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Enel

AGM Information May 30, 2017

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AGM Information

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COPIA AUTENTICA INTEGRALE DEI VERBALI RELATIVI ALL'ASSEMBLEA ORDINARIA DI ENEL S.P.A.

TENUTASI A ROMA IL 4 MAGGIO 2017

Repertorio N. 54.288

VERBALE DI ASSEMBLEA DI S.P.A.

REPUBBLICA ITALIANA

L'anno duemiladiciassette, il giorno quattro del mese di maggio (4 maggio 2017)

in Roma, presso il Centro Congressi Enel in viale Regina Margherita 125;

alle ore 14,10

avanti a me Dr. Nicola Atlante, Notaio in Roma, iscritto al Collegio Notarile di Roma

è presente

la Dott.ssa Maria Patrizia Grieco nata a Milano il 1° febbraio 1952, domiciliata ai fini di questo atto a Roma viale Regina Margherita 137, che dichiara di agire quale Presidente del Consiglio d'Amministrazione di:

"Enel S.p.A."

con sede in Roma, viale Regina Margherita n. 137, capitale sociale euro 10.166.679.946,00 interamente versato, codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 00811720580.

Della identità personale di essa comparente io Notaio sono certo. La comparente, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione assume, ai sensi dell'articolo 12.1 dello Statuto sociale e dell'articolo 4.1 del Regolamento assembleare, la presidenza dell'Assemblea ordinaria dei Soci di Enel - Società per Azioni.

L'Assemblea è stata indetta in questa sede alle ore 14:00 di oggi, giovedì 4 maggio 2017, in unica convocazione, come da avviso:

• pubblicato in forma integrale sul sito internet della Società, nonché diffuso tramite il sistema di diffusione delle informazioni regolamentate denominato "eMarket SDIR" e trasmesso al meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket Storage" in data 17 marzo 2017; nonché

• pubblicato per estratto sui quotidiani "Il Sole 24 Ore" e "Milano Finanza" in data 21 marzo 2017.

Passando quindi all'espletamento degli adempimenti preliminari per l'apertura dell'Assemblea, ai sensi dell'articolo 2371, comma 2 del codice civile nonché dell'articolo 4.2 del Regolamento assembleare, affida a me Notaio l'incarico di redigere il verbale dell'Assemblea, rinunciando alla facoltà di richiedere l'assistenza di un segretario.

Dà atto che del Consiglio di Amministrazione, oltre a sè stessa Presidente, sono presenti i signori: • Ing. Francesco Starace – Amministratore Delegato e Direttore Generale • Dott. Alfredo Antoniozzi – Consigliere • Ing. Alessandro Banchi – Consigliere • Avv. Alberto Bianchi – Consigliere • Prof.ssa Paola Girdinio – Consigliere • Avv. Alberto Pera – Consigliere • Avv. Anna Chiara Svelto – Consigliere • Dott. Angelo Taraborrelli – Consigliere. Del Collegio Sindacale sono presenti i signori: • Dott. Sergio Duca – Presidente • Avv. Romina Guglielmetti – Sindaco effettivo • Prof. Roberto Mazzei – Sindaco effettivo. Dà atto che è presente altresì il Magistrato Delegato della Corte dei Conti, Dott. Carlo Alberto Manfredi Selvaggi. È altresì presente il Segretario del Consiglio di Amministrazione, Avv. Claudio Sartorelli. Partecipano all'Assemblea, a norma dell'articolo 2.2 del Regolamento assembleare, Dirigenti che occupano posizioni di particolare responsabilità nell'ambito del Gruppo. Partecipano altresì, sempre a norma dell'art. 2.2 del Regolamento assembleare, i rappresentanti della Società di revisione Ernst & Young. Ai fini dello svolgimento della presente Assemblea, ai sensi dell'articolo 4.3 del Regolamento assembleare: • ha costituito un ufficio di presidenza composto da: Prof. Carlo Angelici, Dott. Fabio Bonomo, Avv. Michele Carpinelli, Avv. Giulio Fazio, Avv. Claudio Sartorelli, Prof. Avv. Paolo Valensise; • ha nominato altresì 3 scrutatori, nelle persone dei Signori Avv. Raffaella Ferraro, Dott. Giancarlo Pescini e Avv. Luisa Sarchioto, i quali assisteranno l'ufficio di presidenza. I componenti l'ufficio di presidenza e gli scrutatori sono contraddistinti da apposito tesserino. Ha inoltre consentito che – da una postazione esterna rispetto a quella assembleare, con collegamento TV a circuito chiuso – assistano all'Assemblea esperti, analisti finanziari e giornalisti accreditati, in conformità a quanto previsto dall'articolo 2.3 del Regolamento assembleare. Informa che ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196, recante il Codice in materia di protezione dei dati personali, i dati dei partecipanti all'Assemblea vengono raccolti e trattati dalla Società esclusivamente ai fini dell'esecuzione degli adempimenti assembleari e societari obbligatori. Parimenti, la registrazione audio e video dell'Assemblea, nonché la trascrizione in tempo reale dei lavori assembleari, mediante stenotipia elettronica computerizzata, vengono effettuate al solo fine di agevolare la verbalizzazione della riunione e di documentare quanto trascritto nel verbale. Pertanto, tutti i dati, nonché i supporti audio e video, verranno distrutti una volta completata la verbalizzazione.

È presente – ai sensi dell'articolo 4.4 del Regolamento assembleare – personale del servizio di assistenza per fare fronte alle esigenze tecniche e organizzative dei lavori, riconoscibile dal tesserino "staff".

Dà atto che:

• il capitale sociale iscritto al registro delle imprese ammonta attualmente ad Euro 10miliardi 166milioni 679mila 946, interamente versati, ed è suddiviso in altrettante azioni ordinarie da nominali 1 Euro ciascuna, con diritto di intervento e di voto nella presente Assemblea.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza di fornire l'indicazione dei presenti ai fini dell'accertamento della regolare costituzione dell'Assemblea.

Il Presidente dichiara che sono presenti o rappresentati n. 2759 azionisti portatori di n. 5.976.087.428 azioni pari al 58,781111% del capitale sociale;

e precisa che tali azioni in assemblea sono rappresentate da 31 teste.

Pertanto,

• verificata a cura dell'ufficio di presidenza l'identità personale degli intervenuti, la regolarità delle comunicazioni pervenute – attestanti la titolarità delle azioni alla cosiddetta "record date" del 24 aprile 2017 ai fini dell'intervento in Assemblea – nonché delle deleghe presentate, documenti che sono acquisiti agli atti della Società;

• considerato che, in base alle norme di legge e statutarie, in unica convocazione l'Assemblea ordinaria è regolarmente costituita qualunque sia la parte del capitale sociale in essa rappresentata;

• constatata la presenza in Assemblea degli aventi diritto al voto, in proprio o per delega, il cui elenco nominativo sarà riportato in apposito allegato al verbale dell'Assemblea; in base ai poteri conferiti dall'articolo 2371 del codice civile e dall'articolo 4.8 del Regolamento assembleare, dichiara

l'Assemblea regolarmente costituita ed atta a deliberare sui seguenti argomenti all'

ordine del giorno:

1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016.

2. Destinazione dell'utile d'esercizio e distribuzione di riserve disponibili.

3. Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

4. Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

5. Determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione.

6. Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

7. Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione.

8. Determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

9. Piano 2017 di incentivazione di lungo termine destinato al management dell'Enel S.p.A. e/o di società da questa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile.

10. Relazione sulla remunerazione.

Dà inoltre atto che:

• la documentazione relativa ai singoli argomenti all'ordine del giorno è stata messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società, tramite il sistema di diffusione delle informazioni regolamentate denominato "eMarket SDIR", nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket Storage" nei termini e con le modalità previste dalle disposizioni del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e del relativo regolamento attuativo in materia di emittenti emanato dalla CONSOB con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni;

• in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto degli aggiornamenti relativi all'odierna Assemblea, delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'articolo 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e delle altre informazioni a disposizione, risultano partecipare al capitale sociale in misura superiore al 3% il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in possesso di 2miliardi 397milioni 856mila 331 azioni, pari al 23 virgola 585% circa del capitale sociale, nonché BlackRock Inc., in possesso per il tramite di 15 società controllate di 513milioni 825mila 987 azioni, pari al 5 virgola zero54% circa del capitale sociale. L'elenco di tali società controllate e del numero di azioni Enel da ciascuna di esse possedute sarà riportato in apposito allegato al verbale dell'Assemblea;

• non si ha conoscenza dell'esistenza di patti parasociali di cui all'articolo 122 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 che abbiano ad oggetto azioni della Società.

In proposito ricorda inoltre che:

• ai sensi dell'articolo 120, comma 5 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, non può essere esercitato il diritto di voto inerente le azioni quotate per le quali sono state omesse dai relativi titolari le comunicazioni concernenti il possesso di partecipazioni rilevanti, ossia superiori al 3% del capitale;

• ai sensi dell'articolo 122, comma 4 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, non può essere esercitato il diritto di voto inerente le azioni quotate per le quali non sono stati adempiuti dai relativi titolari gli obblighi inerenti la trasparenza dei patti parasociali;

• ai sensi dell'articolo 3 del Decreto-Legge 31 maggio 1994, n. 332 – convertito con modificazioni dalla Legge 30 luglio 1994, n. 474 – nonché dell'articolo 6.1 dello Statuto sociale, non può essere esercitato il diritto di voto inerente le azioni detenute in eccedenza rispetto al limite massimo di possesso azionario pari al 3% del capitale di Enel. Tale limite non trova applicazione alle partecipazioni al capitale della Società detenute dallo Stato, da enti pubblici o da soggetti da essi controllati.

Tutto ciò premesso, richiede quindi formalmente che i partecipanti all'Assemblea dichiarino la loro eventuale carenza di legittimazione al voto ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e di quanto previsto dall'articolo 6.1 dello Statuto sociale, non risultando alla Società che tali disposizioni trovino applicazione nei riguardi di alcuno degli azionisti presenti o rappresentati nella odierna Assemblea.

Nessuno rende la dichiarazione richiesta.

Il Presidente rivolge quindi il suo saluto agli Azionisti. Il testo è allegato al verbale.

Al termine l'Amministratore Delegato a sua volta rivolge il suo saluto agli Azionisti. Il testo è allegato al verbale.

******

Il Presidente cede quindi la parola al Segretario del Consiglio di Amministrazione, Avv. Claudio Sartorelli, per l'illustrazione delle modalità di svolgimento dei lavori assembleari.

Prende quindi la parola l'Avv. Sartorelli e provvede ad illustrare per conto del Presidente le modalità operative di svolgimento degli odierni lavori assembleari, richiamando la attenzione sulle indicazioni riportate nella comunicazione contenuta nella

cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Le operazioni di registrazione delle presenze e di rilevazione dei risultati delle votazioni sono gestite con l'ausilio di apparecchiature elettroniche e di una procedura informatica.

Ogni partecipante ha ricevuto un'apparecchiatura elettronica denominata "radiovoter", nella quale è memorizzato un codice di identificazione del Socio e delle relative azioni per le quali potrà esprimere il voto.

Tale apparecchiatura dovrà essere utilizzata per la rilevazione delle presenze ogni volta che si entra nella sala assembleare o si esce dalla stessa.

Le votazioni avverranno quindi mediante l'utilizzo del "radiovoter".

A tal fine, una volta dichiarata aperta la procedura di votazione su ciascun argomento all'ordine del giorno – e salvo quanto riferito subito appresso per la nomina del Consiglio di Amministrazione, di cui al sesto argomento all'ordine del giorno – i Soci sono invitati a digitare sul "radiovoter" il tasto verde per esprimere voto favorevole, ovvero il tasto rosso per esprimere voto contrario, oppure il tasto giallo per esprimere la propria astensione dal voto.

Per quanto riguarda il voto di lista per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, i Soci sono invece invitati a manifestare la propria preferenza per una delle due liste presentate, digitando sul "radiovoter" il tasto "1" in caso di preferenza accordata alla lista che verrà indicata come numero 1, ovvero il tasto "2" in caso di preferenza accordata alla lista che verrà indicata come numero 2. In tale votazione non dovrà pertanto essere utilizzato il tasto verde. Resta invece fermo, in questo caso, l'utilizzo del tasto rosso ovvero del tasto giallo per esprimere, rispettivamente, voto contrario o astensione rispetto ad ambedue le liste presentate. Fa inoltre presente che per tutte le votazioni – prima di attivare il tasto "OK" – i Soci sono ancora in condizione di modificare la scelta effettuata, digitando semplicemente il tasto relativo alla nuova scelta che intendono compiere.

Raccomanda quindi ai Soci di verificare sullo schermo del "radiovoter" la correttezza della scelta effettuata e di digitare, solo dopo avere effettuato tale verifica, il tasto "OK" per esprimere definitivamente il proprio voto, ricevendone conferma sullo schermo medesimo. Da questo momento il voto espresso non è più modificabile se non recandosi alla postazione "voto assistito" situata in fondo alla sala.

Segnala che le modalità di utilizzo del "radiovoter" sono comunque descritte in dettaglio in un apposito documento contenuto nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

I voti contrari e di astensione verranno registrati automaticamente e riportati analiticamente in allegato al verbale dell'Assemblea.

Segnala inoltre che, per gli Azionisti portatori di deleghe che intendono esprimere voti diversificati nell'ambito delle azioni complessivamente rappresentate, è stata predisposta l'apposita postazione di voto sopra indicata, denominata "voto assistito". Ricorda, con riferimento alle norme di legge e statutarie vigenti, che l'Assemblea ordinaria delibera a maggioranza assoluta del capitale sociale in essa rappresentato.

Rivolge infine un vivo invito a non uscire dalla sala ed a non entrare nella stessa durante le operazioni di voto per consentire una corretta rilevazione delle presenze.

I nominativi di coloro che si sono allontanati prima di una votazione, ed il relativo numero di azioni possedute, saranno riportati in allegato al verbale.

Al fine di consentire la più ampia partecipazione alla discussione, sempre per conto del Presidente, invita ad attenersi alle disposizioni dell'articolo 6 del Regolamento assembleare, che troveranno puntuale applicazione per lo svolgimento della presente Assemblea.

Tenuto conto della contiguità delle tematiche che caratterizzano taluni argomenti all'ordine del giorno, annuncia che è intenzione del Presidente disporre – con il consenso dei presenti – che alcuni di tali argomenti siano raggruppati e discussi in unica soluzione, al fine di garantire un proficuo ed ordinato svolgimento dei lavori assembleari, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 5.1 del Regolamento assembleare. Pur procedendo alla discussione di tali argomenti in forma congiunta, le votazioni sugli argomenti stessi verranno poi svolte in forma distinta e separata. In particolare:

• l'accorpamento della discussione riguarderà anzitutto il primo ed il secondo argomento all'ordine del giorno concernenti, rispettivamente, il bilancio dell'esercizio 2016 e la destinazione degli utili maturati nel corso dell'esercizio stesso, nonché la distribuzione di riserve disponibili;

• sarà inoltre accorpata la discussione sul quarto, quinto, sesto, settimo e ottavo argomento all'ordine del giorno, tra loro strettamente connessi ed inerenti le varie deliberazioni da adottare in merito al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e alla determinazione dei compensi spettanti alla generalità dei relativi componenti;

p# • sarà infine accorpata la discussione sul nono e decimo argomento all'ordine del giorno, tra loro strettamente connessi ed inerenti, rispettivamente, il Piano 2017 di incentivazione di lungo termine destinato al management dell'Enel S.p.A. e delle altre società del Gruppo, nonché la relazione sulla remunerazione. Verrà invece mantenuta distinta la discussione – oltre, naturalmente, alla votazione – sul terzo argomento all'ordine del giorno, concernente l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie.

Sempre al fine di assicurare un ordinato svolgimento dei lavori assembleari e di non protrarre eccessivamente la relativa durata, in considerazione dell'oggetto e della rilevanza dei singoli argomenti posti in discussione, fa altresì presente che – in base a quanto previsto dall'articolo 6.6 del Regolamento assembleare – è intenzione del Presidente predeterminare in 5 minuti la durata massima degli interventi ed in 2 minuti quella delle repliche. Tali limiti temporali dovranno essere osservati in tutti i casi sopra indicati in cui la discussione su una pluralità di argomenti risulti accorpata, nel senso che per ciascun gruppo di argomenti oggetto di discussione unitaria sarà possibile effettuare un unico intervento complessivamente non superiore a 5 minuti ed un'unica replica complessivamente non superiore a 2 minuti.

Fa presente che apparirà sullo schermo alle spalle del tavolo di presidenza un apposito semaforo che segnalerà, passando dal colore verde a quello giallo e quindi a quello rosso, l'approssimarsi della scadenza fissata per lo svolgimento dell'intervento o della replica.

Per assicurare un ordinato e corretto svolgimento della discussione, il Presidente inviterà a concludere immediatamente l'esposizione allorché si accenderà la luce rossa.

Ritenendo di potere contare su un ampio consenso in merito all'accorpamento della discussione sopra indicato, invita per conto del Presidente i presenti a manifestare ora, mediante alzata di mano, solo il loro eventuale dissenso sull'accorpamento in questione; ripete che invita ad alzare la mano solo per dichiararsi contrari a tale accorpamento.

Nessuno alza la mano.

Dispone quindi per conto del Presidente che la discussione sia accorpata come proposto.

Sempre in merito alle modalità di svolgimento della discussione, segnala che coloro che intendono effettuare interventi sono tenuti a compilare e sottoscrivere l'apposita "scheda per richiesta di intervento", una per ciascun argomento all'ordine del giorno, contenuta nella cartella.

Al fine di garantire un ordinato svolgimento dei lavori assembleari

– anche in considerazione dell'oggetto e della complessità degli argomenti all'ordine del giorno – è intenzione del Presidente disporre che le schede in questione possano essere presentate entro 5 minuti dal momento che provvederà ad indicare in apertura della discussione sui vari argomenti.

Resta salva la facoltà del Presidente, nel caso in cui ne ravvisi la necessità per consentire un corretto svolgimento dei lavori assembleari, di anticipare ulteriormente, con adeguato preavviso, il termine ultimo di presentazione delle richieste di intervento. Le "schede per richiesta di intervento" devono essere consegnate dagli interessati, presentando anche il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza situata in fondo alla sala.

Gli interventi avranno luogo secondo l'ordine di presentazione delle richieste.

Al fine di consentire la più ampia partecipazione alla discussione, sempre per conto del Presidente rivolge fin d'ora l'invito – a norma di quanto disposto dal Regolamento assembleare – a formulare interventi che siano attinenti ai punti all'ordine del giorno di volta in volta in discussione ed a contenere la durata degli stessi.

Ricorda che ciascun Azionista può svolgere un solo intervento su ciascun gruppo di argomenti all'ordine del giorno di cui è stato disposto l'accorpamento della discussione.

Ciascuna volta, al termine degli interventi, verranno fornite le risposte alle richieste dei Soci, previa eventuale sospensione dei lavori assembleari per un periodo limitato di tempo, secondo quanto consentito dall'articolo 7.1 del Regolamento assembleare.

Coloro che hanno chiesto la parola avranno la facoltà di effettuare, dopo le risposte, una breve replica.

Come previsto dalla normativa vigente, gli interventi saranno riportati nel verbale in forma sintetica, con l'indicazione nominativa degli intervenuti e le risposte loro fornite.

Segnala infine che si è provveduto ad incaricare due traduttori, uno di lingua inglese ed uno di lingua spagnola, che si affiancheranno ad eventuali Azionisti che avessero la necessità di effettuare il loro intervento in una di tali lingue e che cureranno quindi la traduzione contestuale in italiano di eventuali interventi effettuati in lingua inglese o spagnola.

Segnala che nel verbale tali interventi e le eventuali repliche verranno comunque riportati solo nella loro traduzione in italiano.

Sottolinea che i suddetti Azionisti dovranno comunque contenere la durata dei loro interventi e di eventuali repliche, ivi inclusi

i tempi richiesti per la relativa traduzione contestuale, entro la durata massima – pari, rispettivamente, a 5 minuti ed a 2 minuti – in precedenza segnalata.

Ricorda infine che nella sala è funzionante un sistema di amplificazione della voce e che si procede a registrazione audiovisiva al solo fine di agevolare la verbalizzazione, come consentito dall'articolo 4.2 del Regolamento assembleare.

****************** Per poter disporre del tempo necessario alla verbalizzazione del successivo svolgimento di tutte le altre attività assembleari, che si concluderanno con (1) l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016; (2) l'approvazione della destinazione dell'utile d'esercizio e della distribuzione di riserve disponibili; (3) l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie; (4) la determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione; (5) la determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione; (6) la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione; (7) la nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione; (8) la determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione; (9) la approvazione del Piano 2017 di incentivazione di lungo termine destinato al management dell'Enel S.p.A. e/o di società da questa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile; (10) l'approvazione della relazione sulla remunerazione - onde il Presidente ha dichiarato l'assemblea terminata essendo le ore 20,45 del giorno 4 maggio 2017 - io Notaio interrompo la redazione del presente verbale il cui completamento avverrà, proseguendo in calce al medesimo, senza ritardo a norma dell'art.2375 ultimo comma cod. civ. *********

Di che ho redatto il presente verbale, dattiloscritto da persona di mia fiducia e completato di mio pugno su numero diciotto pagine e fin qui della diciannovesima di cinque fogli, del quale prima della sottoscrizione ho dato lettura al comparente che lo approva e con me Notaio lo sottoscrive oggi quattro maggio duemiladiciassette alle ore 21,00.

F.ti: Maria Patrizia GRIECO - Dott. Nicola ATLANTE, Notaio. Repertorio n. 54371 Raccolta n. 27243

PROSECUZIONE E COMPLETAMENTO DEL VERBALE DELLA

ASSEMBLEA ORDINARIA di Enel S.p.A. TENUTASI IL 4/5/2017 REPUBBLICA ITALIANA

L'anno duemiladiciassette, il giorno diciotto del mese di maggio

p# (18 maggio 2017) in Roma, viale Regina Margherita 137; alle ore 9,10 avanti a me Dr. Nicola Atlante Notaio in Roma, iscritto al Collegio Notarile di Roma è presente la Dott.ssa Maria Patrizia Grieco nata a Milano il 1° febbraio 1952, domiciliata ai fini di questo atto a Roma viale Regina Margherita 137, la quale dichiara di agire nella qualità di: - Presidente del Consiglio d'amministrazione di "Enel S.p.A." con sede in Roma, viale Regina Margherita n. 137, capitale sociale euro 10.166.679.946,00 interamente versato, codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 00811720580; - Presidente dell'Assemblea ordinaria tenutasi in unica adunanza il 4 maggio 2017. Della identità personale di essa comparente io Notaio sono certo. La redazione del verbale della Assemblea di "Enel Società per Azioni" tenutasi il 4 maggio 2017 prosegue e viene completata come appresso, in calce al precedente mio rep. 54.288 del 4 maggio 2017 che contiene la verbalizzazione della fase iniziale della Assemblea in oggetto. ********************** Riprende la parola il Presidente Grieco che apre la trattazione degli argomenti all'ordine del giorno. Primo e secondo argomento all'ordine del giorno Approvazione del bilancio 2016 - Destinazione dell'utile di esercizio e distribuzione di riserve disponibili Tenuto conto dell'accorpamento in precedenza disposto in merito alla discussione sul primo e sul secondo argomento all'ordine del giorno, procederà congiuntamente alla relativa trattazione, mantenendo peraltro distinte e separate le rispettive votazioni, come già annunciato. Per quanto riguarda in particolare il primo punto all'ordine del giorno, relativo a: 1. "Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016" ritiene, con l'accordo dei presenti, di potersi astenere dal dare lettura integrale della relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, nonché della relazione del Collegio Sindacale e delle relazioni della Società di revisione sul bilancio civilistico e sul bilancio consolidato, per le quali provvede a rinviare al testo riprodotto nel fascicolo della Relazione finanziaria annuale 2016, incluso nella cartella consegnata all'atto del ricevimento. Ciò consentirà di lasciare maggiore spazio alla discussione e, quindi, alla trattazione degli argomenti meritevoli di più specifico approfondimento.

Ritiene, con l'accordo dei presenti, di potersi astenere altresì dal dare lettura della relazione illustrativa predisposta dal Consiglio di Amministrazione sul presente punto all'ordine del giorno, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Informa, secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB n. 3558 del 18 aprile 1996, che la Società di revisione Ernst & Young S.p.A. ha impiegato 7mila 959 ore per la revisione contabile del bilancio civilistico di Enel S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo Enel relativi all'esercizio 2016, per un corrispettivo fatturato complessivo pari ad Euro 272mila 814.

Sempre in base a quanto indicato nella medesima Comunicazione CONSOB n. 3558 del 18 aprile 1996, informa che, in data 9 novembre 2016, il Collegio Sindacale ha espresso, per quanto di propria competenza, parere favorevole all'aggiornamento del corrispettivo per la revisione legale dei conti delle società del Gruppo Enel ricomprese nella Country Italia per l'esercizio 2016, in considerazione di alcune attività aggiuntive effettuate ed effettuande da parte di Ernst & Young S.p.A., non previste né prevedibili al momento dell'affidamento dell'incarico. Tali attività di verifica integrative sono conseguenti al processo di trasformazione della Funzione Global ICT, con particolare riferimento all'avvio dei progetti concernenti la migrazione dei "data center", il graduale passaggio dai numerosi applicativi SAP utilizzati nell'ambito del Gruppo Enel alle quattro piattaforme divisionali del SAP globale, nonché la migrazione verso un nuovo applicativo utilizzato per i processi di fatturazione. Le attività di verifica integrative demandate a Ernst & Young S.p.A. risultano intese ad assicurare che tutti gli indicati processi di migrazione siano interessati da un insieme di controlli a garanzia dell'integrità, della completezza e della permanente coerenza dei dati migrati o in fase di migrazione.

Per lo svolgimento delle attività di verifica integrative da ultimo indicate e con riferimento alla relativa incidenza sul corrispettivo per la revisione legale dei conti delle società del Gruppo Enel ricomprese nella Country Italia, Ernst & Young S.p.A. ha evidenziato un effort aggiuntivo quantificabile in 3mila 338 ore addizionali per l'esercizio 2016 e un conseguente aumento dei corrispettivi pari a Euro 149mila 512 per il medesimo esercizio. Segnala infine che sono attualmente in corso da parte delle competenti strutture organizzative di Enel S.p.A. le verifiche in merito alle ulteriori maggiori ore consuntivate da parte di Ernst & Young S.p.A. nell'ambito dello svolgimento della revisione del bilancio civilistico di Enel S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo Enel relativi all'esercizio 2016, rispetto a quanto previsto dalla proposta originaria. Ciò al fine di valutare se ricorrano i presupposti previsti dall'accordo quadro in essere sullo svolgimento dell'attività di revisione legale per il riconoscimento alla Società di revisione di un ulteriore adeguamento dei corrispettivi per l'esercizio 2016.

Per quanto riguarda il secondo argomento all'ordine del giorno, relativo a:

  1. "Destinazione dell'utile di esercizio e distribuzione di riserve disponibili"

ritiene parimenti - con l'accordo dei presenti - di potersi astenere dal dare lettura della relazione illustrativa predisposta dal Consiglio di Amministrazione, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sul primo e/o sul secondo argomento all'ordine del giorno - concernenti dunque, rispettivamente, il bilancio dell'esercizio 2016 e la destinazione degli utili maturati nel corso dell'esercizio stesso, nonché la distribuzione di riserve disponibili - a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala.

Segnala che da questo momento gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sugli argomenti appena indicati.

Informa che nei giorni precedenti l'Assemblea sono pervenute alla Società una serie di domande che alcuni aventi diritto al voto, ai sensi dell'articolo 127-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, hanno posto nel rispetto del termine per la relativa presentazione e secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione.

In particolare, tali domande sono state formulate dagli Azionisti Marco Bava, Fondazione Finanza Etica, Tommaso Marino, Enzo Posa. Al fine di accelerare lo svolgimento dei lavori assembleari - e nel rispetto di quanto indicato dall'ultimo comma del citato

articolo 127-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 - segnala che è stato predisposto un apposito fascicolo contenente le risposte fornite alle domande poste prima dell'Assemblea e nel rispetto del termine e delle modalità indicate nell'avviso di convocazione. Fin dall'avvio dell'adunanza gli aventi diritto al voto presenti in Assemblea possono ritirare copia di tale fascicolo presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Consegna a me Notaio copia del medesimo fascicolo per l'allegazione al verbale assembleare.

Precisa, inoltre, in proposito che si è ritenuto da parte della Società di dover dare risposta solo a quelle domande che risultano, ai sensi dell'articolo 127-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, essere attinenti alle materie all'ordine del giorno dell'Assemblea. Si è pertanto soprasseduto dal dare risposta alle domande che, essendo riferite ad aspetti caratterizzati da un elevato tecnicismo od a questioni di portata circoscritta, non appaiono di interesse ai fini delle deliberazioni da assumere su tali materie. Si è soprasseduto, altresì, dal dare risposte a temi sensibili tutelati dal diritto alla riservatezza, dalla cui divulgazione possa derivare una lesione degli interessi del Gruppo.

In relazione alle suddette domande ritenute non attinenti all'ordine del giorno, sottolinea comunque la disponibilità da parte della Società a fornire, se del caso, gli opportuni chiarimenti agli Azionisti interessati, che potranno avanzare in tal senso apposita richiesta agli uffici preposti alla gestione dei rapporti con gli Azionisti stessi.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita ad intervenire gli Azionisti che hanno fatto richiesta.

Seguono gli interventi di Franco Angeletti, Maarten Van Der Zwan, Mauro Meggiolaro, Giulia Franchi, Olaya Carlota Ruiz Bautista, Ana Maria Barreira Lopez, Ferdinando Laghi, Antonietta Lauria, Antonio Rizzo, Stefano Basile, Riccardo Massimo Luca Zena, Lanfranco Pedersoli, Mario Ricci, Luigi Chiurazzi, Vito Umberto Vavalli, Salvatore Leonetti, Carlo De Masi, che sono sintetizzati come segue:

  • Franco Angeletti:

Segnalo alcuni punti dolenti:

Circa la vicenda del disservizio in Abruzzo. Una brutta pagina, 3 mila chilometri di rete di distribuzione con 210 linee di bassa tensione fuori uso. Leggo su un giornale: L'Enel le attiva per il raddoppio degli investimenti in Abruzzo. Interventi in tre direttrici: 1) incremento dei nodi delle controllate con riallacci in via remota tramite deviazione del collegamento su altre linee della rete; 2) operazione mirata a che ogni punto alimentato abbia vari accessi alternativi di alimentazione; 3) sostituzione dei cavi implementando materiali isolati, meno esposti a particolari eventi climatici. Mi domando, ma finora che è stato fatto? Tutti gli anni ci dite che in tutto il mondo applichiamo nuove tecnologie e via di seguito. È bastata una nevicata intensa e si è verificato un tilt prolungato. Qualcosa a livello di progettazione, programmazione, prevenzione, organizzazione, chiamatele come volete, non ha funzionato.

Le critiche non sono rivolte alle meravigliose maestranze di questa Società che come sempre si sono prodigate ogni oltre limite, maestranze alle quali va un attestato particolare della mia stima. Ho fatto il servizio militare in Alto Adige e Valtellina nel 1963, le nevicate abbondanti ci sono sempre state, l'AEM in Valtellina e aziende locali in Alto Adige risolvevano i problemi quasi sempre in giornata, pur non disponendo dei mezzi e attrezzature odierni. Una vicenda che ha intaccato profondamente l'immagine di questa Società.

Mi auguro che il rappresentante del Ministero Economia e Finanza riferisca la necessità manifestata oggi di perseguire l'efficienza da parte delle aziende partecipate.

Circa i livelli occupazionali di Enel in Italia, diminuiti di mille unità. Lo portate a vostro vanto?

Circa le sponsorizzazioni. Sul sito Enel c'è addirittura un'area dedicata alle sponsorizzazioni, con modulo di valutazione per le richieste. Rivoletti, rivoli o rivoloni di denaro che sollazzano la vita culturale e sportiva di cittadine e città. Ce l'ha detto il medico che dobbiamo sostenere l'elargizione di contributi a manifestazioni tra le più strane?

Porto ad esempio la maratona ciclistica delle Dolomiti, con partenza e arrivo a Corvara, Val Badia. In quel territorio non abbiamo neanche un'utenza, perché siamo sponsor principale di quella manifestazione? Quanto ci costa?

Mi dirà, come avviene in genere, sono dati riservati per evitare confronti con altre sponsorizzazioni ciclistiche sempre da noi economicamente allietate, vedi il Giro Dilettanti Ciclistico e il Giro d'Italia del Centenario, quest'ultimo unico forse ad avere valenza di marketing.

A Corvara i soldi per le manifestazioni li tirassero fuori gli albergatori. Alla manifestazione citata alla partenza, purtroppo solo come spettatore, c'ero, sono stato cicloamatore anche io. Ingegner Starace, l'ho vista in tale circostanza col pettorale 12, tra migliaia e migliaia di partecipanti, in genere coi numeri bassi partono gli atleti forti, non sapevo di questo suo talento.

Che dire? Questi contributi a pioggia sul ciclismo sono inquietanti. Va bene che le due ruote non inquinano, ma forse dirottare qualche risorsa ad altra tipologia di due ruote, come ha fatto la benemerita ACEA con la sponsorizzazione del Santa Lucia Basket in Carrozzella, sarebbe stato uno slancio di umanità nei confronti di donne e uomini che lottano duramente tra mille difficoltà.

  • Maarten Van Der Zwan (interviene in lingua inglese con la assistenza di un traduttore simultaneo):

Rappresento "Pax", un'organizzazione pacifista olandese, già l'anno scorso siamo stati qui per sottolineare le gravi violazioni dei diritti e la mancanza di risarcimento danni alle vittime dei fornitori colombiani di carbone di Enel. Sono di nuovo qui proprio perché il problema è, a nostro avviso, estremamente grave, quindi voglio porlo nuovamente alla vostra attenzione.

Negli Anni Novanta sono state iniziate le attività minerarie nella regione del Cesar, una zona bellica, in stato di guerra, oltre 3 mila 100 persone sono state uccise e sono stati sfollati 55 mila contadini: le società minerarie hanno tratto vantaggio da tutto questo. Alle vittime non è stato riconosciuto alcun risarcimento e tuttora ricevono minacce e sono in uno stato di pericolo. Dall'anno scorso, quindi dall'ultima Assemblea, altre tre persone di mia conoscenza sono state assassinate; è evidente che, per quanto riguarda i diritti umani, le conseguenze ci sono. L'anno scorso sono stato qui proprio per porre tutto questo alla vostra attenzione, per chiedere ad Enel di porvi rimedio e di seguire l'esempio della società danese di pubblica utilità Dong. Questa società danese ha adottato le misure del caso, nel senso che ha istruito un'indagine, ha fatto gli accertamenti e le ispezioni del caso e poi ha deciso di sospendere le importazioni di carbone da questa regione e da queste società.

Dottor Starace, l'anno scorso lei aveva promesso che Enel si sarebbe mossa nella stessa direzione, aprendo un'indagine per accertare i fatti e che, qualora Enel avesse rilevato qualcosa di illecito, si sarebbe comportata di conseguenza. Le sue parole sono state da noi molto apprezzate, adesso siamo qui per capire che cosa effettivamente Enel abbia fatto.

Quindi ho quattro domande: Enel ha fatto una "due diligence" sui diritti umani? Avete trovato prove di violazione dei diritti umani in questa regione mineraria? L'anno scorso avevamo chiesto una cessazione temporanea delle importazioni in attesa del risarcimento alle vittime: sono state sospese le importazioni di carbone dalla regione del Cesar? Ed infine, dando per scontato che abbiate sospeso le importazioni e che queste società minerarie decidano in qualche modo di agire e quindi di migliorare i propri comportamenti sul fronte dei diritti umani, sareste disposti a riprendere le importazioni di carbone da questa regione? - Mauro Meggiolaro:

Intervengo a nome della Fondazione Finanza Etica, creata nel 2003 da Banca Etica, è il decimo anno che veniamo all'Assemblea degli azionisti di Enel, lo facciamo ogni anno, come sapete, con toni molto critici. La nostra iniziativa è svolta in stretta collaborazione con le reti e le organizzazioni della società civile italiana e internazionale con l'obiettivo di portare la voce delle comunità del sud del mondo, impattate dagli investimenti di Enel, ma anche del sud Italia.

Quest'anno siamo in Assemblea con il dottor Ferdinando Laghi, portavoce del forum "Stefano Gioia", che ha portato altri due ospiti, che si oppone alla centrale a biomasse di Enel nella Valle del Mercure che ritiene, e riteniamo anche noi, inutile e dannosa per la salute. Con noi ci sono poi le associazioni Re:Common, la IDMA, che interverrà sulle centrali a carbone di Endesa, in Spagna; oltre all'organizzazione non governativa olandese PAX che mi ha preceduto.

Ringraziamo Enel per le risposte alle domande che abbiamo inviato ai sensi dell'articolo 127-ter del Testo Unico della Finanza; vorremo portare qui all'attenzione di Enel alcune ulteriori domande al punto primo all'ordine del giorno, in particolare per quanto riguarda gli impatti di Enel sull'ambiente e i rischi per i diritti umani. Innanzitutto esprimiamo la nostra soddisfazione, per una volta, per lo stato del dialogo tra Enel e i vari stakeholders sulla questione colombiana e - visto che prima l'Amministratore Delegato ci ha presentato molti dati importanti sul progresso di Enel, come leader nelle energie rinnovabili, e a livello internazionale vorremmo che Enel diventasse un leader anche nei diritti umani - chiediamo quindi oggi ad Enel di fare una dichiarazione in questo senso, soprattutto per quanto riguarda chiaramente la questione colombiana: come è stata risolta, se è stata risolta, e in che modo abbiano inciso le violazioni dei diritti umani che abbiamo denunciato l'anno scorso su questa decisione.

Siamo contenti di apprendere dal bilancio consolidato del Gruppo Enel che la quantità di energia generata bruciando carbone è calata sensibilmente di 13 terawattora dal 2015 al 2016, mentre è aumentata la componente di energie rinnovabili sul mix diciamo totale a livello internazionale. È ora fondamentale che all'interno del mix il carbone continui a scendere allontanandosi dal 30%, ora siamo al 28% mentre l'anno scorso eravamo al 30%; appunto questo 30% è un po' un numero magico che per molti investitori istituzionali, come ad esempio il fondo sovrano norvegese, che ha un patrimonio di 817 miliardi di euro, rappresenta la soglia oltre la quale viene effettuata la vendita di titoli delle società che investono nel carbone. Queste due notizie positive, il dialogo con gli stakeholders sul caso colombiano e l'aumento del peso delle rinnovabili a riduzione del carbone nel mix, ci portano quest'anno per la seconda volta in dieci anni a votare a favore del bilancio di Enel.

Relativamente alla produzione di energia da carbone abbiamo queste domande: chiediamo a Enel di fornirci il dato netto di produzione di energia del carbone in Italia in milioni di chilowattora e in percentuale del totale nel 2016 e nel 2015, e di fornirci il dato relativo ai ricavi, in milioni di euro e in percentuale del totale, generati dalla produzione di energia da carbone nel 2016 e nel 2015 a livello globale, visto che anche la percentuale dei ricavi è un dato usato dagli investitori istituzionali per escludere le società del settore.

In questo mezzo minuto noi vogliamo dire ad Enel che non si può fermare qui, non può riposare sugli allori, ricordiamo che in base all'analisi più recente l'associazione di ricerca Sandbag, con sede a Bruxelles e a Londra, pubblicata agli inizi di aprile, il Gruppo Enel è ancora nella lista delle dieci centrali a carbone più inquinanti di Europa con l'impianto di Civitavecchia; mentre Brindisi è al diciottesimo posto. Sappiamo che Enel si è presa l'impegno di diventare "carbon free" nel 2050; nel 2050 l'ingegner Francesco Starace avrà 95 anni e io, se tutto va bene, 74. È una data quasi metafisica, ingegner Starace, un punto un po' lontano nel tempo per gli azionisti, che arriverà certo molto prima di quanto pensiamo, ma comunque almeno per noi troppo tardi. Per questo chiediamo ad Enel di darci una data più concreta e meno metafisica per la chiusura delle centrali a carbone di Brindisi e di Civitavecchia e per quelle della Spagna.

Se oggi non riuscite a darci questa data, spiegateci almeno i motivi per cui a vostro parere non è possibile.

  • Giulia Franchi:

Intervengo a nome dell'associazione Re:Common. Il 26 maggio 2016, in questa stessa sede, nel corso dell'Assemblea degli Azionisti dello scorso anno, in risposta alle nostre domande in merito alle controversie legate all'importazione del carbone dalla Colombia, l'Amministratore Delegato aveva dichiarato, cito testualmente: "Sappiamo che esiste una profonda preoccupazione che le violazioni dei diritti umani e gli abusi registrati dieci anni fa nella zona del Cesar in Colombia possano continuare ad oggi e che possano

essere di nuovo fonte di preoccupazione per le popolazioni che vivono lì. Noi vi assicuriamo che prenderemo immediatamente sul serio tutte le vostre segnalazioni, di fatto vi dico che noi di questa storia siamo abbastanza stufi, del carbone colombiano ci interessa fino a un certo punto e che andremo a vedere cosa succede in Colombia di persona, e se troveremo cose che non ci piacciono usciremo da questo sistema come ha fatto Dong. Ci ritroveremo su questo tema sicuramente nei prossimi mesi, non scapperemo". Noi effettivamente ci auguriamo che nei mesi successivi voi non siate scappati, ci auguriamo che abbiate effettuato direttamente missioni sul campo, in Colombia, e che abbiate condotto le vostre indagini, e ci auguriamo che esse abbiano incluso anche aspetti relativi alle condizioni dei diritti umani delle comunità nei contesti di estrazione del carbone.

Nell'ultimo anno la situazione della regione non è affatto migliorata, le violazioni dei diritti delle comunità locali continuano, ed è per questo che noi oggi ci aspettiamo che Enel dichiari pubblicamente di interrompere l'importazione di carbone dal Cesar. Cessare l'utilizzo del carbone nelle centrali italiane è certamente un'urgenza, è un'urgenza ambientale, è un'urgenza sanitaria, è un'urgenza climatica. In logica coerenza con l'obiettivo dichiarato dall'azienda di voler diventare "carbon neutral" entro il 2050, è ovviamente centrale che Enel inizi ad usare sempre meno carbone, in Italia come altrove, e quindi anche che interrompa l'import della polvere nera ad iniziare dalla Colombia.

Tuttavia crediamo che in questo caso si tratti di un'urgenza più profonda e che richieda una risposta etica ben chiara, ben oltre aspetti legali o contrattuali. Ci rivolgiamo in particolare all'Amministratore Delegato, che si appresta ad iniziare un nuovo triennio alla guida di una delle più importanti aziende italiane, che ha avviato un'importante trasformazione; crediamo che essere leadership nel cambiamento implichi anche avere il coraggio di dire le cose come stanno. Lei è pronto oggi a riconoscere che è giunto il momento di abbandonare immediatamente l'importazione del carbone dal Cesar, non solo in coerenza con gli impegni per combattere il cambiamento climatico, ma soprattutto perché esiste una questione irrisolta che riguarda il rispetto dei diritti umani, delle comunità afflitte da decenni di violenza e guerra civile nelle zone di estrazione. Come detto, crediamo davvero che si tratti di una questione etica in primo luogo e che richiede un impegno etico in prima persona. Grazie.

  • Olaya Carlota Ruiz Bautista (interviene in lingua spagnola con la assistenza di un traduttore simultaneo):

Sono avvocato dei diritti dell'ambiente e voglio fare i complimenti ad Enel per questo annuncio del piano di essere "carbon neutral" per il 2020.

Enel è proprietaria del 70% di Endesa, modello di generazione basato soprattutto sui combustibili fossili e soprattutto sul carbone. Abbiamo quindi in Spagna più del 50% della capacità installata in carbone.

Devo dire che queste centrali emettono degli agenti veramente inquinanti che possono essere molto dannosi in grosse percentuali per la salute. Per esempio, nel 2013 la centrale di Andorra ha provocato più di 400 morti premature.

Ecco, abbiamo sentito e ci fa molto piacere questo annuncio di chiusura della centrale di Teruel, però siamo rimasti un pò sorpresi perché Endesa appunto nell'Assemblea degli Azionisti della scorsa settimana non ha fatto alcuna menzione o riferimento a questa chiusura.

Io credo che l'Enel dovrebbe richiedere ad Endesa di rispettare questo impegno e quindi di effettuare un annuncio ufficiale per lo meno entro il 2017 circa questa chiusura. E quindi la domanda è molto semplice: Enel quando intende sollecitare Endesa affinché venga fatto questo annuncio?

Poi parliamo anche di una centrale, quella di Teruel, con un carbone cosiddetto autoctono, che dovrebbe chiudere per lo meno per il 2020. Ovviamente è stata annunciata oltretutto la chiusura di una miniera e quindi, di conseguenza, con la chiusura della miniera dovrebbe essere annunciata la chiusura della centrale. Ecco, qual'è l'intenzione di Enel e di Endesa? Per il 2018 faranno un passo in avanti e procederanno con questo annuncio?

Devo dire che oltretutto in Spagna c'è un 30% di eccedenza di capacità, quindi sicuramente non ci sarebbe alcun danno o impatto negativo per quanto riguarda la fornitura.

Ecco, per esempio per quanto riguarda la centrale di Compostilla c'è un annuncio di ottimizzazione e ristrutturazione e quindi non so, non vedo come possa conciliarsi tale annuncio con l'impegno dell'Enel alla relativa chiusura.

  • Ana Maria Barreira Lopez (interviene in lingua spagnola con la assistenza di un traduttore simultaneo):

Sono un avvocato del diritto ambientale e lavoro nello stesso dipartimento e mi occupo delle stesse questioni. Enel ci ha fornito una serie di date di chiusura, soprattutto in particolare per le centrali di As Pontes, Litoral e Alcudia. Mi sembra abbastanza inverosimile che una Società, una grande azienda come l'Enel non abbia un piano chiaro e definito su queste questioni, soprattutto per quanto riguarda queste chiusure: faccio riferimento alla società termica di Pego, in Portogallo, dove Endesa ha una partecipazione significativa. Vi ricordo che recentemente degli analisti finanziari hanno affermato che Endesa è una delle aziende nel settore energetico europeo che più dipendono dai combustibili fossili, e ciò ovviamente comporta un grandissimo rischio per i nostri governi, per la società nel suo insieme, proprio per le perdite che vengono generate, e questo anche perché non si riuscirà a raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi. Nel discorso del nostro Amministratore Delegato sono stati menzionati i vari obiettivi di sviluppo sostenibile, però non è stato menzionato quello numero 12, ovvero la riduzione dei sussidi per i combustibili fossili, che invece ci riguardano in particolar modo. Ad esempio voi ci rispondete che effettuerete dei significativi investimenti in As Pontes, Litoral e Alcudia: quanto pensate di investire in ciascuna di queste centrali per quanto riguarda la denitrificazione?

  • Ferdinando Laghi:

Sono primario medico, vice presidente nazionale dell'Associazione Medici per l'Ambiente e membro del consiglio direttivo del Parco Nazionale del Pollino, parlo per il forum ambientalista "Stefano Gioia" su delega della Fondazione Culturale di Banca Etica. Interverrò anche quest'anno sulla vecchia centrale a biomasse Enel riconvertita nella valle del Mercure, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, che è anche zona di protezione speciale dell'Unione Europea e patrimonio dell'umanità Unesco, contro cui da oltre quindici anni si oppongono le 50 associazioni del forum, le amministrazioni di Viggianello e Rotonda, la gente della valle. Tre i punti che quest'anno voglio toccare.

Il primo riguarda approvvigionamento di biomasse e 'ndrangheta, malavita organizzata. Prima dell'apertura del Mercure in Calabria erano già attive quattro centrali a biomasse di potenza complessiva di 104 megawatt, con un consumo di 1 milione e 10 mila tonnellate l'anno; il Mercure da solo ha una potenza pari al 40% delle altre 4 ed un consumo annuo di 340 mila tonnellate, che porta quasi ad 1 milione di tonnellate l'anno il saldo negativo in Calabria tra richiesta e offerta di biomasse da ardere. Ciò premesso fin dall'inizio del 2016, in concomitanza temporale con l'apertura della Centrale del Mercure, si è verificata in Calabria una recrudescenza senza precedenti di tagli boschivi illegali, incessantemente riportati dalla stampa e su cui sta attivamente indagando la magistratura, recrudescenza che sta distruggendo le nostre foreste, contribuendo al dissesto idrogeologico e ai processi di desertificazione, allo sviluppo del fenomeno di criminalità organizzata nota come "mafia dei boschi".

Il forte aumento di richiesta di biomasse determinato dall'entrata in funzione della Centrale del Mercure rappresenta obiettivamente un elemento distorsivo di un sistema già malato e, dunque, un aumento dei rischi prima ricordati, primo tra tutti quello 'ndranghetista.

Devo tra l'altro qui ricordare come un precontratto di fornitura di biomasse per la Centrale del Mercure sia stato siglato da Enel con un consorzio guidato da persona a cui era stato negato per ben due volte il certificato antimafia, con a carico misure restrittive dell'attività e più volte oggetto di gravissime informative da parte delle forze dell'ordine. Così come non può essere taciuto il fatto che il titolare di un'altra ditta fornitrice del Mercure sia stato ucciso in un agguato di stampo mafioso. Recentissimamente, in questi giorni, organi di informazione hanno riportato che il commissario di Calabria Verde, cioè l'ente che si occupa del patrimonio boschivo della Regione Calabria, un ex generale dei Carabinieri, sui tagli illegali di aghiformi in provincia di Cosenza ne ha denunciato la destinazione alle centrali a biomasse, sottolineando che a meno di 80 chilometri ce n'è una attiva. Comunque sia, pur volendo dare per acquisita la legalità delle forniture di cippato alla Centrale del Mercure, esistono anche quelle che vengono definite responsabilità morali. In ogni caso il risultato finale per il patrimonio boschivo della Calabria è disastroso.

Da tutto ciò deriva ad Enel un grave danno di immagine, ripreso a amplificato anche sui "social network"; sta per partire una nuova campagna nazionale contro la Centrale del Mercure, di cui questa maglietta è uno dei "gadget", che negativamente riverbera e fortemente penalizza le comunità degli stakeholders e i loro interessi.

Il secondo punto riguarda la mancata tutela della salute della popolazione della Valle, in quanto lo studio microclimatico che è stato utilizzato è quello di una valle diversa da quella del Mercure. Ciò toglie ogni attendibilità scientifica alla localizzazione delle cosiddette capannine.

Il terzo e ultimo punto riguarda la dazione non dovuta da parte di Enel di 17 milioni e mezzo di euro dati diciamo a vari enti, e la nullità di questa dazione è in una pronuncia del Tar Puglia del 15 novembre 2016.

Le domande: in rapporto a questa probabile e pericolosissima infiltrazione criminale, a questa mancata difesa della salute del territorio, non crede Enel che bisognerebbe chiudere quanto prima questa centrale? E un'ultima cosa: non ritiene infine Enel che nei confronti degli azionisti sia doveroso interrompere immediatamente le indebite dazioni di denaro illustrate in precedenza e mettere in atto invece le iniziative per rientrare di quanto già versato? Infine concludo chiedendo: qual è stato l'introito in euro per il 2016 della Centrale del Mercure?

  • Antonietta Lauria:

Sono Antonietta Lauria, portavoce del forum "Stefano Gioia", delle Associazioni e dei Comitati Calabresi e Lucani per la Tutela della Legalità e del Territorio.

Intervengo su delega dell'azionista Raffaele Ieno.

Il forum "Stefano Gioia" riunisce cinquanta associazioni locali e nazionali che ormai da oltre quindici anni si oppongono alla riapertura della Centrale Enel del Mercure.

Il forum prende nome da un giovane, nostro compagno di lotta per anni, che ha perso la vita in Cile poco più che trentenne per salvare delle persone che a lui si erano affidate per una discesa di rafting su un fiume cileno. E' riuscito a portare in salvo tutti e sei gli occupanti del gommone che si era capovolto, prima di essere risucchiato dalle acque del fiume. Per questo gesto il Presidente della Repubblica italiana gli ha conferito la medaglia d'oro al valore civile.

Stefano era un attivista del forum e trascorreva sei mesi in Cile e sei mesi a Laino Borgo, per poter fare tutto l'anno attività di rafting che era la sua passione e il suo lavoro. A Stefano noi cerchiamo di assomigliare nell'amore per la nostra terra e nella determinazione per la sua difesa, determinazione che mai verrà meno, così com'è stato in tutti questi anni.

Ma non è solo l'esempio di Stefano che ci spinge a continuare in un impegno civile che non prevede altra soluzione se non la chiusura del Mercure e il suo totale smantellamento. Ci spingono i nostri padri, gli anziani del territorio, che ben ricordano le lotte che a loro volta fecero contro un'iniziativa che sapeva ieri e sa oggi solo di speculazione a danno dei diritti e degli interessi di un'intera popolazione, quella del Mercure.

Che Enel non si nasconda dietro un dito: l'appoggio che essa millanta è l'appoggio di chi ha abiurato al mandato di rappresentare e difendere i diritti di tutti, accettando compensazioni che non possono neanche lontanamente ripagare i danni prodotti dalla centrale e l'arbitrio subito dalle popolazioni.

Le popolazioni stanno da una parte sola. In quindici anni, infatti, innumerevoli sono state le manifestazioni e le mobilitazioni che hanno visto la partecipazione della gente della Valle, di tutta la gente della Valle contro la centrale, nessuna, dico nessuna a favore.

Ma il nostro impegno nella vicenda della centrale non è fine a se stesso, né tantomeno è una battaglia di principio, in questi casi già si sarebbe esaurita da tempo. Essa rappresenta invece la lotta di chi vede e vuole un futuro migliore per sé e per i propri figli, nel rispetto di quelle che sono le vocazioni di un territorio che ha nella bellezza e non nella sua distruzione la propria prospettiva di sviluppo, e nella partecipazione democratica lo strumento per la sua realizzazione.

La centrale del Mercure mette a rischio e in discussione tutto questo e anche di più. Mette a rischio, noi crediamo, la nostra stessa salute e la nostra sicurezza sociale, viste le allarmanti notizie che puntualmente pervengono specie dal versante calabrese e che riguardano gli interessi della criminalità organizzata nel mercato delle biomasse.

Come è possibile, ci chiediamo, anche solo aver pensato ad un megaprogetto industriale del genere in un territorio che è un santuario naturale, come tale riconosciuto a livello nazionale con l'istituzione del Parco del Pollino, individuato dall'Unione Europea come zona di protezione speciale e infine gratificato con il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco?

Le nostre sono popolazioni miti e ospitali: questo non significa né essere succubi di immotivate violenze, né chinare il capo davanti ad ogni soperchieria. Infatti un altro nostro tratto distintivo è quello della determinazione, che in questo caso è e rimarrà incrollabile, con la quale perseguiremo la strada che riteniamo giusta e utile.

Vado alla conclusione dicendo che noi non ci sobbarcheremo mai e poi mai questo ecomostro, e ripropongo la domanda chiedendo quali sono stati i ricavi dell'Enel nel 2016.

  • Antonio Rizzo:

Da dieci mesi rappresento il mio popolo, sono il Sindaco di Viggianello, paese confinante con la centrale appena discussa, la centrale Enel del Mercure. Porto con me anche il pensiero del sindaco vicino, Rocco Bruno, il sindaco di Rotonda che non è qui per motivi di salute.

Proverò ad essere conciso in questi cinque minuti. In questi dieci mesi ho avuto la fortuna di poter vedere il mio territorio, il territorio che amo e che, con passione e voglia, voglio vivere ancora, e ho potuto con le mie mani poter intraprendere delle strategie nuove, soprattutto su aspetti importanti che il mio territorio, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino vede, tra cui il turismo e l'agricoltura, punti forti della nostra comunità della Basilicata, terra spesso inesplorata ma terra magnifica e magica. E ho la fortuna di vivere un Parco Nazionale del Pollino, un patrimonio dell'Unesco e ho la fortuna di vivere in uno dei borghi più belli d'Italia, appunto il mio, che ho l'onore di rappresentare. E non posso non sottolineare oggi, ma con la volontà di cercare un confronto ed un dialogo e non uno scontro, quelle che sono le mie perplessità e le mie contrarietà alla centrale del Mercure. È la storia che me lo dice. È la storia di mio nonno e la storia di mio padre che mi racconta quelle perplessità. Ma è anche la mia testa, pur quanto non sia tanto intelligente, che prova a ragionare su alcuni punti e quindi chiede alcune chiarezze. Chiede alcune chiarezze su alcuni dati non forniti, chiede alcune chiarezze sullo studio dei venti, sulle analisi delle aree, non quelle della Valle del Mercure bensì di altre aree. E soprattutto con la volontà di voler intraprendere un confronto positivo per poter provare a risolvere la tematica.

Voglio sottolineare un punto importante: in questa sala, vi è anche un pezzo di Stato e vi è anche quel pezzo di Stato che ho l'onore di rappresentare io, e spesso di fronte ai cittadini, di fronte al popolo lo Stato provoca non fiducia bensì diffidenze. E io che mi carico addosso di quelle responsabilità nel mio popolo, di rappresentare nel mio ruolo lo Stato e quindi di provare a ridare fiducia alla politica, ma anche al ruolo istituzionale. Enel mi inorgoglisce per i dati precedentemente discussi e inorgoglisce tutto lo Stato, tutta l'Italia, perché rappresenta una delle più grandi aziende italiane, perché appunto rappresenta anche l'Italia; credo che anche sul territorio bisogna ritornare ad avere quella fiducia nei cittadini, infatti se un popolo si oppone non lo fa perché è sciocco o meno, lo fa perché vive quella terra, lo fa perché la vive tutti i giorni. Rappresentiamo un pezzettino dell'Italia, un pezzettino della Basilicata, qualcuno può dire rappresentiamo quasi il nulla, ma siamo degli uomini e delle donne anche noi lì, in quella terra lucana al confine con la Calabria e quindi, siccome la centrale del Mercure non risiede nel nostro territorio, ma dal cancello in poi è territorio di Viggianello, è lì che mi tocca andare a tappare le buche, è lì che mi tocca tutti i giorni vedere i sacrifici e le difficoltà del mio popolo.

Chiedo alcuni punti di chiarezza e alcune risposte ai miei cittadini, sia sui dati che mancano, sia sulle compensazioni, sulla viabilità, sulla provenienza delle biomasse, su come vengono consumate.

Io non chiedo e non vado mai verso lo scontro, perché sono convinto che siano le strade sbagliate, ma il confronto e il dialogo e spesso il ragionare sulle situazioni forse ci fa fare dei passi indietro che in realtà sarebbero solo dei passi avanti, grazie.

  • Stefano Basile:

Parlo in nome della Fondazione Enpam.

Ormai da qualche anno siamo azionisti di Enel con una quota dello 0,30%, dopo aver originariamente investito in Enel Green Power con l'idea e a sostegno della modernizzazione della produzione e dell'approvvigionamento di fonti energetiche nel Paese.

Prendiamo atto che questo processo di sviluppo è stato adeguatamente portato avanti dal management sia dal punto di vista culturale che industriale e che sarà centrale nel piano industriale presentato nello scorso novembre.

Come cassa di previdenza e assistenza dei medici le nostre decisioni di investimento non possono che avere come orizzonte il lungo periodo e puntare su aziende solide, ancor meglio laddove queste sono italiane.

Anche in questo senso non possiamo che esprimere soddisfazione per le performance di Enel. Abbiamo preso atto che Enel ha saputo mettere in campo azioni strategiche, eseguite con rapidità ed efficacia, facendo registrare un ragguardevole incremento nell'utile netto, pur in presenza di un apprezzamento dell'Euro nei confronti delle valute di paesi strategici per il business, della dismissione di taluni asset e di quant'altro abbiamo già ascoltato prima dall'Amministratore Delegato.

Ciò non di meno auspichiamo che il modello di business possa rafforzarsi sempre di più nei prossimi anni e che la Società sia in grado di coprire investimenti e dividendi con l'aumento del "pay-out" e l'inserimento di un dividendo minimo anche nel 2017, di cui abbiamo poc'anzi parlato.

Alla soddisfazione per i risultati operativi e finanziari si accompagna il gradimento per l'attenzione rivolta alla gestione dei rischi di impresa, in generale, ed in particolar maniera sui temi della sostenibilità nel settore energetico, laddove Enel si conferma come riferimento nel settore.

Presteremo, quindi, molta attenzione all'impegno che il management sarà in grado di dimostrare su questo fronte e, pertanto, alla luce di quanto ho avuto modo di esprimere, sono a dichiarare che la Fondazione Enpam, per garantire la continuità operativa e strategica dell'azienda, voterà a favore di tutte le risoluzioni, sostenendo la lista presentata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ringrazio e ho concluso.

  • Riccardo Massimo Luca Zena:

Rappresento il signor Agim Kazazi, volevo riscontrare il mancato appostamento di un fondo rischi nella relazione. Alle pagine 321 e 323, nelle note di commento alla relazione annuale, si descrive il cosiddetto contenzioso BEG. In particolare, a pagina 323 si evidenzia che esiste una sentenza definitiva albanese riconosciuta nei Paesi Bassi da un tribunale di primo grado, con la quale Enel ed Enelpower sono state condannate al pagamento di oltre 433 milioni di euro.

Il Socio desidererebbe conoscere quali sono i motivi che hanno indotto l'organo amministrativo a non costituire un apposito fondo rischi, posto che non si riscontra alcuna valutazione sul possibile esito del giudizio d'appello, ciò non in linea con le indicazioni dei principi contabili dettati dallo IAS 37, paragrafi 16 e 30. Inoltre il Socio desidererebbe conoscere se gli avvocati che assistono le società Enel ed Enelpower in tale contenzioso hanno dato una loro valutazione sul probabile esito di tale contenzioso, e se così fosse si vorrebbe conoscere quale essa sia.

Infine, il Socio vorrebbe conoscere qual è stato l'impatto finanziario del sequestro eseguito da ABA in virtù della citata sentenza e se è stato causa o concausa dell'indebitamento bancario a breve termine della Società, passato da zero a 808 milioni dal 2015 al 2016.

  • Lanfranco Pedersoli:

Puntualizzo delle situazioni particolari, tralascio gli aspetti positivi naturalmente e l'utile previsto per l'anno successivo, e parlo eventualmente di spunti critici, e chiedo la risposta. Cioè qui bisogna parlare anche di rischi politici internazionali.

Lei, signor Amministratore Delegato, parlando degli Stati Uniti e di Trump ha detto che ci sono posizioni non concilianti con l'energia verde, che problemi ci sono? Continuamente andate a caccia di innovazioni nella Silicon Valley, avete fatto un centro a San Francisco per l'innovazione e lei mi dice che ci sono aspetti non concilianti. L'anno scorso nei tempi dell'Assemblea avete fatto degli investimenti tra il Nevada e la California, abbiamo visto la nostra Presidente che in modo signorile ha ceduto il ruolo di "première dame" alla "première dame" del Governo, abbiamo visto che eravate vestiti da inverno, ma il sole in quella zona c'è? In occasione dell'Assemblea dell'anno passato avevo omesso di parlare del deserto del Neghev, quello era importante, quando c'erano gli investimenti era tutto occupato, hanno cominciato a funzionare nel 2011/2012. Si poteva agire in quel momento.

Per quanto riguarda l'Europa, lei dice che adesso si ferma un pochino, aspetta le elezioni di Francia e Germania perché c'è un allarme rosso, l'ha qualificato; può specificare?

Ci sono altri aspetti. Io ho detto due anni fa che Enel "mi sembra una società di trading"; avete praticamente dismesso i progetti idroelettrici in Cile e in Perù, avete praticamente ceduto GNL, cioè il gas, di Quintero, avete ceduto Hydro Dolomiti, e nel contempo acquistate altre situazioni. Quindi si fa compravendita. Può andare bene perché praticamente, lei ha detto, i numeri sono solidi; sì sono solidi ma la situazione è volatile, flessibile. Può essere un fatto positivo perché ci sono meno costi di ammortamento sulle strutture fisse, però fino a che punto si può fare trading con l'utile, con ricavi ridotti del 6,7% a 70 miliardi, dicendo "perché nell'energia matura ci sono praticamente dei problemi di produzione", e anche credo di distribuzione?

Poi di fatto, sono dati che sono derivati dal bilancio, noi produciamo circa il 75% di energia all'estero.

Altra situazione: per quanto riguarda la Rai i costi sono recuperati sulla bolletta? Meno male che nessuno vi ha chiesto di intervenire sull'Alitalia e su altre situazioni come Monte dei Paschi di Siena.

Il debito è aumentato, non è diminuito, nonostante la vendita della Slovacchia; la Slovacchia poteva portare un introito, perché non l'ha portato?

  • Mario Ricci:

Abbiamo la scadenza del Consiglio di Amministrazione e l'elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione, e credo che si possa fare un minimo di bilancio, con i minuti a disposizione, di quello che si è fatto. La mia valutazione è che in questo esercizio ci sono stati due aspetti fondamentali. Per un verso Enel ha tolto dal mercato e integrato al suo interno la società Enel Green Power; io personalmente, quando l'Amministratore ha dato l'annuncio di questa intenzione, ero abbastanza preoccupato perché pensavo che erano le solite operazioni di mercato e finanziarie che si fanno in alcuni casi, anche perché sono convinto che c'è anche un aspetto di amor proprio del nostro Amministratore, visto che lui proviene da Enel Green Power. Invece ritengo che questa scelta strategica che è stata fatta dal Consiglio di Amministrazione abbia portato sicuramente dei benefici, sia perché ha ridotto la catena di comando che c'è in Enel con la semplificazione amministrativa, sia perché ha dato la possibilità a Enel di espandersi in un settore in grande evoluzione, che è quello delle energie rinnovabili, portando ovviamente successo e profitti alla Società.

L'altro aspetto che ritengo importante è stata l'operazione di Open Fiber. Qualche assemblea degli azionisti fa il nostro Amministratore Delegato ha prospettato un nuovo business per l'Enel, che è quello della fibra ottica, settore non a noi agevole, visto che la storia di Enel è quella di produrre energia. La motivazione che dava all'Assemblea era quella della sostituzione dei contatori di nuova generazione. Ho visto che nella relazione che ha fatto l'Amministratore Delegato non si è parlato per niente dell'acquisto di Metroweb, che certamente ha comportato un esborso notevole da parte di Enel, e che sicuramente è un investimento di lunga durata; volevo quindi sapere che tipo di prospettive ci sono in questo nuovo settore; mi risulta che per quanto riguarda i bandi dei fallimenti di mercato sono stati vinti, mentre per quanto riguarda i bandi di successo di mercato c'è competizione con TIM: anche con ricorsi al Tribunale si è cercato di limitare la nostra azione.

Pertanto vorrei sapere come va la questione della fibra ottica, se da parte dell'Amministratore Delegato di Enel si ha anche intenzione di avere un integrazione con TIM, perché so che TIM non ha nessuna intenzione di collaborare con Enel. Vorrei anche chiedere se, come alcune indiscrezioni hanno riportato, si ha intenzione di quotare in borsa Open Fiber.

Vorrei anche fare una richiesta per quanto riguarda il discorso delle dismissioni e il discorso delle acquisizioni. Noi sostanzialmente stiamo dismettendo quote di nostre strutture nei cosiddetti mercati maturi, mentre facciamo delle acquisizioni nei mercati emergenti. Noi abbiamo acquistato la distribuzione della società brasiliana CELG e mi sembra che il Brasile sia un paese che in questo momento soffre di crisi economica, pertanto non riesco a capire come mai noi facciamo investimenti in paesi che stanno in crisi economica, quando già ce ne basta ovviamente quello italiano. Inoltre, visto che noi siamo molto esposti sul mercato delle rinnovabili negli Stati Uniti e visto che la nuova amministrazione americana ha delle idee un po' diverse dalle nostre su questo settore, vorrei sapere se intendiamo continuare gli investimenti negli Stati Uniti; in buona sostanza, abbiamo intenzione di dismettere questo settore o vogliamo continuare negli investimenti negli Stati Uniti?

  • Luigi Chiurazzi:

Signor Presidente, Amministratore Delegato, complimenti: io quando ho avuto la possibilità di scrivere qualcosa mi sono complimentato, e mi sono permesso di dare un consiglio: "pensate e investite a favore soltanto dell'Enel, senza guardare in faccia a nessuno".

Tanti auguri all'Avvocato Sartorelli e complimenti.

Sul bilancio non ho da dire nulla, voglio agevolare al massimo il tempo e non tediare troppo i 30/31 azionisti, anzi, la ringrazio Presidente per avermi dato questa informazione. Per quanto riguarda il bilancio io sono tranquillo, soddisfatto anche di questo 0,09, che moltiplicato per 2 sarebbe 0,18, quindi il mio voto sarà senz'altro favorevole.

Chiedo di ricevere la relazione dell'attuario che ha fatto le

valutazioni degli impegni che Enel ha con i propri dipendenti. Che tasso di interesse, tasso di attualizzazione viene usato? Se non ce l'ha sotto mano, me la può anche fare avere dopo questa relazione dell'attuario, anche perché purtroppo nel nostro Paese si sta verificando una cosa veramente assurda, l'ho saputa l'altro giorno quando ero a Trieste: hanno abolito addirittura una facoltà, la facoltà di scienza statistiche e attuariali, perché praticamente la relazione dell'attuario è stata tolta di mezzo, tutto a favore delle società di revisione, le quali tra l'altro si sono assicurate e si assicurano l'incarico per oltre nove anni. E questo naturalmente lo faccio presente al signor Ministro del Tesoro, perché mi sembra veramente una cosa assurda. Grazie, quindi, e anticipo voto favorevole sui punti 1) e 2).

  • Vito Umberto Vavalli:

Intervengo per porre all'attenzione non tanto le cose che vanno bene, perché tutto sommato posso dire come azionista che molte cose vanno bene, va bene anche l'azione di lobbying forte, positiva, promossa con Elettricità Futura, che diciamo pone le basi per un ulteriore rafforzamento della posizione di Enel sul mercato; parimenti esprimo un giudizio positivo riguardo alla strategia di intervento su un mercato che è in via di formazione, quello dell'efficienza energetica. Rimango un po' perplesso, come altri azionisti hanno detto, sul tema della centrale a biomassa della Valle del Mercure, di cui auspico la chiusura.

Io intervengo, però, per segnalare qualche cosa sul piano della gestione corrente, soprattutto nei rapporti con i clienti nel mercato "retail". L'anno scorso, non potendo intervenire, ho fatto per iscritto alcune domande; queste domande hanno ricevuto delle risposte del tutto insoddisfacenti, quindi quest'anno, potendo, sono venuto direttamente in Assemblea a porle.

La prima domanda era se erano in atto correzioni delle procedure operative per fare fronte ad attività non corrette sul piano dei rapporti con i clienti. Faccio un esempio: staccare il gas o l'elettricità quando ci sono debiti in contestazione sull'altro versante della fornitura di energia non mi sembra una cosa corretta, anzi, è proprio vietata dalla regolamentazione di settore.

Questa cosa non credo che faccia bene alla reputazione della nostra Società; questo comportamento non è corretto e viola il codice etico, che è uno dei punti qualificanti dell'azione di mercato dell'Enel e ciò non credo possa portare valore all'azionista.

Lo stesso dicasi per altri motivi di doglianza degli utenti. Infine, come azionista, avevo chiesto se a fronte di manchevolezze evidenziate o dalla Autorità Garante della Concorrenza e del

Mercato o dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, tali da dare luogo a sanzioni, queste sanzioni colpiscono l'azionista, cioè vanno a carico del bilancio Enel, o se vanno a colpire la remunerazione dei responsabili delle violazioni.

A me non sembra corretto che l'azionista debba pagare i danni conseguenti a violazioni del codice etico e della regolamentazione.

Quindi la mia è diciamo una rinnovata richiesta a capire che cosa intende fare l'Enel su questi fronti.

  • Salvatore Leonetti:

Vorrei congratularmi per i risultati di Enel, non solo di quest'anno ma anche degli anni precedenti.

In Italia ci sono due società, entrambe controllate dallo Stato, e sono l'Enel e l'Eni, che apportano occupazione, ricchezza e prestigio al Paese. Ciò è confortante, in quanto quando le società sono ben gestite i risultati positivi si vedono, a differenza di altre società di cui è meglio non fare il nome.

Vorrei fare delle domande adesso. Cosa succederà con la liberalizzazione dell'energia elettrica, che è stata posposta mi sembra di un anno? Mi preoccupa un po', perché quando hanno fatto la stessa cosa nel settore delle telecomunicazioni è successo il finimondo e le società telefoniche sono andate tutte in crisi. Non vorrei che succedesse la stessa cosa per le società elettriche. Infatti, nonostante abbia chiesto alle autorità competenti di non essere disturbato per telefono, ogni giorno sono disturbato a qualsiasi ora da una serie di società elettriche, conosciute e sconosciute, che mi sottopongono le loro proposte.

Dunque, leggendo il bilancio noto che spesso Enel adotta una politica un po' speciale, specialmente negli Stati Uniti: fate gli impianti, poi trasferisce il 49%, o qualcosa di simile, alle società finanziarie americane, mantenendo però la gestione.

Ora, una politica del genere è ammissibile quando i tassi di interesse sono alti, ma quando sono bassi, come succede ora, non credo che sia una cosa tanto favorevole per la Società e per gli Azionisti.

Ho visto che ci sono tanti investimenti in alcuni paesi sottosviluppati. Vorrei chiedere: vi assicurate contro i rischi politici che possono verificarsi in questi paesi? Perché alcune società lo fanno.

Ho notato che molti degli investimenti eolici di alcune società europee sono sul mare, mentre invece molte delle società di Enel realizzano tali impianti sulla terra ferma. Vorrei sapere qual è il motivo di questa differenza. Ci sono differenze di costi? Ci

sono differenze di "know-how"? Quali sono le differenze di costo e quali sono le differenze di utili praticamente fra queste due modalità di investimento?

Enel ha fatto un'accorta politica, sia di investimenti praticamente nei settori speciali, specialmente nelle energie rinnovabili, sia per paesi, e nello stesso tempo ha usufruito dei grossi problemi che si sono verificati nelle centrali nucleari, soprattutto in Germania e Francia. Volevo chiedere se, una volta che questi due paesi riescono a risolvere i problemi loro, Enel continuerà ad avere gli stessi risultati.

  • Carlo De Masi:

Prendo la parola in qualità di nuovo presidente di A.Di.G.E., l'associazione dei dipendenti ed ex dipendenti Enel che è stata costituita nel 2008. È la decima partecipazione all'Assemblea degli azionisti. Il mio intervento è finalizzato a portare la voce di chi, in questa azienda, ha investito non solo il suo lavoro ma anche i propri risparmi. Rappresentare, nel contesto che attraversiamo, i lavoratori azionisti ci impone di porre all'attenzione del management l'esigenza di un cambio di paradigma nel rapporto azienda - lavoratori azionisti, che si può ottenere praticando la strada di un capitalismo associativo diffuso, attraverso il quale la responsabilità decisionale e le capacità innovative incrociano con una cointeressenza delle persone che lavorano o che hanno lavorato in azienda.

Sul bilancio esprimiamo parere positivo. Segnalo la leggera riduzione dei ricavi, dovuta ad alcuni effetti negativi che sono stati illustrati, e anche la leggera flessione del MOL per il maggiore margine generato nei diversi mercati, e una costante e puntuale attenzione al contenimento dei costi. Tuttavia vi è stato un aumento significativo dell'utile di esercizio, pari al 17%, che consente una remunerazione interessante per gli azionisti, che beneficiano anche della nuova politica di distribuzione dei dividendi, con un acconto a gennaio e un saldo a luglio.

Rispetto alle scelte aziendali, riteniamo positive tutte le innovazioni - dalla banda larga ai nuovi misuratori che consentiranno anche la digitalizzazione dell'energia, fino alle scelte relative alle colonnine di ricariche - alcuni processi saranno indotti dal progressivo adeguamento del pacchetto legislativo europeo, che costituirà un quadro di chiave regolatorio necessario per gli investitori, specie nelle energie rinnovabili, campo in cui Enel è particolarmente impegnata. A tal proposito, riteniamo utile anche la costituzione della nuova associazione Elettricità Futura. La puntuale ricognizione dei rischi evidenzia correttamente quelli legati ai processi di liberalizzazione dei mercati ed ai cambiamenti regolatori in via di realizzazione nei diversi paesi e ripropone il nostro invito alla prudente valutazione delle attività in tali paesi. La volatilità dei prezzi delle "commodities" è stata a nostro avviso ben gestita, e auspichiamo sia sempre monitorata per i mutevoli scenari geopolitici e la volatilità delle principali valute.

La politica di ottimizzazione dei costi non deve incidere sull'efficienza operativa, sul presidio del territorio, sulla sicurezza di sistema e del lavoro; in particolare, andrebbero riportate "in house" alcune attività proprie del ciclo produttivo elettrico.

La maggiore efficienza operativa, foriera di incrementi dell'utile di esercizio, va realizzata attraverso la cointeressenza del personale dipendente, al quale, oltre a richiedere il massimo impegno, deve essere assicurato un coinvolgimento reale, anche mediante opportuni accordi di remunerazione degli incrementi di produttività registrati. Laddove sono stati adottati, tali benefit hanno esaltato la cultura dell'appartenenza, che in Enel ha sempre rappresentato un bene prezioso. È per questo che torniamo a chiedere in maniera formale che vengano definite modalità per premiare il lavoro anche con l'utilizzo e l'assegnazione di azioni ai dipendenti, sfruttando le opportunità offerte dalle recenti riforme in merito alla detassazione del premio di risultato per l'acquisto di azioni. La partecipazione attiva e consapevole della componente lavoro laddove si decidono i destini dell'impresa, anche per il tramite della nostra associazione, rappresenterebbe un valore aggiunto di straordinaria importanza per tutte le decisioni strategiche che dovranno contribuire ulteriormente al successo dell'azienda. Confidiamo in una maggiore interazione con la nostra associazione e proponiamo la costituzione di una consulta dei lavoratori azionisti che possa interagire nella prospettiva suddetta e dichiariamo pertanto voto favorevole sui punti 1 e 2.

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Al termine il Presidente chiede conferma che nessun altro intenda intervenire.

Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e sospende i lavori per predisporre le risposte alle domande presentate alle ore 16,45.

Il Presidente riapre i lavori alle ore 18,05 per fornire le risposte ai quesiti presentati.

Seguono le risposte, che sono sintetizzate come segue:

  • Francesco Starace:

Bene. Grazie a tutti. Prima di iniziare volevo dirvi, visto che siete azionisti, che il titolo Enel oggi ha chiuso al massimo storico dal 2011, penso che ciò vi farà piacere.

Quindi direi di cominciare con tre temi riguardo ai quali sono state poste domande da una pluralità di Azionisti; se mi permettete accorpiamo pertanto tali domande e le trattiamo insieme.

Il primo tema riguarda le forniture di carbone dalla Colombia, e qui parliamo delle domande che sono state poste dal signor Van Der Zwan, dal signor Meggiolaro e dalla signora Franchi.

Cominciamo dalle domande del signor Van Der Zwan. La prima domanda era: avete condotto una "due diligence", come promesso, sulla situazione concernente il rispetto dei diritti umani nella regione del Cesar? La risposta è affermativa, la "due diligence" ha riguardato le attività svolte dai due fornitori del Gruppo Enel che operano in questa regione. Tale "due diligence" ha riguardato in particolare gli aspetti della sicurezza sul lavoro, gli aspetti del rispetto ambientale, gli aspetti della sostenibilità sociale e il rispetto dei diritti umani.

Il signor Van Der Zwan chiede inoltre se Enel ha trovato prove di violazioni dei diritti umani nella regione mineraria del Cesar. Nel corso della "due diligence" non abbiamo riscontrato evidenza di violazioni dei diritti umani; abbiamo riscontrato però che ambedue le società fornitrici sopra indicate avevano adottato politiche per cercare di compensare passate violazioni di diritti umani. Abbiamo inoltre identificato in entrambe le realtà aziendali delle aree di miglioramento, di cui abbiamo dato comunicazione alle società interessate. Queste ultime hanno preso atto delle nostre raccomandazioni e dato assicurazione che implementeranno azioni migliorative in proposito.

Il signor Van Der Zwan chiede poi se il Gruppo Enel continui ad importare carbone dalla regione del Cesar. Rispondo in proposito che abbiamo interrotto l'approvvigionamento di carbone da tale regione; sottolineo che più che di sospensione si tratta di una vera e propria interruzione, in quanto non vi sono al momento rapporti contrattuali con i relativi fornitori.

Il signor Van Der Zwan chiede infine se il Gruppo Enel sia disposto a riprendere l'approvvigionamento di carbone dalla regione del Cesar qualora le società fornitrici dovessero effettivamente migliorare le loro pratiche nel campo del rispetto dei diritti umani. La risposta al riguardo è affermativa, ma occorre comunque premettere che il Gruppo Enel riprenderà le forniture di carbone dalla regione del Cesar non solo in presenza di tale presupposto riguardante l'ambito della sostenibilità, ma anche in quanto le forniture in questione risultino effettivamente necessarie. In proposito devo tuttavia osservare fin d'ora - ne parleremo più approfonditamente quando affronteremo in generale il tema della produzione a carbone del Gruppo Enel - che stiamo progressivamente riducendo l'utilizzo di tale combustibile.

Sempre per quanto riguarda la Colombia, anche l'Azionista Meggiolaro e l'Azionista Franchi si sono soffermati sul tema delle violazioni dei diritti umani. Sul punto devo essere molto chiaro: noi non abbiamo fatto un "audit" concernente il tema del rispetto dei diritti umani esteso all'intera Colombia ovvero limitato alle zone del Cesar; noi abbiamo fatto un "audit" sul tema in questione mirato piuttosto alle due società fornitrici di carbone in precedenza richiamate e alla loro gestione attuale; quindi, quando diciamo che dalle nostre verifiche non sono emersi specifici addebiti, ciò non vuol dire che nel passato non vi siano state in Colombia o nella regione del Cesar violazioni dei diritti umani. Passiamo a parlare dell'utilizzo del carbone in Spagna, tema che è stato affrontato dalle Azioniste Olaya Carlota Ruiz Bautista e Ana Maria Barreira Lopez. In particolare, la signora Ruiz Bautista ha chiesto chiarimenti circa la data prevista per la chiusura delle centrali a carbone di Teruel e Compostilla. Segnalo in proposito che, come comunicato da Endesa nel corso della presentazione del piano industriale 2017-2019, non sono pianificati investimenti di ambientalizzazione per gli impianti di Teruel e Compostilla, che utilizzano carbone domestico. Di conseguenza tali impianti, in base alla vigente normativa ambientale e tenuto conto delle attuali condizioni di mercato, dovranno essere chiusi entro il 30 giugno 2020.

La signora Barreira Lopez ha poi posto alcuni quesiti che riguardano l'utilizzo dei combustibili fossili in Spagna da parte di Endesa. Rilevo in proposito che in Spagna esistono ancora incentivi relativi ai combustibili fossili locali, ma si tratta di incentivi che non vengono erogati direttamente a Endesa, la quale beneficia invece indirettamente dei sussidi percepiti dai produttori di carbone nazionale; la normativa prevede che detti incentivi si esauriscano nel 2018 e noi siamo contenti di ciò, non avendo alcuna intenzione di richiedere proroghe di tale termine. Per quanto invece riguarda gli impianti a carbone di As Pontes, Litoral e Alcudia, che sono alimentati da carbone di importazione e quindi non hanno accesso ad incentivi, c'è un piano di investimenti di ambientalizzazione da parte di Endesa che consentirà di raggiungere livelli di emissione anche inferiori rispetto a quanto richiesto dalla normativa di riferimento; tali investimenti, nell'ordine di 300 milioni di euro, dovrebbero consentire alle centrali in questione di funzionare anche oltre la scadenza del 2020.

Un'ulteriore tematica che ha stimolato le domande di una pluralità

di Azionisti riguarda la centrale del Mercure.

Un primo quesito è stato posto dall'Azionista Rizzo in merito all'approvvigionamento dell'impianto in questione. Si evidenzia in proposito che circa il 70% delle biomasse utilizzate provengono via terra dalla Calabria (di cui il 15% dal territorio del Parco del Pollino e circa la metà dalla filiera corta, ossia ad un massimo di 70 chilometri di distanza dall'impianto), il 10% proviene complessivamente da Campania e Puglia, mentre il residuo 20% proviene via mare da altre regioni italiane al solo scopo di integrazione anche stagionale dei fabbisogni non coperti via terra.

Per quanto riguarda lo studio dei venti, su cui pure si è soffermato l'Azionista Rizzo, la proposta di collocazione delle centraline è stata effettuata usando dei criteri generali per l'ubicazione su macroscala dei siti fissi di campionamento in cui mediamente si valuta la qualità dell'aria ai fini della protezione della salute. Sul tema in questione si è soffermato anche l'Azionista Laghi, il quale ha osservato che lo studio microclimatico utilizzato per le scelte di investimento è relativo ad una valle diversa rispetto a quella dove è posizionata la centrale del Mercure. In effetti la relazione tecnica ha fatto uso, per la ricostruzione modellistica delle ricadute delle emissioni, dei dati registrati dalla stazione meteorologica dell'Aeronautica Militare di Latronico, situata nella valle parallela e orograficamente simile. Inoltre, confrontando la rosa dei venti relativa alla stazione di Latronico con quella rilevata, nel periodo dal 2015 al 2016, dalle postazioni della rete di rilevamento della qualità dell'aria più vicine e rappresentative rispetto alla centrale del Mercure, si evidenzia una forte coerenza di informazioni. Quanto indicato permette di concludere che la stazione meteo di Latronico, seppur non localizzata in prossimità della centrale del Mercure, fosse adeguata per le finalità dello studio a rappresentare la meteorologia del sito della centrale stessa.

L'Azionista Laghi ha chiesto inoltre di conoscere i ricavi della centrale del Mercure riferiti al 2016. Si tratta di circa 49 milioni di euro, di cui circa 39 milioni di euro per i certificati verdi e circa 10 milioni di euro per l'energia prodotta.

L'Azionista Lauria ha fatto un appassionato appello alla chiusura della centrale del Mercure; ne prendiamo atto, ma di fatto non vi sono domande ulteriori cui rispondere. L'Azionista Laghi ha poi affermato che Enel avrebbe effettuato dazioni non dovute per 17 milioni e mezzo di euro in favore di vari enti territoriali coinvolti dal funzionamento della centrale del Mercure. Osservo in proposito che non si tratta di dazioni, ma di oneri compensativi che sono collegati all'esercizio dell'impianto e sono stati devoluti a dieci diverse amministrazioni comunali che hanno sottoscritto il protocollo di funzionamento della centrale in questione. Credo di avere concluso le risposte concernenti l'impianto del Mercure.

Passiamo quindi all'Azionista Angeletti, che si è soffermato sulla emergenza neve verificatasi lo scorso inverno in Abruzzo. Rilevo in proposito che tale emergenza è stata originata da eccezionali nevicate a bassa quota, con forti raffiche di vento che non hanno precedenti negli ultimi 100 anni. I quantitativi di neve al suolo hanno raggiunto i 20 milioni di tonnellate, concentrati solo in alcune zone. La situazione di emergenza legata ai fenomeni meteorologici in questione è stata ulteriormente aggravata da una serie di forti scosse di terremoto, iniziate la mattina del 18 gennaio 2017, di "magnitudo" fino a 5,5 gradi con epicentro nella provincia de L'Aquila. Nella sola giornata del 18 gennaio ci sono state 120 scosse in cinque ore, quattro delle quali di "magnitudo" compresa tra i 5 e i 5,5 gradi. Oltre all'eccezionalità degli eventi meteo appena descritti - contraddistinta da una concomitanza senza precedenti di ingenti precipitazioni nevose, vento forte, esondazioni e scosse sismiche - va evidenziata anche la loro straordinaria persistenza nel tempo, che ha quindi avuto un impatto notevole anche sulle attività di ripristino della rete elettrica, stante la difficoltà di accesso stradale alle zone colpite dal disservizio. I danni sulla rete sono stati sostanzialmente dovuti alla formazione dei manicotti di ghiaccio, che hanno comportato carichi fino a venti volte quelli previsti dalle normative. Le eccezionali sollecitazioni indotte dai manicotti di ghiaccio hanno causato notevoli danneggiamenti sulla rete elettrica: le linee impattate sono state 210, per una lunghezza stimata di oltre 4mila chilometri, mentre 2mila 500 sono state le cabine secondarie disalimentate. Il piano di resilienza della rete elettrica elaborato da e-distribuzione a seguito dell'emergenza neve verificatasi in Abruzzo prevede tre diverse tipologie di attività. E' anzitutto previsto un incremento del grado di magliatura della rete, mediante richiusure o trasversali in cavo tra linee esistenti. In secondo luogo si sta procedendo ad un aumento della cavizzazione della rete, mediante incremento dell'installazione di cavo aereo, non soggetto a formazione di manicotti di ghiaccio. Infine è previsto un aumento del livello di telecontrollo sui nodi in media tensione. Tali interventi sono già in fase di implementazione in Abruzzo e prevediamo di completarli entro il corrente anno.

L'Azionista Angeletti ha poi chiesto di conoscere le motivazioni della diminuzione di mille unità di organico in Italia. Informo in proposito che in Italia nel corso del 2016, a fronte delle circa 2.100 uscite registrate, il Gruppo Enel ha assunto circa 1.100 dipendenti, garantendo in tal modo un significativo ricambio generazionale pur in presenza di una congiuntura economica complessivamente debole. Ciò è stato possibile grazie ad un accordo sindacale siglato nel corso del 2015, che prevede nel quinquennio 2016/2020 - in applicazione dell'articolo 4 della Legge 92/2012 - l'accompagnamento alla pensione su base volontaria dei dipendenti che raggiungono i requisiti per il pensionamento nei quattro anni successivi alla cessazione del rapporto; si è trattato quindi di una soluzione vantaggiosa per i dipendenti che hanno deciso di approfittare di tale opportunità e anche per i 1.100 giovani che sono stati assunti nel frattempo.

L'Azionista Angeletti ha poi chiesto chiarimenti circa la sponsorizzazione della maratona ciclistica delle Dolomiti. Osservo che si tratta di una sponsorizzazione che Enel effettua da circa dieci anni, che si riferisce ad una delle manifestazioni più note e prestigiose al mondo in ambito ciclistico amatoriale per il livello di partecipazione e la copertura mediatica, e che garantisce al marchio Enel una visibilità in ambito nazionale ed internazionale ampiamente superiore ai costi sostenuti. Tale manifestazione risulta di indubbio interesse per i giovani e, più in generale, per gli sportivi dilettanti - ivi incluse varie categorie di disabili - e risulta quindi perfettamente in linea con i valori di sostenibilità perseguiti dal Gruppo Enel e condivisi anche dal Giro d'Italia.

  • Maria Patrizia Grieco:

Sul tema della solidarietà evocato dall'Azionista Angeletti vorrei rispondere io. Angeletti auspica maggiore attenzione a iniziative di solidarietà, in parte contrapponendole alle sponsorizzazioni delle manifestazioni ciclistiche. Posso rassicurarlo che Enel dedica grande impegno ed attenzione tanto alla solidarietà, dove attraverso Enel Cuore nel 2016 ha effettuato erogazioni liberali pari a circa 5 milioni di euro, quanto alla sostenibilità, attraverso il lavoro di una unità attiva sia a livello globale che in ciascun paese di presenza del Gruppo e che promuove la creazione di valore condiviso con le comunità locali e tutti i principali stakeholders. Le sponsorizzazioni hanno invece finalità diverse e vengono valutate e gestite nell'ambito del Gruppo Enel con grande attenzione, avuto riguardo agli obiettivi di comunicazione, alle normative e alle procedure interne di riferimento, nonché al rispetto dei budget e al contenimento dei costi. La presenza sul sito internet aziendale di una piattaforma attraverso cui richiedere sponsorizzazioni risponde alla volontà di Enel di dare la massima trasparenza e tracciabilità alle procedure con cui si valutano ed eventualmente si accolgono le sponsorizzazioni stesse. - Francesco Starace:

Passo all'Azionista Meggiolaro di Fondazione Finanza Etica, che ha posto alcuni quesiti concernenti la produzione a carbone.

La prima domanda riguardava la quantificazione in termini di terawattora dell'energia elettrica prodotta da tale fonte nel 2015 e nel 2016, sia nel perimetro italiano che a livello globale. Rispondo che a livello globale il Gruppo Enel ha prodotto con questa tecnologia 86 terawattora nel 2015 e circa 72 terawattora nel 2016, con una diminuzione di circa il 16%. In Italia la produzione è stata invece di 36 terawattora nel 2015 e di circa 28 terawattora nel 2016, con una contrazione un po' più marcata, pari al 22%.

La seconda domanda riguardava il dato relativo ai ricavi derivanti dalla produzione a carbone, in milioni di euro e in percentuale sul totale, riferiti al 2015 e al 2016. Devo segnalare in proposito che non ha senso un dato dei ricavi per singola tecnologia laddove noi gestiamo portafogli integrati di impianti, che lavorano in un sistema di dispacciamento al costo marginale. Indicativamente possiamo comunque affermare che i ricavi associati alla produzione a carbone sono inferiori al 5% dei ricavi totali del Gruppo Enel. La terza domanda riguardava l'impegno di Enel di diventare "carbon free" nel 2050. Qui devo fare una premessa, perché vedo che c'è un po' di equivoco tra decarbonizzazione e produzione di energia elettrica a carbone. Quando noi diciamo che nel 2050 avremo una produzione decarbonizzata, intendiamo dire che non emetteremo CO2, quindi che l'elettricità prodotta non proverrà più non solo da carbone ma anche da gas, in quanto anche il gas emette CO2, ed anche un bel po'. Ciò premesso, osservo che oltre all'obiettivo di decarbonizzazione di tutto il parco di generazione - gas incluso - al 2050, il Gruppo Enel ha annunciato un obiettivo specifico di emissioni di CO2 al 2020, e tale obiettivo è stato definito avendo a riferimento una curva di riduzione basata su evidenze scientifiche rispetto agli obiettivi di contenimento della temperatura previsti dagli accordi sul clima. Enel è una delle poche società elettriche al mondo i cui obiettivi sono stati così certificati. L'ultima centrale a carbone che dovrebbe chiudere in quanto trattasi dell'ultima entrata in esercizio, due anni or sono - si trova in Cile ed è quella di Bocamina, che ha quindi teoricamente trent'anni di vita utile davanti a sé, se mai in Cile ci sarà tra trent'anni ancora la possibilità di tenerla in esercizio. A mio avviso, più realisticamente, tra 10/15 anni non avremo più centrali a carbone in esercizio.

L'Azionista Zena ha posto alcune domande sul tema del contenzioso BEG. Anzitutto è stato chiesto come mai per tale contenzioso non sia stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi. Rispondo che per quanto riguarda il procedimento pendente in Olanda, l'impugnazione avverso la sentenza del Tribunale di Amsterdam del 29 giugno 2016 ha effetto devolutivo pieno e consentirà alla Corte d'Appello di riesaminare l'intero oggetto del contendere. Pertanto, in conformità con quanto previsto dallo IAS 37, paragrafo 16, il contenzioso in questione risulta correttamente rappresentato in bilancio tra le cosiddette "potential liabilities". E' stato poi chiesto se i legali che assistono Enel ed Enelpower hanno fatto una valutazione sul possibile esito del contenzioso e, in caso affermativo, quale sia tale valutazione. Rispondo a tale riguardo che la rappresentazione in bilancio del contenzioso BEG riflette coerentemente le valutazioni che hanno fatto i nostri legali. Infine è stato chiesto quale sia stato l'impatto finanziario del pignoramento eseguito a valle del contenzioso BEG e se la variazione di indebitamento nel breve periodo sia ad esso imputabile. Preciso in proposito che, nell'ambito del procedimento pendente davanti alla Corte d'Appello di Amsterdam, Enel ha chiesto tra l'altro il risarcimento dei danni subiti dai provvedimenti cautelari instaurati da Albania BEG Ambient nei Paesi Bassi; considerato che la domanda posta attiene a tematiche strettamente connesse a tale giudizio, non possiamo fornire dettagli in merito.

L'Azionista Pedersoli ha posto alcuni quesiti, il primo dei quali riguardava i rapporti con gli Stati Uniti d'America, con particolare riferimento all'atteggiamento non proprio amichevole della nuova amministrazione federale nei confronti degli investimenti nel campo delle energie rinnovabili. Osservo in proposito che è un dato di fatto che negli Stati Uniti l'amministrazione federale abbia finora avuto un'influenza piuttosto modesta per quanto riguarda la politica energetica, essendo stata finora quest'ultima guidata piuttosto dai singoli Stati dell'unione, i quali hanno avuto nel tempo in tale ambito visioni assai diverse tra loro. In buona sostanza, per i prossimi tre o quattro anni non vediamo grandi cambiamenti a tale riguardo, nonostante la grande attenzione dei "media".

Lo stesso Azionista Pedersoli ha espresso poi il proprio scetticismo circa la scelta del Gruppo Enel di investire, nel corso del 2016, tra il Nevada e la California, osservando che sarebbe stato a suo avviso più proficuo cogliere le opportunità offerte dal deserto del Neghev. Osservo a tale riguardo che ci sono svariati deserti nel mondo, e noi stiamo investendo in molti di loro. Il deserto del Nevada gode di un'eccellente insolazione, cui si coniuga la presenza di risorsa geotermica: l'impianto cui l'azionista Pedersoli si riferisce rappresenta un "unicum" tecnologico che noi abbiamo creato e di cui siamo molto orgogliosi, che sta lavorando molto bene e che combina energia geotermica ed energia solare all'interno di uno stesso fluido. Viceversa nel deserto del Neghev in questo momento avremmo significativi problemi ad operare, vista la situazione socio-politica di tale area.

L'Azionista Pedersoli mi attribuisce poi la volontà di sospendere gli investimenti in Europa per attendere le elezioni in Francia e Germania, chiedendo in particolare di chiarire a cosa avrei inteso alludere dichiarando la presenza di un "allarme rosso". Ciò che ho detto è semplicemente che eventuali acquisizioni in Europa potranno essere valutate da parte di Enel solo dopo che la Commissione europea avrà pubblicato in autunno le prime direttive sul nuovo quadro regolatorio comunitario nel settore dell'energia, che risulta particolarmente importante poiché c'è molta frammentazione e vi sono notevoli differenze tra le politiche energetiche dei singoli stati membri nel settore della generazione. Analoghe problematiche non si riscontrano invece nel settore della distribuzione, dove il Gruppo Enel sta effettuando significativi investimenti in digitalizzazione delle reti in tutti i paesi dell'Unione Europea in cui opera, dall'Italia, alla Spagna, alla Romania.

Lo stesso azionista Pedersoli si è dichiarato inoltre preoccupato per le dimensioni dell'attività di acquisizione e dismissione di "asset" e partecipazioni, da lui considerata attività di "trading". Voglio rassicurarlo che l'attività di dismissione ha riguardato società in cui disponevamo di partecipazioni di minoranza, che non ci consentivano di gestirne il "business" ovvero di consolidarne i risultati e la cui vendita ha generato interessanti plusvalenze; il proposito è quello di impiegare i proventi di tali dismissioni per acquisire realtà industriali che possiamo viceversa controllare e gestire.

L'Azionista Pedersoli ha chiesto altresì chiarimenti circa le modalità di recupero dei costi del canone RAI in bolletta. Osservo al riguardo che tali costi saranno recuperati sulla base dei criteri fissati dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico con delibera dello scorso 2 maggio. In particolare, i criteri in questione prevedono che i costi siano rimborsati in modo da tenere debitamente conto sia delle dimensioni delle aziende venditrici che del numero dei clienti serviti cui è stato applicato il canone, essendo stato stanziato per i rimborsi un importo complessivo pari a 28 milioni di euro per il biennio 2016/2017.

L'Azionista Pedersoli ha chiesto infine per quali motivi il debito sia aumentato nonostante la cessione di Slovenské Elektrarne, che avrebbe dovuto determinare un introito. Osservo in proposito che in realtà l'indebitamento finanziario netto consolidato è rimasto sostanzialmente stabile, essendo passato da 37.545 milioni di euro di fine 2015 a 37.553 milioni di euro di fine 2016. In realtà gli effetti positivi del deconsolidamento di Slovenské Elektrarne sull'indebitamento finanziario netto consolidato si erano già prodotti nel corso del 2015, quando la partecipazione posseduta in tale società era stata collocata tra gli "asset held for sale".

L'Azionista Ricci ha posto in primo luogo una serie di domande che riguardano Open Fiber, chiedendo anzitutto che tipo di prospettive offre il settore della fibra ottica e quali iniziative abbia assunto Open Fiber in tale settore. Ha poi chiesto se si prevede un'integrazione con TIM, che finora non ha manifestato un approccio collaborativo ed, infine, se si intende quotare Open Fiber. Rispondo anzitutto che le prospettive del settore sono molto interessanti. Il piano industriale 2017-2026 di Open Fiber prevede investimenti per circa 3,9 miliardi di euro per cablare 9,6 milioni di unità immobiliari nelle prime 271 città italiane dei "cluster" A e B, ossia nelle aree a successo di mercato. Si tratta di un progetto in pieno svolgimento, che ha già visto il completamento della cablatura di Perugia, Bologna, Torino, Milano. Il ritorno che ci attendiamo da questo investimento è in linea con la media degli investimenti strutturali ed è compreso tra l'11% e il 12%. Nelle aree a fallimento di mercato Open Fiber ha partecipato alle gare bandite da Infratel, la società "in-house" del Ministero per lo Sviluppo Economico. La prima gara, che ha riguardato le regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Veneto, è stata interamente aggiudicata a Open Fiber, che ha ottenuto un punteggio più elevato degli altri concorrenti. La seconda gara ha visto la partecipazione di Open Fiber ed è in corso di aggiudicazione. Informo inoltre che non è allo studio alcuna ipotesi di integrazione con TIM. Open Fiber non ha tra l'altro intenzione di diventare un operatore di telecomunicazioni come TIM, ma intende piuttosto rimanere un operatore infrastrutturale disponibile ad offrire la propria infrastruttura anche a TIM. Infine osservo che in questo momento non è prevista una quotazione di Open Fiber.

L'Azionista Ricci ha poi formulato un'altra domanda, che riguarda invece il tema delle acquisizioni e dismissioni di "asset", con particolare riferimento agli investimenti effettuati per un verso nella società distributrice Celg, alla luce della crisi economica del Brasile, e per altro verso nel settore delle fonti rinnovabili negli Stati Uniti d'America, alla luce delle annunciate strategie sul clima dell'amministrazione Trump. Per quanto concerne l'acquisizione della società distributrice brasiliana CELG, segnalo che si tratta di un'iniziativa riconducibile alla strategia di gestione attiva del portafoglio; in particolare, tale acquisizione mira a consolidare la presenza del Gruppo Enel in un paese ad alto potenziale di sviluppo, che dovrebbe avere ormai attraversato la fase peggiore della crisi politico-istituzionale, e in un settore - quello della distribuzione elettrica - in cui siamo già significativamente presenti ed intendiamo intensificare gli investimenti, in quanto riteniamo si tratti di un "business" sottovalutato; si tratta quindi di un'acquisizione che a nostro avviso in prospettiva consente ampi margini di creazione di valore. Per quanto riguarda invece gli investimenti finora effettuati dal Gruppo Enel negli Stati Uniti d'America, ribadisco che in tale Paese le politiche energetiche sono elaborate prevalentemente a livello locale dai singoli Stati dell'unione. Esiste però una politica a livello federale che riguarda i crediti fiscali che vengono assegnati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, ed è quella che l'amministrazione Trump ha dichiarato di voler cambiare. Il sistema di crediti fiscali attualmente vigente è stato adottato dall'amministrazione precedente a fronte di un accordo "bipartisan", che ha quindi coinvolto tanto i repubblicani che i democratici, e ha validità fino al 2020. Quindi il vero tema è: ci saranno ancora incentivi fiscali nel settore delle fonti rinnovabili dopo il 2020? Non lo sappiamo, vedremo quando saremo nel 2020 cosa fare, ma al momento siamo comunque tranquilli che i crediti finora maturati non verranno toccati.

L'Azionista Chiurazzi ha fatto una domanda che riguarda la valutazione attuariale dei benefici ai dipendenti. Segnalo in proposito che tale valutazione è effettuata a livello globale da una primaria società di consulenza, specializzata nelle valutazioni di natura attuariale. Per quanto riguarda le assunzioni che abbiamo utilizzato per tale valutazione, faccio rinvio alla nota 34 del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, dove sono riportate, suddivise per paese, tutte le principali variabili che sottostanno alla determinazione dei valori iscritti in bilancio, nonché alcune "sensitivity" sui potenziali effetti delle relative variazioni sui saldi di bilancio. Osservo infine che la relazione dell'attuario è un documento ad uso interno di Enel, di cui non è prevista pertanto la divulgazione.

Passando all'Azionista Vavalli, egli ha chiesto anzitutto se sono in atto delle correzioni a procedure organizzative per far fronte ad alcune attività che non vengono svolte in coerenza con i principi di correttezza, come ad esempio interrompere la fornitura di gas ed elettricità di un cliente quando sono in corso contestazioni relative ad altra fornitura del cliente medesimo, e se esiste effettivamente una "policy" interna che preveda espressamente tale interruzione, sottolineandosi da parte del medesimo azionista che una simile condotta sarebbe a suo avviso in violazione del codice etico. Osservo anzitutto al riguardo che, in caso di contestazione, la fornitura non viene staccata; solo sul mercato libero e solo in presenza di identità di codice fiscale è previsto che, in caso di morosità su una fornitura cessata, tale morosità venga riaddebitata su una fornitura attiva dello stesso cliente. Ciò è disciplinato dalla contrattualistica del mercato libero, in omaggio al collegamento negoziale per la tutela del credito che fa capo allo stesso cliente, secondo quanto previsto all'art. 1461 del codice civile.

Poi c'è un altro tema evocato dall'Azionista Vavalli, il quale in merito alla gestione del mercato "retail" vuole sapere se le sanzioni irrogate dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, o da altre autorità competenti, per violazioni di legge e che vadano ad incidere sul bilancio, vengano o meno poi recuperate nei confronti dei dirigenti o dei dipendenti negligenti. Informo a tale riguardo che negli ultimi tre anni l'Autorità Antitrust ha concluso due procedimenti per pratiche commerciali scorrette nei confronti di società del Gruppo Enel. Le relative sanzioni sono state impugnate e i ricorsi sono ancora pendenti. Ad ogni modo, Enel provvede continuamente alla revisione dei processi interni, al fine di elevare quanto più possibile lo "standard" di qualità del servizio prestato ai propri clienti. Non sempre ci troviamo d'accordo sulle sanzioni inflitte, che nei casi sopra indicati sono comunque frutto non di condotte dolose di manager aziendali, quanto piuttosto di pratiche non condivise da parte di agenzie; queste ultime, in caso di conferma delle sanzioni dell'Autorità, verranno a loro volta assoggettate alle sanzioni previste nei contratti che le legano alle società del Gruppo Enel.

L'Azionista Leonetti ha posto una pluralità di quesiti, il primo dei quali riguarda gli effetti attesi della liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia, che è stata recentemente posticipata di un anno.

Tale rinvio credo sia stato essenzialmente dovuto alla necessità

di permettere al rilevante numero di clienti ancora presenti sul mercato di maggior tutela di disporre di maggiori informazioni, capire meglio e individuare quindi in maniera più consapevole il proprio fornitore. Il rinvio in questione è quindi positivo, in quanto va nella direzione di non creare disagio a circa 22 milioni di clienti che hanno deciso semplicemente di non scegliere finora il proprio fornitore.

La seconda domanda dell'Azionista Leonetti riguarda la politica di investimento negli Stati Uniti d'America, per cui trasferiamo il 49% del capitale in società, in "joint-venture", mantenendone la gestione. Informo che si tratta di un modello di "business" che abbiamo finora implementato in due paesi del mondo, ossia gli Stati Uniti ed il Messico. In particolare, il modello in questione prevede in una prima fase lo sviluppo e la costruzione di "asset" rinnovabili, seguiti dalla cessione di una quota paritetica o maggioritaria dei medesimi "asset" a terzi, accompagnata a sua volta dal mantenimento della relativa gestione industriale. Tale modello è funzionale all'accelerazione della crescita del Gruppo Enel in mercati attraenti, caratterizzati da significativi flussi di investimento e forte attenzione allo sviluppo delle fonti rinnovabili, e consente la valorizzazione delle competenze e delle risorse di Enel, permettendoci anche di monetizzare la grande richiesta di investimenti regolati riscontrabile nell'attuale fase economica caratterizzata da bassi tassi di interesse. Quindi, contrariamente a quanto affermato dall'Azionista Leonetti, si tratta di un'attività molto interessante proprio finché i tassi di interesse rimangono bassi; nel momento in cui lo scenario dovesse cambiare, subiremmo la concorrenza del mercato obbligazionario.

L'Azionista Leonetti ha inoltre chiesto se il Gruppo Enel adotta coperture assicurative contro i rischi politici. Osservo in proposito che in ambito Enel si procede ad una valutazione rigorosa e puntuale del rischio paese sia in fase di predisposizione del piano industriale, sia in fase di approvazione di ciascun investimento, la rischiosità relativa di ciascun paese riflettendosi nel rendimento minimo atteso dell'investimento. Inoltre, nella strategia di sviluppo di Enel la diversificazione geografica e di "business" gioca un ruolo fondamentale nel consentire di cogliere le migliori opportunità evitando concentrazioni di rischio significative. In definitiva, nell'ambito del Gruppo Enel il ricorso a coperture assicurative si limita ad alcuni specifici eventi avversi, quali gli atti di terrorismo, mentre non forma oggetto di copertura il generico rischio politico.

L'Azionista Leonetti chiede poi per quali motivi Enel non faccia investimenti nell'"offshore". Osservo che ciò accade essenzialmente per due motivi. Anzitutto, nelle aree in cui operiamo non ci sono le condizioni geografiche ottimali per realizzare impianti eolici "offshore" - sia dal punto di vista del tipo di fondali disponibili, che della risorsa eolica e dell'impatto ambientale - né idonee condizioni regolatorie. In secondo luogo l'"offshore" si caratterizza tuttora per costi doppi o tripli rispetto agli impianti costruiti su terraferma. In definitiva non abbiamo un interesse in questo momento nell'"offshore", semmai lo potremo avere quando tale industria diventerà più competitiva. Vorrei citare un dato interessante in proposito: nel 2016 sono stati installati su scala mondiale 53 mila gigawatt di impianti eolici su terraferma e 800 megawatt di impianti "offshore".

Non sono sicuro di avere compreso bene l'ultima domanda dell'Azionista Leonetti, concernente la capacità di Enel di raggiungere gli stessi risultati della Germania e della Francia nell'ambito delle energie rinnovabili. Osservo in proposito che nel settore delle energie rinnovabili si è fatto finora veramente poco in Francia, mentre in Germania il grande sviluppo delle rinnovabili si è verificato grazie ad investitori diversi rispetto alle grande aziende elettriche. Si può quindi affermare che nel settore delle fonti rinnovabili il Gruppo Enel ha finora raggiunto uno sviluppo ben più rilevante di quello verificatosi in Francia o di quello perseguito dai grandi operatori elettrici in Germania.

L'Azionista De Masi, a nome dell'associazione di azionisti dipendenti A.Di.G.E, ha espresso anzitutto l'auspicio di un cambiamento per quanto riguarda il rapporto tra azienda e lavoratori azionisti, chiedendo formalmente la costituzione di una consulta dei lavoratori azionisti e la definizione di modalità per premiare il lavoro di questi ultimi, anche attraverso l'assegnazione di azioni e altri "benefit". Rispondo in proposito che, per quanto riguarda la possibilità di destinare quota parte del premio di produzione a servizi di "welfare", in fase di prima applicazione dell'apposito accordo sindacale si è deciso di considerare i servizi strettamente attinenti ai bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie. Ciò non esclude che, in future applicazioni di tale accordo sindacale, si possano utilizzare altre opzioni cui oggi il legislatore apre, sebbene un'ipotesi di azionariato diffuso non sia al momento allo studio.

L'Azionista De Masi ha inoltre auspicato che si continui il monitoraggio sui prezzi delle "commodities" secondo modalità che consentano di gestirne la volatilità. Tale osservazione ci trova pienamente concordi, tanto che il Gruppo Enel si è ormai da alcuni anni dotato di "policy", processi e organismi preposti al controllo dell'esposizione ai vari rischi specifici del "business", tra cui anche quello relativo alla volatilità delle "commodities". Siamo convinti che un corretto monitoraggio ed un'attenta gestione della volatilità delle "commodities" rappresenti un elemento fondante della gestione del nostro "core business".

Infine, per quanto riguarda l'ottimizzazione dei costi, l'Azionista De Masi ha auspicato che essa non impatti sull'efficienza operativa, sui presidi sul territorio, sulla sicurezza del lavoro, e che vengano riportate "in house" alcune attività del ciclo produttivo. Sottolineo al riguardo che gli importanti risultati in termini di efficienza raggiunti dal Gruppo Enel nel corso del 2016 sono stati realizzati aumentando il livello di qualità del servizio ai clienti finali e migliorando gli indici di disponibilità degli impianti di generazione nonché le "performance" in termini di sicurezza sul lavoro. Abbiamo lavorato alla revisione dei processi operativi, grazie all'implementazione delle "best practice" effettuata in particolare dalle "Global Business Lines" in tutti i paesi di presenza del Gruppo; abbiamo incrementato il livello di digitalizzazione delle attività che tradizionalmente richiedevano interventi sul campo, come nel settore del contatore elettronico e del telecontrollo; abbiamo inoltre globalizzato i processi di acquisto. Grazie infine alla grande attenzione dei responsabili della sicurezza - che colgo l'occasione per ringraziare personalmente - l'indice degli infortuni gravi e mortali dei dipendenti del Gruppo Enel e dei fornitori è migliorato di oltre il 50%.

  • Maria Patrizia Grieco:

Il dottor Basile non credo che intendesse fare delle domande, lo ringraziamo soltanto per il suo intervento.

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Ultimate le risposte, il Presidente ricorda che è concessa facoltà di replica, per massimi 2 minuti, a chi è già intervenuto nella discussione.

Invita pertanto coloro che fossero interessati ad avvalersi della facoltà di replica a presentare ora apposita richiesta presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ad essi verrà data la parola secondo l'ordine di effettuazione degli interventi.

Non essendovi ulteriori richieste di replica, invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'elenco delle richieste che sono state presentate.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita ad intervenire gli Azionisti che hanno fatto richiesta.

Seguono gli interventi di Franco Angeletti, Ana Maria Barreira Lopez, Maarten Van Der Zwan, Lanfranco Pedersoli, Vito Umberto Vavalli, Ferdinando Laghi, Luigi Chiurazzi, e le risposte immediate a ciascuna replica, che sono sintetizzati come segue: - Franco Angeletti:

Ingegner Starace lei dà delle risposte convinte ma non convincenti. Per quanto riguarda il ciclismo non so se la maratona delle Dolomiti sia effettivamente una manifestazione di adeguata notorietà e prestigio, magari ne potremmo parlare in altra sede.

Vorrei fare un'osservazione a favore dell'Enel, la rivolgo al Presidente. Ho letto con piacere un articolo di stampa su un vostro ingegnere donna che, a 28 anni e dopo una gavetta in Valtellina, dirige attualmente quattro centrali idroelettriche nel nord della Sardegna con personale altrettanto giovane, c'è soltanto un praticante che fa da chioccia, cioè un vecchio dipendente, e questo denota la capacità di Enel di superare pregiudizi radicati nella nostra società, cosa di cui vi rendo merito. Le mansioni vanno affidate in funzione della capacità e non devono - e sottolineo non devono - essere prerogativa maschile o femminile.

  • Maria Patrizia Grieco:

Noi stiamo facendo moltissimo in proposito nell'ambito di un progetto denominato "Progetto Diversità", inteso ad assicurare attenzione verso il talento delle risorse umane a prescindere dal sesso di appartenenza. Più in generale, il "Progetto Diversità" cerca davvero di garantire pari opportunità a tutte le persone all'interno dell'Azienda; sono convinta che produrrà grandi risultati e qualche frutto lo stiamo già cogliendo.

  • Ana Maria Barreira Lopez (interviene in lingua spagnola con la assistenza di un traduttore simultaneo):

Dottor Starace, siamo veramente molto contenti di sapere che le centrali di Compostilla e di Teruel chiuderanno secondo i piani nel 2020; però, detto ciò, dato che la centrale di Teruel brucia carbone di miniere che devono comunque chiudere nel 2018, sarebbe più logico che la chiusura di tale centrale intervenisse proprio nel 2018. Dottor Starace, lei ha anche indicato che le centrali a carbone di Enel chiuderanno nel periodo di tempo tra il 2030 e il 2040, quindi noi ci auguriamo che le centrali di As Pontes, Litoral, Alcudia e anche quella di Pego possano essere proprio chiuse in questa prima fase del 2030, se non addirittura prima se fosse possibile, certo anche sulla base degli anni di funzionamento delle centrali medesime.

  • Francesco Starace:

Le centrali di Compostilla e di Teruel sono alimentate a carbone nazionale, quindi è evidente che se il carbone nazionale dovesse smettere di essere prodotto e non fosse più disponibile, le centrali non potrebbero più funzionare. Non posso dire altro, nel senso che non sta a noi decidere della chiusura di una miniera, ma sappiamo che se le miniere continuassero a lavorare, comunque entro il 2020 queste due centrali non potrebbero più produrre perché non avrebbero più i permessi ambientali oltre tale data. Per quanto riguarda le altre centrali a carbone, ho in precedenza fatto menzione, tra l'altro, della eventualità che nel prossimo decennio alcuni Stati, europei ed extraeuropei, in una data oggi non prevedibile introducano limitazioni ulteriori al funzionamento di tali centrali, così da richiederne una chiusura anticipata rispetto alle previsioni attuali. In buona sostanza, la tendenza che si osserva in tutto il mondo è che la produzione di energia a carbone, in assenza di una tecnologia che renda questa produzione estremamente più conveniente e molto meno inquinante, non ha prospettive di sopravvivenza oltre le date che ho indicato. Più di questo non posso aggiungere.

  • Maarten Van Der Zwan (interviene in lingua inglese con la assistenza di un traduttore simultaneo):

Dottor Starace, siamo veramente molto colpiti in senso positivo dal fatto che abbiate indagato sulla questione dei diritti umani e che abbiate anche deciso di interrompere le forniture di carbone dalla zona del Cesar. È un bellissimo segnale, insomma ne siamo felici e lo incoraggiamo. Abbiamo anche preso nota del fatto che sareste in qualche modo disposti a riallacciare i rapporti con le società fornitrici qualora rivedessero le loro politiche e i loro comportamenti nel campo dei diritti umani, e ci auguriamo naturalmente che non vi distacchiate per così dire dal problema, badando un pochino a quello che comunque accade in questa comunità, alle vittime soprattutto. Quindi quello che chiediamo è di continuare la collaborazione con noi, con chi si occupa di diritti umani, con queste comunità, proprio per migliorare la situazione nella regione.

  • Francesco Starace:

Come sapete, la Colombia è un Paese importante per il nostro "business". Abbiamo una presenza storica in Colombia, siamo il più grande distributore e il primo o il secondo produttore di energia elettrica del Paese, quindi la Colombia è un Paese in cui saremo presenti per molto tempo. Posso anticipare che prevediamo di investire nella zona del Cesar, ma non nel campo del carbone, e siamo quindi interessati che tale territorio migliori da tutti i punti di vista, sia ambientale che - in senso più ampio - della

sostenibilità.

  • Lanfranco Pedersoli:

Ringrazio delle risposte, con alcune sono d'accordo, con qualche altra meno. Ma io pongo un altro problema che non avevo posto.

Parlo di un'altra situazione di rischio, non rischio di sicurezza, un rischio economico per l'Enel rilevante: Enel distribuisce gasolio, benzina, gas, elettricità, ogni giorno si parla di accordi con delle case automobilistiche per mettere i distributori di benzina. Non si parla mai del settore che sta sviluppandosi rapidamente, l'idrogeno.

Già a Bolzano, per esempio, da Bolzano a Trento mi sembra, un imprenditore ogni cento chilometri ha inserito un distributore di energia a idrogeno. Come vi difendete da questo tipo di concorrenza? Avete preso conoscenza del settore? Entrate nella distribuzione dell'idrogeno, se non nella produzione?

Questo è un fatto rilevante, vi conviene alla mattina, quando entrate in operazioni, oltre all'ufficio stampa, di chiedere all'ufficio tecnico le novità.

  • Francesco Starace:

L'idrogeno non è una novità, è una cosa vecchia che non ha mai funzionato, su cui le case automobilistiche non hanno in realtà mai scommesso e il cui sviluppo anche noi riteniamo non abbia prospettive. Ci siamo interessati naturalmente anche noi all'idrogeno, come tanti altri operatori, senza tuttavia rinvenire le motivazioni per effettuare investimenti significativi al riguardo.

  • Vito Umberto Vavalli:

I casi che ho segnalato riguardano situazioni di violazione del Codice Etico e che non ho denunciato. Agli atti ci sono violazioni del Codice Etico che poi hanno dato luogo anche a questa situazione. Poi, se vuole, oltre a denunciarlo manderò una memoria scritta all'organo che mi indicherà, di questo e di altre cose che non funzionano, e che vorrei, come azionista, che funzionassero meglio per tanti motivi, oltre che quello economico anche quello di prospettive di crescita sul mercato e di immagine che non mi sembra meno importante. La reputazione è sempre molto importante. È un rischio incommensurabile secondo Iosco, Basilea, eccetera.

Ho detto che ci sono due sanzioni essenzialmente: quella dell'Autorità Garante alla Concorrenza del Mercato su cui so che sono in atto anche dei ricorsi, sempre verificato che le regole aziendali siano state violate. L'altra cosa, forse meno ovvia, è che quando ci sono risposte insoddisfacenti o tardive a reclami, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico impone il riconoscimento di indennità, indennizzi automatici. E questo è sicuramente una inefficienza per la quale sarebbe bene, nello schema di "governance" dei processi, sanzionare la funzione, cioè che la sanzione fosse messa a carico o comunque assegnata a chi non ha ottemperato a delle regole interne, oltre che rispecchiate nella regolamentazione di settore.

  • Maria Patrizia Grieco:

Le rispondo per la parte che riguarda il tema della violazione del Codice Etico. Se ha delle violazioni del Codice Etico da segnalare, la informo dell'esistenza di una Funzione "Audit" guidata dalla dottoressa Silvia Fiori, cui lei può indirizzare qualunque segnalazione di violazione del Codice stesso. Disponiamo inoltre di un meccanismo di "whistleblowing" applicabile a tutte le società del Gruppo, monitoriamo con grande attenzione qualunque denuncia di violazione del Codice Etico e le posso assicurare che teniamo moltissimo alla reputazione e al nostro "brand".

  • Francesco Starace:

Per quanto riguarda l'altro tema che lei adesso ha sollevato, ossia quello delle mancate risposte ovvero delle risposte tardive a reclami che interessano la sfera di attività dell'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, la informo che vi sono apposite procedure adottate in ambito aziendale che risultano finalizzate a prevenire tale fenomeno e, comunque, la medesima Autorità è solita predisporre in taluni ambiti una graduatoria annuale degli operatori che rispettano maggiormente le sue regole, graduatoria in cui risultano regolarmente comprese le società del Gruppo Enel.

Nei casi in cui la mancata o tardiva risposta fosse dovuta a negligenze delle competenti strutture aziendali, naturalmente le sanzioni che dovessero essere irrogate alle società del Gruppo Enel comporterebbero l'irrogazione da parte di queste ultime di sanzioni disciplinari ai dipendenti coinvolti.

  • Ferdinando Laghi:

Rapidissimamente: ingegnere, gli uffici forse le dicono delle cose diverse da quelle che ci trasmettono, non ci hanno dato i dati che sono riportati sulle risposte che ci avete fatto riguardo l'approvvigionamento e quant'altro. Quello che vi ho detto per quanto riguarda il problema della deforestazione non sono delle ipotesi, mi premura di mandarvi dei "report" di stampa riguardo a questo. Io non credo assolutamente e sono sicuro che Enel non sia il mandante, ma sono ugualmente sicuro che in Calabria ci vogliono 3 secondi per cambiare una bolla di accompagnamento di un carico di cippato, quindi neanche di un tronco. Questo per quanto riguarda l'aspetto della criminalità organizzata. Per quanto riguarda i 18 milioni, mi permetto di dire che non è questione delle modalità con cui si danno; volevo sottolineare il fatto che non c'è la necessità per chi fa impresa nelle fonti rinnovabili, ma un'ultima sentenza del TAR della Puglia ha detto che sono puntualmente inibite diciamo per quanto mi riguarda. Un'ultima cosa da medico: mi lascia perplesso l'idea del "cambiamo eventualmente ex post", io continuo a chiedermi perché per esempio l'anemometria del Mercure non sia stata studiata ex ante e perché quindi la collocazione delle cosiddette capannine non sia stata fatta già inizialmente in maniera corretta: se fra 5 anni noi scopriamo che in realtà andavano diversamente collocate, chi indennizzerà le popolazioni che nel frattempo hanno respirato diciamo gli inquinanti, i metalli pesanti, gli IPA, le diossine e il particolato?

- Francesco Starace:

Riguardo a quanto da lei riferito, segnalo anzitutto che non si può affermare che siccome c'è in una parte d'Italia - la Calabria non è l'unica - un certo tipo di facilità a falsificare documenti e carte, qualunque attività "in loco" debba ritenersi illecitamente svolta; la invito comunque a segnalarci qualunque tipo di falsificazioni di cui fosse a conoscenza. Per quanto riguarda poi l'abitudine che esisteva, e che per fortuna è stata poi sospesa a valle del pronunciamento del TAR Puglia da lei richiamato, di procedere alla cosiddetta "indennizzazione" dei Comuni coinvolti, purtroppo il pronunciamento medesimo non ha inficiato la validità degli indennizzi pregressi. Sul tema dello studio microclimatico utilizzato per le scelte di investimento e che risulta relativo ad una valle diversa rispetto a quella dove è posizionata la centrale del Mercure, osservo che evidentemente all'epoca di effettuazione di tali studi sono stati presi a riferimento i dati anemometrici più prossimi sotto il profilo territoriale, relativi alla Valle di Latronico.

  • Luigi Chiurazzi:

Nell'interesse di tutti gli azionisti, essendo io un attuario so di che cosa sto parlando, se cortesemente poi mi può far avere la relazione con la quale praticamente vengono esposti in bilancio gli importi relativi all'indennità di liquidazione del personale. - Maria Patrizia Grieco:

Non credo che tale relazione le possa essere consegnata, signor Chiurazzi, è un documento interno alla Società e strumentale alla predisposizione del bilancio. Però ci lasci verificare, se gliela possiamo dare, gliela daremo.

Il Presidente dichiara quindi chiusa la discussione tanto sul primo quanto sul secondo argomento all'ordine del giorno e passa alla

****

votazione sul primo di tali argomenti.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione sul primo argomento il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione.

"L'Assemblea dell'Enel S.p.A.:

o esaminati i dati del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 con le relative relazioni presentate dal Consiglio di Amministrazione, dal Collegio Sindacale e dalla Società di revisione legale;

o preso atto dei dati del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 con le relative relazioni presentate dal Consiglio di Amministrazione e dalla Società di revisione legale;

delibera

di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016." Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al

primo argomento all'ordine del giorno.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter".

Ricorda di provvedere, in sequenza:

o a digitare il tasto relativo alla votazione prescelta;

o a verificare sullo schermo la correttezza di tale scelta;

o a digitare il tasto "OK";

o a verificare sullo schermo che il voto sia stato registrato. Invita quindi ad utilizzare il "radiovoter" per esprimere, secondo le modalità sopra descritte, il voto.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul primo argomento all'ordine del giorno. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

  • votanti n. 2.749 azionisti, per n. 5.976.127.704 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,781507% del capitale sociale;

  • favorevoli n. 5.940.145.913 azioni pari al 99,397908% del

capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 10 azioni; - astenuti n. 5.947.781 azioni pari al 0,099526% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 30.034.000 azioni pari al 0,502566% del capitale sociale rappresentato in Assemblea. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione del primo argomento all'ordine del giorno. Passa quindi alla

votazione

sul

secondo argomento all'ordine del giorno.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione. "L'Assemblea dell'Enel S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

  1. di destinare come segue l'utile netto dell'esercizio 2016 di Enel S.p.A., pari a Euro 1miliardo 719milioni 938mila 733 virgola 46:

o alla distribuzione in favore degli Azionisti:

  • Euro zero virgola zero 9 per ognuna delle 10miliardi 166milioni 679mila 946 azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola", a copertura dell'acconto sul dividendo messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2017, previo stacco in data 23 gennaio 2017 della cedola n. 25 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.) coincidente con il 24 gennaio 2017, per un importo complessivo di Euro 915milioni mille 195 virgola 14;

  • Euro zero virgola zero 7 per ognuna delle 10miliardi 166milioni 679mila 946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 24 luglio 2017, data prevista per lo "stacco cedola", a titolo di saldo del dividendo, per un importo complessivo di Euro 711milioni 667mila 596 virgola 22;

o a "utili accumulati" la parte residua dell'utile stesso, per un importo complessivo di Euro 93milioni 269mila 942 virgola 10; 2. di destinare inoltre alla distribuzione in favore degli Azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della

riserva disponibile denominata "utili accumulati" appostata nel bilancio di Enel S.p.A. (ammontante al 31 dicembre 2016 a Euro 4miliardi 534milioni 347mila 74 virgola zero1), per un importo di Euro zero virgola zero 2 per ognuna delle 10miliardi 166milioni 679mila 946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 24 luglio 2017, data prevista per lo "stacco cedola", per un importo complessivo di Euro 203milioni 333mila 598 virgola 92;

  1. di porre in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, il saldo del dividendo complessivo di Euro zero virgola zero 9 per azione ordinaria - di cui Euro zero virgola zero 7 a titolo di distribuzione di parte dell'utile residuo dell'esercizio 2016 ed Euro zero virgola zero 2 a titolo di parziale distribuzione della riserva disponibile denominata "utili accumulati" - a decorrere dal 26 luglio 2017, con "data stacco" della cedola n. 26 coincidente con il 24 luglio 2017 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.) coincidente con il 25 luglio 2017."

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al

secondo argomento all'ordine del giorno.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul secondo argomento all'ordine del giorno. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

  • votanti n. 2.746 azionisti, per n. 5.976.118.086 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,781413% del capitale sociale;

  • favorevoli n. 5.932.500.887 azioni pari al 99,270142% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • contrari n. 7.636.923 azioni pari al 0,127791% del capitale

sociale rappresentato in Assemblea;

  • astenuti n. 5.946.276 azioni pari al 0,099501% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • non votanti n. 30.034.000 azioni pari al 0,502567% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata.

Dà atto che è terminata la trattazione del secondo argomento all'ordine del giorno.

Terzo argomento

all'ordine del giorno

Autorizzazione del programma di "buy-back"

Passa quindi alla trattazione del terzo argomento all'ordine del giorno, concernente

  1. "Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e conseguenti".

Ritiene anche su questo argomento di potersi astenere, con l'accordo dei presenti, dal dare lettura della relazione illustrativa predisposta dal Consiglio di Amministrazione, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sul presente punto all'ordine del giorno a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ricorda che la discussione sul presente argomento non risulta accorpata con quella relativa ad alcun altro argomento.

Segnala che da questo momento gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sul presente argomento.

Invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'elenco delle richieste di intervento e ad aggiornarlo in caso di ulteriori richieste presentate nel corso degli interventi e nel rispetto del limite temporale in precedenza indicato.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita ad intervenire chi ne abbia fatto richiesta.

Seguono gli interventi di Luigi Chiurazzi e Salvatore Leonetti e le risposte, che sono sintetizzati come segue.

  • Luigi Chiurazzi:

Vado dicendo sempre per conto della APAI (Associazione Piccoli Azionisti Italiani), gruppo operativo dell'Enel, APAI Enel, qualcosa che ho scritto sempre tornando da Trieste e quindi ve lo leggo.

APAI Enel dice anche in Enel S.p.a., oggi 4 maggio 2017, abbiamo

votato a favore del bilancio 2016 e della distribuzione dell'utile di 0,09 a saldo per azione, ma voteremo contro - quindi i punti ve li dirò - i soli punti all'ordine del giorno riguardanti l'infernale, nebulosa, inutile, speciosa procedura da abolire completamente sull'algoritmo remunerazione, mettendo in rilevante evidenza il problema delle stock option e stock grants opportunamente.

  • Maria Patrizia Grieco:

Noi stiamo parlando del "buy-back", l'argomento all'ordine del giorno che stiamo trattando è il "buy-back", non è il piano di remunerazione.

  • Luigi Chiurazzi:

Mi riservo allora eventualmente di intervenire negli altri punti, che sarebbero poi i punti 9) e 10).

Per quanto riguarda il punto 3) all'Ordine del Giorno "autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie deliberazioni inerenti e conseguenti" il mio voto sarà contrario. - Salvatore Leonetti:

Vorrei soffermarmi sulle motivazioni dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Prima le motivazioni.

Uno, offrire agli azionisti uno strumento ulteriore di monetizzazione del proprio investimento. Su questo punto vorrei osservare che le azioni Enel sono le più liquide del mercato italiano, quindi non vedo necessità praticamente di ulteriori modi di liquidazione.

Poi, operare sul mercato in un'ottica di investimento a medio e lungo termine. Non capisco cosa vuol dire questo, quindi se potete spiegare meglio questo argomento.

Terzo, adempiere agli obblighi derivanti da eventuali piani di azionariato. Io sarei un po' perplesso su questo punto perché quando ci sono delle azioni disponibili è facile dare le opzioni. Quarto, costituire un magazzino titoli di cui poter disporre nel contesto di eventuali operazioni. Questa non mi sembra una motivazione valida perché una motivazione valida deve essere fatta quando c'è un motivo sottostante preciso e temporalmente preciso. Qui si dà come un'autorizzazione "ad libitum" e questa qui non è una cosa decente.

Quinto, sostenere la liquidità del titolo Enel. Questa è la stessa cosa del primo punto.

Non vedo praticamente quindi la necessità di approvare questo punto.

  • Maria Patrizia Grieco:

Sul piano di "buy-back", prendo atto del suo voto contrario, noi

stiamo chiedendo un'autorizzazione all'Assemblea, che potrà essere esercitata, secondo i termini di legge, dal Consiglio di Amministrazione nei prossimi diciotto mesi fino ad un certo importo massimo che è quello di due miliardi di euro; il Consiglio di Amministrazione verificherà quindi la sussistenza delle condizioni per esercitare la delega che speriamo di ricevere oggi dall'Assemblea.

****

Il Presidente chiede conferma che non ci siano altri interventi. Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e passa alla votazione.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione: "L'Assemblea dell'Enel S.p.A. (la "Società"), esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

  1. di autorizzare il Consiglio di Amministrazione - ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2357 del codice civile - a procedere all'acquisto di azioni della Società, in una o più volte e per un periodo di diciotto mesi dalla data della presente delibera, per il perseguimento delle finalità di cui alla relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione all'odierna Assemblea relativa al presente punto all'ordine del giorno, nei termini e alle condizioni di seguito precisati:

  2. il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 500 milioni di azioni ordinarie della Società, rappresentative del 4 virgola92% circa del capitale sociale di Enel S.p.A., che ammonta attualmente a 10miliardi 166milioni 679mila 946 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1 ciascuna, per un esborso complessivo fino a Euro 2 miliardi; gli acquisti dovranno essere effettuati nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato;

  3. gli acquisti dovranno essere effettuati ad un prezzo che sarà individuato di volta in volta, avuto riguardo alla modalità prescelta per l'effettuazione dell'operazione e nel rispetto delle eventuali prescrizioni regolamentari, anche comunitarie, o prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti, fermo restando che tale prezzo in ogni caso non dovrà discostarsi in diminuzione o in aumento di oltre il 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo Enel S.p.A. nella seduta del Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., del giorno precedente ogni singola operazione;

  4. gli acquisti dovranno essere effettuati in modo da

assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti e secondo le modalità previste dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento e dalle prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti, come richiamate nella relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione all'odierna Assemblea relativa al presente punto all'ordine del giorno, fermo restando che gli acquisti non potranno essere effettuati mediante attribuzione ai soci, proporzionalmente alle azioni da questi possedute, di un'opzione di vendita;

  1. di autorizzare il Consiglio di Amministrazione - ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2357-ter del codice civile - a procedere alla disposizione, in una o più volte, di tutte o parte delle azioni proprie in portafoglio, senza limiti temporali, anche prima di aver esaurito il quantitativo massimo di azioni acquistabile, nonché all'eventuale riacquisto delle azioni stesse in misura tale per cui le azioni proprie detenute dalla Società e, se del caso, dalle società dalla stessa controllate, non superino il limite stabilito dall'autorizzazione di cui al precedente punto 1. Gli atti di disposizione e/o utilizzo delle azioni proprie in portafoglio potranno avvenire per il perseguimento delle finalità di cui alla relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione all'odierna Assemblea relativa al presente punto all'ordine del giorno, nei termini e alle condizioni di seguito precisati:

  2. la vendita o gli altri atti dispositivi di azioni proprie in portafoglio potranno avvenire con le modalità ritenute più opportune e rispondenti all'interesse della Società e, in ogni caso, nel rispetto della normativa, anche comunitaria, di riferimento e delle prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti;

  3. la vendita o gli altri atti dispositivi di azioni proprie in portafoglio potranno avvenire secondo i termini e le condizioni di volta in volta stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, in conformità alle finalità e ai criteri di cui alla presente autorizzazione, fermo in ogni caso il rispetto dei limiti eventualmente previsti dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento e dalle prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti;

  4. le azioni proprie a servizio di eventuali piani di incentivazione azionaria saranno assegnate con le modalità e nei termini indicati dai regolamenti dei piani stessi;

  5. di conferire al Consiglio di Amministrazione - e, per esso, al Presidente e all'Amministratore Delegato, in via disgiunta tra loro e con facoltà di subdelega - ogni potere occorrente per dare esecuzione alle deliberazioni di cui ai punti precedenti, ponendo in essere tutto quanto richiesto, opportuno, strumentale e/o connesso per il buon esito delle stesse, nonché per provvedere all'informativa al mercato richiesta dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento e dalle prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti."

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al

terzo argomento all'ordine del giorno.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul terzo argomento all'ordine del giorno. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

  • votanti n. 2.743 azionisti, per n. 5.976.113.829 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,781371% del capitale sociale;

  • favorevoli n. 5.860.260.303 azioni pari al 98,061390% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • contrari n. 79.867.250 azioni pari al 1,336441% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • astenuti n. 5.952.276 azioni pari al 0,099601% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • non votanti n. 30.034.000 azioni pari al 0,502567% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata.

Dà atto che è terminata la trattazione del terzo argomento all'ordine del giorno.

Quarto, quinto, sesto, settimo, e ottavo argomento all'ordine del giorno

Determinazione del numero dei componenti il C.d.A. e della loro durata in carica, nomina dei componenti e del Presidente del

C.d.A., determinazione del compenso degli Amministratori

Tenuto conto dell'accorpamento in precedenza disposto in merito alla discussione sul quarto, quinto, sesto, settimo e ottavo argomento all'ordine del giorno, si procede in questo caso congiuntamente alla loro trattazione, mantenendo peraltro distinte e separate le relative votazioni, come già annunciato. Ricorda che si tratta di argomenti tra loro strettamente connessi ed inerenti le varie deliberazioni da adottare in merito al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e alla determinazione dei compensi spettanti alla generalità dei relativi componenti.

Fa presente, in particolare, che gli argomenti ricompresi tra il quarto e l'ottavo punto all'ordine del giorno riguardano, nell'ordine:

  1. "Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione";

  2. "Determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione";

  3. "Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione";

  4. "Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione";

  5. "Determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione".

Anche in tal caso - per lasciare maggiore spazio sia alla discussione circa le candidature alla carica di Amministratore presentate da parte degli Azionisti prima dell'Assemblea, sia alla presentazione di proposte da parte dei Soci presenti o rappresentati in Assemblea circa la nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione e la determinazione dei compensi spettanti alla generalità degli Amministratori, nonché alla discussione sulle medesime proposte - si asterrà, con l'accordo dei presenti, dal dare lettura delle relazioni illustrative predisposte dal Consiglio di Amministrazione sui vari argomenti sopra indicati, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Prima di aprire la discussione, sottolinea che per gli argomenti di cui ai punti 6, 7 e 8 all'ordine del giorno il Consiglio di Amministrazione in scadenza ha preferito astenersi dal presentare proposte, rimettendo agli Azionisti di formularle.

Nella cartella consegnata sono contenute a questo riguardo apposite "schede per formulazione di proposta", nelle quali gli Azionisti interessati possono indicare proprie eventuali proposte in merito al settimo e/o all'ottavo argomento all'ordine del giorno, concernenti rispettivamente la nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione e la determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

Per quanto riguarda invece il sesto argomento all'ordine del giorno, concernente la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione, ricorda che si procederà mediante voto di lista, sulla base delle candidature presentate dagli Azionisti prima dell'Assemblea.

Per quanto riguarda poi il quarto ed il quinto argomento all'ordine del giorno, concernenti rispettivamente la determinazione del numero dei componenti e della durata in carica del Consiglio di Amministrazione, il Consiglio di Amministrazione in scadenza ha invece provveduto a formulare specifiche proposte.

Coloro che intendono presentare proposte in merito al settimo e/o all'ottavo argomento all'ordine del giorno dovranno quindi consegnare al momento opportuno - che provvederà ad indicare nel prosieguo - le apposite schede, debitamente compilate e sottoscritte, presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala.

Dopo la consegna si procederà immediatamente allo spoglio delle schede ed a rendere note le proposte formulate riguardo al settimo e all'ottavo argomento all'ordine del giorno, dando indicazione anche del numero di azioni di cui sono complessivamente portatori coloro che hanno presentato ciascuna proposta.

Ricorda in proposito che l'Azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze, in sede di deposito presso la sede sociale della propria lista di candidati Amministratori - effettuata in data 10 aprile 2017 - ha preannunciato la propria intenzione di sottoporre alla odierna Assemblea le seguenti proposte per quanto riguarda, rispettivamente, il settimo e l'ottavo argomento all'ordine del giorno:

o di nominare il candidato Maria Patrizia Grieco alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione;

o di confermare i compensi attualmente riconosciuti per gli Amministratori, ossia Euro 90mila lordi annui per il Presidente ed Euro 80mila lordi annui per ciascuno degli altri Consiglieri. Di tali proposte preannunciate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - e che il relativo rappresentante è chiamato a formalizzare nel corso dello svolgimento degli odierni lavori assembleari, mediante la compilazione delle apposite "schede per formulazione di proposta" - la Società ha provveduto a dare tempestiva comunicazione al pubblico.

Segnala per completezza che lo stesso Azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze, sempre in sede di deposito presso la sede sociale della propria lista di candidati Amministratori, ha inoltre comunicato l'intenzione di:

o aderire alla proposta del Consiglio di Amministrazione in scadenza di determinare in 9 il numero dei componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione;

o aderire altresì alla proposta del Consiglio di Amministrazione in scadenza di fissare la durata in carica del nuovo Consiglio di Amministrazione in un periodo di 3 esercizi (2017, 2018 e 2019), con scadenza in occasione dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2019.

Per quanto riguarda, invece, il sesto argomento all'ordine del giorno - concernente la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione - informa che sono state presentate da parte degli Azionisti due liste, mentre il Consiglio di Amministrazione in scadenza ha ritenuto di astenersi dal presentare una propria lista di candidati.

Entrambe le liste presentate da parte degli Azionisti risultano essere state predisposte, depositate e pubblicate nel rispetto delle modalità e dei termini previsti dalle disposizioni di legge e di Statuto.

In particolare, la lista presentata dall'Azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze (possessore di 2miliardi 397milioni 856mila 331 azioni Enel, pari al 23 virgola 585% circa del capitale sociale) - lista che provvederà in fase di votazione ad indicare come lista "numero 1" - è stata depositata presso la sede sociale in data 10 aprile 2017. Enel ha provveduto a mettere tale lista a disposizione del pubblico presso la propria sede, sul proprio sito internet nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket Storage" a decorrere dall'11 aprile 2017, corredata dagli elementi indicati dall'articolo 144-octies del Regolamento Emittenti CONSOB.

Tale lista contiene l'indicazione dei seguenti candidati, elencati mediante numero progressivo:

    1. Maria Patrizia Grieco;
    1. Francesco Starace;
    1. Alfredo Antoniozzi;
    1. Paola Girdinio;
    1. Alberto Bianchi;
    1. Alberto Pera.

La lista in questione è corredata da un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, ed è accompagnata dalla indicazione dell'eventuale idoneità dei medesimi a qualificarsi come indipendenti ai sensi dell'articolo 147-ter, comma 4 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina delle società

quotate. Segnala che i profili professionali dei candidati sono riportati in apposito fascicolo contenuto nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Una seconda lista, presentata da un raggruppamento di società di gestione del risparmio e di altri investitori istituzionali, i cui nominativi sono indicati in apposito fascicolo contenuto nella cartella consegnata all'atto del ricevimento e che risultano in possesso complessivamente di 191milioni 15mila 749 azioni Enel, pari all'1 virgola 879% circa del capitale sociale - lista che provvederà d'ora in poi a designare come lista degli investitori istituzionali e che in fase di votazione indicherà come lista "numero 2" - è stata depositata presso la sede sociale in data 6 aprile 2017. Enel ha provveduto a mettere anche tale lista a disposizione del pubblico presso la propria sede, sul sito proprio internet nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket Storage" a decorrere dall'11 aprile 2017, corredata dagli elementi indicati dall'articolo 144-octies del Regolamento Emittenti CONSOB.

Tale lista contiene l'indicazione dei seguenti candidati, elencati mediante numero progressivo:

  1. Angelo Taraborrelli;

    1. Anna Chiara Svelto;
    1. Cesare Calari.

Segnala che anche la lista in questione è corredata da un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, ed è accompagnata dalla indicazione dell'idoneità dei medesimi a qualificarsi come indipendenti ai sensi dell'articolo 147-ter, comma 4 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina delle società quotate. Segnala che, anche in tal caso, i profili professionali dei candidati sono riportati in apposito fascicolo contenuto nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

In relazione a quanto raccomandato dalla CONSOB con Comunicazione DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, la lista in questione è corredata da una dichiarazione degli investitori istituzionali sopra indicati attestante l'assenza di rapporti di collegamento, anche indiretti, di cui all'articolo 147-ter, comma 3 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e all'articolo 144-quinquies del Regolamento Emittenti CONSOB, nonché di relazioni significative con i soci che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa in Enel S.p.A., ossia con l'Azionista di riferimento Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Segnala che i candidati di entrambe le liste hanno tempestivamente depositato presso la sede sociale apposita dichiarazione, con cui hanno accettato la propria candidatura ed hanno attestato, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente e dallo Statuto sociale per le rispettive cariche.

Invita quindi gli Azionisti che fossero interessati a presentare eventuali proposte riguardo al settimo e/o all'ottavo argomento all'ordine del giorno - concernenti, rispettivamente, la nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione e la determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione - a recarsi ora, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala.

Chiede conferma che nessun altro intenda presentare proposte. Non essendovi altri interessati, dichiara chiusa la presentazione delle proposte e invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a procedere alle operazioni di spoglio.

Riceve dalla segreteria dell'ufficio di presidenza l'elenco delle proposte e dà lettura delle stesse distintamente per il settimo e l'ottavo argomento all'ordine del giorno, dando anche indicazione del numero di azioni di cui sono complessivamente portatori coloro che hanno presentato ciascuna proposta.

Per quanto riguarda l'argomento di cui al punto 7 all'ordine del giorno - concernente la nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione - è stata presentata le seguente proposta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, titolare di 2miliardi 397milioni 856mila 331 azioni, pari al 23 virgola 585% circa del capitale sociale: nominare Presidente Maria Patrizia Grieco.

Per quanto riguarda l'argomento di cui al punto 8 all'ordine del giorno - concernente la determinazione del compenso degli Amministratori - è stata presentata la seguente proposta dal medesimo Ministero dell'Economia e delle Finanze: 90.000,00 euro lordi annui per il Presidente ed euro 80.000,00 lordi annui per ciascuno degli altri Consiglieri.

Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sul quarto e/o sul quinto e/o sul sesto e/o sul settimo e/o sull'ottavo argomento all'ordine del giorno a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala.

Segnala che da questo momento gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sugli argomenti appena indicati.

Invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'elenco delle richieste di intervento e ad aggiornarlo in caso di ulteriori richieste presentate nel corso degli interventi e nel rispetto del limite temporale in precedenza indicato, siano tali richieste relative al quarto, al quinto, al sesto, al settimo ovvero all'ottavo argomento all'ordine del giorno.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita ad intervenire chi ne abbia fatta richiesta.

Seguono gli interventi di Luigi Chiurazzi, Lanfranco Pedersoli, Mario Ricci e le risposte, sintetizzati come segue.

  • Luigi Chiurazzi:

Determinazione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione a nove, sono d'accordo, voterò senz'altro favorevole.

Determinazione della durata in carica al 2017 - 2018 - 2019, sono d'accordo, voterò favorevole.

Nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione, voto di lista. Ci saranno due liste, una lista numero 1, MEF, che ha circa il 23,6%. L'altra è quella dei fondi, il cui peso è del 1,7%-1,8% circa. L'ammontare del capitale sociale per presentare una lista è 0,5%. Su questo punto, punto 6), io voterò favorevole alla lista numero 1.

Settimo punto: Nomina del Presidente. Ma l'ho scritto, ho scritto su internet, ho detto bravi, bravo Presidente, nominate Starace, confermate Starace e il Presidente Grieco, quindi a favore. - Lanfranco Pedersoli:

Il mio intervento riguarda la struttura, dal 2014 è la stessa, una presa di potere direi quasi violenta. La blindatura c'è stata in tutte le aziende similari e le aziende pubbliche. Mi astengo dal dire di chi è, ma è fuori, lo dico praticamente quasi tutti i giorni, quindi la blindatura riguarda i sei del Ministero o della Cassa Depositi e Prestiti, a seconda delle occasioni e poi c'è la solita lista di minoranza; qui abbiamo 1,8 circa meno del 2. Quindi il 74% del capitale non è rappresentato e non conta niente, questo è il punto vero, essenziale.

Allora, che fare su questa blindatura? Voi dovete rispondere al gruppo di potere che vi ha nominato. Meno male che qui certe cose non ve le hanno chieste ancora fuori dai compiti dell'Enel: mi riferisco ad una grande banca che si è trovata a tramutare i crediti in partecipazioni. Allora in questa situazione, al di fuori del rispetto che ho per le persone candidate, quindi non ho nulla di particolare da dire in senso negativo, protesto per questa situazione anomala, hanno una grave responsabilità i fondi, questo 75% che non prende una posizione netta di risposta completa e determinata. - Maria Patrizia Grieco: Signor Pedersoli, vorrei solo ricordarle, ma senza nessun tipo di polemica beninteso, che è rappresentato oggi circa il 58,7% del capitale, che il Ministero possiede circa il 23,6% del capitale e, quindi, non so bene a quale blocco di potere lei si riferisce, è libero comunque di votare sulle due liste presentate. - Mario Ricci: Nel presentare le candidature, i vari Consiglieri di Amministrazione devono sottoscrivere i requisiti professionali visto che devono dichiarare i requisiti di indipendenza ai sensi di legge. Per quanto riguardava il profilo professionale della Dottoressa Grieco io leggo che è Consigliere di Amministrazione di Anima Holding, della Ferrari, di Amplifon, di Università Bocconi, della Fondazione Maxxi e inoltre membro del Consiglio direttivo di Assonime. Ecco, siccome il 28 aprile è stata anche eletta Consigliere di Amministrazione della CIR nella lista di Cofide dell'Ingegner Debenedetti, questo suo nuovo incarico non lo vedo nel suo curriculum. - Maria Patrizia Grieco: È un fatto temporale: non potevo dichiarare di essere stata eletta Consigliere di Amministrazione di CIR prima dello svolgimento della relativa Assemblea. Integreremo naturalmente il mio curriculum con la nomina in CIR. - Mario Ricci: Per cui possiamo dire che attualmente è anche Consigliere di Amministrazione di CIR, quale membro della lista dell'Ingegner Debenedetti, di Cofide. **** Chiede conferma che nessun altro intenda intervenire. Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e passa alle votazioni. Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione sul quarto argomento il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione. "L'Assemblea dell'Enel S.p.A.: o esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione; o tenuto conto di quanto disposto dall'articolo 14.1 dello Statuto sociale riguardo alla dimensione del Consiglio di Amministrazione; o considerato quanto raccomandato dal Consiglio di Amministrazione in scadenza, riguardo al presente punto all'ordine

del giorno, negli appositi orientamenti indirizzati agli Azionisti sulla dimensione e sulla composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione, di cui all'articolo 1.C.1, lett. h), del Codice di Autodisciplina delle società quotate; delibera

di determinare in 9 il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione."

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al

quarto argomento all'ordine del giorno.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le modalità in precedenza illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul quarto argomento all'ordine del giorno. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

  • votanti n. 2.743 azionisti, per n. 5.976.113.829 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,781371% del capitale sociale;

  • favorevoli n. 5.938.868.383 azioni pari al 99,376761% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • contrari n. 2.814.170 azioni pari al 0,047090% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • astenuti n. 9.197.276 azioni pari al 0,153901% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • non votanti n. 25.234.000 azioni pari al 0,422248% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata.

Dà atto che è terminata la trattazione del quarto argomento all'ordine del giorno.

Passa quindi alla

votazione

sul

quinto argomento all'ordine del giorno.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione. "L'Assemblea dell'Enel S.p.A.:

o esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione;

o tenuto conto di quanto disposto dall'articolo 14.2 dello Statuto sociale riguardo alla durata in carica del Consiglio di Amministrazione;

delibera

di determinare la durata in carica del Consiglio di Amministrazione in un periodo di 3 esercizi (2017, 2018 e 2019), con scadenza in occasione dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2019".

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto.

Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al quinto argomento all'ordine del giorno.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul quinto argomento all'ordine del giorno. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

  • votanti n. 2.743 azionisti, per n. 5.976.113.829 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,781371% del capitale sociale;

  • favorevoli n. 5.901.123.077 azioni pari al 98,745159% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • contrari n. 40.580.476 azioni pari al 0,679045% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • astenuti n. 9.176.276 azioni pari al 0,153549% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • non votanti n. 25.234.000 azioni pari al 0,422248% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata.

Dà atto che è terminata la trattazione del quinto argomento all'ordine del giorno.

Con riguardo al

sesto argomento all'ordine del giorno

passa ora a mettere in votazione le due liste di candidati alla carica di componente del Consiglio di Amministrazione presentate dagli Azionisti, ricordando che, a termini di Statuto, ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.

Come preannunciato in apertura dei lavori assembleari, gli Azionisti sono invitati a manifestare la propria preferenza per una delle due liste di candidati digitando sul "radiovoter" il tasto "1" in caso di preferenza accordata alla lista presentata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, ovvero il tasto "2" in caso di preferenza accordata alla lista presentata dagli investitori istituzionali. Limitatamente alla presente votazione non dovrà pertanto essere utilizzato il tasto verde; resta invece fermo l'utilizzo del tasto rosso ovvero del tasto giallo per esprimere, rispettivamente, voto contrario o astensione rispetto ad ambedue le liste presentate.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito alle liste presentate, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le modalità appena indicate.

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto.

Dichiara quindi aperta la procedura di votazione per la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

Invita quindi ad utilizzare il "radiovoter" per esprimere, secondo le modalità sopra descritte, il voto.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione per la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

  • votanti n. 2.743 azionisti, per n. 5.976.113.829 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,781371% del capitale sociale;

  • favorevoli alla lista n. 1 n. 2.986.841.572 azioni pari al

49,979663% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - favorevoli alla lista n. 2 n. 2.954.009.371 azioni pari al 49,430273% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 34.975.991 azioni pari al 0,585263% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 286.895 azioni pari al 0,004801% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 0. All'esito delle votazioni espresse dall'Assemblea sulle liste presentate, invita l'ufficio di presidenza a procedere allo scrutinio per l'individuazione dei componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione. Dà lettura dello scrutinio effettuato dall'ufficio di presidenza, poi allegato al verbale. A conclusione delle operazioni di voto e tenuto conto di quanto in precedenza deliberato circa il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, dichiara pertanto nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Società nelle persone dei Signori, in ordine alfabetico: o Alfredo Antoniozzi (nato a Cosenza il 18 marzo 1956); o Alberto Bianchi (nato a Pistoia il 16 maggio 1954); o Cesare Calari (nato a Bologna il 10 maggio 1954); o Paola Girdinio (nata a Genova l'11 aprile 1956); o Maria Patrizia Grieco (nata a Milano il 1° febbraio 1952); o Alberto Pera (nato ad Albisola Superiore - Savona - il 4 novembre 1949); o Francesco Starace (nato a Roma il 22 settembre 1955); o Anna Chiara Svelto (nata a Milano il 29 ottobre 1968); o Angelo Taraborrelli (nato a Guardiagrele - Chieti - il 25 maggio 1948). Secondo quanto in precedenza deliberato circa la durata in carica del Consiglio di Amministrazione, i Consiglieri sopra indicati rimarranno in carica per gli esercizi 2017, 2018 e 2019 e scadranno pertanto in occasione dell'approvazione del bilancio dell'esercizio 2019. Nel dichiarare la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione, rivolge un cordiale ed affettuoso saluto al collega Alessandro Banchi, che lascia l'incarico dopo 6 anni di mandato nel corso dei quali ha fornito un contributo qualificato ed apprezzato ai lavori del Consiglio e dei Comitati e che vivamente ringrazia per l'attività svolta nell'interesse della Società. Dà atto che è terminata la trattazione del sesto argomento all'ordine del giorno. Passando alla

votazione

sul

settimo argomento all'ordine del giorno

ed avvalendosi dei poteri conferiti dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, in assenza di proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione mette in votazione la proposta di deliberazione presentata dall'Azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze, sottoponendo pertanto alla approvazione il seguente ordine del giorno:

"L'Assemblea dell'Enel S.p.A.:

o esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione;

o tenuto conto di quanto disposto dall'articolo 15.1 dello Statuto sociale;

delibera

di nominare Maria Patrizia Grieco alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione."

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto.

Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al settimo argomento all'ordine del giorno.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul settimo argomento all'ordine del giorno.

Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

  • votanti n. 2.743 azionisti, per n. 5.976.113.829 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,781371% del capitale sociale;

  • favorevoli n. 5.669.192.746 azioni pari al 94,864203% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • contrari n. 245.179.705 azioni pari al 4,102661% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • astenuti n. 15.732.471 azioni pari al 0,263256% del capitale

sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 46.008.907 azioni pari al 0,769880% del capitale sociale rappresentato in Assemblea. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione del settimo argomento all'ordine del giorno. Passando alla

votazione

sull'

ottavo argomento all'ordine del giorno

ed avvalendosi nuovamente dei poteri conferiti dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, in assenza di proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione mette in votazione la proposta di deliberazione presentata dall'Azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze, sottoponendo pertanto alla approvazione il seguente ordine del giorno:

"L'Assemblea dell'Enel S.p.A.:

o esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione;

o tenuto conto di quanto disposto dall'articolo 23.1 dello Statuto sociale;

delibera

di confermare i compensi attualmente riconosciuti per gli Amministratori, ossia Euro 90mila lordi annui per il Presidente ed Euro 80mila lordi annui per ciascuno degli altri Consiglieri". Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto.

Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito all'ottavo argomento all'ordine del giorno.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità più volte in precedenza illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sull'ottavo argomento all'ordine del giorno.

Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito

delle votazioni. Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza: - votanti n. 2.743 azionisti, per n. 5.976.113.829 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,781371% del capitale sociale; - favorevoli n. 5.918.289.850 azioni pari al 99,032415% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 20.066.138 azioni pari al 0,335772% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 5.967.276 azioni pari al 0,099852% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 31.790.565 azioni pari al 0,531960% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata.

Dà atto che è terminata la trattazione dell'ottavo argomento all'ordine del giorno.

Nono e decimo argomento all'ordine del giorno

Piano LTI 2017 e relazione sulla remunerazione

Tenuto conto dell'accorpamento in precedenza disposto in merito alla discussione sul nono e decimo argomento all'ordine del giorno, si procede nuovamente in questo caso alla loro trattazione congiunta, mantenendo peraltro distinte e separate le rispettive votazioni, come già annunciato.

Ricorda che si tratta di argomenti tra loro strettamente connessi ed inerenti, in sequenza:

  1. "Piano 2017 di incentivazione di lungo termine destinato al management dell'Enel S.p.A. e/o di società da questa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile";

  2. "Relazione sulla remunerazione".

Ancora una volta, data la lunghezza del testo e per lasciare maggiore spazio alla discussione, si asterrà, con l'accordo dei presenti, dal dare lettura delle relazioni illustrative predisposte dal Consiglio di Amministrazione sugli argomenti sopra indicati, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sul nono e/o sul decimo argomento all'ordine del giorno - concernenti dunque, rispettivamente, il Piano 2017 di incentivazione a lungo termine destinato al management dell'Enel S.p.A. e delle altre società del Gruppo, nonché la relazione sulla remunerazione - a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala.

Segnala che da questo momento gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sugli argomenti appena indicati.

Invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'elenco delle richieste di intervento e ad aggiornarlo in caso di ulteriori richieste presentate nel corso degli interventi e nel rispetto del limite temporale in precedenza indicato, siano tali richieste relative tanto al nono quanto al decimo argomento all'ordine del giorno.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita ad intervenire chi ne abbia fatta richiesta.

Seguono gli interventi di Luigi Chiurazzi e Salvatore Leonetti che sono sintetizzati come segue.

  • Luigi Chiurazzi:

Anche in Enel oggi 4 maggio 2017 votiamo a favore, abbiamo votato a favore del bilancio 2016 e della distribuzione dell'utile. Abbiamo votato contro i soli punti all'Ordine del Giorno riguardanti l'infernale, nebulosa, inutile, speciosa procedura da abolire completamente sull'algoritmo della remunerazione. Naturalmente mi sto rivolgendo anche ai giornalisti che saranno da qualche parte, in maniera che domani magari lo potranno riportare e farlo sapere un po' ai cittadini italiani e ai risparmiatori, l'algoritmo della remunerazione, mettendo in rilevante evidenza il problema delle "stock option" e "stock grant" opportunamente mascherate, non qui ma in generale, mascherate in pseudo piani di fidelizzazione, incentivazione con il nome "long term incentive plan" per il personale al servizio delle politiche in materia di remunerazione suddivisa, naturalmente, in quota fissa e quota variabile, in varie proporzioni con conseguenti richieste di aumenti di capitale e relativi acquisti di azioni proprie a danno dei piccoli azionisti e dei risparmiatori. Questo vale sia per il punto 9) che per il punto 10). Il punto 10) praticamente è un'altra presa in giro perché dice noi voteremo sulla prima parte; il mio voto è contrario sia sul punto 9) che sul punto 10).

  • Salvatore Leonetti:

In linea generale sono sempre stato contrario ai "bonus" e ho fatto degli interventi epici alcuni anni fa su alcune società.

Ora, qui c'è l'elemento positivo che più o meno i compensi di base non sono alti rispetto ad altre società, e questo io debbo notarlo, però io vorrei osservare qualche cosa a proposito di quanto detto a pagina 59 specialmente circa l'indice Euro Stoxx Utilities.

Primo, nell'indice non dovrebbero essere inseriti Enel, Endesa e, se è controllata, anche Enagas, perché praticamente sono titoli

vostri, società vostre e potete gestirli come volete, quindi a rigore non dovrebbero essere inclusi nell'indice.

Poi farei un'altra proposta. Dato che ci possono essere delle variazioni in alto o in basso molto elevate, allora direi di escludere dall'elenco la prima società che ha gli indici più alti e quella che ha gli indici più bassi, così praticamente la situazione si equilibra un po' meglio.

Chiede conferma che nessun altro intenda intervenire.

Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e procede a fornire le risposte ai quesiti presentati.

****

Seguono le risposte, le repliche e le risposte alle repliche che sono sintetizzate come segue.

  • Alessandro Banchi (Presidente del Comitato Nomine e Remunerazioni):

Nella relazione sulla remunerazione non si parla affatto di "stock option", se ne accenna solo come ipotesi per il triennio futuro. Si è mantenuta una struttura complessiva del sistema di remunerazione analoga a quella dei due anni precedenti, con qualche piccola modifica di aggiustamento; l'incentivo di lungo termine e quello di breve termine c'erano anche in passato, in quanto necessari in un'azienda ben governata; abbiamo cercato di fare le cose con criterio, legando tali incentivi a quelli che sono gli obiettivi strategici dell'Azienda, sia di lungo che di medio periodo, quindi in modo estremamente coerente. Siamo quindi in un processo di continuità rispetto allo scorso anno ed a quello ancora precedente.

Per quanto riguarda poi le osservazioni concernenti l'indice Euro Stoxx Utilities, ricordo, come anche scritto nella relazione sulla remunerazione, che due anni or sono si fece ricorso quale termine di paragone ad un "panel" specifico di aziende, che però era composto da un ridotto numero di emittenti. Poi, nel tempo, alcune di queste società sono andate incontro a significativi processi di riorganizzazione, così che diveniva estremamente difficile mantenere un confronto con Enel che avesse senso.

Si è pertanto deciso fin dallo scorso anno di adottare un indice riconosciuto a livello europeo quale lo Euro Stoxx Utilities, che rappresenta un dato obiettivo che nessuno può manipolare, tale da garantire la trasparenza più assoluta.

Il fatto che Enel sia ricompresa in tale indice al pari di Endesa è inevitabile, derivando dalla circostanza dell'operare nel "business" e nell'area geografica presi in considerazione dall'indice stesso. Tenuto conto proprio dell'inclusione sia di Enel che di Endesa nell'indice Euro Stoxx Utilities, già lo scorso

anno abbiamo ritenuto opportuno restringere tanto la soglia di accesso al premio che quella di "over-performance" del piano di incentivazione di lungo termine, proprio per tener conto di quello che lei diceva.

Per il resto, ripeto, non vi sono novità di rilievo da segnalare nella politica per la remunerazione del 2017 rispetto a quella dell'anno scorso.

  • Salvatore Leonetti:

Noi stiamo approvando un bilancio di quest'anno; negli anni precedenti io non ci sono stato, non so come è stato approvato, come non è stato approvato e quindi non potrei tener conto di quello che è successo negli anni precedenti.

Vorrei poi osservare che, se l'indice di riferimento è l'Enel, Enel a seconda di come si situa rispetto agli altri deve essere posto fuori dall'indice, perché è la pietra di paragone. Così pure tutti gli altri soggetti che ne fanno parte.

Quindi è una cosa normale che l'Enel e tutte le altre società controllate dall'Enel non devono essere considerate.

Circa l'altra mia proposta di eliminare i massimi e i minimi, anche questa serve ad eliminare la possibilità che ci siano dei movimenti rilevanti.

  • Alessandro Banchi:

Capisco il suo punto di vista, però voglio dire l'indice, o lo si accetta integralmente, o altrimenti rischia di andare soggetto a manipolazioni di varia natura. In un'ottica di trasparenza verso i mercati, che è quella che noi perseguiamo sempre, l'indice è il più trasparente dei parametri. Se cominciamo a togliere o aggiungere diventa un'altra cosa, non più trasparente.

****

Il Presidente dichiara quindi chiusa la discussione tanto sul nono quanto sul decimo argomento all'ordine del giorno e passa alle votazioni.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto, sul nono argomento, alla approvazione il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione.

"L'Assemblea dell'Enel S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione e il documento informativo sul Piano LTI 2017 predisposto ai sensi dell'articolo 84-bis, comma 1, del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999,

delibera

  1. di approvare il Piano di Incentivazione di lungo termine per il 2017 destinato al management di Enel S.p.A. e/o di società da

questa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, le cui caratteristiche sono descritte nel documento informativo predisposto ai sensi dell'articolo 84-bis, comma 1, del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 e messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata alla presente Assemblea e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket Storage" ();

  1. di attribuire al Consiglio di Amministrazione, con facoltà di subdelega, tutti i poteri occorrenti alla concreta attuazione del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2017, da esercitare nel rispetto di quanto indicato nel relativo documento informativo. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione potrà provvedere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla individuazione dei destinatari di tale Piano nonché all'approvazione del regolamento di attuazione del Piano stesso." Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto.

Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al

nono argomento all'ordine del giorno.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza più volte illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul nono argomento all'ordine del giorno. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

  • votanti n. 2.740 azionisti, per n. 5.923.593.242 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,264775% del capitale sociale;

  • favorevoli n. 5.681.699.412 azioni pari al 95,916434% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • contrari n. 174.481.811 azioni pari al 2,945540% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

  • astenuti n. 35.621.454 azioni pari al 0,601349% del capitale

sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 31.790.565 azioni pari al 0,536677% del capitale sociale rappresentato in Assemblea. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione del nono argomento all'ordine del giorno. Passa quindi alla

votazione

sul

decimo argomento all'ordine del giorno.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione. "L'Assemblea dell'Enel S.p.A.,

  • esaminata la relazione sulla remunerazione predisposta dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'articolo 123-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'articolo 84-quater del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999;

  • esaminata e discussa in particolare la prima sezione della suddetta relazione, contenente l'illustrazione della politica per la remunerazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche adottata dalla Società per l'esercizio 2017, nonché delle procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica medesima;

  • considerato che la suddetta politica per la remunerazione è stata predisposta in coerenza con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, al quale la Società aderisce;

  • considerato che, ai sensi dell'articolo 123-ter, comma 6, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, la presente Assemblea è chiamata a esprimere un voto non vincolante sulla prima sezione della relazione sulla remunerazione;

delibera

di esprimere voto in senso favorevole sulla prima sezione della relazione sulla remunerazione redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'articolo 84-quater del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, contenente l'illustrazione della politica per la remunerazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche adottata dalla Società

per l'esercizio 2017, nonché delle procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica medesima." Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al decimo argomento all'ordine del giorno. I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito". Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter" , secondo le consuete modalità in precedenza più volte illustrate. Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter". Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul decimo argomento all'ordine del giorno. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni. Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza: - votanti n. 2.740 azionisti, per n. 5.923.593.242 azioni tutte ammesse al voto, pari al 58,264775% del capitale sociale; - favorevoli n. 5.723.237.499 azioni pari al 96,617665% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 159.367.902 azioni pari al 2,690392% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 9.182.276 azioni pari al 0,155012% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 31.805.565 azioni pari al 0,536930% del capitale sociale rappresentato in Assemblea. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione di tutti gli argomenti all'ordine del giorno. ************ Quindi, conclusa la trattazione degli argomenti all'ordine del giorno, procede alla chiusura dell'Assemblea.

Prima di concludere, rivolge un vivo ringraziamento al Notaio, ai componenti l'ufficio di presidenza, agli scrutatori ed a tutti coloro che hanno collaborato per l'organizzazione e lo svolgimento di questa Assemblea.

Rivolge anche a tutti i presenti un sentito ringraziamento per aver

partecipato ai lavori assembleari e dichiara chiusa l'Assemblea alle ore 20,45. ************ Elenco documenti allegati Il Presidente mi consegna, chiedendo che ne venga fatta allegazione al verbale e dispensandomi dalla lettura di quanto come appresso allegato: a) saluto del Presidente agli azionisti; b) saluto dell'Amministratore Delegato agli azionisti; c) presenze alla costituzione dell'Assemblea; d) esito prima votazione (bilancio); e) esito seconda votazione (destinazione utile e distribuzione riserve); f) esito terza votazione (azioni proprie); g) esito quarta votazione (determinazione componenti CdA); h) esito quinta votazione (durata in carica CdA); i) esito sesta votazione (nomina componenti CdA); l) esito settima votazione (nomina Presidente CdA); m) esito ottava votazione (compensi CdA); n) esito nona votazione (piano di incentivazione 2017); o) esito decima votazione (relazione sulla remunerazione); p) elenco dettagliato dei voti espressi su ciascun argomento all'ordine del giorno (che comprende anche l'indicazione dei voti esclusi dal "quorum" deliberativo) con elenco dei partecipanti e dei deleganti e giornale presenze in Assemblea; q) relazione finanziaria annuale 2016 (comprende tra l'altro: relazione sulla gestione; bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 con rispettiva relazione del Collegio Sindacale e relazione della Società di revisione; bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 con rispettiva relazione della Società di revisione); r) relazioni del Consiglio di Amministrazione sui singoli punti all'ordine del giorno (diversi dal decimo punto); s) relazione sulla remunerazione e documento informativo relativo al piano di incentivazione di lungo termine 2017; t) elenco partecipazioni BlackRock; u) risposte alle domande pre-assembleari formulate da alcuni azionisti; v) scrutinio effettuato dall'ufficio di presidenza per l'individuazione dei componenti il nuovo CdA; z) fascicolo contenente i profili professionali dei candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione inseriti nelle liste presentate da parte degli azionisti, unitamente ai nominativi dei medesimi azionisti. Di che ho redatto il presente verbale, dattiloscritto da persona

di mia fiducia e completato di mio pugno in calce all'ultima pagina del precedente mio Rep. 54.288 del quattro maggio duemiladiciassette e quindi, di seguito, su altre centotrentacinque pagine e fin qui della centotrentaseiesima di trentaquattro fogli.

Di tale verbale prima della sottoscrizione ho dato lettura al comparente che lo approva e con me Notaio lo sottoscrive il giorno diciotto maggio duemiladiciassette alle ore 10,30.

F.ti: Maria Patrizia GRIECO - Dott. Nicola ATLANTE, Notaio. Segue copia degli allegati A - B - C - D - E - F - G - H - I - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V e Z firmati a norma di legge.

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