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Banco BPM SpA

Earnings Release Feb 7, 2023

4282_10-k_2023-02-07_cee79c3a-bfdb-4417-b2a4-f465f1ff3999.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
1928-9-2023
Data/Ora Ricezione
07 Febbraio 2023
17:35:16
Euronext Milan
Societa' : BANCO BPM
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 172269
Nome utilizzatore : BANCOBPMN08 - Marconi
Tipologia : 2.2
Data/Ora Ricezione : 07 Febbraio 2023 17:35:16
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 07 Febbraio 2023 17:35:23
Oggetto : CS_BANCO BPM RISULTATI AL 31
DICEMBRE 2022
Testo del comunicato

Vedi allegato.

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2022:

UTILE NETTO A LIVELLI RECORD: ADJUSTED A € 886 MILIONI1 (+24,8% A/A) STATED A € 703 MILIONI (+23,5% A/A)

L'UTILE PER AZIONE SI ATTESTA A € 46 CENTESIMI (€ 38 CENTESIMI NEL 2021), SUPERANDO LA GUIDANCE

DIVIDENDO PARI A € 23 CENTESIMI (€ 19 CENTESIMI NEL 2021,+21% A/A)

RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE2: € 1.311 MILIONI, +42,4% RISPETTO AL 2021

NPE RATIO NETTO: 2,2%3 (1,9% SE CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA EBA4), GIA' MIGLIORE DEL TARGET DEL PIANO STRATEGICO AL 2024

SOLIDA POSIZIONE DI CAPITALE: CET 1 RATIO FULLY PHASED AL 13,3% E MDA BUFFER5 FULLY PHASED A 464 P.B.6

1 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.

2 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -151,9 milioni, le rettifiche di valore dell'avviamento, pari a € -8,1 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA), pari a € -45,5 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € +4,8 milioni. Tali componenti sono esposte, al netto del relativo effetto fiscale, in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.

3 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate nette e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".

4 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito dell'EU Transparency Exercise.

5 Differenza tra il Total capital ratio (rapporto tra i fondi propri e le attività ponderate per il rischio) misurato alla data del 31 dicembre 2022 (includendo il risultato dell'esercizio 2022 al netto dei dividendi proposti e delle altre destinazioni dell'utile) ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2022 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R).

6 Dati determinati considerando l'effetto positivo derivante dall'applicazione del Danish Compromise (vedi nota 15); il CET 1 ratio fully phased alla data del 31 dicembre 2022 è pari al 12,8% e l'MDA buffer fully phased è pari a 413 p.b. (i dati effettivi alla data del 31 dicembre 2022 sono di seguito anche identificati per brevità con la denominazione "stated"). Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

GLI OTTIMI RISULTATI REGISTRATI NEL 2022 CONSENTONO DI:

INCREMENTARE IL TARGET DI UTILE 20237: EPS MAGGIORE DI € 60 CENTESIMI RISPETTO A CIRCA € 49 CENTESIMI ORIGINARIAMENTE PREVISTI DAL PIANO STRATEGICO, RITMO DI CRESCITA RITENUTO SOSTENIBILE ANCHE NEGLI ANNI SUCCESSIVI, IN BASE ALL'ATTUALE SCENARIO MACROECONOMICO

PROVENTI OPERATIVI: € 4.706 MILIONI, +4,3% RISPETTO AL 2021

MARGINE DI INTERESSE: € 2.314 MILIONI (+13,4% A/A)

COST/INCOME8:

54,0% IN MIGLIORAMENTO RISPETTO AL 55,8% DELL'ESERCIZIO 2021

COSTO DEL RISCHIO9 A 62 P.B. E COSTO DEL RISCHIO "CORE"10 A 52 P.B. GRAZIE ALLA COSTANTE ATTIVITA' DI DERISKING, MANTENENDO SOLIDI LIVELLI DI COPERTURA DEI CREDITI DETERIORATI PARI AL 50,6% RISPETTO AL 48,9% DI FINE 2021

CONTINUA LA STRATEGIA DI RIDUZIONE DEL PORTAFOGLIO NON PERFORMING:

  • DERISKING 2022 PER COMPLESSIVI € 2,6 MILIARDI
  • ULTERIORE CALO DELL'NPE RATIO LORDO11 AL 4,2% (3,8% SE CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA EBA12) E DELL'NPE RATIO NETTO AL 2,2% (DAL 3,0% DI FINE 2021)

IMPIEGHI NETTI IN BONIS "CORE"13 A € 102,8 MILIARDI (+3,3% A/A)

NUOVE EROGAZIONI CREDITI ALLA CLIENTELA PARI A € 26,514 MILIARDI, IN CRESCITA DEL 17,1% A/A

RACCOLTA DIRETTA BANCARIA A € 123,4 MILIARDI (+0,2% A/A)

SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITÀ: LCR A 191%, NSFR> 100%, CASSA E ATTIVI LIBERI A € 37,9 MILIARDI

7 Target basato su uno scenario macroeconomico per il 2023 che prevede un PIL invariato e un livello medio del tasso Euribor al 2,5%.

8 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato. 9 Calcolato come rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti ed il totale delle esposizioni per cassa verso la clientela al netto delle rettifiche di valore.

10 Costo del credito calcolato escludendo gli impatti straordinari connessi alle cessioni di crediti deteriorati.

11 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".

12 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito dell'EU Transparency Exercise.

13 Mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali.

14 Dato gestionale.

RAFFORZAMENTO DEL BUSINESS MODEL

COMPLETATO IL PRIMO STEP DELL'INTEGRAZIONE DELLA BANCASSURANCE:

  • ACQUISIZIONE DEL 100% DI BANCO BPM VITA
  • IN CORSO IL RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI CONGLOMERATO FINANZIARIO IN VISTA DELL'APPLICAZIONE DEL DANISH COMPROMISE15
  • STIPULATO L'ACCORDO PER UNA PARTNERSHIP STRATEGICA CON CREDIT AGRICOLE ASSURANCES NEL BUSINESS DANNI/PROTEZIONE

ULTERIORI PROGRESSI NELL'OPERATIVITÀ DIGITALE DELLA CLIENTELA:

  • REMOTE & OMNICHANNEL SALES AL 35% RISPETTO AL 20% DI FINE 2021
  • 840.000 CLIENTI CON "DIGITAL IDENTITY" DA 387.000 DI FINE 2021
  • INCREMENTO DELLA QUOTA DI TRANSAZIONI EFFETTUATE TRAMITE APP, PARI AL 20% DEL TOTALE DELLE TRANSAZIONI RISPETTO AL 7% DI FINE 2019, SUPERANDO LA QUOTA DI OPERAZIONI EFFETTUATE NELLE FILIALI

CONTINUI AVANZAMENTI NELL'INTEGRAZIONE DELLE TEMATICHE ESG NELLA STRATEGIA E NEL BUSINESS:

• QUATTRO EMISSIONI DI GREEN BOND PER € 2,05 MILIARDI, CHE, CONSIDERANDO ANCHE LE EMISSIONI FATTE NEL 2021 E A GENNAIO 2023, PORTANO IL TOTALE DELLE EMISSIONI GREEN E SOCIAL A € 3,3 MILIARDI, GIA' OLTRE IL TARGET DI € 2,5 MILIARDI PER IL PERIODO 2021-2024

  • NEL 2022 BANCO BPM SI E' POSIZIONATA AL PRIMO POSTO, FRA LE BANCHE ITALIANE, PER VOLUMI DI EMISSIONI GREEN
  • FINANZIAMENTI GREEN: NUOVE EROGAZIONI A € 10,9 MILIARDI16
  • CONFERMATA LA PRESENZA NEL BLOOMBERG GENDER EQUALITY INDEX ANCHE PER IL 2023

15 Nel presupposto che, per effetto dell'acquisizione di Banco BPM Vita, il Gruppo Banco BPM sia riconosciuto essere un conglomerato finanziario così come definito dall'art. 3 del Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 142, Banco BPM ha presentato istanza per l'applicazione dell'art. 49 (1) del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR). In base a tale disposizione normativa Banco BPM si attende di ottenere l'autorizzazione per non dover dedurre dal CET 1 Capital il valore contabile della partecipazione detenuta in Banco BPM Vita. In tale ipotesi la partecipazione non dedotta dai fondi propri sarà considerata una esposizione al rischio di credito da ponderare in conformità a quanto previsto dal CRR.

16 Dato gestionale, riferito al perimetro dei finanziamenti a corporate e imprese e ai mutui a privati.

Nel corso del 2022, nonostante il difficile quadro macroeconomico, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha fatto registrare ottimi risultati operativi, con una redditività a livelli record che ha consentito il raggiungimento di un risultato netto pari a € 703 milioni, che sale al livello di € 886 milioni in termini di risultato netto adjusted, che rappresenta il miglior risultato dalla nascita del Gruppo Banco BPM.

In particolare, i proventi operativi evidenziano una performance rilevante, risultando pari a € 4.706 milioni con una crescita del 4,3% rispetto al 2021, grazie al contributo positivo del margine di interesse (+13,4% a/a) e all'apporto del business assicurativo.

Tale dinamica, unitamente all'attenta gestione dei costi, ha consentito il raggiungimento di un cost/income ratio pari al 54,0% in miglioramento rispetto al 55,8% dell'esercizio 2021.

Le rettifiche su finanziamenti alla clientela si attestano a € 682 milioni in riduzione del 23,1% rispetto al 31 dicembre 2021, pur garantendo il mantenimento di un solido profilo di copertura dei crediti.

Il risultato lordo dell'operatività corrente sale a € 1.311 milioni rispetto a € 921 milioni del 2021 con una crescita del 42,4%.

Anche sul fronte del sostegno all'economia si evidenziano risultati molto significativi:

  • gli impieghi netti performing "core" (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) raggiungono € 102,8 miliardi con una crescita del 3,3% rispetto al 31 dicembre 2021;
  • il volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese raggiunge l'importo di € 26,5 miliardi, in crescita del 17,1% su base annua.

L'ulteriore progresso del processo di derisking (€ 2,6 miliardi17 nel 2022, inclusa la cessione relativa al progetto "Argo" finalizzata nel secondo trimestre dell'anno) ha consentito di proseguire nell'azione di riduzione dei non performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si riduce al 4,2%, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 6,4 miliardi di fine 2021 a € 4,8 miliardi.

Si conferma molto solida la posizione patrimoniale:

  • CET 1 ratio e MDA buffer fully phased con l'applicazione del Danish Compromise rispettivamente al 13,3% e a 464 p.b.;
  • a livello stated CET 1 Ratio phased-in e CET 1 Ratio fully phased si attestano rispettivamente al 14,3%18 e al 12,8%.

17 Variazione dei crediti deteriorati lordi, senza considerare gli ingressi da bonis registrati nel periodo. Include cessioni, ritorni in bonis, cancellazioni, recuperi, stralci e altre variazioni.

18 I ratio patrimoniali phased-in sono calcolati secondo quanto illustrato nel paragrafo "Disposizioni transitorie" della Nota esplicativa n. 6.

Principali aggregati patrimoniali

  • Impieghi netti a clientela € 109,5 miliardi: +0,1% rispetto al 31 dicembre 2021 (di cui crediti in bonis +0,9% e crediti deteriorati -27,8%);
  • Raccolta diretta da clientela € 123,4 miliardi19: +0,2% rispetto a fine dicembre 2021; raccolta "core"20 a € 103,7 miliardi (-1,3% rispetto a fine 2021);
  • Raccolta indiretta21 da clientela € 91,3 miliardi: -7,8% rispetto al 31 dicembre 2021 (per effetto della discesa delle quotazioni delle attività finanziarie), di cui:
  • risparmio gestito € 59,4 miliardi;
  • risparmio amministrato € 31,9 miliardi.

Principali voci di conto economico22

  • Margine di interesse:
  • € 724,0 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 551,3 milioni nel 3° trim. 2022; +31,3%)
  • € 2.314,4 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 2.041,6 milioni nel 2021; +13,4%)
  • Commissioni nette:
  • € 447,3 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 473,2 milioni nel 3° trim. 2022; -5,5%)
  • € 1.887,3 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 1.911,2 milioni nel 2021; -1,2%)
  • Oneri operativi:
  • € 651,4 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 631,3 milioni nel 3° trim. 2022; +3,2%)
  • € 2.539,4 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 2.515,8 milioni nel 2021; +0,9%); escludendo gli oneri relativi al business assicurativo e le componenti non ricorrenti il dato risulta pari a € 2.528,9 milioni, allineato al dato del 2021
  • Risultato della gestione operativa:
  • € 605,7 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 511,6 milioni nel 3° trim. 2022; +18,4%)
  • € 2.166,1 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 1.995,0 milioni nel 2021; +8,6%)
  • Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela:
  • € 184,7 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 193,9 milioni nel 3° trim. 2022; -4,8%)
  • € 682,3 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 887,2 milioni nel 2021; -23,1%)
  • Risultato lordo dell'operatività corrente23:
  • € 332,7 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 291,2 milioni nel 3° trim. 2022; +14,3%)

19 La raccolta diretta bancaria include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 4,3 miliardi al 31 dicembre 2022 e € 3,6 miliardi a fine 2021), ed esclude le operazioni di pronti contro termine.

20Conti correnti e depositi.

21 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta bancaria". Si segnala che la raccolta indiretta comprende anche le polizze assicurative relative a Banco BPM Vita che, a partire dal secondo semestre 2022, sono rilevate nella voce "Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche" dello stato patrimoniale consolidato, a seguito del consolidamento integrale della società nel Gruppo Banco BPM.

22 I dati economici riferiti al terzo trimestre 2022 sono stati rideterminati rispetto a quelli originariamente approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 8 novembre 2022, a seguito del completamento del processo di Purchase Price Allocation (PPA) relativo all'acquisizione del controllo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni e della valutazione delle attività e passività finanziarie delle suddette compagnie applicando il principio contabile IFRS 9. Per maggiori dettagli sul consolidamento delle compagnie assicurative si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 1.

  • € 1.311,5 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 921,0 milioni nel 2021; +42,4%)
  • Risultato lordo dell'operatività corrente adjusted24:
  • € 395,8 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 316,8 milioni nel 3° trim. 2022; +24,9%)
  • € 1.557,0 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 1.221,0 milioni nel 2021; +27,5%)
  • Risultato netto:
  • € 209,9 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 108,7 milioni nel 3° trim. 2022; +93,1%)
  • € 702,6 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 569,1 milioni nel 2021; +23,5%)
  • Risultato netto adjusted:
  • € 251,7 milioni nel 4° trim. 2022 (€ 137,6 milioni nel 3° trim. 2022; +82,9%)
  • € 886,3 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 710,1 milioni nel 2021; +24,8%).

Posizione patrimoniale25:

  • CET 1 ratio fully phased con l'applicazione del Danish Compromise 13,3%; a livello stated 12,8%;
  • CET 1 ratio phased-in26 stated 14,3%;
  • MDA buffer su TCR fully phased con l'applicazione del Danish Compromise 464 p.b.; a livello stated 413 p.b..

Qualità del credito

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 2,4 miliardi: -27,8% rispetto a fine 2021
  • Coverage:
  • Sofferenze: 64,8% (58,6% al 31 dicembre 2021); considerando anche i writeoff, la copertura risulta pari al 72,4%;
  • Inadempienze probabili: 40,3% (44,0% al 31 dicembre 2021);
  • Totale crediti deteriorati: 50,6% (48,9% al 31 dicembre 2021); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 55,8%;
  • Texas Ratio27 in ulteriore miglioramento al 20,3% rispetto al 27,2% di fine 2021.

Profilo di liquidità

  • Liquidità a € 37,9 miliardi (cassa + attivi liberi);
  • TLTRO III a € 26,7 miliardi
  • LCR 191% e NSFR >100%.

24 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.

25 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

26 I ratio patrimoniali phased-in sono calcolati secondo quanto illustrato nel paragrafo "Disposizioni transitorie" della Nota esplicativa n. 6.

27 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).

Milano, 7 febbraio 2023 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato i risultati d'esercizio e consolidati al 31 dicembre 2022.

La gestione dell'esercizio 2022, nel contesto della fragile ripresa dall'emergenza internazionale per l'epidemia Coronavirus, è stata fortemente condizionata dal conflitto in Ucraina che, dalla fine del mese di febbraio 2022, ha generato pesanti ripercussioni sul sistema economico internazionale e sull'operatività delle imprese.

Il Gruppo ha attivato, già a partire dal secondo trimestre dell'anno, campagne volte al monitoraggio della clientela particolarmente esposta all'incremento dei prezzi dell'energia e all'approvvigionamento di materie prime, al fine di identificare in anticipo i potenziali segnali di deterioramento delle esposizioni. Tali iniziative, che hanno interessato un portafoglio di oltre € 10 miliardi, hanno fornito segnali confortanti, con solo € 95 milioni di crediti classificati a deteriorati nel secondo semestre 2022, oltre ai € 55 milioni già classificati nel corso del secondo trimestre.

Per quanto riguarda invece l'esposizione diretta del Gruppo verso la Russia e l'Ucraina, alla data del 31 dicembre 2022, essa presenta un importo complessivamente trascurabile.

Nell'anno, il Gruppo ha posto le basi per una completa integrazione del business assicurativo con l'acquisizione, perfezionata in data 22 luglio 2022 a seguito dell'ottenimento delle autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità, dell'81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., compagnia assicurativa operante nel ramo vita, per un corrispettivo di € 309,4 milioni. Bipiemme Vita a sua volta detiene il 100% del capitale sociale di Bipiemme Assicurazioni S.p.A., operante nel ramo danni.

Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM nel mese di aprile aveva infatti deliberato di esercitare l'opzione per l'acquisto dal partner Covéa Coopération SA dell'81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., di cui Banco BPM già possedeva una quota del 19%.

Le due compagnie, che hanno contestualmente modificato la propria denominazione sociale in Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, sono state consolidate integralmente a decorrere dal secondo semestre 202228.

L'operazione, conclusa in via anticipata rispetto alla data del 31 dicembre 2023 prevista nel Piano Strategico, è inoltre funzionale all'ottenimento del riconoscimento dello status di "conglomerato finanziario" per accedere ai benefici nel trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo derivanti dall'applicazione del c.d. "Danish Compromise"29, in corso di valutazione da parte delle competenti Autorità.

Per quanto concerne il ramo Danni/Protezione, Banco BPM nel secondo semestre, a seguito del processo competitivo volto a valutare eventuali opzioni di partnership, in data 23 dicembre 2022 ha sottoscritto un term-sheet vincolante con Crédit Agricole Assurances che prevede (i) la cessione della partecipazione del 65% del capitale di Banco BPM Assicurazioni e, subordinatamente al riacquisto da parte della Banca, della partecipazione del 65% del capitale di Vera Assicurazioni attualmente detenuta da Cattolica Assicurazioni30 e (ii) l'avvio di una partnership commerciale della durata di 20 anni nel settore Danni/Protezione.

L'operazione, il cui perfezionamento è previsto entro la fine del 2023, si basa su una valorizzazione del 100% delle Compagnie Assicurative pari a € 400 milioni.

A fine 2022 è stato inoltre ridefinito il modello organizzativo e di governance della Capogruppo: il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM del 21 dicembre 2022 ha infatti definito la nuova

28 Per maggiori dettagli sul consolidamento delle due compagnie si fa rinvio al punto 1 delle Note esplicative del presente comunicato.

29 Vedi nota n.15.

30 Società che, a sua volta, detiene il 100% del capitale di Vera Protezione.

articolazione della Direzione Generale e dei vertici esecutivi. Più in dettaglio è stata istituita la Condirezione Generale Chief Financial Officer (CFO), ridefinito il perimetro della Condirezione Generale Chief Business Officer (CBO), costituita la nuova funzione Corporate & Investment Banking (CIB) e istituita la carica di Chief Risk Officer (CRO).

Il nuovo assetto favorisce un migliore coordinamento delle attività del Gruppo rispetto al percorso tracciato nel Piano Strategico 2021-2024 e agevola il governo degli ambiti a maggiore complessità in coerenza con l'evoluzione del contesto esterno, per meglio rispondere alle aspettative sulla governance maturate negli ultimi anni anche a livello di vigilanza.

L'ulteriore progresso del processo di derisking (€ -2,6 miliardi nell'esercizio31, inclusa la cessione relativa al progetto "Argo" finalizzata nel secondo trimestre dell'anno) ha consentito di registrare una riduzione dell'NPE ratio lordo che si è attestato al 4,2% (rispetto al 5,6% di inizio anno).

Nell'ambito della strategia di gestione dei crediti deteriorati sono state previste ulteriori cessioni in arco piano di oltre € 500 milioni, con un evidente beneficio sullo stock di crediti deteriorati lordi e sugli indicatori della qualità del credito, il cui impatto economico atteso è già stato addebitato al conto economico nel primo semestre del 2022.

Nell'anno il Gruppo ha inoltre realizzato importanti operazioni di capital management: nel mese di gennaio 2022 è stata infatti perfezionata una emissione subordinata Tier 2, con scadenza dieci anni per un ammontare di € 400 milioni, destinata ad investitori istituzionali, che si inserisce nel Programma Euro Medium Term Notes del Gruppo; a questa operazione si è aggiunta nel mese di aprile, l'emissione di uno strumento perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a € 300 milioni, riservata ad investitori istituzionali, che consentendo di raggiungere il target di capitale Additional Tier 1, ha ulteriormente rafforzato la posizione patrimoniale del Gruppo.

Nell'esercizio si sono inoltre concluse tre emissioni di green bond nell'ambito del Green, Social and Sustainability Bond Framework: la prima, nel mese di marzo, relativa a Green Covered Bond per un ammontare di € 750 milioni e scadenza cinque anni, destinata a investitori istituzionali; la seconda in settembre, avente ad oggetto titoli Green Senior Non Preferred Bond per € 500 milioni nominali e scadenza quattro anni e l'ultima nel mese di novembre, con l'emissione Green Senior Non Preferred per un ammontare pari a € 500 milioni, con scadenza cinque anni e due mesi. A tali operazioni si è aggiunta una ulteriore emissione, nel gennaio 2023, di titoli Green Senior Preferred per € 750 milioni, anch'essa destinata a investitori istituzionali.

A tali operazioni si aggiunge l'ulteriore emissione, nel mese di luglio, di un Green Senior Preferred Bond, per € 300 milioni nominali, sottoscritti da un singolo investitore in private placement per finanziare erogazioni green, che integra la strategia ESG di Banco BPM.

Tali emissioni rappresentano la concreta realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che sempre più indirizzano e caratterizzano le diverse aree di business della Banca.

Nel 2022 Banco BPM ha concluso un programma di acquisto di azioni proprie al servizio dei piani di incentivazione ai dipendenti per complessive n. 4.582.640 azioni (pari allo 0,30% delle azioni ordinarie in circolazione) ed un controvalore totale pari a € 16 milioni. A seguito della conclusione di tale programma e tenuto conto delle assegnazioni effettuate ai dipendenti nel corso del periodo, le azioni proprie detenute da Banco BPM al 31 dicembre 2022 ammontano a n. 6.159.480, pari allo 0,41% del capitale sociale.

31 Variazione dei crediti deteriorati lordi, senza considerare gli ingressi da bonis registrati nel periodo. Include cessioni, ritorni in bonis, cancellazioni, recuperi, stralci e altre variazioni.

In data 15 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la notifica della decisione prudenziale (SREP decision) contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale. Per effetto di tale decisione i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per l'esercizio 2023 sono i seguenti:

  • CET 1 ratio: 8,71%;
  • Tier 1 ratio: 10,69%;
  • Total Capital ratio: 13,33%32.

Al 31 dicembre 2022 la piena solidità patrimoniale del Gruppo Banco BPM è confermata dall'ampio superamento di tali requisiti prudenziali, sia assumendo a riferimento i coefficienti effettivi calcolati in conformità ai criteri transitori in vigore per il 2022 (phased-in) sia considerando i coefficienti patrimoniali calcolati in base ai criteri in vigore a regime (fully phased).

Infine, sul fronte dei rating di credito assegnato a Banco BPM, si ricorda che:

  • in data 26 aprile 2022, Fitch Ratings ha proceduto all'assegnazione dei nuovi rating, tutti in area Investment grade, con Outlook Stabile. In dettaglio, il Long Term Issuer Default Rating assegnato è pari a BBB- e il Long-term Deposit rating a BBB. Il giudizio ha riflesso una valutazione positiva su diversi fattori, fra i quali: ricavi, profilo di rischio, raccolta, capitalizzazione e qualità del management;
  • in data 11 maggio 2022, Moody's Investors Service ha migliorato i rating di 1 notch, portando il Long-term senior unsecured rating a Ba1 e il Long-term deposit rating a Baa2, con Outlook Stabile. Tale miglioramento ha riflesso principalmente i miglioramenti raggiunti dalla Banca nella qualità del credito a seguito del continuo processo di derisking nel proprio portafoglio di impieghi. Moody's ha evidenziato altresì la posizione patrimoniale di Banco BPM, che si posiziona ad un livello nettamente superiore rispetto ai requisiti regolamentari;
  • in data 14 ottobre 2022, DBRS ha migliorato i rating di 1 notch, portando il Long-Term Deposits da BBB a BBB (high) e Long-Term Issuer Rating/Senior Debt da BBB (low) a BBB, con trend Stabile. Anche questa azione di rating ha riflesso il successo ottenuto dal Banco BPM nel miglioramento della propria posizione finanziaria, in particolare in termini di qualità degli attivi, redditività ed efficienza operativa.

L'andamento economico della gestione dell'esercizio 2022 rispetto all'esercizio 2021

Il margine di interesse è pari a € 2.314,4 milioni in crescita del 13,4% rispetto al dato del 2021 (pari a € 2.041,6 milioni), principalmente grazie all'incremento dello spread commerciale conseguente al rialzo dei tassi di mercato.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 157,5 milioni, rispetto al dato dello scorso esercizio (pari a € 231,9 milioni), che comprendeva una componente non ricorrente relativa ad una partecipata, il contributo di Factorit (ceduta nel 2022) e l'apporto di Banco BPM Vita (consolidata integralmente dal 1° luglio 2022).

L'apporto principale alla voce in esame è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 104,8 milioni, nonché dal contributo della collegata Anima Holding33, pari a € 35,2 milioni.

32 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio e sui requisiti patrimoniali minimi si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

33Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio al punto 8 delle Note esplicative del presente comunicato.

Le commissioni nette dell'esercizio 2022 ammontano a € 1.887,3 milioni, in calo dell'1,2% rispetto all'esercizio precedente.

Tale dinamica è attribuibile alla contrazione dell'apporto dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (-4,9% rispetto al 31 dicembre 2021), mentre il contributo del comparto dei servizi di banca commerciale e quello dei servizi di incasso e pagamento evidenziano una crescita rispettivamente dell'1,8% e dell'8,5% rispetto al 31 dicembre 2021.

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 71,6 milioni rispetto a € 75,3 milioni del 2021.

Il risultato netto finanziario34 dell'esercizio 2022 è pari a € 243,0 milioni sostanzialmente allineato rispetto al dato di € 250,7 milioni registrato al 31 dicembre 2021.

Il risultato del 2022 deriva per € +202,3 milioni dall'attività di negoziazione (€ +111,7 milioni al 31 dicembre 2021), per € -26,3 milioni da variazioni registrate nella valutazione delle attività e passività al fair value (€ +7,8 milioni al 31 dicembre 2021) e per € +47,8 milioni da cessioni di attività finanziarie (€ +119,0 milioni nel 2021). In particolare, il dato al 31 dicembre 2022 è influenzato dai risultati della valutazione relativa alla quota partecipativa Nexi che presenta un saldo negativo di € -84,0 milioni (€ -25,8 milioni al 31 dicembre 2021).

Il risultato dell'attività assicurativa è pari a € 31,7 milioni. In tale voce confluisce l'apporto relativo al secondo semestre del 2022 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a seguito dell'acquisizione del controllo delle stesse.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 4.705,5 milioni, in crescita rispetto a € 4.510,7 milioni registrati nello scorso esercizio (+4,3%).

Le spese per il personale, pari a € 1.608,9 milioni, evidenziano una contrazione del 3,5% rispetto a € 1.667,8 milioni del 2021. I dati non sono immediatamente confrontabili in quanto sia il 2022 che il 2021 includono componenti non ricorrenti positive (pari a € +11,9 milioni nel 2022 e a € +14,4 milioni nel 2021); inoltre il dato al 31 dicembre 2022 comprende gli oneri (relativi al secondo semestre 2022) delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni pari a € 7,9 milioni. Su basi omogenee (escludendo le spese delle compagnie assicurative e le componenti "one-off"), le spese per il personale ammontano a € 1.612,8 milioni, ed evidenziano una contrazione del 4,1% anno su anno. Tale dinamica riflette i risparmi conseguenti alla riduzione degli organici attuata a partire dallo scorso esercizio, nell'ambito del programma che prevedeva l'utilizzo del Fondo di solidarietà di settore. Alla data del 31 dicembre 2022 il numero totale dei dipendenti è pari a 20.157 risorse (di cui 143 afferenti le compagnie assicurative), rispetto alle 21.663 risorse in organico a inizio 202135.

Le altre spese amministrative36, che ammontano a € 650,4 milioni, risultano in crescita dell'8,2% rispetto al dato del 2021, pari a € 601,2 milioni. Anche in questo caso la voce comprende gli oneri riferiti al business assicurativo, che ammontano a € 6,4 milioni. Al netto di tale componente, l'aggregato in esame evidenzia una crescita del 7,1% anche per effetto delle dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i consumi energetici.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a €

34 La voce non include l'effetto contabile, esposto in una voce separata del conto economico riclassificato, derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nell'esercizio di un provento pari a € 7,2 milioni (€ +6,5 milioni al 31 dicembre 2021). 35 Alla data del 31 dicembre 2021 le risorse in organico erano 20.437.

36 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

280,1 milioni (di cui € 0,9 milioni riferite al business assicurativo) e si confrontano con il dato di € 246,8 milioni del 31 dicembre 2021. La voce include rettifiche per € 7,1 milioni riferite prevalentemente a svalutazioni di software.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 2.539,4 milioni, in crescita dello 0,9% rispetto a € 2.515,8 milioni dell'esercizio precedente. Escludendo l'effetto relativo alle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, complessivamente pari a € 15,3 milioni, nonché l'impatto delle componenti non ricorrenti, l'aggregato risulta sostanzialmente allineato rispetto allo scorso esercizio.

Il cost income ratio dell'esercizio è pari al 54,0% e segna un miglioramento rispetto al 55,8% dell'esercizio 2021.

Il risultato della gestione operativa al 31 dicembre 2022 risulta pari a € 2.166,1 milioni, in crescita (+8,6%) rispetto a € 1.995,0 milioni dell'esercizio precedente.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela al 31 dicembre 2022, pari a € 682,3 milioni, evidenziano una riduzione del 23,1% rispetto all'esercizio precedente. Le rettifiche nette del 2022 comprendono l'impatto derivante dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati per complessivi € 112,7 milioni; al 31 dicembre 2021 l'analogo impatto era risultato pari a € 194,0 milioni.

Al 31 dicembre 2022 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 62 p.b.. Escludendo gli impatti straordinari connessi all'incremento degli obiettivi di cessione di crediti deteriorati deliberato dal Gruppo, il costo del rischio al 31 dicembre 2022 risulterebbe pari a 52 p.b..

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 31 dicembre 2022 è pari a € -108,3 milioni rispetto a € -141,6 milioni dello scorso esercizio. Tali rettifiche sono riconducibili al processo di valutazione condotto annualmente sugli immobili e si riferiscono principalmente a immobili detenuti a scopo di investimento.

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate minusvalenze nette per € - 9,1 milioni (€ -0,3 milioni al 31 dicembre 2021).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri dell'esercizio ammontano a € -57,2 milioni (€ - 26,0 milioni al 31 dicembre 2021). La voce include la stima dei costi che si prevede di sostenere per la razionalizzazione della rete sportelli per € 8,5 milioni nonchè gli stanziamenti relativi alla stima degli oneri a fronte di alcuni impegni contrattuali per € 18,3 milioni.

Al 31 dicembre 2022 sono stati rilevati utili da cessione di partecipazioni ed investimenti per € 2,3 milioni, riferibili alla vendita di immobili. Nel 2021 la voce in esame, pari a € -18,8 milioni, comprendeva l'effetto derivante dall'impairment rilevato su una quota partecipativa.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 1.311,5 milioni rispetto a € 921,0 milioni del 2021, con un incremento del 42,4%.

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -408,9 milioni (€ -253,8 milioni al 31 dicembre 2021).

Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 902,5 milioni e risulta in crescita del 35,3% rispetto al dato di € 667,2 milioni dell'esercizio precedente.

Al conto economico dell'esercizio sono stati inoltre addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 151,9 milioni (€ 145,0 milioni nel 2021), riferiti ai contributi ordinari corrisposti al Single Resolution Fund (€ 110,5 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 87,8 milioni del 31 dicembre 2021) e al Fondo Interbancario Tutela Depositi (€ 114,6 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 98,4 milioni del 31 dicembre 2021). Nell'esercizio precedente erano inoltre stati addebitati contributi addizionali pagati al Fondo Nazionale di Risoluzione per € 28,6 milioni lordi.

Il confronto con il valore recuperabile delle attività immateriali ha portato alla rilevazione di impairment su avviamenti per complessivi € 8,1 milioni.

Nell'esercizio la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € 4,8 milioni (€ 7,2 milioni al lordo degli effetti fiscali). Nel 2021 era stato registrato un provento pari a € 4,4 milioni (€ 6,5 milioni al lordo degli effetti fiscali).

Al 31 dicembre 2022 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 45,5 milioni e si confronta con il dato del 2021, pari a € -39,5 milioni. In tale voce confluiscono, oltre agli impatti relativi alle aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi, anche gli effetti relativi alla PPA delle compagnie di assicurazione consolidate a decorrere dal 1° luglio 2022.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il 2022 si chiude con un risultato netto positivo pari a € 702,6 milioni (€ 569,1 milioni al 31 dicembre 2021).

Il risultato al netto delle componenti non ricorrenti è pari a € 886,3 milioni, in crescita rispetto all'anno precedente (€ 710,1 milioni; +24,8%).

L'andamento economico della gestione del quarto trimestre 2022 rispetto al terzo trimestre 202237

Il margine di interesse si attesta a € 724,0 milioni in crescita del 31,3% rispetto al dato del terzo trimestre 2022 (pari a € 551,3 milioni), principalmente per effetto del forte incremento degli spread commerciali conseguente alla crescita dei tassi di mercato.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto è positivo per € 34,8 milioni, con una contribuzione in crescita rispetto a quella del terzo trimestre, pari a € 31,6 milioni nonostante a partire dal terzo trimestre 2022 il contributo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni non sia più ricompreso nella voce in esame in quanto incluso nel conto economico nelle specifiche voci.

Le commissioni nette del quarto trimestre ammontano a € 447,3 milioni in calo del 5,5% rispetto al risultato rilevato nel terzo trimestre, principalmente per effetto del minor apporto dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, conseguente anche alla situazione di volatilità dei mercati finanziari. La performance del comparto delle commissioni relative all'attività di banca commerciale è invece sostanzialmente allineata al dato medio dei primi tre trimestri del 2022.

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 19,5 milioni rispetto al dato di € 20,4 milioni del terzo

37 Vedi nota n. 22.

trimestre 2022.

Il risultato netto finanziario del quarto trimestre è negativo e pari a € -9,0 milioni rispetto al contributo positivo di € +75,1 milioni del terzo trimestre. Tale risultato risente, tra l'altro, degli effetti derivanti dalla valutazione dei contratti derivati che, sotto il profilo gestionale, costituiscono una copertura dei rischi collegati al portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Al risultato del trimestre contribuisce inoltre l'impatto della componente di "Credit Value Adjustment" e "Debit Value Adjustment" (CVA/DVA) relativa ai contratti derivati (€ -8,5 milioni nel quarto trimestre rispetto a € +14,7 milioni registrati nel terzo trimestre).

La valutazione dell'interessenza detenuta in Nexi ha generato infine un impatto negativo pari a € - 10,9 milioni rispetto all'effetto positivo pari a € +5,2 milioni registrato nel terzo trimestre.

Il risultato dell'attività assicurativa è pari a € 40,5 milioni (€ -8,7 milioni nel terzo trimestre) e rappresenta il contributo del business assicurativo delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni registrato a partire dal terzo trimestre 2022. I dati riferiti al 30 settembre 2022 sono stati oggetto di restatement rispetto a quelli originariamente pubblicati per effetto dell'applicazione del principio IFRS 938.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.257,0 milioni risultando in crescita del 10,0% rispetto a € 1.142,9 milioni registrati nel terzo trimestre, per effetto della dinamica del margine di interesse e del contributo delle imprese di assicurazione.

Le spese per il personale ammontano a € 395,2 milioni, in calo dell'1,3% rispetto a € 400,5 milioni del terzo trimestre. Nel corso del quarto trimestre è stato riconosciuto un contributo straordinario di € 500 per sostenere i lavoratori del Gruppo e le loro famiglie, per complessivi € 9,9 milioni; inoltre è stato registrato l'impatto positivo derivante dal rilascio di stanziamenti eccedenti effettuati in precedenti esercizi relativi al fondo esuberi per € 21,8 milioni.

Le altre spese amministrative39 passano da € 160,7 milioni del terzo trimestre 2022 a € 171,5 milioni del 31 dicembre 2022. Sul trimestre pesano anche le dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i costi relativi ai consumi energetici.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 84,7 milioni. Nel terzo trimestre 2022 la voce si attestava a € 70,1 milioni.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 651,4 milioni in crescita del 3,2% rispetto a € 631,3 milioni del terzo trimestre. Escludendo la componente relativa al business assicurativo, pari a complessivi € 9,3 milioni, l'aggregato in esame si attesta a € 642,0 milioni, con un incremento, al netto delle relative componenti non ricorrenti, del 4,8%.

Il risultato della gestione operativa del trimestre ammonta a € 605,7 milioni in crescita del 18,4% rispetto a € 511,6 milioni del terzo trimestre.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 184,7 milioni, rispetto al dato del terzo trimestre pari a € 193,9 milioni.

38 Per maggiori dettagli sul consolidamento delle compagnie assicurative si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 1.

39 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali del quarto trimestre evidenzia minusvalenze per € 60,0 milioni, a seguito dell'adeguamento del valore degli immobili sulla base delle perizie aggiornate.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del quarto trimestre ammontano a € 28,2 milioni e includono la stima dei costi che si prevede di sostenere per la razionalizzazione della rete sportelli per € 8,5 milioni nonchè stanziamenti relativi a garanzie ed impegni per € 12,5 milioni.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente evidenzia un utile di € 332,7 milioni rispetto all'utile di € 291,2 milioni registrato nel terzo trimestre, con una crescita del 14,3%.

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente ammontano a € -93,4 milioni (€ -84,5 milioni nel terzo trimestre).

Il risultato netto dell'operatività corrente del quarto trimestre 2022 risulta pertanto pari a € 239,3 milioni, in crescita del 15,8% rispetto al dato di € 206,7 milioni del terzo trimestre 2022.

Nel quarto trimestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € -20,5 milioni (€ -30,6 milioni al lordo degli effetti fiscali). Nel terzo trimestre l'impatto è stato limitato a € -0,3 milioni (€ -0,5 milioni lordi).

Nel quarto trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 9,4 milioni e si confronta con il dato del terzo trimestre 2022, pari a € -20,4 milioni, che comprendeva anche l'effetto negativo conseguente alla rimisurazione al fair value della quota precedentemente detenuta in Banco BPM Vita pari a € -10,7 milioni, in applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il quarto trimestre 2022 si chiude con un utile netto di periodo pari a € 209,9 milioni, rispetto al risultato positivo netto di € 108,7 milioni realizzato nel terzo trimestre.

L'utile netto adjusted del quarto trimestre risulta pari a € 251,7 milioni rispetto a € 137,6 milioni del terzo trimestre 2022, come conseguenza degli effetti sopra indicati.

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta bancaria40 al 31 dicembre 2022 ammonta a € 123,4 miliardi, in crescita nel confronto con il 31 dicembre 2021 (+0,2%).

Più in dettaglio, nell'esercizio si registra una contrazione di € 0,6 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (-0,6%)41; nel confronto con il terzo trimestre 2022 l'aggregato in esame evidenzia invece un incremento dello 0,6%. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 31 dicembre è pari a € 12,9 miliardi, in calo (-1,2%) rispetto al 31 dicembre 2021.

La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 31 dicembre 2022 si attesta a € 4,3 miliardi, rispetto a € 3,6 miliardi del 31 dicembre 2021.

40 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine.

41 Dato gestionale.

A decorrere dal terzo trimestre 2022 trova evidenza l'aggregato costituito dalle riserve tecniche assicurative, esposte nella voce raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche, pari a € 5,9 miliardi, rappresentata dalle riserve matematiche e dalle passività finanziarie delle imprese di assicurazione.

La raccolta indiretta42, al netto dei certificates a capitale protetto e comprensiva delle polizze assicurative43, è pari a € 91,3 miliardi, in calo del 7,8% su base annua. Tale dinamica è riconducibile esclusivamente alla discesa delle quotazioni delle attività finanziarie.

L'andamento negativo dei mercati si è riflesso sia sulla componente della raccolta gestita, che ammonta a € 59,4 miliardi, in calo rispetto al dato di € 65,3 miliardi del 31 dicembre 2021, sia sulla raccolta amministrata che si attesta a € 31,9 miliardi, con una contrazione di € 1,8 miliardi (-5,3%) rispetto a fine 2021.

Le attività finanziarie del comparto bancario ammontano a € 43,1 miliardi e sono in crescita del 18,6% rispetto a € 36,3 miliardi del 31 dicembre 2021; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 4,3 miliardi) ed in particolare nel comparto dei titoli al costo ammortizzato. Al 31 dicembre 2022 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 34,9 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,0 miliardi e strumenti derivati ed altri finanziamenti per € 5,1 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 29,8 miliardi di cui € 10,9 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 9,2 miliardi e nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 1,7 miliardi. I titoli di debito governativi italiani rappresentano il 36,7% del totale dei titoli governativi, ben al di sotto del target di Piano (<50%).

La voce attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione include l'apporto al 31 dicembre 2022 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni per complessivi € 5,9 miliardi.

Gli impieghi netti verso la clientela44 ammontano al 31 dicembre 2022 a € 109,5 miliardi, stabili rispetto al dato del 31 dicembre 2021 ma con un incremento di € 1,0 miliardo delle esposizioni performing (+0,9%), grazie anche ad un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese pari a € 26,5 miliardi45 nell'esercizio. Le esposizioni non performing registrano una contrazione di € 0,9 miliardi rispetto a fine 2021 (-27,8%).

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 31 dicembre 2022 a € 2,4 miliardi.

L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica:

  • sofferenze nette pari a € 0,7 miliardi, in calo del 20,5% rispetto al 31 dicembre 2021;
  • inadempienze probabili nette pari a € 1,6 miliardi, in calo del 31,8% rispetto a inizio anno;
  • esposizioni scadute nette pari a € 60 milioni (€ 45 milioni al 31 dicembre 2021).

L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impieghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 4,2% rispetto al 5,6% di inizio anno.

42 Dati gestionali.

43 Vedi nota n. 21.

44 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,5 miliardi, sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.

45 Dato gestionale.

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 50,6% (48,9% al 31 dicembre 2021).

In maggior dettaglio, al 31 dicembre 2022 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • sofferenze 64,8% (58,6% al 31 dicembre 2021);
  • inadempienze probabili 40,3% (44,0% al 31 dicembre 2021);
  • esposizioni scadute 26,9% (25,3% al 31 dicembre 2021).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,39%, rispetto allo 0,43% del 31 dicembre 2021.

I ratio patrimoniali del Gruppo46

Il Common Equity Tier 1 ratio phased-in è pari al 14,3% rispetto al 13,5% del 30 settembre 2022. L'incremento è dovuto sia alla crescita del patrimonio regolamentare a seguito dell'inclusione del risultato del trimestre al netto dei dividendi che il Consiglio proporrà di distribuire ed al rilascio della deduzione ex art. 3 della CRR legata all'impatto del calendar provisiong sullo stock dei crediti deteriorati (che è stata incoporata nel livello minimo dei ratios tramite la decisione SREP del 15 dicembre 2022), sia alla diminuzione registrata dalle attività ponderate per il rischio anche per effetto del perfezionamento di due operazioni di cartolarizzazione sintetica.

Il Tier 1 ratio phased-in è pari al 16,6% rispetto al 15,7% del 30 settembre 2022, mentre il Total Capital ratio è pari al 19,6% rispetto al 18,7% del 30 settembre 2022.

I ratio phased-in beneficiano dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 947, nonché dell'esercizio dell'opzione prevista dall'art. 468 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) che consente di non considerare nel calcolo dei fondi propri una quota pari al 40% degli utili e delle perdite non realizzati accumulati dal 31 dicembre 2019 sui titoli di debito misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentati da esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'art. 115, paragrafo 2, del CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'art. 116, paragrafo 4.

Escludendo gli impatti della disciplina transitoria, i ratio patrimoniali del Gruppo fully phased stated al 31 dicembre 2022 sono i seguenti:

  • CET 1 ratio 12,8%;
  • Tier 1 ratio 15,2%;
  • Total Capital ratio 18,1%.

Includendo l'effetto positivo derivante dall'applicazione del Danish Compromise, per il quale è già stata presentata istanza, il Common Equity Tier 1 ratio del Gruppo fully phased al 31 dicembre 2022 sarebbe pari al 13,3%.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer), con l'applicazione del Danish Compromise, risulta pari a +464 p.b. su base fully phased (rispetto a +387 p.b. al 30 settembre 2022). A livello stated tale indicatore è pari a 413 p.b..

46 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

47 La percentuale di neutralizzazione degli impatti negativi si è ridotta dal 50% del 2021 al 25% del 2022.

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il quadro generale continua ad essere condizionato dalle tensioni geo-politiche originate dal conflitto russo-ucraino, con impatti significativi sulle prospettive di crescita e sulle dinamiche inflattive che, preso avvio dalle materie prime, si sono trasmesse ad altri comparti.

In tale scenario l'economia italiana, dopo la forte crescita registrata nel 2022, è attesa rallentare significativamente, scontando anche gli effetti di una politica monetaria restrittiva.

Stante il contesto, anche in questo esercizio le variabili esogene continueranno probabilmente a costituire il principale elemento di influenza sull'andamento operativo del Gruppo.

Il margine di interesse, nonostante il peggioramento delle condizioni del funding BCE in forma di TLTRO, trarrà vantaggio dall'incremento dei tassi a breve, in particolare nella componente di matrice commerciale; il Gruppo mantiene infatti una significativa "sensitivity", pari a circa € 160 milioni in uno scenario di shift parallelo della struttura dei tassi di +100 p.b..

Le commissioni, pur scontando ancora un quadro di elevata volatilità che condiziona in particolare quelle connesse ai prodotti di investimento, sia up front che running, saranno sostenute dalla dinamica di quelle relative all'attività tipica di banca commerciale.

L'andamento degli oneri operativi, che continuerà a costituire una delle principali aree di focus dell'azione manageriale, potrà risentire almeno di parte delle pressioni inflative e degli effetti di una sostenuta politica di investimento a supporto delle iniziative evolutive previste nel Piano Strategico.

La dinamica dei flussi a default nell'anno potrebbe aumentare a seguito del rallentamento economico, con un impatto sul costo del credito per il quale si continua a mantenere un approccio prudente in assenza di miglioramenti del quadro macroeconomico.

E' previsto il mantenimento di solidi livelli di copertura, grazie anche all'approccio conservativo nelle valutazioni adottate negli ultimi anni e confermate nel corso del 2022, sia sulle esposizioni performing che non performing.

Per l'intero esercizio si prevede un significativo miglioramento dell'utile netto del Gruppo rispetto allo scorso anno, con un trend che, anche in proiezione, supera sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico.

PROPOSTA RIPARTO UTILE

Nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea dei Soci il pagamento di un dividendo cash per azione di € 0,23, al lordo delle ritenute di legge, per un ammontare complessivo di € 348,5 milioni48; non verrà peraltro effettuato alcun pagamento alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date. Tale distribuzione, se approvata dall'Assemblea, avrà luogo il giorno 26 aprile 2023 (payment date) con data di stacco cedola il 24 aprile 2023 (ex date) e record date il 25 aprile 2023. L'assegnazione sarà soggetta al regime fiscale ordinario previsto per il pagamento di dividendi.

Inoltre, come previsto dall'art. 5 dello Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di di proporre alla prossima Assemblea dei Soci la destinazione di una quota pari a € 3 milioni dell'utile netto a finalità di assistenza, beneficenza e pubblico interesse.

48 Risultato del prodotto di 23 centesimi per il numero di azioni emesse 1.515.182.126.

Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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I risultati al 31 dicembre 2022 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 7 febbraio 2023 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

Il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, corredati delle relazioni della società di revisione e del Collegio Sindacale saranno messi a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché resi disponibili sul sito internet www.gruppo.bancobpm.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .

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Note esplicative

I commenti contenuti nel presente comunicato stampa, relativi all'andamento dei principali aggregati patrimoniali ed economici, fanno riferimento ai prospetti di stato patrimoniale e di conto economico consolidati riclassificati, così come riportati in allegato ed approvati dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili al 31 dicembre 2022, nonché dell'evoluzione dei risultati dell'esercizio oggetto di commento nel presente comunicato stampa.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

Criteri di redazione

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti, seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, con le integrazioni che si sono rese necessarie per riflettere il consolidamento delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, avvenuto a partire dal 1° luglio 2022, come di seguito illustrato.

In particolare, negli schemi di bilancio riclassificato sono state introdotte alcune voci specificatamente riconducibili ai contratti assicurativi valutati in base al principio contabile IFRS 4, nonché ai portafogli di attività e di passività finanziarie detenuti dalle compagnie assicurative valutati in base al principio contabile IFRS 9.

In maggior dettaglio, per lo schema dello stato patrimoniale consolidato riclassificato sono stati introdotti i seguenti aggregati:

  • "Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche" che comprende le passività delle compagnie assicurative per le polizze sottoscritte dalla clientela. Trattasi, in particolare, delle voci del passivo "30. Passività finanziarie designate al fair value", per le polizze unit linked, e "110. Riserve tecniche", per i restanti prodotti assicurativi;
  • "Altre passività finanziarie delle imprese di assicurazione" che include i debiti verso banche e verso la clientela, non correlati agli impegni verso gli assicurati (voce del passivo "10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato");
  • "Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione" che accorpa le poste finanziarie attive riconducibili all'operatività assicurativa (voci dell'attivo: "20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico", "30 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", "50. Derivati di copertura").

Nella voce dell'esistente aggregato residuale "Altre voci dell'attivo" sono altresì ricondotte le riserve tecniche a carico dei riassicuratori (voce 80 dell'attivo di stato patrimoniale).

Con riferimento allo schema del conto economico riclassificato è stata introdotta la nuova voce intitolata "Risultato dell'attività assicurativa" che include:

  • le componenti economiche (interessi, dividendi, utili/perdite realizzate, plus/minus da valutazione) relative ai portafogli delle attività e delle passività finanziarie detenuti delle compagnie assicurative ("10. Interessi attivi", "20. Interessi passivi", "70. Dividendi", "80. Risultato netto dell'attività di negoziazione", "90. Risultato netto dell'attività di

copertura", "100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto", "110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico", "130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito");

  • le voci specificatamente riconducibili al business assicurativo rappresentate dai premi netti (voce 160) e dal saldo dei proventi e degli oneri della gestione assicurativa (voce 170), che include la variazione netta delle riserve tecniche, i sinistri di competenza, nonché gli altri proventi ed oneri della gestione assicurativa.

Si evidenzia, inoltre, che nel conto economico riclassificato le commissioni di collocamento riconosciute dalle compagnie assicurative alla rete bancaria distributiva di Banco BPM, anche se oggetto di consolidamento con il metodo integrale, sono esposte a saldi aperti. Nella voce "Commissioni nette" figurano pertanto le commissioni attive ricevute dalla rete distributiva, mentre nella voce "Risultato dell'attività assicurativa" sono ricondotte le commissioni passive pagate dalle compagnie. Tale modalità espositiva è finalizzata a consentire una rappresentazione dei contributi forniti alla generazione del risultato economico da parte dei diversi settori operativi, in coerenza con quanto richiesto dal principio contabile IFRS 8.

Con riferimento alla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo al 30 settembre 2022 si fa presente che taluni saldi sono stati rideterminati, per riflettere gli effetti della Purchase Price Allocation e dell'applicazione del principio contabile IFRS 9, tenuto conto che non è risultato possibile posticipare la sua applicazione al 1° gennaio 2023 (cd "deferral approach"), come meglio illustrato nel successivo paragrafo "Acquisizione del controllo di Banco BPM Vita S.p.A. e Banco BPM Assicurazioni S.p.A. e relativi impatti contabili".

Principi contabili di riferimento

I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2022 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, con le integrazioni che si sono rese necessarie in relazione al consolidamento delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a partire dal 1° luglio 2022, per tenere conto della valutazione dei contratti assicurativi in base al principio contabile IFRS 4.

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA, Consob ed ESMA) ed i documenti predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), con i quali sono state fornite raccomandazioni su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

Di seguito si forniscono informazioni di maggiore dettaglio sulle politiche contabili adottate per talune particolari fattispecie, al fine di consentire una migliore comprensione dei risultati del Gruppo al 31 dicembre 2022.

Con riferimento alle operazioni di rifinanziamento TLTRO III - che al 31 dicembre 2022 ammontano a € 26,7 miliardi, dopo il rimborso di € 12,5 miliardi avvenuto in data 21 dicembre 2022 - si precisa che, in assenza di specifiche indicazioni nei principi contabili di riferimento per il trattamento della fattispecie, il Gruppo ha definito la propria policy contabile equiparando il finanziamento ad uno strumento finanziario a tasso variabile, con rilevazione degli interessi, tempo per tempo applicabili, da stimare in funzione della probabilità di riuscire a raggiungere determinati obiettivi in termini di "net lending". Al riguardo si precisa che, essendo stati raggiunti tutti gli obiettivi di "net lending", gli interessi maturati sulle citate passività risultano accertati sulla base del più favorevole tasso di interesse applicabile ai Deposit Facility (DF). In maggior dettaglio:

  • per il periodo speciale dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022: le competenze sono calcolate sulla base del tasso DF in essere nel suddetto periodo, maggiorato della remunerazione addizionale (-0,5%) garantita da BCE, stabilita in misura fissa per tutte le tranche indipendentemente dalla durata residua delle stesse;
  • per il periodo dal 24 giugno 2022 al 22 novembre 2022: le competenze sono determinate sulla base del tasso riconosciuto dalla BCE per tale periodo, ormai noto, che è pari alla media dei tassi DF per il periodo dal 24 giugno 2020 al 22 novembre 2022 (cosiddetto "main interest period");
  • per l'ultimo periodo dal 23 novembre 2022 fino alla scadenza/rimborso anticipato: le competenze sono determinate in base al tasso DF tempo per tempo in essere (2% è il tasso DF in essere al 31 dicembre 2022).

Alla luce di quanto sopra illustrato, gli interessi rilevati nell'esercizio 2022 sono positivi per € 181,4 milioni; la contribuzione del quarto trimestre del 2022 è negativa per € 39,1 milioni, per effetto dell'innalzamento del tasso di interesse DF e del venir meno di qualsiasi meccanismo di incentivazione sulla remunerazione.

Con riferimento al calcolo delle perdite attese sulle esposizioni creditizie performing (per cassa e fuori bilancio), in linea con quanto effettuato per il bilancio 2021 e con i primi tre trimestri del 2022, anche in sede di redazione del bilancio 2022 il Gruppo ha applicato alcuni "post model adjustment/management overlays", laddove si è ritenuto che i modelli di stima in uso non siano in grado di catturare adeguatamente taluni fattori di rischio, ritenuti rilevanti ai fini di considerare potenziali peggioramenti prospettici del rischio di credito. Tali "management overlays", che di fatto riducono significativamente gli impatti economici positivi che altrimenti sarebbero stati rilevati nell'esercizio 2022, rafforzano la capacità del Gruppo di assorbire eventuali ricadute macroeconomiche negative, considerati i significativi fattori di incertezza esistenti alla data di redazione del bilancio 2022.

Da ultimo si segnala che l'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio al 31 dicembre 2022, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Per loro natura, non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini del bilancio al 31 dicembre 2022 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che una revisione nelle

stime potrebbe rendersi necessaria a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana collegati alle tensioni geopolitiche in corso. L'avvio del conflitto tra Russia e Ucraina e gli impatti indiretti collegati alle sanzioni della Russia, in primis relativi al rialzo dell'inflazione, hanno causato significative incertezze sulle previsioni economiche dell'eurozona, da assumere alla base delle stime di bilancio.

Acquisizione del controllo di Banco BPM Vita S.p.A. e Banco BPM Assicurazioni S.p.A. e relativi impatti contabili

In data 22 luglio 2022, facendo seguito all'autorizzazione da parte dell'IVASS, Banco BPM ha acquistato l'81% del capitale di Bipiemme Vita S.p.A. detenuto da Covéa Coopérations S.A., per un corrispettivo pari a € 309,4 milioni. Il perfezionamento dell'operazione, che fa seguito all'esercizio dell'opzione di acquisto deliberato il 12 aprile 2022, ha consentito a Banco BPM di acquisire il 100% del capitale di Bipiemme Vita S.p.A., compagnia assicurativa operante prevalentemente nel ramo vita, che a sua volta detiene il 100% del capitale di Bipiemme Assicurazioni S.p.A., operante nel ramo danni.

A seguito di tale acquisizione, le compagnie assicurative - che dal 9 settembre 2022 hanno variato la propria denominazione in Banco BPM Vita S.p.A. e Banco BPM Assicurazioni S.p.A. - sono state consolidate integralmente "linea per linea" nel bilancio consolidato del Gruppo Banco BPM. La data di primo consolidamento è stata convenzionalmente identificata nel 1° luglio 2022, tenuto conto che tra tale data e quella di effettiva acquisizione del controllo (22 luglio 2022) non sono intervenuti eventi tali da modificare in modo significativo la situazione patrimoniale ed economica delle compagnie assicurative acquisite.

La situazione patrimoniale di primo consolidamento è pertanto rappresentata dai saldi delle compagnie alla data del 30 giugno 2022, data di riferimento per il cosiddetto processo di "Purchase Price Allocation" (PPA), previsto dal principio contabile IFRS 3 per le cosiddette aggregazioni aziendali.

Più in dettaglio, l'operazione in esame si qualifica, ai fini contabili, come un'operazione di aggregazione aziendale realizzata in più fasi (cosiddetta "step acquisition"), in quanto Banco BPM già deteneva il 19% del capitale di Banco BPM Vita (ed indirettamente di Banco BPM Assicurazioni).

In base al principio IFRS 3, per la quota in precedenza detenuta (19%), il passaggio dal metodo di contabilizzazione del patrimonio netto al consolidamento integrale è considerato essere un evento economico, da rilevare come se la quota partecipativa, in precedenza detenuta, fosse ceduta al fair value e immediatamente riacquistata al medesimo valore. Il conseguente effetto economico - pari alla differenza tra il fair value ed il precedente valore di carico, considerando altresì l'effetto derivante dall'addebito/accredito a conto economico delle riserve da valutazione - è risultato negativo per € 10,7 milioni. Detto risultato, classificato nel bilancio ufficiale nella voce "Utili (perdite) da cessione di investimenti", è rappresentato nel bilancio riclassificato nell'ambito della voce di conto economico "Purchase Price Allocation al netto delle imposte", come illustrato nel successivo punto 2.

In aggiunta, l'IFRS 3 prevede che alla data di acquisizione debba essere determinata la differenza tra il costo dell'aggregazione – pari alla sommatoria tra il fair value del corrispettivo trasferito e quello dell'interessenza già detenuta – ed il fair value delle attività nette identificabili acquisite, comprese le passività potenziali. Al riguardo si precisa che, sebbene l'IFRS 3 dia la possibilità di completare il processo di Purchase Price Allocation (PPA) entro dodici mesi dalla data dell'acquisizione, lo stesso è stato completato in tempo utile per essere definitivamente rilevato nel bilancio al 31 dicembre 2022.

In particolare, il suddetto processo ha comportato la rilevazione di un'attività intangibile tipica del business assicurativo rappresentata dal cosiddetto "Value of Business Acquired" (VoBA), in precedenza non iscritta nei bilanci delle due compagnie acquisite, per un importo pari a € 61,1 milioni per Banco BPM Vita e € 20,5 milioni per Banco BPM Assicurazioni. Il valore di tale intangibile consegue alla valutazione al fair value delle riserve tecniche ed esprime, nella sostanza, la capacità dei contratti assicurativi, in essere con la clientela al momento dell'acquisizione, di generare profitti lungo la vita utile residua dei rapporti acquisiti. Trattandosi di un'attività specifica strettamente legata alla relazione contrattuale con la clientela acquisita, il VoBA ha durata determinata ed è soggetto ad ammortamento sulla base della vita residua dei rapporti acquisiti. La quota di ammortamento di competenza del secondo semestre 2022 ammonta a € 6,9 milioni (€ 4,8 milioni al netto degli effetti fiscali), di cui € 3,4 milioni di competenza del terzo trimestre 2022 (€ 2,4 milioni al netto degli effetti fiscali). La suddetta quota è esposta nella voce di conto economico "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

A valle del processo di PPA svolto sulle due compagnie è emersa una differenza residua non allocata di € 10,0 milioni, pari al maggior costo dell'aggregazione (€ 382,0 milioni) rispetto al fair value delle attività acquisite e delle passività assunte (€ 372,0 milioni). Detta differenza è stata iscritta come avviamento nella voce delle attività immateriali di stato patrimoniale.

In linea con le disposizioni contenute con il principio IFRS 3, tenuto conto che la PPA è stata determinata in modo definitivo, si è reso necessario effettuare un restatement degli schemi patrimoniali ed economici al 30 settembre 2022, rispetto a quelli resi pubblici in data 8 novembre 2022. Le variazioni patrimoniali rispetto ai dati al 30 settembre pubblicati sono rappresentate dall'iscrizione all'attivo patrimoniale del VoBA come sopra descritto, dalla rilevazione di marginali differenziali di valore tra i fair value ed i rispettivi valori contabili per le attività e passività acquisite, e dalla rilevazione del già citato avviamento nella misura di € 10,0 milioni rispetto alla differenza provvisoria di consolidamento pari a € 66,9 milioni a suo tempo rilevata nelle more del completamento della PPA. Sotto il profilo economico la principale variazione rilevata è rappresentata dalla rilevazione della quota di ammortamento del VoBA di competenza del terzo trimestre 2022.

I saldi riferiti al 30 settembre 2022 sono stati altresì rideterminati, al fine di valutare le attività e le passività finanziarie detenute dalle compagnie assicurative in base al principio contabile IFRS 9. Al riguardo si rappresenta che, in base ai Regolamenti (UE) n. 1988/2017 e n. 2097/2020, per le entità che svolgono prevalentemente attività assicurativa - compreso il settore assicurativo di un conglomerato finanziario rientrante nell'ambito di applicazione della Direttiva 2002/87/CE - è consentito di rinviare al 1° gennaio 2023 l'applicazione dell'IFRS 9 (cosiddetto "deferral approach"), al fine permetterne un'applicazione contestuale con il nuovo standard assicurativo IFRS 17, garantendo in tal modo una rappresentazione degli impatti economici e patrimoniali delle passività assicurative e delle correlate attività finanziarie, secondo le previsioni del nuovo standard. Al 30 settembre 2022 il Gruppo si era avvalso di tale facoltà applicando lo IAS 39 nell'assunto che, entro il termine di redazione del bilancio 2022, sarebbe pervenuto il riconoscimento dello status di "conglomerato finanziario"49, da parte della BCE.

49 Conglomerato finanziario di cui alla definizione dell'articolo 2, punto14, della direttiva 2002/87/CE.

Considerato che al 31 dicembre 2022 il Gruppo Banco BPM non è stato ancora riconosciuto come "conglomerato finanziario", riscontrata l'impossibilità di applicare il "deferral approach", ai fini della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 si è reso necessario valutare le attività e le passività finanziarie detenute dalle compagnie assicurative applicando il principio contabile IFRS 9.

Alla luce di tale circostanza, i risultati del Gruppo al 30 settembre 2022 sono stati oggetto di "restatement". L'applicazione del principio IFRS 9, in luogo dello IAS 39, non ha avuto alcun impatto sul patrimonio contabile del Gruppo al 30 settembre 2022, in quanto tutte le attività e le passività finanziarie erano comunque già valutate al fair value anche applicando il principio IAS 39. La classificazione delle quote di OICR e dei titoli di capitale nel portafoglio IFRS 9 delle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", anziché in quello IAS 39 delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", ha tuttavia comportato una diversa ripartizione - tra conto economico e patrimonio netto - degli effetti conseguenti alla misurazione al fair value di tali strumenti ed ai correlati impatti dello "shadow accounting". Impatti marginali sono altresì ascrivibili all'applicazione del nuovo modello di impairment per i titoli di debito classificati nella categoria delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Rispetto a quanto pubblicato al 30 settembre 2022, l'applicazione dell'IFRS 9 ha comportato la rilevazione nel terzo trimestre di un effetto economico negativo pari a circa € 15,4 milioni, tenuto conto dello "shadow accounting" e dei relativi effetti fiscali, in contropartita ad un corrispondente incremento delle riserve da valutazione. Per le attività in esame, tenuto conto della ripresa delle quotazioni avvenuta nel corso del quarto trimestre, l'impatto sul risultato economico del secondo semestre derivante dall'applicazione dell'IFRS 9 è sempre negativo ma è limitato a circa € 2,5 milioni, al netto dei relativi effetti fiscali (effetto che sarebbe stato rilevato come minori riserve patrimoniali in base allo IAS 39). Al riguardo si rappresenta che il ricorso alla cosiddetta "Opzione OCI", prevista dal principio IFRS 17, applicabile dal 1° gennaio 2023, permetterà di mitigare la suddetta volatilità di conto economico, in applicazione del modello contabile del cosiddetto "VFA - Variable Fee Approach" per quei contratti assicurativi con elementi di partecipazione discrezionale agli utili (gestioni separate).

Alla luce di quanto sopra illustrato il risultato netto consolidato del terzo trimestre, rideterminato per riflettere il completamento del processo di PPA e l'applicazione del principio contabile IFRS 9, ammonta a € 108,7 milioni, in riduzione di € 17,8 milioni rispetto alla contribuzione originariamente pubblicata (€ 126,5 milioni).

Per effetto degli accordi stipulati nel mese di dicembre 2022 tra Banco BPM e Crédit Agricole Assurances S.A. - avente per oggetto, inter alia, la cessione della quota di partecipazione di controllo del 65% di Banco BPM Assicurazioni - a partire dal 31 dicembre 2022 le attività e le passività della suddetta compagnia non risultano esposte "linea per linea", ma sono ricondotte in forma sintetica nelle voci dello stato patrimoniale riclassificato delle "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione" e "Passività associate ad attività in via di dismissione", ai sensi di quanto previsto dall'IFRS 5. Diversamente, nel conto economico il contributo della partecipata è esposto "linea per linea" nelle singole voci, in quanto la cessione della compagnia in esame non è riconducibile alla fattispecie prevista dall'IFRS 5 delle attività operative dismesse ("discontinued operations").

Da ultimo, si segnala che, in base al principio contabile IFRS 10, il contributo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni è riflesso nello schema di conto economico, linea per linea, a partire dal 1° luglio 2022; diversamente il contributo del primo semestre, quando le società erano detenute per il 19%, è indicato nella voce "Risultato delle partecipazioni valutate al patrimonio netto".

Altre informazioni

Si segnala che la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. sta completando la revisione legale del bilancio, nonché le attività finalizzate al rilascio dell'attestazione prevista dall'art. 26, comma 2, del Regolamento (UE) n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR) e della Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656, ai fini dell'istanza da trasmettere a BCE per l'inclusione del risultato d'esercizio nel capitale primario di classe 1 (CET 1).

In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati dagli amministratori al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.

I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

Al riguardo si precisa che per ciascun IAP è fornita una descrizione della metodologia di calcolo e le grandezze utilizzate sono desumibili, laddove non diversamente precisato, dalle informazioni contenute negli schemi di bilancio riclassificati riportati in allegato al presente comunicato.

Per le modalità di costruzione degli aggregati contenuti nei suddetti schemi si fa rinvio a quanto illustrato nel precedente paragrafo relativo ai criteri di redazione.

2. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) sul conto economico del periodo

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3 il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") principalmente derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana realizzata nel 2007. Si evidenzia altresì che, a partire dal secondo semestre 2022 sono stati rilevati anche gli effetti relativi all'aggregazione di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, comprensivi della rimisurazione a fair value dell'interessenza in precedenza detenuta sulla base di quanto previsto dall'IFRS 3 per le aggregazioni realizzate in più fasi (c.d. step acquisition).

Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato dell'esercizio 2022, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -13,7 milioni sul margine di interesse (in connessione

all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati), € -38,1 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA); in aggiunta risulta necessario considerare l'impatto di € -10,7 milioni conseguente alla rimisurazione al fair value della quota del 19% precedentemente detenuta in Banco BPM Vita50. Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato dell'esercizio 2022 ammonta a € -45,5 milioni (€ -39,5 milioni il dato riferito al 2021).

3. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Nel conto economico dell'esercizio 2022 è stato addebitato, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'ammontare dei contributi ordinari dovuti per l'esercizio 2022 al Fondo di Risoluzione Unico e al Fondo Interbancario Tutela Depositi (per complessivi € 225,0 milioni) che, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 151,9 milioni. Nell'esercizio precedente l'onere complessivo al netto delle imposte ammontava a € 145,0 milioni (€ 214,8 milioni lordi) e comprendeva, oltre a € 186,2 milioni lordi di contributi ordinari al Fondo di Risoluzione Unico e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, anche contributi addizionali richiesti dal Fondo Nazionale di Risoluzione per € 28,6 milioni lordi.

4. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

La principale variazione dell'area di consolidamento avvenuta nell'esercizio si riferisce all'acquisizione, perfezionata in data 22 luglio 2022, della totalità del capitale di Bipiemme Vita (ora Banco BPM Vita) e della sua controllata Bipiemme Assicurazioni (ora Banco BPM Assicurazioni) per effetto dell'esercizio della call option avente per oggetto le azioni rappresentative dell'81% del capitale della compagnia. Banco BPM deteneva già una interessenza del 19% in Bipiemme Vita, valutata con il metodo del patrimonio netto.

Dal perimetro delle società consolidate con il metodo integrale si segnala inoltre l'uscita della controllata BP Trading Immobiliare S.r.l. a seguito della cancellazione, nel mese di febbraio 2022, dal competente Registro delle imprese, a conclusione del procedimento di liquidazione.

Nel comparto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto si evidenzia la cessione, nel marzo 2022, dell'interessenza detenuta in Factorit S.p.A.. L'operazione, perfezionata ad un corrispettivo di € 75 milioni, importo corrispondente al valore di carico della partecipazione nel bilancio al 31 dicembre 2021, non ha comportato la rilevazione di impatti sul conto economico dell'esercizio.

Si ricorda inoltre che, dal 1° gennaio 2022, ha avuto efficacia l'incorporazione di Bipielle Real Estate S.p.A. nella Capogruppo, mentre dal 21 febbraio 2022 ha avuto decorrenza giuridica la fusione per incorporazione di Release S.p.A. in Banco BPM S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali di quest'ultima operazione sono comunque decorsi dal 1° gennaio 2022.

Infine si evidenzia che nel gennaio 2023 la società controllata Consorzio AT01 e la società collegata Bussentina S.c.r.l sono state cancellate dai competenti Registri delle Imprese, a completamento delle procedure di liquidazione.

5. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico del Gruppo Banco BPM

Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.

Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:

  • i risultati delle operazioni di cessione di tutte le attività immobilizzate (partecipazioni, immobilizzazioni materiali ad esclusione delle attività finanziarie rientranti nel portafoglio "Hold to Collect" (HtC) alienabili nel rispetto delle soglie di significatività e frequenza previste dal principio contabile IFRS 9);
  • gli utili e le perdite delle attività non correnti in via di dismissione;
  • le rettifiche/riprese di valore su crediti (sia da valutazione, sia per perdite effettive) che traggono origine da un cambio della NPE Strategy deliberato nel corso dell'esercizio dal Consiglio di Amministrazione consistente in una modifica degli obiettivi e/o della tipologia dei crediti oggetto di cessione rispetto a quelli in precedenza previsti;
  • le componenti economiche di importo significativo connesse ad operazioni di efficientamento, ristrutturazione, ecc. (es. oneri per il ricorso al fondo esuberi, incentivazioni all'esodo, oneri per fusione/integrazione);
  • le componenti economiche di importo significativo che non sono destinate a ripetersi frequentemente (es. penali, impairment di attività materiali, avviamenti ed altre attività immateriali, effetti connessi a cambi di normativa, risultati eccezionali);
  • gli impatti economici derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili ed altre attività materiali (opere d'arte);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:

  • gli impatti economici derivanti dalla cessione o valutazione di tutte le attività finanziarie (diverse dai crediti), ivi comprese quelle rientranti nel portafoglio HtC e delle passività finanziarie;
  • fatti salvi casi eccezionali, gli impatti economici derivanti da aspetti valutativi (rettifiche di valore su crediti ed altre attività finanziarie o accantonamenti per rischi ed oneri);
  • gli impatti economici derivanti da variazioni dei parametri valutativi di riferimento considerati dai modelli valutativi applicati in modo continuativo;
  • gli impatti economici di importo singolarmente non significativo o non determinabile aventi natura di sopravvenienze attive e/o passive (es. costi e ricavi e/o rettifiche di costi e ricavi di competenza di altri esercizi);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

50 Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 1 delle Note esplicative del presente comunicato.

Ove ritenute significative, le informazioni sull'incidenza che gli eventi od operazioni non ricorrenti o che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività hanno sul risultato economico e/o sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, sono fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci economiche e patrimoniali.

Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nell'esercizio 2022 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • le voci "risultato netto finanziario" e "rettifiche nette su finanziamenti verso clientela" includono gli impatti, rispettivamente pari a € 4,7 milioni e € 112,7 milioni, derivanti dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati deliberata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. In particolare, si evidenzia che l'impatto registrato nella voce "risultato netto finanziario" è riferito alle esposizioni creditizie non performing obbligatoriamente valutate al fair value;
  • la voce "spese per il personale" include gli oneri relativi alle erogazioni straordinarie corrisposte nell'esercizio al personale dipendente e l'impatto positivo derivante dal rilascio di stanziamenti eccedenti effettuati in precedenti esercizi relativi al fondo esuberi. L'effetto netto complessivo è pari a € +11,9 milioni;
  • le "rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali" comprendono svalutazioni per € 7,1 milioni riferibili a impairment di software;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" sono rilevate rettifiche di valore nette per € -108,3 milioni, derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili di proprietà;
  • gli "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" includono la stima dei costi che si prevede di sostenere per la razionalizzazione della rete sportelli per € 8,5 milioni nonchè gli stanziamenti relativi alla stima degli oneri a fronte di alcuni impegni contrattuali per € 18,3 milioni. L'impatto complessivo sulla voce in esame ammonta pertanto a € 26,8 milioni;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti" include l'impatto, positivo per € +2,3 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali;
  • la voce "impairment su avviamenti" evidenzia l'impatto del test di impairment che ha portato alla rilevazione di rettifiche di valore per € 8,1 milioni;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includono gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € +80,6 milioni;
  • la voce "Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte" include l'effetto della rimisurazione al fair value della quota precedentemente detenuta in Banco BPM Vita pari a € 10,7 milioni.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto dell'esercizio 2022 negativo e pari a € -183,7 milioni.

Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) al 31 dicembre 2022 si attesterebbe a € 886,3 milioni.

Nel conto economico dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • la voce "Risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto" includeva l'impatto positivo, pari a € 42,1 milioni, derivante dal riallineamento del valore fiscale degli avviamenti registrato da una partecipata;
  • la voce "spese per il personale" includeva risparmi di componenti retributive "one-off" costituenti un effetto indiretto della pandemia per € 14,4 milioni;
  • la voce "rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali" includeva svalutazioni dovute ad impairment su immobilizzazioni per € 2,0 milioni;
  • la voce "rettifiche nette su finanziamenti verso clientela" includeva l'importo relativo alle perdite connesse alla cessione di crediti perfezionata nell'ambito del progetto "Rockets" e gli ulteriori impatti derivanti dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing deliberato dal Consiglio di Amministrazione, per complessivi € 194,0 milioni;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" erano rilevate rettifiche di valore nette per € 141,6 milioni;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti" includeva l'effetto, pari a € 18,8 milioni, derivante dall'impairment effettuato su una quota partecipativa;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includevano gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € 96,5 milioni;
  • la voce "oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte" includeva contributi addizionali versati al Fondo Nazionale di Risoluzione per € 19,3 milioni (pari a € 28,6 milioni al lordo del relativo effetto fiscale di € 9,3 milioni);
  • nella voce "impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili" era rilevato il provento, pari a € 81,7 milioni, conseguente all'esercizio della facoltà di riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili strumentali del Gruppo.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza dell'esercizio 2021 erano quindi risultate negative per € 141,0 milioni.

Escludendo il suddetto impatto, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 710,1 milioni.

6. Ratio patrimoniali di vigilanza

Precisazioni sulla modalità di calcolo dei ratio

I ratio patrimoniali al 31 dicembre 2022 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico netto realizzato dal Gruppo Banco BPM al 31 dicembre 2022 al netto dei dividendi proposti e delle altre destinazioni dell'utile51. Al riguardo si precisa che si è in attesa del rilascio da parte della società di revisione della relazione da

51 Ai sensi di quanto previsto dall'art. 5 della decisione (UE) 2015/656 della Banca Centrale Europea del 4 febbraio 2015 i dividendi da dedurre dall'ammontare del risultato economico di cui si vuole chiedere l'inclusione nei fondi propri sono pari all'importo formalmente proposto o deliberato dall'organo di amministrazione.

inviare unitamente all'istanza di inclusione del suddetto risultato dell'esercizio 2022 nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Requisiti minimi da rispettare

Con la propria comunicazione del 22 novembre 2022 la Banca d'Italia ha confermato il Gruppo Bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) per l'esercizio 2022. La riserva O-SII, che per il 2021 era pari allo 0,19%, ammonta allo 0,25% a partire dal 1° gennaio 2022.

Con la comunicazione del 30 settembre 2022, la Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il quarto trimestre 2022.

In data 15 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2023, portando al 2,57% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R), sostanzialmente invariato rispetto a quello dell'anno precedente al netto degli effetti del rilascio della deduzione computata ex art. 3 della CRR (Regolamento UE 575/2013), i cui effetti positivi sui ratio patrimoniali e sul MDA buffer sono stati computati a partire dalla situazione al 31 dicembre 2022.

Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera (pari allo 0,011%), i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2023 sia a livello phased-in che fully phased, fino a nuova comunicazione, sono i seguenti52:

  • CET 1 ratio: 8,71%;
  • Tier 1 ratio: 10,69%;
  • Total Capital ratio: 13,33%.

Disposizioni transitorie

Il Banco BPM ha esercitato l'opzione per l'applicazione nella sua integralità della disciplina transitoria prevista dall'articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. La suddetta disciplina transitoria prevede la possibilità di includere nel capitale primario di classe 1 una componente positiva transitoria per una percentuale dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9. Tale quota percentuale è decrescente nel tempo in un arco temporale di cinque anni che va dal 2018 al 2022. La quota percentuale applicabile al periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 è pari al 25% ed è destinata ad azzerarsi dal 1° gennaio 2023.

Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà quindi pienamente riflesso nel computo dei fondi propri. Fermi restando gli impatti previsti dal regime transitorio sopra citato, Banco BPM non beneficia di alcun impatto sul capitale primario di classe 1 per effetto del nuovo regime transitorio previsto dalle modifiche apportate dal Regolamento n. 873/2020 all'articolo 473 bis in relazione ai maggiori accantonamenti effettuati per perdite su crediti in bonis rispetto alla consistenza degli stessi alla data del 1° gennaio 2020.

In data 20 giugno 2022 Banco BPM ha comunicato a BCE, ex art. 1 comma 6 del Regolamento n. 873/2020, l'intenzione di avvalersi del trattamento temporaneo, applicabile nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, disciplinato dall'art. 468 del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR)53. In virtù di tale trattamento transitorio è consentito di escludere dagli elementi del CET 1 quota parte dei profitti e delle perdite non realizzati accumulati a partire dal 31 dicembre 2019, contabilizzati come variazioni delle riserve da valutazione al fair value delle esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'articolo 115, paragrafo 2, del CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'articolo 116, paragrafo 4, sempreché tali esposizioni non siano classificate tra le attività finanziarie deteriorate. Per il periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 la quota parte dei profitti e delle perdite non realizzate escludibile è pari al 40% ed ammonta, alla data del 31 dicembre 2022, a € 237,3 milioni al netto degli effetti fiscali.

Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato le suddette opzioni, vengono denominate per brevità "fully phased". I ratio patrimoniali denominati "phased-in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.

7. Esposizioni al rischio sovrano rappresentate da titoli di debito

Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo bancario al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 31 dicembre 2022, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:

52 Tali requisiti sono così determinati:

il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1,5% in termini di AT1 e 2% in termini di AT2);

il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,57% da soddisfare con CET 1 per il 56,25% e per il 75% con TIER1;

la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva O-SII buffer pari allo 0,25% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva di capitale anticiclica allo 0,011% da soddisfare interamente con CET 1.

53 Articolo modificato dal Regolamento (UE) n. 2020/873 (c.d. CRR "Quick fix").

31 dicembre 2022
(dati in milioni di euro)
Paesi/Portafogli contabili
Att. fin. valutate al
costo ammortizzato
Att. fin. valutate al fair
value con impatto
sulla redditività
complessiva
Att. fin. valutate al fair
value con impatto sul
conto economico
Totale
Italia 9.178 1.729 21 10.927
Francia 5.026 1.373 - 6.399
USA 2.231 1.549 - 3.780
Spagna 3.696 986 - 4.681
Germania 2.362 825 - 3.187
Altri Paesi 576 261 - 836
Totale 23.068 6.722 21 29.811

Al 31 dicembre 2022 l'esposizione del Gruppo bancario nei titoli di debito sovrani ammonta a € 29,8 miliardi (€ 25,6 miliardi al 31 dicembre 2021), classificati per il 77,4% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 22,6% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per lo 0,1% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.

Detta esposizione si riferisce per circa l'87% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 37% dal Paese Italia.

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 31 dicembre 2022 complessivamente negative per € 626,4 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -589,3 milioni a titoli governativi (€ -96,6 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -492,7 milioni relative a titoli di altri Paesi).

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 23,1 miliardi, di cui € 9,2 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 31 dicembre 2022 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 22,3 miliardi (€ 9,0 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).

La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del 2022 non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

8. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 31 dicembre 2022 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 31 dicembre 2022 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Al riguardo si deve evidenziare che per l'investimento detenuto in Anima Holding, valutato con il metodo del patrimonio netto, il contributo al conto economico consolidato dell'esercizio 2022 include anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2021, pari a € 11,8 milioni. Si ricorda infatti che, ai fini della redazione del bilancio 2021, non era stato possibile rilevare il risultato del quarto trimestre in quanto Anima Holding ha approvato il proprio progetto di bilancio successivamente a quello del Banco BPM.

Analogamente, il contributo di Anima Holding relativo all'esercizio 2021 includeva anche la quota di pertinenza del risultato del quarto trimestre 2020.

Allegati

  • Stato patrimoniale consolidato riclassificato
  • Conto economico consolidato riclassificato
  • Conto economico consolidato riclassificato evoluzione trimestrale 2022 e 2021
  • Conto economico consolidato riclassificato al netto delle componenti non ricorrenti

Per informazioni:

Investor Relations Roberto Peronaglio +39 02.94.77.2108 [email protected]

Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected] Ufficio Stampa

Monica Provini +39 02.77.00.3515 [email protected]

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVITÀ
(migliaia di euro)
31/12/2022 31/12/2021 Variaz. Var. %
Cassa e disponibilità liquide 13.130.815 29.153.316 -16.022.501 -55,0%
Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 113.632.853 121.261.260 -7.628.407 -6,3%
- finanziamenti verso banche 4.177.893 11.877.878 -7.699.985 -64,8%
- finanziamenti verso clientela 109.454.960 109.383.382 71.578 0,1%
Altre attività finanziarie 43.093.541 36.326.393 6.767.148 18,6%
- al fair value con impatto a conto economico 8.206.881 6.464.186 1.742.695 27,0%
- al fair value con impatto sulla redditività complessiva 9.380.520 10.675.079 -1.294.559 -12,1%
- al costo ammortizzato 25.506.140 19.187.128 6.319.012 32,9%
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese
di assicurazione
5.892.769 - 5.892.769
Partecipazioni 1.453.955 1.794.116 -340.161 -19,0%
Attività materiali 3.034.689 3.278.245 -243.556 -7,4%
Attività immateriali 1.286.734 1.213.722 73.012 6,0%
Attività fiscali 4.622.827 4.540.229 82.598 1,8%
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 214.737 229.971 -15.234 -6,6%
Altre voci dell'attivo 3.322.975 2.691.964 631.011 23,4%
TOTALE ATTIVITÀ 189.685.895 200.489.216 -10.803.321 -5,4%
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
(migliaia di euro)
31/12/2022 31/12/2021 Variaz. Var. %
Raccolta diretta 120.639.083 120.213.016 426.067 0,4%
- debiti verso clientela 107.679.408 107.120.893 558.515 0,5%
- titoli e passività finanziarie designate al fair value 12.959.675 13.092.123 -132.448 -1,0%
Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche 5.856.254 - 5.856.254
- passività finanziarie valutate al fair value delle
imprese di assicurazione
1.441.830 - 1.441.830
- riserve tecniche delle imprese di assicurazione 4.414.424 - 4.414.424
Debiti verso banche 32.635.805 45.685.032 -13.049.227 -28,6%
Debiti per leasing 627.921 673.872 -45.951 -6,8%
Altre passività finanziarie valutate al fair value 13.597.650 15.755.319 -2.157.669 -13,7%
Altre passività finanziarie delle imprese di assicurazione 439 - 439
Fondi del passivo 988.852 1.196.946 -208.094 -17,4%
Passività fiscali 279.983 302.816 -22.833 -7,5%
Passività associate ad attività in dismissione 31.731 - 31.731
Altre voci del passivo 2.257.906 3.566.156 -1.308.250 -36,7%
Totale passività 176.915.624 187.393.157 -10.477.533 -5,6%
Patrimonio di pertinenza di terzi 720 1.108 -388 -35,0%
Patrimonio netto del Gruppo 12.769.551 13.094.951 -325.400 -2,5%
Patrimonio netto consolidato 12.770.271 13.096.059 -325.788 -2,5%
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 189.685.895 200.489.216 -10.803.321 -5,4%

La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati

Conto economico consolidato riclassificato

(migliaia di euro) 2022 2021 Variaz. Var. %
Margine di interesse 2.314.409 2.041.628 272.781 13,4%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 157.483 231.940 -74.457 -32,1%
Margine finanziario 2.471.892 2.273.568 198.324 8,7%
Commissioni nette 1.887.322 1.911.203 -23.881 -1,2%
Altri proventi netti di gestione 71.602 75.280 -3.678 -4,9%
Risultato netto finanziario 242.983 250.695 -7.712 -3,1%
Risultato dell'attività assicurativa 31.718 - 31.718
Altri proventi operativi 2.233.625 2.237.178 -3.553 -0,2%
Proventi operativi 4.705.517 4.510.746 194.771 4,3%
Spese per il personale -1.608.901 -1.667.799 58.898 -3,5%
Altre spese amministrative -650.380 -601.151 -49.229 8,2%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -280.088 -246.825 -33.263 13,5%
Oneri operativi -2.539.369 -2.515.775 -23.594 0,9%
Risultato della gestione operativa 2.166.148 1.994.971 171.177 8,6%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -682.281 -887.199 204.918 -23,1%
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -108.347 -141.633 33.286 -23,5%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie -9.106 -328 -8.778 N.S.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -57.214 -26.039 -31.175 119,7%
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 2.258 -18.768 21.026
Risultato lordo dell'operatività corrente 1.311.458 921.004 390.454 42,4%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -408.931 -253.828 -155.103 61,1%
Risultato netto dell'operatività corrente 902.527 667.176 235.351 35,3%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -151.887 -144.995 -6.892 4,8%
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili - 81.709 -81.709
Impairment su avviamenti -8.132 - -8.132
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
4.818 4.354 464 10,7%
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-45.523 -39.460 -6.063 15,4%
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 786 284 502 176,8%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 702.589 569.068 133.521 23,5%

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale

(migliaia di euro) IV trim.
2022
III trim. 2022
rideterm.
II trim.
2022
I trim.
2022
IV trim.
2021
III trim.
2021
II trim.
2021
I trim.
2021
Margine di interesse 723.957 551.319 527.591 511.542 506.005 516.427 522.367 496.829
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 34.803 31.566 41.472 49.642 87.066 46.795 56.535 41.544
Margine finanziario 758.760 582.885 569.063 561.184 593.071 563.222 578.902 538.373
Commissioni nette 447.262 473.197 486.771 480.092 485.821 475.308 478.679 471.395
Altri proventi netti di gestione 19.512 20.397 15.028 16.665 9.066 26.296 21.747 18.171
Risultato netto finanziario -8.951 75.138 48.863 127.933 -1.443 35.878 116.533 99.727
Risultato dell'attività assicurativa 40.457 -8.739 - - - - - -
Altri proventi operativi 498.280 559.993 550.662 624.690 493.444 537.482 616.959 589.293
Proventi operativi 1.257.040 1.142.878 1.119.725 1.185.874 1.086.515 1.100.704 1.195.861 1.127.666
Spese per il personale -395.165 -400.532 -405.342 -407.862 -413.937 -409.823 -417.135 -426.904
Altre spese amministrative -171.476 -160.701 -162.650 -155.553 -149.106 -144.012 -153.903 -154.130
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -84.729 -70.062 -64.059 -61.238 -61.610 -61.762 -60.603 -62.850
Oneri operativi -651.370 -631.295 -632.051 -624.653 -624.653 -615.597 -631.641 -643.884
Risultato della gestione operativa 605.670 511.583 487.674 561.221 461.862 485.107 564.220 483.782
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -184.691 -193.909 -152.553 -151.128 -213.978 -200.643 -255.513 -217.065
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -59.992 -7.510 -39.609 -1.236 -96.927 -7.817 -36.964 75
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie -538 -3.028 -2.346 -3.194 -1.098 242 939 -411
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -28.220 -16.260 -4.608 -8.126 2.255 -15.489 -5.615 -7.190
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 515 277 -60 1.526 -18.726 395 -393 -44
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 332.744 291.153 288.498 399.063 133.388 261.795 266.674 259.147
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -93.435 -84.477 -92.599 -138.420 -37.228 -83.274 -50.628 -82.698
Risultato netto dell'operatività corrente 239.309 206.676 195.899 260.643 96.160 178.521 216.046 176.449
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -49 -77.271 - -74.567 -4.792 -61.650 -19.309 -59.244
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili - - - - 2.489 - 79.220 -
Impairment su avviamenti - - -8.132 - - - - -
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
-20.513 -323 25.478 176 12.320 3.954 -5.105 -6.815
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle -9.433 -20.427 -7.173 -8.490 -9.251 -10.172 -9.705 -10.332
imposte
Utile/Perdita di pertinenza di terzi
628 49 66 43 144 28 78 34
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 209.942 108.704 206.138 177.805 97.070 110.681 261.225 100.092

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle componenti non ricorrenti

(migliaia di euro) 2022 2021 Variaz. Var. %
Margine di interesse 2.314.409 2.041.628 272.781 13,4%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 157.483 189.820 -32.337 -17,0%
Margine finanziario 2.471.892 2.231.448 240.444 10,8%
Commissioni nette 1.887.322 1.911.203 -23.881 -1,2%
Altri proventi netti di gestione 71.602 75.280 -3.678 -4,9%
Risultato netto finanziario 247.684 250.695 -3.011 -1,2%
Risultato dell'attività assicurativa 31.718 - 31.718
Altri proventi operativi 2.238.326 2.237.178 1.148 0,1%
Proventi operativi 4.710.218 4.468.626 241.592 5,4%
Spese per il personale -1.620.769 -1.682.157 61.388 -3,6%
Altre spese amministrative -650.380 -601.151 -49.229 8,2%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -273.036 -244.815 -28.221 11,5%
Oneri operativi -2.544.185 -2.528.123 -16.062 0,6%
Risultato della gestione operativa 2.166.033 1.940.503 225.530 11,6%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -569.565 -693.172 123.607 -17,8%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie -9.106 -328 -8.778 N.S.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -30.387 -26.039 -4.348 16,7%
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 1.556.975 1.220.964 336.011 27,5%
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -489.563 -350.368 -139.195 39,7%
Risultato netto dell'operatività corrente 1.067.412 870.596 196.816 22,6%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -151.887 -125.695 -26.192 20,8%
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
4.818 4.354 464 10,7%
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-34.820 -39.460 4.640 -11,8%
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 786 284 502 176,8%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO
(SENZA COMPONENTI NON RICORRENTI)
886.309 710.079 176.230 24,8%
IMPATTI ESCLUSI DAL RISULTATO "ADJUSTED" -183.720 -141.011 -42.709 30,3%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 702.589 569.068 133.521 23,5%

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