con dimensioni critiche rilevanti, un fatturato congiunto di circa euro 6 miliardi, un carico di lavoro complessivo di circa euro 36 miliardi, circa 22.000 dipendenti diretti e circa 90.000 risorse stimate nell'indotto.

I mesi a seguire si presentano particolarmente impegnativi per consentire una crescita ordinata del Gruppo come previsto nel Piano Industriale 2016-2020, ed i significativi miglioramenti reddituali attesi consentiranno la distribuzione di dividendi a partire dall'utile 2017.

Un ringraziamento va a tutti i lavoratori, dell'azienda e dell'indotto, che hanno contribuito efficacemente al raggiungimento dei risultati e a fare di Fincantieri un'eccellenza italiana riconosciuta a livello globale. Ciò risulta ancora più significativo se si considera che il nostro prodotto e i nostri processi sono tra i più complessi al mondo.

Sono certo che lo stesso impegno ed orgoglio ci consentiranno di vincere anche le prossime sfide.

Giuseppe Bono Amministratore Delegato Fincantieri

organi sociali e di controllo della capogruppo

Consiglio di amministrazione

(Triennio 2016-2018)

Collegio sindacale

(Triennio 2014-2016)

Giampiero Massolo (Presidente) Giuseppe Bono (Amministratore Delegato) Gianfranco Agostinetto Simone Anichini Massimiliano Cesare Nicoletta Giadrossi Paola Muratorio Fabrizio Palermo Donatella Treu Umberto Baldi (Segretario)

Gianluca Ferrero (Presidente) Alessandro Michelotti (Sindaco effettivo) Fioranna Vittoria Negri (Sindaco effettivo) Claudia Mezzabotta (Sindaco supplente) Flavia Daunia Minutillo (Sindaco supplente)

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Carlo Gainelli

Società di revisione (Novennio 2013-2021)

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Organismo di vigilanza Ex D.Lgs 231/01 (Triennio 2015-2017)

Guido Zanardi (Presidente) Stefano Dentilli (Componente) Giorgio Pani (Componente)

Informazioni in ordine alla composizione e funzioni dei Comitati del Consiglio (Comitato controllo interno e gestione rischi, al quale sono attribuite ad interim anche le funzioni del comitato competente in materia di operazioni con parti correlate, Comitato per la remunerazione, Comitato nomine e Comitato per la sostenibilità) sono fornite nella sezione Governance disponibile sul sito internet Fincantieri all'indirizzo www.fincantieri.com

DISCLAIMER

I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Fincantieri S.p.A. non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili. Le informazioni e i dati previsionali forniti non rappresentano e non potranno essere considerati dagli interessati quali valutazioni a fini legali, contabili, fiscali o di investimento né con gli stessi si intende generare alcun tipo di affidamento e/o indurre gli interessati ad alcun investimento.

Profilo del gruppo

La macrostruttura del Gruppo Fincantieri e una sintetica descrizione delle Società incluse nel perimetro di consolidamento sono rappresentate di seguito.

Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e il primo per diversificazione e innovazione. È leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all'offshore, dalle navi speciali e traghetti a elevata complessità ai mega-yacht, nonché nelle riparazioni e trasformazioni navali, produzione di sistemi e componenti e nell'offerta di servizi post vendita.

Il Gruppo, che ha sede a Trieste, in oltre 230 anni di storia ha costruito più di 7.000 navi. Con circa 19.200 dipendenti, di cui oltre 7.900 in Italia, 20 stabilimenti in 4 continenti, Fincantieri è oggi il principale costruttore navale occidentale e ha nel suo portafoglio clienti i maggiori operatori crocieristici al mondo, la Marina Militare e la US Navy, oltre a numerose Marine estere, ed è partner di alcune tra le principali aziende europee della difesa nell'ambito di programmi sovranazionali.

L'attività di Fincantieri è estremamente diversificata per mercati finali, esposizione ad aree geografiche e portafoglio clienti, con ricavi ripartiti principalmente tra le attività di costruzione di navi da crociera, navi militari e unità offshore. Tale diversificazione permette di mitigare gli effetti delle possibili fluttuazioni della domanda dei mercati finali serviti rispetto a operatori meno diversificati. In particolare il Gruppo opera attraverso i seguenti tre segmenti:

  • Shipbuilding: include le aree di business delle navi da crociera, navi militari e altri prodotti e servizi (traghetti, mega-yacht);
  • Offshore: include la progettazione e costruzione di navi da supporto offshore di alta gamma, expedition cruise vessels, navi specializzate, navi per impianti eolici offshore e l'acquacultura in mare aperto, oltre che l'offerta di propri prodotti innovativi nel campo delle navi e piattaforme semisommergibili di perforazione;
  • Sistemi, Componenti e Servizi: include le aree di business della progettazione e produzione di sistemi e componenti ad alta tecnologia, quali sistemi di stabilizzazione, propulsione, posizionamento e generazione, sistemi di automazione navale, turbine a vapore, sistemi integrati, cabine, servizi di riparazione e trasformazione e servizi di supporto logistico e post vendita.

Si segnala che a seguito della riorganizzazione operativa effettuata nel mese di novembre 2016 i servizi di riparazione e trasformazione e le aree di business delle cabine e dei sistemi integrati, precedentemente ricompresi nel settore Shipbuilding vengono ora ricompresi nel settore Sistemi, Componenti e Servizi.

Tale riorganizzazione riflette anche la strategia del Gruppo di sviluppo del business after sales nell'area delle cabine e dei sistemi integrati.

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relazione sull'andamento della gestione del gruppo fincantieri

pagina
20 Premessa
22 Highlights
25 Principali dati della gestione
36 Andamento dei settori
43 I mercati di riferimento
50 Ricerca, Sviluppo e Innovazione
54 Risorse umane
60 Ambiente e sicurezza sul lavoro
64 Gestione dei rischi d'impresa
75 Corporate Governance
76 Altre informazioni
82 Indicatori alternativi di performance
83 Prospetto di raccordo del risultato dell'esercizio e del
Patrimonio netto della capogruppo con quelli consolidati
84 Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati
nella relazione sulla gestione con quelli obbligatori

Premessa

Signori Azionisti,

I positivi risultati del 2016 evidenziano una decisa ripresa della performance operativa ed economica dell'azienda, in linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2016-2020, segnando quindi una svolta rispetto al 2015 e, in particolare, rispetto al secondo semestre del 2015, periodo con il quale Fincantieri ha archiviato la più lunga crisi del settore. Il Gruppo chiude infatti l'esercizio 2016 con un utile netto di euro 14 milioni, in miglioramento di oltre euro 300 milioni rispetto all'esercizio precedente (risultato negativo per euro 289 milioni).

Nel 2016 Fincantieri ha confermato il proprio posizionamento come leader in tutti i principali settori in cui opera, finalizzando importanti contratti sia nell'ambito dell'area di business delle navi da crociera, sia soprattutto nell'ambito dell'area di business delle navi militari con la maxi commessa acquisita dal Ministero della difesa del Qatar, che ha visto Fincantieri prevalere su altri costruttori di navi militari, grazie ad un progetto ritenuto in assoluto il più avanzato ed innovativo. Tale contratto permette a Fincantieri di realizzare una vera partnership con le forze navali dello Stato del Qatar e di acquisire nel settore militare, così come in quello delle crociere e dell'offshore, una leadership mondiale. L'accordo, del valore di euro 3,8 miliardi, prevede la fornitura di sette navi di superficie di nuova generazione destinate alla Marina militare del Qatar, di cui quattro corvette, una nave anfibia e due pattugliatori, oltre a servizi di supporto da svolgere per un periodo di 15 anni dopo la consegna delle navi. Tutte le unità del programma verranno interamente costruite nei cantieri italiani del Gruppo a partire dal 2018, assicurando 6 anni di lavoro e una ricaduta importante sulle principali società italiane della difesa.

Con riguardo al settore Shipbuilding, oltre al contratto con la Marina militare del Qatar, il Gruppo ha acquisito due ordini per la realizzazione di altrettante unità da crociera, destinate al brand Princess Cruises del gruppo Carnival Corporation ed al brand Regent Seven Seas Cruises del gruppo armatoriale Norwegian Cruise Line Holdings e una commessa dalla US Navy per la realizzazione di un'ulteriore LCS della classe "Freedom" (LCS 25).

I rilevanti successi commerciali ottenuti nel 2016 sono continuati anche nella prima parte del 2017, essendosi il Gruppo aggiudicato un importante ordine da Norwegian Cruise Line Holdings Ltd per la realizzazione di 4 navi da crociera di nuova concezione, con l'opzione per ulteriori 2 unità, del valore di euro 800 milioni ciascuna. Tale eccezionale risultato permette a Fincantieri di annoverare un nuovo prestigioso brand nel proprio portafoglio clienti, a conferma della capacità del Gruppo di sviluppare in modo flessibile soluzioni all'avanguardia al servizio di ogni segmento ed esigenza della crocieristica moderna. Si segnala, inoltre, che il Gruppo ha firmato nel mese di gennaio 2017 un Memorandum of Agreement con Carnival Corporation per la realizzazione di due nuove navi da crociera, del valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro, che saranno destinate ai brand Holland America Line e Princess Cruises.

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo può contare su un carico di lavoro complessivo che ammonta a euro 24,0 miliardi, costituito per euro 18,2 miliardi dal backlog (valore residuo degli ordini acquisiti a titolo definitivo e non ancora completati) e per euro 5,8 miliardi dal soft backlog (che rappresenta il valore delle opzioni contrattuali e delle lettere di intenti in essere, nonché delle commesse in corso di negoziazione avanzata, non ancora riflessi nel carico di lavoro) che l'azienda ritiene di poter convertire in larga parte in ordini nel breve periodo.

Nei primi giorni di luglio 2016 Fincantieri ha firmato con China State Shipbuilding Corporation (CSSC), il maggiore conglomerato cantieristico della Cina, un importante accordo per la costituzione di una joint venture finalizzata allo sviluppo del mercato croceristico cinese. Nel mese di febbraio 2017 Fincantieri, CSSC e Carnival Corporation hanno siglato un Memorandum of Agreement vincolante per la costruzione di due navi da crociera, e ulteriori quattro in opzione, che saranno le prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. Tale risultato, che permette a Fincantieri di acquisire un ruolo di primo piano a presidio di un mercato strategico ad alto potenziale, ribadisce la capacità del Gruppo di cogliere per primo le opportunità offerte dal mercato e di acquisire la leadership a livello globale in tutti i settori in cui opera.

Fincantieri, nel corso del 2016, ha anche confermato la propria capacità di completare progetti ad alta complessità nei tempi contrattuali, consegnando nell'anno 5 navi da crociera in 4 cantieri e per 5 brand diversi, tra cui i quattro prototipi "Koningsdam" per Holland America Line, "Vista" per Carnival Cruise Lines, "Seven Seas Explorer" per Regent Seven Seas Cruises e "Encore" per Seabourn Cruise Line. È bene ricordare che l'Azienda si trova attualmente a gestire un significativo aumento dei volumi produttivi, conseguente anche alla crescita del mercato delle navi da crociera registrata negli ultimi due anni, avendo completato nel 2015 il processo di ristrutturazione avviato a seguito della crisi economico finanziaria globale.

Nella prima metà del 2016, Fincantieri ha definito con le principali organizzazioni sindacali il rinnovo dell'accordo integrativo, a valere su tutti i dipendenti di Fincantieri S.p.A. e di alcune società italiane del Gruppo. L'accordo, firmato unitariamente dai sindacati, prevede l'erogazione di un premio di risultato collegato alla prestazione e alla continuità della presenza, nonché all'effettiva performance di ogni singolo lavoratore. Inoltre viene definito un innovativo modello partecipativo che, facendo perno sulla corresponsabilità dei lavoratori, garantirà livelli di efficienza che contribuiranno a favorire l'innalzamento della competitività della Società.

Nel settore Offshore, dove permane una situazione di mercato profondamente deteriorata a livello globale a causa della forte riduzione del prezzo del petrolio, si consolidano i risultati delle azioni di diversificazione in nuovi settori e nuovi mercati messe in atto dalla controllata VARD. Come conseguenza di tale strategia, il Gruppo VARD ha finalizzato nell'anno due importanti contratti rispettivamente con l'armatore Ponant per la realizzazione di 4 unità per navi expedition cruise e con l'armatore tedesco Hapag-Lloyd Cruises per la realizzazione di 2 navi dello stesso tipo; a questi contratti si aggiunge una lettera d'intenti che è stata siglata nei primi giorni del 2017 per la costruzione di una ulteriore nuova unità expedition cruise destinata ad un'importante società armatrice internazionale. Per la realizzazione di tali unità sono previsti il supporto tecnico e la fornitura di componenti critici da parte di Fincantieri.

Nello stesso periodo VARD ha inoltre acquisito alcuni importanti ordini per la progettazione e realizzazione di un totale di 20 module carrier vessels che garantiscono un rilevante carico di lavoro per i cantieri in Romania e Vietnam, di cui 17 per l'armatore Topaz Energy and Marine e 3 per l'armatore Kazmortransflot, oltre ad un ordine per la costruzione di un peschereccio destinato a HAVFISK ASA.

Sempre sul fronte della diversificazione, la controllata ha continuato a sviluppare le sinergie con le attività italiane del business navi da crociera, attraverso la costruzione di sezioni per le grandi navi da crociera in corso di realizzazione presso i cantieri italiani.

Al fine di ridurre in modo strutturale la base costi, VARD ha inoltre proseguito, nel corso dell'anno, i programmi di riorganizzazione e razionalizzazione delle proprie operations, attraverso l'utilizzo di strumenti di flessibilità del lavoro (es. temporary layoffs) per rispondere all'attuale riduzione dei volumi in Norvegia, l'adeguamento della capacità produttiva al crescente carico di lavoro in Romania, oltre che le iniziative di derisking delle attività brasiliane del Gruppo che hanno portato alla chiusura del sito di Vard Niterói e alla semplificazione della struttura societaria in Brasile mediante l'incremento della quota di partecipazione nella controllata Vard Promar al 95,15%.

Dal punto di vista dei ricavi, il 2016 è stato caratterizzato, rispetto al 2015, dal positivo andamento del settore Shipbuilding, grazie soprattutto all'incremento dei volumi di produzione delle navi da crociera e dalla tenuta del settore Sistemi, Componenti e Servizi. Nel settore Offshore il valore della produzione è in prevista contrazione, principalmente per effetto della crisi del mercato dell'Oil&Gas, in attesa del pieno sviluppo delle azioni di diversificazione, e per la riduzione delle attività produttive in Brasile dopo la chiusura del sito di Vard Niterói.

La marginalità del Gruppo ha registrato nel 2016 un significativo miglioramento nel settore dello Shipbuilding, grazie, da un lato, alla tenuta dei programmi produttivi dell'area di business delle navi da crociera con la consegna secondo le tempistiche contrattuali delle 4 unità prototipo previste, e dall'altro alle positive performance registrate sulle unità militari consegnate nell'anno. Anche la marginalità del settore Offshore ha mostrato, rispetto al 2015, una decisa ripresa soprattutto grazie al contributo positivo dei progetti in fase di costruzione in Europa ed all'utilizzo dei fondi stanziati nel 2015 relativamente alle commesse in costruzione nei cantieri brasiliani. L'Azienda, che si sta organizzando per gestire la significativa crescita di attività prevista a Piano, potrà beneficiare nei prossimi anni dell'atteso incremento dei volumi di produzione dell'area di business delle navi militari e dalle operazioni a carattere commerciale in corso di finalizzazione che potranno portare ad un consolidamento di tale livello di redditività.

Il Risultato d'esercizio ante proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti risulta positivo per euro 60 milioni (negativo per euro 252 milioni al 31 dicembre 2015).

Il Risultato d'esercizio risulta positivo per euro 14 milioni (negativo per euro 289 milioni al 31 dicembre 2015) in miglioramento di oltre euro 300 milioni dopo aver scontato costi connessi a contenziosi verso il personale per danni da amianto per euro 27 milioni.

I risultati raggiunti nell'anno confermano le aspettative della guidance 2016 e le previsioni di crescita di breve e medio termine.

Highlights

  • Risultato dell'esercizio ante proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti positivo per euro 60 milioni (negativo per euro 252 milioni al 31 dicembre 2015). Il risultato di pertinenza del Gruppo è positivo per euro 66 milioni rispetto al risultato negativo per euro 141 milioni del 2015.
  • Risultato dell'esercizio positivo per euro 14 milioni (in miglioramento di euro 303 milioni rispetto al risultato negativo per euro 289 milioni al 31 dicembre 2015). Il Risultato di pertinenza del Gruppo è positivo per euro 25 milioni (negativo per euro 175 milioni al 31 dicembre 2015).
  • Target del Piano Industriale confermati: i risultati del 2016, in netto miglioramento rispetto al 2015, confermano la guidance di breve periodo e i target di medio termine. Ricavi in crescita del 5,9% (in linea con il target 2016), EBITDA margin pari al 6,0% (superiore al target 2016) e Posizione finanziaria netta a debito pari a euro 615 milioni (migliorativa rispetto al target 2016).
  • Carico di lavoro complessivo1 pari a euro 24,0 miliardi e pari a circa 5,4 anni di lavoro se rapportato ai ricavi del 2016: il backlog al 31 dicembre 2016 è pari a euro 18.231 milioni (euro 15.721 milioni al 31 dicembre 2015) con 99 navi in portafoglio e il soft backlog è pari a circa euro 5,8 miliardi (circa euro 3,0 miliardi al 31 dicembre 2015).

1. Somma del backlog e del soft backlog

  • Continuo sviluppo di azioni strategiche e commerciali che hanno portato a finalizzare i contratti con Virgin Voyages, brand del Gruppo Virgin e nuovo operatore del comparto crocieristico. All'inizio del 2017, Fincantieri ha aggiunto un nuovo prestigioso brand nel portafoglio clienti cruise con l'ordine di 4 navi per il brand Norwegian Cruise Line e ha concluso i primi accordi vincolanti per la costruzione in Cina delle navi da crociera destinate al mercato domestico.
  • Espansione del business militare nei mercati esteri: firmato importante contratto da quasi 4 miliardi di euro con il Ministero della Difesa del Qatar che rappresenta il più rilevante traguardo commerciale degli ultimi 30 anni nel settore navale militare.
  • Decisa ripresa della performance operativa nel business cruise: consegnate nei tempi previsti le 4 navi prototipo ad elevata complessità con contemporanea messa in produzione delle navi ripetute, e/o derivate dalle unità prototipo, a più alta marginalità acquisite successivamente.
  • Efficace implementazione del Piano Industriale di VARD: razionalizzata la struttura produttiva in Brasile, sviluppate significative sinergie con il business cruise e proseguita con successo la strategia di diversificazione.
  • Nuovo contratto integrativo aziendale: il contratto, basato su premi incentivanti al raggiungimento degli obiettivi, parte dei quali verrà corrisposta mediante strumenti di welfare, rappresenta un'ulteriore spinta verso una maggiore efficienza e una novità assoluta nelle relazioni industriali, considerando anche la partecipazione alla gestione aziendale dei lavoratori a tutti i livelli.
  • Ordini acquisiti: euro 6.505 milioni (euro 10.087 milioni al 31 dicembre 2015).
  • Ricavi e proventi: euro 4.429 milioni (euro 4.183 milioni nel 2015).
  • EBITDA: euro 267 milioni (negativo per euro 26 milioni nel 2015) con un EBITDA margin consolidato pari al 6,0% (negativo per 0,6% nel 2015).
  • Posizione finanziaria netta2 negativa per euro 615 milioni (negativa per euro 438 milioni al 31 dicembre 2015), in leggero miglioramento rispetto alla guidance. La maggior parte dell'indebitamento di Gruppo è relativo al finanziamento di attività correnti riconducibili alla costruzione di navi da crociera ed è quindi strettamente legato al finanziamento del capitale circolante netto.
  • Construction loans pari ad euro 678 milioni al 31 dicembre 2016 (euro 1.103 milioni al 31 dicembre 2015) e sono relativi alla controllata VARD per euro 578 milioni mentre la restante parte di euro 100 milioni è relativa alla Capogruppo. Il decremento dei construction loans ha più che compensato l'incremento della posizione finanziaria netta osservata nell'esercizio comportando una riduzione del fabbisogno finanziario complessivo di Gruppo.
  • Investimenti effettuati nel 2016 pari a euro 224 milioni (euro 161 milioni nel 2015).
  • Free cash flow negativo per euro 164 milioni (negativo per euro 459 milioni nel 2015) per effetto dell'assorbimento di cassa derivante dall'attività di investimento per euro 237 milioni parzialmente compensato dalla liquidità generata dalle attività operative per euro 73 milioni.
  • Gli organici sono diminuiti da 20.019 unità al 31 dicembre 2015 (di cui Italia 7.771 unità) a 19.181 unità al 31 dicembre 2016 (di cui Italia 7.939 unità).

2. In coerenza con la rappresentazione data al 31 dicembre 2015 tale valore non ricomprende i construction loans

Principali dati della gestione

Dati economici 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi e proventi Euro/milioni 4.429 4.183
EBITDA Euro/milioni 267 (26)
EBITDA margin (
*)
Percentuale 6,0% (0,6)%
EBIT Euro/milioni 157 (137)
EBIT margin (
**)
Percentuale 3,5% (3,3)%
Risultato d'esercizio ante proventi ed oneri estranei
alla gestione ordinaria e non ricorrenti
Euro/milioni 60 (252)
Proventi e (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti Euro/milioni (59) (50)
Risultato del periodo Euro/milioni 14 (289)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo Euro/milioni 25 (175)
Dati patrimoniali-finanziari 31.12.2016 31.12.2015
Capitale investito netto Euro/milioni 1.856 1.704
Patrimonio netto Euro/milioni 1.241 1.266
Posizione finanziaria netta Euro/milioni (615) (438)
Altri indicatori 31.12.2016 31.12.2015
Ordini (
***)
Euro/milioni 6.505 10.087
Portafoglio ordini (
***)
Euro/milioni 24.003 22.061
Carico di lavoro complessivo (
) (*)
Euro/milioni 24.031 18.721
- di cui backlog (
***)
Euro/milioni 18.231 15.721
Investimenti Euro/milioni 224 161
Free cash flow Euro/milioni (164) (459)
Costi di Ricerca e Sviluppo Euro/milioni 96 90
Organico a fine periodo Numero 19.181 20.019
Navi consegnate (
*)
Numero 26 21
Navi acquisite (
*)
Numero 39 30
Navi in portafoglio (
*)
Numero 99 88
Ratios 31.12.2016 31.12.2015
ROI Percentuale 8,8% (8,6)%
ROE Percentuale 1,1% (20,7)%
Totale indebitamento finanziario/Totale Patrimonio netto Numero 0,8 0,7
Posizione finanziaria netta/EBITDA Numero 2,3 n.s.

Posizione finanziaria netta/Totale Patrimonio netto Numero 0,5 0,3

**) Rapporto tra EBIT e Ricavi e proventi

***) Al netto di elisioni e consolidamenti

****) Somma del backlog e del soft backlog

*****) Numero navi di lunghezza superiore a 40 metri

n.s. Non significativo

I dati percentuali contenuti nella presente Relazione sono calcolati prendendo a riferimento importi espressi in Euro/migliaia.

*) Rapporto tra EBITDA e Ricavi e proventi

ANDAMENTO OPERATIVO DEL GRUPPO

Ordini

I nuovi ordini acquisiti nel corso del 2016 ammontano a euro 6.505 milioni (euro 10.087 milioni nel 2015) con un book to bill ratio (rapporto tra ordini acquisiti e ricavi sviluppati nel periodo) pari a 1,5 (2,4 nel 2015).

Rispetto al valore complessivo degli ordini, il settore Shipbuilding pesa per l'80% (91% nel 2015), il settore Offshore per il 17% (4% nel 2015) e il settore Sistemi, Componenti e Servizi per il 10% (8% nel 2015), al lordo dei consolidamenti tra i diversi settori.

Per quanto riguarda il settore Shipbuilding, con riferimento all'area di business delle navi militari, nell'arco dell'anno Fincantieri ha acquisito un'importante maxi commessa dal Ministero della Difesa del Qatar per la fornitura di sette navi di superficie di nuova generazione e servizi di supporto post consegna (per la durata di 15 anni) da effettuarsi in loco. Inoltre, sempre con riferimento all'area di business delle navi militari, si segnalano gli ordini per una nuova unità del programma Littoral Combat Ship della classe "Freedom" (LCS 25) a seguito dell'esercizio dell'opzione da parte della US Navy e per una unità ATB (Articulated Tug Barge) per il trasporto dei beni del settore chimico/petrolifero che sarà realizzata presso lo stabilimento di Sturgeon Bay. Nell'ambito del business delle navi da crociera, Fincantieri ha finalizzato nel periodo un contratto con Carnival Corporation per la realizzazione di un'ulteriore unità, in aggiunta alle quattro previste dal Memorandum of Agreement di dicembre 2015, destinata al brand Princess Cruises, e un accordo con il gruppo armatoriale Norwegian Cruise Line Holdings per la realizzazione della seconda nave da crociera ultra lusso destinata al brand Regent Seven Seas Cruises.

Nel settore Offshore, come risultato delle strategie di diversificazione del business in risposta alla crisi di mercato del settore dell'Oil&Gas, il Gruppo VARD ha finalizzato, nel corso dell'anno, due importanti contratti rispettivamente con l'armatore Ponant per la realizzazione di 4 unità per navi expedition cruise e con l'armatore tedesco Hapag-Lloyd Cruises per la realizzazione di 2 unità, il cui contratto è divenuto effettivo a inizio ottobre 2016. Per entrambe le commesse sono previsti il supporto e la fornitura di componenti critici da parte di Fincantieri.

Nello stesso periodo VARD ha inoltre acquisito importanti ordini per la progettazione e realizzazione di un totale di 20 module carrier vessels che garantiscono un rilevante carico di lavoro per i cantieri in Romania e Vietnam, 17 dei quali per l'armatore Topaz Energy and Marine e 3 per l'armatore Kazmortransflot, oltre ad un ordine per la costruzione di un peschereccio destinato a HAVFISK ASA.

Nel corso del 2016, il settore Sistemi, Componenti e Servizi ha visto la finalizzazione di ordini per euro 664 milioni (rispetto a euro 773 milioni del medesimo periodo dell'anno precedente).

Consolidamenti

Dettaglio ordini (milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 (
*)
Importi % Importi %
FINCANTIERI S.p.A. 5.003 77 9.155 91
Resto del Gruppo 1.502 23 932 9
Totale 6.505 100 10.087 100
Shipbuilding 5.191 80 9.194 91
Offshore 1.138 17 402 4
Sistemi, Componenti e Servizi 664 10 773 8
Consolidamenti (488) (7) (282) (3)
Totale 6.505 100 10.087 100

*) I dati comparativi 2015 sono stati riesposti a seguito della ridefinizione dei settori operativi

Carico di lavoro (in%) al 31 dicembre 2016 per settore

Backlog e Soft backlog

Il carico di lavoro complessivo al 31 dicembre 2016 è risultato pari ad euro 24,0 miliardi, di cui euro 18,2 miliardi di backlog (euro 15,7 miliardi nel 2015) ed euro 5,8 miliardi di soft backlog (euro 3,0 miliardi nel 2015) con uno sviluppo delle commesse in portafoglio previsto fino al 2026.

Il backlog ed il carico di lavoro complessivo garantiscono rispettivamente circa 4,1 e 5,4 anni di attività, se rapportati ai ricavi sviluppati nell'esercizio 2016, con una prevalenza nel settore Shipbuilding. Al lordo dei consolidamenti tra i settori, il settore Shipbuilding rappresenta il 90% del carico di lavoro del Gruppo (89% nel 2015), il settore Offshore pesa per l'8% (7% nel 2015) mentre il settore Sistemi, Componenti e Servizi per il 6% (5% nel 2015).

La crescita del backlog rispetto all'esercizio precedente conferma nuovamente la capacità del Gruppo di trasformare il soft backlog in carico di lavoro.

La composizione del backlog per settore è evidenziata nella tabella che segue.

Dettaglio backlog (milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 (
*)
Importi % Importi %
FINCANTIERI S.p.A. 15.961 88 13.607 87
Resto del Gruppo 2.270 12 2.114 13
Totale 18.231 100 15.721 100
Shipbuilding 16.372 90 14.067 89
Offshore 1.361 8 1.143 7
Sistemi, Componenti e Servizi 1.155 6 934 5
Consolidamenti (657) (4) (423) (1)
Totale 18.231 100 15.721 100

*) I dati comparativi 2015 sono stati riesposti a seguito della ridefinizione dei settori operativi Il Soft backlog, che rappresenta il valore delle opzioni contrattuali, delle lettere d'intenti in essere, nonché delle commesse in corso di negoziazione avanzata, non ancora riflesse nel carico di lavoro, è pari al 31 dicembre 2016 a circa euro 5,8 miliardi rispetto a euro 3,0 miliardi al 31 dicembre 2015.

Soft backlog (miliardi di euro) 31.12.2016 31.12.2015
Importi Importi
Totale Gruppo 5,8 3,0

Nella tabella che segue sono riportate le consegne effettuate nel 2016 e quelle previste nei prossimi anni per le unità in portafoglio per le principali aree di business, suddivise per anno.

(numero) 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Oltre il 2021
Navi da crociera 5 5 5 4 4 1 1
Militare > 40 mt. 8 10 5 4 3 6 10
Offshore 13 20 17 4

Si segnala che, rispetto a quanto previsto al 31 dicembre 2015, sono state posticipate le consegne delle seguenti unità:

  • due Littoral Combat Ship della classe "Freedom" (LCS 9 e LCS 23) e il sommergibile Romei rispettivamente con la U.S. Navy e la Marina Militari italiana;
  • quattro unità offshore (di cui due OSCV e due PSV) in accordo con le società armatrici.

VARD ha, inoltre, sospeso la consegna di una unità OSCV, precedentemente prevista per il 2016 e destinata al cliente Harkand assoggettato a procedura concorsuale e cancellato l'ordine di una unità AHTS, destinata al cliente Rem Offshore Asa, la cui consegna era originariamente prevista per il 2018.

Investimenti

Gli investimenti effettuati nel corso del 2016 ammontano a euro 224 milioni, di cui euro 80 milioni in Attività immateriali (euro 61 milioni per progetti di sviluppo) ed euro 144 milioni in Immobili, impianti e macchinari.

Il 78% degli investimenti complessivi è stato effettuato dalla Capogruppo. L'incidenza degli investimenti sui ricavi sviluppati da parte del Gruppo nell'esercizio 2016 è pari al 5,1% (3,8% nel 2015).

Gli investimenti in Immobili, impianti e macchinari effettuati nel 2016 riguardano principalmente le iniziative volte a sostenere la crescita dei volumi di produzione e ad incrementare le condizioni di sicurezza e il rispetto delle normative ambientali all'interno dei siti produttivi. Più in dettaglio, sono stati realizzati interventi relativi all'estensione della chiatta semisommergibile utilizzata per il varo di unità di maggiori dimensioni presso il cantiere di Vard Tulcea, intervento funzionale alla produzione di sezioni e blocchi di navi da crociera a supporto del network produttivo italiano, all'introduzione di nuovi impianti di sabbiatura e verniciatura di manufatti presso il cantiere di Monfalcone, al riassetto delle aree operative dei siti produttivi ed all'ammodernamento tecnologico dei sistemi di saldatura per l'incremento della qualità delle lavorazioni sullo scafo.

Sono inoltre proseguiti gli investimenti per lo sviluppo di nuove tecnologie, in particolare per quanto riguarda le navi da crociera.

Dettaglio investimenti (milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2015 (
*)
Importi % Importi %
FINCANTIERI S.p.A. 174 78 112 70
Resto del Gruppo 50 22 49 30
Totale 224 100 161 100
Shipbuilding 165 74 107 67
Offshore 31 14 31 19
Sistemi, Componenti e Servizi 8 3 10 6
Altre attività 20 9 13 8
Totale 224 100 161 100
Attività immateriali 80 64 39 24
Immobili, impianti e macchinari 144 36 122 76
Totale 224 100 161 100

*) I dati comparativi 2015 sono stati riesposti a seguito della ridefinizione dei settori operativi

R&S E INNOVAZIONE

Il Gruppo, consapevole di come Ricerca e Innovazione siano i capisaldi per il successo e la futura competitività, ha spesato a conto economico nel corso del 2016 euro 96 milioni relativi all'attività di Ricerca e Sviluppo riconducibile a numerosi progetti connessi all'innovazione di prodotto e di processo; tali attività sono regolarmente condotte dal Gruppo quale presupposto strategico per mantenere, anche in futuro, un posizionamento di leader di mercato in tutti i settori ad alta tecnologia. Il Gruppo, in considerazione della loro utilità pluriennale ha inoltre capitalizzato nel 2016 costi relativi a progetti di sviluppo (euro 61 milioni); tali progetti si riferiscono principalmente alla realizzazione di dispositivi e sistemi innovativi in grado di rispettare i nuovi regolamenti internazionali in termini di sicurezza e abbattimento dei livelli di inquinamento e di garantire più elevati livelli di comfort e living delle navi da crociera, nonché allo sviluppo di impianti innovativi per il potenziamento dei requisiti tecnologici di alcune tipologie di navi militari.

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI DEL GRUPPO

Di seguito si riportano gli schemi di Conto economico, Struttura patrimoniale e Rendiconto finanziario riclassificati e lo schema della Posizione finanziaria netta utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.

Per la riconciliazione tra gli schemi riclassificati e quelli di bilancio si rimanda all'apposita sezione.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi e proventi 4.429 4.183
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (3.291) (3.337)
Costo del personale (846) (865)
Accantonamenti (25) (7)
EBITDA 267 (26)
EBITDA margin 6,0% (0,6)%
Ammortamenti e svalutazioni (110) (111)
EBIT 157 (137)
EBIT margin 3,5% (3,3)%
Proventi ed (oneri) finanziari (66) (135)
Proventi ed (oneri) su partecipazioni (10) (3)
Imposte dell'esercizio (21) 23
Risultato d'esercizio ante proventi ed oneri estranei
alla gestione ordinaria e non ricorrenti
60 (252)
di cui Gruppo 66 (141)
Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (59) (50)
Effetto fiscale su proventi e oneri estranei alla gestione e non ricorrenti 13 13
Risultato d'esercizio 14 (289)
di cui Gruppo 25 (175)

I Ricavi e proventi ammontano a euro 4.429 milioni, con un incremento di euro 246 milioni (pari al 5,9%) rispetto al 2015. La variazione è principalmente dovuta all'incremento dei ricavi del settore Shipbuilding, in particolare dell'area di business navi da crociera, che ha raggiunto un peso pari al 44% dei ricavi complessivi del Gruppo (36% nel 2015), parzialmente compensato dalla riduzione dei ricavi del settore Offshore che pesano il 20% sui ricavi complessivi del Gruppo (28% nel 2015).

L'esercizio 2016 registra un'incidenza dei ricavi generati verso clienti esteri pari all'84% dei ricavi complessivi, in linea rispetto all'esercizio 2015 (85%).

*) I dati comparativi 2015 sono stati riesposti a seguito della ridefinizione dei settori operativi

L'EBITDA nel 2016 è pari a euro 267 milioni (negativo per euro 26 milioni nel 2015) con un'incidenza sui Ricavi e proventi (EBITDA margin) pari al 6,0% rispetto ad un incidenza negativa dello 0,6% nel 2015. Tale risultato è legato al progressivo miglioramento della performance operativa ed economica di tutti i settori del Gruppo.

*) I dati comparativi 2015 sono stati riesposti a seguito della ridefinizione dei settori operativi

L'EBIT conseguito nel 2016 è pari a euro 157 milioni (negativo per euro 137 milioni nel 2015) con un EBIT margin (incidenza percentuale sui Ricavi e proventi) pari al 3,5% (-3,3% nel 2015).

Oneri e proventi finanziari e su partecipazioni: presentano un valore negativo pari a euro 76 milioni (negativo per euro 138 milioni al 31 dicembre 2015). La variazione positiva di euro 62 milioni rispetto all'esercizio precedente è principalmente attribuibile all'iscrizione di utili su cambi non realizzati per la conversione dal Dollaro americano al Real brasiliano di un finanziamento in capo a Vard Promar (al 31 dicembre 2016 il finanziamento ha generato utili su cambi non realizzati per euro 26 milioni, mentre al 31 dicembre 2015 il medesimo finanziamento aveva generato perdite su cambi non realizzate per euro 32 milioni nel 2015). Gli oneri finanziari sui construction loans nel 2016 ammontano a euro 34 milioni (euro 36 milioni nel 2015).

Imposte dell'esercizio: presentano nel 2016 un saldo negativo di euro 21 milioni rispetto al saldo positivo di euro 23 milioni del 2015, sostanzialmente per effetto del miglioramento dei redditi imponibili, con particolare riferimento a quello della Capogruppo.

Risultato d'esercizio ante proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti: si attesta al 31 dicembre 2016 ad un valore positivo di euro 60 milioni, per effetto delle dinamiche sopraesposte. Il risultato di pertinenza del Gruppo è positivo per euro 66 milioni, rispetto a un risultato negativo di euro 141 milioni del 2015.

Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti: la voce al 31 dicembre 2016 ammonta a euro 59 milioni ed include gli accantonamenti di costi e spese legali connessi a contenziosi verso il personale per danni da amianto (euro 27 milioni), gli oneri connessi ai piani di riorganizzazione e altri costi del personale non ricorrenti, in gran parte riferibili a VARD (euro 12 milioni) in particolare per la chiusura del cantiere di Niterói, gli oneri a carico Azienda per la Cassa Integrazione Guadagni (euro 1 milioni) e altri oneri e proventi di natura non ordinaria (negativi per euro 19 milioni) principalmente riferibili ad un accantonamento effettuato a copertura del rischio per l'esito negativo di una sentenza legale per una disputa in corso con un armatore di un Mega Yacht. Al 31 dicembre 2015 la voce ammontava complessivamente a euro 50 milioni ed includeva gli accantonamenti di costi e spese legali connessi a contenziosi verso il personale per danni da amianto (euro 30 milioni), gli oneri connessi a piani di riorganizzazione e altri costi del personale non ricorrenti principalmente riferibili a VARD (euro 17 milioni) e gli oneri a carico Azienda per la Cassa Integrazione Guadagni (euro 3 milioni).

Effetto fiscale per proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti: l'effetto fiscale collegato alla voce Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti risulta positivo per euro 13 milioni al 31 dicembre 2016.

Risultato d'esercizio: il risultato d'esercizio del 2016 è positivo per euro 14 milioni in netto miglioramento rispetto al 2015 (negativo per euro 289 milioni) per effetto delle dinamiche sopraesposte. Il risultato di pertinenza del Gruppo è positivo per euro 25 milioni, rispetto ad una perdita di euro 175 milioni del 2015.

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Attività immateriali 595 518
Immobili, impianti e macchinari 1.064 974
Partecipazioni 58 62
Altre attività e passività non correnti (69) (44)
Fondo Benefici ai dipendenti (58) (57)
Capitale immobilizzato netto 1.590 1.453
Rimanenze di magazzino e acconti 590 405
Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti 604 1.876
Construction loans (678) (1.103)
Crediti commerciali 1.123 560
Debiti commerciali (1.307) (1.179)
Fondi per rischi e oneri diversi (126) (112)
Altre attività e passività correnti 59 (196)
Capitale di esercizio netto 265 251
Attività nette destinate alla vendita 1
Capitale investito netto 1.856 1.704
Capitale sociale 863 863
Riserve e Utili di Gruppo 223 274
Patrimonio netto di terzi 155 129
Patrimonio netto 1.241 1.266
Posizione finanziaria netta 615 438
Fonti di finanziamento 1.856 1.704

STRUTTURA PATRIMONIALE CONSOLIDATA RICLASSIFICATA

La Struttura patrimoniale consolidata riclassificata evidenzia un incremento del Capitale investito netto al 31 dicembre 2016 di euro 152 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, dovuto principalmente ai seguenti fattori:

  • Capitale immobilizzato netto: presenta, complessivamente, un incremento pari ad euro 137 milioni. Si segnala in particolare l'aumento del valore delle Attività immateriali e degli Immobili, impianti e macchinari, per euro 167 milioni, dovuto agli investimenti del periodo al netto degli ammortamenti, e la variazione delle Altre attività e passività non correnti, per euro 25 milioni, dovuta principalmente all'effetto negativo della valutazione del fair value dei derivati su cambi.
  • Capitale di esercizio netto: il valore del Capitale di esercizio netto risulta positivo per euro 265 milioni (euro 251 milioni al 31 dicembre 2015). Le principali variazioni hanno riguardato: (i) l'incremento delle Rimanenze di magazzino e acconti (per euro 185 milioni) dovuto prevalentemente alla riclassifica dai Lavori in corso su ordinazione del valore della nave in corso di realizzazione per il cliente Harkand di VARD entrato in procedura concorsuale;

(ii) la riduzione dei Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti (per euro 1.272 milioni) principalmente per effetto delle consegne di VARD effettuate nel periodo, per la riclassifica a Rimanenze di magazzino e acconti del valore della nave citata in precedenza e per effetto della fatturazione della rata finale di tre unità cruise in consegna; (iii) l'incremento dei crediti commerciali per euro 563 milioni, principalmente dovuto alla fatturazione della rata finale delle tre unità cruise descritto al punto precedente, e iv) l'incremento dei debiti commerciali per euro 128 milioni. Si segnala, infine, che le Altre attività e passività correnti al 31 dicembre 2016 sono aumentate passando da un saldo negativo di euro 196 milioni al 31 dicembre 2015 ad un saldo positivo di euro 59 milioni al 31 dicembre 2016 principalmente per effetto della riduzione del fair value negativo dei derivati su cambi, anche a seguito della chiusura dei contratti di copertura legati alle consegne effettuate nel periodo, e della variazione positiva degli Altri crediti correnti. Si ricorda che, in considerazione delle caratteristiche operative dei construction loans e, in particolare, della circostanza che tali strumenti di credito sono ottenuti e possono essere utilizzati esclusivamente per finanziare le commesse a cui sono riferiti, gli stessi sono considerati dal management alla stregua degli anticipi ricevuti dai clienti e sono quindi classificati all'interno del Capitale di esercizio netto. I Construction loans sono pari a euro 678 milioni al 31 dicembre 2016 (euro 1.103 milioni al 31 dicembre 2015) e sono relativi alla controllata VARD per euro 578 milioni mentre la restante parte di euro 100 milioni è relativa alla Capogruppo che ha perfezionato nel corso dell'anno un construction loan, finalizzato al finanziamento della costruzione di navi da crociera.

Il Patrimonio netto registra un decremento pari ad euro 25 milioni determinato principalmente da una variazione negativa delle riserve legate agli strumenti di copertura dei flussi finanziari e di altre riserve relative a partecipazioni valutate a equity (per euro 36 milioni), il cui effetto è parzialmente compensato dall'utile netto del periodo (per euro 14 milioni).

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Liquidità 220 260
Crediti finanziari correnti 33 53
Debiti bancari correnti (306) (187)
Parte corrente dei finanziamenti da banche (128) (63)
Altri debiti finanziari correnti (19) (13)
Indebitamento finanziario corrente (453) (263)
Indebitamento finanziario corrente netto (200) 50
Crediti finanziari non correnti 115 113
Debiti bancari non correnti (229) (299)
Obbligazioni emesse (298) (298)
Altri debiti non correnti (3) (4)
Indebitamento finanziario non corrente (530) (601)
Posizione finanziaria netta (615) (438)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA CONSOLIDATA

La Posizione finanziaria netta consolidata, che non ricomprende i construction loans, presenta un saldo negativo (a debito) per euro 615 milioni in leggero miglioramento rispetto alla guidance

2016 (a debito per euro 438 milioni al 31 dicembre 2015). La maggior parte dell'indebitamento di Gruppo è relativo al finanziamento di attività correnti riconducibili alla costruzione di navi da crociera ed è quindi strettamente legato al finanziamento del capitale circolante netto. Per contro il capitale immobilizzato è finanziato principalmente con mezzi propri e per la parte restante con altre fonti di finanziamento a lungo termine. La variazione della Posizione finanziaria netta è prevalentemente dovuta alle dinamiche finanziarie tipiche del business delle navi da crociera che registra una significativa crescita dei volumi rispetto all'esercizio precedente, con tre unità in consegna nei primi tre mesi del 2017.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Flusso di cassa generato/(assorbito)
dalle attività operative
73 (287)
Flusso di cassa generato/(assorbito)
dall'attività di investimento
(237) (172)
Flusso di cassa generato/(assorbito)
dall'attività di finanziamento
115 167
Flusso monetario netto del periodo (49) (292)
Disponibilità liquide ad inizio periodo 260 552
Differenze cambio su disponibilità iniziali 9
Disponibilità liquide a fine periodo 220 260
(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Free cash flow (164) (459)

Il Rendiconto finanziario consolidato riclassificato evidenzia un Flusso monetario netto del periodo negativo per euro 49 milioni (contro euro 292 milioni di saldo negativo nel 2015) per effetto di un Free cash flow (somma del flusso di cassa delle attività operative e del flusso di cassa delle attività di investimento) negativo per euro 164 milioni, compensato dal flusso di cassa generato dall'attività di finanziamento per euro 115 milioni.

Si segnala che il flusso di cassa generato dalle attività operative include i construction loans che al 31 dicembre 2016 hanno assorbito flussi per circa euro 502 milioni (i construction loans avevano generato flussi per euro 282 milioni al 31 dicembre 2015).

INDICATORI ECONOMICI E FINANZIARI

Nella tabella che segue vengono riportati ulteriori indicatori economici e finanziari utilizzati dal management del Gruppo per monitorare l'andamento dei principali indici aziendali nei periodi considerati. La tabella che segue evidenzia l'andamento dei principali indici di redditività e il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri per i periodi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015.

31.12.2016 31.12.2015
ROI 8,8% (8,6)%
ROE 1,1% (20,7)%
Totale indebitamento finanziario/Totale Patrimonio netto 0,8 0,7
Posizione finanziaria netta/EBITDA 2,3 n.s.
Posizione finanziaria netta/Totale Patrimonio netto 0,5 0,3

n.s. non significativo

Il ROI e il ROE al 31 dicembre 2016 hanno beneficiato dei risultati positivi del 2016 rispetto a quelli del 2015 che evidenziavano un EBIT e un risultato netto negativi.

Gli indicatori di solidità ed efficienza della struttura patrimoniale al 31 dicembre 2016 comparati con quelli al 31 dicembre 2015 evidenziano un incremento principalmente per effetto dell'aumento dell'indebitamento finanziario (sia lordo che netto), dovuto all'assorbimento di risorse finanziarie necessarie a fronteggiare la crescita dei volumi produttivi del settore dello Shipbuilding.

IL DIVIDENDO

In linea con la politica già dichiarata dal management si propone di non distribuire dividendo per l'anno 2016.

Andamento dei settori

SHIPBUILDING

Il settore dello Shipbuilding include le attività di progettazione e costruzione di navi destinate alle aree di business delle navi da crociera, traghetti, navi militari e mega-yacht. La produzione è realizzata presso i cantieri italiani, europei e statunitensi del Gruppo.

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015 (
****)
Ricavi e proventi (
*)
3.246 2.652
EBITDA (
*)
185 (34)
EBITDA margin (
) (
*)
5,7% (1,3)%
Ordini (
*)
5.191 9.194
Portafoglio ordini (
*)
20.825 18.539
Carico di lavoro (
*)
16.372 14.067
Investimenti 165 107
Navi consegnate (numero) (
***)
13 9

*) Al lordo delle elisioni tra i settori operativi

**) Rapporto tra EBITDA e Ricavi e proventi del settore

***) Navi di lunghezza superiore a 40 metri

****) I dati comparativi 2015 sono stati riesposti a seguito della ridefinizione dei settori operativi

Ricavi e proventi

I ricavi del settore Shipbuilding al 31 dicembre 2016 ammontano ad euro 3.246 milioni (euro 2.652 milioni al 31 dicembre 2015) e si riferiscono, per euro 2.078 milioni, all'area di business delle navi da crociera (euro 1.573 milioni al 31 dicembre 2015), per euro 1.156 milioni, all'area di business delle navi militari (euro 1.056 milioni al 31 dicembre 2015) e, per euro 12 milioni, alle altre attività (euro 23 milioni al 31 dicembre 2015). Rispetto al 2015 si segnala la continua crescita dei volumi di produzione delle navi da crociera, con 15 unità in costruzione nel corso del 2016 rispetto alle 14 unità in costruzione nel corso del 2015, e una progressiva ripresa dei volumi di produzione delle navi militari con l'inizio delle attività di produzione legate al programma di rinnovo della flotta della Marina Militare italiana.

EBITDA

L'EBITDA del settore al 31 dicembre 2016 è pari a euro 185 milioni (negativo per euro 34 milioni al 31 dicembre 2015), con un EBITDA margin pari al 5,7% (negativo dell'1,3% al 31 dicembre 2015). La marginalità del settore Shipbuilding, dopo aver archiviato con i risultati del 2015 la più lunga crisi del settore, ha registrato un significativo miglioramento grazie sia alla tenuta dei programmi produttivi dell'area di business delle navi da crociera con le consegne secondo le tempistiche contrattuali delle 4 unità prototipo previste, che alle positive performance registrate sulle unità militari consegnate nell'anno. Si segnala, inoltre, che tali positivi risultati non beneficiano ancora dell'atteso incremento dei volumi di produzione dell'area di business delle navi militari legato all'avvio a pieno regime delle commesse sulla Legge Navale e sul Qatar.

Gli ordini

Nel corso del 2016 sono stati acquisiti ordini per euro 5.191 milioni, in particolare tali ordini si riferiscono a:

  • una nuova nave da crociera destinata al brand Princess Cruises del gruppo statunitense Carnival Corporation, la quinta unità del Memorandum of Agreement siglato alla fine del 2015;
  • una nuova nave da crociera destinata al brand Regent Seven Seas Cruises del gruppo armatoriale Norwegian Cruise Line Holdings;
  • sette navi di superficie di nuova generazione destinate alla Marina del Qatar, di cui quattro corvette di lunghezza superiore ai 100 metri, una nave anfibia (LPD – Landing Platform Dock) e due pattugliatori (OPV – Offshore Patrol Vessel) oltre ai servizi di supporto da effettuarsi in loco;
  • una nuova unità del programma Littoral Combat Ship della classe "Freedom" (LCS 25) a seguito dell'esercizio dell'opzione da parte della US Navy, attraverso la controllata Marinette Marine Corporation;
  • una unità ATB (Articulated Tug Barge) per il trasporto di beni del settore chimico/petrolifero (composta da 1 tug e da 1 barge) che sarà realizzata presso lo stabilimento di Sturgeon Bay.

Gli investimenti

Gli investimenti in Immobili, impianti e macchinari, effettuati nel corso del 2016, riguardano prevalentemente il proseguimento delle attività di implementazione di nuove tecnologie per la riduzione dell'impatto ambientale delle operations, in particolare presso lo stabilimento di Monfalcone, l'ottimizzazione dell'assetto logistico delle aree operative di alcuni siti produttivi e la continuazione di importanti iniziative di ammodernamento dei sistemi di saldatura e di miglioramento degli standard di sicurezza degli impianti, delle attrezzature e degli edifici. Per quanto riguarda il cantiere di Sturgeon Bay negli Stati Uniti, si segnala l'acquisizione di asset produttivi adiacenti al sito al fine di aumentare la capacità produttiva per la realizzazione dell'importante carico di lavoro acquisito, oltre che investimenti di riassetto logistico e di ammodernamento degli impianti produttivi. Infine, è stato completato l'intervento di ampliamento dell'unità semisommergibile Atlante II, presso il cantiere di Vard Tulcea in Romania, per consentire il varo, presso il cantiere medesimo, di scafi di maggiori dimensioni nell'ambito del programma pluriennale di realizzazione di tronconi e sezioni preallestite di navi da crociera a supporto del network produttivo italiano. Per quanto riguarda le Attività immateriali si segnalano in particolare gli investimenti per la realizzazione di dispositivi e sistemi innovativi in grado di rispettare i nuovi regolamenti internazionali in termini di sicurezza e abbattimento dei livelli di inquinamento e di garantire più elevati livelli di comfort e living delle navi da crociera, nonché allo sviluppo di impianti innovativi per il potenziamento dei requisiti tecnologici di alcune tipologie di navi militari.

La produzione

Di seguito è sintetizzato il numero di navi consegnate nel 2016:

(numero) Consegne
Navi da crociera 5
Cruise Ferries
Navi militari > 40 mt. 8
Mega-Yachts
Unità militari < 40 mt.

In particolare le principali navi consegnate sono:

  • "Viking Sea", la seconda di una serie di sei navi da crociera per la società armatrice Viking Ocean Cruises, presso lo stabilimento di Ancona;
  • "Koningsdam", nave prototipo per Holland America Line, brand del gruppo Carnival, primo operatore al mondo del settore crocieristico, presso lo stabilimento di Marghera;
  • "Carnival Vista", nave prototipo nuova ammiraglia della flotta Carnival cruise Line, brand del gruppo Carnival, presso lo stabilimento di Monfalcone;
  • "Seven Seas Explorer", la nuova nave prototipo ultra lusso di Regent Seven Seas Cruises, brand del gruppo Norwegian Cruise Line Holdings, presso lo stabilimento di Sestri Ponente;
  • "Seabourn Encore", la prima delle due navi da crociera extra-lusso per Seabourn Cruise Line, brand del gruppo Carnival, presso lo stabilimento di Marghera;
  • "Alpino", la quinta fregata del programma FREMM, per la Marina Militare italiana presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia);
  • "USS "Detroit" (LCS 7) per la US Navy, nell'ambito del programma LCS, presso lo stabilimento statunitense di Marinette (Wisconsin);
  • "Pietro Venuti", il terzo sommergibile della classe "Todaro", tipo U212A, per la Marina Militare, presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia);
  • "Itarus", la piattaforma galleggiante semisommergibile per la russa RosRAO, l'Impresa Federale Statale Unitaria per il trattamento dei rifiuti radioattivi, presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia);
  • due unità ATB (Articulated Tug Barge) per il trasporto di beni del settore chimico/petrolifero (ciascuna unità composta da 1 tug e da 1 barge) presso lo stabilimento di Sturgeon Bay rispettivamente per l'armatore Moran Towing e l'armatore Kirby Inland Marine.

OFFSHORE

Il settore Offshore include le attività di progettazione e costruzione di navi da supporto offshore di alta gamma, expedition cruise vessels, navi specializzate, navi per impianti eolici offshore e l'acquacultura in mare aperto, oltre che l'offerta di propri prodotti innovativi nel campo delle navi e piattaforme semisommergibili di perforazione. Fincantieri opera in tale settore attraverso il Gruppo VARD, FINCANTIERI S.p.A. e Fincantieri Oil&Gas S.p.A..

Il Gruppo VARD, inoltre, fornisce ai propri clienti sistemi elettrici chiavi in mano inclusivi di ingegneria, produzione, installazione, test di integrazione e commissioning.

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi e proventi (
*)
960 1.199
EBITDA (
*)
51 (3)
EBITDA margin (
) (
*)
5,3% (0,2)%
Ordini (
*)
1.138 402
Portafoglio ordini (
*)
2.366 2.729
Carico di lavoro (
*)
1.361 1.143
Investimenti 31 31
Navi consegnate (numero) 13 12

*) Al lordo delle elisioni tra i settori operativi

**) Rapporto tra EBITDA e Ricavi e proventi del settore

Ricavi e proventi

I ricavi del settore Offshore al 31 dicembre 2016 ammontano a euro 960 milioni, con un decremento del 19,9% rispetto al 31 dicembre 2015 (euro 1.199 milioni). Tale variazione è giustificata dalla riduzione dei volumi di produzione derivante dalla crisi del mercato di riferimento di VARD, in attesa che le azioni di diversificazione delle fonti di ricavo messe in atto dal Gruppo norvegese diano un contributo significativo, in particolare con l'avvio della produzione delle unità expedition cruises. La riduzione del fatturato è, inoltre, impattata dalla cessazione delle attività produttive del sito brasiliano di Niterói e dall'effetto negativo derivante dalla variazione del cambio Corona Norvegese/Euro per euro 37 milioni.

EBITDA

Il settore Offshore presenta un EBITDA al 31 dicembre 2016 pari a euro 51 milioni rispetto al saldo negativo di euro 3 milioni al 31 dicembre 2015, con una marginalità positiva del 5,3% rispetto a quella negativa dello 0,2% nel 2015. La marginalità del settore Offshore, sebbene risenta ancora del calo del volume di ordini acquisiti a partire dall'ultimo trimestre 2014, ha evidenziato un significativo miglioramento rispetto al 2015, grazie al contributo positivo dei progetti in fase di costruzione in Europa ed all'utilizzo dei fondi stanziati nel 2015 relativamente alle commesse in costruzione nei cantieri brasiliani. Nell'ambito del piano di derisking delle proprie operations in Brasile, il Gruppo norvegese ha inoltre completato il processo di phasing out delle attività produttive di VARD Niterói e ha incrementato la propria quota di partecipazione in Vard Promar al 95,15% semplificando la struttura societaria nel paese.

Gli ordini

Nell'esercizio 2016 gli ordini acquisiti ammontano ad euro 1.138 milioni. Nello specifico:

  • venti module carrier vessels, di cui diciassette per l'armatore Topaz Energy and Marine e tre per l'armatore Kazmortransflot da realizzarsi in Romania e Vietnam;
  • sei navi da crociera speciali di piccole dimensioni, di cui quattro per l'armatore Ponant e due per l'armatore Hapag-Lloyd da realizzarsi interamente in Romania e Norvegia con il supporto e la fornitura di componenti critici da parte di Fincantieri;
  • un ordine per la progettazione e realizzazione di un peschereccio per HAVFISK ASA.

Gli investimenti

Nel 2016 gli investimenti hanno riguardato principalmente l'estensione della capacità produttiva del cantiere di Vard Tulcea volta a supportare la costruzione degli scafi di unità cruise per la Norvegia e il programma pluriennale di realizzazione di tronconi e sezioni preallestite di navi da crociera a supporto del network produttivo di Fincantieri.

La produzione

Di seguito è sintetizzato il numero di navi consegnate nel corso del 2016:

(numero) Consegne
AHTS 2
PSV (incluso MRV) 3
OSCV 3
Altre 5

2 AHTS (Anchor Handling Tug Supply)

  • l'unità "Bourbon Artic" consegnata presso il cantiere Vard Brattvag (Norvegia) alla società armatrice Bourbon;
  • l'unità "Skandi Paraty" consegnata presso il cantiere di Vard Niterói (Brasile) alla società armatrice DOF.

3 PSV (Platform Supply Vessel)

  • l'unità "MMA Brewster" consegnata presso il cantiere Vard Vung Tau (Vietnam) alla società armatrice Mermaid Marine Australia Offshore;
  • le due unità "NAO Galaxy" e "NAO Horizon" consegnate presso il cantiere Vard Aukra (Norvegia) alla società armatrice Nordic American Offshore.

3 OSCV (Offshore Subsea Construction Vessel)

  • l'unità "Skandi Açu" consegnata presso il cantiere Vard Søviknes (Norvegia) alla società armatrice Techdof Brasil;
  • l'unità "Normand Maximus" consegnata presso il cantiere Vard Brattvaag (Norvegia) alla società armatrice Solstad offshore;
  • l'unità "Deep Explorer" consegnata presso il cantiere Vard Langsten (Norvegia) alla società armatrice Technip.

5 Altre

  • le tre unità LPG Carrier, "Barbosa Lima Sobrinho", "Darcy Ribeiro" e "Lucio Costa" consegnate presso il cantiere Vard Promar (Brasile) al cliente Transpetro;
  • l'unità Fishing, "Newfoundland Victor", consegnata presso il cantiere Vard Aukra (Norvegia) alla società armatrice Newfoundland Resources;
  • l'unità Fishing, "Breivik Junior", consegnata presso il cantiere Vard Braila (Romania) alla società armatrice Breivik.

SISTEMI, COMPONENTI E SERVIZI

Il settore Sistemi, Componenti e Servizi include le attività di progettazione e produzione di sistemi, componenti, cabine, servizi di riparazione e trasformazione e quelli di assistenza post vendita alle produzioni navali. Tali attività sono svolte da FINCANTIERI S.p.A. e dalle controllate Isotta Fraschini Motori S.p.A., Delfi S.r.l., Seastema S.p.A., Marine Interiors S.p.A., Fincantieri SI S.p.A. e FMSNA Inc..

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015 (
***)
Ricavi e proventi (
*)
495 498
EBITDA (
*)
62 42
EBITDA margin (
) (
*)
12,5% 8,4%
Ordini (
*)
664 773
Portafoglio ordini (
*)
1.742 1.446
Carico di lavoro (
*)
1.155 934
Investimenti 8 10
Motori prodotti in officina (numero) 45 44

*) Al lordo delle elisioni tra i settori operativi

**) Rapporto tra EBITDA e Ricavi e proventi del settore

***) I dati comparativi 2015 sono stati riesposti a seguito della ridefinizione dei settori operativi.

Ricavi e proventi

I ricavi del settore Sistemi, Componenti e Servizi al 31 dicembre 2016 ammontano a euro 495 milioni, sostanzialmente in linea rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (euro 498 milioni). Nel 2016 si è registrato un aumento dei volumi di vendita di sistemi e componenti, che hanno beneficiato della Legge Navale, e dei servizi di post vendita in ambito militare; tale incremento ha compensato il minor contributo derivante dalle attività di trasformazione navale che, nel corso del precedente esercizio, avevano beneficiato dello sviluppo del programma Rinascimento per il cliente MSC.

EBITDA

L'EBITDA del settore al 31 dicembre 2016 ammonta a euro 62 milioni (EBITDA margin pari al 12,5%) in aumento rispetto a euro 42 milioni (EBITDA margin pari all'8,4%) del 2015. La variazione positiva è in gran parte attribuibile al maggiore contributo sia dei servizi di riparazione e trasformazione, prevalentemente in ambito cruise, che delle attività di progettazione e produzione di sistemi e componenti.

Gli ordini

Nel settore Sistemi, Componenti e Servizi il valore degli ordini del 2016 si attesta a euro 664 milioni e sono composti principalmente da:

  • 21 impianti di stabilizzazione e 13 impianti eliche di manovra per le commesse militari e le commesse cruise;
  • 7 impianti di timoneria, 7 helicopter landing grids e 3 eliche di manovra per le commesse militari;
  • 8 impianti eliche di propulsione e 8 impianti linee d'assi, 8 elevatori, 8 shipset portelloni hangar, 7 porte stagna e 7 aree modulari di poppa per le commesse militari;

  • 1 rampa laterale e poppiera, 1 riduttore di propulsione, 8 involucri per turbine e 2 portelloni a murata per elevatori aeromobili per le commesse militari;

  • 3 turbine di bordo THR per le commesse cruise;
  • fornitura di nuovi impianti di automazione, aggiornamenti e modifiche a impianti esistenti sulle commesse militari e su navi della Direzione Mercantile e altri clienti quali HAL, Azimut Benetti, Princess;
  • fornitura impianti entertainment e assistenza su unità da crociera MSC Seaside, Carnival Vista e Mega Yacht;
  • fornitura di generatori diesel (DDGG) per i programmi della Marina Militare;
  • fornitura di In Service Support (ISS) alla Marina Militare italiana, fornitura di Integrated Logistic Support (ILS) relativo all'ordine Iraq e attività di refitting per la commessa Malta;
  • servizi di assistenza post vendita e fornitura di ricambi per i programmi della Marina Militare e della Guardia Costiera USA, per le commesse cruise e per altri clienti minori;
  • ordini per la fornitura completa di cabine per 3 navi da crociera, 2 sale pubbliche, l'arredamento navale completo di 2 navi da crociera in costruzione nei cantieri norvegesi di Vard e progetti di after sales.

Si segnala, infine, che Fincantieri ha consegnato nel 2016 due pattugliatori Offshore Patrol Vessels (OPV) nell'ambito del contratto di fornitura di quattro unità OPV alla Guardia Costiera del Bangladesh. Tale fornitura rientra nel programma di ammodernamento e conversione delle corvette della Classe "Minerva" dismesse dalla Marina Militare.

ALTRE ATTIVITÀ

Le Altre attività includono principalmente i costi di Corporate per le attività di indirizzo, controllo e coordinamento che non risultano allocati agli altri settori.

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi e proventi - -
EBITDA (31) (31)
EBITDA margin n.a. n.a.
Investimenti 20 13

n.a. non applicabile

Gli investimenti

Le iniziative più rilevanti includono gli investimenti relativi allo sviluppo dei sistemi informativi a supporto dell'attività del Gruppo, ed in particolare, il proseguimento dell'attività di implementazione di un sistema integrato per la progettazione delle navi (CAD) e gestione delle fasi del ciclo di vita del progetto (PLM), finalizzato ad aumentare l'efficienza e l'efficacia del processo di ingegneria. Inoltre, in continuità con gli anni passati, sono proseguiti gli investimenti volti al rinnovo delle infrastrutture di rete e delle dotazioni hardware e gli interventi di miglioramento e di evoluzione dei software tecnici e gestionali del Gruppo.

I mercati di riferimento

Le navi da crociera

Il comparto delle navi da crociera sta attraversando una fase particolarmente favorevole con il 2016 che ha fatto registrare un nuovo record con il perfezionamento di ordini per 25 nuove navi con stazza lorda maggiore di 10.000 tonnellate, in costante miglioramento rispetto a quanto consuntivato nel 2015 (19 unità) e nel 2014 (16 unità). Se si considerassero gli ulteriori accordi sottoscritti tra cantieri ed armatori, sotto forma di lettere di intenti e memorandum of understanding, la domanda nel 2016 salirebbe a 32 unità.

Ne deriva un portafoglio ordini mondiale a dicembre 2016 ai massimi storici, composto da 69 unità, che salgono ulteriormente a 75 conteggiando gli ultimi eventi del 2017, con consegne che si estendono al 2027, assicurando ai cantieri una visibilità in termini di carico di lavoro eccezionalmente lunga. I programmi di investimento in nuove navi sono alimentati, in generale, dall'andamento favorevole della domanda di crociere proveniente dai mercati tradizionali quali Europa ed America e da quelli emergenti come la Cina, ma anche dall'ingresso di nuovi operatori con approcci strategici innovativi intenzionati a raggiungere con la loro offerta target aggiuntivi di clientela.

Per quanto riguarda il mercato dei crocieristi, l'associazione mondiale delle compagnie crocieristiche (Cruise Lines International Association) prevede anche per il 2017 una crescita del numero dei passeggeri che dovrebbero attestarsi complessivamente intorno ai 25,3 milioni (+ 4,5% rispetto al 2016), favorendo l'incremento della redditività e dei tassi di occupazione delle flotte dei maggiori operatori del settore. In un contesto generalizzato di crescita dei mercati tradizionali nordamericano ed europeo, appare in controtendenza il rallentamento di quello italiano, penalizzato dall'instabilità dell'area del Nordafrica e dai problemi infrastrutturali su Venezia, elementi che impattano negativamente sull'offerta di itinerari e quindi sulla presenza di navi in Mediterraneo. Con riferimento ai mercati emergenti, le prime stime sul 2016 indicano che il numero dei passeggeri cinesi avrebbe raggiunto quota 1,7 milioni (+70% rispetto al 2015), con la previsione di un ulteriore aumento nel 2017 che porterebbe la Cina ad essere il secondo mercato al mondo in termini di paese di provenienza dei passeggeri.

Riconoscendo la valenza strategica della Cina per il futuro dell'industria crocieristica, Fincantieri ha avviato una serie di iniziative in questo paese tra cui il raggiungimento di un importante accordo con China State Shipbuilding Corporation (CSSC), il maggiore conglomerato cantieristico della Cina, per la costituzione di una joint venture finalizzata allo sviluppo e alla crescita dell'industria crocieristica cinese.

Fincantieri, China State Shipbuilding Corporation (CSSC) e Carnival Corporation & plc, hanno successivamente firmato un Memorandum of Agreement (MoA) vincolante per la costruzione di due navi da crociera, e ulteriori quattro in opzione, che saranno le prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. Le parti hanno firmato il MoA per conto della joint venture tra Fincantieri e CSSC Cruise Technology Development Co. Ltd, della joint venture tra Carnival Corporation e CSSC, e del cantiere di Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co., Ltd (SWS).

La domanda di nuove navi è anche motivata dalla scelta di alcuni operatori affermati, di procedere al rinnovo delle unità più datate. Tra questi figura il gruppo asiatico Genting Hong Kong, proprietario delle compagnie Star Cruises, Dream Cruises e Crystal Cruises, che ha acquisito i cantieri tedeschi Lloyd Werft e Nordic Yards, quest'ultimo ridenominato MV Werften, per destinarli al piano di rinnovo ed ampliamento della flotta delle società controllate a fronte dell'indisponibilità di slot

presso i cantieri europei specializzati. Il nuovo operatore si cimenta in una sfida difficile: la realizzazione di navi prototipo nel rispetto di un piano di produzione caratterizzato da lead-time competitivi presso un contesto cantieristico privo di esperienza recente nella costruzione di navi passeggeri, con evidenti carenze di risorse progettuali e privo di una consolidata rete di fornitori. L'iniziale programma di produzione è stato già rivisto posticipando la consegna di alcune navi.

Nel 2016, inoltre, è maturata la richiesta di navi di piccola dimensione di tipo expedition cruise, segmento caratterizzato dalla maggiore obsolescenza delle flotte. In questo ambito, la controllata VARD ha perseguito con successo la sua strategia di diversificazione, aggiudicandosi la costruzione di sei navi luxury expedition, per conto di due rinomate compagnie, la francese Ponant, storico cliente di Fincantieri, e la tedesca Hapag Lloyd Cruises.

Sotto "Koningsdam" Holland America Line

Sopra Sommergibile "Pietro Venuti" Marina Militare

Le navi militari

Nel 2016, nel comparto delle navi militari, si è assistito alla continuazione di alcuni importanti programmi domestici, con particolare riferimento agli Stati Uniti, dove la controllata Fincantieri Marine Group ha ricevuto conferma dell'ordine per la LCS 25, undicesima unità della classe "Freedom" prevista dal piano originale del 2010.

Il mercato estero, invece, è stato caratterizzato dall'assegnazione di alcuni programmi di importo particolarmente rilevante. Tra questi va citato il contratto del valore di quasi euro 4 miliardi sottoscritto da Fincantieri con il Ministero della Difesa del Qatar per la realizzazione di 7 unità di superficie di ultima generazione tra cui quattro corvette, una nave anfibia (LPD - Landing Platform Dock) e due pattugliatori (OPV - Offshore Patrol Vessel) e dei servizi di supporto in Qatar per ulteriori 15 anni dopo la consegna delle unità.

Sempre in ambito estero, l'Australia si è confermata uno dei paesi di maggiore interesse strategico per la numerosità ed entità dei programmi navali in corso. Nel 2016 la Marina Militare Australiana ha assegnato alla società francese DCNS il programma del valore di euro 34 miliardi per la costruzione di 12 sommergibili nell'ambito del programma SEA 1000 (il coinvolgimento dell'intera industria francese è stimato in euro 17 miliardi, di cui euro 8 miliardi riconducibili a DCNS), mentre la società spagnola Navantia si è aggiudicata la costruzione di due rifornitori di squadra.

Fincantieri è uno dei tre costruttori preselezionati in Aprile dal Capability Acquisition and Sustainment Group (CASG), l'ente del Dipartimento della Difesa australiana, per prendere parte al processo di valutazione e selezione, che durerà circa un anno e che porterà all'aggiudicazione della commessa di costruzione di 9 fregate di futura generazione da realizzarsi ad Adelaide per la Royal Australian Navy nel quadro del programma SEA 5000.

Fincantieri è stata selezionata dal CASG grazie all'enorme visibilità acquisita nell'ambito della costruzione delle proprie fregate FREMM, sviluppate per la Marina Militare italiana, confermando la valenza strategica ricoperta dal mercato nazionale che funge da driver per l'export offrendo la possibilità di disporre di prodotti all'avanguardia well proven e di sviluppare con continuità l'innovazione necessaria a produrre prodotti sofisticati.

I mega yacht

Per quanto riguarda il comparto dei mega yacht, il 2016 ha continuato a risentire di un clima di incertezza, collegato a fattori geopolitici ed economici, nonostante il mercato dei beni di lusso continui a crescere, come anche l'entità della ricchezza ed il numero di coloro che la detengono.

Nel complesso per gli yachts di dimensioni superiori ad 80 metri sono stati ordinati 6 mezzi, eguagliando il valore dello scorso anno.

Sotto il profilo dell'offerta, nel settore si sta assistendo ad un processo di scrematura dei concorrenti dopo l'euforia che aveva portato all'ingresso di numerosi operatori prima dell'avvento della crisi economico finanziaria del 2008. Da allora numerosi progetti, che erano stati annunciati, sono rimasti incompiuti presso tali nuovi operatori, mentre un ristretto gruppo di costruttori, per lo più olandesi, tedeschi ed italiani, ha rafforzato la propria posizione competitiva principalmente per i progetti customizzati di maggiori dimensioni, potenziando l'impiantistica dedicata sia alla costruzione che all'attività di refitting e manutenzione.

Sotto Mega yacht "Serene"

Sopra Offshore Subsea Construction Vessel "Normand Maximus" Solstad Offshore

Offshore

Il settore offshore è stato caratterizzato anche quest'anno da una situazione di mercato profondamente deteriorata a livello globale a causa della forte riduzione del prezzo del petrolio che ha toccato i minimi storici nel gennaio 2016 con una quotazione inferiore ai 30 dollari al barile. Negli ultimi mesi del 2016, a seguito della decisione dell'OPEC di tagliare la produzione di greggio, il prezzo del petrolio è tornato progressivamente ad aumentare portandosi a circa 54 dollari al barile alla fine di dicembre. Per tutto il 2016, il basso prezzo del petrolio ed il calo della spesa in attività di esplorazione e produzione hanno influito negativamente sul mercato degli offshore supply vessels (OSV) caratterizzato da eccessi di offerta, insufficienti livelli di utilizzo della flotta e bassi noli.

Ne consegue che la domanda di nuove unità è stata particolarmente modesta e molte consegne sono state oggetto di slittamento o cancellazione, provocando il fallimento di alcuni cantieri. Per quanto concerne il settore eolico offshore, sebbene abbia mostrato segnali interessanti, la domanda è stata comunque contenuta e ha riguardato perlopiù unità destinate all'installazione di impianti. Di fronte a questo scenario, il Gruppo Vard è impegnato nello sviluppo di soluzioni economicamente efficaci per affrontare le sfide del settore in un contesto di prezzo del petrolio più basso rispetto al passato, senza compromettere i contenuti innovativi, le prestazioni, la qualità e la sicurezza. Le opportunità di mercato sono continuamente monitorate, ma non si attende alcuna ripresa significativa della domanda nel breve termine.

Le riparazioni e le trasformazioni

Il mercato delle riparazioni in generale è stato, anche nel 2016, negativamente influenzato dalle modeste risorse destinate alla manutenzione delle flotte da parte degli armatori quale conseguenza della congiuntura sfavorevole che interessa il settore dello shipping.

La competizione resta intensa, soprattutto nella fascia di mercato relativa alla riparazione di navi tradizionali (cisterne, bulk) ed in particolare per le unità di dimensioni ridotte (fino a 160 metri in lunghezza), ad opera sia di altri cantieri italiani che di numerosi operatori presenti nell'area Mediterranea (Gibilterra, Spagna, Francia, Croazia, Montenegro, Grecia, Turchia). Il comparto di maggiore interesse si conferma quello delle navi da crociera che offre opportunità per interventi di manutenzione e di refitting di unità in flotta, motivati dalla necessità di

adeguamento alle più recenti normative ambientali e di allineamento degli standard a quello delle navi di nuova generazione per garantire un'uniforme percezione dei brand da parte dei passeggeri.

In tal senso si colloca la collaborazione su base esclusiva sottoscritta da Fincantieri con il cantiere cinese di Huarun Dadong Dockyard volta a sviluppare la gestione tecnica congiunta delle attività di riparazione, dry-docking e conversione in ambito cruise alla luce del numero crescente di navi che hanno come base operativa la Cina.

"MSC Sinfonia" Programma Rinascimento MSC Crociere

Ricerca, Sviluppo e Innovazione

Nel 2016, il Gruppo ha investito in attività di ricerca, innovazione e sviluppo euro 96 milioni. Tale impegno rappresenta un investimento necessario per rafforzare la posizione competitiva del Gruppo in un contesto di mercato che, nonostante i segnali di miglioramento registrati, rimane difficile e in cui l'innovazione di prodotto e di processo costituisce un fattore chiave di successo. Nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha proseguito nello sviluppo di diverse soluzioni tecnologiche focalizzate sull'efficienza energetica, la riduzione dell'impatto ambientale, la massimizzazione del carico pagante, la riduzione dei costi di prodotto e di esercizio, il miglioramento della sicurezza e della qualità percepita ed il rispetto delle normative in rapida evoluzione. A fronte di tali attività nel 2016 sono state depositate 4 domande di brevetto relative a dispositivi innovativi che troveranno applicazione sui prodotti del Gruppo.

A supporto del processo di Ricerca e Innovazione, nell'ottica dell'Open Innovation, Fincantieri ha proseguito lo scouting tecnologico, fondamentale strumento di analisi dello sviluppo dell'innovazione, sia essa radicale o incrementale, in settori diversi da quello navale e volto all'individuazione di tecnologie trasferibili nei campi in cui opera Fincantieri, e l'iniziativa di innovazione con la Supply Chain per condividere con i fornitori le road map di innovazione dei principali sistemi e le relative attività. In tali ambiti, sono stati definiti una serie di validi spunti progettuali.

La controllata VARD svolge un'ampia gamma di attività di Ricerca & Sviluppo (R&S), sia al suo interno che in collaborazione con partner industriali ed accademici. I suoi progetti prestano particolare attenzione alla sicurezza, funzionalità, efficienza, consumo di combustibile ed impatto ambientale della nave.

La strategia di diversificazione, avviata da VARD ad inizio 2016, ha avuto un profondo impatto sulla sua attività di R&S e di innovazione. Per entrare in nuovi segmenti di mercato, parallelamente alle iniziative commerciali, sono stati sviluppati svariati nuovi progetti indirizzati a navi passeggeri, energia eolica in ambito offshore e mezzi per la pesca e l'acquacoltura. Nello sviluppare nuovi progetti per nuovi mercati, VARD sfrutta la sua ampia esperienza in R&S, ingegneria e progettazione acquisita nel settore offshore ed in particolare la sua esperienza con navi che possono operare in condizioni atmosferiche estreme.

Durante l'anno, altre aree di interesse per VARD hanno riguardato la progettazione di concept di navi specializzate per l'industria dell'Oil & Gas e lo sviluppo di soluzioni più efficaci per soddisfare le sfide dell'industria petrolifera in un contesto in cui il prezzo del petrolio è basso, senza compromettere innovazione, performance, qualità e sicurezza.

Nell'area Equipment and Solutions, Vard Electro ha avviato un nuovo sistema di gestione della potenza (Power Management System, PMS) ed un sistema di automazione integrata (Integrated Automation System, IAS). È stato utilizzato per la prima volta un nuovo sistema di plancia, sviluppato grazie al progetto innovativo "A Step Forward" iniziato nel corso del 2015. L'attività di R&S è stata indirizzata anche sui sistemi di immagazzinamento di energia tramite batterie e sui sistemi di sensori wireless.

QUADRO DI RIFERIMENTO

Fincantieri partecipa al programma "Horizon 2020" che prevede forme di sostegno ai progetti di Ricerca & Innovazione finalizzati alla crescita ed alla competitività europea attraverso collaborazioni settoriali pubblico/privato, finalizzate ad una migliore integrazione degli stakeholders e attraverso un impegno formale in termini di risorse e risultati.

Fincantieri, inoltre, partecipa e fa parte del management di "Vessels for the Future", l'associazione di ricerca industriale di cui Fincantieri è socio fondatore insieme a Rolls Royce, e che intende promuovere la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione nell'ambito marittimo. Le attività dell'associazione permettono l'identificazione delle priorità di Ricerca e Innovazione marittima e l'aggregazione degli stakeholder nel settore europeo al fine di favorire lo sviluppo dei temi relativi alla competitività e alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza nel programma "Horizon 2020".

Le attività dell'"European Sustainable Shipping Forum" (ESSF), avviate nel 2014, sono state prolungate nel 2016 fino al 2018. Come è noto l'ESSF, le cui attività sono seguite da Fincantieri, si prefigge di individuare e superare gap tecnologici e normativi per promuovere l'utilizzo di LNG come combustibile alternativo e l'uso di sistemi di trattamento delle emissioni in aria.

In ambito nazionale, nel 2016 è stato attivato lo strumento introdotto dalla Legge di Stabilità del 23 Dicembre 2014, n. 190, che equipara la cantieristica agli altri settori industriali, eliminando le restrizioni precedentemente imposte dagli Shipbuilding Framework e dando grande impulso all'innovazione di prodotto e di processo nel settore della cantieristica.

Nel 2016, il MIUR ha completato l'impostazione della cosiddetta 'politica dei cluster', consolidando il ruolo di organismi di riferimento dei Cluster Tecnologici Nazionali (CTN) per le rispettive aree di competenza e rafforzando la loro funzione di soft-governance dell'incontro tra ricerca scientifica e industria; inoltre, ha emanato un bando per la costituzione di 4 nuovi Cluster, tra i quali uno dedicato ai temi della Blue Growth, per completare lo spettro delle tematiche strategiche individuate dal Piano Nazionale della Ricerca 2016-2020. L'Azienda è coinvolta sia nella guida del CTN Trasporti attivo dal 2014, sia nel coordinamento dell'ampia partnership che ha proposto la costituzione del CTN Blue Italian Growth.

Infine, l'Azienda prosegue il proprio sostegno attivo agli interventi del MIUR sui temi industriali nell'ambito della Joint Programming Initiative Health and Productive Seas and Oceans ("JPI Oceans"), e quello finalizzato a portare ad una maggiore centralità dei temi mediterranei nel programma "BlueGrowth" di "Horizon 2020" - iniziativa "Blue Med - research and innovation initiative for blue jobs and growth in the Mediterranean" -, ambito nel quale la "CSA Blue Growth" ha proseguito i suoi lavori formulando indirizzi alla Commissione Europea in relazione ai nuovi Work Programme.

PRINCIPALI PROGETTI IN CAMPO EUROPEO

In ambito europeo proseguono le attività dei progetti di ricerca collaborativi "JOULES", focalizzati al miglioramento dell'efficienza energetica della nave nel corso della sua intera vita operativa, e "LeanSHIPS", finalizzato allo sviluppo di soluzioni tecnologiche puntuali che permettano di ridurre ulteriormente l'impatto ambientale delle navi costruite in Europa.

Nel corso dell'anno si sono concluse le attività della Support Action "MESA", volta al rafforzamento delle strategie di ricerca ed innovazione dell'industria del trasporto marittimo in Europa, attraverso gruppi di integrazione su aree tematiche di carattere tecnologico.

Nel mese di settembre 2016 sono state avviate le attività del progetto "HOLISHIP", della durata di 48 mesi, finalizzato all'ottimizzazione della fase di progettazione della nave allo scopo di minimizzare i costi totali nell'intero ciclo di vita del prodotto.

Nel corso del 2016 è stata presentata inoltre una proposta di progetto a valere sul bando MG-2.2-2016 del programma Horizon 2020 sull'uso di materiali speciali per la costruzione navale; la proposta ha superato le due fasi di approvazione e nei primi giorni del 2017 è stata approvata dalla Commissione Europea. Il progetto sarà avviato nel corso del 2017.

Nell'ambito dei contratti stipulati con l'"European Defence Agency" (EDA) per progetti di ricerca a cui il Gruppo Fincantieri partecipa, vanno menzionati il progetto "FLOWIS" - Flow in Service e lo Study on Industrial and Technological Competences in the Naval Sector che, nel 2016, ha visto la consegna della relazione finale.

Fincantieri e la controllata Cetena continuano inoltre a partecipare alle attività definite nell'ambito del "Cooperative Research Ships" (CRS), un'iniziativa coordinata da "MARIN" - Maritime Research Institute Netherlands, che da oltre 40 anni riunisce un gruppo selezionato di esperti di idrodinamica a livello internazionale, beneficiando dell'insieme dei risultati e degli strumenti avanzati di simulazione prodotti nell'ambito della cooperazione.

Vard Design ha proseguito la sua partecipazione a diversi progetti di ricerca a lungo termine, incluso il progetto triennale "Vista" (Virtual Sea Trial) ed i progetti "SFI Smart Maritime" e "SFI MOVE" supportati dal Norwegian Research Council. Il progetto "Vista" coinvolge la prototipazione virtuale al fine di sviluppare un sistema di benchmarking virtuale per Offshore Supply Vessel, la loro propulsione ed i relativi sistemi di generazione di energia primaria. Il progetto "SFI Smart Maritime" mira a creare un centro di competenza per migliorare l'efficienza energetica dell'industria marittima e ridurre le emissioni. Il progetto "SFI MOVE" è volto al supporto del processo di innovazione per le operazioni marittime e per lo sviluppo di know-how, metodi e strumenti al fine di rendere l'installazione e la manutenzione di strutture ed impianti offshore in acqua profonde più sicure ed efficienti. Vard Design ha inoltre prolungato il suo coinvolgimento nel progetto di Statoil "Arclog", concentrandosi sugli elementi chiave della catena logistica per la perforazione in luoghi remoti.

PRINCIPALI PROGETTI IN CAMPO NAZIONALE

Nel corso dell'anno sono proseguite le attività del progetto "RedFriCoat" - Novel Process for producing Reduced Friction Coatings for Flowing Fluids Over Solids attivato ad ottobre 2015 e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell'ambito dell'Accordo di Cooperazione nel campo della ricerca e dello sviluppo industriale, scientifico e tecnologico tra Italia e Israele. Il progetto ha l'obiettivo di sviluppare un nuovo processo per la produzione di rivestimenti scafo che riducano l'attrito di solidi in un liquido, attraverso lo studio e l'implementazione di superfici superidrofobiche composte da due nanomateriali emergenti, la nanoargilla e il silicio.

Nel corso dell'anno di riferimento, sono iniziate le attività relative al progetto "Modello di dati e di processi per la produzione intelligente del prodotto nave", presentato nel 2015 e finanziato nell'ambito del bando "Agenda Digitale" a valere sul nuovo Fondo speciale rotativo di cui all'art. 14 della legge 17 febbraio 1982, n. 46 (F.I.T.), istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha assunto la denominazione di «Fondo per la crescita sostenibile». L'obiettivo del progetto è sviluppare un modello di dati e processi, che permetta di catturare e gestire in modo integrato le proprietà delle singole parti e degli assiemi del prodotto nave, gestendo tutti i dati utili durante il ciclo di vita, dalla progettazione, alla costruzione, al post vendita.

A fine 2016 il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero dei Trasporti ha valutato positivamente sei domande trasmesse nel 2015 a valere sullo stanziamento effettuato dalla Legge n.190 del 23 dicembre 2014 (legge di stabilità 2015) che autorizza un contributo per il finanziamento di progetti innovativi di prodotti e di processi nel campo navale e, conseguentemente, sono stati emessi i decreti di impegno. Le attività relative a tali progetti, sono in corso di svolgimento ed avranno termine nel 2018.

Nell'ambito del finanziamento PON-FESR 2014-2020 "Imprese e Competitività", il MISE ha emesso due bandi (D.M. 1 giugno 2016), "Horizon 2020" e "Grandi Progetti PON", a cui Fincantieri ha partecipato con la presentazione di due domande, in corso di valutazione da parte del Ministero.

Nell'ambito dei distretti tecnologici regionali a cui il Gruppo ha aderito (Distretto Tecnologico Navale e Nautico della Regione Friuli Venezia Giulia, Distretto Ligure delle Tecnologie Marine, Distretto Tecnologico Ligure sui sistemi intelligenti integrati, Distretto Tecnologico Campano sull'ingegneria dei materiali polimerici, compositi e strutture e Distretto Tecnologico Sicilia Trasporti Navali) si segnala la conclusione dei seguenti progetti:

  • "CruiseCon.Net" e "Navred@Cruise" nel Friuli Venezia Giulia;
  • "Pyxis Albero Integrato per il Sistema Nave Militare", "Flumarturb Progettazione fluidodinamica di turbomacchine per impianti marini di energia a basso impatto ambientale" e "Prodifcon

"Progettazione integrata, Difesa e Controllo nave militare" finanziati dalla Regione Liguria. Nel 2016, Fincantieri ha trasmesso cinque domande di finanziamento in risposta a due bandi emessi dalla regione Friuli Venezia Giulia a valere sui fondi POR FESR 2014 – 2020: il Bando DGR 647/2016 "Incentivi alle imprese per attività di innovazione - aree di specializzazione agroalimentare, filiere produttive strategiche, tecnologie marittime e smart health" ed il Bando DGR 849/2016 "Incentivi per progetti standard e strategici di R&S da realizzare attraverso partenariati pubblico - privati in aree di specializzazione Tecnologie Marittime (TM) e Smart Health (SH)".

Nel 2016, Fincantieri ha, inoltre, presentato il progetto "Criteri di efficientamento energetico ed ottimizzazione del bilancio elettrico nave per la riduzione dell'impatto ambientale" a valere su un bando emesso dalla Regione Liguria relativo ai fondi POR FESR 2014 – 2020 con l'obiettivo di individuare soluzioni per il miglioramento dell'efficienza energetica delle navi, attraverso l'efficientamento delle utenze elettriche, la valutazione stocastica del bilancio elettrico dei carichi di bordo e lo sviluppo di metodi per la gestione dei picchi di carico elettrico.

Risorse umane

Di seguito si riporta un'esposizione dei dati statistici relativi all'occupazione e delle principali iniziative relative al Gruppo con riferimento alle Risorse Umane.

OCCUPAZIONE

(numero) 2016 2015
Occupazione a fine periodo:
Totale a fine periodo 19.181 20.019
- di cui Italia 7.939 7.771
- di cui Capogruppo 7.433 7.337
Occupazione media retribuita 19.050 21.120
- di cui Italia 7.790 7.701
- di cui Capogruppo 7.330 7.289

Con riguardo alla Capogruppo, il cui organico al 31 dicembre 2016 è di 7.433 unità, si registra rispetto al 2015 un aumento di 96 unità, quale saldo tra 232 nuovi ingressi in Azienda, prevalentemente nelle aree di business, e 136 uscite.

Per quanto riguarda le società controllate estere la diminuzione dell'organico, passato da 12.248 unità nel 2015 a 11.242 unità nel 2016, è prevalentemente riconducibile al Gruppo VARD che ha ridotto di complessive 975 unità le risorse impiegate in particolare a seguito della riduzione delle attività in Brasile dopo la chiusura del sito di Vard Niterói.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Nell'ambito delle relazioni industriali della Capogruppo è da evidenziare come, in data 24 giugno 2016, sia stato sottoscritto, dopo oltre un anno di trattative, l'accordo con le organizzazioni sindacali presenti in Azienda (FIOM, FIM, UILM, FAIMS, UGL) per la definizione del nuovo contratto integrativo aziendale. Il contratto, che ha vigenza dal 1 luglio 2016 al 31 dicembre 2019, si applica anche alle società controllate Isotta Fraschini Motori e Cetena e alla joint venture Orizzonte Sistemi Navali.

Il nuovo integrativo aziendale, per alcuni aspetti fortemente innovativo, si caratterizza per la definizione di un nuovo premio di risultato che risponde pienamente a criteri di variabilità, in quanto distribuisce riconoscimenti economici solo ed esclusivamente in caso di oggettivo recupero di produttività, sulla base di indicatori di efficienza, qualità e di commessa, nonché di parametri di puntualità e completezza per l'attività di progettazione. Il sistema premiante così delineato risulta, inoltre, pienamente correlato ai risultati aziendali, essendo una parte del premio collegata al raggiungimento di un target minimo di redditività aziendale ("EBITDA margin"). L'integrativo prevede, inoltre, l'introduzione di un avanzato sistema di welfare aziendale, il rafforzamento dell'assistenza sanitaria integrativa, la flessibilità dell'orario di lavoro, la formazione e riqualificazione professionale, la semplificazione delle voci retributive e la disciplina degli appalti. L'integrativo si contraddistingue, altresì, per la previsione, nell'ambito dei rapporti con i dipendenti ed i loro rappresentanti, di un "nuovo modello partecipativo", che valorizza il ruolo di partecipazione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori.

Si segnala che, in data 28 agosto 2016, è terminato il periodo di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) presso il sito di Palermo, avviato a fine 2015 per una temporanea discontinuità dei carichi di lavoro.

Ad inizio 2016 è stato, invece, avviato il ricorso alla CIGO presso il cantiere di Castellammare di Stabia, in conseguenza di una temporanea carenza di commesse per il sito produttivo, che ha riguardato 101 risorse e che si è concluso a fine gennaio 2017.

Per quanto riguarda le controllate estere, la legislazione locale in Norvegia ha consentito ai cantieri di VARD di procedere a riduzioni di personale beneficiando di strumenti di lavoro (es. temporary layoffs) per rispondere all'attuale riduzione dei volumi.

Si segnala, inoltre, per quanto riguarda la controllata statunitense Fincantieri Marine Group, la prosecuzione nel 2016, presso il cantiere di Marinette, delle attività di rinegoziazione del contratto di lavoro scaduto in corso di anno e non ancora rinnovato.

FORMAZIONE E SVILUPPO

Anche nel corso del 2016, Fincantieri ha continuato ad investire in maniera significativa nella formazione e sviluppo delle proprie risorse, al fine di accrescerne le conoscenze e competenze in coerenza con gli obiettivi strategici aziendali.

Fincantieri ha, quindi, rafforzato l'offerta formativa introducendo nuovi programmi formativi tecnico-gestionali e aggiornando quelli esistenti favorendo così il rafforzamento e la diffusione delle conoscenze, la condivisione dei valori aziendali e l'orientamento delle risorse a comportamenti organizzativi distintivi in linea con il modello delle competenze aziendale. Nell'ambito della Fincantieri Corporate University, scuola di formazione aziendale sviluppata con la collaborazione delle più importanti business school italiane, sono stati proposti i percorsi formativi istituzionali che mirano ad accompagnare le risorse nei momenti più importanti della loro carriera professionale. È proseguita inoltre l'erogazione del percorso "Academy", con lo scopo di agevolare l'inserimento dei giovani laureati di recente assunzione e sviluppare una base comune di competenze tecnico-gestionali, e l'edizione annuale del "Competency Management", con l'obiettivo di potenziare le competenze manageriali.

Nell'ambito degli "Xcellence Program" sono stati organizzati per il management e il middle management diverse edizioni di percorsi formativi sulle tematiche del Project Management, disciplina core per Fincantieri e strumento di gestione, cambiamento e innovazione dell'impresa. Nel 2016 è continuato il progetto "Capi intermedi" con lo scopo di creare uno stile direzionale dei Capi univoco e coerente con le strategie aziendali e le priorità del cambiamento e far evolvere questa fascia professionale da una dimensione eminentemente tecnico-specialistica verso logiche di maggiore coinvolgimento, responsabilizzazione e supporto decisionale.

È inoltre proseguito il programma di formazione nell'ambito del progetto "Integrated Ship Design & Manufacturing" (ISDM) che ha lo scopo di sostituire gli attuali strumenti tecnici e gestionali a supporto del processo di progettazione e sviluppo di prodotto e che si è articolato, per la Capogruppo, in oltre 6.200 ore di formazione. Tale programma avrà un impatto significativo anche nei prossimi anni.

Nel 2016 è stata ampliata e migliorata l'offerta formativa tecnica con la principale novità che ha riguardato l'estensione della formazione e-learning ad alcuni corsi destinati principalmente alle risorse che operano nella progettazione meccanica e assistenza post vendita di sistemi e componenti marini.

Particolare rilevanza ha rivestito il progetto di formazione in materia di corrosione che ha coinvolto le risorse dell'area progettazione e acquisti della Direzione Navi Militari, sviluppato per rispondere all'esigenza di estendere a tali funzioni le conoscenze su una problematica tradizionalmente circoscritta agli enti di produzione.

Si sono inoltre svolti numerosi corsi tecnici, previsti nell'offerta formativa Fincantieri, che coprono un'ampia gamma di argomenti, dai regolamenti navali alle nozioni di progettazione di base e funzionale, con lo scopo di facilitare l'inserimento dei neoassunti, il trasferimento di conoscenze in caso di cambio mansione e il presidio del know-how tecnico. Questa offerta formativa si estenderà anche nel 2017 con l'introduzione di nuovi corsi allo scopo di migliorare, radicare e condividere sempre più le expertise tecniche interne e sviluppare knowhow professionale specifico del settore.

Nel 2016 è stato inoltre lanciato il progetto "Training for Quality", con lo scopo di rafforzare il know-how tecnico-operativo delle maestranze operaie (interne ed esterne a Fincantieri) e dei supervisori di produzione. Il progetto, che proseguirà nel 2017 in tutti gli stabilimenti del Gruppo, prevede interventi di addestramento sul posto di lavoro, contestualmente alla formazione in aula.

Con l'obiettivo di aggiornare e accrescere le competenze e conoscenze delle risorse operanti nel settore acquisti, nel mese di ottobre ha preso avvio un progetto di formazione sui temi della contrattualistica, anche in funzione delle nuove condizioni generali di acquisto e di appalto introdotte recentemente in Azienda, e delle tecniche di comunicazione, negoziazione e scouting dei fornitori. Il progetto proseguirà anche nel 2017.

Al fine di garantire un aggiornamento continuo di tutti i dipendenti su tematiche specifiche delle società quotate e relative normative, sono stati sviluppati alcuni corsi erogati in modalità e-learning. Si segnalano i corsi di aggiornamento sul nuovo Modello Organizzativo di Fincantieri sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ex D.Lgs. 231/2001, quello sulla "Compliance delle Società Quotate" e quelli relativi al "Modello di Governance della SoD" (Segregation of Duties) e dello strumento di "Governance, Risk Management and Compliance" (SAP GRC).

Anche nel 2016 Fincantieri ha proseguito nell'attività formativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro in ottemperanza al D.Lgs. 81/2008 e successivi accordi Conferenza Stato-Regioni, e al D.P.R. 177/2011, con il progetto "Spazi Confinati", avviato già lo scorso anno.

Al fine di supportare con la formazione la mission aziendale di tutela della salute, rispetto dell'ambiente di lavoro e miglioramento continuo della qualità del prodotto fornito, Fincantieri nel corso del 2016 ha aggiornato le competenze del proprio personale delle aree interessate ai sistemi Sicurezza, Ambiente e Qualità creando un pool di risorse certificate RINA per le attività di auditing di tali sistemi.

Nel corso del 2016 la Capogruppo ha sviluppato complessivamente circa 2.300 eventi di formazione, registrando circa 19.500 partecipazioni, per un totale di oltre 157.400 ore di formazione erogate.

Si è svolto, anche per il 2016, il processo di valutazione annuale delle performance individuali, che coinvolge l'intera popolazione dai dirigenti agli impiegati, volto a sviluppare un'offerta formativa mirata sulle aree di miglioramento evidenziate. È inoltre proseguita l'attività di "Development Center" che mira a supportare e integrare la valutazione annuale della performance attraverso un processo di assessment che consente di analizzare il potenziale dei dipendenti. A dicembre è stato avviato un importante progetto di change management, "Fincantieri for the Future", nato dall'esigenza di avviare un percorso organico di cambiamento gestionale a tutti i livelli, per meglio affrontare le sfide competitive. Il progetto mira a promuovere un cambio di passo da realizzare attraverso il contributo di tutti i dipendenti, rafforzando ulteriormente valori quali il senso di appartenenza, la coesione e la condivisione di obiettivi comuni. La prima fase del progetto ha visto la somministrazione di un questionario a tutta la popolazione aziendale al fine di raccogliere le opinioni, le aspettative e i suggerimenti dei dipendenti e per valutare l'attitudine al cambiamento delle persone, la disponibilità a mettersi in gioco e individuare tutte le potenziali barriere che dovranno essere rimosse al fine di garantire il successo dell'Azienda.

Per quanto riguarda VARD, la società ha beneficiato nel 2016 dei programmi di finanziamento per le attività di formazione in-house messi in campo nel 2015 dal Governo Norvegese, attivando, già dal primo trimestre 2016, un ampio programma di formazione a supporto dei cambiamenti organizzativi e di business, con l'implementazione delle prime iniziative pilota che si sono sviluppate su 3 principali aree di interesse: i) posizionamento in nuovi mercati; ii) sviluppo di nuovi modelli; iii) modifiche in ambito produttivo.

Per sostenere e promuovere la diversificazione del portafoglio prodotti del Gruppo norvegese, Fincantieri e VARD hanno poi attivato un programma congiunto di scambio di conoscenze ed esperienze che ha riguardato sia personale tecnico che manager.

Al fine di favorire la retention del personale in possesso di competenze chiave, il Consiglio di Amministrazione di Vard Holdings ha approvato una nuova linea guida in tema di remunerazione ed incentivazione del management.

La società controllata americana Fincantieri Marine Group è stata premiata con il riconoscimento del premio "Workforce Advancement Training" (WAT) da parte dello Stato del Wisconsin per l'attività svolta nei confronti del personale operante in ambito elettrico e dell'area tubi. In particolare l'attività di training è stata orientata verso tematiche di Assicurazione Qualità, di testing e di saldatura. Questi corsi sono stati propedeutici all'applicazione delle corrette procedure operative, previste dalla società. Il cantiere di Marinette è oggetto di valutazione per l'aggiudicazione del premio WAT anche per il 2017.

TALENT ACQUISITION

Nel 2016 Fincantieri ha realizzato un piano di recruiting volto a inserire all'interno dell'organizzazione figure con elevate competenze tecniche con particolare riferimento alle aree di progettazione, produzione, procurement e project management. L'obiettivo dell'Azienda è stato quello di supportare la forte espansione in termini di internazionalità e l'importante carico di lavoro acquisito con l'inserimento di professionalità con consolidate esperienze e alta seniority. Sempre nell'ambito dello sviluppo strategico del Gruppo, in riferimento alla diversificazione di business e all'ampliamento delle iniziative commerciali anche le società controllate, in particolare Isotta Fraschini Motori, Fincantieri SI e Marine Interiors, sono state attive nell'identificazione di profili con specifiche competenze di progettazione e commerciali / post vendita.

L'Azienda continua inoltre a essere il punto di riferimento per i giovani talenti che si affacciano sul mercato del lavoro grazie alle diverse opportunità che offre in ambito tecnico ingegneristico. Anche nel 2016 sono stati selezionati profili di neodiplomati o neolaureati con cui intraprendere un percorso di crescita e di maturazione di specifiche conoscenze e competenze navali offrendo la possibilità di svolgere tirocini curriculari nelle funzioni tecniche, produttive e di management.

Nel corso dell'anno l'Azienda ha proseguito le attività di employer branding partecipando ai principali eventi di Career Day organizzati dalle università italiane con l'obiettivo di entrare in contatto e attrarre i migliori laureandi/neolaureati. Sono state poi sviluppate iniziative ad hoc ("Meet Fincantieri") che coinvolgono le Università di Genova, Napoli e Trieste e che mirano a offrire opportunità di recruiting e di formazione specifiche per i laureandi/ neolaureati in Ingegneria Navale.

L'Azienda ha infine investito, anche nel corso del 2016, in attività volte ad avvicinare il mondo delle Istituzioni scolastiche a quello del lavoro. Un ruolo importante a questo proposito è stato rivestito dal progetto di Alternanza Scuola/Lavoro che ha portato in Azienda, per un periodo di tirocinio curriculare di 2 o 3 settimane, diversi studenti dei principali Istituti Scolastici Superiori del territorio. Tale iniziativa mira ad avvicinare all'Azienda i neodiplomati sia per un percorso di indirizzo alla scelta universitaria, sia come diretto sbocco professionale per mettere a frutto le conoscenze tecniche maturate durante il percorso scolastico.

Anche VARD, pur in un contesto di ottimizzazione e riduzione degli organici, ha mantenuto comunque un discreto flusso di talenti in ingresso e ha continuato a porre, anche nel 2016, particolare enfasi al tema dell'employer branding attraverso lo sviluppo di un'identità tale da consentire alla società di attrarre candidati di alta qualità.

Nel corso del 2016 la controllata americana Fincantieri Marine Group ha proseguito nello sviluppo di collaborazioni con alcune scuole superiori ed università opportunamente selezionate, come ad esempio alcuni college di rilievo del Midwest e 5 accademie marittime dell'area del New England. Al fine di perseguire gli obiettivi di inserimento di personale qualificato, è stato potenziato, inoltre, il programma di stage estivi.

TALENT MANAGEMENT

Per quanto riguarda lo sviluppo delle risorse umane, nell'ultimo anno Fincantieri ha avviato nuovi progetti e potenziato le iniziative già in essere, con l'obiettivo di preparare le proprie persone in ottica prospettica, focalizzandole alle esigenze di medio e lungo periodo dell'Azienda. Si inquadrano in quest'ambito i progetti di seguito riassunti:

  • Progetto "Senior Professional" che ha l'obiettivo di valorizzare quei professional con elevate competenze ed esperienze tecniche che danno un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi aziendali in ruoli non manageriali;
  • Progetto "Coaching" introdotto come strumento da utilizzare per lo sviluppo del potenziale dei Dirigenti e, in prospettiva, del middle management;
  • Progetto "Percorsi di carriera" che ha lo scopo di definire i percorsi di carriera che consentano alle risorse neo-inserite di crescere all'interno dell'Azienda, fino a maturare l'esperienza e le competenze adeguate per ricoprire ruoli chiave "Professional" o "Manageriali" e di fornire ai manager uno strumento per la gestione dei percorsi di carriera e dei piani di successione dei collaboratori;

Si segnala, inoltre, che l'Azienda ha reso operativo lo strumento del "Personal Development Plan" finalizzato allo sviluppo delle professionalità mediante la condivisione con i propri responsabili delle azioni di sviluppo e gli obiettivi di miglioramento individuale.

TUTELA DELLA PRIVACY

Nel corso dell'esercizio, per la tutela della privacy, si è continuato a dare concreta attuazione alle prescrizioni impartite dal "Garante", relativamente alle attribuzioni di amministratore di sistema, con il provvedimento datato 25 giugno 2009.

Come parte del progetto ISM – Information Security Management System, VARD ha creato e implementato politiche di sicurezza a livello globale in grado di soddisfare la normativa "ISO". Per migliorare la sicurezza dei sistemi informatici, VARD ha anche aggiornato tutti i firewall a livello globale con un sistema di monitoraggio effettuato a livello centrale dalla sede in Norvegia.

Ambiente e sicurezza sul lavoro

Nel corso del 2016 Fincantieri ha consolidato il percorso di crescita culturale e di sviluppo professionale delle risorse impegnate nei processi aziendali, con particolare riguardo agli aspetti di tutela ambientale e di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Le attività, sviluppate anche attraverso progetti mirati, hanno coinvolto attivamente i dipendenti di Fincantieri e le maestranze appartenenti alle ditte in appalto.

L'implementazione degli strumenti di certificazione dei Sistemi di Gestione aziendale in tema di Ambiente, Igiene, Salute e Sicurezza sul Lavoro, ha contribuito ulteriormente al consolidamento diffuso del percorso di crescita della cultura aziendale su tali materie.

L'esigenza di fornire con la necessaria tempestività l'aggiornamento sulle normative di interesse aziendale di nuova pubblicazione, è stata soddisfatta con un tool gestionale dedicato, che consente l'immediata valutazione degli adempimenti necessari ed il costante mantenimento delle conformità.

IL RISPETTO DELL'AMBIENTE

Relativamente agli aspetti autorizzativi, l'anno 2016 è stato caratterizzato dalla conclusione dei procedimenti amministrativi che hanno portato all'ottenimento dell'Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.) per le unità produttive di Sestri Ponente, Ancona, Riva Trigoso, Arsenale Triestino San Marco, che avevano presentato istanza a tal fine.

Poiché gli scenari produttivi ipotizzati per lo stabilimento di Monfalcone potranno dar luogo ad un incremento dei volumi produttivi e ad un differente lay-out del cantiere, si è proceduto, in coerenza con una gestione consapevole in materia di impatti ambientali, ad avanzare richiesta per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), in sostituzione dell'attuale Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.).

Con particolare riferimento all'aspetto ambientale delle Emissioni in Atmosfera, nel corso del 2016 lo stabilimento di Monfalcone ha avviato la realizzazione di nuove strutture per lo svolgimento delle attività di sabbiatura e verniciatura di manufatti in condizioni di confinamento, con l'adozione di impianti di estrazione e depurazione a post-combustione, oggi considerati tra le migliori tecnologie disponibili. Tale intervento si configura in una più ampia azione di miglioramento a livello aziendale, che negli ultimi anni ha coinvolto gli stabilimenti di Ancona, Marghera e Castellammare di Stabia, nei quali sono già stati realizzati impianti con analoghe finalità.

Il contesto generale in cui opera Fincantieri pone sempre maggiore rilevanza, in logica di sostenibilità ambientale, ai temi dell'efficienza energetica e dell'uso razionale dell'energia.

In tale ottica nel 2016 è stata introdotta una struttura dedicata ed individuato un processo organizzativo e gestionale finalizzato alla predisposizione di diagnosi energetiche di sito annuali, nonché all'identificazione di piani di miglioramento mirati al continuo efficientamento della prestazione energetica aziendale, che hanno già consentito la programmazione e l'adozione di interventi mirati alla riduzione dei consumi.

Al fine di ottimizzare la tracciabilità interna dei residui di lavorazione, è stata avviata, a supporto delle procedure aziendali, l'implementazione di un tool per la gestione amministrativa dei rifiuti, con l'obiettivo di semplificare anche la compilazione dei registri e dei documenti di trasporto; tale intervento prevede di rendere disponibile il tool gestionale a tutte le unità produttive entro il 2017. Per quanto riguarda VARD, già in possesso della Certificazione UNI EN ISO 14001:2004 in tre stabilimenti, è proseguita l'attività di revisione delle procedure e di miglioramento dei processi finalizzati al contenimento dell'impatto ambientale, all'abbattimento dei rumori, alla riduzione delle emissioni e alla costruzione di navi con tecnologie orientate in tal senso. VARD ha altresì investito in sistemi di alimentazione a 690 volt per ridurre le emissioni di scarico durante la fase di commissioning.

ETICA E RESPONSABILITÀ SOCIALE

Per le dimensioni e l'importanza delle proprie attività, Fincantieri svolge un ruolo rilevante nei confronti dello sviluppo economico e del benessere delle comunità in cui è presente. Consapevole dell'importanza di questo ruolo, Fincantieri pone alla base di ogni propria azione il rigoroso rispetto della legge e delle convenzioni internazionali, la tutela della salute dei lavoratori, la difesa dell'ambiente, la salvaguardia degli interessi degli azionisti, dei dipendenti, dei clienti, dei partner commerciali e finanziari e, più in generale, delle collettività e comunità locali cui Fincantieri è collegata.

Conseguentemente Fincantieri ha adottato e aggiorna costantemente modelli organizzativi, strumenti e politiche di intervento specifici in grado di sostenere con senso di responsabilità e rigore tali impegni.

In tema di etica e responsabilità sociale, VARD ottempera a due standard internazionali di certificazione - la SA 8000 (Social Accountability) e la OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series). La SA 8000 si basa su alcuni principi stabiliti da documenti internazionali quali, tra gli altri, le Convenzioni ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, particolarmente rilevanti nei mercati emergenti. Tutte le sedi di VARD operano secondo questo standard.

VARD, che ha già ottenuto la certificazione ISO 14001 in tre dei suoi cantieri, ha proseguito nell'attività di miglioramento delle sue procedure per ridurre al minimo l'impatto ambientale, con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti, riduzione del rumore, riduzione delle emissioni e la costruzione di navi ecocompatibili.

CODICE DI COMPORTAMENTO

Per la complessità delle situazioni in cui Fincantieri si trova ad operare, è importante riaffermare con chiarezza l'insieme dei valori che il Gruppo riconosce, accetta e condivide, e l'insieme delle responsabilità che assume verso l'interno e verso l'esterno. Per tale ragione è stato già da tempo redatto il Codice di Comportamento, la cui osservanza da parte di tutti coloro che operano in Azienda è di importanza fondamentale per il buon funzionamento, l'affidabilità e la reputazione del Gruppo, fattori che costituiscono un patrimonio decisivo per il successo dell'impresa.

I dipendenti di Fincantieri, oltre ad adempiere ai doveri generali di lealtà, fedeltà, correttezza e di esecuzione del contratto di lavoro secondo buona fede, devono astenersi dallo svolgere attività in concorrenza con quelle del Gruppo, rispettare le regole aziendali e attenersi ai precetti del Codice. I rapporti tra dipendenti, di qualunque grado, devono essere ispirati a trasparenza, correttezza, lealtà e reciproco rispetto.

Gli amministratori e tutti coloro che operano in Azienda sono tenuti a conoscere il Codice, a contribuire attivamente alla sua attuazione e a segnalarne eventuali carenze ed inosservanze. Fincantieri si impegna a facilitare e promuovere la conoscenza del Codice da parte dei dipendenti e il loro contributo costruttivo sui suoi contenuti; per tale motivo il Codice di Comportamento è consultabile attraverso i siti internet e intranet aziendali, è affisso agli albi di tutte le sedi, è stato distribuito a tutti i dipendenti e viene consegnato a tutto il personale neo-assunto.

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Relativamente agli infortuni, nel 2016 si è ulteriormente consolidato il positivo andamento registrato negli ultimi anni, con ulteriori miglioramenti di tutti gli indici di riferimento (numero complessivo di eventi, indice di frequenza, indice di gravità).

L'obiettivo della crescita della cultura aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, si è concretizzato nelle diverse iniziative realizzate all'interno del progetto "Verso Infortuni Zero" e nello sviluppo delle attività collegate alla certificazione dei Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro nelle unità operative secondo i requisiti della Norma OHSAS 18001:2007. Al riguardo merita menzione l'introduzione e lo sviluppo, all'interno di un piano di miglioramento del relativo processo, di un apposito software per il controllo degli accessi nelle aree di lavoro con le caratteristiche degli Spazi Confinati.

Nel corso del 2016 si è altresì concluso l'iter amministrativo, sviluppato in 3 diverse fasi ed in un arco temporale di oltre due anni, che ha portato al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) per lo Stabilimento di Monfalcone.

È stata inoltre avviata l'attività di informatizzazione per la gestione delle Schede di Sicurezza significative rispetto alla gestione del rischio chimico.

Progetto "Verso Infortuni Zero"

Nel corso del 2016 sono proseguite le azioni a supporto del progetto "Verso Infortuni Zero", che vede coinvolte tutte le maestranze impegnate nei siti produttivi italiani del Gruppo.

È proseguito, con crescente interesse e gradimento, lo sviluppo del progetto formativo denominato "Sicurezza Attiva" (ad integrazione dei corsi sulla formazione obbligatoria prevista dal Decreto Legislativo 81/2008 e dalla Conferenza Stato Regioni), il cui elemento innovativo è legato al diretto coinvolgimento dei Preposti (Capi di Produzione per quanto riguarda Fincantieri, Capi Cantiere per quanto riguarda le ditte esterne) nell'attività di formazione ed informazione dei rispettivi collaboratori. Parallelamente alla presentazione mensile delle schede tematiche oggetto di illustrazione all'interno della campagna di "Sicurezza Attiva", è stata realizzata ed implementata l'iniziativa di Visual information, che prevede l'affissione di poster e la proiezione di video che hanno come oggetto i rischi specifici descritti nelle schede stesse.

Per quanto riguarda VARD, in analogia a "Verso Infortuni Zero", è stato portato avanti il progetto "Vision Zero", che punta ad evitare ogni tipo di incidente, sia per le persone che per l'ambiente e che ha visto un trend positivo di risultati: il cantiere Vard Tau (Vietnam), per citarne uno, ha vinto il premio per non aver subito infortuni per 365 giorni consecutivi.

Le controllate statunitensi hanno confermato il loro impegno nel perseguire gli obiettivi previsti dai progetti di comunicazione e formazione in ambito di sicurezza e ambiente ottenendo, anche quest'anno sia per i cantieri di Marinette che di Sturgeon Bay, numerosi riconoscimenti di eccellenza, tra cui il "Safety Excellence Award" e il "Safety Improvement Award" da parte del Consiglio Nazionale di Sicurezza, del Consiglio di Sicurezza del Wisconsin e del Consiglio dei Costruttori Navali d'America.

Certificazioni UNI EN ISO 14001:2004 / BS OHSAS 18001:2007

Nel corso del 2016 Fincantieri ha proseguito l'attività di implementazione e consolidamento dei Sistemi di Gestione Ambientale e di Salute e Sicurezza sul Lavoro nelle proprie unità operative, con l'obiettivo di assicurare l'attuazione della politica aziendale sulla materia.

Ai siti che già avevano ottenuto le certificazioni (Muggiano, Riva Trigoso, Direzione Navi Militari, Arsenale Triestino San Marco, Marghera, Ancona), sui quali è proseguita l'attività di sorveglianza da parte del RINA, si sono aggiunti gli attestati di conformità degli stabilimenti di Castellammare di Stabia e di Sestri Ponente.

Lo stabilimento di Monfalcone ha avviato l'attività di certificazione dei propri Sistemi di Gestione Ambientale e di Salute e Sicurezza sul Lavoro attraverso lo svolgimento nel 2016 dell'audit di "Stage 1" da parte del RINA. L'obiettivo del 2017 mira a completare la fase di audit di "Stage 2" e a perseguire le relative certificazioni in conformità ai requisiti previsti dalla Norma UNI EN ISO 14001:2015 in materia ambientale e BS OHSAS 18001:2007 in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro. Anche il sito statunitense Marinette ha implementato nel 2016 un Sistema di Gestione Ambientale e di Salute e Sicurezza sul Lavoro secondo gli standard previsti dalla Norma internazionale UNI EN ISO 14001:2015 e BS OHSAS 18001:2007. Nel corso dell'anno è stato avviato l'iter di certificazione, che ha portato all'effettuazione dell'audit di "Stage 1" da parte del RINA, con l'obiettivo di completare il processo ed ottenere i relativi certificati nel 2017.

Audit Interni

Anche nel corso del 2016 il programma annuale di verifica sistematica in materia di Ambiente, Salute e Sicurezza sul lavoro, effettuata attraverso gli audit interni, ha trovato piena attuazione. L'attività, finalizzata a fornire oggettive evidenze sulla coerenza operativa rispetto all'impianto legislativo di riferimento, nonché a verificare la rispondenza dei Sistemi di Gestione Ambientale e dei Sistemi di Gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro alle norme di riferimento UNI EN ISO 14001:2004 e BS OHSAS 18001:2007, ha consentito, anche attraverso l'utilizzo di indicatori di prestazione, di individuare le priorità di intervento per il raggiungimento della conformità, per la riduzione dei rischi e per il miglioramento dei processi.

Nel corso del 2016 è proseguita inoltre l'erogazione di corsi di formazione per Auditor e Lead Auditor dei sistemi certificati BS OHSAS 18001:2007 (Sicurezza) e UNI EN ISO 14001:2015 (Ambiente) rivolti a nuove risorse aziendali destinate alle strutture impegnate nella gestione dei Sistemi di Sicurezza e Ambiente con l'obiettivo di fornire le conoscenze e far acquisire le metodologie e gli strumenti per una corretta ed efficace programmazione, pianificazione, conduzione, reportistica e gestione dei follow-up degli audit.

Gestione dei rischi d'impresa

Nel normale svolgimento delle proprie attività di impresa, il Gruppo Fincantieri è esposto a diversi fattori di rischio, finanziari e non finanziari, che, qualora si manifestassero, potrebbero avere un impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

RISCHI CONNESSI ALLA COMPLESSITÀ OPERATIVA

Descrizione del rischio

In ragione della complessità operativa derivante sia dalle caratteristiche intrinseche dell'attività di costruzione navale sia dalla diversificazione geografica e di prodotto nonché dalla crescita per linee esterne del Gruppo, lo stesso è esposto al rischio:

  • di non garantire un adeguato presidio all'attività di project management;
  • di non gestire adeguatamente la complessità operativa, logistica ed organizzativa che caratterizza il Gruppo;
  • di non gestire adeguatamente la complessità derivante dalla propria diversificazione di prodotto;
  • di non riuscire a distribuire in maniera efficiente i carichi di lavoro in base alla capacità produttiva (impianti e forza lavoro) o che un eccesso della stessa possa ostacolare il raggiungimento di margini competitivi;
  • di non soddisfare la domanda di mercato a causa di un'insufficiente capacità produttiva.

Impatto

Qualora il Gruppo non fosse in grado di implementare un'adeguata attività di project management, con procedure e azioni sufficienti o efficaci al fine del controllo del corretto completamento e dell'efficienza dei propri processi di costruzione navale, ovvero non fosse in grado di gestire adeguatamente la complessità derivante dalla propria diversificazione di prodotto o non riuscisse a distribuire in maniera efficiente i carichi di lavoro in base alla capacità produttiva (impianti e forza lavoro) di volta in volta disponibile nei vari siti produttivi, potrebbe registrare una contrazione dei ricavi e della redditività con possibili effetti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Azioni mitiganti

Per gestire processi di tale complessità, il Gruppo implementa procedure e piani di attività volti a gestire e monitorare l'attuazione di ogni singolo progetto durante la sua intera durata. Inoltre il Gruppo ha adottato una struttura produttiva flessibile al fine di rispondere in modo efficiente alle oscillazioni della domanda di navi nelle varie aree di business. Questo approccio flessibile consente al Gruppo di superare i limiti derivanti dalla capacità di un singolo stabilimento e di perseguire più opportunità contrattuali in parallelo, garantendo il rispetto dei tempi di consegna.

RISCHI CONNESSI ALLA CONFORMAZIONE DEL MERCATO

Descrizione del rischio

Il Gruppo Fincantieri vanta una collaborazione pluriennale nella costruzione di navi da crociera con l'armatore statunitense Carnival, player di riferimento del settore crocieristico, che annovera, oltre al brand omonimo, compagnie dai marchi prestigiosi quali P&O, Princess Cruises, Holland America Line, Cunard, Costa Crociere. Il rapporto privilegiato con il Gruppo Carnival costituisce sicuramente un punto di forza per il Gruppo Fincantieri, ma potenzialmente anche un punto di debolezza se viene considerato l'aspetto relativo alla concentrazione della clientela. Nell'area di business militare la quota principale del fatturato è storicamente legata alle produzioni per la Marina Militare italiana, che rappresenta un asset strategico per l'Azienda, ma la cui domanda di costruzioni navali dedicate alla difesa risente fortemente delle politiche concernenti la spesa militare. La controllata VARD, che in passato ha operato principalmente nel mercato dei mezzi offshore, vanta una relazione consolidata con armatori e compagnie operanti in tale settore.

L'industria cantieristica in generale è caratterizzata storicamente da un andamento ciclico, sensibile al trend dell'industria di riferimento. I clienti del Gruppo che operano nel settore offshore e cruise basano i loro piani di investimento sulla domanda che viene dai rispettivi clienti, principalmente influenzati per l'offshore dall'andamento della domanda di energia e delle previsioni del prezzo del petrolio, che alimentano gli investimenti in attività di esplorazione e produzione, e per il cruise dall'andamento del mercato del leisure.

Impatto

Slittamenti nei programmi di rinnovamento della flotta o altre azioni con ricadute sul carico di lavoro del principale cliente nel business cruise del Gruppo Fincantieri possono determinare conseguenze in termini di carichi di lavoro e di redditività del business, così come l'andamento negativo nel mercato di riferimento dell'offshore può portare, come già accaduto, ad una riduzione nel livello di ordinativi della controllata VARD, oltre che ad un rischio di cancellazione o posticipazione degli ordini correnti. Altresì la disponibilità di risorse destinate dallo Stato alla spesa militare per programmi di ammodernamento della flotta rappresenta una variabile che può influenzare le performance economiche, patrimoniali e finanziarie del Gruppo.

Azioni mitiganti

La politica di diversificazione della clientela nell'area di business delle navi da crociera portata avanti dal Gruppo Fincantieri, unitamente al mantenimento dei livelli di soddisfazione delle esigenze dell'armatore Carnival, ha consentito un allargamento del portafoglio clienti. Nell'area della produzione militare risulta sicuramente importante la partecipazione a progetti internazionali, quali il programma FREMM fra Italia e Francia, l'ampliamento del Gruppo negli USA, al fine di cogliere le opportunità di sviluppo nelle produzioni per il mercato della difesa statunitense, e lo sforzo per incrementare il business sul mercato internazionale attraverso una presenza attiva nelle produzioni militari di altri Paesi esteri che non dispongono di produttori nazionali o che, pur avendoli, sono però privi di competenze tecnologiche, di know-how e di infrastrutture adeguate per far fronte a simili produzioni. In tale ambito risulta di particolare rilievo la commessa acquisita per il Ministero della Difesa del Qatar del valore di circa euro 3,8 miliardi.

Al fine di mitigare l'impatto dell'andamento ciclico dell'industria cantieristica, negli ultimi anni il Gruppo ha perseguito una strategia di diversificazione, espandendo il proprio business sia in termini di prodotto che a livello geografico. Dal 2005 il Gruppo si è espanso nell'Offshore, mega-yacht, sistemi e componenti navali, riparazioni, refitting e post vendita. In parallelo il Gruppo ha allargato le proprie attività a livello internazionale, anche attraverso acquisizioni.

Data l'attuale contrazione dei volumi di mercato nel business offshore, la controllata VARD ha proseguito nella strategia di diversificazione in nuovi segmenti di mercato, quali l'expedition cruise, eolico offshore, pesca e acquacultura, al fine di ridurre la propria esposizione alla ciclicità del settore Oil&Gas. Nell'ambito del programma di efficientamento e di riduzione dei costi necessario per dimensionare la propria capacità produttiva alle nuove opportunità di mercato, VARD ha chiuso uno degli stabilimenti brasiliani, ha attivato un programma di riduzione della forza lavoro negli stabilimenti in Norvegia e Romania e ha riposizionato uno degli stabilimenti norvegesi per la produzione nel settore dell'acquacultura.

RISCHI CONNESSI AL MANTENIMENTO DEI LIVELLI DI COMPETITIVITÀ NEI MERCATI DI RIFERIMENTO

Descrizione del rischio

Le produzioni standard sono ormai dominate dai cantieri asiatici, pertanto il mantenimento dei livelli di competitività non può che avvenire attraverso la specializzazione in mercati ad alto valore aggiunto. Nell'ambito delle produzioni civili, già da alcuni anni la Capogruppo ha concentrato la propria attenzione sulle navi da crociera e dei cruise-ferry, nei quali è storicamente attiva, attenzione che è stata estesa, con l'acquisizione di VARD, alle produzioni di supporto all'offshore. Ulteriori fattori che possono incidere sulla competitività sono rappresentati dal rischio di non rivolgere la giusta attenzione alle esigenze dei clienti, o che i livelli di qualità e la sicurezza dei prodotti non siano in linea con le richieste del mercato e le nuove normative applicabili. Inoltre, le politiche commerciali aggressive, lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuove tecnologie o l'aumento di capacità produttiva da parte dei competitors possono portare ad un incremento del livello di competizione sui prezzi con conseguente impatto sul livello di competitività richiesto.

Impatto

Un presidio non attento dei mercati in cui la Società opera e risposte non tempestive sia alle sfide proposte dai competitors che alle esigenze dei clienti possono comportare una riduzione di competitività, con relativo impatto sui volumi produttivi, e/o prezzi meno remunerativi, con riduzione dei margini di profitto.

Azioni mitiganti

Il mantenimento del posizionamento competitivo nelle aree di business di riferimento viene ricercato assicurando alti standard qualitativi e innovativi del prodotto, unitamente alla ricerca di soluzioni di ottimizzazione dei costi e flessibilità di soluzioni tecniche e finanziarie per rimanere competitivi rispetto alla concorrenza in sede di offerte commerciali. La controllata VARD, parallelamente alle iniziative commerciali attuate per penetrare i nuovi segmenti di mercato, ha sviluppato una serie di nuovi progetti navali, sfruttando sia le competenze ingegneristiche e di progettazione acquisite nel settore offshore che il know how del Gruppo Fincantieri.

Descrizione del rischio

Il difficile contesto politico ed economico e il peggioramento del quadro normativo dei paesi in cui il Gruppo opera, in particolare per le attività di VARD in Brasile, possono negativamente impattare l'operatività e i flussi di cassa futuri. Inoltre, la ricerca di possibilità di business in Paesi emergenti, in particolare per le produzioni militari, comporta una maggiore esposizione a problematiche di rischio Paese e/o di corruzione internazionale.

Impatto

Situazioni legate al rischio Paese possono avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dovuti alla perdita di clienti, di profitti e del vantaggio competitivo.

Azioni mitiganti

Il Gruppo, nel perseguire opportunità di business in Paesi emergenti, si cautela privilegiando azioni commerciali supportate da accordi intergovernativi o da altre forme di collaborazione tra Stati, oltre a predisporre, nell'ambito della propria organizzazione, idonei presidi per monitorare i processi a rischio.

RISCHI CONNESSI ALLA GESTIONE DELLE COMMESSE

Descrizione del rischio

I contratti di costruzione navale gestiti dal Gruppo sono in larga parte contratti pluriennali con un corrispettivo stabilito, ed ogni variazione del prezzo deve essere concordata con il cliente. Al momento della sottoscrizione del contratto, la determinazione del prezzo non può prescindere da una attenta valutazione dei costi delle materie prime, macchinari, componenti, appalti e di tutti i costi connessi alla costruzione (inclusi costo del lavoro e spese generali), operazione più complicata nel caso di navi prototipo o particolarmente complesse.

Impatto

Variazioni di costo in aumento non previste nella fase precontrattuale che non trovino corrispondenza in un parallelo incremento di prezzo, possono comportare una riduzione dei margini sulle commesse interessate.

Azioni mitiganti

Il Gruppo prende in considerazione gli aumenti attesi nelle componenti di costo delle commesse nel processo di determinazione del prezzo di offerta. Inoltre, al momento della firma del contratto risultano già definite opzioni di acquisto a prezzo fisso di alcuni dei principali componenti della nave.

Descrizione del rischio

Molti fattori possono influenzare i programmi di produzione nonché l'utilizzo della capacità produttiva ed avere impatto sui tempi contrattuali di consegna delle commesse navali, con possibili penali a carico del Gruppo. Questi fattori includono tra l'altro scioperi, scarsa produttività industriale, non adeguata gestione logistica e dei magazzini, problemi inattesi in fase di progettazione, ingegnerizzazione e produzione, eventi connessi a condizioni meteorologiche avverse, modifiche di progetto o problemi di approvvigionamento di forniture chiave.

Impatto

I contratti navali in caso di ritardo di consegna, quando le cause non sono riconosciute a livello contrattuale, prevedono il pagamento di penali generalmente crescenti in funzione del tempo di ritardo.

Azioni mitiganti

Il Gruppo gestisce le commesse attraverso strutture dedicate che controllano tutti gli aspetti nel corso del lifecycle di commessa (progettazione, acquisti, costruzione, allestimento). I contratti stipulati con i fornitori prevedono la possibilità di applicare penali per ritardi o interferenze a loro imputabili.

Descrizione del rischio

Nella gestione operativa delle commesse esiste il rischio che una controparte con cui la Società è in affari non sia in grado di far fronte ai propri impegni, più specificamente che il cliente non adempia ai pagamenti contrattuali, ed il fornitore non svolga le prestazioni richieste per cause di natura operativa o finanziaria. Nel settore Offshore, caratterizzato da una situazione di mercato profondamente deteriorata a livello globale che comporta problematiche per tutti gli operatori, un numero significativo di armatori sta attuando processi di ristrutturazione con un conseguente aumento del rischio controparte. Per quanto concerne in particolare VARD, il deterioramento della situazione finanziaria di molti clienti nel settore Offshore potrebbe portare alla cancellazione o allo slittamento di un consistente numero di ordini in portafoglio.

Impatto

Il fallimento di una controparte, sia essa cliente o fornitore, può avere pesanti riflessi sulla produzione e sui flussi di cassa della Società, in considerazione dell'elevato valore unitario delle commesse navali e della natura strategica sotto il profilo produttivo di talune forniture. In particolare, la cancellazione degli ordini da parte dei clienti nel corso della costruzione della nave, esporrebbe il Gruppo al rischio di dover vendere la nave in condizioni sfavorevoli di mercato e a prezzi che non consentono di recuperare i costi sostenuti per la costruzione, così come la posticipazione delle consegne potrebbe peggiorare notevolmente il fabbisogno finanziario indotto dal capitale circolante con un conseguente aumento dell'indebitamento e dell'impatto degli oneri finanziari.

Azioni mitiganti

In fase di acquisizione di commesse navali, il Gruppo effettua, laddove ritenuto necessario, verifiche sulla solidità finanziaria delle controparti, anche tramite informazioni assunte dalle principali agenzie di valutazione del rischio di credito. I fornitori sono soggetti ad una procedura stringente di qualifica, che prevede una valutazione dei potenziali rischi associati alla controparte. Con riferimento all'aspetto finanziario il Gruppo mette a disposizione dei fornitori strumenti di supporto per l'accesso al credito. Per affrontare la difficile situazione del mercato offshore, la controllata VARD si sta attivando con i clienti e le istituzioni finanziarie per assicurare le consegne sia delle navi presenti nell'attuale portafoglio ordini che di quelle per le quali sono stati cancellati i relativi ordini. La controllata sta inoltre valutando, ove possibile, tutte le opportunità tecniche e commerciali per riposizionare le navi già costruite a fronte di ordini cancellati su i nuovi mercati serviti.

Descrizione del rischio

Un numero significativo di contratti per la costruzione di navi del Gruppo (in generale per le navi mercantili, quali le navi da crociera e le navi di supporto offshore) prevede che soltanto una parte del prezzo contrattuale sia corrisposto dal cliente durante il periodo di costruzione della nave; il pagamento della quota restante viene corrisposto in occasione della consegna. Di conseguenza il Gruppo anticipa costi significativi, assumendosi il rischio di sostenere tali costi prima di ricevere l'integrale pagamento del prezzo da parte dei propri clienti e dovendo così finanziare il capitale circolante assorbito dalle navi in corso di costruzione.

Impatto

Qualora il Gruppo non fosse in grado di finanziare il fabbisogno di capitale circolante indotto dalle navi in costruzione, potrebbe non essere in grado di portare a termine le commesse o di acquisirne di nuove, con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Per quanto riguarda VARD, la cancellazione e la posticipazione degli ordini da parte dei clienti in difficoltà potrebbero avere impatti significativi sulla struttura finanziaria del Gruppo con il conseguente rischio che le banche limitino l'accesso al credito alla Società privandola di forme di finanziamento del circolante necessarie come i construction loans.

Azioni mitiganti

Lo scopo del Gruppo è quello di mantenere in essere linee di credito committed, uncommitted e construction loan per un ammontare più che sufficiente a garantire la copertura dei fabbisogni di capitale circolante generati dal business operativo.

Descrizione del rischio

I clienti del Gruppo fanno spesso ricorso a finanziamenti per perfezionare l'acquisizione delle commesse.

Nel caso in cui i clienti siano esteri, possono beneficiare degli schemi di finanziamento per il supporto all'export definiti secondo le regole dell'OCSE.

Tali schemi prevedono che gli acquirenti esteri di navi possano ottenere un finanziamento da parte di istituti di credito dietro ricezione di una garanzia da parte di un'agenzia nazionale per il credito all'esportazione, nel caso dell'Italia SACE S.p.A. e nel caso della Norvegia GIEK.

La disponibilità di finanziamenti all'esportazione è quindi un requisito fondamentale per consentire ai clienti esteri di affidare commesse al Gruppo, specialmente per quanto riguarda la costruzione di navi da crociera.

Impatto

La mancata disponibilità di finanziamenti per i clienti del Gruppo potrebbe avere un effetto significativamente negativo sulla capacità del Gruppo di ottenere nuove commesse nonché sulla capacità dei clienti di ottemperare al pagamento degli importi dovuti contrattualmente.

Azioni mitiganti

Fincantieri supporta i clienti esteri durante il processo di perfezionamento dei finanziamenti alle esportazioni, ed in particolare nel gestire le relazioni con gli enti e le società coinvolte nella strutturazione di tali finanziamenti (es., SACE, Simest e gli istituti di credito). Inoltre, il processo di strutturazione del finanziamento viene gestito in parallelo rispetto al processo di finalizzazione del contratto commerciale, e l'esecutività stessa degli accordi viene spesso subordinata all'ottenimento da parte dell'armatore del commitment di SACE e dalle banche a garantire il finanziamento export credit. La controllata VARD sta inoltre operando attivamente con l'agenzia norvegese per il credito all'esportazione, GIEK, soprattutto nell'ambito di un settore nuovo per il mercato norvegese come quello dell'expedition cruise.

Ad ulteriore tutela del Gruppo, in caso di default da parte del cliente sulle obbligazioni previste contrattualmente, Fincantieri ha la facoltà di risolvere il contratto. In tale ipotesi la società ha titolo a trattenere i pagamenti ricevuti e la costruzione in corso di realizzazione. Il cliente inoltre può essere considerato responsabile per eventuali costi non coperti.

RISCHI CONNESSI ALL'ESTERNALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE, AI RAPPORTI CON I FORNITORI E CON LE COMUNITÀ LOCALI

Descrizione del rischio

La scelta del Gruppo Fincantieri di esternalizzare alcune attività aziendali risponde a esigenze strategiche ed è riconducibile essenzialmente a due criteri: a) esternalizzare le attività per cui non si ha un numero di risorse adeguato pur possedendo le competenze; b) esternalizzare le attività per le quali l'Azienda non possiede competenze interne e ritiene oneroso e inefficiente svilupparle. La dipendenza dai fornitori per talune attività aziendali può comportare l'incapacità a garantire elevati standard di qualità, il mancato rispetto delle tempistiche di consegna, l'acquisizione da parte loro di un eccessivo potere contrattuale, il mancato accesso a nuove tecnologie.

Inoltre, la rilevante presenza dei fornitori nel processo produttivo genera impatti sulle comunità locali, con l'eventuale necessità da parte dell'Azienda di affrontare problematiche di tipo sociale, politico e di legalità.

Impatto

Un contributo negativo in termini di qualità, tempi o costi da parte dei fornitori comporta un aumento dei costi del prodotto, ed un peggioramento della percezione della qualità del prodotto Fincantieri da parte del cliente. Per quanto riguarda gli altri interlocutori a livello locale, rapporti non ottimali possono riflettersi sulla capacità dell'Azienda di competere.

Azioni mitiganti

Il Gruppo si occupa di presidiare attentamente il coordinamento dell'assemblaggio dei sistemi interni alle navi e dei sotto-insiemi di produzione esterna attraverso strutture dedicate. Inoltre il Gruppo Fincantieri seleziona attentamente i propri "fornitori strategici", che devono fornire standard di prestazioni di assoluto livello. A tal proposito, nell'ambito della Capogruppo, è stato definito un preciso programma di valutazione delle performance dei fornitori che va dalla misurazione delle prestazioni eseguite, sia in termini di qualità del servizio offerto che di puntualità nelle consegne, al rispetto tassativo delle norme sulla sicurezza sul lavoro, in linea con il piano aziendale "Verso Infortuni Zero". Inoltre, in generale viene prestata particolare attenzione al rapporto con le comunità locali che interagiscono con i cantieri del Gruppo, attraverso appropriate relazioni istituzionali talvolta integrate da opportuni protocolli di legalità e/o trasparenza stipulati con le Autorità Locali, accordi che hanno ispirato il Protocollo Quadro Nazionale di Legalità siglato nel 2017. La controllata VARD ha posto particolare attenzione al processo di valutazione e gestione dei contratti con i fornitori soprattutto alla luce dell'aumento del numero di fornitori operanti nei nuovi settori in cui il Gruppo è entrato a seguito della strategia di diversificazione.

RISCHI CONNESSI AL KNOWLEDGE MANAGEMENT

Descrizione del rischio

Il Gruppo Fincantieri ha sviluppato una serie di esperienze, un know-how e una conoscenza del business significativi. Sul fronte delle maestranze, il mercato del lavoro interno non è sempre in grado di soddisfare le esigenze di risorse adeguate per la produzione, sia in termini di numero che di competenze. L'efficace gestione del business è anche connessa alla capacità di essere un polo di attrazione di risorse ad elevata professionalità per ruoli chiave ed alla capacità di riuscire a mantenere tali professionalità all'interno del Gruppo; il tutto attraverso una adeguata gestione delle competenze in una logica di miglioramento continuo, realizzato tramite investimenti nella formazione del personale e nella valutazione delle performance.

Impatto

L'inadeguatezza del mercato del lavoro di fronte alle esigenze del Gruppo, la mancata capacità di acquisire le professionalità necessarie ed il mancato trasferimento di conoscenze specifiche nell'ambito delle risorse del Gruppo, particolarmente in area tecnica, può avere effetti negativi sulla qualità del prodotto.

Azioni mitiganti

La Direzione Human Resources monitora continuamente il mercato del lavoro e mantiene frequenti rapporti con le Università, le scuole professionali e gli enti di formazione. Inoltre il Gruppo investe in modo significativo sulla formazione del personale sia in ambito tecnicospecialistico, che su tematiche a carattere gestionale - relazionale, e su sicurezza e qualità. È prevista infine la programmazione di azioni formative mirate per garantire la copertura delle posizioni chiave e manageriali in occasione di avvicendamenti. Nella controllata VARD è stato portato avanti un programma di riorganizzazione interna per favorire il processo di diversificazione nei nuovi mercati, con particolare attenzione allo sviluppo di nuovi concepts e alla modifica dei processi produttivi.

RISCHI CONNESSI AL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Descrizione del rischio

Il Gruppo Fincantieri è soggetto alle normative applicabili nei Paesi in cui opera, tra le quali le normative in tema di tutela dell'ambiente e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Eventuali violazioni di tali normative potrebbero comportare sanzioni civili, amministrative e penali, nonché l'obbligo di eseguire attività di regolarizzazione, i cui costi e responsabilità potrebbero riflettersi negativamente sull'attività del Gruppo e sui suoi risultati.

Impatto

Eventuali inadempimenti agli standard di sicurezza o in materia di tutela dell'ambiente, eventuali cambiamenti del quadro normativo di riferimento, ovvero il verificarsi di circostanze non prevedibili o eccezionali, potrebbero obbligare il Gruppo Fincantieri a sostenere spese straordinarie in materia ambientale o sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Azioni mitiganti

Il Gruppo promuove il rispetto di tutte le normative a cui è assoggettato nonché la predisposizione ed aggiornamento di strumenti di controllo preventivo idonei a mitigare i rischi connessi a violazioni di legge. In tal senso, al fine di prevenire e gestire il rischio legato all'insorgere di illeciti, la Capogruppo ha adottato un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, vincolante anche per i fornitori e, in genere, per i terzi che lavorano con Fincantieri. In particolare per la Capogruppo è stata data attuazione alle indicazioni contenute nel D.Lgs. 81/2008 – "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" (Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro). Fincantieri ha implementato opportuni modelli organizzativi, idonei a prevenire la violazione delle normative di riferimento, promuovendone la continua verifica ed aggiornamento. L'impegno nel perseguire e promuovere i principi di sostenibilità ambientale è stato ribadito nel documento di Politica Ambientale della Capogruppo, che vincola l'Azienda al mantenimento della conformità normativa ed al monitoraggio delle attività lavorative per garantire l'effettivo rispetto delle norme. Anche la controllata VARD si è impegnata per minimizzare l'impatto delle proprie attività sull'ambiente, con interventi in termini di risorse, politiche e procedure per migliorare la propria performance ambientale. Fincantieri e VARD hanno avviato l'attuazione e il mantenimento di un Sistema di Gestione Ambientale presso i propri siti in ottica di certificazione ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2004.

Descrizione del rischio

Operando nel settore della difesa e sicurezza, il Gruppo è esposto al rischio che la tendenza evolutiva del settore possa condurre nel prossimo futuro ad una restrizione delle ipotesi derogatorie ai principi di concorrenza ammessi dalla normativa vigente con conseguente limitazione al ricorso all'affidamento diretto, al fine di garantire maggiore concorrenza nel mercato di riferimento.

Impatto

Possibili limitazioni al ricorso all'affidamento diretto potrebbero precludere al Gruppo l'aggiudicazione degli affidamenti mediante procedure negoziate, senza previa pubblicazione di un bando di gara.

Azioni mitiganti

Il Gruppo monitora la possibile evoluzione della normativa nazionale e comunitaria che potrebbe aprire la possibilità di competere nel settore della difesa e sicurezza anche in altri Paesi.

RISCHI LEGATI ALL'ACCESSO ALLE INFORMAZIONI ED AL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA INFORMATICO

Descrizione del rischio

L'attività del Gruppo potrebbe risentire negativamente di:

  • una non adeguata gestione delle informazioni in riferimento ai dati sensibili della Società, legata all'inefficacia di misure protettive poste in essere, con possibilità di accesso e utilizzo di informazioni confidenziali da parte di soggetti non autorizzati esterni alla Società;
  • un accesso alle informazioni improprio, che comporti il rischio di alterazioni o cancellazioni, accidentalmente o intenzionalmente, da parte di persone non autorizzate;
  • una infrastruttura IT (hardware, reti, software) di cui non sia garantita la sicurezza e l'attendibilità, con possibili interruzioni del sistema informatico o di rete ovvero con tentativi illegali di ottenere accesso non autorizzato o violazioni del proprio sistema di sicurezza dei dati, inclusi attacchi coordinati di gruppi di hackers.

Impatto

Guasti del sistema informatico, eventuale perdita o danneggiamento di dati, anche a seguito di attacchi esterni, soluzioni informatiche non rispondenti alle esigenze del business, o aggiornamenti di tali soluzioni informatiche non in linea con le esigenze degli utilizzatori potrebbero compromettere l'operatività del Gruppo provocando errori nell'esecuzione delle operazioni, inefficienze e ritardi procedurali e altre interruzioni dell'attività, incidendo sulla capacità della Società di competere sul mercato.

Azioni mitiganti

Il Gruppo ritiene di aver intrapreso tutte le misure necessarie per contenere tali rischi, ispirandosi alle best-practice in materia di sistemi di governance e monitorando di continuo la gestione dell'infrastruttura e degli applicativi. Le modalità di accesso e capacità di operare sul sistema informatico sono gestite e mantenute per garantire una corretta separazione dei ruoli che è stata ulteriormente rinforzata con l'adozione di una nuova procedura di access management, assistita da un software specifico, che consente l'individuazione preventiva e il trattamento dei rischi di Segregation of Duties (SoD) derivanti da una attribuzione non idonea delle credenziali di accesso.

RISCHI CONNESSI ALL'ANDAMENTO DELLE VALUTE

Descrizione del rischio

Il Gruppo è esposto al rischio di cambio derivante da transazioni di natura commerciale e finanziaria denominate in valuta diversa da quella funzionale (rischio economico e transattivo). Inoltre, il rischio di cambio si manifesta nella redazione del bilancio consolidato, per effetto della conversione di Conto Economico e Stato Patrimoniale di società consolidate, che redigono il loro bilancio con valuta funzionale diversa dall'Euro (principalmente NOK, USD e BRL) (rischio traslativo).

Impatto

L'assenza di un'adeguata gestione dei rischi valutari può incrementare la volatilità dei risultati economici del Gruppo. In particolare, un indebolimento delle valute in cui sono denominati i contratti di costruzione navale può avere un impatto negativo sulle marginalità aziendali.

Azioni mitiganti

La Società si è dotata di una policy di gestione dei rischi finanziari (economico e transattivo) che definisce strumenti, responsabilità e modalità di reporting, con cui la Società mitiga i rischi derivanti dall'andamento del mercato valutario. Con riferimento al rischio valutario collegato alla traduzione dei bilanci delle società controllate che utilizzano valuta funzionale diversa dall'Euro (rischio traslativo), la società non prevede alcuna copertura.

RISCHI LEGATI ALL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO

Descrizione del rischio

Alcuni contratti di finanziamento sottoscritti dal Gruppo prevedono pattuizioni, impegni e vincoli di natura finanziaria e legale (quali il verificarsi di events of default, anche potenziali, clausole di cross default e covenants) a carico del Gruppo o di alcune delle società del Gruppo che potrebbero portare, nel caso non siano rispettati, ad un rimborso anticipato dei finanziamenti. Inoltre, future variazioni in aumento dei tassi di interesse potrebbero comportare maggiori esborsi in funzione dell'indebitamento di volta in volta in essere. Il Gruppo potrebbe non essere in grado di accedere al credito in misura adeguata al corretto finanziamento della propria attività (ad esempio in caso di performance particolarmente insoddisfacenti) ovvero potrebbe accedervi solo a condizioni particolarmente onerose. Per quanto riguarda il settore Offshore, il peggioramento della situazione finanziaria che ha portato ad un processo di ristrutturazione da parte di molti operatori del comparto sta spingendo le banche a diminuire la loro esposizione creditoria verso tali operatori, con il rischio di conseguenti ripercussioni sulle possibilità di accesso ai construction loans da parte della controllata VARD, necessari per finanziare non solo i progetti offshore ma anche quelli destinati ai nuovi mercati.

Impatto

Nel caso in cui la capacità di ottenere accesso al credito fosse limitata, anche in ragione della propria performance finanziaria, o nel caso di incremento dei tassi di interesse o di rimborso anticipato di debiti, il Gruppo potrebbe essere costretto a ritardare la raccolta di capitali ovvero reperire risorse finanziarie con termini e condizioni maggiormente onerose, con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Azioni mitiganti

Il Gruppo monitora costantemente sia le circostanze che possono avere effetti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria, sia la propria struttura patrimoniale e finanziaria attuale e prospettica al fine di assicurare l'accesso a forme di finanziamento adeguate nell'ammontare e nei termini. In particolare, per mitigare il rischio di liquidità e per mantenere un adeguato livello di flessibilità finanziaria, il Gruppo diversifica le proprie fonti di finanziamento sia in termini di durata e controparte che di forma tecnica.

Corporate Governance

La "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123-bis del TUF è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 29 marzo 2017, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.fincantieri.com nella sezione "Governance".

La Relazione è stata redatta in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina e prendendo a modello il "Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari – VI Edizione (gennaio 2017)" predisposto da Borsa Italiana S.p.A..

Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da FINCANTIERI S.p.A.. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione del funzionamento e composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, loro ruoli, responsabilità e competenze.

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Remunerazione", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del TUF e all'art. 84-quater del regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance" del sito internet della Società.

Altre informazioni

ANDAMENTO DEL TITOLO AZIONARIO

La performance del titolo nel 2016 ha registrato un incremento del 18,1% passando dal prezzo di 0,40 euro del 30 dicembre 2015 a 0,47 euro per azione al 30 dicembre 2016. Nello stesso periodo l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori 40 titoli italiani, ha fatto registrare un decremento del 10,2%, mentre l'indice FTSE Mid Cap, di cui Fincantieri fa parte, ha registrato un decremento del 8,0%. Durante i primi mesi dell'anno, la performance borsistica del titolo Fincantieri S.p.A. ha continuato a registrare il trend decrescente che aveva iniziato ad ottobre 2015. La quotazione di Fincantieri ha toccato il valore minimo assoluto l'11 febbraio 2016 a 0,27 euro per azione, per poi invertire il proprio trend e beneficiare, non solo della pubblicazione del Piano Industriale 2016-2020 a marzo 2016, ma anche dei positivi risultati del primo trimestre, del primo semestre e dei primi nove mesi dell'anno che hanno evidenziato una robusta ripresa della performance economico-finanziaria del Gruppo. Il trend positivo del titolo Fincantieri è proseguito anche nei primi mesi del 2017.

Il titolo ha registrato un prezzo medio dell'anno pari a 0,38 euro per azione, chiudendo l'anno con il valore massimo di 0,47 euro per azione il 30 dicembre 2016 corrispondente alla capitalizzazione di mercato di circa euro 800 milioni.

In termini di liquidità del titolo, le azioni trattate nell'anno sono state 372 milioni, con una media giornaliera nel periodo che si attesta su 1,4 milioni circa di titoli scambiati.

Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale di Fincantieri, pari a 862.980.725,70 euro, risulta così ripartito: 71,6% detenuto da Fintecna S.p.A. e 28,4% detenuto dal mercato indistinto.

Dati principali 31.12.2016 31.12.2015
Capitale sociale Euro 862.980.725,70 862.980.725,70
Azioni in circolazione Numero 1.692.119.070 1.692.119.070
Capitalizzazione di borsa(
*)
Euro/milioni 800 677
Performance 31.12.2016 31.12.2015
Prezzo di fine esercizio Euro 0,47 0,40
Prezzo massimo Euro 0,47 0,85
Prezzo minimo Euro 0,27 0,35
Prezzo medio Euro 0,38 0,68

*) Prodotto del numero delle azioni in circolazione per il prezzo di riferimento di borsa di fine periodo

ALTRI EVENTI SIGNIFICATIVI DEL PERIODO

Con l'approvazione del Bilancio di esercizio di Fincantieri al 31 dicembre 2015, in data 19 maggio 2016, l'Assemblea ordinaria degli azionisti ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione che rimarrà in carica fino all'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2018.

In data 26 maggio 2016 il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri ha confermato Giuseppe Bono quale Amministratore Delegato della Società.

In data 17 giugno 2016 durante il XX Forum economico internazionale di San Pietroburgo, Fincantieri e Rosneft hanno firmato una lettera di intenti per la costituzione di una joint venture per la progettazione di una nuova tipologia di unità, che verrà costruita presso il cluster cantieristico di Zvezda.

In data 24 giugno 2016 Fincantieri e le organizzazioni sindacali di FIM, FIOM, UILM, UGL e FAILMS hanno firmato presso la sede nazionale di Confindustria il nuovo accordo integrativo di Fincantieri. Il contratto, approvato dalle rappresentanze sindacali unitarie e dai lavoratori alla fine del mese di luglio 2016, decorre dall'1.7.2016 e sarà in vigore fino al 31.12.2019. Il contratto aziendale si applicherà a tutti i dipendenti di Fincantieri S.p.A. nonché a quelli di Isotta Fraschini Motori S.p.A., Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. e Cetena S.p.A.. Il contratto, basato su premi incentivanti al raggiungimento degli obiettivi, parte dei quali verrà corrisposta mediante strumenti di welfare, rappresenta un'ulteriore spinta verso una maggiore efficienza. In data 4 luglio 2016 Fincantieri ha firmato un importante accordo con China State Shipbuilding Corporation (CSSC), il maggiore conglomerato cantieristico della Cina, per la costituzione di una joint venture finalizzata allo sviluppo e alla crescita dell'industria crocieristica cinese. L'accordo nello specifico prevede che la joint venture sviluppi e venda navi da crociera destinate esclusivamente e appositamente personalizzate per il mercato cinese e asiatico. Tali navi saranno realizzate presso uno dei cantieri di CSSC, il sito di Shanghai Waigaogiao Shipbuilding Co (SWS), sulla base di una piattaforma tecnologica concessa in licenza alla stessa joint venture e al cantiere di SWS da Fincantieri, che quindi opererà, sempre attraverso la joint venture, per fornire le attività di sua competenza. L'accordo prevede, inoltre, che Fincantieri fornisca alla joint venture e al cantiere di SWS anche servizi di consulenza specifici e alcuni componenti chiave delle navi.

In data 5 agosto 2016 la controllata VARD ha annunciato l'incremento della propria partecipazione nella controllata indiretta in Brasile, Vard Promar, dal 50,5% al 95,15%, con la sottoscrizione integrale dell'aumento di capitale mediante la conversione di finanziamenti soci; sulla restante quota del capitale, VARD e la società PSMR, socio di minoranza di Vard Promar, hanno un'opzione put e call incrociata. Tale operazione non modifica l'area di consolidamento del Gruppo Fincantieri in quanto Vard Promar era già consolidata integralmente.

In data 1 settembre 2016 Fincantieri ha annunciato la firma di un contratto con il governo australiano per partecipare al processo di selezione condotto dal Dipartimento della Difesa, che prevede la costruzione di 9 fregate di futura generazione, da realizzare ad Adelaide (Australia) per la Royal Australian Navy (RAN) nel quadro del programma SEA 5000. Per gestire a pieno tale processo, Fincantieri, a fine dicembre, ha costituito una società ad hoc, Fincantieri Australia, con sede a Sydney.

In data 23 settembre 2016 Fincantieri e CSSC hanno firmato con Carnival Corporation e CIC Capital Corporation un accordo non vincolante per la costruzione delle prime nuove navi da crociera che saranno realizzate in Cina per il mercato cinese.

In data 26 settembre 2016, il Consiglio di Amministrazione di FINCANTIERI S.p.A. ha nominato quale Direttore Generale della Società l'Ing. Alberto Maestrini, già Vice Direttore da febbraio 2016 nonché Direttore Navi Militari di Fincantieri da gennaio 2004.

In data 13 ottobre 2016 VARD ha annunciato l'acquisizione per NOK 35 milioni di Storvik Aqua AS, società attiva nella fornitura di macchinari per l'industria dell'acquacultura.

In data 10 novembre 2016 il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri ha approvato il progetto di un piano di incentivazione del management a medio-lungo termine basato su azioni, denominato Performance Share Plan 2016-2018, deliberando di sottoporne l'approvazione, ai sensi dell'art. 114-bis, comma 1 del TUF, all'Assemblea degli Azionisti che sarà convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il Regolamento del piano di incentivazione, la cui efficacia è sospensivamente condizionata all'approvazione del piano come sopra indicato.

In data 13 novembre 2016 la controllata Fincantieri Oil & Gas S.p.A. ("Fincantieri O&G") ha lanciato a Singapore un'offerta pubblica di acquisto (Offerta) volontaria totalitaria finalizzata all'acquisto delle azioni ordinarie non già detenute direttamente o indirettamente di VARD Holdings Limited (pari al 44,37% del capitale sociale). L'Offerta finalizzata al delisting di VARD dalla Borsa di Singapore e finanziata tramite risorse finanziarie disponibili, prevedeva un prezzo per azione offerto agli azionisti di minoranza di SGD 0,24, per un controvalore massimo, in caso di adesione totalitaria, di SGD 125.646.896 (pari a euro 82.000.000 circa al tasso di cambio del 13 novembre 2016). In data 15 dicembre 2016 VARD ha pubblicato una circular to shereholders, contenente la valutazione positiva sulla congruità e la ragionevolezza dell'Offerta da parte dell'advisor finanziario indipendente, in virtù della quale i consiglieri indipendenti di VARD hanno consigliato agli azionisti di aderire all'Offerta. Si segnala che contabilmente tale operazione non dà luogo ad una modifica del perimetro di consolidamento del Gruppo Fincantieri in quanto VARD è già controllata e consolidata integralmente.

In data 20 dicembre 2016 Fincantieri ha annunciato che i contratti con Virgin Voyages, brand del Gruppo Virgin e nuovo operatore del comparto crocieristico, per la costruzione di tre navi da crociera e del valore complessivo di circa 2 miliardi di euro, sono stati finalizzati e diventano esecutivi.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL 31.12.2016

In data 3 gennaio 2017 Fincantieri ha ricevuto una lettera da Samil PricewaterhouseCoopers, advisor di STX Europe, con la quale le è stato notificato di essere stata selezionata quale "preferred bidder" nel processo di vendita del 66,66% di STX France SA.

In data 10 gennaio 2017 VARD ha siglato un ordine con il nuovo cliente Torghatten Nord per la costruzione di due traghetti alimentati a LNG per il trasporto di veicoli e passeggeri che, nel rispetto dell'ambiente, saranno impiegati in attività tra i fiordi norvegesi.

In data 17 gennaio 2017 VARD ha annunciato la firma di una lettera d'intenti per la costruzione di una nuova unità expedition cruise da realizzarsi interamente nei cantieri in Romania e Norvegia per una società armatrice internazionale.

In data 19 gennaio 2017 Fincantieri ha firmato un Memorandum of Agreement con il gruppo statunitense Carnival Corporation & plc per la costruzione di due nuove navi da crociera, del valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro, che saranno destinate ai brand Holland America Line e Princess Cruises.

In data 26 gennaio 2017 è stata consegnata presso lo stabilimento Fincantieri di Ancona "Viking Sky", la terza di una serie di sei navi da crociera che la Società armatrice Viking Ocean Cruises ha ordinato a Fincantieri.

In data 14 febbraio 2017 VARD ha siglato un contratto con l'armatore Aker BioMarine per la costruzione di un krill fishing vessel per operazioni di pesca in Antartide.

In data 16 febbraio 2017 Fincantieri ha ricevuto dal gruppo Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. un ordine per la realizzazione di 4 navi da crociera di nuova concezione, con l'opzione per ulteriori 2 unità, destinate al brand Norwegian Cruise Line. Le unità hanno un valore di circa euro 800 milioni ciascuna e saranno consegnate a un anno l'una dall'altra a partire dal 2022 fino al 2025, e in caso di esercizio dell'opzione fino al 2027.

In data 20 febbraio 2017 Fincantieri e Ferretti Group hanno annunciato di aver firmato un accordo di collaborazione ad ampio raggio, con l'obiettivo di sviluppare sinergie industriali e commerciali tra due aziende italiane leader mondiali nei rispettivi comparti. Il protocollo d'intesa si riferisce sia al settore difesa e sicurezza che a quello della cantieristica da diporto. In entrambi i settori le capacità e competenze dei due grandi Gruppi sono complementari e sinergiche e l'intesa di collaborazione apre molti scenari possibili.

In data 22 febbraio 2017 Fincantieri, China State Shipbuilding Corporation (CSSC) e Carnival Corporation & plc, hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) vincolante per la costruzione di due navi da crociera, e ulteriori quattro in opzione, che saranno le prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. Le parti hanno firmato il MoA per conto della joint venture tra Fincantieri e CSSC Cruise Technology Development Co. Ltd, della joint venture tra Carnival Corporation e CSSC, e del cantiere di Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co., Ltd (SWS).

In data 27 febbraio 2017 il Ministro dell'Interno Marco Minniti e il Presidente di Fincantieri Giampiero Massolo, in presenza anche dell'Amministratore delegato Giuseppe Bono, hanno sottoscritto, presso la sede del Ministero a Roma, il Protocollo Quadro Nazionale di Legalità, finalizzato alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. L'accordo, facendo tesoro dell'esperienza maturata nel tempo con i diversi protocolli sottoscritti dall'azienda a livello locale, rappresenta un fondamentale traguardo che unifica a livello nazionale le procedure per le verifiche antimafia sulle imprese operanti in appalto e subappalto presso tutte le sedi del Gruppo Fincantieri.

In data 28 febbraio 2017 Vard Holdings Limited ha annunciato i risultati finanziari per il quarto trimestre 2016 e per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.

In data 3 marzo 2017 la controllata brasiliana Vard Promar S.A. ha ricevuto la notifica di un accertamento di circa euro 3 milioni relativo ad una imposta municipale sui servizi, applicata al valore di due navi consegnate. La controllata non ha operato stanziamenti sulla base del parere dei consulenti legali che hanno giudicato la richiesta basata su erronei presupposti di fatto e di diritto. In data 8 marzo 2017 Vard Singapore Pte. Ltd. ha consegnato l'unità Offshore Subsea Construction Vessel "Far Superior" all'armatore Farstad Shipping ASA. La consegna, originariamente prevista per il 20 novembre 2016, era stata posticipata in accordo con l'armatore impegnato in una ristrutturazione finanziaria.

In data 24 marzo 2017 la Società ha annunciato la conclusione dell'offerta pubblica finalizzata all'acquisto delle azioni di VARD (Offerta) con adesioni pari a n. 215.946.242. A seguito dell'Offerta e degli acquisti di azioni di VARD effettuati presso la Borsa di Singapore durante il periodo dell'Offerta, alla data del 24 marzo 2017, il totale delle azioni di VARD detenute direttamente o indirettamente, controllate o oggetto di accordo di acquisto da parte di Fincantieri O&G, risulta essere pari a n. 878.523.910 azioni, corrispondenti al 74,45% del capitale sociale di Vard. Il controvalore pagato per le azioni oggetto dell'Offerta portate in adesione è pari a SGD 51.827.098,08 (pari ad euro 34.281.715,89 al tasso di cambio del 24 marzo 2017) mentre quello pagato per le azioni di VARD acquistate sul mercato presso la Borsa di Singapore (al netto dei costi di intermediazione, di clearing e delle imposte applicabili) è pari a SGD 1.465.536,00 (pari ad euro 969.398,07 al tasso di cambio del 24 marzo 2017). Si ricorda che VARD è consolidata integralmente nei bilanci del Gruppo Fincantieri anche precedentemente all'Offerta e che gli esiti dell'operazione non incidono sugli obiettivi quantitativi precedentemente comunicati al mercato da Fincantieri.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In sede di presentazione dei risultati consuntivi dell'esercizio 2015, Fincantieri ha illustrato al mercato il proprio Piano Industriale 2016-2020 attraverso il quale, in coerenza con la strategia di crescita e diversificazione perseguita sino ad oggi, intende consolidare la leadership del Gruppo a livello globale nei settori ad alto valore aggiunto della cantieristica navale.

Considerati i risultati conseguiti nel 2016 e l'avanzamento dell'implementazione delle iniziative strategiche previste e comunicate al mercato in sede di presentazione del Piano Industriale 2016- 2020, il Gruppo conferma le linee di intervento tracciate in tale Piano e le relative previsioni di crescita di breve e medio termine, ovvero per il 2018, a livello consolidato, ricavi in crescita del 16-23% rispetto al 2016, con margine EBITDA pari a circa il 6-7% e una posizione finanziaria netta negativa pari a circa euro 0,4-0,6 miliardi, legata alle dinamiche del capitale circolante netto, e per il 2020 ricavi in crescita del 16-21% rispetto al 2018, margine EBITDA pari a circa il 7-8% e una posizione finanziaria netta negativa pari a circa euro 0,1-0,3 miliardi.

Per l'esercizio 2017 si prevedono risultati in linea con le proiezioni economico-finanziarie comunicate da Piano, tenendo conto della positiva performance conseguita nel 2016. In linea con tali aspettative, il Gruppo conferma l'attesa di una distribuzione di dividendo a partire dall'utile dell'esercizio 2017.

Per quanto riguarda nello specifico il settore Shipbuilding si prevede nel 2017 un'ulteriore crescita dei volumi e il miglioramento della marginalità per la messa in produzione di navi da crociera, derivate dalle unità prototipo, ed acquisite dopo la crisi a prezzi superiori, e per l'incremento dei volumi del business militare a seguito del pieno avvio del programma di rinnovo della flotta della Marina Militare italiana e delle attività di progettazione della commessa per il Ministero della Difesa del Qatar. Il Gruppo, inoltre, prevede la prosecuzione delle azioni finalizzate all'incremento di redditività in particolare attraverso l'ulteriore sviluppo di importanti sinergie produttive con la controllata VARD tramite l'utilizzo del cantiere rumeno di Tulcea a supporto del network produttivo Italiano per la produzione di tronconi di navi da crociera di grandi dimensioni. Al fine di rispondere alle necessità indotte dagli importanti carichi di lavoro prospettici, la Società proseguirà inoltre nelle azioni di ottimizzazione del sistema produttivo e di progettazione in Italia.

Con riferimento al settore Offshore, la controllata VARD prevede nel 2017 da un lato la progressiva crescita dei volumi relativi alle azioni di diversificazione del business messe in atto negli esercizi precedenti al fine di rispondere alla crisi del settore core dell'Oil&Gas, in particolare per il segmento expedition cruise, e dall'altro la prosecuzione delle azioni necessarie a ridurre la base costi ed ottimizzare il sistema produttivo, al fine di incrementare la competitività della società per cogliere le opportunità che si presenteranno alla ripresa del mercato. Permane comunque la significativa esposizione della società alla costruzione di navi del settore dell'Oil&Gas per quanto riguarda il portafoglio ordini in essere.

Per il settore Sistemi, Componenti e Servizi, si prevede lo sviluppo dell'importante backlog acquisito per il rinnovo della flotta della Marina Militare italiana, oltre che il proseguimento della strategia di riconfigurazione del presidio sulla value chain attraverso l'internalizzazione delle attività ad alto valore aggiunto e l'esternalizzazione delle attività a minor valore, al fine di rafforzare il presidio sul prodotto e sviluppare ulteriormente il business del post vendita.

RAPPORTI CON LA SOCIETÀ CONTROLLANTE E LE ALTRE SOCIETÀ DEL GRUPPO

A far data dal 3 luglio 2014 è cessata l'attività di direzione e coordinamento da parte di Fintecna S.p.A. principale azionista di Fincantieri S.p.A..

In ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento in materia di operazioni con parti correlate adottato con Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni, FINCANTIERI S.p.A. ha adottato, con efficacia dal 3 luglio 2014, la procedura che disciplina le Operazioni con Parti Correlate (la "Procedura Parti Correlate").

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 32 delle Note al bilancio 31 dicembre 2016.

ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE

Nel 2016 non sono state acquistate sul mercato azioni proprie della Capogruppo.

REGOLAMENTO MERCATI

L'Art. 36 del Regolamento Mercati Consob (adottato con Delibera Consob n. 16191/2007 e successive modifiche) disciplina le condizioni per la quotazione in borsa di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea. In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che alla data del 31 dicembre 2016 fra le controllate Fincantieri rientrano nella previsione regolamentare il Gruppo VARD ed il Gruppo FMG.

Per gli stessi sono state già adottate procedure adeguate per assicurare la compliance alla predetta normativa (art. 36).

Ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso del 2016 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali.

Indicatori alternativi di performance

Il management di Fincantieri valuta le performance del Gruppo e dei segmenti di business anche sulla base di alcuni indicatori non previsti dagli IFRS. In particolare, l'EBITDA è utilizzato come principale indicatore di redditività, in quanto permette di analizzare la marginalità del Gruppo, eliminando gli effetti derivanti dalla volatilità originata da elementi economici non ricorrenti o estranei alla gestione ordinaria.

Di seguito sono descritte, così come richiesto dalla Comunicazione Consob n.0092543 del 3 dicembre 2015 che recepisce gli orientamenti ESMA/2015/1415 in tema di indicatori alternativi di performance, le componenti di ciascuno di tali indicatori:

  • EBITDA: è pari al risultato ante imposte, ante proventi e oneri finanziari, ante proventi ed oneri su partecipazioni ed ammortamenti e svalutazioni, così come riportati negli schemi di bilancio, rettificato dai seguenti elementi:
  • ∙ oneri a carico Azienda per Cassa Integrazione Guadagni (CIG);
  • ∙ oneri connessi a piani di riorganizzazione e altri costi del personale non ricorrenti;
  • ∙ accantonamenti costi e spese legali connessi a contenziosi verso il personale per danni da amianto;
  • ∙ altri oneri o proventi di natura non ordinaria derivanti da eventi non ricorrenti di particolare significatività.
  • EBIT: è pari all'EBITDA al netto degli ammortamenti e svalutazioni di natura ricorrente (sono escluse le svalutazioni dell'avviamento e delle Attività immateriali e degli Immobili, impianti e macchinari rilevate a seguito di test di impairment).
  • Risultato d'esercizio ante proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti: è pari al risultato d'esercizio prima delle rettifiche per elementi economici non ricorrenti o estranei alla gestione ordinaria, che vengono esposte al netto del relativo effetto fiscale.
  • Capitale immobilizzato netto: è pari al capitale fisso impiegato per l'operatività aziendale che include le voci: Attività immateriali, Immobili, impianti e macchinari, Partecipazioni e Altre attività e passività non correnti (incluso il fair value dei derivati ricompresi nelle voci Attività finanziarie non correnti e Passività finanziarie non correnti) al netto del Fondo benefici ai dipendenti.
  • Capitale di esercizio netto: è pari al capitale impiegato per l'operatività aziendale caratteristica che include le voci Rimanenze di magazzino e acconti, Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti, Construction loans, Crediti commerciali, Debiti commerciali, Fondi per rischi e oneri diversi, Altre attività e passività correnti (inclusi i Crediti per imposte dirette, Debiti per imposte dirette, Imposte differite attive, Imposte differite passive oltre al fair value dei derivati ricompresi nelle voci Attività finanziarie correnti e Passività finanziarie correnti).
  • Capitale investito netto: è pari al totale tra il Capitale immobilizzato netto e il Capitale di esercizio netto.
  • Free cash flow: il Free cash flow è pari alla somma di i) flusso monetario netto da attività d'esercizio, ii) flusso monetario netto da attività di investimento e iii) il flusso derivante dalla variazione dei construction loans.
  • ROI: il ROI (Return on investment) è calcolato come i) rapporto tra l'EBIT e la media aritmetica del Capitale investito netto all'inizio e alla fine del periodo di riferimento, per quanto riguarda i valori relativi al 31 dicembre 2016, e ii) rapporto tra l'EBIT e il Capitale investito netto al 31 dicembre 2015.

  • ROE: il ROE (Return on equity) è calcolato come i) rapporto tra l'Utile/Perdita del periodo e la media aritmetica del Totale Patrimonio netto all'inizio e alla fine del periodo di riferimento, per quanto riguarda i valori relativi al 31 dicembre 2016, e ii) rapporto tra l'Utile/Perdita del periodo e il Totale Patrimonio netto al 31 dicembre 2015.

  • Rapporto Totale indebitamento finanziario/Totale Patrimonio netto: tale indicatore è calcolato come rapporto tra il Totale indebitamento finanziario e Totale Patrimonio netto.
  • Rapporto Posizione finanziaria netta/EBITDA: tale indicatore è calcolato dal Gruppo come rapporto tra Posizione finanziaria netta come monitorata dal Gruppo e EBITDA.
  • Rapporto Posizione finanziaria netta/Totale Patrimonio netto: tale indicatore è calcolato come rapporto tra Posizione finanziaria netta come monitorata dal Gruppo e Totale Patrimonio netto.
  • Accantonamenti: si intendono accantonamenti a Fondi per rischi ed oneri e svalutazioni di Crediti commerciali e Altre attività non correnti e correnti.

Prospetto di raccordo del risultato dell'esercizio e del Patrimonio netto della capogruppo con quelli consolidati

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato dell'esercizio della Capogruppo FINCANTIERI S.p.A. con quelli consolidati (Gruppo e minority).

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/migliaia) Patrimonio
Netto
Risultato
d'esercizio
Patrimonio
Netto
Risultato
d'esercizio
Bilancio della Capogruppo 1.179.108 18.673 1.183.108 (112.732)
Quota del patrimonio netto e del risultato netto delle controllate
consolidate, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni
(261.894) 11.823 (185.661) (48.975)
Rettifiche effettuate in sede di consolidamento per differenza tra
prezzo di acquisto e corrispondente PN contabile
227.201 (2.980) 209.515 (10.741)
Storno dei dividendi distribuiti alla Capogruppo da controllate
consolidate
(1.500) (2.000)
Valutazione a equity di JV o società collegate 7.939 (134) 7.992 (224)
Eliminazione degli utili e delle perdite infragruppo e altre rettifiche
di consolidamento
(3.149) (391) (2.758) 65
Differenza di traduzione società estere consolidate integralmente (63.090) (74.177)
Patrimonio netto e risultato di competenza del Gruppo 1.086.115 25.491 1.138.019 (174.607)
Interessi di terzi 155.241 (11.740) 128.079 (114.147)
Totale patrimonio netto e risultato consolidato 1.241.356 13.751 1.266.098 (288.754)

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione con quelli obbligatori

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/milioni) Valori schema
obbligatorio
Valori schema
riclassificato
Valori schema
obbligatorio
Valori schema
riclassificato
A – Ricavi e proventi 4.429 4.183
Ricavi della Gestione 4.347 4.125
Altri Ricavi e Proventi 87 58
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (5)
B - Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (3.291) (3.337)
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (3.296) (3.345)
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti 5 8
C - Costo del personale (846) (865)
Costo del personale (858) (878)
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti 12 13
D - Accantonamenti (25) (7)
Accantonamenti (72) (36)
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti 47 29
E – Ammortamenti e svalutazioni (110) (111)
Ammortamenti e svalutazioni (110) (111)
F – Proventi e (oneri) finanziari (66) (135)
Proventi ed (oneri) finanziari (66) (135)
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti
G - Proventi e (oneri) su partecipazioni (10) (3)
Proventi ed (oneri) su partecipazioni (10) (3)
H - Imposte dell'esercizio (21) 23
Imposte sul reddito (8) 36
Ricl. L - Effetto fiscale oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (13) (13)
I - Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (59) (50)
Ricl. da A - Ricavi e proventi 5
Ricl. da B - Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (5) (8)
Ricl. da C - Costo del personale (12) (13)
Ricl. da D - Accantonamenti (47) (29)
Ricl. da F - Proventi ed (oneri) finanziari
L - Effetto fiscale su proventi e oneri estranei alla gestione ordinaria
e non ricorrenti
13 13
Ricl. da H – Imposte dell'esercizio 13 13
Risultato d'esercizio 14 (289)

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/milioni) Valori parziali
da schema
obbligatorio
Valori da
schema
riclassificato
Valori parziali
da schema
obbligatorio
Valori da
schema
riclassificato
A) Attività immateriali 595 518
Attività immateriali 595 518
B) Immobili, impianti e macchinari 1.064 974
Immobili, impianti e macchinari 1.064 974
C) Partecipazioni 58 62
Partecipazioni 58 62
D) Altre attività e passività non correnti (69) (44)
Derivati attivi 4 2
Altre attività non correnti 16 11
Altre passività (48) (47)
Derivati passivi (41) (10)
E) Fondo Benefici ai dipendenti (58) (57)
Fondo benefici ai dipendenti (58) (57)
F) Rimanenze di magazzino e acconti 590 405
Rimanenze di magazzino e acconti 590 405
G) Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti 604 1.876
Attività per lavori in corso su ordinazione 1.374 2.554
Passività per lavori in corso e anticipi da clienti (770) (678)
H) Construction loans (678) (1.103)
Construction loans (678) (1.103)
I) Crediti commerciali 1.123 560
Crediti commerciali e altre attività correnti 1.383 888
Ricl. a N) Altre Attività (260) (328)
L) Debiti commerciali (1.307) (1.179)
Debiti commerciali e altre passività correnti (1.496) (1.366)
Ricl. a N) Altre passività 189 187
M) Fondi per rischi e oneri diversi (126) (112)
Fondi per rischi e oneri (126) (112)
N) Altre attività e passività correnti 59 (196)
Imposte differite attive 154 151
Crediti per imposte dirette 23 35
Derivati attivi 8 37
Ricl. da I) Altre attività correnti 260 328
Imposte differite passive (85) (82)
Debiti per imposte dirette (11) (3)
Derivati passivi e FV su opzioni (101) (475)
Ricl. da L) Altre passività correnti (189) (187)
O) (Attività)/passività nette destinate alla vendita 1 1
CAPITALE INVESTITO NETTO 1.856 1.704
P) Patrimonio netto 1.241 1.266
Q) Posizione finanziaria netta 615 438
FONTI DI FINANZIAMENTO 1.856 1.704
pagina
88 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
89 Conto economico complessivo consolidato
90 Prospetto dei movimenti di patrimonio netto consolidato
91 Rendiconto finanziario consolidato

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(Euro/migliaia) Nota 31.12.2016 di cui correlate
Nota 32
31.12.2015 di cui correlate
Nota 32
ATTIVO
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali 6 594.622 517.977
Immobili, impianti e macchinari 7 1.063.946 973.905
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 8 54.973 57.076
Altre partecipazioni 8 3.179 5.146
Attività finanziarie 9 138.270 6.718 141.586 9.061
Altre attività 10 16.155 731 10.728 704
Imposte differite attive 11 154.373 150.974
Totale attività non correnti 2.025.518 1.857.392
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze di magazzino e acconti 12 590.310 2.390 404.908 3.319
Attività per lavori in corso su ordinazione 13 1.379.814 2.554.122
Crediti commerciali e altre attività 14 1.383.064 140.913 888.033 145.401
Crediti per imposte dirette 15 23.068 34.866
Attività finanziarie 16 49.047 550 97.918 752
Disponibilità liquide 17 219.512 259.507
Totale attività correnti 3.644.815 4.239.354
Attività destinate alla vendita 35 6.314
TOTALE ATTIVO 5.676.647 6.096.746
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
PATRIMONIO NETTO 18
Di pertinenza della Capogruppo
Capitale sociale 862.981 862.981
Riserve e risultati portati a nuovo 223.134 275.038
Totale Patrimonio Gruppo 1.086.115 1.138.019
Di pertinenza di Terzi 155.241 128.079
Totale Patrimonio Netto 1.241.356 1.266.098
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri 19 109.805 98.765
Fondi benefici ai dipendenti 20 57.777 56.574
Passività finanziarie 21 590.604 49.769 637.698 30.164
Altre passività 22 48.233 46.544
Imposte differite passive 11 85.072 81.546
Totale passività non correnti 891.491 921.127
PASSIVITÀ CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri 19 16.169 13.200
Passività per lavori in corso su ordinazione 23 776.114 678.627
Debiti commerciali e altre passività correnti 24 1.496.076 20.055 1.366.765 17.052
Debiti per imposte dirette 25 10.586 3.068
Passività finanziarie 26 1.240.044 57.599 1.847.861 35.902
Totale passività correnti 3.538.989 3.909.521
Passività direttamente associabili
alle attività destinate alla vendita
35 4.811
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 5.676.647 6.096.746

Conto economico complessivo consolidato

(Euro/migliaia) Nota 2016 di cui correlate
Nota 32
2015 di cui correlate
Nota 32
Ricavi della gestione 27 4.346.755 299.326 4.125.074 406.684
Altri ricavi e proventi 27 87.367 1.726 57.873 2.235
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi
- di cui non ricorrenti
28
32
(3.296.409)
(389)
(15.149) (3.344.246)
(4.973)
(24.321)
Costo del personale
- di cui non ricorrenti
28
32
(857.842)
(10.069)
(878.375)
(10.219)
Ammortamenti e svalutazioni 28 (109.448) (111.660)
Accantonamenti
- di cui non ricorrenti
28
32
(72.136)
(1.452)
(35.493)
(1.769)
Proventi finanziari 29 48.782 308 53.632 287
Oneri finanziari 29 (115.227) (1.583) (188.913) (1.647)
Proventi/(oneri) su partecipazioni 30 (2.714) (2.510)
Quote di Utile/(Perdita) di partecipate valutate
a Patrimonio netto
30 (6.819) (96)
Imposte 31 (8.558) 35.960
UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO (A) 13.751 (288.754)
di pertinenza della Capogruppo 25.491 (174.607)
di pertinenza di Terzi (11.740) (114.147)
Utile/(Perdita) base per azione (Euro) 32 0,01506 (0,10319)
Utile/(Perdita) diluito per azione (Euro) 32 0,01506 (0,10319)
Altri Utili/(Perdite), al netto dell'effetto fiscale
Utili/(Perdite) da rimisurazione passività piani
per dipendenti a benefici definiti
18-20 (1.618) 1.983
Componenti non riclassificabili in periodi successivi
nell'Utile/(Perdita) d'esercizio al netto dell'effetto fiscale
18 (1.618) 1.983
di cui di pertinenza di Terzi (3) 6
Parte efficace degli Utili/(Perdite) sugli strumenti
di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge)
4-18 (25.170) (1.692)
Utili/(Perdite) derivanti da variazioni di altre componenti del conto
economico complessivo da partecipazioni valutate a equity
(11.006) (345)
Utili/(Perdite) derivanti dalla valutazione al fair value
di titoli e obbligazioni disponibili per la vendita
Utili/(Perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci
di società estere controllate
18 34 23.086
Totale Utili/(Perdite) riclassificabili nell'Utile/(Perdita)
d'esercizio al netto dell'effetto fiscale
18 (36.142) 21.049
di cui di pertinenza di Terzi (25.517) 20.423
Totale altri Utili/(Perdite) al netto dell'effetto fiscale (B)
di cui di pertinenza di Terzi
18 (37.760)
(25.520)
23.032
20.429
TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO
D'ESERCIZIO (A) + (B)
(24.009) (265.722)
di pertinenza della Capogruppo 13.251 (172.004)
di pertinenza di Terzi (37.260) (93.718)

Prospetto dei movimenti di patrimonio netto consolidato

Riserve e Patrimonio netto
di pertinenza
Patrimonio
netto di
(Euro/migliaia) Nota Capitale
sociale
risultati portati
a nuovo
della
Capogruppo
pertinenza
di Terzi
Totale
1.1.2015 18 862.981 447.036 1.310.017 219.875 1.529.892
Aggregazioni aziendali 1.978 1.978
Aumento Capitale sociale
Aumento Capitale sociale
da Soci di minoranza
Acquisto quote di minoranza
Distribuzione dividendi (48) (48)
Altre variazioni/arrotondamenti 6 6 (8) (2)
Totale transazioni con azionisti 6 6 1.922 1.928
Risultato netto dell'esercizio (174.607) (174.607) (114.147) (288.754)
Altre componenti del
Conto economico complessivo
2.603 2.603 20.429 23.032
Totale risultato complessivo
dell'esercizio
(172.004) (172.004) (93.718) (265.722)
31.12.2015 18 862.981 275.038 1.138.019 128.079 1.266.098
Aggregazioni aziendali
Aumento Capitale sociale
Aumento Capitale sociale
da Soci di minoranza
2.317 2.317
Acquisto quote di minoranza (65.155) (65.155) 62.105 (3.050)
Distribuzione dividendi
Altre variazioni/arrotondamenti
Totale transazioni con azionisti - (65.155) (65.155) 64.422 (733)
Risultato netto dell'esecizio 25.491 25.491 (11.740) 13.751
Altre componenti del
Conto economico complessivo
(12.240) (12.240) (25.520) (37.760)
Totale risultato complessivo
dell'esercizio
- 13.251 13.251 (37.260) (24.009)
31.12.2016 18 862.981 223.134 1.086.115 155.241 1.241.356

Rendiconto finanziario consolidato

(Euro/migliaia) Nota
31.12.2016
31.12.2015
FLUSSO MONETARIO NETTO DA ATTIVITÀ D'ESERCIZIO 33 574.958
(568.308)
- di cui parti correlate (40.547)
8.392
Investimenti in:
- attività immateriali (79.895)
(39.133)
- immobili, impianti e macchinari (143.784)
(121.866)
- partecipazioni (12.814)
(6.501)
- acquisizione controllate al netto della cassa acquisita (3.410)
(4.978)
Disinvestimenti in:
- attività immateriali 357
133
- immobili, impianti e macchinari 2.404
368
- partecipazioni 13
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (237.129) (171.977)
Variazione debiti finanziari a medio/lungo termine:
- erogazioni 48.401
182.204
- rimborsi (66.555)
(163.373)
Variazione crediti finanziari a medio/lungo termine:
- erogazioni (411)
(19.568)
- rimborsi 221
2.249
Variazione debiti verso banche a breve
- erogazioni 2.344.464 896.271
- rimborsi (2.739.085) (469.699)
Variazione altri debiti/crediti finanziari correnti 23.794
27.213
Variazione crediti da strumenti finanziari di negoziazione 796
(796)
Variazione debiti da strumenti finanziari di negoziazione (982)
(6.167)
Apporti netti di capitale proprio da terzi 2.317
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (387.040) 448.334
- di cui parti correlate 43.847
45.409
FLUSSO MONETARIO NETTO DELL'ESERCIZIO (49.211)
(291.951)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE AD INIZIO ESERCIZIO 259.507
552.285
Effetto cambi su disponibilità in valuta 9.216
(827)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE A FINE ESERCIZIO 219.512
259.507

note al bilancio consolidato

pagina
94 Nota 1 - forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
98 Nota 2 - principi di consolidamento
103 Nota 3 - principi contabili
116 Nota 4 - gestione dei rischi finanziari
126 Nota 5 - sensitivity analisys
127 Nota 6 - attività immateriali
130 Nota 7 - immobili, impianti e macchinari
132 Nota 8 - partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
e altre partecipazioni
138 Nota 9 - attività finanziarie non correnti
139 Nota 10 - altre attività non correnti
140 Nota 11 - imposte differite
142 Nota 12 - rimanenze di magazzino e acconti
143 Nota 13 - attività per lavori in corso su ordinazione
143 Nota 14 - crediti commerciali e altre attività correnti
145 Nota 15 - crediti per imposte dirette
145 Nota 16 - attività finanziarie correnti
146 Nota 17 - disponibilità liquide
147 Nota 18 - patrimonio netto
150 Nota 19 - fondi per rischi e oneri
151 Nota 20 - fondo benefici a dipendenti
152 Nota 21 - passività finanziarie non correnti
156 Nota 22 - altre passività non correnti
156 Nota 23 - passività per lavori in corso su ordinazione
157 Nota 24 - debiti commerciali e altre passività correnti
157 Nota 25 - debiti per imposte dirette
158 Nota 26 - passività finanziarie correnti
160 Nota 27 - ricavi e proventi
161 Nota 28 - costi operativi
164 Nota 29 - proventi e oneri finanziari
165 Nota 30 - proventi e oneri da partecipazioni
166 Nota 31 - imposte
167 Nota 32 - altre informazioni
181 Nota 33 - flusso monetario da attività di esercizio
182 Nota 34 - informativa di settore
185 Nota 35 - attività destinate alla vendita e passività associabili alle attività
destinate alla vendita
186 Nota 36 - eventi successivi al 31 dicembre 2016

Nota 1 – forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale

NOTIZIE SULLA CAPOGRUPPO

FINCANTIERI S.p.A. (di seguito "Fincantieri", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente con le sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Fincantieri") è una società per azioni con sede legale in Trieste (Italia), Via Genova 1, ed è quotata presso il Mercato Telematico Azionario (MTA), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Al 31 dicembre 2016 il Capitale sociale della Società, pari a euro 862.980.725,70 era detenuto per il 71,6% dalla Fintecna S.p.A.; la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati nessuno dei quali in quota rilevante superiore o uguale al 2%. Si segnala che il Capitale sociale di Fintecna S.p.A. è detenuto al 100% da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (di seguito anche "CDP") che a sua volta è detenuta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'80,1% del suo Capitale sociale.

PRINCIPALI ATTIVITÀ INDUSTRIALI DEL GRUPPO

Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e il primo per diversificazione e innovazione. È leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all'offshore, dalle navi speciali e traghetti a elevata complessità ai mega-yacht, nonché nelle riparazioni e trasformazioni navali, produzione di sistemi e componenti e nell'offerta di servizi post vendita. In particolare il Gruppo opera attraverso i seguenti tre segmenti:

  • Shipbuilding: include le aree di business delle navi da crociera, navi militari e altri prodotti e servizi (traghetti, mega-yacht);
  • Offshore: include la progettazione e costruzione di navi da supporto offshore di alta gamma, di expedition cruise vessels, di navi specializzate, di navi per impianti eolici offshore e l'acquacultura in mare aperto oltre che l'offerta di propri prodotti innovativi nel campo delle navi e piattaforme semisommergibili di perforazione;
  • Sistemi, Componenti e Servizi: include le aree di business della progettazione e produzione di sistemi e componenti ad alta tecnologia, quali sistemi di stabilizzazione, propulsione, posizionamento e generazione, sistemi di automazione navale, turbine a vapore, sistemi integrati, cabine, servizi di riparazione e trasformazione e servizi di supporto logistico e post vendita.

Si segnala che a seguito della riorganizzazione operativa effettuata nel mese di novembre 2016 i servizi di riparazione e trasformazione e le aree di business delle cabine e dei sistemi integrati, precedentemente ricomprese nel settore Shipbuilding vengono ora ricomprese nel settore Sistemi, Componenti e Servizi. Tale riorganizzazione riflette anche la strategia del Gruppo di sviluppo del business after sales nell'area delle cabine e dei sistemi integrati.

BASE DI PREPARAZIONE

Nel 2007 Fincantieri si è avvalsa della facoltà prevista dal D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, che disciplina l'esercizio delle opzioni previste dall'articolo 5 del Regolamento Europeo n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.

Il Bilancio consolidato del Gruppo Fincantieri è elaborato in conformità agli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del Bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002 e ai sensi del D.Lgs. 38/2005 e dalla comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 in materia di informativa societaria. La revisione legale del Bilancio consolidato è affidata a PricewaterhouseCoopers S.p.A., società incaricata della revisione legale dei conti della Capogruppo e delle principali società del Gruppo. Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 29 marzo 2017.

Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente documento. Il Bilancio Consolidato è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei successivi 12 mesi dalla data di chiusura.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico salvo che la valutazione delle attività e passività finanziarie, nel caso in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2016

Di seguito sono brevemente descritti gli emendamenti, improvements e interpretazioni, applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2016. L'applicazione di tali principi/interpretazioni, ove applicabili, non ha comportato effetti significativi sul presente Bilancio consolidato. Sono esclusi dall'elenco i principi e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

In data 12 dicembre 2013, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRSs 2010-2012 Cycle" (applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015) e in data 25 settembre 2014 il documento "Annual Improvements to IFRSs 2012-2014 Cycle" (applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016) come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS.

In data 21 novembre 2013, lo IASB ha emesso il documento "Defined Benefit Plans: Employee Contributions (Amendments to IAS 19 Employee Benefits)". Le modifiche apportate allo IAS 19 consentono (ma non rendono obbligatoria) la contabilizzazione in diminuzione del current service cost del periodo dei contributi corrisposti dai dipendenti o da terze parti, che non siano correlati al numero di anni di servizio, in luogo dell'allocazione di tali contributi lungo l'arco temporale in cui il servizio è reso.

In data 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto: Rilevazione dell'acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto, che prevedono che un'entità adotti i principi contenuti nell'IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili delle acquisizioni di Partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business.

In data 12 maggio 2014, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 38 - Attività immateriali. Lo IASB ha chiarito che l'utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare l'ammortamento di un bene non sia appropriato in quanto i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo di un bene generalmente riflette fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dal bene. Lo IASB ha inoltre chiarito che si presume che i ricavi generalmente non siano una base adeguata per misurare il consumo dei benefici economici generati da un'attività immateriale. Tale presunzione, tuttavia, può essere superata in determinate circostanze limitate.

In data 12 agosto 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 27 – Bilancio separato. L'obiettivo è quello di permettere la valutazione delle partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures secondo il metodo del Patrimonio netto anche nel bilancio separato.

In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 1. L'obiettivo è quello di chiarire alcuni dubbi circa gli obblighi di presentazione e di informativa e assicurare che le società possano utilizzare il giudizio professionale nel definire quali informazioni pubblicare nel proprio bilancio concentrandosi sulle informazioni rilevanti.

In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28. L'obiettivo è quello di chiarire: i) la modalità di contabilizzazione per le investment entities; ii) l'esenzione dal presentare il bilancio consolidato per le società che controllano le investment entities e iii) la modalità con cui una società che non è una investment entites deve applicare la valutazione col metodo del Patrimonio netto di una investment entity.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora adottati ma applicabili in via anticipata

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso il principio IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti, che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si aspetta di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque step. Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l'ammontare, i tempi e l'incertezza circa i ricavi e i flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2018 e sostituirà i principi contabili IAS 18, per quanto riguarda i contratti di vendita di beni e servizi, e lo IAS 11, per quanto riguarda i contratti di costruzione. È prevista la facoltà di adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2016 a cui però Fincantieri non ha aderito. Da un'analisi preliminare sui principali contratti di vendita in essere, il Gruppo non si aspetta un impatto significativo derivante dall'applicazione del nuovo principio contabile sul riconoscimento dei ricavi.

In data 24 luglio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari. La serie di modifiche apportate dal nuovo principio sostituiscono le disposizioni dello IAS 39 ed introducono un approccio logico per la classificazione e la valutazione degli strumenti finanziari basato sulle caratteristiche dei flussi finanziari e sul modello di business secondo cui l'attività è detenuta, un unico modello per l'impairment delle attività finanziarie basato sulle perdite attese e un sostanziale rinnovato approccio per l'hedge accounting. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2018. È prevista la facoltà di adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2016 a cui però Fincantieri non ha aderito. Il Gruppo sta valutando il metodo di implementazione e l'impatto del nuovo principio sul proprio bilancio consolidato. Da un'analisi preliminare con particolare riferimento alla classificazione e all'hedge accounting non si prevedono impatti significativi sul bilancio di Gruppo.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni già emessi ma non ancora in vigore

Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ma non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati dall'Unione Europea e pertanto non applicabili per la redazione dei bilanci che chiudono al 31 dicembre 2016. Sono esclusi dall'elenco i principi e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il principio IFRS 16 - Leases, che sostituisce lo IAS 17 sul leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: è stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario ed introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio è valido dal 1° gennaio 2019, ma l'applicazione anticipata è consentita per le aziende che applicano anche l'IFRS 15 - Ricavi da contratti con Clienti.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 10 – Bilancio consolidato e allo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint ventures. L'obiettivo è quello di chiarire la modalità di contabilizzazione dei risultati legati alle cessioni di asset tra le società di un gruppo e le società collegate e joint ventures. Il processo di omologazione di tali emendamenti è stato sospeso e la relativa data di applicazione è stata rinviata a data futura da definirsi.

In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 12 – Iscrizione delle imposte anticipate sulle perdite non realizzate. Tali modifiche hanno lo scopo di chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017. È consentita l'applicazione anticipata.

In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 7 - Disclosure initiative. Lo scopo è quello di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie nelle relazioni finanziarie e a risolvere alcune criticità segnalate dagli operatori. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017.

In data 12 aprile 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti sull'IFRS 15 – Ricavi da contratti con i clienti – allo scopo di fornire alcuni approfondimenti sull'identificazione delle performance obligations, sulla contabilizzazione dei ricavi per licenze su proprietà intellettuali e sulla valutazione principal versus agent. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018.

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti sull'IFRS 2 – Classificazione e valutazione delle transazioni basate su azioni. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'IFRIC 22 - Operazioni in valuta estera e anticipi – il quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o ricevuto in anticipo. Tale interpretazione è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari – con lo scopo di disciplinare i trasferimenti a e da investimenti immobiliari. Più in particolare, viene definito se una proprietà in fase di costruzione o di sviluppo iscritta nel magazzino possa essere trasferita negli investimenti immobiliari se vi è stato un evidente cambiamento d'uso. Tali emendamenti sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2018. In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato diverse modifiche agli standards volte a chiarire alcune disposizioni riguardanti l'IFRS 1, l'IFRS 12 e lo IAS 28, applicabili a partire dal 1° gennaio 2018.

SCHEMI DI BILANCIO

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto economico complessivo lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il Rendiconto finanziario il metodo di rappresentazione indiretto. Si precisa inoltre che il Gruppo ha applicato quanto stabilito dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in materia di schemi di bilancio. Con riferimento al Conto economico complessivo, è stata modificata la composizione delle voci Proventi ed oneri non ricorrenti in base ai chiarimenti forniti dalla Comunicazione Consob n.0092543 del 3 dicembre 2015 e alcune voci, sebbene ritenute estranee alla gestione ordinaria, sono state escluse dal dettaglio delle voci non ricorrenti e i relativi dati comparativi sono stati riesposti.

VALUTA FUNZIONALE

Il presente bilancio è espresso in Euro che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera il Gruppo. Le società estere sono incluse nel Bilancio Consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.

Il Bilancio Consolidato è presentato in migliaia di Euro analogamente alle Note di commento. Quando casi specifici lo richiedono, è esplicitamente indicata, se diversa da Euro/migliaia, l'unità monetaria di esposizione.

Nota 2 - principi di consolidamento

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Nell'Allegato 1 viene riportato l'elenco delle Società consolidate con l'indicazione dell'attività svolta, della sede, del Capitale sociale, delle quote possedute e delle imprese che le detengono. Nel corso del 2016, sono state costituite le seguenti società ricomprese nell'area di consolidamento:

  • Fincantieri ha costituito Fincantieri Australia con sede in Australia. La nuova società, controllata al 100% da Fincantieri, gestirà l'importante fase di partecipazione al processo di selezione per l'aggiudicazione delle commesse militari per la Royal Australian Navy;
  • Vard Electro AS ha costituito Vard Electro Canada Inc. con sede in Canada. La nuova società, controllata al 100% da Vard Electro AS, si occuperà dell'installazione ed integrazione di sistemi elettrici a supporto del gruppo VARD;
  • Seaonics AS ha costituito CDP Technologies AS, controllata al 100%, con sede in Norvegia. La nuova società si occuperà di sviluppo e ricerca in ambito tecnologico;
  • la Capogruppo, insieme al socio Chine State Shipbuilding Corporation (CSSC), ha costituito

la joint venture CSSC - Fincantieri Cruise Industry Development Limited con sede legale ad Hong Kong. Il Gruppo partecipa al capitale della società al 40% e consolida la partecipazione con il metodo del patrimonio netto.

Si segnalano inoltre le seguenti operazioni:

  • in data 20 aprile 2016 Aja Ship Design AS, società controllata da Vard Braila SA al 60%, è stata liquidata;
  • in data 30 giugno 2016 FINCANTIERI S.p.A. ha acquistato da SIMEST S.p.A. 144 azioni di Fincantieri USA Inc., pari al 13,98% del capitale sociale della stessa, e ne è diventata quindi socio al 100%. L'operazione era già prevista nell'accordo sottoscritto con SIMEST S.p.A. il 19 dicembre 2008, nel contesto dell'acquisizione dei cantieri americani;
  • in data 5 agosto 2016 il Gruppo, tramite la società Vard Group AS, ha incrementato la propria partecipazione nella controllata Vard Promar SA dal 50,5% al 95,15%; sulla restante quota di partecipazione del 4,85% VARD e il socio di minoranza hanno un'opzione put e call incrociata;
  • in data 5 settembre 2016 c'è stata una riorganizzazione nella controllata Seaonics AS. In dettaglio:
  • ∙ Vard Group AS ha incrementato la propria partecipazione nella controllata Seaonics AS dal 51% al 56,4%;
  • ∙ ICD Polska sp. z.o.o. con sede legale in Polonia, è stata incorporata in Seaonics Polska sp. z.o.o., controllata al 100%;
  • ∙ Faster Imaging AS con sede legale in Norvegia, è stata incorporata in ICD Software AS, controllata diretta al 100%;
  • ∙ CDP Industries Estonia OÜ (già ICD Industries Estonia OÜ) è passata sotto il controllo di CDP Technologies AS al 100%;
  • in data 13 ottobre 2016 il Gruppo, attraverso la controllata Vard Group AS, ha acquistato il 94,64% del capitale di Storvik Aqua AS, con sede legale in Norvegia. La società detiene a sua volta il 100% del capitale di Storvik Aqua Ltd con sede legale in Gran Bretagna e il 95% del capitale di Storvik Aqua SA con sede legale in Cile. Dal processo di acquisizione, il cui corrispettivo è stato di euro 4 milioni, è emerso un avviamento pari a euro 1 milione circa;
  • in data 29 ottobre 2016 le società Aakre Eigendom AS e Vard Brevik Holding AS sono state incorporate in Vard Group AS. Contestualmente le azioni detenute da Vard Brevik Holding AS in Vard Ship Repair Braila SA sono state trasferite a Vard Braila SA;
  • in data 13 novembre 2016 la controllata Fincantieri Oil & Gas S.p.A. ha lanciato a Singapore un'offerta pubblica di acquisto (OPA) su Vard Holdings Limited per ottenere il controllo completo della società. L'offerta è di 0,24 Sgd per azione per un controvalore di euro 82 milioni (al tasso di cambio alla data del lancio dell'OPA). La chiusura del periodo di offerta è stata prorogata fino al 24 marzo 2017. In tale data la controllata Fincantieri Oil & Gas S.p.A. ha raggiunto la quota di possesso del 74,45% del capitale di Vard Holding Limited.

Si segnala che il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016 non è stato interessato da transazioni significative né da eventi inusuali ad eccezione di quanto riportato nelle Note al bilancio.

CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

Società controllate

Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate.

Il gruppo controlla un'entità (incluso le entità strutturate) quando il gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa.

I bilanci delle società controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti.

I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le Perdite e gli Utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell'Utile o Perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente. Le Perdite di pertinenza di terzi che eccedono la quota di interessenza del capitale della partecipata, sono allocate al Patrimonio netto di pertinenza di terzi.

Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano acquisizione / perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di Patrimonio netto. La differenza tra il prezzo pagato e la quota di patrimonio netto acquisito è registrata in contropartita al Patrimonio netto di gruppo come gli Utili/Perdite derivanti dalla cessione delle quote a soci di minoranza.

Quando il gruppo perde il controllo di una controllata si procede alla rideterminazione del fair value (valore equo) della interessenza (partecipazione) residua detenuta alla data di perdita del controllo rilevando qualsiasi differenza risultante come Utile o Perdita nel prospetto dell'Utile/ (Perdita) d'esercizio attribuibile alla controllante. Tale valore inoltre corrisponderà al valore di iscrizione iniziale di tale partecipazione residua come partecipazione in società collegata, joint venture o attività finanziaria. Infine il gruppo contabilizzerà tutti gli importi precedentemente rilevati tra le altre componenti di Conto economico complessivo in relazione a quella controllata, analogamente a quanto richiesto nel caso in cui la controllante avesse dismesso direttamente le attività o passività relative. Ciò potrebbe comportare la riclassificazione di tali Utili o Perdite dal Patrimonio netto al prospetto dell'Utile/(Perdita) d'esercizio.

Ai bilanci delle società controllate sono apportate le rettifiche necessarie a rendere omogenei i criteri di valutazione con quelli adottati dal Gruppo.

La data di chiusura dell'esercizio delle società controllate è allineata con la Capogruppo; ove ciò non accadesse, le società controllate predispongono situazioni patrimoniali apposite ad uso della controllante.

Società collegate

Le società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del Patrimonio netto di seguito descritto.

Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione degli IFRS e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Ai bilanci delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto inoltre sono apportate le rettifiche necessarie a rendere omogenei i criteri di valutazione con quelli adottati dal Gruppo.

Gli Utili o le Perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la Società valutata con il metodo in oggetto evidenzi un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di Patrimonio netto.

Gli Utili e le Perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Accordi di compartecipazione

Il Gruppo applica l'IFRS 11 per la classificazione degli investimenti in joint arrangements distinguendoli tra joint operations e joint venture in base ai diritti e alle obbligazioni contrattuali di ciascun investitore. Una joint operation è un accordo nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo, mentre una joint venture è un accordo nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo.

Le partecipazioni in joint venture vengono consolidate con il metodo del Patrimonio netto, mentre se si tratta di joint operations ciascuna parte di una joint operation rileva le specifiche attività su cui vanta diritti le specifiche passività su cui vanta obblighi, inclusa l'eventuale quota di attività e passività condivisa con l'altra parte, i ricavi e i costi a questa direttamente imputabili in base ai termini del joint arrangement.

Ai bilanci delle società soggette a controllo congiunto sono apportate le rettifiche necessarie a rendere omogenei i criteri di valutazione con quelli adottati dal Gruppo.

Traduzione dei bilanci di società estere

I bilanci delle Società controllate e collegate sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano ("Valuta funzionale"). Ai fini del Bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna società estera è tradotto in Euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del Bilancio consolidato.

I criteri per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa dell'Euro sono i seguenti:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio del periodo/esercizio;
  • la "riserva di traduzione" accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;
  • l'avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati all'acquisizione di un'entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio alla data di acquisizione e successivamente adeguati al cambio di chiusura del periodo.
2016 2015
Media
dei 12 mesi
Puntuale
al 31.12
Media
dei 12 mesi
Puntuale
al 31.12
Dollaro (USD) 1,1069 1,0541 1,1095 1,0887
Dirham (AED) 4,0634 3,8696 4,0733 3,9966
Real (BRL) 3,8561 3,4305 3,7004 4,3117
Corona (NOK) 9,2906 9,0863 8,9496 9,603
Rupia (INR) 74,3717 71,5935 71,1956 72,0215
Nuovo Leu (RON) 4,4904 4,539 4,4454 4,524
Yuan Cinese (CNY) 7,3522 7,3202 6,9733 7,0608
Corona Svedese (SEK) 9,4689 9,5525 9,3535 9,1895

I tassi di cambio adottati per la traduzione dei bilanci delle società che hanno una "valuta funzionale" diversa dall'Euro sono riportati nella seguente tabella:

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono rilevate, in accordo con le disposizioni contenute nell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali, secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di acquisizione è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di capitale emessi. Le attività identificabili acquisite, le passività e le passività potenziali assunte sono iscritte al relativo valore corrente alla data di acquisizione, fatta eccezione per le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti e le attività destinate alla vendita che sono iscritte in base ai relativi principi contabili di riferimento. La differenza tra il costo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, se positiva, è iscritta nelle attività immateriali come avviamento, ovvero, se negativa, dopo aver riverificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, è contabilizzata direttamente a Conto economico, come provento. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel Conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Il costo di acquisizione include anche il corrispettivo potenziale, rilevato a fair value alla data di acquisto del controllo. Variazioni successive di fair value vengono riconosciute nel Conto economico o Conto economico complessivo se il corrispettivo potenziale è un'attività o passività finanziaria. Corrispettivi potenziali classificati come Patrimonio netto non vengono ricalcolati e la successiva estinzione è contabilizzata direttamente nel Patrimonio netto. Se le operazioni di aggregazioni attraverso le quali viene acquisito il controllo avvengono in più fasi, il Gruppo ricalcola l'interessenza che deteneva in precedenza nell'acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rileva nel Conto economico un eventuale Utile o Perdita risultante.

Le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità per le quali esiste già il controllo o la cessione di quote di minoranza che non comportano la perdita del controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; pertanto, l'eventuale differenza fra il costo di acquisizione/ cessione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita/ceduta è contabilizzata a rettifica del Patrimonio netto di Gruppo.

In caso di acquisto di partecipazioni di controllo non totalitarie l'avviamento è iscritto solo per la parte riconducibile alla Capogruppo. Il valore delle partecipazioni di minoranza è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell'acquisita. Gli oneri accessori legati all'acquisizione sono rilevati a Conto economico alla data in cui i servizi sono resi.

Consolidato Fiscale Nazionale

Fincantieri S.p.A., insieme alle proprie controllate Isotta Fraschini Motori S.p.A. e Fincantieri Oil & Gas S.p.A., dal 2013 partecipa al regime di tassazione disciplinato dall'art. 117 e seg. del DPR 917/1986, in breve Consolidato Fiscale Nazionale, promosso da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.. Il contratto di Consolidato Fiscale Nazionale è stato rinnovato nel 2016 ed ha la validità di ulteriori tre anni fino all'esercizio 2018.

Nota 3 - principi contabili

1. ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle attività immateriali sono capitalizzati ad incremento dell'immobilizzazione stessa. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamente soltanto se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali sono soggette ad ammortamento tranne quando hanno vita utile indefinita. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile. Per i criteri utilizzati nell'individuazione e determinazione di eventuali perdite di valore delle attività immateriali si rimanda al sotto riportato paragrafo 3.

1.1 Avviamento

L'avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di avere subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Non è consentito il ripristino di valore nel caso di una precedente svalutazione per perdite di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Al momento della cessione del controllo dell'impresa precedentemente acquisita, la plusvalenza o minusvalenza da cessione tiene conto del corrispondente valore residuo dell'avviamento precedentemente iscritto.

1.2 Concessioni, licenze, marchi e diritti similari

Le Concessioni, licenze, e diritti similari, derivanti da un'acquisizione, sono rilevate ai valori correnti alla data in cui la stessa è avvenuta e vengono sistematicamente ammortizzati prendendo a riferimento il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e quello di titolarità del diritto.

I marchi considerati a vita utile indefinita non sono ammortizzati, ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di avere subito una perdita di valore, a verifiche per determinare eventuali perdite di valore.

1.3 Relazioni contrattuali con clienti e order backlog

Le relazioni contrattuali con la clientela e l'order backlog sono rilevati solo se derivanti da un'acquisizione.

Le relazioni contrattuali sono ammortizzate in base alla vita attesa di tali tipi di relazioni (10-20 anni). L'order backlog rappresenta il valore residuo atteso degli ordini esistenti alla data di acquisizione. Sono ammortizzati in quote costanti in base alla vita utile attesa (3 anni).

1.4 Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati a Conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. I costi per lo sviluppo di nuovi prodotti e processi di lavorazione sono capitalizzati e iscritti tra le attività immateriali solo se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte:

  • il progetto è chiaramente identificato e i costi ad esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera attendibile;
  • è dimostrata la fattibilità tecnica del progetto;
  • è dimostrata l'intenzione di completare il progetto e di vendere i beni immateriali generati dal progetto;
  • esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l'utilità dell'immobilizzazione immateriale;

sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto. Sono ammortizzati lungo il periodo in cui i ricavi futuri attesi si manifesteranno a fronte del medesimo progetto. La vita utile varia a seconda del progetto ed è compresa fra i 5 e i 10 anni.

1.5 Diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere dell'ingegno

L'ammortamento dei Diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere di ingegno è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo sostenuto per l'acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile. L'ammortamento dei costi per le licenze software viene effettuato in 3 anni con il metodo lineare.

2. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Gli Immobili, impianti e macchinari (di seguito anche "attività materiali") sono valutati al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle attività materiali sono capitalizzati ad incremento dell'immobilizzazione stessa.

I beni gratuitamente devolvibili sono iscritti al costo, inclusivo di eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie, al netto dell'ammortamento, correlato alla minore tra la vita utile stimata del bene e la durata delle singole concessioni, e al netto dei costi di smantellamento e rimozione del bene.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa categoria sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene cui si riferiscono. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono, invece, direttamente imputati a Conto economico quando sostenuti. Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato a Conto economico.

Le attività materiali possedute in virtù di contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati utilizzando il criterio e le vite utili sotto indicate per i beni di proprietà.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a Conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Gli ammortamenti sono imputati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach. La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività materiali è la seguente:

CATEGORIE VITA UTILE (anni)
Fabbricati industriali e bacini in muratura 33 - 47
Impianti e macchinari 7 - 25
Attrezzature 4 - 12
Beni gratuitamente devolvibili Minore tra la vita utile e la durata
del contratto di concessione
Migliorie su beni di terzi Minore tra la vita utile e la durata
del contratto di locazione
Altri beni 4 - 33

I terreni non sono ammortizzati. La vita utile delle attività materiali ed il loro valore residuo sono rivisti e aggiornati, ove necessario, almeno alla chiusura di ogni esercizio.

Le attività materiali concesse dal Gruppo Fincantieri in locazione in virtù di contratti di leasing finanziario (o di contratti il cui trattamento è analogo al leasing finanziario), attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti all'utilizzatore del bene oggetto del contratto i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono rappresentate nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata come crediti finanziari. Al momento del trasferimento del bene all'utilizzatore si rileva il provento sulla vendita del bene oggetto della locazione. Tale provento è determinato quale differenza tra: i) il fair value del bene al momento della stipula del contratto o, se inferiore al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing che competono al Gruppo, calcolato ad un tasso di interesse di mercato; ii) il costo di produzione del bene locato incrementato delle spese legali e dei costi interni direttamente attribuibili alla negoziazione ed al perfezionamento del contratto di locazione. Successivamente alla rilevazione del credito finanziario sono rilevati proventi finanziari determinati applicando un tasso di rendimento periodico costante sul credito rilevato ripartendo gli stessi sulla durata del leasing con un criterio sistematico e razionale. Per i criteri utilizzati nell'individuazione e determinazione di eventuali perdite di valore delle attività materiali si rimanda al sotto riportato paragrafo 3.

3. PERDITE DI VALORE DI ATTIVITÀ NON FINANZIARIE

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali e immateriali sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione rispetto al relativo valore contabile a Conto economico. Un'attività immateriale con vita utile indefinita, ad esempio l'avviamento, non è ammortizzata ma è sottoposta ad impairment test ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso è determinato al netto dell'effetto fiscale, applicando un tasso di sconto post-tax, in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte. Una riduzione di valore è riconosciuta a Conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività è superiore al valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività, ad esclusione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

4. ALTRE PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in società diverse da quelle controllate, collegate e joint venture (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) sono classificate tra le attività finanziarie non correnti, costituiscono attività finanziarie disponibili per la vendita e sono valutate al fair value, se determinabile, con imputazione degli effetti tra le componenti dell'Utile e Perdita complessivo fintanto che esse siano cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli effetti precedentemente rilevati tra le componenti dell'Utile e Perdita complessivo sono imputati al Conto economico del periodo. Le partecipazioni in altre società minori, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.

5. RIMANENZE DI MAGAZZINO E ACCONTI

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi di vendita. Il costo delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, e di consumo nonché dei prodotti finiti e merci è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.

Il costo di produzione include le materie prime, il costo del lavoro diretto e altri costi di produzione (sulla base della normale capacità operativa). Non sono inclusi nella valutazione delle rimanenze gli oneri finanziari.

I materiali a lento rigiro o comunque non più riutilizzabili nel normale ciclo produttivo vengono adeguatamente svalutati per allineare il valore a quello netto di realizzo.

6. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

I lavori in corso su ordinazione (di seguito anche "commesse") sono iscritti al valore dei corrispettivi contrattuali pattuiti, incrementati da eventuali contributi previsti da specifiche normative di legge ragionevolmente maturati alla data di bilancio, secondo il metodo della percentuale di completamento, tenuto conto dello stato di avanzamento raggiunto e dei rischi contrattuali attesi. Un gruppo di commesse, con uno o più committenti, è contabilizzato come un singolo lavoro su ordinazione quando le commesse sono:

i) negoziate come un unico pacchetto,

ii) strettamente connesse che fanno parte, di fatto, di un progetto singolo con un margine di profitto globale, e

iii) realizzate simultaneamente o in sequenza continua.

Inoltre, nel caso in cui la commessa originaria i) preveda la costruzione di un bene ulteriore a discrezione del committente (opzione) oppure ii) è modificata per includere la costruzione di un ulteriore bene il cui prezzo è strettamente correlato alla commessa originaria, l'ulteriore bene è contabilizzato come commessa unica insieme alla commessa originaria.

Lo stato di avanzamento lavori è misurato con riferimento ai costi di commessa sostenuti alla data di bilancio in rapporto al totale dei costi stimati per la commessa stessa.

Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita a livello di margine industriale, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa divenga ragionevolmente prevedibile.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti considerando i costi sostenuti sommati ai margini rilevati, dedotte le eventuali perdite attese, e al netto delle fatturazioni ad avanzamento lavori. Tale analisi viene effettuata commessa per commessa. Qualora il differenziale risulti positivo lo sbilancio è classificato tra le attività nella voce "attività per lavori in corso su ordinazione"; qualora invece tale differenziale risulti negativo lo sbilancio viene classificato tra le passività, alla voce "passività per lavori in corso su ordinazione".

Gli eventuali interessi passivi su finanziamenti specifici, maturati durante e per lo sviluppo delle commesse, sono imputati come costi delle specifiche costruzioni.

La chiusura contabile delle commesse navali è collocata 3 mesi dopo la consegna della nave; per le navi destinate a corpi militari dello Stato la consegna si identifica con il rilascio del verbale di accettazione, se emesso successivamente.

7. PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le passività finanziarie, inclusive dei debiti finanziari, dei debiti commerciali, degli altri debiti e delle altre passività, diverse dagli strumenti derivati, sono valutate al costo ammortizzato, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

I debiti e le altre passività sono classificati come passività correnti, salvo che il Gruppo abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni almeno oltre i dodici mesi dalla data del bilancio. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Per i derivati si veda quanto riportato nel punto 8.5.

7.1 Operazioni di reverse factoring

Al fine di garantire l'accesso facilitato al credito per i propri fornitori, vista l'importanza che riveste per settore shipbuilding il network di fornitura, la Capogruppo ha posto in essere accordi di factoring, tipicamente nella forma tecnica di reverse factoring. Sulla base delle strutture contrattuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere a propria discrezione i crediti vantati verso la Capogruppo ad un istituto finanziatore ed incassarne l'ammontare prima della scadenza, inoltre il fornitore ha la possibilità di concedere ulteriori dilazioni, concordate tra lo stesso fornitore e la Capogruppo, rispetto ai tempi di pagamento previsti in fattura. Le dilazioni concesse possono essere sia di natura onerosa che non onerosa. In considerazione del fatto che la primaria obbligazione rimane verso il fornitore i rapporti mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commerciali.

8. ATTIVITÀ FINANZIARIE

Il Gruppo classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività al fair value con contropartita al Conto economico;
  • crediti e finanziamenti;
  • attività finanziarie detenute fino a scadenza;
  • attività finanziarie disponibili per la vendita.

quelle identificate come detenute a scopo di negoziazione.

8.1 Attività finanziarie al fair value con contropartita al Conto economico

Tale categoria include le attività finanziarie acquisite a scopo di negoziazione a breve termine, oltre agli strumenti derivati, per i quali si rimanda al paragrafo 8.5. Il fair value di tali strumenti viene determinato facendo riferimento al valore di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione: nel caso di strumenti non quotati lo stesso viene determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione comunemente utilizzate. Le variazioni di fair value degli strumenti appartenenti a tale categoria vengono immediatamente rilevate a Conto economico. La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese del management circa la loro negoziazione: sono incluse tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro i 12 mesi o

8.2 Crediti e finanziamenti

In tale categoria sono inclusi i crediti (commerciali e finanziari), ivi inclusi i titoli di debito, non rappresentati da strumenti derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili e per cui non vi sia l'intento predeterminato di successiva vendita. Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value e, successivamente, valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le perdite di valore determinate attraverso impairment test sono rilevate a Conto economico.

Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stato effettuato l'impairment. Tali attività sono classificate come attività correnti, salvo che per le quote con scadenza superiore ai 12 mesi, che vengono incluse tra le attività non correnti.

8.3 Attività finanziarie detenute fino a scadenza

Sono inclusi in tale categoria gli strumenti finanziari, diversi dagli strumenti derivati, aventi pagamenti fissi o determinabili e non rappresentati da partecipazioni, a scadenza prefissata e per i quali il Gruppo ha l'intenzione e la capacità di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza stessa. Tali attività finanziarie sono contabilizzate sulla base della data di regolamento e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutate al costo di acquisizione, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, al netto di eventuali perdite di valore.

Sono classificate tra le attività correnti quelle la cui scadenza contrattuale è prevista entro i 12 mesi successivi. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le perdite di valore determinate attraverso impairment test sono rilevate a Conto economico. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato se non fosse stato effettuato l'impairment.

8.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita

In tale categoria sono incluse le attività finanziarie, non rappresentate da strumenti derivati, designate appositamente come rientranti in tale voce o non classificate in nessuna delle precedenti voci. Tali attività sono valutate al fair value, quest'ultimo determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio o delle situazioni infrannuali o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziaria, rilevandone le variazioni di valore con contropartita in una specifica riserva di Patrimonio netto ("riserva per attività disponibili per la vendita"). Tale riserva viene riversata a Conto economico solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta, o, nel caso di variazioni negative, quando si evidenzia che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata. La classificazione quale attività corrente o non corrente dipende dalle intenzioni del management e dalla reale negoziabilità del titolo stesso: sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso nei successivi 12 mesi. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le variazioni di valore negative precedentemente rilevate nella riserva di Patrimonio netto vengono riversate a Conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione; se si tratta di strumenti finanziari rappresentativi di equity il ripristino non viene rilevato nel Conto economico consolidato.

8.5 Derivati

Gli strumenti derivati perfezionati dal Gruppo Fincantieri sono volti a fronteggiare l'esposizione al rischio di cambio attinente prevalentemente i contratti di vendita, in misura inferiore, quelli di approvvigionamento denominati in valute diverse dalle valute funzionali, al rischio di tasso sui finanziamenti e al rischio di fluttuazione dei prezzi di alcune commodities.

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono inizialmente contabilizzati al fair value e, se gli strumenti derivati non sono contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono trattate quale componente operativa o finanziaria del risultato dell'esercizio in relazione alla natura dello strumento. Se invece gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value sono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Per ciascun strumento finanziario derivato identificato come strumento di copertura, viene documentata la sua relazione con l'oggetto della copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. L'efficacia di ciascuna copertura è verificata sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita. Generalmente una copertura è considerata altamente "efficace" se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value nel caso di fair value hedge o dei flussi di cassa attesi nel futuro nel caso di cash flow hedge dell'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura.

Quando la copertura riguarda le variazioni di fair value di attività o passività iscritte in bilancio (fair value hedge), sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura, sia le variazioni dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico.

Nel caso di copertura finalizzata a neutralizzare il rischio di variazioni nei flussi di cassa futuri originati dall'esecuzione futura di operazioni previste come altamente probabili alla data di riferimento del bilancio (cash flow hedge), le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, tra le componenti dell'Utile e Perdita complessivo. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è riversata a Conto economico fra le componenti operative. Qualora la copertura non sia perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata a Conto economico. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della voce "riserve" relativa a tale strumento viene immediatamente riversata nel Conto economico dell'esercizio. Viceversa, nel caso lo strumento derivato sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la parte della voce "riserve" rappresentativa delle variazioni di fair value dello strumento, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente dell'Utile e Perdita complessivo ed è riversata a Conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi degli effetti economici dell'operazione originariamente oggetto della copertura. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli Utili o le Perdite non ancora realizzati sospesi tra le componenti dell'Utile e Perdita complessivo sono rilevati immediatamente a Conto economico.

Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni alla data di chiusura del periodo. Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria: in particolare, il fair value degli interest rate swap è misurato attualizzando i flussi di cassa attesi, mentre il fair value dei forward su cambi è determinato sulla base dei tassi di cambio di mercato alla data di riferimento e ai differenziali di tasso attesi tra le valute interessate.

Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: attività e passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base dei prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per attività o passività identiche;
  • Livello 2: attività e passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al Livello 1 ma osservabili direttamente o indirettamente (quali principalmente: tassi di cambio di mercato alla data di riferimento, differenziali di tasso attesi tra le valute interessate e volatilità dei mercati di riferimento, tassi di interesse e prezzi delle commodities);
  • Livello 3: attività e passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Le attività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto e la società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso ed il relativo controllo.

9. CONTRIBUTI DA STATO E DA ALTRI ENTI PUBBLICI

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti.

9.1 Contributi in conto capitale

I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a immobili, impianti e macchinari sono registrati come ricavi differiti nella voce Altri debiti delle passività non correnti. Il ricavo differito è imputato a Conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo ricevuto è direttamente riferibile.

9.2 Contributi in conto esercizio

I contributi diversi dai contributi in conto capitale sono accreditati al Conto economico nella voce Altri ricavi e proventi.

10. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce relativa a disponibilità liquide e mezzi equivalenti include cassa e conti correnti bancari e depositi rimborsabili a richiesta e altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

11. BENEFICI AI DIPENDENTI

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti delle società italiane del Gruppo ai sensi dell'articolo 2120 del codice civile maturato antecedentemente alla riforma di tale istituto intervenuta nel 2007.

L'importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione unitaria del credito, utilizzando per l'attualizzazione un tasso di interesse che rifletta il rendimento di mercato di titoli con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione. Il calcolo riguarda il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati ed incorpora, per le controllate italiane con meno di 50 dipendenti, ipotesi su futuri incrementi salariali. Per le controllate italiane con oltre 50 dipendenti, a seguito delle modifiche apportate alla regolamentazione del TFR dalla Legge del 27 dicembre 2006 n. 296, sono venuti meno i presupposti per considerare gli incrementi salariali futuri nelle ipotesi attuariali. Eventuali Utili o Perdite attuariali sono registrati direttamente tra le "Riserve da valutazione" incluse nel Patrimonio netto con il riconoscimento immediato delle stesse nel "Prospetto della redditività complessiva".

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 (che rientra nei programmi a contributi definiti) l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo) ed è determinata sulla base dei contributi dovuti. Non sussistono ulteriori passività a carico della Società.

12. FONDI PER RISCHI E ONERI

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a Conto economico alla voce "Oneri finanziari".

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

13. RICAVI, DIVIDENDI, ONERI E PROVENTI FINANZIARI

Relativamente ai ricavi originati dalle commesse in corso di lavorazione il relativo ammontare è rilevato secondo il criterio della percentuale di avanzamento. Quando è probabile che il totale dei costi di commessa superi il totale dei ricavi di commessa, la perdita potenziale è rilevata a Conto economico immediatamente.

Nel caso di contratti i cui corrispettivi sono espressi in valuta diversa dalla valuta funzionale, la conversione in valuta funzionale del ricavo maturato alla data di riferimento del bilancio è effettuata: i) al cambio di copertura (in caso di copertura del rischio cambio – si veda anche precedente Nota 8.5) o ii) in assenza di operazioni di copertura, al cambio di fatturazione effettivo per la parte fatturata e per la parte da fatturare al cambio di fine periodo.

Non vengono acquisite a titolo definitivo le quote di corrispettivo trattenute dal committente, o comunque soggette a ripetizione, in forza di clausole contrattuali in quanto subordinate all'adempimento di obblighi successivi alla consegna.

I ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente, l'ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato e se ne prevede l'incasso.

I dividendi ricevuti dalle società partecipate non consolidate con il metodo integrale sono riconosciuti a Conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto a riceverne il pagamento. I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a Conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono maturati.

14. IMPOSTE

Le imposte dell'esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le imposte differite attive (denominate anche "imposte anticipate"), incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le passività fiscali differite non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da Avviamento.

Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in società controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l'annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a Patrimonio netto. Le imposte differite attive e passive sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce Altri costi.

15. UTILE PER AZIONE

15.1 Utile per azione – base

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile di pertinenza della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

15.2 Utile per azione – diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile di pertinenza della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre l'utile attribuibile agli Azionisti del Gruppo è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.

16. USO DI STIME E DI VALUTAZIONI SOGGETTIVE

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni su stime basate sull'esperienza storica e di assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il Conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di Patrimonio netto ed il Rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente descritte, avuto riguardo ai settori di attività in cui opera il Gruppo Fincantieri, le categorie maggiormente impattate dal ricorso a stime e a valutazioni e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari consolidati.

16.1 Riconoscimento dei ricavi relativi a lavori in corso su ordinazione

Analogamente ad altre grandi commesse pluriennali, il contratto di costruzione di una nave precede, talvolta in misura temporalmente molto rilevante, la realizzazione del prodotto. Sono ormai ridotti i casi di formule di revisione del prezzo contrattuale e anche la possibilità di ottenere extra-prezzi per aggiunte e varianti è limitata ai casi di consistenti modificazioni dello scopo di fornitura.

I margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento vengono riconosciuti ai conti economici degli esercizi di competenza in funzione dell'avanzamento; pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, degli incrementi ipotizzati, nonché dei ritardi, di extra-costi e di penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime, il management utilizza schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa finalizzati a monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la migliore stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

16.2 Fondi per rischi ed oneri

A fronte dei rischi legali e fiscali e dei contenziosi in essere sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la migliore stima, alla data, operata dal management. Tale stima deriva dall'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo.

16.3 Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di un imponibile fiscale di Gruppo negli esercizi futuri e della possibilità di trasferire taluni benefici fiscali alle società aderenti al consolidato fiscale nazionale di CDP. La valutazione degli imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite attive dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte differite attive.

16.4 Impairment di attività

Le attività materiali e immateriali del Gruppo sono assoggettate a impairment su base almeno annuale nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future (i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi) e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.

L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento all'avviamento, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit "CGU") sulla base del quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit.

16.5 Operazioni di Business Combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile delle attività acquisite nette. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a Conto economico. Nel processo di attribuzione la Direzione aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne.

Nota 4 - gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo sono il rischio credito, il rischio liquidità ed il rischio di mercato (in particolare cambi, tassi e commodities).

La gestione di tali rischi finanziari è coordinata dalla Capogruppo che valuta l'implementazione delle opportune coperture di tali rischi in stretta collaborazione con le sue unità operative.

RISCHIO CREDITO

I crediti di cui il Gruppo Fincantieri è titolare sono sostanzialmente rappresentati da partite vantate verso armatori privati, a fronte delle commesse in costruzione, verso lo Stato italiano, a fronte sia di contributi da incassare che di forniture ai corpi militari, e verso la US Navy e la US Coast Guard a fronte di commesse in costruzione.

Con particolare riguardo ai crediti commerciali che si originano verso armatori privati, il Gruppo Fincantieri monitora costantemente il merito creditizio delle controparti, l'esposizione e la puntualità degli incassi. Occorre evidenziare che, nel settore cruise, è previsto che la consegna della nave sia subordinata all'incasso del saldo prezzo. L'incremento dei crediti commerciali rispetto all'anno precedente è principalmente dovuto all'effetto della fatturazione della rata finale di tre unità cruise in consegna nei primi tre mesi del 2017.

L'esposizione creditoria al 31 dicembre 2016 e 2015 per classi di rischio e per valore nominale dei crediti, pertanto senza considerare eventuali svalutazioni apportate per perdite presunte, è rappresentata nelle tabelle che seguono.

31.12.2016
Scaduti
(Euro/migliaia) A scadere 0 – 1
mese
1 – 4
mesi
4 – 12
mesi
Oltre 1
anno
Totale
Crediti commerciali:
- verso clienti Enti pubblici 17.197 7.647 405 3.655 14.525 43.429
- indiretti verso clienti Enti pubblici (*) 31.776 2.987 4 34.767
- verso clienti privati 807.982 45.237 53.864 23.365 52.150 982.598
TOTALE CREDITI COMMERCIALI 856.955 52.884 54.269 30.007 66.679 1.060.794
Contributi pubblici finanziati da BIIS 27.177 27.177
Altri Contributi pubblici 13.010 13.010
Crediti verso società collegate 7.500 7.500
Crediti verso società a controllo congiunto 89.287 442 141 89.870
Crediti verso società controllanti 34.034 34.034
Crediti verso altre società
Crediti diversi 107.102 45.971 153.073
Crediti finanziari diversi 139.607 139.607
TOTALE LORDO 1.274.672 52.884 54.711 30.148 112.650 1.525.065
Fondo svalutazione (51.767)
TOTALE NETTO 1.473.298
Anticipi ratei e risconti 109.029
TOTALE 1.582.327
31.12.2015
Scaduti
0 – 1 1 – 4 4 – 12 Oltre 1
(Euro/migliaia) A scadere mese mesi mesi anno Totale
Crediti commerciali:
- verso clienti Enti pubblici 26.547 10.961 1.264 1.894 16.176 56.842
- indiretti verso clienti Enti pubblici (*) 38.100 6.168 7.183 51.451
- verso clienti privati 255.434 35.049 14.119 20.406 54.188 379.196
TOTALE CREDITI COMMERCIALI 320.081 46.010 21.551 22.300 77.547 487.489
Contributi pubblici finanziati da BIIS 34.110 34.110
Altri Contributi pubblici 15.307 15.307
Crediti verso società collegate 10.092 10.092
Crediti verso società a controllo congiunto 106.314 106.314
Crediti verso società controllanti 24.068 24.068
Crediti verso altre società 161 161
Crediti diversi 88.288 45.955 134.243
Crediti finanziari diversi 154.324 154.324
TOTALE LORDO 752.745 46.010 21.551 22.300 123.502 966.108
Fondo svalutazione (58.083)
TOTALE NETTO 908.025
Anticipi ratei e risconti 91.371
TOTALE 999.396

(*) questa voce include i crediti verso clienti che hanno la gestione di commesse commissionate da Enti pubblici, i quali risultano quindi essere i sostanziali debitori.

RISCHIO LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità è legato alla capacità di fare fronte agli impegni derivanti dalle passività finanziarie.

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha evidenziato una situazione finanziaria negativa per euro 615 milioni (negativa per euro 438 milioni nel 2015). La variazione della posizione finanziaria netta è prevalentemente dovuta alle dinamiche finanziarie tipiche del business delle navi da crociera che registra una significativa crescita dei volumi rispetto all'esercizio precedente e che prevede tre unità in consegna nei primi tre mesi del 2017.

La tabella che segue mostra le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, diverse dai derivati, calcolate al lordo degli interessi che, a seconda dei finanziamenti, possono essere a tasso fisso o variabile.

31.12.2016
(Euro/migliaia) A vista Entro 1
anno
Tra 1 e 5
anni
Oltre 5
anni
Flussi
finanziari
contrattuali
Valore
contabile
Debiti verso società controllante 57 3.931 32.859 17.767 54.614 53.437
Debiti verso società
a controllo congiunto
5.341 1.728 7.069 6.565
Debiti verso banche 16.336 841.853 391.696 84.815 1.334.700 1.284.377
Debiti verso BIIS 8.146 21.162 29.308 27.177
Debiti verso fornitori 212.634 960.972 25.085 27 1.198.718 1.198.718
Debiti verso fornitori per
reverse factoring
102.037 102.037 102.037
Debiti per leasing finanziari 413 517 930 930
Debito per obbligazioni 11.250 311.250 322.500 298.405
Altre passività finanziarie 19.860 1.359 321 21.540 38.006
Altre passività 4.711 184.193 3.456 192.360 192.360
TOTALE 239.079 2.134.383 787.384 102.930 3.263.776 3.202.012
Anticipi ratei e risconti 54.587
TOTALE 3.256.599
31.12.2015
Flussi
(Euro/migliaia) A vista Entro 1
anno
Tra 1 e 5
anni
Oltre 5
anni
finanziari
contrattuali
Valore
contabile
Debiti verso società controllante 3.199 17.286 13.481 33.966 33.201
Debiti verso società
a controllo congiunto
4.746 1.623 6.369 6.369
Debiti verso banche 1.278 945.053 659.886 94.227 1.700.444 1.614.868
Debiti verso BIIS 8.146 29.176 133 37.455 34.110
Debiti verso fornitori 231.216 919.611 23.334 2 1.174.163 1.174.163
Debiti per leasing finanziari 298 19 317 317
Debito per obbligazioni 11.250 322.500 333.750 297.604
Altre passività finanziarie 29.599 3.491 849 33.939 33.888
Altre passività 4.694 164.669 11.070 1.266 181.699 181.699
TOTALE 241.934 2.083.448 1.066.762 109.958 3.502.102 3.376.219
Anticipi ratei e risconti 42.264
TOTALE 3.418.483

RISCHIO DI MERCATO

I rischi finanziari del Gruppo sono specificatamente riferiti al rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di attività/passività possano fluttuare a causa della variazione del tasso di cambio delle valute nelle quali sono denominate le transazioni commerciali o finanziarie del Gruppo, della variazione dei tassi di interesse di mercato o della variazione del prezzo delle materie prime. Il Gruppo, nel perseguire gli obiettivi aziendali, non intende assumere rischi di natura finanziaria. Laddove questo non sia possibile, il Gruppo assume tali rischi esclusivamente se questi sono correlati all'attività caratteristica del Gruppo neutralizzandone l'impatto (ove possibile) attraverso l'utilizzo di strumenti di copertura.

Per la copertura del rischio cambio, oltre agli strumenti finanziari, potrebbero, inoltre, essere stipulati contratti di finanziamento nella stessa valuta del contratto di vendita, oppure essere costituite disponibilità finanziarie nella medesima valuta dei contratti di approvvigionamento.

Rischio Cambio

L'esposizione al rischio valutario si manifesta in connessione alla stipula di contratti di costruzione navale denominati in valuta estera e, in misura residuale, con l'approvvigionamento di forniture in divise diverse dalla valuta funzionale.

Le operazioni di gestione del rischio cambio, per le quali vengono impiegati contratti a termine o strutture opzionali, vengono negoziate in funzione dell'orizzonte temporale di prevista manifestazione dei flussi in valuta estera; ove possibile, incassi e pagamenti denominati nella stessa valuta, vengono compensati.

La gestione è orientata verso un obiettivo di copertura totale dei flussi d'incasso, mentre si limita a quelli di entità più rilevante per i pagamenti.

Nel corso del 2016, il Gruppo è stato esposto al rischio cambio principalmente legato ad alcune commesse del mondo cruise e alle commesse del settore offshore. Tale rischio è stato mitigato mediante l'utilizzo di strumenti finanziari di copertura.

Rischio Tasso

Il rischio sul tasso di interesse è legato:

all'incertezza dei flussi di cassa relativi alle attività e passività del Gruppo derivanti dai cambiamenti nel tasso di interesse, rischio coperto mediante operazioni di tipo cash flow hedge;

alla variabilità del fair value delle attività e passività del Gruppo a causa del cambiamento del valore di mercato del tasso di interesse, rischio coperto con strumenti di fair value hedge. Le attività e passività esposte alla variazione del tasso di interesse sono sottoposte al primo

rischio mentre le attività e passività a tasso fisso sono sottoposte al secondo rischio.

Il Gruppo nel 2009 ha attuato un'operazione di cash flow hedge ancora in essere al 31 dicembre 2016 su un finanziamento a tasso variabile finalizzato a rifinanziare con provvista a lungo termine il fabbisogno indotto dall'acquisizione di Fincantieri Marine Group LLC. In particolare, Fincantieri ha convertito il tasso variabile in un tasso fisso entrando in un interest rate swap.

Nel marzo del 2016, il Gruppo ha negoziato un'ulteriore interest rate swap finalizzato a convertire da variabile a fisso il tasso di interesse relativo ad un nuovo finanziamento. Lo strumento derivato è stata contabilizzato in cash flow hedge.

Altri Rischi di Mercato

I costi di produzione sono influenzati dall'andamento dei prezzi delle principali materie prime utilizzate, come ad esempio l'acciaio, il rame ed i carburanti. Il Gruppo mitiga tali rischi adottando coperture contrattuali, ove possibile, e/o finanziarie. Nel corso del 2016, il Gruppo ha fissato, mediante contratti swap, il prezzo di acquisto di una parte rilevante delle forniture di gasoil e fuel-oil fino al 2018.

GESTIONE DEL CAPITALE

L'obiettivo del Gruppo Fincantieri è la creazione di valore per gli Azionisti e il supporto allo sviluppo futuro, attraverso il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che consenta un'economica accessibilità alle fonti esterne di finanziamento.

FAIR VALUE DERIVATI

Le voci Altre attività finanziarie a breve e a lungo termine e Altre passività finanziarie a breve e a lungo termine includono le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari derivati, come riportato nella seguente tabella. Si segnala che i test di efficacia dei derivati in Cash Flow Hedge hanno dato esito positivo e pertanto nessun effetto è stato riportato a conto economico per la parte inefficace della copertura.

31.12.2016
(Euro/migliaia) Fair value
positivo
Nozionale Fair value
negativo
Nozionale
DERIVATI CASH FLOW HEDGE
Interest rate swap 81 19.000
Forward 1.338 32.492 69.034 2.020.875
DERIVATI FAIR VALUE HEDGE
Interest rate swap
Forward 5.689 226.052 48.045 822.763
Futures
Options
DERIVATI DI COPERTURA PER CUI NON SI APPLICA
L'HEDGE ACCOUNTING
Interest rate swap
Forward 3.358 146.328 1.316 66.482
Futures 1.689 11.467 1 106
Options
DERIVATI DI NEGOZIAZIONE
Interest rate swap
Forward
Futures
Options 6.389 189.735
31.12.2015
Fair value Fair value
(Euro/migliaia) positivo Nozionale negativo Nozionale
DERIVATI CASH FLOW HEDGE
Interest rate swap 374 12.000
Forward 2.361 215.225 70.328 600.626
DERIVATI FAIR VALUE HEDGE
Interest rate swap
Forward 35.963 461.521 384.403 1.089.902
Futures
Options
DERIVATI DI COPERTURA PER CUI NON SI APPLICA
L'HEDGE ACCOUNTING
Interest rate swap
Forward 111 15.125 293 9.481
Futures 4.339 16.932
Options 655 27.556
DERIVATI DI NEGOZIAZIONE
Interest rate swap
Forward
Futures
Options 796 76.537 7.371 117.376

fincantieri /// bilancio consolidato 2016 // note al bilancio 120 / 121

L'analisi delle scadenze degli strumenti finanziari derivati è rappresentata nelle tabelle di seguito riportate. Gli ammontari inclusi in tali tabelle rappresentano flussi futuri non attualizzati che si riferiscono al solo valore intrinseco.

31.12.2016
(Euro/migliaia) Entro 1 anno Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO
Outflow 455.267 2.025.239 2.480.506
Inflow 377.271 1.840.175 2.217.446
GESTIONE DEL RISCHIO DI INTERESSE
Outflow 80 80
Inflow 8 8
GESTIONE DEL RISCHIO PREZZO SU COMMODITY
Outflow 7.821 3.756 11.577
Inflow 8.922 4.341 13.263
31.12.2015
(Euro/migliaia) Entro 1 anno Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO
Outflow 1.459.798 460.770 1.920.568
Inflow 1.049.664 433.592 1.483.256
GESTIONE DEL RISCHIO DI INTERESSE
Outflow 290 61 351
Inflow 3 3
GESTIONE DEL RISCHIO PREZZO SU COMMODITY
Outflow 13.667 3.265 16.932
Inflow 9.639 2.871 12.510

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato alla data di bilancio e utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario. In particolare il fair value dei forward è stato calcolato considerando il tasso di cambio e i tassi di interesse delle valute alla data di bilancio.

MOVIMENTAZIONE RISERVA DI COPERTURA (CASH FLOW HEDGE) E IMPATTO ECONOMICO DEGLI STRUMENTI DERIVATI

Di seguito si evidenzia una riconciliazione della Riserva di Cash flow hedge e l'effetto economico complessivo degli strumenti derivati:

Patrimonio netto
(Euro/migliaia) Lordo Imposte Netto Effetto a Conto
economico
1.1.2015 (248) 54 (194)
Variazione di fair value (2.743) 857 (1.886)
Utilizzi 248 (54) 194 (194)
Altri proventi/(oneri) per coperture rischi (49.088)
Proventi/(oneri) finanziari derivati di negoziazione
e componente tempo derivati di copertura
(12.912)
31.12.2015 (2.743) 857 (1.886) (62.194)
Patrimonio netto Effetto a Conto
(Euro/migliaia) Lordo Imposte Netto economico
Variazione di fair value (36.891) 9.835 (27.056)
Utilizzi 2.743 (857) 1.886 (1.886)
Altri proventi/(oneri) per coperture rischi 7.688
Proventi/(oneri) finanziari derivati di negoziazione
e componente tempo derivati di copertura
11.392
31.12.2016 (36.891) 9.835 (27.056) 17.194

RAPPRESENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE PER CATEGORIE

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del bilancio risulta come segue:

(Euro/migliaia) A B C D E F Totale Fair value
31.12.2016
Partecipazioni valutate al fair value 2.039 2.039 2.039
Attività finanziarie - derivati 10.735 1.338 12.073 12.073
Attività finanziarie - altri 191.399 191.399 178.354
Crediti commerciali e altre attività correnti 1.383.064 1.383.064 1.383.064
Disponibilità liquide 219.512 219.512 219.512
Passività finanziarie - derivati (55.751) (69.115) (124.866) (124.866)
Passività finanziarie - altri (18.025) (1.687.757) (1.705.782) (1.719.712)
Altre passività non correnti (48.233) (48.233) (48.233)
Debiti commerciali e altre passività correnti (1.496.076) (1.496.076) (1.496.076)
31.12.2015
Partecipazioni valutate al fair value 4.040 4.040 4.040
Attività finanziarie - derivati 36.870 2.361 39.231 39.231
Attività finanziarie - altri 211.001 211.001 198.320
Crediti commerciali e altre attività correnti 888.033 888.033 888.033
Disponibilità liquide 259.507 259.507 259.507
Passività finanziarie - derivati (397.061) (70.702) (467.763) (467.763)
Passività finanziarie - altri (17.452) (2.000.344) (2.017.796) (2.040.128)
Altre passività non correnti (46.544) (46.544) (46.544)
Debiti commerciali e altre passività correnti (1.366.765) (1.366.765) (1.377.333)

Legenda

A = Attività e passività finanziarie al fair value rilevato direttamente a Conto economico

B = Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

C = Investimenti posseduti fino a scadenza

D = Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

E = Attività disponibili per la vendita

F = Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

La seguente tabella evidenzia gli strumenti finanziari che sono valutati al fair value al 31 dicembre 2016 e 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

(Euro/migliaia) Fair Value
Livello 1
Fair Value
Livello 2
Fair Value
Livello 3
Totale
31.12.2016
Attività
Attività disponibili per la vendita
Titoli di capitale 1.414 625 2.039
Titoli di debito
Derivati di copertura 12.073 12.073
Derivati di negoziazione
Totale attività 1.414 12.073 625 14.112
Passività
Passività finanziarie al fair value
rilevato a Conto economico
18.025 18.025
Derivati di copertura 118.477 118.477
Derivati di negoziazione 6.389 6.389
Totale passività 124.866 18.025 142.891

Le attività disponibili per la vendita classificate nel Livello 3 si riferiscono a partecipazioni valutate al fair value. Nel Livello 3 sono incluse anche le passività finanziarie relative al fair value di opzioni su partecipazioni calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. La movimentazione delle attività e passività finanziarie classificate nel Livello 3 è dovuta essenzialmente ad effetti di conversione e non ha comportato impatti a livello di Conto economico.

(Euro/migliaia) Fair Value
Livello 1
Fair Value
Livello 2
Fair Value
Livello 3
Totale
31.12.2015
Attività
Attività disponibili per la vendita
Titoli di capitale 3.124 916 4.040
Titoli di debito
Derivati di copertura 38.435 38.435
Derivati di negoziazione 796 796
Totale attività 3.124 39.231 916 43.271
Passività
Passività finanziarie al fair value
rilevato a Conto economico
17.452 17.452
Derivati di copertura 460.392 460.392
Derivati di negoziazione 7.371 7.371
Totale passività 467.763 17.452 485.215

Nota 5 - sensitivity analysis

RISCHIO DI CAMBIO

Relativamente al rischio di cambio, il Gruppo ha effettuato la sensitivity analysis, sia includendo l'effetto dei derivati di copertura che escludendo gli stessi per stimare l'impatto sul risultato ante imposte di una variazione ragionevole dei principali tassi di cambio a cui il Gruppo è maggiormente esposto rispetto alle valute funzionali della Capogruppo e delle sue controllate (rafforzamento/indebolimento della valuta estera rispetto a quella funzionale). L'analisi si riferisce all'esposizione al rischio di cambio secondo l'IFRS 7 e non considera pertanto gli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società estere con valuta funzionale diversa dall'Euro. Si rileva inoltre che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32. Le variazioni sui singoli cross sono state valutate a partire dalla media della volatilità implicita a 6 mesi riscontrata nel corso del 2016 per i singoli tassi di cambio.

(Euro/milioni) Effetto
sul risultato
ante imposte
Effetto sul Patrimonio
netto al lordo
dell'effetto fiscale
Effetto
sul risultato
ante imposte
Effetto sul Patrimonio
netto al lordo
dell'effetto fiscale
31.12.2016 31.12.2015
Derivati di copertura inclusi
Rafforzamento valuta estera (58) (244) (237) (332)
Indebolimento valuta estera 53 204 215 291
Derivati di copertura esclusi(*)
Rafforzamento valuta estera (19) (19) (16) (16)
Indebolimento valuta estera 24 24 16 16

(*) L'esposizione in USD/BRL è espressa al netto dei construction loan in USD, i quali sono erogati con fini di copertura delle esposizioni in USD.

RISCHIO TASSO DI INTERESSE

Analogamente è stata anche effettuata una sensitivity analysis relativamente all'impatto di una potenziale variazione generalizzata dei tassi d'interesse di riferimento di +/- 50 punti base su base annua. Gli effetti stimati sul Conto economico corrispondono ad un impatto negativo pari a circa euro 3 milioni nel caso di un aumento di 0,50% del livello dei tassi e ad un impatto positivo pari a circa euro 2,3 milioni nel caso di una riduzione di 0,50%.

Nota 6 - attività immateriali

La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Relazioni
Commerciali
Diritti di
brevetto
industriale e
utilizzazione
Concessioni,
licenze,
marchi
Immobiliz
zazioni in
corso
(Euro/migliaia) Avviamento e Order
Backlog
Costi di
sviluppo
opere
dell'ingegno
e diritti
similari
Altre
minori
e anticipi a
fornitori
Totale
- costo storico 265.197 199.317 40.912 87.115 16.920 11.782 25.890 647.133
- ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(42.256) (8.924) (81.319) (1.087) (4.904) (138.490)
Valore netto
contabile al 1.1.2015
265.197 157.061 31.988 5.796 15.833 6.878 25.890 508.643
Movimenti 2015
- aggregazioni
aziendali
3.065 4.805 7.870
- investimenti 3.579 1.109 495 962 32.988 39.133
- alienazioni nette (132) (1) (133)
- riclassifiche/altro 11.998 1.920 (13.918)
- ammortamenti (17.325) (6.051) (3.256) (231) (1.559) (28.422)
- svalutazioni
- differenze cambio (4.648) (5.667) (176) (327) 1.675 16 13 (9.114)
Valore netto
contabile finale
263.614 134.069 41.206 10.046 17.772 6.297 44.973 517.977
- costo storico 263.614 192.085 55.918 94.038 19.119 13.009 44.973 682.756
- ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(58.016) (14.712) (83.992) (1.347) (6.712) (164.779)
Valore netto
contabile al
31.12.2015
263.614 134.069 41.206 10.046 17.772 6.297 44.973 517.977
Movimenti 2016
- aggregazioni
aziendali
1.374 441 1.815
- investimenti 37.762 905 1.901 738 38.589 79.895
- alienazioni nette (316) (34) (350)
- riclassifiche/altro 25.531 3.496 1.148 245 (30.426) (6)
- ammortamenti (8.993) (11.001) (3.895) (997) (1.362) (26.248)
- svalutazioni (2) (2)
- differenze cambio 13.241 7.043 171 254 691 94 47 21.541
Valore netto
contabile finale
278.229 132.119 93.794 10.806 20.515 6.010 53.149 594.622
- costo storico 278.229 199.128 119.507 98.693 22.859 14.086 53.149 785.651
- ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(67.009) (25.713) (87.887) (2.344) (8.076) (191.029)
Valore netto
contabile al
31.12.2016
278.229 132.119 93.794 10.806 20.515 6.010 53.149 594.622

Gli investimenti, effettuati nel corso del 2016 ammontano ad euro 79.895 migliaia (euro 39.133 migliaia nel 2015) e sono relativi principalmente alla realizzazione di dispositivi e sistemi innovativi in grado di rispettare i nuovi regolamenti internazionali in termini di sicurezza e abbattimento dei livelli di inquinamento e di garantire più elevati livelli di comfort e living delle navi da crociera, nonché allo sviluppo di impianti innovativi per il potenziamento dei requisiti tecnologici di alcune tipologie di navi militari. La capitalizzazione è stata effettuata in considerazione dell'utilità pluriennale dei progetti che non esauriscono il loro beneficio sulla specifica nave ma saranno utilizzabili anche sulle future costruzioni.

Il Gruppo inoltre ha spesato nel corso del 2016 euro 96 milioni di costi per ricerca e sviluppo di numerosi progetti relativi ad innovazioni di prodotto e di processo (euro 90 milioni nel 2015), che permetteranno al Gruppo, anche in futuro, di mantenere un posizionamento di leader di mercato in tutti i settori ad alta tecnologia.

Le differenze cambio generatesi riflettono principalmente l'andamento della Corona Norvegese e del Dollaro Americano rispetto all'Euro.

La voce Concessioni, licenze, marchi e diritti similari include i marchi a vita utile indefinita in considerazione dell'aspettativa di utilizzo degli stessi, pari a euro 17.551 migliaia, riferiti ai nomi dei cantieri americani acquisiti (ovvero Marinette e Bayshipbuilding) e sono attribuiti alla CGU coincidente con il Gruppo americano acquisito. In ogni caso tali beni, ai fini del test di impairment, sono stati attribuiti alle rispettive cash generating unit senza che emergessero necessità di svalutazione.

L'avviamento ammonta ed euro 278.229 migliaia al 31 dicembre 2016. L'incremento di euro 1.374 migliaia è dovuto all'acquisizione da parte del Gruppo VARD di Storvik Aqua AS, come meglio descritto in Nota 2, avvenuta nell'ultimo trimestre dell'anno. Tale acquisizione ha comportato, inoltre, una variazione per euro 441 migliaia della voce Costi di sviluppo.

La stima del valore recuperabile dell'avviamento iscritto in bilancio, ai sensi dello IAS 36, viene effettuata attraverso l'utilizzo del modello "Discounted Cash Flow" nella versione "unlevered" che, per la determinazione del valore d'uso di un'attività, prevede la stima dei futuri flussi di cassa e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione. Tali flussi sono proiettati oltre l'orizzonte esplicito coperto dal piano secondo il metodo della rendita perpetua (terminal value), utilizzando tassi di crescita ("g rate") non superiori rispetto a quelli previsti per i mercati nei quali operano le singole cash generating unit (di seguito CGU).

Ai fini dell'impairment test, il Gruppo utilizza proiezioni di flussi finanziari sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima desumibili dal Piano strategico 2016-2020 approvato dalla Direzione Aziendale aggiornato per tener conto dei dati di budget 2017 in coerenza con quanto definito nell'ambito del processo di pianificazione strategica/budgeting di Gruppo.

Il tasso di crescita, utilizzato per la stima dei flussi finanziari oltre il periodo di previsione esplicita, è determinato alla luce dei dati di mercato e delle informazioni disponibili alla Direzione Aziendale sulle ragionevoli proiezioni di stima di crescita del settore nel lungo termine.

I flussi di cassa futuri attesi sono stati attualizzati utilizzando il WACC (Weighted Average Cost of Capital) con riferimento al costo medio ponderato del capitale per i singoli settori di riferimento a cui le CGU si riferiscono e rettificato per tener conto del premio/sconto per rischio Paese specifico in cui si svolge l'attività. Il WACC utilizzato ai fini dell'attualizzazione è un tasso post-tax applicato coerentemente ai flussi di riferimento.

I tassi di crescita ("g rate") utilizzati per proiettare i flussi di cassa delle CGU oltre l'orizzonte esplicito di piano sono stati stimati facendo riferimento alle ipotesi di crescita dei singoli settori nei quali tali CGU operano.

Si precisa inoltre che le proiezioni dei flussi utilizzati riflettono le condizioni correnti delle CGU oggetto di valutazione e che i valori di WACC e g rate utilizzati sono coerenti con le performance storiche del Gruppo e con le aspettative del management in relazione all'andamento atteso dei mercati di riferimento.

Si segnala che le CGU non sono state impattate dalla riorganizzazione operativa effettuata nel mese di novembre 2016.

La tabella che segue evidenzia l'allocazione dell'avviamento alle CGU, specificando per ciascuna categoria il criterio per la determinazione del valore recuperabile e i tassi di attualizzazione utilizzati oltre al tasso di crescita.

CGU Valore
avviamento
Valore
recuperabile
WACC
post-tax
g rate Periodo flussi
di cassa
Gruppo FMG 75.353 Valore d'uso 5,6% 2,5% 4 anni
Gruppo VARD 202.876 Valore d'uso 7,2% 2,7% 4 anni

Per la redazione degli impairment test sono stati considerati i valori patrimoniali alla data di bilancio di ciascuna CGU.

CGU Gruppo FMG

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al valore contabile della CGU.

I risultati ottenuti sono stati sottoposti a sensitivity analysis, prendendo a riferimento le assunzioni per cui è ragionevolmente possibile che un cambio nelle stesse possa modificare significativamente i risultati del test. Si è dimostrato che qualora si fossero incrementati i WACC di 100 punti base o ridotti i tassi di crescita (g rate) nel calcolo del terminal value di 100 punti base, i valori recuperabili risultano ancora significativamente superiori ai valori contabili.

CGU Gruppo VARD

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al valore contabile della CGU.

I risultati ottenuti sono stati sottoposti a sensitivity analysis, prendendo a riferimento le assunzioni per cui è ragionevolmente possibile che un cambio nelle stesse possa modificare significativamente i risultati del test. Si è dimostrato che qualora si fossero incrementati i WACC di 100 punti base o ridotti i tassi di crescita (g rate) nel calcolo del terminal value di 100 punti base, i valori recuperabili risultano ancora significativamente superiori ai valori contabili.

Nota 7 - immobili, impianti e macchinari

La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) Terreni e
fabbricati
Immobiliz
zazioni
in locazione
finanziaria
Impianti,
macchinari e
attrezzature
industriali
Beni
gratuitamente
devolvibili
Manutenzione
straordinaria
su beni di terzi
Altri beni Immobi
lizzazioni
in corso e
anticipi a
fornitori
Totale
- costo storico 555.607 2.676 1.121.377 177.368 25.760 154.418 91.942 2.129.148
- ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(182.628) (1.881) (746.106) (118.993) (20.063) (100.960) (1.170.631)
Valore netto contabile
al 1.1.2015
372.979 795 375.271 58.375 5.697 53.458 91.942 958.517
Movimenti 2015
- aggregazioni
aziendali
225 225
- investimenti 18.194 32.992 1.608 514 4.859 63.699 121.866
- alienazioni nette (436) (663) (21) (43) (472) (1.635)
- altre variazioni/
riclassifiche
6.559 18.721 1.685 2.199 5.229 (34.382) 11
- ammortamenti (15.276) (390) (54.811) (3.642) (1.040) (5.480) (80.639)
- svalutazioni (56) (3.073) (3.129)
- differenze cambio (8.617) 86 (11.807) 2 365 (1.340) (21.311)
Valore netto contabile
finale
373.347 491 356.855 58.026 7.351 58.388 119.447 973.905
- costo storico 570.647 2.985 1.135.900 180.612 28.378 163.854 119.447 2.201.823
- ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(197.300) (2.494) (779.045) (122.586) (21.027) (105.466) (1.227.918)
Valore netto contabile
al 31.12.2015
373.347 491 356.855 58.026 7.351 58.388 119.447 973.905
Movimenti 2016
- aggregazioni
aziendali
17 122 139
- investimenti 8.051 24.267 2.379 94 4.046 104.947 143.784
- alienazioni nette (530) (1.699) (11) (169) (764) (3.173)
- altre variazioni/
riclassifiche
22.452 812 29.648 2.364 253 9.137 (65.465) (799)
- ammortamenti (15.918) (385) (55.378) (3.953) (1.081) (6.429) (83.144)
- svalutazioni (54) (54)
- differenze cambio 17.460 37 14.228 349 1.214 33.288
Valore netto contabile
finale
404.825 955 368.043 58.816 6.606 65.322 159.379 1.063.946
- costo storico 619.215 3.936 1.200.557 185.356 28.706 176.477 159.379 2.373.626
- ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(214.390) (2.981) (832.514) (126.540) (22.100) (111.155) (1.309.680)
Valore netto contabile
al 31.12.2016
404.825 955 368.043 58.816 6.606 65.322 159.379 1.063.946

Gli investimenti effettuati nel 2016 ammontano a euro 143.784 migliaia e hanno riguardato principalmente:

  • l'estensione dell'unità semisommergibile Atlante II, gli interventi di ammodernamento delle infrastrutture di costruzione dello scafo presso il cantiere di Palermo e degli impianti di saldatura presso il sito di Monfalcone, oltre che l'ampliamento delle aree di costruzione coperte presso gli stabilimenti di Marghera e di Ancona;
  • gli interventi finalizzati all'ottimizzazione della struttura logistica delle unità produttive prevalentemente per i cantieri di Monfalcone e Sestri;
  • il prosieguo delle attività di implementazione di nuove tecnologie per la riduzione dell'impatto ambientale delle operations presso lo stabilimento di Monfalcone, relativamente alle lavorazioni di sabbiatura e pitturazione;
  • l'acquisizione di asset produttivi attigui al cantiere di Sturgeon Bay (USA);
  • il completamento della costruzione della nuova sede di Vard Electro (Norvegia) iniziata nel corso del 2015;
  • l'avvio nel cantiere rumeno di Vard Tulcea degli interventi funzionali a supportare la costruzione degli scafi di navi cruise per la Norvegia e il programma pluriennale di realizzazione di tronconi e sezioni preallestite di navi da crociera a supporto del network produttivo di Fincantieri;
  • l'ammodernamento tecnologico dei sistemi di sicurezza degli impianti in tutti i principali cantieri del Gruppo.

Le altre variazioni includono la riduzione della voce Immobilizzazioni in corso ed anticipi, che erano in essere alla fine dell'esercizio precedente, e che sono state riclassificate nelle rispettive poste nel momento in cui i cespiti sono stati posti in esercizio.

Si segnala che è stato sottoposto ad impairment test il valore degli immobili, impianti e macchinari della controllata indiretta Vard Promar, utilizzando come stima del valore recuperabile il valore d'uso determinato attraverso l'utilizzo del modello "Discounted Cash Flow" nella versione "unlevered" che prevede, come evidenziato in precedenza, la stima dei futuri flussi di cassa e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione per la determinazione del valore d'uso di un'attività. Tali flussi sono proiettati oltre l'orizzonte esplicito coperto dal piano secondo il metodo della rendita perpetua (terminal value), utilizzando un tasso di crescita ("g rate") non superiore rispetto a quello medio di lungo periodo del settore di riferimento. I flussi di cassa futuri attesi sono stati attualizzati utilizzando un WACC pari all'11,6% mentre il tasso di crescita ("g rate") utilizzato nella determinazione del terminal value è pari al 4,7%. Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al valore contabile degli asset valutati.

Le Differenze cambio generatesi nel periodo riflettono l'andamento della Corona Norvegese e del Dollaro Americano rispetto all'Euro.

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo possiede impianti gravati da garanzie reali per un importo pari a circa euro 268 milioni (nel 2015 gli impianti gravati da garanzie reali ammontavano a euro 226 milioni), a fronte di finanziamenti ottenuti.

Gli impegni contrattuali già assunti con terzi alla data del 31 dicembre 2016 relativi ad investimenti non ancora riflessi in bilancio ammontano a circa euro 65 milioni, di cui circa euro 51 milioni per Immobili, impianti e macchinari e circa euro 14 milioni per Immobilizzazioni immateriali.

Nota 8 – partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e altre partecipazioni

PARTECIPAZIONI

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) Società
collegate
Società
a controllo
congiunto
Totale
Partecipazioni
valutate a
patrimonio
netto
Altre
società
al costo
Altre
società
al fair value
Totale
Altre
partecipazioni
Totale
1.1.2015 36.133 16.663 52.796 981 6.702 7.683 60.479
Aggregazioni
aziendali
-
Investimenti 1.364 4.987 6.351 129 21 150 6.501
Rivalutazioni/
(Svalutazioni) a
Conto economico
49 (145) (96) (2.458) (2.458) (2.554)
Rivalutazioni/
(Svalutazioni) a
Patrimonio netto
(345) 19 (326) (326)
Alienazioni (4) (4) (4)
Riclassifiche/Altro 526 526 526
Differenze cambio (2.175) (2.175) (225) (225) (2.400)
31.12.2015 35.552 21.524 57.076 1.106 4.040 5.146 62.222
Aggregazioni
aziendali
-
Investimenti 2.137 9.354 11.491 34 1.289 1.323 12.814
Rivalutazioni/
(Svalutazioni) a
Conto economico
(6.291) (528) (6.819) (3.135) (3.135) (9.954)
Rivalutazioni/
(Svalutazioni) a
Patrimonio netto
(11.006) 81 (10.925) (10.925)
Alienazioni (13) (13) (13)
Riclassifiche/Altro 2.415 30 2.445 (323) (323) 2.122
Differenze cambio 1.705 1.705 181 181 1.886
31.12.2016 24.512 30.461 54.973 1.140 2.039 3.179 58.152

La voce Investimenti include principalmente l'acquisizione, per euro 8.854 migliaia, di un'ulteriore quota (pari al 32,33%) del capitale di Camper & Nicholsons International S.A. (già partecipata da Fincantieri Spa al 17,63%), mediante l'esercizio, ad un prezzo predeterminato, di una call option verso il socio uscente dall'azionariato della società, Colosseum Services A.S.. Grazie alla citata operazione, Fincantieri possiede al 31 dicembre 2016 una quota pari al 49,96% del capitale di Camper & Nicholsons International S.A.. In base ai patti parasociali sottoscritti, l'accordo si configura come un accordo a controllo congiunto e, pertanto, Camper & Nicholsons International S.A. e le società da essa controllate, sono consolidate con il metodo del patrimonio netto.

La voce Rivalutazioni/(Svalutazioni) a Conto economico (negativa per euro 6.819 migliaia) e a Patrimonio netto (negativa per euro 10.925 migliaia) includono rispettivamente il risultato netto pro-quota e il risultato netto complessivo pro-quota dell'esercizio delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (Collegate e a Controllo congiunto).

La voce Altre partecipazioni include partecipazioni valutate al fair value per euro 2.040 migliaia calcolato sulla base dei relativi prezzi di mercato, qualora quotate su mercati attivi (Livello 1), o sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato (livello 3). Nell'esercizio è stata svalutata la partecipazione in Rem Offshore ASA per euro 3.135 migliaia a seguito della crisi finanziaria che ha investito la partecipata nel corso del 2016.

Si segnala che la partecipazione in Unifer Navale S.r.l. è stata riclassificata da Società collegate a Società a controllo congiunto in virtù degli accordi stipulati tra la Capogruppo e l'altro socio Unifer S.r.l..

In occasione della predisposizione del presente bilancio, è stata sottoposta ad impairment test la partecipazione in Camper & Nicholson International SA, di cui il Gruppo detiene il 49,96% del capitale. Il test è stato effettuato sulla base del piano strategico di durata triennale predisposto dalla partecipata. Il valore recuperabile dell'attività è stato determinato con riferimento al valore d'uso, calcolato con il metodo del discounted cash flow, attualizzando i futuri flussi di cassa attesi al costo medio ponderato del capitale (WACC). Il WACC è stato determinato in misura pari all'11,4%, mentre il tasso di crescita (g rate), utilizzato per la proiezione dei flussi di cassa oltre all'orizzonte esplicito di piano, è stato determinato in misura pari all'1,2%. Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al valore contabile della partecipazione. Inoltre i risultati ottenuti sono stati sottoposti a sensitivity analysis, prendendo a riferimento le assunzioni per cui è ragionevolmente possibile che un cambio nelle stesse possa modificare significativamente i risultati del test. Si segnala che qualora il WACC subisse una variazione in aumento di 100 punti base o il tasso di crescita, nel calcolo del terminal value, registrasse una riduzione di 100 punti base, il valore recuperabile della partecipazione risulterebbe ancora superiore rispetto al relativo valore di carico.

Partecipazioni al 31 dicembre 2016

Denominazione sociale Sede Quota %
posseduta
Valore a
bilancio
Partecipazioni in società collegate valutate a Patrimonio netto
Brevik Technology AS Norvegia 34,00 101
Bridge Eiendom AS Norvegia 50,00 -
Canadian Subsea Shipping Company AS Norvegia 45,00 44
Castor Drilling Solution AS Norvegia 34,13 1.229
CSS Design Ltd. Isole Vergini
Britanniche
31,00 1.111
Dameco AS Norvegia 34,00 10
DOF Iceman AS Norvegia 50,00 -
Møkster Supply AS Norvegia 40,00 649
Møkster Supply KS Norvegia 36,00 2.951
Olympic Challenger KS Norvegia 35,00 13.820
Olympic Green Energy KS Norvegia 30,00 -
Rem Supply AS Norvegia 26,66 4.236
Taklift AS Norvegia 25,47 361
Totale partecipazioni in società collegate valutate a Patrimonio netto 24.512
Partecipazioni in joint venture valutate a Patrimonio netto
Camper & Nicholsons International SA Lussemburgo 49,96 12.626
CSSC - Fincantieri Cruise Industry Development Ltd. Hong Kong 40,00 -
Etihad Ship Building LLC Emirati Arabi 35,00 -
Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. Genova 51,00 17.536
Unifer Navale S.r.l. Modena 20,00 299
Totale partecipazioni in joint venture valutate a Patrimonio netto 30.461
Altre società partecipate
Consorzio Ric. Innov. Tec. Sicilia Trasp. Navali Scarl Messina 5,70 28
Consorzio CONAI Roma (*) 1
Consorzio F.S.B. (**) Venezia -
Marghera
58,36 5
Consorzio IMAST Scarl Napoli 3,24 22
Consorzio MIB Trieste (*) 2
Distretto Ligure delle Tecnologie Marine Scarl La Spezia 11,10 115
EEIG Euroyards Bruxelles 14,29 10
Friulia S.p.A. Trieste 0,53 869
International Business Science Company Scarl Trieste 18,18 10
MARETC FVG – Maritime Technology cluster FVG Scarl Monfalcone (Go) 20,84 65
Moldekraft AS Norvegia 6,13 550
SIIT- Distretto Tecnologico Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati S.c.p.a Genova 2,80 14
Solstad Offshore ASA Norvegia 1,16 1.488
Totale altre società partecipate 3.179

(*) Il fondo consortile è soggetto a continue variazioni, impedendo la determinazione della % di partecipazione

(**) Consorzio a ribaltamento costi

CSSC - Fincantieri Cruise Industry Development Ltd., posseduta al 40% dalla Capogruppo, è classificata come partecipazione in joint venture e consolidata con il metodo del Patrimonio netto in virtù degli accordi stipulati tra la Capogruppo e l'altro socio.

Etihad Ship Building LLC, posseduta al 35% dalla Capogruppo, è consolidata con il metodo del Patrimonio netto in quanto a controllo congiunto in forza dei patti parasociali sottoscritti con gli altri azionisti che detengono la restante quota di capitale.

Orizzonte Sistemi Navali S.p.A., posseduta al 51% dalla Capogruppo, è consolidata con il metodo del Patrimonio netto in quanto a controllo congiunto in forza dei patti parasociali sottoscritti con l'azionista che detiene il 49%.

Unifer Navale S.r.l., posseduta al 20% da SEAF S.p.A., è consolidata con il metodo del Patrimonio netto in base agli accordi stipulati con l'altro socio.

Informazioni sulle partecipazioni in Società collegate

Relativamente alle partecipazioni in società collegate valutate con il metodo del Patrimonio netto, di seguito sono riportate cumulativamente le quote degli Utili e Perdite di pertinenza del Gruppo per tutte le società collegate non rilevanti singolarmente.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Utile (Perdita) derivante da attività operative in esercizio (6.291) 49
Altre componenti di Conto economico complessivo (11.006) (345)
Totale Conto economico complessivo (17.297) (296)

Le altre componenti di Conto economico complessivo includono la valutazione al fair value alla data di bilancio delle navi realizzate presso i cantieri del Gruppo per conto delle società collegate. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha assunto impegni per finanziamenti relativi alle proprie partecipazioni in collegate per euro 7.044 migliaia.

Informazioni sulle partecipazioni in Società a controllo congiunto

Di seguito sono riportate le informazioni sintetiche di Orizzonte Sistemi Navali S.p.A., società a controllo congiunto che al 31 dicembre 2016 è significativa per il Gruppo. I dati riportati riflettono gli importi del bilancio della Società adeguati ai principi contabili del Gruppo.

Stato patrimoniale sintetico

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
ATTIVO 402.942 349.386
NON CORRENTE 526 1.470
Altre attività 526 1.470
CORRENTE 402.416 347.916
Altre attività 391.767 223.532
Attività finanziarie 660 1.156
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 9.989 123.228
PASSIVO 367.901 314.686
NON CORRENTE 247 269
Altre passività 247 269
CORRENTE 367.654 314.418
Altre passività 367.654 314.418
PATRIMONIO NETTO 35.041 34.699

Conto economico complessivo sintetico

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi 552.896 636.773
Ammortamenti -250 (237)
Interessi attivi 1.335 2.803
Utile ante imposte da operazioni ricorrenti 443 1.446
Imposte sul reddito -100 (80)
Utile netto da operazioni ricorrenti 343 1.366
Altri Utili/(Perdite)
TOTALE UTILE/(PERDITA) 343 1.366

Riconciliazione con il valore di carico

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Patrimonio netto al 01.01 34.699 33.333
Utile/(Perdita) del periodo 342 1.366
Patrimonio netto al 31.12 35.041 34.699
Interessenza in Joint Venture @ 51% 17.871 17.696
Altre variazioni (335) (336)
Valore di carico 17.536 17.360

Informazioni sulle partecipazioni di minoranza rilevanti per il Gruppo

In considerazione della rilevanza delle partecipazioni di minoranza di Vard Holdings Limited (44,37%), controllante del Gruppo VARD, di cui FINCANTIERI S.p.A. detiene il controllo con il 55,63% al 31 dicembre 2016, di seguito si riportano le informazioni economico-finanziarie sintetiche per il Gruppo VARD nel suo complesso. I rapporti fra il Gruppo Fincantieri ed il Gruppo VARD sono regolati secondo le modalità autorizzative previste nel regolamento delle operazioni con parti correlate ("Mandato OPC") approvato dall'Assemblea generale di Vard Holdings. Si segnala che pur non essendoci attualmente rapporti di cash pooling tra il Gruppo Fincantieri e il Gruppo VARD, è comunque prevista la possibilità di trasferimento delle disponibilità liquide fra le due entità secondo le modalità del citato Mandato OPC.

Stato patrimoniale sintetico

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
ATTIVO 1.486 2.177
NON CORRENTE 427 392
Altre attività 345 301
Attività finanziarie 82 91
CORRENTE 1.059 1.785
Altre attività 948 1.638
Attività finanziarie 32 51
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 79 96
PASSIVO 1.233 1.869
NON CORRENTE 202 147
Altre passività 87 22
Passività finanziarie 115 125
CORRENTE 1.031 1.722
Altre passività 405 652
Passività finanziarie 626 1.070
PATRIMONIO NETTO 253 308

Conto economico complessivo sintetico

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi 960 1.263
Ammortamenti (22) (26)
Interessi attivi 38 3
Interessi passivi (66) (9)
Utile ante imposte da operazioni ricorrenti (6) (135)
Imposte sul reddito (4) (9)
Utile netto da operazioni ricorrenti (10) (144)
Utile netto da operazioni non ricorrenti (11)
TOTALE UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO (21) (144)
Altri Utili/(Perdite) (50) 41
TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO D'ESERCIZIO (71) (103)
- di pertinenza della Capogruppo (48) (37)
- di pertinenza di Terzi (23) (66)

Rendiconto finanziario sintetico

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Flusso di cassa da attività operative
Flusso di cassa lordo da attività operative 96 (104)
Interessi pagati (8) (7)
Imposte pagate (5) (21)
FLUSSO DI CASSA NETTO DA ATTIVITÀ OPERATIVE 83 (132)
FLUSSO DI CASSA NETTO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (34) (35)
FLUSSO DI CASSA NETTO DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (63) 24
Flusso monetario netto del periodo (14) (143)
Disponibilità liquide ad inizio esercizio (escluse liquidità vincolate) 85 221
Differenze cambio sulle disponibilità liquide(*) (3) (4)
Disponibilità liquide vincolate 11 22
Disponibilità liquide a fine esercizio (incluse liquidità vincolate) 79 96

(*) Incluse differenze cambio NOK/Euro

Nota 9 – attività finanziarie non correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti per contributi finanziati da Banca BIIS 19.981 27.177
Derivati attivi 3.817 1.598
Altri crediti finanziari non correnti 107.754 103.750
Crediti finanziari non correnti vs società partecipate 6.718 9.061
ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 138.270 141.586

I Crediti per contributi finanziati da Banca BIIS sono relativi a contributi alla produzione riconosciuti ex Legge n. 431/91. Nello specifico, nel corso del 2004 il Gruppo ha ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (il "MIT") contributi a sostegno degli investimenti per complessivi euro 92,8 milioni. A fronte di tali contributi, in accordo con quanto previsto dal decreto ministeriale di approvazione del contributo stesso, i) il Gruppo ha sottoscritto un finanziamento quindicennale di pari importo con Banca BIIS, la cui estinzione è prevista per il 2019 (iscritto tra le passività finanziarie), ii) le rate del finanziamento in oggetto vengono rimborsate direttamente dal MIT a Banca BIIS.

In considerazione della natura dei crediti finanziari e dei debiti finanziari in oggetto, il rimborso del finanziamento in essere con Banca BIIS non comporta alcun impatto sui flussi di cassa del Gruppo. La voce Derivati attivi rappresenta il fair value alla data di riferimento del bilancio dei derivati con scadenza superiore ai 12 mesi. Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato in Nota 4.

La voce Altri crediti finanziari non correnti include crediti erogati a terzi su cui maturano interessi a tassi di mercato.

La voce Crediti finanziari non correnti vs società partecipate si riferisce a crediti erogati a società del Gruppo VARD non consolidate integralmente su cui maturano interessi a tassi di mercato.

Nota 10 – altre attività non correnti

Si riporta di seguito la composizione delle Altre attività non correnti:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti diversi vs società partecipate 731 704
Crediti verso Stato ed Enti Pubblici 5.718 1.573
Firm Commitment 1.819 1.065
Crediti diversi 7.887 7.386
ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI 16.155 10.728

Si segnala che tutti i valori delle Altre attività non correnti sono rappresentati al netto del relativo fondo svalutazione.

La voce Crediti verso Stato ed Enti Pubblici rappresenta il valore della parte non corrente dei contributi riconosciuti dallo Stato nella forma di credito di imposta. Di seguito si riporta l'importo suddiviso in base alle scadenze previste.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
- tra uno e due anni 2.401 625
- tra due e tre anni 982 423
- tra tre e quattro anni
- tra quattro e cinque anni
- oltre cinque anni 2.335 525
Totale 5.718 1.573

La voce Firm commitment, pari a euro 1.819 migliaia (euro 1.065 migliaia al 31 dicembre 2015) si riferisce al fair value dell'elemento coperto in una relazione di fair value hedge utilizzata dal Gruppo VARD per il trattamento contabile delle relazioni di copertura sul rischio cambio relativo ai contratti di costruzione denominati in valuta non funzionale.

La voce Crediti diversi, pari a euro 7.887 migliaia (euro 7.386 migliaia al 31 dicembre 2015) include principalmente il credito verso il Ministero della Difesa iracheno (euro 4.693 migliaia). Per una più ampia esposizione della vicenda si rinvia all'apposito paragrafo dei contenziosi legali in Nota 32. L'importo residuo, pari a euro 3.194 migliaia consiste in depositi cauzionali/anticipi ed altre partite minori.

La consistenza del fondo svalutazione crediti non correnti, a rettifica dei crediti diversi, e le relative variazioni sono di seguito esposte:

(Euro/migliaia) Fondo svalutazione crediti diversi
Saldi al 1.1.2015 16.656
Utilizzi diretti
Accantonamenti/(Assorbimenti) (552)
Totale al 31.12.2015 16.104
Utilizzi diretti
Accantonamenti/(Assorbimenti)
Totale al 31.12.2016 16.104

Nel corso dell'esercizio 2016 non vi sono state variazioni del fondo in questione.

Nota 11 - imposte differite

Le imposte differite attive sono dettagliabili come segue:

Svalutazioni Garanzia Oneri e
rischi
Fair value Valutazione
attuariale
Perdite Altre
differenze
(Euro/migliaia) diverse prodotti diversi derivati TFR a nuovo temporanee Totale
1.1.2015 25.018 12.832 18.491 53 9.813 59.140 15.567 140.914
Variazioni 2015
- aggregazioni aziendali (705) (705)
- imputate a
Conto economico
24.854 (3.357) (3.445) (2.380) (3.434) 7.643 19.881
- imputate tra le
componenti di Conto
economico complessivo
804 (1.433) (629)
- cambio aliquota e
altre variazioni
(2.861) (1.321) (1.516) (706) (4.633) 195 (10.842)
- differenze cambio 33 60 20 607 1.635 2.355
31.12.2015 47.044 8.214 13.550 857 5.294 50.975 25.040 150.974
Variazioni 2016
- aggregazioni aziendali 26 175 201
- imputate a
Conto economico
(10.325) 976 2.036 553 (6.730) 15.199 1.709
- imputate tra le
componenti di Conto
economico complessivo
(1) 8.978 460 (8.741) 696
- cambio aliquota
e altre variazioni
(692) 52 (41) (8) (9) (698)
- differenze cambio (139) 7 22 30 354 1.217 1.491
31.12.2016 35.888 9.197 15.659 9.865 6.266 44.617 32.881 154.373

Sono state determinate le imposte differite attive connesse con le partite la cui recuperabilità fiscale, tenuto conto delle previsioni dei redditi imponibili futuri delle società del Gruppo, è ritenuta probabile. Si segnala, inoltre, che le imposte differite attive risultano sostanzialmente compensabili per euro 32 milioni con le imposte differite passive commentate di seguito.

In particolare per le imposte anticipate della Capogruppo, pari ad euro 104 milioni, è stato predisposto il piano di recupero delle stesse che prevede lo sviluppo degli imponibili fiscali futuri desunti dal Piano strategico 2016-2020 approvato dalla Direzione Aziendale aggiornato per tener conto dei dati di budget 2017 in coerenza con quanto definito nell'ambito del processo di pianificazione strategica/budgeting di Gruppo, che ha evidenziato la sostanziale recuperabilità delle imposte differite attive presenti in bilancio.

Non sono state iscritte imposte anticipate sulle perdite portate a nuovo di società partecipate per le quali non è ritenuto probabile sussistano redditi futuri tassabili che ne permettano il recupero, per un ammontare pari a euro 95 milioni (euro 72 milioni al 31 dicembre 2015).

Le imposte differite passive sono dettagliabili come segue:

(Euro/migliaia) Imposte differite da
business combination
Altre differenze
temporanee
Totale
1.1.2015 62.042 22.235 84.277
Variazioni 2015
- aggregazioni aziendali
- imputate a Conto economico (5.164) 277 (4.887)
- imputate tra le componenti di
Conto economico complessivo
- cambio aliquota e altre variazioni
- differenze cambio 453 1.703 2.156
31.12.2015 57.331 24.215 81.546
Variazioni 2016
- aggregazioni aziendali
- imputate a Conto economico (2.820) 2.693 (127)
- imputate tra le componenti di
Conto economico complessivo
- cambio aliquota e altre variazioni (1) 1 -
- differenze cambio 2.613 1.040 3.653
31.12.2016 57.123 27.949 85.072

Le imposte differite passive per operazioni di business combination sono relative alle differenze sorte in fase di allocazione del prezzo alle attività immateriali a vita utile definita, quali principalmente order backlog e relazioni commerciali.

Le altre differenze temporanee si riferiscono principalmente alla differenza tra il valore contabile delle immobilizzazioni e quello fiscale principalmente riferibili alle controllate americane.

fincantieri /// bilancio consolidato 2016 // note al bilancio 140 / 141

Nota 12 - rimanenze di magazzino e acconti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Materie prime, sussidiarie e di consumo 223.091 200.935
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 164.337 33.290
Prodotti finiti 33.549 31.263
Totale rimanenze 420.977 265.488
Anticipi a fornitori 169.333 139.420
TOTALE RIMANENZE DI MAGAZZINO E ACCONTI 590.310 404.908

I valori delle Rimanenze di magazzino e acconti sono rappresentati al netto del relativo fondo svalutazione.

L'importo iscritto alla voce Materie prime, sussidiarie e di consumo è essenzialmente rappresentativo del volume di scorte ritenuto adeguato a garantire il normale svolgimento dell'attività produttiva.

Le voci Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati e Prodotti finiti si riferiscono, di norma, alle produzioni motoristiche e di ricambi. Nel corso dell'anno è stata effettuata nel bilancio della controllata VARD una riclassifica dalla voce Attività per lavori in corso su ordinazione alla voce Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati, per un valore di circa euro 117 milioni di una nave in fase di costruzione per il cliente Harkand assoggettato a procedura concorsuale. Per i materiali a lento rigiro ancora in carico a fine esercizio sono state apportate le rettifiche necessarie al fine di allineare il loro valore a quello di presumibile realizzo. Le consistenze e le movimentazioni dei fondi rappresentativi di tali rettifiche sono riepilogati nello schema che segue:

(Euro/migliaia) Fondo svalutazione
materie prime
Fondo svalutazione
prodotti finiti
1.1.2015 13.842 2.660
Accantonamenti 4.326
Utilizzi (3.297) (50)
Assorbimenti (924)
Differenze cambio 25 98
31.12.2015 13.972 2.708
Accantonamenti 4.247
Utilizzi (2.803) (254)
Assorbimenti (1.174)
Differenze cambio 24 31
31.12.2016 14.266 2.485

Nota 13 - attività per lavori in corso su ordinazione

La voce in oggetto è dettagliata come segue:

31.12.2016 31.12.2015
Lavori in Fatture
emesse
e fondo
Lavori in Fatture
emesse
e fondo
(Euro/migliaia) corso lordi svalutaz. Attività nette corso lordi svalutaz. Attività nette
Commesse di costruzione navale 4.774.660 3.418.220 1.356.440 5.766.765 3.224.293 2.542.472
Altre commesse per terzi 34.696 11.322 23.374 23.760 12.110 11.650
Totale 4.809.356 3.429.542 1.379.814 5.790.525 3.236.403 2.554.122

Questa posta comprende le commesse il cui avanzamento presenta un valore più elevato di quanto fatturato al committente. L'avanzamento è determinato dai costi sostenuti sommati ai margini rilevati e al netto delle eventuali perdite attese.

Nota 14 - crediti commerciali e altre attività correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti verso clienti 1.122.972 560.018
Crediti verso società controllanti (consolidato fiscale) 34.034 24.068
Crediti verso Stato ed Enti pubblici 7.292 13.733
Crediti diversi 132.231 90.027
Crediti per imposte indirette 37.343 32.916
Firm Commitments 13.470 133.439
Risconti diversi attivi 33.540 32.771
Ratei diversi attivi 2.182 1.061
TOTALE CREDITI COMMERCIALI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI 1.383.064 888.033

I crediti sono rappresentati al netto dei fondi rettificativi. Tali fondi rettificativi sono costituiti dalla stima delle riduzioni di valore dei crediti di dubbio realizzo quali quelli oggetto di vertenze legali, procedure giudiziali ed extragiudiziali relative a situazioni di insolvenza dei debitori. Si segnala inoltre che, a fronte degli interessi addebitati per ritardi nel pagamento di crediti scaduti, è stato iscritto il "Fondo svalutazione crediti per interessi di mora". La consistenza dei fondi e le relative variazioni sono esposte di seguito:

(Euro/migliaia) Fondo svalutazione
crediti verso clienti
Fondo svalutazione
crediti per interessi
di mora
Fondo svalutazione
crediti diversi
Totale
1.1.2015 34.618 63 6.282 40.963
Aggregazioni aziendali
Utilizzi diretti (2.080) (73) (2.153)
Accantonamenti/(Assorbimenti) 609 206 815
Differenze cambio 312 312
31.12.2015 33.459 63 6.415 39.937
Aggregazioni aziendali
Utilizzi diretti (6.844) (12) (6.856)
Accantonamenti/(Assorbimenti) 274 27 301
Differenze cambio 239 239
31.12.2016 27.128 63 6.430 33.621

Il saldo dei crediti verso clienti è aumentato di euro 562.954 migliaia principalmente per effetto della fatturazione della rata finale di tre unità cruise in consegna nei primi tre mesi del 2017.

La voce Crediti verso Stato ed Enti pubblici, pari ad euro 7.292 migliaia, include i crediti iscritti dal Gruppo FMGH verso lo Stato del Wisconsin per contributi sia in conto esercizio che in conto capitale riconosciuti a valere sul progetto LCS., e crediti per contributi alla ricerca e innovazione principalmente relativi alla Capogruppo.

La voce Crediti diversi, pari ad euro 132.231 migliaia, si riferisce principalmente a:

  • crediti per contributi alla ricerca e alle costruzioni, risarcimenti assicurativi, anticipi a fornitori, crediti vari verso il personale e altri crediti diversi, principalmente relativi alla Capogruppo, per complessivi euro 111.704 migliaia (euro 71.656 migliaia al 31 dicembre 2015);
  • crediti verso lo Stato ed Enti Pubblici (quota corrente) per euro 16.701 migliaia (invariato rispetto al 31 dicembre 2015) relativi ai crediti per contributi costruttore e contributi armatore ceduti in conto prezzo;
  • crediti verso Enti di Previdenza e Sicurezza Sociale per euro 3.826 migliaia (euro 1.670 migliaia al 31 dicembre 2015) essenzialmente per gli anticipi erogati ai dipendenti per infortuni e CIG a carico dell'INPS.

La voce Crediti per imposte indirette, pari a euro 37.343 migliaia (euro 32.916 migliaia al 31 dicembre 2015), si riferisce principalmente a IVA chiesta a rimborso o compensazione, a imposte indirette estere e a richieste di rimborso accise all'Agenzia delle Dogane.

La voce Firm commitment, pari a euro 13.470 migliaia (euro 133.439 migliaia al 31 dicembre 2015) si riferisce al fair value dell'elemento coperto in una relazione di fair value hedge utilizzata dal Gruppo VARD per il trattamento contabile delle relazioni di copertura sul rischio cambio relativo ai contratti di costruzione denominati in valuta non funzionale. La riduzione del saldo di euro 119.969 migliaia è principalmente dovuta alla chiusura dei contratti di copertura a seguito delle consegne di due navi, effettuate dal Gruppo VARD, i cui contratti di costruzione erano denominati in USD.

I Risconti diversi attivi sono costituiti sostanzialmente da premi assicurativi di competenza di periodi futuri.

Nota 15 – crediti per imposte dirette

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti per IRES 18.337 23.663
Crediti per IRAP 1.170 4.446
Crediti per imposte estere 3.561 6.757
TOTALE CREDITI PER IMPOSTE DIRETTE 23.068 34.866

La consistenza del fondo svalutazione crediti per imposte dirette e le relative variazioni sono esposte di seguito:

(Euro/migliaia) Fondo svalutazione crediti
per imposte dirette
Saldi al 1.1.2015 4.342
Accantonamenti/(Assorbimenti) (2.300)
Altre variazioni
Totale al 31.12.2015 2.042
Accantonamenti/(Assorbimenti)
Altre variazioni
Totale al 31.12.2016 2.042

Nota 16 – attività finanziarie correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Derivati attivi 8.256 37.633
Crediti diversi 32.403 51.326
Crediti verso Stato per contributi finanziati da Banca BIIS 7.196 6.933
Ratei per interessi attivi 960 1.169
Risconti attivi per interessi e altre partite finanziarie 232 857
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 49.047 97.918

La voce Derivati attivi rappresenta il fair value alla data di riferimento del bilancio dei derivati con scadenza entro 12 mesi. Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato e utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario (Livello 2). Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato in Nota 4.

La voce Crediti diversi include crediti finanziari verso clienti e depositi posti dal Gruppo VARD a garanzia di alcune obbligazioni contrattuali previste con i propri istituti di credito. La voce Crediti verso Stato per contributi finanziati da Banca BIIS rappresenta le quote correnti dei crediti per contributi costruttore e contributi armatore ceduti in conto prezzo. Si rimanda a quanto precedentemente riportato nella Nota 9 per i commenti sulla quota non corrente degli stessi.

Nota 17 - disponibilità liquide

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Depositi bancari e postali 219.370 259.377
Assegni 17
Denaro e valori nelle casse sociali 125 130
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE 219.512 259.507

Le Disponibilità liquide di fine periodo includono depositi bancari vincolati per euro 11.676 migliaia; per il residuo si riferiscono al saldo dei conti correnti bancari accesi presso i vari istituti di credito.

Nota 18 - patrimonio netto

PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti, tenutasi in data 19 maggio 2016, ha deliberato di coprire la perdita dell'esercizio 2015 della Capogruppo, pari a euro 112.732.364,50, mediante utilizzo della Riserva straordinaria inclusa tra Altre riserve e Utili non distribuiti. Di seguito si espone la composizione del Patrimonio netto:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Di pertinenza della Capogruppo
Capitale sociale 862.981 862.981
Riserva da sovrapprezzo azioni 110.499 110.499
Riserva legale 33.392 33.392
Riserva di copertura (25.291) (1.886)
Riserva fair value attività disponibili per la vendita (226) (226)
Riserva di traduzione (65.167) (78.889)
Altre riserve e Utili non distribuiti 145.825 386.755
Utile/(Perdita) d'esercizio 24.102 (174.607)
1.086.115 1.138.019
Di pertinenza di Terzi
Capitale e riserve 194.418 257.364
Riserva fair value attività disponibili per la vendita (180) (180)
Riserva di traduzione (28.646) (14.958)
Utile/(Perdita) d'esercizio (10.351) (114.147)
155.241 128.079
TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.241.356 1.266.098

CAPITALE SOCIALE

In data 3 luglio 2014 è stata iscritta al registro delle imprese di Trieste l'attestazione dell'avvenuta esecuzione dell'aumento di capitale deliberato con delibera dell'assemblea straordinaria della Società il 5 maggio 2014; tale aumento si è perfezionato in data 3 luglio contestualmente al primo giorno di negoziazione delle azioni della Società sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A. (MTA) con l'emissione di complessive 450.000.000 nuove azioni. Pertanto, il Capitale sociale di FINCANTIERI S.p.A. ammonta a euro 862.980.726, interamente versato, suddiviso in n. 1.692.119.070 azioni ordinarie, senza indicazione del valore nominale. Il numero delle azioni risulta invariato rispetto allo scorso esercizio.

RISERVA DA SOVRAPREZZO AZIONI

Tale riserva risulta iscritta a seguito dell'aumento del Capitale sociale avvenuto in occasione della quotazione sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A. (MTA) del 3 luglio 2014. La Riserva sovraprezzo azioni è stata iscritta al netto dei costi di quotazione sostenuti riferibili all'aumento di capitale, imputati a Patrimonio netto per un importo di euro 11.072 migliaia (al netto dell'effetto fiscale), in ossequio a quanto disposto dallo IAS 32.

RISERVA DI COPERTURA

Tale voce accoglie la variazione della componente di copertura efficace degli strumenti derivati valutati al fair value; la relativa movimentazione è riportata in Nota 4.

RISERVA DI TRADUZIONE

La riserva di traduzione riguarda le differenze cambio da conversione in Euro dei bilanci delle società operanti in aree diverse dall'Euro.

ALTRE RISERVE E UTILI NON DISTRIBUITI

Tale voce include prevalentemente: i) gli utili eccedenti le quote attribuite alla Riserva legale e distribuiti agli Azionisti sotto forma di dividendi; ii) gli utili e le perdite attuariali sui piani per benefici ai dipendenti.

Si segnala che la variazione della voce è riconducibile per euro 65.155 migliaia all'acquisto da parte del Gruppo VARD delle quote di minoranza della controllata Vard Promar effettuato nel secondo semestre del 2016. Nello specifico il Gruppo norvegese ha incrementato la propria partecipazione nella controllata brasiliana dal 50,5% al 95,15%, con la sottoscrizione integrale dell'aumento di capitale mediante la conversione di finanziamenti soci e con il pagamento di un corrispettivo pari a euro 2 milioni al socio di minoranza uscente. Sulla restante quota del capitale, pari al 4,85%, Vard e il socio di minoranza hanno inoltre sottoscritto un'opzione put e call incrociata.

Tale operazione non modifica l'area di consolidamento del Gruppo Fincantieri in quanto Vard Promar era già consolidata integralmente; la variazione della percentuale di possesso della partecipazione del Gruppo VARD in Vard Promar deve essere considerata come un'"operazione tra soci" in cui il differenziale tra il valore dell'acquisizione e il valore contabile della quota di terzi acquisita non è rilevato a conto economico bensì a patrimonio netto di Gruppo. In virtù dell'operazione effettuata il valore contabile dell'intera quota di terzi è stato eliminato dal Patrimonio netto consolidato.

QUOTE DI PERTINENZA DI TERZI

La variazione rispetto al 31 dicembre 2015 è da attribuirsi essenzialmente all'operazione di acquisizione da parte del Gruppo VARD delle riserve di terzi, negative alla data della transazione, della controllata Vard Pormar, che ha comportato un effettivo positivo sul patrimonio netto di terzi per euro 62.105 migliaia. Tale effetto è stato parzialmente compensato dal risultato complessivo di terzi negativo per euro 37.260 migliaia.

ALTRI UTILI/PERDITE

Il valore degli altri Utili/Perdite, così come riportato nel Conto economico complessivo, è così dettagliato:

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/migliaia) Valore lordo (Onere)
Beneficio
fiscale
Valore netto Valore lordo (Onere)
Beneficio
fiscale
Valore netto
Parte efficace di Utili/(Perdite) su
strumenti di cash flow hedge
(34.148) 8.978 (25.170) (2.495) 803 (1.692)
Utili/(Perdite) da rimisurazione
passività piani per dipendenti a
benefici definiti
(2.081) 463 (1.618) 3.357 (1.374) 1.983
Utili/(Perdite) derivanti da variazioni di
altre componenti del Conto economico
complessivo da partecipazioni valutate
a equity
(11.006) (11.006) (345) (345)
Utili/(Perdite) derivanti dalla
conversione dei bilanci di società
estere
8.775 (8.741) 34 23.086 23.086
Totale Altri Utili/(Perdite) (38.460) 700 (37.760) 23.603 (571) 23.032
(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Parte efficace di Utili/(Perdite) su strumenti di cash flow hedge generata nel periodo (36.891) (2.743)
Parte efficace di Utili/(Perdite) su strumenti di cash flow hedge riclassificata a Conto economico 2.743 248
Parte efficace di Utili/(Perdite) su strumenti di copertura in una copertura di flussi finanziari (34.148) (2.495)
Effetto fiscale relativo alle Altre componenti di Conto economico complessivo 8.978 803
TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE) AL NETTO DELL'EFFETTO FISCALE (25.170) (1.692)

Nota 19 - fondi per rischi e oneri

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) Contenziosi
legali
Garanzia
prodotti
Indennità
suppletiva di
clientela
Riorganizzazione
aziendale
Oneri e rischi
diversi
Totale
1.1.2015 42.832 55.294 111 - 30.248 128.485
Aggregazioni aziendali
Accantonamenti 28.112 24.513 11 1.769 3.182 57.587
Utilizzi (25.212) (22.326) (721) (48.259)
Assorbimenti (73) (19.497) (4) (2.114) (21.688)
Altre variazioni (3.707) (3.707)
Differenze cambio (110) 90 (120) (313) (453)
31.12.2015 45.549 38.074 118 1.649 26.575 111.965
Aggregazioni aziendali
Accantonamenti 48.918 30.855 2 1.511 2.490 83.776
Utilizzi (37.489) (17.781) (30) (676) (862) (56.838)
Assorbimenti (563) (8.048) (14) (59) (3.651) (12.335)
Altre variazioni (1.788) (1.788)
Differenze cambio 147 329 99 619 1.194
31.12.2016 56.562 43.429 76 2.524 23.383 125.974
- di cui quota non corrente 54.746 35.733 76 19.250 109.805
- di cui quota corrente 1.816 7.696 2.524 4.133 16.169

Gli Accantonamenti al fondo per contenziosi legali includono principalmente: i) gli stanziamenti cautelativi collegati alle pretese risarcitorie derivanti dall'esposizione all'amianto intentate da parte di dipendenti, autorità o terzi; ii) lo stanziamento a copertura del rischio per il contenzioso legale "Serene" iscritto in seguito alla sentenza emessa nel mese di gennaio 2017 dalla Corte d'Appello di Trieste che ha respinto l'opposizione di Fincantieri, rendendo esecutivi i lodi arbitrali emessi nel luglio 2014; iii) altri stanziamenti residui relativi ai contenziosi legali per cause lavoro, fornitori ed altre cause legali.

Il fondo Garanzia prodotti rappresenta l'accantonamento a fronte di oneri stimati in relazione all'espletamento di lavori di garanzia, contrattualmente dovuti, relativi a navi consegnate. Il periodo di garanzia si riferisce normalmente a 1 o 2 anni successivi alla consegna, ma in alcuni casi può riferirsi a periodi di garanzia più lunghi.

Nel fondo Riorganizzazione aziendale sono stati accantonati i costi relativi ai programmi di riorganizzazione avviati da VARD nei cantieri rumeni e norvegesi.

I fondi Oneri e rischi diversi includono fondi per rischi di bonifiche ambientali per euro 8.254 migliaia, mentre per la restante parte, includono i rischi per controversie di varia natura, prevalentemente contrattuale, tecnica e fiscale, che possono risolversi, giudizialmente o transattivamente, con oneri a carico del Gruppo.

Nota 20 - fondo benefici a dipendenti

La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Saldo iniziale 56.638 62.220
Aggregazioni aziendali
Interessi sull'obbligazione 1.198 1.012
(Utili)/Perdite attuariali 2.082 (3.418)
Utilizzi per indennità corrisposte e per anticipazioni (2.060) (4.003)
Trasferimenti di personale e altri movimenti (10) 826
Differenze cambio 1
Saldo finale 57.848 56.638
Attività a servizio dei piani (71) (64)
Saldo finale 57.777 56.574

Il saldo al 31 dicembre 2016 di euro 57.777 migliaia è essenzialmente costituito dal TFR delle società italiane del Gruppo per euro 57.845 migliaia.

L'importo del TFR iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione unitaria del credito, utilizzando per l'attualizzazione un tasso di interesse che rifletta il rendimento di mercato di titoli con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione. Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti:

31.12.2016 31.12.2015
IPOTESI ECONOMICHE
Incremento del costo della vita 1,50% Dall'1,5% annuo del 2016
al 2,0% annuo dal 2020 in poi
Tasso di attualizzazione 1,31% 2,03% annuo
Tasso incremento TFR 2,625% dal 2,625% annuo del 2016
al 3,0% annuo dal 2020 in poi
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicato
dalla Ragioneria Generale dello Stato
Tabelle di mortalità RG48 pubblicato
dalla Ragioneria Generale dello Stato
Probabilità di inabilità Tabelle INPS distinte per età e sesso Tabelle INPS distinte per età e sesso
Probabilità di dimissioni 3,0% 3,0% annuo
Probabilità di anticipazione TFR 2,0% 2,0% annuo

Si segnala che variazioni ragionevoli dei parametri utilizzati non determinano effetti significativi sulla stima della passività.

Si riporta di seguito uno schema delle erogazioni previste per gli anni a venire a valere sul fondo TFR:

(Euro/migliaia) Erogazioni previste
Entro 1 anno 3.570
Tra 1 e 2 anni 3.045
Tra 2 e 3 anni 2.756
Tra 3 e 4 anni 2.950
Tra 4 e 5 anni 3.294
Totale 15.615

Gli ammontari delle somme versate nel 2016 e nel 2015 dal Gruppo a fronte di piani a contribuzione definita risultano, rispettivamente, pari a euro 33.352 migliaia ed euro 34.474 migliaia.

Nota 21 – passività finanziarie non correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Debiti per obbligazioni emesse 298.405 297.604
Finanziamenti da banche - quota non corrente 229.286 298.490
Finanziamenti da Banca BIIS - quota non corrente 19.981 27.177
Altri debiti verso altri finanziatori 1.655 4.300
Finanziamenti da società di leasing 519 19
Derivati passivi 40.758 10.108
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 590.604 637.698

DEBITI PER OBBLIGAZIONI EMESSE

La voce Debiti per obbligazioni emesse si riferisce all'emissione obbligazionaria effettuata da FINCANTIERI S.p.A. il 19 novembre 2013 presso la Borsa del Lussemburgo al prezzo sotto la pari di euro 99,442. Tale prestito obbligazionario, sottoscritto da soli investitori istituzionali, prevede il rimborso in unica soluzione al 19 novembre 2018 ed una cedola fissa del 3,75% con pagamento annuale.

Il Prestito Obbligazionario non prevede covenant finanziari e non è assistito da garanzie reali. Il regolamento del Prestito Obbligazionario prevede la facoltà dei titolari del prestito di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso si verifichi un cambio di controllo. Prevede anche una serie di events of default standard che determinano la decadenza dal beneficio del termine e il conseguente obbligo di rimborso anticipato del Prestito Obbligazionario, tra cui i) il mancato pagamento delle obbligazioni (sia come quota interesse sia come quota capitale) relative al Prestito Obbligazionario, ii) la cross-acceleration, nel caso di mancato pagamento o default sull'indebitamento della Società o di una sua "Material Subsidiary" per un totale complessivo pari o superiore ad euro 30 milioni, iii) l'escussione di garanzie reali concesse su beni della Società o di una sua "Material Subsidiary" per un totale complessivo pari o superiore ad euro 30 milioni, iv) l'attivazione di procedure concorsuali con riferimento alla Società o a una delle sue "Material Subsidiaries", v) la pronuncia di una sentenza definitiva che imponga il pagamento di un importo superiore ad euro 30 milioni a carico dell'Emittente o di una sua "Material Subsidiary" laddove tale sentenza non venga adempiuta o impugnata entro 90 giorni. Il Regolamento del Prestito Obbligazionario prevede inoltre alcune limitazioni relativamente alla Società e alle sue controllate, fatte salve alcune eccezioni collegate al business ordinario proprio del Gruppo. In particolare, sono previste clausole di negative pledge (che limitano la possibilità di costituzione in garanzia, a beneficio di altri finanziatori, di beni di proprietà del Gruppo, a meno che queste non siano estese anche al Prestito Obbligazionario) e clausole di limitazione all'assunzione di nuovo indebitamento da parte delle società controllate.

FINANZIAMENTI DA BANCHE

Si riportano nella tabella la composizione dei Finanziamenti da banche con indicazione della quota non corrente e della quota corrente riclassificata nelle Passività finanziarie correnti.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Banca Carige S.p.A. 4.000 12.000
Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. 16.765 21.035
Mediobanca 65.000 65.000
Banca Popolare di Ancona 40.000 30.000
Banca Popolare dell'Emilia Romagna 20.833 25.000
Cassa di Risparmio di San Miniato 10.000 15.000
Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. 53.375 33.086
Unicredit Tiriac Bank SA 6.667 13.714
Innovation Norway 14.224 16.481
Nordea 3.302 3.905
Brasile (Banco do Brazil e BNDES) 101.160 105.763
Altri finanziamenti 17.910 17.219
TOTALE FINANZIAMENTI DA BANCHE 353.236 358.203
Quota non corrente 229.286 298.490
Quota corrente 123.950 59.713

Nel 2015 FINCANTIERI S.p.A. ha acceso quattro finanziamenti chirografari a medio-lungo termine: il primo con Mediobanca per un importo di euro 65 milioni, rimborsabile in un'unica soluzione a maggio 2017; il secondo con Banca Popolare di Ancona per un importo pari a euro 35 milioni, rimborsabile in 7 rate semestrali con scadenza finale a dicembre 2018; il terzo con Banca Popolare dell'Emilia e Romagna per un importo pari a euro 25 milioni, rimborsabile in 6 rate semestrali entro giugno 2019; ed il quarto con Cassa di Risparmio di San Miniato per un importo di euro 15 milioni, rimborsabile in 6 rate semestrali da giugno 2016 a dicembre 2018.

A novembre 2016, la Banca Popolare di Ancona ha concesso alla Società un ulteriore finanziamento chirografario a medio-lungo termine per un importo di euro 20 milioni, rimborsabile in 6 rate semestrali con scadenza finale a febbraio 2020.

Nel corso del 2009 Banca Carige S.p.A. ha concesso al Gruppo un finanziamento per complessivi euro 60 milioni rimborsabile in rate semestrali non oltre il 31 gennaio 2017, il cui saldo residuo al 31 dicembre 2016 risulta pari ad euro 4 milioni.

L'esposizione della Società verso la Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. si riferisce a quattro diversi finanziamenti erogati tra il 2006 ed il 2014 per un importo originario complessivo di euro 42,7 milioni (di cui euro 9,0 milioni erogati nel 2014). I finanziamenti in oggetto verranno rimborsati progressivamente entro il 2022 mediante rate semestrali. Tale finanziamento è garantito dal privilegio speciale su impianti dello stabilimento di Monfalcone, come evidenziato in Nota 7.

L'esposizione verso Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., è riconducibile a cinque finanziamenti agevolati riconosciuti alla Società nell'ambito del "fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca" (il "Fondo") istituito ai sensi dalla legge n.311 del 30 dicembre 2004, per il progetto di sviluppo denominato "Nave da crociera Superpanamax", per il programma di investimento ex lege 488 del 19/12/92 riguardante impianti dello stabilimento di Palermo, per il progetto di ricerca applicata ex lege 297/1999 denominato "Ecomos" e per quattro progetti di innovazione tecnologica ex lege 46/1982 denominati "Carico Pagante", "Logistico Ambientale", "Production Engineering" e "Ambiente".

Più in dettaglio, nell'ambito del Fondo, è stato riconosciuto, tramite la controllante Cassa Depositi e Prestiti:

  • un finanziamento per un importo massimo di euro 12.488 migliaia da erogarsi progressivamente in relazione allo stato di avanzamento del progetto di sviluppo agevolato. Il finanziamento, erogato per euro 10.996 migliaia, non è assistito da garanzie e deve essere rimborsato, mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2022;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 3.481 migliaia completamente erogato. Il finanziamento non è assistito da garanzie e deve essere rimborsato, mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2017;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 4.405 migliaia, erogato per euro 3.724 migliaia. Il finanziamento non è assistito da garanzie e deve essere rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2020;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 10.818 migliaia, erogato per euro 8.654 migliaia. Il finanziamento non è assistito da garanzie e deve essere rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2024;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 13.043 migliaia, erogato per euro 10.434 migliaia. Il finanziamento non è assistito da garanzie e deve essere rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2024;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 10.822 migliaia, erogato a fine 2016 per euro 8.658 migliaia. Il finanziamento, che non è assistito da garanzie, deve essere rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2024;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 18.192 migliaia, erogato a fine 2016 per euro 14.554 migliaia. Il finanziamento che non è assistito da garanzie, verrà rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2024.

A dicembre 2014 Vard Tulcea SA ha perfezionato un finanziamento con Unicredit Tiriac Bank SA per un importo complessivo pari a euro 20 milioni. La quota residua di tale finanziamento al 31 dicembre 2016 è pari a euro 6,7 milioni. Il finanziamento è assistito da garanzie reali sui beni del cantiere e deve essere rimborsato, mediante rate mensili, entro il dicembre 2017.

I finanziamenti sopra elencati, tutti denominati in Euro, maturano interessi ad un tasso medio ponderato che al 31 dicembre 2016 risulta pari all'1,54%.

I sei finanziamenti Innovation Norway accesi dalla società Vard Group AS al 31 dicembre 2016 ammontano (considerando quota corrente e non corrente) a NOK 129 milioni; tali finanziamenti risultano garantiti dagli impianti e macchinari e dal bacino del cantiere di Langesten e inoltre prevedono covenants (attivo circolante netto maggiore di NOK 1.000 milioni e Patrimonio netto rettificato superiore a NOK 2.100 milioni). Vard ha ottenuto da Innovation Norway la rinuncia ai covenant per l'ultimo trimestre 2016.

La società controllata Vard Electro AS ha acceso un finanziamento con una banca locale nel 2016 per un ammontare pari a NOK 59 milioni e con scadenza nel 2032, per finanziare la costruzione del nuovo headquarter.

Il finanziamento Nordea è stato ottenuto dalla controllata Vard Singapore Pte. Ltd. ed è stato destinato alla costruzione del cantiere vietnamita. Tale finanziamento è stato erogato per un importo complessivo di USD 15 milioni (USD 4,5 milioni residui a fine 2016), mentre la scadenza, originariamente prevista per il 2014, è stata estesa al 2019. Il finanziamento è garantito da un pegno su azioni di Vard Holding Ltd. e da una parent company guarantee emessa dalla stessa.

Per quanto riguarda i finanziamenti concessi alle controllate brasiliane, si segnala che Vard Promar SA ha in essere un contratto di finanziamento per complessivi USD 106 milioni da Banco do Brasil, con scadenza 2029; il finanziamento è destinato al finanziamento degli investimenti effettuati per la costruzione del cantiere di Suape ed è assistito da garanzie reali sui beni del cantiere.

I finanziamenti sopraelencati erogati a Vard Group AS, Vard Singapore Pte. Ltd., Vard Electro AS, Vard Tulcea SA e Vard Promar SA presentano, al 31 dicembre 2016, un tasso medio ponderato pari a circa il 3,62%.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Tasso fisso Tasso variabile Totale Tasso fisso Tasso variabile Totale
- tra uno e due anni 17.286 35.760 53.046 16.669 101.833 118.502
- tra due e tre anni 19.254 16.690 35.944 13.744 30.773 44.517
- tra tre e quattro anni 18.892 7.487 26.379 15.361 9.296 24.657
- tra quattro e cinque anni 17.891 4.240 22.131 14.438 3.530 17.968
- oltre cinque anni 83.868 7.917 91.785 87.365 5.481 92.846
Totale 157.191 72.094 229.285 147.577 150.913 298.490

La voce finanziamenti da banche - quota non corrente include le rate scadenti oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito che vengono di seguito dettagliati per anno di scadenza:

La voce finanziamenti da Banca BIIS – quota non corrente è connessa con la liquidazione di contributi alla produzione, realizzata mediante accensione di mutui il cui rimborso è a carico dello Stato come già richiamato in Nota 4. Il relativo andamento è coerente con quello del corrispondente importo iscritto nell'attivo.

La voce Derivati passivi rappresenta il fair value alla data di riferimento del bilancio dei derivati con scadenza oltre 12 mesi. Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato ed utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario (Livello 2). Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato in Nota 4.

Nota 22 – altre passività non correnti

La voce in oggetto è dettagliata come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Contributi in conto capitale 31.514 29.161
Altre passività 13.739 17.383
Firm Commitment 2.980
TOTALE ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI 48.233 46.544

La voce Contributi in conto capitale risulta costituita principalmente dai risconti sui contributi in conto impianti e sui contributi per l'innovazione (euro 31.514 migliaia al 31 dicembre 2016 ed euro 29.161 migliaia al 31 dicembre 2015) che negli anni successivi saranno accreditati a Conto economico con il progredire degli ammortamenti.

La voce Altre passività include, per euro 4.693 migliaia, i debiti verso altri percipienti iscritti a fronte del credito verso il Ministero della Difesa iracheno (vedi anche Nota 10 – Altre attività non correnti).

Nota 23 - passività per lavori in corso su ordinazione

La voce in oggetto è dettagliata come segue:

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/migliaia) Lavori
in corso lordi
Fatture emesse
e fondo svalutaz.
Passività
nette
Lavori
in corso lordi
Fatture emesse
e fondo svalutaz.
Passività
nette
Commesse di
costruzione navale
3.880.919 4.645.533 764.614 3.482.960 4.138.947 655.987
Altre commesse
per terzi
137.008 148.423 11.415 115.969 120.356 4.387
Anticipi da clienti 85 85 18.253 18.253
Totale 4.017.927 4.794.041 776.114 3.598.929 4.277.556 678.627

Questa posta comprende le commesse il cui avanzamento presenta un valore inferiore a quanto fatturato al committente. L'avanzamento è determinato dai costi sostenuti sommati ai margini rilevati e al netto delle eventuali perdite attese.

Gli anticipi fanno riferimento a commesse che non presentano avanzamenti alla data di bilancio.

Nota 24 - debiti commerciali e altre passività correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Debiti verso fornitori 1.204.623 1.179.401
Debiti verso fornitori per reverse factoring 102.037
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 32.937 31.265
Altri debiti vs personale per retribuzioni differite 65.385 57.000
Altri debiti 69.854 66.864
Debiti per imposte indirette 12.611 11.694
Firm commitment 1.088 15.690
Ratei diversi passivi 5.234 4.476
Risconti diversi passivi 2.307 375
TOTALE DEBITI COMMERCIALI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI 1.496.076 1.366.765

La voce Debiti verso fornitori presenta un incremento di euro 25.222 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015, essenzialmente correlato all'incremento dell'attività produttiva nel corso dell'esercizio.

La voce Debiti verso fornitori per reverse factoring accoglie i debiti verso i fornitori che hanno ceduto la propria posizione creditoria nei confronti di Fincantieri a Società di factoring.

La voce Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale, pari a euro 32.937 migliaia si riferisce al debito per contributi, a carico dell'Azienda e dei dipendenti, dovuti all'INPS, attinenti le retribuzioni del mese di dicembre, e per contributi sugli accertamenti di fine periodo.

La voce Altri debiti, pari a euro 69.854 migliaia, accoglie i debiti verso l'Erario per ritenute da versare e i debiti verso creditori diversi per premi assicurativi, per contributi alla ricerca ricevuti a titolo di anticipo, per quote da versare a fondi di previdenza complementare dei dipendenti e per depositi cauzionali.

La voce Debiti per imposte indirette è costituita, per euro 11.260 migliaia, dal debito per imposte indirette riferibile al Gruppo VARD.

La voce Firm commitment si riferisce al fair value dell'elemento coperto in una relazione di fair value hedge utilizzata dal Gruppo VARD per il trattamento contabile delle relazioni di copertura sul rischio cambio relativo ai contratti di costruzione denominati in valuta non funzionale. Per i commenti sulla variazione del saldo rispetto al 31 dicembre 2015 si veda quanto già riportato nella nota 14.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Debiti per IRES 653 98
Debiti per IRAP 531 54
Debiti per imposte estere 9.402 2.916
TOTALE DEBITI PER IMPOSTE DIRETTE 10.586 3.068

Nota 25 - debiti per imposte dirette

Nota 26 - passività finanziarie correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Finanziamenti da banche – quota corrente 123.950 59.713
Finanziamenti da Banca BIIS – quota corrente 7.196 6.933
Finanziamenti da banche – construction loans 677.578 1.102.556
Altre passività finanziarie a breve verso banche 290.602 185.917
Altri debiti verso altri finanziatori – quota corrente 16.830 366
Debiti a vista verso banche 16.336 1.278
Debiti finanziari per acquisto partecipazioni 1.496 11.770
Debiti verso società a controllo congiunto 660 1.156
Finanziamenti da società di leasing – quota corrente 411 298
Fair Value opzioni su partecipazioni 18.025 17.452
Derivati passivi 84.108 457.655
Ratei per interessi passivi 2.852 2.767
TOTALE DEBITI E PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 1.240.044 1.847.861

Per le voci Finanziamenti da banche – quota corrente e Finanziamenti da Banca BIIS – quota corrente si rimanda a quanto commentato nella Nota 21.

La voce Construction loans al 31 dicembre 2016 risulta così composta:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Construction loans
Italia 100.000 120.050
Norvegia 276.388 624.023
Singapore 11.925
Brasile 301.190 346.557
TOTALE FINANZIAMENTI ALLA COSTRUZIONE 677.578 1.102.556

I Construction loans sono dedicati a progetti specifici garantiti dalle stesse navi in costruzione. Questi finanziamenti vengono completamente rimborsati entro la consegna della nave oggetto del finanziamento o alla scadenza del contratto di finanziamento se antecedente. Si segnala, inoltre, che in caso di cancellazione del contratto di costruzione della nave la banca ha la facoltà di richiedere l'estinzione anticipata del finanziamento a meno che il Gruppo non fornisca adeguate garanzie. Di seguito il dettaglio di tali finanziamenti:

la Capogruppo ha perfezionato in data 17 novembre 2016, con una primaria banca nazionale, in pool con Cassa Depositi e Prestiti, un construction loan per un importo massimo pari a euro 300 milioni, finalizzato al finanziamento della costruzione di navi da crociera. Al 31 dicembre 2016 tale finanziamento era utilizzato per euro 100 milioni, di cui euro 33,3 milioni erogati da Cassa Depositi e Prestiti;

  • in data 20 dicembre 2016 la Capogruppo ha perfezionato un ulteriore construction loan per un importo massimo pari a euro 135 milioni con una primaria banca nazionale. Al 31 dicembre 2016 tale finanziamento non era utilizzato;
  • le controllate norvegesi (Vard Group AS e Seaonics AS) hanno linee di credito per construction loans con primarie banche internazionali per un importo complessivo di NOK 7.949 milioni. Tali linee risultano utilizzate al 31 dicembre 2016 complessivamente per NOK 2.511 milioni. Inoltre, gli affidamenti in essere a favore di Vard Group AS (NOK 7.939 milioni) prevedono dei covenant sull'attivo circolante netto (tale voce deve risultare maggiore o uguale a NOK 1.000 milioni) e sul patrimonio netto (tale voce deve risultare maggiore o uguale a NOK 2.700 milioni). Al 31 dicembre 2016 le controparti bancarie hanno rinunciato, per l'ultimo trimestre dell'esercizio 2016, ai covenant riguardanti l'attivo circolante netto ed il patrimonio netto;
  • la controllata brasiliana Vard Promar SA presenta linee di credito per construction loans con primari istituti bancari brasiliani per complessivi BRL 78 milioni per la componente domestica e USD 365 milioni per la componente importazioni. Al 31 dicembre 2016 tali linee sono utilizzate rispettivamente per BRL 68 milioni e USD 296,5 milioni.

I construction loans utilizzati al 31.12.2016 sono composti da una quota a tasso fisso per un ammontare di circa euro 282 milioni (tasso al 31 dicembre 2016 tra 2,5% e 4,5%) e da una quota a tasso variabile per circa euro 396 milioni (tasso al 31 dicembre 2016 tra 1,2% e 9,4%).

Alcuni dei construction loans includono clausole di decadenza del beneficio del termine legate ad eventi di deterioramento della situazione economico-finanziaria dei clienti di navi la cui costruzione sia finanziata con i medesimi construction loans. Nessuna delle principali banche finanziatrici del Gruppo VARD ha rilevato il verificarsi di tali eventi.

La voce Altre passività finanziarie a breve verso banche al 31 dicembre 2016 include l'utilizzo da parte della Capogruppo di linee committed (euro 55 milioni) e di due finanziamenti a breve termine stipulati verso la fine del 2015 e nel primo trimestre del 2016 (euro 35 milioni), mentre la voce Debiti a vista verso banche comprende principalmente l'utilizzo di linee a revoca.

Al 31 dicembre 2016, il Gruppo aveva inoltre in essere linee di credito committed con primari istituti bancari italiani ed internazionali per un totale di euro 520 milioni con scadenze fra il 2017 ed il 2018, riferibili integralmente a FINCANTIERI S.p.A.. Oltre alle linee di credito committed, il Gruppo ha a disposizione ulteriori affidamenti a revoca presso primarie banche internazionali in differenti valute (circa euro 481 milioni).

Con riferimento ai Debiti finanziari per acquisto partecipazioni si segnala che è stata esercitata l'opzione put detenuta dagli azionisti di minoranza di Fincantieri USA in virtù della quale avevano la facoltà di cedere a Fincantieri la porzione di azioni della società da loro detenute. La Capogruppo ha pertanto acquistato dall'azionista di minoranza la partecipazione che lo stesso deteneva in Fincantieri USA.

Il saldo al 31 dicembre 2016, pari a euro 1.496 migliaia, si riferisce all'iscrizione avvenuta nel 2016 dell'opzione verso i soci di minoranza del Gruppo VARD, rilevata nell'ambito dell'acquisizione delle quote di minoranze in Vard Promar.

I Debiti verso società a controllo congiunto si riferiscono alla partecipata Orizzonte Sistemi Navali quale saldo del conto corrente di corrispondenza intrattenuto con la società stessa.

La voce "Fair value opzioni su partecipazioni" (Livello 3), pari a euro 18.025 migliaia, si riferisce all'opzione verso i soci di minoranza del Gruppo americano FMG, la cui variazione rispetto al 2015 è da imputare esclusivamente ad effetti cambio.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato ed utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario (Livello 2). Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato in Nota 4.

Nota 27 - ricavi e proventi

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.372.981 3.715.351
Variazione dei lavori in corso su ordinazione (26.226) 409.723
Ricavi della gestione 4.346.755 4.125.074
Plusvalenze da alienazione 335 189
Ricavi e proventi diversi 54.693 48.935
Contributi da Stato ed Enti Pubblici 32.339 8.749
Altri ricavi e proventi 87.367 57.873
TOTALE RICAVI E PROVENTI 4.434.122 4.182.947

I ricavi e proventi diversi sono composti dalle voci dettagliate di seguito:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Penali addebitate a fornitori 9.671 9.606
Affitti attivi 1.091 1.385
Risarcimenti assicurativi 12.028 15.837
Recupero costi 5.723 8.001
Proventi da terzi relativi al personale 343 245
Altri proventi diversi 16.174 9.554
Proventi da derivati di negoziazione su valute 5.967 4.282
Proventi da derivati di copertura non in hedge accounting 3.686
Altri proventi 10 25
Totale 54.693 48.935

La voce Recupero costi, pari ad euro 5.723 migliaia, include principalmente riaddebiti a vario titolo effettuati a clienti e fornitori non imputabili a specifiche voci di costo.

La voce Altri proventi diversi, pari ad euro 16.174 migliaia, include principalmente il riaddebito di costi per servizi messi a disposizione delle ditte fornitrici presso gli stabilimenti e sopravvenienze e insussistenze attive relative alla definizione nel corso dell'esercizio di transazioni commerciali con fornitori.

Nota 28 - costi operativi

ACQUISTI, PRESTAZIONI DI SERVIZI E COSTI DIVERSI

La voce Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Materie prime sussidiarie e di consumo (2.294.193) (2.375.716)
Servizi (980.873) (869.415)
Godimento beni di terzi (43.260) (45.321)
Variazione delle rimanenze di materie prime sussidiarie e di consumo 10.080 15.982
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e prodotti finiti 6.481 4.555
Costi diversi di gestione (40.525) (93.513)
Costi per materiali e servizi capitalizzati su immobilizzazioni 45.881 19.182
Totale acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (3.296.409) (3.344.246)

La variazione dei costi diversi di gestione è dovuta principalmente alla rilevazione della variazione del fair value sui derivati.

La voce include minusvalenze da realizzo di attività non correnti per euro 1.102 migliaia (euro 1.447 migliaia al 31 dicembre 2015).

La voce Acquisti, Prestazioni di servizi e costi diversi ricomprende anche oneri non ricorrenti per euro 389 migliaia il cui dettaglio è riportato in Nota 32.

I costi per servizi sono così dettagliati:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Subforniture e appalti a prevalenza di manodopera (530.172) (464.393)
Assicurazioni (40.068) (37.764)
Costi diversi relativi al personale (25.998) (26.238)
Prestazioni per manutenzioni (19.901) (22.761)
Collaudi e prove (12.366) (11.983)
Progettazione esterna (23.373) (27.818)
Licenze (4.599) (4.426)
Trasporti e logistica (21.880) (20.748)
Prestazioni diverse e servizi tecnici (242.946) (203.879)
Pulizie (31.425) (27.509)
Energia elettrica, acqua, gas e altre utenze (45.535) (43.684)
Utilizzi fondi garanzia e vari 17.390 21.788
Totale costi per servizi (980.873) (869.415)

I costi per Godimento beni di terzi, pari ad euro 43.260 migliaia (euro 45.321 migliaia al 31 dicembre 2015), comprendono i corrispettivi per noleggi, pari a euro 23.369 migliaia (euro 25.837 migliaia al 31 dicembre 2015), per locazioni varie, pari a euro 17.031 migliaia (euro 16.539 migliaia al 31 dicembre 2015) e per canoni di concessione e oneri analoghi, pari a euro 2.860 migliaia (euro 2.945 migliaia al 31 dicembre 2015).

CONTRATTI DI LEASING OPERATIVO

Di seguito sono riportati gli impegni futuri derivanti dai contratti di leasing operativo:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Scadenza dei pagamenti minimi futuri dovuti per leasing operativi:
Entro 1 anno 13.197 16.390
Tra 1 e 5 anni 27.659 36.077
Oltre 5 anni 22.295 25.918
Totale 63.151 78.385

COSTO DEL PERSONALE

(Euro/migliaia) 2016 2015
Costo del personale:
- salari e stipendi (618.609) (633.020)
- oneri sociali (185.346) (187.797)
- costi per piani a contribuzione definita (33.352) (34.474)
- altri costi del personale (34.994) (27.184)
Costi capitalizzati su immobilizzazioni 14.459 4.100
Totale costo del personale (857.842) (878.375)

Il costo del personale rappresenta l'onere totale sostenuto per il personale dipendente; è comprensivo delle retribuzioni, dei relativi oneri sociali e previdenziali a carico della Società, delle liberalità e delle spese di trasferta forfettarie.

La voce Costo del personale ricomprende oneri non ricorrenti pari a euro 10.069 migliaia (si veda anche Nota 32).

PERSONALE DIPENDENTE

Il personale dipendente risulta così distribuito:

(numero) 2016 2015
Occupazione a fine periodo:
Totale a fine periodo 19.181 20.019
- di cui Italia 7.939 7.771
- di cui Capogruppo 7.433 7.337
- di cui VARD 8.982 9.957
Occupazione media retribuita 19.050 21.120
- di cui Italia 7.790 7.701
- di cui Capogruppo 7.330 7.289
- di cui VARD 9.015 11.173
(Euro/migliaia) 2016 2015
Ammortamenti:
- ammortamenti attività immateriali (26.248) (28.422)
- ammortamento immobili, impianti e macchinari (83.144) (80.639)
Svalutazioni:
- svalutazione attività immateriali (2)
- svalutazione immobili, impianti e macchinari (54) (2.599)
Totale ammortamenti e svalutazioni (109.448) (111.660)
Accantonamenti:
- altre svalutazioni (530)
- svalutazione crediti (698) (1.597)
- accantonamenti per rischi ed oneri (83.776) (56.387)
- assorbimento fondi rischi e svalutazione 12.338 23.021
Totale accantonamenti (72.136) (35.493)

AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI E ACCANTONAMENTI

Il dettaglio degli ammortamenti è riportato nei prospetti di cui alle Note 6 e 7.

La voce svalutazione crediti riguarda stanziamenti prudenziali per allineamento del valore nominale dei crediti al presumibile valore di realizzo.

Gli accantonamenti per rischi e oneri sono costituiti dagli stanziamenti al fondo rischi e oneri per gli obblighi derivanti dalle garanzie contrattuali, per euro 30.854 migliaia (euro 24.513 migliaia al 31 dicembre 2015), dagli stanziamenti al fondo contenziosi legali, per euro 48.919 migliaia (euro 28.112 migliaia al 31 dicembre 2015), dagli stanziamenti al fondo riorganizzazione aziendale, pari ad euro 1.511 migliaia (euro 1.769 migliaia al 31 dicembre 2015) e da altri accantonamenti per rischi ed oneri futuri pari ad euro 2.492 migliaia (euro 1.993 migliaia al 31 dicembre 2015). Per maggiori dettagli sulla natura degli accantonamenti effettuati si rimanda alla nota 19. La voce Accantonamenti ricomprende oneri non ricorrenti pari a euro 1.452 migliaia (si veda

anche Nota 32).

Nota 29 - proventi e oneri finanziari

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
PROVENTI FINANZIARI
Interessi e altri proventi da attività finanziarie 4.767 4.111
Proventi da operazioni di finanza derivata 1.353 973
Interessi e commissioni da banche e altri proventi 5.171 6.314
Utili su cambi 37.491 42.234
Totale proventi finanziari 48.782 53.632
ONERI FINANZIARI
Interessi e commissioni a società a controllo congiunto (674) (833)
Interessi e commissioni a controllanti (179) (66)
Oneri da operazioni di finanza derivata (5.705) (12.788)
Interessi su fondo benefici a dipendenti (1.104) (889)
Interessi e commissioni su obbligazioni emesse (12.051) (12.020)
Interessi e commissioni su construction loans (36.601) (36.129)
Interessi e commissioni a banche e altri oneri (36.343) (37.121)
Perdite su cambi (22.570) (89.067)
Totale oneri finanziari (115.227) (188.913)
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (66.445) (135.281)

I proventi finanziari includono per euro 1.084 migliaia (euro 1.342 migliaia nel 2015) gli interessi formalmente pagati dallo Stato alla Capogruppo, ma sostanzialmente riconosciuti a Banca BIIS (ricompresi per pari importo negli Oneri finanziari), nel quadro delle operazioni con cui sono stati erogati i contributi pubblici spettanti (vedi Nota 4).

La diminuzione della voce Oneri da operazioni di finanza derivata è riconducibile all'andamento favorevole del differenziale tassi di interesse tra euro e dollaro statunitense nel corso del 2016. La riduzione delle perdite su cambi è da imputarsi principalmente all'andamento favorevole dei tassi di cambio USD/BRL e EUR/USD.

Nota 30 - proventi e oneri da partecipazioni

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
PROVENTI
Dividendi da altre società 27 29
Altri proventi da partecipazioni 394
Totale proventi 421 29
ONERI
Accantonamento fondo perdite su partecipazioni (79)
Perdite da valutazione al fair value (3.135) (2.458)
Perdite realizzate da dismissione di partecipazioni (2)
Totale oneri (3.135) (2.539)
PROVENTI/(ONERI) SU PARTECIPAZIONI (2.714) (2.510)
UTILI/(PERDITE) DI PARTECIPATE VALUTATE A PATRIMONIO NETTO
Utili 176 3.024
Perdite (6.995) (3.120)
QUOTE DI UTILE/(PERDITA) DI PARTECIPATE
VALUTATE A PATRIMONIO NETTO
(6.819) (96)
TOTALE PROVENTI E ONERI DA PARTECIPAZIONI (9.533) (2.606)

Per quanto riguarda le partecipazioni valutate al fair value, la perdita di euro 3.135 migliaia è relativa alla svalutazione del valore di carico della partecipazione in Rem Offshore ASA investita nel corso dell'anno da una crisi finanziaria.

Per quanto concerne invece le partecipazioni valutate a patrimonio netto (si veda anche Nota 8) gli utili si riferiscono, per l'intero ammontare pari a euro 176 migliaia, alla quota parte del risultato d'esercizio di Orizzonte Sistemi Navali di competenza del Gruppo. Le perdite si riferiscono, per euro 473 migliaia, alla quota parte del risultato d'esercizio di Camper & Nicholsons International SA, per euro 231 migliaia, alla quota parte del risultato d'esercizio di Unifer Navale S.r.l., per euro 1.593 migliaia, alla quota parte del risultato d'esercizio di Rem Supply AS, per euro 913 migliaia, alla quota parte del risultato d'esercizio di DOF Iceman AS, per euro 1.830 migliaia alla quota parte del risultato di Olympic Green Energy KS e, per i restanti euro 1.955 migliaia ai risultati pro quota delle altre società collegate del Gruppo VARD.

Nota 31 - imposte

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Imposte correnti (9.690) 22.035
Imposte differite attive:
– svalutazioni diverse (10.325) 24.854
– garanzia prodotti 976 (3.357)
– oneri e rischi diversi 2.036 (3.445)
– perdite a nuovo (6.730) (3.434)
– altre partite 15.752 5.263
– effetto cambio aliquota e altre variaz. (704) (10.843)
1.005 9.038
Imposte differite passive:
– altre partite 127 4.887
127 4.887
Saldo imposte differite 1.132 13.925
IMPOSTE TOTALI (8.558) 35.960

Nota metodologica

Gli importi negativi indicano accantonamenti per imposte differite passive o utilizzi per imposte differite attive.

Gli importi positivi indicano utilizzi imposte differite passive o accantonamenti per imposte differite attive.

Nel 2016 sono stati rilevati oneri per imposte relative a periodi precedenti pari a circa euro 217 migliaia. Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione del carico fiscale:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Aliquota teorica IRES 27,50% 27,50%
Risultato ante imposte 22.309 (324.714)
IRES teorica (6.135) 89.296
Effetto imposte periodi precedenti (218) 8.904
Proventi non tassati e spese non deducibili
Effetto perdite fiscali
Svalutazione imposte differite attive (4.609) (8.604)
Effetto differenze permanenti e differenze
temporanee senza fiscalità differita
8.639 (33.624)
Effetto differenze temporanee non
stanziate in anni precedenti
321 392
Effetto variazione aliquote fiscali 1.732 (13.694)
Effetto diverse aliquote estere (2.886) (10.629)
IRAP a Conto economico (5.402) 3.919
Imposte totali a Conto economico (8.558) 35.960
Imposte correnti (9.690) 22.215
Imposte differite attive/passive 1.132 13.745

Nota 32 - altre informazioni

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Di seguito viene riportata la Posizione finanziaria netta consolidata così come viene monitorata dal Gruppo.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
A. Cassa 142 130
B. Altre disponibilità liquide 219.370 259.377
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 219.512 259.507
E. Crediti finanziari correnti 33.595 53.352
- di cui parti correlate 550 752
F. Debiti bancari correnti (306.938) (187.195)
- di cui parti correlate (20.000) (20.000)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (126.802) (62.480)
- di cui parti correlate (36.939) (2.976)
H. Altre passività finanziarie correnti (19.397) (13.590)
- di cui parti correlate (660) (12.926)
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (453.137) (263.265)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(E)+(I) (200.030) 49.594
K. Crediti finanziari non correnti 114.472 112.811
- di cui parti correlate 6.718 9.061
L. Debiti bancari non correnti (229.286) (298.490)
- di cui parti correlate (49.769) (30.164)
M. Obbligazioni emesse (298.405) (297.604)
N. Altre passività non correnti (2.174) (4.319)
O. Indebitamento finanziario non corrente (L)+(M)+(N) (529.865) (600.413)
P. Indebitamento finanziario non corrente netto (K)+(O) (415.393) (487.602)
Q. Posizione finanziaria netta (J)+(P) (615.423) (438.008)

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 la tabella seguente riporta la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la Posizione finanziaria netta ESMA.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Posizione finanziaria netta (615.423) (438.008)
Crediti finanziari non correnti (114.472) (112.811)
Construction loans (677.578) (1.102.556)
Posizione finanziaria netta ESMA (1.407.473) (1.653.375)

EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

In applicazione della Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015 con riferimento a quanto previsto dalla Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006, sono state indicati negli schemi di bilancio le sole componenti reddituali ritenute non ricorrenti, escludendo quelle estranee alla gestione ordinaria. Le voci indicate si riferiscono agli Oneri connessi ai piani di ristrutturazione e altri costi del personale non ricorrenti espressi al lordo degli effetti fiscali pari a euro 527 migliaia.

TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 non sono state concluse operazioni atipiche e/o inusuali.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni infragruppo, quelle con Fintecna e sue controllate, con Cassa Depositi e Prestiti e sue controllate e con le controllate del MEF, ed in genere con le altre parti correlate non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso delle attività del Gruppo Fincantieri ed essendo realizzate in ogni caso secondo logiche di mercato. Le operazioni sono dettagliate nelle tabelle che seguono.

SITUAZIONE PATRIMONIALE
FINANZIARIA CONSOLIDATA
31.12.2016
Crediti
finanziari
non
Crediti
finanziari
Acconti Crediti
commerciali
e altre
attività
Crediti
commerciali
e altre
attività non
Debiti
finanziari
Debiti
finanziari
Debiti
commerciali
e altre
passività
(Euro/migliaia) correnti correnti (*) correnti correnti non correnti correnti correnti
FINTECNA S.p.A.
CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A. 34.034 (49.769) (36.939) (62)
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLANTE 34.034 (49.769) (36.939) (62)
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. 77.308 (660) (1.902)
UNIFER NAVALE S.r.l.
CAMPER & NICHOLSONS INT. SA
499 (75)
ETIHAD SHIP BUILDING LLC 2.100 15.060 (3.928)
TOTALE CONTROLLO CONGIUNTO 499 2.100 92.368 (660) (5.905)
BRIDGE EIENDOM AS
REM SUPPLY AS
OLYMPIC GREEN ENERGY KS
DOF ICEMAN AS 6.532
BREVIK TECHNOLOGY AS 186
CSS DESIGN Ltd. 731
OLYMPIC CHALLENGER KS 51
CASTOR DRILLING SOLUTION AS
TOTALE COLLEGATE 6.718 51 731
CDP IMMOBILIARE S.r.l. 3.250
TIRRENIA DI NAVIGAZIONE S.p.A. 10.760
SIMEST S.p.A.
SACE FCT S.p.A. 6
FONDO PENSIONE COMPL. PER
I DIRIGENTI DELLA SOCIETÀ
FINCANTIERI S.p.A.
(1.144)
FONDO NAZ. PENSIONE COMPL.
COMETA
(3.461)
ALTRE (153)
TOTALE GRUPPO CDP 14.016 (4.758)
HORIZON SAS (1)
QUANTA S.p.A. (438)
BANCA DEL MEZZOGIORNO -
MEDIOCREDITO CENT. S.p.A.
(20.000)
GRUPPO LEONARDO 287 42 (8.787)
GRUPPO ENI 3 278 (53)
GRUPPO ENEL
SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF 175 (51)
TOTALE ALTRE PARTI CORRELATE 290 495 (20.000) (9.330)
TOTALE PARTI CORRELATE 6.718 550 2.390 140.913 731 (49.769) (57.599) (20.055)
TOTALE VOCE DI BILANCIO 138.270 49.047 590.310 1.383.064 16.155 (590.604) (1.240.044) (1.496.076)
Incidenza % sulla voce di bilancio 5% 1% 0% 10% 5% 8% 5% 1%

(*) La voce Acconti è inclusa nelle rimanenze di magazzino, come dettagliato in Nota 12

SITUAZIONE PATRIMONIALE
FINANZIARIA CONSOLIDATA
31.12.2015
Crediti Crediti Debiti
Crediti
finanziari
Crediti commerciali
e altre
commerciali
e altre
Debiti Debiti commerciali
e altre
non finanziari Acconti attività attività non finanziari finanziari passività
(Euro/migliaia) correnti correnti (*) correnti correnti non correnti correnti correnti
FINTECNA S.p.A. (25)
CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A. 24.068 (30.164) (2.976) (90)
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLANTE 24.068 (30.164) (2.976) (115)
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. 86.535 (1.156) (1.376)
UNIFER NAVALE S.r.l.
CAMPER & NICHOLSONS INT. SA 264
ETIHAD SHIP BUILDING LLC 2.100 19.513 (3.837)
TOTALE CONTROLLO CONGIUNTO 264 2.100 106.048 (1.156) (5.213)
BRIDGE EIENDOM AS 448
REM SUPPLY AS 555
OLYMPIC GREEN ENERGY KS 1.250 82
DOF ICEMAN AS 6.543
BREVIK TECHNOLOGY AS 357
CSS DESIGN Ltd. 704
OLYMPIC CHALLENGER KS 49
CASTOR DRILLING SOLUTION AS 104
TOTALE COLLEGATE 8.900 488 704
CDP IMMOBILIARE S.r.l. 3.250
TIRRENIA DI NAVIGAZIONE S.p.A. 10.760
SIMEST S.p.A. (11.770) (464)
SACE FCT S.p.A.
FONDO PENSIONE COMPL.
PER I DIRIGENTI DELLA SOCIETÀ
FINCANTIERI S.p.A.
(1.207)
FONDO NAZ. PENSIONE COMPL.
COMETA
(2.858)
ALTRE 161 18 (173)
TOTALE GRUPPO CDP 161 14.028 (11.770) (4.702)
HORIZON SAS (1)
QUANTA S.p.A.
BANCA DEL MEZZOGIORNO -
MEDIOCREDITO CENT. S.p.A.
(20.000)
GRUPPO LEONARDO 1.219 165 (5.595)
GRUPPO ENI 721 (1.426)
GRUPPO ENEL 342
SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF 29
TOTALE ALTRE PARTI CORRELATE 1.219 1.257 (20.000) (7.022)
TOTALE PARTI CORRELATE 9.061 752 3.319 145.401 704 (30.164) (35.902) (17.052)
TOTALE VOCE DI BILANCIO 141.586 97.918 404.908 888.033 10.728 637.698 1.847.861 1.366.765
Incidenza % sulla voce di bilancio 6% 1% 1% 16% 7% 5% 2% 1%

(*) La voce Acconti è inclusa nelle rimanenze di magazzino, come dettagliato in Nota 12

CONTO ECONOMICO 31.12.2016
Acquisti e
(Euro/migliaia) Ricavi
della gestione
Altri ricavi
e proventi
prestazioni di servizi
e costi diversi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
FINTECNA S.p.A. (10)
CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A. (94) (777)
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLANTE (104) (777)
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. 296.443 1.124 (1.280) (674)
UNIFER NAVALE S.r.l. (75)
ETIHAD SHIP BUILDING LLC 520 428 (3.006)
TOTALE CONTROLLO CONGIUNTO 296.963 1.552 (4.361) (674)
BREVIK TECHNOLOGY AS 16
REM SUPPLY AS 20
OLYMPIC GREEN ENERGY KS 56
DOF ICEMAN AS 216
TOTALE COLLEGATE 308
SIMEST S.p.A. (347)
SACE S.p.A.
SACE BT S.p.A. (132)
SACE FCT S.p.A. 10
ALTRE 26 (875)
TOTALE GRUPPO CDP 36 (1.221) (132)
HORIZON SAS 13
QUANTA S.p.A. (2.320)
EXPERIS S.r.l. (450)
GRUPPO LEONARDO 35 67 (5.675)
GRUPPO ENI 1.886 42 (966)
GRUPPO ENEL 315
SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF 127 16 (51)
TOTALE ALTRE PARTI CORRELATE 2.363 138 (9.462)
TOTALE PARTI CORRELATE 299.326 1.726 (15.149) 308 (1.583)
TOTALE VOCE DI BILANCIO 4.346.755 87.367 (3.296.409) 48.782 (115.227)
Incidenza % sulla voce di bilancio 7% 2% 0% 1% 1%

Si segnala che nel corso del 2016 sono stati sostenuti costi per contributi ricompresi nella voce Costo del personale per euro 1.239 migliaia relativi al Fondo Pensione Complementare per i dirigenti della società FINCANTIERI S.p.A. ed euro 1.387 migliaia al Fondo Nazionale Pensione Complementare Cometa.

CONTO ECONOMICO 31.12.2015
Acquisti e
(Euro/migliaia) Ricavi
della gestione
Altri ricavi
e proventi
prestazioni di servizi
e costi diversi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
FINTECNA S.p.A. (25)
CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A. (90) (229)
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLANTE (115) (229)
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. 399.926 920 (130) (833)
UNIFER NAVALE S.r.l.
ETIHAD SHIP BUILDING LLC 5.624 491 (1.776)
TOTALE CONTROLLO CONGIUNTO 405.550 1.411 (1.906) (833)
BREVIK TECHNOLOGY AS 8
REM SUPPLY AS 26
OLYMPIC GREEN ENERGY KS 61
DOF ICEMAN AS 192
TOTALE COLLEGATE 287
SIMEST S.p.A. (696)
SACE S.p.A. (172)
SACE BT S.p.A. (413)
SACE FCT S.p.A.
ALTRE 35 (306)
TOTALE GRUPPO CDP 35 (1.002) (585)
HORIZON SAS 34 (183)
QUANTA S.p.A.
EXPERIS S.r.l.
GRUPPO LEONARDO 213 629 (13.426)
GRUPPO ENI 473 126 (7.563)
GRUPPO ENEL 336
SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF 112 (126)
TOTALE ALTRE PARTI CORRELATE 1.134 789 (21.298)
TOTALE PARTI CORRELATE 406.684 2.235 (24.321) 287 (1.647)
TOTALE VOCE DI BILANCIO 4.125.074 57.873 (3.344.246) 53.632 (188.913)
Incidenza % sulla voce di bilancio 10% 4% 1% 1% 1%

Si segnala che nel corso del 2015 sono stati sostenuti costi per contributi ricompresi nella voce Costo del personale per euro 3.756 migliaia relativi al Fondo Pensione Complementare per i dirigenti della società FINCANTIERI S.p.A. ed euro 8.106 migliaia al Fondo Nazionale Pensione Complementare Cometa.

Le principali relazioni con le parti correlate includono:

i rapporti del Gruppo verso Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. nascono dall'accordo sottoscritto nel 2006 con la Marina Militare italiana per la produzione della prima tranche del programma "Rinascimento" (o FREMM). Il programma si riferisce alla costruzione di 10 navi per la Marina italiana, programma sviluppato da Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. con forniture da parte della Società e delle sue controllate per le attività di progettazione e produzione delle navi. I debiti finanziari verso Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. al 31 dicembre 2016 e 2015 sono relativi al conto corrente di corrispondenza che la Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. detiene presso la Società in forza del contratto di gestione accentrata della tesoreria;

  • i rapporti del Gruppo verso Horizon, che si riferivano ad un accordo per la costruzione di navi militari siglato tra Horizon e l'agenzia sovranazionale che agisce per conto della Marina francese e italiana, sono venuti meno nel corso del 2016 a seguito della messa in liquidazione della società stessa;
  • i rapporti del Gruppo verso il gruppo ENI nel 2016 si riferiscono principalmente a lavori di manutenzione effettuati su piattaforme di SAIPEM S.p.A.. Nel 2015 si riferivano ad un accordo per la costituzione del Polo Offshore Fincantieri con la collegata del gruppo ENI Rosetti Marino S.p.A.;
  • i rapporti del Gruppo verso il gruppo LEONARDO sono relativi ad accordi di fornitura e allestimento dei sistemi di combattimento in relazione alla costruzione di navi militari;
  • crediti da Tirrenia di Navigazione S.p.A. al 31 dicembre 2016 e 2015 che si riferiscono principalmente ad attività di ristrutturazione navale sul patrimonio di Tirrenia;
  • i Crediti verso CDP Immobiliare S.r.l. (ex Fintecna Immobiliare S.r.l.) al 31 dicembre 2016 e 2015 che si riferiscono alla vendita di un terreno;
  • i Debiti verso Simest S.p.A. al 31 dicembre 2015 si riferivano ai debiti finanziari per l'opzione put per l'acquisto di Fincantieri USA esercitata nel corso del 2016;
  • costi e ricavi o crediti e debiti verso le altre parti correlate al 31 dicembre 2016 e 2015 che si riferiscono principalmente ad attività di prestazioni di servizi o fornitura di beni funzionali al processo produttivo.

Si segnalano inoltre le seguenti operazioni concluse ai sensi dell'Art. 13, comma 3, lettera C del Regolamento Consob Parti correlate:

  • quattro accordi di Manleva e Garanzia sottoscritti nel corso del 2016 da FINCANTIERI S.p.A. con SACE S.p.A. a copertura dell'eventuale inadempimento delle obbligazioni ai sensi delle polizze di assicurazione del credito all'esportazione per un importo massimo complessivo erogabile di euro 2.086 milioni.
  • la concessione nel mese di novembre 2016 da parte di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a FINCANTIERI S.p.A., in pool con una primaria banca nazionale, un construction loan per un importo massimo pari a euro 300 milioni (di cui euro 100 milioni in quota Cassa Depositi e Prestiti), finalizzato al finanziamento della costruzione di navi da crociera. Al 31 dicembre 2016 tale finanziamento era utilizzato per euro 100 milioni, di cui euro 33,3 milioni erogati da Cassa Depositi e Prestiti;

L'incremento dei debiti finanziari verso Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. è relativo all'erogazione avvenuta a dicembre 2016, per euro 8.658 migliaia ed euro 14.554 migliaia, quali prime erogazioni dei finanziamenti agevolati relativi ai progetti di innovazione tecnologica ex L. 46 "Production Engineering" e "Ambiente" in scadenza a giugno 2024.

Si segnalano inoltre quattro accordi di Manleva esportatore sottoscritti da FINCANTIERI S.p.A. con SIMEST S.p.A. quale operazione standard di minore rilevanza. Inoltre, sempre nell'ambito delle operazioni standard di minore rilevanza, si segnala che SACE FCT e SACE BT hanno stipulato una convenzione di reverse factoring che permette ai fornitori della capogruppo di cedere i crediti verso la stessa vantatati per un importo massimo erogabile di euro 50 milioni.

COMPENSI CORRISPOSTI AI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO E AI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

(Euro/migliaia) Compensi
per la carica(1)
Benefici
non monetari
Bonus e
altri incentivi
Altri
compensi
2016
Consiglio di Amministrazione della Capogruppo 1.596 4 793(4) -
Collegio Sindacale della Capogruppo 89
Direttori Generali e Dirigenti con responsabilità strategiche 101 1.904
Società di revisione per la Capogruppo 333 300
2015
Consiglio di Amministrazione della Capogruppo 1.357 5 518(3) -
Collegio Sindacale della Capogruppo 89
Direttori Generali e Dirigenti con responsabilità strategiche 199 6.712(2)
Società di revisione per la Capogruppo 356 155

(1) Esclusi i compensi reversibili

(2) L'importo sopra indicato include, per euro 3.885 migliaia, indennità corrisposte a direttori generali per la cessazione del rapporto di lavoro dirigenziale.

(3) Tale importo non include l'incentivo di medio termine legato a parametri qualitativi, per un importo di euro 430 migliaia, che ha come periodo di riferimento un anno e mezzo (1° gennaio 2015-30 giugno 2016). L'erogazione di tale incentivo è avvenuta nella seconda metà del 2016, a seguito della verifica da parte del Consiglio di Amministrazione sentito il Comitato per la Remunerazione del raggiungimento delle specifiche condizioni di performance previste.

(4) L'importo include l'incentivo di medio termine, erogato nel 2016, legato a parametri qualitativi, per un importo di euro 430 migliaia, riferito al periodo 1° gennaio 2015 – 30 giugno 2016 (vedi nota 3 del 2015 sopra riportata). Per i residui euro 363 migliaia si riferisce all'erogazione avvenuta nel 2016 dei bonus MBO 2015.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione.

I compensi per la carica della Società di revisione comprendono la revisione legale del Bilancio d'esercizio, la revisione del Bilancio consolidato IFRS e del Reporting package per la controllante Cassa depositi e prestiti S.p.A..

UTILE/PERDITA BASE E DILUITO PER AZIONE

Le assunzioni di fondo per la determinazione degli Utili/Perdite base e diluito per azione, sono le seguenti:

31.12.2016 31.12.2015
Utile/(Perdita) di pertinenza della Capogruppo Euro/migliaia 25.491 (174.607)
Media ponderata azioni in circolazione Numero 1.692.119.070 1.692.119.070
Utile/(Perdita) base/diluito per azione Euro 0,01506 (0,10319)

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo il risultato dell' esercizio di competenza del gruppo per il numero medio delle azioni in circolazione nell'esercizio (vedi Nota 18). L'utile diluito per azione corrisponde all'utile base in quanto non vi sono effetti diluitivi.

GARANZIE PRESTATE

(Euro/migliaia) 2016 2015
Fidejussioni 14.089 17.273
Altre garanzie 558 558
Totale 14.647 17.831

Si tratta di garanzie emesse esclusivamente dalla Capogruppo, così disaggregate:

Al 31 dicembre 2016 come per il 2015 la voce fidejussioni si riferisce, per l'intero ammontare, alle garanzie emesse nell'interesse della società a controllo congiunto Orizzonte Sistemi Navali S.p.A.. Le altre garanzie, il cui importo è rimasto invariato rispetto al 2015, riguardano prevalentemente manleve prestate nell'interesse di Horizon a favore del Ministero della Difesa francese (euro 558 migliaia).

PIANO DI INCENTIVAZIONE A MEDIO LUNGO TERMINE

Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri in data 10 novembre 2016 ha approvato il progetto di un piano di incentivazione del management a medio-lungo termine basato su azioni, denominato Performance Share Plan 2016-2018, deliberando di sottoporne l'approvazione, ai sensi dell'art. 114-bis, comma 1 del TUF, all'Assemblea degli Azionisti che sarà convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il Regolamento del piano di incentivazione, la cui efficacia è sospensivamente condizionata all'approvazione del piano come sopra indicato.

Il piano, articolato in tre cicli ciascuno di durata triennale, prevede l'assegnazione gratuita, a favore di un numero massimo complessivo di 50 beneficiari individuati dal Consiglio di Amministrazione, di diritti a ricevere gratuitamente fino a massime n. 50.000.000 di azioni ordinarie di Fincantieri prive di valore nominale in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance relativamente ai trienni 2016-2018 (1° ciclo), 2017-2019 (2° ciclo) e 2018- 2020 (3° ciclo). Tali obiettivi, per il primo ciclo del Piano, sono stati identificati nell'EBITDA e nel Total Shareholder Return ("TSR") in quanto rappresentano criteri oggettivi per misurare la creazione di valore della Società nel lungo periodo. Gli obiettivi di performance per il secondo ed il terzo ciclo del piano saranno individuati al momento dell'assegnazione dei relativi diritti.

Il piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting). Pertanto, in caso di raggiungimento degli obiettivi di performance e di soddisfazione delle altre condizioni stabilite dal Regolamento del piano, le azioni maturate con riferimento al primo ciclo saranno attribuite e consegnate ai beneficiari nel 2019, mentre quelle maturate con riferimento al secondo e terzo ciclo saranno attribuite e consegnate rispettivamente nel 2020 e nel 2021.

Il piano di incentivazione prevede altresì un periodo di indisponibilità (c.d. periodo di lockup) per una porzione delle azioni eventualmente consegnata ai beneficiari che siano membri del Consiglio di Amministrazione o dirigenti con responsabilità strategiche della Società.

La provvista delle azioni al servizio del Piano sarà oggetto di specifiche proposte che il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all'approvazione della citata Assemblea.

CONTENZIOSI LEGALI

Contenzioso Estero

Con riferimento al contenzioso "Iraq", ampiamente illustrato nelle note al bilancio al 31 dicembre 2014, si rammenta che nel maggio 2015 era stata fissata una sessione di incontri a Baghdad per la stipula dei contratti operativi (Refurbishment Contract e Combat System Contract), previsti dal Settlement Agreement quale evento rilevante ai fini della chiusura della controversia. Il Governo Iracheno, a causa probabilmente dell'aggravarsi del conflitto interno, chiese (ed ottenne) la proroga degli accordi in essere sino al 30 giugno 2016. Nel frattempo, veniva a scadenza il termine ultimo per riattivare il processo pendente avanti la Corte d'Appello di Parigi (contro il lodo arbitrale favorevole a Fincantieri), processo che veniva quindi rivitalizzato dal Governo Iracheno. Fincantieri si è costituita in tale giudizio, attualmente in fase istruttoria, con prossima udienza fissata in data 24 ottobre 2017. Riteniamo che tale scelta giudiziaria non sia indicativa di un definitivo cambio di pensiero da parte del Governo Iracheno, ma piuttosto l'inevitabile passo inteso a preservare la posizione. È nostro intendimento quindi riprendere il dialogo con il Governo Iracheno. Si conferma, in ogni caso, l'impostazione prudente adottata.

In relazione al contenzioso "Serene" si rammenta che nel luglio 2015 l'Azienda ha proposto un'opposizione innanzi alla Corte d'Appello di Trieste (adita dall'armatore per il riconoscimento dei lodi stranieri in Italia) onde far accertare la contrarietà dei lodi all'ordine pubblico interno ed internazionale, nonché per far valere la revocazione dei lodi stessi per frode processuale. Il processo è giunto a sentenza a fine gennaio 2017, con l'inatteso rigetto dell'opposizione proposta da Fincantieri. I legali della Società stanno predisponendo il ricorso alla Corte di Cassazione, nell'intento di far emergere i diversi vizi della sentenza e ritengono sussistano ragionevoli aspettative di successo in tale sede. A seguito della sentenza della Corte d'Appello di Trieste, che ha reso esecutivi i lodi arbitrali, la Società ha provveduto a stanziare un apposito fondo rischi (si veda quanto riportato in Nota 19).

Nel contempo, l'azione di accertamento promossa a inizio febbraio 2015 innanzi al Tribunale di Venezia (Sezione Specializzata di proprietà industriale), onde far accertare che l'armatore non è titolare di alcun diritto di proprietà intellettuale (che, per come erroneamente riconosciuto dal Collegio Arbitrale, determina una costrizione latente alla libertà d'iniziativa imprenditoriale di Fincantieri), è in fase di istruttoria e la prossima udienza è fissata nel novembre 2017. Il legale della Società ha confermato il giudizio ragionevolmente favorevole sul merito del giudizio.

Si segnala che è pendente un contenzioso dinanzi al Tribunale di Patrasso (Grecia) promosso dal Sig. Papanikolaou e dalla moglie nei confronti della Società, della Minoan Lines ed altri in seguito al sinistro occorso all'attore nel 2007 a bordo della Europa Palace, costruita da Fincantieri. Tale sinistro avrebbe comportato, nella ricostruzione del Sig. Papanikolaou, importanti danni fisici a quest'ultimo, in tesi totalmente invalidanti. La Corte d'Appello di Patrasso ha riformato la sentenza di primo grado favorevole a Fincantieri e ha condannato la Società, in solido con le altre convenute, al pagamento di euro 1.364 migliaia, dal quale presumibilmente potranno essere sottratte le somme già pagate da Minoan Lines in esito ad una precedente azione cautelare. Fincantieri ha impugnato tale sentenza dinanzi alla Corte di Cassazione greca in data 20 gennaio 2015, con buone possibilità di prevalere secondo i legali greci. La prima udienza del procedimento di cassazione è stata rinviata a data da stabilirsi. L'esito del procedimento condizionerà anche una seconda causa, iniziata da Papanikolaou contro Fincantieri davanti allo stesso Tribunale per la asserita perdita di reddito del Sig. Papanikolaou dal 2012 al 2052. La prima udienza, inizialmente prevista per l'8 dicembre 2015, è stata rinviata al 6 giugno 2017.

Con due atti di citazione notificati nel marzo 2014, il Sig. Anthony Yuzwa ha convenuto Fincantieri, Carnival ed altri davanti alle Corti Distrettuali della California e della Florida. La causa riguarda i danni occorsi all'attore a seguito di un incidente a bordo della nave Oosterdam nel 2011, che l'attore asserisce siano stati causati dalla negligenza dei convenuti. La richiesta risarcitoria non risulta precisata nell'ammontare. Le istanze di Fincantieri in merito al difetto di notifica e di giurisdizione sono state accettate dai giudici statali americani nel corso del 2014. L'attore ha poi notificato gli stessi documenti presso gli uffici di Trieste e presso l'ufficio di FMSNA di San Diego. Dopo una serie di passaggi istruttori ai sensi del diritto processuale applicabile, Fincantieri è stata estromessa dalla causa in California. Per quanto riguarda la causa in Florida, l'udienza relativa alla richiesta di estromissione di Fincantieri si è tenuta in data 16 novembre 2016 e la relativa decisione è attesa nei prossimi mesi.

A seguito alle perdite subite in relazione a otto contratti di costruzione navale con Petrobras Transpetro S.A., la controllata brasiliana Vard Promar S.A. ha tentato di rinegoziare per via extragiudiziale le condizioni contrattuali ma senza successo. Per tale ragione, nel mese di settembre 2015, la controllata ha avviato un'azione legale per ottenere sia il risarcimento delle perdite subite che il ripristino dello squilibrio economico contrattuale, per un ammontare totale di reais 244 milioni (circa euro 60 milioni). Le perizie preliminari hanno confermato l'esistenza di uno squilibrio contrattuale, ma la quantificazione del risarcimento e l'esito della richiesta sono condizionati alla perizia finale, in base alla quale si pronuncerà il tribunale competente.

Nel dicembre 2015, Transpetro ha richiesto la risoluzione dei contratti per la costruzione di due navi e il rimborso dei relativi acconti in precedenza versati. La relativa pretesa è oggetto di disputa presso il tribunale dello Stato di Rio de Janeiro.

VARD non ha iscritto alcun credito relativo alle dispute con Transpetro nel bilancio al 31 dicembre 2016.

Contenzioso italiano

Procedimenti per recupero crediti verso clienti

Con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di clienti insolventi, in fallimento o in altre procedure concorsuali verso i quali sono sorte controversie che non è stato possibile superare sul piano commerciale si segnala che proseguono le azioni giudiziarie intraprese verso Tirrenia e Siremar in Amministrazione Straordinaria che hanno visto la Società giudizialmente vittoriosa per quanto concerne la richiesta di ammissione in prededuzione di parte del credito vantato verso Tirrenia, seppure al 31 dicembre 2016 non sia ancora avvenuto il relativo incasso.

Per quanto riguarda il recupero del credito verso Energy Recuperator S.p.A., che aveva avanzato significative richieste in via riconvenzionale, nel mese di aprile 2016 è stato raggiunto un accordo transattivo che ha permesso di chiudere il contenzioso incassando parte del credito azionato.

Contenziosi nei confronti di fornitori

Si tratta di controversie per resistere a pretese di fornitori e appaltatori che la Società ritiene infondate (asseriti crediti da fatture non esigibili o extra non dovuti), ovvero per recuperare i maggiori costi e/o danni che la Società ha sostenuto per inadempienze di fornitori o appaltatori. In alcune occasioni si è ritenuto opportuno instaurare cause di accertamento negativo di asseriti crediti altrui, vantati in un caso a sanatoria di un asserito eccesso di ribasso applicato ad un rapporto che controparte qualifica come appalto e nell'altro caso a seguito di risoluzione di ordini commissionati e stipulazione di un accordo transattivo.

Nei casi in cui si ritiene che l'esito del contenzioso comporti oneri, si è proceduto ad uno stanziamento all'apposito fondo per rischi e oneri.

Contenziosi del lavoro

Si tratta di controversie promosse da dipendenti e ex dipendenti di appaltatori e di subappaltatori che vedono coinvolta la Società in applicazione delle previsioni di cui all'art. 1676 c.c. ed all'art. 29 del D.lgs. 276/2003 (c.d. principio della "solidarietà del committente"). Nel 2016 è proseguita la definizione, sia in sede giudiziale che stragiudiziale, delle vertenze collegate alla problematica dell'amianto.

Altri contenziosi

Altri contenziosi di natura diversa includono: i) controversie nei confronti di Amministrazioni pubbliche per oneri ambientali, tra le quali le controversie con il Comune di Ancona e le controversie con il Ministero dell'Ambiente per Stabilimenti di Muggiano e Castellammare; ii) opposizione a pretese di enti previdenziali, tra le quali controversie contro l'INPS per richieste derivanti dall'omesso versamento di contributi da parte di appaltatori e subappaltatori sulla base del principio di solidarietà del committente; iii) risarcimento danni diretti ed indiretti derivanti da fasi produttive; iv) cause civili da risarcimento danni da infortuni.

Laddove si è valutato che l'esito delle controversie possa comportare oneri, si è proceduto ad adeguato stanziamento al fondo per rischi ed oneri.

Procedimenti penali ai sensi del D.Lgs. 231 del 2001

Il Gruppo è attualmente coinvolto in sei procedimenti penali ai sensi del D.Lgs. n. 231 del 2001 presso il Tribunale di Gorizia.

A gennaio 2014 FINCANTIERI S.p.A. ha ricevuto avviso della richiesta di proroga del termine per le indagini preliminari, ex art. 406 codice di procedura penale, nei confronti dell'ex direttore dello stabilimento di Monfalcone per la pretesa violazione dell'art. 256, comma 1, lett. a) e b), del D.Lgs. n. 152 del 2006, nonché della Società, indagata ai sensi dell'art. 25-undecies del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione alla presunta gestione di aree di cernita, deposito temporaneo e stoccaggio di rifiuti pericolosi senza la prescritta autorizzazione presso lo stabilimento di Monfalcone, nonché all'asserito avvio a smaltimento di tali rifiuti con documentazione che non ne avrebbe consentito la tracciabilità. Nell'ambito di tale indagine la richiesta di sequestro preventivo di alcune aree e capannoni formulata dal PM è stata rigettata in primo e secondo grado, ma la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del PM avverso tale rigetto rimettendo il procedimento al Tribunale.

Con ordinanza del 21 maggio 2015 ha disposto il sequestro di alcune aree e fabbricati, che è stato eseguito dal Nucleo Operativo Ecologico il 29 giugno 2015. A seguito dell'entrata in vigore del Decreto Legge 4 luglio 2015 n. 92 la Procura della Repubblica di Gorizia ha successivamente disposto in data 6 luglio 2015 il dissequestro delle aree dello stabilimento.

Tra marzo e aprile del 2014 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari a ventuno persone fisiche (tra cui componenti del Consiglio di Amministrazione, dell'Organismo di Vigilanza e dipendenti della Società alla data dell'evento, di cui alcuni ancora in carica o alle dipendenze della Società) a vario titolo indagate per le ipotesi di reato di "Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro" e di "Lesioni personali colpose", di cui agli artt. 437 e 590 c.p. e di violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81 del 2008, nonché alla Società ex art. 25 septies, comma 3, del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio di un dipendente avvenuto il 13 dicembre 2010 presso lo stabilimento di Monfalcone durante la fase di sollevamento di due fasci di tubi di ferro. All'udienza preliminare del 18 dicembre 2014 è stato dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dei componenti del Consiglio di Amministrazione e dell'Organismo di Vigilanza, nonché dei due Direttori Generali mentre sono stati rinviati a giudizio gli altri dipendenti della Società alla data dell'evento raggiunti dall'avviso di conclusione delle indagini. La Procura della Repubblica di Gorizia ha impugnato la sentenza di non luogo a procedere innanzi alla Corte di Cassazione la quale, all'esito dell'udienza tenutasi il 20 gennaio 2016, ha rigettato il ricorso confermando la non procedibilità nei confronti dei componenti del Consiglio di Amministrazione e dell'Organismo di Vigilanza, nonché dei due Direttori Generali.

Tra settembre ed ottobre 2014 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari a ventuno persone fisiche (tra cui componenti del Consiglio di Amministrazione, dell'Organismo di Vigilanza e dipendenti della Società alla data dell'evento, di cui alcuni ancora in carica o alle dipendenze della Società) a vario titolo indagate per le ipotesi di reato di "Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro" e di "Omicidio colposo", di cui agli artt. 437 e 589 c.p. e di violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81 del 2008, nonché alla Società ex art. 25 septies, del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione al decesso di un dipendente di un'impresa appaltatrice avvenuto il 21 febbraio 2011 presso lo stabilimento di Monfalcone a seguito di caduta in una condotta di areazione. Nei primi giorni di luglio 2016 sono state notificate le richieste di rinvio a giudizio e gli avvisi di fissazione dell'udienza preliminare nei confronti della Società e dell'ex Direttore dello Stabilimento di Monfalcone. Dalla notifica degli avvisi si evince che, a seguito della sentenza di non luogo a procedere di cui sopra, le posizioni dei componenti del Consiglio di Amministrazione, dell'Organismo di Vigilanza e dei Direttori Generali sono state stralciate. All'udienza preliminare, dapprima fissata all'8 novembre 2016 e successivamente rinviata al 28 febbraio 2017, il Giudice per l'Udienza Preliminare ha pronunciato nei confronti della Società la sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato ex D.Lgs. 231/01. Tutti gli imputati, invece, sono stati rinviati a giudizio.

A settembre 2015 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari all'ex direttore dello stabilimento di Monfalcone e ad altri tre dipendenti indagati per violazione degli artt. 19, lettera f), e 71 del D.Lgs. n. 81/2008 (relativi rispettivamente alla violazione delle obbligazioni del preposto e alla mancata messa a disposizione di idonei dispositivi di protezione individuale) nonché in generale dell'art. 2087 c.c. (mancata adozione delle misure idonee alla tutela della salute del lavoratore), nonché alla Società ex art. 25 septies, comma 1, 2 e 3 del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio di un dipendente, che riportava una distorsione ad una spalla guarita in un anno, avvenuto il 24 novembre 2009 presso lo stabilimento di Monfalcone.

Nel mese di novembre 2015 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari all'ex direttore dello stabilimento di Monfalcone, indagato per l'ipotesi di reato di "Lesioni personali colpose" di cui all'art. 590 c.p. in relazione alla violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81 del 2008, nonché alla Società ex art. 25 septies, co. 3, del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio occorso ad un dipendente, che riportava la frattura del dito medio della mano destra guarita in otto mesi, avvenuto il 14 marzo 2011 presso lo stabilimento di Monfalcone. Nel mese di marzo 2016, infine, sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari all'ex direttore dello stabilimento di Monfalcone, indagato per l'ipotesi di reato di "Lesioni personali colpose" di cui all'art. 590 c.p. in relazione alla violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 nonché in generale dell'art. 2087 c.c. (Mancata adozione delle misure idonee alla tutela della salute del lavoratore), nonché alla Società ex art. 25 septies, co. 3, del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio occorso ad un dipendente, che riportava la lesione del quinto dito della mano sinistra guarita in otto mesi, avvenuto il 29 marzo 2012 presso lo stabilimento di Monfalcone.

Nei mesi di giugno e luglio 2016 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari all'ex direttore dello Stabilimento di Monfalcone, indagato per l'ipotesi di reato di "Lesioni personali colpose" di cui all'art. 590 c.p. in relazione alla violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 nonché in generale dell'art. 2087 c.c. (Mancata adozione delle misure idonee alla tutela della salute del lavoratore), nonché alla Società ex art. 25 septies, comma 3 del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio occorso ad un dipendente di un'impresa appaltatrice, che riportava la contusione del ginocchio sinistro guarita in oltre quaranta giorni, avvenuto il 25 agosto 2010 presso lo Stabilimento di Monfalcone.

POSIZIONE FISCALE

Consolidato fiscale nazionale

FINCANTIERI S.p.A., Fincantieri Oil & Gas S.p.A. e Isotta Fraschini Motori S.p.A. partecipano al consolidato fiscale nazionale di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..

Controlled foreign companies (CFC)

È tuttora pendente il ricorso proposto dalla controllata Fincantieri Oil & Gas S.p.A. contro il rigetto dell'interpello CFC presentato con riferimento alla propria controllata Vard Holdings Limited di Singapore.

Verifiche e accertamenti

Fincantieri

La verifica fiscale sul periodo di imposta 2011 è stata definita nel corso del 2016 mediante accertamento con adesione, con onere a conto economico di euro 386 migliaia.

Marine Interiors

L'Agenzia delle entrate ha avviato nel 2017 una verifica fiscale sul periodo di imposta 2015.

Società estere del Gruppo

È tuttora pendente il contenzioso promosso dalla controllata Vard Niteroi S.A. (Brasile) contro l'accertamento notificato nel 2014. Il primo livello di giudizio amministrativo si è concluso in senso non favorevole ed è stato presentato appello. VARD non ha iscritto alcun fondo relativo al contenzioso in oggetto, in quanto si attende una sentenza favorevole nei prossimi gradi di giudizio.

OCCUPAZIONE

Nel 2016 la forza media retribuita a livello di Gruppo si attesta a 19.050 unità (21.120 unità nel 2015) così distribuita per categorie contrattuali:

(numero) 2016 2015
Occupazione media retribuita:
- Dirigenti 367 350
- Quadri 949 944
- Impiegati 6.090 6.268
- Operai 11.644 13.558
Totale occupazione media retribuita 19.050 21.120

Nota 33 – flusso monetario da attività di esercizio

Può essere così dettagliato:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Utile/(Perdita) d'esercizio 13.751 (288.754)
Ammortamenti 109.392 109.061
(Plusvalenze)/minusvalenze nette su cessione di attività 767 1.258
(Rivalutazioni)/svalutazioni di attività, materiali, immateriali e partecipazioni 10.010 5.683
Accantonamenti/(assorbimenti) fondi per rischi e oneri diversi 71.441 35.899
Interessi sul fondo benefici a dipendenti 1.263 1.011
Interessi attivi di competenza (9.938) (10.425)
Interessi passivi di competenza 85.848 86.169
Imposte di competenza 8.558 (35.960)
Effetto variazione cambi non realizzati (19.261) 36.246
Flusso monetario lordo da attività d'esercizio 271.831 (59.812)
VARIAZIONI DEL CAPITALE D'ESERCIZIO
- rimanenze (172.486) (21.264)
- lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti 1.257.918 (731.375)
- crediti commerciali (558.655) 53.641
- altre attività e passività correnti (244.393) 150.916
- altre attività e passività non correnti (539) 124
- debiti commerciali 116.030 137.653
Flusso monetario da capitale d'esercizio 669.706 (470.117)
Dividendi pagati (48)
Interessi attivi incassati 9.165 9.635
Interessi passivi pagati (44.580) (72.541)
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (353) 19.901
Utilizzi fondi rischi e oneri e Fondo benefici dipendenti (58.980) (55.138)
FLUSSO MONETARIO NETTO DA ATTIVITÀ D'ESERCIZIO 574.958 (568.308)
- di cui parti correlate 8.392 (40.547)

Nota 34 – informativa di settore

I settori operativi sono stati identificati dal management, coerentemente con il modello di gestione e controllo utilizzato, con i settori di business nei quali il Gruppo opera: Shipbuilding, Offshore, Sistemi, Componenti e Servizi ed Altre attività.

Lo Shipbuilding include le attività di progettazione e costruzione di navi destinate alle aree di business delle navi da crociera, traghetti, militari (Italia ed estero), mega yachts. La produzione è realizzata presso i cantieri italiani e presso i cantieri statunitensi del Gruppo.

L'Offshore include la progettazione e costruzione di navi da supporto offshore di alta gamma, expedition cruise vessels, navi specializzati, navi per impianti eolici offshore e l'acquacultura in mare aperto, oltre che l'offerta di propri prodotti innovativi nel campo delle navi e piattaforme semisommergibili di perforazione gas naturale. Fincantieri opera in tale settore principalmente attraverso il Gruppo VARD.

Il settore Sistemi, Componenti e Servizi include le aree di business della progettazione e produzione di sistemi e componenti ad alta tecnologia, quali sistemi di stabilizzazione, propulsione, posizionamento e generazione, sistemi di automazione navale, turbine a vapore, sistemi integrati, cabine, servizi di riparazione e trasformazione e servizi di supporto logistico e post vendita.

Le Altre attività includono principalmente i costi delle attività di Corporate che non sono state attribuiti agli altri settori.

Il Gruppo valuta l'andamento dei propri settori operativi e l'allocazione delle risorse finanziarie sulla base dei ricavi e dell'EBITDA che viene definito come Risultato d'esercizio rettificato delle seguenti voci: (i) Imposte, (ii) Quote di utili/perdite di partecipate valutate a Patrimonio netto, (iii) Proventi/Oneri su partecipazioni, (iv) Oneri finanziari, (v) Proventi finanziari, (vi) Ammortamenti e svalutazioni, (vii) oneri connessi alla "cassa integrazione guadagni", (viii) oneri connessi a piani di ristrutturazione e altri costi del personale non ricorrenti, (ix) accantonamenti e spese legali connessi a contenziosi verso il personale per danni da amianto e (x) altri oneri o proventi di natura non ordinaria derivanti da eventi non ricorrenti di particolare significatività. Si segnala che a seguito della riorganizzazione operativa effettuata nel mese di novembre 2016 i servizi di riparazione e trasformazione e le aree di business delle cabine e dei sistemi integrati, precedentemente ricomprese nel settore Shipbuilding vengono ora ricomprese nel settore Sistemi, Componenti e Servizi.

Tale riorganizzazione riflette la strategia del Gruppo di sviluppo del business after sales nell'area delle cabine e dei sistemi integrati.

2016
(Euro/migliaia) Shipbuilding Offshore Sistemi,
componenti
servizi
Altre
attività
Gruppo
Ricavi settore 3.245.745 959.655 495.033 1.203 4.701.636
Elisione intra settore (2.767) (56.825) (212.203) (1.024) (272.819)
Ricavi (*) 3.242.978 902.830 282.830 179 4.428.817
EBITDA 185.198 50.677 61.642 (30.862) 266.655
EBITDA margin 5,7% 5,3% 12,5% 6,0%
Ammortamenti e svalutazioni (109.448)
Proventi finanziari 48.782
Oneri finanziari (115.227)
Proventi/(oneri) su partecipazioni (2.714)
Quote di Utili di partecipate valutate a
Patrimonio netto
(6.819)
Imposte (8.558)
Proventi ed oneri estranei alla gestione
ordinaria e non ricorrenti
(58.920)
Utile/(Perdita) d'esercizio 13.751

I risultati dei settori operativi al 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2015, sono di seguito riportati.

(*) Ricavi: Somma delle voci di Conto economico complessivo consolidato "Ricavi della gestione" e "Altri ricavi e proventi".

Il dettaglio della voce Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti al lordo dell'effetto fiscale (pari ad euro 13.121 migliaia) è riportato nella apposita tabella che segue.

(Euro/migliaia) 2016
Oneri connessi alla "cassa integrazione guadagni"(1) (982)
Oneri connessi ai piani di ristrutturazione e altri costi del personale non ricorrenti(2) (11.910)
Accantonamenti e spese legali connessi al contenzioso per amianto(3) (27.319)
Altri oneri e proventi non ricorrenti(4) (18.709)
Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (58.920)

(1) Saldo ricompreso nel "Costo del personale".

(2) Saldo ricompreso nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per euro 0,4 milioni, nella voce "Costo del personale" per euro 10,1 milioni e nella voce "Accantonamenti" per euro 1,4 milioni.

3) Saldo ricompreso nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per euro 4,9 milioni e nella voce "Accantonamenti" per euro 22,5 milioni.

(4) La voce di riferisce principalmente ad un accantonamento effettuato a copertura del rischio per il contenzioso legale "Serene".

2015 (**)
(Euro/migliaia) Shipbuilding Offshore Sistemi,
componenti
servizi
Altre
attività
Gruppo
Ricavi settore 2.651.834 1.198.493 497.752 1.301 4.349.380
Elisione intra settore (23.827) (15.828) (125.799) (979) (166.433)
Ricavi (*) 2.628.007 1.182.665 371.953 322 4.182.947
EBITDA (33.568) (2.603) 41.832 (31.238) (25.577)
EBITDA margin (1,3)% (0,2)% 8,4% (0,6)%
Ammortamenti e svalutazioni (111.660)
Proventi finanziari 53.632
Oneri finanziari (188.913)
Proventi/(oneri) su partecipazioni (2.510)
Quote di utili di partecipate valutate
a Patrimonio netto
(96)
Imposte 35.960
Proventi ed oneri estranei alla gestione
ordinaria e non ricorrenti
(49.590)
Utile/(Perdita) d'esercizio (288.754)

(*) Ricavi: Somma delle voci di conto economico complessivo consolidato "Ricavi della gestione" e "Altri ricavi e proventi"

(**) I dati 2015 riportati ai fini comparativi sono stati riesposti a seguito della ridefinizione dei settori operativi.

Il dettaglio della voce Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti al lordo dell'effetto fiscale (pari ad euro 12.643 migliaia) è riportato nella apposita tabella che segue.

(Euro/migliaia) 2015
Oneri connessi alla "cassa integrazione guadagni"(1) (3.023)
Oneri connessi ai piani di ristrutturazione e altri costi del personale non ricorrenti(2) (16.961)
Accantonamenti e spese legali connessi al contenzioso per amianto(3) (29.408)
Altri oneri e proventi non ricorrenti (198)
Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (49.590)

(1) Saldo ricompreso nel "Costo del personale".

(2) Saldo ricompreso nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per euro 5 milioni, nella voce "Costo del personale" per euro 10,2 milioni e nella voce "Accantonamenti" per euro 1,8 milioni.

3) Saldo ricompreso nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per euro 2,6 milioni e nella voce "Accantonamenti" per euro 26,8 milioni.

Nella tabella sottostante è riportata la ripartizione degli Immobili, impianti e macchinari tra Italia ed estero:

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Italia 653 601
Estero 411 372
Totale degli Immobili, impianti e macchinari 1.064 973

Gli investimenti dell'esercizio 2016 in Attività immateriali ed Immobili, impianti e macchinari ammontano ad euro 224 milioni (euro 161 milioni nel 2015) di cui euro 177 milioni relativi all'Italia (euro 120 milioni nel 2015) e la restante parte relativa all'estero.

Nella tabella sottostante è riportata la ripartizione dei ricavi e proventi tra Italia ed estero in base al paese di residenza del committente:

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi e proventi % Ricavi e proventi %
Italia 726 16% 623 15%
Estero 3.703 84% 3.560 85%
Totale Ricavi e proventi 4.429 4.183

Nella tabella sottostante sono riportati i clienti che hanno un incidenza dei ricavi (fatturato e variazione rimanenze) superiore al 10% dei ricavi e proventi del Gruppo alla data di riferimento:

(Euro/milioni) 31.12.2016
31.12.2015
Ricavi e proventi % Ricavi e proventi %
Cliente 1 973 22% 849 20%
Cliente 2 526 12% 438 10%
Totale Ricavi e proventi 1.499 4.183

Nota 35 - attività destinate alla vendita e passività associabili alle attività destinate alla vendita

La voce Attività destinate alla vendita si riferisce alle attività della Società Multifag As, controllata dal Gruppo VARD, la cui vendita è prevista nel 2017. Il saldo, di euro 6.314 migliaia, comprende principalmente disponibilità liquide (per euro 533 migliaia), rimanenze di magazzino (per euro 2.832 migliaia) e crediti di natura commerciale (per euro 1.943 migliaia).

La voce Passività direttamente associabili alle attività destinate alla vendita accoglie le passività di Multifag AS. Il saldo, di euro 4.811 migliaia, accoglie principalmente debiti di natura commerciale (per euro 3.184 migliaia) e debiti di natura fiscale (per euro 485 migliaia).

Nota 36 - eventi successivi al 31 dicembre 2016

In data 3 gennaio 2017 Fincantieri ha ricevuto una lettera da Samil PricewaterhouseCoopers, advisor di STX Europe, con la quale le è stato notificato di essere stata selezionata quale "preferred bidder" nel processo di vendita del 66,66% di STX France SA.

In data 10 gennaio 2017 VARD ha siglato un ordine con il nuovo cliente Torghatten Nord per la costruzione di due traghetti alimentati a LNG per il trasporto di veicoli e passeggeri che, nel rispetto dell'ambiente, saranno impiegati in attività tra i fiordi norvegesi.

In data 17 gennaio 2017 VARD ha annunciato la firma di una lettera d'intenti per la costruzione di una nuova unità expedition cruise da realizzarsi interamente nei cantieri in Romania e Norvegia per una società armatrice internazionale.

In data 19 gennaio 2017 Fincantieri ha firmato un Memorandum of Agreement con il gruppo statunitense Carnival Corporation & plc per la costruzione di due nuove navi da crociera, del valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro, che saranno destinate ai brand Holland America Line e Princess Cruises.

In data 26 gennaio 2017 è stata consegnata presso lo stabilimento Fincantieri di Ancona "Viking Sky", la terza di una serie di sei navi da crociera che la Società armatrice Viking Ocean Cruises ha ordinato a Fincantieri.

In data 14 febbraio 2017 VARD ha siglato un contratto con l'armatore Aker BioMarine per la costruzione di un krill fishing vessel per operazioni di pesca in Antartide.

In data 16 febbraio 2017 Fincantieri ha ricevuto dal gruppo Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. un ordine per la realizzazione di 4 navi da crociera di nuova concezione, con l'opzione per ulteriori 2 unità, destinate al brand Norwegian Cruise Line. Le unità hanno un valore di circa euro 800 milioni ciascuna e saranno consegnate a un anno l'una dall'altra a partire dal 2022 fino al 2025, e in caso di esercizio dell'opzione fino al 2027.

In data 20 febbraio 2017 Fincantieri e Ferretti Group hanno annunciato di aver firmato un accordo di collaborazione ad ampio raggio, con l'obiettivo di sviluppare sinergie industriali e commerciali tra due aziende italiane leader mondiali nei rispettivi comparti. Il protocollo d'intesa si riferisce sia al settore difesa e sicurezza che a quello della cantieristica da diporto. In entrambi i settori le capacità e competenze dei due grandi Gruppi sono complementari e sinergiche e l'intesa di collaborazione apre molti scenari possibili.

In data 22 febbraio 2017 Fincantieri, China State Shipbuilding Corporation (CSSC) e Carnival Corporation & plc, hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) vincolante per la costruzione di due navi da crociera, e ulteriori quattro in opzione, che saranno le prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. Le parti hanno firmato il MoA per conto della joint venture tra Fincantieri e CSSC Cruise Technology Development Co. Ltd, della joint venture tra Carnival Corporation e CSSC, e del cantiere di Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co., Ltd (SWS).

In data 27 febbraio 2017 il Ministro dell'Interno Marco Minniti e il Presidente di Fincantieri Giampiero Massolo, in presenza anche dell'Amministratore delegato Giuseppe Bono, hanno sottoscritto, presso la sede del Ministero a Roma, il Protocollo Quadro Nazionale di Legalità, finalizzato alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. L'accordo, facendo tesoro dell'esperienza maturata nel tempo con i

diversi protocolli sottoscritti dall'azienda a livello locale, rappresenta un fondamentale traguardo che unifica a livello nazionale le procedure per le verifiche antimafia sulle imprese operanti in appalto e subappalto presso tutte le sedi del Gruppo Fincantieri.

In data 28 febbraio 2017 Vard Holdings Limited ha annunciato i risultati finanziari per il quarto trimestre 2016 e per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.

In data 3 marzo 2017 la controllata brasiliana Vard Promar S.A. ha ricevuto la notifica di un accertamento di circa euro 3 milioni relativo ad una imposta municipale sui servizi, applicata al valore di due navi consegnate. La controllata non ha operato stanziamenti sulla base del parere dei consulenti legali che hanno giudicato la richiesta basata su erronei presupposti di fatto e di diritto.

In data 8 marzo 2017 Vard Singapore Pte. Ltd. ha consegnato l'unità Offshore Subsea Construction Vessel "Far Superior" all'armatore Farstad Shipping ASA. La consegna, originariamente prevista per il 20 novembre 2016, era stata posticipata in accordo con l'armatore impegnato in una ristrutturazione finanziaria.

In data 24 marzo 2017 la Società ha annunciato la conclusione dell'offerta pubblica finalizzata all'acquisto delle azioni di VARD (Offerta) con adesioni pari a n. 215.946.242. A seguito dell'Offerta e degli acquisti di azioni di VARD effettuati presso la Borsa di Singapore durante il periodo dell'Offerta, alla data del 24 marzo 2017, il totale delle azioni di VARD detenute direttamente o indirettamente, controllate o oggetto di accordo di acquisto da parte di Fincantieri Oil&Gas, risulta essere pari a n. 878.523.910 azioni, corrispondenti al 74,45% del capitale sociale di VARD. Il controvalore pagato per le azioni oggetto dell'Offerta portate in adesione è pari a SGD 51.827.098,08 (pari ad euro 34.281.715,89 al tasso di cambio del 24 marzo 2017) mentre quello pagato per le azioni di VARD acquistate sul mercato presso la Borsa di Singapore (al netto dei costi di intermediazione, di clearing e delle imposte applicabili) è pari a SGD 1.465.536,00 (pari ad euro 969.398,07 al tasso di cambio del 24 marzo 2017). Si ricorda che VARD è consolidata integralmente nei bilanci del Gruppo Fincantieri anche precedentemente all'Offerta e che gli esiti dell'operazione non incidono sugli obiettivi quantitativi precedentemente comunicati al mercato da Fincantieri.

Società incluse nell'area di consolidamento

DENOMINAZIONE SOCIALE
Attività svolta
Sede legale Capitale sociale Quote di partecipazione (%) %
consolidata
Gruppo
IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE
CON IL METODO INTEGRALE
BACINI DI PALERMO S.p.A.
Gestione bacini di carenaggio
Palermo EUR 1.032.000,00 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
CENTRO PER GLI STUDI DI TECNICA
NAVALE CETENA S.p.A.
Ricerca e sperimentazione in campo navale
Genova EUR 1.000.000,00 71,10
15,00
Fincantieri S.p.A.
Seaf S.p.A.
86,10
FINCANTIERI OIL & GAS S.p.A.
Gestione partecipazioni
Trieste EUR 21.000.000,00 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
FINCANTIERI HOLDING B.V.
Gestione delle partecipazioni estere
Paesi Bassi EUR 9.529.384,54 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
FINCANTIERI MARINE SYSTEMS
NORTH AMERICA Inc.
Vendita e assistenza attinenti
le produzioni meccaniche
USA USD 501.000,00 100,00 Fincantieri
Holding B.V.
100,00
FMSNA YK
Servicing e vendita di parti di ricambio
Giappone JPY 3.000.000,00 100,00 Fincantieri Marine
Systems North
America Inc.
100,00
GESTIONE BACINI LA SPEZIA S.p.A.
Gestione bacini di carenaggio
Muggiano
(La Spezia)
EUR 260.000,00 99,89 Fincantieri S.p.A. 99,89
ISOTTA FRASCHINI MOTORI S.p.A.
Progettazione, costruzione, vendita
e assistenza di motori diesel veloci
di media potenza
Bari EUR 3.300.000,00 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
SOCIETÀ PER L'ESERCIZIO DI
ATTIVITÀ FINANZIARIE SEAF S.p.A.
Attività di supporto finanziario per il Gruppo
Trieste EUR 6.562.000,00 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
DELFI S.r.l.
Ingegneria tecnico - logistica
Follo
(La Spezia)
EUR 400.000,00 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
SEASTEMA S.p.A.
Progettazione e sviluppo di sistemi
di automazione integrata
Genova EUR 300.000,00 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
FINCANTIERI AUSTRALIA Pty Ltd.
Attività di supporto alla cantieristica navale
Australia AUD 2.200.100,00 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
FINCANTIERI USA Inc.
Gestione di partecipazioni
USA USD 1.029,75 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
FINCANTIERI MARINE GROUP
HOLDINGS Inc.
Gestione di partecipazioni
USA USD 1.027,97 87,44 Fincantieri USA Inc. 87,44
FINCANTIERI MARINE GROUP LLC.
Costruzioni e riparazioni navali
USA USD 1.000,00 100,00 Fincantieri Marine
Group Holdings Inc.
87,44
MARINETTE MARINE CORPORATION
Costruzioni e riparazioni navali
USA USD 146.706,00 100,00 Fincantieri Marine
Group LLC.
87,44
ACE MARINE LLC.
Costruzione di piccole navi in alluminio
USA USD 1.000,00 100,00 Fincantieri Marine
Group LLC.
87,44
FINCANTIERI DO BRASIL
PARTICIPAÇÕES SA
Gestione di partecipazioni
Brasile BRL 1.310.000,00 80,00
20,00
Fincantieri S.p.A.
Fincantieri Holding B.V.
100,00
DENOMINAZIONE SOCIALE
Attività svolta
Sede legale Capitale sociale Quote di partecipazione (%) %
consolidata
Gruppo
FINCANTIERI INDIA Pte. Ltd.
Progettazione, supporto tecnico
e marketing
India INR 10.500.000,00 99,00
1,00
Fincantieri Holding B.V.
Fincantieri S.p.A.
100,00
MARINE INTERIORS S.p.A.
Arredo navale
Trieste EUR 5.120.000,00 100,00 Seaf S.p.A. 100,00
FINCANTIERI SI S.p.A.
Impiantistica industriale elettrica,
elettronica ed elettromeccanica
Trieste EUR 500.000,00 100,00 Seaf S.p.A. 100,00
FINCANTIERI SWEDEN AB
Vendita, manutenzione ed assistenza
post-vendita in relazione ad una serie di
sistemi, componenti ed attività ancillari
Svezia SEK 5.000.000,00 100,00 Fincantieri S.p.A. 100,00
FINCANTIERI (SHANGHAI) TRADING
Co. Ltd
Design, consulenza e sviluppo
di ingegneria
Cina CNY 3.500.000,00 100 Fincantieri S.p.A. 100
VARD HOLDINGS Ltd.
Holding company
Singapore SGD 932.200.000,00 55,63 Fincantieri
Oil & Gas S.p.A.
55,63
VARD GROUP AS
Costruzioni navali
Norvegia NOK 10.000.000,00 100,00 Vard Holdings Ltd. 55,63
VARD SHIPHOLDING SINGAPORE Pte. Ltd.
Noleggio di barche, navi e chiatte
Singapore USD 1,00 100 Vard Holdings Ltd. 55,63
VARD ELECTRO AS
Installazioni elettriche e di automazioni
Norvegia NOK 1.000.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
VARD ELECTRO ITALY S.r.l.
Installazione, produzione,
commercializzazione e assistenza
apparecchiature e componenti elettriche
Genova EUR 200.000,00 100,00 Vard Electro AS 55,63
VARD RO HOLDING S.r.l.
Holding company
Romania RON 82.573.830,00 100,00 Vard Group AS 55,63
VARD NITERÓI SA
Costruzioni navali
Brasile BRL 339.383.790,00 99,99
0,01
Vard Group AS
Vard Electro Brazil
(Instalaçoes
Eletricas) Ltda.
55,63
VARD PROMAR SA
Costruzioni navali
Brasile BRL 57.600.000,00 95,15 Vard Group AS 52,93
ESTALEIRO QUISSAMÃ Ltda.
Sviluppo progetti
Brasile BRL 400.000,00 50,50 Vard Group AS 28,09
VARD SINGAPORE Pte. Ltd.
Vendita e gestione di partecipazioni
Singapore USD 6.000.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
VARD DESIGN AS
Progettazione e ingegneria
Norvegia NOK 4.000.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
VARD ACCOMMODATION AS
Installazione cabine
Norvegia NOK 500.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
VARD PIPING AS
Installazione tubi
Norvegia NOK 100.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
SEAONICS AS
Sistemi di movimentazione Offshore
Norvegia NOK 29.130.000,00 56,40 Vard Group AS 31,38
VARD SEAONICS HOLDING AS
Inattiva
Norvegia NOK 30.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
SEAONICS POLSKA SP. Z O.O.
Servizi di ingegneria
Polonia PLN 50.000,00 100,00 Seaonics AS 28,37
VARD DESIGN LIBURNA Ltd.
Progettazione e ingegneria
Croazia HRK 20.000,00 51,00 VARD Design AS 28,37
DENOMINAZIONE SOCIALE
Attività svolta
Sede legale Capitale sociale Quote di partecipazione (%) %
consolidata
Gruppo
VARD ELECTRO TULCLEA S.r.l.
Installazioni elettriche
Romania RON 4.149.525,00 99,96 VARD Electro AS 55,61
VARD ELECTRO BRAZIL
(INSTALAÇÕES ELETRICAS) LTDA.
Installazioni elettriche
Brasile BRL 3.000.000,00 99,00
1,00
VARD Electro AS
VARD Group AS
55,63
VARD ELECTRO BRAILA S.r.l.
Installazioni elettriche
Romania RON 45.000,00 100,00 VARD Electro AS 55,63
VARD ELECTRICAL INSTALLATION
AND ENGINEERING (INDIA) Pte. Ltd.
Installazioni elettriche
India INR 7.000.000,00 99,00
1,00
VARD Electro AS
VARD Tulcea SA
55,63
VARD TULCEA SA
Costruzione navi
Romania RON 151.606.459,00 99,996
0,004
Vard RO Holding S.r.l.
Vard Group As
55,63
VARD BRAILA SA
Costruzione navi
Romania RON 165.862.177,50 94,12 VARD RO
Holding S.r.l.
55,63
VARD ENGINEERING
CONSTANTA S.r.l.
Ingegneria
Romania RON 1.408.000,00 70,00
30,00
VARD RO
Holding S.r.l.
VARD Braila S.A.
55,63
VARD VUNG TAU Ltd.
Costruzione navi
Vietnam USD 8.000.000,00 100,00 VARD Singapore
Pte. Ltd.
55,63
VARD ACCOMMODATION
TULCEA S.r.l.
Installazione cabine
Romania RON 436.000,00 99,77
0,23
VARD Accommodation AS
VARD Electro Tulcea S.r.l.
55,63
MULTIFAG AS
Servizi e installazioni "Onshore"
Norvegia NOK 20.000.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
VARD ENGINEERING BREVIK AS
Progettazione e ingegneria
Norvegia NOK 105.000,00 70,00 Vard Group AS 38,94
VARD OFFSHORE BREVIK AS
Servizi e installazioni
Norvegia NOK 100.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
VARD SHIP REPAIR BRAILA SA
Riparazione navale
Romania RON 7.798.340,00 68,58 VARD Braila SA 55,63
BREVIK ELEKTRO AS
Installazioni elettriche "Onshore"
Norvegia NOK 100.000,00 100,00 Multifag AS 55,63
VARD MARINE INC.
Progettazione e ingegneria
Canada CAD 12.783.700,00 100,00 Vard Group AS 55,63
VARD MARINE US INC.
Progettazione e ingegneria
USA USD 10.000,00 100,00 Vard Marine Inc. 55,63
VARD ENGINEERING GDANSK SP. Z o.o.
Progettazione e ingegneria Offshore
Polonia PLN 50.000,00 100,00 Vard Engineering
Brevik AS
38,94
VARD CONTRACTING AS
Servizi vari per la cantieristica
Norvegia NOK 3.000.000,00 100,00 Vard Group AS 55,63
ICD SOFTWARE AS
Sistemi di automazione e controllo
Norvegia NOK 839.000,00 100,00 Seaonics AS 28,37
ICD INDUSTRIES ESTONIA OÜ
Sistemi di automazione e controllo
Estonia EUR 5.200,00 100,00 ICD Software AS 28,37
SIA ICD INDUSTRIES LATVIA
Sistemi di automazione e controllo
Lettonia EUR 33.164 100,00 ICD Software AS 28,37
INDUSTRIAL CONTROL DESIGN AS
Sistemi di automazione e controllo
Norvegia NOK 30.000 100,00 ICD Software AS 28,37
VARD ELECTRO CANADA Inc. Canada CAD 100.000,00 100,00 Vard Electro AS 55,63
CDP TECHNOLOGIES AS
Sviluppo e ricerca in ambito tecnologico
Norvegia NOK 302.204,00 100,00 Seaonics AS 28,37
STORVIK AQUA AS
Fornitore di attrezzatura
per l'acquacoltura
Norvegia NOK 1.100.000,00 94,64 Vard Group AS 52,65
DENOMINAZIONE SOCIALE
Attività svolta
Sede legale Capitale sociale Quote di partecipazione (%) %
consolidata
Gruppo
STORVIK SA
Fornitore di attrezzatura
per l'acquacoltura
Cile CLP 137.989.917,00 95,00 Storvik Aqua AS 50,02
STORVIK AQUA Ltd
Soluzioni tecnologiche per
l'acquacoltura
UK GBP 10.000,00 100,00 Storvik Aqua AS 52,65
IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO
CONSOLIDATE CON IL METODO
DEL PATRIMONIO NETTO
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A.
Gestione di contratti di fornitura
di grandi navi militari
Genova EUR 20.000.000,00 51,00 Fincantieri S.p.A. 51,00
ETIHAD SHIP BUILDING LLC.
Progettazione, produzione e vendita
di navi civili e militari
Emirati Arabi AED 2.500.000,00 35,00 Fincantieri S.p.A. 35,00
CAMPER & NICHOLSON
INTERNATIONAL SA
Broker nautica di lusso
Servizi vari relativi a yacht di lusso
Lussemburgo EUR 940.850,00 49,96 Fincantieri S.p.A. 49,96
CSSC - FINCANTIERI CRUISE
INDUSTRY DEVELOPMENT LTD
Progettazione e commercializzazione
di navi da crociera
Hong Kong Euro 2,00 40,00 Fincantieri S.p.A. 40,00
UNIFER NAVALE S.r.l.
Piping
Modena EUR 150.000,00 20,00 Seaf S.p.A 20,00
IMPRESE COLLEGATE CONSOLIDATE
CON IL METODO
DEL PATRIMONIO NETTO
CASTOR DRILLING SOLUTION AS
Tecnologia di perforazione "Offshore"
Norvegia NOK 196.082,00 34,07 Seaonics AS 9,65
OLYMPIC CHALLENGER KS
Società armatrice
Norvegia NOK 84.000.000,00 35,00 VARD Group AS 19,47
BRIDGE EIENDOM AS
Holding immobiliare
Norvegia NOK 3.100.000,00 50,00 VARD Group AS 27,82
BREVIK TECHNOLOGY AS
Licenze e brevetti tecnologici
Norvegia NOK 45.000,00 34,00 VARD Group AS 18,91
MOKSTER SUPPLY AS
Società armatrice
Norvegia NOK 13.296.000,00 40,00 VARD Group AS 22,25
MOKSTER SUPPLY KS
Società armatrice
Norvegia NOK 120.000.000,00 36,00 VARD Group AS 20,03
REM SUPPLY AS
Società armatrice
Norvegia NOK 345.000,00 26,66 VARD Group AS 14,83
OLYMPIC GREEN ENERGY KS
Società armatrice
Norvegia NOK 125.000.000,00 30,00 VARD Group AS 16,69
DOF ICEMAN AS
Società armatrice
Norvegia NOK 23.600.000,00 50,00 VARD Group AS 27,82
TAKLIFT AS
Gru galleggianti
Norvegia NOK 2.450.000,00 25,47 VARD Brevik
Holding AS
14,17
DAMECO AS
Servizi di manutenzione
Norvegia NOK 606.000,00 34,00 Vard Offshore
Brevik AS
18,91
CSS DESIGN LIMITED
Progettazione e ingegneria
Isole Vergini
Britanniche
GBP 100,00 31,00 Vard Marine Inc. 17,25
CANADIAN SUBSEA SHIPPING
COMPANY AS
Società armatrice
Norvegia NOK 100.800,00 45,00 Vard Group AS 25,03

attestazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO A NORMA DELLE DISPOSIZIONI DELL'ART. 154-BIS, COMMA 5 DEL D.LGS 58/1998 (TESTO UNICO DELLA FINANZA)

    1. I sottoscritti Giuseppe Bono, in qualità di Amministratore Delegato, e Carlo Gainelli, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della FINCANTIERI S.p.A. ("Fincantieri"), tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, attestano:
  • a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

b. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2016.

    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 è stata effettuata sulla base di un modello definito da Fincantieri in coerenza con il modello Internal Control – integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organization of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il Bilancio consolidato:
    • a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

29 marzo 2017

l'amministratore delegato Giuseppe Bono

dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Carlo Gainelli

relazione della società di revisione

fincantieri bilancio 2016

organi sociali e di controllo di fincantieri s.p.a.

Consiglio di amministrazione

(Triennio 2016-2018)

Collegio sindacale

(Triennio 2014-2016)

Giampiero Massolo (Presidente) Giuseppe Bono (Amministratore Delegato) Gianfranco Agostinetto Simone Anichini Massimiliano Cesare Nicoletta Giadrossi Paola Muratorio Fabrizio Palermo Donatella Treu Umberto Baldi (Segretario)

Gianluca Ferrero (Presidente) Alessandro Michelotti (Sindaco effettivo) Fioranna Vittoria Negri (Sindaco effettivo) Claudia Mezzabotta (Sindaco supplente) Flavia Daunia Minutillo (Sindaco supplente)

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Carlo Gainelli

Società di revisione (Novennio 2013-2021)

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Organismo di vigilanza Ex D.Lgs 231/01 (Triennio 2015-2017)

Guido Zanardi (Presidente) Stefano Dentilli (Componente) Giorgio Pani (Componente)

Informazioni in ordine alla composizione e funzioni dei Comitati del Consiglio (Comitato controllo interno e gestione rischi, al quale sono attribuite ad interim anche le funzioni del comitato competente in materia di operazioni con parti correlate, Comitato per la remunerazione, Comitato nomine e Comitato per la sostenibilità) sono fornite nella sezione Corporate Governance disponibile sul sito internet Fincantieri all'indirizzo www.fincantieri.com

DISCLAIMER

I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Fincantieri S.p.A. non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili. Le informazioni e i dati previsionali forniti non rappresentano e non potranno essere considerati dagli interessati quali valutazioni a fini legali, contabili, fiscali o di investimento né con gli stessi si intende generare alcun tipo di affidamento e/o indurre gli interessati ad alcun investimento.

relazione sull'andamento della gestione di fincantieri s.p.a.

pagina
202 Andamento operativo di Fincantieri S.p.A.
207 Altre informazioni
208 Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione
sulla gestione con quelli obbligatori

Andamento operativo di Fincantieri S.p.A.

PRINCIPALI DATI DELLA GESTIONE

Dati economici 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi e proventi Euro/milioni 2.986 2.522
EBITDA Euro/milioni 161 (23)
EBITDA margin (*) Percentuale 5,4% (0,9%)
EBIT Euro/milioni 98 (77)
EBIT margin (**) Percentuale 3,3% (3,1%)
Risultato d'esercizio ante proventi ed oneri estranei
alla gestione ordinaria e non ricorrenti
Euro/milioni 54 (83)
Proventi ed (oneri) estranei
alla gestione ordinaria e non ricorrenti
Euro/milioni (48) (41)
Risultato d'esercizio Euro/milioni 19 (113)
Dati patrimoniali-finanziari 31.12.2016 31.12.2015
Capitale investito netto Euro/milioni 1.242 1.084
Patrimonio netto Euro/milioni 1.179 1.183
Posizione finanziaria netta Euro/milioni (63) 99
Altri indicatori 31.12.2016 31.12.2015
Ordini Euro/milioni 5.003 9.155
Portafoglio ordini Euro/milioni 19.798 17.509
Carico di lavoro (backlog) Euro/milioni 15.961 13.607
Investimenti Euro/milioni 174 112
Free cash flow Euro/milioni (158) (336)
Costi di Ricerca e Sviluppo Euro/milioni 71 68
Organico a fine periodo Numero 7.433 7.337
Navi consegnate (***) Numero 8 5
Ratios 31.12.2016 31.12.2015
ROI Percentuale 8,4% (8,0%)
ROE Percentuale 1,6% (9,1%)
Totale indebitamento finanziario/ 0,7 0,6
Totale Patrimonio netto Numero
Posizione finanziaria netta/EBITDA Numero 0,4 n.a.

(*) Rapporto tra EBITDA e Ricavi e proventi

(**) Rapporto tra EBIT e Ricavi e proventi

(***) Numero navi di lunghezza superiore a 40 metri

n.a. Non applicabile

I dati percentuali contenuti nella presente Relazione sono calcolati prendendo a riferimento importi espressi in Euro migliaia.

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI

Di seguito si riportano gli schemi di Conto economico, Struttura patrimoniale, Rendiconto finanziario e Posizione finanziaria netta riclassificati, utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione. Si rimanda a quanto riportato nella relazione sulla gestione del bilancio consolidato per la definizione degli indicatori alternativi di performance utilizzati dal management.

Per la riconciliazione tra gli schemi riclassificati e quelli di bilancio si rimanda alla apposita sezione.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi e proventi 2.986 2.522
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.374) (2.124)
Costo del personale (433) (416)
Accantonamenti (18) (5)
EBITDA 161 (23)
EBITDA margin 5,4% (0,9%)
Ammortamenti e svalutazioni (63) (54)
EBIT 98 (77)
EBIT margin 3,3% (3,1%)
Proventi ed (oneri) finanziari (28) (28)
Proventi ed (oneri) su partecipazioni 2 2
Imposte dell'esercizio (18) 20
Risultato d'esercizio ante proventi ed oneri estranei alla gestione
ordinaria e non ricorrenti
54 (83)
Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (48) (41)
Effetto fiscale su proventi e oneri estranei alla gestione e non ricorrenti 13 11
Risultato d'esercizio 19 (113)

Si descrivono di seguito le principali poste:

  • Ricavi e proventi: risultano pari a euro 2.986 milioni con un incremento del 18,4% rispetto al 2015.
  • EBITDA: è positivo per euro 161 milioni con un'incidenza sui ricavi (EBITDA margin) pari al 5,4%.
  • EBIT: è positivo per euro 98 milioni con un'incidenza sui ricavi (EBIT margin) pari al 3,3%.
  • Gestione finanziaria: presenta un valore negativo pari a euro 28 milioni originato dal saldo negativo dei Proventi ed oneri finanziari.
  • Gestione fiscale: presenta nel 2016 un saldo negativo per euro 18 milioni.
  • Risultato d'esercizio ante proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti: si attesta ad un valore positivo pari a euro 54 milioni, negativo per euro 83 milioni nel 2015.

  • Proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti: si registrano oneri pari a euro 48 milioni (euro 41 milioni nel 2015) relativi ad eventi non attinenti alla gestione ordinaria, tra cui principalmente i costi relativi al contezioso legale per amianto, i costi di ristrutturazione aziendale e gli oneri a carico Azienda per la Cassa Integrazione Guadagni oltre a Altri oneri o proventi di natura non ordinaria derivanti da eventi non ricorrenti relativi principalmente all'esito negativo di una sentenza legale per una disputa in corso con un armatore.

  • Risultato d'esercizio: si attesta ad un valore positivo pari a euro 19 milioni (negativo per euro 113 milioni nel 2015).
(Euro/milioni) 31.12.2016 30.12.2015
Attività immateriali 143 85
Immobili, impianti e macchinari 625 573
Partecipazioni 180 158
Altre attività e passività non correnti 14 (23)
Fondo Benefici ai dipendenti (54) (53)
Capitale immobilizzato netto 908 740
Rimanenze di magazzino e acconti 375 312
Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti 117 678
Construction loans (100) (120)
Crediti commerciali 1.048 500
Debiti commerciali (1.185) (1.006)
Fondi per rischi e oneri diversi (88) (75)
Altre attività e passività correnti 167 55
Capitale di esercizio netto 334 344
Capitale investito netto 1.242 1.084
Capitale sociale 863 863
Riserve e Utili 316 320
Patrimonio netto 1.179 1.183
Posizione finanziaria netta 63 (99)
Fonti di finanziamento 1.242 1.084

STRUTTURA PATRIMONIALE RICLASSIFICATA

La Struttura patrimoniale riclassificata della Società evidenzia un incremento del capitale investito netto (euro 158 milioni), dovuto ai seguenti fattori:

Capitale immobilizzato netto: presenta, complessivamente, un incremento pari ad euro 168 milioni. Si segnala, con riferimento alle principali voci che lo compongono, l'incremento del valore delle Attività immateriali per euro 58 milioni principalmente riconducibile ai progetti di sviluppo capitalizzati, l'incremento degli Immobili, impianti e macchinari per euro 52 milioni (per gli investimenti effettuati nel corso del 2016) e l'incremento della voce Partecipazioni per euro 22 milioni riconducibile per euro 9 milioni all'acquisto di un'ulteriore tranche per il 32,34% del capitale di Camper & Nicholsons International S.A., per euro 11 milioni all'aumento di capitale in Fincantieri Oil & Gas e per euro 2 milioni alla costituzione e al versamento del capitale sociale di Fincantieri Australia.

Capitale di esercizio netto: il valore del Capitale di esercizio netto risulta positivo per euro 334 milioni, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2015 per euro 10 milioni. In dettaglio le variazioni registrate: incremento delle Rimanenze di magazzino e acconti per euro 63 milioni per effetto della crescita dei volumi produttivi, i Lavori in corso su ordinazione si sono ridotti per euro 561 milioni quale effetto dell'andamento delle consegne del periodo e della dinamica delle fatture emesse rispetto all'avanzamento delle commesse; i Crediti commerciali sono aumentati per euro 548 milioni principalmente per effetto della fatturazione della rata finale di tre unità cruise in consegna nei primi tre mesi del 2017; i Debiti commerciali sono aumentati per euro 179 milioni per effetto della crescita dei volumi produttivi. Si segnala, infine, che le Altre attività e passività correnti al 31 dicembre 2016 sono aumentate di euro 112 milioni principalmente per effetto della riduzione del fair value negativo dei derivati su cambi, anche a seguito della chiusura dei contratti di copertura legati alle consegne effettuate nel periodo, e della variazione positiva degli Altri crediti. Si ricorda che, in considerazione delle caratteristiche operative dei construction loans e, in particolare, della circostanza che tali strumenti di credito sono ottenuti e possono essere utilizzati esclusivamente per finanziare le commesse a cui sono riferiti, gli stessi sono considerati dal management alla stregua degli anticipi ricevuti dai clienti e sono quindi classificati all'interno del Capitale di esercizio netto. Il saldo dei construction loans al 31 dicembre 2016, pari a euro 100 milioni, è finalizzato al finanziamento della costruzione di navi da crociera.

Il Patrimonio netto registra un decremento pari ad euro 4 milioni, determinato principalmente dall'effetto netto del positivo risultato del periodo (euro 19 milioni) e dalla variazione negativa della riserva di cash flow hedge.

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Liquidità 13 143
Crediti finanziari correnti 215 89
Debiti bancari correnti (280) (125)
Parte corrente dei finanziamenti da banche (104) (36)
Altri debiti finanziari correnti (42) (50)
Indebitamento finanziario corrente (426) (211)
Indebitamento finanziario corrente netto (198) 21
Crediti finanziari non correnti 548 549
Debiti bancari non correnti (113) (171)
Obbligazioni emesse (298) (298)
Altri debiti non correnti (2) (2)
Indebitamento finanziario non corrente (413) (471)
Posizione finanziaria netta (63) 99

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La Posizione Finanziaria Netta, che include i crediti finanziari non correnti, presenta un saldo negativo per euro 63 milioni. La Posizione finanziaria netta non ricomprende i construction loans che al 31 dicembre 2016 ammontano ad euro 100 milioni.

RENDICONTO FINANZIARIO RICLASSIFICATO

(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività operative 26 (214)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento (184) (122)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di finanziamento 27 153
Flusso monetario netto del periodo (131) (183)
Disponibilità liquide ad inizio periodo 143 326
Disponibilità liquide a fine periodo 12 143
(Euro/milioni) 31.12.2016 31.12.2015
Free cash flow (158) (336)

Il Rendiconto finanziario riclassificato evidenzia un Flusso monetario netto del periodo negativo per euro 131 milioni (contro euro 183 milioni di saldo negativo nel 2016) per effetto del Free cash flow (somma del flusso di cassa delle attività operative e del flusso di cassa delle attività di investimento) negativo per euro 158 milioni solo parzialmente compensato dall'attività di finanziamento (per euro 27 milioni).

Si segnala che il flusso di cassa generato dalle attività operative include i construction loans che hanno generato nell'anno flussi finanziari per circa euro 20 milioni.

INDICATORI ECONOMICI E FINANZIARI

Nella tabella che segue vengono riportati ulteriori indicatori economici e finanziari utilizzati dal management della Società per monitorare l'andamento dei principali indici aziendali nei periodi considerati. La tabella che segue evidenzia l'andamento dei principali indici di redditività e il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri per i periodi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015.

31.12.2016 31.12.2015
ROI (*) 8,4% (8%)
ROE (**) 1,6% (9,1%)
Totale indebitamento finanziario/Totale Patrimonio netto 0,7 0,6
Posizione finanziaria netta/EBITDA 0,4 n.a.
Posizione finanziaria netta/Totale Patrimonio netto 0,1 n.a.

(*) Rapporto tra EBIT e la media aritmetica del Capitale investito netto all'inizio e alla fine del periodo di riferimento

(**) Rapporto tra l'Utile del periodo e la media aritmetica del Totale Patrimonio netto all'inizio e alla fine del periodo di riferimento n.a. non applicabile

Il ROI e il ROE al 31 dicembre 2016 non sono immediatamente comparabili con quelli al 31 dicembre 2015 in quanto quelli del 2015 risentivano dei risultati negativi del periodo.

Il rapporto Totale indebitamento finanziario/Totale Patrimonio netto nel 2016 evidenzia un incremento per effetto principalmente dell'incremento dell'indebitamento finanziario (sia lordo che netto), dovuto all'assorbimento di risorse finanziarie necessarie a fronteggiare la crescita dei volumi produttivi.

Altre informazioni

RAPPORTI CON LA SOCIETÀ CONTROLLANTE E CON LE ALTRE SOCIETÀ DEL GRUPPO

A far data dal 3 luglio 2014 è cessata l'attività di direzione e coordinamento da parte di Fintecna S.p.A. principale azionista di FINCANTIERI S.p.A..

In ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento in materia di operazioni con parti correlate adottato con Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni, FINCANTIERI S.p.A. ha adottato, con efficacia dal 3 luglio 2014, la procedura che disciplina le Operazioni con Parti Correlate (la "Procedura Parti Correlate").

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 32 delle Note al bilancio 31 dicembre 2016.

ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE

Nel 2016 non sono state acquistate sul mercato azioni proprie.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione con quelli obbligatori

CONTO ECONOMICO

31.12.2016
31.12.2015
(Euro/milioni) Valori
schema
obbligatorio
Valori
schema
riclassificato
Valori
schema
obbligatorio
Valori
schema
riclassificato
A – Ricavi e proventi 2.986 2.522
Ricavi della Gestione 2.906 2.463
Altri Ricavi e Proventi 84 59
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (4)
B - Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.374) (2.124)
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.379) (2.132)
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti 5 8
C - Costo del personale (433) (416)
Costo del personale (434) (422)
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti 1 6
D - Accantonamenti (18) (5)
Accantonamenti (64) (32)
Ricl. a I – Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti 46 27
E – Ammortamenti e svalutazioni (63) (54)
Ammortamenti e svalutazioni (63) (54)
F – Proventi e (oneri) finanziari (28) (28)
Proventi ed (oneri) finanziari (28) (28)
G - Proventi e (oneri) su partecipazioni 2 2
Proventi e (oneri) su partecipazioni 2 2
H - Imposte dell'esercizio (18) 20
Imposte sul reddito (5) 31
Ricl. L - Effetto fiscale (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (13) (11)
I - Proventi ed (oneri) estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (48) (41)
Ricl. da A - Ricavi e proventi 4
Ricl. da B - Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (5) (8)
Ricl. da C - Costo del personale (1) (6)
Ricl. da D - Accantonamenti (46) (27)
L - Effetto fiscale su proventi e oneri estranei alla gestione ordinaria
e non ricorrenti
13 11
Ricl. da H – Imposte dell'esercizio 13 11
Risultato d'esercizio 19 (113)

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/milioni) Valori parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
A) Attività immateriali 143 85
Attività immateriali 143 85
B) Immobili, impianti e macchinari 625 573
Immobili, impianti e macchinari 625 573
C) Partecipazioni 180 158
Partecipazioni 180 158
D) Altre attività e passività non correnti 14 (23)
Derivati attivi 1 1
Altre attività non correnti 68 6
Altre passività (18) (21)
Derivati passivi (37) (9)
E) Fondo Benefici ai dipendenti (54) (53)
Fondo benefici ai dipendenti (54) (53)
F) Rimanenze di magazzino e acconti 375 312
Rimanenze di magazzino e acconti 375 312
G) Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti 117 678
Attività per lavori in corso su ordinazione 726 1.247
Passività per lavori in corso e anticipi da clienti (609) (569)
H) Construction Loans (100) (120)
Construction Loans (100) (120)
I) Crediti commerciali 1.048 500
Crediti commerciali e altre attività correnti 1.235 647
Ricl. a N) Altre Attività (187) (147)
L) Debiti commerciali (1.185) (1.006)
Debiti commerciali e altre passività correnti (1.311) (1.114)
Ricl. a N) Altre passività 126 108
M) Fondi per rischi e oneri diversi (88) (75)
Fondi per rischi e oneri (88) (75)
N) Altre attività e passività correnti 167 55
Imposte differite attive 104 106
Crediti per imposte dirette 19 27
Derivati attivi 2 3
Ricl. da I) Altre attività correnti 187 147
Derivati passivi (19) (120)
Ricl. da L) Altre passività correnti (126) (108)
CAPITALE INVESTITO NETTO 1.242 1.084
O) Patrimonio netto 1.179 1.183
P) Posizione finanziaria netta 63 (99)
FONTI DI FINANZIAMENTO 1.242 1.084

bilancio separato fincantieri s.p.a.

pagina
212 Situazione patrimoniale-finanziaria
213 Conto economico complessivo
214 Prospetto dei movimenti di patrimonio netto
215 Rendiconto finanziario

Situazione patrimoniale-finanziaria

(Euro) Nota 31.12.2016 di cui correlate
Nota 32
31.12.2015 di cui correlate
Nota 32
ATTIVO
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali 6 142.986.924 85.188.764
Immobili, impianti e macchinari 7 624.930.549 1.987.500 572.825.019
Partecipazioni 8 179.671.957 157.731.222
Attività finanziarie 9 568.800.559 485.542.509 578.128.581 488.205.393
Altre attività 10 68.067.754 62.000.000 5.727.299
Imposte differite attive 11 104.279.491 105.592.644
Totale attività non correnti 1.688.737.234 1.505.193.529
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze di magazzino e acconti 12 374.502.677 97.994.835 311.907.308 72.230.332
Attività per lavori in corso su ordinazione 13 725.718.994 1.246.984.151
Crediti commerciali e altre attività 14 1.235.373.089 145.134.927 647.183.495 156.421.071
Crediti per imposte dirette 15 19.088.383 27.309.211
Attività finanziarie 16 224.892.430 213.821.666 99.212.419 86.850.705
Disponibilità liquide 17 12.628.959 143.128.110
Totale attività correnti 2.592.204.532 2.475.724.694
TOTALE ATTIVO 4.280.941.766 3.980.918.223
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 18 862.980.726 862.980.726
Riserve e risultati portati a nuovo 18 316.127.022 320.127.155
Totale Patrimonio netto 1.179.107.748 1.183.107.881
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri 19 88.372.280 75.029.613
Fondi benefici ai dipendenti 20 54.034.755 52.853.044
Passività finanziarie 21 470.352.976 49.769.278 506.522.272 30.163.781
Altre passività 22 17.402.461 21.071.870
Totale passività non correnti 630.162.472 655.476.799
PASSIVITÀ CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri 19
Passività per lavori in corso su ordinazione 23 608.665.947 568.505.246
Debiti commerciali e altre passività correnti 24 1.311.215.533 144.151.651 1.114.283.938 121.547.751
Debiti per imposte dirette 25
Passività finanziarie 26 551.790.066 98.216.931 459.544.359 73.318.142
Totale passività correnti 2.471.671.546 2.142.333.543
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 4.280.941.766 3.980.918.223

Conto economico complessivo

(Euro) Nota 2016 di cui correlate
Nota 32
2015 di cui correlate
Nota 32
Ricavi della gestione 27 2.906.318.919 303.413.401 2.462.214.425 413.045.095
Altri ricavi e proventi 27 84.643.776 11.552.455 59.287.956 11.263.132
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi
- di cui non ricorrenti
28
32
(2.379.417.763)
(389.000)
(237.233.136) (2.132.127.739)
(4.973.026)
Costo del personale
- di cui non ricorrenti
28
32
(434.199.489)
(236.744)
(422.291.131)
(3.436.687)
Ammortamenti e svalutazioni 28 (62.644.300) (53.868.568)
Accantonamenti 28 (64.237.956) (31.351.485)
Proventi finanziari 29 23.988.927 10.566.772 30.096.245 7.937.738
Oneri finanziari 29 (51.715.156) (2.069.718) (58.426.015) (2.083.691)
Proventi/(oneri) su partecipazioni 30 1.500.000 1.997.913
Imposte 31 (5.563.506) 31.736.034
UTILE / (PERDITA) D'ESERCIZIO (A) 18.673.452 (112.732.365)
Altri Utili/(Perdite) al netto dell'effetto fiscale
Utili/(Perdite) da rimisurazione passività piani
per dipendenti a benefici definiti
18-20 (1.481.498) 1.872.423
Componenti non riclassificabili in periodi successivi
nell'Utile/(Perdita) d'esercizio al netto
dell'effetto fiscale
(1.481.498) 1.872.423
Parte efficace degli Utili/(Perdite) sugli strumenti
di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge)
4-18 (21.192.087) (1.691.853)
Totale Utili/(Perdite) riclassificabili nell'Utile/(Perdita)
d'esercizio al netto dell'effetto fiscale
(21.192.087) (1.691.853)
Totale altri Utili/(Perdite)
al netto dell'effetto fiscale (B)
18 (22.673.585) 180.570
TOTALE UTILE/(PERDITA)
COMPLESSIVO D'ESERCIZIO (A) + (B)
(4.000.133) (112.551.795)

Prospetto dei movimenti di patrimonio netto

(Euro/migliaia) Nota Capitale
sociale
Riserve e risultati
portati a nuovo
Totale
1.1.2015 18 862.981 432.678 1.295.659
Aumento Capitale sociale
Distribuzione dividendi
Altre variazioni/arrotondamenti
Totale transazioni con azionisti
Utile netto dell'esercizio (112.732) (112.732)
Altre componenti del Conto economico complessivo 181 181
Totale risultato complessivo dell'esercizio (112.551) (112.551)
31.12.2015 18 862.981 320.127 1.183.108
Aumento Capitale Sociale
Distribuzione dividendi
Altre variazioni/arrotondamenti
Totale transazioni con azionisti
Utile netto dell'esercizio 18.673 18.673
Altre componenti del Conto economico complessivo (22.673) (22.673)
Totale risultato complessivo dell'esercizio (4.000) (4.000)
31.12.2016 18 862.981 316.127 1.179.108

Rendiconto finanziario

(Euro/migliaia) Nota 31.12.2016 31.12.2015
FLUSSO MONETARIO NETTO DA ATTIVITÀ D'ESERCIZIO 33 46.076 (333.860)
- di cui parti correlate (55.862) (59.336)
Investimenti in:
- attività immateriali (72.182) (33.632)
- immobili, impianti e macchinari (101.953) (78.334)
- partecipazioni (10.411) (10.997)
Disinvestimenti in:
- attività immateriali 39 984
- immobili, impianti e macchinari 562 105
- partecipazioni 4
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (183.945) (121.870)
Variazione debiti a medio/lungo termine
- erogazioni 45.790 171.805
- rimborsi (35.415) (145.683)
Variazione crediti a medio lungo termine
- erogazioni (7.500)
- rimborsi
Variazione debiti verso banche a breve
- erogazioni 1.990.204 245.050
- rimborsi (1.856.597) (15.238)
Variazione altri debiti/crediti finanziari (136.426) 31.056
Variazione crediti/debiti da strumenti finanziari di negoziazione (186) (6.963)
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO 7.370 272.527
- di cui parti correlate (79.805) 47.732
FLUSSO MONETARIO NETTO DELL'ESERCIZIO (130.499) (183.203)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE AD INIZIO PERIODO 143.128 326.331
DISPONIBILITÀ LIQUIDE A FINE PERIODO 12.629 143.128

note al bilancio separato

pagina
218 Nota 1 - forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
221 Nota 2 - Bilancio Consolidato
222 Nota 3 - principi contabili
234 Nota 4 - gestione dei rischi finanziari
242 Nota 5 - sensitivity analysis
243 Nota 6 - attività immateriali
244 Nota 7 - immobili, impianti e macchinari
245 Nota 8 - partecipazioni
248 Nota 9 - attività finanziarie non correnti
248 Nota 10 - altre attività non correnti
249 Nota 11 - imposte differite
250 Nota 12 - rimanenze di magazzino e acconti
251 Nota 13 - attività per lavori in corso su ordinazione
251 Nota 14 - crediti commerciali e altre attività correnti
252 Nota 15 - crediti per imposte dirette
254 Nota 16 - attività finanziarie correnti
254 Nota 17 - disponibilità liquide
255 Nota 18 - patrimonio netto
258 Nota 19 - fondi per rischi e oneri
259 Nota 20 - fondo benefici a dipendenti
260 Nota 21 - passività finanziarie non correnti
263 Nota 22 - altre passività non correnti
264 Nota 23 - passività per lavori in corso su ordinazione
264 Nota 24 - debiti commerciali e altre passività correnti
265 Nota 25 - debiti per imposte dirette
265 Nota 26 - passività finanziarie correnti
266 Nota 27 - ricavi e proventi
267 Nota 28 - costi operativi
270 Nota 29 - proventi e oneri finanziari
270 Nota 30 - proventi e oneri da partecipazioni
271 Nota 31 - imposte
272 Nota 32 - altre informazioni
286 Nota 33 - flusso monetario da attività di esercizio
287 Nota 34 - eventi successivi al 31 dicembre 2015

Nota 1 – forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale

NOTIZIE SULLA SOCIETÀ

FINCANTIERI S.p.A. (di seguito "Fincantieri", la "Società") è una società per azioni con sede legale in Trieste (Italia), Via Genova 1, ed è quotata presso il Mercato Telematico Azionario (MTA), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Al 31 dicembre 2016 il Capitale Sociale della Società, pari a euro 862.980.725,70 era detenuto per il 71,6% dalla Fintecna S.p.A.; la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati nessuno dei quali in quota rilevante superiore o uguale al 2%. Si segnala che il Capitale Sociale di Fintecna S.p.A. è detenuto al 100% da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (di seguito anche "CDP") che a sua volta è detenuta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'80,1% del suo Capitale sociale.

STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO

Nel 2008 la Fincantieri si è avvalsa della facoltà prevista dal D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, che disciplina l'esercizio delle opzioni previste dall'articolo 5 del Regolamento Europeo n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.

SCHEMI DI BILANCIO

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione patrimonialefinanziaria è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto economico complessivo lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il Rendiconto finanziario il metodo di rappresentazione indiretto. Si precisa inoltre che la Società ha applicato quanto stabilito dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in materia di schemi di bilancio. Inoltre, con riferimento al Conto economico complessivo, è stata modificata la composizione delle voci Proventi ed oneri non ricorrenti in base ai chiarimenti forniti della Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015 e alcune voci, sebbene ritenute estranee alla gestione ordinaria, sono state escluse dal dettaglio delle voci non ricorrenti e i relativi dati comparativi sono stati riesposti.

VALUTA FUNZIONALE

La Fincantieri redige il Bilancio separato in Euro. Le Note di commento al bilancio sono espresse in Euro/migliaia. Quando casi specifici lo richiedono è esplicitamente indicata, se diversa da Euro/ migliaia, l'unità monetaria di esposizione.

REVISIONE CONTABILE

Sulla base della delibera assembleare del 28 febbraio 2014 il Bilancio è soggetto all'esame della Società di revisione "PricewaterhouseCoopers", alla quale è stato conferito l'incarico di revisione legale dei conti per il novennio 2013-2021.

BASE DI PREPARAZIONE

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards (IAS)", tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee (SIC)" che, alla data di approvazione del Bilancio separato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002 e dalla comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 in materia di informativa societaria.

In particolare si rileva che gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente documento.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2016

Di seguito sono brevemente descritti gli emendamenti, improvements e interpretazioni, applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2016. L'applicazione di tali principi/interpretazioni, ove applicabili, non ha comportato effetti significativi sul presente Bilancio consolidato. Sono esclusi dall'elenco i principi e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dalla Società.

In data 12 dicembre 2013, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRSs 2010-2012 Cycle" (applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015) e in data 25 settembre 2014 il documento "Annual Improvements to IFRSs 2012-2014 Cycle (applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016) come parte del programma di miglioramenti annuali ai princìpi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS.

In data 21 novembre 2013, lo IASB ha emesso il documento "Defined Benefit Plans: Employee Contributions (Amendments to IAS 19 Employee Benefits)". Le modifiche apportate allo IAS 19 consentono (ma non rendono obbligatoria) la contabilizzazione in diminuzione del current service cost del periodo dei contributi corrisposti dai dipendenti o da terze parti, che non siano correlati al numero di anni di servizio, in luogo dell'allocazione di tali contributi lungo l'arco temporale in cui il servizio è reso.

In data 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto: Rilevazione dell'acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto, che prevedono che un'entità adotti i principi contenuti nell'IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili delle acquisizioni di Partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business.

In data 12 maggio 2014, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 38 - Attività immateriali. Lo IASB ha chiarito che l'utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare l'ammortamento di un bene non sia appropriato in quanto i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo di un bene generalmente riflette fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dal bene. Lo IASB ha inoltre chiarito che si presume che i ricavi generalmente non siano una base adeguata per misurare il consumo dei benefici economici generati da un'attività immateriale. Tale presunzione, tuttavia, può essere superata in determinate circostanze limitate.

In data 12 agosto 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 27 – Bilancio separato. L'obiettivo è quello di permettere la valutazione delle partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures secondo il metodo del Patrimonio netto anche nel bilancio separato.

In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 1. L'obiettivo è quello di chiarire alcuni dubbi circa gli obblighi di presentazione e di informativa e assicurare che le società possano utilizzare il giudizio professionale nel definire quali informazioni pubblicare nel proprio bilancio concentrandosi sulle informazioni rilevanti.

In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28. L'obiettivo è quello di chiarire: i) la modalità di contabilizzazione per le investment entities; ii) l'esenzione dal presentare il bilancio consolidato per le società che controllano le investment entities e iii) la modalità con cui una società che non è una investment entites deve applicare la valutazione col metodo del Patrimonio netto di una investment entity.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora adottati ma applicabili in via anticipata

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso il principio IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti, che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si aspetta di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque step. Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l'ammontare, i tempi e l'incertezza circa i ricavi e i flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2018 e sostituirà i principi contabili IAS 18, per quanto riguarda i contratti di vendita di beni e servizi, e lo IAS 11, per quanto riguarda i contratti di costruzione. È prevista la facoltà di adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2016 a cui però Fincantieri non ha aderito. Da un'analisi preliminare sui principali contratti di vendita in essere, la Società non si aspetta un impatto significativo derivante dall'applicazione del nuovo principio contabile sul riconoscimento dei ricavi.

In data 24 luglio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari. La serie di modifiche apportate dal nuovo principio sostituiscono le disposizioni dello IAS 39 ed introducono un approccio logico per la classificazione e la valutazione degli strumenti finanziari basato sulle caratteristiche dei flussi finanziari e sul modello di business secondo cui l'attività è detenuta, un unico modello per l'impairment delle attività finanziarie basato sulle perdite attese e un sostanziale rinnovato approccio per l'hedge accounting. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2018. È prevista la facoltà di adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2016 a cui però Fincantieri non ha aderito. La Società sta valutando il metodo di implementazione e l'impatto del nuovo principio sul proprio bilancio consolidato. Da un'analisi preliminare con particolare riferimento alla classificazione e all'hedge accounting non si prevedono impatti significativi sul bilancio della Società.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni già emessi ma non ancora in vigore

Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ma non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati dall'Unione Europea e pertanto non applicabili per la redazione dei bilanci che chiudono al 31 dicembre 2016. Sono esclusi dall'elenco i principi e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dalla Società.

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il principio IFRS 16 - Leases, che sostituisce lo IAS 17 sul leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: è stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario ed introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio è valido dal 1 gennaio 2019, ma l'applicazione anticipata è consentita per le aziende che applicano anche l'IFRS 15 - Ricavi da contratti con Clienti.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 10 – Bilancio consolidato e allo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint ventures. L'obiettivo è quello di chiarire la modalità di contabilizzazione dei risultati legati alle cessioni di asset tra le società di un gruppo e le società collegate e joint ventures. Il processo di omologazione di tali emendamenti è stato sospeso e la relativa data di applicazione è stata rinviata a data futura da definirsi.

In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 12 – Iscrizione delle imposte anticipate sulle perdite non realizzate. Tali modifiche hanno lo scopo di chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017. È consentita l'applicazione anticipata.

In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 7 - Disclosure initiative. Lo scopo è quello di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie nelle relazioni finanziarie e a risolvere alcune criticità segnalate dagli operatori. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017.

In data 12 aprile 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti sull'IFRS 15 – Ricavi da contratti con i clienti – allo scopo di fornire alcuni approfondimenti sull'identificazione delle performance obligations, sulla contabilizzazione dei ricavi per licenze su proprietà intellettuali e sulla valutazione principal versus agent. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018.

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti sull'IFRS 2 – Classificazione e valutazione delle transazioni basate su azioni. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'IFRIC 22 - Operazioni in valuta estera e anticipi – il quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o ricevuto in anticipo. Tale interpretazione è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari – con lo scopo di disciplinare i trasferimenti a e da investimenti immobiliari. Più in particolare, viene definito se una proprietà in fase di costruzione o di sviluppo iscritta nel magazzino possa essere trasferita negli investimenti immobiliari se vi è stato un evidente cambiamento d'uso. Tali emendamenti sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato diverse modifiche agli standards volte a chiarire alcune disposizioni riguardanti l'IFRS 1, l'IFRS 12 e lo IAS 28, applicabili a partire dal 1° gennaio 2018.

Nota 2 - Bilancio Consolidato

La Società a partire dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2007 si è avvalsa della facoltà prevista dall'art. 3 del D.Lgs. 28.2.2005 n. 38, redigendo il Bilancio consolidato in base ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

Anche il Bilancio consolidato di Gruppo è assoggettato all'esame della Società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers.

Nota 3 - principi contabili

1. ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle attività immateriali sono capitalizzati ad incremento dell'immobilizzazione stessa. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamente soltanto se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali sono soggette ad ammortamento tranne quando hanno vita utile indefinita. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile. Per i criteri utilizzati nell'individuazione e determinazione di eventuali perdite di valore delle attività immateriali si rimanda al sotto riportato paragrafo 3.

1.1 Concessioni, licenze, marchi e diritti similari

Le Concessioni, licenze, e diritti similari, derivanti da una acquisizione, sono rilevate ai valori correnti alla data in cui la stessa è avvenuta e vengono sistematicamente ammortizzati prendendo a riferimento il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e quello di titolarità del diritto. I marchi considerati a vita utile indefinita non sono ammortizzati, ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di avere subito

una perdita di valore, a verifiche per determinare eventuali perdite di valore.

1.2 Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati a Conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. I costi per lo sviluppo di nuovi prodotti e processi di lavorazione quando vengono capitalizzati sono iscritti tra le attività immateriali solo se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte:

  • il progetto è chiaramente identificato e i costi ad esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera attendibile;
  • è dimostrata la fattibilità tecnica del progetto;
  • è dimostrata l'intenzione di completare il progetto e di vendere i beni immateriali generati dal progetto;
  • esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l'utilità dell'immobilizzazione immateriale;

sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto. Sono ammortizzati lungo il periodo in cui i ricavi futuri attesi si manifesteranno a fronte del medesimo progetto. La vita utile varia a seconda del progetto ed è compresa fra i 5 e i 10 anni.

1.3 Diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere dell'ingegno

L'ammortamento dei Diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere di ingegno è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo sostenuto per l'acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile. L'ammortamento dei costi per le licenze software viene effettuato in 3 anni con il metodo lineare.

2. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Gli Immobili, impianti e macchinari (di seguito anche "attività materiali") sono valutati al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle attività materiali sono capitalizzati ad incremento dell'immobilizzazione stessa.

I beni gratuitamente devolvibili sono iscritti al costo, inclusivo di eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie, al netto dell'ammortamento, correlato alla minore tra la vita utile stimata del bene e la durata delle singole concessioni, e al netto dei costi di smantellamento e rimozione del bene.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa categoria sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene cui si riferiscono. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono, invece, direttamente imputati a Conto economico quando sostenuti. Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato a Conto economico.

Le attività materiali possedute in virtù di contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati utilizzando il criterio e le vite utili sotto indicate per i beni di proprietà.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a Conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Gli ammortamenti sono imputati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach. La vita utile stimata dalla Società per le varie categorie di attività materiali è la seguente:

CATEGORIE VITA UTILE (anni)
Fabbricati industriali e bacini in muratura 33
Impianti e macchinari 7 - 25
Attrezzature 4
Beni gratuitamente devolvibili Minore tra la vita utile e la durata del contratto di concessione
Migliorie su beni di terzi Minore tra la vita utile e la durata del contratto di locazione
Altri beni 4 - 33

I terreni non sono ammortizzati. La vita utile delle attività materiali ed il loro valore residuo sono rivisti e aggiornati, ove necessario, almeno alla chiusura di ogni esercizio.

Per i criteri utilizzati nell'individuazione e determinazione di eventuali perdite di valore delle attività materiali si rimanda al sotto riportato paragrafo 3.

3. PERDITE DI VALORE DI ATTIVITÀ NON FINANZIARIE

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali e immateriali sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione rispetto al relativo valore contabile a Conto economico. Un'attività immateriale con vita utile indefinita, ad esempio l'avviamento, non è ammortizzata ma è sottoposta ad impairment test ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso è determinato al netto dell'effetto fiscale, applicando un tasso di sconto post-tax, in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte. Una riduzione di valore è riconosciuta a Conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività è superiore al valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività, ad esclusione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

4. PARTECIPAZIONI

4.1 Partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture

Sono imprese controllate le imprese su cui la Società ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie e operative al fine di ottenerne i relativi benefici. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria, considerando anche i diritti di voto potenziali, correntemente esercitabili o convertibili alla data di bilancio.

Sono imprese collegate le imprese su cui la Società esercita un'influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa pur non avendone il controllo; l'influenza notevole si presume quando Fincantieri detiene, direttamente o indirettamente, tra il 20% ed il 50% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria, considerando anche i diritti di voto potenziali, correntemente esercitabili o convertibili alla data di bilancio.

In base all'IFRS 11 la classificazione degli investimenti in joint arrangements vengono distinti tra joint operations e joint venture in base ai diritti e alle obbligazioni contrattuali di ciascun investitore. Una joint operation è un accordo nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo, mentre una joint venture è un accordo nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo.

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate e in joint venture sono valutate al costo di acquisto eventualmente ridotto in presenza di perdite di valore. Qualora l'eventuale perdita di valore ecceda il valore contabile della partecipazione, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota di ulteriori perdite è rilevata come fondo del passivo nel caso in cui la Società abbia l'obbligo di risponderne. Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.

Nel caso di joint operations ciascuna parte di una joint operation rileva le specifiche attività su cui vanta diritti, le specifiche passività su cui vanta obblighi, inclusa l'eventuale quota di attività e passività condivisa con l'altra parte, i ricavi e i costi a questa direttamente imputabili in base ai termini del joint arrangement.

4.2 Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in società diverse da quelle controllate, collegate e joint venture (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) sono classificate tra le attività finanziarie non correnti e sono valutate al fair value, se determinabile, con imputazione degli effetti tra le componenti dell'Utile e Perdita complessivo fintanto che esse siano cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli Utili o le Perdite complessivi precedentemente rilevati tra le componenti dell'Utile e Perdita complessivo sono imputati a Conto economico del periodo. Le partecipazioni in società minori, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.

5. RIMANENZE DI MAGAZZINO E ACCONTI

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi di vendita. Il costo delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, e di consumo nonché dei prodotti finiti e merci è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.

Il costo di produzione include le materie prime, il costo del lavoro diretto e altri costi di produzione (sulla base della normale capacità operativa). Non sono inclusi nella valutazione delle rimanenze gli oneri finanziari.

I materiali a lento rigiro o comunque non più riutilizzabili nel normale ciclo produttivo vengono adeguatamente svalutati per allineare il valore a quello netto di realizzo.

6. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

I lavori in corso su ordinazione (di seguito anche "commesse") sono iscritti al valore dei corrispettivi contrattuali pattuiti, incrementati da eventuali contributi previsti da specifiche normative di legge ragionevolmente maturati alla data di bilancio, secondo il metodo della percentuale di completamento, tenuto conto dello stato di avanzamento raggiunto e dei rischi contrattuali attesi.

Un gruppo di commesse, con uno o più committenti, è contabilizzato come un singolo lavoro su ordinazione quando le commesse sono:

i) negoziate come un unico pacchetto;

ii) strettamente connesse che fanno parte, di fatto, di un progetto singolo con un margine di profitto globale; e

iii) realizzate simultaneamente o in sequenza continua.

Inoltre, nel caso in cui la commessa originaria i) preveda la costruzione di un bene ulteriore a discrezione del committente (opzione) oppure ii) è modificata per includere la costruzione di un ulteriore bene il cui prezzo è strettamente correlato alla commessa originaria, l'ulteriore bene è contabilizzato come commessa unica insieme alla commessa originaria.

Lo stato di avanzamento lavori è misurato con riferimento ai costi di commessa sostenuti alla data di bilancio in rapporto al totale dei costi stimati per la commessa stessa.

Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita a livello di margine industriale, questa viene riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa divenga ragionevolmente prevedibile.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti considerando i costi sostenuti sommati ai margini rilevati, dedotte le eventuali perdite attese, e al netto delle fatturazioni ad avanzamento lavori. Tale analisi viene effettuata commessa per commessa. Qualora il differenziale risulti positivo lo sbilancio è classificato tra le attività nella voce "attività per lavori in corso su ordinazione"; qualora invece tale differenziale risulti negativo lo sbilancio viene classificato tra le passività, alla voce "passività per lavori in corso su ordinazione".

La chiusura contabile delle commesse navali è collocata 3 mesi dopo la consegna della nave; per le navi destinate a corpi militari dello Stato la consegna si identifica con il rilascio del verbale di accettazione, se emesso successivamente.

7. PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le passività finanziarie relative ai finanziamenti ed altre obbligazioni a pagare diverse dagli strumenti derivati sono valutate al costo ammortizzato, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

I debiti e le altre passività sono classificati come passività correnti, salvo che la Società abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni almeno oltre i dodici mesi dalla data del bilancio. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Per i derivati si veda quanto riportato nel punto 8.5.

7.1 Operazioni di reverse factoring

Al fine di garantire l'accesso facilitato al credito per i propri fornitori, vista l'importanza che riveste per settore shipbuilding il network di fornitura, sono stati posti in essere accordi di factoring, tipicamente nella forma tecnica di reverse factoring. Sulla base delle strutture contrattuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere a propria discrezione i crediti vantati ad un istituto finanziatore ed incassarne l'ammontare prima della scadenza, inoltre il fornitore ha la possibilità di concedere ulteriori dilazioni rispetto ai tempi di pagamento previsti in fattura. Le dilazioni concesse possono essere sia di natura onerosa che non onerosa. In considerazione del fatto che la primaria obbligazione rimane verso il fornitore i rapporti mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commerciali.

8. ATTIVITÀ FINANZIARIE

La Società classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività al fair value con contropartita al Conto economico;
  • crediti e finanziamenti;
  • attività finanziarie detenute fino a scadenza;
  • attività finanziarie disponibili per la vendita.

8.1 Attività finanziarie al fair value con contropartita al Conto economico

Tale categoria include le attività finanziarie acquisite a scopo di negoziazione a breve termine, oltre agli strumenti derivati, per i quali si rimanda al paragrafo 8.5. Il fair value di tali strumenti viene determinato facendo riferimento al valore di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione: nel caso di strumenti non quotati lo stesso viene determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione comunemente utilizzate. Le variazioni di fair value degli strumenti appartenenti a tale categoria vengono immediatamente rilevate a Conto economico. La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese del management circa la loro negoziazione: sono incluse tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro i dodici mesi o quelle identificate come detenute a scopo di negoziazione.

8.2 Crediti e finanziamenti

In tale categoria sono inclusi i crediti (commerciali e finanziari), ivi inclusi i titoli di debito, non rappresentati da strumenti derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili e per cui non vi sia l'intento predeterminato di successiva vendita. Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value e, successivamente, valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le perdite di valore determinate attraverso impairment test sono rilevate a Conto economico.

Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stato effettuato l'impairment. Tali attività sono classificate come attività correnti, salvo che per le quote con scadenza superiore ai dodici mesi, che vengono incluse tra le attività non correnti.

8.3 Attività finanziarie detenute fino a scadenza

Sono inclusi in tale categoria gli strumenti finanziari, diversi dagli strumenti derivati, aventi pagamenti fissi o determinabili e non rappresentati da partecipazioni, a scadenza prefissata e per le quali la Società ha l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio sino alla scadenza stessa. Tali attività finanziarie sono contabilizzate sulla base della data di regolamento e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutate al costo di acquisizione, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, al netto di eventuali perdite di valore.

Sono classificate tra le attività correnti quelle la cui scadenza contrattuale è prevista entro i dodici mesi successivi. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le perdite di valore determinate attraverso impairment test sono rilevate a Conto economico. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato se non fosse stato effettuato l'impairment.

8.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita

In tale categoria sono incluse le attività finanziarie, non rappresentate da strumenti derivati, designate appositamente come rientranti in tale voce o non classificate in nessuna delle precedenti voci. Tali attività sono valutate al fair value, quest'ultimo determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio o delle situazioni infrannuali o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziaria, rilevandone le variazioni di valore con contropartita in una specifica riserva di Patrimonio netto ("riserva per attività disponibili per la vendita"). Tale riserva viene riversata a Conto economico solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta, o, nel caso di variazioni negative, quando si evidenzia che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata. La classificazione quale attività corrente o non corrente dipende dalle intenzioni del management e dalla reale negoziabilità del titolo stesso: sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso nei successivi dodici mesi. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le variazioni di valore negative precedentemente rilevate nella riserva di Patrimonio netto vengono riversate a Conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione applicabile solo a strumenti finanziari non rappresentativi di equity.

8.5 Derivati

Gli strumenti derivati perfezionati dalla Società sono volti a fronteggiare da un lato l'esposizione al rischio di cambio attinente prevalentemente i contratti di vendita e, in misura inferiore, quelli di approvvigionamento denominati in valute diverse dalle valute funzionali, dall'altro il rischio di tasso sui finanziamenti e infine il rischio di fluttuazione dei prezzi di alcune commodities.

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono inizialmente contabilizzati al fair value e, se gli strumenti derivati non sono contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono trattate quale componente operativa o finanziaria del risultato dell'esercizio in relazione alla natura dello strumento. Se invece gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value sono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Per ciascuno strumento finanziario derivato identificato come strumento di copertura, viene documentata la sua relazione con l'oggetto della copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. L'efficacia di ciascuna copertura è verificata sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita. Generalmente una copertura è considerata altamente "efficace" se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value nel caso di fair value hedge o dei flussi di cassa attesi nel futuro nel caso di cash flow hedge dell'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura.

Quando la copertura riguarda le variazioni di fair value di attività o passività iscritte in bilancio (fair value hedge), sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura, sia le variazioni dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico.

Nel caso di copertura finalizzata a neutralizzare il rischio di variazioni nei flussi di cassa futuri originati dall'esecuzione futura di operazioni previste come altamente probabili alla data di riferimento del bilancio (cash flow hedge), le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, tra le componenti dell'Utile e Perdita complessivo. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è riversata a Conto economico fra le componenti operative. Qualora la copertura non sia perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata a Conto economico. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della voce "riserve" relativa a tale strumento viene immediatamente riversata nel Conto economico dell'esercizio. Viceversa, nel caso lo strumento derivato sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la parte della voce "riserve" rappresentativa delle variazioni di fair value dello strumento, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente dell'Utile e Perdita complessivo ed è riversata a Conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi degli effetti economici dell'operazione originariamente oggetto della copertura. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi tra le componenti dell'Utile e Perdita complessivo sono rilevati immediatamente a Conto economico.

Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura del periodo. Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria: in particolare, il fair value degli interest rate swap è misurato attualizzando i flussi di cassa attesi, mentre il fair value dei forward su cambi è determinato sulla base dei tassi di cambio di mercato alla data di riferimento e ai differenziali di tasso attesi tra le valute interessate.

Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: attività e passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base dei prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per attività o passività identiche;
  • Livello 2: attività e passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al Livello 1 ma osservabili direttamente o indirettamente (quali principalmente: tassi di cambio di mercato alla data di riferimento, differenziali di tasso attesi tra le valute interessate e volatilità dei mercati di riferimento, tassi di interesse e prezzi delle commodities);
  • Livello 3: attività e passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Le attività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto e la società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso ed il relativo controllo.

9. CONTRIBUTI DA STATO E DA ALTRI ENTI PUBBLICI

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti.

9.1 Contributi in conto capitale

I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a Immobili, impianti e macchinari sono registrati come ricavi differiti nella voce Altri debiti delle passività non correnti. Il ricavo differito è imputato a Conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo ricevuto è direttamente riferibile.

9.2 Contributi in conto esercizio

I contributi diversi dai contributi in conto capitale sono accreditati al Conto economico nella voce Altri ricavi e proventi.

10. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce relativa a disponibilità liquide e mezzi equivalenti include cassa e conti correnti bancari e depositi rimborsabili a richiesta e altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

11. BENEFICI AI DIPENDENTI

La Società ha in essere sia piani a contribuzione definita che piani a benefici definiti.

Un piano a contribuzione definita è un piano al quale si partecipa mediante versamenti fissi a soggetti terzi gestori di fondi e, in relazione al quale, non vi sono obblighi legali o di altro genere a pagare ulteriori contributi qualora il fondo non abbia sufficienti attività per far fronte agli obblighi nei confronti dei dipendenti per il periodo in corso e per i precedenti. Per i piani a contribuzione definita, si versano contributi, volontari o stabiliti contrattualmente, a fondi pensione assicurativi pubblici e privati. I contributi sono iscritti come costi del personale secondo il principio della competenza economica.

Un piano a benefici definiti è un piano non classificabile come piano contributivo. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti italiani ai sensi dell'articolo 2120 del codice civile e tenuto conto della riforma di tale istituto intervenuta nel 2007.

L'importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione unitaria del credito, utilizzando per l'attualizzazione un tasso di interesse che rifletta il rendimento di mercato di titoli con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione. Il calcolo riguarda il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati senza tenere conto di ipotesi su futuri incrementi salariali. Infatti a seguito delle modifiche apportate alla regolamentazione del TFR dalla Legge del 27 dicembre 2006 n. 296, sono venuti meno i presupposti per considerare gli incrementi salariali futuri nelle ipotesi attuariali. Eventuali utili o perdite attuariali sono registrati direttamente tra le "Riserve da valutazione" incluse nel Patrimonio netto con il riconoscimento immediato delle stesse nel "Prospetto della redditività complessiva".

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 (che rientra nei programmi a contributi definiti) l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo) ed è determinata sulla base dei contributi dovuti. Non sussistono ulteriori passività a carico della Società.

12. FONDI PER RISCHI E ONERI

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a Conto economico alla voce "Oneri finanziari".

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

13. RICAVI, DIVIDENDI, ONERI E PROVENTI FINANZIARI

Relativamente ai ricavi originati dalle commesse in corso di lavorazione il relativo ammontare è rilevato secondo il criterio della percentuale di avanzamento. Quando è probabile che il totale dei costi di commessa superi il totale dei ricavi di commessa, la perdita potenziale è rilevata a Conto economico immediatamente.

Nel caso di contratti i cui corrispettivi sono espressi in valuta diversa dalla valuta funzionale, la conversione in valuta funzionale del ricavo maturato alla data di riferimento del bilancio è effettuata: i) al cambio di copertura (in caso di copertura del rischio cambio – vedi anche precedente Nota 8.5) o ii) in assenza di operazioni di copertura al cambio di fatturazione effettivo per la parte fatturata e per la parte da fatturare al cambio di fine periodo.

Non vengono acquisite a titolo definitivo le quote di corrispettivo trattenute dal committente, o comunque soggette a ripetizione, in forza di clausole contrattuali in quanto subordinate all'adempimento di obblighi successivi alla consegna.

I ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente, l'ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato e se ne prevede l'incasso.

I dividendi ricevuti dalle società partecipate sono riconosciuti a Conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto a riceverne il pagamento.

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a Conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono maturati.

14. IMPOSTE

Le imposte dell'esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le imposte differite attive (denominate anche "imposte anticipate"), incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le passività fiscali differite non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da Avviamento.

L'iscrizione di attività per imposte anticipate, incluse quelle derivanti da perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati, è effettuata quando il recupero è considerato probabile.

Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in società controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui la Società sia in grado di controllare l'annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.

Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a Patrimonio netto. Le imposte differite attive e passive sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce Altri costi.

15. USO DI STIME E DI VALUTAZIONI SOGGETTIVE

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni su stime basate sull'esperienza storica e di assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di Patrimonio netto ed il Rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente descritte, avuto riguardo ai settori di attività in cui opera la Società, le categorie maggiormente impattate dal ricorso a stime e a valutazioni e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari.

15.1 Riconoscimento dei ricavi relativi a lavori in corso su ordinazione

Analogamente ad altre grandi commesse pluriennali, il contratto di costruzione di una nave precede, talvolta in misura temporalmente molto rilevante, la realizzazione del prodotto. Sono ormai cadute in disuso le formule di revisione del prezzo contrattuale e anche la possibilità di ottenere extra-prezzi per aggiunte e varianti è limitata ai casi di consistenti modificazioni dello scopo di fornitura.

I margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento vengono riconosciuti ai conti economici degli esercizi di competenza in funzione dell'avanzamento; pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, degli incrementi ipotizzati, nonché dei ritardi, di extra-costi e di penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime, il management utilizza schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa finalizzati a monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la migliore stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

15.2 Fondi per rischi ed oneri

A fronte dei rischi legali e fiscali e dei contenziosi in essere sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la migliore stima, alla data, operata dal management. Tale stima deriva dall'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo.

15.3 Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di un imponibile fiscale negli esercizi futuri. La valutazione degli imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite attive dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte differite attive.

15.4 Impairment di attività

Le attività materiali e immateriali della Società sono assoggettate a impairment su base almeno annuale nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future (i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata).

Nota 4 - gestione dei rischi finanziari

La gestione dei rischi finanziari è prevalentemente svolta dall'Ente Finanza che identifica, valuta ed effettua le coperture dei rischi finanziari in stretta collaborazione con le unità operative della Società ed in conformità alle direttive stabilite dalla Direzione.

RISCHIO CREDITO

I crediti di cui FINCANTIERI S.p.A. è titolare sono sostanzialmente rappresentati da partite vantate verso armatori privati, a fronte delle commesse in costruzione, e verso lo Stato italiano a fronte sia di contributi da incassare che di forniture ai corpi militari.

Con particolare riguardo ai crediti commerciali che si originano verso armatori privati, l'Azienda monitora costantemente il merito creditizio delle controparti, l'esposizione e la puntualità degli incassi. Occorre evidenziare che nel settore cruise è previsto che la consegna della nave sia subordinata all'incasso del saldo prezzo. L'incremento dei crediti commerciali rispetto all'anno precedente è principalmente dovuto all'effetto della fatturazione della rata finale di tre unità cruise in consegna nei primi tre mesi del 2017.

L'esposizione creditoria al 31 dicembre 2016 e 2015 per classi di rischio e per valore nominale dei crediti, pertanto senza considerare eventuali svalutazioni apportate per perdite presunte, è rappresentata nelle tabelle che seguono.

31.12.2016
Scaduti
(Euro/migliaia) A
scadere
0 – 1
mese
1 – 4
mesi
4 – 12
mesi
Oltre 1
anno
Totale
Crediti commerciali:
- verso clienti Enti pubblici 16.201 7.237 42 2.466 13.456 39.402
- indiretti verso clienti Enti pubblici (*) 31.776 2.987 4 34.767
- verso clienti privati 798.446 7.585 26.692 15.827 50.422 898.972
TOTALE CREDITI COMMERCIALI 846.423 14.822 26.734 21.280 63.882 973.141
Contributi pubblici finanziati da BIIS 27.177 27.177
Contributi pubblici altri 1.652 1.652
Crediti verso società controllanti 27.881 27.881
Crediti verso società controllate 709.891 709.891
Crediti verso società a controllo congiunto 89.227 89.227
Crediti diversi 62.392 45.971 108.363
Crediti finanziari diversi 62.607 62.607
TOTALE LORDO 1.827.250 14.822 26.734 21.280 109.853 1.999.939
Fondo svalutazione (48.744)
TOTALE NETTO 1.951.195
Anticipi ratei e risconti 161.674
TOTALE 2.112.869
31.12.2015
Scaduti
(Euro/migliaia) A
scadere
0 – 1
mese
1 – 4
mesi
4 – 12
mesi
Oltre 1
anno
Totale
Crediti commerciali:
- verso clienti Enti pubblici 25.861 10.835 822 1.582 15.155 54.255
- indiretti verso clienti Enti pubblici (*) 37.899 6.168 7.183 51.250
- verso clienti privati 225.328 9.923 5.449 15.569 45.199 301.468
TOTALE CREDITI COMMERCIALI 289.088 20.758 12.439 17.151 67.537 406.973
Contributi pubblici finanziati da BIIS 34.110 34.110
Contributi pubblici altri 7.346 7.346
Crediti verso società controllanti 23.236 23.236
Crediti verso società controllate 586.821 586.821
Crediti verso società a controllo congiunto 106.236 106.236
Crediti diversi 46.382 45.955 92.337
Crediti finanziari diversi 61.339 61.339
TOTALE LORDO 1.154.558 20.758 12.439 17.151 113.492 1.318.398
Fondo svalutazione (49.371)
TOTALE NETTO 1.269.027
Anticipi ratei e risconti 83.724
TOTALE 1.352.751

(*) questa voce include i crediti verso clienti che hanno la gestione di commesse commissionate da Enti pubblici, i quali risultano quindi essere i sostanziali debitori.

RISCHIO LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità è legato alla capacità di fare fronte agli impegni derivanti dalle passività finanziarie.

Nel 2016 FINCANTIERI S.p.A. ha evidenziato una posizione finanziaria netta negativa per euro 63 milioni (positiva per euro 99 milioni del 2015).

Le principali voci debitorie, sono costituite dal prestito obbligazionario con scadenza 19 novembre 2018 per un valore nominale pari ad euro 300 milioni, dai finanziamenti in essere con gli istituti di credito, per la maggior parte finanziamenti a tasso agevolato concessi a fronte di progetti di ricerca ed investimenti, dai debiti bancari correnti correlati all'andamento del circolante e dagli altri debiti finanziari correnti tra cui i saldi dei conti corrente intercompany in essere con le società controllate e consolidate da FINCANTIERI S.p.A..

La tabella che segue mostra le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, diverse dai derivati, calcolate al lordo degli interessi che, a seconda dei finanziamenti, possono essere a tasso fisso o variabile.

31.12.2016
(Euro/migliaia) A
vista
Entro 1
anno
Tra 1 e 5
anni
Oltre 5
anni
Flussi
finanziari
contrattuali
Valore
contabile
Debiti verso società Controllante 3.931 32.859 17.767 54.557 53.437
Debiti verso società controllate 47.626 115.417 2.103 165.146 165.146
Debiti verso società a controllo congiunto 5.341 1.224 6.565 6.565
Debiti verso banche 15.775 465.843 60.582 4.539 546.739 541.003
Debiti verso BIIS 8.146 21.162 29.308 27.177
Debiti verso fornitori 203.859 723.388 25.085 952.332 952.332
Debiti verso fornitori per reverse factoring 102.037 102.037 102.037
Debito per obbligazioni 11.250 311.250 322.500 298.405
Altri debiti finanziari 339 1.359 321 2.019 1.985
Altri debiti 4.694 111.493 1.780 117.967 117.967
TOTALE 277.295 1.543.068 456.180 22.627 2.299.170 2.266.054
Anticipi ratei e risconti 28.270
TOTALE 2.294.324
31.12.2015
(Euro/migliaia) A
vista
Entro 1
anno
Tra 1 e 5
anni
Oltre 5
anni
Flussi
finanziari
contrattuali
Valore
contabile
Debiti verso società Controllante 3.199 17.286 13.481 33.966 33.201
Debiti verso società controllate 58.972 81.814 1.373 35 142.194 142.194
Debiti verso società a controllo congiunto 4.746 1.587 6.333 6.333
Debiti verso banche 1 154.999 263.011 5.761 423.772 416.944
Debiti verso BIIS 8.146 29.176 133 37.455 34.110
Debiti verso fornitori 220.439 651.929 23.334 895.702 895.702
Debiti verso fornitori per reverse factoring
Debito per obbligazioni 11.250 322.500 333.750 297.604
Altri debiti finanziari 12.050 1.212 849 14.111 14.060
Altri debiti 4.694 102.228 3.769 3 110.694 110.694
TOTALE 288.852 1.027.202 661.661 20.262 1.997.977 1.950.842
Anticipi ratei e risconti 21.275
TOTALE 1.972.117

RISCHIO DI MERCATO

I rischi finanziari della Società sono specificatamente riferiti al rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di attività/passività possano fluttuare a causa della variazione del tasso di cambio delle valute nelle quali sono denominate le transazioni commerciali o finanziarie della Società, della variazione dei tassi di interesse di mercato o della variazione del prezzo delle materie prime.

La Società, nel perseguire gli obiettivi aziendali, non intende assumere rischi di natura finanziaria. Laddove questo non sia possibile, la Società assume tali rischi esclusivamente se questi sono correlati all'attività caratteristica della Società neutralizzandone l'impatto (ove possibile) attraverso l'utilizzo di strumenti di copertura.

Per la copertura del rischio cambio, oltre agli strumenti finanziari, potrebbero, inoltre, essere stipulati contratti di finanziamento nella stessa valuta del contratto di vendita, oppure essere costituite disponibilità finanziarie nella medesima valuta dei contratti di approvvigionamento.

Rischio Cambio

L'esposizione al rischio valutario si manifesta in connessione alla stipula di contratti di costruzione navale denominati in valuta estera e, in misura residuale, con l'approvvigionamento di forniture in divise diverse dall'Euro.

Le operazioni di gestione del rischio cambio, per le quali vengono impiegati contratti a termine o strutture opzionali, vengono negoziate in funzione dell'orizzonte temporale di prevista manifestazione dei flussi in valuta estera; ove possibile, incassi e pagamenti denominati nella stessa valuta, vengono compensati.

La gestione è orientata verso un obiettivo di copertura totale dei flussi d'incasso, mentre si limita a quelli di entità più rilevante per i pagamenti.

Nel corso del 2016, FINCANTIERI S.p.A. è stata esposta al rischio cambio principalmente legato ad alcune commesse del mondo cruise. Tale rischio è stato mitigato mediante l'utilizzo dei succitati strumenti finanziari di copertura.

Rischio Tasso

Il rischio sul tasso di interesse è definito come segue:

  • incertezza dei flussi di cassa relativi alle attività e passività della Società derivanti dai cambiamenti nel tasso di interesse, rischio coperto mediante operazioni di tipo cash flow hedge;
  • variabilità del fair value delle attività e passività della Società a causa del cambiamento del valore di mercato del tasso di interesse, rischio coperto con strumenti di fair value hedge.

Le attività e passività esposte alla variazione del tasso di interesse sono sottoposte al primo rischio mentre le attività e passività a tasso fisso sono sottoposte al secondo rischio.

La Società nel 2009 ha attuato un'operazione di cash flow hedge su un finanziamento a tasso variabile finalizzato a rifinanziare con provvista a lungo termine il fabbisogno indotto dall'acquisizione di Fincantieri Marine Group LLC. In particolare, FINCANTIERI S.p.A. ha convertito il tasso variabile in un tasso fisso entrando in un interest rate swap.

Nel marzo del 2016, la Società ha negoziato un'ulteriore interest rate swap finalizzato a convertire da variabile a fisso il tasso di interesse relativo ad un nuovo finanziamento. Lo strumento derivato è stata contabilizzato in cash flow hedge.

Altri Rischi di Mercato

I costi di produzione sono influenzati dall'andamento dei prezzi delle principali materie prime utilizzate, come ad esempio l'acciaio, il rame ed i carburanti. La Società mitiga tali rischi adottando sia coperture contrattuali ove possibile e/o finanziarie. Nel corso del 2016, FINCANTIERI S.p.A. ha fissato, mediante contratti swap, il prezzo di acquisto di parte rilevante delle forniture di gasoil e fuel-oil fino al 2018.

GESTIONE DEL CAPITALE

L'obiettivo del Gruppo Fincantieri è la creazione di valore per gli Azionisti e il supporto allo sviluppo futuro, attraverso il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che consenta un'economica accessibilità alle fonti esterne di finanziamento.

FAIR VALUE DERIVATI

Le voci Altre attività finanziarie a breve e a lungo termine e Altre passività finanziarie a breve e a lungo termine includono le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari derivati come riportato nella seguente tabella:

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/migliaia) Fair value
positivo
Nozionale Fair value
negativo
Nozionale Fair value
positivo
Nozionale Fair value
negativo
Nozionale
DERIVATI CASH FLOW
HEDGE
Interest rate swap 81 19.000 374 12.000
Forward 1.338 32.492 32.532 1.929.648 2.361 215.225 70.328 600.626
Futures
Options
DERIVATI FAIR VALUE
HEDGE
Interest rate swap
Forward 17.433 254.267 1.543 225.059 45.947 296.905
Futures
Options
DERIVATI DI
COPERTURA PER CUI
NON SI APPLICA
L'HEDGE ACCOUNTING
Interest rate swap
Forward 326 7.994 1 102 111 15.125 293 9.481
Futures 1.689 11.467 1 106 4.339 16.932
Options 655 27.556
DERIVATI DI
NEGOZIAZIONE
Interest rate swap
Forward
Futures
Options 6.389 189.735 796 76.537 7.371 117.376

L'analisi delle scadenze degli strumenti finanziari derivati è rappresentata nelle tabelle di seguito riportate. I valori inclusi in tali tabelle rappresentano flussi futuri non attualizzati e che si riferiscono al solo valore intrinseco.

31.12.2016
(Euro/migliaia) Entro 1 anno Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO
Outflow 390.330 2.021.746 2.412.076
Inflow 371.586 1.837.140 2.208.726
GESTIONE DEL RISCHIO DI INTERESSE
Outflow 80 80
Inflow 8 8
GESTIONE DEL RISCHIO PREZZO SU COMMODITY
Outflow 7.821 3.752 11.573
Inflow 8.922 4.341 13.263
31.12.2015
(Euro/migliaia) Entro 1 anno Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO
Outflow 1.131.711 450.401 1.582.112
Inflow 1.015.253 433.592 1.448.845
GESTIONE DEL RISCHIO DI INTERESSE
Outflow 290 61 351
Inflow 3 3
GESTIONE DEL RISCHIO PREZZO SU COMMODITY
Outflow 13.667 3.265 16.932
Inflow 9.639 2.871 12.510

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato alla data di bilancio e utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario (Livello 2). In particolare il fair value dei forward è stato calcolato considerando il tasso di cambio e i tassi di interesse delle valute alla data di bilancio.

MOVIMENTAZIONE RISERVA DI COPERTURA (CASH FLOW HEDGE) E IMPATTO ECONOMICO DEGLI STRUMENTI DERIVATI

Di seguito si evidenzia una riconciliazione della Riserva di cash flow hedge e l'effetto economico complessivo degli strumenti derivati.

Effetto a
(Euro/migliaia) Lordo Imposte Netto Conto economico
1.1.2015 (248) 54 (194)
Variazione di fair value (2.743) 857 (1.886)
Utilizzi 248 (54) 194 (194)
Altri proventi/(oneri) per coperture rischi (49.088)
Proventi/(oneri) finanziari derivati di negoziazione
e componente tempo derivati di copertura
(12.912)
31.12.2015 (2.743) 857 (1.886) (62.194)
Variazione di fair value (31.587) 8.509 (23.078)
Utilizzi 2.743 (857) 1.886 (1.886)
Altri proventi/(oneri) per coperture rischi 4.743
Proventi/(oneri) finanziari derivati di negoziazione
e componente tempo derivati di copertura
11.393
31.12.2016 (31.587) 8.509 (23.078) 14.250

RAPPRESENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE PER CATEGORIE

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie ed il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del bilancio risulta come segue:

(Euro/migliaia) A B C D E F Totale Fair value
31.12.2016
Attività finanziarie - derivati 2.015 1.338 3.353 3.353
Attività finanziarie - altri 858.407 858.407 858.407
Crediti commerciali e altre attività correnti 1.235.373 1.235.373 1.235.373
Disponibilità liquide 12.629 12.629 12.629
Debiti e passività finanziarie - derivati (23.824) (32.612) (56.436) (56.436)
Debiti e passività finanziarie - altri (965.706) (965.706) (977.997)
Altri debiti non correnti (17.403) (17.403) (17.403)
Debiti commerciali e altre passività correnti (1.311.216) (1.311.216) (1.311.216)
31.12.2015
Attività finanziarie - derivati 2.450 2.361 4.811 4.811
Attività finanziarie - altri 678.256 678.256 678.256
Crediti commerciali e altre attività correnti 647.183 647.183 647.183
Disponibilità liquide 143.128 143.128 143.128
Debiti e passività finanziarie - derivati (58.605) (70.702) (129.307) (129.307)
Debiti e passività finanziarie - altri (836.758) (836.758) (851.020)
Altri debiti non correnti (21.072) (21.072) (21.072)
Debiti commerciali e altre passività correnti (1.114.284) (1.114.284) (1.114.284)

Legenda A = Attività e passività finanziarie al fair value rilevato direttamente a Conto economico

B = Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

C = Investimenti posseduti fino a scadenza

D = Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

E = Attività disponibili per la vendita

F = Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

La seguente tabella evidenzia gli strumenti finanziari che sono valutati al fair value al 31 dicembre 2016 e 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

(Euro/migliaia) Fair value
Livello 1
Fair value
Livello 2
Fair value
Livello 3
Totale
31.12.2016
Attività
Attività disponibili per la vendita
- Titoli di capitale
- Titoli di debito
Derivati di copertura 3.353 3.353
Derivati di negoziazione
Totale attività 3.353 3.353
Passività
Passività finanziarie al fair value
rilevato a Conto economico
Derivati di copertura 50.047 50.047
Derivati di negoziazione 6.389 6.389
Totale passività 56.436 56.436

Non vi sono attività o passività finanziarie classificate nel Livello 3. Nel corso dell'esercizio 2016 non vi sono stati trasferimenti tra i livelli di fair value.

(Euro/migliaia) Fair value
Livello 1
Fair value
Livello 2
Fair value
Livello 3
Totale
31.12.2015
Attività
Attività disponibili per la vendita
- Titoli di capitale
- Titoli di debito
Derivati di copertura 4.015 4.015
Derivati di negoziazione 796 796
Totale attività 4.811 4.811
Passività
Passività finanziarie al fair value
rilevato a Conto economico
Derivati di copertura 121.936 121.936
Derivati di negoziazione 7.371 7.371
Totale passività 129.307 129.307

Nota 5 - sensitivity analysis

RISCHIO DI CAMBIO

Relativamente al rischio di cambio, la Società ha effettuato la sensitivity analysis, sia includendo gli effetti dei derivati di copertura che l'esclusione dei medesimi, per stimare l'impatto sul risultato ante imposte di una variazione ragionevole dei principali tassi di cambio a cui la Società è maggiormente esposta rispetto alla valuta funzionale (rafforzamento/indebolimento della valuta estera rispetto a quella funzionale). Si segnala inoltre che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32. Le variazioni sui singoli tassi di cambio sono state valutate a partire dalla media della volatilità implicita a 6 mesi riscontrata nel corso del 2016 per i singoli tassi di cambio.

(Euro/milioni) Effetto
sul risultato
ante imposte
Effetto
sul Patrimonio netto al
lordo dell'effetto fiscale
Effetto
sul risultato
ante imposte
Effetto
sul Patrimonio netto al
lordo dell'effetto fiscale
31.12.2016 31.12.2015
Derivati di copertura inclusi
Rafforzamento valuta estera (27) (213) (31) (125)
Indebolimento valuta estera 19 171 12 89
Derivati di copertura esclusi
Rafforzamento valuta estera 5 5 5 5
Indebolimento valuta estera (2) (2) (4) (4)

RISCHIO TASSO DI INTERESSE

Analogamente è stata anche effettuata una sensitivity analysis relativamente all'impatto di una potenziale variazione generalizzata dei tassi d'interesse di riferimento di +/- 50 punti base su base annua. Gli effetti stimati sul Conto economico corrispondono ad un impatto negativo per euro 0,7 milioni nel caso di un aumento di 0,50% del livello dei tassi e ad un impatto nullo nel caso di una riduzione.

Nota 6 - attività immateriali

La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Diritti di brevetto
industriale e
Concessioni, Immobilizzazioni
(Euro/migliaia) Costi
di sviluppo
utilizzazione opere
dell'ingegno
licenze, marchi
e diritti similari
in corso e anticipi
a fornitori
Totale
- Costo storico 34.912 84.589 24.991 144.492
- Ammortamenti e
svalutazioni accumulati
(3.865) (79.077) (82.942)
Valore netto contabile
al 1.1.2015
31.047 5.512 - 24.991 61.550
Movimenti 2015
- Investimenti 1.671 647 31.314 33.632
- Alienazioni nette (980) (4) (984)
- Riclassifiche/Altro 12.979 852 (13.830) 1
- Ammortamenti (6.033) (2.977) (9.010)
Valore netto contabile finale 38.684 4.030 - 42.475 85.189
- Costo storico 48.385 85.502 42.475 176.362
- Ammortamenti e
svalutazioni accumulati
(9.701) (81.472) (91.173)
Valore netto contabile
al 31.12.2015
38.684 4.030 - 42.475 85.189
Movimenti 2016
- Investimenti 35.616 417 36.148 72.181
- Alienazioni nette (34) (34)
- Riclassifiche/Altro 26.508 3.466 (29.979) (5)
- Ammortamenti (10.876) (3.468) (14.344)
Valore netto contabile finale 89.932 4.445 - 48.610 142.987
- Costo storico 110.510 89.385 48.610 248.505
- Ammortamenti e
svalutazioni accumulati
(20.578) (84.940) (105.518)
Valore netto contabile
al 31.12.2016
89.932 4.445 - 48.610 142.987

Gli investimenti, effettuati nel corso del 2016 ammontano ad euro 72.181 migliaia (euro 33.632 migliaia nel 2015) e sono la prosecuzione dei progetti per lo sviluppo di nuove tecnologie a seguito della discontinuità di prodotto derivante dall'introduzione di nuovi regolamenti e dal notevole numero di nuove piattaforme prototipo per nave da crociera acquisite. La capitalizzazione è stata effettuata in considerazione dell'utilità pluriennale dei progetti che non esauriscono il loro beneficio sulla specifica nave ma saranno utilizzabili anche sulle future costruzioni. La parte rimanente riguarda invece lo sviluppo dei sistemi informativi a supporto dell'attività del Gruppo.

Nota 7 - immobili, impianti e macchinari

La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Terreni e Fabbricati
in locazione
Impianti,
macchinari e
attrezzature
Beni
gratuitamente
Manutenzione
straordinaria
Immobi
lizzazioni
in corso e
anticipi a
(Euro/migliaia) fabbricati finanziaria industriali devolvibili su beni di terzi Altri beni fornitori Totale
- Costo storico 276.619 804.702 150.267 21.164 143.704 83.714 1.480.170
- Ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(121.980) (605.719) (100.623) (17.222) (93.967) (939.511)
Valore netto contabile
al 1.1.2015
154.639 - 198.983 49.644 3.942 49.737 83.714 540.659
Movimenti 2015
- Investimenti 9.134 18.639 1.519 484 3.983 44.575 78.334
- Alienazioni nette (389) (435) (14) (472) (1.310)
- Altre variazioni/
riclassifiche
6.969 14.930 1.574 2.183 2.547 (28.203) -
- Ammortamenti (6.581) (29.918) (3.288) (708) (4.363) (44.858)
Valore netto contabile
finale
163.772 - 202.199 49.449 5.901 51.890 99.614 572.825
- Costo storico 290.954 825.685 153.311 23.831 149.123 99.614 1.542.518
- Ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(127.182) (623.486) (103.862) (17.930) (97.233) (969.693)
Valore netto contabile
al 31.12.2015
163.772 - 202.199 49.449 5.901 51.890 99.614 572.825
Movimenti 2016
- Investimenti 3.175 12.393 2.374 69 3.703 80.239 101.953
- Alienazioni nette (525) (178) (85) (764) (1.552)
- Altre variazioni/
riclassifiche
6.955 26.048 2.018 253 4.541 (39.809) 6
- Ammortamenti (6.826) (32.117) (3.585) (739) (5.034) (48.301)
Valore netto contabile
finale
166.551 - 208.345 50.256 5.484 55.015 139.280 624.931
- Costo storico 300.507 859.862 157.703 24.153 156.557 139.280 1.638.062
- Ammortamenti e
svalutazioni accumulati
(133.956) (651.517) (107.447) (18.669) (101.542) (1.013.131)
Valore netto contabile
al 31.12.2016
166.551 - 208.345 50.256 5.484 55.015 139.280 624.931

Gli investimenti effettuati nel corso del 2016 ammontano a euro 101.953 migliaia (euro 78.334 migliaia nel 2015) e riguardano principalmente:

  • l'estensione dell'unità semisommergibile Atlante II, gli interventi di ammodernamento delle infrastrutture di costruzione dello scafo presso il cantiere di Palermo e degli impianti di saldatura presso il sito di Monfalcone, oltre che l'ampliamento delle aree di costruzione coperte presso gli stabilimenti di Marghera e di Ancona;
  • gli interventi finalizzati all'ottimizzazione della struttura logistica delle unità produttive prevalentemente per i cantieri di Monfalcone e Sestri;

  • il prosieguo delle attività di implementazione di nuove tecnologie per la riduzione dell'impatto ambientale delle operations presso lo stabilimento di Monfalcone, relativamente alle lavorazioni di sabbiatura e pitturazione;

  • l'ammodernamento tecnologico dei sistemi di sicurezza degli impianti in tutti i principali cantieri della Società.

Al 31 dicembre 2016 la Società ha impianti gravati da garanzie reali per un importo pari a euro 68.320 migliaia (invariate rispetto al 31 dicembre 2015) a fronte di finanziamenti ottenuti.

Gli impegni contrattuali già assunti con terzi alla data del 31 dicembre 2016 relativi ad investimenti non ancora riflessi in bilancio ammontano a circa euro 46 milioni, di cui circa euro 32 milioni per Immobili, impianti e macchinari e circa euro 14 milioni per Immobilizzazioni immateriali.

Nota 8 - partecipazioni

(Euro/migliaia) Società
controllate
Società a
controllo congiunto
Altre
società
Totale
Saldi al 1.1.2015 139.089 7.461 188 146.738
Investimenti 6.010 4.987 10.997
Rivalutazioni/(Svalutazioni)
Alienazioni (4) (4)
Totale al 31.12.2015 145.099 12.448 184 157.731
Investimenti 13.060 8.854 27 21.941
Rivalutazioni/(Svalutazioni)
Alienazioni
31.12.2016 158.159 21.302 211 179.672

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

La voce investimenti, pari a euro 21.941 migliaia nel 2016, si riferisce:

  • per euro 11.000 migliaia alla rinuncia al credito per copertura perdite nella controllata Fincantieri Oli & Gas S.p.A. al fine di dotare la controllata delle risorse necessarie allo svolgimento della propria attività;
  • per euro 1.530 migliaia alla costituzione di Fincantieri Australia Pty Ltd. con sede a Canberra, posseduta per il 100% da FINCANTIERI S.p.A.;
  • per euro 530 migliaia all'aumento di capitale nella controllata SEAF S.p.A. sottoscritto tramite rinuncia al credito;
  • per euro 8.854 migliaia all'acquisto di un'ulteriore tranche per il 32,34% del capitale di Camper & Nicholsons International S.A. tramite esercizio della call option verso il socio uscente dall'azionariato della società Colosseum Services A.S. al prezzo di esercizio fissato nei precedenti accordi tra le società;
  • per euro 27 migliaia alla sottoscrizione dell'aumento di capitale nella partecipata MareTC FVG Maritime Technology cluster FVG S.c.a.r.l..

In occasione della predisposizione del presente bilancio, la Società ha sottoposto ad impairment test la partecipazione in Fincantieri Oil&Gas che detiene a sua volta la partecipazione in VARD Holdings Ltd.. L'andamento di borsa del titolo di VARD ha evidenziato la presenza di indicatori di impairment. Il test è stato effettuato sulla base del piano strategico di durata quinquennale predisposto dalla controllata VARD ed aggiornato per tener conto dei dati di budget 2017 in coerenza con quanto definito nell'ambito del processo di pianificazione strategica/budgeting del Gruppo VARD. Il valore recuperabile dell'attività è stato determinato con riferimento al valore d'uso, calcolato con il metodo del discounted cash flow, attualizzando i futuri flussi di cassa stimati al costo medio ponderato del capitale (WACC). Il WACC è stato determinato in misura pari al 7,2%, mentre il tasso di crescita (g rate), utilizzato per la proiezione dei flussi di cassa oltre all'orizzonte esplicito di piano, è stato determinato in misura pari al 2,7%. Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al valore contabile della partecipazione. Inoltre i risultati ottenuti sono stati sottoposti a sensitivity analysis, prendendo a riferimento le assunzioni per cui è ragionevolmente possibile che un cambio nelle stesse possa modificare significativamente i risultati del test. Si segnala che qualora il WACC subisse una variazione in aumento di 100 punti base o il tasso di crescita, nel calcolo del terminal value, registrasse una riduzione di 100 punti base, il valore di carico della partecipazione risulterebbe comunque recuperabile.

Inoltre, è stata sottoposta ad impairment test la partecipazione in Camper & Nicholsons International S.A., di cui il Gruppo detiene il 49,96% del capitale. Il test è stato effettuato sulla base del piano strategico di durata triennale predisposto dalla partecipata. Il valore recuperabile dell'attività è stato determinato con riferimento al valore d'uso, calcolato con il metodo del discounted cash flow, attualizzando i futuri flussi di cassa attesi al costo medio ponderato del capitale (WACC). Il WACC è stato determinato in misura pari all'11,4%, mentre il tasso di crescita (g rate), utilizzato per la proiezione dei flussi di cassa oltre all'orizzonte esplicito di piano, è stato determinato in misura pari all'1,2%. Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al valore contabile della partecipazione. Inoltre i risultati ottenuti sono stati sottoposti a sensitivity analysis, prendendo a riferimento le assunzioni per cui è ragionevolmente possibile che un cambio nelle stesse possa modificare significativamente i risultati del test. Si segnala che qualora il WACC subisse una variazione in aumento di 100 punti base o il tasso di crescita, nel calcolo del terminal value, registrasse una riduzione di 100 punti base, il valore recuperabile della partecipazione risulterebbe ancora superiore rispetto al relativo valore di carico.

Partecipazioni al 31 dicembre 2016

La tabella che segue riporta l'elenco delle partecipazioni alla data del Bilancio:

Denominazione sociale Sede Quota %
posseduta
Valore a
bilancio
SOCIETÀ CONTROLLATE
Bacini di Palermo S.p.A. Palermo 100,00 1.756
CE.TE.NA S.p.A. Genova 71,10 714
Fincantieri Oil & Gas S.p.A. Trieste 100,00 53.864
Delfi S.r.l. Follo (SP) 100,00 3.204
Fincantieri Holding B.V. Paesi Bassi 100,00 5.135
Fincantieri USA Inc. USA 100,00 79.715
Gestione Bacini La Spezia S.p.A. La Spezia 99,89 244
Isotta Fraschini Motori S.p.A. Bari 100,00 3.423
SEAF S.p.A. Trieste 100,00 6.513
Seastema S.p.A. Genova 100,00 1.050
Fincantieri do Brasil Partecipações S.A. Brasile 80,00 -
Fincantieri India Pte. Ltd. (**) India 1,00 -
Fincantieri Sweden AB Svezia 100,00 522
Fincantieri (Shanghai) Traping Co. Ltd. Cina 100,00 488
Fincantieri Australia Australia 100,00 1.530
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLATE 158.158
SOCIETÀ A CONTROLLO CONGIUNTO
Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. Genova 51,00 7.283
Etihad Ship Building LLC Emirati Arabi 35,00 178
CSSC – Fincantieri Cruise Industry
Development Ltd.
Hong Kong 40,00 -
Camper & Nicholsons International S.A. Lussemburgo 49,96 13.841
TOTALE SOCIETÀ A CONTROLLO CONGIUNTO 21.302
ALTRE
EEIG Euroyards Bruxelles 14,29 10
Distretto Ligure delle Tecnologie Marine S.c.a.r.l. La Spezia 9,72 105
Consorzio CONAI Roma (*) 1
Consorzio MIB Trieste (*) 2
Cons. Ric. Innov. Tec. Sicilia Trasp. Navali S.c.a.r.l. Messina 5,70 28
International Business Science Company S.c.a.r.l. Trieste 18,18 10
Consorzio F.S.B. (***) Venezia -
Marghera
58,36 5
MARETC FVG – Maritime Technology cluster
FVG S.c.a.r.l.
Monfalcone (Go) 16,03 50
TOTALE ALTRE SOCIETÀ 211

(*) Il fondo consortile è soggetto a continue variazioni, impedendo la determinazione della percentuale di partecipazione. (**) Il restante 99% è detenuto indirettamente dalla Fincantieri Holding B.V..

(***) La percentuale della partecipazione è determinata sulla base della valorizzazione attribuita all'area ex Alutekna a disposizione.

Nota 9 - attività finanziarie non correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti per finanziamenti a imprese controllate 485.543 488.205
Crediti per contributi finanziati da Banca BIIS 19.981 27.177
Derivati attivi 782 1.598
Altri crediti finanziari non correnti 62.495 61.149
ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 568.801 578.129

La voce Crediti per finanziamenti a imprese controllate si riferisce al credito verso la controllata Fincantieri Oil&Gas S.p.A. per il finanziamento erogato nel 2013 ai fini dell'acquisizione del gruppo VARD.

I crediti per contributi sono relativi a contributi alla produzione riconosciuti ex Legge n. 431/91. Nello specifico, nel corso del 2004 la Società ha ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (il "MIT") contributi a sostegno degli investimenti per complessivi euro 92,8 milioni. A fronte di tali contributi, in accordo con quanto previsto dal decreto ministeriale di approvazione del contributo stesso, i) la Società ha sottoscritto un finanziamento quindicennale di pari importo con Banca BIIS, la cui estinzione è prevista per il 2019 (iscritto tra le passività finanziarie), ii) le rate del finanziamento in oggetto vengono rimborsate direttamente dal MIT a Banca BIIS.

La voce Derivati attivi riporta il fair value dei contratti derivati in essere alla data di bilancio con scadenza superiore ai 12 mesi. Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato ed utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario (Livello 2). Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato in Nota 4.

La voce Altri crediti finanziari non correnti include crediti erogati a terzi su cui maturano interessi a tassi di mercato.

Nota 10 - altre attività non correnti

Per quanto riguarda invece le altre attività non correnti, se ne riporta di seguito la composizione:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti diversi 6.068 5.727
Anticipi a controllate 62.000
ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI 68.068 5.727

I valori delle altre attività non correnti sono rappresentati al netto del relativo fondo svalutazione. La voce Crediti Diversi include principalmente per euro 4.693 migliaia il credito verso il Ministero della Difesa iracheno. Per una più ampia esposizione della vicenda si rinvia all'apposito paragrafo dei contenziosi legali in Nota 32.

La voce Anticipi a controllate si riferisce agli anticipi corrisposti alla controllata VARD a seguito degli accordi contrattuali conclusi nel 2016.

La consistenza del fondo svalutazione crediti non correnti, relativo ai crediti diversi, e le relative variazioni sono esposti di seguito:

(Euro/migliaia) Fondo svalutazione crediti diversi
Saldi al 1.1.2015 16.656
Accantonamenti / (Assorbimenti) (552)
Totale al 31.12.2015 16.104
Accantonamenti / (Assorbimenti)
Totale al 31.12.2016 16.104

Nota 11 - imposte differite

Le imposte differite attive risultano dettagliabili come segue:

Oneri e Valutazione Altre
Svalutazioni Garanzia rischi Fair value attuariale Perdite differenze Totale
(Euro/migliaia) diverse prodotti diversi derivati TFR a nuovo temporanee
1.1.2015 30.243 11.937 11.915 53 9.692 36.941 (1.436) 99.345
Variazioni 2015
- imputate a
Conto economico
18.975 (2.762) 801 (2.380) 443 2.604 17.681
- imputate a Conto
economico complessivo
804 (1.393) (589)
- imputate a
Patrimonio netto
- Variazioni aliquota,
riclassifiche e altre cause
(2.862) (1.323) (1.516) (680) (4.628) 165 (10.844)
31.12.2015 46.356 7.852 11.200 857 5.239 32.756 1.333 105.593
Variazioni 2016
- imputate a
Conto economico
(13.831) 1.060 2.296 551 (578) 1.768 (8.734)
- imputate a Conto
economico complessivo
7.652 468 8.120
- imputate a
Patrimonio netto
- Variazioni aliquota,
riclassifiche e altre cause
(700) (700)
31.12.2016 31.825 8.912 13.496 8.509 6.258 32.178 3.101 104.279

Sono state determinate le imposte differite attive connesse con le partite la cui recuperabilità fiscale, tenuto conto delle previsioni dei redditi imponibili futuri della Società, è ritenuta probabile. In particolare il piano di recupero, che si basa sullo sviluppo degli imponibili fiscali futuri desunti dal piano strategico 2016-2020 predisposto dalla Società aggiornato in base al budget 2017, evidenzia la sostanziale recuperabilità delle imposte differite attive presenti in bilancio.

La fiscalità differita è stata determinata per l'IRES sulla base dell'aliquota ordinaria del 24%, e per l'IRAP nella misura del 4,08%.

Nota 12 - rimanenze di magazzino e acconti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Materie prime, sussidiarie e di consumo 148.272 139.803
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 332 602
Totale rimanenze 148.604 140.405
Anticipi a fornitori 225.899 171.502
TOTALE RIMANENZE DI MAGAZZINO E ACCONTI 374.503 311.907

I valori delle Rimanenze di magazzino e acconti sono rappresentati al netto del relativo fondo svalutazione.

La voce Materie prime, sussidiarie e di consumo rappresenta essenzialmente i valori del quantitativo delle scorte ritenuto adeguato a garantire il normale svolgimento dell'attività produttiva.

La voce Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati si riferisce essenzialmente alle produzioni motoristiche e di ricambi.

Per i materiali a lento rigiro ancora in carico a fine esercizio, sono state apportate le rettifiche necessarie al fine di allineare il loro valore a quello di presumibile realizzo. Le consistenze e le movimentazioni dei fondi rappresentativi di tali rettifiche sono riepilogati nello schema che segue:

(Euro/migliaia) Fondo svalutazione materie prime
1.1.2015 9.496
Accantonamenti 3.471
Utilizzi (1.719)
Assorbimenti (924)
Differenze cambio
31.12.2015 10.324
Accantonamenti 3.747
Utilizzi (2.354)
Assorbimenti (1.174)
Differenze cambio
31.12.2016 10.543

Nota 13 - attività per lavori in corso su ordinazione

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/migliaia) Lavori in
corso lordi
Fatture
emesse
e fondo
svalutazione
Attività nette Lavori in
corso lordi
Fatture
emesse
e fondo
svalutazione
Attività nette
Commesse di
costruzione navale
2.320.485 1.605.862 714.623 3.180.426 1.938.425 1.242.001
Altre commesse
per terzi
69.880 58.784 11.096 64.481 59.498 4.983
Totale 2.390.365 1.664.646 725.719 3.244.907 1.997.923 1.246.984

La voce in oggetto è dettagliata come segue:

Questa posta comprende le commesse il cui avanzamento presenta un valore più elevato di quanto fatturato al committente. L'avanzamento è determinato dai costi sostenuti sommati ai margini rilevati e al netto delle eventuali perdite attese.

Nota 14 - crediti commerciali e altre attività correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti commerciali 1.048.302 499.860
Crediti verso società Controllanti (consolidato fiscale) 27.881 23.236
Crediti verso Stato ed Enti pubblici 1.652 7.346
Crediti diversi 122.074 82.827
Crediti per imposte indirette 7.361 5.801
Ratei e risconti diversi attivi 28.103 28.113
TOTALE CREDITI COMMERCIALI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI 1.235.373 647.183

L'incremento dei crediti commerciali rispetto all'anno precedente è principalmente dovuto all'effetto della fatturazione della rata finale di tre unità cruise in consegna nei primi tre mesi del 2017.

I crediti sopra riportati sono rappresentati al netto dei fondi rettificativi. Tali fondi rettificativi sono costituiti dalla stima delle riduzioni di valore dei crediti di dubbio realizzo quali quelli oggetto di vertenze legali, procedure giudiziali ed extragiudiziali relative a situazioni di insolvenza dei debitori. Si segnala inoltre che, a fronte degli interessi addebitati per ritardi nel pagamento di crediti scaduti, è stato iscritto il "Fondo svalutazione crediti per interessi di mora"; la consistenza dei fondi e le relative variazioni sono esposte di seguito:

(Euro/migliaia) Fondo svalutazione
crediti verso clienti
Fondo svalutazione
crediti per interessi
di mora
Fondo svalutazione
crediti diversi
Totale
1.1.2015 27.795 63 6.257 34.115
Utilizzi diretti (3.224) (48) (3.272)
Accantonamenti/(Assorbimenti) 176 206 382
31.12.2015 24.747 63 6.415 31.225
Utilizzi diretti (834) (12) (846)
Accantonamenti/(Assorbimenti) 192 27 219
31.12.2016 24.105 63 6.430 30.598

La voce Crediti diversi, pari a euro 122.074 migliaia, include principalmente:

  • euro 36.972 migliaia (euro 29.110 migliaia al 31 dicembre 2015) per anticipazioni varie a fornitori;
  • euro 31.292 migliaia (euro 8.219 migliaia al 31 dicembre 2015) per contributi alla ricerca;
  • euro 20.678 migliaia (euro 251 migliaia al 31 dicembre 2015) crediti per forniture in conto armatore;
  • euro 16.701 migliaia di quote correnti per contributi relativi a costruzioni (euro 16.701 migliaia al 31 dicembre 2015);
  • crediti verso Enti di Previdenza e Sicurezza Sociale per euro 3.795 migliaia (euro 1.584 migliaia al 31 dicembre 2015) essenzialmente per l'anticipo erogato ai dipendenti per CIG a carico dell'INPS;
  • euro 2.145 migliaia per risarcimenti assicurativi (euro 17.499 migliaia al 31 dicembre 2015).

La voce Crediti per imposte indirette pari a euro 7.361 migliaia (euro 5.801 migliaia al 31 dicembre 2015) si riferisce principalmente a IVA chiesta a rimborso o compensazione, oltre che a richieste di rimborso accise all'Agenzia delle Dogane.

I risconti sono costituiti essenzialmente da premi assicurativi di competenza di futuri esercizi.

Nota 15 - crediti per imposte dirette

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti per IRES 18.286 23.273
Crediti per IRAP 802 4.036
Totale crediti per imposte dirette 19.088 27.309

La voce Crediti per imposte dirette per euro 19.088 migliaia (euro 27.309 migliaia al 31 dicembre 2015) si riferisce principalmente a posizioni IRES-IRAP versate in acconto (al netto del relativo debito per imposte dell'esercizio) o chieste a rimborso/ compensazione (comprese le ritenute d'acconto subite a vario titolo). I valori sopra esposti sono rappresentati al netto del relativo fondo svalutazione.

La consistenza del fondo svalutazione crediti per imposte dirette e le relative variazioni sono esposte di seguito:

(Euro/migliaia) Fondo svalutazione crediti per imposte dirette
Saldi al 1.1.2015 4.342
Accantonamenti
(Assorbimenti) (2.300)
Altre variazioni
Totale al 31.12.2015 2.042
Accantonamenti
(Assorbimenti)
Altre variazioni
Totale al 31.12.2016 2.042

Nota 16 - attività finanziarie correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Crediti verso imprese controllate 213.322 86.586
Crediti verso imprese controllo congiunto 499 264
Derivati attivi 2.571 3.213
Crediti diversi 112 190
Crediti verso Stato per contributi finanziati da Banca BIIS 7.196 6.933
Ratei per interessi attivi 960 1.169
Risconti attivi per interessi e altre partite finanziarie 232 857
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE 224.892 99.212

La voce Crediti verso imprese controllate si riferisce principalmente al saldo attivo dei rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti con le società controllate. Tali rapporti risultano remunerati ad un tasso di mercato. L'incremento della voce è da imputarsi principalmente al finanziamento concesso nel corso del 2016 a Fincantieri Oil&Gas S.p.A. finalizzato a supportare l'Offerta Pubblica di Acquisto lanciata sul 100% del capitale del Gruppo VARD. Si rimanda a quanto dettagliato nei rapporti con parti correlate.

La voce Derivati attivi rappresenta il fair value alla data di riferimento del bilancio dei derivati con scadenza entro 12 mesi. Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato ed utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario (Livello 2).

Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato in Nota 4.

Nota 17 - disponibilità liquide

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Depositi bancari e postali 12.506 143.020
Assegni 17
Denaro e valori nelle casse sociali 106 108
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE 12.629 143.128

Le Disponibilità liquide di fine periodo si riferiscono al saldo dei conti correnti bancari accesi presso i vari istituti di credito. La variazione è principalmente dovuta all'ottimizzazione dell'impiego della liquidità nel finanziamento del capitale circolante della Società.

Nota 18 - patrimonio netto

COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti, tenutasi in data 19 maggio 2016, ha deliberato di coprire la perdita dell'esercizio 2015 della Capogruppo, pari a euro 112.732.364,50, mediante utilizzo della Riserva straordinaria inclusa tra Altre riserve e Utili non distribuiti. Di seguito si espone la composizione del Patrimonio netto:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Capitale sociale 862.981 862.981
Riserva da sovrapprezzo azioni 110.499 110.499
Riserva legale 33.392 33.392
Riserva di cash flow hedge (23.078) (1.886)
Riserva di 1a
applicazione IFRS
20.886 20.886
Altre riserve e Utili non distribuiti 155.755 269.968
Utile/(Perdita) d'esercizio 18.673 (112.732)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.179.108 1.183.108

CAPITALE SOCIALE

Il Capitale sociale di FINCANTIERI S.p.A. ammonta a euro 862.980.726, interamente versato, suddiviso in n. 1.692.119.070 azioni ordinarie, senza indicazione del valore nominale. Il numero delle azioni risulta invariato rispetto allo scorso esercizio.

Alla chiusura dell'esercizio 2016 il Capitale sociale, pari a euro 862.980.725,70 era detenuto per il 71,6% da Fintecna S.p.A.; la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati nessuno dei quali in quota rilevante superiore o uguale al 2%. Si segnala che il Capitale Sociale di Fintecna S.p.A. è detenuto al 100% da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. che a sua volta è detenuta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'80,1% del suo Capitale Sociale.

RISERVA DA SOVRAPREZZO AZIONI

Tale riserva risulta iscritta a seguito dell'aumento del Capitale Sociale avvenuto in occasione della quotazione sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A. (MTA) del 3 luglio 2014. La Riserva sovraprezzo azioni è stata iscritta al netto dei costi di quotazione sostenuti riferibili all'aumento di capitale, imputati a Patrimonio netto per un importo di euro 11.072 migliaia (al netto dell'effetto fiscale), in ossequio a quanto disposto dallo IAS 32.

RISERVA DI CASH FLOW HEDGE

Tale voce accoglie la variazione della componente di copertura efficace degli strumenti derivati valutati al fair value; la relativa movimentazione è riportata in Nota 4.

RISERVA DI 1a APPLICAZIONE IFRS

È stata costituita alla data di transizione ai principi contabili internazionali del Bilancio separato (1° gennaio 2009), con la confluenza di tutte le variazioni introdotte rispetto ai principi contabili italiani.

ALTRE RISERVE E UTILI NON DISTRIBUITI

Sono costituiti prevalentemente dalla riserva straordinaria alla quale vengono destinate le quote di utili d'esercizio, dopo le attribuzioni alla riserva legale e, come dividendi, agli Azionisti. Tale voce accoglie gli utili e le perdite attuariali sul Fondo benefici ai dipendenti in base a quanto previsto dallo IAS 19 Revised che è stato applicato in via anticipata dal 2012. La movimentazione del Fondo benefici ai dipendenti è riportata in Nota 20.

ALTRI UTILI/PERDITE

Il valore degli altri Utili/Perdite, così come riportato nel Conto economico complessivo, è così dettagliato:

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/migliaia) Valore
lordo
(Onere)/
Beneficio
fiscale
Valore
netto
Valore
lordo
(Onere)/
Beneficio
fiscale
Valore netto
Parte efficace di Utili/(Perdite)
su strumenti di cash flow hedge
(28.844) 7.652 (21.192) (2.495) 803 (1.692)
Utili/(Perdite) da rimisurazione
passività piani per dipendenti a
benefici definiti (IAS19)
(1.950) 468 (1.482) 3.266 (1.393) 1.873
Totale altri Utili/(Perdite) (30.794) 8.120 (22.674) 771 (590) 181
(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Parte efficace di Utili/(Perdite) su strumenti
di cash flow hedge generata nel periodo
(31.587) (2.743)
Parte efficace di Utili/(Perdite) su strumenti
di cash flow hedge riclassificata a Conto economico
2.743 248
Parte efficace di Utili/(Perdite) su strumenti
di copertura di flussi finanziari
(28.844) (2.495)
Effetto fiscale relativo alle altre componenti
di Conto economico complessivo
7.652 803

ORIGINE E UTILIZZAZIONE DELLE RISERVE

Si riporta di seguito il prospetto sull'origine e utilizzabilità delle riserve di Patrimonio netto:

Utilizzazioni effettuate negli
ultimi tre esercizi
Possibilità di
utilizzazione
Quota Per copertura Per altre
ragioni –
(Euro/migliaia) 31.12.2016 (A/B/C) disponibile perdite dividendi
CAPITALE SOCIALE 862.981
RISERVE DI CAPITALE
Riserva da sovrapprezzo azioni 110.499 A,B 110.499
RISERVE DI UTILI
Riserva legale 33.392 B
Riserva straordinaria 167.987 A,B,C 167.987 112.732
Riserva di applicazione IFRS
disponibile
18.869 A,B,C 18.869
Riserva di applicazione IFRS 2.017 B
Riserva da valutazione
attuariale del TFR
(12.232)
Riserva da cash flow hedge (23.078)
Utili/(Perdite) dell'esercizio 18.673
1.179.108 297.355
Quota non distribuibile 259.935
Residua quota distribuibile 37.420

Legenda: A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai soci

Si precisa che in caso di distribuzione, le riserve di cui sopra non concorrono a formare il reddito imponibile della Società; si precisa altresì che:

  • la Riserva da sovrapprezzo azioni, pari a euro 110.499 migliaia, ai sensi dell'art. 2431 c.c. non può essere distribuita fino a che la Riserva legale non abbia raggiunto il 20% del Capitale Sociale;
  • la quota distribuibile è data dalla Riserva straordinaria e dalla Riserva disponibile di applicazione IFRS escluse la Riserva di copertura per operazioni di cash flow hedge (pari a euro 23.078 migliaia) e la Riserva da valutazione attuariale TFR (pari a euro 12.232 migliaia) e dedotti l'ammontare di euro 114.126 migliaia a copertura dei costi di sviluppo non ancora ammortizzati.

Nota 19 - fondi per rischi e oneri

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Contenziosi Garanzia Riorganizzazione Oneri e rischi
(Euro/migliaia) legali prodotti aziendale diversi Totale
1.1.2015 40.664 37.798 - 3.063 81.525
Accantonamenti 27.507 12.861 1.156 41.524
Utilizzi (25.204) (12.767) (47) (38.018)
Assorbimenti (73) (9.928) (10.001)
31.12.2015 42.894 27.964 - 4.172 75.030
Accantonamenti 48.114 20.745 30 68.889
Utilizzi (37.487) (12.505) (685) (50.677)
Assorbimenti (150) (4.465) (255) (4.870)
31.12.2016 53.371 31.739 - 3.262 88.372
- di cui quota non corrente 53.371 31.739 3.262 88.372
- di cui quota corrente

Gli Accantonamenti al fondo per contenziosi legali includono principalmente: i) gli stanziamenti cautelativi collegati alle pretese risarcitorie derivanti dall'esposizione all'amianto intentate da parte di dipendenti, autorità o terzi; ii) lo stanziamento a copertura del rischio per il contenzioso legale "Serene" iscritto in seguito alla sentenza emessa nel mese di gennaio 2017 dalla Corte d'Appello di Trieste che ha respinto l'opposizione di Fincantieri, rendendo esecutivi i lodi arbitrali emessi nel luglio 2014: iii) altri stanziamenti residui relativi ai contenziosi legali per cause lavoro, fornitori ed altre cause legali.

Il fondo garanzia prodotti rappresenta l'accantonamento a fronte di oneri stimati in relazione all'espletamento di lavori di garanzia, contrattualmente dovuti, relativi a navi consegnate. Il periodo di garanzia si riferisce normalmente a 1 o 2 anni successivi alla consegna, ma in alcuni casi può riferirsi a periodi di garanzia più lunghi.

Il fondo oneri e rischi diversi fronteggia controversie di varia natura, prevalentemente contrattuale, tecnica e fiscale, che possono risolversi, giudizialmente o transattivamente, con oneri a carico della Società.

Nota 20 - fondo benefici a dipendenti

La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Saldo iniziale 52.853 59.312
Interessi sull'obbligazione 1.055 851
(Utili)/Perdite attuariali 1.949 (3.266)
Utilizzi per indennità corrisposte e per anticipazioni (1.822) (3.754)
Trasferimenti del personale (290)
Saldo finale 54.035 52.853

Al 31 dicembre 2016 non vi sono altre forme di piani pensionistici qualificabili come piani a benefici definiti.

Per effetto della riforma normativa introdotta nel 2007, descritta in Nota 3, la Società, nel corso del 2016 e del 2015, ha effettuato versamenti a proprio carico, a fronte di piani a contribuzione definita, rispettivamente per euro 20.217 migliaia e per euro 20.725 migliaia.

L'importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale secondo il metodo della proiezione unitaria del credito, utilizzando per l'attualizzazione un tasso di interesse che rifletta il rendimento di mercato di titoli con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione. Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti:

31.12.2016 31.12.2015
IPOTESI ECONOMICHE
Incremento del costo della vita 1,50% dal 1,50% annuo del 2016
al 2,0% annuo dal 2020 in poi
Tasso di attualizzazione 1,31% 2,03%
Tasso incremento TFR 2,625% dal 2,625% annuo del 2016
al 3% annuo dal 2020 in poi
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso Tabelle di mortalità RG48
pubblicato dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Tabelle di mortalità RG48
pubblicato dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Probabilità di inabilità Tabelle INPS distinte
per età e sesso
Tabelle INPS distinte
per età e sesso
Probabilità di dimissioni 3,0% 3,0% annuo
Probabilità di anticipazione TFR 2,0% 2,0% annuo

Si segnala che variazioni ragionevoli dei parametri utilizzati non determinano effetti significativi sulla stima della passività.

Si riporta di seguito uno schema delle erogazioni previste per gli anni a venire:

(Euro/migliaia) Erogazioni previste
Entro 1 anno 3.219
Tra 1 e 2 anni 2.928
Tra 2 e 3 anni 2.635
Tra 3 e 4 anni 2.835
Tra 4 e 5 anni 3.166
Totale 14.783

La tabella seguente riporta l'analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati sulla stima della passività a seguito delle variazioni sotto riportate delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili.

(Euro/migliaia) Saldo Fondo Benefici ai Dipendenti
Variazione delle ipotesi
+ 1% sul tasso di turnover 53.664
- 1% sul tasso di turnover 54.455
+ 1 / 4% sul tasso annuo di inflazione 54.935
- 1 / 4% sul tasso annuo di inflazione 53.155
+ 1 / 4% sul tasso annuo di attualizzazione 52.626
- 1 / 4% sul tasso annuo di attualizzazione 55.504

Nota 21 - passività finanziarie non correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Debiti per obbligazioni emesse 298.405 297.604
Finanziamenti da banche - quota non corrente 113.047 170.908
Finanziamenti da Banca BIIS - quota non corrente 19.981 27.177
Altri debiti verso altri finanziatori 1.655 2.021
Derivati passivi 37.265 8.812
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 470.353 506.522

La voce finanziamenti da banche - quota non corrente, include le rate scadenti oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito.

Debiti per obbligazioni emesse

La voce debiti per obbligazioni emesse si riferisce all'emissione obbligazionaria effettuata da FINCANTIERI S.p.A. il 19 novembre 2013 presso la Borsa del Lussemburgo al prezzo sotto la pari di euro 99,442. Tale prestito obbligazionario, sottoscritto da soli investitori istituzionali, prevede il rimborso in unica soluzione al 19 novembre 2018 ed una cedola fissa del 3,75% con pagamento annuale.

Il regolamento del Prestito Obbligazionario prevede la facoltà dei titolari del prestito di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso si verifichi un cambio di controllo. Prevede anche una serie di events of default standard che determinano la decadenza dal beneficio del termine e il conseguente obbligo di rimborso anticipato del Prestito Obbligazionario, tra cui i) il mancato pagamento delle obbligazioni (sia come quota interesse sia come quota capitale) relative al Prestito Obbligazionario, ii) la cross-acceleration, nel caso di mancato pagamento o default sull'indebitamento della Società o di una sua "Material Subsidiary" per un totale complessivo pari o superiore ad euro 30 milioni, iii) l'escussione di garanzie reali concesse su beni della Società o di una sua "Material Subsidiary" per un totale complessivo pari o superiore ad euro 30 milioni, iv) l'attivazione di procedure concorsuali con riferimento alla Società o a una delle sue "Material Subsidiaries", v) la pronuncia di una sentenza definitiva che imponga il pagamento di un importo superiore ad euro 30 milioni a carico dell'Emittente o di una sua "Material Subsidiary" laddove tale sentenza non venga adempiuta o impugnata entro 90 giorni. Il Regolamento del Prestito Obbligazionario prevede inoltre alcune limitazioni relativamente alla Società e alle sue controllate, fatte salve alcune eccezioni collegate al business ordinario proprio del Gruppo. In particolare, sono previste clausole di negative pledge (che limitano la possibilità di costituzione in garanzia, a beneficio di altri finanziatori, di beni di proprietà del Gruppo, a meno che queste non siano estese anche al Prestito Obbligazionario) e clausole di limitazione all'assunzione di nuovo indebitamento da parte delle società controllate.

Finanziamenti da banche

Si riporta nella tabella la composizione dei Finanziamenti da banche con indicazione della quota non corrente e della quota corrente riclassificata nelle Passività finanziarie correnti.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Banca Carige S.p.A. 4.000 12.000
Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. 16.765 21.035
Mediobanca 65.000 65.000
Banca Popolare di Ancona 40.000 30.000
Banca Popolare dell'Emilia Romagna 20.833 25.000
Cassa di Risparmio di San Miniato 10.000 15.000
Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. 53.375 33.086
Altri finanziamenti 4.788 3.859
TOTALE FINANZIAMENTI DA BANCHE 214.761 204.980
Quota non corrente 113.047 170.908
Quota corrente 101.714 34.072

Nel 2015 la Società ha acceso quattro nuovi finanziamenti chirografari a medio-lungo termine, il primo con Mediobanca per un importo di euro 65 milioni, rimborsabile in un'unica soluzione a maggio 2017, il secondo con Banca Popolare di Ancona per un importo pari a euro 35 milioni, rimborsabile in 7 rate semestrali con scadenza finale a dicembre 2018, il terzo con Banca Popolare dell'Emilia e Romagna per un importo pari a euro 25 milioni, rimborsabile in 6 rate semestrali entro giugno 2019 ed il quarto con Cassa di Risparmio di San Miniato per un importo di euro 15 milioni, rimborsabile in 6 rate semestrali da giugno 2016 a dicembre 2018.

A novembre 2016, la Banca Popolare di Ancona ha concesso alla Società un ulteriore finanziamento chirografario a medio-lungo termine per un importo di euro 20 milioni, rimborsabile in 6 rate semestrali con scadenza finale a febbraio 2020.

Nell'anno 2009 Banca Carige S.p.A. ha concesso alla Società un finanziamento per complessivi euro 60 milioni rimborsabile in rate semestrali non oltre il 31 gennaio 2017, il cui saldo residuo al 31 dicembre 2016 risulta pari ad euro 4 milioni.

L'esposizione della Società verso la Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. si riferisce a quattro diversi finanziamenti erogati tra il 2006 ed il 2014 per un importo originario complessivo di euro 42,7 milioni. I finanziamenti in oggetto verranno rimborsati progressivamente entro il 2022 mediante rate semestrali. Tale finanziamento è garantito dal privilegio speciale su impianti dello stabilimento di Monfalcone, come evidenziato in Nota 7.

L'esposizione verso Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. è riconducibile a sette finanziamenti agevolati riconosciuti alla Società nell'ambito del "fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca" (il "Fondo") istituito ai sensi dalla legge n. 311 del 30 dicembre 2004, per il progetto di sviluppo denominato "Nave da crociera Superpanamax", per il programma di investimento ex lege 488 del 19/12/92 riguardante impianti dello stabilimento di Palermo, per il progetto di ricerca applicata ex lege 297/1999 denominato "Ecomos" e per quattro progetti di innovazione tecnologica ex lege 46/1982 denominati "Carico Pagante", "Logistico Ambientale", "Production Engineering" e "Ambiente".

Più in dettaglio, nell'ambito del Fondo, è stato riconosciuto, tramite Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.:

  • un finanziamento per un importo massimo di euro 12.488 migliaia da erogarsi progressivamente in relazione allo stato di avanzamento del progetto di sviluppo agevolato. Il finanziamento, erogato per euro 10.996 migliaia, non è assistito da garanzie e deve essere rimborsato, mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2022;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 3.481 migliaia completamente erogato. Il finanziamento non è assistito da garanzie e deve essere rimborsato, mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2017;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 4.405 migliaia, erogato per euro 3.724 migliaia. Il finanziamento, che non è assistito da garanzie, deve essere rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2020;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 10.818 migliaia, erogato per euro 8.654 migliaia. Il finanziamento, che non è assistito da garanzie, deve essere rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2024;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 13.043 migliaia, erogato per euro 10.434 migliaia. Il finanziamento, che non è assistito da garanzie, deve essere rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2024;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 10.822 migliaia, erogato a fine 2016 per euro 8.658 migliaia. Il finanziamento, che non è assistito da garanzie, deve essere rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2024;
  • un finanziamento per un importo massimo di euro 18.192 migliaia, erogato a fine 2016 per euro 14.554 migliaia. Il finanziamento che non è assistito da garanzie, verrà rimborsato mediante rate semestrali, entro il 30 giugno 2024.

I finanziamenti sopra elencati, tutti denominati in Euro, maturano interessi ad un tasso medio ponderato pari a circa l'1,30%.

(Euro/migliaia) 31.12.2016
31.12.2015
Tasso
fisso
Tasso
variabile
Totale Tasso
fisso
Tasso
variabile
Totale
- tra uno e due anni 6.574 33.710 40.284 6.583 92.712 99.295
- tra due e tre anni 8.895 14.643 23.538 3.811 27.045 30.856
- tra tre e quattro anni 8.520 6.863 15.383 5.402 7.976 13.378
- tra quattro e cinque anni 8.142 3.616 11.758 5.010 3.530 8.540
- oltre cinque anni 17.639 4.445 22.084 13.358 5.481 18.839
Totale 49.770 63.277 113.047 34.164 136.744 170.908

La tabella di seguito riporta il dettaglio per anno di scadenza dei finanziamenti da banche - quota non corrente:

Si segnala che i finanziamenti in essere sono tutti denominati in Euro.

Finanziamenti da Banca BIIS

La voce finanziamenti da Banca BIIS – quota non corrente è connessa con la liquidazione di contributi alla produzione, realizzata mediante accensione di mutui il cui rimborso è a carico dello Stato come già richiamato in Nota 4. Il relativo andamento è coerente con quello del corrispondente importo iscritto nell'attivo.

Derivati passivi

La voce Derivati passivi rappresenta il fair value alla data di riferimento del bilancio dei derivati con scadenza oltre 12 mesi. Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato ed utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario (Livello 2). Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato in Nota 4.

Nota 22 - altre passività non correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Contributi in conto capitale 11.018 12.681
Altre passività 6.385 8.391
TOTALE ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI 17.403 21.072

La voce Altre passività non correnti, risulta costituita principalmente dai risconti su contributi in conto impianti e sui contributi per l'innovazione (euro 11.018 migliaia) che negli anni successivi saranno accreditati a Conto economico. Inoltre per euro 4.693 migliaia la voce include i debiti verso altri percipienti iscritti a fronte del credito verso il Ministero della Difesa iracheno per il cui commento si rimanda alla Nota 10.

Nota 23 - passività per lavori in corso su ordinazione

La voce in oggetto è dettagliata come segue:

31.12.2016 31.12.2015
(Euro/migliaia) Lavori in
corso lordi
Fatture
emesse e fondo
svalutazione
Passività
nette
Lavori in
corso lordi
Fatture
emesse e fondo
svalutazione
Passività
nette
Commesse di
costruzione
navale
2.139.844 2.743.116 603.272 1.364.149 1.928.243 564.094
Altre commesse
per terzi
135.689 141.020 5.331 115.970 120.356 4.386
Anticipi da
clienti
63 63 25 25
Totale 2.275.533 2.884.199 608.666 1.480.119 2.048.624 568.505

Questa posta comprende le commesse il cui avanzamento presenta un valore inferiore a quanto fatturato al committente. L'avanzamento è determinato dai costi sostenuti sommati ai margini rilevati e al netto delle eventuali perdite attese.

Gli anticipi fanno riferimento a commesse che non presentano avanzamenti alla data di bilancio.

Nota 24 - debiti commerciali e altre passività correnti

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Debiti verso fornitori 1.082.768 1.005.683
Debiti verso fornitori per reverse factoring 102.037
Debiti verso istituti di Previdenza e Sicurezza Sociale 29.420 28.151
Altri debiti verso personale per retribuzioni differite 35.441 28.319
Altri debiti 58.671 50.825
Debiti per imposte indirette 28 23
Ratei e risconti diversi passivi 2.851 1.283
TOTALE DEBITI COMMERCIALI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI 1.311.216 1.114.284

L'incremento della voce Debiti verso fornitori è sostanzialmente dovuto all'incremento dei volumi produttivi avvenuto nel corso dell'esercizio.

La voce Debiti verso Istituti di Previdenza e Sicurezza Sociale si riferisce principalmente agli importi a carico della Società e dei dipendenti dovuti all'INPS per euro 16.226 migliaia (euro 17.634 migliaia al 31 dicembre 2015), attinenti alle retribuzioni del mese di dicembre, e ai contributi sugli accertamenti di fine anno, pari ad euro 11.881 migliaia (euro 8.664 migliaia al 31 dicembre 2015).

La voce Altri debiti accoglie i debiti verso l'Erario per ritenute IRPEF da versare e i debiti verso creditori diversi per premi assicurativi, per contributi alla ricerca ricevuti a titolo di anticipo, per quote da versare a fondi di previdenza complementare dei dipendenti, per depositi cauzionali e per passività diverse relative a vertenze in fase di liquidazione. L'incremento registrato nell'esercizio è dovuto principalmente all'aumento dei debiti per contributi ricevuti a titolo di anticipo su progetti di ricerca industriale.

Nota 25 - debiti per imposte dirette

Al 31 dicembre 2016 così come al 31 dicembre 2015 non si rilevano debiti per imposte sul reddito. FINCANTIERI S.p.A. partecipa al consolidato fiscale nazionale di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.. Si rimanda alla Nota 14 per i saldi dei crediti rilevati nei confronti della controllante nell'ambito del consolidato fiscale in questione.

Nota 26 - passività finanziarie correnti

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Finanziamenti da banche – quota corrente 101.714 34.071
Finanziamenti da Banca BIIS – quota corrente 7.196 6.933
Finanziamenti da banche – construction loans 100.000 120.050
Altre passività finanziarie a breve verso banche 263.843 125.000
Altri debiti verso altri finanziatori – quota corrente 330 270
Debiti a vista verso banche 15.775 1
Debiti finanziari per acquisto partecipazioni 11.770
Debiti verso società controllate 40.617 37.415
Debiti verso società a controllo congiunto 660 1.156
Derivati passivi 19.171 120.495
Ratei per interessi passivi 2.484 2.383
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 551.790 459.544

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

La voce Finanziamenti da banche – quota corrente include per euro 3.605 migliaia l'esposizione verso Cassa Depositi e Prestiti per la quota corrente di quattro finanziamenti ottenuti.

Si segnala che in data 17 novembre 2016 la Società ha perfezionato con una primaria banca nazionale, in pool con Cassa Depositi e Prestiti, un construction loan per un importo massimo pari a euro 300 milioni finalizzato al finanziamento della costruzione di navi da crociera. Al 31 dicembre 2016 tale finanziamento era utilizzato per euro 100 milioni, di cui 33,3 milioni erogati da Cassa Depositi e Prestiti.

In data 20 dicembre 2016 la Società ha perfezionato un ulteriore construction loan per un importo massimo pari ad euro 135 milioni con una primaria banca nazionale. Al 31 dicembre 2016 tale finanziamento non era utilizzato. Al 31 dicembre 2016, FINCANTIERI S.p.A. aveva inoltre in essere linee di credito committed con primari istituti bancari italiani ed internazionali per un totale di euro 520 milioni con scadenze fra il 2017 ed il 2018. La voce altre passività finanziarie a breve verso banche al 31 dicembre 2016 include l'utilizzo di tali linee committed per euro 55 milioni e l'utilizzo per euro 35 milioni di due finanziamenti a breve termine stipulati a fine del 2015 e nel primo trimestre del 2016. Oltre alle linee di credito committed, la Società ha affidamenti a revoca presso primarie banche nazionali ed internazionali per euro 416 milioni. Tali affidamenti a revoca risultano utilizzati al 31 dicembre 2016 per euro 190 milioni.

Con riferimento ai Debiti finanziari per acquisto partecipazioni si segnala che è stata esercitata l'opzione put detenuta dagli azionisti di minoranza di Fincantieri USA in virtù della quale avevano la facoltà di cedere a Fincantieri la porzione di azioni della società da loro detenute. La Capogruppo ha pertanto acquistato dall'azionista di minoranza la partecipazione che lo stesso deteneva in Fincantieri USA.

La voce Debiti verso società controllate, pari a euro 40.617 migliaia (euro 37.415 migliaia al 31 dicembre 2015), rappresenta i saldi dei conti correnti di corrispondenza intrattenuti con tali società.

I Debiti verso società a controllo congiunto si riferiscono alla partecipata Orizzonte Sistemi Navali quale saldo del conto corrente di corrispondenza intrattenuto con la società stessa.

La voce Derivati passivi rappresenta il fair value di derivati correnti alla data di riferimento del bilancio. Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato ed utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario (Livello 2). Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato in Nota 4.

Nota 27 - ricavi e proventi

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.910.757 2.560.573
Variazione dei lavori in corso su ordinazione (4.438) (98.359)
Ricavi della gestione 2.906.319 2.462.214
Plusvalenze da alienazione 43 103
Ricavi e proventi diversi 59.139 54.747
Contributi da Stato ed Enti Pubblici 25.462 4.438
Altri ricavi e proventi 84.644 59.288
TOTALE RICAVI E PROVENTI 2.990.963 2.521.502
(Euro/migliaia) 2016 2015
Recupero costi 14.344 15.756
Penali addebitate a fornitori 9.276 9.735
Risarcimenti assicurativi 12.067 15.057
Proventi da derivati di copertura non in hedge accounting 740
Proventi da derivati di negoziazione su valute 5.967 4.282
Altri proventi diversi 16.745 9.917
Totale 59.139 54.747

I ricavi e proventi diversi sono composti dalle voci dettagliate di seguito:

La voce Altri proventi diversi, pari a euro 16.745 migliaia include principalmente il riaddebito di costi per servizi messi a disposizione delle ditte fornitrici presso gli stabilimenti e sopravvenienze e insussistenze attive relative alla definizione nel corso dell'esercizio di transazioni commerciali con fornitori.

Nota 28 - costi operativi

ACQUISTI, PRESTAZIONI DI SERVIZI E COSTI DIVERSI

La voce Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Materie prime sussidiarie e di consumo (1.526.507) (1.366.275)
Servizi (858.156) (715.570)
Godimento beni di terzi (27.185) (28.368)
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie,
di consumo e prodotti in corso di lavorazione
8.198 31.169
Costi diversi di gestione (27.521) (71.583)
Costi per materiali e servizi capitalizzati su immobilizzazioni 51.753 18.499
Totale acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.379.418) (2.132.128)

I costi per acquisti di materie prime, sussidiarie e di consumo sono costituiti essenzialmente da costi per acquisti di materiali per euro 713.630 migliaia e da costi per subforniture e appalti con prevalenza di materiali per euro 832.235 migliaia.

La variazione dei costi diversi di gestione è dovuta principalmente alla rilevazione della variazione del fair value sui derivati. La voce include minusvalenze da realizzo di attività non correnti per euro 642 migliaia (euro 1.308 migliaia al 31 dicembre 2015).

I costi per servizi sono così dettagliati:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Subforniture e appalti a prevalenza di manodopera (494.859) (389.263)
Assicurazioni (36.795) (33.506)
Costi diversi relativi al personale (21.342) (21.133)
Prestazioni per manutenzioni (11.070) (12.070)
Collaudi e prove (9.185) (6.803)
Progettazione esterna (29.367) (27.280)
Licenze (29) (150)
Trasporti e logistica (14.700) (19.133)
Prestazioni diverse e servizi tecnici (145.081) (114.867)
Pulizie (29.537) (25.868)
Altri costi per servizi (78.696) (78.264)
Utilizzi fondi garanzia e vari 12.505 12.767
Totale costi per servizi (858.156) (715.570)

I costi per Godimento beni di terzi pari ad euro 27.185 migliaia (euro 28.368 migliaia al 31 dicembre 2015) comprendono i corrispettivi per noleggi (euro 19.771 migliaia e euro 21.203 migliaia, rispettivamente nel 2016 e 2015), per locazioni (euro 5.571 migliaia e euro 5.283 migliaia, rispettivamente nel 2016 e 2015), per canoni di concessione e oneri analoghi (euro 1.843 migliaia e euro 1.882 migliaia, rispettivamente nel 2016 e 2015).

Contratti di leasing operativo

Di seguito sono riportati gli impegni futuri derivanti dai contratti di leasing operativo in essere al 31 dicembre 2016 e 2015:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Scadenza dei pagamenti minimi futuri
dovuti per leasing operativi
Entro 1 anno 8.252 11.566
Tra 1 e 5 anni 22.637 27.162
Oltre 5 anni 16.657 20.316
Totale 47.546 59.044

COSTO DEL PERSONALE

(Euro/migliaia) 2016 2015
Costo del personale:
− salari e stipendi (293.796) (285.271)
− oneri sociali (112.840) (106.904)
− costi per piani a contribuzione definita (20.218) (20.725)
− altri costi del personale (17.032) (12.808)
Costi capitalizzati su immobilizzazioni 9.687 3.417
Totale costo del personale (434.199) (422.291)

Il costo del lavoro rappresenta l'onere totale sostenuto per il personale dipendente; è comprensivo delle retribuzioni, dei relativi oneri sociali e previdenziali a carico della Società, delle liberalità e delle spese di trasferta forfettarie.

Personale dipendente

Al 31 dicembre 2016 la Società conta 7.433 dipendenti, a fronte dei 7.337 a fine 2015.

(numero) 2016 2015
Occupazione a fine periodo 7.433 7.337
Occupazione media retribuita 7.330 7.289

AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI E ACCANTONAMENTI

(Euro/migliaia) 2016 2015
Ammortamenti:
- ammortamenti attività immateriali (14.344) (9.010)
- ammortamento immobili, impianti e macchinari (48.300) (44.858)
Svalutazioni:
− svalutazione attività immateriali
− svalutazione immobili, impianti e macchinari
Totale ammortamenti e svalutazioni (62.644) (53.868)
Accantonamenti:
− svalutazione crediti (578) (1.064)
− accantonamenti per rischi ed oneri (68.889) (41.524)
− assorbimento fondi rischi e svalutazione 5.229 11.236
Totale accantonamenti (64.238) (31.352)

Il dettaglio degli ammortamenti è riportato nei prospetti di cui alle Note 6 e 7.

La svalutazione crediti riguarda stanziamenti prudenziali per allineamento al presumibile valore di realizzo.

Per il dettaglio degli accantonamenti e assorbimenti dei fondi per rischi e oneri si rimanda alla tabella di Nota 19.

Nota 29 - proventi e oneri finanziari

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
PROVENTI FINANZIARI
Interessi e commissioni da altri (crediti non correnti) 2.906 3.219
Interessi e commissioni da controllate (crediti correnti) 10.567 7.938
Proventi da operazioni di finanza derivata 1.353 974
Interessi e commissioni da altri e proventi vari 2.374 3.279
Utili su cambi 6.789 14.686
Totale proventi finanziari 23.989 30.096
ONERI FINANZIARI
Interessi e commissioni a controllate (486) (437)
Interessi e commissioni a società a controllo congiunto (674) (833)
Interessi e commissioni a controllanti (179) (66)
Oneri da operazioni di finanza derivata (5.705) (12.788)
Interessi e perdite attuariali su fondo benefici ai dipendenti (1.054) (851)
Interessi e commissioni su obbligazioni emesse (12.051) (12.020)
Interessi e commissioni su construction loans (793) (333)
Interessi e commissioni a banche e altri oneri (22.799) (21.896)
Perdite su cambi (7.974) (9.202)
Totale oneri finanziari (51.715) (58.426)
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (27.726) (28.330)

I proventi finanziari includono per euro 1.084 migliaia (euro 1.342 migliaia nel 2015) gli interessi formalmente pagati dallo Stato alla Capogruppo, ma sostanzialmente riconosciuti a Banca BIIS (ricompresi per pari importo negli Oneri finanziari), nel quadro delle operazioni con cui sono stati erogati i contributi pubblici spettanti (vedi Nota 4).

Il saldo degli interessi e commissioni da controllate è dovuto principalmente agli interessi maturati sul finanziamento concesso a Fincantieri Oil & Gas S.p.A..

Si segnala la diminuzione della voce Oneri da operazioni di finanza derivata, riconducibile all'andamento favorevole del differenziale dei tassi di interesse tra euro e dollaro statunitense nel corso del 2016.

Nota 30 - proventi e oneri da partecipazioni

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
PROVENTI
Dividendi da società controllate 1.500 2.000
Totale proventi 1.500 2.000
ONERI
Perdite su dismissioni (2)
Totale oneri (2)
TOTALE PROVENTI E ONERI DA PARTECIPAZIONI 1.500 1.998

I dividendi percepiti nel corso dell'esercizio si riferiscono interamente alla società controllata Delfi.

Nota 31 - imposte

Il 2016 assolve l'IRES, nella misura ordinaria del 27,5%, e l'IRAP, la cui aliquota media è pari al 4,08%.

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Imposte correnti 3.870 24.899
Imposte differite attive
– svalutazioni diverse (13.831) 18.975
– garanzia prodotti 1.060 (2.762)
– oneri e rischi diversi 2.296 801
– perdite a nuovo (578) 443
– altre partite 2.319 224
− effetto cambio aliquota IRES (700) (10.844)
Imposte differite passive
– altre partite
Saldo imposte differite (9.434) 6.837
IMPOSTE TOTALI (5.564) 31.736

Nota metodologica

Gli importi negativi indicano accantonamenti per imposte differite passive o utilizzi per imposte differite attive.

Gli importi positivi indicano utilizzi per imposte differite passive o accantonamenti per imposte differite attive.

Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione del carico fiscale:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Aliquota teorica IRES 27,5% 27,5%
Risultato ante imposte 24.237 (144.468)
IRES teorica (6.665) 39.729
Effetto imposte periodi precedenti 36 3.309
Effetto differenze permanenti e differenze temporanee
senza fiscalità differita
4.467 (1.712)
Effetto differenze temporanee non stanziate in anni precedenti
Effetto cambio aliquota IRES su imposte correnti 1.986 (2.884)
Effetto cambio aliquota IRES su imposte differite (700) (10.844)
IRAP a Conto economico (4.688) 4.139
Imposte totali a Conto economico (5.564) 31.736
Imposte correnti 3.870 24.899
Imposte differite attive/passive (9.434) 6.837

Nota 32 - altre informazioni

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Di seguito viene riportata la Posizione finanziaria netta così come viene monitorata dalla Società.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
A. Cassa 123 108
B. Altre disponibilità liquide 12.506 143.020
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 12.629 143.128
E. Crediti finanziari correnti 215.125 89.066
- di cui parti correlate 213.821 86.851
F. Debiti bancari correnti (279.618) (125.001)
- di cui parti correlate (20.000) (20.000)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (104.198) (36.454)
- di cui parti correlate (3.606) (2.976)
H. Altre passività finanziarie correnti (41.607) (50.610)
- di cui parti correlate (41.277) (50.342)
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (425.423) (212.065)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(E)+(I) (197.669) 20.129
K. Crediti finanziari non correnti 548.038 549.354
- di cui parti correlate 485.543 488.205
L. Debiti bancari non correnti (113.046) (170.908)
- di cui parti correlate (49.769) (30.164)
M. Obbligazioni emesse (298.405) (297.604)
N. Altre passività non correnti (1.655) (2.021)
O. Indebitamento finanziario non corrente (L)+(M)+(N) (413.106) (470.533)
P. Indebitamento finanziario non corrente netto (K)+(O) 134.932 78.821
Q. Posizione finanziaria netta (J)+(P) (62.737) 98.950

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 la tabella seguente riporta la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la Posizione finanziaria netta ESMA.

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Posizione finanziaria netta (62.737) 98.950
Crediti finanziari non correnti (548.038) (549.354)
Construction loans (100.000) (120.050)
Posizione finanziaria netta ESMA (710.775) (570.454)

Per maggiori dettagli si veda quanto riportato nelle Note 21 e 26 del presente documento.

EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

In applicazione della comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015 con riferimento a quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, sono state indicati negli schemi di bilancio le sole componenti reddituali ritenute non ricorrenti, escludendo quelle estranee alla gestione ordinaria. Le voci indicate si riferiscono agli Oneri connessi ai piani di ristrutturazione e altri costi del personale non ricorrenti espressi al lordo degli effetti fiscali pari a euro 172 migliaia.

TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 non sono state concluse operazioni atipiche e/o inusuali.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni infragruppo, quelle con Fintecna e sue controllate, con Cassa Depositi e Prestiti e sue controllate e con le controllate del MEF, ed in genere con le altre parti correlate non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso delle attività del Gruppo Fincantieri ed essendo realizzate in ogni caso secondo logiche di mercato.

Le operazioni sono dettagliate nelle tabelle che seguono:

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 31.12.2016
(Euro/migliaia) Crediti
finanziari non
correnti
Crediti
finanziari
correnti
Acconti
(*)
Altre
attività
non
correnti
Crediti
commerciali
e altre attività
correnti
Debiti
finanziari
non correnti
Debiti
finanziari
correnti
Debiti
commerciali e
altre passività
correnti
FINTECNA S.p.A.
CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A. 27.881 (49.769) (36.939) (62)
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLANTI 27.881 (49.769) (36.939) (62)
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. 77.248 (660) (1.902)
UNIFER NAVALE S.r.l. (75)
CAMPER & NICHOLSONS INTERNATIONAL S.A. 500
ETIHAD SHIP BUILDING LLC 2.100 14.474 (3.928)
TOTALE CONTROLLO CONGIUNTO 500 2.100 91.722 (660) (5.905)
BACINI DI PALERMO S.p.A. 947 (5.401) (1.507)
CE.TE.NA S.p.A. 3.371 416 23 (4.198)
DELFI S.r.l. 1.899 381 (14.136) (7.220)
FINCANTIERI OIL & GAS S.p.A. 485.543 107.061 55 (296)
FINCANTIERI HOLDING B.V. (3.776)
FINCANTIERI MARINE SYSTEMS N.A. Inc. 171 (16.553) (17)
FINCANTIERI MARINE GROUP HOLDINGS Inc. 37
FINCANTIERI MARINE GROUP LLC 55.612 2.915
FINCANTIERI USA Inc. 834
GESTIONE BACINI LA SPEZIA S.p.A. 439 (751) (130)
ISOTTA FRASCHINI MOTORI S.p.A. 21.809 3.413 931 (9.458)
SEAF S.p.A. 1.321 31
SEASTEMA S.p.A. 12.174 8.022 636 (25.983)
FINCANTIERI DO BRASIL PARTICIPACOES 254 8
FINCANTIERI INDIA PRIVATE LIMITED 278 (75)
MARINE INTERIORS S.p.A. 6.585 34.225 270 (21.937)
FINCANTIERI SI S.p.A. 4.264 1.382 259 (17.651)
FINCANTIERI SWEDEN AB 2
VARD GROUP 46.248 62.000 3.678 (36.057)
TOTALE CONTROLLATE 485.543 213.322 95.605 62.000 11.024 (40.617) (124.529)
CDP IMMOBILIARE S.r.l. 3.250
TIRRENIA DI NAVIGAZIONE S.p.A. 10.760
SIMEST S.p.A.
SACE FCT S.p.A. 6
FONDO PENSIONE COMPL. PER I DIRIGENTI
DELLA SOCIETÀ FINCANTIERI S.p.A.
(1.135)
FONDO NAZ. PENSIONE COMPL. COMETA (3.402)
ALTRE (138)
TOTALE GRUPPO CDP 14.016 (4.675)
HORIZON SAS (1)
QUANTA S.p.A. (438)
BANCA DEL MEZZOGIORNO –
MEDIOCREDITO CENTR. S.p.A.
(20.000)
GRUPPO LEONARDO
(ex gruppo FINMECCANICA)
287 42 (8.429)
GRUPPO ENI 3 274 (61)
GRUPPO ENEL
SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF 175 (51)
TOTALE ALTRE PARTI CORRELATE 290 491 (20.000) (8.980)
TOTALE PARTI CORRELATE 485.543 213.822 97.995 62.000 145.134 (49.769) (98.216) (144.152)
TOTALE VOCE DI BILANCIO 568.801 224.892 374.503 68.068 1.235.373 (470.353) (551.790) (1.311.216)
Incidenza % sulla voce di bilancio 85% 95% 26% 91% 12% 11% 18% 11%

(*) La voce acconti è inclusa nelle Rimanenze di magazzino e Acconti, come dettagliato nella Nota 12.

Si segnala che nel corso del 2016 sono stati erogati anticipi per euro 1.988 migliaia alla controllata Fincantieri SI S.p.A. per l'acquisto di immobilizzazioni materiali. Tali anticipi sono ricompresi nella voce Immobili, impianti e macchinari.

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 31.12.2015
(Euro/migliaia) Crediti
finanziari
non correnti
Crediti
finanziari
correnti
Acconti
(*)
Crediti
commerciali
e altre attività
correnti
Debiti
finanziari
non correnti
Debiti
finanziari
correnti
Debiti
commerciali e
altre passività
correnti
FINTECNA S.p.A. (25)
CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A. 23.236 (30.164) (2.976) (90)
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLANTI 23.236 (30.164) (2.976) (115)
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. 86.485 (1.156) (1.340)
CAMPER & NICHOLSONS INTERNATIONAL SA 264
ETIHAD SHIP BUILDING LLC 2.100 19.487 (3.837)
TOTALE CONTROLLO CONGIUNTO 264 2.100 105.972 (1.156) (5.177)
BACINI DI PALERMO S.p.A. 761 (6.287) (1.242)
CE.TE.NA S.p.A. 4.193 446 119 (3.923)
DELFI S.r.l. 2.419 290 (10.395) (10.391)
FINCANTIERI OIL & GAS S.p.A. 488.205 3.938 66 (10)
FINCANTIERI HOLDING B.V. (3.826)
FINCANTIERI MARINE SYSTEMS N.A. Inc. 265 (15.407) (18)
FINCANTIERI MARINE GROUP HOLDINGS Inc. 35
FINCANTIERI MARINE GROUP LLC 23.830 3.208
FINCANTIERI USA Inc. 707
GESTIONE BACINI LA SPEZIA S.p.A. 562 (1.370) (270)
ISOTTA FRASCHINI MOTORI S.p.A. 24.843 1.360 1.085 (6.387)
SEAF S.p.A. 906 54
SEASTEMA S.p.A. 18.370 1.145 741 (20.845)
FINCANTIERI DO BRASIL PARTICIPACOES 187 8
FINCANTIERI INDIA PRIVATE LIMITED 376 (117)
MARINE INTERIORS S.p.A. 9.578 42.433 1.233 (50.084)
FINCANTIERI SI S.p.A. 306 (131) (204)
VARD GROUP 21.274 2.956 (11.291)
TOTALE CONTROLLATE 488.205 86.587 69.077 12.030 (37.416) (104.782)
CDP IMMOBILIARE S.r.l. 3.250
TIRRENIA DI NAVIGAZIONE S.p.A. 10.760
SIMEST S.p.A. (11.770) (464)
SACE FCT S.p.A.
FONDO PENSIONE COMPL. PER I DIRIGENTI
DELLA SOCIETÀ FINCANTIERI S.p.A.
(1.198)
FONDO NAZ. PENSIONE COMPL. COMETA (2.806)
ALTRE 16 (154)
TOTALE GRUPPO CDP 14.026 (11.770) (4.622)
HORIZON SAS (1)
QUANTA S.p.A.
BANCA DEL MEZZOGIORNO – MEDIOCREDITO
CENTR. S.p.A.
(20.000)
GRUPPO LEONARDO
(ex gruppo FINMECCANICA)
1.053 65 (5.467)
GRUPPO ENI 721 (1.384)
GRUPPO ENEL 342
SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF 29
TOTALE ALTRE PARTI CORRELATE 1.053 1.157 (20.000) (6.852)
TOTALE PARTI CORRELATE 488.205 86.851 72.230 156.421 (30.164) (73.318) (121.548)
TOTALE VOCE DI BILANCIO 578.129 99.212 311.907 647.183 (506.522) (459.544) (1.114.284)
Incidenza % sulla voce di bilancio 84% 88% 23% 24% 6% 16% 11%

(*) La voce acconti è inclusa nelle Rimanenze di magazzino e Acconti, come dettagliato nella Nota 12.

CONTO ECONOMICO 2016
(Euro/migliaia) Ricavi della
gestione
Altri ricavi e
proventi
Acquisti e
prestazioni di
servizi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
FINTECNA S.p.A. (10)
CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A. (93) (777)
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLANTI (103) (777)
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. 296.183 1.124 (1.267) (674)
UNIFERN NAVALE S.r.l. (75)
ETIHAD SHIP BUILDING LLC 3 428 (3.006)
TOTALE CONTROLLO CONGIUNTO 296.186 1.552 (4.348) (674)
BACINI DI PALERMO S.p.A. 585 97 (4.192) (49)
CE.TE.NA S.p.A. 140 188 (6.334) 23
DELFI S.r.l. 205 657 (8.531) (113)
FINCANTIERI OIL & GAS S.p.A. 20 76 (1.001) 8.505
FINCANTIERI HOLDING B.V. (21)
FINCANTIERI MARINE SYSTEMS N.A. Inc. 1.436 250 (64) (264)
FINCANTIERI MARINE GROUP HOLDINGS Inc. 1
FINCANTIERI MARINE GROUP LLC 32 2.313 1.576
FINCANTIERI USA Inc. 14
GESTIONE BACINI LA SPEZIA S.p.A. 1.358 6 (1.310) 1 (9)
ISOTTA FRASCHINI MOTORI S.p.A. 182 147 (11.429) 171
SEAF S.p.A. 14 16 20
SEASTEMA S.p.A. 256 262 (27.480) 131
FINCANTIERI DO BRASIL PARTICIPACOES 32
FINCANTIERI INDIA PRIVATE LIMITED 131 (400)
MARINE INTERIORS S.p.A. 309 3.031 (80.292) 90
FINCANTIERI SI S.p.A. 55 646 (23.244) 3 (30)
FINCANTIERI SWEDEN 701
VARD GROUP 279 1.304 (58.426)
TOTALE CONTROLLATE 4.871 9.825 (222.703) 10.567 (486)
SIMEST S.p.A. (347)
SACE S.p.A.
SACE BT S.p.A. (133)
SACE FCT S.p.A. 10
ALTRE 26 (838)
TOTALE GRUPPO CDP 36 (1.185) (133)
HORIZON SAS 13
QUANTA S.p.A. (2.320)
EXPERIS SRL (450)
GRUPPO LEONARDO (ex gruppo Finmeccanica) 33 67 (5.118)
GRUPPO ENI 1.881 42 (955)
GRUPPO ENEL 315
SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF 127 17 (52)
TOTALE ALTRE PARTI CORRELATE 2.356 139 (8.896)
TOTALE PARTI CORRELATE 303.413 11.552 (237.233) 10.567 (2.070)
TOTALE VOCE DI BILANCIO 2.906.319 84.644 (2.379.416) 23.989 (51.716)
Incidenza % sulla voce di bilancio 10% 14% 10% 44% 4%

Si segnala che nel corso del 2016 sono stati sostenuti costi per contributi ricompresi nella voce Costo del personale per euro 1.230 migliaia relativi al Fondo Pensione Complementare per i dirigenti della società FINCANTIERI S.p.A. ed euro 1.366 migliaia al Fondo Nazionale Pensione Complementare Cometa.

CONTO ECONOMICO 2015
(Euro/migliaia) Ricavi della
gestione
Altri ricavi e
proventi
Acquisti e
prestazioni di
servizi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
FINTECNA S.p.A. (25)
CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A. (90) (229)
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLANTI (115) (229)
ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. 399.789 920 (100) (833)
ETIHAD SHIP BUILDING LLC 5.624 491 (1.776)
TOTALE CONTROLLO CONGIUNTO 405.413 1.411 (1.876) (833)
BACINI DI PALERMO S.p.A. 585 149 (4.577) (68)
CE.TE.NA S.p.A. 139 304 (5.258) 41
DELFI S.r.l. 320 680 (7.155) (83)
FINCANTIERI OIL & GAS S.p.A. 20 37 (10) 5.990
FINCANTIERI HOLDING B.V. (44)
FINCANTIERI MARINE SYSTEMS N.A. Inc. 2.018 231 (76) (183)
FINCANTIERI MARINE GROUP HOLDINGS Inc. 1
FINCANTIERI MARINE GROUP LLC 19 2.840 1.326
FINCANTIERI USA Inc. 10
GESTIONE BACINI LA SPEZIA S.p.A. 716 6 (1.578) (15)
ISOTTA FRASCHINI MOTORI S.p.A. 182 208 (11.316) 286
SEAF S.p.A. 14 39 55
SEASTEMA S.p.A. 220 518 (19.199) 179
FINCANTIERI DO BRASIL PARTICIPACOES 20
FINCANTIERI INDIA PRIVATE LIMITED 254 (428)
MARINE INTERIORS S.p.A. 298 2.176 (68.936) 30 (43)
FINCANTIERI SI S.p.A. 50 218 (204) (1)
VARD GROUP 2.010 1.368 (15.712)
TOTALE CONTROLLATE 6.591 9.028 (134.449) 7.938 (437)
SIMEST S.p.A. (696)
SACE S.p.A. (172)
SACE BT S.p.A. (413)
SACE FCT S.p.A.
ALTRE 35 (286)
TOTALE GRUPPO CDP 35 (982) (585)
HORIZON SAS 34 (183)
GRUPPO LEONARDO (EX Gruppo Finmeccanica) 120 629 (13.299)
GRUPPO ENI 473 126 (7.092)
GRUPPO ENEL 336
SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF 112 (126)
TOTALE ALTRE PARTI CORRELATE 1.041 789 (20.700)
TOTALE PARTI CORRELATE 413.045 11.263 (158.122) 7.938 (2.084)
TOTALE VOCE DI BILANCIO 2.462.214 59.288 (2.132.128) 30.096 (58.426)
Incidenza % sulla voce di bilancio 17% 19% 8% 26% 4%

Si segnala che nel corso del 2015 sono stati sostenuti costi per contributi ricompresi nella voce Costo del personale per euro 3.749 migliaia relativi al Fondo Pensione Complementare per i dirigenti della società FINCANTIERI S.p.A. ed euro 8.084 migliaia al Fondo Nazionale Pensione Complementare Cometa.

Prestazioni di servizi

La Società ha stipulato con le controllate italiane dei contratti di service aventi ad oggetto la messa a disposizione di servizi quali: acquisti, amministrazione, contabilità e bilancio, fiscale e tributario, pianificazione e controlli economici, finanza e tesoreria, gestione del personale e dei sistemi informativi.

Le controllate Bacini di Palermo S.p.A. e Gestione Bacini La Spezia S.p.A. hanno in carico i bacini che vengono dati in locazione alla Società mentre dalla Società ricevono servizi ed assistenza finalizzati a garantire la corretta ed efficiente gestione dei bacini stessi, ivi compresa l'esecuzione delle manovre di immissione delle navi e la loro successiva uscita, la sorveglianza e la manutenzione dei relativi impianti.

La controllata Cetena S.p.A. fornisce principalmente attività di ricerca e innovazione, servizi di ingegneria, rilievi sperimentali e fornitura di sistemi e pacchetti formativi.

I rapporti tra la Società e la controllata Delfi S.r.l. si riferiscono alla fornitura di logistica integrata e corsi di addestramento (per la Marina degli Emirati Arabi Uniti e per la Guardia Costiera del Bangladesh). A Delfi S.r.l. inoltre è stata commissionata la fornitura della manualistica e di parte dell'attività di progettazione funzionale nell'ambito della c.d. "Legge Navale".

La controllata Seastema S.p.A. fornisce alla Società servizi di progettazione, sviluppo e realizzazione di sistemi di automazione integrata destinati ai settori militare, cruise, ferry e mega yacht.

La Società e la controllata Fincantieri Marine Group LLC hanno stipulato contratti per la prestazione di servizi tra i quali:

  • servizi di ingegneria: servizi generali di assistenza tecnica forniti dalla Società grazie alla sua vasta esperienza nel campo della produzione tecnica alla controllata su sua specifica richiesta. Questi includono la formazione del personale sul sistema ERP e l'assistenza nello sviluppo della progettazione di navi commerciali, militari e offshore, compreso il supporto di progettisti esterni;
  • sviluppo del business: analisi delle prospettive di mercato e valutazione delle potenziali opportunità in termini di nuovi progetti e prodotti da sviluppare; analisi dei gap che ostacolano l'accesso ai mercati; valutazione e ridefinizione delle metodologie di progettazione durante la fase di offerta.

Compravendita di prodotti

La controllata Isotta Fraschini Motori S.p.A. riceve regolarmente dalla Società ordini d'acquisto per due famiglie di motori diesel ad alte prestazioni, che coprono una gamma da 500 a 2.100 kW, adatti sia per impiego navale che per applicazioni industriali. Una delle applicazioni di punta è costituita dai motori e generatori amagnetici per applicazioni militari, che hanno ottenuto importanti affermazioni nel mercato statunitense.

La controllata Marine Interiors S.p.A. produce arredamenti e allestimenti navali per il Gruppo Fincantieri. La controllata riceve regolarmente dalla Società ordini d'acquisto per la progettazione e la realizzazione di forniture chiavi in mano e refitting per cabine del settore cruise.

La controllata Fincantieri SI S.p.A., costituita il 30 dicembre 2014, ha ricevuto ordini per la costruzione del nuovo impianto di sabbiatura e verniciatura del cantiere di Monfalcone e per la fornitura dei pacchetti elettromeccanici destinati a navi militari della classe LSS (Littoral Support Ship), PPA (Pattugliatore Polivalente d'Altura) e LHD (Landing Helicopter Deck), parte del più ampio programma della Legge Navale.

Per quanto riguarda VARD, Fincantieri negli ultimi mesi ha sviluppato con la controllata importanti sinergie, in particolare con le operations rumene e norvegesi, per la costruzione di sezioni per le grandi navi da crociera in corso di realizzazione presso i cantieri italiani.

Personale distaccato

La Società ha stipulato accordi con le controllate che stabiliscono le modalità in base alle quali alcuni suoi dipendenti (dirigenti, impiegati e operai) possono essere temporaneamente distaccati presso le controllate per svolgere specifiche attività nell'interesse della Capogruppo.

Linee di credito e contratti di finanziamento

La Società ha attivi conti correnti ordinari di corrispondenza con le sue controllate italiane ed estere, a mezzo dei quali vengono regolati i rapporti finanziari attivi e passivi intercorrenti con ogni controllata. Al fine di ottenere una migliore gestione della tesoreria aziendale, la Società ha accentrato la gestione di tutte le risorse finanziarie in entrata e in uscita di parte delle sue controllate (operazioni di cash pooling). In questo modo vengono ridotte le diseconomie derivanti dalla coesistenza di saldi sia positivi che negavi tra le società del Gruppo.

Si segnala che FINCANTIERI S.p.A. ha messo a disposizione di Fincantieri Oil & Gas S.p.A. una linea di credito rotativa fino all'importo massimo di euro 525 milioni a titolo di finanziamento soci, con durata annuale, rinnovabile a scadenza, in sostituzione del finanziamento accordato in fase di acquisizione di VARD. Inoltre nel 2016 la Capogruppo ha concesso alla controllata un finanziamento speciale per ulteriori euro 103 milioni finalizzato all'OPA totalitaria sulle azioni di Vard Holdings Limited lanciata dalla controllata il 13 novembre 2016. Le principali relazioni con le parti correlate includono:

  • i rapporti della Società verso Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. nascono dall'accordo sottoscritto nel 2006 con la Marina Militare italiana per la produzione della prima tranche del programma "Rinascimento" (o FREMM). Il programma si riferisce alla costruzione di 10 navi per la Marina italiana, programma sviluppato da Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. con forniture da parte della Società e delle sue controllate per le attività di progettazione e produzione delle navi. I debiti finanziari verso Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. al 31 dicembre 2016 e 2015 sono relativi al conto corrente di corrispondenza che la Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. detiene presso la Società in forza del contratto di gestione accentrata della tesoreria;
  • i rapporti della Società verso Horizon, che si riferivano ad un accordo per la costruzione di navi militari siglato tra Horizon e l'agenzia sovranazionale che agisce per conto della Marina francese e italiana, sono venuti meno nel corso del 2016 a seguito della messa in liquidazione della società stessa;
  • i rapporti della Società verso il gruppo ENI nel 2016 si riferiscono principalmente a lavori di manutenzione effettuati su piattaforme di Saipem S.p.A. Nel 2015 si riferivano ad un accordo per la costituzione del Polo Offshore Fincantieri con la collegata del gruppo ENI Rosetti Marino S.p.A.;
  • i rapporti della Società verso il gruppo Leonardo sono relativi ad accordi di fornitura e allestimento dei sistemi di combattimento in relazione alla costruzione di navi militari;
  • crediti da Tirrenia di Navigazione S.p.A. al 31 dicembre 2016 e 2015 che si riferiscono principalmente ad attività di ristrutturazione navale sul patrimonio di Tirrenia;
  • i crediti verso CDP Immobiliare S.r.l. (ex Fintecna Immobiliare S.r.l.) al 31 dicembre 2016 e 2015 che si riferiscono alla vendita di un terreno;
  • i debiti verso Simest S.p.A. al 31 dicembre 2015 si riferivano ai debiti finanziari per l'opzione put per l'acquisto di Fincantieri USA esercitata nel corso del 2016;
  • costi e ricavi o crediti e debiti verso le altre parti correlate al 31 dicembre 2016 e 2015 che si riferiscono principalmente ad attività di prestazioni di servizio o fornitura di beni funzionali al processo produttivo.

Si segnalano inoltre le seguenti operazioni concluse ai sensi dell'art. 13, comma 3, lettera C del Regolamento Consob Parti correlate:

  • quattro accordi di Manleva e Garanzia sottoscritti nel corso del 2016 da FINCANTIERI S.p.A. con SACE S.p.A. a copertura dell'eventuale inadempimento delle obbligazioni ai sensi delle polizze di assicurazione del credito all'esportazione per un importo massimo complessivo erogabile di euro 2.086 milioni;
  • la concessione nel mese di novembre 2016 da parte di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a FINCANTIERI S.p.A., in pool con una primaria banca nazionale, di un construction loan per un importo massimo pari a euro 300 milioni (di cui euro 100 milioni in quota Cassa Depositi e Prestiti), finalizzato al finanziamento della costruzione di navi da crociera. Al 31 dicembre 2016 tale finanziamento era utilizzato per euro 100 milioni, di cui euro 33,3 milioni erogati da Cassa Depositi e Prestiti.

L'incremento dei debiti finanziari verso Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. è relativo all'erogazione avvenuta a dicembre 2016, per euro 8.658 migliaia ed euro 14.554 migliaia, quali prime erogazioni dei finanziamenti agevolati relativi ai progetti di innovazione tecnologica ex lege 46 "Production Engineering" e "Ambiente" in scadenza a giugno 2024.

Si segnalano inoltre quattro accordi di Manleva esportatore sottoscritti da FINCANTIERI S.p.A. con Simest S.p.A. quale operazione standard di minore rilevanza. Inoltre, sempre nell'ambito delle operazioni standard di minore rilevanza, si segnala che SACE FCT e SACE BT hanno stipulato una convenzione di reverse factoring che permette ai fornitori della Capogruppo di cedere i crediti verso la stessa vantatati per un importo massimo erogabile di euro 50 milioni.

COMPENSI CORRISPOSTI AI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO E AI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

(Euro/migliaia) Compensi per
la carica(1)
Benefici
non monetari
Bonus e
altri incentivi
Altri
compensi
Anno 2016
Consiglio di Amministrazione 1.596 4 793(4)
Collegio Sindacale 89
Direttori Generali e Dirigenti con responsabilità strategiche 101 1.904
Società di revisione 333 300
Anno 2015
Consiglio di Amministrazione 1.357 5 518(3)
Collegio Sindacale 89
Direttori Generali e Dirigenti con responsabilità strategiche 199 6.712(2)
Società di revisione 356 155

(1) Esclusi i compensi reversibili.

(2) L'importo sopra indicato include, per euro 3.885 migliaia, indennità corrisposte a direttori generali per la cessazione del rapporto di lavoro dirigenziale. (3) Tale importo non include l'incentivo di medio termine legato a parametri qualitativi, per un importo di euro 430 mila, che ha come periodo di riferimento un anno e mezzo (1° gennaio 2015 - 30 giugno 2016). L'erogazione di tale incentivo è avvenuta nella seconda metà del 2016, a seguito della verifica da parte del Consiglio di Amministrazione sentito il Comitato per la Remunerazione del raggiungimento delle specifiche condizioni di performance previste. (4) L'importo include l'incentivo di medio termine, erogato nel 2016, legato a parametri qualitativi, per un importo di euro 430 migliaia, riferito al periodo 1° gennaio 2015 – 30 giugno 2016 (vedi nota 3 del 2015 sopra riportata). Per i residui euro 363 migliaia si riferisce all' erogazione avvenuta nel 2016 dei bonus MBO 2015.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione.

I compensi per la carica della Società di revisione comprendono la revisione legale del Bilancio d'esercizio, la revisione del Bilancio consolidato IFRS e del Reporting package per la controllante Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..

GARANZIE PRESTATE

Si tratta di garanzie emesse dalla Società, così disaggregate:

(Euro/migliaia) 2016 2015
Fidejussioni 165.761 165.685
Altre garanzie 24.531 26.514
Totale 190.292 192.199

Al 31 dicembre 2016 la voce fidejussioni si riferisce principalmente a garanzie emesse nell'interesse della controllata Fincantieri Marine Group LLC, facente parte del Gruppo americano Fincantieri Marine Group (euro 147.044 migliaia), della società a controllo congiunto Orizzonte Sistemi Navali S.p.A (euro 14.089 migliaia) e della controllata SEAF S.p.A. (euro 4.132 migliaia).

Le altre garanzie riguardano manleve prestate nell'interesse di Horizon a favore del Ministero della Difesa francese (euro 558 migliaia), nonché garanzie emesse nell'interesse di società controllate (euro 23.973 migliaia).

PIANO DI INCENTIVAZIONE A MEDIO LUNGO TERMINE

Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri in data 10 novembre 2016 ha approvato il progetto di un piano di incentivazione del management a medio-lungo termine basato su azioni, denominato Performance Share Plan 2016-2018, deliberando di sottoporne l'approvazione, ai sensi dell'art. 114-bis, comma 1 del TUF, all'Assemblea degli Azionisti che sarà convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il Regolamento del piano di incentivazione, la cui efficacia è sospensivamente condizionata all'approvazione del piano come sopra indicato.

Il piano, articolato in tre cicli ciascuno di durata triennale, prevede l'assegnazione gratuita, a favore di un numero massimo complessivo di 50 beneficiari individuati dal Consiglio di Amministrazione, di diritti a ricevere gratuitamente fino a massime n. 50.000.000 di azioni ordinarie di Fincantieri prive di valore nominale in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance relativamente ai trienni 2016-2018 (1° ciclo), 2017-2019 (2° ciclo) e 2018-2020 (3° ciclo). Tali obiettivi, per il primo ciclo del Piano, sono stati identificati nell'EBITDA e nel Total Shareholder Return ("TSR") in quanto rappresentano criteri oggettivi per misurare la creazione di valore della Società nel lungo periodo. Gli obiettivi di performance per il secondo ed il terzo ciclo del piano saranno individuati al momento dell'assegnazione dei relativi diritti.

Il piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting). Pertanto, in caso di raggiungimento degli obiettivi di performance e di soddisfazione delle altre condizioni stabilite dal Regolamento del piano, le azioni maturate con riferimento al primo ciclo saranno attribuite e consegnate ai beneficiari nel 2019, mentre quelle maturate con riferimento al secondo e terzo ciclo saranno attribuite e consegnate rispettivamente nel 2020 e nel 2021.

Il piano di incentivazione prevede altresì un periodo di indisponibilità (c.d. periodo di lock-up) per una porzione delle azioni eventualmente consegnata ai beneficiari che siano membri del Consiglio di Amministrazione o dirigenti con responsabilità strategiche della Società.

La provvista delle azioni al servizio del Piano sarà oggetto di specifiche proposte che il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all'approvazione della citata Assemblea.

CONTENZIOSI LEGALI

Contenzioso Estero

Con riferimento al contenzioso "Iraq", ampiamente illustrato nelle note al bilancio al 31 dicembre 2014, si rammenta che nel maggio 2015 era stata fissata una sessione di incontri a Baghdad per la stipula dei contratti operativi (Refurbishment Contract e Combat System Contract), previsti dal Settlement Agreement quale evento rilevante ai fini della chiusura della controversia. Il Governo Iracheno, a causa probabilmente dell'aggravarsi del conflitto interno, chiese (ed ottenne) la proroga degli accordi in essere sino al 30 giugno 2016. Nel frattempo, veniva a scadenza il termine ultimo per riattivare il processo pendente avanti la Corte d'Appello di Parigi (contro il lodo arbitrale favorevole a Fincantieri), processo che veniva quindi rivitalizzato dal Governo Iracheno. Fincantieri si è costituita in tale giudizio, attualmente in fase istruttoria, con prossima udienza fissata in data 24 ottobre 2017. Riteniamo che tale scelta giudiziaria non sia indicativa di un definitivo cambio di pensiero da parte del Governo Iracheno, ma piuttosto l'inevitabile passo inteso a preservare la posizione. È nostro intendimento quindi riprendere il dialogo con il Governo Iracheno. Si conferma, in ogni caso, l'impostazione prudente adottata.

In relazione al contenzioso "Serene" si rammenta che nel luglio 2015 l'Azienda ha proposto un'opposizione innanzi alla Corte d'Appello di Trieste (adita dall'armatore per il riconoscimento dei lodi stranieri in Italia) onde far accertare la contrarietà dei lodi all'ordine pubblico interno ed internazionale, nonché per far valere la revocazione dei lodi stessi per frode processuale. Il processo è giunto a sentenza a fine gennaio 2017, con l'inatteso rigetto del nostro ricorso. I legali di Fincantieri stanno predisponendo il ricorso alla Corte di Cassazione, nell'intento di far emergere i diversi vizi della sentenza e ritengono sussistano ragionevoli aspettative di successo in tale sede. A seguito della sentenza della Corte d'Appello di Trieste, che ha reso esecutivi i lodi arbitrali, la Società ha provveduto a stanziare un apposito fondo rischi (si veda quanto riportato in Nota 19).

Nel contempo, l'azione di accertamento promossa a inizio febbraio 2015 innanzi al Tribunale di Venezia (Sezione Specializzata di proprietà industriale), onde far accertare che l'armatore non è titolare di alcun diritto di proprietà intellettuale (che, per come erroneamente riconosciuto dal Collegio Arbitrale delle società, determina una costrizione latente alla libertà d'iniziativa imprenditoriale), è in fase istruttoria e la prossima udienza è fissata nel novembre 2017. Il legale di Fincantieri ha confermato il giudizio ragionevolmente favorevole sul merito del giudizio.

Si segnala che è pendente un contenzioso dinanzi al Tribunale di Patrasso (Grecia) promosso dal Sig. Papanikolaou e dalla moglie nei confronti della Società, della Minoan Lines ed altri in seguito al sinistro occorso all'attore nel 2007 a bordo della Europa Palace, costruita da Fincantieri. Tale sinistro avrebbe comportato, nella ricostruzione del Sig. Papanikolaou, importanti danni fisici a quest'ultimo, intesi totalmente invalidanti. La Corte d'Appello di Patrasso ha riformato la sentenza di primo grado favorevole a Fincantieri e ha condannato la Società, in solido con le altre convenute, al pagamento di euro 1.364 migliaia, dal quale presumibilmente potranno essere sottratte le somme già pagate da Minoan Lines in esito ad una precedente azione cautelare. Fincantieri ha impugnato tale sentenza dinnanzi alla Corte di Cassazione greca in data 20 gennaio 2015, con buone possibilità di prevalere secondo i legali greci. La prima udienza del procedimento di cassazione è stata rinviata a data da stabilirsi. L'esito del procedimento condizionerà anche una seconda causa, iniziata da Papanikolaou contro Fincantieri davanti allo stesso Tribunale per la asserita perdita di reddito del Sig. Papanikolaou dal 2012 al 2052. La prima udienza, inizialmente prevista per l'8 dicembre 2015, è stata rinviata al 6 giugno 2017.

Con due atti di citazione notificati nel marzo 2014, il Sig. Anthony Yuzwa ha convenuto Fincantieri, Carnival ed altri davanti alle Corti Distrettuali della California e della Florida. La causa riguarda i danni occorsi all'attore a seguito di un incidente a bordo della nave Oosterdam nel 2011, che l'attore asserisce siano stati causati dalla negligenza dei convenuti. La richiesta risarcitoria non risulta precisata nell'ammontare. Le istanze di Fincantieri in merito al difetto di notifica e di giurisdizione sono state accettate dai giudici statali americani nel corso del 2014. L'attore ha poi notificato gli stessi documenti presso gli uffici di Trieste e presso l'ufficio di FMSNA di San Diego. Dopo una serie di passaggi istruttori ai sensi del diritto processuale applicabile, Fincantieri è stata estromessa dalla causa in California. Per quanto riguarda la causa in Florida, l'udienza relativa alla richiesta di estromissione di Fincantieri si è tenuta in data 16 novembre 2016 e la relativa decisione è attesa nei prossimi mesi.

Contenzioso italiano

Procedimenti per recupero crediti verso clienti

Con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di clienti insolventi, in fallimento o in altre procedure concorsuali verso i quali sono sorte controversie che non è stato possibile superare sul piano commerciale si segnala che proseguono le azioni giudiziarie intraprese verso Tirrenia e Siremar in Amministrazione Straordinaria che hanno visto la Società giudizialmente vittoriosa per quanto concerne la richiesta di ammissione in prededuzione di parte del credito vantato verso Tirrenia, seppure al 31 dicembre 2016 non sia ancora avvenuto il relativo incasso.

Per quanto riguarda il recupero del credito verso Energy Recuperator S.p.A., che aveva avanzato significative richieste in via riconvenzionale, nel mese di aprile 2016 è stato raggiunto un accordo transattivo che ha permesso di chiudere il contenzioso incassando parte del credito azionato.

Contenziosi nei confronti di fornitori

Si tratta di controversie per resistere a pretese di fornitori e appaltatori che la Società ritiene infondate (asseriti crediti da fatture non esigibili o extra non dovuti), ovvero per recuperare i maggiori costi e/o danni che la Società ha sostenuto per inadempienze di fornitori o appaltatori. In alcune occasioni si è ritenuto opportuno instaurare cause di accertamento negativo di asseriti crediti altrui vantati in un caso a sanatoria di un asserito eccesso di ribasso applicato ad un rapporto che controparte qualifica come appalto e nell'altro caso a seguito di risoluzione di ordini commissionati e stipulazione di un accordo transattivo.

Nei casi in cui si ritiene che l'esito del contenzioso comporti oneri, si è proceduto ad uno stanziamento all'apposito fondo per rischi e oneri.

Contenziosi del lavoro

Si tratta di controversie promosse da dipendenti e ex dipendenti di appaltatori e di subappaltatori che vedono coinvolta la Società in applicazione delle previsioni di cui all'art. 1676 c.c. ed all'art. 29 del D.lgs. 276/2003 (c.d. principio della "solidarietà del committente"). Nel 2016 è proseguita la definizione, sia in sede giudiziale che stragiudiziale, delle vertenze collegate alla problematica dell'amianto.

Altri contenziosi

Altri contenziosi di natura diversa includono: i) controversie nei confronti di Amministrazioni pubbliche per oneri ambientali, tra le quali le controversie con il Comune di Ancona e le controversie con il Ministero dell'Ambiente per Stabilimenti di Muggiano e Castellammare; ii) opposizione a pretese di enti previdenziali, tra le quali controversie contro l'INPS per richieste derivanti dall'omesso versamento di contributi da parte di appaltatori e subappaltatori sulla base del principio di solidarietà del committente; iii) risarcimento danni diretti ed indiretti derivanti da fasi produttive; iv) cause civili da risarcimento danni da infortuni.

Laddove si è valutato che l'esito delle controversie possa comportare oneri, si è proceduto ad adeguato stanziamento al fondo per rischi ed oneri.

Procedimenti penali ai sensi del D.Lgs. 231 del 2001

Il Gruppo è attualmente coinvolto in sei procedimenti penali ai sensi del D.Lgs. n. 231 del 2001 presso il Tribunale di Gorizia.

A gennaio 2014 FINCANTIERI S.p.A. ha ricevuto avviso della richiesta di proroga del termine per le indagini preliminari, ex art. 406 codice di procedura penale, nei confronti dell'ex direttore dello stabilimento di Monfalcone per la pretesa violazione dell'art. 256, comma 1, lett. a) e b), del D.Lgs. n. 152 del 2006, nonché della Società, indagata ai sensi dell'art. 25-undecies del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione alla presunta gestione di aree di cernita, deposito temporaneo e stoccaggio di rifiuti pericolosi senza la prescritta autorizzazione presso lo stabilimento di Monfalcone, nonché all'asserito avvio a smaltimento di tali rifiuti con documentazione che non ne avrebbe consentito la tracciabilità. Nell'ambito di tale indagine la richiesta di sequestro preventivo di alcune aree e capannoni formulata dal PM è stata rigettata in primo e secondo grado, ma la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del PM avverso tale rigetto rimettendo il procedimento al Tribunale.

Con ordinanza del 21 maggio 2015 ha disposto il sequestro di alcune aree e fabbricati, che è stato eseguito dal Nucleo Operativo Ecologico il 29 giugno 2015. A seguito dell'entrata in vigore del Decreto Legge 4 luglio 2015 n. 92 la Procura della Repubblica di Gorizia ha successivamente disposto in data 6 luglio 2015 il dissequestro delle aree dello stabilimento.

Tra marzo e aprile del 2014 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari a ventuno persone fisiche (tra cui componenti del Consiglio di Amministrazione, dell'Organismo di Vigilanza e dipendenti della Società alla data dell'evento, di cui alcuni ancora in carica o alle dipendenze della Società) a vario titolo indagate per le ipotesi di reato di "Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro" e di "Lesioni personali colpose", di cui agli artt. 437 e 590 c.p. e di violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81 del 2008, nonché alla Società ex art. 25 septies, comma 3, del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio di un dipendente avvenuto il 13 dicembre 2010 presso lo stabilimento di Monfalcone durante la fase di sollevamento di due fasci di tubi di ferro. All'udienza preliminare del 18 dicembre 2014 è stato dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dei componenti del Consiglio di Amministrazione e dell'Organismo di Vigilanza, nonché dei due Direttori Generali mentre sono stati rinviati a giudizio gli altri dipendenti della Società alla data dell'evento raggiunti dall'avviso di conclusione delle indagini. La Procura della Repubblica di Gorizia ha impugnato la sentenza di non luogo a procedere innanzi alla Corte di Cassazione la quale, all'esito dell'udienza tenutasi il 20 gennaio 2016, ha rigettato il ricorso confermando la non procedibilità nei confronti dei componenti del Consiglio di Amministrazione e dell'Organismo di Vigilanza, nonché dei due Direttori Generali.

Tra settembre ed ottobre 2014 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari a ventuno persone fisiche (tra cui componenti del Consiglio di Amministrazione, dell'Organismo di Vigilanza e dipendenti della Società alla data dell'evento, di cui alcuni ancora in carica o alle dipendenze della Società) a vario titolo indagate per le ipotesi di reato di "Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro" e di "Omicidio colposo", di cui agli artt. 437 e 589 c.p. e di violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81 del 2008, nonché alla Società ex art. 25 septies, del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione al decesso di un dipendente di un'impresa appaltatrice avvenuto il 21 febbraio 2011 presso lo stabilimento di Monfalcone a seguito di caduta in una condotta di areazione. Nei primi giorni di luglio 2016 sono state notificate le richieste di rinvio a giudizio e gli avvisi di fissazione dell'udienza preliminare nei confronti della Società e dell'ex Direttore dello Stabilimento di Monfalcone. Dalla notifica degli avvisi si evince che, a seguito della sentenza di non luogo a procedere di cui sopra, le posizioni dei componenti del Consiglio di Amministrazione, dell'Organismo di Vigilanza e dei Direttori Generali sono state stralciate. All'udienza preliminare, dapprima fissata all'8 novembre 2016 e successivamente rinviata al 28 febbraio 2017, il Giudice per l'Udienza Preliminare ha pronunciato nei confronti della Società la sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato ex D.Lgs. 231/01. Tutti gli imputati, invece, sono stati rinviati a giudizio.

A settembre 2015 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari all'ex direttore dello stabilimento di Monfalcone e ad altri tre dipendenti indagati per violazione degli artt. 19, lettera f), e 71 del D.Lgs. n. 81/2008 (relativi rispettivamente alla violazione delle obbligazioni del preposto e alla mancata messa a disposizione di idonei dispositivi di protezione individuale) nonché in generale dell'art. 2087 c.c. (mancata adozione delle misure idonee alla tutela della salute del lavoratore), nonché alla Società ex art. 25 septies, comma 1, 2 e 3 del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio di un dipendente, che riportava una distorsione ad una spalla guarita in un anno, avvenuto il 24 novembre 2009 presso lo stabilimento di Monfalcone.

Nel mese di novembre 2015 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari all'ex direttore dello stabilimento di Monfalcone, indagato per l'ipotesi di reato di "Lesioni personali colpose" di cui all'art. 590 c.p. in relazione alla violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81 del 2008, nonché alla Società ex art. 25 septies, co. 3, del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio occorso ad un dipendente, che riportava la frattura del dito medio della mano destra guarita in otto mesi, avvenuto il 14 marzo 2011 presso lo stabilimento di Monfalcone. Nel mese di marzo 2016, infine, sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari all'ex direttore dello stabilimento di Monfalcone, indagato per l'ipotesi di reato di "Lesioni personali colpose" di cui all'art. 590 c.p. in relazione alla violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 nonché in generale dell'art. 2087 c.c. (Mancata adozione delle misure idonee alla tutela della salute del lavoratore), nonché alla Società ex art. 25 septies, co. 3, del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio occorso ad un dipendente, che riportava la lesione del quinto dito della mano sinistra guarita in otto mesi, avvenuto il 29 marzo 2012 presso lo stabilimento di Monfalcone.

Nei mesi di giugno e luglio 2016 sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari all'ex direttore dello Stabilimento di Monfalcone, indagato per l'ipotesi di reato di "Lesioni personali colpose" di cui all'art. 590 c.p. in relazione alla violazione di talune disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 nonché in generale dell'art. 2087 c.c. (Mancata adozione delle misure idonee alla tutela della salute del lavoratore), nonché alla Società ex art. 25 septies, comma 3 del D.Lgs. n. 231 del 2001, in relazione all'infortunio occorso ad un dipendente di un'impresa appaltatrice, che riportava la contusione del ginocchio sinistro guarita in oltre quaranta giorni, avvenuto il 25 agosto 2010 presso lo Stabilimento di Monfalcone.

POSIZIONE FISCALE

Consolidato fiscale nazionale

FINCANTIERI S.p.A. partecipa al consolidato fiscale nazionale di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..

Verifiche e accertamenti

La verifica fiscale sul periodo di imposta 2011 è stata definita nel corso del 2016 mediante accertamento con adesione, con onere a conto economico di euro 386 migliaia.

OCCUPAZIONE

Nel 2016 la forza media retribuita si attesta a 7.330 unità (7.289 unità nel 2015), così distribuita per categorie contrattuali:

(numero) 2016 2015
Occupazione media retribuita:
- Dirigenti 218 220
- Quadri 337 319
- Impiegati 3.320 3.186
- Operai 3.455 3.564
Totale occupazione media retribuita 7.330 7.289

CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE

Ai sensi dell'art. 149 – duodecies del Regolamento Emittenti Consob, il seguente prospetto evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla stessa Società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. e dalle società della rete PricewaterhouseCoopers:

Tipologia del servizio Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi 2016
(Euro/migliaia)
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Capogruppo FINCANTIERI S.p.A. 333
Servizi di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società controllate italiane 188
Rete PricewaterhouseCoopers Società controllate estere 1.365
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Capogruppo FINCANTIERI S.p.A.
Servizi di attestazione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società controllate italiane
Rete PricewaterhouseCoopers Società controllate estere 30
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Capogruppo FINCANTIERI S.p.A. 300
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società controllate italiane
Rete PricewaterhouseCoopers Società controllate estere 155
Totale 2.371

Nota 33 - flusso monetario da attività di esercizio

La voce in oggetto è dettagliata come segue:

(Euro/migliaia) 31.12.2016 31.12.2015
Utile/(Perdita) d'esercizio 18.673 (112.732)
Ammortamenti 62.645 53.867
(Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo di immobili, impianti e macchinari 982 1.205
Accantonamenti/(assorbimenti) fondi per rischi e oneri diversi 64.019 31.523
Interessi e valutazioni attuariali sul fondo benefici a dipendenti 1.055 851
Dividendi di competenza (1.500) (2.000)
Interessi di competenza 21.138 21.149
Imposte di competenza 5.564 (31.737)
Flusso monetario lordo da attività d'esercizio 172.576 (37.874)
VARIAZIONI DEL CAPITALE D'ESERCIZIO
- rimanenze e acconti (62.595) (68.711)
- lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti 488.329 (381.248)
- crediti commerciali (548.443) 28.413
- debiti commerciali 179.120 153.523
- altre attività/passività (110.272) (12.178)
Flusso monetario da capitale d'esercizio 118.715 (318.075)
Dividendi incassati 1.500 2.000
Interessi attivi incassati 6.995 13.919
Interessi passivi pagati (36.081) (35.432)
Imposte sul reddito (pagate)/incassate 7.446 45.790
Utilizzi fondi rischi e oneri e fondo benefici dipendenti (52.499) (42.062)
FLUSSO MONETARIO NETTO DA ATTIVITÀ D'ESERCIZIO 46.076 (333.860)
- di cui parti correlate (55.862) (59.336)

Nota 34 - eventi successivi al 31 dicembre 2016

In data 3 gennaio 2017 Fincantieri ha ricevuto una lettera da Samil PricewaterhouseCoopers, advisor di STX Europe, con la quale le è stato notificato di essere stata selezionata quale "preferred bidder" nel processo di vendita del 66,66% di STX France SA.

In data 19 gennaio 2017 Fincantieri ha firmato un Memorandum of Agreement con il gruppo statunitense Carnival Corporation & plc per la costruzione di due nuove navi da crociera, del valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro, che saranno destinate ai brand Holland America Line e Princess Cruises.

In data 26 gennaio 2017 è stata consegnata presso lo stabilimento Fincantieri di Ancona "Viking Sky", la terza di una serie di sei navi da crociera che la Società armatrice Viking Ocean Cruises ha ordinato a Fincantieri.

In data 16 febbraio 2017 Fincantieri ha ricevuto dal gruppo Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. un ordine per la realizzazione di 4 navi da crociera di nuova concezione, con l'opzione per ulteriori 2 unità, destinate al brand Norwegian Cruise Line. Le unità hanno un valore di circa euro 800 milioni ciascuna e saranno consegnate a un anno l'una dall'altra a partire dal 2022 fino al 2025, e in caso di esercizio dell'opzione fino al 2027.

In data 20 febbraio 2017 Fincantieri e Ferretti Group hanno annunciato di aver firmato un accordo di collaborazione ad ampio raggio, con l'obiettivo di sviluppare sinergie industriali e commerciali tra due aziende italiane leader mondiali nei rispettivi comparti. Il protocollo d'intesa si riferisce sia al settore difesa e sicurezza che a quello della cantieristica da diporto. In entrambi i settori le capacità e competenze dei due grandi Gruppi sono complementari e sinergiche e l'intesa di collaborazione apre molti scenari possibili.

In data 22 febbraio 2017 Fincantieri, China State Shipbuilding Corporation (CSSC) e Carnival Corporation & plc, hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) vincolante per la costruzione di due navi da crociera, e ulteriori quattro in opzione, che saranno le prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. Le parti hanno firmato il MoA per conto della joint venture tra Fincantieri e CSSC Cruise Technology Development Co. Ltd, della joint venture tra Carnival Corporation e CSSC, e del cantiere di Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co., Ltd (SWS).

In data 27 febbraio 2017 il Ministro dell'Interno Marco Minniti e il Presidente di Fincantieri Giampiero Massolo, in presenza anche dell'Amministratore delegato Giuseppe Bono, hanno sottoscritto, presso la sede del Ministero a Roma, il Protocollo Quadro Nazionale di Legalità, finalizzato alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. L'accordo, facendo tesoro dell'esperienza maturata nel tempo con i diversi protocolli sottoscritti dall'azienda a livello locale, rappresenta un fondamentale traguardo che unifica a livello nazionale le procedure per le verifiche antimafia sulle imprese operanti in appalto e subappalto presso tutte le sedi del Gruppo Fincantieri.

Glossario

1 - ATTIVITÀ OPERATIVE

Armatore

È colui che ha l'esercizio della nave, indipendentemente dal fatto di esserne il proprietario o meno.

Bacino (di carenaggio)

Vasca che ospita le navi in costruzione o da riparare.

Carico di lavoro (backlog):

Valore residuo degli ordini non ancora completati. È calcolato come differenza tra il valore complessivo dell'ordine (comprensivo di atti aggiuntivi e modifiche d'ordine) e il valore accumulato dei "Lavori in Corso" sviluppati alla data di bilancio.

Mega Yacht

Rientra in tale settore di attività la costruzione di imbarcazioni da diporto a motore di lunghezza non inferiore ai 70 metri (230 piedi).

Navi Mercantili

Unità navali destinate allo sviluppo di attività commerciali, prevalentemente a seguito del trasporto di passeggeri. Ne sono esempi le navi da crociera, traghetti (siano essi adibiti al solo trasporto di mezzi che di mezzi e passeggeri), portacontainer, petroliere, portarinfuse solide e liquide, etc.

Navi Militari

Unità navali ad impiego militari quali navi di superficie combattenti (portaerei, cacciatorpedinieri, fregate, corvette, pattugliatori), nonché navi ausiliarie e sommergibili.

Ordini

Valore delle nuove commesse navali, atti aggiuntivi e modifiche d'ordine, acquisite dalla Società nel corso di ciascun esercizio.

Portafoglio ordini

Valore degli ordini relativi a contratti principali, atti aggiuntivi e modifiche d'ordine non ancora consegnati ovvero eseguiti.

Soft Backlog

Valore delle opzioni contrattuali e delle lettere di intenti in essere, nonché delle commesse in corso di negoziazione avanzata, non ancora riflessi nel carico di lavoro.

Portafoglio ordini complessivo

È calcolato come somma tra il Portafoglio ordini e il Soft backlog.

Carico di lavoro complessivo

È calcolato come somma tra il Carico di lavoro (backlog) e il Soft backlog.

Refitting/refurbishment

Attività volta al "rimettere in uso" unità navali obsolete o non più idonee all'impiego a seguito di modifica di norme e/o regolamenti.

TSL - Tonnellate di stazza lorda

Unità di misura del volume di una imbarcazione, comprende tutti i volumi interni della nave, compresi gli spazi della sala macchine, dei serbatoi di carburante, le zone riservate all'equipaggio. Si misura partendo dalla superficie esterna delle paratie.

TSLC - Tonnellate di stazza lorda compensata

Un'unità di misura internazionale che offre un parametro comune per valutare la produzione commerciale dell'attività cantieristica. Viene calcolata a partire dalle TSL e considerando la tipologia e la dimensione dell'imbarcazione.

2 - AMMINISTRAZIONE E FINANZA

Attività d'impairment test

Rappresenta l'attività svolta dal Gruppo tesa a valutare, ad ogni data di riferimento del bilancio, se esiste un'indicazione che un'attività possa aver subito una riduzione di valore, stimandone il valore recuperabile.

Business combination

Rappresenta l'unione di entità o attività aziendali distinte in un'unica entità tenuta alla redazione del bilancio.

Capitale immobilizzato netto

Indica il capitale fisso impiegato per l'operatività dell'azienda e include le attività immateriali, gli immobili, impianti e macchinari, le partecipazioni e le altre attività non correnti (incluso il fair value dei derivati ricompresi nelle voci Attività finanziarie non correnti e Passività finanziarie non correnti) al netto del fondo benefici ai dipendenti.

Capitale di esercizio netto

Indica il capitale impiegato per l'operatività caratteristica dell'azienda e include Rimanenze di magazzino e acconti, Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti, Construction loans, Crediti commerciali, Debiti commerciali, Fondi per rischi ed oneri diversi, Altre attività e passività correnti (incluso i Crediti per imposte dirette, Debiti per imposte dirette, Imposte differite attive, Imposte differite passive oltre al fair value dei derivati ricompresi nelle voci Attività finanziarie correnti e Passività finanziarie correnti).

Capitale investito netto

Rappresenta il totale del Capitale immobilizzato netto e il Capitale di esercizio netto.

CGU

Acronimo di Cash Generating Unit, ovvero unità generatrice di cassa. È il più piccolo gruppo identificabile di attività aziendali che genera flussi finanziari in entrata indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività.

EBIT

Acronimo di Earnings Before Interests and Taxes. Viene definito come: Risultato d'esercizio rettificato delle seguenti voci (i) Imposte, (ii) Quote di utili di partecipate valutate a patrimonio netto, (iii) Proventi/Oneri su partecipazioni, (iv) Oneri finanziari, (v) Proventi finanziari, (vi) oneri connessi alla "Cassa Integrazione Guadagni", (vii) oneri connessi a piani di ristrutturazione e altri costi del personale non ricorrenti, (viii) accantonamenti e spese legali connessi a contenziosi per amianto e (ix) altri oneri e proventi non ricorrenti.

EBITDA

Acronimo di Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortisation. Viene definito come: Risultato d'esercizio rettificato delle seguenti voci (i) Imposte, (ii) Quote di utili di partecipate valutate a patrimonio netto, (iii) Proventi/Oneri su partecipazioni, (iv) Oneri finanziari, (v) Proventi finanziari, (vi) Ammortamenti, (vii) oneri connessi alla "Cassa Integrazione Guadagni", (viii) oneri connessi a piani di ristrutturazione e altri costi del personale non ricorrenti, (ix) accantonamenti e spese legali connessi a contenziosi per amianto e (x) altri oneri e proventi non ricorrenti.

Fair value

Valore equo, definito come il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili.

Free cash flow

È calcolato come somma di (i) flusso monetario netto da attività d'esercizio, (ii) flusso monetario netto d'attività di investimento e (iii) il flusso derivante dalla variazione dei Construction loans.

IAS/IFRS

Acronimi rispettivamente di International Accounting Standards e International Financial Reporting Standards, ovvero principi contabili internazionali, adottati dal Gruppo Fincantieri.

Investimenti/Disinvestimenti netti

Rappresentano gli investimenti e i disinvestimenti in attività materiali, immateriali, partecipazioni e altri investimenti netti non operativi.

Investimenti operativi

Rappresentano gli investimenti in attività materiali e immateriali esclusi quelli derivanti dall'acquisizione di una business combination allocati ad attività materiali o immateriali.

Posizione finanziaria netta

Voce di Situazione patrimoniale-finanziaria che sintetizza la situazione finanziaria del Gruppo, e include:

  • Indebitamento finanziario corrente netto: disponibilità liquide e mezzi equivalenti, titoli detenuti per la negoziazione, crediti finanziari correnti, debiti bancari correnti (esclusi i Construction loans), quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine, altri debiti finanziari correnti;
  • Indebitamento finanziario non corrente netto: crediti finanziari non correnti, debiti bancari non correnti, obbligazioni emesse altri debiti finanziari non correnti.

Rendiconto finanziario

Prospetto che esamina l'insieme dei flussi che hanno comportato una variazione delle disponibilità liquide, fino a giungere alla determinazione del "Flusso monetario netto del periodo" (Cash Flow), quale differenza tra le entrate e uscite del periodo considerato.

Ricavi

La voce di Conto economico Ricavi include i ricavi maturati sulle commesse e le vendite varie di prodotti e servizi.

Utile base o diluito per azione

L'utile base per azione viene calcolato dividendo l'utile o la perdita d'esercizio attribuibile agli azionisti possessori di Azioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio.

Il calcolo dell'utile diluito per azione è coerente con il calcolo dell'utile base per azione, ma tiene conto di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo in circolazione nell'esercizio, cioè:

  • l'utile d'esercizio attribuibile alle azioni ordinarie è incrementato dell'importo, al netto delle imposte, di dividendi e interessi rilevati nell'esercizio con riferimento alle potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo e rettificato per qualsiasi altra variazione di proventi od oneri risultante dalla conversione delle potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo;
  • la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione è incrementata dalla media ponderata delle azioni ordinarie addizionali che sarebbero in circolazione in caso di conversione di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

WACC

Acronimo di Weighted Average Cost of Capital, ovvero costo medio ponderato del capitale. Rappresenta il costo medio delle diverse fonti di finanziamento dell'azienda, sia sotto forma di debito che di capitale proprio.

proposte del consiglio di amministrazione

Signori Azionisti,

nel ricordarVi che il bilancio dell'esercizio 2016 presenta un risultato positivo di euro 18.673.452,27, Vi proponiamo di approvarlo unitamente ai documenti che lo corredano, destinando l'utile come segue:

  • per euro 933.672,61 alla Riserva Legale;
  • per i residui euro 17.739.779,66 alla Riserva Straordinaria.

il consiglio di amministrazione

relazione del collegio sindacale all'assemblea degli azionisti

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il Collegio Sindacale ha svolto, secondo le disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia, i controlli e le attività di vigilanza che riferisce nel seguito, anche tenuto conto dei principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili e delle indicazioni contenute nelle comunicazioni della Consob in materia di controlli societari e attività del collegio sindacale.

L'incarico di revisione legale, è svolto dalla PricewaterhouseCoopers ("PwC"), per il novennio 2013-2021, a norma del D.Lgs. 58/1998 e del D.Lgs 39/10, alle cui relazioni si rimanda.

Il Collegio Sindacale ha assistito alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti ed alle adunanze del Consiglio nel corso delle quali gli Amministratori hanno riferito sull'attività svolta e sulle operazioni di maggiore rilievo economico finanziario e patrimoniale effettuate dalla FINCANTIERI S.p.A. o dalle società controllate.

ATTIVITÀ DI VIGILANZA

  1. Per il tramite del Presidente o di un suo delegato, e, relativamente a taluni argomenti, nella sua interezza, il Collegio Sindacale ha partecipato alle riunioni del Comitato per il Controllo Interno e la Gestione dei Rischi ("Comitato Controllo e Rischi"), del Comitato per la Remunerazione, del Comitato per le Nomine e del Comitato per la Sostenibilità. Inoltre il Collegio Sindacale ha vigilato sulla corretta applicazione della procedura relativa alle "Operazioni con parti correlate" la cui responsabilità è attribuita al Comitato Controllo e Rischi che agisce, pertanto, anche nella veste di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, previa sostituzione del componente non indipendente nel caso in cui debba esaminare operazioni di maggiore rilevanza. FINCANTIERI S.p.A. ha adottato il regolamento che disciplina le operazioni con parti correlate nel rispetto di quanto previsto dall'art. 2391-bis del codice civile e della normativa Consob; essa è consultabile sul sito internet della Società.

Le informazioni sulla frequenza e sul numero delle riunioni degli organi sociali e dei Comitati sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123-bis D.Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), cui si rinvia.

  1. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il Collegio Sindacale si è riunito 9 volte. Il Collegio Sindacale ha proceduto ad atti di ispezione e controllo, ha acquisito le informazioni necessarie allo svolgimento dei compiti di generale vigilanza anche attraverso audizioni del management della società nonché dei responsabili delle funzioni interessate, in particolare dal Dirigente Preposto, del responsabile della funzione di Internal Auditing e del responsabile della Direzione Affari Legali.

Ha incontrato e scambiato informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs 231/2001, con la società di revisione legale PwC e con i corrispondenti organi delle società controllate.

Ha rilasciato, ai sensi di legge, un parere ex art. 2389 c.c.

    1. Il Collegio Sindacale ha scambiato informazioni con i Collegi Sindacali delle società controllate, al fine di monitorare i flussi informativi tra la società Capogruppo e le altre società del Gruppo e di verificare che le disposizioni alle società controllate siano adeguate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. 58/98, a garantire il corretto adempimento degli obblighi informativi previsti dalla legge. Nell'ambito di tale attività non sono emerse criticità.
    1. Sulla base delle informazioni acquisite nell'ambito della attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale:
  • ritiene che le operazioni poste in essere dalla FINCANTIERI S.p.A. siano conformi alla legge e allo statuto sociale, non in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea ed ispirate a principi di corretta amministrazione e di ragionevolezza;
  • non ha avuto indicazioni dal Consiglio di Amministrazione e dalla società di revisione di significative operazioni con società infragruppo, con parti correlate o con terzi tali da evidenziare profili di atipicità o di non usualità per contenuti, natura, dimensioni e collocazione temporale. Il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione sulla gestione e nelle note al bilancio, ha fornito esaustiva illustrazione (mediante dettagliate tabelle) delle operazioni poste in essere con società controllate e con parti correlate; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono condotte, generalmente, secondo logiche di mercato;
  • non ha rilevato dalle informazioni rese disponibili nel corso dei Consigli di Amministrazione che gli Amministratori abbiano posto in essere operazioni in potenziale conflitto d'interessi con la FINCANTIERI S.p.A.;
  • ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della FINCANTIERI S.p.A. ritenendola adeguata alle dimensioni ed alle attività della stessa;

  • ha espresso una valutazione di adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) e del sistema amministrativo-contabile, nonché dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante: (i) l'esame della valutazione positiva espressa dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, laddove gli Amministratori confermano l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), anche grazie agli effettuati e promossi interventi di miglioramento e di implementazione del sistema stesso, con particolare riferimento al progetto, concluso nel corso dell'esercizio, che integra il modello esistente del SCIGR, in linea con la best practices in materia di CoSO ERM; (ii) l'esame della Relazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull'Assetto Amministrativo e Contabile e sul Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria, con riferimento all'attività di controllo interno effettuata sul financial reporting (compliance L. 262/2005); (iii) la verifica dell'esame fatto dalla funzione di Internal Auditing con riferimento al sistema informativo contabile delle società controllate, costituite e regolate dalle leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea, al fine di accertare la sussistenza di un adeguato sistema amministrativo-contabile, così come richiesto dall'art. 36 della Delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007, che è risultato, per tutte le controllate interessate, adeguato; (iv) la verifica del rispetto della procedura di approvazione dell'impairment test disciplinato dallo IAS 36. In conformità a quanto raccomandato dal Documento congiunto Banca d'Italia, Consob e Isvap, n. 4 del 3 marzo 2010, la procedura aggiornata di impairment test è stata approvata dal Comitato Controllo Rischi del 9 marzo 2017 e dal Consiglio di Amministrazione in pari data; (v) l'esame della Relazione dell'Internal Auditing sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; (vi) i periodici incontri con il responsabile della funzione di Internal Auditing; (vii) l'esame dei documenti aziendali e dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione; (viii) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e, nell'occasione in cui gli argomenti trattati lo hanno richiesto, la trattazione congiunta degli stessi con il Comitato. A questo proposito il Collegio Sindacale riporta come la collaborazione con il Comitato Controllo Rischi sia stata proficua e fattiva ed abbia consentito un coordinamento delle rispettive attività tale da evitare duplicazioni di attività che avrebbero potuto penalizzare l'efficienza dei controlli; (ix) la partecipazione ai lavori degli altri comitati; (x) i rapporti con gli organi di controllo delle società controllate.

    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate adottato dalla Società nella versione approvata nel luglio 2015 dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana. Il Collegio ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei Consiglieri e per condurre l'autovalutazione dell'adeguatezza della composizione e del funzionamento

dello stesso, in presenza di professionalità e competenze diversificate. Inoltre ha verificato il rispetto del limite del cumulo degli incarichi da parte degli Amministratori, così come definito dall'"Orientamento in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore della società, ai sensi del Codice di Autodisciplina", adottato dalla Società.

    1. Ha accertato il permanere della indipendenza da parte dei singoli componenti del Collegio, come richiesto dal Codice.
    1. Ha valutato il rispetto del requisito di indipendenza della società di revisione PwC, tenuto conto:
  • della dichiarazione di indipendenza rilasciata da PwC ai sensi dell'art. 17, comma 9, del D.Lgs. 39/2010 e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa ai sensi dell'art. 18, comma 1, del D.Lgs.39/2010 e pubblicata sul proprio sito internet;
  • degli altri incarichi attribuiti dalla FINCANTIERI S.p.A. e dalle sue controllate a PwC ed alla sua rete, principalmente relativi a servizi prestati, che non risultano essere in contrasto con quanto stabilito dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. 39/2010. Al riguardo in allegato alle Note di bilancio è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla Società di revisione legale e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. Sulla base di quanto sopra esposto, il Collegio Sindacale ritiene che non esistano aspetti critici in materia di indipendenza di PwC.
    1. Il Collegio Sindacale ha ottenuto informazioni dai componenti l'Organismo di Vigilanza, sul modello di organizzazione, gestione e controllo, sulle modalità di carattere organizzativo e procedurale poste in essere dall'Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e successive integrazioni e modifiche, inerente la responsabilità amministrativa degli Enti per i reati previsti dalle normative e sugli esiti della sua attività.
    1. Con riferimento all'attività di vigilanza sulla revisione legale dei conti, richiesta dall'art. 19, comma 1, del D.Lgs. 39/10, il Collegio Sindacale, in qualità di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ha effettuato periodiche riunioni con i responsabili della Società di revisione legale, anche ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. 58/98, dell'art. 19, comma 1, del D.Lgs. 39/2010, nel corso delle quali, la società di revisione incaricata, PwC ha relazionato:
  • sugli esiti delle attività svolte con riferimento ai controlli contabili periodici effettuati al fine di verificare nel corso dell'esercizio la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, così come richiesto dall'art. 14, lettera b), del D.Lgs. 39/10;
  • sulla strategia di pianificazione dell'attività di revisione adottata al fine di ridurre al minimo il rischio di non individuare errori significativi nel bilancio della FINCANTIERI S.p.A.;

sulle questioni fondamentali eventualmente emerse da riportare nella relativa Relazione di cui all'art. 19 del D.Lgs. 39/10. Dagli incontri avuti non sono emerse criticità, problematiche o anomalie tali da poter incidere sul giudizio espresso sul bilancio della FINCANTIERI S.p.A. o che debbano essere evidenziati nella presente relazione.

Il Collegio Sindacale riporta che la società di revisione legale PwC ha rilasciato le relazioni ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. 39/2010 rispettivamente per il bilancio separato e per il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 che non contengono rilievi né richiami di informativa, anche dichiarando che la Relazione sulla gestione e la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, limitatamente alle informazioni di cui al comma 1, lettere c, d, f, l, m ed al comma 2, lettera b dell'art. 123-bis D.Lgs. 58/98, sono coerenti con il bilancio.

    1. Il Collegio Sindacale informa che sino alla data della presente Relazione, sono pervenute tre denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile. Il Collegio Sindacale, all'esito delle indagini svolte sui fatti denunziati, ritiene non si siano verificati comportamenti censurabili.
    1. Il Collegio Sindacale rammenta che la Società esercita la funzione di direzione e coordinamento sulle società controllate, che, nei confronti di società controllate quotate, è circoscritta da vincoli normativi che limitano l'estensione e l'intensità della direzione e coordinamento, escludendo l'operatività e le decisioni relative all'andamento corrente dell'attività di impresa.
    1. Il Collegio Sindacale, ha esaminato il bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2016, nell'ambito delle competenze allo stesso attribuite ai sensi del citato art. 19, del D.Lgs. 39/10, ha monitorato il processo di informativa finanziaria che ha determinato il progetto del bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2016 ed ha altresì verificato l'osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della Relazione sulla gestione.

In conclusione, il Collegio, nell'ambito della sua attività di vigilanza, e per quanto di propria competenza, non ha rilevato omissioni, fatti censurabili o irregolarità di cui riferire nella presente Relazione e non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio separato al 31 dicembre 2016 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione in merito alla destinazione dell'utile di esercizio di euro 18.673.452,27.

Trieste, lì 13 aprile 2017

i sindaci Gianluca Ferrero Fioranna Vittoria Negri Alessandro Michelotti

attestazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO A NORMA DELLE DISPOSIZIONI DELL'ART. 154-BIS, COMMA 5 DEL D.LGS 58/1998 (TESTO UNICO DELLA FINANZA)

    1. I sottoscritti Giuseppe Bono, in qualità di Amministratore Delegato, e Carlo Gainelli, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della FINCANTIERI S.p.A. ("Fincantieri"), tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, attestano:
  • a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • b. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2016.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 è stata effettuata sulla base di un modello definito da Fincantieri in coerenza con il modello Internal Control – integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organization of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il Bilancio d'esercizio:
    • a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
  • 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

29 marzo 2017

l'amministratore delegato Giuseppe Bono

dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Carlo Gainelli

relazione della società di revisione

Società Capogruppo Sede sociale 34121 Trieste – Via Genova n. 1 Tel: +39 040 3193111 Fax: +39 040 3192305 fincantieri.com Capitale sociale Euro 862.980.725,70 Uff. Reg. Imp. Venezia Giulia e Codice fiscale 00397130584 Partita IVA 00629440322

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