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Poste Italiane

Interim / Quarterly Report Sep 28, 2017

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Interim / Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2017

INDICE

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E GESTIONALI DEL GRUPPO 3
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2017 5
1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO 7
2. ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO 8
3. INDICATORI DI PERFORMANCE 12
4. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO 14
5. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 34
6. RISORSE UMANE 39
7. GESTIONE DEI RISCHI 43
8. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2017 45
9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 46
10. PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 48
11. ALTRE INFORMAZIONI 53
APPENDICE - DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE
ITALIANE 55
BILANCIO SEMESTRALE CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2017 59
1. PREMESSA 61
2. CRITERI GENERALI DI REDAZIONE 61
3. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 30 GIUGNO 2017 73
4. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 140
5. PROCEDIMENTI IN CORSO E RAPPORTI CON LE AUTORITA' 148
6. ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI
REVISIONE 154

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E GESTIONALI DEL GRUPPO

1° se
me
stre
Dati economici 2017 2016
(dati in milioni di euro)
Ricavi totali 18.029 17.682
di cui:
Servizi Postali e Commerciali 1.812 1.884
Servizi Finanziari 2.840 2.830
Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 13.274 12.854
Altri Servizi 103 114
EBITDA 1.128 1.142
Risultato Operativo e di intermediazione 847 843
Utile del periodo 510 565
ROE lordo 10,0% 9,4%
Dati Patrimoniali e Finanziari 30 giugno 2017 31 dicembre 2016
(dati in milioni di euro)
Capitale immobilizzato 3.048 2.867
Capitale d'esercizio 1.934 1.183
Capitale investito netto 3.024 1.909
Patrimonio netto 7.307 8.134
Posizione finanziaria netta 4.283 6.225
Posizione finanziaria netta industriale
(al lordo dei rapporti intersettoriali) 54 893
1° se
me
stre
Investimenti industriali del Gruppo 2017 2016
(dati in milioni di euro)
Investimenti industriali del Gruppo 182 151
1° se
me
stre
Numero medio dipendenti 2017 2016
Totale organico stabile e flessibile espresso in full time equivalent 137.970 142.014
Altri dati della gestione 30 giugno 2017 31 dicembre 2016
Numero di Conti Correnti (in migliaia) 1 6.321 6.377
Masse gestite/amministrate (dati in miliardi di euro) 2 500 493
Numero Uffici Postali 12.822 12.845
1° se
me
stre
2017 2016
Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 1.627 1.799
Servizi di Corriere Espresso, Logistica e Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) 55 46
Conti Correnti (Giacenza media del periodo in milioni di euro) 3 54.613 48.101
Gruppo Poste Vita (premi netti in milioni di euro) 11.098 10.551
SIM PosteMobile (consistenza media in migliaia) 3.652 3.619

3 Gli importi comprendono sia la raccolta effettuata presso clientela privata (compresi gli impieghi di liquidità delle società del Gruppo e i debiti Correnti.

verso istituzioni finanziarie per operazioni di Pronti contro termine), sia la raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2017

1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1) In carica dal 27 aprile 2017
Presidente Maria Bianca Farina
Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Del Fante
Consiglieri Giovanni Azzone
Carlo Cerami
Antonella Guglielmetti
Francesca Isgrò
Mimi Kung
Roberto Rao
Roberto Rossi
Consiglio di Amministrazione In carica fino al 27 aprile 2017
Presidente Luisa Todini
Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Caio
Consiglieri Giovanni Azzone
Elisabetta Fabri
Mimi Kung
Umberto Carlo Maria Nicodano
Chiara Palmieri
Filippo Passerini
Roberto Rao
Collegio Sindacale (2)
Presidente Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Alessia Bastiani
Maurizio Bastoni
Sindaci supplenti Marina Colletta
Antonio Santi
Ermanno Sgaravato
Organismo di Vigilanza (3)
Presidente
Componenti
Nadia Fontana
Paolo Casati (4)
Giulia Bongiorno (5)
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Francesco Petronio
Società di revisione

PricewaterhouseCoopersSpA

In carica dal 28 aprile 2017

Comitato Comitato Comitato Comitato
Controllo e Rischi (6) Remunerazioni (6) Nomine (6) Parti Correlate e Soggetti Collegati (7)
Antonella Guglielmetti (presidente)
Giovanni Azzone
Francesca Isgrò
Roberto Rossi
Carlo Cerami (presidente)
Giovanni Azzone
Roberto Rossi
Roberto Rao (presidente)
Antonella Guglielmetti
Mimi Kung
Francesca Isgrò (presidente)
Carlo Cerami
Mimi Kung
Roberto Rao
In carica fino al 27 aprile 2017
Comitato
Controllo e Rischi
Comitato
Remunerazioni
Comitato
Nomine
Comitato
Parti Correlate e Soggetti Collegati
Umberto Carlo Maria Nicodano (presidente)
Chiara Palmieri
Filippo Passerini
Roberto Rao
Filippo Passerini (presidente)
Elisabetta Fabri
Mimi Kung
Roberto Rao (presidente)
Giovanni Azzone
Chiara Palmieri
Giovanni Azzone (presidente)
Mimi Kung
Roberto Rao
(1) Il Consiglio di Amministrazione
è
stato
nominato
dell'Assemblea, del bilancio
d'esercizio al
Fante.
dall'Assemblea
ordinaria del
27 aprile 2017
31 dicembre 2019. Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del28 aprile 2017
per la durata di tre
esercizi
e
rimarrà in carica
fino
all'approvazione, da parte
ha nominato
Amministratore
Delegato
Matteo
Del

(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018. Il 30 gennaio 2017 il Sindaco supplente Andrea Bonechi ha rassegnato, con efficacia immediata, le proprie dimissioni dall'incarico, pertanto l'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 ha nominato sindaco supplente Antonio Santi. (3) Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 17 maggio 2016 ha deliberato di attribuire a due organismi separati le funzioni di organo di controllo (proprie del Collegio Sindacale) e quelle di Organismo di Vigilanza. Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ha nominato, con decorrenza 24 maggio 2016, il nuovo Organismo di

Vigilanza composto da tre membri. La durata in carica dell'Organismo di Vigilanza è di tre anni.

(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.

(5) Componente nominato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 22 giugno 2017 in sostituzione di Gennaro Terracciano dimessosi il 17 marzo 2017.

(6) Comitato costituito dal Consiglio di Amministrazione in data 10 settembre 2015. I componenti in carica sono stati nominati dal Consiglio di Amministrazione il 28 aprile 2017.

(7) Comitato costituito dal Consiglio di Amministrazione in data 15 settembre 2016 con decorrenza 1 ottobre 2016. I componenti in carica sono stati nominati dal Consiglio di Amministrazione il 28 aprile 2017.

2. ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO

In data 8 febbraio 2017 è stato perfezionato l'accordo di trasferimento da Poste Italiane all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA (Invitalia), dell'intero pacchetto azionario di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale per un valore complessivo di 390 milioni di euro1 . L'operazione è stata autorizzata, nel corso del mese di giugno 2017, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Banca Centrale Europea e, in data 19 luglio 2017, dalla Banca d'Italia che ne ha definito i profili di vigilanza approvando altresì taluni termini della transazione, all'esecuzione dei quali l'operazione potrà essere perfezionata. In conformità a quanto previsto dal contratto di compravendita azionaria, le parti si adopereranno per completare le attività e gli adempimenti propedeutici al perfezionamento dell'operazione, facendo ogni ragionevole sforzo per addivenire al closing della stessa nel più breve tempo possibile. Al riguardo, in data 26 luglio 2017, l'Assemblea Straordinaria della Banca ha deliberato, subordinatamente al rilascio del provvedimento autorizzativo da parte dell'Autorità di Vigilanza ex art. 56 del Testo Unico Bancario, una riduzione del capitale sociale di 160 milioni di euro, la cui distribuzione, prevista dopo il perfezionamento dell'operazione, sarà rimessa a Poste Italiane quale parte del prezzo di vendita.

L'operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste e Invitalia sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e, ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno

In data 15 febbraio 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust e dell'autorizzazione all'operazione da parte di Banca d'Italia, nonché del verificarsi delle altre condizioni sospensive previste da contratto preliminare del 16 settembre 2016, Poste Italiane ha acquistato – per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro – una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl, società che detiene il 49,5% della SIA SpA (SIA), posseduta al 100% da FSI Investimenti, a sua volta controllata da CDP Equity SpA che detiene una partecipazione pari al 77,1% del suo capitale sociale. A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione pari al 14,85% del capitale della SIA. Il prezzo della transazione è stato corrisposto per l'80% al perfezionamento dell'acquisto. Contestualmente al perfezionamento della transazione, ha altresì acquistato efficacia il patto parasociale tra Poste Italiane e Cdp Equity che disciplina la governance e gli assetti proprietari di FSIA e di SIA sulla quale le parti eserciteranno controllo congiunto.

1 Nel corso del semestre il prezzo di vendita ha subito un aggiustamento di circa 2 milioni di euro corrispondente al costo di dismissione della rete agenti della banca, a carico di Poste Italiane SpA.

L'operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste Italiane e FSI Investimenti sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e, ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno.

In data 1° aprile 2017 ha avuto efficacia giuridica, contabile e fiscale la scissione parziale dalla società Postecom SpA in favore di Postel SpA del ramo d'azienda relativo alle attività connesse alla partecipazione di Postecom in PatentiViaPoste ScpA e nel Consorzio Poste Motori, nonché la fusione per incorporazione di ciò che residua della Società in Poste Italiane.

Per quanto concerne le altre società del Gruppo si segnala che:

  • la controllata SDA Express Courier SpA chiude il semestre con un risultato negativo netto di 7,7 milioni di euro (13,9 milioni di euro di risultato negativo netto nel primo semestre 2016), facendo ricadere la Società nella fattispecie di cui all'art. 2446 c.c. (Riduzione del capitale per perdite in misura superiore al terzo dello stesso)2 ;
  • la controllata Mistral Srl ha conseguito un risultato negativo netto di 4,4 milioni di euro (2,7 milioni di euro di risultato negativo netto nel primo semestre del 2016) ed essendo, già al 31 marzo 2017, ricaduta nella fattispecie di cui all'art. 2482 ter c.c. (Riduzione del capitale al di sotto del minimo legale), ha convocato un'Assemblea straordinaria che, in data 28 giugno 2017, ha deliberato una ricapitalizzazione di 4 milioni di euro.

CANALI COMMERCIALI E STRATEGIA MULTICANALE

Sono proseguiti nel semestre gli interventi organizzativi volti a ottimizzare il presidio commerciale dei segmenti retail3 . E' stato quindi implementato, su ulteriori 1.595 Uffici Postali con sala consulenza il "Nuovo Modello di Servizio Retail", per un totale di 3.904 Uffici (2.309 Uffici al 31 dicembre 2016). Ulteriori Uffici sono stati abilitati alla piattaforma "Consulenza Guidata" che, oltre a supportare l'operatore di sportello negli adempimenti normativi in materia di prodotti/servizi di investimento, rappresenta una guida finalizzata a individuare la migliore soluzione di investimento per i clienti. Al 30 giugno 2017 sono 3.926 gli Uffici Postali abilitati (105 al 31 dicembre 2016).

E' stata altresì potenziata la rete degli Specialisti Commerciali Promotori Finanziari4 (per un totale di 395 risorse a fronte di 374 al 31 dicembre 2016) che continuano a svolgere la propria operatività nei confronti dei clienti retail esclusivamente presso l'Ufficio Postale. Infatti, a partire dal mese di giugno 2017, Poste Italiane ha sospeso l'attività di offerta "fuori sede" destinata appunto a tale tipo di clientela.

Ulteriori attività hanno riguardato: l'apertura di 2 nuovi Spazi Filatelia (Roma e Firenze); l'ampliamento della rete degli Uffici multietnici (27 al 30 giugno 2017 rispetto ai 23 attivi al 31 dicembre 2016); l'incremento dei punti di consegna degli invii di corrispondenza inesitata presenti negli Uffici Postali secondo una logica di prossimità al cliente (11.297 punti al 30 giugno 2017 contro 9.956 al 31 dicembre 2016).

Il Contact Center "Poste Risponde" nel primo semestre 2017 ha gestito circa 12,1 milioni di contatti (9,6 milioni di contatti nell'analogo periodo del 2016), di cui l'84% per il mercato captive. Accanto ai consueti servizi di gestione della relazione con i clienti e di assistenza alla rete commerciale, tra le iniziative svolte a supporto dei business del Gruppo è stato completato su tutti i Call Center il roll-out dell'applicativo Nuovo front end assistenza che consente agli operatori di migliorare la gestione del cliente.

2 Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl, almeno sino al 31 dicembre 2017.

3 I canali di vendita e di contatto con la clientela retail e con le Piccole e Medie Imprese (PMI) sono presidiati dalla funzione Mercato Privati che coordina la rete degli Uffici Postali e dei servizi di contact center.

4 Gli Specialisti Commerciali Promotori Finanziari sono abilitati alla promozione e al collocamento di alcuni prodotti/servizi di investimento.

Il canale commerciale web attraverso il sito www.poste.it e gli altri portali dedicati, costituisce il punto di accesso ai servizi on line per 13,7 milioni (12,7 milioni al 31 dicembre 2016) di utenti5 retail e business e si posiziona, sia come canale di vendita diretto (end to end), sia come supporto agli altri canali.

Nel corso del primo semestre del 2017 sono state svolte attività di manutenzione evolutiva dei portali e sono proseguiti, in linea con il percorso di digital transformation, gli interventi volti al miglioramento della proposizione dell'offerta on line del Gruppo. In particolare, le diverse App Poste Italiane sono state oggetto di evoluzione in termini di arricchimento delle funzionalità erogate al cliente finale (per es. possibilità di modificare, entro limiti prefissati, i massimali di prelievo e pagamento delle carte, l'introduzione di una chatbot6 che fornisce una guida rapida per le operazioni da effettuare presso gli Uffici Postali ecc.).

DISTRIBUZIONE UFFICI POSTALI E FILIALI

5 Il dato si riferisce agli utenti registrati e attivi.

6 Chatbot (da chat chiacchierare e bot che è l'abbreviazione della parola robot) è un programma attraverso il quale si "parla" con un robot dotato di intelligenza artificiale, programmato per dare risposte strutturate, sensate e attinenti alle domande che gli vengono poste.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE SPA

(*) La funzione Revisione Interna di BancoPosta riferisce direttamente al Consiglio d'Amministrazione e al Collegio Sindacale

Nel corso del primo semestre del 2017 si è provveduto a ridefinire la struttura organizzativa di Poste Italiane confermando, in una logica di continuità, i principi posti alla base del modello organizzativo già adottato, ovvero:

  • focalizzazione sui core business;
  • rafforzamento del ruolo delle funzioni di supporto come centri di competenza a servizio dei business e di governance dei processi trasversali;
  • semplificazione dei modelli di funzionamento.

In tale contesto, i principali elementi di novità introdotti hanno riguardato:

  • l'istituzione della funzione Corporate Affairs che presidia le attività di comunicazione esterna e interna, relazioni istituzionali, affari legali, societari, regolatori e di rapporti con le Authority nonché quelle relative alla tutela aziendale e al risk management di Gruppo. In tale ambito è inoltre da segnalare che, al fine di garantire il governo unitario delle tematiche legali, sono confluite nella suddetta struttura centrale le funzioni Affari Legali Territoriali, precedentemente operanti nelle Aree Territoriali di Mercato Privati;
  • la costituzione della funzione Immobili e Acquisti nella quale sono anche confluite le attività di acquisto precedentemente attribuite alle funzioni Posta, Comunicazione e Logistica e BancoPosta.

Inoltre, nel mese di luglio, al fine di fronteggiare al meglio la sfida competitiva già in atto nel settore dei pagamenti anche in relazione all'introduzione della nuova direttiva europea Payment Services Directive (PSD2), è stata istituita la funzione Pagamenti, Mobile e Digital con l'obiettivo di creare un polo d'offerta unico per lo sviluppo di soluzioni di pagamenti integrando le competenze distintive del Gruppo.

3. INDICATORI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti dell'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS) e utilizzati per la redazione del Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2017, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite della Capogruppo e delle sue controllate.

In particolare, la riclassificazione del conto economico dei settori finanziario e assicurativo, in aggiunta a quanto previsto dall'informativa per settori operativi presentata in conformità dell'IFRS 8, è elaborata dal management al solo fine di integrare e approfondire l'analisi dell'andamento della gestione dei citati settori specifici di attività del Gruppo.

Inoltre, per effetto delle operazioni di dismissione in corso di realizzazione delle controllate BancoPosta Fondi SpA SGR e di Banca del Mezzogiorno-MCC SpA (argomentate nell'Assetto organizzativo del Gruppo) - in continuità con quanto già effettuato nella redazione della Relazione Finanziaria Annuale 2016 - sono state applicate le disposizioni di cui al principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate". L'adozione dell'IFRS 5 per la rappresentazione delle citate operazioni societarie ha comportato, nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato del Gruppo Poste, l'esposizione degli attivi netti delle due Società come "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione" e "Passività associate ad attività in dismissione" e l'allineamento dei relativi valori, ove inferiori, al presumibile valore di realizzo.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato al lordo degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.

ROE (Return On Equity) lordo – è calcolato come rapporto tra il Risultato prima delle imposte e la media del valore del "Patrimonio netto" all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento. L'andamento di tale indicatore risente, tra l'altro, della variazione delle riserve di fair value delle attività finanziarie classificate come disponibili per la vendita. Al fine di agevolare la comparabilità della redditività del Gruppo, per il calcolo di tale indicatore è stato utilizzato il Risultato prima delle imposte anziché l'utile netto di periodo, tenuto conto della diversa tassazione prevista per i settori operativi del Gruppo.

CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

CAPITALE D'ESERCIZIO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività, e dei Debiti per imposte correnti.

CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato e del Capitale d'esercizio, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza. Per effetto dell'applicazione dell'IFRS 5 sopra descritto, nel Capitale investito netto sono stati isolati gli attivi e passivi delle Società BancoPosta Fondi SGR e BdM-MCC nella voce "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione", ivi comprese le attività e passività finanziarie.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Passività finanziarie, delle Riserve tecniche assicurative, delle Attività finanziarie, delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, della Cassa e Depositi BancoPosta e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo. Per effetto dell'applicazione dell'IFRS 5, la Posizione Finanziaria Netta non tiene conto delle attività e passività finanziarie riferite a BdM-MCC SpA e a BancoPosta Fondi SpA SGR, classificate nella voce "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione"

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE ESMA dei settori operativi Postale e commerciale e Altri servizi- è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n.319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE al lordo dei rapporti intersettoriali: è la somma della Posizione finanziaria netta del settore operativo Postale e commerciale e di quella del settore operativo Altri servizi al lordo dei rapporti con gli altri settori operativi.

4. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

CONTESTO MACROECONOMICO

L'economia mondiale nel corso dei primi sei mesi del 2017 ha evidenziato un consolidamento delle prospettive di crescita, sostenuta anche dalle politiche espansive adottate nelle principali aree; tale progressivo miglioramento favorisce il commercio internazionale che mostra un'accelerazione, beneficiando dell'aumento degli investimenti in molte economie.

Tale contesto, pur favorendo una crescita dei mercati finanziari internazionali, presenta fattori di rischio legati all'incertezza sulle prospettive delle diverse politiche economiche connesse, tra l'altro, alla possibile introduzione di provvedimenti protezionistici negli Stati Uniti, all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e alle persistenti tensioni geopolitiche.

La ripresa internazionale tuttavia non si è ancora riflessa sull'andamento dei prezzi delle materie prime, in particolare del petrolio, le cui quotazioni, nonostante il prolungamento dell'accordo sui tagli alla produzione raggiunto a fine novembre 2016 tra i Paesi dell'Opec e dei suoi alleati, sono in riduzione nel periodo considerato, con un valore medio intorno a quota 50/55 dollari al barile. La rottura delle relazioni con il Qatar da parte di alcuni paesi arabi (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein ed Egitto) non hanno comportato variazioni significative dei prezzi.

Tra i paesi industrializzati, l'economia USA ha evidenziato un rallentamento dell'attività economica, con una crescita del PIL inferiore alle attese, scontando la debolezza delle scorte e dei consumi pubblici. La crescita comunque prosegue grazie agli investimenti, che ne costituiscono il principale motore congiuntamente alla spesa per consumi delle famiglie e alle esportazioni nette favorite da un dollaro debole; la Federal Reserve, nel meeting di giugno, ha operato solo un lieve aumento del costo del denaro confermando le proprie positive stime di crescita per l'anno in corso. La dinamica salariale statunitense rimane contenuta, pur in presenza di una robusta occupazione.

L'economia del Regno Unito nei primi mesi del 2017 ha registrato una crescita, spinta dalle esportazioni che beneficiano del deprezzamento della sterlina. Tale crescita tuttavia è in rallentamento rispetto alle previsioni, mentre aumenta l'inflazione e questo potrebbe comportare riflessi negativi sui consumi delle famiglie. Inoltre, l'esito elettorale del recente voto politico del mese di giugno, che ha registrato risultati piuttosto contrastanti, ha aumentato l'incertezza politica e rischia di compromettere l'azione del Governo nelle trattative per la Brexit.

Il Giappone sta consolidando la propria ripresa e la politica monetaria continuerà a essere espansiva almeno finché non sarà raggiunto il target di inflazione al 2% fissato dalla Bank of Japan.

Tra le economie emergenti, in Cina i prezzi alla produzione sono in diminuzione da alcuni mesi per effetto di un raffreddamento dell'attività economica legato al calo della domanda domestica e a un incremento dei costi di finanziamento. I timori circa il possibile rallentamento della crescita economica e l'aumento del debito pubblico di fatto hanno determinato il taglio del rating da parte di Moody's, il primo da quasi trent'anni.

Più vigorosa è invece la crescita dell'India, stimolata dal costante incremento della domanda interna.

Nell'area Euro prosegue il consolidamento della crescita e la Banca Centrale Europea (BCE), unitamente ad alcuni organismi internazionali, ha rivisto a rialzo le stime di crescita del PIL. L'andamento positivo del mercato del lavoro genera un miglioramento nel clima di fiducia di tutti i settori produttivi e fornisce un ulteriore sostegno ai consumi privati; di contro, l'apprezzamento dell'euro potrebbe comportare una riduzione delle esportazioni nette.

La BCE ha confermato che, nonostante il migliorato quadro economico, manterrà una politica monetaria espansiva, poiché l'inflazione è ancora lontana dai target fissati: il Consiglio direttivo della Banca ha infatti evidenziato che le minori stime di crescita dei prezzi rispetto alle attese sono dovute a fenomeni di mercato come l'andamento dei prezzi dell'energia.

In Italia l'attività economica mantiene un trend positivo e, sulla base delle prospettive annunciate dall'Istat, si prevede per il 2017 un tasso di crescita del PIL lievemente superiore a quello registrato nel 2016. La domanda interna, al netto delle scorte, dovrebbe contribuire positivamente alla crescita, così come i consumi delle famiglie, alimentati dai miglioramenti del mercato del lavoro. L'attività di investimento è attesa consolidarsi sui ritmi di crescita simili al 2016, beneficiando anche degli effetti positivi sul mercato del credito derivanti dal proseguimento della politica monetaria espansiva della BCE. I rischi di deflazione si sono ridimensionati e non emergono pressioni sulla dinamica dei prezzi.

Lo scenario economico italiano dei prossimi mesi è previsto in ulteriore miglioramento, ma sarà tuttavia ancora caratterizzato da un elevato debito pubblico che non permetterà al Governo spese significative per investimenti.

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

La gestione del primo semestre del 2017 ha condotto a conseguire un positivo risultato operativo e di intermediazione che si attesta a 847 milioni di euro e registra una lieve crescita rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (843 milioni di euro realizzati nel primo semestre del 2016), essenzialmente per effetto della positiva contribuzione al risultato da parte del settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito su cui, tra l'altro, ha positivamente inciso l'attività di raccolta di fondi comuni di investimento.

L'utile di periodo ammonta a 510 milioni di euro, segnando una riduzione del 9,7% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (565 milioni di euro di utile prodotto nel periodo di confronto) e risente di maggiori oneri finanziari (il cui saldo passa da 9 milioni di euro di proventi del primo semestre del 2016 a 84 milioni di euro di oneri nel primo semestre del 2017) per effetto della svalutazione, per 82 milioni di euro, delle Contingent Convertible Notes sottoscritte nel dicembre 2014 da Poste Italiane ed emesse da Midco SpA e per i cui dettagli si rimanda all'Andamento patrimoniale e finanziario del Gruppo. Inoltre, il periodo di confronto accoglieva proventi non ricorrenti per 121 milioni di euro, derivanti dalla cessione della partecipazione in Visa Europe Ltd, avvenuta nell'ambito dell'acquisizione della stessa da parte della Visa Inc.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e premi assicurativi 15.335 14.867 468 3,1%
Servizi postali e commerciali 1.786 1.855 (69) -3,7%
Servizi finanziari 2.298 2.315 (17) -0,7%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 11.148 10.583 565 5,3%
Altri servizi 103 114 (11) -9,6%
Proventi diversi da operatività finanziaria e assicurativa 2.665 2.781 (116) -4,2%
Servizi finanziari 540 512 2
8
5,5%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 2.125 2.269 (144) -6,3%
Altri ricavi e proventi 29 34 (5) -14,7%
Servizi postali e commerciali 2
6
2
9
(3) -10,3%
Servizi finanziari 2 3 (1) -33,3%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 1 2 (1) -50,0%
Totale ricavi 18.029 17.682 347 2,0%
Costi per beni e servizi 1.197 1.215 (18) -1,5%
Variazione riserve tecniche assicurative ed oneri relativi a sinistri 12.171 11.944 227 1,9%
Oneri diversi da operatività finanziaria e assicurativa 380 309 71 23,0%
Costo del lavoro 2.934 2.985 (51) -1,7%
Incrementi per lavori interni (13) (8) (5) 62,5%
Altri costi e oneri 232 95 137 144,2%
Totale costi 16.901 16.540 361 2,2%
EBITDA 1.128 1.142 (14) -1,2%
Ammortamenti e svalutazioni 281 299 (18) -6,0%
Risultato operativo e di intermediazione 847 843 4 0,5%
Proventi/(oneri) finanziari (84) 9 (93) n.s.
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 9 6 3 50,0%
Risultato prima delle imposte 772 858 (86) -10,0%
Imposte 262 293 (31) -10,6%
Utile del periodo 510 565 (55) -9,7%

RICAVI PER SETTORI OPERATIVI

RICAVI PER SETTORI OPERATIVI
1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Servizi Postali e Commerciali 1.812 1.884 (72) -3,8%
Servizi Finanziari 2.840 2.830 1
0
0,4%
Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 13.274 12.854 420 3,3%
Altri Servizi 103 114 (11) -9,6%
Ricavi totali 18.029 17.682 347 2,0%

I ricavi totali ammontano a 18,0 miliardi di euro e registrano un progresso del 2% rispetto al primo semestre del 2016 attribuibile prevalentemente, come sopra anticipato, alle positive performance del comparto assicurativo e del risparmio gestito e alla tenuta di quello Finanziario.

Nel dettaglio, i servizi Postali e Commerciali hanno contribuito alla formazione dei ricavi totali per 1.812 milioni di euro evidenziando una contrazione del 3,8% rispetto al primo semestre del 2016 per effetto della riduzione dei volumi nel mercato della corrispondenza tradizionale.

I ricavi totali dei servizi Finanziari passano da 2.830 milioni di euro del primo semestre del 2016 a 2.840 milioni di euro e beneficiano dei maggiori Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, che ammontano a 540 milioni di euro (+5,5% rispetto a 512 milioni di euro conseguiti nel primo semestre del 2016).

Il comparto Assicurativo e del Risparmio gestito ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 13,3 miliardi di euro di (12,9 miliardi di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) e una raccolta premi assicurativi di 11,1 miliardi di euro (10,6 miliardi di euro nel corso dei primi sei mesi del 2016) che, ove si consideri la contrazione del mercato Vita rispetto alle positive dinamiche registrate nel 2016 (i dati di mercato della nuova produzione, disponibili al mese di maggio 2017, mostrano una contrazione del 14,1% a livello nazionale), rileva una buona gestione del periodo.

I ricavi totali degli Altri servizi afferiscono alla gestione della Società PosteMobile e del Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile e si attestano a 103 milioni di euro (114 milioni di euro nell'analogo periodo del 2016), segnando una riduzione per effetto della contrazione dei ricavi da servizi mobili, il cui andamento riflette il forte contesto competitivo.

COSTI E ONERI

I Costi totali, non inclusivi degli Ammortamenti e svalutazioni, ammontano a 16,9 miliardi di euro ed evidenziano un incremento del 2,2% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (in cui si attestavano a 16,5 miliardi di euro), essenzialmente ascrivibile all'aumento della variazione delle Riserve tecniche assicurative che sono strettamente correlate all'andamento della raccolta della controllata Poste Vita; tale voce passa da 11,9 miliardi di euro del primo semestre del 2016 a 12,2 miliardi di euro nel primo semestre del 2017.

Gli oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa passano da 309 milioni di euro del primo semestre del 2016 a 380 milioni di euro e accolgono, tra l'altro, la svalutazione operata da PosteVita sul Fondo Atlante per 93 milioni di euro, che peraltro, essendo riferita agli investimenti a copertura delle gestioni separate, è riflessa nelle passività differite verso gli assicurati. L'effetto della svalutazione effettuata nel semestre sul conto economico del Gruppo ammonta a 12 milioni di euro e si riferisce alla gestione del patrimonio libero della Compagnia (Si rimanda, per ulteriori dettagli ai Servizi assicurativi e risparmio gestito).

Costo del lavoro

Costo del lavoro
1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Stipendi, contributi e oneri diversi (*) 2.944 2.980 (36) -1,2%
Incentivi all'esodo 4 1
1
(7) -63,6%
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze (10) (1) (9) n.s.
Recuperi del personale per vertenze (4) (5) 1 -20,0%
Totale costo del lavoro 2.934 2.985 (51) -1,7%
n.s. non significativo
(*) La voce
include:
salari
e
stipendi;
oneri
sociali;
trattamento di fine
rapporto;
basati su azioni; altri costi (recuperi di costo).
contratti di somministrazione/a progetto;
compensi
e
spese
amministratori;
pagamenti

Il costo del lavoro segna una riduzione dell'1,7%, passando da 2.985 milioni di euro del primo semestre del 2016 a 2.934 milioni di euro nel 2017, in larga parte riconducibile alla diminuzione della sua componente ordinaria connessa a stipendi, contributi e oneri diversi (-36 milioni di euro, corrispondenti a -1,2%), per effetto della riduzione degli organici mediamente impiegati nel periodo (circa 4mila FTE in meno rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente) che ha compensato i maggiori costi derivanti dagli accantonamenti connessi alle attese di rinnovo della componente economica del contratto collettivo di lavoro, nonché dalla crescita del baricentro inquadramentale (legata prevalentemente alla circostanza che la razionalizzazione degli organici è avvenuta in ambito logistico-postale, ovvero su livelli inquadramentali inferiori alla media della popolazione aziendale).

Il costo per incentivi all'esodo sostenuto nel corso del semestre ammonta a 4 milioni di euro (11 milioni di euro nel primo semestre del 2016) e si riferisce al personale dirigente. Per il personale non dirigente si è provveduto a utilizzare parte del fondo di ristrutturazione costituito in chiusura del precedente esercizio per far fronte alle passività che Poste Italiane dovrà sostenere per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2018.

Il costo del lavoro beneficia, infine, di 10 milioni di euro di assorbimenti netti per vertenze quali recuperi di costo afferenti all'aggiornamento di passività stimate e delle relative spese legali.

ANDAMENTO ECONOMICO PER SETTORI OPERATIVI

1° semestre 2017 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 1.812 2.840 13.274 103 - 18.029
Ricavi altri settori 2.453 301 - 12 (2.766) -
Totale ricavi 4.265 3.141 13.274 115 (2.766) 18.029
Costi 4.159 317 12.612 94 - 17.182
Costi altri settori 31 2.434 292 9 (2.766) -
Totale costi 4.190 2.751 12.904 103 (2.766) 17.182
Risultato operativo e di intermediazione 75 390 370 12 - 847

(dati in milioni di euro)

1° semestre 2016 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 1.884 2.830 12.854 114 - 17.682
Ricavi altri settori 2.440 280 - 33 (2.753) -
Totale ricavi 4.324 3.110 12.854 147 (2.753) 17.682
Costi 4.197 203 12.316 123 - 16.839
Costi altri settori 53 2.422 268 10 (2.753) -
Totale costi 4.250 2.625 12.584 133 (2.753) 16.839
Risultato operativo e di intermediazione 74 485 270 14 - 843

SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI

IL MERCATO DEI SERVIZI POSTALI

Nell'ambito dei servizi tradizionali di corrispondenza, anche nel corso del primo semestre 2017 è proseguito il trend di flessione dei volumi, in linea con le tendenze sperimentate dai principali incumbent europei. Tale flessione continua a registrarsi con velocità e intensità diverse tra gli operatori riflettendo fattori quali il diverso grado di penetrazione di internet, l'intensità delle iniziative pubbliche e private in materia di electronic invoicing and billing (e-substitution), il grado di competizione e liberalizzazione del mercato, l'intensità dell'elasticità dei volumi alle manovre tariffarie e le contingenze macroeconomiche.

Il mercato italiano continua a confermare la minore attitudine all'utilizzo di strumenti di comunicazione cartacea. Tale tendenza rimane guidata da alcuni fattori di natura strutturale; pesa in particolare il minore utilizzo del Direct Marketing e della posta non indirizzata come strumenti di comunicazione commerciale, nonché la minore propensione all'utilizzo di strumenti di rendicontazione cartacea da parte di alcune specifiche industry quali il banking e le telecomunicazioni, caratterizzate dall'utilizzo di modelli di consumo prepagato.

Gli interventi dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni effettuati negli ultimi anni sulle modalità di erogazione del Servizio Universale consentono di procedere nell'attuazione del Piano di trasformazione del servizio postale, necessario per poter continuare a servire con efficacia il cittadino nei suoi nuovi bisogni dell'era digitale.

Prosegue invece la crescita del mercato dei servizi di Corriere Espresso e Pacchi trainata principalmente dallo sviluppo dei volumi legati all'eCommerce.

1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi e proventi 1.786 1.855 (69) -3,7%
Altri ricavi e proventi 26 29 (3) -10,3%
Totale Ricavi da terzi 1.812 1.884 (72) -3,8%
Ricavi altri settori 2.453 2.440 13 0,5%
Totale Ricavi 4.265 4.324 (59) -1,4%
Costi per beni e servizi 993 994 (1) -0,1%
Costo del lavoro 2.841 2.893 (52) -1,8%
Ammortamenti e svalutazioni 260 274 (14) -5,1%
Incrementi per lavori interni (13) (8) (5) 62,5%
Altri costi e oneri 78 44 34 77,3%
Costi altri settori 31 53 (22) -41,5%
Totale Costi 4.190 4.250 (60) -1,4%
Risultato operativo (EBIT) 75 74 1 1,4%

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE POSTALE E COMMERCIALE

Il settore dei servizi Postali e Commerciali ha conseguito nel semestre un Risultato operativo di 75 milioni di euro, in linea rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Nel dettaglio, i ricavi totali passano da 4.324 milioni di euro del primo semestre del 2016 a 4.265 milioni di euro (-59 milioni di euro), essenzialmente per effetto della contrazione dei volumi nell'ambito del mercato tradizionale della corrispondenza.

Analogamente i costi totali, che ammontano a 4.190 milioni di euro, sono in diminuzione rispetto al primo semestre del 2016 (-60 milioni di euro), beneficiando della riduzione del costo del lavoro per 52 milioni di euro, riconducibile alle iniziative di efficienza sull'organico e dei costi degli altri settori (-22 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2016); tali riduzioni sono state in parte assorbite dall'incremento di 34 milioni di euro degli Altri costi e oneri rispetto al primo semestre del 2016, il cui saldo beneficiava di rilasci del fondo rischi vertenze con terzi dovuti al venir meno di passività accantonate in precedenti esercizi.

Analisi dei risultati

Corrispondenza di Gruppo

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
1° semestre 1° semestre
2017 2016 Variazioni 2017 2016 Variazioni
Posta Indescritta e Filatelia 734 788 (54) -6,9% 434 503 (69) -13,7%
Posta Descritta 9
6
101 (5) -5,0% 482 485 (3) -0,6%
Direct Marketing e Posta non indirizzata 338 388 (50) -12,9% 7
9
8
6
(7) -8,1%
Servizi Integrati 1
3
1
8
(5) -27,8% 7
7
103 (26) -25,2%
Altro (*) 446 504 (58) -11,5% 120 131 (11) -8,4%
Compensazioni per il Servizio Postale Universale e
Integrazioni tariffarie (**)
150 131 19 14,5%
Totale Corrispondenza di Gruppo 1.627 1.799 (172) -9,6% 1.342 1.439 (97) -6,7%
() Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base.
(
*) Le Compensazioni per il Servizio
Postale
Universale
includono
commercializzati a tariffe scontate per motivi di legge.
anche le compensazioni relative al Pacco ordinario. Le Integrazioni tariffarie sono
relative
a ricavi da mercato

I risultati dei servizi postali di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano un arretramento dei volumi e dei ricavi, rispettivamente del 9,6% (-172 milioni di invii) e del 6,7% (-97 milioni di euro) rispetto al medesimo periodo del 2016, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali anche per effetto della progressiva sostituzione della posta cartacea con quella elettronica (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line ecc.).

Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-54 milioni di invii, corrispondenti a -6,9% rispetto al primo semestre del 2016), ha generato un calo dei ricavi per 69 milioni di euro (-13,7%) come conseguenza appunto dell'esubstitution.

Il settore della Posta Descritta, pur in presenza di una riduzione dei volumi (che passano da 101 milioni di invii del primo semestre del 2016 a 96 milioni di invii nel primo semestre del 2017), registra una sostanziale tenuta dei ricavi, che ammontano a 482 milioni di euro, principalmente per effetto degli adeguamenti tariffari introdotti sui prodotti Raccomandata e Atto Giudiziario a partire dal 10 gennaio 2017.

Il Direct Marketing e la Posta non indirizzata mostrano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 12,9% e dell'8,1% dovuta, sia alla scelta del Gruppo di uscire dal mercato dalla corrispondenza non indirizzata, sia alla razionalizzazione effettuata da parte della clientela delle spese in comunicazione a mezzo posta.

I Servizi Integrati registrano un decremento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 27,8% e del 25,2% se confrontati con l'analogo periodo dell'esercizio precedente; tale variazione è ascrivibile essenzialmente alle minori spedizioni del prodotto SIN (Servizio Integrato Notifiche), nonché al diverso mix tariffario derivante dalla pressione competitiva.

Gli Altri ricavi accolgono, tra l'altro, i servizi editoriali che diminuiscono per effetto della continua riduzione della clientela abbonata ai prodotti editoriali e alla maggiore diffusione degli abbonamenti digitali.

La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per il primo semestre 2017, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019 in vigore dal 1° gennaio 2016 ammonta a 131 milioni di euro. Le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale, introdotte dal 1° gennaio 2017, ammontano a 19 milioni di euro.

Corriere espresso, logistica e pacchi di Gruppo

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
1° semestre 1° semestre
2017 2016 Variazioni 2017 2016 Variazioni
Corriere Espresso 5
4
4
5
9 20,0% 303 268 3
5
13,1%
Espresso Nazionale 4
4
3
6
8 22,2% 240 211 2
9
13,7%
Espresso Internazionale 1
0
9 1 11,1% 6
3
5
7
6 10,5%
Pacchi 1 1 - n.s. 1
7
1
8
(1) -5,6%
Pacchi nazionali 1 1 - n.s. 7 7 - n.s.
Pacchi internazionali - - - n.s. 1
0
1
1
(1) -9,1%
Altro (*) 2
2
2
8
(6) -21,4%
Totale Corriere Espresso, Logistica e Pacchi di Gruppo 5
5
4
6
9 19,6% 342 314 2
8
8,9%
(*) La voce "Altro" include i Servizi Dedicati, Logistica, altri servizi di SDA Exspess Courier SpA e altri ricavi del Consorzio Logistica Pacchi ScpA.

I risultati del comparto Corriere Espresso, Logistica e Pacchi evidenziano una crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 19,6% (+9 milioni di invii) e del 8,9% (+28 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2016. Tale positivo andamento è essenzialmente ascrivibile alla crescita del comparto Espresso Nazionale, che ha conseguito maggiori volumi per 8 milioni di invii e maggiori ricavi per 29 milioni di euro (+22,2% in termini di volumi e +13,7% in termini di ricavi rispetto al primo semestre 2016) per effetto del positivo andamento del mercato dell'e-commerce nel segmento B2C.

Anche il comparto dell'Espresso Internazionale ha registrato un positivo andamento (+11,1% di volumi e +10,5% di ricavi) anche esso trainato dallo sviluppo degli invii transfrontalieri di pacchi legati, anche in questo caso, al commercio elettronico.

NORMATIVA DEL SETTORE POSTALE

In materia di spese che gli operatori del settore devono sostenere per il funzionamento dell'AGCom - in relazione ai compiti di Autorità nazionale di regolamentazione del settore postale - il D.L. 50 del 24 aprile 2017, convertito con Legge n. 96 del 21 giugno 2017 (art.65), abrogando le disposizioni del D.Lgs. 261/99 ha stabilito che, a decorrere dall'anno 2017, alle suddette spese si provvede esclusivamente con le modalità di cui all'art. 1, c. 65 e 66 della L. 266/2005 facendo riferimento ai ricavi maturati dagli operatori operanti nel settore postale.

Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con L. n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha rispristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.

Lo stanziamento annuo previsto dalla Legge di Bilancio 2017 ammonta a 60 milioni di euro per il periodo 2017-2019; successivamente è intervenuto il citato D.L. 50/2017 che ha ridotto di circa 2,5 milioni di euro lo stanziamento relativo al 2017. Tale stanziamento si configura come aiuto di Stato e dovrà dunque essere oggetto di notifica – a partire dalla quale la Commissione Europea disporrà di 60 giorni per esprimersi ufficialmente sulla compatibilità della stessa con la normativa UE, salvo differimenti per richieste di informazioni.

Nel mese di giugno 2017 è stata effettuata, da parte delle Autorità italiane, la pre-notifica alla Commissione Europea.

Tra gli altri interventi normativi di settore, il Disegno di "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" - attualmente all'esame del Senato in quarta lettura parlamentare per la definitiva approvazione - prevede all'art. 1, comma 57, l'abrogazione, dal 10 settembre 2017, dell'art. 4 del D.Lgs 261/99 che attribuisce in esclusiva a Poste Italiane (quale fornitore del Servizio Universale) la riserva sulle notifiche a mezzo posta di atti giudiziari e verbali di infrazione al Codice della Strada. Non essendosi ancora concluso l'iter parlamentare, la riserva al momento resta attribuita a Poste Italiane.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel primo semestre del 2017 è proseguito il processo di ristrutturazione del comparto postale e logistico che mira alla rivisitazione di un nuovo Servizio Universale di qualità, sostenibile e allineato alle nuove esigenze dei cittadini. In tale contesto e nell'ambito del percorso di ottimizzazione, digitalizzazione e automazione, sono stati realizzati interventi atti a ridefinire i processi di smistamento . Tra questi, l'installazione presso il CMP di Milano Roserio di un nuovo impianto di smistamento finalizzato all'automazione dei processi di lavorazione manuale di pacchi e posta descritta di piccolo formato o anche l'inaugurazione, nel CMP di Bologna, del primo reparto riorganizzato secondo la metodologia "Lean manufacturing" (letteralmente produzione snella) che ha comportato un ridisegno delle fasi del processo di smistamento, pensate intorno alla figura dell'operatore (con l'introduzione per es. di nuove attrezzature per rendere più sicure ed ergonomiche le operazioni e le postazioni), finalizzate a una ottimizzazione di tutti i passaggi.

Nel periodo è seguitato anche il consolidamento della partnership con il cliente Amazon per il recapito dei pacchi di piccolo formato su tutto il territorio nazionale, attraverso la rete dei portalettere.

Nel corso dell'esercizio 2015, era stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore del servizio delle attività di Customer Service in ambito di Gruppo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA (all'epoca partecipata per il 28,57% da SDA e per il 71,43% da Gepin) e la Gepin Contact SpA, non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione si evidenzia che, in data 16 marzo 2016 l'Assemblea Ordinaria della Uptime ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016 Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente alla ricollocazione professionale dei lavoratori che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non abbia trovato ricollocazione sul mercato. A valle dell'attività di outplacement prevista dal citato accordo, si stanno completando le procedure per l'inserimento in Poste Italiane delle risorse non ricollocate, avviate a decorrere dal mese di febbraio 2017. Per quanto riguarda Gepin, la problematica occupazionale conseguente al licenziamento collettivo del personale delle sedi di Roma e Napoli Casavatore è stata gestita attraverso un accordo presso il MISE in forza del quale l'RTI System House, aggiudicataria della gara bandita da Poste Italiane per i servizi di customer service, ha manifestato la disponibilità ad assumere le risorse interessate con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nel corso degli ultimi mesi iniziative giudiziarie sono state promosse nei confronti di Poste innanzi al Tribunale Civile Sezione Lavoro da ex dipendenti della Società Gepin Contact.

In particolare, 53 ricorrenti hanno chiesto al Tribunale di Napoli di accertare e/o dichiarare che tra i ricorrenti e Poste si sia costituito e sia stato eseguito un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e di condannare Poste a ripristinarne la funzionalità di tali rapporti e comunque ad assumerli, con ogni conseguenza giuridica ed economica compresa la condanna al pagamento di tutti gli stipendi maturati e non corrisposti da parte di Gepin. La causa ricadrà il prossimo 13 settembre 2017.

Domanda sostanzialmente analoga è stata rivolta da 20 ricorrenti al Tribunale di Roma, con richiesta di condanna di Poste e/o di SDA al ripristino del rapporto di lavoro e al risarcimento del danno. Di tali cause alcune sono state trattenute in decisione all'udienza del 19 luglio mentre le altre sono tutte nella fase istruttoria.

Sul piano civilistico la Gepin e la Uptime hanno intrapreso diverse azioni legali. La Gepin ha chiesto in giudizio a SDA circa 15,5 milioni di euro per asserito ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate e comunque non rese. Le avverse pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria e, nel corso della prima udienza di comparizione, il giudice non ha concesso la provvisoria esecuzione del

decreto, richiesta dalla controparte, rinviando la valutazione alle successive fasi del giudizio.

Con atto notificato il 21 dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno citato innanzi al tribunale Civile di Roma, Sezione Imprese, sia Poste che SDA, chiedendone la condanna anche in via solidale tra loro al pagamento in favore di Uptime in liquidazione di circa 66,4 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno subito, oltre al pagamento in favore di Gepin di circa 16,2 milioni di euro quale risarcimento del danno subito per la presunta perdita di valore della partecipazione sociale. Poste si è costituita in giudizio. Si è già tenuta l'udienza di prima comparizione e trattazione. La causa ricadrà il prossimo 23 ottobre 2017 per l'ammissione dei mezzi istruttori.

In data 2 febbraio 2017 si è infine tenuta un'Assemblea straordinaria della Uptime nel corso della quale il liquidatore unico della Società ha constatato l'esistenza di una passività di circa 3,5 milioni di euro, ancora soggetta a ulteriore verifica. Considerata detta circostanza l'Assemblea ha deliberato, tra l'altro, di ripianare le perdite emerse mediante azzeramento e ricostituzione del capitale sociale, con versamento in conto capitale o riserva sovrapprezzo azioni di tutti gli importi necessari, anche in base alla situazione patrimoniale in corso di aggiornamento. Avendo il socio Gepin Contact rinunciato al proprio diritto di opzione, l'intero aumento di capitale potrà eventualmente essere sottoscritto dal solo socio SDA Express Courier. Con provvedimento del 1° giugno 2017 il Tribunale di Roma, nel procedimento per ricorso ex art. 2409 c.c., ha accolto le censure mosse dal Collegio Sindacale e da SDA, disponendo l'ispezione dell'amministrazione di Uptime in liquidazione e nominando un ispettore. In data 5 giugno 2017 si è tenuta l'udienza prefallimentare avanti il Tribunale Sez. Fallimentare di Roma, nell'ambito della quale il Giudice ha accolto una richiesta di rinvio per verificare la possibile sottoscrizione delle quote societarie da parte del Socio SDA e concesso il rinvio al 25 settembre 2017.

Sempre in materia di servizi postali, in data 11 gennaio 2017 ATI Nexive SpA ha proposto ricorso al Tar Lazio per l'annullamento, previa sospensione:

  • della nota Consip del 13 dicembre 2016 con cui è stata disposta l'esclusione del Raggruppamento Temporaneo di Imprese - di cui Nexive è capogruppo mandataria - per asserita irregolarità contributiva della consorziata Ala Post Srl, nonché l'escussione della relativa garanzia provvisoria;
  • della nota Consip del 20 dicembre 2016 con cui è stata comunicata l'aggiudicazione a Poste Italiane;

nonché per la declaratoria del diritto del ricorrente al risarcimento in forma specifica e, in via subordinata, al risarcimento per equivalente.

La gara consisteva nell'affidamento di servizi postali da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze per un valore complessivo di 2,4 milioni di euro commisurato al quadriennio.

Il Tar Lazio – Sezione Seconda ha accolto il ricorso e annullato i provvedimenti impugnati con sentenza del 5 aprile 2017; avverso tale sentenza è stato presentato appello con richiesta di sospensiva. All'udienza fissata per la discussione della sospensiva la causa è stata rinviata al merito per il giorno 18 gennaio 2018.

QUALITA' DEI SERVIZI POSTALI

In tema di qualità dei servizi postali universali, i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom, la normativa di settore prevede che Poste Italiane trasmetta all'Autorità, con cadenza semestrale (e comunque entro i tre mesi successivi alla scadenza del semestre di riferimento), i risultati di qualità conseguiti nei servizi inclusi nel Servizio Universale, salvo quelli relativi alla posta ordinaria il cui monitoraggio è effettuato dall'organismo specializzato indipendente incaricato dall'Autorità medesima7 .

Tali risultati, unitamente a quelli rilevati dall'organismo indipendente, vengono pubblicati annualmente dall'AGCom nell'ambito della verifica sulla qualità dei servizi postali universali.

7 Con la Delibera 608/16/CONS del 6 dicembre 2016 pubblicata in data 10 gennaio 2017 l'Autorità, all'esito della procedura di gara avviata con Determina 132/16/SAG del 21 luglio 2016, ha selezionato la Società IZI SpA per il triennio 1° dicembre 2016 - 30 novembre 2019.

In data 31 marzo 2017 sono stati trasmessi all'AGCom i risultati conseguiti nel secondo semestre del 2016, nonché nell'intero anno 2016, sulla posta registrata, massiva, prioritaria e pacco ordinario. Tutti i risultati sono in linea con gli obiettivi regolatori.

Inoltre, sono stati trasmessi i risultati della qualità degli atti giudiziari per i quali, in mancanza di obiettivi regolatori stabiliti dall'Autorità ai sensi dell'art. 12 D.lgs 261/99, sono state rilevate le performance conseguite in conformità alla Legge di stabilità 2015 e assumendo a mero riferimento gli indici della posta registrata. Le performance conseguite risultano in linea rispetto a tali indici.

Inoltre, il 19 maggio 2017 la Società ha trasmesso all'AGCom, su richiesta della stessa Autorità, i risultati di qualità per l'anno 2016 dei prodotti rientranti nel Servizio Universale relativamente alle aree interessate dalla prima fase del modello di recapito a giorni alterni.

In data 25 maggio 2017 l'AGCom ha pubblicato i risultati della verifica sulla qualità del recapito dei servizi postali universali per l'anno 2016 (posta prioritaria, posta ordinaria, posta registrata, posta massiva e pacco ordinario) nonché i risultati di ciascun prodotto relativamente alle aree interessate dalla prima fase del nuovo modello di recapito. Le performance conseguite per l'anno 2016 risultano tutte al di sopra degli obiettivi regolatori.

In tema di qualità dei servizi postali non universali la Società, in ottemperanza alla Delibera 413/14/CONS, in data 28 giugno 2017 ha inviato all'AGCom e pubblicato sul proprio sito i risultati dei servizi postali offerti liberamente sul mercato per l'anno 2016.

SERVIZI FINANZIARI

ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI

Nel corso dei primi sei mesi del 2017 l'andamento dei mercati azionari internazionali ha evidenziato positive performance. In particolare, sui mercati statunitensi l'indice S&P500 nel mese di giugno ha registrato una crescita del 16,8% su base annua, così come le borse europee (indice Dow Jones Euro Stoxx) che hanno registrato un progresso del 16%. Le performance del listino azionario italiano sono risultate superiori alla media europea, con il Ftse Mib che a giugno ha registrato una crescita del 23% su base annua.

Sul fronte dei mercati obbligazionari, lo spread tra BTP e Bund decennale ha mostrato nel semestre una discreta volatilità, registrando valori anche sopra i 200 punti base per poi attestarsi al 30 giugno 2017 a 168 p.b. (172 p.b. al 31 dicembre 2016).

Sul mercato dei cambi, dopo la fase di apprezzamento del dollaro registrata a fine 2016 grazie anche alle attese suscitate dalla nuova amministrazione statunitense, nel primo semestre del 2017 si è assistito a un deprezzamento della valuta americana (il cambio EUR/USD al 30 giugno 2017 è pari a 1,14 rispetto a 1,05 del 31 dicembre 2016). La sterlina ha invece registrato una dinamica di sostanziale stabilità (il cambio EUR /GBP al 30 giugno 2017 è pari a 0,879 rispetto a 0,856 del 31 dicembre 2016).

SISTEMA CREDITIZIO

Nel primo semestre del 2017 la raccolta complessiva delle banche italiane presso i risparmiatori residenti ha registrato una crescita; lo stock della raccolta a giugno 2017 si è attestato a circa 1.708 miliardi di euro, evidenziando una variazione annua positiva dello 0,35% imputabile all'aumento dei depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine e obbligazioni) di 58 miliardi di euro che ha compensato il calo della raccolta da obbligazioni di 52 miliardi di euro.

Il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) è risultato in contrazione rispetto ai dati registrati a fine 2016, con il tasso medio della raccolta da clientela che a giugno 2017 si è attestato allo 0,95% (0,99% a dicembre 2016).

I finanziamenti bancari nel primo semestre 2017 evidenziano una dinamica positiva, in linea con quanto avvenuto nella seconda parte del 2016. A giugno 2017 il totale dei prestiti a residenti (settore privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.806 miliardi di euro, con una variazione annua positiva dello 0,9%. In crescita anche il dato afferente ai prestiti alle famiglie e alle imprese, con l'ammontare dei mutui in essere che ha registrato, sulla base degli ultimi dati ufficiali relativi a maggio 2017, una variazione positiva del 2,5% rispetto a maggio 2016.

Le sofferenze del sistema bancario al netto delle svalutazioni a maggio 2017 ammontano a 77 miliardi di euro, in diminuzione di circa 9 miliardi di euro rispetto al dato di dicembre 2016; il rapporto con gli impieghi si è ridotto, passando dal 4,89% di dicembre 2016 al 4,38% di maggio 2017. Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese continua a mantenersi su livelli molto bassi arrivando a giugno 2017 al 2,76% (2,85% a dicembre 2016 e 3,05% a giugno 2016).

CONTESTO NORMATIVO

Con riferimento al percorso di adeguamento alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013), sono stati realizzati ulteriori interventi per il rafforzamento dei presidi di prevenzione, monitoraggio e contrasto delle frodi, nonché quelli procedurali e informatici relativi al consolidamento dei presidi inerenti alla gestione della continuità operativa e in materia di sistema informativo.

Per effetto dell'entrata in vigore nell'ordinamento italiano delle Direttive Europee 2015/2366/UE (cd. "PSD2 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno) e 2014/65/UE (cd. "MiFID2"), che avverrà a partire dal mese di gennaio 2018, sono state condotte nel semestre rispettivamente le attività di assessment degli assetti procedurali e informatici e quelle finalizzate a pianificare gli ulteriori interventi di rafforzamento dei processi di product governance, di informativa al cliente, di profilazione della clientela, di erogazione del servizio di consulenza, nonché di formazione del personale di rete.

Infine, sono state avviate le prime attività finalizzate al rispetto della Direttiva 2016/97/UE (cd. "IDD") che entrerà in vigore nel 2018 e che si pone l'obiettivo di innalzare il livello di tutela della clientela nella distribuzione dei prodotti assicurativi.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE SERVIZI FINANZIARI

1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Margine di interesse 734 760 (26) -3,4%
Interessi attivi e proventi assimilati 775 782 (7) -0,9%
Interessi passivi e oneri assimilati 4
1
2
2
1
9
86,4%
Commissioni nette 1.815 1.780 35 2,0%
Commissioni attive 1.846 1.807 3
9
2,2%
Commissioni passive 3
1
2
7
4 14,8%
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura e cessione 522 499 23 4,6%
riacquisto
Margine di intermediazione 3.071 3.039 32 1,1%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (8) (5) (3) 60,0%
Risultato netto della gestione finanziaria 3.063 3.034 29 1,0%
Spese amministrative 2.539 2.521 18 0,7%
spese per il personale 6
5
6
4
1 1,6%
altre spese amministrative 2.474 2.457 1
7
0,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 100 16 84 n.s.
Altri oneri/proventi di gestione 34 12 22 n.s.
Costi operativi 2.673 2.549 124 4,9%
Risultato operativo (EBIT) 390 485 (95) -19,6%

L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per il primo semestre del 2017 un risultato della gestione operativa che si attesta a 390 milioni di euro, in diminuzione del 19,6% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (485 milioni di euro) il quale, peraltro beneficiava dei proventi derivanti dall'operazione di cessione dell'azione detenuta in Visa Europe che, nel primo semestre del 2016, aveva comportato una plusvalenza di 121 milioni di euro.

Il Margine di interesse si attesta a 734 milioni di euro e segna una riduzione del 3,4% (760 milioni di euro nell'analogo periodo del 2016) ascrivibile alla contrazione del rendimento degli impieghi in titoli, nonché dell'incremento dei differenziali passivi per operazioni di Asset Swap stipulati nell'ambito della più ampia strategia di gestione attiva del portafoglio BancoPosta.

Le Commissioni nette ammontano a 1.815 milioni di euro e si incrementano del 2% rispetto all'analogo periodo del 2016 per effetto prevalentemente dei positivi risultati derivanti da servizi di intermediazione assicurativa, distribuzione di prodotti di finanziamento e attività di transaction banking, le cui commissioni ammontano a 1.048 milioni di euro (1.012 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016). Le commissioni per il servizio di raccolta e gestione del Risparmio postale ammontano 771 milioni di euro, in linea con i risultati del primo semestre del 2016.

Alla formazione del Margine di Intermediazione, che passa da 3.039 milioni di euro del primo semestre 2016 a 3.071 milioni di euro (+1,1%), ha concorso l'utile netto da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) del Patrimonio BancoPosta per 532 milioni di euro (506 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente).

Il Risultato netto della gestione finanziaria si incrementa dell'1%, passando da 3.034 milioni di euro del primo semestre del 2016 a 3.063 milioni di euro nel primo semestre 2017, e accoglie rettifiche di valore su crediti per 7,5 milioni di euro che includono la svalutazione dei conti correnti della clientela BancoPosta con saldo debitore.

I Costi operativi crescono del 4,9% rispetto al primo semestre del 2016 risentendo, tra l'altro, di maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri posti in prevalenza a presidio di rischi operativi ascrivibili a strumenti e prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese della clientela.

Analisi dei risultati

(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi da:
gestione della liquidità raccolta e relativi impieghi (1) 1.265 1.143 122 10,7%
raccolta del risparmio postale 771 771 - n.s.
commissioni per incassi e pagamenti (2) 504 520 (16) -3,1%
collocamento e distribuzione di prodotti finanziari (3) 162 166 (4) -2,4%
servizi di monetica (4) 138 230 (92) -40,0%
Totale Ricavi Servizi Finanziari di Gruppo 2.840 2.830 10 0,4%

n.s.: non significativo

(1) La voce comprende rendimenti e plusvalenze da alienazione.

(2) La voce comprende commissioni bollettini, servizi delegati, trasferimento fondi e altri ricavi da conti correnti.

(3) La voce comprende ricavi relativi a finanziamenti, carte di credito e altri prodotti di investimento.

(4) La voce comprende commissioni su carte prepagate, carte di debito e servizi di acquiring.

Nel primo semestre del 2017 il settore operativo Servizi finanziari ha conseguito Ricavi totali per 2.840 milioni di euro (2.830 milioni di euro nel primo semestre del 2016); di questi, 1.265 milioni di euro (1.143 milioni di euro nell'analogo periodo del 2016) afferiscono alla gestione degli impieghi della raccolta sui conti correnti postali e beneficiano della positiva gestione del portafoglio titoli che ha consentito di realizzare plusvalenze da alienazione per 538 milioni di euro (386 milioni di euro nell'analogo periodo del 2016). Tale risultato ha più che compensato la riduzione degli interessi attivi sugli impieghi che passano da 757 milioni di euro del primo semestre 2016 a 727 milioni di euro nel primo semestre del 2017 risentendo, pur in presenza di un aumento delle consistenze conseguente alla crescita della raccolta8 , della diminuzione dei rendimenti degli impieghi.

Il Servizio di raccolta del risparmio postale, i cui proventi sono legati al meccanismo convenzionale negoziato con Cassa Depositi e Prestiti SpA, ha concorso alla formazione dei ricavi per 771 milioni di euro, in linea con i risultati del primo semestre del 2016. Al 30 giugno 2017 la consistenza dei Libretti è di 111 miliardi di euro (118 miliardi di euro al 30 giugno 2016), mentre quella dei Buoni Postali Fruttiferi è di 208 miliardi di euro (206 miliardi di euro al 30 giugno 2016).

I ricavi dei servizi di incasso e pagamento registrano un decremento di 16 milioni di euro, attestandosi a 504 milioni di euro; tale riduzione è ascrivibile principalmente alla flessione dei volumi dei Bollettini e dei Rav, nonché alla contrazione dei volumi dei Servizi Delegati, per effetto della soppressione dell'operatività dei voucher di lavoro a partire dal mese di marzo 2017.

I Servizi di monetica registrano una contrazione di 92 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente; occorre tuttavia evidenziare che il periodo di confronto beneficiava dei proventi derivanti dall'operazione di cessione dell'azione detenuta in Visa Europe che, nel primo semestre del 2016, aveva comportato una plusvalenza di 121 milioni di euro. Al netto di tale di tale partita, infatti, il comparto evidenzia una crescita di 29 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016, principalmente attribuibile alle buone performance delle carte Postepay e Postepay Evolution.

8 La giacenza media della raccolta del Patrimonio BancoPosta passa da 48,1 miliardi di euro del 30 giugno 2016 a 54,6 miliardi di euro del 30 giugno 2017 (compresi gli impieghi delle società del Gruppo e i Debiti verso istituzioni finanziarie per operazioni di Pronti contro termine).

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel settore dei servizi finanziari sono proseguite le iniziative commerciali volte a consolidare le attività del Digital banking, a rafforzare il posizionamento nel comparto del Transaction banking, nonché a valorizzare l'offerta del Risparmio Postale.

In tale contesto, tra gli interventi volti a migliorare la proposizione dell'offerta on line del Gruppo, il servizio Remote banking è stato arricchito con soluzioni personalizzate per specifici target di clientela come il BPIOL EASY, il nuovo profilo dedicato alle ditte individuali e ai liberi professionisti che hanno esigenze più semplici di utilizzo del canale web.

Nell'ambito dei servizi di Transaction Banking, nel mese di maggio è stata avviata la commercializzazione del nuovo Conto BancoPosta che consente ai titolari di usufruire di tutti i servizi in multicanalità gestendo il proprio conto dall'ufficio postale, dal PC e dallo smartphone con la nuova APP BancoPosta.

In relazione ai servizi di acquiring è stata lanciata un'offerta rivolta a ditte individuali e liberi professionisti, che consente l'accettazione sia delle carte Postamat che di quelle operanti sui circuiti PagoBancomat, VISA, Vpay, VISA Electron, Maestro e MasterCard per il tramite di POS fisici e Mobile POS forniti da Poste Italiane. Il servizio, caratterizzato da un pricing di lancio particolarmente vantaggioso, consente di utilizzare come strumento di accredito, il conto corrente Bancoposta Affari o la nuova Postepay Evolution Business.

Con riferimento al Risparmio Postale, nell'ottica di agevolarne l'attività di raccolta, funzionale all'espletamento del Servizio di interesse economico generale (SIEG), così come previsto dal decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze del 6 ottobre 2004, nel mese di maggio si è proceduto a rafforzare la gamma d'offerta sia in termini di tipologia di prodotto che di rendimenti offerti. Nello specifico, sono state lanciate due iniziative, affiancate da una incisiva campagna di comunicazione sui principali mass media, che hanno riguardato il collocamento di due offerte Supersmart dedicate a tutti i titolari del Libretto Smart e di un Buono Fruttifero Postale a 3 anni plus. Grazie a tali interventi, si sono iniziate a registrare le prime evidenze positive sulla raccolta del Risparmio Postale con particolare riguardo all'andamento della raccolta netta dei Buoni fruttiferi Postali.

Infine, il numero delle carte Postepay al 30 giugno 2017 ha superato i 17 milioni, di cui circa 4 milioni sono le carte Postepay Evolution, mentre il numero delle carte Postamat in circolazione è stabile a 7 milioni.

SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO

MERCATO ASSICURATIVO

Sulla base dei dati ufficiali disponibili (fonte ANIA), nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio 2017 la nuova produzione di polizze vita ha raggiunto i 41,7 miliardi di euro (-12,9% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente), registrando una attenuazione del trend negativo che ha caratterizzato i primi mesi del 2017. Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE (9,2 miliardi di euro), il dato raggiunge i 50,9 miliardi di euro, in diminuzione dell'11,6% rispetto all'analogo periodo del 2016.

Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di ramo I ammontano a 26,6 miliardi di euro, in diminuzione del 26,6% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente; negativo anche l'andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (-25,2%), a fronte di un volume premi di 775 milioni di euro. In controtendenza la nuova produzione vita di ramo III, nella forma unit-linked, con un volume d'affari che ammonta a 14,3 miliardi di euro (+35,5%). Positivo anche l'andamento del volume dei contributi per nuove adesioni individuali a forme previdenziali che, con 624 milioni di euro, ha registrato un incremento dell'8,1% rispetto ai primi sei mesi del 2016. Inoltre, i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio ammontano a 391 milioni di euro (+17,3% rispetto all'analogo periodo del 2016) e di questi, 108 milioni di euro (corrispondenti al 28%) sono rappresentati da polizze non abbinate a mutui e credito al consumo (+18,5% rispetto ai primi sei mesi del 2016). La modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 93% del totale dei premi emessi e il 61% del numero di polizze.

Con riferimento, infine, al canale distributivo, la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali afferisce l'85% dei nuovi premi emessi.

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo quindi della produzione effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, nel primo trimestre del 2017 si sono attestati a 8,9 miliardi di euro in linea con il primo trimestre del 2016, invertendo dunque il negativo trend che aveva caratterizzato gli ultimi 4 anni (fonte: ANIA). L'unico comparto che registra una contrazione è quello Auto (RC Autoveicoli terrestri e Corpi veicoli terrestri) segnando una riduzione del 2,0% mentre gli altri rami danni registrano una crescita dell'1,8%. Nel dettaglio, i premi del ramo RC Autoveicoli terrestri sono stati 3,4 miliardi di euro (-3,5% rispetto al primo trimestre del 2016), mentre i premi del ramo Corpi veicoli terrestri sono stati 0,8 miliardi di euro (+5,4%). Come sopra anticipato, gli altri rami danni hanno confermato il trend positivo degli ultimi trimestri e i relativi premi si attestano a oltre 4,7 miliardi di euro (+1,8%).

Tra questi, per volumi e livello di crescita, le migliori performance sono state registrate dal ramo malattia, con premi che ammontano a 0,7 miliardi di euro (+7,2%), dal ramo tutela legale, con premi per 0,1 miliardi di euro (+8,6%) e da quello assistenza, con premi per 0,2 miliardi di euro (+7,1%)

Per quanto concerne i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato del 75,8% seppur in calo rispetto ai dati registrati negli esercizi precedenti (76,6% nel primo trimestre del 2016), seguono i broker con una quota di mercato dell'8,6% e gli sportelli bancari e postali con una quota di mercato del 6,4%.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO

1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Premi netti 11.098 10.551 547 5,2%
premi lordi di competenza 11.122 10.573 549 5,2%
premi ceduti in riassicurazione di competenza 2
4
2
2
2 9,1%
Commissioni attive 45 28 17 60,7%
Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 1.717 2.101 (384) -18,3%
Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unit linked 75 (113) 188 n.s.
Variazione netta riserve tecniche 12.171 11.944 227 1,9%
Importi pagati 5.141 3.693 1.448 39,2%
Variazione delle riserve tecniche 7.044 8.262 (1.218) -14,7%
Quote a carico dei riassicuratori (14) (11) 3 27,3%
Spese di gestione degli investimenti 9 9 - n.s.
Spese di gestione 356 329 27 8,2%
Provvigioni nette 273 250 2
3
9,2%
Costi di funzionamento 8
3
7
9
4 5,1%
Altri ricavi/costi netti (29) (15) (14) 93,3%
Risultato operativo (EBIT) 370 270 100 37,0%

n.s.: non significativo

Il Risultato Operativo del settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ammonta a 370 milioni di euro in crescita del 37% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, quale conseguenza principalmente della crescita delle masse gestite (fondi comuni e riserve assicurative).

In un contesto di mercato che, come già anticipato, sta segnando una flessione rispetto alle positive dinamiche registrate nel 2016, la produzione del primo semestre del Gruppo Poste Vita, al netto della quota ceduta in riassicurazione, ammonta a 11,1 miliardi di euro in crescita del 5,2% rispetto ai 10,6 miliardi di euro registrati nel primo semestre del 2016 e attiene essenzialmente al collocamento di prodotti "vita" con una raccolta di circa 11,0 miliardi di euro (10,5 miliardi di euro nell'analogo periodo del 2016), mentre continua a essere marginale la contribuzione derivante dal collocamento di prodotti "danni" con una raccolta netta di 49 milioni di euro (38 milioni di euro nel primo semestre 2016). Con riferimento alle attività di Risparmio gestito, le positive dinamiche della raccolta e, conseguentemente, delle masse gestite hanno generato commissioni attive per 45 milioni di euro (+60,7% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente).

I proventi finanziari netti riferiti a titoli a copertura di prodotti assicurativi tradizionali ammontano alla fine del periodo a 1.717 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 2.101 milioni di euro rilevati nei primi sei mesi del 2016. Tale andamento, stante le dinamiche meno favorevoli dei mercati finanziari, è da ricondurre principalmente a minori plusvalenze nette da valutazione (interamente attribuite agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting trattandosi di investimenti inclusi nelle gestioni separate a copertura delle corrispondenti passività assicurative) per circa 448 milioni di euro e minori plusvalenze nette da realizzo per circa 92 milioni di euro. Per contro, i proventi ordinari, stante la crescita delle masse gestite, registrano un incremento di 156 milioni di euro rispetto al dato rilevato nell'analogo periodo del 2016.

Per quanto attiene agli investimenti a copertura di prodotti index e unit linked, i proventi finanziari e le commissioni attive derivanti dalla gestione dei Fondi interni collegati a tali prodotti sono positivi per 75 milioni di euro, rispetto al dato negativo di 113 milioni di euro del primo semestre del 2016. Tale importo si riflette pressoché integralmente nella valutazione delle correlate riserve tecniche.

Per effetto delle dinamiche commerciali e della corrispondente rivalutazione delle passività assicurative in virtù dei risultati finanziari conseguiti, la variazione delle riserve tecniche, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammonta a 12,2 miliardi di euro contro 11,9 miliardi di euro dell'analogo periodo del precedente esercizio. Della variazione indicata, le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a 5,1 miliardi di euro (3,7 miliardi nello stesso periodo del 2016) comprensive scadenze di polizze per circa 3,1 miliardi di euro. L'incidenza dei riscatti rispetto alle riserve iniziali è pari al 2,9% (3,0% al 30 giugno 2016) dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato.

Le spese di gestione degli investimenti, che ammontano a 9,0 milioni di euro e sono in linea rispetto a 8,9 milioni di euro del primo semestre del 2016, si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione del portafoglio finanziario e a quelle di custodia titoli.

Per l'attività di distribuzione e incasso, stante le positive dinamiche commerciali, sono state corrisposte provvigioni per 273 milioni di euro (250 milioni di euro nel corso del primo semestre del 2016). Delle stesse hanno beneficiato il Settore Operativo Finanziario del Gruppo che cura il collocamento dei prodotti e quello Postale e Commerciale per i servizi di distribuzione resi.

I costi di funzionamento passano da 79 milioni di euro del primo semestre del 2016 a 83 milioni di euro e riflettono, tra l'altro, il rafforzamento della struttura organizzativa a fronte della costante crescita del business assicurativo. Lo loro incidenza sul risultato operativo è in continuo miglioramento, passando dal 29% del primo semestre del 2016 all'attuale 22%.

Il saldo della voce altri ricavi/costi netti è negativo per 29 milioni di euro (-15 milioni di euro nel primo semestre del 2016) per effetto principalmente degli storni di premi afferenti agli esercizi precedenti rilevati nel corso del semestre.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel corso del primo semestre 2017, la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con le priorità strategiche e industriali delineate nel corso del 2016, è stata principalmente finalizzata a:

  • rafforzare la leadership nel mercato vita e consolidare il posizionamento rispetto agli altri player,
  • crescere nel segmento della protezione e del welfare.

L'attività commerciale, grazie anche a una costante focalizzazione sui prodotti, al potenziamento del supporto alla rete distributiva e al crescente grado di fidelizzazione della clientela, è stata indirizzata pressoché esclusivamente alla commercializzazione di prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I e V (prodotti tradizionali con gestione separata) con una raccolta, al netto delle cessioni in riassicurazione, di 10,8 miliardi di euro (10,2 miliardi di euro nello stesso periodo del 2016), mentre marginale è la contribuzione derivante dal collocamento di prodotti di Ramo III, la cui raccolta ammonta a 232 milioni di euro, in calo rispetto a 310 milioni di euro rilevati nel primo semestre del 2016.

Buoni risultati derivano inoltre dalla commercializzazione di prodotti a premio ricorrente (Multiutile Ricorrente, Long Term Care, Posta Futuro Da Grande), con oltre 49mila polizze vendute nel periodo, così come le vendite del prodotto PostaPrevidenzaValore che, con oltre 45mila polizze collocate nel periodo e un livello di adesioni che ha raggiunto le circa 915mila unità, hanno permesso a PosteVita di consolidare il proprio ruolo anche nel mercato della previdenza.

Positivi sono stati infine i risultati afferenti alla vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute "stand alone" (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre 20mila nuove polizze vendute nel corso del semestre, mentre oltre 18mila sono state le nuove polizze (non comprensive di quelle annullate nel periodo) di prodotti, sempre di puro rischio, correlate a mutui e prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane.

Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. Sebbene la contribuzione al risultato sia ancora marginale, i risultati commerciali sono stati estremamente positivi, con una produzione complessiva di 73,39 milioni di euro in crescita del 28% rispetto all'analogo periodo del 2016 (57,2 milioni di euro). Tali dinamiche sono state accompagnate anche da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.

Per quanto attiene alla gestione finanziaria, nel corso del periodo, in un contesto caratterizzato da una accresciuta volatilità dei tassi di interesse e dei rendimenti dei titoli governativi, le scelte di investimento continuano ad essere improntate, in coerenza con le linee strategiche, a obiettivi di prudenza con un portafoglio investito prevalentemente in

9 I premi lordi di competenza ammontano a 64,7 milioni di euro.

Titoli di Stato e obbligazioni "corporate", con una esposizione complessiva che, seppur ridottasi rispetto al 2016, rappresenta circa l'83% dell'intero portafoglio. Inoltre, nel corso dei primi sei mesi del 2017, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti, attraverso l'incremento degli investimenti in titoli di capitale (la cui incidenza sul portafoglio è passata dal 14,2% di fine 2016 all'attuale 17,1%), in particolare in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITS.

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali e finanziarie, le riserve tecniche del portafoglio diretto italiano ammontano a 110,8 miliardi di euro (104,3 miliardi di euro a fine 2016), di cui circa 103,6 miliardi di euro riferiti alle riserve matematiche sui prodotti di Ramo I e V (95,9 miliardi di euro a fine 2016), mentre le riserve afferenti a prodotti, allorché il rischio d'investimento è sopportato dagli assicurati, ammontano a circa 6,0 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 6,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2016 principalmente per la scadenza di un prodotto di Ramo III. La Riserva di Deferred Policyholder Liability (DPL), correlata alla variazione di fair value degli strumenti finanziari a copertura delle riserve, in un contesto di mercato caratterizzato da un'accresciuta volatilità, è passata da 9,3 miliardi di euro rilevati alla fine del 2016 a 7,7 miliardi di euro.

Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 160 milioni di euro, in crescita del 12 % rispetto al dato rilevato alla fine del 2016.

Infine, per quanto concerne la linea di business rappresentata dai Fondi Comuni di Investimento, la raccolta lorda relativa alla clientela "retail" è stata di 1.255 milioni di euro, in crescita dell'8,8% rispetto ai 1.153 milioni di euro dell'analogo periodo dell'esercizio precedente. La dinamica dei riscatti ha determinato una raccolta netta positiva per 730 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato del primo semestre 2016. In relazione a ciò e alla luce delle dinamiche dei mercati finanziari, il patrimonio gestito riferito alla clientela "retail" è cresciuto passando da 7.269 milioni di euro di fine 2016 a 7.997 milioni di euro al 30 giugno 2017. Tenuto conto dei patrimoni conferiti in delega dal Gruppo Poste Vita, il patrimonio complessivamente gestito da BancoPosta Fondi SGR al 30 giugno 2017 ha raggiunto 82,6 miliardi di euro (+2,8 miliardi di euro rispetto al dato di fine 2016).

Fondo Atlante e Fondo Atlante II

Nel mese di aprile 2016 Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" e, in data 27 luglio 2016, la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante II". Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR SpA, sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell'ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane.

Al 30 giugno 2017 le quote sottoscritte da Poste Vita richiamate dal Fondo Atlante ammontano a 228 milioni di euro (le quote richiamate nel semestre dal Fondo Atlante per 17 milioni di euro sono state investite nel Fondo Atlante II), di cui 202 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 26 milioni di euro allocati alla gestione patrimonio libero della Compagnia, mentre per il Fondo Atlante 2 le quote sottoscritte e richiamate ammontano a 72 milioni di euro, interamente allocati alla gestione separata PostaValorePiù.

Con particolare riferimento alla valutazione del Fondo Atlante PosteVita, già in sede di redazione del bilancio 2016, aveva provveduto a una svalutazione dell'investimento effettuato in misura pari a circa il 50% (106 milioni di euro, di cui circa 93 milioni di euro riflessi nelle passività verso gli assicurati).

In data 21 luglio 2017 la Società di Gestione ha comunicato il valore unitario al 30 giugno 2017 della quota del Fondo Atlante determinato in 78mila euro, valore che riflette, quindi, l'azzeramento del valore delle banche venete (Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza) partecipate e corrispondente a una diminuzione di circa l'80% rispetto al valore nominale. Il valore del Fondo, pertanto, è determinato esclusivamente dall'investimento nel Fondo Atlante II. Per contro, il valore unitario al 30 giugno 2017 della quota del Fondo Atlante II ammonta a 352mila euro, riflettendo il costo storico degli investimenti effettuati. In considerazione di quanto sopra esposto, la Società di Gestione ha comunicato che sta valutando l'ipotesi di liquidazione del Fondo Atlante, da analizzare e discutere con i rappresentanti degli investitori.

Il Gruppo pertanto ha ritenuto opportuno procedere alla svalutazione dell'ulteriore 50% dell'investimento, con la sola eccezione degli impieghi nel Fondo Atlante II.

Le rettifiche da valutazione intervenute nel primo semestre del 2017 per complessivi 105 milioni di euro sono state rilevate per una quota di 93 milioni di euro, riferita agli investimenti delle gestioni separate a riduzione delle passività differite verso gli assicurati e per una quota di 12 milioni di euro, riferita al patrimonio libero della Compagnia, negli oneri finanziari.

La svalutazione complessiva al 30 giugno 2017 ammonta dunque a 211 milioni di euro, di questi, gli oneri finanziari rilevati sull'investimento del patrimonio libero di PosteVita nell'esercizio 2016 e nel primo semestre 2017 ammontano cumulativamente a 24 milioni di euro.

ALTRI SERVIZI

MERCATO DEGLI OPERATORI MOBILI

Il mercato della telefonia mobile, nel primo semestre 2017, è stato contraddistinto da strategie acquisitive particolarmente aggressive da parte dei principali operatori mobili, caratterizzate dal lancio di offerte dal pricing estremamente ridotto, rivolte in modo mirato ai clienti degli operatori virtuali anche in vista dell'ingresso sul mercato dei nuovi players quali Kena Mobile, second brand di TIM che si posiziona come operatore virtuale low cost (c.d. "no frills"), attiva dal 29 marzo 2017, Vei (operatore virtuale di Vodafone) e Iliad, operatore "price leader" del mercato francese il cui ingresso è previsto per la fine del 2017.

Il quadro concorrenziale nazionale, infatti, ha mostrato lievi variazioni di quote di mercato, con una dinamica evolutiva delle acquisizioni lorde in linea con l'anno precedente, mentre ha evidenziato una crescita di churn per tutti gli operatori.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE ALTRI SERVIZI

1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi e proventi 103 114 (11) -9,6%
Ricavi altri settori 12 33 (21) -63,6%
Totale Ricavi 115 147 (32) -21,8%
Costi per beni e servizi 75 94 (19) -20,2%
Costo del lavoro 7 10 (3) -30,0%
Ammortamenti e svalutazioni 11 17 (6) -35,3%
Altri costi e oneri 1 2 (1) -50,0%
Costi altri settori 9 10 (1) -10,0%
Totale Costi 103 133 (30) -22,6%
Risultato operativo (EBIT) 12 14 (2) -14,3%

n.s.: non significativo

Il settore Altri servizi, che include la società PosteMobile e il Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile, ha conseguito nel primo semestre del 2017 un risultato operativo di 12 milioni di euro, in riduzione di 2 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (14 milioni di euro nel primo semestre del 2016). Tale flessione è ascrivibile all'andamento dei ricavi, il cui volume raggiunge i 115 milioni di euro e registra una riduzione del 21,8% (147 milioni di euro di ricavi totali nel primo semestre del 2016) per effetto, sia della scissione del ramo d'azienda cd. "Rete Fissa TLC" in favore di Poste Italiane SpA il cui atto è stato stipulato in data 27 aprile 2016 e che ha determinato, per il primo semestre del 2017, minori ricavi da altri settori per 21 milioni di euro, sia della contrazione dei ricavi da servizi mobili il cui andamento riflette il forte contesto competitivo che ha comportato una riduzione della base clienti attiva.

In tale contesto PosteMobile, al fine di contrastare il trend di decrescita iniziato nell'ultimo trimestre 2016 e sostenere i volumi acquisitivi, ha ampliato il portafoglio di offerta e, in una logica di diversificazione, il 10 aprile 2017 è entrata nel mondo dei servizi di telefonia fissa con un'offerta caratterizzata da semplicità, affidabilità e convenienza.

Analogamente all'andamento dei ricavi, anche i costi per beni e servizi si riducono, passando da 94 milioni di euro del primo semestre 2016 a 75 milioni di euro, principalmente per effetto della citata scissione del ramo "Rete Fissa TLC" (-14 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2016), nonché della riduzione di volumi di traffico e delle efficienze rivenienti dalla migrazione delle SIM da piattaforma ESP (Enhanced Service Provider) a piattaforma FULL (Full Mobile Virtual Network Operator).

Il Costo del lavoro si attesta a 7 milioni di euro e registra una riduzione di 3 milioni di euro ascrivibile alla riduzione dell'organico derivante dalla scissione del ramo "Rete Fissa TLC".

5. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

30 giugno 31 dicembre Variazioni
(dati in milioni di euro) 2017 2016
Capitale immobilizzato:
Immobili, impianti e macchinari 1.997 2.080 (83) -4,0%
Investimenti immobiliari 54 56 (2) -3,6%
Attività immateriali
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto
498
499
513
218
(15)
281
-2,9%
n.s.
Totale Capitale immobilizzato
(a)
3.048 2.867 181 6,3%
Capitale d'esercizio:
Rimanenze 137 137 - n.s.
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 6.232 5.843 389 6,7%
Debiti commerciali e Altre passività (4.349) (4.724) (375) -7,9%
Crediti (Debiti) per imposte correnti
Totale Capitale d'esercizio:
(b)
(86)
1.934
(73)
1.183
13
751
17,8%
63,5%
Capitale investito lordo
(a+b)
4.982 4.050 932 23,0%
Fondi per rischi e oneri (1.617) (1.507) 110 7,3%
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza (1.251) (1.347) (96) -7,1%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 403 53 350 n.s.
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad 507 660 (153) -23,2%
attività in dismissione (1)
Capitale investito netto
Patrimonio netto
3.024
7.307
1.909
8.134
1.115
(827)
58,4%
-10,2%
Posizione finanziaria netta 4.283 6.225 (1.942) -31,2%
La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 30 giugno 2017 un Capitale investito netto di 3.024
milioni di euro ampiamente coperto dal Patrimonio netto. Dal confronto con i dati di chiusura del precedente esercizio, in
cui l'indicatore ammontava a 1.909 milioni di euro, emerge un sensibile incremento attribuibile principalmente alle
movimentazioni intervenute nel Capitale d'esercizio (+751 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016) di cui si dirà nel
prosieguo.
Il Capitale immobilizzato si attesta a 3.048 milioni di euro (2.867 milioni di euro a fine esercizio 2016) e si incrementa
principalmente per l'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl per 278 milioni di euro come argomentato
nella parte dedicata all'assetto organizzativo del Gruppo. Alla formazione del saldo hanno altresì concorso, oltre ad
Ammortamenti e svalutazioni per 281 milioni di euro rilevati nel semestre, investimenti industriali per 182 milioni di euro,
di cui 151 milioni di euro effettuati da Poste Italiane e prevalentemente inerenti alle attività legate all'Information
Technology. In tale ambito, sono proseguite le attività di evoluzione dei sistemi hardware, storage e backup e quelle
finalizzate alla razionalizzazione e consolidamento dell'infrastruttura dei Data Center del Gruppo. Tali attività hanno
portato negli anni a ridurre le originarie 35 sale sistemi distribuite sul territorio nazionale agli attuali 7 Data Center
completamente realizzati. Fanno parte del processo di razionalizzazione dei Data Center anche gli interventi di
insourcing delle infrastrutture tecnologiche delle Società del Gruppo, in particolare l'ampliamento della soluzione di
Disaster Recovery del Gruppo PosteVita nel Data Center di Torino e l'allestimento delle infrastrutture necessarie ad
ospitare in housing i sistemi ICT di produzione della società del Gruppo SDA, ad oggi collocati nel sito di Roma.
Il percorso di aggiornamento delle dotazioni hardware è proseguito anche presso la rete territoriale (Uffici Postali,
Direzionali e di Recapito), così come l'ottimizzazione dei processi applicativi, tra cui l'evoluzione della Piattaforma OMP
("Order Management Postale"), che ha come obiettivo la completa reingegnerizzazione del servizio Inesitate, al fine di
ridurre i tempi di attesa per i clienti e di fornire un servizio più efficiente.
Con riferimento alle attività a supporto del programma di Digital Transformation, nel corso del primo semestre del 2017
sono state effettuate implementazioni evolutive sulla sezione retail del sito poste.it e sulla APP Ufficio Postale.

Nell'ambito dei Servizi Assicurativi sono stati svolti interventi evolutivi sulle piattaforme che erogano servizi per il collocamento e la gestione post-vendita dei contratti assicurativi (Ramo Vita e Ramo Danni) che consentono il rispetto delle vigenti normative in termini di intermediazione assicurativa.

Sono altresì proseguite le attività in ambito Anagrafica Unica, in linea con il percorso avviato lo scorso esercizio e che prevede importanti integrazioni con i sistemi di Customer Relationship Management (CRM) ed Enterprise DataWarehouse (EDWH) ed è proseguito il progetto di evoluzione della BIC Clienti per la realizzazione dell'Anagrafica Unica Cliente.

Le iniziative del comparto della Logistica postale sono proseguite nel primo semestre del 2017 lungo tre linee di intervento rappresentate dall'Esercizio della rete postale, che ha previsto attività volte a garantire, mediante l'approvvigionamento delle attrezzature, la continuità operativa degli stabilimenti e dei centri di recapito, dall'Ottimizzazione della rete postale, che nel corso del semestre ha condotto al completamento del processo di accettazione della corrispondenza business e dall'Evoluzione della Rete Postale, nel cui ambito sono stati installati nuovi impianti di smistamento.

Nell'ambito degli investimenti a supporto del business è stato introdotto il servizio di ritiro in digitale delle raccomandate e sono proseguiti gli interventi di potenziamento dell'infrastruttura tecnologica e della rete logistica di Gruppo al fine di aumentare la capacità di smistamento complessiva per far fronte alla crescita dei volumi dell'e-commerce, nonché al miglioramento della qualità del servizio offerto.

Con riferimento alle società del Gruppo, l'attività investitoria di PosteMobile ha riguardato per circa il 50% le attività di sviluppo del nuovo parco tecnologico relativo ai kit del Postino Telematico, con l'obiettivo di supportare l'evoluzione dei processi di business del Gruppo. Ulteriori investimenti hanno riguardato il completamento del progetto che ha consentito l'ingresso di Poste Mobile nel mercato della telefonia fissa nel 2017.

Per quanto concerne l'attività finalizzata all'ammodernamento e alla ristrutturazione immobiliare, in continuità con la strategia di valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste Italiane, è proseguita l'attività di investimento che ha interessato prevalentemente il patrimonio strumentale. In particolare, sono proseguite le attività di ristrutturazione e manutenzione straordinaria programmata mediante la realizzazione di interventi finalizzati alla riqualificazione e all'adeguamento degli immobili strumentali, secondo le esigenze funzionali dei luoghi di lavoro e dei servizi svolti, nonché interventi volti a migliorare la sicurezza e la salute dei dipendenti. Inoltre, nel corso del semestre sono stati realizzati interventi per attività di manutenzione straordinaria non programmata (impianti di riscaldamento e condizionamento, impianti elettrici e antincendio, ecc.) oltre a interventi per il ripristino dell'operatività degli Uffici Postali oggetto di attacchi criminosi.

Il Capitale d'esercizio al 30 giugno 2017 si attesta a 1.934 milioni di euro e si incrementa di 751milioni di euro rispetto a fine esercizio 2016 per effetto, sia della variazione dei crediti per sostituto di imposta afferenti all'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita, sia per i minori debiti verso il personale legati al pagamento degli esodi, iscritti tra i fondi rischi nell'esercizio precedente, dei dipendenti che hanno risolto il proprio rapporto di lavoro nel corso del semestre.

L'incremento dei Fondi per rischi e oneri per 110 milioni di euro, quale saldo tra di stanziamenti e utilizzi/assorbimenti, è imputabile principalmente alle passività concernenti il costo del lavoro e, come commentato nell'ambito dei risultati economici del settore operativo finanziario, all'aggiornamento delle stimate passività per rischi operativi. Al riguardo, nel corso del semestre, è stato monitorato l'andamento e la prosecuzione dell'iter di liquidazione da parte di altri gestori di fondi immobiliari a suo tempo collocati da parte di Poste Italiane e il cui rimborso è previsto alla fine dell'esercizio in corso e del successivo, aggiornando la valutazione delle passività che potrebbero gravare del Gruppo.

L'incremento del saldo netto attivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 350 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo (incremento di crediti per imposte anticipate e/o decremento di debiti per imposte differite) sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita. Il saldo netto delle "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione" ammonta a 507 milioni di euro, si riferisce per 452 milioni di euro a BdM-MCC e per 55 milioni di euro a BancoPosta Fondi e si movimenta per effetto dell'allineamento al 30 giugno 2017 dei valori delle stesse attività e passività, ove inferiori, al presumibile valore di realizzo.

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2017 ammonta a 7 miliardi di euro ed evidenzia un decremento di circa 1 miliardo di euro rispetto al 31 dicembre 2016 principalmente ascrivibile alla movimentazione delle riserve di fair value (1 miliardo di euro, al netto degli effetti fiscali) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) degli investimenti del settore operativo Finanziario in titoli disponibili per la vendita, nonché alla distribuzione di dividendi, così come deliberato dalla Assemblea degli azionisti del 27 aprile 2017, per 509 milioni di euro (39 centesimi di euro per azione) corrisposti agli azionisti il 21 giugno 2017.

Tali variazioni sono state parzialmente compensate dall'Utile del periodo per 510 milioni di euro.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO PER SETTORI OPERATIVI

30 giugno 2017 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (1.969) (62.878) (1.003) (2) 1.337 (64.515)
Riserve tecniche assicurative - - (118.658) - - (118.658)
Attività finanziarie 963 61.208 119.482 4
4
(1.033) 180.664
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 7
5
- - 7
5
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (1.006) (1.670) (104) 4
2
304 (2.434)
Cassa e depositi BancoPosta - 3.236 - - - 3.236
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.003 560 2.254 1
5
(351) 3.481
Posizione finanziaria netta (3) 2.126 2.150 5
7
(47) 4.283

(dati in milioni di euro)

(dati in milioni di euro)

31 dicembre 2016 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (1.947) (59.225) (1.012) (2) 1.265 (60.921)
Riserve tecniche assicurative - - (113.678) - - (113.678)
Attività finanziarie 1.236 58.681 115.596 2
9
(1.180) 174.362
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 6
6
- - 6
6
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (711) (544) 972 2
7
8
5
(171)
Cassa e depositi BancoPosta - 2.494 - - - 2.494
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.556 1.320 1.324 2
1
(319) 3.902
Posizione finanziaria netta 845 3.270 2.296 4
8
(234) 6.225

La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 giugno 2017 è in avanzo di 4.283 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2016 (in cui presentava un avanzo di 6.225 milioni di euro) principalmente per effetto del decremento della riserva di fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita per circa 1.187 milioni di euro, al lordo dell'effetto imposte, in larga parte ascrivibile al portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta. La posizione finanziaria netta è stata altresì influenzata dal pagamento di 222 milioni di euro per l'acquisto della partecipazione in FSIA Investimenti Srl e dalla distribuzione dei dividendi per 509 milioni di euro.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA dei Settori Operativi Servizi Postali e Commerciali e Altri Servizi al 30 giugno 2017, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n.319 del 2013 è la seguente:

30 giugno 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2017 2016
A. Cassa 4 2
B. Altre disponibilità liquide 1.014 1.575
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.018 1.577
E. Crediti finanziari correnti 5
7
6
3
F. Debiti bancari correnti (201) (2)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (750) (14)
H. Altri debiti finanziari correnti (35) (22)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (986) (38)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 8
9
1.602
K. Debiti bancari non correnti (200) (400)
L. Obbligazioni emesse (50) (798)
M. Altri debiti non correnti (41) (50)
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) (291) (1.248)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) (202) 354
Attività finanziarie non correnti 563 651
Posizione Finanziaria Netta Industriale 361 1.005
Crediti finanziari intersettoriali 343 522
Debiti finanziari intersettoriali (650) (634)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti intersettoriali 54 893
di cui:
- Postale e commerciale (3) 845
- Altro 5
7
4
8

Per quanto attiene agli investimenti finanziari di Poste Italiane SpA, la Società ha continuato a monitorare, secondo le previsioni contrattuali vigenti, le informazioni rese disponibili dal debitore Midco SpA, società che detiene il 51% della Alitalia SAI e di cui Poste Italiane ha sottoscritto in data 23 dicembre 2014 Contingent Convertible Notes per un valore originario di 75 milioni di euro e durata ventennale. Tale investimento non contempla interessenze di Poste Italiane nella gestione della società emittente. In data 2 maggio 2017, l'Assemblea degli azionisti della Compagnia Alitalia SAI ha preso atto dell'esito del referendum effettuato tra i propri dipendenti, al cui voto favorevole i soci avevano subordinato la disponibilità a finanziare il nuovo piano industriale del marzo 2017. In pari data, il Consiglio di Amministrazione, preso atto della grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Compagnia, del venir meno del supporto dei soci e dell'impraticabilità, in tempi brevi, di soluzioni alternative, ha deciso di presentare istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, concessa con Decreto dal Ministro dello Sviluppo Economico.

In data 11 maggio 2017 il Tribunale di Civitavecchia ha dichiarato, con sentenza, l'insolvenza di Alitalia SAI.

In data 5 luglio 2017 l'Assemblea dei soci della MidCo SpA, ha approvato il bilancio della società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, in cui la partecipazione in Alitalia SAI è stata interamente svalutata e da cui risulta una riduzione del patrimonio netto tale da integrare la fattispecie prevista per la conversione delle Notes detenute da Poste Italiane SpA in strumento finanziario partecipativo. Tenuto conto degli eventi sopra descritti, al 30 giugno 2017 le Notes, iscritte per un valore complessivo di 82 milioni di euro al 31 dicembre 2016 comprensivo degli interessi rilevati, sono state interamente svalutate e il relativo componente negativo di reddito, di natura non ricorrente, è stato accertato tra gli oneri finanziari.

LIQUIDITA'

LIQUIDITA'
1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.902 3.142
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 480 (292)
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (404) (152)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (497) (955)
Flusso delle disponibilità liquide (421) (1.399)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 3.481 1.743
di cui:
Disponibilità assoggettate a vincolo d'impiego - 202
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative 1.806 487
Altra liquidità indisponibile 3
7
3
6

La gestione operativa del periodo è stata caratterizzata da un flusso positivo delle disponibilità liquide di 480 milioni di euro generato, tra l'altro, dall'utile netto di 510 milioni di euro conseguito nel periodo. La cassa generata è stata utilizzata per l'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, per un importo di 222 milioni di euro corrispondente all'80% del prezzo della transazione, nonché per la realizzazione di investimenti industriali che, al netto delle dismissioni, hanno assorbito 180 milioni di euro. Le disponibilità di cassa, dopo il pagamento di dividendi per 509 milioni di euro diminuiscono di 421 milioni di euro.

6. RISORSE UMANE

ORGANICO

Numero medio dei dipendenti (*)
1° se
me
stre
2016 1° se
me
stre
Organico stabile 2017 2016
Dirigenti 743 773 782
Quadri 15.895 16.113 16.064
Aree operative 114.843 118.720 119.467
Aree di base 830 1.052 1.129
Totale unità a tempo indeterminato 132.311 136.658 137.442
Contratti d'inserimento 1 0 0
Contratti di apprendistato 17 32 35
Totale 132.329 136.690 137.477
1° se
me
stre
1° se
me
stre
Organico flessibile 2017 2016 2016
Contratti di somministrazione 2 11 21
Contratti a tempo determinato 5.639 4.545 4.516
Totale 5.641 4.556 4.537
Totale organico stabile e flessibile 137.970 141.246 142.014

(*) Dati espressi in full time equivalent .

Nel corso del primo semestre del 2017 sono state gestite complessivamente oltre 2 milioni di ore di formazione, delle quali il 52% erogate in aula e il 48% in modalità on line, corrispondenti a 900mila partecipazioni10. Le partecipazioni in aula hanno rappresentato il 16% del totale erogato mentre le partecipazioni on line l'84%, per effetto dell'avvio di alcune iniziative indirizzate, in modalità e-learning, a tutta la popolazione aziendale, tra cui i corsi "Codice Privacy", "D.lgs. 231/01 e "Il sistema di valutazione prestazioni 2017".

Per quanto attiene alla formazione tecnico-specialistica le principali iniziative sono state rivolte alle risorse di Mercato Privati sulle tematiche afferenti, tra l'altro, alla consulenza guidata, alla trasparenza bancaria, al risparmio gestito e alla protezione risparmio e alle risorse della funzione Posta Comunicazione e Logistica interessate dai cambiamenti operativi in area recapito.

GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE

Nel corso del semestre è proseguita l'attività di recruiting e selezione dal mercato esterno di risorse professionalizzate da inserire nella funzione Bancoposta e, con specifico riguardo alle competenze digital, nella funzione Marketing Strategico. Gli inserimenti dal mercato esterno hanno anche riguardato le esigenze di business delle aziende del Gruppo, con particolare riferimento a Poste Vita.

In ambito Sviluppo, a chiusura del processo di valutazione delle prestazioni che ha coinvolto tutta la popolazione aziendale (circa 135mila valutazioni complessive), è proseguita nel semestre la campagna di comunicazione sull'evoluzione del processo che vedrà, nel mese di luglio 2017, l'attivazione della nuova fase di feed-back di metà anno. Sono proseguite le attività di scouting e di sviluppo legate al Modello di competenze manageriali e in particolare sono state condotte iniziative finalizzate all'intercettazione e sviluppo di giovani talenti, nonché alla valorizzazione dei quadri in sviluppo che sono state seguite da sessioni di feedback ai capi e da attività di coaching ai partecipanti.

10 Le partecipazioni includono i dipendenti che hanno partecipato a uno o più corsi di formazione.

E' stata avviata la mappatura delle competenze tecnico specialistiche dei responsabili dei Centri di Distribuzione, che ha coinvolto 185 persone sulle circa 500 previste nel percorso.

Sono stati svolti infine incontri di Management Review con tutti i Responsabili di funzione per mappare la squadra manageriale nella matrice Performance/Potenziale funzionale all'identificazione delle migliori risorse, alla definizione dei piani di successione alle posizioni di II livello e alla pianificazione di azioni di crescita e di sviluppo individuale.

Compensation

Il sistema di incentivazione manageriale MBO ha visto il completamento della consuntivazione degli obiettivi relativi all'anno 2016 con l'erogazione dei bonus nel mese di maggio 2017. Inoltre, è stato definito l'impianto generale del sistema, gli obiettivi per il Direttore Generale e l'impostazione per i dirigenti con responsabilità strategiche, in linea con i principi illustrati nella "Relazione sulla Remunerazione 2017" approvata dall'Assemblea degli Azionisti il 27 aprile 2017. Peraltro nella stessa seduta l'Assemblea ha approvato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti sul "Piano di incentivazione a breve termine 2017, basato su strumenti finanziari, per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta".

La Relazione sulla remunerazione 2017, è articolata in:

  • I sezione, che illustra le politiche di remunerazione e incentivazione 2017 per il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e i dirigenti con responsabilità strategiche (DIRS);
  • II sezione, che espone i compensi corrisposti per l'anno 2016 nominativamente per gli organi di amministrazione e controllo e in forma aggregata per i DIRS;
  • allegato "Linee guida sulle politiche di remunerazione e incentivazione del Patrimonio BancoPosta 2017", redatte ai sensi della normativa di vigilanza bancaria, relative ai trattamenti per il personale del Patrimonio BancoPosta; nell'allegato è data altresì evidenza dei compensi corrisposti nell'esercizio 2016, relativi ai soggetti rientranti nello specifico perimetro.

Per maggiori dettagli si rimanda alla "Relazione sulla remunerazione 2017" consultabile al seguente link: http://www.posteitaliane.it/resources/editoriale/pdf/assemblea/2017/Relazione-Remunerazione-2017-ITA.pdf.

Il Documento informativo sul "Piano di incentivazione a breve termine 2017 illustra le principali caratteristiche del Piano che prevede, per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta, un meccanismo di incentivazione variabile a breve termine con l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di phantom stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane SpA. Il documento altresì evidenzia che il 40%-60% della componente variabile a breve termine sia differito per un periodo di 3-5 anni.

Per maggiori dettagli si rimanda al Documento informativo consultabile al seguente link: http://www.posteitaliane.it/resources/editoriale/pdf/assemblea/2017/Documento-Informativo-Piano-BP-2017-ITA.pdf.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane

Nei primi mesi del 2017 è proseguito il confronto con le Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro nel cui ambito, tra l'altro, le Parti hanno sostanzialmente condiviso una ipotesi di Fondo Sanitario preposto a erogare prestazioni assicurative integrative. Inoltre, i lavori delle tre commissioni istituite hanno portato alla condivisione di alcune revisioni al testo contrattuale anche in coerenza con la necessità di recepire alcune modifiche legislative intervenute.

Premio di Risultato

Il 19 luglio 2017 è stata raggiunta l'intesa sul premio di risultato per: Poste Italiane SpA, Poste Vita SpA, Poste Assicura SpA, Postetutela SpA, EGI SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2017.

Permessi Sindacali ex art. 30 L. 300/70

In data 7 febbraio 2017 è stata sottoscritta con le OO.SS. l'intesa di rinnovo dei permessi sindacali retribuiti ai sensi dell'art. 30 L. 300/70. L'accordo ha validità triennale (anni 2017, 2018 e 2019) e ha definito, rispetto all'anno 2016, una riduzione complessiva nel triennio del monte ore attribuito alle OO.SS. di circa 66mila ore.

Enti Bilaterali

E' proseguita l'attività dell'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione del personale che ha supportato l'elaborazione, la presentazione e l'attivazione di diversi progetti, nonché la sottoscrizione di accordi che hanno consentito a Poste Italiane di accedere ai finanziamenti erogati da Fondimpresa. Nei primi sei mesi dell'anno sono stati rendicontati a Fondimpresa circa 140 piani formativi per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro.

Dialogo Sociale Europeo

Nel corso della riunione plenaria del Comitato Dialogo Sociale europeo per il settore postale è stata attribuita a Poste Italiane la presidenza del gruppo di lavoro "Training, Health & Safety" nel cui ambito l'Azienda coordinerà l'implementazione del progetto "Promoting Social Dialogue in the postal sector in an enlarged Europe". L'iniziativa, approvata e finanziata dalla Commissione Europea, mira alla diffusione della conoscenza del dialogo sociale europeo presso i datori di lavoro e le Organizzazioni Sindacali europee nonché all'analisi dell'impatto della digitalizzazione nel settore postale. Il progetto sarà realizzato nel corso dei prossimi due anni.

Politiche sociali e Responsabilità Sociale d'Impresa

Nel corso del semestre il sistema di welfare aziendale ha continuato a promuovere la qualità dei servizi inclusivi a favore delle fasce deboli e a sviluppare specifiche iniziative orientate alle esigenze dei dipendenti e dei loro familiari. È proseguita, quindi, l'attenzione su temi ad alta rilevanza sociale quali conciliazione, salute e prevenzione, integrazione dei disabili, istruzione e valorizzazione delle diversità.

Il progetto "PosteOrienta", finalizzato alla realizzazione di seminari di orientamento professionale e agli studi dedicati ai figli dei dipendenti, ha visto la partecipazione di oltre 700 ragazzi.

Il telelavoro quale strumento di innovazione sociale, organizzativa e tecnologica, è stato utilizzato nel semestre da 260 dipendenti.

Per valorizzare maggiormente la diversità di genere e l'inclusione Poste, che ha aderito a un network interaziendale dedicato, ha partecipato alla promozione della campagna Women in Motion per incentivare la presenza delle donne nelle aree tecniche e per abbattere gli stereotipi di genere, ospitando una tappa del percorso offerto a giovani studentesse. Inoltre, in collaborazione con l'Associazione Valore D sono proseguite le azioni rivolte al rafforzamento della leadership femminile, anche con la partecipazione a welfare lab tematici. Per quanto riguarda le iniziative mirate invece a favorire lo sviluppo della genitorialità attiva, è proseguita l'iniziativa "maam u" rivolta alle dipendenti in maternità, con circa 360 adesioni alla piattaforma maam e 70 adesioni al programma Engage.

CONTENZIOSO DEL LAVORO

Nel corso del primo semestre del 2017 il contenzioso del lavoro di Poste Italiane SpA ha registrato una leggera flessione dei ricorsi notificati rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (556 nuovi ricorsi contro 563 dell'analogo periodo del 2016).

Con riferimento alle vertenze riguardanti il lavoro flessibile:

  • per i contratti di lavoro a tempo determinato (CTD), il numero delle nuove cause attivate verso la Società si è attestato a 41 notifiche rispetto alle 29 dello stesso periodo dell'anno precedente. Quanto al tasso di soccombenza di tale filone vertenziale, calcolato sugli esiti ricevuti indipendentemente dall'anno di notifica, lo stesso si è collocato al 10% circa (11% circa nel primo semestre 2016);
  • per i contratti di lavoro temporaneo (interinale/somministrazione) non sono pervenuti nuovi ricorsi mentre nel primo semestre del 2016 erano 14 i ricorsi attivati. Il tasso di soccombenza di tale tipologia vertenziale si è attestato al 47% circa (il 46% circa nel primo semestre 2016).

Le nuove cause attivate nel primo semestre del 2017 e originate dagli altri istituti contrattuali sono state 515, in leggera riduzione rispetto alle 520 dell'analogo periodo dell'esercizio 2016. In tale ambito si inserisce il contenzioso afferente i licenziamenti disciplinari; i nuovi ricorsi di quest'ultima tipologia sono stati 47 a fronte dei 112 dell'analogo periodo del 2016; la soccombenza di tali controversie è risultata in calo, passando dal 28% circa del primo semestre 2016 al 13% circa del 2017.

Per quanto attiene all'esercizio del potere disciplinare, nel primo semestre 2017 sono stati attivati 2.337 procedimenti disciplinari, sulla base di report delle strutture Tutela Aziendale e/o Controllo Interno, ovvero sulla scorta di specifiche segnalazioni pervenute alle competenti funzioni territoriali.

A chiusura di tali iter sono state comminate 102 sanzioni espulsive (112 nel primo semestre 2016), 2.030 sanzioni conservative (2.436 nel primo semestre 2016) e 205 procedimenti si sono chiusi con archiviazione (185 nel primo semestre 2016).

In merito ai provvedimenti espulsivi, si segnala che le principali dorsali di intervento sono state: "irregolare negoziazione titoli" (22% circa), "assenza ingiustificata" (21% circa), "gravissime irregolarità operative" (15% circa), "procedimenti/condanne penali" (9% circa); per i provvedimenti conservativi le dorsali interessate sono state: "irregolarità operative" (27% circa), "inosservanza dei doveri e obblighi di servizio" (23% circa), "assenza a visita fiscale e inosservanza della normativa in tema di malattia" (17% circa).

La funzione Contenzioso del Lavoro, infine, ha presidiato specifici processi di gestione del precontenzioso riguardanti materie diverse dai contratti di lavoro a tempo determinato, con l'obiettivo di ridurre il numero complessivo delle controversie; ciò attraverso l'analisi puntuale delle circa 466 impugnative e/o diffide pervenute nell'esercizio e la relativa valutazione di intervento.

7. GESTIONE DEI RISCHI

Poste Italiane ha adottato, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), un modello di governo dei rischi di Gruppo, in linea con i requisiti del codice di Autodisciplina delle società quotate e con le best practice di riferimento. Il modello persegue l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi può incidere sul raggiungimento degli obiettivi strategici.

Il modello si esplicita attraverso un processo continuo e dinamico di gestione integrata del rischio, che valorizza i sistemi di gestione del rischio già esistenti a livello di singolo segmento (finanziario, assicurativo, postale e logistico) e i processi aziendali, promuovendone l'armonizzazione con le metodologie e gli strumenti specifici del modello stesso in modo da contribuire allo sviluppo di attitudini e competenze di gestione del rischio in tutti gli ambiti di attività del Gruppo. Inoltre, a supporto della fase di identificazione e descrizione dei rischi, il modello si avvale dello strumento Risk Model, attraverso il quale i rischi individuati sono ricondotti a cinque categorie omogenee: strategici, evoluzione normativa e compliance, assicurativi, operativi e finanziari come argomentate nel prosieguo.

Tale schema di classificazione, in linea con le best practice di riferimento e, ove presenti, con le specifiche prescrizioni normative, è condiviso a livello di Gruppo e viene aggiornato periodicamente anche rispetto all'operatività aziendale nonché in relazione agli esiti delle attività di assessment.

RISCHI STRATEGICI

Rischi di flessione degli utili o del capitale derivanti da cambiamenti del contesto operativo, decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni di contesto competitivo.

EVOLUZIONE NORMATIVA E COMPLIANCE

Rischio attuale o prospettico connesso al mancato rispetto di leggi e regolamenti imposti dal legislatore, da autorità di settore nonché da normativa interna.

RISCHI ASSICURATIVI

Rischi tecnici derivanti dal contesto operativo del settore assicurativo (tecnico danni, tecnico salute e tecnico vita) per la cui trattazione si rimanda al Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2017 (Analisi e presidio dei rischi).

RISCHI OPERATIVI

Rischi di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, il rischio di incidenti o infortuni dei dipendenti sul luogo di lavoro, il rischio di azioni criminali e attentati commessi ai danni delle strutture operative o delle relative attività, le truffe, ivi comprese le truffe on line (c.d. phishing), nonché le operazioni non autorizzate, ivi compresi gli errori derivanti dal malfunzionamento dei sistemi informatici o di telecomunicazione.

Di seguito sono evidenziate alcune delle tipologie di rischi operativi.

Rischi di attacchi/eventi esterni

Uno dei temi da sempre all'attenzione di Poste Italiane è rappresentato dalla sicurezza degli Uffici Postali, al fine di tutelare i dipendenti, la clientela e il patrimonio aziendale e fronteggiare i rischi derivanti da azioni fraudolente e/o attacchi criminosi dall'esterno. Poste, in considerazione dell'attività di movimentazione di fondi è esposta ai rischi connessi al compimento di atti delittuosi (furti e/o rapine) che, qualora si verificassero, potrebbero comportare effetti negativi sull'immagine, sull'attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Nel corso del primo semestre del 2017 sono proseguite le attività di potenziamento della sicurezza attiva degli Uffici Postali attraverso, fra l'altro, l'attivazione, l'integrazione e la sostituzione di impianti di allarme e di videosorveglianza con apparati tecnologicamente avanzati; nonché della sicurezza passiva attraverso sistemi di protezione antirapina. Particolare attenzione e specifiche iniziative di prevenzione hanno riguardato anche i rischi derivanti da potenziali truffe e frodi interne ed esterne all'Azienda, tra cui il furto di identità digitale, il phishing, le minacce alle risorse informatiche costituite fra l'altro da malicious code, indirizzi IP tracciati come malevoli e altri dati.

Rischi connessi alla normativa in materia di salute e sicurezza

Il modello aziendale di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro di Poste Italiane individua 5 unità produttive (4 coincidenti con le funzioni di business Posta, Comunicazione e Logistica, BancoPosta, Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione e una coincidente con le restanti funzioni di staff) unificate nella funzione Tutela Aziendale che svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo in materia di salute, di sicurezza del lavoro e di ambiente.

Nel corso del primo semestre del 2017 sono state effettuate, tra l'altro, le attività di aggiornamento dei nuovi Documenti di Valutazione dei Rischi delle Unità Produttive "Posta, Comunicazione e Logistica" e "Bancoposta" e di definizione dei requisiti per l'aggiornamento del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi dell'Unità Produttiva "Mercato Privati".

Inoltre, è proseguita l'attività di sensibilizzazione al tema della sicurezza sul lavoro che ha visto coinvolti molteplici Uffici Postali e Centri di Distribuzione, al fine di agire ulteriormente sul fenomeno infortunistico.

Infine, è continuata la formazione obbligatoria in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, in continuità con quanto fatto negli anni precedenti e sono stati aggiornati i processi formativi dedicati agli addetti alle squadre d'emergenza capillarizzando le sedi di erogazione e favorendo, in tal modo, una maggiore partecipazione ai corsi.

Rischi di natura informatica

Nell'ambito dei rischi provenienti da eventi di natura materiale (per es. incendio, terremoto, danni d'acqua, guasti macchina) e/o immateriale (per es. infedeltà, blocco improvviso della rete, cyber crime) assumono sempre maggiore rilevanza le minacce alla protezione di beni "intangibili" c.d. "data breaches" (o violazione della sicurezza) e le cui conseguenze dirette sono la perdita, distruzione o divulgazione non autorizzata di informazioni sensibili e riservate.

Al riguardo Poste Italiane ha definito un modello di Information Security Governance integrato a livello di Gruppo in cui sono delineati ruoli, responsabilità e attività aventi l'obiettivo di fornire la guida strategica necessaria per monitorare l'infrastruttura di sicurezza dei dati aziendali. In particolare, è proseguito nel semestre il programma di attività atte a garantire il costante allineamento dei processi di sicurezza informatica alla strategia di sviluppo dei sistemi informativi e all'evolversi delle minacce provenienti dal contesto esterno. Sono state inoltre condotte le attività di verifica dello stato di sicurezza dei sistemi e di realizzazione degli interventi necessari per ridurre i livelli di rischio rilevati.

Nel corso del semestre, in occasione del verificarsi di alcuni casi noti di attacchi cyber lanciati sulla rete mondiale, le strutture aziendali competenti hanno collaborato con i partner italiani del CERT (Computer Emergency Response Team) e i risultati delle analisi condotte hanno escluso compromissioni della rete aziendale.

RISCHI FINANZIARI

I rischi finanziari sono declinati secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative che distingue quattro principali tipologie di rischio (classificazione non esaustiva):

  • rischio di mercato;
  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari.

Per la trattazione di tali tipologie di rischi finanziari si rimanda al Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2017 (Analisi e presidio dei rischi).

8. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2017

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Semestrale 2017 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2017.

9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel corso del secondo semestre del 2017 il Gruppo Poste sarà impegnato nella definizione di un nuovo Piano Industriale atto a consentire un'ulteriore ed equilibrata crescita del business, nonché a continuare a percorrere il sentiero evolutivo nel processo di innovazione del Paese con particolare attenzione ai servizi per la Pubblica Amministrazione.

Nel settore Logistico-Postale il Gruppo proseguirà nel processo di ristrutturazione del comparto, già avviato negli ultimi anni, attraverso l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi. L'obiettivo sarà quello di aumentare efficienza e qualità dei servizi postali attraverso l'evoluzione sinergica del network logistico-produttivo e valorizzando tutti gli asset disponibili; nonché migliorare il posizionamento competitivo sul mercato del Corriere Espresso e Pacchi.

Per quanto attiene ai Servizi Finanziari la gestione del 2017 sarà, tra l'altro, focalizzata sul posizionamento nel comparto del transaction banking, con particolare attenzione allo sviluppo in materia di incassi e pagamenti anche per il tramite della acquisizione in SIA SpA. Al contempo, il Gruppo sarà impegnato:

  • nella valorizzazione della base clienti, attraverso la proposizione mirata di prodotti e servizi che consolidino la relazione con i medesimi e aumentino le giacenze sulla raccolta e i connessi impieghi in strumenti finanziari;
  • nella focalizzazione delle attività di gestione del Risparmio Postale, nel cui ambito proseguiranno le attività per la definizione delle condizioni della Convenzione che regola le modalità di fornitura dei servizi di intermediazione a favore di Cassa Depositi e Prestiti SpA.
  • nella crescita nella distribuzione dei prodotti del credito al consumo e al consolidamento delle attività di "digital banking" nell'ambito della più ampia strategia multicanale di Poste Italiane.

Proseguirà, tenuto conto di un contesto dei mercati finanziari internazionali e nazionali ancora volatili, la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate.

L'operazione di trasferimento da Poste Italiane all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA (Invitalia) dell'intero pacchetto azionario di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale è stata autorizzata, nel corso del mese di giugno 2017, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Banca Centrale Europea e, in data 19 luglio 2017, dalla Banca d'Italia che ne ha definito i profili di vigilanza approvando altresì taluni termini della transazione, all'esecuzione dei quali l'operazione potrà essere perfezionata. In conformità a quanto previsto dal contratto di compravendita azionaria, le parti si adopereranno per completare le attività e gli adempimenti propedeutici al perfezionamento dell'operazione, facendo ogni ragionevole sforzo per addivenire al closing della stessa nel breve termine. Al riguardo, in data 26 luglio 2017, l'Assemblea Straordinaria della Banca ha deliberato, subordinatamente al rilascio del provvedimento autorizzativo da parte dell'Autorità di Vigilanza ex art. 56 del Testo Unico Bancario, una riduzione del capitale sociale di 160 milioni di euro, la cui distribuzione, prevista dopo il perfezionamento dell'operazione, sarà rimessa a Poste Italiane quale parte del prezzo di vendita.

Nel segmento della Gestione del Risparmio il Gruppo, oltre a consolidare la posizione di leadership nel mercato Vita, sarà orientato a proseguire il percorso di crescente penetrazione dei prodotti Fondi e polizze Ramo III, garantendo trasparenza e massima aderenza ai bisogni della clientela. Prosegue, inoltre, la crescita nel segmento della protezione e del welfare, anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento di un modello integrato di offerta e di servizio (Previdenza, Salute e Assistenza), valorizzando gli asset e la vocazione sociale del Gruppo Poste.

Con riferimento agli accordi di collaborazione tra Poste Italiane SpA e Anima Holding, proseguiranno le attività volte a sviluppare le possibili sinergie tra la capacità distributiva del Gruppo e il know how industriale della partecipata.

Tutti gli obiettivi sopra richiamati saranno perseguiti rafforzando la generazione di cassa del Gruppo al fine di massimizzare il total return dei propri azionisti.

10. PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI (AGCOM)

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in conformità a quanto previsto dalla Legge n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015), ha autorizzato una serie di interventi mirati a ridefinire il Servizio postale Universale per garantirne una gestione economicamente sostenibile e in linea con le mutate esigenze degli utenti. In particolare:

  • con la delibera 395/15/CONS è stata autorizzata l'attuazione progressiva, in tre fasi, di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel Servizio Universale;
  • con la delibera 396/15/CONS sono stati introdotti nuovi obiettivi statistici di qualità e nuove tariffe degli invii postali universali.

Con riferimento al modello di recapito a giorni alterni, la prima fase, avviata nel mese di ottobre 2015, ha interessato 255 Comuni appartenenti alle Regioni Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto. La seconda fase, avviata a partire dal mese di aprile 2016, ha interessato, gradualmente, circa 2.400 Comuni in 16 regioni italiane. La terza fase, autorizzata dall' AGCom per circa 2.500 Comuni appartenenti a 18 Regioni, ad oggi non è stata avviata. Inoltre, Poste ai sensi della Delibera ha definito con l'Autorità un'offerta commerciale per la distribuzione dei prodotti editoriali in abbonamento nelle aree nelle quali si realizza il modello di recapito a giorni alterni, tramite l'implementazione di una rete di recapito dedicata.

La delibera 395/15/CONS è stata oggetto di impugnativa, innanzi al TAR del Lazio, attraverso i ricorsi promossi da FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e Avvenire, dall'Associazione dei consumatori Codacons e infine da Anci Piemonte insieme a 41 Comuni piemontesi. In particolare, quest'ultimo ricorso era stato sospeso, con ordinanza del 29 aprile 2016, perché il TAR - nel dichiarare non fondati i motivi proposti dai ricorrenti e ritenendo legittima la predetta delibera - aveva tuttavia disposto il rinvio degli atti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea per valutare la compatibilità della legge nazionale con la direttiva postale europea. In data 16 settembre 2016 Poste Italiane aveva trasmesso le proprie osservazioni alla Corte di Giustizia.

In data 8 marzo 2017 Anci Piemonte insieme a 41 Comuni piemontesi hanno depositato atto di rinuncia al predetto ricorso al TAR Lazio; correlativamente, la Corte di Giustizia ha sospeso il procedimento, in attesa della estinzione del procedimento principale da parte del TAR. Quest'ultimo, con sentenza del 22 giugno 2017, ha dichiarato la definitiva estinzione del giudizio e disposto il ritiro della domanda pregiudiziale sollevata innanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

In data 13 marzo 2017 FIEG e Avvenire hanno notificato atto di rinuncia al ricorso da loro proposto. Successivamente, in data 27 aprile 2017, anche il Codacons ha depositato atto di rinuncia e il Tar Lazio ha dichiarato l'estinzione del giudizio con decreto del 21 Giugno 2017.

Avverso l'applicazione della consegna a giorni alterni hanno proposto impugnativa al TAR Lazio anche taluni Comuni; tuttavia, successivamente gli stessi hanno presentato atto di rinuncia al TAR che in due casi (Comune di Zeri e Comune di San Mauro Cilento) ha già provveduto all'estinzione del contenzioso mentre per il Comune di Tarzo si è in attesa dell'estinzione del giudizio.

In tema di diritto di accesso alla rete postale universale pende ancora il ricorso promosso da Poste Italiane contro la Delibera 728/13/CONS che ha posto in capo alla Società l'obbligo di fornire, su richiesta di soggetti terzi, l'accesso a condizioni eque e ragionevoli liberamente negoziate con le parti. Nelle more del ricorso, Poste Italiane ha ricevuto quattro richieste di accesso alla rete postale universale nessuna delle quali ha, ad oggi, portato alla stipula di un accordo con altro operatore per l'accesso alla rete né sono sorti contenziosi, relativi alle negoziazioni, dinanzi ad AGCom. Successivamente l'Autorità, con delibera 651/16/CONS pubblicata il 23 dicembre 2016, ha avviato una consultazione pubblica sullo schema di provvedimento inerente il riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all'infrastruttura postale di Poste Italiane. La Società ha fornito il proprio contributo ed esposto la propria posizione nel corso di un'audizione tenutasi presso l'Autorità nel mese di febbraio 2017. Successivamente, nel corso del mese di maggio, l'AGCom ha inviato agli operatori del settore alcuni questionari volti ad approfondire la conoscenza delle dinamiche del mercato postale (esiti delle gare bandite dalle PPAA, volumi gestiti e trend della "ripostalizzazione" su rete universale).

Sulla base della Delibera 728/13/CONS Poste Italiane ha definito e comunicato all'Autorità (in data 1° settembre 2016) e al pubblico (in data 7 dicembre 2016) una manovra tariffaria sui prodotti a firma, le cui nuove tariffe sono state introdotte a partire dal 10 gennaio 2017.

Il provvedimento di manovra e gli atti presupposti sono stati impugnati, con ricorso notificato il 16 gennaio 2017, dall'Associazione dei consumatori CODACONS e si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito. La medesima Associazione aveva impugnato una precedente manovra tariffaria di Poste Italiane entrata in vigore il 1° dicembre 2014 il cui giudizio è ad oggi ancora pendente, in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

L'AGCom – a seguito di un'istanza sollevata dall'operatore GPS (Globe Postal Services) e previo esperimento dell'iter di consultazione pubblica – aveva adottato la delibera 621/15/CONS recante disciplina del tema della restituzione degli invii di altri operatori rinvenuti nella rete di Poste Italiane. In tale ambito è previsto l'obbligo per Poste di modificare le "Condizioni generali di contratto per la restituzione di invii affidati dai mittenti ad altri operatori postali rinvenuti nella rete di Poste Italiane" prevedendo tre distinte modalità per la restituzione11 e, sulla base di esse, la rimodulazione delle condizioni economiche tenendo conto, tra l'altro, del principio dell'orientamento al costo (costo evitabile) e applicando una scontistica sui volumi.

Poste ha provveduto ad adeguare le proprie Condizioni generali di contratto e a informare tutti gli operatori contrattualizzati, oltre alla società GPS, in merito a tali nuove Condizioni.

In ragione degli impatti finanziari che tale provvedimento può determinare in capo a Poste, in particolare avuto riguardo alla possibilità di recuperare con la tariffa i soli costi addizionali, la Società ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR del Lazio. In data 22 settembre 2016 il TAR ha pubblicato la propria decisione, accogliendo parzialmente i motivi di ricorso proposti da Poste Italiane. In particolare, il TAR ha accolto il ricorso con riferimento al principio di copertura dei soli costi addizionali, stabilendo il diritto di Poste Italiane di recuperare attraverso le tariffe del servizio il costo pieno dello stesso. Ad esito del pronunciamento del TAR, Poste ha sottoposto ad AGCom alcune modifiche delle Condizioni del Servizio, l'Autorità ha però chiesto all'operatore di attendere una sua nuova deliberazione sul tema prima di procedere all'emanazione di nuove Condizioni.

Tuttavia, sia AGCom che Nexive (nonché GPS che ha presentato appello incidentale sul ricorso promosso da AGCom) hanno proposto impugnativa al Consiglio di Stato; in particolare AGCom ha richiesto la sospensione della esecutività della decisione del TAR. L'udienza di merito davanti il Consiglio di Stato si è tenuta il 4 maggio 2017 e allo stato si è in attesa della decisione sull'appello.

La società GPS ha altresì impugnato innanzi al TAR Lazio alcune comunicazioni indirizzatele da AGCom, miranti a obbligare l'operatore a sottoscrivere le nuove Condizioni generali di contratto di Poste (ritenute da AGCom in linea con la delibera), nonché altro ricorso, in cui Poste si è costituita in giudizio, avverso l'inibitoria di AGCom volta a far cessare di impiegare il termine stamp/francobollo per identificare le "vignette" adesive di GPS. Tale ricorso è stato respinto dal TAR in data 26 luglio 2017.

Sempre in tema di invii di altri operatori rinvenuti nella rete di Poste Italiane, in data 16 marzo 2017 l'AGCom ha notificato a Poste l'apertura di un procedimento sanzionatorio (5/17/DSP) per presunta violazione degli obblighi di

11 1) Ritiro presso il CMP di rinvenimento e/o di riferimento;

2) ritiro presso uno o più centri di aggregazione;

3) consegna da parte di Poste all'indirizzo indicato dagli altri operatori.

servizio universale in relazione appunto al trattamento di tali invii. In data 14 aprile 2017 la Società ha inviato all'AGCom la propria memoria difensiva, esposta in audizione il 17 maggio 2017.

A seguito del monitoraggio svolto per il 2016 dalla Società IZI sulle rimodulazioni orarie degli Uffici Postali nel periodo estivo, l'AGCom ha notificato a Poste Italiane, con provvedimento 3/17/DSP dell'8 marzo 2017 una presunta violazione in relazione a un Ufficio Postale. Avverso tale atto la Società ha inviato all'AGCom in data 7 aprile 2017 la propria memoria difensiva. Con Delibera 221/17/CONS del 6 giugno 2017 l'Autorità ha archiviato il procedimento.

Successivamente, con atto di contestazione 6/17/DSP, l'AGCom ha avviato un procedimento sanzionatorio per la presunta violazione di obblighi normativi legati alla fornitura del Servizio postale Universale, con riferimento alla chiusura temporanea di 14 Uffici Postali nella provincia di Salerno. Avverso tale atto di contestazione la Società, in data 27 aprile 2017, ha inviato all'Autorità la propria memoria difensiva.

Infine, in tema di liberalizzazione delle notificazioni di atti giudiziari e violazioni del codice della strada prevista dal Disegno di "Legge annuale per il mercato e la concorrenza", l'AGCom, in vista della futura regolamentazione di tali servizi, ha richiesto ai maggiori operatori del mercato con nota dell'8 giugno 2017, di acquisire elementi conoscitivi in materia. La Società ha inviato il proprio contributo in data 23 giugno 2017.

AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2-quater, della L. 287/90 un procedimento (SP/157), volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

A valle del succitato provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha presentato in data 23 dicembre 2015 al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane e PosteMobile per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra per 375,8 milioni di euro oltre alla condanna alle spese di giudizio. All'udienza tenutasi il 22 giugno 2016 il giudice istruttore ha accolto l'eccezione pregiudiziale sollevata da Poste, relativa a una carenza di potere in capo al legale rappresentante di H3G di instaurare un giudizio e ha rinviato la causa all'udienza del 1° dicembre 2016, assegnando i termini per le memorie ai sensi dell'art. 183 c.p.c. Terminata la fase istruttoria, a seguito del deposito delle rispettive memorie ex art. 183 c.p.c., la causa è stata rinviata per trattative all'udienza del 29 marzo 2017, nell'ambito della quale il Giudice Istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio e stabilito il termine del 5 giugno 2017 per il deposito di note contenenti ipotesi di quesiti, fissando al 15 giugno 2017 l'udienza per l'indicazione dei quesiti e per il giuramento del CTU. In tale udienza il Giudice ha ritenuto di assumere come testo base dei quesiti quello proposto da Poste Mobile e ha assegnato un termine alle parti per depositare eventuali proposte di modifica e a PosteMobile per eventuali controproposte di modifica. L'udienza è stata rinviata al 10 maggio 2018 per l'esame della consulenza tecnica.

Avverso il suddetto provvedimento adottato dall'AGCM, Poste Italiane in data 25 febbraio 2016 e PosteMobile in data 19 febbraio 2016, hanno depositato ricorso al Tar Lazio che, in data 28 settembre 2016, ha respinto con sentenza i ricorsi proposti, affermando l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata a un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate daPoste alla propria controllata PosteMobile12 .

A seguito delle opportune valutazioni del caso effettuate da PosteMobile e Poste Italiane la sentenza del TAR non è stata impugnata, divenendo pertanto giudicato.

Anche tenendo conto della percentuale di incertezza propria di ogni giudizio, che impedisce qualsivoglia quantificazione, allo stato è possibile constatare una sensibile diminuzione del rischio di soccombenza di Poste afferente al contenzioso sopra descritto.

L'AGCM ha notificato in data 13 marzo 2017 a Poste Italiane l'avvio di un procedimento ai sensi dell'art. 27, comma 3, del Codice del Consumo volto ad accertare se le condotte connesse alla modifica unilaterale del contratto Bancopostaclick e delle condizioni economiche della carta di pagamento Postamat integrino delle pratiche commerciali scorrette. In particolare, l'Autorità intende accertare se Poste abbia fornito informazioni non rispondenti al vero in merito alla gratuità della carta Postamat relativa al conto corrente Bancopostaclick e se abbia indebitamente condizionato i correntisti inducendoli ad accettare l'introduzione del costo della Carta Postamat, non riconoscendo la possibilità di esercitare il diritto di recesso relativamente alla sola carta Postamat e prevedendo il recesso per l'intero rapporto di conto corrente.

Il 27 aprile 2017 Poste ha presentato impegni diretti a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali dell'Autorità; tali impegni, nel corso di un'audizione tenutasi il 9 giugno 2017, sono stati giudicati dall'Autorità insoddisfacenti a porre rimedio ai profili di violazione contestati.

In data 27 giugno 2017 Poste ha presentato un'ulteriore versione degli impegni. Il termine di conclusione del procedimento è stato prorogato al 27 settembre 2017.

In data 7 aprile 2017 l'AGCM ha inviato a Poste una richiesta di informazioni (DC8950-BMC) relativa ai servizi di gestione documentale, stampa, imbustamento e successivo invio a mezzo servizi postali delle multe per violazione del Codice della Strada. Nelle date dell'8 e 12 maggio 2017 Poste ha fornito dettagliato riscontro all'Autorità, rispondendo puntualmente a ogni quesito.

BANCA D'ITALIA

Nel corso del semestre è stato condotto dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo - avviato in data 10 febbraio 2017 e concluso il 5 maggio 2017 - ai sensi dell'art. 54, Decreto Legislativo 1993 n. 385, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta. In data 20 luglio 2017 è stato rilasciato il Rapporto Ispettivo al quale Poste Italiane darà seguito nei termini, mediante invio delle proprie considerazioni.

CONSOB

Sono proseguite nel semestre le attività di estensione sulla rete di Poste Italiane della piattaforma di "consulenza guidata" sulla rete degli Uffici Postali secondo il piano di roll-out riportato nella nota informativa trasmessa a Consob nel mese di dicembre 2016. Al 30 giugno 2017 la nuova piattaforma, che prevede l'adozione di iter standardizzati per l'individuazione della migliore soluzione di investimento per il cliente, consentendo una sistematica storicizzazione delle modalità di interazione gestore–cliente, è presente su tutti gli "Uffici MiFID con sala consulenza" (circa 3.900 a cui è riconducibile l'83% dei clienti profilati).

12 L'AGCM Infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quater, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.

IVASS

Nel corso del semestre è stato condotto da IVASS un accertamento ispettivo - avviato in data 20 marzo 2017 e concluso il 28 giugno 2017 - ai sensi dell'art. 189 del Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. n. 209 del 7 settembre 2005) presso Poste Vita avente ad oggetto "la verifica della miglior stima delle riserve tecniche (best estimate of liabilities) e le assunzioni utilizzate per il calcolo di tale posta e del requisito di solvibilità (SCR), anche in chiave prospettica". Poste Vita ha fornito la documentazione richiesta ed è in attesa di conoscere gli sviluppi degli approfondimenti che verranno svolti dall'Istituto di vigilanza e gli esiti dell'ispezione.

COVIP

In data 4 ottobre 2016 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ha avviato una verifica ispettiva sul piano individuale pensionistico PostaPrevidenza Valore. Le attività degli ispettori presso gli uffici di Poste Vita si sono concluse in data 23 marzo 2017 e in data 14 luglio 2017 la Commissione ha notificato la conclusione dell'accertamento ispettivo.

AUTORITÀ GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Con provvedimento n.16625/117468 del 9 maggio 2017 il Garante per la Protezione dei Dati Personali (di seguito GPDP) ha effettuato, presso la sede di Poste Italiane di Viale Europa 175 in Roma, gli accertamenti previsti dagli artt.157 e 158 del Decreto Legislativo n.196/2003 recante il Codice per la Protezione dei dati Personali per finalità di indagine conoscitiva in applicazione della normativa privacy con riferimento alla corretta implementazione della tecnologia SPID.

L'accertamento posto in essere è stato finalizzato a verificare l'osservanza delle norme in materia di protezione dei dati personali in riferimento ai dati trattati nell'ambito delle attività di gestione delle identità digitali ai sensi del D.P.C.M. 24 ottobre 2014 "Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID)".

L'accertamento è consistito nell'accesso alle banche dati afferenti al Servizio PosteID nonché alle connesse verifiche del trattamento dei luoghi e dei sistemi ove si svolge il trattamento dei dati informatici.

I dirigenti del Garante per la Protezione dei Dati Personali, attraverso tre visite ispettive svolte presso gli uffici di Poste Italiane hanno posto in essere azioni mirate alla verifica delle procedure e delle modalità di identificazione dei soggetti richiedenti l'identità digitale e delle eventuali criticità emerse relativamente alla fase di rilascio dell'Identità SPID. Sono state effettuate prove di rilascio di identità digitale e accessi, tramite PosteID, ad alcuni sevizi digitali di diversi Service Provider. È stato verificato il ruolo del Customer Care con particolare attenzione agli applicativi in uso. Poste Italiane, oltre alla documentazione afferente alle singole richieste, ha fornito al Garante tutta la documentazione trasmessa ad AgID-Agenzia per l'Italia Digitale.

Il Garante ha prodotto verbali per ciascuna visita effettuata presso la Società, concludendo che nell'ambito del procedimento ispettivo non state rilevate difformità.

Con riferimento ai procedimenti giudiziari, tributari e in materia previdenziale si rimanda al Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2017.

11. ALTRE INFORMAZIONI

AMBIENTE

Il Gruppo Poste Italiane è da sempre attento alla salvaguardia dell'ambiente che, nell'ambito della propria green strategy, considera come componente essenziale del suo percorso di crescita; per tale motivo ha sviluppato le proprie attività di business mettendo in atto azioni e politiche di sostenibilità ambientale ispirate ai principi di risparmio, recupero e riciclo, innovazione e sicurezza.

L'energia necessaria per alimentare l'ingente patrimonio immobiliare di Poste Italiane è responsabile per oltre due terzi delle emissioni inquinanti del Gruppo. Per tale motivo, già da alcuni anni, è attivo un piano di ottimizzazione dell'uso di energia che promuove comportamenti virtuosi da parte dei dipendenti, attraverso campagne di comunicazione sul risparmio energetico (per esempio sull'attento uso delle "pompe di calore") e iniziative tecniche finalizzate all'abbattimento degli sprechi, tramite l'installazione e attivazione di rilevatori di consumi di energia che consentono di monitorare l'andamento degli stessi, di effettuare la misurazione delle sedi che assorbono più energia e di gestire il corretto settaggio delle temperature e degli orari di funzionamento dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento.

La green strategy del Gruppo si riflette anche sull'impegno che viene riservato alla gestione della flotta aziendale, attraverso l'utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale (ad alimentazione elettrica, metano e gpl) e una flotta a quattro ruote che, rinnovata nel corso del 2016, consente a Poste Italiane di disporre di autoveicoli caratterizzati da classi di inquinamento, consumi ed emissioni specifiche inferiori rispetto a quelli precedentemente utilizzati.

Inoltre, nell'ambito del percorso di mobility management, finalizzato a supportare soluzioni di mobilità sostenibile nelle aree urbane volte alla sensibilizzazione dei dipendenti a contribuire alla riduzione delle immissioni di CO2, il Gruppo è attivo su numerose iniziative, tra le quali: convenzioni per l'acquisto agevolato e rateizzato da parte dei dipendenti, degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale per diverse città italiane; iniziative volte a facilitare l'utilizzo del servizio di carpooling per gli spostamenti casa-lavoro; realizzazione di spogliatoi aziendali nella sede di Mestre (VE) e presso la sede centrale di Roma per favorire il raggiungimento del luogo di lavoro attraverso l'utilizzo della bicicletta o a piedi.

E', infine, proseguita la partecipazione ai programmi degli organismi internazionali finalizzati alla riduzione di gas serra quali l'Environmental Measurement and Monitoring System (EMMS) nell'ambito dell'International Post Corporation (IPC) e il Greenhouse Gas Reduction Programme nell'ambito di Posteurop, nonché il nuovo programma OSCAR (Online Solution for Carbon Analysis and Reporting) che, in ambito UPU (Unione Postale Universale), è finalizzato a rendicontare e monitorare le emissioni di CO2 degli operatori postali.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Poste Italiane, con l'obiettivo di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati si è dotata delle "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati", approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA nel mese di luglio 2015 e da ultimo modificate l'11 ottobre 2016, redatte in conformità con i principi stabiliti dalla Consob nel Regolamento adottato con

delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e alla Comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010.

Le medesime Linee Guida recepiscono le norme di cui alla Circolare della Banca d'Italia n. 263/2006, "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche", Titolo V, Capitolo 5, "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati" e alla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 ("Disposizioni di Vigilanza"), applicabili a Poste Italiane con riferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con soggetti collegati a Poste.

L'ambito di applicazione delle Linee Guida si differenzia a seconda della normativa applicata ovvero quanto previsto dal Regolamento Consob si applica a Poste Italiane (nell'esercizio sia delle attività postali sia di BancoPosta e nell'esecuzione di operazioni con Parti Correlate di Poste Italiane effettuate per il tramite di società controllate), mentre la disciplina emanata da Banca d'Italia si applica esclusivamente all'operatività del Patrimonio BancoPosta con soggetti collegati di Poste Italiane. La versione aggiornata delle Linee Guida è pubblicata sul sito internet di Poste Italiane all'indirizzo:

http://www.posteitaliane.it/it/governance/documenti\_societari/operativita\_parti\_correlate\_sogg\_collegati.shtml. Il documento è riproposto, per la sezione BancoPosta, anche all'indirizzo http://www.posteitaliane.it/it/governance/documenti\_bancoposta/operativita\_parti\_correlate\_sogg\_collegati.shtml.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione dell'11 ottobre 2016, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la stipula di operazioni di finanziamento in pronti contro termine a breve scadenza con Cassa Depositi e Prestiti per un importo nominale cumulato complessivo non superiore a 2,5 miliardi di euro. L'operazione, pur qualificandosi come di maggiore rilevanza ai sensi della normativa Consob, riveste carattere di ordinarietà sempre ai fini Consob ed è quindi esente dall'iter deliberativo previsto per tali operazioni. Nel corso del primo semestre 2017 sono state eseguite operazioni di finanziamento nel quadro dell'accordo sopra descritto. Non sono da segnalare ulteriori operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza concluse nel primo semestre 2017. Il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate è riportato nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2017 (Parti correlate).

PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 30 giugno 2017 comparativo con quello al 31 dicembre 2016 è riportato nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2016 (Capitale sociale).

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Per le informazioni su operazioni atipiche e/o inusuali relative al primo semestre del 2017 si rimanda Bilancio semestrale consolidato abbreviato del Gruppo Poste Italiane al 30 giugno 2017 (Operazioni atipiche e/o inusuali).

APPENDICE - DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

ITALIANE
POSTE ITALIANE SPA 1° se me
stre
(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 4.583 4.630 (47) -1,0%
Risultato operativo 469 573 (104) -18,2%
Risultato netto 261 406 (145) -35,7%
Investimenti (*) 439 118 321 n.s.
Patrimonio netto (**) 5.118 6.160 (1.042) -16,9%
Organico stabile - medio 128.425 133.284 (4.859) -3,6%
Organico flessibile - medio 5.475 4.344 1.131 26,0%

(*) Il valore del 1° semestre 2017 include investimenti in Partecipazioni per 288 milioni di euro.

(**) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.

n.s.: non significativo

ALTRE SOCIETA'

I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo, elaborati secondo i princípi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

POSTEL SPA (*) 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 115.036 112.074 2.962 2,6%
Risultato operativo 2.073 (3.005) 5.078 n.s.
Risultato netto 507 (4.390) 4.897 n.s.
Investimenti 5.649 4.538 1.111 24,5%
Patrimonio netto (**) 102.011 96.081 5.930 6,2%
Organico stabile - medio 1.122 1.187 (65) -5,5%
Organico flessibile - medio 25 37 (12) -32,4%
(**) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.
n.s.: non significativo
SDA EXPRESS COURIER SPA 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 286.217 279.977 6.240 2,2%
Risultato operativo (10.205) (18.208) 8.003 44,0%
Risultato netto (7.666) (13.946) 6.280 45,0%
Investimenti 1.118 1.554 (436) -28,1%
Patrimonio netto (*) 1.731 9.125 (7.394) -81,0%
Organico stabile - medio 1.368 1.409 (41) -2,9%
Organico flessibile - medio 71 69 2 2,9%

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.

POSTE TUTELA SPA 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 42.335 43.285 (950) -2,2%
Risultato operativo 223 470 (247) -52,6%
Risultato netto 170 369 (199) -53,9%
Investimenti 58 5 53 n.s.
Patrimonio netto (*) 13.331 13.153 178 1,4%
Organico stabile - medio 16 16 - n.s.
Organico flessibile - medio 1 - 1 n.s.
(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.
n.s.: non significativo
EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 44.782 44.828 (46) -0,1%
Risultato operativo 2.250 1.753 497 28,4%
Risultato netto 862 356 506 n.s.
Investimenti 453 248 205 82,7%
Patrimonio netto (*) 236.268 235.402 866 0,4%
Organico stabile - medio 28 30 (2) -6,7%

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.

MISTRAL AIR SRL 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 35.913 33.821 2.092 6,2%
Risultato operativo (5.389) (3.563) (1.826) -51,2%
Risultato netto (4.355) (2.850) (1.505) -52,8%
Investimenti 158 259 (101) -39,0%
Patrimonio netto (*) 1.273 1.687 (414) -24,5%
Organico stabile - medio 136 145 (9) -6,2%
Organico flessibile - medio 41 40 1 2,5%
ricapitalizzazione di 4 milioni di euro effettuata nel semestre dalla Capogruppo.
BANCA DEL MEZZOGIORNO - MEDIOCREDITO
CENTRALE SPA
1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Margine d'interesse 18.649 21.048 (2.399) -11,4%
Commissioni nette 27.101 23.423 3.678 15,7%
Risultato netto 5.168 12.979 (7.811) -60,2%
Impieghi finanziari (*) 2.546.620 2.685.827 (139.207) -5,2%
Patrimonio netto (*) 430.180 425.042 5.138 1,2%
Organico stabile - medio 292 281 11 3,9%
Organico flessibile - medio 18 25 (7) -28,0%

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.

POSTE VITA SPA (*) 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Premi assicurativi (**) 11.057.651 10.521.538 536.113 5,1%
Risultato netto 221.900 164.852 57.048 34,6%
Attività finanziarie (***) 119.272.389 115.417.452 3.854.937 3,3%
Riserve tecniche assicurative (***) 118.498.140 113.534.750 4.963.390 4,4%
Patrimonio netto (***) 3.482.564 3.292.074 190.490 5,8%
Organico stabile - medio 372 325 47 14,5%
Organico flessibile - medio 3 6 (3) -50,0%
POSTE ASSICURA SPA (*) 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Premi assicurativi (**) 64.720 51.708 13.012 25,2%
Risultato netto 11.510 4.399 7.111 161,7%
Attività finanziarie (***) 209.707 178.146 31.561 17,7%
Riserve tecniche assicurative (***) 159.954 143.164 16.790 11,7%
Patrimonio netto (***) 85.864 76.057 9.807 12,9%
Organico stabile - medio 50 54 (4) -7,4%
Organico flessibile - medio - 1 (1) n.s.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

(***) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.
n.s.: non significativo
BANCOPOSTA FONDI SPA SGR 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Commissioni attive 53.464 35.058 18.406 52,5%
Commissioni nette 28.641 19.684 8.957 45,5%
Risultato netto 15.087 9.923 5.164 52,0%
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) (*) 80.698 62.242 18.456 29,7%
Patrimonio netto (*) 60.753 46.013 14.740 32,0%
Organico stabile - medio 56 53 3 5,7%
Organico flessibile - medio - 1 (1) n.s.
(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.
n.s.: non significativo
POSTEMOBILE SPA 1° se me
stre
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 114.929 146.573 (31.644) -21,6%
Risultato operativo 11.740 14.505 (2.765) -19,1%
Risultato netto 8.190 9.181 (991) -10,8%
Investimenti 13.273 12.709 564 4,4%
Patrimonio netto (*) 64.307 56.043 8.264 14,7%
Organico stabile - medio 211 274 (63) -23,0%
Organico flessibile - medio 4 8 (4) -50,0%

(*) Il valore indicato nella colonna 1° semestre 2016 è riferito al 31 dicembre 2016.

BILANCIO SEMESTRALE CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2017

.

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) e al 30 giugno 2017, la Società è partecipata per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), per il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF.

Il presente Bilancio consolidato abbreviato riguarda il semestre chiuso il 30 giugno 2017 ed è redatto in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera. È costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) di periodo, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario sintetico e dalle note al bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note illustrative sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.

2. CRITERI GENERALI DI REDAZIONE

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

Il Gruppo Poste Italiane redige il Bilancio semestrale consolidato secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 2 agosto 2017, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato la Relazione finanziaria semestrale.

2.2 MODALITA' DI PRESENTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Il presente Bilancio semestrale consolidato è redatto in conformità allo IAS 34 – Bilanci intermedi e all'articolo 154-ter (comma 3) del Testo Unico della Finanza. In applicazione della facoltà concessa dal citato principio, i contenuti informativi previsti in tale bilancio sono ridotti rispetto a quelli di un bilancio annuale completo (ai sensi dello IAS 1 – Presentazione del bilancio), in quanto finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, fatti e circostanze intercorsi nel semestre di riferimento - se ritenuti rilevanti - oltre che alcune informazioni integrative minime espressamente richieste dal medesimo principio, omettendo pertanto informazioni, dati e note già presentati e commentati nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2016, cui si rimanda per una più completa comprensione delle informazioni riportate nel presente documento. La rilevanza delle informazioni di seguito fornite è stata valutata, secondo quanto previsto dallo IAS 34, nell'ottica di assicurare la comprensibilità delle variazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche rilevate nel corso del primo semestre 2017.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Bilancio semestrale consolidato sono uniformi a quelli di predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016. Tuttavia, al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati al relativi al semestre e all'esercizio 2016 sono stati riclassificati alcuni dati e note di dettaglio.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) di periodo e Rendiconto finanziario sintetico sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile (perdita) di periodo sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento delle attività. Tenuto conto della diversificata natura e della numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando ricorrono congiuntamente i requisiti di non ricorrenza ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei principi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali13 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento.

2.3 USO DI STIME

Per la redazione del Bilancio semestrale consolidato è richiesto un uso più esteso dei metodi di stima rispetto all'informativa annuale. Tuttavia, sia in relazione alle fattispecie di riferimento che alle metodologie di calcolo e valutazione adottate, non sono intervenute variazioni rispetto a quanto evidenziato nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2016.

Qui di seguito si fornisce un aggiornamento di quei trattamenti contabili, consistentemente adottati, che, per le rilevazioni prodotte nel corso del semestre, sono meritevoli di aggiornamento. Per una completa descrizione dell'uso di stime si rinvia alla Relazione finanziaria annuale 2016.

Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato

Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 30 giugno 2017 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 30 giugno 2017, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 1,1 miliardi di euro (1 miliardo di euro al 31 dicembre 2016), al lordo delle svalutazioni. I saldi esposti al 30 giugno 2017 e al 31 dicembre 2016, sensibilmente ridotti rispetto al passato, riflettono gli effetti dell'intervenuta ricognizione delle principali esposizioni da parte di un tavolo di lavoro congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria generale dello Stato, conclusosi nel mese di agosto 2015. In particolare, in data 7

13 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP.

agosto 2015, il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha impegnato "il Ministero ad adoperarsi affinché si pervenga al perfezionamento di tutti gli atti necessari alla corresponsione di quanto dovuto secondo modalità e tempi coerenti con l'operazione di privatizzazione (…) ivi comprese le occorrenti coperture finanziarie" e ha trasmesso alla Capogruppo una apposita nota a firma del Direttore Generale del Tesoro e del Ragioniere Generale dello Stato (di seguito, in breve, "Nota MEF") con valore di impegno giuridicamente vincolante.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --
30.06.2017 31.12.2016
139
83
8
28
6
3
267
1
(v) 45 45
339 313
(vi) 20 1
(vii) 77 75
(viii) 566 557
663 633
(ix) 8
55 56
11 -
(x) 66 56
1.076 1.010
(i)
(ii)
(iii)
(iii)
(iv)
161
83
13
28
6
3
294
-
8

Nel dettaglio, al 30 giugno 2017, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende.

  • (i) Crediti relativi all'OSU per 161 milioni di euro riferiti:
  • per 22 milioni di euro a residui compensi del periodo incassati nel mese di luglio 2017;
  • per 67 milioni di euro a residui compensi dell'esercizio 2015, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017;
  • per 72 milioni di euro a compensi relativi a esercizi precedenti, di cui 41 milioni di euro inseriti nel Bilancio dello Stato 2017 e 31 milioni di euro privi di copertura nel Bilancio dello Stato. Nel corso del primo semestre 2017, come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016, sono stati incassati 109 milioni di euro per compensi maturati nel periodo.
  • (ii) Crediti per integrazioni tariffarie elettorali per 83 milioni di euro, oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF interamente stanziati nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti, in attesa di approvazione della Commissione Europea.
  • (iii) Crediti nei confronti del MEF per complessivi 41 milioni di euro maturati nel periodo e comunque privi di particolari criticità.
  • (iv) Crediti per 6 milioni di euro, per il servizio di distribuzione di Euroconvertitori a suo tempo prestato e oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017.
  • (v) Crediti per 45 milioni di euro derivanti dall'annullamento della Decisione CE 16/07/08 per interessi relativi alla sentenza del Tribunale (UE) 13 settembre 2013, i cui effetti nel patrimonio netto della Capogruppo sono sospesi o rettificati, oggetto di riconoscimento nella citata Nota MEF nei limiti di 6 milioni di euro e oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017.

  • (vi) Crediti verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di cui 19 milioni di euro maturati nel periodo14, stanziati nel Bilancio dello Stato 2017 e oggetto di approvazione da parte della Commissione Europea e residui un milione di euro oggetto di ricognizione nella Nota MEF e di copertura nel Bilancio dello Stato 2017.

  • (vii) Crediti verso il MiSE per 77 milioni di euro, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane a seguito del mancato parere favorevole preventivo dell'Avvocatura dello Stato sul riconoscimento in sede transattiva di una quota di circa 50 milioni di euro; per il complemento al saldo è aperto un tavolo di lavoro congiunto con il debitore, teso a definire l'ammontare delle prestazioni da fatturare anche in relazione all'esito delle operazioni peritali nell'ambito dell'azione giudiziale in corso.
  • (viii) Crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione centrale e locale per complessivi 566 milioni di euro. In generale, per l'incasso di taluni di detti crediti si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse Amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convenzioni scadute e a sollecitare le richieste di stanziamento.
  • (ix) Altri crediti per 8 milioni di euro il cui recupero è in corso di definizione: tali crediti risultano peraltro interamente svalutati.
  • (x) Crediti residui per imposte correnti e relativi interessi riferiti per:
  • 55 milioni di euro all'IRES da recuperare sulla mancata deduzione forfetaria del 10% dell'IRAP e della mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro, di cui 8 milioni di quota capitale e 47 milioni di interessi . Per il recupero di gran parte dell'importo in questione, relativo alla controllante Poste Italiane, sono stati instaurati due contenziosi entrambi discussi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane dichiarando l'Agenzia delle Entrate di Roma tenuta al rimborso delle somme richieste, oltre agli interessi. Relativamente alla prima sentenza, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale. Per la seconda, il cui dispositivo è stato notificato a luglio 2017, sono ancora pendenti i termini per presentare appello. Eventuali elementi di incertezza o di rischio che, a seguito della evoluzione del contenzioso, dovessero comportare nuove valutazioni da parte della Società saranno riflessi nei futuri bilanci. I relativi tempi di incasso non sono noti.
    • 11 milioni di euro all'IRAP da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003. Tale credito, comprensivo degli interessi maturati al 30 giugno 2017 di circa 2 milioni di euro, è stato accertato nel semestre in commento a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Capogruppo contro il mancato rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate di Roma. Tale sentenza non è stata oggetto di appello nei termini di legge ed è quindi passata in giudicato.

Al 30 giugno 2017, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato, e delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Impairment test unità generatrici di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli attivi immobilizzati, sono svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento volte a verificare l'eventuale necessità di impairment.

In particolare, per la Capogruppo sono individuate due unità generatrici di flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta e il restante segmento Postale e Commerciale. Su tali unità generatrici di flussi finanziari non sono allocati avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo e le altre partecipazioni in collegate e joint venture sono considerate separate unità generatrici di flussi finanziari. Gli avviamenti iscritti sono dettagliati nella tabella A3.2 e A4.

Per l'esecuzione degli impairment test al 30 giugno 2017, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani quinquennali delle unità organizzative interessate o comunque alle più recenti informazioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di Piano sono stati utilizzati per la previsione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato

14 Le agevolazioni editoriali sono state ripristinate con il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe) in vigore dal 1° gennaio 2017 e convertito con modificazioni dalla Legge n. 19 del 27 febbraio 2017.

quindi applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) 15 .

Valutazione degli altri attivi immobilizzati

L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 30 giugno 2017, il segmento di attività Postale e Commerciale della Capogruppo è stato nuovamente oggetto di impairment test. In tale ambito si è fatto riferimento, tra l'altro, ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane, come riflessi nell'aggiornamento del Piano Industriale 2015-19 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 15 maggio 2015. Il test ha dato esito positivo, permettendo di confermare la congruità dei valori di bilancio.

Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Postale e Commerciale sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, aggiornando talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato con le evidenze al 30 giugno 2017. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Postale e Commerciale.

Fondi rischi

Il Gruppo accerta nei Fondi rischi le probabili passività riconducibili a rischi operativi, vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere dal manifestarsi di contenziosi e procedimenti di diversa natura, per effetto di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese. Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

15 Per le valutazioni al 30 giugno 2017 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo pari all'1,4% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 6,07% e un valore massimo del 7,33%. Il costo del capitale proprio (Ke) è del 7,39% per l'attività bancaria e dell'8,39% per l'attività di gestione del risparmio.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nel par. D4, in data 24 maggio 2016 l'assemblea degli azionisti di Poste Italiane ha approvato il "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) - Piano di Phantom Stock". Le condizioni del piano contemplano il verificarsi di taluni eventi quali il raggiungimento degli obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale e/o di liquidità a breve termine. Per tali motivi, la valutazione delle passività, basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo, comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

2.4 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2016 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo.

La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio. Con riferimento ai titoli strutturati a copertura di polizze index linked (ante regolamento ISVAP n. 32), la valutazione viene effettuata facendo riferimento al prezzo bid fornito dalle controparti finanziarie con cui sono stati stipulati accordi di buy-back.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di

rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnicofinanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste

Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

2.5 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

2.5.1 Princípi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

I princípi contabili di seguito elencati sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2018:

IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti, adottato con Regolamento (UE) n. 1905/2016.

Il nuovo standard, destinato a sostituire lo IAS 18 - Ricavi, lo IAS 11 - Lavori su ordinazione e l'IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela, introduce un modello di rilevazione dei ricavi non più riferito alle caratteristiche dell'oggetto di scambio con il cliente (merci, prestazioni di servizi, interessi, royalties, ecc.), ma basato sulla distinzione tra obbligazione contrattuale adempiuta in un unico momento e obbligazione adempiuta nel corso del tempo.

Nel caso di obbligazione contrattuale adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici correlati al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali correlati, ecc.

Nel caso di obbligazione contrattuale adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente; in pratica, l'entità applica un metodo contabile basato sull'avanzamento della produzione o costi sostenuti. Il principio fornisce una specifica guida per orientare le entità nella scelta del metodo contabile più appropriato.

Infine, il nuovo principio prescrive che ogni singola obbligazione assunta dal venditore (c.d. "performance obligation") sia oggetto di separata valutazione, ancorché prevista nell'ambito di un unico contesto contrattuale e o commerciale. Per effetto di tale approccio, la misura e il momento di rilevazione dei ricavi di vendita potrebbero divergere da quelli

IFRS 9 - Strumenti finanziari, adottato con Regolamento (UE) n. 2067/2016.

individuati in conformità alle disposizioni dello IAS 18.

Il nuovo principio contabile che a partire dal 1° gennaio 2018 sostituirà in gran parte l'attuale IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, è finalizzato a migliorare l'informativa finanziaria sugli strumenti finanziari nell'intento di tener conto delle difficoltà sorte nel corso della crisi finanziaria, introducendo altresì un modello contabile volto a riflettere con tempestività anche perdite attese sulle attività finanziarie. Le novità introdotte dallo standard possono essere sintetizzate nei seguenti tre ambiti:

i) Classificazione e valutazione delle attività finanziarie, basata sia sul modello di business formalizzato dall'Alta Direzione per definire le modalità di gestione delle attività finanziarie e le relative finalità, sia sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali attesi. Il nuovo principio prevede tre differenti categorie di attività finanziarie (in luogo delle quattro previste dal vigente IAS 39):

Costo ammortizzato; attività finanziarie detenute al fine di incassare i flussi di cassa contrattuali rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi;

Fair value rilevato nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI); attività finanziarie detenute al fine di incassare sia i flussi di cassa contrattuali, rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi, sia i flussi derivanti dalla vendita delle attività;

Fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL); categoria residuale all'interno della quale sono classificate le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti.

  • ii) Impairment; basato sul nuovo modello Expected Losses o perdite attese, presuppone una visione prospettica delle perdite su crediti lungo la vita dello strumento finanziario, richiedendone la rilevazione immediata piuttosto che al verificarsi di un trigger event come richiesto dal modello Incurred Losses attualmente previsto. L'IFRS 9 richiede alle imprese di contabilizzare le perdite attese nei 12 mesi successivi (stage 1) sin dall'iscrizione iniziale dello strumento finanziario. L'orizzonte temporale di calcolo della perdita attesa diventa, invece, l'intera vita residua dell'asset oggetto di valutazione, ove la qualità creditizia dello strumento finanziario abbia subito un deterioramento "significativo" rispetto alla misurazione iniziale (stage 2) o nel caso risulti "impaired" (stage 3)
  • iii) General Hedge accounting; parzialmente modificato rispetto alle disposizioni dello IAS 39. Tra le principali novità introdotte, particolare rilievo rivestono: l'ampliamento del novero delle fattispecie cui può essere applicato l'hedge accounting; la verifica dell'efficacia della copertura, solo prospettica; l'introduzione della facoltà di modificare il rapporto di copertura senza interrompere il preesistente (cd. rebalancing).

Per quanto riguarda le passività finanziarie, non vengono introdotte sostanziali variazioni rispetto allo IAS 39 in merito alla loro classificazione e valutazione. L'unica novità è rappresentata dal trattamento contabile dell'own credit risk: per le passività finanziarie designate al fair value (cd. passività in fair value option) lo standard prevede che le variazioni di fair value delle passività finanziarie attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito siano rilevate a patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile nell'utile d'esercizio, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività deve essere rilevato a conto economico.

I riflessi che tali principi contabili di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono in corso di approfondimento e valutazione.

2.5.2 IFRS 15 e 9: Disposizioni transitorie e informativa ESMA

In conformità alle raccomandazioni emesse nel corso del 2016 dall'European Securities and Markets Authority nei Public Statements finalizzati ad agevolare una graduale e trasparente applicazione dell'IFRS 15 e dell'IFRS 9, e a garantirne adeguata informativa nei bilanci annuali e intermedi, precedenti a quelli dell'effettiva entrata in vigore di tali principi, si riporta l'informativa che segue.

IFRS 15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 15 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore (1° gennaio 2018, come da Regolamento europeo n. 1905/2016 di pubblicazione del principio). Non è stata prevista applicazione anticipata.

Nel corso del 2016 il Gruppo ha avviato una valutazione preliminare, in fase di completamento, degli effetti dell'IFRS 15 considerando i chiarimenti emessi dallo IASB nell'Aprile 2016 nonché gli esiti delle discussioni del Technical Resource Group ad-hoc istituito dallo IASB per facilitare la prima applicazione dello Standard e valuterà ogni ulteriore sviluppo anche con riferimento alla prassi settoriale.

Le analisi preliminari avviate nell'esercizio 2016 sono state pressoché completate nel corso del semestre in commento. Il Gruppo ha seguito una metodologia di valutazione che ripercorre gli step logici in cui si articola il nuovo processo di identificazione e misurazione dei ricavi contenuto nell'IFRS 15 mediante l'utilizzo di un tool definito internamente. In particolare, l' attività di assessment è stata effettuata sui contratti di vendita esistenti, raggruppati per tipologia di attività in essere nell'ambito del Gruppo, per identificare gli eventuali gap tra criteri contabili correntemente applicati rispetto ai principi di riferimento nel nuovo Standard. Di seguito si riportano sinteticamente i revenue stream16 individuati, che presentano specifiche ed omogenee caratteristiche contrattuali, e le principali evidenze emerse dall'analisi condotta:

  • Ricavi per servizi postali e commerciali: in base alle risultanze delle analisi ci si attende che i modelli contabili attualmente adottati non divergano in modo significativo da quelli di imminente introduzione.
  • Ricavi per servizi finanziari: in base alle risultanze delle analisi ci si attende che i modelli contabili attualmente adottati non divergano in modo significativo da quelli di imminente introduzione.
  • Ricavi per servizi di telefonia mobile: in base alle risultanze delle analisi ci si attende ragionevolmente una diversa modalità di riconoscimento dei ricavi, comunque di impatto non significativo per una differente allocazione degli sconti impliciti per le offerte c.d. "bundle".

In linea generale e per lo stato di avanzamento delle attività, non sono state individuate aree di impatto significative.

Infine, alla luce dei nuovi obblighi di informativa, il Gruppo ha avviato un assessment dettagliato sui propri sistemi, policy e procedure per valutarne gli impatti derivanti.

16 L'individuazione dei revenue stream elencati potrà variare alla luce delle risultanze della suddetta analisi in corso.

Il Gruppo si attende che l'avanzamento delle analisi confermi le attese circa i potenziali impatti dell'IFRS 15; inoltre il Gruppo ritiene che la pianificazione e la finalizzazione delle attività di valutazione in corso consentiranno di poter disporre, nei prossimi mesi, di un quadro qualitativo e quantitativo esauriente, nonché degli elementi necessari al completo recepimento dell'IFRS 15 in tempo utile per la sua entrata in vigore.

IFRS 9: Strumenti finanziari

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 9 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore (1° gennaio 2018, come da Regolamento europeo n. 2067/2016 di pubblicazione del principio). Non è stata prevista applicazione anticipata.

Il Gruppo Poste Italiane, dopo aver valutato preliminarmente le principali aree di impatto, ha avviato nel 2017 un apposito progetto volto ad approfondire le diverse aree di influenza del principio, a definire i suoi impatti qualitativi e quantitativi, nonché ad individuare ed implementare gli interventi applicativi ed organizzativi necessari per un'adozione coerente, organica ed efficace all'interno del Gruppo nel suo complesso e per ciascuna delle entità partecipate che lo compongono.

Il Progetto, articolato nei tre differenti fieldwork (Classification & Measurement, Impairment e Hedge Accounting) si declina in tre fasi (Assessment, Design e Implementation). Nel mese di giugno si è conclusa la fase di Assessment e il Gruppo è ora impegnato nella fase di Design che si concluderà presumibilmente nel mese di settembre.

Sulla base delle valutazioni finora effettuate, i principali impatti prevedibili riguardano:

  • Una differente classificazione del portafoglio titoli basata sui diversi modelli di business (in corso di valutazione) e sia sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali attesi.
  • La rilevazione di una perdita attesa per il portafoglio titoli di Stato e corporate il cui valore non è al momento quantificabile in quanto dipendentemente dai modelli di impairment in corso di elaborazione e dalla staging policy che verrà adottata. Tale accantonamento per perdite attese potrebbe ragionevolmente avere un impatto in sede di prima applicazione del nuovo principio contabile sul patrimonio netto del Gruppo e possibili riflessi nei conti economici degli anni successivi al primo. Con riferimento al portafoglio crediti commerciali, che saranno gestiti ai fini dell'impairment secondo un approccio semplificato, il Gruppo ha avviato un processo di review delle proprie policy di gestione del credito al fine di renderle coerenti con le nuove regole previste dall'IFRS 9.

Con riferimento all'hedge accounting, l'analisi preliminare non evidenzia discontinuità relativamente alla possibilità di mantenere le relazioni di copertura in essere.

Le attività progettuali sopra descritte sono in corso anche sulle società del comparto assicurativo Poste Vita SpA e la sua controllata Poste Assicura. Fermo restando quanto già evidenziato in termini di prevedibili impatti, si è in attesa che l'"Amendment to IFRS 4 – Appliyng IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts", sia oggetto di endorsment nell'Unione Europea e conseguentemente possa farsi riferimento a un quadro normativo definito.

3. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 30 GIUGNO 2017

3.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro)
ATTIVO Note 30 giugno 2017 di cui parti
correlate
(nota D2)
31 dicembre
2016
di cui parti
correlate
(nota D2)
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 1.997 - 2.080 -
Investimenti immobiliari [A2] 54 - 56 -
Attività immateriali [A3] 498 - 513 -
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A4] 499 499 218 218
Attività finanziarie [A5] 163.051 2.052 155.819 2.059
Crediti commerciali [A7] 5 - 4 -
Imposte differite attive [C12] 911 - 799 -
Altri crediti e attività [A8] 2.987 1 2.682 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 75 - 66 -
Totale 170.077 162.237
Attività correnti
Rimanenze [A6] 137 - 137 -
Crediti commerciali [A7] 2.278 828 2.168 789
Crediti per imposte correnti [C12] 189 - 15 -
Altri crediti e attività [A8] 962 12 989 10
Attività finanziarie [A5] 17.613 7.602 18.543 6.191
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 3.236 - 2.494 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 3.481 549 3.902 1.310
Totale 27.896 28.248
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione [A11] 2.591 55 2.720 49
TOTALE ATTIVO 200.564 193.205
di cui parti di cui parti
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 30 giugno 2017 correlate 31 dicembre correlate
(nota D2) 2016 (nota D2)
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] 1.517 - 2.374 -
Risultati portati a nuovo 4.484 - 4.454 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 7.307 8.134
Patrimonio netto di terzi - - - -
Totale 7.307 8.134
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [B5] 118.658 - 113.678 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 681 56 658 50
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza [B7] 1.251 - 1.347 -
Passività finanziarie [B8] 5.259 - 8.404 -
Imposte differite passive [C12] 508 - 746 -
Altre passività [B10] 1.035 - 1.071 -
Totale 127.392 125.904
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B6] 936 11 849 10
Debiti commerciali [B9] 1.403 202 1.506 205
Debiti per imposte correnti [C12] 275 - 88 -
Altre passività [B10] 1.911 132 2.147 89
Passività finanziarie [B8] 59.256 86 52.517 2.430
Totale 63.781 57.107
Passività associate ad attività in dismissione [A11] 2.084 108 2.060 130
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 200.564 193.205

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DI PERIODO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note I Semestre 2017 di cui parti
correlate
(nota D2)
I Semestre 2016 di cui parti
correlate
(nota D2)
Ricavi e proventi [C1] 4.237 1.093 4.316 1.122
Premi assicurativi [C2] 11.098 - 10.551 -
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa
di cui proventi non ricorrenti
[C3] 2.665
-
8 2.781
121
8
Altri ricavi e proventi [C4] 29 2 34 1
Totale ricavi 18.029 17.682
Costi per beni e servizi [C5] 1.197 97 1.215 77
Variazione riserve tecniche assicurative
e oneri relativi ai sinistri
[C6] 12.171 - 11.944 -
Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa [C7] 380 - 309 -
Costo del lavoro [C8] 2.934 18 2.985 20
Ammortamenti e svalutazioni [C9] 281 - 299 -
Incrementi per lavori interni (13) - (8) -
Altri costi e oneri [C10] 232 10 95 6
Risultato operativo e di intermediazione 847 843
Oneri finanziari [C11] 142 - 48 -
di cui oneri non ricorrenti 82 - - -
Proventi finanziari [C11] 58 - 57 -
di cui proventi non ricorrenti
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
2 -
con il metodo del Patrimonio netto [A4] 9 - 6 -
Risultato prima delle imposte 772 858
Imposte del periodo [C12] 262 - 293 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti (9) -
UTILE DEL PERIODO 510 565
di cui Quota Gruppo 510 565
di cui Quota di spettanza di Terzi - -
Utile per azione [B3] 0,391 0,432
Utile diluito per azione [B3] 0,391 0,432

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro) (milioni di euro)

Note I Semestre 2017 Esercizio 2016 I Semestre 2016

Utile/(Perdita) del periodo 510 622 565
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Titoli disponibili per la vendita
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo [tab. B4] (591) (1.673) (942)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (596) (592) (482)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo [tab. B4] (18) (15) 47
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (1) (22) (21)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto
dell'utile/(perdita) del periodo
350 627 364
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) - - -
Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto
dell'effetto fiscale)
(1) - -
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Utili/(Perdite) attuariali da TFR e fondi di quiescenza [tab. B7] 41 (51) (126)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel
Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
(12) 18 38
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) - - -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (828) (1.708) (1.122)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO (318) (1.086) (557)
di cui Quota Gruppo (318) (1.086) (557)
di cui Quota di spettanza di Terzi - - -

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(milioni di euro)

Patrimonio netto
Riserve
Capitale
sociale
Riserva Legale Riserva per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair
value
Riserva Cash
flow hedge
Riserve relative a gruppi di attività e
passività in dismissione
Riserva da partecipazioni
valutate con il metodo del
patrimonio netto
Risultati portati
a nuovo
Totale Patrimonio
netto di Gruppo
Capitale e
riserve di Terzi
Totale Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2016 1.306 299 1.000 2.739 9 - - 4.305 9.658 - 9.658
Totale conto economico complessivo del periodo - - - (1.052) 18 - - 477 (557) - (557)
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - (444) (444) - (444)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - 1 - 1 - 1
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - - - - -
Saldo al 30 giugno 2016 1.306 299 1.000 1.687 27 - 1
4.338
8.658 - 8.658
Totale conto economico complessivo del periodo - - - (596) (45) - - 112 (529) - (529)
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - -
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - 1 - 1 - 1
Riclassifica a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - - 1 - (1) - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - 4 4 - 4
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 - - - - - 6 6 - 6
Effetto fiscale - - - - - (2) (2) - (2)
Saldo al 31 dicembre 2016 1.306 299 1.000 1.092 (18) (1) 2
4.454
8.134 - 8.134
Totale conto economico complessivo del periodo - - - (843) (13) (1) - 539 (*) (318) - (318)
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - (509) (509) - (509)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - - - - -
Saldo al 30 giugno 2017 1.306 299 1.000 249 (31) (2) 2
4.484
7.307 - 7.307

(*) La voce comprende l'utile di periodo di 510 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 41 milioni di euro al netto del relativo effetto fiscale di 12 milioni di euro.

RENDICONTO FINANZIARIO SINTETICO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
I Semestre
2017
I Semestre
2016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo 2.292 1.783
Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative
780
799
1
1.324
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali 12 11
Scoperti di conto corrente 2 5
Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli 17 18
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.902 3.142
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.902 3.142
Risultato del periodo 510 565
Ammortamenti e svalutazioni 281 299
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti 22 18
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti
Impairment gruppi di attività in dismissione
(1)
7
1
-
Svalutazione su investimenti disponibili per la vendita 12 -
Svalutazione Contingent Convertible Notes 82 -
(Incremento)/Decremento Rimanenze - (3)
(Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività (452) (397)
Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività (379) (63)
Variazione relativa a gruppi di attività e passività in dismissione 145 -
Variazioni dei fondi rischi e oneri 114 (27)
Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza
Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa)
(55)
(22)
(30)
(29)
Altre variazioni (12) 8
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria [a] 252 342
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria 4.149 4.321
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria detenute per negoziazione - -
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività finanziaria (1.607) (2.751)
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM da operatività finanziaria (211) 103
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività finanziaria
(742)
(1.348)
605
(1.054)
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività finanziaria (1.039) (999)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria [b] (798) 225
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie al fair value vs CE da operatività assicurativa (2.481) (2.348)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 6.827 7.662
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività assicurativa (1.936) (4.592)
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività assicurativa
(Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value
(48)
(363)
(5)
(710)
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività assicurativa (973) (866)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa [c] 1.026 (859)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 480 (292)
- di cui parti correlate (3.826) 379
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali
Partecipazioni
(183)
(228)
(151)
-
Altre attività finanziarie (1) (106)
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita 3 5
Partecipazioni - -
Altre attività finanziarie 5 100
Variazione perimetro di consolidamento - -
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento
- di cui parti correlate
[e] (404)
(218)
(152)
(9)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari 11 (513)
(Incremento)/Decremento crediti finanziari 1 2
Dividendi pagati (509) (444)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [f] (497) (955)
- di cui parti correlate (327) (286)
Flusso delle disponibilità liquide
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo
[g]=[d+e+f] (421)
3.481
(1.399)
1.743
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 3.481 1.743
Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego - (202)
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (1.806) (487)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (13) (20)
Scoperti di conto corrente - (6)
Gestioni incassi in contrassegno e altri vincoli (24) (10)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo 1.638 1.018

CRITERI, METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO E OPERAZIONI SOCIETARIE

CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita, direttamente o indirettamente, il controllo ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 30 giugno 2017, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

I criteri e le metodologie di consolidamento adottati nel presente Bilancio semestrale sono uniformi a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, cui si rinvia per una trattazione esaustiva degli stessi.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate 30/06/2017 31/12/2016
Consolidate con il metodo integrale 16 17
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 7 6
Totale società 23 23

PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE INTERVENUTE O AVVIATE NEL SEMESTRE

Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2017 sono avvenuti i seguenti fatti di rilievo:

  • in data 24 gennaio 2017 è avvenuta la pubblicazione nel Registro delle imprese della nomina e dei poteri del liquidatore della società Poste Tributi ScpA, la cui Assemblea straordinaria ne ha deliberato la messa in liquidazione in data 30 dicembre 2016.
  • In data 30 gennaio 2017 è stato stipulato l'Atto di scissione parziale di Postecom SpA in favore di Postel SpA e il successivo Atto di fusione per incorporazione di Postecom SpA in Poste Italiane SpA. Nel ramo scisso a favore di Postel SpA sono rientrate le partecipazioni in precedenza detenute da Postecom SpA nel Consorzio PosteMotori (22,63%) e nella società consortile per azioni PatentiViaPoste ScpA (17,21%). L'efficacia giuridica, contabile e fiscale delle operazioni decorre dal 1° aprile 2017.
  • In data 15 febbraio 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust e dell'autorizzazione all'operazione da parte di Banca d'Italia, nonché del verificarsi delle altre condizioni sospensive previste da contratto preliminare del 16 settembre 2016, Poste Italiane ha acquistato – per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro – una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl, società che detiene il 49,5% della SIA SpA (SIA), posseduta al 100% da FSI Investimenti, a sua volta controllata da CDP Equity SpA che detiene una partecipazione pari al 77,1% del suo capitale sociale. A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione pari al 14,85% del capitale della SIA. Il prezzo della transazione è stato corrisposto per l'80% al perfezionamento dell'acquisto. Il prezzo finale potrebbe essere oggetto di aggiustamento, in aumento o in diminuzione, in funzione di predeterminati valori della Posizione Finanziaria Netta della SIA al 31 dicembre 2016 e dei risultati economici della stessa per l'esercizio 2017. Contestualmente al perfezionamento della transazione, ha altresì acquistato efficacia il patto parasociale tra Poste Italiane e Cdp Equity che disciplina la governance e gli assetti proprietari di FSIA e di SIA sulla quale le parti eserciteranno controllo congiunto. Al 30 giugno 2017 il valore contabile della partecipazione in FSIA Investimenti Srl è pari al prezzo di acquisto sostenuto, aumentato delle quota di pertinenza di Poste Italiane SpA degli utili conseguiti dalla società al 31 marzo 2017 (ultimi dati disponibili). La

Capogruppo si è avvalsa della facoltà prevista dai paragrafi 45 e seguenti dell'IFRS3, di completare la valutazione al fair value della partecipazione entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

  • In data 8 maggio 2017 la società Anima Holding ha proceduto ad un aumento di capitale sociale tramite l'emissione di 8.333.947 nuove azioni per effetto dell'esercizio integrale delle opzioni legate al piano LTIP 2014-2016. Pertanto, al 30 giugno 2017 la quota di partecipazione di Poste Italiane SpA in Anima Holding SpA si è diluita dal 10,32% al 10,04%.
  • In data 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione di Equam SpA ha convocato l'Assemblea straordinaria della società per deliberarne lo scioglimento e conseguente liquidazione.

GRUPPI DI ATTIVITA' DESTINATI ALLA VENDITA

Di seguito si riportano ulteriori operazioni societarie in corso di realizzazione che, per i requisiti sottesi, rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate.

  • BancoPosta Fondi SpA SGR: in data 10 novembre 2016 Poste Italiane SpA, Cassa depositi e prestiti SpA e Anima Holding SpA hanno sottoscritto un accordo quadro che prevede il conferimento in Anima Holding, da parte di Poste Italiane, della partecipazione in BancoPosta Fondi SpA SGR, previa approvazione da parte dei rispettivi competenti organi sociali, ivi inclusi i rispettivi Comitati per le operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Poste è in contatto con Anima Holding per meglio definire gli accordi di cooperazione in essere fra le parti, in coerenza con le linee guida del nuovo Piano Strategico del Gruppo Poste Italiane attualmente in fase di elaborazione, che verrà approvato e presentato alla Comunità finanziaria entro il primo trimestre del 2018. Eventuali sviluppi dei termini e condizioni finali della prevista operazione, non ancora definiti, saranno riflessi nei futuri bilanci secondo i principi contabili di riferimento.
  • BdM-MCC SpA: in coerenza con gli indirizzi strategici di Gruppo e facendo seguito alle negoziazioni intervenute nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2016, sfociate in una proposta formulata dal compratore in data 10 gennaio 2017 a seguito delle delibere dei Consigli di Amministrazione di Poste Italiane SpA e dell'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa SpA (Invitalia), in data 8 febbraio 2017 è stato stipulato l'accordo di trasferimento da Poste Italiane a Invitalia dell'intero pacchetto azionario di Banca del Mezzogiorno– MedioCreditoCentrale SpA (BdM-MCC SpA) al prezzo complessivo di 390 milioni di euro17 . L'operazione è stata autorizzata, nel corso del mese di giugno 2017, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Banca Centrale Europea e, in data 19 luglio 2017, dalla Banca d'Italia che ne ha definito i profili di vigilanza approvando altresì taluni termini della transazione, all'esecuzione dei quali l'operazione potrà essere perfezionata. In conformità a quanto previsto dal contratto di compravendita azionaria, le parti si adopereranno per completare le attività e gli adempimenti propedeutici al perfezionamento dell'operazione, facendo ogni ragionevole sforzo per addivenire al closing della stessa nel più breve tempo possibile. Al riguardo, in data 26 luglio 2017, l'Assemblea Straordinaria della banca ha deliberato, subordinatamente al rilascio del provvedimento autorizzativo da parte dell'Autorità di Vigilanza ex art. 56 del Testo Unico Bancario, una riduzione del capitale sociale di 160 milioni di euro, la cui distribuzione, prevista dopo il perfezionamento dell'operazione, sarà rimessa a Poste Italiane quale parte del prezzo di vendita.

L'adozione dell'IFRS 5 per la rappresentazione delle citate operazioni societarie ha comportato, alla data del presente bilancio, l'esposizione degli attivi netti di BancoPosta Fondi SpA SGR e di BdM-MCC SpA come "Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione" e "Passività associate ad attività in dismissione" e l'allineamento dei relativi valori, ove inferiori, al presumibile valore di realizzo (par. A11).

17 Nel semestre in commento, il prezzo di vendita ha subito un aggiustamento di circa 2 milioni di euro corrispondente al costo di dismissione della rete agenti della banca, a carico di Poste Italiane SpA.

NOTE DELLE VOCI DI BILANCIO

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Nel primo semestre 2017 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)

Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e comm.li
Migliorie beni
di terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Saldo al 1° gennaio 2016
Costo 76 2.883 2.209 329 424 1.719 52 7.692
Fondo ammortamento - (1.534) (1.855) (298) (230) (1.468) - (5.385)
Fondo svalutazione - (88) (22) (1) (5) (1) - (117)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.261 332 30 189 250 52 2.190
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 29 46 7 26 72 41 221
Rettifiche - - - - - - - -
Riclassifiche - 3 7 - 3 35 (39) 9
Dismissioni - - (1) - (2) (1) - (4)
Variazione perimetro consolidamento - - - - - - - -
Ammortamento - (110) (87) (9) (33) (110) - (349)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 10 4 - - - - 14
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione - - - - - (1) - (1)
Totale variazioni - (68) (31) (2) (6) (5) 2 (110)
Saldo al 31 dicembre 2016
Costo 76 2.915 2.211 333 448 1.807 54 7.844
Fondo ammortamento - (1.644) (1.893) (304) (260) (1.562) - (5.663)
Fondo svalutazione - (78) (17) (1) (5) - - (101)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.193 301 28 183 245 54 2.080
Variazioni del periodo
Acquisizioni - 9 18 3 6 30 13 79
Rettifiche (1) - - - - - - - -
Riclassifiche (2) - 6 13 - 2 2 (23) -
Dismissioni (3) - - - - (1) - - (1)
Ammortamento - (56) (41) (4) (15) (52) - (168)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 5 2 - - - - 7
Totale variazioni - (36) (8) (1) (8) (20) (10) (83)
Saldo al 30 giugno 2017
Costo 76 2.930 2.179 330 453 1.847 44 7.859
Fondo ammortamento - (1.700) (1.871) (302) (273) (1.622) - (5.768)
Fondo svalutazione - (73) (15) (1) (5) - - (94)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.157 293 27 175 225 44 1.997
Rettifiche (1)
Costo - - - - - - - -
Fondo ammortamento - - - - - - - -
Fondo svalutazione - - - - - - - -
Totale - - - - - - - -
Riclassifiche (2)
Costo - 6 (23) - 2 39 (23) 1
Fondo ammortamento - - 36 - - (37) - (1)
Fondo svalutazione - - - - - - - -
Totale - 6 13 - 2 2 (23) -
Dismissioni (3)
Costo - - (27) (6) (3) (29) - (65)
Fondo ammortamento - - 27 6 2 29 - 64
Fondo svalutazione - - - - - - - -
Totale - - - - (1) - - (1)

La voce Immobili, impianti e macchinari al 30 giugno 2017 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 60 milioni di euro.

Gli investimenti del primo semestre 2017 per 79 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 9 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio e locali di smistamento posta;
  • 18 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 6 milioni di euro per l'installazione di ATM, 5 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati e 3 milioni di euro per l'acquisizione dell'infrastruttura di telecomunicazione;

  • 6 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica e la parte strutturale degli immobili condotti in locazione;

  • 30 milioni di euro relativi ad Altri beni di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 20 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage, 2 milioni di euro per l'acquisto di dotazioni nell'ambito del progetto del nuovo layout degli Uffici Postali e 4,5 milioni di euro per l'acquisto, da parte di PosteMobile SpA, di apparecchiature elettroniche (computer palmari, dispositivi POS) per i servizi relativi al Postino Telematico;
  • 13 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione in prevalenza dalla Capogruppo, di cui 5 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo, 2 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali e 2 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).

Le riprese di valore nette si riferiscono all'aggiornamento di previsioni e stime relative su immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e su impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) detenuti dalla Capogruppo, per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso (nota 2.3 – Uso di stime).

Al 30 giugno 2017 gli Immobili, impianti e macchinari includono beni in leasing finanziario per un valore netto contabile di circa 9 milioni di euro.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Gli Investimenti immobiliari riguardano gli alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA assoggettati alle prescrizioni della Legge 560 del 24 dicembre 1993. La movimentazione è la seguente:

(milioni di euro)
tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari
------------------------------------------------------------------------------ --
I Semestre 2017 Esercizio 2016
Saldo a inizio periodo
Costo 142 144
Fondo ammortamento (85) (82)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a Stato patrimoniale 56 61
Variazioni del periodo
Acquisizioni 1 -
Dismissioni (1) (1) (1)
Ammortamento (2) (4)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - -
Totale variazioni (2) (5)
Saldo a fine periodo
Costo 142 142
Fondo ammortamento (87) (85)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a Stato patrimoniale 54 56
Fair value a fine periodo 115 113
Dismissioni (1)
Costo (1) (2)
Fondo ammortamento - 1
Fondo svalutazione - -
Totale (1) (1)

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 30 giugno 2017 è rappresentato per 68 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda18 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

A3 – ATTIVITA' IMMATERIALI

Nel primo semestre 2017 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni,
licenze, marchi e
simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Avviamento Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2016
Costo 2.477 78 122 110 2.787
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.081) - (69) (92) (2.242)
Valore a Stato patrimoniale 396 78 53 18 545
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 138 87 - 5 230
Riclassifiche 53 (68) - 6 (9)
Cessazioni e Dismissioni - (2) - (1) (3)
Variazione perimetro di consolidamento - - - - -
Ammortamenti e svalutazioni (232) - - (10) (242)
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione - (1) (2) (5) (8)
Totale variazioni (41) 16 (2) (5) (32)
Saldo al 31 dicembre 2016
Costo 2.662 94 120 109 2.985
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.307) - (69) (96) (2.472)
Valore a Stato patrimoniale 355 94 51 13 513
Variazioni del periodo
Acquisizioni 44 56 - 3 103
Riclassifiche (1) 63 (60) - (3) -
Cessazioni e Dismissioni (2) - - - - -
Ammortamenti e svalutazioni (115) - - (3) (118)
Totale variazioni (8) (4) - (3) (15)
Saldo al 30 giugno 2017
Costo 2.776 90 120 100 3.086
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.429) - (69) (90) (2.588)
Valore a Stato patrimoniale 347 90 51 10 498
Riclassifiche (1)
Costo 70 (60) - (12) (2)
Ammortamento cumulato (7) - - 9 2
Totale 63 (60) - (3) -
Cessazioni e Dismissioni (2)
Costo
- - - - -
Ammortamento cumulato - - - - -
Totale - - - - -

Gli investimenti del primo semestre 2017 in Attività immateriali ammontano a 103 milioni di euro e comprendono 13 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo

18 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.

diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 44 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nel semestre, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Qui di seguito si riportano i valori della piattaforma informatica per lo sviluppo del progetto Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) condotta in leasing finanziario da PosteMobile SpA. La piattaforma è ammortizzata in 10 anni.

tab. A3.1 - Immobilizzazioni in locazione finanziaria (milioni di euro)
30.06.17 31.12.16
Descrizione Costo Fondo
ammortamento
Valore netto
contabile
Costo Fondo
ammortamento
Valore netto
contabile
Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno,
concessioni, licenze, marchi e simili
16 (5) 11 16 (4) 12
Totale 16 (5) 11 16 (4) 12

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo che riguardano principalmente lo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (32 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (24 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (13 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (11 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (4 milioni di euro).

Nel corso del semestre il Gruppo ha effettuato riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritto di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili per 60 milioni di euro dovute principalmente al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è composta come segue:

tab. A3.2 - Avviamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Postel SpA 33 33
Poste Welfare Servizi Srl 18 18
Totale 51 51

Sul valore dell'avviamento sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di rettificare gli avviamenti iscritti.

A4 – PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

tab. A4 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Partecipazioni in imprese collegate 216 217
Partecipazioni in imprese controllate 2 1
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 281 -
Totale 499 218

La variazione della voce Partecipazioni si riferisce principalmente:

  • all'adeguamento netto negativo del valore di carico della partecipazione in Anima Holding SpA (società collegata) per circa 0,7 milioni di euro, costituito da un decremento di 7,7 milioni di euro per dividendi riconosciuti sul risultato dell'esercizio 2016 e un incremento di 7,1 milioni di euro, di cui 6,6 dovuto alla quota di pertinenza del risultato conseguito dalla partecipata tra il 30 settembre 2016 e il 31 marzo 2017 (ultimi dati disponibili).
  • all'acquisto della partecipazione in FSIA Investimenti Srl (società a controllo congiunto) per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro, avvenuto nel mese di febbraio 2017 (si veda anche quanto riportato nella nota Criteri, metodologie di consolidamento e operazioni societarie). Successivamente il valore di carico di tale partecipazione è stato adeguato per oltre 2 milioni di euro, principalmente riferibili al risultato conseguito dalla partecipata nel corso del primo trimestre 2017.

Alla data del 30 giugno 2017, tenuto conto dell'elevata volatilità dei valori di borsa del titolo Anima Holding SpA, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili, non è emersa la necessità di rettificare l'avviamento iscritto al momento di acquisizione della partecipazione.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nel par. D5.

A5 – ATTIVITA' FINANZIARIE

Al 30 giugno 2017 le Attività finanziarie sono le seguenti:

tab. A5 - Attività finanziarie

Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti e crediti 16 9.402 9.418 98 8.011 8.109
Investimenti posseduti fino a scadenza 12.409 612 13.021 11.213 1.470 12.683
Investimenti disponibili per la vendita 125.499 4.101 129.600 123.175 5.068 128.243
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 24.444 3.376 27.820 20.996 3.907 24.903
Strumenti finanziari derivati 683 122 805 337 87 424
Totale 163.051 17.613 180.664 155.819 18.543 174.362

Attività finanziarie per settore di operatività (milioni di euro)

Saldo al 30.06.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
OPERATIVITA' FINANZIARIA 49.366 11.196 60.562 47.299 10.753 58.052
Finanziamenti e crediti 8 9.255 9.263 8 7.907 7.915
Investimenti posseduti fino a scadenza 12.409 612 13.021 11.213 1.470 12.683
Investimenti disponibili per la vendita 36.399 1.328 37.727 35.893 1.370 37.263
Strumenti finanziari derivati 550 1 551 185 6 191
OPERATIVITA' ASSICURATIVA 113.122 6.360 119.482 107.868 7.728 115.596
Finanziamenti e crediti - 102 102 - 54 54
Investimenti disponibili per la vendita 88.545 2.761 91.306 86.720 3.686 90.406
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 24.444 3.376 27.820 20.996 3.907 24.903
Strumenti finanziari derivati 133 121 254 152 81 233
OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE 563 57 620 652 62 714
Finanziamenti e crediti 8 45 53 90 50 140
Investimenti disponibili per la vendita 555 12 567 562 12 574
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
Totale 163.051 17.613 180.664 155.819 18.543 174.362

I dettagli della voce Attività finanziarie sono distinti nel modo seguente:

  • Operatività Finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta;
  • Operatività Assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività Postale e Commerciale, in cui sono rappresentate tutte le altre attività finanziarie del Gruppo.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Finanziamenti e crediti

tab. A5.1 - Finanziamenti e crediti (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti - - - - - -
Crediti 8 9.255 9.263 8 7.907 7.915
Depositi presso il M
EF
- 5.357 5.357 - 6.189 6.189
M
EF conto Tesoreria dello Stato
- 2.245 2.245 - - -
Altri crediti finanziari 8 1.653 1.661 8 1.718 1.726
Totale 8 9.255 9.263 8 7.907 7.915

La voce Crediti di 9.263 milioni di euro include:

  • Depositi presso il MEF di 5.357 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario19 .
  • Il saldo del conto MEF tenuto dalla Capogruppo presso Tesoreria dello Stato di 2.245 milioni di euro, così composto:
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 2.283 2.283 - (2.239) (2.239)
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - 155 155 - 4 4
Debiti per responsabilità connesse a rapine - (158) (158) - (159) (159)
Debiti per rischi operativi - (35) (35) - (35) (35)
Totale - 2.245 2.245 - (2.429) (2.429)

Il saldo dei flussi finanziari per anticipazioni di 2.283 milioni di euro accoglie il credito dovuto ai versamenti della raccolta e delle eventuali eccedenze di liquidità al netto del debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta20 ed è così composto:

Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette - 2.283 2.283 - (2.239) (2.239)
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - (671) (671) - (671) (671)
Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento - - - - - -
MEF - Gestione pensioni di Stato - 671 671 - 671 671
Totale - 2.283 2.283 - (2.239) (2.239)

Il saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 155 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni del periodo in commento e regolati nel periodo successivo. Al 30 giugno 2017, il saldo è rappresentato da un credito di 132 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 23 milioni di euro verso il MEF per le serie di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 158 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

Altri crediti finanziari di 1.661 milioni di euro così composti:

19Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

20 Al 31 dicembre 2016, la voce Anticipazioni nette presentava un saldo a debito per effetto di quanto previsto dal D.L. 244/2016 (c.d. Decreto "mille proroghe"), che ha modificato il calendario di corresponsione delle pensioni posticipando di un giorno lavorativo bancario il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017. Conseguentemente, l'accredito delle rimesse per il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2017 da parte dell'ente erogante INPS è stato effettuato il primo giorno lavorativo del mese di corresponsione anziché l'ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre 2016. Al 30 giugno 2017 tale voce presenta un saldo in linea con quello al 30 giugno 2016.

tab. A5.1.2 - Altri crediti finanziari (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia - 1.237 1.237 - 1.435 1.435
Partite da addebitare alla clientela - 274 274 - 116 116
Partite in corso di regolamento con il sistema bancario - 125 125 - 147 147
Altri crediti 8 17 25 8 20 28
Totale 8 1.653 1.661 8 1.718 1.726

I crediti per Depositi in garanzia di 1.237 milioni di euro sono relativi per 1.190 milioni di euro a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 47 milioni di euro a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Le partite da addebitare alla clientela di 274 milioni di euro sono prevalentemente costituite da: prelievi da ATM BancoPosta, utilizzi di carte di debito emesse da BancoPosta, assegni e altri titoli postali regolati in Stanza di compensazione, etc.

Gli Altri crediti comprendono un credito di 8 milioni di euro relativo al corrispettivo differito (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuto il 21 giugno 2016) riconosciuto a Poste Italiane a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated.

Investimenti in titoli e azioni

Sono così composti:
tab. A5.2 - Investimenti in titoli e azioni (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Investimenti posseduti sino a scadenza 12.409 612 13.021 11.213 1.470 12.683
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 12.409 612 13.021 11.213 1.470 12.683
Invest.disponibili per la vendita 36.399 1.328 37.727 35.893 1.370 37.263
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 36.283 1.328 37.611 35.789 1.370 37.159
Azioni 116 - 116 104 - 104
Totale 48.808 1.940 50.748 47.106 2.840 49.946

Gli investimenti in titoli riguardano titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 47.278 milioni di euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta.

Nell'esercizio 2016 e nel primo semestre 2017 la movimentazione degli investimenti in titoli è la seguente:

tab. A5.2.1 - Movimentazione degli Investimenti in titoli (milioni di euro)
HTM AFS FV vs CE TOTALE
Titoli Valore Nominale Valore di
bilancio
Valore Nominale Fair value Valore Nominale Fair value Valore Nominale Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2016 12.612 12.886 27.165 33.178 - - 39.777 46.064
Acquisti 1.121 11.228 316 12.665
Trasf.ti riserve di PN - (476) - (476)
Var. costo ammortizzato (3) (38) - (41)
Variazioni fair value a PN - (1.643) - (1.643)
Variazioni fair value a CE - 856 - 856
Var.ni per op. di CFH - 3 - 3
Effetti delle vendite a CE - 471 - 471
Ratei 170 334 - 504
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione - (749) - (749)
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.491) (6.005) (316) (7.812)
Saldo al 31 dicembre 2016 12.392 12.683 32.178 37.159 - - 44.570 49.842
Acquisti 1.581 5.586 - 7.167
Trasf.ti riserve di PN - (591) - (591)
Var. costo ammortizzato (4) (38) - (42)
Variazioni fair value a PN - (560) - (560)
Variazioni fair value a CE - (830) - (830)
Var.ni per op. di CFH (*) (22) - - (22)
Effetti delle vendite a CE - 533 - 533
Ratei 153 331 - 484
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione - - - -
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.370) (3.979) - (5.349)
Saldo al 30 Giugno 2017 12.796 13.021 34.482 37.611 - - 47.278 50.632

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Al 30 giugno 2017, il fair value21 del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza, iscritti al costo ammortizzato, è di 14.499 milioni di euro (153 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione).

I titoli disponibili per la vendita sono iscritti al fair value di 37.611 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 1.390 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 560 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo negativo di 830 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Nel portafoglio dei titoli disponibili per la vendita sono compresi due titoli a tasso fisso per un valore nominale di 750 milioni di euro ciascuno con cedola semestrale e durata rispettivamente di 4 e 5 anni, emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 30 giugno 2017 fair value complessivo di 1.506 milioni di euro).

Gli investimenti in azioni sono principalmente rappresentati:

  • per 80 milioni di euro dal fair value di 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated. Tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono convertibili in altrettanti titoli di Classe A, regolarmente quotati sul New York Stock Exchange;
  • per 32 milioni di euro dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,94822 azioni ordinarie ogni azione di classe C e opportunamente scontate ad un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
  • per 4 milioni di euro, dal fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

21 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

22 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento delle azioni possedute dal Patrimonio BancoPosta è positiva per 12 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto (par. B4).

Strumenti finanziari derivati

Al 30 giugno 2017, il saldo attivo degli strumenti derivati relativi all'operatività finanziaria ammonta complessivamente a 551 milioni di euro e si riferisce al Patrimonio BancoPosta.

I movimenti degli strumenti derivati del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Asset swap Asset swap Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value
Saldo al 1° gennaio 2016 - - 1.700 (26) 11.755 (1.193) - - - - 13.455 (1.219)
Incrementi/(decrementi) * 875 6 100 (19) 4.525 (885) - 1 - (1) 5.500 (898)
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - (1) - - - - - (1)
Operazioni completate *** (475) (3) (410) (20) (130) 27 - (1) - 1 (1.015) 4
Saldo al 31 dicembre 2016 400 3 1.390 (65) 16.150 (2.052) - - - - 17.940 (2.114)
Incrementi/(decrementi) * - (25) 50 6 3.355 819 - - - - 3.405 800
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - - - - - - - -
Operazioni completate *** (400) 22 (160) 2 (300) 77 - - - - (860) 101
Saldo al 30 Giugno 2017 - - 1.280 (57) 19.205 (1.156) - - - - 20.485 (1.213)
Di cui:
Strumenti derivati attivi - - 175 41 10.435 510 - - - - 10.610 551
Strumenti derivati passivi - - 1.105 (98) 8.770 (1.666) - - - - 9.875 (1.764)

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel semestre sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nel semestre in commento una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 19 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedge in essere, detenuti per limitare la volatilità del prezzo di taluni impieghi a tasso fisso disponibili per la vendita, hanno complessivamente subito nel semestre in commento una variazione positiva netta efficace del fair value di 819 milioni di euro (di cui 54 milioni di euro di variazione positiva relativa a strumenti finanziari stipulati nel corso del semestre in commento), i titoli coperti (tab. A5.2.1) hanno subito una variazione negativa netta di fair value di 830 milioni di euro, essendo la differenza di 11 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.

Nel semestre in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • regolamento di acquisti a termine in essere al 31 dicembre 2016 per 400 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di cash flow hedge per un nozionale di 50 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di cash flow hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 160 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di fair value hedge per 3.355 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 300 milioni di euro.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Crediti

I Crediti per 102 milioni di euro si riferiscono principalmente a conferimenti a titolo di sottoscrizione e richiami di capitale su fondi comuni d'investimento effettuati da Poste Vita SpA e dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote (86 milioni di euro) e crediti per cedole scadute da incassare (16 milioni di euro).

Investimenti disponibili per la vendita

La movimentazione degli investimenti disponibili per la vendita è la seguente:

tab. A5.4 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore Nominale Fair value Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2016 74.226 82.304 1.616 8 83.928
Acquisti 21.670 734 25 22.429
Trasf.ti riserve di PN (282) 12 - (270)
Variaz. per costo ammortizzato 174 - - 174
Variazioni del fair value a PN (680) - (4) (684)
Svalutazioni - (106) - (106)
Effetti delle vendite a CE 261 (11) 1 251
Ratei 704 - - 704
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione (44) - - (44)
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (15.730) (232) (14) (15.976)
Saldo al 31 dicembre 2016 80.524 88.377 2.013 16 90.406
Acquisti 12.228 365 14 12.607
Trasf.ti riserve di PN (200) 35 - (165)
Variaz. per costo ammortizzato 183 - - 183
Variazioni del fair value a PN (1.798) 59 1 (1.738)
Svalutazioni - (105) - (105)
Effetti delle vendite a CE 136 (34) 1 103
Ratei 686 - - 686
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (10.018) (637) (16) (10.671)
Saldo al 30 Giugno 2017 83.703 89.594 1.696 16 91.306

Tali strumenti finanziari hanno registrato nel semestre in commento una variazione negativa netta di fair value per 1.738 milioni di euro. A tale importo concorrono:

  • oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA per 1.736 milioni di euro, di cui 1.696 milioni di euro retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting";
  • oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Assicura SpA per 2 milioni di euro.

La somma algebrica delle summenzionate variazioni del fair value degli Strumenti finanziari disponibili per la vendita intervenute nel primo semestre 2017 corrisponde a un effetto negativo netto sulla apposita riserva di Patrimonio netto di 42 milioni di euro (tab. B4).

La voce Titoli a reddito fisso si riferisce a investimenti di Poste Vita SpA per 89.385 milioni di euro (valore nominale di 83.503 milioni di euro) rappresentati da titoli emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e, in via residuale, a investimenti del patrimonio libero della Compagnia. Il complemento al saldo, per un fair value di 209 milioni di euro si riferisce ai titoli a reddito fisso detenuti dalla compagnia Poste Assicura SpA.

La voce in commento comprende obbligazioni emesse da CDP SpA per un fair value di 1.269 milioni di euro (valore nominale di 1.131 milioni di euro).

La voce Altri investimenti, accoglie quote di fondi comuni di investimento per 1.696 milioni di euro di cui 831 milioni di euro a prevalente composizione azionaria e 538 milioni di euro a prevalente composizione obbligazionaria, sottoscritte totalmente da Poste Vita SpA e assegnate alle Gestioni Separate della compagnia assicurativa. Il complemento al saldo per un fair value di 327 milioni di euro si riferisce alle quote di fondi comuni immobiliari.

Nel mese di aprile 2016, Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante I", e, nel mese di luglio 2016, la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante II". Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR SpA, sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell'ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane. Al 30 giugno 2017, le quote sottoscritte dalla Compagnia e richiamate dal Fondo Atlante I ammontano a 228 milioni di euro (le quote richiamate nel semestre in commento dal Fondo Atlante I per 17 milioni di euro sono state investite nel Fondo Atlante II), di cui 202 milioni di euro allocate alle Gestioni Separate e 26 milioni di euro allocate al patrimonio libero della Compagnia, mentre per il Fondo Atlante II, le quote sottoscritte e richiamate nel semestre in commento, per lo più allocate dalla Compagnia alle Gestioni Separate, ammontano a 72 milioni di euro.

Tenuto conto degli avvenimenti degli ultimi mesi riguardanti gli asset oggetto di investimento del Fondo Atlante I e di quanto comunicato dalla società di gestione in data 21 luglio 2017 circa il valore unitario delle sue quote al 30 giugno 2017, il Gruppo ha proceduto alla svalutazione del 100% dell'investimento, con la sola eccezione degli impieghi nel Fondo Atlante II. La svalutazione complessiva alla data del 30 giugno 2017 ammonta pertanto a 211 milioni di euro. Le rettifiche da valutazione intervenute nel primo semestre 2017 per complessivi 105 milioni di euro sono state rilevate per una quota di 93 milioni di euro, riferita agli investimenti delle gestioni separate, a riduzione delle Passività differite verso gli assicurati (come previsto dall'applicazione del meccanismo dello shadow accounting) e per una quota di 12 milioni di euro, riferita al patrimonio libero della Compagnia, nella voce Oneri finanziari.

Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico

La movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico è la seguente:

tab. A5.5 - Movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Obbligazioni strutturate Altri
investimenti
Totale
Valore
nominale
Fair value Valore nominale Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2016 7.542 7.559 1.155 1.346 9.227 18.132
Acquisti
Variazioni del fair value vs CE
Ratei
2.579
145
47
346
(3)
-
5.537
485
-
8.462
627
47
Effetti delle vendite a CE
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei
6
(770)
(4)
(693)
(5)
(899)
(3)
(2.362)
Saldo al 31 dicembre 2016 9.379 9.566 857 992 14.345 24.903
Acquisti
Variazioni del fair value vs CE
Ratei
Effetti delle vendite a CE
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei
522
25
39
(3)
(1.541)
4
(4)
-
4
(450)
4.379
337
-
3
(398)
4.905
358
39
4
(2.389)
Saldo al 30 Giugno 2017 8.413 8.608 500 546 18.666 27.820

Tali strumenti finanziari sono detenuti dalla controllata Poste Vita SpA e sono rappresentati da:

  • Titoli a reddito fisso per 8.608 milioni di euro costituiti per 4.679 milioni di euro da BTP stripped acquisiti principalmente a copertura di polizze di Ramo III e per 3.873 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate e per i rimanenti 56 milioni di euro da titoli del patrimonio libero della Compagnia.
  • Obbligazioni strutturate per 546 milioni di euro riferite esclusivamente al private placement emesso dalla CDP SpA (nozionale di 500 milioni di euro) destinato alla copertura degli impegni di Ramo I. Il decremento complessivo è dovuto principalmente al rimborso di una polizza Index per 446 milioni di euro.
  • Altri investimenti per 18.666 milioni di euro relativi principalmente a quote di Fondi comuni di investimento, di cui 17.630 milioni di euro sono posti a copertura di prodotti di Ramo I e 1.036 milioni di euro posti a copertura di prodotti di Ramo III. Per il dettaglio dei Fondi in commento si veda anche quanto riportato nella nota 3.7 sulle Entità strutturate non consolidate.

Strumenti finanziari derivati

Al 30 giugno 2017, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati dalla compagnia Poste Vita destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 254 milioni di euro e un nozionale complessivo di 4.607 milioni di euro. Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente.

tab. A5.6 - Warrants (milioni di euro)
30.06.17 31.12.16
Polizza Valore nominale Fair value Valore nominale Fair value
Alba - - 712 17
Terra 1.282 36 1.355 27
Quarzo 1.174 44 1.254 35
Titanium 621 40 656 34
Arco 165 33 174 30
Prisma 166 28 175 25
6Speciale 200 - 200 -
6Avanti 200 - 200 -
6Sereno 173 17 181 15
Primula 176 16 184 15
Top5 224 18 233 16
Top5 edizione II
-
226 22 234 19
Totale 4.607 254 5.558 233
nominale annuo. sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso
della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella
gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto
contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. Il prestito, convertibile, al verificarsi
di determinate condizioni negative, in strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati
degli stessi diritti patrimoniali associati alle notes, ha maturato dal 1° gennaio 2015 un interesse contrattuale del 7%
dell'impraticabilità, in tempi brevi, di soluzioni alternative, il Consiglio di Amministrazione della Compagnia ha deciso di
presentare istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, concessa con Decreto dal Ministro
Nel semestre chiuso il 30 giugno 2017 e sino alla data di approvazione del presente bilancio intermedio, la Capogruppo
ha continuato a monitorare, secondo le previsioni contrattuali vigenti, le informazioni rese disponibili dal debitore Midco
SpA. In data 2 maggio 2017, a seguito dell'Assemblea degli azionisti di Alitalia SAI che ha preso atto della grave
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Compagnia stessa, del venir meno del supporto dei soci e

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Finanziamenti e crediti

Tenuto conto degli eventi sopra descritti, al 30 giugno 2017, le Notes iscritte per un valore complessivo di 82 milioni di euro al 31 dicembre 2016, comprensivo degli interessi rilevati, sono state interamente svalutate e il relativo componente negativo di reddito, di natura non ricorrente, è stato accertato tra gli Oneri Finanziari del semestre in commento (par C11.2).

Il dettaglio della voce Crediti, detenuti pressoché interamente dalla Capogruppo, è il seguente:

tab. A5.7 - Crediti (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo - - - - 1 1
Depositi in garanzia - 45 45 - 50 50
Vs. acquirenti alloggi di servizio 8 - 8 7 - 7
Totale 8 45 53 7 51 58

I crediti per Depositi in garanzia di 45 milioni di euro sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.

Investimenti disponibili per la vendita

Il dettaglio degli Investimenti disponibili per la vendita detenuti principalmente dalla Capogruppo e delle relative movimentazioni è il seguente:

tab. A5.8 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore
nominale
Fair value Valore
nominale
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2016 500 570 5 6 5 581
Acquisti 100 - - 100
Rimborsi (100) - - (100)
Trasf.ti riserve di PN - - - -
Var. costo ammortizzato - - - -
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN (4) 1 - (3)
Var. fair value a CE (3) - - (3)
Effetti delle vendite a CE - - - -
Ratei 5 - - 5
Vendite ed estinzione ratei (6) - - (6)
Saldo al 31 dicembre 2016 500 562 5 7 5 574
Acquisti - - - -
Rimborsi - - - -
Trasf.ti riserve di PN - - - -
Var. costo ammortizzato - - - -
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN (1) - - (1)
Var. fair value a CE (6) - - (6)
Effetti delle vendite a CE - - - -
Ratei esercizio corrente 5 - - 5
Vendite ed estinzione ratei (5) - - (5)
Saldo al 30 Giugno 2017 500 555 5 7 5 567

La voce Titoli a reddito fisso accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro (fair value di 555 milioni di euro). Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.

La voce Azioni comprende la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014, e il costo storico di circa 4,5 milioni di euro di una partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione.

Strumenti finanziari derivati

La movimentazione delle attività e passività è la seguente:

Fair value vs.
Fair value vs.
Cash Flow
Fair value
Cash Flow
Fair value
conto
Totale
conto
Totale
hedging
hedging
hedging
hedging
economico
economico
Saldo al 1° gennaio
(7)
(44)
-
(51)
(5)
(47)
-
Incrementi/(decrementi) ()
1
1
-
2
(3)
(7)
-
Perfezionamento copertura
-
-
-
-
-
-
-
Operazioni completate (
)
-
6
-
6
1
10
-
Saldo a fine periodo
(6)
(37)
-
(43)
(7)
(44)
-
di cui:
-
Strumenti derivati attivi
-
-
-
-
-
-
(43)
Strumenti derivati passivi
(6)
(37)
-
(7)
(44)
-

Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel
periodo sul portafoglio complessivo.
**
Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e l'estinzione di asset swap
relativi a titoli ceduti.
Al 30 giugno 2017 gli strumenti derivati, detenuti dalla Capogruppo, con un fair value negativo di 43 milioni di euro sono
costituiti:

da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del
valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la
Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;

da un contratto di Swap stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito
obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (par. B.8); con tale operazione la Capogruppo si
è assunta l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito
obbligazionario pari, al 30 giugno 2017, al 1,339%.
A6 - RIMANENZE
Al 30 giugno 2017 le rimanenze nette sono così composte:
tab. A6 - Rimanenze
Variazioni
Descrizione
Saldo al 31.12.16
Riclassifiche
Saldo al 30.06.17
economiche
Immobili destinati alla vendita
118
1
-
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci
12
(1)
-
Materie prime, sussidiarie e di consumo
7
-
-
I° semestre 2017 Esercizio 2016
(52)
(10)
-
11
(51)
-
(51)
(milioni di euro)
137 119
11
7
Totale
137
-
-
  • da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da un contratto di Swap stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (par. B.8); con tale operazione la Capogruppo si è assunta l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 30 giugno 2017, al 1,339%.

A6 - RIMANENZE

tab. A6 - Rimanenze (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Variazioni
economiche
Riclassifiche Saldo al 30.06.17
Immobili destinati alla vendita 118 1 - 119
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 12 (1) - 11
Materie prime, sussidiarie e di consumo 7 - - 7
Totale 137 - - 137

23 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore

A7 - CREDITI COMMERCIALI

Il dettaglio dei Crediti commerciali è il seguente:

Saldo al 30.06.17
Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 5 2.014 2.019 4 1.929 1.933
Crediti vs. Controllante - 263 263 - 236 236
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto - 1 1 - 3 3
Anticipi a fornitori - - - - - -
Totale 5 2.278 2.283 4 2.168 2.172

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Ministeri ed Enti Pubblici - 663 663 - 633 633
Cassa Depositi e Prestiti - 374 374 - 364 364
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 24 298 322 24 274 298
Corrispondenti esteri - 309 309 - 285 285
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere - 255 255 - 238 238
Crediti per altri servizi BancoPosta - 104 104 - 113 113
Crediti per conti correnti con saldo debitore - 143 143 - 142 142
Crediti per gestione immobiliare - 7 7 - 7 7
Crediti verso altri clienti - 389 389 - 376 376
Fondo svalutazione crediti verso clienti (19) (528) (547) (20) (503) (523)
Totale 5 2.014 2.019 4 1.929 1.933

I crediti verso Ministeri ed Enti Pubblici comprendono 322 milioni di euro di crediti per servizi integrati di notifica e di gestione della corrispondenza e 57 milioni di euro di crediti per servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS. Con riferimento a tale ultima partita, per la liquidazione di parte di quanto dovuto, l'INPS ha manifestato la propria disponibilità a definire una compensazione tra crediti vantati da parte della Capogruppo con passività che, secondo Poste Italiane, non hanno lo stesso grado di certezza, liquidità e esigibilità e che la Società ha rilevato con le modalità e nella misura prevista dai principi contabili di riferimento. Nelle more dell'adempimento della controparte, la Capogruppo ha dato mandato ai propri legali di agire per il recupero del credito.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:

tab. A7.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti
Descrizione
Saldo al
01.01.16
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Riclassifica ad
att. non corr. e
gruppi di att. in
dismissione
Saldo al
31.12.16
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi (milioni di euro)
Saldo al
30.06.17
Amm.ni postali estere 4 1 - - - 5 - - - 5
Amm.ni pubbliche 132 2 3 (2) (3) 132 3 2 - 137
Privati 334 21 - (7) - 348 15 - - 363
470 24 3 (9) (3) 485 18 2 - 505
Per interessi per ritardati pagamenti 32 10 - (4) - 38 7 - (3) 42
Totale 502 34 3 (13) (3) 523 25 2 (3) 547

Crediti verso Controllanti

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A7.3 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)

Descrizione Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Servizio Universale 161 139
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 83 83
Remunerazione raccolta su c/c 13 8
Servizi delegati 28 28
Distribuzione Euroconvertitori 6 6
Altri 3 3
F.do sval.cred. vs. Controllante (31) (31)
Totale 263 236

Nel dettaglio:

I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A7.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Primo semestre 2017 22 -
Residuo esercizio 2015 67 67
Residuo esercizio 2014 41 41
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 161 139

Nel corso del primo semestre 2017 sono maturati crediti per 131 milioni di euro dei quali 109 milioni di euro incassati nel corso del semestre e 22 milioni di euro incassati nel mese di luglio 2017. Inoltre:

  • per i residui crediti relativi ai compensi 2015 e 2014 è prevista copertura nel Bilancio dello Stato 2017;
  • con riferimento al compenso 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014 la Società ha presentato ricorso al TAR.
  • Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Società che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. Con delibera 166/16/CONS, pubblicata in data 29 luglio 2016, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014, in cui risulta che lo stimato onere del servizio universale sia stato pari a 345 milioni di euro per il 2013 e 365 milioni di euro per il 2014 a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. In data 27 settembre 2016, la Società ha presentato le proprie osservazioni alla consultazione pubblica.

I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.

  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono prevalentemente a quanto maturato nel periodo, sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta e sono disciplinati da apposita Convenzione con il MEF scaduta al 31 dicembre 2016 e in corso di rinnovo.
  • I crediti per servizi delegati si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nel periodo e sono relativi alla remunerazione dei servizi di Tesoreria svolti dal Bancoposta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF scaduta al 31 dicembre 2016 e in corso di rinnovo.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllanti è la seguente:

Saldo al
01.01.16
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.16
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
30.06.17
Fondo svalutazione 147 (7) (109) - 31 - - - 31

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA'

Saldo al
01.01.16
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.16
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
30.06.17
Fondo svalutazione 147 (7) (109) - 31 - - - 31
Tale fondo, che non si è movimentato nel semestre in commento, riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato
che rendono difficoltoso l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle
convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.
A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA'
Il dettaglio degli altri crediti e attività è il seguente:
tab. A8 - Altri crediti e attività Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16 (milioni di euro)
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti per sostituto di imposta
Crediti per accordi CTD
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD)
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari
Ratei e risconti attivi di natura commerciale
Crediti tributari
Crediti diversi
Fondo svalutazione crediti verso altri
2.860
112
-
-
-
-
15
-
540
89
95
72
26
5
144
(64)
3.400
201
95
72
26
5
159
(64)
2.546
121
-
-
-
-
15
-
564
89
89
71
16
4
163
(60)
3.110
210
89
71
16
4
178
(60)
Altri crediti e attività 2.987 907 3.894 2.682 936 3.618
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP
[B2]
[C12.1]
[C12.1]
-
-
-
6
47
2
6
47
2
-
-
-
6
47
-
6
47
-
Totale 2.987 962 3.949 2.682 989 3.671
In particolare:

I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:


per 1.965 milioni di euro ai crediti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2012-2017, delle
ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita24;
per 892 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative
dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 30 giugno 201725; un corrispondente ammontare è iscritto
negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze
assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
per 495 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel
2017 e 2018 e da recuperare dalla clientela.
24
Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 471 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti
alla data del 30 giugno 2017, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).
25
Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto
MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di
imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
  • per 1.965 milioni di euro ai crediti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2012-2017, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita24;
  • per 892 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 30 giugno 201725; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
  • per 495 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2017 e 2018 e da recuperare dalla clientela.

24 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 471 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 30 giugno 2017, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

25 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di

  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013 e 30 luglio 2015 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 201 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 59 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo.
  • I Crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 47 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 30 giugno 2017 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro e quasi totalmente vantati dalla Capogruppo. Per il recupero di questi ultimi, si è aperto un contenzioso e, in data 24 novembre 2016, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha accolto il ricorso di Poste Italiane dichiarando l'Agenzia delle Entrate di Roma tenuta al rimborso delle somme richieste. Del residuo credito complessivo di 55 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) commentato nella nota 2.3 – Uso di stime, i relativi tempi di incasso non sono tuttavia ancora noti.
  • Il credito per interessi attivi su rimborso IRAP di 2 milioni euro si riferisce agli interessi maturati sino al 30 giugno 2017 sul credito IRAP sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003 commentato nel par. C12.
tab. A8.1 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.16
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.16 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 30.06.17
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 13 - - 13 - - 13
Crediti per accordi CTD 7
-
- 7 2 - 9
Altri crediti 39 4 (3) 40 2 - 42
Totale 59 4 (3) 60 4 - 64

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è la seguente:

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA

Il dettaglio è il seguente:
tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Denaro e valori in cassa 3.032 2.269
Depositi bancari 204 225
Totale 3.236 2.494

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (1.142 milioni di euro) e presso le Società di service (1.890 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato

ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 202 milioni di euro.

A10 – DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 2.918 2.581
Depositi presso il MEF 549 1.310
Denaro e valori in cassa 14 11
Totale 3.481 3.902

Il saldo in commento al 30 giugno 2017 comprende somme non liberamente disponibili per 1.843 milioni di euro, di cui 1.806 milioni di euro riferite a liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 13 milioni di euro indisponibili per provvedimenti giudiziali e 24 milioni di euro per le gestioni degli incassi in contrassegno e altri vincoli.

A11 - ATTIVITA' NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA' IN DISMISSIONE E PASSIVITA' ASSOCIATE AD ATTIVITA' IN DISMISSIONE

Le Attività nette in dismissione, dopo l'eliminazione delle partite infragruppo, ammontano a 507 milioni di euro e si riferiscono alle società BdM-MCC SpA per 452 milioni di euro e a BancoPosta Fondi SpA SGR per 55 milioni di euro che in ragione delle decisioni assunte dal management rispondono ai requisiti previsti dall'IFRS 5 per la classificazione in tali voci.

Le Attività non correnti e gruppi in attività in dismissione ammontano a 2.591 milioni di euro e si riferiscono alle società BdM-MCC SpA per 2.522 milioni di euro e a BancoPosta Fondi SpA SGR per 69 milioni di euro.

La movimentazione è la seguente:

tab. A11.1 - Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione

Descrizione Saldo al
31.12.16
Impairment Altri
movimenti
Saldo al
30.06.17
Immobili, impianti e macchinari 2 - - 2
Attività immateriali 7 - - 7
Attività finanziarie non correnti 2.154 - (153) 2.001
Crediti commerciali non correnti 56 - 25 81
Imposte differite attive 12 - (1) 11
Altre attività non correnti - - - -
Crediti commerciali correnti 9 - 4 13
Attività finanziarie correnti 375 - 21 396
Crediti per imposte correnti 9 - 3 12
Altre attività correnti 43 - (9) 34
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 90 - (12) 78
Impairment gruppi di attività in dismissione (37) (7) - (44)
Totale 2.720 (7) (122) 2.591

L'impairment di 7 milioni di euro, riferito alla BdM-MCC SpA, si è reso necessario per allineare il valore delle attività nette al presumibile valore di realizzo, al netto dei costi di vendita (si veda al riguardo quanto riportato nel paragrafo "Criteri, metodologie di consolidamento e operazioni societarie").

Le Passività associate ad attività in dismissione ammontano 2.084 milioni di euro e si riferiscono alla BdM-MCC SpA per 2.070 milioni di euro e alla BancoPosta Fondi SpA SGR per 14 milioni di euro.

La movimentazione è la seguente:

tab. A11.2 - Passività associate ad attività in dismissione

Descrizione Saldo al
31.12.16
Altri
movimenti
Saldo al
30.06.17
Fondi rischi e oneri non correnti 1 - 1
Trattamento di fine rapporto e fondo di quiescenza 8 - 8
Passività finanziarie non correnti 880 149 1.029
Imposte differite passive 1 (1) -
Altre passività non correnti - - -
Debiti commerciali 9 (1) 8
Passività finanziarie correnti 1.144 (126) 1.018
Fondi rischi e oneri correnti 5 (2) 3
Debiti per imposte correnti 3 3 6
Altre passività correnti 9 2 11
Totale 2.060 24 2.084

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 30 giugno 2017, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie.

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto (milioni di euro)
Patrimonio netto
30.06.17
Variazioni
patrimoniali I
Semestre 2017
Risultato I
Semestre 2017
Patrimonio netto
31.12.16
Variazioni
patrimoniali
esercizio 2016
Risultato
d'esercizio 2016
Patrimonio netto
01.01.16
Bilancio Poste Italiane SpA 5.118 (1.303) 261 6.160
-
(2.111) 625 7.646
-
- Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate 2.988 - 252 2.736 - 425 2.311
- Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 19 - 9 10 1 6 3
- Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate 130 (33) - 163 (35) - 198
- Differenze attuariali su TFR società partecipate (4) 1 - (5) (1) - (4)
- Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (41) - (2) (39) - - (39)
- Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo:
SDA Express Courier SpA
EGI SpA
Postel SpA
PosteShop SpA
2
(71)
17
1
-
-
-
-
-
-
-
-
2
(71)
17
1
-
-
-
-
-
-
-
-
2
(71)
17
1
- Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) (1.078)
-
(2) (8) (1.068) - (430) (638)
- Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 408 - 8 400 - 37 363
- Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento (139) - - (139) - - (139)
- Impairment gruppi di attività in dismissione (44) -
-
(7) (37) - (37) -
- Altre rettifiche di consolidamento 1 - (3) 4 - (4) 8
Patrimonio netto del Gruppo 7.307 (1.337) 510 8.134 (2.146) 622 9.658
- Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
- - - -
-
- - -
-
- Risultato di Terzi - - - -
-
- - -
Patrimonio netto di Terzi - - - - - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 7.307 (1.337) 510 8.134 (2.146) 622 9.658

B2 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2017, in data 21 giugno 2017 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 509 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,39).

Nell'ambito delle altre operazioni con gli azionisti, a seguito della sentenza favorevole del tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013, Poste Italiane SpA vanta un credito residuo di 45 milioni di euro di natura patrimoniale nei confronti dell'Azionista MEF, riferito alla restituzione di somme che a suo tempo furono versate al MEF con imputazione alla voce Risultati portati a nuovo. Al 30 giugno 2017, un importo di 6 milioni di euro, già riconosciuto nella Nota MEF del 7 agosto 2015, ha trovato copertura nel Bilancio dello Stato 2017 ed è stato pertanto rilevato nella voce Altri crediti e attività26 .

B3 – UTILE PER AZIONE

Utile per azione

Per la determinazione dell'Utile base e dell'Utile diluito è stato assunto il risultato netto consolidato. Il denominatore utilizzato nel calcolo è rappresentato dal numero delle azioni emesse dalla Capogruppo, sia nel calcolo dell'Utile base che dell'Utile diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 30 giugno 2017 né al 30 giugno 2016.

26 Sull'ammontare in commento sono state spesate imposte differite attive di circa 2 milioni di euro; l'effetto complessivo sul Patrimonio netto ammonta pertanto a circa 4 milioni di euro. In assenza di ulteriori riconoscimenti da parte del MEF, al 30 giugno 2017, coerentemente con il passato, la componente di Patrimonio netto della Società relativa al residuo credito di circa 39 milioni di euro è esposta per un valore pari a zero.

B4 – RISERVE

tab. B4 - Riserve (milioni di euro)
Riserva legale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair
value
Riserva Cash
Flow Hedge
Riserve relative
a gruppi di
attività e
passività in
dismissione
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio
netto
Totale
Saldo al 1° gennaio 2016 299 1.000 2.739 9 - - 4.047
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo - - (942) 47 - - (895)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - 264 (14) - - 250
Trasferimenti a Conto economico - - (482) (21) - - (503)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 108 6 - - 114
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto
(al netto dell'effetto fiscale) - - - - - - -
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (1.052) 18 - - (1.034)
Altre variazioni - - - - - 1 1
Saldo al 30 giugno 2016 299 1.000 1.687 27 - 1 3.014
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo - - (731) (62) - - (793)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - 213 18 - - 231
Trasferimenti a Conto economico - - (110) (1) - - (111)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 32 - - - 32
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto
(al netto dell'effetto fiscale) - - - - - - -
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (596) (45) - - (641)
Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - 1 - (1) - -
Altre variazioni - - - - - 1 1
Saldo al 31 dicembre 2016 299 1.000 1.092 (18) (1) 2 2.374
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo - - (591) (18) - - (609)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - 173 5 - - 178
Trasferimenti a Conto economico - - (596) (1) - - (597)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 171 1 - - 172
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto
(al netto dell'effetto fiscale) - - - - (1) - (1)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (843) (13) (1) - (857)
Altre variazioni - - - - - - -

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso del primo semestre 2017 le variazioni negative complessivamente intervenute, riflesse nella riserva per 591 milioni di euro, si riferiscono:
  • per 548 milioni di euro alla variazione negativa netta di valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività finanziaria del Gruppo, composta per 560 milioni di euro dalla oscillazione negativa degli Investimenti in titoli e per 12 milioni di euro dall'oscillazione positiva degli Investimenti in azioni;
  • per 42 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività assicurativa del Gruppo;
  • per 1 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività postale e commerciale del Gruppo.
  • la riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso del primo semestre 2017 la variazione negativa netta di fair value di complessivi 18 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce principalmente agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.

PASSIVO

B5 – RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.17
Saldo al
31.12.16
Riserve matematiche 104.061 96.333
Riserve per somme da pagare 729 942
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 5.960 6.900
Altre Riserve 7.748 9.360
per spese di gestione 83 79
passività differite verso gli assicurati 7.665 9.281
Riserve tecniche danni 160 143
Totale 118.658 113.678

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 30 giugno 2017 del portafoglio degli investimenti disponibili per la vendita e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

Le Riserve tecniche a carico dei riassicuratori sono esposte nell'attivo della situazione patrimoniale e finanziaria e ammontano a 75 milioni di euro.

B6 – FONDI PER RISCHI E ONERI

La movimentazione è la seguente:

Descrizione Saldo al
31.12.16
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Riclassifica a
pass.
associate ad
att. in
dismissione
Saldo al
30.06.17
Fondo rischi operativi 364 101 - - (77) - 388
Fondo vertenze con terzi 349 28 - (20) (6) - 351
Fondo vertenze con il personale (1) 120 5 - (12) (13) - 100
Fondo oneri del personale 196 306 - - (30) - 472
Fondo di ristrutturazione 342 - - - (175) - 167
Fondo buoni postali prescritti 14 - - - - - 14
Fondo oneri fiscali/previdenziali 28 1 - - - - 29
Altri fondi per rischi e oneri 94 13 - - (11) - 96
Totale 1.507 454 - (32) (312) - 1.617
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 658 681
- quota corrente 849 936
1.507 1.617

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 10 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 3 milioni di euro.

Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2016 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.15
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Riclassifica a
pass.
associate ad
att. in
dismissione
Saldo al
31.12.16
Fondo rischi operativi 295 96 - (10) (17) - 364
Fondo vertenze con terzi 399 54 - (82) (22) - 349
Fondo vertenze con il personale (1) 142 22 - (13) (30) (1) 120
Fondo oneri del personale 131 152 - (28) (56) (3) 196
Fondo di ristrutturazione 316 342 - - (316) - 342
Fondo buoni postali prescritti 14 - - - - - 14
Fondo oneri fiscali/previdenziali 24 5 1 (1) (1) - 28
Altri fondi per rischi e oneri (2) 76 27 - (1) (6) (2) 94
Totale 1.397 698 1 (135) (448) (6) 1.507
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 634 658
- quota corrente 763 849
1.397 1.507

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 3 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 6 milioni di euro.

(2) Gli accantonamenti netti sono rilevati per 22 milioni di euro nella voce Altri costi e oneri e per 4 milioni di euro nella voce Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto

Al riguardo:

  • Il fondo rischi operativi, già denominato Fondo oneri non ricorrenti, si riferisce prevalentemente a passività derivanti dall'operatività finanziaria del Gruppo, condotta in ambito BancoPosta. Gli accantonamenti del periodo, di complessivi 101 milioni di euro, riflettono principalmente la miglior stima delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese, per rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, e per oneri e spese che potrebbero emergere in esito a pignoramenti subiti da BancoPosta in qualità di terzo pignorato. Gli utilizzi di complessivi 77 milioni di euro si riferiscono per 54 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo immobiliare IRS, dovute all'iniziativa straordinaria deliberata dal CdA di Poste Italiane in data 16 gennaio 2017. Al riguardo, nel corso del semestre, oltre a dare seguito all'iniziativa di tutela, è stato monitorato l'andamento e la prosecuzione dell'iter di liquidazione da parte di altri gestori di fondi immobiliari a suo tempo collocati da parte di Poste Italiane, e il cui rimborso è previsto alla fine dell'esercizio in corso e del successivo, aggiornando la valutazione delle passività che potrebbero derivare a carico del Gruppo. contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli assorbimenti netti di 7 milioni di euro, riguardano tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nel I° semestre 2017 (milioni di euro)
  • Il fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti del semestre di 28 milioni di euro si riferiscono principalmente al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo si decrementa principalmente per il venir meno di passività identificate in passato per 20 milioni di euro e per passività definite per 6 milioni di euro
  • Il fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a

l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore del lavoratore CTD il cui contratto di lavoro sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato. Gli utilizzi, pari a 13 milioni di euro, si riferiscono a pagamenti per l'estinzione di contenziosi.

  • Il fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione.
  • Il fondo di ristrutturazione è stato costituito nell'esercizio 2016 e riflette la stima delle passività che la Capogruppo sosterrà per trattamenti di incentivazione all'esodo, secondo le prassi gestionali in atto, per i dipendenti che risolveranno il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2018. Il fondo è stato utilizzato nel semestre per 175 milioni di euro.

B7 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO E FONDO DI QUESCIENZA

tab. B7 - Movimentazione TFR e Fondo di quiescenza (milioni di euro)
I° semestre 2017 I° semestre 2016
TFR F.do di
quiescenza
Totale TFR F.do di
quiescenza
Totale
Saldo al 1° gennaio 1.347 - 1.347 1.357 4 1.361
Costo relativo alle prestazioni correnti - - - - - -
Componente finanziaria 11 - 11 15 - 15
Effetto (utili)/perdite attuariali (41) - (41) 126 - 126
Utilizzi dell'esercizio (66) - (66) (45) - (45)
Saldo a fine periodo 1.251 - 1.251 1.453 4 1.457

Il costo relativo alle prestazioni correnti, è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR e del Fondo di quiescenza (quest'ultimo interamente riferito a dipendenti della BdM-MCC e riclassificato al 31 dicembre 2016 tra le Passività associate ad attività in dismissione), sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

30.06.2017 31.12.2016 30.06.2016
Tasso di attualizzazione 1,67% 1,31% 1,05%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50% 1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,625% 2,625% per il 2016
2,85% per il 2017
2,775% per il 2018
2,70% per il 2019
3,00% dal 2020 in poi

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

30.06.2017
Mortalità RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione
Generale Obbligatoria

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali

30.06.2017 30.06.2016
TFR F.do di
quiescenza
TFR F.do di
quiescenza
Variazione ipotesi demografiche - - - -
Variazione ipotesi finanziarie (43) - 135 -
Altre variazioni legate all'esperienza 2 - (9) -
Totale (41) - 126 -

tab. B7.4 - Analisi di sensitività

30.06.2017 30.06.2016
TFR F.do di
quiescenza
TFR F.do di
quiescenza
Tasso di inflazione +0,25% 1.270 - 1.476 4
Tasso di inflazione -0,25% 1.233 - 1.429 4
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.222 - 1.415 4
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.281 - 1.492 4
Tasso di turnover +0,25% 1.250 - 1.449 -
Tasso di turnover -0,25% 1.252 - 1.456 -

tab. B7.5 - Altre informazioni

30.06.2017
Service Cost previsto 1
Duration media del Piano a benefici definiti 10,4
Turnover medio dei dipendenti 0,26%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE

Al 30 giugno 2017, le passività finanziarie sono le seguenti:

tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)

Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali - 51.537 51.537 - 45.125 45.125
Finanziamenti
Obbligazioni
3.499
797
3.363
752
6.862
1.549
6.097
1.545
1.265
26
7.362
1.571
Debiti vs. istituzioni finanziarie 2.701 2.605 5.306 4.551 1.232 5.783
Debiti per mutui
Debiti per leasing finanziari
-
1
-
6
-
7
-
1
-
7
-
8
MEF conto tesoreria dello Stato - - - - 2.429 2.429
Strumenti finanziari derivati 1.759 48 1.807 2.306 50 2.356
Cash flow hedging 82 22 104 87 21 108
Fair Value hedging 1.677 26 1.703 2.219 29 2.248
Fair Value vs. conto economico - - - - - -
Altre passività finanziarie 1 4.308 4.309 1 3.648 3.649
Totale 5.259 59.256 64.515 8.404 52.517 60.921

Debiti per conti correnti postali

I debiti per conti correnti postali rappresentano la raccolta diretta Bancoposta.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari o al mantenimento di livelli minimi di rating.

Obbligazioni

La voce obbligazioni si riferisce a:

  • Due prestiti iscritti al costo ammortizzato di 800 milioni di euro emessi da Poste Italiane SpA nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 e tuttora in essere presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:
  • o un prestito del valore nominale di 750 milioni di euro, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali, emesso in data 18 giugno 2013 al prezzo sotto la pari di 99,66; la durata del prestito è di cinque anni con cedole annuali al tasso fisso del 3,25%; il fair value 27 del prestito al 30 giugno 2017 è di 776 milioni di euro;
  • o un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento con cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte in nota A5; il fair value 28 del prestito al 30 giugno 2017 è di 53 milioni di euro.
  • Un prestito subordinato29 del valore nominale di 750 milioni di euro e iscritto al costo ammortizzato di 749 milioni di euro, emesso sotto la pari a 99,597 da Poste Vita SpA il 30 maggio 2014 e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. La durata del prestito obbligazionario è quinquennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 2,875%. Il fair value30 della passività in commento al 30 giugno 2017 è di 790 milioni di euro.

27 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

28 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

29 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela assicurata.

30 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

Debiti verso istituzioni finanziarie

Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 2.501 2.404 4.905 4.151 1.230 5.381
Fin.to BCE - - - - - -
Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 - 200 200 200 - 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 200 - 200 200 - 200
Fin.to BEI TV scad. 2017 - - - - - -
Altri finanziamenti - - - - - -
Scoperti di conto corrente bancario - - - - 2 2
Ratei di interesse - 1 1 - - -
Totale 2.701 2.605 5.306 4.551 1.232 5.783

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge. 31 .

Al 30 giugno 2017 sono in essere debiti per 4.905 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 4.396 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:

  • 3.653 milioni di euro si riferiscono a Long Term RePo stipulati con i primari operatori finanziari le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • 1.252 milioni di euro si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di Pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati alla provvista per il versamento dei depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value32 dei pronti contro termine in commento al 30 giugno 2017 ammonta a 4.925 milioni di euro.

I due Finanziamenti BEI a tasso fisso di complessivi 400 milioni di euro hanno un fair value33 al 30 giugno 2017 di 403 milioni di euro.

Affidamenti

Al 30 giugno 2017 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.173 milioni di euro non utilizzate;
  • linee di credito a revoca uncommitted per 1.108,8 milioni di euro, utilizzate per 28 migliaia di euro per finanziamenti a medio lungo termine;
  • affidamenti per scoperto di conto corrente per 167,8 milioni di euro, utilizzati per 10 migliaia di euro;
  • affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 637,2 milioni di euro (di cui 505,2 milioni di euro relativi alla Capogruppo), utilizzati per 317,1 milioni di euro nell'interesse di società del Gruppo Poste Italiane a favore di terzi.

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale di 470 milioni di euro, non utilizzata al 30 giugno 2017.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nel primo semestre 2017 sono commentate nel par. A5.

31 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

32 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

33 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value e si riferiscono prevalentemente all'operatività del Patrimonio BancoPosta.

tab. B8.5 - Altre passività finanziarie Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16 (milioni di euro)
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 2.439 2.439 - 2.161 2.161
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 723 723 - 599 599
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 230 230 - 284 284
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 274 274 - 153 153
per assegni vidimati - 169 169 - 148 148
per importi da accreditare alla clientela - 176 176 - 75 75
per depositi in garanzia
per altri importi da riconoscere a terzi
-
-
72
70
72
70
-
-
32
66
32
66
per altre partite in corso di lavorazione - 128 128 - 117 117
altri 1 27 28 1 13 14
Totale 1 4.308 4.309 1 3.648 3.649
I debiti per la gestione di carte prepagate riguardano le somme dovute alla clientela per il "monte moneta" delle carte
Postepay.
B9 - DEBITI COMMERCIALI
Il dettaglio è il seguente:
tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.17
Saldo al
31.12.16
Debiti verso fornitori 1.150 1.283
Anticipi e acconti da clienti 221 209
Altri debiti commerciali 15
Debiti verso imprese controllate 1
Debiti verso imprese collegate -
Debiti verso imprese a controllo congiunto 16
Totale 1.403 1.506
Debiti verso fornitori
tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.17
Saldo al
31.12.16
Fornitori Italia 975 1.131
Fornitori estero 45
Corrispondenti esteri (1) 130 128
Totale 1.150 1.283
(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende
a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.
Anticipi e acconti da clienti
Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

B9 - DEBITI COMMERCIALI

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.17
Saldo al
31.12.16
Debiti verso fornitori 1.150 1.283
Anticipi e acconti da clienti 221 209
Altri debiti commerciali 15 12
Debiti verso imprese controllate 1 2
Debiti verso imprese collegate - -
Debiti verso imprese a controllo congiunto 16 -
Totale 1.403 1.506

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.17
Saldo al
31.12.16
Fornitori Italia 975 1.131
Fornitori estero 45 24
Corrispondenti esteri (1) 130 128
Totale 1.150 1.283

Anticipi e acconti da clienti

Descrizione Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Anticipi da corrispondenti esteri 111 123
Affrancatura meccanica 56 53
Spedizioni senza affrancatura 31 14
Spedizioni in abbonamento postale 7 7
Altri servizi 16 12
Totale 221 209

B10 - ALTRE PASSIVITA'

tab. B9.2 - Anticipi e acconti da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Anticipi da corrispondenti esteri 111 123
Affrancatura meccanica 56 53
Spedizioni senza affrancatura 31 14
Spedizioni in abbonamento postale 7 7
Altri servizi 16 12
Totale 221 209
B10 - ALTRE PASSIVITA'
Il dettaglio è il seguente:
tab. B10 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 2 634 636 1 913 914
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 38 341 379 38 451 489
Altri debiti tributari 892 674 1.566 927 624 1.551
Debiti verso Controllante - 21 21 - 21 21
92 151
90
243
101
91
14
70
68
161
82
Debiti diversi
Ratei e risconti passivi di natura commerciale
Totale
Debiti verso il personale
11
1.035
1.911 2.946 1.071 2.147 3.218
Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 30 giugno 2017. Il loro dettaglio è il
seguente:
tab. B10.1 - Debiti verso il personale
(milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per 13^ e 14^ mensilità - 240 240 - 236 236
per incentivi 2 233 235 1 533 534
per permessi e ferie maturate e non godute - 93 93 - 55 55
per altre partite del personale - 68 68 - 89 89
Totale 2 634 636 1 913 914
Al 30 giugno 2017, talune passività nei confronti del personale, il cui ammontare è ancora in corso di definizione, sono
state accertate nel Fondo oneri del personale (nota B.6).
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17
Passività non
Passività
Passività non Saldo al 31.12.16
Passività
Descrizione correnti
correnti
Totale correnti correnti Totale
Debiti verso INPS - 264 264 - 358 358
Debiti verso fondi pensione - 68 68 - 83 83
Debiti verso INAIL 38 3 41 38 3 41
Debiti verso altri Istituti
Totale
-
38
6
341
6
379
-
38
7
451
7
489

Debiti verso il personale

tab. B10.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro) Descrizione Passività non correnti Passività correnti Totale Passività non correnti Passività correnti Totale per 13^ e 14^ mensilità - 240 240 - 236 236 per incentivi 2 233 235 1 533 534 per permessi e ferie maturate e non godute - 93 93 - 55 55 per altre partite del personale - 68 68 - 89 89 Totale 2 634 636 1 913 914 Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso INPS - 264 264 - 358 358
Debiti verso fondi pensione - 68 68 - 83 83
Debiti verso INAIL 38 3 41 38 3 41
Debiti verso altri Istituti - 6 6 - 7 7
Totale 38 341 379 38 451 489
  • I Debiti verso INPS riguardano i contributi previdenziali dovuti all'Istituto per le competenze del personale liquidate e per quelle maturate al 30 giugno 2017. La voce accoglie inoltre le quote relative al TFR ancora da versare. Rispetto al 31 dicembre 2016, l'accertamento delle passività contributive per 13° e 14° mensilità è riferito al semestre.
  • I Debiti verso fondi pensione riguardano le somme dovute al FondoPoste e ad altre forme di previdenza per effetto dell'adesione dei dipendenti alla previdenza complementare.
  • I Debiti verso INAIL riguardano principalmente gli oneri relativi all'erogazione di rendite infortunistiche ai dipendenti della Capogruppo per sinistri verificatisi fino al 31 dicembre 1998.

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debito per imposta di bollo 892 74 966 927 - 927
Debito per imposta sulle riserve assicurative - 471 471 - 443 443
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 41 41 - 113 113
Debito per IVA - 25 25 - 18 18
Debito per imposta sostitutiva - 25 25 - 24 24
Ritenute su c/c postali - 1 1 - 3 3
Debiti tributari diversi - 37 37 - 23 23
Totale 892 674 1.566 927 624 1.551

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo assolta in modo virtuale al 30 giugno 2017 è esposta al lordo del credito degli acconti versati. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 30 giugno 2017 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nel par. A8;
  • I Debiti per imposta sulle riserve assicurative si riferiscono a Poste Vita SpA e sono commentati nella par. A8.

Debiti verso Controllante

Riguardano per:

  • 12 milioni di euro, debiti per pensioni erogate dal MEF a ex dipendenti delle Poste Italiane SpA nel periodo 1° gennaio 1994 – 31 luglio 1994;
  • 9 milioni di euro, alla restituzione del contributo straordinario, ai sensi dell'art. 2 Legge 778/85, ricevuto dal MEF per la copertura dei disavanzi del fondo per il trattamento di quiescenza afferenti la gestione previdenziale dell'ex Amministrazione delle Poste e delle Telecomunicazioni.

Le partite in commento sono state oggetto di ricognizione da parte di un tavolo congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria Generale dello Stato, concluso con la nota del 7 agosto 2015.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 22 97 75 7 82
Depositi cauzionali 10 3 13 9 2 11
Altri debiti 7 126 133 7 61 68
Totale 92 151 243 91 70 161

I debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

L'incremento della voce Altri debiti si riferisce principalmente al debito residuo di 56 milioni di euro rilevato nel semestre in commento per l'acquisto della partecipazione in FSIA Investimenti Srl (si veda al riguardo quanto riportato in Criteri, metodologie di consolidamento e operazioni societarie).

CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI

I Ricavi e proventi ammontano a 4.237 milioni di euro e sono così costituiti:

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Ricavi per Servizi Postali e Commerciali 1.786 1.855
Ricavi per Servizi Finanziari 2.298 2.315
Ricavi per Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 50 32
Ricavi per Servizi di Telefonia mobile 103 114
Totale 4.237 4.316

Ricavi per Servizi postali e commerciali

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Ricavi per Servizi Postali e Commerciali 1.786 1.855
Ricavi per Servizi Finanziari 2.298 2.315
Ricavi per Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 50 32
Ricavi per Servizi di Telefonia mobile 103 114
Totale 4.237 4.316
Ricavi per Servizi postali e commerciali
I ricavi per Servizi postali e commerciali per il semestre in commento sono i seguenti:
tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali e Commerciali (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Spedizioni senza la materiale affrancatura 567 586
Francatura meccanica presso terzi e presso UP 382 415
Pacchi Posta celere e Corriere Espresso 214 218
Servizi integrati 67 102
Carte valori 81 100
Corrispondenza e pacchi - estero 83 71
Spedizioni in abbonamento postale 46 50
Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procurement 19 21
Telegrammi 21 18
Servizi innovativi 6 8
Servizi di logistica
Altri servizi postali
5
61
6
42
Totale ricavi per servizi postali 1.552 1.637
Servizi di trasporto aereo 20 20
Proventi per richieste permessi di soggiorno 12 14
Canoni di locazione 8 8
Altri servizi commerciali 44 45
Totale ricavi per servizi commerciali 84 87
Totale ricavi da mercato 1.636 1.724
Compensi per Servizio Universale 131 131
Integrazioni tariffarie Elettorali 19 -
Totale 1.786 1.855
Nel dettaglio:

I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle
Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso nel
conto economico del periodo di 131 milioni di euro è stato rilevato in base a quanto definito nel Contratto di
Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016.

La voce Integrazioni tariffarie Editoria34 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Capogruppo a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per il semestre in commento, l'importo delle agevolazioni che la Capogruppo ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2017, ma è oggetto di approvazione da parte della Commissione Europea.

Ricavi per Servizi finanziari

Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e, in minor misura, dalla BdM-MCC SpA derivanti dalle seguenti forme tecniche:

tab. C1.2 - Ricavi per Servizi Finanziari (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 771 771
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 727 757
Commissioni su bollettini di c/c postale 226 238
Ricavi dei servizi di c/c 228 222
Collocamento prodotti di finanziamento 101 99
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 90 69
Proventi dei servizi delegati 52 54
Commissioni gestione fondi pubblici 27 24
Interessi attivi su finanziamenti e altri proventi 22 24
Servizi di trasferimento fondi 19 20
Deposito Titoli 3 3
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 2 2
Altri prodotti e servizi 30 32
Totale 2.298 2.315

In particolare:

La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale, si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014- 2018. Nel corso del semestre in commento, sono proseguite le interazioni con la controparte al fine di consolidare talune condizioni contemplate dalla Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018, per le quali è previsto che le parti rinegozino in buona fede gli accordi in vigore. Nelle more della definizione di eventuali nuovi termini e condizioni dell'accordo, per i servizi resi nel periodo, Poste Italiane ha accertato i compensi nella misura prevista dalla Convenzione del 4 dicembre 2014. Degli eventuali effetti economici dell'eventuale nuovo accordo, al

34 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con L. n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha rispristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.

momento non prevedibili, sarà tenuto conto, per competenza, nel momento in cui gli stessi potranno ritenersi ragionevolmente definibili.

La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:

tab. C1.3 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
------------------------------------------------------------------------------ -------------------
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Proventi degli impieghi in titoli 712 746
Interessi su titoli detenuti a scadenza (HTM
)
249 278
Interessi su titoli disponibili per la vendita (AFS) 486 475
Interessi su titoli posseduti per la negoziazione - -
Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli disponibili per la vendita (26) (10)
Interessi su operazioni di pronti contro termine 3 3
Proventi degli impieghi presso il MEF 15 11
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il M
EF)
15 11
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti - -
Totale 727 757

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano gli interessi maturati nel periodo sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

Ricavi servizi assicurativi e risparmio gestito

Ammontano a 50 milioni di euro e si riferiscono per 45 milioni di euro alle commissioni percepite dalla BancoPosta Fondi SGR SpA per le Gestioni collettive e 5 milioni di euro ai ricavi della Poste Welfare Servizi Srl.

Ricavi per servizi di telefonia mobile

Ammontano a 103 milioni di euro realizzati da PosteMobile SpA.

C2 - PREMI ASSICURATIVI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Premi Assicurativi (milioni di euro)
-- ------------------------------ -------------------

Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016

Totale 11.098 10.551
Premi di competenza Danni (*) 49 38
Ramo V 48 54
Ramo IV 13 3
Ramo III 232 310
Ramo I 10.756 10.146
Premi Vita (*) 11.049 10.513

(*) I Premi assicurativi sono esposti al netto delle cessioni in riassicurazione

C3 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITA' FINANZIARIA E ASSICURATIVA

Il dettaglio è il seguente:

tab. C3 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a CE 753 933
Interessi 176 77
Utili da valutazione 556 853
Utili realizzati 21 3
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 1.897 1.837
Interessi 1.194 1.132
Utili realizzati 703 584
Utili realizzati su altre partecipazioni - 121
Dividendi da altre partecipazioni - -
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge 1 -
Utili da valutazione 1 -
Utili su cambi 2 2
Utili da valutazione - -
Utili realizzati 2 2
Proventi diversi 12 9
Totale 2.665 2.781

Nell'ambito dei proventi da investimenti disponibili per la vendita, gli utili realizzati nel semestre 2017 dal Settore operativo finanziario ammontano a 537 milioni di euro interamente riferibili al Patrimonio BancoPosta e gli utili realizzati nel Settore operativo assicurativo ammontano a 166 milioni di euro.

C4 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 11 13
Contributi pubblici 5 7
Rimborso spese personale c/o terzi 1 1
Plusvalenze da alienazione 2 1
Altri ricavi e proventi diversi 10 12
Totale 29 34

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI

Riguardano:

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Costi per servizi 949 952
Godimento beni di terzi 166 170
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 69 74
Interessi passivi 13 19
Totale 1.197 1.215

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi (milioni di euro)

Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 270 262
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 118 124
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 95 93
Spese per servizi del personale 73 82
Utenze energetiche e idriche 61 64
Servizi di telefonia mobile per la clientela 46 54
Servizio movimento fondi 49 50
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 41 36
Pulizia, smaltimento e vigilanza 31 31
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 31 33
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 28 31
Pubblicità e propaganda 39 30
Consulenze varie e assistenze legali 14 15
Costi aeroportuali 10 8
Servizi di stampa e imbustamento 15 14
Commissioni per attività di gestione patrimoni 9 9
Premi di assicurazione 8 7
Provvigioni ai rivenditori e diverse 6 6
Oneri per custodia e gestione titoli 1 1
Compensi e spese sindaci 1 1
Altro 3 1
Totale 949 952

Godimento beni di terzi

(milioni di euro)
I Semestre
2017
I Semestre
2016
95
34
24
16 17
170
92
35
23
166

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre
2017
I Semestre 2016
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 39 48
Carburanti, lubrificanti e combustibili 26 25
Stampa francobolli e carte valori 3 3
SIM card e scratch card 1 1
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci [tab. A6] 1 (2)
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A6] - 1
Var.ne immobili destinati alla vendita [tab. A6] (1) (2)
Altri - -
Totale 69 74

Interessi passivi

tab. C5.4 - Interessi passivi (milioni di euro) Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016 Interessi passivi a favore della clientela 4 6 Interessi passivi su operazioni di pronti contro termine 5 10 Interessi passivi vs Controllante 2 1 Altri Interessi passivi e oneri assimilati 2 2 Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) - -

Totale 13 19

C6 - VARIAZIONE RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE E ONERI RELATIVI AI SINISTRI

tab. C6 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2017 I Semestre 2016
Somme pagate 5.339 4.275
Variazione delle Riserve matematiche 7.726 7.465
Variazione della Riserva per somme da pagare (214) (595)
Variazione delle Altre riserve tecniche 246 700
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati (939) 85
Oneri relativi a sinistri e variazione altre riserve - Danni 13 14
Totale 12.171 11.944

La variazione delle riserve tecniche è esposta al netto degli effetti del meccanismo dello shadow accounting commentato

nella voce B5 del passivo patrimoniale del presente Bilancio.

C7 - ONERI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITA' FINANZIARIA E ASSICURATIVA

tab. C7 - Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre
2017
I Semestre
2016
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
163
149
14
270
263
7
Oneri da investimenti disponibili per la vendita
Impairment
Perdite da realizzo
[tab. A5.4] 167
93
74
4
-
4
Oneri da strumenti finanziari di cash flow
hedge
Perdite da valutazione
-
-
-
-
Variazione di fair value delle passività finanziarie - -
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge
Perdite da valutazione
-
-
3
3
Perdite su cambi
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
1
1
-
-
-
-
Altri oneri 49 32
Totale 380 309

C8 - COSTO DEL LAVORO

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C8 - Costo del lavoro (milioni di euro)

Descrizione Nota I Semestre
2017
I Semestre
2016
Salari e stipendi 2.198 2.226
Oneri sociali 619 626
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] - -
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 130 133
Contratti di somministrazione/a progetto - 1
Compensi e spese amministratori 1 1
Incentivi all'esodo 4 11
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze con il personale [tab. B6] (10) (1)
Accantonamento al fondo di ristrutturazione [tab. B6] - -
Recuperi del personale per vertenze (4) (5)
Pagamenti basati su azioni 1 -
Altri costi (recuperi di costo) del personale (5) (7)
Totale 2.934 2.985

La voce Accantonamenti netti per vertenze con il personale è commentata nel par. B6.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:

tab. C8.1 - Numero dei dipendenti

Numero dei dipendenti (*)
Medio
Unità I Semestre 2017 I Semestre 2016
Dirigenti 743 782
Quadri 15.895 16.064
Aree operative 114.843 119.467
Aree di base 830 1.129
Tot. unità tempo indeterminato 132.311 137.442
Contratti d'inserimento 1 -
Contratti di apprendistato 17 35
Totale 132.329 137.477
Numero medio
I Semestre 2017 I Semestre 2016
Contratti di somministrazione/a progetto 2 21
Contratti a tempo determinato 5.639 4.516
Totale 5.641 4.537
Totale organico stabile e flessibile 137.970 142.014

(*) Dati espressi in full time equivalent

C9 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C9 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)

Descrizione I Semestre
2017
I Semestre
2016
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 168 178
Fabbricati strumentali 56 54
Impianti e macchinari 41 46
Attrezzature industriali e commerciali 4 5
M
igliorie beni di terzi
15 16
Altri beni 52 57
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (7) (8)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 2 2
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Investimenti immobiliari - -
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 118 127
Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili 115 122
Altre 3 5
Impairment avviamento - -
Totale 281 299

C10 - ALTRI COSTI E ONERI

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C10 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2017 I Semestre 2016
Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione) 22 18
Svalutazione crediti verso clienti [tab. A7.2] 18 15
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante [tab. A7.4] - -
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi [tab. A8.1] 4 3
Perdite su crediti - -
Manifestazione rischi operativi 24 17
Rapine subite 2 4
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 1 1
Altre perdite operative del BancoPosta 21 12
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri 122 (5)
per vertenze con terzi [tab. B6] 8 (25)
per rischi operativi [tab. B6] 101 11
per altri rischi e oneri [tab. B6] 13 9
Minusvalenze 1 2
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse 36 42
Impairment gruppi di attività in dismissione [tab. A11.1] 7 -
Altri costi correnti 20 21
Totale 232 95

C11 - PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C11.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)

Descrizione I Semestre
2017
I Semestre
2016
Proventi da strumenti finanziari disponibili per la vendita
Interessi
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo
Dividendi
4
5
47
(5)
3
-
4
9
49
(5)
5
-
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 1 -
Altri proventi finanziari 6 6
Utili su cambi 6 2
Totale 58 57

Oneri finanziari

tab. C11.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
------------------------------- -------------------
Descrizione Nota I Semestre 2017 I Semestre 2016
Oneri sulle passività finanziarie 26 27
su prestiti obbligazionari 24 25
su debiti verso istituzioni finanziarie 1 1
da strumenti finanziari derivati 1 1
Oneri diversi sulle attività finanziarie 12 -
Svalutazioni su investimenti disponibili per la vendita 12 -
Perdite da realizzo su strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico - -
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR e F.do di quiescenza [tab. B7] 11 15
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B6] 1 1
Svalutazione Contingent Convertible Notes [tab. A5] 82 -
Altri oneri finanziari 3 3
Perdite su cambi 7 2
Totale 142 4
8

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO

Il dettaglio è il seguente:

tab. C12 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
I Semestre 2017 I Semestre 2016
Descrizione IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 232 41 273 235 52 287
Imposte differite attive (39) (1) (40) 10 1 11
Imposte differite passive 23 6 29 (3) (2) (5)
Totale 216 46 262 242 51 293

Imposte correnti

Nella movimentazione dei saldi patrimoniali per imposte correnti di seguito esposta, gli accantonamenti a Conto economico di complessivi 264 milioni di euro, non tengono conto degli stanziamenti del periodo per imposte correnti riferiti alle società BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA, classificate tra le Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e passività associate ad attività in dismissione, di 9 milioni di euro.

tab. C12.1 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti I Semestre 2017 Imposte correnti 2016
Descrizione IRES IRAP IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale Crediti/
Crediti/
(Debiti)
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio (63) (10) (73) (16) 35 19
Pagamenti 206 40 246 288 29 317
per acconti dell'esercizio corrente 138 27 165 269 27 296
per saldo esercizio precedente 68 13 81 19 2 21
Incasso credito istanza di rimborso IRES (1) - (1) - - -
Credito istanza di rimborso IRAP - 9 9 - - -
Accantonamenti a Conto Economico (225) (48) (273) (358) (73) (431)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 1 (2) (1) 20 2 22
Altro 7 - 7 3 (3) -
Saldo a fine periodo (75) (11) (86) (63) (10) (73)
di cui:
Crediti per imposte correnti 151 38 189 12 3 15
Debiti per imposte correnti (226) (49) (275) (75) (13) (88)

I Crediti per imposte correnti al 30 giugno 2017 di 189 milioni di euro, oltre agli acconti sulle imposte di competenza dell'esercizio 2017 comprendono:

  • Il residuo credito IRES di 8 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per i relativi interessi nella tab. A8).
  • il credito IRAP di 9 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003. Il provento di natura non ricorrente è stato accertato nel semestre in commento a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Capogruppo (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 2.3 - Uso di stime). Al 30 giugno 2017, sono stati inoltre accertati gli interessi maturati su tale somma (anch'essi di natura non ricorrente) per un importo pari a 2 milioni di euro, iscritti per natura nei proventi finanziari (tab. C11.1) e il relativo credito è stato rilevato negli Altri crediti e attività (tab. A8).

Imposte differite

Al 30 giugno 2017, i crediti/(debiti) per imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C12.2 - Imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.17
Saldo al
31.12.16
Imposte differite attive 911 799
Imposte differite passive (508) (746)
Totale 403 53

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota IRAP media teorica del Gruppo calcolata al 31 dicembre 2016 era del 5,96%35. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C12.3 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione I Semestre
2017
Esercizio 2016
Saldo al 1° gennaio 53 (554)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico 12 11
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico - -
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico adeguamento aliquota IRES - (14)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto 338 621
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Patrimonio netto adeguamento aliquota IRES - -
Riclassifica relativa a gruppi di attività e passività in dismissione - (11)
Saldo a fine periodo 403 53

Al 30 giugno 2017 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.4 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione I Semestre 2017 Esercizio 2016
Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita 344 617
Riserva cash flow
hedging per strumenti derivati di copertura
6 10
Utili/(Perdite) attuariali da TFR (12) (4)
Risultati a nuovo per operazioni con azionisti - (2)
Totale 338 621

35 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,9% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

Informazioni aggiuntive

D1 – Informativa per settori operativi

I settori operativi identificati sono quelli dedicati a: i Servizi postali e commerciali, i Servizi finanziari, i Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito e, in via residuale, gli Altri Servizi.

Il settore dei Servizi postali e commerciali beneficia dei ricavi per le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'Informativa sui settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale in ambito postale, finanziario e assicurativo, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
I Semestre 2017 Servizi Postali
e Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi e
Risparmio
Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 1.812 2.840 13.274 103 - 18.029
Ricavi da altri settori 2.453 301 - 12 (2.766) -
Totale ricavi 4.265 3.141 13.274 115 (2.766) 18.029
Risultato operativo e di intermediazione 75 390 370 12 - 847
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- 2 7 - - 9
Proventi/(oneri) finanziari (84)
Imposte del periodo (262)
Utile/(perdita) del periodo 510
(milioni di euro)
I Semestre 2016 Servizi Postali
e Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi e
Risparmio
Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 1.884 2.830 12.854 114 - 17.682
Ricavi da altri settori 2.440 280 - 33 (2.753) -
Totale ricavi 4.324 3.110 12.854 147 (2.753) 17.682
Risultato operativo e di intermediazione 74 485 270 14 - 843
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- - 6 - - 6
Proventi/(oneri) finanziari 9
Imposte del periodo 293
Utile/(perdita) del periodo 565

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 30 giugno 2017 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

D2 - Parti correlate

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 30 giugno 2017 (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17
Denominazione Attività
Finanz.
Cred.
comm.li
Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass. Attività non
correnti e
gruppi di attività
in dismissione
Passività
associate ad
attività in
dismissione
Controllate
Address Softw
are Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Gruppo FSIA - - - - - 16 - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.602 354 23 549 - 110 21 - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.052 374 - - 86 1 56 31 101
Gruppo Enel - 31 - - - 8 - - -
Gruppo Eni - 5 - - - 12 - 19 -
Gruppo Equitalia - 100 - - - 3 8 - 6
Gruppo Leonardo - - - - - 33 - - -
Altre correlate esterne - 6 - - - 17 47 5 -
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (42) (10) - - - - - -
Totale 9.654 828 13 549 86 202 132 55 108

Al 30 giugno 2017, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 67 milioni di euro.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16
Denominazione Attività
Finanz.
Cred.
comm.li
Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre
pass.
Attività non
correnti e gruppi
di attività in
Passività
associate ad
attività in
equivalenti dismissione dismissione
Controllate
Address Softw
are Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.190 330 21 1.310 2.430 108 20 1 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.060 365 - - - 19 - 22 129
Gruppo Enel - 31 - - - 11 - - -
Gruppo Eni - 7 - - - 14 - 19 -
Gruppo Equitalia - 90 - - - 3 8 - -
Gruppo Leonardo - - - - - 30 - - -
Altre correlate esterne - 6 - - - 18 61 7 -
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (42) (10) - - - - - -
Totale 8.250 789 11 1.310 2.430 205 89 49 130

Rapporti economici con entità correlate nel I° semestre 2017 (milioni di euro)

I° semestre 2017
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi
e proventi
Proventi
diversi da
operatività fin.
e ass.
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi
e oneri
Oneri
finanziari
Controllate
Address Softw
are Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Gruppo FSIA - - - - - 1 13 - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
1
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 235 2 - - - - 3 - 1 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 778 - 8 - - - 4 - - -
Gruppo Enel 43 - - - - - 16 - 2 -
Gruppo Eni 11 - - - - - 21 - - -
Gruppo Equitalia 19 - - - - - 1 - - -
Gruppo Leonardo - - - - - 5 16 - - -
Altre correlate esterne 5 - - - - - 20 18 - -
Totale 1.093 2 8 - - 6 97 18 3 -

Al 30 giugno 2017, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 7 milioni di euro.

Rapporti economici con entità correlate nel I° semestre 2016 (milioni di euro)
I° semestre 2016
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi
e proventi
Proventi diversi
da operatività
fin. e ass.
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi
e oneri
Oneri
finanziari
Controllate
Address Softw
are Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - - 1 - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
2
-
-
- -
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 252 1 - - - - 1 - 2 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 777 - 8 - - - 12 - - -
Gruppo Enel 47 - - - - - 17 - - -
Gruppo Eni 12 - - - - - 21 - - -
Gruppo Equitalia 28 - - - - - 1 - - -
Gruppo Leonardo - - - - 2 1 15 - - -
Altre correlate esterne 4 - - - - - 6 20 2 -
Totale 1.122 1 8 - 2 1 77 20 4 -

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito.

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso e rendicontazione dei pagamenti tramite F24.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.

  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Equitalia si riferiscono principalmente a compensi per il servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione telematica dei flussi F24.

  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA (ex Selex ES SpA) di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
Descrizione Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
30.06.2017 31.12.2016
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 180.664 9.654 5,3 174.362 8.250 4,7
Crediti commerciali 2.283 828 36,3 2.172 789 36,3
Altri crediti e attività 3.949 13 0,3 3.671 11 0,3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.481 549 15,8 3.902 1.310 33,6
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 2.591 55 2,1 2.720 49 1,8
Fondi per rischi e oneri 1.617 67 4,1 1.507 60 4,0
Passività finanziarie 64.515 86 0,1 60.921 2.430 4,0
Debiti commerciali 1.403 202 14,4 1.506 205 13,6
Altre passività 2.946 132 4,5 3.218 89 2,8
Passività associate ad attività in dismissione 2.084 108 5,2 2.060 130 6,3
I Semestre 2017
I Semestre 2016
Rapporti economici
Ricavi e proventi 4.237 1.093 25,8 4.316 1.122 26,0
Proventi diversi derivanti da operatività finanziarie e assicurativa 2.665 8 0,3 2.781 8 0,3
Altri ricavi e proventi 29 2 6,9 34 1 2,9
Costi per beni e servizi 1.197 97 8,1 1.215 77 6,3
Costo del lavoro 2.934 18 0,6 2.985 20 0,7
Altri costi e oneri 232 10 4,3 95 6 6,3
Oneri finanziari 142 - n.a. 48 - n.a.
Proventi finanziari 58 - n.a. 57 - n.a.
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 480 (3.826) n.a. (292) 379 n.a.
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (404) (218) 54,0 (152) (9) n.a.
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli
azionisti
(497) (327) 65,8 (955) (286) 29,9

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione I° semestre 2017 I° semestre 2016
Competenze con pagamento a breve/medio termine 6.883 6.907
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 220 261
Altri benefici con pagamento a lungo termine 316 199
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 139 3.764
Pagamenti basati su azioni (101) -
Totale 7.457 11.131
Il provento relativo ai pagamenti basati su azioni per 101 migliaia di euro si riferisce alla variazione del perimetro dei
destinatari rispetto al 31 dicembre 2016, parzialmente compensata dalla variazione del fair value della passività relativa
al piano di Incentivazione a Lungo Termine 2016 - 2018 avvenuta nel semestre in commento.
Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione I° semestre
2017
I° semestre
2016
Compensi
Spese
695
24
731
30
Totale 719 761
Nel corso del primo semestre 2017 non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 30
giugno 2017 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.
Operazioni con fondo pensioni per dipendenti
La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo
Nazionale di Pensione Complementare per il personale non dirigente. Come indicato dall'art. 14 comma 1 dello Statuto
del Fondoposte, per quanto concerne gli Organi sociali del Fondo (Assemblea dei delegati; Consiglio di
Amministrazione; Presidente e Vice Presidente; Collegio dei Sindaci), la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio
della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di
Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su:

criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché le politiche di
investimento;

scelta dei soggetti gestori e individuazione della banca depositaria.
D3 – Altre informazioni su attività e passività finanziarie
Posizione finanziaria netta per settore operativo
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2017 del Gruppo Poste Italiane è la seguente:
Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione I° semestre
2017
I° semestre
2016
Compensi 695 731
Spese 24 30
Totale 719 761

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

  • criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché le politiche di investimento;
  • scelta dei soggetti gestori e individuazione della banca depositaria.

D3 – Altre informazioni su attività e passività finanziarie

Posizione finanziaria netta per settore operativo

Posizione finanziaria netta al 30 giugno 2017 (milioni di euro)
Saldo al 30.06.17 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio
Gestito
Altro Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie (1.969) (62.878) (1.003) (2) 1.337 (64.515)
Debiti per conti correnti postali - (51.912) - - 375 (51.537) -
Obbligazioni (800) - (749) - - (1.549) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (401) (4.905) - - - (5.306) (86)
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing finanziari (5) - - (2) - (7) -
MEF conto tesoreria dello Stato - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati (43) (1.764) - - - (1.807) -
Altre passività finanziarie (26) (4.280) (3) - - (4.309) -
Passività finanziarie verso altri settori (694) (17) (251) - 962 - -
Riserve tecniche assicurative - - (118.658) - - (118.658) -
Attività finanziarie 963 61.208 119.482 44 (1.033) 180.664
Finanziamenti e crediti 53 9.263 102 - - 9.418 7.602
Investimenti posseduti fino a scadenza - 13.021 - - - 13.021 -
Investimenti disponibili per la vendita 567 37.727 91.306 - - 129.600 1.506
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 27.820 - - 27.820 546
Strumenti finanziari derivati - 551 254 - - 805 -
Attività finanziarie verso altri settori 343 646 - 44 (1.033) - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 75 - - 75 -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (1.006) (1.670) (104) 42 304 (2.434)
Cassa e depositi BancoPosta - 3.236 - - - 3.236 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.003 560 2.254 15 (351) 3.481 549
Posizione finanziaria netta (3) 2.126 2.150 57 (47) 4.283

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)

Saldo al 31.12.16 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio
Gestito
Altro Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie (1.947) (59.225) (1.012) (2) 1.265 (60.921)
Debiti per conti correnti postali - (45.456) - - 331 (45.125) -
Obbligazioni (812) - (759) - - (1.571) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (402) (5.381) - - - (5.783) -
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing finanziari (6) - - (2) - (8) -
MEF conto tesoreria dello Stato - (2.429) - - - (2.429) (2.429)
Strumenti finanziari derivati (51) (2.305) - - - (2.356) -
Altre passività finanziarie (13) (3.634) (2) - - (3.649) (1)
Passività finanziarie verso altri settori (663) (20) (251) - 934 -
Riserve tecniche assicurative - - (113.678) - - (113.678) -
Attività finanziarie 1.236 58.681 115.596 29 (1.180) 174.362 -
Finanziamenti e crediti 140 7.915 54 - - 8.109 6.190
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.683 - - - 12.683 -
Investimenti disponibili per la vendita 574 37.263 90.406 - - 128.243 1.509
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 24.903 - - 24.903 551
Strumenti finanziari derivati - 191 233 - - 424 -
Attività finanziarie verso altri settori 522 629 - 29 (1.180) - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 66 - - 66 -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (711) (544) 972 27 85 (171) -
Cassa e depositi BancoPosta - 2.494 - - - 2.494 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.556 1.320 1.324 21 (319) 3.902 1.310
Posizione finanziaria netta 845 3.270 2.296 48 (234) 6.225 -

La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 giugno 2017 è in avanzo di 4.283 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2016 (in cui presentava un avanzo di 6.225 milioni di euro) principalmente per effetto del decremento della riserva di fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita per circa 1.187 milioni di euro, al lordo dell'effetto imposte, in larga parte ascrivibile al portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta. La posizione finanziaria netta è stata altresì influenzata dal pagamento di 222 milioni di euro per l'acquisto della partecipazione in FSIA Investimenti Srl e dalla distribuzione dei dividendi per 509 milioni di euro.

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA dei Settori Operativi Servizi Postali e Commerciali e Altri Servizi al 30 giugno 2017, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n.319 del 2013 è la seguente:

A. Cassa
B. Altre disponibilità liquide
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A+B+C)
E. Crediti finanziari correnti
F. Debiti bancari correnti
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
H. Altri debiti finanziari correnti
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D)
K. Debiti bancari non correnti
L. Obbligazioni emesse
M. Altri debiti non correnti
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M)
Al 30 giugno 2017
4
1.014
-
1.018
Al 31 dicembre
2016
2
1.575
-
1.577
57 63
(201) (2)
(750) (14)
(35) (22)
(986) (38)
89 1.602
(200) (400)
(50) (798)
(41) (50)
(291) (1.248)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) (202) 354
Attività finanziarie non correnti 563 651
Posizione Finanziaria Netta Industriale 361 1.005
Crediti finanziari intersettoriali 343 522
Debiti finanziari intersettoriali (650) (634)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti con gli altri settori 54 893
di cui:
- Postale e commerciale (3) 845
- Altro 57 48
si forniscono le informazioni integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al fair value. Le informazioni
integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al costo ammortizzato sono riportate nelle note delle
rispettive voci di bilancio.
Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività e passività per livello di gerarchia:
Gerarchia del fair value (milioni di euro)
30.06.2017 31.12.2016
Descrizione
Livello 1
Livello 2
Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita
124.360
4.484 756 129.600 122.497 4.958 788
Azioni
16
84 37 137 16 77 32 128.243
125
Titoli a reddito fisso
124.337
Altri investimenti
7
3.423
977
-
719
127.760
1.703
122.474
7
3.624
1.257
-
756
126.098
2.020
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E
9.122
18.315 383 27.820 10.094 14.635 174
Titoli a reddito fisso
8.600
8 - 8.608 9.535 31 -
Obbligazioni strutturate
-
546 - 546 - 992 - 24.903
9.566
992
Altri investimenti
522
17.761 383 18.666 559 13.612 174 14.345
Strumenti finanziari derivati
-
805 - 805 - 424 - 424
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione
781
Totale
134.263
110
23.714
-
1.139
891
159.116
793
133.384
123
20.140
-
962
916
154.486
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value
-
- - - - - - -
Strumenti finanziari derivati
-
Totale
-
(1.807)
(1.807)
-
-
(1.807)
(1.807)
-
-
(2.356)
(2.356)
-
-
(2.356)
(2.356)

Informativa sulla determinazione del fair value

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
30.06.2017 31.12.2016
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 124.360 4.484 756 129.600 122.497 4.958 788 128.243
Azioni 16 84 37 137 16 77 32 125
Titoli a reddito fisso 124.337 3.423 - 127.760 122.474 3.624 - 126.098
Altri investimenti 7 977 719 1.703 7 1.257 756 2.020
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 9.122 18.315 383 27.820 10.094 14.635 174 24.903
Titoli a reddito fisso 8.600 8 - 8.608 9.535 31 - 9.566
Obbligazioni strutturate - 546 - 546 - 992 - 992
Altri investimenti 522 17.761 383 18.666 559 13.612 174 14.345
Strumenti finanziari derivati - 805 - 805 - 424 - 424
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 781 110 - 891 793 123 - 916
Totale 134.263 23.714 1.139 159.116 133.384 20.140 962 154.486
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (1.807) - (1.807) - (2.356) - (2.356)
Totale - (1.807) - (1.807) - (2.356) - (2.356)

Di seguito si forniscono gli importi dei trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente, principalmente riferibili alla società Poste Vita SpA.

Trasferimenti netti tra Livello 1 e 2 al 30 giugno 2017 (milioni di euro)
Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (261) 261 287 (287)
Investimenti disponibili per la vendita
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (82) 82 211 (211)
Altri investimenti - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E
Titoli a reddito fisso - - 21 (21)
Obbligazioni strutturate - - - -
Altri investimenti (179) 179 55 (55)
Trasferimenti netti (261) 261 287 (287)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 effettuate al 30 giugno 2017 si riferiscono a strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita e strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico il cui valore, al termine del semestre, non è riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. In particolare, tra gli investimenti disponibili per la vendita il trasferimento dal livello 1 al livello 2 si riferisce principalmente a un titolo di debito emesso da CDP (fair value di 69 milioni di euro al 30 giugno 2017), mentre tra gli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico il trasferimento di livello si riferisce principalmente al fondo RADAR Unit Linked (fair value di 166 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono a strumenti finanziari il cui fair value, al 30 giugno 2017 è osservabile in un mercato liquido e attivo. In particolare, tra gli strumenti disponibili per la vendita il trasferimento si riferisce principalmente a titoli di Stato italiani coupon stripped (fair value di 180 milioni di euro al 30 giugno 2017), mentre nell'ambito degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il trasferimento riguarda prevalentemente quote di fondi Unit BlackRock.

Di seguito si fornisce la riconciliazione dei saldi di apertura e di chiusura degli strumenti finanziari iscritti a fair value di Livello 3.

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Investimenti
disponibili
per la vendita
Strumenti
finanziari al
fair value
rilevato a C/E
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1° gennaio 2016 479 - - 479
Acquisti/Emissioni 656 174 - 830
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (266) - - (266)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - - - -
Variazioni del fair value a PN 25 - - 25
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione (106) - - (106)
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 31 dicembre 2016 788 174 - 962
Acquisti/Emissioni 113 207 - 320
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (84) - - (84)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - 2 - 2
Variazioni del fair value a PN 44 - - 44
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione (105) - - (105)
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 30 giugno 2017 756 383 - 1.139

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e da Poste Italiane SpA.

Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata a partire dall'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, successivamente revisionato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, variazioni di fair value intervenute nel semestre nonché la svalutazione del fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" descritta nel par. A5.4.

Inoltre, nel semestre in commento, le variazioni intercorse comprendono la variazione di fair value di 5 milioni di euro delle azioni "Series C Visa Inc convertible preferred stock" detenute dalla Capogruppo .

D4 – Ulteriori informazioni

Risparmio postale

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 30.06.17 31.12.16
Libretti di deposito 111.144 118.938
Buoni Fruttiferi Postali 207.905 203.962
Cassa Depositi e Prestiti 138.767 134.121
M
inistero dell' Economia e delle Finanze
69.138 69.841
Totale 319.049 322.900

Informazioni relative a patrimoni gestiti

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile del semestre, al 30 giugno 2017 era di 7.997 milioni di euro (7.269 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Impegni

Gli Impegni di acquisto, come dettagliati nella tabella che segue, sono riferiti principalmente alla Capogruppo.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 30.06.17 31.12.16
Impegni di acquisto
Contratti per affitti passivi di immobili 488 501
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 59 41
Contratti per acquisto di Attività immateriali 62 27
Contratti per leasing flotta automezzi 239 260
Contratti per altri canoni 44 28
Totale 892 857

La società EGI SpA, al 30 giugno 2017, si è impegnata per il secondo semestre 2017 e per il 2018 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 10,5 milioni di euro. Al 30 giugno 2017 il corrispondente valore di mercato è di 11,7 milioni di euro.

Garanzie

Le Garanzie in essere per le quali esiste un impegno del Gruppo sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 30.06.17 31.12.16
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi 318 321
Totale 318 321
Beni di terzi
Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 30.06.17 31.12.16
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 4.971 5.262
Totale 4.971 5.262

Attività in corso di rendicontazione

Al 30 giugno 2017, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 101 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

Entità Strutturate non consolidate

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali.

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

NAV del Fondo (milioni di euro)
ISIN Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento Data di rif. Importo
IE00BP9DPZ45 BLACKROCK DIVERSIFIED DISTRIBUTION
FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2017 5.847
LU1193254122 MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL
FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2017 4.122
LU1407711800 MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2017 2.447
LU1407712014 MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2017 2.454
LU1407712287 MULTIFLEX - Strategic Insurance Distribution Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2017 2.176
IE00B1VWGP80 PIANO 400 FUND DEUTSCHE BANK Fondo Aperto Armonizzato Investimento i
n u
n mix d
i asset classes, soprattutto strumenti d
i
debito di vari settori e paesi
100 30/06/2017 486
IT0004937691 TAGES PLATINUM GROWTH Fondo di Hedge Fund non
armonizzato
Perseguimento d
i rendimenti assoluti, con u
n basso livello d
i
volatilità e d
i correlazione d
i lungo termine rispetto a
i principali
mercati finanziari
100 31/05/2017 458
IT0005212193 DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento i
n beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli
derivanti d
a contratti d
i leasing immobiliare con natura traslativa e d
a
rapporti concessori, nonché degli altri diritti assimilabili a
i sensi
della normativa pro tempore vigente
100 31/03/2017 120
LU1081427665 SHOPPING PROPERTY FUND 2 Fondo Chiuso Armonizzato Master fund che principalmente investe i
n immobili del settore
commerciale secondariamente uffici e settori alternativi. Non investe
nel debito immobiliare
63,77 31/03/2017 8
7
IT0005174450 FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE UBS Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano Investimento i
n beni immobili "core" e "core plus" destinati a
d uso
lavorativo (uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 31/03/2017 5
6
IT0004597396 ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Fondo di Fondi Chiuso non
armonizzato
Investimento i
n imprese nel settore dell'energia allo scopo d
i
incrementarne i
l valore e mediante l
a successiva dismissione,
conseguirne delle plusvalenze
86,21 30/06/2017 2
7
IT0005210593 DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
derivanti d
a contratti d
i leasing immobiliare, partecipazioni i
n società
immobiliari e l
a gestione professionale e l
a valorizzazione del
patrimonio del Fondo
100 31/12/2016 -
IT0005215113 FONDO CBRE DIAMOND Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
derivanti d
a contratti d
i leasing immobiliare, partecipazioni i
n società
immobiliari e quote di investimento alternativi immobiliari
100 30/06/2017 5
0
IT0005210387 DIAMOND EUROZONE RETAIL PROPERTY
FUND
Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento i
n beni immobili "core" e "core plus" destinati a
d uso
retail, situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 30/06/2017 6
9
QU0006738052 Prima EU Private Debt Opportunity Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2017 8
LU1581282842 Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US Loan Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds, loans e equities)
100 30/06/2017 8
0
LU1500341752 MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2017 100
LU1500341240 MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i
n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2017 100

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della scala gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I (cd. Gestioni Separate) e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

Di seguito si forniscono alcune informazioni di dettaglio al 30 giugno 2017.

Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita *
Confronto tra valore contabile e
massima esposizione
(milioni di euro)
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
IE00BP9DPZ45 BLACKROCK DIVERSIFIED DISTRIBUTION FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5.847 349 5.498 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1193254122 MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL FUND (PIMCO
MULTI ASSET)
Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.122 364 3.758 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407711800 MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
2.447 308 2.139 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407712014 MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
2.454 237 2.217 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407712287 MULTIFLEX - Strategic Insurance Distribution Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
2.176 300 1.876 Historical VaR 99,5% 1y
IE00B1VWGP80 PIANO 400 FUND DEUTSCHE BANK Attività finanziarie disponibili
per la vendita
486 7
5
411 Delta tra valore di mercato alla data e valore
della prestazione garantita
IT0004937691 TAGES PLATINUM GROWTH Attività finanziarie disponibili
per la vendita
458 9
0
368 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005212193 DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
120 3
0
9 0 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1081427665 SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziarie disponibili
per la vendita
5
5
2
2
3 3 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005174450 FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE UBS Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5
6
1
4
4 2 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0004597396 ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Attività finanziarie disponibili
per la vendita
2
3
1
2
1 1 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005210593 DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
- - - Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005215113 FONDO CBRE DIAMOND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5
0
1
7
3 3 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005210387 DIAMOND EUROZONE RETAIL PROPERTY FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
6
9
1
7
5 2 Analytical VaR 99,5% annualizzato
QU0006738052 Prima EU Private Debt Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
8 4 4 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
LU1581282842 Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US Loan Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
8
0
4
0
4 0 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
LU1500341752 MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
100 3 9 7 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1500341240 MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
100 2 9 8 Analytical VaR 99,5% 1y
Asset class (milioni di euro)
Fair Value
Titoli di Stato
Azioni
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate
Altri investimenti al netto dei passivi
6.609
Sw
ap
Disponibilità liquide
Strumenti finanziari derivati
8.754
1.842
929
542
9
Future
Forw
ard 1
1
Totale 18.687
New
Londra
Lussemburgo
Dublino
Eurotlx
Euromtf
Tokyo
Euronext
Trace
Singapore
Hong Kong
Altri
Fondi
Totale
Mercati di riferimento e Fondi UCITS
York
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco)
Fair Value
2.050
2.931
583
219
654
527
286
358
408
1.645
251
66
7.470
1.239
18.687
Piano di Phantom Stock
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai
(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate 6.609
Titoli di Stato 8.754
Altri investimenti al netto dei passivi 1.842
Azioni 929
Disponibilità liquide 542
Strumenti finanziari derivati
Sw
ap
9
Future 1
Forw
ard
1
Totale 18.687
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
New
York
2.050
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 2.931
Londra 583
Lussemburgo 219
Dublino 654
Eurotlx 527
Euromtf 286
Tokyo 358
Euronext 408
Trace 1.645
Singapore 251
Hong Kong 66
Altri 7.470
Fondi 1.239
Totale 18.687

Piano di Phantom Stock

di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Modalità di valutazione del fair value ed effetti economici

Al 30 giugno 2017 i beneficiari del Primo Ciclo di Piano risultano essere 51 i quali sono destinatari complessivamente di 652.140 unità di Phantom Stock. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le migliori prassi di mercato. Il costo rilevato per il primo semestre 2017 è stato di circa 0,6 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale al 30 giugno 2017 ammonta a circa 1,9 milioni di euro.

D5 – Dati salienti delle partecipazioni

Il dettaglio è il seguente:

Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
del periodo
Patrimonio
netto
Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) 100,00% 516 - 516
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) (*) 100,00% 120 - 120
Consorzio PosteMotori (Roma) 80,75% 120 - 120
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 862 236.268
Mistral Air Srl (Roma) (**) 100,00% 1.000 (4.355) 1.273
PatentiViaPoste ScpA (Roma) (*) 86,86% 120 166 292
PosteMobile SpA (Roma) 100,00% 32.561 8.190 64.307
Poste Tributi ScpA (Roma) () (*) 100,00% 2.583 (627) (1.129)
PosteTutela SpA (Roma) 100,00% 153 170 13.331
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 221.900 3.482.564
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 11.510 85.864
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 507 102.011
SDA Express Courier SpA (Roma) (**) 100,00% 10.000 (7.666) 1.731
Poste Welfare Servizi Srl (Roma) (*) 100,00% 16 1.229 6.311
Società possedute per la vendita o la dismissione
Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale SpA (Roma) 100,00% 364.509 5.168 430.180
BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) 100,00% 12.000 15.087 60.753

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl almeno sino al 31 dicembre 2017 e Poste Tributi Scpa per la durata della liquidazione.

La società Postecom S.p.A. è stata incorporata in Poste Italiane S.p.A. con effetti giuridici contabili e fiscali dal 1° aprile 2017. Il risultato dei primi tre mesi dell'esercizio 2017 è stato 0,6 milioni di euro.

Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Natura del
rapporto
Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio
netto
Ricavi e proventi Risultato
del periodo
Address Softw
are Srl (Roma)
Controllata 207 51,00% 1.015 611 404 493 (23)
Anima Holding SpA (Milano) (a) Collegata 215.908 10,32% 1.311.588 448.700 862.888 190.202 (*) 25.864
Conio Inc. (San Francisco) (b) Collegata 51 20,00% 199 56 143 - 124
Equam SpA (Roma) Controllo congiunto 101 64,00% 1.420 1.262 158 - (53)
FSIA Investimenti Srl (Milano) (c) Controllo congiunto 280.422 30,00% 347.823 62.735 285.088 8.262 7.512
Indabox Srl (Roma) Controllata 1.454 100,00% 898 56 842 24 (50)
ItaliaCamp Srl (Roma) (d) Collegata 21 20,00% 941 670 271 879 161
Kipoint SpA (Roma) Controllata 645 100,00% 2.100 1.456 644 2.197 88
Programma Dinamico SpA - in liquidazione (Roma) (e) Controllata - 0,00% 136 166 (30) - (149)
Risparmio Holding SpA (Roma) Controllo congiunto 108 80,00% 619 357 262 - (92)
Altre collegate del gruppo SDA (f) Collegate 3

(a) Dati dell'ultimo bilancio consolidato approvato dalla società al 31.03.2017. Al 30 giugno 2017 la quota di possesso è del 10,04%.

(b) Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata Conio Srl.

(c) Dati al 31.03.2017 comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA.

(d) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2016.

(e) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2015; le società del Gruppo non detengono partecipazioni in Programma Dinamico SpA.

(f) Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono: Uptime SpA in liquidazione, MDG Express Srl, Speedy Express Courier Srl.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

4. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

E1 – RISCHI FINANZIARI

Di seguito, si fornisce una breve disamina sulle partite patrimoniali soggette ai rischi finanziari (declinati secondo l'impostazione dell'IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative), resa in forma sintetica secondo quanto previsto dallo IAS 34 – Bilanci intermedi (si rinvia al paragrafo "Criteri generali di redazione" del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato").

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e a Poste Vita SpA.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta di Poste Italiane SpA, è costituita dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro36 mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management.

Nel primo semestre 2017 l'indice di leva finanziaria del Patrimonio BancoPosta (leverage ratio di Basilea 3) si è attestato a circa il 3,1% (3% valore minimo di riferimento normativo) a seguito delle misure di rafforzamento patrimoniale attuate a fine 2016 in relazione al positivo andamento della raccolta in conti correnti. Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2017 ad un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento ad obiettivi, soglie e limiti RAF (Risk Appetite Framework) e valutare l'eventuale necessità di procedere, a fine esercizio, ad un riequilibrio del patrimonio di vigilanza, come già avvenuto nel 2016.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla compagnia Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked.

Con riferimento alle polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) gli utili e perdite da valutazione degli investimenti a copertura vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su correnti ipotesi finanziarie e commerciali) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di

36 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

Rischio prezzo

Attiene a quelle poste finanziarie attive che nei programmi del Gruppo sono "disponibili per la vendita" ovvero "detenute a fini di negoziazione", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano prevalentemente la posizione di Poste Vita SpA in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 1.158 milioni di euro, principalmente a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate e la posizione della Capogruppo, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, in titoli azionari Mastercard Incorporated per 80 milioni di euro e in titoli azionari Visa Incorporated per complessivi 36 milioni di euro.

Nell'ambito della voce Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio prezzo riguarda investimenti di Poste Vita SpA per complessivi 18.578 milioni di euro, di cui 17.542 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I e 1.036 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III.

Infine, nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants, per 254 milioni di euro, detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.

Rischio valuta

Al rischio in commento sono esposti principalmente i Crediti e Debiti Commerciali detenuti dalla Capogruppo verso Corrispondenti Esteri, i citati investimenti della Capogruppo in azioni Mastercard e Visa (complessivi 132 milioni di USD al 30 giugno 2017) e le quote di taluni Fondi detenuti da Poste Vita SpA (34 milioni di USD al 30 giugno 2017).

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa (spread) degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano principalmente impieghi a tasso fisso detenuti nella quasi totalità dalla Capogruppo e da Poste Vita SpA.

Nel dettaglio:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per complessivi 74.954 milioni di euro (di cui 10.238 milioni di euro di titoli indicizzati all'inflazione); di tale importo, 71.795 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 3.159 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 36.105 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 10.862 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante asset swap di cash flow hedge per 1.577 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 2.674 milioni di euro (di cui 2.503 milioni di euro indicizzati all'inflazione e 171 milioni di euro per CCTeu), titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 20.992 milioni di euro (di cui 18.751 milioni di euro riferiti a derivati forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 14.431 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate di Ramo I e V;

titoli di debito a tasso fisso emessi da CDP e garantiti dallo Stato italiano per 1.506 milioni di euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda una quota degli investimenti di Poste Vita SpA impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 8.608 milioni di euro (costituiti per un fair value di 4.679 milioni di euro da BTP coupon stripped37 principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 3.929 milioni di euro da titoli corporate principalmente a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V), titoli emessi dalla CDP SpA per un fair value di 546 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I e, in misura residuale, la posizione di Poste Vita SpA in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 88 milioni di euro.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro (tab. A5.9).

Al 30 giugno 2017 con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration38 degli impieghi complessivi BancoPosta è di 5,25.

Rischio spread

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

Il primo semestre 2017 è stato caratterizzato da una elevata volatilità, alimentata principalmente dall'incertezza politica. L'esito delle elezioni olandesi e successivamente di quelle francesi ha favorito una riduzione dello spread che aveva superato i 200 bps nel corso del mese di aprile. Il rendimento del BTP a 10 anni presenta tassi superiori a quelli di fine 2016, pur in presenza di uno spread analogo (169 bps al 30 giugno 2017), per via della risalita dei rendimenti "risk free", proseguita durante il semestre in commento grazie al progressivo miglioramento della congiuntura dell'Eurozona. Pertanto:

  • (i) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di 84 miliardi circa) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 1,8 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting;
  • (ii) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 34 miliardi) ha subito una variazione complessiva negativa del fair value di circa 1,4 miliardi di euro: la variazione negativa di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,8 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione positiva di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 0,6 miliardi di euro.

37 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.

38 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

Rischio di credito

Attiene a tutti gli strumenti finanziari dell'Attivo patrimoniale, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • monitoraggio delle concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

Nel corso del primo semestre 2017, l'attività di revisione dei rating espressi dalle principali agenzie ha comportato variazioni del rating medio ponderato delle esposizioni della Capogruppo Poste Italiane SpA che, per le posizioni diverse da quelle nei confronti dello Stato Italiano, al 30 giugno 2017 è pari ad A3, equivalente al rating medio del Gruppo alla stessa data.

A presidio del rischio di credito in operazioni derivate, in particolare, sono previsti idonei limiti di rating ed un monitoraggio delle concentrazioni per gruppo/controparte. Inoltre i contratti di interest rate, asset swap e acquisti a termine sono oggetto di collateralizzazione mediante la prestazione di depositi o la consegna di strumenti finanziari in garanzia (collateral previsti da Credit Support Annex). La quantificazione e il monitoraggio delle esposizioni avvengono applicando il metodo del "valore di mercato" previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Basilea 3).

In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, come anche illustrato nella nota 2.3, per talune attività della Capogruppo, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione di compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.

Tutti i crediti sono oggetto di attività di monitoraggio e di reporting a supporto delle azioni di sollecito e incasso.

Infine, con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano39 del Gruppo al 30 giugno 2017, ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni, con l'evidenza del valore nominale, valore contabile e fair value per ogni tipologia di portafoglio.

39 Per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.

Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)
----------------------------------------- -------------------
Descrizione 30.06.2017 31.12.2016
Valore Valore di Valore di Valore Valore di Valore di
nominale Bilancio mercato nominale Bilancio mercato
Italia 120.036 128.103 129.581 114.065 125.851 127.615
Investimenti posseduti sino a scadenza 12.796 13.021 14.499 12.392 12.683 14.447
Attività finanziarie disponibili per la vendita 101.822 109.622 109.622 95.479 106.924 106.924
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE 4.674 4.679 4.679 5.445 5.451 5.451
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 744 781 781 749 793 793
Austria - - - 40 42 42
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 40 42 42
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Belgio 95 98 98 95 103 103
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 95 98 98 95 103 103
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Finlandia - - - 35 36 36
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 35 36 36
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Francia 151 166 166 151 176 176
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 151 166 166 151 176 176
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Germania 13 21 21 13 22 22
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 13 21 21 13 22 22
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Irlanda 10 10 10 - - -
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 10 10 10 - - -
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Spagna 1.576 1.814 1.814 1.566 1.850 1.850
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.576 1.814 1.814 1.566 1.850 1.850
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Slovenia 20 23 23 93 104 104
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 20 23 23 93 104 104
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
129.948
Totale 121.901 130.235 131.713 116.058 128.184

Rischio di liquidità

Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, nonché alla marginazione inerente l'operatività in derivati. Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Riguarda gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 13.626 milioni di euro;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore di 5.357 milioni di euro;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dalla Capogruppo sia a tasso variabile per un nominale complessivo di 170 milioni di euro, sia a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 2.840 milioni di euro (comprendono 800 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento); rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge;
  • i crediti per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati, principalmente detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 1.237 milioni di euro.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo c.d. conto "Buffer", nonché i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 30 giugno 2017, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA per un nominale di 9.328 milioni di euro e dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.145 milioni di euro.

Altri rischi

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Nel corso del 2017 sono stati avviati una serie di cantieri per l'affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, mediante la creazione di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e l'utente responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2016.

Per una trattazione completa si rimanda alla Relazione finanziaria annuale 2016.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.). Per una trattazione completa si rimanda alla Relazione finanziaria annuale 2016.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio in commento a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento di strumenti di investimento, emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e fondi comuni di investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

In tale ambito al fine di ottimizzare il profilo rischio rendimento dei prodotti offerti alla propria clientela, Poste Italiane SpA adotta policy e procedure di selezione competitiva degli emittenti terzi, che consentono esclusivamente la selezione di emittenti nazionali ed esteri di natura bancaria-finanziaria con rating investment grade. Inoltre, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo, nonché di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un'eventuale insoddisfazione dei risparmiatori, viene svolta un'adeguata attività di monitoraggio a livello di Gruppo, finalizzata ad assicurare la consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull'evoluzione dei rischi a carico della clientela, valutando la natura contrattuale dei prodotti in questione sotto l'aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela stessa.

In particolare, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Capogruppo continua a monitorare attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a Fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Nel corso del semestre chiuso il 30 giugno 2017, la stima delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento, a suo tempo collocati, non ancora scaduti e con performance non in linea con le attese, è stata cautelativamente oggetto di aggiornamento. Si ricorda che Poste Italiane SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16/01/2017, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2016, data di scadenza. Con riferimento esclusivo a tale prodotto, l'obiettivo perseguito è stato di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarà dallo stesso incassato con il "Valore Intermedio di Liquidazione" del fondo (la Differenza). Nello specifico, nel corso del semestre si è conclusa una prima fase dell'iniziativa che ha visto un'adesione superiore al 75% della clientela eleggibile a cui seguirà una seconda fase di completamento riservata ai clienti che sono venuti a conoscenza tardivamente dell'iniziativa o che non hanno aderito durante la prima fase. Le stimate passività derivanti dall'iniziativa sono state a suo tempo rilevate nei Fondi per rischi e oneri (nota B6) e l'utilizzo al 30 giugno 2017, pari a 54 milioni di euro, si riferisce alla fase attuativa.

Con riferimento a tipologie di rischio reputazionale diverse da quelli legati al collocamento di prodotti finanziari, si informa altresì di quanto segue.

Nel corso dell'esercizio 2015, è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore del servizio di attività di Customer Service in ambito di Gruppo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA e la Gepin Contact SpA (altro socio della Uptime SpA), non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione, in data 16 marzo 2016, l'Assemblea Ordinaria della Uptime SpA ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016, Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente la ricollocazione professionale dei lavoratori che ha previsto, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non ha trovato ricollocazione sul mercato. A valle dell'attività di outplacement prevista dal citato accordo, si stanno completando le procedure per l'inserimento in Poste Italiane delle risorse non ricollocate, avviate a decorrere dal mese di febbraio 2017.

Per quanto riguarda Gepin, la problematica occupazionale conseguente al licenziamento collettivo del personale delle sedi di Roma e Napoli Casavatore è stata gestita attraverso un accordo con il MISE in forza del quale l'RTI System House, aggiudicataria della gara bandita da Poste Italiane per i servizi di customer service, ha manifestato la disponibilità ad assumere le risorse interessate con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nel corso degli ultimi mesi iniziative giudiziarie sono state promosse nei confronti di Poste Italiane innanzi al Tribunale Civile, Sezione Lavoro, da ex dipendenti della società Gepin Contact.

In particolare, 53 ricorrenti hanno chiesto al Tribunale di Napoli di accertare e/o dichiarare che tra i ricorrenti e Poste si sia costituito e sia stato eseguito un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e di condannare Poste a ripristinarne la funzionalità di tali rapporti e comunque ad assumerli, con ogni conseguenza giuridica ed economica, compresa la condanna al pagamento di tutti gli stipendi maturati e non corrisposti da Gepin. La causa ricadrà il prossimo 13 settembre 2017.

Domanda sostanzialmente analoga è stata rivolta da 20 ricorrenti al Tribunale di Roma, con richiesta di condanna di Poste e/o di SDA al ripristino del rapporto di lavoro e al risarcimento del danno. Di tali cause alcune sono state trattenute in decisione all'udienza del 19 luglio mentre altre sono nella fase istruttoria.

Sul piano civilistico Gepin e Uptime SpA hanno intrapreso diverse azioni legali. La Gepin ha chiesto in giudizio a SDA circa 15,5 milioni di euro per asserito ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate e comunque non rese. Le avverse pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria e, nel corso della prima udienza di comparizione, il giudice non ha concesso la provvisoria esecuzione del decreto, richiesta dalla controparte, rinviando la valutazione alle successive fasi di giudizio.

Con atto notificato il 21 dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno citato innanzi al Tribunale Civile di Roma, Sezione Imprese, sia Poste che SDA, chiedendone la condanna, anche in via solidale tra loro, al pagamento in favore di Uptime in liquidazione di circa 66,4 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno subito, oltre al pagamento in favore di Gepin di circa 16,2 milioni di euro quale risarcimento del danno subito per la presunta perdita di valore della partecipazione sociale. Poste si è costituita in giudizio. Si è già tenuta l'udienza di prima comparizione e trattazione. La causa ricadrà il prossimo 23 ottobre 2017 per l'ammissione dei mezzi istruttori.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta un'Assemblea straordinaria della Uptime SpA nel corso della quale il liquidatore unico della Società ha constatato l'esistenza di una passività di circa 3,5 milioni di euro. Su tali basi, l'Assemblea ha deliberato, tra l'altro, di ripianare le perdite emerse mediante azzeramento e ricostituzione del capitale sociale, con versamento in conto capitale o riserva sovrapprezzo azioni di tutti gli importi necessari, anche in base alla situazione patrimoniale in corso di aggiornamento. Avendo il socio Gepin Contact rinunciato al proprio diritto di opzione, l'intero aumento di capitale potrà eventualmente essere sottoscritto dal solo socio SDA Express Courier.

Con provvedimento del 1° giugno 2017 il Tribunale di Roma, nel procedimento per ricorso ex art. 2409 c.c., ha accolto talune censure mosse dal Collegio Sindacale e da SDA, disponendo l'ispezione dell'amministrazione di Uptime in liquidazione e nominando un ispettore. In data 5 giugno 2017 si è tenuta l'udienza prefallimentare avanti il Tribunale Sezione Fallimentare di Roma, nell'ambito della quale il Giudice ha accolto una richiesta di rinvio per verificare la possibile sottoscrizione delle quote societarie da parte del socio SDA e concesso il rinvio al 25 settembre 2017.

5. PROCEDIMENTI IN CORSO E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

F1- PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste Italiane SpA la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio riguardante alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. L'udienza si è tenuta in data 2 luglio 2015. Con sentenza n. 332 del 9 luglio 2015, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado la Capogruppo al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria ed interessi legali. La sentenza è stata notificata il 9 settembre 2015. La Società ha presentato ricorso in appello. Nelle more di tale pronunzia, l'Agenzia delle Entrate ha escusso la fideiussione a garanzia e richiesto il pagamento della restante somma in esecuzione della sentenza. La Società ha eseguito la sentenza pagando quanto richiesto. La Corte dei Conti ha fissato l'udienza di appello in data 26 aprile 2017. All'udienza di discussione dell'appello del 14 giugno 2017, la Corte dei Conti ha trattenuto la causa in decisione. Si è quindi in attesa della sentenza.

Per gli altri procedimenti in corso, per i quali non sono intervenute variazioni significative nel primo semestre 2017, si rimanda a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2016.

F2 – PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Nell'ambito delle attività di cd. tutoraggio fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Lazio, nel mese di settembre 2016 è pervenuta a Poste Vita SpA una richiesta di esibizione di documentazione ai sensi dell'art. 32 del D.P.R. 600/1973 alla quale ha fatto seguito, il 22 novembre 2016, un accesso mirato ai sensi dell'art. 52 del D.P.R. 633/1972 e art. 33 del D.P.R. 600/73 presso la sede della Compagnia, volto a verificare, per i periodi d'imposta 2012 e 2013, la corretta determinazione della riserva per somme da pagare e il relativo trattamento fiscale ai fini IRES e IRAP. In data 30 novembre 2016 è stato notificato alla Compagnia un Processo Verbale di Constatazione (PVC) recante un unico rilievo ai fini IRES e IRAP relativo dalla presunta indeducibilità del costo per alcuni sinistri "prescritti" non ancora liquidati e quindi ancora presenti nella riserva per somme da pagare al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2013. Il rilievo mosso dall'Agenzia delle Entrate, avente ad oggetto circa 340 polizze per un totale pari a circa 2,1 milioni di euro per il 2012 e circa 0,2 milioni di euro per il 2013, attiene esclusivamente a un profilo di competenza temporale di tali oneri. La tesi sostenuta dai verificatori, infatti, si fonda sull'assunto che la Compagnia, con riferimento alle polizze prescritte, avrebbe dovuto recuperare a tassazione gli importi iscritti nella riserva per somme da pagare in quanto non più dovuti ai beneficiari, e successivamente operare una corrispondente variazione in diminuzione del reddito imponibile negli esercizi successivi, all'atto del pagamento di ciascuna polizza. Questo in quanto, a parere dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, la rinuncia alla prescrizione da parte della Compagnia, e quindi la possibilità di dedurre tali oneri, si manifesterebbe in modo irrevocabile e definitivo unicamente all'atto dell'effettivo pagamento della polizza. La Compagnia, preso atto dei rilievi mossi dai verificatori, in data 23 dicembre 2016, ha presentato una istanza di accertamento con adesione ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218, finalizzata ad avviare un contraddittorio con gli organi preposti all'emissione degli avvisi di accertamento e volta ad ottenere una riduzione delle imposte accertate e delle relative sanzioni. In esito al contraddittorio, nel quale la Compagnia ha dato dimostrazione del fatto che il 55% circa delle polizze c.d. prescritte oggetto del rilievo per il 2012 e l'88% circa delle polizze del rilievo per il 2013 avevano già trovato compimento attraverso la relativa liquidazione intervenuta entro il 31 dicembre 2015 per un importo complessivo pari a circa 1,3 milioni di euro, l'Agenzia delle Entrate ha proposto di recuperare a tassazione ai fini IRES e IRAP solo la maggiore imposta dovuta per il 2012 e per il 2013 riferibile alle polizze che alla data del 31 dicembre 2015 risultavano ancora presenti nella Riserva per somme da pagare (pari a circa 0,357 milioni di euro), di applicare le sanzioni ridotte ad un terzo per effetto della procedura di adesione e ulteriormente ridotte alla metà per la quota riferibile alle polizze già liquidate in ragione della buona fede della Compagnia (pari a circa 0,153 milioni di euro), oltre ad

interessi fissati dalla normativa fiscale nella misura del 3,5% annuo (pari a circa 0,105 milioni di euro). Trattandosi di un mero rilievo di competenza temporale, le maggiori imposte IRES e IRAP saranno recuperate negli esercizi in cui le somme oggetto di contestazione verranno liquidate ai beneficiari, e pertanto la Compagnia rimarrà incisa delle sole sanzioni e interessi. A seguito dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del 21 marzo 2017, la Compagnia ha aderito alla proposta dell'Agenzia delle Entrate in data 27 marzo 2017 mediante versamento delle somme dovute.

Per gli altri procedimenti in corso, per i quali non sono intervenute variazioni significative nel primo semestre 2017, si rimanda a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2016.

F3 – PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel SpA e di Postelprint SpA (di cui in data 27 aprile 2015, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Postel SpA con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2015) delle note di rettifica, alcune delle quali confermate in avvisi di addebito, per complessivi 17 milioni di euro al 30 giugno 2017, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperte dal regime IPOST che, a dire dell'Istituto, le due società avrebbero omesso. Avverso le richieste formulate, sono stati proposti tempestivi ricorsi, dapprima in via amministrativa al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e poi in via giudiziale al Tribunale di Genova, al fine di farne accertare la infondatezza. Con nota del 20 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro si è espresso nel senso che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.

In relazione a tre giudizi riuniti dei cinque pendenti davanti al tribunale di Genova, in data 11 luglio 2017 il giudice ha dato lettura della sentenza con cui la domanda dell'INPS, pari complessivamente a 9 milioni di euro, è stata accolta limitatamente alle differenze contributive tra gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti e quanto asseritamente spettanti secondo INPS a titolo di contributo CUAF con condanna al pagamento della sola somma di 0,218 milioni di euro.

Nel tempo, per tener conto degli elementi di incertezza legati ai giudizi in corso, Postel, sulla scorta del parere dei propri legali, ha stanziato a fondo rischi e oneri le stimate passività del periodo compreso fra la prima notifica INPS e il 30 giugno 2017, considerando sia quanto già formalmente richiesto dall'INPS con avvisi di addebito e con note di rettifica, sia gli importi relativi a periodi per i quali non è stata formulata formale richiesta, al netto degli importi erogati negli stessi periodi dalla Società direttamente ai propri dipendenti a titolo di assegni familiari. I legali che assistono la società Postel si sono riservati di esprimere la propria valutazione sulla sentenza non appena verrà depositata la motivazione.

F4 – PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Commissione Europea

Nel corso del primo semestre 2017 non sono intervenute variazioni significative rispetto a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2016, a cui si rimanda per la trattazione dei procedimenti in questione.

AGCM

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento, volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di

offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

Avverso il provvedimento adottato dall'AGCM, Poste Italiane, in data 25 febbraio 2016, e PosteMobile, in data 19 febbraio 2016, hanno depositato ricorso al Tar Lazio che, in data 28 settembre 2016, ha respinto con sentenza i ricorsi proposti, affermando tuttavia l'importante principio, sostenuto da Poste, ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata ad un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PosteMobile40. A seguito delle opportune valutazioni del caso effettuate da PosteMobile e Poste Italiane la sentenza del TAR non è stata impugnata, divenendo pertanto in giudicato.

A valle del succitato provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha presentato in data 23 dicembre 2015 al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane e PosteMobile per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra per 375,8 milioni di euro oltre alla condanna alle spese di giudizio. All'udienza tenutasi il 22 giugno 2016 il giudice istruttore ha accolto l'eccezione pregiudiziale, sollevata da Poste, relativa a una carenza di potere in capo al legale rappresentante di H3G di instaurare un giudizio e ha rinviato la causa all'udienza del 1° dicembre 2016, assegnando i termini per le memorie ai sensi dell'art. 183 c.p.c.. Terminata la fase istruttoria, a seguito del deposito delle ispettive memorie ex art. 183 c.p.c., la causa è stata rinviata per trattative all'udienza del 29 marzo 2017, nell'ambito della quale il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio e stabilito il termine del 5 giugno 2017 per il deposito di note contenenti ipotesi di quesiti, fissando al 15 giugno 2017 l'udienza per l'indicazione dei quesiti e per il giuramento del CTU. In tale udienza il giudice ha ritenuto di assumere come testo base dei quesiti quello proposto da PosteMobile e ha assegnato un termine alle parti per depositare eventuali proposte di modifica e a PosteMobile per eventuali controproposte di modifica. L'udienza è stata rinviata al 10 maggio 2018 per l'esame della consulenza tecnica.

Anche tenendo conto della percentuale di incertezza propria di ogni giudizio, che impedisce qualsivoglia quantificazione, allo stato è possibile constatare una sensibile diminuzione del rischio di soccombenza di Poste afferente al contenzioso sopra descritto.

In data 13 marzo 2017, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha notificato a Poste Italiane SpA l'avvio di un procedimento ai sensi dell'art. 27, comma 3, del Codice del Consumo volto ad accertare se le condotte connesse alla modifica unilaterale del contratto Bancopostaclick e delle condizioni economiche della carta di pagamento Postamat integrino delle pratiche commerciali scorrette.

In particolare, l'Autorità intende accertare se Poste abbia fornito informazioni non rispondenti al vero in merito alla gratuità della carta Postamat relativa al conto corrente Bancopostaclick e se abbia indebitamente condizionato i correntisti inducendoli ad accettare l'introduzione del costo della Carta Postamat, non riconoscendo la possibilità di esercitare il diritto di recesso relativamente alla sola carta Postamat e prevedendo il recesso per l'intero rapporto di conto corrente. Il 27 aprile 2017 Poste ha presentato impegni diretti a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali dell'Autorità; tali impegni, nel corso di un'audizione tenutasi il 9 giugno 2017, sono stati giudicati dall'Autorità insoddisfacenti a porre rimedio ai profili di violazione contestati. In data 27 giugno 2017 Poste ha presentato un'ulteriore versione degli impegni. Il termine di conclusione del procedimento è stato prorogato al 27 settembre 2017.

Per gli altri procedimenti in corso, per i quali non sono intervenute variazioni significative nel primo semestre 2017, si rimanda a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2016.

40 L'AGCM infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quarter, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.

AGCom

In tema di diritto di accesso alla rete postale universale pende ancora il ricorso promosso da Poste Italiane contro la Delibera 728/13/CONS che ha posto in capo alla Società l'obbligo di fornire, su richiesta di soggetti terzi, l'accesso a condizioni eque e ragionevoli liberamente negoziate con le parti. Nelle more del ricorso, Poste Italiane ha ricevuto quattro richieste di accesso alla rete postale universale nessuna delle quali ha, ad oggi, portato alla stipula di un accordo con altro operatore per l'accesso alla rete né sono sorti contenziosi, relativi alle negoziazioni, dinanzi ad AGCom. Successivamente l'Autorità, con delibera pubblicata il 23 dicembre 2016, ha avviato una consultazione pubblica sullo schema di provvedimento inerente il riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all'infrastruttura postale di Poste Italiane. La Società ha fornito il proprio contributo ed esposto la propria posizione nel corso di un'audizione tenutasi presso l'Autorità nel mese di febbraio 2017. Successivamente, nel corso del mese di maggio, l'AGCom ha inviato agli operatori del settore alcuni questionari volti ad approfondire la conoscenza delle dinamiche del mercato postale (esiti delle gare bandite dalle PPAA, volumi gestiti e trend della "ripostalizzazione" su rete universale).

Per gli altri procedimenti in corso, per i quali non sono intervenute variazioni significative nel primo semestre 2017, si rimanda a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2016.

Banca d'Italia

Nel corso del primo semestre 2017 è stato condotto dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo, avviato in data 10 febbraio 2017 e concluso il 5 maggio 2017, ai sensi dell'art. 54, Decreto Legislativo 1993 n. 385, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta. In data 20 Luglio 2017 è stato rilasciato il Rapporto Ispettivo al quale Poste Italiane darà seguito nei termini mediante invio delle proprie considerazioni.

Per gli altri procedimenti in corso, per i quali non sono intervenute variazioni significative nel primo semestre 2017, si rimanda a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2016.

IVASS

In data 20 marzo 2017 l'IVASS ha avviato un'ispezione, terminata in data 28 giugno 2017, ai sensi dell'art. 189 del Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. n. 209 del 7 settembre 2005) presso Poste Vita avente ad oggetto "la verifica della miglior stima delle riserve tecniche (best estimate of liabilities) e le assunzioni utilizzate per il calcolo di tale posta e per il calcolo del requisito di solvibilità (SCR), anche in chiave prospettica". Poste Vita ha fornito la documentazione richiesta ed è ora in attesa di conoscere gli sviluppi degli approfondimenti che verranno svolti dall'Istituto di vigilanza e gli esiti dell'ispezione.

Dal mese di settembre 2015 al mese di giugno 2017 l'IVASS ha notificato a Poste Vita SpA complessivamente undici atti, tutti concernenti la violazione dell'art. 183, comma 1, lett. a), del Codice delle assicurazioni private, ovvero afferenti al pagamento delle prestazioni assicurative oltre il termine di 30 giorni previsto dalle condizioni di contratto. Con riferimento a quattro degli atti di contestazione, sono state notificate alla Compagnia altrettante ordinanze di ingiunzione per la violazione dell'art. 183, comma 1, lett. a), del Codice delle assicurazioni private. Le sanzioni irrogate sono complessivamente pari a circa 35 migliaia di euro e la Compagnia ha già provveduto al versamento dei relativi importi.

Riguardo a una delle contestazioni è stata disposta l'archiviazione dall'Autorità in accoglimento delle difese svolte da Poste Vita. Ad oggi risultano ancora pendenti sei procedimenti di accertamento per i quali Poste Vita ha trasmesso proprie note difensive ma che l'Autorità non ha ancora provveduto a definire; per uno di questi, notificato lo scorso 14 giugno 2017, la Compagnia provvederà a svolgere le proprie difese.

Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione

In data 4 ottobre 2016 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha avviato una verifica ispettiva sul piano individuale pensionistico PostaPrevidenza Valore. Le attività degli ispettori presso gli uffici della Compagnia si sono concluse in data 23 marzo 2017. In data 14 luglio 2017 la COVIP ha notificato alla Compagnia la conclusione dell'accertamento ispettivo avvenuto in data 30 giugno 2017.

Consob

Sono proseguite nel semestre le attività di estensione sulla rete di Poste Italiane della piattaforma di "consulenza guidata" sulla rete degli Uffici Postali secondo il piano di roll-out riportato nella nota informativa trasmessa a Consob nel mese di dicembre 2016. Al 30 giugno 2017 la nuova piattaforma, che prevede l'adozione di iter standardizzati per l'individuazione della migliore soluzione di investimento per il cliente, consentendo una sistematica storicizzazione delle modalità di interazione gestore–cliente, è presente su tutti gli "Uffici MiFID con sala consulenza" (circa 3.900 a cui è riconducibile l'83% dei clienti profilati).

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti della Postel SpA nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti si era tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione è stato proposto ricorso e istanza di sospensione degli effetti al Tribunale civile di Roma, accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016, il giudice designato ha annullato l'ordinanza di ingiunzione limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito. Per effetto della suddetta sentenza, al 31 dicembre 2016 le passività di cui si è tenuto conto in bilancio sono state aggiornate. In data 21 marzo 2017 Equitalia Servizi di riscossione SpA ha notificato una cartella di pagamento in cui oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione pari a 0,12 milioni di euro. La Società ha impugnato la cartella innanzi al Tribunale di Roma chiedendo altresì la sospensione dell'efficacia esecutiva. In relazione a detta cartella di pagamento, in data 15 giugno 2017 Equitalia Servizi di Riscossione SpA ha proceduto presso terzi al pignoramento di somme dovute a Postel dall'INPS ex art. 72-bis e 48-bis del DPR n. 602/73. La Società, ha provveduto a inoltrare una nuova istanza all'Autorità per chiedere, nelle more della decisione sulla domanda cautelare da parte del giudice, una sospensione amministrativa dell'esecuzione della cartella.

Per gli altri procedimenti in corso, per i quali non sono intervenute variazioni significative nel primo semestre 2017, si rimanda a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2016.

Autorità Nazionale Anticorruzione

In data 18 novembre 2016, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha notificato a Postel SpA l'avvio di un procedimento sanzionatorio conseguente alla segnalazione della Stazione Appaltante Fondimpresa effettuata a seguito dell'esclusione di Postel da una gara per l'affidamento dei servizi di gestione digitale e archiviazione di corrispondenza e di documenti. L'importo complessivo dell'appalto era pari ad 0,362 milioni di euro. La misura espulsiva si è fondata sul presupposto che Postel, sottoposta a verifica ex art. 48, comma 2 del d.lgs. 163/2006, non avrebbe comprovato, entro il termine prescritto, il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa richiesti dal Disciplinare. L'Anac ha fissato l'audizione nel mese di marzo 2017 avendo cura di precisare che il termine per la conclusione del procedimento (180 giorni dall'avvio) sarà sospeso per il suddetto lasso temporale. Le difese svolte da Postel nell'audizione di marzo presso l'ANAC si fondano sul rilievo per cui, seppure tardivamente, la Società ha fornito ampia prova di essere in possesso dei requisiti dichiarati in gara. Postel ha inoltre sostenuto che le ragioni del ritardo nella comprova dei requisiti risiedono nel conteggio, ai fini del calcolo dei termine dei 10 giorni, dei soli giorni lavorativi. In data 4 luglio 2017 l'Anac ha inviato a Postel e alla Stazione appaltante la "Comunicazione delle risultanze istruttorie" indicando un ulteriore termine di 7 giorni per l'acquisizione di nuovi elementi probatori ed ogni eventuale ulteriore difesa. In riscontro Postel ha inviato nuova richiesta di Audizione al Consiglio dell'Autorità, per offrire ogni eventuale elemento di chiarimento che lo stesso ritenesse di acquisire in aggiunta a quanto già ampiamente dedotto nella propria memoria e nell'audizione del 9 marzo 2017.

EVENTI E/O OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

G1 – EVENTI E/O OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso del primo semestre 2017, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. A tal proposito, sono definiti come tali, gli eventi e le operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività:

  • Svalutazione per complessivi 82 milioni di euro delle Convertible Contingent Notes emesse da Midco SpA e rilevata per natura tra gli Oneri finanziari (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota A5);
  • Provento di 9 milioni di euro per accertamento del credito IRAP da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003 accertato tra le imposte correnti a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Capogruppo (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 2.3 - Uso di stime). Sono stati inoltre accertati gli interessi maturati su tale somma (anch'essi di natura non ricorrente) per un importo pari a 2 milioni di euro, iscritti per natura nei proventi finanziari.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

H1 – OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso del primo semestre 2017.

A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

EVENTI SUCCESSIVI

I1 – EVENTI SUCCESSIVI

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2017.

6. ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

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