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Aeffe

Annual / Quarterly Financial Statement Mar 21, 2018

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Annual / Quarterly Financial Statement

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BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017

LETTERA DEL PRESIDENTE

La ripresa dell'Italia ha preso slancio. Grazie alla politica monetaria accomodante della Banca centrale europea (BCE) e a una domanda esterna vigorosa, la crescita del PIL reale dell'Italia dovrebbe attestarsi all'1,5% sia nel 2017 che nel 2018, con una leggera flessione all'1,2% prevista nel 2019. Dopo la battuta di arresto registrata durante la crisi finanziaria globale iniziata nel 2008/2009, gli investimenti hanno ripreso a crescere grazie ad un aumento della domanda e a condizioni di finanziamento favorevoli.

Secondo le previsioni della Commissione, i tassi di crescita dell'Area Euro e dell'UE 2017 hanno superato le attese dell'anno passato, e da una fase di ripresa economica passeremo quindi ad una fase di espansione nel 2018/2019. Si stima che l'economia dell'Area Euro e dell'Unione Europea nel suo complesso sia cresciuta del 2,4% nel 2017, il dato migliore da dieci anni a questa parte. Questa buona performance dovrebbe ripetersi nel 2018 e nel 2019, con tassi di crescita rispettivamente del 2,3% e del 2,0%, sia nell'Area Euro sia nell'UE.

Questo miglioramento delle prospettive deriva da una migliore dinamica congiunturale in Europa nella quale il mercato del lavoro continua a crescere e la fiducia nell'economia è particolarmente elevata, nonché da una crescita più marcata del previsto dell'attività economia mondiale e dei commerci internazionali.

L'esercizio 2017 del Gruppo AEFFE è stato caratterizzato da una crescita a doppia cifra dei ricavi e dalla più che proporzionale progressione della redditività, risultati ottenuti grazie al buon andamento dei nostri brand, soprattutto quelli di proprietà, e all'efficace modello di business. Le linee strategiche di medio-lungo termine del Gruppo prevedono una costante attenzione alla realizzazione di collezioni fortemente distintive e al rafforzamento calibrato della nostra presenza nei mercati ad elevato potenziale, soprattutto nell'area della Greater China e Asia Pacific.

Alla luce della vitalità del Gruppo e dei positivi riscontri della campagna vendite per le collezioni Autunno/Inverno 2018-2019 ancora in corso, siamo fiduciosi che anche il 2018 sarà all'insegna di un ulteriore sviluppo e consolidamento dei nostri brand.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Massimo Ferretti

INDICE

ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2017 5
BRAND PORTFOLIO 6
SEDI 7
SHOWROOM 8
PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA 9
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 10
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE 12
PROSPETTI CONTABILI 26
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 32
NOTE ILLUSTRATIVE 37
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 80
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 87
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE SULLA DNF 108
PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017 111
RELAZIONE SULLA GESTIONE 112
PROSPETTI CONTABILI 120
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 125
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 132
NOTE ILLUSTRATIVE 136
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 172

Organi sociali della Capogruppo

Presidente

Massimo Ferretti

Vice Presidente

Alberta Ferretti

Amministratore Delegato

Simone Badioli

Consiglieri

Consiglio di Amministrazione

Marcello Tassinari - Direttore Generale Roberto Lugano Daniela Saitta Sabrina Borocci Alessandro Bonfiglioli

Presidente

Angelo Miglietta

Sindaci

Fernando Ciotti Carla Trotti

Sindaci Supplenti

Nevio Dalla Valle Daniela Elvira Bruno

Presidente Daniela Saitta

Consiglieri Roberto Lugano Sabrina Borocci

Comitato per il Controllo Interno

Presidente Roberto Lugano

Consiglieri Daniela Saitta Alessandro Bonfiglioli

Comitato per la Remunerazione

Collegio sindacale

Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2017

Brand portfolio

ALBERTA FERRETTI PHILOSOPHY
LORENZO SERAFINI
MOSCHINO. BOUTIQUE
MOSCHINO
CEDRIC CHARLIER
POLLINI
Footwear - Leather goods
MOSCHINO
Licences - Design
VELMAR
Beachwear - Lingerie
POLLINI MOSCHINO. MOSCHINO.
MOSCHINO. BOUTIQUE
MOSCHINO
Folies
LOVE
MOSCHINO
LOVE
MOSCHINO

Sedi

AEFFE

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

MOSCHINO

Via San Gregorio, 28 20124 – Milano (MI) Italia

POLLINI

Via Erbosa I° tratto, 92 47030 - Gatteo (FC) Italia

VELMAR

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

Showroom

MILANO

(FERRETTI – PHILOSOPHY - POLLINI – CEDRIC CHARLIER) Via Donizetti, 48 20122 - Milano Italia

LONDRA

(FERRETTI – PHILOSOPHY – MOSCHINO) 28-29 Conduit Street W1S 2YB - Londra Inghilterra

PARIGI

(FERRETTI – PHILOSOPHY – MOSCHINO) 43, Rue du Faubourg Saint Honoré 75008 - Parigi Francia

NEW YORK

(GRUPPO) 30 West 56th Street 10019 - New York Stati Uniti

MILANO

(MOSCHINO) Via San Gregorio, 28 20124 - Milano Italia

MILANO

(LOVE MOSCHINO) Via Settembrini, 1 20124 - Milano Italia

PARIGI

(CEDRIC CHARLIER) 28, Rue de Sevigne 75004 - Parigi Francia

Principali location dei punti vendita a gestione diretta

ALBERTA FERRETTI

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles Shanghai

POLLINI

Milano Venezia Bolzano Varese

SPAZIO A

Firenze Venezia

MOSCHINO

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles New York Seoul Pusan Daegu

Principali dati ed indici economico finanziari

Esercizio Esercizio
2016 2017
Totale ricavi (Valori in milioni di Euro) 287,5 316,5
Margine operativo lordo (EBITDA) * (Valori in milioni di Euro) 25,2 36,6
Risultato operativo (EBIT) (Valori in milioni di Euro) 10,1 22,7
Risultato ante imposte (Valori in milioni di Euro) 8,3 18,9
Risultato d'esercizio per il gruppo (Valori in milioni di Euro) 3,6 11,5
Risultato base per azione (Valori in unità di Euro) 0,036 0,113
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) (Valori in milioni di Euro) 16,3 23,1
Cash Flow/Totale ricavi (Valori in percentuale) 5,7 7,3

* L'EBITDA è rappresentata del risultato operativo al lordo degli accantonamenti ed ammortamenti. L'EBITDA così definita è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non è identificata come misura contabile nell'ambito sia dei Principi Cointabili Italiani sia degli IFRS e, pertanto, non deve essere considerata una misura alternativa per la valutazione del risultato del Gruppo. Poichè la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.

31 dicembre 31 dicembre
2016 2017
Capitale Investito Netto (Valori in milioni di Euro) 227,6 229,0
Indebitamento Finanziario Netto (Valori in milioni di Euro) 59,5 50,6
Patrimonio netto di Gruppo (Valori in milioni di Euro) 135,8 146,1
Patrimonio netto di gruppo per azione (Valori in unità di Euro) 1,3 1,4
Attività a breve/Passività a breve Quoziente 1,8 1,9
Attività a breve-magazzino/Passività a breve Quoziente 0,8 0,8
Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto Quoziente 0,4 0,3
ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto (Valori in percentuale) 4,4 9,9

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali il nostro Gruppo si è trovato ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

La crescita economica è solida nelle principali economie avanzate ed emergenti; non si accompagna tuttavia a una ripresa dell'inflazione, che rimane debole. Nel breve termine le prospettive rimangono favorevoli; permangono rischi che una correzione al ribasso dei prezzi delle attività finanziarie possa rallentare l'attività economica.

L'attività economica nelle principali economie avanzate ha continuato a espandersi nel terzo trimestre del 2017; il quadro congiunturale si è mantenuto favorevole negli ultimi mesi dell'anno. Negli Stati Uniti i dati più recenti indicano una crescita sostenuta. Nel Regno Unito i consumi privati mostrano segnali di ripresa e gli indicatori anticipatori suggeriscono per l'ultimo trimestre del 2017 un tasso di espansione in linea con la media dei primi tre. In Giappone i dati congiunturali più aggiornati indicano un'accelerazione dell'attività economica nel quarto trimestre dello scorso anno. Nei paesi emergenti prosegue la ripresa in atto dal primo semestre del 2017. In Cina la crescita è rimasta stabile negli ultimi mesi dell'anno, dopo aver superato le attese nei trimestri precedenti. Nei mesi estivi il PIL ha accelerato in India e in Brasile.

Nel terzo trimestre del 2017 il commercio mondiale è cresciuto a un tasso pari al 3,5 per cento, con una dinamica più sostenuta delle importazioni dell'area dell'euro e dei paesi emergenti dell'Asia diversi dalla Cina.

I rischi per l'economia mondiale restano legati a un possibile aumento della volatilità sui mercati finanziari, connesso con un'improvvisa intensificazione delle tensioni geopolitiche.

Nell'area dell'euro la crescita è proseguita a un tasso sostenuto, trainata soprattutto dalla domanda estera. La ricalibrazione degli strumenti di politica monetaria decisa dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha l'obiettivo di preservare condizioni di finanziamento molto favorevoli, che rimangono necessarie per un ritorno durevole dell'inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento.

Sulla base del più recente quadro previsivo elaborato in dicembre dagli esperti dell'Eurosistema, il prodotto dell'area dell'euro dovrebbe crescere del 2,3 per cento nel 2018 (2,4 nel 2017).

Le nuove proiezioni per l'economia italiana indicano che nel triennio 2018-2020, il PIL, che nel 2017 sarebbe aumentato dell'1,5 per cento, crescerebbe dell'1,4 per cento nell'anno in corso, dell'1,2 nel 2019-2020. L'attività economica sarebbe trainata principalmente dalla domanda interna.

Nel triennio 2018-2020 le esportazioni si espanderebbero in media di oltre il 3 per cento all'anno, riflettendo sia le ipotesi sull'andamento favorevole degli scambi commerciali internazionali, sia gli effetti dell'apprezzamento dell'euro registrato negli ultimi trimestri. La crescita delle importazioni, particolarmente marcata nel 2017 e poi in graduale rallentamento, seguirebbe l'andamento degli investimenti produttivi e delle esportazioni, che rappresentano le componenti di domanda caratterizzate da un più elevato contenuto di beni importati.

Questo quadro presuppone condizioni finanziarie ancora accomodanti, con un aggiustamento molto graduale dei tassi di interesse a breve e a lungo termine, condizioni ordinate sui mercati dei titoli di Stato e criteri di offerta di credito relativamente distesi. Nel complesso l'andamento del prodotto continuerebbe a dipendere dal sostegno delle politiche economiche espansive, ma in misura minore rispetto al passato.

Tra i rischi che gravano su questo scenario restano rilevanti quelli che provengono dal contesto internazionale e dall'andamento dei mercati finanziari. Inasprimenti delle tensioni globali o una maggiore incertezza circa le politiche economiche nelle diverse aree potrebbero tradursi in aumenti della volatilità dei mercati finanziari e dei premi per il rischio, ripercuotendosi negativamente sull'economia dell'area dell'euro.

Tra i rischi di origine interna, rispetto agli ultimi scenari previsivi, si sono ridotti quelli connessi con la debolezza del sistema creditizio e con un possibile acuirsi dell'incertezza di famiglie e imprese sull'intensità della ripresa in atto. Il quadro qui delineato dipende però dal proseguimento di politiche economiche in grado, da un lato, di favorire la crescita dell'economia nel lungo termine, sostenendo le scelte di investimento e di consumo e, dall'altro, di assicurare credibilità al percorso di riduzione del debito pubblico, sfruttando il momento favorevole dell'economia globale.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso supera un 2016 di assestamento dovuto a incertezze congiunturali e crisi geopolitiche e si attesta quest'anno su un valore di mercato totale intorno ai 1.160 miliardi di Euro, con una crescita del 5% a cambi costanti.

Alla ripresa del comparto ha contribuito una ritrovata consumer confidence a livello generale: questa ha spinto sia i consumi locali di Europei, Americani e Asiatici, sia gli acquisti in viaggio dei consumatori cinesi, senza dimenticare il fondamentale ritorno dei turisti in Europa, che sono cresciuti dell'11% rispetto all'anno scorso. A ciò si aggiunge la crescita costante del canale online, che rappresenta ormai un mercato di valore pari a quello del Giappone.

L'Europa continua la sua ripresa, crescendo del 6% a tassi di cambio correnti e riconquistando così il suo ruolo di regione centrale per le vendite di lusso. In Giappone, assistiamo ad una forte spinta guidata dalla valuta ed il conseguente incremento della spesa cinese ha portato ad una crescita del 2% a tassi di cambio attuali. I clienti cinesi sono sempre più esperti del settore e permettono di aumentare le vendite in Cina del 15%. Il resto dell'Asia (esclusi la Cina continentale e il Giappone) registra decisamente una crescita del 6%, ed anche il mercato Americano (sia Nord che Sud America), riesce a finire l'anno in positivo, crescendo del 2%. In altre regioni, la crescita è risultata ferma all'1%, con un Medio Oriente trattenuto dall'incertezza economica. Viene registrata la crescita del canale Retail dell'8% ed una forte performance dei negozi multimarca. Deludenti invece i numeri dei department store a livello mondiale. Uno spaccato dell'evoluzione del ruolo del negozio è il canale online, che mostra un salto del ben 24% ed in cui solo il mercato americano rappresenta quasi la metà di questo tipo di vendite: questo non significa che i negozi abbiano perso il loro ruolo ma solo che necessitino un nuovo modo di rinnovarsi. Le previsioni parlano di un forte incremento positivo che continuerà a un tasso di crescita annuo costante stimato dal 4% al 5% per i prossimi 3 anni.

Le previsioni per il 2018 confermano un solido +5%: crescita consistente per pelle, calzature e accessori (+7%) e per l'Hard Luxury (5%). In crescita anche abbigliamento, profumi e cosmetici (+4%). Tutti i mercati sono previsti in crescita, con l'Asia in testa (+10%), seguita da Giappone (+5%) Europa e Nord America (+4%), quest'ultimo in ripresa dopo due anni anni difficili.

2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA' SVOLTE DAL GRUPPO

Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott". Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali e altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e pelletteria.

La divisione prêt-à-porter

La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quale "Blugirl Folies".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea Love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

Aeffe

L'attività di Aeffe trae origine dall'iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell'evoluzione di Aeffe.

La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.

In quest'ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio "Moschino Couture!".

Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-à-porter donna a marchio "Jean Paul Gaultier".

Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive linee di accessori.

Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.

Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Offerta Pubblica e la quotazione sull'MTA - Segmento STAR – delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo l'Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull'MTA - Segmento STAR – di Borsa Italiana.

Moschino

La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli amici raccolgono l'eredità dello stilista rispettandone l'identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile dell'immagine e dello stile del marchio.

La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le collezioni Moschino, sia per l'Italia sia per l'estero.

La società gestisce, inoltre, direttamente sei boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino, tre delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri e una on-line.

Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.

Velmar

Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di lingerie, underwear, beachwear, loungewear.

Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.

Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee active e sport, rispettivamente per il marchio "Extee" e "Prada" per la linea uomo.

Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di "Byblos" uomo e donna.

Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle linee "Blugirl".

Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l'acquisizione costituisce la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.

Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear uomo e beachwear e lingerie donna a marchio "Moschino".

Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.

Nel 2012 Velmar sigla un accordo di licenza con il gruppo Blufin per il design, produzione e distribuzione internazionale della linea di abbigliamento femminile "teen" a marchio Blugirl Folies.

Aeffe Usa

Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello Stato di New York.

La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L'attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan.

Aeffe Retail

Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 12 tra boutique e outlet, sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri, gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.

Clan Cafè

Clan Cafè S.r.l., nasce nel 2007, è controllata al 62,9% da Aeffe Retail. Dal 2011 ha stipulato un contratto di affitto di ramo di azienda con la società Jader S.r.l. per la gestione della Boutique sita in Milano Via Pontaccio 19, che commercializza abbigliamento e accessori prodotti sia dal Gruppo Aeffe sia da fornitori terzi.

Aeffe Uk

Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".

Aeffe France

Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti". La società svolge anche attività di agenzia per il mercato francese per i marchi Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".

Aeffe Japan

Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini", a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Japan

Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Korea

Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera esclusivamente nel comparto retail tramite negozi a gestione diretta che commercializzano le linee Moschino nel Paese.

Fashoff Uk

Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.

Moschino France

Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, eccezion fatta per le linee relative al bambino, occhiali, profumi e orologi.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Parigi.

Moschino Gmbh

Moschino Gmbh, società che gestiva direttamente una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a Berlino, dal 1 gennaio 2016 è in fase di liquidazione.

Bloody Mary

Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal 2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York.

Moschino USA

Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., gestisce direttamente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino, una a Los Angeles e una a New York.

La divisione calzature e pelletteria

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.

L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Pollini

L'attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L'Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.

Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.

Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando collezioni "a tema" (tra le quali la collezione di calzature sportive "Daytona" ispirata al mondo delle corse motociclistiche).

Già negli anni settanta l'attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.

Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un'estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.

Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l'acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini. L'acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.

Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..

Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l'unico azionista.

Pollini Retail

Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.

Pollini Suisse

Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.

Pollini Austria

Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Pandorf.

3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2017 sui ricavi 2016 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 312.604.739 100,0% 280.690.885 100,0% 31.913.854 11,4%
Altri ricavi e proventi 3.857.091 1,2% 6.816.595 2,4% ( 2.959.504) (43,4%)
TOTALE RICAVI 316.461.830 101,2% 287.507.480 102,4% 28.954.350 10,1%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 10.243.168 3,3% ( 913.774) (0,3%) 11.156.942 (1.221,0%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 106.306.060) (34,0%) ( 89.794.049) (32,0%) ( 16.512.011) 18,4%
Costi per servizi ( 91.038.590) (29,1%) ( 81.289.495) (29,0%) ( 9.749.095) 12,0%
Costi per godimento beni di terzi ( 23.340.025) (7,5%) ( 22.847.255) (8,1%) ( 492.770) 2,2%
Costi per il personale ( 65.376.702) (20,9%) ( 63.490.261) (22,6%) ( 1.886.441) 3,0%
Altri oneri operativi ( 4.071.124) (1,3%) ( 3.978.106) (1,4%) ( 93.018) 2,3%
Totale costi operativi ( 279.889.333) (89,5%) ( 262.312.940) (93,5%) ( 17.576.393) 6,7%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 36.572.497 11,7% 25.194.540 9,0% 11.377.957 45,2%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 6.555.292) (2,1%) ( 6.805.687) (2,4%) 250.395 (3,7%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 5.004.115) (1,6%) ( 5.149.208) (1,8%) 145.093 (2,8%)
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 2.316.749) (0,7%) ( 3.153.669) (1,1%) 836.920 (26,5%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 13.876.156) (4,4%) ( 15.108.564) (5,4%) 1.232.408 (8,2%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 22.696.341 7,3% 10.085.976 3,6% 12.610.365 125,0%
Proventi finanziari 1.418.353 0,5% 1.523.856 0,5% ( 105.503) (6,9%)
Oneri finanziari ( 5.175.881) (1,7%) ( 3.278.335) (1,2%) ( 1.897.546) 57,9%
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 3.757.528) (1,2%) ( 1.754.479) (0,6%) ( 2.003.049) 114,2%
RISULTATO ANTE IMPOSTE 18.938.813 6,1% 8.331.497 3,0% 10.607.316 127,3%
Imposte ( 7.436.754) (2,4%) ( 3.955.128) (1,4%) ( 3.481.626) 88,0%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 11.502.059 3,7% 4.376.369 1,6% 7.125.690 162,8%
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 11.716) (0,0%) ( 735.125) (0,3%) 723.409 (98,4%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 11.490.343 3,7% 3.641.244 1,3% 7.849.099 215,6%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2017 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 312.605 migliaia rispetto a Euro 280.691 migliaia dell'esercizio 2016, con un incremento del 11,4% (+11,6% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 239.815 migliaia con un incremento dell'11,1% a cambi correnti (+11,4% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2016. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 108.216 migliaia con un incremento del 12,8%.

Ripartizione dei ricavi per marchio

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 % 2016 % Δ %
Alberta Ferretti 30.864 9,9% 23.964 8,5% 6.900 28,8%
Philosophy 16.324 5,2% 13.140 4,7% 3.184 24,2%
Moschino 220.739 70,6% 197.647 70,4% 23.092 11,7%
Pollini 34.363 11,0% 29.604 10,5% 4.759 16,1%
Altri 10.315 3,3% 16.336 5,9% ( 6.021) (36,9%)
Totale 312.605 100,0% 280.691 100,0% 31.914 11,4%

Nell'esercizio 2017, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento del 28,8% (+29,5% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 9,9%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un incremento del 24,2% (+24,8% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 5,2%.

Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento dell'11,7% (+11,8% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 70,6%.

Il marchio Pollini ha registrato una crescita del 16,1% (+16,2% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato consolidato pari all'11,0%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento del 36,9% (-36,6% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 3,3%.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 % 2016 % Δ %
Italia 152.116 48,7% 126.079 44,9% 26.037 20,7%
Europa (Italia e Russia escluse) 67.759 21,7% 59.934 21,4% 7.825 13,1%
Russia 9.106 2,9% 9.107 3,2% ( 1) (0,0%)
Stati Uniti 18.605 5,9% 22.941 8,2% ( 4.336) (18,9%)
Resto del mondo 65.019 20,8% 62.630 22,3% 2.389 3,8%
Totale 312.605 100,0% 280.691 100,0% 31.914 11,4%

Ripartizione dei ricavi per area geografica

Nell'esercizio 2017 le vendite in Italia, pari al 48,7% del fatturato consolidato, hanno registrato, rispetto al 2016, un andamento molto positivo registrando una crescita del 20,7% a Euro 152.116 migliaia, grazie alla crescita organica sia del canale wholesale che del canale retail, che hanno entrambi beneficiato sia della clientela locale che dei flussi turistici di fascia alta.

Le vendite in Europa sono aumentate del 13,1% (+13,6% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 21,7%, trainate in particolare dal buon andamento di Inghilterra, Germania e Francia. I dati di vendita sono stati positivi sia per il canale dei monomarca a gestione diretta sia per il canale wholesale.

Il mercato russo, pari al 2,9% del fatturato consolidato, ha riportato un trend costante rispetto allo scorso esercizio e ha mostrato buoni segnali di recupero nell'ultimo trimestre dell'anno.

Le vendite negli Stati Uniti hanno registrato una diminuzione pari al 18,9% (-17,5% a tassi di cambio costanti), pari al 5,9% del fatturato consolidato. Tale variazione è riferibile sostanzialmente al rallentamento delle vendite nei Department stores.

Nel Resto del mondo la crescita è stata del 3,8% (+3,7% a tassi di cambio costanti) a Euro 65.019 migliaia con un'incidenza sul fatturato del 20,8%, grazie soprattutto all'ottimo andamento dell'area della Greater China, che è cresciuta del 16,5%.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 % 2016 % Δ %
Wholesale 219.173 70,1% 201.271 71,7% 17.902 8,9%
Retail 83.310 26,7% 70.334 25,1% 12.976 18,4%
Royalties 10.122 3,2% 9.086 3,2% 1.036 11,4%
Totale 312.605 100,0% 280.691 100,0% 31.914 11,4%

Ripartizione dei ricavi per canale distributivo

I ricavi generati dal gruppo nell'esercizio 2017 derivano:

  • per il 70,1%, dalle vendite effettuate dal Gruppo tramite la propria struttura commerciale, gli showroom del Gruppo, gli agenti e gli importatori, i punti vendita in franchising, i corner e gli shop in shop (canale wholesale), che passano da Euro 201.271 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 219.173 migliaia dell'esercizio 2017 con un incremento dell'8,9% (+9,0% a tassi di cambio costanti);

  • per il 26,7%, dalle vendite effettuate attraverso punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (canale retail), che passano da Euro 70.334 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 83.310 migliaia dell'esercizio 2017 con un incremento del 18,4% (+18,9% a tassi di cambio costanti);

  • per il 3,2%, dalle royalties derivanti dai contratti di licenza con società terze per la produzione e distribuzione di linee di prodotti con brand del Gruppo. Le royalties, che passano da Euro 9.086 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 10.122 migliaia dell'esercizio 2017, crescendo dell'11,4%.

Costo per il personale

Il costo del personale passa da Euro 63.490 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 65.377 migliaia dell'esercizio 2017, registrando un incremento pari a Euro 1.887 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,6% dell'esercizio 2016 al 20,9% dell'esercizio 2017.

La forza lavoro passa da una media di 1.301 unità dell'esercizio 2016 alle 1.307 unità dell'esercizio 2017.

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Operai 233 229 4 1,7%
Impiegati-quadri 1.051 1.049 2 0,2%
Dirigenti 23 23 - 0,0%
Totale 1.307 1.301 6 0,5%

Margine operativo lordo (EBITDA)

Nell'esercizio 2017, l'EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 36.572 migliaia (con un'incidenza dell'11,7% sul fatturato), registrando un incremento del 45,2% rispetto all'EBITDA del 2016 pari a Euro 25.195 migliaia (con un'incidenza del 9,0% sul fatturato). Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi, a sua volta strettamente legata al modello di business del Gruppo tale per cui ad un aumento del fatturato corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.

L'incremento della marginalità ha interessato principalmente la divisione prêt-à-porter.

In particolare, per la divisione prêt-à-porter l'EBITDA del 2017 è stato pari a Euro 26.821 migliaia (pari al 11,2% del fatturato), rispetto a Euro 18.925 migliaia del 2016 (pari al 8,8% delle vendite), con un incremento di Euro 7.896 migliaia.

Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2017 l'EBITDA è stato di Euro 9.751 migliaia (pari al 9% delle vendite), rispetto all' EBITDA di Euro 6.270 migliaia del 2016 (pari al 6,5% del fatturato), con un incremento di Euro 3.481 migliaia.

Risultato operativo (EBIT)

L'EBIT consolidato è stato pari a Euro 22.696 migliaia (pari al 7,3% del fatturato), registrando un miglioramento pari a Euro 12.610 migliaia, rispetto all'EBIT del 2016 pari a Euro 10.086 migliaia (pari al 3,6% del fatturato).

Risultato ante imposte

Grazie al miglioramento del risultato operativo, il risultato ante imposte ha registrato un utile di esercizio pari a Euro 18.939 migliaia, con un incremento pari a Euro 10.608 migliaia, rispetto all'utile di Euro 8.331 migliaia dell'esercizio 2016.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio ha registrato un utile di Euro 11.502 migliaia, con un miglioramento di Euro 7.126 migliaia, rispetto all'utile di Euro 4.376 migliaia nell'esercizio 2016.

Risultato netto dell'esercizio per il Gruppo

Il risultato netto di Gruppo ha registrato un utile di Euro 11.490 migliaia, con un miglioramento di Euro 7.849 migliaia, rispetto all'utile di Euro 3.641 migliaia nell'esercizio 2016.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Crediti commerciali 42.064.915 40.711.059 1.353.856 3,3%
Rimanenze 97.817.891 89.389.833 8.428.058 9,4%
Debiti commerciali ( 68.618.776) ( 61.880.670) ( 6.738.106) 10,9%
CCN operativo 71.264.030 68.220.222 3.043.808 4,5%
Altri crediti correnti 26.914.468 25.082.908 1.831.560 7,3%
Crediti tributari 5.411.024 4.094.261 1.316.763 32,2%
Attività per derivati - - - n.a.
Altri debiti correnti ( 17.642.193) ( 16.958.605) ( 683.588) 4,0%
Debiti tributari ( 3.611.468) ( 7.376.339) 3.764.871 (51,0%)
Passività per derivati ( 997.532) - ( 997.532) n.a.
Capitale circolante netto 81.338.329 73.062.447 8.275.882 11,3%
Immobilizzazioni materiali 59.104.297 61.376.021 ( 2.271.724) (3,7%)
Immobilizzazioni immateriali 109.678.612 115.131.885 ( 5.453.273) (4,7%)
Partecipazioni 131.558 131.558 - n.a.
Altre attività non correnti 3.564.214 3.961.836 ( 397.622) (10,0%)
Attivo immobilizzato 172.478.681 180.601.300 ( 8.122.619) (4,5%)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 5.916.166) ( 6.366.872) 450.706 (7,1%)
Accantonamenti ( 2.415.237) ( 2.558.786) 143.549 (5,6%)
Attività disponibili per la vendita 436.885 436.885 - n.a.
Passività disponibili per la vendita - - - n.a.
Passività non finanziarie ( 787.692) ( 469.000) ( 318.692) 68,0%
Attività fiscali per imposte anticipate 14.335.779 13.856.302 479.477 3,5%
Passività fiscali per imposte differite ( 30.436.700) ( 30.985.927) 549.227 (1,8%)
CAPITALE INVESTITO NETTO 229.033.879 227.576.349 1.457.530 0,6%
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 - n.a.
Altre riserve 116.229.168 115.641.684 587.484 0,5%
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 6.957.390) ( 8.883.005) 1.925.615 (21,7%)
Risultato di periodo 11.490.343 3.641.244 7.849.099 215,6%
Patrimonio Netto del Gruppo 146.133.528 135.771.330 10.362.198 7,6%
Patrimonio Netto di Terzi 32.306.940 32.298.194 8.746 0,0%
Totale Patrimonio Netto 178.440.468 168.069.524 10.370.944 6,2%
Crediti finanziari correnti ( 1.420.000) ( 2.235.854) 815.854 (36,5%)
Disponibilità liquide ( 22.808.913) ( 14.521.334) ( 8.287.579) 57,1%
Passività finanziarie non correnti 22.079.795 23.840.201 ( 1.760.406) (7,4%)
Crediti finanziari non correnti ( 2.591.605) ( 3.390.633) 799.028 (23,6%)
Passività finanziarie correnti 55.334.134 55.814.445 ( 480.311) (0,9%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 50.593.411 59.506.825 ( 8.913.414) (15,0%)
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 229.033.879 227.576.349 1.457.530 0,6%

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2016, il capitale investito netto è aumentato dello 0,6%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 81.338 migliaia (26,3% dei ricavi) rispetto a Euro 73.062 migliaia del 31 dicembre 2016 (26,0% dei ricavi).

L'analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:

  • il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente del 4,5% (Euro +3.044 migliaia), con un calo dell'incidenza sui ricavi, passando al 22,8% rispetto al 24,3% del 2016, grazie principalmente al miglioramento della gestione operativa.
  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 1.148 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per l'incremento dei crediti;
  • la somma dei crediti tributari e debiti tributari aumenta di complessivi Euro 5.082 migliaia. Tale incremento è dovuta principalmente all'incremento del credito IVA e alla diminuzione del debito IRES.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2017 diminuiscono di Euro 8.123 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016.

Le variazioni delle principali voci sono le seguenti:

  • la variazione in diminuzione delle Immobilizzazioni materiali di Euro 2.272 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
  • o incrementi relativi a investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche per Euro 3.227 migliaia;
  • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 5.004 migliaia.
  • La variazione in diminuzione delle Immobilizzazioni immateriali per Euro 5.453 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
  • o incrementi, pari a Euro 1.355 migliaia, principalmente relativi a key money e software;
  • o decrementi per vendite e dismissioni pari a Euro 253 migliaia;
  • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 6.555 migliaia;

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 50.593 migliaia al 31 dicembre 2017 rispetto a Euro 59.507 migliaia del 31 dicembre 2016. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 10.370 migliaia passando da Euro 168.070 migliaia al 31 dicembre 2016 a Euro 178.440 migliaia al 31 dicembre 2017. I motivi di questo incremento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative. Il numero di azioni è di 107.362.504.

I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 6,000%
Altri azionisti (*) 32,203%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2017 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:

(Valori in migliaia di Euro) Patrimonio netto al 31
dicembre 2017
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2017
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe 143.477 6.818
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al
Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni
( 7.195) 6.055
Effetto riapertura business combinations 33.517 ( 1.303)
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di
controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
( 963) -
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo 2.397 108
Effetto netto di altre scritture di consolidamento 7.207 ( 176)
Totale rettifiche di consolidamento 34.963 4.684
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo 146.133 11.490
Patrimonio Netto e Utile di Terzi 32.307 12
Patrimonio Netto e Utile Totale 178.440 11.502

4. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.

5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

6. CORPORATE GOVERNANCE

Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo del 2006 (e modificato nel luglio 2015) dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.. Laddove non diversamente specificato, i riferimenti del presente paragrafo sono da intendersi al Codice del 2015.

Il Codice di Autodisciplina costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana, non vincolante e caratterizzato dalla flessibilità necessaria alla sua adozione da parte delle società.

L'adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina non è, infatti, attualmente imposto da alcuna norma di legge: l'adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il "Testo Unico della Finanza"), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il "Regolamento Emittenti"), nonché nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il "Regolamento di Borsa") e nelle Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alle negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.

In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state effettivamente adottate dall'emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

7. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2017 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nell'esercizio 2017 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Capogruppo.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota "Operazioni con parti correlate".

9. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2017.

10. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'esercizio 2017 è stato caratterizzato da una crescita a doppia cifra dei ricavi e dalla più che proporzionale progressione della redditività, risultati ottenuti grazie al buon andamento dei nostri brand, soprattutto quelli di proprietà, e all'efficace modello di business. Le linee strategiche di medio-lungo termine del Gruppo prevedono una costante attenzione alla realizzazione di collezioni fortemente distintive e al rafforzamento calibrato della nostra presenza nei mercati ad elevato potenziale, soprattutto nell'area della Greater China e Asia Pacific. Alla luce della vitalità del Gruppo e dei positivi riscontri della campagna vendite per le collezioni Autunno/Inverno 2018-2019 ancora in corso, siamo fiduciosi che anche il 2018 sarà all'insegna di un ulteriore sviluppo e consolidamento dei nostri brand.

13. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

Il Gruppo predispone la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs 254/2016 e della Delibera Consob n. 20267 del 18 gennaio 2018 in un documento separato, pubblicato sul sito internet, nella sezione Investor Relations, Bilanci e relazioni.

Prospetti contabili

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 26.852.574 28.923.062 ( 2.070.488)
Marchi 81.975.169 85.468.751 ( 3.493.582)
Altre attività immateriali 850.869 740.072 110.797
Totale attività immateriali (1) 109.678.612 115.131.885 ( 5.453.273)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 17.118.773 17.118.773 -
Fabbricati 22.167.805 22.658.662 ( 490.857)
Opere su beni di terzi 12.597.761 14.465.641 ( 1.867.880)
Impianti e macchinari 2.863.830 2.665.840 197.990
Attrezzature 260.126 311.406 ( 51.280)
Altre attività materiali 4.096.002 4.155.699 ( 59.697)
Totale attività materiali (2) 59.104.297 61.376.021 ( 2.271.724)
Altre attività
Partecipazioni (3) 131.558 131.558 -
Crediti finanziari non correnti (4) 2.591.605 3.390.633 ( 799.028)
Altre attività (5) 3.564.214 3.961.836 ( 397.622)
Imposte anticipate (6) 14.335.779 13.856.302 479.477
Totale altre attività 20.623.156 21.340.329 ( 717.173)
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 189.406.065 197.848.235 ( 8.442.170)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 97.817.891 89.389.833 8.428.058
Crediti commerciali (8) 42.064.915 40.711.059 1.353.856
Crediti tributari (9) 5.411.024 4.094.261 1.316.763
Attività per derivati (10) - - -
Disponibilità liquide (11) 22.808.913 14.521.334 8.287.579
Crediti finanziari correnti (12) 1.420.000 2.235.854 ( 815.854)
Altri crediti (13) 26.914.468 25.082.908 1.831.560
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 196.437.211 176.035.249 20.401.962
Attività disponibili per la vendita (14) 436.885 436.885 -
TOTALE ATTIVITA' 386.280.161 374.320.369 11.959.792

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016
PATRIMONIO NETTO (15)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Altre riserve 116.229.168 115.641.684 587.484
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 6.957.390) ( 8.883.005) 1.925.615
Risultato d'esercizio di gruppo 11.490.343 3.641.244 7.849.099
Patrimonio netto del gruppo 146.133.528 135.771.330 10.362.198
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 32.295.224 31.563.069 732.155
Risultato d'esercizio di terzi 11.716 735.125 ( 723.409)
Patrimonio netto di terzi 32.306.940 32.298.194 8.746
TOTALE PATRIMONIO NETTO 178.440.468 168.069.524 10.370.944
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (16) 2.415.237 2.558.786 ( 143.549)
Imposte differite (6) 30.436.700 30.985.927 ( 549.227)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (17) 5.916.166 6.366.872 ( 450.706)
Passività finanziarie (18) 22.079.795 23.840.201 ( 1.760.406)
Passività non finanziarie (19) 787.692 469.000 318.692
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 61.635.590 64.220.786 ( 2.585.196)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (20) 68.618.776 61.880.670 6.738.106
Debiti tributari (21) 3.611.468 7.376.339 ( 3.764.871)
Passività per derivati (10) 997.532 - 997.532
Passività finanziarie (22) 55.334.134 55.814.445 ( 480.311)
Altri debiti (23) 17.642.193 16.958.605 683.588
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 146.204.103 142.030.059 4.174.044
Passività disponibili per la vendita - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 386.280.161 374.320.369 11.959.792

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2017 2016
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (24) 312.604.739 280.690.885
Altri ricavi e proventi (25) 3.857.091 6.816.595
TOTALE RICAVI 316.461.830 287.507.480
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 10.243.168 ( 913.774)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (26) ( 106.306.060) ( 89.794.049)
Costi per servizi (27) ( 91.038.590) ( 81.289.495)
Costi per godimento beni di terzi (28) ( 23.340.025) ( 22.847.255)
Costi per il personale (29) ( 65.376.702) ( 63.490.261)
Altri oneri operativi (30) ( 4.071.124) ( 3.978.106)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (31) ( 13.876.156) ( 15.108.564)
Proventi/(Oneri) finanziari (32) ( 3.757.528) ( 1.754.479)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 18.938.813 8.331.497
Imposte (33) ( 7.436.754) ( 3.955.128)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 11.502.059 4.376.369
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 11.716) ( 735.125)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 11.490.343 3.641.244
Utile base per azione (34) 0,113 0,036
Utile diluito per azione (34) 0,113 0,036

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell'allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Complessivo Consolidato

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2017 2016
Utile/(perdita) del periodo (A) 11.502.059 4.376.369
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 43.304) ( 115.249)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1) ( 43.304) ( 115.249)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere ( 1.087.811) 135.260
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2) ( 1.087.811) 135.260
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) ( 1.131.115) 20.011
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 10.370.944 4.396.380
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: 10.370.944 4.396.380
Soci della controllante 10.362.198 4.027.466
Interessenze di pertinenza di terzi 8.746 368.914

Rendiconto Finanziario Consolidato (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2017 2016
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 14.521 9.993
Risultato del periodo prima delle imposte 18.939 8.331
Ammortamenti / svalutazioni 13.876 15.110
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 594) 1.305
Imposte sul reddito corrisposte ( 12.230) ( 3.583)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.757 1.754
Variazione nelle attività e passività operative ( 6.509) ( 12.195)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (35) 17.239 10.722
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.102) 883
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 2.732) ( 3.265)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) - 77
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (36) ( 3.834) ( 2.305)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 1.131) 20
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 2.241) ( 679)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 2.013 ( 1.476)
Proventi e oneri finanziari ( 3.758) ( 1.754)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (37) ( 5.117) ( 3.889)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 22.809 14.521

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell'allegato IV, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2016 25.371 71.240 26.516 7.901 11.459 ( 9.486) ( 1.017) 1.522 ( 1.762) 131.744 17.884 149.628
Destinazione utile/(perdita) 2015 - - 919 - - 603 - ( 1.522) - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2016 - - - - - - ( 113) 3.641 500 4.028 369 4.397
Altre variazioni - - - - - - - - - 14.045 14.045
SALDI AL 31 DICEMBRE 2016 25.371 71.240 27.435 7.901 11.459 ( 8.883) ( 1.130) 3.641 ( 1.262) 135.772 32.298 168.070
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2017 25.371 71.240 27.435 7.901 11.459 ( 8.883) ( 1.130) 3.641 ( 1.262) 135.772 32.298 168.070
Destinazione utile/(perdita) 2016 - - 1.715 - - 1.926 - ( 3.641) - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2017 - - - - ( 43) 11.490 ( 1.086) 10.361 9 10.370
Altre variazioni
- - - - - - - - - -

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Ria Grant Thornton S.p.A. San Donato, 197 40127 Bologna

T +39 051 6045911 F +39 051 6045999

Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Aeffe (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Aeffe S.p.A. (la Società) in conformità alle norme ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Valutazioni delle attività immateriali a vita utile definita

Nel bilancio consolidato del Gruppo Aeffe le attività immateriali a vita utile definita sono rappresentate da:

MARCHI per 82 milioni di euro, nello specifico "Pollini", "Moschino" ed "Alberta Ferretti", in ammortamento sulla base di una vita utile definita pari a 40 anni;

Verona.

Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Corso Vercelli n.40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli- Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-

Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another's acts or omissions.

www.ria-grantthornton.it

KEY MONEY per 26,9 milioni di euro. Si tratta, prevalentemente, degli importi pagati per subentrare nelle posizioni contrattuali, riferiti ai punti vendita gestiti direttamente dalle controllate di Aeffe S.p.A. La vita utile è stimata sulla base della durata residua del contratto di locazione, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Sebbene il principio contabile IAS 36 preveda la verifica annuale (e quindi indipendente da indicatori di impairment) solo per gli avviamenti e per gli intangibili a vita utile indefinita, gli Amministratori della Capogruppo sottopongono annualmente, in prossimità della chiusura del bilancio consolidato, i marchi ed i key money a test di impairment, al fine di confrontare i loro valori recuperabili con i loro valori contabili, in coerenza con le previsioni del principio IAS 36, come di seguito descritto.

MARCHI

Per determinare il valore recuperabile dei marchi oggetto di impairment test, il management ha applicato il metodo dell'attualizzazione delle royalties. Il metodo in esame consiste nell'attualizzazione, per un periodo ritenuto congruo, dei flussi di royalties che il mercato sarebbe disposto a corrispondere (ovvero corrisponde) al proprietario di un asset intangibile per acquisirne la licenza d'uso.

L'informativa in bilancio sui marchi è inclusa nella nota 1 del bilancio consolidato, nonché nelle illustrazioni specifiche dei principi contabili adottati dal Gruppo e nel paragrafo relativo alle stime.

KEY MONEY

Per determinare il valore recuperabile dei key money gli Amministratori della Capogruppo prendono a riferimento l'importo maggiore tra il "valore patrimoniale" dei negozi e il "valore economico" di ogni punto vendita.

Nel dettaglio, le modalità di calcolo sono di seguito illustrate:

  • nel metodo c.d. patrimoniale il valore recuperabile del key money è ottenuto con l'attualizzazione dei canoni previsti dai contratti di locazione in essere fino alla scadenza, incluso un rinnovo e dalla loro corrispondenza con i dati di mercato;
  • nel metodo c.d. economico, il valore recuperabile del key money è ottenuto dall'attualizzazione dei flussi di cassa prospettici conseguiti dai singoli punti vendita.

L'informativa in bilancio sui key money è inclusa nella nota 1 del bilancio consolidato, nonché nelle illustrazioni specifiche dei principi contabili adottati dal Gruppo e nel paragrafo relativo alle stime.

Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse che richiedono un elevato grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei marchi e dei key money un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Indichiamo di seguito le procedure di revisione svolte, per ciascuna delle due tipologie di attività immateriali a vita utile definita.

MARCHI

  • Abbiamo accertato la ragionevolezza dei criteri di ammortamento adottati.
  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test dei impairment sui marchi, approvato dagli Amministratori della Capogruppo.
  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo di predisposizione del piano pluriennale del Gruppo a partire dall'esercizio 2018.

  • Abbiamo analizzato i criteri di calcolo delle royalties e la loro riconciliazione con il bilancio consolidato.

  • Abbiamo svolto un riesame critico dei presupposti e delle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dei marchi e le eventuali perdite di valore. Tali verifiche sono stata svolte con il supporto di esperti del network Grant Thornton.

KEY MONEY

  • Abbiamo accertato la ragionevolezza dei criteri di ammortamento adottati.
  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment sui key money approvato dagli Amministratori della Capogruppo.
  • Abbiamo analizzato i criteri di calcolo dei key money e la loro pertinenza con i contratti di locazione del Gruppo in essere.
  • Abbiamo confrontato i valori di locazione annui del Gruppo con i dati relativi del mercato.
  • Abbiamo svolto un riesame critico dei presupposti e delle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dei key money e le eventuali perdite di valore. In particolare abbiamo effettuato il calcolo del valore recuperabile prendendo come base il differenziale tra condizioni economiche dei contratti in essere (ovvero canoni di locazione previsti) e condizioni ottenibili sulla base di parametri di mercato. Tali verifiche sono stata svolte con il supporto di esperti del network Grant Thornton.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Aeffe S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli Amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte di altro revisore.

Bologna, 21 marzo 2018

Ria Grant Thornton S.p.A.

Sandro Gherardini Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.

Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello internazionale, sia di proprietà come "Alberta Ferretti", "Philosophy di Lorenzo Serafini", "Moschino" e "Pollini", sia in licenza tra i quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott".

Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.

La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato V si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2016 approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.

Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. E' costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.

Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2017 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita un'influenza dominante.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2017 a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
  • la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate alla data di acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle partecipate e, per l'eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie dell'IFRS 3, il Gruppo, nel caso fosse presente, ha cessato di ammortizzare l'avviamento assoggettandolo invece a test di impairment;
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di credito e debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni compiute fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell'esercizio di competenza di terzi sono esposte in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
  • le Società acquisite nel corso dell'esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la maggioranza.

Controllate

Le controllate sono le entità sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

L'acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell'acquisto. Il costo dell'acquisizione è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. L'eventuale eccedenza del costo dell'acquisizione, rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.

Nel caso in cui la quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.

Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d'iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.

Collegate

Una collegata è un'impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.

Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un'impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2017.

Società Sede Valuta Cap. sociale Part.diretta Part.indiretta
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 8.585.150 100%
Clan Cafè S.r.l. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 100.000 62,9% (iii)
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 66.817.108 70%
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 6.000.000 100%
Pollini Retail S.r.l. Gatteo (FC) Italia EUR 5.000.000 100% (i)
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 120.000 100%
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 100%
Aeffe UK Ltd. Londra (GB) GBP 310.000 100%
Aeffe USA Inc. New York (USA) USD 600.000 100%
Divè S.a. Galazzano (RSM) EUR 260.000 75%
Fashoff UK Ltd. Londra (GB) GBP 1.550.000 70% (ii)
Moschino Japan Ltd. Tokyo (J) JPY 120.000.000 70% (ii)
Moschino Korea Ltd. Seoul (ROK) KRW 6.192.940.000 70% (ii)
Moschino France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 1.612.000 70% (ii)
Moschino Retail G.m.b.h. Berlino (D) EUR 395.500 70% (ii)
Moschino USA Inc. New York (USA) USD 10.000 70% (ii)
Aeffe Japan Inc. Tokyo (J) JPY 3.600.000 100%
Bloody Mary Inc. New York (USA) USD 100.000 70% (ii)
Pollini Suisse S.a.g.l. Chiasso (CH) CHF 20.000 100% (i)
Pollini Austria G.m.b.h. Vienna (A) EUR 35.000 100% (i)

Note (dettaglio partecipazioni indirette):

  • (i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
  • (ii) detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
  • (iii) detenuta al 62,893% da Aeffe Retail.

VALUTA ESTERA

Valuta funzionale e moneta di presentazione

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la valuta dell'area economica prevalente in cui l'entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.

Operazioni e saldi in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.

Bilanci delle società estere

I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti procedure:

(i) attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;

(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle operazioni;

(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una società estera, l'importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale società estera viene rilevato nel conto economico.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell'area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.

Descrizione delle valute Cambio puntuale Cambio medio Cambio medio
31 dicembre 2017 2017 31 dicembre 2016 2016
Dollaro USA 1,1993 1,1293 1,0541 1,1069
Sterlina britannica 0,8872 0,8762 0,8562 0,8195
Yen Giapponese 135,0100 126,6545 123,4000 120,1967
Won Sudcoreano 1.279,6100 1.275,8300 1.269,3600 1.284,1811
Franco Svizzero 1,1702 1,1115 1,0739 1,0902

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:

• Classificazione e valutazione

L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.

• Passività finanziarie e merito creditizio proprio

Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.

L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.

Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.

• Impairment

La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.

Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.

A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.

L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.

• Hedge accounting

Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.

L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.

Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il gruppo ha deciso di adottare le disposizioni sull' hedge accounting relativamente ai contratti forward excange previsto dall'IFRS 9. Tali operazioni non erano designate come di copertura per lo IAS 39 in quanto non rispettavano il rapport di efficacia 80-125%. Il cambiamento di policy in virtù dell'adozione del nuovo IFRS 9 sarà applicato in modo prospettico dal 1 gennaio 2018. Le perdite riconosciute a Conto Economico nel periodo chiuso al 31/12/2017 par a circa 998 migliaia di Euro, saranno riclassificate in altre componenti del patrimonio netto dal 01/01/2018, in particolare nella riserva di cash flow hedge

L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi". Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).

Il gruppo ha deciso di non optare per l'applicazione anticipata del IFRS 16 pertanto gli effetti di tale principio saranno riflessi a partire da 01/01/2019.

Si è deciso pertanto di utilizzare una applicazione retrospettica, senza restatement delle informazioni comparative. L'effetto cumulativo verrà rilevato a riduzione degli utili a nuovo di apertura. L'incremental borrowing rate sarà quello alla data di applicazione del principio escludendo i costi diretti iniziali dalla valutazione del diritto d'uso dell'attività.

Al 31/12/2017 gli "operating lease commitments" ammontano a circa 114 mln di euro. Assumendo che questi ultimi rimangano sostanzialmente in linea al 31/12/2017 l'effetto che sarà riflesso al 01/01/2019 (bilancio di apertura oggetto della transizione) riguarderà:

  • Passività per leasing con un incremento stimato pari a circa 90 mln di € (Passività finanziarie)
  • Attività derivanti dal diritto all'uso dell'attività con un incremento stimato pari a circa 85 mln di € (Immobilizzazioni)

L'applicazione del nuovo principio inoltre porterà alla cancellazione dei canoni per leasing operativi, rilevati come costi per servizi, che verranno riparametrati tra ammortamenti dei "Right of use Assets" e oneri finanziari legati alla valutazione al costo ammortizzato del debito finanziario per leasing. Questo comporterà pertanto un incremento dell'EBITDA, che per il 31/12/2017 è previsto approssimativamente pari a 15 mln di €

Trattandosi di una prima stima, tale calcolo sarà affinato in sede di prima applicazione del principio al 01/01/2019.

In data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato alcune ulteriori modifiche all'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers, "Clarifications to IFRS 15″, chiarendo alcune disposizioni e fornendo ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicano per la prima volta il nuovo principio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 – "Share based payments" fornendo alcuni chiarimenti in merito ai criteri di misurazione dei "cash-settled share-based payment" ed alla contabilizzazione di alcune particolari tipologie di pagamenti basati su azioni. Viene inoltre introdotta un'eccezione all'IFRS 2 richiedendo di trattare interamente come share-based payment i premi per i quali la normativa fiscale prevede una trattenuta e quindi un successivo versamento all'erario. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche al principio IAS 40,'Investment Property' chiarendo i requisiti necessari per effettuare cambi di classificazione da e verso la voce Investment Properties e precisando che gli stessi avvengono in presenza di un effettivo cambio di destinazione del bene in questione, opportunamente documentato. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs 2014- 2016 Cycle). Le disposizioni approvate hanno apportato modifiche: (i) al principio IFRS 1,'First-time adoption of IFRS' relativamente all'eliminazione di alcune esenzioni relative ai principi IFRS 7, IAS 19 ed IFRS 10 in caso di first-time adoption; (ii) al principio IFRS 12,'Disclosure of interests in other entities' relativamente al perimetro di applicazione del principio; (iii) al principio IAS 28,'Investments in associates and joint ventures' relativamente alla valutazione al fair value di società collegate o di joint venture. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento IFRIC 22 'Foreign currency transactions and advance consideration'. Il documento fornisce chiarimenti in relazione alla contabilizzazione di transazioni o di parti di transazioni che prevedono un prezzo determinato in valuta estera. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

A dicembre 2017, lo IASB ha pubblicato Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle, contenente le seguenti modifiche agli IFRS:

IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements- Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che quando un'entità ottiene il controllo di un business che si attesta come joint operation, essa deve rimisurare le partecipazioni precedentemente detenute in tale attività.

Le modifiche all'IFRS 11 chiariscono che quando un'entità ottiene il controllo congiunto di un business che si attesta come joint operation, essa non deve rimisurare le partecipazioni precedentemente detenute in tale attività

IAS 12 Imposte sul reddito - Le modifiche chiariscono che tutte le imposte sul reddito relative ai dividendi (E.S. distribuzione di utili) devono essere rilevate nel conto economico, indipendentemente da come sono sorte

IAS 23 Oneri finanziari - Le modifiche chiariscono che se un finanziamento specifico rimane in essere dopo che la relativa attività è pronta all'uso o destinata alla vendita tale finanziamento diventa parte integrante per il calcolo del tasso di capitalizzazione dei finanziamenti generici.

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 sono di seguito riportati:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Avviamento

L'avviamento derivante dall'acquisizione di una controllata o di un'entità a controllo congiunto rappresenta l'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell'attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell'entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L'avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.

In caso di cessione di un'impresa controllata o di un'entità a controllo congiunto, l'ammontare non ancora ammortizzato dell'avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.

Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell'acquisto in base ad eventi futuri, la stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell'acquisizione se la rettifica appare probabile e l'importo può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica all'avviamento.

Al 31 dicembre 2017, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.

Key money

Tra le immobilizzazioni immateriali figurano anche i key money, ovvero gli importi pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali relative ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, il fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione. Tali attività sono considerate attività immateriali a vita utile definita. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo. L'applicazione dell'IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell'acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.

Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2017, la società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2% - 2,56%
Macchinari e Impianti 10% - 12,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui il Gruppo non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

I key money, i marchi e le altre attività immateriali sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano indicazioni di possibile perdita di valore.

Le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.

Il raffronto tra il valore del patrimonio netto di Gruppo per azione ed il valore di quotazione dell'azione a fine anno e nel periodo fino alla data di redazione del progetto di bilancio evidenzia un valore contabile superiore a quello di mercato. Gli amministratori ritengono che tale evidenza sia sostanzialmente imputabile alla particolare situazione dei mercati finanziari verificatasi a seguito della difficile situazione attuale dei mercati mondiali. Pertanto il valore di mercato non è considerato rappresentativo del valore del Gruppo.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Attività destinate alla dismissione (held for sale)

In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dal Gruppo, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • (i) vendite retail all'atto della consegna dei beni;
  • (ii) vendite wholesale al momento della spedizione dei beni;
  • (iii) royalties e provvigioni secondo il principio di competenza.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;

(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;

(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

AI fini della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

Key Money

Il Gruppo ha effettuato un'analisi volta a valutare l'esistenza di indicatori di impairment relativi alla recuperabilità degli asset immobilizzati immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta ("DOS"). Per queste tipologie di assets, è stato definito il valore recuperabile come l'ammontare maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione e il valore d'uso.

La valutazione è incentrata sia sul valore patrimoniale dei negozi (costo di rimpiazzo e buonuscite di mercato determinabili per ogni negozio), sia sul valore economico ricavabile da ogni punto vendita.

Il metodo delle buonuscite esprime il "fair value" basato su valori correnti di mercato in caso di cessione a terzi del contratto di locazione (rilevazioni del I semestre 2017 dell'Agenzia del Territorio dell'Agenzia delle Entrate).

Il valore delle buonuscite viene calcolato sulla base della cessione a terzi del contratto di locazione rispetto alle condizioni di mercato, valorizzando la somma di:

  • attualizzazione dei canoni del contratto di locazione con i termini e le condizioni in essere;
  • confronto tra le condizioni in essere e quelle di mercato rilevate in Italia dall'osservatorio immobiliare dell'Agenzia del Territorio dell'Agenzia delle Entrate (I semestre 2017).

Le stime utilizzate per la determinazione dei valori come sopra indicati sono di seguito illustrate:

  • valore annuo dei contratti di locazione da consuntivo 2017;
  • aumento annuo ipotetico degli affitti pari a circa il 2,5%;
  • possibilità di rinnovo alla scadenza di ciascun contratto per un periodo di eguale durata a quella prevista dal contratto in essere al 31 dicembre 2017;
  • tasso risk free per i contratti in essere pari al 2%;
  • tasso per l'ipotesi di rinnovo dopo la prima scadenza 5%.

Il metodo finanziario esprime il valore d'uso ("value in use") dei singoli punti vendita. La valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa generati dall'attività caratteristica dei singoli punti vendita.

Tali flussi di cassa vengono calcolati mediante una proiezione fino al Valore Terminale partendo dai conti economici delle singole locations e vengono attualizzati ad un tasso di sconto (Weighted Average Cost of Capital - WACC) che considera il rischio aziendale e l'indebitamento societario.

Il valore così trovato rappresenta l'effettiva capacità della rete di negozi analizzata di generare flussi finanziari.

Previsioni economiche per singolo punto vendita per l'esercizio 2018 elaborate dal Management del Gruppo Aeffe. Per questo esercizio sono stati considerati andamenti del fatturato che a seconda dei casi prevedono una variazione rispetto ai consuntivi 2017 tra il 4,6% e il +47%;

Previsione per gli esercizi 2019, 2020 e ipotesi a termine per ciascun locale secondo i seguenti criteri:

  • incremento del fatturato sull'esercizio precedente pari al 5%;
  • incidenza percentuale del costo del venduto sulla base dello storico degli esercizi precedenti;
  • crescita dei costi fissi pari alla stima dell'inflazione programmata (stimata al 2%);
  • Capitale Circolante Netto (CCN) sostanzialmente flat;
  • WACC pari al 5.63 %;

Marchi

Il management valuta con cadenza almeno annuale le attività immateriali a vita utile definita (in prossimità di chiusura del bilancio di esercizio), in maniera stringente rispetto a quanto richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36 ed equiparandole alle attività a vita utile indefinita.

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo ti tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati il management ha utilizzato il budget di gruppo a partire dall'esercizio 2018. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") variabile dal 1,4% al 4,2%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 5,63%

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso d'inflazione previsto è pari al 1,50%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,11%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,625%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., del 10% per la Società Aeffe Retail S.p.A., dell'8% per le Società Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A. e del 5% per le Società Velmar S.p.A. e Pollini S.p.A..
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,11%.

ALTRE INFORMAZIONI

Informativa per settore

All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:

  • (i) divisione prêt-à-porter;
  • (ii) divisione calzature e pelletteria.

In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai "Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore".

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata e salvo pochi casi (Gruppo Pollini) è gestita dalle singole società che, comunque, risultano coordinate dalla tesoreria sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(i) Rischio di liquidità:

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.

Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.

Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini, da Moschino e da Velmar.

(ii) Rischio di cambio:

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio l'apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a termine.

(iii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2017 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 108 migliaia su base annua (Euro 223 migliaia al 31 dicembre 2016).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(iv) Rischio di prezzo

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:

  • a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito ne da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 30.207 migliaia al 31 dicembre 2017, rappresenta il 72% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in forte aumento rispetto al 62% dell'esercizio precedente.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Crediti commerciali 42.065 40.711 1.354 3,3%
Altri crediti correnti 26.914 25.083 1.831 7,3%
Altre attività 3.564 3.962 ( 398) (10,0%)
Totale 72.543 69.756 2.787 4,0%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le "Altre attività", alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 13 per gli "Altri crediti correnti".

Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2017, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 11.858 migliaia di Euro (15.586 migliaia di Euro nel 2016). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Fino a 30 giorni 7.343 7.036 307 4,4%
31 - 60 giorni 2.918 3.662 ( 744) (20,3%)
61 - 90 giorni 697 913 ( 216) (23,7%)
Superiore a 90 giorni 900 3.975 ( 3.075) (77,4%)
Totale 11.858 15.586 ( 3.728) (23,9%)

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.

Rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Key money Altre Totale
Saldo al 01.01.16 88.962 33.209 650 122.821
Incrementi - 938 482 1.420
- incrementi per acquisti - 938 482 1.420
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 2.278) - ( 2.278)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - ( 25) ( 25)
Ammortamenti del periodo ( 3.493) ( 2.946) ( 367) ( 6.806)
Saldo al 31.12.16 85.469 28.923 740 115.132
Incrementi - 865 490 1.355
- incrementi per acquisti - 865 490 1.355
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 253) - ( 253)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 3.494) ( 2.682) ( 379) ( 6.555)
Saldo al 31.12.17 81.975 26.853 851 109.679

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti variazioni:

  • incrementi, pari a Euro 1.355 migliaia, principalmente relativi a key money e software;
  • decrementi, pari a Euro 253 migliaia;
  • ammortamenti dell'esercizio pari a Euro 6.555 migliaia.

Marchi

La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino", "Love Moschino", "Pollini", "Studio Pollini"). Il valore è così suddiviso tra i differenti marchi:

(Valori in migliaia di Euro) Vita residua del marchio 31 dicembre 31 dicembre
espressa in anni 2017 2016
Alberta Ferretti 25 3.149 3.275
Moschino 27 45.696 47.623
Pollini 23 33.130 34.571
Totale 81.975 85.469

La variazione tra i due periodi è ricollegabile esclusivamente all'ammortamento dell'esercizio.

Key money

Tale voce si riferisce alle somme pagate dal Gruppo per il subentro in contratti di locazione relativi ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, al fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione.

Gli amministratori hanno prudenzialmente ritenuto corretto effettuare il cambio di stima della vita utile degli stessi passando da vita utile indefinita a vita utile definita.

In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Altre

La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
macchinari
Impianti e
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.16 16.958 23.135 15.979 2.584 358 4.247 63.261
Incrementi
Decrementi
161
-
86
-
1.796
( 357)
791
( 10)
95
( 7)
1.055
( 133)
3.984
( 507)
Diff. di traduzione / Altre variazioni
Ammortamenti del periodo
-
-
-
( 562)
( 277)
( 2.676)
( 3)
( 696)
2
( 137)
65
( 1.078)
( 213)
( 5.149)
Saldo al 31.12.16 17.119 22.659 14.465 2.666 311 4.156 61.376
Incrementi
Decrementi
Diff. di traduzione / Altre variazioni
Ammortamenti del periodo
-
-
-
-
72
-
-
( 563)
1.046
( 126)
( 199)
( 2.589)
871
( 22)
-
( 651)
78
( 6)
( 9)
( 114)
1.160
( 67)
( 66)
( 1.087)
3.227
( 221)
( 274)
( 5.004)
Saldo al 31.12.17 17.119 22.168 12.597 2.864 260 4.096 59.104

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 3.227 migliaia. Essi si riferiscono principalmente ai nuovi investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche.
  • Decrementi per alienazioni al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 221 migliaia.
  • Decrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 274 migliaia, principalmente riconducibile alla differenza di traduzione delle controllate estere.
  • Ammortamenti per Euro 5.004 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.

4. Crediti finanziari non correnti

I crediti finanziari non correnti passano da Euro 3.391 migliaia al 31 dicembre 2016 a Euro 2.592 migliaia al 31 dicembre 2017. La variazione è determinata principalmente dalla quota maturata nell'anno e riclassificata nei crediti correnti.

5. Altre attività

La voce include principalmente il credito a lungo per il provento riconosciuto da Woollen Co., Ltd. a favore del Gruppo Aeffe in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e ai crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.

6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre
2017 2016 2017 2016
Beni materiali 49 35 ( 17) ( 26)
Attività immateriali 3 3 ( 144) ( 144)
Accantonamenti 2.926 2.425 ( 2) -
Oneri deducibili in esercizi futuri 6.224 5.958 ( 35) -
Proventi tassabili in esercizi futuri 360 399 ( 1.565) ( 1.638)
Perdite fiscali portate a nuovo 3.684 4.174 - -
Altre 5 5 ( 84) ( 156)
Imposte da passaggio IAS 1.085 857 ( 28.590) ( 29.022)
Totale 14.336 13.856 ( 30.437) ( 30.986)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Differenze di
traduzione
Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali 9 ( 6) 29 - 32
Attività immateriali ( 141) - - - ( 141)
Accantonamenti 2.425 ( 40) 608 ( 69) 2.924
Oneri deducibili in esercizi futuri 5.958 ( 21) 252 - 6.189
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 1.239) - 31 3 ( 1.205)
Perdite fiscali portate a nuovo 4.174 ( 168) 4 ( 326) 3.684
Altre ( 151) 16 62 ( 6) ( 79)
Imposte da passaggio IAS ( 28.165) - 646 14 ( 27.505)
Totale ( 17.130) ( 219) 1.632 ( 384) ( 16.101)

La variazione in diminuzione pari a Euro 384 migliaia della colonna "Altro" si riferisce sostanzialmente alla parziale compensazione del debito per IRES dell'esercizio generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in alcune società del Gruppo

Le imposte differite attive relative agli oneri deducibili in esercizi futuri si riferiscono principalmente alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione partecipazioni e al fondo rischi e oneri futuri.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

7. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 14.563 15.887 ( 1.324) (8,3%)
Prodotti in corso di lavorazione 8.901 6.696 2.205 32,9%
Prodotti finiti e merci 74.328 66.787 7.541 11,3%
Acconti 26 20 6 30,0%
Totale 97.818 89.390 8.428 9,4%

La voce Rimanenze aumenta di Euro 8.428 migliaia principalmente riconducibile all'aumento del fatturato.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2018, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2017, primavera/estate 2018 e il campionario dell'autunno/inverno 2018.

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo e pertanto per tenere conto di eventuali obsolescenze fisiche e slow moving dei materiali in giacenza sono stati iscritti i seguenti fondi svalutazione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Fondo svalutazione materie prime
Fondo svalutazione prodotti finiti
2.500
10.182
1.000
7.886
1.500
2.296
150,0%
29,1%
Totale 12.682 8.886 3.796 42,7%

8. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Crediti verso clienti
(Fondo svalutazione crediti)
45.796
( 3.731)
43.499
( 2.788)
2.297
( 943)
5,3%
33,8%
Totale 42.065 40.711 1.354 3,3%

Al 31 dicembre 2017 i crediti commerciali sono pari a Euro 45.796 migliaia, con un incremento del 5,3% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2016.

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili ed, in generale, sulla base dell'andamento storico.

9. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
IVA 2.972 1.917 1.055 55,0%
IRES 846 844 2 0,2%
IRAP 292 150 142 94,7%
Erario c/ritenute 4 17 ( 13) (76,5%)
Altri crediti tributari 1.297 1.166 131 11,2%
Totale 5.411 4.094 1.317 32,2%

Al 31 dicembre 2017 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 5.411 migliaia. La variazione di Euro 1.317 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016 è dovuta principalmente all'incremento del credito per IVA.

10. Attività e Passività per derivati

Nel corso del 2017 la società Pollini Spa ha sottoscritto contratti con obbligo di acquisto di valuta a termine, identificati come non di copertura, per un controvalore in USD pari a Euro 20.832 migliaia. La valutazione a fair value dei contratti non ancora scaduti al 31 dicembre 2017 ha fatto registrare un effetto negativo per Euro 998 migliaia, il nozionale sottostante dei contratti ancora in essere a fine esercizio è pari a USD 24.000 migliaia.

11. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Depositi bancari e postali 22.057 13.489 8.568 63,5%
Assegni 24 34 ( 10) (29,4%)
Denaro e valori in cassa 728 998 ( 270) (27,1%)
Totale 22.809 14.521 8.288 57,1%

La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 8.288 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

12. Crediti finanziari

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Crediti Finanziari 1.420 2.236 ( 816) (36,5%)
Totale 1.420 2.236 ( 816) (36,5%)

La riduzione è relativa principalmente all'incasso di un credito della società Aeffe Retail.

13. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Crediti per costi anticipati 20.549 18.506 2.043 11,0%
Acconti per royalties e provvigioni 235 774 ( 539) (69,6%)
Acconti da fornitori 186 79 107 135,4%
Ratei e risconti attivi 2.748 2.646 102 3,9%
Altri 3.196 3.078 118 3,8%
Totale 26.914 25.083 1.831 7,3%

Gli altri crediti a breve termine aumentano di Euro 1.831 migliaia principalmente per l'incremento dei crediti per costi anticipati.

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2018 e autunno/inverno 2018 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

14. Attività e passività disponibili per la vendita

La voce non si è movimentata nel corso del periodo.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2017 2016
Altre attività 437 437
Totale Attività 437 437

15. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2017, mentre le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 29.150 27.435 1.715
Riserva Fair Value 7.901 7.901 -
Riserva IAS 11.459 11.459 -
Utili/(Perdite) esercizi precedenti ( 6.957) ( 8.883) 1.926
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 1.173) ( 1.130) ( 43)
Risultato d'esercizio di Gruppo 11.490 3.641 7.849
Riserva da conversione ( 2.348) ( 1.262) ( 1.086)
Patrimonio netto di terzi 32.307 32.298 9
Totale 178.440 168.070 10.370

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2017, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2017 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo azioni ammonta a Euro 71.240 migliaia e non subisce variazioni rispetto al 31 dicembre 2016.

Altre riserve

Nel corso dell'esercizio tale voce si è incrementata per l'utile dell'esercizio precedente della Capogruppo.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dall'IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi.

Utili/(Perdite) esercizi precedenti

La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva per effetto del risultato consolidato al 31 dicembre 2016.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2016 di Euro 43 migliaia.

Riserva da conversione

Il decremento pari a Euro 1.086 migliaia relativo a tale riserva è dovuto principalmente agli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall'Euro.

Patrimonio netto delle minoranze

La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire principalmente alla quota parte del risultato del periodo di competenza di terzi.

Il patrimonio attribuito ai terzi rappresenta la quota di patrimoni netti delle consolidate di proprietà di altri soci e comprende le riserve IAS di loro pertinenza.

PASSIVITA' NON CORRENTI

16. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2016 2017
Trattamento di quiescenza
Altri
732
1.827
23
205
( 295)
( 77)
460
1.955
Totale 2.559 228 ( 372) 2.415

L'accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Gli altri accantonamenti sono relativi principalmente a fondi per oneri e rischi futuri legati a cambiamenti organizzativi.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

17. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / Altre
variazioni
31 dicembre
2016 2017
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di
lavoro
6.367 202 ( 653) 5.916
Totale 6.367 202 ( 653) 5.916

La composizione e la movimentazione del fondo è illustrata nella tabella seguente:

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR pari a Euro 638 migliaia, e per una perdita attuariale di Euro 15 migliaia.

18. Passività finanziarie a lungo termine

Totale 22.080 23.840 ( 1.760) (7,4%)
Debiti verso altri finanziatori 72 72 - n.a.
Debiti verso banche 22.008 23.768 ( 1.760) (7,4%)
2017 2016 Δ %
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato a novembre 2013 alla Capogruppo Aeffe Spa per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2017 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

Totale 32.855 10.847 22.008
Finanziamenti bancari 32.855 10.847 22.008
(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo

Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 1.096 migliaia.

19. Passività non finanziarie

La voce si è movimentata nel corso del periodo da Euro 469 migliaia del 2016 a Euro 788 migliaia del 2017 principalmente per effetto di un debito verso un partner commerciale.

PASSIVITA' CORRENTI

20. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti commerciali 68.619 61.881 6.738 10,9%
Totale 68.619 61.881 6.738 10,9%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

Il valore al 31 dicembre 2017 aumenta del 10,9% rispetto al precedente esercizio in seguito all'incremento del fatturato.

21. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti per Irap 382 271 111 41,0%
Debiti per Ires 332 4.235 ( 3.903) (92,2%)
Debiti verso Erario per ritenute 2.397 2.556 ( 159) (6,2%)
Debiti verso Erario per IVA 390 287 103 35,9%
Altri 110 27 83 307,4%
Totale 3.611 7.376 ( 3.765) (51,0%)

Al 31 dicembre 2017 i debiti del Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 3.611 migliaia. La variazione di Euro 3.765 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016 è dovuta principalmente al decremento del debito IRES.

22. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti verso banche 55.334 55.814 ( 480) (0,9%)
Totale 55.334 55.814 ( 480) (0,9%)

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

23. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 4.221 3.993 228 5,7%
Debiti verso dipendenti 5.810 5.501 309 5,6%
Debiti verso clienti 1.608 1.921 ( 313) (16,3%)
Ratei e risconti passivi 2.221 2.052 169 8,2%
Altri 3.782 3.492 290 8,3%
Totale 17.642 16.959 683 4,0%

Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 17.642 migliaia al 31 dicembre 2017 in aumento di Euro 683 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA' E PASSIVITA'

Ai fini dell'applicazione dell'IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.

La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-àporter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear. La distribuzione delle collezioni avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier"" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quali "Blugirl Folies".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2017 e 2016 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2017 pelletteria
Ricavi di settore 239.815 108.216 ( 35.426) 312.605
Ricavi infradivisione ( 7.785) ( 27.641) 35.426 -
Ricavi da clienti terzi 232.030 80.575 - 312.605
Margine operativo lordo (EBITDA) 26.821 9.751 - 36.572
Ammortamenti ( 8.746) ( 2.813) - ( 11.559)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 2.055) ( 262) - ( 2.317)
Margine operativo (EBIT) 16.020 6.676 - 22.696
Proventi finanziari 884 945 ( 411) 1.418
Oneri finanziari ( 1.714) ( 3.872) 411 ( 5.175)
Risultato ante imposte 15.190 3.749 - 18.939
Imposte ( 6.086) ( 1.351) - ( 7.437)
Risultato netto 9.104 2.398 - 11.502
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2016 pelletteria
Ricavi di settore 215.855 95.962 ( 31.126) 280.691
Ricavi infradivisione ( 7.258) ( 23.868) 31.126 -
Ricavi da clienti terzi 208.597 72.094 - 280.691
Margine operativo lordo (EBITDA) 18.925 6.270 - 25.195
Ammortamenti ( 9.090) ( 2.865) - ( 11.955)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 2.873) ( 281) - ( 3.154)
Margine operativo (EBIT) 6.962 3.124 - 10.086
Proventi finanziari 529 1.425 ( 431) 1.523
Oneri finanziari ( 2.505) ( 1.204) 431 ( 3.278)
Risultato ante imposte 4.986 3.345 - 8.331
Imposte ( 2.626) ( 1.329) - ( 3.955)
Risultato netto 2.360 2.016 - 4.376

Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
31 dicembre 2017 pelletteria
ATTIVITA' DI SETTORE 300.470 118.309 ( 52.246) 366.533
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 71.743 37.936 - 109.679
Attività materiali 55.289 3.815 - 59.104
Altre attività non correnti 6.080 597 ( 390) 6.287
ALTRE ATTIVITA' 17.132 2.615 - 19.747
ATTIVITA' CONSOLIDATE 317.602 120.924 ( 52.246) 386.280

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni
31 dicembre 2017 pelletteria
PASSIVITA' DI SETTORE 150.189 75.849 ( 52.246) 173.792
ALTRE PASSIVITA' 23.851 10.197 - 34.048
PASSIVITA' CONSOLIDATE 174.040 86.046 ( 52.246) 207.840
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2016
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
ATTIVITA' DI SETTORE 296.856 117.117 ( 57.604) 356.369
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 74.990 40.142 - 115.132
Attività materiali 58.308 3.068 - 61.376
Altre attività non correnti 11.260 666 ( 4.442) 7.484
ALTRE ATTIVITA' 15.322 2.629 - 17.951
ATTIVITA' CONSOLIDATE 312.178 119.746 ( 57.604) 374.320

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2016
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato (*)
PASSIVITA' DI SETTORE 148.916 76.577 ( 57.604) 167.889
ALTRE PASSIVITA' 27.609 10.753 - 38.362
PASSIVITA' CONSOLIDATE 176.525 87.330 ( 57.604) 206.251

Informativa per area geografica

La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 suddivisi per area geografica:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 % 2016 % Δ %
Italia 152.116 48,7% 126.079 44,9% 26.037 20,7%
Europa (Italia e Russia escluse) 67.759 21,7% 59.934 21,4% 7.825 13,1%
Russia 9.106 2,9% 9.107 3,2% ( 1) (0,0%)
Stati Uniti 18.605 5,9% 22.941 8,2% ( 4.336) (18,9%)
Resto del mondo 65.019 20,8% 62.630 22,3% 2.389 3,8%
Totale 312.605 100,0% 280.691 100,0% 31.914 11,4%

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

24. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2017 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 312.605 migliaia rispetto a Euro 280.691 migliaia dell'esercizio 2016, con un incremento dell'11,4% (+11,6% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 239.815 migliaia con un incremento dell'11,1% a cambi correnti (+11,4% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2016. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 108.216 migliaia con un incremento del 12,8%.

25. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Sopravvenienze attive
Altri ricavi
45
3.812
867
5.950
( 822)
( 2.138)
(94,8%)
(35,9%)
Totale 3.857 6.817 ( 2.960) (43,4%)

La voce Sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti da istanze di fallimento e ricavi di competenza di anni precedenti, diminuisce di Euro 822 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente.

La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 3.812 migliaia nell'esercizio 2017, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi.

26. Materie prime e di consumo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 106.306 89.794 16.512 18,4%
Totale 106.306 89.794 16.512 18,4%

La voce Materie prime e di consumo aumenta di Euro 16.512 migliaia.

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

27. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Lavorazioni esterne 30.046 25.369 4.677 18,4%
Consulenze 16.623 14.896 1.727 11,6%
Pubblicità e promozione 14.113 12.883 1.230 9,5%
Premi e provvigioni 7.099 6.787 312 4,6%
Trasporti 5.987 5.358 629 11,7%
Utenze 1.985 1.967 18 0,9%
Compensi amministratori e collegio sindacale 3.399 2.958 441 14,9%
Assicurazioni 618 569 49 8,6%
Commissioni bancarie 1.913 1.717 196 11,4%
Spese di viaggio 2.061 2.048 13 0,6%
Altri servizi 7.195 6.737 458 6,8%
Totale 91.039 81.289 9.750 12,0%

I costi per servizi passano da Euro 81.289 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 91.039 migliaia dell'esercizio 2017, con un incremento del 12,0%. La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" legate all'aumento di fatturato;
  • all'incremento dei costi per "Consulenze" e "Pubblicità e promozione" relativi sia all'incremento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione dei brand Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

28. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Affitti passivi 21.202 20.028 1.174 5,9%
Royalties su licenze, brevetti e marchi 1.256 1.960 ( 704) (35,9%)
Noleggi ed altri 882 859 23 2,7%
Totale 23.340 22.847 493 2,2%

La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 493 migliaia passando da Euro 22.847 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 23.340 migliaia dell'esercizio 2017.

29. Costi per il personale

Il costo del personale passa da Euro 63.490 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 65.377 migliaia dell'esercizio 2017, registrando un incremento pari a Euro 1.887 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,6% dell'esercizio 2016 al 20,9% dell'esercizio 2017. Il Gruppo nel corso del 2017 ha investito principalmente nell'area Ricerca e Sviluppo, nella parte commerciale e comunicazione/marketing.

Di seguito il confronto con l'anno precedente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Costi del personale 65.377 63.490 1.887 3,0%
Totale 65.377 63.490 1.887 3,0%

Nell'esercizio 2017, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Operai 233 229 4 1,7%
Impiegati-quadri 1.051 1.049 2 0,2%
Dirigenti 23 23 - 0,0%
Totale 1.307 1.301 6 0,5%

30. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Imposte e tasse 816 773 43 5,6%
Omaggi 272 313 ( 41) (13,1%)
Sopravvenienze passive 100 573 ( 473) (82,5%)
Svalutazione crediti dell'attivo circolante 506 180 326 181,1%
Perdite su cambi 1.550 1.583 ( 33) (2,1%)
Altri oneri operativi 827 556 271 48,7%
Totale 4.071 3.978 93 2,3%

La voce altri oneri operativi, pari a Euro 4.071 migliaia è sostanzialmente in linea con il valore dell'esercizio precedente.

31. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 6.555 6.806 ( 251) (3,7%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 5.004 5.149 ( 145) (2,8%)
Svalutazioni e accantonamenti 2.317 3.154 ( 837) (26,5%)
Totale 13.876 15.109 ( 1.233) (8,2%)

Il decremento della voce da Euro 15.109 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 13.876 migliaia dell'esercizio 2017 è sostanzialmente generato da minori accantonamenti a fondi per oneri e rischi futuri nel 2017 legati a cambiamenti organizzativi che avverranno all'interno del Gruppo.

32. Proventi / oneri finanziari

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Interessi attivi 152 173 ( 21) (12,1%)
Differenze cambio 1.245 1.291 ( 46) (3,6%)
Sconti finanziari 21 60 ( 39) (65,0%)
Proventi finanziari 1.418 1.524 ( 106) (7,0%)
Interessi passivi vs banche 1.045 2.033 ( 988) (48,6%)
Altri interessi passivi 288 241 47 19,5%
Differenze cambio 3.025 473 2.552 539,5%
Altri oneri 818 531 287 54,0%
Oneri finanziari 5.176 3.278 1.898 57,9%
Totale 3.758 1.754 2.004 114,3%

La variazione in aumento della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 2.004 migliaia. Tale effetto è principalmente correlato alle maggiori perdite su cambi in parte controbilanciate dai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche.

Nel corso del 2017 la società Pollini Spa ha sottoscritto contratti con obbligo di acquisto di valuta a termine per un controvalore in USD pari a Euro 20.832 migliaia. I contratti non hanno i connotati di copertura e pertanto si è provveduto a valutarli al fair value. La valutazione dei contratti non ancora scaduti al 31 dicembre 2017 ha fatto registrare un effetto negativo per Euro 998 migliaia, il nozionale sottostante dei contratti ancora in essere a fine esercizio è pari a USD 24.000 migliaia.

33. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Imposte correnti 9.213 8.532 681 8,0%
Imposte anticipate/differite ( 1.632) ( 4.430) 2.798 (63,2%)
Imposte relative ad esercizi precedenti ( 144) ( 147) 3 (2,0%)
Totale imposte 7.437 3.955 3.482 88,1%

La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività fiscali differite.

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2017 e il 2016 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2017 2016
Risultato prima delle imposte 18.939 8.331
Aliquota fiscale applicata 24,0% 27,5%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 4.545 2.291
Effetto fiscale 1.891 ( 828)
Effetto aliquote fiscali di altri paesi 1.667 1.239
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 8.103 2.702
IRAP (corrente e differita) ( 666) 1.253
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 7.437 3.955

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

34. Risultato per azione

Utile di riferimento

Il calcolo dell'utile per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate 2017 2016
Utile per determinazione dell'utile base per azione 11.490 3.641
Effetti di diluizione - -
Utile per determinazione dell'utile diluito per azione 11.490 3.641
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento 2017 2016
Utile netto dell'esercizio 11.490 3.641
Utili (perdite) da attività cessate - -
Utile per determinazione dell'utile base per azione 11.490 3.641
Effetti di diluizione - -
Utile per determinazione dell'utile diluito per azione 11.490 3.641

In entrambi i periodi, dicembre 2017 e dicembre 2016, non si rilevano elementi di diluizioni dell'utile netto consolidato.

Numero azioni di riferimento

Esercizio Esercizio
2017 2016
N° medio azioni per determinazione dell'utile base per azione 101.486 101.486
Opzioni su azioni - -
N° medio azioni per determinazione dell'utile diluito per azione 101.486 101.486

Utile base per azione

L'utile netto di Gruppo attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capo gruppo AEFFE S.p.A., è pari a 11.490 migliaia di euro (dicembre 2016: 3.641 migliaia di euro).

Utile diluito per azione

Il calcolo dell'utile diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2017, coincide con il calcolo dell'utile per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nell'esercizio 2017 è stato pari a Euro 22.809 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2017 2016
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 14.521 9.993
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 17.239 10.722
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 3.834) ( 2.305)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) ( 5.117) ( 3.889)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 8.288 4.528
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 22.809 14.521

35. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa dell'esercizio 2017 ha generato flussi di cassa pari a Euro 17.239 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2017 2016
Risultato del periodo prima delle imposte 18.939 8.331
Ammortamenti / svalutazioni 13.876 15.110
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 594) 1.305
Imposte sul reddito corrisposte ( 12.230) ( 3.583)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.757 1.754
Variazione nelle attività e passività operative ( 6.509) ( 12.195)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 17.239 10.722

36. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato dall'attività di investimento nell'esercizio 2017 è di Euro 3.834 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI
INVESTIMENTO
( 3.834) ( 2.305)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) - 77
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 2.732) ( 3.265)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.102) 883
2017 2016
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio

37. Disponibilità liquide nette impiegate nell'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria dell'esercizio 2017 è di Euro 5.117 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2017 2016
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 1.131) 20
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 2.241) ( 679)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 2.013 ( 1.476)
Proventi e oneri finanziari ( 3.758) ( 1.754)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA ( 5.117) ( 3.889)

ALTRE INFORMAZIONI

38. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

39. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2017 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2017 2016
A - Cassa 752 1.032
B - Altre disponibilità liquide 22.057 13.489
C - Titoli detenuti per la negoziazione - -
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 22.809 14.521
E - Crediti finanziari correnti 1.420 2.236
F - Debiti finanziari correnti ( 44.488) ( 47.205)
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 10.847) ( 8.610)
H - Altri debiti finanziari correnti - -
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 55.335) ( 55.815)
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 31.106) ( 39.058)
K - Debiti bancari non correnti ( 22.007) ( 23.768)
L - Crediti finanziari non correnti 2.592 3.391
M - Altri debiti non correnti ( 72) ( 72)
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 19.487) ( 20.449)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 50.593) ( 59.507)

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 50.593 migliaia al 31 dicembre 2017 rispetto a Euro 59.507 migliaia al 31 dicembre 2016.

40. Operazioni con parti correlate

Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell'area di consolidamento, sono stati eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Natura
2017 2016 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 751 300 Costo
Commerciale 205 - Debito
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale 1.350 1.247 Ricavo
Affitto immobile 50 50 Costo
Costi per servizi 73 74 Costo
Commerciale 735 763 Credito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.789 1.779 Costo
Società Aeffe USA con Ferrim USA
Affitto immobile 714 723 Costo
Proventi finanziari 123 126 Proventi finanziari
Commerciale 304 468 Credito
Commerciale - 253 Debito
Finanziario non corrente 1.752 2.131 Credito
Finanziario corrente 1.000 1.000 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 312.605 1.350 0,4% 280.691 1.247 0,4%
Costi per servizi 91.039 824 0,9% 81.289 374 0,5%
Costi per godimento beni di terzi 23.340 2.553 10,9% 22.847 2.552 11,2%
Proventi/oneri finanziari 3.758 123 3,3% 1.754 126 7,2%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti finanziari non correnti 2.592 1.752 67,6% 3.391 2.131 62,8%
Crediti commerciali 42.065 1.039 2,5% 40.711 1.231 3,0%
Crediti finanziari correnti 1.420 1.000 70,4% 2.236 1.000 44,7%
Debiti commerciale 68.619 205 0,3% 61.881 253 0,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa 17.239 ( 1.760) n.a. 10.722 ( 1.788) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria ( 5.117) 379 n.a. ( 3.889) ( 100) 2,6%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 50.593) ( 1.381) 2,7% ( 59.507) ( 1.888) 3,2%

41. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2017 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

42. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006

Nel corso del 2017 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

43. Garanzie ed impegni

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 9.774 migliaia (Euro 6.944 migliaia al 31 dicembre 2016).

44. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Il contenzioso fiscale del Gruppo si riferisce alle seguenti società:

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.

E' stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.

In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. In data 13 settembre 2016 la Società ha formulato una proposta di conciliazione giudiziale volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che qualora raggiunto non comporterebbe alcun esborso a carico della Società.

In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.

La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 06 giugno 2016 sono stati notificati, per l'anno 2011, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) e n. TGB0CC700083/2016 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 299 migliaia. Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

45. Informazione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2017
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON 118
Revisione contabile BDO ITALIA 52
Revisione contabile WARD DIVECHA 8
Revisione contabile ARI AUDIT 4
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) BDO ITALIA 10
Visto di conformità dichiarazione IVA BDO ITALIA 2
Dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) BDO ITALIA 15

Totale 208

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Stato Patrimoniale Attivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale Passivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO III: Conto Economico Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO V: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2016

ALLEGATO I

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2017 correlate 2016 correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 26.852.574 28.923.062
Marchi 81.975.169 85.468.751
Altre attività immateriali 850.869 740.072
Totale attività immateriali (1) 109.678.612 115.131.885
Immobilizzazioni materiali
Terreni 17.118.773 17.118.773
Fabbricati 22.167.805 22.658.662
Opere su beni di terzi 12.597.761 14.465.641
Impianti e macchinari 2.863.830 2.665.840
Attrezzature 260.126 311.406
Altre attività materiali 4.096.002 4.155.699
Totale attività materiali (2) 59.104.297 61.376.021
Altre attività
Partecipazioni (3) 131.558 131.558
Crediti finanziari non correnti (4) 2.591.605 1.751.605 3.390.633 2.130.633
Altre attività (5) 3.564.214 3.961.836
Imposte anticipate (6) 14.335.779 13.856.302
Totale altre attività 20.623.156 21.340.329
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 189.406.065 197.848.235
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 97.817.891 89.389.833
Crediti commerciali (8) 42.064.915 1.039.292 40.711.059 1.230.887
Crediti tributari (9) 5.411.024 4.094.261
Attività per derivati (10) - -
Disponibilità liquide (11) 22.808.913 14.521.334
Crediti finanziari a breve (12) 1.420.000 1.000.000 2.235.854 1.000.000
Altri crediti (13) 26.914.468 25.082.908
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 196.437.211 176.035.249
Attività disponibili per la vendita (14) 436.885 436.885
TOTALE ATTIVITA' 386.280.161 374.320.369

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2017 correlate 2016 correlate
PATRIMONIO NETTO (15)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407
Altre riserve 116.229.168 115.641.684
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 6.957.390) ( 8.883.005)
Risultato d'esercizio di gruppo 11.490.343 3.641.244
Patrimonio netto del gruppo 146.133.528 135.771.330
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 32.295.224 31.563.069
Risultato d'esercizio di terzi 11.716 735.125
Patrimonio netto di terzi 32.306.940 32.298.194
TOTALE PATRIMONIO NETTO 178.440.468 168.069.524
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (16) 2.415.237 2.558.786
Imposte differite (6) 30.436.700 30.985.927
Benefici suc. alla cessazione del rapporto di lavoro (17) 5.916.166 6.366.872
Passività finanziarie (18) 22.079.795 23.840.201
Passività non finanziarie (19) 787.692 469.000
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 61.635.590 64.220.786
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (20) 68.618.776 204.906 61.880.670 252.981
Debiti tributari (10) 3.611.468 7.376.339
Passività per derivati (21) 997.532 -
Passività finanziarie (22) 55.334.134 55.814.445
Altri debiti (23) 17.642.193 16.958.605
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 146.204.103 142.030.059
Passività disponibili per la vendita - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 386.280.161 374.320.369

ALLEGATO III

Conto Economico – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
correlate correlate
2017 2016
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (24) 312.604.739 1.349.985 280.690.885 1.246.673
Altri ricavi e proventi (25) 3.857.091 6.816.595
TOTALE RICAVI 316.461.830 287.507.480
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 10.243.168 ( 913.774)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (26) ( 106.306.060) ( 89.794.049)
Costi per servizi (27) ( 91.038.590) ( 823.840) ( 81.289.495) ( 373.703)
Costi per godimento beni di terzi (28) ( 23.340.025) ( 2.552.334) ( 22.847.255) ( 2.552.042)
Costi per il personale (29) ( 65.376.702) ( 63.490.261)
Altri oneri operativi (30) ( 4.071.124) ( 3.978.106)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (31) ( 13.876.156) ( 15.108.564)
Proventi/(Oneri) finanziari (32) ( 3.757.528) 122.731 ( 1.754.479) 125.558
RISULTATO ANTE IMPOSTE 18.938.813 8.331.497
Imposte (33) ( 7.436.754) ( 3.955.128)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 11.502.059 4.376.369
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 11.716) ( 735.125)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 11.490.343 3.641.244

ALLEGATO IV

Rendiconto Finanziario – Consolidato con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2017 correlate 2016 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 14.521 9.993
Risultato del periodo prima delle imposte 18.939 ( 1.904) 8.331 ( 1.553)
Ammortamenti / svalutazioni 13.876 15.110
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 594) 1.305
Imposte sul reddito corrisposte ( 12.230) ( 3.583)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.757 1.754
Variazione nelle attività e passività operative ( 6.509) 144 ( 12.195) ( 234)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
OPERATIVA
(35) 17.239 10.722
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.102) 883
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 2.732) - ( 3.265) -
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) - 77
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
DI INVESTIMENTO
(36) ( 3.834) ( 2.305)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 1.131) 20
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 2.241) ( 679)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 2.013 379 ( 1.476) ( 100)
Proventi e oneri finanziari ( 3.758) ( 1.754)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
FINANZIARIA
(37) ( 5.117) ( 3.889)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 22.809 14.521

ALLEGATO V

Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2016

BILANCIO DI BILANCIO DI
(Valori in unità di euro) ESERCIZIO 2016 ESERCIZIO 2015
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 127.574 162.405
Immobilizzazioni materiali 2.248.163 1.547.778
Partecipazioni 63.397.878 60.695.372
Attività non correnti 65.773.615 62.405.555
Crediti commerciali 1.391.856 1.381.624
Crediti tributari - 341.690
Disponibilità liquide 21.753 83.161
Altri crediti 3.308 87.280
Attività correnti 1.416.917 1.893.755
Totale attività 67.190.532 64.299.310
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 62.529.081 63.195.446
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti -
Risultato d'esercizio ( 934.416) ( 666.366)
Patrimonio netto 61.709.703 62.644.118
Accantonamenti 184.132 195.885
Passività finanziarie - -
Passività non correnti 184.132 195.885
Debiti commerciali 5.296.697 1.459.307
Passività correnti 5.296.697 1.459.307
Totale patrimonio netto e passività 67.190.532 64.299.310
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 366.894 343.594
Totale ricavi 366.894 343.594
Costi operativi ( 305.149) ( 393.855)
Costi per godimento beni di terzi ( 215.672) ( 489.341)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 165.803) ( 76.175)
Oneri diversi di gestione ( 15.112) ( 24.894)
Proventi/(Oneri) finanziari 47.040 213.695
Rettifiche valore attività finanziarie ( 717.550) ( 290.916)
Risultato ante imposte ( 1.005.352) ( 717.892)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 70.936 51.526

Risultato netto dell'esercizio ( 934.416) ( 666.366)

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d'Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2017.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

8 marzo 2018

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

1. NOTA METODOLOGICA

Il Gruppo Aeffe S.p.A. (di seguito anche Aeffe) rientra nell'ambito di applicazione del D.lgs. 254/2016 emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 - che prevede l'obbligo di comunicazione di carattere non finanziario all'interno della Relazione sulla Gestione, riferita all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

Pertanto, la presente Dichiarazione costituisce l'impegno di Aeffe a rendicontare circa gli impatti sociali ed ambientali della propria azione, il rispetto dei diritti umani e le proprie politiche in questi campi ed in materia di diversità e lotta alla corruzione, in conformità a quanto previsto dallo stesso D.lgs. 254/2016.

Aeffe, con lo scopo di rispettare i criteri di rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario come previsto dal D.lgs. 254/2016, ha adottato come linee guida di riferimento i GRI Standard, modello emanato nel 2016 dal Global Reporting Initiative e che costituisce il riferimento più diffuso a livello internazionale per la rendicontazione di sostenibilità.

Al capitolo 7 della presente Dichiarazione è rappresentata, in forma sintetica, una tabella di correlazione tra le informazioni rendicontate dal Gruppo e gli indicatori del GRI, nel suo livello di applicazione alla modalità Referenced.

1.1. Analisi di materialità

Aeffe, per definire le tematiche significative oggetto di rendicontazione nella presente Dichiarazione, ha analizzato il contenuto dell'art.3 del D.lgs. 254/2016, arrivando alle seguenti conclusioni:

  • utilizzo di risorse energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da fonti rinnovabili e non rinnovabili: il tema è considerato non materiale ai fini della corretta rappresentazione della natura di Aeffe, in quanto l'utilizzo di fonti energetiche è limitato al solo uso ufficio e non per scopi produttivi;
  • impiego di risorse idriche: il tema è considerato non materiale ai fini della corretta rappresentazione della natura di Aeffe, in quanto l'utilizzo di acqua è limitato al solo uso igienico-sanitario;
  • emissioni di gas ad effetto serra ed emissioni inquinanti in atmosfera: il tema è considerato non materiale ai fini della corretta rappresentazione della natura di Aeffe in quanto nell'intero perimetro del Gruppo non sono presenti impianti che emettono fattori di emissioni. Inoltre, le emissioni indirette generate dal trasporto veicolare non sono considerate significative;
  • altri impatti ambientali: il tema dei rifiuti è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione al capitolo 4 della presente Dichiarazione;
  • aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 3 della presente Dichiarazione;
  • non discriminazione e pari opportunità: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 2 della presente Dichiarazione;
  • rispetto dei diritti umani: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 5 della presente Dichiarazione;
  • lotta alla corruzione: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 5 della presente Dichiarazione.

A seguito di questa analisi preliminare, il Gruppo Aeffe ha avviato un ulteriore processo per la determinazione di altre tematiche materiali, svoltosi attraverso la compilazione di un questionario (c.d. questionario di materialità) e un'attività di benchmark.

L'analisi di materialità ha visto la partecipazione diretta dei referenti delle singole Società rientranti nel perimetro di riferimento per la Dichiarazione di carattere non finanziario, ai quali è stato distribuito un questionario contenente una serie di tematiche, per ciascuna delle quali ogni referente ha avuto il compito di dare un punteggio da 1 a 5 in base alla propria percezione e sensibilità al topic esaminato, al fine di far emergere le tematiche rilevanti per il Gruppo e, indirettamente, per i propri stakeholder.

Le funzioni interne coinvolte nel processo di determinazione dei temi materiali sono state:

  • Direzione Generale;
  • Direzione Operativa (Aeffe e Pollini);
  • Direzione Amministrazione Finanza e Controllo;
  • Direzione Commerciale;
  • Direzione Marketing/Comunicazione;
  • Direzione Risorse Umane;

Il Gruppo ha identificato e selezionato i propri stakeholder sulla base della consapevolezza del proprio ruolo sociale e del forte radicamento territoriale, suddividendoli nelle seguenti categorie: dipendenti, azionisti, investitori, distributori, fornitori, clienti, scuole e università, pubblica amministrazione, comunità e territorio, Organizzazioni Non Governative (ONG), media e ambiente.

Dall'analisi sopra descritta è emerso quanto segue:

  • compliance a leggi, regolamenti e a standard anche volontari: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 2 della presente dichiarazione;
  • gestione responsabile della filiera e approvvigionamento sostenibile: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 6 della presente dichiarazione;
  • gestione responsabile del prodotto: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 6 della presente dichiarazione.

Per quanto concerne i temi relativi all'aspetto economico (performance finanziaria, distribuzione del valore aggiunto, presenza sul mercato), si fa riferimento al capitolo 6 della presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (Altri temi materiali) ed alle altre sezioni del fascicolo di Bilancio.

1.2. Perimetro della dichiarazione di carattere non finanziario

L'immagine seguente raffigura la struttura societaria del Gruppo, inclusivo delle partecipazioni di controllo al 31 dicembre 2017.

Aeffe considera, all'interno del perimetro di rendicontazione della presente dichiarazione di carattere non finanziario (di seguito anche DNF), le Società di seguito indicate:

  • Aeffe S.p.A.;
  • Aeffe Retail S.p.A.;
  • Aeffe USA Inc;
  • Velmar S.p.A.;
  • Pollini S.p.A.;
  • Pollini Retail Srl;
  • Moschino S.p.A.;
  • Moschino Korea Ltd.

Non rientrato all'interno del perimetro di rendicontazione le Società: Aeffe France Sarl; Aeffe UK Ltd; Aeffe Japan Inc; Clan cafè Srl; Divè SA; Pollini Suisse Sagl; Pollini Austria Gmbh; Pollini France Sarl; Moschino France Sarl; Moschino USA Inc; Bloody Mary Inc; Moschino Japan Ltd; Moschino Retail Gmbh; Fashoff UK Ltd.

Tali esclusioni sono motivate dal fatto che gli impatti socio-economici ed ambientali di tali Società non sono ritenuti significativi in ragione della scarsa incidenza, rispetto al totale consolidato, in termini di fatturato e di dipendenti; tale possibilità è prevista dall'art. 4 del D.lgs. n. 254/2016, secondo il quale, infatti, la Dichiarazione consolidata può portare ad escludere quelle Società controllate che, se pure incluse nell'area di consolidamento contabile, non risultano necessarie al fine di comprendere l'attività del Gruppo, il suo andamento, i suoi risultati e l'impatto prodotto dall'attività stessa.

Nella seguente tabella viene indicato, per ciascuna tematica materiale, il perimetro di rendicontazione cui le informazioni fornite fanno riferimento.

Per "Gruppo" si intende l'insieme di Società rientranti nel perimetro di rendicontazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario elencate precedentemente.

TEMATICA PERIMETRO DI
RENDICONTAZIONE
NOTE
Compliance
a
leggi,
regolamenti
e
a
standard
anche volontari
Gruppo
Non
discriminazione
e
pari
opportunità
Gruppo
Risorse umane, formazione e
sviluppo
delle
competenze
professionali
Gruppo
Salute e sicurezza Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
La limitazione è giustificata dal fatto che le altre
Società rientranti nel perimetro di rendicontazione
sono di tipo commerciale e non produttivo.
Libertà
di
associazione
e
dialogo con le parti sociali
Gruppo
Produzione
e
gestione
dei
rifiuti
Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
La limitazione è giustificata dal fatto che le altre
Società rientranti nel perimetro di rendicontazione
sono di tipo commerciale e non produttivo.
Impegno anti-corruzione Gruppo
Tutela dei diritti umani Gruppo
Gestione
responsabile
della
filiera e approvvigionamento
sostenibile
Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
La limitazione è giustificata dal fatto che le altre
Società rientranti nel perimetro di rendicontazione
sono di tipo commerciale e non produttivo.
Gestione
responsabile
del
prodotto
Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
La limitazione è giustificata dal fatto che le altre
Società rientranti nel perimetro di rendicontazione
sono di tipo commerciale e non produttivo.
Performance finanziaria Gruppo

1.3. Processo di rendicontazione

I contenuti della presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario hanno subìto un percorso di convalida ed approvazione che si è sviluppato nella modalità seguente:

  • È stato individuato un gruppo di lavoro ristretto in capo alla Direzione Generale del gruppo Aeffe S.p.A., rappresentato dalle seguenti funzioni:
  • Direzione Generale;
  • Direzione Operativa (Aeffe e Pollini);
  • Direzione Amministrazione Finanza e Controllo;
  • Direzione Commerciale;
  • Direzione Marketing/Comunicazione;

  • Direzione Risorse Umane;

  • Ciascuna Società rientrante nel perimetro di rendicontazione ha contribuito a fornire le informazioni richieste (siano esse di natura qualitativa che di natura numerica) identificando un data owner e facendo validare i contenuti di ciascuna scheda di raccolta dati dal responsabile della filiale.
  • Le informazioni consolidate ed i dati sono stati, quindi, collezionati ed aggregati dai responsabili delle funzioni sopra indicate, ciascuno per la propria competenza.
  • Infine, i contenuti definitivi sono stati approvati dalla Direzione Generale del Gruppo e dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Aeffe S.p.A. nella seduta del 8 marzo 2018.
  • I contenuti della presente Dichiarazione sono stati rivisti e oggetto di verifica da parte del revisore designato, secondo le metodologie previste dallo standard ISAE 3000 (Limited Assurance).

La presente Dichiarazione è pubblicata, congiuntamente alla relazione di bilancio 2017 del Gruppo Aeffe, nella sezione Investor Relation - Bilanci e Relazioni del sito internet http://www.aeffe.com.

2. GOVERNANCE

La Capogruppo Aeffe S.p.A. ha adottato un modello tradizionale di amministrazione e controllo strutturato su un Consiglio di Amministrazione e un Collegio Sindacale nominati dall'Assemblea degli azionisti; inoltre è stato individuato nel Codice di autodisciplina, promosso da Borsa Italiana S.p.A., lo schema di riferimento per la definizione del proprio sistema di governance.

Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria, la cui rete distributiva si compone sia dal canale Retail sia dal canale Wholesale.

Le Società controllate sono raggruppate in 3 aree geografiche: Europa, Nord America, Far East pertanto, considerando l'intera struttura distributiva, la presenza del Gruppo Aeffe si estende in quasi 80 Paesi nel mondo.

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.

TEMI RISCHI OBIETTIVI
MATERIALI CONNESSI DI MIGLIORAMENTO
-
Compliance a leggi,
regolamenti e a standard
anche volontari;
-
Non discriminazione e pari
opportunità.
La Direzione di Aeffe identifica e
valuta i rischi connessi, individuando
le idonee azioni di prevenzione.
Tra i rischi vi sono:
-
Rischi derivanti dalla mancata
compliance o violazione della
normativa di riferimento quali, ad
esempio la corresponsione di
sanzioni pecuniarie e/o la
citazione in cause giudiziarie;
-
Rischi di cause legate a tematiche
di razzismo, disparità con
conseguente perdita di
reputazione;
-
Rischio di calo delle vendite e di
diminuzione delle prestazioni
economiche.
-
Estendere a tutte le società
appartenenti al perimetro di
rendicontazione il processo
di internal auditing adottato
dalla Capogruppo;
-
Valutare la possibilità di
implementare adeguati
sistemi di gestione di natura
volontaria (ISO Standards)
per una gestione più
completa dei rischi
individuati.

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

Il Gruppo Aeffe si impegna a garantire pari opportunità di trattamento nei confronti di tutti i propri collaboratori. Tutte le decisioni del Gruppo sono basate sul merito, sulle competenze e sulle abilità.

Il Gruppo ripudia ogni possibile discriminazione diretta o indiretta in base ad età, stato di salute, sesso, religione, razza, opinioni politiche e culturali, nonché condizione personale o sociale.

Aeffe si impegna a prevedere tutte le azioni di sensibilizzazione al fine di diffondere la massima conoscenza possibile sui temi e a aiutare tutti i soggetti maggiormente esposti.

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo, ex D.lgs. 231/2001 si inserisce nel più ampio sistema di controllo già in essere e adottato al fine di fornire la ragionevole garanzia circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali nel rispetto delle leggi e dei regolamenti.

Per comprendere il modello di governance del Gruppo (ivi compresa l'adozione del modello 231 per le società italiane e la sua declinazione operativa in termini di sorveglianza e controllo) si rimanda alla lettura della Relazione sulla Corporate Governance disponibile sul sito www.aeffe.com.

RISULTATI CONSEGUITI

Nel corso del 2017 non si è verificato alcun incidente legato alla discriminazione di qualunque natura all'interno del perimetro di rendicontazione.

3. RISORSE UMANE

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.

TEMI RISCHI OBIETTIVI
MATERIALI CONNESSI DI MIGLIORAMENTO
- Formazione e sviluppo
delle competenze
professionali;
- Salute, sicurezza, libertà
di associazione e dialogo
con le parti sociali.
La
Direzione
di
Aeffe
identifica e valuta i rischi
connessi,
individuando
le
idonee
azioni
di
prevenzione.
Tra i rischi vi sono:
- Aumento del turnover e
perdita di personale
competente e rilevante
nei processi cruciali;
- Rafforzamento della
concorrenza;
- Aumento del tasso di
infortuni;
- Aumento dello stress da
lavoro correlato.
- Sviluppare un'attività di coordinamento e
supervisione dell'attività di formazione da
parte della Capogruppo al fine di
identificare le esigenze formative rivolte alle
singole Direzioni al fine di aggiornare
professionalmente tutti i dipendenti.
- Prosecuzione delle azioni intraprese in
ambito di formazione, sviluppo di carriera
per opportunità di crescita professionale;
- Studiare un piano di welfare aziendale che
possa sostenere e migliorare la
soddisfazione dei lavoratori ed il clima
interno.
-
Introdurre e sviluppare un software
completo su tutta la popolazione
aziendale per la gestione dei processi HR
in modalità web/i-cloud. Il Dipartimento
HR diventerebbe così un Virtual
Workspace, accessibile ovunque da
desktop o dispositivi mobili, rendendo
accessibili le informazioni e consentendo
transazioni in tempo reale su una banca
dati unica, semplificando le attività
quotidiane e massimizzando l'efficienza e
integrando la gestione HR con gli altri
aspetti della gestione aziendale (contabilità,
budget, sicurezza sul lavoro).

POLITICHE E MODELLO DI GESTIONE

Per Aeffe le persone rappresentano un vero e proprio capitale: perché venga preservato ed arricchito, le persone sono continuamente stimolate e condotte verso un percorso di crescita personale e professionale all'interno del quale le potenzialità e la creatività degli individui trovano piena realizzazione.

La Direzione del Gruppo Aeffe vuole garantire al proprio capitale umano un luogo di lavoro confortevole, ma anche sicuro: sono identificati e valutati i rischi cui possono essere soggetti i lavoratori e le parti interessate, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Il Gruppo garantisce il rispetto del diritto, di tutto il personale, di formare, organizzare o di partecipare a sindacati di propria scelta e di contrattare collettivamente, senza che questo comporti alcuna conseguenza negativa o provochi ritorsioni.

Il sistema organizzativo per la salute e sicurezza aziendale di Aeffe S.p.A. e di Pollini S.p.A. è organizzato in ottemperanza alla legge nazionale vigente (D.lgs. 81/08 e s.m.i.).

L'organizzazione aziendale per la salute e la sicurezza dei lavoratori è gestita internamente da un ufficio dedicato e copre l'intera popolazione lavorativa di entrambe le Società. I dipendenti sono rappresentati dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS).

Dalla valutazione dei rischi aziendali, sviluppata in applicazione del D.lgs. 81/08, non risultano mansioni e attività professionali che espongano i lavoratori di Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. ad un elevato rischio di malattie specifiche, riconducibili al lavoro.

RISULTATI CONSEGUITI

a. Salute e sicurezza*

*i dati sotto riportati si riferiscono alle sole Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

- Dipendenti

Gli infortuni nel corso del 2017 sono stati pari a 17 (coinvolti 5 uomini e 12 donne), 6 in più rispetto al 2016. Di questi, 8 si sono verificati sul luogo di lavoro e 9 nel tragitto casa-lavoro.

Non si sono, invece, verificati casi di malattie professionali.

I giorni di assenza (per infortunio e malattia) tra i dipendenti totali pro-capite (valore medio) nel 2017 sono stati pari a 5,96.

Numero di giorni persi (dipendenti)
2017 2016
Numero di giorni Uomini
Donne
Totale
Uomini Donne Totale
Assenze (escluse permessi, ferie) 1.467 11.254 12.721 1.236 11.362 12.598
(malattia
e
Giorni
persi
infortunio)
972 3.648 4.620 757 4.010 4.767
Numero di ore lavorate (dipendenti)
2017
2016
Ore Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Ore
previste/schedulate
di
lavoro
327.208 1.073.989 1.401.197 328.012 1.052.154 1.380.166
Ore lavorate 286.429 889.193 1.175.622 285.540 832.447 1.117.987

Personale esterno

Il personale esterno, durante il periodo di collaborazione con Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., è tenuto al rispetto dei regolamenti, delle procedure interne e della normativa vigente cui le Società sono sottoposte.

b. Risorse umane

  • Composizione dell'organico
Numero totale di dipendenti, suddivisi per contratto di lavoro e genere
2017 2016
Tipo di contratto Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Indeterminato 250 845 1.095 236 846 1.082
Determinato 14 115 129 18 92 110
Totale 264 960 1.224 254 938 1.192
Numero totale di dipendenti, suddivisi per tipo di impiego e genere
2017 2016
Tipo di impiego Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Tempo pieno 252 814 1.066 243 799 1.042
Temo parziale 12 146 158 11 139 150
Totale 264 960 1.224 254 938 1.192

- Tasso di assunzione e turnover del personale

Tasso di assunzione e turnover del personale
Uomini Donne Totale <30anni 30-50anni >50anni Italia Extra-UE
Totale dipendenti 264 960 1224 167 723 335 1137 87
Nuovi assunti 38 246 284 108 128 48 274 10
Totale cessazioni 28 224 252 87 114 51 242 10
Tasso di assunzione 14% 26% 23% 65% 18% 14% 24% 11%
Tasso di turnover 11% 23% 21% 52% 16% 15% 21% 11%

L'attrazione di nuovi talenti è ritenuta da Gruppo Aeffe essenziale per il successo dei suoi Brand: il Gruppo si vede sempre più orientato verso il futuro, prediligendo l'assunzione di risorse giovani e di sesso femminile, registrando un aumento del personale in entrata complessivo pari al 23%.

- Accordi di contrattazione collettiva

Le politiche e le procedure seguite dal Gruppo, per la gestione dei rapporti di lavoro, rimandano a quanto indicato nei diversi Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, cui le singole Società fanno riferimento.

Il 100% dei dipendenti delle Società italiane del Gruppo Aeffe sono coperti da Contratti Collettivi Nazionali.

Tale indicatore non considera i dipendenti delle Società estere situate in America (Aeffe USA Inc) e in Korea (Moschino Korea Ltd) poiché la legislazione nazionale in materia è differente da quella vigente nello Stato italiano.

c. Formazione*

*i dati riportati sono al netto del contributo delle Società Aeffe USA Inc e Moschino Korea Ltd, in cui non viene fatta una formazione formale

I cluster riferiti alle Categorie, richiesti dal Decreto L.gs. 254/2016 non corrispondono ai cluster utilizzati per l'esposizione dei dati di Bilancio, che fanno invece riferimento alle categorie di inquadramento definite dai rispettivi C.C.N.L.

Numero di ore di formazione annue somministrate ai dipendenti, suddivise per categoria d'impiego e genere
Categorie 2017 2016
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 0 0 0 0 8 8
Quadri 33 42 75 11 11 22
Impiegati 634 3.455 4.089 958 2.155 3.113
Operai 38 338 376 48 80 128
Totale 705 3.835 4.540 1.017 2.254 3.271

Il Gruppo Aeffe considera la formazione necessaria per la crescita dei propri talenti e per lo sviluppo delle competenze chiave di ogni singolo dipendente: a tal proposito, sono state erogate circa il 40% di ore di formazione in più rispetto al 2016.

Ore medie di formazione annue somministrate ai dipendenti, suddivise per categoria d'impiego e genere
2017 2016
Numero totale di ore di formazione somministrate ai dipendenti 4.540 3.271
Numero totale di dipendenti 1.224 1.192
Ore medie di formazione somministrate ai dipendenti 3,7 2,7
Numero totale di ore di formazione somministrate alle impiegate di sesso femminile 3.835 2.254
Numero totale di impiegate di sesso femminile 960 938
Ore medie di formazione somministrate alle impiegate di sesso femminile 4,0 2,4
Numero totale di ore di formazione somministrate agli impiegati di sesso maschile 705 1.017
Numero totale di impiegati di sesso maschile 264 254
Ore medie di formazione somministrate agli impiegati di sesso maschile 2,7 4,0
Numero totale di ore di formazione somministrate ai Dirigenti - 8
Numero totale di Dirigenti 23 24
Ore medie di formazione somministrate ai Dirigenti - 0,3
Numero totale di ore di formazione somministrate ai Quadri 75 22
Numero totale di Quadri 59 64
Ore medie di formazione somministrate ai Quadri 1,3 0,3
Numero totale di ore di formazione somministrate agli Impiegati 4.089 3.113
Numero totale di Impiegati 849 824
Ore medie di formazione somministrate agli impiegati 4,8 3,8
Numero totale di ore di formazione somministrate agli Operai 376 128
Numero totale di Operai 293 280
Ore medie di formazione somministrate agli Operai 1,3 0,5

*Le tabelle sopra esposte in riferimento alla formazione sono state costruite rapportando l'effettiva formazione effettuata, utilizzando per la suddivisione di categoria e genere un rapporto percentuale rispetto alla popolazione della forza lavoro delle Società rientranti nel perimetro di rendicontazione.

d. Diversità dei dipendenti e degli organi di governo

I cluster riferiti alle Categorie, richiesti dal Decreto L.gs. 254/2016 non corrispondono ai cluster utilizzati per l'esposizione dei dati di Bilancio, che fanno invece riferimento alle categorie di inquadramento definite dai rispettivi C.C.N.L.

Membri del personale
Categorie 2017 2016
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 15 8 23 16 8 24
Quadri 26 33 59 25 39 64
Impiegati 172 739 911 166 720 886
Operai 51 180 231 47 171 218
Totale 264 960 1.224 254 938 1.192

Membri degli organi di governo, suddivisi per genere*

2017 2016
Organi di governo Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Consiglio
di
Amministrazione
5 3 8 6 2 8
Totale 5 3 8 6 2 8
Membri del personale, suddivisi per fasce d'età
Personale 2017 2016
<30anni 30-50anni >50 anni Totale <30anni 30-50anni >50 anni Totale
Dirigenti - 7 16 23 - 5 19 24
Quadri 2 35 22 59 2 38 24 64
Impiegati 158 571 182 911 142 565 179 886
Operai 11 101 119 231 7 92 119 218
Totale 171 714 339 1.224 151 700 341 1.192
Membri degli organi di governo, suddivisi per fasce d'età*
Organi di governo 2017
2016
<30anni 30-50anni >50
anni
Totale <30anni 30-50anni >50
anni
Totale
Consiglio
di
amministrazione
- 2 6 8 - 2 6 8
Totale - 2 6 8 - 2 6 8

*I dati relativi ai membri degli organi di governo si riferiscono al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Aeffe S.p.A.

4. AMBIENTE

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.

TEMI RISCHI OBIETTIVI
MATERIALI CONNESSI DI MIGLIORAMENTO
Produzione e gestione dei
rifiuti (pericolosi
e non
pericolosi).
La Direzione di Aeffe identifica e valuta i
rischi connessi, individuando le idonee
azioni di prevenzione.
Tra i rischi vi sono:
- Procurare impatti ambientali negativi,
soprattutto derivanti da una gestione
scorretta dei rifiuti pericolosi;
- Incorrere in sanzioni e multe di natura
pecuniaria;
- Perdita della reputazione.
Nonostante
il
tema
della
produzione e gestione dei rifiuti
sia
risultato
materiale
(con
riferimento alle sole Aeffe S.p.A.
e Pollini S.p.A.), la Direzione non
stabilisce
specifici
obiettivi
di
miglioramento,
in
quanto
lo
stesso è normato da specifica
legislazione nazionale.

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

La Direzione del Gruppo è sensibile sui possibili impatti che i comportamenti delle singole persone possono avere sul contesto naturale in cui opera, al fine di contribuire a consegnare alle generazioni future un ambiente più sostenibile.

Per fare ciò, Aeffe si impegna ad adottare soluzioni che minimizzano gli impatti negativi che le proprie attività possono avere sull'ambiente, in particolare:

  • il consumo razionale delle risorse energetiche lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, anche grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici presso alcune sedi del Gruppo ritenute maggiormente impattanti;
  • la produzione di rifiuti attraverso una gestione attenta degli scarti e dei rifiuti prodotti;
  • la riduzione delle quantità utilizzate, il riuso e l'utilizzo di materie prime provenienti da fonti sostenibili.

Presso lo stabilimento di Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. vengono prodotti rifiuti classificati come "speciali" che vengono trattati e smaltiti sulla base di quanto previste dalle vigenti leggi. Tutti i rifiuti, prodotti e stoccati presso le sedi aziendali, sono conferiti a smaltitori autorizzati ed adeguatamente selezionati che provvedono al trattamento, secondo la specifica tipologia, in ottemperanza alla legislazione vigente in materia ambientale.

RISULTATI CONSEGUITI*

Nel corso dell'esercizio, sono stati prodotti rifiuti per un totale di circa 125 tonnellate, in diminuzione del 3,6% rispetto al dato relativo al 2016.

La maggior parte dei rifiuti rientra nella categoria di rifiuti non pericolosi (124t) mentre i rifiuti "speciali", prodotti solo da Pollini S.p.A., hanno un'incidenza dell'1% sul totale prodotto (1t).

* I dati si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., in quanto le altre società non producono rifiuti, se non quelli assimilabili agi urbani.

5. LOTTA ALLA CORRUZIONE E DIRITTI UMANI

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.

TEMI RISCHI OBIETTIVI
MATERIALI CONNESSI DI MIGLIORAMENTO
- Impegno anti-corruzione;
- Tutela dei diritti umani.
La Direzione di Aeffe identifica e
valuta
i
rischi
connessi,
individuando le idonee azioni di
prevenzione.
Tra i rischi vi sono:
- Rischi derivanti dalla mancata
compliance o violazione della
normativa di riferimento quali,
ad esempio la corresponsione
di sanzioni pecuniarie e/o la
citazione in cause giudiziarie;
- Rischi di cause legate alla non
tutela dei diritti umani, con
conseguente perdita di
reputazione;
- Rischio di calo delle vendite e
di diminuzione delle prestazioni
economiche.
-
Mantenimento ed
implementazione del controllo
del rispetto di tutti i diritti
umani e costante presidio per
evitare ogni possibilità di
corruzione;
-
Inserire in ogni tipologia di
contratto con terze parti una
clausola relativa all'impegno del
Gruppo Aeffe al rispetto dei
diritti umani e contro la
corruzione.

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

Uno dei fattori chiave della reputazione di Aeffe è la capacità di svolgere il proprio business con integrità, trasparenza, legalità, imparzialità, prudenza e nel rispetto delle leggi.

Aeffe si impegna a contrastare, combattere e condannare la corruzione in ogni sua forma, ivi comprese l'estorsione, le tangenti e il taglieggiamento: in nessun caso il perseguimento dell'interesse o del vantaggio delle Società, a livello di Gruppo, può giustificare una condotta non etica oppure non onesta o illecita. Per questo motivo la lotta alla corruzione, attiva e passiva, è considerata un impegno imprescindibile.

Aeffe promuove il rispetto del lavoro e dei lavoratori impegnandosi ad abolire il lavoro minorile, il lavoro forzato e assicurando a tutti i lavoratori le stesse opportunità di impiego e crescita professionale, oltre che un trattamento economico equo basato su criteri di meritocrazia.

Le Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. hanno adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 (cui si rimanda per opportuni approfondimenti).

Tutte le atre Società appartenenti al perimetro di rendicontazione (sia italiane che estere) operano nel rispetto delle linee guida e del Codice Etico di Aeffe S.p.A., anche in materia di anti corruzione e tutela dei diritti umani, per la quale tutti i processi interni sono stati valutati.

Si sottolinea che, a tutti i neo-assunti, viene consegnato il Codice Etico della Capogruppo.

RISULTATI CONSEGUITI

Nell'esercizio di riferimento non è stato riscontrato alcun caso di corruzione all'interno del perimetro di rendicontazione.

La totalità dei membri del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, così come tutti i dipendenti, sono informati circa la politica ed i protocolli in uso in materia di anti corruzione.

6. ALTRI TEMI MATERIALI

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per il tema in oggetto.

TEMI RISCHI OBIETTIVI
MATERIALI CONNESSI DI MIGLIORAMENTO
- Gestione responsabile della
Supply Chain;
- Gestione responsabile del
prodotto:
Riciclabilità dei prodotti e
o
del packaging
Utilizzo di materie prime
o
ecologiche nella
accezione del SMI;
Attenzione alla qualità e
o
sicurezza.
Brand reputation
o
Customer satisfaction
o
- Performance finanziaria.
Valutazione dei rischi connessi:
- Perdita
di
immagine
e
reputazione
derivante
dall'affidamento del processo a
fornitori non in linea con il Codice
Etico di Aeffe S.p.A. e nel rispetto
delle
normative
vigenti;
Contrazione
dei
risultati
economici
e
mancato
raggiungimento degli obiettivi.
- La selezione dei fornitori si
ispirerà sempre di più a criteri
meritocratici sulla base della
professionalità, solidità, codice
etico e rispetto di tutte le
Normative vigenti.
- Monitoraggio
continuo
ed
audit della Supply Chain anche
attraverso le visite periodiche
del personale;
- Costante aggiornamento del
contratto quadro che regola il
rapporto nelle forniture in
base alle nuove Normative
Internazionali.

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

Il Gruppo Aeffe si impegna a utilizzare materie prime che rispettino gli standard ecologici, puntando sempre alla qualità del prodotto commercializzato ed alla sicurezza dello stesso.

L'impegno è volto, inoltre, al rispetto dei requisiti internazionali, estesi anche ai propri fornitori, adottando un approccio precauzionale nei confronti delle sfide del nostro tempo, approfondendo la conoscenza degli impatti ambientali e sociali lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti.

Il processo industriale del Gruppo Aeffe è governato dalle Società Operative in ambito Divisionale, di conseguenza le attività di ricerca, sviluppo, approvvigionamento, produzione e collaudo vengono coordinate dalla Divisioni che in questo modo ottimizzano e presidiano il rapporto con ogni singolo fornitore.

Uno degli elementi caratterizzanti l'attività di approvvigionamento delle materie prime è dato dal rigoroso controllo qualità: le merci vengono sempre consegnate dal fornitore presso le aziende del Gruppo e sono controllate da strutture interne a ciò dedicate, prima della spedizione ai laboratori esterni incaricati delle diverse fasi del processo produttivo. Gli acquisti vengono effettuati sulla base di proiezioni elaborate tenendo conto dei dati di avanzamento della campagna vendite, che vengono aggiornati settimanalmente.

La capacità di selezione sta nella reperibilità dei fornitori più idonei per tipologia di materia prima, con un costante monitoraggio delle singole performance nel rispetto dei termini di consegna e nella qualità dei materiali.

Il Gruppo Aeffe pone la qualità del prodotto alla base della propria strategia aziendale e ne assicura l'implementazione attraverso la soddisfazione delle differenti aspettative degli stakeholder beneficiando della competenza e professionalità delle proprie risorse.

Fondamentali risultano essere la sicurezza, l'affidabilità e le elevate prestazioni dei prodotti offerti, che si basano su una continua evoluzione ed innovazione del prodotto stesso al fine di garantire ai propri clienti la massima qualità e soddisfazione.

Il Gruppo mira alla promozione della cultura aziendale orientata alla qualità ed etica, attraverso un continuo dialogo con i propri stakeholder. Questo costante dialogo e la forte collaborazione con i fornitori e clienti risultano essere fondamentali in un'ottica di sviluppo condiviso e soddisfazione delle aspettative di mercato.

L'attività stilistica si sviluppa attraverso l'ideazione delle collezioni e la definizione degli aspetti chiave relativi all'immagine del brand a alla scelta dei messaggi da comunicare al pubblico.

Uno dei principali punti di forza del Gruppo è rappresentato dall'indipendenza di ciascuna maison nella definizione degli aspetti creativi e stilistici: ricerca e sperimentazione sono infatti la parte essenziale della forma mentis di ogni stilista; nell'ambito del Gruppo, tali attività sono svolte con continuità e consentono un costante rinnovamento, con l'obiettivo di captare e anticipare i desideri latenti e le nuove tendenze del mercato.

Lo sviluppo creativo del prodotto avviene ad opera dello stilista e dell'ufficio stile, i quali, sulla base delle proprie intuizioni ed esperienze, supportate dalle linee di tendenza del mercato rilevate dalle strutture interne al Gruppo procedono all'ideazione della collezione.

Tutti i prodotti, siano essi capi d'abbigliamento o calzature, sono forniti di un'etichetta contenente informazioni in merito alla composizione dei materiali tessili utilizzati, alle modalità di lavaggio cui il consumatore finale deve attenersi per preservare l'integrità del prodotto e l'informazione sul "Made in".

RISULTATI CONSEGUITI

a. Gestione responsabile della filiera e approvvigionamento sostenibile*

* I dati si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

Fornitori suddivisi per area geografica
2017 2016
Tipologia di fornitori Numero di fornitori Volume € Numero di fornitori Volume €
Altri 5 483.597 5 565.258
America 1 28.488 2 106.627
Far East 38 22.709.541 53 24.253.425
India 16 997.443 18 1.085.611
Italia 1.077 82.112.824 948 69.090.986
Resto d'Europa 79 9.815.522 81 5.961.658
Totale Beni 1.216 116.147.414 1.107 101.063.564
Altri 5 549.510 4 453.600
India 8 828.662 7 839.637
Italia 155 13.643.549 160 13.195.806
Resto d'Europa 20 3.205.721 15 2.629.286
Totale servizi 188 18.227.442 186 17.118.329
Totale fornitori 1.404 134.374.857 1.293 118.181.893
Fornitori suddivisi per categoria di prodotti/servizi
2017 2016
Tipologia di fornitori Numero di fornitori Volume € Numero di fornitori Volume €
Accessori e Ricami 284 26.227.541 281 26.718.531
Acquisto MP 579 26.134.738 494 24.586.535
Packaging 31 2.294.306 26 1.684.735
Prodotti
finiti
e
semilavorati
148 53.170.726 139
40.950.246
Acquisto Beni 1.042
107.827.312
940
93.940.047
Altre lavorazioni 194 9.202.704 188 7.566.627
Ciclo completo 17 4.750.833 12 3.792.867
Confezione 73 7.214.229
79
7.340.024
Lavaggio 1 74.945 4
215.478
Smacchiatura 23 1.475.927 19 1.049.428
Stampe e ricami 26 1.886.107 23 1.339.761
Stiro 3 259.273 6 805.924
Taglio 25 1.683.525 22 2.131.737
Acquisto servizi 362 26.547.543 353 24.241.846
Totale fornitori 1404 134.374.855 1293 118.181.893

b. Gestione responsabile del prodotto*

* I dati si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

- Materiali

Volume di materiali utilizzati e percentuali di materiali riciclati utilizzati nella produzione di beni 2017
Materiale Volume totale (€) Vol. materiale da fonti
riciclate (€)
% materiali riciclati
sul totale
Vol. materiale da fonti
certificate (OEKO-TEX)
(€)
AEFFE S.P.A
Cotone 3.152.423
Lana 4.145.008
Fibre sintetiche 3.950.740
Artificiali 4.027.068 N/A N/A N/A
Seta 2.610.608
Lino 168.430
Cartone 672.804 208.334 31,0% 93.854
Plastica 627.112 278.269 44,4% N/A
POLLINI S.P.A.
Pelle 4.513.891
Metallo 3.426.366
Pelle naturale 1.088.354 N/A N/A N/A
Cartone 839.350
Plastica 294.502
Totale (€) 29.516.656 486.603 MEDIA: 37,7% 93.854

- Salute e sicurezza del prodotto

Nel biennio in esame non si sono rilevati incidenti di non conformità riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti offerti dal Gruppo Aeffe.

c. Performance finanziaria

Di seguito viene riportato il prospetto di Conto Economico Riclassificato a Valore Aggiunto relativo all'intero Gruppo Aeffe.

Per le altre informazioni si rimanda ai contenuti inseriti nel presente fascicolo di bilancio.

Valore economico generato e distribuito
31.12.2017 31.12.2016
Ricavi 312.604.739 280.690.885
Altri proventi 2.627.363 5.748.703
Proventi finanziari 173.018 233.379
Totale valore economico generato dal Gruppo 315.405.120 286.672.966
Costi operativi - 211.641.664 - 196.286.636
Remunerazione del personale - 65.376.702 - 63.490.261
Remunerazione dei finanziatori - 2.150.618 - 2.804.857
Remunerazione degli investitori - -
Remunerazione della Pubblica Amministrazione* - 8.252.515 - 4.727.541
Liberalità esterne - -
Totale valore economico distribuito dal Gruppo - 287.421.499 - 267.309.295
Svalutazione crediti - 505.576 - 180.383
Differenze di cambio non realizzate - 2.099.831 301.644
Rettifiche di valore di attività materiale ed immateriali - -
Rettifiche di valore di attività finanziarie - 2.316.749 - 3.153.668
Ammortamenti - 11.559.407 - 11.954.896
Accantonamenti - -
Riserve - 11.502.059 - 4.376.368
Valore economico trattenuto dal Gruppo - 27.983.622 - 19.363.671

7. TABELLA DI CORRELAZIONE GRI STANDARD

GRI Standard Title GRI
Disclosure
Number
GRI Disclosure Title Numero di pagina
102-1 Nome dell'organizzazione p. 1
102-2 Attività, marchi, prodotti e servizi. pp. 6,13-17
102-3 Luogo delle sedi principali p. 7
102-4 Paesi di operatività pp. 7-9 e p.91
GRI
102:
General
Disclosures
2017
-
102-5 Assetto proprietario e forma legale p. 91
Profilo Organizzativo 102-6 Mercati serviti p. 91
102-7 Dimensione dell'organizzazione p. 89
102-8 Informazioni
su
dipendenti
e
lavoratori
p. 94
102-9 Catena di fornitura p. 100
102-10 Cambiamenti
significativi
dell'organizzazione
e
della
sua
catena di fornitura
Nel corso del 2017, rispetto al 2016, non si sono
registrate variazioni significative nella struttura
societaria.
102-12 Iniziative verso l'esterno Nell'esercizio 2017 il Gruppo ha deciso di
destinare gran parte delle proprie donazioni ad
iniziative benefiche a favore della salute, in
particolare sui bambini (il porto dei piccoli), sulle
malattie
oncologiche
(Fondazione
IEO)
e
sull'istruzione universitaria (Fondazione RUI), per
un ammontare di circa 45K €. Inoltre è stato
erogato un contributo pari a 250K € al MET
GALA, cena benefica annuale di raccolta fondi.
102-13 Partecipazione ad associazioni Associati a Confindustria
GRI
102:
General
Disclosures
2017
-
Strategia
102-14 Dichiarazione del vertice aziendale p. 2
GRI
102:
General
Disclosures 2017 - Etica
e integrità
102-16 Valori, principi, standard e norme di
comportamento
La Società persegue l'eccellenza nel servire i
propri clienti con l'obiettivo di creare valore per
gli azionisti e per tutti gli altri stakeholders,
mantenendo e sviluppando relazioni ispirate ai
principi di integrità, trasparenza, legalità, ed
imparzialità e prudenza.
Tali linee guida sono inserite nel Codice Etico,
parte integrante del Modello di Organizzazione,
Gestione e Controllo ai sensi del Dl 231/01,
reperibile sul sito www.aeffe.com
GRI
102:
General
Disclosures
2017
-
Governance
102-18 Struttura di governo p. 4
102-40 Elenco dei gruppi di stakeholder p. 88
GRI
102:
General
102-41 Accordi di contrattazione collettiva p. 95
Disclosures
2017
-
Coinvolgimento
degli
stakeholder
Processo
di
102-42
selezione degli stakeholder
p. 88
102-43 Approccio al coinvolgimento degli
stakeholder
p. 88
102-45 Elenco delle società incluse nel
bilancio consolidato
p. 89
102-46 Definizione dei contenuti del report
e del perimetro di ciascun aspetto.
pp. 87-88
GRI
102:
General
102-47 Elenco degli aspetti materiali pp. 87-88
Disclosures
2017
-
Processo di reporting
102-48 Modifiche rispetto al precedente
bilancio
N.a.
102-49 Cambiamenti significativi nell'attività
di reporting
N.a.
102-50 Periodo di rendicontazione. 01.01.2017 - 31.12.2017
102-51 Data di pubblicazione del report più
recente
N.a.
102-52 Periodicità di rendicontazione Annuale
102-54 Dichiarazione
sull'opzione
di
rendicontazione
secondo
i
GRI
standard
p. 87
102-55 Tabella contenuti GRI pp. 104-107
102-56 Attestazione esterna p. 32
GRI
103:
Approccio
gestionale 2017
103-1 Indicazione
del
perimetro
di
consolidamento per ciascun aspetto
materiale
p. 90
GRI 201: Performance
economiche 2017
201-1 Valore economico diretto generato e
distribuito
pp. 103-104
GRI 204: Pratiche di
acquisto 2017
204-1 pp. 101-103
Percentuale di spesa concentrata su
Indicatore parziale, non sono state fornite le
fornitori locali
definizioni e si è preferito fornire il numero dei
fornitori piuttosto che la percentuale.
GRI
205:
Anti
205-1 Operazioni valutate per rischio di
corruzione
pp. 98-99
corruzione 2017
205-3
Episodi di corruzione riscontrati e
attività correttive implementate
p. 99
301-1 Materiali utilizzati suddivisi per peso
e volume
pp. 101-102
GRI 301: Materiali 2017
301-2
Percentuale di materiali utilizzati che
provengono da riciclaggio
pp. 101-102
pp. 97-98
GRI
306:Scarichi
e
rifiuti 2017
306-2 Rifiuti
prodotti
per
tipologia
e
modalità di smaltimento
Per questo esercizio non è stata fornita la
classificazione
dei
rifiuti
per
metodo
di
smaltimento. Negli esercizi futuri, il Gruppo si
impegna a fornire anche tale dettaglio.
GRI 401: Occupazione
2017
401-1 Tasso di assunzione e turnover del
personale
pp. 94-95
403-1 Lavoratori rappresentati nei comitati
formali azienda-lavoratori per la
salute e sicurezza
pp. 93-94
GRI
403:
Salute
e
Sicurezza
sul
lavoro
2017
403-2 Tipologia
e
tasso
di
infortuni,
malattie
professionali,
giorni
di
lavoro persi e assenteismo e numero
di incidenti mortali collegati al lavoro
pp. 93-94
403-3 Lavoratori ad alta incidenza o ad alto
rischio di infortunio o di malattia
professionale
pp. 93-94
GRI 404: Formazione
ed educazione 2016
404-1 Ore di formazione medie annue per
dipendente
pp. 95-96
GRI 405: Diversità e
pari opportunità 2017
405-1 Diversità
dei dipendenti e degli
organi di governo
pp. 96-97
GRI
406:
Non
discriminazione 2017
406-1 Episodi di discriminazione e azioni
correttive implementate
pp. 91-92,99
GRI 412-1: Valutazione
dei diritti umani 2017
412-1 Non sono state condotte attività sistematiche di
analisi del rischio per quanto riguarda i diritti
Attività sottoposte a valutazione sul
umani, in quanto tutte le attività sono svolte in
rispetto dei diritti umani
Paesi in cui la tutela dei diritti umani è garantita
dalla normativa vigente locale.
GRI
416:
Salute
e
Sicurezza
del
consumatore 2017
Casi di non-conformità riguardanti
gli impatti sulla salute e sicurezza dei
p. 103
416-2
prodotti e servizi
GRI 417: Marketing ed
etichettatura 2017
417-1 Obbligo di informazioni su prodotti
e servizi ed etichettatura
pp. 100-101
GRI 419: Conformità
Inosservanza di leggi e regolamenti
Nessun
caso
di
normativa
socio
419-1
in campo sociale ed economico
economica 2017
inosservanza
a
leggi
e
regolamenti in campo sociale ed economico

*(in accordance al livello di applicazione alla modalità Referenced)

PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali Aeffe S.p.A. si è trovata ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

La crescita economica è solida nelle principali economie avanzate ed emergenti; non si accompagna tuttavia a una ripresa dell'inflazione, che rimane debole. Nel breve termine le prospettive rimangono favorevoli; permangono rischi che una correzione al ribasso dei prezzi delle attività finanziarie possa rallentare l'attività economica.

L'attività economica nelle principali economie avanzate ha continuato a espandersi nel terzo trimestre del 2017; il quadro congiunturale si è mantenuto favorevole negli ultimi mesi dell'anno. Negli Stati Uniti i dati più recenti indicano una crescita sostenuta. Nel Regno Unito i consumi privati mostrano segnali di ripresa e gli indicatori anticipatori suggeriscono per l'ultimo trimestre del 2017 un tasso di espansione in linea con la media dei primi tre. In Giappone i dati congiunturali più aggiornati indicano un'accelerazione dell'attività economica nel quarto trimestre dello scorso anno. Nei paesi emergenti prosegue la ripresa in atto dal primo semestre del 2017. In Cina la crescita è rimasta stabile negli ultimi mesi dell'anno, dopo aver superato le attese nei trimestri precedenti. Nei mesi estivi il PIL ha accelerato in India e in Brasile.

Nel terzo trimestre del 2017 il commercio mondiale è cresciuto a un tasso pari al 3,5 per cento, con una dinamica più sostenuta delle importazioni dell'area dell'euro e dei paesi emergenti dell'Asia diversi dalla Cina.

I rischi per l'economia mondiale restano legati a un possibile aumento della volatilità sui mercati finanziari, connesso con un'improvvisa intensificazione delle tensioni geopolitiche.

Nell'area dell'euro la crescita è proseguita a un tasso sostenuto, trainata soprattutto dalla domanda estera. La ricalibrazione degli strumenti di politica monetaria decisa dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha l'obiettivo di preservare condizioni di finanziamento molto favorevoli, che rimangono necessarie per un ritorno durevole dell'inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento.

Sulla base del più recente quadro previsivo elaborato in dicembre dagli esperti dell'Eurosistema, il prodotto dell'area dell'euro dovrebbe crescere del 2,3 per cento nel 2018 (2,4 nel 2017).

Le nuove proiezioni per l'economia italiana indicano che nel triennio 2018-2020, il PIL, che nel 2017 sarebbe aumentato dell'1,5 per cento, crescerebbe dell'1,4 per cento nell'anno in corso, dell'1,2 nel 2019-2020. L'attività economica sarebbe trainata principalmente dalla domanda interna.

Nel triennio 2018-2020 le esportazioni si espanderebbero in media di oltre il 3 per cento all'anno, riflettendo sia le ipotesi sull'andamento favorevole degli scambi commerciali internazionali, sia gli effetti dell'apprezzamento dell'euro registrato negli ultimi trimestri. La crescita delle importazioni, particolarmente marcata nel 2017 e poi in graduale rallentamento, seguirebbe l'andamento degli investimenti produttivi e delle esportazioni, che rappresentano le componenti di domanda caratterizzate da un più elevato contenuto di beni importati.

Questo quadro presuppone condizioni finanziarie ancora accomodanti, con un aggiustamento molto graduale dei tassi di interesse a breve e a lungo termine, condizioni ordinate sui mercati dei titoli di Stato e criteri di offerta di credito relativamente distesi. Nel complesso l'andamento del prodotto continuerebbe a dipendere dal sostegno delle politiche economiche espansive, ma in misura minore rispetto al passato.

Tra i rischi che gravano su questo scenario restano rilevanti quelli che provengono dal contesto internazionale e dall'andamento dei mercati finanziari. Inasprimenti delle tensioni globali o una maggiore incertezza circa le politiche economiche nelle diverse aree potrebbero tradursi in aumenti della volatilità dei mercati finanziari e dei premi per il rischio, ripercuotendosi negativamente sull'economia dell'area dell'euro.

Tra i rischi di origine interna, rispetto agli ultimi scenari previsivi, si sono ridotti quelli connessi con la debolezza del sistema creditizio e con un possibile acuirsi dell'incertezza di famiglie e imprese sull'intensità della ripresa in atto. Il quadro qui delineato dipende però dal proseguimento di politiche economiche in grado, da un lato, di favorire la crescita dell'economia nel lungo termine, sostenendo le scelte di investimento e di consumo e, dall'altro, di assicurare credibilità al percorso di riduzione del debito pubblico, sfruttando il momento favorevole dell'economia globale.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso supera un 2016 di assestamento dovuto a incertezze congiunturali e crisi geopolitiche e si attesta quest'anno su un valore di mercato totale intorno ai 1.160 miliardi di Euro, con una crescita del 5% a cambi costanti.

Alla ripresa del comparto ha contribuito una ritrovata consumer confidence a livello generale: questa ha spinto sia i consumi locali di Europei, Americani e Asiatici, sia gli acquisti in viaggio dei consumatori cinesi, senza dimenticare il fondamentale ritorno dei turisti in Europa, che sono cresciuti dell'11% rispetto all'anno scorso. A ciò si aggiunge la crescita costante del canale online, che rappresenta ormai un mercato di valore pari a quello del Giappone.

L'Europa continua la sua ripresa, crescendo del 6% a tassi di cambio correnti e riconquistando così il suo ruolo di regione centrale per le vendite di lusso. In Giappone, assistiamo ad una forte spinta guidata dalla valuta ed il conseguente incremento della spesa cinese ha portato ad una crescita del 2% a tassi di cambio attuali. I clienti cinesi sono sempre più esperti del settore e permettono di aumentare le vendite in Cina del 15%. Il resto dell'Asia (esclusi la Cina continentale e il Giappone) registra decisamente una crescita del 6%, ed anche il mercato Americano (sia Nord che Sud America), riesce a finire l'anno in positivo, crescendo del 2%. In altre regioni, la crescita è risultata ferma all'1%, con un Medio Oriente trattenuto dall'incertezza economica. Viene registrata la crescita del canale Retail dell'8% ed una forte performance dei negozi multimarca. Deludenti invece i numeri dei department store a livello mondiale. Uno spaccato dell'evoluzione del ruolo del negozio è il canale online, che mostra un salto del ben 24% ed in cui solo il mercato americano rappresenta quasi la metà di questo tipo di vendite: questo non significa che i negozi abbiano perso il loro ruolo ma solo che necessitino un nuovo modo di rinnovarsi. Le previsioni parlano di un forte incremento positivo che continuerà a un tasso di crescita annuo costante stimato dal 4% al 5% per i prossimi 3 anni.

Le previsioni per il 2018 confermano un solido +5%: crescita consistente per pelle, calzature e accessori (+7%) e per l'Hard Luxury (5%). In crescita anche abbigliamento, profumi e cosmetici (+4%). Tutti i mercati sono previsti in crescita, con l'Asia in testa (+10%), seguita da Giappone (+5%) Europa e Nord America (+4%), quest'ultimo in ripresa dopo due anni anni difficili.

2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA'

CONTO ECONOMICO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2017 sui ricavi 2016 sui ricavi 2017/16
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 157.527.014 100,0% 145.903.311 100,0% 11.623.703 8,0%
Altri ricavi e proventi 5.623.268 3,6% 5.244.463 3,6% 378.805 7,2%
TOTALE RICAVI 163.150.282 103,6% 151.147.774 103,6% 12.002.508 7,9%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 4.934.794 3,1% ( 2.421.624) (1,7%) 7.356.418 (303,8%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 62.094.018) (39,4%) ( 52.763.256) (36,2%) ( 9.330.761) 17,7%
Costi per servizi ( 47.770.721) (30,3%) ( 42.807.543) (29,3%) ( 4.963.178) 11,6%
Costi per godimento beni di terzi ( 15.700.433) (10,0%) ( 16.350.282) (11,2%) 649.849 (4,0%)
Costi per il personale ( 27.363.982) (17,4%) ( 27.659.494) (19,0%) 295.513 (1,1%)
Altri oneri operativi ( 1.750.622) (1,1%) ( 1.680.642) (1,2%) ( 69.980) 4,2%
Totale costi operativi ( 149.744.982) (95,1%) ( 143.682.842) (98,5%) ( 6.062.139) 4,2%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 13.405.300 8,5% 7.464.931 5,1% 5.940.369 79,6%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 404.459) (0,3%) ( 410.416) (0,3%) 5.957 (1,5%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 1.456.414) (0,9%) ( 1.492.381) (1,0%) 35.967 (2,4%)
Rivalutazione e Svalutazioni ( 800.000) (0,5%) ( 300.000) (0,2%) ( 500.000) 166,7%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 2.660.873) (1,7%) ( 2.202.797) (1,5%) ( 458.076) 20,8%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 10.744.427 6,8% 5.262.135 3,6% 5.482.293 104,2%
Proventi finanziari 638.768 0,4% 395.773 0,3% 242.995 61,4%
Oneri finanziari ( 1.523.221) (1,0%) ( 2.188.671) (1,5%) 665.450 (30,4%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 884.453) (0,6%) ( 1.792.898) (1,2%) 908.445 (50,7%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 9.859.974 6,3% 3.469.237 2,4% 6.390.738 184,2%
Imposte correnti ( 3.388.387) (2,2%) ( 2.346.303) (1,6%) ( 1.042.084) 44,4%
Imposte anticipate/(differite) 345.963 0,2% 591.613 0,4% ( 245.650) (41,5%)
Totale Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio ( 3.042.424) (1,9%) ( 1.754.690) (1,2%) ( 1.287.734) 73,4%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 6.817.550 4,3% 1.714.547 1,2% 5.103.003 297,6%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2017 i ricavi passano da Euro 145.903 migliaia del 2016 a Euro 157.527 migliaia, con un incremento dell'8% a cambi correnti (8,4% a cambi costanti). Tale aumento ha riguardato il brand Moschino e i due marchi di proprietà Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

I ricavi sono stati conseguiti per il 46% sul mercato italiano e per il 54% sui mercati esteri.

Costo per il personale

I costi del personale passano da Euro 27.659 migliaia del 2016 a Euro 27.363 migliaia del 2017, con un decremento del 1,1%.

Margine operativo lordo (EBITDA)

L'Ebitda del 2017 è stato pari ad Euro 13.405 migliaia rispetto al risultato del 2016 di Euro 7.465.

In termini percentuali il MOL passa dal 5,1% del 2016 al 8,5% del 2017.

Risultato operativo (EBIT)

Il risultato operativo passa da Euro 5.262 migliaia del 2016 ad Euro 10.744 migliaia del 2017.

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte passa da Euro 3.469 migliaia del 2016 ad Euro 9.860 migliaia del 2017 registrando un miglioramento di Euro 6.391 migliaia. Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi e oneri finanziari, a sua volta strettamente legata al modello di business della società tale per cui ad un aumento del fatturati corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato di esercizio passa da Euro 1.715 migliaia del 2016 ad Euro 6.818 migliaia del 2017, registrando un miglioramento di Euro 5.103 migliaia.

STATO PATRIMONIALE

31 dicembre 31 dicembre Variazioni %
2017 2016 2017/16
56.076.722 63.925.587 ( 7.848.865) (12,3%)
33.423.398 28.351.623 5.071.775 17,9%
( 73.760.637) ( 71.790.444) ( 1.970.193) 2,7%
15.739.483 20.486.766 ( 4.747.283) (23,2%)
10,9%
3.571.420 2.425.764 1.145.656 47,2%
( 7.682.293) ( 7.277.490) ( 404.803) 5,6%
( 1.824.903) ( 5.871.625) 4.046.722 (68,9%)
22.777.505 21.462.732 1.314.772 6,1%
(1,5%)
(0,7%)
0,3%
2.356.080 6.889.259 ( 4.533.179) (65,8%)
188.179.149 192.927.130 ( 4.747.981) (2,5%)
(8,0%)
(56,5%)
(8,8%)
12,6%
( 7.483.304) ( 7.325.777) ( 157.527) 2,2%
201.278.517 204.015.935 ( 2.737.418) (1,3%)
0,0%
1,6%
0,0%
6.817.550 1.714.547 5.103.003 297,6%
143.476.716 136.685.444 6.791.272 5,0%
188,9%
(9,8%)
(4,7%)
57.801.801 67.330.491 ( 9.528.690) (14,2%)
(1,3%)
12.973.798
42.230.144
3.734.072
139.858.853
( 3.942.800)
( 122.521)
( 694.674)
2.565.163
25.371.407
108.939.800
2.347.959
( 7.612.077)
22.667.879
42.745.999
201.278.517
11.699.317
42.870.488
3.758.530
139.408.853
( 4.284.423)
( 281.528)
( 761.303)
2.279.104
25.371.407
107.251.531
2.347.959
( 2.634.547)
25.118.429
44.846.608
204.015.935
1.274.481
( 640.344)
( 24.458)
450.000
341.623
159.007
66.629
286.059
-
1.688.269
-
( 4.977.530)
( 2.450.550)
( 2.100.609)
( 2.737.418)

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2016 il capitale investito è diminuito del 1,3%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2017 risulta pari a Euro 22.778 migliaia rispetto a Euro 21.463 migliaia del 31 dicembre 2016.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente del 23,2% pari ad Euro 4.747 migliaia. Tale variazione è correlabile principalmente al decremento dei crediti commerciali in parte compensato dall'aumento delle giacenze di magazzino e dei debiti verso fornitori a seguito dell'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2017;

  • la variazione complessiva degli altri crediti e debiti correnti di Euro 1.679 migliaia è principalmente dovuta all'incremento dei rinvii dei costi di campionario e stilismo;

  • la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 5.192 migliaia è riferibile principalmente alla riduzione del debito per IRES maturato nell'esercizio dalla società e dal consolidato fiscale a seguito principalmente della riduzione dell'aliquota IRES che passa dal 27,5% del 2016 al 24% del 2017, riduzione in parte compensata dell'incremento del credito Iva di gruppo.

Attivo immobilizzato

Le attività immobilizzate sono diminuite di Euro 4.748 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016. Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • le immobilizzazioni materiali diminuiscono complessivamente di Euro 640 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • ammortamenti per Euro 1.457 migliaia;
  • dismissioni per Euro 6 migliaia in opere su beni di terzi;
  • investimenti per Euro 822 migliaia in fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • le immobilizzazioni immateriali diminuiscono complessivamente di Euro 24 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • investimenti per Euro 419 migliaia in software;
  • dismissioni per Euro 39 migliaia in software;
  • ammortamenti per Euro 405 migliaia;
  • le partecipazioni si movimentano per Euro 450 migliaia a seguito dell'aumento di capitale sociale, mediante rinuncia di crediti finanziari, nei confronti della società controllata Aeffe France S.a.r.l..

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La posizione finanziaria netta della Società passa da Euro 67.330 migliaia del 31 dicembre 2016 a Euro 57.802 migliaia del 31 dicembre 2017. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 6.791 migliaia. I motivi di questo aumento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative.

3. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.

Tali costi sono stati contabilizzati a Conto Economico nell'esercizio 2017 e ammontano a Euro 17.869 migliaia.

4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile

Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.

In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO

Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2017, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.

I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 6,000%
Altri azionisti (*) 32,203%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

6. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2017 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie del valore nominale di Euro 0,25 ciascuna, che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2017 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Società.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

7. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 36 e 37 del Bilancio al 31 dicembre 2017.

8. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2017.

9. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

10. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Non sono interventi fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'esercizio 2017 è stato caratterizzato da una crescita dei ricavi e dalla più che proporzionale progressione della redditività, risultati ottenuti grazie al buon andamento dei nostri brand, soprattutto quelli di proprietà, e all'efficace modello di business. Le linee strategiche di medio-lungo termine della Società prevedono una costante attenzione alla realizzazione di collezioni fortemente distintive e al rafforzamento calibrato della nostra presenza nei mercati ad elevato potenziale, soprattutto nell'area della Greater China e Asia Pacific. Alla luce della vitalità della Società e dei positivi riscontri della campagna vendite per le collezioni Autunno/Inverno 2018-2019 ancora in corso, siamo fiduciosi che anche il 2018 sarà all'insegna di un ulteriore sviluppo e consolidamento dei nostri brand.

12. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2017

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, Vi proponiamo di destinare l'utile di 'esercizio di Euro 6.817.550 come segue:

  • alla riserva legale Euro 340.877;
  • alla riserva straordinaria Euro 6.476.673.

8 Marzo 2018 Per Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Ferretti

Prospetti Contabili

Stato Patrimoniale Attivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 2017/16
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.148.672 3.274.434 ( 125.762)
Altre attività immateriali 585.400 484.096 101.304
Totale attività immateriali (1) 3.734.072 3.758.530 ( 24.458)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.944.871 16.944.871 -
Fabbricati 21.871.389 22.370.366 ( 498.977)
Opere su beni di terzi 1.206.481 1.288.435 ( 81.954)
Impianti e macchinari 1.528.038 1.682.299 ( 154.261)
Attrezzature 62.959 46.406 16.553
Altre attività materiali 616.406 538.111 78.295
Totale attività materiali (2) 42.230.144 42.870.488 ( 640.344)
Altre attività
Partecipazioni (3) 139.858.853 139.408.853 450.000
Altre attività (4) 2.356.080 6.889.259 ( 4.533.179)
Imposte anticipate (5) 2.565.163 2.279.104 286.059
Totale altre attività 144.780.096 148.577.216 ( 3.797.120)
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 190.744.312 195.206.234 ( 4.461.922)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 33.423.398 28.351.623 5.071.775
Crediti commerciali (7) 56.076.722 63.925.587 ( 7.848.865)
Crediti tributari (8) 3.571.420 2.425.764 1.145.656
Disponibilità liquide (9) 7.612.077 2.634.547 4.977.530
Altri crediti (10) 12.973.798 11.699.317 1.274.481
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 113.657.415 109.036.839 4.620.576
TOTALE ATTIVITA' 304.401.727 304.243.073 158.654

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Stato Patrimoniale Passivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 2017/16
PATRIMONIO NETTO -
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240.251 71.240.251 -
Altre Riserve 26.558.081 24.929.262 1.628.819
Riserva Fair Value 7.742.006 7.742.006 -
Riserva IAS 1.085.602 1.085.602 -
Riserva legale 2.994.800 2.909.073 85.727
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 680.940) ( 654.663) ( 26.277)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959 -
Risultato di esercizio 6.817.550 1.714.547 5.103.003
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 143.476.716 136.685.444 6.791.272
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (12) 122.521 281.528 ( 159.007)
Imposte differite (5) 7.483.304 7.325.777 157.527
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 3.942.800 4.284.423 ( 341.623)
Passività finanziarie (14) 22.667.879 25.118.429 ( 2.450.550)
Passività non finanziarie (15) 694.674 761.303 ( 66.629)
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 34.911.178 37.771.461 ( 2.860.283)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (16) 73.760.637 71.790.444 1.970.193
Debiti tributari (17) 1.824.903 5.871.625 ( 4.046.722)
Passività finanziarie (18) 42.745.999 44.846.608 ( 2.100.609)
Altri debiti (19) 7.682.293 7.277.490 404.803
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 126.013.832 129.786.168 ( 3.772.335)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 304.401.727 304.243.073 158.654

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato V e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Conto Economico (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2017 2016
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 157.527.014 145.903.311
Altri ricavi e proventi (21) 5.623.268 5.244.463
TOTALE RICAVI 163.150.282 151.147.774
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 4.934.794 ( 2.421.624)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 62.094.018) ( 52.763.256)
Costi per servizi (23) ( 47.770.721) ( 42.807.543)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 15.700.433) ( 16.350.282)
Costi per il personale (25) ( 27.363.982) ( 27.659.494)
Altri oneri operativi (26) ( 1.750.622) ( 1.680.642)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.660.873) ( 2.202.797)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 884.453) ( 1.792.898)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 9.859.974 3.469.237
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 3.042.424) ( 1.754.690)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 6.817.550 1.714.547

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato VI e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Conto Economico Complessivo

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio
2017
Esercizio
2016
Utile/(perdita) del periodo (A) 6.817.550 1.714.547
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 26.277) ( 69.520)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto
dell'effetto fiscale (B1) ( 26.277) ( 69.520)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - -
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale
(B2) - -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) ( 26.277) ( 69.520)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 6.791.273 1.645.027

Rendiconto Finanziario (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2017 2016
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 2.633 1.339
Risultato del periodo prima delle imposte 9.860 3.469
Ammortamenti e svalutazioni 2.661 2.203
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 501) ( 38)
Imposte corrisposte sul reddito ( 7.435) 2.162
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 884 1.793
Variazione nelle attività e passività operative 2.083 2.506
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (30) 7.552 12.095
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 380) ( 282)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 816) ( 1.072)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 450) ( 400)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (31) ( 1.646) ( 1.754)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 26) ( 70)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 4.551) ( 8.451)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 4.533 1.267
Proventi e oneri finanziari ( 884) ( 1.793)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (32) ( 929) ( 9.047)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 7.610 2.633

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato VII e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Prospetti di Patrimonio Netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) a nuovo Risultato esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2016 25.371 71.240 24.057 7.742 1.086 2.863 ( 586) 2.348 919 135.040
Destinazione utile 31/12/15 873 46 ( 919) -
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/16 ( 70) ( 70)
Risultato al 31/12/16 1.715 1.715
SALDI AL 31 DICEMBRE 2016 25.371 71.240 24.930 7.742 1.086 2.909 ( 656) 2.348 1.715 136.685
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) a nuovo Risultato esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2017 25.371 71.240 24.930 7.742 1.086 2.909 ( 656) 2.348 1.715 136.685
Destinazione utile 31/12/16 1.629 86 ( 1.715) -
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/17 ( 26) ( 26)
Risultato al 31/12/17 6.818 6.818
SALDI AL 31 DICEMBRE 2017 25.371 71.240 26.558 7.742 1.086 2.995 ( 681) 2.348 6.818 143.477

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti della AEFFE S.p.A., sul bilancio di esercizio 2017

emessa ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2429, comma 3 del codice civile, relativamente al bilancio chiuso al 31 dicembre 2017.

Signori Azionisti,

ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1988, n. 58 e nel rispetto delle norme vigenti, il Collegio Sindacale riferisce all'Assemblea circa l'attività svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati.

In via preliminare si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 12 aprile 2017, ha nominato l'Organo di controllo, nella odierna costituzione.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale ha assolto il compito di vigilanza previsto dalla legge ed in particolare dall'articolo 149 del D.Lgs. n. 58/1998, nonché dalle norme di comportamento emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dalle raccomandazioni Co.N.So.B. in materia di controlli societari ed attività di verifica del Collegio Sindacale, integrate con le disposizioni stabilite nell'articolo 8, del Codice di autodisciplina edito dalla Commissione per la Corporate Governance.

* * *

I componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite degli incarichi sancito dall'articolo 23.2 dello Statuto della Società e dall'articolo 148 bis del D.Lgs. 58/98, del regolamento emittenti, come modificato dalla delibera Co.N.So.B. n. 18671, del 8 dicembre 2013, adempiendo nel corso dell'anno ai relativi obblighi di informativa.

Per quanto concerne i compiti di revisione legale, l'Assemblea degli Azionisti del 13 aprile 2016 ha conferito l'incarico alla Società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., a norma del D.Lgs. 58/1998 "Testo Unico della Finanza" e del D.Lgs. 39/2010, alla cui Relazione si rimanda.

La presente Relazione è stata redatta in conformità della normativa vigente in materia di Società quotate in Borsa, in ossequio alla Comunicazione Co.N.So.B. n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, poiché le azioni di AEFFE S.p.A., sono trattate nel segmento STAR del mercato gestito da Borsa Italiana.

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio 2017 sono quelli internazionali (I.A.S./I.F.R.S.), in ossequio all'articolo 2 del D.Lgs. 38/2005.

* * *

In relazione alle modalità di svolgimento della attività di vigilanza cui il Collegio Sindacale è preposto, si dà atto di avere, tra l'altro:

  • partecipato alla Assemblea degli Azionisti ed alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, tenutesi nel corso dell'esercizio, ottenendo dagli Amministratori, in ossequio all' art. 150, primo comma, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 19.2 dello Statuto Sociale, tempestive ed idonee informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e sue controllate;
  • acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di propria competenza sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul grado di adeguatezza della struttura organizzativa della Società, mediante indagini dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, periodici scambi di informazione con la Società incaricata della revisione legale dei conti annuali e consolidati, con l'Organismo di Vigilanza e la partecipazione alle riunioni del Comitato di Controllo Interno;

  • verificato il funzionamento e l'efficacia dei sistemi di controllo interno, essendosi intrattenuto ripetutamente con il Responsabile dell'internal audit, puntando l'attenzione sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, sotto il profilo, in particolare, dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione ed estendendo la propria attività alla verifica di talune procedure interne;

  • svolto le funzioni di competenza del Collegio Sindacale, di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010. In tale contesto ha: i) recepito quanto riferito in relazione alle verifiche trimestrali sulla corretta tenuta della contabilità sociale svolte dalla Società incaricata della revisione legale dei conti; ii) ricevuto dalla medesima Società la Relazione prevista dall'art. 14 del D.Lgs. n 39/2010 e dall'articolo 10 del Regolamento U.E. n. 537/2014; iii) ricevuto dalla Società di revisione, la "Conferma annuale dell'indipendenza" ai sensi degli articoli 10 e 17, del D.Lgs. n. 39/2010; iv) preso visione della relazione di trasparenza per l'anno 2017, pubblicata sul sito internet istituzionale, all'indirizzo: http://www.ria-grantthornton.it/globalassets/1. member-firms/italy-ria/pdf/transparency-report/report-di-trasparenza-2017-def.pdf;
  • monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle Società del Gruppo e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998;
  • preso atto della avvenuta predisposizione della Relazione sulla Remunerazione ex art. 123 ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ed ex art. 84 quater del Regolamento Co.N.So.B 11971/1999 ("Regolamento Emittenti"), senza particolari osservazioni da segnalare;
  • accertato la coerenza degli adeguamenti statutari alle disposizioni di legge e regolamentari, ivi inclusa la Legge 12 luglio 2011, n. 120 che ha introdotto nel D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 agli articoli 147 ter e 148 la disciplina inerente l'equilibrio di genere, negli Organi di amministrazione e controllo delle società quotate, cui la Società si è attenuta;
  • monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana SpA, che con le modifiche introdotte lo scorso 9 luglio 2015, ha appreso la Raccomandazione UE n. 208/2014, nonché la comunicazione Co.N.So.B. n. DCG/DSR/0051400 del 19 giugno 2014, volte essenzialmente a recepire principi e orientamenti in materia di corporate social responsability emersi nel contesto internazionale ed europeo, anche al fine di adeguare il Codice al quadro normativo internazionale di riferimento, rafforzando i controlli sulle strutture aziendali, in una prospettiva di maggiore effettività dei principi di legalità e di trasparenza.
  • vigilato sulla conformità della procedura interna riguardante le Operazioni con Parti Correlate ai principi indicati nel Regolamento approvato dalla Co.N.So.B con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sulla sua osservanza, ai sensi dell'art. 4, comma 6, del medesimo regolamento;
  • verificato l'osservanza delle norme di legge e regolamentari inerenti la formazione e l'impostazione degli schemi del bilancio della Società e del bilancio consolidato, nonché dei relativi documenti di corredo;
  • verificato che il bilancio della Società e quello consolidato, siano accompagnati dalle prescritte dichiarazioni di conformità sottoscritte dall'Amministratore Delegato, il quale è anche Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, giusta disposizione della Legge 28 dicembre 2005, numero 262;
  • verificato che la Relazione degli Amministratori sulla gestione per l'esercizio 2017 risulti conforme alle leggi e ai regolamenti vigenti, coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati dal bilancio della Società e da quello consolidato, dando atto che la Relazione semestrale consolidata non ha richiesto osservazioni da parte del Collegio Sindacale e precisando che tanto le Relazioni trimestrali, quanto la Relazione semestrale, hanno avuto la pubblicità prevista dalla legge e dai regolamenti vigenti;
  • vigilato sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società, nonché sul processo di rendicontazione non finanziaria, applicato nella Relazione redatta dagli Amministratori, nel rispetto di quanto previsto dalla Direttiva 2014/95/UE recepita nell' ordinamento italiano con D.Lgs. n. 254/2016, e verificata nel contenuto, rispetto alle norme di riferimento, da parte della Società di revisione legale BDO Italia S.p.A.

* * *

Le specifiche indicazioni da fornire con la presente Relazione vengono elencate nel seguito, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Co.N.So.B del 6 aprile 2001 n. DEM/1025564 e successivi aggiornamenti.

  1. Dalle informazioni ricevute e dalle analisi condotte dal Collegio Sindacale, non sono state rilevate operazioni di particolare rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di Società controllate, approvate dal Consiglio d'Amministrazione.

Per ciò che riguarda ulteriori operazioni avulse dal contesto economico, finanziario e patrimoniale, si rinvia alla Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori.

    1. Nella Relazione sulla gestione degli Amministratori, viene evidenziato che, giusta comunicazione Co.N.So.B. n. DEM/6064293, la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo e con parti correlate e o terzi, né sono state altre operazioni rilevanti sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale.
    1. Le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nel corso del 2017, dai soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici sono adeguatamente indicati nella sezione "Operazioni infragruppo", al paragrafo 40 della relazione sulla gestione. Ulteriori informazioni sulle operazioni infragruppo sono contenute nel Bilancio Consolidato 2017, a cui il Collegio Sindacale rinvia.

L'incidenza delle operazioni poste in essere con parti correlate, sono di seguito esposte, con raffronto delle medesimo operazioni effettuate nell'anno precedente.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 312.605 1.350 0.4% 280.691 1.247 0,4%
Costi per servizi 91.039 824 0.9% 81.289 374 0.5%
Costi per godimento beni di terzi 23.340 2.553 10.9% 22.847 2.552 11,2%
Proventi/oneri finanziari 3.758 123 3.3% 1.754 126 7,2%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti finanziari non correnti 2.592 1.752 67.6% 3.391 2.131 62,8%
Crediti commerciali 42.065 1.039 2.5% 40.711 1.231 3.0%
Crediti finanziari correnti 1.420 1.000 70,4% 2.236 1.000 44,7%
Debiti commerciale 68.619 205 0.3% 61.881 253 0,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa 17.239 1,760 n.a. 10.722 (1.788) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria 5.117 379 n.a. 3.889) 100 2,6%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto 50.593) 1.381 2.7% 59.507) 1.888 3,2%

Quanto alle operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, si precisa che trattasi prevalentemente di operazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato, nel rispetto della disciplina sul transfer-price.

I soggetti coinvolti sono riferibili a Società partecipate e/o controllate e loro partecipate e/o controllate.

In generale le operazioni con parti correlate esaminate dal Collegio, sono state ritenute congrue e rispondenti all'interesse della Società.

Ai sensi dell'articolo 4, comma 6 del regolamento Co.N.So.B. approvato con la citata delibera n. 17221/2010, il Collegio Sindacale conferma di aver vigilato sulla conformità della procedura adottata dalla Società ai principi indicati nel "Regolamento delle operazioni con parti correlate" e sulla sua osservanza.

  1. La Società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., all'esito delle verifiche e dei controlli effettuati, in data odierna, ha rilasciato le Relazioni sul bilancio al 31 dicembre 2017, ai sensi dell'articolo 14 del D.Lgs. n. 39, del 27 gennaio 2010 e dell'articolo 10 del Regolamento UE n. 537/2014, attestanti che: i) i bilanci della Società - ordinario e consolidato - al 31 dicembre 2017, sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto: la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e le altre componenti di conto economico complessivo ed i flussi di cassa della Società e del Gruppo; ii) la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui all'art. 123 bis, comma 4 del D.Lgs. n. 58/1998 contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari, sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo.

Nella Relazione al bilancio d'esercizio 2017 rilasciata dalla Società di revisione legale, non emergono osservazioni e/o rilievi, né, tantomeno, richiami di informativa.

    1. Nel corso dell'esercizio 2017 il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.
    1. Non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti da parte di terzi.
    1. Nel corso del 2017 non sono stati conferiti alla Società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., da parte della Società, ulteriori incarichi oltre quello della revisione legale per talune Società del gruppo.
    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della Società di revisione, anche ai sensi dell'articolo 19 lettera e) del D.Lgs. n. 39/2010, accertando il rispetto delle disposizioni normative in materia, nonché la compatibilità con le limitazioni previste dalla legge per i servizi diversi dalla revisione legale prestati alla Società ed alle sue controllate, rilevando che nel corso dell'esercizio non sono stati conferiti incarichi ai soggetti appartenenti alla medesima rete della Società di revisione.
    1. Nel corso del 2017 il Collegio Sindacale non ha rilasciato pareri ai sensi di legge.
  • 10.Nell'esercizio delle proprie funzioni, al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale:
  • si e' riunito con frequenza regolare ed ha redatto n. 8 verbali relativi attività effettuata, dei quali soltanto n. 6 stilati dall'Organo di controllo, nella nuova composizione;
  • ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio d'Amministrazione, in numero di 6 adunanze, ottenendo dagli Amministratori in via continuativa informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle Società controllate;
  • ha partecipato, tramite il Presidente del Collegio Sindacale, o membro delegato, a tutte le riunioni del Comitato di Controllo Interno, nonché al Comitato per la Remunerazione;
  • ha partecipato all'Assemblea della Società del 12 aprile 2017, la sola tenutasi;
  • ha avuto rapporti con gli omologhi Organi collegiali delle Società controllate, ai sensi dell'art. 151 del D.Lgs. n. 58/1998, con periodiche consultazioni e attraverso una riunione congiunta con i corrispondenti Organi;
  • ha partecipato con la presenza istituzionale di uno dei suoi componenti in qualità di membro permanente, alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza del Modello Organizzativo ex legge 231/2001, come meglio di seguito precisato.
  • 11.Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli Amministratori fossero conformi alla legge ed allo Statuto Sociale, fossero ispirate a principi di razionalità economica e non fossero manifestamente imprudenti od azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale, ritenendo che gli strumenti e gli istituti di governance adottati dalla Società, rappresentino un valido presidio rispetto ai principi di corretta amministrazione nella prassi operativa.
  • 12.In merito all'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo, la vigilanza del Collegio Sindacale si è svolta attraverso la conoscenza della struttura organizzativa e mediante raccolta di informazioni dai vari centri di competenza preposti; incontri con i Responsabili delle diverse funzioni aziendali; incontri con il Responsabile del Controllo Interno; periodici incontri con la Società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni.

A tale proposito, relativamente ai poteri ed alle deleghe attribuite, il Collegio Sindacale ha avuto modo di accertare che:

  • al Consiglio d'Amministrazione, anche attraverso gli Organi da esso delegati, spetta la gestione della Società;
  • al Presidente ed al Vice Presidente in funzione vicaria, spettano, a norma di Statuto, la legale rappresentanza nei confronti dei terzi ed in giudizio;
  • al Presidente sono assegnate deleghe operative e sono riservati compiti istituzionali, di indirizzo e di controllo;
  • all'Amministratore Delegato sono stati attribuiti i più ampi poteri per la gestione della Società.
  • 13.Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, come in precedenza accennato, il Collegio Sindacale ha avuto incontri periodici con il preposto all'internal audit e delle altre funzioni aziendali, anche tramite la partecipazione dei propri membri alle relative riunioni, con il Comitato Controllo Interno e l'Organismo di Vigilanza del Modello 231/2001.

Il Collegio Sindacale ha valutato adeguato il sistema di controllo interno della Società, il quale è costituito da un insieme strutturato e organico di regole e procedure organizzative che interessa tutta la Società, con la finalità di prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e di consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi, ovvero di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato (reporting).

Spetta al Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo Interno: i) definire le linee guida del sistema di controllo interno; ii) esaminare periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore Delegato, al quale spetta anche l'esecuzione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno, e iii) valutare l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno.

Nell'ambito del sistema dei controlli è prevista la funzione di internal audit finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato di Controllo, nonché il management aziendale. Al Responsabile di tale funzione il Consiglio di Amministrazione ha assegnato il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo sistema dei controlli interni. L'attività di tale Direzione si esplica principalmente attraverso un piano annuale di interventi di audit e di compliance, nonché di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow up).

Il Gruppo si avvale inoltre di altri strumenti a presidio degli obiettivi: operativi e di compliance, tra i quali un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting e una struttura di governance dei rischi finanziari.

La Società ha approvato il modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231/2001 (di seguito: "Modello 231"), finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del richiamato decreto e, conseguentemente, attenuare, ove non elidere, la responsabilità amministrativa della Società. Il Modello 231 adottato, partendo dall'analisi delle attività aziendali, volto ad individuare le attività potenzialmente a rischio, è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo, procedure organizzative, attività formativa ed informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare, per quanto possibile, la prevenzione della commissione di reati penalmente rilevanti.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di Vigilanza ("OdV"), cui è stato affidato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello 231 e di curarne l'aggiornamento.

Il Collegio Sindacale ha ricevuto ed analizzato le relazioni periodiche redatte dal Comitato Controllo Interno e quelle dell'Organismo di Vigilanza, indirizzate al Consiglio d'Amministrazione, circa le quali non ha da segnalare alcun rilievo.

14.Il Consiglio di Amministrazione ha nominato, ai sensi di legge e previo parere del Collegio Sindacale, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, al quale sono stati attribuiti i poteri e le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.

La Società ha adottato il "Modello di controllo contabile" in ossequio alla legge 262/2005, avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo, con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154 bis del D.Lgs. n. 58/1998, in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, in merito all'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa ed all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo.

  • 15.Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle Società controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2 del D.Lgs. n. 58/98, affinché le stesse forniscano le informazioni necessarie per adempiere gli obblighi di comunicazione previsti dalla Legge, senza rilevare eccezioni in merito alla propria adeguatezza.
  • 16.Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la Società incaricata della revisione legale dei conti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, non sono emersi aspetti che si ritiene debbano essere evidenziati nella presente Relazione.
  • 17.Per quanto concerne la verifica sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario, previste dal Codice di autodisciplina della Borsa Italiana nell'edizione in vigore, il Collegio ha svolto tale attività di verifica con l'assistenza del responsabile dell'Ufficio di Corporate Governance.

Il Consiglio d'Amministrazione della Società in carica dal 12 aprile 2017, è composto da 8 membri, di cui 4 Amministratori non esecutivi, 3 dei quali qualificati come indipendenti dal Consiglio stesso, sulla base delle rispettive dichiarazioni e come monitorato dal Consiglio di Amministrazione, in ossequio all'articolo del Codice di autodisciplina.

Nella nomina, tanto dei Consiglieri, quanto dei membri del Collegio Sindacale, è stato rispettato l'obbligo di inserire all'interno degli Organi societari le c.d. prescrizioni di genere.

Il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza adottati dal Consiglio d'Amministrazione nei confronti dei propri membri ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'Organo Amministrativo nella sua collegialità.

Inoltre, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei propri membri effettivi, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli Amministratori ed ha fatto propria la raccomandazione del Codice, che dispone di dichiarare l'interesse proprio o di terzi, in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione, inviando al Consiglio medesimo i relativi report, in ossequio a quanto stabilito dalle norme in materia. A tal fine si attesta che nel corso del 2017 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano avuto necessità di effettuare tali dichiarazioni.

Si rinvia alla specifica Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari per ulteriori approfondimenti sulla corporate governance della Società, in merito alla quale il Collegio non ha rilievi da formulare all'Assemblea.

Come reiteratamente precisato, la Società aderisce al Codice di autodisciplina edito dal Comitato per la corporate governance delle società quotate nel segmento STAR.

18.Infine il Collegio Sindacale ha svolto verifiche sull'osservanza delle norme di legge inerenti la formazione del progetto di bilancio della Società e di bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017, delle rispettive Note Illustrative e della Relazione degli Amministratori a corredo degli stessi, in via diretta e con l'assistenza dei Responsabili di funzione ed attraverso le informazioni ottenute dalla Società di revisione.

In ordine all'attività di vigilanza svolta, il Collegio non ha rilevato omissioni, fatti censurabili o irregolarità poste in essere da parte degli Organi societari.

Si dà atto che i principi contabili applicati, tanto al bilancio della Società, quanto al consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017, sono quelli internazionali dell'IFRS (International Financial Reporting Standards) emessi dall'International Accounting Standards Board.

19.In relazione al secondo comma dell'articolo 153, del D.Lgs. 58/98, il Collegio Sindacale non ha particolari proposte da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti.

L'attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio Sindacale, come descritta in precedenza, non ha fatto emergere fatti significativi meritevoli di essere menzionati nella Relazione all'Assemblea, ovvero da segnalare agli Organi di vigilanza e controllo.

Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha osservazioni da formulare, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998, su quanto di propria competenza, in ordine al bilancio e relative Note Illustrative ed alla adeguatezza informativa della Relazione sulla gestione, concordando con la proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea, in merito al trattamento del risultato d'esercizio.

San Giovanni in Marignano, 21 marzo 2018 Per il Collegio Sindacale

Il Presidente Dottor Professor Angelo MIGLIETTA

Relazione della societa' di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Ria Grant Thornton S.p.A. San Donato, 197 40127 Bologna

T +39 051 6045911 F +39 051 6045999

Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Valutazioni delle partecipazioni

Il bilancio d'esercizio include attività relative a partecipazioni in imprese controllate per 139,9 milioni di euro.

Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Corso Vercelli n.40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli- Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-Verona.

www.ria-grantthornton.it

Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another's acts or omissions.

Come indicato in nota integrativa le partecipazioni sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Come nei precedenti esercizi, gli Amministratori hanno svolto test di impairment per indentificare la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza, al fine di verificare la consistenza del valore contabile. Tale valore recuperabile è basato sul valore d'uso, determinato con il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.

Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse, con particolare riferimento alla stima:

  • dei flussi finanziari attesi delle singole società, la cui determinazione deve tener conto dei flussi di cassa prodotti in passato e dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, nonché delle previsioni formulate dagli Amministratori circa gli andamenti economici futuri del Gruppo;
  • dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell'attualizzazione dei flussi finanziari.

L'informativa in bilancio sulle partecipazioni è inclusa nella nota 3 del bilancio, nonché nelle illustrazioni dei principi contabili adottati e nel paragrafo relativo alle stime.

Per la complessità di tali processi di stima, abbiamo considerato la valutazione delle partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Indichiamo di seguito le procedure di revisione svolte.

  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo adottato nella predisposizione dei test di impairment delle società partecipate approvato dagli Amministratori.
  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo di predisposizione dei piani pluriennali delle società partecipate.
  • Abbiamo analizzato la correttezza e la veridicità dei dati dei bilanci delle partecipate più significative, che confluiscono nel bilancio consolidato di Gruppo, e la riconciliazione dei relativi valori economico patrimoniali con i dati assunti per la predisposizione dei test di impairment.
  • Ai fini delle nostre procedure abbiamo effettuato la stima del valore recuperabile prendendo come base l'enterprise value (valore operativo, al lordo dell'indebitamento finanziario), ottenuto mediante l'applicazione di un multiplo EV/Ebitda alle grandezze fondamentali delle società oggetto di test. In via prudenziale il multiplo preso a riferimento è stato applicato all'Ebitda conseguito nell'esercizio 2017. Il risultato ottenuto è stato rettificato per tenere conto della posizione finanziaria netta alla data di verifica. Tali verifiche sono stata svolte con il supporto di esperti del network Grant Thornton.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Bologna, 21 marzo 2018

Ria Grant Thornton S.p.A. Sandro Gherardini Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.

La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:

  • 1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
  • 2) Deposito in Via degli Olmi San Giovanni in Marignano (RN);
  • 3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
  • 4) Deposito in Via Chitarrara 910 Monte Colombo (RN);
  • 5) Deposito in Via Tavollo snc San Giovanni in Marignano (RN);
  • 6) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC);
  • 7) Deposito in Via Raibano 55/A Coriano (RN);
  • 8) Deposito in Via delle Tamerici 9 San Giovanni in Marignano (RN);
  • 9) Deposito in Via Santarcangiolese 6 Poggio Torriana (RN).

Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.

Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2017 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.

Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.

Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VI si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2016 approvato. La società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA'

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:

• Classificazione e valutazione

L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.

• Passività finanziarie e merito creditizio proprio

Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.

L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.

Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.

• Impairment

La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.

Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.

A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.

L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.

• Hedge accounting

Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.

L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.

Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi". Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).

In data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato alcune ulteriori modifiche all'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers, "Clarifications to IFRS 15″, chiarendo alcune disposizioni e fornendo ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicano per la prima volta il nuovo principio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 – "Share based payments" fornendo alcuni chiarimenti in merito ai criteri di misurazione dei "cash-settled share-based payment" ed alla contabilizzazione di alcune particolari tipologie di pagamenti basati su azioni. Viene inoltre introdotta un'eccezione all'IFRS 2 richiedendo di trattare interamente come share-based payment i premi per i quali la normativa fiscale prevede una trattenuta e quindi un successivo versamento all'erario. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche al principio IAS 40,'Investment Property' chiarendo i requisiti necessari per effettuare cambi di classificazione da e verso la voce Investment Properties e precisando che gli stessi avvengono in presenza di un effettivo cambio di destinazione del bene in questione, opportunamente documentato. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs 2014- 2016 Cycle). Le disposizioni approvate hanno apportato modifiche: (i) al principio IFRS 1,'First-time adoption of IFRS' relativamente all'eliminazione di alcune esenzioni relative ai principi IFRS 7, IAS 19 ed IFRS 10 in caso di first-time adoption; (ii) al principio IFRS 12,'Disclosure of interests in other entities' relativamente al perimetro di applicazione del principio; (iii) al principio IAS 28,'Investments in associates and joint ventures' relativamente alla valutazione al fair value di società collegate o di joint venture. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento IFRIC 22 'Foreign currency transactions and advance consideration'. Il documento fornisce chiarimenti in relazione alla contabilizzazione di transazioni o di parti di transazioni che prevedono un prezzo determinato in valuta estera. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

A dicembre 2017, lo IASB ha pubblicato Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle, contenente le seguenti modifiche agli IFRS:

IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements- Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che quando un'entità ottiene il controllo di un business che si attesta come joint operation, essa deve rimisurare le partecipazioni precedentemente detenute in tale attività.

Le modifiche all'IFRS 11 chiariscono che quando un'entità ottiene il controllo congiunto di un business che si attesta come joint operation, essa non deve rimisurare le partecipazioni precedentemente detenute in tale attività

IAS 12 Imposte sul reddito - Le modifiche chiariscono che tutte le imposte sul reddito relative ai dividendi (E.S. distribuzione di utili) devono essere rilevate nel conto economico, indipendentemente da come sono sorte

IAS 23 Oneri finanziari - Le modifiche chiariscono che se un finanziamento specifico rimane in essere dopo che la relativa attività è pronta all'uso o destinata alla vendita tale finanziamento diventa parte integrante per il calcolo del tasso di capitalizzazione dei finanziamenti generici.

I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 sono di seguito riportati.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 sono di seguito riportati:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.

La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Per quanto riguarda il marchio Alberta Ferretti, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.

Per la determinazione del valore recuperabile del marchio iscritto a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tale bene immateriale, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo del valore determinato il management ha utilizzato il budget di gruppo a partire dall'esercizio 2018. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") pari al 2,3%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 5,63%.

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2017, la società non ha iscritte in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui la Società non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

Alla data del 31 dicembre 2017 non sono iscritti in bilancio avviamenti o immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.

Le immobilizzazioni immateriali, le partecipazioni, le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore al fine di determinare se tali attività possono aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a Conto Economico.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività ad un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene ed a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Si segnala che si è proceduto con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.

Il valore recuperabile è definito come il maggiore valore tra il fair value dell'attività, dedotti i costi per la sua vendita, ed il valore d'uso. Aeffe Spa, al fine di calcolare in modo corretto il valore recuperabile, utilizza il valore d'uso definito come il valore dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività.

Per il calcolo del valore d'uso la Società fa riferimento ai seguenti elementi:

  • Piano economico redatto dal management (budget 2018 + proiezione dei successivi 4 anni) per la determinazione dei flussi di cassa;
  • Utilizzo di un apposito tasso di attualizzazione di tali flussi che rifletta le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifici connessi all'attività svolta dall'impresa.

La metodologia utilizzata è quella della stima del valore attuale dei flussi di cassa in ottemperanza al principio stabilito dallo IAS 36 di rispetto della coerenza ed omogeneità tra il valore contabile e il valore recuperabile.

Il management utilizza come base di calcolo il budget (2018) e predispone sulla base di quest'ultimo ulteriori 4 anni previsionali (Conti Economici e Stati Patrimoniali). In relazione ai piani, viene poi predisposto un prospetto di flussi di cassa operativi post-tax che, sulla base di un tasso di attualizzazione post-tax (WACC pari a 5,63%) opportunamente stimato, vengono successivamente attualizzati.

Al fine di valutare il valore d'uso della partecipazione con il metodo dei flussi di cassa attualizzati, il management ha proceduto a stimare il valore del flusso terminale con la formula del perpetuity tenuto conto del flusso di cassa dell'ultimo anno di piano.

Infine, per stimare il valore recuperabile della partecipazione, il management ha proceduto a sommare al valore attuale dei flussi di cassa relativi al periodo di previsione esplicita del piano, il valore terminale attualizzato al netto della posizione finanziaria netta. In sostanza si è proceduto ad effettuare una valutazione stimando l'Equity value.

Per le società sottoposte ad impairment test Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l. e Aeffe Usa Inc., non sono emerse riduzioni durevoli di valore.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale, come previsto dai principi contabili internazionali, per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dalla Società, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • (i) vendite retail all'atto della consegna dei beni;
  • (ii) vendite wholesale al momento della spedizione dei beni;
  • (iii) royalties e provvigioni secondo il principio di competenza.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I fondi per imposte differite si riferiscono a:

  • (i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;
  • (ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

  • (i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
  • (ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di esercizio. Le imposte differite e anticipate sono calcolate sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le seguenti:

Partecipazione in Pollini S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'intero Gruppo Pollini. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2018 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022 ad un tasso di crescita medio del 7%. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2022. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 5,63% (6,78%lo scorso anno).

Partecipazioni Aeffe Retail S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l e Aeffe Usa Inc.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2018 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2018. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2022. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 5,63% (6,78%lo scorso anno).

Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:

  • − Il tasso di inflazione previsto è pari al 1,50%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,11%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,625%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A.
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,11%.

ALTRE INFORMAZIONI

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(v) Rischio di liquidità:

La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

(vi) Rischio di cambio:

La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.

(vii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.

Al 31/12/2017 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 90 migliaia su base annua (Euro 167 migliaia al 31/12/2016).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(viii) Rischio di prezzo

La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:

  • a) Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Crediti commerciali
Altre voci attive correnti
56.077
12.974
63.925
11.699
( 7.848)
1.274
(12,3%)
10,9%
Totale 69.051 75.624 ( 6.574) (8,7%)

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 7 per i "Crediti commerciali" e alla nota 10 "Altre voci attive correnti".

Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2017, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 29.222 migliaia di Euro (31.595 migliaia di Euro nel 2016). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Fino a 30 giorni 4.297 4.003 294 7,3%
31 - 60 giorni 3.527 1.495 2.032 135,9%
61 - 90 giorni 647 964 ( 317) (32,9%)
Superiore a 90 giorni 20.751 25.133 ( 4.382) (17,4%)
Totale 29.222 31.595 ( 2.373) (7,5%)

Il decremento dei crediti commerciali scaduti di Euro 2.373 migliaia è il risultato di una sempre più attenta gestione finanziaria di gruppo.

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.

Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.16 3.400 486 3.886
Incrementi per acquisti 298 298
Decrementi ( 16) ( 16)
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 284) ( 410)
Saldo al 01.01.17 3.274 484 3.758
Incrementi per acquisti 419 419
Decrementi ( 39) ( 39)
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 279) ( 405)
Saldo al 31.12.17 3.149 585 3.734

Marchi

La voce include il valore dei marchi di proprietà della Società: "Alberta Ferretti" e "Philosophy".

Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 25 anni.

Altre

La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)
Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.16 16.945 22.846 1.386 1.551 26 537 43.291
Incrementi 86 222 560 36 193 1.097
Decrementi ( 24) ( 1) ( 25)
Ammortamenti del periodo ( 562) ( 295) ( 429) ( 16) ( 191) ( 1.493)
Saldo al 01.01.17 16.945 22.370 1.289 1.682 46 538 42.870
Incrementi 65 199 249 45 264 822
Decrementi ( 6) ( 6)
Ammortamenti del periodo ( 564) ( 276) ( 403) ( 28) ( 186) ( 1.457)
Saldo al 31.12.17 16.945 21.871 1.206 1.528 63 616 42.229

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 822 migliaia. Essi si riferiscono prevalentemente a fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • Decrementi per Euro 6 migliaia in opere su beni di terzi.
  • Ammortamenti per Euro 1.457 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.

Le partecipazioni si movimentano per Euro 450 migliaia a seguito dell'aumento di capitale sociale, mediante rinuncia di crediti finanziari, nei confronti della società controllata Aeffe France S.a.r.l..

4. Altre Attività

Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.

5. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
2017 2016 2017 2016
Beni materiali ( 17) ( 17)
Attività immateriali ( 130) ( 130)
Accantonamenti 440 510
Oneri deducibili in esercizi futuri 1.105 988
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 132) ( 39)
Perdite fiscali portate a nuovo 158 158
Imposte da passaggio IAS 863 623 ( 7.204) ( 7.140)
Totale 2.566 2.279 ( 7.483) ( 7.326)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 17) ( 17)
Attività immateriali ( 130) ( 130)
Accantonamenti 510 ( 2) ( 69) 440
Oneri deducibili in esercizi futuri 988 117 1.105
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 39) ( 93) ( 132)
Perdite fiscali portate a nuovo 158 158
Imposte da passaggio IAS ( 6.517) 167 8 ( 6.342)
Totale ( 5.047) 190 ( 61) ( 4.918)

La variazione in conto economico pari a Euro 190 migliaia è principalmente riferibile alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione magazzino e alle perdite su cambi non realizzate.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

6. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.584 4.452 132 3,0%
Prodotti in corso di lavorazione 6.206 4.725 1.481 31,3%
Prodotti finiti e merci 22.611 19.157 3.454 18,0%
Acconti 22 17 5 29,4%
Totale 33.423 28.352 5.071 17,9%

L'incremento della voce Rimanenze pari a Euro 5.071 migliaia è legato alle maggiori vendite realizzate della stagione primavera/estate 2018.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2018.

I prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni della primavera/estate 2018, autunno/inverno 2017 e il campionario dell'autunno/inverno 2018.

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo e pertanto per tenere conto di eventuali obsolescenze fisiche e slow moving dei materiali in giacenza sono stati iscritti i seguenti fondi svalutazione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Fondo svalutazione prodotti finiti 3.300 2.300 1.000 43,5%
Totale 3.300 2.300 1.000 43,5%

7. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Crediti verso clienti 12.671 12.420 251 2,0%
Crediti verso imprese controllate 44.322 51.838 ( 7.516) (14,5%)
(Fondo svalutazione crediti) ( 916) ( 333) ( 583) 175,1%
Totale 56.077 63.925 ( 7.848) (12,3%)

Al 31 dicembre 2017 i crediti commerciali sono pari a Euro 56.077 migliaia, con un decremento del 12,3% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2016 determinato principalmente dal decremento dei crediti verso imprese controllate per effetto di una attenta gestione finanziaria di gruppo.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

In particolare il fondo in essere al 31 dicembre 2016 è stato utilizzato per l'importo di Euro 217 migliaia a coperture delle perdite relative a crediti sorti in esercizi precedenti.

L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante un accantonamento a fondo svalutazione crediti di Euro 800 migliaia.

8. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
IVA 2.722 1.604 1.118 69,7%
IRES 799 799 - n.a.
Altri crediti tributari 19 22 ( 3) (13,5%)
Totale 3.540 2.426 1.115 45,9%

La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all'incremento del credito IVA.

9. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Depositi bancari e postali 7.594 2.606 4.988 191,4%
Assegni - 4 ( 4) (100,0%)
Denaro e valori in cassa 18 25 ( 7) (28,0%)
Totale 7.612 2.635 4.977 188,8%

La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio.

La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, rispetto all'esercizio precedente, è di Euro 4.977 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

10. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni 10.454 8.856 1.598 18,0%
Acconti per royalties e provvigioni 226 808 ( 582) (72,0%)
Acconti e note di accredito da ricevere da fornitori 333 414 ( 81) (19,6%)
Ratei e risconti attivi 597 513 84 16,4%
Altri 1.364 1.108 255 23,1%
Totale 12.974 11.699 1.274 10,9%

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2018 e autunno inverno 2018 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.

11. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2017.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva legale 2.995 2.909 86
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 26.558 24.929 1.629
Riserva Fair value 7.742 7.742 -
Riserva Ias 1.086 1.086 -
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 681) ( 655) ( 26)
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348 -
Risultato di esercizio 6.818 1.715 5.103
Totale 143.477 136.685 6.792

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2017, interamente sottoscritto e versato, risultava pari a Euro 26.841 migliaia (al lordo delle azioni proprie) ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2017 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione (non considerando le azioni proprie) non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva Legale

La riserva legale al 31 dicembre 2017 ammonta a Euro 2.995 migliaia. L'incremento di Euro 86 migliaia è determinato dalla destinazione del 5% dell'utile di esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo al 31 dicembre 2017 ammonta a Euro 71.240 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2016.

Altre riserve

La voce si è movimentata per effetto della destinazione dell'utile d'esercizio 2016 per Euro 1.629 migliaia. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2014 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2016 di Euro 26 migliaia.

Utili/perdite esercizi precedenti

Gli utili esercizi precedenti al 31 dicembre 2017 ammontano a Euro 2.348 migliaia e non hanno subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2016.

Risultato di esercizio

La voce evidenzia il risultato di periodo pari a Euro 6.818 migliaia.

Informazioni sulle riserve distribuibili

Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.

(Valori in migliaia di Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Utilizzi precedenti esercizi
Per Per Per
copertura aumento distribuzione ai
perdite capitale soci
sociale
Capitale sociale 25.371
Riserva legale 2.995 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 69.075 A,B,C 69.075
- di cui 2.165 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 26.154 A,B,C 26.154
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) 1.086 B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 681) B
Riserva da fusione (NST) 404 B
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 A,B,C 2.348
Totale 136.659 97.577 - - -

LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)

Vincolo Patrimoniale

In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2017 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.

Tale vincolo, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

12. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2016 2017
Trattamento di quiescenza 282 21 ( 180) 123
Totale 282 21 ( 180) 123

Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

13. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i dipendenti della Società, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2016 Incrementi Decrementi e altre
variazioni
31 dicembre 2017
TFR 4.284 85 ( 427) 3.943
Totale 4.284 85 ( 427) 3.943

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.

14. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti verso banche 20.548 22.712 ( 2.164) (9,5%)
Debiti verso altri finanziatori 2.120 2.407 ( 287) (11,9%)
Totale 22.668 25.119 ( 2.451) (9,8%)

La voce "Debiti verso banche" si riferisce principalmente all'erogazione di un mutuo ipotecario avvenuta a novembre 2013 per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.

Gli altri debiti verso banche si riferiscono alla quota esigibile oltre 12 mesi di finanziamenti concessi da istituti di credito e comprendono esclusivamente mutui chirografari e finanziamenti bancari e che non esistono forme di garanzie reali su tali finanziamenti e/o mutui e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.

I "Debiti verso altri finanziatori" si riferiscono principalmente ai finanziamenti fruttiferi concessi dalla controllata americana Aeffe Usa nel corso dell'esercizio 2016. La riduzione di Euro 287 migliaia è relativa all'adeguamento cambi di tali finanziamenti.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2017 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 29.964 9.416 20.548
Totale 29.964 9.416 20.548

Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 1.096 migliaia.

15. Passività non finanziarie

Le passività non finanziarie si riferiscono principalmente ai debiti per imposte sorti per effetto dell'applicazione del consolidato fiscale verso le società del gruppo relativamente alle perdite fiscali.

PASSIVITA' CORRENTI

16. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti verso imprese controllate 39.590 41.784 ( 2.194) (5,3%)
Debiti verso fornitori 34.171 30.006 4.165 13,9%
Totale 73.761 71.790 1.971 2,7%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2017 in parte compensata dalla riduzione dei debiti verso imprese controllate per effetto di una attenta gestione finanziaria di gruppo.

17. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti per Irap 137 208 ( 71) (34,1%)
Debiti per Ires 326 4.229 ( 3.903) (92,3%)
Debiti verso Erario per ritenute 1.362 1.435 ( 73) (5,1%)
Totale 1.825 5.872 ( 4.047) (68,9%)

Il decremento di tale voce è riconducibile principalmente alla diminuzione dei debiti IRES e IRAP maturati nell'esercizio dalla Società e dal consolidato fiscale di gruppo a seguito principalmente della riduzione dell'aliquota IRES che passa dal 27,5% del 2016 al 24% del 2017.

18. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti verso banche 42.746 44.847 ( 2.101) (4,7%)
Totale 42.746 44.847 ( 2.101) (4,7%)

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

La tabella seguente illustra la composizione di queste voci:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti verso banche a breve termine
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine
33.330
9.416
37.124
7.723
( 3.794)
1.693
(10,2%)
21,9%
Totale 42.746 44.847 ( 2.101) (4,7%)

La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

19. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2016:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 1.979 1.994 ( 15) (0,8%)
Debiti verso dipendenti 2.445 2.503 ( 58) (2,3%)
Debiti verso clienti 2.238 2.078 160 7,7%
Altri 1.020 701 319 45,5%
Totale 7.682 7.276 406 5,6%

I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2017 i ricavi passano da Euro 145.903 migliaia del 2016 a Euro 157.527 migliaia, con un incremento dell'8% a cambi correnti (8,4% a cambi costanti). Tale aumento ha riguardato il brand Moschino e i due marchi di proprietà Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

I ricavi sono stati conseguiti per il 46% sul mercato italiano e per il 54% sui mercati esteri.

La ripartizione dei ricavi per area geografica è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 % 2016 % Δ %
Italia 72.816 46,2% 59.504 40,8% 13.312 22,4%
Europa (Italia e Russia escluse) 29.211 18,5% 29.439 20,2% ( 228) (0,8%)
Stati Uniti 8.701 5,5% 10.563 7,2% ( 1.862) (17,6%)
Russia 4.958 3,1% 5.496 3,8% ( 538) (9,8%)
Resto del mondo 41.841 26,6% 40.901 28,0% 940 2,3%
Totale 157.527 100,0% 145.903 100,0% 11.624 8,0%

21. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Affitti attivi
Altri ricavi
3.509
2.114
3.523
1.721
( 14)
393
(0,4%)
22,8%
Totale 5.623 5.244 379 7,2%

La voce altri ricavi, pari ad Euro 2.114 migliaia nell'esercizio 2017, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.

22. Materie prime e di consumo

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 62.094 52.763 9.331 17,7%
Totale 62.094 52.763 9.331 17,7%

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2017.

23. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Lavorazioni esterne 20.541 17.128 3.413 19,9%
Consulenze 7.694 7.206 488 6,8%
Pubblicità e promozione 4.512 3.857 655 17,0%
Premi e provvigioni 6.587 6.858 ( 271) (4,0%)
Trasporti 1.745 1.871 ( 126) (6,7%)
Utenze 561 545 16 3,0%
Compensi amministratori e collegio sindacale 2.254 1.823 431 23,6%
Assicurazioni 193 154 39 25,3%
Commissioni bancarie 304 310 ( 6) (1,9%)
Spese di viaggio 1.006 965 41 4,2%
Servizi industriali diversi 916 754 162 21,5%
Altri servizi 1.457 1.337 120 9,0%
Totale 47.771 42.808 4.963 11,6%

I costi per servizi passano da Euro 42.808 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 47.771 migliaia dell'esercizio 2017, con un incremento dello 11,6%.

La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" legate all'aumento di fatturato;
  • all'incremento dei costi per "Consulenze" e "Pubblicità e promozione" relativi all'aumento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione dei brand Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

24. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Affitti passivi 2.642 2.557 85 3,3%
Royalties su licenze, brevetti e marchi 12.574 13.332 ( 758) (5,7%)
Noleggi ed altri 484 461 23 5,0%
Totale 15.700 16.350 ( 650) (4,0%)

La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 650 migliaia, passando da Euro 16.350 migliaia dell'esercizio 2016 a Euro 15.700 migliaia dell'esercizio 2017. Tale variazione è imputabile principalmente alla riduzione dei costi per royalties a seguito dell'incremento di fatturato dei brand di proprietà Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

25. Costi per il personale

Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Costi per il personale 27.364 27.659 ( 295) (1,1%)
Totale 27.364 27.659 ( 295) (1,1%)

I costi del personale passano da Euro 27.659 migliaia del 2016 a Euro 27.364 migliaia del 2017 con un decremento di Euro 295 migliaia.

Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento del Luglio 2017.

Il numero medio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2017 è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Operai 136 134 2 1,5%
Impiegati 389 383 6 1,6%
Dirigenti 13 12 1 8,3%
Totale 538 529 9 1,7%

26. Altri oneri operativi

La voce comprende:

Totale 1.750 1.681 69 4,1%
Altri oneri operativi 1.211 1.129 82 7,3%
Omaggi 217 276 ( 59) (21,4%)
Imposte e tasse 322 276 46 16,7%
2017 2016 Δ %

La voce altri oneri operativi passa da Euro 1.681 migliaia del 2016 a Euro 1.750 migliaia dell'esercizio 2017.

27. Ammortamenti e Svalutazioni

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 405 411 ( 6) (1,5%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 1.456 1.492 ( 36) (2,4%)
Svalutazioni e accantonamenti crediti 800 300 500 166,7%
Totale 2.661 2.203 458 20,8%

28. Proventi e oneri finanziari

La voce "Proventi finanziari" comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Interessi attivi 341 347 ( 6) (1,7%)
Sconti finanziari 11 49 ( 38) (77,6%)
Utili su cambi finanziari 287 - 287 n.a.
Totale 639 396 243 61,4%

La voce "Oneri finanziari" comprende gli interessi passivi sono così dettagliati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Interessi passivi 1.069 1.820 ( 751) (41,3%)
Differenze cambio - 191 ( 191) (100,0%)
Altri oneri 454 178 276 155,1%
Totale 1.523 2.189 ( 666) (30,4%)

La variazione in diminuzione della voce "Oneri finanziari" è principalmente correlata ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche e alla riduzione dell'indebitamento bancario avvenuto nel corso dell'esercizio 2017.

29. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2017 2016 Δ %
Imposte correnti 3.388 2.346 1.042 44,4%
Imposte differite e anticipate ( 346) ( 591) 245 (41,5%)
Totale imposte sul reddito 3.042 1.755 1.287 73,3%

La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2016 e il 2017 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2017 2016
Risultato prima delle imposte 9.860 3.469
Aliquota fiscale applicata 24,0% 27,5%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 2.366 954
Effetto fiscale 29 291
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 2.395 1.245
IRAP (corrente e differita) 647 509
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 3.042 1.754

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nel 2017 è stato pari a Euro 4.978 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio
2017 2016
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 2.633 1.339
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 7.552 12.095
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D)
( 1.646)
( 929)
( 1.754)
( 9.047)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 4.978 1.294
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 7.610 2.633

30. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa del 2017 ha generato flussi di cassa pari a Euro 7.552 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 7.552 12.095
Variazione nelle attività e passività operative 2.083 2.506
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 884 1.793
Imposte sul reddito corrisposte ( 7.435) 2.162
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 501) ( 38)
Ammortamenti e svalutazioni 2.661 2.203
Risultato del periodo prima delle imposte 9.860 3.469
2017 2016
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio

31. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato nell'attività di investimento nel 2017 è di Euro 1.646 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2017 2016
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 380) ( 282)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 816) ( 1.072)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 450) ( 400)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO ( 1.646) ( 1.754)

32. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato dall'attività finanziaria nel 2017 è di Euro 929 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

Proventi e oneri finanziari ( 884) ( 1.793)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 4.533 1.267
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 4.551) ( 8.451)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 26) ( 70)
2017 2016
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio

ALTRE INFORMAZIONI

33. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

34. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione Finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2017 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016
A - Cassa 18 29 ( 11)
B - Altre disponibilità liquide 7.594 2.606 4.988
C - Titoli detenuti per la negoziazione
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 7.612 2.635 4.977
E - Crediti finanziari correnti
F - Debiti finanziari correnti ( 33.330) ( 37.123) 3.793
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 9.416) ( 7.723) ( 1.693)
H - Altri debiti finanziari correnti
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 42.746) ( 44.846) 2.100
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 35.134) ( 42.211) 7.077
K - Debiti bancari non correnti ( 22.668) ( 25.119) 2.451
L - Obbligazioni emesse
M - Altri debiti non correnti
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 22.668) ( 25.119) 2.451
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 57.802) ( 67.330) 9.528

I debiti finanziari correnti includono gli anticipi concessi da istituti di credito che rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

35. Risultato per azione

Risultato base per azione

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2017 2016
Risultato del periodo
Numero medio di azioni del periodo
6.818
101.486
1.715
101.486
Risultato base per azione 0,0672 0,0169

36. Operazioni infragruppo

Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2017 e 2016, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:

COSTI E RICAVI

(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi e costi materie costi per costi per altri oneri proventi
vendite e proventi prime, mat. di servizi godimento operativi (oneri)
delle consumo e beni di terzi finanziari
prestazioni merci
Anno 2017
Gruppo Moschino 15.464 668 246 3.504 12.020 6 ( 69)
Gruppo Pollini 693 2.621 20.422 36 5 308
Gruppo Aeffe Retail 14.505 830 123 177
Velmar S.p.A. 103 341 472 75
Aeffe Usa Inc. 5.542 3 886 3 ( 48)
Aeffe UK L.t.d. 1.007 11 55 250
Aeffe France S.a.r.l. 844 6 84 738 22
Totale imprese del gruppo 38.157 4.479 21.403 5.664 12.025 9 214
Totale voce di bilancio 157.527 5.623 62.094 47.771 15.700 ( 1.751) ( 884)
Incidenza % sulla voce di bilancio 24,2% 79,7% 34,5% 11,9% 76,6% (0,5%) (24,2%)
(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi e costi materie costi per costi per altri oneri proventi
vendite e proventi prime, mat. di servizi godimento operativi (oneri)
delle consumo e beni di terzi finanziari
prestazioni merci
Anno 2016
Gruppo Moschino 15.843 574 272 3.488 12.219 1 ( 75)
Gruppo Pollini 388 2.590 17.628 28 307
Gruppo Aeffe Retail 9.839 885 105 147
Velmar S.p.A. 131 244 121 43
Aeffe Usa Inc. 6.701 12 440 ( 28)
Aeffe UK L.t.d. 996 15 65 251 1
Aeffe France S.a.r.l. 636 4 95 761 34
Totale imprese del gruppo 34.534 4.322 18.286 5.158 12.219 1 238
Totale voce di bilancio 145.903 5.244 52.763 42.808 16.350 ( 1.681) ( 1.793)
Incidenza % sulla voce di bilancio 23,7% 82,4% 34,7% 12,0% 74,7% (0,1%) (13,3%)

CREDITI E DEBITI

(Valori in migliaia di Euro) Altre attività
Crediti
Commerciali
Debiti
Commerciali
Passività
finanziarie non
Anno 2017 correnti
Gruppo Moschino 3.201 28.451
Gruppo Pollini 27.202 7.775
Gruppo Aeffe Retail 4.868 218
Velmar S.p.A. 935 1.121
Aeffe Usa Inc. 1.336 2.085
Aeffe UK L.t.d. 4.896 250
Aeffe France S.a.r.l. 1.861 2.898 439
Aeffe Japan Inc. 30 322
Totale imprese del gruppo 1.891 44.322 39.590 2.085
Totale voce di bilancio 2.356 56.077 73.761 22.668
Incidenza % sulla voce di bilancio 80,3% 79,0% 53,7% 9,2%
(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti Debiti Passività
Commerciali Commerciali finanziarie non
correnti
Anno 2016
Gruppo Moschino 10.646 30.442
Gruppo Pollini 4.000 26.977 8.435
Gruppo Aeffe Retail 5.899 37
Velmar S.p.A. 507 784
Aeffe Usa Inc. 783 1.356 2.371
Aeffe UK L.t.d. 4.009 250
Aeffe France S.a.r.l. 2.079 2.499 480
Aeffe Japan Inc. 518
Totale imprese del gruppo 6.079 51.838 41.784 2.371
Totale voce di bilancio 6.889 63.926 71.790 25.118
Incidenza % sulla voce di bilancio 88,2% 81,1% 58,2% 9,4%

37. Operazioni con parti correlate

Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Natura
2017 2016 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 751 300 Costo
Commerciale 205 Debito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.789 1.779 Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 1.350 1.247 Ricavo
Costi per servizi 73 74 Costo
Affitto immobile 50 50 Costo
Commerciale 735 763 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass. % Bilancio Val. Ass. %
Correlate Correlate
2017 2017 2016 2016

Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico

Ricavi delle vendite 157.527 1.350 0,9% 145.903 1.247 0,9%
Costi per servizi 47.771 874 1,8% 42.808 424 1,0%
Costi per godimento beni di terzi 15.700 1.789 11,4% 16.350 1.779 10,9%

Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale

Terreni 16.945 0,0% 16.945 0,0%
Altri crediti correnti 12.974 0,0% 11.699 0,0%
Crediti commerciali 56.077 735 1,3% 63.926 763 1,2%
Debiti commerciali 73.761 205 0,3% 71.790 0,0%

Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari

Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività
operativa 7.552 ( 1.080) n.a. 12.095 ( 826) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di
investimento ( 1.646) 0,0% ( 1.754) 0,0%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 57.802) ( 1.080) 1,9% ( 67.330) ( 826) 1,2%

38. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2017 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

39. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

Nel corso del 2017 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

40. Garanzie ed impegni

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2017 2016 Δ %
Fidejussioni
- nell'interesse di terzi 7.679 5.261 2.418 46,0%
Totale 7.679 5.261 2.418 46,0%

41. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.

E' stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.

In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. In data 13 settembre 2016 la Società ha formulato una proposta di conciliazione giudiziale volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che qualora raggiunto non comporterebbe alcun esborso a carico della Società.

In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.

La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 06 giugno 2016 sono stati notificati, per l'anno 2011, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) e n. TGB0CC700083/2016 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 299 migliaia. Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalla Società e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

42. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2017
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON S.p.A. 78
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario BDO ITALIA S.p.A. 10
Dichiarazione di carattere non finanziario BDO ITALIA S.p.A. 15
Totale 103

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e altre imprese
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate
  • ALLEGATO III: Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Conto Economico con parti correlate
  • ALLEGATO V: Rendiconto Finanziario con parti correlate
  • ALLEGATO VI: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2016

ALLEGATO I

Elenco delle partecipazioni in imprese controllate

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società Sede Valuta Cap. sociale (euro) Risultato ultimo
esercizio (euro)
Patrimonio
netto (euro)
Partec.
diretta
Numero azioni Valore contabile
(Valori in unità di Euro)

In imprese controllate:

Società italiane

Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/16 8.585.150 ( 271.393) 8.840.952 100% 8.585.150 26.593.345
Al 31/12/17 8.585.150 1.937.332 10.778.284 100% 8.585.150 26.593.345
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/16 66.817.108 699.024 71.372.739 70% 14.000.000 46.857.175
Al 31/12/17 66.817.108 ( 178.435) 71.194.304 70% 14.000.000 46.857.175
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia
Al 31/12/16 6.000.000 4.853.842 25.838.027 100% 6.000.000 41.945.452
Al 31/12/17 6.000.000 5.163.389 31.001.416 100% 6.000.000 41.945.452
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/16 120.000 131.844 456.393 100% 60.000 8.290.057
Al 31/12/17 120.000 2.139.325 2.595.718 100% 60.000 8.290.057

Società estere

Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR)
Al 31/12/16 50.000 ( 266.676) ( 211.421) 100% n.d. * 4.568.720
Al 31/12/17 50.000 ( 174.840) 63.739 100% n.d. * 5.018.720
Aeffe UK L.t.d. Londra (GB)
Al 31/12/16 GBP 310.000 ( 801.623) ( 1.620.776) 100% n.d. *
362.065 ( 936.257) ( 1.892.988) 100% n.d. * 478.400
Al 31/12/17 GBP 310.000 ( 916.753) ( 2.537.526) 100% n.d. *
349.414 ( 1.033.310) ( 2.860.151) 100% n.d. * 478.400
Aeffe USA Inc. New York (USA)
Al 31/12/16 USD 600.000 ( 105.101) 11.927.042 100% n.d. *
569.206 ( 99.707) 11.314.906 100% n.d. * 10.664.812
Al 31/12/17 USD 600.000 ( 263.879) 11.663.163 100% n.d. *
500.292 ( 220.028) 9.724.975 100% n.d. * 10.664.812
Aeffe Japan Inc. Tokyo (Japan)
Al 31/12/16 JPY 3.600.000 ( 9.638.376) ( 278.628.577) 100% n.d. * -
29.173 ( 78.107) ( 2.257.930) 100% n.d. * -
Al 31/12/17 JPY 3.600.000 ( 2.613.232) ( 281.241.809) 100% n.d. * -
26.665 ( 19.356) ( 2.083.118) 100% n.d. * -

Totale partecipazioni in imprese controllate: 139.847.961

* trattasi di quote

Elenco delle partecipazioni in altre imprese

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società Sede Valuta Cap. sociale (euro) Risultato ultimo Patrimonio Partec. Numero azioni Valore contabile
esercizio (euro) netto (euro) diretta
(Valori in unità di Euro)
In altre imprese
Conai
Al 31/12/16 109
Al 31/12/17 109
Caaf Emilia Romagna
AI 31/12/16 0,688% 5.000 2.600
AI 31/12/17 0,688% 5.000 2.600
Assoform
Al 31/12/16 1,670% n.d. * 1.667
Al 31/12/17 1,670% n.d. * 1.667
Consorzio Assoenergia Rimini
Al 31/12/16 2,100% n.d. * 516
Al 31/12/17 2,100% n.d. * 516
Effegidi
Al 31/12/16 6.000
Al 31/12/17 6.000
Totale partecipazioni in altre imprese: 10.892
* trattasi di quote
Totale partecipazioni 139.858.853

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti
2017 correlate 2016 correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.149 3.274
Altre attività immateriali 585 484
Totale attività immateriali (1) 3.734 3.759
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.945 16.945
Fabbricati 21.871 22.370
Opere su beni di terzi 1.206 1.288
Impianti e macchinari 1.528 1.682
Attrezzature 63 46
Altre attività materiali 616 538
Totale attività materiali (2) 42.230 42.870
Altre attività
Partecipazioni (3) 139.859 139.848 139.409 139.398
Altre attività (4) 2.356 1.891 6.889 6.079
Imposte anticipate (5) 2.565 2.279
Totale altre attività 144.780 148.577
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 190.744 195.206
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 33.423 28.352
Crediti commerciali (7) 56.077 45.057 63.926 52.601
Crediti tributari (8) 3.571 2.426
Disponibilità liquide (9) 7.612 2.635
Altri crediti (10) 12.974 11.699
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 113.657 109.037
TOTALE ATTIVITA' 304.402 304.243

ALLEGATO III

Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti
2017 correlate 2016 correlate
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 25.371 25.371
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240
Altre riserve 26.558 24.929
Riserva Fair Value 7.742 7.742
Riserva IAS 1.086 1.086
Riserva legale 2.995 2.909
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 681) ( 655)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348
Risultato di esercizio 6.818 1.715
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 143.477 136.685
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (12) 123 282
Imposte differite (5) 7.483 7.326
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 3.943 4.284
Passività finanziarie (14) 22.668 2.085 25.118 2.371
Passività non finanziarie (15) 695 761
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 34.911 37.771
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (16) 73.761 39.795 71.790 41.784
Debiti tributari (17) 1.825 5.872
Passività finanziarie (18) 42.746 44.847
Altri debiti (19) 7.682 7.277
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 126.014 129.786
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 304.402 304.243

ALLEGATO IV

Conto Economico con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2017 correlate 2016 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 157.527 39.507 145.903 35.781
Altri ricavi e proventi (21) 5.623 4.479 5.244 4.322
TOTALE RICAVI 163.150 151.148
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 4.935 ( 2.422)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 62.094) ( 21.403) ( 52.763) ( 18.286)
Costi per servizi (23) ( 47.771) ( 6.538) ( 42.808) ( 5.582)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 15.700) ( 13.814) ( 16.350) ( 13.998)
Costi per il personale (25) ( 27.364) ( 27.659)
Altri oneri operativi (26) ( 1.751) ( 9) ( 1.681) ( 1)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.661) ( 2.203)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 884) 214 ( 1.793) 238
RISULTATO ANTE IMPOSTE 9.860 3.469
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 3.042) ( 1.755)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 6.818 1.715

ALLEGATO V

Rendiconto Finanziario con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2017 correlate 2016 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 2.633 1.339
Risultato del periodo prima delle imposte 9.860 3.469
Ammortamenti e svalutazioni 2.661 2.203
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 501) ( 38)
Imposte corrisposte sul reddito ( 7.435) 2.162
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 884 1.793
Variazione nelle attività e passività operative 2.083 ( 5.555) 2.506 ( 1.879)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
OPERATIVA
(30) 7.552 12.095
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 380) ( 282)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 816) ( 1.072) ( 130)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) ( 450) ( 450) ( 400) ( 400)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA' (31) ( 1.646) ( 1.754)
DI INVESTIMENTO
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 26) ( 70)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 4.551) ( 2.085) ( 8.451) ( 2.371)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 4.533 4.188 1.267 851
Proventi e oneri finanziari ( 884) ( 1.793)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
FINANZIARIA
(32) ( 929) ( 9.047)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 7.610 2.633

ALLEGATO VI

Prospetto dei dati essenziali dell'ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2016

(Valori in unità di euro) BILANCIO DI BILANCIO DI
ESERCIZIO 2016 ESERCIZIO 2015
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 127.574 162.405
Immobilizzazioni materiali 2.248.163 1.547.778
Immobilizzazioni finanziarie 63.397.878 60.695.372
Attività non correnti 65.773.615 62.405.555
Crediti commerciali 1.391.856 1.381.624
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni - 341.690
Disponibilità liquide 21.753 83.161
Ratei e risconti 3.308 87.280
Attività correnti 1.416.917 1.893.755
Totale attività 67.190.532 64.299.310
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 62.529.081 63.195.446
Altre riserve 15.038 15.038
Arrotondamenti
Risultato d'esercizio ( 934.416) ( 666.366)
Patrimonio netto 61.709.703 62.644.118
Accantonamenti 184.132 195.885
Passività finanziarie
Passività non correnti 184.132 195.885
Debiti commerciali 5.296.697 1.459.307
Passività correnti 5.296.697 1.459.307
Totale patrimonio netto e passività 67.190.532 64.299.310
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 366.894 343.594
Totale ricavi 366.894 343.594
Costi per servizi ( 305.149) ( 393.855)
Costi per godimento beni di terzi ( 215.672) ( 489.341)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 165.803) ( 76.175)
Oneri diversi di gestione ( 15.112) ( 24.894)
Proventi/(Oneri) finanziari 47.040 213.695
Proventi /(Oneri) da partecipazioni
Rettifiche valore attività finanziarie ( 717.550) ( 290.916)
Proventi /(Oneri) straordinari
Risultato ante imposte ( 1.005.352) ( 717.892)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 70.936 51.526
Risultato netto dell'esercizio ( 934.416) ( 666.366)

Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • L'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • L'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2017.

Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

8 marzo 2018

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

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