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Gas Plus

Annual Report Apr 24, 2018

4146_10-k_2018-04-24_651337c9-0679-4724-897b-2c241d2bcd9f.pdf

Annual Report

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GAS PLUS S.p.A.

BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2017

Sede legale MILANO - Viale Enrico Forlanini, 17

INDICE

Organi sociali
Dati di sintesi

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2017

Osservazioni sulla gestione
Commento ai risultati consolidati 28
Andamento della capogruppo રે રે
Altre informazioni 51
Indicatori alternativi di performance ਦੇ ਤੇ
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. રેર

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

ર જ
63
137
133

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017

Prospetti contabili 136
Note esplicative 141
Attestazione del bilancio consolidato 186
Compensi della società di revisione 187

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1)

Sig. Davide Usberti Presidente e Consigliere Delegato Amministratore esecutivo

Dott. Lino Gilioli (*) (**) Vicepresidente Amministratore indipendente

Dott. Gianni Dell'Orto (3) Consigliere

Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente

Avv. Roberto Pistorelli Consigliere

Ing. Cinzia Triunfo Consigliere

Dott.sa Anna Maria Varisco (**) Consigliere Amministratore indipendente

COLLEGIO SINDACALE (1)

Prof. Lorenzo Pozza Presidente

Dott.sa Laura Guazzoni Sindaco Effettivo

Dott. Claudio Raimondi Sindaco Effettivo

Dott. Giuseppe Leoni Sindaco Supplente

Dott. Manuel Menis Sindaco Supplente

SOCIETÀ DI REVISIONE (2) Deloitte & Touche S.p.A.

(*) Nominato Vice Presidente e Lead Indipendent Director dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2015. (**) Membri del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.

(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2017.

(2) Nominata dal'Assenblea Ordinaria dell'I I maggio 2015 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.

(3) Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 29 aprile 2016 a seguito delle dimissioni presentate dal consigliere prof. Donenico Laforgia

DATI DI SINTESI

(in migliaia di euro)

Principali indicatori di mercato 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016 var lo 21 22 0 21 222016 Val. Yo
Prezzo medio Brent dated (\$/bbl)(1) 54,27 43,69 24,2% 56,74 47,65 19,1%
Cambio medio EUR/USD(6) 1,130 1,107 2,1% 1,176 1,098 7,1%
Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh) 11/ 17,30 14,02 23,4% 17,59 15,00 17,3%
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (3) -0,329 -0,265 (24,2%) -0,329 -0,306 7,5%
Principali dati operativi del Gruppo 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016 var % 28 2017 2 : 2016 var. Yo
Produzione di idrocarburi (Msmce) 123,5 141,4 (12,7%) 66,0 65,3 1,0%
Vendite di idrocarburi (MSmce) 206,8 224,3 (7,8%) 100,5 100,1 0.4%
Volumi di gas distribuito (MSmc) 197,9 194,1 2.0% 90,4 88,3 2.4%
Numero dipendenti a fine periodo 181 192 (5,7%)
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016 var % 2:52017 2 2016 var. %
Ricavida vendite 84.368 82.424 2,4% 40.683 36.909 10,2%
Costi Operativi 62.586 65.299 (4,2%) 29.030 28.963 0,2%
EBITDA 21.782 17.125 27,2% 11.653 7.946 46,7%
% sui ricavi di vendita 25,82% 20,78% 28,64% 21,53%
EBIT 6.832 886 671,1% 3.170 1.501 111,2%
Risultato operativo 6.993 1.241 463,5% 3.170 1.581 100,5%
% sui ricavi di vendita 8,29% 1,51% 7.79% 4.28%
Risultato prima delle imposte 1.117 (7.319) 115,3% 74 (2.185) 103,4%
Risultato del periodo 773 (4.222) 118,3% 158 (755) 120,9%
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Investimenti in immobilizzazioni 11.258 18.778
di cui investimenti in esplorazione 1.537 1.695
Capitale circolante netto 8.358 1.546
Capitale investito netto (A) +(B) 267.282 267.262
Indebitamento netto (A) 52.528 52.968
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 214.754 214.294
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
ROJ (4) 2,62% 0,46%
ROF (5) 0,36% (1,97%)
Utile (perdita) per azione 0,02 (0,10)
PFN / EBITDA (6) 2,41 3,09
Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) 0,24 0,25
Gearing (A/A+B) 20% 20%

(1) fonte: Reuters.

(2) fonte: BCE.

(3) fonte: European Money Markets Institute.

(4) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.

(5) = Risultato / patrimonio netto medio.

(6) = Posizione finanziaria netta / EBITDA.

PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI")

2017 2016
Riserve di idrocarburi (2P risked) 4.414.0 4.505.3
Metri cubi di idrocarburi venduti (in mln) 207 224
Km di rete gestita (2) 1.602 1.601
Istanze di conversione a stoccaggio 3

(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"

(2) comprende 42 km di rete addetta al trasporto di gas metano

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori azionisti,

il Gruppo Gas Plus chiude il 2017 con un risultato economico di segno positivo e con un Ebitda in crescita grazie al miglioramento degli scenari energetici e ad una efficiente gestione industriale.

Il settore energetico, dopo un periodo di forte instabilità e incertezza, ha mostrato nel 2017 alcuni segnali di ripresa, sia sotto il profilo dei prezzi che dei consumi, e in tale contesto Gas Plus ha ottenuto importanti risultati in ambito industriale con l'avvio della produzione di un nuovo giacimento (Mezzocolle) e della fase conclusiva dell'iter di un rilevante progetto di sviluppo come meglio indicato in seguito. Soprattutto è stata vincente la revisione dei modelli gestionali di alcuni siti produttivi per sopperire al contesto energetico molto difficile determinatosi negli esercizi precedenti, registrando importanti progressi nei risultati economici.

In particolare le attività upstream (estrazione e produzione di idrocarburi) evidenziano una ripresa della marginalità mentre le attività downstream (distribuzione e vendita al dettaglio) confermano le positive performance degli ultimi anni.

Inoltre, è importante rilevare che anche dopo l'investimento per la messa in produzione del nuovo giacimento il livello di indebitamento del Gruppo è, sia pur lievemente, inferiore al precedente esercizio grazie alla positiva generazione di cassa di tutte le attività. E ciò nonostante un impatto temporaneamente negativo a livello di capitale circolante per effetto della modifica del calendario di fatturazione dei consumi gas in ottemperanza alle disposizioni della delibera 463/2016 dell'ARERA (già AEESGI). Rispetto al dato di fine 2016 pari a 53,0 milioni di euro, l'indebitamento di fine anno risulta infatti pari a 52,5 milioni di euro con la prospettiva di una crescita, nell'ambito delle linee già disponibili, solo al momento in cui entreranno nelle successive fasi di sviluppo i remunerativi progetti in corso.

Anche il rapporto tra indebitamento e patrimonio netto si mantiene su livelli contenuti (0,24), a conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo.

Circa i progetti in grado di assicurare, nei prossimi anni, una crescita delle produzioni di idrocarburi, oltre al gas-in del sito di Mezzocolle, si evidenzia che l'altro rilevante progetto del Gruppo "Longanesi" ha registrato un ulteriore avanzamento nel relativo iter autorizzativo, dopo l'ottenimento della delibera della Giunta Regionale di approvazione della VIA e l'approvazione nei Consigli Comunali dei principali Comuni delle aree interessate dal progetto, con il rilascio, nel secondo semestre dell'anno, dell'Intesa della Regione con il Ministero dello Sviluppo Economico.

L'ultimo passo resta ora la fase conclusiva per il conferimento dei titoli autorizzativi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

Continuano invece le interlocuzioni con il Rappresentante Unico della Concessione Garaguso e con il titolare della facility di collegamento, così come le valutazioni per individuare la soluzione temporalmente ed economicamente più rispondente a consentire la ripresa della produzione in pendenza della procedura arbitrale avviata da Gas Plus per l'accertamento dell'intervenuta destituzione dell'Operatore .

In merito alle attività E&P all'estero stanno proseguendo gli approfondimenti sui programmi di sviluppo delle licenze in acque superficiali in Romania, dove sono già state ritrovate risorse minerarie a suo tempo valutate da un soggetto indipendente in circa 1,4 miliardi di metri cubi (quota Gas Plus). Nell'ambito di tale licenza è inoltre attualmente prevista la perforazione di due nuovi pozzi esplorativi entro il mese di maggio del 2018.

Gas Plus può contare quindi su un portafoglio di asset di notevole valore in tutti i suoi settori di attività e su prospettive di forte miglioramento dei propri risultati economici una volta messi in produzione i progetti E&P in fase di sviluppo, che rappresentano circa il 40% del patrimonio di riserve di idrocarburi del Gruppo.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE

La ripresa degli scenari energetici e dei margini delle attività E&P, unitamente alle buone performance delle attività downstream, hanno consentito di migliorare i risultati economici dell'esercizio, nonostante la contrazione dei volumi produttivi. Le produzioni E&P hanno potuto infatti contare sul contributo del nuovo gas-in (Mezzocolle) solo a partire dal mese di agosto dell'anno e continuano ad essere penalizzate dall'interruzione (sin dal mese di marzo del 2016) dell'attività estrattiva nella concessione di Garaguso.

E' stato infatti conseguito un sensibile miglioramento sia dell'EBITDA, passato dai 17,1 milioni di euro del 2016 ai 21,8 milioni di euro del 2017, sia dell'EBIT, passato da 0,9 milioni di euro del 2016 a 6,8 milioni di euro del 2017.

Il risultato del periodo è poi tornato di segno positivo (0,8 milioni di euro) ed in sensibile miglioramento rispetto al 2016 (-4,2 milioni di euro), dopo componenti finanziarie con un saldo negativo in forte calo (5,9 milioni di euro contro 8,6 milioni di euro del 2016) ed imposte sul reddito con un saldo negativo (-0,3 milioni di euro contro +3,1 milioni di euro del 2016).

Gli investimenti del 2017, in attesa dell'avvio dei nuovi progetti, sono stati complessivamente in calo rispetto al 2016 (11,3 milioni di euro contro 18,8 milioni di euro dell'esercizio precedente). Si è trattato ancora di interventi ben inferiori a quelli potenzialmente realizzabili dal Gruppo a causa della dilatazione dei tempi degli iter autorizzativi di alcune iniziative della B.U. E&P.

La posizione finanziaria netta (pari a 52,5 milioni di euro contro i 53,0 milioni di euro di fine 2016) è stata ancora in lieve diminuzione per i positivi flussi di cassa dell'attività operative, temporaneamente penalizzati dalla modifica del calendario di fatturazione dei consumi gas, e per la ridotta entità degli investimenti.

Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, del gas naturale (TTF).

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

9

La quotazione del nostro titolo sul mercato della Borsa Italiana mostra che dopo un'iniziale ripresa a inizio anno, nel secondo semestre il prezzo del titolo Gas Plus è stato in costante calo, in controtendenza rispetto all'andamento del mercato azionario, come del resto risulta dal grafico comparato con l'indice FTSE Mib riportato di seguito.

La capitalizzazione di borsa è inoltre significativamente inferiore al book value (meno del 50%). La significativa sottocapitalizzazione di mercato rispetto al patrimonio netto del Gruppo non è stata ritenuta un indicatore di perdita di valore delle attività immobilizzate per i volumi di scambio estremamente limitati rispetto ai titoli di società dei settori di appartenenza di Gas Plus. Per tale motivo è possibile affermare che i prezzi di borsa non forniscano un'indicazione rappresentativa del valore della Società che presenta, come indicato in precedenza, un consistente patrimonio di riserve in Italia e all'estero nonché di asset downstream in portafoglio.

Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.

Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31.12.2017:

Vengono esposti di seguito commenti sull'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso negli IFRS):

Business unit Exploration & Production

di cui Estero

di cui Italia

di cui Estero

di cui Italia

di cui Estero

Investimenti esplorativi (mln €)

Investimenti di sviluppo (mln €)

Nella tabella sotto riportata, al fine di consentire una corretta comparazione, sono evidenziati separatamente i dati delle società costituenti le attività italiane della B.U. E&P ossia Gas Plus Italiana (di seguito branch GPI) e Società Padana Energia (di seguito branch SPE). I principali dati delle società facenti parte della Business Unit sono i seguenti:

31/12/2017
GPI SPE TOTALE
Produzione netta (MSmce) 64,2 51,8 116,0
di cui Italia 64.2 51.8 116.0
di cui Estero
Ricavi (mln €) 18,9 10,9 29.8
di cui Italia 18,9 10,9 29,8
di cui Estero
EBITDA (min €) 5,1 4,7 9,8
di cui Italia 5,9 4,7 10,6
di cui Estero (0,8) (0,8)
Investimenti esplorativi (mln €) ાં રે 1,5
di cui Italia 0.5 0.5
di cui Estero 1.0 1.0
Investimenti di sviluppo (mln €) 2.7 4.9 7,6
di cui Italia 1.7 4.9 6.6
di cui Estero 1,0 1,0
GPI SPE TOTALE
Produzione netta (MSmce) 83,6 50,3 133,9
di cui Italia 83,6 50,3 133,9
di cui Estero
Ricavi (mln €) 18.0 12,0 30,0
di cui Italia 17,9 12,0
di cui Estero 0.1 29,9
0, 1
EBITDA (mln €) 1,9 3,1 5,0
di cui Italia 2.8 3.1 5 9

(0,9)

1,7

0.5

1,2

2,5

1,6

0,9

(0,9)

1,7

0,5

1,2

11,6

10,7

0,9

9.1

9,1

ITALIA

Risultati economici

L'anno 2017 è stato caratterizzato in parte dal miglioramento dei prezzi di vendita del gas (+23,4%) e del petrolio (+24,2%), ma soprattutto dalle azioni di recupero e di miglioramento della marginalità dei siti, messe in atto dallo scorso esercizio per il delicato contesto degli scenari energetici.

Infatti, a fronte di una riduzione della produzione netta (116,0 MSmce del 2017 contro 133,9 MSmce del 2016), legata anche a diversi campi in sospensione di produzione, e di ricavi sostanzialmente in linea al dato del precedente esercizio (29,8 milioni di euro contro 30,0 milioni di euro del 2016), si registra un miglioramento della marginalità complessiva (9,8 milioni di euro contro 5,0 milioni di euro del 2016).

Si ritiene che tale inversione di tendenza a livello di marginalità per la Business Unit, maggiormente penalizzata dall'attuale contesto, rappresenti un risultato particolarmente significativo, che ha premiato il diretto impegno del management della capogruppo a supporto della B.U..

Oltre al perdurare del delicato contesto dei prezzi, che seppur in miglioramento si attestano ancora su livelli che penalizzano l'intero comparto Oil & Gas a livello mondiale, il periodo di riferimento è stato caratterizzato:

  • dai progressi nell'iter amministrativo del progetto Longanesi (rilascio dell'Intesa della Regione Emilia Romagna al Ministero dello Sviluppo Economico);
  • dall'avvio della produzione nel giacimento Mezzocolle;
  • dalla persistente interruzione della produzione sulla concessione di Garaguso, non operata dal Gruppo, il cui apporto avrebbe portato invece la branch GPI a livelli di risultato soddisfacenti anche nell'attuale contesto; nel corso del periodo di riferimento sono proseguite le verifiche e le interlocuzioni con il Rappresentante Unico della Concessione e con il titolare della facility al fine di evidenziare la migliore soluzione di ripristino della condotta dai pozzi alla centrale di trattamento (la cui rottura ha reso inevitabile la sospensione della produzione). Si ricorda che nei riguardi del Rappresentante Unico della Concessione è stata attivata a luglio 2016 una nuova procedura arbitrale alla luce dell'inadempimento con "colpa grave" consumato dall'Operatore stesso e accertato con lodo

arbitrale del 2 dicembre 2015, con l'obiettivo di giungere all'accertamento della intervenuta destituzione a seguito della dichiarazione di destituzione inviata in data 25 gennaio 2016;

  • da flessioni, in parte fisiologiche, nei livelli produttivi nei campi "maturi" della Business I Init

Produzione

Come descritto in precedenza, al termine del 2017, la produzione lorda di gas, condensati e olio è stata pari a 123,5 MSmce, di cui 70,4 MSmce relativi alla branch_GPI e 53,1 MSmce relativi alla branch SPE. In termini di tipologia di prodotto, la produzione lorda nel periodo di riferimento è stata di 102,4 MSmc di gas e 21,1 MSmce di olio e condensati contro 115,9 MSmc di gas e 25,5 MSmce di olio e condensati del 2016.

Concluse le attività di cantiere del progetto Mezzocolle, uno dei principali del Gruppo, per il revamping della centrale di trattamento e l'allestimento alla produzione dell'area pozzo, il gas-in del giacimento è stato avviato ad inizio del mese di Agosto 2017. Da quel periodo la produzione del nuovo giacimento ha continuato ad essere incrementata per consentire di determinare la produzione a regime del nuovo campo.

Nel 2017 si è quindi registrata una riduzione complessiva della produzione rispetto al precedente esercizio di circa il 13%, a causa, come già segnalato, dalla temporanea sospensione della produzione di alcuni siti minerari ed dal declino, in parte fisiologico, delle capacità erogative dei campi "maturi" della Business Unit.

PRODUZIONE LORDA DI GAS (MSmc)

GPI 69.6 89.0 (19,4)
SPE 32.8 26.9 5.9
2017 2016 Differenza
2017-2016

PRODUZIONE LORDA DI OLIO E CONDENSATI (Msmce)

2017 2016 Differenza
2017-2016
GPI (*) 0,8 0.9 (0,1)
SPE 20,3 24,6 (4,3)
Totale 21,1 25,5 (4,4)

* Il dato GPI di Produzione lorda di Olio e Condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e non del valore del campo Sarago Mare.

Sviluppo

Oltre all'importante messa in produzione del giacimento Mezzocolle, si segnala che il progetto Longanesi prosegue la sua fase finale dell'iter autorizzativo. In prossimità della chiusura del terzo trimestre dell'anno, la regione Emilia-Romagna ha infatti rilasciato l'Intesa al Ministero

dello Sviluppo Economico: si è in attesa degli atti autorizzativi del Ministero dello Sviluppo Economico.

Sono proseguite la procedura di VIA, attivata nei periodi precedenti e di competenza del Ministero dell'Ambiente, per un progetto di sviluppo in Lombardia e per uno nelle Marche.

E' proseguito l'iter autorizzativo per le attività di revamping degli impianti di alcune Concessioni ubicate nella pianura Padana per la rimessa in produzione dei relativi giacimenti.

Chiusure Minerarie

Nel periodo in esame non sono state effettuate chiusure minerarie. Sono concluse le attività propedeutiche sia per la chiusura mineraria del pozzo Filici 1 (contestualmente si svolgerà la seconda fase della chiusura del pozzo Masseria Morano 1), che per la chiusura mineraria di ulteriori pozzi in altre concessioni. Si resta in attesa delle autorizzazioni per l'esecuzione delle attività. Esplorazione e ricerca

Sono proseguite le revisioni e gli studi geologici e geofisici sui principali giacimenti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione.

Parallelamente a tali attività, gli studi si sono concentrati anche nell'identificazione di eventuali nuovi progetti esplorativi all'interno dei titoli minerari di Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A. e di nuove aree. Inoltre, è proseguita l'attività di verifica della fattibilità di alcuni progetti esplorativi in titoli in Joint Venture non operate.

Patrimonio Titoli

Nel primo trimestre del 2017 è scaduta la concessione Porto Corsini Terra (SPE 100%) per la quale era stata presentata dichiarazione di rinuncia nel 2016 ed è stata dichiarata decaduta la concessione Ovanengo (SPE 100%) per la quale era stata presentata analogamente rinuncia all'istanza di proroga. Il permesso di ricerca Faenza (GPI 100%), per cui è stata presentata apposita rinuncia nel 2016, è invece scaduto il 30 giugno 2017.

Il patrimonio titoli è pertanto diminuito rispetto al 2016 e il numero complessivo delle concessioni di coltivazione è pari a 45 mentre quelle che vedono il Gruppo in qualità di operatore è pari a 31.

Gruppo
operatore
Terzi
operatori
Totale
Istanze di permesso 0 3 3
Istanze di concessione - 2
Permessi di ricerca 0
Concessioni di coltivazione 31 14 વર્સ

* di cui Società Padana Energia: 10 Concessioni di coltivazione

Riserve

Le riserve 2P rischiate complessive (Gas Plus Italiana e Società Padana Energia) di idrocarburi al termine del 2017 sono stimate pari a 4.414,0 MSmce.

31/12/2016 31/12/2017
CPL SPE Totale Cibl SPE Totale
Gas naturale (milioni di metri cubi) 1.834,3 2.430,5 4.264,8 1.781,1 2.399,6 4.180.7
Olio e condensati (milioni metri cubi equiv.) 8.2 232,3 240.5 7.3 226.0 233,3
Totale Idrocarburi (milioni metri cubi equiv.) * 1.842,5 2.662,8 4.505,3 1.788,4 2.625,6 4.414,0

* Il barile di olio e condensati è stato convertito in metri cubi di gas equivalente utilizzando il coefficiente di 0,00636

Per quanto riguarda l'entità delle riserve, nel corso del 2017 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P al 31 dicembre 2017 in 4.414,0 milioni di metri cubi di gas equivalente, con un leggero incremento, al netto della produzione 2017, rispetto al 31 dicembre 2016. Tale certificazione è stata svolta in linea agli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.

ESTERO

Romania

All'interno delle concessioni offshore in acque superficiali XVa Midia Shallow e XIII Pelican (Black Sea Oil&Gas Operatore con il 65%, Petro Venture con il 20% e Gas Plus con il 15%) sono terminate le attività di Processing, Inversion e Mapping dei circa 1.500 km² di sismica 3D disponibile sul blocco di Midia Shallow.

Gli studi hanno confermato le potenzialità del blocco Midia Shallow con la possibilità di aggiungere nuove risorse di gas a quelle già scoperte nei giacimenti di Ana e Doina.

La perforazione dei due nuovi pozzi esplorativi che sarebbe dovuta iniziare negli ultimi mesi del 2017 è stata differita al secondo trimestre 2018, essenzialmente per ragioni di disponibilità dell'impianto di perforazione (jack up).

Sul giacimento di Ana-Doina sono proseguite le attività propedeutiche alla definizione del piano di sviluppo.

Olanda

L'Operatore GdF (Engie Group) del blocco offshore E15c (GdF Suez E&P Nederland con il 30%, Tullow Oil con il 20%, EBN con il 40% e Gas Plus con il 10%) attraverso il Reprocessing della sismica 3D ha individuato un prospect, denominato Maple, non distante da alcune facilities di produzione operative nell'area.

Il successivo Mapping di dettaglio e la validazione del rischio geologico e dell'economicità del progetto sono stati posticipati al primo trimestre 2018 per completare l'acquisto di ulteriore sismica 3D disponibile nell'area.

Si segnala infine che, in data 16 febbraio 2018, l'operatore Engie E&P Nederland B.V. ha cambiato la propria denominazione in Neptune Energy Nederland B.V. in conseguenza dell'acquisizione della società da parte del gruppo Neptune Energy.

Business Unit Storage

Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 60% di competenza Gas Plus, da raffrontare con i circa 12 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre Regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di gas trattabili e di importanti sinergie.

Le attività nel settore dello "stoccaggio di idrocarburi" sono state incluse tra le "altre attività e attività non allocate" nella nota esplicativa al bilancio consolidato n. 6, Informativa di settore, che comprendono principalmente, oltre attività della Business Unit Storage, le attività di funzioni comuni e servizi centralizzati della holding. L'inclusione nelle "altre attività non allocate"

della Business Unit Storage è stata decisa in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, essa è tuttora in fase di avviamento. Da segnalare infatti che la B.U. non consuntiva significativi valori patrimoniali e costi di gestione, essendo state mantenute in carico esclusivamente le spese per gli studi (in particolare tecnici e progettuali) e per le attività connesse alla prosecuzione dei relativi iter autorizzativi ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi, imputando invece, nell'esercizio 2014, a conto economico integralmente le opere nel contempo sino ad allora eseguite sui siti prima del completamento degli iter autorizzativi.

A seguito del rilascio dei provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti San Benedetto e Poggiofiorito nel corso del 2014 sono stati presentati vari ricorsi ai TAR delle Regioni Abruzzo e Marche da parte di Enti locali e di gruppi di residenti. A tale proposito si segnala che il TAR Lazio, presso il quale era stato riassunto il giudizio a seguito della dichiarazione di incompetenza del TAR Abruzzo, ha dichiarato, con sentenza pubblicata nel mese di febbraio dello scorso anno, improcedibile l'impugnazione del decreto "VIA" del progetto Poggiofiorito presentata da alcuni Comuni dell'area. Per quanto riguarda il ricorso pendente avanti al TAR Marche di impugnazione del decreto "VIA" del progetto San Benedetto, presentata da alcuni cittadini, si segnale che il Tar Marche nel mese di marzo del corrente anno ha dichiarato la propria incompetenza indicando quale giudice competente il TAR Lazio. I ricorrenti dovranno quindi ora riassumere il giudizio davanti il TAR Lazio.

Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nello svolgimento degli adempimenti tecnici ancora necessari, di un attento vaglio legale e di possibili iniziative per progetti di rilevanza energetica nazionale.

Business Unit Retail

31/12/17 31/12/16 2H 2017 2H 2016
Volumi venduti (MSmc) 90,8 90,7 38,7 38.2
Ricavi (mln €) 44,2 43.6 19.0 18,1
EBITDA (min €) 7,1 6,7 3,4 3,0

I principali dati economici della Business Unit Retail sono i seguenti:

L'anno è stato caratterizzato da un ottimo risultato economico. Infatti, seppur con un andamento climatico più freddo rispetto all'anno precedente, i volumi venduti sono stati sostanzialmente in linea con il precedente esercizio, facendo tuttavia registrare un significativo

aumento di marginalità e un apprezzabile miglioramento dell'Ebitda rispetto alla chiusura dell'anno precedente (+5,9%).

I consumi, grazie anche al piccolo aumento nell'ultimo trimestre dell'anno legato come detto alla termica (+2,8%), sono risultati pressoché invariati su base annua rispetto a quelli del 2016 (+0,1%).

In tema di marginalità unitaria, si mantiene una buona tenuta sui Clienti Domestici (+1,9%), che pesano circa oltre il 78% dei volumi dell'intero portafoglio, e si osserva una marcata diminuzione sui Clienti Small Business (-18,8%). Lato costi, l'esercizio è stato caratterizzato da un attento contenimento dei costi operativi. Tale azione risulta ancora più rilevante se si considera che l'esercizio precedente è stato caratterizzato dal cambio di software di gestione del parco clienti (ERP), scelta che ha impattato in termini di gestione e di impegno della struttura, ma che si è resa necessaria per essere più in linea con le esigenze dei clienti, sempre più attenti in termini di servizi legati al customer care.

In termini di parco clienti si ha una leggera diminuzione rispetto al precedente esercizio (meno 2,3% medio rispetto al 31 dicembre 2016). Importante valutazione è necessaria in ambito commerciale in previsione dell'abolizione del Mercato Tutelato che, inizialmente prevista nel corso dell'anno 2018, è slittata al 1º luglio 2019; si evidenzia, a questo proposito la necessità di far migrare verso il Mercato Libero gli attuali clienti domestici e condomini ad uso domestico ancora serviti in regime di Tutela. Viene mantenuto in costante osservazione il mercato nazionale, al fine di monitorare le proposte commerciali dei principali concorrenti e di poter così redigere offerte che, pur mantenendosi competitive, assicurino le migliori performances in termini di marginalità.

Permane la massima attenzione riguardo ai criteri di selezione dei prospect ai quali proporre la contrattualizzazione, basato su una scrupolosa valutazione della loro affidabilità creditizia.

Business Unit Network & Transportation

Nel corso del 2017, a seguito di procedura di gara conclusasi nel primo trimestre dell'anno, è stata perfezionata l'operazione di acquisizione, da parte di GP Infrastrutture S.r.l., delle quote detenute dai Comuni di Salsomaggiore Terme (3,0%) e Fontanellato (0,04%) in GP Infrastrutture Salso S.r.l.. Con tale operazione GP Infrastrutture S.r.l. ha assunto il totale controllo (100%) d GP Infrastrutture Salso S.r.1..

In data 18 luglio 2017, GP Infrastrutture Salso S.r.l. è stata poi fusa per incorporazione in GP Infrastrutture S.r.l.,

I principali dati economici della Business Unit relativi all'esercizio 2017 sono i seguenti:

31/12/17 31/12/16 2H 2017
2H 2016
Volumi distribuiti (MSmc) 197.9 194.0 88.9 88,1
Fatturato (min €) 23,0 21,9 10,7 10,1
EBITDA (mln €) 6,7 6,8 2,8 3,1
Investimenti (min €) 1,8 5,4 0,7 0,6

Nel corso dell'anno 2017 la Business Unit Network e Transportation ha distribuito 197,9 MSmc di gas, in leggero incremento (+1,6%) rispetto all'anno 2016.

Network: la Business Unit Network opera, al 31/12/2017, direttamente nell'attività di distribuzione gas in 39 Comuni.

Tariffe di distribuzione

Con la delibera n. 573/2013/R/gas l'Autorità ha approvato una parte significativa del nuovo metodo tariffario, valido per gli anni 2014-2019. La B.U. a tutela del suo patrimonio ha ritenuto opportuno, a valle di una attenta lettura del documento, procedere ad impugnare il nuovo metodo tariffario che, in tema di valorizzazione della RAB, si pone in continuità con il previgente metodo.

Con la delibera n. 367/2014/R/gas il Regolatore ha approvato (integrando e modificando la delibera n. 573/2013) le regole tariffarie per le future gare d'ambito.

E ancora in corso il procedimento (avviato dall'AEEGSI con delibera 704/2016/R/gas) per il riconoscimento tariffario dei nuovi investimenti. Il nuovo metodo sarà basato sui Costi Standard, anche se la decorrenza, attualmente, è prevista dalla realizzazione degli investimenti 2019. Per la definizione dei Costi Standard è stato istituito un tavolo di lavoro congiunto con le Associazioni dei distributori ed il Regolatore.

Rapporti con Enti Concedenti

In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

Al 31 dicembre 2017 sono stati pubblicati 18 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse

della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.

Relativamente ai bandi di gara sopracitati, si segnala che nel corso dell'anno 2017 sono state presentate le offerte relative ai bandi di gara dell'ATEM Milano 1 (città e hinterland) - a cui hanno partecipato Unareti (ex A2A Reti S.p.A., gestore uscente) e 2i Reti Gas S.p.A. -, dell'ATEM Torino 2 a cui ha preso parte solo Italgas S.p.A. (gestore uscente) e dell'ATEM Belluno (procedura che ha subìto rallentamenti in seguito al ricorso presentato da uno dei partecipanti). Nell'ATEM di Milano 1 la Commissione Aggiudicatrice ha assegnato il miglior punteggio ad Unareti, mentre nell'ATEM Torino 2 sono ancora in corso le operazioni delle Commissioni Aggiudicatrici per la valutazione delle offerte.

I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) e sono, salvo alcune eccezioni, tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi gara.

La B.U. Network continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti prevista dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.

Ambito regolatorio e normativo

In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici previsto dalla Delibera AEEGSI n. 554/2015/R/gas, si segnala che:

  • per il 2017, a fronte di un obbligo di messa in servizio dell'85% dei contatori calibro G10, GP Infrastrutture ha completato la sostituzione del relativo parco contatori con oltre 12 mesi di anticipo;
  • continua, inoltre, la campagna relativa ai contatori di calibro G4 e G6, al fine di raggiungere l'obbligo previsto al 31/12/2018 dell'8% dei contatori installati: al 31/12/2017 sono stati installati n. 6.673 contatori, pari al 7% dei contatori totali.

Investimenti

Nell'esercizio 2017 la Business Unit ha effettuato investimenti per complessivi 1,8 milioni di euro, di cui 1,5 milioni di euro rivolti agli impianti e 0,3 milioni di euro per acquisto di partecipazioni.

Tee (certificati di risparmio energetico)

Con riferimento ai certificati di risparmio energetico (TEE), sono stati determinati gli obiettivi specifici di risparmio di energia primaria nell'anno 2017 in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale soggetti agli obblighi.

L'obiettivo 2017 per la B.U. Network ammonta a 15.533 TEE, da conseguire entro maggio 2018.

Transportation: la Business Unit, che fa parte del Settore Operativo Network & Transportation, è operativa dal 1º ottobre 2009, esercita l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante 31,4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC), mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della B.U. E&P del Gruppo. Al 31 dicembre 2017 sono stati trasportati 9,3 MSmc, in linea con l'anno 2016 (9,2 MSmc). Per quanto concerne le modifiche normative e regolatorie, non si segnalano novità di rilievo.

RISORSE UMANE

Di seguito si definisce un quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative:

2017 2016
al 31.12 Media al 31.12 Media al 31.12 Media
Dirigenti 4,58 n 4,78 -1 -0,20
Quadri/Impiegati 134 142,67 143 134,931 -9 +7,74
Operai 43 44,33 44 46,67 -1 -2,34
Totale 181 191,58 192 186,38 -11 -5,2

Tab. 1. Composizione del personale per qualifica

Nota: nel numero viene compreso anche il personale in comando da ENI così composto (Quadri: 1 - Impiegati: 11 -Operai: 6 - Totale: 18)

Tab. 2. Composizione del personale per genere e per qualifica

DIRIGENTI OUADRI IMPIEGATI OPERAI Totale % per
genere
JOMINI 15 72 43 1331 73.63
DONNE 44 48 26,37
Totale 18 116 43 181 100.00
l % per qualifica 2.21 9,38 64,09 23,76 100 /

Nota: nel numero viene compreso anche il personale, tutto di genere maschile, in comando da ENI così composto (Quadri:1 - Impiegati:11 - Operai: 6 - Totale: 18)

192

-6 0 - 1 -4 0 0

-11

2017 2016
HOLDING 42 48
ALTRE ATTIVITA' STORAGE 2 2
OTHER 2
E&P 57 (*)। 61(*)
RETAIL 30 30
NETWORK & TRANSPORTATION 49 49

Tab. 3. Distribuzione del personale per BU

Nota: di cui 18 in comando

Totale

Circa il 55% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui il 34% con età compresa tra i 40 e 50 anni).

181

Come per il passato il Gruppo dedica alle Risorse Umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future, nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.

Anche nel 2017 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di 1.744 ore. In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente.

Con riferimento alle vertenze connesse al personale di Società Padana Energia S.p.A. reintegrato in Eni si informa che, con la fine del mese di maggio 2018, verrà prevedibilmente completato il rientro di tali figure in Eni, fermo restando che la controllata ha depositato - a seguito del ricorso per Cassazione di Eni avverso la sentenza della Corte d'Appello di Bologna relativa al personale di Modena - il proprio controricorso in adesione.

Restano in ogni caso impregiudicati i diritti di tutte le società interessate del Gruppo nei confronti di ENI in ordine a tale situazione.

SICUREZZA E AMBIENTE

Sicurezza

Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloguio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.

Nell'anno 2017 si è proseguito il percorso di formazione rivolto ai lavoratori del gruppo Gas Plus in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. Nello specifico sono stati erogati i corsi di formazione per i neoassunti e i corsi di aggiornamento e/o mantenimento per i lavoratori che ricoprono figure specifiche nella gestione sicurezza (RSPP, RLS, addetti alle emergenze).

Nell'anno 2017 sono state inoltre sviluppate le seguenti attività significative:

  • · Aggiornamento dei DSSC (D. Lgs 624/96) per tutti i luoghi di Gas Plus Italiana e di Società Padana Energia in particolare per il subentro del nuovo Titolare e la nomina dei nuovi Direttori Responsabili (salvo il Direttore Responsabile del luogo di lavoro Cavone che è stato confermato);
  • · Aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (D. Lgs 81/08) per Gas Plus Storage, Gas Plus Italiana, Società Padana Energia, Gas Plus Vendite, GP Infrastrutture e GP Infrastrutture Trasporto e dei documenti di rischio specifico per Gas Plus Italiana e per Società Padana Energia che richiedevano una revisione;
  • · Audit e riunioni periodiche di sensibilizzazione presso i siti operativi del Gruppo.

Nel corso dell'anno 2017, nelle Aziende del Gruppo non si sono registrati infortuni.

INDICE DI FREQUENZA E INDICE DI GRAVITA' GRUPPO GAS PLUS

INCICE CI GRANTA

ALMAN 2015 1 2016 2017
Nº 20000 = 11
Nº gibeni 255022 70 210 11
SPAY AND BIO 368 888 355.171 327.680 314.175 274.096
Nº 15/01/2019 200 207 187 185 179
le 0 00 5.63 3.05 15.91 0.00
G 0.00 01220 0.01 0.67 0.00
0.00 તે દિવે 5.35 27.03 0.00

INDICE DI FREQUENZA (19 INDICE DI GRAVITA (ING)
INDICE DI INCIDENZA (II)

caloclato seocndo la formula n' infratuni arno X 1.000.000kt cre lavorate anno oaloclato secondo la formula n' gicrri assenza per inforturio X 1.000h' cre lavcrate arno
caloclato secondo la formula n' infertuni X 1.000tri lavcratori

NOTA: non vengono considerati gli infortuni in itinere

GRUPPO GAS PLUS - ANNO 2017
INTERMEDIAZIONE
ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA
ESTRAZIONE DI MINERALI
FINANZIARIA
INDICE DI
INCIDENZA
n.ro infortuni x
1000
GAS PLUS ITALIANA 0,0
SOCIETA' PADANA
ENERGIA
0,0
GAS PLUS STORAGE 0,0
GP INFRASTRUTTURE SALSO 0,0
GAS PLUS VENDITE 0,0
GAS PLUS ENERGIA 0,0
GP INFRASTRUTTURE 0,0
GP INFRASTRUTTURE TRASPORTO 0,0
GAS PLUS 0,0

N.B. La società Reggente S.p.A. non ha avuto dipendenti nell'anno 2017.

Ambiente

La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:

  • · pianificazione delle attività nel rispetto di leggi nazionali e norme internazionali;
  • · riduzione della produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e rumore;
  • caratterizzazione periodica dei rifiuti al fine di individuare le migliori modalità di smaltimento o recupero;
  • · valutazione e controllo del rischio in termini di impatto sulla popolazione e sull'ambiente;
  • · pianificazione delle emergenze;
  • · qualificazione dei contrattisti a garanzia dell'esecuzione e controllo delle attività;
  • · ripristino delle aree sulla base dei progetti approvati dagli Enti competenti in materia una volta terminate le attività in progetto.

In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformemente alla normativa ambientale vigente, prosegue il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni in atmosfera, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti. Stante anche la persistenza delle garanzie su tali materie da parte del venditore, Società Padana Energia ha proseguito nel 2017 la campagna di monitoraggio ambientale su larga parte dei propri siti avviata nell'anno 2015.

Le Società facenti parte del Gruppo Gas Plus non state soggette a sanzioni in tema ambientale.

Al fine di mantenere un elevato standard gestionale degli impianti, è proseguita nell'anno 2017 l'applicazione delle procedure interne per le società del Gruppo - approvate nell'anno 2015 ed in particolare la procedura "Gestione delle tematiche ambientali" per la B.U. E&P branch Italia. Sebbene il Gruppo ritenga che la propria attività sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:

o la possibilità che emergano contaminazioni derivanti da attività sui siti precedenti a quelle svolte dal Gruppo;

o la possibilità che sorgano controversie in relazione alle eventuali responsabilità ambientali di altri soggetti ed ai relativi indennizzi.

Il Gruppo Gas Plus ha comunque sostenuto, e prevede che continuerà a sostenere, spese operative nonché investimenti per adempiere a quanto previsto dalla normativa ambientale; inoltre, il Gruppo fa ricorso, in merito a tali rischi, ad un programma significativo di copertura assicurativa.

Prospetto di riconciliazione del risultato del periodo e del patrimonio netto consolidato

Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.

(migliaia di Euro) Patrimonio
Netto
2016
Risultato di
periodo
2017
Variazione
riserve
2017
Patrimonio
Netto
2017
Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. 203.911 4.081 22 208.014
- Contributo al Gruppo delle società controllate 9.892 1.720 (11) 11.601
elisione dividendi infragruppo dell'anno (5.032) as (5.032)
- Eliminazione svalutazione partecipazioni in società del
gruppo dell'anno
=
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto delle
minoranze
213.803 769 11 214.583
Interessi di terzi 491 4 (324) 171
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus 214.294 773 (313) 214.754

COMMENTO AI RISULTATI CONSOLIDATI

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Importi in migliaia di euro

31/12/2017 31/12/2016
Ricavi 73.285 75.230
Altri ricavi e proventi 11.083 7.194
TOTALE 84.368 82.424
Costi per materie prime e materiali di consumo (27.534) (25.685)
Costi per servizi e altri (25.511) (30.093)
Costo del personale (9.541) (9.521)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 21.782 17.125
Ammortamenti e svalutazioni (14.950) (16.239)
EBIT 6.832 886
(Oneri) e Proventi diversi 161 ડે રે રે
RISULTATO OPERATIVO 6.993 1.241
Proventi finanziari 848 168
Oneri finanziari (6.724) (8.728)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 1.117 (7.319)
Imposte sul reddito (344) 3.097
RISULTATO DEL PERIODO NETTO 773 (4.222)
Attribuibile a:
Gruppo 769 (4.255)
Terzi 4 33

La ripresa degli scenari energetici, in particolare nella seconda parte dell'esercizio, e dei margini delle attività E&P hanno consentito il miglioramento dei risultati economici.

Si ricorda che i ricavi e i proventi riguardano prevalentemente l'attività di gas metano, petrolio e condensati provenienti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas metano al dettaglio, poiché l'attività di distribuzione e trasporto gas metano è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.

Per quanto riguarda le singole voci del conto economico consolidato, i ricavi sono risultati in calo e sono passati da 75.230 migliaia di euro a 73.285 migliaia di euro del 2017. La riduzione non

è correlata a componenti dell'attività operativa ma all'iscrizione, nel bilancio del precedente esercizio, dell'addebito di costi non ricorrenti per la campagna di monitoraggio ambientale avviata su larga parte dei siti della controllata Società Padana Energia (per i quali era già stata avanzata richiesta di indennizzo nei confronti del precedente proprietario e gestore di detti siti).

L'attività di vendita del gas metano proveniente dai giacimenti del Gruppo ha infatti determinato ricavi in crescita (18.246 migliaia di euro contro 17.142 migliaia di euro nel 2016), cosi come quella a clienti finali (42.508 migliaia di euro contro 42.196 migliaia di euro nel 2016). L'andamento di entrambe le componenti è da attribuire al miglioramento degli scenari e, nell'ambito E&P, è stato conseguito nonostante il calo delle produzioni E&P per la persistente interruzione dell'attività estrattiva nella concessione di contributo del nuovo gas-in nella concessione Mezzocolle solo a partire dal mese di agosto.

Pur in presenza di un aumento dei prezzi di vendita, i ricavi per la vendita di petrolio e condensati hanno subito una contrazione (da 4.434 migliaia di euro del 2016 a 3.546 migliaia di euro del 2017) per la riduzione delle quantità prodotte e per l'aumento delle quantità in giacenza a fine esercizio (valorizzate ai soli costi di produzione).

Sono rimasti invece in linea con il dato del precedente esercizio i ricavi per l'attività di distribuzione e trasporto gas metano (6.432 migliaia di euro del 2017 contro 6.440 migliaia di euro del 2016).

La voce altri ricavi e proventi è risultata in crescita rispetto al valore del corrispondente periodo del 2016 (11.083 migliaia di euro contro 7.194 migliaia di euro nel 2016), avendo potuto contare anche su componenti non ricorrenti relative al settore E&P con un impatto positivo a conto economico di circa 1,7 milioni di euro, al lordo delle relative imposte.

Le sue principali restanti componenti sono costituite dalle royalties sull'attività di estrazione gas, dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai ricavi derivanti dall'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE) quest'ultimi, in particolare, in sensibile crescita rispetto al 2016 per il maggior contributo unitario riconosciuto dall'Autorità.

Dal lato dei costi, sono stati in crescita i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 25.685 migliaia di euro del 2016 a 27.534 migliaia di euro del 2017. In questo ambito si è registrato l'aumento dei costi d'acquisto della principale materia prima, il gas metano, per l'andamento degli scenari energetici e, in linea con l'andamento dei connessi ricavi, quelli per l'acquisto dei certificati di risparmio energetico (TEE).

Un andamento opposto ha invece registrato la voce costi per servizi ed altri il cui importo complessivo è stato pari a 25.511 migliaia di euro contro 30.093 migliaia di euro dell'esercizio precedente con una riduzione complessiva di 4.582 migliaia di euro che ha riguardato sostanzialmente tutte le sue principali componenti per effetto delle azioni di contenimento dei costi operativi. Sono infine risultati in linea con il 2016 gli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per perdite su crediti (424 migliaia di euro del 2017 contro 471 migliaia di euro del 2016).

I costi del personale si sono mantenuti sul livello del precedente esercizio (9.541 migliaia di euro contro 9.521 migliaia di euro del 2016).

L'andamento delle componenti economiche sopra descritte ha determinato un sensibile miglioramento della marginalità e, in particolare, dell'EBITDA che è passato da 17.125 migliaia di euro del 2016 a 21.782 migliaia di euro del 2017.

Ha evidenziato una crescita più rilevante in valore assoluto l'EBIT (6.832 migliaia di euro contro 886 migliaia di euro del 2016) per l'assenza di svalutazioni. Sull'importo del 2016 aveva infatti negativamente inciso la svalutazione (2.150 migliaia di euro) degli asset minerari della licenza Midia Deep (a seguito del mancato ingresso nella seconda fase esplorativa e della conseguente scadenza naturale della licenza).

Il risultato operativo (6.993 migliaia di euro contro 1.241 migliaia di euro del 2016), a sua volta in crescita per l'andamento dell'EBIT, ha invece scontato la minore distribuzione di dividendi da parte della partecipata Serenissima Gas S.p.A. (161 migliaia di euro nel 2017 contro 275 migliaia di euro nel 2016).

E' in forte calo rispetto al dato del 2016 il saldo negativo della gestione finanziaria che ha raggiunto l'importo di 5.876 migliaia di euro contro 8.560 migliaia di euro del 2016 per effetto dell'aumento dei proventi finanziari (da 168 migliaia di euro a 848 migliaia di euro) e della riduzione degli oneri finanziari (da 8.728 migliaia di euro a 6.724 migliaia di euro).

L'aumento dei proventi finanziari è dovuto al conseguimento di plusvalenze nella cessione dei titoli detenuti per la negoziazione (pari a 615 migliaia di euro). Dagli stessi titoli sono stati inoltre percepiti dividendi per 90 migliaia di euro rispetto a 87 migliaia di euro del 2016.

Tra gli oneri finanziari, per effetto del miglioramento della posizione finanziaria, sono risultati in calo gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (1.398 migliaia di euro contro 1.457 migliaia di euro del 2016) e quelli sulle linee a breve termine (479 migliaia di euro contro 550

migliaia di euro del 2016). Hanno inoltre registrato una riduzione gli oneri per attualizzazione fondi (3.890 migliaia di euro del 2017 contro 4.359 migliaia di euro del 2016) per l'adeguamento dei relativi tassi agli attuali valori di mercato.

A differenza del 2016, il periodo in esame ha beneficiato poi della ridotta entità degli oneri finanziari su prodotti derivati (37 migliaia di euro contro 977 migliaia di euro del 2016).

Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo negativo complessivamente pari a 344 migliaia di euro contro un saldo positivo pari a 3.097 migliaia di euro del 2016.

L'esercizio 2017 si è chiuso infine con un utile di 773 migliaia di euro contro una perdita di 4.222 migliaia di euro del 2016.

STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 332.914 340.079
Immobilizzazioni materiali 108.792 106.520
Immobilizzazioni finanziarie
Altre attività e passività non correnti 1.848 1.584
Totale 443.554 448.183
Capitale circolante netto
Rimanenze 4.370 4.116
Crediti commerciali 24.229 19.033
Debiti commerciali (23.283) (22.232)
Altri debiti e crediti di circolante 3.042 629
Totale 8.358 1.546
Fondi rischi per oneri e imposte differite nette (179.839) (177.745)
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (4.791) (4.722)
Capitale investito netto 267.282 267.262
Patrimonio netto 214.754 214.294
Posizione finanziaria netta 52.528 22.968
Coperture 267.282 267.262

La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto sostanzialmente in linea con il dato del precedente esercizio (267.282 migliaia di euro del 2017 contro 267.262 migliaia di euro del 2016).

Il capitale immobilizzato risulta pari a 443.554 migliaia di euro contro 448.183 migliaia di euro del 2016 e registra un decremento complessivo di 4.629 migliaia di euro rispetto all'importo del suddetto esercizio. In questo ambito le immobilizzazioni immateriali, pari a 332.914 migliaia di euro, si riducono complessivamente di 7.165 migliaia di euro mentre le immobilizzazioni materiali, pari a 108.792 migliaia di euro, presentano un incremento di 2.272 migliaia di euro. La riduzione complessiva delle immobilizzazioni materiali (4.893 migliaia di euro) deriva dal saldo tra gli incrementi netti (10.057 migliaia di euro) e gli ammortamenti effettuati nel periodo (14.950 migliaia di euro).

Le altre attività e passività non correnti, costituite rispettivamente dalla partecipazione in Serenissima Gas S.p.A., il cui valore di iscrizione non presenta variazioni rispetto al precedente

esercizio, e da depositi cauzionali attivi e passivi, presentano un lieve incremento rispetto ai valori del precedente esercizio (1.848 migliaia di euro contro 1.584 migliaia di euro del 2016).

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo in sensibile crescita rispetto al 2016 (8.358 migliaia di euro contro 1.546 migliaia di euro del 2016) ed aumenta complessivamente di 6.812 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio. In questo ambito si registra un forte incremento dei crediti commerciali (+5.196 migliaia di euro) dovuto alla modifica del calendario di fatturazione delle vendite gas a consumatori finali, con effetti più significativi nel periodo invernale che ha determinato lo spostamento dei relativi incassi all'inizio del successivo esercizio. Tale aumento è stato solo parzialmente compensato dall'andamento dei debiti commerciali (+1.051 migliaia di euro).

E' stato in aumento anche il saldo degli altri debiti e crediti del circolante che risulta positivo per 3.042 migliaia di euro contro un saldo positivo di 629 migliaia di euro nel 2016. Tale voce ha risentito dell'aumento degli altri crediti, in particolare, dei crediti IVA e per imposte di consumo.

I fondi per rischi ed oneri, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti e dal fondo imposte differite nette, ammontano complessivamente a 179.839 migliaia di euro contro 177.745 migliaia di euro del 2016. Il fondo smantellamento e ripristino siti risulta pari a 115.449 migliaia di euro contro 112.157 migliaia di euro del precedente esercizio (in aumento, sostanzialmente per gli oneri finanziari di competenza del periodo) mentre il fondo imposte differite nette risulta pari a 59.360 migliaia di euro contro 60.464 migliaia di euro del precedente esercizio.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ammonta a 4.791 migliaia di euro (4.722 migliaia di euro nel 2016) e si mantiene in linea con l'importo del precedente esercizio.

L'indebitamento finanziario netto ammonta a 52.528 migliaia di euro contro 52.968 migliaia di euro del 2016 e risulta ancora in lieve diminuzione rispetto al dato di fine esercizio per la ridotta entità degli investimenti del periodo e per i positivi flussi di cassa delle attività operative, nonostante l'impatto temporaneamente negativo sul capitale circolante delle modifiche del calendario di fatturazione gas.

In questo ambito è in riduzione la liquidità che passa da 18.036 migliaia di euro a 14.105 migliaia di euro del 2017 e che non comprende più titoli detenuti per la negoziazione a seguito della relativa cessione nel primo semestre dell'esercizio.

L'indebitamento finanziario corrente si presenta in forte calo (26.636 migliaia di euro del 2017 contro 36.308 migliaia di euro del 2016) anche a seguito del rimborso del vendor loan. In questo ambito è in aumento la parte corrente dell'indebitamento non corrente per effetto delle maggiori quote di rimborso previste nell'anno dagli attuali contratti di finanziamento e i debiti bancari correnti per il temporaneo utilizzo di linee disponibili.

L'indebitamento finanziario non corrente aumenta da 34.825 migliaia di euro del 2016 a 40.263 migliaia di euro del 2017. L'aumento, al netto delle quote di rimborso dei finanziamenti riclassificati nella parte corrente ai sensi degli attuali piani di rimborso, è dovuto al primo utilizzo della linea di finanziamento Capex per 17.650 migliaia di euro su una disponibilità complessiva di 64 milioni di euro.

Il livello della posizione finanziaria netta resta tuttora particolarmente contenuto anche per effetto dello slittamento temporale di alcuni investimenti ed è da considerarsi pertanto, almeno in parte, temporaneo sino all'avvio di detti investimenti.

Al riguardo si precisa che il Gruppo ha già avviato contatti con la banca finanziatrice per procedere ad una revisione dei contratti di finanziamento a medio lungo in essere al fine di tener conto del posticipo degli investimenti e delle attuali condizioni di mercato.

Il patrimonio netto ammonta a 214.754 migliaia di euro (214.294 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e presenta un incremento di 460 migliaia di euro rispetto alla fine del precedente esercizio principalmente dovuto all'utile conseguito nel periodo.

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO

DATI DI SINTESI

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016 Variazione %
Ricavi da vendite 4.750 4.660 1,9%
Costi Operativi (6.501) (6.090) 6,7%
EBITDA (1.751) (1.430) (22,4%)
EBIT (1.890) (1.604) (17,8%)
Risultato operativo 3.143 5.922 (46,9%)
Risultato prima delle imposte 2.733 3.842 (28,9%)
Risultato netto 4.081 7.173 (43,1%)
Utile per azione 0,09 0,16 (43,1%)
Costi del personale (3.882) (3.564) 8,9%
Numero di dipendenti 47 48 (12,5%)
31 dicembre 2017 31 dicembre 2016 Variazione %
Indebitamento netto 89.117 94.653 (5.8%)
Patrimonio netto 208.014 203.911 2.0%
Attivo immobilizzato 295.762 297.332 (0.5%)

Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2017 e nel 2016 pari a 43.573 (azioni senza valore nominale).

Gas Plus S.p.A.

Sede legale Sedi secondarie Milano, Viale Enrico Forlanini 17 Porzano di Leno (BS), Via Copernico 13 Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2

COMMENTO AI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

Conto economico

31/12/2017 31/12/2016
4.645
56 ો ર
4.750 4.660
(25)
(2.501)
(3.882) (3.564)
5.032 7.526
(138) (173)
3.143 5.922
2.537 1.808
(2.947) (3.887)
2.733 3.842
1.349 3.330
4.081 7.173
0,09 0,16
0,09 0,16
4.694
(26)
(2.593)

Gas Plus S.p.A. fornisce alle società del Gruppo servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Nell'esercizio 2017, tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 4.694 migliaia di euro (4.645 migliaia di euro nel 2016), di cui 4.680 migliaia di euro (4.631 migliaia di euro nel 2016) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 14 migliaia di euro (14 migliaia di euro nel 2016) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.

Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 56 migliaia di euro (15 migliaia di euro nel 2016) costituiti prevalentemente da rimborsi per personale in distacco, plusvalenze e sopravvenienze attive.

Ai fini dell'erogazione dei servizi alle controllate, la Società ha sostenuto costi per acquisti pari a 26 migliaia di euro (25 migliaia di euro nel 2016) e costi per servizi e altri pari a 2.593 migliaia di euro (2.501 migliaia di euro nel 2016). Entrambe le voci sono rimaste in linea con i valori del precedente esercizio.

I costi del personale sono invece risultati in crescita (3.882 migliaia di euro contro 3.564 migliaia di euro nel 2016). Nel 2016 tale voce ha beneficiato del rilascio di stanziamenti passivi di pregressi esercizi non più dovuti.

Gli oneri e proventi diversi, hanno registrato un saldo positivo pari a 5.032 migliaia di euro (7.526 migliaia di euro nel 2016) e sono costituiti esclusivamente dai dividendi percepiti dalle società controllate, in particolare dai dividendi erogati da GP Infrastrutture S.r.l. (4.000 migliaia di euro del 2017 contro 5.500 migliaia di euro del 2016), Gas Plus Energia S.r.l. (32 migliaia di euro del 2017 contro 26 migliaia di euro nel 2016) e Gas Plus Vendite S.r.l. (1.000 migliaia di euro del 2017).

E' stato in forte calo il saldo negativo tra proventi ed oneri finanziari (410 migliaia di euro del 2017 contro 2.079 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

La riduzione è da attribuire all'aumento dei proventi finanziari che sono passati da 1.808 migliaia di euro del 2016 a 2.537 migliaia di euro del 2017 le cui principali componenti sono costituite dai proventi finanziari su strumenti derivati per 1.783 migliaia di euro nel 2016) e dalle plusvalenze sulla cessione di strumenti finanziari (615 migliaia di euro).

Un forte calo hanno registrato anche gli oneri finanziari che sono passati da 3.887 migliaia di euro a 2.947 migliaia di euro a seguito della riduzione degli oneri su derivati (da 2.627 migliaia di euro del 2016 a 1.802 migliaia di euro del 2017). In questo ambito hanno registrato una lieve riduzione anche gli interessi e gli oneri sui finanziamenti a medio e lungo termine (da 1.186 migliaia di euro del 2016 a 1.115 migliaia di euro del 2017).

Dopo imposte sul reddito con un saldo positivo di 1.349 migliaia di euro (saldo positivo di 3.330 migliaia di euro nel 2016) per il recepimento dei benefici fiscali dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) trasferita nell'ambito del consolidato nazionale da alcune società controllate e delle perdite fiscali delle società controllate estere trasferite nell'ambito del consolidato mondiale, l'esercizio 2017 si è chiuso con un utile di 4.081 migliaia di euro contro 7.173 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali ૩૯૨ 532
Immobilizzazioni materiali 130 165
Immobilizzazioni finanziarie 295.193 295.193
Imposte anticipate 74 1.442
Totale 295.762 297.332
Capitale di esercizio netto
Altre attività di esercizio
Passività di esercizio
Totale
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Fondi rischi per oneri
ર્સ 853
(3.294)
2.550
(1.190)
6.464
(4.037)
2.426
(1.195)
Capitale investito netto 297.131 298.564
Patrimonio netto 208.014 203.911
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 89.117 94.653
Coperture 297.131 298.564

La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto in lieve calo rispetto a quello risultante al termine del precedente esercizio (297.131 migliaia di euro contro 298.564 migliaia di euro del 2016).

Il capitale immobilizzato ammonta a 295.762 migliaia di euro (297.332 migliaia di euro nel 2016) e presenta un decremento complessivo di 1.570 migliaia di euro rispetto al 2016.

Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 365 migliaia di euro (532 migliaia di euro nel 2016) e presentano un decremento di 167 migliaia di euro.

Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 130 migliaia di euro (165 migliaia di euro nel 2016) e presentano una riduzione di 35 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio.

Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 295.193 migliaia di euro, sono costituite dalle partecipazioni in società controllate e non presentano variazioni rispetto al precedente esercizio.

Risulta in forte calo il saldo delle imposte anticipate, che ammonta a 74 migliaia di euro contro un saldo positivo di 1.442 migliaia di euro del precedente esercizio principalmente per l'utilizzo dei benefici fiscali dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) che non avevano trovato capienza nel reddito imponibile consolidato del precedente esercizio.

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo sostanzialmente in linea con il valore del precedente esercizio (2.559 migliaia di euro contro 2.426 migliaia di euro del 2016). In quest'ambito le attività sono passate da 6.464 migliaia di euro a 5.853 migliaia di euro mentre le passività da 4.037 migliaia di euro a 3.294 migliaia di euro.

Anche il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato non si discosta dal dato del precedente esercizio (1.190 migliaia di euro contro 1.195 migliaia di euro del 2016).

Non sono iscritti a bilancio fondi per rischi e oneri.

Il patrimonio netto ammonta a 208.014 migliaia di euro (203.911 migliaia di euro nel 2016) e presenta un incremento di 4.103 migliaia di euro per effetto dell'utile conseguito nell'esercizio. Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammonta a 89.117 migliaia di euro (rispetto a 94.653 migliaia di euro del 2016) e comprende il finanziamento a medio lungo termine ottenuto per l'acquisizione di Società Padana Energia del valore nominale residuo di 34,6 milioni di euro e il primo utilizzo della "linea capex" per 17,65 milioni di euro. Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (44.488 migliaia di euro contro 67.847 del 2016) in riduzione per la ripresa degli investimenti da parte delle stesse controllate e per il rimborso del vendor loan da parte della controllata Idrocarburi Italiana.

Per le medesime ragioni le disponibilità liquide sono risultate in calo e pari a 7.608 migliaia di euro contro 12 432 migliaia di euro del 2016.

Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

RAPPORTI TRA LA CAPOGRUPPO E LE PRINCIPALI SOCIETA' CONTROLLATE

Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.

Gas Plus S.p.A., esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, risorse umane, acquisti e sistemi informativi.

Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con società controllate si segnala che Gas Plus S.p.A. utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo. L'operatività delle controllate estere del Gruppo, attive nel settore esplorativo, è finanziata attraverso la controllata, capogruppo di settore, Gas Plus Italiana S.r.1. tramite versamenti in conto capitale.

A partire dall'esercizio 2009, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e ulteriormente rinnovato nell'esercizio 2015 per un triennio) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R., Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. ha presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

In prossimità della chiusura dell'esercizio 2015. Gas Plus S.p.A. ha presentato istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate per rinnovare l'opzione per la tassazione di Gruppo per il triennio 2015-2017. In data 2 maggio 2016, la DRE Lombardia ha comunicato il parere favorevole alla suddetta istanza.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha presentato il modello IVA 2017 mediante il quale ha esercitato l'opzione al regime IVA di Gruppo, insieme alle

società controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Gas Plus Vendite S.r.1., GP Infrastrutture S.r.1. e Società Padana Energia S.p.A..

Gli obblighi e gli adempimenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Negli anni 2016 e 2017, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.

Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE

Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE

Le principali partecipazioni in società direttamente o indirettamente controllate sono rappresentate dalla:

  • partecipazione in GP Infrastrutture S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Italiana S.r.1. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Società Padana Energia S.p.A., tramite Idrocarburi Italiana S.r.l., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Energia S.r.l. corrispondente al 85,29% del relativo capitale sociale.

Si rimanda al prospetto delle partecipazioni contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente.

Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle società partecipate sopra menzionate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

GP Infrastrutture S.r.1.

GP Infrastrutture S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore della commercializzazione di tale materia prima, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.1..

Nel corso del 2017, a seguito di procedura di gara conclusasi nel primo trimestre dell'anno, la Società ha acquisito le quote detenute dai Comuni di Salsomaggiore Terme (3,0%) e Fontanellato (0,04%) nella propria controllata GP Infrastrutture Salso S.r.1.. Con tale operazione GP Infrastrutture S.r.1. ha assunto il totale controllo (100%) di GP Infrastrutture Salso S.r.1. che, in data 18 luglio 2017, è stata poi fusa per incorporazione in GP Infrastrutture S.r.1..

Nell'esercizio 2017, la partecipata che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 39 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, ha proseguito nell'attività di sviluppo, realizzazione e gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 1,8 milioni di euro.

In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel 2017 tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a circa 197,8 milioni di metri cubi (194,0 milioni di metri cubi nel 2016).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di GP Infrastrutture S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 27.687
Costi della produzione 19.538
Differenza tra valore e costi della produzione 8.149
Proventi finanziari 165
Oneri finanziari 57
Differenza tra oneri e proventi finanziari 108
Rivalutazioni 0
Svalutazioni 0
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Risultato prima dell'imposte 8.257
Imposte sul reddito d'esercizio 2.626
Utile d'esercizio 5.631

Gas Plus Italiana S.r.1.

Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 35 concessioni di coltivazione, di 1 permesso di ricerca, 2 istanze di concessione e 3 istanze di permesso.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 2,2 milioni di euro (come nel 2016).

Al termine dell'esercizio 2017 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 1.788,4 milioni di metri cubi (1.842,5 milioni di metri cubi nel 2016) mentre la produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 70,5 milioni di metri cubi.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Italiana S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 21.939
Costi della produzione 23.495
Differenza tra valore e costi della produzione -1.556
Proventi finanziari 4
Oneri finanziari 162
Differenza tra oneri e proventi finanziari -158
Rivalutazioni 46
Svalutazioni 1.414
Rettifiche di valore di attività finanziarie -1.368
Risultato prima dell'imposte -3.082
Imposte sul reddito d'esercizio -382
Perdita d'esercizio -2.700

Società Padana Energia S.p.A.

Società Padana Energia S.p.A. è stata acquisita dal gruppo ENI in data 19 ottobre 2010 ed opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale, essendo titolare di 10 concessioni di coltivazione.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale ed olio, ha effettuato investimenti per circa 4,9 milioni di euro (9,1 milioni di euro nel 2016).

Al termine dell'esercizio 2017 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.625,6 milioni di metri cubi (2.662,8 milioni di metri cubi nel 2016) mentre la produzione lorda dell'anno è stata pari 53,1 milioni di metri cubi.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Società Padana Energia S.p.A. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 12.250
Costi della produzione 12.930
Differenza tra valore e costi della produzione -680
Proventi finanziari
Oneri finanziari 451
Differenza tra oneri e proventi finanziari -449
Rivalutazioni 22
Svalutazioni । ર
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Risultato prima dell'imposte -1.122
Imposte sul reddito d'esercizio -313
Perdita d'esercizio -809

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 72.000 clienti finali. La società gestisce la totalità dei propri clienti civili, nonché parte dei clienti industriali, attraverso contratti d'affitto di ramo d'azienda il cui proprietario è una società controllata dal gruppo (GP Infrastrutture S.r.l.).

In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2017 hanno raggiunto i 90,8 milioni di metri cubi (90,7 milioni di metri cubi nel 2016) di cui 83,7 milioni di metri cubi (come nel 2016) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 7,1 milioni di metri cubi (7,0 milioni di metri cubi nel 2016) a clienti industriali.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Vendite S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 44.181
Costi della produzione 41.325
Differenza tra valore e costi della produzione 2.856
Proventi finanziari 63
Oneri finanziari રૂડે જે જે જે જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્
Differenza tra oneri e proventi finanziari -476
Rivalutazioni 0
Svalutazioni 0
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Risultato prima dell'imposte 2.380
Imposte sul reddito d'esercizio 705
Utile d'esercizio 1.675

Gas Plus Energia S.r.1.

Gas Plus Energia S.r.l. opera nel settore della gestione di impianti energetici (impianti termici tradizionali, impianti di cogenerazione, impianti di climatizzazione a gas naturale, ecc.) ed esercita tale attività nei confronti di enti pubblici, strutture sanitarie, industrie e complessi civili. La Società gestisce attualmente servizi "calore" e servizi di conduzione e manutenzione di centrali termiche nell'ambito delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Nel periodo in esame la controllata non ha effettuato investimenti di entità rilevante.

A partire dall'esercizio 2008, inoltre, la Società svolge l'attività relativa alla fornitura di titoli di efficienza energetica alla consociata GP Infrastrutture S.r.l..

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Energia S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 6.357
Costi della produzione 6.319
Differenza tra valore e costi della produzione 38
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Differenza tra oneri e proventi finanziari
Rivalutazioni
Svalutazioni
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Risultato prima dell'imposte 37
Imposte sul reddito d'esercizio
Utile d'esercizio 26

FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE: GESTIONE DEL RISCHIO

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.

Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:

  • Rischi operativi
  • Rischi normativi e regolatori .
  • Rischi finanziari:
    • rischi di credito
    • rischi di liquidità
    • rischi di mercato

Rischi operativi

Le attività svolte dal Gruppo Gas Plus sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali. In particolare, le attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessarie per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti e, nella fase di smantellamento e ripristino dei siti minerari, il rispetto delle disposizioni di legge in merito alla bonifiche ambientali. Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di gas (B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.

Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.

La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale di cui la quasi totalità risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione che sono superiori ai valori contabili.

La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.

La capacità commerciale della B.U. può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'ARERA (già AEEGSI). Una delle principali aree di rischio della B.U. è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).

Altri fattori di rischio che interessano la B.U. riguardano la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in acquisto/vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Infine un'altra area di rischio operativo della B.U. può riguardare l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale.

Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.

Rischi normativi e regolatori

Oltre a quanto evidenziato nell'ambito dei rischi operativi sopra descritti, i rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si cita, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione e del trasporto del gas (B.U. Network & Transportation) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria.

Il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento

finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

a) rischi su crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite.

L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio. Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o depositi per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Con riferimento al rischio di credito si segnala infine che il Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 35 milioni di euro. Tale

contratto prevede, nei limiti del plafond previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

b) rischi su strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

c) rischi su attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. A seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante nel primo semestre 2017 (e valutati al fair value imputato a conto economico) il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

I contratti di finanziamento a medio lungo termine stipulati con Banca Imi prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio alla nota n. 20, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine, a cui si rimanda.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

a) Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

b) Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a medio lungo termine, la Capogruppo ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

c) Rischio di variazione del prezzo delle commoditv

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nella formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2017 e 2016 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

d) Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non è più detentore di titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

ALTRE INFORMAZIONI

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniale e finanziarie derivanti da operazioni atipiche elo inusuali.

Relazione annuale sul sistema di corporate governance, sull'adesione al codice di autodisciplina ed informazioni sugli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari sono depositate con il fascicolo di bilancio e saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società nei termini di legge. La documentazione è inoltre disponibile sul sito www.gasplus.it e sul meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE consultabile all'indirizzo .

Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione

dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.

Continuità aziendale

Gli amministratori ritengono che gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale.

Attività di direzione e coordinamento

Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.1. non esercita attività di direzione e coordinamento sulla società Gas Plus S.p.A..

Azioni proprie

Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:

  • · la capogruppo Gas Plus S.p.A. alla data del 28 marzo 2018 detiene direttamente n. 1.336.677 azioni proprie, acquistate ad un prezzo medio di 7,18 Euro per azione, per un valore totale di 9.600 migliaia di euro corrispondente al 2,98% delle quote della Società:
  • · la capogruppo Gas Plus S.p.A. non detiene quote della propria controllante, né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, né ha acquistato o alienato, nel corso del 2017, quote della società controllante;
  • · non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Stante l'attuale trend degli scenari energetici, l'Ebitda consolidato 2018 è previsto in lieve crescita rispetto al dato del 2017, mentre il risultato netto potrebbe registrare una contenuta perdita nell'ipotesi di integrale ammortamento dell'attività esplorativa dell'anno.

Le attività E&P, non potendo prevedibilmente contare sull'apporto per larga parte dell'anno della concessione di Garaguso, vedranno una lieve crescita della produzione di idrocarburi rispetto al 2017 per effetto dell'avvenuto gas-in del sito di Mezzocolle che potrà pertanto compensare il fisiologico declino dei siti maturi. Una crescita più sostenuta sarà possibile con il progressivo avvio, nei successivi esercizi, dei restanti progetti di sviluppo. L'Ebitda di questa area è comunque previsto in crescita per il continuo monitoraggio dei costi operativi.

Le attività regolate e quelle di vendita al dettaglio continueranno, anche nel prossimo esercizio, a registrare un andamento positivo. Sotto il profilo economico le attività al dettaglio potranno risentire del forte contesto competitivo, mentre le attività regolate dovranno scontare l'ulteriore riduzione del vincolo ricavi. Permarrà in ogni caso l'impegno del Gruppo anche in progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream.

La ripresa degli investimenti in particolar modo nelle attività E&P comporterà il progressivo incremento dell'indebitamento finanziario nei limiti delle attuali linee a medio lungo termine già disponibili.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nel presente documento, in aggiunta agli schemi ed indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance. Tuttavia, tali schemi ed indicatori, non devono essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

In particolare, tra gli indicatori alternativi utilizzati nella relazione sulla gestione per i commenti alle B.U. del Gruppo, Si segnalano:

· EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

• EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti ma al lordo degli oneri e proventi diversi.

La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

• Indebitamento finanziario netto (posizione finanziaria netta): è determinata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti.

• ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.

• ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.

• Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

• Riserve 2P: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve certe (P1) e le riserve probabili (P2).

• Riserve certe P1: rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.

• Riserve probabili P2: rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

· Risorse: sono costituite dalle riserve, più tutte le ulteriori quantità di minerale che possono rendersi disponibili in futuro, comprendendo in esse sia quelle contenuti in accumuli già noti che non siano attualmente sfruttabili da un punto di vista economico e tecnologico, sia quelle contenuti in accumuli, ricchi o poveri, non ancora scoperti ma che si possono ragionevolmente ritenere esistenti.

· Patrimonio Titoli: rappresenta l'insieme delle concessioni di ricerca e coltivazione ottenute e delle istanze per permessi di ricerca concesse dall'UNMIG.

• Investimenti esplorativi: indicano le spese sostenute per l'attività finalizzata al ritrovamento di accumuli di idrocarburi. Tale attività consiste, in una prima fase, in rilievi geologici e geoffisio che consentono di localizzare la potenziale presenza nel sottosuolo di accumuli di idrocarburi. In una seconda fase, l'attività di esplorazione consiste nella perforazione di pozzi esplorativi per stabilire la reale esistenza di tali accumuli e la loro sfruttabilità commerciale,

• Investimenti di sviluppo: indicano le spese sostenute per le attività di costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi entro i limiti di un giacimento noto come produttivo.

PROPOSTE SULLA DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO DI GAS PLUS S.P.A.

A conclusione della presente relazione Vi invitiamo ad approvare il bilancio dell'esercizio 2017 di Gas Plus S.p.A., proponendo di rinviare a nuovo l'utile dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Sig. Davide Usberti)

GRUPPO GAS PLUS

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2017

Prospetti Contabili e Note Esplicative

Indice

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
NOTE ESPLICATIVE
1. Informazioni generali
2.
3.
4. Principi contabili e criteri di valutazione
5. Aggregazioni aziendali
6. Utilizzo di stime
7. Informativa di settore
8. Immobili, impianti e macchinari
9. Avviamento
10. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali
11. Altre attività non correnti
12. Imposte sul reddito
13. Rimanenze
14. Crediti commerciali
15. Altri crediti
16. Crediti verso imprese controllanti
17. Attività finanziarie
18. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
19. Patrimonio netto
20. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine
21. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili
22. Debiti per acquisizioni aziendali
23. Altri debiti
24. Fondi
25. Debiti commerciali
26. Ricayi
27. Costi operativi
28. Costi per il personale
29. Oneri e proventi diversi
30. Proventi ed oneri finanziari
31. Risultato per azione
32. Impegni e rischi
33. Rapporti con parti correlate
34. Eventi successivi alla data di bilancio
35. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2017 e al 31 Dicembre 2016

Importi in migliaia di Euro Note 31/12/2017 31/12/2016
ATTIVITA
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 8 108.792 106.520
Avviamento 9 750 750
Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 10 332.164 339.329
Altre attività non correnti 11 4.920 4.808
Imposte differite attive 12 26.422 26.853
Totale attività non correnti 473.048 478.260
Attività correnti
Rimanenze 13 4.370 4.116
Crediti commerciali (a) 14 24.229 19.033
Crediti per imposte sul reddito 12 314 1.616
Altri crediti ો ર 13.206 10.418
Crediti verso controllante 16 ો તેરે 193
Attività finanziarie 17 266 3.241
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 18 14.105 14.924
Totale attività correnti 56.683 53.541
TOTALE ATTIVITA 529.731 531.801
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 19 23.353 23.353
Riserve 19 190.468 195.934
Altre componenti di patrimonio netto 19 (7) (1.229)
Risultato del periodo 19 769 (4.255)
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 214.583 213.803
Patrimonio netto di Terzi 19 171 491
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI TERZI 214.754 214.294
PASSIVITA
Passività non correnti
Debiti finanziari a lungo termine 20 40.263 34.825
TFR, quiescenza ed obblighi simili 21 4.791 4.722
Fondo imposte differite 12 85.781 87.317
Altri debiti 23 3.072 3.224
Fondi 24 120.480 117.281
Totale passività non correnti 254.387 247.369
Passività correnti
Debiti commerciali (b) 25 23.283 22.232
Debiti finanziari correnti 20 26.636 8.450
Debiti per acquisizioni aziendali 22 27.858
Altri debiti 23 10.181 11.431
Debiti per imposte sul reddito 12 490 167
Totale passività correnti 60.590 70.138
TOTALE PASSIVITA 314.977 317.507
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 529.731 531.801

(a) = di cui con parti correlate Euro 5 al 31 dicembre 2017 ed Euro 2 al 31 dicembre 2016. (b)= di cui con parti correlate Euro 4 al 31 dicembre 2017 ed Euro 24 al 31 dicembre 2016.

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

Importi in migliaia di Euro Note 2017 2016
Ricavi (a) 26 73.285 75.230
Altri ricavi e proventi 26 11.083 7.194
Totale Ricavi 84.368 82.424
Costi per materie prime e materiali di consumo 27 (27.534) (25.685)
Costi per servizi e altri (b) 27 (25.511) (30.093)
Costo del personale 28 (9.541) (9.521)
(Oneri) e Proventi diversi 29 161 ૩૨૨
Ammortamenti e svalutazioni 8-10 (14.950) (16.239)
RISULTATO OPERATIVO 6.993 1.241
Proventi finanziari 30 848 168
Oneri finanziari 30 (6.724) (8.728)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 1.117 (7.319)
Imposte sul reddito 12 (344) 3.097
RISULTATO DEL PERIODO 773 (4.222)
Gruppo 769
Terzi (4.255)
4 33
Utile (perdita) per azione base (importi in Euro) 31 0,02 (0,10)
Utile (perdita) per azione diluito (importi in Euro) 31 0,02 (0,10)

(a) = di cui con parti correlate per Euro 23 al 31 dicembre 2017 e per Euro 19 al 31 dicembre 2016. (b) = di cui con parti correlate per Euro 500 al 31 dicembre 2017 e per Euro 516 al 31 dicembre 2016.

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

Importi in migliaia di Euro 2017 2016
Risultato del periodo 773 (4.222)
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge accounting 345 (1.095)
Imposte (96) 408
Differenze di conversione nella traduzione dei bilanci di società estere (299) (441)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali fondo TFR 46 (126)
Imposte (3) 25
Totale altre componenti del conto economico al netto delle imposte (7) (1.229)
Risultato del periodo complessivo al netto delle imposte 766 (5.451)
Attribuibile a:
Gruppo 762 (5.484)
Terzi 4 33

Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 19, Patrimonio netto.

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 Gruppo Gas Plus

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

Riserva Riserva Versamenti Acquisto Riserva Riserva Riserva Utili Risultato di Totale Totale Totale
Capitale sovrap. legale c/ capitale azıonı cash differenze di Indivisi esercizio patrimonio patrımonio patrimonio
azion1 Proprie flow attuariali traduzione netto di terzi netto
hedge TFR cambio di gruppo
Saldo al 31 dicembre 2015 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 542 (794) 781 104.392 7.128 223.120 463 223.583
Destinazione utile 7.128 7.128
Distribuzione dividendi (4.357) (4.357) (રે) (4.362)
Variazione area di consolidamento 527 527 527
Variazioni altre riserve (3) (3 (3)
Risultato del periodo complessivo (687) (101) (441) (4.255) (5.484) 33 (5.451
Saldo al 31 dicembre 2016 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) (145) (865) 340 107.687 (4.255) 213.803 491 214.294
Destinazione utile (4.255) 4.255 I
Distribuzione dividendi 1 (4) র্ব
Acquisto quote pertinenza di terzi
GP Infrastrutture Salso S.r.l. 1 1 (315) (315)
Variazioni altre riserve 8 8 S 13
Risultato del periodo complessivo - 249 43 (299) 769 762 766
171 214.754
Saldo al 31 dicembre 2017 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 104 (852) 41 103.450 769 214.583

(1) = al 31 dicentre 2017, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (par al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.

61

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

Importi in migliaia di Euro 2017 2016
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato del periodo 773 (4.222)
Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali (1) 14.120 15.171
Accantonamento (utilizzo) altri fondi non monetari (315) (1.077)
Attualizzazione fondo abbandono 3.821 4.289
Interessi su finanziamento per acquisizione 493 રવે જ
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali 92 3
Variazione del fair value delle attività e passività 9
Variazione imposte differite (1.204) (3.802)
Variazione delle attività e passività operative
Variazione rimanenze (847) 76
Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate (4.980) (1.024)
Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate 1.051 225
Oneri d'abbandono sostenuti (78) (23)
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili 102
Variazione delle altre passività e attività operative (2.092) 1.242
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 10.949 11.487
Flussi finanziari dell'attività di investimento
Uscite per acquisto beni materiali e immateriali (1) (10.114) (16.188)
Uscite per acquisto di partecipazioni (315)
Acquisizioni da aggregazioni di imprese, al netto della cassa acquisita (1.498)
Ricavi per cessioni immobilizzazioni 22
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (10.407) (17.686)
Flussi finanziari dell'attività finanziamento
Variazione netta delle passività finanziarie 13.304 436
Vendita attività finanziarie a breve termine 3.112
Nuovi finanziamenti bancari 17.650
Finanziamenti rimborsati (35.351) (5.000)
Dividendi pagati (4) (4.362)
Altre variazioni di patrimonio netto 13 (3)
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell' attività di finanziamento (1.276) (8.929)
Effetto cambi traduzione bilanci di società estere (૪૨) 120
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (817) (15.008)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 14.924 29.932
Disponibilità liquide alla fine del periodo 14.105 14.924
Dividendi incassati 251 362
Imposte pagate nel periodo edd રેટર
Oneri finanziari netti pagati nel periodo 2.493 3.073

(1) al netto degli ammortamenti dei costi di riserve di idrocarburi sostenuti nell'eseccizio (rispettivamente Euro 830 e Euro 1.068 nel 2017 e 2016).

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni generali

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156) e controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l..

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

Il Gruppo opera in Italia e in Europa e svolge le seguenti attività:

  • · esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P Exploration & Production);
  • · distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • · vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • · stoccaggio gas (Business Unit Storage): attività in fase di start up, come documentato nella Relazione sulla Gestione.

Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2018.

Si segnala che i risultati economici del Gruppo dell'esercizio 2017 hanno beneficiato di componenti non ricorrenti relativi alla Business Unit E&P con un impatto positivo, al lordo delle imposte a conto economico di Euro 1.726.

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa nel corso dell'esercizio 2017 non vi sono state operazioni atipiche/inusuali e altre operazioni non ricorrenti oltre a quanto evidenziato nella Relazione sulla Gestione e nella presente Nota Integrativa.

2. Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006, della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. nº 38/2005.

Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa e, più in dettaglio:

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti:

  • eventuali oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).

Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio sono stati evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella Nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), sulla base del principio del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie rappresentate da titoli per i quali si è optato per la classificazione tra le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione a conto economico e delle attività disponibili per la vendita, la cui variazione di fair value è imputata direttamente a patrimonio netto.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli preano amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società. opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 35. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale consolidato sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte. Viene evidenziato il risultato netto di competenza dei terzi ed il risultato netto di competenza del gruppo;

  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;

  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a conto Economico, ma imputata direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS. Tale prospetto include solo i dettagli delle transazioni con i soci, le transazioni con i non soci sono presentate in una riconciliazione di ciascun componente di patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario consolidato evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A., ed il bilancio delle imprese sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 - Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Società controllate

Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2017 sono le seguenti:

Denominazione, sede ed attività Capitale % di Società % di % voti
svolta sociale possesso Controllante possesso spettanti in
diretta indiretta assemblea
GP Infrastrutture S.r.l. € 30.730.000 100% 0 % 100%
Milano (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Energia S.r.l. € 51.480 85,29% 0% 85,29%
Milano (operante nell'attività di
gestione degli impianti termici
gas)
Gas Plus Italiana S.r.I. € 70.000.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e
vendita di gas)
Idrocarburi Italiana S.r.I. € 10.000 100% 0% 100%
Milano (holding industriale)
Società Padana Energia S.p.A. € 20.000.000 Idrocarburi 100% 100%
(1) Italiana S.r.1.
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e
vendita di gas ed olio)

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Gas Plus Vendite S.r.l. € 1.000.000 100%
Milano (operante nell'attività di
vendita di gas naturale)
Reggente S.p.A.(1) € 260.000 Gas Plus 81,63% 81,63%
Lucera (Fg) (operante Italiana S.r.1
nell'attività di trattamento e
compressione gas)
GP Infrastrutture Trasporto € 110.000 GP Infrastrutture 100% 100%
S.r.l.(1) S.r.l.
Milano (operante nell'attività di
trasporto regionale del gas)
Gas Plus International B.V. (1) € 10.000.000 Gas Plus Italiana 100% 100%
L'Aja - Paesi Bassi (holding) S.r.l.
Gas Plus Netherlands B.V.(1) € 18.000 Gas Plus 100% 100%
L'Aja - Paesi Bassi (operante International B.V.
nell'attività di esplorazione)
Gas Plus Storage S.r.I. € 2.000.000 100% 0% 100 %
Milano (costituita per operare
nell'attività di stoccaggio gas)
Gas Plus Dacia S.r.J. (1) RON Gas Plus 100% 100%
Bucarest - Romania (operante nel 3.500.000 International B.V.
settore immobiliare)
Czarne OIL LLP(1) (2) Gas Plus 100% 100%
Londra - Regno Unito International B.V.

(1) controllate indirettamente

(2) società non operativa

A seguito di procedura di gara conclusasi nel primo trimestre dell'anno 2017, con apposito atto del 14 aprile 2017 del notaio Arrigo Roveda è stata perfezionata l'operazione di acquisizione, da parte di GP Infrastrutture S.r.l., delle quote detenute dai Comuni di Salsomaggiore Terme (3,0%) e Fontanellato (0,04%) in GP Infrastrutture Salso S.r.l.. Con tale operazione GP Infrastrutture S.r.l. ha ottenuto il possesso del 100% delle quote sociali di GP Infrastrutture Salso S.r.l. che, in data 18 luglio 2017, è stata poi fusa per incorporazione nella stessa GP Infrastrutture S.r.1, con effetto contabile a partire dal 1º gennaio 2017.

Inoltre, si segnala che, in data 20 marzo 2018, è stata cancellata dal registro delle imprese inglese, la società non operativa Czarne Oil LLP.

4. Principi contabili e criteri di valutazione

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2017.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 - Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi ai fini della

definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate rilevate a patrimonio netto:
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
  • rilevare l'utile o la perdita nel conto economico:
  • riclassificare la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.

La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.

Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di traduzione. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta.

Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.

L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.

I cambi applicati nella conversione dei bilanci delle società estere di paesi non aderenti all'Euro sono i seguenti:

2017 2016
Medio 31/12 Medio 31/12
Sterlina inglese 0.8761 0.88723 0. 8195 0.8562
Nuovo Leu rumeno 4.5687 4.6585 4.4904 4.5390

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.

L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:

  • il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento è eliminato contro le corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle stesse alla data di acquisizione:
  • la differenza tra il costo sostenuto per l'acquisizione della partecipazione e la relativa quota del patrimonio netto è iscritta in bilancio all'atto dell'acquisto ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale al loro valore corrente. L'eventuale differenza residua se positiva è attribuita alla voce avviamento, se negativa viene imputata al conto economico;
  • la quota di interessenza degli azionisti di minoranza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell'acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data;
  • nella predisposizione del bilancio consolidato, i crediti e i debiti, gli oneri e i proventi derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate sono eliminati integralmente al pari degli utili e delle perdite non realizzate su operazioni infragruppo; le perdite non sono eliminate nel caso in cui esse rappresentino un effettivo minor valore del bene.

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili. tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Immobili civili 3,0%
Immobili industriali 5.5%
Costruzioni leggere 10,0%
Centrali gas 15,0%
Centrali termoelettriche 9.0%
Rete di trasporto gas 2,4%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%
Attrezzi 10,0%
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%
Altri impianti 8,0-10,0%

L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Business Unit E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dello IAS 39, Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se

il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione e diricerca mineraria (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che la società controllata GP Infrastrutture S.r.l. gestisce in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.

Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi formiti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.

Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, cosi come previsti dal quadro normativo di riferimento.

Le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Rete di distribuzione gas 2,0%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2.6%
Apparecchiature di misura 10,0%

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Attività minerarie

Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali

Le concessioni di coltivazione acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione.

La voce concessioni di coltivazione accoglie i costi di acquisizione di permessi di ricerca e di titoli minerari.

I costi per l'acquisizione dei permessi di ricerca sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso stesso; se il permesso di ricerca viene abbandonato, il costo residuo è imputato a conto economico.

I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Ouando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo. il costo è attribuito alle diverse risorse minerarie acquisite sulla base determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'iniziativa mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione, ricerca e sviluppo

I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tuttavia i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.

Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.

Costi di produzione

I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo Gas Plus effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di

vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.

Attività finanziarie

Lo IFRS 7 e lo IAS 39 prevedono le seguenti tipologie di strumenti finanziari: 1) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 2) finanziamenti e crediti; 3) investimenti posseduti fino alla scadenza; 4) attività finanziarie disponibili per la vendita; 5) derivati designati come di copertura (per cui si rimanda al successivo criterio di valutazione "Strumenti finanziari derivati e hedge accounting").

Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al fair value a conto economico, degli oneri accessori. La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Finanziamenti e crediti

I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Investimenti posseduti fino a scadenza

Tale voce include le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, laddove il Gruppo abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza.

Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel conto economico. Le svalutazioni sono rilevate nel conto economico tra gli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione né quelle designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, le attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rari casi, il Gruppo non è in grado di cedere queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi e l'intento del management di venderli in un prevedibile futuro cambia significativamente, il Gruppo può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l'utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel conto economico.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie presentano indicatori di perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include I'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato

per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa - misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Riserva di traduzione cambio

Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.

Distribuzione di dividendi

La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazioni di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato:
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Fondi

I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo di smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflettono i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti

o 3) derivati designati come strumenti di copertura (hedge instruments). Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IAS 39. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico. Gli oneri accessori pagati per l'accensione di finanziamenti relativi a diritto di disponibilità finanziarie sono capitalizzati e ammortizzati per la durata del finanziamento.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato:
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel

compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite o dei costi per acquisto di materie prime. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura. gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associate

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.

Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.

Al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:

  • I ricavi per vendita e trasporto di gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura.
  • I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale prodotti in cui il Gruppo detiene un interesse congiuntamente con altri produttori sono iscritti in proporzione alla quantità prodotta di spettanza (entitlement method).
  • I contributi di allacciamento versati dagli utenti vengono rilevati a conto economico, al momento del loro incasso alla voce "Altri ricavi e proventi".
  • I contributi versati dagli utenti a fronte di estensione della rete di gas vengono contabilizzati, in deduzione del costo sostenuto dal Gruppo per l'estensione della rete e vengono riconosciuti a conto economico in relazione alla durata degli investimenti, a diretta riduzione dell'ammortamento economico-tecnico degli impianti.
  • I ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori rispetto alle quote di spettanza sono valorizzate ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita.
  • Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi.
  • I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero ancora quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti. lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale:
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico:
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Utile/perdita per azione

L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale e uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.

Informativa per settore

Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.

Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2017

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1º gennaio 2017.

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1º gennaio 2017, senza peraltro avere effetti sul bilancio consolidato:

  • · emendamento allo IAS 7, "Disclosure Initiative": le modifiche introdotte richiedono che il Gruppo fornisca una riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale delle passività derivanti da operazioni finanziarie distinguendo i flussi monetari da quelli non monetari, che viene riportata nella n. 20, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine;
  • · emendamenti allo IAS 12, "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses".

Al 31 dicembre 2017, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Dal 1º gennaio 2018 saranno inoltre applicabili due nuovi principi contabili internazionali:

IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers

Il principio stabilisce un nuovo modello di ricavi, in base al quale la loro rilevazione è basata sui seguenti 5 step : (i) identificazione del contratto con il clientificazione delle performance obligations del contrato: (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo delle performance obligations del contratto identificate; (v) rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state le attività di analisi per l'identificazione delle tipologie contrattuali interessate dalle nuove disposizioni e per la determinazione dei relativi impatti (eventuali variazioni potranno essere valutate alla luce dell'effettiva practice dell'industry di riferimento). L'analisi effettuata ha evidenziato, in relazione al principal vs agent', che per tutti i contratti in essere, il Gruppo Gas Plus riveste la qualifica di "principa". Non si segnalano, quindi, né impatti sul patrimonio netto al 1º gennaio 2018, né sui ricavi di vendita e costi di acquisto di materie prime e servizi.

IFRS 9 - Financial Instruments

ll documento sostituirà il principio IAS 39, introducente le seguenti novità: (i) il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle caratteristicio e sul business model adottato dall'azienda; (ii) il modello delle expected credit losses, per la svalutazione dei modello delle incurred credit losses, previsto dal principio IAS 39); (lij un nuovo modello di hedge accounting, (iv) alcune modifiche in tema di rilevazione contabile in caso di rinegoziazione di finanziamenti.

Gli ambiti oggetto di impatto del nuovo principio riguardano essenzialmente: (i) l'adozione dell'axpected credit loss model per la svalutazione dei crediti, secondo un approccio preditivo, basata sulla previsione di default della controparte (cd. Probability of della capacità di recupero nel caso in cui l'evento di default si verifichi (cd. Loss given default) ; (ii) la revisione a conto economico degli oneri correlati a passività finanziarie, nel caso di relativi di contratti di finanziamento.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state le attività per la definizione e per l'implementazione della metodologia per l'impaiment dei crediti che prevede: (i) l'utilizzo di rating ufficiali (ove presenti), per la determinazione della probabilità di default delle contropari; (ii) per la clientela non caratterizzata da specifici rating, l'implementazione di un approccio semplificato basato su cluster che ripartiscono la clientela in funzione dei rischi della specifica Business Unit, (iii) l'identificazione della capacità di recupero in caso di default della controparte sulla base delle esperienze pregresse, delle differenti modalità di recupero dei crediti attivabili e della posizione netta insoluta, considerando eventuali debiti commerciali nei confronti delle stesse controparti.

in sede di prima appiicazione del nuovo principio contabile in materia di valutazione dei crediti risultano poco significativi poiché i crediti della Business Unit Retail sono per la quasi totalità cartolarizzati ed i crediti della Business Unit Exploration & Production sono verso contropati primario dell'industry di effetti dell'adozione del nuovo principio contabile compoteranno una diminuzione del patrimonio netto di circa 16 migliaia di Euro (al relativo effetto fiscale) che sarà ilevata al 1º gennaio 2018.

Tra le passività finanziarie, il Finanziamento a Medio Lungo Termine verso Banca IMI S.p.A. società capogruppo Gas Pus S.p.A., contabilizzato secondo il criterio del costo ammortizzato, è stato oggetto di rinegoziazione in data 23 dicembre 2014. Nel corso dell'esercizio 2017 è stato quindi ricalcolato il tasso di interesse effettivo del finanziamento, considerando i nuovi flussi di cassa contrattuali previsti.

n sede di prima applicazione, gli effetti dell'adozione dell'ambito della rinegoziazione delle passività finanziarie del Gruppo, comporteranno un aumento del circa 38 migliaia di Euro (al netto del relativo effetto fiscale) che sarà rilevato al 1º gennaio 2018.

Si segnala infine che l'IFRS 9 in tema di hedging accounting prevede una applicazione prospettica dall'1 gennaio 2018.

Inoltre, il 9 novembre 2017 è stato omologato un altro principio contabile internazionale, applicabile dal 1º gennaio 2019:

IFRS 16 - Leases

ll nuovo principio sostituirà il principio la contabilizzazione dei leasingoperativi per i conduttori che nolegiano/affittano un'attività specifica. In base a questo nuovo principio, si definisce lease un contratto per cui, in corrispettivo, il conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specifica, per un periodo di tempo deterninato superiore a 12 mesi. Alla data di prima applicazione, si procederà all'iscizione di un'attività, quale diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16 (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finanziario di pari importo. Il dirito d'uso sarà oggetto di annata residua del contratto. Il debito finanziario iscritto si ridurrà nel tempo in quota del canone di noleggio/affitto pagato sarà utilizzata a servizio del prestito e la restante quota sarà contabilizzata come onere finanziario. Il canone di noleggio, quindi, non sarà più iscritto tra i costi della produzione. Per maggiori informazioni riguardo all'entità ed alla tipologia dei leasing operativi in essere al 31 dicembre 2017, si rimanda alla successiva nota n. 32, Impegni e rischi.

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi qui sotto descritti.

Emendamento all'IFRS 2 - Classification and measurement of share-based payment transactions

L'emendamento contiene alcuni chiazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1º gennaio 2018.

Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle

Tale documento integra parzialmente alcuni preesistenti. La maggior parte delle modifiche si aplicano a partire dal 1° gennaio 2018.

IFRIC 22 - Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire duita per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un 'entità deve determinare la data di una transazionee, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018.

Emendamento allo IAS 40 - Transfers of Investment Property

Tali modifiche chiariscono i trasfermenti di un immobiliare. In particolare, in particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, di investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1 ° gennaio 2018.

IFRIC 23 - Uncertainty over Income Tax Treatments

Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattare in materia di imposte sul reddito. Tali incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte devono e probabile che l'entità pagherà o recuperà l'importo in questione. Non è previsto nessun nuovo obbligo d'informativa ma il documento sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni fatte dal management e relative all'incettezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

IFRS 9 - Prepayment Features with Negative Compensation

Tale documento specifica gi strumenti che prevedono un rimboro potrebbero il test "SPP" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negattor" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Annual Improvements to IFRSs: 2015-2017 Cycle

Il documento recepisce le modifiche ad alouni principi nell'ambito del miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il Gruppo sta analizzando i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

5. Aggregazioni aziendali

Acquisizione di BBS Reti Gas S.r.l.

In data 15 aprile 2016, la società controllata GP Infrastrutture S.r.l. ha acquisito il 100% delle quote di BBS Reti Gas S.r.l., società a cui è affidato il servizio di vettoriamento del gas naturale nei comuni di Manerbio (BS) e Bassano Bresciano (BS).

Il corrispettivo dell'operazione è stato pari a 1,8 milioni di Euro, pagati mediante le disponibilità del Gruppo.

L'allocazione del costo dell'acquisizione ai fair values delle passività acquisite nonché delle passività potenziali assunte, richiesto dallo IFRS3 Revised "Aggregazione di imprese", è effettuata come riportato nella seguente tabella:

(Valori in migliaia di Euro) Valori storici Valori correnti
Avviamento 264
Immobilizzazioni immateriali 1.711 1 994
Totale Attivo non corrente 1.975 1.994
Capitale circolante netto (218) (218)
Disponibilità liquide 307 307
Totale Attivo corrente 89 89
Fondi 20 20
TFR 70 70
Fondo imposte differite । વર્ષ્ટ 165
Altri debiti non correnti 24 24
Totale Passività non correnti 279 279
Valore dell'acquisizione 1.785 1.804

Il conto economico consolidato recepisce i costi ed i ricavi di BBS Reti Gas S.r.l. a partire dalla data di acquisizione (15 aprile 2016).

Utilizzo di stime 6.

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.

Ricavi e rimanenze

La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva.

Attività mineraria

Le riserve di idrocarburi indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

La valutazione delle riserve di idrocarburi si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà.

Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima.Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la direzione aziendale. La produzione di idrocarburi effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi degli idrocarburi possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di idrocarburi che saranno effettivamente estratte. Le stime dei volumi delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e delle eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali della Business Unit E&P, inclusi i costi capitalizzati di smantellamento e ripristino siti. I tassi di ammortamento delle attività di estrazione di idrocarburi in base al metodo delle unità di prodotto sono definiti rapportando la quantità estratta nel periodo alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa. Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di idrocarburi che rappresentano un elementale per verificare, ove ne ricorrano i presupposti, il valore recuperabile delle attività minerarie e determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo Gas Plus effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. L'eventuale svalutazione è determinata raffrontando il valore di iscrizione in bilancio con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono determinati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future - quali prezzi delle commodity, costi, profili produttivi attesi e sono attualizzati utilizzando un tasso al netto delle imposte che tiene in considerazione il rischio inerente l'attività interessata.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.

La perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che si sia ridotta o non esista più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Smantellamento e ripristino di siti

Gli obblighi derivanti dallo smantellamento e ripristino delle attività materiali e di relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. Tali passività riflettono la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per tali obblighi in conformità alle obbligazioni legali o implicite del settore di riferimento. La valutazione delle passività connesse ai costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi.

I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche, e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.

Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette l'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.

Passività ambientali

Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.

Gas Plus attualmente non ritiene che vi saranno effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale, tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in ulteriori costi o passività anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:

  • la possibilità che emergano delle contaminazioni;
  • gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente;
  • gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale;
  • la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi.

Fair value degli strumenti finanziari

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i fair values. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Durata e valore residuo dei beni in regime di concessione

L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 ha stabilito il termine "ope legis" degli affidamenti entro il 31 dicembre 2012.

Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune, le gare per ambiti territoriali minimi (ATEM), delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).

Con il Decreto Legislativo 93/2011, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

L'anno 2013, dopo che nel 2012 sono stati approvati il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di rimborso degli impianti viene calcolato in base alle Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico con il D.M. del 22.5.2014.

Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015. con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gara d'ATEM).

In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) dei termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi gara che sono, salvo alcune eccezioni, tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi di gara.

In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

Informativa di settore 7.

L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività. L'attività della società è stata svolta nel 2017 quasi interamente sul territorio nazionale e pertanto non viene presentata l'informativa secondaria per settori geografici in quanto non applicabile al Gruppo Gas Plus.

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:

  • · esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P);
  • · distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • · vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • · altre attività: include il settore stoccaggio di idrocarburi (Business Unit Storage), attività in fase di start up, e le funzioni comuni e servizi centralizzati della holding.

Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo ha costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali. In ugual misura, non è stato ritenuto significativo il settore di attività "trasporto" in quanto l'attività, che riguarda un tratto di condotta a media pressione di 41 chilometri, non è rilevante; esso è stato accorpato con il settore di attività "distribuzione", da cui deriva. Si rinvia alla relazione per ulteriori approfondimenti in merito.

La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016:

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2017)

e attività non
Rettifiche
Exploration &
Network &
Totale
Production
Retail
allocate
ed elisioni
consolidato
Transportation
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti
26.992
13.451
43.560
365
84.368
Vendite infrasettoriali
2.821
9.545
628
10.983
(23.977)
Totale ricavi
29.813
22.996
44.188
11.348
(23.977)
84.368
9.760
BBLODA
6.726
7.068
21.872
(1.772)
Ammortamenti e
svalutazioni
(14.950)
(11.882)
(2.867)
(116)
(145)
EBIT
3.859
6.952
6.832
(2.062)
(1.917)
(Oneri) e proventi
diversi
161
161
Risultati operativi di
settore
(2.062)
4.020
6.952
(1.917)
6.993
Oneri finanziari netti
(5.876)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza
1.117
Imposte sul reddito
(344)
Utile netto
dell'esercizio
773
Attività e passività
Attivo immobilizzato
375.144
456.759
443.554
68.637
(2.524)
(454.462)
Capitale circolante
3.415
3.934
3.240
(2.066)
(165)
8.358
Fondi netti ed altre
passività
(172.641)
(14.789)
(241)
3.041
(184.630)
(Posizione) /
Indebitamento
finanziario netto
(37.782)
(18.941)
(10.418)
119.669
52.528
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni
materiali
8.309
ર્ણ્ટ
67
8.441
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali
893
1.461
138
11
2.503
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
materiali
(5.308)
(47)
(2)
(89)
(5.446)
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*)
(5.684)
(2.820)
(114)
(રહ)
(8.674)
Attività di esplorazione
830
830
Altre attività

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2016)

Altre attività
Exploration & Network & e attività non Rettifiche Totale
Production Transportation Retail allocate ed elisioni consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti 27.229 11.936 42.904 3 રેરે 82.424
Vendite infrasettoriali 2.790 9.999 662 9.203 (22.654)
Totale ricavi 30.019 21.935 43.566 9.558 (22.654) 82.424
BBCTDA 5.021 6.847 6.726 (1.469) 17.125
Ammortamenti e
svalutazioni (13.095) (2.859) (89) (198) (16.239)
EBIT (8.074) 3.988 6.637 (1.665) 886
(Oneri) e proventi
diversi 3 રેરે 355
Risultati operativi di
settore (8.074) 4.343 6.637 (1.665) 1.241
Oneri finanziari netti (8.560)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza
Imposte sul reddito (7.319)
Risultato del periodo derivante da attività operative cessate 3.097
Utile netto
dell'esercizio
(4.222)
Attività e passività
Attivo immobilizzato 378.256 69.787 (2.652) 457.549 (454.758) 448.183
Capitale circolante 892 4.246 (6.376) ર્ટ રેતે! (2.807) 1.546
Fondi netti ed altre
passività (171.442) (12.034) (381) 1.390 (182.467)
(Posizione) /
Indebitamento
finanziario netto
(40.830) (16.234) (14.344) 124.376 52.968
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni
materiali 12.302 16 17 12.335
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali 994 ર્ 696 17 20 6.727
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
materiali (4.457) (73) (4) (100) (4.634)
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
materiali (1.932) (1.932)
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*) (5.420) (2.786) (85) (તેણ) (8.387)
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
immateriali
(218) (218)
Attività di esplorazione 1.068 1.068

*Esclusa attività di esplorazione

8. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 108.792 al 31 dicembre 2017 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinari
(E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2016
Saldo iniziale netto 7.734 1.077 1 461 62.554 41 ર્સ્ડ 29.173 102.607
Investimenti 171 202 8 317 3 34 11.600 12.335
Ammortamenti e
svalutazioni
(117) (27) (4.338) (7) (135) (1.912) (6.566)
Altre variazioni (2) (1.564) (290) (1.856)
Saldo finale netto 7.903 1.162 1.412 રેણે તે રેણે વિભેત રાજ્યના દિવેલી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય 37 465 38.572 106.520
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
7.903 2.101 2.074 141.991 359 4.846 45.855 205.129
Svalutazioni (939) (662) (85.022) (322) (4.381) (7.283) (98.609)
Saldo finale netto 7.903 1.162 1.412 56.969 37 465 38.572 106.520
31 dicembre 2017
Saldo iniziale netto
Investimenti
Ammortamenti e
svalutazioni
Altre variazioni
7.903
255
(14)
1.162
(116)
1.412
40
(32)
રેણે તેમને છે. આ ગામમાં પ્રાથમિક શાળા, પંચાયતઘર, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમા
4.947
(5.137)
13.447
37
10
(7)
465
75
(154)
38.572
3.114
(14.156)
106.520
8.441
(5.446)
(723)
Saldo finale netto 8.144 1.046 1.420 70.226 40 386 27.530 108.792
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
8.144 2.101 2.114 159.610 369 4.810 34.813 211.961
Svalutazioni (1.055) (694) (89.384) (329) (4.424) (7.283) (103.169)
Saldo finale netto 8.144 1.046 1.420 70.226 40 386 27.530 108.792

Nell'esercizio 2017, la voce si incrementa per complessivi Euro 2.272 principalmente per l'effetto congiunto di investimenti effettuati nell'anno per Euro 8.441, di ammortamenti per Euro 5.446 e di una variazione negativa della stima dei costi futuri di smantellamento siti per Euro 451.

La voce ammortamenti e svalutazioni nel 2016 comprendeva per complessivi Euro 2.150 (inclusi per Euro 1.932 nelle immobilizzazioni materiali in corso e per Euro 218 nelle concessioni di coltivazione, tra le immobilizzazioni immateriali) la svalutazione degli asset minerari della licenza Midia Deep, a seguito del mancato ingresso nella seconda fase esplorativa, già comunicata ufficialmente alle autorità rumene interessate.

Gli investimenti dell'anno hanno riguardato principalmente la voce immobilizzazioni in corso e acconti in relazione all'attività di esplorazione e produzione gas. Tali investimenti includono lavori in economia in corso di realizzazione alla data di bilancio per la costruzione di nuovi impianti di estrazione gas e l'avvio di lavori di work over nell'ambito delle concessioni possedute dalle controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus International B.V ..

Gli investimenti relativi alle attività di estrazione (impianti e macchinari E&P) presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in

cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. I profili di produzione attesa, cosi come Le stime dei volumi delle riserve certe estraibili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

Gli immobili, impianti macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alle categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni. Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.

Il Gruppo Gas Plus non ha immobilizzazioni acquisite per il tramite di contratti di leasing finanziario; i contratti di leasing in essere, di entità non significativa, sono di tipo operativo ed i relativi canoni sono rilevati a conto economico secondo la loro competenza temporale.

0 Avviamento

L'avviamento si riferisce all'acquisizione della società Stargas S.p.A. (attualmente denominata Gas Plus Italiana S.r.1.) avvenuta nel 2004.

Le riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2017 di Gas Plus Italiana S.r.I. relative a titoli minerari in Italia sono state stimate in 1.788,4 milioni di Smce. La relativa entità riflette le risultanze rinvenienti dalla perizia dell'esperto indipendente SIM e il valore netto di iscrizione a bilancio delle attività è sensibilmente inferiore agli attuali valori di mercato delle riserve. Il valore dell'avviamento risulta giustificato dal maggior valore di mercato delle riserve rispetto al valore netto di iscrizione a bilancio delle relative attività.

10. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 332.164 al 31 dicembre 2017 e sono dettagliabili come segue:

Concessioni
di
coltivazione
Costi di
esplorazione
Beni in
concessione
(IFRIC 12)
Concessioni
di
distribuzione
gas e altre
Totale
31 dicembre 2016
Saldo iniziale netto 280.085 60.679 1.607 342.371
Investimenti 880 3.604 249 4.733
Ammortamenti e svalutazioni 1.994 1.994
Alienazioni (5.506) (1.068) (2.649) (450) (9.673)
Altre variazioni (22) 188 (262) (96)
Saldo finale netto 274.557 63.628 1.144 339.329
Saldo finale lordo 383.255 1.068 93.425 8.378 486.126
Fondo ammortamento e svalutazioni (108.698) (1.068) (29.797) (7.234) (146.797)
Saldo finale netto 274.557 63.628 1.144 339.329
31 dicembre 2017
Saldo iniziale netto 274.557 63.628 1.144 339.329
Investimenti 830 1.344 329 2.503
Ammortamenti e svalutazioni (5.613) (830) (2.696) (365) (9.504)
Altre variazioni (42) (122) (164)
Saldo finale netto 268.902 62.276 986 332.164
Saldo finale lordo 381.018 830 94.769 8.437 485.054
Fondo ammortamento e svalutazioni (112.116) (830) (32.493) (7.451) (152.890)
Saldo finale netto 268.902 62.276 986 332.164

Concessioni di coltivazione

Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2017 hanno un valore netto di Euro 268.902 e sono rappresentate in Italia da 45 concessioni di coltivazione, 2 istanze di concessione, 1 permesso di ricerca e 3 istanze di permesso.

Inoltre, all'estero, il Gruppo ha 1 licenza esplorativa off-shore nel Mare del Nord e detiene una partecipazione del 15% nella licenza esplorativa nei blocchi off-shore Midia e Pelican Shallow nel Mar Nero in Romania.

Le concessioni di coltivazione presentano un decremento netto complessivo di Euro 5,655. in ragione quasi esclusivamente degli ammortamenti effettuati nel corso dell'esercizio.

I titoli minerari infatti sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe e probabili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. Le stime dei volumi delle riserve certe e probabili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate e probabili nonché di potenziale esplorativo in alcuni siti non ancora produttivi. Al 31 dicembre 2017, tale valore risulta pari a Euro 132.680.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'attività mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione

I costi di ricerca ed esplorazione che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 830 (di cui Euro 353 relatività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 880 (di cui Euro 327 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2016.

Beni in concessione (IFRIC 12)

Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1º gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalle società controllata GP Infrastrutture S.r.). per un importo complessivo al 31 dicembre 2016 di Euro 63.628 e al 31 dicembre 2017 di Euro 62.276.

I beni in concessione hanno presentato un decremento complessivo di Euro 1.352 da attribuire all'effetto congiunto tra gli investimenti sugli impianti per complessivi Euro 1.344 e la riduzione per effetto degli ammortamenti sugli impianti di distribuzione detenuti in concessione per complessivi Euro 2.696.

Concessioni di distribuzione

Alla data del 31 dicembre 2017, il Gruppo Gas Plus è titolare di 39 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali concessioni al 31 dicembre 2017 ammonta a Euro 121. In alcuni casi, a fronte delle concessioni,

il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della concessione.

In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara d'ambito. Si rimanda alla nota n. 5, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.

Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 23 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software e parte degli oneri accessori sostenuti dal Gruppo per la sottoscrizione e successiva estensione del Finanziamento Revolving stipulato con Banca IMI in data 27 settembre 2011 e del Finanziamento Linea Capex stipulato con la stessa Banca IMI in data 23 dicembre 2014 (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 20, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine).

11. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti sono così dettagliate:

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Partecipazioni in altre società
- Serenissima Gas S.p.A. 4.279 4.279
Depositi cauzionali 335 357
Anticipi per gare d'ambito 306 172
Totale altre attività non correnti 4.920 4.808

Le partecipazioni in altre società si riferiscono a partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities. Tali partecipazioni sono classificate come disponibili per la vendita, in applicazione dello IAS 39, e sono valutate al fair value con variazioni inserite nel conto economico complessivo ed imputate direttamente a patrimonio netto come riportato nella nota n. 19, Patrimonio Netto.

I dividendi ricevuti dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A. nel corso del 2017 ammontano a Euro 161 (Euro 275 nel corso del 2016), come riportato nella nota n. 29. Oneri e Proventi diversi.

12. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Migliaia di Euro 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Imposte differite attive, relative a:
Fondo svalutazione crediti રેરેને ર જિલ્લ
Fondo TFR 78 81
Fondo abbandono 21.402 20.492
Ammortamenti e svalutazioni civilistiche eccedenti 4.090 4.578
Fair value derivati in hedge accounting 101
Eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica) 941
Altro 245 75
Totale imposte differite attive 26.422 26.853
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalore delle concessioni di coltivazione e degli impianti E&P (74.475) 75.812)
Plusvalore delle concessioni di distribuzione (11.232) (11.477)
Fair value derivati in hedge accounting 74) (28)
Totale imposte differite passive (85.781) (87.317)

Nell'esercizio 2017, grazie alla capienza del relativo reddito imponibile, il Gruppo ha utilizzato l'intera eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica), compresa quella per cui nell'esercizio precedente era stato rilevato il relativo beneficio fiscale differito.

I saldi delle voci di crediti per imposte correnti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Crediti per imposte 314 1.616
Debiti per imposte (490) 167)
Totale crediti e (debiti) per imposte (176) 1.449

La voce crediti per imposte include principalmente per Euro 267 (importo pari al 31 dicembre 2016) il credito per il rimborso IRES richiesto dalla Società capogruppo, nell'ambito del consolidato fiscale, per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011 e per Euro 60 (importo pari al 31 dicembre 2016) il credito per il rimborso dell'addizionale Ires richiesto dalle società controllate per la medesima ragione e gli stessi anni.

La voce debiti per imposte al 31 dicembre 2017 include per Euro 51 (Euro 117 al 31 dicembre 2016) il debito residuo legato all'affrancamento ex art. 176, comma 2-ter del T.U.I.R. dei maggiori valori civilistici rispetto a quelli fiscali su parte degli impianti di distribuzione del comune di Manerbio (BS) e Bassano Bresciano (BS) detenuti dalla società BBS Reti Gas S.r.l. (incorporata a fine giugno 2016 nella società controllata GP Infrastrutture S.r.l.).

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono indicati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Risultato ante imposte 1.117 (7.319)
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 28,32% 32,32%
Imposte teoriche (322) 2.366
Effetto fiscale sulle differenze permanenti :
Costi non deducibili (955) (1.011)
Plusvalenze ed altri proventi non imponibili 37 ਰਤੋ
Effetto consolidato fiscale mondiale 787 349
Altre variazioni in diminuzione 550 1.878
IRAP non deducibile (441) (577)
Imposte sul reddito dell'esercizio (344) 3.097
Imposte correnti (1.449) (790)
Imposte differite 1.105 3.887
Imposte sul reddito dell'esercizio (344) 3.097
Aliquota effettiva d'imposta 30,80% 42,31%

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La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.1. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 23 dicembre 2015, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per il rinnovo per il triennio 2015-2017 del regime di consolidato mondiale di cui agli articoli 130 e seguenti del D.P.R. n. 917/86. Il Gruppo ha, quindi, incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2016 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento e sono state incluse in tale rinnovo (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.). In data 2 maggio 2016, la Direzione Regionale Lombardia dell'Agenzia delle Entrate ha dato parere favorevole a tale richiesta di rinnovo.

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2017 sono stati pari ad un minor carico fiscale di Euro 787 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 349 nel bilancio 2016).

13. Rimanenze

Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2017 a Euro 4.370, si dettagliano come segue:

Migliaia di euro 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Materie prime, suss. e di consumo 2.799 3.430
Prodotti finiti e merci 1.571 692
Svalutazione (65)
Totale 4.370 4.116

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.

Al 31 dicembre 2017 e 2016, la categoria "Prodotti finiti e merci" include principalmente l'olio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.p.A..

Crediti commerciali 14.

I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2017 a Euro 24.229 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Utenti civili 12-205 8.271
Utenti industriali 1.134 1.877
Grossisti 3.824 2.829
Altri 9.893 9.099
Totale crediti 27.056 22.076
Fondo svalutazione (2.827) (3.043)
Crediti commerciali netti 24.229 19.033
Fondo svalutazione crediti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Fondo al 1º gennaio (3.043) (3.593)
Accantonamenti (2)
Altre variazioni (8)
Utilizzi 216 560
Fondo al 31 dicembre (2.827) (3.043)

I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di gas metano ad utenti finali e grossisti.

Il fondo svalutazione crediti si decrementa di Euro 216 per effetto degli utilizzi dell'anno.

Altri crediti 15.

Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2017 a Euro 13.206, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
IVA 1.466 992
Imposta di consumo ed add. regionale 1.650 349
Crediti verso consorzi 2.265 2.089
Crediti contributi ARERA - Progetto TEE 5.057 4.050
Crediti verso CSEA - saldo perequazione 83
Crediti diversi 86 213
Ratei e risconti 2.682 2.642
Totale altri crediti 13.206 10.418

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore e crediti per contributi da ricevere dall'ARERA relativamente all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità (con la legge n. 205 del 27 dicembre 2017, l'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico - AEEGSI, con le nuove competenze in tema di rifiuti, ha cambiato la sua denominazione in ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

16. Crediti verso imprese controllanti

I crediti verso imprese controllanti al 31 dicembre 2017 sono pari ad Euro 193 (nessuna variazione rispetto all'esercizio precedente) ed includono per Euro 191, il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us.Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

17. Attività finanziarie

Le attività finanziarie al 31 dicembre 2017 sono costituite esclusivamente da strumenti derivati di copertura. I dettagli sono riportati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Attività finanziarie correnti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Strumenti finanziari
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazioni del prezzo delle
commodities
266 129
Investimenti in titoli
A2A S.p.A. - 1 945
ACSM-AGAM S.p.A. - 379
Iren S.p.A. 327
Altri titoli minori e non quotati 461
Totale attività finanziarie correnti 266 3.241

Gli strumenti finanziari derivati stipulati a fronte del rischio di oscillazione del prezzo delle commodities soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili e sono valutati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

Nel corso del primo semestre 2017, sono stati venduti tutti i titoli detenuti per la negoziazione dalla società Capogruppo Gas Plus S.p.A., realizzando una plusvalenza pari ad Euro 615. Per una descrizione quantitativa relativa ai dividendi ottenuti da tali partecipazioni, si faccia riferimento alla nota n. 29, Proventi ed oneri finanziari ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione.

18. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliate:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Cassa 12 C
Conti correnti bancarı 14.093 14.915
Totale 14.105 14.924

Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.

19. Patrimonio netto

Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:

Capitale Sociale

Nel corso dell'esercizio 2017 e 2016 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2017 e 2016 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2017 e 2016, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per l'esercizio 2017 e 2016 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.

Riserve

Le riserve sono costituite da:

  • · La Riserva legale, la Riserva Versamenti c/capitale e la Riserva Sovrapprezzo azioni che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2016.
  • · Azioni proprie che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2016. Al 31 dicembre 2017, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600. Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.
  • · La riserva di cash flow hedge che accoglie le variazioni di fair value dei derivati su commodities stipulati dal Gruppo, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • · La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • · La riserva di traduzione cambi, che accoglie le differenze legate al differente cambio utilizzato per la conversione delle attività e passività delle imprese controllate estere e delle loro filiali (cambio corrente alla data di fine periodo) rispetto al cambio utilizzato per la conversione dei rispettivi proventi ed oneri (cambi medi di periodo).
  • · Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle immobilizzazioni materiali costituite dalle reti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2017, la Capogruppo Gas Plus S.p.A non ha erogato dividendi.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2017, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione positiva di Euro 249 (nell'esercizio 2016 la variazione negativa era di Euro 1.177);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione positiva di complessivi Euro 43, al netto delle imposte differite (nel esercizio 2016 la variazione era negativa di Euro 101);
  • la riserva di traduzione dei bilanci esteri la cui valuta funzionale è diversa dall'euro per una variazione negativa di Euro 299 (nell'esercizio 2016 la variazione negativa era di Euro 441).

Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala qui di seguito l'ammontare delle altre componenti del conto economico complessivo degli

esercizi precedenti che sono state riclassificate nel conto economico di esercizio nell'anno 2017:

  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, è stata contabilizzata in riduzione dei ricavi delle vendite per Euro 362 e dei costi per acquisto di materie prime per Euro 100, con il corrispondente complessivo rilascio delle imposte anticipate per Euro 73.

20. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre
2017
31 dicembre
2016
A breve termine
Scoperti bancari A richiesta 10.018 24
Banca IMI- incassi per crediti
cartoralizzati Quindicinale 3.726 481
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread 12.000 7.000
Fair value derivati commodities swap રી રે 478
Fair value derivati interest rate swap 377 467
Totale debiti finanziari a breve termine 26.636 8.450
A medio lungo termine
Fair value derivati interest rate swap 262 641
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread 31/12/2020 22.351 34.184
Finanziamento Capex Banca IMI Euribor 3/6m + spread 31/12/2020 17.650
Totale debiti finanziari a medio/lungo termine 40.263 34.825
Totale debiti finanziari 66.899 43.275

La tabella di cui sopra, nonché la presente nota n. 20, non comprende i debiti finanziari per acquisizioni aziendali, commentati nella successiva nota n. 22. Debiti per acquisizioni aziendali.

Al 31 dicembre 2017, il Gruppo ha in essere debiti finanziari a breve termine per 26.636 euro e debiti finanziari a medio lungo termine per 40.263 euro.

Per quanto concerne le linee di finanziamento a medio lungo termine (finanziamento medio lungo termine e finanziamento capex), tenuto conto del investimenti nel settore E&P rispetto a quanto previsto al momento della sottoscrizione, il Gruppo ha già avviato contatti con la banca finanziatrice per procedere ad una loro revisione. Tale revisione ha principalmente lo scopo di allineare alcune clausole contrattuali alla mutata tempistica degli investimenti.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:

Scoperti c/c bancario

Gli scoperti di c/c bancario, pari a 10.018 Euro, includono principalmente l'utilizzo per 10 milioni di Euro di una linea di credito su conto corrente, effettuata da una società operativa del Gruppo Gas Plus, nel mese di dicembre 2017.

Banca IMI - incassi per crediti cartoralizzati

A fine aprile 2013, il Gruppo ha sottoscritto con Banca IMI un accordo quadro per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali, con un plafond rotativo di 35 milioni di Euro per un periodo di 5 anni. In vista della scadenza, il Gruppo ha già avviato contatti con l'istituto di credito per il rinnovo dell'accordo.

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Tale accordo prevede la cessione, ogni due settimane, dei crediti commerciali gas che attualmente riguardano la sola B.U. Retail, fino al predetto limite ed un rimborso, sempre con cadenza bisettimanale degli incassi ricevuti dai clienti finali. Il debito per incassi di crediti cartoralizzati per Euro 3.726 al 31 dicembre 2017 è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.

Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Banca IMI:

  • una commissione per anticipazione finanziaria indicizzata ad un tasso di interesse di mercato;
  • una commissione per rischio di credito, che varia a seconda del segmento di clientela oggetto di cessione.

Finanziamento Revolving Banca IMI

In data 27 settembre 2011, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., GP Infrastrutture S.r.1. e Gas Plus Vendite S.r.1. hanno stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 50 milioni, da utilizzarsi per cassa o per firma. In data 20 febbraio 2015, Gas Plus S.p.A., insieme alle sue società controllate, ha sottoscritto con Banca IMI S.p.A. un accordo modificativo di alcune previsioni del contratto originario, tra cui, innanzitutto, la riduzione della linea di finanziamento ad Euro 30 milioni, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante netto del Gruppo.

In data 14 settembre 2016, Gas Plus S.p.A. ha esercitato l'opzione per il rinnovo di tale finanziamento sino alla data del 31 dicembre 2020 per l'importo di Euro 15 milioni.

Al 31 dicembre 2017, tale finanziamento non risulta essere utilizzato per firma e per cassa.

Il finanziamento non è assistito da garanzie.

Per gli utilizzi per cassa, il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2017 è pari a Euro 106 (nel 2016 pari ad Euro 194) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2012, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna delle situazioni semestrali o del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2017 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.1. e GP Infrastrutture S.r.1, tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.

Finanziamento Medio Lungo Termine

In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:

  • · una linea di credito a breve termine per un importo pari ad Euro 15 milioni, con scadenza il 31 gennaio 2012. Tale linea è stata rimborsata anticipatamente in data 23 dicembre 2011 a seguito del perfezionamento dell'operazione "Agosta":
  • · una linea di credito a medio-lungo termine per un importo pari ad Euro 85 milioni, con scadenza al 30 settembre 2016, di cui al termine del primo semestre 2014, il Gruppo, utilizzando la liquidità disponibile, ha effettuato un rimborso anticipato per Euro 10 milioni, secondo quanto previsto dall'art. 5.2 "Rimborso Anticipato facoltativo delle Linee di Credito", oltre al rimborso della rata in scadenza nel periodo per Euro 5,4 milioni.

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2017, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente. Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 7 milioni di Euro, giungendo così ad un debito residuo pari a 34,6 milioni di Euro, da rimborsare secondo il seguente piano di ammortamento.

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2018 6.000.000
31 dicembre 2018 6.000.000
30 giugno 2019 6.000.000
31 dicembre 2019 6.000.000
30 giugno 2020 5.300.000
31 dicembre 2020 5.300.000
Totale 34.600.000

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile,

a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2017 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte del Gruppo Gas Plus.

Finanziamento Capex Banca IMI

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.

Gas Plus S.p.A. potrà chiedere di utilizzare la linea di credito entro il termine del 31 dicembre 2018. In caso di suo utilizzo, il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 4.500.000
31 dicembre 2019 4.500.000
30 giugno 2020 5.000.000
31 dicembre 2020 50.000.000
Totale 64.000.000

Nel corso del secondo semestre 2017, Gas Plus S.p.A. ha utilizzato, per la prima volta, tale linea di credito per Euro 17.650.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari al 25% del margine sopra indicato, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2017 è pari a Euro 300 (nel 2016 pari ad Euro 324) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2017 tali parametri risultano rispettati.

L'erogazione del finanziamento è limitata ai progetti di esplorazione e sviluppo previsti nel Piano Capex.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2017 e 2016:

importi in migliaia di euro 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
A. Cassa 12 9
B. Conti correnti bancari 14.093 14.915
C. Titoli detenuti per la negoziazione 3.112
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 14.105 18.036
E. Crediti finanziari correnti 266 129
F. Debiti bancari correnti (13.744) (505)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (12.000) (7.000)
H. Altri debiti correnti (892) (28.803)
l. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (26.636) (36.308)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) (12.265) (18.143)
K. Debiti bancari non correnti (40.001) (34.184)
L. Obbligazioni emesse
M. Altri debiti non correnti (262) (641)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (40.263) (34.825)
O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) (52.528) (52.968)

Ai sensi dello IAS 7 - Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale della posizione finanziaria netta.

31 dicembre Flussi monetari Flussi non monetari 31 dicembre
2016 Variazione fair
value
Altre
variazioni
2017
Debiti finanziari correnti (8.450) (6.239) રે રે (12.000) (26.636)
Debiti per acquisizioni aziendali
correnti
(27.858) 28.351 (493)
Debiti finanziari non correnti (34.825) (17.650) 379 11.833 (40.263)
Attività finanziarie correnti 3.241 (3.112) 137 - 266
Passività nette derivanti da attività
di finanziamento (67.892) 1.350 રેજિ (660) (66.633)
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti 14.924 (819) 14.105
Indebitamento finanziario netto (52.968) 531 રહતે (660) (52.528)

21. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili del Gruppo al 31 dicembre 2017 ammonta a Euro 4.791 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economicofinanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2017 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 1.30%
- Tasso annuo di inflazione 1,50%
- Tasso annuo di incremento TFR 2,625%
- Incremento annuo retribuzioni 3.00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3.00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2017 e 2016:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Saldo iniziale 4.705 4.422
Benefici pagati (223) (217)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (223) (217)
Costo del servizio 254 233
Interessi netti 68 70
Subtotale incluso nel conto economico 322 303
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare 3 166
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (49) (40)
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (46) 126
Saldo finale 4.758 4.705

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2017, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione 40,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di
inflazione
(90) 88 Tasso di attualizzazione 119 (125)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 254
Entro 2 anni 202
Entro 3 anni 276
Entro 4 anni 232
Entro 5 anni 305

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2017 è di 14,3 anni.

A partire dal 1º gennaio 2007, la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso, quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri. In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 33 (Euro 17 al 31 dicembre 2016) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1º dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo fino al 1º novembre 2035. salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

22. Debiti per acquisizioni aziendali

Nel mese di dicembre 2017, la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.1. ha rimborsato integralmente, in accordo con i termini contrattuali, il finanziamento venditore (Vendor Loan) concesso da Eni destinato all'acquisizione della società controllata Società Padana Energia S.p.A. per un importo, in linea capitale, pari a Euro 27.757 (Euro 27.858 al 31 dicembre 2016). Nel corso dell'esercizio 2017, sono stati versati al venditore interessi su tale linea di finanziamento per complessivi Euro 594 (Euro 548 nell'esercizio 2016).

23. Altri debiti

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016 Debiti verso Cassa per i Servizi Ambientali 1.724 1.369 Debiti verso consorzi 7 027 3 158 Debiti verso il personale 2.359 2.198 Debiti verso istituti di previdenza 1.187 1.175 Premi comunali 394 354 Ritenute 363 414 IVA 510 Debiti per royalties 310 311 Amministratori e sindaci 312 239 Acconti ર્ I 29 Ratei e risconti passivi 73 83 Debiti diversi 1.381 1.591 Totale altri debiti 10 181 11.431

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2017 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della

concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

Altri debiti non correnti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Depositi cauzionali pass1v1 3.072 3 274
Totale altri debiti non correnti 3.072 3.224

Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.

24. Fondi

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2016 e 2017:

Fondo smantellamento
e ripristino siti
Fondo per
contenziosi
Fondo oneri
ambientali
Altri fondi Totale
Al 31 dicembre 2015 109.601 314 5.017 261 115.193
Acquisizione BBS Reti Gas S.r.I. 20 20
Rilevazione iniziale e variazione di stima (1.680) (1.680)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 4.289 4.289
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (23) (265) (10) (213) (541)
Al 31 dicembre 2016 112.157 49 5.007 68 117.281
Rilevazione iniziale e variazione di stima (451) - (451)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 3.821 3.821
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (78) (44) (46) (3) (171)
Al 31 dicembre 2017 115.449 5 4.961 65 120.480

Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

Nell'esercizio 2017, il fondo smantellamento e ripristino siti si incrementa complessivamente di Euro 3.292 principalmente per effetto:

  • · dell'incremento per oneri finanziari conseguente all'attualizzazione dei costi di chiusura per Euro 3.821 (Euro 4.289 nell'esercizio 2016);
  • del decremento per la variazione di stima dei costi di chiusura per Euro 451 (Euro 1.680 . nell'esercizio 2016);
  • · della riduzione per gli utilizzi dell'esercizio per Euro 78 (Euro 53 nell'esercizio 2016), che si riferiscono agli oneri sostenuti per le chiusure minerarie dell'esercizio.

Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.

La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e delle tempistiche di effettuazione di tali interventi. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e

le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata dall'andamento futuro dei prezzi degli idrocarburi.

Il fondo per contenziosi accoglie i costi previsti relativamente ad eventuali controversie in corso. Nel corso dell'esercizio 2017, tale fondo è stato utilizzato per Euro 44 per la risoluzione di alcuni contenziosi.

Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali che dovranno essere svolti nei siti di produzione del gas. Nel corso dell'esercizio 2017, tale fondo è stato utilizzato per Euro 46.

Al 31 dicembre 2017, infine, gli altri fondi includono principalmente l'accantonamento effettuato dal Gruppo per coprire gli addizionali oneri previsti per la messa in liguidazione della società controllata Czarne Oil LLP, completata nel mese di marzo 2018, e della branch in Polonia della società controllata Gas Plus International B.V..

Si segnala che, in relazione all'operazione di acquisizione della partecipazione nella controllata Società Padana Energia S.p.A., in prossimità della chiusura dell'esercizio 2012, la società acquirente (Idrocarburi Italiana S.r.l.) e la società acquisita (Società Padana Energia S.p.A.), unitamente al Venditore, hanno ricevuto un avviso di accertamento dell'importo di 6,4 milioni di euro, per la riqualificazione ai fini dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale della suddetta operazione. Le due società controllate, congiuntamente con il Venditore, hanno impugnato tale avviso di accertamento ed ottenuto, nel mese di febbraio 2013, la sospensione dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano della sua esecutività.

La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha successivamente accolto i ricorsi presentati da Idrocarburi Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e da ENI e ha annullato gli avvisi di accertamento. Contro tale sentenza, in data 31 ottobre 2013, l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Tale ricorso è stato respinto con sentenza pronunciata il 13 giugno 2014. Contro la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia l'Agenzia delle Entrate, in data 14.11.2014, ha presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.

Le società controllate coinvolte, unitamente al Venditore, si sono nuovamente costituite in giudizio per il proseguimento del contenzioso.

Il Gruppo ha ritenuto, sulla base delle indicazioni ricevute dai propri legali, di non dover contabilizzare alcuna passività potenziale relativamente a tale accertamento, essendo remota l'evenienza di un esborso.

25. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2017 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Fornitori Italia 23.170 22.089
Fornitori estero 113 143
Totale debiti commerciali 23.283 22.232

I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di vettoriamento di gas metano.

I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 - 90 giorni.

Ricavi 26.

Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 7, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2017 2016
Vendita di gas metano
utenti civili 35.269 34.601
utenti industriali 7.239 7.595
gas prodotto 18.246 17.142
Vendita greggio 3.317 4.279
Vendita condensati 229 । રેર
Raccolta-trattamento gas 2 88
Ricavi da consorzi 1.009 1.738
Ricavi per distribuzione gas terzi 8.303 7.458
Cassa perequazione (1.871) (1.018)
Gestione calore e altri 1.542 3.192
Totale ricavi 73.285 75.230
Altri ricavi e proventi
Contributi allacciamenti 230 299
Royalties dri 615
Rimborso canone assicurativo 189 171
Servizi per utenti gas 377 340
Contributo ARERA - Progetto TEE 5.749 4.215
Altri ricavi di gestione 3.587 1 554
Totale altri ricavi e proventi 11.083 7.194
Totale ricavi 84.368 82.424

Come già evidenziato nella precedente nota n.1, Informazioni generali, al 31 dicembre 2017, la voce "Altri ricavi di gestione" include una componente positiva non ricorrente per un importo di Euro 1.726.

Costi operativi 27.

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2017 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

2017 2016
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Gas metano (21.983) (20.913)
Costi progetto TEE (5.980) (4.204)
Altri (221) (511)
Variazione rimanenze 980 (57)
Totale costi per materie prime (27.534) (25.685)
Costi per servizi ed altri
Trasporto / stoccaggio gas (2.064) (2.068)
Misurazione / trattamento gas (1.332) (1.723)
Amministratori e sindaci (683) (593)
Spese e consulenze professionali (2.677) (2.571)
Assicurazioni (298) (614)
Manutenzioni (1.947) (2.658)
Trattamento reflui e rifiuti (565) (201)
Servizi specialisti E&P (1.277) (3.048)
Riaddebiti servizi da consorzi (2.936) (2.802)
Spese e commissioni bancarie (341) (348)
Altri affitti e locazioni (1.675) (1.842)
Royalties (320) (305)
Premi e concessioni gas (1.019) (1.184)
Cassa Conguaglio (4.206) (5.021)
Costo del personale in distacco (1.413) (1.487)
Altri servizi (2.034) (2.857)
Accantonamenti e perdite su crediti (424) (471)
Totale costi per servizi ed altri (25.511) (30.093)

Costi per il personale 28.

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2017 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2017 2016
Costo del personale
Salari e stipendi (6.674) (6.675)
Oneri sociali (2.314) (2.319)
TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili (553) (527)
Totale costo del personale (9.541) (9.521)

Per informazioni circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.

29. Oneri e proventi diversi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi diversi relativi all'esercizio 2017 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Oneri e proventi diversi 2017 2016
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente 161 275
Kilascio accantonamento ad altri fondi 80
Totale oneri e proventi diversi 161 ર રેતિ

I dividendi si riferiscono alle partecipazioni in altre società classificate tra le altre attività non correnti e sono state iscritti tra gli oneri e proventi diversi in relazione alla tipologia di investimento strutturale in società non quotate operanti nel settore della distribuzione del gas. Il rilascio a conto economico per Euro 80 degli altri fondi nel 2016 era correlato alla chiusura della liquidazione della società collegata Salso Servizi S.p.A., avvenuto alla fine dell'esercizio 2016.

Proventi ed oneri finanziari 30_

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2017 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2017 2016
Proventi finanziari
Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti 90 87
Variazione di fair value di strumenti finanziari રી રે 30
Proventi finanziari da derivati su commodities રેણે
Altri proventi finanziari 68 રી
Totale proventi finanziari 829 168
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (905) (920)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (479) (550)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (3.890) (4.359)
Interessi passivi su debiti per acquisizioni (493) (537)
Commissioni su finanziamenti (795) (1.015)
Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse (19) (977)
Oneri finanziari da derivati su commodities (38)
Variazione di fair value di strumenti finanziari (38)
Altri oneri finanziari (125) (138)
Totale oneri finanziari (6.724) (8.534)
Utili (Perdite) su cambi 19 (194)
Proventi (Oneri) finanziari netti (5.876) (8.560)

I proventi finanziari presentano un incremento di Euro 680 dovuto principalmente al conseguimento di plusvalenze nella cessione dei titoli detenuti per la negoziazione. Dagli stessi titoli sono stati inoltre percepiti dividendi per Euro 90 (per Euro 87 nell'esercizio 2016).

Gli oneri finanziari hanno registrato una riduzione complessiva di Euro 2.004 principalmente per effetto dei minor oneri finanziari sul tasso di interesse (Euro 19 nel 2017 contro Euro 977 nel 2016) e per l'effetto delle differenze cambi, che nel 2016 presentavano un saldo negativo di Euro 194, mentre nel 2017 hanno un saldo positivo di Euro 19.

Risultato per azione 31.

Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo.

Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria e diluito. Gli importi per azione sono esposti in Euro.

31 dicembre 2017
Utile netto/ (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli 769 (4.255)
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) 43.573 43.573
Utile / (perdita) base per azione ordinaria (ammontare in Euro 0,02 (0,10)
ner azione)
31 dicembre 2017
Utile netto / (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli 769 (4.255)
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie e potenziali in 43.573 43.573
circolazione (nr./000)
Utile (perdita) base per azione diluito (ammontare in Euro per 0,02 (0,10)
azione)

32. Impegni e rischi

Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.p.A.

Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.1., da ENI il 100% delle azioni di Società Padana Energia S.p.A..

Ai sensi del contratto quadro, il corrispettivo dell'operazione (totalmente liquidato dal Gruppo Gas Plus) potrà subire integrazioni. Per ciascun nuovo giacimento scoperto tra i prospects facenti parte del Potenziale Esplorativo, sarà dovuto un importo pari al 6,5% annuo per dodici anni del valore della produzione calcolato secondo predeterminati criteri; allo stato attuale non si configura tale fattispecie.

Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.

Impegni derivanti da contratti di leasing operativo

Ai sensi del nuovo principio IFRS 16, Leases, applicabile dal 1º gennaio 2019, il Gruppo ha impegni per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 1.450. Il dettaglio per scadenza e tipologia contrattuale è riportato nella seguente tabella:

<l anno >1<5 annı >5 anni Totale
Affitto di immobili રે રેણે રહ્યા છે. આ ગામનાં પ્રાથમિક શાળા, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં પ્રાથમિક શાળા, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છ ર રે0 0 1.086
Locazione autovetture રે0 0 ર્સ
Noleggio impianti di produzione E&P 219 91 0 310
Totale 805 645 0 1.450

Nel corso dell'esercizio 2017, il Gruppo Gas Plus ha sostenuto costi per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 988, di cui relativi ad affitto di immobili per Euro 576, locazione di autovetture per Euro 193 e noleggio impianti di produzione E&P per Euro 219.

Impegni relativi alle concessioni di sfruttamento minerario

Il Gruppo ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessive Euro 567. Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella.

- anno ਾ < 2 לי I otale
i impegni per canoni di concessione gg 294 174 567

Rapporti con parti correlate 33.

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.1.

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Crediti commerciali 5 2
Debiti commerciali (4) (24)
Ricavi 17 13
Costi per servizi e altri (500) (516)

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2017 Euro 354, rispetto a Euro 280 del precedente esercizio.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti con parti correlate.

Rapporti con la controllante US.FIN S.r.1.

Come descritto alla nota n. 19, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2017, la Capogruppo Gas Plus S.p.A. non ha erogato dividendi alla società controllante US.FIN. S.r.l..

Per i restanti rapporti con l'impresa controllante US.FIN. S.r.l. si veda più in dettaglio la precedente nota n. 16, Crediti verso imprese controllanti.

34. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionata nella presente nota integrativa e nella precedente nella relazione sulla gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

35. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

rischio di credito;

rischio di liquidità;

rischio di mercato

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi del Gruppo ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe:
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente,

I crediti iscritti a bilancio sono segmentabili per classi di clienti; l'esposizione creditoria è certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione creditoria.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o assicurative a prima richiesta per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e di una sempre più efficiente gestione dei rischi su crediti, il Gruppo ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 35 milioni di euro. Tale contratto prevede, nei limiti del plafond previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della sola Business Unit Retail.

In nota n. 14. Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito, per quanto riguarda i crediti commerciali, richieste dall'IFRS 7.

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie disponibili alla negoziazione

In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. In conseguenza della natura e del rating degli emittenti, i rischi di credito legati ai titoli iscritti nell'attivo circolante (e valutati al fair value imputato a conto economico) per la possibile inadempienza dei relativi emittenti sono attualmente ritenuti non significativi.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 8,9 milioni di euro, principalmente composte da:

  • fideiussioni per adempimento di imposta di consumo ed addizionale regionale per 2,2 milioni di euro:
  • fideiussioni per trasporto e stoccaggio strategico gas per 2,0 milioni di euro;
  • fideiussioni per garanzia esecuzione lavori di sviluppo o di ripristino nelle concessioni di coltivazione per 2,9 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di società di distribuzione gas metano a garanzia del rispetto dei propri obblighi contrattuali per 0.9 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di alcuni enti locali per il servizio di gestione della distribuzione di gas metano per 0,3 milioni di euro;

  • altre tipologie di fideiussioni per 0,6 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie. Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 16,8 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 15 milioni di Euro il finanziamento revolving stipulato con Banca IMI assistito dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 20, Debiti finanziari a medio/lungo e a breve termine e per i restanti 1,8 milioni di Euro per linee di credito non assistite da garanzie;
  • 35 milioni di Euro per la linea di credito rotativa a fronte di cartolarizzazione (cessione prosoluto) dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail;
  • 2,8 milioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 1 milione di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 24,5 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture e scoperto di conto corrente, assistite da garanzie, utilizzate al 31 dicembre 2017 per 10 milioni di Euro:
  • 19,5 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture, non assistite da garanzie;
  • 25 milioni di Euro per crediti di firma, non assistite da garanzie;
  • 64 milioni di Euro per linea di credito Capex relativi al finanziamento stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 come già dettagliato nella nota n. 20, Debiti finanziari a medio/lungo e a breve termine, utilizzata al 31 dicembre 2017 per 17,65 milioni di Euro:
  • 6 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 0,2 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o esigenze di liquidità delle singole società del gruppo.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 20. Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex, tutti stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi

contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 20, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, fronteggiare questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni, in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni e di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

Al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

In considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, si segnala che il contratto derivato di copertura del tasso di interesse stipulato non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei flussi finanziari

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del greggio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Società capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2017 e 2016 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2017, il Gruppo non è più esposto al rischio prezzo in quanto, durante il primo semestre 2017, ha ceduto tutti i titoli di capitale (azioni) iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

2. Esposizione al rischio

Rischio di credito

Rischio di credito delle attività finanziarie

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:

in migliaia di Euro 2017 2016
Attività finanziarie correnti e non correnti
Altre attività non correnti, di cui:
attività disponibili per la vendita 4.279 4.279
depositi cauzionali fornitori 335 357
anticipi per gare d'ambito 306 172
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 3.112
Finanziamenti e crediti 26.496 21.124
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14.105 14.924
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione
del prezzo delle commodities 266 129
TOTALE 45.787 44.097

In considerazione della natura, caratteristiche e diversificazione delle azioni che compongono le attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico, si ritiene che le variazioni del fair value intervenute durante il periodo non siano dipendenti da variazioni del rischio credito degli emittenti valori mobiliari.

La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Utenti civili 12.205 8.271
I Itenti industriali 1.134 1.877
Grossisti 3.824 2.829
Altri 9.893 9.099
Totale crediti 27.056 22.076

Perdite per riduzione di valore

L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Crediti commerciali totali 27.056 22.076
Fondo svalutazione crediti (2.827) (3.043)
Crediti commerciali netti 24.229 19.033
Crediti a scadere e scaduti da
meno di 60 gg. 23.942 18.230
Crediti scaduti da 60 a 180 gg. 58 236
Crediti scaduti da oltre 180 gg. 229 567
Totale crediti commerciali netti 24.229 19.033

Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro stipulato a fine aprile 2013 con Banca IMI per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2017 il Gruppo ha riconosciuto a Banca IMI una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 419 (per Euro 473 nel corso dell'esercizio 2016).

I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2017 e 2016 sono stati i seguenti:

Fondo svalutazione crediti 2017 2016
Fondo al 1º gennaio (3.043) (3.593)
Altre variazioni (8)
Accantonamenti (2)
Uti 1771 216 560
Fondo al 31 dicembre (2.827) (3.043)

La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione crediti alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.

Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

Rischio di liquidità

Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:

31.12.2017

Valore
contabile
Finssi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 34.351 36.116 195 6.197 6.363 12.515 10.846
Finanziamento Capex 17.650 18.859 ਰੇਰੇ 100 203 403 18.054
Scoperti di c/c bancario 10.018 10.018 10.018
Debito incassi per crediti cartolarizzati 3.726 3.726 3.726
Debiti commerciali e altri debiti 32.485 32.485 29.413 3.072
Totale 98.230 101.204 43.451 6.297 6.566 12.918 28.900 3.072
di cui:
per capitale 98.479 43.157 6.000 6.000 12.000 28.250 3.072
per interessi 2.725 294 297 566 918 650
Contratti su commodities
Flussi in uscita (5.180) (5.180)
Flussi in entrata 5.336 5.336
Interest rate swap
Flussi in uscita (୧୫୧) (105) (106) (174) (211) (90)
Flussi in entrata ਤੇ ਦ 22 13

31.12.2016

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 41.184 44.064 234 3.737 3.958 12.774 23.361
Debiti per acquisizioni aziendali 27.858 28.364 252 28.112
Scoperti di c/c bancario 24 24 24 -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 481 481 481
Debiti commerciali e altri debiti 32.670 32.670 29.446 3.224
Totale 102.217 105.603 30.185 3.989 32.070 12.774 23.361 3.224
di cui:
per capitale 102.532 29.951 3.500 31.257 12.000 22.600 3.224
per interessi 3.072 234 490 813 774 761
Contratti su commodities
Flussi in uscita (5.710) (4.408) (656) (646)
Flussi in entrata 5.448 4.298 572 578
Interest rate swap
Flussi in uscita (1.139) (127) (126) (230) (356) (300)
Flussi in entrata 4 1 3

I flussi futuri indicizzati all'Euribor dei debiti per acquisizioni aziendali e del Finanziamento Medio Lungo termine sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
USD PLN RON OSID PLN RON
Crediti commerciali 14.874 16.095
Debiti finanziari (14.874) (2.050) (5.417) (16.095) (2.097) (3.511)
Disponibilità liquide 3 2 3 6 3
Debiti commerciali (298) - (99)
Esposizione netta nello
Stato Patrimoniale
(295) (2.048) (5.414) (93) (2.096) (3.508)

I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:

2017 2016
Medio 31/12 Medio 31/12
Dollaro statunitense 1.1293 1.1993 1 - 1069 1.0541
Zloty Polacco 4.2563 4.1770 4.3632 4.4103
Leu Romeno 4,5687 4.6585 4.4904 4.5390

Analisi di sensitività

Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2017 2016 2017 2016
USD 27 ರ್ಧ 10 12
PLN (186) (191) (170)
RON (492) (319) (284)

Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2017 2016 2017 2016
USD (33) (10) (23) (5)
PLN 228 233 258
RON 602 390 432

Al 31 dicembre 2017, il Gruppo non deteneva strumenti di copertura su commodities esposti al rischio di cambio.

Alla fine del precedente esercizio, un apprezzamento o deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alla quotazione del dollaro di fine esercizio avrebbe comportato sugli strumenti derivati di copertura su commodities in essere, un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2016
Effetto a P.N. Effetto a C.E.
Apprezzamento Euro + 10 % 100
Deprezzamento Euro - 10 % (124)

Rischio di tasso di interesse

Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2017 2016
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie
Passività finanziarie (65.091) (72.290)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie 45.787 44.097
Passività finanziarie (33.139) (29.927)

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche e per acquisizione.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di Euro 359 (al 31 dicembre 2016 -/+ 378 Euro). L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo effettua operazioni di copertura tramite swap sul vendita ed acquisto del gas metano e sul prezzo di vendita del brent, per evitare i possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito.

La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di vendita e/o di approvvigionamento.

Al 31 dicembre 2017, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dallo IAS 39 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2017, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge positiva pari ad Euro 157 (al 31 dicembre 2016 riserva negativa pari a Euro 262), al lordo del relativo impatto fiscale.

Analisi di sensitività derivanti dall'utilizzo di strumenti finanziari

Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas di un Euro al megawattora e/o una variazione del prezzo del brent del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Effetto a P.N. Effetto a C.E. Effetto a C.E. Effetto a C.E.
Prezzo Brent + 10% (140) 1981
e prezzo TTF + 1€/MWh
Prezzo Brent - 10% 140 198
E prezzo TTF + 1€/MWh

Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

3. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2016 e 2017.

Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.

2017 2016
Debiti finanziari 66.899 71.133
Disponibilità (14.105) (14.924)
Debito Netto 52.794 56.209
Patrimonio Netto 214.754 214.294
Totale Capitale 267.548 270.503
Gearing ratio 19,73% 20,78%

Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

4. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:

Totale di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
valutato a fair
value
Altro
ATTIVO
Altre attività non correnti
Attività finanziarie
4.920
266
- 266 4.279 4.279
266
641
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari correnti
40.263
26.636
- 262
892
262
892
40.001
25.744

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati. Le altre attività non correnti includono per Euro 4.279 partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities, classificate come attività disponibili per la vendita. La valutazione al fair value di tali attività, classificate tra gli strumenti finanziari di livello 3, è stata effettuata con il metodo del patrimonio netto rettificato tenendo conto del fair value degli impianti di distribuzione della società partecipata.

5. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value):

31.12.2017

Valore
contabile
Finanziamen
ti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili per
la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizzat Totale voce
O
contabile Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 4.920 641 4.279 4.920 4.920
Attività finanziarie 266 266 266 266
Crediti commerciali 24.229 24.229 24.229 24.229
Crediti vs. altri 2.265 2.265 13.206 2.265
Crediti vs. controllanti 2 2 193 2
Disponibilità liquide 14.105 14.105 14.105 14.105
Totale 45.787 41.242 266 4.279 - 56.919 45.787
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 40.263 262 17.650 22.351 40.263 40.263
Debiti vs. altri non correnti 3.072 3.072 3.072 3.072
Debiti finanziari correnti 26.636 892 13.744 12.000 26.636 26.636
Debiti commerciali 23.283 23.283 23.283 23.283
Debiti vs. altri correnti 6.130 - 6.130 10.181 6.130
Totale 99.384 - - 1.154 - 63.879 34.351 103.435 99.384

31.12.2016

Valore
contabile
Finanziamen
ti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili per
la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizzat Totale voce
0
contabile Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 4.808 529 4.279 4.808 4.808
Attività finanziarie 3.241 3.112 129 3.241 3.241
Crediti commerciali 19.033 19.033 19.033 19.033
Crediti vs. altri 2.089 2.089 10.418 2.089
Crediti vs. controllanti 2 2 193 2
Disponibilità liquide 14.924 14.924 14.924 14.924
Totale 44.097 36.577 3.112 129 4.279 52.617 44.097
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 34.825 641 34.184 34.825 34.825
Debiti vs. altri non correnti 3.224 3.224 3.224 3.224
Debiti finanziari correnti 8.450 ਰੇ 45 505 7.000 8.450 8.450
Debiti per acquisizioni
aziendali correnti
27.858 27.858 27.858 27.858
Debiti commerciali 22.232 22.232 22.232 22.232
Debiti vs. altri correnti 7.214 - 7.214 11.431 7.214
Totale 103.803 - 1.586 61.033 41.184 108.020 103.803

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Disponibilità investite in valori mobiliari

Il fair value delle attività finanziarie rilevate al fair value tramite conto economico è determinato con riferimento al loro prezzo bid rilevato in borsa alla data di chiusura del bilancio.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del prezzo del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value

I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente (Sig. Davide Usberti) 11

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Davide Usberti e Germano Rossi, in qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gas Plus S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017.

    1. L'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017 è stata valutata utilizzando come standard di riferimento l'Internal Control – Integrated Framework pubblicato dal COSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) nel mese di maggio 2013 e che rappresenta un modello di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.

Milano, 28 marzo 2018

Davide Usberti Amministratore Delegato

Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2017
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. 78
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 91
Rete Deloitte & Touche Società controllate
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. (1) 12
Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. (4) 4
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (2) 10
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (3) 2
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (4) 10

211

Totale

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Certificazione tariffe joint ventures.

(3) Asseverazione prospetto relativo a crediti e debiti ai sensi del decreto legge n. 95/2012.

(4) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

GAS PLUS S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017

Prospetti Contabili e Note Esplicative

Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Indice

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
CONTO ECONOMICO
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
RENDICONTO FINANZIARIO
NOTE ESPLICATIVE
1.
2.
3.
4. Immobilizzazioni immateriali
5. Immobili, impianti e macchinari
6. Partecipazioni in società controllate
7. Imposte sul reddito
8. Crediti commerciali
9. Crediti verso controllante
10. Crediti verso controllate
11. Altri crediti
12. Attività finanziarie
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
14. Patrimonio netto
15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine
16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili
17. Debiti commerciali
18. Debiti verso controllate
19.
20. Ricavi
21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi
22. Costi per il personale
23. Oneri e proventi diversi
24. Proventi ed oneri finanziari
25. Impegni e rischi
26. Rapporti con parti correlate
27. Eventi successivi alla data di bilancio
28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri
29.

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

Importi in Euro Note 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
ATTIVITA'
Attività non corrente 4
Immobilizzazioni immateriali 5 365.134 532.087
Immobili, impianti e macchinari 130.257 165.439
Partecipazioni in società controllate 6 295.192.544 295.192.544
Imposte differite attive 7 74.319 1.442.230
Totale attività non corrente 297.762.254 297.332.300
Attività corrente
Crediti commerciali 8 4.600 2.301
Di cui con parti correlate: 4.575 2.288
Crediti verso controllate 10 35.899.394 7.298.387
Crediti verso controllante 9 79.915 79.915
Crediti per imposte sul reddito 7 236.885 1.254.812
Altri crediti ll 695.563 299.758
Attività finanziarie 12 266.418 3.241.245
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 7.607.612 12.432.069
Totale attività corrente 44.790.387 24.608.488
TOTALE ATTIVITA' 340.552.641 321.940.788
PATRIMONIO NETRO
Capitale sociale 14 23.353.002 23.353.002
Riserve 14 180.558.370 172.940.920
Altre componenti di patrimonio netto 14 21.510 444.929
Risultato del periodo 14 4.081.114 7.172.522
TOTALE PATRIMONIO NETTO 208.013.996 203.911.373
PASSIVITA'
Passività non correnti
Debiti finanziari ો રે 40.262.941 34.824.833
TFR, quiescenza ed obblighi simili 16 1.190.224 1.194.697
Totale passività non correnti 41.453.165 36.019.530
Passività correnti
Debiti commerciali 17 491.099 403.962
Di cui con parti correlate: 13.900
Debiti verso controllate 18 75.760.488 71.892.632
Debiti finanziari correnti ોર 12.891.546 7.945.812
Altri debiti 19 1.584.470 1.767.479
Debiti per imposte sul reddito 357.877
Totale passività correnti 91.085.480 82.009.885
TOTALE PASSIVITA' 132.538.645 118.029.415
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA 340.552.641 321.940.788

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

Importi in Euro Note 2017 2016
Ricavi 20 4.694.068 4.644.691
Di cui con controllante, controllate e parti correlate: 4.694.068 4.644.691
Altri ricavi e proventi 20 55.463 15.261
Totale Ricavi 4.749.531 4.659.951
Costi per materie prime e materiali di consumo 21 (25.628) (25.185)
Costi per servizi e altri 21 (2.593.390) (2.501.384)
Di cui con controllate e parti correlate: (216.241) (236.926)
Costo del personale 22 (3.881.971) (3.563.736)
(Oneri) e Proventi diversi 23 5.032.162 7.525.526
Di cui con controllate e parti correlate: 5.032.162 7.525.526
Ammortamenti 4-5 (138.193) (173.415)
RISULTATO OPERATIVO 3.142.511 5.921.758
Proventi finanziari 24 2.537.384 1.807.747
Di cui con controllate e parti correlate: 756.406 1.048.690
Oneri finanziari 24 (2.974.388) (3.887.400)
Di cui con controllate e parti correlate: (1.081.635) (651.503)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 2.732.507 3.842.105
Imposte sul reddito 7 1.348.607 3.330.417
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 4.081.114 7.172.522

Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

Importi in Euro 2017 2016
Risultato del periodo 4.081.114 7.172.522
Altre componenti di conto economico complessivo che
saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali Fondo TFR 28.302 (59.392)
Imposte (6.792) 14.254
Altre componenti di conto economico complessivo che
non saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge
accounting
666.278
Imposte (176.211)
Totale utile (perdita) di Conto economico
complessivo al netto delle imposte
21.510 444.929
Risultato del periodo complessivo al netto delle
imposte
4.102.624 7.617.451

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 14, Patrimonio Netto.

Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato) Gas Plus S.p.A.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

Riserva Riserva Versamenti Riserva Riserva Riserva Utili Risultato Totale
Importi in Euro Capitale sovrap. legale C/ capitale per azioni cash flow differenze indivisi d'esercizio patrimonio
azioni proprie ( hedge attuariali TFR
Saldo al 1 gennaio 2016 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (490.066) (177.841) 85.538.023 4.709.668 200.651.216
Destinazione utile e dividendi 352.374 4.709.668) (4.357.294)
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte 490.066 (45.138) 7.172.522 7.617.451
Saldo al 31 dicembre 2016 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) 222.978) 85.890.397 7.172.522 203.911.373
Destinazione utile e dividendi .522 172.522
Altri movimenti
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte 21.510 4.081.114 4.102.624
Saldo al 31 dicembre 2017 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (201.468) 93.062.918 4.081.114 208.013.996

(1) = al 31 dicentre 2017, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.599.592 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 31 dicembre 2016

2017 2016
Flussi finanziari dell'attività operativa
Utile netto 4.081.114 7.172.522
Ammortamenti 138.193 173.415
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali (10.110)
Variazione di fair value delle attività e passività finanziarie 8.626
Variazione imposte differite 1.361.119 (1.370.677)
Variazione crediti commerciali verso società correlate (566.956) 554.967
Variazione debiti commerciali 91.661 (439.396)
Variazione netta crediti/debiti da consolidato fiscale verso società
controllate (1.443.541) 2.380.096
Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate 989.059 (419.741)
Variazione netta crediti/debiti imposte sul reddito da consolidato fiscale 765.615 (543.950)
Variazione netta altre attività e passività correnti 31.376 276.589
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili (4.473) 149.815
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 5.433.057 8.781.748
Acquisto di beni materiali (47.459) (13.153)
Acquisto di beni immateriali (10.175) (17.500)
Ricavi per cessione di beni materiali 10.110
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (47.524) (30.653)
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine (180.661) 240.066
Variazione netta per attività di cash pooling (23.820.092) (10.268.908)
Ricavi per vendita attività finanziarie a breve termine 3.112.462
Finanziamenti ricevuti 17.650.000
Finanziamenti rimborsati (7.000.000) (5.000.000)
Dividendi pagati (4.357.294)
Altre variazioni di patrimonio netto 28.301 606.886
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento (10.209.990) (18.779.250)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (4.824.457) (10.028.155)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 12.432.069 22.460.224
Disponibilità liquide alla fine del periodo 7.607.612 12.432.069
TY TO M ATTATTE TTA PATAL PERFE PERFE CART PLATE CO
Dividendi incassati da società controllate 5.032.162 7.525.526
Imposte pagate nell'esercizio
Oneri finanziari netti pagati nell'esercizio 694.985 1.389.346

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni societarie

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A.. La società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.

Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio d'esercizio. La pubblicazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2018.

2. Forma e contenuto del bilancio

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.

In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato, dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.

Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato i prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a Conto Economico, ma imputata direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il rendiconto finanziario evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività l operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Principi contabili e criteri di valutazione

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le vite economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20.0%
Automezzi 20,0-25,0%

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati, se necessario, alla fine di ciascun esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte

internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gili utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla data di acquisizione.

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di perdite di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile. Le eventuali svalutazioni sono rilevate come oneri diversi nel conto economico.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.

Attività finanziarie

Lo IFRS 7 e lo IAS 39 prevedono le seguenti tipologie di strumenti finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 2) finanziamenti e crediti; 3) investimenti posseduti fino alla scadenza; 4) attività finanziarie disponibili per la vendita; 5) derivati designati come di copertura, laddove la copertura sia efficace (per cui si rimanda al successivo criterio di valutazione "Strumenti finanziari derivati e hedge accountine").

Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al fair value a conto economico, degli oneri accessori. La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Finanziamenti e crediti

I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Investimenti detenuti fino a scadenza

Tale voce include le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, laddove la Società abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza.

Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel conto economico. Le svalutazioni sono rilevate nel conto economico tra gli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione né quelle designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, le attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi - ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore - nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rari casi, la Società non è in grado di cedere queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi e l'intento del management di venderli in un prevedibile futuro cambia significativamente, la Società può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita. l'utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel conto economico.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini del valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. La Società considera significativa una riduzione del valori del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa - misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico - è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Distribuzione di dividendi

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti o 3) derivati designati come strumenti di copertura (hedge instruments). La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IAS 39. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017

(Importi in Euro se non diversamente indicato)

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato:
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato:
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su tassi di interesse e su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente

rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal reddito (perdita) fiscale delle

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Conversione delle poste in valuta

La valuta di presentazione e funzionale della Società è l'Euro.

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Utilizzo di stime contabili

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Impairment test delle partecipazioni in società controllate

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di perdita di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.

Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato degli idrocarburi poiché esso influisce sui costi delle loro attività di

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Valutazioni discrezionali

Gli amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2017

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1º gennaio 2017.

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1º gennaio 2016, senza peraltro avere effetti sul bilancio d'esercizio:

  • · emendamento allo IAS 7, "Disclosure Initiative": le modifiche introdotte richiedono che la Società fornisca una riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale delle passività derivanti da operazioni finanziariedistinguendo i flussi monetari da quelli non monetari, che viene riportata nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine;
  • · emendamenti allo IAS 12, "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses".

Al 31 dicembre 2017, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Dal 1º gennaio 2018 saranno inoltre applicabili due nuovi principi contabili internazionali:

IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers

ll principio stabilisce un nuovo modello di ricavi, in base al quale la loro rilevazione è basata sui seguenti 5 step : (i) identificazione del contrato con il clientificazione delle performance obligations del contrazione del prezzo della transazione; (iy) allocazione del performance obligations del contratto identificate; (v) rilevazione del ricavo ciascuna performance obligation risulta realizzata.

Nel corso dell'esercizio 2017, sono state completate le attività di analisi per l'identificazione delle tipologie contrattuali interessate dalle nuove disposizioni e per la deterninazione dei relativi impatti. L'analisi effettuata non ha evidenziato né impatti sul patrimonio netto al 1 ° gennaio 2017, né sui ricavi di vendita e costi di acquisto di materie prime e servizi della Società.

IFRS 9 - Financial Instruments

Il documento sostituirà il principio IAS 39, introducente le seguenti novità: (i) il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle caratteristico e sul business model adottato dall'azienda; (ii) il modello delle expected credit losses, per la svalutazione dei modello delle incurred credit losses, previsto dal principio IAS 39); (ii) un nuovo modello di hedge accounting; (iv) alcune modifiche in tema di rinegoziazione di finegoziazione di finanziamenti.

Gli ambiti oggetto di impatto del nuovo principio riguardano essenzialmente: (i) l'adozione dell'expected credit loss model per la svalutazione dei crediti , secondo un approccio previsione di default della controparte (cd. Probability of default) e della capacità di recupero nel caso in cui l'evento di default si vei il (cd. Loss given default) ; (ii) la revisione della modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati a passività finanziarie, nel caso di rinegoziazione dei relativi di contratti di finanziamento.

Per entrambi gli aspetti si rimanda a quanto già riportato nel Bilancio Consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2017.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Inoltre, il 9 novembre 2017 è stato omologato un altro principio contabile internazionale, applicabile dal 1° gennaio 2019:

IFRS 16 - Leases

ll nuovo principio sostituirà il principio la contabilizzazione dei leasing operativi per i conduttori che noleggiano/affittano un'attività specifica. In base a questo nuovo principio, si definisce cui, in cambio di un corrispettivo, il conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specifica, per un periore a 12 mesi. Alla data di prima applicazione, si procederà all'iscrizione di un'attività, quale di ISBS 16 (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finazizio di pari importo. Il diritto d'uso sarà oggetto di ammotanento sulla durata residua del contrato. Il debito finanziario iscritto si ridurià nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio/affitto pagato sarà utilizzata a servizio del prestante quota sarà contabilizzata come onere finanziario. Il canone di noleggio, quindi tra i costi della produzione. Per maggioni informazioni riguardo all'entità ed alla tipologia dei leasing operativi in essere al 31 dicembre 2017, si rimanda alla successiva nota n. 25, Impegni e rischi

Alla data di riferimento del presente bilancio d'esercizio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi qui sotto descritti.

Emendamento all'IFRS 2 - Classification and measurement of share-based payment transactions

L'emendamento contiene alcuni chiazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di satteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai temini e condizioni di uno share-based payment che ne cash-settled a equity-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1º gennaio 2018.

Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle

Tale documento integra parialmente alcuni presistenti. La maggior parte delle modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018.

IFRIC 22 - Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve deterninare la data di una transazione, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1º gennaio 2018.

Emendamento allo IAS 40 - Transfers of Investment Property

Tali modifiche chiariscono i trasferimento immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ale è acaduto e non deve dunque limitars ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1 ° gennaio 2018.

IFRIC 23 - Uncertainty over Income Tax Treatments

ll documento affronta il tema delle incerte fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Tali incertezze nella deterninazione delle passività per imposte devono essere riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questionessun nuovo obbligo d'informativa ma il documento sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni fatte dal management e relative all'incettezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentità un'applicazione anticipata.

IFRS 9 - Prepayment Features with Negative Compensation

Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso potrebbero rispettare il test "SPP" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Annual Improvements to IFRSs: 2015-2017 Cycle

Il documento recepisce le modificipi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

La Società sta analizzando i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

A. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 365.134 al 31 dicembre 2017 e sono dettagliabili come segue:

Altre
Licenze d'uso Marchi e Migliorie su immobilizzazioni
software Licenze beni di terzi immateriali Totale
31 dicembre 2016
Saldo iniziale netto 132.457 4.444 1.329 725.535 863.765
Investimenti 17.500 17.500
Ammortamenti (79.833) (2.667) (1.328) (83.827)
Altre variazioni (1) (265.350) (265.351)
Saldo finale netto 70.125 1.777 - 460.185 532.087
Saldo finale lordo 1.825.541 8.000 14.431 460.185 2.307.657
Fondo ammortamento e svalutazioni 1.754.916) (6.223) (14.431) (1.775.570)
Saldo finale netto 70.125 1.777 - 460.185 532.087
31 dicembre 2017
Saldo iniziale netto 70.125 1.777 - 460.185 532.087
Investimenti 10.175 1 10.175
Ammortamenti (53.775) (1.777) - (55.552)
Altre variazioni - (121.576) (121.576)
Saldo finale netto 26.525 - - 338.609 365.134
Saldo finale lordo 1.835.216 8.000 14.431 338.609 2.196.256
Fondo ammortamento e svalutazioni (1.808.691) (8.000) (14.431) (1.831.122)
Saldo finale netto 26.525 1 t 338.609 365.134

Le immobilizzazioni immateriali si decrementano complessivamente per Euro 166.953 per l'effetto combinato di:

  • · un incremento di Euro 10.175 per costi capitalizzati nel corso dell'esercizio riguardanti l'acquisizione di licenze software;
  • · un decremento di Euro 55.552 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio;
  • · un decremento di Euro 121.576 contabilizzato nelle altre variazioni, per il rilascio a conto economico della quota di competenza dell'esercizio 2017 relativa agli oneri accessori pagati dalla Società nel corso del 2014, per la sottoscrizione della linea di credito CAPEX (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine), iscritti tra le altre immobilizzazioni immateriali.

5. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 130.257 al 31 dicembre 2017 e sono dettagliabili come segue:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Impianti e
macchinari Altri beni Totale
31 dicembre 2016
Saldo iniziale netto 3.362 238.511 241.873
Investimenti 13.153 13.153
Ammortamenti (508) (89.079) (89.587)
Alienazioni
Saldo finale netto 2.854 162.585 165.439
Saldo finale lordo 16.355 1.457.714 1.474.069
Fondo ammortamento (13.501) (1.295.129) (1.308.630)
Saldo finale netto 2.854 162.585 165.439
31 dicembre 2017
Saldo iniziale netto 2.854 162.585 165.439
Investimenti 890 46.569 47.459
Ammortamenti (527) (82.114) (82.641)
Alienazioni
Saldo finale netto 3.217 127.040 130.257
Saldo finale lordo 17.245 1.470.872 1.488.117
Fondo ammortamento (14.028) (1.343.832) (1.357.860)
Saldo finale netto 3.217 127.040 130.257

Le immobilizzazioni si incrementano per effetto dell'acquisto di automezzi, di apparecchiature informatiche ed impianti telefonici per complessivi Euro 47.459 e si decrementano per gli ammortamenti dell'esercizio per Euro 82.641.

6. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente ed hanno un valore di Euro 295.192.544, come viene evidenziato nella seguente tabella.

Versamenti
Saldo iniziale soci Svalutazioni Saldo Finale
31 dicembre 2017
Gas Plus Energia S.r.I. 251.643 251.643
Gas Plus Italiana S.r.). 91.000.016 91.000.016
GP Infrastrutture S.r.I. 65.714.019 65.714.019
Gas Plus Vendite S.r.1. 2.500.000 2.500.000
Gas Plus Storage S.r.l. 1.788.354 1.788.354
Idrocarburi Italiana S.r.1. 133.938.512 133.938.512
Totale 295.192.544 295.192.544

Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:

Dati al 31 dicembre 2017
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus
Italiana
S.r.l.
GP
Infrastrutture
S.r.L.
Gas Plus
Energia
S.r.l.
Gas Plus
Vendite
S.r.l.
Gas Plus
Storage
S.r.l.
Idrocarburi
Italiana
S.r.l.
Percentuale diretta di
partecipazione 100,00% 100,00% 85,29% 100,00 % 100,00 % 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2017 31.12.2017 31.12.2017 31.12.2017 31.12.2017 31.12.2017
Attività* 142.606 97.114 4.833 29.557 3.160 159.405
Passività* 68.967 13.781 4.073 23.985 1.483 28.698
Ricavi* 21.940 27.687 6.357 44.182 232
Utile/(perdita)* (2.700) 5.631 27 1.675 (69) (432)
Patrimonio Netto 73.638 83.333 759 5.576 1.677 130.707
Patrimonio Netto di
Competenza 73.638 83.333 759 5.576 1.677 130.707
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2017 91.000 65.714 252 2.500 1.788 133.939

*Dati secondo principi contabili italiani

I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.1. ha conseguito nel corso dell'esercizio 2017 una perdita pari a Euro 2.700.150 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 73.638.308. Nel periodo compreso tra il 2011 e il 2017, il patrimonio netto è rimasto sostanzialmente in linea passando da Euro 73.950.908 a Euro 73.638.308, nonostante la distribuzione nel suddetto periodo di dividendi per Euro 9.934.039.

Rispetto al precedente esercizio il differenziale negativo tra valore di carico della partecipazione, pari a Euro 91.000.016, e il relativo patrimonio netto, pari a Euro 73.638.308, si è ulteriormente incrementato a causa della perdita conseguita nel 2017. Il differenziale negativo originatosi nel tempo pari ad Euro 17.361.708 è da attribuirsi principalmente a:

  • l'anomalo andamento degli scenari energetici dei precedenti esercizi;
  • 2012 anche a seguito di un ulteriore guasto della condotta di trasporto verificatosi nel primo trimestre 2016;
  • l'esito negativo di alcune attività esplorative estere.

Il maggior valore di iscrizione a bilancio rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto non è ritenuto indicatore di perdita di valore e resta giustificato, oltreché dalle prospettive reddituali della società in Italia e all'estero, grazie agli scenari energetici ora in ripresa, dal valore delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2017, superiore al dato di bilancio delle attività riferite a tali riserve, essendo dette riserve state acquisite nell'anno 2004 in presenza di scenari energetici comunque favorevoli rispetto a quelli attuali e del recente passato.

In Italia, l'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2017 relative ai titoli minerari è stata di recente certificata dall'esperto indipendente SIM in 1.788,4 milioni di Smc e si mantiene in linea con il dato del precedente esercizio.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

All'estero le risorse minerarie in Romania sono state valutate da un esperto indipendente in circa 1.400 milioni di Smc per la quota di competenza della società controllata Gas Plus International B.V..

Non sussistono pertanto indicatori di perdite durevoli di valore che richiedano di verificare il valore recuperabile della partecipazione.

Idrocarburi Italiana S.r.l.

Il patrimonio netto di Idrocarburi Italiana S.r.l. ammonta ad Euro 130.707.477. L'attivo patrimoniale di Idrocarburi Italiana S.r.l. è costituito quasi esclusivamente dalla partecipazione in Società Padana Energia S.p.A. Il patrimonio netto della società controllata risulta inferiore rispetto al valore di carico della partecipazione per circa 3 milioni di Euro e tale maggior valore di iscrizione riflette il maggior valore di Società Padana Energia S.p.A. rispetto al valore di iscrizione della stessa nel bilancio di Idrocarburi Italiana S.r.1..

Il valore di iscrizione di Società Padana Energia S.p.A. è pari ad Euro 159.268.428 a fronte di una corrispondente quota di patrimonio netto pari ad Euro 169.667.417.

Società Padana Energia S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2017 con un risultato negativo, ma in miglioramento sia rispetto al risultato dell'esercizio precedente sia rispetto ai dati previsionali, nonostante l'avvio della produzione del giacimento di Mezzocolle sia avvenuto solo a partire dal mese di agosto 2017.

Le prospettive reddituali di Società Padana Energia S.p.A. presentano un ulteriore miglioramento grazie agli scenari energetici ora in ripresa. Inoltre l'entità delle riserve di idrocarouri provate e probabili al 31 dicembre 2017 relative ai titoli minerari è stata di recente certificata dall'esperto indipendente SIM in 2.625,6 milioni di Smc e si mantiene in linea con il dato del precedente esercizio.

Non sussistono pertanto indicatori di perdite durevoli di valore che richiedano di verificare il valore recuperabile di tale partecipazione.

Altre partecipazioni in società controllate

In considerazione dei positivi risultati conseguiti nell'esercizio e del valore del patrimonio netto delle altre società controllate, Gas Plus S.p.A. non ha individuato ulteriori potenziali indicatori di perdite di valore.

7. Imposte sul reddito

Il saldo della voce attività per imposte anticipate è dettagliato nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Imposte differite attive, relative a:
Eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica) 858 259
Fondo TFR 55.304 62.096
Svalutazione civilistiche eccedenti 516.083
Altro 19.015 5.492
Totale imposte differite attive 74.319 1.442.230

Nell'esercizio 2017, grazie alla capienza del reddito imponibile complessivo di Gruppo, la Società ha utilizzato l'intera eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica), compresa quella per cui nell'esercizio precedente era stato rilevato il relativo beneficio fiscale differito.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

I crediti per le imposte sul reddito sono pari a Euro 236.885 al 31 dicembre 2017 (Euro 1.254.812 al 31 dicembre 2016) e sono dovuti al rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla Società per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011. Rispetto all'esercizio precedente, la voce si decrementa di Euro 1.017.927 per effetto dell'utilizzo in compensazione orizzontale di tale credito per Euro 610.190, grazie all'apposizione del visto di conformità sul Modello di Consolidato Nazionale e Mondiale 2017 della Società e per il positivo reddito imponibile complessivo di Gruppo del periodo di imposta 2017. Infatti, al 31 dicembre 2017 la Società vanta un debito per imposte sul reddito pari ad Euro 357.877 (al 31 dicembre 2016 il saldo era nullo).

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Risultato ante imposte 2.732.507 3.842.105
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 29,57% 33,07%
Imposte teoriche (808.002) (1.270.584)
Costi non deducibili (49.582) (32.710)
Plusvalenze e dividendi non imponibili 1.147.333 1.966.043
IRAP non deducibile 152.201 214.005
Effetto consolidato fiscale mondiale 787.410 348.727
Svalutazioni civilistiche eccedenti (516.082) 516.082
Altre variazioni 635.329 1.588.852
Imposte sul reddito dell'esercizio 1.348.607 3.330.417
Imposte correnti (26.096) 1.961.585
Imposte anticipate 1.374.703 1.368.832
Imposte sul reddito dell'esercizio 1.348.607 3.330.417
Aliquota effettiva d'imposta (49,35%) (86,68%)

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la Società in data 23 dicembre 2015, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per il rinnovo per il triennio 2015-2017 del regime di consolidato mondiale di cui agli articoli 130 e seguenti del D.P.R. n. 917/86. In data 2 maggio 2016, la Direzione Regionale Lombardia dell'Agenzia delle Entrate ha dato parere favorevole a tale richiesta di rinnovo. La Società ha, quindi, incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2017 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento e sono state incluse in tale rinnovo Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.1..

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2017 per un minor carico fiscale di Euro 787.410 (nel bilancio 2016 per un minor carico fiscale di Euro 348.727).

Crediti commerciali 8.

I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2017 ad Euro 4.600, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Crediti per servizi 4.600 2.301
Totale crediti 4.600 2.301
Fondo svalutazione
Crediti commerciali netti 4.600 2.301

I crediti per servizi derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Al 31 dicembre 2017 i crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni e non svalutati sono pari a 21 Euro (8 Euro al 31 dicembre 2016).

0 Crediti verso controllante

I crediti verso controllante, pari ad Euro 79.915 al 31 dicembre 2017 (come al termine del precedente esercizio), includono per Euro 1.830 crediti commerciali per servizi che derivano da prestazioni svolte nelle aree tesoreria e segreteria di direzione e per Euro 78.085 il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us. Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

10. Crediti verso controllate

I crediti verso controllate al 31 dicembre 2017 sono pari ad Euro 35.899.394 classificati tra le attività correnti. I crediti verso controllate correnti sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti verso controllate 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Crediti finanziari 30.548.602 1.993.136
Crediti per consolidato fiscale 3.570.616 3.258.034
Crediti per regime IVA di Gruppo 331.852 1.199.629
Crediti per fair value su derivati 514.521 478.442
Crediti commerciali 933.803 369.146
Totale crediti verso controllate 35.899.394 7.298.387

I crediti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2017 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate e si incrementano rispetto al termine dell'esercizio precedente a seguito del rimborso del Vendor Loan da parte della società controllata Idrocarburi Italiana S.r.1. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

I crediti per consolidato fiscale derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2017 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 7, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società ha presentato il Modello IVA 2017, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Gas Plus Vendite S.r.1., GP Infrastrutture S.r.1. e Società Padana Energia S.p.A.. I crediti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il debito IVA trasferito dalle società controllate alla fine dell'esercizio 2017.

I crediti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2017 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione ai rischi di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato nel corso dell'anno 2017. contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I crediti commerciali verso controllate derivano da prestazioni di servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

11 Altri crediti

Gli altri crediti, pari ad Euro 695.563 al 31 dicembre 2017, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
IVA 407.489 26.763
Acconti a fornitori 20.987 17.657
Crediti diversi 336 136
Ratei e risconti 266.751 255.202
Totale altri crediti 695.563 299.758

Come già segnalato nella precedente nota n. 10, Crediti verso controllate, a partire dall'esercizio 2015, nella posizione IVA della Società confluiscono i crediti/debiti IVA anche delle società controllate che hanno aderito al regime IVA di Gruppo.

Attività finanziarie 12.

Le attività finanziarie, pari a Euro 266.418 al 31 dicembre 2017 sono relative al fair value di contratti derivati su commodity. I titoli detenuti per la negoziazione, che al 31 dicembre 2016 avevano un fair value pari ad Euro 3.112.463, sono stati ceduti nel corso dell'anno 2017, realizzando una plusvalenza pari ad Euro 614.830. Da tali partecipazioni Gas Plus S.p.A. ha percepito dividendi per Euro 89.667 (contro Euro 87.063 nell'esercizio 2016). I dettagli delle attività finanziarie sono riportati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Attività finanziarie correnti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Investimenti in titoli
ACSM-AGAM S.p.A. 379.200
A2A S.p.A. 1.945.431
Iren S.p.A. 326.760
Altri titoli 461.072
Derivati su commodity 266.418 128.783
Totale attività finanziarie correnti 266.418 3.241.245

Nel periodo in esame non sono stati effettuati ulteriori acquisti e cessioni di partecipazioni in società quotate, oltre a quanto sopra segnalato.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, parì a Euro 7.607.612 al 31 dicembre 2017, sono dettagliate nella tabella seguente:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Cassa 576 517
Conti correnti bancari 7.607.036 12.431.552
Totale 7.607.612 12.432.069

Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.

Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

14 Patrimonio netto

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto della variazioni del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2017 e 2016, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010. I'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2017 e 2016 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2017 e 2016, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Riserve

Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:

  • La Riserva legale, la Riserva sovraprezzo azioni e la Riserva Versamenti c/capitale che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2016.
  • Azioni proprie, che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2016. Al 31 dicembre 2017, la società detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.599.592. Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre

senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

  • La riserva di cash flow hedge che risulta nulla al 31 dicembre 2017. Si segnala, infatti, che in considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, il contratto derivato di copertura in essere non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
  • La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo attuariale del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2017 la Società non ha erogato nessun dividendo. Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2017, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono gli oneri attuariali legati alla valutazione del fondo TFR per una variazione positiva, al netto delle relative imposte anticipate, di Euro 21.510 (nell'esercizio 2016, la variazione negativa era di Euro 45.138).

Inoltre, si ricorda che, solo nell'esercizio 2016, le altre componenti del conto economico complessivo includevano anche la variazione di fair value dell'interest rate swap stipulato con Banca IMI, per una variazione positiva, al netto delle relative imposte anticipate di Euro 490.066.

Possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve

Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis. del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Importo Possibilità
di
utilizzazione
Quota
disponibile
Utilizzazioni effettuate nei
tre esercizi precedenti
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
23.353.002
85.605.531 A-B-C 85.605.531
7.041.890 A-B-C 7.041.890
4.670.600 A-B 4.670.600
82.236.910 A-B-C 82.236.910 8.714.589
1.024.949 A-B-C 1.024.949
203.932.882 180.579.880
4.670.600
175.909.280

Legenda:

A disponibile per aumento di capitale

B disponibile per copertura perdite

C distribuibile ai soci

15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre 2017 - 31 dicembre 2016
A hreve
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread 12.000.000 7.000.000
Fair value derivato interest rate swap 377.025 467.370
Fair value derivati commodities swap 514.521 478.442
Totale a breve termine 12.891.546 7.945.812
A medio/lungo
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread 31/12/2020 22.351.451 34.183.861
Finanziamento CAPEX Euribor 3/6 m + spread 31/12/2020 17.650.000
Fair value derivato interest rate swap 261.490 640.972
Totale a medio/lungo termine 40.262.941 34.824.833
Totale debiti finanziari 53.154.487 42.770.645

Al 31 dicembre 2017 Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari a breve termine per 12.891.546 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per Euro 40.262.941.

Per quanto concerne le linee di finanziamento a medio lungo termine (finanziamento medio lungo termine e finanziamento capex), tenuto conto del posticipo degli investimenti delle società controllate nel settore E&P rispetto a quanto previsto al momento della sottoscrizione, la Società ha già avviato contatti con la banca finanziatrice per procedere ad una loro revisione. Tale revisione ha principalmente lo scopo di allineare alcune clausole contrattuali alla mutata tempistica degli investimenti.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:

Finanziamento Revolving Banca IMI

In data 27 settembre 2011, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.1. hanno stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 50 milioni, da utilizzarsi per cassa o per firma.

In data 20 febbraio 2015, Gas Plus S.p.A., insieme alle sue società controllate, ha sottoscritto con Banca Imi S.p.A. un accordo modificativo di alcune previsioni del contratto originario, tra cui, innanzitutto, la riduzione della linea di finanziamento ad Euro 30 milioni, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante del Gruppo,

In data 14 settembre 2016, Gas Plus S.p.A. ha esercitato l'opzione per il rinnovo di tale finanziamento sino alla data del 31 dicembre 2020 per l'importo di Euro 15 milioni.

Al 31 dicembre 2017, tale finanziamento non risulta essere utilizzato per firma e per cassa.

Il Finanziamento non è assistito da garanzie.

Per gli utilizzi per cassa, il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato alla Società nel corso del 2017 è pari a Euro 26.687 (Euro 40.557 nel 2016) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2012, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna delle situazioni semestrali o del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2017 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.1. tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.

Finanziamento Medio Lungo Termine

In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • · una linea di credito a breve termine per un importo pari ad Euro 15 milioni, con scadenza il 31 gennaio 2012. Tale linea è stata rimborsata anticipatamente in data 23 dicembre 2011 a seguito del perfezionamento dell'operazione "Agosta";
  • · una linea di credito a medio-lungo termine per un importo pari ad Euro 85 milioni, con scadenza al 30 settembre 2016, di cui al termine del primo semestre 2014, la Società, utilizzando la liguidità disponibile generata dall'attività del Gruppo, ha effettuato un rimborso anticipato per Euro 10 milioni, secondo quanto previsto dall'art. 5.2 "Rimborso Anticipato facoltativo delle Linee di Credito", oltre al rimborso della rata in scadenza nel periodo per Euro 5,4 milioni.

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2017, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 7 milioni di Euro, giungendo così ad un debito residuo pari a 34.6 milioni di Euro, da rimborsare secondo il seguente piano di ammortamento.

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2018 6.000.000
31 dicembre 2018 6.000.000
30 giugno 2019 6.000.000
31 dicembre 2019 6.000.000
30 giugno 2020 5.300.000
31 dicembre 2020 5.300.000
Totale 34.600.000

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2017 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte di Gas Plus S.p.A..

Finanziamento Capex Banca IMI

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.

Gas Plus S.p.A. potrà chiedere di utilizzare la linea di credito entro il termine del 31 dicembre 2018. In caso di suo utilizzo, il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 4.500.000
31 dicembre 2019 4.500.000
30 giugno 2020 5.000.000
31 dicembre 2020 50.000.000
Totale 64.000.000

Nel corso del secondo semestre 2017, Gas Plus S.p.A. ha utilizzato, per la prima volta, tale linea di credito per Euro 17.650.000; al 31 dicembre 2017, l'importo degli interessi passivi addebitati per tale finanziamento sono stati complessivamente Euro 95.114.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA):
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2017 tali parametri risultano rispettati.

L'erogazione del finanziamento è limitata ai progetti di esplorazione e sviluppo previsti nel Piano Capex.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2017 e 2016. Si evidenziano separatamente i crediti e i debiti correnti verso società correlate per rapporti di cash pooling.

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
A. Cassa 576 517
B. Altre disponibilità liquide:
Conti correnti bancari
7.607.036 12.431.552
B. Totale altre disponibilità liquide 7.607.612 12.431.552
C. Titoli detenuti per la negoziazione 3.112.463
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 7.607.612 15.544.532
E. Crediti finanziari correnti da parti correlate 31.063.123 2471.578
F. Altri crediti correnti 266.418 128.783
G. Debiti bancari correnti
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 12.000.000 7.000.000
l. Debiti finanziari correnti verso parti correlate 74.899.792 70.026.783
J. Altri debiti correnti 891.546 945.812
K. Indebitamento finanziario corrente (G)+(H)+(I)+(J)+(J) 87.791.338 77.972.595
L. Indebitamento finanziario netto corrente (K)-(D)-(E)-(F) 48.854.185 59.827.703
M. Debiti bancari non correnti 40.001.451 34.183.861
N. Obbligazioni emesse
O. Altri debiti non correnti 261.490 640.972
P. Indebitamento finanziario non corrente (M)+(N)+(O) 40.262.941 34.824.833
Q. Indebitamento finanziario netto (L) + (P) 89.117.126 94.652.536

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

31 dicembre Flussi
monetari
Flussi non monetari 31 dicembre
2016 Variazione fair
value
Altre variazioni 2017
Debiti finanziari correnti 7.945.812 (7.000.000) (54.266) 12.000.000 12.891.546
Debiti finanziari correnti verso parti correlate 70.026.783 4.735.374 137.635 74.899.792
Crediti finanziari correnti verso parti
correlate
(2.471.578) (28.555.466) (36.079) (31.063.123)
Debiti finanziari non correnti 34.824.833 17.650.000 (379.482) (11.832.410) 40.262.941
Attività finanziarie correnti (3.241.245) 3.112.463 (137.635) (266.418)
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento 107.084.605 (10.057.629) (469.828) 167.590 96.724.738
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12.432.069) 4.824.457 - (7.607.612)
Indebitamento finanziario netto 94.652.536 (5.233.172) (469.828) 167.390 89.117.126

16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2017 ammonta a Euro 1.180.522 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2017 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 1.30%
- Tasso annuo di inflazione 1,50%
- Tasso annuo di incremento TFR 2,625%
- Incremento annuo retribuzioni 3,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2017 e 2016:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Saldo iniziale 1.190.009 1.044.286
Benefici pagati (90.052) (7.404)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (90.052) (7.404)
Costo del servizio 91.611 76.840
Interessi netti 17.256 16.895
Subtotale incluso nel conto economico 108.867 93.735
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare (983) 48.234
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
demografiche
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (27.319) 11.158
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (28.302) 59.392
Saldo finale 1.180.522 1.190.009

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2017, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione 40,25% (0,25%) Assunzione 40,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (23.804) 23.105 Tasso di attualizzazione 31.483 (32.891)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 74.293
Entro 2 anni 57.631
Entro 3 anni 20 281
Entro 4 anni 76.658
Entro 5 anni 62.065

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2017 è di 15 anni.

A partire dal 1º gennaio 2007 la legge Finanziaria e i relativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 9.702 (per Euro 4.688 al 31 dicembre 2016) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1º dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo fino al 1º novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

Debiti commerciali 17.

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali, al 31 dicembre 2017 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Fornitori Italia 472 995 384.963
Fornitori estero 18.104 18.999
Totale debiti commerciali 491.099 403.962

Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 - 90 giorni.

18. Debiti verso controllate

La seguente tabella riporta il dettaglio dei debiti verso controllate al 31 dicembre 2017 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Debiti verso controllate 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Debiti finanziari 74.633.374 69.898.000
Debiti per consolidato fiscale 134.420 1.265.379
Debiti per regime IVA di Gruppo 711.639 590.357
Debiti per fair value su derivati 266.418 128.783
Debiti commerciali 14.637 10.113
Totale debiti verso controllate 75.760.488 71.892.632

I debiti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2017 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le altre società del gruppo. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata ed una ottimizzazione della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

I debiti per consolidato fiscale si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2017 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 7, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società ha presentato il Modello IVA 2017, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Gas Plus Vendite S.r.1., GP Infrastrutture S.r.1. e Società Padana Energia S.p.A.. I debiti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il credito IVA trasferito dalle società controllate alla fine dell'esercizio 2017.

I debiti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2017 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione al rischio di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato, nel corso dell'anno 2017, contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I debiti commerciali derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire alla società Capogruppo l'erogazione dei servizi centrali.

Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

19. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2017 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Altri debiti 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Debiti verso il personale 785.803 615.644
Debiti verso istituti di previdenza 425.239 377.096
Ritenute 165.630 163.845
IVA 474.829
Amministratori e sindaci 183.346 126.246
Ratei e risconti 7.676
Altri 16.776 9.819
Totale altri debiti 1.584.470 1.767.479

20. Ricavi

I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2017 2016
Prestazioni di servizi a:
- società controllante 6 000 6-000
- società controllate 4.680.568 4.631.191
- società correlate 7.500 7.500
Totale ricavi 4.694.068 4.644.691
Rimborsi vari 28.332 8.489
Plusvalenza su alienazioni di imm. materiali 10.110
Sopravvenienze attive 17.021 6.771
Totale altri ricavi e proventi 55.463 15.261
Totale ricavi 4.749.531 4.659.951

I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate e correlate nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi all'esercizio al 31 dicembre 2017 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costi per materie prime e materiali di consumo 2017 2016
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Cancelleria (5.118) (5.423)
Carburanti (19.126) (17.005)
Materiale informatico (583) (2.372)
Altri acquisti (801) (385)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (25.628) (25.185)
Costi per servizi ed altri 2017 2016
Servizi e altri
Amministratori, sindaci e altri organi societari (403.866) (308.160)
Spese e consulenze professionali (865.092) (918.013)
Assicurazioni (55.750) (50.853)
Manutenzioni (286.062) (276.294)
Utenze passive (168.396) (175.778)
Spese e commissioni bancarie (8.782) (12.391)
Altri affitti e locazioni (269.453) (284.357)
Altri servizi (150.959) (155.781)
Oneri diversi di gestione (385.030) (319.758)
Totale costi per servizi ed altri (2.593.390) (2.501.384)
Totale costi onerativi (2.619.018) (2.526.569)

22. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio al 31 dicembre 2017 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2017 2016
Personale
Salari e stipendi (2.867.956) (2.650.165)
Oneri sociali (809.212) (729.959)
TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili (204.803) (183.612)
Totale costo del personale (3.881.971) (3.563.736)

Il costo del personale dell'esercizio 2017 è sostanzialmente in linea con il costo dell'anno precedente.

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2017 e 2016 della Società è dettagliato nella tabella che segue:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Numero medio dipendenti 2017 2016
dirigenti 3 3
quadri / impiegati 38 40
operal 1
Totale 42 44

23. Oneri e proventi diversi

Gli oneri e proventi diversi, al 31 dicembre 2017, risultano pari a Euro 5.032.162 (nel 2016 Euro 7.525.526).

I proventi diversi includono unicamente i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente. Tali dividendi sono stati distribuiti dalle controllate GP Infrastrutture S.r.l. per Euro 4.000.000 (nel 2016 per Euro 5.500.000), Gas Plus Vendite S.r.1. per Euro 1.000.000 (nessun dividendo distribuito nel 2016), Gas Plus Energia S.r.l. per Euro 32.162 (nel 2016 Euro 25.526), Idrocarburi Italiana S.r.l. per Euro 0 (per Euro 2.000.000 nel 2016).

24. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente,

Proventi (Oneri) finanziari 2017 2016
Proventi finanziari
Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti 89.667 87.063
Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling 47.566 34.584
Interessi attivi su conti correnti bancari 1.947 4.350
Altri proventi finanziari verso imprese controllate e verso
terzi 1.417
Proventi finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi 1.783.374 1.650.032
Variazione di fair value di strumenti finanziari 614.830 30.302
Totale proventi finanziari 2.537.384 1.807.747
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine (904.814) (919.528)
Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling (7.101) (15.577)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (17.257) (16.895)
Commissioni su finanziamenti (209.935) (266.144)
Altri oneri finanziari (4.876) (3.400)
Oneri finanziari liquidati su interest rate swap (18.862) (976.595)
Oneri finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi (1.783.373) (1.650.032)
Variazione di fair value di strumenti finanziari (37.960)
Totale oneri finanziari (2.946.218) (3.886.130)
Utili (perdite) su cambi (1.170) (1.270)
Proventi (Oneri) finanziari netti (410.004) (2.079.653)

I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati stipulati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.. L'effetto netto di tali strumenti, considerati speculativi ai fini IFRS per la Società capogruppo Gas Plus S.p.A., è nullo nel 2017 e nel 2016, grazie alla stipula di

derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 9, Crediti verso controllate e n. 18, Debiti verso controllate.

Come già descritto nella nota n. 12 Attività finanziarie, nell'esercizio 2017, la Società ha venduto i fondi e titoli detenuti per la negoziazione, realizzando una plusvalenza pari ad Euro 614.830 (nel 2016 l'onere finanziario netto relativo alla variazione di strumenti finanziari ammontava ad Euro 7.658).

25. Impegni e rischi

Impegni per investimenti

Per un maggior dettaglio degli impegni rivenienti dal contratto di Finanziamento Revolving, dal contratto di Finanziamento Medio Lungo Termine e dal contratto di Finanziamento Capex stipulati tutti con Banca IMI, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Al 31 dicembre 2017, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2017, Gas Plus S.p.A. non ha in essere garanzie.

Impegni derivanti da contratti di leasing operativo

Ai sensi del nuovo principio IFRS 16, Leases, applicabile dal 1º gennaio 2019, la Società ha impegni per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 531.089. Il dettaglio per scadenza e tipologia contrattuale è riportato nella seguente tabella:

< I anno >1<5 anni >5 anni Totale
Affitto di immobili 209.648 314.473 524.121
Locazione autovetture 6.968 6.968
Totale 216.616 314.473 531.089

Nel corso dell'esercizio 2017, la Società ha sostenuto costi per canomi di leasing operativo per complessivi Euro 226.337, di cui relativi ad affitto di immobili per Euro 208.403 e locazione di autovetture per Euro 17.934.

26. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Crediti verso società correlate
Immobiliare Forlanini S.r.l. 4.575 2.288
Totale crediti verso società correlate 4.575 2.288
Crediti verso società controllate
GP Infrastrutture S.r.L. 2.815.030 2.618.677
Gas Plus Italiana S.r.I. 441 915 381.759
Gas Plus Vendite S.r.I. 961.478 1.412.883
Gas Plus Energia S.r.1. 8 રો ર 21.452
GP Infrastrutture Salso S.r.I. 315.045
Gas Plus International B.V. 18.740 (8.110)

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato) Gas Plus Storage S.r.l. 1.387.204 1.315.932 GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 33.652 39.175 Società Padana Energia S.p.A. 1.558.440 786.708 Idrocarburi Italiana S.r.1. 28.674.420 414.866 Totale crediti verso società controllate 35.899.394 7.298.387 Crediti verso società controllante Us.Fin. S.r.1. 79 915 79 015 Totale crediti verso società controllante 79.915 79.915 Debiti verso società correlate Immobiliare Forlanini S.r.l. (13.900) Totale debiti verso società correlate (13.900) Debiti verso società controllate Gas Plus Energia S.r.I. (128.778) (159.627) Gas Plus Italiana S.r.l. (31.630.757) (23.558.639) GP Infrastrutture S r 1 (16.787.804) (11.053.051) Gas Plus Storage S.r.l. (20.633) (23.020) Gas Plus Vendite S.r.I. (10.070.643) (14.009.873) GP Infrastrutture Trasporto S.r.1. (514.101) (477.728) GP Infrastrutture Salso S.r.l. (3.889.187) Idrocarburi Italiana S.r.l. (136.512) (159.330) Società Padana Energia S.p.A. (16.471.260) (18.562.177) Totale debiti verso società controllate (75.760.488) (71.892.632) 2017 2016 Ricavi con società correlate: Immobiliare Forlanini S.r.1. 7 500 7.500 Totale ricavi con società correlate 7.500 7.500 Ricavi con società controllate: GP Infrastrutture S.r.1. 1.013.493 864.171 Gas Plus Italiana S.r.1. 1.235.733 1.429.370 Gas Plus Vendite S.r.l. 1.037.859 1.019.083 Gas Plus Energia S.r.l. 26.575 32.980 Gas Plus Storage S.r.l. 110.803 109.224 Società Padana Energia S.p.A. 1.066.307 921.285 GP Infrastrutture Salso S.r.l. 114.262 GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 33.466 27.366 Gas Plus International B.V. 133.848 108.688 Reggente S.p.A. 7.000 4.762 Idrocarburi Italiana S.r.l. 15.484 Totale ricavi con società controllate 4.680.568 4.631.191 Ricavi con società controllate: Us Fin S.r.l. 6.000 6.000 Totale ricavi con società controllante 6.000 6.000 Totale ricavi 4.694.068 4.644.691 Proventi diversi con società controllate: GP Infrastrutture S.r.1. 5.500.000 4.000.000 Gas Plus Vendite S.r.l. 1.000.000 Gas Plus Energia S.r.1. 32.162 25.526 Idrocarburi Italiana S.r.1. 2 000 000 Totale proventi diversi con società controllate 5.032.162 7.525.526 Oneri diversi con società controllate: Totale oneri diversi con società controllate Totale proventi e (oneri) diversi con società controllate 5.032.162 7.525.526 Costi con società correlate: Immobiliare Forlanini S.r.l. (196.369) (214.334) Totale costi con società correlate (196.369) (214.334) Costi con società controllate: GP Infrastrutture S.r.L (19.872) (18.526) Gas Plus Italiana S.r.I. (4.066) Totale costi con società controllate (19.872) (22.592)

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Totale costi (216.241) (236.926)
Proventi finanziari:
Gas Plus Italiana S.r.1. 284 921 477 558
Gas Plus Energia S.r.l. 1.007 603
Gas Plus Vendite S.r.l. 30 91.099
Gas Plus Storage S.r.l. 30.017 30.236
Idrocarburi Italiana S.r.1. 16.542 3.745
Società Padana Energia S.p.A. 423.889 445,449
Totale proventi finanziari con imprese controllate 756.406 1.048.690
Oneri finanziari:
GP Infrastrutture S.r.1. (1.699) (2.544)
Gas Plus Energia S.r.l. (19) (46)
Gas Plus Vendite S.r.1. (55.243) (102.632)
Gas Plus Italiana S.r.1. (547.730) (407.128)
GP Infrastrutture Trasporto S.r.1. (52) (79)
GP Infrastrutture Salso S.r.L. (677)
Idrocarburi Italiana S.r.I. (268)
Società Padana Energia S.p.A. (476.892) (138.129)
Totale oneri finanziari con imprese controllate (1.081.635) (651.503)

I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:

  • i proventi ed oneri finanziari derivanti dalla gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo (cash pooling), regolata sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato;
  • le variazioni positive e negative di fair value, nonché i proventi ed oneri finanziari liquidati sui derivati infragruppo stipulati nel corso dell'esercizio 2017 e 2016.

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2017 compensi per 187 migliaia di euro rispetto a 90 migliaia di euro percepiti nell'esercizio 2016.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente la gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante Us.fin. S.r.1.

Come descritto alla nota 14, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2017, Gas Plus S.p.A. non ha erogato nessun dividendo.

27. Eventi successivi alla data di bilancio

Per quanto concerne gli eventi successivi alla data di bilancio si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione. Non si sono comunque manifestati eventi successivi alla data di bilancio che possano avere impatti significativi sul bilancio d'esercizio della Società.

28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarii. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi della Società ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali la Società è esposta;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativo in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 6, Partecipazioni in società controllate).

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura dei depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie disponibili alla negoziazione

In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. In conseguenza della natura e del rating degli emittenti, i rischi di credito legati ai titoli iscritti nell'attivo circolante (e valutati al fair value imputato a conto economico) per la possibile inadempienza dei relativi emittenti sono attualmente ritenuti non significativi.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2017 Gas Plus S.p.A. non ha in essere fideiussioni.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie. Per quanto possibile, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio della Società prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria della Società effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2017, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 16,7 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 15 milioni di Euro il contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banca IMI assistito dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine;
  • 0,5 milioni di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 14,5 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture, non assistite da garanzie, utilizzabili anche dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.1. e Gas Plus Vendite S.r.1.;
  • 64 milioni di Euro per la linea di credito relativa al contratto di Finanziamento Linea Capex stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 come già dettagliato nella nota n. 15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine;
  • 4,8 milioni di Euro per la linea promiscua a copertura delle variazioni di fair value dei derivati;
  • 0,1 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Al 31 dicembre 2017, la Società non ha utilizzato il Finanziamento Revolving, mentre il Finanziamento Linea Capex è stato utilizzato per un importo di Euro 17.650.000.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Non esistono problematiche relative alla gestione del rischio di cambio, salvo quanto relativo agli strumenti derivati correlati al prezzo del brent sottoscritti dalla Società nel corso dell'esercizio 2017 e 2016. La Società ha, tra l'altro, neutralizzato tale rischio di cambio, poiché gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alla società controllata Società Padana Energia S.p.A., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

La quasi totalità delle altre operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A..

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Ouanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

In considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, si segnala che il contratto di copertura del tasso di interesse stipulato non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex, tutti stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2017 2016
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie 30.548.602 1.993.136
Passività finanziarie (126.634.825) (111.081.861)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie
Passività finanziarie

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso Al 31 dicembre 2017 e 2016, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso banche. Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita dell'1% alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di +/- 145.415 Euro (al 31 dicembre 2016 pari a Euro +/- 112.432).

Rischio di variazione del prezzo delle commodities e dei flussi finanziari

La Società non è esposta al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del brent poiché, nel corso del 2017 e 2016, gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano di copertura ai fini contabili per la Società.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

La Società non è più esposta al rischio prezzo dei titoli detenuti per la negoziazione in quanto nel corso del primo semestre 2017 ha ceduto tali strumenti finanziari.

Gestione del capitale 2.

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2017 e 2016.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

3. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in migliaia di Euro):

Totale di Totale
valutato a fair
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 value Altro
ATTIVO
Attività finanziarie 266 266 266
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 40.263 261 261 40.002
Debiti finanziari correnti 12.892 - 892 - 892 12.000

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

4. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro): 31.12.2017

Attività/ passività Attività/ passività
finanziarie al fair finanziarie in Attività Altre
Valore Finanziamen value a conto regime di hedge disponibili per attività / Costo Totale voce
contabile ti e crediti economico accounting la vendita passività ammortizzato contabile Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali
Crediti verso controllate
5 5 5
A
5
correnti 35.899 35.384 215 35.899 35.899
Crediiti verso controllante 80 80 80 80
Crediti vs. altri 21 21 દર્ભદ P
21
Attività finanziarie 266 266 266 266
Disponibilità liquide 7.608 7.608 7.608 7.608
Totale 43.879 43.077 781 21 - 44.554 43.879
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 40.263 261 17.650 22.352 40.263 40.263
Debito finanziari correnti 12.892 892 12.000 12.892 12.892
Debiti commerciali
Debiti vs. imprese
491 491 491 491
controllate 75.760 266 75.494 75.760 75.760
Debiti vs. altri correnti ਰੇ8 ਦ 986 1.584 ਰੇ8 ਦ
Totale 130.392 1.419 - 94.621 34.352 130.990 130.392

31 12 2016

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017

(Importi in Euro se non diversamente indicato)

and also to who has to has a see a w Attività/ Attività/
passività passività
finanziarie al fair finanziarie in Attività Altre Totale
Valore Finanziame value a conto regime di hedge disponibili attività/ Costo voce
contabile nti e crediti economico accounting per la vendita passività ammortizzato contabile Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali
Crediti verso controllate
2 2 2 2
correnti 7.298 6.820 478 7.298 7.298
Crediiti verso controllante 80 80 80 80
Crediti vs. altri 18 18 300 18
Attività finanziarie 3.241 3.241 3.241 3.241
Disponibilità liquide 12.432 12.432 12.432 12.432
Totale 23.071 19.334 3.719 - 18 23.353 23.071
PASSIVO
Debiti finanziari non
correnti
34.825 641 34.184 34.825 34.825
Debito finanziari correnti 7.946 946 7.000 7.946 7.946
Debiti commerciali
Debiti vs. imprese
404 404 404 404
controllate 71.893 129 71.764 71.893 71.893
Debiti vs. altri correnti 751 751 1.767 751
Totale 115.819 1.716 - 72.919 41.184 116.835 115.819

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Disponibilità investite in valori mobiliari

Il fair value delle attività finanziarie rilevate al fair value tramite conto economico è determinato con riferimento al loro prezzo bid rilevato in borsa alla data di chiusura del bilancio.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance della Società e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato di copertura sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance della Società e della controparte.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value

I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.

29. Altre informazioni

Con riferimento alla informativa richiesta da Consob non si segnalano eventi significativi non ricorrenti né operazioni atipiche e inusuali, oltre a quanto già esposto.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sig. Davide Usberti)

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Davide Usberti e Germano Rossi, in qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gas Plus S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

    1. L'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è stata valutata utilizzando come standard di riferimento l'Internal Control – Integrated Framework pubblicato dal COSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) nel mese di maggio 2013 e che rappresenta un modello di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.

Milano, 28 marzo 2018

Davide Usberti Amministratore Delegato

Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2017
(Euro migliaia)
Revisione contabile Gas Plus S.p.A. 78
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Gas Plus S.p.A.
Gas Plus S.p.A.
(1)
(2)
12
Totale 94

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A.

(ai sensi dell'art. 153 del Decreto Legislativo n. 58/98)

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, abbiamo svolto l'attività di vigilanza in conformità alla Legge, adeguando l'operatività ai principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitali con azioni quotate nei mercati regolamentati raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, alle comunicazioni CONSOB in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale nonché alle indicazioni del Codice di Autodisciplina promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.

Per quanto attiene ai compiti di revisione legale dei conti si ricorda che, a norma di Legge, essi sono stati attribuiti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. alle cui relazioni si rimanda.

Il Collegio Sindacale attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea del 11 maggio 2015 in base alle previsioni dello Statuto.

Il Collegio ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di generale vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni, l'audizione del management della Società, nonché apposite attività di analisi e approfondimento condotte direttamente ovvero in sede di riunioni tenute congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.

Il Collegio ha verificato che le delibere assunte ed eseguite fossero conformi alla Legge ed allo Statuto e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi e in contrasto con le delibere assunte dall'assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Anche in osservanza delle indicazioni fornite da CONSOB con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti informiamo e segnaliamo quanto segue:

  1. Sulla base delle informazioni ricevute e in esito alle apposite analisi condotte dal Collegio, risulta non vi siano operazioni di maggior rilievo

economico, finanziario e patrimoniale compiute dalla Società, neanche per il tramite di società direttamente o indirettamente partecipate, da rilevare.

  1. Nel corso dell'esercizio 2017, la Società e il Gruppo Gas Plus non hanno posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali. La Relazione sulla Gestione e le Note Esplicative al bilancio consolidato descrivono le operazioni non ricorrenti e i relativi effetti sui risultati economici e la situazione patrimoniale dell'esercizio 2017.

Nelle Note Esplicative, gli amministratori evidenziano le principali operazioni infragruppo e con parti correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate in materia da CONSOB. Si rinvia a tali Note per quanto attiene all'individuazione della tipologia delle operazioni e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari.

Ancora in tema di operazioni con parti correlate, il Collegio Sindacale evidenzia che la Società ha adottato, in conformità alle prescrizioni regolamentari CONSOB contenute nella Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successive modifiche e integrazioni), una specifica procedura che classifica le operazioni in diverse categorie, applicando a ciascuna di esse un percorso specifico di validazione e approvazione. Tale procedura è stata oggetto di revisione. Il Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2017 ha approvato talune modifiche alla procedura finalizzate a rendere la stessa più aderente alla concreta struttura organizzativa di Gas Plus, eliminando le previsioni inapplicabili e chiarendo i flussi informativi interni.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società ai principi indicati dalla CONSOB, oltre che sulla loro osservanza.

    1. Considerata la dimensione e la struttura del Gruppo, l'informativa riguardante le operazioni con parti correlate e infragruppo, riportate nelle note di commento al bilancio, è da considerarsi adeguata.
    1. La Società Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato, in data odierna, le relazioni ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014 nelle quali si attesta che il Bilancio d'esercizio e il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 sono conformi agli IFRS adottati dall'UE, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione

dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38 del 2005, e sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della Società e del Gruppo. La Società di Revisione ritiene altresì che la Relazione sulla Gestione e alcune specifiche informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 58/98 sono coerenti con il Bilancio d'esercizio della Società e con il Bilancio consolidato del Gruppo e conformi alle norme di legge.

    1. Il Collegio dà atto che non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c.
    1. Il Collegio rileva che non sono stati presentati esposti.
    1. Nel corso dell'anno 2017 la Società ha conferito alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. i seguenti incarichi diversi dalla revisione dei bilanci:
- Attestazioni conformità covenants finanziari 12.000
- Certificazione tariffe joint ventures e 10.000
- Asseverazione crediti e debiti ai sensi D.L. 95/12 E 2.000
  1. Nel corso dell'anno 2017 la Società ha conferito a soggetti legati alla rete della società di revisione incarichi per un importo complessivo pari a Euro 3.500 riferiti alle seguenti attività:
Tipologia di servizi Soggetto che
ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(Euro)
Revisione contabile società
controllate estere
Rete
Deloitte
Società controllate 3.500
Totale 3.500
    1. Nel corso dell'esercizio 2017, il Collegio ha rilasciato i pareri e le osservazioni richiesti dalla normativa vigente.
    1. Nello svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2017, il Collegio si è riunito 8 volte, ha assistito alle 5 riunioni del Consiglio di Amministrazione e ha partecipato alle 3 riunioni del Comitato Controllo e Rischi. Il Collegio ha altresì partecipato alle 3 riunioni del Comitato per la Remunerazione. Il Collegio ha partecipato all'Assemblea della Società.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite audizioni, osservazioni dirette e incontri con il management della Società. In particolare, per quanto attiene ai processi deliberativi del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha vigilato, anche mediante la partecipazione alle adunanze consiliari, sulla conformità alla legge e allo statuto sociale delle scelte di gestione assunte dagli Amministratori e ha verificato che le relative delibere fossero supportate da processi di informazione adeguati.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa, mediante raccolta di informazioni dal management della Società.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e ha vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza del sistema di controllo interno anche con periodici incontri sia con il responsabile della funzione audit, sia con il Presidente del Comitato Controllo e Rischi, sia con l'Amministratore esecutivo incaricato di sovraintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, nonché con la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e con l'acquisizione della relativa documentazione. Si rammenta che il Consiglio di Amministrazione ha esternalizzato la Funzione di Internal Audit alla società Operari S.r.l., nominando l'Ingegner Alessandro Amarù, Senior Manager della società in parola, quale Responsabile della Funzione di Internal Audit. In data 18 luglio 2017, l'Ingegner Amarù ha comunicato a Gas Plus le proprie dimissioni dalla carica di Responsabile della Funzione di Internal Audit, in ragione della cessazione del rapporto di lavoro con Operari S.r.1.; in data 3 agosto 2017 il Consiglio di Amministrazione - su proposta dell'Amministratore Incaricato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, e sentito il Collegio Sindacale - ha nominato Responsabile della Funzione di Internal Audit, in sostituzione dell'Ingegner Amarù, il Dottor Vittorio Gennaro, Amministratore Delegato della società Operari S.r.l., che ha già svolto il ruolo di Responsabile della Funzione nell'annualità 2014 e fino al 31 marzo 2015. Alla luce delle verifiche effettuate, attesa la natura dinamica ed evolutiva del sistema di controllo interno e considerate le azioni del management finalizzate alla manutenzione e al miglioramento

(1)

del sistema medesimo, il Collegio ritiene che non vi sono criticità significative da segnalare. Con riferimento al Decreto Legislativo n. 231/2001 e successive modifiche, la Società ha in essere un modello organizzativo e gestionale. Nello svolgimento della propria attività, il Collegio ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per il reciproco scambio di informazioni.

    1. Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativocontabile, nonché sull'affidabilità dello stesso a rappresentare correttamente i fatti di gestione; ciò mediante l'ottenimento di informazioni dal responsabile della funzione, l'esame della documentazione aziendale e lo scambio di informazioni con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. L'Amministratore Delegato e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato con apposita relazione (allegata al Bilancio della Società) a) l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio; b) la conformità del contenuto dei documenti contabili ai principi contabili internazionali IFRS/IAS omologati dalla Comunità Europea; c) la corrispondenza dei documenti stessi alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la loro idoneità a rappresentare correttamente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società; d) che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. Analoga Relazione di attestazione è allegata al Bilancio Consolidato del Gruppo Gas Plus. Il Collegio ha inoltre vigilato sul processo di informativa finanziaria, verificando, anche mediante assunzione di informazioni dal management della Società, l'adeguatezza e l'efficacia del procedimento attraverso cui le informazioni finanziarie vengono prodotte e diffuse al pubblico.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. 58/98, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti

funzioni aziendali ed incontri con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni rilevanti.

    1. Il Collegio ha tenuto periodiche riunioni con gli esponenti della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., ai sensi dell'art. 150, comma 3, D.Lgs. 58/98. Da tali riunioni non sono emersi dati e informazioni significativi che meritino di essere riportati nella presente relazione. Il Collegio ha esaminato i contenuti della Relazione Aggiuntiva ex art. 11 del Reg. UE 537/2014 che verrà trasmessa al Consiglio di Amministrazione. Dall'esame della Relazione in parola non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione.
    1. Il Collegio ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina di Gas Plus S.p.A., adottato dal Consiglio di Amministrazione, senza riscontrare criticità. Con riferimento alle raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina, di competenza del Collegio Sindacale, si comunica che:
    2. a. è stata verificata la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di valutazione dell'indipendenza, adottati dal Consiglio di Amministrazione, non individuando rilievi;
    3. b. per quanto riguarda la c.d. "autovalutazione" del requisito di indipendenza dei propri componenti, il Collegio ne ha verificato la sussistenza utilizzando i medesimi principi previsti per gli Amministratori;
    4. c. Ia Società ha, da tempo, adottato una procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni societarie riservate e privilegiate. Nel corso dell'anno 2017, la Società ha aggiornato detta procedura al fine di recepire le novità informative introdotte dalla c.d. MAR (Market Abuse Regulation). Tale procedura disciplina in particolare: (i) le procedure da seguire per l'individuazione delle informazioni privilegiate e la loro comunicazione all'interno del Gruppo e all'esterno; (ii) i presupposti e la procedura da seguire qualora Gas Plus, in presenza delle condizioni richieste dalla normativa applicabile, ritenga necessario ritardare la diffusione al pubblico delle informazioni privilegiate; (iii) i rapporti con i media e con gli analisti finanziari; (iv) la comunicazione di dati

previsionali e di obiettivi quantitativi; (v) l'istituzione e la tenuta del Registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate.

  • d. il Collegio ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in conformità con la normativa vigente acquisendo inoltre dal revisore medesimo la conferma annuale dell'indipendenza ai sensi dell'art. 6 par. 2 lett. A) del Regolamento Europeo 537/2014 e ai sensi del par. 17 dell'ISA Italia 260.
  • e. in data 9 febbraio 2017 Gas Plus ha ricevuto le dimissioni del Consigliere Dott. Nicola Biase. L'Assemblea del 3 maggio 2017 ha provveduto alla riduzione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da otto a sette.
    1. Nel corso delle attività descritte, nonché sulla base delle informazioni periodicamente scambiate con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., non sono stati rilevati omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità, o comunque fatti significativi tali da richiedere la segnalazione agli organi di controllo ovvero menzione nella presente relazione. Il Collegio Sindacale segnala, inoltre, che non emergono rilievi dall'analisi dei flussi informativi ricevuti in merito all'attività svolta dagli organi di controllo delle società controllate e dalle rappresentazioni che il revisore legale ha reso in merito alle relazioni rilasciate per le medesime società controllate.
    1. Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio ritiene che non sussistano motivi ostativi all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017 così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione e non ha obiezioni da formulare con riguardo alle proposte di destinazione del risultato di esercizio.

Rammentiamo da ultimo che con l'approvazione del bilancio scade il Consiglio di Amministrazione in carica e anche il presente Collegio Sindacale. Invitiamo pertanto l'Assemblea a provvedere al riguardo.

Milano, 18 aprile 2018

I SINDACI

Lorenzo Pozza

Laura Guazzoni

Claudio Raimondi

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Gas Plus S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISTONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a Gas Plus S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Stima delle riserve di idrocarburi e relativi effetti contabili

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione

La stima delle riserve di idrocarburi riveste una significativa rilevanza ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Sede Legale: Via Terceno, 25 - 2011 Allano | Copitale Societt Lara | Partita IVA: IT 03049560166
Codice Fiscale/Registro delle Imprese Milano n. 03049560166 - R.E.A. Milano n

ll nome Deloite si riferisce a una o più dele Touche Tohnatsu Limited, una società inglese a responsabilià linitata ("DTL", le member fron aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle gundicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Debitte Global") non fornisce servizi cienti. Si invita a leggere linformativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm allindirizzo www.deloitte.com/about.

Tali riserve indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente. Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la direzione aziendale. La stima di tali riserve ha un significativo impatto sul bilancio, in modo particolare ai fini della valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni materiali del settore Exploration&Production (E&P) e della determinazione dei relativi ammortamenti ed eventuali svalutazioni, oltre che della tempistica di sostenimento dei costi di smantellamento e ripristino dei siti minerari. La recuperabilità degli investimenti nel settore E&P è, infatti, tra gli altri fattori, correlata all'entità dei volumi delle riserve stimate di idrocarburi che si prevede possano essere commercialmente estratti da giacimenti noti. Inoltre, gli investimenti relativi alle attività di estrazione, inclusi i costi di smantellamento e rispristino siti, presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio.

I profili di produzione attesa, cosi come le stime dei volumi e dei periodi di estrazione delle riserve sono stati elaborati dal Gruppo secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

In considerazione di quanto sopra evidenziato, nonché della relativa informativa ai fini della valutazione delle potenziali performance future del Gruppo, abbiamo ritenuto la valutazione delle riserve di idrocarburi un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus.

I paragrafi "Principi contabili e criteri di valutazione", "Utilizzo di stime", "Immobili, impianti e macchinari" e "Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali" del bilancio consolidato riportano l'informativa sull'uso di stime contabili relative alle riserve di idrocarburi e del calcolo degli ammortamenti delle attività del settore E&P.

Procedure di revisione svolte

Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti:

  • comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo Gas Plus ai fini della determinazione e aggiornamento periodico delle stime relative alle riserve di idrocarburi;
  • esame del metodo adottato dalla Direzione in merito al processo di selezione e utilizzo del lavoro dell'esperto chiamato ad esprimersi in merito alla quantificazione delle riserve di idrocarburi e valutazione dell'adeguatezza del lavoro dell'esperto indipendente incaricato, mediante verifica della pertinenza e ragionevolezza delle assunzioni e metodi dallo stesso utilizzati, anche rispetto alle prassi di settore;
  • valutazione della competenza, capacità e obiettività dell'esperto indipendente incaricato dal Gruppo;
  • lettura critica della relazione predisposta dall'esperto indipendente sulla conoscenza e della comprensione del Gruppo acquisite nel corso della revisione;
  • verifiche sulla pertinenza e accuratezza dei dati e delle informazioni riportate nella relazione dell'esperto indipendente, incluso il riscontro con i dati e le informazioni relative agli attivi del settore E&P utilizzati ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • verifica che le risultanze del lavoro dell'esperto indipendente in merito alla quantificazione delle riserve di idrocarburi, ivi incluse le variazioni di stima, siano state propriamente utilizzate al fine della valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali e della determinare delle aliquote di ammortamento e dei fondi smantellamento e rispristino siti;

De oitte.

verifica dell'adeguatezza dell'informativa resa nelle note al bilancio.

Stima del fondo smantellamento e ripristino siti

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione

I fondi stanziati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 dal Gruppo Gas Plus includono il fondo smantellamento e ripristino siti, pari ad Euro 115.449 migliaia, che accoglie la stima dei costi che saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. Tale passività riflette la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per ripristinare le condizioni ambientali in conformità alle obbligazioni legali o implicite del settore di riferimento. La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi.

I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore.

Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette l'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.

In relazione alle incertezze connesse al processo di stima e alla rilevanza degli effetti che potrebbero derivare sui saldi patrimoniali e sul risultato economico, oltre che sui flussi di cassa, la stima del fondo smantellamento e ripristino siti è stata considerata un aspetto chiave della revisione del bilancio.

I paragrafi "Utilizzo di stime" e "Fondi" del bilancio consolidato riportano l'informativa alla stima del fondo di smantellamento e ripristino siti.

Procedure di revisione svolte

Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti:

  • comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo Gas Plus per l'individuazione, la valutazione iniziale e l'aggiornamento del fondo di smantellamento e ripristino siti;
  • esame dell'appropriatezza dei metodi adottati dalla Direzione per le stime rispetto ai principi contabili di riferimento;
  • analisi dei criteri tecnici e metodologici e delle assunzioni utilizzati dalla Direzione per la stima del fondo di smantellamento e ripristino siti e delle relative attestazioni dell'esperto indipendente incaricato dalla Direzione, anche mediante il supporto di nostri esperti, inclusa l'analisi della ragionevolezza delle stime dei costi, anche mediante verifica della coerenza con i costi consuntivati dal Gruppo per la chiusura di siti non più attivi;
  • verifiche sulla pertinenza e accuratezza dei dati utilizzati per la determinazione del fondo smantellamento e ripristino siti;

De oitte

  • verifica dell'adeguatezza dell'informativa resa nelle note al bilancio e della sua conformità ai principi contabili di riferimento.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Gas Plus S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;

De oitte.

  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • · abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A. ci ha conferito in data 11 maggio 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

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RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Paola Mariateresa Rol Socio

Milano, 18 aprile 2018

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Gas Plus S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Non ci sono aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese Milano n. 03049560166 - R.E.A. Milano n. 1720239 | Partita NA: IT 03049560166

ll nome Deloitte si die is e pue o più dele Touche Tohmatsu Linited una società inglese a responsabilià linitata ("DTL") e member firm aderenti al suo network le entità a esse correlate. DTTL e ciacuna della giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Delitte Globa") non fornisce servizi a cienti. Si invita a leggere l'informativa completa strutura legale di Deloite Touche Tomatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liguidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, sinqolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un qiudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A. ci ha conferito in data 11 maggio 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con guanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Paola Mariateresa Rolli Socio

Milano, 18 aprile 2018

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