Interim / Quarterly Report • Oct 1, 2017
Interim / Quarterly Report
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Data di approvazione: 20 settembre 2017
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Il presente fascicolo è disponibile su Internet all'indirizzo www.tiscali.it
Tiscali S.p.A. Sede Legale in Cagliari, Località Sa Illetta, SS195 Km 2,3 Capitale Sociale € 103.007.322,89 Registro delle Imprese di Cagliari e P.IVA n. 02375280928 R.E.A. - 191784
| 2 | Indicatori alternativi di performance |
2 | |
|---|---|---|---|
| 3 | Organi di amministrazione e controllo | 3 | |
| 4 | 4.1 4.2 4.3 4.4 |
Relazione sulla Gestione Posizionamento di Tiscali nel contesto di mercato 6 Principali risultati ottenuti nel corso del primo semestre 2017 8 Quadro regolamentare9 Azioni Tiscali13 |
6 |
| 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 4.10 4.11 4.12 |
Fatti di rilievo nel corso del primo semestre 201718 Analisi della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo20 Valutazione sulla continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione37 Altri eventi successivi alla chiusura dell'esercizio 41 Contenziosi, passività potenziali e impegni 41 Operazioni non ricorrenti 42 Operazioni atipiche e/o inusuali42 Operazioni con parti correlate42 |
||
| 5 | 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 5.8 5.9 5.10 5.11 5.12 5.13 |
Prospetti contabili consolidati e note esplicative Prospetto di conto economico44 Prospetto di conto economico complessivo45 Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria 46 Rendiconto finanziario48 Prospetto delle variazioni di patrimonio netto49 Conto economico ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 50 Stato Patrimoniale ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Note esplicative52 evoluzione della gestione52 Valutazioni in merito alla continuità aziendale e prevedibile Evoluzione prevedibile della gestione56 Altri eventi successivi alla chiusura dell'esercizio 56 Criteri di redazione57 Principi contabili 58 |
44 51 |
| 5.14 | Commenti alle voci di Bilancio 62 |
||
| 6 | Glossario | 94 | |
| 7 | Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato | 100 |
| 2016 | Dati economici | 1° semestre 2017 |
1° semestre 2016 |
|---|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | |||
| 196.9 | Ricavi | 103.6 | 96.9 |
| 27.1 | Risultato Operativo Lordo (EBITDA) | 14.4 | 12.4 |
| (28.4) | Risultato Operativo | (12.9) | (12.6) |
| (7.0) | Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione | 43.6 | 1.5 |
| (45.0) | Risultato Netto | 24.5 | (17.7) |
| 30 giugno 2016 | Dati patrimoniali e finanziari | 30 giugno 2017 31 dicembre 2016 | |
| (Milioni di Euro) | |||
| 294.8 | Totale attività | 308.5 | 285.2 |
| 165.5 | Posizione finanziaria netta (*) | 191.9 | 187.6 |
| 172.6 | Posizione finanziaria netta "Consob" (*) | 192.4 | 191.9 |
| (139.8) | Patrimonio netto (**) | (143.0) | (167.6) |
| 17.0 | Investimenti | 35.0 | 56.7 |
| 30 giugno 2016 | Dati operativi | 30 giugno 2017 31 dicembre 2016 | |
| (Migliaia) | |||
| 664.3 | Customer base attiva (***) | 716.9 | 681.2 |
| 4216 | Broadband Fixed | 453.3 | 440 2 |
| 5.7 | di cui Fibra | 22.4 | 9.8 |
| 96.3 | Broadband Wireless | 61.6 | 75.0 |
| 0.0 | $di$ cui $LTF$ | 35.6 | 10.0 |
| 146.3 | Mobile | 202.0 | 166.0 |
I valori economici e patrimoniali relativi alle attività destinate alla cessione sono state opportunamente riclassificati (inclusi i valori economici al 30 giugno 2016). Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 9 delle note esplicative.
(*) Gli indicatori in oggetto sono stati ricalcolati includendo tra i debiti finanziari i finanziamenti elargiti dal Ministero delle Attività Produttive e dal Ministero dell'Università e Ricerca per complessivi 0,8 milioni di Euro, precedentemente non inclusi. Con la stessa logica è stato rideterminato il dato al 31 dicembre 2016.
(**) Il patrimonio netto della capogruppo Tiscali Spa è pari a 89,1 milioni di Euro al 30 giugno 2017 (89,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2016). A tale data, la Società non versa nella fattispecie prevista dall' art. 2446 del Codice Civile.
(***) Si evidenzia che, a decorrere dalla presente Relazione Finanziaria, la Società ha adottato una nuova modalità di rappresentazione del proprio portafoglio utenti, per tenere conto degli impatti della cessione a Fastweb del ramo Business e della strategia di rifocalizzazione sul core business. In particolare, dal calcolo del portafoglio sono stati eliminati i clienti relativi ai servizi narrowband voce e dati – CPS, Dialup - in progressiva dismissione. Con la stessa logica, sono stati rideterminati gli utenti al 31 dicembre ed al 30 giugno 2016.
Si evidenzia inoltre che gli utenti "Fixed Wireless" includono al 30 giugno 2017 un numero di ex clienti inattivi in attesa di essere attivati pari a circa 12 mila unità per i quali si sta effettuando attività di marketing e commerciali per future potenziali riattivazioni. Al 31 dicembre 2016 gli ex clienti inattivi in attesa di essere attivati erano pari a circa 20 mila unità.
Nella presente relazione sulla gestione, in aggiunta agli indicatori convenzionali previsti dagli IFRS, è presentato un indicatore alternativo di performance (EBITDA) utilizzato dal management del Gruppo Tiscali per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso. Tale indicatore, presente anche nelle altre relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non deve essere considerato sostitutivo di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.
Poiché la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo Tiscali potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.
In merito a tale indicatore, il 3 dicembre 2015 Consob ha emesso la comunicazione n.92543/15 che fa riferimento agli Orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall'European Security and Market Authority circa la sua presentazione nelle informazioni regolamentate diffuse o nei prospetti pubblicati a partire dal 3 luglio 2016. Questi regolamenti, che aggiornano la precedente raccomandazione CESR (CESR/05 -178b), sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito di applicazione della Direttiva 2003/71/CE al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.
Di seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopracitate, i criteri utilizzati per la costruzione di tale indicatore.
EBITDA: è l'indicatore economico di performance non definito dai principi contabili di riferimento ed è costruito come di seguito indicato:
Il management, inoltre, evidenzia, in nota ai prospetti di conto economico della relazione sulla gestione, l'EBITDA al lordo dell'accantonamento a fondo svalutazione crediti, in quanto ritiene che anche tale informazione aggiuntiva possa giovare alla comprensione dell'andamento del Business pur se non rappresentante un indicatore alternativo di performance, quale l'EBITDA sopra definito.
(*) Inclusivo del provento da rilascio della quota di competenza del periodo della plusvalenza realizzata con l'operazione di Sale and Lease-Back sulla sede di Cagliari (Sa Illetta).
Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 16 febbraio 2016, ed è in carica fino all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2017:
Presidente: Alexander Okun (4) (5) (6) (#)
Amministratore Delegato: Riccardo Ruggiero (4) (5) (#)
Sergey Sukhanov (**) (2) Dmitry Gavrilin (**) (2) (4) (5) Paola De Martini (*) (1) (2) (3) Anna Belova (*) (1) (2) (3) (5) Franco Grimaldi (*) (1) (2) (3) Renato Soru (4) (5) Alice Soru
(*) Consiglieri indipendenti
(**) Cooptati con il Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2017, a seguito delle dimissioni dei consiglieri Konstantin Yanakov e Nikolay Katorzhnov, confermati dall'Assemblea degli Azionisti del 30 maggio 2017.
(#) Il Presidente è il legale rappresentante della Società, l'Amministratore Delegato ha poteri conferiti con apposita delega del Consiglio di Amministrazione del 16 febbraio 2016.
(1) Comitato controllo e rischi
(2) Comitato per le nomine e le remunerazioni
(3) Comitato per le operazioni con le parti correlate
(4) Comitato per gli investimenti
Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 16 febbraio 2016, ed è in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017:
| Presidente: | Paolo Tamponi |
|---|---|
| Sindaci Effettivi: | Emilio Abruzzese Valeria Calabi |
| Sindaci supplenti: | Federica Solazzi Badioli Augusto Valchera |
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 27 giugno 2017, ed è in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.
Deloitte & Touche S.p.A.
La Società di Revisione è stata nominata dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 30 maggio 2017, con un incarico di durata novennale, dall'esercizio 2017 all'esercizio 2025.
Relazione intermedia sulla Gestione
Fondata nel 1998, Tiscali S.p.A. (di seguito anche "Tiscali", la "Società" e, congiuntamente alle proprie controllate il "Gruppo" o il "Gruppo Tiscali") è uno dei principali operatori di telecomunicazioni alternativi in Italia.
Attraverso una rete all'avanguardia basata su tecnologia IP, Tiscali fornisce ai suoi clienti un'ampia gamma di servizi, dall'accesso Internet in modalità Broadband fisso e Broadband fixed wireless, servizi di telefonia mobile e servizi a valore aggiunto, unitamente a prodotti più specifici e tecnologicamente avanzati. Tale offerta include anche servizi voce (VOIP e CPS), servizi da portale e di telefonia mobile, grazie all'accordo per la fornitura di servizi raggiunto con TIM (MVNO). A partire dal 2016, grazie allo spettro acquisito dalla fusione con Aria nel dicembre 2015, il Gruppo Tiscali offre anche servizi UltraBroadband LTE Fixed Wireless su rete di accesso proprietaria.
Inoltre Tiscali è attiva nel segmento dei media digitali e della pubblicità on-line attraverso:
Per ciò che concerne l'evoluzione del mercato di accesso a banda larga da rete fissa, il principale mercato coperto da Tiscali, a marzo 2017 (fonte Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - AGCOM, ultimo aggiornamento disponibile) gli accessi Broadband in Italia hanno raggiunto le 15,96 milioni di unità con un aumento da marzo 2016 di circa 770 mila accessi. Tale aumento è in particolare trainato dagli accessi Broadband sviluppati su tecnologie alternative all'ADSL tradizionale, in particolare Fibra e Broadband Fixed Wireless, che hanno raggiunto a marzo 2017 circa 3,87 milioni di accessi, in crescita di 1,37 milioni di accessi da marzo 2016. Tale evoluzione di mercato è coerente con una generale e crescente richiesta di banda da parte degli utenti, in linea con l'evoluzione delle applicazioni in particolare di videostreaming.
Il gruppo Tiscali, nel primo semestre 2017 ha adottato una serie di azioni coerenti con lo sviluppo del mercato Broadband sopra descritto:
Nel mercato Broadband di rete fissa, il portafoglio clienti Broadband Fisso di Tiscali è cresciuto a giugno 2017 di oltre 31 mila unità rispetto a giugno 2016 (passando da circa 422 mila clienti a oltre 453 mila): ciò ha permesso a Tiscali di mantenere una posizione sostanzialmente stabile con una quota di mercato pari al 3,4%. ll mercato continua sostanzialmente a essere presidiato dagli operatori
storici (TIM – Telecom Italia, Wind, Fastweb, Vodafone) con un ribilanciamento delle quote relative tra marzo 2017 e marzo 2016 e una crescita di Vodafone e Wind-3 a scapito di TIM e Fastweb.
Le offerte dual-play (che combinano in un unico pacchetto connettività a Internet e servizi Voce) si confermano come la proposta commerciale maggiormente apprezzata dagli utenti consumer e dagli utenti business.
Per quanto riguarda i servizi Mobile, il mercato italiano registra una sostanziale stabilità nel numero totale dei clienti (97,9 milioni a marzo 2017 contro i 97 milioni di marzo 2016 – fonte AGCOM). In questo contesto rimane altresì stabile tra marzo 2016 e marzo 2017 anche la quota relativa dei clienti degli operatori Mobile virtuali (MVNO) che complessivamente rappresentano a marzo 2017 circa il 7,3% del mercato totale.
Sul mercato mobile, nel quale opera come operatore MVNO, Tiscali ha registrato nel primo semestre 2017 una buona performance grazie a un'offerta competitiva voce-sms e dati. Il portafoglio dei clienti Mobile è arrivato a giugno 2017 a circa 202 mila unità, registrando un incremento di circa il 38% rispetto a giugno 2016.
Tale risultato è stato possibile per Tiscali anche grazie al lancio della nuova suite Open con offerte pensate per le diverse esigenze di comunicazione dei clienti, semplici e senza costi nascosti o vincoli di ricarica, con un pricing estremamente competitivo, e che offrono a clienti la possibilità di accedere liberamente a Internet da tutte le piattaforme tecnologiche alle massime prestazioni.
Continua inoltre sul mercato la crescita esponenziale del traffico Dati su rete Mobile, cresciuto a marzo 2017 di circa il 48% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, trainato dalla diffusione degli Smartphone, Tablet e modem Wi-Fi 3G/4G oltre che dal sempre maggiore sviluppo delle applicazioni video anche su apparati mobili.
Il mercato della pubblicità online ha registrato nel primo semestre del 2017 un risultato complessivo negativo pari a -1,7%, nonostante una crescita importante del comparto dedicato ai device mobili (secondo quanto rilevato da FCP (Federazione Concessionarie di Pubblicità) il mercato totale ha registrato 222 milioni di euro nei primi 6 mesi del 2017 contro 226 milioni nei primi 6 mesi del 2016).
Sul comparto dell'advertising online mobile la crescita è stata del +76% ed è riuscita a compensare solo parzialmente la contrazione della raccolta sul segmento web tradizionale da desktop.
Il Mobile advertising rimane il principale driver futuro di crescita, ancora oggi sotto valorizzato (attualmente pesa solo il 17% del mercato totale) in considerazione del peso ormai prevalente dell'audience generata attraverso l''utilizzo di device mobili verso i pc tradizionali (Audiweb aprile 2017: 13,5 milioni di utenti unici mobile nel giorno medio contro i 10,2 milioni di utenti unici pc, sempre nel giorno medio).
La visione di lungo periodo resta pertanto confermata con indicazioni di crescita nei prossimi anni, soprattutto grazie alla crescita prevista per i segmenti del mobile advertising, del native advertising e del video advertising, i comparti che con pesi diversi stanno comunque trainando la raccolta pubblicitaria del mercato digital.
La linea "Media e servizi a valore aggiunto" ha visto all'inizio del 2017 un'importante ristrutturazione interna che, con la contemporanea crisi del mercato che, nel primo trimestre 2017, ha registrato un decremento del 2,6% (fonte FCP), ha comportato una performance del -10,7% nel primo semestre 2017 verso lo stesso periodo dell'anno precedente. La ristrutturazione interna tuttavia ha consentito di ottenere nel corso del primo semestre 2017 dei risultati progressivamente migliori: il secondo trimestre 2017 segna, infatti, un incremento dei ricavi del 50,7% rispetto al fatturato del primo trimestre 2017. Per affrontare in maniera ancora più efficace il mercato, nel mese di luglio 2017, come meglio nel
seguito analizzato, è stato siglato un accordo strategico con Sky per una gestione congiunta del business della raccolta pubblicitaria on-line.
Nel corso del primo semestre 2017 Tiscali ha completato la finalizzazione di alcune operazioni iniziate nel corso dell'esercizio 2016 ed ha proseguito nel percorso di crescita e rifocalizzazione sul core business avviato lo scorso anno, iniziando a fruire dei benefici derivanti dalle operazioni intraprese. In particolare, nel corso del primo semestre 2017, Tiscali si è focalizzata sulle seguenti azioni:
Nuova strategia di comunicazione culminata con la campagna di comunicazione di giugno 2017, dopo anni di assenza dai media italiani. La campagna è incentrata sul rinnovato brand Tiscali e sull'utilizzo di un nuovo testimonial internazionale (Jeff Bridges), ed ha avuto come obiettivi:
il supporto al processo di acquisizione dei nuovi clienti attraverso canali "pull" per una prospettica riduzione del costo medio di acquisizione per cliente;
La realizzazione delle operazioni finanziarie ed accordi di cui sopra, previste nel Piano Industriale, ha consentito (e consentirà nei prossimi mesi) un incremento delle risorse finanziarie a disposizione della Società, le quali saranno utilizzate per supportare la realizzazione del Piano Industriale, che prevede anche la riduzione dei debiti (commerciali e fiscali) scaduti.
Di seguito vengono illustrati in maniera sintetica i principali ambiti di quadro regolamentare intervenuti nel corso del primo semestre 2017.
Nel mese di gennaio 2016, AGCOM ha avviato una consultazione pubblica concernente le linee guida
per la valutazione dei contributi di attivazione e disattivazione dei servizi di accesso disaggregato ai fini dell'approvazione delle relative offerte di riferimento di TIM per l'anno 2015 e 2016 (delibera 170/15/CIR).
Per effetto di tale delibera si attendeva una riduzione dei contributi di attivazione e cessazione ed una lieve diminuzione degli altri contributi nonché l'estensione dei principi sanciti anche alle altre offerte Wholesale di TIM (in particolare Bitstream e WLR), determinando riduzioni dei relativi contributi. A chiusura del suddetto procedimento, AGCOM ha confermato le attese adottando:
i. a gennaio 2017, la delibera 653/16/CONS con cui vengono definiti i contributi di attivazione e di disattivazione ULL per gli anni 2015 e 2016 per i quali è stata stabilita una riduzione rispetto agli anni precedenti per l'adeguamento, in diminuzione, dei costi sottostanti. Il contributo per cessazione in caso di migrazione, proposto in sede di consultazione, non è stato invece confermato. Vi sono inoltre delle riduzioni sui costi di dismissione siti (colocazione) rispetto alla proposta di offerta di TIM.
L'impatto economico retroattivo positivo di tale delibera, relativamente agli anni 2015 e 2016, era già stato rilevato nell'esercizio 2016, mentre tali riduzioni hanno comportato una complessiva diminuzione organica dei costi aziendali per le relative attività a partire da gennaio 2017, riflessa nel Piano Industriale di Tiscali.
ii. a marzo 2017, la delibera 78/17/CONS, con cui viene approvato, in analogia a quanto definito per i servizi ULL, un contributo di attivazione e disattivazione per il BTS in diminuzione rispetto agli anni precedenti, secondo il decalage dei costi sottostanti.
Inoltre, i costi della banda, sia ATM che Ethernet, sono approvati con sensibili riduzioni annue.
Vengono definite, infine, le condizioni di applicabilità della cosiddetta migrazione amministrativa da ATM ad ETH per cui la banda ATM viene valorizzata al prezzo (inferiore) di quella Ethernet per il periodo di completamento della rete Ethernet da parte di TIM (tale beneficio è applicabile dal 12 aprile 2016).
In analogia con quanto sopra descritto, l'impatto economico retroattivo positivo di tale delibera era già stato rilevato nell'esercizio 2016, mentre tali riduzioni hanno comportato una complessiva diminuzione organica dei costi aziendali per le relative attività a partire da gennaio 2017, riflessa nel Piano Industriale di Tiscali.
Nell'ambito del procedimento avviato con la delibera 537/13/CONS, nel mese di novembre 2013, AGCOM ha dato avvio a una fase di studio volta a valutare le procedure e i termini del procedimento di test di prezzo e gli strumenti da impiegare allo scopo di accertare la replicabilità economica delle offerte retail dell'operatore con significativo potere di mercato, ovvero TIM.
A fine dicembre 2016, l'Autorità ha emanato il provvedimento finale concernente l'aggiornamento della metodologia dei test di replicabilità, adottando le nuove linee guida per le verifiche di non discriminazione da applicarsi alle offerte di servizi al dettaglio di TIM. Le nuove linee guida per le verifiche di replicabilità prevedono che le offerte retaildi TIM siano sottoposte a un'unica verifica di tipo Discounted Cash Flow, svolta prima del lancio commerciale, con modalità di applicazione differenziate tra offerte su rete in rame e offerte su rete in fibra.Tale provvedimento non genera sostanziali impatti sui risultati consuntivi e prospettici di Tiscali.
AGCOM, nell'ambito dell'ultima analisi dei mercati dell'accesso all'ingrosso alle rete fissa (Delibera n. 623/15/CONS), valido per il periodo 2015-2017, ha avviato una serie di procedimenti e consultazioni volti a dare seguito alle misure adottate con tale analisi. In particolare, nel mese di maggio 2016 è stata avviata, con la delibera 122/16/CONS, la consultazione pubblica volta a valutare la proposta formulata da TIM in merito a:
i. modalità di disaggregazione ed esternalizzazione delle attività di provisioning ed assurance dei servizi ULL e SLU: tale procedimento non si è ancora concluso.
ii. misure per rafforzare le garanzie di parità di trattamento nella fornitura dei servizi regolamentati di accesso all'ingrosso in postazione fissa.
In particolare, TIM ha proposto l'attuazione di un avanzato modello di equivalence, cosiddetto Nuovo Modello di Equivalence (NME), che, per i servizi di accesso SLU, ULL, VULA FTTB/H - cosiddetti servizi base - dovrebbe condurre, alla completa assimilazione delle funzioni commerciali al dettaglio di TIM (TIM Retail) a un operatore alternativo infrastrutturato nei suoi rapporti con le interfacce commerciali e tecniche di TIM (ossia la direzione Wholesale).
Il NME prevede che la fornitura dei servizi base di accesso all'ingrosso regolamentati agli OAO e a TIM Retail avvenga mediante la stessa unità organizzativa e gli stessi processi, sistemi e banche dati e, dunque, mediante l'implementazione di un modello c.d. di Full equivalence.
All'inizio di gennaio 2017, con la delibera n. 652/16/CONS, AGCOM ha sostanzialmente accolto la proposta di TIM, ritenendo che essa vada nella direzione delle sue linee guida e che l'assimilazione di TIM Retail a un OAO infrastrutturato elimini, strutturalmente e con riferimento ai servizi di accesso base, le asimmetrie nel workflow degli ordini.
Le principali misure con cui sarà realizzato il NME, secondo modalità e tempistiche indicate dall'Autorità, sono:
Tali provvedimenti dovrebbero semplificare le modalità di gestione delle informazioni con TIM migliorando i processi di attivazione e gestione dei clienti.
A febbraio 2017, con delibera 43/17/CONS, l'Autorità ha avviato il nuovo ciclo di analisi dei mercati dei servizi di accesso all'ingrosso alla rete fissa allo scopo di valutare il grado di concorrenza dei suddetti mercati e il mantenimento o la modifica degli obblighi regolamentari esistenti.
Nell'ambito di tale procedimento, l'AGCOM ha avanzato a tutti gli operatori interessati una richiesta di informazioni di carattere qualitativo e quantitativo che fornirà la base per la successiva consultazione in materia.
A febbraio 2017, con delibera 45/17/CONS, l'Autorità ha avviato il nuovo ciclo di analisi del mercato della terminazione su rete mobile per valutare l'eventuale esistenza di operatori con significativo potere di mercato, nonché il mantenimento, la modifica o l'integrazione degli obblighi regolamentari esistenti. Nell'ambito di tale procedimento, l'AGCOM ha avanzato a tutti gli operatori interessati una richiesta di informazioni di carattere qualitativo e quantitativo che fornirà la base per la successiva consultazione in materia.
L'Autorità ha potere di intervento anche in merito all'utilizzo dello spettro radio per i sistemi di comunicazione elettronica con l'obiettivo di favorire lo sviluppo dei servizi a banda larga e ultralarga. Tra gli interventi significativi in tale ambito, sul finire del 2015 è stata adottata la delibera 659/15/CONS che fissa "Procedure e regole per l'assegnazione e l'utilizzo delle frequenze disponibili nella banda 3.6-3.8 GHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche".
Il provvedimento individua lotti di assegnazione diversi in funzione delle zone geografiche, nell'ottica di ridurre il digital divide nella banda larga e ultra larga nelle aree meno dense e meno servite del Paese e rappresenta un'importante novità che, in un prossimo futuro, aprirà scenari molto interessanti sia per i servizi di fixed wireless che per applicazioni Lte e Lte-Advanced.
Le procedure di assegnazione (asta competitiva e comparativa - beauty contest) dovevano essere già avviate dal Ministero dello Sviluppo Economico, ma il bando di gara non è stato ancora pubblicato e potrebbe non essere indetto, alla luce degli ultimi sviluppi tecnico/normativi che prevedono l'utilizzo dello spettro in oggetto nell'ambito della nuova piattaforma/servizi 5G. Ciò detto, esso potrebbe essere oggetto di un diverso, nuovo, procedimento di assegnazione.
Gli impatti eventuali per Tiscali di tali attività regolatoria sono da valutare a valle della definitiva decisione che verrà presa in ordine alle modalità di assegnazione delle frequenze delle bande 3.4- 3.8GHz in ottica sviluppo servizi 5G. Il Piano Industriale, a tale proposito, prevede la titolarità della licenza 3.5 GHz in capo a Tiscali fino alla naturale scadenza della licenza stessa al 2023.
A dicembre 2016 l'Autorità ha pubblicato la delibera 557/16/CONS con cui ha avviato una indagine conoscitiva sulle prospettive di sviluppo dei sistemi wireless e mobili verso la quinta generazione (5G) e l'utilizzo di nuove porzioni di spettro al di sopra dei 6 GHz. Il procedimento mira all'analisi dell'evoluzione delle architetture di rete, le principali applicazioni, i piani di sviluppo sull'uso dello spettro e il grado di interesse del mercato per le bande di frequenza candidate per il 5G.
Nell'ambito di tale procedimento, che si concluderà entro 180 giorni dall'avvio, l'Autorità ha richiesto agli operatori interessati un contributo sul tema al fine di definire le problematiche regolamentari e recepire i primi orientamenti con particolare riferimento alle tematiche legate all'uso dello spettro nelle bande di interesse individuate per tale nuova tecnologia. In particolare l'indagine riguarda gli sviluppi tecnologici previsti dal 5G e l'evoluzione delle architetture di rete, con particolare riferimento alle implicazioni sull'uso dello spettro, i modelli di business e lo sviluppo dei mercati in ottica 5G.
Ad oggi non sono ancora disponibili i risultati della indagine.
Nel mese di maggio 2016, con delibera 121/16/CONS, l'AGCOM, primo regolatore europeo a lanciare una verifica sistemica sul tema, ha avviato una consultazione pubblica volta ad acquisire commenti, elementi di informazione e documentazione concernente la possibile introduzione di meccanismi di accesso condiviso allo spettro di tipo "Licensed Shared Access" (LSA) per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche, anche al fine di verificarne il grado di interesse da parte del mercato, nonché per identificarne i possibili scenari di applicazione.
Nel caso del LSA, i diritti d'uso individuali di una porzione di spettro già assegnata a un utilizzatore incumbent, possono essere rilasciati a uno o più nuovi soggetti (c.d. licenziatari LSA) per l'utilizzo delle medesime risorse spettrali nel rispetto di condizioni di protezione condivise, anche eventualmente dinamiche negli usi.
Il procedimento è ancora in corso.
Nel mese di gennaio 2016, con delibera 7/16/CONS, l'Autorità ha avviato un progetto pilota relativo alla realizzazione di una banca dati di tutte le reti di accesso a internet di proprietà sia pubblica sia privata esistenti nel territorio nazionale (ai sensi del decreto legge "Destinazione Italia").
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema in scala ridotta con la partecipazione degli operatori in cui saranno definiti e collaudati formati di scambio, metriche di misurazione, modalità di acquisizione, conferimento e aggiornamento delle informazioni. Il progetto pilota avrà durata massima
di sei mesi. Al termine del progetto pilota tutti i soggetti pubblici e privati detentori delle infrastrutture di rete saranno tenuti a fornire le informazioni.
A settembre 2016 Infratel Italia ha indetto un bando di gara per la realizzazione e la gestione di una infrastruttura a banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato (totale o parziale).
Il bando, relativo a sei regioni (Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto) per un importo complessivo - prima dei ribassi di gara - di circa 1,4 miliardi di euro aveva ottenuto il parere favorevole di AGCOM, dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e dell'Autorità dell'energia, ed era stato sottoposto alla vigilanza collaborativa con l'Anac, ottenendo anche da quest'ultima parere positivo.
A marzo 2017, Infratel ha ufficialmente aggiudicato la gara a Open Fiber. L'aggiudicazione è stata impugnata da TIM presso il Tar del Lazio ma il giudice amministrativo, il 20 marzo 2017, ha respinto il ricorso.
Ad agosto 2016 Infratel ha dato attuazione a una seconda fase del progetto Banda Ultra Larga, indicendo un secondo bando di gara relativo ai Comuni situati in Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e nella Provincia Autonoma di Trento.
Il criterio di aggiudicazione, per entrambe le gare, è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. TIM ha dichiarato pubblicamente che non parteciperà a questa seconda gara.
Tiscali, in coerenza con le regole di bando che favorivano l'assegnazione delle risorse a operatori wholesale non verticalmente integrati, ha deciso di non partecipare ai bandi.
A dicembre 2016, Parlamento, Consiglio e Commissione UE hanno raggiunto un'intesa definitiva sui prezzi all'ingrosso che gli operatori applicano tra di loro per offrire i servizi di roaming.
Si chiude in questo modo un lungo processo di discussione che ha portato, il 15 giugno 2017, all'abolizione completa dei costi aggiuntivi del roaming, cosidetto "roam like at home".
Le misure adottate dalle Istituzioni Europee in materia di "roam like at home" penalizzano fortemente gli operatori mobili virtuali (MVNO), non tenendo in debito conto le diverse caratteristiche in termini di posizionamento competitivo e di mercato degli stessi rispetto agli operatori infrastrutturati, e li espongono al rischio di gravi perdite economiche.
Tiscali ha avanzato, come previsto dal Regolamento UE in materia, una richiesta di autorizzazione ad applicare un sovraprezzo di roaming per un periodo di 12 mesi al fine di assicurare la sostenibilità del suo modello di traffico nazionale.
Tale richiesta di deroga fatta ad AGCOM è stata concessa con data pubblicazione 31 luglio 2017 (Delibera n. 319/17/CONS: Autorizzazione alla società Tiscali Italia S.p.A. ad applicare un sovrapprezzo di roaming a norma dell'art.6 quater, paragrafo 2, del Regolamento (UE) 2012/531).
Le azioni Tiscali sono quotate sulla Borsa Italiana (Milano: TIS) da ottobre 1999. Al 30 giugno 2017, la capitalizzazione di mercato era pari a circa 134.932.593 di Euro, calcolata sul valore di Euro 0,0429 per azione a quella data.
Al 30 giugno 2017 il numero delle azioni rappresentativo del capitale sociale del Gruppo era pari a 3.145.281.893.
Si riporta di seguito la struttura dell'azionariato di Tiscali al 30 giugno 2017.
Fig. 1 Assetto azionario: % capitale ordinario
(*) Direttamente per l'8,44% circa e, indirettamente, tramite le partecipate Monteverdi Srl (0,56%), Cuccureddus Srl (1,05%).
Fig. 2 Assetto azionario: % dei diritti di voto.
(*) Direttamente per l'8,44% circa e, indirettamente, tramite le partecipate Monteverdi Srl (0,56%), Cuccureddus Srl (1,05%).
(**) Da comunicazione effettuata ex art. 119 del Regolamento Emittenti risulta che la società Investment Construction Technology Group Ltd, tramite la controllata Powerboom Investment Limited, in forza di contratti di cessione a prestito titoli e riporto per un ammontare complessivo di azioni pari al 16,255%, impartisce direttive di voto di volta in volta alle relative controparti, come previsto da specifiche clausole contrattuali.
| STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE | ||||
|---|---|---|---|---|
| N° Azioni | Incidenza rispetto al capitale sociale | |||
| Azioni ordinarie | 3.145.281.893 | 100% |
A seguito dell'esecuzione dell'Aumento di Capitale avvenuta in data 8 agosto per complessivi 11.806.400 Euro, il capitale sociale dell'Emittente si è modificato come segue:
| STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE - a decorrere da 8 agosto 2017 | ||||
|---|---|---|---|---|
| N° Azioni | Incidenza rispetto al capitale sociale | |||
| Azioni ordinarie | 3.459.281.893 | 100% |
Si riporta di seguito l'attuale struttura dell'azionariato di Tiscali, a decorrere dall'8 agosto 2017:
(*) Direttamente per l' 7,67% circa e, indirettamente, tramite le partecipate Monteverdi Srl (0,51%), Cuccureddus Srl (0,96%).
(**) La partecipazione è detenuta per il tramite di Powerboom Investments Limited.
(*) Direttamente per l' 7,67% circa e, indirettamente, tramite le partecipate Monteverdi Srl (0,51%), Cuccureddus Srl (0,96%).
(**) La partecipazione è detenuta per il tramite di Powerboom Investments Limited.
(***) Da comunicazione effettuata ex art. 119 del Regolamento Emittenti risulta che la società Investment Construction Technology Group Ltd, tramite la controllata Powerboom Investment Limited, in forza di contratti di cessione a prestito titoli e riporto per un ammontare complessivo di azioni pari al 15,895%, impartisce direttive di voto di volta in volta alle relative controparti, come previsto da specifiche clausole contrattuali.
Il grafico sottostante illustra l'andamento del titolo Tiscali nel corso del primo semestre 2017 caratterizzato da volumi di contrattazione sostenuti, in particolare nei mesi di gennaio, aprile e giugno.
Fig. 2 - Andamento del titolo durante il primo semestre del 2017
Fonte: Elaborazione dati Bloomberg
Il prezzo medio mensile nel primo semestre 2017 è stato di 0,046 Euro. Il prezzo massimo del periodo pari a 0,0519 Euro è stato registrato il 30 gennaio 2017, mentre il minimo, pari a 0,0408 Euro, il 23 giugno 2017.
I volumi di contrattazione si sono attestati su una media giornaliera pari a circa 9,7 milioni di pezzi, per un controvalore medio giornaliero pari a 0,4 milioni di Euro.
| Scambi medi del titolo Tiscali sulla Borsa Italiana nel corso del primo semestre 2017 | |||
|---|---|---|---|
| Prezzo (Euro) | Numero di azioni | ||
| Gennaio | 0,047 | 18.201.131 | |
| Febbraio | 0,048 | 6.420.203 | |
| Marzo | 0,048 | 8.571.688 | |
| Aprile | 0,046 | 8.855.386 | |
| Maggio | 0,045 | 6.732.615 | |
| Giugno | 0,042 | 9.260.974 | |
| Media | 0,046 | 9.673.666 |
Con riferimento all'andamento dei prezzi delle Azioni Ordinarie di Tiscali sul segmento "STAR" gestito da Borsa Italiana S.p.A., si ritiene rilevante evidenziare che la capitalizzazione di mercato totale di Tiscali alla data del 30 giugno, la quale fornisce una valorizzazione per difetto del reale valore netto di mercato degli asset del Gruppo, risultava pari a 134,9 milioni di Euro, a fronte di un deficit patrimoniale del gruppo alla stessa data pari a 143 milioni di Euro e di un patrimonio netto della capogruppo di 89,1 milioni di Euro.
In relazione a quanto sopra, si ritiene che il raggiungimento degli obiettivi di Piano Industriale, confermati dai dati consuntivi del primo semestre 2017, permetterà il trasferimento di larga parte di tale valore "incorporato" nell'attivo di bilancio nei risultati di Conto Economico e nei flussi di cassa, con un progressivo avvicinamento del patrimonio netto consolidato alla capitalizzazione di Borsa.
25 gennaio 2017 - Firmato accordo di partnership con Open Fiber per la realizzazione e commercializzazione della rete di telecomunicazioni a banda ultra larga sul territorio italiano
In data 25 gennaio 2017 – Tiscali e Open Fiber, compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, hanno firmato un accordo che si integra strategicamente, e in maniera complementare, al roll out da parte di Tiscali della rete di Accesso LTE Fixed Wireless ultra Broadband di ultima generazione che si svilupperà con particolare focalizzazione nelle aree di esteso digital divide. L'accordo, operativo per 10 città (Perugia, Cagliari, Bari, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Padova, Palermo e Venezia) prevede considerevoli obiettivi di clienti Tiscali sulla Fibra Open Fiber ("Fibra OF") entro la primavera 2019. La migrazione avverrà in parallelo al piano di roll-out della rete in fibra ottica di Open Fiber. Il programma di lavoro di Open Fiber prevede la cablatura dell'80% almeno delle unità immobiliari, con le tempistiche indicate nel piano di roll-out. Tale accordo è importante per il raggiungimento degli obiettivi di clienti con offerte Tiscali in Fibra Ottica previsti a Piano e per poter realizzare le efficienze sui costi operativi di rete ugualmente previsti a Piano.
Si evidenzia che il contratto concluso con Open Fiber presenta alcune clausole cosidette "take or pay" che prevedono l'obbligo di acquisto di alcuni quantitativi minimi per periodo. Al 30 giugno, anche sulla base di accordi integrativi siglati dalle parti derivanti da un ritardo di Open Fiber nello sviluppo delle infrastrutture, i quantitativi minimi previsti sono stati superati e, pertanto, non risultano iscritti costi aggiuntivi connessi all'applicazione di tali clausole.
In data 24 gennaio 2017, l'Assemblea dei portatori delle obbligazioni costituenti il prestito denominato "Tiscali conv 2016-2020" (Codice ISIN: IT 0005214827) ha nominato rappresentate comune per il triennio 2017 - 2019 l'obbligazionista Rigensis Bank AS in persona della dott.ssa Natalja Jevdokimova, pronunciandosi anche in merito al relativo compenso.
In data 1 febbraio 2017 – Tiscali ha sospeso il contratto di solidarietà, in seguito alle operazioni straordinarie effettuate nel corso del 2016 e primi mesi del 2017. Inoltre sono stati realizzati due programmi di esodo volontario incentivato che si sono conclusi nel mese di marzo 2017 e nel mese di giugno 2017 con impatti che erano stati già riflessi nel fondo di ristrutturazione aziendale in essere al 31 dicembre 2016 e con effetti attesi sul costo del lavoro considerati nello sviluppo del Piano 2017- 2021.
In data 3 febbraio 2017 è stato firmato tra il gruppo Engineering e Tiscali il contratto definitivo per la gestione in "full outsourcing" dei servizi di Information Technology di Tiscali.
Gli impatti positivi di riduzione dei costi derivanti da tale contratto di outsorcing sono stati già considerati nello sviluppo del Piano 2017-2021.
In data 10 febbraio 2017 – Tiscali e Fastweb hanno firmato l'atto notarile relativo alla cessione del Ramo d'Azienda Tiscali Business.
Il valore economico complessivo dell'Operazione è pari a 45 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro per cassa e 20 milioni di euro tramite Service Voucher. In conformità a quanto previsto dall'Accordo di Cessione, alla Data del Closing Fastweb ha riconosciuto a Tiscali Italia il Prezzo Provvisorio,
complessivamente pari a 12,5 milioni di Euro (di cui 5 milioni di Euro per cassa e 7,5 milioni di Euro in servizi di connettività).
Il riconoscimento dei restanti 32,5 milioni di Euro era subordinato all'esito del contenzioso tra Consip S.p.A. e TIM relativo alla Gara Consip pendente dinanzi il Consiglio di Stato, contenzioso che si è risolto con sentenza di rigetto del ricorso stesso, emessa in data 24 marzo 2017 (si veda successivo evento – 24 marzo 2017). Per effetto di tale accadimento è stato confermato il prezzo definitivo della cessione del ramo in Euro 45 milioni con la realizzazione di una plusvalenza di Euro 43,8 milioni rilevata nel conto economico alla voce "Risultato delle attività cedute/destinate alla cessione" in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 5 in quanto afferente la cessione di un segmento di business ai sensi dell'IFRS 8. Il conto economico del 1° semestre 2016 è stato conseguentemente riesposto in applicazione dell'IFRS 5 per fini di comparatività. Nel mese di gennaio 2017, e fino al 10 febbraio, data della cessione, il ramo d'azienda Fastweb ha contribuito ai ricavi e al margine operativo del Gruppo rispettivamente per Euro 0,9 milioni ed Euro 0,3 milioni.
In data 24 febbraio 2017 – il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni di Konstantin Yanakov (ICT Group) e di Nikolay Katorzhnov (Otkritie-Capital) dalla carica di consigliere e ha cooptato, previo parere favorevole del Collegio Sindacale e del Comitato per le Nomine e Remunerazioni, Dmitry Gavrilin, Managing Director di ICT Group e Sergey Sukhanov, Executive Director di Otkritie-Capital.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato il Documento Informativo relativo alla cessione del ramo d'azienda Tiscali Business a favore di Fastweb S.p.A., redatto ai sensi dell'art. 71, comma 1, del Regolamento Emittenti.
L'assemblea degli azionisti, tenutasi il 30 maggio 2017, ha confermato la nomina dei due consiglieri sopracitati.
Tiscali ha presentato al mercato la sua nuova immagine e la sua Mission: portare la banda ultralarga ovunque, sia in fibra che con la rete proprietaria wireless su tecnologia LTE (WFTTH Wireless Fiber To The Home) utilizzando le frequenze 3.5GHz, per raggiungere rapidamente anche i luoghi difficilmente raggiungibili via cavo. Per raggiungere questo obiettivo, Tiscali mette in campo investimenti di rete, in innovazione ed anche il ritorno alla comunicazione pubblicitaria a partire dal rilancio del suo brand con un nuovo logo.
Tiscali ha annunciato il ritorno in pubblicità in televisione e sul Web, presentando al grande pubblico la nuova brand identity e le nuove offerte ultrabroadband.
Gli spot, iniziati a giugno in televisione, rispecchiano in pieno l'identità di brand presentata a marzo e lanciano i nuovi prodotti all'insegna della libertà, con un testimonial di eccezione: Jeff Bridges.
In data 24 marzo 2017 – Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato il dispositivo di sentenza sul ricorso numero 4604/2016 promosso da TIM Spa presso il Consiglio di Stato relativo al Contratto SPC (Sistema Pubblico di Connettività) respingendo l'appello principale e dichiarando improcedibili gli appelli incidentali.
Come anticipato, tale sentenza ha reso possibile il perfezionamento dell'accordo con cui Tiscali ha ceduto a Fastweb il ramo d'azienda Tiscali Business, che comprende oltre ai clienti del segmento Top client di Tiscali, lo stesso contratto SPC.
In data 31 marzo, in ottemperanza a tale accordo, Fastweb ha corrisposto a Tiscali il saldo del pagamento dovuto a titolo di earn-out in relazione all'acquisizione del ramo d'azienda, per un importo di 32,5 milioni di Euro, di cui 20 milioni di Euro per cassa e 12,5 milioni di Euro in servizi di connettività.
Al 30 giugno 2017, l'ammontare residuo dei servizi di connettività fruibili da parte di Tiscali è pari a un controvalore di Euro 14,6 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali, ha approvato la proposta di aumento del capitale sociale, a pagamento, in una o più volte, in via scindibile, entro il 31 dicembre 2017, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 4, cod. civ., da riservarsi a Otkritie Capital International Limited e Powerboom Investment Limited (società interamente controllata da ICT - Investment Construction Technology Group Ltd), per un valore complessivo massimo di Euro 13.000.000,00 da liberarsi in una o più volte, mediante emissione, anche in più tranche, di massime n. 314.000.000 di azioni ordinarie aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione e prive di valore nominale.
L'operazione si è conclusa il 7 agosto 2017 con l'emissione di 314.000.000 di azioni sottoscritte pariteticamente da OCIL e da ICT che hanno versato contestualmente Euro 5.903.200, ciascuna.
Il prezzo di sottoscrizione delle nuove Azioni è stato determinato sulla base della media ponderata di prezzi ufficiali rilevati in un arco temporale pari ai 10 giorni di borsa aperta antecedenti alla data del Consiglio di Amministrazione che ha fissato il suddetto prezzo, al netto dell'applicazione di uno sconto del 10%.
Dal punto di vista economico-finanziario e patrimoniale, l'operazione ha avuto gli effetti tipici di un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, rafforzando ulteriormente la struttura patrimoniale attraverso la riduzione dell'indebitamento complessivo e garantendo la stabilità dell'azionariato e il rinnovato e rafforzato coinvolgimento dello stesso, senza comportare una diluizione degli attuali azionisti maggiore del 9,99%.
Detto aumento di capitale è stato eseguito senza la preventiva pubblicazione di un prospetto informativo di offerta e quotazione, in virtù delle esenzioni previste dagli articoli 34 ter, c. 1, lett. a) e b) e 57, c. 1, lett. a) del Regolamento Emittenti.
In data 19 maggio 2017 è stata liquidata Tiscali Poland, società non operativa controllata da Tiscali.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macro-economico come ad esempio le variazioni del PIL (Prodotto Interno Lordo), la fiducia nel sistema economico da parte dei risparmiatori e i trend relativi ai tassi di interesse.
Il progressivo indebolimento del sistema economico, abbinato a una contrazione del reddito disponibile per le famiglie, ha ridimensionato il livello generale dei consumi, con effetti depressivi sulla rapida capacità di ripresa.
Le attività, le strategie e le prospettive del Gruppo Tiscali sono influenzate dal contesto macroeconomico di riferimento e conseguentemente ne risulta influenzata anche la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo e i risultati prospettici.
Il Gruppo Tiscali opera nel mercato dei servizi di telecomunicazione, caratterizzato da elevata competitività.
Relativamente ai due principali mercati in cui opera Tiscali, si segnala che, sulla base delle rilevazioni AGCOM del giugno 2017, la quota di mercato di Tiscali a fine 2016 nel settore dell'accesso a Internet a banda larga, considerando anche l'apporto dei clienti Broadband Fixed Wireless acquisiti a seguito della fusione con Aria, è pari a circa il 3,4% mentre nel settore degli operatori mobili virtuali (MVNO) la quota di mercato di Tiscali non risulta significativa.
I principali concorrenti di Tiscali sono Internet Service Provider posseduti o controllati da operatori di telecomunicazioni nazionali che detenevano il monopolio dei servizi di telecomunicazione prima della liberalizzazione del settore (c.d. Incumbent). Tali concorrenti dispongono di una forte riconoscibilità del marchio nei paesi di appartenenza, di una consolidata base di clientela e di elevate risorse finanziarie che permettono di effettuare ingenti investimenti in particolare nel settore della ricerca volta allo sviluppo delle tecnologie e dei servizi.
Tiscali compete, oltre che con operatori di telecomunicazioni, i quali potrebbero utilizzare nuove tecnologie di accesso, anche con fornitori di altri servizi, quali ad esempio, la televisione satellitare, la televisione digitale terrestre e la telefonia mobile. Tali fornitori, anche in virtù della convergenza fra le varie tecnologie e fra i mercati delle telecomunicazioni e dell'intrattenimento, potrebbero estendere la propria offerta anche a servizi Internet e voce, con conseguente possibile incremento della concentrazione del mercato rilevante e del livello di competitività.
Al fine di competere con i propri concorrenti, la strategia di Tiscali è stata quella di fornire servizi di accesso Internet di qualità e a prezzi concorrenziali oltre che di iniziare a fornire servizi Broadband LTE di altà qualità su rete di accesso proprietaria con più alta marginalità grazie all'acquisizione dello spettro 3.5GHz a seguito della fusione con Aria, che essendo avvenuta a dicembre 2015, pone Tiscali in una posizione di vantaggio rispetto a nuovi entranti nel mercato. L'eventuale incapacità del Gruppo di competere con successo nei settori nei quali opera rispetto ai propri concorrenti attuali o futuri potrebbe incidere negativamente sulla posizione di mercato con conseguenti perdita di clienti ed effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e delle società del Gruppo.
L'abilità del Gruppo Tiscali di attrarre e mantenere clienti continuerà a dipendere in misura significativa dall'operatività della propria rete e dei propri sistemi informativi e, in particolare, dalla continuità e sicurezza della stessa nonché dei propri server, hardware e software.
Il Gruppo, operando in un mercato altamente complesso da punto di vista tecnologico, è esposto ad un elevato rischio insito nei sistemi IT e ICT. Nell'ambito della gestione dei rischi legati al danneggiamento e malfunzionamento di tali sistemi, sui quali si basa la gestione del business, il Gruppo investe adeguate risorse volte al presidio di tutti gli strumenti e i processi informatici. I sistemi core business sono tutti altamente affidabili, il datacenter, presente nella sede di Cagliari, è munito di sistemi di sicurezza quali antincendio e antiallagamento.
Annualmente viene redatto il documento programmatico della sicurezza che definisce le misure di sicurezza (accorgimenti tecnici, informatici, organizzativi, logistici e procedurali) finalizzate a ridurre i
rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito.
L'eventuale mancanza di energia elettrica ovvero eventuali interruzioni nelle telecomunicazioni, violazioni nel sistema di sicurezza e altri simili imprevedibili eventi negativi (quali anche la distruzione completa del data center) potrebbero causare interruzioni o ritardi nell'erogazione dei servizi, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Le infrastrutture IT aziendali sono mantenute costantemente aggiornate in base alle necessità che emergono dalla veloce evoluzione tecnologica e l'esigenza di proporre nuovi prodotti sul mercato.
Considerato che il buon funzionamento dell'IT rappresenta una criticità per la continuità del business, sono state predisposte soluzioni tecniche e procedurali per la protezione del datacenter.
La protezione logica è affidata ad apparati specializzati nella protezione da intrusione e denial of service e al supporto di primarie aziende leader di mercato coordinate da un team onsite di professionisti della sicurezza.
Le metodologie operative sono invece definite da procedure formali derivanti dall'implementazione del sistema di management ISO-27001 la cui certificazione viene rinnovata annualmente insieme al relativo piano di Disaster Recovery.
La Società collabora costantemente sul tema con svariate istituzioni quali il Computer Emergency Response Team (CERT) Nazionale, operante presso il Ministero dello Sviluppo Economico, anche effettuando attività di rilevamento e contrasto delle minacce informatiche.
Alla data della presente Relazione Finanziaria Annuale, non sono state registrate violazioni dei sistemi informativi di Tiscali da parte di terzi.
Sebbene il Gruppo Tiscali abbia adottato rigidi protocolli a tutela dei dati acquisiti nel corso della propria operatività e operi nello stretto rispetto della normativa vigente in materia di protezione di dati e privacy, non può essere escluso che intrusioni nei propri sistemi possano verificarsi in futuro, con conseguente impatto negativo sui risultati economici, finanziari e patrimoniali sul Gruppo Tiscali.
Si segnala infine che le società del Gruppo hanno in essere specifiche polizze assicurative a copertura dei danni che le proprie infrastrutture potrebbero subire in conseguenza dei predetti eventi. Ciò nonostante, nel caso in cui si dovessero verificare eventi dannosi non coperti dalle polizze assicurative o, seppur coperti, tali eventi causassero danni eccedenti i massimali assicurati, ovvero a causa di violazioni dei propri sistemi, il danno reputazionale subito dovesse comportare perdita di clientela, tali circostanze potrebbero determinare un impatto significativamente negativo sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e sui dati prospettici.
Il settore nel quale opera il Gruppo Tiscali è caratterizzato da profondi e repentini cambiamenti tecnologici, da un'elevata concorrenza nonché da una rapida obsolescenza di prodotti e servizi. Il successo del Gruppo in futuro dipenderà anche dalla capacità di prevedere tali cambiamenti tecnologici e dalla capacità di adeguarvisi tempestivamente attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi idonei a soddisfare le esigenze della clientela.
Va detto che in particolare sulle offerte Broadband LTE Tiscali può contare sul fatto di:
L'eventuale incapacità di adeguarsi alle nuove tecnologie e quindi ai mutamenti nelle esigenze della clientela potrebbe comportare effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle società del Gruppo.
Come anticipato nel precedente paragrafo "4.3.- Quadro regolamentare", il settore delle telecomunicazioni nel quale opera il Gruppo è un settore altamente regolamentato e disciplinato da una normativa legislativa e regolamentare estesa, stringente e articolata, soprattutto per quel che attiene alla concessione delle licenze, concorrenza, attribuzione delle frequenze, fissazione delle tariffe, accordi di interconnessione e linee in affitto. Modifiche legislative, regolamentari o di natura politica che interessino le attività del Gruppo, nonché provvedimenti sanzionatori emessi dall'AGCOM potrebbero avere effetti negativi sull'attività e sulla reputazione e, di conseguenza, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e delle società del Gruppo.
In particolare, tali modifiche potrebbero comportare l'introduzione di maggiori oneri, sia in termini di esborsi diretti sia in termini di costi addizionali di adeguamento, nonché nuovi profili di responsabilità e barriere normative alla fornitura dei servizi. Eventuali mutamenti del quadro normativo, nonché l'adozione di provvedimenti da parte dell'AGCOM, potrebbero inoltre rendere più difficile al Gruppo ottenere servizi da altri operatori a tariffe competitive o potrebbero limitare l'accesso a sistemi e servizi necessari allo svolgimento dell'attività del Gruppo.
Inoltre, considerata la dipendenza delle società del Gruppo da servizi di altri operatori, il Gruppo potrebbe non essere in grado di recepire e/o adeguarsi tempestivamente a eventuali disposizioni modificative dell'attuale regime normativo e/o regolamentare vigente, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle società del Gruppo e sui dati prospettici.
L'evolversi della situazione finanziaria del Gruppo dipende da diversi fattori, in particolare, il raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano Industriale, l'andamento delle condizioni generali dell'economia, dei mercati finanziari e del settore in cui il Gruppo opera.
Le azioni intraprese dal Gruppo nell'esercizio 2016 (sottoscrizione nuovo accordo rifinanziamento del debito senior con Intesa San Paolo e BPM e sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile da parte di Rigensis Bank e Otkritie Capital International Limited) hanno determinato un miglioramento nella struttura dell'indebitamento finanziario a lungo termine, e una riduzione del costo complessivo.
Il Piano Industriale, infatti, includeva la previsione di alcuni accadimenti che, pur nell'incertezza del processo di negoziazione con gli istituti finanziatori, consentivano di ritenere esistente l'equilibrio finanziario dell'arco dei dodici mesi successivi alla approvazione del Bilancio 2016, confermando la ricorrenza del presupposto della continuità aziendale.
Nel corso del primo semestre 2017 la Società, ha intrapreso le seguenti ulteriori azioni finalizzate al miglioramento della struttura finanziaria del Gruppo, al fine di consentire l'ottenimento di una struttura finanziaria coerente con i flussi di cassa attesi e idonea a supportare gli obiettivi di sviluppo previsti nel Piano Industriale:
aumento di capitale a pagamento riservato a Otkritie Capital International Ltd (OCIL) e Powerboom Investment Limited (società del Gruppo ICT, parte correlata), per un valore massimo di 13 milioni di Euro. L'operazione, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Tiscali Spa in data 27 giugno 2017, si è conclusa il 7 agosto 2017 con l'emissione di 314.000.000 di azioni sottoscritte pariteticamente da OCIL e da ICT che hanno versato contestualmente Euro 5.903.200 ciascuna, con un versamento complessivo derivante dall'operazione pari a Euro 11.806.400; sono in corso negoziazioni per l'ottenimento di un finanziamento da parte delle citate parti che
consenta di integrare la liquidità generata dalla operazione sopra descritta sino al valore di 13 milioni di Euro.
L'andamento del primo semestre 2017, allineato alle previsioni del Piano Industriale, il rispetto dei piani di dilazione concordati con i fornitori e la definizione di nuovi piani di dilazione coerenti con la capacità di generazione di cassa riflessa nel Piano Industriale, oltre agli sviluppi positivi delle operazioni di rinegoziazione del debito bancario e alla realizzazione dell'aumento di capitale, confortano il management nel ritenere, a maggior ragione confermata, rispetto alla situazione di maggiore incertezza in essere alla data di approvazione del Bilancio 2016, l'esistenza dell'equilibrio finanziario nell'orizzonte temporale dei dodici mesi successivi alla approvazione della Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata.
Il Gruppo Tiscali, opera essenzialmente in Italia. Alcune forniture, seppure per importi non rilevanti, potrebbero essere denominate in valute estere; pertanto, il rischio di fluttuazione dei tassi di cambio a cui è esposto il Gruppo è minimo.
In relazione all'esposizione ai rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse, in ragione della modalità prevalente di finanziamento del Gruppo (indebitamento finanziario ai sensi degli Accordi di Ristrutturazione a tasso fisso) il management ritiene non significativo il rischio di oscillazione tassi di interesse.
I dipendenti del Gruppo sono protetti da varie leggi e/o contratti collettivi di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo a specifiche questioni, ivi inclusi il ridimensionamento o la chiusura di reparti e la riduzione dell'organico. Tali leggi e/o contratti collettivi di lavoro applicabili al Gruppo e ai suoi fornitori potrebbero influire sulla sua flessibilità nel ridefinire e/o riposizionare strategicamente le proprie attività. La capacità di Tiscali e dei propri fornitori di operare eventuali riduzioni di personale o altre misure di interruzione, anche temporanea, del rapporto di lavoro è condizionata da autorizzazioni governative e dal consenso dei sindacati. Le proteste sindacali da parte dei lavoratori dipendenti potrebbero influenzare negativamente le attività dell'azienda.
Il Gruppo, nel corso del primo semestre 2017, in linea con quanto previsto nel Piano Industriale, ha finalizzato due piani di esodo incentivato, a cui hanno aderito 52 risorse. Gli oneri complessivi connessi a tali piani sono stati pari ad Euro 1,8 milioni integralmente accantonati al 30 giugno 2017.
L'attività del Gruppo Tiscali dipende inoltre dai contratti in essere con i propri fornitori strategici, in particolare TIM, aventi per oggetto sia l'utilizzo delle infrastrutture di rete, sia l'interconnessione.
In particolare, sono in essere contratti con TIM aventi per oggetto la fornitura dei servizi di interconnessione diretta, interconnessione reverse, co-locazione, accesso disaggregato, ADSL Bitstream flat ad accesso singolo, shared access e servizi radiomobili.
Nell'ipotesi in cui: (i) tali contratti non venissero rinnovati alla scadenza o fossero rinnovati a termini e condizioni meno favorevoli rispetto a quelli attualmente in essere; oppure (ii) il Gruppo non riuscisse a concludere con TIM i nuovi contratti necessari per lo sviluppo del proprio business; oppure (iii) nei casi di cui ai precedenti punti, Tiscali non riuscisse a concludere accordi equivalenti con operatori terzi; oppure (iv) si verificasse un grave inadempimento contrattuale da parte della Società o di TIM, tali circostanze potrebbero avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e delle società del Gruppo, con conseguente impatto sulla possibilità di continuare a svolgere la propria attività operativa in condizioni di continuità aziendale.
Le condizioni e i termini di tali contratti con TIM sono di natura regolamentare e allo stato non esistono elementi che possano far ipotizzare un mancato rinnovo alla scadenza.
Si evidenzia che sono stati finalizzati nel corso di primi mesi del 2017 degli accordi di pagamento dilazionato del debito verso alcuni principali fornitori del Gruppo, quali TIM e British Telecom, e che, con riferimento allo sviluppo degli investimenti, è in corso di negoziazione il rinnovo del contratto con Huawei che consente di beneficiare, data la strategicità di Tiscali per il citato fornitore, di condizioni di dilazione di pagamento già ad oggi applicate che risultano in linea con le prassi di settore e coerenti con la capacità di generazione di cassa riflessa nel Piano Industriale.
Riguardo ai debiti commerciali del Gruppo, si evidenzia che alla data del 30 giugno 2017, i debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) ammontano a 35,2 milioni di Euro. I piani di rientro con i fornitori ammontano, alla stessa data, a 30,1 milioni di Euro.
Il Gruppo Tiscali conduce la propria attività sulla base di licenze e autorizzazioni – soggette a rinnovo periodico, modifica, sospensione o revoca da parte delle autorità competenti – e usufruisce di servitù di passaggio, diritti di uso oltre che di autorizzazioni amministrative per la costruzione e il mantenimento della rete di telecomunicazioni. Al fine di poter condurre la propria attività, il Gruppo Tiscali deve conservare e mantenere le licenze e le autorizzazioni, i diritti di passaggio ed uso nonché le altre autorizzazioni amministrative.
Le licenze di maggior rilevanza, in mancanza delle quali il Gruppo non potrebbe essere in grado di esercitare la propria attività o parte di essa, con le conseguenti ripercussioni sulla continuità aziendale, sono le seguenti:
Nell'ipotesi in cui le predette licenze e autorizzazioni fossero revocate o non rinnovate o il Gruppo non ottenesse il rilascio delle necessarie nuove licenze e autorizzazioni oppure non potesse più esercitare validamente i diritti reali necessari per operare, il Gruppo Tiscali potrebbe non essere in grado di esercitare la propria attività con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e delle società del Gruppo.
Il settore in cui opera il Gruppo Tiscali è caratterizzato da una disponibilità limitata di personale specializzato. L'evoluzione tecnologica e l'esigenza di soddisfare una domanda di prodotti e servizi sempre più sofisticati richiedono alle aziende operanti in tale settore di dotarsi di risorse con elevata specializzazione su tecnologie, applicazioni e soluzioni correlate con un conseguente aumento della concorrenza sul mercato del lavoro e dei livelli retributivi.
Nel caso in cui un numero significativo di professionisti specializzati o interi gruppi di lavoro dedicati a specifiche tipologie di prodotto dovessero lasciare il Gruppo e lo stesso non fosse in grado di attrarre personale qualificato in sostituzione, la capacità d'innovazione e le prospettive di crescita del Gruppo Tiscali potrebbero risentirne, con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e delle società del Gruppo.
A tale proposito si rinvia alla nota "4.7 Valutazione sulla continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione".
A tale proposito si rinvia al paragrafo "4.9 Contenziosi, passività potenziali e impegni".
Fondata nel 1998, Tiscali è uno dei principali operatori di telecomunicazioni alternativi in Italia.
Attraverso una rete all'avanguardia basata su tecnologia IP, Tiscali fornisce ai suoi clienti un'ampia gamma di servizi, dall'accesso Internet in modalità Broadband fisso e Broadband fixed wireless, servizi di telefonia mobile e servizi a valore aggiunto, unitamente a prodotti più specifici e tecnologicamente avanzati. Tale offerta include anche servizi voce (VOIP e CPS), servizi da portale e di telefonia mobile, grazie all'accordo per la fornitura di servizi raggiunto con TIM (MVNO). A partire dal 2016, grazie allo spettro acquisito dalla fusione con Aria nel dicembre 2015, il Gruppo Tiscali offre anche servizi UltraBroadband LTE Fixed Wireless su rete di accesso proprietaria.
Il Gruppo offre i propri prodotti a clienti consumer e business sul mercato Italiano, principalmente attraverso le seguenti linee di business:
Come descritto alla Nota 9 "Attività cedute e/o destinate alla cessione", il Gruppo ha riclassificato le seguenti linee di business alla luce delle cessioni concluse nei primi mesi del 2017 o in base all'impegno assunto dal management di cederle nel corso dell'anno:
Come prescritto dai Principi Contabili Internazionali (IFRS 5), il Gruppo ha provveduto a riclassificare gli elementi economici e patrimoniali nei prospetti di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario, in quanto tali attività sono "non core".
Per quanto riguarda il Conto Economico, in particolare, i ricavi e i costi di competenza delle attività in oggetto sono stati riclassificati nella linea "Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione", inclusive della plusvalenza complessivamente realizzata per Euro 43,8 milioni.
Per quanto riguarda la cessione del ramo d'azieda Tiscali Business (inclusivo del contratto SPC), in particolare, i ricavi del ramo sono stati riclassificati in parte dalla linea di business "Servizi alle imprese", per la componente di ricavo afferente i servizi B2B (VN, Hosting, Leased lines..) ed in parte dalla linea di business "Accesso", per la componente di ricavo afferente i servizi di access (Adsl, VOIP, Voce, e telefonia mobile).
Analoga riclassifica è stata apportata agli elementi di conto economico al 30 giugno 2016, a fini comparativi.
| Conto Economico Consolidato (*) | 1° semestre 2017 |
1° semestre 2016 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | |||
| Ricavi | 103,6 | 96,9 | 6,7 |
| Altri proventi | 1,2 | 1,8 | (0, 6) |
| Acquisti di materiali e servizi esterni | 70,7 | 61,4 | 9,3 |
| Costi del personale | 15,9 | 20,0 | (4,2) |
| Altri oneri / (proventi) operativi | 0.0 | 0,0 | (0, 0) |
| Svalutazione crediti verso clienti | 3,8 | 4,8 | (1,0) |
| Risultato operativo lordo (EBITDA) | 14,4 | 12,4 | 2,0 |
| Costi di ristrutturazione | 3,5 | 0,4 | 3,2 |
| Ammortamenti | 23,7 | 24,5 | (0, 8) |
| Risultato operativo (EBIT) | (12, 9) | (12, 6) | (0,3) |
| Proventi Finanziari | 0,0 | 1,0 | |
| Oneri finanziari | 6,4 | 7,7 | 0.3 |
| Risultato prima delle imposte | (19, 21) | (19, 2) | 0,0 |
| Imposte sul reddito | 0,02 | (0, 0) | 0,1 |
| Risultato netto delle attività in funzionamento (continuative) |
(19,2) | (19,3) | 0,1 |
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione |
43,6 | 1,5 | 42,1 |
| Risultato netto | 24,5 | (17, 7) | 42.2 |
| Risultato di pertinenza di Terzi | 0,0 | 0,0 | 0,0 |
| Risultato di pertinenza del Gruppo | 24,5 | (17,7) | 42,2 |
(*) Si segnala che, rispetto alla Relazione Finanziaria Annuale 2016, e alla Relazione Finanziaria Semestrale 2016, il Prospetto di Conto Economico sono state apportate le seguenti modifiche:
Si evidenzia che il Risultato operativo lordo (Ebitda) al lordo dell'accantonamento a fondo svalutazione crediti ammonta a 18,2 milioni di Euro al 30 giugno 2017 (17,2 milioni di Euro al 30 giugno 2016).
I ricavi del Gruppo Tiscali nel corso del primo semestre 2017 si sono attestati a 103,6 milioni di Euro, in aumento del 6,9% rispetto ai 96,9 milioni di Euro registrati nel primo semestre del 2016.
La variazione netta, pari a 6,7 milioni di Euro, è imputabile principalmente ai seguenti fattori:
Nel primo semestre 2017 l'accesso a internet - che include la componente di Accesso Broadband Fisso e Fixed Wireless – rappresentano circa il 71,9% del fatturato.
Gli Altri proventi, ammontanti a Euro 1,2 milioni al 30 giugno 2017, decrescono di 0,6 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2016.
I costi per gli acquisti di materiali e servizi pari a 70,7 milioni di Euro sono incrementati di 9,3 milioni di Euro rispetto al semestre precedente, per effetto degli aumentati volumi di attività, derivanti anche dai costi connessi alle attività IT date in outsourcing a Engineering.
La significativa riduzione di 4,2 milioni di Euro del costo del personale, che si attesta a 15,9 milioni di Euro nel primo semestre 2017, è connessa alle azioni di efficientamento realizzate e in particolare per effetto dell'outsourcing delle attività IT verso Engineering, del contratto di cessione di ramo d'azienda B2B a Fastweb e delle attività di esodo incentivato realizzate nel corso degli ultimi 12 mesi che hanno determinato a una significativa riduzione dell'organico medio rispetto ai primi 6 mesi del 2016.
Gli effetti sopra esposti, ed in particolare il positivo impatto della riduzione dei costi del personale, determinano la realizzazione di un Risultato operativo lordo (EBITDA) pari a 14,4 milioni di Euro, in aumento di 2 milioni di Euro rispetto ai dati dell'esercizio precedente (12,4 milioni di Euro). Il totale degli effetti delle poste non ricorrenti1 nel primo semestre 2017 sul risultato operativo lordo (EBITDA) è positivo per 1,9 milioni di Euro rispetto ad Euro 1,5 milioni positivi del semestre 2016.
Gli ammortamenti del primo semestre 2017 ammontano a 23,7 milioni di Euro in leggero calo rispetto ai 24,5 milioni di Euro contabilizzati nel primo semestre 2016.
Inoltre, nel primo semestre 2017 sono stati contabilizzati oneri di ristrutturazione per 3,5 milioni di Euro, rispetto a 0,4 milioni di Euro del primo semestre 2016. L'incremento è imputabile principalmente agli oneri di ristrutturazione sostenuti dall'azienda relativamente alla riorganizzazione e ridimensionamento dell'organico (incluso oneri sostenuti per i piani di esodo incentivato effettuati nel primo semestre 2017 per 1,8 milioni di Euro).
Per effetto degli andamenti sopracitati, il Risultato operativo netto (EBIT), al netto di accantonamenti, svalutazioni e costi di ristrutturazione, è negativo per 12,9 milioni di Euro, registrando un decremento di 0,3 milioni di Euro rispetto al risultato del semestre 2016, pari a negativi 12,6 milioni di Euro.
Il totale degli effetti delle poste non ricorrenti2 nel primo semestre 2017 sul risultato operativo (EBIT) è negativo per 1,6 milioni di Euro rispetto ad Euro 1,0 milioni positivi del semestre 2016.
Il Risultato delle attività in funzionamento (continuative), negativo per 19,2 milioni di Euro, è in linea con il dato comparabile del semestre 2016, negativo per 19,3 milioni di Euro.
Il Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione comprende la plusvalenza di cessione del ramo d'azienda B2B a Fastweb (incluso il contratto relativo alla Gara SPC) contabilizzata all'atto del perfezionamento del contratto di cessione, avvenuto in data 10 febbraio 2017, pari a 43,8 milioni di Euro, oltre al risultato di periodo delle stesse attività destinate alla cessione (per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 9).
Il Risultato netto del Gruppo è positivo per 24,5 milioni di Euro, in miglioramento rispetto al dato comparabile del precedente semestre, negativo per 17,7 milioni di Euro.
Il miglioramento del Risultato netto del Gruppo, rispetto al primo semestre 2016 è determinato principalmente dal già citato positivo impatto della plusvalenza di cessione del ramo d'azienda B2B a Fastweb.
1 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
2 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
| Conto Economico Gestionale di Gruppo (*) 1º semestre 2017 | 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | ||
| Ricavi | 103,6 | 96,9 |
| Ricavi da Accesso Broadband | 74.5 | 76,1 |
| di cui Broadband fisso | 68.4 | 67,3 |
| di cui Broadband FWA | 6,1 | 8,8 |
| Ricavi da MVNO | 6,6 | 4,9 |
| Ricavi da Servizi alle imprese e Wholesale | 12,6 | 7,7 |
| di cui Servizi alle imprese e WH | 7,6 | 7,7 |
| di cui vendita di prodotti | 5.0 | |
| Ricavi da media e servizi a valore aggiunto | 6,7 | 7,5 |
| Altri ricavi | 3.2 | 0.7 |
| Margine operativo lordo (Gross Margin) | 46,8 | 47,4 |
| Costi operativi indiretti | 29,7 | 31,9 |
| Marketing e vendita | 6,3 | 3,7 |
| Costi del personale | 15,9 | 20,0 |
| Altri costi indiretti | 7,6 | 8,2 |
| Altri (proventi) / oneri | (1,2) | (1,7) |
| Svalutazione crediti | 3,8 | 4,8 |
| Risultato operativo lordo (EBITDA) | 14,4 | 12,4 |
| Costi di ristrutturazione | 3,5 | 0,4 |
| Ammortamenti | 23.7 | 24,5 |
| Risultato operativo (EBIT) | (12, 9) | (12,6) |
| Risultato netto di pertinenza del Gruppo | 24,5 | (17,7) |
(*)Si segnala che, rispetto alla Relazione Finanziaria Semestrale 2016, il Prospetto di Conto Economico è stata apportata la seguente modifica:
Si evidenzia che il Risultato operativo lordo (Ebitda) al lordo dell'accantonamento a fondo svalutazione crediti ammonta a 18,2 milioni di Euro al 30 giugno 2017 (17,2 milioni di Euro al 30 giugno 2016).
Il segmento in esame, che accoglie i servizi di accesso a internet, ha generato ricavi nel primo semestre 2017 per circa 74,5 milioni di Euro (68,4 milioni di Euro da "Accesso Fisso" e 6,1 milioni di Euro di "Accesso Fixed Wireless"), in diminuzione del 2,1% rispetto al dato del corrispondente semestre 2016 (76,1 milioni di Euro).
Tale voce di ricavo comprende le seguenti due componenti:
Al 30 giugno 2017 gli utenti attivi totali sono pari a 716,8 mila unità in aumento di circa 52,6 miila unità rispetto al dato del 30 giugno 2016 (664,3 mila unità) di cui utenti da "Accesso Broadband" pari a 453,3 mila unità, in aumento di circa 31,6 mila unità, utenti "Fixed Wireless" pari a 61,6 mila unità (di cui oltre 35,6 mila utenti UltraBroadband LTE Fixed Wireless), in riduzione di circa 34,7 mila unità rispetto al dato al 30 giugno 2016, e clienti mobili pari a 201,9 mila unità, in forte crescita (+55,6 mila unità) rispetto al dato comparabile al 30 giugno 2016.
| Customer base attiva | 30/06/2017 | 31/12/2016 | 30/06/2016 |
|---|---|---|---|
| Broadband Fixed Totale | 453.332 | 440.151 | 421.649 |
| di cui Fibra | 22.352 | 9.838 | 5.741 |
| Broadband Wireless Totale | 61.601 | 75,003 | 96.346 |
| di cui LTE | 35,604 | 10.029 | 0 |
| Mobile (6 mesi in-out) | 201.953 | 166,021 | 146.324 |
| Totale Clienti | 716,886 | 681.175 | 664.319 |
Si evidenzia che, a decorrere dalla presente Relazione Finanziaria, la Società ha adottato una nuova modalità di rappresentazione del proprio portafoglio utenti, per tenere conto degli impatti della cessione a Fastweb del ramo Business e della strategia di rifocalizzazione sul core business. In particolare, dal calcolo del portafoglio sono stati eliminati i clienti relativi ai servizi narrowband voce e dati – CPS, Dialup - in progressiva dismissione. Con la stessa logica, sono stati rideterminati gli utenti al 31 dicembre ed al 30 giugno 2016.
Si evidenzia inoltre che gli utenti "Fixed Wireless" includono al 30 giugno 2017 un numero di ex clienti inattivi in attesa di essere attivati pari a circa 12 mila unità per i quali si sta effettuando attività di marketing e commerciali per future potenziali riattivazioni. Al 31 dicembre 2016 gli ex clienti inattivi in attesa di essere attivati erano pari a circa 20 mila unità.
Il segmento MVNO registra una crescita dei ricavi del 33,9%, passando da 4,9 milioni di Euro nel semestre 2016 a 6,6 milioni di Euro nel semestre 2017 grazie alla forte crescita di circa 55,6 mila unità registrata nel portafoglio clienti Mobile (+38%). A giugno 2017 il portafoglio clienti Mobile di Tiscali si è attestato a circa 202 mila unità.
I ricavi derivanti da servizi alle imprese (servizi VPN, housing, hosting, domini e leased lines) e da rivendita Wholesale di infrastrutture e servizi di rete (IRU, rivendita traffico Voce) ad altri operatori, che escludono quelli inerenti i prodotti accesso e/o voce destinati alla stessa fascia di clientela già compresi nelle rispettive linee di business, sono stati nel semestre 2017 pari a 12,6 milioni di Euro, in aumento del 63,9% rispetto ai 7,7 milioni di Euro del semestre 2016.
Nel corso del semestre 2017 i ricavi del segmento media e servizi a valore aggiunto (principalmente relativi alla vendita di spazi pubblicitari) ammontano a circa 6,7 milioni di Euro e risultano in decremento del 10,7% rispetto al dato del semestre precedente (7,5 milioni di Euro); tale riduzione è connessa all'andamento negativo del mercato della raccolta Advertising on-line sempre più interessato da fenomeni di concentrazione da parte degli Over The Top (Google, Facebook). Per affrontare in maniera più efficace tali evoluzioni di mercato, nel mese di luglio 2017 è stato siglato un accordo strategico con Sky per una gestione congiunta del business della raccolta pubblicitaria online.
Gli altri ricavi nel primo semestre 2017 si attestano a circa 3,2 milioni di Euro, in crescita rispetto al dato equivalente del primo semestre 2016 (0,7 milioni di Euro). Tale crescita è dovuta in particolare ai ricavi derivanti dall'affitto di ramo di azienda IT a Engineering, all'accordo con Fastweb per la gestione dei clienti B2B fino alla definitiva migrazione fisica degli stessi su rete Fastweb e alla crescita dei ricavi relativi agli affitti attivi degli spazi della sede di Sa Illetta concessi a terze parti.
I costi operativi indiretti nel semestre 2017 si attestano a 29,7 milioni di Euro, in diminuzione rispetto al dato del semestre 2016 (31,9 milioni di Euro). Tale decremento è sostanzialmente legato alla forte riduzione dei costi del personale per effetto della significativa contrazione dell'organico medio di periodo, meno che compensata dalla crescita dei costi di marketing legati alla campagna di comunicazione realizzata nel primo semestre 2017 per il rilancio del brand e a supporto del processo di acquisizione dei nuovi clienti.
All'interno dei costi operativi indiretti vi sono i seguenti elementi:
Gli altri (proventi) /oneri, pari a 1,2 milioni di Euro al 30 giugno 2017, in diminuzione rispetto al dato del primo semestre 2016 (1,7 milioni di Euro), includono principalmente il rilascio della quota di competenza dell'esercizio 2017 della plusvalenza realizzata con l'operazione di Sale and Lease-Back sulla sede di Cagliari (Sa Illetta) per circa 1,1 milioni di Euro in continuità con il dato del primo semestre 2016.
L'accantonamento al fondo svalutazione crediti ammonta a 3,8 milioni di Euro al 30 giugno 2017 (3,7% dei ricavi), in riduzione in valore assoluto e in percentuale sui ricavi rispetto allo stesso dato al 30 giugno 2016, pari a 4,8 milioni di Euro (5% dei ricavi).
Gli andamenti sopra esposti determinano un Risultato operativo lordo (EBITDA) pari a 14,4 milioni di Euro, in aumento di 2 milioni rispetto ai dati del semestre precedente (12,4 milioni di Euro).
Gli ammortamenti del primo semestre 2017 ammontano a 23,7 milioni di Euro in leggero calo rispetto ai 24,5 milioni di Euro contabilizzati nel primo semestre 2016.
Inoltre, nel primo semestre 2017 sono stati contabilizzati oneri di ristrutturazione per 3,5 milioni di Euro, rispetto a 0,4 milioni di Euro del primo semestre 2016. L'incremento è imputabile principalmente agli oneri di ristrutturazione sostenuti dall'azienda relativamente alla riorganizzazione e ridimensionamento dell'organico (incluso oneri sostenuti per i piani di esodo incentivato effettuati nel primo semestre 2017 per 1,8 milioni di Euro).
Per effetto degli andamenti sopracitati, il Risultato operativo netto (EBIT), al netto di accantonamenti, svalutazioni e costi di ristrutturazione, è negativo per 12,9 milioni di Euro, registrando un decremento di 0,3 milioni di Euro rispetto al risultato del semestre 2016, pari a negativi 12,6 milioni di Euro.
Il totale degli effetti delle poste non ricorrenti3 nel primo semestre 2017 sul risultato operativo (EBIT) è negativo per 1,6 milioni di Euro rispetto ad Euro 1,0 milioni positivi del semestre 2016.
Il Risultato delle attività in funzionamento (continuative), negativo per 19,2 milioni di Euro, è in linea rispetto al dato comparabile del semestre 2016, negativo per 19,3 milioni di Euro.
3 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
Il Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione comprende la plusvalenza di cessione del ramo d'azienda B2B (incluso il contratto relativo alla Gara SPC) contabilizzata all'atto del perfezionamento del contratto di cessione, avvenuto in data 10 febbraio 2017, pari a 43,8 milioni di Euro, oltre al risultato di periodo delle stesse attività destinate alla cessione (per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 9).
Il miglioramento del Risultato netto del Gruppo, rispetto al primo semestre 2016 è determinato principalmente dal citato impatto positivo della plusvalenza di cessione del ramo d'azienda B2B.
| Stato Patrimoniale Consolidato (in forma sintetica) | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | ||
| Attività non correnti | 226.3 | 219.0 |
| Attività correnti | 81.7 | 59.9 |
| Attività destinate ad essere cedute | 0.5 | 6.2 |
| Totale Attivo | 308.5 | 285.2 |
| Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo | (143.0) | (167.6) |
| Patrimonio netto di pertinenza di terzi | 0.0 | 0.0 |
| Totale Patrimonio netto | (143.0) | (167.6) |
| Passività non correnti | 199.8 | 171.3 |
| Passività correnti | 251.3 | 277.9 |
| Passività destinate ad essere cedute | 0.4 | 3.6 |
| Totale Patrimonio netto e Passivo | 308.5 | 285.2 |
(*) Si evidenzia che, rispetto alla Situazione Patrimoniale Consolidata inclusa nella Relazione Finanziaria Annuale 2016, la componente a lungo termine di due debiti finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca per complessivi 0,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, è stata riclassificata da Passività Correnti a Passività non correnti (per 0,2 milioni di Euro). E' stata altresì riesposta la voce Attività non correnti per una riclassifica pari a 5,4 milioni di Euro con contropartita fondo rischi.
Le attività non correnti al 30 giugno 2017, sono pari a 226,3 milioni di Euro. La variazione netta è principalmente imputabile agli investimenti del periodo al netto della quota di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali del primo semestre 2017. Gli investimenti, inclusivi di immobilizzazioni in corso relative in particolare ad acquisti di materiale LTE non ancora messo in esercizio, sono stati nel corso del semestre 2017 pari a circa 33,5 milioni di Euro, e fanno principalmente riferimento agli investimenti relativi alla rete di accesso proprietaria LTE e alla connessione ed attivazione dei nuovi clienti Broadband (Fisso e Fixed Wireless) e all'estensione e sviluppo della rete per supportare la crescita dei volumi di banda gestiti. In relazione agli investimenti in LTE, si ricorda che gli stessi sono realizzati sulla base di un accordo di fornitura con Huawei che dilaziona il pagamento della fornitura in cinque anni consentendo una migliore correlazione dei flussi di cassa in uscita per la regolazione della fornitura con i flussi di ricavi attesi. L'ammontare dei debiti
verso Huawei al 30 giugno 2017 è pari a 18,2 milioni di Euro (di cui 13,7 milioni di Euro scadenti oltre l'anno).
Le attività correnti al 30 giugno 2017 ammontano a 81,7 milioni di Euro (59,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016) e includono principalmente i crediti verso clienti che, al 30 giugno 2017, sono pari a 46,2 milioni di Euro, rispetto ai 38,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2016. Oltre alle disponibilità liquide, pari a 1,8 milioni di Euro, la voce in oggetto include anche gli altri crediti ed attività diverse correnti, pari a 33,7 milioni di Euro, rappresentati da anticipi verso fornitori, risconti attivi relativi ai costi per servizi e crediti diversi.
Il patrimonio netto consolidato risulta di deficit pari ad Euro 143 milioni al 30 giugno 2017 e registra una riduzione del deficit complessivo di Euro 24,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 dovuta a:
Le passività non correnti al 30 giugno 2017 sono pari a 199,8 milioni di Euro e risultano in aumento rispetto al dato rideterminato 31 dicembre 2016 (177,5 milioni di Euro). Tale dato include, oltre alle voci inerenti la posizione finanziaria, per le quali si rimanda a quanto di seguito esposto, il fondo rischi ed oneri per 4,5 milioni di Euro, il fondo TFR per 5,7 milioni di Euro e debiti verso fornitori scadenti oltre l'esercizio per 32,3milioni di Euro.
Le passività correnti sono pari a 251,3 milioni di Euro al 30 giugno 2017 (rispetto ai 271,7 milioni di Euro, dato rideterminato al 31 dicembre 2016) ed includono prevalentemente la parte corrente dei debiti finanziari, i debiti verso fornitori, i ratei passivi inerenti l'acquisto di servizi di accesso ed affitto e i debiti tributari.
Alla data del 30 giugno 2017, i debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) ammontano a 35,2 milioni di Euro. Alla stessa data si segnalano debiti finanziari scaduti (al netto delle posizioni creditorie) pari a circa 3,7 milioni di Euro. Si segnalano inoltre debiti tributari scaduti pari a circa 11,2 milioni di Euro. Vi sono inoltre debiti scaduti di natura previdenziale verso i dipendenti per 0,2 milioni di Euro.
Peraltro, non si segnalano sospensioni dei rapporti di fornitura tali da pregiudicare l'ordinario svolgimento dell'attività aziendale. Alla data del 30 giugno 2017 sono stati ricevuti solleciti di pagamento nell'ambito dell'ordinaria gestione amministrativa. A tale data, le principali ingiunzioni di pagamento ricevute dalla Società e non pagate in quanto in stato di trattativa o di opposizione ammontano a 5,8 milioni di Euro, mentre le ingiunzioni complessivamente ricevute ammontano a 8,7 milioni di Euro.
Al 30 giugno 2017, il Gruppo Tiscali può contare su disponibilità liquide per complessivi 1,8 milioni di Euro a fronte di una posizione finanziaria netta alla stessa data negativa per 191,9 milioni di Euro (187,6 milioni di Euro, dato rideterminato al 31 dicembre 2016).
| Posizione finanziaria netta (*) | Note | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| A. Cassa e Depositi bancari | 1.8 | 1.3 | |
| B. Altre disponibilità liquide | 0.0 | 0.0 | |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | $\sim$ | ||
| D. Liquidità $(A) + (B) + (C)$ | 1.8 | 1.3 | |
| E. Crediti finanziari correnti | 0.0 | 0.0 | |
| F. Crediti finanziari non correnti | (1) | 0.5 | 4.3 |
| G. Debiti bancari correnti | (2) | 13.3 | 14.7 |
| H. Parte corrente obbligazioni emesse | (3) | 0.3 | 0.4 |
| I. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (4) | 10.3 | 13.5 |
| J. Altri debiti finanziari correnti | (5) | 13.5 | 10.1 |
| K. Indebitamento finanziario corrente (G) + (H) + (I)+ (J) | 37.4 | 38.6 | |
| L. Indebitamento finanziario corrente netto (K)-(D)-(E)-(F) | 35.2 | 33.0 | |
| M. Debiti bancari non correnti | (6) | 83.2 | 80.6 |
| N. Obbligazioni emesse | (7) | 18.3 | 18.4 |
| O Altri debiti non correnti | (8) | 55.3 | 55.6 |
| P. Indebitamento finanziario non corrente $(M)+(N)+(O)$ | 156.8 | 154.7 | |
| Q. Posizione finanziaria netta $(L)+ (P)$ | 191.9 | 187.6 |
(*) La Posizione Finanziaria netta al 30 giugno 2017 (e al 31 dicembre 2016) è stata riesposta rispetto alla Posizione Finanziaria Netta inclusa nella Relazione Finanziaria Annuale 2016, nonché a quella comunicata ai sensi dell'art 114 del TUIR alle sopracitate date di riferimento per effetto dell'inclusione di due debiti finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca rispettivamente per 0,7 milioni di Euro al 30 giugno 2017 e 0,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016. Inoltre, con riferimento alla Posizione Finanziaria Netta comunicata ai sensi dell'art 114 del TUIR al 30 giugno 2017, sono altresì riportate alcune ulteriori rettifiche nei valori di alcuni debiti finanziari alla data.
Note:
(8) Include prevalentemente la componente a lungo del debito "Sale & Lease Back Sa Illetta" di Tiscali Italia S.p.A. Inoltre, tale voce include la componente a lungo di due debiti finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca per 0,2 milioni di Euro.
Il prospetto sopra riportato include tra le "Altre disponibilità liquide" e tra i "Crediti finanziari non correnti" i depositi cauzionali. Di seguito, per completezza, riportiamo inoltre la riconciliazione della posizione finanziaria di cui sopra, con la posizione finanziaria redatta alla luce della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 e riportata nelle note esplicative.
| $\mathcal{C}$ | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | ||
| Posizione finanziaria netta consolidata | 191.9 | 187.6 |
| Crediti finanziari non correnti | 0.5 | 4.3 |
| Posizione finanziaria netta consolidata redatta in base alla | ||
| comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 | 192.4 | 191.9 |
(*) La Posizione Finanziaria netta al 30 giugno 2017 (e al 31 dicembre 2016) è stata riesposta rispetto alla Posizione Finanziaria Netta inclusa nella Relazione Finanziaria Annuale 2016, nonché quella comunicata ai sensi dell'art 114 del TUIR alle sopracitate date di riferimento per effetto dell'inclusione di due debiti finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca rispettivamente per 0,7 milioni di Euro al 30 giugno 2017 e 0,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016. Inoltre, con riferimento alla Posizione Finanziaria Netta comunicata ai sensi dell'art 114 del TUIR al 30 giugno 2017, sono altresì riportate alcune ulteriori rettifiche nei valori di alcuni debiti finanziari alla data.
Il Gruppo Tiscali ha chiuso il primo semestre 2017 con un utile consolidato di 24,5 milioni di Euro (contro una perdita di circa 45 milioni di Euro nel precedente esercizio), influenzato dall'effetto positivo, pari a 42 milioni di Euro, derivante dalle operazioni non ricorrenti4 concluse nel periodo (comprendenti la plusvalenza di cessione del ramo d'azienda B2B a Fastweb, pari a 43,8 milioni di Euro) e con un patrimonio netto consolidato negativo pari a 143 milioni di Euro (Euro 167,6 milioni al 31 dicembre 2016). Inoltre, alla data del 30 giugno 2017 il Gruppo mostra un indebitamento finanziario lordo pari a 194,2 milioni di Euro e passività correnti superiori alle attività correnti (non finanziarie) per 133,9 milioni di Euro (rispettivamente pari a 193,1 milioni di Euro e 181 milioni di Euro al 31 dicembre 20165).
Nel primo semestre 2017, la Società ha finalizzato alcune operazioni iniziate nel corso dell'esercizio 2016 ed ha proseguito nel percorso di crescita e rifocalizzazione sul core business avviato lo scorso anno.
In particolare, nel corso del primo semestre 2017, la Società si è focalizzata sulle seguenti azioni:
4 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
5 Dato rideterminato
Riguardo all'operazione di aumento di capitale riservato, essa ha consentito di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale attraverso la riduzione dell'indebitamento complessivo. Dal punto di vista economico e patrimoniale-finanziario, l'operazione ha avuto gli effetti tipici di un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, rafforzando ulteriormente la struttura patrimoniale attraverso la riduzione dell'indebitamento complessivo e garantendo la stabilità dell'azionariato ed il rinnovato e rafforzato coinvolgimento dello stesso, senza comportare una diluizione degli attuali azionisti maggiori del 9,99%.
Considerando quanto sopra esposto, ed i succitati positivi effetti delle operazioni già realizzate e in corso di realizzazione nei prossimi mesi sulla struttura economico finanziaria del Gruppo, il management ha analizzato i risultati del primo semestre 2017 e, considerando tali risultati in linea con quanto previsto nel Piano Industriale redatto ai fini del bilancio al 31 dicembre 2016 e approvato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2017 ("Piano Industriale" o "Piano 2017-2021"), non ritiene di dover procedere all'aggiornamento del Piano Industriale.
In tale contesto, il management conferma la validità del Piano Industriale stesso, ed esprime un positivo giudizio sulla possibilità di realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano Industriale stesso per i prossimi dodici mesi che consentono di concludere positivamente sulla capacità di far fronte alle obbligazioni di pagamento attese nel citato arco temporale sulla base degli accordi di dilazionamento del debito esistenti e della ragionevole aspettativa di potere mantenere inalterata la capacità di gestire in modo flessibile eventuali nuove necessità di dilazione con fornitori ad oggi non interessati da rinegoziazioni dello scadenziamento del debito.
In tale contesto, peraltro, il management ribadisce che il raggiungimento di una situazione di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario del Gruppo è subordinato in generale al conseguimento dei risultati previsti nel Piano 2017-2021 - ivi inclusa la positiva finalizzazione degli accordi con gli istituti finanziari attesa in tempi coerenti con le esigenze di continuità aziendale - e, dunque, al realizzarsi delle previsioni e delle assunzioni ivi contenute relative all'evoluzione del mercato delle telecomunicazioni, al raggiungimento degli obiettivi di crescita fissati in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva.
Riguardo alla prosecuzione delle negoziazione in corso con gli Istituti Finanziatori finalizzata all'ottenimento dello standstill sui pagamenti dovuti ai sensi del Second Facility Agreement, in particolare è proseguita la negoziazione con BancoBpm (già Banca Popolare di Milano) e Intesa SanPaolo. Alle banche è stata formalizzata una nuova richiesta di standstill sui pagamenti dovuti alle stesse a settembre 2017 e marzo 2018 per capitale e interessi (quanto a BancoBpm circa 6,6 milioni di Euro, di cui 5,2 milioni di Euro di quota capitale e 1,4 milioni di Euro di interessi e quanto a Intesa SanPaolo circa 5,7 milioni di Euro, di cui 3,5 milioni di Euro di quota capitale e 2,2 milioni di Euro di interessi).
In data 15 settembre Tiscali ha ricevuto da entrambi gli Istituti Finanziatori due conferme nelle quali gli Istituti finanziatori comunicano, pur senza assumere impegni irrevocabili, di aver avviato le attività istruttorie e che, al termine delle stesse, le richieste di standstill effettuate da Tiscali saranno sottoposte ai competenti organi deliberanti. Parimenti, in data 19 settembre Mediocredito Italiano e Unicredit Leasing inviavano una comunicazione di contenuto similare con riferimento alla rinegoziazione del contratto di leasing.
Alla luce di questi nuovi sviluppi, ed in particolare della realizzazione dei risultati di Piano Industriale previsti per il primo semestre, del perfezionamento della operazione di aumento di capitale, finalizzazione delle operazioni di cessione del business B2B a Fastweb e della esternalizzazione dei servizi IT ad Engeneering, che erano propedeutici alla positiva conclusione delle negoziazioni, il management ritiene ragionevole che lo standstill richiesto sui pagamenti del senior loan e la rinegoziazione del contratto di leasing vengano ottenuti in un periodo coerente con le esigenze di continuità aziendale, consentendo in tal modo al Gruppo di liberare risorse finanziarie che potranno essere utilizzate per la gestione operativa e per supportare la realizzazione del Piano Industriale.
In sintesi e con particolare riferimento alla continuità aziendale, tali operazioni hanno consentito e consentiranno a Tiscali alcuni significativi benefici:
Pertanto, in merito alla ricorrenza del presupposto della continuità aziendale ed alla applicazione dei principi contabili propri di una azienda in funzionamento nella presente relazione semestrale gli Amministratori evidenziano che il Gruppo, in linea con le previsioni del Piano Industriale:
Gli Amministratori, tuttavia, ritengono che alla data attuale permangono significative incertezze relative a eventi o circostanze che potrebbero far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare a operare sulla base del presupposto della continuità aziendale. Tali incertezze si riferiscono all'evoluzione del mercato delle telecomunicazioni e al raggiungimento degli obiettivi di crescita fissati relativi ai servizi Ultrabroadband LTE, principale area di sviluppo prevista a Piano Industriale, in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva, oltre che alla finalizzazione delle istruttorie degli istituti di credito.
Ciò detto, dopo aver effettuato le necessarie verifiche ed aver valutato le incertezze individuate alla luce degli elementi descritti, avendo tenuto conto del miglioramento dell'esposizione finanziaria e dello stato dei rapporti con il ceto bancario, sono altresì confidenti: i) nella capacità di poter dare esecuzione a quanto previsto nel Piano Industriale anche in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva, ii) nella positiva finalizzazione della concessione degli standstill da parte degli Istituti Finanziatori e del Pool Leasing in un periodo coerente con le esigenze di continuità aziendale, iii) nel mantenimento da parte del ceto bancario e dei fornitori del supporto finanziario finora garantito ed hanno, conseguentemente, la ragionevole aspettativa che il Gruppo abbia adeguate risorse per fare fronte alle obbligazioni di pagamento dell'arco dei prossimi dodici mesi e per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, portando pertanto ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione della relazione finanziaria semestrale consolidata.
Tale determinazione è naturalmente frutto di un giudizio soggettivo, che ha comparato, rispetto agli eventi sopra indicati, il grado di probabilità di un loro avveramento rispetto alla opposta situazione. Deve essere sottolineato che il giudizio prognostico sotteso alla determinazione del Consiglio di Amministrazione è suscettibile di essere contraddetto dall'evoluzione dei fatti. Proprio perché consapevole dei limiti intrinseci della propria determinazione, il Consiglio di Amministrazione manterrà un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione (così come di ogni circostanza ulteriore che acquisisse rilievo), così da poter assumere con prontezza i necessari provvedimenti.
In coerenza con quanto sopra indicato e in linea con gli obiettivi del Piano Industriale, la società si impegnerà anche nei prossimi mesi sulla prosecuzione della rifocalizzazione sulle attività di Core Business per rafforzare il presidio del mercato italiano Broadband fisso e mobile. Ciò grazie a:
Inoltre ci sarà un'ulteriore attenzione nell'identificazione di tutte le azioni necessarie per aumentare il grado complessivo di efficienza dell'azienda e, di conseguenza, ottenere una riduzione dei costi.
Si rinvia alla Nota 5.11 "Altri Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio"
Si rinvia al paragrafo Contenziosi, passività potenziali e impegni in Nota Integrativa
Si rinvia al paragrafo Operazioni non ricorrenti in Nota Integrativa
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del semestre 2017 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Per ciò che concerne i rapporti economici e patrimoniali intrattenuti con le parti correlate, si rinvia al paragrafo "Operazioni con parti correlate" nelle note esplicative della relazionie finanziaria consolidata al 30 giugno 2017.
Cagliari, 20 settembre 2017
L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari
Riccardo Ruggiero Daniele Renna
Bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2017
| Conto Economico Consolidato (*) | Note | 1° semestre 2017 | 1° semestre 2016 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Ricavi | $\overline{1}$ | 103.616 | 96.900 |
| Altri proventi | 2 | 1.177 | 1.760 |
| Acquisti di materiali e servizi esterni | 3 | 70.750 | 61,430 |
| Costi del personale | 4 | 15.860 | 20.029 |
| Altri oneri (proventi) operativi | 3 | 19 | |
| Svalutazione crediti verso clienti | 5 | 3.820 | 4.829 |
| Costi di ristrutturazione | 6 | 3.537 | 367 |
| Ammortamenti | $12 - 13$ | 23.693 | 24.540 |
| Risultato operativo | (12.867) | (12.554) | |
| Proventi Finanziari | 7 | 41 | 1.046 |
| Oneri finanziari | $\overline{7}$ | (6.386) | (7.729) |
| Risultato prima delle imposte | (19.212) | (19.237) | |
| Imposte sul reddito | 8 | 24 | (34) |
| Risultato delle funzionamento netto attività in (continuative) |
(19.188) | (19.271) | |
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione | 9 | 43.646 | 1.537 |
| Risultato netto dell'esercizio | 10 | 24.457 | (17.734) |
| Attribuibile a: | |||
| - Risultato di pertinenza della Capogruppo | 24.457 | (17.734) | |
| - Risultato di pertinenza di Terzi | 0.00 | 0,0 | |
| Utile (Perdita) per azione | |||
| Utile per azione da attività in funzionamento e cessate: | |||
| - Base | 0.008 | (0,006) | |
| - Diluito | 0,006 | (0,004) | |
| Utile per azione da attività in funzionamento: | |||
| - Base | (0,006) | (0,006) | |
| - Diluito | (0.005) | (0,005) |
(*) Si segnala che, rispetto alla Relazione Finanziaria Annuale 2016, e alla Relazione Finanziaria Semestrale 2016, il Prospetto di Conto Economico è stata apportata la seguente modifica:
Si evidenzia che i valori economici relativi alle attività cedute e/o destinate alla cessione del primo semestre 2016 sono stati opportunamente riclassificati ai sensi dell'IFRS5. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 9.
| Conto Economico Consolidato (*) Note |
1° semestre 2017 | 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Risultato del periodo | 24,457 | (17.734) | |
| Altre componenti di conto economico complessivo: Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
$\mathbf{0}$ | $\overline{0}$ | |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
(535) | ||
| (Perdita)/utile da rivalutazione su piani a benefici definiti | 0 | (535) | |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo Totale risultato di Conto economico complessivo |
$\bf{0}$ 24.457 |
(535) (18.269) |
|
| Attribuibile a: | |||
| Azionisti della Capogruppo | 24.457 | (18.269) | |
| Azionisti di minoranza | 0 | $\theta$ | |
| 24.457 | (18.269) |
| Situazione Patrimoniale e Finanziaria (*) | Note | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Attività immateriali | 12 | 107,907 | 98,749 |
| Immobili, impianti e macchinari | 13 | 113,895 | 112,065 |
| Altre attività finanziarie | 14 | 4,524 | 8.180 |
| Attività fiscali differite | 4 226,329 |
10 219,005 |
|
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 15 | 0 | 360 |
| Crediti verso clienti | 16 | 46,180 | 38.296 |
| Altri crediti ed attività diverse correnti | 17 | 33,721 | 19,848 |
| Altre attività finanziarie correnti | 18 | 62 | 63 |
| Disponibilità liquide | 19 | 1,764 81,727 |
1,346 59,914 |
| Attività detenute per la vendita | 9 | 473 | 6,237 |
| Totale Attivo | 308,530 | 285,156 | |
| Capitale e riserve | |||
| Capitale | 91,201 | 91,201 | |
| Riserva di stock option | 1.668 | 1,402 | |
| Riserva relativa ad attività destinate alla cessione | 88 | 2,626 | |
| Risultati di esercizi precedenti e Altre Riserve | (260, 395) | (217, 890) | |
| Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo | 24,457 | (44, 959) | |
| Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo | 20 | (142, 981) | (167, 620) |
| Interessi di terzi | $\overline{0}$ | C | |
| Patrimonio netto di pertinenza di terzi | $\bf{0}$ | ſ | |
| Totale Patrimonio netto | (142, 981) | (167, 620) | |
| Passività non correnti | |||
| Prestito Obbligazionario | 21 | 18,254 | 18,429 |
| Debiti verso banche ed altri finanziatori | 21 | 83,201 | 80,888 |
| Debiti per locazioni finanziarie | 21 | 55,331 | 55,339 |
| Altre passività non correnti Passività per prestazioni pensionistiche e trattamento di fine |
22 | 32,309 | 5,479 |
| rapporto | 23 | 5,687 | 5,945 |
| Fondi rischi ed oneri | 24 | 4,544 | 4,638 |
| Fondi Imposte differite | 25 | 493 199,819 |
538 171,256 |
| Passività correnti | |||
| Prestito Obbligazionario | 21 | 297 | 375 |
| Debiti verso banche ed altri enti finanziatori | 21 | 23,598 | 28,783 |
| Debiti per locazioni finanziarie | 21 | 13,533 | 9,239 |
| Debiti verso fornitori | 26 | 137,987 | 163,947 |
| Altre passività correnti | 27 | 75,893 | 75,566 |
| 251,308 | 277,910 | ||
| Passività destinate ad essere cedute | 9 | 385 | 3,610 |
| Totale Patrimonio netto e Passivo | 308,530 | 285,156 |
Si evidenzia che i valori patrimoniali relative alle attività cedute e/o destinate alla cessione sono state opportunamente riclassificate ai sensi dell'IFRS5. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 9.
(*) Si evidenzia che, rispetto alla Situazione Patrimoniale Consolidata inclusa nella Relazione Finanziaria Annuale 2016, i saldi al 31 dicembre 2016 di due debiti finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca per complessivi 0,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, sono stati riclassificati da Altre Passività correnti alla voce Debiti verso banche e altri fnanziatori (a breve) per la componente a breve termine, pari a 0,3 milioni di Euro, e alla voce Debiti verso banche e altri fnanziatori (a lungo) per la componente a lungo termine, pari a 0,6 milioni di Euro. E' stata altresì riesposta la voce Attività non correnti per una riclassifica pari a 5,4 milioni di Euro con contropartita fondo rischi.
| (Migliaia di Euro) | Note | 1 semestre 2017 | 1 semestre 2016 |
|---|---|---|---|
| ATTIVITA' OPERATIVA (*) | (19, 188) | (17, 734) | |
| Rettifiche per: | |||
| Ammortamenti materiali | $12 - 13$ | 7,629 | 7.641 |
| Ammortamenti immateriali | $12 - 13$ | 16,064 | 17,011 |
| Accantonamento a fondo svalutazione dei crediti verso clienti | 5 | 3,820 | 4,863 |
| Plusvalenza da alienazione di attività non correnti | $\overline{2}$ | (1,054) | (1,054) |
| Costo figurativo Stock Option | 266 | 559 | |
| Imposte sul reddito | 8 | (24) | 34 |
| Rilascio fondi rischi | 6 | 236 | (996) |
| Stralci debiti vs fornitori | (1,650) | (1, 486) | |
| Altre variazioni | 23 | 85 | 1,176 |
| Oneri/Proventi finanziari | 7 | 6,345 | 6,684 |
| Flussi di cassa dell'attività operativa prima delle variazioni di capitale circolante |
12,528 | 16,698 | |
| Variazione crediti | 16 | (11, 703) | (3,902) |
| Variazione del magazzino | 15 | 360 | 85 |
| Variazione debiti verso fornitori | 26 | 919 | 20,866 |
| Variazione debiti verso fornitori a lungo | 14,465 | 1.466 | |
| 22 | |||
| Variazione netta dei fondi per rischi ed oneri | 24 | (284) | (626) |
| Variazione netta del fondo TFR | 23 | (1, 162) | (212) |
| Variazioni altre passività | 25-27 | 2,186 | (1,069) |
| Variazioni altre attività | 17 | (13, 873) | (11, 291) |
| Variazioni capitale circolante | (9,092) | 5,317 | |
| FLUSSO NETTO GENERATO DALL'ATTIVITA' OPERATIVA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO |
|||
| Variazione altre attività finanziarie | 14 | 3,531 | 521 |
| Acquisizioni di Immobilizzazioni Materiali | $12 - 13$ | (8,673) | (2,663) |
| Acquisizioni di Immobilizzazioni Immateriali | $12 - 13$ | (26, 326) | (14, 376) |
| Variazione debiti verso fornitori di immobilizzazioni | 6,118 | ||
| FLUSSO NETTO GENERATO (ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (25, 351) | (16, 518) | |
| ATTIVITA' FINANZIARIA | |||
| Variazione debiti verso banche | 21 | (6, 464) | (1, 532) |
| di cui: | |||
| Rimborso quote capitale e interessi Indebitamento Senior | (3, 392) | 250 | |
| Incremento/Decremento degli scoperti di c/c | (3,072) | (1.782) | |
| Variazione Prestiti Obbligazionari | (668) | 0 | |
| Rimborso/Accettazione di leasing finanziari | 21 | 3,328 | (1,896) |
| Effetto cambio | 20 | (47) | 5 |
| FLUSSO NETTO GENERATO (ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | (3,852) | (3, 423) | |
| FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO) NEL PERIODO | (25, 766) | 2,074 | |
| FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO) DALLE ATTIVITA' DESTINATE AD ESSERE CEDUTE |
9 | 26,184 | $\mathbf{0}$ |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO | 1,346 | 4,770 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO | 1,764 | 6,844 |
(*) Si segnala che le variazioni delle poste relative alle operazioni con parti correlate non sono state rappresentate nel Rendiconto Finanziario in quanto il loro ammontare risulta non significativo
| (Migliaia di Euro) | Capitale | Riserva sovrapprezzo azioni |
Riserva di stock option |
Riserve per benefici ai dipendenti |
Perdite cumulate e Altre Riserve |
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo |
Interessenze di minoranza |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1 gennaio 2017 | 91.201 | 1.402 | (1.939) | (258.283) | (167.620) | (167.620) | ||
| Altri movimenti | 266 | 266 | 266 | |||||
| Riserva di traduzione (Streamago) Risultato di Conto Economico |
(84) | (84) | (84) | |||||
| Complessivo | 24.457 | 24.457 | 24,457 | |||||
| Saldo al 30 giugno 2017 | 91.201 | 1.668 | (1.939) | (233.910) | (142.981) | (142.981) |
| (Migliaia di Euro) | Capitale | Riserva sovrapprezzo azioni |
Riserva di stock option |
Riserve per benefici ai dipendenti |
Perdite cumulate e Altre Riserve |
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo |
Interessenze di minoranza |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1 gennaio 2016 | 169.077 | (1.523) | (288.974) | (121.421) | (121.421) | |||
| Altri movimenti Reclass valore apertura Riserva OCI Aria |
(77.876) | 559 | (108) | 77,187 108 |
(130) 0 |
(130) $\mathbf{0}$ |
||
| Risultato di Conto Economico Complessivo |
(535) | (17.734) | (18.269) | (18.269) | ||||
| Saldo al 30 giugno 2016 | 91.201 | 559 | (2.166) | (229.413) | (139.820) | (139.820) |
| Conto Economico Consolidato | Note | 1 semestre 2017 | di cui parti correlate |
1 semestre 2016 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||||
| Ricavi | 1 | 103.616 | 33 | 96.900 | |
| Altri proventi | $\overline{2}$ | 1.177 | 1.760 | ||
| Acquisti di materiali e servizi esterni | 3 | 70.750 | 1.260 | 61.430 | 1.417 |
| Costi del personale | 4 | 15.860 | 874 | 20.029 | 1.270 |
| Altri oneri (proventi) operativi | 3 | 1 | 19 | ||
| Svalutazione crediti verso clienti | 5 | 3.820 | 4.829 | ||
| Costi di ristrutturazione | 6 | 3.537 | 367 | ||
| Ammortamenti | $12 - 13$ | 23.693 | 24.540 | ||
| Risultato operativo | (12.867) | (2.100) | (12.554) | (2.687) | |
| Proventi finanziari | $\overline{7}$ | 41 | 1.046 | ||
| Oneri finanziari | 7 | 6.386 | (208) | 7.729 | |
| Risultato prima delle imposte | (19.212) | (2.308) | (19.237) | (2.687) | |
| Imposte sul reddito | 8 | 24 | (34) | ||
| Risultato netto delle attività in funzionamento (continuative) |
(19.188) | (2.308) | (19.271) | (2.687) | |
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione | 9 | 43.646 | 1.537 | ||
| Risultato netto dell'esercizio | 10 | 24.457 | (2.308) | (17.734) | (2.687) |
| Attribuibile a: | |||||
| - Risultato di pertinenza della Capogruppo | 24.457 | (17.734) | |||
| - Risultato di pertinenza di Terzi | |||||
| Utile (Perdita) per azione | |||||
| Utile per azione da attività in funzionamento e cessate: - Base - Diluito |
0,008 0,006 |
(0,006) (0,004) |
|||
| Utile per azione da attività in funzionamento: | |||||
| - Base | (0,006) | (0,006) | |||
| - Diluito | (0.005) | (0,005) |
(*) Si segnala che, rispetto alla Relazione Finanziaria Annuale 2016, e alla Relazione Finanziaria Semestrale 2016, il Prospetto di Conto Economico sono state apportate le seguenti modifiche:
Si evidenzia che i valori economici relativi alle attività cedute e/o destinate alla cessione sono state opportunamente riclassificate. Per maggiori dettagli si rinvia alla relativa nota.
| Note | 30 giugno 2017 | di cui parti correlate |
31 dicembre 2016 | di cui parti correlate |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||||
| Attività immateriali | 12 | 107,907 | 98,749 | ||
| Immobili, impianti e macchinari | 13 | 113,895 | 112,065 | ||
| Altre attività finanziarie | 14 | 4,524 | 8,180 | ||
| Attività fiscali differite | 4 | 10 | |||
| 226,329 | 219,005 | ||||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 15 | 360 | |||
| Crediti verso clienti | 16 | 46,180 | 33 | 38,296 | 17 |
| Altri crediti ed attività diverse correnti | 17 | 33,721 | 19,848 | ||
| Altre attività finanziarie correnti | 18 | 62 | 63 | ||
| Disponibilità liquide | 19 | 1.764 | 1.346 | ||
| 81,727 | 33 | 59,914 | 17 | ||
| Attività destinate ad essere cedute | 9 | 473 | 6,237 | ||
| Totale Attivo | 308,530 | 33 | 285,156 | 17 | |
| Capitale e riserve Capitale |
91,201 | 91,201 | |||
| Riserva di stock option | 1.668 | 1,668 | 1,402 | 1,402 | |
| Riserva relativa ad attività destinate alla | |||||
| cessione | 88 | 2,626 | |||
| Risultati di esercizi precedenti e Altre | |||||
| Riserve | (260, 395) | (217, 890) | |||
| Gruppo | 24,457 | (44, 959) | |||
| Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo |
20 | (142, 981) | 1,668 | (167, 620) | 1,402 |
| Interessi di terzi | |||||
| Patrimonio netto di pertinenza di terzi | |||||
| Totale Patrimonio netto | (142, 981) | (167, 620) | |||
| Passività non correnti Prestito Obbligazionario |
21 | 18,254 | 9.127 | 18,429 | 9,214 |
| Debiti verso banche ed altri finanziatori | 21 | 83,201 | 80,888 | ||
| Debiti per locazioni finanziarie | 21 | 55,331 | 55,339 | ||
| Altre passività non correnti | 22 | 32,309 | 5,479 | ||
| Passività per prestazioni pensionistiche e | 23 | 5,687 | 5,945 | ||
| trattamento di fine rapporto Fondi rischi ed oneri |
24 | 4,544 | |||
| Fondi imposte differite | 25 | 493 | 4,638 538 |
||
| 199,819 | 9,127 | 171,256 | 9,214 | ||
| Passività correnti | |||||
| Prestito Obbligazionario Debiti verso banche altri enti ed |
21 | 297 | 148 | 375 | 187 |
| finanziatori | 21 | 23,598 | 28,783 | ||
| Debiti per locazioni finanziarie | 21 | 13,533 | 9,239 | ||
| Debiti verso fornitori | 26 | 137,987 | 452 | 163,947 | 501 |
| Altre passività correnti | 27 | 75,893 | 590 | 75,566 | 659 |
| 251,308 | 1,190 | 277,910 | 1,347 | ||
| Passività destinate ad essere cedute | 9 | 385 | 3,610 | ||
| Totale Patrimonio netto e Passivo | 308,530 | 11,985 | 285,156 | 11,963 |
Si evidenzia che i valori patrimoniali relativi alle attività cedute e/o destinate alla cessione sono state opportunamente riclassificate. Per maggiori dettagli si rinvia alla relativa nota.
Tiscali S.p.A. (di seguito "Tiscali" o la "Società" e congiuntamente alle proprie controllate il "Gruppo Tiscali" o il "Gruppo") è una società per azioni costituita in Italia ed iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Cagliari, con sede in Cagliari, località Sa Illetta.
Tiscali è una delle principali società di telecomunicazioni alternative in Italia e offre ai suoi clienti, privati e aziende, una vasta gamma di servizi di comunicazione: accesso a Internet in modalità Broadband fisso e Broadband Fixed Wireless, servizi di telefonia mobile e servizi a valore aggiunto (mail, web streaming, servizi di sicurezza, ecc…).
Grazie alla sua rete unbundling (ULL), alla sua offerta di servizi innovativi e al suo brand affermato, Tiscali si colloca in una posizione importante nel mercato delle telecomunicazioni italiano.
Il presente bilancio consolidato (di seguito anche il "Bilancio") è redatto utilizzando l'Euro come moneta di conto in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo; tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.
Nella predisposizione del presente Bilancio, gli amministratori hanno assunto l'esistenza del presupposto della continuità aziendale, come più diffusamente motivano nel successivo paragrafo 5.9, e pertanto hanno redatto il bilancio utilizzando i principi e criteri applicabili alle aziende in funzionamento.
Il Gruppo Tiscali ha chiuso il primo semestre 2017 con un utile consolidato di 24,5 milioni di Euro (contro una perdita di circa 45 milioni di Euro nel precedente esercizio), influenzato dall'effetto positivo, pari 42 milioni di Euro, derivante dalle operazioni non ricorrenti6 concluse nel periodo (comprendenti la plusvalenza di cessione del ramo d'azienda B2B a Fastweb, pari a 43,8 milioni di Euro) e con un patrimonio netto consolidato negativo pari a 143 milioni di Euro (Euro 167,6 milioni al 31 dicembre 2016). Inoltre, alla data del 30 giugno 2017 il Gruppo mostra un indebitamento finanziario lordo pari a 194,2 milioni di Euro e passività correnti superiori alle attività correnti (non finanziarie) per 133,9 milioni di Euro (rispettivamente pari a 193,1 milioni di Euro e 181 milioni di Euro al 31 dicembre 2016).
Nel primo semestre 2017, la Società ha finalizzato alcune operazioni iniziate nel corso dell'esercizio 2016 ed ha proseguito nel percorso di crescita e rifocalizzazione sul core business avviato lo scorso anno.
In particolare, nel corso del primo semestre 2017, la Società si è focalizzata sulle seguenti azioni:
6 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
passando da circa 10 mila clienti di dicembre 2016 agli oltre 22 mila clienti di giugno 2017;
Riguardo all'operazione di aumento di capitale riservato, essa ha consentito di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale attraverso la riduzione dell'indebitamento complessivo. Dal punto di vista economico e patrimoniale-finanziario, l'operazione ha avuto gli effetti tipici di un aumento di capitale
con esclusione del diritto di opzione, rafforzando ulteriormente la struttura patrimoniale attraverso la riduzione dell'indebitamento complessivo e garantendo la stabilità dell'azionariato ed il rinnovato e rafforzato coinvolgimento dello stesso, senza comportare una diluizione degli attuali azionisti maggiori del 9,99%.
Considerando quanto sopra esposto, ed i succitati positivi effetti delle operazioni già realizzate e in corso di realizzazione nei prossimi mesi sulla struttura economico finanziaria del Gruppo, il management ha analizzato i risultati del primo semestre 2017 e, considerando tali risultati in linea con quanto previsto nel Piano Industriale redatto ai fini del bilancio al 31 dicembre 2016 e approvato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2017 ("Piano Industriale" o "Piano 2017-2021"), non ritiene di dover procedere all'aggiornamento del Piano Industriale.
In tale contesto, il management conferma la validità del Piano Industriale stesso, ed esprime un positivo giudizio sulla possibilità di realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano Industriale stesso per i prossimi 12 mesi che consentono di concludere positivamente sulla capacità di far fronte alle obbligazioni di pagamento attese nel citato arco temporale sulla base degli accordi di dilazionamento del debito esistenti e della ragionevole aspettativa di potere mantenere inalterata la capacità di gestire in modo flessibile eventuali nuove necessità di dilazione con fornitori ad oggi non interessati da rinegoziazioni dello scadenziamento del debito.
In tale contesto, peraltro, il management ribadisce che il raggiungimento di una situazione di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario del Gruppo è subordinato in generale al conseguimento dei risultati previsti nel Piano 2017-2021 - ivi inclusa la positiva finalizzazione degli accordi con gli istituti finanziari attesa in tempi coerenti con le esigenze di continuità aziendale - e, dunque, al realizzarsi delle previsioni e delle assunzioni ivi contenute relative all'evoluzione del mercato delle telecomunicazioni, al raggiungimento degli obiettivi di crescita fissati in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva.
Riguardo alla prosecuzione delle negoziazione in corso con gli Istituti Finanziatori finalizzata all'ottenimento dello standstill sui pagamenti dovuti ai sensi del Second Facility Agreement, in particolare è proseguita la negoziazione con BancoBpm (già Banca Popolare di Milano) e Intesa SanPaolo. Alle banche è stata formalizzata una nuova richiesta di standstill sui pagamenti dovuti alle stesse a settembre 2017 e marzo 2018 per capitale e interessi (quanto a BancoBpm circa 6,6 milioni di Euro, di cui 5,2 milioni di Eurodi quota capitale e 1,4 milioni di Euro di interessi e quanto a Intesa SanPaolo circa 5,7 milioni di Euro, di cui 3,5 milioni di Euro di quota capitale e 2,2 milioni di Euro di interessi).
In data 15 settembre Tiscali ha ricevuto da entrambi gli Istituti Finanziatori due conferme nelle quali gli Istituti finanziatori comunicano, pur senza assumere impegni irrevocabili, di aver avviato le attività istruttorie e che, al termine delle stesse, le richieste di standstill effettuate da Tiscali saranno sottoposte ai competenti organi deliberanti. Parimenti, in data 19 settembre Mediocredito Italiano e Unicredit Leasing inviavano una comunicazione di contenuto similare con riferimento alla rinegoziazione del contratto di leasing.
Alla luce di questi nuovi sviluppi, ed in particolare della realizzazione dei risultati di Piano Industriale previsti per il primo semestre, del perfezionamento della operazione di aumento di capitale, finalizzazione delle operazioni di cessione del business B2B a Fastweb e della esternalizzazione dei servizi IT ad Engeneering, che erano propedeutici alla positiva conclusione delle negoziazioni, il management ritiene ragionevole che lo standstill richiesto sui pagamenti del senior loan e la rinegoziazione del contratto di leasing vengano ottenuti in un periodo coerente con le esigenze di continuità aziendale, consentendo in tal modo al Gruppo di liberare risorse finanziarie che potranno essere utilizzate per la gestione operativa e per supportare la realizzazione del Piano Industriale.
In sintesi e con particolare riferimento alla continuità aziendale, tali operazioni hanno consentito e consentiranno a Tiscali alcuni significativi benefici:
Pertanto, in merito alla ricorrenza del presupposto della continuità aziendale ed alla applicazione dei principi contabili propri di una azienda in funzionamento nella presente relazione semestrale gli Amministratori evidenziano che il Gruppo, in linea con le previsioni del Piano Industriale:
Gli Amministratori, tuttavia, ritengono che alla data attuale permangono significative incertezze relative a eventi o circostanze che potrebbero far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare a operare sulla base del presupposto della continuità aziendale. Tali incertezze si riferiscono all'evoluzione del mercato delle telecomunicazioni e al raggiungimento degli obiettivi di crescita fissati relativi ai servizi Ultrabroadband LTE, principale area di sviluppo prevista a Piano Industriale, in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva, oltre che alla finalizzazione delle istruttorie degli istituti di credito.
Ciò detto, dopo aver effettuato le necessarie verifiche ed aver valutato le incertezze individuate alla luce degli elementi descritti, avendo tenuto conto del miglioramento dell'esposizione finanziaria e dello stato dei rapporti con il ceto bancario, sono altresì confidenti: i) nella capacità di poter dare esecuzione a quanto previsto nel Piano Industriale anche in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva, ii) nella positiva finalizzazione della concessione degli standstill da parte degli Istituti Finanziatori e del Pool Leasing in un periodo coerente con le esigenze di continuità aziendale, iii) nel mantenimento da parte del ceto bancario e dei fornitori del supporto finanziario finora garantito ed hanno, conseguentemente, la ragionevole aspettativa che il Gruppo abbia adeguate risorse per fare fronte alle obbligazioni di pagamento dell'arco dei prossimi dodici mesi e per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, portando pertanto ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione della relazione finanziaria semestrale consolidata.
Tale determinazione è naturalmente frutto di un giudizio soggettivo, che ha comparato, rispetto agli eventi sopra indicati, il grado di probabilità di un loro avveramento rispetto alla opposta situazione. Deve essere sottolineato che il giudizio prognostico sotteso alla determinazione del Consiglio di Amministrazione è suscettibile di essere contraddetto dall'evoluzione dei fatti. Proprio perché consapevole dei limiti intrinseci della propria determinazione, il Consiglio di Amministrazione manterrà un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione (così come di ogni circostanza ulteriore che acquisisse rilievo), così da poter assumere con prontezza i necessari provvedimenti.
Si rinvia al paragrafo 4.7
In data 26 luglio 2017 è stata annunciata la partnership tra Tiscali e Sky Italia, insieme per massimizzare le opportunità commerciali del mercato online e consolidare le rispettive audience digitali grazie a nuove sinergie editoriali. Il Gruppo Tiscali ha scelto di affidare, in modo esclusivo, la raccolta pubblicitaria online a Sky Italia che, a partire da agosto, curerà la vendita di advertising sul portale Tiscali.it e sui siti che la concessionaria del Gruppo Tiscali Veesible ha in portfolio e che continuerà a sviluppare, consolidando il suo ruolo di aggregatore di editori di qualità. L'accordo darà inoltre vita a nuove sinergie editoriali. Tiscali.it, oggi ottavo sito di news in Italia, arricchirà la proposta di contenuti della propria piattaforma grazie all'inserimento di una selezione di video Sky che tocca varie aree tematiche, dall'informazione di SkyTG24 alle news sportive di Sky Sport, fino al grande intrattenimento con contributi di Sky Atlantic, Sky Uno e Sky Cinema.
In data 7 agosto 2017 si è realizzata l'operazione di aumento di capitale a pagamento riservato, con l'emissione di 314.000.000 di azioni sottoscritte pariteticamente da OCIL e da ICT che hanno versato contestualmente Euro 5.903.200 ciascuna.
A seguito dell'aumento di capitale eseguito in data 7 agosto 2017, il nuovo assetto azionario (diritti di voto) è il seguente:
| Investment Construction Technology (ICT): | 19,01% | |
|---|---|---|
| Otkritie Disciplined Equity Fund SPC: | 15,45% | |
| Renato Soru: | 9,14% | |
| Otkritie Capital International Ltd (OCIL): | 4,54% | |
| Mercato: | 51,86% |
Si rimanda al paragrafo "4.4 Azioni Tiscali" per maggiori dettagli. Con il completamento di tale operazione, il capitale sociale di Tiscali è variato da Euro 91.200.922,89 a Euro 103.007.322,89.
Potenziali stralci di posizioni debitorie
Si segnala che sono in corso negoziazioni la cui formalizzazione è attesa nel corso del secondo semestre 2017 per lo stralcio di debiti relativi a commissioni legate a servizi di advisory erogati negli anni precedenti per un ammontare complessivo di circa 1,8 milioni di Euro.
Il presente Bilancio Consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto in rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
La forma e il contenuto sono conformi all'informativa prevista dall'International Accounting Standard n. 34 'Bilanci intermedi' (IAS 34), nel rispetto dell'art. 154-ter del D.Lgs 24.2.98 n. 58 (TUF) e successive modifiche e integrazioni, tenendo altresì conto delle altre comunicazioni e delibere CONSOB in materia.
Le note sono state predisposte in forma abbreviata, applicando la facoltà prevista dallo IAS 34 e pertanto non includono tutte le informazioni richieste per un bilancio annuale redatto in accordo agli IFRS. Ciò, in quanto, il presente resoconto intermedio di gestione nella logica dello IAS 34 ha l'obiettivo di fornire un aggiornamento della situazione patrimoniale-finanziaria ed economica rispetto a quanto fornito dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2016; esso pertanto deve essere letto congiuntamente al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Il Bilancio Consolidato semestrale abbreviato, come richiesto dalla normativa di riferimento, è stato redatto su base consolidata, ed è oggetto di revisione contabile limitata da parte di Deloitte & Touche S.p.A..
Nel presente bilancio consolidato semestrale abbreviato, i principi contabili e i criteri di consolidamento adottati sono consistenti con quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato per l'esercizio 2016, al quale si fa rinvio per una loro puntuale illustrazione; parimenti i principi contabili e i criteri di consolidamento adottati sono consistenti con quelli adottati nella redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016. Al fine di consentire una migliore comparazione, i dati relativi ai periodi di confronto sono stati riclassificatii, ove necessario. In particolare:
per quanto riguarda la Posizione Finanziaria Netta, si segnala che la Società ha provveduto ad includere nella Posizione Finanziaria Netta due debiti finanziari erogati dal Ministero delle Attività Produttive e dal Ministero dell'Università e Ricerca che al 31 dicembre 2016 ammontavano a Euro 0,9 milioni.
infine, sono stati riclassificati 5,4 milioni di Euro da Fondi Rischi a riduzione delle Immobilizzazioni Materiali.
La redazione del bilancio semestrale e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di alcune stime ed, in determinati casi, l'adozione di ipotesi nell'applicazione dei principi contabili. Nell'ambito della redazione del bilancio semestrale, le valutazioni significative della direzione aziendale circa l'applicazione dei principi contabili e le principali fonti di incertezza delle stime corrispondono a quelle applicate nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016; se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte degli Amministratori, dovessero differire dalle circostanze effettive, saranno modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse variano.
Non essendo prevista l'entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2017 di nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS, il Gruppo Tiscali ha redatto il bilancio consolidato intermedio utilizzando i medesimi principi contabili adottati per il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2016.
In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers che, unitamente ad ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016, è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018. Le modifiche all'IFRS 15, Clarifications to IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers, pubblicate dallo IASB nell'aprile 2016, non sono invece ancora state omologate dall'Unione Europea. Non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non avrà completato un'analisi dettagliata, ancorchè si ritenga che sicuramente il nuovo principio avrà impatto sul criterio di riconoscimento dei ricavi e costi.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments. Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Con riferimento all'impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.
Si ritiene che l'applicazione di tale principio non determinerà effetti significativi nella classificazione e valutazione degli strumenti finanziari.
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.
Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.
Il Gruppo porrà in essere uno specifico programma di analisi per la determinazione dei relativi impatti contabili ad esso connessi, mediante un'approfondita analisi dei contratti e delle clausole in essi contenute.
In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 12. Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. Tali modifiche, pubblicate dallo IASB nel mese di gennaio 2016 e applicabili a partire dal 1° gennaio 2017, non essendo ancora state omologate dall'Unione Europea, non sono state adottate dal Gruppo al 30 giugno 2017. Al momento gli Amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato del Gruppo.
In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative (Amendments to IAS 7)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 7. Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento, ivi incluso le variazioni derivanti da movimenti monetari e variazioni derivanti da movimenti non-monetari. Le modifiche non prevedono uno specifico formato da utilizzare per l'informativa. Tuttavia, le modifiche introdotte richiedono che un'entità debba fornire una riconciliazione tra il saldo iniziale e il saldo finale per le passività derivanti da operazioni finanziarie. Non è richiesta la presentazione delle informazioni comparative relative ai precedenti esercizi. Tali modifiche, pubblicate dallo IASB nel mese di gennaio 2016 e applicabili a partire dal 1° gennaio 2017, non essendo ancora state omologate dall'Unione Europea, non sono state adottate dal Gruppo al 30 giugno 2017. Il Gruppo adeguerà l'esposizione del rendiconto finanziario nel momento in cui tale principio diventerà applicabile.
In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Classification and measurement of share-based payment transactions (Amendments to IFRS 2)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IFRS 2. Le modifiche forniscono alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Gruppo porrà in essere adeguate analisi per la determinazione degli impatti contabili connessi alla applicazione del nuovo principo.
In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014- 2016 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato del Gruppo.
Non si ritiene che tali improvements avranno effetti significativi per il Gruppo
In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (IFRIC Interpretation 22)". Non si ritiene che tali improvements avranno effetti significativi per il Gruppo
In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments. Non si ritiene che tali improvements avranno effetti significativi per il Gruppo
In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Non si ritiene che tali improvements avranno effetti significativi per il Gruppo
Con Regolamento (CE) n. 1358/2007 del 21 novembre 2007, la Commissione delle Comunità Europee ha sancito l'introduzione, in sostituzione dello IAS 14 "Informativa di settore", dell'IFRS 8 "Settori operativi", avente ad oggetto l'informativa da fornire in bilancio relativamente ai settori operativi in cui chi redige il bilancio risulti attivo. La Società applica il "managementt approach" per la definizione dell'informativa di settore, in modo coerente con i settori operativi in cui di fatto è segmentata l'attività del Gruppo.
I settori operativi identificati sono i seguenti:
Le attività e/o i gruppi di attività non correnti in dismissione ('Assets Held for Sale and Discontinued Operations'), come richiesto dall'IFRS 5 sono classificate in una specifica voce dello stato patrimoniale e vengono valutate al minore tra il loro precedente valore di carico ed il valore di mercato, al netto dei costi di vendita sino alla cessione delle attività stesse.
Le attività rientrano in tale voce di bilancio quando si prevede che il loro valore di carico sarà recuperato mediante un'operazione di cessione anziché mediante lo svolgimento della normale attività della società. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è altamente probabile, l'attività è disponibile per un'immediata vendita nelle sue condizioni attuali ed il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha preso un impegno per la vendita, che dovrebbe avvenire entro dodici mesi dalla data di classificazione in tale voce.
Successivamente alla vendita i valori residui sono riclassificati alle diverse poste di stato patrimoniale.
I ricavi ed i costi relativi alle attività detenute per la vendita e/o alle attività cessate sono esposti alla voce 'Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione' ('discontinued operations'), qualora ricorrano le seguenti condizioni stabilite dallo IFRS 5 riferite a tali attività:
Nella voce di conto economico denominata 'Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione' vengono esposti, in un'unica voce e al netto dei relativi effetti fiscali, le seguenti componenti:
L'analisi della composizione del risultato complessivo derivante dalle attività in esame viene riportata nelle note esplicative.
Gli effetti patrimoniali ed economici delle cessioni sono rappresentati nella nota Attività cessate e/o destinate alla cessione.
Si rimanda alla informativa contenuta nella Nota 9 per l'applicazione di tale principio nel caso di specie.
L'attività di Tiscali non è soggetta in misura significativa a fenomeni legati alla stagionalità del business.
L'area di consolidamento include la Capogruppo Tiscali S.p.A. e le imprese da questa controllate, ossia quelle imprese sulle quali la società ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative ovvero quelle società per le quali risulta esposta ed ha diritto ai risultati variabili derivanti dal proprio coinvolgimento in tali entità che influenza grazie al potere esecitato sulle stesse. Nelle circostanze specifiche relative a Tiscali, il controllo coincide con la maggioranza dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria delle imprese rientranti nell'area di consolidamento. Rispetto al 31 dicembre 2016 l'area di consolidamento non ha subito significative variazioni come meglio di seguito evidenziato.
Si rimanda alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016 per la dettagliata esposizione dei criteri di consolidamento e dei criteri di aggregazione di imprese e determinazione dell'avviamento.
Le partecipazioni non consolidate in altre imprese non quotate che non rappresentino una JV o una partecipazione collegata, per le quali il fair value non è determinabile in maniera attendibile, sono valutate al costo rettificato per le perdite di valore.
Le società consolidate integralmente sono riportate alla nota Elenco delle imprese controllate incluse nell'area di consolidamento.
Si segnala che nel primo semestre 2017 è stata liquidata la controllata Tiscali Poland. L'impatto della liquidazione sul conto economico è stato trascurabile in quanto la valutazione al 31 dicembre 2016, invariata rispetto a quella al 30 giugno 2016, approssimava il valore di liquidazione effettivamente realizzato.
Le situazioni contabili delle imprese controllate estere vengono preparate nella valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dall'Euro sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate nelle sopramenzionate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le differenze monetarie emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio.
Per la redazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'Euro, sono convertite in Euro ai cambi correnti alla data di bilancio. I ricavi ed i costi sono convertiti al cambio medio del periodo. Le differenze cambio emergenti
dall'applicazione di tale metodologia sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di traduzione. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta.
Le differenze cambio emergenti sui rapporti di credito/debito infragruppo di carattere finanziario sono iscritte a patrimonio netto nell'apposita Riserva di conversione.
I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci al 30 giugno 2017, al 30 giugno 2016 e 31 dicembre 2016 delle società estere sono stati i seguenti:
| 30-giu-17 | 31-dic-16 | 30-giu-16 | ||
|---|---|---|---|---|
| media | finale | finale | media | |
| Sterlina inglese | 0.87724 | 0.8799 | 0.85618 | 0.79049 |
Come anticipato, si rimanda alla relazione finanziaria annuale per la dettagliata esposizione dei principi contabili utilizzati per la valutazione delle voci di bilancio.
Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali ad esempio la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano una immediata valutazione di eventuali perdite di valore.
Nel contesto di specie, la valutazione della recuperabilità delle principali poste dell'attivo è basata sulla stima dei flussi reddituali e finanziari che il Gruppo si ritiene sarà in grado di generare in futuro. Come meglio esplicitato nella nota "Valutazione sulla continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione", il conseguimento dei risultati indicati nel Piano Industriale e finanziario preso a riferimento per tale valutazione è subordinato al realizzarsi delle previsioni e delle assunzioni ivi contenute, in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva; gli Amministratori peraltro ritengono, per le motivazioni esplicitate nella citata nota, che il Piano Industriale sia realizzabile e conseguentemente non hanno aggiornato il test di impairment svolto al 31 dicembre 2016 che aveva confermato la recuperabilità dei valori dell'attivo.
Il processo di valutazione delle attività/passività connesse a obbligazioni da piani a benefici definiti viene effettuato in modo puntuale solo a fine esercizio, a meno che non vi siano indicatori che inducono a ritenere necessario, già in corso d'anno, un aggiornamento di stima. Al 30 giugno 2017 l'aggiornamento delle stime attuariali non ha determinato effetti sul patrimonio netto.
| Ricavi | 1° semestre 2017 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Ricavi | 103 616 | 96.900 |
| Totale | 103.616 | 96.900 |
I ricavi del primo semestre 2017 sono in aumento rispetto a quelli del semestre comparativo. Per maggiori dettagli sull'incremento dei ricavi, sulla loro composizione ed il loro andamento rispetto al Piano Industriale si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
| Altri Proventi | 1° semestre 2017 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Altri Proventi | 1.177 | 1.760 |
| Totale | 1.177 | 1.760 |
Gli altri proventi includono principalmente il rilascio della quota di competenza del primo semestre 2017 della plusvalenza realizzata con l'operazione di Sale and Lease-Back sulla sede di Cagliari (Sa Illetta) per circa 1,1 milioni di Euro (1,1 milioni di Euro nel primo semestre 2016).
| Acquisti di materiali e servizi esterni e altri oneri (proventi) operativi |
1° semestre 2017 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Costi di affitto linee/traffico e interconnessione | 37 290 | 35.901 |
| Costi per godimento beni di terzi | 2.448 | 2.294 |
| Costi per servizi portale | 2.472 | 2.797 |
| Costi di marketing | 6.264 | 3.725 |
| Costi di acquisto beni destinati alla rivendita | 4.995 | |
| Altri servizi | 17.280 | 16.713 |
| Altri oneri (proventi) operativi | 19 | |
| Totale | 70.750 | 61.449 |
La voce "Costi per godimento beni di terzi" include principalmente costi di traffico voce e canoni per i servizi Broadband fisso (ADSL). L'incremento di tale voce è imputabile principalmente ai canoni ADSL, in relazione all'aumentato numero di utenti del bradband fisso rispetto al 1° semestre 2016 (incremento di 31,6 mila unità).
L'incremento dei costi di marketing, pari a 2,5 milioni di Euro è imputabile principalmente alla campagna di comunicazione realizzata nel primo semestre 2017 per il rilancio del brand e a supporto del processo di acquisizione dei nuovi clienti (per 1,2 milioni di Euro) e all'incremento di costi di barter sulla controllata Veesible (+1,3 milioni di Euro).
La voce "costi per acquisto beni destinati alla rivendita" include i costi per acquisto di hardware e software destinati alla rivendita. L'incremento di tale voce rispetto al giugno 2016 è pari a 5 milioni di Euro.
La voce "Altri servizi" include costi di manutenzione e conduzione dei siti industrali e uffici amministrativi, affitti, consulenze e oneri professionali, costi di billing, spese postali, spese viaggi, e altri costi generali.
L'incremento rispetto al primo semestre 2016, pari a 0,5 milioni di Euro è principalmente riconducibille alle seguenti voci:
| Costi del personale | 1° semestre 2017 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Salari e stipendi | 9.818 | 13,497 |
| Altri costi del personale | 6.043 | 6.532 |
| Totale | 15.860 | 20.029 |
Come anticipato nella relazione sulla gestione, il decremento dei costi del personale è imputabile prinicipalmente alle azioni miranti alla riorganizzazione e riduzione dell'organico intraprese nel corso dell'esercizio 2016 e continuate le primo semestre 2017, che hanno consentito un miglior riorganizzazione delle risorse e un decremento del numero di teste, con una riduzione di 260 unità rispetto al 31 dicembre 2016, come evidenziato nella seguente tabella:
| 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 | |
|---|---|---|
| Dirigenti | 19 | 25 |
| Quadri | 51 | 86 |
| Impiegati | 613 | 831 |
| Operai | 5 | |
| Totale | 688 | 948 |
In particolare la riduzione di personale dipedente è, come già indicato alla precedente nota 3, principalmente imputabile alle seguenti operazione straordinarie:
| Svalutazione crediti verso clienti | 1° semestre 2017 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Accantonamento a f.do svalutazione crediti | 3.820 | 4 8 2 9 |
| Totale | 3.820 | 4.829 |
La voce Svalutazione crediti verso clienti ammonta complessivamente ad Euro 3,8 milioni ed include l'accantonamento a fondo svalutazione crediti. Si rimanda alla nota "Crediti verso clienti" per maggiori dettagli.
| Costi di ristrutturazione | 1° semestre 2017 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Costi di ristrutturazione | 3.537 | 367 |
| Totale | 3.537 | 367 |
La voce Costi di ristrutturazione accoglie prevalentemente accantonamenti per oneri di ristrutturazione di gruppo legate alla riduzione dell'organico.
Si dettaglia di seguito la composizione delle voci Proventi finanziari e Oneri finanziari dell'esercizio, complessivamente negative per 6,3 milioni di Euro.
| Proventi (Oneri) finanziari netti | 1° semestre 2017 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Proventi finanziari | ||
| Interessi su depositi bancari | 9 | |
| Altri proventi finanziari | 40 | 1.037 |
| Totale | 41 | 1.046 |
| Oneri finanziari | ||
| Interessi ed altri oneri verso banche | 2.798 | 4.855 |
| Altri oneri finanziari | 3.588 | 2.874 |
| Totale | 6.386 | 7.729 |
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (6.345) | (6.683) |
La voce Altri proventi finanziari, ammontante nel primo semestre 2017 a 40 mila Euro, includeva nel primo semestre 2016 i proventi derivanti dalla contabilizzazione del Finanziamento Rigensis al costo ammortizzato (pari a circa 1 milione di Euro) a causa della chiusura anticipata di tale finanziamento. Il finanziamento Rigensis è stato sostituito dal prestito obbligazionario convertibile e convertendo Rigensis – Otkrite, sottoscritto nel settembre 2016.
La voce Oneri Finanziari pari a circa 6,4 milioni di Euro include prevalentemente i seguenti elementi:
| Imposte sul reddito | 1° semestre 2017 1° semestre 2016 | |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Imposte correnti | 15 | 65 |
| Imposte differite | (38) | (31) |
| Totale | 24 | (34) |
Il saldo include il costo per imposte correnti dell'esercizio rappresentate dall'IRAP.
Le perdite fiscali pregresse del Gruppo al 31 dicembre 2016 ammontano a Euro 279,3 milioni, oltre alle perdite fiscali del Gruppo Aria, maturate ante inclusione nel consolidato Tiscali, che ammontano a circa Euro 145,7 milioni.
Le incertezze connesse alla realizzazione dei risultati del Piano Industriale e alla realizzazione di risultati imponibili futuri, meglio descritte nel precedente paragrafo "Valutazione in merito alla continuità aziendale e prevedibile evoluzione della gestione" hanno indotto gli Amministratori a non procedere alla rilevazione delle imposte anticipate.
Nel dicembre 2016 sono stati sottoscritti, nell'ambito di una partnership strategica tra Fastweb e Tiscali, due accordi: un accordo di cessione del Ramo d'Azienda Tiscali Business (incluso il contratto quadro per i servizi di connettività alla pubblica amministrazione - Contratti SPC) , e un accordo con il quale Tiscali rende disponibile a Fastweb l'utilizzo di una parte delle frequenze 3.5 Ghz di Tiscali per lo sviluppo di una rete convergente di ultima generazione nelle principali grandi città italiane.
Il valore economico dell' accordo di cessione del ramo B2B è pari a 45 milioni di Euro, di cui 25 milioni di Euro di cassa e 20 milioni di Euro di servizi che potranno essere fruiti gratuitamente entro il febbraio 2022. Si evidenzia per completezza che sulla base delle più attuali informazioni, si stima che il plafond di acquisto servizi sarà utilizzato entro i prossimi 12 mesi.
Il pagamento del prezzo di cessione è avvenuto in due tranche, nel corso del primo semestre 2017, in base a quanto previsto negli accordi di cessione:
Il perfezionamento del contratto e il conseguente l'incasso del prezzo residuo ha consentito alla Società di rafforzare la propria struttura finanziaria e industriale. I proventi della cessione sono stati infatti utilizzati per il rimborso di debiti commerciali e fiscali pregressi e per effettuare gli investimenti nelle dimensioni previste dal Piano Industriale.
La plusvalenza di cessione, pari a 43,8 milioni di Euro, contabilizzata nel Risultato delle attività destinate alla cessione, è stata determinata come differenza tra il prezzo di cessione (45 milioni di Euro) e il valore netto contabile degli assets ceduti alla data di perfezionamento del contratto (10 febbraio 2017), pari a 1,2 milioni di Euro.
In data 20 dicembre 2016 è stato sottoscritto un accordo di cessione delle attività svolte della controllata di Tiscali Italia, Streamago Inc. a favore di Docler Holding Sarl. Tale accordo ha previsto la cessione di tutte le attività materiali e immateriali di Streamago Inc. per un controvalore di complessivi 1 milione di Euro, oltre a 240.000 dollari statunitensi per la copertura dei costi del periodo interinale. La cessione ha avuto effetto a decorrere dal 1 gennaio 2017. Dal punto di vista contabile, la cessione in oggetto non ha determinato alcuna plusvalenza/minusvalenza nel primo semestre 2017, in quanto la Società, al 31 dicembre 2016 aveva allineato il loro valore contabile netto degli assets al prezzo di cessione.
Inoltre l'accordo ha previsto il trasferimento a Docler (effettuato il 1° aprile 2017) di 8 dipendenti precedentemente impiegati presso Tiscali Italia.
La società Streamago Inc., divenuta non operativa per effetto della citata cessione di attività, è stata liquidata in data 8 marzo 2017.
Il management ha avviato nel corso del 2016 e nei primi mesi 2017 azioni finalizzate alla cessione del ramo d'azienda Istella.
Il Ramo d'azienda Istella include, tra gli assets, il valore residuo dell'hardware relativo al motore di ricerca, i crediti verso l'editore Treccani relativi al contratto di fornitura di servizi per l'Enciclopedia omonima, e le passività relative ai debiti verso fornitori di immobilizzazioni e debiti verso il personale dedicato al progetto Istella (10 risorse). Tali valori netti risultano inferiori al Fair value.
Alla data della presente Relazione Finanziaria Istella non risulta ancora ceduta. Tuttavia, come previsto da IFRS 5, essendo alta la probabilità di cessione a breve, le attività e passività rinerenti al ramo stesso continuano ad essere classificate tra le Attività destinate alla cessione, in linea con l'approccio seguito al 31 dicembre 2016.
Come prescritto dal Principio Contabile Internazionale IFRS 5, gli elementi economici e patrimoniali oggetto di cessione (Ramo d'azienda) sono stati riclassificati, rispettivamente, per il conto economico, dalle specifiche linee di ricavo /costo alla linea "Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione" e per lo stato patrimoniale, dalle specifiche linee di Attività/ Passività alle linee "Attività cedute e/o destinate alla cessione", "Passività cedute e/o destinate alla cessione" e dalla "Riserva relativa ad attività destinate alla cessione".
Di seguito si rappresentano i valori economici e patrimoniali delle attività destinate alla cessione:
| Totale | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Conto Economico Attività destinate alla cessione |
Fastweb | Istella | Streamago | 1° semestre 2017 |
1° semestre 2016 |
| (Migliaia di Euro) | |||||
| Ricavi | 865 | 70 | 2 | 938 | 5.029 |
| Costi | 311 | 247 | 121 | 679 | 1.806 |
| Margine operativo lordo | 554 | (177) | (119) | 259 | 3.222 |
| Costi operativi indiretti | 265 | 333 | 104 | 702 | 1.539 |
| Marketing e vendita | 36 | 36 | 47 | ||
| Costi del personale | 230 | 333 | 562 | 1.218 | |
| Altri costi indiretti | 104 | 104 | 274 | ||
| Altri (proventi) / oneri | |||||
| Svalutazione crediti | 34 | ||||
| Risultato operativo lordo (EBITDA) | 289 | (510) | (223) | (444) | 1.649 |
| Ammortamenti | 16 | 16 | 112 | ||
| Plusvalenza Cessione Fastweb | 43.826 | 43.826 | |||
| Oneri (proventi) non ricorrenti | (217) | (62) | (279) | ||
| Risultato operativo (EBIT) | 44.099 | (293) | (161) | 43.646 | 1.537 |
| Risultato netto di pertinenza del |
|||||
| Gruppo | 44.099 | (293) | (161) | 43.646 | 1.537 |
| Stato Patrimoniale Attività destinate alla cessione |
Fastweb | Istella | Streamago | 30 Giugno 2017 |
31 dicembre 2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||||
| Attività non correnti di cui: |
$\mathbf{0}$ | 317 | $\mathbf{0}$ | 317 | 3.523 |
| Immobilizzazioni Immateriali | $\mathbf{0}$ | 2.961 | |||
| Immobilizzazioni Materiali | 317 | 317 | 561 | ||
| Altre non correnti | $\mathbf{0}$ | 1 | |||
| Attività correnti di cui: Crediti vs Clienti /Stanziamenti Lavori |
$\mathbf{0}$ | 156 | $\mathbf 0$ | 156 | 2.714 |
| in Corso | 140 | 140 | 2.571 | ||
| Altri crediti e attività diverse correnti | $\overline{1}$ | 1 | $\mathbf{0}$ | ||
| Cassa | 15 | 15 | 142 | ||
| Totale Attivo | $\overline{0}$ | 473 | $\overline{0}$ | 473 | 6.237 |
| Passività non correnti | 56 | 56 | 295 | ||
| Passività correnti | $\mathbf{0}$ | 328 | $\mathbf{0}$ | 328 | 3.315 |
| di cui: | |||||
| Debiti vs Fornitori | 186 | 186 | 2.517 | ||
| Debiti vs Personale | 46 | 46 | 571 | ||
| Altre Passività correnti | 96 | 96 | 228 | ||
| Totale Passività | $\mathbf{0}$ | 385 | $\bf{0}$ | 385 | 3.611 |
| alla Attività nette destinate cessione |
$\bf{0}$ | 88 | $\bf{0}$ | 88 | 2.626 |
Il risultato per azione delle "attività in funzionamento" è pari a -0,006 Euro ed è stato calcolato dividendo la perdita netta delle attività in funzionamento del primo semestre 2017 attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo, pari a 19,3 milioni di Euro, per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno, pari a 3.145.281.893.
Il risultato per azione diluito delle "attività in funzionamento" è pari a -0,005 Euro ed è stato calcolato dividendo la perdita netta del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo, pari a 24,3 milioni di Euro, per il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione durante l'anno, pari a 3.994.765.966.
Per il calcolo del numero ponderato delle azioni potenziali sono state considerate il numero di azioni potenziali derivanti da: i) il potenziale esercizio dei piani di stock option in circolazione (numero opzioni pari a 566.150.740); ii) il potenziale esercizio del convertible bond (numero azioni potenziali pari a 283.333.333).
La Società, in ottempeanza dello IAS 36, ha provveduto a verificare l'eventuale presenza di indicatori di impairment.
In particolare la Società ha provveduto alle seguenti verifiche:
Considerato quanto sopra, il management ritiene che non vi sono indicatori di impairment e non ha, pertanto, proceduto all'effettuazione del test di impairment in occasione della chiusura infrannuale, come consentito allo IAS 36.
| Attività Immateriali (migliaia di Euro) |
Computer, software e costi di sviluppo |
Concessioni e diritti simili del servizio |
Costi di attivazione broadband |
Altre attività immateriali |
Attività immateriali in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| COSTO STORICO | ||||||
| 1 gennaio 2017 | 4.715 | 195.033 | 187.742 | 27,965 | 2.163 | 417.619 |
| Incrementi | 4.441 | 16,577 | 1.728 | 3.581 | 26.326 | |
| Altre variazioni Riclassifiche |
(1.181) 254 |
(429) 17 |
1.248 | (2.311) | (1.609) (793) |
|
| 30 giugno 2017 | 4.715 | 198.547 | 203.906 | 30.941 | 3.433 | 441.542 |
| FONDO AMMORTAMENTO | ||||||
| 1 gennaio 2017 | 4.715 | 131.635 | 156,866 | 25.654 | 318,870 | |
| Incrementi ammortamento | 5.684 | 9.912 | 468 | 16.064 | ||
| Altre variazioni | (1.181) | (110) | (1.291) | |||
| Riclassifiche | (5) | (3) | (8) | |||
| 30 giugno 2017 | 4.715 | 136.133 | 166.668 | 26.119 | 333.635 | |
| VALORE NETTO | ||||||
| 31 dicembre 2016 | $\theta$ | 63.398 | 30.876 | 2.312 | 2.163 | 98.749 |
| 30 giugno 2017 | $\boldsymbol{0}$ | 62.414 | 37.239 | 4.822 | 3.433 | 107.907 |
Si espongono di seguito i movimenti delle attività immateriali intervenuti nel primo semestre 2017:
La voce Costi di sviluppo, accoglie i costi di sviluppo dei software applicativi personalizzati per l'uso esclusivo del Gruppo.
Il saldo delle Concessioni e diritti simili pari a 62,4 milioni di Euro comprende principalmente:
L'incremento nel primo semestre 2017, pari 4,4 milioni di Euro è imputabile a licenze e software per 2 milioni di Euro e all'acquisto dei diritti pluriennali di utilizzo della rete in fibra ottica (IRU - Indefeasible right of use) per 2,4 milioni di Euro. Gli ammortamenti del periodo, calcolati secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, sono ammontati a 5,7 milioni di Euro.
Le "Altre variazioni" per 1,2 milioni di Euro di decremento del costo storico, da leggersi assieme all'analogo decremento del corrispondente fondo di ammortamento, sono dovute alla chiusura parziale del costo storico di un IRU per il quale Tiscali Italia ha esercitato un opzione di rinnovo prima della scadenza del contratto. La società ha pertanto creato un nuovo cespite determinato dal valore
residuo del precedente sommato al valore dell'opzione di rinnovo, mentre la quota parte già ammortizzata è stata stornata contro relativo fondo ammortamento.
Inoltre, tale voce include riclassifiche per 0,2 milioni di Euro. Si tratta di riclassifiche di assets dalla categoria "Attività Immmateriali in corso e acconti", relative a cespiti entrati in ammortamento nel periodo.
La voce Costi di Attivazione del servizio Broadband è pari a 37,2 milioni di Euro di cui 35,4 relativi alla controllata Tiscali Italia S.p.A. e 1,8 relativi al Gruppo Aria. L'incremento nel primo semestre 2017 è pari a 16,6 milioni di Euro, ed è relativo ai costi di acquisizione e di attivazione della clientela per il servizio ADSL. Gli ammortamenti del periodo, calcolati secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, sono pari a 9,9 milioni di Euro.
Le "Altre variazioni" per negativi 0,4 milioni di Euro incluse in tale voce si riferiscono a storni di cespiti in seguito alla rideterminazione del valore dei cespiti stessi, susseguente ad una negoziazione conclusasi con il fornitore nel primo semestre 2017. Tale rideterminazione ha comportato, oltre al sopracitato decremento dei cespiti per 0,4 milioni di Euro, un decremento del relativo Fondo ammortamento per 0,1 milioni di Euro.
Inoltre, tale voce include riclassifiche per 17 mila Euro. Si tratta di riclassifiche di assets dalla categoria "Attività Immmateriali in corso e acconti" relative a cespiti entrati in ammortamento nel periodo.
Le Altre attività immateriali, ammontano a 4,8 milioni di Euro, sono imputabili principalmente alla controllata Tiscali Italia S.p.A. Gli investimenti afferiscono principalmente ai servizi di installazione della core network LTE. L'incremento del semestre è pari a 1,7 milioni di Euro.
Tale voce include riclassifiche per 1,2 milioni di Euro. Si tratta di riclassifiche di assets dalla categoria "Attività Immmateriali in corso e acconti" relative a cespiti entrati in ammortamento nel periodo.
Nel corso primo semestre 2017 l'importo di 2,3 milioni di Euro di cespiti è stato riclassificato dalla categoria in oggetto alle categorie "Concessioni e diritti simili" per 0,3 milioni di Euro, alla categoria "Costi di attivazione del servizio broadband" per 17 mila Euro, alla categoria "Altre Attività Immateriali per 1,2 milioni di Euro, in relazione ad assets entrati in ammortamento nel periodo. Inoltre, sono stati riclassificati alla categoria "Impianti e macchinari" 0,8 milioni di Euro, relativi a cespiti erroneamente classificati nelle Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti al 31 dicembre 2016.
I movimenti intervenuti nell'esercizio 2017 sono rappresentati dalla seguente tabella:
| Attività Materiali | Immobili | Impianti e macchinari |
Altri attività materiali |
Attività materiali in |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | COFSO | ||||
| COSTO STORICO | |||||
| 1 gennaio 2017 | 64.260 | 343.743 | 6.320 | 7.825 | 422.149 |
| Incrementi Altre variazioni |
369 | 11 | 8.293 | 8.673 | |
| Riclassifiche | 1.421 | (627) | 793 | ||
| 30 giugno 2017 | 64.260 | 345.533 | 6.332 | 15.491 | 431.615 |
| FONDO AMMORTAMENTO | |||||
| 1 gennaio 2017 | 21.174 | 283.915 | 4.994 | 310.083 | |
| Incrementi ammortamento | 921 | 6.627 | 81 | 7.629 | |
| Riclassifiche | 8 | 8 | |||
| 30 giugno 2017 | 22.095 | 290.550 | 5.075 | 317.720 | |
| VALORE NETTO | |||||
| 31 dicembre 2016 | 43.086 | 59.828 | 1.326 | 7.825 | 112.065 |
| 30 giugno 2017 | 42.165 | 54.982 | 1.257 | 15.491 | 113.895 |
La voce Immobili, per 42,2 milioni di Euro, si riferisce prevalentemente alla sede di Cagliari (Sa Illetta), oggetto nel 2007 dell'operazione finanziaria di Sale & Lease back. Il decremento dell'esercizio è connesso all'ammortamento del periodo per 0,9 milioni di Euro, calcolato secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale. Si ricorda che con riferimento a tale voce è iscritta, negli altri proventi, la quotaparte di plusvalenza derivante dalla contabilizzazione della citata operazione di Sale & Lease back pari a 1,1 milioni di Euro.
Gli Impianti e macchinari per 54,9 milioni di Euro includono apparati specifici di rete quali routers, DSLAM, servers, e gli apparati trasmissivi installati nei siti ULL.
All'interno di tale voce sono inclusi 23,4 milioni di Euro relativi al Gruppo Aria e riguardano materiali e accessori per l'assemblaggio e la messa in funzione dei vari siti con tecnologia Hyperlan, WiMax e necessari alla rete WiMax per la concentrazione e gestione del traffico internet in termini di utenze e profili di servizio.
Inoltre, tale voce include riclassifiche per 1,4 milioni di Euro. Si tratta in particolare di riclassifiche di assets dalla categoria "Attività materiali in corso" per 0,6 milioni di Euro, relative ad asset entrati in ammortamenti nel corso del primo semestre 2017, e riclassifiche da "Attività Immateriali in corso e acconti" per 0,8 milioni di Euro, relative ad assets erroneamente classificati nelle Attività Immateriali incorso e accounti al 31 dicembre 2016. Gli ammortamenti del periodo, calcolati secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, sono ammontati a 6,8 milioni di Euro.
Le Altre attività materiali, il cui saldo ammonta a 1,3 milioni di Euro, includono mobili e arredi, macchine d'ufficio elettroniche ed elettromeccaniche nonché gli autoveicoli. Il decremento dell'esercizio è connesso all'ammortamento del periodo, calcolato secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, per 81 mila Euro.
La voce Attività materiali in corso e acconti il cui saldo ammonta a 15,5 milioni di Euro comprende in prevalenza investimenti in infrastruttura di rete.
| Altre attività finanziarie non correnti | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Depositi cauzionali | 510 | 4.321 |
| Altri crediti | 273 | |
| Partecipazioni in altre imprese | 3.740 | 3.859 |
| Totale | 4.524 | 8.180 |
I depositi cauzionali sono rappresentati da cauzioni versate nel contesto dello svolgimento della attività su contratti di durata pluriennale. La riduzione del semestre è connessa al rilascio della garanzia per la Gara CONSIP, iscritta al 31 dicembre 2016 per 3,8 milioni di Euro, a seguito della cessione del ramo d'azienda B2B a Fastweb.
Gli altri crediti finanziari sono vantati verso la stessa società consortile Janna S.c.p.a..
Le partecipazioni in altre imprese sono attività finanziarie disponibili per la vendita e sono principalmente rappresentate dalla Janna S.c.p.a., (3,7 milioni di Euro) società consortile che ha per oggetto la gestione di un cavo sottomarino in fibra ottica posato tra la Sardegna e la penisola e tra la Sardegna e la Sicilia.
Nel primo semestre 2017 la partecipazione in Janna è stata svalutata per un importo di 119 mila Euro. Si è provveduto inoltre a svalutare i crediti finanziari verso la stessa società per 7 mila Euro.
Al 30 giungno 2017 le rimanenze sono pari a zero; è da rilevare infatti come le attività che originavano l'iscrizione di rimanenze sono state concluse e fatturate nel semestre.
| Crediti verso clienti | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Crediti verso clienti | 84 074 | 73.994 |
| Fondo svalutazione | (37.894) | (35.698) |
| Totale | 46.180 | 38.296 |
I Crediti verso clienti, al 30 giugno 2017, pari complessivamente a 46,1 milioni di Euro al netto di svalutazioni per complessivi 37,9 milioni di Euro, sono originati dalle vendite dei servizi internet, dalle fatturazioni dei servizi di accesso alla rete, dal traffico di interconnessione inversa, dalla raccolta pubblicitaria e dai servizi alla clientela business e di fonia forniti dal Gruppo.
L'analisi della recuperabilità dei crediti viene effettuata periodicamente, adottando una specifica policy per la determinazione del fondo svalutazione crediti facendo riferimento all'esperienza ed ai trend storici. Il Gruppo non ha una particolare concentrazione del rischio di credito, essendo la sua esposizione creditoria suddivisa su una clientela molto vasta. In particolare si segnala che la stima del rischio di esigibilità dei crediti sia già effettuata all'atto di iscrizione dei crediti tenendo conto del rischio generico di inesigibilità dei crediti non scaduti alla data di riferimento, desumibile dalla esperienza storica. L'accantonamento del semestre è pari a 3,8 milioni di Euro.
Nella tabella seguente è evidenziata la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dei rispettivi esercizi:
| 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 | |
|---|---|---|
| Movimentazione Fondo svalutazione crediti | ||
| (Migliaia di Euro) | ||
| Fondo svalutazione ad inizio periodo Differenze cambio |
(35.698) | (32.393) |
| Accantonamento Utilizzi |
(3.820) 1.623 |
(11.278) 7.974 |
| Fondo svalutazione a fine periodo | (37.894) | (35.698) |
| Altri crediti e attività diverse correnti | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Altri crediti | 24.446 | 12.058 |
| Ratei attivi | ||
| Risconti attivi | 9.275 | 7.790 |
| Totale | 33.721 | 19.848 |
Gli Altri crediti, pari a circa 24,4 milioni di Euro, si riferiscono principalmente:
La voce "anticipi a fornitori", la quale si incrementa di 13,4 milioni di Euro rispetto al dato del primo semestre 2016, include la contabilizzazione del corrispettivo regolato in servizi relativo alla cessione del ramo B2B a Fastweb. Tale importo è stato contabilizzato all'atto della cessione (al netto di IVA) per 16,3 milioni di Euro, ed è stato successivamente decurtato in relazione alle fatture effettivamente emesse da Fastweb all'atto dell' acquisto dei servizi stessi.
La voce Risconti attivi, il cui saldo è di 9,3 milioni di Euro, accoglie i costi già sostenuti e di competenza agli esercizi successivi, inerenti principalmente ai contratti di affitto pluriennale di linee, costi di manutenzione hardware e software, di assicurazioni e di pubblicità.
| Altre attività finanziarie correnti | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Depositi in garanzia | 60 | 60 |
| Altri crediti | ||
| Totale | 63 |
I depositi in garanzia, pari a 60 mila Euro, sono imputabili alla controllata olandese Tiscali International BV. Sono contabilizzati tra le attività correnti in quanto saranno smobilizzati a breve in relazione alla liquidazione della stessa società, prevista entro 12 mesi.
Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2016 ammontano a 1,8 milioni di Euro ed includono la liquidità del Gruppo Tiscali, detenuta essenzialmente in conti correnti bancari. Non vi sono depositi vincolati.
| Patrimonio Netto | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Capitale sociale | 91.201 | 91.201 |
| Riserva di Stock Options | 1.668 | 1.402 |
| Perdite cumulate ed altre riserve | (260.307) | (215.264) |
| Risultato del periodo | 24.457 | (44.959) |
| Totale Patrimonio netto | (142.981) | (167.620) |
Le variazioni intervenute nelle diverse voci del patrimonio netto sono dettagliatamente riportate nel relativo prospetto.
Al 30 giugno 2017 il capitale sociale è pari a 91,2 milioni di Euro corrispondente a 3.145.281.893 azioni prive di valore nominale.
L'incremento delle perdite cumulate e altre riserve è principalmente imputabile al riporto a nuovo delle perdite maturate nell'esercizio 2016 e, residualmente, alla riserva da traduzione derivante dalla conversione dei saldi della controllata Streamago, liquidata nel marzo 2017.
Si ricorda che nel mese di giugno è stata deliberata l'operazione di aumento di capitale sociale sino a massimi 13 milioni di Euro, perfezionatasi a fine luglio come meglio descritto nella Relazione sulla Gestione al paragrafo "Fatti di rilievo nel corso del primo semestre 2017".
| Passività finanziarie correnti | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Prestito Obbligazionario | 297 | 375 |
| Debiti verso banche e altri finanziatori | 23,598 | 28,783 |
| Debiti per locazioni finanziarie (breve termine) | 13,533 | 9,239 |
| Totale | 37,427 | 38,397 |
La voce "Debiti verso Banche", pari a circa 23,6 milioni di Euro, accoglie principalmente i debiti bancari in capo alla controllata italiana Tiscali Italia S.p.A. per 18,6 milioni di Euro, di cui 5,6 milioni di Euro relativi alla componente corrente del finanziamento Senior (meglio descritto nel seguito), oltre ai debiti bancari di Veesible S.r.l. (0,9 milioni di Euro) e del Gruppo Aria (4 milioni di Euro). Il saldo al 31 dicembre 2016 è stato riclassificato per tenere conto della componente a breve termine di due debiti
finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca per i Euro 0,6 milioni di Euro, riclassificati dalla voce Altre Passività Correnti.
I Debiti per locazioni finanziarie, pari a 13,5 milioni di Euro, si riferiscono alla quota a breve termine dei debiti verso società di leasing per contratti di locazione finanziaria di pertinenza della Tiscali Italia S.p.A.. Per dettagli si veda il paragrafo nel proseguio della presente nota.
| Passività finanziarie non correnti | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Prestito Obbligazionario | 18.254 | 18.429 |
| Debiti verso banche e altri finanziatori | 83.201 | 80,888 |
| Debiti per locazioni finanziarie (lungo termine) | 55,331 | 55,339 |
| Totale | 156,786 | 154,656 |
La voce "Prestito Obbligazionario", pari a circa 18,3 milioni di Euro, accoglie debiti relativi al prestito obbligazionario convertibile e convertendo sottoscritto da Rigensis Bank e Otkritie Capital International Ltd, in data 7 settembre 2016.
La voce "Debiti verso Banche", pari a circa 83,2 milioni di Euro, accoglie principalmente la componente a lungo termine del finanziamento Senior per 80,4 milioni di Euro (meglio descritto nel seguito), oltre alla componente a lungo dei debiti bancari delle società del Gruppo per 2,8 milioni di Euro. Il saldo al 31 dicembre 2016 è stato riclassificato per tenere conto di della componente a lungo termine di due debiti finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca per 0,2 milioni di Euro, riclassificati dalla voce Altre Passività Correnti.
I Debiti per locazioni finanziarie, pari a 55,3 milioni di Euro, si riferiscono alla quota a lungo termine dei debiti verso società di leasing per contratti di locazione finanziaria di pertinenza della Tiscali Italia S.p.A.. Per dettagli si veda il paragrafo nel proseguio della presente nota.
La posizione finanziaria netta del Gruppo è rappresenta nella seguente tabella:
| Posizione finanziaria netta (*) | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| A. Cassa e Depositi bancari | 1.764 | 1.346 |
| B. Altre disponibilità liquide | ||
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | ||
| D. Liquidità $(A) + (B) + (C)$ | 1,764 | 1,346 |
| E. Crediti finanziari correnti | $\overline{2}$ | 3 |
| F. Crediti finanziari non correnti | ||
| G. Debiti bancari correnti | 13,321 | 14,683 |
| H. Parte corrente obbligazioni emesse | 297 | 375 |
| I. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 9,631 | 13,454 |
| J. Altri debiti finanziari correnti | 14,179 | 10,117 |
| K. Indebitamento finanziario corrente (G) + (H) + (I)+ (J) | 37,427 | 38,628 |
| L. Indebitamento finanziario corrente netto (K)-(D)-(E)-(F) | 35,661 | 37,279 |
| M. Debiti bancari non correnti | 82,972 | 80,601 |
| N. Obbligazioni emesse | 18,254 | 18,429 |
| O. Altri debiti non correnti | 55,560 | 55,626 |
| P. Indebitamento finanziario non corrente (M)+(N)+(O) | 156,786 | 154,656 |
| Q. Posizione finanziaria netta (L)+(P) | 192,447 | 191,935 |
(*) La Posizione Finanziaria netta al 30 giugno 2017 (e al 31 dicembre 2016) è stata riesposta rispetto alla Posizione Finanziaria Netta inclusa nella Relazione Finanziaria Annuale 2016, nonche quella cominicata ai sensi dell'art 114 del TUIR alle sopracitate date di riferimento per effetto dell'inclusione di due debiti finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca rispettivamente per 0,7 milioni di Euro al 30 giugno 2017 e 0,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016. Inoltre, con riferimento alla Posizione Finanziaria Netta comunicata ai sensi dell'art 114 del TUIR al 30 giugno 2017, sono altresì riportate alcune ulteriori rettifiche nei valori di alcuni debiti finanziari alla data.
Il prospetto sopra riportato è redatto alla luce della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
La tabella seguente riporta la riconciliazione tra la Posizione Finanziaria Netta redatta in base alla comunicazione Consob e la Posizione Finanziaria Netta gestionale riportata nella Relazione sulla Gestione.
| $\mathcal{C}$ | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | ||
| Posizione finanziaria netta consolidata | 191.9 | 187.6 |
| Altre disponibilità liquide e crediti finanziari non correnti | 0.5 | 4.3 |
| Posizione finanziaria netta consolidata redatta in base alla | ||
| comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 | 192.4 | 191.9 |
(*) La Posizione Finanziaria netta al 30 giugno 2017 (e al 31 dicembre 2016) è stata riesposta rispetto alla Posizione Finanziaria Netta inclusa nella Relazione Finanziaria Annuale 2016, nonche quella cominicata ai sensi dell'art 114 del TUIR alle sopracitate date di riferimento per effetto dell'inclusione di due debiti finanziari relativi a finanziamenti elargiti dal Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell'Università e Ricerca rispettivamente per 0,7 milioni di Euro al 30 giugno 2017 e 0,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016. Inoltre, con riferimento alla Posizione
Finanziaria Netta comunicata ai sensi dell'art 114 del TUIR al 30 giugno 2017, sono altresì riportate alcune ulteriori rettifiche nei valori di alcuni debiti finanziari alla data.
L'indebitamento finanziario lordo (corrente e non corrente), pari a 194,2 milioni di Euro, è principalmente composto dalle voci rappresentate nella seguente tabella:
| Composizione dell'indebitamento corrente e non corrente | 30 giugno 2017 | Quota corrente | Quota non corrente |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Indebitamento Senior (GFA) | 85.931 | 5.561 | 80.370 |
| Prestito Obbligazionario | 18.551 | 297 | 18.254 |
| Debiti bancari | 19.993 | 17.391 | 2.602 |
| Totale debiti Senior e altri debiti verso banche | 124,474 | 23.249 | 101.225 |
| Debiti verso società di leasing | |||
| Sale & Lease back Sa Illetta | 52.129 | 8.604 | 43.525 |
| Altri leasing finanziari | 16.734 | 4.929 | 11.806 |
| Totale debiti verso società di leasing | 68.863 | 13.533 | 55.331 |
| Altri debiti finanziari | 876 | 646 | 230 |
| Totale debiti verso società di leasing e altri debiti finanziari | 69.739 | 14.179 | 55.560 |
| Totale Indebitamento | 194.213 | 37,427 | 156.786 |
Le principali voci riportate nella tabella suddetta sono le seguenti:
Si riporta di seguito la tabella delle variazioni monetarie e non monetarie delle passività finanziarie veriifcatesi nel primo semestre 2017
| Variazioni monetarie e non monetarie delle passività finanziarie |
31 dicembre 2016 |
Flussi monetari (rimborsi/ erogazioni) |
Interessi maturati |
Riclassifiche | 30 giugno 2017 |
|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||||
| Indebitamento Senior Loan (GFA) | 87.301 | (3, 392) | 2.021 | 85,930 | |
| Prestito Obbligazionario | 18,804 | (669) | 416 | 18.551 | |
| Debiti Bancari | 21,436 | (1, 443) | 19.993 | ||
| Sales and Lease Back - Sa Illetta | 51,767 | 361 | 52.128 | ||
| Altri Leasing finaziari | 12.812 | 3.848 | 75 | 16.735 | |
| Altri debiti finanziari | 1.164 | (288) | 876 | ||
| Debiti finanziari non correnti | 193,284 | (1, 944) | 2,873 | 194,213 |
In data 29 giugno 2016, il Gruppo Tiscali ha firmato un accordo di rifinanziamento con Intesa San Paolo e BPM avente per oggetto l'indebitamento senior del Gruppo a medio e lungo termine.
Il finanziamento senior, con un valore nominale iniziale di 88 milioni di Euro (di cui 53 milioni di Euro verso Intesa San Paolo e 35 milioni di Euro verso BancoBpm), ammonta al 30 giugno 2017 a nominali 85,3 milioni di Euro, dopo il pagamento della quota capitale di 2,9 milioni di Euro dovuta al 31 marzo 2017 a BancoBpm.
Nel corso del primo semestre 2017, la Società ha negoziato con BancoBpm e Intesa San Paolo rispettivamente due accordi di standstill. Si segnala che le due banche non hanno ancora completato l'iter autorizzativo interno di tali operazioni ma hanno inviato alla Società due comfort letter in cui confermano l'avvio dell'iter istruttutorio prodromico alla presentazione delle richieste di standstill fatte da Tiscali ai competenti organi deliberanti.
La prima proposta, in corso di negoziazione con Intesa San Paolo prevede la sospensione del pagamento delle quote capitali e interessi per il periodo settembre 2017 - marzo 2018, per un ammontare complesivo pari a 5,7 milioni di Euro, di cui 2,3 milioni di Euro di interessi e 3,5 milioni di Euro di capitale. Le quote di capitale e interesi sospese saranno duvute al termine del piano finanziario, il quale scade il 31 marzo 2022, e si sommeranno alle quote di capitali e interessi dovute in tale data. La quota non regolata al 31 marzo 2017 verrà rimborsata entro marzo 2018.
La seconda proposta, in corso di negoziazione con BancoBpm prevede la sospensione del pagamento delle quote capitali e interessi per il periodo settembre 2017 - marzo 2018, per un ammontare complesivo pari a 6,6 milioni di Euro (di cui quota capitale 5,2 milioni di Euro e quota interessi 1,4 milioni di Euro). Le quote di capitale e interesi sospese saranno duvute al termine del piano finanziario, il quale scade il 31 marzo 2022, e si sommeranno alle quote di capitali e interessi dovute in tale data. Gli accordi di stanstill sopradescritti hanno determinato una differente distribuzione dei pagamenti nel corso del piano finanziario, e quindi il tasso effettivo del finanziamento ha subito una leggera modifica, passando dal 5,16% al 31dicembre 2016, al 4,94%.
Nel primo semestre 2017, la Società ha effettuato un pagamento a BancoBpm per la quota di capitale e interessi in scadenza il 31 marzo 2017, come da piano finanziario (2,6 milioni di Euro di quota capitale e 0,8 milioni di Euro di interessi).
Il senior loan prevede il rispetto da parte della Società di determinati requisiti finanziari e operativi (cd "Covenant") . I Covenants finanziari previsti sono i seguenti: (i) rapporto indebitamento netto/EBITDA; (ii) Debt service Cover Ratio; (iii) soglie di investimento (CAPEX). Sono stati definiti inoltre i seguenti Covenants relativi ai dati non finanziari (numero utenti registrati / attivi, ARPU Blended, numero di antenne LTE installate/in corso di installazione). Sono inoltre previsti ulteriori covenant operativi.
Nell'attuale fase di negoziazione dello standstill, il management non procederà alla comunicazione del rispetto di tali covenants che, tuttavia, sarebbero risultati rispettati al 30 giugno 2017. In particolare, si segnala che il ritardo nel pagamento delle rate del finanziamento è causa di potenziale richiesta di accelerazione da parte dei finanziatori. Peraltro, il contratto di finanziamento prevede rimedi al ritardo nel pagamento delle rate che, se attivati, fanno decadere il diritto alla accelerazione del rimborso da parte degli istituti di credito; in relazione alle rate non pagate del finanziamento in attesa del perfezionamento della negoziazione, si conferma che sarebbe possibile porre in atto i rimedi contrattuali richiesti per evitare l'accelerazione del rimborso e conseguentemente la classificazione della posizione debitoria tra breve e lungo termine non è inficiata dai ritardati pagamenti delle rate.
Con riferimento alle aspettative future di superamento dei covenants rispetto ai dati previsionali, la negoziazione in corso con gli Istututi finanziari prevede, inter alia, la richiesta di aggiornamento dei covenants in coerenza con il nuovo piano industriale.
In data 7 settembre 2016 Rigensis Bank e OCIL hanno sottoscritto un Prestito Obbligazionario convertibile e convertendo.
Tale Prestito Obbligazionario, di nominali Euro 17 milioni, include tra le previsioni regolamentari la possibilità, in capo a Tiscali, di procedere ad un rimborso anticipato per cassa ("Issuer's call") e la possibilità, in capo all'obbligazionista, di ottenere il rimborso in azioni ("holder's call") per un numero fisso determinato sulla base del valore di regolamento stabilito in 0,06 Euro per azione ("Rapporto di Conversione"). In assenza di tali eventi, il debito obbligazionario sarà regolato, alla scadenza, attraverso l'emissione di un numero fisso di azioni Tiscali determinato attraverso l'applicazione del rapporto di conversione definito nel regolamento. Si è ritenuto di non rilevare l'attività finanziaria relativa alla valutazione dell'Issuer's call in quanto, sulla base delle previsioni di cassa in possesso, la probabilità di esercizio di tale opzione risulterebbe remota. Con riferimento all'holder's call, si è proceduto al calcolo del fair value dell'opzione dopo aver calcolato il fair value dello strumento obbligazionario al netto di tale opzione, attribuendone residualmente la differenza rispetto il valore nominale. Il valore della holder's call così calcolato, iscritto in contropartita del patrimonio netto, è pari a 1,8 milioni di Euro. Come previsto dallo IAS 32, tale valore non è stato rideterminato al 30 giugno 2017.
Come previsto da piano finanziario, la Società ha provveduto, in data 7 aprile 2017 ad effettuare il pagamento degli interessi matuarati dal 7 settembre 2016 al 31 marzo 2017, ammontanti a 0,7 milioni di Euro.
I leasing finanziari in capo al Gruppo fanno riferimento ai contratti stipulati dalla controllata Tiscali Italia S.p.A. e il Gruppo Aria e riguardano:
Riguardo agli altri contratti di leasing, l'incremento del debito verso società di leasing rispetto all'esercizio 2016 è imputabile alla stipula di nuovi contratti relativi a finanziamenti degli investimenti nell'infrastruttura di rete.
| Altre Passività non correnti | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Debiti verso fornitori | 31,089 | 3,998 |
| Altri debiti | 1.220 | 1,481 |
| Totale | 32,309 | 5,479 |
La voce "debiti verso fornitori" è relativa alla componente a lungo termine dei debiti verso fornitori (si veda nota 26).Tali debiti sono iscritti al loro valore attuale.
La voce altri debiti pari a 1,2 milioni di Euro comprende principalmente:
0,15 milioni di Euro per debiti fiscali di pertinenza del Gruppo Aria;
Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel periodo:
| (migliaia di Euro) | 31 dicembre 2016 |
Accant.ti | Utilizzi | Versamenti ai F.di $(^*)$ |
30 giugno 2017 |
|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 5.945 | 904 | (343) | (819) | 5.687 |
| Totale | 5.945 | 904 | (343) | (819) | 5.687 |
(*) Trattasi dei versamenti effettuati ai fondi tesoreria e agli altri fondi di previdenza complementare
Il fondo di trattamento di fine rapporto accoglie prevalentemente le indennità maturate al 31 dicembre 2006 a favore dei dipendenti in forza a tale data opportunamente rivalutate. L'aggiornamento delle stime attuariali al 30 giugno 2017 non ha determinato la rilevazione di alcuna variazione della relativa riserva di patrimonio netto.
| Fondo rischi ed oneri | 31 dicembre 2016 Accantonamenti | Utilizzi | 30 Giugno 2017 | |
|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | 4,638 | 486 | (580) | 4.544 |
| Totale | 4.638 | 486 | (580) | 4,544 |
Il fondo per rischi ed oneri al 30 giugno 2017 è pari a 4,5 milioni di euro e accoglie prevalentemente:
Si rimanda alla successiva nota Contenziosi, passività potenziali e impegni per l'aggiornamento dello stato dei contenziosi a fronte dei quali si ritiene che il fondo rischi accantonato rappresenti la migliore stima del rischio di passività in capo al Gruppo sulla base delle consocenze disponibili.
| Fondo imposte differite | 31 Dicembre 2016 Accantonamenti | Utilizzi | 30 Giugno 2017 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | 538 | (45) | 493 |
| Totale | 538 | (45) | 493 |
Il Fondo imposte differite pari a 0,5 milioni di Euro accoglie la rilevazione dell'effetto fiscale dei plusvalori emersi in sede di allocazione del corrispettivo corrisposto per l'acquisizione del Gruppo Aria.
| Debiti verso fornitori | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Debiti verso fornitori | 137,987 | 163,947 |
| Totale | 137,987 | 163,947 |
I Debiti verso fornitori si riferiscono a debiti commerciali per la fornitura di traffico telefonico, traffico dati, fornitura materiali e tecnologie e servizi, nonché alla fornitura degli investimenti pluriennali (principalmente infrastrutture di rete LTE).
Alla data del 30 giugno 2017, i debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) ammontano a 35,2 milioni di Euro.
| Altre passività correnti | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Ratei passivi | 3.191 | 3.234 |
| Risconti passivi | 34.630 | 34.733 |
| Altri debiti | 38.072 | 37.599 |
| Totale | 75.893 | 75.566 |
I Ratei passivi si riferiscono principalmente a oneri per il personale.
I Risconti passivi pari a 34,6 milioni di Euro si riferiscono prevalentemente:
al differimento dei ricavi derivanti dalla vendita di capacità trasmissiva (IRU), di competenza di esercizi futuri, per circa 6,5 milioni di Euro (5,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2016);
al differimento di ricavi per l'attivazione dei servizi ADSL e VOIP per la parte non di competenza per circa 16,9 milioni di Euro (16,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2016);
La voce altri debiti, pari a 38,1 milioni di Euro, include prevalentemente:
In data 16 febbraio 2016, l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti di Tiscali S.p.A., riunitasi a Cagliari in unica convocazione, ha approvato il piano di Stock Option 2015-2019 destinato a Renato Soru quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e la relativa proposta di delega al Consiglio per l'aumento di capitale a servizio del suddetto Piano. La delega riguarda l'emissione di massime 251.622.551 azioni ordinarie, al servizio di massime 251.622.551 opzioni da riservare al Presidente Renato Soru quale beneficiario del Piano di Stock Option 2015-2019. Come riportato nel "Documento Informativo sul Piano di Stock Option 2015-2019 di Tiscali S.p.A.", le opzioni assegnate saranno esercitabili in tre tranche:
Successivamente, in data 12 maggio 2016, il Consiglio di Amministrazione di Tiscali S.p.A. ha approvato il piano di Stock Option 2016-2021, avente ad oggetto azioni ordinarie Tiscali S.p.A., riservato all'Amministratore Delegato e al management del Gruppo, e conseguente proposta di Aumento di Capitale, in via scindibile, mediante emissione di complessive massime 314.528.189 azioni ordinarie senza valore nominale, al servizio di massime 314.528.189 opzioni valide per la sottoscrizione di azioni ordinarie della Società da riservare all'Amministratore Delegato ed al management del Gruppo, quali beneficiari del Piano di Stock Option 2016 - 2021, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell'art.2441 commi 5 e 6 del codice civile. Ha approvato altresì la conseguente modifica dell'art. 5 dello statuto sociale, le delibere inerenti e conseguenti, e le deleghe di poteri.
Nel corso del primo semestre 2017, in relazione alla cessazione di quattro dirigenti originariamente beneficiari del piano, sono venute a cessare n. 56.385.123 opzioni. Il numero complessivo di opzioni previste nel secondo Piano si riduce a 258.143.066 opzioni al 30 giugno 2017.
La valutazione dei piani di Stock Option è stata effettuata in sede di prima rilevazione, con iscrizione a conto economico della quota di costo durante il vesting period con contropartita la riserva di patrimonio netto.
Nel corso del normale svolgimento della propria attività il Gruppo Tiscali è coinvolto in alcuni procedimenti giudiziari e arbitrali, nonché soggetto a procedimenti di verifica fiscale.
Di seguito si riporta una sintesi dei principali procedimenti di cui il Gruppo è parte.
Procedimenti civili e amministrativi
Contenzioso TeleTu
Nel mese di giugno 2011, Tiscali Italia ha citato in giudizio, presso il Tribunale di Milano, TeleTu S.p.A., richiedendo un risarcimento danni di circa 10 milioni di Euro cagionati da condotte illegittime attuate dalla convenuta nella migrazione degli utenti nel periodo gennaio 2009 - aprile 2011. La convenuta ha proposto domanda riconvenzionale per asserite simili condotte poste in essere da Tiscali Italia, richiedendo a sua volta un risarcimento danni di oltre 9 milioni di Euro. Nel mese di giugno 2017 è avvenuto l'esame della CTU, ad esito del quale il giudizio è stato rinviato ad ottobre 2017 per la comparizione personale delle parti. Sulla base del più recente parere dei legali che rappresentano Tiscali Italia, l'evoluzione del contenzioso e l'esito dello stesso non sono prevedibili.
Nel mese di giugno 2017 AGCM ha notificato a Tiscali la sanzione PS10027 per 1 milione di Euro per avere adottato condotte illecite in violazione delle norme del codice del consumo di recepimento della direttiva consumer rights, nell'ambito della commercializzazione a distanza di servizi di telefonia fissa e/o mobile. La Società ha posto in essere le necessarie azioni correttive al fine di eliminare le condotte potenzialmente scorrette e provveduto a depositare nel mese di luglio ricorso al TAR Lazio per ottenere l'annullamento della sanzione previa sospensione della stessa. Il 2 agosto 2017 il TAR si è pronunciato in sede cautelare negando la sospensione degli effetti del provvedimento sanzionatorio, non pronunciandosi tuttavia sulla sospensione del giudizio, in quanto rinviata al giudizio di merito. Si è in attesa della fissazione della prossima udienza.
Allo stato attuale, gli Amministratori, sulla base dei pareri ricevuti dai propri assistenti legali, ritengono non stimabile l'esito della controversia.
Il 5 luglio 2017 la Società Porzio & Partners ha notificato un decreto ingiuntivo per complessivi 1 milione di Euro con cui richiedeva il pagamento di fatture relative ad una consulenza professionale prestata a Tiscali nell'ambito della gara Consip SPC. La Società si è opposta lamentando numerosi inadempimenti contrattuali nonché una sproporzione ingiustificata tra il compenso inizialmente previsto per Porzio e l'effettiva attività prestata. Allo stato non è possibile esprimere una previsione sull'esito della causa. L'importo della passività è contabilizzato tra i debiti verso fornitori di servizi.
Nel mese di settembre 2013, Tiscali S.p.A. ha ricevuto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, ai sensi del D.Lgs. 231/2001, un avviso di conclusione delle indagini preliminari per presunte condotte di false comunicazioni sociali relativi ai bilanci dal 2008 al 2012. La controllata Tiscali Italia ha ricevuto il medesimo avviso a gennaio 2014. L'ipotesi di reato contestata alle società e ad alcuni amministratori, inquadrata nell'art. 2622 cod. civ., fa riferimento a presunte
errate poste contabili per gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti. Nel mese di giugno 2016, all'esito dell'udienza preliminare, è stato disposto il rinvio a giudizio delle due società, oltre che degli amministratori imputati. La fase di dibattimento è iniziata nel mese di ottobre 2016. Alla data delle presente Relazione il dibattimento è in fase di svolgimento, con l'escussione dei vari testi e sulla base del più recente parere dei legali che rappresentano Tiscali Italia, l'evoluzione del contenzioso e l'esito dello stesso non sono prevedibili.
Nel corso del primo semestre 2017, Tiscali Italia ha presentato ricorso avverso la notifica da parte di Equitalia di una cartella relativa a sanzioni, calcolate in misura piena, e interessi sul ritardato pagamento IVA relativa all'anno di imposta 2013 (per un importo complessivo pari a circa 3,6 milioni di Euro). Il ricorso è stato presentato poiché, a giudizio della società, tale cartella non era stata preceduta da comunicazione bonaria da parte dell'Agenzia delle Entrate, notificata ai sensi di legge. Venuta a conoscenza dell'esistenza dell'avviso bonario (come detto, non correttamente notificato a giudizio della società), la società ha in primo luogo proceduto a formulare una richiesta di sgravio in Equitalia. Tale richiesta è stata rigettata dall'Agenzia delle Entrate di Cagliari, pur in evidente presenza di doppia imposizione, e pertanto la società, stante la palese violazione di legge, ha proposto opposizione. Il giudizio risulta attualmente pendente innanzi la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) di Cagliari e l'udienza di discussione è fissata per il prossimo 16 ottobre.
Nel frattempo la stessa CTP di Cagliari, su istanza della società, ha disposto la sospensione della riscossione da parte di Equitalia, cosicché Tiscali S.p.A. ha potuto proseguire il pagamento dell'avviso bonario, per il quale ha ottenuto il riconoscimento di un piano di pagamento rateale da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Si sono comunque avviati contatti con quest'ultima per una soluzione bonaria della vicenda.
Nel bilancio al 30 giugno 2017 risulta interamente accantonato il debito richiesto con l'avviso bonario mentre la parte contestata (ovvero il maggior importo di sanzioni di richiesto in pagamento con la cartella Equitalia, pari a 2 milioni di Euro) è interamente stanziata come fondo rischi (si veda Nota 27), in attesa della definizione del contenzioso.
Al fine di fornire la classificazione degli strumenti finanziari al fair value prevista dall'IFRS 13, determinata in base alla qualità delle fonti degli input utilizzati nella valutazione, le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Al 30 giugno 2017 l'unica attività/passività rilevata al fair value è relativa all'opzione implicita nel contratto di Prestito Obbligazionario il cui fair value, calcolato alla data di prima iscrizione del Prestito Obbligazionario, è classificabile quale livello 2 nella gerarchia del fair value.
Si evidenzia che durante il periodo non ci sono state riclassifiche tra diversi livelli di gerarchia.
L'informativa di settore è esposta sulla base dei seguenti settori:
| 30 giugno 2017 | Accesso (connettività |
Media & Adversing |
Corporate | Altro | Rettifiche di elisione |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | BTC e BTB) | |||||
| Ricavi | ||||||
| Verso terzi | 97.029 | 6.553 | 35 | 103.616 | ||
| Infragruppo | 4.987 | 2.555 | 2.672 | ۰ | (10.213) | |
| Ricavi totali | 102.016 | 9.108 | 2.706 | $(10.213)$ 103.616 | ||
| Risultato operativo Quota dei risultati partecipazioni al patrimonio netto |
(12.059) | (448) | 166.820 | (49) | $(167.132)$ $(12.867)$ | |
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (6.345) | |||||
| Risultato prima delle imposte | (19.212) | |||||
| Imposte sul reddito attività Risultato netto delle in |
24 | |||||
| funzionamento (continuative) Risultato delle attività cedute e/o |
(19.188) | |||||
| destinate alla cessione | 43.646 | |||||
| Risultato netto | 24.457 |
| 30 giugno 2016 | Accesso (connettività |
Media & Adversing |
Corporate | Altro | Rettifiche di elisione |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | BTC e BTB) | |||||
| Ricavi | ||||||
| Verso terzi | 90.067 | 6.801 | 32 | 96.900 | ||
| Infragruppo | 3.606 | 1.146 | 2.672 | - | (7.423) | |
| Ricavi totali | 93.673 | 7.946 | 2.704 | (7.423) | 96.900 | |
| Risultato operativo Quota dei risultati partecipazioni al patrimonio netto |
(11.417) | (667) | (3.857) | (34) | 3.421 | (12.554) |
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (6.683) | |||||
| Risultato prima delle imposte | (19.237) | |||||
| Imposte sul reddito attività Risultato netto delle in |
(34) | |||||
| funzionamento (continuative) Risultato delle attività cedute e/o |
(19.271) | |||||
| destinate alla cessione | 1.537 | |||||
| Risultato netto | (17.734) |
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 si segnala che nel corso del semestre 2017 sono state registrate operazioni non ricorrenti con un effetto positivo totale sul conto economico del Gruppo pari a Euro 43,6 milioni. Sono state considerate "non ricorrenti" ai fini di fornire l'informativa richiesta dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 quelle operazioni che non
fanno parte dell'ordinaria gestione del Gruppo anche quando le stesse si sono presentate nei precedenti esercizi o si ritiene potrebbero presentarsi nei prossimi esercizi.
In particolare, nel semestre si sono registrati oneri non ricorrenti prevalentemente identificabili come segue:
La seguente tabella indica l'esposizione nel conto economico consolidato degli importi relativi alle operazioni non ricorrenti:
| Operazioni Non Ricorrenti | 1° semestre 2017 |
1° semestre 2016 |
|---|---|---|
| Dati in Milioni di Euro | ||
| Ricavi | 0,0 | 0,0 |
| Altri proventi | 0,0 | |
| Acquisti di materiali e servizi esterni | $-1,5$ | $-1,5$ |
| Costi del personale | 0,0 | 0,0 |
| Altri oneri / (proventi) operativi | $-0,4$ | |
| Svalutazione crediti verso clienti | ||
| Risultato operativo lordo (EBITDA) | 1,9 | 1,5 |
| Ammortamenti, costi di ristrutturazione, fondi rischi accantonamenti a e svalutazioni |
3,5 | 0,5 |
| Risultato operativo (EBIT) | $-1,6$ | 1,0 |
| Proventi finanziari | ||
| Oneri finanziari | 0,0 | |
| Risultato prima delle imposte | $-1,6$ | 1,0 |
| Imposte sul reddito | 0,0 | |
| attività Risultato delle in netto funzionamento (continuative) |
$-1,6$ | 1,0 |
| Plusvalenza di Cessione ramo BTB a Fastweb | 43,8 | |
| Altri oneri relativi ad attività cessate | 0,2 | |
| Risultato netto | 42,0 | 1,0 |
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2016 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Il Gruppo non intrattiene rapporti significativi con società non consolidate.
Nel corso del periodo il Gruppo Tiscali ha intrattenuto alcuni rapporti con parti correlate a condizioni ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.
Nella tabella di seguito riportata vengono riepilogati i valori economici e patrimoniali iscritti nel bilancio consolidato del Gruppo Tiscali al 30 giugno 2017 derivanti dalle operazioni intercorse con parti correlate.
I valori più significativi, al 30 giugno 2017, riepilogati per fornitore di servizi, sono i seguenti:
| Valori Economici | Note | 1 semestre 2017 | 1 semestre 2016 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Studio Racugno | (9) | ||
| Monteverdi S.r.I. | (15) | (18) | |
| Open Campus | 33 | ||
| Open Campus | 3 | (33) | |
| Collegio Sindacale e C.d.A. | (1.820) | (2.101) | |
| Prestito obbligazionario convertibile | $\overline{4}$ | (208) | |
| Costi stock option | 5 | (266) | (559) |
| Totale Creditori (Fornitori) di Materiali e Servizi | (2.308) | (2.687) | |
| Totale | (2.308) | (2.687) |
| Valori Patrimoniali | Note | 30 giugno 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Studio Racugno | (14) | (32) | |
| Monteverdi S.r.I. | (12) | (9) | |
| Open Campus | $\frac{2}{3}$ | 17,00 | |
| Open Campus | (17) | ||
| Collegio Sindacale e C.d.A. | (1.017) | (1.102) | |
| Prestito obbligazionario convertibile | 4 | (9.275) | (9.402) |
| Totale Creditori (Fornitori) di Materiali e Servizi | (10.317) | (10.545) | |
| Riserva di Stock Option | 5 | (1.668) | (1.402) |
| Patrimonio netto del Gruppo | (1.668) | (1.402) | |
| Totale | (11.985) | (11.947) |
La società presenta alcuni piani di incentivazione del management sotto forma di Stock Option, per maggiori informazioni si veda quanto riportato al precedente paragrafo "Stock Option".
Di seguito si presenta l'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento:
| Denominazione | Sede | Percentuale di partecipazione |
|---|---|---|
| Tiscali S.p.A. | Italia | |
| Tiscali Italia S.p.A. Veesible |
Italia | 100,00% |
| S.r.l. | Italia | 100,00% |
| Indoona S.r.l. | Italia | 100,00% |
| Istella S.r.l. | Italia | 100,00% |
| Aria S.p.A. Media PA |
Italia | 100,00% |
| S.r.l. Tiscali Holdings UK |
Italia | 100,00% |
| Ltd (*) |
UK | 100,00% |
| World Online International NV (*) |
Olanda | 99,50% |
| Tiscali International BV (*) |
Olanda | 99,50% |
| Tiscali Financial Services SA (*) |
Lussemburgo | 99,50% |
| Tiscali Deutschland GmbH (*) |
Germania | 99,50% |
| Tiscali GmbH (*) |
Germania | 99,50% |
| Tiscali Verwaltungs Gmbh (*) |
Germania | 99,50% |
| Tiscali Business GmbH (*) |
Germania | 99,50% |
| Tiscali International Network B.V. (*) |
Olanda | 99,50% |
(*) Società in fase di liquidazione o per la quale gli amministratori apriranno la procedura di liquidazione a breve
Elenco delle partecipazioni in altre imprese iscritte tra le altre attività finanziarie non correnti.
| Denominazione | Sede | Percentuale di partecipazione |
|---|---|---|
| Mix S.r.l. | Italia | 2,20% |
| Janna S.c.p.a. | Italia | 17% |
| Consorzio Cosmolab | Italia | 7,50% |
Riguardo gli eventi successivi alla chiusura del semestre, si rinvia a quanto esposto nel paragrafo omologo riportato nella relazione sulla gestione.
Cagliari, 20 settembre 2017
L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari
Riccardo Ruggiero Daniele Renna
Il sottoscritti, Riccardo Ruggiero in qualità di Amministratore Delegato, e Daniele Renna, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Tiscali S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato per il semestre chiuso al 30 giugno 2017.
Tiscali S.p.A. ha adottato come framework di riferimento per la definizione e la valutazione del proprio sistema di controllo interno, con particolare riferimento ai controlli interni per la formazione del bilancio, il modello Internal Control - Integrated Framework emanato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un corpo di principi generali di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato semestrale abbreviato per il semestre chiuso al 30 giugno 2017:
Si attesta, infine, che la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e la loro incidenza sul Bilancio Consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.
Cagliari, 20 settembre 2017
L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari
Riccardo Ruggiero Daniele Renna
| Accesso condiviso | Tecnica di accesso disaggregato alla rete locale in cui |
|---|---|
| o Shared access | l'operatore ex monopolista noleggia agli altri operatori parte dello spettro del doppino: in tale porzione di spettro l'operatore può fornire i servizi Broadband, mentre l'operatore ex monopolista, sulla porzione di spettro non noleggiata, continua a fornire i servizi di telefonia. |
| ADSL | Acronimo di Asymmetric Digital Subscriber Line, una tecnologia DSL asimmetrica (la banda disponibile in ricezione è superiore a quella disponibile in trasmissione) che permette l'accesso ad internet ad alta velocità. |
| Aree scoperte | Denominate anche "aree ad accesso indiretto", identificano le zone geografiche che non vegono servite direttamente dalla rete di proprietà di Tiscali (si veda anche Bitstream e Wholesale) |
| ARPU | Ricavo medio da servizi di telefonia fissa e mobile per utente calcolati nel corso di un determinato periodo per il numero medio dei clienti del Gruppo Tiscali o clienti attivi (per gli altri operatori) nel medesimo periodo. |
| Bitstream | Servizio Bitstream (o di flusso numerico): servizio consistente nella fornitura da parte dell'operatore di accesso della rete telefonica pubblica fissa della capacità trasmissiva tra la postazione di un utente finale ed il punto di presenza di un operatore o ISP che vuole offrire il servizio a banda larga all'utente finale. |
| Broadband | Sistema di trasmissione dati nel quale più dati sono inviati simultaneamente per aumentare l'effettiva velocità di trasmissione con un flusso di dati pari o superiore a 1,5 Mbps. |
| Canone di Accesso | E' l'importo addebitato dagli operatori nazionali per ogni minuto di utilizzo della loro rete da parte di gestori di altre reti. Viene anche chiamato 'canone di interconnessione'. |
| Capex | Acronimo di Capital Expenditure (Spese in conto capitale). Identifica i flussi di cassa in uscita generati dagli investimenti nella struttura operativa. |
| Carrier | Compagnia che rende disponibile fisicamente la rete di telecomunicazioni. |
| Co-location | Spazi dedicati nelle centrali dell'operatore incumbent per l'installazione da parte di Tiscali delle proprie apparecchiature di rete. |
| CPS | Acronimo di Carrier Pre Selection, sistema di preselezione dell'operatore: permette all'operatore/fornitore di servizi locali di instradare automaticamente le chiamate sulla rete del vettore scelto dal cliente che non deve più digitare codici speciali di selezione. |
| Clienti business | I SoHo, le piccole, medie e grandi aziende. |
| Clienti consumer | I clienti che sottoscrivono l'offerta destinata alle famiglie. |
| Dial Up | Connessione a Internet in Narrowband tramite una normale chiamata telefonica, normalmente soggetta a tariffazione a tempo. |
|---|---|
| Digitale | E' il modo di rappresentare una variabile fisica con un linguaggio che utilizza soltanto le cifre 0 e 1. le cifre sono trasmesse in forma binaria come serie di impulsi. Le reti digitali, che stanno rapidamente sostituendo le vecchie reti analogiche, permettono maggiori capacità e una maggiore flessibilità mediante l'utilizzo di tecnologia computerizzata per la trasmissione e manipolazione delle chiamate. I sistemi digitali offrono una minore interferenza di rumore e possono comprendere la crittografia come protezione dalle interferenze esterne. |
| Dual Play |
Offerta combinata di accesso a internet e telefonia fissa. |
| DSL Network | Acronimo di Digital Subscriber Line Network, si tratta di una rete costruita a partire dalle linee telefoniche esistenti con strumenti a tecnologia DSL che, utilizzando sofisticati meccanismi di modulazione, permettono di impacchettare dati su cavi di rame e così collegare una stazione telefonica di commutazione con una casa o un ufficio. |
| DSLAM | Acronimo di Digital Subscriber Line Access Multiplexer, l'apparato di multiplazione, utilizzato nelle tecnologie DSL, che fornisce trasmissione dati ad alta capacità sul doppino telefonico, laddove per apparato di multiplazione si intende un apparato che permette la trasmissione dell'informazione (voce, dati, video) in flussi tramite connessioni dirette e continuate tra due differenti punti di una rete. |
| Ethernet | Il protocollo standard di schede e cavi per il collegamento veloce fra computer in rete locale. |
| Fibra Ottica | Sottili fili di vetro, silicio o plastica che costituiscono la base di un'infrastruttura per la trasmissione di dati. Un cavo in fibra contiene diverse fibre individuali, ciascuna capace di convogliare il segnale (impulsi di luce) a una lunghezza di banda praticamente illimitata. Sono utilizzate solitamente per trasmissioni si lunga distanza, per il trasferimento di 'dati pesanti' così che il segnale arrivi protetto dai disturbi puo' incontrare lungo il proprio percorso. La capacità di trasporto del cavo di fibra ottica è notevolmente superiore a quella dei cavi tradizionali e del doppino di rame. |
| Hosting | Servizio che consiste nell'allocare su un server web le pagine di un sito web, rendendolo così accessibile dalla rete internet. |
| Incumbent | Operatore ex-monopolista attivo nel settore delle telecomunicazioni. |
| IP | Acronimo di Internet Protocol, protocollo di interconnessione di reti (Inter-Networking Protocol), nato per interconnettere reti eterogenee per tecnologia, prestazioni, gestione. |
| IRU | Acronimo di Indefeasible Right of Use, accordi di lunga durata che garantiscono al beneficiario la possibilità di utilizzare per un lungo periodo la rete in fibra ottica del concedente. |
|---|---|
| Internet Service Provider o ISP | Società che fornisce l'accesso a Internet a singoli utenti o organizzazioni. |
| Leased lines | Linee di capacità trasmissiva messa a disposizione con contratti d'affitto di capacità trasmissiva. |
| LTE-TDD | Long Term Evolution Time Division Duplex è una tecnologia mobile di trasmissione dati che segue gli standard internazionali LTE e sviluppata per le reti 4G. E' una tecnologia di rete che utilizza una sola frequenza per trasmettere, e lo fa a divisione di tempo, ovvero in alternanza tra upload e download dei dati con una ratio di adattamento dinamico sulla base della quantità di dati scambiati |
| MAN | Acronimo di Metropoolitan Area Network, la rete in fibra ottica che si estende all'interno delle aree metropolitane e collega il Core Network con la Rete di Accesso. |
| Mbps | Acronimo di megabit per secondo, unità di misura che indica la capacità (quindi la velocità) di trasmissione dei dati su una rete informatica. |
| Modem | Modulatore/demodulatore. È un dispositivo che modula i dati digitali per permettere la loro trasmissione su canali analogici, generalmente costituiti da linee telefoniche. |
| MNO | Acronimo di Mobile Network Operator, l'operatore di telecomunicazioni proprietario della rete mobile che offre i propri servizi all'ingrosso (wholesale) all'MVNO (Mobile Virtual Network Operator). |
| MPF | Acronimo di Metallic Path Facility, la coppia di cavi di rame (coppia elicoidale non schermata) che parte dal permutatore (MDF -Main Distribution Frame) presente nella centrale telefonica dell'operatore e arriva nella sede dell'utente (privato o azienda). Le connessioni possono essere di tipo Full o Shared. Una connessione di tipo "Full" abilita sia la fruizione del servizio dati (banda larga) sia quella di servizi voce. Una connessione di tipo "Shared" abilita soltanto la fruizione del servizio dati (banda larga). Nel servizio in "shared access" l'operatore LLU (in accesso disaggregato) fornisce il servizio ADSL all'utente finale, mentre l'operatore incumbent fornisce il servizio di telefonia analogica sfruttando la medesima linea d'accesso. |
| MVNO | Acronimo di Mobile Virtual Network Operators (operatore virtuale di rete mobile): soggetto che offre servizi di telecomunicazioni mobili al pubblico, utilizzando proprie strutture di commutazione di rete mobile, un proprio HLR, un proprio codice di rete mobile (MNC, Mobile Network Code), una propria attività di gestione dei clienti (commercializzazione, fatturazione, assistenza) ed emettendo proprie SIM card, ma che non ha delle risorse frequenziali assegnate e si avvale, per l'accesso, di accordi su base negoziale o regolamentare con uno o più operatori di rete mobile licenziatari. |
|---|---|
| Narrowband | Modalità di connessione alle reti dati, ad esempio Internet, stabilita attraverso una chiamata telefonica. In questo tipo di connessioni tutta l'ampiezza di banda del mezzo di trasmissione viene usata come un canale unico: un solo segnale occupa tutta la banda disponibile. L'ampiezza di banda di un canale di comunicazione identifica la quantità massima di dati che può essere trasportata dal mezzo di trasmissione nell'unità di tempo. La capacità di un canale di comunicazione è limitata sia dall'intervallo di frequenze che il mezzo può sostenere sia dalla distanza da percorrere. Un esempio di connessione Narrowband è la comune connessione Narrowband via modem a 56 Kbps. |
| OLO | Acronimo di Other Licensed Operators, operatori diversi da quello dominante che operano nel mercato nazionale dei servizi di telecomunicazioni. |
| Opex | Acronimo di Operating Expenses (costi operativi), si tratta di costi diretti e indiretti che vengono registrati all'interno del conto economico. |
| Piattaforma | È la totalità degli input, incluso l'hardware, il software, le attrezzature di funzionamento e le procedure, per produrre (piattaforma di produzione) o gestire (piattaforma di gestione) un particolare servizio (piattaforma di servizio) |
| POP | Acronimo di Point of Presence, sito in cui sono installati gli apparati di telecomunicazioni e che costituisce un nodo della rete. |
| Portale | Sito web che costituisce un punto di partenza ossia una porta di ingresso ad un gruppo consistente di risorse di Internet o di una Intranet. |
| Router | Strumento hardware o in alcuni casi un software, che individua il successivo punto della rete a cui inoltrare il pacchetto di dati ricevuto, instradando tale pacchetto dati verso la destinazione finale. |
| Service Provider | Soggetto che fornisce agli utilizzatori finali ed ai provider di contenuto una gamma di servizi, compreso un centro servizi di proprietà, esclusivo o di terzi. |
| Server | Componente informatica che fornisce servizi ad altre componenti (tipicamente chiamate client) attraverso una rete. |
| SoHo | Acronimo di Small office Home office, piccoli uffici, per lo più studi professionali o piccole attività. |
|---|---|
| Unbundling del local loop o ULL | Accesso disaggregato alla rete locale, ossia, la possibilità che hanno gli operatori telefonici, da quando è stato liberalizzato il mercato delle telecomunicazioni, di usufruire delle infrastrutture fisiche esistenti costruite da altro operatore, per offrire ai clienti servizi propri, pagando un canone all'operatore effettivamente proprietario delle infrastrutture. |
| VAS | Acronimo di Value-Added Services, i servizi a valore aggiunto forniscono un maggiore livello di funzionalità rispetto ai servizi di trasmissione di base offerti da una rete di telecomunicazioni per il trasferimento delle informazioni fra i suoi terminali. Includono le comunicazioni voce analogiche commutate via cavo o wireless; servizio diretto digitale point-to-point "senza restrizioni" a 9,600 bit/s; commutazione di pacchetto (chiamata virtuale); trasmissione analogica e a banda larga diretta dei segnali TV e dei servizi supplementari, quali i gruppi di utenti chiusi; la chiamata in attesa; le chiamate a carico; l'inoltro di chiamata e l'identificazione del numero chiamato. I servizi a valore aggiunto forniti dalla rete, dai terminali o dai centri specializzati includono i servizi di smistamento dei messaggi (MHS) (che possono essere usati, tra l'altro, per documenti commerciali secondo una modulistica predeterminata); elenchi elettronici degli utenti, degli indirizzi di rete e dei terminali; e-mail; fax; teletex; videotex e videotelefono. I servizi a valore aggiunto potrebbero anche includere i servizi a valore aggiunto di telefonia voce quali i numeri verdi o servizi telefonici a pagamento. |
| VoIP | Acronimo di Voice over internet Protocol, tecnologia digitale che consente la trasmissione di pacchetti vocali attraverso reti Internet, Intranet, Extranet e VPN. I pacchetti vengono trasportati secondo le specifiche H.323, ossia lo standard ITU (International Telecommunications Union) che costituisce la base per i servizi dati, audio, video e comunicazioni su reti di tipo IP. |
| VPN | Acronimo di Virtual Private Network rete virtuale privata realizzata su Internet o Intranet. I dati fra workstation e server della rete privata vengono inoltrati tramite le comuni reti pubbliche Internet, ma utilizzando tecnologie di protezione da eventuali intercettazioni da parte di persone non autorizzate. |
| Virtual Unbundling del local loop o VULL |
Modalità di accesso alla rete locale analoga per cui, pur in mancanza delle infrastrutture fisiche, si replicano le condizioni ed i termini dell'accesso in modalità ULL. Si tratta di una modalità di accesso temporanea che, generalmente, viene sostituita dalla modalità ULL. |
| WI-FI | Servizio per la connessione ad Internet in modalità wireless ad alte velocità. |
| Wi-Max | Acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access è una tecnologia che consente l'accesso senza fili a reti di telecomunicazioni a banda larga. È stato definito dal WiMAX Forum, un consorzio a livello mondiale, formato dalle più importanti aziende del campo delle telecomunicazioni fisse e mobili che ha lo scopo di sviluppare, promuovere e testare la interoperabilità di sistemi basati sugli standard IEEE 802.16-2004 per l'accesso fisso e IEEE.802.16e-2005 per l'accesso mobile e fisso |
|---|---|
| Wholesale | Servizi che consistono nella rivendita a terzi di servizi di accesso. |
| WLR | Acronimo di Wholesale Line Rental, la rivendita da parte di un operatore delle telecomunicazioni del servizio di linee affittate dall'Incumbent. |
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