Annual / Quarterly Financial Statement • Mar 21, 2018
Annual / Quarterly Financial Statement
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BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017
La ripresa dell'Italia ha preso slancio. Grazie alla politica monetaria accomodante della Banca centrale europea (BCE) e a una domanda esterna vigorosa, la crescita del PIL reale dell'Italia dovrebbe attestarsi all'1,5% sia nel 2017 che nel 2018, con una leggera flessione all'1,2% prevista nel 2019. Dopo la battuta di arresto registrata durante la crisi finanziaria globale iniziata nel 2008/2009, gli investimenti hanno ripreso a crescere grazie ad un aumento della domanda e a condizioni di finanziamento favorevoli.
Secondo le previsioni della Commissione, i tassi di crescita dell'Area Euro e dell'UE 2017 hanno superato le attese dell'anno passato, e da una fase di ripresa economica passeremo quindi ad una fase di espansione nel 2018/2019. Si stima che l'economia dell'Area Euro e dell'Unione Europea nel suo complesso sia cresciuta del 2,4% nel 2017, il dato migliore da dieci anni a questa parte. Questa buona performance dovrebbe ripetersi nel 2018 e nel 2019, con tassi di crescita rispettivamente del 2,3% e del 2,0%, sia nell'Area Euro sia nell'UE.
Questo miglioramento delle prospettive deriva da una migliore dinamica congiunturale in Europa nella quale il mercato del lavoro continua a crescere e la fiducia nell'economia è particolarmente elevata, nonché da una crescita più marcata del previsto dell'attività economia mondiale e dei commerci internazionali.
L'esercizio 2017 del Gruppo AEFFE è stato caratterizzato da una crescita a doppia cifra dei ricavi e dalla più che proporzionale progressione della redditività, risultati ottenuti grazie al buon andamento dei nostri brand, soprattutto quelli di proprietà, e all'efficace modello di business. Le linee strategiche di medio-lungo termine del Gruppo prevedono una costante attenzione alla realizzazione di collezioni fortemente distintive e al rafforzamento calibrato della nostra presenza nei mercati ad elevato potenziale, soprattutto nell'area della Greater China e Asia Pacific.
Alla luce della vitalità del Gruppo e dei positivi riscontri della campagna vendite per le collezioni Autunno/Inverno 2018-2019 ancora in corso, siamo fiduciosi che anche il 2018 sarà all'insegna di un ulteriore sviluppo e consolidamento dei nostri brand.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Massimo Ferretti
| ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO | 4 |
|---|---|
| STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2017 | 5 |
| BRAND PORTFOLIO | 6 |
| SEDI | 7 |
| SHOWROOM | 8 |
| PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA | 9 |
| PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI | 10 |
| BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017 | 11 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 12 |
| PROSPETTI CONTABILI | 26 |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE | 32 |
| NOTE ILLUSTRATIVE | 37 |
| ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE | 80 |
| DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO | 87 |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE SULLA DNF | 108 |
| PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017 | 111 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 112 |
| PROSPETTI CONTABILI | 120 |
| RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE | 125 |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE | 132 |
| NOTE ILLUSTRATIVE | 136 |
| ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE | 172 |
Massimo Ferretti
Alberta Ferretti
Simone Badioli
Consiglio di Amministrazione
Marcello Tassinari - Direttore Generale Roberto Lugano Daniela Saitta Sabrina Borocci Alessandro Bonfiglioli
Angelo Miglietta
Fernando Ciotti Carla Trotti
Nevio Dalla Valle Daniela Elvira Bruno
Presidente Daniela Saitta
Comitato per il Controllo Interno
Consiglieri Daniela Saitta Alessandro Bonfiglioli
Comitato per la Remunerazione
| ALBERTA FERRETTI | PHILOSOPHY LORENZO SERAFINI |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| MOSCHINO. | BOUTIQUE MOSCHINO |
||||
| CEDRIC CHARLIER | |||||
| POLLINI Footwear - Leather goods |
MOSCHINO Licences - Design |
VELMAR Beachwear - Lingerie |
|||
| POLLINI | MOSCHINO. | MOSCHINO. | |||
| MOSCHINO. | BOUTIQUE MOSCHINO |
Folies | |||
| LOVE MOSCHINO |
LOVE MOSCHINO |
Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia
Via San Gregorio, 28 20124 – Milano (MI) Italia
Via Erbosa I° tratto, 92 47030 - Gatteo (FC) Italia
Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia
(FERRETTI – PHILOSOPHY - POLLINI – CEDRIC CHARLIER) Via Donizetti, 48 20122 - Milano Italia
(FERRETTI – PHILOSOPHY – MOSCHINO) 28-29 Conduit Street W1S 2YB - Londra Inghilterra
(FERRETTI – PHILOSOPHY – MOSCHINO) 43, Rue du Faubourg Saint Honoré 75008 - Parigi Francia
(GRUPPO) 30 West 56th Street 10019 - New York Stati Uniti
(MOSCHINO) Via San Gregorio, 28 20124 - Milano Italia
(LOVE MOSCHINO) Via Settembrini, 1 20124 - Milano Italia
(CEDRIC CHARLIER) 28, Rue de Sevigne 75004 - Parigi Francia
Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles Shanghai
Milano Venezia Bolzano Varese
Firenze Venezia
Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles New York Seoul Pusan Daegu
| Esercizio | Esercizio | ||
|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | ||
| Totale ricavi | (Valori in milioni di Euro) | 287,5 | 316,5 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) * | (Valori in milioni di Euro) | 25,2 | 36,6 |
| Risultato operativo (EBIT) | (Valori in milioni di Euro) | 10,1 | 22,7 |
| Risultato ante imposte | (Valori in milioni di Euro) | 8,3 | 18,9 |
| Risultato d'esercizio per il gruppo | (Valori in milioni di Euro) | 3,6 | 11,5 |
| Risultato base per azione | (Valori in unità di Euro) | 0,036 | 0,113 |
| Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) | (Valori in milioni di Euro) | 16,3 | 23,1 |
| Cash Flow/Totale ricavi | (Valori in percentuale) | 5,7 | 7,3 |
* L'EBITDA è rappresentata del risultato operativo al lordo degli accantonamenti ed ammortamenti. L'EBITDA così definita è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non è identificata come misura contabile nell'ambito sia dei Principi Cointabili Italiani sia degli IFRS e, pertanto, non deve essere considerata una misura alternativa per la valutazione del risultato del Gruppo. Poichè la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | ||
| Capitale Investito Netto | (Valori in milioni di Euro) | 227,6 | 229,0 |
| Indebitamento Finanziario Netto | (Valori in milioni di Euro) | 59,5 | 50,6 |
| Patrimonio netto di Gruppo | (Valori in milioni di Euro) | 135,8 | 146,1 |
| Patrimonio netto di gruppo per azione | (Valori in unità di Euro) | 1,3 | 1,4 |
| Attività a breve/Passività a breve | Quoziente | 1,8 | 1,9 |
| Attività a breve-magazzino/Passività a breve | Quoziente | 0,8 | 0,8 |
| Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto | Quoziente | 0,4 | 0,3 |
| ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto | (Valori in percentuale) | 4,4 | 9,9 |
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali il nostro Gruppo si è trovato ad operare.
La crescita economica è solida nelle principali economie avanzate ed emergenti; non si accompagna tuttavia a una ripresa dell'inflazione, che rimane debole. Nel breve termine le prospettive rimangono favorevoli; permangono rischi che una correzione al ribasso dei prezzi delle attività finanziarie possa rallentare l'attività economica.
L'attività economica nelle principali economie avanzate ha continuato a espandersi nel terzo trimestre del 2017; il quadro congiunturale si è mantenuto favorevole negli ultimi mesi dell'anno. Negli Stati Uniti i dati più recenti indicano una crescita sostenuta. Nel Regno Unito i consumi privati mostrano segnali di ripresa e gli indicatori anticipatori suggeriscono per l'ultimo trimestre del 2017 un tasso di espansione in linea con la media dei primi tre. In Giappone i dati congiunturali più aggiornati indicano un'accelerazione dell'attività economica nel quarto trimestre dello scorso anno. Nei paesi emergenti prosegue la ripresa in atto dal primo semestre del 2017. In Cina la crescita è rimasta stabile negli ultimi mesi dell'anno, dopo aver superato le attese nei trimestri precedenti. Nei mesi estivi il PIL ha accelerato in India e in Brasile.
Nel terzo trimestre del 2017 il commercio mondiale è cresciuto a un tasso pari al 3,5 per cento, con una dinamica più sostenuta delle importazioni dell'area dell'euro e dei paesi emergenti dell'Asia diversi dalla Cina.
I rischi per l'economia mondiale restano legati a un possibile aumento della volatilità sui mercati finanziari, connesso con un'improvvisa intensificazione delle tensioni geopolitiche.
Nell'area dell'euro la crescita è proseguita a un tasso sostenuto, trainata soprattutto dalla domanda estera. La ricalibrazione degli strumenti di politica monetaria decisa dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha l'obiettivo di preservare condizioni di finanziamento molto favorevoli, che rimangono necessarie per un ritorno durevole dell'inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento.
Sulla base del più recente quadro previsivo elaborato in dicembre dagli esperti dell'Eurosistema, il prodotto dell'area dell'euro dovrebbe crescere del 2,3 per cento nel 2018 (2,4 nel 2017).
Le nuove proiezioni per l'economia italiana indicano che nel triennio 2018-2020, il PIL, che nel 2017 sarebbe aumentato dell'1,5 per cento, crescerebbe dell'1,4 per cento nell'anno in corso, dell'1,2 nel 2019-2020. L'attività economica sarebbe trainata principalmente dalla domanda interna.
Nel triennio 2018-2020 le esportazioni si espanderebbero in media di oltre il 3 per cento all'anno, riflettendo sia le ipotesi sull'andamento favorevole degli scambi commerciali internazionali, sia gli effetti dell'apprezzamento dell'euro registrato negli ultimi trimestri. La crescita delle importazioni, particolarmente marcata nel 2017 e poi in graduale rallentamento, seguirebbe l'andamento degli investimenti produttivi e delle esportazioni, che rappresentano le componenti di domanda caratterizzate da un più elevato contenuto di beni importati.
Questo quadro presuppone condizioni finanziarie ancora accomodanti, con un aggiustamento molto graduale dei tassi di interesse a breve e a lungo termine, condizioni ordinate sui mercati dei titoli di Stato e criteri di offerta di credito relativamente distesi. Nel complesso l'andamento del prodotto continuerebbe a dipendere dal sostegno delle politiche economiche espansive, ma in misura minore rispetto al passato.
Tra i rischi che gravano su questo scenario restano rilevanti quelli che provengono dal contesto internazionale e dall'andamento dei mercati finanziari. Inasprimenti delle tensioni globali o una maggiore incertezza circa le politiche economiche nelle diverse aree potrebbero tradursi in aumenti della volatilità dei mercati finanziari e dei premi per il rischio, ripercuotendosi negativamente sull'economia dell'area dell'euro.
Tra i rischi di origine interna, rispetto agli ultimi scenari previsivi, si sono ridotti quelli connessi con la debolezza del sistema creditizio e con un possibile acuirsi dell'incertezza di famiglie e imprese sull'intensità della ripresa in atto. Il quadro qui delineato dipende però dal proseguimento di politiche economiche in grado, da un lato, di favorire la crescita dell'economia nel lungo termine, sostenendo le scelte di investimento e di consumo e, dall'altro, di assicurare credibilità al percorso di riduzione del debito pubblico, sfruttando il momento favorevole dell'economia globale.
Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso supera un 2016 di assestamento dovuto a incertezze congiunturali e crisi geopolitiche e si attesta quest'anno su un valore di mercato totale intorno ai 1.160 miliardi di Euro, con una crescita del 5% a cambi costanti.
Alla ripresa del comparto ha contribuito una ritrovata consumer confidence a livello generale: questa ha spinto sia i consumi locali di Europei, Americani e Asiatici, sia gli acquisti in viaggio dei consumatori cinesi, senza dimenticare il fondamentale ritorno dei turisti in Europa, che sono cresciuti dell'11% rispetto all'anno scorso. A ciò si aggiunge la crescita costante del canale online, che rappresenta ormai un mercato di valore pari a quello del Giappone.
L'Europa continua la sua ripresa, crescendo del 6% a tassi di cambio correnti e riconquistando così il suo ruolo di regione centrale per le vendite di lusso. In Giappone, assistiamo ad una forte spinta guidata dalla valuta ed il conseguente incremento della spesa cinese ha portato ad una crescita del 2% a tassi di cambio attuali. I clienti cinesi sono sempre più esperti del settore e permettono di aumentare le vendite in Cina del 15%. Il resto dell'Asia (esclusi la Cina continentale e il Giappone) registra decisamente una crescita del 6%, ed anche il mercato Americano (sia Nord che Sud America), riesce a finire l'anno in positivo, crescendo del 2%. In altre regioni, la crescita è risultata ferma all'1%, con un Medio Oriente trattenuto dall'incertezza economica. Viene registrata la crescita del canale Retail dell'8% ed una forte performance dei negozi multimarca. Deludenti invece i numeri dei department store a livello mondiale. Uno spaccato dell'evoluzione del ruolo del negozio è il canale online, che mostra un salto del ben 24% ed in cui solo il mercato americano rappresenta quasi la metà di questo tipo di vendite: questo non significa che i negozi abbiano perso il loro ruolo ma solo che necessitino un nuovo modo di rinnovarsi. Le previsioni parlano di un forte incremento positivo che continuerà a un tasso di crescita annuo costante stimato dal 4% al 5% per i prossimi 3 anni.
Le previsioni per il 2018 confermano un solido +5%: crescita consistente per pelle, calzature e accessori (+7%) e per l'Hard Luxury (5%). In crescita anche abbigliamento, profumi e cosmetici (+4%). Tutti i mercati sono previsti in crescita, con l'Asia in testa (+10%), seguita da Giappone (+5%) Europa e Nord America (+4%), quest'ultimo in ripresa dopo due anni anni difficili.
Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott". Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali e altro).
L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e pelletteria.
La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.
Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quale "Blugirl Folies".
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea Love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".
L'attività di Aeffe trae origine dall'iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell'evoluzione di Aeffe.
La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.
In quest'ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio "Moschino Couture!".
Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-à-porter donna a marchio "Jean Paul Gaultier".
Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive linee di accessori.
Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.
Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Offerta Pubblica e la quotazione sull'MTA - Segmento STAR – delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo l'Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull'MTA - Segmento STAR – di Borsa Italiana.
La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli amici raccolgono l'eredità dello stilista rispettandone l'identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile dell'immagine e dello stile del marchio.
La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le collezioni Moschino, sia per l'Italia sia per l'estero.
La società gestisce, inoltre, direttamente sei boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino, tre delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri e una on-line.
Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.
Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di lingerie, underwear, beachwear, loungewear.
Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.
Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee active e sport, rispettivamente per il marchio "Extee" e "Prada" per la linea uomo.
Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di "Byblos" uomo e donna.
Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle linee "Blugirl".
Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l'acquisizione costituisce la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.
Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear uomo e beachwear e lingerie donna a marchio "Moschino".
Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.
Nel 2012 Velmar sigla un accordo di licenza con il gruppo Blufin per il design, produzione e distribuzione internazionale della linea di abbigliamento femminile "teen" a marchio Blugirl Folies.
Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello Stato di New York.
La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L'attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan.
Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 12 tra boutique e outlet, sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri, gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.
Clan Cafè S.r.l., nasce nel 2007, è controllata al 62,9% da Aeffe Retail. Dal 2011 ha stipulato un contratto di affitto di ramo di azienda con la società Jader S.r.l. per la gestione della Boutique sita in Milano Via Pontaccio 19, che commercializza abbigliamento e accessori prodotti sia dal Gruppo Aeffe sia da fornitori terzi.
Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".
Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti". La società svolge anche attività di agenzia per il mercato francese per i marchi Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".
Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini", a Woollen Co., Ltd..
Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.
Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..
Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.
Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera esclusivamente nel comparto retail tramite negozi a gestione diretta che commercializzano le linee Moschino nel Paese.
Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.
Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, eccezion fatta per le linee relative al bambino, occhiali, profumi e orologi.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Parigi.
Moschino Gmbh, società che gestiva direttamente una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a Berlino, dal 1 gennaio 2016 è in fase di liquidazione.
Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal 2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York.
Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., gestisce direttamente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino, una a Los Angeles e una a New York.
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.
L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.
L'attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L'Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.
Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.
Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando collezioni "a tema" (tra le quali la collezione di calzature sportive "Daytona" ispirata al mondo delle corse motociclistiche).
Già negli anni settanta l'attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.
Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un'estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.
Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l'acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini. L'acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.
Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..
Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l'unico azionista.
Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.
Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.
Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Pandorf.
| (Valori in unità di Euro) | Esercizio | % | Esercizio | % | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | sui ricavi | 2016 | sui ricavi | |||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 312.604.739 | 100,0% | 280.690.885 | 100,0% | 31.913.854 | 11,4% |
| Altri ricavi e proventi | 3.857.091 | 1,2% | 6.816.595 | 2,4% | ( 2.959.504) | (43,4%) |
| TOTALE RICAVI | 316.461.830 | 101,2% | 287.507.480 | 102,4% | 28.954.350 | 10,1% |
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | 10.243.168 | 3,3% | ( 913.774) | (0,3%) | 11.156.942 | (1.221,0%) |
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | ( 106.306.060) | (34,0%) | ( 89.794.049) | (32,0%) | ( 16.512.011) | 18,4% |
| Costi per servizi | ( 91.038.590) | (29,1%) | ( 81.289.495) | (29,0%) | ( 9.749.095) | 12,0% |
| Costi per godimento beni di terzi | ( 23.340.025) | (7,5%) | ( 22.847.255) | (8,1%) | ( 492.770) | 2,2% |
| Costi per il personale | ( 65.376.702) | (20,9%) | ( 63.490.261) | (22,6%) | ( 1.886.441) | 3,0% |
| Altri oneri operativi | ( 4.071.124) | (1,3%) | ( 3.978.106) | (1,4%) | ( 93.018) | 2,3% |
| Totale costi operativi | ( 279.889.333) | (89,5%) | ( 262.312.940) | (93,5%) | ( 17.576.393) | 6,7% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) | 36.572.497 | 11,7% | 25.194.540 | 9,0% | 11.377.957 | 45,2% |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali | ( 6.555.292) | (2,1%) | ( 6.805.687) | (2,4%) | 250.395 | (3,7%) |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | ( 5.004.115) | (1,6%) | ( 5.149.208) | (1,8%) | 145.093 | (2,8%) |
| Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti | ( 2.316.749) | (0,7%) | ( 3.153.669) | (1,1%) | 836.920 | (26,5%) |
| Totale Ammortamenti e Svalutazioni | ( 13.876.156) | (4,4%) | ( 15.108.564) | (5,4%) | 1.232.408 | (8,2%) |
| RISULTATO OPERATIVO (EBIT) | 22.696.341 | 7,3% | 10.085.976 | 3,6% | 12.610.365 | 125,0% |
| Proventi finanziari | 1.418.353 | 0,5% | 1.523.856 | 0,5% | ( 105.503) | (6,9%) |
| Oneri finanziari | ( 5.175.881) | (1,7%) | ( 3.278.335) | (1,2%) | ( 1.897.546) | 57,9% |
| Totale Proventi/(Oneri) finanziari | ( 3.757.528) | (1,2%) | ( 1.754.479) | (0,6%) | ( 2.003.049) | 114,2% |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 18.938.813 | 6,1% | 8.331.497 | 3,0% | 10.607.316 | 127,3% |
| Imposte | ( 7.436.754) | (2,4%) | ( 3.955.128) | (1,4%) | ( 3.481.626) | 88,0% |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 11.502.059 | 3,7% | 4.376.369 | 1,6% | 7.125.690 | 162,8% |
| Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie | ( 11.716) | (0,0%) | ( 735.125) | (0,3%) | 723.409 | (98,4%) |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO | 11.490.343 | 3,7% | 3.641.244 | 1,3% | 7.849.099 | 215,6% |
Nell'esercizio 2017 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 312.605 migliaia rispetto a Euro 280.691 migliaia dell'esercizio 2016, con un incremento del 11,4% (+11,6% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 239.815 migliaia con un incremento dell'11,1% a cambi correnti (+11,4% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2016. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 108.216 migliaia con un incremento del 12,8%.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | % | 2016 | % | Δ | % | |
| Alberta Ferretti | 30.864 | 9,9% | 23.964 | 8,5% | 6.900 | 28,8% |
| Philosophy | 16.324 | 5,2% | 13.140 | 4,7% | 3.184 | 24,2% |
| Moschino | 220.739 | 70,6% | 197.647 | 70,4% | 23.092 | 11,7% |
| Pollini | 34.363 | 11,0% | 29.604 | 10,5% | 4.759 | 16,1% |
| Altri | 10.315 | 3,3% | 16.336 | 5,9% | ( 6.021) | (36,9%) |
| Totale | 312.605 | 100,0% | 280.691 | 100,0% | 31.914 | 11,4% |
Nell'esercizio 2017, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento del 28,8% (+29,5% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 9,9%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un incremento del 24,2% (+24,8% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 5,2%.
Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento dell'11,7% (+11,8% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 70,6%.
Il marchio Pollini ha registrato una crescita del 16,1% (+16,2% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato consolidato pari all'11,0%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento del 36,9% (-36,6% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 3,3%.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | % | 2016 | % | Δ | % | |
| Italia | 152.116 | 48,7% | 126.079 | 44,9% | 26.037 | 20,7% |
| Europa (Italia e Russia escluse) | 67.759 | 21,7% | 59.934 | 21,4% | 7.825 | 13,1% |
| Russia | 9.106 | 2,9% | 9.107 | 3,2% | ( 1) | (0,0%) |
| Stati Uniti | 18.605 | 5,9% | 22.941 | 8,2% | ( 4.336) | (18,9%) |
| Resto del mondo | 65.019 | 20,8% | 62.630 | 22,3% | 2.389 | 3,8% |
| Totale | 312.605 | 100,0% | 280.691 | 100,0% | 31.914 | 11,4% |
Nell'esercizio 2017 le vendite in Italia, pari al 48,7% del fatturato consolidato, hanno registrato, rispetto al 2016, un andamento molto positivo registrando una crescita del 20,7% a Euro 152.116 migliaia, grazie alla crescita organica sia del canale wholesale che del canale retail, che hanno entrambi beneficiato sia della clientela locale che dei flussi turistici di fascia alta.
Le vendite in Europa sono aumentate del 13,1% (+13,6% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 21,7%, trainate in particolare dal buon andamento di Inghilterra, Germania e Francia. I dati di vendita sono stati positivi sia per il canale dei monomarca a gestione diretta sia per il canale wholesale.
Il mercato russo, pari al 2,9% del fatturato consolidato, ha riportato un trend costante rispetto allo scorso esercizio e ha mostrato buoni segnali di recupero nell'ultimo trimestre dell'anno.
Le vendite negli Stati Uniti hanno registrato una diminuzione pari al 18,9% (-17,5% a tassi di cambio costanti), pari al 5,9% del fatturato consolidato. Tale variazione è riferibile sostanzialmente al rallentamento delle vendite nei Department stores.
Nel Resto del mondo la crescita è stata del 3,8% (+3,7% a tassi di cambio costanti) a Euro 65.019 migliaia con un'incidenza sul fatturato del 20,8%, grazie soprattutto all'ottimo andamento dell'area della Greater China, che è cresciuta del 16,5%.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | % | 2016 | % | Δ | % | |
| Wholesale | 219.173 | 70,1% | 201.271 | 71,7% | 17.902 | 8,9% |
| Retail | 83.310 | 26,7% | 70.334 | 25,1% | 12.976 | 18,4% |
| Royalties | 10.122 | 3,2% | 9.086 | 3,2% | 1.036 | 11,4% |
| Totale | 312.605 | 100,0% | 280.691 | 100,0% | 31.914 | 11,4% |
I ricavi generati dal gruppo nell'esercizio 2017 derivano:
per il 70,1%, dalle vendite effettuate dal Gruppo tramite la propria struttura commerciale, gli showroom del Gruppo, gli agenti e gli importatori, i punti vendita in franchising, i corner e gli shop in shop (canale wholesale), che passano da Euro 201.271 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 219.173 migliaia dell'esercizio 2017 con un incremento dell'8,9% (+9,0% a tassi di cambio costanti);
per il 26,7%, dalle vendite effettuate attraverso punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (canale retail), che passano da Euro 70.334 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 83.310 migliaia dell'esercizio 2017 con un incremento del 18,4% (+18,9% a tassi di cambio costanti);
per il 3,2%, dalle royalties derivanti dai contratti di licenza con società terze per la produzione e distribuzione di linee di prodotti con brand del Gruppo. Le royalties, che passano da Euro 9.086 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 10.122 migliaia dell'esercizio 2017, crescendo dell'11,4%.
Il costo del personale passa da Euro 63.490 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 65.377 migliaia dell'esercizio 2017, registrando un incremento pari a Euro 1.887 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,6% dell'esercizio 2016 al 20,9% dell'esercizio 2017.
La forza lavoro passa da una media di 1.301 unità dell'esercizio 2016 alle 1.307 unità dell'esercizio 2017.
| Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Operai | 233 | 229 | 4 | 1,7% |
| Impiegati-quadri | 1.051 | 1.049 | 2 | 0,2% |
| Dirigenti | 23 | 23 | - | 0,0% |
| Totale | 1.307 | 1.301 | 6 | 0,5% |
Nell'esercizio 2017, l'EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 36.572 migliaia (con un'incidenza dell'11,7% sul fatturato), registrando un incremento del 45,2% rispetto all'EBITDA del 2016 pari a Euro 25.195 migliaia (con un'incidenza del 9,0% sul fatturato). Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi, a sua volta strettamente legata al modello di business del Gruppo tale per cui ad un aumento del fatturato corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.
L'incremento della marginalità ha interessato principalmente la divisione prêt-à-porter.
In particolare, per la divisione prêt-à-porter l'EBITDA del 2017 è stato pari a Euro 26.821 migliaia (pari al 11,2% del fatturato), rispetto a Euro 18.925 migliaia del 2016 (pari al 8,8% delle vendite), con un incremento di Euro 7.896 migliaia.
Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2017 l'EBITDA è stato di Euro 9.751 migliaia (pari al 9% delle vendite), rispetto all' EBITDA di Euro 6.270 migliaia del 2016 (pari al 6,5% del fatturato), con un incremento di Euro 3.481 migliaia.
L'EBIT consolidato è stato pari a Euro 22.696 migliaia (pari al 7,3% del fatturato), registrando un miglioramento pari a Euro 12.610 migliaia, rispetto all'EBIT del 2016 pari a Euro 10.086 migliaia (pari al 3,6% del fatturato).
Grazie al miglioramento del risultato operativo, il risultato ante imposte ha registrato un utile di esercizio pari a Euro 18.939 migliaia, con un incremento pari a Euro 10.608 migliaia, rispetto all'utile di Euro 8.331 migliaia dell'esercizio 2016.
Il risultato netto dell'esercizio ha registrato un utile di Euro 11.502 migliaia, con un miglioramento di Euro 7.126 migliaia, rispetto all'utile di Euro 4.376 migliaia nell'esercizio 2016.
Il risultato netto di Gruppo ha registrato un utile di Euro 11.490 migliaia, con un miglioramento di Euro 7.849 migliaia, rispetto all'utile di Euro 3.641 migliaia nell'esercizio 2016.
| (Valori in unità di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Crediti commerciali | 42.064.915 | 40.711.059 | 1.353.856 | 3,3% |
| Rimanenze | 97.817.891 | 89.389.833 | 8.428.058 | 9,4% |
| Debiti commerciali | ( 68.618.776) | ( 61.880.670) | ( 6.738.106) | 10,9% |
| CCN operativo | 71.264.030 | 68.220.222 | 3.043.808 | 4,5% |
| Altri crediti correnti | 26.914.468 | 25.082.908 | 1.831.560 | 7,3% |
| Crediti tributari | 5.411.024 | 4.094.261 | 1.316.763 | 32,2% |
| Attività per derivati | - | - | - | n.a. |
| Altri debiti correnti | ( 17.642.193) | ( 16.958.605) | ( 683.588) | 4,0% |
| Debiti tributari | ( 3.611.468) | ( 7.376.339) | 3.764.871 | (51,0%) |
| Passività per derivati | ( 997.532) | - | ( 997.532) | n.a. |
| Capitale circolante netto | 81.338.329 | 73.062.447 | 8.275.882 | 11,3% |
| Immobilizzazioni materiali | 59.104.297 | 61.376.021 | ( 2.271.724) | (3,7%) |
| Immobilizzazioni immateriali | 109.678.612 | 115.131.885 | ( 5.453.273) | (4,7%) |
| Partecipazioni | 131.558 | 131.558 | - | n.a. |
| Altre attività non correnti | 3.564.214 | 3.961.836 | ( 397.622) | (10,0%) |
| Attivo immobilizzato | 172.478.681 | 180.601.300 | ( 8.122.619) | (4,5%) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | ( 5.916.166) | ( 6.366.872) | 450.706 | (7,1%) |
| Accantonamenti | ( 2.415.237) | ( 2.558.786) | 143.549 | (5,6%) |
| Attività disponibili per la vendita | 436.885 | 436.885 | - | n.a. |
| Passività disponibili per la vendita | - | - | - | n.a. |
| Passività non finanziarie | ( 787.692) | ( 469.000) | ( 318.692) | 68,0% |
| Attività fiscali per imposte anticipate | 14.335.779 | 13.856.302 | 479.477 | 3,5% |
| Passività fiscali per imposte differite | ( 30.436.700) | ( 30.985.927) | 549.227 | (1,8%) |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 229.033.879 | 227.576.349 | 1.457.530 | 0,6% |
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | - | n.a. |
| Altre riserve | 116.229.168 | 115.641.684 | 587.484 | 0,5% |
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | ( 6.957.390) | ( 8.883.005) | 1.925.615 | (21,7%) |
| Risultato di periodo | 11.490.343 | 3.641.244 | 7.849.099 | 215,6% |
| Patrimonio Netto del Gruppo | 146.133.528 | 135.771.330 | 10.362.198 | 7,6% |
| Patrimonio Netto di Terzi | 32.306.940 | 32.298.194 | 8.746 | 0,0% |
| Totale Patrimonio Netto | 178.440.468 | 168.069.524 | 10.370.944 | 6,2% |
| Crediti finanziari correnti | ( 1.420.000) | ( 2.235.854) | 815.854 | (36,5%) |
| Disponibilità liquide | ( 22.808.913) | ( 14.521.334) | ( 8.287.579) | 57,1% |
| Passività finanziarie non correnti | 22.079.795 | 23.840.201 | ( 1.760.406) | (7,4%) |
| Crediti finanziari non correnti | ( 2.591.605) | ( 3.390.633) | 799.028 | (23,6%) |
| Passività finanziarie correnti | 55.334.134 | 55.814.445 | ( 480.311) | (0,9%) |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA | 50.593.411 | 59.506.825 | ( 8.913.414) | (15,0%) |
| PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 229.033.879 | 227.576.349 | 1.457.530 | 0,6% |
Rispetto al 31 dicembre 2016, il capitale investito netto è aumentato dello 0,6%.
Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 81.338 migliaia (26,3% dei ricavi) rispetto a Euro 73.062 migliaia del 31 dicembre 2016 (26,0% dei ricavi).
L'analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:
Le attività fisse al 31 dicembre 2017 diminuiscono di Euro 8.123 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016.
Le variazioni delle principali voci sono le seguenti:
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 50.593 migliaia al 31 dicembre 2017 rispetto a Euro 59.507 migliaia del 31 dicembre 2016. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.
Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 10.370 migliaia passando da Euro 168.070 migliaia al 31 dicembre 2016 a Euro 178.440 migliaia al 31 dicembre 2017. I motivi di questo incremento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative. Il numero di azioni è di 107.362.504.
I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:
| Azionisti rilevanti | % |
|---|---|
| Fratelli Ferretti Holding S.r.l. | 37,387% |
| I.M. Fashion S.r.l. | 24,410% |
| Tullio Badioli | 6,000% |
| Altri azionisti (*) | 32,203% |
(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2017 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:
| (Valori in migliaia di Euro) | Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 |
Utile d'esercizio al 31 dicembre 2017 |
|
|---|---|---|---|
| Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe | 143.477 | 6.818 | |
| Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni |
( 7.195) | 6.055 | |
| Effetto riapertura business combinations | 33.517 | ( 1.303) | |
| Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale |
( 963) | - | |
| Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo | 2.397 | 108 | |
| Effetto netto di altre scritture di consolidamento | 7.207 | ( 176) | |
| Totale rettifiche di consolidamento | 34.963 | 4.684 | |
| Patrimonio Netto e Utile di Gruppo | 146.133 | 11.490 | |
| Patrimonio Netto e Utile di Terzi | 32.307 | 12 | |
| Patrimonio Netto e Utile Totale | 178.440 | 11.502 |
L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.
In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.
Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo del 2006 (e modificato nel luglio 2015) dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.. Laddove non diversamente specificato, i riferimenti del presente paragrafo sono da intendersi al Codice del 2015.
Il Codice di Autodisciplina costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana, non vincolante e caratterizzato dalla flessibilità necessaria alla sua adozione da parte delle società.
L'adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina non è, infatti, attualmente imposto da alcuna norma di legge: l'adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il "Testo Unico della Finanza"), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il "Regolamento Emittenti"), nonché nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il "Regolamento di Borsa") e nelle Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alle negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.
In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state effettivamente adottate dall'emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.
Al 31 dicembre 2017 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nell'esercizio 2017 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Capogruppo.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota "Operazioni con parti correlate".
Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2017.
Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.
Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.
L'esercizio 2017 è stato caratterizzato da una crescita a doppia cifra dei ricavi e dalla più che proporzionale progressione della redditività, risultati ottenuti grazie al buon andamento dei nostri brand, soprattutto quelli di proprietà, e all'efficace modello di business. Le linee strategiche di medio-lungo termine del Gruppo prevedono una costante attenzione alla realizzazione di collezioni fortemente distintive e al rafforzamento calibrato della nostra presenza nei mercati ad elevato potenziale, soprattutto nell'area della Greater China e Asia Pacific. Alla luce della vitalità del Gruppo e dei positivi riscontri della campagna vendite per le collezioni Autunno/Inverno 2018-2019 ancora in corso, siamo fiduciosi che anche il 2018 sarà all'insegna di un ulteriore sviluppo e consolidamento dei nostri brand.
Il Gruppo predispone la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs 254/2016 e della Delibera Consob n. 20267 del 18 gennaio 2018 in un documento separato, pubblicato sul sito internet, nella sezione Investor Relations, Bilanci e relazioni.
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | ||||
| Immobilizzazioni immateriali | ||||
| Key money | 26.852.574 | 28.923.062 | ( 2.070.488) | |
| Marchi | 81.975.169 | 85.468.751 | ( 3.493.582) | |
| Altre attività immateriali | 850.869 | 740.072 | 110.797 | |
| Totale attività immateriali | (1) | 109.678.612 | 115.131.885 | ( 5.453.273) |
| Immobilizzazioni materiali | ||||
| Terreni | 17.118.773 | 17.118.773 | - | |
| Fabbricati | 22.167.805 | 22.658.662 | ( 490.857) | |
| Opere su beni di terzi | 12.597.761 | 14.465.641 | ( 1.867.880) | |
| Impianti e macchinari | 2.863.830 | 2.665.840 | 197.990 | |
| Attrezzature | 260.126 | 311.406 | ( 51.280) | |
| Altre attività materiali | 4.096.002 | 4.155.699 | ( 59.697) | |
| Totale attività materiali | (2) | 59.104.297 | 61.376.021 | ( 2.271.724) |
| Altre attività | ||||
| Partecipazioni | (3) | 131.558 | 131.558 | - |
| Crediti finanziari non correnti | (4) | 2.591.605 | 3.390.633 | ( 799.028) |
| Altre attività | (5) | 3.564.214 | 3.961.836 | ( 397.622) |
| Imposte anticipate | (6) | 14.335.779 | 13.856.302 | 479.477 |
| Totale altre attività | 20.623.156 | 21.340.329 | ( 717.173) | |
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 189.406.065 | 197.848.235 | ( 8.442.170) | |
| ATTIVITA' CORRENTI | ||||
| Rimanenze | (7) | 97.817.891 | 89.389.833 | 8.428.058 |
| Crediti commerciali | (8) | 42.064.915 | 40.711.059 | 1.353.856 |
| Crediti tributari | (9) | 5.411.024 | 4.094.261 | 1.316.763 |
| Attività per derivati | (10) | - | - | - |
| Disponibilità liquide | (11) | 22.808.913 | 14.521.334 | 8.287.579 |
| Crediti finanziari correnti | (12) | 1.420.000 | 2.235.854 | ( 815.854) |
| Altri crediti | (13) | 26.914.468 | 25.082.908 | 1.831.560 |
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 196.437.211 | 176.035.249 | 20.401.962 | |
| Attività disponibili per la vendita | (14) | 436.885 | 436.885 | - |
| TOTALE ATTIVITA' | 386.280.161 | 374.320.369 | 11.959.792 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |||
| PATRIMONIO NETTO | (15) | |||
| Del gruppo | ||||
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | - | |
| Altre riserve | 116.229.168 | 115.641.684 | 587.484 | |
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | ( 6.957.390) | ( 8.883.005) | 1.925.615 | |
| Risultato d'esercizio di gruppo | 11.490.343 | 3.641.244 | 7.849.099 | |
| Patrimonio netto del gruppo | 146.133.528 | 135.771.330 | 10.362.198 | |
| Di terzi | ||||
| Capitale e riserve di terzi | 32.295.224 | 31.563.069 | 732.155 | |
| Risultato d'esercizio di terzi | 11.716 | 735.125 | ( 723.409) | |
| Patrimonio netto di terzi | 32.306.940 | 32.298.194 | 8.746 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 178.440.468 | 168.069.524 | 10.370.944 | |
| PASSIVITA' NON CORRENTI | ||||
| Accantonamenti | (16) | 2.415.237 | 2.558.786 | ( 143.549) |
| Imposte differite | (6) | 30.436.700 | 30.985.927 | ( 549.227) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (17) | 5.916.166 | 6.366.872 | ( 450.706) |
| Passività finanziarie | (18) | 22.079.795 | 23.840.201 | ( 1.760.406) |
| Passività non finanziarie | (19) | 787.692 | 469.000 | 318.692 |
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 61.635.590 | 64.220.786 | ( 2.585.196) | |
| PASSIVITA' CORRENTI | ||||
| Debiti commerciali | (20) | 68.618.776 | 61.880.670 | 6.738.106 |
| Debiti tributari | (21) | 3.611.468 | 7.376.339 | ( 3.764.871) |
| Passività per derivati | (10) | 997.532 | - | 997.532 |
| Passività finanziarie | (22) | 55.334.134 | 55.814.445 | ( 480.311) |
| Altri debiti | (23) | 17.642.193 | 16.958.605 | 683.588 |
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 146.204.103 | 142.030.059 | 4.174.044 | |
| Passività disponibili per la vendita | - | - | - | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 386.280.161 | 374.320.369 | 11.959.792 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | (24) | 312.604.739 | 280.690.885 |
| Altri ricavi e proventi | (25) | 3.857.091 | 6.816.595 |
| TOTALE RICAVI | 316.461.830 | 287.507.480 | |
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | 10.243.168 | ( 913.774) | |
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | (26) | ( 106.306.060) | ( 89.794.049) |
| Costi per servizi | (27) | ( 91.038.590) | ( 81.289.495) |
| Costi per godimento beni di terzi | (28) | ( 23.340.025) | ( 22.847.255) |
| Costi per il personale | (29) | ( 65.376.702) | ( 63.490.261) |
| Altri oneri operativi | (30) | ( 4.071.124) | ( 3.978.106) |
| Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti | (31) | ( 13.876.156) | ( 15.108.564) |
| Proventi/(Oneri) finanziari | (32) | ( 3.757.528) | ( 1.754.479) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 18.938.813 | 8.331.497 | |
| Imposte | (33) | ( 7.436.754) | ( 3.955.128) |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 11.502.059 | 4.376.369 | |
| Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie | ( 11.716) | ( 735.125) | |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO | 11.490.343 | 3.641.244 | |
| Utile base per azione | (34) | 0,113 | 0,036 |
| Utile diluito per azione | (34) | 0,113 | 0,036 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell'allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| Utile/(perdita) del periodo (A) | 11.502.059 | 4.376.369 | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio: | |||
| Rimisurazione sui piani a benefici definiti | ( 43.304) | ( 115.249) | |
| Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio | - | - | |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1) | ( 43.304) | ( 115.249) | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio: | |||
| Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge | |||
| Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere | ( 1.087.811) | 135.260 | |
| Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio | - | - | |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2) | ( 1.087.811) | 135.260 | |
| Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) | ( 1.131.115) | 20.011 | |
| Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) | 10.370.944 | 4.396.380 | |
| Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: | 10.370.944 | 4.396.380 | |
| Soci della controllante | 10.362.198 | 4.027.466 | |
| Interessenze di pertinenza di terzi | 8.746 | 368.914 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO | 14.521 | 9.993 | |
| Risultato del periodo prima delle imposte | 18.939 | 8.331 | |
| Ammortamenti / svalutazioni | 13.876 | 15.110 | |
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 594) | 1.305 | |
| Imposte sul reddito corrisposte | ( 12.230) | ( 3.583) | |
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 3.757 | 1.754 | |
| Variazione nelle attività e passività operative | ( 6.509) | ( 12.195) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA | (35) | 17.239 | 10.722 |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 1.102) | 883 | |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 2.732) | ( 3.265) | |
| Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) | - | 77 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (36) | ( 3.834) | ( 2.305) |
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 1.131) | 20 | |
| Distribuzione dividendi della controllante | - | - | |
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 2.241) | ( 679) | |
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 2.013 | ( 1.476) | |
| Proventi e oneri finanziari | ( 3.758) | ( 1.754) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA | (37) | ( 5.117) | ( 3.889) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO | 22.809 | 14.521 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell'allegato IV, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Riserva sovrapprezzo azioni | Altre riserve | Riserva Fair Value | Riserva IAS | Utili/(perdite) esercizi precedenti |
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti |
Risultato d'esercizio di Gruppo |
Risserva da conversione | Patrimonio netto del Gruppo | Patrimonio netto di Terzi | Totale Patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| SALDI AL 1 GENNAIO 2016 | 25.371 | 71.240 | 26.516 | 7.901 | 11.459 | ( 9.486) | ( 1.017) | 1.522 | ( 1.762) | 131.744 | 17.884 | 149.628 |
| Destinazione utile/(perdita) 2015 | - | - | 919 | - | - | 603 | - | ( 1.522) | - | - | - | - |
| Distribuzione dividendi della Controllante | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale utile/(perdita) complessiva al 2016 | - | - | - | - | - | - | ( 113) | 3.641 | 500 | 4.028 | 369 | 4.397 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14.045 | 14.045 | |
| SALDI AL 31 DICEMBRE 2016 | 25.371 | 71.240 | 27.435 | 7.901 | 11.459 | ( 8.883) | ( 1.130) | 3.641 | ( 1.262) | 135.772 | 32.298 | 168.070 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Riserva sovrapprezzo azioni | Altre riserve | Riserva Fair Value | Riserva IAS | Utili/(perdite) esercizi precedenti |
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti |
Risultato d'esercizio di Gruppo |
Risserva da conversione | Patrimonio netto del Gruppo | Patrimonio netto di Terzi | Totale Patrimonio netto |
| SALDI AL 1 GENNAIO 2017 | 25.371 | 71.240 | 27.435 | 7.901 | 11.459 | ( 8.883) | ( 1.130) | 3.641 | ( 1.262) | 135.772 | 32.298 | 168.070 |
| Destinazione utile/(perdita) 2016 | - | - | 1.715 | - | - | 1.926 | - | ( 3.641) | - | - | - | - |
| Distribuzione dividendi della Controllante | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale utile/(perdita) complessiva al 2017 | - | - | - | - | ( 43) | 11.490 | ( 1.086) | 10.361 | 9 | 10.370 | ||
| Altre variazioni | ||||||||||||
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Ria Grant Thornton S.p.A. San Donato, 197 40127 Bologna
T +39 051 6045911 F +39 051 6045999
Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Aeffe (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Aeffe S.p.A. (la Società) in conformità alle norme ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Nel bilancio consolidato del Gruppo Aeffe le attività immateriali a vita utile definita sono rappresentate da:
MARCHI per 82 milioni di euro, nello specifico "Pollini", "Moschino" ed "Alberta Ferretti", in ammortamento sulla base di una vita utile definita pari a 40 anni;
Verona.
Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Corso Vercelli n.40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli- Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-
Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another's acts or omissions.
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KEY MONEY per 26,9 milioni di euro. Si tratta, prevalentemente, degli importi pagati per subentrare nelle posizioni contrattuali, riferiti ai punti vendita gestiti direttamente dalle controllate di Aeffe S.p.A. La vita utile è stimata sulla base della durata residua del contratto di locazione, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.
Sebbene il principio contabile IAS 36 preveda la verifica annuale (e quindi indipendente da indicatori di impairment) solo per gli avviamenti e per gli intangibili a vita utile indefinita, gli Amministratori della Capogruppo sottopongono annualmente, in prossimità della chiusura del bilancio consolidato, i marchi ed i key money a test di impairment, al fine di confrontare i loro valori recuperabili con i loro valori contabili, in coerenza con le previsioni del principio IAS 36, come di seguito descritto.
Per determinare il valore recuperabile dei marchi oggetto di impairment test, il management ha applicato il metodo dell'attualizzazione delle royalties. Il metodo in esame consiste nell'attualizzazione, per un periodo ritenuto congruo, dei flussi di royalties che il mercato sarebbe disposto a corrispondere (ovvero corrisponde) al proprietario di un asset intangibile per acquisirne la licenza d'uso.
L'informativa in bilancio sui marchi è inclusa nella nota 1 del bilancio consolidato, nonché nelle illustrazioni specifiche dei principi contabili adottati dal Gruppo e nel paragrafo relativo alle stime.
Per determinare il valore recuperabile dei key money gli Amministratori della Capogruppo prendono a riferimento l'importo maggiore tra il "valore patrimoniale" dei negozi e il "valore economico" di ogni punto vendita.
Nel dettaglio, le modalità di calcolo sono di seguito illustrate:
L'informativa in bilancio sui key money è inclusa nella nota 1 del bilancio consolidato, nonché nelle illustrazioni specifiche dei principi contabili adottati dal Gruppo e nel paragrafo relativo alle stime.
Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse che richiedono un elevato grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei marchi e dei key money un aspetto chiave dell'attività di revisione.
Indichiamo di seguito le procedure di revisione svolte, per ciascuna delle due tipologie di attività immateriali a vita utile definita.
Abbiamo acquisito la comprensione del processo di predisposizione del piano pluriennale del Gruppo a partire dall'esercizio 2018.
Abbiamo analizzato i criteri di calcolo delle royalties e la loro riconciliazione con il bilancio consolidato.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Aeffe S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Gli Amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte di altro revisore.
Bologna, 21 marzo 2018
Ria Grant Thornton S.p.A.
Sandro Gherardini Socio
Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.
Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello internazionale, sia di proprietà come "Alberta Ferretti", "Philosophy di Lorenzo Serafini", "Moschino" e "Pollini", sia in licenza tra i quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott".
Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).
L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.
La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.
La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato V si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2016 approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.
Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. E' costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.
Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.
In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità al principio del costo storico.
I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.
L'area di consolidamento al 31 dicembre 2017 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita un'influenza dominante.
Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.
Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:
Le controllate sono le entità sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.
L'acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell'acquisto. Il costo dell'acquisizione è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. L'eventuale eccedenza del costo dell'acquisizione, rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.
Nel caso in cui la quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.
I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.
Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d'iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.
Una collegata è un'impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.
I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.
Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un'impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2017.
| Società | Sede | Valuta | Cap. sociale | Part.diretta | Part.indiretta |
|---|---|---|---|---|---|
| Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale | |||||
| Società italiane | |||||
| Aeffe Retail S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | EUR | 8.585.150 | 100% | |
| Clan Cafè S.r.l. | S.G. in Marignano (RN) Italia | EUR | 100.000 | 62,9% (iii) | |
| Moschino S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | EUR | 66.817.108 | 70% | |
| Pollini S.p.A. | Gatteo (FC) Italia | EUR | 6.000.000 | 100% | |
| Pollini Retail S.r.l. | Gatteo (FC) Italia | EUR | 5.000.000 | 100% (i) | |
| Velmar S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | EUR | 120.000 | 100% | |
| Società estere | |||||
| Aeffe France S.a.r.l. | Parigi (FR) | EUR | 50.000 | 100% | |
| Aeffe UK Ltd. | Londra (GB) | GBP | 310.000 | 100% | |
| Aeffe USA Inc. | New York (USA) | USD | 600.000 | 100% | |
| Divè S.a. | Galazzano (RSM) | EUR | 260.000 | 75% | |
| Fashoff UK Ltd. | Londra (GB) | GBP | 1.550.000 | 70% (ii) | |
| Moschino Japan Ltd. | Tokyo (J) | JPY | 120.000.000 | 70% (ii) | |
| Moschino Korea Ltd. | Seoul (ROK) | KRW | 6.192.940.000 | 70% (ii) | |
| Moschino France S.a.r.l. | Parigi (FR) | EUR | 1.612.000 | 70% (ii) | |
| Moschino Retail G.m.b.h. | Berlino (D) | EUR | 395.500 | 70% (ii) | |
| Moschino USA Inc. | New York (USA) | USD | 10.000 | 70% (ii) | |
| Aeffe Japan Inc. | Tokyo (J) | JPY | 3.600.000 | 100% | |
| Bloody Mary Inc. | New York (USA) | USD | 100.000 | 70% (ii) | |
| Pollini Suisse S.a.g.l. | Chiasso (CH) | CHF | 20.000 | 100% (i) | |
| Pollini Austria G.m.b.h. | Vienna (A) | EUR | 35.000 | 100% (i) |
Note (dettaglio partecipazioni indirette):
Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la valuta dell'area economica prevalente in cui l'entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.
Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.
I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti procedure:
(i) attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;
(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle operazioni;
(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una società estera, l'importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale società estera viene rilevato nel conto economico.
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell'area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.
| Descrizione delle valute | Cambio puntuale | Cambio medio | Cambio medio | |
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | 2017 | 31 dicembre 2016 | 2016 | |
| Dollaro USA | 1,1993 | 1,1293 | 1,0541 | 1,1069 |
| Sterlina britannica | 0,8872 | 0,8762 | 0,8562 | 0,8195 |
| Yen Giapponese | 135,0100 | 126,6545 | 123,4000 | 120,1967 |
| Won Sudcoreano | 1.279,6100 | 1.275,8300 | 1.269,3600 | 1.284,1811 |
| Franco Svizzero | 1,1702 | 1,1115 | 1,0739 | 1,0902 |
Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.
Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:
• Classificazione e valutazione
L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.
• Passività finanziarie e merito creditizio proprio
Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.
L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.
Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.
• Impairment
La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.
Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.
A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.
L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.
L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.
• Hedge accounting
Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.
L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.
Il gruppo ha deciso di adottare le disposizioni sull' hedge accounting relativamente ai contratti forward excange previsto dall'IFRS 9. Tali operazioni non erano designate come di copertura per lo IAS 39 in quanto non rispettavano il rapport di efficacia 80-125%. Il cambiamento di policy in virtù dell'adozione del nuovo IFRS 9 sarà applicato in modo prospettico dal 1 gennaio 2018. Le perdite riconosciute a Conto Economico nel periodo chiuso al 31/12/2017 par a circa 998 migliaia di Euro, saranno riclassificate in altre componenti del patrimonio netto dal 01/01/2018, in particolare nella riserva di cash flow hedge
L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi". Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).
Il gruppo ha deciso di non optare per l'applicazione anticipata del IFRS 16 pertanto gli effetti di tale principio saranno riflessi a partire da 01/01/2019.
Si è deciso pertanto di utilizzare una applicazione retrospettica, senza restatement delle informazioni comparative. L'effetto cumulativo verrà rilevato a riduzione degli utili a nuovo di apertura. L'incremental borrowing rate sarà quello alla data di applicazione del principio escludendo i costi diretti iniziali dalla valutazione del diritto d'uso dell'attività.
Al 31/12/2017 gli "operating lease commitments" ammontano a circa 114 mln di euro. Assumendo che questi ultimi rimangano sostanzialmente in linea al 31/12/2017 l'effetto che sarà riflesso al 01/01/2019 (bilancio di apertura oggetto della transizione) riguarderà:
L'applicazione del nuovo principio inoltre porterà alla cancellazione dei canoni per leasing operativi, rilevati come costi per servizi, che verranno riparametrati tra ammortamenti dei "Right of use Assets" e oneri finanziari legati alla valutazione al costo ammortizzato del debito finanziario per leasing. Questo comporterà pertanto un incremento dell'EBITDA, che per il 31/12/2017 è previsto approssimativamente pari a 15 mln di €
Trattandosi di una prima stima, tale calcolo sarà affinato in sede di prima applicazione del principio al 01/01/2019.
In data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato alcune ulteriori modifiche all'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers, "Clarifications to IFRS 15″, chiarendo alcune disposizioni e fornendo ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicano per la prima volta il nuovo principio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 – "Share based payments" fornendo alcuni chiarimenti in merito ai criteri di misurazione dei "cash-settled share-based payment" ed alla contabilizzazione di alcune particolari tipologie di pagamenti basati su azioni. Viene inoltre introdotta un'eccezione all'IFRS 2 richiedendo di trattare interamente come share-based payment i premi per i quali la normativa fiscale prevede una trattenuta e quindi un successivo versamento all'erario. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche al principio IAS 40,'Investment Property' chiarendo i requisiti necessari per effettuare cambi di classificazione da e verso la voce Investment Properties e precisando che gli stessi avvengono in presenza di un effettivo cambio di destinazione del bene in questione, opportunamente documentato. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs 2014- 2016 Cycle). Le disposizioni approvate hanno apportato modifiche: (i) al principio IFRS 1,'First-time adoption of IFRS' relativamente all'eliminazione di alcune esenzioni relative ai principi IFRS 7, IAS 19 ed IFRS 10 in caso di first-time adoption; (ii) al principio IFRS 12,'Disclosure of interests in other entities' relativamente al perimetro di applicazione del principio; (iii) al principio IAS 28,'Investments in associates and joint ventures' relativamente alla valutazione al fair value di società collegate o di joint venture. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento IFRIC 22 'Foreign currency transactions and advance consideration'. Il documento fornisce chiarimenti in relazione alla contabilizzazione di transazioni o di parti di transazioni che prevedono un prezzo determinato in valuta estera. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
A dicembre 2017, lo IASB ha pubblicato Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle, contenente le seguenti modifiche agli IFRS:
IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements- Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che quando un'entità ottiene il controllo di un business che si attesta come joint operation, essa deve rimisurare le partecipazioni precedentemente detenute in tale attività.
Le modifiche all'IFRS 11 chiariscono che quando un'entità ottiene il controllo congiunto di un business che si attesta come joint operation, essa non deve rimisurare le partecipazioni precedentemente detenute in tale attività
IAS 12 Imposte sul reddito - Le modifiche chiariscono che tutte le imposte sul reddito relative ai dividendi (E.S. distribuzione di utili) devono essere rilevate nel conto economico, indipendentemente da come sono sorte
IAS 23 Oneri finanziari - Le modifiche chiariscono che se un finanziamento specifico rimane in essere dopo che la relativa attività è pronta all'uso o destinata alla vendita tale finanziamento diventa parte integrante per il calcolo del tasso di capitalizzazione dei finanziamenti generici.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.
I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 sono di seguito riportati:
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.
L'avviamento derivante dall'acquisizione di una controllata o di un'entità a controllo congiunto rappresenta l'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell'attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell'entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L'avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.
In caso di cessione di un'impresa controllata o di un'entità a controllo congiunto, l'ammontare non ancora ammortizzato dell'avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.
Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.
Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell'acquisto in base ad eventi futuri, la stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell'acquisizione se la rettifica appare probabile e l'importo può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica all'avviamento.
Al 31 dicembre 2017, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.
Tra le immobilizzazioni immateriali figurano anche i key money, ovvero gli importi pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali relative ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, il fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione. Tali attività sono considerate attività immateriali a vita utile definita. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo. L'applicazione dell'IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell'acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.
Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
| Categoria | % |
|---|---|
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 33% |
| Marchi | 2,5% |
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2017, la società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
| Categoria | % |
|---|---|
| Fabbricati industriali | 2% - 2,56% |
| Macchinari e Impianti | 10% - 12,5% |
| Attrezzature industriali e commerciali | 25% |
| Macchine elettroniche | 20% |
| Autoveicoli | 20% |
| Autovetture | 25% |
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.
Tutti i leasing in cui il Gruppo non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.
I key money, i marchi e le altre attività immateriali sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano indicazioni di possibile perdita di valore.
Le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il raffronto tra il valore del patrimonio netto di Gruppo per azione ed il valore di quotazione dell'azione a fine anno e nel periodo fino alla data di redazione del progetto di bilancio evidenzia un valore contabile superiore a quello di mercato. Gli amministratori ritengono che tale evidenza sia sostanzialmente imputabile alla particolare situazione dei mercati finanziari verificatasi a seguito della difficile situazione attuale dei mercati mondiali. Pertanto il valore di mercato non è considerato rappresentativo del valore del Gruppo.
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.
Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.
L'obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dal Gruppo, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell'interesse effettivo.
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
I debiti per imposte differite si riferiscono a:
(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;
(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.
I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.
L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.
• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie
AI fini della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".
Il Gruppo ha effettuato un'analisi volta a valutare l'esistenza di indicatori di impairment relativi alla recuperabilità degli asset immobilizzati immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta ("DOS"). Per queste tipologie di assets, è stato definito il valore recuperabile come l'ammontare maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione e il valore d'uso.
La valutazione è incentrata sia sul valore patrimoniale dei negozi (costo di rimpiazzo e buonuscite di mercato determinabili per ogni negozio), sia sul valore economico ricavabile da ogni punto vendita.
Il metodo delle buonuscite esprime il "fair value" basato su valori correnti di mercato in caso di cessione a terzi del contratto di locazione (rilevazioni del I semestre 2017 dell'Agenzia del Territorio dell'Agenzia delle Entrate).
Il valore delle buonuscite viene calcolato sulla base della cessione a terzi del contratto di locazione rispetto alle condizioni di mercato, valorizzando la somma di:
Le stime utilizzate per la determinazione dei valori come sopra indicati sono di seguito illustrate:
Il metodo finanziario esprime il valore d'uso ("value in use") dei singoli punti vendita. La valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa generati dall'attività caratteristica dei singoli punti vendita.
Tali flussi di cassa vengono calcolati mediante una proiezione fino al Valore Terminale partendo dai conti economici delle singole locations e vengono attualizzati ad un tasso di sconto (Weighted Average Cost of Capital - WACC) che considera il rischio aziendale e l'indebitamento societario.
Il valore così trovato rappresenta l'effettiva capacità della rete di negozi analizzata di generare flussi finanziari.
Previsioni economiche per singolo punto vendita per l'esercizio 2018 elaborate dal Management del Gruppo Aeffe. Per questo esercizio sono stati considerati andamenti del fatturato che a seconda dei casi prevedono una variazione rispetto ai consuntivi 2017 tra il 4,6% e il +47%;
Previsione per gli esercizi 2019, 2020 e ipotesi a termine per ciascun locale secondo i seguenti criteri:
Il management valuta con cadenza almeno annuale le attività immateriali a vita utile definita (in prossimità di chiusura del bilancio di esercizio), in maniera stringente rispetto a quanto richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36 ed equiparandole alle attività a vita utile indefinita.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo ti tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati il management ha utilizzato il budget di gruppo a partire dall'esercizio 2018. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") variabile dal 1,4% al 4,2%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 5,63%
All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:
In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai "Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore".
I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata e salvo pochi casi (Gruppo Pollini) è gestita dalle singole società che, comunque, risultano coordinate dalla tesoreria sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.
L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.
Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.
Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini, da Moschino e da Velmar.
Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio l'apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a termine.
Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2017 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 108 migliaia su base annua (Euro 223 migliaia al 31 dicembre 2016).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.
Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:
La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 30.207 migliaia al 31 dicembre 2017, rappresenta il 72% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in forte aumento rispetto al 62% dell'esercizio precedente.
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Crediti commerciali | 42.065 | 40.711 | 1.354 | 3,3% |
| Altri crediti correnti | 26.914 | 25.083 | 1.831 | 7,3% |
| Altre attività | 3.564 | 3.962 | ( 398) | (10,0%) |
| Totale | 72.543 | 69.756 | 2.787 | 4,0% |
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le "Altre attività", alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 13 per gli "Altri crediti correnti".
Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2017, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 11.858 migliaia di Euro (15.586 migliaia di Euro nel 2016). La composizione per scadenza è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Fino a 30 giorni | 7.343 | 7.036 | 307 | 4,4% |
| 31 - 60 giorni | 2.918 | 3.662 | ( 744) | (20,3%) |
| 61 - 90 giorni | 697 | 913 | ( 216) | (23,7%) |
| Superiore a 90 giorni | 900 | 3.975 | ( 3.075) | (77,4%) |
| Totale | 11.858 | 15.586 | ( 3.728) | (23,9%) |
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.
Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | Marchi | Key money | Altre | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 01.01.16 | 88.962 | 33.209 | 650 | 122.821 |
| Incrementi | - | 938 | 482 | 1.420 |
| - incrementi per acquisti | - | 938 | 482 | 1.420 |
| - incrementi per aggregazioni aziendali | - | - | - | - |
| Decrementi | - | ( 2.278) | - | ( 2.278) |
| Diff. di traduzione / Altre variazioni | - | - | ( 25) | ( 25) |
| Ammortamenti del periodo | ( 3.493) | ( 2.946) | ( 367) | ( 6.806) |
| Saldo al 31.12.16 | 85.469 | 28.923 | 740 | 115.132 |
| Incrementi | - | 865 | 490 | 1.355 |
| - incrementi per acquisti | - | 865 | 490 | 1.355 |
| - incrementi per aggregazioni aziendali | - | - | - | - |
| Decrementi | - | ( 253) | - | ( 253) |
| Diff. di traduzione / Altre variazioni | - | - | - | - |
| Ammortamenti del periodo | ( 3.494) | ( 2.682) | ( 379) | ( 6.555) |
| Saldo al 31.12.17 | 81.975 | 26.853 | 851 | 109.679 |
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti variazioni:
La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino", "Love Moschino", "Pollini", "Studio Pollini"). Il valore è così suddiviso tra i differenti marchi:
| (Valori in migliaia di Euro) | Vita residua del marchio | 31 dicembre | 31 dicembre |
|---|---|---|---|
| espressa in anni | 2017 | 2016 | |
| Alberta Ferretti | 25 | 3.149 | 3.275 |
| Moschino | 27 | 45.696 | 47.623 |
| Pollini | 23 | 33.130 | 34.571 |
| Totale | 81.975 | 85.469 |
La variazione tra i due periodi è ricollegabile esclusivamente all'ammortamento dell'esercizio.
Tale voce si riferisce alle somme pagate dal Gruppo per il subentro in contratti di locazione relativi ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, al fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione.
Gli amministratori hanno prudenzialmente ritenuto corretto effettuare il cambio di stima della vita utile degli stessi passando da vita utile indefinita a vita utile definita.
In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.
La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d'uso software.
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | Terreni | Fabbricati | Opere su beni di terzi |
macchinari Impianti e |
Attrezzature industriali e commerciali |
immobilizzazioni materiali Altre |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 01.01.16 | 16.958 | 23.135 | 15.979 | 2.584 | 358 | 4.247 | 63.261 |
| Incrementi Decrementi |
161 - |
86 - |
1.796 ( 357) |
791 ( 10) |
95 ( 7) |
1.055 ( 133) |
3.984 ( 507) |
| Diff. di traduzione / Altre variazioni Ammortamenti del periodo |
- - |
- ( 562) |
( 277) ( 2.676) |
( 3) ( 696) |
2 ( 137) |
65 ( 1.078) |
( 213) ( 5.149) |
| Saldo al 31.12.16 | 17.119 | 22.659 | 14.465 | 2.666 | 311 | 4.156 | 61.376 |
| Incrementi Decrementi Diff. di traduzione / Altre variazioni Ammortamenti del periodo |
- - - - |
72 - - ( 563) |
1.046 ( 126) ( 199) ( 2.589) |
871 ( 22) - ( 651) |
78 ( 6) ( 9) ( 114) |
1.160 ( 67) ( 66) ( 1.087) |
3.227 ( 221) ( 274) ( 5.004) |
| Saldo al 31.12.17 | 17.119 | 22.168 | 12.597 | 2.864 | 260 | 4.096 | 59.104 |
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:
Altre attività non correnti
La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.
I crediti finanziari non correnti passano da Euro 3.391 migliaia al 31 dicembre 2016 a Euro 2.592 migliaia al 31 dicembre 2017. La variazione è determinata principalmente dalla quota maturata nell'anno e riclassificata nei crediti correnti.
La voce include principalmente il credito a lungo per il provento riconosciuto da Woollen Co., Ltd. a favore del Gruppo Aeffe in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e ai crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | ||
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre | 31 dicembre | 31 dicembre | 31 dicembre | |
| 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | |
| Beni materiali | 49 | 35 | ( 17) | ( 26) |
| Attività immateriali | 3 | 3 | ( 144) | ( 144) |
| Accantonamenti | 2.926 | 2.425 | ( 2) | - |
| Oneri deducibili in esercizi futuri | 6.224 | 5.958 | ( 35) | - |
| Proventi tassabili in esercizi futuri | 360 | 399 | ( 1.565) | ( 1.638) |
| Perdite fiscali portate a nuovo | 3.684 | 4.174 | - | - |
| Altre | 5 | 5 | ( 84) | ( 156) |
| Imposte da passaggio IAS | 1.085 | 857 | ( 28.590) | ( 29.022) |
| Totale | 14.336 | 13.856 | ( 30.437) | ( 30.986) |
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Saldo iniziale | Differenze di traduzione |
Rilevate a conto economico |
Altro | Saldo finale |
|---|---|---|---|---|---|
| Beni materiali | 9 | ( 6) | 29 | - | 32 |
| Attività immateriali | ( 141) | - | - | - | ( 141) |
| Accantonamenti | 2.425 | ( 40) | 608 | ( 69) | 2.924 |
| Oneri deducibili in esercizi futuri | 5.958 | ( 21) | 252 | - | 6.189 |
| Proventi tassabili in esercizi futuri | ( 1.239) | - | 31 | 3 | ( 1.205) |
| Perdite fiscali portate a nuovo | 4.174 | ( 168) | 4 | ( 326) | 3.684 |
| Altre | ( 151) | 16 | 62 | ( 6) | ( 79) |
| Imposte da passaggio IAS | ( 28.165) | - | 646 | 14 | ( 27.505) |
| Totale | ( 17.130) | ( 219) | 1.632 | ( 384) | ( 16.101) |
La variazione in diminuzione pari a Euro 384 migliaia della colonna "Altro" si riferisce sostanzialmente alla parziale compensazione del debito per IRES dell'esercizio generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in alcune società del Gruppo
Le imposte differite attive relative agli oneri deducibili in esercizi futuri si riferiscono principalmente alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione partecipazioni e al fondo rischi e oneri futuri.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 14.563 | 15.887 | ( 1.324) | (8,3%) |
| Prodotti in corso di lavorazione | 8.901 | 6.696 | 2.205 | 32,9% |
| Prodotti finiti e merci | 74.328 | 66.787 | 7.541 | 11,3% |
| Acconti | 26 | 20 | 6 | 30,0% |
| Totale | 97.818 | 89.390 | 8.428 | 9,4% |
La voce Rimanenze aumenta di Euro 8.428 migliaia principalmente riconducibile all'aumento del fatturato.
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2018, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2017, primavera/estate 2018 e il campionario dell'autunno/inverno 2018.
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo e pertanto per tenere conto di eventuali obsolescenze fisiche e slow moving dei materiali in giacenza sono stati iscritti i seguenti fondi svalutazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Fondo svalutazione materie prime Fondo svalutazione prodotti finiti |
2.500 10.182 |
1.000 7.886 |
1.500 2.296 |
150,0% 29,1% |
| Totale | 12.682 | 8.886 | 3.796 | 42,7% |
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Crediti verso clienti (Fondo svalutazione crediti) |
45.796 ( 3.731) |
43.499 ( 2.788) |
2.297 ( 943) |
5,3% 33,8% |
| Totale | 42.065 | 40.711 | 1.354 | 3,3% |
Al 31 dicembre 2017 i crediti commerciali sono pari a Euro 45.796 migliaia, con un incremento del 5,3% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2016.
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili ed, in generale, sulla base dell'andamento storico.
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| IVA | 2.972 | 1.917 | 1.055 | 55,0% |
| IRES | 846 | 844 | 2 | 0,2% |
| IRAP | 292 | 150 | 142 | 94,7% |
| Erario c/ritenute | 4 | 17 | ( 13) | (76,5%) |
| Altri crediti tributari | 1.297 | 1.166 | 131 | 11,2% |
| Totale | 5.411 | 4.094 | 1.317 | 32,2% |
Al 31 dicembre 2017 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 5.411 migliaia. La variazione di Euro 1.317 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016 è dovuta principalmente all'incremento del credito per IVA.
Nel corso del 2017 la società Pollini Spa ha sottoscritto contratti con obbligo di acquisto di valuta a termine, identificati come non di copertura, per un controvalore in USD pari a Euro 20.832 migliaia. La valutazione a fair value dei contratti non ancora scaduti al 31 dicembre 2017 ha fatto registrare un effetto negativo per Euro 998 migliaia, il nozionale sottostante dei contratti ancora in essere a fine esercizio è pari a USD 24.000 migliaia.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Depositi bancari e postali | 22.057 | 13.489 | 8.568 | 63,5% |
| Assegni | 24 | 34 | ( 10) | (29,4%) |
| Denaro e valori in cassa | 728 | 998 | ( 270) | (27,1%) |
| Totale | 22.809 | 14.521 | 8.288 | 57,1% |
La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 8.288 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Crediti Finanziari | 1.420 | 2.236 | ( 816) | (36,5%) |
| Totale | 1.420 | 2.236 | ( 816) | (36,5%) |
La riduzione è relativa principalmente all'incasso di un credito della società Aeffe Retail.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Crediti per costi anticipati | 20.549 | 18.506 | 2.043 | 11,0% |
| Acconti per royalties e provvigioni | 235 | 774 | ( 539) | (69,6%) |
| Acconti da fornitori | 186 | 79 | 107 | 135,4% |
| Ratei e risconti attivi | 2.748 | 2.646 | 102 | 3,9% |
| Altri | 3.196 | 3.078 | 118 | 3,8% |
| Totale | 26.914 | 25.083 | 1.831 | 7,3% |
Gli altri crediti a breve termine aumentano di Euro 1.831 migliaia principalmente per l'incremento dei crediti per costi anticipati.
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2018 e autunno/inverno 2018 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
La voce non si è movimentata nel corso del periodo.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Altre attività | 437 | 437 |
| Totale Attività | 437 | 437 |
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2017, mentre le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| Capitale sociale | 25.371 | 25.371 | - |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 71.240 | 71.240 | - |
| Altre riserve | 29.150 | 27.435 | 1.715 |
| Riserva Fair Value | 7.901 | 7.901 | - |
| Riserva IAS | 11.459 | 11.459 | - |
| Utili/(Perdite) esercizi precedenti | ( 6.957) | ( 8.883) | 1.926 |
| Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti | ( 1.173) | ( 1.130) | ( 43) |
| Risultato d'esercizio di Gruppo | 11.490 | 3.641 | 7.849 |
| Riserva da conversione | ( 2.348) | ( 1.262) | ( 1.086) |
| Patrimonio netto di terzi | 32.307 | 32.298 | 9 |
| Totale | 178.440 | 168.070 | 10.370 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2017, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2017 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione non si è movimentato nel corso dell'esercizio.
La riserva sovrapprezzo azioni ammonta a Euro 71.240 migliaia e non subisce variazioni rispetto al 31 dicembre 2016.
Nel corso dell'esercizio tale voce si è incrementata per l'utile dell'esercizio precedente della Capogruppo.
La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dall'IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi.
La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva per effetto del risultato consolidato al 31 dicembre 2016.
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2016 di Euro 43 migliaia.
Il decremento pari a Euro 1.086 migliaia relativo a tale riserva è dovuto principalmente agli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall'Euro.
La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire principalmente alla quota parte del risultato del periodo di competenza di terzi.
Il patrimonio attribuito ai terzi rappresenta la quota di patrimoni netti delle consolidate di proprietà di altri soci e comprende le riserve IAS di loro pertinenza.
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | Incrementi | Decrementi | 31 dicembre |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | |||
| Trattamento di quiescenza Altri |
732 1.827 |
23 205 |
( 295) ( 77) |
460 1.955 |
| Totale | 2.559 | 228 | ( 372) | 2.415 |
L'accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.
Gli altri accantonamenti sono relativi principalmente a fondi per oneri e rischi futuri legati a cambiamenti organizzativi.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | Incrementi Decrementi / Altre variazioni |
31 dicembre | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | |||
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro |
6.367 | 202 | ( 653) | 5.916 |
| Totale | 6.367 | 202 | ( 653) | 5.916 |
La composizione e la movimentazione del fondo è illustrata nella tabella seguente:
Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR pari a Euro 638 migliaia, e per una perdita attuariale di Euro 15 migliaia.
| Totale | 22.080 | 23.840 | ( 1.760) | (7,4%) |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso altri finanziatori | 72 | 72 | - | n.a. |
| Debiti verso banche | 22.008 | 23.768 | ( 1.760) | (7,4%) |
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato a novembre 2013 alla Capogruppo Aeffe Spa per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2017 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:
| Totale | 32.855 | 10.847 | 22.008 |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari | 32.855 | 10.847 | 22.008 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Importo totale | Quota a breve | Quota a lungo |
Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 1.096 migliaia.
La voce si è movimentata nel corso del periodo da Euro 469 migliaia del 2016 a Euro 788 migliaia del 2017 principalmente per effetto di un debito verso un partner commerciale.
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti commerciali | 68.619 | 61.881 | 6.738 | 10,9% |
| Totale | 68.619 | 61.881 | 6.738 | 10,9% |
I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
Il valore al 31 dicembre 2017 aumenta del 10,9% rispetto al precedente esercizio in seguito all'incremento del fatturato.
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti per Irap | 382 | 271 | 111 | 41,0% |
| Debiti per Ires | 332 | 4.235 | ( 3.903) | (92,2%) |
| Debiti verso Erario per ritenute | 2.397 | 2.556 | ( 159) | (6,2%) |
| Debiti verso Erario per IVA | 390 | 287 | 103 | 35,9% |
| Altri | 110 | 27 | 83 | 307,4% |
| Totale | 3.611 | 7.376 | ( 3.765) | (51,0%) |
Al 31 dicembre 2017 i debiti del Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 3.611 migliaia. La variazione di Euro 3.765 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016 è dovuta principalmente al decremento del debito IRES.
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti verso banche | 55.334 | 55.814 | ( 480) | (0,9%) |
| Totale | 55.334 | 55.814 | ( 480) | (0,9%) |
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti verso Istituti previdenziali | 4.221 | 3.993 | 228 | 5,7% |
| Debiti verso dipendenti | 5.810 | 5.501 | 309 | 5,6% |
| Debiti verso clienti | 1.608 | 1.921 | ( 313) | (16,3%) |
| Ratei e risconti passivi | 2.221 | 2.052 | 169 | 8,2% |
| Altri | 3.782 | 3.492 | 290 | 8,3% |
| Totale | 17.642 | 16.959 | 683 | 4,0% |
Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 17.642 migliaia al 31 dicembre 2017 in aumento di Euro 683 migliaia rispetto all'esercizio precedente.
Ai fini dell'applicazione dell'IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.
La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-àporter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear. La distribuzione delle collezioni avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier"" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.
Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quali "Blugirl Folies".
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.
Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2017 e 2016 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.
| (Valori in migliaia di Euro) | Div. prêt-à porter | Div. calzature e | Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | pelletteria | |||
| Ricavi di settore | 239.815 | 108.216 | ( 35.426) | 312.605 |
| Ricavi infradivisione | ( 7.785) | ( 27.641) | 35.426 | - |
| Ricavi da clienti terzi | 232.030 | 80.575 | - | 312.605 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 26.821 | 9.751 | - | 36.572 |
| Ammortamenti | ( 8.746) | ( 2.813) | - | ( 11.559) |
| Altre voci non monetarie: | ||||
| Svalutazioni | ( 2.055) | ( 262) | - | ( 2.317) |
| Margine operativo (EBIT) | 16.020 | 6.676 | - | 22.696 |
| Proventi finanziari | 884 | 945 | ( 411) | 1.418 |
| Oneri finanziari | ( 1.714) | ( 3.872) | 411 | ( 5.175) |
| Risultato ante imposte | 15.190 | 3.749 | - | 18.939 |
| Imposte | ( 6.086) | ( 1.351) | - | ( 7.437) |
| Risultato netto | 9.104 | 2.398 | - | 11.502 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Div. prêt-à porter | Div. calzature e | Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | pelletteria | |||
| Ricavi di settore | 215.855 | 95.962 | ( 31.126) | 280.691 |
| Ricavi infradivisione | ( 7.258) | ( 23.868) | 31.126 | - |
| Ricavi da clienti terzi | 208.597 | 72.094 | - | 280.691 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 18.925 | 6.270 | - | 25.195 |
| Ammortamenti | ( 9.090) | ( 2.865) | - | ( 11.955) |
| Altre voci non monetarie: | ||||
| Svalutazioni | ( 2.873) | ( 281) | - | ( 3.154) |
| Margine operativo (EBIT) | 6.962 | 3.124 | - | 10.086 |
| Proventi finanziari | 529 | 1.425 | ( 431) | 1.523 |
| Oneri finanziari | ( 2.505) | ( 1.204) | 431 | ( 3.278) |
| Risultato ante imposte | 4.986 | 3.345 | - | 8.331 |
| Imposte | ( 2.626) | ( 1.329) | - | ( 3.955) |
| Risultato netto | 2.360 | 2.016 | - | 4.376 |
Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.
| (Valori in migliaia di Euro) | Div. prêt-à porter | Div. calzature e | Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato |
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | pelletteria | |||
| ATTIVITA' DI SETTORE | 300.470 | 118.309 | ( 52.246) | 366.533 |
| di cui attività non correnti (*) | ||||
| Attività immateriali | 71.743 | 37.936 | - | 109.679 |
| Attività materiali | 55.289 | 3.815 | - | 59.104 |
| Altre attività non correnti | 6.080 | 597 | ( 390) | 6.287 |
| ALTRE ATTIVITA' | 17.132 | 2.615 | - | 19.747 |
| ATTIVITA' CONSOLIDATE | 317.602 | 120.924 | ( 52.246) | 386.280 |
(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi
| (Valori in migliaia di Euro) | Div. prêt-à porter | Div. calzature e | Elisioni tra le divisioni | |
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | pelletteria | |||
| PASSIVITA' DI SETTORE | 150.189 | 75.849 | ( 52.246) | 173.792 |
| ALTRE PASSIVITA' | 23.851 | 10.197 | - | 34.048 |
| PASSIVITA' CONSOLIDATE | 174.040 | 86.046 | ( 52.246) | 207.840 |
| (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2016 |
Div. prêt-à porter | Div. calzature e pelletteria |
Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' DI SETTORE | 296.856 | 117.117 | ( 57.604) | 356.369 |
| di cui attività non correnti (*) | ||||
| Attività immateriali | 74.990 | 40.142 | - | 115.132 |
| Attività materiali | 58.308 | 3.068 | - | 61.376 |
| Altre attività non correnti | 11.260 | 666 | ( 4.442) | 7.484 |
| ALTRE ATTIVITA' | 15.322 | 2.629 | - | 17.951 |
| ATTIVITA' CONSOLIDATE | 312.178 | 119.746 | ( 57.604) | 374.320 |
(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi
| (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2016 |
Div. prêt-à porter | Div. calzature e pelletteria |
Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato (*) |
|---|---|---|---|---|
| PASSIVITA' DI SETTORE | 148.916 | 76.577 | ( 57.604) | 167.889 |
| ALTRE PASSIVITA' | 27.609 | 10.753 | - | 38.362 |
| PASSIVITA' CONSOLIDATE | 176.525 | 87.330 | ( 57.604) | 206.251 |
La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 suddivisi per area geografica:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | % | 2016 | % | Δ | % | |
| Italia | 152.116 | 48,7% | 126.079 | 44,9% | 26.037 | 20,7% |
| Europa (Italia e Russia escluse) | 67.759 | 21,7% | 59.934 | 21,4% | 7.825 | 13,1% |
| Russia | 9.106 | 2,9% | 9.107 | 3,2% | ( 1) | (0,0%) |
| Stati Uniti | 18.605 | 5,9% | 22.941 | 8,2% | ( 4.336) | (18,9%) |
| Resto del mondo | 65.019 | 20,8% | 62.630 | 22,3% | 2.389 | 3,8% |
| Totale | 312.605 | 100,0% | 280.691 | 100,0% | 31.914 | 11,4% |
Nell'esercizio 2017 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 312.605 migliaia rispetto a Euro 280.691 migliaia dell'esercizio 2016, con un incremento dell'11,4% (+11,6% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 239.815 migliaia con un incremento dell'11,1% a cambi correnti (+11,4% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2016. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 108.216 migliaia con un incremento del 12,8%.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Sopravvenienze attive Altri ricavi |
45 3.812 |
867 5.950 |
( 822) ( 2.138) |
(94,8%) (35,9%) |
| Totale | 3.857 | 6.817 | ( 2.960) | (43,4%) |
La voce Sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti da istanze di fallimento e ricavi di competenza di anni precedenti, diminuisce di Euro 822 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente.
La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 3.812 migliaia nell'esercizio 2017, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 106.306 | 89.794 | 16.512 | 18,4% |
| Totale | 106.306 | 89.794 | 16.512 | 18,4% |
La voce Materie prime e di consumo aumenta di Euro 16.512 migliaia.
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Lavorazioni esterne | 30.046 | 25.369 | 4.677 | 18,4% |
| Consulenze | 16.623 | 14.896 | 1.727 | 11,6% |
| Pubblicità e promozione | 14.113 | 12.883 | 1.230 | 9,5% |
| Premi e provvigioni | 7.099 | 6.787 | 312 | 4,6% |
| Trasporti | 5.987 | 5.358 | 629 | 11,7% |
| Utenze | 1.985 | 1.967 | 18 | 0,9% |
| Compensi amministratori e collegio sindacale | 3.399 | 2.958 | 441 | 14,9% |
| Assicurazioni | 618 | 569 | 49 | 8,6% |
| Commissioni bancarie | 1.913 | 1.717 | 196 | 11,4% |
| Spese di viaggio | 2.061 | 2.048 | 13 | 0,6% |
| Altri servizi | 7.195 | 6.737 | 458 | 6,8% |
| Totale | 91.039 | 81.289 | 9.750 | 12,0% |
I costi per servizi passano da Euro 81.289 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 91.039 migliaia dell'esercizio 2017, con un incremento del 12,0%. La variazione è riferibile principalmente:
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Affitti passivi | 21.202 | 20.028 | 1.174 | 5,9% |
| Royalties su licenze, brevetti e marchi | 1.256 | 1.960 | ( 704) | (35,9%) |
| Noleggi ed altri | 882 | 859 | 23 | 2,7% |
| Totale | 23.340 | 22.847 | 493 | 2,2% |
La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 493 migliaia passando da Euro 22.847 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 23.340 migliaia dell'esercizio 2017.
Il costo del personale passa da Euro 63.490 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 65.377 migliaia dell'esercizio 2017, registrando un incremento pari a Euro 1.887 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,6% dell'esercizio 2016 al 20,9% dell'esercizio 2017. Il Gruppo nel corso del 2017 ha investito principalmente nell'area Ricerca e Sviluppo, nella parte commerciale e comunicazione/marketing.
Di seguito il confronto con l'anno precedente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Costi del personale | 65.377 | 63.490 | 1.887 | 3,0% |
| Totale | 65.377 | 63.490 | 1.887 | 3,0% |
Nell'esercizio 2017, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:
| Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Operai | 233 | 229 | 4 | 1,7% |
| Impiegati-quadri | 1.051 | 1.049 | 2 | 0,2% |
| Dirigenti | 23 | 23 | - | 0,0% |
| Totale | 1.307 | 1.301 | 6 | 0,5% |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Imposte e tasse | 816 | 773 | 43 | 5,6% |
| Omaggi | 272 | 313 | ( 41) | (13,1%) |
| Sopravvenienze passive | 100 | 573 | ( 473) | (82,5%) |
| Svalutazione crediti dell'attivo circolante | 506 | 180 | 326 | 181,1% |
| Perdite su cambi | 1.550 | 1.583 | ( 33) | (2,1%) |
| Altri oneri operativi | 827 | 556 | 271 | 48,7% |
| Totale | 4.071 | 3.978 | 93 | 2,3% |
La voce altri oneri operativi, pari a Euro 4.071 migliaia è sostanzialmente in linea con il valore dell'esercizio precedente.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 6.555 | 6.806 | ( 251) | (3,7%) |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 5.004 | 5.149 | ( 145) | (2,8%) |
| Svalutazioni e accantonamenti | 2.317 | 3.154 | ( 837) | (26,5%) |
| Totale | 13.876 | 15.109 | ( 1.233) | (8,2%) |
Il decremento della voce da Euro 15.109 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 13.876 migliaia dell'esercizio 2017 è sostanzialmente generato da minori accantonamenti a fondi per oneri e rischi futuri nel 2017 legati a cambiamenti organizzativi che avverranno all'interno del Gruppo.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Interessi attivi | 152 | 173 | ( 21) | (12,1%) |
| Differenze cambio | 1.245 | 1.291 | ( 46) | (3,6%) |
| Sconti finanziari | 21 | 60 | ( 39) | (65,0%) |
| Proventi finanziari | 1.418 | 1.524 | ( 106) | (7,0%) |
| Interessi passivi vs banche | 1.045 | 2.033 | ( 988) | (48,6%) |
| Altri interessi passivi | 288 | 241 | 47 | 19,5% |
| Differenze cambio | 3.025 | 473 | 2.552 | 539,5% |
| Altri oneri | 818 | 531 | 287 | 54,0% |
| Oneri finanziari | 5.176 | 3.278 | 1.898 | 57,9% |
| Totale | 3.758 | 1.754 | 2.004 | 114,3% |
La variazione in aumento della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 2.004 migliaia. Tale effetto è principalmente correlato alle maggiori perdite su cambi in parte controbilanciate dai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche.
Nel corso del 2017 la società Pollini Spa ha sottoscritto contratti con obbligo di acquisto di valuta a termine per un controvalore in USD pari a Euro 20.832 migliaia. I contratti non hanno i connotati di copertura e pertanto si è provveduto a valutarli al fair value. La valutazione dei contratti non ancora scaduti al 31 dicembre 2017 ha fatto registrare un effetto negativo per Euro 998 migliaia, il nozionale sottostante dei contratti ancora in essere a fine esercizio è pari a USD 24.000 migliaia.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Imposte correnti | 9.213 | 8.532 | 681 | 8,0% |
| Imposte anticipate/differite | ( 1.632) | ( 4.430) | 2.798 | (63,2%) |
| Imposte relative ad esercizi precedenti | ( 144) | ( 147) | 3 | (2,0%) |
| Totale imposte | 7.437 | 3.955 | 3.482 | 88,1% |
La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività fiscali differite.
La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2017 e il 2016 è illustrata nella tabella seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Risultato prima delle imposte | 18.939 | 8.331 |
| Aliquota fiscale applicata | 24,0% | 27,5% |
| Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) | 4.545 | 2.291 |
| Effetto fiscale | 1.891 | ( 828) |
| Effetto aliquote fiscali di altri paesi | 1.667 | 1.239 |
| Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) | 8.103 | 2.702 |
| IRAP (corrente e differita) | ( 666) | 1.253 |
| Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) | 7.437 | 3.955 |
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.
Il calcolo dell'utile per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| Da attività in funzionamento e attività cessate | 2017 | 2016 |
| Utile per determinazione dell'utile base per azione | 11.490 | 3.641 |
| Effetti di diluizione | - | - |
| Utile per determinazione dell'utile diluito per azione | 11.490 | 3.641 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
| Da attività in funzionamento | 2017 | 2016 |
| Utile netto dell'esercizio | 11.490 | 3.641 |
| Utili (perdite) da attività cessate | - | - |
| Utile per determinazione dell'utile base per azione | 11.490 | 3.641 |
| Effetti di diluizione | - | - |
| Utile per determinazione dell'utile diluito per azione | 11.490 | 3.641 |
In entrambi i periodi, dicembre 2017 e dicembre 2016, non si rilevano elementi di diluizioni dell'utile netto consolidato.
| Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| N° medio azioni per determinazione dell'utile base per azione | 101.486 | 101.486 |
| Opzioni su azioni | - | - |
| N° medio azioni per determinazione dell'utile diluito per azione | 101.486 | 101.486 |
L'utile netto di Gruppo attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capo gruppo AEFFE S.p.A., è pari a 11.490 migliaia di euro (dicembre 2016: 3.641 migliaia di euro).
Il calcolo dell'utile diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2017, coincide con il calcolo dell'utile per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.
Il flusso di cassa generato nell'esercizio 2017 è stato pari a Euro 22.809 migliaia.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) | 14.521 | 9.993 |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) | 17.239 | 10.722 |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) | ( 3.834) | ( 2.305) |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) | ( 5.117) | ( 3.889) |
| Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) | 8.288 | 4.528 |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) | 22.809 | 14.521 |
La gestione operativa dell'esercizio 2017 ha generato flussi di cassa pari a Euro 17.239 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Risultato del periodo prima delle imposte | 18.939 | 8.331 |
| Ammortamenti / svalutazioni | 13.876 | 15.110 |
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 594) | 1.305 |
| Imposte sul reddito corrisposte | ( 12.230) | ( 3.583) |
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 3.757 | 1.754 |
| Variazione nelle attività e passività operative | ( 6.509) | ( 12.195) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA | 17.239 | 10.722 |
Il flusso di cassa impiegato dall'attività di investimento nell'esercizio 2017 è di Euro 3.834 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO |
( 3.834) | ( 2.305) |
|---|---|---|
| Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) | - | 77 |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 2.732) | ( 3.265) |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 1.102) | 883 |
| 2017 | 2016 | |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria dell'esercizio 2017 è di Euro 5.117 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 1.131) | 20 |
| Distribuzione dividendi della controllante | - | - |
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 2.241) | ( 679) |
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 2.013 | ( 1.476) |
| Proventi e oneri finanziari | ( 3.758) | ( 1.754) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA | ( 5.117) | ( 3.889) |
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2017 è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| A - Cassa | 752 | 1.032 |
| B - Altre disponibilità liquide | 22.057 | 13.489 |
| C - Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D - Liquidità (A) + (B) + (C) | 22.809 | 14.521 |
| E - Crediti finanziari correnti | 1.420 | 2.236 |
| F - Debiti finanziari correnti | ( 44.488) | ( 47.205) |
| G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente | ( 10.847) | ( 8.610) |
| H - Altri debiti finanziari correnti | - | - |
| I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) | ( 55.335) | ( 55.815) |
| J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) | ( 31.106) | ( 39.058) |
| K - Debiti bancari non correnti | ( 22.007) | ( 23.768) |
| L - Crediti finanziari non correnti | 2.592 | 3.391 |
| M - Altri debiti non correnti | ( 72) | ( 72) |
| N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | ( 19.487) | ( 20.449) |
| O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | ( 50.593) | ( 59.507) |
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 50.593 migliaia al 31 dicembre 2017 rispetto a Euro 59.507 migliaia al 31 dicembre 2016.
Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell'area di consolidamento, sono stati eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Natura |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | dell'operazione | |
| Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica | 751 | 300 | Costo |
| Commerciale | 205 | - | Debito |
| Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Commerciale | 1.350 | 1.247 | Ricavo |
| Affitto immobile | 50 | 50 | Costo |
| Costi per servizi | 73 | 74 | Costo |
| Commerciale | 735 | 763 | Credito |
| Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Affitto immobile | 1.789 | 1.779 | Costo |
| Società Aeffe USA con Ferrim USA | |||
| Affitto immobile | 714 | 723 | Costo |
| Proventi finanziari | 123 | 126 | Proventi finanziari |
| Commerciale | 304 | 468 | Credito |
| Commerciale | - | 253 | Debito |
| Finanziario non corrente | 1.752 | 2.131 | Credito |
| Finanziario corrente | 1.000 | 1.000 | Credito |
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016.
| (Valori in migliaia di Euro) | Bilancio | Val. Ass. Correlate |
% | Bilancio | Val. Ass. Correlate |
% | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | 2017 | Esercizio | 2016 | |||||
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico | ||||||||
| Ricavi delle vendite | 312.605 | 1.350 | 0,4% | 280.691 | 1.247 | 0,4% | ||
| Costi per servizi | 91.039 | 824 | 0,9% | 81.289 | 374 | 0,5% | ||
| Costi per godimento beni di terzi | 23.340 | 2.553 | 10,9% | 22.847 | 2.552 | 11,2% | ||
| Proventi/oneri finanziari | 3.758 | 123 | 3,3% | 1.754 | 126 | 7,2% | ||
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale | ||||||||
| Crediti finanziari non correnti | 2.592 | 1.752 | 67,6% | 3.391 | 2.131 | 62,8% | ||
| Crediti commerciali | 42.065 | 1.039 | 2,5% | 40.711 | 1.231 | 3,0% | ||
| Crediti finanziari correnti | 1.420 | 1.000 | 70,4% | 2.236 | 1.000 | 44,7% | ||
| Debiti commerciale | 68.619 | 205 | 0,3% | 61.881 | 253 | 0,4% | ||
| Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari | ||||||||
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa | 17.239 | ( 1.760) | n.a. | 10.722 | ( 1.788) | n.a. | ||
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria | ( 5.117) | 379 | n.a. | ( 3.889) | ( 100) | 2,6% | ||
| Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento | ||||||||
| Indebitamento finanziario netto | ( 50.593) | ( 1.381) | 2,7% | ( 59.507) | ( 1.888) | 3,2% |
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2017 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Nel corso del 2017 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.
Al 31 dicembre 2017 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 9.774 migliaia (Euro 6.944 migliaia al 31 dicembre 2016).
Il contenzioso fiscale del Gruppo si riferisce alle seguenti società:
Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.
In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.
L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.
La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.
E' stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.
In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. In data 13 settembre 2016 la Società ha formulato una proposta di conciliazione giudiziale volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che qualora raggiunto non comporterebbe alcun esborso a carico della Società.
In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.
La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.
In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.
Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.
Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In data 06 giugno 2016 sono stati notificati, per l'anno 2011, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) e n. TGB0CC700083/2016 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 299 migliaia. Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.
A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.
Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.
| (Valori in migliaia di Euro) | Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 |
|---|---|---|
| Revisione contabile | RIA GRANT THORNTON | 118 |
| Revisione contabile | BDO ITALIA | 52 |
| Revisione contabile | WARD DIVECHA | 8 |
| Revisione contabile | ARI AUDIT | 4 |
| Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) | BDO ITALIA | 10 |
| Visto di conformità dichiarazione IVA | BDO ITALIA | 2 |
| Dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) | BDO ITALIA | 15 |
Totale 208
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | di cui Parti | 31 dicembre | di cui Parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | correlate | 2016 | correlate | ||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | |||||
| Immobilizzazioni immateriali | |||||
| Key money | 26.852.574 | 28.923.062 | |||
| Marchi | 81.975.169 | 85.468.751 | |||
| Altre attività immateriali | 850.869 | 740.072 | |||
| Totale attività immateriali | (1) | 109.678.612 | 115.131.885 | ||
| Immobilizzazioni materiali | |||||
| Terreni | 17.118.773 | 17.118.773 | |||
| Fabbricati | 22.167.805 | 22.658.662 | |||
| Opere su beni di terzi | 12.597.761 | 14.465.641 | |||
| Impianti e macchinari | 2.863.830 | 2.665.840 | |||
| Attrezzature | 260.126 | 311.406 | |||
| Altre attività materiali | 4.096.002 | 4.155.699 | |||
| Totale attività materiali | (2) | 59.104.297 | 61.376.021 | ||
| Altre attività | |||||
| Partecipazioni | (3) | 131.558 | 131.558 | ||
| Crediti finanziari non correnti | (4) | 2.591.605 | 1.751.605 | 3.390.633 | 2.130.633 |
| Altre attività | (5) | 3.564.214 | 3.961.836 | ||
| Imposte anticipate | (6) | 14.335.779 | 13.856.302 | ||
| Totale altre attività | 20.623.156 | 21.340.329 | |||
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 189.406.065 | 197.848.235 | |||
| ATTIVITA' CORRENTI | |||||
| Rimanenze | (7) | 97.817.891 | 89.389.833 | ||
| Crediti commerciali | (8) | 42.064.915 | 1.039.292 | 40.711.059 | 1.230.887 |
| Crediti tributari | (9) | 5.411.024 | 4.094.261 | ||
| Attività per derivati | (10) | - | - | ||
| Disponibilità liquide | (11) | 22.808.913 | 14.521.334 | ||
| Crediti finanziari a breve | (12) | 1.420.000 | 1.000.000 | 2.235.854 | 1.000.000 |
| Altri crediti | (13) | 26.914.468 | 25.082.908 | ||
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 196.437.211 | 176.035.249 | |||
| Attività disponibili per la vendita | (14) | 436.885 | 436.885 | ||
| TOTALE ATTIVITA' | 386.280.161 | 374.320.369 |
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | di cui Parti | 31 dicembre | di cui Parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | correlate | 2016 | correlate | ||
| PATRIMONIO NETTO | (15) | ||||
| Del gruppo | |||||
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | |||
| Altre riserve | 116.229.168 | 115.641.684 | |||
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | ( 6.957.390) | ( 8.883.005) | |||
| Risultato d'esercizio di gruppo | 11.490.343 | 3.641.244 | |||
| Patrimonio netto del gruppo | 146.133.528 | 135.771.330 | |||
| Di terzi | |||||
| Capitale e riserve di terzi | 32.295.224 | 31.563.069 | |||
| Risultato d'esercizio di terzi | 11.716 | 735.125 | |||
| Patrimonio netto di terzi | 32.306.940 | 32.298.194 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 178.440.468 | 168.069.524 | |||
| PASSIVITA' NON CORRENTI | |||||
| Accantonamenti | (16) | 2.415.237 | 2.558.786 | ||
| Imposte differite | (6) | 30.436.700 | 30.985.927 | ||
| Benefici suc. alla cessazione del rapporto di lavoro | (17) | 5.916.166 | 6.366.872 | ||
| Passività finanziarie | (18) | 22.079.795 | 23.840.201 | ||
| Passività non finanziarie | (19) | 787.692 | 469.000 | ||
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 61.635.590 | 64.220.786 | |||
| PASSIVITA' CORRENTI | |||||
| Debiti commerciali | (20) | 68.618.776 | 204.906 | 61.880.670 | 252.981 |
| Debiti tributari | (10) | 3.611.468 | 7.376.339 | ||
| Passività per derivati | (21) | 997.532 | - | ||
| Passività finanziarie | (22) | 55.334.134 | 55.814.445 | ||
| Altri debiti | (23) | 17.642.193 | 16.958.605 | ||
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 146.204.103 | 142.030.059 | |||
| Passività disponibili per la vendita | - | - | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 386.280.161 | 374.320.369 |
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio | di cui Parti | Esercizio | di cui Parti |
|---|---|---|---|---|---|
| correlate | correlate | ||||
| 2017 | 2016 | ||||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | (24) | 312.604.739 | 1.349.985 | 280.690.885 | 1.246.673 |
| Altri ricavi e proventi | (25) | 3.857.091 | 6.816.595 | ||
| TOTALE RICAVI | 316.461.830 | 287.507.480 | |||
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | 10.243.168 | ( 913.774) | |||
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | (26) | ( 106.306.060) | ( 89.794.049) | ||
| Costi per servizi | (27) | ( 91.038.590) | ( 823.840) | ( 81.289.495) | ( 373.703) |
| Costi per godimento beni di terzi | (28) | ( 23.340.025) | ( 2.552.334) | ( 22.847.255) | ( 2.552.042) |
| Costi per il personale | (29) | ( 65.376.702) | ( 63.490.261) | ||
| Altri oneri operativi | (30) | ( 4.071.124) | ( 3.978.106) | ||
| Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti | (31) | ( 13.876.156) | ( 15.108.564) | ||
| Proventi/(Oneri) finanziari | (32) | ( 3.757.528) | 122.731 | ( 1.754.479) | 125.558 |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 18.938.813 | 8.331.497 | |||
| Imposte | (33) | ( 7.436.754) | ( 3.955.128) | ||
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 11.502.059 | 4.376.369 | |||
| Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie | ( 11.716) | ( 735.125) | |||
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO | 11.490.343 | 3.641.244 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | di cui Parti | Esercizio | di cui Parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | correlate | 2016 | correlate | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO | 14.521 | 9.993 | |||
| Risultato del periodo prima delle imposte | 18.939 | ( 1.904) | 8.331 | ( 1.553) | |
| Ammortamenti / svalutazioni | 13.876 | 15.110 | |||
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 594) | 1.305 | |||
| Imposte sul reddito corrisposte | ( 12.230) | ( 3.583) | |||
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 3.757 | 1.754 | |||
| Variazione nelle attività e passività operative | ( 6.509) | 144 | ( 12.195) | ( 234) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA |
(35) | 17.239 | 10.722 | ||
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 1.102) | 883 | |||
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 2.732) | - | ( 3.265) | - | |
| Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) | - | 77 | |||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO |
(36) | ( 3.834) | ( 2.305) | ||
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 1.131) | 20 | |||
| Distribuzione dividendi della controllante | - | - | |||
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 2.241) | ( 679) | |||
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 2.013 | 379 | ( 1.476) | ( 100) | |
| Proventi e oneri finanziari | ( 3.758) | ( 1.754) | |||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA |
(37) | ( 5.117) | ( 3.889) | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO | 22.809 | 14.521 |
| BILANCIO DI | BILANCIO DI | |
|---|---|---|
| (Valori in unità di euro) | ESERCIZIO 2016 | ESERCIZIO 2015 |
| STATO PATRIMONIALE | ||
| ATTIVO | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 127.574 | 162.405 |
| Immobilizzazioni materiali | 2.248.163 | 1.547.778 |
| Partecipazioni | 63.397.878 | 60.695.372 |
| Attività non correnti | 65.773.615 | 62.405.555 |
| Crediti commerciali | 1.391.856 | 1.381.624 |
| Crediti tributari | - | 341.690 |
| Disponibilità liquide | 21.753 | 83.161 |
| Altri crediti | 3.308 | 87.280 |
| Attività correnti | 1.416.917 | 1.893.755 |
| Totale attività | 67.190.532 | 64.299.310 |
| PASSIVO | ||
| Capitale sociale | 100.000 | 100.000 |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 62.529.081 | 63.195.446 |
| Altre riserve | 15.038 | 15.038 |
| Utili (perdite) esercizi precedenti | - | |
| Risultato d'esercizio | ( 934.416) | ( 666.366) |
| Patrimonio netto | 61.709.703 | 62.644.118 |
| Accantonamenti | 184.132 | 195.885 |
| Passività finanziarie | - | - |
| Passività non correnti | 184.132 | 195.885 |
| Debiti commerciali | 5.296.697 | 1.459.307 |
| Passività correnti | 5.296.697 | 1.459.307 |
| Totale patrimonio netto e passività | 67.190.532 | 64.299.310 |
| CONTO ECONOMICO | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | ||
| Altri ricavi e proventi | 366.894 | 343.594 |
| Totale ricavi | 366.894 | 343.594 |
| Costi operativi | ( 305.149) | ( 393.855) |
| Costi per godimento beni di terzi | ( 215.672) | ( 489.341) |
| Ammortamenti e Svalutazioni | ( 165.803) | ( 76.175) |
| Oneri diversi di gestione | ( 15.112) | ( 24.894) |
| Proventi/(Oneri) finanziari | 47.040 | 213.695 |
| Rettifiche valore attività finanziarie | ( 717.550) | ( 290.916) |
| Risultato ante imposte | ( 1.005.352) | ( 717.892) |
| Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio | 70.936 | 51.526 |
Risultato netto dell'esercizio ( 934.416) ( 666.366)
I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d'Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2017.
Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
8 marzo 2018
Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Massimo Ferretti Marcello Tassinari
Il Gruppo Aeffe S.p.A. (di seguito anche Aeffe) rientra nell'ambito di applicazione del D.lgs. 254/2016 emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 - che prevede l'obbligo di comunicazione di carattere non finanziario all'interno della Relazione sulla Gestione, riferita all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.
Pertanto, la presente Dichiarazione costituisce l'impegno di Aeffe a rendicontare circa gli impatti sociali ed ambientali della propria azione, il rispetto dei diritti umani e le proprie politiche in questi campi ed in materia di diversità e lotta alla corruzione, in conformità a quanto previsto dallo stesso D.lgs. 254/2016.
Aeffe, con lo scopo di rispettare i criteri di rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario come previsto dal D.lgs. 254/2016, ha adottato come linee guida di riferimento i GRI Standard, modello emanato nel 2016 dal Global Reporting Initiative e che costituisce il riferimento più diffuso a livello internazionale per la rendicontazione di sostenibilità.
Al capitolo 7 della presente Dichiarazione è rappresentata, in forma sintetica, una tabella di correlazione tra le informazioni rendicontate dal Gruppo e gli indicatori del GRI, nel suo livello di applicazione alla modalità Referenced.
Aeffe, per definire le tematiche significative oggetto di rendicontazione nella presente Dichiarazione, ha analizzato il contenuto dell'art.3 del D.lgs. 254/2016, arrivando alle seguenti conclusioni:
A seguito di questa analisi preliminare, il Gruppo Aeffe ha avviato un ulteriore processo per la determinazione di altre tematiche materiali, svoltosi attraverso la compilazione di un questionario (c.d. questionario di materialità) e un'attività di benchmark.
L'analisi di materialità ha visto la partecipazione diretta dei referenti delle singole Società rientranti nel perimetro di riferimento per la Dichiarazione di carattere non finanziario, ai quali è stato distribuito un questionario contenente una serie di tematiche, per ciascuna delle quali ogni referente ha avuto il compito di dare un punteggio da 1 a 5 in base alla propria percezione e sensibilità al topic esaminato, al fine di far emergere le tematiche rilevanti per il Gruppo e, indirettamente, per i propri stakeholder.
Le funzioni interne coinvolte nel processo di determinazione dei temi materiali sono state:
Il Gruppo ha identificato e selezionato i propri stakeholder sulla base della consapevolezza del proprio ruolo sociale e del forte radicamento territoriale, suddividendoli nelle seguenti categorie: dipendenti, azionisti, investitori, distributori, fornitori, clienti, scuole e università, pubblica amministrazione, comunità e territorio, Organizzazioni Non Governative (ONG), media e ambiente.
Dall'analisi sopra descritta è emerso quanto segue:
Per quanto concerne i temi relativi all'aspetto economico (performance finanziaria, distribuzione del valore aggiunto, presenza sul mercato), si fa riferimento al capitolo 6 della presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (Altri temi materiali) ed alle altre sezioni del fascicolo di Bilancio.
L'immagine seguente raffigura la struttura societaria del Gruppo, inclusivo delle partecipazioni di controllo al 31 dicembre 2017.
Aeffe considera, all'interno del perimetro di rendicontazione della presente dichiarazione di carattere non finanziario (di seguito anche DNF), le Società di seguito indicate:
Non rientrato all'interno del perimetro di rendicontazione le Società: Aeffe France Sarl; Aeffe UK Ltd; Aeffe Japan Inc; Clan cafè Srl; Divè SA; Pollini Suisse Sagl; Pollini Austria Gmbh; Pollini France Sarl; Moschino France Sarl; Moschino USA Inc; Bloody Mary Inc; Moschino Japan Ltd; Moschino Retail Gmbh; Fashoff UK Ltd.
Tali esclusioni sono motivate dal fatto che gli impatti socio-economici ed ambientali di tali Società non sono ritenuti significativi in ragione della scarsa incidenza, rispetto al totale consolidato, in termini di fatturato e di dipendenti; tale possibilità è prevista dall'art. 4 del D.lgs. n. 254/2016, secondo il quale, infatti, la Dichiarazione consolidata può portare ad escludere quelle Società controllate che, se pure incluse nell'area di consolidamento contabile, non risultano necessarie al fine di comprendere l'attività del Gruppo, il suo andamento, i suoi risultati e l'impatto prodotto dall'attività stessa.
Nella seguente tabella viene indicato, per ciascuna tematica materiale, il perimetro di rendicontazione cui le informazioni fornite fanno riferimento.
Per "Gruppo" si intende l'insieme di Società rientranti nel perimetro di rendicontazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario elencate precedentemente.
| TEMATICA | PERIMETRO DI RENDICONTAZIONE |
NOTE |
|---|---|---|
| Compliance a leggi, regolamenti e a standard anche volontari |
Gruppo | |
| Non discriminazione e pari opportunità |
Gruppo | |
| Risorse umane, formazione e sviluppo delle competenze professionali |
Gruppo | |
| Salute e sicurezza | Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. |
La limitazione è giustificata dal fatto che le altre Società rientranti nel perimetro di rendicontazione sono di tipo commerciale e non produttivo. |
| Libertà di associazione e dialogo con le parti sociali |
Gruppo | |
| Produzione e gestione dei rifiuti |
Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. |
La limitazione è giustificata dal fatto che le altre Società rientranti nel perimetro di rendicontazione sono di tipo commerciale e non produttivo. |
| Impegno anti-corruzione | Gruppo | |
| Tutela dei diritti umani | Gruppo | |
| Gestione responsabile della filiera e approvvigionamento sostenibile |
Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. |
La limitazione è giustificata dal fatto che le altre Società rientranti nel perimetro di rendicontazione sono di tipo commerciale e non produttivo. |
| Gestione responsabile del prodotto |
Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. |
La limitazione è giustificata dal fatto che le altre Società rientranti nel perimetro di rendicontazione sono di tipo commerciale e non produttivo. |
| Performance finanziaria | Gruppo |
I contenuti della presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario hanno subìto un percorso di convalida ed approvazione che si è sviluppato nella modalità seguente:
Direzione Marketing/Comunicazione;
Direzione Risorse Umane;
La presente Dichiarazione è pubblicata, congiuntamente alla relazione di bilancio 2017 del Gruppo Aeffe, nella sezione Investor Relation - Bilanci e Relazioni del sito internet http://www.aeffe.com.
La Capogruppo Aeffe S.p.A. ha adottato un modello tradizionale di amministrazione e controllo strutturato su un Consiglio di Amministrazione e un Collegio Sindacale nominati dall'Assemblea degli azionisti; inoltre è stato individuato nel Codice di autodisciplina, promosso da Borsa Italiana S.p.A., lo schema di riferimento per la definizione del proprio sistema di governance.
Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria, la cui rete distributiva si compone sia dal canale Retail sia dal canale Wholesale.
Le Società controllate sono raggruppate in 3 aree geografiche: Europa, Nord America, Far East pertanto, considerando l'intera struttura distributiva, la presenza del Gruppo Aeffe si estende in quasi 80 Paesi nel mondo.
Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.
| TEMI | RISCHI | OBIETTIVI |
|---|---|---|
| MATERIALI | CONNESSI | DI MIGLIORAMENTO |
| - Compliance a leggi, regolamenti e a standard anche volontari; - Non discriminazione e pari opportunità. |
La Direzione di Aeffe identifica e valuta i rischi connessi, individuando le idonee azioni di prevenzione. Tra i rischi vi sono: - Rischi derivanti dalla mancata compliance o violazione della normativa di riferimento quali, ad esempio la corresponsione di sanzioni pecuniarie e/o la citazione in cause giudiziarie; - Rischi di cause legate a tematiche di razzismo, disparità con conseguente perdita di reputazione; - Rischio di calo delle vendite e di diminuzione delle prestazioni economiche. |
- Estendere a tutte le società appartenenti al perimetro di rendicontazione il processo di internal auditing adottato dalla Capogruppo; - Valutare la possibilità di implementare adeguati sistemi di gestione di natura volontaria (ISO Standards) per una gestione più completa dei rischi individuati. |
Il Gruppo Aeffe si impegna a garantire pari opportunità di trattamento nei confronti di tutti i propri collaboratori. Tutte le decisioni del Gruppo sono basate sul merito, sulle competenze e sulle abilità.
Il Gruppo ripudia ogni possibile discriminazione diretta o indiretta in base ad età, stato di salute, sesso, religione, razza, opinioni politiche e culturali, nonché condizione personale o sociale.
Aeffe si impegna a prevedere tutte le azioni di sensibilizzazione al fine di diffondere la massima conoscenza possibile sui temi e a aiutare tutti i soggetti maggiormente esposti.
Il Modello di organizzazione, gestione e controllo, ex D.lgs. 231/2001 si inserisce nel più ampio sistema di controllo già in essere e adottato al fine di fornire la ragionevole garanzia circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali nel rispetto delle leggi e dei regolamenti.
Per comprendere il modello di governance del Gruppo (ivi compresa l'adozione del modello 231 per le società italiane e la sua declinazione operativa in termini di sorveglianza e controllo) si rimanda alla lettura della Relazione sulla Corporate Governance disponibile sul sito www.aeffe.com.
Nel corso del 2017 non si è verificato alcun incidente legato alla discriminazione di qualunque natura all'interno del perimetro di rendicontazione.
Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.
| TEMI | RISCHI | OBIETTIVI |
|---|---|---|
| MATERIALI | CONNESSI | DI MIGLIORAMENTO |
| - Formazione e sviluppo delle competenze professionali; - Salute, sicurezza, libertà di associazione e dialogo con le parti sociali. |
La Direzione di Aeffe identifica e valuta i rischi connessi, individuando le idonee azioni di prevenzione. Tra i rischi vi sono: - Aumento del turnover e perdita di personale competente e rilevante nei processi cruciali; - Rafforzamento della concorrenza; - Aumento del tasso di infortuni; - Aumento dello stress da lavoro correlato. |
- Sviluppare un'attività di coordinamento e supervisione dell'attività di formazione da parte della Capogruppo al fine di identificare le esigenze formative rivolte alle singole Direzioni al fine di aggiornare professionalmente tutti i dipendenti. - Prosecuzione delle azioni intraprese in ambito di formazione, sviluppo di carriera per opportunità di crescita professionale; - Studiare un piano di welfare aziendale che possa sostenere e migliorare la soddisfazione dei lavoratori ed il clima interno. - Introdurre e sviluppare un software completo su tutta la popolazione aziendale per la gestione dei processi HR in modalità web/i-cloud. Il Dipartimento HR diventerebbe così un Virtual Workspace, accessibile ovunque da desktop o dispositivi mobili, rendendo accessibili le informazioni e consentendo transazioni in tempo reale su una banca |
| dati unica, semplificando le attività quotidiane e massimizzando l'efficienza e integrando la gestione HR con gli altri aspetti della gestione aziendale (contabilità, budget, sicurezza sul lavoro). |
|
|---|---|
Per Aeffe le persone rappresentano un vero e proprio capitale: perché venga preservato ed arricchito, le persone sono continuamente stimolate e condotte verso un percorso di crescita personale e professionale all'interno del quale le potenzialità e la creatività degli individui trovano piena realizzazione.
La Direzione del Gruppo Aeffe vuole garantire al proprio capitale umano un luogo di lavoro confortevole, ma anche sicuro: sono identificati e valutati i rischi cui possono essere soggetti i lavoratori e le parti interessate, individuando le idonee azioni di prevenzione.
Il Gruppo garantisce il rispetto del diritto, di tutto il personale, di formare, organizzare o di partecipare a sindacati di propria scelta e di contrattare collettivamente, senza che questo comporti alcuna conseguenza negativa o provochi ritorsioni.
Il sistema organizzativo per la salute e sicurezza aziendale di Aeffe S.p.A. e di Pollini S.p.A. è organizzato in ottemperanza alla legge nazionale vigente (D.lgs. 81/08 e s.m.i.).
L'organizzazione aziendale per la salute e la sicurezza dei lavoratori è gestita internamente da un ufficio dedicato e copre l'intera popolazione lavorativa di entrambe le Società. I dipendenti sono rappresentati dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
Dalla valutazione dei rischi aziendali, sviluppata in applicazione del D.lgs. 81/08, non risultano mansioni e attività professionali che espongano i lavoratori di Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. ad un elevato rischio di malattie specifiche, riconducibili al lavoro.
*i dati sotto riportati si riferiscono alle sole Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.
Gli infortuni nel corso del 2017 sono stati pari a 17 (coinvolti 5 uomini e 12 donne), 6 in più rispetto al 2016. Di questi, 8 si sono verificati sul luogo di lavoro e 9 nel tragitto casa-lavoro.
Non si sono, invece, verificati casi di malattie professionali.
I giorni di assenza (per infortunio e malattia) tra i dipendenti totali pro-capite (valore medio) nel 2017 sono stati pari a 5,96.
| Numero di giorni persi (dipendenti) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |||||
| Numero di giorni | Uomini Donne Totale |
Uomini | Donne | Totale | ||
| Assenze (escluse permessi, ferie) | 1.467 | 11.254 | 12.721 | 1.236 | 11.362 | 12.598 |
| (malattia e Giorni persi infortunio) |
972 | 3.648 | 4.620 | 757 | 4.010 | 4.767 |
| Numero di ore lavorate (dipendenti) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 2016 |
||||||||
| Ore | Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale | ||
| Ore previste/schedulate di lavoro |
327.208 | 1.073.989 | 1.401.197 | 328.012 | 1.052.154 | 1.380.166 | ||
| Ore lavorate | 286.429 | 889.193 | 1.175.622 | 285.540 | 832.447 | 1.117.987 |
Personale esterno
Il personale esterno, durante il periodo di collaborazione con Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., è tenuto al rispetto dei regolamenti, delle procedure interne e della normativa vigente cui le Società sono sottoposte.
| Numero totale di dipendenti, suddivisi per contratto di lavoro e genere | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||||||
| Tipo di contratto | Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale | |
| Indeterminato | 250 | 845 | 1.095 | 236 | 846 | 1.082 | |
| Determinato | 14 | 115 | 129 | 18 | 92 | 110 | |
| Totale | 264 | 960 | 1.224 | 254 | 938 | 1.192 | |
| Numero totale di dipendenti, suddivisi per tipo di impiego e genere | |||||||
| 2017 | 2016 | ||||||
| Tipo di impiego | Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale | |
| Tempo pieno | 252 | 814 | 1.066 | 243 | 799 | 1.042 | |
| Temo parziale | 12 | 146 | 158 | 11 | 139 | 150 | |
| Totale | 264 | 960 | 1.224 | 254 | 938 | 1.192 |
| Tasso di assunzione e turnover del personale | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomini | Donne | Totale | <30anni | 30-50anni | >50anni | Italia | Extra-UE | ||
| Totale dipendenti | 264 | 960 | 1224 | 167 | 723 | 335 | 1137 | 87 | |
| Nuovi assunti | 38 | 246 | 284 | 108 | 128 | 48 | 274 | 10 | |
| Totale cessazioni | 28 | 224 | 252 | 87 | 114 | 51 | 242 | 10 | |
| Tasso di assunzione | 14% | 26% | 23% | 65% | 18% | 14% | 24% | 11% | |
| Tasso di turnover | 11% | 23% | 21% | 52% | 16% | 15% | 21% | 11% |
L'attrazione di nuovi talenti è ritenuta da Gruppo Aeffe essenziale per il successo dei suoi Brand: il Gruppo si vede sempre più orientato verso il futuro, prediligendo l'assunzione di risorse giovani e di sesso femminile, registrando un aumento del personale in entrata complessivo pari al 23%.
Le politiche e le procedure seguite dal Gruppo, per la gestione dei rapporti di lavoro, rimandano a quanto indicato nei diversi Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, cui le singole Società fanno riferimento.
Il 100% dei dipendenti delle Società italiane del Gruppo Aeffe sono coperti da Contratti Collettivi Nazionali.
Tale indicatore non considera i dipendenti delle Società estere situate in America (Aeffe USA Inc) e in Korea (Moschino Korea Ltd) poiché la legislazione nazionale in materia è differente da quella vigente nello Stato italiano.
*i dati riportati sono al netto del contributo delle Società Aeffe USA Inc e Moschino Korea Ltd, in cui non viene fatta una formazione formale
I cluster riferiti alle Categorie, richiesti dal Decreto L.gs. 254/2016 non corrispondono ai cluster utilizzati per l'esposizione dei dati di Bilancio, che fanno invece riferimento alle categorie di inquadramento definite dai rispettivi C.C.N.L.
| Numero di ore di formazione annue somministrate ai dipendenti, suddivise per categoria d'impiego e genere | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie | 2017 | 2016 | |||||
| Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale | ||
| Dirigenti | 0 | 0 | 0 | 0 | 8 | 8 | |
| Quadri | 33 | 42 | 75 | 11 | 11 | 22 | |
| Impiegati | 634 | 3.455 | 4.089 | 958 | 2.155 | 3.113 | |
| Operai | 38 | 338 | 376 | 48 | 80 | 128 | |
| Totale | 705 | 3.835 | 4.540 | 1.017 | 2.254 | 3.271 |
Il Gruppo Aeffe considera la formazione necessaria per la crescita dei propri talenti e per lo sviluppo delle competenze chiave di ogni singolo dipendente: a tal proposito, sono state erogate circa il 40% di ore di formazione in più rispetto al 2016.
| Ore medie di formazione annue somministrate ai dipendenti, suddivise per categoria d'impiego e genere | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||||
| Numero totale di ore di formazione somministrate ai dipendenti | 4.540 | 3.271 | |||
| Numero totale di dipendenti | 1.224 | 1.192 | |||
| Ore medie di formazione somministrate ai dipendenti | 3,7 | 2,7 | |||
| Numero totale di ore di formazione somministrate alle impiegate di sesso femminile | 3.835 | 2.254 | |||
| Numero totale di impiegate di sesso femminile | 960 | 938 | |||
| Ore medie di formazione somministrate alle impiegate di sesso femminile | 4,0 | 2,4 |
| Numero totale di ore di formazione somministrate agli impiegati di sesso maschile | 705 | 1.017 |
|---|---|---|
| Numero totale di impiegati di sesso maschile | 264 | 254 |
| Ore medie di formazione somministrate agli impiegati di sesso maschile | 2,7 | 4,0 |
| Numero totale di ore di formazione somministrate ai Dirigenti | - | 8 |
| Numero totale di Dirigenti | 23 | 24 |
| Ore medie di formazione somministrate ai Dirigenti | - | 0,3 |
| Numero totale di ore di formazione somministrate ai Quadri | 75 | 22 |
| Numero totale di Quadri | 59 | 64 |
| Ore medie di formazione somministrate ai Quadri | 1,3 | 0,3 |
| Numero totale di ore di formazione somministrate agli Impiegati | 4.089 | 3.113 |
| Numero totale di Impiegati | 849 | 824 |
| Ore medie di formazione somministrate agli impiegati | 4,8 | 3,8 |
| Numero totale di ore di formazione somministrate agli Operai | 376 | 128 |
| Numero totale di Operai | 293 | 280 |
| Ore medie di formazione somministrate agli Operai | 1,3 | 0,5 |
*Le tabelle sopra esposte in riferimento alla formazione sono state costruite rapportando l'effettiva formazione effettuata, utilizzando per la suddivisione di categoria e genere un rapporto percentuale rispetto alla popolazione della forza lavoro delle Società rientranti nel perimetro di rendicontazione.
I cluster riferiti alle Categorie, richiesti dal Decreto L.gs. 254/2016 non corrispondono ai cluster utilizzati per l'esposizione dei dati di Bilancio, che fanno invece riferimento alle categorie di inquadramento definite dai rispettivi C.C.N.L.
| Membri del personale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie | 2017 | 2016 | |||||
| Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale | ||
| Dirigenti | 15 | 8 | 23 | 16 | 8 | 24 | |
| Quadri | 26 | 33 | 59 | 25 | 39 | 64 | |
| Impiegati | 172 | 739 | 911 | 166 | 720 | 886 | |
| Operai | 51 | 180 | 231 | 47 | 171 | 218 | |
| Totale | 264 | 960 | 1.224 | 254 | 938 | 1.192 | |
Membri degli organi di governo, suddivisi per genere*
| 2017 | 2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Organi di governo | Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale |
| Consiglio di Amministrazione |
5 | 3 | 8 | 6 | 2 | 8 |
| Totale | 5 | 3 | 8 | 6 | 2 | 8 |
| Membri del personale, suddivisi per fasce d'età | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Personale | 2017 | 2016 | |||||||
| <30anni | 30-50anni | >50 anni | Totale | <30anni | 30-50anni | >50 anni | Totale | ||
| Dirigenti | - | 7 | 16 | 23 | - | 5 | 19 | 24 | |
| Quadri | 2 | 35 | 22 | 59 | 2 | 38 | 24 | 64 | |
| Impiegati | 158 | 571 | 182 | 911 | 142 | 565 | 179 | 886 | |
| Operai | 11 | 101 | 119 | 231 | 7 | 92 | 119 | 218 | |
| Totale | 171 | 714 | 339 | 1.224 | 151 | 700 | 341 | 1.192 |
| Membri degli organi di governo, suddivisi per fasce d'età* | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Organi di governo | 2017 2016 |
|||||||
| <30anni | 30-50anni | >50 anni |
Totale | <30anni | 30-50anni | >50 anni |
Totale | |
| Consiglio di amministrazione |
- | 2 | 6 | 8 | - | 2 | 6 | 8 |
| Totale | - | 2 | 6 | 8 | - | 2 | 6 | 8 |
*I dati relativi ai membri degli organi di governo si riferiscono al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Aeffe S.p.A.
Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.
| TEMI | RISCHI | OBIETTIVI | ||
|---|---|---|---|---|
| MATERIALI | CONNESSI | DI MIGLIORAMENTO | ||
| Produzione e gestione dei rifiuti (pericolosi e non pericolosi). |
La Direzione di Aeffe identifica e valuta i rischi connessi, individuando le idonee azioni di prevenzione. Tra i rischi vi sono: - Procurare impatti ambientali negativi, soprattutto derivanti da una gestione scorretta dei rifiuti pericolosi; - Incorrere in sanzioni e multe di natura pecuniaria; - Perdita della reputazione. |
Nonostante il tema della produzione e gestione dei rifiuti sia risultato materiale (con riferimento alle sole Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.), la Direzione non stabilisce specifici obiettivi di miglioramento, in quanto lo stesso è normato da specifica legislazione nazionale. |
POLITICA E MODELLO DI GESTIONE
La Direzione del Gruppo è sensibile sui possibili impatti che i comportamenti delle singole persone possono avere sul contesto naturale in cui opera, al fine di contribuire a consegnare alle generazioni future un ambiente più sostenibile.
Per fare ciò, Aeffe si impegna ad adottare soluzioni che minimizzano gli impatti negativi che le proprie attività possono avere sull'ambiente, in particolare:
Presso lo stabilimento di Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. vengono prodotti rifiuti classificati come "speciali" che vengono trattati e smaltiti sulla base di quanto previste dalle vigenti leggi. Tutti i rifiuti, prodotti e stoccati presso le sedi aziendali, sono conferiti a smaltitori autorizzati ed adeguatamente selezionati che provvedono al trattamento, secondo la specifica tipologia, in ottemperanza alla legislazione vigente in materia ambientale.
Nel corso dell'esercizio, sono stati prodotti rifiuti per un totale di circa 125 tonnellate, in diminuzione del 3,6% rispetto al dato relativo al 2016.
La maggior parte dei rifiuti rientra nella categoria di rifiuti non pericolosi (124t) mentre i rifiuti "speciali", prodotti solo da Pollini S.p.A., hanno un'incidenza dell'1% sul totale prodotto (1t).
* I dati si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., in quanto le altre società non producono rifiuti, se non quelli assimilabili agi urbani.
Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.
| TEMI | RISCHI | OBIETTIVI |
|---|---|---|
| MATERIALI | CONNESSI | DI MIGLIORAMENTO |
| - Impegno anti-corruzione; - Tutela dei diritti umani. |
La Direzione di Aeffe identifica e valuta i rischi connessi, individuando le idonee azioni di prevenzione. Tra i rischi vi sono: - Rischi derivanti dalla mancata compliance o violazione della normativa di riferimento quali, ad esempio la corresponsione di sanzioni pecuniarie e/o la citazione in cause giudiziarie; - Rischi di cause legate alla non tutela dei diritti umani, con conseguente perdita di reputazione; - Rischio di calo delle vendite e di diminuzione delle prestazioni economiche. |
- Mantenimento ed implementazione del controllo del rispetto di tutti i diritti umani e costante presidio per evitare ogni possibilità di corruzione; - Inserire in ogni tipologia di contratto con terze parti una clausola relativa all'impegno del Gruppo Aeffe al rispetto dei diritti umani e contro la corruzione. |
Uno dei fattori chiave della reputazione di Aeffe è la capacità di svolgere il proprio business con integrità, trasparenza, legalità, imparzialità, prudenza e nel rispetto delle leggi.
Aeffe si impegna a contrastare, combattere e condannare la corruzione in ogni sua forma, ivi comprese l'estorsione, le tangenti e il taglieggiamento: in nessun caso il perseguimento dell'interesse o del vantaggio delle Società, a livello di Gruppo, può giustificare una condotta non etica oppure non onesta o illecita. Per questo motivo la lotta alla corruzione, attiva e passiva, è considerata un impegno imprescindibile.
Aeffe promuove il rispetto del lavoro e dei lavoratori impegnandosi ad abolire il lavoro minorile, il lavoro forzato e assicurando a tutti i lavoratori le stesse opportunità di impiego e crescita professionale, oltre che un trattamento economico equo basato su criteri di meritocrazia.
Le Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. hanno adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 (cui si rimanda per opportuni approfondimenti).
Tutte le atre Società appartenenti al perimetro di rendicontazione (sia italiane che estere) operano nel rispetto delle linee guida e del Codice Etico di Aeffe S.p.A., anche in materia di anti corruzione e tutela dei diritti umani, per la quale tutti i processi interni sono stati valutati.
Si sottolinea che, a tutti i neo-assunti, viene consegnato il Codice Etico della Capogruppo.
Nell'esercizio di riferimento non è stato riscontrato alcun caso di corruzione all'interno del perimetro di rendicontazione.
La totalità dei membri del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, così come tutti i dipendenti, sono informati circa la politica ed i protocolli in uso in materia di anti corruzione.
Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.
| TEMI | RISCHI | OBIETTIVI |
|---|---|---|
| MATERIALI | CONNESSI | DI MIGLIORAMENTO |
| - Gestione responsabile della Supply Chain; - Gestione responsabile del prodotto: Riciclabilità dei prodotti e o del packaging Utilizzo di materie prime o ecologiche nella accezione del SMI; Attenzione alla qualità e o sicurezza. Brand reputation o Customer satisfaction o - Performance finanziaria. |
Valutazione dei rischi connessi: - Perdita di immagine e reputazione derivante dall'affidamento del processo a fornitori non in linea con il Codice Etico di Aeffe S.p.A. e nel rispetto delle normative vigenti; Contrazione dei risultati economici e mancato raggiungimento degli obiettivi. |
- La selezione dei fornitori si ispirerà sempre di più a criteri meritocratici sulla base della professionalità, solidità, codice etico e rispetto di tutte le Normative vigenti. - Monitoraggio continuo ed audit della Supply Chain anche attraverso le visite periodiche del personale; - Costante aggiornamento del contratto quadro che regola il rapporto nelle forniture in base alle nuove Normative Internazionali. |
POLITICA E MODELLO DI GESTIONE
Il Gruppo Aeffe si impegna a utilizzare materie prime che rispettino gli standard ecologici, puntando sempre alla qualità del prodotto commercializzato ed alla sicurezza dello stesso.
L'impegno è volto, inoltre, al rispetto dei requisiti internazionali, estesi anche ai propri fornitori, adottando un approccio precauzionale nei confronti delle sfide del nostro tempo, approfondendo la conoscenza degli impatti ambientali e sociali lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti.
Il processo industriale del Gruppo Aeffe è governato dalle Società Operative in ambito Divisionale, di conseguenza le attività di ricerca, sviluppo, approvvigionamento, produzione e collaudo vengono coordinate dalla Divisioni che in questo modo ottimizzano e presidiano il rapporto con ogni singolo fornitore.
Uno degli elementi caratterizzanti l'attività di approvvigionamento delle materie prime è dato dal rigoroso controllo qualità: le merci vengono sempre consegnate dal fornitore presso le aziende del Gruppo e sono controllate da strutture interne a ciò dedicate, prima della spedizione ai laboratori esterni incaricati delle diverse fasi del processo produttivo. Gli acquisti vengono effettuati sulla base di proiezioni elaborate tenendo conto dei dati di avanzamento della campagna vendite, che vengono aggiornati settimanalmente.
La capacità di selezione sta nella reperibilità dei fornitori più idonei per tipologia di materia prima, con un costante monitoraggio delle singole performance nel rispetto dei termini di consegna e nella qualità dei materiali.
Il Gruppo Aeffe pone la qualità del prodotto alla base della propria strategia aziendale e ne assicura l'implementazione attraverso la soddisfazione delle differenti aspettative degli stakeholder beneficiando della competenza e professionalità delle proprie risorse.
Fondamentali risultano essere la sicurezza, l'affidabilità e le elevate prestazioni dei prodotti offerti, che si basano su una continua evoluzione ed innovazione del prodotto stesso al fine di garantire ai propri clienti la massima qualità e soddisfazione.
Il Gruppo mira alla promozione della cultura aziendale orientata alla qualità ed etica, attraverso un continuo dialogo con i propri stakeholder. Questo costante dialogo e la forte collaborazione con i fornitori e clienti risultano essere fondamentali in un'ottica di sviluppo condiviso e soddisfazione delle aspettative di mercato.
L'attività stilistica si sviluppa attraverso l'ideazione delle collezioni e la definizione degli aspetti chiave relativi all'immagine del brand a alla scelta dei messaggi da comunicare al pubblico.
Uno dei principali punti di forza del Gruppo è rappresentato dall'indipendenza di ciascuna maison nella definizione degli aspetti creativi e stilistici: ricerca e sperimentazione sono infatti la parte essenziale della forma mentis di ogni stilista; nell'ambito del Gruppo, tali attività sono svolte con continuità e consentono un costante rinnovamento, con l'obiettivo di captare e anticipare i desideri latenti e le nuove tendenze del mercato.
Lo sviluppo creativo del prodotto avviene ad opera dello stilista e dell'ufficio stile, i quali, sulla base delle proprie intuizioni ed esperienze, supportate dalle linee di tendenza del mercato rilevate dalle strutture interne al Gruppo procedono all'ideazione della collezione.
Tutti i prodotti, siano essi capi d'abbigliamento o calzature, sono forniti di un'etichetta contenente informazioni in merito alla composizione dei materiali tessili utilizzati, alle modalità di lavaggio cui il consumatore finale deve attenersi per preservare l'integrità del prodotto e l'informazione sul "Made in".
* I dati si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.
| Fornitori suddivisi per area geografica | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||||||
| Tipologia di fornitori | Numero di fornitori | Volume € | Numero di fornitori | Volume € | |||
| Altri | 5 | 483.597 | 5 | 565.258 | |||
| America | 1 | 28.488 | 2 | 106.627 | |||
| Far East | 38 | 22.709.541 | 53 | 24.253.425 | |||
| India | 16 | 997.443 | 18 | 1.085.611 | |||
| Italia | 1.077 | 82.112.824 | 948 | 69.090.986 | |||
| Resto d'Europa | 79 | 9.815.522 | 81 | 5.961.658 | |||
| Totale Beni | 1.216 | 116.147.414 | 1.107 | 101.063.564 | |||
| Altri | 5 | 549.510 | 4 | 453.600 | |||
| India | 8 | 828.662 | 7 | 839.637 | |||
| Italia | 155 | 13.643.549 | 160 | 13.195.806 |
| Resto d'Europa | 20 | 3.205.721 | 15 | 2.629.286 |
|---|---|---|---|---|
| Totale servizi | 188 | 18.227.442 | 186 | 17.118.329 |
| Totale fornitori | 1.404 | 134.374.857 | 1.293 | 118.181.893 |
| Fornitori suddivisi per categoria di prodotti/servizi | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |||
| Tipologia di fornitori | Numero di fornitori | Volume € | Numero di fornitori | Volume € |
| Accessori e Ricami | 284 | 26.227.541 | 281 | 26.718.531 |
| Acquisto MP | 579 | 26.134.738 | 494 | 24.586.535 |
| Packaging | 31 | 2.294.306 | 26 | 1.684.735 |
| Prodotti finiti e semilavorati |
148 | 53.170.726 | 139 40.950.246 |
|
| Acquisto Beni | 1.042 107.827.312 940 |
93.940.047 | ||
| Altre lavorazioni | 194 | 9.202.704 | 188 | 7.566.627 |
| Ciclo completo | 17 | 4.750.833 | 12 | 3.792.867 |
| Confezione | 73 | 7.214.229 79 |
7.340.024 | |
| Lavaggio | 1 | 74.945 | 4 215.478 |
|
| Smacchiatura | 23 | 1.475.927 | 19 | 1.049.428 |
| Stampe e ricami | 26 | 1.886.107 | 23 | 1.339.761 |
| Stiro | 3 | 259.273 | 6 | 805.924 |
| Taglio | 25 | 1.683.525 | 22 | 2.131.737 |
| Acquisto servizi | 362 | 26.547.543 | 353 | 24.241.846 |
| Totale fornitori | 1404 | 134.374.855 | 1293 | 118.181.893 |
* I dati si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.
- Materiali
| Volume di materiali utilizzati e percentuali di materiali riciclati utilizzati nella produzione di beni 2017 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Materiale | Volume totale (€) | Vol. materiale da fonti riciclate (€) |
% materiali riciclati sul totale |
Vol. materiale da fonti certificate (OEKO-TEX) (€) |
| AEFFE S.P.A | ||||
|---|---|---|---|---|
| Cotone | 3.152.423 | |||
| Lana | 4.145.008 | |||
| Fibre sintetiche | 3.950.740 | |||
| Artificiali | 4.027.068 | N/A | N/A | N/A |
| Seta | 2.610.608 | |||
| Lino | 168.430 | |||
| Cartone | 672.804 | 208.334 | 31,0% | 93.854 |
| Plastica | 627.112 | 278.269 | 44,4% | N/A |
| POLLINI S.P.A. | ||||
| Pelle | 4.513.891 | |||
| Metallo | 3.426.366 | |||
| Pelle naturale | 1.088.354 | N/A | N/A | N/A |
| Cartone | 839.350 | |||
| Plastica | 294.502 | |||
| Totale (€) | 29.516.656 | 486.603 | MEDIA: 37,7% | 93.854 |
- Salute e sicurezza del prodotto
Nel biennio in esame non si sono rilevati incidenti di non conformità riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti offerti dal Gruppo Aeffe.
Di seguito viene riportato il prospetto di Conto Economico Riclassificato a Valore Aggiunto relativo all'intero Gruppo Aeffe.
Per le altre informazioni si rimanda ai contenuti inseriti nel presente fascicolo di bilancio.
| Valore economico generato e distribuito | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||
| Ricavi | 312.604.739 | 280.690.885 | ||
| Altri proventi | 2.627.363 | 5.748.703 | ||
| Proventi finanziari | 173.018 | 233.379 |
| Totale valore economico generato dal Gruppo | 315.405.120 | 286.672.966 |
|---|---|---|
| Costi operativi | - 211.641.664 | - 196.286.636 |
| Remunerazione del personale | - 65.376.702 | - 63.490.261 |
| Remunerazione dei finanziatori | - 2.150.618 | - 2.804.857 |
| Remunerazione degli investitori | - | - |
| Remunerazione della Pubblica Amministrazione* | - 8.252.515 | - 4.727.541 |
| Liberalità esterne | - | - |
| Totale valore economico distribuito dal Gruppo | - 287.421.499 | - 267.309.295 |
| Svalutazione crediti | - 505.576 | - 180.383 |
| Differenze di cambio non realizzate | - 2.099.831 | 301.644 |
| Rettifiche di valore di attività materiale ed immateriali | - | - |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | - 2.316.749 | - 3.153.668 |
| Ammortamenti | - 11.559.407 | - 11.954.896 |
| Accantonamenti | - | - |
| Riserve | - 11.502.059 | - 4.376.368 |
| Valore economico trattenuto dal Gruppo | - 27.983.622 | - 19.363.671 |
| GRI Standard Title | GRI Disclosure Number |
GRI Disclosure Title | Numero di pagina |
|---|---|---|---|
| 102-1 | Nome dell'organizzazione | p. 1 | |
| 102-2 | Attività, marchi, prodotti e servizi. | pp. 6,13-17 | |
| 102-3 | Luogo delle sedi principali | p. 7 | |
| 102-4 | Paesi di operatività | pp. 7-9 e p.91 | |
| GRI 102: General Disclosures 2017 - |
102-5 | Assetto proprietario e forma legale | p. 91 |
| Profilo Organizzativo | 102-6 | Mercati serviti | p. 91 |
| 102-7 | Dimensione dell'organizzazione | p. 89 | |
| 102-8 | Informazioni su dipendenti e lavoratori |
p. 94 | |
| 102-9 | Catena di fornitura | p. 100 |
| 102-10 | Cambiamenti significativi dell'organizzazione e della sua catena di fornitura |
Nel corso del 2017, rispetto al 2016, non si sono registrate variazioni significative nella struttura societaria. |
|
|---|---|---|---|
| 102-12 | Iniziative verso l'esterno | Nell'esercizio 2017 il Gruppo ha deciso di destinare gran parte delle proprie donazioni ad iniziative benefiche a favore della salute, in particolare sui bambini (il porto dei piccoli), sulle malattie oncologiche (Fondazione IEO) e sull'istruzione universitaria (Fondazione RUI), per un ammontare di circa 45K €. Inoltre è stato erogato un contributo pari a 250K € al MET GALA, cena benefica annuale di raccolta fondi. |
|
| 102-13 | Partecipazione ad associazioni | Associati a Confindustria | |
| GRI 102: General Disclosures 2017 - Strategia |
102-14 | Dichiarazione del vertice aziendale | p. 2 |
| GRI 102: General Disclosures 2017 - Etica e integrità |
102-16 | Valori, principi, standard e norme di comportamento |
La Società persegue l'eccellenza nel servire i propri clienti con l'obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholders, mantenendo e sviluppando relazioni ispirate ai principi di integrità, trasparenza, legalità, ed imparzialità e prudenza. |
| Tali linee guida sono inserite nel Codice Etico, parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Dl 231/01, reperibile sul sito www.aeffe.com |
|||
| GRI 102: General Disclosures 2017 - Governance |
102-18 | Struttura di governo | p. 4 |
| 102-40 | Elenco dei gruppi di stakeholder | p. 88 | |
| GRI 102: General |
102-41 | Accordi di contrattazione collettiva | p. 95 |
| Disclosures 2017 - Coinvolgimento degli stakeholder |
Processo di 102-42 selezione degli stakeholder |
p. 88 | |
| 102-43 | Approccio al coinvolgimento degli stakeholder |
p. 88 | |
| 102-45 | Elenco delle società incluse nel bilancio consolidato |
p. 89 | |
| 102-46 | Definizione dei contenuti del report e del perimetro di ciascun aspetto. |
pp. 87-88 | |
| GRI 102: General |
102-47 | Elenco degli aspetti materiali | pp. 87-88 |
| Disclosures 2017 - Processo di reporting |
102-48 | Modifiche rispetto al precedente bilancio |
N.a. |
| 102-49 | Cambiamenti significativi nell'attività di reporting |
N.a. | |
| 102-50 | Periodo di rendicontazione. | 01.01.2017 - 31.12.2017 | |
| 102-51 | Data di pubblicazione del report più recente |
N.a. |
| 102-52 | Periodicità di rendicontazione | Annuale | |
|---|---|---|---|
| 102-54 | Dichiarazione sull'opzione di rendicontazione secondo i GRI standard |
p. 87 | |
| 102-55 | Tabella contenuti GRI | pp. 104-107 | |
| 102-56 | Attestazione esterna | p. 32 | |
| GRI 103: Approccio gestionale 2017 |
103-1 | Indicazione del perimetro di consolidamento per ciascun aspetto materiale |
p. 90 |
| GRI 201: Performance economiche 2017 |
201-1 | Valore economico diretto generato e distribuito |
pp. 103-104 |
| GRI 204: Pratiche di acquisto 2017 |
204-1 | pp. 101-103 Percentuale di spesa concentrata su Indicatore parziale, non sono state fornite le fornitori locali definizioni e si è preferito fornire il numero dei fornitori piuttosto che la percentuale. |
|
| GRI 205: Anti |
205-1 | Operazioni valutate per rischio di corruzione |
pp. 98-99 |
| corruzione 2017 205-3 |
Episodi di corruzione riscontrati e attività correttive implementate |
p. 99 | |
| 301-1 | Materiali utilizzati suddivisi per peso e volume |
pp. 101-102 | |
| GRI 301: Materiali 2017 301-2 |
Percentuale di materiali utilizzati che provengono da riciclaggio |
pp. 101-102 | |
| pp. 97-98 | |||
| GRI 306:Scarichi e rifiuti 2017 |
306-2 | Rifiuti prodotti per tipologia e modalità di smaltimento |
Per questo esercizio non è stata fornita la classificazione dei rifiuti per metodo di smaltimento. Negli esercizi futuri, il Gruppo si impegna a fornire anche tale dettaglio. |
| GRI 401: Occupazione 2017 |
401-1 | Tasso di assunzione e turnover del personale |
pp. 94-95 |
| 403-1 | Lavoratori rappresentati nei comitati formali azienda-lavoratori per la salute e sicurezza |
pp. 93-94 | |
| GRI 403: Salute e Sicurezza sul lavoro 2017 |
403-2 | Tipologia e tasso di infortuni, malattie professionali, giorni di lavoro persi e assenteismo e numero di incidenti mortali collegati al lavoro |
pp. 93-94 |
| 403-3 | Lavoratori ad alta incidenza o ad alto rischio di infortunio o di malattia professionale |
pp. 93-94 | |
| GRI 404: Formazione ed educazione 2016 |
404-1 | Ore di formazione medie annue per dipendente |
pp. 95-96 |
| GRI 405: Diversità e pari opportunità 2017 |
405-1 | Diversità dei dipendenti e degli organi di governo |
pp. 96-97 |
| GRI 406: Non discriminazione 2017 |
406-1 | Episodi di discriminazione e azioni correttive implementate |
pp. 91-92,99 |
|---|---|---|---|
| GRI 412-1: Valutazione dei diritti umani 2017 |
412-1 | Non sono state condotte attività sistematiche di analisi del rischio per quanto riguarda i diritti Attività sottoposte a valutazione sul umani, in quanto tutte le attività sono svolte in rispetto dei diritti umani Paesi in cui la tutela dei diritti umani è garantita dalla normativa vigente locale. |
|
| GRI 416: Salute e Sicurezza del consumatore 2017 |
Casi di non-conformità riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei p. 103 416-2 prodotti e servizi |
||
| GRI 417: Marketing ed etichettatura 2017 |
417-1 | Obbligo di informazioni su prodotti e servizi ed etichettatura |
pp. 100-101 |
| GRI 419: Conformità Inosservanza di leggi e regolamenti Nessun caso di normativa socio 419-1 in campo sociale ed economico economica 2017 |
inosservanza a leggi e regolamenti in campo sociale ed economico |
*(in accordance al livello di applicazione alla modalità Referenced)
PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali Aeffe S.p.A. si è trovata ad operare.
La crescita economica è solida nelle principali economie avanzate ed emergenti; non si accompagna tuttavia a una ripresa dell'inflazione, che rimane debole. Nel breve termine le prospettive rimangono favorevoli; permangono rischi che una correzione al ribasso dei prezzi delle attività finanziarie possa rallentare l'attività economica.
L'attività economica nelle principali economie avanzate ha continuato a espandersi nel terzo trimestre del 2017; il quadro congiunturale si è mantenuto favorevole negli ultimi mesi dell'anno. Negli Stati Uniti i dati più recenti indicano una crescita sostenuta. Nel Regno Unito i consumi privati mostrano segnali di ripresa e gli indicatori anticipatori suggeriscono per l'ultimo trimestre del 2017 un tasso di espansione in linea con la media dei primi tre. In Giappone i dati congiunturali più aggiornati indicano un'accelerazione dell'attività economica nel quarto trimestre dello scorso anno. Nei paesi emergenti prosegue la ripresa in atto dal primo semestre del 2017. In Cina la crescita è rimasta stabile negli ultimi mesi dell'anno, dopo aver superato le attese nei trimestri precedenti. Nei mesi estivi il PIL ha accelerato in India e in Brasile.
Nel terzo trimestre del 2017 il commercio mondiale è cresciuto a un tasso pari al 3,5 per cento, con una dinamica più sostenuta delle importazioni dell'area dell'euro e dei paesi emergenti dell'Asia diversi dalla Cina.
I rischi per l'economia mondiale restano legati a un possibile aumento della volatilità sui mercati finanziari, connesso con un'improvvisa intensificazione delle tensioni geopolitiche.
Nell'area dell'euro la crescita è proseguita a un tasso sostenuto, trainata soprattutto dalla domanda estera. La ricalibrazione degli strumenti di politica monetaria decisa dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha l'obiettivo di preservare condizioni di finanziamento molto favorevoli, che rimangono necessarie per un ritorno durevole dell'inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento.
Sulla base del più recente quadro previsivo elaborato in dicembre dagli esperti dell'Eurosistema, il prodotto dell'area dell'euro dovrebbe crescere del 2,3 per cento nel 2018 (2,4 nel 2017).
Le nuove proiezioni per l'economia italiana indicano che nel triennio 2018-2020, il PIL, che nel 2017 sarebbe aumentato dell'1,5 per cento, crescerebbe dell'1,4 per cento nell'anno in corso, dell'1,2 nel 2019-2020. L'attività economica sarebbe trainata principalmente dalla domanda interna.
Nel triennio 2018-2020 le esportazioni si espanderebbero in media di oltre il 3 per cento all'anno, riflettendo sia le ipotesi sull'andamento favorevole degli scambi commerciali internazionali, sia gli effetti dell'apprezzamento dell'euro registrato negli ultimi trimestri. La crescita delle importazioni, particolarmente marcata nel 2017 e poi in graduale rallentamento, seguirebbe l'andamento degli investimenti produttivi e delle esportazioni, che rappresentano le componenti di domanda caratterizzate da un più elevato contenuto di beni importati.
Questo quadro presuppone condizioni finanziarie ancora accomodanti, con un aggiustamento molto graduale dei tassi di interesse a breve e a lungo termine, condizioni ordinate sui mercati dei titoli di Stato e criteri di offerta di credito relativamente distesi. Nel complesso l'andamento del prodotto continuerebbe a dipendere dal sostegno delle politiche economiche espansive, ma in misura minore rispetto al passato.
Tra i rischi che gravano su questo scenario restano rilevanti quelli che provengono dal contesto internazionale e dall'andamento dei mercati finanziari. Inasprimenti delle tensioni globali o una maggiore incertezza circa le politiche economiche nelle diverse aree potrebbero tradursi in aumenti della volatilità dei mercati finanziari e dei premi per il rischio, ripercuotendosi negativamente sull'economia dell'area dell'euro.
Tra i rischi di origine interna, rispetto agli ultimi scenari previsivi, si sono ridotti quelli connessi con la debolezza del sistema creditizio e con un possibile acuirsi dell'incertezza di famiglie e imprese sull'intensità della ripresa in atto. Il quadro qui delineato dipende però dal proseguimento di politiche economiche in grado, da un lato, di favorire la crescita dell'economia nel lungo termine, sostenendo le scelte di investimento e di consumo e, dall'altro, di assicurare credibilità al percorso di riduzione del debito pubblico, sfruttando il momento favorevole dell'economia globale.
Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso supera un 2016 di assestamento dovuto a incertezze congiunturali e crisi geopolitiche e si attesta quest'anno su un valore di mercato totale intorno ai 1.160 miliardi di Euro, con una crescita del 5% a cambi costanti.
Alla ripresa del comparto ha contribuito una ritrovata consumer confidence a livello generale: questa ha spinto sia i consumi locali di Europei, Americani e Asiatici, sia gli acquisti in viaggio dei consumatori cinesi, senza dimenticare il fondamentale ritorno dei turisti in Europa, che sono cresciuti dell'11% rispetto all'anno scorso. A ciò si aggiunge la crescita costante del canale online, che rappresenta ormai un mercato di valore pari a quello del Giappone.
L'Europa continua la sua ripresa, crescendo del 6% a tassi di cambio correnti e riconquistando così il suo ruolo di regione centrale per le vendite di lusso. In Giappone, assistiamo ad una forte spinta guidata dalla valuta ed il conseguente incremento della spesa cinese ha portato ad una crescita del 2% a tassi di cambio attuali. I clienti cinesi sono sempre più esperti del settore e permettono di aumentare le vendite in Cina del 15%. Il resto dell'Asia (esclusi la Cina continentale e il Giappone) registra decisamente una crescita del 6%, ed anche il mercato Americano (sia Nord che Sud America), riesce a finire l'anno in positivo, crescendo del 2%. In altre regioni, la crescita è risultata ferma all'1%, con un Medio Oriente trattenuto dall'incertezza economica. Viene registrata la crescita del canale Retail dell'8% ed una forte performance dei negozi multimarca. Deludenti invece i numeri dei department store a livello mondiale. Uno spaccato dell'evoluzione del ruolo del negozio è il canale online, che mostra un salto del ben 24% ed in cui solo il mercato americano rappresenta quasi la metà di questo tipo di vendite: questo non significa che i negozi abbiano perso il loro ruolo ma solo che necessitino un nuovo modo di rinnovarsi. Le previsioni parlano di un forte incremento positivo che continuerà a un tasso di crescita annuo costante stimato dal 4% al 5% per i prossimi 3 anni.
Le previsioni per il 2018 confermano un solido +5%: crescita consistente per pelle, calzature e accessori (+7%) e per l'Hard Luxury (5%). In crescita anche abbigliamento, profumi e cosmetici (+4%). Tutti i mercati sono previsti in crescita, con l'Asia in testa (+10%), seguita da Giappone (+5%) Europa e Nord America (+4%), quest'ultimo in ripresa dopo due anni anni difficili.
| (Valori in unità di Euro) | Esercizio | % | Esercizio | % | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | sui ricavi | 2016 | sui ricavi | 2017/16 | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 157.527.014 | 100,0% | 145.903.311 | 100,0% | 11.623.703 | 8,0% |
| Altri ricavi e proventi | 5.623.268 | 3,6% | 5.244.463 | 3,6% | 378.805 | 7,2% |
| TOTALE RICAVI | 163.150.282 | 103,6% | 151.147.774 | 103,6% | 12.002.508 | 7,9% |
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | 4.934.794 | 3,1% | ( 2.421.624) | (1,7%) | 7.356.418 | (303,8%) |
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | ( 62.094.018) | (39,4%) | ( 52.763.256) | (36,2%) | ( 9.330.761) | 17,7% |
| Costi per servizi | ( 47.770.721) | (30,3%) | ( 42.807.543) | (29,3%) | ( 4.963.178) | 11,6% |
| Costi per godimento beni di terzi | ( 15.700.433) | (10,0%) | ( 16.350.282) | (11,2%) | 649.849 | (4,0%) |
| Costi per il personale | ( 27.363.982) | (17,4%) | ( 27.659.494) | (19,0%) | 295.513 | (1,1%) |
| Altri oneri operativi | ( 1.750.622) | (1,1%) | ( 1.680.642) | (1,2%) | ( 69.980) | 4,2% |
| Totale costi operativi | ( 149.744.982) | (95,1%) | ( 143.682.842) | (98,5%) | ( 6.062.139) | 4,2% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) | 13.405.300 | 8,5% | 7.464.931 | 5,1% | 5.940.369 | 79,6% |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali | ( 404.459) | (0,3%) | ( 410.416) | (0,3%) | 5.957 | (1,5%) |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | ( 1.456.414) | (0,9%) | ( 1.492.381) | (1,0%) | 35.967 | (2,4%) |
| Rivalutazione e Svalutazioni | ( 800.000) | (0,5%) | ( 300.000) | (0,2%) | ( 500.000) | 166,7% |
| Totale Ammortamenti e Svalutazioni | ( 2.660.873) | (1,7%) | ( 2.202.797) | (1,5%) | ( 458.076) | 20,8% |
| RISULTATO OPERATIVO (EBIT) | 10.744.427 | 6,8% | 5.262.135 | 3,6% | 5.482.293 | 104,2% |
| Proventi finanziari | 638.768 | 0,4% | 395.773 | 0,3% | 242.995 | 61,4% |
| Oneri finanziari | ( 1.523.221) | (1,0%) | ( 2.188.671) | (1,5%) | 665.450 | (30,4%) |
| Totale Proventi/(Oneri) finanziari | ( 884.453) | (0,6%) | ( 1.792.898) | (1,2%) | 908.445 | (50,7%) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 9.859.974 | 6,3% | 3.469.237 | 2,4% | 6.390.738 | 184,2% |
| Imposte correnti | ( 3.388.387) | (2,2%) | ( 2.346.303) | (1,6%) | ( 1.042.084) | 44,4% |
| Imposte anticipate/(differite) | 345.963 | 0,2% | 591.613 | 0,4% | ( 245.650) | (41,5%) |
| Totale Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio | ( 3.042.424) | (1,9%) | ( 1.754.690) | (1,2%) | ( 1.287.734) | 73,4% |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 6.817.550 | 4,3% | 1.714.547 | 1,2% | 5.103.003 | 297,6% |
Nell'esercizio 2017 i ricavi passano da Euro 145.903 migliaia del 2016 a Euro 157.527 migliaia, con un incremento dell'8% a cambi correnti (8,4% a cambi costanti). Tale aumento ha riguardato il brand Moschino e i due marchi di proprietà Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.
I ricavi sono stati conseguiti per il 46% sul mercato italiano e per il 54% sui mercati esteri.
I costi del personale passano da Euro 27.659 migliaia del 2016 a Euro 27.363 migliaia del 2017, con un decremento del 1,1%.
L'Ebitda del 2017 è stato pari ad Euro 13.405 migliaia rispetto al risultato del 2016 di Euro 7.465.
In termini percentuali il MOL passa dal 5,1% del 2016 al 8,5% del 2017.
Il risultato operativo passa da Euro 5.262 migliaia del 2016 ad Euro 10.744 migliaia del 2017.
Il risultato ante imposte passa da Euro 3.469 migliaia del 2016 ad Euro 9.860 migliaia del 2017 registrando un miglioramento di Euro 6.391 migliaia. Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi e oneri finanziari, a sua volta strettamente legata al modello di business della società tale per cui ad un aumento del fatturati corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.
Il risultato di esercizio passa da Euro 1.715 migliaia del 2016 ad Euro 6.818 migliaia del 2017, registrando un miglioramento di Euro 5.103 migliaia.
| 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | % |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | 2017/16 | |
| 56.076.722 | 63.925.587 | ( 7.848.865) | (12,3%) |
| 33.423.398 | 28.351.623 | 5.071.775 | 17,9% |
| ( 73.760.637) | ( 71.790.444) | ( 1.970.193) | 2,7% |
| 15.739.483 | 20.486.766 | ( 4.747.283) | (23,2%) |
| 10,9% | |||
| 3.571.420 | 2.425.764 | 1.145.656 | 47,2% |
| ( 7.682.293) | ( 7.277.490) | ( 404.803) | 5,6% |
| ( 1.824.903) | ( 5.871.625) | 4.046.722 | (68,9%) |
| 22.777.505 | 21.462.732 | 1.314.772 | 6,1% |
| (1,5%) | |||
| (0,7%) | |||
| 0,3% | |||
| 2.356.080 | 6.889.259 | ( 4.533.179) | (65,8%) |
| 188.179.149 | 192.927.130 | ( 4.747.981) | (2,5%) |
| (8,0%) | |||
| (56,5%) | |||
| (8,8%) | |||
| 12,6% | |||
| ( 7.483.304) | ( 7.325.777) | ( 157.527) | 2,2% |
| 201.278.517 | 204.015.935 | ( 2.737.418) | (1,3%) |
| 0,0% | |||
| 1,6% | |||
| 0,0% | |||
| 6.817.550 | 1.714.547 | 5.103.003 | 297,6% |
| 143.476.716 | 136.685.444 | 6.791.272 | 5,0% |
| 188,9% (9,8%) |
|||
| (4,7%) | |||
| 57.801.801 | 67.330.491 | ( 9.528.690) | (14,2%) |
| (1,3%) | |||
| 12.973.798 42.230.144 3.734.072 139.858.853 ( 3.942.800) ( 122.521) ( 694.674) 2.565.163 25.371.407 108.939.800 2.347.959 ( 7.612.077) 22.667.879 42.745.999 201.278.517 |
11.699.317 42.870.488 3.758.530 139.408.853 ( 4.284.423) ( 281.528) ( 761.303) 2.279.104 25.371.407 107.251.531 2.347.959 ( 2.634.547) 25.118.429 44.846.608 204.015.935 |
1.274.481 ( 640.344) ( 24.458) 450.000 341.623 159.007 66.629 286.059 - 1.688.269 - ( 4.977.530) ( 2.450.550) ( 2.100.609) ( 2.737.418) |
Rispetto al 31 dicembre 2016 il capitale investito è diminuito del 1,3%.
Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2017 risulta pari a Euro 22.778 migliaia rispetto a Euro 21.463 migliaia del 31 dicembre 2016.
Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente del 23,2% pari ad Euro 4.747 migliaia. Tale variazione è correlabile principalmente al decremento dei crediti commerciali in parte compensato dall'aumento delle giacenze di magazzino e dei debiti verso fornitori a seguito dell'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2017;
la variazione complessiva degli altri crediti e debiti correnti di Euro 1.679 migliaia è principalmente dovuta all'incremento dei rinvii dei costi di campionario e stilismo;
Le attività immobilizzate sono diminuite di Euro 4.748 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016. Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
La posizione finanziaria netta della Società passa da Euro 67.330 migliaia del 31 dicembre 2016 a Euro 57.802 migliaia del 31 dicembre 2017. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.
Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 6.791 migliaia. I motivi di questo aumento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative.
L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.
Tali costi sono stati contabilizzati a Conto Economico nell'esercizio 2017 e ammontano a Euro 17.869 migliaia.
Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.
L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.
Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.
Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.
In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.
Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2017, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.
I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:
| Azionisti rilevanti | % |
|---|---|
| Fratelli Ferretti Holding S.r.l. | 37,387% |
|---|---|
| I.M. Fashion S.r.l. | 24,410% |
| Tullio Badioli | 6,000% |
| Altri azionisti (*) | 32,203% |
(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
Al 31 dicembre 2017 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie del valore nominale di Euro 0,25 ciascuna, che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2017 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Società.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 36 e 37 del Bilancio al 31 dicembre 2017.
Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2017.
Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.
Non sono interventi fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.
L'esercizio 2017 è stato caratterizzato da una crescita dei ricavi e dalla più che proporzionale progressione della redditività, risultati ottenuti grazie al buon andamento dei nostri brand, soprattutto quelli di proprietà, e all'efficace modello di business. Le linee strategiche di medio-lungo termine della Società prevedono una costante attenzione alla realizzazione di collezioni fortemente distintive e al rafforzamento calibrato della nostra presenza nei mercati ad elevato potenziale, soprattutto nell'area della Greater China e Asia Pacific. Alla luce della vitalità della Società e dei positivi riscontri della campagna vendite per le collezioni Autunno/Inverno 2018-2019 ancora in corso, siamo fiduciosi che anche il 2018 sarà all'insegna di un ulteriore sviluppo e consolidamento dei nostri brand.
Signori Azionisti,
nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, Vi proponiamo di destinare l'utile di 'esercizio di Euro 6.817.550 come segue:
8 Marzo 2018 Per Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Ferretti
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | 2017/16 | ||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | ||||
| Immobilizzazioni immateriali | ||||
| Marchi | 3.148.672 | 3.274.434 | ( 125.762) | |
| Altre attività immateriali | 585.400 | 484.096 | 101.304 | |
| Totale attività immateriali | (1) | 3.734.072 | 3.758.530 | ( 24.458) |
| Immobilizzazioni materiali | ||||
| Terreni | 16.944.871 | 16.944.871 | - | |
| Fabbricati | 21.871.389 | 22.370.366 | ( 498.977) | |
| Opere su beni di terzi | 1.206.481 | 1.288.435 | ( 81.954) | |
| Impianti e macchinari | 1.528.038 | 1.682.299 | ( 154.261) | |
| Attrezzature | 62.959 | 46.406 | 16.553 | |
| Altre attività materiali | 616.406 | 538.111 | 78.295 | |
| Totale attività materiali | (2) | 42.230.144 | 42.870.488 | ( 640.344) |
| Altre attività | ||||
| Partecipazioni | (3) | 139.858.853 | 139.408.853 | 450.000 |
| Altre attività | (4) | 2.356.080 | 6.889.259 | ( 4.533.179) |
| Imposte anticipate | (5) | 2.565.163 | 2.279.104 | 286.059 |
| Totale altre attività | 144.780.096 | 148.577.216 | ( 3.797.120) | |
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 190.744.312 | 195.206.234 | ( 4.461.922) | |
| ATTIVITA' CORRENTI | ||||
| Rimanenze | (6) | 33.423.398 | 28.351.623 | 5.071.775 |
| Crediti commerciali | (7) | 56.076.722 | 63.925.587 | ( 7.848.865) |
| Crediti tributari | (8) | 3.571.420 | 2.425.764 | 1.145.656 |
| Disponibilità liquide | (9) | 7.612.077 | 2.634.547 | 4.977.530 |
| Altri crediti | (10) | 12.973.798 | 11.699.317 | 1.274.481 |
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 113.657.415 | 109.036.839 | 4.620.576 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 304.401.727 | 304.243.073 | 158.654 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | 2017/16 | ||
| PATRIMONIO NETTO | - | |||
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | - | |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 71.240.251 | 71.240.251 | - | |
| Altre Riserve | 26.558.081 | 24.929.262 | 1.628.819 | |
| Riserva Fair Value | 7.742.006 | 7.742.006 | - | |
| Riserva IAS | 1.085.602 | 1.085.602 | - | |
| Riserva legale | 2.994.800 | 2.909.073 | 85.727 | |
| Riserva da misurazione piani a benefici definiti | ( 680.940) | ( 654.663) | ( 26.277) | |
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | 2.347.959 | 2.347.959 | - | |
| Risultato di esercizio | 6.817.550 | 1.714.547 | 5.103.003 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | (11) | 143.476.716 | 136.685.444 | 6.791.272 |
| PASSIVITA' NON CORRENTI | ||||
| Accantonamenti | (12) | 122.521 | 281.528 | ( 159.007) |
| Imposte differite | (5) | 7.483.304 | 7.325.777 | 157.527 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (13) | 3.942.800 | 4.284.423 | ( 341.623) |
| Passività finanziarie | (14) | 22.667.879 | 25.118.429 | ( 2.450.550) |
| Passività non finanziarie | (15) | 694.674 | 761.303 | ( 66.629) |
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 34.911.178 | 37.771.461 | ( 2.860.283) | |
| PASSIVITA' CORRENTI | ||||
| Debiti commerciali | (16) | 73.760.637 | 71.790.444 | 1.970.193 |
| Debiti tributari | (17) | 1.824.903 | 5.871.625 | ( 4.046.722) |
| Passività finanziarie | (18) | 42.745.999 | 44.846.608 | ( 2.100.609) |
| Altri debiti | (19) | 7.682.293 | 7.277.490 | 404.803 |
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 126.013.832 | 129.786.168 | ( 3.772.335) | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 304.401.727 | 304.243.073 | 158.654 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato V e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | (20) | 157.527.014 | 145.903.311 |
| Altri ricavi e proventi | (21) | 5.623.268 | 5.244.463 |
| TOTALE RICAVI | 163.150.282 | 151.147.774 | |
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | 4.934.794 | ( 2.421.624) | |
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | (22) | ( 62.094.018) | ( 52.763.256) |
| Costi per servizi | (23) | ( 47.770.721) | ( 42.807.543) |
| Costi per godimento beni di terzi | (24) | ( 15.700.433) | ( 16.350.282) |
| Costi per il personale | (25) | ( 27.363.982) | ( 27.659.494) |
| Altri oneri operativi | (26) | ( 1.750.622) | ( 1.680.642) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (27) | ( 2.660.873) | ( 2.202.797) |
| Proventi/(oneri) finanziari | (28) | ( 884.453) | ( 1.792.898) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 9.859.974 | 3.469.237 | |
| Imposte dirette sull'esercizio | (29) | ( 3.042.424) | ( 1.754.690) |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 6.817.550 | 1.714.547 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato VI e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|---|---|---|---|
| Utile/(perdita) del periodo (A) | 6.817.550 | 1.714.547 | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente | |||
| riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio: | |||
| Rimisurazione sui piani a benefici definiti | ( 26.277) | ( 69.520) | |
| Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno | |||
| successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio | - | - | |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno | |||
| successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto | |||
| dell'effetto fiscale (B1) | ( 26.277) | ( 69.520) | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente | |||
| riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio: | |||
| Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge | - | - | |
| Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere | - | - | |
| Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente | |||
| riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio | - | - | |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente | |||
| riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale | |||
| (B2) | - | - | |
| Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) | ( 26.277) | ( 69.520) | |
| Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) | 6.791.273 | 1.645.027 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO | 2.633 | 1.339 | |
| Risultato del periodo prima delle imposte | 9.860 | 3.469 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.661 | 2.203 | |
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 501) | ( 38) | |
| Imposte corrisposte sul reddito | ( 7.435) | 2.162 | |
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 884 | 1.793 | |
| Variazione nelle attività e passività operative | 2.083 | 2.506 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA | (30) | 7.552 | 12.095 |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 380) | ( 282) | |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 816) | ( 1.072) | |
| Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni | ( 450) | ( 400) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (31) | ( 1.646) | ( 1.754) |
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 26) | ( 70) | |
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 4.551) | ( 8.451) | |
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 4.533 | 1.267 | |
| Proventi e oneri finanziari | ( 884) | ( 1.793) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA | (32) | ( 929) | ( 9.047) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO | 7.610 | 2.633 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato VII e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Riserva sovrapprezzo azioni |
Altre riserve | Riserva Fair Value | Riserva IAS | Riserva legale | Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti |
Utili/(perdite) a nuovo | Risultato esercizio | Totale Patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| SALDI AL 1 GENNAIO 2016 | 25.371 | 71.240 | 24.057 | 7.742 | 1.086 | 2.863 | ( 586) | 2.348 | 919 | 135.040 |
| Destinazione utile 31/12/15 | 873 | 46 | ( 919) | - | ||||||
| Totale utile/(perdita complessiva) al | ||||||||||
| 31/12/16 | ( 70) | ( 70) | ||||||||
| Risultato al 31/12/16 | 1.715 | 1.715 | ||||||||
| SALDI AL 31 DICEMBRE 2016 | 25.371 | 71.240 | 24.930 | 7.742 | 1.086 | 2.909 | ( 656) | 2.348 | 1.715 | 136.685 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Riserva sovrapprezzo azioni |
Altre riserve | Riserva Fair Value | Riserva IAS | Riserva legale | Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti |
Utili/(perdite) a nuovo | Risultato esercizio | Totale Patrimonio netto |
| SALDI AL 1 GENNAIO 2017 | 25.371 | 71.240 | 24.930 | 7.742 | 1.086 | 2.909 | ( 656) | 2.348 | 1.715 | 136.685 |
| Destinazione utile 31/12/16 | 1.629 | 86 | ( 1.715) | - | ||||||
| Totale utile/(perdita complessiva) al | ||||||||||
| 31/12/17 | ( 26) | ( 26) | ||||||||
| Risultato al 31/12/17 | 6.818 | 6.818 | ||||||||
| SALDI AL 31 DICEMBRE 2017 | 25.371 | 71.240 | 26.558 | 7.742 | 1.086 | 2.995 | ( 681) | 2.348 | 6.818 | 143.477 |
emessa ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2429, comma 3 del codice civile, relativamente al bilancio chiuso al 31 dicembre 2017.
Signori Azionisti,
ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1988, n. 58 e nel rispetto delle norme vigenti, il Collegio Sindacale riferisce all'Assemblea circa l'attività svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati.
In via preliminare si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 12 aprile 2017, ha nominato l'Organo di controllo, nella odierna costituzione.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale ha assolto il compito di vigilanza previsto dalla legge ed in particolare dall'articolo 149 del D.Lgs. n. 58/1998, nonché dalle norme di comportamento emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dalle raccomandazioni Co.N.So.B. in materia di controlli societari ed attività di verifica del Collegio Sindacale, integrate con le disposizioni stabilite nell'articolo 8, del Codice di autodisciplina edito dalla Commissione per la Corporate Governance.
* * *
I componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite degli incarichi sancito dall'articolo 23.2 dello Statuto della Società e dall'articolo 148 bis del D.Lgs. 58/98, del regolamento emittenti, come modificato dalla delibera Co.N.So.B. n. 18671, del 8 dicembre 2013, adempiendo nel corso dell'anno ai relativi obblighi di informativa.
Per quanto concerne i compiti di revisione legale, l'Assemblea degli Azionisti del 13 aprile 2016 ha conferito l'incarico alla Società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., a norma del D.Lgs. 58/1998 "Testo Unico della Finanza" e del D.Lgs. 39/2010, alla cui Relazione si rimanda.
La presente Relazione è stata redatta in conformità della normativa vigente in materia di Società quotate in Borsa, in ossequio alla Comunicazione Co.N.So.B. n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, poiché le azioni di AEFFE S.p.A., sono trattate nel segmento STAR del mercato gestito da Borsa Italiana.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio 2017 sono quelli internazionali (I.A.S./I.F.R.S.), in ossequio all'articolo 2 del D.Lgs. 38/2005.
* * *
In relazione alle modalità di svolgimento della attività di vigilanza cui il Collegio Sindacale è preposto, si dà atto di avere, tra l'altro:
acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di propria competenza sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul grado di adeguatezza della struttura organizzativa della Società, mediante indagini dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, periodici scambi di informazione con la Società incaricata della revisione legale dei conti annuali e consolidati, con l'Organismo di Vigilanza e la partecipazione alle riunioni del Comitato di Controllo Interno;
verificato il funzionamento e l'efficacia dei sistemi di controllo interno, essendosi intrattenuto ripetutamente con il Responsabile dell'internal audit, puntando l'attenzione sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, sotto il profilo, in particolare, dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione ed estendendo la propria attività alla verifica di talune procedure interne;
* * *
Le specifiche indicazioni da fornire con la presente Relazione vengono elencate nel seguito, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Co.N.So.B del 6 aprile 2001 n. DEM/1025564 e successivi aggiornamenti.
Per ciò che riguarda ulteriori operazioni avulse dal contesto economico, finanziario e patrimoniale, si rinvia alla Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori.
L'incidenza delle operazioni poste in essere con parti correlate, sono di seguito esposte, con raffronto delle medesimo operazioni effettuate nell'anno precedente.
| (Valori in migliaia di Euro) | Bilancio | Val. Ass. Correlate |
% | Bilancio | Val. Ass. Correlate |
% |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | 2017 | Esercizio | 2016 | |||
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico | ||||||
| Ricavi delle vendite | 312.605 | 1.350 | 0.4% | 280.691 | 1.247 | 0,4% |
| Costi per servizi | 91.039 | 824 | 0.9% | 81.289 | 374 | 0.5% |
| Costi per godimento beni di terzi | 23.340 | 2.553 | 10.9% | 22.847 | 2.552 | 11,2% |
| Proventi/oneri finanziari | 3.758 | 123 | 3.3% | 1.754 | 126 | 7,2% |
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale | ||||||
| Crediti finanziari non correnti | 2.592 | 1.752 | 67.6% | 3.391 | 2.131 | 62,8% |
| Crediti commerciali | 42.065 | 1.039 | 2.5% | 40.711 | 1.231 | 3.0% |
| Crediti finanziari correnti | 1.420 | 1.000 | 70,4% | 2.236 | 1.000 | 44,7% |
| Debiti commerciale | 68.619 | 205 | 0.3% | 61.881 | 253 | 0,4% |
| Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari | ||||||
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa | 17.239 | 1,760 | n.a. | 10.722 | (1.788) | n.a. |
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria | 5.117 | 379 | n.a. | 3.889) | 100 | 2,6% |
| Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento | ||||||
| Indebitamento finanziario netto | 50.593) | 1.381 | 2.7% | 59.507) | 1.888 | 3,2% |
Quanto alle operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, si precisa che trattasi prevalentemente di operazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato, nel rispetto della disciplina sul transfer-price.
I soggetti coinvolti sono riferibili a Società partecipate e/o controllate e loro partecipate e/o controllate.
In generale le operazioni con parti correlate esaminate dal Collegio, sono state ritenute congrue e rispondenti all'interesse della Società.
Ai sensi dell'articolo 4, comma 6 del regolamento Co.N.So.B. approvato con la citata delibera n. 17221/2010, il Collegio Sindacale conferma di aver vigilato sulla conformità della procedura adottata dalla Società ai principi indicati nel "Regolamento delle operazioni con parti correlate" e sulla sua osservanza.
Nella Relazione al bilancio d'esercizio 2017 rilasciata dalla Società di revisione legale, non emergono osservazioni e/o rilievi, né, tantomeno, richiami di informativa.
A tale proposito, relativamente ai poteri ed alle deleghe attribuite, il Collegio Sindacale ha avuto modo di accertare che:
Il Collegio Sindacale ha valutato adeguato il sistema di controllo interno della Società, il quale è costituito da un insieme strutturato e organico di regole e procedure organizzative che interessa tutta la Società, con la finalità di prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e di consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi, ovvero di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato (reporting).
Spetta al Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo Interno: i) definire le linee guida del sistema di controllo interno; ii) esaminare periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore Delegato, al quale spetta anche l'esecuzione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno, e iii) valutare l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno.
Nell'ambito del sistema dei controlli è prevista la funzione di internal audit finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato di Controllo, nonché il management aziendale. Al Responsabile di tale funzione il Consiglio di Amministrazione ha assegnato il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo sistema dei controlli interni. L'attività di tale Direzione si esplica principalmente attraverso un piano annuale di interventi di audit e di compliance, nonché di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow up).
Il Gruppo si avvale inoltre di altri strumenti a presidio degli obiettivi: operativi e di compliance, tra i quali un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting e una struttura di governance dei rischi finanziari.
La Società ha approvato il modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231/2001 (di seguito: "Modello 231"), finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del richiamato decreto e, conseguentemente, attenuare, ove non elidere, la responsabilità amministrativa della Società. Il Modello 231 adottato, partendo dall'analisi delle attività aziendali, volto ad individuare le attività potenzialmente a rischio, è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo, procedure organizzative, attività formativa ed informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare, per quanto possibile, la prevenzione della commissione di reati penalmente rilevanti.
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di Vigilanza ("OdV"), cui è stato affidato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello 231 e di curarne l'aggiornamento.
Il Collegio Sindacale ha ricevuto ed analizzato le relazioni periodiche redatte dal Comitato Controllo Interno e quelle dell'Organismo di Vigilanza, indirizzate al Consiglio d'Amministrazione, circa le quali non ha da segnalare alcun rilievo.
14.Il Consiglio di Amministrazione ha nominato, ai sensi di legge e previo parere del Collegio Sindacale, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, al quale sono stati attribuiti i poteri e le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.
La Società ha adottato il "Modello di controllo contabile" in ossequio alla legge 262/2005, avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo, con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154 bis del D.Lgs. n. 58/1998, in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione.
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, in merito all'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa ed all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo.
Il Consiglio d'Amministrazione della Società in carica dal 12 aprile 2017, è composto da 8 membri, di cui 4 Amministratori non esecutivi, 3 dei quali qualificati come indipendenti dal Consiglio stesso, sulla base delle rispettive dichiarazioni e come monitorato dal Consiglio di Amministrazione, in ossequio all'articolo del Codice di autodisciplina.
Nella nomina, tanto dei Consiglieri, quanto dei membri del Collegio Sindacale, è stato rispettato l'obbligo di inserire all'interno degli Organi societari le c.d. prescrizioni di genere.
Il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza adottati dal Consiglio d'Amministrazione nei confronti dei propri membri ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'Organo Amministrativo nella sua collegialità.
Inoltre, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei propri membri effettivi, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli Amministratori ed ha fatto propria la raccomandazione del Codice, che dispone di dichiarare l'interesse proprio o di terzi, in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione, inviando al Consiglio medesimo i relativi report, in ossequio a quanto stabilito dalle norme in materia. A tal fine si attesta che nel corso del 2017 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano avuto necessità di effettuare tali dichiarazioni.
Si rinvia alla specifica Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari per ulteriori approfondimenti sulla corporate governance della Società, in merito alla quale il Collegio non ha rilievi da formulare all'Assemblea.
Come reiteratamente precisato, la Società aderisce al Codice di autodisciplina edito dal Comitato per la corporate governance delle società quotate nel segmento STAR.
18.Infine il Collegio Sindacale ha svolto verifiche sull'osservanza delle norme di legge inerenti la formazione del progetto di bilancio della Società e di bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017, delle rispettive Note Illustrative e della Relazione degli Amministratori a corredo degli stessi, in via diretta e con l'assistenza dei Responsabili di funzione ed attraverso le informazioni ottenute dalla Società di revisione.
In ordine all'attività di vigilanza svolta, il Collegio non ha rilevato omissioni, fatti censurabili o irregolarità poste in essere da parte degli Organi societari.
Si dà atto che i principi contabili applicati, tanto al bilancio della Società, quanto al consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017, sono quelli internazionali dell'IFRS (International Financial Reporting Standards) emessi dall'International Accounting Standards Board.
19.In relazione al secondo comma dell'articolo 153, del D.Lgs. 58/98, il Collegio Sindacale non ha particolari proposte da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti.
L'attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio Sindacale, come descritta in precedenza, non ha fatto emergere fatti significativi meritevoli di essere menzionati nella Relazione all'Assemblea, ovvero da segnalare agli Organi di vigilanza e controllo.
Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha osservazioni da formulare, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998, su quanto di propria competenza, in ordine al bilancio e relative Note Illustrative ed alla adeguatezza informativa della Relazione sulla gestione, concordando con la proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea, in merito al trattamento del risultato d'esercizio.
San Giovanni in Marignano, 21 marzo 2018 Per il Collegio Sindacale
Il Presidente Dottor Professor Angelo MIGLIETTA
Relazione della societa' di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Ria Grant Thornton S.p.A. San Donato, 197 40127 Bologna
T +39 051 6045911 F +39 051 6045999
Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Il bilancio d'esercizio include attività relative a partecipazioni in imprese controllate per 139,9 milioni di euro.
Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Corso Vercelli n.40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli- Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-Verona.
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Come indicato in nota integrativa le partecipazioni sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Come nei precedenti esercizi, gli Amministratori hanno svolto test di impairment per indentificare la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza, al fine di verificare la consistenza del valore contabile. Tale valore recuperabile è basato sul valore d'uso, determinato con il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.
Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse, con particolare riferimento alla stima:
L'informativa in bilancio sulle partecipazioni è inclusa nella nota 3 del bilancio, nonché nelle illustrazioni dei principi contabili adottati e nel paragrafo relativo alle stime.
Per la complessità di tali processi di stima, abbiamo considerato la valutazione delle partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di revisione.
Indichiamo di seguito le procedure di revisione svolte.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Bologna, 21 marzo 2018
Ria Grant Thornton S.p.A. Sandro Gherardini Socio
Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.
La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.
La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:
Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.
Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2017 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.
Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.
Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.
Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.
La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VI si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2016 approvato. La società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali.
In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).
Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.
Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:
• Classificazione e valutazione
L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.
• Passività finanziarie e merito creditizio proprio
Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.
L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.
Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.
• Impairment
La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.
Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.
A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.
L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.
L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.
Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.
L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.
L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi". Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).
In data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato alcune ulteriori modifiche all'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers, "Clarifications to IFRS 15″, chiarendo alcune disposizioni e fornendo ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicano per la prima volta il nuovo principio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 – "Share based payments" fornendo alcuni chiarimenti in merito ai criteri di misurazione dei "cash-settled share-based payment" ed alla contabilizzazione di alcune particolari tipologie di pagamenti basati su azioni. Viene inoltre introdotta un'eccezione all'IFRS 2 richiedendo di trattare interamente come share-based payment i premi per i quali la normativa fiscale prevede una trattenuta e quindi un successivo versamento all'erario. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche al principio IAS 40,'Investment Property' chiarendo i requisiti necessari per effettuare cambi di classificazione da e verso la voce Investment Properties e precisando che gli stessi avvengono in presenza di un effettivo cambio di destinazione del bene in questione, opportunamente documentato. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs 2014- 2016 Cycle). Le disposizioni approvate hanno apportato modifiche: (i) al principio IFRS 1,'First-time adoption of IFRS' relativamente all'eliminazione di alcune esenzioni relative ai principi IFRS 7, IAS 19 ed IFRS 10 in caso di first-time adoption; (ii) al principio IFRS 12,'Disclosure of interests in other entities' relativamente al perimetro di applicazione del principio; (iii) al principio IAS 28,'Investments in associates and joint ventures' relativamente alla valutazione al fair value di società collegate o di joint venture. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento IFRIC 22 'Foreign currency transactions and advance consideration'. Il documento fornisce chiarimenti in relazione alla contabilizzazione di transazioni o di parti di transazioni che prevedono un prezzo determinato in valuta estera. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.
A dicembre 2017, lo IASB ha pubblicato Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle, contenente le seguenti modifiche agli IFRS:
IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements- Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che quando un'entità ottiene il controllo di un business che si attesta come joint operation, essa deve rimisurare le partecipazioni precedentemente detenute in tale attività.
Le modifiche all'IFRS 11 chiariscono che quando un'entità ottiene il controllo congiunto di un business che si attesta come joint operation, essa non deve rimisurare le partecipazioni precedentemente detenute in tale attività
IAS 12 Imposte sul reddito - Le modifiche chiariscono che tutte le imposte sul reddito relative ai dividendi (E.S. distribuzione di utili) devono essere rilevate nel conto economico, indipendentemente da come sono sorte
IAS 23 Oneri finanziari - Le modifiche chiariscono che se un finanziamento specifico rimane in essere dopo che la relativa attività è pronta all'uso o destinata alla vendita tale finanziamento diventa parte integrante per il calcolo del tasso di capitalizzazione dei finanziamenti generici.
I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 sono di seguito riportati.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 sono di seguito riportati:
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.
La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).
Per quanto riguarda il marchio Alberta Ferretti, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.
Per la determinazione del valore recuperabile del marchio iscritto a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tale bene immateriale, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo del valore determinato il management ha utilizzato il budget di gruppo a partire dall'esercizio 2018. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") pari al 2,3%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 5,63%.
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
| Categoria | % |
|---|---|
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 33% |
| Marchi | 2,5% |
I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2017, la società non ha iscritte in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
| Categoria | % |
|---|---|
| Fabbricati industriali | 2% |
| Macchinari e Impianti | 12,5% |
| Attrezzature industriali e commerciali | 25% |
| Macchine elettroniche | 20% |
| Mobili e arredi | 12% |
| Autoveicoli | 20% |
| Autovetture | 25% |
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.
Tutti i leasing in cui la Società non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.
Alla data del 31 dicembre 2017 non sono iscritti in bilancio avviamenti o immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.
Le immobilizzazioni immateriali, le partecipazioni, le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore al fine di determinare se tali attività possono aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a Conto Economico.
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività ad un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene ed a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.
Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Si segnala che si è proceduto con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.
Il valore recuperabile è definito come il maggiore valore tra il fair value dell'attività, dedotti i costi per la sua vendita, ed il valore d'uso. Aeffe Spa, al fine di calcolare in modo corretto il valore recuperabile, utilizza il valore d'uso definito come il valore dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività.
Per il calcolo del valore d'uso la Società fa riferimento ai seguenti elementi:
La metodologia utilizzata è quella della stima del valore attuale dei flussi di cassa in ottemperanza al principio stabilito dallo IAS 36 di rispetto della coerenza ed omogeneità tra il valore contabile e il valore recuperabile.
Il management utilizza come base di calcolo il budget (2018) e predispone sulla base di quest'ultimo ulteriori 4 anni previsionali (Conti Economici e Stati Patrimoniali). In relazione ai piani, viene poi predisposto un prospetto di flussi di cassa operativi post-tax che, sulla base di un tasso di attualizzazione post-tax (WACC pari a 5,63%) opportunamente stimato, vengono successivamente attualizzati.
Al fine di valutare il valore d'uso della partecipazione con il metodo dei flussi di cassa attualizzati, il management ha proceduto a stimare il valore del flusso terminale con la formula del perpetuity tenuto conto del flusso di cassa dell'ultimo anno di piano.
Infine, per stimare il valore recuperabile della partecipazione, il management ha proceduto a sommare al valore attuale dei flussi di cassa relativi al periodo di previsione esplicita del piano, il valore terminale attualizzato al netto della posizione finanziaria netta. In sostanza si è proceduto ad effettuare una valutazione stimando l'Equity value.
Per le società sottoposte ad impairment test Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l. e Aeffe Usa Inc., non sono emerse riduzioni durevoli di valore.
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.
L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale, come previsto dai principi contabili internazionali, per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dalla Società, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
I fondi per imposte differite si riferiscono a:
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di esercizio. Le imposte differite e anticipate sono calcolate sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.
L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.
• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie
Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".
In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le seguenti:
Partecipazione in Pollini S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'intero Gruppo Pollini. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2018 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022 ad un tasso di crescita medio del 7%. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2022. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 5,63% (6,78%lo scorso anno).
Partecipazioni Aeffe Retail S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l e Aeffe Usa Inc.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2018 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2018. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2022. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 5,63% (6,78%lo scorso anno).
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata.
L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.
La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.
Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.
Al 31/12/2017 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 90 migliaia su base annua (Euro 167 migliaia al 31/12/2016).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.
Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Crediti commerciali Altre voci attive correnti |
56.077 12.974 |
63.925 11.699 |
( 7.848) 1.274 |
(12,3%) 10,9% |
| Totale | 69.051 | 75.624 | ( 6.574) | (8,7%) |
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 7 per i "Crediti commerciali" e alla nota 10 "Altre voci attive correnti".
Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2017, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 29.222 migliaia di Euro (31.595 migliaia di Euro nel 2016). La composizione per scadenza è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Fino a 30 giorni | 4.297 | 4.003 | 294 | 7,3% |
| 31 - 60 giorni | 3.527 | 1.495 | 2.032 | 135,9% |
| 61 - 90 giorni | 647 | 964 | ( 317) | (32,9%) |
| Superiore a 90 giorni | 20.751 | 25.133 | ( 4.382) | (17,4%) |
| Totale | 29.222 | 31.595 | ( 2.373) | (7,5%) |
Il decremento dei crediti commerciali scaduti di Euro 2.373 migliaia è il risultato di una sempre più attenta gestione finanziaria di gruppo.
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.
Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | Marchi | Altre | Totale |
|---|---|---|---|
| Saldo al 01.01.16 | 3.400 | 486 | 3.886 |
| Incrementi per acquisti | 298 | 298 | |
| Decrementi | ( 16) | ( 16) | |
| Ammortamenti del periodo | ( 126) | ( 284) | ( 410) |
| Saldo al 01.01.17 | 3.274 | 484 | 3.758 |
| Incrementi per acquisti | 419 | 419 | |
| Decrementi | ( 39) | ( 39) | |
| Ammortamenti del periodo | ( 126) | ( 279) | ( 405) |
| Saldo al 31.12.17 | 3.149 | 585 | 3.734 |
La voce include il valore dei marchi di proprietà della Società: "Alberta Ferretti" e "Philosophy".
Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 25 anni.
La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Opere su beni di terzi |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
immobilizzazioni materiali Altre |
Totale | |
| Saldo al 01.01.16 | 16.945 | 22.846 | 1.386 | 1.551 | 26 | 537 | 43.291 |
| Incrementi | 86 | 222 | 560 | 36 | 193 | 1.097 | |
| Decrementi | ( 24) | ( 1) | ( 25) | ||||
| Ammortamenti del periodo | ( 562) | ( 295) | ( 429) | ( 16) | ( 191) | ( 1.493) | |
| Saldo al 01.01.17 | 16.945 | 22.370 | 1.289 | 1.682 | 46 | 538 | 42.870 |
| Incrementi | 65 | 199 | 249 | 45 | 264 | 822 | |
| Decrementi | ( 6) | ( 6) | |||||
| Ammortamenti del periodo | ( 564) | ( 276) | ( 403) | ( 28) | ( 186) | ( 1.457) | |
| Saldo al 31.12.17 | 16.945 | 21.871 | 1.206 | 1.528 | 63 | 616 | 42.229 |
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:
La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.
Le partecipazioni si movimentano per Euro 450 migliaia a seguito dell'aumento di capitale sociale, mediante rinuncia di crediti finanziari, nei confronti della società controllata Aeffe France S.a.r.l..
Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | ||
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | |
| Beni materiali | ( 17) | ( 17) | ||
| Attività immateriali | ( 130) | ( 130) | ||
| Accantonamenti | 440 | 510 | ||
| Oneri deducibili in esercizi futuri | 1.105 | 988 | ||
| Proventi tassabili in esercizi futuri | ( 132) | ( 39) | ||
| Perdite fiscali portate a nuovo | 158 | 158 | ||
| Imposte da passaggio IAS | 863 | 623 | ( 7.204) | ( 7.140) |
| Totale | 2.566 | 2.279 | ( 7.483) | ( 7.326) |
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Saldo iniziale | Rilevate a conto economico |
Altro | Saldo finale |
|---|---|---|---|---|
| Beni materiali | ( 17) | ( 17) | ||
| Attività immateriali | ( 130) | ( 130) | ||
| Accantonamenti | 510 | ( 2) | ( 69) | 440 |
| Oneri deducibili in esercizi futuri | 988 | 117 | 1.105 | |
| Proventi tassabili in esercizi futuri | ( 39) | ( 93) | ( 132) | |
| Perdite fiscali portate a nuovo | 158 | 158 | ||
| Imposte da passaggio IAS | ( 6.517) | 167 | 8 | ( 6.342) |
| Totale | ( 5.047) | 190 | ( 61) | ( 4.918) |
La variazione in conto economico pari a Euro 190 migliaia è principalmente riferibile alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione magazzino e alle perdite su cambi non realizzate.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 4.584 | 4.452 | 132 | 3,0% |
| Prodotti in corso di lavorazione | 6.206 | 4.725 | 1.481 | 31,3% |
| Prodotti finiti e merci | 22.611 | 19.157 | 3.454 | 18,0% |
| Acconti | 22 | 17 | 5 | 29,4% |
| Totale | 33.423 | 28.352 | 5.071 | 17,9% |
L'incremento della voce Rimanenze pari a Euro 5.071 migliaia è legato alle maggiori vendite realizzate della stagione primavera/estate 2018.
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2018.
I prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni della primavera/estate 2018, autunno/inverno 2017 e il campionario dell'autunno/inverno 2018.
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo e pertanto per tenere conto di eventuali obsolescenze fisiche e slow moving dei materiali in giacenza sono stati iscritti i seguenti fondi svalutazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Fondo svalutazione prodotti finiti | 3.300 | 2.300 | 1.000 | 43,5% |
| Totale | 3.300 | 2.300 | 1.000 | 43,5% |
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Crediti verso clienti | 12.671 | 12.420 | 251 | 2,0% |
| Crediti verso imprese controllate | 44.322 | 51.838 | ( 7.516) | (14,5%) |
| (Fondo svalutazione crediti) | ( 916) | ( 333) | ( 583) | 175,1% |
| Totale | 56.077 | 63.925 | ( 7.848) | (12,3%) |
Al 31 dicembre 2017 i crediti commerciali sono pari a Euro 56.077 migliaia, con un decremento del 12,3% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2016 determinato principalmente dal decremento dei crediti verso imprese controllate per effetto di una attenta gestione finanziaria di gruppo.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.
In particolare il fondo in essere al 31 dicembre 2016 è stato utilizzato per l'importo di Euro 217 migliaia a coperture delle perdite relative a crediti sorti in esercizi precedenti.
L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante un accantonamento a fondo svalutazione crediti di Euro 800 migliaia.
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| IVA | 2.722 | 1.604 | 1.118 | 69,7% |
| IRES | 799 | 799 | - | n.a. |
| Altri crediti tributari | 19 | 22 | ( 3) | (13,5%) |
| Totale | 3.540 | 2.426 | 1.115 | 45,9% |
La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all'incremento del credito IVA.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Depositi bancari e postali | 7.594 | 2.606 | 4.988 | 191,4% |
| Assegni | - | 4 | ( 4) | (100,0%) |
| Denaro e valori in cassa | 18 | 25 | ( 7) | (28,0%) |
| Totale | 7.612 | 2.635 | 4.977 | 188,8% |
La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio.
La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, rispetto all'esercizio precedente, è di Euro 4.977 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni | 10.454 | 8.856 | 1.598 | 18,0% |
| Acconti per royalties e provvigioni | 226 | 808 | ( 582) | (72,0%) |
| Acconti e note di accredito da ricevere da fornitori | 333 | 414 | ( 81) | (19,6%) |
| Ratei e risconti attivi | 597 | 513 | 84 | 16,4% |
| Altri | 1.364 | 1.108 | 255 | 23,1% |
| Totale | 12.974 | 11.699 | 1.274 | 10,9% |
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2018 e autunno inverno 2018 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2017.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | |
| Capitale sociale | 25.371 | 25.371 | - |
| Riserva legale | 2.995 | 2.909 | 86 |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 71.240 | 71.240 | - |
| Altre riserve | 26.558 | 24.929 | 1.629 |
| Riserva Fair value | 7.742 | 7.742 | - |
| Riserva Ias | 1.086 | 1.086 | - |
| Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti | ( 681) | ( 655) | ( 26) |
| Utili/(Perdite) esercizi precedenti | 2.348 | 2.348 | - |
| Risultato di esercizio | 6.818 | 1.715 | 5.103 |
| Totale | 143.477 | 136.685 | 6.792 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2017, interamente sottoscritto e versato, risultava pari a Euro 26.841 migliaia (al lordo delle azioni proprie) ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2017 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione (non considerando le azioni proprie) non si è movimentato nel corso dell'esercizio.
La riserva legale al 31 dicembre 2017 ammonta a Euro 2.995 migliaia. L'incremento di Euro 86 migliaia è determinato dalla destinazione del 5% dell'utile di esercizio.
La riserva sovrapprezzo al 31 dicembre 2017 ammonta a Euro 71.240 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2016.
La voce si è movimentata per effetto della destinazione dell'utile d'esercizio 2016 per Euro 1.629 migliaia. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.
La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2014 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2016 di Euro 26 migliaia.
Gli utili esercizi precedenti al 31 dicembre 2017 ammontano a Euro 2.348 migliaia e non hanno subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2016.
La voce evidenzia il risultato di periodo pari a Euro 6.818 migliaia.
Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.
| (Valori in migliaia di Euro) | Importo | Possibilità di utilizzo |
Quota disponibile |
Utilizzi precedenti esercizi | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Per | Per | Per | ||||
| copertura | aumento | distribuzione ai | ||||
| perdite | capitale | soci | ||||
| sociale | ||||||
| Capitale sociale | 25.371 | |||||
| Riserva legale | 2.995 | B | ||||
| Riserva sovrapprezzo azioni: | ||||||
| - di cui | 69.075 | A,B,C | 69.075 | |||
| - di cui | 2.165 | B | ||||
| Altre riserve: | ||||||
| - di cui riserva straordinaria | 26.154 | A,B,C | 26.154 | |||
| Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) | 1.086 | B | ||||
| Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) | 7.742 | B | ||||
| Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti | ( 681) | B | ||||
| Riserva da fusione (NST) | 404 | B | ||||
| Utili/(Perdite) esercizi precedenti | 2.348 | A,B,C | 2.348 | |||
| Totale | 136.659 | 97.577 | - | - | - |
LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)
In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2017 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.
Tale vincolo, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | Incrementi | Decrementi | 31 dicembre |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | |||
| Trattamento di quiescenza | 282 | 21 | ( 180) | 123 |
| Totale | 282 | 21 | ( 180) | 123 |
Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i dipendenti della Società, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.
La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre 2016 | Incrementi | Decrementi e altre variazioni |
31 dicembre 2017 |
|---|---|---|---|---|
| TFR | 4.284 | 85 | ( 427) | 3.943 |
| Totale | 4.284 | 85 | ( 427) | 3.943 |
Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti verso banche | 20.548 | 22.712 | ( 2.164) | (9,5%) |
| Debiti verso altri finanziatori | 2.120 | 2.407 | ( 287) | (11,9%) |
| Totale | 22.668 | 25.119 | ( 2.451) | (9,8%) |
La voce "Debiti verso banche" si riferisce principalmente all'erogazione di un mutuo ipotecario avvenuta a novembre 2013 per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.
Gli altri debiti verso banche si riferiscono alla quota esigibile oltre 12 mesi di finanziamenti concessi da istituti di credito e comprendono esclusivamente mutui chirografari e finanziamenti bancari e che non esistono forme di garanzie reali su tali finanziamenti e/o mutui e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.
Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.
I "Debiti verso altri finanziatori" si riferiscono principalmente ai finanziamenti fruttiferi concessi dalla controllata americana Aeffe Usa nel corso dell'esercizio 2016. La riduzione di Euro 287 migliaia è relativa all'adeguamento cambi di tali finanziamenti.
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2017 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:
| (Valori in migliaia di Euro) | Importo totale | Quota a breve | Quota a lungo |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari | 29.964 | 9.416 | 20.548 |
| Totale | 29.964 | 9.416 | 20.548 |
Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 1.096 migliaia.
Le passività non finanziarie si riferiscono principalmente ai debiti per imposte sorti per effetto dell'applicazione del consolidato fiscale verso le società del gruppo relativamente alle perdite fiscali.
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti verso imprese controllate | 39.590 | 41.784 | ( 2.194) | (5,3%) |
| Debiti verso fornitori | 34.171 | 30.006 | 4.165 | 13,9% |
| Totale | 73.761 | 71.790 | 1.971 | 2,7% |
I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2017 in parte compensata dalla riduzione dei debiti verso imprese controllate per effetto di una attenta gestione finanziaria di gruppo.
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti per Irap | 137 | 208 | ( 71) | (34,1%) |
| Debiti per Ires | 326 | 4.229 | ( 3.903) | (92,3%) |
| Debiti verso Erario per ritenute | 1.362 | 1.435 | ( 73) | (5,1%) |
| Totale | 1.825 | 5.872 | ( 4.047) | (68,9%) |
Il decremento di tale voce è riconducibile principalmente alla diminuzione dei debiti IRES e IRAP maturati nell'esercizio dalla Società e dal consolidato fiscale di gruppo a seguito principalmente della riduzione dell'aliquota IRES che passa dal 27,5% del 2016 al 24% del 2017.
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti verso banche | 42.746 | 44.847 | ( 2.101) | (4,7%) |
| Totale | 42.746 | 44.847 | ( 2.101) | (4,7%) |
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
La tabella seguente illustra la composizione di queste voci:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti verso banche a breve termine Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine |
33.330 9.416 |
37.124 7.723 |
( 3.794) 1.693 |
(10,2%) 21,9% |
| Totale | 42.746 | 44.847 | ( 2.101) | (4,7%) |
La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Debiti verso Istituti previdenziali | 1.979 | 1.994 | ( 15) | (0,8%) |
| Debiti verso dipendenti | 2.445 | 2.503 | ( 58) | (2,3%) |
| Debiti verso clienti | 2.238 | 2.078 | 160 | 7,7% |
| Altri | 1.020 | 701 | 319 | 45,5% |
| Totale | 7.682 | 7.276 | 406 | 5,6% |
I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società.
Nell'esercizio 2017 i ricavi passano da Euro 145.903 migliaia del 2016 a Euro 157.527 migliaia, con un incremento dell'8% a cambi correnti (8,4% a cambi costanti). Tale aumento ha riguardato il brand Moschino e i due marchi di proprietà Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.
I ricavi sono stati conseguiti per il 46% sul mercato italiano e per il 54% sui mercati esteri.
La ripartizione dei ricavi per area geografica è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | % | 2016 | % | Δ | % | |
| Italia | 72.816 | 46,2% | 59.504 | 40,8% | 13.312 | 22,4% |
| Europa (Italia e Russia escluse) | 29.211 | 18,5% | 29.439 | 20,2% | ( 228) | (0,8%) |
| Stati Uniti | 8.701 | 5,5% | 10.563 | 7,2% | ( 1.862) | (17,6%) |
| Russia | 4.958 | 3,1% | 5.496 | 3,8% | ( 538) | (9,8%) |
| Resto del mondo | 41.841 | 26,6% | 40.901 | 28,0% | 940 | 2,3% |
| Totale | 157.527 | 100,0% | 145.903 | 100,0% | 11.624 | 8,0% |
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Affitti attivi Altri ricavi |
3.509 2.114 |
3.523 1.721 |
( 14) 393 |
(0,4%) 22,8% |
| Totale | 5.623 | 5.244 | 379 | 7,2% |
La voce altri ricavi, pari ad Euro 2.114 migliaia nell'esercizio 2017, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 62.094 | 52.763 | 9.331 | 17,7% |
| Totale | 62.094 | 52.763 | 9.331 | 17,7% |
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2017.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Lavorazioni esterne | 20.541 | 17.128 | 3.413 | 19,9% |
| Consulenze | 7.694 | 7.206 | 488 | 6,8% |
| Pubblicità e promozione | 4.512 | 3.857 | 655 | 17,0% |
| Premi e provvigioni | 6.587 | 6.858 | ( 271) | (4,0%) |
| Trasporti | 1.745 | 1.871 | ( 126) | (6,7%) |
| Utenze | 561 | 545 | 16 | 3,0% |
| Compensi amministratori e collegio sindacale | 2.254 | 1.823 | 431 | 23,6% |
| Assicurazioni | 193 | 154 | 39 | 25,3% |
| Commissioni bancarie | 304 | 310 | ( 6) | (1,9%) |
| Spese di viaggio | 1.006 | 965 | 41 | 4,2% |
| Servizi industriali diversi | 916 | 754 | 162 | 21,5% |
| Altri servizi | 1.457 | 1.337 | 120 | 9,0% |
| Totale | 47.771 | 42.808 | 4.963 | 11,6% |
I costi per servizi passano da Euro 42.808 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 47.771 migliaia dell'esercizio 2017, con un incremento dello 11,6%.
La variazione è riferibile principalmente:
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Affitti passivi | 2.642 | 2.557 | 85 | 3,3% |
| Royalties su licenze, brevetti e marchi | 12.574 | 13.332 | ( 758) | (5,7%) |
| Noleggi ed altri | 484 | 461 | 23 | 5,0% |
| Totale | 15.700 | 16.350 | ( 650) | (4,0%) |
La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 650 migliaia, passando da Euro 16.350 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 15.700 migliaia dell'esercizio 2017. Tale variazione è imputabile principalmente alla riduzione dei costi per royalties a seguito dell'incremento di fatturato dei brand di proprietà Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.
Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Costi per il personale | 27.364 | 27.659 | ( 295) | (1,1%) |
| Totale | 27.364 | 27.659 | ( 295) | (1,1%) |
I costi del personale passano da Euro 27.659 migliaia del 2016 a Euro 27.364 migliaia del 2017 con un decremento di Euro 295 migliaia.
Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento del Luglio 2017.
Il numero medio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2017 è il seguente:
| Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Operai | 136 | 134 | 2 | 1,5% |
| Impiegati | 389 | 383 | 6 | 1,6% |
| Dirigenti | 13 | 12 | 1 | 8,3% |
| Totale | 538 | 529 | 9 | 1,7% |
La voce comprende:
| Totale | 1.750 | 1.681 | 69 | 4,1% |
|---|---|---|---|---|
| Altri oneri operativi | 1.211 | 1.129 | 82 | 7,3% |
| Omaggi | 217 | 276 | ( 59) | (21,4%) |
| Imposte e tasse | 322 | 276 | 46 | 16,7% |
| 2017 | 2016 | Δ | % |
La voce altri oneri operativi passa da Euro 1.681 migliaia del 2016 a Euro 1.750 migliaia dell'esercizio 2017.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 405 | 411 | ( 6) | (1,5%) |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 1.456 | 1.492 | ( 36) | (2,4%) |
| Svalutazioni e accantonamenti crediti | 800 | 300 | 500 | 166,7% |
| Totale | 2.661 | 2.203 | 458 | 20,8% |
La voce "Proventi finanziari" comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Interessi attivi | 341 | 347 | ( 6) | (1,7%) |
| Sconti finanziari | 11 | 49 | ( 38) | (77,6%) |
| Utili su cambi finanziari | 287 | - | 287 | n.a. |
| Totale | 639 | 396 | 243 | 61,4% |
La voce "Oneri finanziari" comprende gli interessi passivi sono così dettagliati:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Interessi passivi | 1.069 | 1.820 | ( 751) | (41,3%) |
| Differenze cambio | - | 191 | ( 191) | (100,0%) |
| Altri oneri | 454 | 178 | 276 | 155,1% |
| Totale | 1.523 | 2.189 | ( 666) | (30,4%) |
La variazione in diminuzione della voce "Oneri finanziari" è principalmente correlata ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche e alla riduzione dell'indebitamento bancario avvenuto nel corso dell'esercizio 2017.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Imposte correnti | 3.388 | 2.346 | 1.042 | 44,4% |
| Imposte differite e anticipate | ( 346) | ( 591) | 245 | (41,5%) |
| Totale imposte sul reddito | 3.042 | 1.755 | 1.287 | 73,3% |
La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".
La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2016 e il 2017 è illustrata nella tabella seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Risultato prima delle imposte | 9.860 | 3.469 |
| Aliquota fiscale applicata | 24,0% | 27,5% |
| Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) | 2.366 | 954 |
| Effetto fiscale | 29 | 291 |
| Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) | 2.395 | 1.245 |
| IRAP (corrente e differita) | 647 | 509 |
| Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) | 3.042 | 1.754 |
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.
Il flusso di cassa generato nel 2017 è stato pari a Euro 4.978 migliaia.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) | 2.633 | 1.339 |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) | 7.552 | 12.095 |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) |
( 1.646) ( 929) |
( 1.754) ( 9.047) |
| Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) | 4.978 | 1.294 |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) | 7.610 | 2.633 |
La gestione operativa del 2017 ha generato flussi di cassa pari a Euro 7.552 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA | 7.552 | 12.095 |
|---|---|---|
| Variazione nelle attività e passività operative | 2.083 | 2.506 |
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 884 | 1.793 |
| Imposte sul reddito corrisposte | ( 7.435) | 2.162 |
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 501) | ( 38) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.661 | 2.203 |
| Risultato del periodo prima delle imposte | 9.860 | 3.469 |
| 2017 | 2016 | |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
Il flusso di cassa impiegato nell'attività di investimento nel 2017 è di Euro 1.646 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 380) | ( 282) |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 816) | ( 1.072) |
| Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni | ( 450) | ( 400) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ( 1.646) | ( 1.754) |
Il flusso di cassa impiegato dall'attività finanziaria nel 2017 è di Euro 929 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
| Proventi e oneri finanziari | ( 884) | ( 1.793) |
|---|---|---|
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 4.533 | 1.267 |
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 4.551) | ( 8.451) |
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 26) | ( 70) |
| 2017 | 2016 | |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione Finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2017 è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| A - Cassa | 18 | 29 | ( 11) |
| B - Altre disponibilità liquide | 7.594 | 2.606 | 4.988 |
| C - Titoli detenuti per la negoziazione | |||
| D - Liquidità (A) + (B) + (C) | 7.612 | 2.635 | 4.977 |
| E - Crediti finanziari correnti | |||
| F - Debiti finanziari correnti | ( 33.330) | ( 37.123) | 3.793 |
| G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente | ( 9.416) | ( 7.723) | ( 1.693) |
| H - Altri debiti finanziari correnti | |||
| I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) | ( 42.746) | ( 44.846) | 2.100 |
| J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) | ( 35.134) | ( 42.211) | 7.077 |
| K - Debiti bancari non correnti | ( 22.668) | ( 25.119) | 2.451 |
| L - Obbligazioni emesse | |||
| M - Altri debiti non correnti | |||
| N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | ( 22.668) | ( 25.119) | 2.451 |
| O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | ( 57.802) | ( 67.330) | 9.528 |
I debiti finanziari correnti includono gli anticipi concessi da istituti di credito che rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Risultato del periodo Numero medio di azioni del periodo |
6.818 101.486 |
1.715 101.486 |
| Risultato base per azione | 0,0672 | 0,0169 |
Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2017 e 2016, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:
| (Valori in migliaia di Euro) | ricavi delle | altri ricavi e | costi materie | costi per | costi per | altri oneri | proventi |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| vendite e | proventi | prime, mat. di | servizi | godimento | operativi | (oneri) | |
| delle | consumo e | beni di terzi | finanziari | ||||
| prestazioni | merci | ||||||
| Anno 2017 | |||||||
| Gruppo Moschino | 15.464 | 668 | 246 | 3.504 | 12.020 | 6 | ( 69) |
| Gruppo Pollini | 693 | 2.621 | 20.422 | 36 | 5 | 308 | |
| Gruppo Aeffe Retail | 14.505 | 830 | 123 | 177 | |||
| Velmar S.p.A. | 103 | 341 | 472 | 75 | |||
| Aeffe Usa Inc. | 5.542 | 3 | 886 | 3 | ( 48) | ||
| Aeffe UK L.t.d. | 1.007 | 11 | 55 | 250 | |||
| Aeffe France S.a.r.l. | 844 | 6 | 84 | 738 | 22 | ||
| Totale imprese del gruppo | 38.157 | 4.479 | 21.403 | 5.664 | 12.025 | 9 | 214 |
| Totale voce di bilancio | 157.527 | 5.623 | 62.094 | 47.771 | 15.700 | ( 1.751) | ( 884) |
| Incidenza % sulla voce di bilancio | 24,2% | 79,7% | 34,5% | 11,9% | 76,6% | (0,5%) | (24,2%) |
| (Valori in migliaia di Euro) | ricavi delle | altri ricavi e | costi materie | costi per | costi per | altri oneri | proventi |
| vendite e | proventi | prime, mat. di | servizi | godimento | operativi | (oneri) | |
| delle | consumo e | beni di terzi | finanziari | ||||
| prestazioni | merci | ||||||
| Anno 2016 | |||||||
| Gruppo Moschino | 15.843 | 574 | 272 | 3.488 | 12.219 | 1 | ( 75) |
| Gruppo Pollini | 388 | 2.590 | 17.628 | 28 | 307 | ||
| Gruppo Aeffe Retail | 9.839 | 885 | 105 | 147 | |||
| Velmar S.p.A. | 131 | 244 | 121 | 43 | |||
| Aeffe Usa Inc. | 6.701 | 12 | 440 | ( 28) | |||
| Aeffe UK L.t.d. | 996 | 15 | 65 | 251 | 1 | ||
| Aeffe France S.a.r.l. | 636 | 4 | 95 | 761 | 34 | ||
| Totale imprese del gruppo | 34.534 | 4.322 | 18.286 | 5.158 | 12.219 | 1 | 238 |
| Totale voce di bilancio | 145.903 | 5.244 | 52.763 | 42.808 | 16.350 | ( 1.681) | ( 1.793) |
| Incidenza % sulla voce di bilancio | 23,7% | 82,4% | 34,7% | 12,0% | 74,7% | (0,1%) | (13,3%) |
| (Valori in migliaia di Euro) | Altre attività Crediti Commerciali |
Debiti Commerciali |
Passività finanziarie non |
|
|---|---|---|---|---|
| Anno 2017 | correnti | |||
| Gruppo Moschino | 3.201 | 28.451 | ||
| Gruppo Pollini | 27.202 | 7.775 | ||
| Gruppo Aeffe Retail | 4.868 | 218 | ||
| Velmar S.p.A. | 935 | 1.121 | ||
| Aeffe Usa Inc. | 1.336 | 2.085 | ||
| Aeffe UK L.t.d. | 4.896 | 250 | ||
| Aeffe France S.a.r.l. | 1.861 | 2.898 | 439 | |
| Aeffe Japan Inc. | 30 | 322 | ||
| Totale imprese del gruppo | 1.891 | 44.322 | 39.590 | 2.085 |
| Totale voce di bilancio | 2.356 | 56.077 | 73.761 | 22.668 |
| Incidenza % sulla voce di bilancio | 80,3% | 79,0% | 53,7% | 9,2% |
| (Valori in migliaia di Euro) | Altre attività | Crediti | Debiti | Passività |
| Commerciali | Commerciali | finanziarie non correnti |
||
| Anno 2016 | ||||
| Gruppo Moschino | 10.646 | 30.442 | ||
| Gruppo Pollini | 4.000 | 26.977 | 8.435 | |
| Gruppo Aeffe Retail | 5.899 | 37 | ||
| Velmar S.p.A. | 507 | 784 | ||
| Aeffe Usa Inc. | 783 | 1.356 | 2.371 | |
| Aeffe UK L.t.d. | 4.009 | 250 | ||
| Aeffe France S.a.r.l. | 2.079 | 2.499 | 480 | |
| Aeffe Japan Inc. | 518 | |||
| Totale imprese del gruppo | 6.079 | 51.838 | 41.784 | 2.371 |
| Totale voce di bilancio | 6.889 | 63.926 | 71.790 | 25.118 |
| Incidenza % sulla voce di bilancio | 88,2% | 81,1% | 58,2% | 9,4% |
Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Natura |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | dell'operazione | |
| Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica | 751 | 300 | Costo |
| Commerciale | 205 | Debito | |
| Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Affitto immobile | 1.789 | 1.779 | Costo |
| Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Vendita prodotti | 1.350 | 1.247 | Ricavo |
| Costi per servizi | 73 | 74 | Costo |
| Affitto immobile | 50 | 50 | Costo |
| Commerciale | 735 | 763 | Credito |
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016.
| (Valori in migliaia di Euro) | Bilancio | Val. Ass. | % | Bilancio | Val. Ass. | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Correlate | Correlate | |||||
| 2017 | 2017 | 2016 | 2016 |
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
| Ricavi delle vendite | 157.527 | 1.350 | 0,9% | 145.903 | 1.247 | 0,9% |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 47.771 | 874 | 1,8% | 42.808 | 424 | 1,0% |
| Costi per godimento beni di terzi | 15.700 | 1.789 | 11,4% | 16.350 | 1.779 | 10,9% |
| Terreni | 16.945 | 0,0% | 16.945 | 0,0% | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri crediti correnti | 12.974 | 0,0% | 11.699 | 0,0% | ||
| Crediti commerciali | 56.077 | 735 | 1,3% | 63.926 | 763 | 1,2% |
| Debiti commerciali | 73.761 | 205 | 0,3% | 71.790 | 0,0% |
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | 7.552 | ( 1.080) | n.a. | 12.095 | ( 826) | n.a. |
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di | ||||||
| investimento | ( 1.646) | 0,0% | ( 1.754) | 0,0% | ||
| Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento | ||||||
| Indebitamento finanziario netto | ( 57.802) | ( 1.080) | 1,9% | ( 67.330) | ( 826) | 1,2% |
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2017 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Nel corso del 2017 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Δ | % | |
| Fidejussioni | ||||
| - nell'interesse di terzi | 7.679 | 5.261 | 2.418 | 46,0% |
| Totale | 7.679 | 5.261 | 2.418 | 46,0% |
Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.
In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.
L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.
La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.
E' stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.
In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. In data 13 settembre 2016 la Società ha formulato una proposta di conciliazione giudiziale volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che qualora raggiunto non comporterebbe alcun esborso a carico della Società.
In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.
La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.
In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.
Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.
Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In data 06 giugno 2016 sono stati notificati, per l'anno 2011, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) e n. TGB0CC700083/2016 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 299 migliaia. Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.
A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalla Società e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.
Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.
| (Valori in migliaia di Euro) | Soggetto che ha erogato il servizio | Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 |
||
|---|---|---|---|---|
| Revisione contabile | RIA GRANT THORNTON S.p.A. | 78 | ||
| Revisione dichiarazione di carattere non finanziario | BDO ITALIA S.p.A. | 10 | ||
| Dichiarazione di carattere non finanziario | BDO ITALIA S.p.A. | 15 | ||
| Totale | 103 |
come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
| Società | Sede | Valuta | Cap. sociale (euro) | Risultato ultimo esercizio (euro) |
Patrimonio netto (euro) |
Partec. diretta |
Numero azioni | Valore contabile |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Valori in unità di Euro) |
In imprese controllate:
| Aeffe Retail S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31/12/16 | 8.585.150 | ( 271.393) | 8.840.952 | 100% | 8.585.150 | 26.593.345 |
| Al 31/12/17 | 8.585.150 | 1.937.332 | 10.778.284 | 100% | 8.585.150 | 26.593.345 |
| Moschino S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | |||||
| Al 31/12/16 | 66.817.108 | 699.024 | 71.372.739 | 70% | 14.000.000 | 46.857.175 |
| Al 31/12/17 | 66.817.108 | ( 178.435) | 71.194.304 | 70% | 14.000.000 | 46.857.175 |
| Pollini S.p.A. | Gatteo (FC) Italia | |||||
| Al 31/12/16 | 6.000.000 | 4.853.842 | 25.838.027 | 100% | 6.000.000 | 41.945.452 |
| Al 31/12/17 | 6.000.000 | 5.163.389 | 31.001.416 | 100% | 6.000.000 | 41.945.452 |
| Velmar S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | |||||
| Al 31/12/16 | 120.000 | 131.844 | 456.393 | 100% | 60.000 | 8.290.057 |
| Al 31/12/17 | 120.000 | 2.139.325 | 2.595.718 | 100% | 60.000 | 8.290.057 |
| Aeffe France S.a.r.l. | Parigi (FR) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31/12/16 | 50.000 | ( 266.676) | ( 211.421) | 100% | n.d. * | 4.568.720 | |
| Al 31/12/17 | 50.000 | ( 174.840) | 63.739 | 100% | n.d. * | 5.018.720 | |
| Aeffe UK L.t.d. | Londra (GB) | ||||||
| Al 31/12/16 | GBP | 310.000 | ( 801.623) | ( 1.620.776) | 100% | n.d. * | |
| 362.065 | ( 936.257) | ( 1.892.988) | 100% | n.d. * | 478.400 | ||
| Al 31/12/17 | GBP | 310.000 | ( 916.753) | ( 2.537.526) | 100% | n.d. * | |
| 349.414 | ( 1.033.310) | ( 2.860.151) | 100% | n.d. * | 478.400 | ||
| Aeffe USA Inc. | New York (USA) | ||||||
| Al 31/12/16 | USD | 600.000 | ( 105.101) | 11.927.042 | 100% | n.d. * | |
| 569.206 | ( 99.707) | 11.314.906 | 100% | n.d. * | 10.664.812 | ||
| Al 31/12/17 | USD | 600.000 | ( 263.879) | 11.663.163 | 100% | n.d. * | |
| 500.292 | ( 220.028) | 9.724.975 | 100% | n.d. * | 10.664.812 | ||
| Aeffe Japan Inc. | Tokyo (Japan) | ||||||
| Al 31/12/16 | JPY | 3.600.000 | ( 9.638.376) | ( 278.628.577) | 100% | n.d. * | - |
| 29.173 | ( 78.107) | ( 2.257.930) | 100% | n.d. * | - | ||
| Al 31/12/17 | JPY | 3.600.000 | ( 2.613.232) | ( 281.241.809) | 100% | n.d. * | - |
| 26.665 | ( 19.356) | ( 2.083.118) | 100% | n.d. * | - |
Totale partecipazioni in imprese controllate: 139.847.961
* trattasi di quote
come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
| Società | Sede | Valuta | Cap. sociale (euro) | Risultato ultimo | Patrimonio | Partec. | Numero azioni | Valore contabile |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| esercizio (euro) | netto (euro) | diretta | ||||||
| (Valori in unità di Euro) | ||||||||
| In altre imprese | ||||||||
| Conai | ||||||||
| Al 31/12/16 | 109 | |||||||
| Al 31/12/17 | 109 | |||||||
| Caaf Emilia Romagna | ||||||||
| AI 31/12/16 | 0,688% | 5.000 | 2.600 | |||||
| AI 31/12/17 | 0,688% | 5.000 | 2.600 | |||||
| Assoform | ||||||||
| Al 31/12/16 | 1,670% | n.d. * | 1.667 | |||||
| Al 31/12/17 | 1,670% | n.d. * | 1.667 | |||||
| Consorzio Assoenergia Rimini | ||||||||
| Al 31/12/16 | 2,100% | n.d. * | 516 | |||||
| Al 31/12/17 | 2,100% | n.d. * | 516 | |||||
| Effegidi | ||||||||
| Al 31/12/16 | 6.000 | |||||||
| Al 31/12/17 | 6.000 | |||||||
| Totale partecipazioni in altre imprese: | 10.892 | |||||||
| * trattasi di quote | ||||||||
| Totale partecipazioni | 139.858.853 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | 31 dicembre | Di cui parti | 31 dicembre | Di cui parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | correlate | 2016 | correlate | ||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | |||||
| Immobilizzazioni immateriali | |||||
| Marchi | 3.149 | 3.274 | |||
| Altre attività immateriali | 585 | 484 | |||
| Totale attività immateriali | (1) | 3.734 | 3.759 | ||
| Immobilizzazioni materiali | |||||
| Terreni | 16.945 | 16.945 | |||
| Fabbricati | 21.871 | 22.370 | |||
| Opere su beni di terzi | 1.206 | 1.288 | |||
| Impianti e macchinari | 1.528 | 1.682 | |||
| Attrezzature | 63 | 46 | |||
| Altre attività materiali | 616 | 538 | |||
| Totale attività materiali | (2) | 42.230 | 42.870 | ||
| Altre attività | |||||
| Partecipazioni | (3) | 139.859 | 139.848 | 139.409 | 139.398 |
| Altre attività | (4) | 2.356 | 1.891 | 6.889 | 6.079 |
| Imposte anticipate | (5) | 2.565 | 2.279 | ||
| Totale altre attività | 144.780 | 148.577 | |||
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 190.744 | 195.206 | |||
| ATTIVITA' CORRENTI | |||||
| Rimanenze | (6) | 33.423 | 28.352 | ||
| Crediti commerciali | (7) | 56.077 | 45.057 | 63.926 | 52.601 |
| Crediti tributari | (8) | 3.571 | 2.426 | ||
| Disponibilità liquide | (9) | 7.612 | 2.635 | ||
| Altri crediti | (10) | 12.974 | 11.699 | ||
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 113.657 | 109.037 | |||
| TOTALE ATTIVITA' | 304.402 | 304.243 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | 31 dicembre | Di cui parti | 31 dicembre | Di cui parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | correlate | 2016 | correlate | ||
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale sociale | 25.371 | 25.371 | |||
| Riserva sovrapprezzo azioni | 71.240 | 71.240 | |||
| Altre riserve | 26.558 | 24.929 | |||
| Riserva Fair Value | 7.742 | 7.742 | |||
| Riserva IAS | 1.086 | 1.086 | |||
| Riserva legale | 2.995 | 2.909 | |||
| Riserva da misurazione piani a benefici definiti | ( 681) | ( 655) | |||
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | 2.348 | 2.348 | |||
| Risultato di esercizio | 6.818 | 1.715 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | (11) | 143.477 | 136.685 | ||
| PASSIVITA' NON CORRENTI | |||||
| Accantonamenti | (12) | 123 | 282 | ||
| Imposte differite | (5) | 7.483 | 7.326 | ||
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (13) | 3.943 | 4.284 | ||
| Passività finanziarie | (14) | 22.668 | 2.085 | 25.118 | 2.371 |
| Passività non finanziarie | (15) | 695 | 761 | ||
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 34.911 | 37.771 | |||
| PASSIVITA' CORRENTI | |||||
| Debiti commerciali | (16) | 73.761 | 39.795 | 71.790 | 41.784 |
| Debiti tributari | (17) | 1.825 | 5.872 | ||
| Passività finanziarie | (18) | 42.746 | 44.847 | ||
| Altri debiti | (19) | 7.682 | 7.277 | ||
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 126.014 | 129.786 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 304.402 | 304.243 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | Di cui parti | Esercizio | Di cui parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | correlate | 2016 | correlate | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | (20) | 157.527 | 39.507 | 145.903 | 35.781 |
| Altri ricavi e proventi | (21) | 5.623 | 4.479 | 5.244 | 4.322 |
| TOTALE RICAVI | 163.150 | 151.148 | |||
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | 4.935 | ( 2.422) | |||
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | (22) | ( 62.094) | ( 21.403) | ( 52.763) | ( 18.286) |
| Costi per servizi | (23) | ( 47.771) | ( 6.538) | ( 42.808) | ( 5.582) |
| Costi per godimento beni di terzi | (24) | ( 15.700) | ( 13.814) | ( 16.350) | ( 13.998) |
| Costi per il personale | (25) | ( 27.364) | ( 27.659) | ||
| Altri oneri operativi | (26) | ( 1.751) | ( 9) | ( 1.681) | ( 1) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (27) | ( 2.661) | ( 2.203) | ||
| Proventi/(oneri) finanziari | (28) | ( 884) | 214 | ( 1.793) | 238 |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 9.860 | 3.469 | |||
| Imposte dirette sull'esercizio | (29) | ( 3.042) | ( 1.755) | ||
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 6.818 | 1.715 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | Di cui parti | Esercizio | Di cui parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | correlate | 2016 | correlate | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO | 2.633 | 1.339 | |||
| Risultato del periodo prima delle imposte | 9.860 | 3.469 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.661 | 2.203 | |||
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 501) | ( 38) | |||
| Imposte corrisposte sul reddito | ( 7.435) | 2.162 | |||
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 884 | 1.793 | |||
| Variazione nelle attività e passività operative | 2.083 | ( 5.555) | 2.506 | ( 1.879) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA' OPERATIVA |
(30) | 7.552 | 12.095 | ||
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 380) | ( 282) | |||
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 816) | ( 1.072) | ( 130) | ||
| Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) | ( 450) | ( 450) | ( 400) | ( 400) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA' | (31) | ( 1.646) | ( 1.754) | ||
| DI INVESTIMENTO | |||||
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 26) | ( 70) | |||
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 4.551) | ( 2.085) | ( 8.451) | ( 2.371) | |
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 4.533 | 4.188 | 1.267 | 851 | |
| Proventi e oneri finanziari | ( 884) | ( 1.793) | |||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA' FINANZIARIA |
(32) | ( 929) | ( 9.047) | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO | 7.610 | 2.633 |
| (Valori in unità di euro) | BILANCIO DI | BILANCIO DI |
|---|---|---|
| ESERCIZIO 2016 | ESERCIZIO 2015 | |
| STATO PATRIMONIALE | ||
| ATTIVO | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 127.574 | 162.405 |
| Immobilizzazioni materiali | 2.248.163 | 1.547.778 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 63.397.878 | 60.695.372 |
| Attività non correnti | 65.773.615 | 62.405.555 |
| Crediti commerciali | 1.391.856 | 1.381.624 |
| Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni | - | 341.690 |
| Disponibilità liquide | 21.753 | 83.161 |
| Ratei e risconti | 3.308 | 87.280 |
| Attività correnti | 1.416.917 | 1.893.755 |
| Totale attività | 67.190.532 | 64.299.310 |
| PASSIVO | ||
| Capitale sociale | 100.000 | 100.000 |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 62.529.081 | 63.195.446 |
| Altre riserve | 15.038 | 15.038 |
| Arrotondamenti | ||
| Risultato d'esercizio | ( 934.416) | ( 666.366) |
| Patrimonio netto | 61.709.703 | 62.644.118 |
| Accantonamenti | 184.132 | 195.885 |
| Passività finanziarie | ||
| Passività non correnti | 184.132 | 195.885 |
| Debiti commerciali | 5.296.697 | 1.459.307 |
| Passività correnti | 5.296.697 | 1.459.307 |
| Totale patrimonio netto e passività | 67.190.532 | 64.299.310 |
| CONTO ECONOMICO | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | ||
| Altri ricavi e proventi | 366.894 | 343.594 |
| Totale ricavi | 366.894 | 343.594 |
| Costi per servizi | ( 305.149) | ( 393.855) |
| Costi per godimento beni di terzi | ( 215.672) | ( 489.341) |
| Ammortamenti e Svalutazioni | ( 165.803) | ( 76.175) |
| Oneri diversi di gestione | ( 15.112) | ( 24.894) |
| Proventi/(Oneri) finanziari | 47.040 | 213.695 |
| Proventi /(Oneri) da partecipazioni | ||
| Rettifiche valore attività finanziarie | ( 717.550) | ( 290.916) |
| Proventi /(Oneri) straordinari | ||
| Risultato ante imposte | ( 1.005.352) | ( 717.892) |
| Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio | 70.936 | 51.526 |
| Risultato netto dell'esercizio | ( 934.416) | ( 666.366) |
I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2017.
Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
8 marzo 2018
Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Massimo Ferretti Marcello Tassinari
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